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0 4 8 12 16 202 km

Acerno

Montesarchio

Benevento

S. Giorgio

Pietrelcina

Ariano

Trescine

Avella

Avellino

Sala

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Montella

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S. Gregorio Magno

Calitri

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29 novembre 1732, ore 07:40(studio Boschi et al., 1997)

La Campania è caratterizzata da una notevole attività sismica lungo la catena appenninica. Le due principali aree attive sono l’Irpinia (1694. 1732. 1930. 1962, 1980) e il Sannio (1456, 1688). Il territorio regionale è interessato anche da terremoti localizzati in aree esterne, dal Molise (1805) alla Basilicata (1561, 1857).

Uno dei terremoti più importanti dell’area irpina è quello del 29 novembre 1732 (X-XI grado Mercalli, magnitudo 6.6), che colpì una vasta area dell’Appennino Meridionale, causando gravi danni in numerose località delle province di Avellino e di Benevento. Anche Avellino subì danni gravissimi e crolli estesi alla maggior parte del patrimonio edilizio.

La storia sismica di Avellino di cui abbiamo testimonianza è densa di informazioni, a partire dalla fine del Seicento.

La città è danneggiata in modo grave, ripetutamente, dai forti terremoti, di magnitudo superiore a 6.0, che si verificano in Irpinia (1732, 1930, 1980), nel Sannio (1688) e in Molise (1805).

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dati http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/

Frontespizio di una relazione a stampa coeva sul terremoto del 1732