XXIIIª SETTIMANA TEMPO ORDINARIO -...

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XXIIIª SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (10 - 16 SETTEMBRE 2018) 10 L Guidami, Signore, nella tua giustizia. S. Nicola da Tolentino; S. Nemesio; S. Agabio. 1Cor 5,1-8; Sal 5,5-7.12; Lc 6,6-11. 11M Il Signore ama il suo popolo. Ss. Proto e Giacinto; S. Adelfio; B. Pierina De Micheli. 1Cor 6,1-11; Sal 149,1-6; Lc 6,12-19. 12 M Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio. SS. Nome di Maria (m.f.); S. Albeo; S. Guido. 1Cor 7,25-31; Sal 44,11-12.14-17; Lc 6,20-26. 13 G S. Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). S. Maurilio. 1Cor 8,1b-7.11-13; Sal 138, 1-3.13-14.23- 24; Lc 6,27-38. 14 V Esaltazione della Croce. Festa (rosso). Non dimenticate le ope- re del Signore! Nm 21,4b-9 opp. Fil 2,6-11; Sal 77,1-2.34-38; Gv 3,13-17. 15 S Beata Vergine Maria Addolorata. Memoria (bianco). Salvami, Si- gnore, per la tua misericordia. Eb 5,7-9; Sal 30,2-6.15-16; Gv E-MAIL TELEFONO UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015 CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919 PADRE JANUSZ - 339-1082608 [email protected] PADRE LUCA - 331-7929220 [email protected] PADRE PAOLO - 3667406672 [email protected] SANTE MESSE GIORNI FESTIVI CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30 - 18,30 SACRA FAMIGLIA - 09,30 COLLE LYDIA - 11,15 CARMINE - 10,00 GIORNI FERIALI SAN PIETRO - 08,30 CONCATTEDRALE - 18,30 SACRA FAMIGLIA - 09,15 CARMINE - 17,30 GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 466 - 09.09.2018 Visitate il nuovo sito: parrocchianepi.it 9 SETTEMBRE 2018 XXIIIª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Di ritorno dalla regio- ne di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno ter- ritorio della Decàpoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in di- sparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Dal Vangelo secondo Marco (7,31-37)

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XXIIIª SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (10 - 16 SETTEMBRE 2018)

10 L Guidami, Signore, nella tua giustizia. S. Nicola da Tolentino; S. Nemesio; S. Agabio. 1Cor 5,1-8; Sal 5,5-7.12; Lc 6,6-11.

11M Il Signore ama il suo popolo. Ss. Proto e Giacinto; S. Adelfio; B. Pierina De Micheli. 1Cor 6,1-11; Sal 149,1-6; Lc 6,12-19.

12 M Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio. SS. Nome di Maria (m.f.); S. Albeo; S. Guido. 1Cor 7,25-31; Sal 44,11-12.14-17; Lc 6,20-26.

13 G S. Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). S. Maurilio. 1Cor 8,1b-7.11-13; Sal 138, 1-3.13-14.23-24; Lc 6,27-38.

14 V Esaltazione della Croce. Festa (rosso). Non dimenticate le ope-re del Signore! Nm 21,4b-9 opp. Fil 2,6-11; Sal 77,1-2.34-38; Gv 3,13-17.

15 S Beata Vergine Maria Addolorata. Memoria (bianco). Salvami, Si-gnore, per la tua misericordia. Eb 5,7-9; Sal 30,2-6.15-16; Gv

E-MAIL TELEFONO

UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015

CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919

PADRE JANUSZ - 339-1082608

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PADRE LUCA - 331-7929220

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PADRE PAOLO - 3667406672

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SANTE MESSE

GIORNI FESTIVI

CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30

- 18,30

SACRA FAMIGLIA - 09,30

COLLE LYDIA - 11,15

CARMINE - 10,00

GIORNI FERIALI

SAN PIETRO - 08,30

CONCATTEDRALE - 18,30

SACRA FAMIGLIA - 09,15

CARMINE - 17,30

GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 466 - 09.09.2018

Visitate il nuovo sito: parrocchianepi.it

9 SETTEMBRE 2018 XXIIIª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Di ritorno dalla regio-

ne di Tiro, passò per

Sidone, dirigendosi verso il

mare di Galilea in pieno ter-

ritorio della Decàpoli. E gli

condussero un sordomuto,

pregandolo di imporgli la

mano. E portandolo in di-

sparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva

gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e

disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si

sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò

loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne

parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa

udire i sordi e fa parlare i muti!».

Dal Vangelo secondo Marco (7,31-37)

9 SETTEMBRE 2018 XXIIIª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

”Dio guarisce per renderci liberi“

Il cammino di Gesù, l'uomo senza confini, è come una sutura che cuce insieme i lembi di una ferita, alla ricerca di quella dimensione dell'umano che ci accomuna tutti e che viene prima di ogni divisione cultu-rale, religiosa, razziale. Gli portarono un sordomuto. Un uomo imprigionato nel silenzio, una vita dimezzata, ma che viene “portato”, da una piccola comunità di persone che gli vogliono bene, fino a quel maestro straniero, ma per il quale ogni terra straniera è patria. E lo pregarono di imporgli la mano.

Ma Gesù fa molto di più. Appartiene proprio alla pedagogia dell'attenzione la successione delle parole e dei gesti. Lo prende, per mano probabilmente, e lo porta via con sé, in disparte, lontano dalla folla, e così gli esprime un'at-tenzione speciale; non è più uno dei tanti emarginati anonimi, ora è il preferito, e il maestro è tutto per lui, e ini-ziano a comunicare così, con l'attenzione, occhi negli occhi, senza parole. E seguono dei gesti molto corporei e insieme molto delicati. Gesù pose le dita negli orecchi del sordo: il tocco delle dita, le mani che parlano senza parole. Gesù entra in un rapporto corporeo, non etereo o distaccato, ma come un medico capace e umano, si rivol-ge alle parti deboli, tocca quelle sofferenti. Poi con la saliva toccò la sua lingua. Gesto intimo, coinvolgente: ti do qualcosa di mio, qualcosa di vitale, che sta nella bocca dell'uomo insieme al respiro e alla parola, simboli dello Spirito. Vangelo di contatti, di odori, di sapori. Il contatto fisico non dispiaceva a Gesù, anzi. E i corpi diventano luogo santo di incontro con il Signore e «i sensi sono divine tastiere». La salvezza passa attraverso i corpi, non è ad essi estranea, né li rifugge come luogo del male, anzi sono «scorciatoie divine». Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè: Apriti! In aramaico, nel dialetto di casa, nella lingua del cuore; emettendo un sospiro che non è un grido che esprime potenza, non è un singhiozzo di dolore, ma è il respiro della speranza calmo e umile, è il sospiro del prigioniero (Salmo 102,21), è la nostalgia per la libertà (Salmo 55,18). Prigioniero insieme con quell'uomo impedito, Gesù sospira: Apriti, come si apre una porta all'ospite, una finestra al sole, come si apre il cielo dopo la tempesta. Apriti agli altri e a Dio, e che le tue ferite di prima diventino feritoie, attraverso le quali entra ed esce la vita. Prima gli orecchi. Ed è un simbolo eloquente. Sa parlare solo chi sa ascoltare. Gli altri innalzano barriere quando parlano, e non incontrano nessuno. Gesù non guarisce i malati perché diventino credenti o si mettano al suo seguito, ma per creare uomini liberi, guariti, pieni. «Gloria di Dio è l'uomo viven-te» (Sant'Ireneo) l'uomo tornato a pienezza di vita.

16 SETTEMBRE 2018 XXIVª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

”Quella domanda: chi sono per te?“ La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo? Dicono che sei un profeta: una creatura di fuoco e roc-cia, di fuoco e luce, come Elia, come il Battista; dicono che sei voce di Dio e suo respiro. Gesù non si sofferma oltre su ciò che dice la gente. Lui sa che la verità non risiede nei sondaggi d’opinione. E pone la grande domanda, quella che fa vivere la fede: E voi, chi dite che io sia? Una domanda da

custodire e amare, perché il Signore ci educa alla fede at­traverso domande: tu, con il tuo cuore, la tua storia, il tuo peccato e la tua gioia, tu, cosa dici di Gesù? Ora non servono più libri o formule di catechismo; ognuno uscito dalle mani di Dio, ognuno caduto e risorto, affamato e incamminato deve dare la sua risposta. La Bibbia è piena di nomi di Dio - pastore, sorgente, fuoco, rugiada, vino, amante, braccio forte, carezza -: a Dio si addicono tutti i nomi. Un salmo lo chiama «roccia e nido» (84,4); un altro «sole e scudo» (5,13), ma è ancora «ciò che la gente dice», anche se con parole sante. C’è un ultimo nome, il nome che gli dà il mio patire e il mio gioire, che contiene il mio sapore di Dio, che viene dall’averlo molto cercato, qualche volta sentito, in qualche modo sfiorato con le dita dell’anima: tu sei il Cristo. Non una persona di ieri, come Elia o il Battista, non un ricordo, niente sei tra le cose passate. Ma Cristo cos’è «per me»? Per me vivere è Cristo, ha detto Paolo; per me, adesso, Cristo significa vivere. Già solo nominarlo equivale a confortare e intensificare la vita, più Cristo equivale a più io. E cominciò a insegnare loro che il figlio dell’uomo doveva molto soffrire. Pietro si ribella, come mi ribello anch’io. Un Dio di molto patire non è ciò che mi attendevo. Posso seguire le indicazioni spirituali di Gesù, le sue regole morali mi convincono, mi seduce un Gesù guaritore e camminatore, accogliente e amicale, libero come nessuno, posso avere gli stessi suoi sentimenti. Ma la croce! La croce è l’impensabile di Dio, il mezzo più scandalosamente povero, ma è anche l’abisso dove Dio diviene l’amante, amore fino alla fine, senza inganno alcuno, Dio affidabile. Solo allora i discepoli capiranno chi è Gesù: disarmato amore, crocifisso amore, e per questo vincente. Se qualcuno vuol venire dietro di me, prenda su di sé una vita che sia simile alla mia, che sia croce e dono, non per patire di più, ma per far fiorire di più la zolla di terra del cuore, e poi essere nella vita datore di vita. Come Lui.

DOMENICA 9 SETTEMBRE 2018 XXIIIª Domenica del Tempo Ordinario

Oggi a Pian Paradiso, ritiro per i catechisti.

Il nostro caloroso benvenuto a PADRE PAOLO ZAGÓRSKI CSMA il vicario par-rocchiale di Nepi. Nato il 09.06.1990 a Tuchów, in Polonia, nel mese di giugno 2009 termina gli studi intrapresi presso il Seminario Minore a Miejsce Piastowe e nell’agosto del medesimo anno presenta domanda per entrare a far parte della Congregazione di San Michele Arcangelo. Accolto nella Congregazione, dopo un mese di postulantato, inizia il periodo di noviziato della durata di un anno a Paw-likowice (Polonia) e il 9 settembre del 2010 emette i primi voti religiosi. Alla fine di settembre dello stesso anno giunge in Italia, a Monte Sant’Angelo, per

seguire un corso di lingua italiana. Nell’ottobre del 2011 inizia il corso di studi filosofico-teologici presso l’Istituto Teologico “San Pietro” di Viterbo. Il 28 settembre 2014 emette i voti perpetui. Il 30 giugno 2016 conclude il periodo di studio con la discussione della tesi e sostenen-do l’esame “Ex universa theologia”. Il 2 ottobre 2016 viene ordinato diacono. Il 22.04.2017 è stato ordinato sacerdote a Castel S. Elia. Dal novembre del 2016 al settembre del 2018 vicario parrocchiale nella parrocchia di Sant’Antonio Abate a Castel Sant’Elia. Dal 1° settembre del 2018 Padre Paolo è vicario parrocchiale a Nepi.

MERCOLEDÌ 12 SETTEMBRE

Alle ore 21.00 processione mariana in occasione della festa della Madonna Santissima ad Ru-pes a Castel S. Elia.

VENERDÌ 14 SETTEMBRE

Festa dell’Esaltazione della Croce, benedizione con le reliquie della Santa Croce dopo la messa vespertina nella Cattedrale.

VENERDÌ 14 SETTEMBRE, SABATO, 15, DOMENICA 16 SETTEMBRE

CAMPO SCUOLA PER I RAGAZZI 3 MEDIA San Martino Cimini. Info Padre Luca. 17 settembre, lunedì, festa della B. CECILIA, alle ore18.00 s. Messa, chiesa s. Tolomeo DAL 18 SETTEMBRE dalle ore 16.00 alle ore 19.00 c/o la Chiesa S. Famiglia, le iscrizio-

ni per il catechismo dei ragazzi/e della IIIª elementare, accompagnati dai loro genitori, e muniti di certificato di battesimo.

Dal 20 settembre, Alle ore 21.00 c/o la Chiesa di S. Pietro, novena angelica in preparazio-ne alla festa di San Michele Arcangelo, che continua ogni giorno fino al 28 settembre. Il 29 settembre solenne processione per le vie del nostro paese

Domenica 14 ottobre, pellegrinaggio parrocchiale eucaristico a Siena. Info nelle sacrestie.

ATTIVITÀ DELLA PARROCCHIA