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PERCORSI FORMATIVI 2017 1

Non ci piace parlare di personale. E per una volta non parleremo neppure di risorse umane.

Ci piace parlare di PERSONE. Nell’accezione del Premio Nobel Amartya Sen, cioè uomini e donne che possono pienamente esprimere le proprie capacità.

Sono loro che fanno la differenza. Come sempre. In qualunque contesto. In qualsiasi periodo. In qualsivoglia struttura, sia essa aziendale, sia essa sociale.Capacità che emergono e che vanno a sconfinare, dando luce e spessore a ciò che rappresentano. Sono loro i trascinatori di un movimento basato sul fare. Noi siamo solo un frameset per dare corpo e forma(zione) a storie che innescano un meccanismo virtuoso dentro e fuori l’azienda.

Competenze che si mischiano con personalità, attitudini e voglia di crescere.Sono le persone che fanno la differenza, anche nelle aziende. Quella differenza che permette di evolvere.Come Copernico mise il sole al centro della sua rivoluzione, così noi vogliamo mettere le persone al centro del nostro universo formativo. E allo stesso modo deve fare l’impresa per il suo futuro.Crediamo che si debba investire le persone del ruolo di protagonista. Spingerle a pensare, ad attivarsi per scoprire il proprio talento e la propria expertise.Noi? Solo dei facilitatori. Di contenuti e di metodo.Innovare gli strumenti di gestione, governo e formazione, questo il nostro compito. Progettare nuovi palinsesti formativi capaci di affrontare e vincere la sfida più emozionante: coinvolgere le persone in un processo continuo fatto di apprendimento attivo, partecipativo e trasformativo. Ma soprattutto intriso di SENSO.Di quel senso che dà la possibilità di andare al di là del presente e di tirarsi fuori “dall’immediato”.Questa è la formazione a cui aspiriamo per permettere di immaginare scenari di sviluppo possibili, per sé e per le aziende.

Prima di tutto.

People

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PERCORSI FORMATIVI 2017 3p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014Città di Bologna

PERCORSIFORMATIVI 2017

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L’ARCHITETTURA FORMATIVA

LA METODOLOGIA

PROJECT MANAGEMENT

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PROGETTAZIONE, INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTO

PRODUZIONE E ACQUISTI

RISORSE UMANE

COMMERCIALE E MARKETING

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO

INTERNAZIONALIZZAZIONE

141CROSS SKILLS

SOFT SKILLS

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

I VANTAGGI DELLE CONVENZIONI FONDAZIONE ALDINI VALERIANI

I NOSTRI CLIENTI

PROFESSIONAL TOOLS 115

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CERTIFICAZIONI

INFORMAZIONI GENERALI

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PERCORSI FORMATIVI 2017 4 5

PERCORSI FORMATIVI 2017

Indice analitico

Risorse Umane Costruisci il tuo percorso: Responsabile Risorse Umane

Il budget del personaleMappare i ruoli e le competenze in aziendaAmministrazione del personale e gestione delle buste paga La selezione del personale: dal recruitment al talent managementValutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti Diversity Management

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585960626465

Amministrazionefinanza e controllo

Costruisci il tuo percorso: Responsabile Amministrativo Controller

La gestione del rapporto fra azienda controllata e controllanteIl rendiconto finanziarioIl bilancio consolidato e la riforma operativa del 2016Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRSLa riforma del bilancio civilisticoL’affidabilitá finanziaria, la pianificazione e la gestione della tesoreria aziendaleRecupero creditiLa gestione dei cespitiI controlli contabili per la redazione del bilancio annuale e infra-annualeControllingNuove tecniche di budgetingUnbundling contabile: la contabilità obbligatoria per le imprese di produzione e vendita energia

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Internazionalizzazione Costruisci il tuo percorso: Export Manager

Bank Payment Obligation (BPO) Export Project Management Finanziamenti per l’internazionalizzazione e gli investimenti all’estero Il commercio elettronico nella disciplina nazionale e internazionaleIva: adempimenti e normative nei rapporti con l’estero La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale uniformeOperazioni doganaliLa strategia cluster per l’internazionalizzazione

Transfer PricingAutomotive Business: come essere un fornitore di successo

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Bilancio per “non” specialistiMarketing per “non” Marketing ManagerFinanza per “non” Financial ManagerLa valutazione dei bisogni formativi W-TRAIN®: la formazione che ottiene risultatiIndustrial Controlling

Cross Skills

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Capacità negoziali e successo nel businessIl coraggio di decidereDelega ed empowermentSliding stories: raccontare la propria azienda con lo storytellingGestire team virtuali e multiculturaliGestire il team per ottenere risultatiLa voce oltre l’ostacolo: parlare abilmente in pubblicoPresenting your company and your products

Soft Skills

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Commerciale e Marketing Costruisci il tuo percorso : Responsabile Commerciale Marketing

Key Account ManagerForecasting Il piano commercialePolitiche di PricingBig Data, Business Intelligence & KPI ManagementLean marketing per le imprese B2BNuovi tools per il marketing e la gestione commercialeMarketing MetricsLead Generation: acquisire nuovi contatti e trasformarli in clientiE-commerce Strategy & ManagementSocial Customer CareSEO&SEM e Analytics

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Produzione e Acquisti

Buyer

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Costruisci il tuo percorso: Operation Manager

EXECUTIVE PROGRAM CPO - Chief Procurement OfficerToyota WayIl sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation GameLean Office: il metodo Toyota nelle imprese di serviziSMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitivitàVisual Management e Metodo 5SLa gestione delle scorte: Just in Time e Sistema KanbanService Operations ManagementStrategie di acquisto e politiche di gestioneGestione approvvigionamenti e livello di servizioVendor rating: strumenti di valutazione dei fornitoriI processi di acquisto: alternative gestionali e impatto organizzativoAcquisti internazionali

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Costruisci il tuo percorso: Responsabile tecnico sviluppo prodotto Progettista di macchine e sistemi di automazione

Modelli di sviluppo prodotto Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, CostProblem Solving in progettazioneR&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresaSviluppo prodotto: l’innovazione che genera profittoProgettazione e gestione AtexPrototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazioneAdditive ManufacturingRealtà aumentata per le applicazioni industrialiMachine VisionProgettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion ControlTouch Panel TP 170 Siemens - HMIDirettiva Macchine

Progettazione Innovazione e sviluppo nuovo prodotto

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EXECUTIVE PROGRAM PMP® PROGRAMSmart WorkingBusiness e Email WritingVideocracyTime e Meeting ManagementProject Management BasicLa sinergia fra earned value method e risk managementProject schedulingProject procurement managementBusiness analysis

Professional tools

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PERCORSI FORMATIVI 2017

Formazione fa rima con progettazione. Formazione è anche innovazione. Contrariamente a quanto postulato dalla geometria euclidea, nel Management e nelle nostre imprese, A e B non identificano un’unica retta. Le risorse, gli obiettivi, sono punti sfocati e sempre più interconnessi. E anche le traiettorie lineari e prevedibili di un tempo non esistono e forse non servono più.

Così come servono a poco i corsi nella loro forma tradizionale e cristallizzata.

Progettare architetture formative fluide ed evolutive capaci di tras-formare vecchi concetti, comportamenti e attitudini cercando di fare emergere i talenti di ciascuno. Questo il nostro modo di lavorare.

Mettiamo al centro la flessibilità per rispondere alle più contemporanee leggi del mercato e per dare valore all’investimento formativo delle persone e di chi è chiamato in azienda a occuparsi della loro crescita. Esigenze diverse che sposano soluzioni formative personalizzate tra dimensioni CORE, CROSS E SOFT.

Saper collegare creando parentesi, tracciando linee tra i punti e creando incroci tra input e output per tessere una maglia di senso. Mantenendo sempre una visione d’insieme, con la capacità di cambiare in corsa, saltando da un collegamento all’altro con l’equilibrio di un funambulo.

Questo è quello che ci chiedono le aziende. Questo è quello che abbiamo provato a fare e che proviamo a fare ogni giorno riprogettando non solo il PERCHÈ e il COSA ma anche il COME.Ognuno può crearsi il proprio percorso formativo incrociando dimensioni core, cross e soft. - velocità per ottimizzare il tempo- efficacia per portare risultati - connessione per condividere in community professionali successi e contatti

Bisogni diversi, differenti risposte, linee di soluzioni formative personalizzate.

Executive Program per lo sviluppo poliedrico di competenze funzionali, specialistiche e manageriali attraverso metodi basati sul problem-solving, action-learning e networking.

Programmi Cross per lavorare su piani interfunzionali e superare le tradizionali logiche settoriali. Pensati e progettati per chi vuole integrare le proprie competenze specialistiche e funzionali con quelle di altre aree aziendali. Con un solo obiettivo: utilizzare abilità e linguaggi aziendali comuni per creare valore aggiunto e raggiungere un unico risultato, remando nella stessa direzione.

L’ARCHITETTURA FORMATIVA

Business EnglishAn essential tool for international success.Un modo rapido per acquisire contenuti di particolare rilevanza per la comunicazione professionale e permettere lo sviluppo di conoscenze linguistiche, relazionali e culturali tali da sviluppare business internazionale e creare davvero valore per la propria impresa.

Sicurezza, Energia, AmbienteUna formazione coinvolgente e partecipativa che, pur rispondendo in modo adeguato e conforme alla normativa, favorisce la diffusione della cultura e dei valori della sicurezza. “Fare formazione” sulla sicurezza significa indirizzare le persone verso atteggiamenti adeguati e comportamenti preventivi sul posto di lavoro in modo da ridurre gli infortuni con conseguente riduzione di costi sociali, produttivi e per minor controlli ed ispezioni.

Indoor e Outdoor TrainingFormazione esperienziale centrata sul lavoro all’aperto e non, individuale e di gruppo, con il coinvolgimento dei partecipanti sul piano fisico, cognitivo ed emozionale. Per sperimentare direttamente comportamenti manageriali attraverso esperienze pervasive e mutuate dallo sport, dal teatro e dalla cucina. L’attività di formazione outdoor si basa su un mix calibrato di:-avventura: permette di avanzare in contesti sconosciuti dove è più facile lasciarsi andare all’azione spontanea e al conseguente apprendimento;-metafora: lega le attività proposte con i contesti lavorativi e garantisce il “trasferimento” dell’apprendimento nel contesto professionale;-osservazione e riflessione: l’osservazione e la riflessione sui comportamenti di tutti permette di scambiarsi feedback di sviluppo.

Le brochure tematiche Architetture e training dedicati ad ambiti specialistici.

LABTech L’avanguardia tecnologica e formativa dedicata ai training di tipo tecnico-informatico svolti in moderni laboratori tecnologici dotati di attrezzature e macchine in ambito meccanico, elettronico, elettrotecnico e grafico. In particolare, tra le eccellenze, alcuni tra i migliori laboratori di Progettazione, Prototipazione virtuale, Stampa 3D, Controllo e Collaudo, Saldatura e CND in collaborazione con l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del territorio.

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PERCORSI FORMATIVI 2017 8 9

PERCORSI FORMATIVI 2017

Il meglio di quello che facciamo è come lo facciamo.Contenuti e metodo in una continua staffetta tra specializzazione e coinvolgimento partecipativo. Si impara sempre più creando parentesi, momenti di focalizzazione assistita o condivisa. Sperimentando e rielaborando e poi facendo ancora nuove e più fruttuose esperienze. Il tutto per rendere più dinamico e denso di significato il “sistema del saper fare”.

E i protagonisti ancora una volta le persone, tanti hyperlink di conoscenze e abilità alle quali ancora non abbiamo dato un nome. Un design di nuovi percorsi che allarga i perimetri della formazione e che da spazio a forme di apprendimento evolutivo.

La palestra formativaLa palestra formativa è una forma innovativa di aula dove almeno l’80% del tempo è dedicato all’esperienza, all’allenamento delle competenze critiche. Il 20% del tempo rimanente è dedicato alle istruzioni operative e al commento delle prestazioni da parte del docente esperto.

Affiancamento in companyPossibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifico compito.

Pillole formativeL’apprendimento multimediale a piccole dosi con leggerezza, piacere, humour.Attraverso corsi molto brevi, ma fortemente strutturati, l’aula viene preceduta dalla somministrazione di video e pillole formative multimediali che stimolano il partecipante, preparandolo ad un utilizzo più consapevole della formazione tradizionale. I contenuti vengono esemplificati attraverso il linguaggio, la schematizzazione visiva, il continuo ancoraggio alle esperienze vissute.

Visual thinkingRappresentazione dei concetti usando diagrammi e disegni sulle lavagne a fogli mobili, per comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini.

Il metodo dei casiRisolvere casi per essere efficaci nella realtà organizzativa. Il metodo tende a stimolare le capacità investigative ed analitiche dei partecipanti e ad esporli anche ad idee e principi diversi rispetto a quelli precedentemente seguiti grazie al confronto con il gruppo di lavoro.Si privilegia l’action learning, una strategia di apprendimento basata sull’esperienza di progetti reali, attraverso la quale i partecipanti imparano da e insieme agli altri; l’aula diviene più simile ad un laboratorio, il coaching un supporto alla performance del singolo e del team.

LA METODOLOGIA

AFFIANCAMENTO IN COMPANY

PALESTRA ESPERENZIALE

VISUAL THINKING

SKYPE CALL

VIDEO E-LEARNING

L’attività formativa

Il teatro nella formazioneAttraverso interventi esperienziali a “forte impatto emotivo” si genera cambiamento: si creano nuove visioni, drammatizzazioni di alcuni modi di agire e soprattutto si sperimentano, in un ambiente protetto com’è quello dell’esperienza formativa, nuovi comportamenti basati sulla fiducia, sull’apertura comunicativa, sul piacere di buttarsi in cose nuove.

ACTION LEARNING

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PERCORSI FORMATIVI 2017 10 11

PERCORSI FORMATIVI 2017

LEADERSHIP

STRATEGIC and BUSINESS MANAGEMENT

Strategie d’innovazione

• Business Analysis •

Strategie d’impresa • Finanza per “non” Financial Manager •

Bilancio per non specialisti • Marketing per “non” Marketing

Manager • Customer Experience Engeneering • Laboratori di Design Thinking • Valutazione d’impresa

TECHNICAL PROJECT MANAGEMENT

Fondazione Aldini Valeriani è R.E.P.

internazionale di Project Management.La più autorevole organizzazione

Registered Education Provider dal PMI Project Management Institute

Eccellenza di metodo e certificazione internazionale. Questo il binomio che contraddistingue i nostri training che rispettano gli standard internazionali definiti dal PMI.

I training FAV sul Project Management e il processo di certificazione

Online Aula

35 ore Project Management Education

PREPARAZIONE ALL’ESAME - 21 ore di simulazione, verifica e controllo con il docente

Online Aula

24 ore Project Management Education

3 ore 150 domande

a risposta multipla

SOSTIENI L’ESAME

4 ore 200 domande

a risposta multipla

SOSTIENI L’ESAME

Sei diventato

CERTIFIED PROFESSIONAL CERTIFIED PROFESSIONAL

Sei diventato

Project Management ProfessionalProject Management Basic60

PDU3

anni

Per mantenere la certificazione PMP® bisogna ottenere

60 PDU in tre anni. Dovranno riguardare, in misura equa, le tre direttrici del triangolo

delle competenze definito dal PMI.

Novità 2017Le proposte FAV approvate dal PMI relative alle 3 dimensioni per chi deve acquisite PDU.

The PMI Talent Triangle™

BEYOND PMP®

Come si mantiene la certificazione PMP®

Evm e Risk Management in sinergia • Planning & Scheduling, Tricks and

Techniques •Project Procurement

Management

• Capacità negoziali e successo nel business • Gestire il team per ottenere

risultati • La voce oltre l’ostacolo• I-coach • Time e meeting management • Training

avanzato di negoziazione • Laboratorio di

leadership • Change Agility • Tecniche

di creatività • Mindfulness • Power to

belive

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PROGETTAZIONE,INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTO

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PERCORSI FORMATIVI 2017 14 15

PERCORSI FORMATIVI 2017

RESPONSABILE TECNICO SVILUPPO

PRODOTTO

Crea il tuo percorso

Modelli di sviluppo prodottoDesign for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, CostProblem Solving in progettazioneR&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresaSviluppo prodotto: l’innovazione che genera profittoProgettazione e gestione AtexPrototipazione virtualeMateriali innovativi per l’automazioneAdditive ManufacturingRealtà aumentata per le applicazioni industrialiMachine Vision Industrial Controlling

Core Competences

Project Management BasicIl coraggio di decidereGestire il team per ottenere risultatiTime e Meeting Management

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Bilancio per “non” specialistiMarketing per “non” Marketing ManagerCross

Skills

Soft Skills &

Professional Tools

Core Soft Cross

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PERCORSI FORMATIVI 2017 16 17

PERCORSI FORMATIVI 2017

PROGETTISTA DI MACCHINE

E SISTEMI DI AUTOMAZIONE

Modelli di sviluppo prodottoDesign for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, CostProblem Solving in progettazioneR&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresaPrototipazione virtualeMateriali innovativi per l’automazioneAdditive ManufacturingRealtà aumentata per le applicazioni industrialiMachine VisionProgettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion ControlTouch Panel TP 170 Siemens - HMIDirettiva macchineIndustrial Controlling

Core Competences

Project Management BasicIl coraggio di decidereGestire il team per ottenere risultatiTime e Meeting Management

18192021242526272829

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Bilancio per “non” specialistiMarketing per “non” Marketing ManagerCross

Skills

Soft Skills &

Professional Tools

Core Soft Cross

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Crea il tuo percorso

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PERCORSI FORMATIVI 2017

DESIGN FOR... MANUFACTURING, ASSEMBLY, MAINTAINABILITY, COST

Strumenti e metodologie per identificare, sin dalle prime fasi di progettazione del prodotto, soluzioni volte alla riduzione del costo totale, dei costi di lavorazione e della complessità delle attrezzature, dei costi produttivi e dei costi di assemblaggio.

CONTENUTISviluppo e pianificazione di nuovi prodotti, utilizzando il “Design for” come strumento di supporto alla progettazione. Life Cycle Design del prodotto.Soluzioni volte alla riduzione del costo totale, a parità di prestazioni del prodotto.Principi e tecniche operative del Design to Cost.Riduzione del numero di componenti e riduzione delle varianti.Progettazione dei componenti in funzione dei processi di lavorazione.Riduzione dei costi di lavorazione (numero delle operazioni, tempo di ciclo) e della complessità delle attrezzature.Valutazione dei costi di produzione attraverso accorgimenti sul processo produttivo.Definizione delle tolleranze.Progettazione di componenti e sistemi volti alla semplificazione e/o ottimizzazione dei processi di assemblaggio.Valutazione di costi e tempi di assemblaggio.Metodi strutturati (Hitachi, Lucas, Boothroyd, Dewhurst)Misura della manutenibilità e analisi della funzionalità di prodotto.Analisi di Weibull.Cenni al Design to Standard.

MODELLI DI SVILUPPO PRODOTTO

Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto. Comprendere e incrementare la collaborazione e le interdipendenze tra le diverse aree aziendali e le diverse fasi del processo per sviluppare le migliori caratteristiche di un nuovo prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di progettazione, realizzazione e gestione.

CONTENUTIIl progetto concettuale: dalla chiarificazione del compito alla stesura della specifica tecnica La progettazione simultanea: tempi, costi, qualità della progettazione e dei prodotti. L’analisi dei requisiti, delle specifiche e degli obiettivi del progetto. QFD (Quality Function Deployment): documentare l’ambiente e sintetizzare le esigenze (diagrammi di affinità), valutare l’importanza relativa dei requisiti (matrici di interrelazione), dare una risposta tecnica alle esigenze (matrice di relazione), valutare l’importanza tecnica ed il posizionamento rispetto alla concorrenza (casa della qualità).La stesura della specifica tecnica. Esempi applicativi. Il progetto esecutivo Regole base del progetto esecutivo. I principi del progetto esecutivo: trasmissione delle forze, suddivisione dei compiti, self-help, stabilità e bistabilità. Assenza di difetti. Linee guida per il progetto esecutivo in area meccanica: costo, sicurezza, ergonomia, estetica, facilità di produzione e di assemblaggio. Design to Standards. Esempi applicativi. Progettare per la Qualità FMEA di progetto e di processo. Root Cause Analysis, matrici causa-effetto. Diagramma di Ishikawa. Fault Tree Analysis. FMECA e relativi aspetti normativi (MIL-STD1629). Indici di Gravità, Probabilità e Rilevabilità del modo di guasto. Indice di priorità di rischio (IPR). Un parallelo con la Direttiva Macchine 2006/42 CE. Esempi applicativi. Validazione del progetto Progettazione ed analisi degli esperimenti: introduzione e concetti statistici di base. Esperimenti con singolo fattore e più livelli. Esperimenti a due fattori e due livelli con prove ripetute. Effetti principali ed effetti di interazione dei fattori. L’analisi della varianza per la determinazione dei fattori significativi: ANOVA, il test di Fischer. Effetti principali ed effetti di interazione dei fattori. Metodo delle superfici di risposta. Il metodo di Taguchi: funzione di perdita, rapporto segnale-rumore. Esempi applicativi.

DocenteSilvia FunaioliConsulente specializzata in ambito sviluppo prodotto; professore a contratto di “Tecnologie dei Materiali” presso l’Università degli studi di Bologna.

Durata7 ore

DateBologna9 marzo 2017 09.00 - 17.00

25 settembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteMassimiliano De Agostinis

Dottore di Ricerca in Progetto e Sviluppo

di Prodotti e Processi Industriali. Ricercatore

di Progettazione Meccanica e

Costruzione di Macchine presso

l’Università di Bologna.

Durata14 ore

DateBologna

10, 12 aprile 201709.00 – 17.00

10, 12 ottobre 2017 09.00 – 17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017 20 21

PERCORSI FORMATIVI 2017

R&D: SVILUPPO PRODOTTI E VALORE PER L’IMPRESA

Oggi chi cura attività di Ricerca e Sviluppo si trova a dover selezionare in maniera rigorosa quali progetti meritano di avere priorità. Occorrono strumenti e metodologie per formarsi una visione d’insieme sintetica a cui fare riferimento. Fattori essenziali sono la capacità di tradurre il progetto in numeri e misure economico-finanziarie, la corretta valutazione del loro impatto sulla generazione di valore per i clienti e per l’impresa, il sapiente collegamento fra le esigenze del mercato e la tecnologia disponibile.

CONTENUTII fattori di base di progetti R&D e Sviluppo Prodotto.Evoluzione delle tecnologie e stimoli all’innovazione.Modelli e architetture di sviluppo di nuovi prodotti.Definire la mappa dei bisogni del cliente/mercato.Tecniche QFD per coordinare requisiti prestazionali e specifiche tecniche.Obiettivi strategici ed ecofin dell’azienda per i processi R&D e Sviluppo Prodotto.Il Performance Measurement System per misurare gli obiettivi di progetto R&D.Strumenti di Value Engineering e Cost Sensitivity Analysis.R&D e Sviluppo Prodotto: costo o investimento?Il Target Costing.Il trade off tra costi e tempi di progetto R&D.Il Life Cycle Costing.Il Total Cost of Ownership.La valutazione finanziaria dei progetti R&D e Sviluppo Prodotto.La valutazione del portafoglio dei progetti R&D.

PROBLEM SOLVING IN PROGETTAZIONE

Come migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi operativi? Si deve partire dalla funzione di progettazione, così spesso coinvolta anche in fase di manutenzione o di service post vendita. Sempre più spesso i processi operativi aziendali sono caratterizzati da complessità crescente, tempi operativi compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie di prodotto. In ambito prodotto/processo, la capacità di identificare tempestivamente ed efficacemente i problemi consente di elaborare le migliori risposte le quali, quando sono preventive, generano rilevanti cost-saving aziendali.

CONTENUTIAtteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi.Strategie di reazione ai problemi.Individuazione e sperimentazione dei problemi.Tecniche di problem finding e problem setting.I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca di soluzioni.Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell, Tecniche di Processo).Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto, 5-Why Analysis, FMEA).Casi concreti di problem solving di prodotto.Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving.

Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi nell’applicazione delle tecniche apprese.

DocenteGiuseppe GherardiManager e consulente, si occupa di consulenza e temporary management per diverse aziende manifatturiere italiane ed estere. Ha una ventennale esperienza aziendale in area operations, R&D e direzionale. Ha avviato e gestito progetti industriali in Cina, USA, Sud America ed Est EU. È professore a contratto presso l’Università di Bologna.

Durata14 ore

DateBologna29 giugno, 6 luglio 201709.00 - 17.00

23, 30 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + iva

DocenteGiuseppe Gherardi

Manager e consulente, si

occupa di consulenza e temporary

management per diverse aziende

manifatturiere italiane ed estere. Ha una

ventennale esperienza aziendale in area

operations, R&D e direzionale. Ha avviato

e gestito progetti industriali in Cina,

USA, Sud America ed Est EU. È professore

a contratto presso l’Università di Bologna.

Durata

16 ore

DateBologna

4, 11 maggio 201709.00 - 18.00

19, 26 ottobre 2017 09.00 – 18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017 22 23

PERCORSI FORMATIVI 2017

PROGETTAZIONE E GESTIONE ATEX

Il corso fornisce gli strumenti per affrontare la progettazione di macchine e impianti destinati a operare in ambienti industriali a rischio di esplosione (Gruppo II).

CONTENUTILa legislazione sociale e di prodotto.Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE.Quadro normativo - le norme En60079.Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosione.La valutazione dei rischi nella progettazione di macchine destinate a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione.Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione.I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex.Le procedure di classificazione delle zone Atex.Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali.Applicazioni delle direttive Atex.

DocenteLuigi FranzoniDipendente presso Cefla sc - Finishing Division, dove ha operato sia come responsabile assicurazione qualità che, in seguito, come responsabile tecnico presso lo stabilimento di Imola. Ha approfondito le direttive e le norme relative alla sicurezza macchine con riferimento alla prevenzione dei rischi di esplosione connessi a macchine e impianti di verniciatura. Attualmente è Sales Engineering Manager della Business Unit Finishing. Durata7 ore

DateBologna26 gennaio 201709.00 - 17.00

13 luglio 201709.00 - 17.00

Imola17 ottobre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Leggi, norme, applicazioni

SVILUPPO PRODOTTO: L’INNOVAZIONE CHE GENERA PROFITTO

Le trasformazioni che il mondo industriale sta affrontando pongono in primo piano il tema dell’innovazione come elemento chiave per distinguersi dalla concorrenza e costruire vantaggio competitivo. Affinchè le innovazioni tecnologiche sviluppate dalle imprese possano tradursi in quote di mercato e redditività occorre però che il processo di generazione dell’innovazione sia solidamente fondato su:• una chiara strategia di mercato• processi operativi “robusti” che consentano di tradurre rapidamente l’innovazione in prodotti performanti• una pianificazione efficace a livello single project e multiproject• un rigoroso sistema di controllo dell’investimento in sviluppo.Il corso, strutturato con un format agile e interattivo, definisce in termini pratici un rigoroso modello di sviluppo prodotto per le PMI e presenta i principali strumenti e metodologie a supporto dei temi trattati.

CONTENUTIStruttura del processo di sviluppo prodotto.Il nuovo prodotto come investimento: strumenti economici e finanziari per le decisioni di sviluppo (valutazione investimenti, make or buy, delocalizzazioni).Tradurre le aspettative del cliente in specifiche tecniche.Il costo come specifica: Target Costing.Integrare lo sviluppo prodotto, la funzione commerciale e la produzione: Concurrent Engineering.Eliminare gli sprechi e ridurre i tempi dello sviluppo prodotto.Pianificazione e controllo del portafoglio commesse e della singola commessa.Come costruire un cruscotto di indicatori semplice e focalizzato.

DocenteMauro Marini Partner Opta,

svolge attività di consulenza in aziende

manifatturiere e di servizi sui temi

dell’organizzazione della supply chain,

del company turnaround e del

project management, integrando diversi

approcci(Lean Manufacturing,

TOC). Docente di Supply Chain

Management presso l’Università di Bologna

Durata12 ore

DateBologna

7 febbraio 201709.00 - 18.00

14 febbraio 2017 09.00 - 13.00

14 novembre 2017 09.00 - 18.00

21 novembre 2017 09.00 - 13.00

Quota di iscrizione€ 500,00 + iva

Page 14: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 24 25

PERCORSI FORMATIVI 2017

PROTOTIPAZIONE VIRTUALE

Nel campo delle macchine automatiche il prototipo virtuale è poi oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico. Nel corso verranno analizzati i diversi strumenti commerciali utilizzabili per la definizione di un prototipo virtuale. Saranno presentati due diversi approcci alla simulazione: uno relativo alla modellazione di intere macchine automatiche ed uno caratterizzato da un livello di dettaglio maggiore, relativo a singoli gruppi macchina. Verranno sviluppati casi applicativi, è richiesta la conoscenza di software CAD meccanici come Pro-E e SolidWorks.

CONTENUTIPrototipazione virtuale.Analisi degli obiettivi.Prototipo reale e virtuale a confronto.Panoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti, macchine e sistemi.Simulazioni Hardware In the Loop e Software In the Loop.Modelli Real Time o Virtual Time.Strumenti per la prototipazione virtuale.Interfaccia con i processi aziendali – Machine level.Rappresentazione CAD 3D realistica.Modellazione dei comportamenti.Simulazione di prodotto e processo.Comportamenti integrati con logiche di controllo.Comunicazione Hardware in the loop.Interattività con il modello.Caso applicativo - Machine level.Presentazione dell’ambiente software.Case study, set up di un prototipo virtuale.Discussione risultati del case study. Interfaccia con i processi aziendali – Device level.Modellazione multibody.Dinamica a corpi flessibili.Co-simulazione ed integrazione di sistemi di controllo.Post-processing dei risultati.Caso applicativo – Device level.Presentazione dell’ambiente software.Case study, set up di un prototipo virtuale.Discussione risultati del case study.

DocenteAntonio Costantino

Assegnista di ricerca dell’università di

Modena e Reggio Emilia nel settore

“Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale” su

simulazione integrata di sistemi automatici

e celle robotizzate, collabora con il

laboratorio LIAM per l’attività di virtual

commissioning. Come docente ha tenuto

diversi seminari e corsi presso aziende su

tematiche riguardanti simulazione e virtual

commissioning.

Durata14 ore

DateBologna

13, 20 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

MATERIALI INNOVATIVI PER L’AUTOMAZIONE

Il corso offre una panoramica sui materiali e sui trattamenti più innovativi oggi disponibili sul mercato per il settore delle macchine automatiche e delinea le criticità e peculiarità dei materiali metallici, polimerici e compositi utilizzabili in questo settore con particolare attenzione ai costi e alle prestazioni ottenibili.

CONTENUTIMateriali metalliciMateriali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi innovativi.Materiali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche meccaniche.Trattamenti termici dei materiali ferrosi.Trattamenti termici dei materiali non ferrosi.Rivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali metallici.Materiali polimerici (plastiche)Generalità delle macromolecole: monomeri, polimeri e copolimeri.Polimeri di prima produzione e rigenerati.Polimeri termoplastici e termoindurenti.Fase amorfa e fase cristallina.Proprietà meccaniche e termiche.Tecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e rotazionale.I principali polimeri utilizzabili nell’industria del packaging.Rivestimenti superficiali per materiali polimerici.Materiali compositiIntroduzione ai materiali compositi: elementi costitutivi, proprietà fisiche e caratteristiche meccaniche.Tipologie di fibre: di vetro, di carbonio, aramidiche, di basalto e di polietilene.Tipologie di matrici: termoplastiche e termoindurenti.Tecnologia di fabbricazione dei compositi industriali.

DocenteVincenzo Sartori Ingegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e dei materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e di tecnologie avanzate di produzione. Durata14 ore

DateBologna17, 24 maggio 201709.00 - 17.00

15, 22 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017 26 27

PERCORSI FORMATIVI 2017

ADDITIVE MANUFACTURING

Essere in grado di sviluppare prodotti e servizi altamente personalizzabili. È quanto oggi viene richiesto alle aziende per rimanere competitive in un contesto di domanda sempre più volatile e difficile da prevedere. Tra le leve strategiche che meglio rispondono a questa necessità di customizzazione, le tecnologie di manifattura digitale ricoprono un ruolo cruciale nell’abilitare una produzione on demand. L’Additive Manufacturing, non solo sta mettendo in discussione le tecnologie tradizionali, sottrattive e formative, ma anche i modelli di business e il ciclo di vita dei prodotti e le configurazioni di filiera. La tecnologia però non ha ancora raggiunto la maturità e non garantisce la robustezza dei processi di fabbricazione tradizionali, tanto da essere utilizzata quasi esclusivamente per la prototipazione rapida, termine con cui era conosciuta già più di 30 anni fa.

CONTENUTIIntroduzione al Rapid Manufacturing (RM).Il passaggio dalla prototipazione alla produzione.Il concetto dello Slicing.Pensare Additive.Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa prestazionale ed economica.Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing.Tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing.Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche.Esempi di prodotti.Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo.Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche Rapid Manufacturing.

DocenteVincenzo Sartori

Ingegnere dei materiali, docente

e consulente sulle tematiche

dell’automazione, delle macchine

utensili e dei materiali polimerici.

Svolge attività di progettazione

meccanica, programmazione di

macchine a controllo numerico, analisi e

sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di

materiali innovativi e di tecnologie avanzate

di produzione.

Durata14 ore

DateBologna

8, 15 marzo 201709.00 - 17.00

11, 18 ottobre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

Nuovo approccio alla stampa 3D

REALTÀ AUMENTATA PER LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI

Un nuovo modo di concepire le istruzioni di montaggio per l’operatore. Riconoscimento automatico delle parti e della fase del montaggio, suggerimenti interattivi, animazioni sovrapposte alla realtà, sintesi vocale e riconoscimento, consultazione del manuale in versione digitale, il tutto proiettato sulla realtà. Fondamentale per istruire un nuovo operatore in modo autonomo, indispensabile per l’aggiornamento dell’operatore esperto. Utilizzando tecnologie di visione per il riconoscimento oggetti, sintesi e riconoscimento vocale, interfaccia con CAD e computer graphics per la virtualizzazione di oggetti, l’applicazione permette al responsabile di produzione di creare istruzioni di montaggio e di riparazione in modo pratico e rapido e all’operatore di montaggio di vedere le istruzioni proiettate sulla realtà. Il corso sviluppa le competenze nell’uso delle tecniche e delle tecnologie che consentono di realizzare applicazioni industriali sfruttando le potenzialità offerte dalla realtà aumentata.

CONTENUTILa realtà aumentata Mixed reality, localizzazione della realtà: geolocalizzazione vs utilizzo di sistemi di visione (con e senza marker), identificazione della realtà (e.g. QR code) vs calcolo della posa (e.g. marker based), riconoscimento e calcolo della posa per oggetti 3D (non planari) senza marker, presentazione dell’informazione: testo, audio, immagini virtuali, sovrapposizione di immagini virtuali alla scena reale.Visione 3D Riconoscimento, calcolo della posa e tracking. Tecniche di riconoscimento 3D: Shape 3D matching, Surface matching, Localizzazione: inside-out e outside-in, Tracking (basato su localizzazione e posa precedenti), stabilizzazione del calcolo della posa.Visualizzazione Ray tracing, Spatial Data Structures. Blender: primitive di modellazione, texture, animazioni. Formati modelli discreti. OpenGL: costruzione della scena, gestione modelli. WebGL. Esempi di interazione con Leap Motion.Grafica computerizzata e CAD Panoramica sulla teoria della grafica 3D e sulle librerie di visualizzazione/manipolazione (Blender), generazione di immagini e animazioni 3D a partire da modelli CAD, sovrapposizione di oggetti e animazioni 3D sulla scena reale, rendering di oggetti e animazioni virtuali (luminosità, ombreggiatura).Interfacce utente Sintesi e analisi audio: strumenti SW e microfoni, esempi di menu virtuali attraverso riconoscimento delle mani, integrazione con la Machine Vision (metrologia, ispezioni di qualità).

DocenteLuca Piccinini Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di image vision, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker. Durata28 ore

DateBologna4, 6, 11, 13 aprile 201709.00 - 17.00

21, 23, 28, 30 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 980,00 + iva

Page 16: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 28 29

PERCORSI FORMATIVI 2017

MACHINE VISION

Verranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali. In particolare saranno poi approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV).

CONTENUTITeoria dei sistemi di visione.Riconoscimento di oggetti 2D e 3D.Riconoscimento di oggetti a partire da immagini digitali e librerie di visione commerciali (Halcon) e open (OpenCV).Casi di studio e applicazioni in campo industriale.I benefici della tecnologia e nuove tendenze.

DocenteLuca Piccinini

Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per

applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando

librerie commerciali e open source, vari

tipi di algoritmi di image vision,

quali ad esempio il riconoscimento

di oggetti a partire da modelli CAD, il

controllo dimensionale di parti meccaniche

e il riconoscimento di codici e marker.

Durata14 ore

DateBologna

19, 26 maggio 201709.00 - 17.00

13, 20 ottobre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI ARCHITETTURE PLC E SISTEMI DI MOTION CONTROL

Il sistema di controllo nelle moderne macchine automatiche svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance desiderate, l’alto numero di piattaforme di controllo rende sempre difficile la scelta finale. Il corso vuole analizzare le moderne architetture di controllo PLC e PC-Based, sia dal punto di vista dell’hardware che della programmazione. Nella prima parte del corso verranno mostrate le moderne architetture di controllo commerciali, i principali bus di campo utilizzati ed i sistemi di motion control. Nell’ultima parte del corso, dopo aver presentato i linguaggi di programmazione per i sistemi di Motion Control, verrà affrontato il problema della progettazione della logica di controllo per le macchine automatiche, fornendo i concetti per una programmazione modulare basata su componenti di libreria software riutilizzabili. All’interno del corso verranno sviluppati esempi su piattaforma Codesys.

CONTENUTISistemi di controllo PLC e PC-Based Sistemi di controllo per l’automazione industriale.Architettura di controllo basata su PLC.Gestione task ed I/O distribuiti.Caratteristiche dei principali bus di campo.Principali differenze tra le diverse architetture di controllo commerciali.Architetture di Motion Control Architetture di Motion Control centralizzate e decentralizzate.Interazione tra PLC e sistema di Motion Control.Il concetto di asse nella programmazione dei sistemi di Motion Control.Programmazione dei sistemi di Motion Control mediante PLCopen.La gestione delle camme elettroniche.Programmazione in ambiente PLCLinguaggi di programmazione della normativa IEC 61131-3.Progettazione della logica di controllo per una macchina automatica.Un approccio alla programmazione modulare per il mondo macchine automatiche.Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine automatiche in testo strutturato.

DocenteMatteo SartiniHa conseguito laurea e dottorato di ricerca in automazione, presso l’Università di Bologna. Attualmente è direttore tecnico del laboratorio LIAM, si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo. Ha svolto attività di docenza su tematiche riguardanti architetture di controllo, attualmente è professore a contratto presso l’Università di Bologna per il corso di tecnologie e sistemi di controllo. Durata25 ore

DateBologna12, 14, 19 settembre 2017 09.00 – 17.0021 settembre 201709.00-13.00

Quota di iscrizione€ 1.100,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017 30 31

PERCORSI FORMATIVI 2017

DIRETTIVA MACCHINE

Il corso permette di acquisire metodologie di progettazione integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina e fornisce i corretti elementi per la verifica di conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare. Il corso spiegherà come implementare in modo corretto i concetti di affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza.

CONTENUTIIl contesto normativo e la valutazione dei rischiLa Direttiva Macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs 17/2010.Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico.Il manuale di installazione uso e manutenzione.Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del macchinario.Vendita e acquisto di macchine usate.Messa a norme di vecchie macchine non marcate CE.Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine.La progettazione integrata della sicurezzaProgettazione integrata della sicurezza.Individuazione delle misure di protezione. Studio dell’ergonomia della macchina.Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine.Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN 13849-1 ed EN 13849-2.Validazione del progetto.Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettronici.Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di sicurezza.Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati.L’equipaggiamento elettrico delle macchineProve di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali.Conformità alla Direttiva Emc e alle Direttive Atex.Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine.Realizzazione e validazione del Manuale di Istruzioni.Applicazioni praticheEsemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per macchine/impianti del settore automotive e/o medicale.Esemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici per macchine/impianti. Case history.

DocenteLuca MilaniConsulente e formatore esperto di sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro, progettazione impiantistica e di prevenzione incendi all’interno di varie realtà aziendali pubbliche e private.

Durata16 ore

DateBologna14, 21 giugno 2017 09.00 – 18.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + iva

TOUCH PANEL TP 170 SIEMENS - HMI

Utilizzando il software TIA Portal di Siemens, nel corso si apprende come impostare un progetto per la gestione completa dell’interfaccia operatore con i Pannelli standard Siemens. Oltre all’impostazione dell’interfaccia verrà visto e provato, mediante esercitazioni, l’integrazione con i PLC Siemens 1200. Tutto questo al fine di avere una visione completa dell’utilizzo, della programmazione e dell’integrazione dell’interfaccia operatore con i moderni PLC Siemens.

CONTENUTISistemi di automazione industriale.Hardware plc e hmi.Come funziona il plc.Il software tia portal V13.Istruzioni di programmacombinazioni logiche dei bit.Contatori, temporizzatori, merker.Programmazione lineareBlocchi OB.La stazione di supervisione HMI.Basi per lo sviluppo di un’applicazione.Caratteristiche del pannello HMI- SIEMENS.Tipologie di variabili.Oggetti grafici.Interazione HMI con PLC.Configurazione pagine.Gestione paginecreazione di applicazioni e simulazione.Gestione dei dati numerici e di testo.Utilizzo degli oggetti disponibili.Gestione della grafica, importazione di immagini.Esempi di applicazione HMI-PLC.

Il corso verrà svolto in un laboratorio di ultima generazione.

DocenteVincenzo

Di DomenicoDocente e consulente senior di Fondazione

Aldini Valeriani, esperto nei settori

elettrico, elettronico ed automazione

industriale.

Durata16 ore

DateBologna

13, 16, 20, 23 giugno 2017

14.00 – 18.00

Quota di iscrizione€ 620,00 + iva

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PRODUZIONEE ACQUISTI

Page 19: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

3534 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

Crea il tuo percorso

OPERATION MANAGER

Finanza per “non” Financial ManagerLa valutazione dei bisogni formativiBilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing Manager

p.p.p.p.

Toyota WayIl Sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation GameLean Office: il metodo Toyota nelle imprese di serviziSMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitivitàVisual Management e Metodo 5SLa gestione delle scorte: Just in Time e Sistema KanbanService Operations Management

Industrial Controlling

p.p.p.p.

p.p.p.p.

Gestire il team per ottenere risultatiTime e Meeting ManagementSmart WorkingProject Management BasicIl coraggio di decidereDelega ed empowerment

p.p.p.p.p.p.

42434445

464748

147

137124120125133134

144145142143

Cross Skills

Core Competences

Soft Skills &

Professional Tools

Core Soft Cross

Page 20: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

3736 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

BUYER

Bilancio per “non” specialistiMarketing per “non” Marketing ManagerFinanza per “non” Financial Manager La valutazione dei bisogni formativi

Executive Program CPO - Chief Procurement OfficerStrategie di acquisto e politiche di gestioneGestione approvvigionamenti e livello di servizioVendor Rating: strumenti di valutazione dei fornitori I processi di acquisto: alternative gestionali e impatto organizzativoAcquisti internazionali

Time e Meeting ManagementCapacità negoziali e successo nel businessDelega ed empowerment Smart WorkingProject Management BasicIl coraggio di decidere

3849505152

53

124132134120125133

142143144145

Core Soft Cross

Crea il tuo percorso

p.p.p.p.

p.p.p.p.p.

p.

p.p.p.p.p.p.

Cross Skills

Core Competences

Soft Skills &

Professional Tools

Page 21: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

3938 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

CPO CHIEF PROCUREMENT OFFICER Approcci per ottimizzare il processo degli acquistiVendere di più genera più fatturato, ma acquistare meglio genera più profitto. Motto delle Direzioni acquisti e piano di azione operativo del CPO Executive Program. Generare vantaggio competitivo è determinante, si sa. Come farlo lo vediamo attraverso lungo tutta la catena del valore. Una specializzazione per buyer senior e responsabili acquisti per contribuire a definire le strategie aziendali, definirne gli obiettivi di budget e le politiche di acquisto attraverso tools concettuali ed operativi. Focus: sviluppare una prospettiva di Supply Chain integrata mixando strumenti e risorse a disposizione.

Modulo 4 ExecutiveGESTIONE RISCHIO CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTIIl contratto d’acquisto. Chi decide e chi stipula il contratto. Procura, proposta ferma e irrevocabile, patto di opzione, accettazione espressa e conclusione del contratto a mezzo di inizio di esecuzione. Causa–Forma–Oggetto: elementi essenziali di ogni contratto. Termine iniziale e termine finale. Clausola penale, multa penitenziale, caparra confirmatoria e penitenziale. Forme di garanzia e Fideiussione. Forme di protezione del patrimonio aziendale. Adempimento delle obbligazioni e inadempimento del contratto. Il contenzioso giudiziale, recesso e risoluzione nei contratti. Forme di tutela anticipata e principi in tema di assistenza giudiziale. Clausola compromissoria e arbitrato. Il D. Lgs. 28/2010 aggiornato con Legge 98/2013 e la conciliazione. Conciliazione obbligatoria, volontaria e

Modulo 3 ExecutiveMARKET INTELLIGENCE E SVILUPPO FORNITORI, E-PROCUREMENTAnalisi strategica del contesto operativo, analisi di materie prime, beni e servizi (tipologia, qualità, quantità e calendario di delivery) e possibilità di sostituzione. Tecniche di previsioni di prezzo. Supplier development e supplier improvement. La partnership. Strumenti IT a supporto del procurement: quali sono e quando conviene adottarli. Matrice di KRALJIC, strumento per definire strategie di acquisto ottimali.

Modulo 5 ExecutiveREPORTISTICA, BENCHMARKING, KPI E SUPPLY CHAIN, RISK ANALYSISDefinizione della reportistica per il controllo degli acquisti e la comunicazione con l’Alta Direzione. Benchmarking. Impostazione del KPI set. Definizione e monitoraggio per l’efficienza della funzione acquisti. Monitoraggio della solidità dei fornitori. Principi di Supply Chain Risk Analysis.

Modulo 6 OpzionaleACQUISTI INTERNAZIONALIVantaggi dei low cost countries. Prezzi e convenienza nelle differenti aree geografiche. Tattiche per la riduzione del rischio nei mercati internazionali. Acquisto diretto o tramite intermediari: rischi e vantaggi. Evoluzione dei ruoli dei manager del global sourcing. Piano di marketing degli acquisti internazionali. Scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento. Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico. Gestire la Supply Chain e le modalità di trasporto dai paesi low cost.

Modulo 7 OpzionaleCAPACITÀ NEGOZIALI E SUCCESSO NEL BUSINESSElementi chiave del negoziato. Preparazione, processo, percezione del potere, persone. Differenti contesti di negoziazione e di stili negoziali. La preparazione alla negoziazione e la definizione degli obiettivi. La definizione del proprio BATNA e di quello della controparte. Definizione della strategia negoziale.

Modulo 1 ExecutiveCPO - IL RUOLO - IL PROCESSO DEGLI ACQUISTI E L’ORGANIZZAZIONE DEL TEAMDirezione Acquisti e Team: competenze e centro di profitto. Il processo acquisti come leva competitiva strategica. Sostenibilità: la visione sistemica e la Responsabilità sociale d’impresa (CSR). La gestione delle relazioni con i fornitori: il valore per i clienti. L’approccio per

Modulo 2 ExecutivePOLITICHE, STRATEGIE DI ACQUISTO E POLITICHE DI GESTIONELa connessione tra le strategie aziendali e le priorità per gli Acquisti. Il marketing di acquisto e le leve

EXECUTIVE PROGRAM

Modulo 4 Gestione rischio contrattuale negli acquisti - 11 ore

Modulo 3 Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement - 7 ore

Modulo 1 CPO - Il ruolo, il processo degli acquisti e l’organizzazione del team - 11 ore

LA STRUTTURA

OPZIONALI

Modulo 6 Acquisti internazionali - 7 ore

Modulo 7 Capacità negoziali e successo nel business - 14 ore

Modulo 2 Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione - 7 ore

Modulo 5 Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis - 7 ore

CPO EXECUTIVE COMPLETO5 moduli (43 ore) + 2 moduli opzionali (21 ore)

processi e l’organizzazione degli approvvigionamenti. Business Ethics e responsabilità negli acquisti.

delegata. La “media-conciliazione” per le vertenze in materia di affitto di aziende. Il “Codice del Consumo” (D.Lgs. 206/2005) visto dalla parte dell’impresa.

del procurement mix: prodotto-prezzo-canale-comunicazione. Analisi SWOT. Individuazione delle priorità e pianificazione. Il livello di servizio, la gestione delle scorte, l’integrazione operativa. Politiche di acquisto e di gestione dei fornitori e controllo delle performance (vendor rating).

Page 22: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

4140 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

Executive Program CPO - Chief Procurement Officer

Massimo OlivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Docenti ADACI

Con pluriennale esperienza aziendale, presenteranno i temi con taglio pratico e applicativo. Loro obiettivo sarà quello di far riflettere i partecipanti sui modelli applicati nelle loro realtà, creando momenti di riflessione e di confronto delle esperienze. ADACI è l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management (www.adaci.it) che dal 1968 supporta i professionisti degli acquisti che si occupano di approvvigionamenti, gestione materiali, logistica e supply management. Per loro costituisce un punto di riferimento culturale, offrendo molteplici occasioni per condividere esperienze, fare rete e aggiornarsi professionalmente.

Andrea ZanniSocio di un importante studio legale associato con sede a Bologna e a Forlì, con ultradecennale esperienza forense, è specializzato in assistenza nel contenzioso giudiziale e in consulenza aziendale in tema di contrattualistica, diritto commerciale e societario, diritto bancario e finanziario. Consulente legale FIMAA Bologna e Arbitro Unico presso la Camera di Commercio di Bologna.

Executive Program (Mod. 1-2-3-4-5) € € 1.800,00 + IVA Modulo 6 Opzionale € 300,00 + IVAModulo 7 Opzionale € 600,00 + IVAExecutive Program Completo (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 2.500,00 + IVA

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. I moduli opzionali sono anche acquistabili singolarmente. Ai partecipanti che frequentano l’intero percorso o i singoli moduli (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

EUGENIO CAMILUCCI, Purchasing Manager Meccanica Nova S.p.A. “Definire l’esperienza CPO FAV un “corso” sarebbe riduttivo e declinarlo ad una sequenza di seminari ne porrebbe un’implicita immeritata idea di parcellizzazione. Preferisco pensare di aver partecipato ad un percorso animato da formatori e facilitatori che hanno stimolato riflessioni e diversa coscienza di metodi variamente noti, arricchendoli cosi del valore aggiunto di chi solo con capacita ne sintetizza, esplica ed eleva a concetti portanti l’architettura teorica e l’operatività funzionale. Docenti preparati e motivanti, supportati da un’organizzazione attenta e precisa sono, come sempre, distintivi del brand della professionalità di FAV”.

SILVIA GROSSI - Responsabile Servizi generali e Acquisti Clarins Italia S.p.A.“Un percorso formativo completo e ricco di contenuti, a supporto della mia funzione in azienda”.

LE TESTIMONIANZE

LA FACULTY

QUOTA DI ISCRIZIONE

Andrea MatteiDa oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosi di progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende e le persone nella gestione di negoziazioni complesse. Ha partecipato a corsi di negoziazione avanzata presso la Harvard University. Ha inoltre conseguito il diploma di Coach presso la scuola di Jan Ardui.

CPO - Il ruolo, il processo degli acquisti e l’organizzazione del teamPolitiche, strategie di acquisto e politiche di gestione Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement Gestione rischio contrattuale negli acquisti Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk AnalysisAcquisti InternazionaliCapacità negoziali e successo nel business

05, 12/05/17

19/05/1726/05/17

09, 16/06/1723/06/1711/12/1722, 29/11/17

11 ore

7 ore

7 ore

11 ore

7 ore

7 ore

14 ore

Modulo 1

Modulo 2

Modulo 3

Modulo 4

Modulo 5

Modulo 6

Modulo 7

CALENDARIO

FONDI INTERPROFESSIONALI

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal fondo interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Il catalogo formativo di Fondazione Aldini Valeriani è qualificato da Fondimpresa per cui le aziende aderenti potranno accedere ai corsi beneficiando dei contributi aggiuntivi. FAV supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Ai soci ADACI e alle aziende associate UNINDUSTRIA BOLOGNA verrà riservato lo sconto del 10%.

Durante il percorso sarà possibile ricevere informazioni sulle iniziative associative di ADACI sia locali che nazionali.

Page 23: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

4342 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

TOYOTA WAY

Il Toyota Way è un ideale, una filosofia ed un faro guida per tutte le persone appartenenti all’intera organizzazione Toyota.Toyota Way rappresenta i valori condivisi all’interno di Toyota nei suoi due pilastri fondanti: “miglioramento continuo” e “rispetto per le persone” – ma coinvolge anche tutti i soggetti esterni in relazione con l’organizzazione Toyota stessa. Attraverso questo corso ci poniamo innanzitutto l’obiettivo di spiegare come i valori del Toyota Way possano essere introdotti in tutte le organizzazioni, nel convincimento che solo attraverso una continua crescita delle persone – a tutti i livelli, come vero e unico motore propulsivo del miglioramento continuo – sia possibile innescare il processo di cambiamento necessario per seguire le continue variazioni del mercato e del cliente incrementando la competitività aziendale.

CONTENUTIIl corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del gruppo Toyota, che hanno contribuito a definire il suo vantaggio competitivo sui concorrenti fino a creare un vero e proprio esempio organizzativo e gestionale preso a modello a livello mondiale. Tali contenuti possono essere facilmente adattati alle diverse realtà aziendali, anche di medio piccole dimensioni.

Le origini della filosofia ToyotaIl concetto di Toyota WayChallenge: concepire una prospettiva a lungo termine, che sia in grado di rispondere alle sfide con coraggio e creatività, per realizzare i nostri desideri.Kaizen: migliorare in continuazione il nostro metodo di lavoro, mirando sempre all’innovazione ed allo sviluppo - cambiare per stare meglio.Genchi Genbutsu: andare alla sorgente per trovare i presupposti che ci consentiranno di prendere decisioni corrette, di creare ed allargare il consenso e di raggiungere gli obiettivi nei tempi prestabiliti.Respect: rispettare gli altri, impegnarsi al massimo per capirsi vicendevolmente, per assumerci responsabilità condivise, fare del proprio meglio per creare e garantire fiducia reciproca.Teamwork: stimolare la crescita sia personale che professionale, condividere le opportunità di miglioramento e amplificare i risultati sia individuali che, e soprattutto, di gruppo.Definizione e storia del Toyota Production SystemL’approccio tradizionale e l’approccio TPS

IL SISTEMA TOYOTA LEAN PRODUCTION E TOYOTA SIMULATION GAME

CONTENUTIDefinizione di Toyota Production System.Il Toyota Way come base fondante del sistema Toyota.L’approccio tradizionale e l’approccio Lean.Terminologia di riferimento.Analisi dettagliata degli strumenti e dei metodi per ridurre e controllare gli sprechi nelle diverse aree, entrando nello specifico dei concetti di: Just in Time (come produrre solo ciò che è necessario, quando è necessario e nella quantità necessaria); Jidoka (come rendere i problemi visibili perché possano essere immediatamente affrontati) e Kaizen (come tendere al miglioramento continuo).Legame esistente tra il TPS e gli aspetti legati all’ambiente, in un approccio sempre più eco-sostenibile, alla salute ed alla sicurezza.Toyota Simulation Game: offre una vera e propria esperienza a livello pratico volta ad apprendere in modo facile e interattivo i principi base del Lean. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello produttivo snello partendo da un modello tradizionale, introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli di quest’ultimo. Il gioco si compone dunque di: una prima simulazione effettuata seguendo un approccio di tipo tradizionale (push) e una seconda simulazione effettuata, invece, seguendo un approccio Lean (pull).

DocentiMaurizio MazzieriDeputy Managing Director di Toyota

Material Handling Italia

Emanuele Cesari Toyota Academy

Manager

Durata8 ore

DateBologna

20 aprile 201709.00 - 18.00

14 novembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata16 ore

DateBologna18, 25 maggio 201709.00 - 1 8.00

23, 30 novembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

Ideato da Toyota UniversityIl sistema delle persone che pensano

Al centro dell’attenzione i temi della cosidetta “produzione snella” che permette la semplificazione dei processi e un recupero di competitività e di flessibilità. Un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa adattare alle nuove condizioni economiche. Per ottenere questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi nei processi aziendali, identificando gli ambiti di miglioramento per una migliore gestione complessiva.Il Toyota Simulation Game è un importante momento formativo esperienziale con l’obiettivo di meglio comprendere e, quindi, applicare all’interno della propria organizzazione i valori del Toyota Way e gli strumenti generati dal Toyota Production System (TPS, chiamato anche Lean).La simulazione da noi formulata è semplice e di facile attuazione e si basa sull’interazione pratica, la verifica empirica e sul confronto dei risultati - tra un approccio tradizionale (push) ed uno ispirato al TPS (pull) – attraverso un’esperienza reale.

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4544 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

LEAN OFFICE IL METODO TOYOTA NELLE IMPRESE DI SERVIZI

Il Lean Office è l’applicazione dei principi del Toyota Production System (anche conosciuto come Lean Thinking) a tutti i processi non produttivi per offrire ai clienti (interni o esterni) un servizio migliore abbattendo gli sprechi (costi). È confermato, infatti, che la sola amministrazione – includendo in questo termine tutto ciò che non è legato direttamente al mondo produttivo e che rappresenta l’infrastruttura aziendale – pesa, a seconda del core business delle imprese, per una quota variabile del costo totale compresa tra il 25 e il 60%. Il Lean Office è certamente un sistema potente che identifica il valore per il cliente e conseguentemente lo spreco; ne deriva la capacità di fornire ciò che il cliente vuole, quando lo vuole, dove lo vuole e nel modo in cui lo vuole. Obiettivo del corso è quello di fornire la metodologia per intraprendere un percorso di trasformazione snella anche negli uffici ed abbattere i costi di struttura indiretti.Le aziende che hanno adottato le logiche del Lean Office hanno ottenuto gli stessi risultati delle aziende manifatturiere, che possono riassumersi in: qualità elevata e soddisfazione del cliente, costi contenuti e alti margini di redditività, flessibilità e reattività alle condizioni dinamiche del mercato.

CONTENUTICos’è il Lean OfficeI concetti di base Attenzione al cliente. Azienda per processi. Lotta agli sprechi.Il contributo delle persone. Miglioramento continuo.Applicabilità a tutti i processi aziendali: esempi praticiGli strumenti base per misurare i processi: dall’AS IS al TO BEIl value stream mapping nei processi di ufficioApprocci consigliati per i percorsi di implementazione

DocenteLa docenza sarà

tenuta da un formatore Senior

di Toyota Academy

Durata8 ore

DateBologna

21 marzo 201709.00 - 18.00

19 ottobre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

SMED: COME RIDURRE I TEMPI DI ATTREZZAGGIO E AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ

CONTENUTILa rilevanza del set-up nei processi produttivi.Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari.Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio.Riduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMED.Fasi di applicazione della tecnica SMED.Indici di efficacia ed efficienza dei set-up.Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio.Casi studio ed esempi concreti.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata8 ore

DateBologna13 luglio 201709.00 - 18.00

1 dicembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Per rispondere alle esigenze di flessibilità e competitività imposte dal mercato, la necessità di ridurre i tempi di set-up (cambio di produzione) è di fatto un obbligo. Il corso intende far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di attrezzaggio sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED, che nasce nell’industria dell’auto ma diventa applicabile in tutti i settori industriali. I risultati ottenibili dall’applicazione dello SMED si possono riassumere nei seguenti punti: maggiore flessibilità, tempi di attrezzaggio/set up ridottissimi, maggiore produttività in tempi inferiori, maggiore soddisfazione del cliente, assenza di eccessi di produzione, migliore organizzazione del lavoro per gli operatori.I concetti più evoluti del Lean, di ottimizzazione dei flussi e di eliminazione degli sprechi, hanno introdotto una serie di metodologie di eccellenza che possono supportare con successo la gestione dei processi aziendali. La metodologia SMED (Single Minute Exchange of Die) fornisce una serie di criteri di facile applicazione che permettono di ridurre sensibilmente i tempi di cambio attrezzatura, attività critica per fronteggiare le sempre maggiori richieste dei clienti di lotti piccoli o di mix produttivi importanti.

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4746 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

VISUAL MANAGEMENT E METODO 5S

CONTENUTIIl Toyota Production System, ribattezzato anche Lean Production (produzione snella o lean manufacturing), è un sistema di organizzazione produttiva alternativo alla produzione in serie e su larga scala alla cui base c’è l’idea di “fare di più con meno”, utilizzando le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo possibile ed eliminando gli sprechi in ogni aspetto del processo, con un approccio a piccoli passi basato sul miglioramento continuo, il kaizen. Attività e Tecniche di Problem Solving e Prevenzione quali Asaichi, PDCA, 5W, Standardizzazione, 2S, 5S, SE, nonché metodologie anche comportamentali quali Genchi Genbutsu, sono parte integrante della cultura TPS. Spieghiamo come ognuna di queste tecniche non sia caratterizzata da complessità esecutiva ma piuttosto da semplicità e trasparenza, risultando molto efficace quando applicata con metodo e determinazione. Molto evocativo del significato di «semplicità» e «trasparenza» è l’importanza che viene data al Visual Management quale «modus operandi» in tutte le attività di miglioramento della Qualità. Quando si parla di eliminazione degli sprechi, sono molti quelli che pensano a risparmi sulle spese o a tattiche connesse con la parsimonia. Certo ci sono anche questi aspetti ma la messa a punto dell’ambiente di lavoro attuabile con l’implementazione delle 5S è il punto di partenza che permette il miglioramento.

DocenteLa docenza sarà

tenuta da un formatore Senior

di Toyota Academy

Durata8 ore

DateBologna

20 febbraio 201709.00 - 18.00

28 settembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

L’eliminazione degli sprechi inizia da qui

Si analizza come il Visual Management permetta, mediante semplici strumenti, di evidenziare gli stati di avanzamento dei processi aziendali, rendendoli visibili agli attori stessi di processo. Si chiarisce come l’obiettivo fondamentale sia quello di rendere istantaneamente fruibili tutte le informazioni legate allo stato di avanzamento del processo, mettendo in luce le possibili criticità che si generano, potendole dunque attaccare in tempo reale. Il metodo 5S, che si basa sulle tecniche di Visual Management, è uno strumento fondamentale del Toyota Production System. Esso consente di aumentare produttività, qualità, costi, tempi di consegna, sicurezza, morale e motivazione del personale, elementi connessi con il miglioramento della forza produttiva e della forza dei reparti produttivi. Il corso 5S consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per implementare e gestire il metodo 5S, con l’obiettivo ultimo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere e migliorare le condizioni di un posto di lavoro ordinato e pulito con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi.

LA GESTIONE DELLE SCORTE: JUST IN TIME E SISTEMA KANBAN

Il corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali, con particolare enfasi al sistema Just In Time, ed offre un approfondimento sul Sistema Kanban, definendone i principi di funzionamento, le logiche e gli strumenti operativi per l’applicazione. La gestione delle scorte è un’attività fondamentale per tutte le aziende, il cui obiettivo è minimizzare il costo di mantenimento a magazzino garantendo una corretta alimentazione dei flussi produttivi.Taiichi Ohno, ingegnere alla Toyota, partendo dall’osservazione della gestione degli stock realizzata nei suddetti supermercati americani sviluppò in Giappone il Kanban. Verrà spiegato nel dettaglio questo strumento - secondo cui i rimpiazzi vengono riordinati ai reparti a monte o ai fornitori esterni dopo che se ne manifesta la reale esigenza - e del metodo di produzione JIT incentrato sull’eliminazione degli sprechi e dei tempi morti per: produrre i prodotti finiti appena in tempo per consegnarli, produrre i semilavorati appena in tempo per utilizzarli, acquistare i materiali all’esterno appena in tempo per trasformarli.

CONTENUTISistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materiali.La filosofia JIT (Just In Time).Tipologie di sistemi Kanban.I parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanban.Il Sistema a cartellini.Applicabilità del sistema Kanban ai fornitori.I campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologia.Casi studio ed esempi concreti.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata8 ore

DateBologna8 giugno 201709.00 - 18.00

27 ottobre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Toyota Warehousing System

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4948 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

SERVICE OPERATIONS MANAGEMENT

CONTENUTIIl Service Operations Management.La natura dei servizi e le loro caratteristiche: differenze tra servizi e prodotti.L’importanza della qualità percepita del servizio: che cosa cercano i clienti e che cosa apprezzano realmente.I principi del Service Operations Management: rischi legati all’applicazione delle strategie manageriali tradizionali.Progettare servizi senza difetti: i principi del servizio eccellente.Le strategie per l’industrializzazione dei servizi.La gestione della produttività dei servizi.Il miglioramento dei servizi: superare le aspettative dei clienti. Processi di servizio tipici delle aziende manifatturiere: installazione, post vendita.Presentazione di casi aziendali di successo.

DocenteGianluca Spada

Svolge attività di consulenza e di

formazione sui temi delle Operations,

in particolare come capoprogetto nella

riorganizzazione dei processi di

produzione, della logistica e dei servizi.

È titolare di OPTA, società di consulenza

specializzata nella gestione delle

Operations.

Durata8 ore

DateBologna

22 marzo 201709.00 - 18.00

22 settembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Una nuova opportunità per vincere la competizione sul mercato

Il servizio è ormai un fattore discriminante per eccellere sul mercato sia per le aziende appartenenti al terziario sia per le aziende che offrono prodotti fisici che, da soli, non sono più sufficienti a garantire il successo. La crescita dei profitti passa necessariamente attraverso la soddisfazione e fidelizzazione dei clienti che sempre più sono influenzati dall’esperienza trasmessa dalla fruizione del servizio. Il corso, strutturato con un format agile e interattivo, ha l’obiettivo di presentare le best practices per una gestione eccellente del servizio, iniziando dalla corretta definizione della strategia per poi proseguire con una panoramica sulle fasi di progettazione, erogazione e miglioramento dei processi.

STRATEGIE DI ACQUISTO E POLITICHE DI GESTIONE

CONTENUTIAnalisi dell’ambiente di fornitura:contesto competitivo e segmentazione del mercato (prodotti, fornitori e concorrenza).Piano prodotto: prodotti attuali, nuovi prodotti, volumi e mix, ciclo di vita dei prodotti.Analisi dei rischi e delle opportunità di fase: SWOT analysisStrategia degli acquisti e le 4 variabili chiaveProcurement mix: leve decisionali e leve di marketing di acquistoProdotto da acquistare (decisioni relative ai materiali/tecnologie e tipologie di fornitori).Prezzo da negoziare (definire gli aspetti commerciali delle forniture).Fonti di acquisto (valutazione del numero di fornitori, dei mercati).Relazioni operative (tipologie di procedure di coordinamento/controllo, comunicazione). Politica di gestione dei fornitori: le dinamiche evolutiveRiduzione dei costi e dei rischi di fornituraApproccio organizzativo alle attività di acquisto (cenni)

DocenteMassimo OlivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Durata7 ore

DateBologna21 febbraio 201709.00 - 17.00

18 ottobre 201709.00 - 17.00

Imola 22 marzo 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Le leve di marketing di acquisto

Per operare efficacemente in un ambiente di fornitura è necessario che la strategia degli acquisti sia tradotta in modo efficace in politiche differenziate in funzione della natura dei diversi tipi di fornitori. Obiettivo del corso è fornire strumenti per individuare politiche e prassi operative adeguate al proprio contesto al fine di: diminuire i costi di acquisto, aumentando la marginalità dell’azienda; scegliere il fornitore in grado di offrire performance adeguate e capacità di miglioramento.

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5150 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

GESTIONE APPROVVIGIONAMENTI E LIVELLO DI SERVIZIO

Il corso fornisce strumenti e metodi operativi per ottenere una gestione dei fornitori e del flusso materiali in approvvigionamento allineata con le necessità aziendali. Per assicurarsi un servizio performante è necessario scegliere un sistema di gestione delle scorte che sia coerente alle necessità del cliente interno e alle capacità dei fornitori di adottare tecniche di gestione del flusso efficaci.

CONTENUTIIl livello di servizio e le sue componenti:fattore tempo e sua variabilità.Probabilità di completezza della consegna.Qualità logistica e difettosità.La gestione degli approvvigionamenti e le scorte:di ciclo, di sicurezza, per effetto lotto, per anticipo stagionale.Alcuni cenni di statistica applicata:la distribuzione normale, la deviazione standard, la probabilità di dare servizio.Sistemi previsionali più comunemente in usoPrincipali modelli di programmazione delle scorte: a programma,a livello di riordino, a scorta massima, a ripristino.Processi operativi schedulazione e recall materialiAnalisi ABC, 80/20 o legge di Pareto: applicazione alla gestione scorte

Esercitazioni:Simulazione nell’utilizzo della BSC per la valutazione in casi concreti;Calcolo del lotto economico e determinazione del lotto tecnico;Applicazione di algoritmi per la gestione scorte in assenza di previsioni e in base a serie storica consumi;Esercitazioni su algoritmi di gestione sui prodotti con previsione della domanda;Analisi ABC (volumi dei prodotti in flusso, giacenze in stock, incrociata flusso-stock e scelte di ottimizzazione).

DocenteMassimo Olivotti

Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management,

formatore e coach. Logistic manager per

importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una

società specializzata nella distribuzione espressa di merci

su pallet, operante secondo il modello

d’impresa di rete. Partner nella sede

italiana di una società internazionale

specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Durata7 ore

DateBologna

7 marzo 201709.00 -17.00

25 ottobre 201709.00 - 17.00

Imola13 giugno 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

VENDOR RATING: STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI FORNITORI

Per una efficace gestione delle politiche di acquisto è rilevante disporre di un adeguato processo di valutazione delle prestazioni dei fornitori volto a attuare il vendor rating. La selezione in progressione di un parco di fornitori allineati con il posizionamento strategico dell’azienda è leva fondamentale di presidio della propria capacità competitiva attraverso la gestione della vendor list. Le implicazioni tattiche e strategiche di questo approccio implicano la individuazione di strumenti operativi efficaci e sostenibili a livello organizzativo.

CONTENUTII parametri di selezione del mix fornitori politiche di canale: partner unico o più fornitori in gioco?verifica di posizionamento: merceologie e fornitori (vedi matrici di Kraljic).La relazione coi fornitori e le 4 variabili chiave.I diversi livelli/variabili di valutazioneApproccio alla valutazioneIntegrazione tra variabili misurabili o valutabili: utilizzabilità e congruenza.La metrica della valutazione.Confronto tra approcci teorici e scelte praticheConfronto tra diverse tecniche: case histories.Analisi critica e comparativa.Un approccio unificante, la Balanced Score Card (BSC)Le implicazioni di sostenibilità organizzativaScelta operativa del campo di applicazione.Valutazione della frequenza di analisi.Gli attori del processo.Passi da fare e da evitare in un percorso di implementazione

DocenteMassimo OlivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Durata7 ore

DateBologna21 marzo 201709.00 - 17.00

8 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Page 28: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

5352 PERCORSI FORMATIVI 2017 PERCORSI FORMATIVI 2017

ACQUISTI INTERNAZIONALI

Acquistare, oggi, significa operare in un mercato globale. Un mercato fatto di tanti e ancora poco conosciuti low cost Countries. Certamente una grande opportunità di business grazie ad offerte diversificate e margini di risparmio. Ma non mancano i rischi. Obiettivo, quindi, identificare e selezionare i paesi più adeguati al proprio business, evidenziarne i pericoli, strutturare un piano di scouting, analizzarne i costi. Il tutto senza trascurare aspetti normativi e legali. Non resta che partire. Per cogliere le opportunità, ridurre i rischi e trarre il maggior vantaggio.

CONTENUTIVantaggi nell’acquisto nei Low Cost CountriesRiduzione dei costi totali d’acquisto nei principali Paesi Low Cost.Prezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografiche.Tattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i mercati internazionali.La scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e vantaggi.Evoluzione dei ruoli professionali dei manager del global sourcing.Come scegliere i mercati sui quali muoversi dopo aver individuato il bene da acquistare.Piano di marketing degli acquisti internazionali.Come strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento (Paese).Valutazione e omologazione di un fornitore internazionale.Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico.Differenza di usi tra i diversi Paesi.Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai Paesi Low Cost.Valutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali Acquistare a costo totale.Vantaggi e svantaggi, costi, benefici.Difficoltà nel reperire le informazioni sui fornitori e nel valutarle correttamente.Costi degli spostamenti e delle informazioni.Costi accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi, assicurazioni, resi, adattamento prodotto, costo della formazione del personale (lingue, commercio internazionale).Pericolo dell’interruzione della fornitura.Basso costo della manodopera e/o delle materie prime.Tempi di trasporto.Maturità tecnologica del prodotto e della tecnologia produttiva.Calcolo del costo totale e del ROI.

I PROCESSI DI ACQUISTO: ALTERNATIVE GESTIONALI E IMPATTO ORGANIZZATIVO

CONTENUTIIl ruolo degli acquisti e le diverse risposte organizzative Approccio funzionale.Acquisti nell’ambito dei processi.Approccio misto.L’approccio sistemico-organico al contesto competitivoPressioni competitive.Capacità di adattamento.Gestione del cambiamento organizzativo.Le regole e i colli di bottiglia della organizzazione funzionaleL’approccio per processi e la delega degli acquistiTriarticolazione dei processi (business, servizio, manageriali).Il “process owner”.Le attività di acquisto.Gli impatti evolutivi sulle forme organizzative di acquistoLe regole chiave per progredire nella relazione coi fornitoriMisurare e gestire: i KPI.Delega di responsabilità: applicazione metodo ABC.Come gestire il cambiamento organizzativoCosa fare e cosa non fare nel Change Management.Il miglioramento continuo.

DocenteYadvinder Rana MBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è Professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, cross cultural management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e Straniere ed aziende.

Durata8 ore

DateBologna10 aprile 201709.00 - 18.00

11 dicembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteMassimo Olivotti

Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management,

formatore e coach. Logistic manager per

importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una

società specializzata nella distribuzione espressa di merci

su pallet, operante secondo il modello

d’impresa di rete. Partner nella sede

italiana di una società internazionale

specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Durata7 ore

DateBologna

9 maggio 201709.00 - 17.00

15 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Per ottenere i risultati attesi da efficaci politiche di acquisto e da un team di professionisti adeguato necessita definire i processi operativi di acquisto delegati alla funzione e le specifiche responsabilità. Esistono, infatti, diverse soluzioni possibili in relazione ad acquisti diretti, indiretti e relativi a prodotti/servizi utilizzati specificamente in alcune aree aziendali. Risulta, quindi, opportuno disporre di metodi adeguati per intervenire sui processi di cambiamento organizzativo che impattano sulle procedure di acquisto.

Il nuovo mercato dei Low Cost Countries

Page 29: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

RISORSE UMANE

Page 30: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 56 57

PERCORSI FORMATIVI 2017

Crea il tuo percorso

RESPONSABILE RISORSE UMANE

Cross Skills

Core Competences

Soft Skills &

Professional Tools

Bilancio per “non” specialistiMarketing per “non” Marketing ManagerFinanza per “non” Financial Manager W-TRAIN®: la formazione che ottiene risultati

p.p.p.p.

Il budget del personaleMappare i ruoli e le competenze in aziendaAmministrazione del personale e gestione delle buste pagaLa selezione del personale: dal recruitment al talent managementValutazione delle prestazioni e sistemi incentivantiDiversity Management Gestire team virtuali e multiculturali

p.p.p.p.p.p.

p.

Sliding stories: raccontare la propria azienda con lo storytellingCapacità negoziali e successo nel businessTime e Meeting ManagementProject Management Basic Videocracy Business e Email Writing

p.p.p.p.p.p.

585960626465

136

135132124125122121

142143144146

Core Soft Cross

Page 31: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 58 59

PERCORSI FORMATIVI 2017

MAPPARE I RUOLI E LE COMPETENZE IN AZIENDA

C’era una volta il mansionario. Uno strumento sicuramente utile ma limitativo, essendo per sua natura monodimensionale. Le grandi trasformazioni dei mercati e le rapide accelerazioni dei sistemi competitivi a cui assistiamo rendono necessario un aggiornamento degli strumenti di analisi organizzativa e rappresentazione della complessità che si vive all’interno delle organizzazioni. Le job descriptions, spostando l’attenzione dal concetto più elementare di mansione a quello di ruolo e di comportamento in termini di obiettivi e risultati, interpretano con maggiore flessibilità l’evoluzione delle competenze e delle aree di responsabilità all’interno delle aziende. Inoltre sono concepite per essere periodicamente discusse e all’occorrenza aggiornate attraverso un coinvolgimento diretto di chi ricopre la funzione in un dato periodo storico. Infine le job descriptions rappresentano la “baseline” su cui costituire un sistema organizzativo efficiente e credibile. Un sistema mirato alla valorizzazione delle professionalità e dei talenti in un quadro di coerenza con gli obiettivi strategici dell’azienda.

CONTENUTIUno sguardo macro: il modello delle 4 P (Posizione, Profilo, Prestazione e Potenziale).I fondamentali della job analysis: saper rilevare con chiarezza le responsabilità e le competenze associate ai ruoli; aumentare il livello di consapevolezza e riconoscimento delle persone rispetto a risultati ed obiettivi attesi; monitorare l’efficacia e l’efficienza dei processi organizzativi attuali e futuri.L’intervista semi-strutturata come strumento di rilevazione e di rafforzamento della consapevolezza.Le job descriptions come strumento di supporto per le politiche di sviluppo organizzativo: selezione, valutazione, politiche retributive.Guida pratica alla stesura di una job description.

Guida pratica alla realizzazione delle job descriptions

Docente

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È ACC- Associate Certified coach - ICF (International Coach Federation).

Durata7 ore

DateBologna9 febbraio 201709.00 - 17.00

22 giugno 201709.00 - 17.00

Imola 25 ottobre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

IL BUDGET DEL PERSONALE

Il corso fornisce le competenze per pianificare attentamente il budget del personale affinché risulti sempre allineato alle esigenze e alle politiche retributive aziendali. Durante il corso verranno analizzati gli strumenti utili alla corretta predisposizione di consuntivi, forecast e budget, fondamentali nella determinazione dei relativi parametri gestionali.

CONTENUTILe fasi della strutturazione del budgetAnalisi degli obiettivi aziendali: previsioni di sviluppo o riduzione.Analisi dell’organico esistente e movimentazione: assunzioni, cessazioni, picchi di fabbisogno di personale, diversi rapporti di lavoro. Contrattazione collettiva, individuale, costi fissi aziendali e ripercussioni sul costo del personale. Analisi di eventuali costi aggiuntivi. Gli elementi che compongono il budgetIl costo del lavoro: dal budget individuale al budget aziendale. Analisi degli elementi retributivi. Determinazione degli oneri contributivi. Analisi e quantificazione degli elementi variabili.Le politiche retributivePiani retributivi, premi aziendali, fringe benefits, coperture assicurative, compensi in natura. Il trattamento di fine rapportoCalcolo e risoluzioni incentivate. Orario di lavoro. Le assenze: natura e incidenza sul costo. Ammortizzatori sociali: utilizzo e incidenza. Assunzioni: le assunzioni incentivate. Altri costi: terziarizzazione, trasferta, servizi generali e vitto. L’analisi del budget Le politiche retributive: effetti derivanti dalla contrattazione collettiva e dalla politica retributiva aziendale (contrattazione di secondo livello, premi, incentivi e benefits). Scorrimento delle competenze ed incidenza dei costi. Politiche di sviluppo ed incidenze su straordinari, maggiorazioni, turni. Il controllo del budgetVerifica periodica della rispondenza delle previsioni a quella dei consuntivi. Ricerca e analisi degli scostamenti. Eventuale rettifica del budget in relazione a variazioni intervenute.

DocenteMatteo Errigo

Consulente del lavoro specializzato nelle materie del diritto

del lavoro, del diritto sindacale e delle

relazioni industriali, del diritto della

previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del

personale dipendente.

Durata14 ore

DateBologna

3, 6 aprile 201709.00 - 17.00

25, 28 settembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

Page 32: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 60 61

PERCORSI FORMATIVI 2017

Maternità e congedi parentali: congedo di maternità e paternità, congedo obbligatorio e facoltativo, documentazione, trattamento economico e calcolo dell’indennità, integrazione a carico azienda, congedi per malattia del figlio, riposi giornalieri per allattamento, Uniemens.Altri congedi c/Inps: Legge 104/92 per portatori di handicap, donazioni sangue, congedo matrimoniale.Infortunio: comunicazioni obbligatorie, calcolo indennità c/Inail e integrazione c/azienda.Autoliquidazione InailBasi di calcolo del premio e comunicazione del tasso, modulo di dichiarazione delle retribuzioni, versamento su modelli F24.Orario di lavoroDefinizione di orario normale di lavoro, lavoro straordinario, notturno, festivo, a turni, riposi e pause, assenze retribuite (ferie, rol, ex festività). Adempimenti fiscali e TFR. Reddito da lavoro dipendente – Reddito imponibile, tassazione ordinaria: scaglioni di reddito e aliquote, tassazione separata, detrazioni di imposta, addizionale regionale e comunale, compilazione modello F24, conguaglio fiscale, modello CUD e 770, cenni.Conguaglio fiscale di fine anno e di fine rapporto.Trattamento di fine rapporto: retribuzione utile, calcolo e rivalutazione, aliquota media, cenni di tassazione, previdenza complementare. Il costo del lavoro.

Esercitazioni su: Compilazione di modelli di contratto di assunzione per le diverse tipologie contrattuali. Definizione della retribuzione fissa e variabile da CCNL in base alla mansione e qualifica. Elaborazione di busta paga con elementi variabili per la definizione del corretto imponibile previdenziale.Elaborazione di un cedolino per definire l’indennità di malattia a carico Inps e la quota a carico del datore di lavoro.Elaborazione di un credito per il calcolo dell’indennità di malattia.Elaborazione di cedolini paga per la determinazione delle indennità.Elaborazione di una busta paga per il calcolo dell’indennità di infortunio.Calcolo dell’autoliquidazione e compilazione del modello F24.Elaborazione dei cedolini secondo le casistiche trattate e determinazione del netto.

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE E GESTIONE DELLE BUSTE PAGA

Il corso ha l’obiettivo di far conoscere i vari passaggi relativi all’inserimento corretto in azienda del personale dipendente, attraverso l’analisi delle tipologie contrattuali, l’inquadramento sul piano previdenziale e retributivo e la conoscenza delle norme che regolano la gestione del personale. Si affronterà la corretta lettura ed elaborazione della busta paga, quale elemento essenziale degli adempimenti obbligatori per la gestione del personale dipendente, sia nel caso vengano gestiti internamente all’azienda, sia nel caso di incarico affidato in outsourcing.

CONTENUTIInserimento del lavoratoreGli adempimenti del datore di lavoroPosizioni assicurative e previdenziali: le aperture e il rapporto con gli Enti. Il ruolo della contrattazione collettiva. Le comunicazioni telematiche: assunzione, variazione e cessazione.Libri obbligatori (Libro Unico del Lavoro e Libro Infortuni).Il rapporto di lavoro subordinatoTipologie contrattuali: tempo indeterminato, tempo determinato, tempo parziale, apprendistato, lavoro accessorio, lavoro intermittente, parasubordinazione.Elementi essenziali del contratto di assunzione: luogo di lavoro, periodo di prova, inquadramento, qualifica, mansione.Modulistica da sottoporre al dipendente: destinazione del TFR, detrazioni, privacy, anf.Composizione della retribuzione, determinazione dell’imponibile fiscale e previdenzialeIncidenza della Contrattazione Collettiva Nazionale, Aziendale, Individuale. Elementi della retribuzione: minimo contrattuale, scatti di anzianità, superminimo individuale, indennità da CCNL, mensilità aggiuntive. Determinazione della retribuzione giornaliera e oraria. Elementi variabili della retribuzione: lavoro straordinario, festivo, notturno, lavoro a turni, indennità varie (cassa, mensa…) fringe benefit, buoni pasto.Adempimenti previdenziali e trattamento economico delle assenze. Imponibile contributivo e adempimenti previdenzialiLa contribuzione obbligatoria: aliquote contributive e settori di inquadramento. Flusso Uniemens. Assunzioni agevolate (mobilità, percettori di Aspi, apprendisti).Le voci assoggettabili.La gestione delle assenze e il trattamento economicoLa malattia: certificazione e obblighi di comunicazione, visite di controllo, trattamento economico e calcolo dell’indennità a carico Inps: operai e impiegati, differenze, lordizzazione, integrazione a carico azienda, compilazione Uniemens.

DocentiMatteo Errigo e

Danila MolaConsulenti del lavoro

specializzati nelle materie del diritto

del lavoro, del diritto sindacale e delle

relazioni industriali, del diritto della

previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del

personale dipendente.

Durata35 ore

DateBologna

21, 23, 28 febbraio 2017

2, 7, 9, 14, 16, 21, 23 marzo 2017

14.30 - 18.00

12, 14, 19, 21, 26, 28 giugno 2017,

3, 5, 10, 12 luglio 201714.30 - 18.00

9, 12, 16, 19, 23, 26 ottobre 2017

6, 9, 13, 16 novembre 2017

14.30 - 18.00

Quota di iscrizione€ 700,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017

Criteri e modalità differenti: dal recruiting al talent management. L’importanza della comunicazione esterna e interna: networking, criteri e canali di ricerca. Le variabili tempi e costi. Gli strumenti operativiL’analisi del profilo delle competenze e delle caratteristiche necessarie. Dalla job description al progetto di ricerca. Modalità per l’annuncio o per il job posting. Lo screening delle candidature. La comunicazione e la negoziazione con gli interlocutori nel processo. Il colloquio di selezione: i criteri di osservazione e valutazione; le competenze del selezionatore. Assessment di gruppo: strumenti e criteri di osservazione e valutazione. La valutazione e il feedback.

Seconda giornata Simulazioni di casi reali per approfondire la gestione del processo di selezione. Simulazioni di casi reali per approfondire la gestione degli strumenti operativi. Laboratorio di casi reali sugli strumenti del colloquio di selezione. Laboratorio di casi reali sugli strumenti di assessment di gruppo. Impostazione di un piano di azione per un progetto reale di selezione in azienda.

Esercitazioni: casi concreti; piano d’azione sul progetto di selezione aziendale; piano di sviluppo personale.

LA SELEZIONE DEL PERSONALE: DAL RECRUITMENT AL TALENT MANAGEMENT

In una fase come quella attuale è più che mai aperta la riflessione sull’importanza dell’impatto delle politiche di gestione delle Risorse Umane sui diversi aspetti del Business. La velocità del cambiamento delle tecnologie, la forte necessità di fare efficienza operativa garantendo elevati standard di servizio e la difficoltà di leadership nel ruolo interno, impattano fortemente sulle competenze che deve saper sviluppare chi si occupa di risorse umane, e di selezione in particolare. Oltre alle competenze tecniche, sono necessarie capacità per interpretare il proprio ruolo in maniera efficace come gestione, negoziazione e problem solving, ma soprattutto e sempre di più saper comprendere in profondità il Business e i suoi trend, avere visione sistemica, e possedere imprenditorialità e apertura.

La selezione è un processo che crea sinergia tra le varie aree HR e determina un’osmosi tra l’interno dell’organizzazione e il mondo esterno, attraverso la comunicazione di brand, valori e strategie. E’ rilevante nella visione di breve e medio termine distinguere tra recruiting e talent management ed essere consapevoli dell’impatto che il processo di selezione ha rispetto alle necessità e alle caratteristiche dell’organizzazione, e all’allineamento tra “chi siamo”, “dove vogliamo andare” e “con chi vogliamo esserlo e con chi vogliamo andare”.

Come strutturare in maniera efficace il processo di selezione nella propria azienda? Come analizzare il bisogno interno e come tradurlo nell’individuazione del candidato ideale? Quali profili e quali caratteristiche stiamo cercando sul mercato? Come negoziare l’inserimento del candidato? Come cambia l’approccio se parliamo di recruitment o di talent management?

Oltre che fornire una panoramica di strumenti e tecniche di selezione, l’obiettivo del corso è quindi quello di supportare chi si occupa di selezione in azienda a sviluppare una visione integrata del processo di selezione, del proprio ruolo e della propria attività nell’ambito della gestione delle risorse umane in azienda.

CONTENUTIPrima giornata Il processo di selezioneLa selezione come processo integrato nella gestione HR. L’evoluzione del processo di selezione. Il ruolo del selezionatore. Le fasi della selezione.

DocenteBarbara Senerchia

Psicologa del lavoro e delle organizzazioni,

Associate Certified Coach – Local

Ambassador Emilia-Romagna e membro

ICF Italia e ICF Global, membro

della Comunità di Pratica di Coaching

(CPC) di Bologna. Si è occupata di

selezione, formazione, orientamento e

outplacement oltre che di gestione del

personale. Ha co-pubblicato “L’Ascolto” nella

collana CoachMag – I Quaderni del

Coaching (Marzo 2012). Ha co-curato

“Coaching: come trasformare individui

e organizzazioni”, Wolters Kluwer,

Milano (Dicembre 2015).

Durata14 ore

DateBologna

8, 15 marzo 201709.00 - 17.00

11, 13 luglio 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

Page 34: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 64 65

PERCORSI FORMATIVI 2017

VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E SISTEMI INCENTIVANTI

La profonda trasformazione dei mercati a livello internazionale, le riforme del mercato del lavoro, la gestione finanziaria d’impresa, hanno messo in discussione le modalità di ingaggio e appartenenza delle persone rispetto alle aziende e le possibilità di definire obiettivi di medio periodo. Al contempo, la motivazione e l’affidabilità delle persone sono tra i driver principali per la crescita del valore d’impresa. Il nuovo paradigma impone un’attenta valutazione della correlazione tra responsabilità assegnate e risultati raggiunti, massima responsabilizzazione del management rispetto agli obiettivi comunicati e qualità del monitoraggio e del feedback. Come strutturare politiche di gestione che tengano conto dei cambiamenti nel medio periodo? Come far raggiungere alle persone risultati extra-ordinari? L’obiettivo del corso consiste nel fornire tecniche e strumenti per imparare ad assegnare obiettivi ai propri collaboratori e verificare i risultati ottenuti, riconoscendo eccellenze ed eventuali criticità, attivando azioni mirate di miglioramento ed empowerment.

CONTENUTII fondamentali della valutazione delle prestazioniLeggere il contesto della prestazione professionale: le capacità distintive d’impresa, i processi-chiave, i comportamenti organizzativi. I meccanismi di funzionamento di un sistema di valutazione delle prestazioni: ruoli, obiettivi, modalità di valutazione, responsabilità. Definire gli obiettivi di prestazione in una chiave di sviluppo delle potenzialità. Schemi e modelli di valutazione della prestazione. Identificare e formalizzare i criteri di valutazione. Le possibili distorsioni nel processo di valutazione. Sistemi incentivanti: verifica e adeguamento di obiettivi, indicatori e modalità di gestioneForme di retribuzione e forme di incentivazione: dalla Compensation al Total Reward. Come costruire, revisionare, adeguare un sistema incentivante aziendale. Definizione e condivisione degli obiettivi strategici di breve e medio periodo: individuazione e validazione dei KPI per i ruoli coinvolti dal sistema incentivante. Predisposizione e revisione degli strumenti (documenti di assegnazione, schede di valutazione, reportistica, tempi e modalità di verifica e riconoscimento).Il dialogo capo-collaboratore: comunicare, attivare, accompagnare alla consapevolezzaStrumenti per la tracciabilità e la coerenza del sistema di valutazione. La gestione del processo di valutazione dei collaboratori: dal colloquio di assegnazione degli obiettivi al colloquio di verifica. Il ruolo del capo nella valutazione. L’autoconsapevolezza come punto cardine: l’importanza dell’autovalutazione e del piano delle azioni.

DocentI

Elisabetta Zanarini Responsabile

dell’Area Consulenza di Fondazione

Aldini Valeriani, è PCC – Professional

Certified Coach – ICF (International

Coach Federation). Progetta e realizza

attività di formazione manageriale e alla imprenditorialità, Coaching e Team

Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo

organizzativo.

Lorenzo RavanelliLaureato in Diritto del Lavoro a Bologna, con

master in Gestione delle Risorse Umane,

in Unindustria Bologna è funzionario dell’Area

Capitale Umano, occupandosi di

relazioni industriali e consulenza in materia di diritto del lavoro e

gestione del personale.

Durata14 ore

DateBologna

16, 23 maggio 201709.00 - 17.00

21, 28 novembre 201709.00 - 17.00

Imola20, 27 settembre 2017

09.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

DIVERSITY MANAGEMENT

Diversità e diversity management sono diventati termini frequenti nel lessico manageriale. Molte sono le organizzazioni che preparano o hanno avviato progetti e definito policy di gestione delle diversità, e anche la letteratura e le ricerche sottolineano l’interesse per un tema che sta diventando sempre più di attualità. Ma che cosa significa diversità? Le dimensioni primarie della diversità sono l’età; il genere; l’origine etnica; le capacità/caratteristiche mentali e fisiche; l’orientamento sessuale. Le nostre organizzazioni accolgono, ricercano, mettono in connessione oggi persone che appartengono a 4 o 5 generazioni differenti, uomini e sempre più donne, provenienti da tutte le parti del mondo e con gradi diversi di abilità: come gestire e valorizzare questo mix? Come uscire dalle regole uguali per tutti e aprire spazi di conciliazione, facilitazione e migliori performance? Quali competenze manageriali sono necessarie per gestire il presente e il prossimo futuro? Questa giornata ha l’obiettivo di presentare le molte sfaccettature della diversità nelle organizzazioni, e di accompagnare i partecipanti a definire un piano d’azione per gestirle come un valore prezioso e non solo come una faticosa difficoltà.

CONTENUTII fondamentali del Diversity ManagementCome sta cambiando il mondo nelle organizzazioni.Le dimensioni primarie della diversità.Generazioni: valori, aspettative, modalità di collaborazione, utilizzo delle tecnologie – molte differenze, ma anche molte possibilità di integrazione.Età e fasi di vita: percezione e uso del tempo, motivazioni al lavoro, appartenenza.Uomini e donne, genere e gender.Culture di provenienza: stereotipi e modelli di riferimento.Abilità e disabilità.Analisi dei dati aziendali e delle prospettive per i prossimi due anniI programmi di Diversity Management.Alcuni casi di successo; alcuni (prevedibili) insuccessi.Perché falliscono i programmi di Diversity.Come impostare e implementare progetti e policy efficaci.Il Diversity management e la Responsabilità Sociale di Impresa.Le competenze manageriali per valorizzare le diversità e ottenere risultati.Un primo possibile Action Plan.

Docente

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di formazione manageriale e alla imprenditorialità, Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo. Da sempre si occupa di responsabilità sociale d’impresa, pari opportunità e worklife balance.

Durata7 ore

DateBologna22 marzo 2017 09.00 - 17.00

15 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

Page 35: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

COMMERCIALE E MARKETING

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PERCORSI FORMATIVI 2017 68 69

PERCORSI FORMATIVI 2017

RESPONSABILE COMMERCIALE

MARKETING

Crea il tuo percorso

Core Competences

Cross Skills

Soft Skills &

Professional Tools

Key Account ManagerForecastingIl piano commercialePolitiche di pricingBig Data, Business Intelligence & KPI ManagementLean Marketing per le imprese B2BNuovi tools per il marketing e la gestione commercialeMarketing MetricsLead Generation: acquisire nuovi contatti e trasformarli in clientiE-Commerce Strategy & ManagementSocial Customer CareSEO&SEM e Analytics

Sliding Stories: raccontare la propria azienda con lo storytellingCapacità negoziali e successo nel businessIl coraggio di decidere Time e Meeting ManagementGestire il team per ottenere risultati Smart WorkingVideocracyLa voce oltre l’ostacolo: parlare abilmente in pubblicoBusiness e Email Writing

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Bilancio per “non” specialistiFinanza per “non” Financial Manager La valutazione dei bisogni formativi

Core Soft Cross

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PERCORSI FORMATIVI 2017 70 71

PERCORSI FORMATIVI 2017

FORECASTING

Generare analisi previsionali, ipotizzare scenari futuri e interpretare le performance e le esigenze aziendali sono alcuni degli ingredienti per misurare il vantaggio competitivo. “Se potessimo sapere a priori dove siamo e dove stiamo tendendo, potremmo giudicare meglio cosa fare e come farlo.” Così Abraham Lincoln anticipava il forecasting. Proponiamo metodi statistici e avanzati strumenti di analytics per simulare situazioni future e agevolare la presa di decisione cercando di ottimizzare le risorse impiegate.

CONTENUTIObiettivi e utilizzo dei sistemi previsionali in ambito marketing e venditeLe tecniche statistiche per la previsione delle vendite.Relazione fra forecast e budget annualeAnalisi del mercato di riferimento e previsione della domanda.Il ciclo di vita di un prodotto.La gestione dei prodotti meno redditizi.L’introduzione di nuovi prodottiValutazione del rischio di un’innovazione.Previsione di vendita, politiche commerciali e di pricingLe matrici decisionali applicate ai canali di distribuzioneAnalisi e previsione dei costi distributivi.Le tecniche di simulazione per il budgeting economico e finanziario.La scelta degli investimenti e le misure per la valutazione del rischio finanziario.Previsioni e tecnologiaL’uso dei software più diffusi: excel e accessI sistemi tecnologici avanzati

KEY ACCOUNT MANAGER

I clienti sono tutti diversi. E tutti richiedono di essere unici. Massimizzare il rapporto tra tempo a disposizione ed efficacia commerciale diventa obiettivo cardine del corso. Proponiamo un modello di accounting focalizzato a mantenere relazioni di business continue e durature coi clienti in portafoglio. Definiamo nuove rotte commerciali e nuovi clienti da raggiungere. Segmentare e personalizzare sempre di più l’offerta, e riuscire a diventare partner con il proprio interlocutore, rappresentano le chiavi per una nuova dimensione manageriale e un nuovo ruolo commerciale.

CONTENUTICome è cambiato il ruolo commerciale.L’analisi dei miei clienti: la segmentazione ed il rapporto tempo dedicato/risultati conseguiti.Il piano a medio termine: strategie per raggiungere i risultati. La preparazione del cliente, delle visite e la scelta degli interlocutori.L’atteggiamento mentale nel rapporto con il cliente: come essere davvero partners?La relazione con il cliente. La raccolta delle informazioni. La proposta: personalizzarla e renderla accattivante. Il feedback, le obiezioni, il reclamo.Il post visita: essere professionisti e uomini d’azienda.

Prevedere i risultati di mercato

DocenteFilippo FenatiSpecializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata7 ore

DateBologna14 giugno 201709.00 - 17.00

13 ottobre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocentePaolo Ferioli

Trainer Kaeser e Master Advanced

in Programmazione Neurolinguistica.

Ha maturato esperienze in

aziende nazionali e multinazionali

in diversi ruoli commerciali.

Durata21 ore

DateBologna

5, 12, 26 maggio 201709.00 - 17.00

10, 20, 29 novembre 2017

09.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + iva

Page 38: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 72 73

PERCORSI FORMATIVI 2017

POLITICHE DI PRICING

Questione di prezzo. Questione di valore. Variabili inseparabili in un mercato sempre più competitivo. Da qui si parte per analizzare e definire strategie, tattiche e obiettivi a medio termine. Analizzare la domanda del cliente, determinare il prezzo di un bene o servizio, definirne i costi, individuare il punto di pareggio, misurarsi con la concorrenza con un solo obiettivo: tracciare linee d’azione per aumentare il proprio volume d’affari e la propria redditività.

CONTENUTILa natura strategica del fattore prezzo.La determinazione degli obiettivi di prezzo.La determinazione del prezzo.Il prezzo ed i costi: Cost Plus Pricing, Target Return Pricing, l’analisi del pareggio.Il prezzo e la domanda: analisi di elasticità, prezzo e valore percepito, la discriminazione dei prezzi.Il prezzo e la concorrenza: strategie competitive (leadership, followership e barometrica), le guerre di prezzo.Prezzo, razionalità limitata ed incertezza.Le politiche di prezzo, sconti ed abbuoni, la differenziazione geografica, price e non price competition, le decisioni di prezzo per i nuovi prodotti sia consumer sia B2B, le decisioni di prezzo per la gamma prodotti e servizi.

Foto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com. Pdf realizzato dal docente con un estratto del capitolo sulle decisioni relative al prezzo, contenuto nel testo “Marketing per il governo d’impresa” del Prof. Aldo Burresi dell’Università degli Studi di Firenze. Excel con l’analisi delle tecniche di Pricing.

IL PIANO COMMERCIALE

Vendere, ma prima di tutto metodo. E se parliamo di azione commerciale questo deve rappresentare un must. Tradurre la strategia in tattica attraverso un piano di azione commerciale che preveda l’analisi del potenziale di mercato, la sua segmentazione, la definizione degli obiettivi economici, la valorizzazione dell’offerta e tanto ancora. Con un solo obiettivo: massimizzare i risultati ottimizzando tempi e risorse a disposizione.

CONTENUTIIl processo di pianificazione commerciale ed i suoi “output”: il piano ed il budget, ovvero strategia e tattica, cifre e risultati attesi.Le riflessioni sull’offerta dell’impresa: i concetti di mix, di differenziazione, di costo del venduto e di qualità progettata.Le riflessioni sulla domanda: i concetti di cliente, di posizionamento e di qualità percepita.Caratteristiche e vantaggi dell’offerta dell’impresa incontrano il beneficio atteso di chi domanda: il ruolo del prezzo, per analizzare l’ambiente competitivo (price vs no price) e per consentire lo scambio. Concetti e strumenti per capire e misurare il potenziale di mercato (market size) ed il livello di attrattività. Focus sui database di Bureau Van Dijk per l’analisi di segmentazione dei target di potenziale.Le azioni commerciali rispetto allo stadio relazionale con il cliente: da suspect a prospect, da prospect a first time customer, da first time customer a repeat customer, da repeat customer a client.Valutare le azioni commerciali mediante il concetto di margine di contribuzione, per derivarne gli obiettivi minimi in termini di volume e di fatturato di pareggio.L’impiego di capitale circolante legato alla vendita.Analisi di tre differenti piani commerciali per imprese B2C, B2B e per quelle di servizi.

Target Cost, Target Profit, Target Price o viceversa?

DocenteFilippo FenatiSpecializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata11 ore

DateBologna17 luglio 201709.00 - 17.0019 luglio 201709.00 - 13.00

Quota di iscrizione€ 450,00 + iva

DocenteFilippo FenatiSpecializzato

nell’area Marketing, è docente

e consulente junior di Fondazione Aldini

Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con

certificazione UMIQ.

Durata14 ore

DateBologna

22, 29 giugno 201709.00 - 17.00

20, 27 ottobre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + iva

Pianificare l’attività orientata allo sviluppo delle vendite, sviluppare il piano e redigere il budget

Page 39: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 74 75

PERCORSI FORMATIVI 2017

LEAN MARKETING PER LE IMPRESE B2B

Ogni impresa, in qualsiasi contesto, può qualificare la propria offerta di valore nei confronti delle aziende clienti, grazie a soluzioni applicabili, snelle, senza particolari vincoli e caratterizzate da competenze di veloce acquisizione. Un framework rigoroso ed immediatamente applicabile per differenziare la propria offerta rispetto alla concorrenza, con una metodologia di marketing trasversale, adattabile ad ogni settore merceologico, con l’obiettivo di massimizzare i risultati sulla base degli investimenti effettuati.

CONTENUTILe caratteristiche del marketing B2B nell’era del web e dei social media.La costruzione del proprio Valore Distintivo verso il mercato.La cura della Reputazione aziendale.Il flusso del marketing per le imprese B2B: la declinazione delle 5 A.La costruzione della propria procedura di marketing ed il relativo controllo: impostazione metodologica ed adattamento alle esigenze d’impresa.Il ROI di marketing nelle imprese Business to Business.

BIG DATA, BUSINESS INTELLIGENCE & KPI MANAGEMENT

Volume, velocità e varietà. Parliamo di Big Data. Ogni azienda dispone di terabyte di dati. La vera sfida sta nel filtrarne la parte significativa e informativa, riconoscerne le tipologie più adatte ai propri obiettivi e sintetizzarli in un numero limitato di indicatori. Un infinito potenziale tutto da decifrare e semplificare. Questo l’obiettivo del corso. Proponiamo un modello di sviluppo di un’intelligenza avanzata riguardo all’uso, all’aggregazione e alla disaggregazione dei numeri aziendali per trovare la loro sintesi al livello richiesto dalle diverse funzioni, in primis le vendite ed il marketing. Strumenti e modalità operative per creare un monitoraggio manageriale della performance in termini di marginalità e carichi degli stabilimenti produttivi, delle aree di vendita e dei segmenti di mercato, di controllo del fatturato e del portafoglio ordini, dei prezzi medi e degli input per le negoziazioni quali il rapporto book to bill e degli scostamenti actual/budget. Tutto ciò anche attraverso l’automazione di grafici e sistemi di reporting per migliorare la comunicazione ed eliminare costose e approssimative valutazioni manuali. Sarà infine mostrato un cruscotto completo di gestione dati e KPI per toccare con mano il risultato dell’applicazione professionale.

CONTENUTIPrimi passi verso il Big Data managementRefresh di break-even point e strategic cost management. Esempi di tabelle estratte da ERP e loro uso per l’integrazione delle informazioni commerciali, logistiche/supply chain. Calcolo dei margini, operazioni di cercavert e creazione di chiavi primarie per l’incrocio con dati da altre tabelle. Concetti di AND e OR per creare chiavi primarie ad hoc e per l’uso di funzioni logiche di base. Pivoting di base ed avanzato con campi calcolati, grafici su pivot, primi KPI, pivot di pivot. Business intelligence e KPI avanzatiDefinizione di business intelligence. Creazione di tabelle proprie (anche a partire da estrazioni ERP). Integrazione tabelle e report. KPI personali e avanzati, grafici paretiani e a bolle. Excel e Access: loro uso integrato. Breve analisi di un monitor completo in Access.

EsercitazioniCaratterizzazione e monitoraggio del business di un’impresa globale per area geografica, stabilimento di produzione, segmento di mercato.Controllo del business attraverso confronti tra budget e fatturato year to date. Creazione di un piano WW di incremento/decremento dei prezzi con focus sui margini e sulle condizioni di mercato locali. Creazione di un tool per la negoziazione di prezzo e di una ppt sintetica di reporting al top management.

DocenteMaurizio Morini Consulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale. Dal 2003 è docente universitario a contratto di materie manageriali.

Durata24 ore

DateBologna16, 23, 30 maggio 201709.00 - 18.00

10, 17, 24 novembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + iva

DocenteFrancesco

BergamaschiTraining & Learning Manager, si occupa

di negoziazioni, gestione dei prezzi

e marginalità, business intelligence e automazione della

gestione dei dati aziendali.

È professore a contratto presso

l’Università di Bologna.

Durata16 ore

DateBologna

7, 14 aprile 201709.00 - 18.00

24, 30 novembre 201709.00 - 18.00

Imola27 gennaio,

6 febbraio 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ € 580,00 + iva

Page 40: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 76 77

PERCORSI FORMATIVI 2017

MARKETING METRICS

“Quando puoi misurare ciò di cui stai parlando ed esprimerlo attraverso i numeri, conosci qualcosa di quel fenomeno” William Thomson, Lord Kelvin

Da qui la sfida di misurare le performance delle azioni di marketing sia sul fronte dell’acquisizione di nuovi clienti sia della generazione di fatturato. Un sistema di metriche per quantificare le opportunità di mercato e le minacce competitive, giustificare i rischi e i benefici delle attività commerciali, valutare piani di vendite, argomentare le modifiche e i risultati e identificare le leve per il miglioramento. Il tutto per ridurre l’esodo di clienti e differenziare il brand dalla concorrenza.

CONTENUTIIl marketing e la lezione di Lord Kelvin: dalle opinioni agli enti numerici.Gli oggetti delle metriche: le variabili prodotto/mercato.Gli obiettivi: valutare il mercato, misurare le performance.Le metriche delle venditeAnalisi del fatturato e dei margini.Sensitivity analysis. Customer lifetime value.Le metriche della relazioneRetention rate, Ticket report, Customer Satisfaction.Contatti e lead: recency, stato, fonte, trascurati.Attività e opportunità.Conversion rate, Pipeline analysis e curve di caduta.Churn analysis.Le metriche del mercato. Segmentazione e dimensionamento della domanda.Analisi dell’attrattività.Gli elementi interniCosti/Benefici. Fatturato. Margini.Gli elementi dello scenarioUnità potenziali.Fatturato e margini potenziali.Kpi dell’andamento dei segmenti target.Analisi delle forze competitiveDimensionamento dell’offerta.Concentrazione del mercato.Il confronto economico finanziario.L’analisi dei gap.

Durante il corso verranno utilizzate le banche dati del Bureau Van Dijk e il CRM Tustena della società Team System.

NUOVI TOOLS PER IL MARKETING E LA GESTIONE COMMERCIALE

Strumenti innovativi per la gestione del piano di marketing e delle attività commerciali. L’integrazione di strumenti di relazione diretta e di consultazione on line genera nuove opportunità per le imprese che puntano sulla valorizzazione del loro rapporto con il target di riferimento.

CONTENUTILe nuove tecniche per l’analisi del contesto socio-economico.Le tecniche per l’analisi del contesto competitivo.Gli strumenti diretti per l’ascolto del cliente.Le ricerche qualitative e quantitative.Customer Service avanzato.Qualitative Answering.Gli strumenti per l’ascolto del cliente onlineLe ricerche qualitative e quantitative sul web.Organizzazione qualificata dei dati sulla base degli obiettivi e della visione d’impresa.Social Media Analytics per il marketing.Misurare il valore delle attivitàMetodiche di Sales Forecasting in condizioni di mercati turbolenti.La misura del valore dell’attività commerciale.ROI Framework per il marketing.

Misurare e valutare le attività commerciali

DocenteFilippo FenatiSpecializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata14 ore

DateBologna3, 5 luglio 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

DocenteMaurizio Morini

Consulente e formatore sui temi

della strategia, del marketing e

dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore

nel settore dei servizi per le imprese,

vanta ventennale esperienza come

manager d’azienda ed è autore di diverse

pubblicazioni e libri sui temi di gestione

aziendale. Dal 2003 è docente universitario

a contratto di materie manageriali.

Durata12 ore

DateBologna

6, 13, 20 giugno 201709.00 - 13.00

5, 12, 19 dicembre 201709.00 - 13.00

Imola14 febbraio 2017

09.00 - 18.0021 febbraio 2017

14.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ € 450,00 + iva

Page 41: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 78 79

PERCORSI FORMATIVI 2017

E-COMMERCE STRATEGY & MANAGEMENT Il più grande mercato al mondo: questo è l’E-Commerce. Ma per avere successo non basta una buona piattaforma tecnica. Il vero differenziale sta nel saper progettare un’efficace User Experience e trasformare i Like e i Follower in vendite ottimizzando quindi il tasso di conversione. Credibilità nella proposta, semplicità nell’organizzazione dei contenuti e trasparenza nei sistemi di pagamento sono i driver per attrarre e convertire i nostri clienti, reali o potenziali, e incrementare il nostro ROI.

CONTENUTITrend, scenari, opportunità del commercio elettronico B2B e B2CMarketplace, pure player, E- Retail: scegliere il modello più adatto alla propria impresa. Le piattaforme più adeguate per il proprio E- Commerce. E- Commerce come driver verso acquisti off- line. Acquisti cross- device. E-Commerce e omnicanalità. Modelli emergenti: Social Commerce e Mobile Commerce. Approcciare i canali social in maniera efficace (Facebook, Twitter, Youtube, Linkedin, Google+) per trasformare like e follower in acquisti.Strategy & ExecutionDefinire la strategia: funzionalità del sito, lancio, campagne, strumenti di marketing automation, monitoraggio in continuità,azioni correttive. Mobile, Social, Real-time, Personalization: come gestire al meglio le 4 sfide del Commercio Elettronico. Diversificare le strategie in base al canale di vendita. Dall’E-Commerce Funnel all’E-Commerce Workflow: mappare e seguire i comportamenti online del cliente. Contenuti personalizzati, email marketing, retargeting: cosa funziona e cosa no. I migliori strumenti di Conversion Rate Optimization. Shoppable content, free shipping, average selling price. E-price: listini, sconti e sistemi di couponing. Analisi del valore cliente: calcolo del carrello medio e dei carrelli abbandonati. SEO: ottenere il massimo rendimento dai motori di ricerca. La “long tail”. Google Analytics per l’E-Commerce. Analisi delle conversioni. A/B test. Lead generation: creare valore attraverso l’acquisizione del cliente. Remarketing: costruire una campagna di fidelizzazione. Dall’email marketing al marketing dei contenuti. Dal Social Customer Service alla Customer Experience.Aspetti tecnico-legali e casi di studioFiducia del consumatore e sistemi di pagamento: carta di credito e Paypal. Novità normative e adempimenti per l’E- Commerce. Privacy e non solo. Casi di successo: B2B, B2C, Retail.

LEAD GENERATION: ACQUISIRE NUOVI CONTATTI E TRASFORMARLI IN CLIENTISeminare, coltivare e solo alla fine raccogliere. Al centro la relazione con il cliente. Un processo virtuoso per attrarre e convertire il nostro cliente, per trasformarlo da semplice contatto a promoter del nostro brand. Come? Proponendo ad un preciso e limitato target contenuti di interesse specifico, nel giusto momento, nel giusto posto (marketing channel): questo l’obiettivo. Quali sono dunque gli ingredienti fondamentali di questa strategia? Non tradire le aspettative, comprendere il contesto di ogni interazione nei vari canali, ottimizzarne il routing e sfruttarne il feedback per ottenere, con gli strumenti analitici adeguati, informazioni chiave per conseguire risultati migliori in termini di fidelizzazione e redditività.

CONTENUTIIntercettare nuovi lead e creare la propria strategia di vendita.Acquisire lead attraverso Google ADV e Social Networks ADV.Remarketing con Google AdSense e Facebook per la creazione di un pubblico personalizzato.Cosa sono i “gruppi simili” proposti dalle piattaforme ADV.Contest sui Facebook e Instagram: tool di gestione, come organizzarli.Landing-page con call-to-action vincenti.Nozioni base per una corretta indicizzazione organica su Google.Come creare una landing-page: strumenti on-line.Lead nurturing: webinar, white paper, video, presentazioni, newsletter.Live di Facebook e Twitter: cosa sono e come usarli.Lead alla vendita con l’Email Marketing.Misurare le performance: A/B testing, Google Analytics.Fidelizzare un cliente a un prodotto e/o azienda.Premiare i clienti più fedeli: fidelity card, sconti, promozioni, prezzi agevolati.Automatizzazione dei processi di lead management.

DocenteGiulia RutaDigital innovation strategist, da anni affianca con passione aziende, imprenditori e strutture ad alto potenziale per massimizzarne la crescita attraverso la leva digitale. Consulente e formatrice di marketing strategico e new media, esperta in nuovi modelli di business e innovazione digitale: dal design thinking alla customer experience. Collabora con diversi acceleratori di impresa e centri per l’innovazione.

Durata8 ore

DateBologna9 giugno 201709.00 - 18.00

20 ottobre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteThomas Bandini

Web Marketer da quasi vent’anni, specializzato in

SEO&Web Analysis, consulente per

aziende nazionali ed internazionali

con particolare riferimento al mondo

E-Commerce per i settori Food&Wine,

Fashion e Design.

Durata16 ore

DateBologna

12, 17 maggio 201709.00 - 18.00

14, 17 novembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

Page 42: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 80 81

PERCORSI FORMATIVI 2017

SEO&SEM E ANALYTICS

Scalare i motori di ricerca per farsi trovare dai potenziali clienti, più velocemente e facilmente della concorrenza, rappresenta una leva strategica del marketing digitale. Ma occorrono competenze specifiche: saper ottimizzare la presenza naturale sui motori di ricerca (Search Engine Optimization), promuovere lanci di prodotto e nuove attività con campagne ad hoc (Google ADV: AdWords, Adsense e Remarketing), saper interpretare e tradurre in azione i dati di Analytics. In una parola: Inbound Marketing. Vediamo come farlo al meglio.

CONTENUTISEO&SEMPianificare una strategia di presenza sui motori di ricerca. Come definire correttamente gli obiettivi dell’attività SEO per portare traffico di qualità ad un sito. Come scegliere le parole chiave strategiche. Ottimizzazione on-site: i 15 elementi fondamentali. Organizzare i contenuti e gli elementi del sito per un miglior posizionamento organico. Tecniche di scrittura dei testi che aumentino la visibilità sui motori di ricerca. Article marketing e link building off-site. Algoritmi di Google: Panda, Pinguin, Piccion e Hummingbird. Cosa sono le penalizzazioni Google e come funzionano. Casi studio. Strumenti e tecniche per verificare e rimediare a una penalizzazione. Search Console di Google: attivazione e utilizzo. Ottimizzare un sito multilingue. Lettura base dei dati di Google Analytics. Creare ed ottimizzare un account AdWords. Definire gruppi, parole e budget in base agli obiettivi. Scrivere annunci AdWords efficaci. Creare banner per Adsense. Come sfruttare il remarketing. Video sponsorizzati su Youtube. Tracciare le conversioni sul sito.AnalyticsI fondamenti della Web Analytics. Metriche e KPI di interesse. Creazione di un account Google Analytics. Come si installa Google Analytics per misurare ROI e KPI. Account, properties, viste. Permessi utente. L’importanza dei filtri. Definire gli obiettivi e impostare gli eventi da tracciare. Macro categoria. Pubblico. Acquisizione. Comportamento. Conversioni. Comparazione di metriche su grafici. Comprendere il multichannel funnel. E-Commerce tracking. Rapporti personalizzati. Modelli di attribuzione. Analisi del rientro sugli investimenti pubblicitari (ROI). Esportazioni e invio rapporti via email. Creazione di report professionali di Web Analitycs. Errori tipici da evitare.Esempi concreti. Google Trends e Google Alert.

SOCIAL CUSTOMER CARE

24h/24, 7 giorni su 7. In un mondo che è sempre online, le persone parlano dei brand e con i brand in qualsiasi momento. La parola d’ordine quindi è tempismo. Il cliente è sempre più esigente e meno paziente. Quanto siamo disposti ad aspettare per una risposta? Massimo 60 minuti, forse. Ma essere veloci non basta. Bisogna rispondere bene. Tutto è pubblico, tutto è leggibile. Anche i propri competitors. Opportunità e rischio. Per cavalcare questa schizofrenia mediatica e la multicanalità e per passare da un Social Customer Care ad una Social Customer Experience bisogna anticipare i tempi, parlare davvero con i propri clienti per farli sentire speciali, unici, ascoltati. Saranno poi loro a diventare l’eco dei nostri brand, i nostri promoter. Tutto questo è possibile: valutando le giuste modalità, i mezzi più adatti e le persone per farlo. Strategia per fidelizzare dunque, con un’unica regia integrata che generi un valore tangibile per il business.

CONTENUTIPanoramica e vantaggi sul Social Customer Service: numeri e dati.Canali: Facebook, Twitter, Linkedin, applicazioni di instant messaging.Il linguaggio da usare a seconda del social network.Conoscenze e competenze del personale dedicato.Creare processi di Social Customer Care: ascolto attivo, comunicazione efficace.Psicologia del cliente: analizzare i bisogni dei diversi target.Tempistiche e modalità di risposta, linguaggio da usare.Superare le aspettative del cliente.Social Customer Care nell’E-Commerce.Social storm: affrontare le crisi in real time.I tool che semplificano il lavoro.Creare la relazione fra azienda e cliente.Influenzare le decisioni di acquisto del cliente.Come capitalizzare un cliente soddisfatto a fini pubblicitari.Analisi dei dati, misurazione delle performance.Gli errori da evitare.Case history: epic win, epic fail.

DocenteThomas BandiniWeb Marketer da quasi vent’anni, specializzato in SEO&Web Analysis, consulente per aziende nazionali ed internazionali con particolare riferimento al mondo E-Commerce per i settori Food&Wine, Fashion e Design.

Durata16 ore

DateBologna16, 21 giugno 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

DocenteThomas Bandini

Web Marketer da quasi vent’anni, specializzato in

SEO&Web Analysis, consulente per

aziende nazionali ed internazionali

con particolare riferimento al mondo

E-Commerce per i settori Food&Wine,

Fashion e Design.

Durata8 ore

DateBologna

13 dicembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

La nuova frontiera del servizio assistenza clienti attraverso i social media

Page 43: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

AMMINISTRAZIONE FINANZA

E CONTROLLO

Page 44: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 84 85

PERCORSI FORMATIVI 2017

RESPONSABILE AMMINISTRATIVO

Crea il tuo percorso

Core Competences

Cross Skills

Soft Skills &

Professional Tools

La gestione del rapporto fra azienda controllata e controllante Il rendiconto finanziario Il bilancio consolidato e la riforma operativa del 2016Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS La riforma del bilancio civilisticoL’affidabilità finanziaria, la pianificazione e la gestione della tesoreria aziendale Recupero creditiLa gestione dei cespitiI controlli contabili per la redazione dei bilanci annuali e infra-annualeNuove tecniche di budgetingUnbundling contabile: la contabilità obbligatoriaper le imprese di produzione e vendita di energia

Il coraggio di decidere Time e Meeting ManagementSmart WorkingBusiness e Email Writing

p.p.p.p.p.p.

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Marketing per “non” Marketing Manager La valutazione dei bisogni formativi

Core Soft Cross

Page 45: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 86 87

PERCORSI FORMATIVI 2017

Crea il tuo percorso

CONTROLLER

Core Competences

Cross Skills

Soft Skills &

Professional Tools

La gestione del rapporto fra azienda controllata e controllanteIl rendiconto finanziarioIl bilancio consolidato e la riforma operativa del 2016Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS La riforma del bilancio civilisticoControlling

Nuove tecniche di budgeting

Il coraggio di decidere Time e Meeting ManagementSmart WorkingBusiness e Email Writing

p.p.p.p.p.p.p.

88899091929798

p.p.p.p.

133124120121

p.p.

143145

Marketing per “non” Marketing Manager La valutazione dei bisogni formativi

Core Soft Cross

Page 46: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 88 89

PERCORSI FORMATIVI 2017

IL RENDICONTO FINANZIARIO

Un must per molte imprese. É questa la novità contenuta nello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2013/34/Ue approvato lo scorso 18 maggio dal Consiglio dei Ministri. Verranno analizzate tecniche e procedure previste dalle disposizioni normative nel frattempo modificate. Idee e riflessioni chiave proposte consentiranno di prepararsi alla sua redazione e lettura, sia nel caso di costruzione del Rendiconto ex-novo, avvalendosi per esempio di excel, sia nel caso di Rendiconto generato automaticamente dai sistemi informatici.

CONTENUTINovità ed obblighi operativi dal 2016Le modifiche apportate dalla Riforma al Codice Civile.Obbligo della redazione del Rendiconto Finanziario a partire dal 2016.Modalità da seguire per i relativi adempimenti.Le tipologie di Rendiconto FinanziarioIl Rendiconto Finanziario costruito con il metodo diretto.Il Rendiconto Finanziario costruito con il metodo indiretto.La costruzione del Rendiconto Finanziario.Le informazioni da raccogliere.Come si redige il Rendiconto Finanziario.La struttura proposta dai principi contabili.Particolarità cui fare attenzione.Controlli che non devono mancare.Come deve prepararsi l’Ufficio AmministrativoAttività da compiere per la costruzione ex-novo del Rendiconto.Attività da condurre per il controllo del Rendiconto generato automaticamente dai sistemi informatici.

LA GESTIONE DEL RAPPORTO FRA AZIENDA CONTROLLATA E CONTROLLANTE

Strumenti di lavoro, modelli e corrette prassi amministrative per la gestione delle informazioni tra società controllata e controllante. Conoscere il nuovo: chi mi ha acquisito? Qual è il suo obiettivo? La conoscenza dell’azienda acquirente e della sua storia come contesto dell’acquisizione. Il rapporto che si instaura tra società acquisita e società controllante: aspettative e livello di interazione. Imparare a gestire i rapporti con la società controllante dopo un’acquisizione, superare lo scoglio della nuova realtà aziendale cogliendo le opportunità di crescita offerte dall’incontro con nuove culture aziendali e nuovi colleghi. Un’importante opportunità di crescita personale e professionale, individuale e di gruppo. Il corso ha l’obiettivo di fornire agli operatori dell’area amministrazione, finanza e controllo strumenti, modelli e suggerimenti di prassi amministrative da adottare nella gestione dei rapporti con la società controllante, anche attraverso l’esposizione di casi pratici.

CONTENUTILe principali fonti di stress derivanti da acquisizioneCosa succederà adesso? Una nuova organizzazione: la verifica dell’impatto della nuova realtà su tutte le funzioni aziendali. Nuove procedure e nuovi processi: come implementarli senza subirli. Come superare le barriere e trarre beneficio dall’acquisizione: la regola delle 3 CComunicare in maniera efficace con interlocutori di diversa nazionalità. Condividere le informazioni rilevanti. Consolidare la novità all’interno dell’operatività quotidiana. La definizione del piano di lavoro individuale e di gruppo in base a nuove scadenze.Trasformare un potenziale aggravio di lavoro in una migliore organizzazione quotidianaCostruzione di una timetable dettagliata per le chiusure periodiche. Le tasks da eseguire e i responsabili coinvolti.Cenni sulle principali differenze tra i principi contabili OIC e principi IFRS/IAS che spesso generano discrepanze tra i dati aziendali e il package predisposto per la controllante.Predisposizione di un file di raccordo per la rendicontazione periodica: dal bilancio di verifica al reporting package richiesto dalla controllante. Come affrontare il forecast trimestrale.La chiusura di bilancio annuale: strumenti e consigli per velocizzare la predisposizione dei dati.Modelli di riconciliazioni intercompany e tabelle esplicative.Predisposizione del cash flow.

DocenteRoberto AprileDottore Commercialista, Revisore Legale e Docente a contratto. Autore di numerose pubblicazioni e relatore in convegni nazionali e internazionali, svolge attività di consulenza in materia di Bilancio, Programmazione e Controllo di Gestione.

Durata7 ore

DateBologna22 marzo 201709.30 - 17.30

8 novembre 201709.30 - 17.30

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Docente Elisa ChiarioniImprenditrice,

professionista e coach. Revisore

contabile presso PriceWaterHouse

&Coopers, Responsabile di

Bilancio consolidato e Responsabile

finanziario in aziende e gruppi internazionali.

Ha trascorso diversi anni all’estero in

qualità di CFO di una controllata estera

acquisita da una multinazionale italiana.

Licia Montebugnoli Imprenditore, Responsabile

Amministrativa, Direttore

Amministrazione e Finanza di società

quotata, Consulente aziendale. Manager

di area Finance dalla Media Impresa alla

Start-Up innovativa.

Durata14 ore

DateBologna

4, 11 aprile 201709.00 - 17.00

10, 17 ottobre 201709.00 - 17.00

Imola5, 12 giugno 2017

09.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

Page 47: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 90 91

PERCORSI FORMATIVI 2017

IL BILANCIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS

Adottare principi contabili internazionali in aziende quotate o consociate in Gruppi permette di aumentare la trasparenza, la comparabilità dei propri bilanci e la relativa reportistica. Essere al passo con i tempi attraverso un kit di strumenti utili per leggere e valutare in chiave internazionale le principali voci di bilancio: dalle immobilizzazioni all’attivo circolante, al patrimonio netto e i relativi impatti prospettici sul conto economico.

CONTENUTIIl mondo IAS/IFRSPrincipi contabili internazionali: terminologia chiave e fonti informative.Perché applicare gli IAS/IFRS: il passaggio dai principi contabili nazionali a quelli internazionali.I documenti che compongono il bilancio secondo gli IAS. Costruzione di uno Stato Patrimoniale e di un Conto Economico IAS partendo da una situazione contabile.Quali sono i principi contabili internazionali chiave?E per il passaggio agli IAS? L’IFRS 1.Le immobilizzazioni materialiFair Value o costo storico nel passaggio agli IAS/IFRS e negli anni successivi.Le logiche del Component Approach ed i relativi impatti economico-patrimoniali nel tempo. Tipologie di manutenzioni under IAS.Il LeasingLe differenze economiche, patrimoniali ed organizzative, applicando gli IAS/IFRS.Esempio pratico su come gestire il leasing secondo lo IAS 17.Le immobilizzazioni immateriali.Le categorie di immobilizzazioni immateriali nella logica dei principi contabili internazionali.Le regole per la capitalizzazione dei costi di ricerca e sviluppo.Quali differenze nel periodo e nel metodo di ammortamento.Avviamento e Impairment Test.Le rimanenzeLa valutazione delle rimanenze secondo gli IAS. Ci sono differenze rispetto alla valutazione secondo i principi contabili nazionali?

IL BILANCIO CONSOLIDATO E LA RIFORMA OPERATIVA DEL 2016

Metodi e strumenti per impostare i lavori preparatori per la redazione del bilancio consolidato e per scegliere i criteri di valutazione più idonei alle esigenze economico-finanziarie del Gruppo costituiscono gli asset fondamentali del corso. Ciò consente di redigere il bilancio consolidato valutando partecipazioni con il metodo integrale, proporzionale e a patrimonio netto anche alla luce delle novità operative introdotte dalla Riforma dal 2016.

CONTENUTILe novità normative in materia di bilancio consolidatoCosa cambia con la Riforma operativa dal 2016.Aspetti organizzativi e gestionaliLe migliori procedure organizzative per la raccolta dei dati di consolidamento.Tempi, metodi e sistemi informatici di cui avvalersi.L’impegno della Controllante e le attività in capo alle Controllate.Nuove procedure post Riforma.Il consolidamento integraleLe novità normative.Le particolarità da non omettere.Effetti economici e patrimoniali nel breve e nel lungo periodo.Il consolidamento proporzionaleQuando è obbligatorio, quando è facoltativo. Cosa non sbagliare. Metodi e procedure in ipotesi di modifica societaria.Il consolidamento a patrimonio netto.Le novità normative.Le procedure e i metodi di calcolo. Partecipazioni a cascata.Eventi straordinariIl trattamento degli eventi straordinari all’interno del bilancio consolidato. Esempi e applicazioni.

DocenteCristina AprileDottore commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna24 maggio 201709.30 - 17.30

29 novembre 201709.30 - 17.30

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteCristina Aprile

Dottore Commercialista e

Revisore Contabile, è autrice di numerose

pubblicazioni in materia di bilancio

civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna

3 maggio 201709.30 - 17.30

22 novembre 201709.30 - 17.30

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Page 48: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 92 93

PERCORSI FORMATIVI 2017

L’AFFIDABILITÁ FINANZIARIA, LA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE DELLA TESORERIA AZIENDALE

Elaborare un sistema di autodiagnosi interna sull’affidabilità finanziaria attraverso la costruzione di un database che contenga indicatori di redditività, solidità e liquidità. Un kit per misurarsi con aziende di settore e far leva sulle variabili che possono migliorare le proprie condizioni bancarie e di rating. L’analisi di questi risultati permetterà una pianificazione finanziaria per il controllo dei flussi di cassa prospettici nel medio periodo al fine di migliorare l’equilibrio finanziario ed il valore stesso della società.

CONTENUTIAffidabilità finanziaria aziendaleSistema di autodiagnosi, reperimento dati di bilancio e dati della concorrenza.Punti di forza e di debolezza dell’azienda e leve su cui agire per il miglioramento. Definizione del proprio posizionamento competitivo strategico.Pianificazione finanziaria nel medio periodoCostruzione di un sistema di pianificazione finanziaria per il controllo nel tempo dell’affidabilità finanziaria.Concetto di ciclo monetario e necessità di equilibrio finanziario nel tempo.Posizione Finanziaria Netta aziendale (PFN).Metodologie per la raccolta delle informazioni finanziarie dai sistemi aziendali interni. Analisi movimenti contabili, fatture, ordini, bolle di entrata, contratti e previsioni per alimentare un database di pianificazione finanziaria. Analisi strumenti disponibili e realizzazione del sistema di pianificazione finanziaria con confronto dati consuntivi.Gestione ottimale della tesoreriaApplicazione delle attività di controllo e pianificazione finanziaria nell’operatività attraverso la tesoreria.Il concetto di tesoreria rispetto alle logiche contabili, la tesoreria anticipata e il modello di informazioni in tempo reale per decidere sulla ottimizzazione della liquidità aziendale.Concetti di data valuta, movimenti provvisori e stimati e causali di tesoreria come fulcro di analisi e reporting sui flussi di cassa.Analisi e strumenti disponibili e definizione del proprio percorso di attivazione della tesoreria aziendale.Come esporre la propria situazione economico-finanziaria in modo completo per migliorare i rapporti con gli istituti bancari.Controllo delle condizioni bancarie e ottimizzazione spese ed oneri finanziari.

LA RIFORMA DEL BILANCIO CIVILISTICO

A partire dal 2016 i Bilanci devono essere redatti secondo le nuove regole previste dalla normativa e dai Principi Contabili OIC, integralmente rivisti e aggiornati. Durante il corso verranno analizzate tutte le novità introdotte dalla Riforma e dai nuovi OIC. Cosa è cambiato o cambierà per le aziende. Quali le ricadute operative. Una bussola per districarsi in nuovi articoli, nuovi contenuti, e nuove norme da seguire. I case studies analizzati consentiranno di disporre di idee pratiche per gestire le novità e il cambiamento.

CONTENUTICome cambia il Codice Civile nella sezione relativa al Bilancio d’esercizioQuali sono gli articoli modificati.Cambiamenti dei Principi Contabili Nazionali OIC.Ad ogni dimensione aziendale corrisponderà una diversa conformazione del BilancioBilancio delle Micro Imprese.Bilancio delle PMI.Bilancio delle Grandi Imprese.La nuova veste del Bilancio d’esercizioLe novità introdotte nella struttura dello Stato Patrimoniale.La nuova conformazione del Conto Economico. Il contenuto innovato della Nota Integrativa.Il Rendiconto Finanziario è diventato obbligatorio.Componenti rilevabili e Criteri di valutazione da adottareLe novità introdotte nelle voci dell’Attivo. Cosa cambia nelle voci del Passivo.Impatti ed effetti sul Conto Economico.Idee pratiche per gestire le novitàTempi e metodi per affrontare il cambiamento.Case studies.La nuova valutazione della vita utile dell’avviamento.La gestione degli effetti della mancata capitalizzazione dei costi di ricerca.L’introduzione del component approach.L’applicazione del costo ammortizzato per crediti e debiti.L’impatto di proventi e oneri “non più straordinari”.La valutazione dei derivati con effetto sul Patrimonio e sul Conto Economico.

DocenteMarco CoreConsulente di Direzione Aziendale, Dottore Commercialista membro della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell’Ordine di Bologna, ricopre il ruolo di amministratore di società partecipate pubbliche, Revisore Contabile.

Durata21 ore

DateBologna5, 12, 19 luglio 201709.00 - 17.00

15, 22, 29 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + iva

DocenteCristina Aprile

Dottore Commercialista e

Revisore Contabile, è autrice di numerose

pubblicazioni in materia di bilancio

civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna

18 gennaio 201709.30 - 17.30

22 settembre 201709.30 - 17.30

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Page 49: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 94 95

PERCORSI FORMATIVI 2017

LA GESTIONE DEI CESPITI

La gestione dei cespiti e delle immobilizzazioni immateriali ha avuto e avrà un forte impatto sui risultati di bilancio e sulla determinazione del carico fiscale. Questo alla luce della Riforma del Bilancio operativa dal 2016. Durante il corso si analizzeranno le procedure gestionali tecniche, fiscali e operative, alla luce della Riforma del Bilancio e dei nuovi Principi Contabili Nazionali come recentemente rivisti dall’OIC. Applicazioni pratiche e casi concreti consentiranno di disporre di un cruscotto di lavoro imprescindibile per affrontare il cambiamento.

CONTENUTIAcquisto di immobilizzazioni immateriali e materialiImmobilizzazioni immateriali e materiali.I costi rilevabili ed i documenti da conservare.Gestione dei beni in leasingTrattamento contabile presente e futuro dei leasing.Ammortamento dei cespiti.Il corretto uso del component approach.Le date di avvio.Le modalità di calcolo.Manutenzione ordinaria, straordinaria, ciclicaLa corretta classificazione delle manutenzioni.Il trattamento contabile.La rilevazione nel registro cespiti.Effetti civilistici e fiscali conseguenti.Dismissione delle immobilizzazioniLa dismissione del cespite.Il calcolo delle plus-minusvalenze.Gli effetti sui bilanci.Le informazioni da indicare nella nota integrativa.Gli impatti sul rendiconto finanziario.La corretta gestione nel software cespiti Le registrazioni.Le simulazioni periodiche.Le stampe di controllo.Le stampe fiscali e quelle civilistiche.

RECUPERO CREDITI

Recuperare i crediti aziendali nel più breve tempo possibile, senza però compromettere la relazione con il cliente. Un obiettivo possibile anche in tempi di crisi e gravi insolvenze. Come? Privilegiando la prevenzione e considerando il recupero dell’insoluto non più come un’attività tecnico-amministrativa, ma come un processo negoziale. Questi gli asset del corso. Valutare correttamente tempi e convenienza di un’azione legale alla luce dei nuovi istituti giuridici e delle relative procedure spesso non basta. Ecco perché il corso dedica uno spazio privilegiato alla comunicazione persuasiva, contrastando le tipiche obiezioni dei debitori per preservare il rapporto con il cliente e tutelare l’immagine aziendale.

CONTENUTIAspetti legaliCome cercare di evitare un insoluto: informazioni sul cliente al momento dell’acquisizione, conclusioni di accordi chiari e precisi.Verificarsi dell’insoluto e valutazione preventiva della recuperabilità del credito.Informazioni sul cliente insolvente: dove e come; responsabilità persona fisica e persona giuridica; valutazione prove del credito.La fase stragiudiziale: diffida ad adempiere, interessi legali e/o moratori.Soluzione stragiudiziale della controversia: transazioni e mediazioni.La tutela giudiziaria: verso l’ottenimento di un decreto ingiuntivo.Altri titoli esecutivi stragiudiziali: cambiali, assegni, scritture private e atti notarili.Atto di precetto ed esecuzioni mobiliari ed immobiliari.Fallimento ed altre vecchie e nuove procedure concorsuali.La deducibilità delle perdite su crediti.La comunicazione come strumento per il recupero crediti Il processo di comunicazione e la comunicazione persuasiva.Le diverse tipologie psicologiche di debitore. Le tecniche per individuare l’interlocutore aziendale più disponibile a negoziare.Le strategie per ottenere il migliore risultato nel recupero crediti.Come controbattere alle principali obiezioni e contestazioni dei debitori.La valutazione sulla recuperabilità in via giudiziaria.

DocenteRoberto AprileDottore commercialista, Revisore Legale e docente a contratto. Autore di numerose pubblicazioni e relatore in convegni nazionali e internazionali, svolge attività di consulenza in materia di Bilancio, Programmazione e Controllo di Gestione.

Durata7 ore

DateBologna8 marzo 201709.30 - 17.30

25 ottobre 201709.30 - 17.30

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteSara Babini

Avvocato e formatore con esperienza

ultra decennale in materia di diritto

civile, conciliazione, composizione delle liti.

Gian Paolo Grandi Consulente di Direzione con

esperienza pluridecennale

nell’ambito del diritto societario e della

finanza aziendale.

Durata14 ore

DateBologna

14, 16 marzo 201709.00 - 17.00

26, 28 settembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 500,00 + iva

Aspetti legali e relazionali

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PERCORSI FORMATIVI 2017 96 97

PERCORSI FORMATIVI 2017

CONTROLLING

L’azienda competitiva deve porre nuova attenzione al controllo di gestione interno, coerente con gli obiettivi aziendali e concentrato sulla corretta rilevazione dei costi. Un’adeguata gestione dell’attività aziendale implica, infatti, il controllo continuo di alcuni indicatori di redditività e di costo, soprattutto se riferibili ai fattori chiave su cui si poggia il sistema competitivo dell’impresa. Il corso fornisce gli elementi fondamentali per comprendere le leve gestionali della propria azienda. Utilizzare l’analisi dei costi a supporto delle decisioni aziendali e comprendere le principali dinamiche sottostanti alla scelta del modello di controllo di gestione da implementare nella propria azienda, risulta oggi un fattore determinante di competitività.

CONTENUTILe strategie d’impresa. Pianificazione strategica e strutturazione di un sistema di controllo Fasi di pianificazione e controllo. Strumenti per l’implementazione di un sistema di Controllo. La Contabilità Direzionale. Strumenti del Controllo di Gestione.La Contabilità Analitica (C.O.A.)L’aspetto analitico della Gestione. Analisi dei costi settoriale e globale. I concetti di base di contabilità industriale.I concetti fondamentali della C.O.A.La Classificazione dei Costi. Costi Variabili e Costi Fissi. Teoria del Punto di equilibrio e Breakeven Analysis. La leva operativa e le economie di scala.Strutturazione di un sistema di controllo ed uso dei diversi modelli di calcolo dei costiMetodi di calcolo del costo dei prodotti. Direct Cost e Full Cost, margine di contribuzione e reddito operativo. Costo Pieno aziendale e determinazione del prezzo di vendita. Le decisioni di Breve. Scelte di make or buy. Analisi dei dati aziendaliI Centri di Costo. La gestione caratteristica e extra-caratteristica. Il metodo di Calcolo per Centri di Costo. Un caso pratico di scuola.Elementi di Activity Based CostingGestire i costi basandosi sulle attività. Cenni di utilizzo delle tecniche di ABC.

I CONTROLLI CONTABILIPER LA REDAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E INFRA-ANNUALE

Il corso, con taglio altamente applicativo, è dedicato alla realizzazione dei controlli contabili da effettuare a fine anno e durante l’anno. Durante il corso verranno proposte anche soluzioni operative per affrontare le novità introdotte dalla Riforma e dai nuovi OIC 2016.

CONTENUTICespiti Cespiti esistenti.Cespiti acquistati.Cespiti dismessi.Simulazioni ammortamenti.MagazzinoQuantificazione e valutazione anche in ipotesi di opere su commessa.Crediti e DebitiMetodi e procedure per le verifiche e la valutazione di crediti e debiti commerciali e finanziari. Applicazione del costo ammortizzato.PatrimonioControlli e procedure di verifica della movimentazione.Gli impatti generati dalla Riforma.FondiTecniche di calcolo anche alla luce della Riforma e dei nuovi OIC.Ricavi di business, extra-gestionali e costi per serviziTrattamento delle componenti di costo periodiche e non: soluzioni operative. Componenti straordinarieMetodi di rilevazione e valorizzazione delle componenti straordinarie.Operazioni in valuta.Procedure e metodi di valutazione e registrazione contabile anche in applicazione delle nuove regole OIC.Profilo fiscalePrecalcolo delle imposte infra-annuali: metodi e procedure. Il ricalcolo delle imposte differite e anticipate post Riforma.

DocenteLuigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali

Durata21 ore

DateBologna5, 7, 12 aprile 201709.00 - 17.00

13, 18, 20 ottobre 201709.00 - 17.00

Imola26 gennaio,2, 9 febbraio 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + iva

DocenteCristina Aprile

Dottore commercialista e

revisore contabile, è autrice di numerose

pubblicazioni in materia di bilancio

civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna

8 febbraio 201709.30 - 17.30

11 ottobre 201709.30 - 17.30

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

I sistemi di controllo per la gestione di impresa

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PERCORSI FORMATIVI 2017 98 99

PERCORSI FORMATIVI 2017

UNBUNDLING CONTABILE: LA CONTABILITÀ OBBLIGATORIA PER LE IMPRESE DI PRODUZIONE E VENDITA ENERGIA

Le imprese che producono e/o vendono energia sono obbligate ad effettuare gli adempimenti contabili previsti dall’Autorità dell’Energia Elettrica. Con obbligo di conservazione e/o trasmissione dei relativi dati all’Autorità Energia Elettrica ed i cui dettagli dovranno essere resi disponibili in caso di ispezione. Durante il corso verranno analizzate le procedure organizzative necessarie, le modalità di tenuta della contabilità prescritte dall’Autorità, la struttura dei Report da trasmettere, nonchè le sanzioni derivanti da eventuali errori ed omissioni.

CONTENUTIQuali sono i soggetti obbligati Le società di produzione di energia elettrica.Le società che ricevono l’incentivo per la produzione di energia da fotovoltaico.Le società di commercializzazione dell’energia. La contabilità obbligatoriaLe regole contabili imposte dall’Autorità.L’ulteriore bilancio obbligatorio imposto dall’Autorità.Particolarità di rilevazione annuale e Bilancio da trasmettere all’AEEGSILe registrazioni contabili per Attività, Comparti, Funzioni Operative Condivise e Servizi Comuni.I vincoli per il ribaltamento dei costi. La struttura del Bilancio da inviare, annualmente, all’Autorità.Effetti generati dalla mancata redazione o trasmissione dei dati Le sanzioni pecuniarie e non pecuniarie. Enti preposti ai controlli.

NUOVE TECNICHE DI BUDGETING

Reazione e innovazione. Queste le parole d’ordine per il management dell’azienda in contesti sempre più rapidi e irreversibili. Tanto più se si parla di budgeting. Una trattazione di casi aziendali, esercitazioni di gruppo, una metodologia innovativa per rafforzare l’efficacia e massimizzare i risultati ottenibili dall’attività di budgeting, il cui potenziale, in termini di incremento delle capacità di esecuzione delle strategie, sembra oggi scarsamente sfruttato dalle aziende.

CONTENUTILa costruzione del piano poliennale e del budget annualeCos’è il budget, a cosa serve.Come si costruisce.Le ricadute organizzative del budget.La differenza tra budget e piano poliennale.Casi aziendali a confronto.La diagnosi della situazione di partenza dell’azienda come punto di partenza Diagnosi strategica: mercato, settore, forze competitive.Diagnosi finanziaria: performance dell’azienda, del settore, dei competitor.Casi aziendali a confronto.Le nuove tecniche di budgeting: dal budget sequenziale al budget simultaneoIl processo tradizionale di budgeting: il budget sequenziale.Il processo innovativo di budgeting: il budget simultaneo.Le 8 fasi del budget simultaneo.Casi aziendali a confronto.Il nuovo reporting per il monitoraggio del piano poliennale, del budget e dei piani operativiReporting per il controllo direzionale.Reporting per il controllo di gestione.Reporting per il controllo operativo.Budget DayEsercitazione di gruppo per l’applicazione concreta delle tecniche illustrate.

DocenteCristina AprileDottore commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna5 luglio 201709.30 - 17.30

13 dicembre 201709.30 - 17.30

Imola28 settembre 201709.30 - 17.30

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteMassimo Lazzari

Consulente e formatore, esperto

in pianificazione strategica e finanza

d’impresa. Ha coordinato progetti complessi in società

e gruppi quotati e gestito numerosi

interventi in medie e piccole imprese.

E’ autore di articoli pubblicati da Ipsoa

e formatore per associazioni di

categoria, business schools e aziende.

Durata11 ore

DateBologna

13 febbraio 201709.00 - 17.00

15 febbraio 201709.00 - 13.00

18 settembre 201709.00 - 17.00

20 settembre 201709.00 - 13.00

Quota di iscrizione€ 440,00 + iva

Dal budget sequenziale al budget simultaneo

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Page 53: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 102 103

PERCORSI FORMATIVI 2017

EXPORT MANAGER

Crea il tuo percorso

Core Competences

Cross Skills

Soft Skills &

Professional Tools

Bank Payment Obligation (BPO)Export Project ManagementFinanziamenti per l’internazionalizzazione e gli investimenti all’esteroIl commercio elettronico nella disciplina nazionale e internazionaleIva: adempimenti e normative nei rapporti con l’esteroLa lettera di credito e la prassi bancaria internazionaleuniformeOperazioni doganaliLa strategia cluster per l’internazionalizzazioneTransfer PricingAutomotive Business: come essere un fornitore di successo

Gestire i team virtuali e multiculturaliSliding Stories: raccontare la propria azienda con lo storytellingCapacità negoziali e successo nel businessProject Management BasicTime e Meeting ManagementSmart WorkingVideocracyBusiness e Email Writing

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Bilancio per “non” specialistiFinanza per “non” Financial Manager La valutazione dei bisogni formativi

Core Soft Cross

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PERCORSI FORMATIVI 2017 104 105

PERCORSI FORMATIVI 2017

EXPORT PROJECT MANAGEMENT

Nuove piste commerciali e tante opportunità per entrare e crescere a livello internazionale ma per poter massimizzare l’efficacia e ridurre il rischio di errori occorre definire ed applicare il corretto metodo di ingresso in un nuovo mercato. Tutti i tools dell’Export Project Management per calibrare un piano d’azione che si traduca in azioni misurabili e verificabili.Identificare gli stakeholder coinvolti in un’azione di export e quali informazioni raccogliere nel Project Charter e nel piano di Project Management, capire quali informazioni logistiche, finanziarie e commerciali inserire nel piano di gestione rischi. Quali competenze sono richieste per il commercio estero per poi costruire il team di progetto. Quali i metodi d’ingresso nel mercato che influenzano la costruzione di una corretta schedulazione, di una WBS, del budget e del piano di gestione della qualità. Un corso che esplora e sintetizza queste dimensioni attraverso un’efficace applicazione e gestione di processi e un buon bilanciamento dei vincoli connessi.

CONTENUTICos’è un progetto export e cos’è il Project Sales Management.Identificare i requisiti di ingresso nel paese target per definire l’ambito di progetto.Selezione degli Stakeholder e le analisi delle esigenze.Schedulazione e WBS per un progetto di ingresso in un mercato estero.La valutazione degli aspetti culturali come base per la costruzione del piano di comunicazione.Country Risk Analysis e analisi SWOT.Regole e normative locali.Standard e percezioni culturali che possono influenzare la definizione della qualità del progetto.Le politiche di prezzo e la scelta degli strumenti di entrata nei mercati esteri per la stima dei costi e la determinazione del budget.I partner locali e la costituzione del gruppo di progetto.Corretta chiusura del progetto.Verifica ed aggiornamento degli impatti dei processi sugli asset dei processi organizzativi. Come l’export migliora l’azienda.

BANK PAYMENT OBLIGATION (BPO)

BPO: oltre la lettera di credito. Un corso avanzato per illustrare il posizionamento e il funzionamento operativo della BPO al fine di rendere più snelli, veloci ed economici i pagamenti relativi alle transazioni oltre frontiera. Ulteriore obiettivo è quello di rendere più agevole e sicura l’erogazione di finanziamenti all’esportazione o all’importazione, consentendo agli istituti di credito di erogare flussi di risorse alle imprese più rapidamente, con modalità semplificate e riducendo i rischi connaturati alle transazioni in open account.

CONTENUTIScenari attuali e prospettive future del commercio internazionale.Posizionamento della BPO.I benefici per banche, compratori e venditori.Bank Payment Obligation: definizione, soggetti, struttura ed operatività.Definizioni: Baseline, Established Baseline, Obligor Bank, Payment Obligation Segment, Recipient Bank, Submitting Bank, Transaction Matching Application, Zero Mismatches. BPO vs LC/LG: quali differenze?BPO e le varie possibili forme di finanziamento.La Silent BPO.I messaggi ISO 20022 TSMT e la Transaction Matching ApplicationBPO Flow.BPO: Establishing a Baseline.La modifica di una BPO.Fulfilling a BPO.Single Shipments e Partial Shipments.Data Match/Data Mismatch on Data Set Submission: quali effetti?TMA pre-match facility, TMA transaction states, TMA data & message matching rules, TMA special requests. Corporate to bank messaging. L’attuale operatività e diffusione della BPO.Focus: Analisi dei principali articoli delle Uniform Rules for Bank Payment Obligation (URBPO), Pubbl.ne no. 750 ICC in vigore dal 1 Luglio 2013Article 3 Bank undertaking is irrevocable and independent. Article 6 Bank Payment Obligations v. Contracts.Article 7 Data v. Documents, Goods, Services or Performance.Article 10 Undertaking of an Obligor Bank.Article 12 Disclaimer on Effectiveness of Data.Article 13 Force Majeure.Article 14 Unavailability of a Transaction Matching Application.Article 15 Applicable Law.Article 16 Assignment of Proceeds.Assessment test, Q&A session e conclusioni

Cosa e come fare per entrare commercialmente in un nuovo mercato

DocenteDiego PasqualiniMembro Nasbite International per lo sviluppo del global business ed assistenza professionale nelle aree Export ed Internazionalizzazione. Project Manager Professional PMP® con specializzazione in Risk Management e Business Analysis. Nel 2016 ottiene il West Virginia Governor’s Export Award. Impegnato in progetti commerciali da oltre 14 anni all’interno di aziende italiane e straniere, attualmente opera come consulente aziendale di commercio internazionale.

Durata14 ore

DateBologna24, 26 maggio 201709.00 - 17.00

18, 20 ottobre 201709.00 - 17.00

Imola1, 8 marzo 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

DocenteDomenico Del Sorbo

Esperto nei processi di internazionalizzazione

d’impresa e nella gestione del

rischio di credito nelle transazioni

commerciali internazionali. In particolare

è esperto degli strumenti di Trade &

Export Finance. Consulente e

formatore svolge attività di assistenza e consulenza per la gestione di crediti

documentari e garanzie bancarie per

PMI.

Durata7 ore

DateBologna

22 febbraio 201709.00 - 17.00

1 dicembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

Nuovo strumento di regolamento per le imprese che operano con l’estero

Page 55: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 106 107

PERCORSI FORMATIVI 2017

IL COMMERCIO ELETTRONICO NELLA DISCIPLINA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

Mercato digitale: non un mercato senza regole. Nuove opportunità di vendita ma anche nuovi obblighi e nuove sanzioni. Tutto ciò che occorre sapere per sviluppare un contratto di E-Commerce e muoversi in un quadro normativo sempre più complesso: un mix tra scelte tecnologiche (individuazione del provider, del servizio di hosting, del dominio, delle piattaforme di E-Commerce, e di pagamento) e adempimenti formali e burocratici (contratto, clausole, fatturazione, pagamenti, privacy del consumatore). Un valido aiuto per creare un miglior equilibrio tra la tutela dei consumatori e la competitività delle imprese ed evitare contenziosi.

CONTENUTIIl commercio elettronico nella disciplina nazionale e comunitaria: peculiarità contrattuali e criticità.E-Commerce e novità con l’attuazione della direttiva 2011/83/UE.Il prestatore e l’individuazione del luogo di stabilimento.Il contratto telematico: caratteristiche e modalità di perfezionamento.Determinazione del tempo e del luogo della conclusione.I possibili requisiti di forma ad substantiam e ad probationem del contratto telematico.Validità delle condizioni generali di contratto.Le clausole vessatorie nel contratto telematico e la criticità nella loro approvazione “per scritto”.Determinazione della normativa applicabile e del foro competente.La disciplina delle comunicazioni commerciali e la sovrapposizione con i dettami in materia di trattamento dei dati personali.Il regime di responsabilità dei provider (prestatori intermediari): aspetti problematici.Strategie giudiziarie e leading cases.Approfondimento pratico: la formulazione delle clausole nei contratti di E-Commerce.

FINANZIAMENTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE E GLI INVESTIMENTI ALL’ESTERO

Ingresso e crescita sui mercati internazionali. Una scelta possibile con una solida strategia ma non sempre fattibile. La sfida cruciale si gioca sul tavolo della sostenibilità finanziaria. Ecco allora che entrano in campo programmi, contributi e finanziamenti per competere a livello globale. Conoscere i diversi strumenti, sceglierli, selezionare la linea di finanziamento più conveniente, valutare la compatibilità reale tra fabbisogno finanziario e caratteristiche tecniche del singolo progetto. E non per ultimo selezionare i partner finanziari. Tutti obiettivi per entrare in un nuovo mercato ma soprattutto per rimanerci.

CONTENUTIIl sistema delle norme a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese.Forme di finanza strutturata e strategie di internazionalizzazione.Strumenti per l’assicurazione dei crediti da esportazione.Strumenti offerti dagli Enti Istituzionali e dai fondi pubblici di Venture Capital (Simest).Gli strumenti SACE a sostegno dell’internazionalizzazione.Programmazione europea 2014-2020: COSME, il programma per la competitività delle imprese e delle PMI, Horizon2020, il programma europeo per la ricerca e l’innovazione. Il portale europeo dedicato alle opportunità di finanziamento.Le opportunità offerte da BEI (Banca Europea per gli Investimenti) e BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo).

DocenteMarco TupponiAvvocato internazionalista, Arbitro e Conciliatore in materia civile e societaria. Presidente Commercioestero Network. Specializzato in contrattualistica internazionale, Diritto del commercio internazionale e Reti di impresa, svolge attività di consulenza a favore di imprese, associazioni industriali e delle PMI, Cooperative e Camere di Commercio.

Durata7 ore

DateBologna9 febbraio 201709.00 - 17.00

28 settembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

DocenteAlessandro Russo

Avvocato Internazionalista,

esperto nei processi di internazionalizzazione

d’impresa e nella gestione del rischio

di credito nelle transazioni commerciali

internazionali. È consulente e formatore presso diverse Camere di Commercio Italiane,

alcune associazioni industriali e per l’ICE.

Durata7 ore

DateBologna

1 febbraio 201709.00 - 17.00

5 luglio 201709.00 - 1 7.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

Page 56: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 108 109

PERCORSI FORMATIVI 2017

LA LETTERA DI CREDITO E LA PRASSI BANCARIA INTERNAZIONALE UNIFORME

Tutte le novità per imparare ad utilizzare correttamente la lettera di credito: opportunità, modalità d’uso e accorgimenti da adottare per massimizzarne l’efficacia e ridurre il rischio di errori che ne invalidano i vantaggi. Obiettivo? Evitare le riserve bancarie e ridurre i tempi di incasso.

CONTENUTIIl credito documentario: definizione, caratteristiche, struttura, funzionamento, soggetti, tipologie, operatività, normativa di riferimento.La prassi bancaria internazionale uniforme: di cosa stiamo parlando?Le novità della pubblicazione ISBP 745 ICC.Considerazioni preliminari e principi generaliScopo della pubblicazione.Certificati e dichiarazioni.Copie dei documenti di trasporto.Documenti ai quali non si applicano gli artt. 19-25 UCP 600 ICC. Le definizioni di: “shipping documents”, “stale documents acceptable”, “third party documents acceptable”, “third party documents not acceptable”, “exporting country”, “shipping company” and “documents acceptable as presented”.La lingua di produzione dei documenti.Come firmare un documento. Gli “Shipping Marks”.Le condizioni non documentarie.La preparazione dei documenti nel rispetto delle nuove indicazioni della ISBP 745 ICCCome preparare la “draft”. Come preparare la fattura.Multimodal Transport Document vs Bill of Lading.On board notations.Bill of Lading vs Non-negotiable Bill of Lading.Come preparare l’AWB e il CMR.Il certificato assicurativo, il certificato di origine.Il Packing List e il Weight List.I Certificati del beneficiario. I Certificati di analisi, di ispezione, sanitario, fitosanitario, di quantità e qualità.

IVA: ADEMPIMENTI E NORMATIVE NEI RAPPORTI CON L’ESTERO

Un quadro completo sugli adempimenti e le differenti applicazioni dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) nelle operazioni di commercio internazionale: dalle registrazioni contabili al loro trattamento fiscale, alla corretta applicazione delle procedure richieste, alla redazione dei modelli IVA e INTRASTAT. Specifiche particolareggiate della disciplina dell’IVA intracomunitaria verranno presentate le sue casistiche più frequenti, al passo con i continui aggiornamenti normativi.

CONTENUTILa territorialità dell’impostaLa territorialità per gli acquisti e le cessioni di beni, Art. 7. La territorialità per le prestazioni di servizi, nuovo Art. 7 dopo la riforma VAT PACKANGE 2010 e l’attuazione della c.d. Direttiva servizi-principi generali e deroghe. Nuove modalità e termini per la fatturazione a partire dal gennaio 2013. L’autofattura ai sensi dell’Art.17 DPR 633/72: casi ed esempi di compilazione e registrazione.Le deroghe al principio generale. Il commercio elettronico.Le operazioni con San MarinoLe cessioni dell’esportazioneLa territorialità dell’imposta. Le esportazioni dirette e indirette, gli acconti, gli omaggi, l’export e le dichiarazioni di intento (regime contabile e sanzionatorio), le triangolazioni, la prova dell’avvenuta esportazione. Le operazioni assimilate e i servizi internazionali. Il plafond mobile e fisso: panoramica dei nuovi adempimenti.Le operazioni intracomunitarieGli acquisti e le vendite di beni U.E. I servizi intracomunitari: lavorazioni, trasporti, intermediazioni. Gli adempimenti relativi alle cessioni e agli acquisti intracomunitari. Termini e modalità di registrazione. Le cessioni gratuite, gli acconti e le variazioni.Le triangolari comunitarie: regole generali e casi particolari.L’ingresso nei nuovi paesi U.E. e la revisione del principio di applicazione dell’imposta. Ipotesi e sviluppi futuri.I modelli INTRASTAT La compilazione e i termini di presentazione.Diritto doganaleIl DAU o bolletta doganale e le importazioni dall’estero. La domiciliazione doganale.

Le novità della Pubb.ne n°745 ICC

DocenteDomenico Del SorboEsperto nei processi di internazionalizzazione d’impresa e nella gestione del rischio di credito nelle transazioni commerciali internazionali. In particolare è esperto degli strumenti di Trade & Export Finance. Consulente e formatore svolge attività di assistenza e consulenza per la gestione di crediti documentari e garanzie bancarie per diverse PMI.

Durata7 ore

DateBologna23 giugno 201709.00 - 17.00

22 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

DocenteLuigi Salvatore

Dottore commercialista e

revisore contabile, consulente di

direzione nelle aree amministrazione

finanza e controllo, valutatore di sistemi

qualità aziendali.

Durata14 ore

DateBologna

25, 27 gennaio 201709.00 - 17.00

27, 29 settembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

Page 57: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 110 111

PERCORSI FORMATIVI 2017

LA STRATEGIA CLUSTER PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Internazionalizzarsi, non più una scelta. Tanto più se le economie emergenti rappresentano il 62% del PIL mondiale. Non parliamo solo di delocalizzazione produttiva. Esploriamo i low cost countries e le loro specificità per ricercare opportunità di crescita e nuovi vantaggi competitivi per acquistare, vendere o sviluppare progetti. Per partire non basta l’intuito o i successi di chi ce l’ha fatta. Nuovi mercati impongono nuove incognite e difficoltà. L’imperativo è quindi consapevolezza e conoscenza. Perché andare all’estero, dove e come entrare, cosa offrire ai potenziali clienti, come definire e comunicare il nostro vantaggio competitivo, come strutturarsi. Questa è la nostra proposta per sensibilizzare e stimolare la ricerca di nuove piste di business.

CONTENUTIAnalisi e selezione di mercati potenzialiScelta del mercato di riferimento (centri urbani tier 2 e 3)Focus sui mercati con alti tassi di crescita: “Non solo Shanghai, Mumbai, San Paolo e New York”Segmentazione del mercato e analisi della concorrenza.Analisi SWOT.Analisi dell’azienda: com’è oggi, come vogliamo che sia fra 3 anniLa configurazione della value proposition Business Model CanvasIl posizionamento e la differenziazione del brandStrategie nel lungo periodo.Il fenomeno della saturazione dinamica: i clienti in tutto il mondo sono sempre più evoluti e preparati. Organizzazione dell’azienda per entrare in mercati internazionaliModalità di ingresso.Il compromesso fra volontà di controllo e gestione del rischio di entrata.L’evoluzione della strategia di ingresso.Risorse (umane e finanziarie) e ritorno degli investimentiLa strategia cluster applicata in diversi mercatiEsempi di strategie (di successo e fallimentari) applicate in vari settori

OPERAZIONI DOGANALI

Stop merci alla dogana. Rallentamenti nelle transazioni ma anche costi per l’azienda. Conoscere procedure e adempimenti doganali per impostare una solida strategia permette di ottimizzare i costi nei flussi di import-export, risolvere i fattori critici che rallentano lo scambio di beni, risparmiare sugli oneri daziari ed evitare sanzioni potenzialmente significative. Questo il nostro obiettivo, questo il vantaggio per le aziende.

CONTENUTIQuadro giuridico della pratica di import-export.Fonti normative e tecnica dei trasporti internazionali.I termini di resa (INCOTERMS) nei contratti di vendita internazionali.Fonti normative e tecnica doganale (la gestione dei più importanti documenti doganali).Le destinazioni doganali e i regimi doganali effettiviAdempimenti delle formalità doganali. La dichiarazione doganale (DAU e DAE).Documenti accessori. Carnet TIR, Carnet ATA.L’origine della merce, il Made In e le problematiche connesseRegole di origine preferenziale e non preferenziale delle merci. Regole del cumulo.Rilascio e controllo dei certificati di circolazione delle merci.Dichiarazione su fattura e esportatore autorizzato.Ultimi aggiornamenti in tema di Made In.Informazione vincolante sull’origine (IVO).Certificazioni e documenti: EUR1, FORM-A, ATR.Classificazione e valore delle merciSistema armonizzato.Nomenclatura combinata e Taric.Informazione tariffaria vincolante (ITV).Valore e prezzo in fattura.Adempimenti doganaliCompilazione dei modelli doganali.Rappresentanza in dogana.Dichiarazione d’intento.Obblighi in materia di esportazioni prodotti dual use.Focus: risvolti fiscali e doganali dei termini di rese, delle strategie di internazionalizzazione: analisi casi particolari.

DocenteYadvinder RanaMBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, Cross Cultural Management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e straniere ed aziende.

Durata8 ore

DateBologna7 aprile 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

DocenteGiuseppe De Marinis

Consulente e formatore

per il commercio con l’estero, opera

in qualità di esperto in contrattualistica

internazionale, diritto e tecnica doganale

e dei trasporti internazionali.

Professore a contratto di International

Trade Law and Wto Rules (a.a 2015/2016)

- Università di Macerata.

Durata7 ore

DateBologna

5 aprile 201709.00 - 17.00

19 luglio 201709.00 - 17.00

Imola13 dicembre 2017

09.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

Check-up gestione procedure doganali import-export

Page 58: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 112 113

PERCORSI FORMATIVI 2017

AUTOMOTIVE BUSINESS: COME ESSERE UN FORNITORE DI SUCCESSO

Il successo non è un caso ma il risultato del funzionamento dei processi aziendali. Il mondo dei fornitori e delle aziende che offrono engineering services nel settore automobilistico è profondamente mutato negli ultimi venti anni, generando la necessità di trasformarsi in solution provider. Il principale obiettivo del corso è di acquisire “i segreti di questa trasformazione”, per emergere in maniera distintiva nella competizione fra i fornitori del settore automobilistico. Quali elementi chiave adottare per soddisfare le richieste e le esigenze del cliente? Come creare così un rapporto di reciproco vantaggio? Come preparare efficacemente gli incontri business e i customer audits? Per questo aspetto verranno presi in esame gli standard VDA 6.3, sistema adottato da molti costruttori automotive del Nord Europa, in particolare della Germania.

CONTENUTISfide del futuro per i fornitori o aziende che offrono engineering services.Richieste ed esigenze principali dell’industria automobilistica.Concetti basics, essenziali nella presentazione del sito internet aziendale.Impatto culturale: basics nella collaborazione internazionale.Interpretazione del capitolato e importanza degli studi di fattibilità.Professionalità nella gestione di un progetto in fase di sviluppo e in fase di realizzazione.Basics per gli incontri di business.Gli elementi essenziali per la preparazione dei customer audits.Analisi dei requisiti “Potenzialità Fornitore” (standard VDA 6.3).Analisi dei requisiti dell’Audit di Processo (standard VDA 6.3.).Costi per la non conformità del prodotto.Orientamento al cliente: dalla visione alla realizzazione.

TRANSFER PRICING

Lente d’ingrandimento sui controlli in materia di prezzi di trasferimento da parte delle autorità fiscali. Il D.L. 78/2010 e la più recente circolare 16/E del 28 aprile 2016 hanno introdotto nell’ordinamento italiano un regime di oneri documentali in materia di Transfer Pricing nelle operazioni infra-gruppo, tra due imprese collegate residenti in paesi a fiscalità diverse. Un corso che rappresenta un vademecum normativo ed operativo per affrontare e risolvere le problematiche del Transfer Pricing, illustrando gli elementi essenziali della disciplina e le metodologie per poter correttamente predisporre i documenti obbligatori richiesti dalle normative nazionali.

CONTENUTIIntroduzione al Transfer PricingLineamenti generali e concetti fondamentali della disciplina del Transfer Pricing.Il “valore normale” nel contesto internazionale.Il Transfer Pricing nelle fonti internazionali.Il Transfer Pricing nella normativa e nella prassi nazionale.Guidelines OCSE, norme comunitarie.I benefici per il contribuente della documentazione di Transfer Pricing e della contrattualistica infragruppo.Le informazioni sul Transfer Pricing nel bilancio e nella dichiarazione dei redditi.La scelta del metodo e l’analisi funzionaleAnalisi funzionale e di comparabilità: i contenuti essenziali.La scelta del “best method”: il metodo di determinazione e/o analisi dei prezzi di trasferimento. Le metodologie suggerite dall’OCSE e i metodi alternativi.I metodi transnazionali tradizionali.Comparable Uncontrolled Price Method (CUP).Cost Plus Method (Cost Plus).Resale Price Method (Resale Minus).I metodi transnazionali reddituali.Transactional Net Margin Method (TNMM).Transactional Profit Split Method (TPSM).Il benchmarking e l’uso dei database: valutazioni economico-aziendali e problematiche operative nella ricerca dei comparables.Transfer Pricing Documentation - Gli oneri documentali Master File, documentazione nazionale (Country File) e contrattualistica intercompany.Master File e Country File.Analisi della disciplina e della prassi nazionale, del Master File, della documentazione nazionale.Contrattualistica intercompany.Controversie, APA e sanzioni: cenni di carattere generale.

DocenteDino CaliaSupplier Manager Mercedes-Benz Cars - Direzione Procurement and Supplier Quality Daimler AG. DGQ – Quality Manager, VDA 6.3 Lead Auditor Process Audit, Witness-Auditor Daimler AG, Certified ISO/TS 16949 1./2. Party Auditor.

Durata16 ore

DateBologna3, 4 aprile 201709.00 - 18.00

9, 10 ottobre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

DocenteFabio Petroncini

Dottore commercialista e

revisore dei conti. Consulente e

formatore senior in area fiscale,

contabile e in materia di pianificazione e

controllo di gestione e gestione finanziaria

d’impresa.

Durata7 ore

DateBologna

12 maggio 201709.00 - 17.00

1 dicembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

Page 59: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PROFESSIONAL TOOLS

Page 60: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 116 117

PERCORSI FORMATIVI 2017

Project Management Professional ProgramSpecializzazione e certificazione: binomio dell’Executive Program in Project Management. Un percorso modulare in gestione di progetti complessi ed innovati, che, dall’identificazione dell’obiettivo al reporting di progetto, aiuta a sostenere l’esame per ottenere la certificazione internazionale PMP®, in conformità con gli standard internazionali del PMBOK® Guide del Project Management Institute (PMI).

Con un’esperienza di più di 18.000 ore di formazione erogate sul Project Management ed essendo Registered Education Provider (R.E.P.) del Project Management Institute (PMI) proponiamo un approccio integrato per pianificare, monitorare e controllare un progetto, con un’efficace gestione di risorse umane, economiche e con appropriata capacità di comunicare agli stakeholder le diverse informazioni di progetto. Management e tecnica quindi, in un’altalena complessa tra efficacia ed efficienza, velocità e performance.

Una palestra per allenare la capacità di saper prevedere e gestire anche gli ostacoli, i cambi di direzione, traducendo le variabili critiche in azioni di miglioramento con un occhio attento agli equilibri organizzativi, tra progetto, temporaneo, e la struttura aziendale permanente. Ogni tecnica presentata viene sperimentata, in gruppi di 3-4 persone, attraverso esercitazioni basate su esempi di progetti tipici aziendali, con la guida e la supervisione di docenti certificati.

Facoltativa, ma consigliata, è la fase di preparazione all’esame di certificazione PMP®. Sessioni pratiche e di simulazione su domande tipiche dell’esame da discutere insieme al docente.

EXECUTIVE PROGRAM

PMP PROGRAM®

Modulo 4 Project Human Resources Management - 14 ore

Modulo 5 Project Stakeholder and Communication Management - 7 ore

Modulo 3 Risk Management - 7 ore

Modulo 2 Project Time e Cost Management - 7 ore

Introduttivo e propedeuticoModulo 1 Project Management Basic - 24 ore

LA STRUTTURA

CERTIFICAZIONE CAPM®

CERTIFICAZIONE PMP®

Modulo 6 Project Procurement Management - 7 ore

Modulo 7 Preparazione all’esame CAPM® / PMP®- 21 ore

Modulo 3RISK MANAGEMENTI rischi di progetto: definizioni e approccio. Pianificare la gestione dei rischi (Risk Management Plan). Identificare i rischi (Risk Register). Eseguire l’analisi qualititativa dei rischi (Matrice dei rischi). Eseguire l’analisi quantitativa dei rischi (cenni). Pianificare la risposta ai rischi.

Modulo 4PROJECT HUMAN RESOURCES MANAGEMENTPianificazione delle risorse umane. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. I ruoli del team di progetto. Organizzazione e progetto: strutture a matrice. Team building: il modello di Tuckman. Interpersonal skills: leadership, motivazione del team e problem solving.

Modulo 5PROJECT STAKEHOLDER AND COMMUNICATION MANAGEMENTL’ambiente di progetto e le parti interessate: i project Stakeholder. La matrice degli Stakeholder. Strategie di gestione degli Stakeholder. Il Reporting di progetto. Issue log. Gestione documentale e configuration management.

Modulo 6PROJECT PROCUREMENT MANAGEMENTL’organizzazione del progetto, i ruoli e la comunicazione. I Terms of reference e la matrice BOSCARD per la individuazione delle necessità di acquisto. Fase di definizione del Master Plan e pianificazione di progetto (WBS e GANTT). Analisi delle priorità di acquisto e delle attività di negoziazione. Individuazione della rilevanza di acquisto/approvvigionamento e dei rischi di fornitura (matrice di Kraljic). Formulazione del piano specifico delle forniture e delle richieste di offerta. La documentazione necessaria per procedere al lancio delle gare di fornitura (bid). Selezione e qualificazione dei fornitori. Le attività di pianificazione delle trattative di acquisto. La differenziazione nelle tattiche di trattativa in funzione di rilevanza e criticità dell’approvvigionamento. La definizione del percorso di verifica e qualificazione del fornitore. Gestione e controllo. Gli stati di avanzamento lavori (SAL) e le project reviews. La valutazione delle prestazioni del fornitore (metodo BSC).del fornitore. Gestione e controllo. Gli stati di avanzamento lavori (SAL) e le project reviews. La valutazione delle prestazioni del fornitore (metodo BSC).

Modulo 1Introduttivo e propedeuticoPROJECT MANAGEMENT BASIC Gli standard internazionali di Project Management. L’ambiente di progetto, attori, stakeholder, team. Avvio e pianificazione. Deliverable e Scope Statement. WBS, Work Breakdown Structure. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. Il costo del progetto, risorse umane, materiali, economiche. Schedulazione delle attività. Analisi dei rischi. Monitoring and Controlling. Scope Management.

Modulo 7 PREPARAZIONE ALL’ESAME CAPM® / PMP®

Il corso accompagna i partecipanti nella preparazione all’esame di certificazione CAPM® oppure PMP® del Project Management Institute (PMI). Simulazione d’esame nella mattina, discussione con il docente nel pomeriggio.

Modulo 2PROJECT TIME E COST MANAGEMENTI processi di Project Management. Stimare le risorse umane e i costi necessari alle attività. Stesura del budget: la Cost Baseline. Monitorare e controllare il lavoro di progetto. Sviluppare e controllare la schedulazione di progetto e i costi, in maniera integrata. Lo standard internazionale: il metodo dell’Earned Value System. Indici di performance (prestazioni) del progetto e previsioni a finire. Earned Value: l’impatto su processi e procedure aziendali.

Page 61: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 118 119

PERCORSI FORMATIVI 2017

PMP® Program - Project Management Professional Program

Cristiano OttavianConsulente e formatore nel Project Management di aziende, trainer in Business School e Corporate Academy. É certificato PMP, Prince2, Financial Advisor e Environment Consultant. Già direttore di una Corporate Academy, progetta e realizza percorsi formativi a supporto dell’efficacia ed efficienza dei modelli di business. Associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”. É consulente aziendale sui temi dell’innovazione, sviluppo prodotto e processo, cambiamento organizzativo e ottimizzazione di processi, progettazione della distribuzione di prodotti e servizi. Conduce progetti in aziende di diversi settori, in Italia, Europa e Medio Oriente. Collabora con FAV dal 2014.

Elisabetta ZanariniResponsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di formazione manageriale e formazione alla imprenditorialità, Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo.

Andrea VismaraConsulente e formatore nel Project Management presso aziende e business school in tutta Europa, è certificato PMP, MSP, Prince2 e ITIL. Ha ottenuto un MBA presso Profingest Management School ed è stato docente nei programmi MBA. Socio fondatore di aziende tecnologiche, con filiali in USA, India e Cina. Senior Associate di Management Centre Europe, della American Management Association. E’ consulente aziendale sui temi della Ricerca & Sviluppo, innovazione di prodotto e processo, gestione di progetti internazionali e finanziamenti pre-competitivi. Svolge attività di formazione e

Modulo 1 Propedeutico € 850,00 + ivaExecutive Program (Mod. 2-3-4-5) € 2.100,00 + ivaModulo 6 € 400,00 + ivaModulo 7 € 850,00 + ivaExecutive Program completo (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 3.300,00 + iva

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. I moduli opzionali sono anche acquistabili singolarmente. Ai partecipanti che frequentano l’intero percorso o i singoli moduli (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza con il numero di PDU corrispondenti alle ore frequentate e un Open Badge.

NICOLA RUSCIANO - Responsabile Ufficio Acquisti Webasto Thermo & Comfort Italy “Il lavoro svolto in aula mi ha permesso da un lato di acquisire concetti e strumenti per affrontare obiettivi presenti e scenari futuri, dall’altro di confrontarmi con professionisti che operano in settori diversi dal mio. I contenuti trasmessi, sotto la guida di docenti di grande esperienza, mi hanno permesso di affrontare in maniera diversa il mio lavoro, sfruttando al massimo il potenziale della metodologia del Project Management per sistematizzare e razionalizzare differenti tipologia di attività. Ringrazio la Fondazione Aldini Valeriani per quest’esperienza stimolante, da consigliare a chi desidera investire sulla propria professionalità”.

ILARIA SANTONI- Project Manager MDM Group“L’Executive Program PMP si è rivelato un’esperienza particolarmente interessante, sia dal punto di vista dell’approfondimento e della precisione nella trattazione della metodologia, sia in virtù di strumenti e spunti operativi da implementare concretamente nello svolgimento del proprio ruolo di project manager”.

LE TESTIMONIANZE

LA FACULTY

QUOTA DI ISCRIZIONE

consulenza di Project Management, secondo diversi standard internazionali, presso numerose aziende in Italia e in Europa. Collabora con FAV dal 2009.

Massimo OlivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach Fav dal 2007. Logistic manager per importanti aziende italiane. È stato AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello dell’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Project Management Basic

Project Time e Cost Management Risk Management Project Human Resources ManagementProject Stakeholder and Communication ManagementProject Procurement ManagementPreparazione all’esame CAPM® / PMP®

03, 10, 17/02/1703/03/1710/03/17

17, 24/03/1731/03/1707/04/1712, 26/05 e 09/06/17

24 ore

7 ore

7 ore

14 ore

7 ore

7 ore

21 ore

CALENDARIO 1° SEMESTREModulo 1

Modulo 2

Modulo 3

Modulo 4

Modulo 5

Modulo 6

Modulo 7

16, 23, 30/06/1715/09/1722/09/17

29/09 e 13/10/1720/10/1727/10/1717/11 e 01, 15/12/17

CALENDARIO 2° SEMESTRE

Project Management Basic

Project Time e Cost Management Risk Management Project Human Resources ManagementProject Stakeholder and Communication ManagementProject Procurement ManagementPreparazione all’esame CAPM® / PMP®

Modulo 1

Modulo 2

Modulo 3

Modulo 4

Modulo 5

Modulo 6

Modulo 7

24 ore

7 ore

7 ore

14 ore

7 ore

7 ore

21 ore

SESSIONI D’ESAMEA richiesta aziendale, al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, è possibile organizzare sessioni d’esame per ottenere la certificazione CAPM® o PMP® nei locali FAV attrezzati.

FONDI INTERPROFESSIONALITutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal fondo interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Il catalogo formativo di Fondazione Aldini Valeriani è qualificato da Fondimpresa per cui le aziende aderenti potranno accedere ai corsi beneficiando dei contributi aggiuntivi. FAV supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Page 62: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 120 121

PERCORSI FORMATIVI 2017

SMART WORKING

Smart Working è un modo nuovo di lavorare, impiegando al meglio le nuove tecnologie e coinvolgendo l’intera organizzazione aziendale. Smart Working non vuole dire “telelavoro”, ma ripensare il lavoro in azienda in un’ottica intelligente, superando i tradizionali vincoli legati a luogo e orario. Proponiamo un modello per implementare in azienda lo Smart Working, con un approccio organico e multisettoriale.

CONTENUTIIl fascino dello Smart Working per aziende e dipendenti.Cosa diamo e cosa chiediamo.Cenni sul framework normativo vigente.Work The Way You Live: lavoriamo con gli strumenti e nelle modalità con cui viviamo.La Digital Innovation come fattore abilitante.Smart Working e collaborazione: praticamente sinonimi.Collaborazione interna ed esterna all’azienda: fra dipendenti, con i clienti, con i fornitori.Casi di studio: collaborare con le soluzioni di Google per le aziende, comunicare con i clienti e seguirli al meglio, gestire i fornitori.Lo Smart Working come chiave per il Talent Recruiting.Caso di studio: lo Smart Working in Google.Change Management per il successo.Tutta l’azienda è coinvolta.Immaginiamo come applicare lo Smart Working alla tua azienda.

DocenteAlberto Buzzi

Laureato in Ingegneria gestionale e

appassionato da sempre di

organizzazione, è Amministratore

delegato di Injenia, società di software e consulenza Premier

Partner di Google.Dal 2010 Injenia

collabora strettamente con Google per

diffondere le nuove modalità di

Collaborazione nelle imprese italiane,

applicando sul campo lo Smart Working.

Durata7 ore

DateBologna

28 febbraio 201709.00 - 17.00

28 settembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

BUSINESS E EMAIL WRITING

Saper scrivere è un’arte. Saper scrivere per farsi leggere è un’opportunità, non semplicemente una scelta stilistica. Incisività e chiarezza sono alla base di una comunicazione efficace. Come? Padroneggiando gli strumenti necessari a organizzare la struttura delle idee e del testo, potenziando le tecniche creative, scegliendo il registro più efficace per il contesto, per l’obiettivo e soprattutto per il destinatario. Il tutto in poco tempo e con sicurezza. Quello che proponiamo è un laboratorio fatto di idee, tecnica e tanta esperienza.

CONTENUTIModulo 1. Perché è importante saper scrivere efficacementeI disturbi della comprensione.Occhi e cervello: vizi e virtù di due strumenti geniali.Le S della scrittura efficace.Semplicità: semplice non è semplicistico.Sintesi: il potere nell’essenziale.Struttura: l’ordine dell’esposizione. I “generi” della scrittura di lavoro.La lettera (vari tipi: presentazione, offerta, recupero crediti, scuse, ecc.).Il verbale di riunione.Il comunicato stampa.L’house organ e la newsletter.Modulo 2. Email: precauzioni d’usoPrecauzioni tecniche: l’oggetto, il destinatario (one-to-one e one-to many), la densità e la leggerezza, l’interattività, la firma.Rispondere alle e-mail.Precauzioni psicologiche e comportamentali (netiquette).Il carico emotivo: emoticon e altri linguaggi extra-testuali.Il flaming.Il metodo CRG: calibrazione, ricalco e guida.Studio del caso: richiesta/risposta.Analisi del messaggio in ingresso: perché ha scritto, che cosa vuole e chi è. Analisi della risposta: punti forti e punti deboli. Valutazione critica dei testi elaborati e definizione della risposta ideale.

DocenteFrancesca GagliardiGiornalista pubblicista, esperta di comunicazione e scrittura professionale, tiene corsi di business e web writing per enti pubblici e aziende private, e insegna all’Università degli Studi di Parma.

DurataModulo 1: 14 oreModulo 2: 7 ore

DateBolognaModulo 1 8, 15 maggio 2017 09.00 - 17.00Modulo 2 22 maggio 201709.00 - 17.00

Modulo 19, 16 novembre 2017 09.00 - 17.00Modulo 223 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizioneModulo 1: € 520,00 + iva Modulo 2: € 260,00 + iva

Modulo 1 + Modulo 2: € 680,00 + iva

Cambiare il modo di lavorare

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PERCORSI FORMATIVI 2017 122 123

PERCORSI FORMATIVI 2017

VIDEOCRACY

Il sogno di molti manager è quello di poter essere ubiqui. Poter gestire un incontro d’affari a Milano e contemporaneamente essere presenti a un meeting a Londra. La moderna tecnologia è quasi riuscita a realizzare questo desiderio: moltissime riunioni e comunicazioni ormai si svolgono in call o video-conference. Questo training permette di gestire con sicurezza sia sul piano relazionale che su quello tecnico gli elementi che entrano in gioco: la voce al microfono, l’energia gestuale ed espressiva davanti a una telecamera, i ritmi dell’eloquio e le differenti strategie persuasive. Il tutto per argomentare in modo efficace le proprie idee, negoziare accordi, gestire le situazioni conflittuali… sotto l’occhio impietoso di una mini-telecamera.

CONTENUTIModulo 1Le dinamiche comunicative nelle situazioni di videoconferenceCaratteristiche tecniche e comunicative della videoconferenza.Le specificità del mezzo telefonico e di quello televisivo.La gestione organizzativa delle video e call-conference.L’argomentazione breve e la persuasione in latching.Strategie di comunicazione e persuasione telefonicaL’interazione e la tecnica delle domande.La negoziazione al telefono.Il semaforo verde: superare le obiezioni.Prevenire e gestire velocemente i conflitti.Business English CommunicationComprehension gym: esercizi di comprensione dell’inglese parlato su diversi registri, con l’ausilio di supporti multimediali (film, video, fiction). Listening skills: per aumentare la personale competenza linguistica.Speaking training: per allenare la capacità di produzione orale.Grammatical help: per costruire un’articolata e valida argomentazione con la Functional Grammar. Business English GymForme internazionali di etichetta in lingua inglese.Improvisation: training teatrale per avere la risposta pronta e la risposta giusta.Hold the line: Il business english al telefono.Acting: simulazioni e role play situazionali.

DocentiManuel Reitano

Formatore e consulente per la comunicazione,

temporary manager ed attore professionista. Dopo studi all’estero

presso la London School of Economics e Harvard

University, inizia a svolgere formazione e consulenza in inglese e

l’attività di temporary manager per negoziazioni

commerciali nazionali ed internazionaliÉ diplomato

presso l’accademia d’arte drammatica

dell’Antoniano di Bologna. Nel 2000 inizia la carriera

di attore presso teatri e compagnie professioniste

italiane.

Dario TurriniConsulente e formatore,

Direttore artistico del Teatro Guardassoni di

Bologna, da più di trent’anni svolge attività

teatrale. Autore di seminari e laboratori

di storia e semiologia dello spettacolo per il DAMS dell’Università

di Bologna e per le Università di S. Marino

e di Bolzano e con la Nuova Accademia di Belle

Arti (NABA) di italiano. Autore del libro Franco Angeli “To business or not to business – i testi di Shakespeare come modelli comunicativi

per il manager e l’azienda”.

Il potere delle videoconferenze

Radiospeaker & videoimageLa voce al microfono: tecniche e modalità di utilizzo.L’articolazione dei suoni per farsi comprendere.La dinamica della comunicazione in video: gestualità ed espressività.I ritmi del linguaggio televisivo.Modulo 2 Relazioni internazionali: call e video-conference Dinamiche e tecniche della comunicazione in video e al telefono.I meccanismi di comunicazione propri dell’inglese business: come impostare una comunicazione chiara e convincente.Durante questa giornata si potranno conoscere ed utilizzare tutte le modalità e le tecniche del BELF (Business English come Lingua Franca) una lingua internazionale ormai indispensabile per comunicare efficacemente da Milano a Londra, da Tokio a New York.

DurataModulo 1: 16 oreModulo 2: 8 ore

DateBolognaModulo 11, 9 giugno 201709.00 - 18.00Modulo 2 16 giugno 201709.00 - 18.00

Modulo 1 17, 24 novembre 201709.00 - 18.00 Modulo 2 1 dicembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizioneModulo 1: € 560,00 + ivaModulo 2: € 280,00 + iva

Modulo 1 + Modulo 2 € 700,00 + iva

Page 64: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 124 125

PERCORSI FORMATIVI 2017

TIME E MEETING MANAGEMENT

Acquisire tecniche di pianificazione per ottimizzare la gestione del proprio tempo di lavoro, introiettare modelli e strumenti e consigli per identificare i metodi di rinforzo della propria efficienza sul lavoro riducendo il tempo sprecato all’interno dell’ organizzazione. Migliorare il vissuto psicologico connesso all’operatività quotidiana. Apprendere specifiche modalità di progettazione e controllo delle riunioni, finalizzate a una comunicazione strutturata e non conflittuale.

CONTENUTIModulo 1Time managementPsicologia del tempo: prospettiva, percezione, controllo, la soglia di attivazione, la soglia di tensione, eustress, distress, concentrazione, monotasking vs. multitasking.Le categorie logiche della gestione del tempo: importanza, urgenza, priorità vera, priorità falsa, emergenza, imprevisto, incuria, problema vero e proprio, seccatura, condizione.I criteri corretti e scorretti nel setting delle priorità.Le distorsioni nell’uso del tempo: sensazione di non saper/poter programmare, privilegiare le routine, ottimismo nell’uso del tempo, insensibilità agli impegni di lungo periodo, incapacità nell’autodisciplina, incapacità a dire NO, incapacità a riconoscere lo stress, assenza di delega, errori di delega.La pianificazione e l’uso dell’agenda.Modulo 2Meeting managementAnatomia della riunione: il piano della partecipazione, il piano dell’attivazione, il piano della gestione della negatività.Le peculiarità di una riunione ben condotta: finalizzazione, focalizzazione, attenzione, struttura, tempificazione.Il focus di apertura.Il management della partecipazione: free flow, circle time, random time, panel integrato, panel progressivo, panel regressivo, acquario, question time.Il presidio delle aree critiche: controllare i tempi, concentrare l’attenzione e dirigere la discussione, gestire comportamenti turbolenti.Il focus di chiusura.La verbalizzazione.

DocenteFrancesco MuzzarelliFormatore senior FAV,

da diciannove anni svolge l’attività di

formatore e consulente presso l’impresa, la sanità e la pubblica

amministrazione. Le sue principali aree di ricerca e intervento riguardano

il comportamento organizzativo, la comunicazione

intrapersonale e interpersonale e

l’applicazione dello psicodramma classico alle organizzazioni. È

professore a contratto presso la Scuola di

Psicologia e Scienze della Formazione

dell’Università di Bologna.

DurataModulo 1: 8 oreModulo 2: 8 ore

DateBolognaModulo 1

9 giugno 201709.00 - 18.00

Modulo 214 giugno 201709.00 - 18.00

Modulo 112 dicembre 2017

09.00 - 18.00Modulo 2

15 dicembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizioneModulo 1: € 300,00 + ivaModulo 2: € 300,00 + iva

Modulo 1 + Modulo 2 € 580,00 + iva

Il presidio dell’efficienza

PROJECT MANAGEMENT BASIC

Nuove idee generano nuovi progetti. Ai blocchi di partenza è importante arrivare con un piano chiaro e condiviso da tutte le persone coinvolte. Non è sufficiente partire prima ma occorre pianificare le diverse fasi. Identificazione delle risorse, schedulazione, controllo dei tempi, ottimizzazione di costi: questi gli strumenti per trasformare un’idea in un progetto. Una corsa verso il vantaggio competitivo, non senza ostacoli. Saper prevedere e gestire anche gli ostacoli significa tradurre le variabili critiche in azioni di miglioramento. Tutto questo è parte del corso per apprendere e sperimentare l’equilibrio tra velocità e performance e per trasformare un progetto portato a termine da un progetto che porta a risultati concreti.

CONTENUTIGli standard internazionali di Project Management. Il progetto, il suo ciclo di vita. L’ambiente di progetto, gli attori e i modelli organizzativi. Avvio e pianificazione, Project Charter. Deliverable e Scope Management, Work Breakdown Structure. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. Il costo del progetto, risorse umane, materiali, economiche. Tecniche e metodi di stima. Sequenza e durata delle attività, allocazione delle risorse e schedulazione delle attività. Il Gantt e la pianificazione del monitoraggio e controllo di progetto.

DocenteCristiano OttavianConsulente e formatore di Project Management presso aziende, trainer in Business School e Corporate Academy. É certificato PMP, Prince2, Financial Advisor e Environment Consultant. Associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”. É consulente aziendale sui temi dell’innovazione, sviluppo prodotto e processo. Conduce progetti in aziende di diversi settori, in Italia, Europa e Medio Oriente. Collabora con FAV dal 2014.

Durata24 ore

DateBologna 3, 10, 17 febbraio 201709.00 - 18.00

16, 23, 30 giugno 201709.00 - 18.00

11, 18, 25 ottobre 201709.00 - 18.00

Imola6, 13, 20 luglio 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 850,00 + iva

Page 65: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 126 127

PERCORSI FORMATIVI 2017

LA SINERGIA FRA EARNED VALUE METHOD E RISK MANAGEMENT

Il corso richiama i contenuti delle singole discipline e si propone di esplicitare le aree di sovrapposizione e sinergia, evidenziando come un’applicazione combinata renda possibile maggior controllo di progetto.

CONTENUTIRichiami dei principali concetti dell’EVM e Risk Management: differenze, aree di sovrapposizione e sinergia. Applicazioni pratiche. Le connessioni fra i rischi ed il contesto di progetto, dalla WBS allo sviluppo del budget/programmazione delle attività, e loro revisione rischi-correlata.L’integrazione WBS/OBS, creazione di unità di controllo e determinazione delle baseline iniziale, varianti ed aggiornamenti. Le riserve. Leve di gestione dei rischi, tempi e costi.

Il corso permette a chi ha già ottenuto la certificazione l’ottenimento di 7 PDU.

DocenteCristiano Ottavian

Consulente e formatore nel Project Management

presso aziende, trainer in Business School e

Corporate Academy. É certificato PMP, Prince2,

Financial Advisor e Environment Consultant.

Già direttore di una Corporate Academy,

progetta e realizza percorsi formativi a

supporto dell’efficacia ed efficienza dei modelli

di business. Associato al PMI e membro del

comitato editoriale del PMI-Northern Italy

Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei

termini di Project Management”. É

consulente aziendale sui temi dell’innovazione,

sviluppo prodotto e processo. Conduce

progetti in aziende di diversi settori, in Italia,

Europa e Medio Oriente. Collabora con FAV dal

2014.

Durata7 ore

DateBologna

21 marzo 201709.00 - 17.00

19 ottobre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + iva

PROJECT SCHEDULING

Il modulo richiama i principi fondanti della programmazione delle attività di progetto, e illustra alcune accortezze e buone pratiche che possono aiutare a programmare, ma soprattutto gestire poi, con più facilità, le attività di progetto, evitando i più comuni e banali errori e aumentando la probabilità di successo del progetto stesso.

CONTENUTIIl programma delle attività e il modello di programmazione, le tre dimensioni del tempo di progetto, la coerenza delle unità di misura, la documentazione e le approvazioni di programma di attività, il LOE, la nomenclatura, la sintassi, tipi di relazione e vincoli fra attività, anticipi e ritardi, attività intermittenti, gestione del float/slack, i vincoli di data.

Il corso permette a chi ha già ottenuto la certificazione l’ottenimento di 7 PDU.

DocenteCristiano OttavianConsulente e formatore di Project Management presso aziende, trainer in Business School e Corporate Academy. É certificato PMP, Prince2, Financial Advisor e Environment Consultant. Associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”. É consulente aziendale sui temi dell’innovazione, sviluppo prodotto e processo. Conduce progetti in aziende di diversi settori, in Italia, Europa e Medio Oriente. Collabora con FAV dal 2014.

Durata7 ore

DateBologna 7 marzo 201709.00 - 17.00

16 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017 128 129

PERCORSI FORMATIVI 2017

PROJECT PROCUREMENT MANAGEMENT

La gestione dei progetti, in azienda, chiama in causa la pianificazione degli approvvigionamenti. Il project manager quindi deve intervenire nel pianificare, definire i criteri e controllare gli acquisti affinchè questi siano coerenti con gli obiettivi aziendali e le modalità di conduzione del progetto. Un modulo pratico che consentirà a tutti i partecipanti di definire priorità, vincoli, stati di avanzamento e sistemi di controllo.

CONTENUTIL’organizzazione del progetto, i ruoli e la comunicazione.I Terms of reference e la matrice BOSCARD per la individuazione delle necessità di acquisto.Fase di definizione del Master Plan e pianificazione di progetto (WBS e GANTT).Analisi delle priorità di acquisto e delle attività di negoziazione.Individuazione della rilevanza di acquisto/approvvigionamento e dei rischi di fornitura (matrice di Kraljic).Formulazione del piano specifico delle forniture e delle richieste di offerta.La documentazione necessaria per procedere al lancio delle gare di fornitura (bid).Selezione e qualificazione dei fornitori.Le attività di pianificazione delle trattative di acquisto.La differenziazione nelle tattiche di trattativa in funzione di rilevanza e criticità dell’approvvigionamento.La definizione del percorso di verifica e qualificazione del fornitore.Gestione e controllo.Gli stati di avanzamento lavori (SAL) e le project reviews.La valutazione delle prestazioni del fornitore (metodo BSC).

Il corso permette a chi ha già ottenuto la certificazione l’ottenimento di 7 PDU.

DocenteMassimo Olivotti

Consulente di direzione nell’ambito

delle operations, formatore e coach.

Logistic manager per importanti aziende

italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una

società specializzata nella distribuzione espressa di merci

su pallet, operante secondo il modello

d’impresa di rete. Partner nella sede

italiana di una società internazionale

specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Durata7 ore

DateBologna

7 aprile 2017 09.00 - 17.00

27 ottobre 2017 09.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + iva

BUSINESS ANALYSIS

La Business analysis è una attività svolta in azienda che implica la capacità di tradurre i bisogni dell’azienda dalla nascita di un problema o di un’opportunità in una soluzione adeguata e di successo. Associazioni di professionisti come il PMI® (Project Management Institute) e IIBA® (International Institute of Business Analysis), hanno iniziato a studiare e ad aggregare le best practices e a costruire delle linee guida per l’esecuzione efficace del compito aziendale. L’obiettivo del corso è quello di esporre i principi base, le tecniche, le metodologie emerse dalle linee guida delle due associazioni e consentire al partecipante di acquisire una conoscenza di base per migliorare l’approccio lavorativo e consolidare la propria professionalità.

CONTENUTII concetti fondamentali della Business AnalysisLa creazione del valore in azienda: l’azienda e le sue caratteristiche,il ciclo di trasformazione dai bisogni alle soluzioni aziendali.I differenti approcci al cambiamentoApproccio predittivo ai progetti.Approccio Iterativo ai progetti.Approccio Agile.Il miglioramento continuo Analisi dell’impresa e individuazione dei Business NeedsDefinizione del perimetro della soluzione e delle capabilities necessarieAnalisi della situazione esistente e valutazione dei GAPValutazione delle alternative e scelta della soluzione più adeguataIl supporto nelle fasi di realizzazioneRaffinamento e gestione dei requisiti in corso di implementazione.Verifica della soluzione.Validazione della soluzione.Valutazione post implementazione.Tecniche e skill a supporto

Nel corso del modulo verranno esposte le più utilizzate tecniche per affrontare le varie fasi: tecniche di elicitazione, analisi degli stakeholder, facilitazione (workshop, focus grup, brainsorming), analisi delle decisioni e tecniche di ranking e scoring, analisi costi e benefici e business case, tecniche di analisi dei requisiti, modellazione dei processi e dei requisiti, matrici di tracciabilità per la gestione dei requisiti, i soft skill e le competenze di ruolo.

DocenteGraziella D’AmicoHa iniziato la sua carriera nel settore di ricerca Europea della Bull e ha consolidato la sua esperienza di responsabile di servizi sia come dirigente aziendale (Fiat, Engineering) che come consulente di direzione. Ha svolto il ruolo di PM per più di 20 anni come esperta in Business Analysis, Business Process Management e Project Management applicati a processi di innovazione aziendale, riorganizzazione ICT, innovazione tecnologica e integrazione. E’ certificata presso il Project Management Institute PMP (Project Manager Professional) PBA (Professional Business analyst) e presso l’International Institute of Busibess Analysis CBAP (Certified Business Analyst professional), membro attivo di entrambre le associazioni.

Durata21 ore

DateBologna18, 25 settembre2 ottobre 2017 09.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 1.200,00 + iva

Dal bisogno aziendale alla soluzione

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SOFT SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2017 132 133

PERCORSI FORMATIVI 2017

CAPACITÁ NEGOZIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS

Un corso per trasformare la logica del compromesso in logica dell’accordo. Imparare a riconoscere le situazioni negoziali, valutare con attenzione le controparti, comprendere comportamenti, dinamiche cognitive ed emotive del negoziato, per imparare a gestire i conflitti in modo creativo sono gli asset del corso. Forniamo indicazioni pratiche per condurre con autorevolezza e incisività una trattativa. Una partita con differenti interessi in gioco. E alla fine chi vince? Entrambi, questo il nostro obiettivo.

CONTENUTILa negoziazione come strategia per la soluzione del conflitto.Negotiation Skills Test – prima parte.I diversi approcci negoziali: negoziazione competitiva e integrativa. Negoziazione come sistema e come processo. Il quadro negoziale: comprendere il sistema di bisogni e interessi in gioco, i valori e le convinzioni delle persone coinvolte.Negoziazione e strategie decisionali: giochi competitivi e giochi collaborativi.Leadership nella comunicazione.L’arte di porre le giuste domande.Gli elementi della negoziazione integrativa.La definizione della strategia negoziale.Costruire soluzioni win-win attraverso la ricerca delle asimmetrie di valore associato alle risorse oggetto di scambio. Le fonti del potere negoziale e le strategie per aumentarlo.Il mix ottimale di fattori negoziali e di concessioni per massimizzare il valore. Le armi della persuasione: tattiche e contromosse.Dieci errori comuni.Valutazione degli apprendimenti: Negotiation Skills Test – seconda parte. Definizione di un piano di miglioramento individuale.Test di autovalutazione per definire un piano di sviluppo individuale.

DocenteAndrea Mattei

Da oltre 20 anni opera nella consulenza

e nella formazione, occupandosi

di progetti di cambiamento

aziendale. Supporta le aziende

e le persone nella gestione

di negoziazioni complesse.

Ha partecipato a corsi di negoziazione

avanzata presso la Harvard University.

Ha inoltre conseguito il diploma di coach

presso la scuola di Jan Ardui.

Durata14 ore

DateBologna

8, 15 marzo 201709.00 - 17.00

22, 29 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

IL CORAGGIO DI DECIDERE

Decidere è una libertà, ma anche una responsabilità. Se questo vale in generale per tutti, per chi svolge una funzione manageriale diventa strategico. Superare l’ansia del rischio per non impantanarsi nelle sabbie mobili della paura di sbagliare: un nuovo mindset che mette al centro le emozioni. Sviluppare coraggio decisionale, è possibile. Riflettere sul proprio stile di valutazione e scelta per valorizzarlo, identificare le alternative essenziali, prefigurare i risultati attesi e valutarne le conseguenze, per arrivare ad un decision making coraggioso e consapevole.

CONTENUTILibertà e decisione.Tipologie di decisioni e il nostro stile decisionale. Come il lato emotivo influenza il processo decisionale.Riconoscere le proprie emozioni e utilizzarle in modo funzionale ai propri obiettivi.Le trappole psicologiche: riconoscerle per evitarle. Strategie e stratagemmi per superare la paura e gestire l’ansia da decisione. Come affrontare decisioni critiche, difficili, invitabili e complesse.Competenze e abilità decisionali.Il coraggio e la determinazione a decidere.La Self Efficacy.

DocenteCristina CremonesiEsperta in sviluppo manageriale, svolge la sua attività professionale per importanti aziende leader di mercato, supportando i manager nel miglioramento della loro performance e nello sviluppo di dimensioni chiave della leadership quali visioning, empowering, energizing, decision making, self efficacity, teamwork per raggiungere i risultati di business. È docente di Management e Leadership in varie Corporate University e Business School, Personal coach di top manager oltre che Mentor sia per Executive manager che per giovani talenti.

Durata8 ore

DateBologna11 aprile 201709.00 - 18.00

10 novembre 201709.00 - 18.00

Imola6 aprile 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017 134 135

PERCORSI FORMATIVI 2017

SLIDING STORIES: RACCONTARE LA PROPRIA AZIENDA CON LO STORYTELLING

Esiste solo un modo di raccontare la propria azienda? E se ne esistono altri quali sono? Raccontare il perché la propria azienda sia superiore alle altre in maniera innovativa ed efficace, è un compito sempre più arduo, sia per la competitività della concorrenza sia per la globalizzazione dei mercati. Per questo motivo la “narrazione aziendale” riscuote sempre più interesse: permette di raccontare i punti di forza di una azienda in maniera originale e quindi in maniera differente dai propri concorrenti. Il percorso formativo proposto è rivolto alle persone che si trovano nella situazione di dover presentare la propria azienda a voce, e quindi di dover far capire ai propri interlocutori il reale valore della propria impresa. Raccontare una storia è il modo più efficace che l’essere umano ha per trasmettere idee, messaggi ed emozioni. A maggior ragione oggi il raccontare, e conquistare, un uditorio è di capitale importanza e la chiave di volta per coinvolgere qualcuno descrivendo idee/prodotti/aziende. Narrare storie aziendali è un’abilità, non è banale, ma si può imparare. Il percorso formativo proposto parte dalla prima fase della narrazione: agganciare l’interesse di un uditore per potergli far capire perché la nostra azienda può rispondere ai suoi bisogni. Il corso ha una impostazione cooperativa e partecipativa. Ai partecipanti sarà infatti chiesto di allenarsi sulle tematiche proposte creando racconti e strategie narrative che saranno discusse in aula per valutarne l’efficacia e le possibili aree di miglioramento, proprio come una vera e propria palestra narrativa.

CONTENUTIStruttura di una storia. Differenza delle due strutture retoriche: elenco e narrazione. Elementi della struttura narrativa. La scelta delle parole. Inizio di una storia: l’apertura e la sua importanza. Organizzare il messaggio in modo da spiegarlo in maniera corretta. Fine di un racconto: perché la parte conclusiva di una storia è la parte più pericolosa.Cosa rende una storia unica. Cosa evitare nel raccontare la propria storia. Il linguaggio teatrale come fonte di ispirazione narrativa. Esempi ed analisi di storytelling aziendale. Storytelling nel public speaking: la narrazione nella presentazione in pubblico di idea/prodotto/impresa. Presentare la propria impresa: esempi pratici di narrativa.

DELEGA ED EMPOWERMENT

Il laboratorio sulla delega è uno spazio formativo in cui le persone possono confrontarsi ed allenare approcci e modelli di delega coerenti con i nuovi orientamenti organizzativi. Si tratta di potenziare un sistema di skills che consentano di promuovere empowerment, mobilitare energie, valorizzare le diversità, migliorare la performance individuale ed organizzativa. La delega diviene uno strumento fondamentale per chi gestisce risorse per sviluppare e far crescere non solo i propri collaboratori, ma anche se stessi: implica un insieme di competenze sfidanti, che ampliano le nostre modalità di esercitare il ruolo. Sarà possibile, grazie alla sperimentazione attiva, riorientare comportamenti, condividere logiche e modalità collegate all’ingaggio e allo sviluppo dei propri collaboratori, fornire strumenti operativi utili per esercitare efficacemente la delega come strumento di sviluppo e di innovazione.

CONTENUTIFornire un approccio sui nuovi modelli evolutivi nell’ambito della delega.I prerequisiti fondamentali per un buon esercizio della delega.Esplorazione sulle proprie modalità di esercizio della delega.Sperimentazione attiva su casi reali di delega come strumento del capo di empowerment e generazione di valore per se stessi e per gli altri.Il profilo motivazionale dei collaboratori e la gestione di casi difficili.La conduzione di colloqui motivazionali e di riorientamento.La costruzione di un piano di crescita individuale per ciascun collaboratore.La modellizzazione di best practice.

DocentiManuel ReitanoLaureato in lingue e letterature straniere e diplomato presso l’accademia d’arte drammatica dell’Antoniano di Bologna. Nel 2007 inizia l’attività di consulente e formatore: public speaking, dizione, recitazione, leadership. Dopo studi all’estero presso la London School of Economics e Harvard University, inizia a svolgere formazione e consulenza in inglese. Dario TurriniConsulente e formatore, Direttore artistico del Teatro Guardassoni di Bologna, autore di seminari e laboratori di storia e semiologia dello spettacolo per il DAMS dell’Università di Bologna e per le Università di S.Marino e di Bolzano. E’ autore del libro sulle tecniche e strategie comunicative “To business or not to business – i testi di Shakespeare come modelli comunicativi per il manager e l’azienda”.

Durata 16 ore

DateBologna 24 febbraio, 3 marzo 201709.00 - 18.00

25, 27 settembre 201709.00 - 18.00

Imola 12, 19 maggio 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

DocenteCristina Cremonesi Esperta in sviluppo

manageriale, svolge la sua attività

professionale per importanti aziende leader di mercato,

supportando i manager nel

miglioramento della loro performance

e nello sviluppo di dimensioni chiave

della leadership quali visioning, empowering,

energizing, decision making, self efficacity,

teamwork per raggiungere i risultati

di business. È docente di Management e

Leadership in varie Corporate University

e Business School, Personal coach di top manager oltre che Mentor sia per

Executive manager che per giovani talenti.

Durata16 ore

DateBologna

19 maggio 20179 giugno 201709.00 - 18.00

12 ottobre 20179 novembre 2017

09.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

Page 70: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 136 137

PERCORSI FORMATIVI 2017

GESTIRE TEAM VIRTUALI E MULTICULTURALI

La diffusione dei processi di globalizzazione richiede oggi, all’interno delle aziende, la capacità di gestire business in contesti internazionali e anche con continui cambiamenti di interlocutori e collaboratori. In questo contesto, assumono un ruolo sempre più decisivo non solo gli strumenti e le prassi di lavoro ma anche la consapevolezza delle diversità culturali (generazionali, regionali, etniche e religiose). Studi recenti hanno rilevato che circa un quarto di manager/ responsabili, e più in generale di persone impegnate in stabili relazioni professionali interculturali, producono scarsi risultati o molto spesso falliscono i propri obiettivi. Inoltre, mentre il numero di team virtuali è in rapida crescita, generalmente collaborare quando si è distanti può risultare più difficile che lavorare nello stesso stabile o a poca distanza. Molte aziende selezionano i membri dei team per i loro progetti in diverse località sparse per il mondo e li mettono in comunicazione tra di loro virtualmente, permettendosi così di scegliere i migliori talenti disponibili e risparmiare sia tempo che denaro. Per far sì che questo nuovo modello di lavoro abbia successo, è fondamentale acquisire metodi e strumenti per gestire i team virtuali i cui membri hanno sede in diversi luoghi e nazioni.

CONTENUTILa gestione del team multiculturaleEsplorare i nuovi scenari organizzativi: la gestione della diversità. Generazioni, generi, culture, appartenenze: norme, valori, stereotipi culturali.Identificare il proprio livello di competenza interculturale.Le differenze esistenti nelle culture con cui ci si confronta.Strumenti manageriali per la gestione della diversità.La gestione dei team virtualeRicercare, connettere e riconoscere le competenze dei membri di un team virtuale.Definire obiettivi, ruoli e regole.Scegliere gli strumenti di comunicazione. Potenziare e curare attività e capacità del team leader.Test di autovalutazione per definire un piano di sviluppo individuale.

Docente

Elisabetta Zanarini Responsabile

dell’Area Consulenza di Fondazione

Aldini Valeriani, è PCC – Professional

Certified Coach – ICF (International

Coach Federation). Progetta e realizza

attività di formazione manageriale e alla imprenditorialità, Coaching e Team

Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo

organizzativo.

Durata7 ore

DateBologna

4 maggio 201709.00 - 17.00

6 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione

€ 300,00 + iva

GESTIRE IL TEAM PER OTTENERE RISULTATI

Le squadre affiatate e ad alte prestazioni sono caratterizzate dall’equilibrio fra orientamento al risultato e orientamento alle persone. Nel processo di gestione del team, in tutte le sue fasi evolutive, è importante focalizzarsi sia sul risultato che sul processo per ottenerlo. Questo significa aumentare consapevolezza e responsabilità dei membri su come in team si crea fiducia, si gestiscono i processi di leadership, comunicativi, decisionali, di problem solving, le resistenze ed i conflitti. L’obiettivo del corso è quello di supportare i Team Leader nel comprendere come facilitare il lavoro di squadra e le interazioni fra i membri, come riconoscere, comprendere e guidare le fasi dell’evoluzione del team con lo stile appropriato e come aiutare le persone ad attivare la volontà di contribuire con le proprie risorse al raggiungimento dell’obiettivo comune, favorendo l’integrazione interna del team e la sua interazione efficace con l’esterno.

CONTENUTITipologie di team.Caratteristiche dei team efficaci.Fasi di sviluppo del team e blocchi evolutivi. Cosa significa supportare lo sviluppo del team.Valorizzare il contributo dei membri: i ruoli di squadra. Facilitare relazioni collaborative: creare fiducia, ascoltare globalmente, domandare, dare e ricevere feedback.Comprendere e gestire resistenze e conflitti in team.Il “piano di gioco” in team per facilitare apprendimenti e risultati.Definire obiettivi chiari e progettare azioni.Generare consapevolezza e responsabilità in team.L’importanza di misurare cultura, capacità e motivazione di team.

Docente

Fulvia BertacciniExecutive & Corporate Coach - Leadership & Organizational Development Facilitator. Con lunga esperienza di Business Manager, è trainer specializzato in formazione manageriale e nello sviluppo della leadership e del teamwork. E’ PCC - Professional Certified Coach da ICF (International Coach Federation).

Durata14 ore

DateBologna9, 16 maggio 201709.00 - 17.00

21, 28 settembre 201709.00 - 17.00

Imola4, 11 luglio 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

Page 71: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 138 139

PERCORSI FORMATIVI 2017

PRESENTING YOUR COMPANY AND YOUR PRODUCTS

Acquisire il linguaggio necessario per presentare la propria azienda, utilizzando un inglese chiaro e semplice. Essere in grado di esprimersi con un inglese corretto e cortese, formando frasi corte per dare più peso e chiarezza alla comunicazione. Sviluppare pronuncia e cadenza per rendere più facile la comprensione da parte degli interlocutori. Ampliare il lessico per poter esprimersi in modo preciso.

CONTENUTIDescrivere la missione e i punti di forza dell’azienda.Dare una visione globale delle caratteristiche aziendaliSede.Numero dipendenti.Stabilimenti.Raccontare la storia e lo sviluppo dell’azienda.Descrivere l’organizzazioneLe risorse umane.Il settore ed i mercati in cui opera.Presentare i prodottiLe caratteristiche tecniche.Le prestazioni.Paragoni tra i vari modelli.

LA VOCE OLTRE L’OSTACOLO:PARLARE ABILMENTE IN PUBBLICO

Gli ostacoli che si pongono davanti ad un oratore sono molteplici: nervosismo, pubblico difficile, poco tempo a disposizione per prepararsi. Eppure esporre le proprie idee è uno degli eventi lavorativi più ricorrenti oggigiorno e proprio per questa ragione le competenze e le abilità comunicative sono ormai parte fondamentale, e imprescindibile, della formazione professionale e manageriale mirata all’eccellenza. Di questo vasto ambito fanno parte in particolare tutte le tecniche utili a organizzare il proprio discorso per presentare progetti, relazioni e idee in maniera efficace e coinvolgente. Tutto questo rende necessario, per manager e professionisti, lo sviluppo di competenze e tecniche specifiche che permettano la gestione sicura e consapevole del proprio messaggio, dell’uditorio. Il percorso formativo fornisce ai partecipanti gli strumenti e le tecniche utili a gestire tutti i momenti e le possibili situazioni in cui è richiesta una valida e proficua comunicazione.

CONTENUTILe dinamiche comunicative nelle situazioni pubblicheI presupposti fondamentali del parlare in pubblico.Strategie e tecniche di comunicazione interpersonale.Stile comunicativo adeguato al ruolo, alla personalità e allo stile aziendale.Indicazioni pratiche sulle tecniche di comunicazione.Acting: la gestione consapevole del corpo e della voceElementi di comunicazione verbale e non verbale presi dal teatro.Gestione del non verbale: l’azione fisica nello spazio.Il linguaggio del corpo: mimica, sguardo, posizione del corpo, gestualità.Impostazione e uso della voce: volume, ritmo e velocità, pause, accentuazioni.Strutturazione e articolazione dei contenuti dello speechLe fasi del discorso: l’apertura, l’argomentazione, la chiusura.Le tecniche discorsive e persuasive.L’invenzione e la gestione di metafore, digressioni, esempi.L’utilizzo dei supporti audiovisivi (slide, contributi filmati, microfono).La relazione con il pubblicoAnalisi del proprio pubblico.Le possibilità relazionali con l’uditorio.Valutazione dei feedback e adattamento al pubblico.La gestione delle domande e delle obiezioni.

DocenteJulia UnwinDocente madrelingua inglese senior, laureata in Lingue e Letterature Moderne. Responsabile della qualità didattica dei programmi dei corsi di lingua inglese per Fondazione Aldini Valeriani e dei programmi“train the trainer” per i docenti. Esperta di progettazione di interventi formativi su tematiche di Business English e di metodologia blended con particolare focus sulla comunicazione.

Durata8 ore

DateBologna12 aprile 201709.00 - 18.00

24 ottobre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iva

Se acquistato insieme a La voce oltre l’ostacolo€ 700,00 + iva

DocenteManuel Reitano

Laureato in lingue e letterature straniere

e diplomato presso l’accademia d’arte drammatica

dell’Antoniano di Bologna. Nel 2007

inizia l’attività di consulente e

formatore: public speaking, dizione,

recitazione, leadership. Dopo

studi all’estero presso la London School of

Economics e Harvard University, inizia a

svolgere formazione e consulenza in inglese.

Durata16 ore

DateBologna

29 marzo, 5 aprile 2017

09.00 - 18.00

17, 19 ottobre 201709.00 - 18.00

Imola3 febbraio 2017

09.00 - 18.0010, 17 febbraio 2017

14.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + iva

Se acquistato insieme a Presenting your compay and your

products€ 700,00 + iva

Page 72: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2017 142 143

PERCORSI FORMATIVI 2017

MARKETING PER “NON” MARKETING MANAGER

Ascoltare, toccare, leggere, annusare, gustare il mercato… e capirlo. Attività non più solo per specialisti di marketing. Nella nuova sharing economy tutto è marketing. L’evoluzione dei trend e dei consumi tratteggiano nuovi scenari e nuove opportunità di business. Cogliere quindi questi segnali, individuare nuovi target, definire piani strategici e operativi con un solo obiettivo: soddisfare il cliente. Una responsabilità a cui è chiamata tutta l’azienda.

CONTENUTIMarketing strategico verso marketing operativo: la riflessione prima dell’azione.Riflettere su cosa? Sull’evoluzione quali-quantitativa del mercato e quindi su come soddisfare i clienti meglio degli altri creando valore per l’impresa.Agire verso cosa? Verso la soddisfazione dei clienti, il fatturato, il margine, il reddito e la cassa.Il sistema di marketing intelligence alla base del marketing strategico: come organizzarlo e dove reperire i dati. Il ruolo e l’importanza delle fonti esterne: i database MintItaly, Orbis ed AIDA di Bureau Van Dijk® e le ricerche di Market Line®.La definizione dei target mediante la segmentazione.L’analisi dei benefici attesi: cosa manca ai nostri clienti, verso cosa si stanno muovendo?Le caratteristiche ed i vantaggi della nostra soluzione competitiva rispetto ai benefici attesi: la questione delle argomentazioni commerciali.La combinazione del 4+3 variabili di marketing: le 4 legate alla parte tangibile della soluzione competitiva (Product, Price, Place, Promotion); le 3 legate alla parte intangibile (People, Process, Physical Evidence).

BILANCIO PER “NON” SPECIALISTI

Tutto si traduce in numeri. Strategie aziendali, decisioni e attività. Comprendere le logiche e i principi del bilancio d’esercizio con un solo obiettivo: acquisire una maggiore sensibilità nel valutare gli impatti delle proprie decisioni sui risultati economici, patrimoniali e finanziari dell’azienda. Utilizziamo linguaggi e strumenti semplificati per rilevare gli indicatori aziendali e inquadrarli in una logica di sistema al fine di determinare lo stato di salute di un’impresa e la sua capacità di generare reddito.

CONTENUTIComprendere il bilancio d’esercizioIl bilancio fonti e impieghi a 4 sezioni. Comprendere la logica del bilancio d’esercizio.Definizione ed illustrazione delle più comuni voci di bilancio.Lo stato patrimoniale come strumento di informazioni finanziarie e patrimoniali.Il conto economico come sintesi della redditività aziendale.Come leggere il bilancio CEE e i dati pubblici di bilancioIl bilancio riclassificato in forma CEE per le società di capitali: SP, CE e nota integrativa – la struttura del bilancio civilistico.Come leggere lo stato patrimoniale in un’ottica finanziaria.Come leggere un conto economico scalare: le varie aree di redditività – operativa, accessoria, finanziaria e tributaria.Interpretare l’informativa di bilancioStrumenti di base per individuare lo stato di salute patrimoniale e di redditività di un’azienda. Valutare punti di forza e di debolezza dell’azienda.I principali indicatori aziendali (MOL, EBIT, EBITDA, ROE, ROI): introduzione e significato.Esercitazione pratica: come leggere un bilancio e valutare i principali punti critici.

DocenteFilippo Fenati Specializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata14 ore

DateBologna21, 28 aprile 201709.00 - 17.00

13, 15 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + iva

DocenteFabio Petroncini

Dottore commercialista e

revisore dei conti. Consulente e

formatore senior in area fiscale,

contabile e in materia di pianificazione e

controllo di gestione e gestione finanziaria

d’impresa.

Durata14 ore

DateBologna

22, 24 marzo 201709.00 - 17.00

20, 22 settembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

Come leggere e valutare la situazione economica e finanziaria dell’azienda

Page 74: People - Percorsi formativi 2017 - FAV Fondazione Aldini Valeriani

PERCORSI FORMATIVI 2017 144 145

PERCORSI FORMATIVI 2017

FINANZA PER “NON” FINANCIAL MANAGER

I fondamenti della finanza d’impresa come supporto determinante per le decisioni aziendali. Comprendere la struttura patrimoniale e l’identità finanziaria dell’impresa, analizzare investimenti, solidità finanziaria e margini di redditività: oggi sono fattori indispensabili per una gestione strategica. Tutte le decisioni infatti, indipendentemente dall’area funzionale nella quale vengono prese, hanno effetti economici, finanziari e patrimoniali. Oggi ai manager viene richiesta una chiara comprensione di queste dimensioni e la capacità di prevedere gli effetti delle proprie attività. I partecipanti acquisiranno schemi semplificati per comprendere l’utilizzo delle leve finanziarie e la capacità di produrre o meno capitale a partire dall’attività svolta.

CONTENUTILa struttura finanziaria dell’impresa: gli elementi costitutivi per orientarsi nel tema.La responsabilità di decidere: le ricadute operative su conto economico e stato patrimoniale.Dalla liquidità alla gestione finanziaria.Fonti e impieghi di capitale.Lo Stato Patrimoniale come strumento di informazioni finanziarie e patrimoniali.Il conto economico come sintesi della redditività aziendale.Come leggere lo stato patrimoniale in ottica finanziaria.Come leggere un conto economico scalare: le varie aree di redditività – operativa, accessoria, finanziaria, straordinaria e tributaria.Il Cash Flow Operativo ed il Free Cash Flow.Valutazioni sullo stato di rischio o di successo di un’azienda. L’ottica della Liquidità.Le riclassificazioni del conto economico: a valore aggiunto, a costo del venduto e a margine di contribuzione.Punti di forza e punti di debolezza dell’azienda.Indici aziendali e/o Indicatori come sintesi dell’attività imprenditoriale.I principali indici per l’analisi della redditività, della solidità patrimoniale e di liquidità: dalle valutazioni finanziarie alla solidità patrimoniale prospettica.L’importanza del capitale circolare netto nelle valutazioni di breve periodo.La posizione finanziaria netta ed i suoi rapporti con EBIT ed EBITDA.

DocenteLuigi Salvatore

Dottore commercialista e

revisore contabile, consulente di

direzione nelle aree amministrazione

finanza e controllo, valutatore di sistemi

qualità aziendali.

Durata14 ore

DateBologna

5, 12 maggio 201709.00 - 17.00

8, 15 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

LA VALUTAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI

La formazione è un potente strumento di crescita di conoscenze, di sviluppo delle capacità e quindi di miglioramento della performance individuale. L’investimento in formazione, a meno che non sia coperto da forme di finanziamento, è un capitolo importante del costo del personale e il beneficio non sempre risulta evidente a breve termine, per cui è importante collegare strettamente gli interventi formativi alle reali necessità dell’individuo o di un team all’interno di un contesto aziendale. Una buona analisi permette di progettare e realizzare interventi formativi efficaci. Verranno forniti strumenti e metodi per individuare, analizzare e sintetizzare i bisogni individuali in un piano formativo globale per l’azienda, con particolare attenzione alla fase di coinvolgimento dei vari attori aziendali.

CONTENUTIA cosa serve la formazioneI cambiamenti di strategia, di prodotto e di processo e l’impatto sui “nuovi” bisogni formativi. I 3 obiettivi principali della formazione: acquisire conoscenze (padronanza), modificare atteggiamenti (consapevolezza), sviluppare abilità (performance). Come si gestisce la formazione in azienda: analisi gap professionali.Raccolta e analisi dei bisogni formativiLe competenze: un linguaggio comune per esprimere i bisogni formativi. L’analisi dei bisogni individuali legati al ruolo e alla persona. La valutazione della prestazione e i bisogni di formazione. Gli strumenti organizzativi per la rilevazione dei bisogni formativi: osservazione, interviste, questionari.Il ruolo dell’HR specialist: come aumentare la propria credibilità ed autorevolezza. Il coinvolgimento attivo dei Responsabili di Area/Funzione.Metodologie a supporto per una rilevazione efficaceMappatura dei ruoli e delle competenze.Assessment delle competenze.Il piano formativoSintesi dei bisogni formativi.Strategie per la formazione: make or buy.Quantificare le necessità: cosa, quanto, quando e a chi.Altri input progettuali: tempi, setting, organizzazione.Erogazione della formazioneSelezionare le modalità più efficaci di erogazione a seconda delle necessità: catalogo o personalizzazione?Casi pratici.

Opzionale 10 ore di affiancamento individuale per Empowerment del ruolo (coaching individuale su aspetti emotivi, relazionali, comunicativi, organizzativi).

Docente

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È ACC- Associate Certified coach - ICF (International Coach Federation).

Durata11 ore

DateBologna23 febbraio 201709.00 - 17.0024 febbraio 201709.00 - 13.00

21 settembre 201709.00 - 17.0022 settembre 201709.00 - 13.00

Imola 22 maggio 201709.00 - 17.0023 maggio 201709.00 - 13.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2017 146 147

PERCORSI FORMATIVI 2017

W-TRAIN®:LA FORMAZIONE CHE OTTIENE RISULTATI

Progettare e realizzare attività di training per i colleghi o per i partner istituzionali è un’esperienza che chiama in gioco competenze di tipo tecnico-specialistico ma anche, molto più fortemente, competenze relazionali e di facilitazione dell’apprendimento negli adulti. Si tratta di competenze non scontate, che è possibile individuare e potenziare attraverso metodi di programmazione didattica, tecniche e metodologie, cura dei materiali, buona gestione del tempo e dei tempi, e qualche trucco del mestiere. W-Train® è un percorso creato per sperimentare e migliorare le capacità di gestione di gruppi in apprendimento, trasferendo in modo efficace contenuti e comportamenti. E’ dedicato a chiunque nell’organizzazione abbia occasione e necessità di guidare sessioni di apprendimento (per nuovi entrati, per collaboratori) o di presentazione (a partner istituzionali, a clienti), curando il buon uso del tempo e di tutte le risorse utili a sostenere il buon risultato delle iniziative formative.W-Train® consente di incentivare lo sviluppo organizzativo attraverso la trasmissione formalizzata di competenze; creare o aggiornare il team dei formatori interni; migliorare il ritorno degli investimenti in formazione, anche nel caso della formazione obbligatoria.Tutto il percorso sarà giocato sull’alternanza dei ruoli tra partecipanti e conduttori, e sullo sviluppo delle competenze di animazione e osservazione, per potenziare le capacità di progettazione, realizzazione e valutazione delle attività in azienda affidate a formatori interni. La partecipazione al percorso è tanto più utile quanto più il partecipante abbia avuto già qualche esperienza, anche limitata, di gestione di corsi. Al termine dell’attività in aula, il partecipante avrà a disposizione un metodo di lavoro per la programmazione delle attività formative (il survival kit), diversi questionari e griglie per l’auto valutazione e la valutazione dei corsi, molte idee e esempi di applicazioni concrete per l’elaborazione di materiali didattici e esercitazioni pratiche.

Docenti

CONTENUTIChe cosa è la formazione: le dimensioni di lavoro. Gli obiettivi della formazione. Il contesto e i ruoli. Come imparano gli adulti. La preparazione e i luoghi per la formazione (aule, laboratori, officine, sale riunioni e molto altro). Gli strumenti per l’aula (lavagne, proiettori e non solo). Le tecniche di gestione: differenti modalità per una comunicazione efficace. La costruzione della scaletta (il survival kit per il formatore). Tipologie di partecipanti, casi tipici e casi difficili. Gestire e usare le domande. Il ruolo del formatore. La valutazione della formazione: apprendimento e gradimento. Azioni preventive e correttive per l’efficacia degli interventi.

Federico Bencivelli Consulente e formatore

senior di FAV, realizza interventi di assessment

delle competenze manageriali e coaching

individuale. È ACC- Associate Certified

coach - ICF (International Coach Federation).

Durata21 - 24 ore

(24 ore valido come aggiornamento RSPP)

DateBologna

8, 15, 22 marzo 201709.00 - 18.00

14, 21, 28 giugno 201709.00 - 18.00

8, 15, 22 novembre 201709.00 - 18.00

Quota di iscrizione€ 700,00 + iva

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area

Consulenza di FAV, è PCC – Professional

Certified Coach – ICF (International Coach

Federation). Progetta e realizza attività di

Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo

organizzativo.

INDUSTRIAL CONTROLLING

CONTENUTIAnalisi degli strumenti necessari per progettare sistemi di contabilità analitica, costing, profitability analysis e analisi degli investimenti in termini di gestione della rotazione del capitale investito.La scelta degli oggetti finali di calcolo dei costi (costi di prodotto, costi di cliente, costo dell’offerta). La scelta degli oggetti intermedi di calcolo dei costi (centri di costo e/o costi delle attività). L’identificazione dei driver di costo (metodi logici e/o metodi statistici). Centri di costo versus activity-based costing: vantaggi, limiti e contesti di applicazione. La scelta della configurazione di costo. Le logiche di rappresentazione dei costi al management aziendale. L’assegnazione di obiettivi di costo: i sistemi a costi standard e analisi degli scostamenti di efficacia ed efficienza operativa. Le tecniche di cost saving. Dal costo del prodotto al costo dell’offerta: la misurazione dei costi dei servizi. L’identificazione ed il governo dei costi che creano valore per il cliente.Gli impatti delle scelte di operations sul conto economico, sullo stato patrimoniale e sui fabbisogni finanziari.Gli indicatori economico-finanziari per il controllo delle imprese industriali. I KPI operativi per il controllo delle operations e della Catena del Valore in termini di efficacia del servizio ed efficienza dei processi. La costruzione e l’utilizzo dei costi di produzione per le scelte industriali e la valutazione dei fornitori. La valutazione economica nelle scelte di Make or Buy. La valutazione finanziaria degli investimenti. Un nuovo modo di concepire la rotazione degli investimenti: lo studio degli ammortamenti industriali.

DocenteLuigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata14 ore

DateBologna10, 17 maggio 201709.00 - 17.00

22, 29 novembre 201709.00 - 17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iva

La gestione economico-finanziaria a partire dal costo industriale di prodotto

Saper gestire i costi, capirne le vere cause e riuscire a governarle: questi aspetti sono diventati una condizione di sopravvivenza per molte aziende. In molti settori il governo della relazione prezzo-costo è sempre più complesso, con margini che tendono a ridursi nel tempo. Sovente la mutata situazione competitiva induce le aziende a personalizzare l’offerta di servizi per distinguersi dai concorrenti facendo emergere il ruolo strategico del sistema di misurazione dei costi, che deve essere in grado di identificare il vero costo dei prodotti e dei servizi erogati e la vera profittabilità dei clienti serviti, oltre che l’efficienza e la valutazione del/i fornitore/i. Il sistema di cost accounting può divenire lo strumento per fornire un supporto prezioso alle politiche commerciali, di pricing, di acquisto e di gestione delle infrastrutture aziendali.

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Per maggiori informazioni visita il sito www.fav.it Segui la Fondazione Aldini Valeriani su: Facebook, Linkedin, Twitter, Google+

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150 PERCORSI FORMATIVI 2017

MODALITÀ DI ISCRIZIONE SCHEDA DI ISCRIZIONE

Corso

Date di svolgimento

Che si svolgerà presso la sede di: Bologna ImolaInviare la scheda di iscrizione via e-mail a [email protected] o via fax allo 051.4151920

Dati per la fatturazione: azienda. (Dimensione: pmi grande impresa) privato

Ragione sociale (se azienda) Nome e cognome (se privato)

Via

Comune Prov Cap

Tel. Fax email

P.I. C.F.

Settore di attività Codice ateco

Referente per comunicazioni

Ruolo Area organizzativa

e-mail

DATI PARTECIPANTE AL CORSO:

Cognome Nome

Luogo e data di nascita Prov.

Ruolo Area organizzativa

Cell. email

Specificare se: Quadro Dirigente

Specificare se il partecipante appartiene ad una sede operativa diversa da quella sopra indicata:

Via

Comune Prov. Cap

Tel. Fax

Come è venuto a conoscenza di questo corso:

motori di ricerca www.fav.it social network newsletter

personale FAV altro

Sconto 10% azienda associata a Unindustria

La quota di partecipazione è di Euro + IVA a persona.

La quota deve essere versata al momento della conferma del corso, che Fondazione Aldini Valeriani comunicherà a tutti gli iscritti 5 giorni lavorativi prima dell’inizio dell’evento. Successivamente verrà inviata fattura quietanzata.

Il pagamento può essere effettuato mediante: Bonifico bancario intestato a Fondazione Aldini Valeriani presso

IBAN: IT 03 I 08883 02400 015000082981 - BANCA DI BOLOGNA – AG.BOLOGNA FIERA Carta di credito

CLAUSOLE CONTRATTUALI:1. L’eventuale rinuncia dovrà essere comunicata per iscritto entro i 6 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso;2. In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante ad inizio corso o di ritiro durante lo stesso sarà dovuto il pagamento integrale della quota, essendo la stessa predeterminata a fronte dei costi di organizzazione e svolgimento del corso;3. Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di rinviare la data d’inizio o di annullare il corso stesso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. In questo caso la variazione sarà tempestivamente comunicata e si provvederà al rimborso delle quote eventualmente già versate. Ai sensi dell’art. 1341 C.C. si approvano espressamente i punti 1) 2) 3) delle clausole contrattuali.

Data Firma e Timbro per l’Azienda

SCHEDAPer iscriversi, è necessario compilare la scheda di iscrizione ed inviarla via fax al numero 051/4151920 oppure scansionata via email a [email protected] alternativa, velocizza i passaggi, iscriviti al sito www.fav.it, crea il tuo account, l’iscrizione è in un click. Nella sezione Formazione per le imprese, seleziona l’area tematica e cerca il tuo corso.Troverai in ogni scheda il pulsante

QUOTE DI ISCRIZIONELa quota di iscrizione s’intende al netto di IVA ed è comprensiva di materiale didattico.Per sconti e quote agevolate vai alle informazioni a pag. 153 “I vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani”.

CONFERMA DEL CORSOFondazione Aldini Valeriani 5 giorni lavorativi prima dell’inizio del corso invierà agli iscritti una email di conferma con tutte le informazioni relative alla partecipazione.

Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di annullare o rinviare la data d’inizio corso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. L’eventuale variazione sarà tempestivamente comunicata.

MODALITÀ DI PAGAMENTOLa quota di iscrizione deve essere versata al momento della conferma del corso e comunque entro e non oltre la data d’inizio corso.

ANNULLAMENTO DELL’ISCRIZIONEÈ possibile annullare l’iscrizione ad un corso senza alcuna penale comunicando la rinuncia via e-mail al responsabile del corso entro 6 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso.In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante a inizio corso o di ritiro durante lo stesso, sarà dovuto il pagamento integrale della quota.

Iscriviti

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PERCORSI FORMATIVI 2017 153

INFORMATIVA SUL TRATTAMENTODEI DATI PERSONALI

I vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani

Per poter usufruire dei benefici della convenzione l’azienda dovrà confermare a Fondazione Aldini Valeriani l’adesione a tale proposta entro e non oltre il 31 Marzo 2017, individuando i corsi a cui intende partecipare, riservandosi eventualmente la possibilità di comunicare successivamente i nominativi delle persone che intende iscrivere. I corsi scelti in fase di adesione alla convenzione potranno essere svolti sulla base del calendario programmato per tutto il 2017.

Convenzioni piano formativo aziendalePermette all’azienda di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2017:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con almeno 5 iscrizioni- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con almeno 8 iscrizioni

Convenzioni percorso formativo individualePermette all’azienda o al privato di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2017:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno 3 corsi- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno 5 corsi

I corsi in area sicurezza possono rientrare nella seguente proporzione:- sulla convenzione con 8 corsi 2 corsi potranno essere relativi alla sicurezza- sulla convenzione con 5 corsi 1 corso potrà essere relativo alla sicurezza

Non rientrano nella convenzione i corsi inseriti nei piani FIMA.

L’adesione alle convenzioni è gratuita e vale esclusivamente per l’anno 2017. Le opzioni non sono cumulative.

Sconto 10% alle aziende associate

Fondazione Aldini Valeriani, Titolare del trattamento, informa che il trattamento di alcuni dati personali è necessario per l’iscrizione ai corsi e ai seminari e per i conseguenti obblighi di fatturazione e rendicontazione dei prodotti acquistati o per adempiere ad altre specifiche richieste dell’interessato.Per queste finalità non occorre il consenso dell’interessato.Il conferimento delle informazioni è facoltativo; nondimeno, il mancato conferimento di alcune di esse può precludere l’instaurazione o la prosecuzione del rapporto contrattuale. I dati personali conferiti saranno trattati sia su supporto cartaceo sia mediante strumenti elettronici da specifici Incaricati di Fondazione Aldini Valeriani.Le richieste di esercizio dei diritti previsti dal Codice a favore dell’interessato (art. 7 e ss D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196: ad esempio, accesso, cancellazione, aggiornamento, rettificazione, integrazione, ecc.) possono essere rivolte al Titolare del trattamento:Fondazione Aldini Valeriani, via Bassanelli 9/11, 40129 BO, Tel. 051.4151911, email: [email protected] medesimi recapiti può essere richiesto l’elenco completo ed aggiornato dei Responsabili del trattamento eventualmente nominati.I recapiti forniti nonché le coordinate di posta elettronica che vorrà indicare potranno essere utilizzati per proporle corsi, seminari servizi analoghi a quelli acquistati ed altre comunicazioni di natura commerciale/promozionale, fermo restando - ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs n. 196/2003 e dei provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali in materia - il suo diritto di chiedere ed ottenere, in ogni momento, di non ricevere ulteriori comunicazioni inviando una email a [email protected]. Alcune di queste comunicazioni potranno essere effettuate, previo suo consenso, anche in modo telefonico o tramite fax.

QUALORA NON VOLESSE RICEVERE TALI COMUNICAZIONI, PUO’ BARRARE IMMEDIATAMENTE LA CASELLA QUI SOTTO RIPORTATA:

NO, non vogliamo in nessun caso ricevere comunicazioni da Fondazione Aldini Valeriani NO, non vogliamo in nessun caso ricevere comunicazioni

da Fondazione Aldini Valeriani a mezzo email NO, non vogliamo in nessun caso ricevere comunicazioni

da Fondazione Aldini Valeriani a mezzo posta tradizionale

QUALORA VOLESSE RICEVERE TALI COMUNICAZIONI A MEZZO FAX, OCCORRE INSERIRE IL NUMERO DI FAX ED ESPRIMERE IL SUO CONSENSO DI SEGUITO:

SÌ, vogliamo ricevere comunicazioni da Fondazione Aldini Valeriani a mezzo fax n.

QUALORA INVECE VOLESSE RICEVERE TALI COMUNICAZIONI A MEZZO TELEFONO, OCCORRE INSERIRE IL NUMERO TELEFONICO ED ESPRIMERE IL SUO CONSENSO DI SEGUITO: SÌ, voglio ricevere comunicazioni da Fondazione Aldini Valeriani

a mezzo telefono n.

Firma

(Art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”)

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PERCORSI FORMATIVI 2017

Alcuni nostri clienti

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PERCORSI FORMATIVI 2017 156 157

PERCORSI FORMATIVI 2017

INFORMAZIONI GENERALICERTIFICAZIONI

BOLOGNA via Bassanelli 9/11Tel. 051.4151911, fax [email protected]

COME RAGGIUNGERCIBolognaIn Autobus Linee 27A - 27B - 27C - 95 - 97 - 98 direzione Corticella - Fermata “Istituti Aldini Valeriani”.

In Auto - dalla tangenziale: Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

- dall’Autostrada A1 (Milano-Roma): Uscita Borgo Panigale, prendere la tangenziale in direzione S.Lazzaro di Savena e all’uscita 6 (Castel Maggiore) proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

- dall’Autostrada A13 (Bologna-Padova) e A14 (Bologna-Ancona) Uscita Bologna - Arcoveggio, Tangenziale in direzione Casalecchio di Reno, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

ParcheggioPossibilità di parcheggio nelle vicinanze della sede.

IMOLA P.le Pertini 8c/o Unindustria Bologna Delegazione Imolese Tel. 0542.644044 [email protected]

SEDICERTIFICAZIONE ISO 9001:2008Fondazione Aldini Valeriani è certificata ISO 9001:2008 per la “Progettazione ed erogazione di servizi formativi e di orientamento rivolti alle persone e alle imprese" (settore EA 37, 35). Certificato Kiwa-Cermet n° 10748-A emesso in data 27/09/2001 e modificato in data 28/05/2015. ACCREDITAMENTO REGIONE EMILIA ROMAGNAFondazione Aldini Valeriani ha ottenuto l’accreditamento dalla Regione Emilia Romagna con Delibera n° 778 del 26 aprile 2004 per gli ambiti Formazione superiore, Formazione continua e permanente, Apprendistato, Formazione a distanza e Obbligo formativo. Dal 2015 è in possesso di accreditamento per l’ambito Utenze speciali.

ACCREDITAMENTO FONDIMPRESAFondazione Aldini Valeriani è tra i soggetti qualificati per realizzare attività formative con Fondimpresa avendo ottenuto il relativo accreditamento per tutti gli ambiti di lavoro previsti.

R.E.P. del PROJECT MANAGEMENT INSTITUTEFondazione Aldini Valeriani è Registered Education Provider (REP) del Project Management Institute (PMI). Il marchio REP rappresenta l'abilitazione formativa più riconosciuta nel campo del Project Management, e certifica l'aderenza dei contenuti agli standard internazionali di Project Management.

CERTIFICAZIONE CETOPGrazie alla disponibilità di laboratori all’avanguardia e di personale docente specializzato, Fondazione Aldini Valeriani è centro di esame per il rilascio, in collaborazione con Assofluid, della Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleoidraulica Industriale e Mobile e al livello 3 di Pneumatica.

CERTIFICAZIONE CND - CONTROLLI NON DISTRUTTIVIFondazione Aldini Valeriani, in collaborazione con Bureau Veritas Italia, è centro di esame per l’ottenimento della certificazione di 1° e 2° livello, sui Controlli Non Distruttivi superficiali e volumetrici, in ottemperanza alla norma UNI EN ISO 9712. I metodi sono: VT Metodo Visivo; MT Metodo Magnetoscopico; PT Metodo Liquidi Penetranti; UT Metodo Ultrasuoni.

PATENTE DI SALDATURAGrazie alla disponibilità di laboratori attrezzati e di ispettori specializzati, Fondazione Aldini Valeriani rilascia ai partecipanti ai corsi il patentino di saldatura, qualifica valida in tutta la UE che certifica l’abilità nello svolgere l’attività di saldatura nel rispetto degli standard qualitativi raccomandati dalla norma UNI EN ISO 9606 in completa sicurezza.

CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI PER INGEGNERIFondazione Aldini Valeriani, partner, e Planning, provider organizzatore, offrono la possibilità di ottenere crediti formativi professionali, frequentando alcune attività formative approvate dal CNI.

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Immagina il tuo futuro Disegna il tuo percorso

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Crediti:

Art Director Fabiano FontanaStampato da Litografia Zucchini

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