1 LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI Forl 31 MAGGIO 2005 Natale
Belosi Responsabile settore rifiuti Sinistra Ecologista
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2 PRINCIPI DI SOSTENIBILIT AMBIENTALE 1.le risorse non
rinnovabili debbono essere utilizzate il meno possibile e solo
nella misura in cui il loro uso porta alla creazione di una risorsa
rinnovabile di eguale livello funzionale; 2.le risorse rinnovabili
possono essere utilizzate solo nella misura in cui lecosistema
capace di rinnovarle; 3.non possono essere immessi nellambiente
sostanze (rifiuti) in maniera superiore alla sue capacit di
assorbimento; 4. necessario evitare linnesco di processi
irreversibili.
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3 SCALA DELLE PRIORIT 1.la riduzione 2.il riuso 3.il recupero
di materia (riciclaggio) 4.il recupero di energia 5.lo smaltimento
in sicurezza
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4 CRITERI DI SCELTA I risultati ottenuti in determinate
condizioni economiche, sociali, culturale e ambientali, possono
essere ottenuti in tutte le altre situazioni che presentano
analoghe caratteristiche. I migliori risultati ottenuti sulla base
dei principi di sostenibilit ambientale indicano la direzione verso
cui orientarsi.
8 TRE REALTA A CONFRONTO (abitanti equivalenti) FORLI 384.690
TREVISO 814.804 PRIULA 205.442
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9 COSA DIFFERENZIA FORLI DA TREVISO E PRIULA FORLI Raccolta
stradale Secco/umido parziale Alta assimilazione No prevenzione
Tariffa parametrica TREVISO-PRIULA Raccolta domiciliare Secco/umido
totale Bassa assimilazione Si prevenzione Tariffa puntuale
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10 PRODUZIONE RIFIUTI URBANI
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11 RESE % RACCOLTA DIFFERENZIATA CRITERI DI CALCOLO: -
OSSERVATORIO NAZIONALE RIFIUTI - EMILIA ROMAGNA - VENETO CON
COMPOSTAGGIO DOMESTICO
15 Confronto andamento produzione e raccolta differenziata
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16 ALTRI RISULTATI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA VENEZIA80 ASTI70
MONTECORVINO R.80 FORIO50 MONZA50 BERGAMO50
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18 Costi di raccolta, trasporto e smaltimento in base alle rese
di RD sistema stradale e domiciliare studio Federambiente
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19 ALTRI VANTAGGI DEL PORTA A PORTA Tariffa puntuale per utente
Maggiore occupazione
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20 La raccolta domiciliare molto meglio rispetto alla raccolta
stradale perch: 1.Riduce i rifiuti prodotti 2.Permette di
riciclarne il doppio 3.Inquina molto meno e rispetta i principi di
sostenibilit ambientale 4.Ha costi contenuti 5.Permette di far
pagare a ciascuno secondo il rifiuto prodotto 6.Aumenta
loccupazione
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21 IL NUOVO PIANO PROVINCIALE Prevede un aumento di 50.000 ton
Porta da 50.000 a 120.000 ton lincenerimento Innalza prima al 35%
poi al 50% la RD Non entra in modo sostanziale nel merito della
raccolta Rispetto al piano precedente apporta limature in meglio,
ma non un cambiamento di prospettiva, cominciando dalla fine
(smaltimento) invece che dallinizio (raccolta)
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22 Il nuovo piano di raccolta dellATO scritto da HERA La
metodologia esclusivamente stradale Prevede unalta assimilazione I
nuovi servizi sono esclusivamente aggiuntivi e divisi per fasce di
utenti Ha costi crescenti e insostenibili Non garantisce gli
obiettivi di RD Non prevede la tariffa puntuale
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23 PIANI PROVINCIALI A CONFRONTO
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24 QUALE ENERGIA Il risparmio energetico dovuto al riciclaggio
pari a circa 2 5 volte lenergia netta prodotta dallincenerimento di
un uguale quantit di rifiuto. Pertanto lincenerimento si configura
come uno spreco energetico. La Corte di Giustizia Europea ha
definito lincenerimento dei rifiuti in forni dedicati una forma di
smaltimento e non di recupero (sentenza C-458)
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25 INQUINAMENTO INCENERITORI Un inceneritore che brucia i
rifiuti di 1 milione di abitanti in un anno produce diossina: come
il traffico veicolare generato da 12 milioni di abitanti (fonte
ENI) pari a 90 milioni di dosi massime assorbibili da una persona
adulta (OMS)
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26 INQUINAMENTO INCENERITORI IN Belgio, dopo che lesercizio di
un inceneritore stato vincolato allinstallazione di sistemi di
campionamento in continuo sono state riscontrate emissioni di
diossine superiori di 82-129 volte il limite normativo (COM,
2001)
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27 INCENERITORE QUANTO MI COSTI? In Italia lincenerimento
sussidiato con 100 a tonnellata (certificati verdi) pi sussidio
imballaggi. In Inghilterra lincenerimento sussidiato per 10,89-21
per tonnellata compreso sussidio imballaggi. In gran parte degli
stati europei non vi sono incentivi. In Danimarca lincenerimento
tassato. Svezia, Olanda e Inghilterra stanno discutendo la
tassazione.
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28 Si no, quale inceneritore, a quali condizioni? No ad
inceneritori di rifiuto indifferenziato No a potenzialit superiori
al 15% Si solo con il consenso degli abitanti.
31 CONCLUSIONI Bloccare liter (la provincia non in emergenza)
Predisporre un piano di raccolta alternativo fatto da progettista
indipendente e competente che preveda azioni di prevenzione,
raccolta domiciliare e netta separazione fra rifiuto urbano e
speciale Successivamente, in base alla previsione e prima
applicazione del piano di raccolta formulare il piano provinciale
impiantistico di smaltimento sulla base delle quantit e qualit dei
flussi.
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32 UNA NUOVA LEGGE REGIONALE per la riduzione e il riciclaggio
Obiettivo di produzione massima procapite/anno Kg 480 Obiettivo di
raccolta differenziata al 70% Obiettivo di rifiuto da smaltire in
incenerimento o discarica massimo 160 Kg procapite/anno Indicazione
netta di applicazione della raccolta domiciliare.
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33 UNA NUOVA LEGGE REGIONALE per far pagare chi inquina
Applicazione di una tariffa puntuale. Estenzione della tassa sulla
discarica anche allo smaltimento tramite incenerimento. Sconto di
1/3 sulla tassa di smaltimento ai comuni che smaltiscono meno di
160 Kg procapite/anno. Sconto di 2/3 sulla tassa di smaltimento ai
comuni che smaltiscono meno di 100 Kg procapite/anno.
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34 UNA NUOVA LEGGE REGIONALE per premiare i virtuosi 20% della
tassa sullo smaltimento per il compostaggio domestico 40% della
tassa sullo smaltimento per finanziare la raccota domiciliare 40%
della tassa sullo smaltimento per abbassare i costi degli impianti
di compostaggio
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35 Grazie per lattenzione Natale Belosi responsabile settore
rifiuti Sinistra Ecologista