WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

download WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

of 11

Transcript of WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    1/11

    W LFFLINTRA CLASSICO E

    BAROCCO

    Gian Lorenzo

    Bernini

    SantAndrea alQuirinale

    Francesco

    Borromini

    Sant Ivo allaSapienza

    Cavallin B.- Carpen

    I. Galloni G.

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    2/11

    Indagare sulle caratteristiche tipiche dell'architettura

    dell'artista e stendere uno schema sul suo stile indicando

    per ogni voce un esempio legato ad una caratteristica

    specifica di un'opera.

    Spazio aperto. Bernini utilizza molto gli spazi aperti e raffigura i suoi

    personaggi come se volessero occupare pi spazio possibile. Da questo

    traspare la volont dell'artista di andare oltre lo spazio della finzione, a

    cui normalmente appartengono i personaggi scultorei, per accedere alla

    realt. Dunque l'artista vuole rendere i protagonisti delle sue opere

    partecipi alla realt e una sua parte integrante.

    Es: Apollo e Dafne.

    Con la sua straordinaria abilit Bernini riesce a scolpire delle superfici

    marmoree molto sottili, creando un forte realismo, riuscendo a

    trasformare il marmo nei materiali che compongono la scena

    rappresentata.

    Es: Apollo e Dafne, foglie scolpite sulle mani di Dafne.

    Bernini rappresenta delle opere di forte dinamismo riuscendo a fermare

    la scena rappresentata nel suo momento culminante. Anche le forze e lespinte in gioco sembrano rappresentate, creando una scultura quasi viva.

    Es: Ratto di Proserpina,Apollo e Dafne.

    Belcomposto. La concezione di arte del Bernini fondeva diverse tipologie:

    l'architettura, la scultura e l'urbanistica, che avevano nel teatro il loro

    denominatore comune: Bernini fu infatti un realizzatore di scenografie e

    opere teatrali molto apprezzate, nelle quali utilizzava ogni espediente

    possibile per stupire il pubblico con effetti illusionistici, riutilizzati poi

    nelle sue architetture. La finzione e la realt si confondono diventando untutt'uno. Inoltre la scultura diventa parte integrante dell'edificio.

    Es: Cappella Cornaro ed Estasi di Santa Teresa.

    Bernini utilizza diversi materiali per creare un effetto teatrale di grande

    impatto, che spesso si fonde con l'edificio stesso in cui si trova l'opera.

    Es: Estasi di Santa Teresa.

    Bernini crea una scultura che spesso ha una forte parvenzaarchitettonica, tanto da confondersi con essa.

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    3/11

    Es:Baldacchino (San Pietro)

    Linee curve intervallate a spigoli, spazio chiuso e spazio aperto. Il Bernini

    usa una sorta di tecnica chiaro-scuro, intervallando linee curve e linee

    spezzate, oppure spazi aperti e spazi chiusi. In questo modo le lineecurve, per esempio, mettono in risalto quelle spezzate e viceversa,

    creando un effetto di grande impatto.

    Es:Chiesa di S. Andrea.

    Non usa la figura del cerchio.La briosit e lo spirito di innovazione del

    Barocco spingono Bernini ad abbandonare la figura del cerchio, ritenuto

    troppo perfetto, optando per l'ovoidale.

    Es: Piazza S. Pietro

    2) LETTURA VISIVA DI OPERE ARCHITETTONICHE: SANTIVO ALLASAPIENZA E SANTANDREA AL QUIRINALE

    Sant Ivo alla Sapienza

    A) OSSERVAZIONI

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    4/11

    1)Raccolta dati

    TITOLO: SantIvo alla Sapienza

    AUTORE: Francesco Borromini

    COLLOCAZIONE:Roma, nel rione Sant'Eustachio

    DATAZIONE: 1643-1664

    TECNICHE MATERIALI: chiesa in stile barocco

    DIMENSIONI: n.c.

    2)Descrizione del soggetto:

    La chiesa di evidente stile barocco, viene costruita all interno di uno spazio ristretto, ha come base una

    matrice triangolare che permette di costruire forme nuove; la facciata inquadrata da lesene con finestre adarco a tutto sesto. La chiesa caratterizzata da numerose curve, le pi spettacolari fanno parte della cupola,innovativa e meravigliosa, esprime la fantasia sfrenata dell autore, per la forma incastrata, non definita,aperta, essa parte da forme triangolari, che una volta incastrate formano dei triangoli, essa procede verso lalto e termina con una spirale, smontata dalle decorazioni. Lo stesso pavimento

    interno della chiesa ha una struttura particolare e complessa, che contribuisce a conferire un movimentorotatorio. Nel complesso tutto annulla se stesso ed in contraddizione.

    B)ANALISI

    Pianta:

    Legenda:

    triangoli

    equilateri

    cerchi

    http://it.wikipedia.org/wiki/Romahttp://it.wikipedia.org/wiki/Romahttp://it.wikipedia.org/wiki/Sant'Eustachio_(rione_di_Roma)http://it.wikipedia.org/wiki/Sant'Eustachio_(rione_di_Roma)http://it.wikipedia.org/wiki/Roma
  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    5/11

    linea concessa

    Alzato:

    linea concava

    linee convessa

    simmetria

    linee di equilibrio

    1)Scrivi quanto raccolto grazie allo schema:

    La pianta composta di due triangoli equilateri incastrati tra loro a formare una stella, i vertici scompaiono evengono sostituiti da linee convesse e linee concave, creando cos uno schema planimetrico tutto nuovo emeraviglioso composto da uno spazio continuo e nel complesso equilibrato. Tali caratteristiche si possonoriscontrare anche nella facciata, in cui si trovano linee convesse e linee concave annullate dalle linee

    verticali. presente simmetria tra le due parti.

    2)Analisi dello spazio

    La chiesa stata costruita in uno spazio predefinito, Borromini ha saputo ottimizzarlo utilizzando uno spazioprevalentemente curvilineo in modo da dare l idea di uno spazio pi grande e avvolgere cos lo spettatore. uno spazio nuovo, che annulla se stesso, continuo, ed in contraddizione. Osservando la facciata, essasembra chiudersi, uno spazio che agisce in modo negativo. Tuttavia essa invita, lo spettatore ad entrare, perscoprire quale sia lo spazio reale e per essere catturato in questo ambiente cos meraviglioso.

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    6/11

    Sant Andrea al Quirinale

    A)OSSERVAZIONI

    1)Raccolta dati

    TITOLO: Sant Andrea al Quirinale

    AUTORE: Gian Lorenzo Bernini

    COLLOCAZIONE: Roma

    DATAZIONE: 1658.1676

    TECNICHE MATERIALI: chiesa in stile barocco

    DIMENSIONI: n.c.

    2)Descrizione del soggetto

    La chiesa di chiaro stile barocco, commissionata dal cardinale Camillo Pamphilj, nipote di

    Innocenzo X, caratterizzata da una pianta ellittica, con l' asse maggiore trasversale; l' insieme costituito da molte curve che spingono lo sguardo dello spettatore verso l'altare maggiore. La

    facciata concava, con paraste corinzie e frontone triangolare contraddetta dallellisse convesso

    dellaula chiastica. La cupola anchessa ellittica, decorata con esagoni per aumentare la preziosit

    dell intero complesso. Altra caratteristica la

    continuit di ogni elemento della chiesa che coinvolge pienamente l osservatore

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    7/11

    B)ANALISI

    Pianta:

    Legenda:

    simmetria

    ellissi

    cerchi inscritti nell ellissi

    Alzato:

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    8/11

    Legenda

    linee di equilibrio

    frontone triangolare

    linee curve

    simmetria

    1)Scrivi quanto raccolto grazie allo schema:

    la pianta ha una forma ellittica, l ingresso posto lungo l asse minore , in modo da proiettare l osservatorein uno spazio tutto nuovo; nel complesso lo spazio perfetto, non pi raggiunto attraverso formerinascimentali, bens attraverso delle curve, si nota infatti come l ellissi contiene due cerchi. Anche lafacciata in equilibrio, caratterizzata da forme curvilinee riequilibrate da quelle verticali. Tutto annulla sestesso.

    2)Analisi dello spazio

    Lo spazio di Bernini uno spazio aperto, caratterizzato da forme curvilinee continue, anche le scale esterne

    fanno sembrare l ambiente pi grande rispetto alle dimensioni reali, invitando lo spettatore ad entrare, peressere coinvolto da uno spazio tutto nuovo, enigmatico, invita a porsi domande. Lo spazio dinamico edilata quello reale.

    C)RICOSTRUZIONE CRITICA, ANALOGIE E DIFFERENZE

    Bernini e Borromini sono entrambi innovativi, utilizzano uno stile tipico del barocco, volto a meravigliare lospettatore, talvolta ingannando la sua vista, ovvero facendo sembrare le forme pi grandi di quello che sonorealmente. La forma predominante quella curvilinea, mai utilizzata prima, permette di creare uno spaziovisibilmente pi ampio, continuo, meraviglioso, stupefacente, che annulla se stesso ed in contraddizione.Le soluzioni per raggiungere questo risultato sono differenti nei due autori: mentre Bernini crea uno spazioaperto, Borromini crea uno spazio che si richiude in se stesso; entrambi invitano comunque l osservatore adentrare e a scoprire questo spazio enigmatico, l osservatore non in grado di capire le reali dimensioni.Anche la pianta presenta notevoli differenze, quella di Bernini si forma da un ellisse, quella di Borrominidall incontro di due triangoli i cui vertici scompaiono assumendo forme circolari. Nonostante le nuoveforme viene mantenuto lequilibrio che era tipico del periodo rinascimentale, esistono infatto canoni fissi eun equilibrio dinamico tra le forme.

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    9/11

    Wlfflin divide lo sviluppo artistico in cinque coppie polari, in particolare mettendo a

    confronto il Rinascimento (primo elemento) e il Barocco (secondo elemento).

    La prima coppia lineare-pittorico: lo stile lineare pretende di rappresentare la forma in

    modo concreto e oggettivo, mentre quello pittorico una visione distante e sintetica. Quindi,

    in quest'ultimo stile non esiste pi un contorno continuo e le superfici tattili sono

    scomparse e si riproduce soltanto l' apparizione ottica degli oggetti.

    In Sant' Andrea al Quirinale di Bernini l'elemento pittorico emerge nello spazio interno

    della chiesa. Infatti, l' inizio e la fine delle pareti non sono ben definite e gli spigoli non

    risaltano grazie anche alla pianta e agli absidi ellittici.

    La seconda polaritrappresentazione in piano-rappresentazione in profondit e

    riguarda il modo di organizzare la scena dal punto di vista spaziale. Per la prima gli

    elementi sono posti lungo piani ordinatamente disposti, per l'altra si ha una libera

    dislocazione nello spazio. Quindi, nel Barocco si accentuano i rapporti spaziali in ogni

    direzione, costringendo losservatore a impostare la visione nel senso della profondit. Si

    sottrae l'occhio alla superficie rendendola quasi invisibile.

    Nella chiesa di Sant' Andrea le due absidi laterali non sono occupate da cappelle ma da

    elementi di sostegno, cos da spingere lo sguardo direttamente sull' altare maggiore,

    secondo un espediente mutuato dalla scenografia teatrale. Quindi, l' osservatore costretto

    a impostare la visione in profondit, cio verso l'altare.

    La terza coppia riguarda la forma chiusa e quella aperta. Riguarda la distribuzione degli

    elementi sul piano e la forma globale. Si ha una forma chiusa quando gli elementi sidistribuiscono sul piano secondo un preciso ordine geometrico, mentre si ha una forma

    aperta quando la disposizione degli elementi non segue un ordine geometrico, negando la

    struttura del piano e il suo perimetro. Lo stile della forma aperta tende in ogni parte a

    superare se stesso e vuole apparire illimitato.

    Un elemento di Sant' Andrea che amplia lo spazio in modo illimitato la facciata che come

    uno schermo si proietta in avanti; infatti le curve laterali escono dal corpo della chiesa e

    abbracciano l' esterno. Molto importante anche la pianta ellittica.

    La quarta polarit riguarda la molteplicit e l'unit, quindi il rapporto tra gli elementi che

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    10/11

    formano la composizione. Nel primo caso elementi autonomi sono in relazione tra loro,

    mentre nel secondo c' una subordinazione di tutti gli elementi a un motivo unitario. C' un

    ritmo unitario, anche se alcune forme spiccano non rappresentano un elemento scindibile

    dagli altri, che possa cio essere separato dall'insieme.

    Infatti, in Sant' Andrea limportanza spaziale dellasse trasversale viene neutralizzata

    dirigendolo contro i solidi pilastri laterali. I visitatori vengono accompagnati dallingresso

    fino all altare maggiore senza creare un conflitto di direzione.

    La quinta e ultima coppia analizza la chiarezza assoluta e quella relativa, cio il rapporto

    tra l'opera e ci che essa vuole esprimere. Uno stile, come quello rinascimentale, votato alla

    chiarezza assoluta comporta una rappresentazione quanto pi possibile esauriente e

    compiuta. Nello stile barocco in cui prevale, invece, la chiarezza relativa si tende ad una

    rappresentazione parziale, transitoria, che non vuole dire tutto, qualcosa deve essere

    indovinato. La bellezza coincide con quelle forme che hanno in s qualcosa d' inafferrabile

    e che sembrano volere sfuggire ogni volta all' osservatore. Tutto incentrato nell' interesse

    che suscita lapparizione non ben definita e in movimento. Si cerca, quindi, la potenza

    espressiva nellapparizione casuale e fuggevole.

    La chiarezza relativa resa nella chiesa di Sant' Andrea al Quirinale grazie alle linee curve

    della facciata ( come quelle del pronao) e dell' interno che creano dinamismo.

    PITTORICO Pianta e absidi ellittici

    RAPPRESENTAZIONE IN PROFONDITA' Absidi laterali e altare maggiore

    FORMA APERTA Facciata e pianta ellittica

    UNITA' Asse trasversale e altare maggiore

    CHIAREZZA RELATIVA Linee curve (pronao)

  • 7/23/2019 WOLFFLIN TRA CLASSICO E BAROCCO

    11/11

    Introduzione al Barocco

    Il termine barocco ha un etimologia incerta, secondo alcuni studiosi, deriverebbe dal portoghesebarroco,ovvero perla irregolare; secondo altri deriva invece dal termine baroco, usato dagli

    scolastici per indicare un procedimento logico apparentemente corretto, che nasconde per unadebolezza interna. Nel corso del600 non vi sono pi le certezze, appartenenti ad epoche ormai

    passate, l unica certezza risiede nella coscienza dellincertezza di tutte le cose, dellinstabilit delreale, delle ingannevoli parvenze, della relativit fra le cose. Dal punto di vista politico vi lemergere della Francia come potenza egemone, lo sviluppo di Inghilterra e Olanda, mentre con la

    pace di Westfalia (1648) viene sancita la sconfitta dell impero asburgico, di conseguenza anche inItalia vi un indebolimento (poich era sotto il controllo della Spagna); dal punto di vistaeconomico presente una crisi causata dal susseguirsi incessante di numerose guerre (da ricordarela guerra dei trentanni). Dal punto di vista culturale il Seicento un periodo di eccezionale

    splendore e di profondo rinnovamento, Roma diviene capitale indiscussa del Barocco artistico. LoStato della Chiesa piega ai suoi scopi queste espressioni artistico letterarie che pipaiono estraneeallo spirito cristianocome il barocco architettonico usato per rappresentare la grandezza e lamagnificenza della chiesa. Il barocco volto infatti alla rappresentazione di tutto ci che anomaloed eccezionale, tuttavia affascinante e volto a magnificare chi osserva, predominante il senso dellavista , viene indagato su zone del reale mai osservate prima. Tutte queste caratteristiche possonoessere riconosciute nell opera di Bernini: Sant Andrea al Quirinale, vengono infatti ripresielementi classici e riadattati ad architetture nuove ed originali,lo spettatore abbagliato dallamagnificenza dello spazio aperto, caratterizzato da numerose curve e proiettato verso l esterno,creando cos un continuum dentro-fuori, anche all esterno presente una scalinata che proietta il

    visitatore allinterno. La pianta ellittica, come anche la cupola e le cappelle, nonostante ci vi una definizione del modulo, i canoni geometrici vengono mantenuti in uno spazio tutto nuovo,coinvolgente, monumentale, fantasmagorico, in grado di cambiare la percezione della realt in cui si

    proietta la spiritualit e la mescolanza di linguaggio.