€¦ · Web viewPROVINCIA DI COSENZA. ASSESSORATO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. Unione Europea...
Transcript of €¦ · Web viewPROVINCIA DI COSENZA. ASSESSORATO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. Unione Europea...
PROVINCIA DI COSENZAASSESSORATO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Unione Europea Fondo Sociale Europeo
Regione Calabria
SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE
LINEE GUIDA PER :
ATTUAZIONE PIANI E PROGRAMMIORIENTAMENTO E FABBISOGNO FORMATIVOVIGILANZA E CONTROLLORENDICONTAZIONE
SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE
Funzioni
Le funzioni assegnate alla Provincia di Cosenza, in esecuzione del disposto di cui all’art. 46, comma 3, dello Statuto della Regione Calabria e delle leggi regionali n. 34/02, art. 138, e n. 1/06, art. 11, comma 8 e 9, sono :Funzioni di programmazione e gestione, anche mediante apposite convenzioni con i Comuni, quali :
a) offerta formativa integrata sulla base dell’analisi dei fabbisogni in raccordo con gli indirizzi regionali;
b) diritto allo studio e apprendimento nell’ambito della legislazione regionale corrente;c) interventi di orientamento e prevenzione della dispersione scolastica;
Funzioni e compiti amministrativi, attinenti la formazione professionale già esercitati dagli ex uffici di Coordinamento di cui alla legge regionale n. 18/85, di seguito indicate:
1. attuazione dei Piani e Programmi annuali di formazione e orientamento professionale;2. programmazione e promozione di attività volte alla qualificazione, riqualificazione,
specializzazione, aggiornamento e perfezionamento dei lavoratori;3. attività di studio, ricerca e documentazione in materia di formazione professionale;4. elaborazione, produzione e sperimentazione di programmi e sussidi didattici ed audiovisivi;5. nomina dei membri dei comitato sociale e diritti degli allievi;6. promozione di convegni e seminari rivolti alla conoscenza dei problemi della formazione
professionale;7. formazione ed aggiornamento degli operatori della formazione professionale;8. adempimenti amministrativi per l’utilizzo dei fondi assegnati per le attività formative;9. attuazione del programma annuale di formazione professionale;10. tenuta degli albi ed aggiornamento delle del personale docente e degli operatori della
formazione professionale;11. assistenza tecnica all’utenza interessata alle azioni formative, vigilanza, controllo e
rendicontazione dei fondi assegnati agli enti convenzionati;12. coordinamento, indirizzo e controllo sull’attività dei Centri di Formazione Professionali;13. nomina delle commissioni per gli esami di qualificazione professionale;
quelli previsti dal capo III ° delle medesima legge regionale n. 18/85 “Attuazione dei programmi e dei Piani di formazione professionale” in particolare :
A. attività di formazione professionale attuate in forma diretta mediante i Centri di Formazione Professionale provinciali già regionali riconosciuti;
B. attuazione degli interventi formativi previsti nel programma annuale e pluriennale in forma indiretta mediante convenzioni stipulate appositamente con enti privati in possesso di idonei requisiti stabiliti per legge;
nonché quelli previsti dal capo IV° della ripetuta legge regionale n. 18/85 “ Controllo sociale e diritto degli allievi” in particolare :
I. Comitato di controllo sociale;II. Provvidenze e diritti degli allievi;
III. Collegio docenti;IV. assistenza tecnica, vigilanza e controllo;V. beni e prodotti;
VI. Albi operatori della formazione professionale;VII. Commissioni per la gestione pubblica e convenzionata degli Albi;VIII. Prestazioni professionali;IX. Formazione e aggiornamento degli operatori;X. Interventi per l’orientamento;
XI. Attività libere di formazione;XII. Presa d’atto di corsi liberi.
2
SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE Tel. 0984/34522 Fax 0984/481841
RESPONSABILI
SETTORE
Dirigente Avv. Lucio Sconza Tel. 0984390301 fax 0984/392307 e-mail [email protected]
SERVIZI Servizio Orientamento Responsabile Dr. Giancarlo VivoneTel. e Fax 0984/35791e-mail [email protected]
Servizio Attuazione Piani e ProgrammiResponsabile Dr. Aldo CennamoTel. e Fax 0984/483554e-mail
Servizio Ispettivo e Vigilanza Responsabile Sig.ra Teresa ClausiTel. 0984/483860e-mail [email protected]
Servizio RendicontazioneResponsabile Sig. Michele Federico MalitoTel. 0984/390672
Centro Formazione Professionale CosenzaResponsabile Sig. Franco MadeoTel. e Fax 0984/825069e-mail.
3
PROVINCIA DI COSENZASETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE
SERVIZIO ATTUAZIONE PIANI E PROGRAMMIVia C. Gabriele,49 – 87100 COSENZA
Tel. 0984-34522 Fax 0984-481841
LINEE GUIDA
SERVIZIO ATTUAZIONE PIANI E PROGRAMMI
4
Funzioni del Settore Formazione Professionale
Il Settore FORMAZIONE PROFESSIONALE promuove, attraverso la gestione di funzioni
istituzionali e la realizzazione di progetti e servizi innovativi, la formazione e lo sviluppo
socio-economico del territorio. Il Settore si occupa di politiche per la valorizzazione delle
risorse umane, mediante azioni per il miglioramento strutturale con la formazione, sia
iniziale che continua, mentre le politiche per l’impiego comprendono azioni per la lotta alla
disoccupazione e per l’allargamento dell’occupazione, in sinergia con il Settore Mercato
del Lavoro.
La valorizzazione delle risorse umane, si persegue attraverso la programmazione, promozione, finanziamento, gestione, monitoraggio, controllo, e valutazione delle attività di formazione che si svolgono sul territorio provinciale.
La Formazione Professionale è uno strumento per la qualificazione delle risorse umane
al fine di favorirne l'inserimento nell'organizzazione del lavoro. Si tratta di un insieme di
interventi volti a trasmettere le conoscenze teoriche e pratiche indispensabili a svolgere
attività professionali.
In particolare garantisce:
La formazione nell’ambito del diritto all’istruzione e alla formazione
Attività di prevenzione alla dispersione scolastica e formativa
Interventi di formazione per disabili
La formazione per l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro
La formazione superiore per diplomati e laureati
La formazione continua per lo sviluppo delle imprese e del lavoro
Un’offerta di cataloghi per la formazione di persone occupate, di apprendisti, di
dipendenti di Enti Locali
5
Il Servizio ATTUAZIONE PIANI E PROGRAMMI coglie i fabbisogni del territorio e
individua i progetti da finanziarie tramite il Fondo Sociale Europeo ed altri fondi statali e
regionali. L'azione di programmazione del Servizio si concretizza nel Piano annuale della
Formazione Professionale. Attraverso le sue attività il Servizio si propone di:
1) Contribuire ad attuare l'obbligo formativo, in un sistema integrato scuola,
formazione e lavoro;
2) Contenere la disoccupazione;
3) Sostenere la partecipazione femminile al mercato del lavoro;
4) Modernizzare la pubblica amministrazione;
5) Sostenere la crescita formativa delle fasce deboli della popolazione;
6) Supportare il sistema produttivo locale, le aziende ed i singoli lavoratori.
Il Servizio ATTUAZIONE PIANI E PROGRAMMI, inoltre, si occupa di tutte le transazioni
con enti ed aziende titolari di progetti e/o corsi, inerenti la parte contrattualistica e
documentale degli stessi.
Cura, in particolare, la gestione delle attività formative dall'avvio delle stesse fino alla loro
conclusione, curando lo svolgimento dei procedimenti e degli adempimenti amministrativi
e contabili, comprese anche le azioni di sistema, procede a ridefinire la struttura didattica e
amministrativa dei corsi in caso di sopravvenute esigenze al riguardo.
Il Servizio si occupa nel dettaglio di:
· Programmazione e promozione di attività svolta alla qualificazione, riqualificazione,
specializzazione, aggiornamento e perfezionamento dei lavoratori;
· Attività di studio, ricerca e documentazione in materia di formazione professionale;
· Promozione di convegni e seminari rivolti alla conoscenza dei problemi della formazione
professionale;
· Formazione ed aggiornamento degli operatori della formazione professionale;
· Adempimenti amministrativi per l’utilizzo dei fondi assegnati per le attività formative;
· Attuazione del programma annuale di formazione professionale;
6
· Tenuta dei relativi albi ed aggiornamento delle graduatorie del personale docente e degli
operatori della formazione professionale, tutor d’aula e personale non docente;
· Assistenza tecnica all’utenza interessata alle azioni formative;
· Nomina delle commissioni per gli esami di qualificazione professionale;
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
L’offerta di formazione professionale della Provincia è differenziata secondo le esigenze
formative che ciascuno può avere nei diversi periodi della vita.
In genere le attività formative sono organizzate da Enti o Centri Provinciali accreditati dalla
Regione Calabria e sono cofinanziati dal Fondo sociale Europeo (Obiettivo 1) o da Fondi
regionali.
ATTIVITA’ IN CORSO DEL SERVIZIO:
1. FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE)
2. FONDI REGIONALI
3. FONDI MINISTERIALI
4. BANDO A SPORTELLO
5. BANDO MULTIMISURA
6. CORSI LIBERI
7. CORSI OBBLIGO FORMATIVO
8. VOUCHER
9. MIS. 3.8
10.BANDI PIT
11.APPRENDISTATO
12.FASCIE DEBOLI
13.MISURA 3.9 RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE AZIENDALE
IL SERVIZIO SI OCCUPA DELLA VALUTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE SIA PER AVVIO ATTIVITA’ CHE PER LE RELATIVE MODIFICHE, DELLA DIDATTICA, DEL PERSONALE, DEGLI ALLIEVI, DEI LUOGHI E DEI TEMPI DI SOMMINISTRAZIONE DEL CORSO.
7
RILASCIO NULLA OSTA:
IL BANDO E LA DOMANDA DI AMMISSIONE DEVONO CONTENERE LE
SEGUENTI INFORMAZIONI PER ESSERE APPROVATI:
L’ESATTA TIPOLOGIA DEL CORSO DI FORMAZIONE;
LA DURATA DEL CORSO IN ORE;
IL NUMERO DELLE ORE PER MODULO;
I REQUISITI PER L’AMMISSIONE;
IL NUMERO DEGLI ALLIEVI PREVISTI;
MODALITÀ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI
ISCRIZIONE;
RIFERIMENTO AL FAC-SIMILE DOMANDE DI ISCRIZIONE;
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’EVENTUALE SELEZIONE;
CRITERI E MATERIE PER L’EVENTUALE SELEZIONE;
LA SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ TEORICHE E PRATICHE;
I BENEFICI PREVISTI PER GLI ALLIEVI;
GLI OBBLIGHI PREVISTI PER LA FREQUENZA DEGLI ALLIEVI;
RICONOSCIMENTO DELLE GARANZIE PER LE PARI OPPORTUNITÀ NELLE
MODALITÀ DI SELEZIONE AD ECCEZIONE DEI CORSI RISERVATI
ESCLUSIVAMENTE ALLE DONNE;
MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DI EVENTUALI RICORSI AVVERSO
LA GRADUATORIA DI SELEZIONE.
AVVIO ATTIVITA’ A SEGUITO DELLA CONSEGNA DELLA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE E DEL CONTROLLO DELLA COERENZA DELLA STESSA CON IL PROGETTO APPROVATO:
IL PROGETTO ESECUTIVO;
NULLA OSTA SERVIZIO VIGILANZA
IL CALENDARIO DIDATTICO ARTICOLATO ALMENO PER UN TRIMESTRE
CON I RELATIVI PROGRAMMI DIDATTICI;
L’ELENCO DEI DOCENTI INDIVIDUATI PER OGNI DISCIPLINA COMPRESA
NEL PIANO DIDATTICO (DA ATTINGERE DALL’ALBO PROVINCIALE) COPIA
DEI CONTRATTI E/O CONVENZIONE SOTTOSCRITTI CON I DOCENTI, DAI
8
QUALI RISULTINO CHIARI IL TIPO DI RAPPORTO E EVENTUALI BENEFIT
IVI CONTEMPLATI, IL NUMERO DI ORE ED IL COMPENSO ORARIO
STABILITO;
ELENCO DEL PERSONALE NON DOCENTE IMPEGNATO NELL’ATTIVITÀ
FORMATIVA;
COPIA DEI CONTRATTI O CONVENZIONE STIPULATI CON IL PERSONALE
NON DOCENTE DAI QUALI SI EVINCA IL TIPO DI RAPPORTO, LA
TIPOLOGIA DELLA PRESTAZIONE E IL NUMERO DI ORE PREVISTE, LA
QUOTA ORARIA O GIORNALIERA DETERMINATA;
I CURRICULA DEL PERSONALE NON DOCENTE, REGOLARMENTE
SOTTOSCRITTI IN ORIGINALE;
AUTOCERTIFICAZIONE DEL PERSONALE ESTERNO DA CUI SI EVINCA LA
DIPENDENZA O MENO DA P.A.. QUALORA VI SIA UN RAPPORTO DI
DIPENDENZA, SARÀ NECESSARIO ESIBIRE L’AUTORIZZAZIONE DELLA
P.A. DI APPARTENENZA ALL’ESPLETAMENTO DELL’INCARICO RICEVUTO;
IL NULLA OSTA AVVIO ATTIVITA’ DEVE CONTENERE :
- LA GRADUATORIA DEFINITIVA, DALLA QUALE ATTINGERE I NOMINATIVI
DEGLI ALLIEVI DA AVVIARE A FORMAZIONE E QUELLI DEGLI UDITORI, SE
PREVISTI, PER LE EVENTUALI SOSTITUZIONI;
- LA PRESA D’ATTO DEI CONTRATTI DEL PERSONALE DOCENTE E NON
DOCENTE;
- L’APPROVAZIONE DELL’ARTICOLAZIONE DIDATTICA;
- LA RESTITUZIONE DEI REGISTRI PRESENTATI, APPOSITAMENTE VIDIMATI;
- L’EVENTUALE AUTORIZZAZIONE ALLA VARIAZIONE DELLA SEDE DEI CORSI
E DELLO STAGE;
- LA RATIFICA DELLA DATA DI INIZIO PROPOSTA O LA VARIAZIONE DELLA
STESSA.
LE SOTTOELENCATE VARIAZIONI DEBBONO ESSERE PREVENTIVAMENTE
AUTORIZZATE DAL SETTORE F.P.:
VARIAZIONE ALLIEVI/DOCENTI/PERSONALE NON DOCENTE
VARIAZIONE MONTE ORARIO
VARIAZIONE SEDE
9
VARIAZIONE SCHEDA FINANZIARIA (COL SUPPORTO DEL SERVIZIO
RENDICONTAZIONE)
STAGE/VISITE GUIDATE
UTILIZZO MEZZO PROPRIO (SE NON VI E’ DISPONIBILITA’ DI MEZZI
PUBBLICI)
ESAMI FINALI
CONTROLLO E VIDIMAZIONI REGISTRI:
PRESENZA ALLIEVI
PER OGNI GIORNATA DI ATTIVITÀ IL REGISTRO DELLA PRESENZE DEVE
CONTENERE:
1. LA REGISTRAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE USCITE DEI PARTECIPANTI
(FIRMA AUTOGRAFA O REGISTRAZIONE MAGNETICA);
2. LE FIRME DEL DOCENTE/I- TUTORS – EVENTUALE/I CODOCENTE/I SCRITTA
PER ESTESO E IN MODO LEGGIBILE;
3. LA DATA E L’ARGOMENTO DELLA LEZIONE SVOLTA;
4. IL VISTO DEL DIRETTORE DEL CORSO;
L’INDICAZIONE DELLE ORE DI LEZIONE CHE È FISSATA INDEROGABILMENTE IN
60 MINUTI
COORDINAMENTO
PRESENZA FORMAZIONE FORMATORI
ATTIVITA’/ORE DEL PERSONALE NON DIRETTAMENTE IMPEGNATO IN AULA
CONSEGNA MATERIALE DIDATTICO
BENI PRODOTTI
CARICO/SCARICO
FATTURE
STAGE/VISITE GUIDATE
VIDIMAZIONI TEST ESAMI FINALI
COMPOSIZIONE COMMISSIONI DI:
1
VALUTAZIONE ALLIEVI IN INGRESSO
VALUTAZIONE ALLIEVI IN USCITA (ESAMI FINALI)
IL SERVIZIO:
REGISTRA E RILASCIA (A SEGUITO DI CONSEGNA FORMAT APPROVATO)
ATTESTATI DI QUALIFICA E/O FREQUENZA (CORSI LIBERI)
CONTROLLA E APPROVA I PROFILI PROFESSIONALI DEI CORSI LIBERI E
VERIFICA LA CONGRUITA’ DEI LORO RELATIVI COSTI.
VERIFICA LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA ALLA FIRMA DELLE
CONVENZIONI STIPULATE CON GLI ENTI PER I FINANZIAMENTI
CONSEGNA LE CONVENZIONI AGLI ENTI
PER QUANTO RIGUARDA I TEMPI DI ESECUZIONE, DAL PUNTO DI VISTA
TECNICO E AMMINISTRATRIVO, SONO QUELLI STABILITI DALLE
CIRCOLARI E DALLE LEGGI EUROPEE, E VERRANNO COMUNQUE
MODULATI IN ITINERE.
PER QUANTO RIGUARDA GLI ENTI ASSEGNATARI DEI FINANZIAMENTI,
ESSI RICEVERANNO UNA NOTA INFORMATIVA NELLA QUALE VERRANNO
INDICATI I RESPONSABILI DEI PROCEDIMENTI.
ANCHE PER I CORSI LIBERI (ANNUALI, BIENNALI O TRIENNALI), IN
SPECIAL MODO QUELLI CHE PREVEDONO IL RILASCIO DI UN
ATTESTATO DI QUALIFICA, E’ NECESSARIO CHE LA PARTECIPAZIONE
DEGLI ALLIEVI SIA DEL 50% DI QUELLI PREVISTI IN DETERMINA.
Procedure per lo svolgimento di attività di
1
Formazione libere ex art. 40 e 41 L.R. 18/85
Secondo quanto contemplato dagli art. 40 e 41 della ex L.R. 18/85, le attività formative a finanziamento privato vanno disciplinate affinché i titoli conseguiti possano avere riconoscimento giuridico, e la Provincia di Cosenza possa procedere al rilascio di attestati di qualifica riconosciuti dai Servizi per l’Impiego.Per garantire uniformità di procedure e di standard qualitativi le attività libere di formazione professionale, dovranno rispettare gran parte delle modalità previste per le attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e richiamate nella Circolare attuativa di cui al D.G.R. n. 3325 del 04/08/86.
Art. 1 Finalità generali
Con il presente atto vengono disciplinate le modalità per l’autorizzazione allo svolgimento dei corsi non finanziati, nonché le condizioni e i requisiti minimi che le attività formative devono possedere per potere ottenere il riconoscimento. Le linee guida sono volte a promuovere iniziative formative che nell’insieme: Offrano concrete opportunità d’inserimento lavorativo mediante l’individuazione di
profili professionali rispetto ai quali esista una domanda effettiva di mercato; Sviluppino un’offerta formativa permanente rivolta a tutti i cittadini,
indipendentemente dalla loro condizione lavorativa e che consenta la realizzazione di percorsi di long life learning (apprendimento durante tutto l’arco della vita);
Accrescano competenze di base, tecnico-professionali e trasversali, con riferimento a specifiche aree professionali.
Art. 2 Definizione di corso riconosciuto
Per corsi riconosciuti dalla Provincia di Cosenza si intendono i corsi autorizzati e non finanziati ai sensi degli art. 40 e 41 ex L.R. n. 18 del 19.04.1985.Possono essere riconosciute attività di formazione professionale svolte da enti, associazioni e organizzazioni; tale riconoscimento, da cui non può sorgere alcun diritto a contributi e finanziamenti regionali e provinciali, è accordato su istanza del soggetto gestore dei corsi.A tal fine si richiede: - che i corsi siano compatibili con i piani provinciali annuali di formazione professionale; - che l'ente disponga di strutture logistiche idonee, attrezzature e capacità organizzative; - che le rette di frequenza siano ritenute congrue; - che il personale impiegato sia in possesso dei necessari requisiti e venga assunto nel rispetto delle norme contrattuali vigenti; - che vengano applicati gli indirizzi e l'articolazione didattica di cui alla ex L.R. 18/85.Qualora si rilevi il venir meno di uno dei requisiti richiesti o di irregolarità attinenti lo svolgimento delle attività, l’autorizzazione viene revocata .Gli allievi dei corsi autorizzati sono ammessi a sostenere le prove finali secondo le modalità previste dalla ex L.R. 18/85 e dalla Determinazione Dirigenziale del 06/12/06 n. 06000104 del Registro di Settore (n. 06007598 del Registro Generale).Col superamento degli esami finali gli allievi conseguono un attestato di qualifica
1
professionale o di frequenza e profitto, rilasciati dagli Enti promotori e vistati dal Dirigente del Settore Formazione Professionale della Provincia di Cosenza, con la stessa validità degli attestati di cui all'art. 22 della ex L.R. 18/85.
Art. 3 Tipologie di Corsi riconosciuti
Le tipologie di Corsi riconosciuti sono le seguenti:1. Corsi di qualifica, finalizzati al conseguimento della qualifica professionale, ai
sensi della normativa nazionale e regionale;2. Corsi di base, destinati all’acquisizione di competenze trasversali che possano
essere riconosciute come crediti formativi (non però finalizzate all’assolvimento dell’obbligo formativo);
3. Corsi abilitanti, con rilascio, di norma, di attestato di idoneità, rivolti all’esercizio di specifiche attività e il cui svolgimento sia previsto e disciplinato da apposite leggi di settore, nazionali e regionali;
4. Corsi di specializzazione e/o di aggiornamento, con rilascio, di norma, di attestato di idoneità, per un’utenza costituita da professionisti iscritti ai rispettivi Albi e che sono volti all’acquisizione di competenze specialistiche riconosciute dai rispettivi Ordini, Collegi professionali e Associazioni.
Art. 4 Destinatari
L'ammissione ai corsi è consentita, di norma, a coloro che abbiano compiuto il sedicesimo anno d’età. La frequenza a dette attività non comporta l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione, così come disciplinato dalla ex L. 53/03. Tale specificazione deve essere obbligatoriamente riportata anche nei contratti individuali dei soggetti di età compresa tra i 16 e 18 anni di età.Alle attività di formazione professionale possono essere ammessi allievi di nazionalità estera purché regolarmente soggiornanti nel territorio della Provincia di Cosenza, nel rispetto delle leggi vigenti e degli accordi internazionali stipulati.Gli organismi gestori sono tenuti ad assicurare gli allievi frequentanti i corsi, contro gli infortuni e contro i rischi derivanti da responsabilità civile.Le domande di iscrizione ai corsi devono essere custodite, a cura dell'ente, insieme a tutta la documentazione amministrativa e didattica ad essi connessa.
Art. 5 Indirizzi di programmazione
Le funzioni di programmazione, autorizzazione, coordinamento e controllo sono riservate, ai sensi della ex L.R. 1/06 al Settore Formazione Professionale della Provincia di Cosenza.In coerenza con i principi di programmazione nazionali e comunitari, tutti i progetti formativi proposti dovranno chiaramente indicare gli sbocchi occupazionali verso il mercato del lavoro.
In linea con le priorità comunitarie, nazionali e regionali, i progetti formativi di durata pari o superiore alle 450 ore dovranno prevedere obbligatoriamente stage di durata
1
oraria non inferiore al 10% dell’intervento e non superiore al 20% ; dovranno inoltre comprendere moduli obbligatori per l’apprendimento delle seguenti competenze di base o trasversali: Orientamento 20 ore;
Lingua inglese (di base) non meno di 20 ore;
Informatica di base non meno di 25 ore;
Presentazione del corso non meno di 4 ore;
Diritto del lavoro e sindacale (di base), 10 ore;
Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Dl.626/94) (di base), 12 ore;
Elementi di normativa sulla Privacy 10 ore (D.Lgs. 196/03.
Per ogni intervento formativo che preveda l’acquisizione di una qualifica professionale, dovranno essere indicati il settore economico, il comparto e il sub-comparto.Per ogni qualifica professionale dovrà essere accertata e dichiarata la conformità alle eventuali leggi o disposizioni normative nazionali o regionali di settore che ne definiscono la specificità.I progetti concernenti attività soggette a specifica tutela da parte dell’ordinamento giuridico, dovranno essere corredati dalla normativa di settore, con particolare riferimento alla natura ed ai requisiti dell’Organismo attuatore ed alla tutela fisica degli allievi, ovvero dalla dichiarazione, in seno alla domanda, che l’intervento non è sottoposto ad alcuna particolare regolamentazione, pena, il diniego dell’autorizzazione nel caso di mancata dichiarazione e l’assunzione della responsabilità nell’ipotesi in cui invece esista specifica normativa.Gli interventi formativi nel settore informatico, rivolti all’acquisizione delle conoscenze di base dell’hardware e del pacchetto applicativo Office (Word – Excel – Access – Power Point – Internet), non potranno avere una durata inferiore a 400 ore per i corsi assimilabili alla qualifica di “Operatore Informatico”, e di ore 500 per quelli inerenti la qualifica di “Programmatore”.Per gli interventi che abbiano tale durata minima dovrà essere assicurata la presenza di una postazione informatica per allievo.Salvo che la durata dell’intervento formativo sia disciplinata da specifiche normative di settore, i percorsi formativi proposti non potranno essere inferiori a mesi 3. Il numero dei corsi che possono essere autorizzati è correlato all’esperienza e all’affidabilità dell’organismo promotore, alla quantità di aule e laboratori di cui esso dispone e alla durata oraria degli interventi formativi. Sarà accordata priorità agli enti in possesso della Certificazione ISO 9001 completata dalla S.A. 8000Le attività formative dovranno svolgersi senza soluzione di continuità; le uniche sospensioni dovranno coincidere con le festività di calendario e le vacanze estive.Gli interventi formativi autorizzati ed avviati dovranno essere portati a termine anche nel caso in cui il numero degli allievi partecipanti si riduca ad una sola unità, senza oneri aggiuntivi a carico degli allievi.
1
Art. 6 Soggetti promotori ed attuatori
Sono considerati soggetti promotori di iniziative formative “libere” tutti gli organismi che, intendendo svolgere attività di formazione professionale senza il concorso di finanziamenti pubblici, alla data di presentazione dell'istanza di autorizzazione risultino regolarmente costituiti nelle forme contemplate dalla vigente legislazione, e che nell’atto costitutivo prevedono espressamente tra i propri scopi l’attività formativa.Tali organismi dovranno essere in possesso di almeno una sede, ossia di una struttura organizzata, autosufficiente, rispondente ai requisiti di igiene, sanità, sicurezza ed accessibilità, conformemente a quanto previsto dalle norme vigenti in materia, e che, in virtù delle risorse gestionali, logistiche ed umane di cui dispone, e del suo raccordo sistematico con il territorio, rappresenti un fattore di sviluppo locale.Possono ottenere l’autorizzazione, previa accettazione dei controlli da parte del Servizio Ispettivo e Vigilanza del Settore Formazione Professionale della Provincia di Cosenza, sia corsi proposti da organismi di formazione accreditati dalla Regione Calabria (Regolamento per l’accreditamento di cui alla D.G.R. n. 192 del 04.03.2003, pubblicata sul B.U.R. Calabria del 15.04.2003-Supplemento straordinario n. 7 al B.U.R. n. 6 del 01.04.2003) sia quelli non accreditati. Questi ultimi dovranno produrre la documentazione di seguito elencata:
1. copia autenticata del titolo di disponibilità dei locali adibiti a sede dell’attività corsuale, regolarmente registrato;
2. planimetria dei locali di cui al punto precedente;3. perizia tecnica giurata, resa da tecnico professionista iscritto all’albo, che
specifichi che i locali sono rispondenti alle norme vigenti in materia urbanistica, edilizia, di superamento delle barriere architettoniche e al D.Lgs. 626/94 e successive modifiche e integrazioni, e che sono adatti alla destinazione ad aule teoriche e laboratorio per le esercitazioni pratiche dei corsi che si intendono attivare e che le attrezzature, analiticamente elencate, sono conformi alle normative europee e nazionali e al D. lgs. 626/94 e successive modifiche e integrazioni;
4. certificazione A.S. attestante l’igienicità dei locali e il numero degli allievi che può ospitare ogni singolo ambiente;
5. certificato prevenzione incendi;6. certificato di collaudo impianto elettrico.
Art. 7 Vincoli degli organismi autorizzati
Gli Enti interessati a promuovere iniziative formative libere dovranno:
1. Soddisfare le seguenti condizioni: Perseguimento tra i propri fini statutari, della finalità di formazione professionale; Affidabilità economica-finanziaria dell’organismo di formazione; Integrità e correttezza personale del legale rappresentante dell’organismo di
formazione, di tutte le persone che rivestono cariche sociali o comunque di tutte le persone che impegnano legalmente l’organismo di formazione.
Per essere ammessi allo svolgimento di attività formative, il legale rappresentante e i componenti degli eventuali organi collegiali dell’organismo dovranno dimostrare di non avere riportato sentenze penali di condanna passate in giudicato per i reati di cui all’art.11 del D.lgs. 24/07/1992 n°358 ed, inoltre, di non essere stati dichiarati
1
falliti e/o di non avere in corso una procedura fallimentare, di non essere sottoposti a misure di prevenzione ed, infine, che a loro carico non sussistono cause di divieto, decadenza o sospensione di cui alla Legge 31/05/1965, n.575 e successive modificazioni .
2. Assumere i seguenti impegni formali: Rispetto della normativa comunitaria, statale e regionale; Accettare i controlli della Provincia; Rispetto del CCNL di riferimento per il personale dipendente e della normativa
relativa alle altre forme contrattuali; Rispetto della normativa in materia fiscale, previdenziale, in materia di sicurezza
e di lavoro dei disabili; Comunicare alla Provincia tutte le variazioni intervenute sulle condizioni e sui
requisiti che hanno costituito la base del riconoscimento dei corsi riconosciuti; Dichiarare esplicitamente che nessun onere finanziario diretto o indiretto è a
carico della Provincia di Cosenza per la realizzazione dell’attività formativa;3. Possedere i seguenti requisiti specifici:
Assicurare l’adeguatezza di tutti i locali messi a disposizione come sede formativa dei corsi attraverso il rispetto della normativa vigente:a) D. Lgs. 626/94 e successive modifiche;b) Normativa prevenzione incendi;c) Normativa antinfortunistica;
Assicurare l’adeguatezza didattica delle aule e dei laboratori necessari alla realizzazione delle attività formative;
Assicurare l’adeguatezza tecnologica delle attrezzature didattiche e informatiche;
Assicurare l'identificazione esterna della sede operativa destinata alla realizzazione dei corsi riconosciuti.
Art. 8 Presentazione dei progetti formativi – Istruttoria - Autorizzazione
Le istanze di autorizzazione dovranno essere redatte esclusivamente secondo il modello Allegato A, e sottoscritte dal legale rappresentante dell'organismo promotore. Potranno essere prodotte in qualunque periodo dell’anno al Settore Formazione Professionale della Provincia di Cosenza.All'istanza dovrà essere allegata la seguente documentazione:1) copia dell’atto costitutivo del soggetto proponente;2) copia dello Statuto dell’organismo proponente, nel cui oggetto sociale deve essere
espressamente prevista la Formazione Professionale;3) fotocopia di documento di identità del Legale Rappresentante;4) fotocopia del codice fiscale del Legale Rappresentante5) certificato di iscrizione alla C. C.I. A. A. ove previsto;6) curriculum vitae dell’organismo;7) Autocertificazione relativa al casellario giudiziario per il legale rappresentante e per
i componenti di eventuali organi collegiali;8) Autocertificazione di inesistenza di procedure fallimentari;9) dichiarazioni di sussistenza delle condizioni di cui al punto 1 del paragrafo 7;10) dichiarazione di assunzione degli impegni di cui al punto 2 del paragrafo 7;11) dichiarazione di possesso dei requisiti specifici di cui al punto 3 del paragrafo 7;12) schede sintetiche di presentazione dei corsi dei quali si chiede l’autorizzazione
allo svolgimento, redatte conformemente al modello Allegato B, in formato cartaceo e su supporto informatico;
1
13) formulario di progetto di ciascun intervento formativo proposto, di cui ogni foglio dovrà riportare il timbro del soggetto proponente e la firma del legale rappresentante, contenente le seguenti informazioni: Tipologia di corso; Numero dei partecipanti previsto; Requisiti di ingresso dei partecipanti; Costo di iscrizione/frequenza a carico del singolo partecipante e l’eventuale
ripartizione dello stesso in più soluzioni; Sede di svolgimento delle singole attività previste dal corso; Obiettivi formativi e didattici del corso; Durata del corso in ore, con numero di ore teoriche, pratiche ed eventuale
stage; Metodologia della certificazione finale (tipologia, sistema di valutazione,
strumenti, modalità e criteri); Struttura ed articolazione del percorso formativo, articolato in cicli (eventuali),
moduli e unità didattiche; Descrizione del singolo ciclo (eventuale) e del singolo Modulo, contenente
denominazione, durata, contenuti, obiettivi, metodologie didattiche attive e modalità di valutazione;
Attrezzature didattiche, informatiche e tecnologiche;14) calendario delle lezioni;15) elenco dei docenti e delle altre risorse umane indicate nel corso, corredato dei
curricula vitae di ciascuno in formato europeo;16) Decreto di accreditamento o, se non accreditati, la documentazione indicata al
paragrafo 6;17) Esplicita dichiarazione che nessun onere finanziario diretto o indiretto è a carico
della Provincia di Cosenza per la realizzazione dell’attività formativa;18) Esplicita dichiarazione di portare a termine l’attività corsuale anche in caso di
riduzione degli iscritti ad una sola unità.
L’istruttoria dei progetti è delegata alla competenza del Settore Formazione Professionale della Provincia di Cosenza.Entro i successivi 30 giorni dal deposito dell’istanza, il Dirigente del Settore Formazione Professionale rilascerà, o negherà, l’autorizzazione allo svolgimento degli interventi formativi proposti, provvedendo a trasmetterne motivato parere.L'autorizzazione riguarderà singoli corsi ed esaurirà i propri effetti alla conclusione di questi. Conseguentemente, anche la riedizione dei medesimi corsi dovrà essere oggetto di nuova autorizzazione.I corsi autorizzati ai sensi dell’art. 40 L.R. 18/85 dovranno riportare la seguente dizione:
“ Corso_______________(tipologia) per______________________(titolo)Riconosciuto e autorizzato ai sensi dell’art. 40 L.R. 18/85 dalla Provincia di
Cosenza”
I corsi riconosciuti con rilascio di attestati di frequenza e profitto dovranno invece riportare la dicitura:
“ Corso_______________(tipologia) per______________________(titolo)Riconosciuto e autorizzato ai sensi dell’art. 41 L.R. 18/85 dalla Provincia di
Cosenza”
1
In ogni caso, l’autorizzazione rilasciata potrà essere revocata, in qualunque momento, ove si accerti il venir meno dei requisiti previsti dalle citate disposizioni, o nel caso in cui vengano rilevate gravi irregolarità nella realizzazione degli interventi formativi approvati.I corsi dovranno avere inizio entro 6 mesi dal rilascio dell’autorizzazione: in caso di mancato avvio entro tale termine, l’autorizzazione deve intendersi automaticamente decaduta.I corsi non avviati costituiranno uno degli indicatori di valutazione per l’Amministrazione ai fini del rilascio di eventuali successive autorizzazioni.Trasferimenti di attività formativa in sedi diverse da quelle autorizzate non sono, di norma, consentiti. In presenza di documentati motivi, comunque, il Settore Formazione Professionale potrà autorizzare eventuali trasferimenti della sede formativa, ma solo in ambito provinciale, dietro presentazione di apposita istanza e di verifica idoneità dei nuovi locali indicati.In tal caso dovrà essere, ovviamente, presentata al Settore la documentazione indicata ai punti 1,2,3,4,5,6 del paragrafo 6. Compete al Settore Formazione Professionale la viglianza amministrativo-didattica sulle attività autorizzate dalla Provincia di Cosenza.La Provincia ha facoltà di effettuare in qualsiasi momento ispezioni e controlli circa il regolare espletamento delle attività corsuali rispetto a quanto previsto dal progetto autorizzato.Qualsiasi interruzione dell’attività corsuale deve essere comunicata tempestivamente al Settore Formazione Professionale e al Servizio Ispettivo e Vigilanza della Provincia di Cosenza e attraverso una nota contenente le motivazioni dell’interruzione e l’indicazione della data di ripresa delle attività.
Art. 9 Adempimenti a cura del Servizio Ispettivo e Vigilanza
L’avvio delle attività formative è condizionato all’esito positivo della visita preliminare del Servizio Ispettivo e Vigilanza della Provincia di Cosenza che dovrà verificare l’idoneità della sede formativa e delle attrezzature per lo svolgimento dell’attività didattica formativa, così come previsto dalla normativa vigente per il rilascio della qualifica professionale.Dell’esito degli accertamenti effettuati, il Servizio Ispettivo e Viglilanza della Provincia di Cosenza verbalizzerà i risultati, dandone comunicazione entro 10 giorni al Servizio competente. Il Servizio Ispettivo e Vigilanza nel corso dello svolgimento di ciascuno degli interventi formativi approvati potrà effettuare verifiche.A tal fine il direttore responsabile del corso terrà costantemente a disposizione dell’Organo di Controllo del Settore Formazione Professionale della Provincia di Cosenza, tutta la documentazione relativa al corso medesimo e, comunque, i seguenti atti: registro generale degli iscritti, libro dei verbali delle riunioni del collegio dei docenti, registro di corso, che andrà regolarmente vidimato presso il Settore Formazione Professionale della Provincia prima che si dia avvio all’attività formativa.Il Servizio Ispettivo e Vigilanza segnalerà tempestivamente al Servizio competente ogni irregolarità o disfunzione riscontrata, nonché l’eventuale mancato avvio dei corsi autorizzati entro il termine massimo fissato, formulando idonee proposte per una loro revoca.
1
Art. 10 Adempimenti preliminari all'avvio dei corsi
Prima dell'avvio del corso, il soggetto attuatore dovrà procedere alla vidimazione del registro di classe, conforme al modello allegato alla circolare n. 9641 del 06.07.1993, allegata alla D.G.R. n. 3124 del 08.09.1993, pubblicata sul B.U.R. Calabria del 26.10.1993-edizione straordinaria.I registri devono essere tenuti nella sede di realizzazione del corso. Non sono consentite cancellature, correzioni o abrasioni.
Il registro, della cui tenuta sono responsabili il docente e il direttore del corso, deve obbligatoriamente contenere idonei spazi per:a) i nominativi degli allievi;b) la firma in entrata ed in uscita di ciascun allievo;c) la firma del docente con indicazione della materia, dell'orario di svolgimento della
lezione e degli argomenti trattati;d) la firma del direttore del corso.Contestualmente, egli dovrà inoltrare la seguente documentazione:1) copia conforme della scheda sintetica di presentazione del corso;2) elenco degli allievi iscritti, che non possono superare il n. di 20 per singolo
corso, completo di: a) generalità anagrafiche individuali; b) indicazione del titolo di studio posseduto da ciascuno;
3) Copia del contratto che regolamenta i rapporti tra organismo di formazione e singolo partecipante. Per gli aspiranti di età compresa tra 16 e 18 anni non compiuti, il contratto contenente la dicitura: la frequenza a dette attività non comporta l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione così come disciplinato dalla L. 53/03 deve essere sottoscritto da chi esercita la patria potestà.
4) comunicazione della data prevista per l’inizio effettivo delle attività formative;5) calendario settimanale delle lezioni;6) copia del contratto del personale docente e non docente impegnato nell’attività
formativa.Eventuali comunicazioni relative alla gestione del corso autorizzato quali, ad esempio, sostituzioni di docenti, allievi, variazioni di calendario, sospensioni, trasferimenti di sede ecc., dovranno essere comunicate tempestivamente al Servizio Competente del Settore Formazione Professionale.
Art. 11 Pubblicizzazione
Qualora gli enti interessati decidessero di pubblicizzare l’attività che intendono attuare, le forme di tale pubblicizzazione devono essere preventivamente concordate ed autorizzate dal Dirigente del Settore Formazione Professionale. La pubblicizzazione non può comunque avvenire prima dell’autorizzazione allo svolgimento delle attività formative per le quali è stata inoltrata la richiesta.Nelle forme di pubblicizzazione previste per il corso devono essere espressamente dichiarati :
o tipologia del corso;o durata in ore;o moduli previsti;o numero di allievi previsti;o requisiti di ammissione;
1
o sede di svolgimento delle attività formative e dell’eventuale stage;o eventuali benefici per gli allievi;o obblighi di frequenza per accedere agli esami finali;o costo complessivo del corso per allievo, comprensivo di I.V.A.;o sede di svolgimento.
Art. 12 Adempimenti successivi all’avvio dell’attività
La data d’avvio dell’attività formativa dovrà essere tempestivamente comunicata al Servizio competente e al Servizio Ispettivo e Vigilanza della Provincia di Cosenza. Presso l’Ente attuatore del corso dovranno essere custodite, ed esibite in caso di visita ispettiva, :
o copia della denuncia all’INAIL degli allievi;o copia della trasmissione all’INAIL del personale docente e non docente
impegnato nel corso;o certificati di idoneità sanitaria degli allievi, nei casi in cui ciò sia previsto dalla
normativa vigente. Oltre all’istruttoria delle istanze e dei progetti formativi, compete al Settore Formazione Professionale il ruolo di organo di viglianza amministrativo-didattica sulle attività autorizzate dall’Amministrazione Provinciale.
Art. 13 Adempimenti conclusivi - Chiusura del corso - Esami di qualifica
Al termine del corso, gli allievi che hanno frequentato regolarmente le attività formative, per almeno il 70% delle ore previste, saranno ammessi alle prove finali di esame.Non sono consentite diminuzioni del monte orario complessivo previsto da progetto e regolarmente approvato.Eccezionalmente, in casi opportunamente documentati dovuti a malattia o altre cause di forza maggiore, gli organismi gestori potranno consentire, previa specifica autorizzazione del Settore Formazione Professionale, il recupero di ore di attività formativa, nel limite massimo del 10% del monte ore globale, ad allievi che non abbiano raggiunto la soglia minima di frequenza del corso.Le ore di recupero effettuate dovranno essere annotate nel registro di classe e sottoscritte dall’allievo, dal docente e dal direttore del corso.Qualora il corso autorizzato è articolato in più cicli o annualità, è obbligatorio prevedere prove intermedie atte a consentire al partecipante il passaggio da un ciclo, o da un anno, all’altro. Gli scrutini di passaggio da ciclo a ciclo, o da annualità ad annualità, dovranno avvenire davanti ad una commissione nominata dall’Ente attuatore e presieduta da un rappresentante del Settore Formazione Professionale della Provincia di Cosenza.Gli esami finali per il conseguimento della qualifica professionale si svolgeranno dinnanzi ad una commissione presieduta da un funzionario della Provincia nominata dal Dirigente del Settore Formazione Professionale, con le modalità stabilite dalla ex L.R. n.18/1985 e dalla Determinazione Dirigenziale del 06/12/06 n. 06000104 del Registro di Settore (n. 06007598 del Registro Generale).Non saranno costituite commissioni d'esame, né saranno rilasciati attestati di qualifica per quei corsi che non siano stati preventivamente autorizzati dal Settore Formazione Professionale.
2
Al termine dell'attività corsuale l’organismo attuatore comunicherà al Settore Formazione i nominativi di n. 2 docenti del corso designandoli a comporre la predetta Commissione d’esame.In particolari casi, qualora dall’intervento formativo consegua una qualifica ad alto contenuto professionale o disciplinata da specifica normativa, la commissione d'esame potrà essere integrata, da componenti aggiuntivi.Il Settore Formazione Professionale, previa verifica:1. della documentazione prodotta dall’ente gestore;2. della conformità delle attività formative svolte alle norme contenute nella presente
disciplina e in quelle in essa espressamente richiamate;3. degli esiti dei controlli compiuti in itinere;successivamente, e comunque entro 30 giorni dalla richiesta, notificherà all'ente gestore, al funzionario incaricato di presiedere la commissione di esame e ai componenti della stessa, il provvedimento di nomina.L'articolazione oraria e/o giornaliera delle operazioni d‘esame sarà fissata d'intesa tra tutti i componenti la commissione.Ove per motivi di forza maggiore taluno degli allievi non potesse partecipare agli esami finali dovrà darne tempestiva comunicazione all'Ente gestore che ne darà notizia al Presidente della commissione per l’annotazione dell’assenza nel verbale.Ad istanza del candidato, tuttavia, sarà cura dell'ente gestore inviare al Settore Provinciale Formazione Professionale la documentazione giustificativa dell'assenza e quella necessaria per l'ammissione alle prove finali, affinché ne sia disposta la riammissione ad esami di uguale qualifica presso lo stesso ente o presso altro ente della medesima Provincia.In tutti i casi sarà cura del Presidente della commissione acquisire agli atti la documentazione relativa. I contenuti delle prove ed il relativo criterio di valutazione saranno determinati dal Presidente della commissione di concerto con gli altri componenti la medesima. Gli elaborati utilizzati per la prova pratica dovranno essere firmati singolarmente da tutti i componenti la commissione di esame. Tutti gli atti delle prove d'esame rimarranno in custodia all'ente gestore.La Commissione redigerà appositi verbali delle sedute di esame, utilizzando la modulistica predisposta dal Settore Formazione Professionale, al quale subito dopo lo svolgimento degli esami sarà trasmessa copia dei verbali a cura del Responsabile dell’ente gestore. Al termine della seduta d'esame, l’organismo gestore corrisponderà al Presidente della Commissione di esame un gettone giornaliero di presenza, con le modalità di cui al D.D.G. Regione Calabria n. 67/XII del 7 giugno 2000, pubblicato sulla B.U.R. Calabria del 07/07/2000. Restano a carico dell’ente anche le eventuali spese di viaggio, vitto, nonché l’indennità giornaliera secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia di trattamento di missione del personale dipendente dell’Amministrazione.Qualunque spesa inerente lo svolgimento delle prove di esame graverà sull'organismo gestore del corso, comprese le spese per la partecipazione alle operazioni d’esame degli esperti esterni componenti le Commissioni (missioni e/o gettoni di presenza).Nessun onere finanziario potrà gravare sull’Amministrazione Provinciale.
Art. 14 Attestati di qualifca
Agli allievi risultati idonei agli esami finali, gli enti rilasceranno gli attestati di qualifica, ai sensi dell’art. 40 ex L.R. 18/85, o attestati di frequenza e profitto, ai sensi dell’art. 41 ex L.R. 18/85, che saranno dagli stessi predisposti.
2
A tal fine, entro un mese dall’espletamento delle prove d’esame, l’organismo gestore inoltrerà al Settore Formazione Professionale, gli attestati predisposti secondo il modello allegato al decreto del Ministero del Lavoro 12 marzo 1996, pubblicato nella G.U.R.I: n. 81 del 5 aprile 1996.L’attestato dovrà contenere, tra l’altro, l’esplicita indicazione della validità ai sensi e per gli effetti della ex L.R. n. 18/85, nonché dell’art. 14 della ex L. 845/78.Il Settore Formazione Professionale, accertata la regolarità formale delle operazioni, nonché la conformità dei dati riportati nell’attestato sulla base della documentazione in proprio possesso, vidimerà gli attestati.
Gli attestati professionali conseguiti sono validi ai fini dell’iscrizione negli elenchi anagrafici tenuti dai Servizi per l’Impiego.
2
PROVINCIA DI COSENZAPROVINCIA DI COSENZASETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE
SERVIZIO ORIENTAMENTO PROFESSIONALEVia Panebianco n. 274 - 87100 Cosenza -
LINEE GUIDA
SERVIZIO ORIENTAMENTO E FABBISOGNO FORMATIVO
2
OBIETTIVI 1° LIVELLO
Attribuire specifici compiti e funzioni lavorative al personale assegnato al Servizio Orientamento e Fabbisogni Formativi;
Ricercare ed Analizzare la normativa e i bandi Comunitari, nazionali, regionali in materia di occupazione, formazione e sostegno all’inserimento lavorativo.
Rilevare l’offerta della formazione, dell’istruzione scolastica, universitaria, post-secondaria, post-universitaria;
Dotarsi di guide cartacee informative;
Dotarsi di strumenti di monitoraggio e di valutazione;
OBIETTIVI 2° LIVELLO
Realizzare un sistema statistico di rilevazione, analisi ed elaborazione dati per implementare l’analisi socio – economica – territoriale del contesto di riferimento;
Costituire una banca dati e un sito web per favorire l’accesso all’informazione;
Consolidare il coinvolgimento del partneriato socio-istituzionale;
Promuovere e pubblicizzare l’offerta di orientamento.
Dotarsi di una carta dei servizi e dei diritti degli utenti;
DESTINATARI DEL SERVIZIO
SOGGETTI SINGOLI
Giovani e adulti inoccupati alla ricerca di prima occupazione; Giovani e adulti coinvolti in processi di reinserimento lavorativo; Donne fuori dal Mercato del Lavoro; Persone in condizione lavorativa inattiva; Soggetti a rischio di esclusione sociale e disabili; Giovani in transazione scuola – scuola, scuola – lavoro, lavoro - lavoro; Giovani in obbligo formativo o apprendistato che abbandonano prematuramente gli
studi; Immigrati.
SOGGETTI COLLETTIVI:
Sistema delle Aziende;
2
Scuole; Agenzie Formative.
AMBITO TERRITORIALE
Territorio Provinciale suddiviso in aree interessate dai Patti Territoriali e in distretti individuati aggregando aree Pit limitrofe su basi di tratti di omogeneità territoriale e socio – economica.
AREE PATTI TERRITORIALI
Area patto territoriale Alto Tirreno Cosentino; Area patto territoriale Sud Tirreno Cosentino e Valle dell’Esaro; Area patto territoriale Cosentino – Pateco; Area patto territoriale Cosentino Agricolo “Protekos – Eusybaris”; Area patto territoriale Silana.
AREE PIT
Area Pit pollino e Alto Ionio; Area Pit Valle Crati e Sila Ionica; Area Pit Alto Tirreno e Medio Tirreno; Area Pit Serre Cosentine e Sila; Area Pit Basso Tirreno e Savuto.
OBIETTIVI STRATEGICI
Rendere fruibile all’utenza informazioni sulle Opportunità Formative, sul Mercato del Lavoro, sulle Professioni, sulle Tendenze Occupazionali;
Abilitare l’utente al raggiungimento di una propria autonomia decisionale congruente con le attitudini personali e le opportunità del contesto socio – economico – formativo con il quale interagisce;
Elevare la qualità della Formazione Professionale attraverso il monitoraggio della Agenzie Formative e delle didattiche poste in essere;
Promuovere percorsi formativi per l’occupabilità delle persone in cerca di lavoro; Monitorare l’inserimento lavorativo dei fruitori delle attività formative attraverso la
costruzione di un’anagrafe dei corsisti; Promuovere la cultura della partecipazione attraverso intese e forme di convenzioni
con enti pubblici istituzionali e privati impegnati nel campo della Formazione Professionale e dell’Orientamento nonché delle politiche attive del lavoro implementando la costituzione di un sistema di valutazione orientata alla customer satisfaction;
Promuovere azioni di integrazione fra Servizio di Orientamento e Scuole per rimotivare i giovani allo studio, per prevenire il fenomeno degli abbandoni e per il completamento dell’obbligo formativo.
ATTIVITA’
2
1) REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “ORIENTATI” E ORIENTAMENTO ALLA FORMAZIONE
Il Progetto prevede la realizzazione di un servizio di consulenza, di assistenza, di accompagnamento alla formazione integrato col sistema dell’istruzione e con le politiche del lavoro.
OBIETTIVI OPERATIVI
Fornire informazioni sulle possibilità formative, sull’istruzione scolastica, sul Mercato Del Lavoro;
Accompagnare e sostenere l’utente per la definizione di una propria progettualità individuale;
Rilascio dell'”attestato di colloquio di orientamento”, valido come titolo preferenziale d'accesso nei corsi di formazione professionale, requisito richiesto esplicitamente nel bando delle attività formative;
Individuare con gli utenti le loro potenzialità, attitudini, abilità e conoscenze spendibili nel Mercato del Lavoro;
Fornire conoscenze utili sulle possibilità formative e orientare nelle scelte; Fornire strumenti per rimotivare i giovani allo studio e sostenerli rispetto
all’apprendimento; Fornire sostegni a soggetti diversamente abili per l’inserimento nel sistema
Formativo o Lavorativo; Fornire strumenti per prepararsi al mondo del lavoro attraverso l’apprendistato
inteso non solo come contratto di lavoro ma anche come strumento di apprendimento e formazione.
AZIONI
Incontri di Informazione Orientativa; Colloqui Individuali di Orientamento; Bilancio attitudinale; Orientamento alla Formazione; Orientamento alla Rimotivazione; Orientamento ai Soggetti svantaggiati; Orientamento all’Apprendistato; Rilascio dell'Attestato di colloquio di orientamento presso il S.O.F.F..
Indicatori di realizzazione e di risultatoObiettivi specifici Indicatore di
rilevazioneValore atteso
al 2008Fonte Metodo di
rilevazione
Favorire l’accessibilità all’offerta di formazione e
di istruzione
Fornire opportunità di professionalizzazione e
opportunità di inserimento e
reinserimento lavorativo
Fornire consulenza di orientamento
Numero utenti che
usufruiscono del Servizio
Schede di gradimento degli
interventi orientativi
compilate dagli utenti
Quantificazione di
fruizione del Servizio
Analisi valutativa delle schede di
gradimento
2
2) MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL FABBISOGNO FORMATIVO.
La Provincia di Cosenza, così come il resto della Calabria, è caratterizzata da una struttura produttiva esigua con scarsa capacità di innovazione, da Settori di attività tradizionale orientata quasi esclusivamente alla domanda locale, dalle dimensioni estremamente ridotte delle imprese, dallo scarso sviluppo dei servizi alle persone e al territorio e delle attività innovative, ad un turismo con scarsi servizi di ricettività e frequentemente di prossimità.Ciò produce un alto indice di disoccupazione che coinvolge anche persone in possesso di elevati titoli di studio con punte di massima criticità tra giovani e, soprattutto, giovani donne in cerca di prima occupazione e fasce di popolazione a rischio di esclusione sociale e di marginalità.In questo contesto socio – economico che non riesce a soddisfare i bisogni occupazionali per il forte divario fra offerta e domanda di lavoro, per rilevare il fabbisogno formativo con prospettive spendibili in termini occupazionali e di sviluppo compatibile, appare opportuno puntare sui processi di valorizzazione delle risorse ambientali e storico monumentali, sui prodotti agro - alimentari tipici con particolare attenzione alle pratiche biologiche, sui prodotti enologici, sull’agro industria, sull’ agriturismo, sul potenziamento e qualificazione del settore turistico, sull’artigianato di qualità, sul termalismo, sul marketing, sulla pesca, sull’itticultura, sulle fonti di energia alternativa, su iniziative di lavoro autonomo e creazione di micro iniziative imprenditoriali, sullo sviluppo della società dell’informazione, sull’innovazione tecnologica dei processi produttivi, sullo sviluppo quantitativo e qualitativo dei servizi alle persone e al territorio. E altresì necessario far proprio:
1) un approccio trasversale di forte attenzione ai soggetti caratterizzati da disagio sociale e da problemi di integrazione o da abbandono scolastico;
2) un raccordo con gli strumenti di programmazione istituzionale finalizzati allo sviluppo locale, alle diverse fonti finanziarie e ai diversi strumenti normativi;
3) un adeguamento dell’offerta formativa sia rispetto alle stime occupazionali che alle risorse investite.
OBIETTIVI OPERATIVI
Mettere a confronto, attraverso una mappatura socio-economica aggiornata del nostro territorio provinciale, le caratteristiche formative e professionali possedute dagli abitanti dei vari Distretti con le tipologie dei settori economici presenti sui territori di riferimento;
Creare una rete permanente di scambi e collaborazione con i settori produttivi con le Associazioni sindacali e culturali, con il sistema dell’istruzione e della formazione e con gli enti locali;
Individuare, alla luce dei dati raccolti e grazie alla rete di collaborazione creata, il Fabbisogno formativo e professionale del territorio provinciale.
AZIONI
Analisi del contesto socio – economico: superficie e distribuzione territoriale, popolazione residente, popolazione per classi di età, grado di istruzione, tipo di istruzione, giovani che abbandonano prematuramente gli studi, tasso di occupazione per sesso e classe di età, occupati con contratti atipici, tasso di disoccupazione per sesso e classi di età, tasso di disoccupazione per titolo di studio, persone disabili, stranieri residenti sul totale della popolazione, settori
2
economici, tipologie imprenditoriali, flussi turistici, servizi alla persona e alla comunità, bisogni del territorio;
Coinvolgimento attraverso la costituzione di focus-group di studio e approfondimento con gli attori del partneriato sociale, attraverso momenti di concertazione con Comuni, Comunità Montane, Enti locali, Associazioni di categoria e datoriali, Sindacati, Scuole, Associazioni di volontariato;
Indagini sul campo.
Indicatori di realizzazione e di risultatoObiettivi specifici Indicatore di
rilevazioneValore atteso al ? fonte Metodo di rilevazione
Programmare attività formative attive e
preventive
Programmare percorsi di integrazione e migliorare
il (re) inserimento lavorativo dei soggetti
svantaggiati
Programmare l’innovazione e l’adattabilità dei
lavoratori occupati all’organizzazione del
lavoro
Programmare politiche formative per
l’anticipazione e gestione dei cambiamenti e
promuovere la competitività
Numero di progetti
approvati, avviati e
conclusi per tipologie
d’intervento
Tasso di incidenza di
inserimento o reinserimento lavorativo sul
totale degli interventi rivolti ai
destinatari degli obiettivi
Sistemi di monitorag
gio
3) PROGETTAZIONE DI INTERVENTI EDUCATIVI E DI ORIENTAMENTO E SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ CORSUALI
La progettazione educativa e di orientamento pianifica gli interventi di orientamento del Servizio attraverso la definizione degli obiettivi, dei contenuti, dei metodi, degli strumenti e delle procedure di verifica. E’ indirizzata, congiuntamente a strumenti di rilevazione del grado di interesse/ motivazione dei corsisti, a supporto delle attività corsuali e dell’Istruzione.
OBIETTIVI OPERATIVI
Rilevare il grado di interesse/motivazione dei corsisti; Supportare le attività corsuali; Promuovere, implementare e diffondere la prassi dell’Orientamento nella corsualità
formativa e nell’Istruzione.
2
AZIONI
Analisi della domanda; Analisi dei bisogni; Precisazione delle finalità; Progettazione dell’intervento; Condivisione delle fasi progettuali con gli utenti e con i gestori dell’attività formativa.
Indicatori di realizzazione e di risultatoObiettivi specifici Indicatore di
rilevazioneValore atteso al ? fonte Metodo di
rilevazione
Sviluppare l’integrazione fra
servizio di orientamento e sistema della formazione
Aumentare la regolarità,
l’efficienza, l’efficacia
dell’Orientamento nelle attività corsuali e
dell’istruzione
Numero di progetti
Avviati e conclusi
Schede di gradimento
compilate dai corsisti e dai gestori della
corsualità
Sistemi di monitoraggio
Analisi valutativa delle schede di
gradimento
2
PROVINCIA DI COSENZASETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE
SERVIZIO ISPETTIVO E VIGILANZAVia C. Gabriele, 49 - 87100 COSENZA
LINEE GUIDA
SERVIZIO ISPETTIVO E VIGILANZA
3
Il monitoraggio continuo delle attività formative si sostanzia principalmente nelle seguenti
attività:
la verifica dello svolgimento delle attività formative in maniera conforme al progetto
approvato e finanziato e nel pieno rispetto di regole e procedure (normativa
comunitaria, nazionale e regionale vigente);
l’assistenza tecnica ai Centri di Formazione Professionale per il miglior conseguimento
dei fini normativi;
la supervisione sulla qualità delle strutture dedicate dai Centri alla formazione;
l’analisi della qualità della relazione formativa instaurata dai docenti e dai tutors con gli
allievi;
la vigilanza ed il controllo tecnico–didattico–amministrativo–contabile sullo svolgimento
delle attività corsuali.
La vigilanza ed il controllo verranno attuate presso le sedi dei corsi di formazione tramite
visite ispettive, così articolate:
ØVisite preliminari, da effettuare prima dell’avviamento delle attività corsuali;
ØVisite tecnico-didattico-amministrative, concretabili durante lo svolgimento dei corsi;
ØVisite amministrativo-contabili, concretabili durante lo svolgimento dei corsi;
ØVisite mirate alla rilevazione di gravi irregolarità nella gestione dei corsi, presenze degli
allievi, del personale docente e non docente, adempimenti a prescrizioni
precedentemente indicate dal servizio;
ØVisite speciali, per particolari accertamenti richiesti da altri servizi o enti delegati.
Le visite verranno programmate dal Responsabile del Servizio ed effettuate dal personale
assegnato al servizio SIV.
Disfunzioni e irregolarità eventualmente riscontrate in sede di controllo verranno notificate
a chiusura dell’ispezione mediante una copia del verbale di accertamento.
3
Avverso tale verbale l’Ente Gestore, entro dieci giorni, potrà inoltrare al Settore alla
Formazione Professionale della Provincia di Cosenza le controdeduzioni alle contestazioni
notificate per le conseguenti determinazioni.
Nel caso di gravi irregolarità, il Dirigente di Settore con propria determina, a seconda della
gravità, dispone la sospensione temporanea o la chiusura dei corsi e la revoca dei
finanziamenti concessi.
1. PREMESSAL’avvio delle attività formative è condizionato all’esito positivo della visita preliminare del
Servizio di Ispezione e Vigilanza (nel seguito denominato SIV), che dovrà verificare la
rispondenza della sede formativa e delle attrezzature ai requisiti previsti dalle norme vigenti
per il rilascio della specifica qualifica professionale, verbalizzando gli accertamenti
effettuati e dandone comunicazione al Dirigente di Settore.
Nel corso dello svolgimento di ciascuno degli interventi formativi approvati, il SIV potrà
effettuare verifiche segnalando tempestivamente al Dirigente di Settore ogni irregolarità o
disfunzione riscontrata, nonché l’eventuale mancato avvio dei corsi autorizzati entro il
termine massimo fissato, formulando idonee proposte in ordine alla risoluzione dei
problemi riscontrati.
2. VISITE PRELIMINARILe visite preliminari saranno rivolte ad accertare l’idoneità dei locali e delle attrezzature
destinati allo svolgimento dell’attività formativa, mediante l’esame e l’acquisizione dei
documenti di seguito riportati:
Locali 1) Perizia tecnica giurata firmata da un tecnico iscritto ad un albo professionale dalla quale
risulti:
-che i locali siano rispondenti alle normative vigenti in materia di edilizia scolastica;
-che la destinazione dei locali sia adatta alla destinazione ad aule teoriche o a laboratorio
per le esercitazioni pratiche dei corsi che si intendono attivare;
-quale sia il numero di allievi che possono frequentare contemporaneamente la sede
formativa;
-che i locali (e gli eventuali macchinari e attrezzature già predisposti per i corsi come da
lay-out) siano rispondenti alle norme di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro,
3
nonché alle condizioni di sicurezza contro i rischi derivanti dagli incendi (anche per quelle
strutture destinate ad ospitare contemporaneamente meno di 100 persone e non soggette
all’obbligo della richiesta prevenzione incendi);
-che le attrezzature da utilizzare per l’attività formativa siano efficienti e funzionali.
La perizia dovrà contenere anche l’indicazione degli impianti fissi installati (illuminazione –
forza motrice – impianto distribuzione gas – centrale termica e relativo impianto di
distribuzione – climatizzazione - ecc.), va allegato elaborato grafico in scala 1:200
indicante gli spazi destinati all’attività formativa.
Tutte le pagine di cui è composta la relazione dovranno essere numerate
progressivamente, timbrate e firmate.
2) Certificato di Agibilità (o di collaudo statico), oppure in sostituzione, di data recente, una
perizia giurata attestante l’idoneità ad ospitare una sede formativa, rilasciata da un
tecnico iscritto ad un albo professionale ai sensi della legge 1086/81 art. 7.
3) Certificato di rispondenza igienico–sanitaria, rilasciato dal Dirigente Sanitario dell’Unità
Operativa Igiene Pubblica dell’Azienda Sanitaria territorialmente competente,
specificante la destinazione degli ambienti ed il numero degli allievi che ciascun locale
può ospitare;
4) Disegni planimetrici in scala 1:200 dei locali destinati ad aule, reparti, laboratori ecc.,
con l’indicazione delle attrezzature e degli arredi. I locali di svolgimento del corso
devono essere individuati e resi disponibili per tutta la durata dell’attività formativa. Nel
caso in cui non sia identificabile un locale utilizzato per il corso, il riscontro risulterà
negativo.
5) Certificato di Prevenzione Incendi (ove previsto per legge) o, in attesa del rilascio dello
stesso, nulla-osta provvisorio;
6) Certificato dell’impianto elettrico in conformità alla legge 46/90;
7) Certificato dell’ impianto termico in conformità alla legge 46/90;
8) Certificato di accreditamento della sede operativa.
AttrezzatureDovrà essere accertata la rispondenza delle attrezzature, macchine e arredi esistenti nel
laboratorio, reparto o aula, con quelli riportati in perizia e quelle contenute nella
monografia elaborata dall’ente gestore e inoltrata al Dirigente di Settore dell’Assessorato
alla Formazione Professionale.
3
Verranno valutate altresì le attrezzature, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo e
il titolo di possesso delle stesse effettivamente dislocate.
Sicurezza sui luoghi di lavoroPresso la sede di svolgimento del corso deve essere conservata la documentazione
relativa agli adempimenti del D.Lgs. legge 626/94 e del D. Lgs. 242/96. Durante la visita
verrà accertata la presenza dei documenti previsti dalla richiamata normativa.
A conclusione delle visite ispettive, sarà espresso nel relativo verbale, il parere
sull’idoneità della struttura e delle attrezzature, dando luogo ad eventuali prescrizioni.
Quanto nel verbale asserito verrà comprovato da un adeguato corredo fotografico
d’accompagnamento.
Le informazioni di cui ai precedenti punti, nel concreto delle attività ispettive, verranno
registrate su apposti moduli predisposti da questo SIV in modo da sintetizzare in maniera
semplice ed immediata le caratteristiche salienti rilevate.
Fac-simile modulo riportato in allegato “A”.
3. VISITE TECNICO - DIDATTICO – AMMINISTRATIVE Verranno effettuate durante lo svolgimento dei corsi ed avranno lo scopo di verificare il
regolare andamento dell’attività formativa, mediante controlli diretti ad accertare: la
frequenza degli allievi, la tenuta del registro del corso, la presenza del personale docente
e non docente, l’andamento didattico, il tipo e la quantità di materiale didattico ad uso
individuale distribuito agli allievi, l’assicurazione degli allievi contro gli infortuni, gli incentivi
e le spese di viaggio corrisposti agli allievi, l’istituzione e la tenuta dei registri contabili.
AllieviBisognerà verificare i seguenti elementi:
1. la proporzionalità tra il numero degli ammessi alle singole iniziative formative e la
consistenza delle attrezzature tecnico-didattiche disponibili;
3
2. la rispondenza dell’entità numerica dei partecipanti previsti nel piano annuale di
formazione;
3. la presenza nel corso di eventuali cittadini stranieri;
4. l’ammissione di allievi portatori di handicap riconosciuti dall’autorità sanitaria
competente;
5. la presenza ed il numero di uditori;
6. il numero di allievi dimissionari;
7. le giustificazioni scritte delle assenze per periodi superiori a 5 giorni continuativi.
Registro presenza allieviIl registro, per essere operativo, dovrà essere numerato e vidimato prima dell’inizio delle
attività formative dal competente Ufficio della Formazione Professionale della Provincia di
Cosenza e conservato presso la sede di svolgimento del corso di formazione e non potrà
essere asportato senza giustificato motivo e comunque senza preventiva comunicazione
al SIV della Provincia. Tutte le lezioni dovranno essere registrate progressivamente. La
facciata di copertina dovrà essere compilata in ogni sua parte prima dell’inizio dell’attività.
Il timbro lineare deve riportare l’esatto indirizzo della sede operativa. Il calendario delle
lezioni dovrà essere allegato al registro, con indicati le discipline d’insegnamento e il
nominativo dei docenti. Sullo stesso, che costituisce un documento ufficiale del corso ed è
giustificativo per la corresponsione dell’eventuale incentivo agli allievi, deve
obbligatoriamente risultare, giorno per giorno quanto segue:
1. la firma autografa in entrata ed in uscita degli allievi, apposta all’inizio ed al termine
delle lezioni (non sono ammesse sigle o abbreviazioni);
2. le assenze degli allievi, che saranno rilevate dall’insegnante della prima ora entro
trenta minuti dall’inizio delle lezioni e riportate negli appositi spazi con l’annotazione
“Assente”;
3. la firma dei docenti negli spazi ad essi riservati;
4. l’elencazione giornaliera degli argomenti trattati;
5. la firma del responsabile del corso o di un suo delegato;
6. il riepilogo giornaliero delle presenze e delle assenze degli allievi.
Le eventuali assenze dovranno essere giustificate entro il 5° giorno. Sono da considerarsi
assenze giustificate quelle derivanti da malattia o da altri gravi motivi. Oltre il temine
indicato, il responsabile della sede formativa dovrà invitare l’allievo a presentare
giustificazione entro tre giorni dell’avvenuta comunicazione. Trascorso tale termine e
3
perdurando l’assenza ingiustificata, l’allievo dovrà essere considerato dimissionario a tutti
gli effetti dal 1° giorno di assenza.
Il docente dovrà apporre nell’apposito spazio l’effettivo orario di inizio della lezione, la propria firma in modo leggibile e per esteso e annotare negli appositi spazi, eventuali ingressi o uscite fuori orario.
Non è consentito manomettere il registro sostituendone pagine o aggiungendone altre.
Sul registro è necessario scrivere esclusivamente con inchiostro o penna tipo “biro”, blu o
nero; non è ammissibile nessuna manomissione, abrasione e/o cancellazione;
Tutte le irregolarità sulla tenuta registro produrranno riscontro negativo e in particolare:
- l’irreperibilità del registro al momento della verifica;
- le ore di lezioni non corrispondenti al calendario comunicato e la cui variazione non sia
stata autorizzata, comporterà una decurtazione di tali ore dall’ammontare complessivo
dell’orario del corso;
- l’irregolarità sull’apposizione delle firme da parte degli allievi (es. mancanza di firme su
giornata firmata dal docente) comporterà la decurtazione delle ore di quella lezione;
- la mancanza dell’apposizione della firma del responsabile del corso comporterà la non
rendicontazione della sua attività per quelle lezioni;
- qualunque manomissione del registro.
Andamento didattico Si procederà alla rilevazione e all’acquisizione dei seguenti dati:
1. durata prevista del ciclo formativo suddivisa in ore di teoria e di pratica;
2. ore di lezioni giornaliere e settimanali previste;
3. data d’inizio del corso;
4. data fine corso;
5. ore complessive svolte alla data della visita ispettiva;
6. materia insegnata al momento della visita;
7. profilo didattico comprendente le materie di insegnamento ed il numero delle ore
complessive destinate a ciascuna disciplina, nonché i dati anagrafici dei docenti e i
relativi titoli di studio;
8. testi scolastici adottati;
9. eventuale colloquio con gli allievi per l’assunzione di notizie attinenti allo svolgimento
dell’azione formativa.
Materiale didattico ad uso individuale
3
Sarà accertata l’avvenuta distribuzione del materiale di consumo (cancelleria e utensileria
individuale), dei sussidi didattici, degli indumenti di lavoro e di protezione personale,
mediante rilascio di ricevute debitamente quietanzate dagli stessi da registrare su apposito
registro dei materiali consegnati agli allievi.
Personale dipendenteSi procederà alla verifica del personale docente e non docente preposto al corso,
mediante le rilevazioni di dati anagrafici, del titolo di studio, della qualifica e dell’orario
settimanale di lavoro e, per quanto riguarda i centri di formazione e le sedi operative che
accolgono più azioni formative, mediante l’acquisizione dell’elenco nominativo dell’intero
organico.
Le competenze dei docenti del corso saranno verificate attraverso i rispettivi curricula
firmati su ogni pagina ed aggiornati, che saranno conservati nella sede del corso.
Saranno verificate, inoltre, le lettere di incarico e la rispondenza del curricula alla materia
oggetto di insegnamento.
Obblighi amministrativiSi provvederà ad accertare se l’ente gestore ha provveduto :
1. a presentare all’INAIL denuncia preventiva dell’attività formativa;
2. a corrispondere le indennità di frequenza ai partecipanti al corso;
3. a rimborsare le spese di viaggio (se dovute) su servizi di linea previa presentazione di
abbonamenti mensili o settimanali.
Libri contabiliSi procederà alla verifica della regolare tenuta della seguente documentazione contabile
preventivamente vidimata dall’Assessorato alla Formazione Professionale:
1. registro di cassa generale;
2. registro di carico e scarico;
3. registro delle fatture,
4. registro inventario delle attrezzature in dotazione (ove occorra);
5. registro dei beni prodotti (ove occorra);
6. registro dei materiali consegnati agli allievi.
In particolare, per quanto attiene il libro cassa generale bisognerà verificare l’avvenuta
annotazione dell’ammontare degli importi accreditati all’ente gestore su apposito conto
corrente intestato all’Ente e al codice del corso, del totale delle somme globalmente spese
3
e del relativo saldo contabile. Si dovrà, altresì, rilevare il saldo esistente sull’ultimo
estratto-conto bancario dal quale dovrà emergere che il saldo esistente corrisponda alla
differenza tra il totale degli importi accreditati all’ente gestore e il totale delle somme
globalmente spese.
A conclusione della visita ispettiva, saranno evidenziate nel relativo verbale, le
contestazioni inerenti le irregolarità amministrative e didattiche.
Le informazioni di cui sopra verranno registrate su apposito modulo (vedi fac-simile
Allegato “B” corsi liberi e Allegato “B1” per tutte le altre tipologie di corsi).
4. VISITE AMMINISTRATIVO-CONTABILISaranno dirette ad accertare il corretto utilizzo dei finanziamenti erogati, mediante la
verifica dell’ammontare complessivo degli accreditamenti ricevuti nonché delle spese
sostenute dall’ente convenzionato per lo svolgimento delle attività formative con
particolare riguardo:
a) alla priorità nella corresponsione delle indennità di frequenza e dei rimborsi delle spese
di viaggio ai partecipanti al corso;
b) all’osservanza delle norme di legge operanti in materia di fiscale, erariale,
previdenziale, contributiva e assicurativa.
I fondi accreditati dovranno essere obbligatoriamente depositati su apposito c/c accesso
presso la banca prescelta e tenuti separati da ogni altra gestione contabile.
Si avrà cura di verificare che tutte le operazioni di deposito e di prelevamento avvengano,
rispettivamente, tramite emissione di reversali di incasso e mandati di pagamento (che
devono contenere l’importo e la causale della spesa) compresi i casi in cui i gestori siano
costretti ad effettuare anticipazioni di cassa per sopperire ad eventuali spese
indilazionabili.
I controlli saranno esperiti avvalendosi dei libri contabili (registro cassa generale e registro
delle fatture) ed ogni altro documento contabile, accertandone la regolare tenuta.
A fine verifica, gli ispettori provvederanno ad apporre, subito dopo l’ultima registrazione, la
data dell’ispezione e la loro firma.
A conclusione della visita ispettiva, saranno evidenziate nel relativo verbale, le
contestazioni inerenti le irregolarità amministrative e contabili.
Le informazioni di cui sopra verranno registrate su apposito modulo (vedi fac-simile
Allegato “C”).
3
5. VISITE MIRATESono da considerare visite mirate quelle da effettuare in ambiti circoscritti e volte ad
accertare la presenza degli allievi alle lezioni, la presenza del docente nella sede
formativa, la rimozione delle irregolarità accertate in occasione di precedenti indagini.
6. VISITE SPECIALILe visite speciali verranno espletate per compiti di accertamento richiesto dal Dirigente di
Settore dell’Assessorato alla Formazione Professionale.
Le irregolarità riscontrate saranno notificate, al termine della visita ispettiva, al dipendente
dell’Ente gestore alla cui presenza sono state effettuate le indagini, mediante la consegna
del foglio-rilievi, debitamente sottoscritto, da far pervenire, a cura dello stesso, al legale
rappresentante dell’Ente.
Tale verbale sarà trasmesso al Dirigente di Settore dell’Assessorato alla Formazione
Professionale.
3
7. LEGISLAZIONE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Tra le norme e i documenti presi in considerazione si ricordano:
Legge Nazionale 21 dicembre 1978 n° 845: “Legge quadro in materia di formazione
professionale“
Legge Regionale 19 aprile 1985 n° 18: “Ordinamento della Formazione Professionale in
Calabria”;
Circolare 10.12.1990 n° 11618 – Regione Calabria – Assessorato Formazione
Professionale “Attività di formazione professionale – Istituzione e tenuta libri contabili“;
Delibera Giunta Regionale 8 settembre 1993 n° 3124: “Presa atto protocollo d’intesa tra
Regione Calabria e Ispettorato Regionale del Lavoro in materia di vigilanza sulle
attività di formazione professionale”;
Nota Regionale 8 febbraio 1994 n° 1698;
Nota Regionale 28 ottobre 1994 n° 14052;
Nota Regionale 14 dicembre 1994 n° 15866: “Chiarimenti alla nota 28 ottobre 1994 n°
14052”;
Delibera Giunta Regionale 23 novembre 2004 n° 877: “Accreditamento Sedi Formative –
approvazione regolamento e avviso pubblico”;
Regolamento regionale 9 dicembre 2004 n° 2: “Regolamento per l’istruzione dell’elenco
delle sedi operative accreditate alla gestione di interventi di formazione finanziati con
risorse pubbliche”;
Circolare 8.11.96 n. 148 - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – UCOFPL
“Vigilanza e controllo su attività di formazione professionale a titolarità del Ministero del
Lavoro e della previdenza Sociale, cofinanziate attraverso Fondo Sociale Europeo.
Modifiche alla circolare n° 32/90“;
Circolare 24.01.97 n. 10 - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – UCOFPL “
Attività formativa con il cofinanziamento del F.S.E. – Variazioni nelle voci di spesa“;
Circolare n. 63/97 - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – UCOFPL “
Integrazioni e chiarimenti sulla Circolare n° 10/97“;
4
Lettera Circolare 22.07.97 n. 2400 - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale –
UCOFPL “Attività formativa a titolarità ministeriale con il cofinanziamento del F.S.E. –
Adempimenti concernenti la documentazione“;
Circolare 5.12.2003 n. 41 - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – UCOFPL: “
Tipologia dei soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le
attività cofinanziate dal FSE nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionali“;
D.M. n° 39/1998;
D.M. n° 22/2005;
Vademecum Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale;
4
PROVINCIA DI COSENZASETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE
SERVIZIO RENDICONTAZIONEVia C. Gabriele,49 – 87100 COSENZA
Tel. 0984-34522 Fax 0984-481841
LINEE GUIDA
SERVIZIO RENDICONTAZIONE
4
Obiettivo del presente documento è fornire delle indicazioni utili, semplici ed esaustive,
circa le procedure di rendicontazione e di certificazione periodica della spesa.
I destinatari della guida sono sia i beneficiari finali dei finanziamenti, che gli operatori
addetti, ai vari livelli, alle attività di controllo della rendicontazione prodotta alla
Amministrazione Provinciale.
Le disposizioni contenute nel manuale si applicano agli interventi finanziati che prevedano
espressamente la presentazione all’Amministrazione finanziatrice da parte del soggetto
attuatore di un rendiconto delle spese da esso sostenute nell’effettuazione dell’attività
oggetto di finanziamento.
In tal senso le modalità procedurali descritte si ispirano alle disposizioni vigenti contenute
nella normativa emanata a livello comunitario, nazionale e regionale1.
Le norme e regole a valere per la programmazione F.S.E. si estendono in quanto
applicabili ai procedimenti di utilizzo di risorse nazionali e regionali.
1. Rendicontazione finale: iter procedurale e rapporto con la certificazione Il rendiconto, deve essere redatto utilizzando la modulistica, in originale, allegata alla
presente con allegati, in copia, i documenti giustificativi e relative quietanze di
pagamento, indicati in ogni singolo modello; i rendiconti presentati in maniera difforme o
su modulistica diversa saranno restituiti.
Nel caso che un documento di spesa sia riferito a più "voci di spesa", allo stesso deve
essere allegato un prospetto con specificate sia le singole voci di spesa che i relativi
importi.
Gli originali dei documenti giustificativi di spesa sono conservati agli atti del corso;
Si ricorda che :
- la contabilità di ogni attività formativa, va tenuta separata dalle altre attività;
- i documenti giustificativi delle spese relative ad oneri sociali, fiscali ecc., cumulative
per più soggetti o prestazioni, devono essere corredati di un prospetto dettagliato nel
1 Qualora intervengano innovazioni normative o interpretative che rendano necessaria l’implementazione o la modifica del presente documento, sarà cura dell’Amministrazione Provinciale darne adeguata informazione agli attori del sistema.
4
quale vengano riportati tutti gli elementi che concorrono alla determinazione del
pagamento effettuato;
- Le spese imputate in quota parte devono essere corredate di un prospetto con la
specifica del metodo utilizzato per la determinazione dell’importo riferito al corso ;
- i contratti relativi agli insegnanti esterni, devono contenere: la ragione sociale delle
parti, il cognome nome dell'insegnante, il monte ore e la durata, il compenso orario
pattuito al netto di IVA se dovuta o altri oneri fiscali e/o previdenziali , la
denominazione e la sede del corso e quanto altro si ritiene necessario. Gli altri
contratti debitamente registrati devono indicare almeno la specifica del bene e/o
servizio oggetto del contratto e la sua durata e debbono essere registrati eventuali
rimborsi spese ;
- documenti non fiscalmente validi, non saranno ammessi a rendicontazione
(autofatture, fatture pro-forma, costi forfettari ecc.);
- le ricevute fiscali, così come gli scontrini fiscali relativi alle consumazioni di pasti per i
soli docenti o componenti commissioni esami verranno riconosciute se complete di
cognome, nome e indirizzo della persona a cui sono state rilasciate ( per i docenti è
necessaria la relativa autorizzazione);
- i costi non documentati in conformità ai regolamenti comunitari, alle leggi nazionali e
regionali, ovvero non connessi all’attività finanziata, ovvero non sostenuti nei tempi
previsti dalla normativa vigente, non saranno riconoscibili;
- gli oneri accessori imputati nei giustificativi di spesa relativi al rendiconto, per essere
riconosciuti, debbono essere già stati assolti al momento della presentazione dello
stesso mediante esibizione di apposita ricevuta. Qualora tali oneri vengano pagati
cumulativamente, occorre che dietro ad ogni giustificativo di spesa sia allegato un
prospetto dal quale risulti evidenziata la quota attribuita allo stesso;
- tenuto conto che la documentazione relativa al personale interno ed esterno impegnato
nelle azioni finanziate, nella misura in cui contenga “dati sensibili” (es. curriculum vitae,
cedolini paga, ecc.) potrebbe entrare in contrasto con quanto previsto dalla legge n.
675/96 in materia “di tutela della privacy”, è necessario che il soggetto beneficiario del
4
finanziamento abbia cura di richiedere l’assenso scritto del personale interessato in
sede di ordine di servizio o di lettera di incarico.
Si ricorda che il gestore deve conservare in originale la documentazione
amministrativo/gestionale e contabile e renderla disponibile agli uffici competenti,
eseguendo una raccolta ordinata ed archiviando la menzionata documentazione con
modalità finalizzate ad agevolare il controllo.
In caso di ATI, ATS, Partnership l’onere della conservazione della documentazione ammi-
nistrativa (es. registri didattici, schede stage, ecc.) in originale spetta al capofila.
Per quanto concerne la documentazione fiscale ogni componente l’associazione deve
conservare gli originali, mentre il capofila deve conservarne una copia conforme
all’originale stesso.
Strettamente correlata ad una sistematica e completa conservazione ed archiviazione dei
documenti contabili ed amministrativi, volti a comprovare l’attività svolta ed i costi
effettivamente sostenuti, è la fase di verifica e controllo degli stessi, che per espressa
previsione normativa comunitaria deve assicurare in itinere ed ex post una puntuale ed
analitica verifica delle registrazioni contabili relative a tutti i costi imputati al finanziamento
FSE, le quali devono concordare con i pertinenti documenti giustificativi originali.
Appare evidente che l’attività dei controlli si pone in sinergica correlazione con le altre
attività finalizzate a garantire una gestione efficiente dei fondi strutturali, la quale richiede
la condivisione di un sistema di norme a cui tutti le parti sono tenute ad attenersi con le
modalità e per il ruolo che nel progetto rivestono.
Per quanto attiene alle verifiche e ai controlli in itinere attuati dalla Amministrazione
Provinciale , si ricorda che tali attività hanno un carattere preminentemente preventivo e di
indirizzo, e come tale devono essere intese. Tuttavia quali attività amministrative svolte da
pubblici ufficiali, questi ultimi, nell’eventuale accertamento di atti o fatti di rilevanza penale,
provvederanno a darne segnalazione agli organi di polizia giudiziaria per dare corso
all’espletamento delle attività che l’ordinamento pone loro in capo.
Si ritiene opportuno, qui di seguito, proporre schematicamente la classificazione con cui la
dottrina ripartisce l’attività dei controlli; sono intesi quali ricorrenti quando si espletano
attraverso una pianificazione programmata (individuandone un campione significativo)
finalizzata ad ottemperare a dettati normativi ed assolvere ad una delle funzioni proprie
dell’autorità di gestione; sono definiti invece puntuali se attivati su specifica segnalazione
4
interna (ad es. da strutture gestionali o deputate al rilevamento e trattamento dei dati) o su
esposto a cui la Regione ritiene opportuno dare corso.
Altra utile ripartizione relativa all’attività dei controlli, è quella che la correla alla fase di
“vita” del progetto definendola verifica ex ante, in itinere, ed ex post.
Per quanto attiene alle attività di verifica e controllo precedenti alla conclusione del
progetto finanziato, le stesse sono indirizzate alla prevenzione di eventuali comportamenti
difformi dalla normativa di riferimento, fornendo, se il caso lo richiede, elementi conoscitivi
ed informativi all’attuatore del progetto (tali attività si espletano attraverso visite ispettive in
loco o incontri con gli attuatori e i responsabili di misura, comunicati, ecc.).
Le finalità di tali verifiche si sostanzieranno o nell’accertamento sistematico di un singoloelemento (ad es. target destinatari; correttezza documentale per lo svolgimento dello
stage; perizia giurata attestante il valore dell’immobile acquisito, ecc.) ritenuto significativo
o sintomatico per il rilievo di un’eventuale anomalia emersa per una misura posta a bando
o nell’articolata e completa attività di verifica sulla realizzazione di un progetto che
comprenderà i seguenti passaggi:
- accertamento della coerenza con il progetto approvato (anche attraverso la
collaborazione delle strutture deputate alla gestione del progetto);
- accertamento del regolare svolgimento dell’azione (sulla base delle attività descritte
e
dichiarate con le modalità e nei termini previsti);
- accertamento del rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale (ad es.
nelle attività formative,l’idoneità dei locali);
- accertamento della regolare utilizzazione dei fondi pubblici (certificazioni intermedie e
verifica della documentazione amministrativo contabile del progetto fino a quel momento
prodotti).
Per quanto attiene invece alle attività di controllo e verifica poste in essere
successivamente alla conclusione delle attività progettuali, esse si esplicano sia nella
eventuale verifica “in loco” della correttezza e conformità dei risultati rispetto al progetto
finanziato (es. l’attrezzatura è destinata agli usi dichiarati e previsti, l’audit con gli utenti ha
un positivo riscontro, ecc.) sia con la verifica amministrativo contabile della
documentazione prodotta e del rendiconto.
4
E’ sicuramente quest’ultima verifica che assorbe prevalentemente l’attività del controllo
delle attività progettuali ed è in tale attività che si concentra l’attenzione degli organi
preposti sia italiani che sopranazionali.
Il rendiconto deve essere redatto su apposita modulistica rilasciata dalla
Regione/Province e firmato dal legale rappresentante del soggetto attuatore, essere
corredato della documentazione prevista ai fini del riconoscimento delle spese e
consegnato entro e non oltre il termine indicato nella convenzione di riferimento.
Il rendiconto finale è formulato sulla base delle certificazioni trimestrali già presentate ai
fini del monitoraggio, nonché dalla certificazione dell’ultimo periodo. Il rendiconto finale
risulta, pertanto, dalla somma algebrica degli importi periodicamente certificati.
Il rendiconto è costituito dalla seguente documentazione:
a) Modello di certificazione di rendiconto finale
b) Prospetto di rendiconto finale In caso di variazioni del progetto autorizzate nella
compilazione di tale prospetto si dovrà procedere ad indicare nella colonna preventivo i
valori in vigore cioè modificati a seguito di variazione autorizzata
c) Prospetto per singola voce di spesa contenente il listato, per ciascuna voce della
scheda finanziaria di progetto, dei singoli documenti che attestano lo stato di
avanzamento del pagamento della prestazione o fattura o eventuali impegni;
d) Registro presenze (deve essere prodotto l’originale), vidimato dall’Amministrazione
competente e, nei casi richiesti, dall’INAIL. Tale registro rappresenta il documento
fondamentale dell’azione formativa, in quanto consente di verificare la presenza dei
partecipanti, l’orario, i formatori, le materie trattate in corrispondenza al progetto
approvato ed al programma didattico di dettaglio. Non deve presentare abrasioni e le
correzioni apportate devono essere leggibili.
e) Fogli stage, (devono essere prodotti gli originali) ove previsti, regolarmente vidimati e
tenuti nel rispetto delle regole di cui al punto d.
f) Dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del Legale Rappresentante attestante che:
- la documentazione contabile e/o amministrativa (ivi compresi i relativi titoli e/o
quietanze pertinenti a ciascuna spesa esposta) risulta integralmente conforme
agli originali ed alle pattuizioni contenute nella convenzione
4
- la ripartizione delle spese tra i corsi è stata effettuata nel rispetto del principio di
veridicità
- non sono stati posti a carico di altri finanziamenti pubblici i costi imputati
all’attività finanziata di cui trattasi la percentuale d’indetraibilità dell’IVA per l’anno
_____ è pari al ___%
- l’avvenuto pagamento delle ritenute d’acconto IRPEF e degli eventuali oneri
fiscali, previdenziali e assistenziali per il personale dipendente e consulente.
g) Dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del Legale Rappresentante relativa al calcolo del costo orario per personale dipendente, con
allegato il relativo prospetto analitico di determinazione Riepilogo mensile ore presenze
allievi/docenti
h) Dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del Legale Rappresentante attestante il criterio utilizzato nonché il relativo procedimento di
calcolo eseguito per l’imputazione pro-quota della spesa con riferimento ai singoli
documenti giustificativi di spesa per quanto riguarda i costi che costituiscono costi di
progetto e di funzionamento (affitto locali e attrezzature, personale amministrativo)..
2. Principi generali di ammissibilità dei costi
Per valutare l’ammissibilità di un costo è necessario considerare il contesto generale in cui
il processo di spesa si origina, la natura del costo ed il suo importo, nonché la
destinazione fisica e temporale del bene o del servizio cui si riferisce.
Le indicazioni provenienti dalla normativa comunitaria di riferimento non specificano né un
elenco di costi ammissibili (numero chiuso di costi ammissibili, mentre gli altri
risulterebbero di conseguenza inammissibili), né un elenco di costi inammissibili (numero
chiuso di costi inammissibili, mentre gli altri risulterebbero di conseguenza ammissibili).
Il costo per essere ammissibile deve:
- rispettare i principi generali di ammissibilità stabiliti a prescindere dalla natura e
tipologia a cui questo risulta direttamente riferibile;
- rispettare i limiti e le condizioni di ammissibilità eventualmente stabilite (peraltro
solo per determinate fattispecie espressamente previste) dalla normativa
comunitaria;
4
- risultare riferibile ad una tipologia non dichiarata inammissibile dalla normativa
comunitaria di riferimento.
I costi ammissibili si distinguono dai costi riconoscibili, in quanto i primi potrebbero non
essere riconoscibili per motivi formali (originalità del documento, data del documento,
mancato pagamento, ecc.) o sostanziali (in termini di congruenza).
Affinché possa essere considerato ammissibile un costo deve rispettare i criteri
sottoelencati:
Il costo deve essere riferito ad attività progettuali ammesse a finanziamentoUn costo è ammissibile se riguarda un progetto approvato e finanziato con atti
dell’Amministrazione Regionale o Provinciale, ove trattasi di attività trasferite ai sensi della
Legge Regionale 18/85 e 34/02 e pubblicizzato dal Beneficiario finale secondo le modalità
previste dal Regolamento (CE) n°1159/2000.
Non sono in alcun modo ammissibili costi sostenuti per attività non ammesse al
finanziamento.
Un costo è ammissibile se riguarda un progetto approvato e finanziato con atti
dell’Amministrazione. Non sono in alcun modo ammissibili i costi sostenuti per attività non
ammesse al finanziamento.
Il costo deve essere pertinenteUn costo è ammissibile se è pertinente, cioè se sussiste una relazione specifica tra il costo
sostenuto e l’attività oggetto del progetto a cui il costo si riferisce.
In tale senso i costi sostenuti devono risultare direttamente o indirettamente connessi
all’azione secondo la seguente specificazione:
- costi di progetto – sono i costi che si sostengono esclusivamente per un
determinato progetto ed a questo direttamente imputabili, nonché i costi che
presentano una inerenza specifica, ma non esclusiva al progetto, in quanto
imputabili a più progetti;
- costi di funzionamento – sono i costi necessari al funzionamento della struttura,
senza riferimento a progetti specifici. Per questa tipologia di costi, che presentano
un’inerenza generale al progetto, risulta necessaria una imputazione secondo un
calcolo pro-rata, in base ad un metodo equo e corretto debitamente giustificato.
4
Il costo deve essere effettivo e reale
Un costo è ammissibile se è effettivo, cioè se è riferito a spese effettivamente sostenute e
corrispondenti a pagamenti effettuati dal Beneficiario finale/Soggetto attuatore. Sono
considerate spese effettivamente sostenute anche quelle la cui evidenza economica non è
allineata nel tempo alla movimentazione del denaro (ad esempio gli ammortamenti). Il
costo deve inoltre essere reale in grado cioè di poter essere verificato in base ad un
metodo controllabile al momento della rendicontazione finale delle spese.
Conciliazione tra concetto di costo in termini di competenza e pagamento
Esiste una serie di costi che sono reali, maturano nel periodo del finanziamento, sono
riferiti al progetto o all’azione, ma possono, per dettato normativo, avere evidenza
finanziaria (pagamento) con modalità specifiche che può non seguire la logica
rendicontuale.
Ad esempio:
- i contributi dei dipendenti;
- le ritenute d’acconto;
- l’IRAP;
- il fondo TFR
- l’INAIL
- le tredicesime.
Tali costi, se connessi alla retribuzione del personale (o indennità allievi) sono compresi
nel calcolo del costo orario e pertanto non devono essere rendicontati separatamente .
Per tali costi il Beneficiario finale deve predisporre apposito prospetto di calcolo che
evidenzi la metodologia utilizzata. Il prospetto, sottoscritto dal legale rappresentante del
soggetto attuatore, è considerato documento probatorio; pertanto la spesa è ammissibile
per la parte percentuale riconducibile alle attività cofinanziate dal FSE.
Il costo deve essere riferibile temporalmente al periodo indicato nella convenzione
Un costo è ammissibile se è sostenuto nell’arco del periodo temporale di svolgimento
dell’attività.
Tale periodo risulta compreso tra la data di inizio e di fine dell’attività così come indicato
dal Beneficiario finale del finanziamento nella dichiarazione di inizio attività e nella
dichiarazione di conclusione delle attività progettuali.
La durata dei progetti deve essere conforme a quanto stabilito nei singoli dispositivi
attuativi emanati dalla Provincia.
5
Fanno eccezione, unicamente per i progetti ammessi al finanziamento, le spese di
progettazione, pubblicizzazione, analisi dei fabbisogni e reperimento utenza, che possono
risalire fino alla data di pubblicazione del bando di accesso, le spese di selezione dei
destinatari e le spese successive al termine dell’attività, comprendenti i costi indiretti di
funzionamento, gli eventuali esami finali, la valutazione ex-post, nonché gli adempimenti
amministrativi e contabili fino alla chiusura della rendicontazione finale.
Il costo deve essere comprovabile
Un costo è ammissibile se è comprovato da fatture quietanzate; ove ciò non sia possibile,
deve essere comprovato da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente.
Per documento contabile avente forza probatoria equivalente si intende, nei casi in cui le
norme fiscali e contabili nazionali non rendano pertinente l’emissione di fattura, ogni
documento presentato per comprovare che la scrittura contabile rifletta fedelmente la
realtà e sia conforme alla normativa vigente in materia di contabilità.
Il costo deve essere legittimoUn costo è ammissibile se è legittimo, cioè se è sostenuto da documentazione conforme
alle norme comunitarie e nazionali. I giustificativi di spesa, cioè, devono essere
validamente emessi, in conformità a quanto disposto dalla normativa fiscale, contabile e
civilistica vigente.
In ogni caso, l’illegittimità deve configurarsi quale sinonimo di violazione di legge o di altra
disposizione imperativa, ivi compreso il caso di spese già cofinanziate a livello
comunitario, nazionale o regionale, per evitare che si possa configurare l’ipotesi di un
doppio rimborso dello stesso onere.
Il costo deve essere contabilizzato
Un costo è ammissibile se ha dato luogo a registrazioni contabili adeguate, conformi cioè
alle disposizioni di legge ed ai principi contabili. Le registrazioni contabili relative ai costi
imputati ad attività cofinanziate sono obbligatorie, e devono concordare con i relativi
giustificativi di spesa.
Il costo deve essere contenuto per importo nei limiti autorizzatiUn costo è ammissibile se è contenuto per importo nei limiti dei massimali eventualmente
stabiliti dai dispositivi specifici della Regione Calabria e/o della Provincia, deve figurare
5
nell’elenco dei costi così come risulta dalla scheda finanziaria ed essere contenuto nei
limiti degli importi autorizzati.
3. Costi non ammissibili
Sono inammissibili i costi riferibili alle tipologie dichiarate espressamente tali dalla
normativa comunitaria; sono altresì inammissibili anche i costi che non rispettano i principi
generali di ammissibilità e le condizioni di riconoscimento.
Di seguito vengono elencati i casi di inammissibilità espressa di determinate tipologie di
costo previsti ai sensi del Regolamento CE 448/04:
a) oneri finanziari e di altro genere sono costi inammissibili gli interessi debitori, le commissioni per operazioni finanziarie,
le spese e le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari (escluse le spese
di apertura e gestione di conti bancari che, se previste dai singoli dispositivi attuativi
emanati dalla Regione Calabria e/o dalla Provincia di Cosenza, possono essere
riconosciute come ammissibili);
b) ammende, penali e spese per controversi legalisono considerati inammissibili i costi riferiti a sanzioni amministrative da parte della
Pubblica Amministrazione (ammende), a violazione di impegni contrattuali assunti
(penali) e ad azioni intese alla tutela di interessi lesi (spese legali).
Risultano inoltre inammissibili:
- spese per infrastrutture, grandi attrezzature, ed elaboratori di tipo mainframe;
- manutenzioni straordinarie.
La delega e l’affidamentoE’ considerata delega l’affidamento, da parte del Beneficiario finale, a soggetti giuridici
terzi delle attività ammesse al finanziamento.
E’ fatto divieto al Beneficiario finale del finanziamento di delegare a soggetti giuridici terzi
le attività di direzione, coordinamento e amministrazione.
Il Beneficiario finale del finanziamento, nel caso in cui ricorra alla delega, dovrà operare,
affinché tale affidamento, nei limiti del finanziamento approvato, generi un effettivo valore
aggiunto e non un aumento ingiustificato dei costi.
Si precisa che il soggetto terzo delegato non potrà a sua volta delegare tutte o parte delle
attività ad un ulteriore soggetto giuridico.
5
A titolo esplicativo si precisa che non è considerata delega l’affidamento di attività da parte
di associazioni ai propri associati, di associazioni temporanee di impresa (ATI) o di scopo
(ATS), se tale forma associativa è prevista per la partecipazione ai dispositivi emanati da
parte dell’Amministrazione regionale o provinciale, ai propri associati, di consorzi o
società consortili ai propri consorziati, di imprese ad altre imprese facenti parte dello
stesso gruppo, così come definite dall’art.2359 cc2, di fondazioni ai soggetti facenti parte
delle stesse.
I soggetti sopra menzionati, anche se non coincidono con il Beneficiario finale del
finanziamento, sono equiparati a quest’ultimo e possono svolgere qualsiasi attività prevista
dal progetto approvato.
Tali soggetti, a prescindere dall’eventuale obbligo di emissione di fattura, sono tenuti ad
imputare le spese sostenute per la realizzazione delle attività relative a progetti finanziati a
costi reali.
Si precisa inoltre che è sempre ammissibile, non essendo considerato delega, il ricorso a
prestazioni individuali, sia da parte del soggetto Beneficiario finale del finanziamento, sia
da parte dei soggetti associati o, anche, dei soggetti delegati.
In caso di attività delegate, il soggetto titolare del finanziamento rimane pienamente e
direttamente responsabile, a tutti gli effetti, del rispetto delle norme e delle disposizioni che
regolano la gestione delle attività. I soggetti competenti ad esercitare l’attività di controllo
sono legittimati a richiedere, in copia al beneficiario finale del finanziamento i giustificativi
delle spese sostenute anche da eventuali soggetti delegati.
Le spese di costituzione di Raggruppamenti TemporaneiEsclusivamente per progetti ammessi al finanziamento sono ammissibili i costi relativi alla
costituzione di Raggruppamenti temporanei, se tale forma associativa è prevista per la
partecipazione ai dispositivi emanati da parte dell’Amministrazione Regionale o Provinciale.
Le spese per garanziaSono ammissibili le spese sostenute per l’accensione di polizze fidejussorie a garanzia
della liquidazione degli acconti sul finanziamento assegnato, solo nel caso in cui la polizza
2 Per società controllate e/o collegate, così come definite dall’art.2359 cc, si intendono imprese facenti parte dello stesso gruppo, segnatamente:
• le società in cui un’altra società dispone della maggioranza dei voti sufficienti per esercitare un’influenza determinantenell’assemblea ordinaria;• le società in cui un’altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un’influenza determinante nell’assemblea ordinaria;• le società che sono sotto influenza dominante di un’altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa.Sono considerate collegate le società sulle quali un’altra società esercita un’influenza notevole. L’influenza si presume quando
nell’assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei voti ovvero un decimo se la società ha azioni quotate in borsa.
5
sia prestata da banche, compagnie di assicurazione e intermediari finanziari iscritti
nell’elenco speciale disciplinato dall’art.107 del D.Lgs. 385/93 e successive modifiche e/o
integrazioni.
GARANZIA FIDEJUSSORIA
L’obbligatorietà di presentazione della garanzia fideiussoria è esplicitamente prevista dalla
L 52/1996 “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia
alle Comunità Europee”-legge comunitaria 1994” per gli anticipi sulle quote di
cofinanziamento di interventi di politica comunitaria riferiti al FSE.
L’obbligo non sussiste, anche in tale fattispecie, qualora il finanziamento avvenga
unicamente a seguito di presentazione del rendiconto finale, ovvero nel caso di
finanziamento a enti pubblici.
In merito alle iniziative finanziate da fondi nazionali o regionali, non sussiste invece alcuna
disposizione legislativa che imponga l’obbligo di garanzia fideiussoria; pertanto sarà il
singolo dispositivo a prevederne esplicitamente la presentazione e le relative modalità.
La fideiussione presente nei singoli dispositivi, andrà presentata contestualmente alla
richiesta degli anticipi; così, ad esempio, chi richieda un anticipo all’avvio dovrà presentare
una polizza a copertura di tale acconto e, qualora richieda successivamente ulteriori
anticipi, dovrà estenderla a copertura degli ulteriori importi da erogarsi. Viceversa, qualora
si rinunci agli anticipi, non occorrerà presentare alcuna polizza.
La polizza dovrà essere idonea a garantirne l’immediata escussione a prima richiesta, ogni
eccezione rimossa di pagamenti indebiti o danni patiti o patendi per quanto previsto nel
presente documento.
La polizza fidejussoria dovrà essere rilasciata dai soggetti indicati dall’art. 2 del Decreto
del Ministero del Tesoro 22/4/1997 ossia dalle banche, dalle imprese di assicurazione
indicate nella Legge n. 348 del 10/06/1982 o dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco
speciale ex art.107 del Decreto Legislativo n. 385 del 1/9/1993.
L’importo deve coprire l’intero ammontare dell’anticipazione.
La garanzia fidejussoria ha efficacia di 18 ( diciotto) mesi dalla data di sottoscrizione,
prorogabile tacitamente di sei mesi in sei mesi fino al termine massimo di ulteriori dodici
mesi, salvo vincolo disposto dall’Amministrazione competente (Regione, Provincia)
contestualmente alla liquidazione del saldo finale, ovvero a seguito della restituzione delle
somme anticipate e rivelatesi non dovute.
Il costo della polizza fidejussoria costituisce spesa eleggibile
5
4. Questioni generali
Massimali di spesaPer quanto concerne i massimali di spesa si rimanda alla Circolare del Ministero del
Lavoro n. 41/2003 laddove applicabile. Per le voci di spesa inerenti attività svolte da
personale esterno (es. progettazione, selezione), per le quali non è automaticamente
identificabile il corrispondente massimale applicabile, si può fare riferimento a quello
previsto per i consulenti, per le rispettive fasce di riferimento.
Le imposte e le tasse
Le imposte, le tasse e gli oneri (con esclusione delle imposte sul reddito) che derivano
dall’attività finanziata sono ammissibili a condizione che rappresentino costi indetraibili,
effettivamente e definitivamente sostenuti dal Beneficiario finale e che non siano ripetibili.
In particolare, per quanto riguarda l’ammissibilità dell’IVA, tale imposta non è
sovvenzionabile per la quota che può essere rimborsata al Beneficiario finale o
compensata dallo stesso. Qualora il Beneficiario dell’attività finanziata determini l’IVA
indetraibile sulla base di una percentuale pro-rata, ai fini dell’imputazione del costo si
deve applicare la percentuale di indetraibilità esposta nell’ultima dichiarazione annuale
IVA presentata. Sono altresì considerate ammissibili le imposte e tasse con scadenza
successiva alla conclusione del progetto stesso.
Storni
Il preventivo di dettaglio trasmesso all’avvio costituisce il documento finanziario di
riferimento per le eventuali successive variazioni in corso d’opera e per la rendicontazione
finale.
In corso d’opera, sono consentiti storni di spesa all’interno di ciascuna macrocategoria
senza alcun limite percentuale e tra una macrocategoria e l’altra nel limite del 20% del
minor importo. Di tali variazioni “autonome” deve essere data preventiva comunicazione
motivata al Settore Formazione Professionale della Provincia e possono essere effettuate
una sola volta a carico della stessa voce o macrovoce.
Le variazioni che eccedono il predetto limite devono essere preventivamente autorizzate.
Nella richiesta deve essere motivata sia l’economia, sia il maggior costo ed evidenziato lo
stato di avanzamento dell’attività.
5
Nessuna variazione potrà essere apportata alla voce che riguarda le indennità di
frequenza o altri benefici in favore degli allievi, se previsti.
A rendiconto sarà altresì controllato il rispetto dei parametri fisici (es. ore) previsti nel
preventivo di spesa. Non saranno considerate ammissibili le spese relative a variazioni in
aumento non autorizzate.
Problematiche inerenti il personale
Personale delle società consorziate ed associate
I costi sostenuti dalle società consorziate ed associate dovranno essere esposti sulla base
delle risultanze dei costi effettivi (per il personale busta paga e oneri sociali aggiuntivi).
Personale della Pubblica Amministrazione
Le spese per stipendi, inclusi i contributi previdenziali, risultano essere costi ammissibili
solo nei seguenti casi:
- il personale della pubblica amministrazione o altri funzionari pubblici devono essere
distaccati con decisione debitamente documentata dall’autorità competente;
- il personale della pubblica amministrazione o altri funzionari pubblici non devono
essere chiamati a svolgere attività rientranti tra i propri compiti istituzionali o volte al
conseguimento di risultati ad essi collegati.
Il costo viene computato in riferimento alla retribuzione che il dipendente percepisce in
base ai limiti contrattuali del CCNL.
Prestazione resa da personale titolare di cariche sociali e imprenditori nei corsi di
formazione a titolarità di organismi formativi o d’impresa.
Nel caso in cui il personale utilizzato per progettazione, selezione, coordinamento,
tutoraggio e docenza ricopra all’interno dell’Ente o dell’impresa solo una carica sociale
(Presidente, Consigliere d’amministrazione, Revisore dei conti, membro di organi collegiali
interni), qualunque remunerazione è inammissibile. Ciò vale anche per gli enti senza
scopo di lucro.
Deve ritenersi, infatti, che i titolari di cariche sociali all’interno di organismi formativi e/o
d’imprese siano impegnati in quanto tali nell’azione formativa.
5
Il relativo costo, che non può configurarsi come gettone di presenza né come retribuzione,
ma semplicemente come rimborso delle spese effettivamente sostenute, rientra nei costi
di funzionamento.
Tuttavia, l’eventuale incarico conferito a persona che rivesta una carica sociale potrà
formare costo ammissibile alle seguenti condizioni:
1. l’incarico deve essere esplicitamente previsto nel progetto approvato e comunque è
subordinato alla preventiva autorizzazione dell’Amministrazione finanziatrice;
2. l’affidamento dell’incarico deve essere deliberato dal Consiglio di Amministrazione e
conferito nel rispetto delle norme statutarie interne;
3. l’incarico deve essere coerente con il possesso di titoli professionali o giustificato da
adeguata esperienza professionale rispetto all’azione finanziata;
4. deve essere precisata la durata dell’incarico e il relativo compenso, che qualora non
sia commisurabile ad un trattamento economico preesistente, non potrà comunque
eccedere i massimali di costo fissati dalla Circolare del Ministero del Lavoro n.
41/2003 e comunque dovrà essere preventivamente autorizzato
dall’Amministrazione finanziatrice.
L’attività svolta dall’imprenditore rivolta ai dipendenti dell’impresa di cui è titolare è limitata
a particolari casi adeguatamente motivati, deve essere prevista nel progetto approvato ed
è comunque subordinata alla preventiva autorizzazione dell’Amministrazione finanziatrice.
Il compenso, che non potrà superare quello relativo al più elevato livello esistente
nell’ambito della propria impresa anche qualora titolare del progetto sia un Ente di
Formazione per la stessa Azienda, non deve eccedere i massimali di costo fissati dalla
Circolare del Ministero del Lavoro n. 41/2003 e deve altresì essere sottoposto a detta
autorizzazione.
5. Documentazione attestante la legittimità della prestazione o fornitura
Al fine di garantire una corretta gestione amministrativo-contabile delle azioni e di
consentire una lettura il più possibile univoca ed omogenea dei dati esposti a rendiconto si
è ritenuto opportuno, per ogni singola voce o per categorie omogenee di voci di spesa,
indicare quello che deve essere tenuto agli atti per sancire la legittimità della prestazione o
della fornitura:
a) i documenti che originano la prestazione o fornitura:
5
- lettera di incarico per il personale esterno;
- ordine di servizio o piano delle attività, sottoscritto dal responsabile delle attività, per
il personale interno (solo per aziende);
- curriculum vitae
- ordine di fornitura ovvero preventivo;
b) i documenti che descrivono la prestazione o fornitura:
- notula;
- parcella o fattura con descrizione dell’attività svolta o della fornitura effettuata;
- prospetto paga (cedolino) o autocertificazione del costo orario a firma dal legale
rappresentante del Beneficiario finale nel caso di imprenditore o titolare di cariche
sociali;
Per i costi di progetto e le spese accessorie la documentazione giustificativa della spesa
deve riportare sull’originale i riferimenti all’attività corsuale (identificativo Corso) e qualora
la spesa sia imputata pro-quota deve essere indicato il riparto delle quote attribuite a
ciascun corso e l’eventuale quota non imputata.
Nel caso di giustificativi di spesa riferiti a prestazioni d’opera gli stessi devono contenere,
oltre al riferimento al corso, il dettaglio del numero di ore svolte e il relativo costo orario
(ovvero il parametro quantitativo e di costo pertinente); qualora trattasi di persona giuridica
oltre ai suddetti elementi, deve contenere il nominativo del o dei prestatori d’opera e la
relativa posizione aziendale.
I compensi erogati a professionisti iscritti in appositi albi possono essere determinati sulla
base di opportuni criteri quantitativi ed attraverso i tariffari previsti dall’ordine professionale
di riferimento.
c) i documenti che attestano l’avvenuto pagamento della prestazione o fattura:
- dichiarazione di ricevuta predisposta dal creditore, indicante la data dell’avvenuto
pagamento nonché il dettaglio dei documenti di spesa per i quali dichiara di aver
ottenuto il pagamento;
- bonifico bancario nel quale devono essere evidenti nella causale gli estremi dei
documenti pagati (es. numero e data fattura); se il bonifico viene effettuato
utilizzando un conto corrente on-line può essere prodotta, a titolo di quietanza, la
stampa dell’avvenuta disposizione purché accompagnata da copia dell’estratto
conto originale trasmesso dalla banca (non si accetta l’estratto conto stampato dal
conto on-line).
5
- attestazione di avvenuto pagamento su c/c postale;
- assegno circolare in fotocopia corredato di matrice in originale e da estratto c/c e
da liberatoria del percettore;
- assegno bancario corredato da estratto c/c (come data di pagamento si riconosce
la data di addebito sul conto del debitore);
- vaglia postale;
- ricevute bancarie con timbro “PAGATO” della banca del debitore;
- le contabili bancarie per pagamento cumulativo si accettano se corredate da
distinta elenco fatture riportante il timbro di pagato della banca o autocertificazione;
- scontrino fiscale di pagamento (non contabile di uscita merce); si precisa che lo
scontrino non costituisce documento giustificativo di spesa ma ha solo valore di
quietanza;
- riscontro diretto sul documento di spesa mediante data, timbro del prestatore del
servizio e firma leggibile e per esteso apposta sopra la scritta PAGATO (scritta o
timbrata);
In nessun caso potranno essere considerati come giustificativi di spesa gli avvisi di fatture,
le fatture proforma, i preventivi e la documentazione non datata. Non sono ammessi
pagamenti in contanti.
Le risorse umane
Il personale coinvolto nelle attività è riconducibile a due tipologie a seconda che siano
lavoratori subordinati o altri lavoratori così come previsto dal Decreto legislativo 10
settembre 2003, n. 276 e s.m.i. ovvero che siano lavoratori autonomi.
La distinzione è fra soggetti legati all'ente responsabile da una prestazione lavorativa
riconducibile nello schema del rapporto di lavoro subordinato (lavoratori dipendenti)
oppure nello schema del contratto d'opera (lavoratori autonomi).
Contabilizzazione dei lavoratori subordinati :il personale dipendente è legato al Beneficiario finale con contratto a tempo indeterminato
o con contratto a tempo determinato; detto costo viene computato in riferimento alla
retribuzione che il dipendente percepisce in base ai limiti contrattuali del CCNL ed
5
eventuali accordi contrattuali più favorevoli. Il metodo di calcolo, per l’individuazione del
costo orario, deve prendere come riferimento gli elementi costitutivi della retribuzione
prevista dal CCNL e/o accordi salariali interni più favorevoli.
Più precisamente l’importo totale di tali elementi, con esclusione degli elementi mobili
della retribuzione, non rendicontabili, maggiorato degli oneri diretti e riflessi, della quota
di tredicesima e/o quattordicesima mensilità, di ferie, di festività soppresse, di TFR e
dei contributi a carico del datore di lavoro, deve essere diviso per il monte ore di lavoro
convenzionale previsto dal CCNL cui si riferisce.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- lettera di incarico, ordine di servizio o piano delle attività, sottoscritto dal
responsabile delle attività, per il personale interno;
- curriculum vitae debitamente firmati
- cedolini paga o autocertificazione del costo orario a firma dal legale
rappresentante del Beneficiario finale nel caso di imprenditore o titolare di cariche
sociali;
- documenti di versamento degli oneri sociali e fiscali;
- prospetto riepilogativo del metodo di calcolo del costo orario.
Contabilizzazione dei lavoratori autonomi
Sono ammissibili le spese in base alle attività effettivamente svolte.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- contratti di collaborazione o lettere di incarico sottoscritte dalle parti interessate;
- persone con posizione IVA: fatture con applicazione dell'imposta e della ritenuta
d'acconto;
- persone esenti o non soggette IVA: parcella con indicazione dei motivi di
esenzione e relativi riferimenti legislativi;
- ricevute di versamento dell'IRPEF relative alla ritenuta d'acconto operante sui
compensi degli incaricati;
- documento attestante l’avvenuto pagamento della prestazione;
- curriculum vitae.
Contabilizzazione del personale delle società consorziate ed associate :
6
I costi sostenuti dalle società consorziate ed associate dovranno essere esposti sulla
base delle risultanze dei costi effettivi (per il personale busta paga e oneri sociali
aggiuntivi).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- lettera d’incarico e ordine di servizio;
- curriculum vitae
- cedolini paga o autocertificazione del costo orario a firma dal legale
rappresentante del Beneficiario finale nel caso di imprenditore o titolare di cariche
sociali;
- documenti di versamento degli oneri sociali e fiscali;
- prospetto riepilogativo del metodo di calcolo del costo orario.
Contabilizzazione del personale della Pubblica Amministrazione
Le spese per stipendi, inclusi i contributi previdenziali, risultano essere costi ammissibili
solo nei seguenti casi:
- il personale della pubblica amministrazione o altri funzionari pubblici devono
essere distaccati con decisione debitamente documentata dall’autorità
competente;
- il personale della pubblica amministrazione o altri funzionari pubblici non
devono essere chiamati a svolgere attività rientranti tra i propri compiti
istituzionali o volte al conseguimento di risultati ad essi collegati.
Il costo viene computato in riferimento alla retribuzione che il dipendente percepisce in
base ai limiti contrattuali del CCNL
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- atto di distacco;
- persone esenti o non soggette IVA: parcella con indicazione dei motivi di
esenzione e relativi riferimenti legislativi;
- documenti di versamento degli oneri sociali e fiscali;
- documento attestante l’avvenuto pagamento della prestazione.
Parametri generali delle risorse umane
6
Nell’ambito delle risorse umane esterne sono individuate tre fasce di livello definite in base
alle caratteristiche ed all’esperienza come segue:
- Fascia A: richiede una esperienza almeno decennale e comprende docenti
universitari, ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori), dirigenti
d’azienda, imprenditori, esperti di settore, professionisti;
- Fascia B: richiede una esperienza almeno triennale e comprende ricercatori
universitari di primo livello, ricercatori junior, esperti di settore, professionisti;
- Fascia C: comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professionisti con
esperienza inferiore al triennio.
Relativamente alle risorse umane di seguito vengono indicati i massimali di riferimento per singola
ora
RISORSE UMANE MASSIMALE PER SINGOLA ORA
Risorse umane interne Euro 100,00
Risorse umane esterne - Fascia A Euro 100,00
Risorse umane esterne - Fascia B Euro 80,00
Risorse umane esterne - Fascia C Euro 50,00
Coordinatori – Codocenti Euro 80,00
Direttori di corso o di progetto Euro 80,00
Tutor Euro 30,00
Tutor per formazione a distanza Euro 50,00
Personale amministrativo e di segreteria Euro 30,00
Relativamente al personale esterno tali massimali si intendono omnicomprensivi degli
oneri fiscali, esclusa IVA (se dovuta).
I presenti parametri sono relativi alle voci indicate a meno di indicazioni difformi disposte
dai singoli dispositivi attuativi.
Il Beneficiario finale del finanziamento ha facoltà di derogare ai massimali esposti nel caso
di interventi di elevata complessità ed innovatività o di difficile reperibilità sul mercato.
Tale deroga, su specifica e motivata richiesta del Beneficiario finale del finanziamento,
deve essere preventivamente autorizzata dai competenti uffici regionali o provinciali e
deve essere riferita esclusivamente all’attività di una singola risorsa umana.
6
6. Ammissibilità dei costi per singola tipologia e modalità di controllo
6a. Attività corsuali
I costi riconosciuti per le attività corsuali sono quelli previsti dalla scheda finanziaria di
progetto per attività corsuale
Con Decreto dei Dirigenti della Regione Calabria n. 12099 del 29/08/03 è stata approvata
la modulistica “ Verifica1 “ in tema di rendicontazione delle attività cofinanziate con il
FSE.
Dall’analisi comparativa tra il modello di preventivo ( scheda finanziaria ) e il modello di
rendicontazione di cui al succitato Decreto dirigenziale emergono alcuni disallineamenti in
relazione a specifiche categorie di spesa, che è necessario eliminare, onde consentire
corretta imputazione a rendiconto dei costi previsti a preventivo.
Ogni macrovoce è articolata in voci di spesa; trasversalmente alle voci di spesa si
possono individuare i costi di personale che vanno rendicontati come in appresso indicato.
Le risorse umaneIl personale coinvolto nelle attività è riconducibile a due tipologie a seconda che siano
lavoratori subordinati o altri lavoratori previsti dal Decreto legislativo 276/2003 e ad essi
assimilabili (es. contratti di somministrazione di lavoro) ovvero che siano lavoratori
autonomi o altri lavoratori previsti dal Decreto legislativo 276/2003 e a questi ultimi
riconducibili (es. collaboratori a progetto od occasionali)
La distinzione è fra soggetti legati all'ente responsabile da una prestazione lavorativa
riconducibile nello schema del rapporto di lavoro subordinato con un contratto a tempo
indeterminato o con un contratto a tempo determinato (lavoratori dipendenti/personale
interno) oppure nello schema del contratto d'opera (lavoratori autonomi/personale
esterno). Il costo riconosciuto è dato dal numero delle ore svolte per il relativo costo orario.
Personale internoIl metodo di calcolo per l’individuazione del costo orario del personale dipendente è
determinato nei modi sottoindicati:
Personale dipendente con il CCNL della Formazione Professionale
Somma dei seguenti elementi:
6
- stipendio lordo annuo (stipendio tabellare + contingenza + retribuzione di anzianità +
E.D.R.)
- 13° mensilità + eventuale mensilità aggiuntiva
- T.F.R.
- oneri riflessi a carico Ente di carattere previdenziale ed assistenziale previsti dalla
normativa vigente, eventuali buoni pasto.
Tali voci determinano il costo totale annuo, che va diviso per le ore previste dal C.C.N.L.
vigente per la F.P. a seconda delle funzioni svolte dal dipendente
Attualmente:
- per i formatori impegnati in attività diretta: 800 ore
- per i formatori non impegnati in attività diretta per coordinamento, progettazione,
pianificazione, ecc.: 1270 ore
- per il personale amministrativo: 1590 ore.
Nel caso di ricorso a prestazioni di carattere straordinario il maggior costo può essere
riconosciuto solo nel caso in cui sia aumentato corrispondentemente il divisore delle ore
annue.
Sono riconosciuti gli eventuali superminimi o indennità ad personam solo se previsti in
contrattazione nazionale o decentrata.
Sono esclusi tutti gli emolumenti diretti a far beneficiare le persone coinvolte nelle azioni
di vantaggio particolari e supplementari e quant’altro non abbia carattere obbligatorio.
Al fine della determinazione del costo orario è quindi necessario indicare specificatamente
per ogni singolo dipendente, oltre al cognome e nome e al costo lordo annuo, la qualifica
di inquadramento contrattuale, il riparto del numero di ore annue di servizio sui vari corsi e
secondo il ruolo rivestito.
Si ricorda che il personale amministrativo non può, di norma, svolgere funzioni proprie del
personale formatore (docenza, tutorship). Il direttore, benché rientri nella categoria del
personale amministrativo, può svolgere attività proprie del personale formatore
(progettazione, selezione, docenza, coordinamento) se la stessa rientra nell’ambito della
sua professionalità; ogni altro tipo di attività (es. tutoraggio) appare non giustificabile in
quanto rientrante nelle sue funzioni.
6
Personale dipendente con contratti di lavoro diversi da quello
della Formazione Professionale
Somma dei seguenti elementi:
- stipendio lordo annuo (stipendio tabellare + contingenza + retribuzione di anzianità +
ogni altra voce stipendiale prevista dal contratto)
- 13° mensilità + eventuale mensilità aggiuntiva
- T.F.R.
- oneri riflessi di carattere previdenziale ed assistenziale previsti dalla normativa vigente,
- eventuali buoni pasto.
Sono riconosciuti gli eventuali superminimi o indennità ad personam solo se previsti in
contrattazione nazionale o decentrata.
Sono esclusi tutti gli emolumenti diretti a far beneficiare le persone coinvolte nelle azioni
di vantaggi particolari e supplementari e quant’altro non abbia carattere obbligatorio.
Tali voci determinano il costo totale annuo, che va diviso per le ore annue previste dal
contratto.
Al fine della determinazione del costo orario, per ogni singolo dipendente occorre indicare,
in un prospetto analitico, la suddivisione delle ore di servizio svolte nell’anno di riferimento
su tutte le attività.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile
- ordine di servizio (solo per Aziende)
- cedolini paga
- documenti di versamento degli oneri fiscali e previdenziali
- prospetto analitico di determinazione del costo orario del dipendente
- tabella riepilogativa impiego personale dipendente relativa al piano di utilizzo del
personale su base mensile e annuale, al fine di individuare per ciascun soggetto il
ruolo svolto nonché il numero di ore impiegate in ciascun corso .
6
Personale esterno
Il personale esterno (o consulente) è tenuto a stipulare con il soggetto beneficiario del
finanziamento (Ente/Azienda) un contratto (che può consistere anche in una lettera
d’incarico controfirmata per accettazione), nel quale deve essere chiaramente indicato,
oltre alla prestazione, la sua durata in ore, il corrispettivo orario, il costo complessivo e il
codice corso.
Il compenso deve essere stabilito per ora di prestazione o per giornata di prestazione (nel
caso di attività non corsuale).
Nel caso di personale con posizione I.V.A. il giustificativo di spesa è rappresentato da
fattura di prestazione resa dal libero professionista contenente, oltre il corrispettivo,
l’indicazione dell’IVA, ritenuta d’acconto e ogni eventuale onere obbligatorio per legge.
Nella stessa fattura deve essere precisato il titolo, il codice corso e il numero di ore di
attività svolte.
Nel caso di personale con esclusione I.V.A. il giustificativo di spesa è costituito da nota di
addebito o dichiarazione di ricevuta, contenente le specifiche dell’esclusione dal campo
I.V.A., l’apposizione del bollo (se dovuto) sulla stessa, la relativa ritenuta d’acconto e ogni
eventuale onere obbligatorio per legge.
Nel caso in cui tale incarico sia stato attribuito a persona giuridica, ferme restando le
disposizioni previste in caso di delega , il giustificativo di spesa è rappresentato da fattura
di prestazione resa dalla persona giuridica stessa, avente le medesime caratteristiche
della documentazione di cui sopra e riportante il nominativo della persona fisica che
effettua la prestazione.
Le collaborazioni di importo complessivo superiori a € 5.000,00 devono essere rese in
forma di collaborazioni coordinate e continuative a progetto.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile
- lettera d’incarico sottoscritta dalle parti interessate o contratto
- curriculum vitae
- fattura o parcella
- quietanza
- ricevute di versamento degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali
Ideazione e progettazione intervento personale dipendente-consulente
6
In questa voce di spesa rientrano i costi relativi all’attività di ideazione e progettazione
dell’intervento formativo e più precisamente le spese sostenute per:
1. indagini di mercato, purché strettamente connesse con i contenuti e gli specifici
obiettivi dell’intervento stesso; analisi dei fabbisogni formativi del personale occupato;
2. progettazione dell’intervento intesa nel senso della descrizione dettagliata del percorso
formativo, dei contenuti del profilo professionale da conseguire, dello sviluppo dei
moduli didattici, dell’individuazione dei formatori, della metodologia didattica,
dell’elaborazione del calendario di massima delle lezioni, della puntuale descrizione
dell’eventuale stage o tirocinio e di quant’altro necessario per programmare l’intervento
stesso;
3. eventuali momenti di incontro, scambio di esperienze fra organizzatori, di messa a
punto del progetto o di alcune sue parti per esigenze non aprioristicamente valutabili.
L’attività di ideazione e progettazione dell’intervento formativo, ai fini del riconoscimento
delle spese, deve rendersi visibile e verificabile.
Il prodotto dell’attività di progettazione si deve pertanto concretizzare in una vera e propria
relazione che illustri in modo dettagliato le fasi di progettazione dell’intervento formativo
evidenziando le varie attività svolte.
Si precisa che non sono imputabili alla progettazione le attività amministrative rivolte alla
compilazione della domanda di contributo e alla predisposizione del progetto sulla
modulistica provinciale/regionale.
Il costo totale viene determinato moltiplicando il costo orario per le ore effettuate nel limite
delle ore previste a progetto.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale interno o esterno
- relazione debitamente firmata dal o dai progettisti, controfirmata dal soggetto
beneficiario del finanziamento Ente/Azienda
- verbali di eventuali riunioni
- eventuali elaborati
Selezione partecipantiIn tale voce rientrano le spese sostenute per l’attività di selezione degli allievi. E’ altresì
possibile rendicontare in tale voce le spese sostenute per l’elaborazione dei test psico-
attitudinali, per l’orientamento degli allievi.
6
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale
- verbale di selezione dettagliato in termini di attività svolta
Pubblicizzazione corsi
In tale voce rientrano le spese per bandi, manifesti, pubblicità ecc. che siano chiaramente
finalizzate al reperimento degli allievi e alla pubblicizzazione dell’iniziativa formativa,
nonché le spese sostenute per l’utilizzo di personale dipendente/consulente coinvolto in
tale attività.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale
- fattura con indicazione del codice/titolo corso e del periodo di svolgimento dell’attività
di pubblicizzazione
- quietanza
- relazione dettagliata del personale coinvolto in termini di attività svolta e relative ore di
impegno, tale da giustificare le ore rendicontate
Elaborazione materiale didattico e fad
Per quanto riguarda l’elaborazione di materiale didattico, tenuto conto che il costo di
acquisto di eventuali testi disponibili sul mercato è da classificarsi come materiale di
consumo, in questa voce rientrano i costi relativi ad “opere dell’ingegno”, intendendosi per
tali gli elaborati originali concernenti materie specialistiche o specifici approfondimenti del
programma d’insegnamento.
I costi in esame sono riferiti unicamente all'utilizzazione degli elaborati nell'ambito
dell'azione finanziata e non comprendono i diritti d'autore.
Al fine di garantire l'originalità degli elaborati, l'autore deve rilasciare apposita
dichiarazione sotto la propria responsabilità.
E' ovvio che il costo di tali elaborati potrà formare oggetto di rendiconto una sola volta e
pertanto non potranno essere esposti a consuntivo qualora il corso venga reiterato se non
per il costo di eventuali copie, né potranno essere oggetto di altri finanziamenti pubblici
qualunque sia la fonte. Tali circostanze devono essere certificate dall'ente attuatore.
Eventuali aggiornamenti o integrazioni devono essere adeguatamente dimostrati.
6
Rientrano nella voce relativa alla FAD i costi sostenuti specificatamente per questo tipo di
attività che può consistere in formazione a distanza di gruppo ovvero individuale e che in
linea di principio potranno essere documentate come l’attività in aula.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale
- relazione dettagliata in termini di attività svolta, materiale didattico elaborato e relative
ore di impegno, tale da giustificare le ore rendicontate
- testi e dispense predisposti
- dichiarazione di originalità a firma degli autori
Per la FAD:
- registro tutor/docente (helpdesk online)
- copie delle verifiche effettuate dal fruitore online
- stampe dei report generate in automatico
Formazione personale formatore
Rientra in questa voce l’attività erogata da terzi a favore del personale interno che sarà
impegnato nell’effettuazione dell’attività corsuale.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale esterno
Docenza / Codocenza/ Coordinamento / Tutoraggio
Tutti i docenti, codocenti, tutor d’aula, coordinatori, per le ore svolte in aula, sono tenuti ad
annotare negli appositi spazi del Registro presenze allievi, l’ora di inizio e di fine lezione,
l’argomento, ed apporre la propria firma, pena il mancato riconoscimento della relativa
spesa.
I tutor e i docenti, per le ore di stage, sono inoltre tenuti ad annotare negli appositi spazi
dei Fogli Stage, l’ora di inizio e di fine attività e apporre la propria firma, pena il mancato
riconoscimento della relativa spesa.
Per il riconoscimento delle ore di tutoraggio e/o di coordinamento non risultanti da firma
sul registro perché svolte fuori aula, il tutor /coordinatore deve compilare un dettagliato e
giustificato resoconto di detta attività.
6
L’ora didattica deve intendersi di 60 minuti e pertanto le eventuali frazioni di ora andranno
sommate e ricomposte in unità di 60 minuti; le eventuali frazioni d’ora che dovessero
risultare dal calcolo non verranno riconosciute.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale
- report attività svolta dal coordinatore e/o dal tutor per l’attività svolta fuori aula
- registro presenze allievi
Materiale didatticoRientrano in questa categoria le seguenti voci di spesa:
Materiale didattico in dotazione collettiva
Materiale di consumo per esercitazione
Materiale didattico individuale
Indumenti di lavoro
Con il termine materiale didattico si intende in senso lato tutto quel materiale strettamente
connesso al percorso formativo e in grado di permettere e/o facilitare l’apprendimento.
Si tratta in sostanza della materia prima per le esercitazioni dei partecipanti in relazione al
profilo professionale da conseguire, nonché del materiale didattico necessario per la
docenza o d’uso comune. Il materiale e la quantità utilizzata devono essere compatibili
con le esercitazioni previste dal programma del corso.
Il materiale didattico individuale (penne, quaderni, block notes, libri, dispense, ecc.) e gli
indumenti da lavoro sono consegnati gratuitamente e senza obbligo di restituzione ai
partecipanti, i quali devono rilasciare una ricevuta di consegna, con data compresa tra
inizio e fine corso, debitamente sottoscritta. Si precisa che, accanto ad ogni
materiale/indumento consegnato deve essere indicato il numero della fattura di
riferimento.
Se il materiale consiste nella riproduzione di dispense il relativo costo, da esplicitare in
dettaglio, è dato dal costo industriale (costo della carta utilizzata e dal costo della persona
addetta per tempo impiegato), oppure se la riproduzione è affidata a terzi il costo è dato
dal prezzo evidenziato in fattura.
Tutti i materiali:
- devono essere documentati dalle fatture d’acquisto debitamente quietanzate, con
allegata eventuale bolla di consegna;
- Almeno tre preventivi
7
- devono risultare acquisiti in data compresa tra l’approvazione del progetto e la fine
del corso, ad eccezione di utilizzo motivato, preventivamente autorizzato
dall’Amministrazione finanziatrice, di eventuali giacenze di magazzino. L’utilizzo
delle giacenze di magazzino è ammessa solo per reali necessità economiche ed
organizzative del soggetto attuatore, che dovrà presentare la fattura del valore
corrispondente delle merci in magazzino, aggiornata delle pro-quote imputate ai
singoli corsi.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- fattura quietanzata
- almeno tre preventivi
- eventuale bolla di consegna del materiale
- prospetto di determinazione analitica del costo delle dispense, qualora vengano
prodotte direttamente dal soggetto attuatore
- registro carico/scarico relativo al materiale didattico (prodotto in originale),
vidimato dall’Amministrazione Provinciale , dove dovranno essere registrati in
ordine cronologico e per voci merceologiche raggruppate in modo omogeneo, i
movimenti dei materiali e le relative fatture inerenti gli acquisti dei beni previsti a
progetto.
- Registro materiale consegnato agli allievi
Viaggi allievi
In tale voce rientrano le spese di trasporto degli allievi sostenute nel caso di visite guidate
di istruzione e di tirocini/stage previsti a progetto.
E’ possibile rendicontare nella voce eventuali spese relative all’acquisto dei biglietti
d’ingresso nelle strutture meta della visita di studio prevista a progetto. I giustificativi di
spesa saranno rappresentati dai biglietti corredati da una dichiarazione sottoscritta
dall’accompagnatore e dal legale rappresentante per convalida, contenete la causale di
spesa nonché l’importo unitario e complessivo.
Nel caso di soggiorni di studio e/o stage, previsti dal progetto, in località difficilmente
raggiungibili giornalmente, le spese di residenzialità dovranno essere documentate da
fatture quietanzate, contenenti i riferimenti al corso, il nominativo degli allievi ed il periodo
di permanenza.
7
E’ consentito l’uso di strutture non oltre il livello della seconda categoria (tre stelle).
Sono ammesse in questa voce le spese sostenute per il trasporto degli allievi portatori di
handicap dai luoghi di abituale residenza alla sede dell’azione formativa e viceversa. Il
ricorso a mezzi di trasporto diversi da quelli pubblici deve essere motivato dall’assenza o
incompatibilità di orario di questi ultimi.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- biglietti d’ingresso e/o biglietti per l’utilizzo di mezzi pubblici, corredati da una
dichiarazione sottoscritta dall’accompagnatore e dal legale rappresentante per
convalida, contenente la causale di spesa nonché l’importo unitario e complessivo,
corredati da ricevuta di consegna o di rimborso a firma degli allievi
- fatture quietanzate, nel caso di utilizzo di mezzi noleggiati, riportanti gli estremi
della visita guidata approvata a progetto
- nell’ipotesi di servizio di trasporto collettivo a favore di allievi portatori di handicap,
gestito dall’Ente stesso, la documentazione da produrre è la seguente:
- indicazione dell’itinerario in modo tale da ricavare il numero complessivo di
chilometri
- elenco nominativo degli allievi portatori di handicap e loro residenza
- calcolo dettagliato del costo chiesto a rimborso
- copia conforme del libretto di circolazione del mezzo
- nell’ipotesi di soggiorno la documentazione da produrre è la seguente:
- fattura quietanzata, indicante il riferimento al corso, il periodo e il numero degli
allievi
Viaggi e trasferte docenti e tutorship dipendenti / consulenti
In tali voci rientrano le spese per viaggi e trasferte previste dal programma del corso e
strettamente connesse all’attività.
Le spese di viaggio, vitto e alloggio, vengono riconosciute in conformità al trattamento
economico previsto dal CCNL di riferimento e non possono in ogni caso essere superiori ai
parametri previsti per i dipendenti pubblici di analoga qualifica.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- prospetto della missione con l’indicazione del nominativo, della destinazione e
dell’importo complessivo chiesto a rimborso
7
- biglietti per l’utilizzo di mezzi pubblici, corredati da una dichiarazione sottoscritta dal
legale rappresentante per convalida, contenente la causale di spesa nonché l’importo
unitario e complessivo, corredati da ricevuta di consegna o di rimborso a firma del
dipendente
- fatture quietanzate, nel caso di utilizzo di mezzi noleggiati, riportanti gli estremi del
viaggio approvato a progetto
- richiesta di autorizzazione del dipendente all’uso del mezzo proprio, autorizzazione
del legale rappresentante del soggetto attuatore
- schema riepilogativo riportante i km percorsi, luogo di partenza e luogo di arrivo,
giorno e ora, pedaggio autostradale, importo rimborsato sottoscritto dal dipendente per
ricevuta. In caso di utilizzo del mezzo proprio vengono rimborsati i pedaggi autostradali
e 1/5 del prezzo vigente (al momento dell’uso dell’auto) di un litro di benzina a
chilometro.
- nell’ipotesi di soggiorno la documentazione da produrre è la seguente:
- fattura indicante il codice corso, il periodo di riferimento e il nominativo del
tutor/docente
- quietanza regolare
Utilizzo locali per l’azione programmata
In questa voce di spesa rientrano i costi relativi:
- a contratti di locazione di immobili o parti di essi destinati esclusivamente all’azione
finanziata (aule didattiche);
- a manutenzione ordinaria dei locali e la pulizia qualora non previste già nel contratto di
affitto dei medesimi;
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- contratto di locazione, di leasing, di manutenzione ordinaria debitamente registrato
- numero tre preventivi
- planimetria locali
- fattura dalla quale risulti il canone di affitto/leasing e in caso di manutenzione
ordinaria gli interventi eseguiti
- quietanza
- dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del Legale
Rappresentante attestante il criterio utilizzato nonché il relativo procedimento di
calcolo eseguito per l’imputazione pro-quota della spesa, in caso di utilizzo parziale
7
Utilizzo attrezzature per l’azione programmata
In questa voce di spesa rientrano i costi relativi a contratti di locazione di attrezzature
esclusivamente didattiche; il contratto di leasing è equiparabile per le relative quote ad un
contratto di locazione ad esclusione della quota di riscatto e degli oneri amministrativi e
bancari ad esso collegati che non sono ammessi.
L’importo ammissibile sarà determinato in relazione all’effettivo utilizzo delle attrezzature
sulla base di indicatori fisico tecnici determinati.
Per il calcolo degli indicatori è possibile utilizzare il n° settimane di utilizzo, il n° ore
d’utilizzo, ecc, oppure può essere adottato un diverso criterio, purché idoneo ad ottenere
un’imputazione del corso di cui trattasi più aderente a quello reale.
Dal progetto approvato, devono risultare dettagliatamente indicate nella tipologia,
ubicazione, quantità e qualità, le attrezzature disponibili e quelle non disponibili che il
soggetto dovrà acquisire. Eventuale variazione, realizzata prima o durante il corso, deve
essere comunicata all’Amministrazione.
In tale voce rientra anche il costo sostenuto per l’acquisto di attrezzature, il cui valore
unitario non superi Euro 516,46 IVA esclusa. Il riconoscimento di tale acquisto è
subordinato alla specifica autonomia del bene rispetto alla funzione didattica espletata. Nel
caso di attrezzatura che per il proprio funzionamento sia formata da più componenti si
considererà il valore complessivo.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
contratto di locazione contenente la descrizione dell’attrezzatura, il relativo valore,
la durata del contratto nonché l’importo del canone
preventivi (almeno tre )
contratto di leasing dal quale risulti la scomposizione del canone in importo relativo
all’acquisto ed importo relativo a tasse e spese varie
fattura quietanzata
dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del Legale
Rappresentante attestante il criterio utilizzato nonché il relativo procedimento di
calcolo eseguito, per l’imputazione pro-quota della spesa, in caso di utilizzo
parziale.
Manutenzione ordinaria attrezzatura
7
In tale voce di spesa rientrano solo i costi relativi alla manutenzione ordinaria di
attrezzature didattiche strettamente inerenti e funzionali all’azione formativa, in quanto
l’Ente deve essere già in possesso di una struttura organizzativa e di un apparato
strumentale, atti a garantire una certa autonomia funzionale.
Può essere ammessa la spesa relativa all’acquisto di singoli pezzi in epoca successiva
all’acquisto completo dell’attrezzatura, allo scopo di sostituire articoli rotti o obsoleti, purché
non superi Euro 516,46 IVA esclusa .
La manutenzione ordinaria delle attrezzature può essere svolta da ditta esterna o da
personale dipendente.
Non sono ammissibili interventi di manutenzione straordinaria.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale
- contratto di manutenzione o altra documentazione attestante l’intervento
- fattura dalla quale risultino gli interventi eseguiti, le parti sostituite, le
apparecchiature revisionate ed eventuali materiali impiegati
- quietanza
- dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del Legale
Rappresentante attestante il criterio utilizzato nonché il relativo procedimento di
calcolo eseguito, per l’imputazione pro-quota della spesa .
Esami FinaliIn tale voce rientrano le spese relative ai compensi spettanti ai componenti delle
commissioni esaminatrici , per la predisposizione delle prove di esame ,nonché le spese
per l’acquisto di materiale utilizzato per la verifica finale degli allievi.
Il compenso comprende il gettone di presenza riconosciuto per ogni giorno di esame e per
ciascun membro
il riconoscimento dell’indennità di missione per i pubblici dipendenti secondo la normativa
vigente e il rimborso delle spese di viaggio. In caso di utilizzo del mezzo proprio vengono
rimborsati i pedaggi autostradali e 1/5 del prezzo vigente (al momento dell’uso dell’auto) di
un litro di benzina a chilometro.
7
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale
- nota spese dettagliata, indicante il percorso e i relativi km, eventuali ricevute di
pedaggi autostradali
- verbale degli esami finali
Assicurazioni allievi-oneri fideiussori
In tale voce rientrano le spese assicurative riferite esclusivamente ai partecipanti per il
periodo corsuale, (il personale dipendente è già per definizione assicurato all’INAIL e
pertanto, quando partecipa al corso durante il normale orario di lavoro, non deve essere
assicurato una seconda volta); le spese di assicurazione generiche sono riconosciute
invece nei costi indiretti di funzionamento. Nel caso di presentazione di modello di
denuncia di esercizio INAIL e dell’attestato di pagamento, relativo a più corsi, il soggetto
attuatore dovrà presentare un prospetto di riparto generale con evidenziato il relativo
criterio di riparto tra i corsi.
Rientrano in questa voce le spese per garanzie bancarie fornite da banca, altri istituti
finanziari ovvero da imprese di assicurazione autorizzate all’esercizio del ramo cauzionale
(come da elenco pubblicato da parte dell’ISVAP) oppure dagli intermediari finanziari iscritti
nell’elenco speciale tenuto dalla Banca d’Italia, previsto dall’art. 107 del D.Lgv. N. 385/93.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- polizza assicurativa nella quale deve essere indicato il costo unitario ad allievo e il
relativo periodo di riferimento;
- ricevute di pagamento del premio
- dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del Legale
Rappresentante attestante il criterio utilizzato per l’imputazione pro-quota della
spesa
- prospetto indicante il procedimento di calcolo effettuato per determinare la quota
di imputazione al corso (INAIL/assicurazione allievi)
- delle polizze assicurative/contratti di fidejussione
Direzione del progetto
7
Sono ammissibili i costi relativi al personale interno o esterno specificatamente individuati
nel progetto per la funzione di direzione e governo complessivo dell’attività finanziata (non
è ammessa la delega di tale funzione).
Attività di amministrazione, segreteria e certificazione
In questa voce sono imputabili i costi relativi al personale con mansioni amministrative
impiegato direttamente nell’attività di gestione dell’azione formativa (amministrazione,
segreteria, certificazione, monitoraggio),
In tale voce possono rientrare le spese di costituzione di Raggruppamenti Temporanei (es.
ATI, ATS, RTI…) qualora direttamente legate all’operazione finanziata e necessarie per la
sua preparazione o esecuzione.
- quella prevista per il personale interno e esterno
- report dell’attività svolta
- verbali delle sedute dei comitati tecnici
- spese specifiche di costituzione di Raggruppamenti Temporanei
Personale amministrativo
In tale voce rientra il costo del personale amministrativo dipendente e consulente.
Per personale amministrativo s’intende il personale impiegato per il funzionamento della
struttura (ad esempio contabilità, gestione del personale, direzione, sicurezza e
accreditamento).
I destinatari
Si ricorda che la figura del destinatario non è compatibile con la funzione di docente,
codocenza, tutoraggio, direzione, coordinamento e altre attività assimilabili all’interno del
progetto.
Indennità / reddito allievi
In questa voce rientrano le spese relative all’indennità per soggetti disoccupati e occupati.
7
L’indennità per occupati corrisponde al costo sostenuto dall’azienda in termini di
retribuzione per la partecipazione dei propri dipendenti all’azione formativa, ed è
commisurato alle reali ore di presenza al corso. Pertanto, il costo viene riconosciuto solo
se l’attività di formazione è stata svolta durante l’orario di lavoro.
La dichiarazione del normale orario di lavoro indicato sull’istanza, (entrata, uscita, pausa
pranzo) sarà l’unica fonte su cui si opererà il calcolo del costo sostenuto dall’azienda. I
casi di effettuazione di orari flessibili dovranno essere segnalati nella suddetta istanza.
Le istanze del “normale” orario di lavoro in progetti formativi interaziendali a tempo pieno
nel caso in cui gli allievi siano i lavoratori partecipanti a progetti formativi interaziendali e
con orario “a tempo pieno” (cioè con unità di 8 ore giornaliere), si configurano in un
comando-distacco presso la sede dell’attività corsuale, che porta necessariamente a far
coincidere l’orario di lavoro del partecipante con quello del progetto formativo.
Il costo orario del partecipante occupato con rapporto di lavoro subordinato si determina di
norma, sulla base della retribuzione mensile lorda divisa il numero delle ore effettivamente
lavorate, con riferimento al CCNL ed alle eventuali contrattazioni aziendali che prevedano
condizioni di maggior favore.
La spesa rendicontabile di cui sopra è rapportata alle ore di effettiva partecipazione al
corso da parte di ciascun allievo, rilevabili dal registro presenze allievi (non sono ammesse
a rendicontazione le ore di assenza dovute a malattia o infortunio o ad altro motivo) e al
suo costo orario gravante sull’azienda di appartenenza, riferito al periodo di svolgimento
del corso.
Sono esclusi dal riconoscimento anche parziale gli oneri relativi agli allievi che non
abbiano seguito un percorso formativo ritenuto valido.
Eccezionalmente, qualora l’elaborazione mensile risulti essere eccessivamente onerosa, il
costo orario si determina sulla base della retribuzione annua lorda risultante dal CUD
dell’anno precedente (depurata delle indennità di trasferta, del corrispettivo per lavoro
straordinario, degli assegni familiari e degli eventuali emolumenti arretrati) divisa per il
numero delle ore effettivamente lavorate nell’anno. A solo titolo esemplificativo, per la
determinazione delle ore annue da assumere a divisore, si procede nel modo seguente:
ore di lavoro convenzionali (52 settimane x 40 ore settimanali) = 2080
7
ore di lavoro non lavorate così risultanti :
ferie (20 giorni x 8 ore) 160
riposi per ex festività (4gg. X 8h) 32
festività cadenti in giorni lavorativi (6gg x 8h) 48
totale ore non lavorate 240
ore di lavoro effettive così risultanti:
ore convenzionali 2080
ore non lavorate 240
totale ore effettivamente lavorate 1840
Tale calcolo tiene conto dei soli istituti di legge universalmente ricorrenti e pertanto, di
volta in volta occorre far riferimento alle previsioni dei CCNL e/o aziendali applicabili, non
considerando nel calcolo delle ore non lavorate le assenze per motivi soggettivi (c.d.
assenteismo per malattia, infortunio, maternità, congedo matrimoniale, diritti sindacali,
ecc.).
Qualora il titolare di un’impresa partecipi ad un corso in qualità di allievo, il suo costo
orario verrà determinato sulla base del più elevato livello esistente nell’ambito della propria
impresa.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
Prospetto riepilogativo, contenente:
- gli estremi del corso
- nominativo degli allievi
- il numero di ore di presenza nell’attività formativa degli stessi
- cedolini paga per il periodo interessato al progetto formativo o autocertificazione del
costo orario a firma dal legale rappresentante del Beneficiario finale nel caso di
imprenditore o titolare di cariche sociali;
- versamenti effettuati ad istituti previdenziali ed assistenziali per il periodo
interessato al progetto formativo;
7
per il riconoscimento dell’indennità reddito allievi occorre presentare un prospetto
riepilogativo indicante, oltre a quanto già precisato ai punti precedenti, il costo orario di
ciascun allievo, accompagnato da una dichiarazione attestante le modalità di
determinazione del costo orario resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del
Legale Rappresentante dell’azienda di appartenenza o del lavoratore autonomo o del
socio/titolare azienda .
Servizio Mensa
In tale voce rientra la spesa relativa al servizio mensa se previsto dalla scheda finanziaria
del progetto. Le spese di vitto sono ammesse se le ore giornaliere di aula sono almeno 7,
articolate su due turni.
Nel caso di servizio mensa gestito dal soggetto attuatore la documentazione dei costi è
costituita da una dichiarazione, resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000 a firma del
Legale Rappresentante, attestante il costo medio aziendale di un pasto. Il costo
ammissibile è pari al costo medio di un pasto, calcolato sulla base dei costi per materie
prime, ammortamento impianti e personale addetto, moltiplicato il numero dei pasti
consumati dagli allievi aventi diritto.
Se il servizio mensa è esterno, cioè fornito da terzi, il costo del singolo pasto deve risultare
dalla convenzione stipulata con il fornitore.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- nel caso di indennità di mensa erogata direttamente agli allievi o in presenza di
ticket la documentazione dei costi è costituita da una distinta sottoscritta e datata
dall’allievo per ricevuta
- nel caso di servizio mensa gestito dal soggetto attuatore la documentazione dei
costi è costituita da una dichiarazione, resa ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000
a firma del Legale Rappresentante, attestante il costo medio aziendale di un pasto
- nel caso di servizio erogato tramite convenzione con ristoratori, la
documentazione dei costi è costituita dal contratto e dalle fatture regolarmente
quietanzate, nelle quali sia evidente il numero dei pasti erogato suddiviso per giorni
e da una distinta, sottoscritta da ciascun allievo, relativa ai pasti fruiti.
Visite Mediche
8
In tale voce è riconosciuta la spesa sostenuta per le visite mediche degli allievi effettuate
dal Servizio Sanitario Pubblico o da un medico competente.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- ricevuta di versamento effettuata a favore del Servizio Sanitario Pubblico,
corredata da un elenco nominativo degli allievi, sottoscritto dagli stessi per
quietanza nel caso in cui provvedano direttamente. fattura indicante il numero degli
allievi e il costo della prestazione
- quietanza
Altri costi di funzionamento
Rientrano in questa voce di spesa i seguenti costi:
- Utilizzo locali ed attrezzature (i costi fanno riferimento a locali ed attrezzature
utilizzati per il funzionamento della struttura ad es. locale adibito ad ufficio
contabilità, la macchina fotocopiatrice che se utilizzata sia per la struttura che per i
corsi vedrà il relativo costo imputato in pro-quota seguendo un criterio fisico
tecnico)
- Manutenzione ordinaria e pulizia locali (con le indicazioni relative ai costi di utilizzo
locali)
- Ammortamento locali
- Ammortamento attrezzature
- Assicurazioni (esclusivamente quelle riferite al funzionamento del soggetto
attuatore)
- Cancelleria, stampati e spese postali (spese dei francobolli, spese per
raccomandate, telegrammi…)
- Energia elettrica, telefono, riscaldamento, acqua, spese condominiali
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile
1) Documentazione di spesa e di avvenuto pagamento, per ogni singola voce di
spesa secondo le regole generali (vedi corrispondenti voci nei costi di progetto)
2) Per gli ammortamenti:
- il bene deve essere inserito nel libro cespiti
- i beni oggetto di ammortamento non devono aver fruito di contributi pubblici
8
- il costo dell’ammortamento viene effettuato sulla base delle vigenti norme
civilistiche
licenza d’uso software: possono essere imputati i costi relativi alla licenza d’uso
software per la durata del progetto formativo;
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- copia licenza d’uso;- fatture;
- documento attestante l’avvenuto pagamento.
assicurazione: costi riferiti alle spese per garantire la copertura assicurativa delle
attrezzature utilizzate;
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- polizza assicurativa;- documento attestante l’avvenuto pagamento del premio.
Gli immobili
Spese per pulizie immobili: sono ammesse le spese necessarie per mantenere efficiente
l’ immobile
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- quella prevista per il personale subordinato e/o autonomo;
Unicamente nel caso di incarico ad un soggetto giuridico terzo:
- contratto;
- fattura;
- documento attestante l’avvenuto pagamento del canone;
- prospetto esplicativo della chiave di ripartizione pro-rata in caso di utilizzo
parziale.
Il materiale per i destinatari
8
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti all’acquisto dei seguenti materiali e
indumenti:
- materiale didattico ad uso collettivo: le spese per l’acquisto di materiale in
dotazione collettiva (si sottolinea che il software non può essere considerato come
materiale didattico);
- materiale didattico individuale: le spese effettuate per l’acquisto di materiale di
cancelleria e materiale didattico propriamente detto (dispense, libri, CD-rom, etc.)
che alla fine del corso/progetto rimangono in dotazione dell’allievo;
- indumenti protettivi: le spese per l’acquisto di indumenti protettivi quali guanti,
camici, occhiali, etc. consegnati gratuitamente ai partecipanti.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile:
- fattura/e dimostrative del costo unitario;
- documento attestante l’avvenuto pagamento;
- registri di carico e scarico e registri di consegna del materiale didattico individuale e
degli indumenti protettivi distribuiti ai corsisti e firmate per ricevuta da questi ultimi.
I costi di gestione
Illuminazione e forza motriceIl costo di illuminazione deve essere determinato in relazione alla durata
dell'azione finanziata, alla superficie dei locali utilizzati, agli utilizzatori.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- fattura (bolletta dell'ente fornitore di energia);
- prospetto di calcolo della quota parte imputabile.
Riscaldamento e condizionamentoNel caso di utilizzo parziale, la quota parte delle spese di riscaldamento e
condizionamento imputata al singolo progetto deve essere determinata secondo un
calcolo pro-rata, in base ad un metodo equo e debitamente giustificato (es. in relazione
all’effettivo periodo di utilizzo, alla superficie utilizzata, al numero di partecipanti etc.).
.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- fattura (bolletta dell'ente fornitore del gas o altra fonte energetica);
8
- ricevuta del condominio nel caso di impianti centralizzati;
- prospetto di calcolo della quota parte imputabile.
Spese telefoniche e per collegamenti telematiciNel caso di utilizzo parziale, la quota parte delle spese telefoniche e per collegamenti
telematici imputata al singolo progetto deve essere determinata secondo un calcolo
pro-rata, in base ad un metodo equo e debitamente giustificato (es. in relazione
all’effettivo periodo di utilizzo, alla superficie utilizzata, al numero di partecipanti etc.).
Risultano ammissibili i canoni e le spese telefoniche necessarie per i moduli didattici di
formazione a distanza.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- fatture;
- prospetto di calcolo della quota parte imputabile.
- Listati telefonici
Spese postaliLe spese postali devono essere connesse allo svolgimento dell’attività progettuale e
riscontrabili attraverso adeguate pezze giustificative o da registro protocollo
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- distinte di spedizione e di acquisto di valori bollati;
- ricevute di raccomandate, telegrammi, assicurate, etc..
- registro protocollo
Acqua e rifiuti urbaniLe spese ammissibili sono relative al consumo di acqua, sia dovuto alla peculiarità
dell'azione svolta, sia utilizzata per le normali esigenze igieniche nonché, alla tassa per
i rifiuti.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- attestato di pagamento in uso localmente (fattura, ricevuta, versamento c.c.p.);
- prospetto di calcolo della eventuale quota-parte.
Assicurazioni
8
Questa tipologia di spesa ha carattere residuale in quanto esclude le assicurazioni
obbligatorie per legge (assicurazione INAIL già prevista per allievi ed il personale
impiegato).
Si deve ritenere che possano formare oggetto di assicurazione aggiuntiva i rischi
strettamente connessi con l'azione progettuale non coperti dalle assicurazioni
obbligatorie (es. assicurazione delle attrezzature contro eventuali danni, furto, incendio,
responsabilità civile).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- polizza assicurativa;
- ricevute di pagamento del premio.
Forniture per ufficiLe forniture per uffici fanno riferimento ai costi riferiti all’acquisto di materiali di
cancelleria utilizzati per l’amministrazione, comprese le attrezzature che hanno un
periodo di ammortamento inferiore a 12 mesi, al di fuori del materiale consegnato agli
allievi. (si sottolinea che il software è considerato un’attrezzatura).
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- Fattura/e dimostrative del costo unitario;
- Preventivi almeno tre
- documento attestante l’avvenuto pagamento.
Spese per la fideiussione bancaria o assicurativaLe spese per la fideiussione sono ammissibili se connesse a requisiti imposti dal
dispositivo.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
- contratto di fideiussione;
- documento attestante l’avvenuto pagamento.
Parcella per la costituzione di ATI o ATS La parcella per la costituzione di ATI o ATS risulta spesa ammissibile se la
costituzione è connessa a requisiti imposti dal dispositivo.
Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile :
8
- parcella;
- documento attestante l’avvenuto pagamento.
IVA indetraibile
Questa voce di spesa viene utilizzata qualora l’IVA indetraibile (che se non detratta
costituisce costo ammissibile) sia valorizzata come voce autonoma di costo e non
incorporata nelle singole voce di spesa. Tale procedura potrebbe essere utilizzata ai fini
dell’eventuale rettifica del pro rata d’indetraibilità, che viene formalizzato con la
dichiarazione annuale IVA.
PER QUANTO NON ESPRESSAMENTE PREVISTO IN QUESTO MANUALE DI LINEE GUIDA SI FA RIFERIMENTO A:
- Regolamento CE n. 1260/99 del 21/6/1999 recante disposizioni generali sui Fondi
strutturali comunitari definente in particolare i nuovi obiettivi su cui concentrare l’ azione
dei Fondi durante il periodo 2000/2006
- Regolamento CE n. 1784/1999 relativo al Fondo Sociale Europeo
- Regolamento CE n. 1685/2000 recante disposizioni di applicazione del regolamento
( CE ) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l’ ammissibilità delle spese
concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali
- Regolamento CE n. 438/2001 recante modalità di applicazione del regolamento CE
n.del Consiglio per quanto riguarda i sistemi di gestione e di controllo dei contributi
concessi nell’ ambito dei Fondi Strutturali
- Regolamento CE n. 448/2004 che modifica il regolamento CE n. 1685/2000 recante
disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio per quanto
riguarda l’ ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi
Strutturali e che revoca il regolamento CE n 1145/2003
- Circolare n. 2355 del 2002
- Circolare n. 1105 del 2003
Si deve, inoltre fare riferimento alle seguenti disposizioni, in quanto applicabili- Circolare MLPS n. 98/95 “ Natura dei costi ammissibili “
- Circolare MLPS n. 130/95 “ Natura dei costi ammissibili”
- Circolare MLPS n. 10/97 “ Variazioni nelle voci di spesa “
- Circolare MLPS n. 63/97 “ Integrazione circolare n. 10/97 “
8
- Circolare MLPS n. 2400/97 “ Adempimenti concernenti la documentazione”
- Circolare MLPS n. 101/97 “ Congruità dei costi”
- Circolare MLPS n. 67/97 “ Vademecum sulla gestione e controllo “
- Lettera circolare MLPS n. 52322 del 5/8/98 “ Costo orario operatori “
- Circolare MLPS n. 43/99 “ FAD “
- Lettera / circolare n 69860 del 8/11/1999 “ Cessioni di credito “
- Circolare n. 41/2003 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali UCOFPL DIV:III
recante “ Tipologia dei Soggetti Promotori, ammissibilità delle spese e massimali di
costo per le attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo nell’ ambito dei programmi
operativi nazionali “
- Decreto Ministeriale del 2/3/2005 n. 56 “ Approvazione entrate/spese Fondo di
Rotazione per la Formazione Professionale.
Riferimenti legislativi nazionali e regionali
- Legge quadro n. 845/78 “ In materia di Formazione Professionale “
- Legge Regionale n. 18/85 “ In materia di Formazione Professionale “
- POR Calabria 2000/2006
- Complemento di Programmazione relativo ai Fondi Strutturali.
- Legge n. 25/55 – Disciplina dell’ apprendistato
- Legge n. 863/84- Contratti di Formazione Lavoro
- D. Lgs. 112/98 – Attuazione legge 59/97 ( capo I art. 140-147) conferimento
funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni ed agli Enti Locali per
quanto afferisce la Formazione Professionale.
- Decreto MLPS 8.4.98 – Disposizioni concernenti i contenuti formativi delle attività
di formazione degli apprendisti.
- Decreto 142/98 – regolamento di attuazione art. 18 legge 24/6/97 n. 196 – Tirocini
formativi.
8
La rendicontazione e la certificazione della spesa
Il presente capitolo intende fornire ai beneficiari finali di progetti finanziati una sintesi
dell’iter procedurale e degli adempimenti necessari a produrre la dichiarazione intermedia
e la certificazione finale della spesa.
Si ricorda che è facoltà dei preposti organi di controllo dello Stato, della Regione e delle
Province, nonché dell’Unione Europea, effettuare visite, anche senza preavviso, in ogni
fase dell’attività finanziata al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni
Si precisa che, così come previsto dal D.P.R. del 24 novembre 1971, n. 1199 e s.m.i., il
ricorso amministrativo contro gli atti amministrativi è ammesso all’organo sovraordinato nel
termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via
amministrativa dell'atto impugnato e da quando l'interessato ne abbia avuto piena
conoscenza.
L’iter procedurale
Al fine di garantire una corretta gestione amministrativo-contabile delle azioni, il
Beneficiario finale deve attenersi alle seguenti indicazioni relativamente a:
- avvio delle attività;
- dichiarazioni di spesa intermedia;
- rendicontazione e certificazione finale.
L’avvio delle attività
8
L’avvio delle attività relative al progetto deve avvenire in base alle tempistiche e alle
modalità indicate nei singoli Bandi e nelle collegate Disposizioni di Dettaglio per la
Gestione ed il Controllo Amministrativo delle Attività che la Regione Calabria o la
Provincia di Cosenza di volta in volta approvano.
La dichiarazione di spesa intermedia
L’operatore, indipendentemente dalla necessità di attivare flussi finanziari, è tenuto a
presentare, per ogni progetto di cui è Beneficiario finale, dichiarazioni semestrali a firma
del legale rappresentante dell’ente, attestanti le spese effettivamente sostenute
(contabilizzate e quietanzate) con il contributo pubblico,
Le dichiarazioni intermedie devono essere presentate come valore complessivo, distinto
per progetto e il Beneficiario finale deve tenere a disposizione l’elenco dei giustificativi di
spesa attestanti i costi sostenuti per la realizzazione delle attività. Tale elenco deve
necessariamente indicare:
- voce di spesa cui si riferisce il giustificativo
- tipologia di documento (fattura, nota, cedolino, etc.);
- numero del documento;
- data del documento;
- indicazione del soggetto che ha emesso il documento;
- imponibile totale del documento;
- IVA totale o altri oneri del documento;
- importo totale del documento;
- data pagamento del documento;
- quota riferita al progetto.
Ai fini dell’esposizione delle spese per la certificazione intermedia assume rilevanza
unicamente l’importo quietanzato.
La dichiarazione intermedia relativa ad un singolo periodo non è vincolante per i periodi
successivi, ma può subire un adeguamento in funzione delle differenti caratteristiche delle
modalità di conteggio della spesa, ad esempio per effetto di:
- modalità di ripartizione;
- adeguamento di costi;
- presenza di ratei e risconti;
- eventuali errori.
8
Si precisa che le dichiarazioni intermedie non necessariamente forniscono l’importo totale
del rendiconto finale delle spese sostenute.
La rendicontazione e la certificazione finale
Entro 30 giorni dalla conclusione delle attività di ciascun progetto, deve essere prodotto
dal Beneficiario finale il rendiconto finale delle spese sostenute.
Con la presentazione di tale documento il Beneficiario finale del finanziamento chiede il
riconoscimento delle spese sostenute per la realizzazione dell’attività e l’erogazione
dell’eventuale saldo oppure provvede alla restituzione delle somme eventualmente
eccedenti.
L’attività realizzata e rendicontata deve essere debitamente documentata mediante:
- dichiarazione di chiusura delle attività;
- verbale di svincolo del saldo;
L’elenco dei giustificativi di spesa attestanti i costi sostenuti per la realizzazione dell’intera
attività deve contenere le stesse indicazioni previste per la dichiarazione intermedia. Si
ribadisce che il Beneficiario finale è tenuto a rendicontare il costo complessivo del progetto
comprensivo del cofinanziamento privato.
La documentazione predetta dove essere consegnata in originale ai competenti uffici
regionali o provinciali, a firma del legale rappresentante o di altro soggetto con potere di
firma.
Qualora dal verbale di svincolo del saldo si evidenzi un saldo negativo il Beneficiario finale
dovrà provvedere, contestualmente alla presentazione della certificazione finale, alla
restituzione delle somme non spettanti.
Per le modalità di restituzione di tali somme occorre far riferimento alle Disposizioni di
Dettaglio per la Gestione ed il Controllo Amministrativo delle Attività che la Regione
Calabria o la Provincia di Cosenza di volta in volta approvano.
A tal fine si precisa che l'importo dato dalla differenza fra gli acconti erogati dalla Regione
o dalla Provincia al Beneficiario finale e quanto riconosciuto dal Servizio Rendicontazione
che nella fase di controllo della rendicontazione definisce l’importo totale delle somme da
restituire.
I giustificativi di spesa
9
I giustificativi di spesa devono:
- identificare la natura del costo;
- quantificarne l’importo;
- essere conformi alle norme comunitarie e nazionali;
- essere validamente emessi, in conformità a quanto disposto dalla normativa
fiscale, contabile e civilistica vigente;
- essere conformi a quanto previsto dal presente documento.
Si precisa che per i costi indiretti deve essere indicata la tipologia di costo, il totale del
costo e la percentuale imputata al progetto, nonché il metodo di calcolo della quota parte.
Si ricorda che per ogni giustificativo di spesa deve essere riportata la dicitura “Documento
utilizzato totalmente/parzialmente sul progetto cofinanziato FSE n…..” e, in caso di utilizzo
parziale, la percentuale della relativa quota parte.
Il Beneficiario finale ha l’obbligo di conservare in originale la documentazione
amministrativa e contabile riferita all’attività, in base alle normative vigenti e per il periodo
previsto dall’art. 2220 del Codice Civile e metterla a disposizione degli uffici competenti ad
esercitare l’attività di controllo.
La documentazione che deve essere fornita dal Beneficiario finale al Servizio
Rendicontazione è la seguente:
a) Bando di riferimento e relative Disposizioni di Dettaglio per la Gestione ed il
Controllo Amministrativo delle Attività;
b) domanda di contributo e relativo provvedimento regionale/provinciale di
finanziamento;
c) convenzione/atto d’adesione;
d) dichiarazione di chiusura delle attività;
e) registro presenze allievi più eventuali schede stage;
f) documenti che originano la prestazione o la fornitura;
g) documenti che descrivono la prestazione o la fornitura;
h) ultima dichiarazione Iva presentata;
i) documenti che attestano l'avvenuto pagamento della prestazione o della fornitura;
j) documenti relativi ai rimborsi spese eventualmente riconosciuti ai destinatari finali;
k) prospetto esplicativo del metodo di ripartizione delle spese generali;
l) prospetti di calcolo degli ammortamenti e registro cespiti ammortizzabili;
9
m) polizze fidejussorie;
n) eventuali verbali di monitoraggio;
o) eventuali verbali dei preposti organi di controllo;
p) corrispondenza intercorsa tra il Beneficiario finale e la Regione o la Provincia di
Cosenza;
q) elenco giustificativi di spesa.
Si precisa che il Servizio Rendicontazione ha facoltà di richiedere l’esibizione di ogni altro
tipo di documento che reputa utile allo svolgimento dell’incarico.
Le fasi operative della verifica
- Analisi del Bando di riferimento e delle Disposizioni di Dettaglio per la Gestione ed il
Controllo Amministrativo delle Attività.
- Il Servizio Rendicontazione acquisisce gli elementi utili alla qualificazione dell’attività
verificata al fine dell’ammissibilità e riconoscibilità dei costi.
- Verifica della domanda di contributo, della convenzione o dell’atto di adesione e della
documentazione di supporto.
- L’attività di revisione fonda il giudizio sul confronto tra programmi approvati e attività
realizzata.
- Riscontro date di inizio e fine attività e termini decorrenti.
- Il riscontro temporale qualifica la validità della spesa e definisce le tempistiche di
rendicontazione.
- Verifica registri presenze allievi più eventuali schede stage.
- Costituiscono documenti fondamentali dell’azione formativa e permettono il riscontro
dell’attività formativa realizzata.
- Riscontro della percentuale di indetraibilità dell’Iva.
- La percentuale di indetraibilità dell’Iva si desume dall’ultima Dichiarazione Iva in
quanto l’imposta rappresenta un costo riconoscibile ogni volta che è indetraibile.
- Verifica registri e documenti contabili.
- Il Servizio Rendicontazione deve verificare la documentazione riscontrando la
conformità dei costi con i principi richiamati nel presente manuale. I documenti devono
essere verificati in originale e annullati anche mediante apposizione di timbro e in caso
di utilizzo parziale occorre sia indicata la percentuale di imputazione al progetto.
- Verifica dell’esito di eventuali visite da parte dei preposti organi di controllo.
9
- Il Servizio Rendicontazione è tenuto a prendere atto dei rilievi effettuati dai preposti
organi di controllo dello Stato, della Regione e della Provincia, nonché dell’Unione
Europea e a certificare di conseguenza il rendiconto finale delle spese.
Il Servizio Rendicontazione acquisisce e verifica la documentazione sopra indicata e
certifica il rendiconto delle spese sostenute dal Beneficiario finale del finanziamento
mediante:
- la compilazione, per le parti di competenza, del modello “verifica 1”
“Rendiconto generale” e modello “VERBALE-COD”;
- la sottoscrizione del verbale di verifica finale da allegare al modello verfica 1
“Rendiconto generale”;
Si precisa che :
1. il consuntivo con il totale spese quietanzate esposte dal Beneficiario finale deve
essere pari all’importo delle spese quietanzate dallo sesso Beneficiario finale
sia per quanto riguarda il contributo pubblico che il contributo privato.
2. il riconosciuto risulta essere il totale spese riconosciute previste nella Relazione
di certificazione finale della spesa e con il giustificato previsto nel Verbale di
svincolo di saldo.
In particolare si specifica che l’ammontare riconosciuto dal Servizio
Rendicontazione delle spese ammissibili in base alla normativa
comunitaria/nazionale/regionale sostenute dal Beneficiario finale nei limiti del
finanziamento pubblico più il contributo privato.
3. la somma tra il totale spese quietanzate ammesse dal Servizio Rendicontazione
e il totale spese non ammesse dal Servizio stesso deve coincidere con il totale
spese quietanzate esposte dal Beneficiario finale (consuntivo);
Qualora si ravvisassero durante l’attività di verifica irregolarità tali da non permettere la
redazione della relazione di certificazione finale delle spese, il Servizio Rendicontazione
dovrà tempestivamente comunicarle ai competenti uffici amministrativi.
Gli originale dei documenti di spesa devono essere in regola con la normativa fiscale a cui bisogna apporre, con apposito timbro, la seguente dicitura :
POR ___________ Codice Corso ___________
la somma di € . __________ di cui al presente
atto è imputata per la realizzazione del progetto
9
autorizzato con convenzione n.____ del ________
Firma del Funzionario ______________________
Nel caso in cui il giustificativo sia riferito a più voci, sullo stesso devono essere specificate
sia le singole voci che i relativi importi.
Gli originali dei documenti giustificativi di spesa sono conservati agli atti del corso; le copie
degli stessi, da allegare al rendiconto, devono essere fatte dopo che su ogni originale è
stata apposta la dicitura sopra riportata.
9