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D.D. ROBERTO D'AZEGLIO - TORINO “METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI” conduzione a cura di Maddalena Zan (Casa Inseganti) e Riziero Zucchi (CIS); report a cura Lucia Colucci Funzione strumentale su Cittadinanza e Costituzione, 21 aprile 2016 In data odierna ha luogo il focus group sulla Metodologia Pedagogia dei Genitori con l'intervento del Prof Zucchi, Comitato per l’integrazione scolastica, Maddalena Zan, Casa degli insegnanti, Sabina Ugo Lozzi in rappresentanza dei genitori, Lucia Colucci, Funzione strumentale su Cittadinanza e Costituzione e referente Metodologia Pedagogia dei Genitori, Marina Gilardi, Loredana Sarto insegnanti partecipanti al percorso sulla Metodologia Pedagogia dei Genitori, Veronica Sole, Dirigente scolastico dell'istituto. Il Prof Zucchi apre il confronto spiegando che sono presenti al Focus i rappresentanti del CIS e della Casa degli insegnanti che fanno parte del Forum del Piemonte per l’educazione e la scuola e che, con altre associazioni sostengono la Rete Con i nostri occhi La Conferenza che il Forum regionale della scuola e dell’educazione quest'anno organizza ha come tema l'EDUCAZIONE. In particolare, come si manifesta, attraverso quali ipotesi culturali e formative e quali percorsi di lavoro si attua la funzione educativa della scuola nella relazione scuola-famiglia. L'incontro di oggi è una delle tappe del “viaggio nella scuola piemontese” volto ad individuare l'idea che anima il progetto di scuola sul tema dell'educazione e quali azioni si intende promuovere per coinvolgere le famiglie nella costruzione del percorso. Interviene Maddalena Zan dicendo che anche la Casa degli insegnanti contribuisce al Forum, essendo un'associazione no profit nata nel 2008 con il fine di offrire servizi per gli insegnanti e favorire l'educazione lungo tutto l'arco della vita, e con l'esigenza di creare opportunità di incontro, scambio, confronto e crescita per gli insegnanti e per tutti coloro che sono coinvolti nel processo educativo di giovani ed adulti e di far circolare e conoscere le buone pratiche educative e le esperienze didattiche a tutti i livelli scolastici. Riziero Zucchi illustra le attività del Comitato per l’integrazione (CIS), editore della rivista Handicap & Scuola, che ha lo scopo di favorire la realizzazione della scuola di ciascuno

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D.D. ROBERTO D'AZEGLIO - TORINO “METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI” conduzione a cura di Maddalena Zan (Casa Inseganti) e Riziero Zucchi (CIS); report a cura Lucia Colucci Funzione strumentale su Cittadinanza e Costituzione, 21 aprile 2016

In data odierna ha luogo il focus group sulla Metodologia Pedagogia dei Genitori con l'intervento del Prof Zucchi, Comitato per l’integrazione scolastica, Maddalena Zan, Casa degli insegnanti, Sabina Ugo Lozzi in rappresentanza dei genitori, Lucia Colucci, Funzione strumentale su Cittadinanza e Costituzione e referente Metodologia Pedagogia dei Genitori, Marina Gilardi, Loredana Sarto insegnanti partecipanti al percorso sulla Metodologia Pedagogia dei Genitori, Veronica Sole, Dirigente scolastico dell'istituto.

Il Prof Zucchi apre il confronto spiegando che sono presenti al Focus i rappresentanti del CIS e della Casa degli insegnanti che fanno parte del Forum del Piemonte per l’educazione e la scuola e che, con altre associazioni sostengono la Rete Con i nostri occhi

La Conferenza che il Forum regionale della scuola e dell’educazione quest'anno organizza ha come tema l'EDUCAZIONE. In particolare, come si manifesta, attraverso quali ipotesi culturali e formative e quali percorsi di lavoro si attua la funzione educativa della scuola nella relazione scuola-famiglia. L'incontro di oggi è una delle tappe del “viaggio nella scuola piemontese” volto ad individuare l'idea che anima il progetto di scuola sul tema dell'educazione e quali azioni si intende promuovere per coinvolgere le famiglie nella costruzione del percorso.

Interviene Maddalena Zan dicendo che anche la Casa degli insegnanti contribuisce al Forum, essendo un'associazione no profit nata nel 2008 con il fine di offrire servizi per gli insegnanti e favorire l'educazione lungo tutto l'arco della vita, e con l'esigenza di creare opportunità di incontro, scambio, confronto e crescita per gli insegnanti e per tutti coloro che sono coinvolti nel processo educativo di giovani ed adulti e di far circolare e conoscere le buone pratiche educative e le esperienze didattiche a tutti i livelli scolastici.Riziero Zucchi illustra le attività del Comitato per l’integrazione (CIS), editore della rivista Handicap & Scuola, che ha lo scopo di favorire la realizzazione della scuola di ciascuno e di tutti. Offre consulenza a insegnanti e genitori promuovendo momenti di formazione e riflessione collettive perché si realizzi un’integrazione di qualità per tutti gli allievi.

L'insegnante Lucia Colucci procede con una breve presentazione della scuola e qualche dato relativo alla diffusione della Metodologia della Pedagogia dei Genitori, sui conseguenti cambiamenti nella relazione tra docenti e tra docenti e famiglie. La scuola primaria Roberto D'Azeglio di Torino opera in zona Gran Madre, Crimea ed in collina, in un contesto socio- economico- culturale medio-alto. La sua utenza ha aspettative piuttosto alte rispetto alle aspettative di apprendimento dei propri figli. Ciò incide sulla relazione Scuola- Famiglia durante il percorso scolastico, soprattutto in caso di criticità sul piano degli apprendimenti e del comportamento. A ciò si aggiunge la difficoltà della scuola in generale a far accettare regole e limiti ai bambini non essendo più così scontata la collaborazione dei genitori. Ma l'istituzione è consapevole che per favorire il “successo scolastico” è indispensabile” lo sviluppo di dinamiche positive di classe e di un'etica del rispetto reciproco per migliorare l'apprendimento e le relazioni[...], come sottolinea J.Delors.nel suo libro: Nell'educazione un tesoro.

A tal fine, nell'ambito dell'insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, la nostra scuola si è posta come obiettivo di costruire la “competenza civica e sociale” attraverso l'educazione alla

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cittadinanza giusta e responsabile, per la formazione di un cittadino in grado di esercitare diritti e doveri nella vita. In tal modo, nel corso dell'anno scolastico, le attività proposte consentono agli allievi di sperimentare in concreto il significato di democrazia, giustizia, legalità, uguaglianza e diritti civili. Ma anche di comprendere che tali valori sono alla base della società civile e democratica di cui sono parte, sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e dalla nostra Costituzione. Però, ciò è possibile solo se vi è consapevolezza.I percorsi di comprensione della “cultura della legalità” sono stati costruiti nel progetto di circolo ”Star dalla parte giusta è una cosa bella!!!”, ove sono accolte le “buone pratiche” che, nel seno delle singole classi, contribuiscono ad educare al rispetto dell'altro e alla convivenza. E’ attiva nell’Istituto la Metodologia Pedagogia dei Genitori perché le famiglie devono esser consapevoli dell’importanza dell’educazione ed esercitare il loro compito nei confronti dei figli ed armonizzarlo con quello della scuola per realizzare il Patto educativo scuola famiglia, L’accordo tra adulti di riferimento, docenti e genitori realizza il successi formativo dei figli alunni..La sua finalità è di promuovere nella scuola: “la civiltà dell'inclusione”, valorizzando le differenze e sostenendo le abilità di tutti tenendo conto della formazione attivata nello spazio famiglia; “l'educazione all'accoglienza”, con il prendersi cura degli altri e degli spazi comuni della scuola per sperimentare una cittadinanza “attiva” ed “agita” partendo dalla valorizzazione delle conoscenze e delle competenze educative della famiglia. Sue caratteristiche salienti sono:

Continuità: parte dalla Scuola dell’Infanzia per evolversi nella Scuola Primaria. Condivisione in rete con altri soggetti istituzionali degli stessi obiettivi formativi con

percorsi mirati: Rete tra le scuole di ogni ordine e grado di Torino e Provincia con i ns occhi, Circoscrizione8, USR Piemonte, Città di Torino, Regione Piemonte, Libera Piemonte, Associazioni del territorio, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.

Co-educazione: insegnanti e genitori si sono confrontati sul piano della genitorialità consapevole, adottando i principi della Metodologia Pedagogia dei genitori.

Seguono i dati relativi alla diffusione nella scuola della Metodologia Pedagogia dei Genitori:

CLASSI COINVOLTE

DOCENTI COINVOLTI

MEDIA GENITORI COINVOLTI

PUNTI FORZA E DIFFICOLTÀ

Sono state coinvolte 3 sezioni della scuola dell'infanzia e tutte le classi di tutto il circolo della scuola primaria

N 6 delle scuole dell'infanzia N.8 della scuola primaria sede D'Azeglio

N 60/70 genitori L'adesione è stata maggiore ove c'erano le insegnanti di classe. Tuttavia, hanno partecipato anche i genitori degli altri plessi pur in assenza delle insegnanti.

Nel nostro contesto l'età genitoriale si è elevata parecchio, per cui hanno funzionatomeglio i gruppi di narrazione in cui l'età

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del coordinatore era uguale o superiore a quella dei genitori , in quanto ha appagato un bisogno di identificazione. Essendo stata alta la partecipazione dei genitori, i gruppi erano numerosi e quindi si sforava nei tempi.

L’esperienza della Metodologia Pedagogia dei Genitori è stata vissuta positivamente da tutti, favorendo cambiamenti costruttivi nella relazione tra:

Docenti, che hanno collaborato tra loro in un'ottica nuova. Sono nati progetti ponte tra scuola dell'infanzia e primaria e c'è stato un coinvolgimento più vivace e sentito sui progetti e gruppi di lavoro già in atto e si è contribuito alla stesura del Regolamento di Circolo.

Genitori che si sono confrontati in una situazione distesa e senza giudizi e una partecipazione più coinvolta agli eventi organizzati a scuola.

Docenti-genitori avendo condiviso la conoscenza dell'altro sul piano umano, hanno vissuto i colloqui come occasione arricchente dei propri ruoli per garantire agli allievi/figli la miglior educazione possibile. Il clima di accoglienza del reciproco punto di vista ha portato anche alla condivisione del Regolamento di Circolo, inteso come modello di disciplina disegnato e ispirato alle finalità educative della scuola, al rafforzamento dei suoi valori e all'instaurazione di un rapporto scuola-famiglia di fiducia e rispetto reciproco con un formale impegno alla condivisione delle linee portanti dell'azione educativa per l'attuazione degli obiettivi della coeducazione.

Prende la parola il Dirigente scolastico Veronica Sole che evidenzia come in sede di riflessione per la predisposizione del Piano di Miglioramento del PTOF grazie all’attivazione della Metodologia Pedagoga dei genitorisi è ravvisata la necessità dell'alleanza scuola-famiglia e si è previsto di coinvolgere i genitori:

nell'a.s. in corso nella condivisione del Regolamento di Circolo; nell'a.s. 2016/17 nella costruzione del Patto di Corresponsabilità; nell'a.s. 2017/18 nel Regolamento Disciplinare.

In tal modo le famiglie, lungo tutto il percorso educativo, sono più significativamente e responsabilmente coinvolte a partecipare alle iniziative della scuola che ne raccoglie le idee e i suggerimenti. Attualmente i genitori partecipano attivamente alla vita della scuola, sono informati sull’offerta formativa e sull’identità della scuola e ritengono importante seguire i progressi dei propri figli avvalendosi proficuamente dei momenti di incontro con gli insegnanti. La scuola è impegnata nella costruzione e nel rafforzamento dei raccordi scuola - famiglia territorio anche attraverso lo strumento dell’accordo di rete di scuole e le collaborazioni con partner istituzionali e soggetti pubblici e associazioni. Si ritiene anche necessario promuovere un maggior numero di azioni di partecipazione attiva degli allievi con assunzione di responsabilità.

Interviene l'insegnante Loredana Sarto riflettendo sul fatto che nella scuola primaria manca il momento del colloquio quotidiano che c'è nella materna, ma anche costanza e tempo per costruire una relazione. Tuttavia, l'incontro di 11 genitori e 2 insegnanti durante la Pedagogia dei Genitori

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hanno fatto da eco e si è creata maggiore fiducia nella sua classe. I genitori hanno colto trasparenza, volontà di mettersi in gioco per comunicare. Occorre continuare.

L'insegnante Gilardi coglie che vincendo il timore tra insegnanti e genitori, è migliorata anche la relazione tra insegnanti. La positività nasce dal tempo che ci siamo concessi.

Tutti sono concordi sul fatto che oggi per poter educare non basta che la scuola adotti criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma c'è bisogno di costruire in sinergia con le famiglie il progetto educativo condiviso nella corresponsabilità. La scuola in questo momento di crisi deve riappropriarsi del proprio ruolo educativo, confrontandosi sul piano della genitorialità.

Prende la parola la sig. Sabina Ugo Lozzi, genitore, mettendo in rilievo la differenza che ha colto tra l'esperienza con le maestre delle classi prime e quelle delle quinte. Con le maestre delle prime si è creato un clima positivo ed erano presenti alla Pedagogia dei genitori, con quelle di quinta la relazione non è stata altrettanto distesa poiché non hanno aderito ai Gruppi di narrazione. Inoltre, grazie alla condivisione delle esperienze in classe è passato il messaggio che tutto è possibile. Il limite va segnato nella collaborazione tra gli adulti di riferimento, docenti e genitori. I bambini hanno bisogno di percepirlo.

Il Prof Zucchi afferma che la responsabilità della scuola va al di là della responsabilità del singolo. Il rapporto personale va curato e si deve creare un rapporto di “familiarità” che porta alla fiducia. Purtroppo gli insegnanti vengono formati senza tener conto dell'importanza della relazione scuola famiglia e delle competenze dei genitori. Mentre il genitore è fonte di consigli per la relazione con l'allievo. La crisi dei decreti delegati ha fatto sì che in molti casi il rappresentante dei genitori è o cooptato o si auto-referenzia. Quindi parla in termini personali e a volte, non rappresentando la collettività delle famiglie è portato a contrapporsi con la scuola.. Ma questo è indice di debolezza. Invece un rappresentante eletto perché scelto è veramente rappresentativo di un gruppo ed è sereno. L'effetto alone che si propaga porta ad un clima positivo. Nei Gruppi di narrazione si istaura un clima positivo evitando frasi del tipo: “però, non ci sono quelli che ne avrebbero bisogno...” perché non sempre è facile vincere imbarazzo e timore di essere giudicati. Il genitore che impara a presentare il figlio in positivo non è rivendicativo e si relaziona con i docenti e gli altri genitori della classe con più disponibilità. Il rapporto umano fa vincere la paura di essere giudicati e di sentirsi condizionati.

Il Dirigente scolastico sottolinea che il capo d'istituto oggi è molto impegnato a essere impeccabile sul piano amministrativo e penale e riesce ad occuparsi di educazione solo nei ritagli di tempo. Si mostra disponibile a rinsaldare la buona pratica dell'accoglienza anche nel gruppo GLH per migliorare l'apprendimento dei bambini favorendo una sana relazione con le famiglie secondo gli Strumenti della Metodologia Pedagogia dei Genitori,