MusicaIl ritorno di Il ritorno di
David BowieDavid Bowie
SaluteCancro: unaCancro: unacura per tutticura per tutti
SaluteL’obesità L’obesità nei bambini nei bambini
...e molto altro...e molto altroancora all’internoancora all’interno
AttualitàElezioni politicheElezioni politicheduemilatrediciduemilatredici
AttualitàMutui casa:Mutui casa:richieste in calorichieste in calo
ViaggioVeneziaVenezia
Le novitàLe novitàdell’invernodell’inverno
Moda
Febb
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2013
For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia
Tel. 333.6024565
Editore e Direttore CreativoAlessandro Immordino
Direttore ResponsabileRaffaella Patricelli
Anno 4 - Numero 2Febbraio 2013
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UN NUOVO MESE RICCO DI EVENTI...Cari lettori,
ci avviamo nel pieno del mese di febbraio, tra il consueto e più che
tradizionale giorno di San Valentino e il frenetico Carnevale. Un
mese ricco di eventi dunque che non potrà che farci trascorrere
meglio questo inverno così freddo e rigido. Un’altra brutta tegola
si abbatte sul nostro Paese, in questo periodo di crisi: il crollo im-
provviso (e forse atteso) delle richieste dei mutui. Un calo che si
aggira attorno al 42% e che diventa simbolo delle diffi coltà vissu-
te in questi ultimi mesi soprattutto dalle famiglie che non riescono
più a pianifi care un futuro. Il mese di febbraio è anche il mese delle
consultazioni politiche e regionali. Si richiede agli elettori maggiore
consapevolezza per scegliere il nuovo Governo nazionale, ma anche,
come nel nostro caso, per eleggere il nuovo Presidente della Regione
Lazio. Parleremo ancora di occupazione con le polemiche sorte dopo
la campagna pubblicitaria avviata da McDonald’s che promette
nuovi posti di lavoro e carriere lampo e soddisfacenti. Contro questa
nuova strategia di marketing si sono scagliati però i sindacati che
tentano di tutelare posti di lavoro e dipendenti. Non perderemo di
vista neanche la salute: approfondiremo argomenti delicati come le
cure per il cancro, le nuove infl uenze in arrivo i tic nervosi e l’obesità
tra i bambini, sempre più in aumento. Ma non mancherà lo svago e
il romanticismo perché per il giorno di San Valentino vi proponiamo
una meta tradizionale, ma tra le più belle del Mondo: Venezia. A
questo si aggiungerà uno speciale per i regali da scegliere per il
giorno degli innamorati. E ancora tanta moda tra accessori e nuove
linee pronte per la prossima stagione. Ma ci sarà anche il teatro, il
cinema e la musica con il nuovo capolavoro di David Bowie. Tutti
sull’attenti, dunque, afferrate For You: si dia il via alla lettura!!!
Raffaella Patricelli
ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLIPATRICELLI
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08 Frullatore:Notizie e curiosità dal mondo
12 Attualità:Elezioni Politiche duemilatrediciL’importanza di recarsi alle urne
14 Attualità:Mutui per la casa: richieste in calo del 42%
16 Attualità:McDonald’s: il colosso americano prontoad assumere tremila persone in Italia
20 Salute:Cancro: una cura per tutti i tipi
24 Estetica: Occhiaie: un fastidioso inestetismo
30 Scienza: La condanna a vita non risolve?
32 Ambiente: Edifi ci di Classe A
34 Viaggio: Venezia: una tra le città piùromantiche del mondo
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38 Moda donna: Novità per l’inverno 2013
42 Shopping: Le scarpe di Christian Louboutin
44 Moda uomo:Accessori uomo per l’inverno
46 Shopping: Regali speciali per San Valentino
50 Cinema: Anthony Hopkins in Alfred Hitchcock
52 Musica: Il grande ritorno di David Bowie
54 Motori: Nuova Volkswagen Eco up! a metano
58 Rubriche: I consigli dei nostri specialisti
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SommarioFebbraio duemila13
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News >
Notizie e curiosita in pillole scelte per voi...,
FRULLATORE
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arrestato fabrizio Corona.la madre:in tv fa un appelloal presidente della repubblica giorgio Napolitano. ”
Dopo alcuni giorni di latitanza, Fabrizio Coro-na viene arrestato dagli agenti della polizia di Lisbona affi ancati dagli investigatori italiani
che erano sulle sue tracce da giorni dopo che aveva cercato senza successo ospitalità a Cascais. Gabriella, la mamma del “Re del gossip” ospite della trasmissio-ne Verissimo, ha affermato: “E’ una sentenza ingiu-sta e paradossale”. “Mio fi glio - aggiunge - è un capro espiatorio per placare la rabbia degli italiani” “Chiedo al presidente Napolitano, che stimo tantissimo, e a tutte le forze politiche, che aiutino mio fi glio a venir fuori da questa situazione ignobile”. “Chiedo - dice - che mio fi glio paghi solo per quello che ha commesso”.
Il 13 marzo 2007 Corona fu arrestato con l’accusa di associazione a delinquere fi nalizzata all’estorsione, nell’ambito dell’inchiesta potentina denominata “Val-lettopoli”, condotta dal PM Henry John Woodcock e successivamente trasferita a Milano. È stato in prigio-ne 77 giorni, divisi fra il carcere di Potenza (33 giorni) e il Carcere di San Vittore a Milano. Il 29 maggio 2007 gli vengono concessi gli arresti domiciliari. Il 29 feb-braio 2008, viene rinviato a giudizio. Il 27 ottobre 2009 il pm di Milano Frank Di Maio chiede una condanna
a 7 anni e 2 mesi di reclusione per Fabrizio Corona, ac-cusato di estorsione e tentata estorsione per presunti fotoricatti ai danni di alcuni vip, tra cui Lapo Elkann e Adriano. Il 10 dicembre 2009 Corona viene condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione. In appello, il 2 dicembre 2010, la condanna viene ridotta a un anno e 5 mesi per tentata estorsione ai danni dei calciatori Francesco Coco e Adriano. Il 21 ottobre 2011 la Corte di Cassazio-ne conferma la condanna in appello a un anno e cinque mesi, la sentenza diventa quindi defi nitiva.
In un altro procedimento penale, il 12 marzo 2010, viene condannato a tre anni e 4 mesi di reclusione in primo grado dal Tribunale di Torino per aver ricattato il cal-ciatore della Juventus David Trezeguet. Il PM aveva richiesto una condanna di tre anni e 7 mesi. Il 16 gen-naio 2012 la Corte d’appello di Torino condanna Fabrizio Corona a 5 anni di reclusione per i presunti ricatti all’ex-calciatore della Juventus, aumentando la pena infl itta in primo grado. Il 18 gennaio 2013 la Cassazione conferma in via defi nitiva la condanna a 5 anni di reclusione per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati perso-nali, per aver preteso dal calciatore David Trezeguet 25 mila euro per non pubblicare delle foto che lo ritraevano.
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Sanremo duemilatredici, tra talent show e artisti cult
Si alza il velo sul Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Il 63° Fe-stival della Canzone Italiana si svolgerà a Sanre-
mo al Teatro Ariston dal 12 al 16 febbraio. 14 big in gara, si tratta di: Raphael Gualazzi, Elio e le Storie Tese, Almamegretta, Malika Ayane, Daniele Silvestri, i Modà, Simona Molinari con Peter Cincotti, Marta sui Tubi, Simone Cristicchi, Annalisa di “Amici”, Max Gazzè, Maria Nazionale, Marco Mengoni e Chiara Galiazzo, entrambi provenienti da “X Factor”.
“La scelta è stata quella della contemporaneità, che abbiamo cercato di introdurre attraverso due ele-menti: la popolarità, quindi il pop, che oggi arriva più che altro attraverso il talent e la tv, e soprattu-to la qualità, la qualità delle canzoni”. Così Fabio Fazio, in un’intervista al Tg1, spiega la scelta dei 14 Big in gara, l’apertura alla generazione talent e l’assenza dei ‘sanremesi’, che - fa capire - potrebbero comunque salire sul palco dell’Ariston per la serata de-dicata alla storia della musica italiana.
Fazio ha espresso il suo rammarico per aver dovuto tener fuori alcuni nomi dalla lista dei Big. Sembrava-no quasi certi artisti come Mario Biondi (dato per certo fi no all’ultimo minuto), Ornella Vanoni, Al Bano, Francesco Sarcina (ex cantante de Le Vibrazioni), Antonella Ruggiero, Paola Turci (che pare avesse due bra-ni fortissimi) Anna Oxa e il giovane e talentuoso Nesli. Stupisce l’assenza di Gino Paoli, dato per certo dal condutto-re della kermesse sin dall’inizio. Ma Paoli aveva sempre dichiarato che avrebbe par-tecipato solo se avesse avuto le canzoni giu-ste ed evidentemente non sono “arrivate”.
Al Festival, come gia anticipato, partecipe-ranno 14 Campioni più 8 Giovani: ciascun Campione in gara proporrà due brani, dei qua-li nel corso delle prime serate il pubblico decre-
terà il migliore, che sarà quello con cui poi il cantante gareggerà effettivamente per la vittoria del Festival.
Durante la prima serata, verranno eseguite, da parte di 7 dei 14 Campioni, due canzoni ciascuno: la vota-zione (50% televoto e 50% Giuria della Stampa del Fe-stival) sceglierà la canzone che, tra le due, rimarrà in competizione. Verranno inoltre presentati gli 8 Giovani.
Nella seconda serata, si esibiranno i restanti 7 dei 14 Campioni. Verranno inoltre eseguite 4 delle 8 canzoni
dei Giovani. Nella terza serata, verranno eseguite, da parte dei 14 Campioni, le 14 canzoni rimaste in competizione, con votazione del pubblico attraver-so il sistema del televoto: in base ai voti ricevuti nella serata verrà stilata una graduatoria provviso-ria delle 14 canzoni-artisti, che peserà per il 25%
nella determinazione della graduatoria fi nale. Verranno inoltre eseguite le restanti 4 delle 8 canzoni dei Giovani.
La quarta serata, sarà una serata evento chiamata Sanremo Story: verranno esegui-te, senza votazioni, da parte dei 14 Cam-pioni delle canzoni della storia del Festival; i cantanti potranno essere accompagnati, se lo desiderano, da altri artisti italiani o internazionali. Verranno inoltre eseguite le 4 canzoni dei Giovani rimaste in gara: la votazione (50% televoto e 50% Giuria della Stampa del Festival) decreterà la canzone vincitrice del Festival della sezione Giovani.
Nella serata fi nale, verranno eseguite le 14 canzoni dei Campioni, con votazione con sistema misto della Giuria di Qualità, del pubblico con il televoto e con il com-puto dei risultati ottenuti nella serata di giovedì: la votazione (50% televoto e 50% Giuria della Stampa del Festival), unita a quelle delle serate precedenti, decreterà la canzone vincitrice del Fe-stival della sezione Campioni.
Pillole di conoscenza >
I neonati amano i quadri cubisti del pittore spa-gnolo Pablo Picasso?
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Come fa il pinguino imperatore a resistere al gelo delle temperature del suo habitat?
Il segreto della resistenza di questi animali alle temperature rigidissime del loro habitat è stato scoperto da un gruppo di ricercatori
dell’Università di Erlangen-Norimberga, guidato da Daniel Zitterbart: consiste in un’incredibile organizzazione sociale all’inter-no delle colonie, basata su tecniche collettive estremamente precise per proteggere dal freddo l’intero gruppo.
Quando le temperature scendono bru-scamente, infatti, questi uccelli marini si uniscono in branco e iniziano a muo-versi molto lentamente secondo uno schema preciso e coordinato, facendo piccoli passi ogni 30 o 60 secondi che si propagano come un’onda attraverso la
calca. In questo modo si trasmettono calore l’un l’altro, ed evitano che alcuni rimanga-
no esposti al gelo sul bordo della colonia organizzata in piccoli sottogruppi. La loro posizione non cambia mai rispet-to ai vicini, così come la direzione del movimento, in modo da mantenere sempre organizzato l’intero gruppo e da rimescolarsi tra loro senza accal-carsi e senza schiacciare nessuno.
Secondo gli studiosi, che hanno pub-blicato la ricerca sulla rivista di studi scientifi ci PLoS ONE, questi sposta-
menti possono essere paragonati alla pro-pagazione delle onde sonore in un fl uido.
In effetti sembra proprio di si. Lo sostiene una ricerca condotta dall’Università di Zurigo pubblicata su Psy-chology of Aesthetic, creativity and arts. Gli stu-
diosi hanno fatto sedere un gruppo di 24 lattanti (dai 269 ai 332 giorni di vita) davanti ad alcune opere di Picasso e di Claude Monet: 12 bambini davanti alle tele cubiste del pittore spagnolo e 12 davanti a quelle impressioniste del francese.
I ricercatori hanno osservato quindi quanto tem-po i bambini stavano a fi ssare i quadri dei due artisti, e hanno rilevato che l’attenzione è rimasta più a lungo rivolta verso le opere cubiste. La spiegazione sta nel fatto che queste hanno forme e colori più defi niti rispetto ai contorni sfumati degli oggetti rappresentati nei quadri impressionisti di Monet. Meglio quindi non scegliere i colori tenui delle celebri Ninfee di Monet per le camere dei piccoli, ma piuttosto optare per qualcosa dalle tinte forti e ben defi nite, come la Femme au feuteuil del pittore Pablo Picasso.
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Il backmasking (o backward masking) è la tec-nica per incidere dischi al contrario. Scoperta da Thomas Edison già alla fi ne dell’Ottocen-
to, fu in seguito utilizzata da maghi e illusionisti per creare effetti speciali con i fonografi . A metà Novecento, con i registratori a nastro, l’incisione al contrario divenne una forma di sperimentazione. I Beatles, nel pop, furono tra i primi a usare il back-masking sia con la produzione di suoni sia con l’inserimento di veri messaggi (nel singolo Rain).
Il fenomeno esplose con il rock: negli anni Settanta negli Usa i cristiani fondamentalisti ascol-tando canzoni al contrario credettero di individuare messaggi occulti che inneg-giavano all’uso di droghe e a Satana. Tra i casi più celebri, Stairway to heaven dei Led Zeppelin che nasconderebbe la fra-se “Ecco il mio dolce Satana” e Another one bites the dust dei Queen (“Comin-ciate a fumare marijuana”). Alcuni arti-sti e band di heavy metal e hard rock cominciarono davvero a giocare con il backmasking nascondendo fra-si “diaboliche”. Altri come i Pink Floyd scelsero varianti ironiche: ascoltando al contrario Empty spaces si trova “Congratula-zioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto”.
Ma che cosa risposero le rockstars poste di fronte alla pesante accusa di inserire all’interno delle proprie com-posizioni musicali messaggi nascosti dal contenuto nega-tivo fi nalizzati al condiziona-mento del pensiero dei propri fans? Ecco qualche esempio: Interrogato a questo propo-sito, a causa delle dicerie di un presunto messaggio in Another One Bites the Dust, Freddie Mercury dei Queen rispose: «Nelle nostre canzoni non ci sono “fi losofi e”, sottintesi, signi-fi cati occulti. È tutto esplicito, tutto chiaro, tutto accessibile a chiunque» «Credo che i brani dei Queen siano un puro passa-tempo. Non voglio cambiare il mondo con la mia musica».
In un’intervista apparsa sulla rivista Rolling Stone il 20 settembre 1990, venne posta a Jimmy Page e a Robert Plant (foto in basso), rispettivamente chitarra e voce so-lista dei Led Zeppelin, la seguente domanda: «Gruppi di fondamentalisti hanno sostenuto per anni che ci sono messaggi satanici nascosti in Stairway to Heaven. C’è un fondo di verità in queste parole»? Robert Plant replicò così: «Mi domando chi mai può aver pensato una cosa del genere la prima volta. Deve avere molto tempo libero per pensare che la gente possa fare cose del genere. Eravamo così orgogliosi di quella canzone, e le sue intenzioni sono così positive, che l’ultima cosa che uno farebbe è quella».
Ma a queste tranquillizzanti dichiarazioni rilasciate dai portavoce di gruppi rock in odore di satanismo e alle loro ironizzanti canzonature cinematografi -che, fanno eco altrettante dichiarazioni molto meno rassicuranti di altre rockstars; queste af-fermazioni sono una conferma della loro consa-pevolezza di avere tra le mani un’arma terribile che gli conferisce un enorme potere sulle per-
sone che le ascoltano.
La prima di esse, in ordine di tempo - e forse la più eloquente - è del chitarrista Jimi Hendrix, morto per abuso di far-
maci e per soffocamento da vomi-to il 18 settembre 1970; essa fu rilasciata da quest’ultimo ad un giornalista del Life Magazine, che la rese pubblica il 3 ottobre 1969: «La musica crea degli stati d’animo, perché di per sè è una cosa spirituale. Con la musica si possono ipnotiz-zare le persone e dopo averle
portate al punto più debole di resistenza, si può ordinare al loro subcosciente tutto ciò che si vuole». Ray Manzarek, ta-stierista dei Doors a invece dichiarato: «Vogliamo che la nostra musica mandi in corto-circuito il conscio e consenta all’inconscio di
fl uire liberamente». Non trop-po diversamente si è espresso Mick Jagger dei Rolling Sto-nes che ha detto: «Noi lavo-riamo sempre per dirigere la volontà e il pensiero delle per-sone, e la maggior parte dei nuovi gruppi fà altrettanto».
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Attualità> di Eugenio Giannetta
Si avvicina inesorabile il fatidico giorno delle elezioni, con il richia-mo alle urne previsto per il 23 e
24 febbraio. Un momento storico che potrebbe cambiare molte cose, o più semplicemente dare un senso alla dire-zione che il Paese sta prendendo o cer-cando di prendere.
Nonostante la mediatica campagna elettorale e le ap-parizioni televisive dei candidati, molti cittadini sono stufi e non abbastanza informati, infatti questa è una delle ragioni per cui l’opinione pubblica teme un forte fenomeno di assenteismo da parte degli elettori, che non si sentono assolutamente rappresentati dalla po-litica attuale, ma soprattutto dai politici attuali. E’ im-portante, però, per il bene del Paese e di una crescita che rappresenti il superamento degli ostacoli incon-trati in tutti questi ultimi anni, cercare di evitare le schede bianche o nulle ed esprimere la propria prefe-renza, prendere una posizione a riguardo, per non ca-dere nel ‘tranello’ voluto dai due maggiori partiti, che
invitano gli elettori a non ‘sprecare’ il proprio voto in movimenti considerati ‘minori’. Un giochetto politico indirizzato senza ombra di dubbio al bipartitismo, che considera le altre formazioni politiche minoritarie e porta inevitabilmente alla teoria del cosiddetto ‘voto il meno peggio’, teoria deleteria e totalmente antidemo-cratica ai fi ni di un buon governo. Probabilmente ha ragione Mario Monti quando dichiara che «Gli italiani sono vittime dei governi del passato» e spesso fanno le loro scelte su promesse elettorali mai mantenute, oltre che quasi sempre irrealizzabili. Questo è il motivo per cui andrebbe fatta una scelta, in una direzione in cui credere per poter realizzare riforme reali e concrete di un processo innovativo a lungo termine, con una certa progettualità che porti a staccarsi da quel sentore per cui la disillusione sembra l’unica strada percorribile.
Il dopo governo tecnico di Mario Monti ha dimostra-to - seppur con tutte le diffi coltà legate al fortissimo aumento delle tasse - che in Europa e nel mondo oggi si respira un’aria diversa e gli altri Stati sono tornati ad avere fi ducia nell’Italia, sia come Paese in grado di offrire risorse da un punto di vista economico-fi nan-ziario che come Paese ben rappresentato in quanto a
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la nostra grande occasione
tualità> di Eugenio Giannettai
L’importanza di recarsi alle urne alle prossime elezioni politiche è
fondamentale per le sorti dell’Italia che sarà. Con la speranza, però,
che possa essere fi nalmente governata da politici responsabili...
politiche governative; Questa è una della ragioni per cui gli investitori stranieri sono tornati nuovamente fi duciosi e rispettosi della stabilità raggiunta e potreb-bero portare nuova linfa soprattutto da un punto di vista economico-lavorativo. Proprio su queste pagine abbiamo già scritto dei principali candidati nel ballet-to della politica che porta verso la corsa alle elezioni, ma alcuni equilibri nel frattempo sono profondamente mutati e le evoluzioni hanno decisamente spostato il baricentro delle possibili decisioni elettorali.
Il centrosinistra, per strappare qualche voto alla de-stra, nell’ultimo tratto di campagna elettorale ha opta-to per il gioco di squadra, ‘sacrifi cando’ forse qualcosa nell’eventuale governo che potrebbe essere, ma con un Matteo “rottamatore” Renzi decisamente in prima fi la nell’appoggiare Pier Luigi Bersani come prossimo Presidente del Consiglio.
Silvio Berlusconi, invece, uscito vittorioso o comun-que indenne da numerosi confronti televisivi, ha de-ciso di ‘ripulire’ un po’ le liste della sua squadra da Marcello Dell’Utri a Nicola Cosentino. Mario Monti, dal canto suo, non è stato a guardare e dopo alcuni tira e molla per decidere se candidarsi o meno, alla fi ne ha deciso di salire in politica «Perché lo sento un dovere per stare vicino ai deboli e soprattutto ai giovani».
E poi non bisogna dimenticare i grillini con il loro Mo-vimento 5 Stelle - vero e proprio movimento di prote-sta e di spaccatura - che sta prendendo sempre più piede proprio tra tutti quegli elettori in cerca di rispo-
ste reali e concrete da parte dei Partiti (Caso Monte dei Paschi di Siena, per fare un esempio concreto).
Come nel gioco di carte dei tarocchi l’arcano Rivo-luzione Civile Ingroia scompiglia alcune delle carte disposte sulla tavola e le ricombina in un programma per un’Europa autonoma dai poteri fi nanziari, per una nuova politica antimafi a, per una decisa affermazione della laicità dello Stato, contro la precarietà, contro la guerra e a favore dell’ambiente, di un’informazione libera, ma sopra ogni altra cosa a favore di uguali di-ritti sociali e civili per i cittadini. Il magistrato sicilia-no, giustamente, parte dal presupposto che questa è «Un’avventura» in cui credere. Che sia la giusta sinte-si tra i partiti? I sondaggi al momento sono assoluta-mente incoraggianti, collocando Antonio Ingroia al di sopra dell’otto per cento.
Insomma, la scacchiera è disposta e le principali mos-se sono state ormai realizzate; Allo stato attuale delle cose - esclusi gli ultimi fuochi - è tutto nelle mani di chi andrà al voto, con un vantaggio ai sondaggi del Partito Democratico, proprio in virtù della forte mobi-litazione-partecipazione legata alle primarie.
L’appello a partecipare, quindi, è fonte di un grande interesse proprio per le sorti dell’Italia che sarà, con la speranza che possa essere un’Italia capace di rial-zarsi concretamente da una profonda crisi nella quale è piombata in questi ultimi anni, toccando con mano e interessando realmente tutti i cittadini, nessuno escluso.
Secondo i dati, la domanda di mutui è scesa complessivamen-
te del 49% dal 2008, anno di consolidamento della crisi econo-
mica e fi nanziaria. Deboli anche le richieste dei prestiti: -4%.
richieste nel duemila12calate del 42 per cento
Attualità > di Raffaella Patricelli
mutuiper la
casa
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Nuovo effetto crisi: i mutui co-lano a picco. Secondo il Crif, (l’Istituto specializzato nello
sviluppo e nella gestione di sistemi di informazioni creditizie), l’anno ap-pena chiuso è da considerarsi senza dubbio “l’anno nero per la domanda di credito delle famiglie”.
Ciò signifi ca una cosa sola: le famiglie, e le persone più in generale, rinunciano a priori a chiedere presti-ti o mutui. Il crollo è stato pesante, si tratta di circa il 42% in meno rispetto al 2011, mentre la domanda dei prestiti è calata del 4%. Se il riferimento viene fatto prendendo come riferimento il 2008 – anno in cui la diffi cile congiuntura economica non aveva ancora trovato conferme – la diminuzione complessiva della richiesta dei prestiti risulta essere del 18%.
“Rispetto al 2010 e al 2009 – spiegano ancora gli esperti del Crif - la richie-sta di mutui è invece diminuita del 53%, mentre nel confronto con il 2008 la variazio-ne è pari a -49%”.
Il calo ha subito una lieve fl essione, in positivo, nel mese di dicembre. Secondo l’ultima indagine, infat-ti, nell’ultimo mese del 2012 si è registrato un calo del 27% per le richieste di mutui, con-fermando il trend di rallenta-mento degli ultimi tre mesi:
dopo il -43% di settembre si è infatti registrato -40% in ottobre e -32% in novembre.
In Italia il ricorso alle banche, soprattutto da parte delle famiglie, è sempre una scelta che si adotta con prudenza. Questa richiesta va inoltre di pari passo con le dinamiche di mercato. Subisce, quindi, una netta infl uenza da parte dell’andamento del ciclo economico. A questo poi si aggiungono le prospet-tive incerte di una ripresa per il nostro Paese che an-cora stenta ad uscire dal baratro.
Tutto questo pesa notevolmente sul mercato immobi-liare. I prezzi delle case sono ancora molto alti, anche se tendono a calare. Se le famiglie però non chiedono prestiti o mutui diffi cile permettere a queste stesse persone di poter azzardare l’acquisto di una casa.
Il mercato, in questo settore, si sta bruscamente ar-restando con pericolose ricadute su attività e posti
di lavoro. Nel secondo trimestre 2012 le com-pravendite immobiliari sono scese del
23,6% su base annua a 167.721 unità, il 93,3% delle quali relative a immo-
bili per abitazione e il 5,9% a im-mobili ad uso economico.
Nello specifi co quelle di im-mobili a uso economico sono diminuite del 24,8%. L’Istat ha fatto notare che si tratta delle variazioni tendenziali più sfavorevoli dal 2008.
Andrea C. 392.595.33.44Roberto R. 388.364.36.66Andrea S. 329.219.55.36
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Attualità > di Raffaella Patricelli
E’ scoppiata così la polemica tra Cgil e McDonald’s: la prima ha criticato duramente lo spot pubblicitario diffuso in questi mesi, la seconda respinge le accu-se al mittente e dichiara di avere avviato da tempo una politica aziendale volta alle assunzioni e non ai licenziamenti. Insomma come accade sempre in Italia basta poco per alzare polveroni e infi niti battibecchi.
La questione questa volta è seria, al cen-tro del dibattito ci sono i giovani e il loro futuro. McDonald’s ha infatti promesso nuove assunzioni nei prossimi tre anni tramite una campagna pubblicitaria lanciata su tv e quotidiani che parte dalla Costituzione ed arriva a puntare molto in alto: “L’Italia è una Repub-blica fondata sul lavoro. –Dicono i di-pendenti della Multinazionale - 3.000 nuovi posti li mettiamo noi”.
La Filcams-Cgil non ha retto il colpo ed è passata subito all’at-tacco: “Si tratta – spiega il sin-dacato – di utilizzo strumentale e mercifi cazione di uno dei prin-cipi fondamentali dell’ordinamento repubblicano, il primo articolo della nostra Carta costituzionale, derubri-cato a mero slogan pubblicitario”. La campagna è stata smontata in
La disoccupazione continua a salire alle stelle in questo Pae-se e c’è chi pensa di farne una
strategia di marketing proponendo uno spot dedicato al tema.
ogni suo aspetto dalle organizzazioni sindacali che sostengono inoltre che l’azienda si sia sottratta al con-fronto sul contratto integrativo aziendale e ha relazioni sindacali a livello nazionale “quasi inesistenti”.
Discutibile, secondo la Filcams-Cgil, anche la qua-lità occupazionale di McDonald’s: “l’80% dei lavo-ratori, - dice il sindacato – ha infatti un contratto a tempo parziale di poche ore settimanali, con l’obbli-go di prestare servizio in orario notturno e festivo”.
Al di là delle polemiche, condivise o meno, la multi-nazionale dell’hamburger conta in Italia ben 450 risto-ranti per un totale di 16 mila dipendenti. McDonald’s ha comunque subito risposto alle dure critiche sottoli-
neando “come i suoi posti di lavoro siano a tem-po indeterminato e in azienda si offrono ottime opportunità di carriera. Noi crediamo in questo Paese – conclude McDonald’s – e stiamo cer-cando di investire nuove risorse nonostante la nota e diffi cile situazione economica”.
Ad una domanda sulla questione, il Mini-stro del Lavoro Elsa Fornero ha così
replicato: “Mi piacciono tutti gli imprenditori che cercano fattiva-mente di creare posti di lavoro.
Tutti preferisco-no un lavoro a tempo inde-
terminato ma le circostanze sono
diffi cili ed è diffi cile che gli imprenditori, in
una situazione di grande incertezza, assumano con questa forma. An-che un lavoro a tempo determina-to è meglio dell’assenza di lavoro”.
MMcDonald’sannuncia nuove assunzioni,ma ema e’ polemica con la cgil...McDonald’s tramite una campagna pubblicitaria annuncia tre-
mila assunzioni in Italia. La Cgil: “Spot retorico e strumentale”.
Il 14 Febbraio è ormai alle porte. Ecco, allora, che milioni di innamorati fug-gono dai propri impegni per dedicarsi
all’organizzazione di cene a lume di can-dela e uscite romantiche; per scovare il regalo più adatto tra la miriade di cuori gi-ganti, fi ori e orsetti, che magicamente si moltiplicano dietro le vetrine dei negozi.
San Valentino è ormai una festa assai discussa, quel-la che più di ogni altra divide l’opinione pubblica: fe-steggiare o no? Festeggiano solo gli innamorati? E, se sono innamorato, perché mai dovrei dimostrarlo con una festa? Questi alcuni dei ricorrenti quesiti che, di anno in anno, rinnovano il dibattito.
Al contrario di quanto si potrebbe immaginare, non sono solamente i cuori solitari ad ingrossare le fi la dei “contrari’’; tra questi si ritrovano anche molti “piccion-cini” convinti che San Valentino non sia nulla più di una ricorrenza fasulla e di un giorno eccessivamente zuccheroso. Se sia ama si ama ogni giorno, dicono. Il dilagante scetticismo, tuttavia, non sembra minare le intenzioni di migliaia e migliaia di coppie ita-liane decise a rinnovare, anche quest’anno, la propria promessa d’amore con scambi di doni e festeggiamenti di ogni tipo.
La ricorrenza di San Valentino si è trasformata nel tempo divenendo sempre meno “festa dell’amore” e
sempre più “festa del consumismo”; questo l’ha resa, agli occhi di molti, insulsa e priva di spessore ed ha addirittura spinto qualcuno a parlare di “mercifi cazio-ne dei sentimenti” relativamente al giro d’affari mi-lionario che essa porta con sé. Il carattere fortemente commerciale e consumistico non sembra però essere il solo punto a sfavore; ciò che porta ad esprimere di-sappunto rispetto ai festeggiamenti del 14 febbraio è soprattutto la sensazione di generale adeguamento ad un rito, ad una mera convenzione.
Sembra che San Valentino non venga più vissuto con entusiasmo e trasporto; sembra, anzi, che debba es-sere necessariamente festeggiato perché questo è ciò che impone il calendario e quello che tutti si aspetta-no. Per cui, se ci sono coppie che scelgono di festeg-giare animate da un sentimento sincero e profondo, ce ne sono tante altre che lo fanno solo perché si sen-tono in dovere di farlo; chiudono gli occhi di fronte alle incomprensioni il giorno di San Valentino per poi tor-nare, nella quotidianità, a scambiarsi ingiurie e offese.
Probabilmente è la frenetica società di oggi, in cui ci si lascia e ci si prende con estrema facilità, a spin-
gerci a guardare con disincanto ai rapporti tra uomo e donna. Si percepisce sempre
più nell’aria una generale mancanza di amore, di affetto, di emozioni.
Basterebbe, forse, ricordarci che San Valentino non è il 14 Febbra-io, San Valentino è tutto l’anno!
al tempo della crisi... dei rapporti
Attualità> di Pamela Polizzi
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San Valentino, la festa degli innamorati, precipita nella rete del consumismo e il “cuore’’ passa in secondo piano.
Una sperimentazione clinica unica nel suo genere, effet-tuata su pazienti affetti da varie forme tumorali. A questo proposito Otis Webb Brawley, direttore medico e scien-tifi co dell’Associazione americana per la lotta contro il cancro, si esprime dicendo che: “È un passo fondamentale nello sviluppo dei farmaci antitumorali: in futuro l’organo nel quale si è sviluppato il cancro conterà sempre meno, mentre la terapia a bersaglio molecolare sempre di più”.
Sanofi ha sperimentato un farmaco in modo da creare una specie di tabella genetica e quindi poi sperimentare lo stesso farmaco su forme tumorali che hanno la stessa alterazione genetica. Il tutto ruota intorno alla proteina P35, che è in grado di innescare il processo di morte del-la cellula se il DNA di questa è troppo danneggiato, il problema è che le cellule tumorali riescono a “spe-gnere” questa proteina tramite una mutazio-ne oppure congiungendola ad un’altra che ne inibisce le funzionalità. Questo è il fulcro della ricerca, il riattivare la proteina P35 nelle cellule cancerogene per provocarne la morte.
La molecola P35 fu scoperta vent’anni fa da Da-vid Lane e da lì iniziò la caccia delle case farmaceutiche ad un farmaco in grado di ripristinarla; furono molti gli espe-rimenti: prima si provò con la tera-pia genica ma senza risultati, poi si orientarono sullo studio di una molecola che si interponesse tra
Merck, Roche e Sanofi stanno cercando di mettere a punto un farmaco che sia in
grado di ripristinare un meccanismo che indu-ce le cellule danneggiate ad autodistruggersi, prendendo di mira un’anomalia che riguarda un gene responsabile dello sviluppo del tumore.
Una cura per diversi tumori, è quello che tre case farmaceutiche stanno cercando di sperimentare per mettere a punto un farmaco in grado di curare i tumori dal seno alla prostata, dal fegato ai polmoni...
la P35 e la molecola che la blocca. Il suo ruolo fonda-mentale è legato al cancro, e praticamente è impe-gnata nello sviluppo di tutti i tumori. Quando questa proteina muta e perde così la sua effi cienza, il cancro si innesca. Non è quindi sorprendente che in molti tumori P53 sia danneggiata da una mutazione.
A scoprire la molecola da interporre alla mutazione della P35, fu la Roche nel 1996, che trovò una minu-scola “tasca” tra le proteine dove poter inserire una molecola chiamata Nutlin (il Nutlins è un gruppo di cis-imidazoline, identifi cato per primo da Vassilev), peccato che però quest’ultima non venisse assorbita dal corpo umano.
Furono migliaia le molecole sperimentate da Roche, Merck e Sanofi . Fino a quando la Sanofi grazie al team di Debussche, insieme a Schaomeng Wang dell’università del Michigan e a una società biotech, Ascenta Therapeutics, ha trovato un composto inte-ressante e lo ha sperimentato iniettandolo ogni giorno nello stomaco di alcune cavie affette da sarcoma e ha scoperto che i tumori erano scomparsi. La Roche ha
sperimentato per prima la proteina in pazienti uma-ni, cercando una dose che non risultasse tossica,
e a breve, se i test saranno positivi, la ricerca si amplierà su altri tipi di tumore.
Merck sta reclutando pazienti affetti da leuce-mia mieloide acuta. La dose ideale sarà speri-mentata in 15 pazienti su un campione di 30
per studiarne l’effi cacia. Anche la Sanofi ha iniziato i suoi test sulla sicurezza in
Europa; l’anno prossimo proseguirà in alcuni centri medici degli Stati Uniti. Al pari della Merck, si concentrerà su quei pazienti affetti da liposarco-ma che hanno maggiori probabilità di rispondere al farmaco.
Salute > di Valeria Bonora (www.tuttasalute.net)
cancro: una cura per tutti i tipi....
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Quello che però preoccupa le autorità sanitarie na-zionali è il calo delle vac-cinazioni rispetto all’an-
no scorso, guarda caso proprio quest’anno che era previsto l’arrivo di un’influenza ben più virulenta.
Senza la presenza del ceppo H3N2, il calo delle vac-cinazioni non sarebbe stato preoccupante, perché la maggior parte delle persone ha comunque sviluppato nel tempo, negli anni passati, gli anticorpi necessari a contrastare la solita infl uenza, anticorpi che sono del tutto ineffi caci contro il ceppo H3N2.
E’ quanto del resto sta accadendo negli Stati Uniti, in particolare nella città di Boston, dove l’in-fl uenza sta già mietendo le pri-me vittime, con una incidenza dei decessi 10 volte superiore rispetto allo scorso anno.
Certo è che mai come ora la vaccinazione sarebbe stata opportuna, solo che, anche per colpa delle note vicen-de che hanno interessato alcuni lotti di vaccini tra ottobre e novembre, la fi du-cia delle persone già restie
nei confronti del vaccino antinfl uenzale, è calata
ulteriormente.
Come più volte detto, la vaccinazione è il
L’arrivo del nuovo ceppo H3N2 era ampiamente previsto, assieme all’H1N1 e all’Australiana, tanto che il vaccino antinfl uenzale prodotto quest’anno li prevede tutti...
Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
solo modo per contrastare la diffusione del virus che, se messo in condizioni di non trovare un ambiente adatto per riprodursi indisturbato, tenderebbe ad esaurirsi in tempi più brevi.
Purtroppo questo concetto non viene preso in consi-derazione da molte persone, per cui inevitabilmente, con l’arrivo dei primi freddi, l’infl uenza colpisce sem-pre milioni di italiani.
I medici sentinella, ovvero quei medici di famiglia che hanno il compito di aggiornare le autorità sani-tarie sull’andamento della diffusione del virus, rile-vano l’incidenza dei rispettivi ceppi virali grazie ad un tampone faringeo. I risultati, in termini percen-tuali, assegnano all’H3N2 il primato di presenze con un buon 70%, mentre il restante 30% è più o meno equamente diviso tra H1N1 e l’Australiana.
Contrariamente agli ultimi inverni, quest’anno il de-corso dell’infezione, soprattutto nel caso del ceppo H3N2, sarà più complicato, con una durata della fase acuta che si protrarrà per più giorni, anche fi no a due settimane. I soggetti portatori di altre patologie croniche potranno essere interessati da un peggiora-mento delle loro condizioni, in particolare i cardiopa-tici e i soggetti affetti da patologie respiratorie.
E’ consigliabile per tutti cercare di potenziare le di-fese immunitarie in modo da renderle più effi cienti, cosa che è possibile fare, almeno in parte, con un’ali-mentazione ricca di vitamine e sali minerali.
di Daniele Lisi
influenza E’ arrivata la nuova
La prima cosa da evitare è l’utilizzo di cosmetici non adatti ed effettuare periodicamente una profonda pu-lizia del viso con uno scrub adatto al contorno occhi. Le occhiaie non sono tutte uguali ma ne esistono so-stanzialmente due tipi: quelle gonfi e e quelle incavate, quindi non pensate che un qualunque rimedio faccia al caso vo-stro, ma individuate da quale tipo di occhiaie siete affetti e usate i rimedi studiati apposta.
Le occhiaie gonfi e indicano che l’or-ganismo trattiene eccessivamente i liquidi, quindi il primo provvedimento da prendere è quello di seguire una dieta disintossicante per migliorare la funzionalità renale e liberarsi dei liquidi in eccesso. Quindi dite addio per un po’ di tempo a dolci, fritti e abbondate con il consumo di frutta e verdura.
Occhiaie incavate e scure: questo inestetismo si verifi ca quando l’orga-
Questo mese vi consigliamo alcuni rimedi per le occhiaie, in modo da poter eliminare questo inestetismo ed avere sempre uno sguardo splendente e un viso raggiante.
Estetica > a cura di www.medicina-benessere.com
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nismo ha bisogno di una maggiore idratazione, perché l’insuffi cienza di liquidi nell’organismo impedisce alla cute di espellere le tossine. Per liberarvi da queste oc-chiaie dovete seguire una dieta depurativa per liberare il vostro corpo dalle scorie, bere almeno 10 bicchieri di acqua al giorno e assumere un integratore reidratante. Inoltre, per accelerare la scomparsa delle occhiaie, altri buoni rimedi sono l’uso di irrigatori di acqua marina e delle maschere per il viso idratanti. Ci sono anche delle altre buone norme da seguire per liberarsi dalle occhia-ie, che consistono nel dormire almeno 8 ore a notte e tenere la testa sollevata rispetto al resto del corpo per ridurre l’accumulo di liquidi sotto gli occhi.
Altri rimedi per le occhiaie sono le vec-chie soluzioni della nonna: mettere sot-to gli occhi due bustine di tè verde (che stimola la vasocostrizione, riducendo il gonfi ore) o coprire gli occhi con delle fette di cetriolo dopo averle fatte ripo-sare in freezer fi no a gelarle.
Se tutto ciò non dovesse essere suf-fi ciente potete sempre nascondere le occhiaie con l’utilizzo di un buon correttore, ma sceglietelo sempre in crema e non in polvere perché le pol-veri rendono più visibile questo ine-stetismo.
a cura dello staff Medicina-Benessere diretto
dalla dottoressa Paola Marazziti.
Moltissime donne devono com-battere con le occhiaie, che diminuiscono la loro bellezza
facendo apparire il viso stanco e spento. Ma dei rimedi per le occhiaie esistono e usandoli è possibile avere un viso sem-pre splendente.
e.e com
i consigli per liberarsi diquest0 FASTIDIOSO INESTETISMO
occhiaie:
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Salute> a cura di www.medicina-benessere.com
Le cattive abitudini, disfunzioni acquisite, errori di alimentazione. E’ proprio all’obesità in giovane età che si rivolgono le attività di prevenzione e intervento medico. Prima che sia troppo tardi... Anche se parlare di obesità nei bambini è già sintomo di un problema molto avanzato, qualcosa di grave! Bambini ed ado-lescenti in sovrappeso in Italia raggiungono circa il 20% e i bambini obesi sono 1 su 4. L’obesità nei bam-bini interessa soprattutto la fascia di età compresa tra i 6 e i 13 anni e predilige il sesso maschile. E’ il risul-tato di un bilancio energetico in rialzo protratto nel tempo: in pratica si introducono più calorie di quante se ne consumano.
Il problema dell’obesità nei bambini è più complesso rispetto a quello dell’adulto. Ma in attesa di trovare dei parametri tutti riservati alla questione infantile, anche in questo caso si utilizza il valore dell’Indice di Massa Corporea: si defi nisce obeso un bambino il cui peso supera del 20% quello ideale; in soprappeso se supera del 10-20%, oppure quando il suo Indice di Massa Corporea è maggiore del previsto. Ma ciò che preoccupa è soprattutto la multiformità del fe-nomeno e delle cause.
L’obesità nei bambini, infatti, non è semplicemente, o solo, una questione di alimentazione scorretta e ab-bondante, ma una dimensio-ne psicologica, di educazio-ne, di disciplina, di salute.
Ma qual è l’origine del pro-blema “obesità”? Come nella maggior parte delle
patologie croniche, anche l’obesità inizia da quando siamo bambini.
Certo l’alimentazione eccessivamente abbondante, il ricorso a cibi artefatti e grassi (per l’incapacità e la mancanza di tempo) e l’assenza di orari ben defi niti per mangiare, sono le cause più gettonate per spie-gare l’aumento dell’obesità nei bambini. Ma piutto-sto che parlare delle cause, più che note, sarà forse più effi cace preoccuparsi delle conseguenze a breve e a lungo termine.
Le conseguenze più immediate dell’obesità nei bam-bini sono i problemi respiratori (affaticabilità, apnea notturna), quelli articolari dovuti al carico eccessivo (varismo/valgismo degli arti inferiori, dolori articolari di vario genere, mobilità ridotta, piedi piatti), distur-bi dell’apparato digerente.
Da non sottovalutare poi i disturbi di carattere psi-cologico: già il fatto che un bambino si butti sul cibo è un fattore d’allarme sulla sua percezione affettiva; d’altronde i bambini grassottelli possono sentirsi a disagio e vergognarsi, fi no ad arrivare ad un vero ri-fi uto del proprio aspetto fi sico.
Per quanto riguarda le conseguenze a lungo termine, l’obesità nei bambini si classifi ca al primo posto come fattore scatenante di tutte le patologie legate all’obesità adulta: patologie di natura cardiocircolatoria (iperten-sione arteriosa, coronaropatie), muscolo-scheletrica
(insorgenza precoce di artrosi), conseguen-ze di tipo metabolico (diabete mellito,
ipercolesterolemia), disturbi alimentari (anoressia, bulimia), fi no allo svilup-
po di tumori del tratto gastroen-terico e la solitudine psicologica.
a cura dello staff Medicina-Benessere diretto
dalla dottoressa Paola Marazziti.
L’obesità nei bambini è un problema. L’allarme è stato lanciato da tempo e le cifre costantemente in aumento parlano chiaro.
L’OBESITA’
La maniera nella quale questi disturbi si sviluppano è assai complessa e affonda le sue radici nelle esperienze passate, nel modo di affrontare lo stress e nella propria cultura. Il tic può essere un disturbo passeggero, provo-cato da un periodo di particolare stress, ma per 400mila italiani rappresenta una vera e propria patologia neu-rologica. Nei casi più gravi i tic possono, infatti, inter-ferire con le attività quotidiane come leggere, scrivere, svolgere attività che richiedono particolare concentra-zione, ma anche dormire.
I tic possono essere comportamentali, vocali e motori. Tra quelli più complessi ricordiamo la sindrome di “De La Tourette” che comporta una serie di movimenti ri-petitori che sfociano anche in tic verbali. Secondo re-centi ricerche una persona ogni cento manifesta dei tic, che possono essere più o meno importanti ed invasivi. Essendo questi disturbi indipendenti dalla volontà, le persone affette da tic, nella maggioranza dei casi, non riescono a limitarsi. In genere, più il paziente focalizza la sua attenzione sul tic, più questo si pre-senta con maggiore frequenza ed il suo aumento nella ripetizione si nota anche quando si è in una situazione particolar-mente stressante, perché l’ansia funge proprio da stimolo ai tic. Se, infatti, si compie un gesto specifi co in un momento di ansia, è possibile che col tempo diventi un tic, ossia un movimento involontario che verrà
I tic nervosi riguardano diversi atteggiamenti, tra i quali i più noti sono: lo schiarirsi la gola, il giocare con i capelli, lo sbattere
le sopracciglia o il ripetere le parole.
poi ripetuto durante tutto l’arco della giornata, perfi no nei momenti di riposo. Quando questi disturbi hanno un’entità piuttosto lieve, come il mangiarsi le unghie, è possibile pensare di iniziare ad agire anche da soli; è utile ricercare le cause e stabilire delle soluzioni pra-ticabili, come utilizzare dei prodotti specifi ci. Se il sin-tomo persiste o si aggrava, è necessario rivolgersi ad uno specialista.
Secondo dei recenti studi, i soggetti che sviluppano i tic possiedono dei livelli bassi di serotonina, il neuro-trasmettitore che infl uenza l’umore. Quando compa-iono nei bambini è possibile aspettare, per verifi care se si ha una scomparsa del sintomo; invece, in caso contrario, è necessario rivolgersi ad un neurologo, che provvederà ad esaminare la situazione e, se è neces-sario, a prescrivere dei farmaci. Le motivazioni dei tic nervosi sono varie e sono legate sia alla sfera psico-logica sia a quella neurologica; infatti, le cure som-ministrate mirano a svolgere un’azione calmante del sistema nervoso. La natura dei tic, che si sta ancora approfondendo, è strettamente collegata al nostro in-telletto e ai processi chimici e fi sici che lo regolano.
Come abbiamo già accennato, la terapia farmacologica prevede la somministra-
zione di neurolettici, ossia di medi-cinali che calmino il sistema nervo-so. In alternativa, in commercio si trovano dei prodotti omeopatici che hanno lo scopo di calmare, senza
indurre problemi muscolari ed altri effetti collaterali. Sia che
si prediliga la medicina tradi-zionale che le cure naturali,
bisogna ricordare che si tratta di terapie lunghe,
che non sortiscono imme-diatamente i loro effetti.
I tic nervosi sono dei movimenti involontari e incon-trollabili ripetuti più volte, anche durante il sonno.
Salute > di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)
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Come si guarisce dai
tic nervosi?
La giustizia è uno dei temi più di-scussi nella storia sociale dell’uo-mo; dalla fi losofi a, alla teologia per
passare alle scienze umane fi no a quelle economiche vari interrogativi irrompono sul sistema giudiziario: la legittimità della costrizione per la colpa commessa è suf-fi ciente a giustifi care una violenza come il carcere a vita, verso il colpevole con-dannato o invece l’ergastolo come anche la pena di morte non sono una soluzione razionale la cui reale effi cacia in termini sociali ed umani possa giustifi carle?
Il sistema giudiziario italiano per i crimini più gravi pre-vede il carcere a vita. Molti studiosi della comunità scientifi ca considerano tale risposta punitiva poco scientifi ca. Le neuroscienze hanno in-fatti scoperto che il cervello è plastico e cam-bia continuamente.
Anche l’oncologo Umberto Veronesi (foto a destra) è di questo parere e ha trattato il tema nella quarta conferenza mondiale di Science for Peace, associazione da lui promossa nata nel 2009 con lo sco-po di dirottare le spese dai settori militare e nucle-are verso la ricerca. Il professore ha spiega-to in base alle più re-centi ricerche in neu-rologia che il nostro sistema di neuroni si rinnova di continuo, perché il cervello è dotato di staminali proprie in grado di generare nuove cel-
Scienza > di Sara Latorre
lule, quindi tali cellule cambiano comportamento per effetto delle infl uenze ambientali, delle nostre espe-rienze positive e negative.
Veronesi vorrebbe che questa scoperta scientifi ca ser-visse alla politica per capire che è insensato tenere in carcere una persona fi no alla fi ne dei suoi giorni perché dopo 20 anni anche il criminale più pericoloso non è più la stessa persona. E’ per questo che è di fondamen-tale importanza promuovere una politica del recupero attraverso strumenti di rieducazione carceraria in gra-do di favorire il reinserimento nella società senza peri-colo per la collettività.
Le nostre carceri sono in sovraffollamento una con-dizione che lo stesso Giorgio Napolitano
ha defi nito: “una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma” e che genera una sofferenza nei detenuti che porta sempre più spesso al suicidio.
La battaglia a favore di pene più brevi sicuramente sarebbero un vantaggio
sia per le condizioni interne di spazio delle nostre carceri, sia per l’aspetto
economico, umano e sociale. Veronesi è stato però ampiamente criticato per le sue idee specialmente da coloro che sono im-
pegnati a combattere la mafi a e la sua ri-sposta a queste critiche è stata: “Oggi
la criminalità organizzata è più forte di un tempo. Questo signifi ca che
il carcere duro non serve. Oc-corre andare alle radici della
mafi a, alle sue cause, colti-vando l’idea che giudicare senza comprendere non risolve il problema dei de-litti e delle pene”.
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Molti studiosi della comunità scientifi ca considerano il carcere a vita una punizione non adatta. Le neuroscienze hanno infat-ti scoperto che il cervello è plastico e cambia continuamente.
Molti studiosi della comunità no tale risposta punitiva neuroscienze hanno in-rvello è plastico e cam-
mberto Veronesi (foto parere e ha trattato il
nferenza mondiale di associazione da lui 09 con lo sco-ese dai cle-Il
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dizione che lo stesso Giha defi nito: “una reain Europa e ci allaruna sofferenza nei dsempre più spesso
La battaglia a favoresicuramente sarebb
sia per le condizionidelle nostre carceri,
economico, umano e sstato però ampiamente cidee specialmente da co
pegnati a combattere sposta a queste criti
la criminalità orgadi un tempo. Qu
il carcere durcorre andare
mafi a, allevando l’idsenza crisolve illitti e de
una situazione che non risolve...La condanna a vita
Il miglior sistema per consentire la riduzione dei con-sumi di energia elettrica e il minor impatto ambientale.
Salve amici lettori! Preso nota de-gli spunti dati nel precedente ar-ticolo? Bene, veniamo al compito
di questo mese: cos’è una costruzione ecocompatibile?
1a parte. Partiamo, stavolta, dall’età della pietra! Sul sito di ener-gaiacn.it trovo un bel sunto: “Da sempre i ripari, le case primordiali (dalle grotte ai primi rifugi), sono stati costruiti in base al clima, al territorio e alle conoscenze pratiche di chi le realizzava, ma proprio dalla riuscita o meno di queste costruzioni dipendeva la sopravviven-za di chi le abitava, nonché il suo sviluppo conosciti-vo. Ovviamente vi sono state differenze geografi che, infatti i popoli che vivono più a nord, per riuscire a so-pravvivere in ambienti freddi, se non glaciali, hanno migliorato la loro conoscenza dei sistemi per riscaldare il rifugio in cui vivevano. Nel territorio dell’Italia non vi è stato lo stesso sviluppo nelle tecniche costruttive perché il nostro clima era più mite e, per superare i mesi freddi, in passato trovavamo in natura il materiale per sopperire alla mancanza di adeguato isolamento: la legna da ardere e, in seguito, il carbone.”
In un periodo in cui i consumi energetici si fanno sentire, innanzitutto economicamente e in se-condo luogo in termini di impatto ambienta-le, potremmo sì sfruttare fonti alternative – impianti fotovoltaici e simili – per risparmiare, ma il vero obiettivo sarebbe assicurarci il miglior isola-mento possibile delle nostre abitazioni.
Si conosce bene la Classe Energetica degli elettrodo-mestici, che ne indica l’effi cienza e quindi ci spinge a cercare una lavatrice, ad esempio, che abbia minimo una classe A, perché una di classe C ci farebbe con-sumare molta più elettricità; pochi sanno però che la stessa classifi cazione vale per le case: un decreto legi-slativo del 2005 stabilisce che gli edifi ci devono avere una “certifi cazione energetica”.
La maggior parte delle nostre case rientra in classe G (sigh!) e le nuove costruzioni, defi nite ad “alto rispar-mio energetico”, spesso non vanno più su della classe D. Per migliorare l’isolamento termico di un’abitazione già esistente occorre sostituire gli infi ssi (gli spifferi e il poco spessore del vetro contribuiscono molto) e met-tere dei pannelli all’interno. L’investimento fatto sarà garanzia di un risparmio sulle bollette future e, come detto, incrementerà il valore della casa. Se si sta invece comprandone una nuova, si dovrebbe avere una docu-mentazione scritta della certifi cazione energetica, dato che riguarda le nostre spese future.
E’ essenziale che ci sia una corretta informazione a tal proposito, perché si conoscano i propri diritti (sapeva-te che i pannelli fotovoltaici sono obbligatori sulle nuo-ve costruzioni? Non sono un regalo dei costruttori...). Una richiesta precisa degli acquirenti, d’altronde, farà
sì che i costruttori stessi si sensibilizzino a queste tematiche, garantendo prodotti
sempre più effi cienti. E se poi avete un terreno (edifi cabile), sappiate che la so-
luzione migliore è quella di una casa...
La 2a parte sul numero di marzo...
di
Ambiente > di Alessandro Galante
EDIFICIclasse a
P er questo mese di febbraio, tra Carnevale e San Valentino, la nostra scelta è stata quasi obbligata! Si parte per Venezia. Al primo sguardo viene da pensare che il capoluogo
del Veneto passi tutto il tempo a farsi bella. Lasciate-vi incantare dalla bellezza dei palazzi lungo il Canal
Grande, ma con cautela: questa città non è solo bel-la, è anche una dinamo di energia. E infatti Venezia è una meraviglia di architettura, arte e ingegneria, con chiese di marmo costruite su fondamenta sottratte con caparbietà all’acqua della laguna. Saranno tutti questi elementi a rendere questa città tra le più romantiche
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unA TRA LE CITTA’ PIU’ ROMANTICHE DEL MONDO
Viaggio > di Raffaella Patricelli
VENEZIA
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del Mondo e ad essere scelta ogni anno come meta da tantissime coppie che vogliono trascor-
rere del tempo in modo speciale. Sulla laguna si fe-steggia alla grande anche il Carnevale (tra i più noti e
caratteristici), ma si celebra anche l’arte in tutte le sue forme grazie alla Biennale e la Mostra del Cinema. Dunque c’è sempre un motivo per andare a Venezia. Secondo quanto rilevato nel tempo questa città è sta-ta edifi cata su un terreno instabile. Persone meno te-naci dei veneziani potrebbero impallidire di fronte
all’acqua alta o spaventarsi perché i canali sono vicinissimi alla porta di casa. Gli abitanti di
Venezia non si sono mai scomposti. In-vece di arrendersi, hanno avuto
la forza di diffondere
LASCIATEVI INCANTARE DALLA BELLEZZA DEI PALAZZILUNGO IL CANAL GRANDE, MA CON CAUTELA: QUESTA CITTÀNON È SOLO BELLA, È ANCHE UNA DINAMO DI ENERGIA.} }
nel mondo la bellezza della loro arte, dei quadri, della musica, dei sapori
incontrati da Marco Polo sulla via delle spezie. Con la più alta densità
di capolavori per kmq, i veneziani potrebbero dormire sugli allori. Ma
non è così, perché Venezia, anche se non è più la Serenissima, non
rinuncia agli affari e al commercio.
Tra gli stretti calli, la città è tutta un pullulare di attività: incontri arti-
giani che realizzano scarpe simili a vere e proprie opere d’arte, cuo-
chi capaci di servire i piatti migliori del mondo e musicisti in grado
di passare dalla musica barocca ai suoni duri e secchi del punk-rock.
Nonostante ci sia stato qualcuno che l’abbia data per spacciata, Venezia
non si sente prossima al declino. Continua a raccogliere investimenti mi-
liardari e a essere un catalizzatore della scena artistica. A Venezia si
raggiunge il culmine di presenze in primavera (dalla Pasqua e fino a
giugno) e tra settembre e ottobre. In questi periodi può essere difficile
trovare una sistemazione, come anche nei periodi di Natale, Capo-
danno e Carnevale (febbraio). Come le altre grandi città turistiche
italiane, Venezia dà il suo peggio in piena estate (giugno-agosto):
è affollata, con un caldo umido e opprimente.
Il miglior periodo per una visita è da fi ne marzo a maggio, quando
le giornate primaverili sono serene e i turisti relativamente po-
chi. In novembre e dicembre può verifi carsi l’acqua alta, men-
tre l’inverno può essere anche molto rigido, anche se vedere
Venezia sotto la neve può essere una esperienza davvero
particolare.
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Venezpartic
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Sono numerosissimi i monumenti da vedere, quasi tutti situati nel centro storico e nelle isole della lagu-na. Il luogo più celebre è di sicuro Piazza San Marco (l’unica area denominata piazza, le altre infatti vengo-no chiamate “campi”).
Al centro della piazza è collocata la bellissima Basi-lica di San Marco, colorata d’oro e rivestita di mo-saici che raccontano la storia di Venezia. La struttura attuale è la terza Basilica dedicata a San Marco, le prime due andarono distrutte. La Porta della Car-ta unisce il luogo sacro al Palazzo Ducale che sorge proprio accanto alla Basilica. Ma da non perdere a Ve-nezia, ci sono anche la Sala del Maggior Consiglio (che per secoli fu la più grande sede di Governo del mondo) e ancora il romanticissimo Ponte dei Sospi-ri, le carceri e i Piombi.
Venezia è celebre anche per i suoi caffè storici e per le lagune, come quelle bellissime di Murano, Burano e Torcello. L’isola del Lido è invece ri-nomata per essere una località balneare nonché
VENEZIA È UNA MERAVIGLIA DI ARCHITETTURA, ARTE E INGEGNERIA, CON CHIESE DI MARMO
COSTRUITE SU FONDAMENTA SOTTRATTE CON CAPARBIETÀ ALL’ACQUA DELLA LAGUNA.
}}sede del celebre Festival del Cinema di Venezia. Per la sua conformità, Venezia dispone di oltre 400 ponti tra pubblici e privati che collegano le 118 iso-lette su cui è edifi cata, attraverso 176 canali. La mag-gior parte dei ponti è costruita in pietra, altri in le-gno o ferro. Il più lungo è il Ponte della Libertà (che attraversa la laguna veneta collegando la città alla terraferma, permettendo inoltre il traffi co veicolare).
Il principale canale che taglia la città, il Canal Grande, è attraversato da quattro ponti: il Pon-te di Rialto è il più antico, poi c’è quello dell’Ac-cademia, il ponte degli Scalzi (realizzato sotto la dominazione asburgica) e infi ne il ponte della Costi-tuzione. Il Ponte dei Sospiri (già citato qualche riga sopra) è stato realizzato in pietra d’Istria nel XVII secolo su progetto dell’architetto Antonio Contin e collega il Palazzo Ducale con le Prigioni Nuove.
Ma Venezia è soprannominata anche come la “città dei pazzi”. Ed è forse per questo che l’amore (così vicino alla follia) trova spazio facilmente tra stradine, vicoli, ristorantini e gondole.
di Raffaella Patricelli
ta unisce il luogo sacro al Palazzo Ducale che sorge proprio accanto alla Basilica. Ma da non perdere a Ve-p p pnezia, ci sono anche la Sala del Maggior Consiglio(che per secoli fu la più grande sede di Governo del mondo) e ancora il romanticissimo Ponte dei Sospi-ri, le carceri e i Piombi.
Venezia è celebre anche per i suoi caffè storici e per le lagune, come quelle bellissime di Murano, Burano ee ToTorcello. L’isola del Lido è invece ri-nomata per essere una località balneare nonché
te di Rialto è il più antico, poi c è quello dell Ac-cademia, il ponte degli Scalzi (realizzato sotto la dominazione asburgica) e infi ne il ponte della Costi-tuzione. Il Ponte dei Sospiri (già citato qualche riga sopra) è stato realizzato in pietra d’Istria nel XVII secolo su progetto dell’architetto Antonio Contine collega il Palazzo Ducale con le Prigioni Nuove.
Ma Venezia è soprannominata anche come la “città dei pazzi”. Ed è forse per questo che l’amore (così vicino alla follia) trova spazio facilmente tra stradine,
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didi R R faffaella Patricecellllii
calità balneare nonché viciino alla follvicoli, ristoran
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Moda >
Guepière e bustier, in fl anella mélange
grigio chiaro e antracite, si abbinano a
gonne fascianti al ginocchio o a corte
giacche sportive in lana cotta e diventano l’alter-
nativa ai maxi pull rifi niti ad uncinetto, alle cami-
cie in chiffon o in seta cloquet, con costruzione
bustier. Pantaloni alla cavallerizza in pelle liscia,
con camicette a chiusura alta e maglioni a collo
alto vaporosi, con maglieria ruvida e parka verdi
stile militare e cappellini da equitazione. I det-
tagli e i tessuti delle uniformi, reinterpretati su
forme sartoriali, traducono lo stile militare nel
linguaggio della couture. Dominano il cam-
mello, il marrone, il classico nero, ma anche i
verdi, i blu e il rosso accesso. Ecco la donna
pensata da Ermanno Scervino per l’inverno.
Fonte: www.patpikierri.it
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ERMANNOSCERVINO
ModaModa >
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gg
giacche
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bustier.
con cam
alto vap
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forme
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Il mood è rock. Un rock moderno con chiari riferimenti ai meravigliosi anni 70. La colle-zione si sviluppa all’insegna delle contami-
nazioni, di un mix & match pop, che non dimen-tica però la vestibilità. Le scarpe sono aggressive e lasciano senza fi ato. Il giubbotto è un misto tra il chiodo e i bomber sportivi di lui. Montgomery e vestiti di pizzo, capi in rete metallica e calze a rete. Frankie Morello si conferma come una delle realtà più originali e all’avanguardia nel panora-ma della moda italiana.
Fonte: www.patpikierri.it
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con chiari 0. La colle-e contami-non dimen-aggressive
un misto traMontgomery
ca e calze a me una delle
nel panora-
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Moda >
Con questa collezione, gli stilisti Dean e Dan Caten si tuffano
nel passato e ritornano al loro “senior year” e al “prom”, ovvero il
ballo scolastico di fi ne anno che ogni ragazza americana sogna
da sempre. Regina per una notte, la Dsquared2 girl non rinuncia alla
sua anima ribelle e non ha paura di mischiare denim e pezzi ricamati.
Apre gli armadi della mamma e per l’occasione ruba i capi più pre-
ziosi: pellicce eleganti, capispalla colorati e in coccodrillo, abiti dalle
linee morbide, ma soprattutto diamanti e pietre preziose. I pantaloni
sono stretti, le gonne a tubo e gli abiti da sera sono lunghi ed eleganti.
I cappotti cocoon danno alla silhouette un aspetto va-
gamente “curvy”. Molto pizzo, tanto coccodrillo e mor-
bida pelliccia di visone. Fiocchi a volontà. Verde menta,
giallo girasole, azzurro e rosso corallo i colori dominanti.
Fonte: www.patpikierri.it
Moda >
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Shopping > di Giovanna Testashosh
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Non c’è nessun dubbio or-mai, è il maestro, genio eclettico ed indiscusso, e le sue creature sono capo-lavori apprezzati e soprat-tutto desideratissimi dalle
donne in tutto il mondo. Negli anni Chri-stian Louboutin ha saputo esprimere con le sue ardite creazioni, tutto il sex appeal femminile, e ha esaudito più di un sogno con le sue iconiche suole rosse. Quest’in-verno le sue scarpe da donna non sono cer-to da meno, e la sua geniale creatività, pun-ta ancora il tutto per tutto su disegni audaci ed irriverenti, ultra sexy e sulle altezze ver-tigo. Per far perdere la testa ad ogni donna.
inverno duemilatredici
AMEDEO TESTONI. Il desert boot in struzzo sbiancato dai rifl essi menta uni-sce artigianalità e qualità dei materiali per realizzare una calzatura in cuoio ex-trafl essibile ed extramorbida.
WOORLICH JOHN RICH & BROS. Loden Arctic Parka DF, declinato in tessuto Loden realizzato in Au-stria in collaborazione con Loden-Steiner, tessuto tradizionale austriaco dall’aspetto caldo e morbido declinato nel suo colore classico, il verde melange.
DIESEL. Cintura in vera pelle colore marrone. Di-sponibile anche nella va-riante di colore nero.
boot in nta uni-
materiali cuoio ex-
invernWOORLICH
Parka DF, dstria in ctradiziondeclinat
UOMOACCESSORI
Shopping >
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BROOKSFIELD. E’ un classico omag-gio a Ernest Hemingway questo ma-glione delavè con collo a cratere di Bro-oksfi eld. Lo stile disinvolto e i volumi rilassati sembrano ricordare le pagine de Il Vecchio e Il Mare.
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MOMO DESIGN. L’heritage sportivo e metropolitano sono
alla base dell’ideazione della city-sneaker alta Ring, realiz-
zata in pelle e camoscio bi-color, con il tocco innovativo e
hi-tech degli inserti in tramato balistico. Un pratico strap
a contrasto sulla caviglia è l’ulteriore dettaglio di stle, che
aumenta inoltre il comfort e la stabilità della scarpa.
hi-tech degli inse th d
a contrasto sulla caviglia è l’ulteriore dettaglio di stle, c
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TATEOSSIAN. Orologio model-
lo “Carbon”, una riedizione degli
orologi ultra slim in carbonio, colo-
rati e particolari sia nel cinturino
che negli indici.4545
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EOSSIAN.io model-bon”, una e degli tra slim o, colo-icolari urino ici.
GEOX. “Aviator Reworked” ispirazione militare per piumini in tessuto tecnico waxed con protezione interna antiven-to ideale per vivere qualsiasi avventu-
ra. Maglia con zip e cappuccio in lana, tutto nei toni del marrone
e arancio.
Shopping > di Giovanna Testa
SPECIALE
anVSalentino
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ARMANI/Dolci ci propone la li-nea di praline e bon bon da donare alla persona amata o regalarsi per alleggerire la pillola nel caso in cui si è soli il 14 febbraio. Colorati ed appetitosi sono il regalo perfetto che vi farà conquistare il/la vostro/a amato/a per la gola. A guardarli vie-ne già l’acquolina in bocca...
BLANCPAIN. Per celebrare San Valentino, Blan-cpain propone un orologio creato espressamente per la festa degli innamorati. Con le sue forme, le sue gemme e i suoi colori, ma soprattutto i 14 cuori che lo circondano. La madreperla bianca è impreziosita da indici di diamante. Cinque cuori laccati di rosso, intarsiati nella madreperla, introducono un tocco di colore e una nota aggiuntiva di brillantezza. Sulla cassa d’acciaio inossidabile, spicca la lunetta, esaltata da due fi le di diamanti incastonati. La carrure è ornata all’altez-za delle ore nove, da cinque cuori di ceramica liquida.
o, Blan-samente me, le sue cuori che
mpreziosita ati di rosso, un tocco di
za. Sulla cassa esaltata da due ornata all’altez-ramica liquida.
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fi leza delle ore nove, da ci q
MARCJACOBS.
Modello Crystal in limited editioncompletamente rivestitidi cristalli Swarovski.
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BROSWAY. Ecco i nuovi charms, sono tantissimi ed arricchiscono ancora di più le possibili combinazioni per i bracciali e le collane della linea Très Jolie mini. Realizzati in acciaio satinato e completi di cristalli swarovski e/o smalti colorati, rendono sempre più glamour e personalizzabili i propri gioielli. Segre-to, amore, fortuna, sogno… questi ed altri ancora i signifi cati dei new beads. Tanti piccoli charm preziosi perfetti per creare il look ideale.
cora di s Jolie smalti malti
eggre-dds.
AVON. Mascara Plump Out: ciglia fl essibili, volume al massimo, senza residui né sbavature, per rendere perfetto ogni look. Resisten-te all’acqua.
CAFFAREL. Le Mug di Snoopy in Love. Dolci idee regalo per festeggiare San Valentino con tenerezza e allegria. Dedicata a tutti coloro che celebreranno la festa degli innamorati, la nuova linea vede come protagonista un personaggio che ha segnato la storia del fumetto moderno e che, con le sue fantastiche av-venture, continua a far divertire i suoi appassionati lettori...
SWATCH.Sei innamorato pazzo?
Gridalo al mondo con “A La Folie”, il nuovo Swatch Gent in confezione speciale ed esclusiva
dedicato a San Valentino. Un orologio dal cinturino al profumo di vaniglia, il cui quadrante presenta una
fi nestra a forma di cuore che mette in mostra il mecca-nismo interno. Una metafora dell’amore che non ha segreti: il “cuore” dell’orologio è un movimento con componenti rosa.
o oall’acqqua
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mezza
Dopo i successi pirandelliani e del-le Allegre Comari di Windsor, Leo
Gullotta torna all’Eliseo protagonista di un nuovo allestimento del Sogno shakespeariano. I fatti dell’umano hanno sempre quel qualcosa di magi-co, di misterioso, di fantasticamente colorato o triste, che da sempre ha intrigato nobili o semplici pensatori.
Con Sogno di una notte di mezza estate, scritta verosimilmente tra il 1594 e il 1596 per essere rappresentata in occasione di un importante matrimonio dell’alta aristocrazia londinese, Shakespeare compone un’opera dal sapore particolarissimo, che nella sua atipicità elu-de e nel contempo lambisce le conven-zionali classifi cazioni di genere, parte-cipando e sfuggendo tanto al lirismo della commedia epitalamica e roman-tica quanto, ad esempio, al manierato concettismo rinascimentale della com-media eufuistica. Il suo gusto, infatti, sta tutto nella diversità delle spezie che ne condiscono l’insieme e nella sapiente, dosata, oculatissima mi-
scela che Shakespeare sa farne, equilibrando con raffi nata esattezza i sapidi elementi che concorrono all’alchimia del tutto: l’onirismo fantastico, il realismo, la digressione mitologica, la schermaglia d’amore e, certo non ultima, la parodia.
Teseo, un vecchio Principe (Duca) che s’interroga sul Potere e sull’atteggiamento del popolo nei confronti di questo, all’alba della condivisione del talamo con Ip-polita, Regina delle Amazzoni. Oberon, Puck e Titania rappresenteranno il Sogno dell’Uomo che si mostrerà
litigioso e incoerente come se il magico scintillio fosse solo un’opzione registica. Peloponne-
so come la città della logica, del pen-siero, della matematica. Bottom,
rozzo e burbero artigiano, rappresenterà l’improvvisa-zione di una mente rapida che saprà coniugare l’utile
con il dilettevole, attraverso un animo critico e scontento che lo porterà, a suo modo, a considerare quell’indole umana, che in maniera variata e sfaccettata sarà rappresen-tata nella commedia.
Lo spettacolo si terrà al Teatro Eliseo di Roma, dal 5 al 24 febbraio.
Leo Gullotta torna al Teatro Eliseo di Roma per interpretare una delle commedie più conosciute di William Shakespeare, ‘Sogno di una notte di mezza estate’. Il popolare attore siciliano si esibi-rà sul palcoscenico del noto teatro romano dal 5 al 24 febbraio.
kespeare sa farne, equilibrando esattezza i sapidi elementi che ll’alchimia del tutto: l’onirismo
er interpretare una hakespeare, ‘Sogno re siciliano si esibi-al 5 al 24 febbraio.
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di una notte di
Teatro >
ci pensatori.
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Da qualche anno a questa parte, uno dei trend dell’industria cinema-tografi ca è il fi lm biografi co. Quello diretto da Sacha Gervasi fotografa il maestro della suspense, interpre-tato da Anthony Hopkins, du-rante la realizzazione del fi lm che lo consacra defi nitivamente come campione del brivido: Psyco.
Il biopic mostra il dietro le quinte del fi lm che rese celebre Anthony Per-kins e provocò l’arrivo di strane lette-re all’attrice protagonista Janet Leigh, con tanto di telefonate e registrazioni ossessive riguardanti il suo personaggio, Marion Crane.
Il fi lm racconta il rapporto fra il celebre maestro inglese del brivido (interpretato da
Anthony Hopkins) e sua mo-glie Alma Reville (un altro pre-mio Oscar, Helen Mirren). La bellissima Scarlett Johansson sarà impe-gnata nella parte di Janet Leigh, al fi an-co di James D’Arcy, che incarnerà l’altro attore protagonista, Anthony Perkins.
Basato sul libro Come Hitchcock ha realizzato Psyco, questo fi lm è un documento prezioso che svela gli aneddoti delle fasi di lavorazione del capolavoro, dalle discussioni sulla sce-neggiatura al lancio pubblicitario, il maniaca-le perfezionismo del cineasta e il suo rapporto
con il cast, il team, la moglie Alma Reville.
A dirigerlo è Sacha Gervasi, il regista del documentario di successo Anvil! The Story of Anvil, che, in una maniera va-gamente analoga, posava lo sguardo sul dietro le quinte della band metal canadese.
Scarlett Johansson è il timore viscerale per Anthony Hopkins. La bella attrice 28enne ha dichia-rato di essersi sentita in soggezio-ne, ai limiti del terrore, durante le riprese del fi lm su Hitchcock a causa di Hopkins.
In particolare, la Johansson ha specifi cato: “E’ necessario essere
particolarmente coraggiosi per stare in una doccia con davanti Anthony Hopkins, che interpreta Hitchcock,
con in mano un coltellaccio. Forse ho visto troppe volte Il Silenzio degli Inno-
centi quando ero piccola, ma mi ha ter-rifi cata!”
Anthony Hopkins interpretaàil regista maestro del brividoAlfred Hitchcock in un film biografico con un grande cast.
Cinema >
HITCHCOCKUn film diretto da Sacha Gervasi
Sir Alfredrvasi
sta parte,ria cinema-
afi co. Quello si fotografa e, interpre-
pkins, du-el fi lm che ente come yco.
le quinte del Anthony Per-di strane lette-a Janet Leigh, e registrazioni suo personaggio,
ta il rapporto fra maestro inglese interpretato da
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Arcy,ltro
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Basato sul libro CoPsyco, questo fi lche svela gli anedel capolavoro, neggiatura al lanle perfezionismo
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A dregsuAg
ScarleviscerLa berato dne, aile riprcausa
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centi quandrifi cata!”
Curiosita’ sulla pellicola:
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Era il lontanissimo 2003 quando uscì Reality, che forse non fu un capolavoro tanto quanto Low o
Heroes (della cosiddetta trilogia ber-linese e del quale è stata rivisitata la copertina per questo nuovo lavoro), o tanto quanto il periodo new wave, am-bient, glam e tutta la prima parte del-la sua carriera, ma tornare dopo dieci anni signifi ca avere in grembo una cer-ta urgenza traducibile in un pragma-tico: “ho di nuovo qualcosa da dire”.
Commuove pensare che “The Next Day” sia il ventisettesimo album in studio di Da-vid Bowie. Un lavoro attesissimo che uscirà l’8 marzo in Australia, l’11 marzo nel resto del mondo e per concludere il 12 marzo ne-gli Stati Uniti. Arrivare a sessantasei anni e scrivere un singolo come “Where Are We Now?” signifi ca arrivare a un punto della vita per cui guardandosi indietro si fa i conti con il proprio passato per poter guardare ancora al presente e al fu-turo in modo diverso.
Un livello musicale altissimo e una curiosità spasmodica per un lavoro certosino di segre-tezza che avvolge l’album in un alone di mistero, di intimismo e di introspezione, ma non
Dieci lunghi anni di attesa sono passati dall’ultima voltache David Bowie “il Duca Bianco” pubblico’ un album.
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solo, perché il produttore Tony Visconti - che gi-ronzola da due anni per le strade di New York con l’album in cuffi a - pare consideri questo lavoro di Bowie un lavoro «piuttosto rock».
Ventinove i brani registrati per l’album, di cui quat-tordici usati come tracce (più tre bonus tracks nella deluxe edition) e alcuni dei quali messi in cantiere per un eventuale altro album. Insomma, un percor-so artistico vivo, che però si limita - per così dire - alle registrazioni in studio, perché pare proprio che Bowie non si esibirà Live, né tantomeno con un Tour di accompagnamento di “The Next Day”.
Dieci anni di silenzio sono la miglior campagna pubblicitaria immaginabile per un lavoro che sarà ponte tra il passato e il futuro di un dandy multiforme che in questi anni è stato sì fuori dal giro, ma si è comunque preoccupato di
ascoltare e promuovere band emergenti.
A marzo si aggiungerà un nuovo tas-sello di tutto questo; l’ennesimo
capitolo nella storia di un Mito, e non resta che aspet-tare, ascoltare e giudicare senza timori reverenziali,
che poi è lo stesso atteg-giamento impavido con
il quale Bowie ha sem-pre affrontato la sua lunga carriera arti-stico - musicale.
Musica > di Eugenio Giannetta
bowiedavid
che “The Next Day” album in studio di Da-attesissimo che uscirà a, l’11 marzo nel resto cludere il 12 marzo ne-
are a sessantasei anni e ome “Where Are We vare a un punto della dosi indietro si fa i assato per poter resente e al fu-
altissimo e modica per
di segre-lbum in un ntimismo ma non
Dieci anni di silenzio sono lpubblicitaria immaginabilsarà ponte tra il passato e multiforme che in questi dal giro, ma si è comun
ascoltare e promuovere
A marzo si aggiunsello di tutto
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VOLKSWAGEN ECO UP! A METANOUn gioiellino alimentato a gas naturale
Motori >
La nuova versione della Volkswagen up! con motore tre cilindri a metano (e benzina) da 68 CV, è fi nalmente dispo-
nibile. Un’autonomia di ben 600 km in grado di percorrere 100 km con una spesa inferiore ai 3 Euro, e non spreca mai nulla, grazie allo Start&Stop e al recupero di energia in frenata.
La take up! È la versione d’accesso per la piccola Volkswagen proposta a 12.300 euro. Il cui allestimen-to comprende il sistema elettronico di controllo della stabilizzazione Esp, l’airbag per conducente e passeg-gero, gli airbag laterali anteriori per proteggere testa e torace, il servosterzo elettromeccanico, i cerchi in ac-ciaio da 14” con pneumatici 165/70 R14, gli alzacristal-li elettrici anteriori, la radio con lettore Cd e Mp3 più connettore multimediale Aux-In, il divano e lo schiena-le posteriore abbattibili, le luci diurne, gli specchietti retrovisori esterni regolabili manualmente dall’interno, i paraurti nello stesso colore della carrozze-ria, il volante regolabile in altezza.
La versione intermedia move up! offerta a 14.200 euro aggiunge, rispetto a quanto già presente su take up!, la fi nitura cromata su fari ante-riori, la chiusura cen-
Fonte: www.alvolante.it
tralizzata con telecomando, il climatizzatore manuale, il contagiri, il copricerchio con borchia VW in fi nitura metallica e cornice bianca, parte della plancia in colore nero perla, le maniglie esterne e i retrovisori in tinta con la carrozzeria, le maniglie interne con fi nitura cro-mata, il rivestimento sedili in stoffa “stukture”, il sedile di guida regolabile in altezza e con sistema Easy Entry sulle tre porte, il sedile posteriore abbattibile asim-metricamente (40:60), i retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, con quello lato guida asfe-rico per la miglior visibilità laterale.
Infi ne l’allestimento high up!, le cui dotazioni ag-giuntive, rispetto a move up! sono: i cerchi in lega “classic” 6Jx16, la plancia nel colore della carrozzeria, i fari fendinebbia, i listelli paracolpi laterali cromati, il rivestimento dei sedili in stoffa “dots”, il sistema di navigazione, informazione e comunicazione por-tatile integrato “maps+more” con Bluetooth, il Sound Pack, i retrovisori cromati, i vetri posteriori oscurati,
il volante e il pomello del cam-bio in ecopelle. Dotazione
interessante, per una piccola vettura di qua-lità, con grande com-patibilità ecologica e costi di gestione contenuti. Il tutto al prezzo di 15.250 euro.
, la radio con lettore Cd e Mp3 più ediale Aux-In, il divano e lo schiena-ttibili, le luci diurne, gli specchietti egolabili manualmente dall’interno, sso colore della carrozze-abile in altezza.
ermedia14.200 petto entetura te-
en-
il rivestimento dei sedili in stodi navigazione, informazione e tatile integrato ““maps+more” coPack, i retrovisori cromati, i vet
il volante bio in
intepiclitpaecp
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Agenda eventi
RomaTeatro GhioneVia delle Fornaci, 37Ore 21.00Info: 06.6372294
dal 7 al 17Febbraio
ELEPHANT MAN
Roma Ambra JovinelliPrezzi da euro:17,00 a 31,00Info: 06.6372294
dal 14/0203/03
QUI’ E ORA (con Valerio Mastandrea)
Roma Stazione BirraOre 22.00Prezzo: 20,00 EuroInfo: [email protected]
9 Febbraio
MORGAN Live Dj Set
Roma Teatro Sala UmbertoPrezzi da euro:23,00 a 32,00Info: 06.6794753
dal 19/02al 03/03
L’APPARENZA INGANNA (con T.Solenghi)
RomaTeatro GhioneOre 21.00Prezzi da euro:20,00 a 50,00Info: 06.6372294
Fino al 13 Febbraio
BRAVA
RomaTeatro SistinaPrezzi da euro:26,50 a 44,00prontoticket.it
dal 19/02al 17/03
MAURIZIO BATTISTA
Roma Teatro OlimpicoOre 21.00Prezzi da euro: 14,00 a 59,00 Info: Ticket One
dal 14 al 24 Febbraio
SHREK iI Musical
RomaAuditorium Parcodella MusicaPrezzi da euro:22,00 a 32,00Info: 06.85301758
20 Febbraio
BAUSTELLE
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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
Roma AuditoriumConciliazionePrezzi da euro:30,00 a 60,00Info: Ticket One
20/21/22 Febbraio
FRANCO BATTIATO GIOVANNI ALLEVI
NEGRITA FRANCESCO DE GREGORI
UOMINI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI MUMFORD & SONS
LA TORRE D’AVORIO OF MONSTERS AND MEN
RomaAuditorium Parco della MusicaPrezzi da euro:30,00 a 40,00Info: prontoticket.it
RomaTeatro GhioneVia delle Fornaci, 37Info: 06.6372294
dal 22/02al 03/03
RomaTeatro EliseoVia Nazionale 183Info: 06 488721Teatroeliseo.it
26Febbraio
Roma AuditoriumConciliazionePrezzi da euro:35,00 a 57,50Info: Ticket One
28Febbraio
RomaAtlantico LiveOre 21.00Posto unicoPrezzo: euro 32,20Info: Ticket One
14 Marzo
RomaAtlantico LiveOre 21.00Posto unicoInfo: Ticket One all-tickets.it
16 Marzo
Roma Piper ClubOre 21.30Posto unicoPrezzo: euro 20,70Info: Ticket One
19 Marzo
21 Febbraio
Cecilia Capriotti in
LA TORRED’AVORIO
Diretto einterpretato da Luca Zingaretti
La Salute...Approfondimenti sulla Medicina Generale
A cura della Dott.ssa Liliana Ranieri D’OvidioDirettore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia
Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio
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Orecchio, naso, gola, sono le parti del corpo di un bam-bino che piu’ spesso fanno correre preoccupati dal pe-diatra: bambini allattati poco o niente dalla mamma, alimentati artifi cialmente col biberon, tranquillizzati col ciuccio, fi niscono prima o poi per sviluppare otiti, raffreddori, mal di gola, bronchiti, asma. Le adenoidi e le tonsille diventano giganti, le allergie fanno capolino, anche precocemente e verso i 5 anni, i denti storti…
Visto che si tratta di un destino che accomuna la grande maggioranza dei bambini di oggi, non puo’ trattarsi di un caso. E infatti non lo e’. Il bambino di oggi, viene alla vita con le sue funzioni fi siologiche di base gia’ visibil-mente alterate proprio a causa delle abitu-dini di vita attuali: dopo quella cardiaca, la funzione di base piu’ importante e’ quella respiratoria e nella civilta’ odierna sem-pre di piu’ sono i bambini che sanno respirare solo con la bocca aperta.
L’origine della maggior parte delle malocclusioni dentali del bambino mo-derno e’ legata all’abitudine a respirare a bocca aperta e alla postura che la lingua ha acquisito in seguito alla “ginnastica posturale al contrario” offerta gentilmente da ciucci e biberon.
Non e’ possibile risolvere il problema pediatri-co di cui sopra se non correggendo la respira-zione orale e la malposizione linguale che sono ad essi legati. La respirazione e la deglutizione
E’ l’esperienza comune che le ma-lattie pediatriche colpiscono so-prattutto il distretto respiratorio
superiore, quello otorinolaringoiatrico.
Per le domande allaDott.ssa Liliana Ranieri
potete inviare una mail [email protected]
Ortodontista,Osteopata, Logopedista: La squadra di base per il bambino che respira a bocca aperta
sono funzioni corporee automatiche, e come tali non si possono correggere unicamente con metodiche cognitivo-comportamentali: non e’ possibile dire a un bambino che respira a bocca aperta “chiudi la bocca” perche’ dopo un minuto egli la riaprira’ senza nemme-no accorgersene.
Per recuperare le funzioni fi siologiche automatiche di base e’ necessaria la collaborazione di alcuni speciali-sti: il dentista ortodontista ha il compito di creare lo spazio per il recupero della giusta postura della lingua, spazio che si e’ ristretto con l’uso ripetuto di ciucci e biberon.
Il fi sioterapista, meglio se con la qualifi ca di oste-opata, con approcci sull’automatismo proprio-
cettivo e sulla fl uidifi cazione dei tessuti molli e duri, da tempo irrigiditisi nella postura pa-tologica assunta abitualmente dal bambino, e’ essenziale per “smussare gli angoli” del trattamento unicamente meccanico anche se essenziale, fornito dall’apparecchio fun-zionale dell’ortodontista. Non ultima la lo-gopedista, che deve insegnare al bambi-no la differenza tra il suo modo abituale di respirare e deglutire, e quello “normale” che ogni individuo deve assorbire per il resto della sua vita.
Per notizie o domande rivolgersi al Dott. Marcello Pisano, fi sioterapista e osteopa-ta presso lo studio medico.
Il mondo di oggiCerchiamo di capirne i problemi...
Sostegno psicologico di gruppo e individuale, PsicodiagnosiTerapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia
Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo
UNA VITA PER AMARSI…
per il vantaggio di appartenere ad una coppia che è più forte di ciascuno dei due preso singolarmente.
Ma l’amore non è un contratto che si basa sulla dele-ga all’altro nel risolvere confl itti vecchi che ci appar-tengono in un processo di condivisione e crescita.Whitaker sosteneva che l’amore, per diventare tale e generare la coppia, deve passare per 11 stadi che iniziano dal concedersi la possibilità di separarsi dal-la propria famiglia d’origine, ossia avere la serenità di uscire e di rientrare senza vincoli, al costituire una relazione da persona a persona che va al di là dell’at-trazione iniziale.
Procedere lungo questo cammino signifi ca arrivare a sentirsi alla pari nel legame
stesso per creare un’alleanza affettiva tale da percepirsi come squadra, in cui l’importanza di ognuno si fa fonda-mentale, contribuendone alla riusci-ta. Il fascino dell’amore sta pertanto nella scoperta e accettazione di tale processo!
A cura dellaDott.ssa Daniela Saurini
e Dott.ssa Simona Eramo
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Spesso si pensa che l’amore in una coppia sia dato per scontato e non più negoziabile all’inter-
no del rapporto. In realtà l’amore è un sentimento in evoluzione, sempre...
La costruzione dell’amore è un processo personale e di coppia piuttosto lungo e complesso, affascinante ed impegnativo oltre che magico. E’ un’esperienza felice di divisione e condivisione con l’altro, un gioco di comunicazione con qual-cuno diverso da noi, un’unione affet-tiva tra due persone, che sfocia in un senso di pienezza e completamento e che ha, tra i vari scopi, quello di favorire l’autoconsapevolezza di ognuno su qual è il modo di gestire la relazione e la mo-dalità di entrata in inti-mità oltre che il modo di essere se stesso anche dentro i confl itti.
Amare signifi ca infatti poter essere in grado di stare di più in contatto con il nostro io proprio grazie alla presenza di un altro che sta con noi. Stare in un rappor-to d’amore implica un processo di cambiamento in cui due partner hanno la possibilità e l’opportunità di negoziare alcuni diritti, pri-vilegi e capacità individuali
Per le vostre domande al laDott.ssa Daniela Saurini e
Dott.ssa Simona Eramocontattare i seguent i nr.
393.3737972 - 333.6707632Oppure tramite Facebook:Spaziomente Studiopsicologia
Gestire al meglio il rapporto di coppia
In buona salutecon una corretta educazione alimenatare
Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Laurea in Dietistica, Educazione Alimentare, Intolleranze ed allergie alimentari, Consulente dietista per scuole, RSA
Alimentazione > di Tiziana Sacchetti
IL NOSTRO PESO IDEALE
so, quando compresi tra il 18,5 e il 25, oppure valori di BMI superiori che possono indicare la presenza di una condizione di sovrappeso se compresi tra il 25 e il 30.
Una condizione di obesità moderata è rappresentata da valori compresi tra il 30 e il 40, parliamo invece di obe-sità grave nel caso in cui i valori siano superiori al 40. Quando i valori del BMI sono inferiori al 18,5 e sono com-presi tra il 17 e il 18,5 rappresentano invece una condi-zione defi nita come sottopeso; parliamo infi ne di ma-grezza grave quando i valori del BMI sono inferiori a 16.
Di seguito è riportata una tabella riassuntiva di quanto detto, che ci aiuterà a calcolare più facilmente il nostro BMI nell’autovalutazione della nostra massa corporea.
Per questo numero è tutto, spero che i consigli forniti vi tornino utili; vi aspetto
il prossimo mese con nuovi argomenti interessanti.
Dott.ssa Tiziana Sacchetti
Cari lettori, sono felice di presentar-vi questa nuova rubrica dedicata all’alimentazione e all’educazione
alimentare. Gli argomenti trattati in questo spazio riguarderanno la dieta, intesa come corretta abitudine alimentare, l’educa-zione alimentare e l’igiene degli alimenti.
Partiamo subito con due defi nizioni molto importanti che ci aiuteranno a comprendere al meglio gli argomenti fu-turi: la defi nizione di dieta e di BMI. Il termine dieta, che comunemente viene inteso come “regime alimentare re-strittivo volto alla perdita di peso”, in realtà è un vocabolo greco che signifi ca “stile di vita” e sta ad indicare tutte le attività della giornata, alimentazione compresa, che, se corrette ed in sinergia fra loro, permettono di mantenere un buono stato di salute; quest’ultimo rappresenta l’obiet-tivo di un programma di educazione alimentare corretto.
Ognuno di noi ha un peso ideale, strettamente legato all’altezza e al sesso, ed è proprio utilizzando i valori nu-merici di questi parametri (peso reale e altezza) che si cal-cola il BMI “Body Mass Index” o l’IMC, ossia l’Indice di Massa Corporea”. Mediamente il peso del corpo di un uomo adulto è costituito per l’80-85% da massa magra (li-quidi corporei, muscoli, scheletro, visceri ecc.) e per il 15-20% da massa grassa (tessuto adiposo). Nella donna adulta la percentuale di massa grassa è del 20-30%.
Il calcolo dell’Indice della Massa Corporea è uno de-gli strumenti utilizzati nella valutazione del nostro peso corporeo ideale, in base all’altezza: il calcolo si effettua nel modo seguente: Peso reale diviso altezza (in metri) al quadrato. Il valore numerico ottenuto dal sud-detto calcolo individua un range ben preciso, che può racchiu-dere valori di BMI in normope-
Come calcolare la Massa Corporea
CALCOLA IL TUO IMC IN BASE ALLA SEGUENTE FORMULA:
Peso (kg) : Statura (m) : Statura (m)
TA
BE
LL
A R
IASS
UN
TIV
A
Esempio:Un uomo di 80 kg, alto 1,85 m, avrà un
IMC = 80 : 1,85 : 1,85 = 23,4e rientrerà nella categoria normopeso
Magrezza grave Magrezza moderata Sottopeso Normopeso
Sovrappeso Obesità moderata Obesità grave
Inferiore a 16,0Tra 16,0-17,0Tra 17,0-18,5Tra 18,5-25,0Tra 25,0-30,0Tra30,0-40,0oltre il 40,0
Categorie di IMC IMC
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In un viaggio tra cultura e leggendaI miti della storia...Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: [email protected]
Personaggi > di Sara Latorre
RITA LEVI MONTALCINI
Ha sempre portato avanti le sue idee con coraggio e determinazione superando diffi coltà ed ostacoli sin da quando era molto giovane. In un’epoca in cui la donna rivestiva il ruolo esclusivamente di moglie e madre lei affermò con forza la propria libertà, rinunciando anche a formare una famiglia.
Figlia di un padre ingegnere e matematico e di una ma-dre pittrice quando all’età di 20 anni decise di iscriversi all’università di medicina contro la volontà del padre, in quanto donna, lei lo affrontò apertamente riuscendo nel suo intento. Conseguì la laurea in medicina e in chirur-gia all’università di Torino e si specializzò poi in neuro-logia e psichiatria. Preziosa per la sua formazione fu il professore di istologia a Torino, Giuseppe Levi, al quale la scienziata attribuì parte del suo successo.
A causa delle leggi raz-ziali emanate dal regi-me fascista nel 1938 fu espulsa dall’ateneo to-rinese e si costruì un laboratorio nella sua casa. Con lo scoppio della guerra fu costret-ta anche a trasferirsi
in Belgio ma in quegli anni duri Rita trovava la
forza nella sua passione per la ricerca scientifi ca. Finita la
guerra e ristabilitasi nella sua
Rita Levi Montalcini, la scienziata neurobiologa italiana dal tenero sorriso e dalla mente geniale che ha
dedicato con impegno tutta la sua vita alla scienza è deceduta all’età di 103 anni lo scorso 30 Dicembre 2012 a Roma.
Un saluto a uno dei più illustri cervelli del 900 città natale riceve un’offerta oltreoceano che non po-teva rifi utare dal dipartimento di zoologia della Wa-shington University a Saint Luois in Missouri. La ricercatrice accetta la proposta non sapendo che gli Stati Uniti sarebbero diventati la sua seconda patria. I risultati delle sue ricerche erano così interessanti da portare la scienziata a viverci per oltre 30 anni svolgendo incarichi prestigiosi.
Scoprì nel 1951-1952 il fattore di crescita nervoso noto come NGF che svolge un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sen-soriali e simpatiche. La scoperta le valse nel 1986 il premio Nobel per la medicina. Insignita anche di al-tri premi nella sua vita fu la prima donna ad essere ammessa alla Pontifi cia Accademia delle Scienze. E’ stata inoltre nominata senatrice a vita “per aver illu-strato la patria con altissimi meriti nel campo scien-tifi co e sociale”.
Si è sentita una donna fortunata e amava defi nirsi artista più che scienziata, non si è mai montata la testa anzi con umiltà affermava: “ho un’intelligenza mediocre. I miei unici meriti sono stati impegno e ot-timismo”. La sua modestia l’ha accompagnata tutta la vita, quando spense le candeline per il suo centesi-mo compleanno disse: “Ho perso un pò la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo 20 anni. il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo, sono la mente” e come lei sosteneva “il cervello non ha rughe: se continua a lavorare sodo, si rinnova continuamente, anche dopo 80 anni e a differenza di altri organi, può perfi no migliorare”.
Sostenitrice della ricerca fi no alla fi ne ha pregato i governi con un incessante appello di non cancellare il futuro di tanti giovani ricercatori che coltivano la speranza di lavorare in Italia.
A causa ziali emme fascespulsa rinese elaboratorcasa. Codella guerta anche
in Belgio manni duri Rit
forza nella sua la ricerca scienti
guerra e ristabilit
ALLA FINE RESTA L’AMOREAutore: Claudia Mehler
Editore: MondadoriPrezzo: € 16,50
Pagine: 240
Letteratura >
S. ha sette anni, è una bambina solare e vive in una famiglia se-rena: padre, madre, un fratellino
più piccolo, una bella casa in un paese di campagna, dove tutti si conoscono.
Un giorno, la madre va a prenderla a scuola un po’ prima del solito. Sono le due del pomeriggio, l’ora della ricrea-zione, però S. non è in cortile con i compagni. Qualcu-no la chiama, lei spunta dall’androne, vede la mamma, corre a raccogliere le sue cose, fa per raggiungerla, ma quando è a pochi passi si ferma, torna indietro e, impre-vedibilmente, bacia uno dei bidelli, che resta impietrito.
Questo libro racconta la violenza sessuale subita da una bambina a scuola, un ambiente dove i nostri fi gli do-vrebbero essere più che protetti. A scrivere è la madre che, in forma di diario, riannoda i fi li (e le emozioni) di questa drammatica vicenda: l’incredulità iniziale e il successivo strazio dei genitori di fronte alla sconvolgen-te scoperta; i passi dolorosi che portano alla decisione di denunciare l’abuso; l’inevitabile groviglio di omissioni e menzogne cui saranno costretti per proteggere la fi glia e salvaguardare le indagini.
Quindi, il lentissimo e kafkiano iter giudiziario, lo scon-certo nell’avvertire su di sé l’intollerabile ombra del sospetto di avere in qualche modo “guidato” la rico-struzione dei fatti. Infi ne, lo sgomento e la rabbia per la mancata punizione dei colpevoli.
ALLA FINERESTA L’AMOREUn libro di Claudia Mehler
63
Ma queste pagine parlano anche del dolore di ac-corgersi che improvvisamente la tua comunità si sta allontanando, con l’imbarazzato disagio di amici, co-noscenti e insegnanti, che si traduce, piano piano, nell’esclusione di S. e della sua famiglia dalla vita del paese. È un intero mondo che si eclissa, trincerandosi in un silenzio ipocrita e complice, in uno scetticismo pavido e inespugnabile. Perché è noto che “i bambini mentono sempre”, come non si vergogna di affermare il preside della scuola, che di bambini se ne “intende”. E poi è risaputo che, se è sempre presunta l’innocenza dell’imputato di un reato sessuale, non lo è quasi mai la credibilità della sua vittima.
Alla fi ne resta l’amore è il racconto straordinario - privo di particolari scabrosi, ma anche di qualsiasi traccia di sentimentalismo o di facile pietismo - di una vicenda atroce (e purtroppo ormai comune) e un durissimo atto di accusa contro chi, per non vedere e non sapere, vol-ge vigliaccamente lo sguardo altrove.
Fonte: www.librimondadori.it
Preparazione (Livello di diffi coltà di preparazione: media)
Tempo di preparazione del piatto:
Per questa ricetta ho utilizzato delle piccole sogliole di pescato locale, acquistate ad un prezzo relativamente basso per le loro ridotte dimensioni. Cosa che ha contri-buito a limitare il costo del piatto. Nella sua semplicità risulta invece piuttosto laboriosa la sua realizzazione.
Spellate le sogliole e, dopo averle eviscerate, ricavate-ne dei fi letti con un apposito coltellino ben fl essibile. Fate un brodino con le lische e le teste mettendole a bollire in non troppa acqua con il sedano la carota e la piccola cipolla; nel frattempo mondate i carciofi avendo cura di non trattarli con il limone a mio parere, in quanto preferisco rischiare che si anneriscano un po’ ma che mantengano intatto il loro sapore. Trifola-teli poi con dell’extravergine profumato con uno spic-chio di aglio in camicia, salateli e pepateli.
60minuti
800 gr. di sogliolette500 gr. di tagliolini all’uovo, 4 carciofi , olio extravergine, aglio, pepe-roncino, prezzemolo, sale,pepe, 1 carota, 1 costa di sedano ed 1 piccola cipolla.
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
Non appena sarà pronto il fumetto di pesce, soffriggete a fuoco vivo con aglio e peperoncino i fi letti di sogliola, sfumateli con del vino bianco, fatelo consumare e tuffate i tagliolini molto al dente nella loro padella con un po’ di acqua di cottura ed il brodino. Fateli mantecare in padella avendo cura di non far spappolare i fi letti, che, per meglio sostenere il gusto del carciofo, dovranno es-sere ben saporiti e piccantini. Aggiungete infi ne i carciofi in modo che i sapori non si confondano, un po’ di prezzemolo tritato e servite in tavola.
Il tempo da voi impiegato sarà giustamente ricompensato dalla soddisfazione dei commensali.
Buon appetito
All’uovo con fi letti di sogliolette e carciofi trifolati...
Cla
ud
io S
cari
ng
ella
Tagliolini Cla
ud
iio S
cari
ng
ella
Ingredientiper 4 persone
oletteglioliniofi , olioio, pepe
mmolo o, sa1 cocostacola cip
...
polla.
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oeaaap
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c
Buon appetito
i non far spappolare i fi letti, che,l gusto del carciofo, dovranno es-ccantini. Aggiungete infi ne i sapori non si confondano,
ritato e servite in tavola.
egato sarà giustamente soddisfazione dei
IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042
Ancora non è il momento giusto per aspettarvi
dei miglioramenti nel lavoro, purtroppo Mercu-
rio continua ad esservi ostile togliendovi energie
e lucidità. La Luna nel vostro segno nella secon-
da metà del mese vi darà la giusta concentrazio-
ne per ripensare ai problemi familiari irrisolti.
I vostri numeri fortunati: 4 - 20 - 76
La sfera lavorativa è in completo rinnovamen-
to, eppure avrete la sensazione di pentirvi sulle
scelte appena fatte. Si raccomanda calma e giu-
dizio per i liberi professionisti, mentre per i di-
pendenti attenzione ai colleghi falsi. Nettuno in
opposizione vi rende vittime di colpi alle spalle.
I vostri numeri fortunati: 33 - 63 - 71
Ancora potrete risentire del benessere della
Luna nel vostro segno per la prima parte del
mese, ma con la fi ne del mese risentirete dello
stress da lavoro e avrete bisogno di prendervi
un week end per partire e meditare sui vostri
progetti di vita. Consiglio: lungimiranza.
I vostri numeri fortunati: 12 - 35 - 80
Un apparente apatia in verità cela un disagio
che neanche voi avete il coraggio di ammette-
re: tutto sembra come dovrebbe essere eppure
nessuna cosa sembra che stia al punto giusto.
La sincerità con sé stessi è una dote rara: ri-
scoprirla per voi sarà il prossimo obiettivo.
I vostri numeri fortunati: 8 - 43 - 68
Sfruttate ancora l’onda positiva degli infl ussi
astrali dell’anno passato, eppure dovete preparar-
vi ad un periodo di cambiamento che potrà dan-
neggiarvi a livello lavorativo: attenzione a non
sprecare energie in futili litigi e in serate alcoliche
senza senso. Dovete ricalibrare le vostre armi.
I vostri numeri fortunati: 26 - 29 - 81
L’opposizione di Venere può destabilizzarvi. Gli
effetti potrebbero essere stanchezza, spossatez-
za, mal di testa e affaticamento. Si consiglia una
dieta leggera e ipoproteica, possibilmente alcu-
ne sedute relax in sauna e dei bei massaggi. E’
un mese diffi cile, saturo di impegni e frenetico.
I vostri numeri fortunati: 9 - 31 - 54
Il cammino del Sole in sestile vi rende le cose più
chiare, state aprendovi nuove porte professiona-
li, ma con la sicurezza di chi sa cosa deve atten-
dersi e da chi. La vostra razionalità brilla e diven-
tate un punto di riferimento per i vostri amici.
Attenzione all’amore, e a sorprese inaspettate.
I vostri numeri fortunati: 17 - 43 - 47
Auguri a voi, portatori della luce cosmica! Que-
sto mese oltre al Sole, benefi cerete degli infl us-
si di Mercurio, che vi renderà meno affaticati
nel lavoro e ricchi di nuove iniziative, e di Net-
tuno, che vi svelerà misteri nascosti nell’ani-
mo umano di coloro che vi ruotano intorno.
I vostri numeri fortunati: 66 - 68 - 84
La situazione pratica, quella che apparente-
mente vi danneggia, consiste nella mancanza
di rinnovamento che voi plutoniani richiedete.
Ma ricordate che i cambiamenti non avvengo-
no solo a fatti compiuti ma cominciano anche
se i vostri occhi non li vedono.
I vostri numeri fortunati: 50 - 62 - 80
La quotidianità è il vostro forte, proseguite con i
vostri piani annuali e rimettete in gioco alcune
scelte che avete preso in considerazione nell’an-
no passato. Il piano annuale si conclude in que-
sti giorni e la vostra previsione va rivisitata in
alcuni punti. La chiave: cautela e emotività.
I vostri numeri fortunati: 2 - 26 - 78
Gli sforzi richiesti nel lavoro si accumuleranno
tutti nella seconda parte del mese, attenzione a
non cadere nelle vostre depressioni stagionali.
I mesi invernali non vi giovano e la mancanza
di luce vi rende insofferenti. Si raccomanda ti-
sane calde e buona compagnia in serata.
I vostri numeri fortunati: 11 - 21 - 75
Ari
ete
Gem
elli
Leo
ne
Tor
oC
ancr
oV
ergi
ne
Bil
anci
aSa
gitt
ario
Acq
uar
ioSc
orpi
one
Cap
rico
rno
Pes
ci
Oroscopo del mese >
Il benefi co infl usso del pianeta della bellezza vi
concederà un po’ di meritato riposo psicologico:
concedetevi l’abbandono alla passione e all’eros!
Vi sentite sicuri di voi stessi e il periodo è per-
fetto per i single per ottenere nuove conoscen-
ze, ma non bruciatevi le tappe come al solito!
I vostri numeri fortunati: 44 - 79 - 39
66
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