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BergamoSette - Venerdì 1 Febbraio 2013 6RUBRICHE

Coloro che usano male il poco tempo adisposizione sono i primi a lamentarsidella sua brevità. Se analizziamo quantofacciamo ogni giorno, non è difficile capirecome sprechiamo la maggior parte delnostro tempo. Capita anche spesso diconcedere il nostro tempo “gratuitamen-te”, ma non si deve pensare di perderlo: iltempo che dedichiamo a un amico ètempo di vita, perchè è proprio in questo“tempo perso” che il nostro cervello lavoraper risolvere i problemi, riuscendo a tro-vare delle soluzioni interessanti. Quandochiediamo a qualcuno come e perchéritiene di avere perso del tempo, rispondeche ha dovuto dedicarlo a situazioni “e-sterne”. Ad esempio la casalinga sostie-ne di non avere mai tempo da dedicare adattività culturali o per realizzare sogni checoltiva da tanto tempo causa fattori e-sterni. I ladri di tempo più frequentementechiamati in causa sono il telefono, i pa-renti, qualche persona che espone unsuo problema e vuole un parere. L'uomoe la donna moderni sembrano dibattersiin un mare di impegni e di scadenze cherubano il tempo necessario a realizzare illoro progetto di vita. Le preoccupazionisono dannose in quanto tolgono la fiducianelle nostre capacità, e le scuse cheportiamo per giustificarle sono contro-

*Psicologo e psicoterapeutacognitivo-comportamentale - ViaBorgo Palazzo 163, Bergamo Perappuntamenti tel. 3384905220.Per domande o suggerimenti sugliargomenti da trattare scrivetea [email protected]

Rubrica quindicinaleLO PSICOLOGO RISPONDE

La gestionedel tempo

Ennio Salamone

producenti più dell'evento stesso,mentre è possibile ridimensionare lenostre ansie su quanto avviene mi-gliorando l'autostima. Per potere mi-gliorare la gestione del proprio tempoè utile definire in modo preciso i nostriobiettivi e le priorità controllando pe-riodicamente i risultati del nostro im-pegno. Partiamo dalla constatazioneche le ore del giorno sono 24, chealcune di queste le dedichiamo allacura della persona, e che l'anno non cisembra così lungo come quando e-ravamo bambini. Non siamo eterni equesto rende più importante l'uso deltempo che ci è dato vivere. La perditadi un giorno non è un dramma, ma nonè neppure un fatto insignificante. Gliammalati gravi, ad esempio, sonospesso portati a dare tanta importanzaa ogni minuto della loro sopravviven-za. Dato quindi per assodato che ilnostro tempo e le nostre energie sonolimitate, cerchiamo di usarle per rag-giungere scopi e obiettivi significativi.Non avrebbe senso parlare di “ge-stione del tempo” se non stabiliamo lafinalità da raggiungere. Bisogna im-parare a rifiutare qualche impegno: ilnostro tempo ha valore e la nostra vitanon è recuperabile. Nel dire di no o nelprendere decisioni non siamo obbli-gati a seguire i desideri degli altri. E perquesto nemmeno a chiedere scusa.

Rubrica mensileS.O.S. RISPARMIATORE

Investire controllandopaura e avidità

La strategia premiante sui mercati fi-nanziari è di essere investitori consapevoli,pazienti e disciplinati perché, essendospesso i mercati orientati al breve termine,le migliori decisioni si prendono adottandoun’ottica di lungo periodo.

Nel breve periodo le emozioni sono piùforti della ragione, perciò il mercato a-zionario si comporta come “un’auto dacorsa sofisticatissima, il cui volante sen-sibilissimo impedisce di andare in linearetta. Ogni minimo sobbalzo provoca unaviolenta sbandata per cui procediamo azig-zag (da paura ad avidità, da ottimismoa pessimismo)” come ha ben descritto ilmatematico e investitore John Allen Pau-los. La violenza e la velocità di ribassi erialzi che si avvicendano, anche più voltenel corso della stessa giornata, dovreb-bero scoraggiare i risparmiatori dall’ap-procciare il mercato con la logica del mar-ket timing (entrare e uscire dal mercatocercando di trarne profitto), perché è chiaroche non è possibile fare scelte logiche in unmercato schizofrenico in cui molti operatoriragionano solo con l’obiettivo di fare scom-messe nel brevissimo periodo.

Purtroppo per noi la mente umana èportata a ragionare sul breve periodo e insituazioni di panico o euforia si perdonofacilmente di vista i progetti a lungo termine

*Consulente finanziarioindipendente. Per informazionie approfondimenti tel. 335302605- www.patrimonialista.itLe domande possonoessere inviate via maila [email protected]

Michele Colosio

e si ragiona male. Ma l’emotività si puòcontrollare stabilendo una strategia ba-sata sul raggiungimento degli obiettivi edelle esigenze personali e sulla propriacapacità di assumersi il rischio (chemisura quanto ci si può permettere dirischiare considerando l’intera situazio-ne patrimoniale e reddituale).

Certo conoscere i fondamentali di unmercato o di un titolo è importante, macome il mercato interpreterà questi fon-damentali dipende in gran parte daaspetti psicologici, che sono fuori dalnostro controllo. Perciò è importanteseguire le proprie convinzioni e nonrincorrere il susseguirsi incessante dinotizie e dati finanziari che generano i“rumori di mercato” e impediscono divedere la situazione reale.

Se le decisioni di investimento inizialisono state basate su analisi e ragio-namenti solidi allora è importante nonreagire alla volatilità dei mercati sottol'impulso del sistema emozionale (chenelle fasi più turbolente impone di sot-trarsi alla paura disinvestendo), ma ri-cordare le motivazioni alla base dellescelte d’investimento e rifocalizzarsi sulpiano finanziario stabilito. In questo mo-do è possibile controllare i sentimenti dipanico o euforia che se assecondatipossono condizionare le scelte a breve,rischiando di compromettere il benes-sere finanziario a lungo termine.