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anno XV 10 giugno 2017 N. 226 Il Botteghino Fondato nel 2002 Edito da: gruppo editoriale e culturale “BottegARTE” - Bruxelles email: [email protected] sito: www.bottegarte.eu Direttore e redattore responsabile: Vito Laraspata Invio telematico: Elisa Piunno Grafismo, foto: Catherine Bourdeau Archivio: Ortensia Semoli Corrispondenti dall’Italia: M.T. Prestigiacomo e Franca Caputo Agenzie stampa: ANSA AGI - NIP Adnkronos - 9 colonne - Inform ATTENZIONE: In conformità con le nuove disposizioni in materia d'invii telematici in vigore dal 1° gennaio 2004 (Testo Unico sulla tutela della privacy emanato con D.L 196/2003 pubblicato sulla G.U. n. 174), con la presente chiediamo l'autorizzazione a spedirVi via 'e-mail' le informazioni culturali tramite il presente bollettino. Poichè la nostra rivista viene inviata gratuitamente, la vostra autorizzazione s'intende approvata tramite 'silenzio-assenso'. Chi vuole essere cancellato dalla nostra lista, può inviare un messaggio con scritto semplicemente CANCELLAMI a: [email protected] IMPORTANTE: Gli articoli non firmati sono tratti dalla diffusione delle diverse agenzie giornalistiche o da comunicati stampa. La responsabilità del loro contenuto rimane esclusivamente della fonte. La Redazione si riserva la facoltà di fare una cernita del materiale da pubblicare secondo criteri di buon gusto ed educazione, rispetto ed interesse generale, che non risultino offensivi della dignità e della reputazione di chicchessia. Le collaborazioni e gli articoli sono forniti gratuitamente e in modo del tutto benevolo. Appuntamento sul nostro sito: www.bottegarte.eu La pubblicazione del prossimo numero è prevista per l’ 11 settembre L'UMANITÀ STA UCCIDENDO SE STESSA Il pianeta ha un livello d'inquinamento che ha oltrepassato il punto di non ritorno, come ci hanno allertato varie volte gli scienziati. Poi abbiamo il fallimento del capitalismo da un lato e del comunismo dall’altro. La democrazia proprio in buona salute non è. Fallimenti su fallimenti stanno conducendo l’umanità a cercare nelle religioni i propri riferimenti economici ed etici, basta osservare i vari scenari internazionali. Si sono accentuate le guerre di religione: una religione contro un’altra religione. L’umanità sta ancora uccidendo se stessa in nome del solito personaggio di fantasia denominato Dio. Il mio Dio è meglio del tuo e quindi ti uccido; ti uccido perché me lo ha detto il mio Dio… La maggior parte di noi lavora il 50% del tempo per pagare le tasse, il 33% del tempo dorme e usufruisce solo di un 17% del tempo per vivere come le regole sociali c'impongono. Stiamo attraversando un'epoca di cambiamenti e di trasformazioni. La "bacchetta magica" per uscire da questa crisi economica planetaria non è stata ancora trovata. Ormai la parola d'ordine è "crisi", "siamo in crisi": crisi economica, politica, istituzionale, ecologica, crisi della società, dei valori morali. Non c'è un solo settore della vita che non è risparmiato dalla crisi. Ma è soprattutto crisi della fiducia. Non sappiamo più a chi credere, a che santo votarci. Non sappiamo più a quali valori aggrapparci: lavoro, famiglia, chiesa, ideologia, tutto viene messo in discussione. Chi osa ancora immaginare il proprio avvenire? Scandali politici e finanziari, errori e fallimenti bancari, truffe e corruzioni, errori medici, Redattore responsabile: Vito Laraspata [email protected] www.bottegarte.eu LA REDAZIONE AUGURA BUONE VACANZE ARRIVEDERCI A SETTEMBRE abusi e violenze senza limiti. Siamo presi in ostaggio dagli speculatori, che godono degli errori e dell'incapacità dei nostri politici. I valori morali e della famiglia si stanno perdendo. La nostra vita può essere in pericolo da un momento all'altro. I mali della nostra società si fanno sempre di più preoccupanti, creando in noi un misto di cattiva coscienza, di colpevolezza ed anche d'insicurezza. Sembra che la società sia impazzita e come reazione diventiamo sempre più materialisti tant'è vero che i verbi "avere" e "possedere" sono sinonimi di felicità e di benessere. Ci facciamo largo a forza di "gomitate" e si fa a gara a chi… "frega” di più". Abbiamo l'impressione di essere diventati dei burattini, impotenti di fronte all'accumularsi dei problemi. Ma ciò che è più grave è avere fatto di questa "crisi" una ragione di vita, tanto da sentirla come facente parte di noi stessi. Se ci resta ancora un pizzico di lucidità e voglia di ritrovare la nostra identità, ci dovremo porci la seguente domada: - "Che posto ho io oggi in questa società ?". Sta a noi costruire una società migliore per tutti e non possiamo aspettare che un corriere espresso ce la porti a casa. I tempi sono cambiati e anche gli uomini, andiamo avanti quindi, cerchiamo altri modelli di società nei quali si possa vivere in maniera pacifica e serena. Oggi dobbiamo contare solo su noi stessi: sta a noi costruirci la società a nostra misura. Cerchiamo di utilizzare la nostra testa e di ragionare con il nostro cervello. Incominciamo ad avere più fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, ad agire in conformità con le nostre idee. BERE VINO FA BENE L'Italia è il Paese con il più elevato livello di salute, il suo sistema sanitario è il secondo migliore al mondo ed è anche al primo posto nella ricerca sul vino e i suoi effetti benefici sulla salute umana. Non sembra dunque debbano più esser- ci dubbi: il vino (quello rosso in particolare) fa bene. Anzi: "E' il farmaco più efficace per ridurre i rischi cardiovascolari". A dirlo è Lawrence Coia, medico statunitense che assieme all'economista Kiersten Strombotne, hanno partecipato al Festival dell'Economia dal 1 al 4 giugno.

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anno XV 10 giugno 2017 N. 226

Il Botteghino Fondato nel 2002

Edito da: gruppo editoriale e

culturale “BottegARTE” - Bruxelles

email: [email protected]

sito: www.bottegarte.eu

Direttore e redattore

responsabile:

Vito Laraspata

Invio telematico: Elisa Piunno

Grafismo, foto: Catherine Bourdeau

Archivio: Ortensia Semoli

Corrispondenti dall’Italia:

M.T. Prestigiacomo e Franca Caputo

Agenzie stampa: ANSA – AGI - NIP

Adnkronos - 9 colonne - Inform

ATTENZIONE: In conformità con le nuove disposizioni in materia d'invii

telematici in vigore dal 1° gennaio 2004

(Testo Unico sulla tutela della privacy emanato con D.L 196/2003 pubblicato

sulla G.U. n. 174), con la presente

chiediamo l'autorizzazione a spedirVi via 'e-mail' le informazioni culturali tramite il

presente bollettino. Poichè la nostra

rivista viene inviata gratuitamente, la vostra autorizzazione s'intende approvata

tramite 'silenzio-assenso'.

Chi vuole essere cancellato dalla nostra

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IMPORTANTE: Gli articoli non firmati

sono tratti dalla diffusione delle diverse

agenzie giornalistiche o da comunicati stampa. La responsabilità del loro

contenuto rimane esclusivamente della

fonte. La Redazione si riserva la facoltà di fare

una cernita del materiale da pubblicare

secondo criteri di buon gusto ed educazione, rispetto ed interesse generale,

che non risultino offensivi della dignità e

della reputazione di chicchessia. Le collaborazioni e gli articoli sono

forniti gratuitamente e in modo del tutto

benevolo.

Appuntamento

sul nostro sito:

www.bottegarte.eu

La pubblicazione del prossimo

numero è prevista per

l’ 11 settembre

L'UMANITÀ STA UCCIDENDO

SE STESSA Il pianeta ha un livello d'inquinamento che ha

oltrepassato il punto di non ritorno, come ci hanno

allertato varie volte gli scienziati. Poi abbiamo il

fallimento del capitalismo da un lato e del

comunismo dall’altro. La democrazia proprio in

buona salute non è. Fallimenti su fallimenti stanno

conducendo l’umanità a cercare nelle religioni i

propri riferimenti economici ed etici, basta osservare

i vari scenari internazionali. Si sono accentuate le

guerre di religione: una religione contro un’altra

religione. L’umanità sta ancora uccidendo se stessa

in nome del solito personaggio di fantasia

denominato Dio. Il mio Dio è meglio del tuo e

quindi ti uccido; ti uccido perché me lo ha detto il

mio Dio…

La maggior parte di noi lavora il 50% del tempo per

pagare le tasse, il 33% del tempo dorme e usufruisce

solo di un 17% del tempo per vivere come le regole

sociali c'impongono.

Stiamo attraversando un'epoca di cambiamenti e di

trasformazioni. La "bacchetta magica" per uscire da

questa crisi economica planetaria non è stata ancora

trovata. Ormai la parola d'ordine è "crisi", "siamo in

crisi": crisi economica, politica, istituzionale,

ecologica, crisi della società, dei valori morali. Non

c'è un solo settore della vita che non è risparmiato

dalla crisi. Ma è soprattutto crisi della fiducia. Non

sappiamo più a chi credere, a che santo votarci. Non

sappiamo più a quali valori aggrapparci: lavoro,

famiglia, chiesa, ideologia, tutto viene messo in

discussione. Chi osa ancora immaginare il proprio

avvenire? Scandali politici e finanziari, errori e

fallimenti bancari, truffe e corruzioni, errori medici,

Redattore responsabile: Vito Laraspata [email protected]

www.bottegarte.eu

LA REDAZIONE AUGURA BUONE VACANZE

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE

abusi e violenze senza limiti. Siamo presi in

ostaggio dagli speculatori, che godono degli errori e

dell'incapacità dei nostri politici. I valori morali e

della famiglia si stanno perdendo. La nostra vita può

essere in pericolo da un momento all'altro. I mali

della nostra società si fanno sempre di più

preoccupanti, creando in noi un misto di cattiva

coscienza, di colpevolezza ed anche d'insicurezza.

Sembra che la società sia impazzita e come reazione

diventiamo sempre più materialisti tant'è vero che i

verbi "avere" e "possedere" sono sinonimi di felicità

e di benessere. Ci facciamo largo a forza di

"gomitate" e si fa a gara a chi… "frega” di più".

Abbiamo l'impressione di essere diventati dei

burattini, impotenti di fronte all'accumularsi dei

problemi. Ma ciò che è più grave è avere fatto di

questa "crisi" una ragione di vita, tanto da sentirla

come facente parte di noi stessi.

Se ci resta ancora un pizzico di lucidità e voglia di

ritrovare la nostra identità, ci dovremo porci la

seguente domada: - "Che posto ho io oggi in questa

società ?". Sta a noi costruire una società migliore

per tutti e non possiamo aspettare che un corriere

espresso ce la porti a casa. I tempi sono cambiati e

anche gli uomini, andiamo avanti quindi, cerchiamo

altri modelli di società nei quali si possa vivere in

maniera pacifica e serena. Oggi dobbiamo contare

solo su noi stessi: sta a noi costruirci la società a

nostra misura. Cerchiamo di utilizzare la nostra

testa e di ragionare con il nostro cervello.

Incominciamo ad avere più fiducia in noi stessi e

nelle nostre capacità, ad agire in conformità con le

nostre idee.

BERE VINO FA BENE

L'Italia è il Paese con il più elevato livello di salute, il suo sistema sanitario è il

secondo migliore al mondo ed è anche al primo posto nella ricerca sul vino e i

suoi effetti benefici sulla salute umana. Non sembra dunque debbano più esser-

ci dubbi: il vino (quello rosso in particolare) fa bene. Anzi: "E' il farmaco più efficace per ridurre i rischi

cardiovascolari". A dirlo è Lawrence Coia, medico statunitense che assieme all'economista Kiersten

Strombotne, hanno partecipato al Festival dell'Economia dal 1 al 4 giugno.

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10 giugno 2017 p. 2

...per fare colpo sulla propria

partner nella serata più romantica

dell’anno basta… essere eleganti Secondo oltre 6 donne su 10 (61%) infatti per

attirare lo sguardo, in occasione di una serata

speciale, gli italiani si dovranno presentare

all’appuntamento galante in giacca e cravatta.

Ma da dove arriva questa predilezione per

l’uomo in giacca a cravatta? Perché risulta sicuro

di sé (78%) è la motivazione condivisa dalla

maggior parte delle donne. Ma non solo, è anche

più attraente (73%) e trasmette stabilità (68%).

Tra gli errori di stile davvero imperdonabili il

calzino bianco che spunta dal pantalone (81%),

“Chi vuol esser lieto sia, del doman

non v’è certezza” (Lorenzo de’ Medici)

ALLA TELEVISIONE OGGI NON SI RIDE PIÙ

"Alla televisione oggi non si ride più, io non rido più". È lo sfogo di Renzo Arbore, ospite a sorpresa e "docente

per un giorno", all'Università La Sapienza di Roma dei ragazzi di Scienze della Comunicazione. "Ho lanciato

Nino Frassica con 'Quelli della notte' - ha detto Arbore passando in rassegna alcuni suoi programmi di successo -

qualcuno non sa che l'ho lanciato addirittura alla radio con 'Alto Gradimento', ma ancora non era popolare.

Nino Frassica oggi è l'unico che mi fa ridere, perché alla televisione non si ride più, io non rido più... Allora per

sorridere c'è il buon Frassica, che riesce puntualmente a fare un umorismo surreale e bellissimo". L'occasione

per mettere a confronto la tv di allora, e in particolare il programma cult della Rai degli anni 70 "L'Altra

Domenica", con quella di oggi è stata una lezione-evento promossa dal Corso di Culture e Industrie della

televisione de La Sapienza.

NASCITE AL MINIMO STORICO

L’invecchiamento della popolazione è l’aspetto demografico che contraddistingue il nostro Paese nel

contesto internazionale. La natalità continua a diminuire: il minimo osservato nel 2015 per le

nascite risulta superato nel 2016 dal nuovo record nella storia dell’Italia unita (474 mila).

Bisogna risalire alla metà del Cinquecento per ritrovare un così ridotto di numero di nati, quando peraltro l’Italia contava una popolazione pari a un

quinto di quella attuale. Questa la situazione fotografata dal report annuale dell’Istat “La situazione del paese”. I decessi - si legge ancora sul rapporto -

sono 608 mila, un livello elevato ma in linea con la tendenza all’aumento dovuta all’invecchiamento della popolazione. Il saldo naturale registra nel

2016 un valore negativo (-134 mila), il secondo maggior calo di sempre, dopo quello del 2015. Il saldo migratorio con l’estero si mantiene a un livello

analogo a quello dell’anno precedente, anche se con un maggior numero di ingressi e di uscite. La dinamica naturale negativa determina il calo

demografico. A partire dal 2015, la popolazione residente si riduce: di 130 mila persone quell’anno, di 86 mila nel 2016. Secondo le stime al 1° gennaio

2017, la popolazione residente scende a 60,6 milioni. All'1 gennaio 2017 si registra che il 22% della popolazione ha dai 65 anni in su, mentre L’età

media della popolazione straniera è passata da 31,1 a 34,2 anni tra il 2008 e il 2017, con un incremento maggiore rispetto a quello rilevato per la

popolazione italiana, che passa da 43,7 a 45,9 anni.

italiani sempre più vecchi

ZERO IN

CONDOTTA PER GLI

ITALIANI IN VOLO

Secondo SpeedVacanze.it oltre il 78% degli italiani usa Internet in aereo

anche nelle fasi di decollo e atterraggio, quando è assolutamente vietato

farlo. Ad offrire il “board wi-fi” durante i voli è un numero sempre

maggiore di compagnie aeree, ma naturalmente è sempre vietato navigare

nelle fasi di decollo e di atterraggio. I più indisciplinati? Proprio gli italiani.

Da un campione di 2 mila intervistati emergono i motivi che spingono a

queste violazioni alle norme di sicurezza: il 38% sostiene di essere troppo

preso dalle chat su WhatsApp, il 32% di non potere fare a meno di

Facebook ed il 20% di voler condividere le foto su Instagram. Ma indipen-

l’abito fa il monaco

la camicia eccessivamente sbottonata (75%) e

l’abbigliamento troppo sportivo (67%).

È quanto emerge da uno studio promosso

dall’agenzia Espresso Communication per Bigi

Cravatte Milano, condotto su circa 800 donne

tra i 25 e i 50 anni. “E’ proprio vero, le donne,

anche se a volte non lo ammettono, desiderano

che l’uomo si presenti con eleganza e charme ad

una serata romantica” – spiega Paola Bigi,

contitolare di Bigi Cravatte Milano.

L’eleganza classica non tramonta mai, un uomo

elegante abbigliato in modo formale è sempre in

grado di attrarre lo sguardo femminile. La cra

vatta è l’accessorio maschile per eccellenza, i

segreti del suo successo sono il disegno, il

colore, la texture, simile ma mai uguale. Il

colore e la combinazione dei colori, diversa a

ogni stagione, ne rinfrescano il look. La cravatta

racconta la personalità di un uomo, ne mette a

nudo il carattere. Volitivo? La cravatta non si

confonde con il colore dell’abito ma è messa in

evidenza. Narciso? La fantasia della cravatta

attira senz'altro l’attenzione. Timido? Sia il

colore sia la fantasia sono sottotono, la cravatta

quasi non si nota. Pare che la donna non riesca

mai a indovinare il gusto di chi la cravatta la

riceve. Non si deve dimenticare che il fruscio

della pura seta ha pur sempre un’allure sensuale.

LE DONNE PREFERISCONO L’UOMO

IN GIACCA E CRAVATTA Non sono necessari regali estremamente costosi, cene da mille e una notte

o viaggi da sogno in mete esotiche...

dentemente dal canale social utilizzato, l’82% sostiene di sentire un

irresistibile impulso a condividere con immagini e parole proprio i

momenti legati al decollo e all'atterraggio, fotografando ciò che si vede

fuori dal finestrino e all'interno dell'aereo, nonché scattando selfie e

taggandosi durante il decollo. Tra le altre regole ignorate anche il

corretto posizionamento del bagaglio a mano a cui il 32% non presta

affatto attenzione fino a quando l'assistente di volo non ripete l'invito “ad

personam” chiedendo nuovamente di collocarlo nel vano superiore o

sotto il sedile, oppure il fatto di mantenere la cintura di sicurezza

allacciata quando indicato dall'apposito segnale: a trasgredire in questo

caso è il 28%. E uando l'aereo è atterrato il 98% si slaccia le cinture e si

alza prima che sia consentito farlo. E che dire infine dell'invito da parte

degli assistenti di volo a prestare attenzione alle istruzioni di sicurezza?

Secondo il sondaggio il 100% degli intervistati sostiene di essere

distratto o comunque di non prestarvi molta attenzione.

comportamenti

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10 giugno 2017 p. 3

”Le radici della cultura sono amare,

ma i frutti sono dolci” (Aristotele)

lioni di dollari da Bruxelles. Tutto realizzato senza “fughe” all’estero

ma comunque lavorando nei laboratori di quello che può definirsi il

“Mit” italiano - la Scuola Superiore Sant'Anna - della quale dal 2006

Cecilia Laschi è professore associato di bioingegneria industriale.

Nata a Piombino, cresciuta a Follonica, oggi la ricercatrice abita a

Livorno. Ed è proprio a Livorno, nell’acquario del Centro di Ricerca per

le Tecnologie del Mare e la Robotica Marina, che Cecilia lavora alla

realizzazione di robot marini.

A fare da modello vivente un vero e proprio polpo chiamato Alfa. Il

robot-polipo è in grado di infilarsi in anfratti marini dove neanche un

sub arriverebbe e apre scenari ancora più avanzati: “Nell’applicazione

di modelli neuroscientifici su robot umanoidi - spiega Laschi - mi

scontravo con le limitazioni della struttura fisica dei robot, tipicamente

basata su strutture rigide, mentre i sistemi biologici sono caratterizzati

da cedevolezza e adattabilità”.

Un umanoide su una barca a vela. Lei lo

chiama il suo “sogno”. Per di più “inutile”.

Però se a dirlo è Cecilia Laschi si può ben

pensare che diventerà un progetto finanziato a

livello internazionale e che segnerà un ulte-

ulteriore passo in avanti verso l’ultima frontiera della biorobotica, la

collaborazione “intelligente” delle macchine antropomorfe con gli uomini. E

infatti, dietro a quell’“inutile”, questa sorridente toscana che il mondo ci

invidia mette quel “ma…” che tutti gli scienziati di razza si pongono:

“Inutile, certo, ma dimostrerebbe che la robotica avrebbe raggiunto i

traguardi che credo si debba porre in questo momento”. È lo stesso “ma” che,

a neanche 20 anni dalla laurea in informatica a Pisa e ad un decennio dal

dottorato in robotica a Genova, l’ha portata, a 42 anni, ai vertici della

robotica mondiale, unica donna (insieme ad una statunitense) a figurare nel

sestetto della commissione consultiva della Iee Robotics and Automation

Society, a fianco del giapponese Toshio Fukuda, considerato il “guru”

mondiale dell’automatismo. I 6mila membri dell’associazione planetaria

degli ingegneri elettronici hanno scelto il suo nome per rappresentare

l’Europa. Quello stesso “ma” le ha permesso di immaginare ed ora realizzare

Octopus, il primo robot interamente molle al mondo, finanziato per 10 mi-

Sensibile, mite ma anche ostinata. A 6 anni,

morta la madre solo 28enne, risposatosi il padre,

si chiude nel mutismo. Fatta educare dalle

suore, a 15 anni rifiuta il duca de Pasquier, che

la voleva in moglie. Al roboante ufficiale

francese preferisce i suoi libri di storia e

letteratura. Finché a 18 anni, una sera del

novembre 1806, ad una recita di beneficenza nel

Reale Orfanotrofio femminile, colpisce il cuore

dell’allora 21enne Federico Confalonieri il

quale credeva che l’unica che avrebbe sposato

sarebbe stata la causa del progresso italico. E

invece, un anno dopo, impalma la ventenne

Teresa. Che, colta e raffinata, aiuterà a diventare

una delle maggiori personalità della

Restaurazione italiana, collettore delle istanze

progressiste e dell’idea dell’unità italica, un

uomo dal carattere certo complesso. Dopo il

fallimento della missione a Parigi, Federico

scrive a Teresa: “Stiano gli Italiani uniti, non

presentino che un sol voto, si dimentichino quel

fatale e malinteso patriottismo di città per non

servire che al patriottismo di Nazione”. Da qui

la sua decisione di partire alla volta di Londra

allo scopo di riuscire a strappare qualche

margine di autonomia, puntando sull’appoggio

inglese che nel 1812 aveva permesso alla Sicilia

di strappare la costituzione al re borbonico.

Affermatosi il dominio austriaco in Lombardia

per la coppia si aprono gli anni della

cospirazione: dei viaggi con alle calcagna le

spie di Metternich, dei legami con le società

carbonare del sud Italia ed i liberali inglesi e

francesi, del loro palco alla Scala vero e proprio

pensatoio progressista nel quale si incontravano

gli esponenti più attivi del liberalismo

lombardo.

Gli anni in cui il loro salotto diventa ritrovo

della setta segreta dei Federati che ordiva la

rivolta a Milano e progettava un governo

lombardo-veneto federato al regno sabaudo. Qui,

nel 1821, si riuniscono i patrioti che si dicono

certi dell’appoggio di Carlo Alberto di Savoia,

che lo stesso reggente ha assicurato di persona a

Giorgio Pallavicino e Gaetano Castiglia, amici

dei Confalonieri. Ma, dopo i moti di marzo,

Carlo Alberto fa marcia indietro, iniziano le

ondate di arresti, il Palazzo del Capitano di

Milano per tre anni vede passare in catene tutti i

maggiori carbonari del milanese: Pallavicino,

Castiglia, Andryane, Arese, Corsieri, Tonelli. Ed

anche Confalonieri. Pur avvertito da Teresa di un

suo prossimo arresto, il conte inspiegabilmente

rimanda la fuga. E, quando ormai si ritrova le

guardie sul portone, la sera del 13 dicembre

1821, scopre che il passaggio segreto, attraverso

il quale tenta di fuggire, è stato murato non si sa

da chi. Paga così il suo sogno di libertà con 15

anni allo Spielberg. E per Teresa inizia il

calvario che la condurrà alla precoce morte,

consunta dal dolore. Un dramma umano che vive

da vicino l’amico Alessandro Manzoni e che gli

ispira il personaggio della regina Ermengarda

nell'Adelchi del 1822 (“Sparsa le trecce morbide

sull’affannoso petto…”). L’imperatore fa

condannare a morte Confalonieri e rifiuta più

volte di ricevere Teresa accorsa a Vienna per

chiedere la grazia. In extremis l’imperatore

commuta la condanna a morte di Federico nel

carcere duro a vita. L’ultima volta che Teresa lo

vede è il 4 febbraio 1824, quando da Brno viene

condotto nell’inferno dello Spielberg.

Lei si vede rifiutare dall’imperatore il permesso

di vivere vicino alla prigione del marito ma non

quello di scrivergli. A sei anni

dall’imprigionamento di Federico, nel

febbraio 1830, Teresa, ormai colpita da un

male incurabile, invia all’imperatore una

lettera scritta per lei da Manzoni: “Alla

misericordia di Vostra maestà io porgo una

preghiera: che mi sia concesso di terminare i

miei giorni accanto a quello che la

Provvidenza mi ha dato per compagno. La

morte mi sarà meno dolorosa quando,

veggendo il mio sposo presso il mio letto,

potrò riguardare come compiuta la mia

missione, che era d’impetrarne da Dio e da

V.M. la liberazione”. L’imperatore non le

risponde neanche e dopo pochi mesi, il 26

settembre, Teresa muore, a 43 anni. Non ha

mai accennato al marito della sua malattia ed

ha imposto che, anche dopo la sua morte, si

continuino ad inviargli in carcere le missive

d’amore che lei ha scritto a profusione. Morta

ormai da 4 mesi Federico, ignaro, ancora le

scrive: “Ricordati anima mia che la tua

conservazione è la mia vita”. Un mese dopo si

vede entrare nella cella un commissario che

gli comunica: “Numero quattordici: Sua

Maestà L’imperatore si degna di farvi sapere

che vostra moglie è morta”. Federico viene

“graziato” nel 1835 con la deportazione in

America. Con una amnistia ritorna due anni

dopo a Milano, malato, e finalmente può

recarsi sulla tomba della moglie, sepolta sotto

una lapide dedicata dal Manzoni all’amica.

Presto il vedovo si mette al fianco una nuova

moglie, l’irlandese Sofia O'Farrel. Quando il

conte muore, nel 1846, Sofia lo fa seppellire

accanto a Teresa in quello che oggi, a Muggiò,

è il monumentale mausoleo dei Casati.

donne di ieri

TERESA CASATI CONFALONIERI una “carbonara” alla Scala

donne di oggi

CECILIA LASCHI un’italiana ai vertici della robotica

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10 giugno 2017 p. 4

Per i suoi pittoreschi paesaggi costieri e

montani, e per le peculiarità artistiche e

storiche, Maratea è una delle principali

mete turistiche della regione, tanto da essere

conosciuta anche come "la Perla del

Tirreno". Viene anche chiamata "la città

delle 44 chiese" per le sue numerose chiese,

cappelle e monasteri, costruite in epoche e

stili diversi, molte delle quali rappresentano

un notevole patrimonio artistico-religioso.

Scriveva Indro Montanelli:

«Forse in Italia non c'è paesaggio e

panorama più superbi. Immaginate decine e

decine di chilometri di scogliera

frastagliata di grotte, faraglioni, strapiombi

e morbide spiagge davanti al più

spettacoloso dei mari, ora spalancato e

aperto, ora chiuso in rade piccole come

darsene. La separa da una catena

dolomitica, tutta rocce color carnicino,

punteggiata di villaggi semiabbandonati, di

castelli diruti e antiche torri saracene, un

declivio boscoso rotto da fiumiciattoli e

torrenti e sepolto sotto le fronde dei lecci e

dei castagni.»

La sua costa, incastonata in una singolare

posizione geografica ed ambientale, è

variegata di insenature e grotte, scogli e

secche. Numerose e caratteristiche le

spiagge costiere. Degni di attenzione sono i

PELLEGRINAGGIO A MARATEA

IN ONORE DEL SANTO

PATRONO

Nella mattinata del 13 maggio, quando i primi raggi di

sole indoravano il borgo di Cancellara, un gruppo di

pellegrini, ancora assonnato, si apprestava a raggiungere

Maratea per assistere ai solenni festeggiamenti di San

Biagio. A guidarlo c’era don Giuseppe Calabrese,

accompagnato dal primo cittadino Francesco Genzano e

alcuni amministratori che hanno accolto di buon grado

l’invito del sindaco di Maratea, Domenico Cipolla. Non

è un caso che il sindaco di Maratea abbia esteso l’invito

ad un comune così distante dal suo e il motivo della

scelta è proprio San Biagio, in quanto è il Patrono di

entrambi i comuni. Si, perché l’amatissimo San Biagio,

Vescovo e Martire, oltre ad essere Patrono e

compatrono di tantissimi comuni sparsi in Italia e nel

mondo è anche il Patrono di Cancellara dove viene

festeggiato il 3 febbraio, data del suo martirio. Sebbene

la data e i riti religiosi si differenzino molto, entrambi i

comuni sono devotissimi al Santo e questa condivisione

è iniziata a Cancellara quando, in occasione dei

festeggiamenti del Santo Patrono, è intervenuta una

delegazione di Maratea e in tale circostanza fu

presentato il libro “San Biagio a Maratea” dell’autrice

Tina Polisciano. Da qui è nato l’impegno da parte di

don Giuseppe e del Sindaco di Cancellara di voler

ricambiare la visita a Maratea durante i festeggiamenti

del Santo Patrono.

A presenziare ai solenni festeggiamenti c’erano

numerose confraternite e diversi comuni, nonché il

Prefetto della provincia di Potenza, Giovanna Stefania

Cagliostro e il consigliere regionale Mario Polese.

Presente anche Mons. Sirufo in sostituzione

dell’Arcivescovo Orofino che ha presieduto la solenne

Celebrazione Eucaristica, congratulandosi, durante

l’omelia, con il gruppo di Cancellara per la

partecipazione decisamente considerevole.

Molto caratteristica la processione con il busto di San

Biagio che si è snodata tra viuzze suggestive e

tappezzate da petali di fiori lanciati al suo passaggio da

finestre e balconi. Al termine della processione, il busto

di San Biagio è stato riposto nella Chiesa

dell’Annunziata per essere riportato il giorno successivo

nella Basilica Pontificia, sua sede definitiva. Il

pellegrinaggio dei cancellaresi a Maratea è stato anche

un modo per ammirare i paesaggi mozzafiato, la

lussureggiante vegetazione, i vertiginosi strapiombi, la

bellezza senza fine del mare cristallino e non ultimo, la

maestosità della statua del Redentore che dall’alto del

monte S. Biagio, sovrasta l’intera città. Senza

dimenticare, ovviamente, l’obiettivo primario del

viaggio, ovvero rilanciare la figura di San Biagio nei

suoi molteplici aspetti, condividendone nel contempo il

culto con la città di Maratea e consolidare i rapporti

appena nati, in vista di un auspicabile gemellaggio fra i

due comuni. Durante il percorso in autobus si è tenuta

una lezione “itinerante” da parte del prof. Saracino e

don Giuseppe Calabrese, rispettivamente sulle origini

del culto di S. Biagio e sulle apparizioni della Madonna

di Fatima ai tre pastorelli, ricorrendone il centenario

proprio quel giorno.

fondali e le 131 grotte marine e terrestri,

delle quali alcune hanno restituito fossili e

reperti preistorici. Su tutte spicca la Grotta

di Marina con stalattiti e stalagmiti. In più,

le montagne dell'entroterra, arrivando con i

loro costoni direttamente sul mare, creano

un forte contrasto visivo di mare e monti,

che dà vita a pittoreschi panorami.

Maratea ospita numerosi siti di interesse

archeologico.

Il promontorio detto Capo la Timpa è stato

a lungo oggetto di ricerche archeologiche,

che hanno riportato alla luce un

insediamento indigeno in capanne che visse,

a più riprese, dal XV secolo a.C. fino al III

secolo a.C.. I rinvenimenti del periodo

romano si concentrano principalmente

intorno all'isola di Santo Janni, dove è stato

scoperto il più grande giacimento del

Mediterraneo di ancore e anfore di questo

periodo. Altro sito dello stesso periodo

storico è quello presso la Secca di

Castrocucco, dove è stata rinvenuta una

villa marittima romana. Per la storia

medioevale i protagonisti sono il sito del

Castello e il Castello di Castrocucco,

entrambi siti non ancora oggetto di ricerche

sistematiche. Degne di attenzione sono

anche le sei torri costiere, di cui tre

restaurate.

LA PERLA DEL TIRRENO

un comune di 5 133 abitanti della provincia

di Potenza, unico della Basilicata ad

affacciarsi sul Mar Tirreno

MARATEA

Cancellara, straordinario successo a Bucine per il

“Festival delle Regioni”

Si è conclusa domenica 28 maggio - a Bucine - la 14^ edizione del Festival delle

Regioni: la kermesse che ogni anno anima l’incantevole borgo con musiche, danze,

costumi e tante curiosità provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. Una delegazione di

Cancellara composta da Amministratori e membri della Pro Loco, accompagnati

rispettivamente dal sindaco Francesco Genzano e dalla Presidente Donata Claps, si è

assunta il prestigioso onere di rappresentare la Basilicata, terra generosa e ricca di tesori

nascosti. Non è la prima volta che il comune di Cancellara e la Pro loco partecipano al

tradizionale appuntamento che coinvolge tantissime associazioni nazionali ed estere e

rappresenta il luogo ideale per intrecciare culture e peculiarità di ogni genere, dando

origine ad un caleidoscopio di variegate e colorate sensazioni. A fare la differenza

quest’anno, ci ha pensato il gruppo folk “La Rondinella” che a suon di organetto, canti e

tarantelle ha invaso allegramente le strade di Bucine. Ospite speciale del gruppo

cancellarese è stata Rita Funghini, meglio conosciuta come la barbiera di Arezzo dal

sangue lucano, che con la sua esplosiva simpatia ha conquistato l’intera delegazione. La

manifestazione ha rappresentato per Cancellara e per le delegazioni intervenute una

straordinaria vetrina per promuovere le eccellenze di ciascuna regione, destinate talvolta

a rimanere sopite. Dunque, un’Italia che grazie all’impegno solerte e operoso

dell’Associazione “Bucine un comune in fiore”, continua a darsi appuntamento ogni

anno nella ridente e ospitale cittadina toscana per un proficuo scambio di esperienze e

per rinsaldare il comune senso di appartenenza ad un Paese ricco di tradizioni, sapori e

inesauribili risorse.

F.C.

dalla nostra corrispondente

Franca Caputo

Page 5: XV 10 giugno 2017 N. 226 Botteghino 2017.pdf · la camicia eccessivamente sbottonata (75%) e l’abbigliamento troppo sportivo (67%). È quanto emerge da uno studio promosso Cravatte

10 giugno 2017 p. 5

“C'è un solo bene: il sapere.

E un solo male: l'ignoranza.” (Socrate)

“INNER SOUNDS – NELL’ORBITA DEL JAZZ

E DELLA MUSICA LIBERA”

di Claudio Fasoli

Un artista apprezzato in tutto il mondo che ha fatto del jazz uno stile di

vita si racconta in un libro avvincente, ricco di testimonianze e curiosità.

È appena stato pubblicato dalle edizioni Agenzia X, “Inner Sounds -

Nell’orbita del jazz e della musica libera”, il lavoro di Claudio Fasoli

curato da Francesco Martinelli e Marc Tibaldi. Claudio Fasoli,

sassofonista, compositore, docente e membro del Perigeo, uno dei più

celebri gruppi di sperimentazione jazz-rock, ha collaborato tra gli altri

con Lee Konitz, Mick Goodrick, Manfred Schoof, Kenny Wheeler,

Mario Brunello e Giorgio Gaslini. Docente storico dei seminari

internazionali di Siena Jazz, insegna anche alla Civica scuola di jazz di

Milano. Inner sounds è anche il titolo del suo cd più recente, uscito in

contemporanea a questo libro. E non poteva che essere Siena Jazz una

delle sedi scelte dall’autore per tenere a battesimo il suo lavoro

editoriale: Claudio Fasoli ha seguito sin dalle origini la costruzione di

questa istituzione condividendo il sogno del suo presidente Franco

Caroni. “Claudio – commenta Caroni – è stato uno dei quattro o cinque

jazzisti che mi hanno fatto scoprire i lati più coinvolgenti del jazz.

Ricordo le nostre passeggiate notturne nel centro di Siena a parlare di

improvvisazione, ricerca, musica. Era il 1977 quando accettò di far

parte del primo concerto-incontro dell’allora neonata associazione

Siena Jazz, nessuno di noi immaginava cosa questa istituzione sarebbe

poi diventata. Claudio è per me un vero maestro di vita, un modello,

fonte inesauribile di ispirazione”.

“IL RESPIRO DEL FUOCO”

di Federico Inverni

Con “Il respiro del fuoco” (Corbaccio), torna in libreria Federico Inverni,

l'autore italiano dall'identità segreta che con “Il prigioniero della notte” ha

stregato lettori e editori internazionali. Manca poco al tramonto quando il

cielo grigio e nero che incombe sulla città di Haven si accende di un rosso

infuocato. Ma quel bagliore non proviene dal sole calante che tenta di

illuminare uno degli ultimi giorni che precedono il Natale. È il rosso

violento di un incendio scaturito sulla cima di una collina in periferia,

nella cittadina abbandonata di Eden Crossing. Il respiro del fuoco non ha

lasciato scampo: l’eccentrico tempio che accoglieva il reverendo Tobias

Manne e i suoi adepti è ora un sepolcro ardente con decine di vittime. La

profiler Anna Wayne e il detective Lucas sono arrivati troppo tardi per

impedire quel suicidio rituale... ma qualcosa appare assurdamente

incongruo. Qualcuno è riuscito a dominare il fuoco, a farsene padrone. E

forse quello non è un suicidio collettivo, ma la più efferata delle stragi,

messa in atto da una mente visionaria e geniale. Perché esiste soltanto una

cosa più affascinante e pericolosa del manipolare il fuoco: manipolare le

menti. Mentre in città la notte arde di altri fuochi, Anna e Lucas devono

sfidare il tempo per riuscire a elaborare un profilo del killer, ricostruire la

storia delle vittime e individuare la più sfuggente delle ombre, prima che

uccida ancora. Ma ogni indagine ha un prezzo, e quando sia Anna sia

Lucas scoprono che quel caso affonda le radici nel loro passato, nei loro

segreti, sono costretti a chiedersi se possono davvero fidarsi l’una

dell’altro... O se invece, come predicava il reverendo Tobias Manne, non

sia il momento di compiere l'ultimo passo: accettare l'inaccettabile.

“IL BRUCO FARFALLA”

un nuovo esempio di editoria sociale

Il “Brucofarfalla” è un’impresa di editoria sociale unica nel nostro Paese,

nata lo scorso anno da una campagna a sostegno del progetto “Usciamo

dal bozzolo”. Tra gli obiettivi primari del progetto pilota c’è il

cambiamento del modo di concepire l’inserimento lavorativo delle

persone con disabilità, inserendole in un percorso di crescita personale e

collettivo volto al miglioramento della qualità della vita del singolo e

della comunità in cui vive. A promuovere l’iniziativa due realtà sociali

fortemente radicate sul territorio romano, La Lampada dei Desideri per il

mondo del volontariato e il network di webradio 11Radio nell’ambito

della Comunicazione Sociale. “Uscire dal bozzolo per noi significa

attuare una rivoluzione culturale che parte dalla rieducazione sociale al

superamento dei limiti – spiega Paola Fanzini, Presidente de La Lampada

dei Desideri – il brucofarfalla non è un’impresa che dà lavoro a persone

“svantaggiate”, ma una casa editrice che, alla fine del suo percorso di

costruzione, sarà di proprietà delle persone con disabilità intellettiva che

stiamo formando. Speriamo sia solo la prima di tante realtà

imprenditoriali simili”.

“PENSIERI IN SOSTA”

di Michele Afferrante

Dopo aver lasciato Vincenzo, il più piccolo, alle elementari, il viaggio

prosegue con Chiara, la figlia più grande. È ancora presto e si riesce a

trovare agevolmente parcheggio. Invece di correre dagli amici, che in

piccoli gruppi attendono all'entrata della scuola media, Chiara chiede al

padre di fermarsi in macchina fino al suono della campanella: 10 minuti,

più o meno. I due iniziano a parlare di tutto. In “Pensieri in sosta.

Conversazioni con mia figlia” (Città Nuova, 2017), Michele Afferrante

attinge al suo vissuto, ai molti libri che ha letto e spesso, dopo il saluto,

prende appunti su un taccuino o sul cellulare di queste brevi e illuminanti

conversazioni. Mette così “nero su bianco” tante riflessioni sui temi più

disparati . . . “pensieri in sosta” sulle piccole e grandi domande della

vita. Michele Francesco Afferrante è giornalista professionista, autore

televisivo e radiofonico. Laureato in filosofia (con una tesi sul regista

russo Andrej Tarkovskij), per anni ha ricoperto la carica di assistente

presso la Cattedra di Estetica (Università di Perugia). Ha lavorato a Rai

Uno (Porta a Porta, Domenica in, Festival di Sanremo) e Canale 5 (Il

Senso della Vita). È autore di La vita in diretta (Rai Uno).

“Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi,

o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No,

leggete per vivere.” (Gustave Flaubert)

“ASINO CARO” di Roberto Finzi

“Roberto Finzi è un notevolissimo, rigoroso e originale studioso, alla cui

penna felice si devono studi nei campi più disparati”. Parola di Claudio

Magris. Dopo il maiale protagonista dell’“Onesto porco” (Bompiani, 2014),

Finzi ci racconta con sapienza e ironia una nuova “storia di diffamazione” in “Asino Caro. O della denigrazione della fatica” (Bompiani). Perché

l’asino, tradizionale punto di forza delle economie povere, animale paziente e infaticabile, è associato nell’immaginario comune alla stupidità e

all’ignoranza? L’autore, partendo dalla definizione che dell’animale dà l’Enciclopedia Illuminista, che in poche righe ne tratteggia uso e destino,

analizza la figura dell’asino nel mondo occidentale e ne segue l’evoluzione sul terreno culturale, simbolico e letterario. Insieme a “Il pregiudizio”

(Bompiani, 2011) – dedicato alla storia millenaria dell’antisemitismo – e all’“Onesto porco” (Bompiani, 2014) – che indaga un’altra ingiusta

diffamazione animale – “Asino caro” compone una trilogia ideale sul pregiudizio e la sua analisi storica, che Finzi maneggia con sapienza e ironia.

Roberto Finzi (Sansepolcro, 1941) ha insegnato storia economica, storia del pensiero economico, storia sociale negli atenei di Bologna, Ferrara e

Trieste. Ha pubblicato con alcune tra le maggiori case editrici italiane e in numerose riviste italiane e straniere. Suoi lavori sono stati editi, oltre che in

Italia, in Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Spagna, Stati Uniti. Tra le sue opere si segnalano la cura di A.R.J. Turgot,

Le ricchezze, il progresso e la storia universale (Einaudi, 1978) e le monografie L’antisemitismo. Dal pregiudizio contro gli ebrei ai campi di sterminio

(Giunti-Castermann, 1997), L’università italiana e le leggi antiebraiche. (Editori Riuniti, 1997), Ettore Majorana. Un’indagine storica (Edizioni di storia

e letteratura, 2002) e La superiore prosperità delle società civilizzate. Adam Smith e la divisione del lavoro (Clueb, 2008).

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“Uno dei più grandi disordini dello spirito è

quello di vedere solo ciò che si vuole

vedere” (Oscar Wilde)

TRAPPOLA PER TERRORISTI

È IL “MOUSE” CHE SCOPRE

LA VERITÀ

Stade de France novembre 2015, Bruxelles marzo 2016, Berlino dicembre

2016: cosa hanno in comune questi attentati? Il terrorista che ha condotto la

sua azione a Berlino era arrivato, in Germania e poi in Italia, entrando dalla

Grecia usando numerose false identità, quello che ha colpito fuori dallo Stade

de France aveva una falsa identità e gli investigatori hanno ricostruito che era

entrato dalla Grecia partendo dalla Siria, infine il terrorista che ha colpito a

Bruxelles ha attraversato l’Europa usando come falsa identità quella di un

giocatore di calcio dell’Inter. In tutti questi casi, essendo il vero nome

sconosciuto agli investigatori esso non risulta archiviato nelle banche dati del

DNA e delle impronte digitali e, di conseguenza, non è possibile scoprire chi

dichiara una falsa identità.

Il problema è che la risposta a una domanda precisa della persona sottoposta

a indagine presuppone che chi interroga sappia già la verità a monte: se si

chiede a un soggetto se sia sposato oppure no, chi monitora la risposta deve

già conoscere se l’individuo sia o non sia coniugato. In base al tempo di

risposta potrà verificare la falsità della sua affermazione. Un team di

ricercatori del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di

Padova ha appena pubblicato sulla rivista americana «Plos One» una ricerca

che promette di risolvere il problema della identificazione delle false

identità usando indicatori comportamentali. Il Professor Giuseppe Sartori ha

sviluppato una nuova tecnica computerizzata basata sull’analisi delle

traiettorie percorse dal mouse quando un soggetto risponde a un

questionario: Quando un individuo mente, la traiettoria risulta essere meno

lineare, più erratica e con correzioni ripetute lungo il tragitto. La menzogna,

in breve, produce un movimento atipico del mouse, che permette di

classificare (al 90%) il soggetto come sincero o mentitore.

CARTOLINE DALL’ALTRA ITALIA

Scopri il mondo della nuova Emigrazione con

“Cartoline dall’altra Italia”

http://www.9colonne.it/category/1089/cartoline-dall-altra-italia.

La web serie - realizzata con il sostegno del Ministero degli Affari

Esteri e della Cooperazione Internazionale-Direzione Generale per

gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie.

10 giugno 2017 p. 6

ricerca

e università

https://www.change.org/p/un-intervento-per-la-lingua-italiana

Un intervento per la lingua italiana

Evitiamo gli anglicismi

BICI

MERCATO DA 88

MILIONI DI EURO

In Italia circolano 4 milioni di biciclette e ogni 2 minuti ne viene rubata

una. Pochi lo sanno, ma da qualche anno anche le due ruote a pedali

possono essere assicurate e, secondo un’indagine di Facile.it, a fronte di

costi bassissimi per i proprietari, per le compagnie assicurative il valore di

questo segmento di mercato è potenzialmente superiore ad 88 milioni di

euro. Secondo i dati di Facile.it, il costo medio per accendere una polizza è

pari a circa il 10% del valore del mezzo, con un premio minimo di 22 euro

l’anno. Un valore ancor più contenuto se si considera che la copertura

assicurativa non si ferma al solo caso del furto del veicolo, ma garantisce

anche per la riparazione rapida in caso di danni, servizio clienti gratuito, e

offre protezione anche per il furto di singoli pezzi, come il sellino o la ruota.

Guardando alle regioni, la Lombardia, con il 35% sul totale delle richieste,

si conferma come l’area con il maggior numero di ciclisti interessati ad

assicurare il proprio mezzo (o forse i più tartassati dai furti!). Seguono il

Lazio (20%), il Veneto (10%), l’Emilia Romagna e la Toscana (entrambe

7%). Distaccate le altre regioni, che registrano dati prossimi o inferiori al

5%.

IN AUMENTO LE

CERIMONIE IN

AGRITURISMO

Se i matrimoni ingessati e formali sono sempre meno in voga, negli

ultimi anni è in costante aumento il numero di sposini che sceglie un

agriturismo come luogo del proprio giorno più bello. Il portale

Agriturismo.it ha intervistato i gestori delle strutture che ospitano

matrimoni al loro interno, scoprendo non solo che nell’ultimo anno le

prenotazioni sono aumentate praticamente su tutto il territorio

nazionale, ma anche qual’è la tendenza più diffusa fra gli sposi green.

1 Unico luogo per tutto l’evento. Molte coppie optano per questa

scelta per la possibilità di concentrare ogni momento delle nozze nello

stesso luogo. Spazi molto ampi e strutture adattate a questa nuova

esigenza, infatti, permettono di avere a disposizione sale per la

cerimonia, zone più grandi per il ricevimento e camere per la notte, sia

per i novelli sposi sia per gli invitati. 2 Non ci sono orari. Nelle

grandi sale degli alberghi o nei castelli da fiaba che ospitano i più

classici dei ricevimenti, la cosa che preoccupa di più molti sposi è il

limite dell’orario per la festa. Nell’agriturismo non si corre questo

rischio: grandi spazi all’aperto e l’esclusività della location, spesso

isolata rispetto alle abitazioni, permettono di festeggiare e ballare fino

a tarda notte, senza limiti neppure per il volume della musica. 3 Menù

biologici. Negli agriturismi è molto apprezzato il valore aggiunto dei

prodotti a chilometro zero e di quelli biologici che possono dare un

tocco in più al menù del matrimonio. 4 Buffet e grandi tavolate. Una

tendenza più riportata dai gestori è quella di non organizzare più tavoli

con un posto a sedere fisso, si ama lasciare liberi gli ospiti oppure

organizzare grandi tavolate per stare tutti insieme e festeggiare in

allegria. 5 Natura. La fortuna di festeggiare il matrimonio in

agriturismo risiede nell’essere circondati dalla natura e proprio da lì si

scelgono anche gli allestimenti. Si va dalla paglia e dai fiori di campo,

usati per addobbare le tavolate, fino alle balle di fieno usate come

sedute e al legno adoperato per gli allestimenti e le decorazioni. 6

Servizio fotografico. Oltre a poter organizzare tutto in un’unico

luogo, il matrimonio in agriturismo permette di non doversi spostare

per i tanto attesi scatti fotografici. 7 Matrimoni giovani. Secondo

l’esperienza dei gestori intervistati, sono più i giovani a prediligere le

nozze agrituristiche: l’età media delle coppie, infatti, è pari a 30 anni.

8 Cerimonie simboliche. Gli agriturismi italiani sono sempre più

richiesti come location di matrimoni anche da coppie straniere o di

religione non cattolica, che quindi necessitano l’organizzazione di

cerimonie simboliche. 9 Seconde nozze. Sono molte le coppie che

scelgono l’agriturismo per celebrare le seconde nozze: da un lato

perché si tratta di unioni spesso informali e senza valore religioso,

dall’altro perché il primo matrimonio è stato possibilmente festeggiato

in modo formale e per il secondo si preferisce una cerimonia più

semplice. 10 Stoviglie vintage. L’ultimo trend rilevato è quello di

voler addobbare gli ambienti con le stoviglie ‘vintage’ che spesso si

trovano negli agriturismi. Esporre antichi attrezzi utilizzati dalle nonne

per creare un’atmosfera dal sapore d’altri tempi.

S P E T T A C O L I

Trovate i vostri biglietti tra una scelta

di 48000 spettacoli in più di 40 paesi

http://www.music-opera.com/

un furto

ogni 2 minuti

matrimoni

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10 giugno 2017 p. 7

“Non esiste una via per la pace,

la Pace è la Via” (Dalai Lama)

Unità di crisi

servizio Viaggiare Sicuri

disponibile su Televideo

Il servizio offerto dal sito

www.viaggiaresicuri.it

curato dall’Unità di Crisi della

Farnesina è disponibile sul sito

www.televideo.rai.it

MANETTE E SABBIA, I SOUVENIR

PIÙ STRANI SEQUESTRATI IN AEROPORTO

Il potente motore di ricerca di voli e hotel Jetcost (www.jetcost.it) ha realizzato un sondaggio per

scoprire quali sono gli oggetti che vengono maggiormente confiscati in aeroporto agli italiani di

ritorno da un viaggio all’estero e le manette e la sabbia della spiaggia sono risultati in cima alla lista.

Un passeggero ha addirittura ammesso che gli è stato sequestrato dal bagaglio un mattone che aveva

prelevato nell’hotel in cui aveva alloggiato. L’indagine ha rivelato che il 13% degli italiani “snobba” i

classici souvenir, come cartoline, decorazioni, calamite, tazze e magliette, e preferisce correre il

rischio di finire nei guai alla dogana riportando con sé oggetti insoliti.

Agli intervistati è stato domandato se gli avessero mai confiscato qualche oggetto alla dogana e il

13% ha detto di sì. A quelli che hanno raccontato di essere incorsi in questa sfortunata esperienza con

gli addetti alla sicurezza in aeroporto, è stato poi chiesto di che tipo di oggetti si trattava, ed ecco la

lista dei 5 più strani e sequestrati più di frequente: 1. Manette 2. Sabbia, foglie o altri elementi della

natura. 3. Un animale vivo (lucertole, ragni, ecc.). 4. Picchetti (per le tende). 5. Un animale morto (ad

esempio un fagiano). Il racconto più assurdo è stato quello di un uomo a cui è stato sequestrato dalla

valigia un mattone che si era portato via dal suo albergo. E quando gli è stato chiesto il motivo

dell’insolito souvenir, ha risposto che ne aveva a casa diversi, provenienti da vari paesi del mondo, e

sperava di costruire qualcosa di particolare con la sua collezione.

Un portavoce di Jetcost ha dichiarato: "A volte non siamo in grado di capire che cosa passa per la

mente di alcune persone quando fanno le valigie per tornare a casa dopo una bella vacanza, alcune

pensano che sia possibile o addirittura normale portare con sé animali morti, mattoni e persino

fuochi d'artificio. Cosa ne è stato delle magliette con il nome della città o delle palle con la neve?

Sono forse passate di moda? Si consiglia a tutti i passeggeri di controllare ciò che si può e ciò che è

vietato trasportare su un aereo, e, in caso di dubbio, è sempre meglio chiedere a qualcuno o fare una

rapida ricerca su Internet in modo da non incappare in spiacevoli sorprese”.

TripAdvisor, il sito per la pianificazione e

prenotazione dei viaggi, ha annunciato i vincitori

dei TripAdvisor Travelers’ Choice Beaches

Awards 2017. Baia do Sancho in Brasile è la

vincitrice mondiale di questa edizione mentre la

Spiaggia dei Conigli è prima a livello italiano.

I riconoscimenti di quest’anno premiano 343

spiagge con classifiche dedicate al mondo, Africa,

Asia, Australia, Caraibi, America Centrale, Europa,

Sud America, Sud Pacifico e Stati Uniti. Le

spiagge vincitrici dei Travelers’ Choice sono state

decretate sulla base della qualità e quantità delle

recensioni e del punteggio attribuiti alle spiagge dai

viaggiatori su TripAdvisor negli ultimi 12 mesi.

In Sicilia la spiaggia più bella d’Italia

Torna in prima posizione a livello Italiano la

Spiaggia dei Conigli, che scala ben tre gradini della

classifica rispetto allo scorso anno. “Penso che sia

un posto che almeno una volta nella vita, vada

visto. I colori e il panorama che offre sono unici”

scrive un viaggiatore di TripAdvisor riferendosi a

questa spiaggia, che si trova sull’omonima isola e

che conquista non solo la medaglia d’oro a livello

nazionale ma anche la quinta posizione nella Top

10 del Vecchio Continente.

La Sardegna...

...spodestata dal primo gradino del podio, mantiene

il primato per il numero di riconoscimenti ricevuti

nella classifica nazionale con ben 5 spiagge

premiate su 10: Cala Mariolu a Baunei (2°), Cala

Goloritze sempre a Baunei (3°), La Pelosa a

Stintino (5°), Porto Giunco a Villasimius (6°) e Is

Aruttas a Cabras (10°).

Si riconfermano nella Top 10 nazionale anche nel-

l’edizione di quest’anno Cala Rossa a Favignana

(4°), la Baia del Silenzio a Sestri Levante (7°) e

la spiaggia di Tropea (9°), mentre fa il suo

ingresso in classifica, direttamente in ottava

posizione, Cala Bianca a Marina di Camerota,

Salerno.

Quando si tratta di spiagge Italia, Grecia e

Spagna non hanno rivali nel Vecchio Continente.

Le tre nazioni sono a pari merito, con 5

riconoscimenti a testa, le più premiate della Top

25 europea, dominata proprio da un litorale

spagnolo: La Concha Beach a San Sebastian-

Donostia. È interessante notare che all’interno

della classifica del Vecchio Continente il numero

di spiagge insulari è solo di poco superiore

rispetto al numero di spiagge continentali, con

rispettivamente 14 e 11 litorali premiati.

Le tariffe Non solo non hanno nulla da invidiare alle

spiagge mondiali ma soggiornare nelle loro

vicinanze costa anche molto meno. Le tariffe

medie delle strutture presenti nei pressi dei

litorali vincitori della Top 10 del Vecchio

Continente e della Top 10 Italiana sono uguali:

178€, nettamente inferiore rispetto alla media

mondiale che raggiunge quota 260€. A pesare

sulla media mondiale sono soprattutto i costi

delle strutture presenti nell’area circostante alla

seconda spiaggia più apprezzata al mondo:

Providenciales, con una tariffa media pari a 670€

a notte. Nella Top 10 Italiana la tariffa media più

conveniente (85€) è quella relativa agli alloggi

presenti nell’area di Baunei, che ospita due

spiagge vincitrici: Cala Mariolu (2°) e Cala

Goloritze (3°).

VIAGGIARE DI “GUSTO”

LE DESTINAZIONI

PREFERITE DAGLI

ITALIANI

L’Italia è da sempre famosa per il suo

buon cibo, apprezzato in tutto il mondo,

tanto da essere esportato e imitato in ogni

continente.

Gli italiani amano mangiare bene e anche

quando si tratta di programmare un viaggio il

cibo diventa uno dei fattori di scelta più

importante. Un sondaggio elaborato da

Expedia.it, leader mondiale dei viaggi online,

ha scoperto che per il 57% degli italiani la

qualità e l’originalità del cibo sono una priorità

quando scelgono dove andare in vacanza.

Subito dopo le bellezze naturali e più importanti

delle spiagge, del meteo, dei monumenti o delle

esperienze culturali. Un italiano su quattro sta

infatti pianificando un viaggio o una vacanza

all’insegna del cibo.

Se il 23% dei nostri connazionali preferisce la

sicurezza di ristoranti italiani o conosciuti, il

20% invece rinuncia volentieri alla cucina di

casa e preferisce sperimentare posti e ristoranti

locali, fuori dai sentieri più battuti, dove potere

assaporare la cucina tipica. Una percentuale

molto più alta dei cugini spagnoli (9%) e simile

a quella di tedeschi (21%) e inglesi (28%), di

certo meno noti di noi per le loro specialità

culinarie. Il 72% degli italiani dichiara inoltre di

informarsi su dove poter andare a mangiare

prima di prenotare le proprie vacanze – una

ricerca che viene fatta allo stesso tempo

dell’hotel e dei voli (per il 41% degli italiani) e

persino un fattore che può influenzare la scelta

stessa della posizione dell’hotel in cui si

soggiornerà (52%).

Più della metà degli italiani (54%), inoltre, si

informa preventivamente su sagre, fiere e

mercati che possano offrire prodotti locali. Gli

italiani stanno diventando più audaci dal punto

di vista culinario, cercando nuovi gusti

all’estero, anche se non sempre hanno bisogno

di un viaggio fuori dalla Penisola per soddisfare

i propri desideri in fatto di cibo. Anche se

Barcellona (57%) e Parigi (44%) sono in testa

alla classifica delle città che gli italiani

visiterebbero per la loro offerta culinaria, Roma

si attesta al terzo posto (43%), a conferma che,

in fondo, gli italiani amano il cibo italiano.

IN BRASILE LA SPIAGGIA PIÙ BELLA AL

MONDO, ITALIA QUINTA IN EUROPA

Page 8: XV 10 giugno 2017 N. 226 Botteghino 2017.pdf · la camicia eccessivamente sbottonata (75%) e l’abbigliamento troppo sportivo (67%). È quanto emerge da uno studio promosso Cravatte

10 giugno 2017 p. 8

“La vera conoscenza, è sapere i limiti

della nostra ignoranza” (Confucio)

Consapevoli delle violenze in corso e delle minacce che incombono ci impegniamo a far venire meno ogni causa di guerra durante la

nostra vita e ad essere attivamente costruttori di pace promuovendo il rispetto di ogni essere umano nella sua dignità e nei suoi diritti,

eliminando ogni tipo di ingiustizia.

Considerato che la pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli, pre-condizione necessaria per l’esercizio di tutti

gli altri diritti, ci impegniamo affinché questo diritto venga effettivamente riconosciuto, applicato e tutelato a tutti i livelli, dalle nostre

città all’Onu.

Considerato che viviamo in un mondo di risorse naturali limitate, con una popolazione quadruplicata sin dall’inizio della prima

guerra mondiale, abbiamo preso coscienza di essere tutti interdipendenti e decidiamo di gestire con saggezza ed equità queste risorse

così come il prodotto del lavoro umano a beneficio di tutti e ciascuno, traducendo nei fatti la Dichiarazione Universale dei Diritti

Umani.

Rifiutiamo la concorrenza tra esseri umani e tra paesi.

Scegliamo la via della cooperazione tra tutti, della globalizzazione della solidarietà e dell’aiuto reciproco in ogni campo.

Rinunciamo alla violenza come mezzo per risolvere i conflitti tra individui e popolazioni.

Ci consideriamo responsabili gli uni degli altri e cercheremo di proteggere chi è vittima o minacciato di abuso o di violenza

dovunque accada.

Per scrivere una nuova pagina della storia e a impegnarsi con noi

a ri-unire la famiglia umana invitiamo tutti a firmare questa...

Invia la tua adesione alla

Tavola della Pace via della viola 1 (06122) Perugia

Tel. 075/5736890 - cell. 335.6590356 - fax 075/5739337

email : [email protected] - www.perlapace.it

DICHIARAZIONE DI PACE

Lo sapevate che ?...

… L'iniziativa è presa nel 1971 da un prete,

Aldo Capitini. L’azione viene continuata da

Flavio Lotti con uno spirito totalmente aperto e

inclusivo. Gli Enti Locali che mandano i loro

gonfallonieri alla Marcia di Perugia-Assisi sono

di tutti i colori dell'arcobaleno politico. Tutte le

religioni e filosofie sono partecipi. Tutte le età

sono coinvolte.

Il lavoro di educazione alla Pace si svolge con

l'appoggio del MIUR (Ministero dell'Istruzione,

dell'università e della Ricerca).

Una riflessione s’impone:

La pace che vogliamo costruire è una pace vera,

autentica che richiede da ciascuno di noi un

esame di coscienza e di percorso. Mi devo

chiedere: “cosa faccio che vada nella direzione

della pace e cosa va nella direzione opposta?”

“Quale istituzioni e quali meccanismi di scambio

che abbiamo instaurato producono pace”?

Dichiarare la pace non consiste nel firmare un

documento, ma cercare di capire come

riaggiustare la propria vita in modo da disertare

tutto ciò che è costruito sul modelo bellico e

ricostruirlo su altre basi. Bisogna tessere rapporti

nuovi tra gli esseri umani e con la natura che ci

nutre. È normale che ci siano conflitti in una

società, ma il conflitto non deve portare alla

divisione e all'invettiva. Basta guardare come

La tabella di marcia

dell'umanità fino al 2030 per un

mondo senza povertà e di pace

Il 25 Settembre 2015, tutti i governi radunati

all'ONU si sono impegnati a raggiungere 17

obiettivi per trasformare il mondo da qui

all'anno 2030. Per la prima volta nella storia

hanno fissato una data per porre fine alla

povertà, assicurare una istruzione di qualità a

tutti, un lavoro dignitoso per tutti, la sicurezza

alimentare per tutti, l'accesso all'acqua pulita e

servizi igienico-sanitari per tutti, cosi come

raggiungere la parità di genere, proteggere

l'ambiente e promuovere la pace. Questi

obiettivi costituiscono la tabella di marcia

dell'umanità fino al 2030.

Perché non ci rassegniamo alla moltiplicazione delle guerre, dei conflitti, delle violenze e

delle violazioni dei diritti umani;

Perché vogliamo reagire a queste tragedie e fare il possibile per cambiare le cose;

Perché vogliamo accrescere la consapevolezza che la pace la dobbiamo fare tutti;

Perché se non decidiamo di fare pace tra di noi e con la natura che ci nutre, aumenteranno i

conflitti e presto ci ritroveremo gli uni contro gli altri;

Perché vogliamo gettare le basi per una società di pace;

Perchè vogliamo contrastare le idee e le politiche che alimentano le paure e accentuano le

divisioni;

Perchè vogliamo ostacolare le idee di coloro che vogliono sfasciare l'Europa anziché

riportarla sulla strada giusta;

stanno andando le cose. Abbiamo le

tecnologie, le capacità, le richezze e le

istituzioni più avanzate di tutta la storia; il

mondo è attrezzato per farla finita con povertà,

fame, disuguaglianze oscene e conflitti armati,

eppure siamo la prima generazione della storia

con il sovrasfruttamento delle risorse naturali

e una gestione spensierata dell'energia e di

altre risorse che sta passando alla generazione

succesiva una situazione peggiore di quella

ereditata dai propri genitori.

Il da fare consiste nel superamento delle

vecchie logiche e della competizione tra

persone o gruppi di persone. Per questi motivi

facciamo nostra l'Agenda 2030 pure con i suoi

difetti: è fatta per dare uno zoccolo alla pace

come poteva esserlo la costruzione europea.

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“Non siamo i migliori, ma non siamo

secondi a nessuno” (Sandro Pertini)

10 giugno 2017 p. 9

L'iniziativa costituisce un'azione concreta per mantenere e sviluppare

quei legami simbolici e reali, di natura culturale, sociale ed economica

con gli umbri residenti all’estero, favorendo la partecipazione alla vita

della comunità regionale anche attraverso il coinvolgimento dei giovani

discendenti di umbri emigrati all’estero, con la finalità di agevolare

l’eventuale loro rientro e reinserimento in Umbria, in linea con gli

obiettivi dell’art. 8 “Umbri all’estero e immigrazione”, dello Statuto della

Regione Umbria.

Nello specifico, le borse di studio sono riservate a studenti discendenti di

emigrati umbri residenti all’estero, con diploma di scuola secondaria

superiore o con titolo che permetta loro l’accesso ad un corso di laurea

universitario presso:

- Università degli Studi di Perugia; - Università per Stranieri di Perugia; -

Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di Perugia; - Conservatorio

Musicale “F. Morlacchi” di Perugia; - Istituto Musicale “G. Briccialdi” di

Terni.

Le borse sono istituite per coprire i costi derivanti dall’iscrizione e dalla

frequenza di corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico e

comprendono il servizio gratuito di alloggio e il servizio gratuito di risto-

concorso per l’attribuzione di borse di studio universitarie rivolte ai giovani discendenti di emigrati umbri nel

mondo, utili per facilitare la frequentazione del 1° anno accademico nelle Università

o altre istituzioni regionali di grado universitario

BORSE DI STUDIO PER

DISCENDENTI DI EMIGRATI

UMBRI

razione (entrambi dal 1 ottobre 2017 al 30 settembre 2018), oltre al

rimborso della tassa regionale e un contributo in contanti di Euro

2.000,00.

Possono fare richiesta coloro che sono in possesso

dei seguenti requisiti:

- essere di origine umbra per discendenza; - essere residenti all’estero alla

data di pubblicazione del presente bando; - non essere beneficiari, per

l'anno accademico di riferimento, di altre borse di studio erogate da

A.Di.S.U; - non aver compiuto il 26° anno di età alla data di scadenza del

presente bando; - aver conseguito il diploma di scuola secondaria

superiore nel proprio Paese che permetta l’accesso ai corsi di laurea

offerti dagli istituti universitari.

La domanda di partecipazione al concorso e la relativa documentazione

richiesta deve essere compilata utilizzando l’apposito formulario,

disponibile all’indirizzo http://www.adisupg.gov.it/webform/application-

form-bando-discendenti-umbri-2017-2018 ed inviata entro le ore 24:00

(ora italiana) del giorno 15 giugno. Maggiori informazioni all'indirizzo

http://www.adisupg.gov.it/bandoumbri/2017 .

dalle

istituzioni italiane

Nel 2016 il traffico negli scali italiani ha

superato i 164 milioni di passeggeri

Il trasporto aereo è cresciuto anche negli anni della crisi. Tra il 2007 e

il 2017, nel decennio della crisi economica globale, il trasporto aereo in

Italia è aumentato del 21,8%. Nel 2016 il traffico negli scali italiani ha

superato i 164 milioni di passeggeri. La crescita nell'ultimo

quinquennio è stata dell'11,1% e solo nell'ultimo anno del 4,6%. Anche

la congiuntura più recente è molto positiva: +6,6% nel primo

quadrimestre del 2017. Questi sono alcuni risultati della ricerca “Il

sistema aeroportuale italiano, cardine e protagonista dello scenario

socio-economico del Paese” realizzata dal Censis per conto di

Assaeroporti, l'associazione italiana gestori aeroporti che rappresenta

34 società di gestione per 43 aeroporti.

Si stima che saranno 311 milioni nel 2035 Nei prossimi vent'anni il traffico raddoppierà. Secondo una stima

basata sui tassi di crescita previsti per il traffico mondiale (Iata) nel

2035 il numero di passeggeri in Italia arriverà a 311 milioni. Anche

proiettando in avanti l'andamento registrato a livello nazionale

nell'ultimo decennio, avremo comunque 289 milioni di passeggeri.

Flussi imponenti che il settore aeroportuale, le città italiane, tutto il

sistema-Paese dovranno attrezzarsi per accogliere e gestire.

Il sistema nazionale resta improntato a un forte policentrismo. Gli

aeroporti intercontinentali di Fiumicino, Malpensa e Venezia

intercettano il 43% del traffico passeggeri, ma i 7 aeroporti con più di 5

milioni di passeggeri all'anno, ne movimentano il 33%. Completano il

quadro i 32 aeroporti con meno di 5 milioni di passeggeri, con una

quota sul totale del 24%.

Viaggiare Sicuri: www.viaggiaresicuri.it

Le nostre Rappresentanze diplomatico-consolari hanno il compito di

assicurare la tutela degli interessi italiani fuori dai confini nazionali ed

offrono diversi servizi.

A tre anni dal lancio della

directory per italiani nel Regno

Unito, The Italian Community

London lancia il suo negozio

online, in affiliazione con

Amazon.co.uk. “The Italian

Community Shop – si legge in una

nota - nasce per raggiungere: 1.

Gli stranieri amanti del Made in

Italy; 2. Gli italiani all'estero: per

ritrovare tutti i prodotti che in

Italia davamo per scontato. Il

negozio online seleziona prodotti

che vengono dall’Italia,

specialmente quelli di cui

sentiamo maggiormente la

mancanza (è stata anche creata

un'apposita sezione Expat Pick).

Ma non solo.

The Italian Community Shop

vuole essere una vetrina anche

per

tutti quei prodotti ‘Made by

Italians’ direttamente nel Regno

Unito". Il negozio è comprensivo di

tutti i prodotti: food, fashion, tech,

arredamento, design e gadget. Il

programma di affiliazione con

Amazon rende il servizio rapido e

sicuro. La missione è quella di

aiutare le attività italiane a

diventare competitive a livello

internazionale, attraverso

l'organizzazione di un business

marketplace dedicato agli italiani

all'estero. Il negozio online è

disponibile in UK e si prevede il

lancio parallelo nelle altre

Community entro il 2018. Il

servizio di directory per italiani

all'estero è invece già attivo dal

2013 non solo in UK ma anche in

Francia, Germania e Usa.

NASCE LO SHOP ‘ONLINE’

PER GLI ITALIANI IN UK

Adeguati i requisiti di accesso al pensionamento

e i valori di età anagrafica e di anzianità

Sul sito dell’Inps la circolare 63, emanata dalla

Direzione Centrale Pensioni Per accedere alla circolare consultare la pagina web :

http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDOC.aspx?sVirtualURL=/circolari/

Circolare%20numero%2063%20del%2020-03-

2015.htm&iIDDalPortale=&sAltriParametri=iIDNews=TUTTI.

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“Qualunque petto amor d’Italia

accende” (G. Leopardi)

10 giugno 2017 p. 10

VISITATE IL NOSTRO SITO www.BottegArte.eu

è in rete con una pagina riservata a

"Il Botteghino"

BANDIERE BLU

LIGURIA REGINA D’ITALIA CON

27 RICONOSCIMENTI

Record italiano conquistato anche quest’anno dalla Liguria, con 27 località

premiate con la Bandiera Blu, due in più rispetto al 2016. La Bandiera Blu,

riconoscimento internazionale istituito nel 1987 nell’Anno europeo

dell’ambiente, viene assegnato annualmente dalla Fee (Foundation for

environmental education) in 73 paesi.

La Bandiera Blu è un eco-label volontario per la certificazione di qualità

ambientale delle località turistiche balneari. L’obiettivo principale del

programma è promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile

del territorio, attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle

scelte politiche l’attenzione e la cura per l’ambiente. La Liguria ha staccato in

classifica regioni come la Toscana, ferma a 19 bandiere, e la Sardegna con 11

vessilli. A fare incetta di bandiere, la provincia di Savona con ben 13

riconoscimenti.

GRANDE ATTESA

PER IL MUSICAL

“MAMMA MIA!”

Forse la più celebre commedia musicale degli anni 2000 che ha strappato

applausi in tutto il mondo e ha fatto scatenare il pubblico con le mitiche canzoni

degli ABBA: a quasi 10 anni dal film con Meryl Streep, arriva in Italia una

nuovissima versione che per la prima volta sarà realizzata da una grande

Produzione tutta italiana, con protagonisti tre attori amatissimi dal grande

pubblico come Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz. Nel ruolo

protagonista femminile la rivelazione del Musical italiano Sabrina Marciano

circondata da un cast di oltre 30 artisti e un’orchestra che suonerà dal vivo

posizionata all’interno della scena. Un’ambientazione tecnologica e

sorprendente con vera acqua di mare e bagnasciuga, caratterizzerà uno show

nuovo di zecca che debutterà in luoghi storici come il Teatro Romano Antico di

Ostia, lo Sferisterio di Macerata, la Piazza degli Scacchi a Marostica, oltre a

figurare all’interno di prestigiosi Festival estivi come La Versiliana,

Catonateatro, Forte Arena, Marostica Summer Festival, Rassegna delle 11 Lune

di Peccioli, toccando la penisola in lungo e largo. Sarà un evento unico e

imperdibile “Mamma Mia!” il nuovo, travolgente Musical prodotto dalla

PeepArrow Entertainment e Il Teatro Sistina per la regia e l'adattamento di

Massimo Romeo Piparo, che sta per arrivare con il sole dell’estate e già si

annuncia come il grande successo della prossima stagione teatrale.

Divertente, romantico, capace di trasportare il pubblico tra le bellezze di

un'isoletta greca del Mar Mediterraneo, al ritmo travolgente della musica degli

Abba: da quasi 20 anni l’appassionante storia della giovane Sophie, che alla

vigilia del matrimonio realizza il proprio sogno di essere accompagnata

all’altare dal padre che non ha mai conosciuto prima, riscuote consensi in tutto

il mondo. Grandissime sorprese offre la nuova ambientazione che lascerà a

bocca aperta gli spettatori grazie a un pontile sospeso su vera acqua di mare,

con una barca ormeggiata e un vero bagnasciuga. A rendere tutto più reale ci

penseranno poi gli 11 mila litri di acqua in scena, le pedane girevoli, una

locanda dai caratteristici colori nelle sfumature del bianco e del blu e la

bouganvillea alla finestra, tanto che sembrerà davvero di trovarsi nelle

atmosfere tipiche di una incantevole isoletta del Mediterraneo.

IN ITALIA LA FIDUCIA NELL’UE

SALE AL 35%

Oltre un terzo degli italiani dichiara oggi di avere fiducia nell’Unione

Europea: il nostro Paese ha smesso da qualche tempo di primeggiare

per europeismo. Le istituzioni comunitarie hanno perduto il consenso

di ampi segmenti dell’opinione pubblica: la fiducia nell’UE si

dimezza in dieci anni dal 52% del 2006 al 26% del 2016, l’anno della

Brexit e dell’elezione di Trump. Per attestarsi oggi – in chiara ripresa

dopo l’elezione di Macron in Francia – al 35%. Sembra consolidarsi

l’inversione del trend, rilevata negli ultimi mesi per Otto e Mezzo

(La7) dall’Istituto Demopolis. Largamente apprezzati restano i

pilastri del progetto comune europeo. Nell’opinione dei cittadini, gli

aspetti più importanti dell’Europa Unita sono stati il Mercato

comune, indicato dal 68%, con la libera circolazione di persone,

merci e servizi, e la pace stabile tra gli Stati Membri (61%).

Ampiamente riconosciute sono anche le opportunità di mobilità per

studio o lavoro. Appena un terzo individua invece nella moneta unica

un’acquisizione importante. L’Istituto Demopolis ha chiesto una

valutazione sulle Politiche dell’Unione. L’Europa piace per lo

scambio di saperi: il 73% promuove Erasmus e i programmi di studio

negli Stati Membri; decisamente positiva è anche, per quasi 6

intervistati su 10, la valutazione sull’impegno a tutela dei diritti dei

consumatori.

Secondo l’indagine Demopolis, l’83% boccia le politiche

sull’immigrazione dell’UE; soltanto il 18% esprime un giudizio

positivo sulle scelte di politica economica e monetaria degli ultimi

anni, decisamente all’insegna dell’austerity. L’elezione di Macron in

Francia sembra aver comunque determinato effetti positivi sul

rapporto tra gli italiani e l’Unione. I cittadini intervistati da

Demopolis sentono che l’Europa è oggi una realtà imprescindibile. E

se si votasse in Italia per un Referendum consultivo sull’UE, analogo

a quello sulla Brexit? La risposta dei cittadini è netta: il 74%

voterebbe per restare nell’Unione; poco più di un quarto opterebbe

invece per un’uscita del nostro Paese dall’UE. L’Europa piace poco,

ma gli italiani riterrebbero molto rischioso uscirne, nella convinzione

che il nostro Paese, fuori dall’Unione, sarebbe troppo debole per

poter competere da solo sugli scenari mondiali. Su quali temi

l’Europa dovrebbe impegnarsi con maggiore incisività

nell’immediato futuro? L’82% pone al primo posto l’occupazione,

auspicando adeguati investimenti per la creazione di posti di lavoro.

Al secondo posto, all’80%, la presa in carico dei flussi migratori. Il

65% sottolinea il problema delle disuguaglianze sociali, cresciute

ampiamente negli anni della crisi.

teatro

Dal 9 al 15 giugno, un percorso di 956 km.

lungo l’Emilia-Romagna, le Marche e l’Abruzzo

40° Giro d’Italia ‘under 23’

Merckx darà il via il 9 giugno a Imola

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Ambasciata d’Italia a Bruxelles http://www.ambbruxelles.esteri.it/Ambasciata_Bruxelles

Cancelleria Consolare a Bruxelles http://www.consbruxelles.esteri.it/Consolato_Bruxelles

Parlamento Europeo

www.europarl.europa.eu / www.europarl.it

Commissione Europea

www.ec.europa.eu / www.ec.europa.eu/italia

Consiglio dell'Unione Europea

www.consilium.europa.eu

Corte di giustizia delle Comunità europee

www.curia.europa.eu

Comitato economico e sociale

www.eesc.europa.eu

Comitato delle regioni

www.cor.europa.eu

Gazzette Ufficiali dell'Unione Europea

www.eur-lex.europa.eu/it/index.htm / www.ted.europa.eu/

EUR Info Centres

www.ec.europa.eu/enterprise-europe-network

Associazione “SVILUPPO EUROPEO” sede fiscale a Bruxelles e rappresentanza in Italia

http://www.associazionease.eu/

Nata dalla volontà di alcuni Componenti che hanno deciso di trovare uno spazio nella loro professione per offrire, attraverso un Sito web, un contributo di

pensiero e non solo. Esperti e professionisti curano Rubriche on-line, rendendosi disponibili a fornire assistenza, ispirandosi ai principi Fondamentali

dell'Unione Europea, abbracciando argomenti come, Giustizia, Salute, Ambiente, Creatività, Arte & Cultura. Chi ha necessità di un parere professionale,

può rivolgere un quesito ai componenti dell’associazione. I Consulenti dell’Associazione Sviluppo Europeo forniranno un’assistenza di base, mentre

ulteriori approfondimenti potranno essere richiesti attraverso contatti privati tra le parti.

Chi si rivolge all’ASE - chiunque desidera cogliere informa-

zioni, news ed approfondimenti sulle materie trattate ; chiunque desideri

presentare un proprio progetto e ambisce alla buona riuscita. Chiunque

desideri curare una Rubrica potrà proporsi scrivendo a:

[email protected].

L’Associazione consente ai propri collaboratori e sostenitori di ottenere

maggiore visibilità e instaurare nuovi rapporti in un contesto europeo.

a chi si rivolge l’ASE - l’Associazione si rivolge a professio-

nisti, artisti, a sportivi, per offrire loro l’opportunità di avere un supporto

gratuito su cui contare per un’ulteriore presentazione attraverso i canali

acquisiti, mettendo anche a disposizione il sito per condurre una Rubrica

individuale, senza doversi preoccupare della gestione e dei costi di un

sito personale. Il Sito web offre un canale attraverso il quale instaurare

un rapporto diretto tra visitatore e conduttore delle rubriche.

“Per essere italiani nel mondo,

dobbiamo essere europei in Italia” (G. Agnelli)

10 giugno 2017 p. 11

L’Europa è più sana di quanto

molti credono

La vera malattia in Europa

sono i suoi oppositori (Jacques Delors)

notizie dall’europa

Ambiente, L’Italia detiene il record UE

di biodiversità

L’Italia detiene il record europeo della biodiversità con 55.600 specie animali pari

al 30% di quelle europee e 7.636 specie vegetali che sono state salvate

dall’estinzione. È quanto afferma la Coldiretti, in occasione della giornata

mondiale della biodiversità celebrata il 22 maggio. Un risultato ottenuto anche

grazie alla sapiente opera di agricoltori che negli ultimi anni si sono

profondamente impegnati nel recupero di piante e animali in via di estinzione.

“EUROPA, SFIDA PER L’ITALIA”

a cura di Marta Dassù, Stefano Micossi

e Riccardo Perissich

Sono passati sessant’anni da quando, a Roma, nacque l’Europa.

In Campidoglio nel 1957 vennero firmati gli accordi che

sancirono l’inizio della storia dell’Unione Europa: sessant’anni di

conquiste, pace e crescita, ma anche di sfide, movimenti

centrifughi e di Brexit. “Europa sfida per l’Italia” a cura di Marta

Dassù, Stefano Micossi e Riccardo Perissich raccoglie punti di

vista notevoli e plurali di chi ha partecipato in prima persona alla

storia europea, ed è pronto ad affrontare tutte le sfide del futuro

così come ha superato gli ostacoli del passato. Perché nessuno

meglio degli autori di questi saggi è in grado di comprendere

tanto le crisi internazionali quanto gli equilibri di potere interni,

di riflettere ancora e formulare azioni politiche mirate a risolvere

problemi economici. Una guida indispensabile per orientarsi tra

le questioni aperte della contemporaneità – affinché non sia

tradito quel sentirsi europei conquistato negli anni – pensata e

scritta da personaggi chiave delle istituzioni italiane e

internazionali: dal Consiglio dei Ministri all’Inps, dal Parlamento

alla Banca Centrale Europea. Con i contributi di Sabino Cassese,

Mario Monti, Pier Carlo Padoan, Gianni Toniolo, Marcello

Messori, Tito Boeri, Fabrizio Saccomanni, Lorenzo Bini Smaghi,

Mario Draghi e altri ancora.

“Generazione Erasmus”

la Commissione lancia un punto

d'incontro virtuale

Trent'anni fa, grazie alla forte volontà dei responsabili politici

europei, degli studenti e delle università, nasceva il programma

Erasmus. Da allora è nata una generazione Erasmus, composta

da nove milioni di ex studenti, apprendisti, volontari, professori

ed educatori.

Oggi per questa generazione la Commissione europea lancia un punto d'incontro

virtuale (http://app.wetipp.com/erasmusplusgeneration/wall/) che servirà a

costruire insieme il futuro del programma dopo il 2020.

“Erasmus+ è uno degli strumenti più potenti dell'UE”, ha detto Tibor Navracsics,

commissario per l'Istruzione, la Cultura, i Giovani e lo Sport, sottolineando che

“per continuare a perfezionarlo e accrescerne il successo è indispensabile

coinvolgere l'insieme dei soggetti interessati, vale a dire non soltanto la

cosiddetta “Generazione Erasmus”, ma anche le organizzazioni attive nel campo

dell'istruzione, della formazione e della gioventù”. “Questo spazio online – ha

aggiunto - offre ai cittadini europei un'occasione concreta per costruire il

programma Erasmus+ e l'Europa di domani”.

Per rendere gli scambi di idee il più interattivi possibile, la piattaforma offre un

insieme di funzionalità diverse: per stimolare la discussione grazie allo scambio

di idee, video e documenti, poter discutere e commentare le proposte avanzate,

votare per le idee preferite e programmare eventi e gruppi di discussione ovunque

in Europa.

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“Giugno dà caldo e sete

al contadin che miete” (proverbio)

LA FESTA DELLA REPUBBLICA

2 GIUGNO

La Festa della Repubblica è la festa nazionale italiana, che si celebra ogni

anno il 2 giugno. La data è stata scelta perché il 2 e 3 giugno 1946 si svolse il

referendum istituzionale indetto a suffragio universale, con il quale gli

italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo,

monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo.

Dopo 85 anni di regno, con 12.717.923 voti contro 10.719.284 l'Italia

diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Il 2

giugno è l'unica festa nazionale d’Italia. A differenza del 25 aprile (Festa

della liberazione) e 1° maggio (Festa dei lavoratori), il 2 giugno celebra la

nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario

della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776

venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).

Prima della fondazione della Repubblica, la festa nazionale italiana era la

prima domenica di giugno, anniversario della fondazione dello Statuto

Albertino. Nel giugno del 1948 per la prima volta via dei Fori Imperiali a

Roma ospitò la parata militare in onore della Repubblica. L'anno seguente,

con l'ingresso dell'Italia nella Nato, se ne svolsero dieci in contemporanea in

tutto il Paese, mentre nel 1950 la parata fu inserita per la prima volta nel

protocollo delle celebrazioni ufficiali.

I L G I G L I O

fiore candido

e maestoso

È originario dell'Europa, dell'Asia e

del Nord America; comprende piante

con un'altezza da 80 cm a 2 m, dotate

di bulbo a scaglie imbricate, disposte

intorno ad un disco centrale, da cui

originano inferiormente le radici, e superiormente lo

stelo. Nel corso dei secoli ha assunto diversi significati

usati sia nella mitologia, che nella religione e nella

cultura araldica. Il giglio è un fiore conosciuto fin

dall’antichità. Per i Greci era addirittura un simbolo

sacro, poiché lo credevano derivato dal latte della dea

Era. Il suo nome deriva proprio dal greco “Leiron” che

significa purezza, ma anche verginità e candore.

Questo, infatti, il principale significato di questo fiore.

In natura esistono ormai diverse varietà di gigli, dai

colori più vari ed intensi, tra cui il giallo, giallo

screziato, rosa e rosso. Ad ognuno di questi fiori

colorati vengono attribuiti i significati più vari, che

affondano le loro radici in leggende e in tradizioni

popolari ormai del tutto dimenticate.

il fiore del mese

PASTA ALLA

GENOVESE

Ingredienti:

1 kg. di cipolle, 2 carote, 1 costa di sedano, olio di oliva,

½ bicchiere di vino bianco, 20 gr. di pecorino, sale, pepe.

Preparazione:

Nel mixer preparare il trito di carote e sedano e fare

rosolare con un po’ di olio. Salare e pepare. Aggiungere

la cipolla tagliata e mescolare. Sfumare con il vino bianco

e fare cuocere per un paio di minuti. Ricoprire il tutto con

acqua e fare cuocere a fuoco lento per almeno 2 ore

mescolando di tanto in tanto fino a restringere il sugo alla

genovese.

Cuocere la pasta e condirla con il sugo alla genovese.

Spolverizzare con pecorino grattugiato.

la ricetta del mese

Giugno, fin dai tempi dei romani, è visto come il mese della rinascita, della fertilità e della luce.

Comprensivo di 30 giorni, per tutti segna il passaggio dalla primavera alla stagione estiva,

che tradizionalmente viene fissato il 21, giorno del solstizio d’estate.

4 giugno 1783 - Primo volo di una mongolfiera

6 giugno 1944 - Inizia lo sbarco in Normandia

7 giugno 1929 - Nasce lo Stato della Città del Vaticano

9 giugno 1934 - L’esordio di Paperino

10 giugno 1938 - Primo fumetto di Superman

12 giugno 1942 - Anna Frank inizia il suo diario

14 giugno 1777 - Gli Usa adottano la bandiera a “stelle e strisce”

15 giugno 1864 - Fondazione della Croce Rossa Italiana

15 giugno 1939 - Invenzione della bomboletta spray

21 giugno 1948 - Nasce il “33 giri”

23 giugno 1960 – Prima pillola anticoncezionale in commercio

24 giugno 1910 – Viene fondata l’Alfa Romeo

26 giugno 1945 - Nasce l'ONU

28 giugno 1846 - Invenzione del sassofono

29 giugno 2007 - Apple lancia sul mercato l' “iPhone”

accadde a giugno…

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in questo mese si festeggia…

Venti ciliegie al giorno, a colazione, sono l’ideale contro i

disturbi della circolazione (tra i quali varici e gambe

gonfie). Il loro consumo abituale difende la pelle da

infiammazioni e dermatiti. Grazie all’abbondanza di

potassio e ferro, le ciliegie aiutano a combattere anche i

rialzi di pressione.

consigli utili

per la salute

Per pulire le mani dalle macchie causate da frutta e ortaggi, strofinarle con

della polpa di pomodoro e lavarle poi con del sapone.

antichi rimedi

Page 13: XV 10 giugno 2017 N. 226 Botteghino 2017.pdf · la camicia eccessivamente sbottonata (75%) e l’abbigliamento troppo sportivo (67%). È quanto emerge da uno studio promosso Cravatte

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10 giugno 2017 p. 13

ESTATE 2017

EMILIA ROMAGNA E PUGLIA REGINE DEL TURISMO

Annunciata da TripAdvisor la Top 10 nazionale e internazionale delle destinazioni estive

per i viaggiatori italiani in base alla crescita d’interesse di prenotazione stagionale

Puglia ed Emilia Romagna sono le regine incontrastate dell’estate italiana,

non solo perché ospitano ben tre destinazioni a testa tra le mete italiane

più gettonate per le vacanze estive, ma anche perché proprio in Puglia si

trova la meta numero 1 della classifica nazionale: Gallipoli. La cittadina in

provincia di Lecce è accompagnata nella Top 10 italiana da altre due mete

pugliesi: Polignano a Mare (6°) e Lecce (8°). A rappresentare l’Emilia

Romagna sono invece Cattolica (3°), Cesenatico (7°) e Riccione (10°).

Tra le altre mete italiane più popolari per l’estate emergono infine l’Isola

d’Elba (2°), Jesolo (4°), San Vito Lo Capo (5°) e Alghero (8°).

Gli italiani che trascorreranno le loro vacanze estive fuori dai confini

nazionali guardano con attenzione a Grecia e Spagna, che occupano con 3

mete balneari ciascuna le prime sei posizioni della Top 10 delle mete

internazionali più ricercate. Apre la classifica Mykonos seguita da

Santorini (2°), Majorca (3°), Creta (4°), Formentera (5°) e Ibiza (6°).

Rimanendo nel Vecchio Continente – protagonista nelle preferenze estive

degli italiani che andranno oltre confine – in ottava posizione si trova

Malta e in decima Edimburgo. Le uniche due mete extra europee in

classifica sono Bali (7°) e Bangkok (9°).

Soggiornare in hotel nelle destinazioni italiane preferite dai viaggiatori

locali costa, in media meno: 162 € contro i 227 € delle mete

internazionali. Tra le mete italiane più convenienti Lecce è prima con una

tariffa media a notte pari a 114 €, Cattolica è seconda con 136 € e

Cesenatico segue a breve distanza con 137 €. Considerando sia la Top 10

nazionale che quella internazionale è però Bangkok la meta meno cara con

una tariffa media a notte pari a 106 €.

Ecco alcune curiosità emerse dall’analisi delle tariffe degli hotel

prenotabili su TripAdvisor nelle destinazioni oggetto dello studio:

L’ultima settimana di settembre è risultata la meno costosa per 13 delle 20

mete analizzate. La destinazione che offre il maggior risparmio

percentuale nella settimana meno costosa del periodo estivo è Formentera.

Qui, per soggiorni nella settimana del 25 settembre, i costi medi degli

hotel scendono del 52% rispetto alla media dell’estate. Bangkok è la

destinazione più conveniente ma anche quella con la minore fluttuazione

dei prezzi. Scegliendo la settimana meno costosa per soggiornare in questa

destinazione – dal 29/05 al 04/06 – si risparmia il 5% rispetto alla tariffa

media.

ALITALIA: DAL 2 GIUGNO VOLO DIRETTO VENEZIA-SAN PIETROBURGO

Dal 2 giugno, per la prima volta nella sua storia, Alitalia collegherà Venezia a San Pietroburgo con un volo settimanale diretto. Il nuovo collegamento

sarà attivo fino al 7 ottobre e verrà operato con aerei Airbus A320. L’aereo della Compagnia italiana decollerà dall’aeroporto “Marco Polo” alle ore

22.20 ogni venerdì (fra il 4 luglio e il 12 settembre ogni martedì) per atterrare a San Pietroburgo alle ore 2.35 locali del giorno successivo. Da San

Pietroburgo, il volo Alitalia partirà ogni sabato (fra il 5 luglio e il 13 settembre ogni mercoledì) alle ore 4.25 locali per atterrare a Venezia alle ore 6.45.

Grazie a questo nuovo collegamento diretto, Alitalia rafforza la propria offerta sulla Russia, arrivando ad operare fino a 30 voli andata e ritorno alla

settimana nella stagione estiva. In questo modo sono assicurati collegamenti da quattro città italiane: Roma e Catania (per Mosca e San Pietroburgo),

Palermo (per Mosca) e Venezia (nuovo volo per San Pietroburgo).

Decalogo per il buon vivere in spiaggia

1) TELEFONINO? NO GRAZIE. Al primo posto delle lamentele c'è proprio il telefonino. Al vicino di ombrellone, che magari sta cercando

di fare un meritato riposino, non interessa sapere i fatti vostri. E se proprio non potete farne a meno, escludete la suoneria e conversate a voce bassa.

2) RISPETTATE LO SPAZIO A VOI DESTINATO. Perchè dovete invadere l'ombrellone del vicino? Anche lui ha diritto al suo spazio

vitale.

3) SCHIZZI E SPRUZZI. È salutare entrare in acqua gradualmente. Se non lo volete fare, peggio per voi, ma almeno evitate di tuffarvi con

dei tonfi schizzando il vicino.

4) DOCCIA. Non state 3 ore sotto la doccia creando code chilometriche. La doccia al mare deve servire a rinfrescarvi non a lavarvi.

5) MAMMA: ALZATI E CAMMINA! Se volete rimproverare vostro figlio o farlo uscire dall'acqua, non fatelo a distanza, urlando e

disturbando il vicino che sta cercando di fare un pisolino o leggendo il giornale o discutendo tranquillamente con altre persone.

6) CAMPO DI CALCIO E CASTELLI. La spiaggia non è un campo di calcio. Se c'è uno spazio allestito allo scopo, ben venga una

partitella, altrimenti ricordatevi che gli altri non sono contenti di ricevere le vostre pallonate in testa o sulla pancia.

7) SPORT ACQUATICI. Basta con i pericolosi e rumorosi acqua-scooter o barche a motore che arrivano fino a riva.

8) IL MARE NON È UNA PATTUMIERA. Non gettate le cicche di sigarette o la carta del gelato sulla sabbia. Cercate gli appositi cestini!

9) AMBULANTI. Se non c'è niente che vi interessi, si può dire un fermo "No grazie", senza bisogno di inscenare una discussione.

10) CANI. Laddove è permesso portarlo in spiaggia, ricordatevi di tenerlo sempre vicino a voi, con guinzaglio (o guinzaglio e museruola se è una

razza a rischio di aggressività).

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vacanze in...

forma

....

ANDARE PER I LUOGHI

DELLA DIETA

MEDITERRANEA

COME MANTENERE LA LINEA

SENZA RINUNCIARE

AL RISTORANTE

Con la prova costume che si avvicina si avvicinano

anche le diete accompagnate magari da una certa

titubanza a mangiare fuori

Esistono delle regole di comportamento per concedersi di andare al

ristorante senza però danneggiare troppo la linea? TheFork, tra le

principali app di prenotazione online dei ristoranti a livello globale con

una posizione leader nel mercato italiano, ha chiesto a due nutrizioniste

le regole d’oro per non rinunciare a mangiare fuori, preservando la linea.

1. Puntare su un piatto solo (un buon antipasto o un secondo se si sta

seguendo un piano dimagrante, anche un buon primo se non si hanno

particolari necessità) accompagnato da verdure grigliate, meglio se

condite al momento. Privilegiare un solo piatto rispetto a piccole

porzioni di cibi diversi (es. aperitivi, sushi, tapas spagnole). Spizzicando

qua e là si corre il rischio di non rendersi conto di quanto cibo si stia

effettivamente mangiando.

2. Fare uno spuntino anche se si deve andare al ristorante. La

possibilità di mangiucchiare pane o grissini prima ancora che arrivi il

nostro ordine sarà molto alta se arriviamo a tavola con una fame da lupi.

Fare uno spuntino un paio di ore prima (qualche oliva, una manciata di

mandorle, un frutto di stagione), e non appena si è a tavola, bere un paio

di bicchieri di acqua.

Convivialità, stagionalità, sostenibilità. Sono i segreti della dieta

mediterranea, raccontati da Elisabetta Moro e Marino Niola in “Andare per

i luoghi della dieta mediterranea” (Il Mulino). Uno stile di vita che ha

conquistato il mondo. Scoperta negli anni Cinquanta tra Napoli e il Cilento

da due scienziati americani. Fondata sugli alimenti-simbolo della triade

mediterranea – cereali, olio e vino – questa dieta che non è una dieta

combina felicemente eredità del mondo classico e tradizioni locali.

Scopriamola nei suoi luoghi sacri: dalla Campania, con Amalfi e le

acciughe di Cetara, o con Pozzuoli, regno dei frutti di mare, alla Puglia, con

le orecchiette di grano arso di Tricase e con la pasta di mandorle di Lecce,

dalla Lucania, con il suo pane antico, alla Sicilia, con i tonni di Favignana,

le panelle di Palermo e gli arancini di Catania – oltre che in quegli autentici

empori di tipicità che sono Napoli, Genova, Venezia. Elisabetta Moro è

professore ordinario di Antropologia culturale all’Università di Napoli Suor

Orsola Benincasa. Con il Mulino ha pubblicato “La dieta mediterranea.

Mito e storia di uno stile di vita” (2014). È editorialista del Mattino e del

settimanale svizzero Il caffè. Marino Niola è professore ordinario di

Antropologia dei simboli all’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa

dove, con Elisabetta Moro, dirige il MedEatResearch-Centro di ricerche

sociali sulla dieta mediterranea. È editorialista della Repubblica. Con il

Mulino ha pubblicato “I Santi patroni” (2007), “Si fa presto a dire cotto. Un

antropologo in cucina” (2009), “Non tutto fa brodo” (2012) e “Homo

dieteticus” (2015).

3. Pianificare il pasto, specie se particolarmente

importante. Se a cena è prevista la pizza, a

pranzo puntare su qualcosa di leggero (un

secondo piatto con una verdura), ricordando di

fare merenda nel pomeriggio. Se domenica si

pranza in agriturismo, a cena evitare di puntare

nuovamente su un menu ricco.

4. Non cadere dalle nuvole. Meglio optare per

un ristorante che propone di tutto un po’, tra cui

scelte salutari e piatti sani. Se si sceglie una

rosticceria che propone solo arancini e panzerotti,

la scelta non potrà che ricadere su una di queste

due alternative.

5. Al fine pasto non si può rinunciare? Ci si

può concedere una macedonia con una pallina di

gelato alla panna o un sorbetto (non solo limone,

ma anche pompelmo rosa, frutto della passione,

mela verde, ananas, tutti gustosi ma ben più

leggeri del gelato, in quanto preparati con acqua

anziché latte). E se proprio non potete non assag-

giare quel dolce dall’aria irresistibile, almeno

fate portare dal cameriere un paio di cucchiaini

in più per dividere con gli altri commensali. Vi

toglierete lo sfizio, dimezzando però il danno.

6. Ben venga lo “sgarro”... ma con criterio! Concedersi ogni tanto quel piatto o quella cena

importante è fondamentale, anche e soprattutto

quando si sta seguendo un regime dimagrante.

Occorre però tenere a mente che si tratta di un

extra, da permettersi una tantum, in modo da

nonvanificare i risultati ottenuti e da non

allontanare l’obiettivo che ci siamo prefissati.

7. L’insalata è light? A volte lo è, altre

decisamente no. Un’insalata con olive nere,

patate, mais, mozzarella e avocado è per

esempio una bomba da mille calorie, più di un

semplice piatto di pasta al pomodoro. Per

prepararsi un piatto unico salutare e leggero,

vale la pena di accostare alla lattuga e alle

carote, carboidrati come pane integrale o patate

bollite e proteine a scelta tra legumi, pesce,

carne magra, uova o formaggi magri, senza

mischiarle tra di loro. Come condimento un filo

d’olio extravergine di oliva, limone e aceto di

vino e un pizzico di sale. 8. Tenere una linea base per tutta la

settimana. È importante mangiare di tutto un

po’. Nella nostra alimentazione non devono

mancare carboidrati, riso, pane, proteine (carne,

pesce o affettati) cercando di non mischiarle. Il

pesce andrebbe mangiato 2/3 volte a settimana,

così anche la carne mentre i legumi possono

essere mangiati anche 4 volte a settimana,

poiché sono poco calorici e non contengono

grassi.

9. Non escludersi socialmente! Una volta a

settimana si può andare a mangiare dove si

vuole, purché quotidianamente si mantenga

un’alimentazione sana e bilanciata con verdure,

carboidrati e proteine nella giusta quantità.

RICETTE TRADIZIONALI PER ARRIVARE IN FORMA ALLA PROVA COSTUME

Zuppa di ceci, polpo bollito o minestra di scarole, la sfida con la bilancia non si vince in palestra, ma a tavola. Secondo un esperto su 3 (35%) infatti,

la chiave per arrivare in forma alla prova costume è il rilancio delle ricette tradizionali di un tempo, che molto spesso seguono i dettami della dieta

mediterranea. Con l’arrivo della bella stagione, si sente l’esigenza di mettersi in forma per la tanto agognata prova costume. Riscoprire i sapori

dell’infanzia grazie a piatti della tradizione gustosi, ma alleati della salute, perché a basso contenuto di grassi, aiuta a vivere con meno apprensione

l’arrivo della bella stagione. Questo non vuol dire rinunciare all’attività fisica, fondamentale per il benessere del corpo.

Ma quali sono le principali preoccupazioni degli italiani in vista dell’estate? - Per gli uomini la prova più temuta è quella del girovita

(72%), mentre le donne impallidiscono all’idea di dover sfoggiare delle gambe filiformi (69%), a prova di shorts. E per chi ambisce ad una

“silhouette da urlo” non possono mancare nel piatto verdura (87%), olio extravergine di oliva (83%), frutta (81%) e legumi (78%). È quanto emerge

da uno studio condotto dallo Story Cooking di Casa Coricelli, l’osservatorio sulle tendenze nel mondo dell’olio e della cucina.

Tra i piatti della tradizione più indicati per tornare in forma ci sono le minestre di scarole (59%), le zuppe di legumi (65%) o la vellutata di asparagi

(37%). Come antipasti le gustose aringhe alla calabrese (57%), fave e cicoria (49%) o l’insalata di moscardini e broccoli (38%). Tra i primi le trofie

al pesto (25%) e risotto di zucchine (28%). Tra i secondi polpo e patate (32%), branzino al forno (38%) e pollo alla cacciatora (25%), mentre come

contorno insalata di finocchi (43%), broccoli gratinati (37%) e sedano alla molisana (25%).

Ma quali sono gli ingredienti che non devono assolutamente mancare? - Verdura (87%), olio extravergine di oliva (83%), frutta (81%),

legumi (78%), pesce azzurro (59%) e vino (49%) stanno alla base di questo regime alimentare, che pur in minor percentuale non rinuncia a carne

bianca (38%), uova (32%) e carne rossa (11%). Infatti i principi più importanti della dieta mediterranea sono: il maggiore consumo di proteine

vegetali rispetto a quelle animali, la riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva), la moderazione della quota

calorica globale e un’elevata introduzione di fibra alimentare.

“Alcune ricette della nostra tradizione sono legate a tempi in cui mediamente il dispendio energetico era molto maggiore – afferma Francesca Noli,

nutrizionista -. Da recuperare sono certamente i piatti più leggeri, che legano cereali e legumi come orzo e lenticchie, riso e piselli, farro e ceci. Non

bisogna aver paura di mangiare la pasta, anche in vista della prova costume: in una giusta porzione, condita con pomodorini freschi o altre verdure,

olio extravergine d’oliva e un cucchiaino di parmigiano ha un buon potere saziante, soddisfa il palato ed ha un’alta qualità nutrizionale”.

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Per chi vola

Bagaglio da imbarco Regola generale: il peso delle valigie (non

importa il numero) non deve superare i 20

Kg per l'economy class, i 30 per la

business, i 40 per la prima classe;

sui voli per gli Stati Uniti e il Canada si

possono imbarcare due valigie che non

pesino più di 32 Kg ciascuna;

sui voli nazionali Alitalia due bagagli

senza limite di peso.

Bagaglio a mano Una piccola valigia il cui peso massimo

dipende dalla società aerea con cui si vola;

una borsetta o valigetta 24 ore;

una macchina fotografica nella sua borsa;

un ombrello e un cappotto.

CONSIGLI PER CHI VIAGGIA “con alcune piccole attenzioni si possono evitare molti

inconvenienti spiacevoli”

Federconsumatori, l’associazione che ha come obiettivi prioritari

l'informazione e la tutela dei consumatori ha divulgato alcuni consigli

preziosi per coloro i quali si apprestano a partire.

1. Informarsi sulla situazione igienico-sanitaria del Paese in cui state

andando e chiedete all’agente di viaggio tutte le delucidazioni del caso in

merito alle polizze assicurative relative alla copertura sanitaria, prestando

molta attenzione alle spese non rimborsabili.

2. Portare con se la tessera sanitaria che, almeno in Europa, è un vero e

proprio passepartout per servizi come il pronto soccorso, le visite

ambulatoriali e la guardia medica.

3. È bene mettere nel bagaglio i farmaci indispensabili o i foglietti

illustrativi (antifebbrile, antinfiammatorio, antibiotico, fermenti lattici, oltre

a creme per le scottature o per le punture di insetti), soprattutto se si è

soggetti ad allergie o intolleranze, naturalmente rispettando le modalità di

conservazione e le norme relative al trasporto se si viaggia in aereo.

4. Nelle aree a rischio è bene fare attenzione a cibi crudi e formaggi

freschi e utilizzare solo l’acqua in bottiglia sia per bere che per l’igiene

personale. Nei luoghi caldi i bambini devono bere spesso.

La valigia a regola d'arte

II segreto sta tutto nel creare degli strati ben livellati,

procedendo così: nella parte opposta alla maniglia le cose più pesanti;

poi i capi "lunghi" (pantaloni, gonne e abiti) senza piegarli e

lasciandoli sporgere ai lati;

sopra, pigiami, accappatoi e giacche piegati a metà;

sopra ancora golf e maglioni. Le magliette di cotone si

stropicceranno di meno se le arrotolerai con cura;

per ultime le camicie;

ripiega infine sul tutto le parti che sporgono ai lati;

e non dimenticare di lasciare un po di spazio

per i souvenir del ritorno!

5. Utilizzare creme solari, indossare abiti adatti al clima e coprire il capo

con un capello.

6. Per i bambini, può essere utile mettere, in una tasca degli abiti, un

biglietto che riporti i recapiti dei genitori nel caso in cui i bambini si

perdano.

7. Se si viaggia al di fuori dell’Unione Europea chiedere alla vostra

banca quali siano le condizioni per il prelievo di contante all’estero e

ricordatevi di verificare il cambio delle valute e le normative vigenti in

merito all’esportazione di valuta.

8. All'arrivo in albergo lasciate denaro e altri oggetti di valore nella

cassetta di sicurezza, consegnandoli all’albergatore e chiedendo il rilascio

di una ricevuta. Solo così avrete la certezza, in caso di furto, di un pieno

rimborso: se invece il furto avviene in camera, l’albergatore dovrà

rimborsare al massimo una somma pari a 100 volte il prezzo giornaliero

della camera.

9. Tenere presente che alcuni Paesi richiedono visti d’ingresso e

documenti di espatrio, quindi verificate tempi e modalità per ottenerli e

controllate che tutta la famiglia sia in possesso della documentazione

necessaria.

10. È utile tenere sulla propria casella di posta elettronica una copia

scansionata dei documenti stessi, per poterne disporre in caso di

smarrimento.

Documenti sanitari di viaggio

Se la tua destinazione è un paese della CEE, recati alla USL, munito di

libretto sanitario, per ritirare il Modello E 111 che ti dà diritto ad usufruire

delle stesse prestazioni previste per i cittadini del paese da visitare. Se la

tua meta è un'altra informati alla USL se esiste una convenzione

internazionale che ti permetterà di usufruire lo stesso delle cure mediche ed

ospedaliere, e fatti rilasciare eventualmente gli appositi certifieati. In caso

contrario ti conviene stipulare un'assicurazione privata.

Vaccinazioni

Diverse malattie contraibii all'estero possono essere prevenute attraverso

un'adeguata immunizzazione, secondo le indicazioni dell'Organizzazione

Mondiale della Sanità (OMS).

Prima di un viaggio recati dal tuo medico per organizzare il programma

vaccinale più idoneo in relazione al paese che stai per visitare.

Il pronto soccorso del viaggiatore

Non dimenticare di portare con te:

una scorta di farmaci che usi abitualmente;

un analgesico (contro il dolore);

un antipiretico (contro la febbre);

un antibiotico a largo spettro;

un farmaco contro il mal di viaggio;

una pomata contro ematomi e distorsioni;

un collirio; un termometro.

Completa 1'elenco con il tuo medico.

L'arte di fare i bagagli

....

Il passaporto della salute

....

SPIAGGE

DIRITTI E DOVERI DEI BAGNANTI

Spiagge aperte con il bel tempo (si spera, ndr). Ma quali i diritti e di

dovere dei bagnanti? L’Aduc ha predisposto un vademecum:

1) Le spiagge sono demaniali, di proprietà dello Stato, cioè nostre.

2) Vengono date in concessione a gestori, che possono chiedere un

biglietto di ingresso, per poter usufruire di alcuni servizi quali le docce,

i bagni, gli spogliatoi, il servizio di salvataggio e la pulizia dell'arenile.

L'affitto di sdraio, ombrelloni e cabine in genere è aggiunto al biglietto

di ingresso, ma non è obbligatorio affittarle, perché una volta pagato

l'ingresso ci si può sdraiare sul proprio asciugamano.

3) Si può accedere alla spiaggia di uno stabilimento balneare, per

raggiungere il mare, senza pagare il biglietto di ingresso, ma non si può

sostare né sulla spiaggia in concessione né sulla battigia, spazio che

deve essere costantemente libero da persone o cose.

4) Non è consentito l'accesso e la sosta agli animali, se non dove

espressamente previsto.

5) È vietato giocare a pallone, a racchette o altri giochi che possano

arrecare disturbo ai bagnanti, a meno che non ci siano aree allestite allo

scopo.