R. Monducci - Imprenditoria e governance: prime evidenze

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ROMA 11 LUGLIO 2013 Imprenditoria e governance: prime evidenze Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Roberto Monducci Direttore del Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche 1

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Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.

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Imprenditoria e governance: prime evidenze

Censimentodell’industria e dei servizi 2011

Roberto Monducci

Direttore del Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche

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Il CIS 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano:flessibilità produttiva e organizzativa, investimento in capitale umano e innovazione e capacità di ridisegnare le catene del valore divengono strumenti indispensabili per sopravvivere prima ancora che per crescere.

Nuove esigenze informative

1. Arricchire di nuovi contenuti il sistema informativo sulle imprese: approfondimento sulle strategie e i fattori di competitività delle imprese, fenomeni finora poco rilevati dalle indagini correnti dell’Istat.

2. Aumentare l’informazione statistica relativa alle microimprese, prevalentemente escluse dalle indagini economiche strutturali, con riferimento ai segmenti dotati di una struttura organizzativa minima.

3. Disporre di una base informativa utile all’innovazione delle modalitàdi rilevazione e alla realizzazione di un sistema più integrato delle indagini correnti sulle imprese.

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Campo di osservazione ⇒⇒⇒⇒ Oltre 1 milione di imprese dell’industria e dei servizi con almeno 3 addetti (*), con un’occupazione di poco meno di 13 milioni di addetti

Disegno d’indagine ⇒⇒⇒⇒ - Censuaria per le imprese con almeno 20 addetti - Campionaria per le imprese con 3-19 addetti.

Dimensione dell’indagine ⇒⇒⇒⇒ circa 240.000 unità:•Imprese 20+ addetti (censuaria) → 73.000 unità (circa 7 milioni di addetti).

•Imprese da 3 a 19 addetti (campionaria) → 167.000 unità, rappresentative di circa 1 milione di imprese, con 5,7 milioni di addetti.

(*) Per le imprese di dimensione inferiore a 3 addetti è stato indagato un campione di circa 20mila unità, con segnali di rilevante dimensione economica, organizzativa e strategica, i cui risultati verranno diffusi secondo modalità specifiche.

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Strategia d’indagine complessa ⇒ questionario «complesso»

� 2 modelli : uno per le microimprese, uno per le imprese con almeno 10 addetti

� 7 sezioni tematiche :Sezione 1: PROPRIETÀ, CONTROLLO, GESTIONESezione 2: RISORSE UMANESezione 3: RELAZIONI DELL’IMPRESASezione 4: MERCATOSezione 5: INNOVAZIONESezione 6: FINANZASezione 7: INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA

� Contenuti a carattere trasversale articolati in più quesiti dislocati in varie sezioni (es: informazioni su ICT)

� Varianti settoriali (es: diversificazione produttiva per le imprese manifatturiere)

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La diffusione dei risultati verrà completata entro o ttobre 2013.I risultati presentati di seguito, e accessibili on -line attraverso il data-warehouse I.Stat, riguardano i principali quesiti delle prime due sezioni del questionario .

Sezione 1: PROPRIETÀ, CONTROLLO E GESTIONEObiettivo ⇒⇒⇒⇒ Definire l’identità dell’impresa:

chi la possiede, chi prende le decisioni, com’è organizzata.

Quesiti differenziati per dimensione dell’impresa ⇒⇒⇒⇒ per le imprese più piccole si concentra sull’imprenditorialità (background, passaggio generazionale, ecc.).

Sezione 2: RISORSE UMANEObiettivo ⇒⇒⇒⇒ Valutare se e quanto le imprese investono in risorse umane

Approfondimento sulla gestione delle risorse umane per le imprese con almeno 10 addetti.

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Le caratteristiche del socio principale� Il socio principale è una persona fisica in oltre il 90% del totale; è un’altra

azienda, una banca o una holding in meno dell’8%; un ente della pubblica amministrazione in meno dell’1%.

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� Il primo socio ha nazionalità estera nel 2,4% delle imprese con meno di 10 addetti e nel 3,7% di quelle da 10+ addetti (in particolare nel commercio: 5,5%).

� La percentuale di imprese con primo socio estero è pari in media al 3% per le piccole imprese, all’8,3% per le medie e al 17,3% per le grandi.

� La proprietà risulta fortemente concentrata: i primi tre soci detengono oltre il 90% del capitale sociale; per il primo socio la quota è pari a circa due terzi del capitale.

3-9 addetti 10-49 addetti 50-249 addetti

250 addetti e oltre Totale

TIPOLOGIA (v.a.)

Persona fisica 793.178 155.976 11.255 872 961.280

Banca, holding, altra impresa 42.619 28.610 8.887 2.381 82.496

Ente pubblico, PA 1.212 1.236 614 197 3.259

TOTALE 837.008 185.821 20.756 3.450 1.047.035

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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Imprenditoria e governance: prime evidenzeResponsabilità della gestione dell’impresa

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� In oltre l’80% delle imprese italiane la gestione è affidata direttamente al titolare o da un suo familiare. L’incidenza, pur diminuendo con la dimensione delle imprese (84,3% per le microimprese, 71,5% per le piccole, 61,2% per le medie, 38,5% per le grandi) si mantiene elevata anche nelle classi dimensionali maggiori.

� Meno del 5% del totale delle imprese è gestito da un manager, selezionato all’interno o all’esterno dell’impresa. Sono a gestione manageriale il 3% delle microimprese, il 10,1% delle piccole, il 22,4% delle medie e il 41% delle grandi.

� Raramente il manager proviene dall’esterno dell’impresa (accade nel 10% delle grandi, ma solo nel 5,5% delle medie e nel 2,5 e 0,9% delle piccole e delle micro imprese).

� Coerentemente con una maggiore dimensione media d’impresa, i settori a più elevata incidenza di imprese gestite da manager sono quelli industriali (33% delle forniture energetiche, 16% della fornitura di acqua) e dei servizi (12,8% delle imprese dei servizi di informazione e comunicazione).

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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Imprenditoria e governance: prime evidenzeLa microimprenditorialità – 1

�Le imprese con 3-9 addetti sono 837mila, con un’occupazione di poco meno di 4 milioni di addetti. In circa 705mila di queste (l’84%), la gestione è affidata al socio principale o a un membro della famiglia proprietaria/controllante.

�Il 78,5% dei titolari di queste microimprese sono u omini . Le imprenditrici donne si trovano soprattutto nei servizi non commerciali (28,6%). Nel commercio e nell’industria in senso stretto la quota è pari rispettivamente al 21,7 e al 16,9%; nelle costruzioni al 6,2%.

�I microimprenditori non sono molto giovani : quasi l’80% ha 40 anni o più. I titolari con meno di 40 anni si rilevano soprattutto nelle attivitàartistiche/intrattenimento (31,3%), alloggio e ristorazione (28,1%) e negli altri servizi (33,9%). Nelle regioni meridionali l’incidenza (circa il 28%) è nettamente superiore a quella rilevata nelle regioni centro-settentrionali (mediamente il 18%).

�I microimprenditori sono in prevalenza diplomati (44%); il 34% ha la licenza media, e circa il 15% la laurea o un titolo superiore. L’istruzione è superiore nei servizi (ha almeno la laurea il 22,3%, quasi quattro volte la quota dell’industria).

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La microimprenditorialità - 2

� Il 46,3% dei microimprenditori proviene da un’esperienza di lavoratore dipendente ; il 36,6% era già lavoratore indipendente. I passaggi da lavoratore dipendente a imprenditore si rilevano soprattutto negli Altri servizi (61%), nella manifattura (54,5%) e nelle costruzioni (54%).

� L’assenza di precedente esperienza lavorativa - coerentemente con la minore età media degli imprenditori - caratterizza le regioni meridionali (23%, a fronte di meno del 15% nel Nord-est e Nord-ovest).

� Il 18% di microimprese prevede un passaggio generazionale entro il 2016 (il 9% lo ha sperimentato nel periodo 2006-2011). Ciò avverrà senza significative differenze territoriali, con maggiore intensità nell’industria in senso stretto e nel commercio (oltre il 20% per entrambi). Percentuali elevate si rilevano anche in alcuni comparti del terziario (23% nell’istruzione; 22% nelle attività immobiliari).

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Acquisizione di risorse umane

� Nel corso del 2011 hanno effettuato nuove assunzioni circa 295mila imprese con almeno tre addetti (il 28,2% del totale), soprattutto nell’industria (31,4%, a fronte del 24,5% nel commercio e 28,7% negli altri servizi).

� Nelle microimprese, le nuove assunzioni hanno coinvolto il 22,7% delle unità. Il 18% ha assunto personale con contratto di lavoro dipendente; il 7,7% ha acquisito lavoratori temporanei (ex interinali), collaboratori a progetto e altri lavoratori non dipendenti. Il 5,9% delle microimprese ha assunto personale a elevata qualifica professionale.

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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Imprenditoria e governance: prime evidenzeConclusioni

� La rilevazione diretta sulle imprese del 9°censimento dell’industria e dei servizi:

a. rappresenta una fonte di informazione di grande ricchezza per la lettura degli elementi di modernizzazione e competitività del sistema delle imprese;

b. offre una base informativa multidimensionale in grado di guidare l’innovazione del sistema delle indagini statistiche correnti;

c. attraverso l’integrazione dei dati qualitativi della rilevazione diretta con quelli quantitativi del «Censimento virtuale» e con i dati sulla performance economica delle imprese, basati prevalentemente sul trattamento statistico delle grandi basi di dati amministrativi, sarà possibile restituire al Paese un quadro informativo moderno ed efficace su struttura, performance e comportamenti delle imprese, utile alle politiche pubbliche, alle strategie aziendali, alla ricerca.

� La piena valorizzazione del patrimonio informativo sulle imprese che scaturisce dal 9°censimento dell’industria e dei servizi richiede un articolato sistema di diffusione e analisi dei dati. Su alcuni aspetti di particolare complessità verranno coinvolti stakeholders di diversa provenienza, istituzionale, aziendale, accademica.

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Microimprenditori per genere e macrosettore - Valori percentuali

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83,1

93,8

78,3

71,4

78,5

16,9

6,2

21,7

28,6

21,5

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Industria Costruzioni Commercio Altri servizi Totale

Maschi Femmine

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Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Imprenditoria e governance: prime evidenzeMicroimprenditrici nei settori dei servizi - Valori percentuali

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G - M -

H - Trasporto e magazzinaggio N -

I - P - Istruzione

J - Servizi di informazione e comunicazione Q -

K - Attività finanziarie e assicurative R -

L - Attività immobiliari S -

Totale

Altre attività di servizi

Commercio all'ingrosso e al dettaglio;

riparazione di autoveicoli e motocicli

Attività dei servizi di alloggio e di

ristorazione

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle

imprese

Attività professionali, scientifiche e tecniche

Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e

divertimento

Sanità e assistenza sociale

54,4

42,2

33,031,1

27,4 26,2

21,7 20,9 20,6

17,514,1

12,4

0

10

20

30

40

50

60

S P N I J R G Q L M H K

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Microimprenditori per classe di età e ripartizione g eografica - Valori percentuali

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18.8 19.1 20.828.7

21.9

47.5 48.3 47.0

45.5

47.1

33.7 32.6 32.225.7

31.0

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole Italia

56 anni e oltre Tra i 41 e i 55 anni Fino a 40 anni

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Fino a 14,3%

Da 14,3% a 16,5%

Da 16,5% a 19,7%

Oltre 19,7%

Imprenditori senza alcuna esperienza lavorativa precedente (in % del totale

regionale)

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