XV 10 giugno 2017 N. 226 Botteghino 2017.pdf · la camicia eccessivamente sbottonata (75%) e...
Transcript of XV 10 giugno 2017 N. 226 Botteghino 2017.pdf · la camicia eccessivamente sbottonata (75%) e...
anno XV 10 giugno 2017 N. 226
Il Botteghino Fondato nel 2002
Edito da: gruppo editoriale e
culturale “BottegARTE” - Bruxelles
email: [email protected]
sito: www.bottegarte.eu
Direttore e redattore
responsabile:
Vito Laraspata
Invio telematico: Elisa Piunno
Grafismo, foto: Catherine Bourdeau
Archivio: Ortensia Semoli
Corrispondenti dall’Italia:
M.T. Prestigiacomo e Franca Caputo
Agenzie stampa: ANSA – AGI - NIP
Adnkronos - 9 colonne - Inform
ATTENZIONE: In conformità con le nuove disposizioni in materia d'invii
telematici in vigore dal 1° gennaio 2004
(Testo Unico sulla tutela della privacy emanato con D.L 196/2003 pubblicato
sulla G.U. n. 174), con la presente
chiediamo l'autorizzazione a spedirVi via 'e-mail' le informazioni culturali tramite il
presente bollettino. Poichè la nostra
rivista viene inviata gratuitamente, la vostra autorizzazione s'intende approvata
tramite 'silenzio-assenso'.
Chi vuole essere cancellato dalla nostra
lista, può inviare un messaggio con
scritto semplicemente CANCELLAMI
IMPORTANTE: Gli articoli non firmati
sono tratti dalla diffusione delle diverse
agenzie giornalistiche o da comunicati stampa. La responsabilità del loro
contenuto rimane esclusivamente della
fonte. La Redazione si riserva la facoltà di fare
una cernita del materiale da pubblicare
secondo criteri di buon gusto ed educazione, rispetto ed interesse generale,
che non risultino offensivi della dignità e
della reputazione di chicchessia. Le collaborazioni e gli articoli sono
forniti gratuitamente e in modo del tutto
benevolo.
Appuntamento
sul nostro sito:
www.bottegarte.eu
La pubblicazione del prossimo
numero è prevista per
l’ 11 settembre
L'UMANITÀ STA UCCIDENDO
SE STESSA Il pianeta ha un livello d'inquinamento che ha
oltrepassato il punto di non ritorno, come ci hanno
allertato varie volte gli scienziati. Poi abbiamo il
fallimento del capitalismo da un lato e del
comunismo dall’altro. La democrazia proprio in
buona salute non è. Fallimenti su fallimenti stanno
conducendo l’umanità a cercare nelle religioni i
propri riferimenti economici ed etici, basta osservare
i vari scenari internazionali. Si sono accentuate le
guerre di religione: una religione contro un’altra
religione. L’umanità sta ancora uccidendo se stessa
in nome del solito personaggio di fantasia
denominato Dio. Il mio Dio è meglio del tuo e
quindi ti uccido; ti uccido perché me lo ha detto il
mio Dio…
La maggior parte di noi lavora il 50% del tempo per
pagare le tasse, il 33% del tempo dorme e usufruisce
solo di un 17% del tempo per vivere come le regole
sociali c'impongono.
Stiamo attraversando un'epoca di cambiamenti e di
trasformazioni. La "bacchetta magica" per uscire da
questa crisi economica planetaria non è stata ancora
trovata. Ormai la parola d'ordine è "crisi", "siamo in
crisi": crisi economica, politica, istituzionale,
ecologica, crisi della società, dei valori morali. Non
c'è un solo settore della vita che non è risparmiato
dalla crisi. Ma è soprattutto crisi della fiducia. Non
sappiamo più a chi credere, a che santo votarci. Non
sappiamo più a quali valori aggrapparci: lavoro,
famiglia, chiesa, ideologia, tutto viene messo in
discussione. Chi osa ancora immaginare il proprio
avvenire? Scandali politici e finanziari, errori e
fallimenti bancari, truffe e corruzioni, errori medici,
Redattore responsabile: Vito Laraspata [email protected]
www.bottegarte.eu
LA REDAZIONE AUGURA BUONE VACANZE
ARRIVEDERCI A SETTEMBRE
abusi e violenze senza limiti. Siamo presi in
ostaggio dagli speculatori, che godono degli errori e
dell'incapacità dei nostri politici. I valori morali e
della famiglia si stanno perdendo. La nostra vita può
essere in pericolo da un momento all'altro. I mali
della nostra società si fanno sempre di più
preoccupanti, creando in noi un misto di cattiva
coscienza, di colpevolezza ed anche d'insicurezza.
Sembra che la società sia impazzita e come reazione
diventiamo sempre più materialisti tant'è vero che i
verbi "avere" e "possedere" sono sinonimi di felicità
e di benessere. Ci facciamo largo a forza di
"gomitate" e si fa a gara a chi… "frega” di più".
Abbiamo l'impressione di essere diventati dei
burattini, impotenti di fronte all'accumularsi dei
problemi. Ma ciò che è più grave è avere fatto di
questa "crisi" una ragione di vita, tanto da sentirla
come facente parte di noi stessi.
Se ci resta ancora un pizzico di lucidità e voglia di
ritrovare la nostra identità, ci dovremo porci la
seguente domada: - "Che posto ho io oggi in questa
società ?". Sta a noi costruire una società migliore
per tutti e non possiamo aspettare che un corriere
espresso ce la porti a casa. I tempi sono cambiati e
anche gli uomini, andiamo avanti quindi, cerchiamo
altri modelli di società nei quali si possa vivere in
maniera pacifica e serena. Oggi dobbiamo contare
solo su noi stessi: sta a noi costruirci la società a
nostra misura. Cerchiamo di utilizzare la nostra
testa e di ragionare con il nostro cervello.
Incominciamo ad avere più fiducia in noi stessi e
nelle nostre capacità, ad agire in conformità con le
nostre idee.
BERE VINO FA BENE
L'Italia è il Paese con il più elevato livello di salute, il suo sistema sanitario è il
secondo migliore al mondo ed è anche al primo posto nella ricerca sul vino e i
suoi effetti benefici sulla salute umana. Non sembra dunque debbano più esser-
ci dubbi: il vino (quello rosso in particolare) fa bene. Anzi: "E' il farmaco più efficace per ridurre i rischi
cardiovascolari". A dirlo è Lawrence Coia, medico statunitense che assieme all'economista Kiersten
Strombotne, hanno partecipato al Festival dell'Economia dal 1 al 4 giugno.
10 giugno 2017 p. 2
...per fare colpo sulla propria
partner nella serata più romantica
dell’anno basta… essere eleganti Secondo oltre 6 donne su 10 (61%) infatti per
attirare lo sguardo, in occasione di una serata
speciale, gli italiani si dovranno presentare
all’appuntamento galante in giacca e cravatta.
Ma da dove arriva questa predilezione per
l’uomo in giacca a cravatta? Perché risulta sicuro
di sé (78%) è la motivazione condivisa dalla
maggior parte delle donne. Ma non solo, è anche
più attraente (73%) e trasmette stabilità (68%).
Tra gli errori di stile davvero imperdonabili il
calzino bianco che spunta dal pantalone (81%),
“Chi vuol esser lieto sia, del doman
non v’è certezza” (Lorenzo de’ Medici)
ALLA TELEVISIONE OGGI NON SI RIDE PIÙ
"Alla televisione oggi non si ride più, io non rido più". È lo sfogo di Renzo Arbore, ospite a sorpresa e "docente
per un giorno", all'Università La Sapienza di Roma dei ragazzi di Scienze della Comunicazione. "Ho lanciato
Nino Frassica con 'Quelli della notte' - ha detto Arbore passando in rassegna alcuni suoi programmi di successo -
qualcuno non sa che l'ho lanciato addirittura alla radio con 'Alto Gradimento', ma ancora non era popolare.
Nino Frassica oggi è l'unico che mi fa ridere, perché alla televisione non si ride più, io non rido più... Allora per
sorridere c'è il buon Frassica, che riesce puntualmente a fare un umorismo surreale e bellissimo". L'occasione
per mettere a confronto la tv di allora, e in particolare il programma cult della Rai degli anni 70 "L'Altra
Domenica", con quella di oggi è stata una lezione-evento promossa dal Corso di Culture e Industrie della
televisione de La Sapienza.
NASCITE AL MINIMO STORICO
L’invecchiamento della popolazione è l’aspetto demografico che contraddistingue il nostro Paese nel
contesto internazionale. La natalità continua a diminuire: il minimo osservato nel 2015 per le
nascite risulta superato nel 2016 dal nuovo record nella storia dell’Italia unita (474 mila).
Bisogna risalire alla metà del Cinquecento per ritrovare un così ridotto di numero di nati, quando peraltro l’Italia contava una popolazione pari a un
quinto di quella attuale. Questa la situazione fotografata dal report annuale dell’Istat “La situazione del paese”. I decessi - si legge ancora sul rapporto -
sono 608 mila, un livello elevato ma in linea con la tendenza all’aumento dovuta all’invecchiamento della popolazione. Il saldo naturale registra nel
2016 un valore negativo (-134 mila), il secondo maggior calo di sempre, dopo quello del 2015. Il saldo migratorio con l’estero si mantiene a un livello
analogo a quello dell’anno precedente, anche se con un maggior numero di ingressi e di uscite. La dinamica naturale negativa determina il calo
demografico. A partire dal 2015, la popolazione residente si riduce: di 130 mila persone quell’anno, di 86 mila nel 2016. Secondo le stime al 1° gennaio
2017, la popolazione residente scende a 60,6 milioni. All'1 gennaio 2017 si registra che il 22% della popolazione ha dai 65 anni in su, mentre L’età
media della popolazione straniera è passata da 31,1 a 34,2 anni tra il 2008 e il 2017, con un incremento maggiore rispetto a quello rilevato per la
popolazione italiana, che passa da 43,7 a 45,9 anni.
italiani sempre più vecchi
ZERO IN
CONDOTTA PER GLI
ITALIANI IN VOLO
Secondo SpeedVacanze.it oltre il 78% degli italiani usa Internet in aereo
anche nelle fasi di decollo e atterraggio, quando è assolutamente vietato
farlo. Ad offrire il “board wi-fi” durante i voli è un numero sempre
maggiore di compagnie aeree, ma naturalmente è sempre vietato navigare
nelle fasi di decollo e di atterraggio. I più indisciplinati? Proprio gli italiani.
Da un campione di 2 mila intervistati emergono i motivi che spingono a
queste violazioni alle norme di sicurezza: il 38% sostiene di essere troppo
preso dalle chat su WhatsApp, il 32% di non potere fare a meno di
Facebook ed il 20% di voler condividere le foto su Instagram. Ma indipen-
l’abito fa il monaco
la camicia eccessivamente sbottonata (75%) e
l’abbigliamento troppo sportivo (67%).
È quanto emerge da uno studio promosso
dall’agenzia Espresso Communication per Bigi
Cravatte Milano, condotto su circa 800 donne
tra i 25 e i 50 anni. “E’ proprio vero, le donne,
anche se a volte non lo ammettono, desiderano
che l’uomo si presenti con eleganza e charme ad
una serata romantica” – spiega Paola Bigi,
contitolare di Bigi Cravatte Milano.
L’eleganza classica non tramonta mai, un uomo
elegante abbigliato in modo formale è sempre in
grado di attrarre lo sguardo femminile. La cra
vatta è l’accessorio maschile per eccellenza, i
segreti del suo successo sono il disegno, il
colore, la texture, simile ma mai uguale. Il
colore e la combinazione dei colori, diversa a
ogni stagione, ne rinfrescano il look. La cravatta
racconta la personalità di un uomo, ne mette a
nudo il carattere. Volitivo? La cravatta non si
confonde con il colore dell’abito ma è messa in
evidenza. Narciso? La fantasia della cravatta
attira senz'altro l’attenzione. Timido? Sia il
colore sia la fantasia sono sottotono, la cravatta
quasi non si nota. Pare che la donna non riesca
mai a indovinare il gusto di chi la cravatta la
riceve. Non si deve dimenticare che il fruscio
della pura seta ha pur sempre un’allure sensuale.
LE DONNE PREFERISCONO L’UOMO
IN GIACCA E CRAVATTA Non sono necessari regali estremamente costosi, cene da mille e una notte
o viaggi da sogno in mete esotiche...
dentemente dal canale social utilizzato, l’82% sostiene di sentire un
irresistibile impulso a condividere con immagini e parole proprio i
momenti legati al decollo e all'atterraggio, fotografando ciò che si vede
fuori dal finestrino e all'interno dell'aereo, nonché scattando selfie e
taggandosi durante il decollo. Tra le altre regole ignorate anche il
corretto posizionamento del bagaglio a mano a cui il 32% non presta
affatto attenzione fino a quando l'assistente di volo non ripete l'invito “ad
personam” chiedendo nuovamente di collocarlo nel vano superiore o
sotto il sedile, oppure il fatto di mantenere la cintura di sicurezza
allacciata quando indicato dall'apposito segnale: a trasgredire in questo
caso è il 28%. E uando l'aereo è atterrato il 98% si slaccia le cinture e si
alza prima che sia consentito farlo. E che dire infine dell'invito da parte
degli assistenti di volo a prestare attenzione alle istruzioni di sicurezza?
Secondo il sondaggio il 100% degli intervistati sostiene di essere
distratto o comunque di non prestarvi molta attenzione.
comportamenti
10 giugno 2017 p. 3
”Le radici della cultura sono amare,
ma i frutti sono dolci” (Aristotele)
lioni di dollari da Bruxelles. Tutto realizzato senza “fughe” all’estero
ma comunque lavorando nei laboratori di quello che può definirsi il
“Mit” italiano - la Scuola Superiore Sant'Anna - della quale dal 2006
Cecilia Laschi è professore associato di bioingegneria industriale.
Nata a Piombino, cresciuta a Follonica, oggi la ricercatrice abita a
Livorno. Ed è proprio a Livorno, nell’acquario del Centro di Ricerca per
le Tecnologie del Mare e la Robotica Marina, che Cecilia lavora alla
realizzazione di robot marini.
A fare da modello vivente un vero e proprio polpo chiamato Alfa. Il
robot-polipo è in grado di infilarsi in anfratti marini dove neanche un
sub arriverebbe e apre scenari ancora più avanzati: “Nell’applicazione
di modelli neuroscientifici su robot umanoidi - spiega Laschi - mi
scontravo con le limitazioni della struttura fisica dei robot, tipicamente
basata su strutture rigide, mentre i sistemi biologici sono caratterizzati
da cedevolezza e adattabilità”.
Un umanoide su una barca a vela. Lei lo
chiama il suo “sogno”. Per di più “inutile”.
Però se a dirlo è Cecilia Laschi si può ben
pensare che diventerà un progetto finanziato a
livello internazionale e che segnerà un ulte-
ulteriore passo in avanti verso l’ultima frontiera della biorobotica, la
collaborazione “intelligente” delle macchine antropomorfe con gli uomini. E
infatti, dietro a quell’“inutile”, questa sorridente toscana che il mondo ci
invidia mette quel “ma…” che tutti gli scienziati di razza si pongono:
“Inutile, certo, ma dimostrerebbe che la robotica avrebbe raggiunto i
traguardi che credo si debba porre in questo momento”. È lo stesso “ma” che,
a neanche 20 anni dalla laurea in informatica a Pisa e ad un decennio dal
dottorato in robotica a Genova, l’ha portata, a 42 anni, ai vertici della
robotica mondiale, unica donna (insieme ad una statunitense) a figurare nel
sestetto della commissione consultiva della Iee Robotics and Automation
Society, a fianco del giapponese Toshio Fukuda, considerato il “guru”
mondiale dell’automatismo. I 6mila membri dell’associazione planetaria
degli ingegneri elettronici hanno scelto il suo nome per rappresentare
l’Europa. Quello stesso “ma” le ha permesso di immaginare ed ora realizzare
Octopus, il primo robot interamente molle al mondo, finanziato per 10 mi-
Sensibile, mite ma anche ostinata. A 6 anni,
morta la madre solo 28enne, risposatosi il padre,
si chiude nel mutismo. Fatta educare dalle
suore, a 15 anni rifiuta il duca de Pasquier, che
la voleva in moglie. Al roboante ufficiale
francese preferisce i suoi libri di storia e
letteratura. Finché a 18 anni, una sera del
novembre 1806, ad una recita di beneficenza nel
Reale Orfanotrofio femminile, colpisce il cuore
dell’allora 21enne Federico Confalonieri il
quale credeva che l’unica che avrebbe sposato
sarebbe stata la causa del progresso italico. E
invece, un anno dopo, impalma la ventenne
Teresa. Che, colta e raffinata, aiuterà a diventare
una delle maggiori personalità della
Restaurazione italiana, collettore delle istanze
progressiste e dell’idea dell’unità italica, un
uomo dal carattere certo complesso. Dopo il
fallimento della missione a Parigi, Federico
scrive a Teresa: “Stiano gli Italiani uniti, non
presentino che un sol voto, si dimentichino quel
fatale e malinteso patriottismo di città per non
servire che al patriottismo di Nazione”. Da qui
la sua decisione di partire alla volta di Londra
allo scopo di riuscire a strappare qualche
margine di autonomia, puntando sull’appoggio
inglese che nel 1812 aveva permesso alla Sicilia
di strappare la costituzione al re borbonico.
Affermatosi il dominio austriaco in Lombardia
per la coppia si aprono gli anni della
cospirazione: dei viaggi con alle calcagna le
spie di Metternich, dei legami con le società
carbonare del sud Italia ed i liberali inglesi e
francesi, del loro palco alla Scala vero e proprio
pensatoio progressista nel quale si incontravano
gli esponenti più attivi del liberalismo
lombardo.
Gli anni in cui il loro salotto diventa ritrovo
della setta segreta dei Federati che ordiva la
rivolta a Milano e progettava un governo
lombardo-veneto federato al regno sabaudo. Qui,
nel 1821, si riuniscono i patrioti che si dicono
certi dell’appoggio di Carlo Alberto di Savoia,
che lo stesso reggente ha assicurato di persona a
Giorgio Pallavicino e Gaetano Castiglia, amici
dei Confalonieri. Ma, dopo i moti di marzo,
Carlo Alberto fa marcia indietro, iniziano le
ondate di arresti, il Palazzo del Capitano di
Milano per tre anni vede passare in catene tutti i
maggiori carbonari del milanese: Pallavicino,
Castiglia, Andryane, Arese, Corsieri, Tonelli. Ed
anche Confalonieri. Pur avvertito da Teresa di un
suo prossimo arresto, il conte inspiegabilmente
rimanda la fuga. E, quando ormai si ritrova le
guardie sul portone, la sera del 13 dicembre
1821, scopre che il passaggio segreto, attraverso
il quale tenta di fuggire, è stato murato non si sa
da chi. Paga così il suo sogno di libertà con 15
anni allo Spielberg. E per Teresa inizia il
calvario che la condurrà alla precoce morte,
consunta dal dolore. Un dramma umano che vive
da vicino l’amico Alessandro Manzoni e che gli
ispira il personaggio della regina Ermengarda
nell'Adelchi del 1822 (“Sparsa le trecce morbide
sull’affannoso petto…”). L’imperatore fa
condannare a morte Confalonieri e rifiuta più
volte di ricevere Teresa accorsa a Vienna per
chiedere la grazia. In extremis l’imperatore
commuta la condanna a morte di Federico nel
carcere duro a vita. L’ultima volta che Teresa lo
vede è il 4 febbraio 1824, quando da Brno viene
condotto nell’inferno dello Spielberg.
Lei si vede rifiutare dall’imperatore il permesso
di vivere vicino alla prigione del marito ma non
quello di scrivergli. A sei anni
dall’imprigionamento di Federico, nel
febbraio 1830, Teresa, ormai colpita da un
male incurabile, invia all’imperatore una
lettera scritta per lei da Manzoni: “Alla
misericordia di Vostra maestà io porgo una
preghiera: che mi sia concesso di terminare i
miei giorni accanto a quello che la
Provvidenza mi ha dato per compagno. La
morte mi sarà meno dolorosa quando,
veggendo il mio sposo presso il mio letto,
potrò riguardare come compiuta la mia
missione, che era d’impetrarne da Dio e da
V.M. la liberazione”. L’imperatore non le
risponde neanche e dopo pochi mesi, il 26
settembre, Teresa muore, a 43 anni. Non ha
mai accennato al marito della sua malattia ed
ha imposto che, anche dopo la sua morte, si
continuino ad inviargli in carcere le missive
d’amore che lei ha scritto a profusione. Morta
ormai da 4 mesi Federico, ignaro, ancora le
scrive: “Ricordati anima mia che la tua
conservazione è la mia vita”. Un mese dopo si
vede entrare nella cella un commissario che
gli comunica: “Numero quattordici: Sua
Maestà L’imperatore si degna di farvi sapere
che vostra moglie è morta”. Federico viene
“graziato” nel 1835 con la deportazione in
America. Con una amnistia ritorna due anni
dopo a Milano, malato, e finalmente può
recarsi sulla tomba della moglie, sepolta sotto
una lapide dedicata dal Manzoni all’amica.
Presto il vedovo si mette al fianco una nuova
moglie, l’irlandese Sofia O'Farrel. Quando il
conte muore, nel 1846, Sofia lo fa seppellire
accanto a Teresa in quello che oggi, a Muggiò,
è il monumentale mausoleo dei Casati.
donne di ieri
TERESA CASATI CONFALONIERI una “carbonara” alla Scala
donne di oggi
CECILIA LASCHI un’italiana ai vertici della robotica
10 giugno 2017 p. 4
Per i suoi pittoreschi paesaggi costieri e
montani, e per le peculiarità artistiche e
storiche, Maratea è una delle principali
mete turistiche della regione, tanto da essere
conosciuta anche come "la Perla del
Tirreno". Viene anche chiamata "la città
delle 44 chiese" per le sue numerose chiese,
cappelle e monasteri, costruite in epoche e
stili diversi, molte delle quali rappresentano
un notevole patrimonio artistico-religioso.
Scriveva Indro Montanelli:
«Forse in Italia non c'è paesaggio e
panorama più superbi. Immaginate decine e
decine di chilometri di scogliera
frastagliata di grotte, faraglioni, strapiombi
e morbide spiagge davanti al più
spettacoloso dei mari, ora spalancato e
aperto, ora chiuso in rade piccole come
darsene. La separa da una catena
dolomitica, tutta rocce color carnicino,
punteggiata di villaggi semiabbandonati, di
castelli diruti e antiche torri saracene, un
declivio boscoso rotto da fiumiciattoli e
torrenti e sepolto sotto le fronde dei lecci e
dei castagni.»
La sua costa, incastonata in una singolare
posizione geografica ed ambientale, è
variegata di insenature e grotte, scogli e
secche. Numerose e caratteristiche le
spiagge costiere. Degni di attenzione sono i
PELLEGRINAGGIO A MARATEA
IN ONORE DEL SANTO
PATRONO
Nella mattinata del 13 maggio, quando i primi raggi di
sole indoravano il borgo di Cancellara, un gruppo di
pellegrini, ancora assonnato, si apprestava a raggiungere
Maratea per assistere ai solenni festeggiamenti di San
Biagio. A guidarlo c’era don Giuseppe Calabrese,
accompagnato dal primo cittadino Francesco Genzano e
alcuni amministratori che hanno accolto di buon grado
l’invito del sindaco di Maratea, Domenico Cipolla. Non
è un caso che il sindaco di Maratea abbia esteso l’invito
ad un comune così distante dal suo e il motivo della
scelta è proprio San Biagio, in quanto è il Patrono di
entrambi i comuni. Si, perché l’amatissimo San Biagio,
Vescovo e Martire, oltre ad essere Patrono e
compatrono di tantissimi comuni sparsi in Italia e nel
mondo è anche il Patrono di Cancellara dove viene
festeggiato il 3 febbraio, data del suo martirio. Sebbene
la data e i riti religiosi si differenzino molto, entrambi i
comuni sono devotissimi al Santo e questa condivisione
è iniziata a Cancellara quando, in occasione dei
festeggiamenti del Santo Patrono, è intervenuta una
delegazione di Maratea e in tale circostanza fu
presentato il libro “San Biagio a Maratea” dell’autrice
Tina Polisciano. Da qui è nato l’impegno da parte di
don Giuseppe e del Sindaco di Cancellara di voler
ricambiare la visita a Maratea durante i festeggiamenti
del Santo Patrono.
A presenziare ai solenni festeggiamenti c’erano
numerose confraternite e diversi comuni, nonché il
Prefetto della provincia di Potenza, Giovanna Stefania
Cagliostro e il consigliere regionale Mario Polese.
Presente anche Mons. Sirufo in sostituzione
dell’Arcivescovo Orofino che ha presieduto la solenne
Celebrazione Eucaristica, congratulandosi, durante
l’omelia, con il gruppo di Cancellara per la
partecipazione decisamente considerevole.
Molto caratteristica la processione con il busto di San
Biagio che si è snodata tra viuzze suggestive e
tappezzate da petali di fiori lanciati al suo passaggio da
finestre e balconi. Al termine della processione, il busto
di San Biagio è stato riposto nella Chiesa
dell’Annunziata per essere riportato il giorno successivo
nella Basilica Pontificia, sua sede definitiva. Il
pellegrinaggio dei cancellaresi a Maratea è stato anche
un modo per ammirare i paesaggi mozzafiato, la
lussureggiante vegetazione, i vertiginosi strapiombi, la
bellezza senza fine del mare cristallino e non ultimo, la
maestosità della statua del Redentore che dall’alto del
monte S. Biagio, sovrasta l’intera città. Senza
dimenticare, ovviamente, l’obiettivo primario del
viaggio, ovvero rilanciare la figura di San Biagio nei
suoi molteplici aspetti, condividendone nel contempo il
culto con la città di Maratea e consolidare i rapporti
appena nati, in vista di un auspicabile gemellaggio fra i
due comuni. Durante il percorso in autobus si è tenuta
una lezione “itinerante” da parte del prof. Saracino e
don Giuseppe Calabrese, rispettivamente sulle origini
del culto di S. Biagio e sulle apparizioni della Madonna
di Fatima ai tre pastorelli, ricorrendone il centenario
proprio quel giorno.
fondali e le 131 grotte marine e terrestri,
delle quali alcune hanno restituito fossili e
reperti preistorici. Su tutte spicca la Grotta
di Marina con stalattiti e stalagmiti. In più,
le montagne dell'entroterra, arrivando con i
loro costoni direttamente sul mare, creano
un forte contrasto visivo di mare e monti,
che dà vita a pittoreschi panorami.
Maratea ospita numerosi siti di interesse
archeologico.
Il promontorio detto Capo la Timpa è stato
a lungo oggetto di ricerche archeologiche,
che hanno riportato alla luce un
insediamento indigeno in capanne che visse,
a più riprese, dal XV secolo a.C. fino al III
secolo a.C.. I rinvenimenti del periodo
romano si concentrano principalmente
intorno all'isola di Santo Janni, dove è stato
scoperto il più grande giacimento del
Mediterraneo di ancore e anfore di questo
periodo. Altro sito dello stesso periodo
storico è quello presso la Secca di
Castrocucco, dove è stata rinvenuta una
villa marittima romana. Per la storia
medioevale i protagonisti sono il sito del
Castello e il Castello di Castrocucco,
entrambi siti non ancora oggetto di ricerche
sistematiche. Degne di attenzione sono
anche le sei torri costiere, di cui tre
restaurate.
LA PERLA DEL TIRRENO
un comune di 5 133 abitanti della provincia
di Potenza, unico della Basilicata ad
affacciarsi sul Mar Tirreno
MARATEA
Cancellara, straordinario successo a Bucine per il
“Festival delle Regioni”
Si è conclusa domenica 28 maggio - a Bucine - la 14^ edizione del Festival delle
Regioni: la kermesse che ogni anno anima l’incantevole borgo con musiche, danze,
costumi e tante curiosità provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. Una delegazione di
Cancellara composta da Amministratori e membri della Pro Loco, accompagnati
rispettivamente dal sindaco Francesco Genzano e dalla Presidente Donata Claps, si è
assunta il prestigioso onere di rappresentare la Basilicata, terra generosa e ricca di tesori
nascosti. Non è la prima volta che il comune di Cancellara e la Pro loco partecipano al
tradizionale appuntamento che coinvolge tantissime associazioni nazionali ed estere e
rappresenta il luogo ideale per intrecciare culture e peculiarità di ogni genere, dando
origine ad un caleidoscopio di variegate e colorate sensazioni. A fare la differenza
quest’anno, ci ha pensato il gruppo folk “La Rondinella” che a suon di organetto, canti e
tarantelle ha invaso allegramente le strade di Bucine. Ospite speciale del gruppo
cancellarese è stata Rita Funghini, meglio conosciuta come la barbiera di Arezzo dal
sangue lucano, che con la sua esplosiva simpatia ha conquistato l’intera delegazione. La
manifestazione ha rappresentato per Cancellara e per le delegazioni intervenute una
straordinaria vetrina per promuovere le eccellenze di ciascuna regione, destinate talvolta
a rimanere sopite. Dunque, un’Italia che grazie all’impegno solerte e operoso
dell’Associazione “Bucine un comune in fiore”, continua a darsi appuntamento ogni
anno nella ridente e ospitale cittadina toscana per un proficuo scambio di esperienze e
per rinsaldare il comune senso di appartenenza ad un Paese ricco di tradizioni, sapori e
inesauribili risorse.
F.C.
dalla nostra corrispondente
Franca Caputo
10 giugno 2017 p. 5
“C'è un solo bene: il sapere.
E un solo male: l'ignoranza.” (Socrate)
“INNER SOUNDS – NELL’ORBITA DEL JAZZ
E DELLA MUSICA LIBERA”
di Claudio Fasoli
Un artista apprezzato in tutto il mondo che ha fatto del jazz uno stile di
vita si racconta in un libro avvincente, ricco di testimonianze e curiosità.
È appena stato pubblicato dalle edizioni Agenzia X, “Inner Sounds -
Nell’orbita del jazz e della musica libera”, il lavoro di Claudio Fasoli
curato da Francesco Martinelli e Marc Tibaldi. Claudio Fasoli,
sassofonista, compositore, docente e membro del Perigeo, uno dei più
celebri gruppi di sperimentazione jazz-rock, ha collaborato tra gli altri
con Lee Konitz, Mick Goodrick, Manfred Schoof, Kenny Wheeler,
Mario Brunello e Giorgio Gaslini. Docente storico dei seminari
internazionali di Siena Jazz, insegna anche alla Civica scuola di jazz di
Milano. Inner sounds è anche il titolo del suo cd più recente, uscito in
contemporanea a questo libro. E non poteva che essere Siena Jazz una
delle sedi scelte dall’autore per tenere a battesimo il suo lavoro
editoriale: Claudio Fasoli ha seguito sin dalle origini la costruzione di
questa istituzione condividendo il sogno del suo presidente Franco
Caroni. “Claudio – commenta Caroni – è stato uno dei quattro o cinque
jazzisti che mi hanno fatto scoprire i lati più coinvolgenti del jazz.
Ricordo le nostre passeggiate notturne nel centro di Siena a parlare di
improvvisazione, ricerca, musica. Era il 1977 quando accettò di far
parte del primo concerto-incontro dell’allora neonata associazione
Siena Jazz, nessuno di noi immaginava cosa questa istituzione sarebbe
poi diventata. Claudio è per me un vero maestro di vita, un modello,
fonte inesauribile di ispirazione”.
“IL RESPIRO DEL FUOCO”
di Federico Inverni
Con “Il respiro del fuoco” (Corbaccio), torna in libreria Federico Inverni,
l'autore italiano dall'identità segreta che con “Il prigioniero della notte” ha
stregato lettori e editori internazionali. Manca poco al tramonto quando il
cielo grigio e nero che incombe sulla città di Haven si accende di un rosso
infuocato. Ma quel bagliore non proviene dal sole calante che tenta di
illuminare uno degli ultimi giorni che precedono il Natale. È il rosso
violento di un incendio scaturito sulla cima di una collina in periferia,
nella cittadina abbandonata di Eden Crossing. Il respiro del fuoco non ha
lasciato scampo: l’eccentrico tempio che accoglieva il reverendo Tobias
Manne e i suoi adepti è ora un sepolcro ardente con decine di vittime. La
profiler Anna Wayne e il detective Lucas sono arrivati troppo tardi per
impedire quel suicidio rituale... ma qualcosa appare assurdamente
incongruo. Qualcuno è riuscito a dominare il fuoco, a farsene padrone. E
forse quello non è un suicidio collettivo, ma la più efferata delle stragi,
messa in atto da una mente visionaria e geniale. Perché esiste soltanto una
cosa più affascinante e pericolosa del manipolare il fuoco: manipolare le
menti. Mentre in città la notte arde di altri fuochi, Anna e Lucas devono
sfidare il tempo per riuscire a elaborare un profilo del killer, ricostruire la
storia delle vittime e individuare la più sfuggente delle ombre, prima che
uccida ancora. Ma ogni indagine ha un prezzo, e quando sia Anna sia
Lucas scoprono che quel caso affonda le radici nel loro passato, nei loro
segreti, sono costretti a chiedersi se possono davvero fidarsi l’una
dell’altro... O se invece, come predicava il reverendo Tobias Manne, non
sia il momento di compiere l'ultimo passo: accettare l'inaccettabile.
“IL BRUCO FARFALLA”
un nuovo esempio di editoria sociale
Il “Brucofarfalla” è un’impresa di editoria sociale unica nel nostro Paese,
nata lo scorso anno da una campagna a sostegno del progetto “Usciamo
dal bozzolo”. Tra gli obiettivi primari del progetto pilota c’è il
cambiamento del modo di concepire l’inserimento lavorativo delle
persone con disabilità, inserendole in un percorso di crescita personale e
collettivo volto al miglioramento della qualità della vita del singolo e
della comunità in cui vive. A promuovere l’iniziativa due realtà sociali
fortemente radicate sul territorio romano, La Lampada dei Desideri per il
mondo del volontariato e il network di webradio 11Radio nell’ambito
della Comunicazione Sociale. “Uscire dal bozzolo per noi significa
attuare una rivoluzione culturale che parte dalla rieducazione sociale al
superamento dei limiti – spiega Paola Fanzini, Presidente de La Lampada
dei Desideri – il brucofarfalla non è un’impresa che dà lavoro a persone
“svantaggiate”, ma una casa editrice che, alla fine del suo percorso di
costruzione, sarà di proprietà delle persone con disabilità intellettiva che
stiamo formando. Speriamo sia solo la prima di tante realtà
imprenditoriali simili”.
“PENSIERI IN SOSTA”
di Michele Afferrante
Dopo aver lasciato Vincenzo, il più piccolo, alle elementari, il viaggio
prosegue con Chiara, la figlia più grande. È ancora presto e si riesce a
trovare agevolmente parcheggio. Invece di correre dagli amici, che in
piccoli gruppi attendono all'entrata della scuola media, Chiara chiede al
padre di fermarsi in macchina fino al suono della campanella: 10 minuti,
più o meno. I due iniziano a parlare di tutto. In “Pensieri in sosta.
Conversazioni con mia figlia” (Città Nuova, 2017), Michele Afferrante
attinge al suo vissuto, ai molti libri che ha letto e spesso, dopo il saluto,
prende appunti su un taccuino o sul cellulare di queste brevi e illuminanti
conversazioni. Mette così “nero su bianco” tante riflessioni sui temi più
disparati . . . “pensieri in sosta” sulle piccole e grandi domande della
vita. Michele Francesco Afferrante è giornalista professionista, autore
televisivo e radiofonico. Laureato in filosofia (con una tesi sul regista
russo Andrej Tarkovskij), per anni ha ricoperto la carica di assistente
presso la Cattedra di Estetica (Università di Perugia). Ha lavorato a Rai
Uno (Porta a Porta, Domenica in, Festival di Sanremo) e Canale 5 (Il
Senso della Vita). È autore di La vita in diretta (Rai Uno).
“Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi,
o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No,
leggete per vivere.” (Gustave Flaubert)
“ASINO CARO” di Roberto Finzi
“Roberto Finzi è un notevolissimo, rigoroso e originale studioso, alla cui
penna felice si devono studi nei campi più disparati”. Parola di Claudio
Magris. Dopo il maiale protagonista dell’“Onesto porco” (Bompiani, 2014),
Finzi ci racconta con sapienza e ironia una nuova “storia di diffamazione” in “Asino Caro. O della denigrazione della fatica” (Bompiani). Perché
l’asino, tradizionale punto di forza delle economie povere, animale paziente e infaticabile, è associato nell’immaginario comune alla stupidità e
all’ignoranza? L’autore, partendo dalla definizione che dell’animale dà l’Enciclopedia Illuminista, che in poche righe ne tratteggia uso e destino,
analizza la figura dell’asino nel mondo occidentale e ne segue l’evoluzione sul terreno culturale, simbolico e letterario. Insieme a “Il pregiudizio”
(Bompiani, 2011) – dedicato alla storia millenaria dell’antisemitismo – e all’“Onesto porco” (Bompiani, 2014) – che indaga un’altra ingiusta
diffamazione animale – “Asino caro” compone una trilogia ideale sul pregiudizio e la sua analisi storica, che Finzi maneggia con sapienza e ironia.
Roberto Finzi (Sansepolcro, 1941) ha insegnato storia economica, storia del pensiero economico, storia sociale negli atenei di Bologna, Ferrara e
Trieste. Ha pubblicato con alcune tra le maggiori case editrici italiane e in numerose riviste italiane e straniere. Suoi lavori sono stati editi, oltre che in
Italia, in Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Spagna, Stati Uniti. Tra le sue opere si segnalano la cura di A.R.J. Turgot,
Le ricchezze, il progresso e la storia universale (Einaudi, 1978) e le monografie L’antisemitismo. Dal pregiudizio contro gli ebrei ai campi di sterminio
(Giunti-Castermann, 1997), L’università italiana e le leggi antiebraiche. (Editori Riuniti, 1997), Ettore Majorana. Un’indagine storica (Edizioni di storia
e letteratura, 2002) e La superiore prosperità delle società civilizzate. Adam Smith e la divisione del lavoro (Clueb, 2008).
“Uno dei più grandi disordini dello spirito è
quello di vedere solo ciò che si vuole
vedere” (Oscar Wilde)
TRAPPOLA PER TERRORISTI
È IL “MOUSE” CHE SCOPRE
LA VERITÀ
Stade de France novembre 2015, Bruxelles marzo 2016, Berlino dicembre
2016: cosa hanno in comune questi attentati? Il terrorista che ha condotto la
sua azione a Berlino era arrivato, in Germania e poi in Italia, entrando dalla
Grecia usando numerose false identità, quello che ha colpito fuori dallo Stade
de France aveva una falsa identità e gli investigatori hanno ricostruito che era
entrato dalla Grecia partendo dalla Siria, infine il terrorista che ha colpito a
Bruxelles ha attraversato l’Europa usando come falsa identità quella di un
giocatore di calcio dell’Inter. In tutti questi casi, essendo il vero nome
sconosciuto agli investigatori esso non risulta archiviato nelle banche dati del
DNA e delle impronte digitali e, di conseguenza, non è possibile scoprire chi
dichiara una falsa identità.
Il problema è che la risposta a una domanda precisa della persona sottoposta
a indagine presuppone che chi interroga sappia già la verità a monte: se si
chiede a un soggetto se sia sposato oppure no, chi monitora la risposta deve
già conoscere se l’individuo sia o non sia coniugato. In base al tempo di
risposta potrà verificare la falsità della sua affermazione. Un team di
ricercatori del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di
Padova ha appena pubblicato sulla rivista americana «Plos One» una ricerca
che promette di risolvere il problema della identificazione delle false
identità usando indicatori comportamentali. Il Professor Giuseppe Sartori ha
sviluppato una nuova tecnica computerizzata basata sull’analisi delle
traiettorie percorse dal mouse quando un soggetto risponde a un
questionario: Quando un individuo mente, la traiettoria risulta essere meno
lineare, più erratica e con correzioni ripetute lungo il tragitto. La menzogna,
in breve, produce un movimento atipico del mouse, che permette di
classificare (al 90%) il soggetto come sincero o mentitore.
CARTOLINE DALL’ALTRA ITALIA
Scopri il mondo della nuova Emigrazione con
“Cartoline dall’altra Italia”
http://www.9colonne.it/category/1089/cartoline-dall-altra-italia.
La web serie - realizzata con il sostegno del Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale-Direzione Generale per
gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie.
10 giugno 2017 p. 6
ricerca
e università
https://www.change.org/p/un-intervento-per-la-lingua-italiana
Un intervento per la lingua italiana
Evitiamo gli anglicismi
BICI
MERCATO DA 88
MILIONI DI EURO
In Italia circolano 4 milioni di biciclette e ogni 2 minuti ne viene rubata
una. Pochi lo sanno, ma da qualche anno anche le due ruote a pedali
possono essere assicurate e, secondo un’indagine di Facile.it, a fronte di
costi bassissimi per i proprietari, per le compagnie assicurative il valore di
questo segmento di mercato è potenzialmente superiore ad 88 milioni di
euro. Secondo i dati di Facile.it, il costo medio per accendere una polizza è
pari a circa il 10% del valore del mezzo, con un premio minimo di 22 euro
l’anno. Un valore ancor più contenuto se si considera che la copertura
assicurativa non si ferma al solo caso del furto del veicolo, ma garantisce
anche per la riparazione rapida in caso di danni, servizio clienti gratuito, e
offre protezione anche per il furto di singoli pezzi, come il sellino o la ruota.
Guardando alle regioni, la Lombardia, con il 35% sul totale delle richieste,
si conferma come l’area con il maggior numero di ciclisti interessati ad
assicurare il proprio mezzo (o forse i più tartassati dai furti!). Seguono il
Lazio (20%), il Veneto (10%), l’Emilia Romagna e la Toscana (entrambe
7%). Distaccate le altre regioni, che registrano dati prossimi o inferiori al
5%.
IN AUMENTO LE
CERIMONIE IN
AGRITURISMO
Se i matrimoni ingessati e formali sono sempre meno in voga, negli
ultimi anni è in costante aumento il numero di sposini che sceglie un
agriturismo come luogo del proprio giorno più bello. Il portale
Agriturismo.it ha intervistato i gestori delle strutture che ospitano
matrimoni al loro interno, scoprendo non solo che nell’ultimo anno le
prenotazioni sono aumentate praticamente su tutto il territorio
nazionale, ma anche qual’è la tendenza più diffusa fra gli sposi green.
1 Unico luogo per tutto l’evento. Molte coppie optano per questa
scelta per la possibilità di concentrare ogni momento delle nozze nello
stesso luogo. Spazi molto ampi e strutture adattate a questa nuova
esigenza, infatti, permettono di avere a disposizione sale per la
cerimonia, zone più grandi per il ricevimento e camere per la notte, sia
per i novelli sposi sia per gli invitati. 2 Non ci sono orari. Nelle
grandi sale degli alberghi o nei castelli da fiaba che ospitano i più
classici dei ricevimenti, la cosa che preoccupa di più molti sposi è il
limite dell’orario per la festa. Nell’agriturismo non si corre questo
rischio: grandi spazi all’aperto e l’esclusività della location, spesso
isolata rispetto alle abitazioni, permettono di festeggiare e ballare fino
a tarda notte, senza limiti neppure per il volume della musica. 3 Menù
biologici. Negli agriturismi è molto apprezzato il valore aggiunto dei
prodotti a chilometro zero e di quelli biologici che possono dare un
tocco in più al menù del matrimonio. 4 Buffet e grandi tavolate. Una
tendenza più riportata dai gestori è quella di non organizzare più tavoli
con un posto a sedere fisso, si ama lasciare liberi gli ospiti oppure
organizzare grandi tavolate per stare tutti insieme e festeggiare in
allegria. 5 Natura. La fortuna di festeggiare il matrimonio in
agriturismo risiede nell’essere circondati dalla natura e proprio da lì si
scelgono anche gli allestimenti. Si va dalla paglia e dai fiori di campo,
usati per addobbare le tavolate, fino alle balle di fieno usate come
sedute e al legno adoperato per gli allestimenti e le decorazioni. 6
Servizio fotografico. Oltre a poter organizzare tutto in un’unico
luogo, il matrimonio in agriturismo permette di non doversi spostare
per i tanto attesi scatti fotografici. 7 Matrimoni giovani. Secondo
l’esperienza dei gestori intervistati, sono più i giovani a prediligere le
nozze agrituristiche: l’età media delle coppie, infatti, è pari a 30 anni.
8 Cerimonie simboliche. Gli agriturismi italiani sono sempre più
richiesti come location di matrimoni anche da coppie straniere o di
religione non cattolica, che quindi necessitano l’organizzazione di
cerimonie simboliche. 9 Seconde nozze. Sono molte le coppie che
scelgono l’agriturismo per celebrare le seconde nozze: da un lato
perché si tratta di unioni spesso informali e senza valore religioso,
dall’altro perché il primo matrimonio è stato possibilmente festeggiato
in modo formale e per il secondo si preferisce una cerimonia più
semplice. 10 Stoviglie vintage. L’ultimo trend rilevato è quello di
voler addobbare gli ambienti con le stoviglie ‘vintage’ che spesso si
trovano negli agriturismi. Esporre antichi attrezzi utilizzati dalle nonne
per creare un’atmosfera dal sapore d’altri tempi.
S P E T T A C O L I
Trovate i vostri biglietti tra una scelta
di 48000 spettacoli in più di 40 paesi
http://www.music-opera.com/
un furto
ogni 2 minuti
matrimoni
10 giugno 2017 p. 7
“Non esiste una via per la pace,
la Pace è la Via” (Dalai Lama)
Unità di crisi
servizio Viaggiare Sicuri
disponibile su Televideo
Il servizio offerto dal sito
www.viaggiaresicuri.it
curato dall’Unità di Crisi della
Farnesina è disponibile sul sito
www.televideo.rai.it
MANETTE E SABBIA, I SOUVENIR
PIÙ STRANI SEQUESTRATI IN AEROPORTO
Il potente motore di ricerca di voli e hotel Jetcost (www.jetcost.it) ha realizzato un sondaggio per
scoprire quali sono gli oggetti che vengono maggiormente confiscati in aeroporto agli italiani di
ritorno da un viaggio all’estero e le manette e la sabbia della spiaggia sono risultati in cima alla lista.
Un passeggero ha addirittura ammesso che gli è stato sequestrato dal bagaglio un mattone che aveva
prelevato nell’hotel in cui aveva alloggiato. L’indagine ha rivelato che il 13% degli italiani “snobba” i
classici souvenir, come cartoline, decorazioni, calamite, tazze e magliette, e preferisce correre il
rischio di finire nei guai alla dogana riportando con sé oggetti insoliti.
Agli intervistati è stato domandato se gli avessero mai confiscato qualche oggetto alla dogana e il
13% ha detto di sì. A quelli che hanno raccontato di essere incorsi in questa sfortunata esperienza con
gli addetti alla sicurezza in aeroporto, è stato poi chiesto di che tipo di oggetti si trattava, ed ecco la
lista dei 5 più strani e sequestrati più di frequente: 1. Manette 2. Sabbia, foglie o altri elementi della
natura. 3. Un animale vivo (lucertole, ragni, ecc.). 4. Picchetti (per le tende). 5. Un animale morto (ad
esempio un fagiano). Il racconto più assurdo è stato quello di un uomo a cui è stato sequestrato dalla
valigia un mattone che si era portato via dal suo albergo. E quando gli è stato chiesto il motivo
dell’insolito souvenir, ha risposto che ne aveva a casa diversi, provenienti da vari paesi del mondo, e
sperava di costruire qualcosa di particolare con la sua collezione.
Un portavoce di Jetcost ha dichiarato: "A volte non siamo in grado di capire che cosa passa per la
mente di alcune persone quando fanno le valigie per tornare a casa dopo una bella vacanza, alcune
pensano che sia possibile o addirittura normale portare con sé animali morti, mattoni e persino
fuochi d'artificio. Cosa ne è stato delle magliette con il nome della città o delle palle con la neve?
Sono forse passate di moda? Si consiglia a tutti i passeggeri di controllare ciò che si può e ciò che è
vietato trasportare su un aereo, e, in caso di dubbio, è sempre meglio chiedere a qualcuno o fare una
rapida ricerca su Internet in modo da non incappare in spiacevoli sorprese”.
TripAdvisor, il sito per la pianificazione e
prenotazione dei viaggi, ha annunciato i vincitori
dei TripAdvisor Travelers’ Choice Beaches
Awards 2017. Baia do Sancho in Brasile è la
vincitrice mondiale di questa edizione mentre la
Spiaggia dei Conigli è prima a livello italiano.
I riconoscimenti di quest’anno premiano 343
spiagge con classifiche dedicate al mondo, Africa,
Asia, Australia, Caraibi, America Centrale, Europa,
Sud America, Sud Pacifico e Stati Uniti. Le
spiagge vincitrici dei Travelers’ Choice sono state
decretate sulla base della qualità e quantità delle
recensioni e del punteggio attribuiti alle spiagge dai
viaggiatori su TripAdvisor negli ultimi 12 mesi.
In Sicilia la spiaggia più bella d’Italia
Torna in prima posizione a livello Italiano la
Spiaggia dei Conigli, che scala ben tre gradini della
classifica rispetto allo scorso anno. “Penso che sia
un posto che almeno una volta nella vita, vada
visto. I colori e il panorama che offre sono unici”
scrive un viaggiatore di TripAdvisor riferendosi a
questa spiaggia, che si trova sull’omonima isola e
che conquista non solo la medaglia d’oro a livello
nazionale ma anche la quinta posizione nella Top
10 del Vecchio Continente.
La Sardegna...
...spodestata dal primo gradino del podio, mantiene
il primato per il numero di riconoscimenti ricevuti
nella classifica nazionale con ben 5 spiagge
premiate su 10: Cala Mariolu a Baunei (2°), Cala
Goloritze sempre a Baunei (3°), La Pelosa a
Stintino (5°), Porto Giunco a Villasimius (6°) e Is
Aruttas a Cabras (10°).
Si riconfermano nella Top 10 nazionale anche nel-
l’edizione di quest’anno Cala Rossa a Favignana
(4°), la Baia del Silenzio a Sestri Levante (7°) e
la spiaggia di Tropea (9°), mentre fa il suo
ingresso in classifica, direttamente in ottava
posizione, Cala Bianca a Marina di Camerota,
Salerno.
Quando si tratta di spiagge Italia, Grecia e
Spagna non hanno rivali nel Vecchio Continente.
Le tre nazioni sono a pari merito, con 5
riconoscimenti a testa, le più premiate della Top
25 europea, dominata proprio da un litorale
spagnolo: La Concha Beach a San Sebastian-
Donostia. È interessante notare che all’interno
della classifica del Vecchio Continente il numero
di spiagge insulari è solo di poco superiore
rispetto al numero di spiagge continentali, con
rispettivamente 14 e 11 litorali premiati.
Le tariffe Non solo non hanno nulla da invidiare alle
spiagge mondiali ma soggiornare nelle loro
vicinanze costa anche molto meno. Le tariffe
medie delle strutture presenti nei pressi dei
litorali vincitori della Top 10 del Vecchio
Continente e della Top 10 Italiana sono uguali:
178€, nettamente inferiore rispetto alla media
mondiale che raggiunge quota 260€. A pesare
sulla media mondiale sono soprattutto i costi
delle strutture presenti nell’area circostante alla
seconda spiaggia più apprezzata al mondo:
Providenciales, con una tariffa media pari a 670€
a notte. Nella Top 10 Italiana la tariffa media più
conveniente (85€) è quella relativa agli alloggi
presenti nell’area di Baunei, che ospita due
spiagge vincitrici: Cala Mariolu (2°) e Cala
Goloritze (3°).
VIAGGIARE DI “GUSTO”
LE DESTINAZIONI
PREFERITE DAGLI
ITALIANI
L’Italia è da sempre famosa per il suo
buon cibo, apprezzato in tutto il mondo,
tanto da essere esportato e imitato in ogni
continente.
Gli italiani amano mangiare bene e anche
quando si tratta di programmare un viaggio il
cibo diventa uno dei fattori di scelta più
importante. Un sondaggio elaborato da
Expedia.it, leader mondiale dei viaggi online,
ha scoperto che per il 57% degli italiani la
qualità e l’originalità del cibo sono una priorità
quando scelgono dove andare in vacanza.
Subito dopo le bellezze naturali e più importanti
delle spiagge, del meteo, dei monumenti o delle
esperienze culturali. Un italiano su quattro sta
infatti pianificando un viaggio o una vacanza
all’insegna del cibo.
Se il 23% dei nostri connazionali preferisce la
sicurezza di ristoranti italiani o conosciuti, il
20% invece rinuncia volentieri alla cucina di
casa e preferisce sperimentare posti e ristoranti
locali, fuori dai sentieri più battuti, dove potere
assaporare la cucina tipica. Una percentuale
molto più alta dei cugini spagnoli (9%) e simile
a quella di tedeschi (21%) e inglesi (28%), di
certo meno noti di noi per le loro specialità
culinarie. Il 72% degli italiani dichiara inoltre di
informarsi su dove poter andare a mangiare
prima di prenotare le proprie vacanze – una
ricerca che viene fatta allo stesso tempo
dell’hotel e dei voli (per il 41% degli italiani) e
persino un fattore che può influenzare la scelta
stessa della posizione dell’hotel in cui si
soggiornerà (52%).
Più della metà degli italiani (54%), inoltre, si
informa preventivamente su sagre, fiere e
mercati che possano offrire prodotti locali. Gli
italiani stanno diventando più audaci dal punto
di vista culinario, cercando nuovi gusti
all’estero, anche se non sempre hanno bisogno
di un viaggio fuori dalla Penisola per soddisfare
i propri desideri in fatto di cibo. Anche se
Barcellona (57%) e Parigi (44%) sono in testa
alla classifica delle città che gli italiani
visiterebbero per la loro offerta culinaria, Roma
si attesta al terzo posto (43%), a conferma che,
in fondo, gli italiani amano il cibo italiano.
IN BRASILE LA SPIAGGIA PIÙ BELLA AL
MONDO, ITALIA QUINTA IN EUROPA
10 giugno 2017 p. 8
“La vera conoscenza, è sapere i limiti
della nostra ignoranza” (Confucio)
Consapevoli delle violenze in corso e delle minacce che incombono ci impegniamo a far venire meno ogni causa di guerra durante la
nostra vita e ad essere attivamente costruttori di pace promuovendo il rispetto di ogni essere umano nella sua dignità e nei suoi diritti,
eliminando ogni tipo di ingiustizia.
Considerato che la pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli, pre-condizione necessaria per l’esercizio di tutti
gli altri diritti, ci impegniamo affinché questo diritto venga effettivamente riconosciuto, applicato e tutelato a tutti i livelli, dalle nostre
città all’Onu.
Considerato che viviamo in un mondo di risorse naturali limitate, con una popolazione quadruplicata sin dall’inizio della prima
guerra mondiale, abbiamo preso coscienza di essere tutti interdipendenti e decidiamo di gestire con saggezza ed equità queste risorse
così come il prodotto del lavoro umano a beneficio di tutti e ciascuno, traducendo nei fatti la Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani.
Rifiutiamo la concorrenza tra esseri umani e tra paesi.
Scegliamo la via della cooperazione tra tutti, della globalizzazione della solidarietà e dell’aiuto reciproco in ogni campo.
Rinunciamo alla violenza come mezzo per risolvere i conflitti tra individui e popolazioni.
Ci consideriamo responsabili gli uni degli altri e cercheremo di proteggere chi è vittima o minacciato di abuso o di violenza
dovunque accada.
Per scrivere una nuova pagina della storia e a impegnarsi con noi
a ri-unire la famiglia umana invitiamo tutti a firmare questa...
Invia la tua adesione alla
Tavola della Pace via della viola 1 (06122) Perugia
Tel. 075/5736890 - cell. 335.6590356 - fax 075/5739337
email : [email protected] - www.perlapace.it
DICHIARAZIONE DI PACE
Lo sapevate che ?...
… L'iniziativa è presa nel 1971 da un prete,
Aldo Capitini. L’azione viene continuata da
Flavio Lotti con uno spirito totalmente aperto e
inclusivo. Gli Enti Locali che mandano i loro
gonfallonieri alla Marcia di Perugia-Assisi sono
di tutti i colori dell'arcobaleno politico. Tutte le
religioni e filosofie sono partecipi. Tutte le età
sono coinvolte.
Il lavoro di educazione alla Pace si svolge con
l'appoggio del MIUR (Ministero dell'Istruzione,
dell'università e della Ricerca).
Una riflessione s’impone:
La pace che vogliamo costruire è una pace vera,
autentica che richiede da ciascuno di noi un
esame di coscienza e di percorso. Mi devo
chiedere: “cosa faccio che vada nella direzione
della pace e cosa va nella direzione opposta?”
“Quale istituzioni e quali meccanismi di scambio
che abbiamo instaurato producono pace”?
Dichiarare la pace non consiste nel firmare un
documento, ma cercare di capire come
riaggiustare la propria vita in modo da disertare
tutto ciò che è costruito sul modelo bellico e
ricostruirlo su altre basi. Bisogna tessere rapporti
nuovi tra gli esseri umani e con la natura che ci
nutre. È normale che ci siano conflitti in una
società, ma il conflitto non deve portare alla
divisione e all'invettiva. Basta guardare come
La tabella di marcia
dell'umanità fino al 2030 per un
mondo senza povertà e di pace
Il 25 Settembre 2015, tutti i governi radunati
all'ONU si sono impegnati a raggiungere 17
obiettivi per trasformare il mondo da qui
all'anno 2030. Per la prima volta nella storia
hanno fissato una data per porre fine alla
povertà, assicurare una istruzione di qualità a
tutti, un lavoro dignitoso per tutti, la sicurezza
alimentare per tutti, l'accesso all'acqua pulita e
servizi igienico-sanitari per tutti, cosi come
raggiungere la parità di genere, proteggere
l'ambiente e promuovere la pace. Questi
obiettivi costituiscono la tabella di marcia
dell'umanità fino al 2030.
Perché non ci rassegniamo alla moltiplicazione delle guerre, dei conflitti, delle violenze e
delle violazioni dei diritti umani;
Perché vogliamo reagire a queste tragedie e fare il possibile per cambiare le cose;
Perché vogliamo accrescere la consapevolezza che la pace la dobbiamo fare tutti;
Perché se non decidiamo di fare pace tra di noi e con la natura che ci nutre, aumenteranno i
conflitti e presto ci ritroveremo gli uni contro gli altri;
Perché vogliamo gettare le basi per una società di pace;
Perchè vogliamo contrastare le idee e le politiche che alimentano le paure e accentuano le
divisioni;
Perchè vogliamo ostacolare le idee di coloro che vogliono sfasciare l'Europa anziché
riportarla sulla strada giusta;
stanno andando le cose. Abbiamo le
tecnologie, le capacità, le richezze e le
istituzioni più avanzate di tutta la storia; il
mondo è attrezzato per farla finita con povertà,
fame, disuguaglianze oscene e conflitti armati,
eppure siamo la prima generazione della storia
con il sovrasfruttamento delle risorse naturali
e una gestione spensierata dell'energia e di
altre risorse che sta passando alla generazione
succesiva una situazione peggiore di quella
ereditata dai propri genitori.
Il da fare consiste nel superamento delle
vecchie logiche e della competizione tra
persone o gruppi di persone. Per questi motivi
facciamo nostra l'Agenda 2030 pure con i suoi
difetti: è fatta per dare uno zoccolo alla pace
come poteva esserlo la costruzione europea.
“Non siamo i migliori, ma non siamo
secondi a nessuno” (Sandro Pertini)
10 giugno 2017 p. 9
L'iniziativa costituisce un'azione concreta per mantenere e sviluppare
quei legami simbolici e reali, di natura culturale, sociale ed economica
con gli umbri residenti all’estero, favorendo la partecipazione alla vita
della comunità regionale anche attraverso il coinvolgimento dei giovani
discendenti di umbri emigrati all’estero, con la finalità di agevolare
l’eventuale loro rientro e reinserimento in Umbria, in linea con gli
obiettivi dell’art. 8 “Umbri all’estero e immigrazione”, dello Statuto della
Regione Umbria.
Nello specifico, le borse di studio sono riservate a studenti discendenti di
emigrati umbri residenti all’estero, con diploma di scuola secondaria
superiore o con titolo che permetta loro l’accesso ad un corso di laurea
universitario presso:
- Università degli Studi di Perugia; - Università per Stranieri di Perugia; -
Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di Perugia; - Conservatorio
Musicale “F. Morlacchi” di Perugia; - Istituto Musicale “G. Briccialdi” di
Terni.
Le borse sono istituite per coprire i costi derivanti dall’iscrizione e dalla
frequenza di corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico e
comprendono il servizio gratuito di alloggio e il servizio gratuito di risto-
concorso per l’attribuzione di borse di studio universitarie rivolte ai giovani discendenti di emigrati umbri nel
mondo, utili per facilitare la frequentazione del 1° anno accademico nelle Università
o altre istituzioni regionali di grado universitario
BORSE DI STUDIO PER
DISCENDENTI DI EMIGRATI
UMBRI
razione (entrambi dal 1 ottobre 2017 al 30 settembre 2018), oltre al
rimborso della tassa regionale e un contributo in contanti di Euro
2.000,00.
Possono fare richiesta coloro che sono in possesso
dei seguenti requisiti:
- essere di origine umbra per discendenza; - essere residenti all’estero alla
data di pubblicazione del presente bando; - non essere beneficiari, per
l'anno accademico di riferimento, di altre borse di studio erogate da
A.Di.S.U; - non aver compiuto il 26° anno di età alla data di scadenza del
presente bando; - aver conseguito il diploma di scuola secondaria
superiore nel proprio Paese che permetta l’accesso ai corsi di laurea
offerti dagli istituti universitari.
La domanda di partecipazione al concorso e la relativa documentazione
richiesta deve essere compilata utilizzando l’apposito formulario,
disponibile all’indirizzo http://www.adisupg.gov.it/webform/application-
form-bando-discendenti-umbri-2017-2018 ed inviata entro le ore 24:00
(ora italiana) del giorno 15 giugno. Maggiori informazioni all'indirizzo
http://www.adisupg.gov.it/bandoumbri/2017 .
dalle
istituzioni italiane
Nel 2016 il traffico negli scali italiani ha
superato i 164 milioni di passeggeri
Il trasporto aereo è cresciuto anche negli anni della crisi. Tra il 2007 e
il 2017, nel decennio della crisi economica globale, il trasporto aereo in
Italia è aumentato del 21,8%. Nel 2016 il traffico negli scali italiani ha
superato i 164 milioni di passeggeri. La crescita nell'ultimo
quinquennio è stata dell'11,1% e solo nell'ultimo anno del 4,6%. Anche
la congiuntura più recente è molto positiva: +6,6% nel primo
quadrimestre del 2017. Questi sono alcuni risultati della ricerca “Il
sistema aeroportuale italiano, cardine e protagonista dello scenario
socio-economico del Paese” realizzata dal Censis per conto di
Assaeroporti, l'associazione italiana gestori aeroporti che rappresenta
34 società di gestione per 43 aeroporti.
Si stima che saranno 311 milioni nel 2035 Nei prossimi vent'anni il traffico raddoppierà. Secondo una stima
basata sui tassi di crescita previsti per il traffico mondiale (Iata) nel
2035 il numero di passeggeri in Italia arriverà a 311 milioni. Anche
proiettando in avanti l'andamento registrato a livello nazionale
nell'ultimo decennio, avremo comunque 289 milioni di passeggeri.
Flussi imponenti che il settore aeroportuale, le città italiane, tutto il
sistema-Paese dovranno attrezzarsi per accogliere e gestire.
Il sistema nazionale resta improntato a un forte policentrismo. Gli
aeroporti intercontinentali di Fiumicino, Malpensa e Venezia
intercettano il 43% del traffico passeggeri, ma i 7 aeroporti con più di 5
milioni di passeggeri all'anno, ne movimentano il 33%. Completano il
quadro i 32 aeroporti con meno di 5 milioni di passeggeri, con una
quota sul totale del 24%.
Viaggiare Sicuri: www.viaggiaresicuri.it
Le nostre Rappresentanze diplomatico-consolari hanno il compito di
assicurare la tutela degli interessi italiani fuori dai confini nazionali ed
offrono diversi servizi.
A tre anni dal lancio della
directory per italiani nel Regno
Unito, The Italian Community
London lancia il suo negozio
online, in affiliazione con
Amazon.co.uk. “The Italian
Community Shop – si legge in una
nota - nasce per raggiungere: 1.
Gli stranieri amanti del Made in
Italy; 2. Gli italiani all'estero: per
ritrovare tutti i prodotti che in
Italia davamo per scontato. Il
negozio online seleziona prodotti
che vengono dall’Italia,
specialmente quelli di cui
sentiamo maggiormente la
mancanza (è stata anche creata
un'apposita sezione Expat Pick).
Ma non solo.
The Italian Community Shop
vuole essere una vetrina anche
per
tutti quei prodotti ‘Made by
Italians’ direttamente nel Regno
Unito". Il negozio è comprensivo di
tutti i prodotti: food, fashion, tech,
arredamento, design e gadget. Il
programma di affiliazione con
Amazon rende il servizio rapido e
sicuro. La missione è quella di
aiutare le attività italiane a
diventare competitive a livello
internazionale, attraverso
l'organizzazione di un business
marketplace dedicato agli italiani
all'estero. Il negozio online è
disponibile in UK e si prevede il
lancio parallelo nelle altre
Community entro il 2018. Il
servizio di directory per italiani
all'estero è invece già attivo dal
2013 non solo in UK ma anche in
Francia, Germania e Usa.
NASCE LO SHOP ‘ONLINE’
PER GLI ITALIANI IN UK
Adeguati i requisiti di accesso al pensionamento
e i valori di età anagrafica e di anzianità
Sul sito dell’Inps la circolare 63, emanata dalla
Direzione Centrale Pensioni Per accedere alla circolare consultare la pagina web :
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDOC.aspx?sVirtualURL=/circolari/
Circolare%20numero%2063%20del%2020-03-
2015.htm&iIDDalPortale=&sAltriParametri=iIDNews=TUTTI.
“Qualunque petto amor d’Italia
accende” (G. Leopardi)
10 giugno 2017 p. 10
VISITATE IL NOSTRO SITO www.BottegArte.eu
è in rete con una pagina riservata a
"Il Botteghino"
BANDIERE BLU
LIGURIA REGINA D’ITALIA CON
27 RICONOSCIMENTI
Record italiano conquistato anche quest’anno dalla Liguria, con 27 località
premiate con la Bandiera Blu, due in più rispetto al 2016. La Bandiera Blu,
riconoscimento internazionale istituito nel 1987 nell’Anno europeo
dell’ambiente, viene assegnato annualmente dalla Fee (Foundation for
environmental education) in 73 paesi.
La Bandiera Blu è un eco-label volontario per la certificazione di qualità
ambientale delle località turistiche balneari. L’obiettivo principale del
programma è promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile
del territorio, attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle
scelte politiche l’attenzione e la cura per l’ambiente. La Liguria ha staccato in
classifica regioni come la Toscana, ferma a 19 bandiere, e la Sardegna con 11
vessilli. A fare incetta di bandiere, la provincia di Savona con ben 13
riconoscimenti.
GRANDE ATTESA
PER IL MUSICAL
“MAMMA MIA!”
Forse la più celebre commedia musicale degli anni 2000 che ha strappato
applausi in tutto il mondo e ha fatto scatenare il pubblico con le mitiche canzoni
degli ABBA: a quasi 10 anni dal film con Meryl Streep, arriva in Italia una
nuovissima versione che per la prima volta sarà realizzata da una grande
Produzione tutta italiana, con protagonisti tre attori amatissimi dal grande
pubblico come Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz. Nel ruolo
protagonista femminile la rivelazione del Musical italiano Sabrina Marciano
circondata da un cast di oltre 30 artisti e un’orchestra che suonerà dal vivo
posizionata all’interno della scena. Un’ambientazione tecnologica e
sorprendente con vera acqua di mare e bagnasciuga, caratterizzerà uno show
nuovo di zecca che debutterà in luoghi storici come il Teatro Romano Antico di
Ostia, lo Sferisterio di Macerata, la Piazza degli Scacchi a Marostica, oltre a
figurare all’interno di prestigiosi Festival estivi come La Versiliana,
Catonateatro, Forte Arena, Marostica Summer Festival, Rassegna delle 11 Lune
di Peccioli, toccando la penisola in lungo e largo. Sarà un evento unico e
imperdibile “Mamma Mia!” il nuovo, travolgente Musical prodotto dalla
PeepArrow Entertainment e Il Teatro Sistina per la regia e l'adattamento di
Massimo Romeo Piparo, che sta per arrivare con il sole dell’estate e già si
annuncia come il grande successo della prossima stagione teatrale.
Divertente, romantico, capace di trasportare il pubblico tra le bellezze di
un'isoletta greca del Mar Mediterraneo, al ritmo travolgente della musica degli
Abba: da quasi 20 anni l’appassionante storia della giovane Sophie, che alla
vigilia del matrimonio realizza il proprio sogno di essere accompagnata
all’altare dal padre che non ha mai conosciuto prima, riscuote consensi in tutto
il mondo. Grandissime sorprese offre la nuova ambientazione che lascerà a
bocca aperta gli spettatori grazie a un pontile sospeso su vera acqua di mare,
con una barca ormeggiata e un vero bagnasciuga. A rendere tutto più reale ci
penseranno poi gli 11 mila litri di acqua in scena, le pedane girevoli, una
locanda dai caratteristici colori nelle sfumature del bianco e del blu e la
bouganvillea alla finestra, tanto che sembrerà davvero di trovarsi nelle
atmosfere tipiche di una incantevole isoletta del Mediterraneo.
IN ITALIA LA FIDUCIA NELL’UE
SALE AL 35%
Oltre un terzo degli italiani dichiara oggi di avere fiducia nell’Unione
Europea: il nostro Paese ha smesso da qualche tempo di primeggiare
per europeismo. Le istituzioni comunitarie hanno perduto il consenso
di ampi segmenti dell’opinione pubblica: la fiducia nell’UE si
dimezza in dieci anni dal 52% del 2006 al 26% del 2016, l’anno della
Brexit e dell’elezione di Trump. Per attestarsi oggi – in chiara ripresa
dopo l’elezione di Macron in Francia – al 35%. Sembra consolidarsi
l’inversione del trend, rilevata negli ultimi mesi per Otto e Mezzo
(La7) dall’Istituto Demopolis. Largamente apprezzati restano i
pilastri del progetto comune europeo. Nell’opinione dei cittadini, gli
aspetti più importanti dell’Europa Unita sono stati il Mercato
comune, indicato dal 68%, con la libera circolazione di persone,
merci e servizi, e la pace stabile tra gli Stati Membri (61%).
Ampiamente riconosciute sono anche le opportunità di mobilità per
studio o lavoro. Appena un terzo individua invece nella moneta unica
un’acquisizione importante. L’Istituto Demopolis ha chiesto una
valutazione sulle Politiche dell’Unione. L’Europa piace per lo
scambio di saperi: il 73% promuove Erasmus e i programmi di studio
negli Stati Membri; decisamente positiva è anche, per quasi 6
intervistati su 10, la valutazione sull’impegno a tutela dei diritti dei
consumatori.
Secondo l’indagine Demopolis, l’83% boccia le politiche
sull’immigrazione dell’UE; soltanto il 18% esprime un giudizio
positivo sulle scelte di politica economica e monetaria degli ultimi
anni, decisamente all’insegna dell’austerity. L’elezione di Macron in
Francia sembra aver comunque determinato effetti positivi sul
rapporto tra gli italiani e l’Unione. I cittadini intervistati da
Demopolis sentono che l’Europa è oggi una realtà imprescindibile. E
se si votasse in Italia per un Referendum consultivo sull’UE, analogo
a quello sulla Brexit? La risposta dei cittadini è netta: il 74%
voterebbe per restare nell’Unione; poco più di un quarto opterebbe
invece per un’uscita del nostro Paese dall’UE. L’Europa piace poco,
ma gli italiani riterrebbero molto rischioso uscirne, nella convinzione
che il nostro Paese, fuori dall’Unione, sarebbe troppo debole per
poter competere da solo sugli scenari mondiali. Su quali temi
l’Europa dovrebbe impegnarsi con maggiore incisività
nell’immediato futuro? L’82% pone al primo posto l’occupazione,
auspicando adeguati investimenti per la creazione di posti di lavoro.
Al secondo posto, all’80%, la presa in carico dei flussi migratori. Il
65% sottolinea il problema delle disuguaglianze sociali, cresciute
ampiamente negli anni della crisi.
teatro
Dal 9 al 15 giugno, un percorso di 956 km.
lungo l’Emilia-Romagna, le Marche e l’Abruzzo
40° Giro d’Italia ‘under 23’
Merckx darà il via il 9 giugno a Imola
Ambasciata d’Italia a Bruxelles http://www.ambbruxelles.esteri.it/Ambasciata_Bruxelles
Cancelleria Consolare a Bruxelles http://www.consbruxelles.esteri.it/Consolato_Bruxelles
Parlamento Europeo
www.europarl.europa.eu / www.europarl.it
Commissione Europea
www.ec.europa.eu / www.ec.europa.eu/italia
Consiglio dell'Unione Europea
www.consilium.europa.eu
Corte di giustizia delle Comunità europee
www.curia.europa.eu
Comitato economico e sociale
www.eesc.europa.eu
Comitato delle regioni
www.cor.europa.eu
Gazzette Ufficiali dell'Unione Europea
www.eur-lex.europa.eu/it/index.htm / www.ted.europa.eu/
EUR Info Centres
www.ec.europa.eu/enterprise-europe-network
Associazione “SVILUPPO EUROPEO” sede fiscale a Bruxelles e rappresentanza in Italia
http://www.associazionease.eu/
Nata dalla volontà di alcuni Componenti che hanno deciso di trovare uno spazio nella loro professione per offrire, attraverso un Sito web, un contributo di
pensiero e non solo. Esperti e professionisti curano Rubriche on-line, rendendosi disponibili a fornire assistenza, ispirandosi ai principi Fondamentali
dell'Unione Europea, abbracciando argomenti come, Giustizia, Salute, Ambiente, Creatività, Arte & Cultura. Chi ha necessità di un parere professionale,
può rivolgere un quesito ai componenti dell’associazione. I Consulenti dell’Associazione Sviluppo Europeo forniranno un’assistenza di base, mentre
ulteriori approfondimenti potranno essere richiesti attraverso contatti privati tra le parti.
Chi si rivolge all’ASE - chiunque desidera cogliere informa-
zioni, news ed approfondimenti sulle materie trattate ; chiunque desideri
presentare un proprio progetto e ambisce alla buona riuscita. Chiunque
desideri curare una Rubrica potrà proporsi scrivendo a:
L’Associazione consente ai propri collaboratori e sostenitori di ottenere
maggiore visibilità e instaurare nuovi rapporti in un contesto europeo.
a chi si rivolge l’ASE - l’Associazione si rivolge a professio-
nisti, artisti, a sportivi, per offrire loro l’opportunità di avere un supporto
gratuito su cui contare per un’ulteriore presentazione attraverso i canali
acquisiti, mettendo anche a disposizione il sito per condurre una Rubrica
individuale, senza doversi preoccupare della gestione e dei costi di un
sito personale. Il Sito web offre un canale attraverso il quale instaurare
un rapporto diretto tra visitatore e conduttore delle rubriche.
“Per essere italiani nel mondo,
dobbiamo essere europei in Italia” (G. Agnelli)
10 giugno 2017 p. 11
L’Europa è più sana di quanto
molti credono
La vera malattia in Europa
sono i suoi oppositori (Jacques Delors)
notizie dall’europa
Ambiente, L’Italia detiene il record UE
di biodiversità
L’Italia detiene il record europeo della biodiversità con 55.600 specie animali pari
al 30% di quelle europee e 7.636 specie vegetali che sono state salvate
dall’estinzione. È quanto afferma la Coldiretti, in occasione della giornata
mondiale della biodiversità celebrata il 22 maggio. Un risultato ottenuto anche
grazie alla sapiente opera di agricoltori che negli ultimi anni si sono
profondamente impegnati nel recupero di piante e animali in via di estinzione.
“EUROPA, SFIDA PER L’ITALIA”
a cura di Marta Dassù, Stefano Micossi
e Riccardo Perissich
Sono passati sessant’anni da quando, a Roma, nacque l’Europa.
In Campidoglio nel 1957 vennero firmati gli accordi che
sancirono l’inizio della storia dell’Unione Europa: sessant’anni di
conquiste, pace e crescita, ma anche di sfide, movimenti
centrifughi e di Brexit. “Europa sfida per l’Italia” a cura di Marta
Dassù, Stefano Micossi e Riccardo Perissich raccoglie punti di
vista notevoli e plurali di chi ha partecipato in prima persona alla
storia europea, ed è pronto ad affrontare tutte le sfide del futuro
così come ha superato gli ostacoli del passato. Perché nessuno
meglio degli autori di questi saggi è in grado di comprendere
tanto le crisi internazionali quanto gli equilibri di potere interni,
di riflettere ancora e formulare azioni politiche mirate a risolvere
problemi economici. Una guida indispensabile per orientarsi tra
le questioni aperte della contemporaneità – affinché non sia
tradito quel sentirsi europei conquistato negli anni – pensata e
scritta da personaggi chiave delle istituzioni italiane e
internazionali: dal Consiglio dei Ministri all’Inps, dal Parlamento
alla Banca Centrale Europea. Con i contributi di Sabino Cassese,
Mario Monti, Pier Carlo Padoan, Gianni Toniolo, Marcello
Messori, Tito Boeri, Fabrizio Saccomanni, Lorenzo Bini Smaghi,
Mario Draghi e altri ancora.
“Generazione Erasmus”
la Commissione lancia un punto
d'incontro virtuale
Trent'anni fa, grazie alla forte volontà dei responsabili politici
europei, degli studenti e delle università, nasceva il programma
Erasmus. Da allora è nata una generazione Erasmus, composta
da nove milioni di ex studenti, apprendisti, volontari, professori
ed educatori.
Oggi per questa generazione la Commissione europea lancia un punto d'incontro
virtuale (http://app.wetipp.com/erasmusplusgeneration/wall/) che servirà a
costruire insieme il futuro del programma dopo il 2020.
“Erasmus+ è uno degli strumenti più potenti dell'UE”, ha detto Tibor Navracsics,
commissario per l'Istruzione, la Cultura, i Giovani e lo Sport, sottolineando che
“per continuare a perfezionarlo e accrescerne il successo è indispensabile
coinvolgere l'insieme dei soggetti interessati, vale a dire non soltanto la
cosiddetta “Generazione Erasmus”, ma anche le organizzazioni attive nel campo
dell'istruzione, della formazione e della gioventù”. “Questo spazio online – ha
aggiunto - offre ai cittadini europei un'occasione concreta per costruire il
programma Erasmus+ e l'Europa di domani”.
Per rendere gli scambi di idee il più interattivi possibile, la piattaforma offre un
insieme di funzionalità diverse: per stimolare la discussione grazie allo scambio
di idee, video e documenti, poter discutere e commentare le proposte avanzate,
votare per le idee preferite e programmare eventi e gruppi di discussione ovunque
in Europa.
“Giugno dà caldo e sete
al contadin che miete” (proverbio)
LA FESTA DELLA REPUBBLICA
2 GIUGNO
La Festa della Repubblica è la festa nazionale italiana, che si celebra ogni
anno il 2 giugno. La data è stata scelta perché il 2 e 3 giugno 1946 si svolse il
referendum istituzionale indetto a suffragio universale, con il quale gli
italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo,
monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo.
Dopo 85 anni di regno, con 12.717.923 voti contro 10.719.284 l'Italia
diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Il 2
giugno è l'unica festa nazionale d’Italia. A differenza del 25 aprile (Festa
della liberazione) e 1° maggio (Festa dei lavoratori), il 2 giugno celebra la
nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario
della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776
venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).
Prima della fondazione della Repubblica, la festa nazionale italiana era la
prima domenica di giugno, anniversario della fondazione dello Statuto
Albertino. Nel giugno del 1948 per la prima volta via dei Fori Imperiali a
Roma ospitò la parata militare in onore della Repubblica. L'anno seguente,
con l'ingresso dell'Italia nella Nato, se ne svolsero dieci in contemporanea in
tutto il Paese, mentre nel 1950 la parata fu inserita per la prima volta nel
protocollo delle celebrazioni ufficiali.
I L G I G L I O
fiore candido
e maestoso
È originario dell'Europa, dell'Asia e
del Nord America; comprende piante
con un'altezza da 80 cm a 2 m, dotate
di bulbo a scaglie imbricate, disposte
intorno ad un disco centrale, da cui
originano inferiormente le radici, e superiormente lo
stelo. Nel corso dei secoli ha assunto diversi significati
usati sia nella mitologia, che nella religione e nella
cultura araldica. Il giglio è un fiore conosciuto fin
dall’antichità. Per i Greci era addirittura un simbolo
sacro, poiché lo credevano derivato dal latte della dea
Era. Il suo nome deriva proprio dal greco “Leiron” che
significa purezza, ma anche verginità e candore.
Questo, infatti, il principale significato di questo fiore.
In natura esistono ormai diverse varietà di gigli, dai
colori più vari ed intensi, tra cui il giallo, giallo
screziato, rosa e rosso. Ad ognuno di questi fiori
colorati vengono attribuiti i significati più vari, che
affondano le loro radici in leggende e in tradizioni
popolari ormai del tutto dimenticate.
il fiore del mese
PASTA ALLA
GENOVESE
Ingredienti:
1 kg. di cipolle, 2 carote, 1 costa di sedano, olio di oliva,
½ bicchiere di vino bianco, 20 gr. di pecorino, sale, pepe.
Preparazione:
Nel mixer preparare il trito di carote e sedano e fare
rosolare con un po’ di olio. Salare e pepare. Aggiungere
la cipolla tagliata e mescolare. Sfumare con il vino bianco
e fare cuocere per un paio di minuti. Ricoprire il tutto con
acqua e fare cuocere a fuoco lento per almeno 2 ore
mescolando di tanto in tanto fino a restringere il sugo alla
genovese.
Cuocere la pasta e condirla con il sugo alla genovese.
Spolverizzare con pecorino grattugiato.
la ricetta del mese
Giugno, fin dai tempi dei romani, è visto come il mese della rinascita, della fertilità e della luce.
Comprensivo di 30 giorni, per tutti segna il passaggio dalla primavera alla stagione estiva,
che tradizionalmente viene fissato il 21, giorno del solstizio d’estate.
4 giugno 1783 - Primo volo di una mongolfiera
6 giugno 1944 - Inizia lo sbarco in Normandia
7 giugno 1929 - Nasce lo Stato della Città del Vaticano
9 giugno 1934 - L’esordio di Paperino
10 giugno 1938 - Primo fumetto di Superman
12 giugno 1942 - Anna Frank inizia il suo diario
14 giugno 1777 - Gli Usa adottano la bandiera a “stelle e strisce”
15 giugno 1864 - Fondazione della Croce Rossa Italiana
15 giugno 1939 - Invenzione della bomboletta spray
21 giugno 1948 - Nasce il “33 giri”
23 giugno 1960 – Prima pillola anticoncezionale in commercio
24 giugno 1910 – Viene fondata l’Alfa Romeo
26 giugno 1945 - Nasce l'ONU
28 giugno 1846 - Invenzione del sassofono
29 giugno 2007 - Apple lancia sul mercato l' “iPhone”
accadde a giugno…
10 giugno 2017 p. 12
in questo mese si festeggia…
Venti ciliegie al giorno, a colazione, sono l’ideale contro i
disturbi della circolazione (tra i quali varici e gambe
gonfie). Il loro consumo abituale difende la pelle da
infiammazioni e dermatiti. Grazie all’abbondanza di
potassio e ferro, le ciliegie aiutano a combattere anche i
rialzi di pressione.
consigli utili
per la salute
Per pulire le mani dalle macchie causate da frutta e ortaggi, strofinarle con
della polpa di pomodoro e lavarle poi con del sapone.
antichi rimedi
....
10 giugno 2017 p. 13
ESTATE 2017
EMILIA ROMAGNA E PUGLIA REGINE DEL TURISMO
Annunciata da TripAdvisor la Top 10 nazionale e internazionale delle destinazioni estive
per i viaggiatori italiani in base alla crescita d’interesse di prenotazione stagionale
Puglia ed Emilia Romagna sono le regine incontrastate dell’estate italiana,
non solo perché ospitano ben tre destinazioni a testa tra le mete italiane
più gettonate per le vacanze estive, ma anche perché proprio in Puglia si
trova la meta numero 1 della classifica nazionale: Gallipoli. La cittadina in
provincia di Lecce è accompagnata nella Top 10 italiana da altre due mete
pugliesi: Polignano a Mare (6°) e Lecce (8°). A rappresentare l’Emilia
Romagna sono invece Cattolica (3°), Cesenatico (7°) e Riccione (10°).
Tra le altre mete italiane più popolari per l’estate emergono infine l’Isola
d’Elba (2°), Jesolo (4°), San Vito Lo Capo (5°) e Alghero (8°).
Gli italiani che trascorreranno le loro vacanze estive fuori dai confini
nazionali guardano con attenzione a Grecia e Spagna, che occupano con 3
mete balneari ciascuna le prime sei posizioni della Top 10 delle mete
internazionali più ricercate. Apre la classifica Mykonos seguita da
Santorini (2°), Majorca (3°), Creta (4°), Formentera (5°) e Ibiza (6°).
Rimanendo nel Vecchio Continente – protagonista nelle preferenze estive
degli italiani che andranno oltre confine – in ottava posizione si trova
Malta e in decima Edimburgo. Le uniche due mete extra europee in
classifica sono Bali (7°) e Bangkok (9°).
Soggiornare in hotel nelle destinazioni italiane preferite dai viaggiatori
locali costa, in media meno: 162 € contro i 227 € delle mete
internazionali. Tra le mete italiane più convenienti Lecce è prima con una
tariffa media a notte pari a 114 €, Cattolica è seconda con 136 € e
Cesenatico segue a breve distanza con 137 €. Considerando sia la Top 10
nazionale che quella internazionale è però Bangkok la meta meno cara con
una tariffa media a notte pari a 106 €.
Ecco alcune curiosità emerse dall’analisi delle tariffe degli hotel
prenotabili su TripAdvisor nelle destinazioni oggetto dello studio:
L’ultima settimana di settembre è risultata la meno costosa per 13 delle 20
mete analizzate. La destinazione che offre il maggior risparmio
percentuale nella settimana meno costosa del periodo estivo è Formentera.
Qui, per soggiorni nella settimana del 25 settembre, i costi medi degli
hotel scendono del 52% rispetto alla media dell’estate. Bangkok è la
destinazione più conveniente ma anche quella con la minore fluttuazione
dei prezzi. Scegliendo la settimana meno costosa per soggiornare in questa
destinazione – dal 29/05 al 04/06 – si risparmia il 5% rispetto alla tariffa
media.
ALITALIA: DAL 2 GIUGNO VOLO DIRETTO VENEZIA-SAN PIETROBURGO
Dal 2 giugno, per la prima volta nella sua storia, Alitalia collegherà Venezia a San Pietroburgo con un volo settimanale diretto. Il nuovo collegamento
sarà attivo fino al 7 ottobre e verrà operato con aerei Airbus A320. L’aereo della Compagnia italiana decollerà dall’aeroporto “Marco Polo” alle ore
22.20 ogni venerdì (fra il 4 luglio e il 12 settembre ogni martedì) per atterrare a San Pietroburgo alle ore 2.35 locali del giorno successivo. Da San
Pietroburgo, il volo Alitalia partirà ogni sabato (fra il 5 luglio e il 13 settembre ogni mercoledì) alle ore 4.25 locali per atterrare a Venezia alle ore 6.45.
Grazie a questo nuovo collegamento diretto, Alitalia rafforza la propria offerta sulla Russia, arrivando ad operare fino a 30 voli andata e ritorno alla
settimana nella stagione estiva. In questo modo sono assicurati collegamenti da quattro città italiane: Roma e Catania (per Mosca e San Pietroburgo),
Palermo (per Mosca) e Venezia (nuovo volo per San Pietroburgo).
Decalogo per il buon vivere in spiaggia
1) TELEFONINO? NO GRAZIE. Al primo posto delle lamentele c'è proprio il telefonino. Al vicino di ombrellone, che magari sta cercando
di fare un meritato riposino, non interessa sapere i fatti vostri. E se proprio non potete farne a meno, escludete la suoneria e conversate a voce bassa.
2) RISPETTATE LO SPAZIO A VOI DESTINATO. Perchè dovete invadere l'ombrellone del vicino? Anche lui ha diritto al suo spazio
vitale.
3) SCHIZZI E SPRUZZI. È salutare entrare in acqua gradualmente. Se non lo volete fare, peggio per voi, ma almeno evitate di tuffarvi con
dei tonfi schizzando il vicino.
4) DOCCIA. Non state 3 ore sotto la doccia creando code chilometriche. La doccia al mare deve servire a rinfrescarvi non a lavarvi.
5) MAMMA: ALZATI E CAMMINA! Se volete rimproverare vostro figlio o farlo uscire dall'acqua, non fatelo a distanza, urlando e
disturbando il vicino che sta cercando di fare un pisolino o leggendo il giornale o discutendo tranquillamente con altre persone.
6) CAMPO DI CALCIO E CASTELLI. La spiaggia non è un campo di calcio. Se c'è uno spazio allestito allo scopo, ben venga una
partitella, altrimenti ricordatevi che gli altri non sono contenti di ricevere le vostre pallonate in testa o sulla pancia.
7) SPORT ACQUATICI. Basta con i pericolosi e rumorosi acqua-scooter o barche a motore che arrivano fino a riva.
8) IL MARE NON È UNA PATTUMIERA. Non gettate le cicche di sigarette o la carta del gelato sulla sabbia. Cercate gli appositi cestini!
9) AMBULANTI. Se non c'è niente che vi interessi, si può dire un fermo "No grazie", senza bisogno di inscenare una discussione.
10) CANI. Laddove è permesso portarlo in spiaggia, ricordatevi di tenerlo sempre vicino a voi, con guinzaglio (o guinzaglio e museruola se è una
razza a rischio di aggressività).
10 giugno 2017 p. 14
vacanze in...
forma
....
ANDARE PER I LUOGHI
DELLA DIETA
MEDITERRANEA
COME MANTENERE LA LINEA
SENZA RINUNCIARE
AL RISTORANTE
Con la prova costume che si avvicina si avvicinano
anche le diete accompagnate magari da una certa
titubanza a mangiare fuori
Esistono delle regole di comportamento per concedersi di andare al
ristorante senza però danneggiare troppo la linea? TheFork, tra le
principali app di prenotazione online dei ristoranti a livello globale con
una posizione leader nel mercato italiano, ha chiesto a due nutrizioniste
le regole d’oro per non rinunciare a mangiare fuori, preservando la linea.
1. Puntare su un piatto solo (un buon antipasto o un secondo se si sta
seguendo un piano dimagrante, anche un buon primo se non si hanno
particolari necessità) accompagnato da verdure grigliate, meglio se
condite al momento. Privilegiare un solo piatto rispetto a piccole
porzioni di cibi diversi (es. aperitivi, sushi, tapas spagnole). Spizzicando
qua e là si corre il rischio di non rendersi conto di quanto cibo si stia
effettivamente mangiando.
2. Fare uno spuntino anche se si deve andare al ristorante. La
possibilità di mangiucchiare pane o grissini prima ancora che arrivi il
nostro ordine sarà molto alta se arriviamo a tavola con una fame da lupi.
Fare uno spuntino un paio di ore prima (qualche oliva, una manciata di
mandorle, un frutto di stagione), e non appena si è a tavola, bere un paio
di bicchieri di acqua.
Convivialità, stagionalità, sostenibilità. Sono i segreti della dieta
mediterranea, raccontati da Elisabetta Moro e Marino Niola in “Andare per
i luoghi della dieta mediterranea” (Il Mulino). Uno stile di vita che ha
conquistato il mondo. Scoperta negli anni Cinquanta tra Napoli e il Cilento
da due scienziati americani. Fondata sugli alimenti-simbolo della triade
mediterranea – cereali, olio e vino – questa dieta che non è una dieta
combina felicemente eredità del mondo classico e tradizioni locali.
Scopriamola nei suoi luoghi sacri: dalla Campania, con Amalfi e le
acciughe di Cetara, o con Pozzuoli, regno dei frutti di mare, alla Puglia, con
le orecchiette di grano arso di Tricase e con la pasta di mandorle di Lecce,
dalla Lucania, con il suo pane antico, alla Sicilia, con i tonni di Favignana,
le panelle di Palermo e gli arancini di Catania – oltre che in quegli autentici
empori di tipicità che sono Napoli, Genova, Venezia. Elisabetta Moro è
professore ordinario di Antropologia culturale all’Università di Napoli Suor
Orsola Benincasa. Con il Mulino ha pubblicato “La dieta mediterranea.
Mito e storia di uno stile di vita” (2014). È editorialista del Mattino e del
settimanale svizzero Il caffè. Marino Niola è professore ordinario di
Antropologia dei simboli all’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa
dove, con Elisabetta Moro, dirige il MedEatResearch-Centro di ricerche
sociali sulla dieta mediterranea. È editorialista della Repubblica. Con il
Mulino ha pubblicato “I Santi patroni” (2007), “Si fa presto a dire cotto. Un
antropologo in cucina” (2009), “Non tutto fa brodo” (2012) e “Homo
dieteticus” (2015).
3. Pianificare il pasto, specie se particolarmente
importante. Se a cena è prevista la pizza, a
pranzo puntare su qualcosa di leggero (un
secondo piatto con una verdura), ricordando di
fare merenda nel pomeriggio. Se domenica si
pranza in agriturismo, a cena evitare di puntare
nuovamente su un menu ricco.
4. Non cadere dalle nuvole. Meglio optare per
un ristorante che propone di tutto un po’, tra cui
scelte salutari e piatti sani. Se si sceglie una
rosticceria che propone solo arancini e panzerotti,
la scelta non potrà che ricadere su una di queste
due alternative.
5. Al fine pasto non si può rinunciare? Ci si
può concedere una macedonia con una pallina di
gelato alla panna o un sorbetto (non solo limone,
ma anche pompelmo rosa, frutto della passione,
mela verde, ananas, tutti gustosi ma ben più
leggeri del gelato, in quanto preparati con acqua
anziché latte). E se proprio non potete non assag-
giare quel dolce dall’aria irresistibile, almeno
fate portare dal cameriere un paio di cucchiaini
in più per dividere con gli altri commensali. Vi
toglierete lo sfizio, dimezzando però il danno.
6. Ben venga lo “sgarro”... ma con criterio! Concedersi ogni tanto quel piatto o quella cena
importante è fondamentale, anche e soprattutto
quando si sta seguendo un regime dimagrante.
Occorre però tenere a mente che si tratta di un
extra, da permettersi una tantum, in modo da
nonvanificare i risultati ottenuti e da non
allontanare l’obiettivo che ci siamo prefissati.
7. L’insalata è light? A volte lo è, altre
decisamente no. Un’insalata con olive nere,
patate, mais, mozzarella e avocado è per
esempio una bomba da mille calorie, più di un
semplice piatto di pasta al pomodoro. Per
prepararsi un piatto unico salutare e leggero,
vale la pena di accostare alla lattuga e alle
carote, carboidrati come pane integrale o patate
bollite e proteine a scelta tra legumi, pesce,
carne magra, uova o formaggi magri, senza
mischiarle tra di loro. Come condimento un filo
d’olio extravergine di oliva, limone e aceto di
vino e un pizzico di sale. 8. Tenere una linea base per tutta la
settimana. È importante mangiare di tutto un
po’. Nella nostra alimentazione non devono
mancare carboidrati, riso, pane, proteine (carne,
pesce o affettati) cercando di non mischiarle. Il
pesce andrebbe mangiato 2/3 volte a settimana,
così anche la carne mentre i legumi possono
essere mangiati anche 4 volte a settimana,
poiché sono poco calorici e non contengono
grassi.
9. Non escludersi socialmente! Una volta a
settimana si può andare a mangiare dove si
vuole, purché quotidianamente si mantenga
un’alimentazione sana e bilanciata con verdure,
carboidrati e proteine nella giusta quantità.
RICETTE TRADIZIONALI PER ARRIVARE IN FORMA ALLA PROVA COSTUME
Zuppa di ceci, polpo bollito o minestra di scarole, la sfida con la bilancia non si vince in palestra, ma a tavola. Secondo un esperto su 3 (35%) infatti,
la chiave per arrivare in forma alla prova costume è il rilancio delle ricette tradizionali di un tempo, che molto spesso seguono i dettami della dieta
mediterranea. Con l’arrivo della bella stagione, si sente l’esigenza di mettersi in forma per la tanto agognata prova costume. Riscoprire i sapori
dell’infanzia grazie a piatti della tradizione gustosi, ma alleati della salute, perché a basso contenuto di grassi, aiuta a vivere con meno apprensione
l’arrivo della bella stagione. Questo non vuol dire rinunciare all’attività fisica, fondamentale per il benessere del corpo.
Ma quali sono le principali preoccupazioni degli italiani in vista dell’estate? - Per gli uomini la prova più temuta è quella del girovita
(72%), mentre le donne impallidiscono all’idea di dover sfoggiare delle gambe filiformi (69%), a prova di shorts. E per chi ambisce ad una
“silhouette da urlo” non possono mancare nel piatto verdura (87%), olio extravergine di oliva (83%), frutta (81%) e legumi (78%). È quanto emerge
da uno studio condotto dallo Story Cooking di Casa Coricelli, l’osservatorio sulle tendenze nel mondo dell’olio e della cucina.
Tra i piatti della tradizione più indicati per tornare in forma ci sono le minestre di scarole (59%), le zuppe di legumi (65%) o la vellutata di asparagi
(37%). Come antipasti le gustose aringhe alla calabrese (57%), fave e cicoria (49%) o l’insalata di moscardini e broccoli (38%). Tra i primi le trofie
al pesto (25%) e risotto di zucchine (28%). Tra i secondi polpo e patate (32%), branzino al forno (38%) e pollo alla cacciatora (25%), mentre come
contorno insalata di finocchi (43%), broccoli gratinati (37%) e sedano alla molisana (25%).
Ma quali sono gli ingredienti che non devono assolutamente mancare? - Verdura (87%), olio extravergine di oliva (83%), frutta (81%),
legumi (78%), pesce azzurro (59%) e vino (49%) stanno alla base di questo regime alimentare, che pur in minor percentuale non rinuncia a carne
bianca (38%), uova (32%) e carne rossa (11%). Infatti i principi più importanti della dieta mediterranea sono: il maggiore consumo di proteine
vegetali rispetto a quelle animali, la riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva), la moderazione della quota
calorica globale e un’elevata introduzione di fibra alimentare.
“Alcune ricette della nostra tradizione sono legate a tempi in cui mediamente il dispendio energetico era molto maggiore – afferma Francesca Noli,
nutrizionista -. Da recuperare sono certamente i piatti più leggeri, che legano cereali e legumi come orzo e lenticchie, riso e piselli, farro e ceci. Non
bisogna aver paura di mangiare la pasta, anche in vista della prova costume: in una giusta porzione, condita con pomodorini freschi o altre verdure,
olio extravergine d’oliva e un cucchiaino di parmigiano ha un buon potere saziante, soddisfa il palato ed ha un’alta qualità nutrizionale”.
10 giugno 2017 p. 15
Per chi vola
Bagaglio da imbarco Regola generale: il peso delle valigie (non
importa il numero) non deve superare i 20
Kg per l'economy class, i 30 per la
business, i 40 per la prima classe;
sui voli per gli Stati Uniti e il Canada si
possono imbarcare due valigie che non
pesino più di 32 Kg ciascuna;
sui voli nazionali Alitalia due bagagli
senza limite di peso.
Bagaglio a mano Una piccola valigia il cui peso massimo
dipende dalla società aerea con cui si vola;
una borsetta o valigetta 24 ore;
una macchina fotografica nella sua borsa;
un ombrello e un cappotto.
CONSIGLI PER CHI VIAGGIA “con alcune piccole attenzioni si possono evitare molti
inconvenienti spiacevoli”
Federconsumatori, l’associazione che ha come obiettivi prioritari
l'informazione e la tutela dei consumatori ha divulgato alcuni consigli
preziosi per coloro i quali si apprestano a partire.
1. Informarsi sulla situazione igienico-sanitaria del Paese in cui state
andando e chiedete all’agente di viaggio tutte le delucidazioni del caso in
merito alle polizze assicurative relative alla copertura sanitaria, prestando
molta attenzione alle spese non rimborsabili.
2. Portare con se la tessera sanitaria che, almeno in Europa, è un vero e
proprio passepartout per servizi come il pronto soccorso, le visite
ambulatoriali e la guardia medica.
3. È bene mettere nel bagaglio i farmaci indispensabili o i foglietti
illustrativi (antifebbrile, antinfiammatorio, antibiotico, fermenti lattici, oltre
a creme per le scottature o per le punture di insetti), soprattutto se si è
soggetti ad allergie o intolleranze, naturalmente rispettando le modalità di
conservazione e le norme relative al trasporto se si viaggia in aereo.
4. Nelle aree a rischio è bene fare attenzione a cibi crudi e formaggi
freschi e utilizzare solo l’acqua in bottiglia sia per bere che per l’igiene
personale. Nei luoghi caldi i bambini devono bere spesso.
La valigia a regola d'arte
II segreto sta tutto nel creare degli strati ben livellati,
procedendo così: nella parte opposta alla maniglia le cose più pesanti;
poi i capi "lunghi" (pantaloni, gonne e abiti) senza piegarli e
lasciandoli sporgere ai lati;
sopra, pigiami, accappatoi e giacche piegati a metà;
sopra ancora golf e maglioni. Le magliette di cotone si
stropicceranno di meno se le arrotolerai con cura;
per ultime le camicie;
ripiega infine sul tutto le parti che sporgono ai lati;
e non dimenticare di lasciare un po di spazio
per i souvenir del ritorno!
5. Utilizzare creme solari, indossare abiti adatti al clima e coprire il capo
con un capello.
6. Per i bambini, può essere utile mettere, in una tasca degli abiti, un
biglietto che riporti i recapiti dei genitori nel caso in cui i bambini si
perdano.
7. Se si viaggia al di fuori dell’Unione Europea chiedere alla vostra
banca quali siano le condizioni per il prelievo di contante all’estero e
ricordatevi di verificare il cambio delle valute e le normative vigenti in
merito all’esportazione di valuta.
8. All'arrivo in albergo lasciate denaro e altri oggetti di valore nella
cassetta di sicurezza, consegnandoli all’albergatore e chiedendo il rilascio
di una ricevuta. Solo così avrete la certezza, in caso di furto, di un pieno
rimborso: se invece il furto avviene in camera, l’albergatore dovrà
rimborsare al massimo una somma pari a 100 volte il prezzo giornaliero
della camera.
9. Tenere presente che alcuni Paesi richiedono visti d’ingresso e
documenti di espatrio, quindi verificate tempi e modalità per ottenerli e
controllate che tutta la famiglia sia in possesso della documentazione
necessaria.
10. È utile tenere sulla propria casella di posta elettronica una copia
scansionata dei documenti stessi, per poterne disporre in caso di
smarrimento.
Documenti sanitari di viaggio
Se la tua destinazione è un paese della CEE, recati alla USL, munito di
libretto sanitario, per ritirare il Modello E 111 che ti dà diritto ad usufruire
delle stesse prestazioni previste per i cittadini del paese da visitare. Se la
tua meta è un'altra informati alla USL se esiste una convenzione
internazionale che ti permetterà di usufruire lo stesso delle cure mediche ed
ospedaliere, e fatti rilasciare eventualmente gli appositi certifieati. In caso
contrario ti conviene stipulare un'assicurazione privata.
Vaccinazioni
Diverse malattie contraibii all'estero possono essere prevenute attraverso
un'adeguata immunizzazione, secondo le indicazioni dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS).
Prima di un viaggio recati dal tuo medico per organizzare il programma
vaccinale più idoneo in relazione al paese che stai per visitare.
Il pronto soccorso del viaggiatore
Non dimenticare di portare con te:
una scorta di farmaci che usi abitualmente;
un analgesico (contro il dolore);
un antipiretico (contro la febbre);
un antibiotico a largo spettro;
un farmaco contro il mal di viaggio;
una pomata contro ematomi e distorsioni;
un collirio; un termometro.
Completa 1'elenco con il tuo medico.
L'arte di fare i bagagli
....
Il passaporto della salute
....
SPIAGGE
DIRITTI E DOVERI DEI BAGNANTI
Spiagge aperte con il bel tempo (si spera, ndr). Ma quali i diritti e di
dovere dei bagnanti? L’Aduc ha predisposto un vademecum:
1) Le spiagge sono demaniali, di proprietà dello Stato, cioè nostre.
2) Vengono date in concessione a gestori, che possono chiedere un
biglietto di ingresso, per poter usufruire di alcuni servizi quali le docce,
i bagni, gli spogliatoi, il servizio di salvataggio e la pulizia dell'arenile.
L'affitto di sdraio, ombrelloni e cabine in genere è aggiunto al biglietto
di ingresso, ma non è obbligatorio affittarle, perché una volta pagato
l'ingresso ci si può sdraiare sul proprio asciugamano.
3) Si può accedere alla spiaggia di uno stabilimento balneare, per
raggiungere il mare, senza pagare il biglietto di ingresso, ma non si può
sostare né sulla spiaggia in concessione né sulla battigia, spazio che
deve essere costantemente libero da persone o cose.
4) Non è consentito l'accesso e la sosta agli animali, se non dove
espressamente previsto.
5) È vietato giocare a pallone, a racchette o altri giochi che possano
arrecare disturbo ai bagnanti, a meno che non ci siano aree allestite allo
scopo.