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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I Roma, 4-5 giugno 2015 Presenti: F. BEDESCHI - Presidente A. ZOCCOLI - Giunta Esecutiva A. COLALEO - Coord. Sez. di Bari V. VAGNONI - Coord. Sez. di Bologna A. LAI - Coord. Sez. di Cagliari A. TRICOMI - Coord. Sez. di Catania W. BALDINI - Coord. Sez. di Ferrara G. SGUAZZONI - Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO - Coord. Sez. di Genova S. SPAGNOLO - Coord. Sez. di Lecce T. SPADARO - Coord. L.N. Frascati A. ANDREAZZA - Coord. Sez. di Milano S. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano Bicocca G. CARLINO - Coord. Sez. di Napoli F. SIMONETTO - Coord. Sez. di Padova G. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di Perugia M. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa M. RESCIGNO - Coord. Sez. di Roma I P. CAMARRI - Coord. Sez. di Roma Tor Vergata A. PASSERI - Coord. Sez. di Roma Tre C. BIINO - Coord. Sez. di Torino A.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste 1

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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLACOMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I

Roma, 4-5 giugno 2015

Presenti:F. BEDESCHI - Presidente A. ZOCCOLI - Giunta EsecutivaA. COLALEO - Coord. Sez. di BariV. VAGNONI - Coord. Sez. di BolognaA. LAI - Coord. Sez. di CagliariA. TRICOMI - Coord. Sez. di CataniaW. BALDINI - Coord. Sez. di FerraraG. SGUAZZONI - Coord. Sez. di FirenzeS. PASSAGGIO - Coord. Sez. di GenovaS. SPAGNOLO - Coord. Sez. di LecceT. SPADARO - Coord. L.N. FrascatiA. ANDREAZZA - Coord. Sez. di MilanoS. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano BicoccaG. CARLINO - Coord. Sez. di NapoliF. SIMONETTO - Coord. Sez. di PadovaG. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di PerugiaM. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa M. RESCIGNO - Coord. Sez. di Roma IP. CAMARRI - Coord. Sez. di Roma Tor VergataA. PASSERI - Coord. Sez. di Roma TreC. BIINO - Coord. Sez. di TorinoA.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste

Presenti a parte della riunione:W. Bonivento, M. Cobal, I. De Mitri, A. Di Ciaccio, A. Fantoni, R. Ferrari, G. Finocchiaro, G. Lanfranchi, D. Lucchesi, S. Miscetti, G. Passaleva, N. Pastrone, F. Petrucci, M. Raggi, S. Rahatlou, R. Tenchini, C. Troncon, G. Venanzoni.

Giovedi’ 4 Giugno

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F. Bedeschi: Comunicazione del Presidente

- Il White paper e’ uscito sulla “Frascati Physics Series” si sta valutando la possibilita’ (e il costo) di stampare un po’ di copie

- Dafne-KLOE: la review e’ stata positiva, per cui probabilmente KLOE avra’ una slot temporale limitata nei prossimi anni.

- CMS: il magnete e’ spento per inquinamento (da olio?) nella cold box. Tenchini: e’ un problema storico che risale al 2004, seguono dettagli tecnici. Il problema sembra recuperabile, ma richiedera’ una manutenzione piu’ frequente.

- sono stati firmati gli accordi per i simil-fellows in Cina. Per il momento sono un paio di borse pagate per meta’ dai cinesi.

- Consuntivi 2014: di missioni sono avanzati 173 kE, il valore piu’ basso tra le commissioni. Altri avanzi per 44 kE molto frammentati.

- sono state effettuate le selezioni per i similfellows, si mostra la ripartizione.

- Progetti premiali: vengono mostrati i progetti proposti. Vedremo come evolve la cosa (se esce il bando).

MOF:

- manca la copertura per ATLAS, CMS, LHCb. Anche se quest’anno non riusciamo a pagare tutto non si crea un grosso problema. Quindi non pagheremo oltre quanto stabilito a settembre.

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- lo scrutiny group indaghera’ a fondo sull’entitita’ delle spese in Euro.

- i vari esperimenti dovranno cercare di aumentare la quantita’ di “in kind”

- viene mostrata una tabella con il debito che si contrae pagando i MOF come previsto a settembre.

Situazione finanziaria:

- la GE ha sbloccato la tasca del 10%, e’ stata una decisione molto sofferta perche’ ci sono stati tagli al budget.

- la “tasca” ammonta a 1.97 Meuro, di cui 1,769 ME per MOF, 70,5 kE SJ per ShiP e 130.5 kE per i similfellow II tranche.

- vengono mostrate le richieste e le disponibilita’. Si assegnano MOF per quanto scritto come “disponibile”.

- sblocco di SJ missioni NA62, richiedono 28 kE. Si approva lo sblocco.

Vagnoni: ci sono alcuni gruppi che hanno speso la maggior parte dell’assegnato, altri che sono al di sopra del 50%. I referees sarebbero favorevoli a sbloccarli, poi a settembre si fa un controllo delle missioni.

- per ShiP, MU2E, g-2, PADME, si discutera’ domani.

- richiesta di 4 kE per DOT1-PG: Pepe: basta solo 1 kE.

Viene assegnato 1 kE a PG.

A. Zoccoli: Comunicazioni del membro di Giunta

Bilancio:

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- c’e’ un taglio di circa 10 ME su funzionamento. L’INFN per la ricerca “ordinaria” spende 260-265 ME. Disponibili 228 ME. Gli altri di solito vengono dai premiali.

Quest’anno i premiali sono in tutto circa 100 ME, estrapolando le condizioni dell’anno scorso ci aspettiamo ~30ME (considerando progetti master/slave etc..).

- In ogni caso dobbiamo tagliare 9 ME e giustificare come li abbiamo tagliati. 3 li tagliamo in strutture, tagliando il SJ

- c’e’ stato un lungo dibattito su dove prendere gli altri 6 ME: per il momento li mettiamo sulla tasca overhead.

- il problema sara’ per i prossimi anni, dovremo arrivare sempre da 228 a 265

- il CNR ha un taglio di 35 ME, l’ASI e’ stata esentata perche’ e’ un’agenzia e non ha consumi intermedi.

- il taglio e’ stato flat su INFN e CNR.

- Si sta lavorando sul calcolo, per risolvere la cosa. Abbiamo preparato un “progettino” per utilizzare i fondi del CIPE. Poi un progetto piu’ ampio per creare una infrastruttura nazionale che fornisca servizi utilizzando i centri gia’ esistenti. Questo implica una discussione approfondita nelle commissioni circa l’utilizzo delle risorse di calcolo.

- roadmap di ESFRI (European Strategy Forum for Research Infrastructure): e’ stata riaperta. Ci sono 2 progetti che ci riguardano: HL-LHC e KM-cubo-net.

Bedeschi: se entra HL-LHC, come fa un utente italiano a sfruttare questa cosa?

Zoccoli: ci saranno delle call. C’e’ anche la parte che riguarda il calcolo e i rivelatori, non solo la macchina.

- piano triennale: il ministero ce lo ha appena chiesto, da consegnare per la fine di giugno. La cosa importante e’ il personale. Si ricorda che una volta definito il fabbisogno di personale, se approvato, i posti in quelle tabelle possono essere banditi.

S. Miscetti: Mu2e rad. hard

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Abbiamo effettuato un primo irraggiamento del CsI con dose ionizzante, alla facility della ENEA Calliope, Casaccia, fino a 90 krad, ovvero 3 volte la vita dell’esperimento, per i punti piu’ caldi del calorimetro (i.e. il primo cerchio intorno alla beam pipe). Il deterioramento della risposta segue le indicazioni della letteratura: un crollo del 30% della risposta e nessuna variazione sulla uniformita’ longitudinale. Studiata anche la fluorescenza. Abbiamo poi effettuato un irraggiamento con neutroni da 14 MeV alla facility FNG dell’ENEA di Frascati sottoponendo 3 cristalli di CsI (puro) ed un BaF2 ad una fluenza equivalente di 10 12 n/cm2 (i.e. equivalente ad una vita dell’esperimento), e ad una fluenza di 3 x 1011 n_1MeV_eq/cm2 (i.e. 2 volte la vita dell’esperimento) per i nuovi MPPC. Mentre per i cristalli il deterioramento dovuto ai neutroni veloci rimane contenuto in pochi % di decrescita nel light yield, per i fotosensori vi e’ un crollo della risposta di un fattore 30 dovuta ad una opacizzazione della resina siliconica di protezione. Il problema e’ assolutamente ridotto (perdita di risposta solo di un fattore 2) per gli MPPC senza protezione. Un nuovo test e’ previsto a fine luglio con una versione migliorata di protezione chiamata thin-layer. Durante l’irraggiamento alla FNG sono stati testati sia i preamplificatori che il DCDC converter.

Il 27-28 di luglio verra’ tenuta al Fermilab la review esterna per la scelta tecnologica tra BaF2 e APD e la soluzione di backup CsI+MPPC. Gli sviluppi di R&D nel corso dell’ultimo anno sono stati significativi. E’ evidente che il nostro sforzo ha portato la soluzione di backup ad essere presa in seria considerazione. In caso di successo della scelta di backup, ci aspettiamo anche sviluppi positivi per l’industria Italiana avendo possibili fornitori esistenti sia per i cristalli che per i fotosensori (la FBK ha prodotti di SIPM che potrebbero essere confrontabili con gli MPPC considerati finora).

S. Passaggio: Mu2e referees

- rimane in sospeso la decisione sul tetto per il budget , in attesa della scelta tecnologica CsI/BaF2

- la gara per il magnete TS ha avuto qualche ritardo. Non ci si aspetta di avere novita’ prima di luglio.

- alla luce di queste informazioni, i referees non ritengono opportuno sottomettere il progetto al CTS. Si ritiene che le proposta vada preparata entro settembre.

Bedeschi: considerate che la proposta di sottomissione deve passare per il direttivo. La tempistica va inoltre anche accordata con Iacopini e Battistoni.

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- occorre comunque definire un qualche punto fermo, all’interno della commissione, circa l’impegno finanziario. Si ricorda che la diminuzione del numero di cristalli porta ad un cambio dello share INFN/DOE.

- c’e’ stato un aumento dei costi sul Front End: 145 kE

- L’impressione dei referees e’ che l’opzione CsI soddisfi ampiamente le richieste di progetto, per cui la cifra indicativa sarabbe ~2.8ME. Nel caso ci fosse una evidente necessita’ per il BaF2, si potrebbe arrivare a 3.0 ME.

- Si chiede che la distribuzione temporale sia concentrata principalmente nel 2017, 2018.

La proposta di una “forchetta” di finanziamento quindi indicativamente tra i 2.76 e 3.0 ME.

Miscetti: questa proposta mi sta bene, questo mi aiuterebbe anche con gli Americani.

Bedeschi: se la commissione approva questa proposta non ci sono problemi a formulare una lettera per gli Americani.

- La review tecnologica sara’ il 27-29 Luglio, se la commissione approva questa proposta, Passaggio (parte del review panel) puo’ portare ufficialmente la proposta.

Passeri: questo nell’ipotesi di budget costante…

Bedeschi: se il budget si riducesse dovremmo ridiscutere molte altre iniziative.

Malvezzi: occorre tenere conto anche di altre iniziative (P-SHIP, PADME).

La commissione approva la proposta dei referees di una forchetta di finanziamento tra i 2.76 e i 3.0 ME e autorizza Passaggio a informare della proposta gli Americani.

Proposte di sblocco SJ:

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- 3 kE Lecce, la commissione approva.

- 5 kE Lecce, Licenze software: si rimanda la decisione ad una prossima riunione.

G. Venanzoni: Stato di g-2

Viene presentato lo stato dell’esperimento G-2 e il lavoro svolto dal gruppo GMINUS2 da Ottobre 2014 ad oggi. La costruzione dell’esperimento sta procedendo come atteso; il Building e’ ormai operativo e l’anello e’ stato interfacciato con il sistema di raffreddamento. Sono state raggiunte le condizioni di vuoto ed e’ tutto predisposto per il raffreddamento del magnete che iniziera’ nei prossimi giorni e dovrebbe concludersi verosimilmente entro il 20 Giugno. Il raffreddamento del magnete e’ un requisito per ottenere il CD2/3, per il quale la review e’ prevista il 25-26 Giugno. Si sta costruendo il tunnel per l’interfacciamento della linea di fascio tra il delivering ring e il building. L’attivita’ Italiana negli ultimi sei mesi e’ proseguita con alta efficienza e ha riguardato la definizione dello schema finale del sistema di calibrazione con relativi costi.

E’ stato presentato un breakout dettagliato del costo del sistema per un totale di circa 400 kE. Sono stati inoltre pubblicati 2 Nim e un terzo e’ in preparazione. G. Venanzoni e’ stato nominato nominato chair del “publication committee” 2015-17. Il programma per il restante 2015 prevede dei test sul sistema finale. Nel 2016 si prevede l’integrazione del sistema di calibrazione con il resto dell’esperimento e il suo commissioning.

Nel 2017 l’inizio presa dati. Tenendo conto di questa schedule si chiede un anticipo di finanziamento a quest’anno di ~100 kE, e i restanti 320 kE nel 2016.

M. Rescigno: g-2 referees

L'esperimento g-2 a Fermilab e' molto vicino all'approvazione definitiva da parte del DOE a seguito dei test sul magnete dello storage ring dei muoni. La schedule di costruzione e' molto serrata, con le prime installazioni dei calorimetri previste a Giugno 2016. Il progetto del sistema di calibrazione laser di competenza del gruppo INFN e' stato precisato e congelato per la parte che riguarda il Laser, con l'elettronica di controllo e il monitor con sorgenti, e il sistema di distribuzione di luce ai calorimetri. Il monitor locale e parte dell'elettronica di readout devono ancora essere finalizzati, tuttavia i referee propongono di assegnare un tetto complessivo di 400 KE per il costo core della costruzione

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dell'apparato di calibrazione. Sono possibili e auspicabili riduzioni del budget effettivo in alcune aree. Infine si propone di anticipare il procurement di alcune parti gia' consolidate del sistema nel 2015 per permettere di rispettare la schedule prevista, e per questo si dà parere favorevole all’assegnazione di ulteriori fondi (98 KE richiesti). La Commissione decide di assegnare 80 KE su costruzione apparati per Frascati e Trieste.

Bedeschi: questi 400 kE corrispondono circa a quello scritto nel CD2 (era in $) e presentato in Direttivo.

M.Raggi: PADME

Nonostante il recente completamento dello Standard Model con la scoperta del bosone di Higgs, la Materia Oscura resta uno dei problemi irrisolti e quindi uno dei principali settori in cui cercare estensioni del Modello Standard stesso. Recentemente modelli basati sul concetto di “hidden sector” sono stati rivitalizzati da alcune osservazioni nel campo dell’astrofisica. L’eccesso di positroni osservati da PAMELA e AMS, come anche delle osservazioni di esperimenti quali DAMA, COGENT sono esempi di fenomeni di cui tali modelli possono dare conto. E’ stato inoltre osservato che l’esistenza di un “hidden sector” potrebbe risolvere la discrepanza tra la previsione SM e la misura di (g-2) Il modello più semplice di hidden sector prevede di estendere lo Standard Model tramite l’introduzione di una nuova simmetria U(1) e del suo mediatore corrispondente: il bosone A’ o “Dark Photon”. In una classe piuttosto generale di modelli l’interazione può essere generata tramite il meccanismo di “Kinetic Mixing”:

in questo caso l’accoppiamento sarebbe strettamente proporzionale alla carica e quindi identico per quark e leptoni. In questo modo il dark photon potrebbe prendere parte alle interazioni del fotone SM ed in particolare essere prodotto in interazioni di elettroni e positroni.

Il “dark photon” può decadere in particelle SM (decadimenti visibili), coppie di leptoni e mesoni, o in particelle di materia oscura, i cosiddetti “decadimenti invisibili”. Molti risultati sono stati ottenuti nell’ipotesi di decadimenti visibili mentre nulla è per ora stato pubblicato nel canale invisibile1.

La proposta PADME (Positron Annihilation into Dark Matter Experiment) si propone di investigare la presenza di tale mediatore utilizzando il fascio di positroni della BTF a Frascati. Nel regime di ~1x10 4

1 Esiste soltanto una ricerca preliminare per uno scalare, ArXiv:0807.0017, della collaborazione BaBar, recentemente reinterpretata in ArXiv:1309.5084

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e+/bunch BTF potrebbe fornire 1x1013 positroni su targhetta all’anno (limitati solo dalla frequenza di ripetizione pari a 50 Hz e dal pile-up). All’energia di 550 MeV si potrebbero produrre dark photon per annichilazione fino ad una massa di ~22 MeV. Lo scopo dell’esperimento è di rivelare il dark photon tramite il processo: e+e→ A’. Misurando il quadri-momento del fotone e conoscendo quello del fascio, si può calcolare il valore della massa mancante Mmiss

2=(Pe-+Pbeam-P). Se fosse prodotto un bosone A’ lo spettro di massa mancante rivelerebbe un picco a MA’

2.

L’esperimento è costituito da un bersaglio attivo che ha lo scopo di misurare il numero di particelle e la posizione del centro del fascio bunch per bunch, e di fornire il tempo di trigger. Tale bersaglio è costituito di diamante sintetico policristallino, per minimizzare il rapporto tra Bremsstrahlung e annichilazione, ed ha uno spessore di soli 50-100m. I positroni che non subiscono annichilazione, ovvero che producono un’interazione di Bremsstrahlung, vengono deviati da un dipolo con un campo di 0.6 T fuori dal calorimetro. I positroni che irraggiano un fotone di Bremsstrahlung vengono rivelati nello spettrometro o veto per positroni. I fotoni, SM o dark, prodotti nel bersaglio volano fino al calorimetro elettromagnetico. Il calorimetro è composto di 656 cristalli di LYSO o BGO 1x1x20 cm3, capace di misurare l’energia dei fotoni con una risoluzione di ~5% a 100 MeV e l’angolo con una risoluzione di <2mrad. Tramite una simulazione Montecarlo Geant4 è stata stimata la sensitività per i decadimenti invisibili dell’A’ in un anno di run dedicato della BTF[1].

Sfruttando la maggior energia e la più alta corrente del fascio di elettroni della BTF, si può avere accesso ad una diversa regione dello spazio dei parametri sfruttando la produzione di dark photon tramite A’-strahlung.

Risultati preliminari basati su 1020 elettroni su targhetta all’energia di ~1GeV, mostrano che un “dump experiment” a Frascati potrebbe accedere a regioni dello spazio dei parametri ancora inesplorate[2].

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La collaborazione PADME comprende al momento 3 istituzioni italiane Frascati, Roma 1 e Lecce e coinvolge oltre 20 ricercatori (~8 FTE). L’attuale piano di costruzione prevede un primo engineering run nella seconda metà del 2017 compatibilmente con la disponibilità di fascio presso il linac in tale periodo. Una stima preliminare dei costi ha individuato un core che oscilla tra 1.25 e 1.7M€ dipendentemente dalla scelta del materiale impiegato nella costruzione del calorimetro.

Reference.

[1] “Proposal to search for a dark photon in e+ on target collisions at DAΦNE linac. “ M. Raggi and V. KozhuharovAdv. High Energy Phys. 2014, 959802 (2014)

[2]https://agenda.infn.it/contributionDisplay.py?sessionId=3&contribId=14&confId=9280

S.Giagu: PADME Referees

Bedeschi: si osserva che nella lista delle persone che partecipano all’esperimento manca almeno una persona con una percentuale alta. Per le richieste attuali va bene ma per il 2016 occorre consolidare la collaborazione con alcune persone che mettano percentuali piu’ alte.

Bedeschi: sarebbe utile cominciare a pensare a dove porta questo esperimento, magari cercando partner internazionali, in modo da creare in qualche modo un filone di ricerca che possa essere anche esportata in altri laboratori.

Bedeschi: la scala temporale per fare la richiesta alla giunta in ambito What Next?

Zoccoli: prima possibile, una volta che c’e’ un progetto maturo si puo’ presentare.

I referees sponsorizzano questa attivita’, ma chiedono di preparare al piu’ presto il technical proposal dettagliato. Si chiede poi di capire lo sharing del fascio a LNF.

Il totale disponibile e’ 30 kE, per domani occorre sapere come andranno ripartiti.

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Il talk sul calcolo LHC e’ rimandato a domani mattina ore 8:30.

FINE GIORNATA

Venerdi’ 5 Giugno

D. Lucchesi: Calcolo LHC

Bedeschi: visto che la gerarchia dei TIER sta cambiando, chi non ha dei TIER1 puo’ mettere piu’ risorse nei TIER2, si puo’ cercare di fare uno sforzo in questa direzione.

Vagnoni: se non esistono dei meccanismi per costringere i paesi a farlo, questa cosa e’ piuttosto difficile.

Zoccoli: se le risorse di calcolo aumentano e il budget della Commissione e’ costante, questo andra’ a discapito di altre risorse. Gli esperimenti dovranno decidere come distribuire le risorse.

Lucchesi: gli americani hanno molte risorse disponibili per il calcolo, e’ difficile competere.

Tenchini: la scelta degli americani e’ strategica, chi ha piu’ calcolo fa piu’ analisi…

Zoccoli: e le risorse Recas?

Lucchesi: le risorse sono solo a Bari il collegamento potrebbe essere un problema.

Vagnoni: e GARR?

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Zoccoli: il problema e’ analogo, sono sempre al sud. Comunuqe sono favorevole a sondare questa possibilita’.

Spadaro: occorerebbe fare questo esercizio anche per piu’ anni, in modo da includere le richieste di calcolo nel piano finanziario multiennale generale

Bedeschi: una discussione piu’ approfindita si fara’ a luglio.

A.Andreazza : SHIP-Referees

Gli studi sulle potenzialità di fisica ed il progetto della linea di fascio e del rivelatori si sono concretizzati in un Technical Proposal con un esteso e dettagliato addendum sul physics case.

Il progetto può essere diviso in 3 parti:

- la facility (beam line, target e filtro per muoni), con un costo stimato di 136 MCHF

- il rivelatore di neutrini, con un costo stimato di 12 MCHF

- rivelatore per l’Hidden sector, con un costo stimato di 47 MCHF

Gli aspetti critici dell’esperimento sono la linea di fascio ad alta intensità e la richiesta di avere fondo nullo che ha un impatto significativo sul costo del rivelatore e continua ad essere oggetto di studio dopo il TP, in cui la stima di alcuni fondi è limitata dalla statistica della simulazione. La proposta contiene un profilo di spesa con l’assunzione che la linea di fascio debba venire approvata entro il 2017 per poter iniziare la costruzione durante LS2 di LHC. Entro questa scadenza bisognerà produrre un TDR dell’esperimento.

Il documento sul physics case copre un gran numero di possibili modelli evidenziando quale spazio dei parametri possa venire coperto dall’accettanza del rivelatore di Hidden Sector. Dimostra che SHIP si prefigge di esplorare regioni dello spazio dei parametri non accessibili ad altri esperimenti in corso o in progettazione. Tale programma rappresenterebbe quindi un’opportunità interessante in una situazione in cui non ci siano indicazioni su dove possa trovarsi nuova fisica.

L’assunzione di non avere fondo è critica è dovrà essere dimostrata nella stesura del TDR.

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Il rivelatore di neutrini permetterebbe lo svolgimento di un programma di fisica di Modello Standard, che ne giustifica la realizzazione nel caso la facility venga costruito, ma da solo non ne motiva la costruzione.

L’analisi del TP evidenzia che di fatto i due rivelatori (neutrini-emulsioni e Hidden Sector) sono due esperimenti diversi operanti sulla stessa facility.

La partecipazione italiana consiste di 6 sezioni INFN su 45 istituzioni totali, 42 persone e 8.5 FTE. Ha un coinvolgimento importante nel rivelatore di neutrini dove contribuisce con le competenze acquisite in OPERA e possibilmente con un contributo in-kind proveniente dal recupero delle RPC di OPERA. Nel rivelatore di Hidden Sector, l’INFN al momento partecipa al rivelatore di timing, al readout dei calorimetri ed allo spettrometro a muoni.

Per il 2015 sono state approvate missioni per partecipare alla stesura del technical proposal ed attività specifiche di test beam per emulsioni, GEM, RPC del neutrino detector e per il sistema di muoni. Per coprire tali attività erano stati accantonati 28.5 kEUR di missioni e 42 kEUR di consumi nel fondo indiviso. Per le missioni la quota accantonata è sufficiente a svolgere le attività prioritarie, e viene assegnata, ma la collaborazione segnala la necessità ulteriore di altri 20 kEUR di missioni se saranno disponibili in futuro. I costi dell’attività di test beam sono stati aggiornati e ridotti significativamente dato che non è stato necessario rifare l’elettronica di lettura delle RPC. Viene presentata una nuova richiesta per 5 kEUR riguardante l’ottimizzazione del readout del calorimetro che viene sostenuta dai referee. L’assegnazione totale dal fondo indiviso è quindi di 24.5 kEUR.

Seguendo le indicazioni del White Paper, i referees ritengono sia utile sostenere in maniera congrua l’attività per la stesura del TDR, che ha una scadenza naturale nel 2017, quando il CERN dovrà esprimersi sull’approvazione o meno della linea di fascio per iniziare la costruzione nel LS2 di LHC.

In particolare bisogna salvaguardare eventuali contributi qualificati, nel caso in cui il CERN approvi l’esperimento, e nello stesso tempo ottimizzare il rapporto costi benefici delle scelte tecnologiche e del programma di fisica. In quest’ottica nel 2015 si è scelto di finanziare principalmente il neutrino detector, in cui l’INFN ha un importante know-how e potrebbe dare un significativo contributo in-kind.

Si chiede alla collaborazione di capire quali sono le parti su cui l’INFN può contribuire significativamente e presentare a settembre un piano pluriennale delle risorse umane e finanziarie necessarie.

Bedeschi: ci sara’ una discussione gia’ a giugno dei presidenti di CSN con la Giunta per il piano finanziario 2016. Sarebbe utile avere una tabella, con quanto serva da qui al 2017, per avere una proposta completa di esperimento.

Passeri: se il CERN approva la linea di fascio, potrebbero esserci altri esperimenti oltre a ShiP?

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Andreazza: questa linea ha delle carateristiche particolari. Per il momento sarebbe solo per ShiP.

W. Bonivento: l’SPSC sta valutando il progetto e ci aspettiamo una risposta entro fine anno.

Bedeschi: per il momento stiamo finanziando un R&D per consentire di arrivare ad una proposta tra un paio d’anni. Sara’ un’adecisione difficile in quanto in contemporanea con la fase2.

Bedeschi: vorrei ringraziare i referees per il lavoro molto accurato.

Bedeschi: Sommario ripartizione tasca 10% dopo discussione con referee e CSN1

- 219.5 ke SJ per R&D fase 2, ci saranno richieste di sblocchi a Luglio

- 1.970 ke assegnati 1.769 MOF ATL+CMS+LHCb

70.5 ke per SHIP sono diventati 28 + 24 (cons.)

80 ke per g-2 e 30 ke per PADME

Altre comunicazioni:

M. Grassi: per CMS c’erano 15 kE che non tornavano. Questi provengono dalla rivalutazione dell’inkind, si veda la tabella nella presentazione iniziale “Comunicazione del Presidente”.

M. Grassi: CMS chiede lo sblocco completo di missioni. I referees approvano ma invitano a prestare attenzione perche’ non saranno dati altri fondi. ATL e LHCb chiederenno gli sblocchi a Luglio.

Segue una discussione sulle NSW, ma si propone di posticipare la discussione e le richieste a Luglio.

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FINE RIUNIONE

Segue l’elezione del presidente di Commissione per il quadriennio 2015-2019.

Elezione del Presidente della Commissione Scientifica Nazionale I

La Commissione si riunisce in seduta chiusa per procedere all’elezione del Presidente per il quadriennio 2015-2019.

Il search committee nominato dalla Commissione (Stefano Passaggio, Alessia Tricomi e Franco Simonetto) ha proceduto alla raccolta delle nomination, alla verifica delle disponibilità e all’elaborazione della short list: la rosa finale dei candidati alla presidenza della CSN1 è quindi composta da Roberto Ferrari, Giovanni Passaleva e Nadia Pastrone.

La Commissione ha stabilito di fissare il quorum per l’elezione al 50%+1 degli aventi diritto al voto, cioè i coordinatori e il presidente uscente. Gli aventi diritto al voto sono 22, pertanto il quorum per l’elezione è fissato a 12.

Risultano presenti tutti i 21 coordinatori.

La Commissione ha stabilito di adottare la seguente procedura di voto: la prima votazione viene considerata un “sondaggio”, cioè non dà luogo ad alcun effetto concreto (né elezione né eliminazione di candidati). Nelle votazioni successive, qualora nessuno dei candidati raggiunga la maggioranza assoluta, la rosa degli eleggibili si restringe progressivamente con l’eliminazione (nell’ordine esclusivo):

- degli eventuali candidati che non abbiano conseguito alcun voto

- se tutti i candidati hanno ottenuto almeno un voto, del candidato che ha conseguito il numero minore di voti.

Nel caso in cui più di un candidato ricada nella condizione precedente, non viene eliminato alcun candidato.

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Viene nominata una commissione elettorale composta da Alessia Tricomi, Stefano Passaggio e Liliana Ubaldini

Si procede con la prima votazione. L’esito è il seguente:

Roberto Ferrari: 6

Giovanni Passaleva: 7

Nadia Pastrone: 9

Si procede con la seconda votazione. L’esito è il seguente:

Roberto Ferrari: 3

Giovanni Passaleva: 10

Nadia Pastrone: 9

Secondo le regole stabilite Roberto Ferrari viene escluso dalla successiva votazione.

Si procede con la terza votazione. L’esito è il seguente:

Giovanni Passaleva: 9

Nadia Pastrone: 13

Nadia Pastrone è eletta nuovo Presidente della CSN1 per il quadriennio 2015- 2019.

FINE RIUNIONE

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