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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTOLinee di indirizzo per il progetto di tirocinio 1 Tavola dei contenuti FINALITÀ OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE I FASE DEL TIROCINIO II FASE DEL TIROCINIO APPENDICE A: SCHEDA DI OSSERVAZIONE ANAMNESI INDICATORI APPENDICE B: PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI 1 Le linee di indirizzo per il progetto di tirocinio sono state realizzate dalla prof. Paola Aiello, ricercatore di “Didattica e Pedagogia Speciale” della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Il documento è il risultato dell’elaborazione di un lavoro di ricerca supervisionato dal prof. Felice Corona, professore associato di “Didattica e Pedagogia Speciale” della Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno e al quale hanno collaborato il Dott. Stefano Di Tore e il Dott. Pio Alfredo Di Tore.

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”

Linee di indirizzo per il progetto di tirocinio1

Tavola dei contenuti

FINALITÀ

OBIETTIVI

ORGANIZZAZIONE

I FASE DEL TIROCINIO

II FASE DEL TIROCINIO

APPENDICE A: SCHEDA DI OSSERVAZIONE

ANAMNESI

INDICATORI

APPENDICE B: PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA

STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE

MISURE DISPENSATIVE

STRUMENTI COMPENSATIVI

VALUTAZIONE

APPENDICE C: PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

MISURE DISPENSATIVE

STRUMENTI COMPENSATIVI

1 Le linee di indirizzo per il progetto di tirocinio sono state realizzate dalla prof. Paola Aiello, ricercatore di “Didattica e Pedagogia Speciale” della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Il documento è il risultato dell’elaborazione di un lavoro di ricerca supervisionato dal prof. Felice Corona, professore associato di “Didattica e Pedagogia Speciale” della Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno e al quale hanno collaborato il Dott. Stefano Di Tore e il Dott. Pio Alfredo Di Tore.

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STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

VALUTAZIONE

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MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO

Finalità

La finalità che il tirocinio in oggetto si propone di perseguire è quella di fornire ai corsisti competenze generali e specifiche relative a difficoltà classificate o classificabili nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, attraverso esperienze guidate, dirette ed indirette, che favoriscano la rielaborazione teorica e la declinazione pratica delle conoscenze maturate durante il corso.

Obiettivi Costruire conoscenze di base sulle diverse tipologie di Disturbi Specifici

dell’Apprendimento e sui relativi stili di apprendimento. Acquisire conoscenza delle norme che regolano l’attività scolastica in presenza di alunni con

DSA. Acquisire conoscenze sui criteri di individuazione dei disturbi associati ai DSA. Acquisire le capacità di selezionare, padroneggiare ed utilizzare specifici strumenti

compensativi per agevolare il processo formativo dei soggetti con DSA. Progettare e realizzare interventi didattici personalizzati finalizzati al raggiungimento

dell’autonomia degli studenti con DSA. Sviluppare competenze comunicative e relazionali con alunni con DSA. Acquisire competenze per interagire con tutti gli attori del processo di integrazione, quali,

famiglie, altre scuole, servizi sanitari, università. Pianificare e realizzare interventi didattici con l’ausilio di strumenti compensativi. Sviluppare la capacità di valutare criticamente le circostanze in cui è opportuna l’adozione

di misure dispensative. Conoscere le potenzialità didattiche delle tecnologie per promuovere il processo formativo

degli studenti con DSA.

OrganizzazioneIl tirocinio si compone di due fasi:

Prima fase: osservazione Seconda fase: intervento

Nella prima fase, il corsista avrà il compito di osservare e di riportare sulla scheda osservativa, costruita sulla base delle indicazioni riportate in calce nell’appendice A, il contesto scolastico e gli attori in e con esso agenti (famiglie, altre scuole, servizi sanitari, docenti, alunni) e altri aspetti ritenuti funzionali ad un’idonea programmazione didattica per soggetti che presentano disturbi classificati o classificabili come DSA.

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La seconda fase prevede la progettazione da parte del corsista di un intervento didattico personalizzato (appendici B e C) concordato con i docenti del corso .

I Fase del TirocinioLa fase osservativa del tirocinio prevede la raccolta di informazioni relative alle principali variabili ritenute essenziali ai fini della redazione del Piano Didattico Personalizzato che dovrà essere realizzato nella seconda fase. Al fine di facilitare tale compito, viene fornita al corsista una scheda di osservazione, quale strumento-guida per orientare e facilitare l’osservazione. La struttura della scheda di osservazione proposta presenta una sequenza di item che sono da ritenersi puramente indicativi. La scheda proposta, pertanto, non è direttamente utilizzabile, ma rappresenta uno schema da cui partire per elaborare un personale strumento di osservazione da sottoporre ai tutor prima dell’avviamento della seconda fase.

II Fase del TirocinioLa fase operativa del tirocinio è rivolta a far acquisire metodi e strumenti funzionali all’attività didattica in presenza di difficoltà classificate o classificabili come DSA. Tale fase operativa ha come obiettivo la progettazione di un percorso didattico personalizzato attraverso esperienze dirette o indirette di attività didattiche in presenza di disturbi classificati o classificabili come DSA. Tale fase sarà condotta con l’ausilio dei docenti del corso che orienteranno e guideranno il corsista nella redazione di un Piano Didattico Personalizzato avente la funzione di documento di proposta che includa indicazioni didattiche finalizzate al miglioramento dell’offerta formativa.I modelli di Piano Didattico Personalizzato riportati in calce, con relative indicazioni, distinti per ordine di scuola, sono scaricabili dal link: http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa.Si richiede inoltre al corsista l’elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato cogliendo come indicazione quelle suggerite nelle Appendici B / C. Lo schema di PDP elaborato dal corsista sarà proposto ai tutor e concordato con i docenti (su indicazione dei tutor) prima della compilazione. Anche in questo caso, le modifiche al modello proposto e l’inserimento di nuovi item, in accordo a quanto descritto nella scheda di osservazione, andranno motivati dettagliatamente.

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Appendice A: Scheda di osservazione

Le indicazioni riportate nella presente scheda offrono suggerimenti funzionali al processo di osservazione e sono relative a tutti i gradi di scuola. L’integrazione di indicatori legati direttamente al contesto di intervento, quali grado di scuola, tipologia di disturbo, variabili ambientali, è condizione indispensabile per la costruzione di uno strumento di osservazione valido.

Anamnesi

Nome (inserire solo le iniziali) Città Scuola Classe Anno di nascita Mese di nascita Sesso Indicare se l’alunno presenta difficoltà scolastiche Indicare se l’alunno ha avuto ritardo o disturbo del linguaggio Indicare se l’alunno presenta diagnosi medico-specialistica Indicare se l’alunno gode dell’insegnamento di sostegno. Indicare l’ eventuale presenza, nella famiglia di origine dell’alunno, di persone con diagnosi

DSA Indicare l’ eventuale presenza, nella famiglia di origine dell’alunno, di altri familiari che

godono dell’insegnamento di sostegno. Descrivere la scolarizzazione pregressa Indicare interventi di natura didattica, pregressi o in corso, complementari al percorso

scolastico Descrivere sinteticamente lo stato dei rapporti scuola - famiglia

Segnalare una eccessiva variabilità nei tempi di esecuzione delle varie attività

Indicatori

L’alunno:Area dell’ attenzione

Es. nello svolgere o seguire un’attività: si distrae, si distrae e distrae gli altri, si scoraggia, etc.

Es. di fronte all’ insuccesso: perde il controllo, è aggressivo, si innervosisce, si scoraggia etc.

Es. di fronte alle consegne: si scoraggia, ha difficoltà nel comprenderne alcune, ha difficoltà nel comprenderle tutte, non riesce a portarle a termine, non si appassiona etc.

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Area spaziale Es. quando legge: si muove sulla sedia, si avvicina / allontana dal libro/quaderno, etc. Nello scrivere: traccia alcune lettere o numeri partendo da o arrivando a punti inusuali, ha

problemi ad organizzare lo spazio sul foglio, fatica a mantenere un margine regolare per tutto il foglio, etc.

Area verbale Es. mostra di possedere un linguaggio: impreciso, povero, etc. Es. quando parla: balbetta, parla molto velocemente, parla molto lentamente, si esprime

principalmente con frasi molto brevi,etc.

Area della letto-scrittura Es. quando scrive: ha difficoltà con il corsivo, preferisce lo stampato maiuscolo, scrive

molto lentamente, compie molti errori ortografici (anche durante i compiti di copiatura), etc. Es. quando legge: legge molto lentamente, salta lettere, parole, righe, perde spesso il segno,

si affatica facilmente, etc. Es. la sua grafia: cambia quotidianamente, cambia nell’arco della singola giornata, cambia

nella redazione di un singolo testo, etc.

Area del calcolo Es. nel leggere numeri: confonde simboli o numeri, ha difficoltà nella lettura di numeri

lunghi, etc. Es. nello scrivere numeri: inverte o capovolge alcuni numeri, ha difficoltà nel riportare

numeri complessi, etc. Es. nelle procedure di calcolo con supporto: ha difficoltà nell’incolonnamento e nella

gestione dello spazio, impiega molto tempo, etc.

Area temporale e della memoria Es. nella gestione del tempo presenta: difficoltà nell’organizzazione temporale, mancanza di

comprensione delle relazioni spazio-temporali,etc. Es. ha difficoltà a memorizzare i termini difficili, a riproporre sequenze di giorni, numeri,

mesi, lettere, presenta perdita di informazioni anche a breve termine, etc.

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Appendice B: Piano Didattico PersonalizzatoScuola primaria

ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………

ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………

ALUNNO: ………………………………………………….

DATI GENERALI

Nome e Cognome

Data di nascita

Classe

Insegnante referente

Diagnosi medico-specialistica redatta in data…da…presso…

Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico

effettuati da…presso…periodo e frequenza…..modalità….

Scolarizzazione pregressa Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia

Rapporti scuola-famiglia

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MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO

FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

Lettura

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Velocità

Correttezza

Comprensione

Scrittura

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Grafia

Tipologia di errori

Produzione

Calcolo

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Mentale

Per iscritto

Altro

Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:

Ulteriori disturbi associati:

Bilinguismo o italiano L2:

Livello di autonomia:

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DIDATTICA PERSONALIZZATA

Strategie e metodi di insegnamento:

Macroarea linguistico-espressiva

Macroarea logico-matematica-scientifica

Macroarea storico-geografica-sociale

Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:

Macroarea linguistico-espressiva

Macroarea logico-matematica-scientifica

Macroarea storico-geografica-sociale

VALUTAZIONE

L'alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di:

Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi

ItalianoMatematicaLingua Inglese…..…..…..…..

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MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO

Strategie e metodologiche e didattiche Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio

iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

Utilizzare schemi e mappe concettuali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo

Misure dispensativeAll’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:

l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)

la lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna lo studio mnemonico delle tabelline lo studio della lingua straniera in forma scritta il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità dei compiti a casa

Strumenti compensativiAltresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

tabella dell’alfabeto retta ordinata dei numeri tavola pitagorica linea del tempo tabella delle misure e delle formule geometriche formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale; stampante e

scanner calcolatrice registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici

Valutazione Predisporre verifiche scalari Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali Introdurre prove informatizzate

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Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

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MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO

Appendice C: Piano Didattico PersonalizzatoScuola secondaria

ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………

ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………

ALUNNO: ………………………………………………….

Dati generali

Nome e cognome

Data di nascita

Classe

Insegnante coordinatore della classe

Diagnosi medico-specialistica redatta in data…da…presso…aggiornata in data…dapresso…

Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico

effettuati da…presso…periodo e frequenza…..modalità….

Scolarizzazione pregressa Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria

Rapporti scuola-famiglia

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MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO

FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

Lettura

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Velocità

Correttezza

Comprensione

Scrittura

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Grafia

Tipologia di errori

Produzione

Calcolo

Elementi desunti dalla diagnosi

Elementi desunti dall’osservazione in classe

Mentale

Per iscritto

Altro

Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:

Ulteriori disturbi associati:

Bilinguismo o italiano L2:

Livello di autonomia:

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DIDATTICA PERSONALIZZATA

Strategie e metodi di insegnamento:

Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-sociali

Altre

Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:

Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-sociali

Altre

Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio:

Discipline linguistico-espressive

Discipline logico-matematiche

Discipline storico-geografico-socialiAltre

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VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli)

L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:

Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntiviItalianoMatematicaLingue straniere….….….….….….….

Strategie metodologiche e didattiche

Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

Utilizzare schemi e mappe concettuali Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare

l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo

Misure dispensative

All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:

la lettura ad alta voce17

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MASTER IN “PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO

la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità eccessiva dei compiti a casa l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico

Strumenti compensativi

Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento tabella delle misure e delle formule geometriche computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici Computer con sintesi vocale vocabolario multimediale

Strategie utilizzate dall’alunno nello studio

strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi)

modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico) modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di

supporto) riscrittura di testi con modalità grafica diversa usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature)

STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici) fotocopie adattate utilizzo del PC per scrivere registrazioni testi con immagini software didattici altro

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Valutazione (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI)2

Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e

collegamento piuttosto che alla correttezza formale Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe

concettuali, mappe cognitive) Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove Pianificare prove di valutazione formativa

2Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA)adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degliapprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivodei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettivedi tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito dellerisorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumentimetodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della

differenziazione delle prove.

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