X Imprenditoria di successo al femminile GAETANA JACONO

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28 29 Titolare dell’azienda vinicola siciliana Valle dell’Acate, Gaetana Jacono è Brand Ambassador del Cerasuolo DOCG e ambasciatrice del progetto We - Women for Expo I l suo percorso accademico – una laurea in farmacia – non l’ha distolta dal richiamo verso un impegno decisamente diverso. Alla sua azienda lei è riuscita a imprimere un carattere dinamico e innovativo, mantenendo ben salde le radici che nel corso di sei generazioni hanno fatto di Valle dell’Acate una realtà indiscutibilmente qualificata. Provengo da una famiglia di viticoltori da 6 generazioni. Sempre da 6 generazioni siamo imprenditori agricoli di agrumi, di grano, di olio. Dopo diversi tentativi di farmi prendere strade diverse, il richiamo della terra è stato più forte di tutto, ma l’ho declinato “a modo mio”. Ho pensato sin dal primo giorno di mostrare la Sicilia operosa, una buona Sicilia che ha le carte in regola per essere apprezzata nel mondo e in questi anni l’abbiamo dimostrato ampiamente nel settore del vino, dove abbiamo fatto sistema, collaborando tutti insieme (e mi riferisco alla mia generazione di viticultori) portando il vino siciliano al successo. Tutte le scelte della mia vita sono dettate da ottimismo, desiderio di riscatto per una terra difficile, ma ricca di tesori, oggi fortunatamente meno nascosti di un tempo; soprattutto le mie scelte sono sempre state guidate da un piede costantemente nel mondo e una mano saldamente ancorata alla mia terra. Ed eccola la mia scommessa, il mio voler portare avanti la tradizione vinicola della mia famiglia, far scoprire al mondo un vino antico, il Cerasuolo di Vittoria, (Docg dal 2005 e unica Docg di Sicilia) e mostrare la bellezza del territorio della provincia di Ragusa a livello internazionale. Questi i pensieri che mi hanno fatto decidere di far volare nel mondo queste tre cose, perché il mondo si innamorasse di noi. Con caparbietà, intraprendenza e un pizzico di sana follia ogni giorno faccio del vino una missione che a distanza di vent’anni continua a regalarmi grandi soddisfazioni. Oggi i nostri vini sono esportati in tutto il mondo: in Europa e Stati Uniti (che restano il nostro primo mercato di export), in Canada, nei nuovi mercati dell’Asia, dal Giappone alla Cina, dalla Russia all’India, e stiamo anche puntando alla Corea e Thailandia. Il suo ingresso in azienda ha segnato un notevole incremento nella produzione e, di conseguenza, nel fatturato. Quanto è importante oggi il marketing nel mondo del vino? Il marketing e la comunicazione sono fattori chiave di successo oggi più di un tempo per le aziende del vino e io, in azienda, sono responsabile di questi aspetti oltre a essere il volto di VDA. Il Imprenditoria di successo al femminile GAETANA JACONO FOOD ECONOMY X

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Titolare dell’azienda vinicola siciliana Valle dell’Acate, Gaetana Jacono è Brand Ambassador del Cerasuolo DOCG

e ambasciatrice del progetto We - Women for Expo

I l suo percorso accademico – unalaurea in farmacia – non l’hadistolta dal richiamo verso un

impegno decisamente diverso. Allasua azienda lei è riuscita aimprimere un carattere dinamico einnovativo, mantenendo ben saldele radici che nel corso di seigenerazioni hanno fatto di Valledell’Acate una realtàindiscutibilmente qualificata. Provengo da una famiglia di viticoltorida 6 generazioni. Sempre da 6generazioni siamo imprenditoriagricoli di agrumi, di grano, di olio.Dopo diversi tentativi di farmiprendere strade diverse, il richiamodella terra è stato più forte di tutto, mal’ho declinato “a modo mio”. Hopensato sin dal primo giorno dimostrare la Sicilia operosa, una buonaSicilia che ha le carte in regola peressere apprezzata nel mondo e inquesti anni l’abbiamo dimostratoampiamente nel settore del vino, doveabbiamo fatto sistema, collaborandotutti insieme (e mi riferisco alla miagenerazione di viticultori) portando ilvino siciliano al successo. Tutte lescelte della mia vita sono dettate daottimismo, desiderio di riscatto peruna terra difficile, ma ricca di tesori,oggi fortunatamente meno nascosti diun tempo; soprattutto le mie sceltesono sempre state guidate da un

piede costantemente nel mondo euna mano saldamente ancorata allamia terra. Ed eccola la miascommessa, il mio voler portareavanti la tradizione vinicola della miafamiglia, far scoprire al mondo un vinoantico, il Cerasuolo di Vittoria, (Docgdal 2005 e unica Docg di Sicilia) emostrare la bellezza del territorio dellaprovincia di Ragusa a livellointernazionale. Questi i pensieri che mihanno fatto decidere di far volare nelmondo queste tre cose, perché ilmondo si innamorasse di noi. Concaparbietà, intraprendenza e unpizzico di sana follia ogni giorno facciodel vino una missione che a distanzadi vent’anni continua a regalarmigrandi soddisfazioni. Oggi i nostri vini

sono esportati in tutto il mondo: inEuropa e Stati Uniti (che restano ilnostro primo mercato di export), inCanada, nei nuovi mercati dell’Asia,dal Giappone alla Cina, dalla Russiaall’India, e stiamo anche puntando allaCorea e Thailandia.

Il suo ingresso in azienda hasegnato un notevole incrementonella produzione e, di conseguenza,nel fatturato. Quanto è importanteoggi il marketing nel mondo delvino?Il marketing e la comunicazione sonofattori chiave di successo oggi più diun tempo per le aziende del vino e io,in azienda, sono responsabile di questiaspetti oltre a essere il volto di VDA. Il

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Consiglierei dunque di non mollare, cisono tante risorse su cui puntare inItalia ma il cibo e il vino rappresentanocertamente due risorse di primariaimportanza per la loro qualità e unicitàche tutto il mondo ci riconosce.

Come giudica l’attuale situazione delmercato interno? Quanto interesseha un’azienda come la sua ainvestire in Italia?Il mercato Italia è a mio giudizio inevoluzione, si percepisce la voglia diriprendersi ma ancora con grandepaura. Dobbiamo continuare apuntare su innovazione ecomunicazione, e non avere paura dicambiare Non si esce da una crisisenza rischiare… Cambiareguardando e pensando al futuro è perme la parola magica, senza alcuntimore. Il nostro Life style èirraggiungibile e su questo dobbiamocontinuare a puntare. Oggi il mio

ruolo di viaggiatrice si è arricchito diun altro compito: stare di più inazienda a ricevere chi arriva, il tempoè cambiato. L’esigenza è che ci sia lapadrona di casa che accoglie chi vienein Sicilia e sono in tanti, a vedere lanostra bella azienda, il nostro territorioragusano e a cercare i nostri vini. Oggisono i diversi territori siciliani iprotagonisti del vino siciliano; ecco…questo è un ottimo motivo percontinuare a investire in Italia e neinostri luoghi.

Lei è ambasciatrice di We – Womenfor Expo. Quale sarà a suo parere ilbilancio finale dell’EsposizioneUniversale?We – Women è un progetto di Expo2015, è un network di donne di tutto ilmondo che sono chiamate adesprimersi in materia di nutrimento,diritto al cibo, eco sostenibilità . Sonoonorata di farne parte, come donna e

come imprenditrice del vino. Oggi ilcibo è un tema di grandissimaimportanza: il nutrimento passaattraverso il consumo energetico chene deriva, la genuinità dei nostriingredienti e l’etica: cosa compri e dadove provengono le cose che compri.Le donne hanno un ruolo centrale inquesto, perché fanno la spesa,procurano da mangiare e sannopreservare e adattare ciò che hanno adisposizione. Se facciamo squadra, ein questo noi donne siamo moltobrave, riusciremo a lanciare deimessaggi forti e affrontare quelle sfideche saranno determinanti per il futurodel nostro pianeta. Prima tra questeeducare a nutrirsi in modo adeguatoper la salute nostra e del mondointero e non sprecare. Per questo We – Women for Expo guarda alledonne e ai loro gesti quotidiani, fattidi attenzioni e responsabilità. Il nostroruolo di Ambasciatrici italiane estraniere è di promuovere eincoraggiare la partecipazione diquante più donne possibile inqualsiasi ambito operino,collaborando attivamente con le lorostorie, la loro testimonianza.Immaginiamo Expo come unmomento di intrattenimento gioioso,abbiamo il privilegio di poter fare ilgiro del mondo, 140 nazioniporteranno la loro cultura del cibo, inun unico luogo attraversando unastrada. È un luogo di incontriinaspettati e di diverse suggestionigastronomiche. È una festa con settemiliardi di invitati. La storia delcibo è la storia dell’uomo: a Expo siprogetta un futuro sostenibile e sipotrà capire come funzionerà ilmondo del cibo nei prossimi decenni.Expo oggi è al culmine del successo,per visitatori e iniziative. Lasciamo ilbilancio alla chiusura.

mondo del vino è estremamenteframmentato in Italia, per questo èimportante trovare i corretti e chiarimessaggi da comunicare chepermettano di avere una precisaidentità, cercando il giusto mix tra icanali tradizionali e le nuove forme dicomunicazione a cui credo moltissimo.Vogliamo raggiungere anche i giovani,educarli al bere consapevole e diqualità, e certamente i canali socialhanno una grande efficacia e velocitànel raggiungere questo target e ingenerale il nostro pubblico diriferimento, sia locale cheinternazionale.

Valle dell’Acate esporta vino in tuttoil mondo. Come avete avviato ilprocesso di internazionalizzazione?Una volta entrata in azienda e capito ilvalore dei miei vini ho credutoimportante e doveroso far scoprire almondo un vino antico, il Cerasuolo diVittoria Docg, e mostrare la bellezzadel territorio della provincia di Ragusaanche all’estero. Ed è così che hoiniziato a portare i vini prima negli StatiUniti, dove hanno trovato la strada delsuccesso e poi, essendo vini chebrillano per eleganza e non potenza, sisono affermati in mercati più sofisticatie preparati come il Giappone e ilCanada, e oggi andiamo nei nuovimercati dell’Asia, Corea e Thailandia.L’Europa è un mercato che ha

“scoperto” questi vini negli ultimi diecianni, in concomitanza con una nuovatendenza verso una alimentazione piùsana e leggera, dove i vini devonocamminare accanto al cibo e nonsovrastarlo mai. L’export è salito (oggiè pari al 65% ma in crescita costante)in linea con l’attenzione a un nuovomodo di bere vini più freschi inabbinamento a un cibo più sano,salutare e sostenibile: perfetti dunqueFrappato e Zagra di Valle dell’Acate.Quanto detto viene confermato dalgrande successo che questi vini stannoavendo nelle degustazioni alPadiglione vino di Expo dove sonopresenti.

La sua azienda si è concentrata suivitigni autoctoni di produzionebiologica. I Vini Valle dell’Acate nascono davigneti che seguono un protocollo disostenibilità, e sono già inriconversione per la certificazionebiologica ICEA. L’azienda, fortementeimpegnata nella salvaguardiadell’ambiente, ha abbracciato ilprogetto VIVA, susteinable wine. Ognigiorno ci dedichiamo a sperimentare,lungo la filiera, efficienti percorsiproduttivi basati sui principi dellasostenibilità. Per questo, da tempo,nelle diverse fasi di produzioneadottiamo misure che limitanol’impatto ambientale: utilizziamo

sistemi di irrigazione chemassimizzano l’efficienza dell’acquaevitandone lo spreco; ci adoperiamoper riqualificare il territorio circostanteattraverso opere di ristrutturazionedella cantina che riportano alla lucel’antico splendore del luogo, carico distoria e bellezza naturalistica,rispettando sempre le suecaratteristiche. In questo impegno nelvalorizzare i vitigni autoctoni mi premecitare il progetto “7 terre per 7 vini”,una realtà frutto di 50 anni disperimentazioni sul campo, primaempiriche e poi analitiche. È il fioreall’occhiello della cantina: per ognunodei 7 vini che costituiscono la linea piùprestigiosa di Valle dell’Acate (ilCerasuolo di Vittoria Docg, i Doc,Frappato, Zagra-grillo, Il Moro nerod’Avola e i “cru” Bidis chardonnay,Rusciano, e Tané) è stato identificato eselezionato il terreno giusto checaratterizza fortemente la vigna dandoal prodotto finale un’espressioneparticolare e unica, con laconsapevolezza della valenza del“terroir” che rappresenta unimportante valore aggiunto nellaproduzione. Un privilegio avere 7 terrediverse che abbiamo saputovalorizzare.

Cosa consiglierebbe alle piccoleaziende che, pur faticando aproseguire nel loro cammino,hanno difficoltà a consorziarsi inmaniera efficace? Voglio ancora citare La Sicilia del vinocome un buon esempio. Nel settoredel vino, abbiamo fatto sistema. InSicilia oggi il vino è impresa, e i giovanidevono poter contare su questo, inSicilia il vino è un bell’esempio matutta l’Italia ha molto da offrire, ci vuolela giusta intuizione, un paese menoburocratizzato e più snello aiuterebbe.

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