SAVIGLIANO – La gran-de paura è passata, Savi-gliano e dintorni possonotirare un sospiro di sollievo.Malgrado le precipitazioniprotrattesi tambureggiantif ino a metà sett imana, i llivello dei fiumi non si è riav-vicinato ai livelli di guardia.Isolati e non gravi gli allaga-menti.

Se per il Maira quegliinterventi che spaccarono l’o-pinione pubblica hanno dimo-strato la loro necessità, per ilMellea il fattore decisivo èstata la fortuna. Senza smi-nuire un piano di emergenzache, questa volta, ha funzio-nato alla perfezione sottoogni aspetto (allerta, preven-zione, monitoraggio), è inne-gabile che la percentuale diimponderabilità restava ele-

vata. Perché? L’interrogativoè il solito che, dall’alluvionedel 2008, i cittadini rivolgonoalle istituzioni (sovra comu-nali, precisiamo). Come èpossibile che da allora nonsia stato fatto praticamentenulla di incisivo?

Per amor di patria, siamofiduciosi che a breve partiràil primo lotto. Sempre che,nel frattempo, non si ripetaun evento meteorologico dieccezionale portata. I cam-biamenti cl imatici in attosembrano non voler più tol-lerare le colpevoli lungagginidella polit ica e annessaburocrazia.

Domenica scorsa, sulponte di via Ottavio Moreno,un esponente del municipiososteneva che «manca ilcoraggio di ribellarsi. È proi-bito pulire l’alveo del Mel-lea? E io ci entro lo stesso!Non mi arresterebbero, per-ché li avrei tutti dalla miaparte».

Non era una provocazio-ne dettata dall’emotività delmomento, ma la voce diun’esasperazione diffusa e –la metafora viene a taglio –

ormai al livello di guardia. Ifatti (leggi lo sblocco deifondi Fas) non sono più pro-crastinabili.

Prima che qualcunodecida di passare alle vie difatto.

Nessun danno rilevantedalle intense precipitazioninei paesi, dove qualcheesondazione ha interessatole campagne.

La situazione di maggio-re preoccupazione si è regi-strata a Cavallerleone doveperò il paese, compatto, haimpedito con sbarramentiche l’acqua arrivasse nelcentro, come era successoin passato.

g.g.

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