WTM | C-Magazine n.7

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1 Web Travel Marketing è il primo, e forse unico, C-Magazine (magazine collaborativo) sul Web Marketing Turistico. WTM C-Magazine raccoglie, ogni settimana, i post dei maggiori esperti ed appassionati di Web Marketing Turistico. WTM C-Magazine è un nuovo e più comodo modo di fruire del Turismo on Line. Ancora sulla disintermediazione del mercato turistico online di Roberta Milano Le evoluzioni del canale distributivo turistico che Internet sta imponendo sono un tema a me caro. Al BTO, sarà un caso, mi è stato assegnato il complesso compito di moderare proprio il doppio panel sulla disintermediazione - vera o presunta - del mercato. Quindi quando ieri ho trovato questo interessante articolo di Xotel s che circostanzia e motiva i punti di forza degli alberghi indipendenti nei confronti delle grandi catene, l'ho subito segnalato su facebook . Antonio Maresca, attento come sempre, l'ha letto e ne ha fatto una traduzione da cui estraggo l'elenco dei principali consigli tecnici per gli operatori turistici. L'evoluzione verso una maggiore disintermediazione è sicuramente in atto: alcune complessità non vengono trattate nelll'articolo ma gli spunti sono sicuramente validi. Quali interessanti sviluppi abbiamo visto quest’anno e quali consigli abbiamo per gli alberghi? Ecco la nostra lista per il 2010. 1.Opensource CMS: Per una maggiore flessibilità nel gestire il contenuto del vostro sito dovreste usare uno strumento di gestione dei contenuti opensource. Esso vi consentirà di inserire nuove pagine e di cambiarne la struttura senza dipendere dal web designer. 2.SEO: Raccogliete le vostre keywords con attenzione, nei meta titles e nella descrizione focalizzatevi sul comportamento di ricerca e non sul prodotto o sul brand. Vendete ciò che I vostri clienti potenziali stanno cercando! 3.Landing Pages (Pagine di Atterraggio): Raccogliete temi, create una pagina per ogni offerta speciale e segmento di mercato o ricerca. Pensate al mercato di nicchia e alla saturazione dei motori di ricerca! Considerate ogni singolo segmento di mercato potenziale su base individuale. Considerate la lunga coda del Travel Seo 4.Lingue: Un modo semplice per espandere la vostra ricerca. Manca qualche lingua? 5.Google Local Business Center: Un modo fantastico per aumentare la vostra visibilità ed il vostro traffico. Un potente strumento di marketing che sta iniziando a mostrare il suo potenziale. L’implementazione dei Google maps Favorite Places vi dà un’idea su dove vi state dirigendo. 6.Strumenti Google Webmaster: registrate la mappa del vostro sito. Idealmente dovreste avere una mappa del sito XML che spinga la struttura del menu verso il robot di ricerca. Se siete fortunati, Google prenderà la struttura del menu e mostrerà I link al sito al di sotto dell’URL quando si cerca specificamente il vostro albergo (sitelink).

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Numero 7 di WTM | C-Magazine

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Web Travel Marketing èil primo, e forse unico,C-Magazine (magazinecollaborativo) sul WebMarketing Turistico.

WTM C-Magazine raccoglie, ognisettimana, i post dei maggioriesperti ed appassionati di WebMarketing Turistico.

WTM C-Magazine è un nuovoe più comodo modo di fruiredel Turismo on Line.

Ancora sulladisintermediazione delmercato turistico onlinedi Roberta Milano

Le evoluzioni del canale distributivo turistico cheInternet sta imponendo sono un tema a me caro. AlBTO, sarà un caso, mi è stato assegnato il complessocompito di moderare proprio il doppio panel sulladisintermediazione - vera o presunta - del mercato.

Quindi quando ieri ho trovato questo interessantearticolo di Xotels che circostanzia e motiva i punti diforza degli alberghi indipendenti nei confronti dellegrandi catene, l'ho subito segnalato su facebook.

Antonio Maresca, attento come sempre, l'ha letto ene ha fatto una traduzione da cui estraggo l'elenco

dei principali consigli tecnici per gli operatori turistici.L'evoluzione verso una maggiore disintermediazione èsicuramente in atto: alcune complessità non vengonotrattate nelll'articolo ma gli spunti sono sicuramentevalidi.

Quali interessanti sviluppi abbiamo visto quest’anno equali consigli abbiamo per gli alberghi? Ecco la nostralista per il 2010.

1.Opensource CMS: Per una maggiore flessibilità nelgestire il contenuto del vostro sito dovreste usare unostrumento di gestione dei contenuti opensource. Essovi consentirà di inserire nuove pagine e di cambiarnela struttura senza dipendere dal web designer.

2.SEO: Raccogliete le vostre keywords con attenzione,nei meta titles e nella descrizione focalizzatevi sulcomportamento di ricerca e non sul prodotto o sulbrand. Vendete ciò che I vostri clienti potenziali stannocercando!

3.Landing Pages (Pagine di Atterraggio): Raccoglietetemi, create una pagina per ogni offerta specialee segmento di mercato o ricerca. Pensate almercato di nicchia e alla saturazione dei motori diricerca! Considerate ogni singolo segmento di mercatopotenziale su base individuale. Considerate la lungacoda del Travel Seo

4.Lingue: Un modo semplice per espandere la vostraricerca. Manca qualche lingua?

5.Google Local Business Center: Un modo fantasticoper aumentare la vostra visibilità ed il vostro traffico.Un potente strumento di marketing che sta iniziandoa mostrare il suo potenziale. L’implementazione deiGoogle maps Favorite Places vi dà un’idea su dove vistate dirigendo.

6.Strumenti Google Webmaster: registrate la mappadel vostro sito. Idealmente dovreste avere una mappadel sito XML che spinga la struttura del menu versoil robot di ricerca. Se siete fortunati, Google prenderàla struttura del menu e mostrerà I link al sito al disotto dell’URL quando si cerca specificamente il vostroalbergo (sitelink).

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7.Chiamate, Chattate, Richiamate: Siate ospitali edisponibili sul sito del vostro albergo. Assistetegli ospiti potenziali per aumentare il numero delleprenotazioni. Ricordate che la una conversazionetelefonica è più personale di una chat. Dunque, fateche la gente vi chiami! Potete usare un serviziosemplice come Skype o usufruire di soluzioni offerteda compagnie come eStara.

8.Guida Turistica: Diventate agenti di viaggiopiuttosto che albergatori. Non propagandate il vostroprodotto, ma vendete la destinazione. Usate mappe,Google le adora!

9.Eventi: Ciò che sta accadendo nella vostra cittàmentre gli ospiti sono con voi. Includetelo nella homepage. Create una sezione eventi e mostratela nelleemail di conferma. Non occorre fare tutto da soli,ricavate calendari di eventi mediante Feeds RSS dalsito dell’Azienda Locale di Soggiorno e Turismo o dasiti come Eventful.com.

10.Video: Integrate video nel vostro sito. Riprendetele camera dell’albergo con la vostra videocamerae inserite i video su YouTube ed elencatelisuccessivamente sul vostro sito. Ciò vi aiuta in 2modi. Sappiamo tutti che le immagini dicono di piùdi 1000 parole. In secondo luogo aiuta decisamenteil posizionamento dei video nei sistemi di ricerca.Ebbene, i video hanno una sorta di effetto moltiplicato.Assicuratevi di raccogliere bene le keywords suYouTube! E non dimenticate di aggiungere video allalista Google Local Business Center.

11.Monitoraggio delle Recensioni: Assicuratevi disapere ciò che scrive la gente di voi. Potete disporre unpannello di controllo gratuito usando feeds RSS da sitidi recensione, Google Alerts, Yahoo Pipes e Netvibes.

12.Risposta alle Recensioni: Ringraziate tutti coloroche scrivono qualcosa, di positivo o di negativo, sulvostro albergo. Loro sono i vostri clienti. Impegnatevia dimostrare loro che vi interessano e che apprezzateI loro commenti. Ricordate che i clienti potenzialinoteranno il fatto che siete coinvolti.

13.Stimolazione di Recensioni: Scrivete email agliospiti dopo il loro soggiorno, chiedete loro di scriveredella loro esperienza su siti di recensione comeTripAdvisor o TravelPost e voi sul profilo Facebookdell’albergo. Questo aiuta a farvi propaganda.

14.Riutilizzazione delle Recensioni: Filtrate lerecensioni positive. Potete usare Delicious e creare unfeed che potete mandare ad amici Feed, Facebook eTwitter. Proprio come le compagnie cinematografichesui loro poster, “New York dice: Miglior Film dell’Anno”.Una cosa buona è che non l’abbiate scritto voi!

15.Blog: Integrate il blog del vostro albergo nel sitodel vostro hotel e diventate giornalisti di turismo.

Scrivete cose interessanti ed originali. Pubblicizzateeventi nella vostra città o destinazione. Non scrivetedel vostro albergo; di solito è noioso. A meno che,ovviamente, non abbiate qualcosa di davvero originaleche susciterà interesse. Ma deve essere davverospeciale!

16.Pubbliche Relazioni On line: Gli articoli interessantiche scrivete per il vostro blog possono ora essereinseriti su siti di notizie turistiche con link al sito delvostro albergo. Ci sono anche molte pagine blog divendita. Questa è una delle strategie SEO più efficaci.Inoltre, se avete cominciato ad essere riconosciuti suun grande provider, propaganderete il vostro albergonella maniera più forte possibile.

17.RSS: Usate Feedburner per distribuire il vostro blogper email e vendita RSS.

18.Elenco di Siti Web: Elencate il vostro albergo suquante più liste gratuite di siti web che consentanodi creare un link al sito del vostro albergo. Non partecipate a scambi di link. Cominciate conWikiTravel, Yelp, VirtualTourist.

19.Create inreconnessioni tra le risorse Web 2.0:Linkate tutti I vostri profili dai social network, siti dicondivisione di foto e video e siti di bookmarking perrisparmiare tempo. In questo modo, non occorre chepostiate la stessa cosa più volte. FriendFeed è la madredi tutti i siti web 2.0. Essa permette di linkare tuttigli altri…. Dovreste stare su FaceBook, Twitter, Flickr,Delicious, Digg, …

20.Mobile: Cominciate con un semplice sito webmobile, in modo che possiate essere trovati se la gentecerca il vostro albergo. Fornitevi di immagini e dibottone per le chiamate.

21.eCRM: Le email di conferma personalizzate, quelleprima dell’arrivo e post partenza funzionano. Ma,di nuovo, devono essere personalizzate. Includeteprevisioni meteorologiche, eventi durante il,soggiornodegli ospiti, suggerimenti su ristoranti, ecc.Assicuratevi che il vostro ufficio prenotazioni abbia gliindirizzi email! Assicuratevi, inoltre, di costruire unvero e proprio DB e di sviluppare un progetto perimplementare la strategia CRM dell’albergo.

Ed ora, il punto più importante che vorremmosottolineare. Preventivate opportunamente ilmarketing on line ed internet. Il sito del vostro albergodovrebbe generare almeno il 40% delle vostre vendite.Dunque, perché non veicolare l’intero budget delmarketing in esso? Riducete la spesa sulle venditetradizionali e sugli articoli di propaganda del marchiocome gli opuscoli, ecc. L’ospitalità comincia on linee dunque dovrebbe anche la vostra strategia dimarketing.

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Web Analytics: monitorarele performance del sito ed ilritorno degli investimentidi Booking BlogNegli ultimi corsi e seminari formativi tenuti, abbiamonotato che le pratiche di monitoraggio del sito ufficialetramite la Web Analytics (WA) risultano ancora pococonosciute e diffuse tra gli albergatori.Un vero peccato se si considera che la WA è unodegli elementi più straordinari offerti dal Marketingonline.

La Web Analytics potrebbe infatti essere consideratacome il “sogno proibito” di molti marketerstradizionali, in quanto permette di verificare in temporeale i risultati ed il ritorno economico di ogniinvestimento online, fornendo dati e statistiche che,in termini di costi, tempi ed efficacia, sarebberoirraggiungibili sui media tradizionali.

I software di Web Analytics permettono di analizzare,sotto molti aspetti, il traffico online di un sitoweb. Tramite la WA è infatti possibile capire comegli utenti interagiscono con un sito, ottenendocosì informazioni fondamentali per comprenderel’esperienza online dei nostri visitatori, e diconseguenza le performance del sito stesso.

La WA può fornirci dati esatti sul numero deivisitatori al nostro sito e sulla loro provenienza, puòdirci quanti di questi hanno compilato un form o hannofatto una prenotazione (le cosiddette “conversioni”),ed è anche in grado di segnalare dove il visitatore haabbandonato il nostro sito.

Questo strumento permette un monitoraggiocostante del sito o dei nostri annunci pubblicitari, edè in grado di farci capire in tempo reale se la nostrastrategia di investimento “paga” o meno.

Grazie ad unaweb analysis ben strutturata saremocosì in grado di:

• capire come il nostro sito sta “rispondendo”agli obiettivi aziendali

• conoscere i nostri utenti ed i loro interessiin modo da avere una chiara idea del nostrotarget di riferimento

• comprendere la reale redditività dellecampagne di keyword advertising coninformazioni dettagliate su ogni singoloaspetto (parola chiave, annuncio, portale diprovenienza, ecc…)

• riconoscere le parole chiave che generanorealmente traffico utile per il nostro sito

• capire quali siti portano traffico, ma soprattuttoprenotazioni

e in definitiva, monetizzare al massimo al nostrapresenza sul web.

Quelle sopra elencate sono soltanto alcune dellenumerose risorse offerte dalla web analysis che,come è facile intuire, rappresenta una vera epropria rivoluzione nell’ambito delle statistiche perle attività di comunicazione e marketing.

Adesso tocca a voi!

Se quanto detto vi ha colpito o incuriosito, a questopunto, non vi resta che provare.

Sul mercato esistono numerosi strumenti di analisi,anche gratuiti, come Google Analytics o Clicky,che rappresentano sicuramente un ottimo puntodi partenza per iniziare a monitorare la propriaattività.

Non lasciate questo compito solamente alla vostraweb agency, ma andate a controllare di persona!I dati sulle prestazioni del vostro sito rappresentanoil bilancio della vostra attività, quindi tenetelid’occhio. Se non l’avete già fatto, fatevi dare dallavostra web agency l’accesso alla WA del vostro sitoe cominciate a verificare i dati relativi alle visite ed altasso di conversione.

Avere un alto numero di visite al sito è importante,ma non è l’unico fattore che conta. Concentrateviprincipalmente sul tasso si conversione, è questo ilfattore-chiave attorno al quale ottimizzare il propriosito.

Immagine 1: Visite e Tasso di conversione

Immagine 2: Visite e Tasso di conversione

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Se, ad esempio, avete un alto numero di visitatori maun basso tasso di conversione significa che il vostrosito non riesce a spingere gli utenti all’azione, enecessita quindi di modifiche, oppure che il vostro sitoattrae un target troppo ampio: meglio allora cercaredi veicolare meno traffico ma più targettizzato,soprattutto se questo traffico proviene da campagnePayPerClick (PPC).

Un altro dato importante da analizzare sono i canalidi provenienza dei vostri visitatori.Se sarete a conoscenza di quanto traffico è in gradodi procurarvi la vostra presenza su un determinatoportale, o su un determinato motore di ricerca o socialmedia, potrete stabilire se converrà continuare ainvestici oppure abbandonarlo.

Immagine 3: Canali di provenienza delle visite

Grazie alla Web Analytics è possibile monitorare ilritorno economico di tutti i nostri investimentionline, non solo verificare le visite e le conversioni,ma anche conoscere in media quante entrate ciporta una singola keyword o un singolo click su unannuncio!

Monitorare le performance del proprio sito èquindi un’attività ineludibile per chiunque intendainvestire nel proprio canale di vendita diretto.

Le caratteristiche della Rete offrono la grandeopportunità di misurare in tempo reale i risultatiprodotti dai vostri investimenti…adesso tocca avoi!

Contenuti adatti perdiventare il target dei tuoipotenziali utentidi Robi Veltroni

Ai tuoi potenziali clienti tu non interessi!

Con questa frase provocatoria Josiah Meckenzie aprela lezione dedicata ai contenuti e alla migliore tecnicadi mantenimento di un sito internet. In effetti, seriflettiamo, ai nostri potenziali ospiti non interessala nostra struttura se questa non ha i requisiti chestanno cercano. Quindi sostenere che sei il migliore,il più bello non serve a niente. A loro non interessal’autoreferenzialità, al limite interessa un giudizio di unloro simile.

Concentriamoci quindi su ciò che interessa ai tuoipotenziali clienti:

Vogliono sapere se tu hai ciò che loro stanno cercando;Vogliono sapere se sei in grado di andare incontro ailoro desideri;

Vogliono immaginare quale tipo di vacanza/soggiornovivranno;

Ecco qualche idea per individuare quali potrebberoessere i contenuti graditi ai tuoi potenziali ospiti e cherendano il tuo sito meno noioso della media dei sitialberghieri che, c’è da dirlo, sono ormai quasi tuttiidentici:

Se chi ti contatta telefonicamente esprime qualchedifficoltà a comprendere il tragitto per raggiungereil tuo albergo , per esempio dall’aeroporto, realizzaun video del percorso indicando cosà si puòfare percorrendolo: negozi, musei, ristoranti, ancheraccontare qualche leggenda spesso non guasta;

Creare i profili della clientela abituale e lecaratteristiche che contraddistinguono i tuoi ospiti puòessere utile per parlare di temi di sicuro interesse ela visita al sito sarò ritenuta utile;

Non essere autoreferenziale, includi una pagina conle recensioni degli ospiti , invita costantemente latua clientela a lasciare una recensione sul tuo sito. Uncommento di una terza parte è sempre più credibile;

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Rendi estremamente facile il contatto ! Deveessere facilissimo per i potenziali ospiti il contattocon la struttura, metti in buona evidenza e adisposizione la maggiore varietà possibile di tipologiadi collegamento: telefono, email, Twitter, Skype,Sitòfono, Live Chat.;

Usa pagine dedicate alle promozioni sulle quali puntimolto. Le Landing Pages dedicate a temi particolarihanno alti tassi di conversione puoi trovare tecniche ealcuni esempi su Copyblogger e Digital Web ;

Split Test , continua e misura costantemente l’efficaciadel tuo sito, tieni nota dei cambiamenti che effettui edei risultati. Per ottenere dei risultati in crescita deviprovare nuove soluzioni, inventare e abbandonare lescelte meno redditizie per privilegiare le più fruttuose.Usa Google’s Website Optimizer, è gratis, facile, ed haun sacco di funzioni.

Non sono passi difficili da compiere, alcune diqueste segnalazioni appaiono quasi banali. Una buonapratica non deve essere necessariamente strepitosa,eclatante, basta che funzioni. Anzi deve funzionare!

Il corso di Josiah prosegue domani, non preoccupatevivi racconterò tutto!

Fonti: Josiah Mackenzie, Hotel Marketing EcourseImmagine: Thelostjacket

Come promuovere l'iscrizionesulle pagine fan degli Hotel| Marketing turistico -TourMarketingdi Danilo Pontone

Nei precedenti post ho riportato alcuni suggerimentisui metodi da utilizzare con le fan page deglihotel su Facebook e anche con il profilo personaledell’albergatore. Quest’ultimo deve essere visto comefigura di riferimento, la persona attraverso la quale

gli utenti potranno dare un volto alla strutturaalberghiera. Si è visto quindi come un profilo personalee una pagina fan possano considerarsi l’uno alledipendenze dell’altra.

In particolare ho concentrato l’attenzione su alcuniaspetti che tendono a interessare più le dinamichedi interazione, ossia come comportarsi con gli utentiche interagiscono con una pagina fan, o cosa fare perfavorire l’iscrizione da parte delle persone.

Attitudini che ho definito come caratteristiche “etiche”di utilizzo dei social network, per conferire alla propriapagina fan e quindi al brand, più credibilità e fiduciada parte degli utenti.

Ma una volta gettate le basi teoriche e quelle che sonole “buone maniere” per interagire sul web, forse è ilcaso di passare ad aspetti decisamente più pratici, cioèquello che si può fare di concreto perincentivare edaumentare le iscrizioni sulle pagine fan delle strutturericettive turistiche.

Esauriti gli inviti alla propria cerchia di contatti, cosasi può fare ancora?

Se non ve ne foste mai accorti è Facebook stesso aproporci alcune tecniche per far conoscere la fan pagealle persone che navigano sul web.

Se provate ad andare su questa pagina potrete trovareuna serie di consigli per cominciare ad utilizzarei widget, ovvero dei box integrabili all’interno delproprio sito web istituzionale, o sul proprio blog(qualora si avesse), che servono proprio a incentivarel’adesione da parte degli utenti sulle fan page.

Si possono così creare badge del profilo o della paginafan per condividere le proprio informazioni di Facebooksu altri siti web.Si può creare anche un riquadro dei fan (integrabile sulsito istituzionale) che consente agli utenti di diventarefan e vedere lo stream della propria Pagina Facebook.Per farvi un esempio il risultato che si ottiene è quelloche potete vedere nella sidebar di Tourmarketing quia destra.

Avevo comunque già parlato di questi widget(personalizzabili) e dei loro vantaggi nel seguente postche vi invito a rileggere: Facebook Fan Box utile allestrutture alberghiere

E per rendere ancora più accattivante la vostra fanpage?Per suscitare curiosità negli utenti?

Faccio riferimento all’utilissimo contributo diAlessandro Sportelli di Web Marketing Forum.

Il modo migliore è quello di offrire ai fanesclusivi incentivi (sconti, agevolazioni, pacchettipromozionali). Sostanzialmente la curiosità sta nel farvisualizzare un contenuto speciale solo ai fan iscrittialla fan page del proprio hotel: lo scopo ultimo è diincentivare maggiormente l’iscrizione alla pagina.

Questo discorso risulta più chiaro se provate aguardarequesto esempio.

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Immaginiamo la stessa cosa per un hotel:

Benvenuto sulla Pagina Fan dell’Hotel X, illuogo ideale dove trascorrere le tue prossimevacanze.

Diventa subito Fan e su questa stessa paginavisualizzerai immediatamente il link ( Riservatoai soli iscritti )al listino prezzi scontato del 20%!

Per scoprire come realizzare questo leggeteattentamente la discussione su Web Marketing Forum,troverete anche il parere di altri utenti.

Buon lavoro a tutti con le fan page degli Hotel!

I Social Media non sonosemplici strumenti ma“incubatori” di relazionidi Giovanni Cerminara

L’interpretazione, a parer mio, che molte impreseturistiche hanno dei social media come semplicestrumento, potrebbe essere riduttivo, se nonaddirittura fuorviante. Il motivo per cui dico questoricade nel fatto che di uno strumento se ne può fare ameno, o al massimo se ne utilizza un altro.

Elementi come il blog o social media come facebookse intesi come strumenti di lavoro necessitano dicompetenze distintive che si riflettono aldilà delsemplice adattamento dell’azienda alle dinamicheambientali che la circondano. L’utilizzo dei socialmedia non si riferisce quindi alla natura tecnica dellostrumento ma al fine ultimo che questo comporta cherichiede abilità di tipo relazionali, perché compostoda persone, milioni di persone. Da parte dell’impresaoccorre dunque saper strumentalizzare, sfruttare larisorsa per i propri scopi seguendo in maniera canonicaed ortodossa non gli aspetti tecnici in sé, ma gli scopiraggiungibili dalla tecnologia.

I Social Media non sono semplici strumenti ma“incubatori” di relazioni, delle piazze virtuali, deiluoghi, più o meno frequentati, all’interno dei qualidomanda ed offerta turistica scambiano informazioni,note, pareri e quant’altro. Nuove forme di dialogo chevanno sfruttate al massimo, che variano al variaredello strumento utilizzato, e che perciò vanno saputeattivate e gestite, ricordandosi che non si trattasolamente di saper gestire uno strumento ma inprimis un rapporto “colloquiale”. Quindi le relazionisono, allo stato attuale delle cose, dei fattori checonsentono all’impresa non di surfare su increspaturepiù o meno contorte, ma di immergersi nell’oceano“respirando”, anche in situazioni apparentementedifficili di depressione. Un tangibile esempio è questo,di Giulia Ventrucci de il Blog di Tui, nonché di WebTravel Marketing, all’interno della quale risponde alleaccuse mosse dal blog Partodamilano .

Da come si può vedere non si nota alcun rapportoconflittuale con il “potenziale turista/acquirente” macooperativo, dove entrambi imparano l’una dall’altra.Il marketing - afferma Gerken - deveimparare a mettersi in relazione con i raggruppamentisociali in modo credibile continuativo e disponibileall’apprendimento, cosicché i clienti diventino i nostripartner , ed ora le strutture per rendere reali questimeccanismi esistono. Ma la cosa che più mi colpisceè osservare come la commercializzazione diventasempre più un effetto indiretto, ne è dimostrazionela community Sheraton all’interno della qualel’aspetto promozionale rimane comunque decisamentein secondo piano, cosa che rende la community moltopiù “appetibile” agli utenti online [ Booking Blog ], enon solo, il merito di Sheraton è stato quello di creareun’atmosfera (il network) utile all’azienda stessa perfini di marketing mantenendo viva l’attenzione –indirettamente – del brand ed allo stesso tempoentrando in empatia con i consumatori.

2010 e Social Media Spamdi Fabrizio Todisco

Quando parliamo di Internet non è facile prevederecosa succederà nei prossimi 12 mesi…Facebook hafatto 12 milioni di utenti in appena 6 mesi ed ogni voltache si pensa che è ormai già tutto stato inventantoci ritroviamo a parlare di qualcosa che nessunonemmeno immaginava prima… Di sicuro il 2009 è statol’anno dei Social Network ma è stato anche l’anno dell’ormai accertato declino del marketing tradizionale… Levendite di alcuni giornali sono in calo dell’oltre il 10%,tanto che alcune testate stanno pensando di passaredalla carta stampata al web … Gli stessi ascolti tvsono in calo, le famiglie che possegono un lettore dvdsono quasi triplicate, la maggior parte delle persone èstufa di messaggi pubblicitari e quant’altro, la gente

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sta diventando sempre più brava adevitare la “pubblicità”… nel 2009 abbiamo assistitoai grandi cambiamenti del marketing tradizionale,cambiamenti che non si fermeranno nel 2010 e checoinvolgeranno anche quelli che sono stati definiti nel2009 le nuove leve del marketing mix. Il fenomeno chepiù mi preoccupa è proprio quello dei social network,le parole e i consigli su come utilizzarli si sprecano mapoi ci ritroviamo completamenti sommersi da SPAM.

Il social media spam sarà secondo me uno deiprincipali fattori di perdita d’appeal dei socialnetwork… Il 39% degli utenti dicono che sui socialnetwork c’è troppa pubblicità e che sarebbero dispostia lasciare i canali se dovesse aumentare. Credete cheintasare i network dei vostri amici, fans, sostenitoripossa portare vantaggi alle vostre attività? Gli utentistanno diventando più scaltri e non se ne starannotranquilli a farsi rubare tempo, attenzione e denaro davoi. Ogni giorno i nostri profili social sono bombardatida messaggi pubblicitari e richieste di add moleste. Uno dei motivi del declinio di di myspace èdovuto proprio al fatto che l’unico motivo per cui sicomunicava era per farsi auto-pubblicità - Ciao mipiace la tua track passa sul mio profilo ed ascolta lamia…

Spiegate ai vostri opsiti imeccanismi tariffari

di Robi Veltroni

I tuoi ospiti vogliono conoscere da cosa dipendono levariazioni tariffarie?

Le tecniche di hotel revenue management comportanovariazioni dei prezzi delle camere in baseall'occupazione e alla domanda, ma se i clienti nonconoscono le regole tendono a pensare che questicambi tariffari siano ingiusti.

Un recente studio del Centre for Hospitality Research(CHR) condotto da W. Taylor, analista marketing peril Venetian Resort Hotel Casino, e da S. Kimes,professoressa in Asian Hospitality Management, harivelato che quando i clienti sono a conoscenza dellemotivazioni che regolano i cambi tariffari, li ritengonogiustificati.

Lo studio ha preso in considerazione 3 fattori cheinfluiscono sulla percezione di giustizia da parte deiclienti nei confronti delle variazioni dei prezzi: tipodi viaggio, quantità di informazioni e classificazionedell'hotel. Solo chi ha una certa conoscenza delleregole però percepisce i cambi tariffari come giusti.Taylor e Kimes suggeriscono dunque ai revenuemanagers di compiere degli sforzi per fare in modoche i consumatori acquisiscano un po' di familiaritàcon le loro tecniche, magari specificando sul sitodell'hotel a quali condizioni è legata una determinatatariffa (es: una tariffa scontata vincolata a unaprenotazione anticipata). Un suggerimento validoanche per i receptionist e gli addetti alle prenotazioni,che vengono invitati ad anticipare il cliente, dandospiegazioni esaurienti sulle varie tariffe disponibili ele relative condizioni, prima che questo chieda unosconto.

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Lo studio "How Hotel Guests Perceive the Fairnessof Differential Room Pricing," di Taylor e Kimes, èdisponibile gratuitamente cliccado qui.

Fonte:

4HoteliersImmagine:

ActiveHotels

Agenzia di viaggio, cosaaspetti a ri-progettarti in stiletravel 2.0?di Arturo Salerno

Le agenzie di viaggio, off line e on line, nel2010 hanno di fronte una grande sfida: trovarenuovi mercati e nuovi canali per commercializzare lapropria offerta turistica. Vincere questa sfida significariuscire a sopravvivere di fronte all’attuale e crescentedisintermediazione turistica.

Le agenzie di viaggio off line, quelle accanto al portonedi casa per intenderci, devono ri-progettarsi e allocareil proprio prodotto turistico su internet, ottimizzandoi processi in stile travel 2.0. Le agenzie di viaggioon line devono, invece, sostenere un duplice sforzo:ammettere di utilizzare internet in modo ancorainadeguato e pensare correttamente in stile travel 2.0.

Il travel 2.0, infatti, non si limita solo all’uso distrumenti d’interazione diretta con la clientela, o allacreazione di un account su facebook o twitter, maconsente di ristrutturare logicamente e organicamenteil processo di gestione della clientela, dalla fasedi prevendita alla fase postvendita, garantendo lafidelizzazione dei contatti. Il processo deve essere unflusso costante di azione e interazione, domanda erisposta, critica e ammissione di errori.

Il web è una giungla ormai. La competizione sulturismo on-line è agguerrita perché è il settore cheha i margini di ripresa più ampi. Negli ultimi annisono nati migliaia di siti turistici che vendono lo stessoprodotto, tutti impegnati nel fare turismo on line.Questa tendenza ha portato le agenzie di viaggio nonpresenti sul web a rimanere ai margini del mercato,e quelle già presenti a raccogliere piccole briciole diun mercato sovrapopolato. I tour operators sul webstanno boicottando le agenzie di viaggio, vendendodirettamente il proprio prodotto all’utente finale. Moltiutenti ormai acquistano i pernottamenti direttamentesui grandi portali di prenotazione on line o sui sitiufficiali delle strutture ricettive. In questo scenario lapiccola agenzia di viaggio off line, o quella on lineancora legata al web 1.0, sono fuori dai giochi.

Per superare questa empasse è necessario ri-posizionarsi sul mercato scegliendo una nicchia,specializzarsi cioè soltanto su prodotti turistici chepossono generare un vantaggio competitivo fortenel breve periodo, e ri-ottimizzarsi sul web, perraggiungere una porzione di clientela ristretta ma adalto tasso di fidelizzazione. È bene ricordare che ilvalore economico di un cliente fidelizzato è il doppio diun cliente appena acquisito.

Scegliere il proprio mercato, in questo caso la proprianicchia, è cosa seria. La scelta della localizzazioneterritoriale è spesso vincente, soprattutto in territoriparticolarmente adatti a flussi turistici di nicchia.Tuttavia la scelta deve essere ben ponderata, perchéda essa dipende la tua credibilità e il tuo successoo l’inevitabile insuccesso. Pertanto per prima cosabisogna dare una risposta precisa a queste domande:

• Quali prodotti ho venduto di più in questi anni?

• Il mio territorio è particolarmente attraente dalpunto di vista turistico?

• Quali vantaggi posso apportare sul web perdifferenziarmi dai competitor?

• Quali sono le mie passioni e ciò che so faremeglio?

Una volta individuata quale sarà la propria nicchiadi mercato su cui investire, bisogna ri-progettarel’intera struttura organizzativa e implementare lestrategie di ri-posizionamento sul mercato e sul web.Concentrando l’attenzione sul web marketing e sul ri-posizionamento del prodotto su internet, dopo averscelto il mercato di riferimento, bisogna intervenire,creando, modificando e migliorando il proprio sito web.

La comunicazione attraverso le pagine del sito deveessere quanto più possibile informale. Le paginedovranno spiegare i motivi della tua presenza sullarete, cosa fai per migliorare l’esperienza di viaggio ecome lavori per costruire un prodotto originale e dinicchia.

Costruisci il tuo sito non come semplice vetrina, ri-progettati per il web, con il web e per il mercato web.

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Crea interazioni con l’utente finale, dai informazioniattendibili sulle località servite, crea delle mappedinamiche dove mostrare ai clienti futuri i viaggi chehai già organizzato, crea dei video sulle località servitee pubblicali su youtube, chiedi ai tuoi clienti di inviartile foto dei loro viaggi e condividili su flickr, attivaun collegamento VOIP tipo skype e rispondi tramitechat o chiamata vocale. Posta i tuoi contenuti neisocial network, attiva servizi di feedback e di richiestain tempo reale, promuovi concorsi per le immaginipiù affascinanti(questo spingerà l’utente ad inviartile foto e i video al suo rientro dal viaggio), creadelle sezioni in stile blog dove poter pubblicare notiziecerte, aggiornate e attinenti al mercato turistico, creaitinerari aggiornati e costruiti su un particolare evento,crea delle pagine che spieghino cosa deve fare unviaggiatore appena arriva nella località prescelta, daiconsigli su come muoversi e sui primi numeri utili unavolta arrivato in loco (numeri di ambasciate, ospedali,servizi di trasporto, etc ).

Registrati sui social network turistici e diventa unaguida. Racconta le tue esperienze sul territorio,cosa c’è di bello da vedere, quali prodotti tipici dadegustare. Chi meglio di te che lavora e vive inun particolare contesto territoriale potrà essere diaiuto a un viaggiatore nello scegliere una determinatalocalità? Non parlare in maniera autoreferenziale,cerca di aiutare e di migliorare l’esperienza delviaggiatore e vedrai, che in maniera del tutto naturalee spontanea, riuscirai a creare una relazione diretta.Attenzione! Non farti i prendere dalla smania diiscriverti su tutte le community senza una precisastrategia di comunicazione. Le travel community sonomolto attive e gli utenti riescono a capire bene sel’operazione ha solo un fine commerciale, pertantobisogna prestare molta attenzione a quello che siscrive. Se non sei sicuro della bontà dei tuoi consigli,è meglio lasciar stare.

In sostanza è l’approccio che deve cambiare. Il sitodi un’agenzia di viaggio sul web non deve esseretotalmente costruito per la commercializzazione diprodotti turistici completi, ma costruito affinchél’utente possa accedervi per trovare informazioni utilinella fase di preacquisto. Questo tipo di approcciopermetterà di iniziare a vendere servizi aggiuntivi perfarti conoscere dal cliente e, in un secondo momento,di vendere un pacchetto turistico completo.

Avere un sito ben strutturato, con contenuti einformazioni pertinenti sul tuo mercato, permetteall’utente finale che ha appena lasciato la tua agenziadi viaggio off line, di continuare comodamente da casal’esplorazione delle tue proposte. A tal fine è megliosempre consegnare al cliente che viene in agenziail proprio bigliettino da visita in stile web 2.0, contutti i riferimenti classici insieme ai riferimenti legatial mondo internet: sito web, e-mail, pagina fan difacebook, account twitter, youtube, flickr e un bel“qrcode” a completamento. Molto meglio di un vecchioe barboso depliant!

Puoi stampare un “qrcode” solo su alcuni biglietti,con un testo promozionale all’interno, e darli ai clientipiù affezionati, per stimolarli affinché codifichino ilmessaggio e usufruiscano dello sconto su un prodottoparticolare. Oppure inserisci un “qrcode” a piè dipagina sulle locandine che esponi sulle vetrine dellatua agenzia, con il link alla pagina web dedicata aldettaglio dell’offerta turistica.

Insomma, c’è tanto su cui lavorare, c’è tanto dacambiare, c’è da rimboccarsi le maniche. Inizia già daora a ri-progettarti a ri-organizzarti in stile travel 2.0,non c’è altra strada da percorrere e il web sarà lostrumento indispensabile per la tua ri-nascita.

Trivago in TV, lo spot sigioca sulla "rate disparity" -Intervista a Giulia Eremitadi Robi Veltroni

Stesso tipo di camera, stesso giorno, stesso identicohotel, prezzi diversi. Due ospiti di un albergo si godonoil loro relax in modo diverso, sullo sfondo, l'AlexanderPlatz di Berlino, illuminata a festa.Trivago.de lancia il portale in tv con un nuovo spot diinizio anno nella tv tedesca (MTV, Pro7, Kabel1...) cheinvita il telespettatore (internauta) a scegliere un hotelin modo piu' consapevole su internet, confrontandotutte le offerte e mettendo in luce il problema dellarate parity .

Trivago è attualmente il portale di comparazioneprezzi hotel più esteso d'Europa con 21 Paesiall'attivo, con oltre una cinquantina di affiliati, traagenzie di prenotazione (booking, hrs, lastminute,opodo, onhotel...), catene alberghiere (Best Western,Accor...) e all'atteso avvio dell'integrazionediretta del booking engine dell'hotel . La suapeculiarità è proprio quella di mettere a disposizionedel consumatore tutte le offerte prenotabili online:per cui, per ogni destinazione si sa sempre qual è lagamma di prezzi possibili, dal prezzo più basso percamera doppia a notte al più alto per ogni criterio diricerca (per esempio: una camera a Roma a 2 km dalcentro con Spa inclusa) e, per la stessa camera, sonovisibili tutti i prezzi caricati in tutti i canali.

Trivago e la parity rate, quanto è importante?

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Beh, dipende da come si intende la parity. Trivagonon avrebbe senso d'esistere se tutti i prezzi fosserouguali, cosa confronteremmo? Dal punto di vista diun price comparison, più varietaà c'è nell'offerta,più ha senso comparare: agli occhi del consumatorela percezione del "Deal", del risparmio, reale omeno, percepito, aiuta nella scelta. Sapere di avererisparmiato il 30% (media di risparmio su uncomparatore di prezzi) aiuta nella scelta e alleggeriscenella spesa. Come nello spot trivago.de, la ragazza cheha risparmiato è ben felice di concedersi un extra conil room service in camera, mentre l'uomo che ha spesodi piu' non si da pace ...Su trivago, due hotel che hanno, per esempio,una doppia a 59€ come prezzo minimo, ma chediversamente hanno l'una con più offerte su più canali,l'altra un unico prezzo, su più canali: la percezionedel risparmio e dell'affare dal punto di vista delconsumatore è maggiore per l'hotel che ha saputodifferenziare di più.

Quindi non siete per la parity rate?Non è corretto. Noi siamo per una sanadifferenziazione di prezzi e tariffe. Una camera con dueprezzi può avere condizioni di vendita diverse, può nonessere inclusa la colazione, la tariffa può essere nonrimborsabile, è obbligatorio pagare in anticipo o, comefa qualche nostro operatore, non si sa in che camerad'hotel si andrà ad alloggiare (blinding booking) e siprende il rischio...Un consumatore attento che usa un comparatoreprezzi impara a vedere le differenze e a contrattarecon lo strumento le condizioni piu' favorevoli, diventapiu' consapevole. A trivago si cerca di rendere questopassaggio del confronto il più lineare e semplicepossibile, senza far perdere tempo. Non si puo' piu'ragionare nella logica di un agenzia o della telefonata"che prezzo mi fa?", i prezzi sono nero su bianco, puòcontrollare lui stesso e i canali di distribuzione sonosempre di più, un consumatore web attento inizia acapire che i prezzi cambiano, che è bene confrontarepiù siti prima di scegliere.

Prezzi diversi per la stessa camera, questa pratica alungo andare, puo' generare sfiducia nel consumatore?

Il consumatore classico, di vecchio tipo, forsepotrebbe sentirsi preso in giro dall'albergatore, maquesto atteggiamento cambierà sempre di più, ilconsumatore che sceglie in rete è già cambiato. Nondimentichiamoci che la globalizzazione ha portato, pertutte le categorie merceologiche, tutti i prodotti amettersi in gioco su più canali distributivi.Facciamo un esempio: quando scelgo una fotocameraNikon modello XXX, mi aspetto che in un negozio diMediaworld, o su un Trony, piuttosto che un Euronics,ci siano offerte e prezzi diversi per lo stesso prodotto, oalmeno controllo... Se trovo, mettiamo ad Euronics, unprezzo 50% in meno rispetto a Trony, non penso cheNikon mi stia prendendo in giro, penso che per Nikonsia legittimo scegliere dove orientare le proprie offerte

di mercato. Penso che, a lungo andare, Trony per lefotocamere non sia il miglior rivenditore, o almenomi faccio questa idea. Se sono un po' più avanti eho tempo... controllo anche quali sono le differenzenelle condizioni di vendita, scoprendo poi, sempre peresempio, che da Trony la garanzia è di tre anni e adEuronics é limitata a 6 mesi.. e decido "cosa sonodisposto a sacrificare?".

Se sono un consumatore web, cerco direttamente neisiti di comparazione prezzi. Insomma, non mi sentopreso in giro da Nikon!

La stanza di un albergo, fino a 5 anni fa, sivendeva per lo più con la telefonata diretta (comequando compravamo la Nikon al negozietto difiducia all'angolo) e la responsabilità delle tariffe eradell'albergatore o il prezzo esposto nei tabellari del sitodell'hotel, ora l'intermediatore ci mette a confrontocon realtà più competitive, dinamiche, tuttaviacontrollabili. trivago aiuta a tenere sotto controlloquesti sbalzi di prezzo, talvolta non totalmentedipendenti dalla propria volonta'.

Lo spot di trivago.de mi è piaciuto molto,parlacene un po', lo vedremo anche in Italia?

Non ancora, ma ci stiamo pensando, speriamo entrol'anno. Lo spot s'intitola " Das gleiche Zimmer, zweiPreise " (Stessa camera, doppio prezzo), ed è firmatodal regista berlinese Maximilian Erlenwein (a pochimesi dal lancio del suo nuovo film, " Gravity (2009)") e dall'amburghese Robin Von Hardenberg chehanno fatto il casting e girato lo spot lo scorsoDicembre a Berlino. Pochi giorni dopo lo spot è andatoin onda. Il racconto dello spot è molto semplice, larèclame vuole essere easy e leggera... .Due simpatici turisti trascorrono la serata nella lorocamera d'albergo: uno è felice, l'altro nervoso. Laprima ha pagato 39 € per la stessa camera, l'uomoha invece speso 79 € e ha scoperto che potevarisparmiare... grazie a trivago;) Quindi, mentre laragazza si concede un extra, sorseggiando il suobicchiere di vino bianco in allegria e una cena leggera,ordinata probabilmente con room service, l'uomosbuffa come uno struzzo tirandosi il giornale in testa.E' molto arrabbiato e si sente stupido, poteva infattirisparmiare se solo fosse stato piu' attento...Una carrellata di offerte dei partner trivago, facilmenterintracciabili, passano poi in rassegna per chiudere larèclame e il jingle ... un fischiettìo che qui in ufficio nonce lo leviamo più dalle orecchie... Oramai fischiettiamotutti e speriamo di fischiettare presto in tutta Europa!

Ringrazio Giulia per la cortese collaborazione el'esaustiva spiegazione. Nel gestire la prossima"rate disparity" proverò a fischiare anch'io,chissà che non porti bene :-)

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Google Local Business Centeraggiornamento in temporeale

di Antonello Maresca

Per una struttura turistica è importante avere un sitoweb ben posizionato “organicamente” nei motori perle ricerche testuali ma è sempre più determinanteallargare ed ottimizzare la presenza su tutti i canaliapportatori di visibilità.

Tra questi è fondamentale curare il posizionamentoe le informazioni relative alle ricerche locali. Googlesta puntando molto su questo settore per ovvi motividi universalità di utilizzo di questo patrimonio diinformazioni, il mobile in primis.

Massima attenzione, quindi, alla propria inserzionepresente nel Google Local Business Center!

In questi giorni Google ha annunciato una novitàMOLTO interessante. E’ possibile, adesso, aggiornare ilproprio profilo geolocalizzato in tempo reale con delleofferte e delle comunicazioni per un massimo di 160caratteri, una sorta di “local tweet“

Questo significa che è possibile inserire al volo ein real time offerte, comunicazioni commerciali einformative . Come fare ? Dopo esservi loggati cliccatesu “Visualizza Rapporto” relativo alla vostra inserzione.Nella successiva pagina delle statistiche trovate in altoa destra lo spazio per inserire la comunicazione intempo reale. Fatto!

Ecco l’esempio sulla mia pagina (cliccate su altreinformazioni):

In programma a Milano il TfpSummit 2010di Francesco Mongiello

Dal 17 al 18 febbraio l’evento delle risorse umane nelturismo

Per il terzo anno consecutivo, in Piazza Duomoa Milano, Turismo Formazione Professioni Summit,permetterà di incontrare le migliori società perlavorare nel turismo.Il Tfp Summit si propone come un contenitore diopportunità lavorative e di formazione dedicate aiprofessionisti e agli operatori provenienti dal settoredell’hospitality, nonché dai mondi del tour operating,delle agenzie di viaggi, del business travel e delturismo on-line. Al suo interno c’è però spazio ancheper quelle figure junior (neolaureate o ai primi approccial mercato) desiderose di entrare lavorativamentecapire quale possa essere il loro ruolo nel mondodell’industria dei viaggi e dell’ospitalità o di trovare unapossibilità di alta formazione turistica.

Il Tfp Summit è un’occasione ideale per conoscere leofferte di lavoro, i valori e le mission delle top companydel mondo del turismo

Un’area per incontrare le società che conferisconomaggiore rilevanza al valore delle risorse umane,dove è possibile anche effettuare colloqui liberi conle aziende presenti, come: Solmelià, Carlson WagonlitTravel, Planetaria Hotels, Principe di Savoia di Milano,Intercontinental Hotel De la Villa di Roma, ma anchecandidarsi a una serie di selezioni programmate consocietà in cerca di profili specifici, tra cui Starboardcruise services, Molino, Costa Crociere, Royal grouphotels e Resorts, Starwood hotels e resorts.

Il Tfp Summit è, infine, anche una due giorni di eventidedicati allo sviluppo delle competenze e delle abilitàpersonali.

Il programma della due giorniUn programma declinato in due capitoli principali:il primo dedicato alle materie tecniche relative allepolitiche di gestione delle risorse umane e riservatoagli specialisti, il secondo, invece, più concentratosull’analisi e sulla formazione in tema di soft skill peril turismo.

Il programma (ancora non definitivo)Mercoledì 17 febbraio

• Gestire l’appalto del personale.

• L’outplacement. La ricollocazione del personale.

• La gestione della criticità nei rapporti con ilcliente. La cassazione ci aiuta. A cura delresponsabile servizio legale e dell’ufficio customercare di Aviomar, Emanuele Simonini

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• Nuove professioni. Il revenue manager, comediventarlo e come sceglierlo. A cura di VitoD’Amico, titolare della società Sicaniasc

Giovedì 18 febbraio

• Tavola rotonda: People make reputation. Conil general manager del Principe di Savoia diMilano, Ezio Indiani; il consigliere di gestioneAtahotels, Dennis Zambon; il general managerdell’hotel InterContinental de la Ville di Roma,Ciro Verrocchi; il general manager dell’Enterprisehotel di Milano, Damiano De Crescenzo e ilmanaging partner della società di consulenzaLang&partners, Roberto d’Incau

• Nuove professioni: butler service e hotel butler.Il valore aggiunto di un albergo. A cura delmaggiordomo e direttore di casa professionistaGiovanni Lodigiani

Info: Tfp Summit 2010

I 10 "comandamenti" delmarketing non convenzionaledi Alessio Carciofi

La settimana scorsa vi ho parlato dei limiti delmarketing non convenzionale, pertanto oggi, comeanticipato, vorrei delinearvene I principi fondamentali,allo scopo di trarne le conseguenti differenze eanalogie con il marketing tradizionale.

I principi di cui sopra, o meglio dire "i diecicomandamenti del marketing non convenzionale",sono stati redatti dai “Messia” italiani del NinjaMarketing, Alex Giordano e Mirko Pallera, socifondatori del primo osservatorio riconosciuto a livellointernazionale di marketing non convenzionale, edhanno come fonte il libro :

“ Marketing non Convenzionale, Viral, Guerrilla,Tribal e i 10 principi fondamentali del marketingpostmoderno" scritto da Giordano, Pallera, Cova.(2009)

Iniziamo:

1. Dal brand – DNA al viral DNA

Prima il brand veniva concepito nelle stanze dellaDirezione Generale, dove una serie di esperti deireparti di marketing si riunivano per decidere lecaratteristiche del prodotto il brand DNA; oggi invece il Brand viene creato dai consumatori divenendo cosìfrutto del passaparola on-line che si contraddistinguecome l'autentico gene. Pertanto si consiglia diprogettare la natura virale del tuo brand prima di ognicosa.

2. Dai target alle persone

il marketing dovrebbe abbandonare l'approcciomilitaristico , utilizzando nuovi termini, in modo dadecretare definitivamente il passaggio dalla guerra allacollaborazione con il consumAttore, ed a tal fine, ilnuovo paradigma del Web, risulta essere il "luogo"più consono a questo cambiamento, sempre prontoall'ascolto." I mercati sono conversazioni" recita uno degli articolide " Cluetrain Manifesto" .

3. Dagli stili di vita ai momenti di vita

Oggi è sempre più evidente l’obsolescenza degli stili di vita dell'Eurisko, che si fondano sullasuddivisione della popolazione italiana adulta in baseai comportamenti sociali di consumo e variabilipsicografiche, geografiche, demografiche ect....

Ciascuno stile di vita identifica un modo specificodi vivere, pensare, lavorare, consumare, risultandodunque eccessivamente statico e canonizzato.

In realtà il nuovo consumatore (post-moderno) simuove dinamicamente e può avere diverse attitudinial consumo in relazione al diverso momento che stavivendo/condividendo.

4. Dalla brand-awareness alla brand-affinity

Si dovrebbe passare da una diffusione capillare delbrand, ovvero dalla solita concezione del comunicarea tutti, che non è sempre sinonimo di saperecomunicare, a comunicare ad una nicchia, lavorandosull’ affinità tra il brand e alcune tribù di persone.

Il marketing non convenzionale punta a comunicare ecoinvolgere innovatori e adottatori precoci, vale a direpersone disposte a diffondere idee e novità.

5. Dalla brand- image alla brand- reputation

Tale principio si potrebbe definire in: “ non costruirtiun’immagine, ma conquistati una buona reputazione”.

Si può definire il concetto di brand image come“ la marca che parla di sé”, ma nella societàpostmoderna sono le persone che “parlano della

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marca”, enfatizzando la centralità primordiale del“passaparola” o word of mouse.

6. Dall’advertising all’ advertainment

Più che persuadere, oggi, si deve tentare di fardivertire le persone per stimolare la conversazione,in questo modo la comunicazione riesce acatturare l'attenzione del pubblico divertendolo ecoinvolgendolo in una relazione: l'advertainmentstimola il passaparola.

7. Dal media planning al media hunting

Se il cool hunter è il cercatore di tendenze, il mediahunter è il cercatore dei media. Il media hunter èun cool hunter della comunicazione e, come sostieneGerken , dovrebbe aiutare le aziende a sintonizzarsisugli scenari futuri prevedendo quali mezzi, eventi eluoghi andare a sponsorizzare.

8. Dal broadcasting al narrowcasting Dal concettodella Coda Lunga, di cui parlerò nei post a venire,emerge che Internet ha modificato i meccanismi didistribuzione dell'informazione attuando una sorta diframmentazione e personalizzazione della stessa.

I media sono estremamente frammentati, esistonocentinaia di mezzi diversi attraverso cui comunicare edognuno si potrebbe rivolgere ad una nicchia specifica.

La distinzione fondamentale tra il broadcasting e ilnarrowcasting è che il primo parla ad un pubblica dimassa indifferenziato, mentre il secondo conversa conuna massa di nicchie specializzate

9. Dal fare comunicazione all’essere comunicazioneSi deve passare “dalla conoscenza sul consumatore”alla "conoscenza del consumatore”. È necessario che leimprese smettano di voler a tutti i costi “fare” e inizinoa lasciare che i consumatori prendano controllo, dellevariabili di marketing tradizionalmente predefinite:dalla distribuzione all’informazione sul prodotto,dall’erogazione del servizio alla comunicazione dellamarca.

10. Dal market position al sense providing Unbrand è infatti principalmente oggi un fornitore disenso, un sense provider, carico di senso sociale, edoffre all’individuo sistemi di senso organizzativo, chefunzionano come stimoli e risorse per costruire lapropria identità, i propri immaginari personali.

image credits: promodigital

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