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Percorsi formativi per l’autoimpreditorialità giovanile

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“La finanza agevolata per la creazione d’impresa:

la Finanza Agevolata”

Prof.ssa Trasatti

Caos – Potenza 12/13 Gennaio 2011

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La Finanza Agevolata

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Qualsiasi strumento che il legislatore mette a disposizione delle imprese per ottenere un “vantaggio competitivo”, esprimibile in termini economici attraverso una ristrutturazione o un rilancio dell’azienda sul mercato.

Può considerarsi finanza agevolata anche una legge che preveda, ad esempio, sgravi fiscali per l’assunzione agevolata di personale disabile.

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Nel linguaggio comune del termine per finanza agevolata si intendono gli interventi di legge che vanno tipicamente a finanziare attività di investimento e di sviluppo delle imprese.

La finanza agevolata non deve mai prescindere dal concetto di "tipologia di investimento ammissibile”, che indica il tipo di investimento (immobili, macchinari, ricerca, risorse umane, ecc.) finanziabile.

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+Tipologia di intervento

Interventi comunemente denominato "a pioggia" i quali erogano l’agevolazione per il semplice fatto che l’investimento sia realizzato;

Interventi "mirati" che erogano l’agevolazione sulla base delle caratteristiche qualitative del progetto presentato, che viene valutato tecnicamente in termini di corrispondenza con i principi, con lo spirito e con le indicazioni specifiche dalla normativa .

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+Fonti della finanza agevolata

Legislazione Comunitaria: Il legislatore di Bruxelles prevede un’ampia serie di strumenti di finanza agevolata (programmi, quadri strutturali, ecc.), sia direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri (e quindi direttamente utilizzabile dalle imprese) sia indirettamente gestita dal legislatore nazionale (Governo o Regioni);

Legislazione Nazionale: Il Governo Italiano per mezzo dei vari ministeri promulga continuamente una serie di leggi, decreti e regolamenti riferiti a politiche di agevolazioni delle imprese ;

Legislazione Regionale: Le Regioni attuano delle politiche di intervento a favore delle piccole e medie imprese attraverso la pubblicazione di numerose leggi regionali di aiuto ;

Normative di altri enti(Province, Comuni,enti Economici Territoriali)

Strumenti di natura privatistica o mista pubblico/privato (associazioni di categoria- cciaa, ad esempio)

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+Soggetti beneficiari

Criterio dimensionale (piccola, media e grande)

Criterio della tipologia di attività (di produzione beni, di servizi, ecc.)

Criterio del settore di appartenenza (siderurgia, settore navale, ecc.)

Criterio della localizzazione geografica (relativa all’investimento in oggetto)

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+Criterio dimensionale

Con la raccomandazione 1422 del 6 maggio 2003, la Commissione europea ha adottato una nuova definizione per le imprese europee di micro, piccole e medie dimensioni riscrivendo integralmente le regole sulla base delle quali un'impresa può essere definita "PMI" e sostituitendo, a decorrere dal 1º gennaio 2005, la precedente raccomandazione 96/280/Ce.

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+Criterio dimensionale

La raccomandazione estende il concetto di impresa a ogni struttura che esercita un'attività economica a prescindere dalla sua forma giuridica. L'estensione ha come conseguenza quella di superare alcuni dubbi interpretativi circa la natura d'impresa per i soggetti che svolgono un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare.

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+Criterio dimensionale

La normativa comunitaria definisce la PMI attraverso tre criteri:

Numero di dipendenti

Fatturato/attivo patrimoniale (requisito economico/finanziario)

Requisito dell’indipendenza economica.

Ricordiamo che i requisiti devono rientrare tutti e tre nelle soglie stabilite

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+Numero di dipendenti

piccole dimensioni l'azienda con meno di 50 dipendenti

media dimensione l’azienda con un numero di dipendenti inferiore a 250

micro l'impresa con meno di 10 dipendenti

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+Fatturato/Attivo patrimoniale

I criteri di fatturato annuo e totale di bilancio si possono alternare tra di loro nel senso che è sufficiente che un’azienda rispetti un solo parametro per poter essere inserita in una delle categorie .

Per fatturato annuo si intende l’importo netto del volume di affari comprendente le vendite e le prestazioni di servizi che costituiscono l’attività ordinaria dell’impresa, diminuiti degli sconti ed abbuoni concessi alle vendite, dell’IVA e delle altre imposte direttamente connesse con la vendita.

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+Limiti di Fatturato

sono piccole imprese quelle con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro, oppure con un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro

sono medie imprese quelle con fatturato non superiore a 50 milioni di euro, oppure con un bilancio annuo non superiore a 43 milioni euro

sono micro imprese quelle con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro, oppure con un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

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+Indipendenza economica

Un'impresa può essere definita Pmi solo se considerata indipendente vale a dire non direttamente o indirettamente controllata almeno per il 25% da un'altra impresa che non abbia le caratteristiche di Pmi.

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+Gli enti erogatori

L’ente erogatore è il soggetto, a livello europeo, nazione o regionale, deputato alla gestione dello strumento finanziario di agevolazione e, di conseguenza, il riferimento principale per ottenere tutte le informazioni tecniche ad esso relative.

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+Tipologie di agevolazioni

Contributo in Conto Capitale

Contributo in Conto Esercizio

Contributo in Conto Interessi

Mutuo Agevolato

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+Contributo in Conto Capitale

È il cosiddetto contributo "a fondo perduto". Concesso a fronte di un investimento dell’imprenditore

per la realizzazione di opere o l’acquisto di beni strumentali che abbiano effetti durevoli sull’impresa

Calcolato in percentuale sul totale dell’investimento.

Non è prevista alcuna restituzione di capitale o pagamento di interessi.

Non sono necessarie garanzie, tranne i casi nei quali è prevista l’erogazione di un anticipo.

Viene erogato solo a fronte della presentazione di documentazione di spese (fatture dei fornitori saldate).

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+Contributo in Conto Esercizio

È il cosiddetto contributo in conto gestione, concesso per contribuire alle spese di gestione (locazioni immobiliari, oneri finanziari, spese di pubblicità, gas, luce ed acqua) relative alla realizzazione del progetto.

Concesso a fondo perduto, è identificato come ricavo e deve tassato nel periodo di competenza.

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+Contributo in Conto Interessi

Concesso quando si stipula un finanziamento a medio/lungo termine ottenuto a condizioni di mercato

Viene spesso erogato al finanziatore che può così abbassare il tasso di interesse applicato al finanziamento dell’impresa beneficiaria.

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+Mutuo Agevolato

Consiste in un contributo in conto interessi in cui sussiste la contemporaneità tra concessione dell’agevolazione e stipula del finanziamento.

Il finanziamento, se viene erogato, viene concesso esclusivamente a condizioni agevolate. L’agevolazione consiste in un finanziamento a medio/lungo termine con un tasso di interesse inferiore a quello di mercato.

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+Procedure di agevolazione

Automatica

Valutativa

Negoziale

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+Automatica

L’agevolazione viene concessa presentando una domanda su specifici bandi

Sulla domanda presentata viene effettuato un controllo di regolarità formale

I contributi vengono erogati in base alla percentuale delle spese ammissibili ed in ordine cronologico di presentazione della domanda.

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+Valutativa

L’agevolazione viene concessa presentando una domanda corredata da un progetto o un programma di investimento complesso da realizzare

Si controlla che si posseggano i requisiti per accedere alla legge agevolativa, che il progetto ne rispetti gli obiettivi, che lo stesso abbia validità economico-finanziaria e che le spese siano congrue

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+Negoziale

• L’agevolazione viene concessa attraverso la pubblicazione di un bando che punta a reperire i potenziali contraenti indicando chiaramente i criteri di selezione (obiettivi territoriali o settoriali, ricadute tecnologiche, effetti occupazionali, capacità dei proponenti e costo dei programmi.)

• La procedura negoziale è legata ad interventi di sviluppo settoriale e territoriale (patti territoriali e contratti di area).

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+Procedura di valutazione

A GRADUATORIA- la selezione dei progetti è basata su parametri oggettivi predeterminati, attraverso una valutazione comparata si creano graduatorie. I progetti vengono finanziati sino all’esaurimento dei fondi scorrendo la graduatoria.

A SPORTELLO- l’istruttoria avviene in ordine cronologico di presentazione della domanda ed anche le agevolazioni (se i progetti vengono ammessi) vengono concesse considerando tale parametro.