A CARTAGINE, FAMOSA COLONIA FONDATA DAI FENICI SULLE COSTE AFRICANE VIVEVA DAN, UNA DIVINITÀ MOLTO IMPORTANTE. DAN ERA FORZUTO, MOLTO ALTO, AVEVA OCCHI AZZURRI, CAPELLI CASTANI CON UNA PICCOLA CRESTA E DENTI BIANCHISSIMI.

UN GIORNO DAN VINSE LA GUERRA CONTRO RA, IL DIO SOLE EGIZIO. DOPO QUELLA GUERRA DIVENNE LA DIVINITÀ DEL SOLE CHE ILLUMINAVA LE GIORNATE DEI FENICI ED ERA LA PIÙ IMPORTANTE. UNA MATTINA INVENTÒ IL VETRO E LA PORPORA PER PRODURRE LA PREZIOSA SOSTANZA COLORANTE DECISE DI ALLEVARE I MURICI CHE ERANO DEI MOLLUSCHI. DAI MURICI SI POTEVA RICAVARE UNA SOSTANZA ROSSA CHE SERVIVA PER TINGERE I TESSUTI.

DI POMERIGGIO VA A PESCA ED INCONTRA I SUOI NEMICI: SAMEKH IL DIO DELLA LUNA, SADE, IL DIO DEL CIELO E SHIN IL DIO DELLA CINA, COMBATTÈ PER TUTTO IL POMERIGGIO FINO A QUANDO I SUOI NEMICI ABBANDONARONO CARTAGINE.

ALLA SERA INVENTÒ L’ALFABETO FONETICO PER AIUTARE CHI VOLEVA SCRIVERE IN MANIERA PIÙ SEMPLICE E COSÌ I FENICI GRAZIE AL VETRO, ALLA PORPORA E ALL’ALFABETO DIVENNERO ABILI NAVIGATORI, COSTRUTTORI E ARTIGIANI. OGGI DOBBIAMO RINGRAZIARE I FENICI PERCHÉ HANNO INVENTATO L’ALFABETO FONETICO.

DAN, UNA

IL CONDOTTIERO ANNIBA

ANNIBALE ERA UN COMANDANTE FENICIO MOLTO FORTE, ERA MUSCOLOSO E BRUTTISSIMO, FACEVA PAURA A QUALSIASI NEMICO. UNA SERA ANNIBALE ESCOGITÒ UN PIANO PER DISTRUGGERE I ROMANI SICCOME ROMA ERA UNA POTENZA FORTISSIMA NEMICA DI CARTAGINE, TERRA FENICIA E PATRIA DI ANNIBALE. LA MATTINA ANNIBALE PARTÌ CON IL SUO ESERCITO, GLI ELEFANTI E SUA MOGLIE PER LE ALPI, VOLEVA SUPERARLE E COGLIERE DI SORPRESA ROMA. ARRIVATI A METÀ STRADA TROVARONO UNA GROTTA, CI ENTRARONO E LASCIARONO UN MESSAGGIO:

DALL’ALTRA PARTE VIDERO UNA LUCE, ANDARONO VERSO QUELLA LUCE E SI RITROVARONO DALL’ALTRA PARTE DELLA MONTAGNA. DI POMERIGGIO ANDARONO VERSO ROMA. PERÒ I ROMANI LO INTUIRONO PERCIÒ PORTARONO ALTRE TRUPPE DELL’ESERCITO A CARTAGINE E LA DISTRUSSERO. ANNIBALE SI RESE CONTO CHE I ROMANI SI ERANO SPOSTATI A CARTAGINE E DECISE DI TORNARE IN FRETTA E FURIA CON IL SUO ESERCITO, GLI ELEFANTI E SUA MOGLIE. LA TROVARONO TUTTA DISTRUTTA E ANNIBALE DISSE:<<SIETE CATTIVI ROMANIIIII!!!!!>>.

TRADUZIONE MESSAGGIO SEGRETO = QUI C’È STATO ANNIBALE

CI SONO QUATTRO AMICHE, DANIELA, CLAUDIA, ANGELA E SARA CHE IL 17 MARZO 2016 VANNO A GIOCARE A CASA DI DANIELA. VANNO IN SOFFITTA E TROVANO QUATTRO MOTO DEL TEMPO. CON QUELLE VIAGGIANO NEL TEMPO E

IL CONDOTTIERO ANNIBA

LE QUATTRO MOTO

DEL TEMPO

ARRIVANO ALL’EPOCA DEI FENICI. SI TROVANO IN UNA TOMBA DOVE AD ASPETTARLE C’È UNA DEA, LA DEA ASTARTE CHE CHIEDE:<<COME VI CHIAMATE?>>. CI CHIAMIAMO DANYBAAL,CLAUDYBAAL,ANGYBAAL E SARABAAL. LA DEA ASTARTE LE INVITÒ A VISITARE LA SUA TOMBA AVVISANDOLE CHE C’ERANO DEI TRANELLI E CHE NON LE POTEVA AIUTARE. LE QUATTRO AMICHE INIZIARONO LA LORO GITA MISTERIOSA. DOPO AVER VISITATO LA TOMBA DI ASTARTE LE BAMBINE SI INCAMMINARONO VERSO LE STATUE DELLA REGINA E DEL RE DI CARTAGINE. A POCHI PASSI DALLE STATUE SENTIRONO UN TERREMOTO PROVOCATO DA UNA GROSSA PIETRA CHE SI STAVA DIRIGENDO VERSO DI LORO. LE BAMBINE CORREVANO VELOCEMENTE, MA LA PIETRA LE STAVA RAGGIUNGENDO E ALLORA SI BUTTARONO PER TERRA IN UN ANGOLO DEL TEMPIO. VIDERO CHE C’ERANO DEGLI UOMINI CHE VOLEVANO ABBATTERE IL TEMPIO E DECISERO DI AVVISARE SUBITO LA DEA. ASTARTE PREOCCUPATA CHIESE LORO DI AIUTARLA, LE QUATTRO AMICHE PRESERO NEI LORO ZAINI ALCUNE PISTOLE LASER E FECERO SVENIRE GLI UOMINI. PRESERO LE LORO MOTO E VIAGGIARONO NEL TEMPO TORNANDO NEL 2016. SENTIRONO I LORO ZAINI APPESANTITI, GUARDARONO DENTRO E TROVARONO UNA TAVOLETTA CON SCRITTO UN MESSAGGIO DELLA DEA ASTARTE :

(TRADUZIONE:“GRAZIE PER AVERMI AIUTATA”)

INFINE TUTTE E QUATTRO LE AMICHE ANDARONO DALL’ESTETISTA.

ELIBAAL IL PIRATAELIBAAL ERA UN PIRATA DI 14 ANNI CHE VIVEVA NELLA CITTÀ DI CARTAGINE CHE ALL’EPOCA DI QUESTO RACCONTO ERA UNA COLONIA FENICIA, QUESTI FATTI RISALGONO AL 1500 A.C.

DURANTE UNA PASSEGGIATA SU UNA SPIAGGIA ELIBAAL TROVÒ NASCOSTA IN UNA BUCA UNA MAPPA DEL TESORO, MOLTO FELICE DI QUESTA SCOPERTA ELIBAAL ESAMINÒ LA MAPPA E VIDE CHE IL TESORO ERA NASCOSTO SU UN ISOLA, SENZA PENSARCI TROPPO DECISE DI PARTIRE ALLA RICERCA DI QUESTO TESORO.

CAMMINA ,CAMMINA ARRIVÒ AL PORTO, TROVÒ UNA NAVE POCO SORVEGLIATA E RIUSCÌ A RUBARLA AGLI ALTRI PIRATI. SEGUENDO LA ROTTA INDICATA DALLA STELLA POLARE SI DIRESSE VERSO L’ISOLA DEL TESORO, MA A UN CERTO PUNTO SI ACCORSE DI ESSERE INSEGUITO DAGLI ALTRI PIRATI, QUANDO TUTTI APPRODARONO SULL’ISOLA CI FU UNA BATTAGLIA INCREDIBILE. IL CAPO DEI PIRATI ATTACCÒ ELIBAAL MA SENZA RISULTATI, ELIBAAL ATTACCÒ A SUA VOLTA MA NON RIUSCÌ NELL’INTENTO DI SCONFIGGERE IL NEMICO.

IL CAPO DEI PIRATI ALLORA FECE SOPRAGGIUNGERE LA SUA CIURMA, MA ELIBAAL LA SCONFISSE SENZA TROPPI PROBLEMI: RESTAVA SOLO IL CAPITANO.

SI GUARDARONO IN CAGNESCO SAPENDO QUANTO VALEVA IL BOTTINO, MA ANCHE SAPENDO COME POTEVA ESSERE PESANTE LA SCONFITTA. COMUNQUE IL CAPITANO ATTACCÒ MA PRIMA CHE POTESSE SFIORARLO ELIBAAL LO FERMÒ, LO ATTACCÒ E LO SCONFISSE DEFINITIVAMENTE. LA BATTAGLIA ERA FINITA, FINALMENTE ELIBAAL SI LANCIÒ ALLA RICERCA DEL TESORO. SEGUENDO LA MAPPA ARRIVÒ SULLA SPONDA DI UN FIUME, LÌ SU UNA PIETRA ERA INCISA UNA PAROLA IN ALFABETO FONETICO CON SIGNIFICATO TESORO.

ELIBAAL SI ERA PROCURATO DALLO SCAFO DELLA NAVE UNA PALA CON CUI COMINCIÒ A SCAVARE, CON NON POCA FATICA TROVÒ LO SCRIGNO DEL TESORO, LO APRÌ E DAVANTI AI SUOI OCCHI SI PRESENTÒ UNO SPETTACOLO MAI VISTO, LO SCRIGNO ERA ZEPPO DI MONETE D’ORO E D’ARGENTO OLTRE CHE DI GIOIELLI E PIETRE PREZIOSE.

ELIBAAL PRESE IL TESORO SULLE SPALLE E TORNÒ ALLA NAVE: ERA RIPARTITO PER CARTAGINE. QUANDO ARRIVÒ DECISE DI DONARE PARTE DEL TESORO AI POVERI DELLA PIÙ IMPORTANTE COLONIA FENICIA, CON IL RESTO DEL TESORO SI COMPRÒ UNA NAVE, ARRUOLÒ ALTRI PIRATI E CON LORO RIPARTÌ VERSO NUOVE AVVENTURE.