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NNon si riesce a vedere la luce. Quella che la Romasta vivendo oggi è una delle peggiori situazioni
della sua storia. In altre occasioni poteva andare maleuno o più giocatori, poteva essere l’allenatore in confu-sione totale, o la società inerme. Oggi, invece, non fun-ziona più nessuno: squadra, tecnico, società, staff me-dico stanno tutti peggio dei campi di Trigoria. In classi-fica stiamo a due punti dalla retrocessione e solo gra-zie ai gol di Francesco Totti, unica persona da salva-re in questo inizio di stagione, altrimenti la situazionesarebbe irre-parabile.I rimedi? Dif-ficilissimo tro-vare soluzio-ni, ma di cer-to occorre unbagno di u-miltà da partedi tanti perso-naggi.Inutile difen-dere una campagna acquisti inesistente spacciata per“ragionata”, dannoso parlare di “carattere della squa-dra” quando si è trattato di una grossa dose di fortuna,improprio affermare che la rosa è formata da tanticampioni perché la maggior parte di questi sono “bolli-ti”. Il pericolo maggiore, oggi, è quello di scendere incampo senza la convinzione di vivere un momento deli-catissimo e senza lo spirito giusto di chi deve salvare lapelle. Attenzione che questa stagione iniziata in salitarischia di finire in discesa: verso il baratro.
ImpaginazioneRenato Bosco
FotografieLuciano e Fabio Rossi
Andrea Caloro
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n. 485/96 del 1.10.96
QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIII - Numero 16 - Domenica 1 novembre 2009
Direttore responsabileMassimo Limiti
Tunnel infinito
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Si è invece deciso di ….non decidere,come spesso capita a noi italiani, spe-rando che dando una botta al cercho euna alla botte (confermare Spallettima non esaudendo le sue richieste,
vendere per incassare soldi ma soloun pezzo pregiato, peraltro nel mo-mento in cui era infortunato) si potes-se mantenere vive le ambizioni e lesperanze del popolo giallorosso. E invece nulla accade per caso, e setu infarcisci la squadra dei Cassetti,dei Guberti, dei Faty, degli Okaka, deiBrighi (tutti non da Roma); dei Bapti-sta, dei Perrotta, dei Taddei, dei Riise(da Roma ma nel crepuscolo della pro-pria carriera); se poi Menez non escedal giardino d’infanzia in cui basta cro-giolarsi con la beltà della propria tecni-ca; se poi Mexes, Juan e Vucinic, po-
AAscoltando e leggendo i pareri diaddetti ai lavori e tifosi sul mo-
mento giallorosso, si assiste a un cu-rioso fenomeno di unanimismo bulgaro(a parte qualche infaticabile pifferaiodi Corte che continua a suona-re senza accorgersi che non c’èpiù nemmeno il palco reale):tutti dicono le stesse cose,neanche recitassero a sogget-to.La Roma (squadra) e la Roma(società) assomigliano semprepiù al Titanic, e ogni estremotentativo di evitare il naufragioha lo stesso risultato che otter-rebbe un bambino al cospettodi una tigre.Questa Roma (squadra) è “morta” al-lorché le radio di tutt’Italia comunica-vano febbrilmente il gol di Ibrahimovica Parma, e non rendersene conto (ocapendolo e non provvedendo: forseanche peggio) è stato un fatale errore.Quel manipolo di legionari andavacambiato radicalmente, compreso for-se il suo nocchiero, Spalletti, che pe-raltro, avendo capito la consunzionepsicologica e tecnica di quel gruppoprima di tutti, aveva già strizzato l’oc-chio ad altre realtà che potevano sod-disfare la sua (legittima) sete di gloriae di soldi.
Squadra e società,una lenta agonia
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tenzialmente campioni assoluti, nonriescono mai ad dimostrarlo compiuta-mente (ma forse non vogliono farlo?);se poi, il tuo diamante più luminoso,Totti, è dall’orafo per una “aggiustati-na”, ecco che ogni progetto, ogni tra-guardo rischia di essere purissima uto-pia, chimere da dare in pasto ai tifosi(che peraltro sono tutt’altro che gonzicreduloni) e proclami che fanno riem-pire (di schioccezze) le pagine deigiornali e gli spazi radiotelevisivi.La sensazione più deprimente, primaancora della classifica, è che ogni cosasia vana o comunque abbia il marchiodella provvisorietà, sia figlia dell’emer-genza, se non cambiano gli assetti so-cietari. E nella vita non c’è di peggioche narcotizzare le emozioni ucciden-do i sogni.
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DOMENICA 1 NOVEMBRE 2009 - STADIO OLIMPICO
ROMA-BOLOGNAPROBABILI FORMAZIONI
INTER 22JUVENTUS 21SAMPDORIA 20PARMA 17MILAN 16GENOA 16FIORENTINA 15BARI 14CHIEVO 14UDINESE 14NAPOLI 14PALERMO 12CAGLIARI 13ROMA 11LAZIO 10ATALANTA 9BOLOGNA 9LIVORNO 9CATANIA 7SIENA 5
CLASSIFICA
ROMADoni 32Faty 14
Mexes 5Juan 4
Andreolli 3Cicinho 2
Brighi 33Cerci 24
Perrotta 20Guberti 25Vucinic 9
Ranieri All.
Lobont 1Greco 23
Pit 26Esposito 18Antunes 15
Okaka 89Baptista 19
BOLOGNA1 Viviano
84 Raggi13 Portanova6 Britos23 Lanna8 Mingazzini14 Guana19 Tedesco7 Valiani85 Adailton9 Di Vaio
All. Colomba
15 Colombo21 Zenoni18 Moras26 Mudingayi11 Vigiani41 Marazzina22 Osvaldo
MARCATORI9 reti: Di Natale (Udinese)
7 reti: Pazzini (Sampdoria)
6 reti: Totti (Roma)
5 reti: Milito (Inter); Ham-sik (Napoli); Mannini(Sampdoria)
PROSSIMI TURNI(8-11-2009) (22-11-2009)
ATALANTA JUVENTUSBARI LIVORNO
BOLOGNA PALERMOCAGLIARI SAMPDORIACATANIA NAPOLI
GENOA SIENAINTER ROMALAZIO MILANPARMA CHIEVO
UDINESE FIORENTINA
BOLOGNA INTERFIORENTINA PARMA
JUVENTUS UDINESELIVORNO GENOA
MILAN CAGLIARINAPOLI LAZIO
PALERMO CATANIAROMA BARI
SAMPDORIA CHIEVOSIENA ATALANTA
Arbitro
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LLa Roma torna all’Olimpico dopo la vergognosa sconfit-ta contro il Livorno affrontando un Bologna che, pro-
prio nella settimana in cui Cosmi ha firmato per i toscani,ha cambiato allenatore. Il nuovo tecnico è Franco Colom-
ba, che ha coronato il sognodi allenare la squadra in cuiha militato a cavallo tra glianni ’70 e gli ’80. Il suo de-butto sulla panchina rossoblu è stato negativo: la suasquadra, infatti, ha perso intrasferta contro la Sampdo-
ria. Questo significa che i tifosi giallorossi vivranno un’altadomenica di passione sperando di non vedere l’ennesimaresurrezione di un club in difficoltà. La paura, infatti, è ac-centuata dalla legge dei grandi numeri: i felsinei sono re-duci da due sconfitte esterne consecutive, e non è dettoche all’Olimpico possano fare un risul-tato positivo nonostante una buonaprova della compagine capitolina. Laposizione in classifica occupata dai ros-so blu è bugiarda rispetto alla rosa alle-stita dalla presidente Menarini. Il Bolo-gna, infatti, è composto da giocatoriche se sono in giornata possono far
male alle difeseavversarie, figu-
riamoci quella della Roma. Il primonome che ci viene in mente è quellodi Marco Di Vaio che, nonostantel’età, è un attaccante pericoloso e,come se non bastasse sogna di faregol ai giallorossi, visto che è roma-no e tifa per la Lazio. Il suo compa-gno di reparto è un giocatore che amio avviso farebbe molto comodo aRanieri, l’argentino Osvaldo. Za-
layeta completa un reparto of-fensivo formato dalla bandieraAdailton, e l’ex giallo rosso Ma-razzina. I giocatori più determi-nati del centrocampo bolognesesono Vigiani, Guana, l’altro exromanista Bombardini, e gli exlaziali Mudingay e Mutarelli.Raggi, e l’ultimo ex romanista,ma di fede bianco celeste, Por-tanova sono stati i due grandi
acquisti per una difesa che, comun-que aveva già dei giocatori di espe-rienza come Lanna e Cristian Zeno-ni. Per quanto riguarda il ruolo delportiere, quest’estate il Bologna si èaffidato a Viviano, che lo scorso an-no è stato tra i portieri più promet-tenti della “Serie B”. Se l’estremodifensore riuscirà a superare il pas-saggio di categoria, è quasi sicuroche fra qualche anno giocherà inun club più forte.
bolognaColomba per il miracolodella salvezza
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19
TEDESCO8
MINGAZZINI
1
VIVIANO
84
RAGGI
85
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14
GUANA
7
VALIANI
13
PORTANOVA23
LANNA
9
DI VAIO
6
BRITOS
IL MODULO4-3-2-1
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NNon sta a noi giudicare quanto e comepossa essere sordido o, quantomeno
discutibile il privato di ognuno, soprattuttodi un personaggio “pubblico”, cioè con re-sponsabilità e rappresentatività diverse daquelle di un personaggio semplicemente“popolare”, cioè un calciatore o una pop-star, ad esempio. Detto questo e ritenendogià troppo pedante la distinzione appena e-nunciata, quado si scatena il gossip (ma acerti livelli di intromissione nel privato ègiusto chiamarlo ancora così?) sulle abitu-dini sessuali, devianze comprese, di svaria-ti personaggi pubblici, nessuno tiene conto,mai di quelle che sono le vittime, più anco-ra dei diretti protagonisti, destinate a rima-nere indifese quando non addirittura igno-rate: i familiari, mogli, figli o genitori chesiano, a proposito dei quali ci si domandasoltanto, con la stessa ansia dei guardoniappostati dietro le siepi, se i figli rivolganoancora la parola al padre, se la moglie ab-bia o meno abbandonato il tetto coniugale,se agli anziani genitori sia già venuto il pro-verbiale coccolone. Il meccanismo è tal-mente automatico che a volte accade ancheche queste vittime indirette ma già desi-gnate, decidano di cavalcarlo, per un so-
vrappiù di disprezzo nei confronti della per-sona che hanno avuto accanto per anni edella quale non sospettavano la doppiezza,comportamentale quando non addiritturasessuale: allora vanno in televisione, la mo-glie tradita o i figli choccati o addiritturatutti assieme, a finire di sputtanare il “mal-capitato”, con tutte le virgolette del caso,ovvio. Però sempre vittime restano, purequando attuano questa penosa vendettache alla lunga non fa altro che ritorcersicontro la loro quotidianità, già minata dallacuriosità dei vicini e della stampa, dalla di-scriminazione dei compagni di scuola, ma-gari anche dalla sparizione di qualche pa-rente che non vuole imbarazzi. Nell'Italiadel tritacane mediatico, i primi ad esseremacinati sono sempre loro, quelli che nonc'entrano nulla ma che sono troppo vicini alprotagonista per non essere tirati in ballo,per non veder stravolta e vivisezionata laloro quotidianità, per non pagare il prezzopiù alto.E' nel rispetto di questa gente che, nell'Av-velenata di oggi, non ho fatto alcun nome,tra i tanti che avrei avuto a disposizione dalcampionario di personaggi pubblici dai vizitroppo poco privati.
l’avv
elen
ata La finestra difronte
1010
"IL MARE DI ROMA"di Tonino Cagnucci
Daniele De Rossi
raccontato in un libro
dal 28 ottobre in tutte le librerie
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Domenica 25 ottobre 2009
ROMA-LIVORNO 0-1
ROMA: Doni; Cassetti, Mexes, Burdisso, Rii-se; Taddei (19’ st Pit), De Rossi, Perrotta;Faty (13’ st Baptista); Menez (1’ st Guberti),Vucinic. A disp.: Lobont, Andreolli, Brighi,Okaka. All.: Ranieri
LIVORNO: De Lucia; Perticone (25’ pt Ga-lante), Knezevic, Miglionico; Raimondi, Moro,Pulzetti (19 st Benussi), Bergvold (20’ st Filip-pini), Pieri; Candreva; Tavano. A disp: Mar-chini, Cellerino, Diniz, Lucarelli. AllL.: Cosmi.
Marcatore: 40’ pt Tavano
ARBITROrbitro: Russo di Nola
ASSISTENTI: Pirondini-Maggiani
QUARTO UOMO: Calvarese
NOTE: Espulso il portiere De Lucia (L) persomma di ammonizioni al 19’ st. AmmonitiPulzetti (L) all’8’ st e Cassetti (R) al 21’ st. re-cupero. primo tempo 3, secondo tempo 4
Foto FABIO ROSSI
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lità come Haller, Nielsen, Bul-garelli, Pascutti e via elecan-do. E potendosi avvalere dellamaestria panchinara di“Fuffo”, un tecnico avanti undecennio rispetto ai suoi col-leghi.No, la delicatezza del-l’impegno nasceva dal-l’ansia per le decisionidel giudice sportivo (chearriveranno il 27 marzo)per un clamoroso casodoping scoppiato il 4marzo del ’64 a seguitodi un comunicato dellaFedercalcio, nel quale sirendeva noto che ben 5 gio-catori bolognesi erano risulta-ti positivi all’antidoping. Nelleurine di Fogli, Pascutti, Pera-ni, Pavinato e Tumburus, do-po la partita Bologna-Torinodel 2 febbraio, era stata ri-scontrata la presenza di anfe-tamine proibite. Seguironobattaglie legali, presso la giu-stizia sportiva, ma anche or-
NNon fosse altroche per la deli-
catissima situazionein cui la Roma si tro-va, a questo Bolognadevi stare sempremolto attento quan-do scende all’Olimpi-co. E’ infatti proprionell’impianto romanoche i felsinei hannofesteggiato i loro ulti-mi due trionfi. Qui batteronol’Inter per 2-0 nell’unico spa-reggio della storia della storiadel campionato italiano cheassegnò al Bologna lo scudet-to 1963-’64 il 7 giugno 1964.E sempre all’Olimpico, i ros-soblù si aggiudicarono ai rigo-ri la finale della Coppa Italia il24 giugno del 1974.A proposito della stagionetrionfale dello scudetto, poi,lo squadrone guidato in pan-china dal “nostro” grande Ful-vio Bernardini disputò semprea Roma la più delicata delletrasferte affrontate in quelcampionato. E non certo perla consistenza tecnica deigiallorossi che, pur disponen-do di autentici campioni comeAngelillo, De Sisti, Orlando,Losi e via dicendo, non pote-vano certo spaventare quellosquadrone rossoblù di cui sidiceva: “così si gioca solo inparadiso”, disponendo di fuo-riclasse al top delle potenzia-
pag
ined
isto
ria Roma-Bologna nel passato
Niente scherzi, rossobludinaria. Polemiche anon finire, stranemanovre attorno aiflaconi incriminati(non sigillati e custo-diti in anonimi frigo-riferi cui troppe per-sone potevano averaccesso), punti tolti esqualifiche e infinepunti restituiti esqualifiche revocate
per mancanza di prove certe.Insomma, una vicenda ci cuicontorni non sono chiari an-cora oggi.Quel 22 marzo del ’64, i gio-catori felsinei vennero accoltiall’Olimpico da un potente e
unanime coro di “drogàti,drogàti!, che durò una partitaintera. Ma loro seppero reagi-re: passarono presto in van-taggio con un rigore di Hallere conservarono il prezioso golfino alla fine. Il Bologna di oggi non è piùquello squadrone che tremareil mondo fa, quindi per favoreoggi niente scherzi.
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La scorsa settimana è stato inaugurato a New Yorkil Roma Club Testaccio-U.S.A. con una bellissimaserata tra centinaia di soci che hanno festeggiatopresso il Ristorante Testaccio di Long Island. Nelledue foto un gruppo con lo striscione del Club eAlvaro,Paolo e Carlo (da sin.) proprietari delristorante, vera e propria mèta di tanti tifosiromanisti di passaggio nella Grande Mela.
Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzati che vogliano far conoscere la propria esistenza e leloro iniziative. L’indirizzo per mandare testi e foto è: [email protected]
Mara e Gloria del R.C.Eur Torrino insieme aEnzo Del Poggetto, presidente del Club, in
occasione della trasferta di Londra nella partitacontro il Fulham.
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