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XV Rapporto sul Turismo in Calabria

Comitato scientifico Emilio Becheri, Mara Manente, Mariza Righetti, Maurizio Biasi Direttore della ricerca Mariza Righetti Direttore dell'analisi statistica Maurizio Biasi Hanno redatto Emilio Becheri, Maurizio Biasi, Michela Ciccarelli, Sonia Ferrari, Mariza Righetti, Tiziana Nicotera Si ringraziano gli uffici statistici delle UOT Turismo e della Città Metropolitana di Reggio Calabria per la rilevazione e l’inserimento dei dati statistici. Per l’attività di rilevazione dell’Osservatorio Clara Filice, Francesca Citrigno, Maria Victoria Di Chiro Editing Clara Filice

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Indice

Presentazione

CAPITOLO I

L’OFFERTA TURISTICA: LE STATISTICHE

1. TURISMO UFFICIALE E HOME SHARING ............................................................... 9

2. IL COMPARTO NON PIÙ “COMPLEMENTARE” ..................................................... 10

3. L’EFFETTO DI AIRBNB SULLA RICETTIVITÀ EXTRALBERGHIERA .................... 11

4. IL SISTEMA RICETTIVO REGIONALE .................................................................... 13

5. IL SISTEMA RICETTIVO PROVINCIALE ................................................................. 21

6. IL SISTEMA RICETTIVO NELLE AREE TERRITORIALI ......................................... 31

ALCUNE CONSIDERAZIONI ...................................................................................... 36

CAPITOLO II

LA DOMANDA TURISTICA: LE STATISTICHE

1. IL MOVIMENTO TURISTICO ................................................................................... 39

2. ANALISI DELLA DOMANDA NEL LUNGO PERIODO ............................................. 42

3. ANALISI DELLA DOMANDA NEL BREVE PERIODO .............................................. 70

ALCUNE CONSIDERAZIONI ....................................................................................... 83

CAPITOLO III

TRASFORMARE I GAP IN OPPORTUNITÀ

PREMESSA .................................................................................................................. 87

1. IL MOVIMENTO TURISTICO SECONDO L’ISTAT .................................................. 87

2. IL TURISMO IN CALABRIA SECONDO ALTRE FONTI STATISTICHE: IL TURISMO CHE NON APPARE. ....................................................................................... 110

3. IL POSIZIONAMENTO FRA LE REGIONI MEDITERRANEE EUROPEE .............. 113

ALCUNE CONSIDERAZIONI ..................................................................................... 114

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CAPITOLO IV

IL TURISMO DELLE ORIGINI IN CALABRIA: INDAGINE SULLA DOMANDA E SULL’OFFERTA PER LO SVILUPPO DI STRATEGIE DI DESTINATION MARKETING

PREMESSA ................................................................................................................ 119

1. OBIETTIVI E METODOLOGIA DELLA RICERCA .................................................. 121

2. IL TURISMO DELLE ORIGINI NEL MONDO ......................................................... 122

3. LA RICERCA GENEALOGICA ............................................................................... 126

4. LE MOTIVAZIONI DEL VIAGGIO ........................................................................... 129

5. L’ESPERIENZA VISSUTA DAI TURISTI: DALLE ASPETTATIVE AL GRADO DI SODDISFAZIONE ........................................................................................... 133

6. L’IMMAGINE DELLA CALABRIA ALL’ESTERO COME DESTINAZIONE TURISTICA ........................................................................................................................ 140

7. IL RUOLO DEI TURISTI NELLA PROMOZIONE DELLA DESTINAZIONE............ 142

8. GLI OPERATORI DEL SETTORE: TOUR OPERATOR, AGENZIE INCOMING E GUIDE TURISTICHE ...................................................................................... 144

9. LE ASSOCIAZIONI DI CALABRESI NEL MONDO ................................................ 155

10. LE POLITICHE DEGLI ENTI LOCALI ................................................................... 157

11. OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO DEL TURISMO DELLE ORIGINI IN CALABRIA: CONCLUSIONI ............................................................................ 166

BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................... 169

PROGRAMMAZIONE TURISTICA ................................................................................ 171

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PRESENTAZIONE

Abbiamo deciso di pubblicare la quindicesima edizione del Rapporto

sul Turismo della Calabria che contiene i dati ufficiali dell’Istat relativi

all’offerta ricettiva e al movimento turistico calabrese, degli anni 2015,

2016 e 2017. Contiene anche un’importante analisi storica, mai fatta pri-

ma, che analizza gli ultimi undici anni, a partire dal 2007. Il report inoltre

comprende un capitolo che offre un’analisi comparata della Calabria nel

contesto dell’intero Paese a firma del professor Emilio Becheri, uno dei

massimi esperti di turismo a livello internazionale, a cui va la nostra grati-

tudine per la disponibilità e l’entusiasmo con cui ha accettato di parteci-

pare a questo progetto.

Innanzitutto il Rapporto si apre con una puntuale esplorazione di tut-

ta l’offerta ricettiva della nostra regione, alberghiera ed extra alberghiera,

in cui viene descritta la storicità di ogni struttura, il mantenimento,

l’evoluzione o il calo di livello.

Attraverso questo importante strumento conoscitivo siamo in grado

di valutare come è cambiata nel tempo la domanda turistica sia da parte

dei nostri connazionali che degli ospiti stranieri negli ultimi undici anni. La

domanda turistica è un continuo divenire, suscettibile ai livelli economici,

alla sicurezza, all’accessibilità di un target, a mode e tendenze. Oggi poi

il turismo ha assorbito più di altri settori l’avvento della telematica e dei

social, che hanno cambiato totalmente l’approccio al modo di viaggiare,

di cercare una struttura in linea con le esigenze o con le possibilità di chi

si sposta. Questo ha messo in circolo la realtà di B&B, co-living e agritu-

rismi, conseguenza di una ritrovata consapevolezza identitaria, capillari

generatori di lavoro, reddito e quindi sviluppo.

Alla professoressa Sonia Ferrari, che ringraziamo, dobbiamo un ca-

pitolo dedicato al turismo di ritorno, in cui offre un’indagine su chi torna

alla ricerca delle proprie radici. In questo segmento la Calabria ha un ba-

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cino con un forte potenziale, che trova una sua ragion d’essere nel desi-

derio di ritrovare le proprie origini da parte dei figli e dei nipoti di chi nel

secolo scorso è stato costretto a scegliere la via dell’emigrazione dalla

propria terra. Nel corso della mia recente visita ai calabresi d’Argentina,

abbiamo messo le basi col governo di quel Paese per avviare dei colle-

gamenti diretti.

Dopo un lungo periodo negativo dal 2008 in poi, che ha toccato il

punto più basso nel 2014, il turismo in Calabria registra un notevole re-

cupero. Dal 2015 è in atto un’inversione sia in relazione agli ospiti italiani

che agli stranieri, fino a registrare il record nel 2017 con oltre nove milioni

di presenze, al netto delle non ufficiali. Pertanto, in base alle indagini di

Banca d’Italia e dell’Istat per stimare il reale movimento in Calabria, que-

sto dato andrebbe moltiplicato per 3. Un’importante novità che ha contri-

buito a questo incremento, è data dalla forte crescita delle presenze di

provenienza estera. Questo risultato non è un caso. Fin dall’inizio abbia-

mo fatto delle scelte chiare innanzitutto nel modo di comunicare la Cala-

bria. Abbiamo eliminato le altisonanti e costosissime campagne mediati-

che affidate a testimonial famosi quanto poco motivati e posto in essere

un meticoloso lavoro individuando opinion leaders, giornalisti, bloggers e

stakeholders in paesi target da cui poi irradiare una immagine della no-

stra regione più aderente alla realtà. Abbiamo, poi, ampliato il panorama

dell’offerta turistica affiancando alle nostre coste le aree interne con i

Parchi Naturali, gli sport che in essi si praticano posizionando quindi la

Calabria tra le mete in cui si può vivere anche la nuova tendenza del

viaggio avventura e degli sport estremi. Abbiamo trasmesso che la Cala-

bria è terra di accoglienza per viaggiatori “slow” in ogni stagione, con

un’intrigante offerta enogastronomica sana, perché la nostra è una delle

regioni con più elevate superfici coltivate a biologico in Italia.

Sono arrivati i risultati che, per quanto ci riguarda, sono solo dei se-

gnali. Segnali che le scelte di percorso fatte sono corrette, e per questo

sono grato allo staff che a queste pensa e lavora ogni giorno. Ora si trat-

ta di proseguire senza tentennamenti per costruire il nuovo, vero archeti-

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Presentazione

po di Calabria nell’ immaginario globale, liberato dai luoghi comuni che

tentano di svalutarne lo sforzo che attualmente sta facendo. La Calabria

non è terra di frontiera dove venire a spacciarsi per eroici inviati su un

fronte di guerra per farsi un curriculum. La Calabria è quella regione di

Europa protesa nel Mediterraneo dove c’è una ZES, dislocata in più pun-

ti, forte attrattore d’investimenti. La Calabria è la terra di civile accoglien-

za. La Calabria è la patria della “Dieta Mediterranea” patrimonio immate-

riale dell’UNESCO individuata qui da Ancel Keys nel 1957. È il mare dei

Bronzi di Riace, dei campionati del Mondo di Kitesurf e dei campionati

nazionali di Vela. È i corsi d’acqua del Rafting nelle gole del Pollino. È

quella terra di prodotti agresti, portatori di una genuinità antica che da

millenni genera grandi vini, altrove perduti.

In tale momento del nostro lavoro di rimessa in carreggiata di questa

terra, che abbiamo ereditato in caduta libera verso una ulteriore perdita

di credibilità sia a livello nazionale che europeo, questo Rapporto è una

pietra miliare nel percorso intrapreso per pianificare una strategia sempre

più mirata, per determinare la crescita di un ambito vitale come quello del

turismo.

Questo è un settore in cui i cambiamenti procedono in modo lento. Si

manifestano solo dopo anni di consolidamento della qualità dell’offerta.

Rimasta fuori dalle principali rotte turistiche per molto tempo, isolata in

una sua ostinata inadeguatezza, oggi la Calabria è considerata l’altra Ita-

lia ancora da scoprire e paradossalmente il suo ritardato sviluppo può di-

ventare oggi valore aggiunto.

On.le Gerardo Mario Oliverio

Presidente della Regione Calabria

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I L’OFFERTA TURISTICA: LE STATISTICHE

Maurizio Biasi, Mariza Righetti

1. Turismo ufficiale e home sharing

Nella valutazione della ricettività dei vari Paesi, la principale tipologia

esaminata non può non essere quella alberghiera: per tradizione storica,

il fulcro del mercato vacanziero in tutto il mondo, anche se nell’ultimo

mezzo secolo si sono fatte avanti e si sono imposte forme aggiuntive e

concorrenti di alloggio.

Peraltro, gli alberghi rappresentano una categoria omogeneamente

definita in tutti i Paesi del mondo e, perciò confrontabile.

Il modello dell’home sharing lanciato da Airbnb1 non è visto più solo

come una forma di concorrenza da combattere, ma anche come un ser-

vizio aggiuntivo per gli utilizzatori dei servizi alberghieri che cercano una

garanzia di qualità legata a quella di un marchio conosciuto a livello

mondiale per l’elevato livello di ospitalità, valido non solo negli hotel ma

anche negli appartamenti.

Le grandi compagnie alberghiere hanno scoperto una nuova cliente-

la, quella che vuole trascorrere una vacanza all’interno di un ambiente

casalingo e stanno scegliendo i partner con i quali ampliare le offerte e

l’attivazione di «servizi personalizzati con l’obiettivo di fidelizzare il clien-

te».

Le rilevazioni statistiche considerano solo parzialmente il turismo in

appartamento limitatamente alla componente nazionale, mentre manca-

no i dati sul movimento escursionista, nonostante una quantificazione di

1 Quello italiano è comunque un terreno ambitissimo per l'home sharing: secondo Airbnb nello scor-so anno gli arrivi sono stati circa 8 milioni e la classifica delle destinazioni italiane più scelte ha visto in pole position Roma con 1,4 milioni di arrivi, seguita da Firenze con 710 mila, e al terzo posto Mila-no con 600 mila, quindi, Venezia con 470 mila e Napoli con 220 mila. Con il 53% degli ospiti pronti ad affermare di avere speso nelle attività situate nei pressi dell'appartamento quanto è stato rispar-miato sul prezzo dell'alloggio.

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10 Capitolo I

tale fenomeno sia estremamente importante per la gestione del territorio

nel suo complesso.

L’offerta “turistica” di appartamenti per vacanze ha un peso numerico

consistente, spesso prevalente e, non può essere sottovalutata per la ri-

levazione dei flussi turistici.

2. Il comparto non più “complementare”

Il comparto extralberghiero o complementare è divenuto ormai il

comparto principale della ricettività nazionale perché identifica il 54,5%

del totale dei letti disponibili e, per la Calabria, il 46,1%.

La maggiore quota di letti extralberghieri presenti nelle regioni è in

prevalenza quella attribuita ai campeggi che nell’anno 2000 vedono il

massimo della loro incidenza in Calabria con una quota del 94,6% del to-

tale extralberghiero e un minimo del 31,0% in Trentino-Alto Adige. Nel

2016, il massimo d’incidenza dei letti campeggistici si verifica ancora in

Calabria con una quota del 75,0% ed il minimo in Umbria con il 18,8%;

quella della Calabria è anche la quota massima di letti dei campeggi

all’interno di una regione.

La parola “complementare”, che ancora oggi è utilizzata per identifi-

care l’intero comparto non alberghiero, è il residuo di un passato oramai

lontano, quando il settore alberghiero era considerato quello principale e

le altre strutture ricettive erano considerate secondarie o complementari.

Le innovazioni dell’ultimo trentennio, nel campo della ricettività, sono

avvenute soprattutto per tipologie come gli agriturismi, i Bed & Breakfast2

e gli Airbnb. È importante tenere in considerazione che in Italia le struttu-

re che potenzialmente sfuggono alle classificazioni ufficiali sono quasi il

doppio di quelle regolarmente censite.

2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta nel 2002 e la loro presenza era molto ridotta; stavano vivendo una fase di introduzione al mercato. Considerando in Italia i differenziali di crescita, l’aumento complessivo di posti letto verificatosi fra il 2002 e il 2016 è dovuto per il 62,2% al comparto extralberghiero e per il 37,8% a quello alberghiero. Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rappor-to sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Micera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 11

3. L’effetto di Airbnb sulla ricettività extralberghiera

Anche il sistema italiano della ricettività è stato scosso dalla rapida

crescita del fenomeno Airbnb divenuto “il modo più facile per trarre profit-

to” per coloro che possiedono “uno spazio in più” nelle proprie abitazioni

e che intendono renderlo disponibile ai turisti.

Nel novembre 2017, Airbnb è presente in più di 65.000 città e 191

Paesi e registra, per l’anno in corso, circa 200 milioni di ospiti in tutto il

Mondo. Si parla di ospiti e non di pernottamenti o presenze, per cui è

possibile che i pernottamenti corrispondano ad almeno il triplo, cioè ad

almeno 600 milioni di notti3.

Nonostante si configuri come un portale per l’erogazione dei servizi

ricettivi, Airbnb è divenuto, oggi, un fenomeno più complesso e articolato,

percepito dal pubblico come nuovo modo di fare ricettività secondo un

modello di condivisione (sharing) sentendosi parte di una comunità e

fruendo dei servizi direttamente dal proprietario dell’appartamento o da

chi per lui e, perciò, a prezzi più bassi. In sostanza, è come se l’airbnb

fosse una nuova categoria di struttura extra-alberghiera in cui confluisco-

no strutture già presenti nelle pieghe delle classificazioni Istat e Ateco

(Bed & Breakfast, affittacamere, agriturismo, etc.).

È opportuno riflettere sul fatto che l’ospite di un airbnb si sente parte

di una comunità verso cui prova un forte senso di appartenenza. In que-

sto diverso approccio sta la forza degli airbnb che si propongono non so-

lo, a parità di altre condizioni, per i più bassi prezzi, ma anche come una

proposta con maggiore autenticità più a diretto contatto con la città e il

vivere locale.

Quella degli airbnb, dunque, non è solo una concorrenza di prezzo

ma anche una concorrenza motivazionale-identitaria. La community di

airbnb si pone come fornitore di “ospitalità autentica” e lo fa non solo at-

traverso l’alloggio ma offrendo anche altri servizi locali.

3www.airbnbcitizen.com

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12 Capitolo I

Gli artigiani CNA condividono su Airbnb il “saper fare” italiano con

tutto il mondo. Il “saper fare” è una colonna portante del patrimonio cultu-

rale italiano e orale: tradizioni, segreti e eccellenze artigiane del Made in

Italy troveranno casa su Airbnb grazie ad un accordo siglato con CNA.

La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media

Impresa rilancia così, su scala globale, i propri associati – oltre 40.000

soggetti rappresentati da CNA nella filiera dell’artigianato legato al turi-

smo – permettendo loro di mantenere radici autentiche e locali.

Sono stati già avviati dei seminari di formazione per far conoscere

agli artigiani italiani le esperienze Airbnb e le opportunità che offrono per

assicurarsi una nuova fonte di entrate e, al tempo stesso, farsi conoscere

dai 300 milioni (7,8 i viaggiatori in Italia lo scorso anno) di membri della

community Airbnb.

La concorrenza agli alberghi e alle altre strutture ricettive è stata fa-

vorita anche dal fatto che, per diversi anni (fino al 2015) non è stata ap-

plicata alcuna imposta di soggiorno. Solo dal 2016, alcuni comuni hanno

adottato l’imposta di soggiorno anche per gli affitti brevi, nei quali rientra-

no gli airbnb.

Il problema è come gli airbnb debbano pagare l’imposta di soggiorno:

questione questa da risolvere a livello nazionale4. Nella realtà, alcune cit-

tà hanno già regolamentato la posizione fiscale degli airbnb con

l’introduzione di una imposta analoga alle altre tipologie ricettive, come

nel caso di Firenze, Torino, Milano, Rimini, Bologna, Genova, Palermo5.

Gli albergatori stanno subendo la concorrenza degli airbnb proprio su

questi punti e le strutture ricettive che più patiscono l’imporsi degli airbnb

sono quelle non localizzate nel centro delle città, ma nei dintorni o nelle

periferie. Questo spiega perché in alcune città vi sia stato un forte au-

mento delle presenze turistiche ma una diminuzione di quelle alberghiere

oppure perché l’aumento del movimento turistico, bene percepito da mol-

4 Per completezza d’informazione si rimanda al sito www.airbnb.it. 5www.airbnbcitizen.com

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 13

ti altri indicatori, apparentemente non si sia tradotto in un aumento di

presenze nella ricettività ufficiale.

Gli airbnb sono molto penetrati nei viaggi individuali o di piccoli grup-

pi mentre non sono ancora entrati, e difficilmente ci riusciranno, nel mon-

do dei viaggi organizzati di massa che muovono grandi gruppi di perso-

ne. A fine anno 2016, in Italia, erano disponibili su Airbnb circa 210 mila

appartamenti saliti a 230 mila a settembre 2017; nel periodo 2011-2016,

le strutture italiane sul sito Airbnb sono cresciute ad un tasso medio an-

nuo dell’81%: erano10.698 a fine anno 2011 e 209.952 a fine anno 2016.

L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di airbnb, dopo USA e

Francia6. Le analoghe strutture censite dall’Istat a fine 2016, sono solo i

due terzi di quelli censiti da Airbnb. I dati ai quali si fa riferimento sono

stati raccolti dal portale Airbnb e facendo riferimento ad alcune ricerche:

in particolare, a quella che nell’aprile 2017 è stata realizzata da Incipit

srl7 sui portali di prenotazione per conto di Federalberghi.

Quello degli affitti brevi è uno dei trend più forti del momento sul

mercato immobiliare. Dietro il boom di Airbnb c’è internet che facilita

l’incontro tra domanda e offerta in un modo impensabile fino a pochi anni

fa, unito all’aumento di abitazioni sfitte, inutilizzate o in vendita. Il portale

Airbnb, ad esempio, ha visto crescere gli annunci pubblicati dagli 8.126

del 2011 ai 354mila dell’anno scorso; ancora più importante il trend di

crescita rispetto al 2016: +53,9% su base annua.

4. Il sistema ricettivo regionale

La composizione del sistema di ricettività italiana, così come è rileva-

ta dall’Istat, appare assai diversa a seconda che si consideri il numero

6 La ricettività alberghiera ed extralberghiera a cura di Emilio Becheri, Turistica, New Mercury Tou-rism Consulting. cfr. XXI edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo Italiano - Rogiosi Editore 7 La ricerca Incipit-Federalberghi rivela che i 214.483 alloggi italiani in vendita su Airbnb ad aprile sono concentrati soprattutto al Sud e sulle Isole, con una percentuale del 35,7% rispetto al totale nazionale; per il 35,0% sono concentrati anche nel Centro Italia mentre più diluita appare la presen-za sul portale del Nord Ovest con il 18,6% dell’offerta nazionale, e nel Nord Est con solo il 10,6%:

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14 Capitolo I

delle imprese o il numero dei letti a causa della diversa dimensione delle

varie tipologie.

Il sistema ricettivo calabrese nel 2017 è composto da 3.361 esercizi

ricettivi e 193.518 posti letto, registrando un incremento rispetto al 2016

sia per il numero degli esercizi (+7,8%) che dei posti letto (+2,6%). Il fatto

che gli esercizi crescano in maniera proporzionalmente più accentuata

rispetto ai posti letto è diretta conseguenza della dimensione media delle

nuove strutture ricettive che, generalmente, sono piccole strutture. Ri-

spetto al 2006, il numero dei Bed & Breakfast è aumentato del 373%,

contribuendo nello stesso periodo, alla crescita del numero delle strutture

ricettive complessive (+112%) che però non determina un aumento pro-

porzionale dei posti letto che aumentano solo del 1,2%.

La nascita, infatti, di nuove strutture di piccole dimensione sommata

al ridimensionamento medio che si assiste nel resto del comparto extral-

berghiero (soprattutto nei campeggi e villaggi notoriamente strutture di

grandi dimensioni che diminuiscono numericamente ma anche in termini

di dimensione), fa registrare una continua diminuzione della dimensione

media delle strutture ricettive; rispetto al 2015, da 64,1 letti per esercizio

a 57,6 letti per esercizio relativamente al complesso delle strutture.

Nel biennio 2015-2017, la dimensione media del comparto extralber-

ghiero diminuisce del 12,3%: da 40,3 posti letto medi per esercizio a 35,4

posti letto per esercizi. Se facciamo il confronto con il 2006, la dimensio-

ne media delle strutture ricettive diminuisce del 54%, passando da 125

letti medi per esercizio a 57,6 del 2017. Nel comparto extralberghiero,

diminuisce del 74% (da 138 a 35,4 posti letto medi per esercizio).

Nel settore alberghiero, al contrario, la dimensione media delle strut-

ture aumenta del 10,3%: nel periodo 2006-2017 passando da 113 posti

letto medi per esercizio a 124, aumento dovuto soprattutto alle Residen-

ze Turistico Alberghiere (RTA), categoria nella quale si passa da 142 po-

sti letto medi per esercizio a 170 (+19%). L’aumento si registra anche

nelle strutture 1 e 5 stelle ma, rappresentando una quota minima del

comparto, non condiziona in maniera sostanziale la crescita della dimen-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 15

sione. Diminuisce, invece, la dimensione dei 4 stelle, da 218 a 197 posti

letto medi per esercizi (-11,8%) e dei 3 stelle (-8,3%) da 100 a 97 posti

letto medi per esercizi.

Tab. 1 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 39 1.037 36 976 37 1.444 Alberghi di 2 stelle 88 3.750 85 3.602 87 3.578

Alberghi di 3 stelle 335 33.158 337 32.879 338 31.069

Alberghi di 4 stelle 218 43.386 220 43.439 240 46.265

Alberghi di 5 stelle 16 1.339 15 1.246 16 1.317

R. T. A. 114 19.538 116 19.957 122 20.661

Totale Alberghi 810 102.208 809 102.099 840 104.334

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 466 6.570 467 6.658 469 6.711

Alloggi in affitto 249 4.076 302 4.697 353 5.465

Campeggi e Villaggi 137 65.470 135 64.802 139 65.736

Case per ferie 17 960 14 872 15 864

Ostelli per la gioventù 11 301 11 317 14 410

Rifugi 7 105 7 105 7 105

Altri esercizi 27 1.519 30 1.685 42 1.794

Bed & breakfast 1.207 6.555 1.342 7.289 1.482 8.099

Totale complementari 2.121 85.556 2.308 86.425 2.521 89.184 Totale 2.931 187.764 3.117 188.524 3.361 193.518

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La differenza di dimensione è ancora evidente considerando i due

comparti alberghiero ed extralberghiero.

Gli alberghi rappresentano il 25% degli esercizi ricettivi e il 53,9% dei

posti letto mentre gli esercizi complementari, il 75% degli esercizi e il

46,1% dei posti letto. In termini di posti letto, le strutture più grandi in

media sono i campeggi e i villaggi con 473 letti in media nel 2017 (nel

2006 la media dei posti letto per esercizio era 600); seguono, gli alberghi

4 stelle con 193 letti medi e le Residenze Turistico Alberghiere (R.T.A.)

con 170 posti letto medi. Le strutture più piccole sono proprio i 1.482 Bed

& Breakfast che in media hanno 5,5 posti letto. Il fenomeno dei Bed &

Breakfast è esploso in Calabria nel 2005 e oggi rappresenta la quota

maggiore di esercizi extralberghieri; si pensi che nel 2004 erano censiti in

Calabria solo 16 Bed & Breakfast.

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16 Capitolo I

Tab. 2 Composizione percentuale dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 4,8 1,0 4,4 1,0 4,4 1,4

Alberghi di 2 stelle 10,9 3,7 10,5 3,5 10,4 3,4

Alberghi di 3 stelle 41,4 32,4 41,7 32,2 40,2 29,8

Alberghi di 4 stelle 26,9 42,4 27,2 42,5 28,6 44,3

Alberghi di 5 stelle 2,0 1,3 1,9 1,2 1,9 1,3

R. T. A. 14,1 19,1 14,3 19,5 14,5 19,8

Totale Alberghi 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B

Alloggi agro-turistici 22,0 7,7 20,2 7,7 18,6 7,5

Alloggi in affitto 11,7 4,8 13,1 5,4 14,0 6,1

Campeggi e Villaggi 6,5 76,5 5,8 75,0 5,5 73,7

Case per ferie 0,8 1,1 0,6 1,0 0,6 1,0

Ostelli per la gioventù 0,5 0,4 0,5 0,4 0,6 0,5

Rifugi 0,3 0,1 0,3 0,1 0,3 0,1

Altri esercizi 1,3 1,8 1,3 1,9 1,7 2,0

Bed & breakfast 56,9 7,7 58,1 8,4 58,8 9,1

Totale complementari 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La composizione interna degli alberghi evidenzia che nel corso degli

anni si è realizzato un miglioramento qualitativo che ha determinato una

continua riduzione degli esercizi a una e due stelle e un aumento delle

altre categorie: dai tre stelle, che però negli anni diminuiscono in termini

di offerta di posti letto, (dal 2005 al 2017 da 33.000 a 31.000) ai cinque

stelle, che comunque rappresentano una quota minima dell’offerta com-

plessiva (0,5% in termini di esercizi e 0,7% di posti letto).

La categoria del settore turistico regionale che fa registrare

l’incremento più consistente è costituita dagli alberghi di quattro stelle (da

circa 31.500 posti letto del 2006 a circa 50.000 nel 2017), unica tipologia

di ricettività che insieme ai Bed & Breakfast fa registrare un continuo e

consistente aumento sia degli esercizi sia dei posti letto.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 17

Tab. 3 Dimensione media (Posti letto su esercizi) dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni

2006 - 2016 – 2017 e variazioni percentuali

Tipologia ricettiva Letti/Esercizi variazioni % Letti/Esercizi

2006 2016 2017 2016/2006 2017/2016 2017/2006

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 26,1 27,1 39,0 4,0 44,0 49,7 Alberghi di 2 stelle 48,6 42,4 41,1 -12,9 -2,9 -15,4 Alberghi di 3 stelle 100,2 97,6 91,9 -2,6 -5,8 -8,3 Alberghi di 4 stelle 218,5 197,5 192,8 -9,6 -2,4 -11,8 Alberghi di 5 stelle 80,0 83,1 82,3 3,8 -0,9 2,9 R. T. A. 141,8 172,0 169,4 21,4 -1,6 19,5 Totale Alberghi 112,6 126,2 124,2 12,1 -1,6 10,3

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 15,5 14,3 14,3 -7,9 0,4 -7,6

Alloggi in affitto 25,5 15,6 15,5 -39,0 -0,5 -39,2 Campeggi e Villaggi 600,3 480,0 472,9 -20,0 -1,5 -21,2 Case per ferie 66,5 62,3 57,6 -6,3 -7,5 -13,3 Ostelli per la gioventù 24,7 28,8 29,3 16,8 1,6 18,7 Rifugi 17,3 15,0 15,0 -13,5 0,0 -13,5 Altri esercizi 262,3 56,2 42,7 -78,6 -24,0 -83,7 Bed & breakfast 5,1 5,4 5,5 6,5 0,6 7,2 Totale complementari 138,0 37,4 35,4 -72,9 -5,5 -74,4

Totale 125,0 60,5 57,6 -51,6 -4,8 -53,9

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 4 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Calabria anni 2006-2008-2010

Tipologia ricettiva 2006 2008 2010

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 63 1.642 51 1.400 51 1.379 Alberghi di 2 stelle 131 6.372 107 4.636 101 4.526

Alberghi di 3 stelle 333 33.371 361 33.889 352 33.302

Alberghi di 4 stelle 144 31.466 173 37.340 198 40.633

Alberghi di 5 stelle 11 880 13 1.241 16 1.614

R. T. A. 105 14.886 116 20.016 130 22.797

Totale Alberghi 787 88.617 821 98.522 848 104.251

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 140 2.167 451 6.307 482 6.696

Alloggi in affitto 104 2.650 125 2.137 184 3.180

Campeggi e Villaggi 155 93.050 144 84.617 144 73.571

Case per ferie 11 731 18 1.357 20 1.112

Ostelli per la gioventù 9 222 8 228 11 287

Rifugi 3 52 5 70 6 94

Altri esercizi 8 2.098 6 1.414 13 1.223

Bed & breakfast 313 1.596 601 3.182 889 4.727

Totale complementari 743 102.566 1.358 99.312 1.749 90.890 Totale 1.530 191.183 2.179 197.834 2.597 195.141

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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18 Capitolo I

Nella composizione interna del comparto alberghiero, il 44,3% dei

posti letto appartiene a strutture di categoria quattro stelle lievemente in

aumento rispetto all’anno 2016, il 32% a strutture di categoria tre stelle

(lieve diminuzione rispetto al 2016), mentre sono poco rappresentati i letti

offerti nelle strutture a una stella (1,4%) e a 5 stelle (1,3%).

Il sistema alberghiero sta vivendo una fase di maturità con la razio-

nalizzazione e il miglioramento qualitativo delle sue strutture.

Il comparto extralberghiero, in termini di esercizi, è rappresentato per

il 59% da Bed & Breakfast, il 19% da esercizi agro-turistici, il 14% da al-

loggi, il 5,5% da campeggi e villaggi e circa il 3% da altre tipologie. Ri-

guardo i posti letto, la quota più consistente è dei Campeggi e Villaggi

(73,7%); seguono, i Bed & Breakfast con il 9,1%, gli esercizi agro-turistici

(7,5%), gli alloggi (6,1%), le altre tipologie (3,6%).

Tab. 5 Variazioni % degli esercizi e dei posti letto per tipologia. Calabria

Tipologia ricettiva 2017/2016 2017/2010 2017/2006

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 2,8 48,0 -27,5 4,7 -41,3 -12,1

Alberghi di 2 stelle 2,4 -0,7 -13,9 -20,9 -33,6 -43,8

Alberghi di 3 stelle 0,3 -5,5 -4,0 -6,7 1,5 -6,9

Alberghi di 4 stelle 9,1 6,5 21,2 13,9 66,7 47,0

Alberghi di 5 stelle 6,7 5,7 0,0 -18,4 45,5 49,7

R. T. A. 5,2 3,5 -6,2 -9,4 16,2 38,8

Totale Alberghi 3,8 2,2 -0,9 0,1 6,7 17,7

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B

Alloggi agro-turistici 0,4 0,8 -2,7 0,2 235,0 209,7

Alloggi in affitto 16,9 16,4 91,8 71,9 239,4 106,2

Campeggi e Villaggi 3,0 1,4 -3,5 -10,6 -10,3 -29,4

Case per ferie 7,1 -0,9 -25,0 -22,3 36,4 18,2

Ostelli per la gioventù 27,3 29,3 27,3 42,9 55,6 84,7

Rifugi 0,0 0,0 16,7 11,7 133,3 101,9

Altri esercizi 40,0 6,5 223,1 46,7 425,0 -14,5

Bed & breakfast 10,4 11,1 66,7 71,3 373,5 407,5

Totale complementari 9,2 3,2 44,1 -1,9 239,3 -13,0 Totale 7,8 2,6 29,4 -0,8 119,7 1,2

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 19

Graf. 1 Composizione percentuale dell’offerta ricettiva per tipologia. Esercizi, Calabria

0,2

0,4

0,6

0,5

1,3

0,9

3,0

3,9

4,7

7,4

11,4

8,5

15,9

41,2

0,2

0,4

0,4

0,5

1,2

1,0

2,7

3,7

4,3

7,1

10,8

9,7

15,0

43,1

0,2

0,4

0,4

0,5

1,1

1,2

2,6

3,6

4,1

7,1

10,1

10,5

14,0

44,1

Rifugi

Ostelli per la gioventù

Case per ferie

Alberghi di 5 stelle

Alberghi di 1 stella

Altri esercizi

Alberghi di 2 stelle

R. T. A.

Campeggi e Villaggi

Alberghi di 4 stelle

Alberghi di 3 stelle

Alloggi in affitto

Alloggi agro-turistici

Bed & breakfast

2017

2016

2015

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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20 Capitolo I

Graf. 2 Composizione percentuale dell’offerta ricettiva per tipologia. Letti, Calabria

0,1

0,2

0,5

0,7

0,6

0,8

2,0

2,2

3,5

3,5

10,4

17,7

23,1

34,9

0,1

0,2

0,5

0,7

0,5

0,9

1,9

2,5

3,5

3,9

10,6

17,4

23,0

34,4

0,1

0,2

0,4

0,7

0,7

0,9

1,8

2,8

3,5

4,2

10,7

16,1

23,9

34,0

Rifugi

Ostelli per la gioventù

Case per ferie

Alberghi di 5 stelle

Alberghi di 1 stella

Altri esercizi

Alberghi di 2 stelle

Alloggi in affitto

Alloggi agro-turistici

Bed & breakfast

R. T. A.

Alberghi di 3 stelle

Alberghi di 4 stelle

Campeggi e Villaggi

2017

2016

2015

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 21

Graf. 3 Composizione dell’offerta ricettiva. Calabria, Anni 2016 e 2017

2017 2016

25,0

53,9

75,0

46,1

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Esercizi Letti

Alberghi Extralberghieri e B&B

26,0

54,2

74,0

45,8

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Esercizi Letti

Alberghi Extralberghieri e B&B Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Il grande peso degli alberghi in Calabria (così come a livello naziona-

le 45,5% del totale dei posti letto ricettivi esistenti nel 2016 ultimo dato

disponibile) deriva dal fatto che sono quelli con la base di riferimento più

alta e la struttura portante del sistema ricettivo incidendo, nel 2017, per il

54,4% del totale dei posti letto ricettivi esistenti, a fronte di una incidenza

dei Bed & Breakfast che è solo del 4,2%; l’incidenza degli agriturismi è il

3,5%, quella degli alloggi in affitto ed altre strutture del 4,5% e quella dei

campeggi del 34%.

5. Il sistema ricettivo provinciale

La provincia di Cosenza, la più grande in termini di estensione, con

1.358 esercizi e 85.554 posti letto detiene la quota maggiore dell’offerta

ricettiva calabrese (il 40,4% degli esercizi e il 44,2% dei posti letto). Al

secondo posto per numero di esercizi, c’è la provincia di Reggio Calabria

(20,6%); seguono, Catanzaro (16,5%), Vibo Valentia (16,3%) e, infine,

Crotone (6,2%). Le strutture della provincia di Vibo Valentia hanno una

dimensione maggiore che la collocano al secondo posto con il 20% dei

posti letto offerti in regione; seguono, Catanzaro (15%), Reggio Calabria

e Crotone col 10% circa rispettivamente. Analizzando la distribuzione

delle categorie ricettive nelle province, in rapporto al totale regionale (per

ogni categoria), si evidenzia che nella provincia di Cosenza si concentra

la quota maggiore di alberghi (39% sia esercizi che letti), di esercizi

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22 Capitolo I

(34%) e posti letto (50,8%) relativi alla categoria campeggi e villaggi e di

Bed & Breakfast (esercizi 41,1% e letti 42,3%).

Tab. 6 Offerta ricettiva per provincia. Anno 2017

Cosenza Catanzaro Crotone

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

1 stella 20 529 5 162 1 14

2 stelle 40 1.555 16 398 5 188

3 stelle 139 11.023 54 6.390 35 4.492

4 stelle 94 20.084 39 7.522 23 6.796

5 stelle 4 306 3 354 1 26

R. T. A. 31 7.435 13 3.323 1 30

Alberghi 328 40.932 130 18.149 66 11.546

Agriturismo 228 3.006 96 1.556 47 629

Alloggi 101 2.365 36 471 6 272

Campeggi e Vill. 47 33.415 20 7.345 21 7.052

Case 9 619 2 50 1 50

Ostelli 5 141 1 24 1 24

Rifugi 3 51 0 0 0 0

Altri 28 1.599 0 0 0 0

B&B 609 3.426 270 1.370 67 330

Complementari 1.030 44.622 425 10.816 143 8.357

Totale 1.358 85.554 555 28.965 209 19.903

Reggio Calabria Vibo Valentia Totale Calabria

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

1 stella 5 122 6 617 37 1.444

2 stelle 13 526 13 911 87 3.578

3 stelle 50 3.316 60 5.848 338 31.069

4 stelle 40 3.605 44 8.258 240 46.265

5 stelle 5 522 3 109 16 1.317

R. T. A. 8 316 69 9.557 122 20.661

Alberghi 121 8.407 195 25.300 840 104.334

Agriturismo 62 970 36 550 469 6.711

Alloggi 98 958 112 1.399 353 5.465

Campeggi e Vill. 20 7.464 31 10.460 139 65.736

Case 3 145 0 0 15 864

Ostelli 7 221 0 0 14 410

Rifugi 2 36 2 18 7 105

Altri 7 58 7 137 42 1.794

B&B 371 2.070 165 903 1.482 8.099

Complementari 570 11.922 353 13.467 2.521 89.184

Totale 691 20.329 548 38.767 3.361 193.518

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La quota maggiore degli esercizi (56,6%) e dei posti letto (46,3%)

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 23

delle Residenze Turistico Alberghiere è a Vibo Valentia. L’offerta dei 5

stelle è, invece, maggiormente concentrata a Reggio Calabria.

Tab. 7 Offerta ricettiva per provincia distribuzione percentuale secondo la tipologia. Anno 2017

Cosenza Catanzaro Crotone

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

1 stella 1,5 0,6 0,9 0,6 0,5 0,1

2 stelle 2,9 1,8 2,9 1,4 2,4 0,9

3 stelle 10,2 12,9 9,7 22,1 16,7 22,6

4 stelle 6,9 23,5 7,0 26,0 11,0 34,1

5 stelle 0,3 0,4 0,5 1,2 0,5 0,1

R. T. A. 2,3 8,7 2,3 11,5 0,5 0,2

Alberghi 24,2 47,8 23,4 62,7 31,6 58,0

Agriturismo 16,8 3,5 17,3 5,4 22,5 3,2

Alloggi 7,4 2,8 6,5 1,6 2,9 1,4

Campeggi e Vill. 3,5 39,1 3,6 25,4 10,0 35,4

Case 0,7 0,7 0,4 0,2 0,5 0,3

Ostelli 0,4 0,2 0,2 0,1 0,5 0,1

Rifugi 0,2 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0

Altri 2,1 1,9 0,0 0,0 0,0 0,0

B&B 44,8 4,0 48,6 4,7 32,1 1,7

Complementari 75,8 52,2 76,6 37,3 68,4 42,0

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Reggio Calabria Vibo Valentia Totale Calabria

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

1 stella 0,7 0,6 1,1 1,6 1,1 0,7

2 stelle 1,9 2,6 2,4 2,3 2,6 1,8

3 stelle 7,2 16,3 10,9 15,1 10,1 16,1

4 stelle 5,8 17,7 8,0 21,3 7,1 23,9

5 stelle 0,7 2,6 0,5 0,3 0,5 0,7

R. T. A. 1,2 1,6 12,6 24,7 3,6 10,7

Alberghi 17,5 41,4 35,6 65,3 25,0 53,9

Agriturismo 9,0 4,8 6,6 1,4 14,0 3,5

Alloggi 14,2 4,7 20,4 3,6 10,5 2,8

Campeggi e Vill. 2,9 36,7 5,7 27,0 4,1 34,0

Case 0,4 0,7 0,0 0,0 0,4 0,4

Ostelli 1,0 1,1 0,0 0,0 0,4 0,2

Rifugi 0,3 0,2 0,4 0,0 0,2 0,1

Altri 1,0 0,3 1,3 0,4 1,2 0,9

B&B 53,7 10,2 30,1 2,3 44,1 4,2

Complementari 82,5 58,6 64,4 34,7 75,0 46,1

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La localizzazione territoriale delle strutture ricettive e dei rispettivi

Page 25: XV Rapporto sul Turismo in Calabriaturiscalabria.it/website/portalmedia/2018-06/XV_Rapporto_Tursimo_Calabria.pdf2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta

24 Capitolo I

posti letto (come si vedrà nei prossimi paragrafi) evidenzia l’orientamento

balneare del turismo calabrese.

Tab. 8 Distribuzione percentuale delle categorie ricettive nelle province. Anno 2017

CS CS CZ CZ KR KR Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

1 stella 54,1 36,6 13,5 11,2 2,7 1,0 2 stelle 46,0 43,5 18,4 11,1 5,7 5,3

3 stelle 41,1 35,5 16,0 20,6 10,4 14,5

4 stelle 39,2 43,4 16,3 16,3 9,6 14,7

5 stelle 25,0 23,2 18,8 26,9 6,3 2,0

R. T. A. 25,4 36,0 10,7 16,1 0,8 0,1

Alberghi 39,0 39,2 15,5 17,4 7,9 11,1

Agriturismo 48,6 44,8 20,5 23,2 10,0 9,4

Alloggi 28,6 43,3 10,2 8,6 1,7 5,0

Campeggi e Vill. 33,8 50,8 14,4 11,2 15,1 10,7

Case 60,0 71,6 13,3 5,8 6,7 5,8

Ostelli 35,7 34,4 7,1 5,9 7,1 5,9

Rifugi 42,9 48,6 0,0 0,0 0,0 0,0

Altri 66,7 89,1 0,0 0,0 0,0 0,0

B&B 41,1 42,3 18,2 16,9 4,5 4,1

Complementari 40,9 50,0 16,9 12,1 5,7 9,4

Totale 40,4 44,2 16,5 15,0 6,2 10,3

RC RC VV VV Calabria Calabria Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

1 stella 13,5 8,4 16,2 42,7 100,0 100,0 2 stelle 14,9 14,7 14,9 25,5 100,0 100,0

3 stelle 14,8 10,7 17,8 18,8 100,0 100,0

4 stelle 16,7 7,8 18,3 17,8 100,0 100,0

5 stelle 31,3 39,6 18,8 8,3 100,0 100,0

R. T. A. 6,6 1,5 56,6 46,3 100,0 100,0

Alberghi 14,4 8,1 23,2 24,2 100,0 100,0

Agriturismo 13,2 14,5 7,7 8,2 100,0 100,0

Alloggi 27,8 17,5 31,7 25,6 100,0 100,0

Campeggi e Vill. 14,4 11,4 22,3 15,9 100,0 100,0

Case 20,0 16,8 0,0 0,0 100,0 100,0

Ostelli 50,0 53,9 0,0 0,0 100,0 100,0

Rifugi 28,6 34,3 28,6 17,1 100,0 100,0

Altri 16,7 3,2 16,7 7,6 100,0 100,0

B&B 25,0 25,6 11,1 11,1 100,0 100,0

Complementari 22,6 13,4 14,0 15,1 100,0 100,0

Totale 20,6 10,5 16,3 20,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Page 26: XV Rapporto sul Turismo in Calabriaturiscalabria.it/website/portalmedia/2018-06/XV_Rapporto_Tursimo_Calabria.pdf2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta

Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 25

5.1 Provincia di Catanzaro

Dalla rilevazione sulla consistenza dell’accoglienza catanzarese, ri-

sulta che il 23,4% sono esercizi alberghieri, composti principalmente da 3

stelle (9,7%) e 4 stelle (7%) e, il 76,6% sono strutture extralberghiere: tra

queste, il 48,6% sono Bed & Breakfast e il 17,3% alloggi agroturistici.

Tab. 9 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Catanzaro, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 5 162 5 162 5 162 Alberghi di 2 stelle 16 419 16 419 16 398 Alberghi di 3 stelle 55 6.735 54 6.794 54 6.390 Alberghi di 4 stelle 37 7.462 37 7.462 39 7.522 Alberghi di 5 stelle 3 354 3 354 3 354 R. T. A. 13 3.006 12 2.981 13 3.323 Totale Alberghi 129 18.138 127 18.172 130 18.149

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B

Alloggi agro-turistici 95 1.502 96 1.556 96 1.556 Alloggi in affitto 28 368 34 442 36 471 Campeggi e Villaggi 18 7.148 18 7.248 20 7.345 Case per ferie 2 50 2 50 2 50 Ostelli per la gioventù 1 30 0 0 1 24 Rifugi 0 0 0 0 0 0 Altri esercizi 0 0 0 0 0 0 Bed & breakfast 251 1.244 250 1.256 270 1.370 Totale complementari 395 10.342 400 10.552 425 10.816

Totale 524 28.480 527 28.724 555 28.965

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 4 Composizione dell’offerta ricettiva per

macrocategoria. Catanzaro anno 2017

Graf. 5 Composizione dell’offerta ricettiva per

categoria (posti letto). Catanzaro anno 2017

23,4

62,7

76,6

37,3

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

100%

Esercizi Letti

Alberghi Extralberghieri e B&B 0,0

0,0

0,1

0,2

0,6

1,2

1,4

1,6

4,7

5,4

11,5

22,1

25,4

26,0

Rifugi

Altri

Ostelli

Case

1 stella

5 stelle

2 stelle

Alloggi

B&B

Agriturismo

R. T. A.

3 stelle

Campeggi e Vill.

4 stelle

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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26 Capitolo I

Le percentuali della composizione dei posti letto invertono i dati:

62,7% sono posti letto alberghieri e 37,3% extralberghieri a conferma del

fatto che le strutture extralberghiere, anche nella provincia di Catanzaro,

sono perlopiù strutture di piccole dimensioni.

5.2 Provincia di Cosenza

La provincia cosentina è composta per il 24,2% da esercizi alber-

ghieri e per il 75,8% da strutture extralberghiere.

Tab. 10 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Cosenza, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 21 552 20 529 20 529

Alberghi di 2 stelle 40 1.563 40 1.563 40 1.555

Alberghi di 3 stelle 136 11.017 137 10.971 139 11.023

Alberghi di 4 stelle 92 19.869 94 20.073 94 20.084

Alberghi di 5 stelle 4 306 4 306 4 306

R. T. A. 32 7.607 32 7.727 31 7.435

Totale Alberghi 325 40.914 327 41.169 328 40.932

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 227 2.997 229 3.014 228 3.006

Alloggi in affitto 76 2.074 96 2.298 101 2.365

Campeggi e Villaggi 47 34.379 47 34.379 47 33.415

Case per ferie 9 643 9 643 9 619

Ostelli per la gioventù 4 95 5 141 5 141

Rifugi 3 51 3 51 3 51

Altri esercizi 20 1.371 22 1.535 28 1.599

Bed & breakfast 488 2.776 558 3.158 609 3.426

Totale complementari 874 44.386 969 45.219 1.030 44.622 Totale 1.199 85.300 1.296 86.388 1.358 85.554

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Relativamente ai posti letto, il 47,8% è offerto dall’alberghiero e il

52,2% dall’extralberghiero.

Gli esercizi alberghieri sono soprattutto 3 stelle (10,2%) e 4 stelle

(6,9%) mentre nell'extralberghiero, il 44,8% sono Bed & Breakfast, il

16,8% alloggi agroturistici, il 3,5% Campeggi e villaggi che diventa il

39,1% per posti letto a fronte del 4% di posti letto per i Bed & Breakfast.

Fenomeno quest’ultimo oramai ben noto.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 27

Graf. 6 Composizione dell’offerta ricettiva per

macrocategoria. Cosenza anno 2017

Graf. 7 Composizione dell’offerta ricettiva per

categoria (posti letto). Cosenza anno 2017

24,247,8

75,852,2

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Esercizi Letti

Alberghi Extralberghieri e B&B0,1

0,2

0,4

0,6

0,7

1,8

1,9

2,8

3,5

4,0

8,7

12,9

23,5

39,1

Rifugi

Ostelli

5 stelle

1 stella

Case

2 stelle

Altri

Alloggi

Agriturismo

B&B

R. T. A.

3 stelle

4 stelle

Campeggi e Vill.

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

5.3 Provincia di Crotone

La composizione delle strutture ricettive crotonesi è: 31,6% esercizi

alberghieri e 68,4% extralberghieri mentre i posti letto sono offerti

dall’alberghiero per il 58% e dall’extralberghiero per il 42%.

Tab. 11 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Crotone, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 1 14 1 14 1 14 Alberghi di 2 stelle 5 188 5 188 5 188 Alberghi di 3 stelle 35 4.795 34 4.693 35 4.492 Alberghi di 4 stelle 20 6.635 20 6.635 23 6.796 Alberghi di 5 stelle 1 26 1 26 1 26 R. T. A. 1 30 1 30 1 30 Totale Alberghi 63 11.688 62 11.586 66 11.546

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B

Alloggi agro-turistici 45 574 46 603 47 629 Alloggi in affitto 2 30 3 34 6 272 Campeggi e Villaggi 21 7.352 21 7.352 21 7.052 Case per ferie 1 50 1 50 1 50 Ostelli per la gioventù 0 0 0 0 1 24 Rifugi 0 0 0 0 0 0 Altri esercizi 0 0 0 0 0 0 Bed & breakfast 23 120 41 192 67 330 Totale complementari 92 8.126 112 8.231 143 8.357

Totale 155 19.814 174 19.817 209 19.903

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Gli esercizi alberghieri sono soprattutto 3 stelle (16,7%) e 4 stelle

(11,0%) che, per posti letto, diventano il 22,6% relativamente agli esercizi

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28 Capitolo I

alberghieri a 4 stelle e, il 34,1%, per gli esercizi alberghieri a 3 stelle.

Graf. 8 Composizione dell’offerta ricettiva per

macrocategoria. Crotone anno 2017

Graf. 9 Composizione dell’offerta ricettiva per

categoria (posti letto). Crotone anno 2017

31,6

58,0

68,4

42,0

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

100%

Esercizi Letti

Alberghi Extralberghieri e B&B0,0

0,0

0,1

0,1

0,1

0,2

0,3

0,9

1,4

1,7

3,2

22,6

34,1

35,4

Rifugi

Altri

1 stella

Ostelli

5 stelle

R. T. A.

Case

2 stelle

Alloggi

B&B

Agriturismo

3 stelle

4 stelle

Campeggi e Vill.

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Le strutture extralberghiere in percentuale sono così suddivise:

22,5% alloggi agroturistici, 32,1% Bed & Breakfast, 10% Campeggi e vil-

laggi turistici, percentuale che sale al 35,4% se osserviamo i posti letto a

fronte del 3,2% di posti letto negli alloggi agroturistici e 1,7% nei Bed &

Breakfast. Relativamente alle altre tipologie, l'offerta è nulla.

5.4 Provincia di Reggio Calabria

L’offerta ricettiva di Reggio Calabria è soprattutto extralberghiera per

numero di esercizi (82,5%) e la percentuale diventa il 58,6% se conside-

riamo i posti letto. Gli alberghi rappresentano solo il 17,5% in termini di

esercizi a fronte del 41,4% dei posti letto. Relativamente grandi, dunque,

le strutture alberghiere e molto piccole le complementari.

Il 53,7% delle strutture extralberghiere sono Bed & Breakfast (con il

10,2% di posti letto) mentre i Campeggi e Villaggi turistici, in termini di

posti letto, rappresentano il 36,7% dell'offerta ricettiva complessiva della

provincia.

Le strutture alberghiere sono soprattutto di categoria 3 stelle (7,2%

gli esercizi e 16,3 i posti letto) e 4 stelle (5,8%) con il 17,7% dei posti let-

to offerti. Anche se nel complesso dell'offerta ricettiva è minima la pre-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 29

senza dei 5 stelle, il 2,6% di esercizi è superiore alla media regionale che

si attesta sullo 0,5%; infatti, come si è visto nei grafici precedenti, il

31,3% dei cinque stelle è collocato nella provincia di Reggio Calabria.

Graf. 10 Composizione dell’offerta ricettiva per

macrocategoria. Reggio Calabria anno 2017

Graf. 11 Composizione dell’offerta ricettiva per

categoria (posti letto). Reggio Calabria 2017

17,5

41,4

82,5

58,6

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

100%

Esercizi Letti

Alberghi Extralberghieri e B&B

0,2

0,3

0,6

0,7

1,1

1,6

2,6

2,6

4,7

4,8

10,2

16,3

17,7

36,7

Rifugi

Altri

1 stella

Case

Ostelli

R. T. A.

5 stelle

2 stelle

Alloggi

Agriturismo

B&B

3 stelle

4 stelle

Campeggi e Vill.

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 12 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Reggio Calabria, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 4 104 4 104 5 122

Alberghi di 2 stelle 14 558 12 470 13 526

Alberghi di 3 stelle 48 3.483 49 3.224 50 3.316

Alberghi di 4 stelle 34 3.368 34 3.327 40 3.605

Alberghi di 5 stelle 5 544 5 499 5 522

R. T. A. 5 173 6 288 8 316

Totale Alberghi 110 8.230 110 7.912 121 8.407

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 63 957 62 965 62 970

Alloggi in affitto 77 702 87 840 98 958

Campeggi e Villaggi 19 7.457 19 6.895 20 7.464

Case per ferie 5 217 2 129 3 145

Ostelli per la gioventù 6 176 6 176 7 221

Rifugi 2 36 2 36 2 36

Altri esercizi 1 15 1 15 7 58

Bed & breakfast 320 1.760 346 1.906 371 2.070

Totale complementari 493 11.320 525 10.962 570 11.922 Totale 603 19.550 635 18.874 691 20.329

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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30 Capitolo I

5.5 Provincia di Vibo Valentia

La provincia di Vibo Valentia offre soprattutto posti letto nel comparto

alberghiero (65,3%) nonostante rappresenti il 35,6% dell’offerta vibone-

se.

Il 30% delle strutture extralberghiere sono Bed & Breakfast che inci-

dono per il 2,3% dei posti letto complessivi mentre i Campeggi e Villaggi

turistici che, per esercizi sono pari al 5,7%, rappresentano il 27% dei po-

sti letto.

Tab. 13 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Vibo Valentia, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 8 205 6 167 6 617

Alberghi di 2 stelle 13 1.022 12 962 13 911

Alberghi di 3 stelle 61 7.128 63 7.197 60 5.848

Alberghi di 4 stelle 35 6.052 35 5.942 44 8.258

Alberghi di 5 stelle 3 109 2 61 3 109

R. T. A. 63 8.722 65 8.931 69 9.557

Totale Alberghi 183 23.238 183 23.260 195 25.300

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 36 540 34 520 36 550

Alloggi in affitto 66 902 82 1.083 112 1.399

Campeggi e Villaggi 32 9.134 30 8.928 31 10.460

Case per ferie 0 0 0 0 0 0

Ostelli per la gioventù 0 0 0 0 0 0

Rifugi 2 18 2 18 2 18

Altri esercizi 6 133 7 135 7 137

Bed & breakfast 125 655 147 777 165 903

Totale complementari 267 11.382 302 11.461 353 13.467 Totale 450 34.620 485 34.721 548 38.767

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

In questa provincia è molto evidente il fenomeno di polverizzazione

dell’offerta in piccolissime strutture.

Rispetto al comparto alberghiero, è notevole l'offerta censita delle

Residenze Turistico Alberghiere (R.T.A.): 12,6% gli esercizi e 24,7% i

posti letto. Seguono, gli esercizi alberghieri a 3 stelle (10,9%) con il

15,1% di posti letto offerti e i 4 stelle (8%) con il 21,3% di posti letto offer-

ti a livello provinciale.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 31

Graf. 12 Composizione dell’offerta ricettiva per

macrocategoria. Vibo Valentia anno 2017

Graf. 13 Composizione dell’offerta ricettiva per

categoria (posti letto). Vibo Valentia anno 2017

35,6

65,3

64,4

34,7

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

100%

Esercizi Letti

Alberghi Extralberghieri e B&B

0,0

0,0

0,0

0,3

0,4

1,4

1,6

2,3

2,3

3,6

15,1

21,3

24,7

27,0

Case

Ostelli

Rifugi

5 stelle

Altri

Agriturismo

1 stella

B&B

2 stelle

Alloggi

3 stelle

4 stelle

R. T. A.

Campeggi e Vill.

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

6. Il sistema ricettivo nelle aree territoriali

La lettura dei dati per “Area” mostra che la quota degli esercizi co-

stieri continua ancora a essere importante (68,2%). Resta comunque in-

teressante lo sviluppo dell’area montagna, dove si è avviato un rafforza-

mento di nuove forme di turismo (non solo mare, ma anche turismo neve,

naturale, parchi, etc).

Graf. 14 Distribuzione percentuale degli esercizi

ricettivi per area. Calabria 2017

Graf. 15 Distribuzione percentuale degli esercizi

ricettivi per area. Provincia di Catanzaro 2017

15,3%

29,0%39,2%

16,6%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

16,6%

51,2%

20,9%

11,4%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Nella provincia di Cosenza, questo dato è ancora più evidente con il

32,1% degli esercizi nell’area Montagna anche se resta preponderante

l'offerta costiera con il 51,3% degli esercizi. In provincia di Catanzaro, le

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32 Capitolo I

strutture costiere rappresentano il 72% dell'offerta. Estrapolando da que-

sta “categorizzazione” le strutture del centro città di Catanzaro8, la per-

centuale si ridurrebbe, così come l'entroterra cosentino comprende l’area

urbana Cosenza - Rende.

Graf. 16 Distribuzione percentuale degli esercizi

ricettivi per area. Provincia di Cosenza 2017

Graf. 17 Distribuzione percentuale degli esercizi

ricettivi per area. Provincia di Crotone 2017

16,6%

21,6%

29,7%

32,1%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

11,0%

82,3%

6,7%

Entroterra Ionio Montagna

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 18 Distribuzione percentuale degli esercizi

ricettivi per area. Provincia di Reggio C. 2017

Graf. 19 Distribuzione percentuale degli esercizi

ricettivi per area. Provincia di Vibo V. 2017

9,6%

32,4%53,8%

4,2%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

19,5%

77,7%

2,7%

Entroterra Tirreno Montagna

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

È la provincia di Reggio Calabria che mantiene la percentuale mag-

giore di esercizi sulle coste (86,2%) mentre nell’area Montagna si censi-

scono il 4,2% degli esercizi e il 9,6% è censito nell'entroterra. Anche per

8 Il carattere di Comune litoraneo è stato attribuito a tutti i comuni il cui territorio tocca il mare. Il ca-rattere di montanità del comune è stato definito dalla legge 25 luglio 1952, n. 991 e congelato a tale data.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 33

la provincia di Crotone, la localizzazione delle strutture ricettive è pretta-

mente “balneare”: 82,3% degli esercizi sulla costa ionica, il 6,7% in mon-

tagna e l’11% nei comuni dell’entroterra.

Graf. 20 Distribuzione percentuale dei posti letto

per area. Calabria. Anno 2017

Graf. 21 Distribuzione percentuale dei posti letto

per area. Provincia di Catanzaro. Anno 2017

5,2%

43,7%43,7%

7,4%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

5,1%

72,9%

17,6% 4,5%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 22 Distribuzione percentuale dei posti letto

per area. Provincia di Cosenza. Anno 2017

Graf. 23 Distribuzione percentuale dei posti letto

per area. Crotone. Anno 2017

5,3%

40,6%

41,2%

12,9%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

1,5%

95,6%

2,9%

Entroterra Ionio Montagna

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Se osserviamo i dati relativi alla distribuzione dei posti letto è eviden-

te come l’accoglienza calabrese sia concentrata sulle coste (87,4% a li-

vello regionale, equidistribuita sulle due coste calabresi). Nella provincia

di Vibo Valentia, la percentuale arriva addirittura al 93,3% e, nella provin-

cia di Crotone, al 95,6%.

La provincia che ha una quota più consistente di offerta nei comuni

classificati “montani”, è la provincia di Cosenza con il 12,9% di posti letto;

nel vibonese, invece, l'offerta montana è quasi nulla, a Reggio supera

appena il 5% e, nelle altre province, è al di sotto del 5%.

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34 Capitolo I

Se consideriamo che nel 2005 l’offerta di posti letto balneari era del

93%, è evidente che comunque una tendenza alla riqualificazione e po-

tenziamento delle aree che sono state sempre marginali per il turismo

calabrese, identificato sia nell’immaginario che per l’offerta di posti letto

come “solo mare”, si sia attivata.

Graf. 24 Distribuzione percentuale dei posti letto

per area. Provincia di Reggio Cal. Anno 2017

Graf. 25 Distribuzione percentuale dei posti letto

per area. Provincia di Vibo Valentia. Anno 2017

7,0%

47,8%

39,8%

5,4%

Entroterra Ionio Tirreno Montagna

5,9%

93,3%

0,8%

Entroterra Tirreno Montagna

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 14 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Entroterra, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 7 121 6 98 6 98

Alberghi di 2 stelle 8 248 7 232 8 248

Alberghi di 3 stelle 26 1.183 27 1.203 29 1.280

Alberghi di 4 stelle 19 2.741 21 2.952 21 2.861

Alberghi di 5 stelle 1 44 1 44 1 44

R. T. A. 8 1.388 6 1.475 5 1.187

Totale Alberghi 69 5.725 68 6.004 70 5.718

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 122 1.812 124 1.823 124 1.828

Alloggi in affitto 30 623 37 704 38 713

Campeggi e Villaggi 0 0 0 0 0 0

Case per ferie 4 102 4 102 4 102

Ostelli per la gioventù 3 102 2 72 2 72

Rifugi 1 18 1 18 1 18

Altri esercizi 5 126 5 116 8 142

Bed & breakfast 233 1.214 245 1.257 266 1.395

Totale complementari 398 3.997 418 4.092 443 4.270 Totale 467 9.722 486 10.096 513 9.988

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 35

Tab. 15 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Ionio, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva 2015 2016 2017

Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 12 352 12 352 13 370 Alberghi di 2 stelle 24 796 23 748 24 797

Alberghi di 3 stelle 103 14.042 101 13.937 103 13.439

Alberghi di 4 stelle 69 19.475 69 19.496 72 19.396

Alberghi di 5 stelle 6 782 6 737 6 760

R. T. A. 18 5.436 20 5.576 22 5.908

Totale Alberghi 232 40.883 231 40.846 240 40.670

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 148 2.294 147 2.376 147 2.397

Alloggi in affitto 34 442 42 597 55 960

Campeggi e Villaggi 72 35.892 72 35.504 73 36.506

Case per ferie 5 153 3 89 3 89

Ostelli per la gioventù 3 59 4 105 7 198

Rifugi 1 18 1 18 1 18

Altri esercizi 11 1.239 14 1.401 17 1.461

Bed & breakfast 372 1.985 400 2.119 431 2.286

Totale complementari 646 42.082 683 42.209 734 43.915 Totale 878 82.965 914 83.055 974 84.585

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 16 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Tirreno, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva

2015 2016 2017 Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 13 338 11 300 11 750

Alberghi di 2 stelle 40 2.271 39 2.187 41 2.159

Alberghi di 3 stelle 153 14.263 156 14.099 153 12.777

Alberghi di 4 stelle 112 19.898 112 19.719 127 22.616

Alberghi di 5 stelle 7 462 6 414 7 462

R. T. A. 84 12.443 87 12.660 92 13.312

Totale Alberghi 409 49.675 411 49.379 431 52.076

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 60 886 59 876 60 891

Alloggi in affitto 156 2.697 184 2.995 222 3.397

Campeggi e Villaggi 61 25.178 59 24.898 60 24.516

Case per ferie 6 531 5 507 5 491

Ostelli per la gioventù 3 75 3 75 3 75

Rifugi 1 12 1 12 1 12

Altri esercizi 10 146 9 136 14 155

Bed & breakfast 373 2.100 447 2.537 521 2.986

Totale complementari 670 31.625 767 32.036 886 32.523 Totale 1.079 81.300 1.178 81.415 1.317 84.599

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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36 Capitolo I

Tab. 17 Composizione dell’offerta ricettiva per tipologia. Montagna, anni 2015-2016–2017

Tipologia ricettiva

2015 2016 2017 Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti

Alb

erg

hi

Alberghi di 1 stella 7 226 7 226 7 226

Alberghi di 2 stelle 16 435 16 435 14 374

Alberghi di 3 stelle 53 3.670 53 3.640 53 3.573

Alberghi di 4 stelle 18 1.272 18 1.272 20 1.392

Alberghi di 5 stelle 2 51 2 51 2 51

R. T. A. 4 271 3 246 3 254

Totale Alberghi 100 5.925 99 5.870 99 5.870

Co

mp

lem

enta

ri e

B&

B Alloggi agro-turistici 136 1.578 137 1.583 138 1.595

Alloggi in affitto 29 314 39 401 38 395

Campeggi e Villaggi 4 4.400 4 4.400 6 4.714

Case per ferie 2 174 2 174 3 182

Ostelli per la gioventù 2 65 2 65 2 65

Rifugi 4 57 4 57 4 57

Altri esercizi 1 8 2 32 3 36

Bed & breakfast 229 1.256 250 1.376 264 1.432

Totale complementari 407 7.852 440 8.088 458 8.476 Totale 507 13.777 539 13.958 557 14.346

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La scelta di differenziare l’offerta di turismo calabrese nasce anche

dalla consapevolezza che, per destagionalizzare il nostro turismo, si de-

ve necessariamente puntare a nuove forme di turismi e, ancor prima, a

un potenziamento dell’offerta ricettiva in nuovi territori.

Alcune considerazioni

Come già detto, oltre agli alberghi, la ricettività cosiddetta “ufficiale”

annovera anche altri tipi di immobili: le Residenze Turistiche Alberghiere,

i Residence e le Case per Vacanza, i Bed & Breakfast, i Campeggi e i

Villaggi Turistici, gli Agriturismi, gli Ostelli, i Rifugi Alpini, le Case per Fe-

rie.

Negli ultimi 15 anni, la ricettività extra-alberghiera si è evoluta in mo-

do molto diverso da quella alberghiera, rimasta sostanzialmente stabile

in quanto molte delle tipologie sopra elencate sono state introdotte nel

sistema turistico nazionale abbastanza recentemente (i Bed & Breakfast,

ad esempio, sono “nati” ufficialmente nel 2002, gli Agriturismi nel 1996)

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 37

e, quindi, hanno avuto una crescita molto superiore andando di fatto a

sostituire l’offerta alberghiera classica nelle preferenze della clientela,

che sta modificando il suo approccio alla vacanza.

Nell’ambito dell’offerta extra-alberghiera, va analizzato con attenzio-

ne il comparto dei soli alloggi, la cui rilevazione negli anni è risultata par-

ticolarmente mutevole. Ciò non è dovuto a repentine evoluzioni del mer-

cato ma a modifiche legislative a livello regionale che hanno previsto nel

tempo nuove o diverse tipologie ricettive, determinano forti oscillazioni

nel numero di esercizi e posti letto che non corrispondono all’apertura o

chiusura di strutture ma soltanto a un loro diverso inquadramento norma-

tivo9. La richiesta maggiore resta quella di un’ospitalità autentica e re-

sponsabile che è un modello di accoglienza turistica. In questo settore, si

annoverano esperienze di recupero dei centri storici, dei borghi tramite

gli alberghi diffusi ma anche quei Bed & Breakfast e quei piccoli alberghi

che fanno dell’offerta enogastronomica a km zero il loro punto di forza.

Sostenere l’economia locale con le sue produzioni agricole tipiche e

con le forme più tradizionali delle sue produzioni artigianali e culturali, è

davvero quello che può fare la differenza nel turismo anche e, soprattut-

to, nella ricettività. Ci sono destinazioni turistiche dove questa offerta è

diventata una scelta vincente soprattutto nei confronti dei mercati turistici

del Nord Europa; certo, nessun turista rinuncia alla possibilità di un al-

loggio di qualità dove può sentirsi a casa.

L’anno 2017 è stato dichiarato dal Ministero dei Beni e delle Attività

Culturali e del Turismo (MIBACT) come “l’anno dei borghi, patrimonio

9Da un punto di vista storico non si può non ricordare come, fino al 1989, l’offerta e la domanda di alloggi privati sia stata rilevata dall’ISTAT in una misura notevolmente maggiore rispetto alle modali-tà attuali. In termini di offerta, gli alloggi privati iscritti al REC erano circa 20.000, mentre per quelli non iscritti al REC era fornito solo il numero dei posti letto (2.041.531 nel 1989), che supponendo una dimensione media di cinque letti ad appartamento porta a stimare circa 400mila unità residen-ziali turistiche. Praticamente dal 1990 è iniziata una nuova serie storica alla quale facciamo ancora riferimento, ma da allora il movimento delle abitazioni private fu perso e non è mai stato recupera-to.2.A Immobili e turismo: un rapporto indissolubile a cura di Enrico Valdameri, Progetto Turismo - Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Mi-cera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore

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38 Capitolo I

straordinario del nostro Paese” (Direttiva 02/12/2016)10.

L’obiettivo è quello di promuove, a livello nazionale e internazionale,

“l’Italia dei piccoli paesi, ricchi di testimonianze del passato ed ancora

custodi della storia, tradizione ed identità del territorio. Località uniche

ma ancora poco conosciute, dove l’ospite può riappropriarsi di una di-

mensione di viaggio a misura d’uomo, lontano dai percorsi turistici con-

venzionali”11.

Nell’anno che il MiBACT ha voluto dedicare alla promozione dei bor-

ghi, anche il colosso Airbnb ha lanciato un piano nazionale “Borghi Italia-

ni” (ItalianVillages)12, per contribuire alla valorizzazione di questi luoghi e

delle loro comunità. Il piano, patrocinato da ANCI (Associazione Nazio-

nale dei Comuni Italiani) e sviluppato in collaborazione con il MiBACT,

prevede la valorizzazione di oltre 40 borghi diffusi in tutto il Paese, attra-

verso un ventaglio di progetti diversi.

Una delle principali iniziative che caratterizzano l’anno dei borghi ita-

liani è anche “Borghi Viaggio Italiano”13, realizzata nell’ambito dei proget-

ti interregionali di sviluppo turistico previsti dal DPR 158/07. L’iniziativa

mira alla valorizzazione di circa 800 borghi, dall’entroterra alla costa, co-

me luoghi del turismo lento, dell’autenticità, della qualità di vita, destina-

zioni simbolo della tradizione italiana e di uno stile di vita unico.

L’obiettivo è il rinnovamento e l’ampliamento dell’offerta turistica, la valo-

rizzazione di nuove mete e la creazione di occupazione14.

10 http://www.beniculturali.it/mibac/ 11 Focus 2.B I borghi italiani: dimensioni e caratteristiche dei flussi turistici a cura di Maria Teresa Santoro e Lorenzo Cavallo, ISTAT, Direzione Centrale per le statistiche Ambientali e Territoriali. Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Micera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore. 12 www.airbnbcitizen.com 13 http://www.viaggio-italiano.it; www.beniculturali.it/BorghiViaggioItaliano 14 Focus 2.B I borghi italiani: dimensioni e caratteristiche dei flussi turistici a cura di Maria Teresa Santoro e Lorenzo Cavallo, ISTAT, Direzione Centrale per le statistiche Ambientali e Territoriali. Cfr. XXI Edizione 2016/2017 – Rapporto sul Turismo italiano -a cura di Emilio Becheri - Roberto Micera - Alfonso Morvillo – Rogiosi Editore

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II LA DOMANDA TURISTICA: LE STATISTICHE

Maurizio Biasi, Mariza Righetti

1. Il movimento turisticoi

Il Rapporto sul turismo è arrivato alla sua 15esima edizione ma

l’ultimo volume disponibile è relativo ai dati ufficiali dell’anno 2014.

Il volume che presentiamo contiene l’elaborazione dei dati turistici uf-

ficiali dell’ultimo triennio (2015-2016-2017) e un escursus storico

sull’evoluzione delle rilevazioni sulla domanda turistica in Calabria a par-

tire dal 2007, un’analisi attenta e accurata, quindi, di quanto accaduto ai

flussi turistici ospitati in regione negli ultimi 11 anni.

I dati che si presentano sono appunto le presenze ufficiali registrate

negli esercizi ricettivi della Calabria ma si è consapevoli che esiste una

parte consistente di flussi turistici che sfugge al censimento delle statisti-

che ufficiali: ciò a testimonianza di una parte del fenomeno al limite fra il

mercato e il non mercato, difficile da valutare.

Le principali motivazioni del capitolo sono da un lato quella di evi-

denziare alcuni aspetti congiunturali secondo una chiave storica,

dall’altro quella di prendere atto di come le attività turistiche siano un fe-

nomeno molto complesso che si presta a diverse chiavi di lettura a se-

conda dell’angolo visuale adottato. L’evoluzione quantitativa del fenome-

no del turismo è accompagnata da una parallela evoluzione qualitativa

delle modalità di fare vacanza, con nuove tipologie di ricettività e nuove

combinazioni di soggiorno che poggiano sulla diffusione della sharing

economy.

Il posizionamento competitivo dell’Italia è fortemente supportato dalla

presenza di grandi risorse culturali, per le quali si colloca al quinto posto

nel mondo, e, naturali (dodicesima posizione), nonché dalla presenza di

una buona dotazione ricettiva (undicesima posizione) che esercita un for-

te richiamo per i turisti e di una eccellente professionalità delle risorse

umane che diventano sempre più specializzate.

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40 Capitolo II

La congiuntura turistica in atto negli ultimi anni è un buon risultato di

sintesi, dovuto alle capacità più che compensative che alcuni Paesi han-

no avuto rispetto ad altri in difficoltà.

Anche in Paesi in piena crisi economica vi è stata una forte capacità

di reazione da parte delle attività turistiche, con una forte adattabilità del-

la domanda che ha spinto all’incremento dei movimenti turistici.

Se il criterio è di considerare “turista” chi alloggia in strutture ricettive

contro il pagamento di un prezzo, restano fuori dal gruppo dei vacanzieri

tutti coloro che alloggiano presso parenti e amici, soggetti che comunque

partecipano ad un’attività turistica; veri e propri clienti che utilizzano ser-

vizi delle località ove soggiornano.

Analogamente, se un pranzo presso un ristorante, lo shopping nei

negozi di artigianato, l’utilizzo di centri sportivi, la visita a un museo ven-

gono effettuate da un visitatore non residente1, questo diventa un feno-

meno turistico e la spesa effettuata una spesa turistica.

Molti soggetti, inoltre, alloggiano in abitazioni di proprietà o comun-

que privati2 non sempre a loro intestate, svolgendo comunque una vera

e propria attività turistica.

Naturalmente da tutti i diversi approcci derivano diverse valutazioni

con possibili sovrapposizioni e difficoltà nell’interpretazione dei dati.

È certo comunque che del turismo che non appare, anche se in al-

cuni casi non vi è alcun obbligo di rilevarlo, bisogna tenerne conto, altri-

menti si verifica una sottostima del comparto che nuoce alla sua valuta- 1 La stima del numero di escursioni è di 70 milioni e 669 mila (-4,7% rispetto al 2016). La quasi tota-lità avviene in Italia (97,5%), nel 65,0% dei casi per svagarsi, nel 15,1% per far visita a parenti o amici. Cfr. Viaggi e vacanze in Italia e all’estero. Istat (Anno 2017). 2 Gli alloggi privati sono scelti soprattutto durante le vacanze, specie se lunghe (59,1% dei viaggi e 65,5% delle notti). Tra gli alloggi privati, le abitazioni di parenti e amici si confermano la tipologia più utilizzata per le vacanze (35,3% dei viaggi e 40,1% dei pernottamenti). Seguono le vacanze presso alloggi in affitto (15,2%), in aumento rispetto al 2016 (+31,2%). Infine, le vacanze presso abitazioni di proprietà quasi dimezzano la propria quota (5,4% da 9,2%), a causa del forte calo dei soggiorni brevi di vacanza in questo tipo di alloggio (3,4% da 9,5%). Nel 2017, le strutture collettive si confermano le sistemazioni preferite per i viaggi di lavoro (80,6% pari al 70,7% delle notti); nella quasi totalità dei casi si tratta di strutture alberghiere (77,3% dei viaggi e 67,7% delle notti) che sono utilizzate anche in quasi un terzo delle vacanze (32,2%), specie se brevi (36,7%) Viaggi vacanze in Italia e all’estero - Istat (Anno 2017).

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 41

zione sociale ed economica3.

Queste prime valutazioni sono basate su di una convinzione di fondo

che considera le attività turistiche fra le principali attività produttive non

strumentali del Mondo, in grado di favorire e determinare lo sviluppo di

una località, di una regione e di una nazione.

Per l’Italia, le attività turistiche sono quelle con il maggior grado di ri-

levanza, in grado di fare da traino a tutto il sistema produttivo, in colle-

gamento con altre componenti ed altre attività quali borghi, cultura,

l’enogastronomia ecc. e, anche per la Calabria, il comparto turistico è for-

temente strategico.

Lo sviluppo del turismo sarà ancora inarrestabile nei prossimi anni,

anche se in modo diverso rispetto alle sue segmentazioni, grandi e pic-

cole, di mercato.

Dall’indagine “Viaggi e vacanze in Italia” e all’estero realizzata ogni

anno dall’Istat (Anno 2017) risulta anche che: i viaggi per riposo o diver-

timento sono effettuati soprattutto in estate (66,6%) ma, rispetto al 2016,

la loro incidenza è cresciuta anche nei mesi invernali (da 19,1% a 43,9%)

e primaverili (da 36,8% a 40,3%).

Le bellezze naturali del luogo attraggono di più i turisti in primavera

(23,4%) mentre le visite al patrimonio artistico, monumentale e archeolo-

gico si svolgono più frequentemente in autunno (25,7%).

Le vacanze per trattamenti benessere, shopping, volontariato, hob-

by, fare giri enogastronomici, visitare parchi divertimento o assistere a

eventi sportivi (6,5% delle vacanze di piacere o svago) caratterizzano

maggiormente le vacanze brevi (11,3%, contro 2,5% delle lunghe) e so-

no concentrate nel periodo autunnale (13,4%).

Si desume che differenziare l’offerta in più prodotti turistici presenti

nella nostra regione consentirebbe di destagionalizzare i flussi che, come

vedremo nei paragrafi successivi, sono ancora caratterizzati da

un’elevata stagionalità. 3 Cfr: cap III Trasformare i Gap in opportunità a cura di Emilio Becheri.

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42 Capitolo II

62,4 52,4

2. Analisi della domanda nel lungo periodo

Il 2017 ha fatto segnare per il movimento turistico regionale il record

di arrivi e di presenze turistiche, circa 1,800 milioni di arrivi e 9 milioni di

presenze. Il primato storico delle presenze si è registrato anche riguardo

alla componente estera del movimento turistico: 317 mila arrivi per circa

2 milioni di pernottamenti.

I flussi di provenienza nazionale, invece, pur segnando una ripresa

nell’ultimo triennio, non generano performance tanto positive da supera-

re, almeno per le presenze, il valore del 2007 (7,195 milioni) che resta il

record storico. Nel 2017, il valore raggiunto è per gli arrivi 1,482 milioni e

per le presenze 7 milioni.

Graf. 1 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Calabria

2007-2017

100,0 97,6 97,1 95,1 96,0 93,3 88,1 85,4 90,2 92,6 97,3

100,0 95,1 95,3 91,7106,2 106,5

107,7104,8 106,5

119,7130,8

103,3

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Rispetto al 2007, le presenze complessivamente aumentano del

3,3%, 285 mila pernottamenti in più: diminuiscono le presenze di italiani

Page 44: XV Rapporto sul Turismo in Calabriaturiscalabria.it/website/portalmedia/2018-06/XV_Rapporto_Tursimo_Calabria.pdf2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta

Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 43

(-2,7%) e aumentano le presenze straniere del 30,8% (l’incremento corri-

sponde a 476 mila presenze se consideriamo il valore assoluto).

Tab. 1 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani stranieri e

totale). Calabria 2007-2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 1.326.944 7.194.715 243.475 1.544.466 1.570.419 8.739.181

2008 1.297.707 7.025.069 230.112 1.468.736 1.527.819 8.493.805

2009 1.308.506 6.982.621 220.191 1.472.171 1.528.697 8.454.792

2010 1.275.793 6.839.444 212.038 1.416.962 1.487.831 8.256.406

2011 1.280.702 6.908.981 235.519 1.640.023 1.516.221 8.549.004

2012 1.264.836 6.712.913 244.501 1.645.117 1.509.337 8.358.030

2013 1.218.136 6.339.422 254.331 1.663.374 1.472.467 8.002.796

2014 1.161.105 6.144.221 241.268 1.618.690 1.402.373 7.762.911

2015 1.234.733 6.491.154 247.202 1.644.724 1.481.935 8.135.878

2016 1.318.400 6.663.085 284.612 1.848.496 1.603.012 8.511.581

2017 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Sempre riguardo alle presenze, si è assistito nel decennio a un an-

damento sfavorevole fino al 2014, con un picco negativo del -15% circa

rispetto al 2017 e, dal 2015, la tendenza si inverte innescando una so-

stanziale ripresa che ha portato ai risultati sopra descritti.

Tab. 2 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza (italiani stra-

nieri e totale). Calabria 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 84,5 15,5 100,0 82,3 17,7 100,0

2008 84,9 15,1 100,0 82,7 17,3 100,0

2009 85,6 14,4 100,0 82,6 17,4 100,0

2010 85,7 14,3 100,0 82,8 17,2 100,0

2011 84,5 15,5 100,0 80,8 19,2 100,0

2012 83,8 16,2 100,0 80,3 19,7 100,0

2013 82,7 17,3 100,0 79,2 20,8 100,0

2014 82,8 17,2 100,0 79,1 20,9 100,0

2015 83,3 16,7 100,0 79,8 20,2 100,0

2016 82,2 17,8 100,0 78,3 21,7 100,0

2017 82,4 17,6 100,0 77,6 22,4 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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44 Capitolo II

Si può, dunque, affermare che a fronte della perdita di mercato na-

zionale, c’è stato un ottimo recupero sul mercato internazionale, che ha

innescato un meccanismo di sostituzione molto positivo, e che lascia in-

travedere la possibilità di risolvere alcuni di quei problemi atavici del set-

tore turistico calabrese legati e, anche, innescati dall’elevata stagionalità

della domanda interna che storicamente è la componente maggioritaria

del movimento turistico destinato in Calabria.

Il grafico 2 evidenzia in maniera inequivocabile le differenze storiche

in termini di valori assoluti fra la domanda domestica e la domanda inter-

nazionale qui rappresentata per le sole presenze.

Nel 2017, la quota delle presenze di stranieri rispetto al totale è del

22,4%: il 4,7% in più di peso rispetto al 2007.

Graf. 2 Serie storica delle presenze. Calabria 2007-2017

0

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

6.000.000

7.000.000

8.000.000

9.000.000

10.000.000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

ITALIANI STRANIERI Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

In riferimento ai due comparti alberghiero ed extralberghiero (o com-

plementare), il primo che occupa la quota maggioritaria della domanda,

l’85,8% degli arrivi e l’81,9% delle presenze, registra un incremento sia in

termini di arrivi (+11,2%) che di presenze (+4,5%) rispetto al 2007; il se-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 45

condo che occupa nel 2017 una quota del 14,2% rispetto agli arrivi e il

18,1% relativamente alle presenze, evidenzia un andamento molto posi-

tivo: 74.000 arrivi in più che corrispondono a un incremento percentuale

del 40% e 32.000 presenze in meno che corrispondono al - 1,9%.

Tab. 3 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per macrotipologia ricettiva. Calabria

2007-2017

Alberghiero Complementare Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 1.388.031 7.072.154 182.388 1.667.027 1.570.419 8.739.181

2008 1.351.408 6.854.911 176.411 1.638.894 1.527.819 8.493.805

2009 1.353.431 6.851.607 175.266 1.603.185 1.528.697 8.454.792

2010 1.307.416 6.669.619 180.415 1.586.787 1.487.831 8.256.406

2011 1.306.476 6.880.281 209.745 1.668.723 1.516.221 8.549.004

2012 1.297.195 6.668.125 212.142 1.689.905 1.509.337 8.358.030

2013 1.261.724 6.406.524 210.743 1.596.272 1.472.467 8.002.796

2014 1.198.822 6.218.744 203.551 1.544.167 1.402.373 7.762.911

2015 1.262.050 6.494.160 219.885 1.641.718 1.481.935 8.135.878

2016 1.364.408 6.895.499 238.604 1.616.082 1.603.012 8.511.581

2017 1.543.408 7.389.896 256.464 1.634.684 1.799.872 9.024.580

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 4 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva.

Calabria 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Alberghiero Complementare Totale Alberghiero Complementare Totale

2007 88,4 11,6 100,0 80,9 19,1 100,0

2008 88,5 11,5 100,0 80,7 19,3 100,0

2009 88,5 11,5 100,0 81,0 19,0 100,0

2010 87,9 12,1 100,0 80,8 19,2 100,0

2011 86,2 13,8 100,0 80,5 19,5 100,0

2012 85,9 14,1 100,0 79,8 20,2 100,0

2013 85,7 14,3 100,0 80,1 19,9 100,0

2014 85,5 14,5 100,0 80,1 19,9 100,0

2015 85,2 14,8 100,0 79,8 20,2 100,0

2016 85,1 14,9 100,0 81,0 19,0 100,0

2017 85,8 14,2 100,0 81,9 18,1 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Il settore alberghiero cede negli anni quota negli arrivi e guadagna

peso nelle presenze: passa, per i primi, da 88,4% del 2007 a 85,8% del

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46 Capitolo II

2017 e, per le presenze, da 80,9% del 2007 a 81,9% del 2017.

Questo diverso andamento nelle quote dei due comparti evidenzia

un differente andamento della permanenza media4, analizzato nei pros-

simi paragrafi.

2.1 Le province

La provincia che occupa la posizione maggioritaria della domanda

turistica regionale è quella di Cosenza con il 38,3% degli arrivi e il 37%

delle presenze. Posizione che si può definire storica, essendo variato di

poco il peso relativo, in termini di arrivi e presenze complessive, rispetto

al 2007 quando i valori erano 37,9% per i primi e 36,7% per le presenze.

Catanzaro e Crotone guadagnano in termini di arrivi e perdono in

presenze, Reggio Calabria diminuisce sia la quota degli arrivi che quella

delle presenze mentre Vibo Valentia assume maggiore importanza ri-

spetto a tutti e due gli indicatori.

Si tratta in tutti i casi, come si può verificare dalla tabella 5 di piccole

variazioni di quota di mercato, fra lo 0,4% e il 3,5%.

Tab. 5 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per provincia. Calabria 2007-2017

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio C. Vibo V. Calabria

Anno Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres.

2007 37,9 36,7 17,7 17,8 8,7 10,9 15,8 8,6 19,9 26,1 100,0 100,0

2008 39,4 37,2 17,5 17,8 8,4 10,9 15,5 8,5 19,3 25,6 100,0 100,0

2009 38,0 37,6 19,0 18,8 8,7 11,5 14,5 7,3 19,8 24,7 100,0 100,0

2010 38,7 36,7 18,4 18,0 8,9 12,5 14,4 7,7 19,5 25,1 100,0 100,0

2011 38,7 36,9 18,1 17,0 8,7 12,4 14,7 8,3 19,8 25,4 100,0 100,0

2012 40,2 37,2 17,2 16,3 7,8 12,0 14,9 8,7 19,9 25,8 100,0 100,0

2013 38,3 35,3 17,6 16,7 8,1 12,2 14,6 8,1 21,4 27,7 100,0 100,0

2014 38,1 34,6 17,9 17,2 8,6 12,7 13,9 7,8 21,4 27,7 100,0 100,0

2015 38,3 34,9 17,9 17,1 8,6 12,6 14,1 8,3 21,1 27,1 100,0 100,0

2016 38,4 36,7 18,6 17,4 8,2 10,5 13,6 8,1 21,2 27,3 100,0 100,0

2017 38,3 37,0 18,7 16,3 8,1 10,5 12,3 7,7 22,6 28,5 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

4 Permanenza media= Presenza/Arrivi

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 47

Tab. 6 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per provincia. Italiani, Calabria 2007-2017

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio C. Vibo V. Calabria

Anno Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres.

2007 40,9 41,0 16,6 15,6 9,6 12,4 16,0 8,8 16,9 22,2 100,0 100,0

2008 42,4 41,5 16,4 15,9 9,2 12,4 16,0 9,1 16,1 21,1 100,0 100,0

2009 40,9 42,0 18,1 17,2 9,6 13,2 15,1 7,8 16,4 19,8 100,0 100,0

2010 41,0 40,5 18,1 17,2 9,9 14,4 14,9 8,2 16,1 19,8 100,0 100,0

2011 41,5 41,0 17,8 16,3 9,7 14,6 15,1 8,9 15,9 19,2 100,0 100,0

2012 43,3 41,6 16,7 15,5 8,8 14,1 15,4 9,5 15,8 19,3 100,0 100,0

2013 42,2 40,7 17,6 16,1 9,2 14,6 15,1 8,8 15,9 19,8 100,0 100,0

2014 41,9 40,2 18,2 17,1 9,6 14,9 14,4 8,4 15,9 19,4 100,0 100,0

2015 41,8 40,1 18,1 17,0 9,6 14,6 14,5 8,5 16,1 19,7 100,0 100,0

2016 41,7 41,7 19,6 18,5 9,0 12,1 14,0 8,2 15,7 19,6 100,0 100,0

2017 41,7 42,4 19,7 17,7 8,8 12,3 12,7 7,6 17,2 20,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Relativamente agli italiani, la provincia dominante è Cosenza con il

42,4% di quota di presenze che, aumenta, anche se di poco, il proprio

peso negli anni, segue Vibo Valentia con il 20%, in calo rispetto al 2007,

quando rappresentava il 22,2% delle presenze di italiani della regione.

Tab. 7 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per provincia. Stranieri, Calabria 2007-2017

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio C. Vibo V. Calabria

Anno Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres.

2007 21,3 16,3 23,9 28,1 3,9 3,7 14,5 7,5 36,5 44,4 100,0 100,0

2008 22,2 16,7 23,8 26,9 3,6 3,7 12,8 5,8 37,6 47,0 100,0 100,0

2009 20,9 16,8 24,3 26,6 3,4 3,5 11,3 5,1 40,0 48,0 100,0 100,0

2010 24,9 18,7 20,5 21,8 3,2 3,2 11,4 5,4 40,0 50,9 100,0 100,0

2011 23,8 19,5 20,0 20,0 3,3 3,3 12,3 5,8 40,6 51,5 100,0 100,0

2012 24,5 19,2 19,7 19,5 2,9 3,5 11,9 5,7 40,9 52,2 100,0 100,0

2013 19,7 14,7 17,9 19,0 2,6 2,9 12,1 5,5 47,6 57,8 100,0 100,0

2014 19,9 13,3 16,8 17,5 3,7 4,3 11,5 5,9 48,0 59,0 100,0 100,0

2015 20,6 14,1 17,0 17,3 3,8 4,5 12,2 7,5 46,5 56,5 100,0 100,0

2016 23,2 18,7 14,3 13,6 4,6 4,9 11,3 7,7 46,7 55,1 100,0 100,0

2017 22,4 18,3 14,2 11,3 4,6 4,4 10,7 7,9 48,1 58,1 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Catanzaro occupa la terza posizione con il 17,7% Crotone e Reggio

Calabria, invece, occupano una quota percentuale rispettivamente del

12,3% e del 7,6%. Modifiche sostanziali in termini di rappresentanza si

osservano invece relativamente alla domanda estera: Vibo Valentia pas-

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48 Capitolo II

sa da una quota del 44,4% nel 2007 al 58,1% delle presenze nel 2017 a

scapito della provincia di Catanzaro che, invece, passa dal 28,1% del

2007 all’11,3% del 2017.

Tab. 8 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Cosenza 2007-2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 542.951 2.953.387 51.859 251.559 594.810 3.204.946

2008 550.328 2.916.942 51.108 244.616 601.436 3.161.558

2009 534.550 2.934.898 46.097 246.802 580.647 3.181.700

2010 523.374 2.766.811 52.892 264.806 576.266 3.031.617

2011 530.912 2.831.815 56.069 320.038 586.981 3.151.853

2012 547.277 2.792.466 59.980 315.196 607.257 3.107.662

2013 513.459 2.578.206 50.229 243.923 563.688 2.822.129

2014 486.660 2.471.748 48.053 214.946 534.713 2.686.694

2015 516.055 2.604.278 50.804 232.127 566.859 2.836.405

2016 550.322 2.776.002 65.909 346.588 616.231 3.122.590

2017 617.587 2.971.443 71.178 369.926 688.765 3.341.369

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 3 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di

Cosenza 2007-2017

100,0 98,8 99,493,7 95,9 94,6

87,3 83,7 88,294,0

100,6

100,0 97,2 98,1105,3

127,2 125,3

97,0

85,492,3

137,8147,1

104,3

0,0

100,0

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 49

Tab. 9 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di

Cosenza 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 91,3 8,7 100,0 92,2 7,8 100,0

2008 91,5 8,5 100,0 92,3 7,7 100,0

2009 92,1 7,9 100,0 92,2 7,8 100,0

2010 90,8 9,2 100,0 91,3 8,7 100,0

2011 90,4 9,6 100,0 89,8 10,2 100,0

2012 90,1 9,9 100,0 89,9 10,1 100,0

2013 91,1 8,9 100,0 91,4 8,6 100,0

2014 91,0 9,0 100,0 92,0 8,0 100,0

2015 91,0 9,0 100,0 91,8 8,2 100,0

2016 89,3 10,7 100,0 88,9 11,1 100,0

2017 89,7 10,3 100,0 88,9 11,1 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Il grafico 3 evidenzia, per la provincia di Cosenza, nel periodo preso

in considerazione, un incremento delle presenze di stranieri del 47,1%

che, in termini assoluti, significa circa 110 mila pernottamenti.

Sempre in riferimento al periodo 2007/2010, l’incremento delle pre-

senze di italiani è dello 0,6% mentre l’aumento dei pernottamenti com-

plessivi (italiani + stranieri) è del 4,3%.

Tab. 10 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Catanzaro 2007-2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 220.582 1.119.392 58.075 434.007 278.657 1.553.399

2008 212.309 1.113.901 54.709 395.778 267.018 1.509.679

2009 237.054 1.197.844 53.491 391.573 290.545 1.589.417

2010 230.899 1.176.070 43.432 309.161 274.331 1.485.231

2011 227.457 1.127.334 47.170 327.300 274.627 1.454.634

2012 211.074 1.039.639 48.077 320.827 259.151 1.360.466

2013 213.893 1.020.963 45.579 316.246 259.472 1.337.209

2014 210.897 1.048.934 40.602 283.886 251.499 1.332.820

2015 223.601 1.104.415 41.961 284.792 265.562 1.389.207

2016 258.024 1.230.870 40.661 250.857 298.685 1.481.727

2017 291.598 1.240.996 45.062 227.956 336.660 1.468.952

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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50 Capitolo II

Graf. 4 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di

Catanzaro 2007-2017

100,0 99,5107,0 105,1 100,7

92,9 91,2 93,7 98,7110,0 110,9

100,091,2 90,2

71,2 75,4 73,9 72,965,4 65,6

57,8 52,5

94,6

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 11 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di

Catanzaro 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 79,2 20,8 100,0 72,1 27,9 100,0

2008 79,5 20,5 100,0 73,8 26,2 100,0

2009 81,6 18,4 100,0 75,4 24,6 100,0

2010 84,2 15,8 100,0 79,2 20,8 100,0

2011 82,8 17,2 100,0 77,5 22,5 100,0

2012 81,4 18,6 100,0 76,4 23,6 100,0

2013 82,4 17,6 100,0 76,4 23,6 100,0

2014 83,9 16,1 100,0 78,7 21,3 100,0

2015 84,2 15,8 100,0 79,5 20,5 100,0

2016 86,4 13,6 100,0 83,1 16,9 100,0

2017 86,6 13,4 100,0 84,5 15,5 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La provincia di Catanzaro, nel periodo di riferimento, registra una

flessione complessiva delle presenze del 5,4% connessa esclusivamente

alla diminuzione della domanda estera (presenze stranieri - 47,5%): la

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 51

domanda domestica, infatti, rispetto al 2007 aumenta in termini di pre-

senze del 10,9%.

Tab. 12 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Crotone 2007-2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 127.178 892.817 9.455 56.896 136.633 949.713

2008 119.445 869.119 8.280 54.223 127.725 923.342

2009 125.530 920.060 7.515 51.631 133.045 971.691

2010 126.099 983.505 6.740 45.726 132.839 1.029.231

2011 124.513 1.006.923 7.707 53.551 132.220 1.060.474

2012 111.183 946.286 7.200 57.607 118.383 1.003.893

2013 112.215 927.206 6.720 49.025 118.935 976.231

2014 111.840 915.277 9.005 69.375 120.845 984.652

2015 117.945 949.424 9.439 74.829 127.384 1.024.253

2016 118.265 803.063 13.018 89.667 131.283 892.730

2017 130.870 859.087 14.434 89.061 145.304 948.148

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 5 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di

Crotone 2007-2017

100,0 97,3103,1

110,2 112,8106,0 103,9

102,5

106,3

89,996,2

100,0 95,3 90,780,4

94,1101,2

86,2

121,9 131,5

157,6

156,5

99,8

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La situazione si inverte considerando gli arrivi complessivi che, inve-

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52 Capitolo II

ce, sono condizionati maggiormente dal buon andamento attivato dai

flussi di origine nazionale registrando dunque un incremento del 20,8%

rispetto al 2007.

Gli stranieri in provincia di Catanzaro, in seguito alla diminuzione del-

le presenze, perdono nel periodo di riferimento una porzione corposa di

mercato, passando dal 27,9% al 15,5%.

Tab. 13 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di

Crotone 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 93,1 6,9 100,0 94,0 6,0 100,0

2008 93,5 6,5 100,0 94,1 5,9 100,0

2009 94,4 5,6 100,0 94,7 5,3 100,0

2010 94,9 5,1 100,0 95,6 4,4 100,0

2011 94,2 5,8 100,0 95,0 5,0 100,0

2012 93,9 6,1 100,0 94,3 5,7 100,0

2013 94,3 5,7 100,0 95,0 5,0 100,0

2014 92,5 7,5 100,0 93,0 7,0 100,0

2015 92,6 7,4 100,0 92,7 7,3 100,0

2016 90,1 9,9 100,0 90,0 10,0 100,0

2017 90,1 9,9 100,0 90,6 9,4 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 14 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Reggio Calabria 2007-

2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 212.263 634.885 35.307 116.160 247.570 751.045

2008 207.078 640.900 29.400 84.532 236.478 725.432

2009 197.113 544.509 24.935 75.289 222.048 619.798

2010 190.037 558.149 24.110 75.871 214.147 634.020

2011 193.993 615.037 28.860 94.764 222.853 709.801

2012 195.390 637.938 29.193 93.368 224.583 731.306

2013 184.377 558.362 30.726 92.225 215.103 650.587

2014 167.204 514.541 27.746 94.723 194.950 609.264

2015 178.812 554.816 30.109 124.148 208.921 678.964

2016 185.207 544.713 32.121 142.558 217.328 687.271

2017 188.053 532.261 33.801 160.003 221.854 692.264

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 53

La provincia di Crotone, nel complesso, ritorna ai livelli del 2007 con

circa 950 mila presenze e un leggero incremento negli arrivi (+2,9%).

Nel triennio 2010-2012 e, nel 2015, riguardo ai pernottamenti, che

hanno superato quota un milione, si sono registrate performance supe-

riori a quelle del biennio 2017-2015 quando comunque si è verificata una

sostanziale tenuta nonostante le problematiche legate all’aeroporto.

Graf. 6 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di

Reggio Calabria 2007-2017

100,0 100,9

85,8 87,9

96,9 100,587,9

81,087,4 85,8

83,8

100,0

72,864,8 65,3

81,6 80,4 79,4

81,5

106,9

122,7

137,7

92,2

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La quota di stranieri, nella provincia di Crotone, è inferiore al 10% sia

per gli arrivi che per le presenze nonostante l’aumento nel decennio del

56% rispetto al 2007.

Nel decennio 2007-2017, nella provincia di Reggio Calabria, si è as-

sistito a una diminuzione complessiva della domanda sia in termini di ar-

rivi (-10,4%) che in termini di presenze (-7,8%), con un aumento, per

contro di valore percentuale molto elevato di presenze di stranieri

(+37,7%).

È evidente che queste variazioni sono da attribuire, è il caso anche

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54 Capitolo II

della provincia di Crotone, a valori assoluti di partenza bassi.

Il recupero che la componente estera ottiene rispetto alla componen-

te interna della domanda, esaminando le presenze, è comunque impor-

tante: si passa dal 15,5% del 2007 al 23,1% del 2017. È, inoltre, neces-

sario, in questo caso, sottolineare che il valore raggiunto è maggiore, an-

che se di poco, della media regionale che si attesta al 22,4%.

Tab. 15 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di

Reggio Calabria 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 85,7 14,3 100,0 84,5 15,5 100,0

2008 87,6 12,4 100,0 88,3 11,7 100,0

2009 88,8 11,2 100,0 87,9 12,1 100,0

2010 88,7 11,3 100,0 88,0 12,0 100,0

2011 87,0 13,0 100,0 86,6 13,4 100,0

2012 87,0 13,0 100,0 87,2 12,8 100,0

2013 85,7 14,3 100,0 85,8 14,2 100,0

2014 85,8 14,2 100,0 84,5 15,5 100,0

2015 85,6 14,4 100,0 81,7 18,3 100,0

2016 85,2 14,8 100,0 79,3 20,7 100,0

2017 84,8 15,2 100,0 76,9 23,1 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 16 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze). Provincia di Vibo Valentia 2007-

2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 223.970 1.594.234 88.779 685.844 312.749 2.280.078

2008 208.547 1.484.207 86.615 689.587 295.162 2.173.794

2009 214.259 1.385.310 88.153 706.876 302.412 2.092.186

2010 205.384 1.354.909 84.864 721.398 290.248 2.076.307

2011 203.827 1.327.872 95.713 844.370 299.540 2.172.242

2012 199.912 1.296.584 100.051 858.119 299.963 2.154.703

2013 194.192 1.254.685 121.077 961.955 315.269 2.216.640

2014 184.504 1.193.721 115.862 955.760 300.366 2.149.481

2015 198.320 1.278.221 114.889 928.828 313.209 2.207.049

2016 206.582 1.308.437 132.903 1.018.826 339.485 2.327.263

2017 254.611 1.400.170 152.678 1.173.677 407.289 2.573.847

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 55

Graf. 7 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Provincia di

Vibo Valentia 2007-2017

100,093,1

86,9 85,0 83,3 81,3 78,7 74,9 80,2 82,187,8

100,0 100,5 103,1 105,2

123,1 125,1

140,3 139,4 135,4148,6

171,1

112,9

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 17 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Provincia di

Vibo Valentia 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 71,6 28,4 100,0 69,9 30,1 100,0

2008 70,7 29,3 100,0 68,3 31,7 100,0

2009 70,9 29,1 100,0 66,2 33,8 100,0

2010 70,8 29,2 100,0 65,3 34,7 100,0

2011 68,0 32,0 100,0 61,1 38,9 100,0

2012 66,6 33,4 100,0 60,2 39,8 100,0

2013 61,6 38,4 100,0 56,6 43,4 100,0

2014 61,4 38,6 100,0 55,5 44,5 100,0

2015 63,3 36,7 100,0 57,9 42,1 100,0

2016 60,9 39,1 100,0 56,2 43,8 100,0

2017 62,5 37,5 100,0 54,4 45,6 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Nella provincia di Vibo Valentia, si verifica un importante incremento

delle presenze di stranieri rispetto al 2007 (+71,1%) e, in questo caso,

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56 Capitolo II

non siamo di fronte a valori assoluti di partenza relativamente bassi.

L’incremento, infatti, sostituisce e recupera la diminuzione del 12,2% del-

le presenze di italiani fra il 2007 e il 2017.

Nel 2007, la quota degli stranieri in termini di presenze era del 30%;

nel 2017 ha raggiunto il 45%, valore molto al di sopra della media regio-

nale (22,4%) e vicino alla media nazionale (49,5% nel 2016).

Analizzando la serie storica della composizione della domanda, si

osserva che fino al 2012 la quota di presenze di stranieri era inferiore al

40%, recupero ottenuto (almeno fino al 2014) anche a causa della dimi-

nuzione delle presenze italiane.

Dal 2015, tuttavia, si osserva una inversione di tendenza anche ri-

spetto alla domanda domestica che, seppure inferiore al picco positivo

del 2007, è nettamente in ripresa segnando dal 2014 al 2017 un incre-

mento del 17,3%.

2.2 Analisi storica per Area

Il movimento turistico nelle strutture ricettive delle località non litorali

e non montane, raffrontato al movimento turistico totale nella regione, ne

rappresenta una minima parte. Il discorso è valido sia relativamente agli

arrivi (12,1% del totale regionale degli arrivi) che alle presenze (5,9%).

Tab. 18 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per area. Calabria 2007-2017

Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria

Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres

2007 9,4 4,6 34,7 41,1 49,8 51,3 6,1 2,9 100,0 100,0

2008 10,2 5,2 34,7 41,6 48,5 49,9 6,6 3,4 100,0 100,0

2009 10,1 5,3 35,6 43,6 47,9 48,0 6,4 3,1 100,0 100,0

2010 11,4 5,8 34,5 43,3 47,6 47,9 6,5 3,0 100,0 100,0

2011 11,4 6,0 34,2 41,9 48,4 49,3 6,1 2,8 100,0 100,0

2012 11,3 5,7 33,0 41,2 48,8 49,9 6,9 3,2 100,0 100,0

2013 12,0 5,4 32,4 41,4 49,1 50,1 6,6 3,0 100,0 100,0

2014 11,7 5,2 32,9 41,8 49,4 50,2 6,1 2,8 100,0 100,0

2015 11,7 5,4 32,9 41,7 49,3 50,0 6,1 2,9 100,0 100,0

2016 12,8 6,6 33,3 40,7 47,8 49,8 6,1 2,9 100,0 100,0

2017 12,1 5,9 33,4 39,8 48,9 51,6 5,6 2,7 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 57

Tab. 19 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per area. Italiani, Calabria 2007-2017

Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres

2007 9,9 4,9 36,8 44,8 46,5 46,9 6,9 3,4 100,0 100,0 2008 10,6 5,5 36,9 45,2 45,2 45,4 7,4 3,9 100,0 100,0 2009 10,7 5,8 38,0 47,8 44,2 42,8 7,1 3,6 100,0 100,0 2010 11,9 6,2 37,2 48,3 43,6 42,2 7,2 3,3 100,0 100,0 2011 11,7 6,1 37,3 47,6 44,2 43,0 6,7 3,2 100,0 100,0 2012 11,9 6,1 35,9 46,7 44,6 43,6 7,7 3,7 100,0 100,0 2013 13,0 6,1 35,5 47,3 44,0 43,1 7,4 3,4 100,0 100,0 2014 12,6 5,8 36,1 47,7 44,5 43,4 6,8 3,1 100,0 100,0 2015 12,5 5,8 35,9 47,1 44,8 43,9 6,9 3,2 100,0 100,0 2016 13,6 7,0 35,9 45,3 43,6 44,4 6,9 3,3 100,0 100,0 2017 13,0 6,3 36,3 44,7 44,5 45,9 6,3 3,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

La quota più consistente è occupata dal Tirreno: 48,9% degli arrivi e

51,6% delle presenze. Seguono, le località marine ioniche con il 33,4%

arrivi e 39,8% di presenze; le località dell’Entroterra con il 12,1% di arrivi

e il 5,9% di presenze. Infine, le località montane con una quota margina-

le, arrivi 5,6% e presenze 2,7%. Osservando la serie storica del posizio-

namento per area rispetto al totale del movimento turistico, non si identi-

ficano cambiamenti rilevanti nel periodo osservato. Rispetto agli italiani,

si evidenzia un aumento di quota relativamente all’area entroterra: arrivi

dal 9,9% al 13%, presenze dal 4,9% al 6,3% e, così pure per gli stranieri,

si osserva una leggera variazione relativamente all’area entroterra.

Tab. 20 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze, per area. Stranieri, Calabria 2007-2017

Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres Arrivi Pres

2007 6,7 3,4 23,0 24,0 68,1 71,7 2,2 0,9 100,0 100,0 2008 7,8 3,4 22,3 24,6 67,6 71,2 2,3 0,9 100,0 100,0 2009 6,1 2,9 21,8 23,5 69,9 72,6 2,1 1,0 100,0 100,0 2010 8,5 3,8 17,8 19,2 71,4 75,7 2,3 1,4 100,0 100,0 2011 9,3 5,5 17,3 17,5 71,0 75,8 2,5 1,2 100,0 100,0 2012 8,6 4,2 18,0 18,7 70,6 75,6 2,9 1,5 100,0 100,0 2013 6,9 3,0 17,1 19,0 73,7 76,7 2,3 1,3 100,0 100,0 2014 7,4 3,2 17,5 19,4 72,6 75,9 2,4 1,5 100,0 100,0 2015 8,0 3,9 18,0 20,1 71,4 74,1 2,5 1,9 100,0 100,0 2016 8,9 4,8 21,0 24,2 67,6 69,3 2,6 1,7 100,0 100,0 2017 7,9 4,4 20,3 22,7 69,3 71,5 2,4 1,4 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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58 Capitolo II

Tab. 21 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani e stranieri).

Entroterra 2007-2017

Italiani Stranieri Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 130.834 353.525 16.318 52.106 147.152 405.631 2008 137.380 388.063 17.914 49.553 155.294 437.616 2009 140.426 406.688 13.458 43.313 153.884 450.001 2010 152.321 426.570 18.000 54.134 170.321 480.704 2011 150.438 422.173 21.870 90.500 172.308 512.673 2012 150.122 408.947 20.946 68.691 171.068 477.638 2013 158.916 386.638 17.491 49.430 176.407 436.068 2014 146.176 354.589 17.962 51.868 164.138 406.457 2015 153.768 375.093 19.845 63.807 173.613 438.900 2016 179.254 469.119 25.236 89.556 204.490 558.675 2017 192.620 441.872 25.114 89.542 217.734 531.414

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Per le grandi aree turistiche Ionio e Tirreno che insieme rappresen-

tano nel 2017 il 91,4% delle presenze, non si percepiscono modifiche ri-

levanti nella composizione né per la componente domestica della do-

manda né per quella estera.

Tab. 22 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Entroterra

2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 88,9 11,1 100,0 87,2 12,8 100,0 2008 88,5 11,5 100,0 88,7 11,3 100,0 2009 91,3 8,7 100,0 90,4 9,6 100,0 2010 89,4 10,6 100,0 88,7 11,3 100,0 2011 87,3 12,7 100,0 82,3 17,7 100,0 2012 87,8 12,2 100,0 85,6 14,4 100,0 2013 90,1 9,9 100,0 88,7 11,3 100,0 2014 89,1 10,9 100,0 87,2 12,8 100,0 2015 88,6 11,4 100,0 85,5 14,5 100,0 2016 87,7 12,3 100,0 84,0 16,0 100,0 2017 88,5 11,5 100,0 83,2 16,8 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Per le località dell’entroterra, nel decennio si evidenzia un incremen-

to del 31% delle presenze complessive, media dell’incremento delle pre-

senze italiane (+25%) ed estere (+71,8%). La quota di arrivi stranieri è

dell’11,5% e delle presenze è del 16,8%, al di sotto,comunque, della me-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 59

dia regionale. Il turismo, nel comparto complementare, è minimo con una

quota del 6,9% degli arrivi e 7,1% nelle presenze.

Tab. 23 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per tipologia ricettiva. Entroterra

2007-2017

Alberghiero Complementare Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 141.513 376.872 5.639 28.759 147.152 405.631 2008 150.180 408.962 5.114 28.654 155.294 437.616 2009 147.588 411.126 6.296 38.875 153.884 450.001 2010 161.077 429.837 9.244 50.867 170.321 480.704 2011 160.914 455.807 11.394 56.866 172.308 512.673 2012 158.015 407.369 13.053 70.269 171.068 477.638 2013 163.171 367.884 13.236 68.184 176.407 436.068 2014 153.479 363.439 10.659 43.018 164.138 406.457 2015 162.018 392.681 11.595 46.219 173.613 438.900 2016 189.133 497.905 15.357 60.770 204.490 558.675 2017 202.789 485.333 14.945 46.081 217.734 531.414

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 8 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Entroterra

2007-2017

100,0 109,8

115,0

120,7

119,4

115,7

109,4 100,3106,1

132,7125,0100,0 95,1

83,1

103,9

173,7

131,8

94,9 99,5

122,5

171,9 171,8

131,0

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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60 Capitolo II

Tab. 24 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva.

Entroterra 2007-2017

Alberghiero Complementare Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 96,2 92,9 3,8 7,1 100,0 100,0 2008 96,7 93,5 3,3 6,5 100,0 100,0 2009 95,9 91,4 4,1 8,6 100,0 100,0 2010 94,6 89,4 5,4 10,6 100,0 100,0 2011 93,4 88,9 6,6 11,1 100,0 100,0 2012 92,4 85,3 7,6 14,7 100,0 100,0 2013 92,5 84,4 7,5 15,6 100,0 100,0 2014 93,5 89,4 6,5 10,6 100,0 100,0 2015 93,3 89,5 6,7 10,5 100,0 100,0 2016 92,5 89,1 7,5 10,9 100,0 100,0 2017 93,1 91,3 6,9 8,7 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Sul Tirreno, gli stranieri occupano una quota importante sia degli ar-

rivi (25%) sia delle presenze (31%). Rispetto a quello che si è osservato

nel paragrafo relativo alle province è evidente che la quota, superiore alla

media regionale, degli stranieri nell’area Tirreno è dovuta alle strutture

della Costa vibonese, e come è accaduto per la provincia di Vibo si veri-

fica, ovviamente, anche in questo caso un recupero rispetto al 2007

quando gli arrivi rappresentavano il 21,2% e le presenze il 24,7%.

Tab. 25 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani e stranieri).

Tirreno 2007-2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 616.573 3.373.881 165.837 1.107.387 782.410 4.481.268

2008 585.949 3.189.498 155.530 1.045.321 741.479 4.234.819

2009 578.346 2.989.315 153.986 1.068.675 732.332 4.057.990

2010 556.311 2.882.837 151.373 1.072.110 707.684 3.954.947

2011 566.208 2.972.839 167.103 1.242.395 733.311 4.215.234

2012 564.163 2.924.076 172.528 1.244.374 736.691 4.168.450

2013 535.585 2.734.259 187.428 1.275.971 723.013 4.010.230

2014 517.073 2.669.176 175.118 1.227.955 692.191 3.897.131

2015 553.435 2.851.756 176.578 1.217.979 730.013 4.069.735

2016 574.301 2.959.630 192.267 1.281.459 766.568 4.241.089

2017 659.369 3.214.846 219.872 1.444.200 879.241 4.659.046

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 61

Tab. 26 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Tirreno

2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 78,8 21,2 100,0 75,3 24,7 100,0

2008 79,0 21,0 100,0 75,3 24,7 100,0

2009 79,0 21,0 100,0 73,7 26,3 100,0

2010 78,6 21,4 100,0 72,9 27,1 100,0

2011 77,2 22,8 100,0 70,5 29,5 100,0

2012 76,6 23,4 100,0 70,1 29,9 100,0

2013 74,1 25,9 100,0 68,2 31,8 100,0

2014 74,7 25,3 100,0 68,5 31,5 100,0

2015 75,8 24,2 100,0 70,1 29,9 100,0

2016 74,9 25,1 100,0 69,8 30,2 100,0

2017 75,0 25,0 100,0 69,0 31,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 9 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Tirreno

2007-2017

100,094,5

88,6 85,4 88,1 86,781,0 79,1

84,5 87,795,3

100,094,4 96,5 96,8

112,2 112,4 115,2 110,9 110,0115,7

130,4

104,0

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Il grafico dell’andamento delle presenze con base 2007=100 mostra

l’andamento di crescita dal 2010 in poi, seppur con qualche incertezza

nel biennio 2014-2015.

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62 Capitolo II

Tab. 27 Serie storica del movimento turistico per tipologia ricettiva. Tirreno 2007-2017

Alberghiero Complementare Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 699.158 3.720.668 83.252 760.600 782.410 4.481.268

2008 659.134 3.499.580 82.345 735.239 741.479 4.234.819

2009 655.452 3.395.292 76.880 662.698 732.332 4.057.990

2010 625.028 3.314.890 82.656 640.057 707.684 3.954.947

2011 633.189 3.493.170 100.122 722.064 733.311 4.215.234

2012 635.062 3.407.383 101.629 761.067 736.691 4.168.450

2013 625.095 3.319.989 97.918 690.241 723.013 4.010.230

2014 591.811 3.209.900 100.380 687.231 692.191 3.897.131

2015 621.968 3.337.238 108.045 732.497 730.013 4.069.735

2016 646.888 3.480.022 119.680 761.067 766.568 4.241.089

2017 742.726 3.866.014 136.515 793.032 879.241 4.659.046

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Nel 2017, sul Tirreno si raggiungono livelli delle performance per gli

stranieri mai raggiunte prima: arrivi 220 mila, presenze 1,444 milioni. Tali

valori determinano il primato dell’anno 2017 anche relativamente al mo-

vimento complessivo: arrivi 879 mila, presenze 4,659 milioni.

Tab. 28 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva

Tirreno. 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Alberghiero Complementare Totale Alberghiero Complementare Totale

2007 89,4 10,6 100,0 83,0 17,0 100,0

2008 88,9 11,1 100,0 82,6 17,4 100,0

2009 89,5 10,5 100,0 83,7 16,3 100,0

2010 88,3 11,7 100,0 83,8 16,2 100,0

2011 86,3 13,7 100,0 82,9 17,1 100,0

2012 86,2 13,8 100,0 81,7 18,3 100,0

2013 86,5 13,5 100,0 82,8 17,2 100,0

2014 85,5 14,5 100,0 82,4 17,6 100,0

2015 85,2 14,8 100,0 82,0 18,0 100,0

2016 84,4 15,6 100,0 82,1 17,9 100,0

2017 84,5 15,5 100,0 83,0 17,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Diversa è la situazione osservando la serie storica della componente

nazionale (tab. 29) che, riguardo alle presenze, presenta il valore mas-

simo nell’anno 2007.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 63

La quota maggiore della domanda, sul Tirreno, è attribuita al com-

parto alberghiero che rappresenta nel 2017 per gli arrivi l’84,5% e per le

presenze l’83%. Negli anni, l’unica variazione che si individua è

l’aumento della quota degli arrivi complementari (da 10,6% del 2007 a

15,5% del 2017) e la contestuale diminuzione della quota alberghiera,

(da 89,4% del 2007 a 84,5% del 2017).

Tab. 29 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani e stranieri).

Ionio 2007-2017

Italiani Stranieri Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 488.494 3.225.396 56.017 370.693 544.511 3.596.089 2008 478.298 3.173.921 51.292 361.274 529.590 3.535.195 2009 496.711 3.338.552 48.016 345.723 544.727 3.684.275 2010 475.132 3.303.179 37.760 271.514 512.892 3.574.693 2011 477.740 3.291.869 40.664 286.898 518.404 3.578.767 2012 453.646 3.134.501 43.914 307.098 497.560 3.441.599 2013 433.039 3.000.724 43.496 316.122 476.535 3.316.846 2014 418.757 2.929.284 42.335 314.009 461.092 3.243.293 2015 442.846 3.059.491 44.491 331.262 487.337 3.390.753 2016 473.934 3.016.090 59.759 446.680 533.693 3.462.770 2017 537.624 3.134.090 64.418 458.135 602.042 3.592.225

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 30 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Ionio

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 89,7 10,3 100,0 89,7 10,3 100,0

2008 90,3 9,7 100,0 89,8 10,2 100,0

2009 91,2 8,8 100,0 90,6 9,4 100,0

2010 92,6 7,4 100,0 92,4 7,6 100,0

2011 92,2 7,8 100,0 92,0 8,0 100,0

2012 91,2 8,8 100,0 91,1 8,9 100,0

2013 90,9 9,1 100,0 90,5 9,5 100,0

2014 90,8 9,2 100,0 90,3 9,7 100,0

2015 90,9 9,1 100,0 90,2 9,8 100,0

2016 88,8 11,2 100,0 87,1 12,9 100,0

2017 89,3 10,7 100,0 87,2 12,8 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Sulla Costa ionica, l’incremento dei turisti stranieri rispetto al 2017

sia per gli arrivi (+ 15%) sia per le presenze (+23,6%), non ha completa-

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64 Capitolo II

mente sostituito la diminuzione dei clienti italiani; infatti, sul grafico 10, la

linea che rappresenta le presenze totali resta al di sotto del valore base

dell’anno 2007.

Graf. 10 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza (base 2007=100). Ionio 2007-

2017

100,0 98,4 103,5 102,4 102,1 97,2 93,0 90,8 94,9

93,5 97,2100,0 97,5 93,3

73,2 77,482,8 85,3 84,7 89,4

120,5 123,6

99,9

0

100

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 31 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per tipologia ricettiva. Ionio 2007-

2017

Alberghiero Complementare + BB Totale Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 462.715 2.762.957 81.796 833.132 544.511 3.596.089 2008 450.666 2.693.656 78.924 841.539 529.590 3.535.195 2009 465.655 2.836.034 79.072 848.241 544.727 3.684.275 2010 438.100 2.724.262 74.792 850.431 512.892 3.574.693 2011 436.579 2.744.129 81.825 834.638 518.404 3.578.767 2012 417.388 2.641.172 80.172 800.427 497.560 3.441.599 2013 396.647 2.542.757 79.888 774.089 476.535 3.316.846 2014 384.582 2.487.647 76.510 755.646 461.092 3.243.293 2015 404.673 2.592.260 82.664 798.493 487.337 3.390.753 2016 449.651 2.727.288 84.042 735.482 533.693 3.462.770 2017 509.304 2.827.953 92.738 764.272 602.042 3.592.225

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 65

La componente estera, infatti, sulla costa ionica rappresenta una

quota marginale del movimento turistico: il 10,7% degli arrivi e il 12,8%

delle presenze. L’incremento delle presenze del periodo ha consentito un

recupero di solo il 2,5% di quota rispetto alle presenze totali, (da 10,3% a

12,8%).

Tab. 32 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva

Ionio. 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno AlberghieroComplementare

+ BBTotale Alberghiero

Complementare + BB

Totale

2007 85,0 15,0 100,0 76,8 23,2 100,0 2008 85,1 14,9 100,0 76,2 23,8 100,0 2009 85,5 14,5 100,0 77,0 23,0 100,0 2010 85,4 14,6 100,0 76,2 23,8 100,0 2011 84,2 15,8 100,0 76,7 23,3 100,0 2012 83,9 16,1 100,0 76,7 23,3 100,0 2013 83,2 16,8 100,0 76,7 23,3 100,0 2014 83,4 16,6 100,0 76,7 23,3 100,0 2015 83,0 17,0 100,0 76,5 23,5 100,0 2016 84,3 15,7 100,0 78,8 21,2 100,0 2017 84,6 15,4 100,0 78,7 21,3 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 33 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per provenienza (italiani stranieri e

totale). Montagna 2007-2017

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 91.043 241.913 5.303 14.280 96.346 256.193

2008 96.080 273.587 5.376 12.588 101.456 286.175

2009 93.023 248.066 4.731 14.460 97.754 262.526

2010 92.029 226.858 4.905 19.204 96.934 246.062

2011 86.316 222.100 5.882 20.230 92.198 242.330

2012 96.905 245.389 7.113 24.954 104.018 270.343

2013 90.596 217.801 5.916 21.851 96.512 239.652

2014 79.099 191.172 5.853 24.858 84.952 216.030

2015 84.684 204.814 6.288 31.676 90.972 236.490

2016 90.911 218.246 7.350 30.801 98.261 249.047

2017 93.106 213.149 7.749 28.746 100.855 241.895

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Ovviamente, così come si verifica nell’intera regione e sul Tirreno,

anche per le località Marine dello Ionio è il comparto alberghiero a dete-

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66 Capitolo II

nere la quota maggioritaria del movimento turistico (84,6% arrivi, 78,7%

presenze).

Tab. 34 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per provenienza. Montagna

2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

2007 94,5 5,5 100,0 94,4 5,6 100,0

2008 94,7 5,3 100,0 95,6 4,4 100,0

2009 95,2 4,8 100,0 94,5 5,5 100,0

2010 94,9 5,1 100,0 92,2 7,8 100,0

2011 93,6 6,4 100,0 91,7 8,3 100,0

2012 93,2 6,8 100,0 90,8 9,2 100,0

2013 93,9 6,1 100,0 90,9 9,1 100,0

2014 93,1 6,9 100,0 88,5 11,5 100,0

2015 93,1 6,9 100,0 86,6 13,4 100,0

2016 92,5 7,5 100,0 87,6 12,4 100,0

2017 92,3 7,7 100,0 88,1 11,9 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 11 Confronto andamento delle presenze secondo la provenienza e totali (base 2007=100).

Montagna 2007-2017

100,0

113,1

102,593,8 91,8

101,490,0

79,0 84,7 90,2 88,1

100,0

88,2

101,3134,5 141,7

174,7

153,0174,1

221,8 215,7201,3

94,4

0

100

200

300

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 67

Tab. 35 Serie storica del movimento turistico (Arrivi e Presenze) per tipologia ricettiva. Montagna

2007-2017

Alberghiero Complementare Totale

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2007 84.645 211.657 11.701 44.536 96.346 256.193

2008 91.428 252.713 10.028 33.462 101.456 286.175

2009 84.736 209.155 13.018 53.371 97.754 262.526

2010 83.211 200.630 13.723 45.432 96.934 246.062

2011 75.794 187.175 16.404 55.155 92.198 242.330

2012 86.730 212.201 17.288 58.142 104.018 270.343

2013 76.811 175.894 19.701 63.758 96.512 239.652

2014 68.950 157.758 16.002 58.272 84.952 216.030

2015 73.391 171.981 17.581 64.509 90.972 236.490

2016 78.736 190.284 19.525 58.763 98.261 249.047

2017 88.589 210.596 12.266 31.299 100.855 241.895

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 36 Serie storica della composizione degli arrivi e delle presenze, per macrotipologia ricettiva

Montagna. 2007-2017

Arrivi Presenze

Anno Alberghiero Complementare Totale Alberghiero Complementare Totale

2007 87,9 12,1 100,0 82,6 17,4 100,0

2008 90,1 9,9 100,0 88,3 11,7 100,0

2009 86,7 13,3 100,0 79,7 20,3 100,0

2010 85,8 14,2 100,0 81,5 18,5 100,0

2011 82,2 17,8 100,0 77,2 22,8 100,0

2012 83,4 16,6 100,0 78,5 21,5 100,0

2013 79,6 20,4 100,0 73,4 26,6 100,0

2014 81,2 18,8 100,0 73,0 27,0 100,0

2015 80,7 19,3 100,0 72,7 27,3 100,0

2016 80,1 19,9 100,0 76,4 23,6 100,0

2017 87,8 12,2 100,0 87,1 12,9 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Dal grafico dell’andamento storico delle presenze base 2007=100,

sembra che il turismo montano si cominci ad affacciare nel mercato este-

ro; la realtà dei valori assoluti evidenzia che le quantità sono veramente

marginali ma i segnali in ogni caso sono positivi.

Le presenze di stranieri, rispetto al 2007, sono raddoppiate da

14.000 a 28.000: la quota delle presenze passa dal 5,6% del 2007

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68 Capitolo II

all’11,9% del 2017. Il comparto che raccoglie la maggiore quota di arrivi e

presenze è quello alberghiero, con più dell’87% per entrambi gli indicato-

ri.

2.3 La durata media del soggiorno

La permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive regionali nel

2017 è stata di 5 giorni mentre nel 2007 è stata di 5,6 giorni.

Tab. 37 Serie Storica della permanenza media secondo la provenienza e la tipologia ricettiva5. Ca-

labria

Italiani Stranieri Totale PM_A PM_C PM_T PM_A PM_C PM_T PM_A PM_C PM_T

2007 4,9 9,4 5,4 6,2 7,5 6,3 5,1 9,1 5,6 2008 4,9 9,5 5,4 6,2 8,1 6,4 5,1 9,3 5,6 2009 4,8 9,3 5,3 6,6 7,9 6,7 5,1 9,1 5,5 2010 4,9 9,0 5,4 6,5 7,7 6,7 5,1 8,8 5,5 2011 5,0 8,0 5,4 6,9 7,5 7,0 5,3 8,0 5,6 2012 4,9 8,0 5,3 6,6 7,6 6,7 5,1 8,0 5,5 2013 4,8 7,6 5,2 6,4 7,2 6,5 5,1 7,6 5,4 2014 4,9 7,8 5,3 6,7 6,8 6,7 5,2 7,6 5,5 2015 4,8 7,6 5,3 6,6 6,7 6,7 5,1 7,5 5,5 2016 4,7 6,9 5,1 6,5 6,3 6,5 5,1 6,8 5,3 2017 4,4 6,4 4,7 6,4 6,1 6,4 4,8 6,4 5,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 38 Permanenza Media per Area

Anno 2013 2014 2015 2016 2017

Entroterra 2,5 2,5 2,5 2,7 2,4 Ionio 7,0 7,0 7,0 6,5 6,0 Tirreno 5,5 5,6 5,6 5,5 5,3 Montagna 2,5 2,5 2,6 2,5 2,4 Calabria 5,4 5,5 5,5 5,3 5,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Rispetto al 2007, dunque, in media, i clienti delle strutture ricettive

della regione, hanno ridotto di più di mezza giornata la durata del loro

soggiorno. Se la permanenza media dei clienti fosse stata nel 2017

5 PM_A:PERMANENZA MEDIA ALBERGHIERA ; PM_C: PERMANENZA MEDIA NEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI + B&B; PM_T: PERMANENZA MEDIA NEL COMPLESSO DEGLI ESERCIZI

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 69

uguale a quella del 2007, gli arrivi registrati nel 2017 avrebbero generato

circa 10,080 milioni di pernottamenti.

Diminuiscono dunque le notti che ogni cliente, in media, passa nelle

strutture ricettive regionali ma aumentano i clienti registrati.

La diminuzione del soggiorno si verifica soprattutto nelle strutture

complementari dove in media, rispetto al 2007, diminuisce di 2,7 giorni.

La tendenza a fare vacanze più brevi è comunque verificata sia per gli

italiani sia per gli stranieri in tutte le tipologie anche se per gli italiani e

per il comparto complementare la tendenza è più accentuata.

Tab. 39 Permanenza Media per Provincia

Anno 2013 2014 2015 2016 2017

CS 5,0 5,0 5,0 5,1 4,9 CZ 5,2 5,3 5,2 5,0 4,4 KR 8,2 8,1 8,0 6,8 6,5 RC 3,0 3,1 3,2 3,2 3,1 VV 7,0 7,2 7,0 6,9 6,3 Calabria 5,4 5,5 5,5 5,3 5,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 40 Permanenza Media per Tipologia

Tipologia ricettiva 2016 2017

Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

Alb

erg

hi

1 stella 3,5 2,8 3,4 4,2 5,2 4,3

2 stelle 4,2 2,6 4,0 2,9 4,1 3,1

3 stelle 4,6 6,7 5,0 4,4 5,9 4,6

4 stelle 4,4 6,0 4,7 4,2 5,8 4,5

5 stelle 3,4 3,6 3,4 2,8 3,3 2,9

R. T. A. 7,3 8,8 7,6 6,5 10,4 7,3

Alberghi 4,7 6,5 5,1 4,4 6,4 4,8

Co

mp

lem

enta

ri

e B

&B

Agriturismo 4,0 5,5 4,4 4,2 5,3 4,6

Alloggi 4,6 5,5 4,8 3,0 4,5 3,3

Campeggi e Vill. 9,9 8,2 9,6 9,0 9,0 9,0

Altri 6,5 9,0 6,7 4,7 9,2 5,3

B&B 2,8 3,1 2,8 2,6 2,9 2,7

Complementari 6,9 6,3 6,8 6,4 6,1 6,4

Totale 5,1 6,5 5,3 4,7 6,4 5,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Riguardo alle aree, è molto breve la permanenza media negli eserci-

zi ricettivi delle località interne e montane mentre è sopra la media regio-

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70 Capitolo II

nale nelle località marine dello Ionio (6 giorni). Le province dove è asso-

lutamente preponderante il turismo “balneare”, come Vibo Valentia e

Crotone, presentano una permanenza media più lunga, rispettivamente

6,3 giorni e 6,5 giorni. Fra le tipologie ricettive, quella che registra una

durata media del soggiorno più lunga è la tipologia “Residenze Turistico

alberghiere”; mentre la tipologia “Bed & Breakfast” registra una durata

media del soggiorno più breve.

3. Analisi della domanda nel breve periodo

Nel 2017, rispetto all’anno precedente, gli arrivi hanno registrato un

aumento complessivo del 12,3%: gli arrivi stranieri dell’11,4% e quelli na-

zionali del 12,5%.

Graf. 12 Variazione % degli arrivi per area. Calabria 2017/2016

7,5

13,

4 14,

8

2,4

12,

5

-0,5

7,8

14,4

5,4

11,4

6,5

12,

8

14,7

2,6

12,

3

-2,0

0,0

2,0

4,0

6,0

8,0

10,0

12,0

14,0

16,0

Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Incremento che rispetto agli arrivi si è verificato in tutte le aree territo-

riali e solo nell’entroterra gli stranieri mostrano un’impercettibile flessione.

Nell’analisi dell’andamento delle presenze bisogna tener conto, come si

è detto nei paragrafi precedenti, della riduzione del periodo medio di

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 71

soggiorno da parte dei clienti nelle strutture ricettive.

Le presenze complessive, infatti, nell’ultimo anno aumentano del 6%

con una intensità, dunque, inferiore a quella registrata negli arrivi, situa-

zione che si spiega con la diminuzione della permanenza media. Si per-

cepiscono differenze nelle proporzioni d’incremento anche analizzando

separatamente la componente nazionale della domanda da quella este-

ra. L’intensità di crescita delle presenze di stranieri (+ 9,3%), infatti, è su-

periore a quella attivata dagli italiani (5,1%).

Graf. 13 Variazione % delle presenze. Per area. Calabria 2017/2016

-5,8

3,9

8,6

-2,3

5,1

0,0

2,6

12,7

-6,7

9,3

-4,9

3,7

9,9

-2,9

6,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Le performance migliori si registrano sul Tirreno e riguardano sia i tu-

risti domestici (presenze +8,6%) che quelli internazionali (presenze

+12,7%) sebbene bisogna sottolineare che l’intensità di crescita è netta-

mente superiore per gli stranieri. Anche nelle località marine dello Ionio,

le variazioni del movimento dei turisti sono positive (presenze italia-

ni+3,9%; presenze stranieri +2,6%) anche se con una dinamicità più ral-

lentata rispetto al Tirreno soprattutto osservando la componente estera

che cresce a ritmi molto più lenti.

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72 Capitolo II

Graf. 14 Variazione % degli arrivi per provincia. Calabria 2017/2016

12,2 13

,0

10,

7

1,5

23,

2

8,0

10,8

10,9

5,2

14,9

11,8 12,

7

10,7

2,1

20,0

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 15 Variazione % delle presenze per provincia. Calabria 2017/2016

7,0

0,8

7,0

-2,3

7,0

6,7

-9,1

-0,7

12,

2

15,

2

7,0

-0,9

6,2

0,7

10,

6

-15,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia

Italiani Stranieri Totale

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 73

Entroterra e Montagna sono condizionate anche nel breve periodo

dalla diminuzione del periodo di soggiorno e segnano decrementi delle

presenze a fronte, come si è visto, di incrementi degli arrivi. Per le pre-

senze complessive nell’Entroterra, si registra il -4,9% di decremento e

nelle località montane il -2,3%. Ovviamente, considerata la quota occu-

pata dalle due aree rispetto ai flussi, il dato negativo che si registra in tali

aree incide solo marginalmente sul dato regionale.

3.1 La ricettività utilizzata

L’85,8% degli arrivi e l’81,9% delle presenze sono le quote della do-

manda turistica relative al comparto alberghiero.

Graf. 16 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze per macrotipologia ricettiva. Calabria

Arrivi Presenze

85,8 85,1 85,2

14,2 14,9 14,8

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2017 2016 2015

Alberghieri Extralberghieri e B&B

81,9 81,0 79,8

18,1 19,0 20,2

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2017 2016 2015

Alberghieri Extralberghieri e B&B Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Rispetto all’analisi dell’andamento congiunturale per tipologia di ricet-

tività, bisogna considerare che la quota del comparto alberghiero per la

domanda turistica supera l’80% (per gli arrivi e per le presenze).

È ovvio, dunque, che l’andamento totale sia in linea con l’andamento

del comparto.

Nel comparto alberghiero, per gli italiani, si ha un incremento degli

arrivi del 13,4% mentre in quello extralberghiero dell’11,7%; per gli stra-

nieri le presenze aumentano del 6,4% e nel comparto extralberghiero del

9,9%. Il 2017 fa segnare una flessione solo nelle categorie costituite da

piccole strutture che, comunque, spesso sfuggono alle rilevazioni.

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74 Capitolo II

Graf. 17 Variazioni percentuali degli arrivi negli esercizi ricettivi. Calabria, 2017/2016

108

,7

38,6

2,5

13,6

47,

6

25,8

13,

4

-47,

2

45,

6

21,3

-49

,9

-24

,8

6,9 12

,5

-52,

3

12,3

2,5

17,

3

17,8

11,4

11,

7

2,5 6,2

0,0

-24

,2

44,5

9,9 11,

4

86,9

35,

2

2,5

14,2

42,7

22,4

13,1

-35

,4

36,4

17,4

-47,

5

-12,

4

7,5 12

,3

-80,0

-60,0

-40,0

-20,0

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

ITALIANI STRANIERI Totale complessivo

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 18 Variazioni percentuali delle presenze negli esercizi ricettivi. Calabria, 2017/2016

154

,8

-1,6

-3,2

8,1 2

4,7

13,0

6,4

-45,

0

-4,5

11,

0

-63,

9

-29

,9

0,1 5,1

-12,

4

78,0

-10

,2

12,5

9,3

32,0

9,9

-1,1

-13,

4

9,9

-22,

6

34,

5

6,1

9,3

135,

8

5,0

-4,8

9,1 2

2,0

18,2

7,2

-31,

9

-6,9

10,

8

-58,

7

-17,

3

1,2 6,0

-100,0

-50,0

0,0

50,0

100,0

150,0

200,0

ITALIANI STRANIERI Totale complessivo

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Se consideriamo le due componenti della domanda italiani e stranieri

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 75

separatamente, le quote restano molto simili.

Tab. 41 Distribuzione % degli arrivi e delle presenze per categoria ricettiva. Calabria, anno 2017

Tipologia ricettiva Arrivi Presenze

Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

Alb

erg

hi

1 stella 1,1 1,0 0,2 0,2 1,0 0,8

2 stelle 2,5 1,5 1,4 0,9 2,3 1,4

3 stelle 23,3 21,5 22,5 20,8 23,1 21,3

4 stelle 47,4 42,4 46,1 42,0 47,2 42,3

5 stelle 2,2 1,3 1,6 0,8 2,1 1,2

R. T. A. 9,6 13,3 12,4 20,1 10,1 14,8

Alberghi 86,1 81,1 84,2 84,8 85,8 81,9

Co

mp

lem

enta

ri

e B

&B

Agriturismo 0,5 0,5 1,5 1,2 0,7 0,6

Alloggi 3,1 2,0 3,3 2,3 3,1 2,0

Campeggi e Vill. 7,9 15,1 6,8 9,6 7,7 13,8

Altri 0,3 0,3 0,2 0,3 0,3 0,3

B&B 2,1 1,1 4,1 1,8 2,5 1,3

Complementari 13,9 18,9 15,8 15,2 14,2 18,1

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 42 Composizione della domanda per tipologia ricettiva. Calabria anno 2017

Tipologia ricettiva Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Alb

erg

hi

1 stella 16.668 70.496 597 3.112 17.265 73.608

2 stelle 36.540 107.764 4.331 17.687 40.871 125.451

3 stelle 344.824 1.502.806 71.274 420.087 416.098 1.922.893

4 stelle 702.306 2.969.775 146.350 848.106 848.656 3.817.881

5 stelle 33.106 93.906 5.190 17.125 38.296 111.031

R. T. A. 143.053 932.091 39.169 406.941 182.222 1.339.032

Alberghi 1.276.497 5.676.838 266.911 1.713.058 1.543.408 7.389.896

Co

mp

lem

enta

ri

e B

&B

Agriturismo 7.733 32.302 4.655 24.594 12.388 56.896

Alloggi 46.151 138.396 10.333 46.180 56.484 184.576

Campeggi e Vill. 116.688 1.055.508 21.494 193.099 138.182 1.248.607

Altri 4.426 20.625 703 6.444 5.129 27.069

B&B 31.224 80.288 13.057 37.248 44.281 117.536

Complementari 206.222 1.327.119 50.242 307.565 256.464 1.634.684

Totale 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Nel dettaglio, le categorie ricettive preferite complessivamente dai tu-

risti sono i 4 stelle che registrano quasi la metà degli arrivi (46,1%) e del-

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76 Capitolo II

le presenze (42,3%); seguono, i tre stelle (22,5% arrivi e 21,3% presen-

ze). La scelta della struttura extralberghiera riguarda soprattutto i Cam-

peggi e Villaggi (6,8% arrivi e 13,8% presenze).

Tab. 43 Composizione della domanda per tipologia ricettiva. Calabria anno 2016

Tipologia ricettiva Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Alb

erg

hi

1 stella 7.987 27.663 1.251 3.553 9.238 31.216

2 stelle 26.369 109.494 3.857 9.936 30.226 119.430

3 stelle 336.532 1.552.459 69.503 467.597 406.035 2.020.056

4 stelle 618.485 2.746.960 124.729 753.543 743.214 3.500.503

5 stelle 22.433 75.310 4.404 15.672 26.837 90.982

R. T. A. 113.706 824.953 35.152 308.359 148.858 1.133.312

Alberghi 1.125.512 5.336.839 238.896 1.558.660 1.364.408 6.895.499

Co

mp

lem

enta

-ri

e B

&B

Agriturismo 14.645 58.709 4.541 24.856 19.186 83.565

Alloggi 31.694 144.882 9.729 53.307 41.423 198.189

Campeggi e Vill. 96.197 950.992 21.484 175.660 117.681 1.126.652

Altri 8.837 57.179 927 8.325 9.764 65.504

B&B 41.515 114.484 9.035 27.688 50.550 142.172

Complementari 192.888 1.326.246 45.716 289.836 238.604 1.616.082

Totale 1.318.400 6.663.085 284.612 1.848.496 1.603.012 8.511.581

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 44 Composizione della domanda per tipologia ricettiva. Calabria anno 2015

Tipologia ricettiva Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Alb

erg

hi

1 stella 9.921 29.646 1.398 3.468 11.319 33.114

2 stelle 29.049 124.441 3.636 10.253 32.685 134.694

3 stelle 320.559 1.532.717 61.515 431.383 382.074 1.964.100

4 stelle 563.771 2.575.376 111.605 693.863 675.376 3.269.239

5 stelle 22.331 70.169 3.121 12.737 25.452 82.906

R. T. A. 104.568 753.705 30.576 256.402 135.144 1.010.107

Alberghi 1.050.199 5.086.054 211.851 1.408.106 1.262.050 6.494.160

Co

mp

lem

enta

-ri

e B

&B

Agriturismo 13.596 48.910 2.878 17.506 16.474 66.416

Alloggi 21.388 112.350 6.128 39.724 27.516 152.074

Campeggi e Vill. 102.972 1.068.534 19.165 150.208 122.137 1.218.742

Altri 8.871 64.493 797 8.033 9.668 72.526

B&B 37.707 110.813 6.383 21.147 44.090 131.960

Complementari 184.534 1.405.100 35.351 236.618 219.885 1.641.718

Totale 1.234.733 6.491.154 247.202 1.644.724 1.481.935 8.135.878

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 77

3.2 La provenienza

L’incidenza percentuale dei turisti stranieri, rispetto al peso degli ita-

liani, è relativamente bassa anche se, come evidenziato nel paragrafo

dell’analisi storica, negli ultimi anni si è attivata una consistente crescita

di stranieri nella provincia di Vibo Valentia.

Graf. 19 Distribuzione percentuale degli arrivi

secondo la provenienza. Anno 2017

Graf. 20 Distribuzione percentuale delle presen-

ze secondo la provenienza. Anno 2017

ITALIANI82,4

STRANIERI17,6

ITALIANI77,6

STRANIERI22,4

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Tab. 45 Le principali nazioni, graduatoria delle presenze (2017) per paese d’origine. Calabria

Rank Nazione 2014 2015 2016 2017

1 Germania 472.703 466.639 463.667 590.988

2 Francia 142.765 149.308 214.373 185.435

3 Polonia 64.706 84.332 103.474 134.944

4 Svizzera e Liechtenstein 79.767 95.903 92.444 111.575

5 Repubblica Ceca 100.839 97.147 102.965 102.850

6 Austria 90.702 92.111 98.349 81.523

7 Slovacchia 54.292 67.689 71.391 74.045

8 Russia 150.768 48.310 41.179 70.701

9 Belgio 48.492 59.487 58.586 55.609

10 Stati Uniti America 34.732 33.672 36.398 45.635

11 Svezia 65.650 50.125 61.551 43.791

12 Regno Unito 40.140 59.908 39.539 38.374

13 Canada 21.067 23.310 26.821 29.693

14 Paesi Bassi 32.174 30.695 31.308 26.817

15 Romania 19.295 20.592 19.262 23.885

16 Egitto 10.614 29.509 30.977 23.128

17 Argentina 15.821 19.304 19.038 22.959

18 Australia 12.864 29.993 18.622 19.931

19 Spagna 26.261 19.822 13.564 19.016

20 Slovenia 6.489 6.672 9.153 14.171

Altri Paesi 128.549 160.196 296.433 305.553

Totale Paesi Esteri 1.618.690 1.644.724 1.849.094 2.020.623

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

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78 Capitolo II

In termini di arrivi, solo il 17,6% dei turisti proviene dall’estero e ge-

nera il 22,4% dei pernottamenti nel complesso delle strutture ricettive.

La nazione da cui hanno origine i flussi esteri più consistenti diretti in

Calabria è la Germania con il 29,2% dei pernottamenti, Paese che

nell’ultimo anno ha fatto registrare un incremento delle presenze del 27%

(124 mila pernottamenti in più rispetto al 2016). Il Paese, invece, che ha

fatto registrare il miglior incremento percentuale è stato la Russia

(+71,7%) che rappresenta la quota del 3,5% delle presenze.

Graf. 21 Le principali nazioni, distribuzione per-

centuale delle presenze per paese d’origine.

Calabria 2017

Graf. 22 Le principali nazioni, variazione % delle

presenze di stranieri per Paese d’origine. Cala-

bria, Anno 2017/2016

15,1

0,7

0,9

1,0

1,1

1,1

1,2

1,3

1,5

1,9

2,2

2,3

2,8

3,5

3,7

4,0

5,1

5,5

6,7

9,2

29,2

Altri Paesi

Slovenia

Spagna

Australia

Argentina

Egitto

Romania

Paesi Bassi

Canada

Regno Unito

Svezia

Stati Uniti America

Belgio

Russia

Slovacchia

Austria

Repubblica Ceca

Svizzera e …

Polonia

Francia

Germania

-28,9

-25,3

-17,1

-14,3

-13,5

-5,1

-2,9

-0,1

3,1

3,7

7,0

10,7

20,6

20,7

24,0

25,4

27,5

30,4

40,2

54,8

71,7

Svezia

Egitto

Austria

Paesi Bassi

Francia

Belgio

Regno Unito

Repubblica Ceca

Altri Paesi

Slovacchia

Australia

Canada

Argentina

Svizzera e …

Romania

Stati Uniti America

Germania

Polonia

Spagna

Slovenia

Russia

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Page 80: XV Rapporto sul Turismo in Calabriaturiscalabria.it/website/portalmedia/2018-06/XV_Rapporto_Tursimo_Calabria.pdf2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta

Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 79

La provenienza dei turisti italiani conferma “la prossimità” e il turismo

interno alla regione: Campania (29,3%), Calabria (12,5%), Lazio (12,1%),

Puglia (10,5%). Troviamo, a seguire, la provenienza dalla Lombardia

(8,8%%) che spesso si caratterizza come turismo di “ritorno”.

Tab. 46 Graduatoria delle presenze (2017) per regione d’origine. Calabria. Anno 2014-2017

Rank Regione 2014 2015 2016 2017

1 Campania 1.869.436 1.977.267 1.974.906 2.050.825

2 Calabria 759.729 755.832 792.038 873.599

3 Lazio 751.315 797.276 806.480 849.675

4 Puglia 624.078 679.430 686.077 734.478

5 Lombardia 531.366 561.140 604.587 616.148

6 Sicilia 497.573 518.018 548.401 573.450

7 Piemonte 162.527 181.285 190.252 193.422

8 Toscana 153.520 171.251 177.621 188.832

9 Emilia Romagna 158.991 193.905 188.877 187.340

10 Veneto 137.506 136.117 149.678 163.525

11 Basilicata 139.968 150.713 145.688 145.093

12 Abruzzo 72.795 74.431 79.970 85.387

13 Umbria 62.756 63.671 64.619 66.866

14 Marche 49.987 52.183 64.175 66.285

15 Liguria 43.307 48.969 49.792 49.290

16 Bolzano-Bolzen 26.120 25.743 34.467 38.462

17 Molise 27.211 26.895 26.982 37.795

18 Friuli-Venezia G. 26.795 30.387 27.111 27.965

19 Trento 19.819 19.839 22.622 20.916

20 Sardegna 22.311 17.435 16.925 19.323

21 Valle d’Aosta 7.111 9.367 12.077 15.281

TOTALE ITALIA 6.144.221 6.491.154 6.663.085 7.003.957

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Dall’analisi della provenienza degli italiani emerge, infatti, un dato si-

gnificativo, ossia come nelle strutture ufficiali risiedano soprattutto turisti

“provenienti” dalle regioni del Mezzogiorno.

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80 Capitolo II

Graf. 23 distribuzione % delle presenze di italia-

ni per regione d’origine. Calabria, anno 2017

Graf. 24 Variazioni % delle presenze di italiani

per regione d’origine. Calabria, anno 2017/2016

0,2

0,3

0,3

0,4

0,5

0,5

0,7

0,9

1,0

1,2

2,1

2,3

2,7

2,7

2,8

8,2

8,8

10,5

12,1

12,5

29,3

Valle d'Aosta

Sardegna

Trento

Friuli-Venezia Giulia

Molise

Bolzano-Bolzen

Liguria

Marche

Umbria

Abruzzo

Basilicata

Veneto

Emilia Romagna

Toscana

Piemonte

Sicilia

Lombardia

Puglia

Lazio

Calabria

Campania

-7,5

-1,0

-0,8

-0,4

1,7

1,9

3,2

3,3

3,5

3,8

4,6

5,4

6,3

6,8

7,1

9,3

10,3

11,6

14,2

26,5

40,1

Trento

Liguria

Emilia Romagna

Basilicata

Piemonte

Lombardia

Friuli-Venezia Giulia

Marche

Umbria

Campania

Sicilia

Lazio

Toscana

Abruzzo

Puglia

Veneto

Calabria

Bolzano-Bolzen

Sardegna

Valle d'Aosta

Molise

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

3.3 La stagionalità

La stagionalità continua ed essere tra le più elevate d’Italia con il

massimo picco nei mesi di luglio e agosto, meno accentuata per gli stra-

nieri che da giugno ad ottobre si distribuiscono in un arco temporale più

ampio. Nel 2017, si ravvisano però segnali positivi rispetto all’anno pre-

cedente: la concentrazione nel mese di agosto passa dal 36% al 33%.

Nel raffronto fra l’anno 2016 e il 2017, la concentrazione delle presenze

degli italiani si attenua, passando, rispettivamente, da circa il 40% al

37%. Nonostante le favorevoli condizioni climatiche presenti quasi tutto

l’anno, non riesce ancora ad affiancarsi al prodotto turistico estivo quello

primaverile ed autunnale che potrebbe, invece, sfruttare le risorse cultu-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 81

rali come avviene ad esempio nella Spagna meridionale.

Per migliorare la capacità attrattiva e puntare su un numero elevato e

diversificato di flussi turistici è, inoltre necessario eliminare alcune critici-

tà: la prima, in ordine di importanza, riguarda il rapporto prezzo/qualità

ancora elevato specialmente per i servizi alberghieri ma anche per altri

servizi.

Tab. 47 Distribuzione mensile degli arrivi e delle presenze in Calabria. Valori assoluti Anno 2017

Arrivi Presenze

Mese Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

gen 55.669 3.892 59.561 119.867 25.744 145.611

feb 56.405 3.722 60.127 116.340 24.399 140.739

mar 58.965 6.269 65.234 125.109 29.075 154.184

apr 76.089 15.531 91.620 161.868 58.142 220.010

mag 87.196 31.950 119.146 195.795 144.714 340.509

giu 179.160 48.766 227.926 724.140 298.163 1.022.303

lug 298.511 66.636 365.147 1.803.350 460.436 2.263.786

ago 347.393 56.365 403.758 2.597.009 419.750 3.016.759

set 140.127 51.581 191.708 723.500 345.965 1.069.465

ott 71.257 23.429 94.686 180.107 154.472 334.579

nov 54.225 5.216 59.441 128.887 35.430 164.317

dic 57.722 3.796 61.518 127.985 24.333 152.318

Anno 1.482.719 317.153 1.799.872 7.003.957 2.020.623 9.024.580

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 25 Distribuzione percentuale mensile delle presenze in Calabria. Anno 2017

1,6 1,6 1,7 2,43,8

11,3

25,1

33,4

11,9

3,71,8 1,7

0

5

10

15

20

25

30

35

40

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Page 83: XV Rapporto sul Turismo in Calabriaturiscalabria.it/website/portalmedia/2018-06/XV_Rapporto_Tursimo_Calabria.pdf2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta

82 Capitolo II

Graf. 26 Distribuzione percentuale mensile delle presenze di italiani in Calabria. Anno 2017

1,7 1,7 1,8 2,3 2,8

10,3

25,7

37,1

10,3

2,6 1,8 1,8

0

5

10

15

20

25

30

35

40

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Graf. 27 Distribuzione percentuale mensile delle presenze di stranieri in Calabria. Anno 2017

1,3 1,2 1,42,9

7,2

14,8

22,8

20,8

17,1

7,6

1,8 1,2

0

5

10

15

20

25

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico – Regione Calabria

Gli ingredienti che rendono appetibile la Calabria non sono sempli-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 83

cemente “sole e mare”, ma soprattutto l’atmosfera dei luoghi che consen-

te di immergersi nella realtà locale assaporandone tutti gli aspetti. Se si

considera soltanto il prodotto balneare, la Calabria non riesce, infatti, ad

essere competitiva rispetto a Paesi come Spagna e Croazia ma sicura-

mente è in grado di offrire ai turisti un ampio ventaglio di possibilità tra

cui scegliere: arte, cultura, mare, natura, gastronomia, tradizioni.

Alcune considerazioni

Il turismo, pur essendo un fenomeno complesso, si caratterizza per

lo spostamento fisico sul territorio. Il luogo fisico è, però, solo la parte più

evidente di un territorio che può trovare nel turismo il suo strumento di

valorizzazione ma le risorse per poter trasmettere un’emozione al visita-

tore devono essere anche funzionali.

In Calabria abbiamo luoghi esteticamente belli ma non sempre ade-

guati nella qualità e quantità dei servizi offerti. Il collegamento tra bellez-

za e turismo è quindi strettamente connesso al sistema dei servizi, cer-

tamente al sistema ricettivo ma, allo stesso tempo, ai servizi di mobilità e

trasporto che devono essere in grado di connettere territori non necessa-

riamente contigui. Il tema dell’accessibilità non è nuovo, risultando in fu-

turo sempre più un fattore di competitività in quanto determinante nella

scelta della destinazione turistica. L’evoluzione del sistema trasportistico

ha infatti cambiato il concetto di distanza e questo produrrà due impor-

tanti cambiamenti: l’incremento dei day visitors e la maggior frequenza di

viaggi esperienziali effettuati, complice un sistema trasportistico sempre

più veloce ed economico in luoghi non necessariamente contigui6.

Il turismo deve diventare l’elemento che valorizza le infrastrutture di

trasporto e di offerta turistica.

Mobilità e turismo necessitano di conoscere il territorio anche attra-

verso l’individuazione dei punti funzionali alla programmazione degli in-

6 2.4 Turismo e trasporti: un binomio inscindibile A cura di Francesca Palmas, Università degli Studi di Palermo

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84 Capitolo II

terventi settoriali ed in particolare delle infrastrutture.

Le infrastrutture sono strutturate ancora secondo una logica pre-

bellica dove la mobilità territoriale, rapida e continua, era considerata an-

cora un elemento eccezionale. Nel corso di questi anni, il progresso tec-

nologico e la maggiore mobilità territoriale delle persone, richiedono un

cambiamento di impostazione che prevede una integrazione completa tra

le infrastrutture di trasporto e, tra queste e quelle digitali.

L’Italia, ad esempio, si caratterizza per essere tra i Paesi con il più

elevato numero di aeroporti ma il numero dei passeggeri su voli aerei per

residente presenta valori più bassi rispetto agli altri principali competitor.

Questo è dovuto anche al fatto che in Italia si continua a viaggiare

soprattutto in automobile: nel 2017 l’auto si conferma il mezzo di traspor-

to più utilizzato per viaggiare (61,4%), mentre seguono, a grande distan-

za, aereo e treno (rispettivamente 18,6% e 9,8%). L’aereo è utilizzato

soprattutto per i viaggi di lavoro (29,0%) e le vacanze lunghe (22,2%),

meno per le vacanze brevi (12,3%); il treno è scelto in oltre un quinto dei

viaggi di affari (21,3%). L’utilizzo del pullman come principale mezzo di

trasporto interessa appena il 5,1% dei viaggi7.

Nelle destinazioni che ambiscono ad essere competitive nel turismo,

la sinergia trasporti-turismo è una priorità e uno dei pre-requisiti per ga-

rantire il suo sviluppo competitivo e sostenibile di lungo periodo (Pri-

deaux, 2000). Lo sviluppo del turismo, pertanto, è condizionato non solo

da idonee strutture ricettive ma anche da un sistema di trasporti adegua-

to alla domanda dei flussi turistici che possa garantire l’accessibilità alle

destinazioni nelle diverse stagioni dell’anno (compresi i periodi di mag-

gior affollamento).

Le statistiche dei servizi, in particolare quelle del trasporto, non forni-

scono importanti indicatori, ad esempio di connettività, che invece con-

sentirebbero di avere un quadro utile in sede di programmazione. Si do-

vrebbe riuscire a pervenire ad un nuovo modello di programmazione ter- 7 Viaggi vacanze in Italia e all’estero- Istat (Anno 2017)

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 85

ritoriale, in particolare dei servizi, ad esempio utilizzando il tempo neces-

sario per raggiungere i luoghi come indicatore di efficacia (Alampi e Mes-

sina, 2011).

L’informazione statistica sul turismo deve quindi saper andare al di là

delle statistiche sul turismo (Antolini, 2014), deve essere trasversale va-

lorizzando la conoscenza della dotazione infrastrutturale ma deve anche

poter disporre di indicatori di accessibilità, di connettività e di prezzo dei

servizi8 (Bronzini etal., 2011).

La capacità di organizzare servizi efficienti sotto il profilo quantitativo

e qualitativo è un aspetto fondamentale per migliorare la competitività dei

territori specialmente in ambito turistico.

Un ruolo di primo piano viene ricoperto anche dalle innovazioni tec-

nologiche; infatti, grande importanza spetta alle promettenti start up del

settore, un nutrito “esercito” di innovatori che si accresce di anno in anno

e alimenta il mercato on line con offerte sempre più specializzate. Per il

business dell’e-commerce è d’altronde fondamentale il settore turistico;

basti pensare che in Italia è il primo comparto, valutato per il solo 2016 in

circa 8,6 milioni di euro, pari al 44% degli acquisti online complessivi9.

Gli strumenti digitali sono entrati nella quotidianità e vi si ricorre

sempre più spesso per promuovere la propria offerta ma anche per “rin-

novarla”, consapevoli che il web è diventato lo strumento prioritario nella

scelta della località da visitare ma soprattutto delle modalità di viaggio e

alloggio da scegliere. Basti pensare che Internet influenza in modo deci-

sivo le decisioni di circa il 40% dei turisti in viaggio in Italia, con informa-

zioni e notizie sui social, offerte promozionali, recensioni sui portali, ecc.,

8 Ad esempio non è superfluo sapere che Londra Gatwick dista 45 chilometri dal centro di Londra e che sono necessari 30 minuti per arrivare in città, con una spesa per il passeggero di 22,5 euro, op-pure che a Francoforte con appena 10 minuti si raggiunge l’aeroporto dal centro, con una spesa di 4,80 euro, mentre a Praga ci vogliono 15 minuti in autobus con un costo di 0,90 euro o, infine, che lo scalo internazionale di Amsterdam Schiphol è raggiungibile in 14 minuti di treno con un costo di 4,20 euro12. Queste sono informazioni molto importanti per comprendere come migliorare la competitività delle destinazioni. 9 Le start up del turismo: una sfida online. Cfr. XXI Rapporto sul turismo italiano 2016-2017 a cura di E. Becheri

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86 Capitolo II

in un passaparola che ormai è sempre più virtuale.

Nel corso della vacanza in Italia, 4 turisti (italiani e stranieri) su 10

cercano informazioni tramite il mobile, soprattutto per le esperienze eno-

gastronomiche (72%), per quelle culturali (il 41% ricerca musei e monu-

menti ed il 39% eventi) e di intrattenimento (33%) ma anche per motiva-

zioni di ordine pratico, quali la ricerca delle modalità di trasporto (31,6%)

o di alloggio (21%).

Per mantenere la crescita che si è innescata e diventare sempre più

competitivi in un settore così strategico, per il nostro territorio non resta

che essere “innovi-sti”.

i I dati utilizzati nei capitoli I e II sono stati rilevati nel corso degli anni (dal 2007 al 2017) dal Sistema Informativo turistico della Regione Calabria nell’ambito delle rilevazioni ISTAT sulla “Capacità degli esercizi ricettivi” (codice IST-00138), e sul “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” (codice IST-00139), in attuazione del Regolamento (UE) n. 692/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2011, relativo alle statistiche europee sul turismo. Le rilevazioni sono previste dal Programma statistico nazionale, si veda: http://www.istat.it/it/istituto-nazionale-di-statistica/organizzazione/normativa. Per le rilevazioni in oggetto l’Istat si avvale della collaborazione degli Uffici di statistica delle Regioni e delle Province Autonome i quali, a loro volta, possono avvalersi degli uffici competenti in materia di turismo a livello regionale, provinciale o sub provinciale.

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III TRASFORMARE I GAP IN OPPORTUNITÀ

Emilio Becheri, Michela Ciccarelli

Premessa

La Calabria è una regione mediana, come evidenziano i suoi para-

metri essenziali di riferimento che la collocano in decima posizione fra

quelle italiane sia per la popolazione presente rispetto al totale nazionale

con una quota del 3,2%, fra un massimo del 16,5% in Lombardia ed un

minimo dello 0,2% in Molise, sia per la dimensione territoriale rispetto

all’intera area del Bel Paese con una quota del 5,0%, fra un massimo

dell’8,6% in Piemonte ed un minimo dell’1,1% in Valle d’Aosta.

Con riferimento alle otto regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise,

Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) la Calabria

identifica il 9,5% della popolazione e il 12,3% del territorio.

Il Mezzogiorno, nel suo complesso, raccoglie il 34,3% della popola-

zione residente in Italia ed ha una dimensione del 41,0% rispetto a quella

totale nazionale.

Considerando il turismo presente nella regione sono possibili varie

letture a seconda della fonte utilizzata ma da tutte emerge la presenza di

molti gap rispetto alle regioni turistiche leader e, quindi, la presenza di

molte opportunità per uno sviluppo turistico sempre atteso ma per lunghi

anni, fino al 2014, mai esplicatosi secondo le potenzialità.

1. Il movimento turistico secondo l’Istat

1.1 Il periodo 2014-2017

Secondo Istat, che è la fonte di riferimento ufficiale che poi confluisce

nelle statistiche Eurostat, le presenze complessive di turisti rilevate nel

2016 (ultimo anno con statistiche definitive) nella regione sono state

8,511.581 milioni, pari al 2,1% del totale nazionale; più precisamente pari

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88 Capitolo III

al 3,27% di quelle domestiche, dei residenti in Italia, ed allo 0,93% di

quelle dall’estero.

Nel 2017 le presenze sono aumentate del 6,0% raggiungendo 9,025

milioni; nel frattempo gli arrivi sono passati da 1,603 milioni a 2,800 mi-

lioni con un aumento percentuale 12,3%, più che doppio rispetto a quello

delle presenze.

Tab. 1 Movimento turistico in Calabria ed in Italia nel periodo 2014-2017. Valori assoluti, variazioni

percentuali di anno in anno e 2014-2017; quote di mercato

Italiani Stranieri Totali

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Calabria2014 1.161.105 6.144.221 241.268 1.618.710 1.402.373 7.762.931

2015 1.234.823 6.504.946 247.205 1.646.288 1.482.028 8.151.234

2016 1.318.400 6.663.085 284.612 1.848.496 1.603.012 8.511.581

2017 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580

Variazioni percentuali

2014 -4,68 -3,08 -5,14 -2,69 -4,76 -3,00

2015 6,35 5,87 2,46 1,70 5,68 5,00

2016 6,77 2,43 15,13 12,28 8,16 4,42

2017 12,46 5,12 11,43 9,31 12,28 6,03

2017/2014 27,70 13,99 31,45 24,83 28,34 16,25

Quote di mercato sul totale nazionale

2014 2,11 3,22 0,47 0,87 1,32 2,05

2015 2,12 3,25 0,45 0,85 1,31 2,07

2016 2,19 3,27 0,50 0,93 1,37 2,11

2017 2,36 3,25 0,53 0,96 1,47 2,11

Italia

2014 54.916.852 190.978.299 51.635.500 186.792.507 106.552.352 377.770.806

2015 58.352.886 200.249.044 55.039.251 192.625.026 113.392.137 392.874.070

2016 60.180.004 203.540.299 56.764.239 199.421.814 116.944.243 402.962.113

2017 62.885.938 215.713.471 59.316.586 211.348.672 122.202.524 427.062.143

Variazioni percentuali

2014 2,46 -0,53 2,73 1,08 2,59 0,26

2015 6,26 4,85 6,59 3,12 6,42 4,00

2016 3,13 1,64 3,13 3,53 3,13 2,57

2017 4,50 5,98 4,50 5,98 4,50 5,98

2017/2014 14,51 12,95 14,88 13,15 14,69 13,05

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

A partire dal 2015 la regione sembra avere avviato un percorso posi-

tivo di sviluppo che ha determinato una crescita maggiore di quella rile-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 89

vata a livello nazionale con un aumento delle quote di mercato.

L’anno 2014 può essere considerato un punto di minimo per il peso

del turismo della Calabria sul totale nazionale con una incidenza in ter-

mini di arrivi pari all’1,32% del totale nazionale ed in termini di presenze

pari al 2,05%.

Nel triennio successivo gli arrivi aumentano del 28,3% e le presenze

del 16,3%, in misura maggiore di quanto avviene a livello nazionale e

raggiungendo una quota dell’1,47% e del 2,11%.

Si tratta di un incremento notevole tenuto conto del fatto che, gene-

ralmente, in campo turistico i cambiamenti sono molto lenti e si sedimen-

tano e diventano evidenti solo nel corso di più anni.

In particolare, nel triennio 2015-2017 si verifica, in termini relativi, un

forte aumento degli arrivi e delle presenze internazionali con una cresci-

ta, rispetto al 2014, del 31,5% e del 24,8%, senza alcun riscontro nei pe-

riodi precedenti.

Il tasso medio annuo di crescita nel triennio 2015-2017 è dell’8,7%

per gli arrivi e del 5,1% per le presenze, mentre a livello nazionale i ri-

spettivi tassi di crescita sono del 4,7% e del 4,2%.

Anche la Calabria sta godendo del buon andamento generale che il

turismo domestico ha mostrato, con una vera e propria inversione di ten-

denza positiva in atto a partire dal 2015.

Pur se non sono ancora disponibili i dati definitivi, nel 2017 anche le

altre regioni del Mezzogiorno sembrano avere goduto di incrementi simili

a quello della Calabria.

Confrontando i dati delle presenze 2006 con quelli delle presenze

2016 appare evidente che, complessivamente, sono aumentate del 9,9%

ad un tma (tasso medio annuo) dello 0,95%, con un massimo rilevato per

la Puglia, con un aumento del 39,9% ad un tma del 3,41%; segue la

Lombardia con un aumento del 37,6% ad un tma del 3,24%.

Vi sono anche regioni che nel 2016 mostrano un numero minore di

presenze rispetto al 2006, con massimo negativo del -38,0% in Molise,

ad un tma del -4,68%.

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90 Capitolo III

Le altre regioni con andamento negativo a causa del cattivo anda-

mento della domanda domestica sono: Abruzzo (-17,9%; tma -1,95%);

Marche (-7,3%; tma -0,75%), Sicilia (-6,0%; tma -0,62%); Umbria (-2,5%;

tma -0,25%); Friuli-Venezia Giulia (-2,1%; tma -0,21%); Lazio (-0,1%;

tma -0,01%).

Graf. 1 Presenze turistiche degli italiani e degli stranieri rilevate in Calabria nel periodo 2008-2017

0

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

6.000.000

7.000.000

8.000.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Stranieri Italiani

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

La Calabria, nello stesso periodo, mostra un aumento di presenze

del 4,4%, ad un tma dello 0,43%, inferiore alla media nazionale del 9,9%

ad un tma dello 0,95%. È la dodicesima regione nella graduatoria degli

aumenti rilevati.

Le regioni che registrano un aumento maggiore della media naziona-

le sono Puglia (39,9%; tma 3,41%)), Lombardia (37,6%; tma 3,25%), Ba-

silicata (34,5%, tma 3,01), Sardegna (28,1%; tma 2,50%), Piemonte

(26,6%; tma 2,39%), Trentino-Alto Adige (17,7%; tma 1,64) e Veneto

(10,2%; tma 0,97%).

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 91

Graf. 2 Presenze di italiani, di stranieri e complessive in Calabria e quota di presenze degli stranieri

negli anni dal 2008 al 2017

17,3 17,4 17,2 19,2 19,7 20,7 20,8 20,2 21,7 22,4

0

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

6.000.000

7.000.000

8.000.000

9.000.000

10.000.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Stranieri Italiani

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

Graf. 3 Presenze indicizzate e linee di tendenza degli italiani, degli stranieri e totali in Calabria;

2008=100,00

80

90

100

110

120

130

140

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Stranieri Italiani

Totale Calabria Lineare (Stranieri)

Lineare (Italiani) Lineare (Totale Calabria)

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

Fra le regioni meridionali la Calabria rileva un aumento minore rispet-

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92 Capitolo III

to a Puglia, Basilicata, Sardegna, mentre rileva un aumento maggiore ri-

spetto a Campania, Sicilia, Abruzzo e Molise.

Con riferimento alle macroarea, ed all’intero periodo, il Mezzogiorno

aumenta dell’8,6% le proprie presenze a fronte del 4,4% della Calabria.

Graf.4 Variazioni percentuali delle presenze di turisti nelle regioni italiane nel periodo 2006-2016

39,937,634,528,126,6

17,710,2 9,9 8,2 8,1 5,9 4,4 3,8 1,0

-0,1 -2,1 -2,5 -6,0 -7,3

-17,9

-38,0

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

Graf. 5 Variazioni percentuali delle presenze di turisti nelle macroaree italiane nel periodo 2006-2016

25,6

9,2

2,4

8,69,9

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno Media italia

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 93

Il movimento turistico del Nord Ovest aumenta del 25,6%, quello del

Nord Est del 9,2% e quello del Centro del 2,4%.

Fra le macroaree solo il Nord Ovest presenta una variazione percen-

tuale media superiore alla media nazionale, mentre le altre tre macroaree

presentano una variazione percentuale minore.

Se invece delle variazioni percentuali, che sono un valore relativo,

consideriamo i differenziali, cioè quanto dell’aumento complessivo rileva-

to sul territorio nazionale è attribuibile alle singole macroaree, più dei tre

quarti (76,5%) dell’incremento rilevato nel decennio 2006-2016 è attribui-

bile al Nord: il 39,3% al Nord Ovest e il 37,2% al Nord Est.

Il 17,3% è dovuto alle regioni del Mezzogiorno ed il 6,2% a quelle del

Centro.

Il Nord Est, con una variazione percentuale del 9,2% determina un

differenziale del 37,2%.

Graf. 6 Quota del differenziale di aumento delle macroaree nel periodo 2000-2016

Nord Ovest39%

Nord Est37%

Centro6%

Mezzogiorno18%

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

Con riferimento alle singole regioni, i differenziali rivelano che la re-

gione che ha visto il maggiore aumento di presenze, in valore assoluto,

nel decennio 2006-2016 è la Lombardia con un aumento di 10,2 milioni

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94 Capitolo III

di presenze, pari al 28,15% dell’aumento complessivo che si è verificato

nel periodo.

Nello stesso periodo il Trentino Alto Adige rileva un aumento di 7,3

milioni a fronte di una variazione percentuale del 17,7%.

Può essere interessante rilevare come a fronte della massima per-

centuale relativa, del 39,9%, la Puglia incida per l’11,4% sul differenziale

assoluto.

La Basilicata con una variazione del 34,5%, determina solo l’1,75%

del differenziale totale.

Parallelamente il Molise, con una variazione percentuale negativa

del -38,0%, incide negativamente solo per lo -0,8% sul differenziale.

La Calabria, con una variazione percentuale del 4,4% incide positi-

vamente per l’1,0% sul differenziale.

Con riferimento al periodo 2006-2017 risulta evidente che, per la Ca-

labria, solo negli ultimi due anni il movimento complessivo delle presen-

ze, con 8,512 milioni nel 2016 e 9,025 milioni nel 2017, rivela un valore

assoluto maggiore di quello del 2008 che fu di 8,493 milioni di presenze.

Graf. 7 Differenziale di aumento delle presenze delle macroaree nel periodo 2008-2016. Valori asso-

luti in migliaia

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

Nel periodo 2008-2014 l’andamento negativo dei nazionali, con una

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 95

diminuzione del -12,5%, corrispondente ad un tma del -2,2%, per un dif-

ferenziale negativo di -880,490 mila presenze, non è stato compensato

dal forte aumento di quelle straniere che sono aumentate del 10,2% ad

un tma dell’1,63%, per un differenziale di 150,082 mila presenze.

Come conseguenza, il movimento complessivo nella regione nei sei

anni dal 2008 al 2014 è diminuito del -8,6% ad un tma del -1,5%, con un

differenziale negativo di -730.408 pernottamenti.

Dal 2015, come si è visto, è in atto un’inversione di tendenza della

componente domestica che aumenta del 5,9% rispetto all’anno prece-

dente per incrementarsi ancora del 2,4% nel 2016 e del 5,1% nel 2017.

Gli stranieri diminuiscono nel 2014 rispetto all’anno precedente, ri-

prendendo poi un trend positivo.

Dal 2015 gli andamenti positivi della componente estera si sommano

a quelli positivi della componente nazionale.

In seguito ai forti incrementi dell’ultimo triennio, nell’ultimo anno

(2017) la componente nazionale è tornata ai livelli dei pernottamenti di

inizio periodo, con 7,004 milioni a fronte dei 7,025 milioni del 2008.

Le ragioni dell’inversione di tendenza per la componente domestica

sono imputabili, in buona parte, ai cambiamenti delle strategie di scelta

dei clienti, che dopo i gravi fatti esogeni accaduti in alcuni Paesi hanno

aumentato la rilevanza della componente della sicurezza fra le motiva-

zioni di scelta, determinando una maggiore propensione a rimanere entro

i confini nazionali.

1.2 I ritardi storici

A fronte di un andamento di breve periodo (2014-2017) molto positi-

vo della Calabria, tuttavia, permangono alcuni gap strutturali storici della

regione che ne caratterizzano la composizione e ne definiscono l’identità

turistica.

Occorre prenderne atto per impostare un programma in grado di de-

terminare il superamento di tali ritardi con azioni che determinano effetti

di anno in anno per poi solidificarsi nel tempo.

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96 Capitolo III

I principali gap strutturali che da sempre caratterizzano la regione

sono:

lo scarso movimento turistico degli stranieri;

la quasi monovalenza della motivazione balneare;

la forte concentrazione di presenze nel periodo estivo di punta (luglio-

agosto);

la forte concentrazione territoriale delle presenze in due province,

Cosenza e Vibo Valentia, che raccolgono circa i due terzi (65,5%)

delle presenze regionali;

una certa obsolescenza delle strutture ricettive e ristorative;

la compresenza di condizioni che, nel loro insieme, determinano un

basso tasso di turisticità della regione.

Se con unico indice di turisticità si tiene contemporaneamente conto

della dimensione territoriale e della popolazione presente, parametrando

tale indice a 100,0 come media nazionale delle presenze turistiche, se-

condo elaborazioni effettuate su dati Istat la Calabria rileva un grado di

turisticità di 53,5, fra un massimo del 474,2 rilevato per il Trentino Alto

Adige ed un minimo del 15,0 e uno del 39,6 rilevati per il Molise e la Ba-

silicata.

Graf. 8 Intensità turistica delle regioni italiane. Media Italia=100. Anno 2016

474,2

245,4 233,8

176,5161,2

127,1110,9 107,4 100,0 90,5 86,3 82,3 80,1 77,1

56,0 54,4 53,5 44,7 40,2 39,615,0

Fonte: elaborazione NMTC sui dati Istat

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 97

Anche il Piemonte, oltre queste ultime due, presenta un grado di turi-

sticità inferiore a quello della Calabria con una quota del 44,7%.

Graf. 9 Intensità turistica delle regioni italiane rispetto alla popolazione residente e rispetto alla di-

mensione territoriale. Anno 2016

682,6

411,0

200,4 178,0144,6 127,9 122,7 118,3 102,4 101,3 100,0 81,9 69,6 65,1 61,8 55,8 53,4 51,2 48,0 40,7 22,3

Intensità turistica rispetto alla popolazione. Media Italia = 100,0

267,2 265,8

208,3

144,5 139,8126,3

116,8 109,0100,0 96,5

79,7 78,6

55,4 53,042,3 41,9 41,9 41,4 39,8

17,57,7

0,0

50,0

100,0

150,0

200,0

250,0

300,0

Intensità turistica rispetto al territorio. Media Italia = 100,0

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

Cercheremo di osservare il posizionamento della Calabra turistica

secondo questo duplice approccio, considerando da un lato i ritardi in at-

to e dall’altro le potenzialità del comparto, tenendo conto dei diversi modi

con i quali il turismo può apparire e può essere letto.

Infatti anche per il turismo, come per molti altri comparti, può essere

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98 Capitolo III

fatto riferimento ad un mercato immaginario e ad un mercato reale, fra

loro assai diversi.

Il mercato reale è quello degli operatori che ogni giorno devono tene-

re conto dei mutamenti continuamente in atto sul piano della competitivi-

tà e dell’avvento di nuove tipologie di servizi e di prodotti; il mercato im-

maginario è quello percepito dalle istituzioni, spesso assai diverso da

quello reale.

Nel corso degli anni mercato reale e mercato immaginario si sono

avvicinati e allontanati, come ad esempio si è verificato con l’attivazione

dei STL (Sistemi Turistici Locali), creati dalle istituzioni e poi rinnegati,

oppure come si è verificato anche per i parchi letterari, anche questi atti-

vati e poi dimenticati.

Obiettivo delle azioni di governo dovrebbe essere quello di fare sì

che mercato reale e mercato immaginario tendano ad avvicinarsi fra loro.

Per questo motivo, stiamo analizzando prima il mercato così come

appare secondo la fonte Istat con i dati raccolti presso gli esercizi ricetti-

vi, per poi completare le valutazioni con riferimento ad altre fonti quali le

indagini della Banca d’Italia e altre indagini campionarie.

Storicamente, la Calabria è fra le regioni che presentano i maggiori

gap rispetto alla media nazionale per quanto riguarda l’incidenza del mo-

vimento degli stranieri su quello complessivo.

Nel 2016, ultimo anno per il quale è possibile un confronto, solo il

17,6% degli arrivi ed il 21,7% delle presenze rilevati in Calabria è attri-

buibile alla componente estera, a fronte del 48,5% e del 49,5% della me-

dia nazionale.

Considerando tutte le altre regioni con esclusione della Calabria,

l’incidenza media degli stranieri è del 49,0% per gli arrivi e del 50,1% per

le presenze.

Le regioni che presentano una incidenza minore della componente

straniera, in termini di presenze, rispetto alla Calabria sono la Puglia con

il 20,7%, le Marche con il 17,9%, l’Abruzzo con il 14,3%, la Basilicata con

il 10,7% ed il Molise con il 9,8%.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 99

La maggiore incidenza della componente estera si verifica per il Ve-

neto, con una quota del 67,2% ed il Lazio con una del 61,0%.

Anche Lombardia (59,9%), Trentino Alto Adige (59,2%), Friuli Vene-

zia Giulia (55,9%), Toscana (64,2%) e Sicilia (50,2%), presentano più

presenze straniere di quelle domestiche. Fra le regioni meridionali la Ca-

labria si colloca in una posizione mediana perché anche Sardegna e

Campania, oltre la Sicilia, presentano una quota di stranieri più rilevante,

mentre per le altre quattro regioni la quota è minore.

Graf. 10 Quota di presenze straniere rispetto a quelle totali nelle regioni italiane nell’anno 2016

67,261,0 59,9 59,2

55,9 54,250,2 49,5 47,7 47,1

41,9 40,1 39,436,2

26,721,7 20,7

17,914,3

10,7 9,8

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

Graf. 11 Quota di presenze straniere nelle macroaree italiane. Anno 2016

51,0 54,6

50,7

36,3

49,5

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno Italia

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

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100 Capitolo III

Di fatto le presenze straniere sono molto carenti in tutta la fascia co-

stiera orientale del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata)

come ben si evince dal grafico 10.

La scarsa presenza di stranieri appare anche a livello di macroarea:

nel Mezzogiorno si identificano solo il 36,3% delle presenze straniere to-

tali, mentre nel Centro il 50,7%; il 51,0% nel Nord Ovest, il 54,6% nel

Nord Est ed il 50,7% nel Centro.

Le presenze straniere in Calabria sono presenti con una diversa in-

cidenza percentuale nei vari mesi dell’anno, con massimi relativi del

44,9% nel mese di maggio e del 42,5% nel mese di ottobre; i minimi rela-

tivi si verificano nel mese di agosto con un’incidenza del 13,9% e nel

mese di febbraio del 13,6%.

Graf.12 Distribuzione delle presenze mensili fra italiani e stranieri all’interno dei singoli mesi. Cala-

bria anno 2016

14,4 13,6 16,922,5

44,9

28,921,0

13,9

31,342,5

21,3 16,9

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Calabria: distribuzione delle presenze mensili per provenienza in valori assoluti (2016)

Paesi esteri (Calabria) Italia

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

Considerando le province della regione nel 2017, l’incidenza delle

presenze straniere sul totale è massima per quella di Vibo Valentia ove

gli stranieri identificano il 45,6% di quelle totali provinciali (nel 2016 erano

il 43,6%); è minima per la provincia di Crotone ove ne identificano il

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 101

9,4%; mentre a Cosenza la quota di presenze straniere è dell’11,1%.

Nel 2017 assai più della metà delle presenze straniere regionali, il

58,1%, trova la sua collocazione nella provincia di Vibo Valentia, mentre

la minore quota, il 4,4%, si realizza a Crotone. Poche sono le presenze

straniere anche nel reggino, pari a al 7,9%.

Il grafico 13 esplicita la ripartizione delle presenze dei turisti stranieri

fra le province per singolo mese nell’anno 2016.

Tab. 2 Arrivi e presenze di italiani e stranieri nelle province della Calabria nel 2017. Valori assoluti,

quote di mercato degli italiani e degli stranieri, distribuzione fra le province

Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Cosenza 617.587 2.971.443 71.178 369.926 688.765 3.341.369

Catanzaro 291.598 1.240.996 45.062 227.956 336.660 1.468.952

Crotone 130.870 859.087 14.434 89.061 145.304 948.148

Reggio Calabria 188.053 532.261 33.801 160.003 221.854 692.264

Vibo Valentia 254.611 1.400.170 152.678 1.173.677 407.289 2.573.847

Calabria 1.482.719 7.003.957 317.153 2.020.623 1.799.872 9.024.580

Quote di mercato degli italiani e degli stranieri

Cosenza 89,7 88,9 10,3 11,1 100,0 100,0

Catanzaro 86,6 84,5 13,4 15,5 100,0 100,0

Crotone 90,1 90,6 9,9 9,4 100,0 100,0

Reggio Calabria 84,8 76,9 15,2 23,1 100,0 100,0

Vibo Valentia 62,5 54,4 37,5 45,6 100,0 100,0

Calabria 82,4 77,6 17,6 22,4 100,0 100,0

Distribuzione fra le province

Cosenza 41,7 42,4 22,4 18,3 38,3 37,0

Catanzaro 19,7 17,7 14,2 11,3 18,7 16,3

Crotone 8,8 12,3 4,6 4,4 8,1 10,5

Reggio Calabria 12,7 7,6 10,7 7,9 12,3 7,7

Vibo Valentia 17,2 20,0 48,1 58,1 22,6 28,5

Calabria 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni su dati Istat

L’eccessiva stagionalità è un altro dei problemi del turismo calabre-

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102 Capitolo III

se, così come la quasi esclusiva percezione della destinazione come re-

gione balneare, la cosiddetta monovalenza balneare.

I due problemi sono strettamente interdipendenti in quanto i turismi

del mare del Bel Paese sono, per loro natura, di impronta fortemente

estiva.

La Calabria è la regione italiana che presenta la maggiore concen-

trazione di presenze in agosto e nei due mesi estivi, così come è la re-

gione che presenta una delle maggiori incidenze del turismo delle località

marine rispetto alle altre località.

Graf.13 Ripartizione delle quote mensili di turismo straniero fra le province della Calabria. Anno 2016

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Vibo Valentia

Crotone

Reggio diCalabria

Catanzaro

Cosenza

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

Guardando la stagionalità delle presenze degli stranieri e quella degli

italiani appaiono alcune diversità, il massimo delle presenze si realizza

per i primi nel mese di luglio con una quota del 25,1% delle presenze an-

nuali, mentre per gli italiani si realizza ad agosto con una quota assai più

elevata, del 39,9%.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 103

Graf. 14 Presenze assolute degli italiani e degli stranieri nei vari mesi dell’anno e loro distribuzione

percentuale

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Valori assoluti

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Distribuzione percentuale

Stranieri Italiani

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

Il grafico 14 presenta sia i valori assoluti mensili delle presenze di ita-

Page 105: XV Rapporto sul Turismo in Calabriaturiscalabria.it/website/portalmedia/2018-06/XV_Rapporto_Tursimo_Calabria.pdf2In realtà, i Bed & Breakfast venivano rilevati per la prima volta

104 Capitolo III

liani e di stranieri per mese, sia la loro distribuzione percentuale per me-

se.

Il movimento dei nazionali appare assai più concentrato nei mesi

estivi rispetto a quello degli stranieri.

Graf. 15 Presenze mensili degli stranieri nei vari mesi dell’anno nelle province calabresi. Anno 2016

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Cosenza Catanzaro Reggio di Calabria

Crotone Vibo Valentia

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

Graf. 16 Presenze mensili degli italiani nei vari mesi dell’anno nelle province calabresi. Anno 2016

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Cosenza Catanzaro Reggio di Calabria

Crotone Vibo Valentia

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat.

Circa i due terzi, il 66,0% delle presenze domestiche è concentrato

nei due mesi estivi di luglio e agosto, mentre negli stessi mesi si concen-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 105

trano meno della metà, il 48,3% delle presenze straniere.

Graf. 17 Distribuzione delle presenze fra i vari mesi dell’anno in Calabria e in Italia. Anno 2016

17,7

20,4

25,9

36,2

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Italia - Calabria Calabria

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

Graf.18 Presenze di turisti nelle regioni del Mezzogiorno. Valori assoluti 2016

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

4.000.000

4.500.000

5.000.000

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Calabria Abruzzo Campania Puglia

Sicilia Sardegna Basilicata

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

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106 Capitolo III

Graf.19 Stagionalità del movimento turistico delle regioni italiane nel 2016. Quota di presenze an-

nuali nel bimestre luglio-agosto e nel quadrimestre giugno-settembre

22,6

26,3

26,5

34,3

34,3

35,3

35,7

36,9

37,6

38,5

38,6

41,5

45,6

47,3

47,6

49,1

50,9

52,3

54,4

55,6

62,2

Lazio

Lombardia

Piemonte

Trentino A.A.

Umbria

Campania

Valle d'Aosta

Sicilia

Liguria

Toscana

ITALIA

Veneto

Molise

Friuli V.G.

E. Romagna

Basilicata

Marche

Sardegna

Puglia

Abruzzo

Calabria

Stagionalità: quota delle presenze turistiche nei mesi di

Luglio e Agosto (2016)

47,0

51,9

53,8

54,9

56,1

62,6

65,7

68,3

68,7

70,2

70,4

73,2

74,3

77,4

77,8

78,1

78,4

79,9

83,8

88,1

89,7

Valle d'Aosta

Lazio

Piemonte

Lombardia

Trentino A.A.

Umbria

Molise

ITALIA

Campania

Liguria

Toscana

Sicilia

Veneto

Friuli V.G.

Basilicata

Marche

E. Romagna

Abruzzo

Puglia

Calabria

Sardegna

Stagionalità: quota delle presenze turistiche nel periodo

Maggio-Settembre (2016)

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

La concentrazione delle presenze nei due mesi estivi appare molto

evidente confrontando il dato regionale con quello nazionale, come appa-

re dal grafico 17. Le presenze di turisti a livello nazionale si concentrano

per il 20,4% nel mese di agosto, per il 38,1% nel bimestre luglio-agosto e

per il 60,6% nel quadrimestre giugno-settembre; per la Calabria i valori

corrispondenti sono il 36,2%, il 62,2% e l’88,1%.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 107

Fra le regioni italiane, la Calabria è quella che presenta la maggiore

concentrazione, il 62,2% di presenze nei due mesi del periodo estivo se-

guita dall’Abruzzo (55,6%) e dalla Puglia (54,4%); è la seconda regione,

invece, se si assume come riferimento il quadrimestre giugno-settembre

con una quota di presenze annuali dell’88,1% dopo la Sardegna con

l’89,7% e prima della Puglia con l’83,8%.

Le regioni con la minore concentrazione di presenze del periodo

estivo sono la regione Lazio con una quota del 22,6%, la Lombardia

(26,3%), il Piemonte (26,5%) e il Trentino A.A. (34,3%).

Con riferimento al quadrimestre giugno-settembre le regioni con la

minore stagionalità sono la Valle d’Aosta con il 47,0% delle presenze an-

nuali, il Lazio con il 51,9% e il Piemonte con il 53,8%.

Graf.20 Variazione percentuali degli arrivi mensili nelle regioni del Mezzogiorno nell’anno 2016

52,0

107,

2

79,4

16,9

-58,

9

-51,

6

21,0

86,3

57,2

8,5

-64,

2

-32,

4

18,6

20,8

18,7

1,4

-22,

5

-22,

0

15,9

61,6

40,1

13,0

-43,

0

-40,

8

9,8

39,2

26,1

30,7

-43,

5 -28,

7

30,4

4,0 10

,8

13,2

-12,

7

-30,

7

112,

0

65,8

27,6

9,5

-27,

7

-62,

8

Mag Giu Lug Ago Set Ott

Stagionalità: varianza degli arrivi nei mesi estivi delle Regioni del Sud Italia (2016)

Calabria Abruzzo Campania Puglia Basilicata Sicilia Sardegna

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

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108 Capitolo III

Da notare che nel mese di agosto la Puglia rileva il maggior numero

di presenze di turisti fra tutte le regioni del Sud Italia (Mezzogiorno) con

4,412 milioni di pernottamenti, pari al 21,6% di tutto il movimento

dell’area; seguono la Campania con 3,800 milioni e la Sardegna con

3,797 milioni.

La Calabria rileva 3,086 milioni di presenze, più di quelle della Sicilia,

pari a 2,791 milioni.

Un’interessante analisi complementare alle precedenti può essere la

verifica delle variazioni percentuali degli arrivi nei mesi estivi. Appare un

andamento montante fino ad agosto con la Calabria nella posizione di

maggior rilievo.

Appare subito evidente che le regioni con una stagionalità più diluita

sono quelle che si caratterizzano per la presenza di più turismi.

La classificazione adottata dall’Istat delle tipologie di località turisti-

che è molto discutibile, perché considera le tipologie prevalenti nelle de-

stinazioni e risente del periodo in cui fu fatta, più di sessanta anni fa.

Graf. 21 Distribuzione delle presenze dei turisti rilevati in Calabria per tipologia di località

NAC. Non altrimenti

classif icate; 34,2

Storiche e d'arte; 0,0

Montane; 1,5

Marine; 62,5

Termali; 0,7

Collinari e di interesse vario; 1,1

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 109

Così per la Calabria non rileva presenze per motivazione d’arte e

storiche e considera che il 34,2% delle presenze ufficialmente rilevate,

più di un terzo, non possa essere attributo ad alcuna tipologia; sono

classificate, infatti, come località NAC, Non Altrimenti Classificate1.

Tenuto conto di queste considerazioni, le presenze marine della re-

gione si identificano con il 62,5% mentre hanno rilevanza minima il turi-

smo montano con l’1,5% delle presenze regionali, quello delle località

collinari con una quota dell’1,1% e quello destinazioni termali con solo lo

0,7%.

Considerando solo le località classificate, con esclusione delle NAC il

peso del movimento turistico balneare raggiunge, in termini di presenze,

il 95,0% del totale e, ovviamente, aumenta anche il peso delle altre tipo-

logie classificate, come appare dai grafici 21 e 22.

Graf.22 Distribuzione delle presenze dei turisti per tipologia di località classificate (al netto delle loca-

lità NAC, Non Altrimenti Classificate)

Storiche e d'arte; 0

Montane; 2,3

Marine; 95,0

Termali; 1,1

Collinari e di interesse vario; 1,7

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat

1 I Comuni Calabresi NAC sono 191.

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110 Capitolo III

Secondo le rilevazioni Istat solo due regioni presentano un tasso di

balnearità maggiore di quello della Calabria pari al 63,5%: la Liguria con

l’83,0%, e l’Abruzzo con il 63,0%.

Se consideriamo solo le località classificate, escludendo quelle NAC,

la balnearità della Calabria sale al 95,0%, quella della Liguria all’84,2% e

quella dell’Abruzzo all’85,2%.

La Calabria è, dunque, la regione che, secondo tali dati, sembra più

caratterizzata da una monovalenza balneare.

In realtà, in Calabria, sono presenti diversi siti archeologici e molte

località storiche ed artistiche; basti pensare al Museo archeologico Na-

zionale di Reggio Calabria, che nel 2017 ha visto più di 215 mila visitato-

ri, alle aree archeologiche di Sibari, Vibo Valentia, Locri e alle altre locali-

tà d’arte.

Sono presenti 18 musei, monumenti e aree archeologiche statali

che, nel 2017, hanno raccolto quasi 500mila visitatori.

In Calabria, peraltro, sono presenti tredici dei borghi storici più belli

del Bel Paese: Altomonte, Fiumefreddo Bruzio, Morano Calabro, Santa

Severina, Bova, Chianalea di Scilla, Gerace, Stilo, Cirò, Aieta, Buonvici-

no, Civita, Oriolo e Rocca Imperiale; corrispondono al 6,6% di tutti i bor-

ghi storici presenti.

Non va dimenticato, inoltre, che con la Calabria si identificava gran

parte della Magna Grecia e che a Crotone ebbe luogo la prestigiosa

Scuola di Pitagora.

Per tutti questi motivi si può stimare che più della metà dei pernotta-

menti turistici NAC della Calabria, possa essere attribuita ad una motiva-

zione d’arte e culturale.

2. Il turismo in Calabria secondo altre fonti statistiche: il turismo che non appare.

Il movimento turistico della Calabria può essere analizzato anche se-

condo la fonte Banca d’Italia, attraverso l’indagine campionaria sul mo-

vimento dei turisti internazionali alle frontiere relativamente ai clienti pro-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 111

venienti dall’estero e attraverso l’indagine campionaria sulle vacanze ed i

viaggi degli italiani in Italia e all’estero condotta dalla stessa Istat.

I dati risultanti da queste due indagini, che, rispettivamente, stimano

arrivi e presenze degli stranieri e quelle dei residenti all’interno del Bel

Paese, appaiono assai maggiori di quelli rilevati dall’Istat presso gli eser-

cizi ricettivi perché tengono conto anche del movimento nelle abitazioni

per vacanze in proprietà o in affitto. Per la componente estera il movi-

mento turistico è valutato dall’Istat, attraverso le rilevazioni presso gli

esercizi ricettivi, in 199,422 milioni, mentre dall’indagine campionaria, alle

frontiere della Banca, d’Italia è valutato in 347,271 milioni, con un molti-

plicatore che è pari a 1,74.

Graf. 23 Presenze rilevate presso gli esercizi ricettivi e presenze stimate secondo l’indagine Bankit

alle frontiere, per gli stranieri, e secondo l’indagine sui viaggi e le vacanze degli italiani dell’Istat

6693,485

1819

8512

22.490

3.383

25.873

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

Italiani Stranieiri Totale

Istat Stimate

3,36

3,04

1,83

Fonte: elaborazioni NMTC su dati Istat e Bankit

Per la Calabria a fronte di 1,849 milioni di presenze rilevate dall’Istat,

nel 2016, presso gli esercizi ricettivi, risultano 3,383 milioni quelle rilevate

dalla Banca d’Italia, con un moltiplicatore pari a 1,83.

Applicando lo stesso procedimento all’indagine sui viaggi e le vacan-

ze degli italiani realizzata dall’Istat le presenze domestiche in Italia pas-

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112 Capitolo III

sano da 203,540 milioni a 383,477 milioni, per un moltiplicatore di 1,88.

In Calabria il moltiplicatore da applicare alle presenze dei nazionali è

3,36, per un totale di 22,490 milioni di presenze domestiche. Ne conse-

gue che le presenze complessive sono 25,873, con un moltiplicatore di

3,04. Il movimento turistico complessivo della regione è, dunque, pari ad

almeno tre volte quello che appare dalle statistiche ufficiali.

Graf.24 Presenze ufficiali Istat e presenze stimate con riferimento all’indagine campionaria alle fron-

tiere della Banca d’Italia e all’indagine Istat sui viaggi e le vacanze degli italiani

Italiani; 22.490

Stranieri; 3.383

Italiani; 6.693

Stranieri; 1.819

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat e Bankit

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 113

Tale valore può essere considerato quello minimo attribuibile al turi-

smo che non appare che è ancora maggiore.

Di fatto per ogni presenza turistica rilevata nella regione ve ne sono

altre due non rilevate, che non appaiono dalle statistiche Istat raccolte

presso gli esercizi ricettivi. Non è un fatto di poco conto.

3. Il posizionamento fra le regioni mediterranee europee

Può essere molto interessante in termini di prospettiva e di recupero

delle posizioni valutare il posizionamento della Calabria fra le 37 regioni

mediterranee considerate.

Graf. 25 Differenziale in milioni delle presenze 2006-2016 nelle regioni del Mediterraneo

-1,33-0,95-0,88-0,31-0,02

0,000,240,360,370,480,480,600,730,840,911,001,131,431,531,571,75

2,953,273,924,12

5,756,036,47

7,878,38

10,4610,51

11,6712,29

16,4117,36

38,94

AbruzzoMarche

SiciliaMoliseLazio

MontenegroRegione della Murcia

CALABRIAEmilia-Romagna

Sterea ElladaDytiki Ellada

BasilicataCampania

LiguriaCipro

IpeirosThessalia

TraciaPeloponneso

MaltaAttica

SardegnaToscanaCorsicaPuglia

Isole CicladiVeneto

Isole BaleariMacedonia Centrale

Comunità ValencianaLanguedoc-Roussillon

Isole dell'EgeoCreta

AndalucíaCatalogna

Provenza Costa AzzurraCroazia Adriatica

Fonte: elaborazione NMTC dati su fonte Eurotat

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114 Capitolo III

Si tratta di regioni ad alto sviluppo fra le quali la Calabria si colloca

intorno alla trentesima posizione per il differenziale attivato nel periodo

2006-2016.

La regione mantiene la stessa posizione anche nel 2016 e nel 2017.

Come si è detto, nel campo del turismo i cambiamenti sono di lunga

deriva e si sedimentano nel corso di anni.

Negli ultimi tre anni, 2015-2017, la Calabria ha mostrato una forte vi-

talità e potrebbe avere avviato un processo di sviluppo che ha consentito

di raggiungere un record di presenze nel 2017.

Sicuramente d’ora in avanti potrà essere considerata fra le regioni

che trainano lo sviluppo turistico del Bel Paese e in particolare quello del

Mezzogiorno.

Alcune considerazioni

Dal complesso delle valutazioni effettuate emerge che il turismo della

Calabria è molto stagionalizzato e che l’11,9% delle presenze annuali si

distribuisce fra otto mesi, da gennaio a maggio e da ottobre a novembre.

Emerge anche che il rapporto fra mese con il massimo numero di

presenze e quello con il minimo è di 30,8, il più alto fra le regioni italiane

dopo quello della Sardegna pari a 48,8; segue la Puglia con 23,0.

Le regioni con il rapporto minore sono Lazio con 2,4, Lombardia con

2,4 e Piemonte con 2,7.

Come conseguenza molti servizi turistici non sono utilizzati per buo-

na parte dell’anno e quindi risultano sottoutilizzati.

Fra le regioni italiane la Calabria è quella che presenta il minore tas-

so di utilizzazione lorda degli esercizi alberghieri, pari al 18,5%, migliore

solo del Molise, con un tasso di utilizzazione del 13,3%.

Il maggiore tasso di utilizzazione appare per la Liguria con il 41,3%,

seguita dal Veneto (41,3%) e dalla Lombardia (39,6%).

Si ricorda che il tasso di utilizzazione lorda fa riferimento alle struttu-

re esistenti a prescindere dal loro periodo di apertura, mentre il tasso di

utilizzazione netta ne tiene conto e risulta, quindi, necessariamente mag-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 115

giore. Un parametro positivo della regione è rappresentato dalla sua

permanenza media, la più alta fra tutte le regioni italiane, con 5,3 pernot-

tamenti ad arrivo a fronte di una media nazionale di 3,4 mentre la per-

manenza minima rilevata per la Lombardia con 2,4 pernottamenti ad arri-

vo e per l’Umbria con 2,5 pernottamenti.

Graf. 26 Tasso di utilizzazione lordo e netto degli alberghi nelle regioni italiane nel 2016

13,3

18,5

21,9

22,9

25,1

25,7

26,3

26,4

27,7

28

28,9

30,3

31,9

32,5

32,6

35,8

36,2

39,5

39,6

41,3

43

Molise

CALABRIA

Abruzzo

Basilicata

Sardegna

Sicilia

Puglia

Marche

Friuli-Venezia …

Emilia-Romagna

Piemonte

Umbria

Valle d'Aosta

Media italia

Toscana

Campania

Lazio

Trentino Alto …

Lombardia

Veneto

Liguria

Tasso di utilizzazione lorda

27,0

32,9

33

34,4

34,7

35,4

36,1

37,5

37,6

39,5

39,5

40,7

42

43,7

44,4

45,1

46

46,3

48,2

55,4

58,8

CALABRIA

Abruzzo

Umbria

Friuli-Venezia …

Puglia

Basilicata

Molise

Lazio

Marche

Campania

Sicilia

Toscana

Piemonte

Media Italia

Lombardia

Liguria

Valle d'Aosta

Sardegna

Emilia-Romagna

Veneto

Trentino Alto Adige

Tasso di utilizzazione netta

Fonte: elaborazione NMTC su dati Istat

La Calabria pur essendo, per la composizione della sua dimensione

territoriale, prevalentemente un’area collinare e montana, in una misura

valutata intorno al 90% è percepita, a livello di opinione pubblica e dai

potenziali clienti, quasi esclusivamente balneare.

È come un contenitore ribaltato, percepito più per le sue pareti di ac-

qua che per quello che sta al suo interno.

Va comunque tenuto conto del fatto che in alcuni casi le colline arri-

vano fino al mare. Per fare un raffronto significativo, la Calabria ha una

estensione costiera di circa 800 km dei quali 716 balneabili.

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116 Capitolo III

Graf. 27 Permanenza media delle regioni italiane. Anno 2016

2,4

2,5

2,8

2,9

2,9

3,1

3,3

3,3

3,4

3,4

3,5

3,6

3,6

3,7

3,7

3,9

4,0

4,4

4,7

5,1

5,3

Lombardia

Umbria

Lazio

Valle dAosta

Piemonte

Sicilia

Basilicata

Liguria

Molise

MEDIA ITALIA

Toscana

Friuli V.G.

Campania

Veneto

E. Romagna

Puglia

Abruzzo

Trentino A.A.

Sardegna

Marche

Calabria

Fonte: elaborazione NMTC dati su fonte Istat

Fra le regioni continentali la Puglia ha una estensione costiera di 865

km, dei quali 703 balneabili.

Per avere una prima idea delle potenzialità della regione basti pen-

sare che l’Emilia-Romagna, con 135 km di costa, dei quali 108 balneabili

ha rilevato, nel 2016, quasi 25 milioni di presenze nelle località marine.

Applicando gli stessi parametri dell’Emilia-Romagna alla Calabria, le

presenze balneari di quest’ultima regione sarebbero state circa 35,3 mi-

lioni, cioè 6,6 volte il valore ufficiale rilevato che risulta pari a circa 5,320

milioni. A fronte di questi dati, nell’ultimo triennio 2014-2017 la regione ha

iniziato un nuovo percorso di sviluppo che ha visto un aumento della do-

manda ad un tma di circa il 5,1%, superiore alla media nazionale del

3,2%.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 117

È un piccolo differenziale ma può essere l’inizio di un percorso che

non va interrotto anzi, al contrario, deve essere promosso.

Peraltro sono in atto già rilevanti iniziative per promuovere la desti-

nazione Calabria, fra queste una delle più significative ci sembra il fatto

che la Calabria sia stata identificata, fra la generale sorpresa, come una

delle 52 destinazioni imperdibili per l’anno 2017 da parte del New York

Times, con un articolo apparso il 4 gennaio dello scorso anno: 52 Places

to Go in 2017.

Tale articolo collega l’attrattività della regione alla forza della sua ga-

stronomia ed ha una grande valenza perché nasce autonomamente dalla

pancia, senza alcuna sollecitazione.

Altri fatti rilevanti degli ultimi anni sono la sempre maggior rilevanza

della Film commission, i contributi previsti per la ristrutturazione e

l’ammodernamento degli esercizi ricettivi e ristorativi, nonché quelli pos-

sibili, pur nei vincoli posti dall’Unione Europea, per il trasporto aereo.

Sono da valutare in modo migliore, rispetto al passato, i tentativi di

valorizzazione della regione presso alcuni mercati esteri, magari predi-

sponendo strumenti utili per una verifica dell’efficacia degli interventi.

Sembra sia da recuperare e valorizzare la regione anche per la sua

storia a cominciare dal fatto che è il luogo ove ha operato il famoso ma-

tematico Pitagora qualche secolo prima della nascita di Cristo.

Una maggiore valorizzazione del turismo culturale può essere il

mezzo per superare quell’immagine della regione come destinazione

balneare che, di fatto, ha nascosto quella dei monti, dell’ambiente, delle

tradizioni locali e anche della tradizionale ospitalità delle genti calabresi.

Lo sviluppo degli ultimi tre anni mostra che l’orientamento al turismo

può favorire lo sviluppo economico e sociale di tutta la regione.

Perché ciò possa avvenire la condizione essenziale è crederci!

Occorre favorire lo sviluppo del turismo e delle attività ad esso ricon-

ducibili con una collaborazione mirata, attraverso la realizzazione di un

vero e proprio Patto fra operatori e istituzioni, in grado di superare retori-

che e vincoli del passato e di cogliere le opportunità presenti nel Piano

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118 Capitolo III

Strategico Nazionale per il Turismo 2017-2022, approvato dal Governo,

ma non ancora pienamente operativo.

In questo senso il mercato immaginario delle istituzioni può avvici-

narsi sempre di più al mercato reale degli operatori ed i ritardi della re-

gione, evidenziati nelle precedenti pagine possono essere trasformati in

opportunità, con una scelta di fondo a favore di forme di slow tourism

fondata sull’autenticità della regione, delle sue tradizioni territoriali e su

una valorizzazione rispettosa dell’ambiente.

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IV IL TURISMO DELLE ORIGINI IN CALABRIA: INDAGINE SULLA DOMANDA E SULL’OFFERTA PER LO SVILUPPO DI STRATEGIE DI DESTINATION MARKETING

Sonia Ferrari, Tiziana Nicotera

Premessa1

Il turismo delle origini è una forma di turismo importante per il nostro

Paese, segnato da flussi migratori molto consistenti. Gli iscritti all’A.I.R.E.

(Registro Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) a gennaio 2017 sono

4.973.942 (Fondazione Migrantes, 2017). I discendenti di immigrati ita-

liani nel mondo oggi sono stimati tra 60 e 80 milioni (www.fiei.org). Essi

rappresentano un enorme potenziale in termini di domanda turistica.

Quello che è stato un fenomeno che ha determinato spopolamento, uni-

tamente a sentimenti di tristezza e sconforto, può divenire ora una gran-

de risorsa. È un fenomeno, tra l’altro, che continua ad alimentarsi, in

quanto secondo l’ISTAT, benché in Italia il saldo migratorio netto con

l’estero sia positivo, le emigrazioni sono in crescita (+7% nel 2016). Dal

2006 al 2017 la mobilità italiana è aumentata del 60,1%, passando da

poco più di 3 milioni a quasi 5 milioni di iscritti all’AIRE (Fondazione Mi-

grantes, 2017). Secondo il Dossier Statistico Immigrazione 2017 elabora-

to dal Centro Studi e Ricerche Idos e Confronti, gli emigrati italiani sono

oggi tanti quanti erano nell’immediato dopoguerra, ossia oltre 250.000

ogni anno.

Nonostante moltissimi emigrati e/o loro discendenti si rechino in Italia

1Si ringraziano tutti gli intervistati per aver dato il proprio contributo alla ricerca: i viaggiatori di origine calabrese, i rappresentanti di tour operator, di agenzie di viaggio, di associazioni di calabresi nel mondo e di amministrazioni comunali ed enti pubblici, le guide turistiche, i dirigenti e funzionari della Regione Calabria, l'Università della Calabria e in particolare il prof. Luciano Romito, Saverio Pagliu-so, Virgilio Palermo, Arianna Cabello, Josephine Gregoire, le guide Teresa Reda, Domenico Boì, Noemi Guzzo e Antonella Prosperati.

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120 Capitolo IV

per conoscere o rivedere i luoghi di origine, non si è compreso appieno il

grande potenziale turistico di questi flussi. Le popolazioni della diaspora

possono, infatti, favorire l’apertura di nuovi mercati per destinazioni turi-

stiche poco note e beni prodotti e associati alla cultura dei paesi di origi-

ne.

Il cosiddetto turismo delle radici o delle origini è stato raramente og-

getto di ricerca scientifica e non è stato incoraggiato dalle istituzioni at-

traverso vere e proprie politiche volte a favorire il turismo di ritorno, come

dimostrano i pochi studi sul tema, l’assenza quasi totale di statistiche uf-

ficiali e di una strategia di marketing coordinata per stimolare e soddisfa-

re la domanda di “ricerca identitaria”. In Italia, a differenza di altre nazio-

ni, il fenomeno si è sviluppato perlopiù spontaneamente, in maniera non

strutturata e organizzata. Spesso si tratta di percorsi intrapresi indivi-

dualmente e autonomamente, mancando un’offerta adeguata alle esi-

genze dei turisti genealogici2, con prodotti specificamente riservati a essi.

Per quanto riguarda la Calabria, la popolazione residente all’estero

partita dalla nostra regione a gennaio 2017 è stata pari a 400.064 unità e

le partenze da gennaio a dicembre 2016 sono state 5.221(Fondazione

Migrantes, 2017). Visionando la composizione della Consulta Regionale

dei Calabresi all’Estero, si comprende che si può parlare di una vera e

propria disseminazione di emigrati nel mondo. I paesi di residenza dei

calabresi emigrati sono numerosissimi: Germania, Francia, Belgio, Sviz-

zera, Gran Bretagna, Australia, Argentina, Brasile, Uruguay, Cile, Vene-

zuela, Canada, Stati Uniti, Colombia, finanche Giappone.

Con la consapevolezza di dover cogliere le opportunità turistiche de-

rivanti dal turismo delle radici e di doverlo considerare una risorsa su cui

2I turisti genealogici sono “genealogisti dilettanti che viaggiano verso destinazioni che offrono risorse per supportare la propria ricerca genealogica”(Santos &Yan, 2010: 56). Internet ha dato una forte spinta all’interesse per gli studi genealogici e il turismo ad essi legato, facilitandoli notevolmente (Jo-siam&Frazier, 2008).

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 121

investire adottando adeguate strategie di destination marketing - sia a li-

vello nazionale che a livello regionale - abbiamo condotto una ricerca in-

tervistando diversi stakeholders: turisti delle origini, operatori del settore

(agenzie, tour operator, guide professionali), amministratori locali e asso-

ciazioni di calabresi all’estero.

1. Obiettivi e metodologia della ricerca

Il turismo delle radici non è stato finora studiato con una ricerca di questo

tipo, analizzandone diversi aspetti da differenti punti di vista.

Gli obiettivi della nostra ricerca sono quelli di indagare:

motivazioni, aspettative, esperienza di viaggio e grado di

soddisfazione dei turisti che hanno un legame di ascendenza

con la Calabria e che hanno effettuato almeno un viaggio nel-

la regione;

immagine della Calabria così come è percepita dai turisti ma

anche dalle comunità negli Stati di residenza;

stato attuale dei servizi offerti dagli operatori del settore viag-

gi e ospitalità ai turisti delle radici;

ruolo delle associazioni dei calabresi nel mondo;

iniziative ed interventi delle istituzioni e degli enti locali finaliz-

zati a sostenere ed accrescere il turismo delle origini.

L’analisi dei risultati dell’indagine ha permesso di individuare i punti

di forza e di debolezza dell’attuale offerta e di tracciare delle linee guida

per costruire e rafforzare l’immagine e l’attrattività della Calabria come

meta di un viaggio alla scoperta delle origini.

L’approccio metodologico della ricerca è di tipo qualitativo, in quanto

l’interesse principale è la comprensione di specifiche dinamiche (atteg-

giamenti, aspettative, livelli di soddisfazione, preferenze e così via) piut-

tosto che la loro misurazione. Tale metodo risulta più indicato perché

maggiormente interattivo e approfondito. L’indagine è stata condotta at-

traverso delle interviste in profondità somministrate tra la fine dell’anno

2017 e l’inizio dell’anno 2018 a soggetti che a vario titolo hanno a che fa-

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122 Capitolo IV

re con il ciclo dell’esperienza turistica. Le interviste sono state per la

maggior parte personali, tuttavia una minoranza di esse è stata effettuata

telefonicamente e via skype e, in numero molto ridotto, anche via e-mail.

Per quanto riguarda i turisti, le interviste sono state effettuate durante il

viaggio in Calabria o al suo termine. Si è trattato di interviste semi struttu-

rate con una traccia di intervista non rigida, con contenuti differenti per

ciascuna categoria di intervistati. Le interviste sono state effettuate in di-

verse lingue (italiano, inglese o spagnolo).

La ricerca pone le basi di un auspicabile percorso virtuoso per la de-

finizione di politiche di branding centrate sul turismo delle origini in grado

di rafforzare l’identità regionale a livello internazionale.

2. Il turismo delle origini nel mondo

Il turismo delle origini è conosciuto anche come turismo delle radici,

turismo genealogico o turismo di ritorno (equivalenti inglesi: roots tou-

rism, genealogy tourism, ancestral tourism). Molto significativa è la de-

nominazione di turismo della nostalgia. Secondo alcuni autori è una nic-

chia del segmento del turismo culturale (Novelli, 2005). Come emerge

anche dalla nostra indagine, infatti, a volte l’esperienza di viaggio di que-

sti turisti prevede, oltre alla permanenza nel paese d’origine, la visita alle

principali città d’arte come Roma, Venezia, Firenze. Tuttavia, riteniamo

che questa tipologia di turismo meriti una trattazione a sé stante, perché

diversa è la motivazione principale del comportamento d’acquisto.

Il turismo delle origini, che sembra occupare uno spazio intermedio

tra turismo internazionale e turismo domestico, non è altro che “quel turi-

smo generato dai migranti che si recano in vacanza nel Paese di origine

spesso dopo esserne stati lontano per lungo tempo o dai loro discenden-

ti, che vogliono visitare e conoscere la terra di origine della loro famiglia.

Il viaggio e il relativo soggiorno nella terra natale costituiscono

un’esperienza ad alto contenuto emotivo: per i primi rappresentano infatti

l’occasione per rivedere i propri cari e soprattutto ritrovare i luoghi che

hanno segnato la propria vita prima di partire; per i secondi, diventa un

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 123

modo per ricercare le proprie radici e scoprire i luoghi in cui hanno vissu-

to gli avi, specialmente per coloro che hanno perso in parte o totalmente

il legame con la terra di origine” (De Marchi e Mingotto, 2016: 589). I

viaggi di ritorno al paese di origine, da sempre, costituiscono per i mi-

granti un momento importante nella scoperta della propria identità indivi-

duale e familiare. Oltre alla visita a luoghi legati alla storia familiare, essi

in genere comprendono anche momenti dedicati alla ricerca e all’incontro

con lontani parenti di rami familiari rimasti nel paese d’origine: la scoper-

ta di “nuovi cugini” è identificata come una delle massime aspirazioni e

soddisfazioni del viaggio (Vietti, 2012).

Nella nostra indagine abbiamo intervistato, come vedremo più avanti,

sia la prima generazione che effettivamente “ritorna” per una vacanza nel

paese natale, sia i discendenti degli emigrati (seconde e terze genera-

zioni), desiderosi di dare concretezza a tanti racconti familiari e di raffor-

zare la propria identità.

Mantenere un legame con l’Italia è oggi molto più semplice che in

passato. Viviamo in un mondo globalizzato in cui le distanze, grazie ai

voli low-cost e all’avvento di Internet, si sono accorciate (Gabrieli, 2014).

Tuttavia l’Italia è ancora agli albori per quanto riguarda lo sviluppo del tu-

rismo delle origini. Alcuni paesi, in primo luogo l’Irlanda e la Scozia, han-

no puntato sul turismo delle radici, considerandolo una vera e propria

forma di turismo e realizzando significativi investimenti per il suo svilup-

po; altri, come Germania, Polonia, Grecia, Scandinavia e Olanda hanno

sfruttato i fondi europei destinati all’implementazione di questo segmento

turistico, avviando iniziative specifiche, come il progetto “Routes to the

Roots”. In Irlanda sono nate moltissime agenzie specializzate. In Scozia

nel 1999 è stata lanciata una campagna promozionale sulla cultura ge-

nealogica rivolta agli emigrati, con l’invito a celebrare l’avvento del nuovo

millennio nella patria d’origine, riscoprendo le proprie radici. Nel 2001 è

stato ideato un portale web, collegato al portale governativo, dedicato

all’emigrazione (www.scotaldspeople.gov.uk). VisitScotland così come

anche FáilteIreland dedicano una pagina del proprio portale web ai viaggi

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124 Capitolo IV

alla ricerca delle radici, con indicazioni su centri di genealogia e archivi

online, itinerari e molto altro. La Scozia ha dichiarato il 2009 l’anno del

ritorno a casa e ha organizzato una serie di eventi per celebrarlo.

In Italia tra le iniziative a sostegno del turismo delle origini si segnala

“Parco nel Mondo”, un progetto promosso del Parco Nazionale

dell’Appennino Tosco-Emiliano gestito dall’Unione dei Comuni Garfa-

gnana (www.parconelmondo.it). Il CISET (Centro Internazionale di Studi

sull’Economia Turistica dell’Università Ca’Foscari di Venezia), nell’ambito

di un progetto dedicato allo sviluppo di nuove imprese, ha supportato nel

2015 la nascita di Dondolo (www.dondolomemories.it), un’agenzia spe-

cializzata nel turismo delle origini, con servizi che spaziano dalla ricerca

genealogica alla progettazione di itinerari turistici personalizzati.

Proprio partendo da queste best practices, l’espansione di questo

segmento turistico potrebbe e dovrebbe diventare una priorità per il go-

verno nazionale e da qui, in linea con la politica nazionale, le varie regio-

ni dovrebbero porre al centro della propria agenda di sviluppo turistico-

territoriale il turismo delle radici, promuovendo il proprio territorio per tar-

get mirati. Nella competizione sempre più agguerrita tra le destinazioni

turistiche, il turismo delle radici può rappresentare, infatti, una grandissi-

ma occasione di vantaggio competitivo per l’Italia e in particolare per le

regioni, come la nostra, in cui i fenomeni migratori sono stati più significa-

tivi. Le popolazioni della diaspora possono aiutare ad aprire mercati per

nuove destinazioni turistiche e per beni locali, associati alla cultura dei

paesi di origine (Newland & Taylor, 2010).

La forma di turismo in esame ha delle caratteristiche che potrebbero

determinare rilevanti effetti positivi sul tessuto economico e sociale della

destinazione interessata, vale a dire:

Soggiorni più lunghi, in contrapposizione all’attuale trend dei

soggiorni “city break”;

Minore stagionalità dei flussi;

Maggiore propensione all’acquisto di prodotti tipici locali (pro-

dotti gastronomici ma anche artigianali e artistici) non solo in

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 125

loco ma anche successivamente, con un conseguente au-

mento dell’export. Il mercato dei beni nostalgici può tra l’altro

offrire una misura di protezione dei piccoli produttori artigia-

nali minacciati dalla standardizzazione della produzione su

larga scala per il mercato globale;

Interesse verso le destinazioni minori, i borghi, gli eventi (so-

prattutto religiosi), la cultura popolare, il folclore, le tradizioni.

I turisti delle radici raggiungono siti meno visitati rispetto ad

altri turisti internazionali, viaggiando per incontrare amici e

parenti, partecipare a eventi e così via.

Borghi, folklore e tradizione, ma anche gastronomia e prodotti arti-

gianali tipici sono proprio i caratteri distintivi della nostra regione, una ter-

ra “slow” per vocazione, lontana dai ritmi frenetici delle grandi città, dove

è possibile assaporare con tempi “lenti” atmosfere dimenticate, stile di vi-

ta e tradizioni locali, ossia ciò che il turista delle radici apprezza di più.

Gli investimenti nel turismo delle radici non dovrebbero essere mirati

soltanto all’incremento delle visite nella nostra regione o dell’export dei

nostri prodotti, ma anche all’attivazione di un passaparola positivo, che

consentirebbe un miglioramento dell’immagine e della notorietà della Ca-

labria e una conseguente maggiore capacità di attrazione della nostra

terra come destinazione turistica.

Completa il quadro introduttivo lo studio delle caratteristiche socio-

demografiche del segmento dei “turisti delle radici” interessati al ritorno in

Calabria. I turisti intervistati nella nostra indagine risiedono prevalente-

mente in Argentina, Brasile, Australia, Canada e Austria. Ma alcuni am-

ministratori locali parlano di arrivo di emigrati nel proprio comune di origi-

ne anche da Francia, Germania, Belgio e USA. Le associazioni di cala-

bresi nel mondo sono anche in Svizzera, Gran Bretagna, Uruguay, Cile,

Venezuela, Colombia, Giappone. Per quanto riguarda l’età, in linea di

massima, risulta che l’afflusso maggiore è costituito da soggetti nati in

Calabria che da bambini hanno lasciato la terra natale insieme ai genitori

costretti ad emigrare. L’età media è piuttosto alta (60-70 anni). Ci sono

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126 Capitolo IV

però anche le nuove generazioni, che vogliono effettuare ricerche. L’età

dipende dal paese di provenienza, dal periodo di emigrazione e cambia

se si tratta di prime, seconde o terze generazioni o anche oltre. Sono per

lo più persone in pensione, che hanno discreta o elevata disponibilità

economica e tempo per viaggiare, professionalmente affermate, con cul-

tura medio-alta, come ci confermano tour operator, associazioni di cala-

bresi nel mondo e guide turistiche che li hanno accompagnati nei tour. Le

nuove generazioni viaggiano con la famiglia di origine o da sole quando

iniziano ad avere la possibilità economica, o ancora se ci sono delle ini-

ziative legate a corsi di studio, come quella portata avanti dall’Università

della Calabria, di cui si parlerà più avanti, il cui gruppo di studenti prove-

nienti da vari paesi come Australia, Argentina e Brasile è stato intervista-

to. In questo caso l’età media scende, per questo gruppo in particolare è

intorno ai 22 anni, perché si tratta di studenti universitari. Il target delle

seconde e terze generazioni è interessante per non disperdere il patri-

monio ereditario calabrese e perché i giovani sono in grado di promuove-

re la destinazione attraverso i canali digitali molto più capillarmente.

3. La ricerca genealogica

La ricerca di identità, alla base del turismo delle radici avviene spes-

so attraverso la costruzione di un albero genealogico, attività che Internet

ha decisamente rivoluzionato. Internet è diventato un’importante “zona di

contatto” dove i membri di una comunità dispersa e informale si incontra-

no per scambiare fra loro storie, esperienze e opinioni. Pertanto, oggi In-

ternet costituisce uno strumento fondamentale per le ricerche genealogi-

che (Basu, 2005), che iniziano prevalentemente sul web. Basti pensare

al portale statunitense Ancestry.com (in Italia rintracciabile sul sito

www.ancestry.it), che commercializza software per creare alberi genea-

logici e mappe delle migrazioni, molto utilizzato per ricostruire le storie

familiari. I tre portali più visitati per questo tipo di ricerche sono Roo-

tsweb.com, USGenWeb.com e Ancestry.com (Josiam & Frazier, 2008).

Il portale www.antenati.san.beniculturali.it, merita una menzione par-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 127

ticolare, si tratta di un prezioso archivio digitale per la ricerca anagrafica

e genealogica nato grazie all’accordo fra Family Search e la Direzione

Generale per gli Archivi. Si legge sul portale che sono attualmente pre-

senti 71.472.960 immagini provenienti da 52 Archivi di Stato. Con riferi-

mento alla Calabria, per effettuare ricerche per nominativo è disponibile

la documentazione dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria; per le im-

magini degli atti di stato civile è possibile far riferimento, oltre a quello di

Reggio Calabria, anche all’archivio di Catanzaro.

Come riportano gli autori del capitolo sul turismo delle origini del XX

Rapporto sul Turismo Italiano (De Marchi e Mingotto, 2016), uno studio

di VisitScotland (VisitScotland, 2012) evidenzia che la ricerca genealogi-

ca è un processo lungo, molto spesso dispendioso in termini di tempo

ma anche di costi, che inizia generalmente da una ricerca online dopo

aver parlato con i propri genitori e parenti più stretti. La ricerca online av-

viene inserendo parole chiave, come il cognome della famiglia e il luogo

di origine, ricercando su Facebook e altri social network utenti con lo

stesso cognome e provenienza, contattando sempre sui social network

parrocchie e uffici comunali locali, e così via. A seconda degli esiti della

ricerca online, che alle volte possono essere del tutto inaspettati e vanifi-

care o accrescere le speranze di trovare dei riferimenti utili, il processo

prosegue con la ricerca in loco presso archivi e uffici preposti, diretta-

mente o avvalendosi di consulenti (ad esempio, genealogisti).

Appare chiaro, come dimostrano le esperienze di altri Paesi che

hanno adottano strategie vincenti legate al turismo delle origini e come

confermano anche i risultati della nostra indagine sul campo, che è fon-

damentale considerare la ricerca genealogica come parte integrante del-

la forma di esperienza turistica in esame. Soltanto una parte degli intervi-

stati ha realizzato ricerche approfondite sulla propria famiglia, costruendo

un albero genealogico; comunque, quasi tutti hanno fatto qualche tipo di

ricerca prima di partire, su famiglia e paese natale, principalmente su In-

ternet. Come afferma un referente di un’Associazione di calabresi nel

mondo del Belgio: “Le prime generazioni non hanno bisogno di fare ri-

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128 Capitolo IV

cerche di questo genere, sono ben informate e coscienti di quelle che

erano le loro origini e le loro famiglie”.

In taluni casi è richiesto un supporto in loco per le ricerche e per ot-

tenere documenti relativi ai propri nonni o altri familiari, come estratto di

nascita, certificato di matrimonio e così via. Un intervistato, ad esempio,

ha dato incarico ad un’agenzia, che ha contattato l’Archivio di Stato di

Cosenza e alcune chiese, per richiedere dei documenti che poi ha ritirato

al suo arrivo. Un tour operator canadese asserisce che negli USA sono

molto più avanti con questo tipo di ricerca rispetto al Canada e ancor di

più rispetto all’Italia. I suoi clienti canadesi effettuano delle ricerche prima

di partire e si rivolgono a società specializzate in ricerche genealogiche.

Per i tour operator può essere molto vantaggioso instaurare collabora-

zioni con società specializzate e anche con i Comuni per la ricerca dei

documenti. Una delle lacune segnalate dalle guide che accompagnano i

gruppi riguarda proprio la mancata assistenza da parte di un ufficio pre-

posto in loco, che possa offrire supporto ai turisti delle origini nella ricerca

di documenti.

Schematizzando, la ricerca di informazioni avviene in momenti diver-

si e utilizzando fonti differenti:

ricerca online su siti specializzati in alberi genealogici, archivi

digitali;

ricerca di persone per parole chiave tramite social network;

ricerca di contatto via web con chiese ed uffici comunali;

ricerca on line di siti del comune di origine (anche amatoriali,

non istituzionali);

ricerche affidate ad agenzie specializzate;

ricerche off line attraverso documenti, biblioteche;

ricerche attraverso racconti diretti di familiari;

ricerca in loco presso le amministrazioni comunali, le parroc-

chie e gli archivi di stato;

ricerca informale tramite domande agli abitanti del posto.

Sulla ricerca genealogica l’opinione espressa da un tour operator ca-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 129

labrese che si occupa di incoming è che si tratta di un lavoro che non

sempre dà i risultati sperati per insufficienza delle informazioni disponibili.

Si pensi che partendo dal cognome si devono cercare similarità con altri

cognomi, poiché frequentemente sono stati trascritti erroneamente.

4. Le motivazioni del viaggio

Per arrivare a comprendere le motivazioni del viaggio occorre cono-

scere il sentimento che lega questa tipologia speciale di turisti alla terra

di origine. Cosa dà impulso alla ricerca, che a sua volta stimola il viaggio

alla scoperta delle proprie radici? Alla base di tutto viene avvertita una

perdita di continuità con il passato. Ecco che la prima domanda che po-

niamo nella nostra intervista è proprio quella che riguarda il legame con

la “calabresità”, che appare più scontato per gli emigrati ma meno per i

loro discendenti di seconda e terza generazione.

La quasi totalità degli intervistati ha dichiarato di avere un legame

forte con la Calabria. Questo ci dicono due intervistati (seconda e terza

generazioni di emigrati calabresi), parlando del proprio legame con la

Calabria: “Sento che lo porto nel DNA”, “Sento che è un tipo di casa”.

Carica di significato appare la dichiarazione di un’intervistata australiana:

“In Australia la mia generazione insieme e quella precedente (la prima)

ha sofferto e alcuni stanno ancora facendo i conti con il loro senso di

identità. Ho lottato per la mia identità e ho finalmente trovato pace e ac-

cettazione, anche riguardo agli attributi incredibilmente positivi che il mio

patrimonio calabrese mi ha dato”. E ancora: “È difficile da spiegare, ma

già a 5 anni vivevo la difficoltà di crescere calabrese e italiana in Austra-

lia. Mentre ero in Italia, ero felice. Potevo essere me stessa”.

Lo stimolo principale dei turisti delle radici è, anche secondo alcuni

referenti delle associazioni di calabresi nel mondo, “il loro legame ance-

strale con la Calabria e il desiderio di vivere più da vicino la cultura di

questa regione”, così come “il voler vedere i luoghi e gli ambienti che i lo-

ro avi hanno raccontato, perché i soli racconti degli anziani non bastano”.

Spesso tali racconti non sono molto esaustivi, perché generano tristezza

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130 Capitolo IV

e nostalgia, come afferma una guida turistica.

Emerge che nel proprio paese di residenza le persone di origine ca-

labrese si riconoscono fra loro e sono riconosciute dagli altri come una

comunità con specifiche caratteristiche e immagine. Un intervistato af-

ferma in merito: “Essere di origini calabresi è una cosa che porto con me

anche quando sto con gli amici”. Un altro ci spiega: “In Australia quando

si incontra una persona e si scopre di essere entrambi italiani e calabresi

nasce un’amicizia, perché abbiamo la stessa cultura e lo stesso modo di

intendere la famiglia”. Caratteristiche come la grande forza d’animo sono

riconosciute come proprie della gente calabrese, come afferma

un’intervistata riferendosi a sua nonna materna. Le seconde generazioni

di emigrati calabresi ritengono di aver ereditato alcuni aspetti della pro-

pria personalità dalle origini calabresi: “Ho imparato che ho molte cose

da calabrese. Mi hanno detto che siamo testardi e che manteniamo la

parola data”.

Le tradizioni mantenute, soprattutto nelle festività, nel nuovo luogo di

residenza attraverso diverse generazioni, sono indice del profondo lega-

me con la terra d’origine. In alcune famiglie si preparano nel periodo na-

talizio dolci tipici calabresi (ad esempio, i “turdilli”). In certi casi, quando si

hanno discendenti italiani da parte di madre e di padre, ma di altra regio-

ne, identificare l’origine di alcune tradizioni in maniera chiara non è facile.

Inoltre, alcune abitudini sono italiane in generale, non tipicamente cala-

bresi, come afferma un intervistato australiano: “Il nostro pasto è tipica-

mente italiano: non abbiamo un piatto unico, ma un primo, un secondo,

molte volte abbiamo la pasta”. In taluni casi determinate tradizioni non

sono conosciute e tramandate in famiglia a causa di altre discendenze e

di origini diverse di uno dei due genitori, come ci racconta uno dei turisti

ascoltati: “Poiché la mia discendenza non è solo italiana, ma combinata

con quella portoghese sul lato paterno, e spagnola sul lato materno, nella

mia infanzia ha prevalso la conservazione dei valori di discendenza ma-

terna”.

Rinsaldare i rapporti con la propria storia familiare è sicuramente la

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 131

principale motivazione e anche la maggiore fonte di emozioni durante

l’esperienza di vacanza. E i legami con questa terra si rafforzano molto

dopo l’esperienza di vacanza, come vedremo nel paragrafo dedicato al

soggiorno in Calabria e all’esperienza vissuta.

Sul piano delle motivazioni che spingono le persone a ricercare la

storia della propria famiglia e a intraprendere un viaggio verso la terra

natale, i risultati di uno studio condotto da Lambert nel 1996 possono

considerarsi ancora attuali:

conoscere le proprie radici;

conoscere i propri antenati e creare un qualcosa per le gene-

razioni a venire;

preservare la famiglia e le tradizioni culturali;

avere delle informazioni sulla storia medica della propria fa-

miglia;

soddisfare la curiosità sul luogo di provenienza della propria

famiglia;

avere un libro sulla storia della propria famiglia.

Con riferimento alla nostra indagine, i risultati relativi alle principali

motivazioni della scelta della Calabria come destinazione della propria

vacanza possono essere sintetizzati nelle seguenti motivazioni, alcune

da considerare congiuntamente:

conoscere luoghi di cui si è sempre sentito parlare in casa;

imparare la lingua;

approfondire la conoscenza della cultura locale;

fare ricerche sulla propria famiglia;

incontrare parenti che vivono in Calabria;

trasmettere la cultura calabrese alle generazioni successive;

mantenere una promessa fatta ai propri familiari.

Gli elementi che determinano la decisione di effettuare questo tipo di

esperienza di vacanza sono curiosità e desiderio di conoscere le proprie

radici, anche per avvicinare un luogo noto solo attraverso i racconti di

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132 Capitolo IV

famiglia e dare ad esso concretezza. Come ci dice un intervistato: “La

Calabria mi sembrava un posto lontano e ora è vicina. Non è più un luo-

go solo nella mia mente ma esiste veramente”. Un altro dei visitatori ci

spiega che è venuto qui grazie ai racconti dei propri familiari: “I miei non-

ni sono morti da molti anni ma quando erano in vita per me era molto in-

teressante sentire le storie sulla loro casa e il loro paese”. Il forte senso

di appartenenza alla comunità e l’importanza dei legami familiari sono

molto sentiti e si desidera perpetuarli, trasmettendoli alle future genera-

zioni. Anche questa è una delle motivazioni principali del viaggio. Come

ci dice un intervistato: “Penso che sia molto importante continuare questa

cultura e questo modo di vivere”. Secondo il Consultore del Western Au-

stralia che abbiamo intervistato, in alcuni casi si tratta di ritorni legati a

tradizioni, principalmente religiose, come confermano anche alcune in-

terviste ad amministratori comunali.

Per quanto riguarda la motivazione legata all’apprendimento della

lingua italiana, le nuove generazioni solo in rari casi parlano italiano, per-

ché a casa si parla o si parlava il dialetto. Molti vogliono impararlo e al-

cuni hanno studiato un po’ di italiano facendo dei corsi. La conoscenza

della lingua italiana dipende dalla generazione a cui si appartiene. Un in-

tervistato dice “Se sono partiti quando erano molto giovani, capiscono

quando i genitori parlano in italiano ma rispondono in inglese”. Una guida

spiega che la maggior parte di queste persone è emigrata (in West Virgi-

nia e Utah) per creare opportunità ai figli e quindi ha voluto che essi si in-

tegrassero completamente, vietando loro di imparare l’italiano e impo-

nendo di parlare solo inglese. A tal proposito l’Università della Calabria,

come illustreremo più avanti, è promotrice di un progetto destinato a stu-

denti di università straniere, discendenti di emigrati calabresi, che vengo-

no in Calabria per frequentare un corso di lingua italiana presso l’ateneo.

Ciò che è interessante è che questi turisti non si identificano come

tali, come emerge da una ricerca condotta dall’Ente del Turismo Scozze-

se. Della risposta ad un questionario somministrato ad un emigrato ca-

nadese si riporta: “Il vostro questionario è il primo che mi ha dato la pos-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 133

sibilità di spiegare cosa provo senza essere etichettato come turista. Io

non sono e mai sarò un turista in Scozia” (Basu, 2005). Anche un mem-

bro di una associazione di calabresi afferma che il viaggio viene effettua-

to “per incontrare i parenti, raramente come veri e propri turisti”.

5. L’esperienza vissuta dai turisti: dalle aspettative al grado di soddisfazione

Scopo di questa parte dell’indagine è capire se e su cosa, prima di

partire, viene effettuata una ricerca, oltre a quella genealogica, con rife-

rimento a luoghi, tradizioni, gastronomia e così via, oltre a comprendere

le dinamiche dell’organizzazione del viaggio, le attese sulla vacanza in

Calabria, quali elementi dell’esperienza sono più soddisfacenti e quali più

deludenti.

5.1 Ricerca prima del viaggio

Internet ha offerto enormi vantaggi ai turisti per informarsi prima del

viaggio sui luoghi d’origine e per prenotare viaggi e servizi per raggiunge-

re tali luoghi, come dichiarano diversi intervistati. Secondo alcune intervi-

ste, sulla gastronomia e sulle tradizioni anche le generazioni successive

alla prima hanno ricevuto informazioni in famiglia, mentre informazioni

sulle località turistiche sono ricercate su internet.

5.2 Organizzazione del viaggio

In genere questi turisti viaggiano da soli, più di rado in gruppi. Un

tour operator ci spiega che molti dei suoi clienti canadesi prendono il volo

aereo e noleggiano l’auto da soli per viaggiare senza tempi prestabiliti. Ci

sono però dei gruppi organizzati, formati da persone che vogliono condi-

videre l’esperienza con altri.

5.3 Le attese

I turisti delle radici spesso hanno aspettative differenti rispetto agli al-

tri viaggiatori. Ci racconta un intervistato: “La visita in Calabria non è sta-

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134 Capitolo IV

ta quella di un pacchetto turistico convenzionale. È stato un momento di

riscatto dalle mie origini e, in quel senso, è stato indimenticabile”. Ag-

giunge: “Mi sono immerso in questi luoghi da un nuovo punto di vista,

quello del ricercatore della storia della mia famiglia” .

Le attese raramente sono deluse. Anzi, in genere ci si aspetta una

Calabria di altri tempi, arretrata, e si rimane colpiti favorevolmente. Alcuni

pensavano che l’accoglienza loro riservata sarebbe stata più fredda di

quella riservata ai loro ascendenti, mentre è stata ugualmente calorosa.

Un turista intervistato ci racconta: “Io pensavo che adesso non sarebbe

più stato come 20 anni fa, invece è ancora così: sento l’amore, sento la

famiglia, c’è un forte senso di comunità”.

5.4 L’esperienza vissuta

Spesso l’ultima tappa della vacanza in Italia è rappresentata dalla

terra natale, per approfondire la ricerca, vedere con i propri occhi i luoghi

di origine e se possibile incontrare i parenti rimasti. Il processo di ricerca

genealogica raggiunge quindi il suo apice nel viaggio. A tal proposito

rende molto l’idea il termine journey home: verso la patria ancestrale

(Basu, 2005).

Grazie al viaggio viene recuperato il sentimento di appartenenza ad

un luogo diverso da quello di residenza, un posto con cui si ha un forte

legame. Si aspira a tale connessione spaziale, temporale e sociale.

Sempre nella ricerca condotta in Scozia, un neozelandese di quarta ge-

nerazione afferma “(...) oserei dire quasi un senso di appartenenza a un

luogo diverso da quello della mia nascita”; un australiano dice: “È difficile

da descrivere ma non c’era nessuna profondità nella mia esistenza, ora

sento che c’è”.

È importante capire quali esperienze i viaggiatori desiderano vivere e

quali servizi richiedono:

visita ai luoghi delle origini;

visita a siti storico-culturali e alle principali località turistiche;

partecipazione ad eventi di tradizione (sagre, manifestazioni,

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 135

riti religiosi);

partecipazione ad attività esperienziali (produzioni tipiche, ar-

tigianali);

interazione con la gente del posto;

incontro con parenti/amici;

documenti degli ascendenti;

ricerche di approfondimento in loco;

ristorazione locale;

servizio transfer;

servizio guida.

Molti dei roots tourists chiedono ai tour operator di visitare i paesi

d’origine. Altri richiedono supporto quando sono sul posto. Abbiamo avu-

to un riscontro positivo presso i punti di informazione turistica del Comu-

ne di Cosenza, dove alcuni turisti si sono recati per chiedere di essere

accompagnati nei propri luoghi di origine. È stato il caso, ad esempio, di

due turisti argentini di origine calabrese (terza generazione), che sono

stati accompagnati nel luogo di nascita di una loro nonna a Marano Mar-

chesato (CS); o di due turisti statunitensi, di cui uno sempre di origini ca-

labresi, che hanno prenotato oltre al transfer una guida in lingua inglese

per visitare il comune di Carolei (CS).

Nello spirito di accoglienza riservato a tutti, ma soprattutto a questi

turisti “nostalgici”, per diventare una meta competitiva è necessario fare

in modo che essi possano visitare i luoghi delle proprie origini con facilità.

Per essi tale visita rappresenta un’esperienza irripetibile, che conferisce il

maggior valore al soggiorno nella terra natale propria o dei propri avi.

Senza questa visita verrebbe meno la motivazione principale del viaggio

e con essa quell’emozione che lega indissolubilmente questi particolari

viaggiatori al paese delle origini.

Alcuni turisti che abbiamo intervistato presso un ufficio informazioni

turistiche preferiscono esplorare da soli i luoghi. Sovente la visita com-

prende solo in parte siti storici, musei, monumenti e chiese, per concen-

trarsi su vicoli, case, gente, insomma posti e persone oggetto di ricordi o

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136 Capitolo IV

racconti. Un’intervistata brasiliana ci dice di essere interessata a vedere

un vecchio acquedotto dove sua madre faceva dei pic-nic insieme alla

gente del posto. Ci racconta di essere stata a vedere dall’esterno la casa

di origine di sua madre e di aver individuato l’edificio grazie ad una vec-

chia cartolina (con difficoltà certamente dovute al cambiamento dei nu-

meri civici nel corso del tempo). Alcuni oggetti acquisiscono un significato

simbolico, a cui i turisti si aggrappano anche durante il viaggio. È singola-

re, ad esempio, come questa turista brasiliana abbia portato con sé la

cartolina. Altri turisti argentini invece, benché originari calabresi (di terza

generazione), sono interessati a visite itineranti della Calabria, facendo

ad esempio tappa a Cosenza e Morano Calabro (CS), attratti da eventi

religiosi, di tradizione, folcloristici come la Festa della Bandiera a Morano

Calabro. Ci raccontano che nel loro paese si celebrano eventi per perpe-

tuare le feste di alcuni santi, come accadeva in Calabria.

La visita consente di conoscere meglio la propria storia familiare e di

divenirne anche un narratore. Con grande commozione un’intervistata

riferisce l’esperienza della visita ai luoghi di origine: “Mi sembrava come

se lei (mia nonna) fosse con me, perché guardavo la chiesa di cui lei mi

parlava”.

Il ritrovarsi con parenti e amici, esperienza anch’essa indicata tra le

motivazioni principali del viaggio, è un aspetto molto importante. Alcuni

(la prima generazione) hanno mantenuto un contatto diretto con i propri

familiari rimasti in Calabria, mentre le seconde e terze generazioni crea-

no legami e contatti tramite i social network. Molti degli intervistati desi-

deravano conoscere i propri familiari ancora residenti in Calabria e lo

hanno fatto. Uno dei quesiti posti ha riguardato l’utilizzo dei social net-

work, strumenti molto usati sia per condividere l’esperienza mentre la si

sta vivendo (per mostrare i luoghi e rendere partecipi gli amici e i parenti

a casa della propria esperienza postando video, foto e documenti) sia

come canale per mantenere contatti con persone del posto successiva-

mente. Alcuni ci raccontano di aver fatto storytelling, creando storie sulle

esperienze vissute: “Su instagram ho fatto la storia scrivendo: volete im-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 137

parare come fare il formaggio? Allora guardate!”.

Anche l’entrare in possesso di documenti gioca un ruolo importante

nell’esperienza ed è un elemento ricercato mentre si è sul posto, come ci

dice una delle intervistate: “Per quanto incredibile possa sembrare, mi

sono riconosciuta come calabrese quando ho preso in mano alcuni do-

cumenti dei miei bisnonni. Avere gli estratti dei certificati di nascita dei

miei bisnonni e del matrimonio dei miei nonni è stato il momento più

emozionante del viaggio”. Non sono solo i documenti dei propri avi a es-

sere ricercati, ma anche, se si è fortunati, oggetti appartenuti agli stessi,

come ad esempio la macchina da cucire della nonna di una delle intervi-

state, nota sarta di abiti da sposa nel suo paese, custodita a casa di una

zia.

La ricerca di informazioni continua anche durante il soggiorno, su in-

ternet e attraverso libri, per approfondire alcuni aspetti che hanno incu-

riosito i viaggiatori, come la cucina tipica.

I turisti delle origini apprezzano molto i tour esperienziali, soprattutto

legati alla gastronomia e alle tradizioni. Una guida racconta che cercano

ospitalità in casa e sono interessati a lezioni di cucina casalinga; inoltre,

desiderano consumare i pasti con la gente del posto e nei ristoranti loca-

li, scartando tutto quello che è tipicamente turistico. Un’esperienza che è

piaciuta molto a Tropea, ad esempio, è stata il giro in barca con il pesca-

tore, che ha poi cucinato il pesce per gli ospiti. Sono molto richieste

esperienze legate alle tipicità, come assistere alle produzioni dal vivo di

formaggi o dolci, o ancora calarsi nelle tradizioni folcloristiche, come im-

parare a ballare la tarantella.

Secondo un’associazione di calabresi australiana, solitamente questi

turisti visitano le principali attrazioni turistiche, ma desiderano soprattutto

essere parte attiva del sistema locale e godere di quanto è offerto nel ri-

stretto ambito territoriale di origine. Amano interloquire con la gente circa

i propri famigliari e poi approcciarsi, dove disponibili, con i documenti

anagrafici.

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138 Capitolo IV

5.5 Il grado di soddisfazione

L’esperienza complessiva è giudicata positivamente. Tutti gli intervi-

stati hanno trovato una Calabria più bella di quella che si aspettavano.

Secondo la totalità dei turisti ascoltati è la gente del posto il primo aspet-

to positivo dell’esperienza di viaggio, l’accoglienza che offrono ed il loro

calore, la disponibilità e la capacità di farli sentire a casa e non turisti

stranieri. Un’intervistata argentina ci dice: “Qui sono più aperti, da noi la

gente non ha più fiducia, qui ti puoi fidare”. Uno degli ascoltati ci spiega

addirittura che: “È stata la prima volta che ho potuto interagire in modo

così ricco con persone nate nei luoghi che ho visitato”. La popolazione

locale, soprattutto nei luoghi delle origini, è considerata molto disponibile

a dare informazioni ed accompagnare. Un’intervistata racconta che du-

rante la visita presso il comune di origine della nonna materna le persone

del posto con cui ha parlato, data la sua discendenza, l’ha considerata

come una di loro, aiutandola a trovare una zia che non sapeva del suo

arrivo.

Ma si mostra soddisfazione per tutti gli aspetti della vacanza: oltre al-

la gente, sono molto apprezzati anche i luoghi, i borghi, la cucina, la cul-

tura e l’arte, il paesaggio, le tradizioni, le risorse naturalistiche (mare,

montagna, Sila), il clima, la ricerca familiare, il contatto con i familiari.

Per quanto concerne la partecipazione ad eventi, soprattutto religio-

si, l’interesse dipende dai turisti e dal loro paese di provenienza.

L’esperienza di una guida intervistata la porta ad affermare che le perso-

ne di paesi latino-americani sono molto più legate al discorso religioso

tradizionale; per i nord-americani la situazione cambia, essi sono più in-

teressati all’aspetto culturale, molti di loro non sono più neanche cattolici.

5.6 I prodotti acquistati

I nuclei familiari dei migranti sono consumatori regolari di beni nazio-

nali, in particolare di prodotti alimentari, e il commercio di tali beni genera

entrate significative per le comunità di origine. I beni nostalgia tendono

ad essere ad alto valore aggiunto e, spesso, artigianali. È più probabile

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 139

che i turisti della diaspora abbiano collegamenti con l’economia locale,

alloggino in abitazioni di proprietà o con parenti, mangino nei ristoranti

locali, acquistino merci prodotte in loco e vendute dai venditori del posto

e così via (Newland & Taylor, 2010).

Tra i prodotti acquistati da portare nel proprio Paese sono citati per lo

più prodotti alimentari tipici, come ’nduja, soppressata, fichi, etc. A pro-

posito di shopping tourism, è singolare come si cerchi di mantenere il le-

game con la Calabria e rafforzare il senso di appartenenza attraverso

l’acquisto di prodotti come bandiere della Calabria, oltre che dell’Italia.

Oltre all’enogastronomia si porta un po’ di Calabria nel proprio Paese an-

che attraverso i libri (letteratura, arte, cucina). Dalle interviste risulta che i

turisti spesso fanno ordini di vino o prodotti tipici da spedire a casa. Il vi-

no risulta essere una sorpresa, perché in genere i turisti non si aspettano

che in Calabria ci sia una produzione di qualità. Alcuni acquistano pro-

dotti insoliti, magari difficili da trovare nel loro paese. Ad esempio, un ca-

nadese ha comprato dei semi di finocchio da portare alla madre rimasta

in Canada, per fare i taralli come si facevano una volta.

Per quanto riguarda gli aspetti negativi, uno dei motivi di insoddisfa-

zione più rilevante segnalato riguarda i servizi di trasporto, di cui si evi-

denziano notevoli inefficienze, che in alcuni casi limitano la visita ai co-

muni di origine. Uno degli intervistati lamenta sporcizia. Tra gli aspetti

non soddisfacenti viene segnalata anche la scarsità di informazioni sul

web sulla Calabria, in particolare sui luoghi da visitare in periodi che non

sia l’estate, un aspetto dunque che non riguarda solo il soggiorno ma an-

che la fase del pre-viaggio. In proposito un intervistato australiano dice:

“Su internet non c’è molto e pensavo che non avrei trovato molte cose da

vedere e da fare (...) l’informazione che ho trovato è su Tropea, le spiag-

ge. Questa informazione è interessante, ma d’inverno cos’altro c’è?”. Al-

cuni lamentano servizi insufficienti ed inefficienti, difficoltà per arrivare in

Calabria, poca cura del territorio, strutture ricettive inadeguate, insuffi-

ciente segnaletica, la non conoscenza delle lingue straniere.

In Uruguay, ci dicono, si raccontano sgradevoli aneddoti su guide,

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140 Capitolo IV

alberghi e ristoranti calabresi.

Secondo alcuni intervistati le persone più anziane apprezzano la cu-

cina, le bellezze naturali ed artistiche, ma sono assai critiche sugli aspetti

sociali e sui servizi, mentre i giovani riescono ad adeguarsi ai ritmi del

posto e a considerare il tutto come un diverso stile di vita, che alla fine li

affascina e spesso li spinge a ritornare.

5.7 Fidelizzazione e passaparola

I livelli di soddisfazione sono complessivamente molto alti e tutti di-

chiarano di voler tornare, affermando che parleranno bene della Calabria

con i propri amici e parenti.

Chiediamo anche della frequenza di ritorno in Calabria o

dell’intenzione di ritornare. Alcuni ritornano annualmente, altri ogni 2-3

anni. Alcuni ci terrebbero a portare con sé dei parenti. Una parte sarebbe

anche felice di vivere in Calabria (anche alcuni intervistati delle terze ge-

nerazioni), altri ancora vorrebbero soggiornare per lunghi periodi ma non

sarebbero disposti a lasciare il paese attuale di residenza. Alcuni hanno

acquistato una casa nei propri luoghi di origine o vorrebbero farlo.

Possiamo senz’altro affermare, comunque, che il legame con la Ca-

labria si rafforza in maniera significativa dopo il viaggio in questa terra,

come dichiara un’intervistata: “A mia madre ho detto: io non so se sono

più italiana-calabrese o argentina”.

6. L’immagine della Calabria all’estero come destinazione turistica

Un aspetto che abbiamo voluto fortemente indagare è come la Cala-

bria è vista non solo dagli intervistati ma anche dalle comunità dei paesi

da cui essi provengono, qual è l’immagine percepita della regione e se è

considerata una destinazione turistica attraente. Le risposte sono etero-

genee. La regione è sicuramente una meta turistica importante per i

roots tourists: “Immagino che molti discendenti di calabresi vorrebbero

conoscere i luoghi da cui sono partiti i loro antenati, avere la possibilità di

incontrare i parenti e provare la stessa emozione che ho sentito io quan-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 141

do l’ho visitata” afferma una delle intervistate.

Tutti i turisti dichiarano di conoscere la cultura calabrese e di sapere

qualcosa sulla regione solo grazie alle proprie origini. Tuttavia la Calabria

non è conosciuta nei paesi di origine degli intervistati e non è considerata

una meta turistica attrattiva, o almeno non ancora. In molti non sanno

neanche dove sia. Quando si pensa all’Italia, il pensiero va alle destina-

zioni più note e alle città d’arte, come Venezia, Roma, Firenze e Milano.

Secondo alcuni solo ora la Calabria sta iniziando ad essere una me-

ta turistica di una certa importanza. L’opinione di un tour operator è che

fino a 5 anni fa il sud d’Italia da Amalfi in giù non esisteva e si passava

poi direttamente a Palermo, mentre adesso i tour operator canadesi e

degli USA propongono Matera e la Puglia. Chiediamo cosa viene in men-

te subito della Calabria: Tropea è la località con cui la si identifica. I

Bronzi di Riace cominciano ad essere noti. Ad essere conosciuta è la

storia della Calabria più che le singole località.

Chiediamo anche se ci sono pregiudizi che impattano negativamente

sull’immagine della nostra regione. La Calabria, accumunata a Campania

e Sicilia, evoca sovente stereotipi negativi e il conseguente timore che

non sia un luogo sicuro. “In realtà è più sicuro stare qui che in alcune

aree di Toronto” dice un intervistato. Molti sentono parlare del divario

Nord-Sud: “Prima di partire ho sempre sentito parlare di due Italie: una

del nord e una del sud, una ricca e una povera, una industriale e l’altra

agricola. Le regioni Calabria e Basilicata, dove il mio bisnonno era vissu-

to, mi erano totalmente sconosciute, sebbene cercando su Internet abbia

visto immagini di borghi e spiagge meravigliose”, ci sentiamo raccontare.

Esistono, secondo l’opinione della guida che ha accompagnato dei turisti

di origine calabrese, due immagini della Calabria: “Quella dei ricordi e

della memoria, una Calabria rurale, di pastorizia, basata sulla piccole co-

se semplici e genuine, la Calabria vera, fatta dal quotidiano, con forte

senso della famiglia, del duro lavoro, del sacrificio che hanno ereditato

dai nonni che sono partiti con nulla e sono riusciti a creare il tutto; e poi

un’altra immagine della Calabria che è l’immagine dei media, schiacciata

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142 Capitolo IV

dalla ’ndrangheta”. Soltanto alcuni, in particolare gli intervistati che vivo-

no in Australia, affiancano alla Calabria l’idea della mafia e della ’ndran-

gheta.

Il rappresentante di una associazione di calabresi in Belgio dichiara

che, nonostante l’attaccamento alla loro terra, queste persone di origini

calabresi si sentono abbandonate e si rendono conto che le altre regioni

italiane fanno di più per i propri corregionali. Il rappresentante di un’altra,

associazione di calabresi con sede in Australia afferma che: “in Calabria

vi sono i presupposti per richiamare visitatori dall’Australia e dal momen-

to che gli australiani sono fra i maggiori frequentatori del Bel Paese ba-

sterebbe poco per farne una meta di tutto rispetto”. Secondo il rappre-

sentante di un’associazione statunitense la Calabria è vista come la terra

dei due mari, della dieta mediterranea e della bellezza. Il responsabile di

un’associazione belga asserisce che da qualche tempo l’associazione ha

cominciato a ricevere richieste di informazioni sulla regione e alcuni ope-

ratori turistici stranieri iniziano ad interessarsi a questa destinazione.

7. Il ruolo dei turisti nella promozione della destinazione

Prima di passare al ruolo che gli operatori e le istituzioni possono

svolgere nella promozione del turismo delle radici, è importante conside-

rare che gli stessi turisti possono dare un grande contributo in questa di-

rezione, come è confermato dalla letteratura sul tema: “I membri delle

diaspore possono svolgere una varietà di ruoli diretti e indiretti legati al

turismo e allo sviluppo. Oltre ad essere turisti, i viaggiatori della diaspora

possono allo stesso tempo (o in seguito) diventare investitori diretti, rela-

tori, filantropi, volontari, studenti, promotori e/o ambasciatori informali”

(Newland & Taylor, 2010).

Alcuni dati confermano l’aspettativa che i migranti promuoveranno il

turismo nei loro paesi di residenza. Uno studio della Banca Mondiale

(World Bank, 2010) ha rilevato che i migranti danno effettivamente con-

sigli agli altri sulle vacanze nei loro paesi di provenienza. I migranti si im-

pegnano in questo tipo di promozione turistica molto più frequentemente

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 143

dei non migranti. È il caso in particolar modo di uno degli intervistati. Ad

esempio, una giovane argentina, che ha da poco creato un’associazione

di calabresi, dopo il viaggio dice di avere molte idee da portare agli asso-

ciati e ne ha preso nota durante il soggiorno per non dimenticare nulla.

Afferma: “Nella mia città sento che devo essere io a trasmettere questo

amore per la Calabria”. In un altro passaggio dichiara “Io mi sento benis-

simo e voglio condividere questo con tutti. Io ho lavorato come professo-

ressa, non so se sono stata una brava professoressa ma sono sicura di

aver trasmesso e contagiato i miei studenti con il mio interesse per la Ca-

labria. Alcuni miei studenti poi sono venuti in Calabria, quando io non

c’ero ancora stata”. Acquisisce così il ruolo di ambasciatrice volontaria

della nostra terra in grado di attirare nuovi turisti non necessariamente di

origini calabresi, attivando un passaparola positivo.

La promozione turistica come atto spontaneo da parte dei migranti

può spingersi fino al desiderio di realizzare delle attività economiche.

Molti investitori privati sono migranti ritornati o famiglie emigrate di resi-

denti locali. Ma sovente lo scopo principale non è tanto legato al busi-

ness quanto alla volontà di attirare in Calabria persone di origini calabre-

si, creando le giuste opportunità e condizioni per chi è a sua volta emi-

grato o discendente di emigrati. È esemplare la storia di una signora au-

straliana, figlia di due calabresi emigrati in Australia nel 1956, che duran-

te l’intervista, nella duplice veste di discendente di seconda generazione

e di potenziale investitore sul nostro territorio come operatore turistico, ci

racconta del suo sogno nel cassetto: il progetto, in corso di definizione, di

organizzare dei tour enogastronomici in Calabria per gruppi di persone

provenienti dall’Australia per sperimentare il patrimonio ereditario,

“l’heritage” come lei stessa definisce la Calabria. L’intervistata è ritornata

più volte in Calabria e il target principale a cui intende rivolgersi sono “i

figli degli emigrati calabresi” in cui si riconosce. Dell’attività di tour opera-

tor enogastronomico che intende portare avanti parleremo meglio nel pa-

ragrafo successivo. Quel che conta sottolineare è lo spirito di questa idea

imprenditoriale: “(...) credo profondamente che i miei genitori siano emi-

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144 Capitolo IV

grati dalla Calabria per necessità (...). Credo che sia importante che il

popolo calabrese crei opportunità imprenditoriali e promuova la bellezza

unica e la ricca cultura della regione. Mi piacerebbe contribuire a questo

sviluppo, in modo che nessuno abbia la necessità di emigrare”.

8. Gli operatori del settore: tour operator, agenzie incoming e gui-de turistiche

In considerazione del fatto che in Italia ed anche in Calabria attual-

mente il turismo delle radici è un fenomeno spontaneo, spesso individua-

le e scarsamente organizzato, è auspicabile che gli operatori del settore,

in primis tour operator e agenti di viaggio che effettuano incoming in Ca-

labria ma anche quelli che si occupano di outgoing verso il nostro paese

e la nostra regione all’estero, colgano questa grande opportunità col-

mando un gap nel mercato tra domanda e offerta.

Le tradizionali agenzie di viaggio, che vivono una fase di crisi dovuta

al processo di disintermediazione in atto da anni nel settore turistico, po-

trebbero differenziare la propria offerta e specializzarsi in questa nicchia

di mercato, rivolgendosi ai turisti delle origini e offrendo loro soggiorni e

viaggi ma anche servizi mirati in loco (come transfer per i luoghi di origi-

ne, assistenza per la ricerca genealogica e così via).

Secondo il CISET, che ha svolto una ricerca sul turismo delle origini

nel 2015, gli operatori possono offrire diverse categorie di servizi ai visi-

tatori genealogici:

servizio di ricerca genealogica (con la predisposizione di una

pubblicazione che è inviata direttamente al cliente) e, in ag-

giunta, di ricerca di parenti;

servizio di organizzazione di un itinerario personalizzato ba-

sato sulla ricerca precedentemente condotta e orientato

all’approfondimento delle origini genealogiche del cliente;

servizio di accompagnamento da parte di guide professioni-

ste, finalizzato a fornire un pratico supporto nel momento in

cui il cliente desidera l’itinerario organizzato.

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 145

La nostra indagine ha coinvolto un tour operator canadese “Volare

Group Inc” (con sede, oltre a Toronto, anche a Miami e Cuba), che ha

deciso nell’anno 2017 di investire in Calabria attraverso la promozione e

vendita, a partire da fine agosto 2018, di soggiorni destinati principalmen-

te a persone di origini calabresi ma anche ad altri potenziali clienti inte-

ressati a trascorrere una vacanza nella nostra regione. Non è un caso

che il titolare sia di origini calabresi (è nato e ha vissuto in Calabria fino

all’età di circa 10 anni). L’intervista a questo operatore ha messo in luce

molti aspetti interessanti in merito all’offerta di proposte di viaggio.

L’incontro ha avuto inizio parlando della decisione di mettere in catalogo

viaggi in Calabria accanto ad altre destinazioni “collaudate” che il tour

operator propone da anni. Il rappresentante del tour operator ci racconta

di aver già tentato anni fa di iniziare un’attività di questo tipo, mosso dal

legame con la sua terra natale e dalla bellezza dei nostri luoghi, ma di

aver riscontrato molte difficoltà, al punto di decidere di rinunciare: “10-15

anni fa avevo l’idea di fare quello che sto facendo adesso ma era tutto

bloccato, cioè nessuno era interessato. Non c’era un’organizzazione

pronta a supportarmi. Adesso le cose sono cambiate”, ci dice, riferendosi

soprattutto alle strutture ricettive, ai servizi ma anche alla disponibilità

delle istituzioni. Aggiunge: “La Calabria si è sviluppata rispetto a 10 anni

fa. Ora ci sono infrastrutture del livello delle isole dei Caraibi. Prima era

difficile trovare alberghi buoni ed altro”. Il tour operator che ha a Cosenza

un suo braccio operativo appena costituito (“Volare Group Italy”), ritiene

indispensabile un contatto diretto con i fornitori dei servizi per conoscere

il territorio e anche per effettuare un monitoraggio dell’intera esperienza

sul posto dei gruppi che verranno con la programmazione 2018. Dopo

aver trascorso un periodo in Calabria a novembre del 2017 per “toccare

con mano” in prima persona la professionalità degli operatori locali, il re-

sponsabile del tour operator canadese ha programmato un educational

tour e parallelamente ha progettato i pacchetti di viaggio per i propri

clienti. L’educational tour si è svolto a fine aprile 2018 e ha coinvolto, ol-

tre al Tour Operator Volare Group, alcuni agenti di viaggio, imprenditori,

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146 Capitolo IV

fotografi e giornalisti di media canadesi, come l’emittente televisiva “Te-

lelatino”, la rivista “Lo Specchio” e l’emittente radiofonica “Chin”, al fine di

dare visibilità al territorio calabrese in vista della commercializzazione dei

pacchetti turistici; tale commercializzazione è già stata avviata con suc-

cesso prevedendo l’arrivo di gruppi di 25-40 turisti per volta da fine ago-

sto 2018 fino a fine settembre. Durante l’educational tour il gruppo ha vo-

luto vedere quella stessa Calabria che vedranno i turisti, soggiornando

nelle medesime strutture, pranzando nei medesimi ristoranti e soprattutto

visitando i luoghi ed i siti inseriti nelle escursioni giornaliere, conoscendo

le persone con cui i viaggiatori si interfacceranno, come le guide turisti-

che, vivendo quelle esperienze autentiche che rappresentano l’elemento

di maggior valore nella valutazione della vacanza: assistere alla lavora-

zione manuale dei prodotti caseari, vedere come si fanno in casa i nostri

tipici fusilli al ferretto con la possibilità anche di realizzarli e degustarli, fi-

no ad arrivare alle produzioni artigianali tessili. Il programma ha toccato

mete come Reggio Calabria, Scilla, Tropea, Pizzo, Cosenza, la Sila

Grande, Amantea. Le destinazioni per i turisti saranno anche altre a se-

conda della durata dei soggiorni medi (Locri, Gerace, Stilo, Paola, Dia-

mante, Altomonte, le Terme Luigiane di Acquappesa etc.). L’esito

dell’educational tour è stato assolutamente positivo per tutto il gruppo

con riferimento a ciascun aspetto della vacanza, dai luoghi al cibo, alla

gente, ai servizi, all’accoglienza da parte delle istituzioni. Abbiamo rac-

colto alcune testimonianze in proposito. Uno degli agenti di viaggio di

Miami riguardo al Parco Nazionale della Sila ha commentato: “Avete un

tesoro”. Il titolare del tour operator, a proposito di una guida del parco

che al termine del tour ha deliziato gli ospiti con un dolce tipico di San

Giovanni in Fiore, si mostra molto colpito da questo gesto affermando:

“Pensare che questa persona abbia fatto preparare appositamente que-

sto dolce da sua madre per noi è una cosa che ci ha sorpresi ed emozio-

nati. I nostri turisti saranno contenti di ricevere questo trattamento”. Uno

degli imprenditori chiede: “Quanto tempo è stato necessario per organiz-

zare tutto questo? Ha funzionato tutto perfettamente”. In definitiva, le re-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 147

more iniziali su organizzazione efficiente dei servizi e delle attività e su

sicurezza dei luoghi generate, come ci dicono, da un’informazione incen-

trata in Canada solo su fatti di cronaca negativi, sono totalmente supera-

te.

Riguardo alla progettazione dei pacchetti turistici, questi sono stati

definiti: attraverso accordi per i voli charter con la compagnia Air Transat;

in collaborazione con Volare Group Italy per l’aspetto relativo al pernot-

tamento; con il supporto di un’agenzia locale di consulenza ed organiz-

zazione di tour in Calabria (“VisitCosenza”) per le visite guidate e le attivi-

tà esperienziali. A proposito dei voli aerei, si lamenta l’assenza di voli di-

retti Toronto-Lamezia Terme in periodi diversi da quello estivo. E questo

costituisce un grosso limite per quanto riguarda la possibilità di vendere

pacchetti tutto l’anno. Anche per chi desidera venire dagli USA sussiste

lo stesso problema, ci dice il tour operator, che assicura che questo tipo

di turisti viaggerebbe nel corso dell’intero anno se ce ne fosse la possibi-

lità. L’esperienza maturata nel corso di tantissimi anni nelle proposte di

destinazioni turistiche lo spinge a dichiarare con molta determinazione:

“Con il clima che c’è in Calabria, quasi come quello della Florida

d’inverno, molti canadesi di origine calabrese potrebbero venire qui anzi-

ché andare lì e lo preferirebbero, perché le strutture sono più economi-

che e perché conoscono l’ambiente”. Il tour operator richiede allora che

ci si impegni a livello istituzionale per garantire questa possibilità, con-

sentendo lo sviluppo del tanto desiderato turismo destagionalizzato, di

grande importanza per una regione come la nostra che mostra altissimi

livelli di stagionalità turistica ed è in grado di offrire risorse attraent inel

corso dell’intero anno.

Certamente negli ultimi anni l’offerta è cresciuta e, in particolare

quest’anno, è evidente che lo sforzo fatto dalla Regione in questa dire-

zione sta dando importanti risultati. Quindi, gli investimenti di questo tipo

vanno continuati e intensificati. Tanto più che, alla nostra domanda sulle

risorse che i canadesi preferiscono, emerge che “(...) Il mare interessa

ma per quello possono andare ai Caraibi, vogliono vivere un’altra espe-

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148 Capitolo IV

rienza: vedere la Calabria che non hanno mai visto, luoghi che non co-

noscono, buon cibo, vogliono provare sapori nuovi e cibo che non trova-

no abitualmente, vogliono assaggiare la roba che non è esportata. Vo-

gliono incontrare i produttori dei prodotti gastronomici, vogliono conosce-

re il vero stile di vita del luogo, impossessarsene”. Ecco perché nelle

proposte di viaggio sono stati inseriti non solo i classici tour culturali ma

molti “laboratori esperienziali”, attività fatte di autenticità ad alto contenu-

to emotivo.

L’intenzione del tour operator è di coinvolgere altri tour operator per

la destinazione Calabria. “I tour operator stranieri devono lavorare ancora

molto per fare conoscere la regione” dichiara il titolare. Ma aggiunge che

è importante coinvolgere anche la stampa e le associazioni, ritenendo

molto importanti passaparola e pubblicità, anche per superare alcuni

pregiudizi sulla Calabria che è difficile ma sicuramente possibile scalza-

re. Con riferimento alle associazioni, l’idea del referente del tour operator

a Cosenza è quella di effettuare un lavoro certosino visitando personal-

mente, ad una ad una, tutte le molteplici associazioni di calabresi in Ca-

nada, per siglare degli accordi e organizzare delle iniziative per portare

sempre più persone a riscoprire le proprie origini calabresi attraverso una

piacevole e sorprendente vacanza. Lo scambio tra i due paesi e le due

culture viene pensato dal tour operator anche al di là dei viaggi proposti

ai turisti, prevedendo attività di internazionalizzazione di eventi, un vero e

proprio import/export di spettacoli dal vivo. A questa sua idea aggiungia-

mo anche quella di una possibile co-produzione di spettacoli con tour in

Calabria e Canada per rinsaldare il legame tra i due paesi.

I target dei tour operator sono sostanzialmente gli emigrati intorno ai

60 anni di età e i discendenti (nuove generazioni) che sono interessati a

viaggiare per conto proprio, non con la famiglia, e a scoprire le origini dei

propri familiari. Il tour operator australiano specializzato in tour enoga-

stronomici, a cui si è accennato precedentemente, precisa: “Questo sa-

rebbe un segmento di turisti completamente diverso con bisogni e inte-

ressi un po’ differenti. Sarebbe un lavoro molto soddisfacente, grazie a

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 149

cui i giovani potrebbero connettersi con il proprio patrimonio e contribuire

all’espressione positiva della Calabria una volta tornati a casa”. Il tour

operator in questione sta progettando itinerari di viaggio di circa 10 gior-

ni, in modo sostenibile ed etico, per australiani ed altri turisti di lingua in-

glese, che diano risalto al vino e al cibo calabrese, attraverso la collabo-

razione con l’università, in particolare gli studenti dei corsi di laurea in

scienze turistiche e in valorizzazione dei sistemi turistico-culturali

dell’Università della Calabria. La referente ci racconta dell’idea di pro-

muovere la liquirizia calabrese, il bergamotto, il pecorino, il vino, di inseri-

re nei programmi cantine e agriturismi che producono il cibo, lezioni di

cucina, tradizioni alimentari e anche la tarantella. “Come si è fatto in

Francia”, ci dice, “anche in Calabria bisogna puntare sul terroir, unico e

straordinario”.

Un tour operator calabrese (Le Vie della Perla), che, in collaborazio-

ne con Italy Routing Consulting, propone tra i propri tour quello legato al

turismo delle origini, presenta sia tour individuali completamente perso-

nalizzati sia tour di gruppi di persone provenienti dalla stessa area geo-

grafica. L’offerta include servizi di assistenza nella ricerca genealogica

sia prima che durante il viaggio e un memory book, contenente i docu-

menti raccolti ed informazioni sul luogo d’origine. I clienti sono per lo più

di seconda e terza generazione, età media 60-70 anni, sono stati in Italia

altre volte ma per la prima volta in Calabria; per essi la nostra regione è

una meta principalmente per la scoperta delle origini e solo secondaria-

mente per visitare i siti più caratteristici (per i turisti che rimangono più

giorni). Molti non hanno familiari ancora viventi nel luogo d’origine e non

parlano l’italiano. La titolare intervistata ci dice: “Spesso vengono con

delle vecchie foto di portoni di case appartenenti ai nonni, vogliono cer-

care queste case per poter fare una foto nello stesso punto”. Inoltre ci

spiega che la maggior parte dei turisti crede di poter arrivare nel paese di

origine, andare al Comune e con l’aiuto della guida riuscire a trovare do-

cumenti importanti sulla propria famiglia, incontrare i propri parenti anco-

ra in vita, ma non sempre questo è fattibile se non è progettato per tem-

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150 Capitolo IV

po. I servizi richiesti sempre sono un accompagnatore che parli la loro

lingua e un’auto con autista per tutti gli spostamenti. Il giudizio

sull’esperienza complessiva è sempre molto positivo, con particolare ap-

prezzamento, oltre che naturalmente per la visita al luogo d’origine, an-

che per il cibo e l’accoglienza.

In un articolo de Il Sole 24 Ore sul turismo delle origini si menziona

una delle poche strutture calabresi che opera nel segmento in esame: il

B&B Cedro di Catanzaro, che eroga un “servizio di ricerca genealogica

per i clienti interessati a riscoprire le proprie origini calabresi”, in cui sono

dunque i proprietari di una struttura extra-alberghiera a offrire escursioni

nei luoghi di famiglia, organizzare incontri con autorità locali e contattare i

parenti più prossimi dei visitatori delle origini.

Da una ricerca on line risulta che ad occuparsi di turismo genealogi-

co sono per la Calabria altre due aziende, che offrono servizi di ricerche

genealogiche, ancestry tours nei paesi di origine e soggiorni personaliz-

zati: My Bella Vita Travel e Southern Italy Travel. Quest’ultima in realtà

offre itinerari di viaggio personalizzati in tutta Italia, non solo la Calabria,

mentre l’altra opera solo al sud d’Italia. La prima agenzia offre un “tour

heritage” per privati e per gruppi con visita al Municipio, passeggiata nel

borgo, conversazioni con la gente del posto, visita a palazzi e chiese,

degustazioni delle tipicità gastronomiche. La seconda propone anche la

ricerca e l’incontro con i parenti e un servizio singolare, ossia la visita ai

campi di battaglia italiani dove fu combattuta la Seconda Guerra Mondia-

le. La visibilità di queste realtà è assicurata strategicamente da siti web in

lingua inglese con parole chiave potenzialmente utilizzabili dai turisti del-

le origini.

L’indagine dal lato dell’offerta ha coinvolto anche guide ed accompa-

gnatori che hanno avuto esperienza nell’accoglienza di turisti delle origini

in Calabria. Una di queste figure opera su due fronti, ovvero quando i tu-

risti sono in loco (tramite “Visitcosenza”, una società che si occupa di

servizi turistici), ma molto più spesso nella fase precedente al viaggio (at-

traverso un tour operator specializzato, My Bella Vita Travel).

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 151

L’intervistato ci racconta la sua esperienza professionale: in genere i tour

sono individuali e comprendono da 1 a 4 persone in media (per lo più si

tratta di famiglie), di provenienza statunitense per la maggior parte, di

seconda generazione, con età media intorno ai 60 anni. Ci conferma la

tendenza a richiedere frequentemente una ricerca genealogica. I clienti a

distanza, tramite il tour operator, inviano i dati in proprio possesso sugli

antenati, comprese eventuali fotografie, che la guida poi utilizza sul posto

per cercare informazioni presso i residenti. Si tratta di un lavoro che ri-

chiede molto tempo e più sopralluoghi nel comune calabrese di origine.

In pratica la guida raccoglie tutte le informazioni sul posto, interfaccian-

dosi con gli uffici dello Stato Civile delle amministrazioni comunali per

prendere visione e fare copia se possibile dei documenti. Il suo lavoro di

ricerca prosegue poi nelle chiese, per raccogliere dati da registri battesi-

mali e matrimoniali, ma anche nei cimiteri e tra le strade del paese per

porre domande soprattutto alle persone più anziane, che attraverso i

propri ricordi possono contribuire a ricostruire la storia familiare. La ricer-

ca genealogica in genere è un completamento rispetto a quella effettuata

già dal cliente on line, a volte però è una vera e propria ricostruzione

completa. Ovviamente la ricerca genealogica non si può fare se i turisti

richiedono questo servizio quando sono già arrivati in Calabria, specie il

recupero di tutta la documentazione connessa all’albero genealogico.

I servizi richiesti sono, dunque, in primo luogo una ricerca genealogi-

ca, poi l’organizzazione della visita al comune di origine e in taluni casi di

tour alla scoperta di altri luoghi della Calabria (che alcuni decidono di

esplorare autonomamente), nonché l’eventuale transfer. Secondo la gui-

da, il viaggio in genere prevede delle tappe in altre regioni italiane e poi

3-4 giorni in Calabria, di cui uno dedicato al paese natale dei propri ante-

nati. La giornata del tour presso il luogo di origine prevede la visita pres-

so il Comune, la Chiesa matrice o altra Chiesa in cui per esempio sono

stati battezzati o si sono sposati i propri cari e le vie del paese; se possi-

bile, visita alla casa in cui hanno vissuto gli avi; eventuali incontri con pa-

renti e conoscenti; tappa al cimitero in cui sono sepolti i congiunti. A tal

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152 Capitolo IV

proposito, in letteratura il turismo genealogico è anche conosciuto come

turismo cimiteriale per la tendenza dei visitatori a cercare i luoghi di ripo-

so dei propri antenati. Un’altra guida ci racconta in proposito che alcune

turiste hanno portato con sé le ceneri dei nonni nati a Cosenza e del pa-

dre che non era neppure nato in Calabria. Forse per una promessa, han-

no poi disperso le ceneri nella località di origine degli avi.

Durante la giornata è molto facile incontrare persone del posto con

cui conversare e ricordare persone, luoghi, episodi. Quel che accade è

che le persone del posto mentre nei confronti dei turisti in generale non

mostrano particolare interesse, si pongono in maniera completamente

diversa quando scoprono che il viaggiatore è un discendente di un com-

paesano. Aprono letteralmente le porte di casa propria, come ci riferisce

la guida, per accogliere quell’ospite speciale, un “amico ritrovato”, offren-

do per esempio del vino di produzione propria o qualunque cosa possa

conquistarlo.

L’intervistato-guida riferisce che durante la giornata i turisti delle ra-

dici effettuano molti scatti fotografici, anche su particolari che per altri

non sarebbero d’interesse: “Molto spesso fotografano il segnale di in-

gresso al paese, piuttosto che un citofono dove compare il proprio co-

gnome”. La capacità di soddisfare desideri che sorgono anche al mo-

mento è molto importante per questi visitatori. Lo sa bene l’intervistato,

che ci racconta che nell’accompagnare due turisti americani a Carolei

(Cs), paese d’origine materna, è risalito all’origine anche di una nonna e

ha così portato i suoi ospiti a visitare Mendicino (CS), pur non avendolo

programmato. Tutti i turisti, ci dice, infine, sono molto soddisfatti

dell’esperienza, soprattutto rispetto alle aspettative per la ricerca genea-

logica.

Un’altra guida turistica, che nel corso degli anni ha accompagnato tu-

risti delle radici provenienti dagli Stati Uniti e dall’Argentina, ci spiega che

spesso i viaggi sono pianificati 1-2 anni prima. Nel suo caso il contatto

avviene tramite un’associazione statunitense e per il tramite di

un’agenzia di Salerno o l’associazione Mariano Turano, che ogni anno

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 153

organizza viaggi e accompagna gruppi calabro-statunitensi per un lungo

soggiorno in Calabria (circa 15 giorni). I gruppi si affidano quasi sempre

ad associazioni, ma non sempre desiderano andare nei luoghi di origine.

Poi ci sono i singoli, facilitati dal contatto diretto tramite internet. Per i

singoli, la motivazione principale del viaggio, molto forte, è la visita del

luogo delle origini, un viaggio emozionale in cui, dopo la giornata dedica-

ta alla visita al borgo natale dei propri antenati, si è propensi a conoscere

altri luoghi della Calabria, con “la volontà precisa di andare indietro nel

tempo a partenze che sono avvenute nella fase emigratoria” come affer-

ma l’intervistata. Per i gruppi, invece, la motivazione è più quella della

vacanza, spesso aggiungendo altre mete italiane come Roma o Venezia;

in questi casi in Calabria si va al mare, si fanno escursioni. La vacanza è

comunque più appagante se si riesce a visitare il posto da cui sono partiti

i propri antenati, richiedendo servizi privati di macchina con autista, even-

tuale interprete o guida.

Quel che è certo è che chi visita il comune di origine dei propri ante-

nati si emoziona molto. La guida racconta molte delle loro curiosità, alcu-

ne di carattere emotivo “chissà se mio nonno ha camminato per questa

strada” altre informative “chissà se è partito con il treno da questa stazio-

ne ferroviaria”. Il ruolo delle guide diventa essenziale per sciogliere quei

nodi che da soli i turisti non riuscirebbero ad affrontare, spiegando ad

esempio che nell’Ottocento non c’erano treni, o fornendo altre notizie sto-

riche. La maggior parte dei turisti nostalgici non conosce la causa del fe-

nomeno migratorio e, durante il tour nella terra natale degli avi, la guida

dedica del tempo a “spiegare le cause sociologiche, antropologiche, gli

squilibri, l’estrema povertà” che hanno determinato l’esodo. Chi viene nel

luogo di origine pur sapendo che non c’è più alcun parente vuole percor-

rere ogni strada per chiedere tramite la guida alla gente del posto se ri-

corda una persona, se ci sono altre persone con quel cognome che abi-

tano in quel comune, insomma conduce delle vere e proprie indagini in-

formali. La guida intervistata racconta che spesso “Si aspettano di trova-

re nei tratti delle persone che incontrano qualcosa di familiare”. In genere

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154 Capitolo IV

la guida li accompagna per 2-3 giorni, un giorno nel comune di origine e

poi in altre destinazioni come Cosenza, la Sila, Tropea, Pizzo, Paola,

Rossano, Corigliano; i turisti apprezzano molto l’aspetto culturale e stori-

co dell’offerta.

La guida aggiunge altri elementi che ci aiutano nella conoscenza del-

le abitudini di questi turisti, dichiarando che molti dei clienti sono stati in

precedenza in Italia ma non hanno avvertito prima il desiderio di venire in

Calabria; poi, o perché accade qualche evento in famiglia (come la morte

di un congiunto) o perché matura una sensibilità diversa negli anni, o per

la possibilità di risalire alle origini tramite la rete, decidono di venire in

Calabria. I discendenti degli emigrati pensano che sicuramente i propri

nonni o bisnonni partendo hanno sofferto e lo pensano ancora di più tro-

vando un paesaggio molto bello, vario, con tanto verde, colline, monta-

gne, mare. L’intervistata individua come elemento di soddisfazione per i

roots tourists il fatto di essere stati nel luogo di origine e di averne calpe-

stato il suolo, ristabilendo il legame che cercavano con questa terra.

Questo aspetto del “calpestare il suolo” e di una “promessa” ce lo con-

ferma anche un’altra guida nella descrizione del profilo dei roots tourists:

“Sono persone che ricordano e che devono esaudire i desideri dei propri

nonni che, prima di morire, hanno chiesto loro di tornare fisicamente sulla

terra natia e di calpestarla (...), di vedere di persona dove loro sono cre-

sciuti”.

Tutto il resto fa da completamento all’esperienza. Quando chiediamo

alla guida se ha percepito nelle persone che ha accompagnato il deside-

rio di ritornare, ci risponde che “anche se il desiderio c’è è difficile e che

spesso è un viaggio unico, che non si ripeterà”. Non serve necessaria-

mente il ritorno, gli emigrati calabresi nel mondo sono tantissimi, baste-

rebbe il passaparola per far arrivare almeno una volta chi non è mai stato

in Calabria.

Alla guida i turisti delle origini chiedono di cercare notizie sulla fami-

glia, richiedono certificati, ma manca un ufficio che dia assistenza presso

le amministrazioni comunali. Tuttavia ciò che chiedono soprattutto, se-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 155

condo l’intervistata, è “quello che loro non hanno e che noi abbiamo: il

tempo, perché loro corrono”. Questi turisti, ci racconta la guida, vogliono

venire in Calabria, ma all’idea di visitare l’Italia quella che dovrebbe esse-

re la prima tappa comincia ad essere una tappa subalterna; dunque, ab-

binano il viaggio in Calabria al viaggio a Paestum, a Pompei, a Roma,

talvolta in Sicilia. La guida ci parla infine di una tappa importante nei suoi

tour: la Nave della Sila, il Museo Narrante dell’Emigrazione a Spezzano

della Sila (Cs), che racconta l’emigrazione italiana in un’ottica non solo

regionale ma di più ampio respiro.

9. Le Associazioni di Calabresi nel mondo

“La Regione riconosce le associazioni di calabresi nel mondo che

svolgono attività culturale, ricreativa ed assistenziale con carattere di

continuità e senza fini di lucro. Le associazioni e federazioni dei Calabre-

si nel mondo costituiscono forme di presidio, per lo più spontaneo, dei di-

ritti e del bisogno di salvaguardia dell’identità delle comunità dei corre-

gionali sparse nelle varie regioni del mondo. Si tratta di un numeroso

gruppo di associazioni (oltre 150), alcune riunite anche in federazioni

(10), che svolgono un’attività preziosa, spesso su base strettamente vo-

lontaristica, ricorrendo a forme di autofinanziamento” (tratto da priorità P2

del “Piano annuale degli interventi in materia di relazioni tra la Regione

Calabria e le comunità calabresi nel mondo”).

Oggetto delle nostre interviste alle Associazioni di comunità calabresi

è il comprendere come gli emigrati vengono in contatto con questi orga-

nismi, cosa esse offrono e cosa cercano le persone di origini calabrese

attraverso questi soggetti. Alcuni degli intervistati, ma non tutti, fanno

parte di associazioni di calabresi e riconoscono a tali associazioni il ruolo

di conservare costumi e tradizioni (specie le festività). Altri, pur non fa-

cendone parte, le frequentano occasionalmente. In alcune comunità non

ci sono associazioni ma comunque gli italiani e i calabresi si frequentano

assiduamente, rafforzando ricordi e abitudini tradizionali.

Da un’intervista a un Amministratore locale calabrese emerge il ruolo

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156 Capitolo IV

di promo-commercializzazione dei viaggi nella regione che svolgono al-

cune associazioni di calabresi. Ci si riferisce a un’associazione con sede

a Toronto formata da persone di origine della Valle del Savuto, che si sta

attivando per far arrivare in Calabria un crescente numero di turisti delle

radici, grazie ad un volo charter. Un intervistato di origine calabrese, che

è anche operatore del settore viaggi in Canada, riferisce che di associa-

zioni di questo tipo ce ne sono molte anche in Ontario; esse organizzano

attività culturali ed eventi per mantenere vive le tradizioni (canzoni, co-

stumi). Qualcuna organizza viaggi in Italia. Il consultore per il Western

Australia fornisce diversi spunti interessanti. Conferma che il target di chi

effettua viaggi di turismo del ritorno, che sono tutti viaggi individuali, è

costituito principalmente da persone anziane in visita ai parenti, solo oc-

casionalmente accompagnate da familiari più giovani. Le nuove genera-

zioni generalmente visitano la Calabria per brevi periodi, dopo aver tra-

scorso la maggior parte delle proprie vacanze in altre località europee ed

italiane. Mentre le prime generazioni sono state altre volte in Calabria, le

nuove generazioni vengono per la prima volta.

Per quanto riguarda la Western Australia, i gruppi organizzati da as-

sociazioni calabresi sono rari. Ci è stata segnalata una lacuna nell’offerta

strutturata di informazioni sul posto, e in questo senso secondo il Con-

sultore della Western Australia “una parte attiva potrebbe essere svolta

proprio dall’universo associativo calabrese”. Uno dei pochi casi di orga-

nizzazione tramite associazioni di calabresi nel mondo di viaggi di gruppi

per emigrati calabresi, di età media 55-60 anni, si ha negli USA (Illinois).

In Uruguay, invece, ci riferisce un rappresentante di un’associazione,

quando si vuole viaggiare in Italia si preferiscono le mete classiche come

Roma, Firenze, Venezia e pochi sono quelli che scelgono la Calabria, le-

gati alla regione per discendenza. Secondo un operatore di

un’associazione in Uruguay, che offre corsi di lingua italiana, un coro,

cene mensili settimanali, il canale per un contatto con qualche parente è

il programma radiofonico “La Voce dei Calabresi”, che potrebbe promuo-

vere la Calabria come destinazione turistica. Infine, un rappresentante di

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 157

un’associazione di calabresi in Belgio riporta che anche nella loro nazio-

ne prevalgono i viaggi individuali e specifica che gli emigrati calabresi si

recano quasi regolarmente in Calabria (annualmente), almeno i turisti

della terza età, mentre le nuove generazioni lo fanno più di rado. Da lì ci

informano, inoltre, che l’immagine della Calabria sta migliorando e che ci

sono più richieste di viaggi nella regione.

10. Le politiche degli enti locali

Abbiamo già detto quanto sia determinante che l’Italia punti, come al-

tre nazioni, al turismo delle radici, adottando adeguate strategie e pro-

grammi. Un contributo sul piano istituzionale potrebbe essere fornito an-

che per facilitare i viaggi degli emigranti e dei loro discendenti. Diversi

paesi, tra cui il Vietnam e l’India, hanno disposizioni che consentono ai

propri cittadini allontanatisi a causa di diaspore di effettuare una visita

senza visto. I canadesi filippini non sono tenuti a ottenere visti per visita-

re le Filippine se viaggiano con un passaporto canadese (Newland &

Taylor, 2010).

Oltre al governo nazionale, anche il governo locale dovrebbe elabo-

rare programmi ad hoc per il turismo delle radici, insieme a programmi

educativi e di scambio. Su quest’ultimo aspetto una menzione particolare

merita l’Università della Calabria, in particolare il Dipartimento di Lingue e

Scienze dell’Educazione che ha attivato, grazie ad una convenzione sti-

pulata con l’Ufficio Emigrazione del Dipartimento di Presidenza della Re-

gione Calabria, sia nell’anno 2017 che nell’anno 2018 un corso di lingua

e cultura italiana destinato a studenti discendenti di emigrati calabresi re-

sidenti all’estero (provenienti dall’Australia, dall’Argentina, dal Brasile, dal

Canada, dalla Colombia e dal Venezuela). Lo scopo è quello di favorire

il mantenimento e il recupero dell’identità culturale. Nel corso

dell’iniziativa i partecipanti hanno la possibilità di conoscere la Calabria

anche dal punto di vista storico-artistico e culturale grazie a visite guidate

e tour (a Cosenza, in Sila, a San Giovanni in Fiore, a Rossano e così

via).

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158 Capitolo IV

Nella nostra ricerca abbiamo intervistato rappresentanti di alcune

amministrazioni comunali calabresi (sindaci, assessori al turismo, etc.)

per raccogliere informazioni sulle persone di origine calabrese che risie-

dono all’estero e che vengono in vacanza in Calabria ed anche per com-

prendere le eventuali attività poste in essere per attirare ed accogliere

questa tipologia di turisti. Siamo partiti dal Comune di Cosenza con

l’Assessorato alla Comunicazione, Turismo e Marketing Territoriale, rac-

cogliendo dati ed effettuando interviste ai turisti direttamente presso i due

punti di informazione turistica del Comune gestiti dall’Associazione di

Promozione Turistica “Città di Cosenza”. Dall’indagine è risultato che sul

fronte del turismo delle origini si iniziano ad intraprendere delle iniziative,

anche se non esiste un programma specifico dedicato a questo segmen-

to. L’apertura verso questa forma di turismo c’è stata grazie alla disponi-

bilità del Comune verso il tour operator “Volare Group Inc” di cui si è par-

lato, sia nella fase preliminare che ha portato alla decisione del tour ope-

rator di investire in Calabria, prevedendo i pernottamenti a Cosenza

(mediamente di 5 giorni), sia nella fase successiva di ospitalità ed acco-

glienza del gruppo nell’educational tour. Il Gruppo è stato anche ricevuto

da rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza e del Par-

co Nazionale della Sila, che hanno manifestato la propria sensibilità ri-

spetto al progetto turistico, e dell’Amministrazione del Comune di Rende,

per future collaborazioni che possano coinvolgere anche il centro storico.

Il Comune di Cosenza dispone di due uffici di informazioni turistiche

in città, presso i quali siamo riusciti ad incontrare ed intervistare alcuni

turisti delle origini. Si è trattato sempre di turisti individuali che viaggiano

in coppia (coppie di marito e moglie, cugini, amici, di cui entrambi o uno

dei due è di origine calabrese). Questo ci fa comprendere come questo

turismo, per quanto diffuso, sia ancora un fenomeno non strutturato, or-

ganizzato in modo indipendente dai diretti interessati. Mentre dai dati sul

registro presenze dei punti informativi e sui tour guidati si evince che per

altre forme di turismo spesso i visitatori viaggiano in gruppo, per il turi-

smo delle origini non è così. Alcuni di questi turisti richiedono servizi le-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 159

gati alla visita presso i luoghi d’origine (come risulta da intervista a due

statunitensi e a due argentini), altri si muovono autonomamente alla sco-

perta dei luoghi (come risulta da intervista fatta a due turiste brasiliane e

a una coppia di argentini), con auto a noleggio o mezzi pubblici di tra-

sporto, richiedendo solo un supporto informativo (mappe della città, gui-

de descrittive, consigli su ristorazione etc.).

Questi turisti, al di là dell’intervista, sono molto più propensi di altri a

soffermarsi a chiacchierare con gli addetti agli uffici turistici, a raccontare

la loro storia e i ricordi dell’infanzia propria o dei familiari, cercando

un’affinità con i vari interlocutori. Sono persone alla ricerca di un senso di

accoglienza differente, più forte e più coinvolgente, per essere identifica-

te come calabresi e non come turisti. La maggior parte ama parlare in ita-

liano, anche se si tratta di un italiano stentato e cerca di imparare alcuni

termini per recuperare le origini anche attraverso la lingua. Per i roots

tourists è importante soprattutto che il personale dei punti informativi mo-

stri empatia e capacità di farli sentire “a casa”, che sia estremamente di-

sponibile a soddisfare richieste relative a visite presso il paese d’origine e

che abbia una memoria storica su come erano un tempo i luoghi in cui

sono tornati dopo tanti anni o che hanno conosciuto attraverso i racconti

dei propri avi.

Si riporta poi il caso del Comune di San Marco Argentano (CS), il cui

impegno sul turismo delle origini è portato avanti da uno studio appas-

sionato di storia e cultura che, dopo aver effettuato uno studio sulle fami-

glie sanmarchesi dall’Ottocento ad oggi, da qualche anno si è dedicato a

questo progetto del fenomeno diasporico, creando il sito web

www.sanmarcoargentano.it per tutti gli emigrati originari di San Marco

Argentano nel mondo, anche di seconda e terza generazione. Nel sito è

possibile acquisire informazioni su storia e genealogia di oltre 500 fami-

glie ed accedere ad un archivio storico di atti di nascita, di matrimonio e

di morte. Si può anche fare richiesta per specifiche informazioni o docu-

menti. Le visite e i contatti al sito sono cresciuti moltissimo e alcuni degli

emigrati hanno deciso di ritornare nel comune di origine grazie al fatto di

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160 Capitolo IV

essere “atterrati” sul sito in seguito ad una ricerca on line e grazie alla ri-

sposta ottenuta in termini di ricerca genealogica.

Questa esperienza ci dimostra quanto importanti siano iniziative in

merito legate ad attività di volontariato e filantropiche. I volontari spesso

partecipano direttamente ed attivamente all’offerta turistica, sviluppando

tecnologie informatiche piuttosto che materiali promozionali e anche or-

ganizzando eventi nei paesi ospitanti e di origine. L’Assessore al Turismo

del Comune di San Marco Argentano ci racconta che “quel che più sor-

prende è che queste persone non siano interessate ad andare al mare o

a visitare attrazioni turistiche importanti ma vogliano visitare la casa dei

propri antenati e le vie del borgo dove essi vivevano”. In occasione del

loro soggiorno il Comune organizza sempre un incontro istituzionale e li

omaggia di un atto di nascita del loro avo. Questo gesto li riempie di or-

goglio identitario. Ovviamente non si tratta di attività turistiche program-

mate in modo sistematico né da parte del Comune né dal volontario ge-

store del sito. I turisti che decidono di effettuare il viaggio nel comune di

San Marco A. richiedono semplicemente un contatto, un supporto ma

non viene loro fornita attività di proposta e commercializzazione di pac-

chetti di viaggio, pertanto i turisti si organizzano autonomamente.

Altro comune del cosentino che non ha programmi specifici per il tu-

rismo delle origini ma sta iniziando a recepire l’importanza di questo fe-

nomeno e mostra una volontà a investire in questa direzione è

l’Amministrazione di Mendicino, paese dal quale sono emigrate molte

persone; una parte dei migranti ritorna abitualmente (circa una decina

annualmente), soggiornando presso i propri parenti in loco per un perio-

do medio di 1-2 settimane all’anno, provenendo per lo più da Canada e

USA. I numeri attuali sono contenuti ma l’idea è di attivarsi per far ritorna-

re nel paese di origine tutti coloro che lo hanno fatto almeno una volta

(che sono centinaia, e per un piccolo comune è un dato interessante) o

non sono mai tornati (le seconde e terze generazioni),offrendo tour gior-

nalieri in Sila o al mare. La motivazione prevalente di questi turisti a

Mendicino sembra essere il rivedere parenti e amici. Anche l’integrazione

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 161

con la gente del posto, specie quella appartenente alla medesima gene-

razione, è molto importante. Secondo l’opinione del primo cittadino, il loro

legame con la Calabria è fortissimo, ma “la trovano ancora troppo indie-

tro dal punto di vista del decoro, delle infrastrutture e della pulizia”. Ri-

guardo all’esperienza vissuta durante la vacanza, indaghiamo sugli ele-

menti di maggior soddisfazione; ci vengono indicati i luoghi che ricordano

l’infanzia, gli affetti ritrovati e la cucina locale. Nel complesso i turisti delle

radici sono soddisfatti ma sembrano un po’ annoiati. Questo ci invita a

ripensare ai modelli di consumo dell’esperienza di questi turisti. Se è ve-

ro che amano soggiornare nel comune di origine, tuttavia andrebbero

stimolati con l’organizzazione di tour di gruppo o di attività esperienziali

che ne innalzerebbero il livello di soddisfazione. In effetti, ciò che richie-

dono con maggior interesse sono eventi ed iniziative durante il periodo

del loro soggiorno. A tal proposito, il Sindaco di Mendicino ci spiega che

nel suo comune non è stato ancora programmato un evento dedicato agli

emigrati che tornano in visita, poiché le loro presenze sono distribuite

nell’arco dell’anno. Tuttavia, poiché stanno valutando questa possibilità,

afferma: “Dobbiamo trovare il modo di contattarli tutti per farli tornare in

una data precisa in cui organizzare un evento dedicato a loro”.

A cogliere l’opportunità di creare ed organizzare una manifestazione

dedicata agli emigrati è il Comune di Mangone (CS). Il Sindaco ci raccon-

ta che i numeri dell’emigrazione nel suo comune sono elevatissimi e che

negli anni ’50 il paese si è letteralmente svuotato con trasferimenti in Ca-

nada, Belgio, Francia, Germania, USA, Argentina, oltre che nord d’Italia.

Gran parte degli emigrati è ritornata in visita nel paese natale. Alcuni so-

no ritornati dopo tanti anni e solo occasionalmente, ma in linea generale

c’è un ritorno periodico (annuo) di persone (circa un centinaio) nei mesi

estivi, soprattutto in occasione della festività patronale che ricorre la se-

conda domenica di settembre. Questi visitatori fanno coincidere il ritorno

con questa festa perché, come ci spiega l’intervistato: “C’è un legame

profondo con il paese e con la Patrona, quando queste persone sono

partite, per lo più negli anni ’50 e ’60, c’era l’abitudine di raccomandarsi

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162 Capitolo IV

alla Patrona per il percorso di allontanamento forzato dalla terra natia”. Il

legame per gli emigrati è dunque molto forte, meno per le generazioni

successive che sono nate in altri luoghi. Le prime generazioni che ritor-

nano (spesso accompagnate dai figli) hanno un’età media di 50-60 anni

e sono in numero più consistente; le altre sono un minor numero e viag-

giano mosse da curiosità più che da un sentimento profondo di attacca-

mento e di appartenenza. Il Sindaco ci racconta di un emigrato che ave-

va 12 anni quando lasciò il paese, che è ritornato dopo 25 anni mante-

nendo integro il ricordo del borgo, ricordando con nitidezza ogni casa,

ogni vicolo, ogni persona. La maggior parte di loro ha nel comune di ori-

gine parenti e amici, qualcuno ha una casa di proprietà, la maggior parte

alloggia nelle tre strutture ricettive della zona, con cui sono state effettua-

te delle convenzioni per l’ospitalità di questi turisti delle origini in occasio-

ne della manifestazione organizzata a settembre. Gli emigrati si integra-

no molto bene con la popolazione locale. Si riporta uno stralcio

dell’intervista: “Le persone ricordano e si crea un legame molto forte,

immediato(...). L’emigrazione è una ferita aperta per l’emigrato e anche

per chi è stato “abbandonato”. I nostri paesi vivono situazioni di calo de-

mografico, senso dell’abbandono, desolazione, e quando gli emigrati ri-

tornano tutti i paesi dell’entroterra rivivono momenti di armonia”. Interes-

sante è la durata dei soggiorni, mediamente di 30 giorni, in cui il comune

di origine resta il punto di riferimento ma i turisti partono poi alla volta dei

luoghi più belli della Calabria, alcuni organizzandosi da sé, altri aggre-

gandosi a tour organizzati. Una delle domande ricorrenti nelle nostre in-

terviste riguarda la conoscenza della lingua italiana. In questo caso gli

emigrati parlano italiano, anche se non fluente, misto al dialetto. Sulla

percezione della immagine della Calabria da parte dei turisti il giudizio è

straordinariamente positivo, migliore di quello delle persone che sono ri-

maste. Secondo il Sindaco le motivazioni principali che spingono le per-

sone a ritornare sono ritrovare parenti e amici ma anche visitare una ter-

ra che è considerata una delle più belle al mondo. Nel periodo di perma-

nenza nel luogo di origine i turisti della nostalgia sono interessati alla cu-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 163

cina tipica e al clima mite, mentre al di fuori del comune sono attratti dalla

Sila e dal mare. Tra le informazioni raccolte è utile sapere che manten-

gono tradizioni calabresi nel Paese dove risiedono, come ad esempio le

tradizioni culinarie. È ancora diffusa l’arte della cucina del maiale, consi-

derato un momento di vita collettiva. “Hanno lasciato una comunità molto

più solidale, un tempo c’era un legame molto più intenso di quello che vi-

vono sia loro lì che noi qui oggi”. Della vacanza sono molto soddisfatti,

l’elemento emozionale gioca un ruolo fondamentale. I turisti “arrivano con

le lacrime e ripartono con le lacrime”, ci viene detto. Le aspettative non

sono disattese. Alcune volte essi mantengono il ricordo fermo a dei luo-

ghi degli anni ’50, constatando con dispiacere che alcuni posti sono

cambiati o alcune persone non ci sono più. Ciò che lamentano in Cala-

bria sono i trasporti pubblici, la scarsa possibilità di muoversi senza

l’auto. Con riferimento agli acquisti, l’intervistato asserisce che questi tu-

risti “sono una risorsa sia da un punto di vista sociale che economico im-

portante per la regione”, con capacità di spesa e propensione all’acquisto

spesso elevati, attirati dal made in Italy. Poiché l’Amministrazione Comu-

nale di Mangone ritiene che questa forma di turismo sia una risorsa im-

portante per il rilancio del proprio paese, ha realizzato una manifestazio-

ne chiamata “Ricogliteve”, che significa “ritornate”, rivolta a tutte quelle

persone che hanno abbandonato la terra natia e che ha la funzione pro-

prio di farle ritornare. Quella del 2017 è stata la prima edizione, ripropo-

sta anche per il 2018. Si tratta di una “due giorni”, agganciata alla festa

patronale, di attività ludiche, con stand gastronomici, artisti di strada,

trekking urbano, che permette a un centinaio di persone di rivedersi dopo

tanti anni. Mentre nel passato questi turisti ritornavano in momenti diffe-

renti dell’anno (giugno, luglio, agosto, etc.), stabilendo un appuntamento

fisso si è data la possibilità alle persone che vivono all’estero non solo di

rivedere la gente del posto ma anche di rivedersi fra loro, creando un

momento davvero emozionante e unico. Chiediamo in che modo gli emi-

grati sono in contatto con il comune e in che modo sono informati

sull’evento e ci viene risposto che la campagna di comunicazione è con-

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164 Capitolo IV

dotta utilizzando il sito web del comune e i social network (la pagina fa-

cebook dell’amministrazione comunale e una pagina dedicata alla mani-

festazione).

Le politiche regionali in tema di emigrazione e turismo delle origini

nel corso del 2017 e del 2018 hanno previsto un programma di interventi

piuttosto impegnativo. La Consulta Regionale dei Calabresi nel Mondo si

riunisce annualmente, propone e approva una serie di attività, che spa-

ziano dall’organizzazione di corsi formativi, ad attività di ricerca, alla pro-

duzione di eventi, il cui scopo è quello di mantenere sempre vivo e pre-

servare il contatto, lo scambio, le relazioni tra emigrati all’estero e Cala-

bria, di preservare tra gli emigrati e i discendenti il valore della propria

identità sociale e culturale. A disciplinare le relazioni tra Regione Cala-

bria e comunità di calabresi nel mondo è stata dapprima la Legge n.

54/2012, che è stata recentemente abrogata dalla Legge regionale

n.8/2018. Tra le finalità della Legge vi è quella di “diffondere la cono-

scenza della cultura italiana, con particolare riferimento a quella calabre-

se, quale strumento per la conservazione dell’identità culturale della terra

d’origine”. L’art. 7 in particolare evidenzia il collegamento con il turismo

specificando che la Regione mira a “a) promuovere l’offerta turistica e

quella dei prodotti tipici calabresi fra le collettività dei calabresi nel mon-

do, nonché a stimolare l’interesse degli operatori economici stranieri per

investimenti produttivi in Calabria; b) favorire, con il coinvolgimento attivo

delle associazioni, un rinnovato interesse, in particolare, da parte delle

nuove generazioni, per la scoperta del patrimonio turistico, culturale, arti-

stico e naturale della terra d’origine”. Tra i compiti della Consulta Regio-

nale dei Calabresi nel Mondo, appena ricostituita dalla nuova legge, vi è

quello di promuovere studi e ricerche su materie riguardanti le comunità

di calabresi nel mondo ed esprimere parere sulla istituzione di assegni e

borse di studio. Il piano annuale degli interventi in materia di relazioni tra

la Regione Calabria e le comunità calabresi nel mondo ha previsto delle

azioni a valore strategico e propulsivo come la collaborazione tra univer-

sità regionali e università estere con presenza di calabresi, incoraggian-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 165

do la mobilità di studenti e la realizzazione di progetti di carattere cultura-

le. Come sopra esposto, la Regione ha indetto sia nel 2017 che nel 2018

una procedura di selezione di concerto con l’Università della Calabria di

Rende e con l’Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria

per permettere a studenti stranieri di età compresa tra i 18 e i 32 anni di

seguire nei due atenei un corso di lingua e un corso di cultura e tradizioni

calabresi. Un’iniziativa molto interessante, questa, per la conservazione

dell’identità culturale della terra d’origine. Nel corso del 2018 è stata

pubblicata una manifestazione di interesse indirizzata ai Dipartimenti del-

le università calabresi per la realizzazione di una ricerca, a carattere

scientifico, sull’esperienza dei calabresi all’estero (esperienze di vita e

percorsi professionali), con un confronto tra almeno due differenti gene-

razioni in merito al tipo di emigrazione vissuta. Tra le priorità del piano

2018 è riportato il sostegno alle attività delle singole associazioni dei ca-

labresi nel mondo e alla cooperazione tra associazioni e federazioni nella

realizzazione di progetti comuni in grado di avere un impatto ed una riso-

nanza su una più ampia dimensione territoriale. Quest’ultimo intervento

sarà oggetto di un prossimo avviso per la selezione di progetti proposti

da reti di associazioni. Imminente sarà anche l’avvio dei corsi di forma-

zione su cucina tradizionale calabrese e dieta Mediterranea.

È importante compiere uno sforzo per raggiungere gli emigranti e i

loro discendenti, nonché i soggetti che forniscono servizi di viaggio nelle

loro comunità, che mantengono vive le tradizioni, attivandosi per instau-

rare forme di collaborazione istituzionale nei paesi di residenza dei cala-

bresi all’estero. Tra le azioni riconducibili a tale obiettivo di promozione

del territorio regionale all’estero, si menziona la recente missione di cin-

que giorni in Argentina (quella calabrese è la più grande ed importante

comunità italiana presente in Argentina), in cui il Presidente della Regio-

ne Calabria, Gerardo Mario Oliverio, ha incontrato le comunità di cala-

bresi, le autorità argentine, i presidenti di ben 70 associazioni, i dirigenti

della F.A.C.A, operatori turistici e imprenditori. Il momento più toccante

della missione è stato l’intervento davanti a migliaia di persone in occa-

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166 Capitolo IV

sione della festa degli emigrati “Italia celebra Calabria”. L’intento è quello

di mettere in campo iniziative di interesse comune ai due Paesi, con par-

ticolare riguardo proprio ad un progetto sul turismo di ritorno ed è stata

avanzata la proposta di istituire un volo diretto tra l’Argentina e la Cala-

bria.

11. Opportunità per lo sviluppo del turismo delle origini in Cala-bria: conclusioni

Anche se le conclusioni della ricerca non possono essere generaliz-

zate con riferimento all’intero universo dei turisti di origine calabrese, tut-

tavia sono interessanti e utili per gli scopi della nostra indagine.

Se la Calabria non ha un’immagine ancora ben definita come desti-

nazione turistica in generale, certamente è una destinazione turistica per

il roots tourism e, proprio partendo da questo filone, potrebbe divenire

una meta interessante anche per chi non ha origini calabresi, anche gra-

zie al racconto degli emigrati e dei loro discendenti. Dalle interviste

emerge che la Calabria ha delle potenzialità turistiche non ancora pie-

namente sfruttate e che i calabresi nel mondo possono essere gli amba-

sciatori di una terra ricca di cultura, tradizioni, accoglienza, calore. Gli

stessi intervistati sentono di avere il dovere di trasmettere l’amore per

questa regione, al di là dell’emozione legata alle proprie origini, che pur

rappresenta certamente un aspetto importantissimo.

La Regione Calabria, attraverso lo strumento della Consulta che fun-

ge da ponte tra regione e comunità calabresi all’estero, sta operando nel-

la direzione di un auspicabile rilancio e sviluppo del turismo delle origini.

Per consentire che sempre più calabresi ritornino in Calabria e che questi

a loro volta promuovano il territorio e i suoi prodotti tipici, il governo re-

gionale dovrebbe intensificare gli sforzi per attirare i turisti delle origini.

Un piano strategico per far divenire la Calabria una destinazione turistica

per questo segmento di mercato dovrebbe contemplare un crescente

numero di interventi a favore di una maggiore mobilità, iniziative per

mantenere vivo il sentimento identitario di appartenenza, eventi per pro-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 167

muovere all’estero i luoghi e i siti turistici, le produzioni tipiche, le tradi-

zioni folcloristiche, artigianali, enogastronomiche. Occorrerebbe, inoltre,

potenziare il supporto a missioni che favoriscano la conoscenza e il mi-

glioramento dell’immagine della Calabria, incoraggiare attività di studio e

di ricerca per i giovani residenti all’estero, stimolare la nascita e lo svilup-

po nella regione di attività di incoming e di servizi fortemente mirati a

questo specifico segmento. Educational tour e press tour come azioni in-

tegrate tra istituzioni, operatori, associazioni, volontari, etc. potrebbero

fare da volano alla promozione della Calabria come destinazione turistica

delle radici.

L’impegno dovrebbe estendersi a tutti i soggetti che a vario titolo po-

trebbero contribuire allo sviluppo di questa forma di turismo, in particola-

re gli operatori che dovrebbero tener conto delle diverse esigenze di

questo target ridisegnando prodotti e servizi dedicati. Ma anche le ammi-

nistrazioni comunali dovrebbero essere più attive nel mantenere contatti

con i vari stati di residenza degli emigrati ed essere propositive

nell’organizzare manifestazioni che possano richiamare in gruppo i turisti

interessati a ritornare. È importante programmare un ciclo di azioni con-

giunte attraverso la mobilitazione di tutti gli stakeholders, soprattutto

coinvolgendo le nuove generazioni per ravvivare quel legame che inevi-

tabilmente con il tempo rischia di affievolirsi facendo perdere una grande

opportunità di sviluppo.

Ripercorrendo il ciclo dell’esperienza turistica, il primo passo dovreb-

be essere quello di puntare sulla ricerca genealogica, anche attraverso

accordi di cooperazione con i paesi di provenienza per le ricerche di ar-

chivio, indirizzando i laureati, ad esempio in archivistica o in beni culturali

delle università calabresi, verso lo svolgimento di attività connesse alle

ricerche genealogiche, per poi passare alla offerta turistica vera e pro-

pria, in cui giochi un ruolo importante la comunicazione del pacchetto

come “viaggio esperienziale alla scoperta delle origini”. Determinante è

l’esistenza e il coinvolgimento di tour operator con offerte ad hoc e di

agenzie specializzate in servizi dedicati a questo segmento di mercato,

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168 Capitolo IV

attraverso le proposte di itinerari che contemplino non solo siti culturali di

interesse generale ma soprattutto luoghi legati alle storie familiari.

Bisognerà poi partire dall’analisi critica degli aspetti ritenuti meno

soddisfacenti, in primis migliorare i servizi di trasporto per rendere più fa-

cilmente raggiungibile la Calabria e i vari comuni, specie le aree interne,

rendendo più accessibili i luoghi d’origine ed anche i luoghi d’interesse ai

fini turistici. Ma soprattutto bisognerà lavorare molto sulla comunicazione

on line, per soddisfare le richieste informative nella fase del pre-viaggio.

È anche importante coinvolgere la comunità locale. Le visite di ritor-

no degli emigrati e delle loro famiglie impattano anche sull’identità dei re-

sidenti, che si confrontano, dialogano con i turisti genealogici e sono ma-

gari in grado di trasmettere loro l’orgoglio di appartenenza. E d’altro can-

to con la loro accoglienza sono coloro che possono davvero far sentire i

turisti parte della regione visitata, dei luoghi di origine, parte insomma

della comunità che non li “ospita” ma li fa sentire “a casa”.

L’obiettivo è quello di suscitare negli emigrati e nei loro discendenti il

desiderio di visitare i luoghi di origine nella fase del pre-viaggio e di ac-

coglierli ed emozionarli durante il soggiorno in modo da accrescere

l’orgoglio identitario di appartenenza, che porteranno con sé nel paese di

residenza, trasmettendolo ad altri. Il turismo delle radici, che in Calabria

si indirizza verso centri minori poco conosciuti, potrebbe valorizzare an-

che borghi dell’entroterra (molti oggi spopolati e afflitti dalla disoccupa-

zione) configurandosi come una forma di turismo sostenibile.

La fase del post-viaggio è una fase da non trascurare, che va sa-

pientemente curata come quella della promozione iniziale, non soltanto

per un eventuale “ritorno” ma anche per il ruolo che questi turisti delle

origini hanno in qualità di “ambasciatori” spontanei verso altri emigrati,

ma anche verso altri potenziali turisti che, pur non avendo un legame con

la nostra terra, possono rimanere affascinati dai racconti diretti delle

esperienze vissute, dei luoghi, della gente, delle tradizioni. Fondamentale

è mantenere e rafforzare negli anni successivi al viaggio il legame con la

terra di origine, legame che può favorire oltre al turismo l’attrazione di in-

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 169

vestimenti, l’export dei nostri prodotti e attività filantropiche e di volonta-

riato in favore della Calabria e dei calabresi.

Il progetto di ricerca presentato è molto ampio e complesso e merite-

rebbe una trattazione ancora più approfondita. Inoltre si tratta di un filone

di indagine che dovrà essere portato avanti con continuità nel tempo per

analizzare il fenomeno e la sua evoluzione, ma anche per valutarne

l’impatto sul tessuto socio-economico e culturale della nostra regione ol-

tre che per individuare i risultati che nel corso degli anni le varie iniziative

oggi in atto potranno generare.

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PROGRAMMAZIONE TURISTICA

Sonia Tallarico Dirigente Generale Dipartimento Turismo

Il Dipartimento Turismo e Beni Culturali, Istruzione e Cultura della

Regione Calabria, grazie ad una intensa attività di promozione del territo-

rio, è riuscito a proporre un’offerta diversificata, integrando il prodotto

balneare a quello sportivo, naturalistico, esperienziale, enogastronomico

esaltandone così le eccellenze. Il tutto, è stato reso possibile attraverso

la partecipazione alle manifestazioni fieristiche più importanti nazionali ed

internazionali sul turismo e non solo (Berlino, Milano, New York, Shan-

gai, Mosca, Parigi, Londra, Paestum) e con una campagna di comunica-

zione mirata ad intercettare nuovi mercati stranieri.

Le manifestazioni hanno visto chef calabresi cimentarsi in un cooking

show molto apprezzato dai visitatori e la presenza nello stand della Re-

gione Calabria di Lidia Bastianich, ambasciatrice dell’enogastronomia ca-

labrese.

Le maggiori testate giornalistiche nazionali e internazionali hanno

parlato ampiamente della Calabria e il New York Times la colloca tra le

52 mete turistiche imperdibili per l'anno 2017.

Il dato interessante che emerge nel 2017 è rappresentato dal fatto

che la Calabria è stata scelta nella sua complessità di patrimonio natura-

listico, quindi non solo per gli 800 km di coste e per il mare, che rimane il

primo prodotto in termini di offerta, ma anche per i suoi borghi caratteri-

stici, per la montagna con i tre parchi nazionali del Pollino,

dell’Aspromonte, della Sila, con il parco naturale regionale delle Serre e

la riserva naturale delle Valli Cupe, per i siti archeologici, i musei (oltre

4.000 presenze la prima domenica di settembre al MARC, Museo Ar-

cheologico Nazionale di Reggio Calabria).

Un’esplorazione completa che ha fatto apprezzare della Calabria

l’enogastronomia, l’arte, il mare, la montagna, l’aria e ne ha fatto com-

prendere l’enorme potenziale di sviluppo.

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172 Programmazione turistica

A dare un’immagine diversa da quella stereotipata ha fortemente

contribuito l’incisiva attività promossa dalla Fondazione Calabria Film

Commission che, con i suoi corto e lungo metraggi, realizzati interamente

in Calabria, premiati a Cannes e a Venezia e con la candidatura all’Oscar

del film “A Ciambra”, ha dato un’immagine positiva ed innovativa della

Calabria, promuovendo il territorio e le bellezze della Regione.

Tra le attività più importanti promosse dal Dipartimento nel 2017 rien-

tra senza dubbio il restyling del portale TurisCalabria, strumento impor-

tantissimo per dare la giusta visibilità al territorio, al patrimonio culturale e

naturale, alle località turistiche e alle strutture ricettive locali.

Diviso nelle macrosezioni “cosa fare, dove andare, lasciati guidare”,

il portale consente ai turisti e ai visitatori di avere una visione ampia della

Calabria e delle sue peculiarità.

Uno degli aspetti più innovativi è rappresentato dalla voce “eventi”

che include tutti gli appuntamenti turistico-culturali che si svolgono nelle

varie località calabresi. I contenuti vengono caricati nella sezione quoti-

dianamente e richiamati sulla corrispondente pagina facebook “Turisca-

labria” che funge anche da attrattore di nuovi followers.

Nella voce “news” si possono consultare le notizie di rilievo riguar-

danti il territorio (es. la candidatura del Parco Nazionale della Sila e della

Alpi del Mediterraneo come patrimonio dell’Unesco). L’indirizzo di posta

elettronica [email protected] consente, tra l’altro, di se-

gnalare eventi a cui si vuol dare visibilità. Il Portale punta alla semplifica-

zione e alla cooperazione di Comuni, enti, tour operator e artisti che inse-

rendo contenuti raggiungono in sinergia l’obiettivo di massima divulga-

zione delle meraviglie, delle tradizioni e delle eccellenze della Calabria.

A sostegno delle piccole e medie imprese turistiche, il Dipartimento

ha stanziato 18 milioni di euro con l’obiettivo di riqualificare le strutture

ricettive (alberghi, camping, villaggi turistici) ma anche gli stabilimenti

termali esistenti al fine di offrire servizi qualitativamente migliori. I fondi

sono inoltre finalizzati a sostenere la nascita di nuovi servizi turistici, mi-

gliorare la mobilità interna, la fruizione delle risorse naturali e culturali,

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 173

aumentare le attrazioni ludiche e sportive ed altro.

Al fine di intercettare nuovi flussi turistici verso la destinazione “Cala-

bria” e di promuovere il territorio regionale calabrese nei mercati naziona-

li ed internazionali, è stato pubblicato un Avviso di 12 milioni di euro per

l’acquisto di servizi di promozione e di comunicazioni per la campagna di

“Advertising” per la durata di tre anni. All’avviso hanno partecipato diver-

se compagnie aeree in partenariato con importanti agenzie di comunica-

zioni.

Il turismo, inoltre, più di altri comparti, è un settore in continua evolu-

zione e necessita anche di innovazione normativa. Per tale ragione, è

all’esame del Consiglio Regionale la proposta di legge “Incentivazione

dell’incoming turistico attraverso i trasporti aerei, ferroviari, su gomma e

via mare, a sostegno della destagionalizzazione”. La finalità è riorganiz-

zare il sistema di concessione dei contributi alle organizzazioni di viag-

gio, anche differenziati per ambiti di interventi. Obiettivo strategico prima-

rio della Giunta regionale è quello di stimolare l’adeguamento dell’offerta

in termini di distribuzione delle presenze soprattutto nei mesi non estivi,

destagionalizzando l’offerta.

La Regione Calabria è stata la prima regione italiana ad avere otte-

nuto il prestigioso riconoscimento della certificazione “Welcome Chine-

se” per avviare un progetto di incoming dalla Cina, sia da un punto di vi-

sta turistico che economico e commerciale.

Ha presentato la propria offerta turistica all’ITB China a Shangai, la

più importante fiera del turismo cinese. E’ seguito a giugno un fam trip di

operatori del settore accompagnati da giornalisti e bloggers cinesi che ha

permesso di conoscere le bellezze del territorio e ad avere contatti con

gli operatori calabresi.

La promozione ha riguardato non solo le destinazioni ma anche i

prodotti turistici calabresi. Nel 2017 si è continuato a valorizzare il prodot-

to naturalistico sia da neve sia outdoor. Oltre alla partecipazione degli

eventi tematici Sky pass e Children’s tour & outdoor e alla pubblicazione,

in collaborazione con ANSA Viaggiart, di un nuovo itinerario “Calabria tra

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174 Programmazione turistica

natura e divertimento puro. All’avventura per sentieri, parchi e percorsi

eco esperienziali”, si sono altresì organizzate una serie di competizioni

sportive presso i Parchi nazionali. Si è inteso porre al centro la natura

che ha rappresentato l’asset ospitante con gli eventi sportivi che hanno

costituito la rassegna dal titolo “Calabria: palestra a cielo aperto”; in tal

senso, si è voluto valorizzare la destinazione naturalistica quale luogo di

benessere psicofisico da vivere in maniera attiva praticando innumerevoli

sport, quali canoa, rafting e bike.

Nella programmazione turistica regionale ampio spazio è stato dedi-

cato al turismo accessibile attraverso l’individuazione di itinerari per le

varie categorie di disabilità, un’informazione puntuale ai viaggiatori e me-

diante l’organizzazione di eventi con il coinvolgimento di associazioni di

disabili. Gli spot pubblicitari di sensibilizzazione realizzati confermano

che il turismo accessibile in Calabria è reale oltre che possibile.

Altro importante prodotto che si è inteso valorizzare, in continuità con

le iniziative targate Mibact nell’anno 2016, è il turismo lento – Slow Tou-

rism per gli anglofoni - un turismo capace di esaltare le tipicità dei luoghi

in particolare attraverso i Cammini, itinerari in chiave slow. Attraverso un

avviso pubblico sono stati concessi contributi alle associazioni che prati-

cano e fanno praticare ai turisti Cammini in Calabria. Il Cammino di San

Francesco di Paola e il Sentiero del Brigante tra l’Aspromonte e le Serre

figurano con orgoglio tra i Cammini presenti nell’Atlante digitale dei

Cammini d’Italia, un contenitore di percorsi e vie pensato e realizzato sul-

le linee guida indicate dalla Direttiva ministeriale e dal regolamento

nell’ambito del Comitato dei Cammini.

Con Direttiva del 2 dicembre 2016, il Ministero dei Beni e delle Attivi-

tà Culturali e del Turismo ha proclamato il 2017 “Anno dei Borghi di Ita-

lia”. La Calabria, in compartecipazione con le altre Regioni del Sud Italia,

ha realizzato iniziative mirate: in particolare, uno spot andato in onda sul-

le TV della metropolitana di Roma e una mostra presso il Museo delle

Terme di Diocleziano. L’esposizione delle principali maestranze artigia-

nali locali e le esibizioni di gruppi folkloristici e cantastorie, testimoni delle

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Quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria 175

minoranze linguistiche regionali, hanno dato il giusto impulso ai visitatori

per scegliere la Calabria e ritrovare quei luoghi custodi di storia e tradi-

zioni.

L’attività del Dipartimento tesa a promuovere il prodotto “Cultura e

Beni Culturali” prosegue attraverso la pubblicazione dell’Avviso Pubblico

sugli Eventi Culturali. Il Governo Regionale ha messo a disposizione in-

genti risorse finanziarie per sostenere progetti legati alla valorizzazione

dei beni culturali (castelli, siti archeologici, edifici di pregio etc.) in grado

di generare interesse e nuovi flussi di visitatori e turisti, permettendo così

anche di allungare la stagione turistica.

I dati delle presenze registrati nel 2017 dimostrano che il settore Tu-

rismo, nella sua più ampia accezione, è per la Calabria un importante

motore di sviluppo e di crescita economica nonostante le criticità

sull’accessibilità e sulla percorribilità del territorio calabrese, dovuti alla

scarsità di infrastrutture e collegamenti dei trasporti pubblici nelle zone

extraurbane.

I risultati raggiunti confermano l’importanza di promuovere attività si-

nergiche e di cooperazione tra gli operatori del settore e le azioni del Di-

partimento e, in generale, del Governo regionale sono protese a far sì

che la Calabria emerga definitivamente nel panorama dell’offerta turistica

nazionale.

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