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www.lavoro.gov.it/Europalavoro - “Prodotti editoriali” L’offerta di formazione professionale regionale Avviata l’indagine 2012 dell’Isfol per ricostruire le caratteristiche strutturali dell’offerta formativa in Italia FOCUS su Imparare a progettare… giocando Leogame: sperimentare con il programma Leonardo da Vinci Bruxelles 01/03/2012. Il Presidente della Commissione europea, quello del Consiglio europeo e il Primo ministro danese hanno incontrato i rappresentanti di lavoratori e datori di lavoro europei al Vertice sociale trilaterale (Tripartite social summit). Il Vertice si riunisce due volte all’anno, prima dei Consigli di primavera e autunno, e rappresenta un importante momento di scambio tra partenariato sociale, Commissione, Capi di Stato e di governo, ministri del lavoro europei e presidenze Ue del semestre in corso e di quello successivo. Al centro del dibattito, il ruolo del partenariato sociale nella governance europea e il suo contributo al rilancio di crescita e occupazione. Le parti sociali europee, nel presentare il programma di lavoro comune per il 2012-2014, hanno infatti convenuto sull’urgenza dello sviluppo e di forti investimenti per sostenere la ripresa. Info su: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=89&newsId=12 11&furtherNews=yes Roma, 7 marzo. Si è svolto, presso l’aula polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il convegno Le nuove regole europee sui servizi pubblici. L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento per le politiche europee (Pcm) e dall’Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni), è stata l’occasione per analizzare il nuovo pacchetto di regole sugli aiuti di Stato ai servizi di interesse economico generale (Sieg) adottato dalla Commissione europea nel dicembre 2011 e operativo dal 31 gennaio 2012. Sono intervenuti rappresentanti della Commissione europea, delle amministrazioni pubbliche italiane centrali e locali, rappresentanti delle imprese ed esperti della materia. Info su: www.politicheeuropee.it 15 marzo 2012. La Conferenza Stato-Regioni ha firmato l’accordo sull’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, sottoscrivendo l’accordo per la regolamentazione dei profili formativi ai sensi dell’art. 3 comma 2 del D.lgs. 167/2011. L’apprendistato riguarda i giovani tra i 15 e i 25 anni e ha una durata stabilita in base alla qualifica o al diploma da conseguire, non comunque superiore, per la parte formativa, a tre anni (quattro, per il diploma quadriennale regionale). L’intesa ha permesso di definire alcuni requisiti minimi comuni a tutte le Regioni, sia riguardo al monte ore di formazione teorica formale, che non potrà essere inferiore a 400 ore, sia agli standard delle attività da svolgere in azienda per ottenere la qualifica professionale. Ulteriori info su: www.lavoro.gov.it/europalavoro - sezione Normativa. Nell’ambito delle celebrazioni per i 10 anni dell’euro ha avuto luogo, dal 26 al 30 marzo, in cinque sedi istituzionali di Roma, l’iniziativa Generazione Euro. Settimana dedicata alla cittadinanza europea e all’educazione finanziaria dei giovani. Il progetto è stato promosso da Commissione europea, Parlamento europeo, Dipartimento per le politiche europee (Pcm), Ministero degli affari esteri, e realizzato in collaborazione con il Dipartimento per la gioventù (Pcm), il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, l’Istituto poligrafico e zecca dello stato e l’Associazione bancaria italiana. Diverse le iniziative formative rivolte agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, nel corso delle quali sono stati illustrati gli elementi basilari dell’economia e delle modalità di gestione responsabile del denaro. Info su:http:// www.politicheeuropee.it/comunicazione/?pg=3&c=nastro_eventi Dal 28 al 30 marzo ha avuto luogo, a Roma, la seconda edizione di FareTurismo Italia, evento dedicato alle opportunità di lavoro, orientamento, formazione e al confronto sulle politiche turistiche. Il Salone ha offerto un fitto programma, rivolto a quanti desiderano formarsi e lavorare nel turismo, a operatori turistici, a docenti scolastici e universitari. Il calendario della manifestazione, che ha visto la presenza di 5.000 visitatori, la partecipazione di 50 istituti e 10 Università pubbliche e private e lo svolgimento di 2.000 colloqui di selezione, ha compreso convegni di aggiornamento e seminari di orientamento sulle opportunità formative, sugli stage e la creazione d’impresa rivolti ai più giovani. Ulteriori info su: http://www.fareturismo.it/italia2012/ Offerta di formazione professionale e domanda di professionalità del mercato: un incontro da sostenere e incoraggiare. Con l’intento di contribuire a tale processo di convergenza, l’Isfol ha recentemente avviato un’indagine nazionale che analizza il sistema dell’offerta di formazione professionale ricostruendone le caratteristiche strutturali. L’obiettivo è verificare in che misura il sistema attuale dell’offerta formativa risponda alla domanda di professionalità del mercato del lavoro contribuendo allo sviluppo delle economie regionali. L’indagine prende in considerazione gli scenari evolutivi legati agli andamenti dell’economia (a partire dagli impatti della crisi) e le istanze di ordine normativo e di indirizzo che provengono dai diversi soggetti (comunitari, nazionali e locali) che regolano il mercato dell’offerta di formazione, finanziandolo in quota parte. L’attività, coordinata dall’Isfol e realizzata con la collaborazione di GN Research, Censis e Poleis (che realizzeranno le interviste sul campo), è interamente finanziata dai due Pon Fse 2007-2013 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (asse capitale umano, obiettivo specifico 3.1, tematica 4). L’indagine, che è già in corso di realizzazione e proseguirà per tutto il 2012, si articola in due fasi. Analisi qualitativa sul tema della qualità e delle modalità di organizzazione dell’offerta formativa In questa fase si approfondiscono le iniziative intraprese dalle amministrazioni regionali e provinciali, anche in vista dell’adeguamento alla Raccomandazione europea per la garanzia di qualità in materia di istruzione e formazione professionale, inclusa l’evoluzione della normativa regionale. In particolare, si analizzano: i temi legati alla qualità dell’offerta: presidio del sistema della qualità e sua evoluzione, analisi della domanda e dei fabbisogni, pianificazione e programmazione, gestione e attuazione, monitoraggio e valutazione; le modalità di organizzazione dell’offerta formativa, finanziata da risorse pubbliche a livello locale, distinguendo tra formazione iniziale, formazione continua, formazione superiore; le modalità di analisi dei fabbisogni di formazione adottate a livello regionale e provinciale, e la loro effettiva utilizzazione nell’organizzazione dell’offerta; le modalità di relazione esistenti con le imprese. Tutti questi aspetti verranno esaminati attraverso una strumentazione metodologica composita, rappresentata da un’analisi desk; un’analisi sul campo, attraverso 70 interviste a funzionari regionali, stakeholder, esperti e rappresentanti di organismi formativi; 12 focus group con responsabili di strutture formative, funzionari dell’amministrazione e rappresentanti del partenariato economico e sociale. Indagine quali-quantitiva su un campione di 1.200 agenzie formative accreditate per le diverse filiere della formazione Attraverso 1.200 interviste capi (computer assisted personal interviewing), saranno approfonditi i seguenti aspetti: analisi delle risorse umane, delle strutture, della dimensione economica e delle caratteristiche del mercato di riferimento, a partire dal profilo dei target che usufruiscono dei servizi; segmentazione dell’offerta formativa in relazione ai potenziali utenti e alle caratteristiche dei sistemi socio-economici locali e analisi dei livelli di copertura della domanda potenziale; livello e tipologia di relazioni presenti sul territorio, a partire dagli stakeholder locali; caratteristiche dei servizi erogati; livello e tipologia di relazione con le imprese; analisi dei processi di innovazione dei servizi e della loro modalità di erogazione in relazione alle esigenze della domanda; analisi dello stato dell’arte della formazione online per i formatori e del livello di utilizzo delle ict da parte dei formatori; incidenza del finanziamento pubblico. In relazione agli esiti dell’indagine, sarà inoltre avviata un’attività sperimentale per promuovere approcci formativi orientati allo sviluppo organizzativo e alla creazione di competenze trasversali. Al termine delle attività è previsto un convegno finale di presentazione e diffusione dei risultati. Per informazioni: [email protected] oppure tel. 06 85447585 (Roberto Angotti). Giovanna Filosa – Isfol Progettare utilizzando le opportunità messe a disposizione dalla Commissione europea non è cosa facile. Esiste oggi una professionalità specifica e una formazione che si apprende sul campo o attraverso corsi di specializzazione. Conoscere gli assetti istituzionali della Comunità europea e le sue articolazioni organizzative, utilizzare i linguaggi e le logiche di progettazione comunitarie richiede infatti competenze tecniche di nicchia che risultano molto difficili da acquisire per i non addetti ai lavori. Se poi ci si rivolge ai gruppi svantaggiati, questa opportunità di accesso ai finanziamenti diventa ancora più remota. Per superare questo gap l’Agenzia Leonardo da Vinci dell’Isfol ha previsto e realizzato, nel 2011, un prodotto informativo innovativo in grado di raggiungere proprio la platea degli esclusi e dei gruppi svantaggiati. Il gioco come strumento didattico Il compito di utilizzare un linguaggio semplice per trasmettere un messaggio complesso non poteva che essere affidato ad una metodologia didattica innovativa come il gioco. In linea con le recenti tendenze dell’educazione degli adulti infatti è stato realizzato, il Leogame: in Europa con Leonardo da Vinci. Ideato anche con il supporto di esperti di settore, il Leogame si struttura come vero e proprio gioco di simulazione e serve a sviluppare e comprendere meglio i contenuti di un progetto di Trasferimento di innovazione nell’ambito del programma Leonardo da Vinci. I giocatori devono muoversi su una mappa dell’Europa e costruire un partenariato con organismi di quattro paesi, gestendo un budget e rispondendo correttamente a domande sul programma Leonardo da Vinci. Per vincere non basta conoscere i tecnicismi del dispositivo comunitario, ma bisogna anche saper scegliere e gestire le strategie migliori, come in un vero progetto Leonardo. Il gioco può essere utilizzato come simulazione in ambito didattico e formativo per chi opera nel settore, ma anche come semplice momento ludico per divertirsi e sfidare gli altri nella costruzione di un progetto europeo. Il gioco si compone di una plancia di gioco, un mazzo di 16 carte obiettivo, un mazzo di 18 carte evento, un mazzo di 38 carte azione, sei segnalini, 24 gettoni territorio, 88 gettoni budget e un foglio regolamento. Vince chi riesce a coinvolgere i territori partner nel progetto e torna alla propria nazione di partenza con un certo budget. I canali di diffusione Si prevede di divulgare il gioco in tutte le sedi di diffusione e valorizzazione del programma Leonardo da Vinci. I feed-back provenienti dai primi fruitori appaiono incoraggianti: utilizzare il gioco come metodologia di apprendimento in età adulta rappresenta una sfida innovativa che si pone non solo per l’avvicinamento dei gruppi svantaggiati e più in generale dei non addetti ai lavori, ma anche come modalità nuova per affrontare come “artigiani” il complesso e sempre più transnazionale mondo della formazione. Per maggiori informazioni si può consultare: www.programmallp.it Claudia Villante – Isfol n. 3 - marzo 2012 In breve

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L’offerta di formazione professionale regionaleAvviata l’indagine 2012 dell’Isfol per ricostruire le caratteristiche strutturali dell’offerta formativa in Italia

FOCUS su Imparare a progettare… giocando

Leogame: sperimentare con il programma Leonardo da Vinci

Bruxelles 01/03/2012. Il Presidente della Commissione europea,

quello del Consiglio europeo e il Primo ministro danese hanno

incontrato i rappresentanti di lavoratori e datori di lavoro europei al

Vertice sociale trilaterale (Tripartite social summit). Il Vertice si

riunisce due volte all’anno, prima dei Consigli di primavera e autunno,

e rappresenta un importante momento di scambio tra partenariato

sociale, Commissione, Capi di Stato e di governo, ministri del

lavoro europei e presidenze Ue del semestre in corso e di quello

successivo. Al centro del dibattito, il ruolo del partenariato sociale

nella governance europea e il suo contributo al rilancio di crescita e

occupazione. Le parti sociali europee, nel presentare il programma di

lavoro comune per il 2012-2014, hanno infatti convenuto sull’urgenza

dello sviluppo e di forti investimenti per sostenere la ripresa. Info su:

http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=89&newsId=12

11&furtherNews=yes

Roma, 7 marzo. Si è svolto, presso l’aula polifunzionale della Presidenza

del Consiglio dei Ministri, il convegno Le nuove regole europee

sui servizi pubblici. L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento

per le politiche europee (Pcm) e dall’Assonime (Associazione fra

le società italiane per azioni), è stata l’occasione per analizzare il

nuovo pacchetto di regole sugli aiuti di Stato ai servizi di interesse

economico generale (Sieg) adottato dalla Commissione europea nel

dicembre 2011 e operativo dal 31 gennaio 2012. Sono intervenuti

rappresentanti della Commissione europea, delle amministrazioni

pubbliche italiane centrali e locali, rappresentanti delle imprese ed

esperti della materia. Info su: www.politicheeuropee.it

15 marzo 2012. La Conferenza Stato-Regioni ha firmato l’accordo

sull’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale,

sottoscrivendo l’accordo per la regolamentazione dei profili formativi

ai sensi dell’art. 3 comma 2 del D.lgs. 167/2011. L’apprendistato

riguarda i giovani tra i 15 e i 25 anni e ha una durata stabilita in base

alla qualifica o al diploma da conseguire, non comunque superiore,

per la parte formativa, a tre anni (quattro, per il diploma quadriennale

regionale). L’intesa ha permesso di definire alcuni requisiti minimi

comuni a tutte le Regioni, sia riguardo al monte ore di formazione

teorica formale, che non potrà essere inferiore a 400 ore, sia agli

standard delle attività da svolgere in azienda per ottenere la qualifica

professionale. Ulteriori info su: www.lavoro.gov.it/europalavoro -

sezione Normativa.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 10 anni dell’euro ha avuto luogo,

dal 26 al 30 marzo, in cinque sedi istituzionali di Roma, l’iniziativa

Generazione Euro. Settimana dedicata alla cittadinanza

europea e all’educazione finanziaria dei giovani. Il progetto è

stato promosso da Commissione europea, Parlamento europeo,

Dipartimento per le politiche europee (Pcm), Ministero degli affari

esteri, e realizzato in collaborazione con il Dipartimento per la

gioventù (Pcm), il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero

dell’istruzione, dell’università e della ricerca, l’Istituto poligrafico e

zecca dello stato e l’Associazione bancaria italiana. Diverse le iniziative

formative rivolte agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, nel

corso delle quali sono stati illustrati gli elementi basilari dell’economia

e delle modalità di gestione responsabile del denaro. Info su:http://

www.politicheeuropee.it/comunicazione/?pg=3&c=nastro_eventi

Dal 28 al 30 marzo ha avuto luogo, a Roma, la seconda edizione

di FareTurismo Italia, evento dedicato alle opportunità di lavoro,

orientamento, formazione e al confronto sulle politiche turistiche. Il

Salone ha offerto un fitto programma, rivolto a quanti desiderano

formarsi e lavorare nel turismo, a operatori turistici, a docenti

scolastici e universitari. Il calendario della manifestazione, che ha

visto la presenza di 5.000 visitatori, la partecipazione di 50 istituti e

10 Università pubbliche e private e lo svolgimento di 2.000 colloqui

di selezione, ha compreso convegni di aggiornamento e seminari di

orientamento sulle opportunità formative, sugli stage e la creazione

d’impresa rivolti ai più giovani.

Ulteriori info su: http://www.fareturismo.it/italia2012/

Offerta di formazione professionale e domanda di professionalità del mercato: un incontro da sostenere e incoraggiare. Con l’intento di contribuire a tale processo di convergenza, l’Isfol ha recentemente avviato un’indagine nazionale che analizza il sistema dell’offerta di formazione professionale ricostruendone le caratteristiche strutturali.L’obiettivo è verificare in che misura il sistema attuale dell’offerta formativa risponda alla domanda di professionalità del mercato del lavoro contribuendo allo sviluppo delle economie regionali. L’indagine prende in considerazione gli scenari evolutivi legati agli andamenti dell’economia (a partire dagli impatti della crisi) e le istanze di ordine normativo e di indirizzo che provengono dai diversi soggetti (comunitari, nazionali e locali) che regolano il mercato dell’offerta di formazione, finanziandolo in quota parte.L’attività, coordinata dall’Isfol e realizzata con la collaborazione di GN Research, Censis e Poleis (che realizzeranno le interviste sul campo), è interamente finanziata dai due Pon Fse 2007-2013 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (asse capitale umano, obiettivo specifico 3.1, tematica 4). L’indagine, che è già in corso di realizzazione e proseguirà per tutto il 2012, si articola in due fasi.

Analisi qualitativa sul tema della qualità e delle modalità di organizzazione dell’offerta formativaIn questa fase si approfondiscono le iniziative intraprese dalle amministrazioni regionali e provinciali, anche in vista dell’adeguamento alla Raccomandazione europea per la garanzia di qualità in materia di istruzione e formazione professionale, inclusa l’evoluzione della normativa regionale. In particolare, si analizzano: • i temi legati alla qualità dell’offerta: presidio del sistema della qualità e sua evoluzione, analisi della domanda e dei fabbisogni, pianificazione e programmazione, gestione e attuazione, monitoraggio e valutazione;

• le modalità di organizzazione dell’offerta formativa, finanziata da risorse pubbliche a livello locale, distinguendo tra formazione iniziale, formazione continua, formazione superiore;

• le modalità di analisi dei fabbisogni di formazione adottate a livello regionale e provinciale, e la loro effettiva utilizzazione nell’organizzazione dell’offerta;

• le modalità di relazione esistenti con le imprese.Tutti questi aspetti verranno esaminati attraverso una strumentazione metodologica composita, rappresentata da un’analisi desk; un’analisi sul campo, attraverso 70 interviste a funzionari regionali, stakeholder, esperti e rappresentanti di organismi formativi; 12 focus group con responsabili di strutture formative, funzionari dell’amministrazione e rappresentanti del partenariato economico e sociale.

Indagine quali-quantitiva su un campione di 1.200 agenzie formative accreditate per le diverse filiere della formazioneAttraverso 1.200 interviste capi (computer assisted personal interviewing), saranno approfonditi i seguenti aspetti: • analisi delle risorse umane, delle strutture, della dimensione economica e delle caratteristiche del mercato di riferimento, a partire dal profilo dei target che usufruiscono dei servizi;

• segmentazione dell’offerta formativa in relazione ai potenziali utenti e alle caratteristiche dei sistemi socio-economici locali e analisi dei livelli di copertura della domanda potenziale;

• livello e tipologia di relazioni presenti sul territorio, a partire dagli stakeholder locali;

• caratteristiche dei servizi erogati; • livello e tipologia di relazione con le imprese; • analisi dei processi di innovazione dei servizi e della loro modalità di erogazione in relazione alle esigenze della domanda;

• analisi dello stato dell’arte della formazione online per i formatori e del livello di utilizzo delle ict da parte dei formatori;

• incidenza del finanziamento pubblico.In relazione agli esiti dell’indagine, sarà inoltre avviata un’attività sperimentale per promuovere approcci formativi orientati allo sviluppo organizzativo e alla creazione di competenze trasversali. Al termine delle attività è previsto un convegno finale di presentazione e diffusione dei risultati. Per informazioni:[email protected] oppure tel. 06 85447585 (Roberto Angotti).

Giovanna Filosa – Isfol

Progettare utilizzando le opportunità messe a disposizione dalla Commissione europea non è cosa facile. Esiste oggi una professionalità specifica e una formazione che si apprende sul campo o attraverso corsi di specializzazione. Conoscere gli assetti istituzionali della Comunità europea e le sue articolazioni organizzative, utilizzare i linguaggi e le logiche di progettazione comunitarie richiede infatti competenze tecniche di nicchia che risultano molto difficili da acquisire per i non addetti ai lavori. Se poi ci si rivolge ai gruppi svantaggiati, questa opportunità di accesso ai finanziamenti diventa ancora più remota. Per superare questo gap l’Agenzia Leonardo da Vinci dell’Isfol ha previsto e realizzato, nel 2011, un prodotto informativo innovativo in grado di raggiungere proprio la platea degli esclusi e dei gruppi svantaggiati.

Il gioco come strumento didattico Il compito di utilizzare un linguaggio semplice per trasmettere un messaggio complesso non poteva che essere affidato ad una metodologia didattica innovativa come il gioco. In linea con le recenti tendenze dell’educazione degli adulti infatti è stato realizzato, il Leogame: in Europa con Leonardo da Vinci. Ideato anche

con il supporto di esperti di settore, il Leogame si struttura come vero e proprio gioco di simulazione e serve a sviluppare e comprendere meglio i contenuti di un progetto di Trasferimento di innovazione nell’ambito del programma Leonardo da Vinci. I giocatori devono muoversi su una mappa dell’Europa e costruire un partenariato con organismi di quattro paesi, gestendo un budget e rispondendo correttamente a domande sul programma Leonardo da Vinci. Per vincere non basta conoscere i tecnicismi del dispositivo comunitario, ma bisogna anche saper scegliere e gestire le strategie migliori, come in un vero progetto Leonardo. Il gioco può essere utilizzato come simulazione in ambito didattico e

formativo per chi opera nel settore, ma anche come semplice momento ludico per divertirsi e sfidare gli altri nella costruzione di un progetto europeo. Il gioco si compone di una plancia di gioco, un mazzo di 16 carte obiettivo, un mazzo di 18 carte evento, un mazzo di 38 carte azione, sei segnalini, 24 gettoni territorio, 88 gettoni budget e un foglio regolamento. Vince chi riesce a coinvolgere i territori partner nel progetto e torna alla propria nazione di partenza con un certo budget.

I canali di diffusioneSi prevede di divulgare il gioco in tutte le sedi di diffusione e valorizzazione del programma Leonardo da Vinci. I feed-back provenienti dai primi fruitori appaiono incoraggianti: utilizzare il gioco come metodologia di apprendimento in età adulta rappresenta una sfida innovativa che si pone non solo per l’avvicinamento dei gruppi svantaggiati e più in generale dei non addetti ai lavori, ma anche come modalità nuova per affrontare come “artigiani” il complesso e sempre più transnazionale mondo della formazione.Per maggiori informazioni si può consultare: www.programmallp.it

Claudia Villante – Isfol

n. 3 - marzo 2012

In breve

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Quali sono le competenze linguistiche richieste per lavorare e studiare? E quali gli strumenti di certificazione e le buone pratiche in Europa per valorizzarle?Le politiche di sostegno alle competenze linguisti-che si fondano su diversi approcci, ma sono oggi prevalentemente orientate alla valorizzazione degli apprendimenti linguistici comunque acquisiti, ov-vero relativi, oltre che agli apprendimenti formali, anche a quelli non formali ed informali. Infatti, sono proprio i contesti non formali e informali a offrire il maggior numero di occasioni di apprendi-mento linguistico e a dare ad una persona l’oppor-tunità di parlare una lingua straniera. Il progetto Vale (Valorising Language Expertise), finanziato nell’ambito del Programma di appren-dimento permanente dalla Commissione europea (Competenze linguistiche K2), intende esplorare l’immenso patrimonio costituito dagli strumenti di certificazione e dalle politiche di valorizzazione che ruotano intorno al tema dell’apprendimento lingui-stico. In particolare, esso affronterà il tema delle competenze linguistiche, sia analizzando gli stru-menti di certificazione ufficiale delle lingue straniere, sia effettuando una ricognizione di quel vasto e va-riegato insieme degli strumenti di autovalutazione

con standard europei delle language skills, in primis il Passaporto delle lingue Europass (Europass Lan-guage Passport, ELP).

Qual è lo stato dell’arte delle ricerche sulle competenze linguistiche Una mappatura delle principali ricerche europee sul tema delle competenze linguistiche, di come valo-rizzarle e come renderle trasparenti, verrà effettua-ta dal team di progetto, con particolare riguardo al ruolo degli attori chiave delle politiche volte a favo-rire il multilinguismo ed attraverso il coinvolgimento dei promotori delle iniziative e dei progetti che sa-ranno rilevati. Tale attività porterà alla predisposizio-ne di un catalogo di buone pratiche realizzate sul tema, che sarà diffuso a livello nazionale ed euro-peo. In esso confluiranno i principali materiali scien-tifici di riferimento, i quali saranno poi resi disponibili attraverso un database nazionale accessibile online attraverso il sito del progetto e tradotto in inglese, francese e tedesco.

Come valutare le proprie competenze lingui-sticheSul piano degli strumenti a disposizione dei singoli per valorizzare le proprie competenze linguistiche,

il progetto Vale fa un passo in avanti rispetto ad un’analoga esperienza progettuale, già conclusa nel 2010 (il progetto elp-DESK, www.elp-desk.eu). Tale iniziativa aveva portato alla realizzazione di uno strumento multimediale per diffondere e va-lorizzare il Passaporto delle lingue Europass. Esso, infatti, aveva predisposto un’applicazione per iPho-ne dedicata alla creazione del proprio Passaporto delle lingue, strumento chiave del panorama della certificazione delle competenze linguistiche in au-tovalutazione. L’applicazione è stata diffusa e resa accessibile gratuitamente a chiunque possedesse uno smartphone. Il progetto Vale intende imple-mentare quest’applicazione, trasferendo le soluzio-ni di interfaccia su nuove piattaforme (sia web che mobile) e, a partire dall’applicativo per iPhone, in-tende renderlo compatibile anche con Android per aumentarne la fruibilità, includendo tutti coloro che non posseggono un iPhone o un iPad.

Come partecipare al progettoSul sito www.valeproject.eu si possono trovare tutti i riferimenti del progetto in corso ed avere succes-sivamente accesso al database delle buone prati-che; si potrà, altresì, prendere visione degli eventi divulgativi e seminariali che i partner del progetto

realizzeranno entro la fine del 2012. Per inviare materiale divulgativo di progetti già con-clusi, oppure ancora in corso, sul tema delle com-petenze linguistiche, o per segnalare specifiche at-tività che si vorrebbero ulteriormente disseminare, si può contattare la Fondazione Aldini-Valeriani di Bologna, capofila del progetto ([email protected]), oppure il Centro nazionale Europass Italia presso l’Isfol ([email protected] ), partner del pro-getto insieme al Centro nazionale Europass United Kingdom ([email protected]).

Alessandra Biancolini – Isfol

Centri di formazione territoriale: la formazione arriva in provinciaLa provincia di Firenze calibra l’offerta formativa Fse sulle vocazioni socio-economiche dei territori

Le competenze linguistiche per il lavoro e lo studioIl progetto europeo Vale mappa ricerche e strumenti già disponibili per la certificazione e la valorizzazione delle competenze linguistiche

Chiuso in redazione il 7 giugno 2012FSENews. Newsletter del Fondo sociale europeo 2007-2013

Iscritta al tribunale di Roma con il n. 291/2007 del 2 luglio 2007Direzione e redazione: Ministero del lavoro e delle politiche sociali,

Direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro, via Fornovo 8, 00192 Romae-mail: [email protected]

Direttrice responsabile: Paola Paduano Comitato di redazione: Andrea Falcone, Orsola Fornara, Alessandra Pedone, Aurelia Tirelli, Elena Viscusi

Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Biancolini, Milvia Degli Innocenti, Giovanna Filosa, Claudia VillanteLa newsletter è redatta in collaborazione con l’Isfol

Impaginazione: PomilioBlumm srlStampa: La Nuova Stampa di Bruni Emidio, Offida (AP)

Qualità dell’offerta e-learning e valorizzazione delle competenze dei formatori. Il volume, pubblicato per la collana Isfol I libri del Fondo sociale europeo, illustra le attività di ricerca volte a costruire un’offerta formativa a distanza per gli operatori del sistema integrato scuola-formazione-lavoro e affronta tre temi: la creazione un dispositivo, quale Spf online (Sistema permanente di formazione online), che offre una formazione a distanza centrata sui risultati di apprendimento, riconoscibili nei contesti professionali; la trasparenza dell’offerta formativa, in particolare la definizione di una misurazione predittiva dei tempi di apprendimento associati ad ogni unità formativa multimediale di Spf online; e, infine, la definizione e lo sviluppo di un dispositivo per il riconoscimento e la validazione delle competenze in ingresso, a supporto della fruizione personalizzata di Spf online. Il testo è disponibile nel Catalogo Isfol su: www.isfol.it Secondo i dati di Eurofound pubblicati nello studio Foundation Findings. Working time in the EU, il numero di ore lavorate per settimana in Europa

continua a scendere. Il fenomeno ha diverse cause: più persone lavorano a part-time, meno persone lavorano con orario prolungato e si è ridotto l’orario di lavoro stabilito negli accordi collettivi di molti paesi e settori. La pubblicazione offre significative informazioni di contesto e indicazioni di policy utili agli attori che alimentano il dibattito europeo in corso sul futuro delle politiche sociali. Il documento è scaricabile da:http://www.eurofound.europa.eu/pubdocs/2011/45/en/1/EF1145EN.pdf

Social Europe guide (vol. 2) Social Dialogue. La pubblicazione, semestrale, è dedicata alle politiche europee dell’occupazione, degli affari sociali e dell’inclusione. Questo secondo volume illustra storia, attività e risultati del dialogo sociale a livello europeo. Negoziazioni, consultazioni, scambi informativi rappresentano elementi essenziali del modello sociale europeo e rivestono un ruolo chiave nella definizione e implementazione delle politiche economiche, occupazionali, sociali europee, nonché nelle politiche di settore. Il volume approfondisce inoltre l’evoluzione del dialogo

sociale negli Stati membri in risposta alla crisi economica. Disponibile in inglese, francese e tedesco su:http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=738&langId=en&pubId=6352&type=2&furtherPubs=no

http://pongas.formez.it Il Formez Pa dedica una pagina del proprio sito alle iniziative realizzate nell’ambito dell’asse Capacità istituzionale del Pon Fse Governance e azioni di sistema (Gas). Le azioni sono affidate al Formez quale ente in house del Dipartimento della funzione pubblica, organismo intermedio del Pon Gas di cui è titolare il Ministero del lavoro. Rivolte alle quattro Regioni dell’obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), esse sono finalizzate a: accrescere l’innovazione, l’efficacia e la trasparenza dell’azione pubblica; migliorare la cooperazione interistituzionale e le capacità negoziali (in particolare nel partenariato pubblico-privato); migliorare gli standard dei servizi pubblici; rafforzare ed integrare il sistema di governance ambientale.

A partire dal 2010 è nata nella Provincia di Firenze una nuova rete di risorse destinate ad erogare corsi di formazione a catalogo, attraverso voucher individuali cofinanziati dal Fondo sociale europeo (Fse). Con lo slogan la “formazione arriva in provincia” sotto la sigla Cft (Centri formativi territoriali) è stata avviata una sperimentazione di luoghi diffusi sul territorio provinciale, dove i cittadini possono trovare informazioni chiare e precise sul catalogo provinciale dei corsi finanziabili tramite voucher individuali: si tratta di corsi professionalizzanti caratterizzati, per ciascuna area geografica, da percorsi formativi legati alle vocazioni socio-economiche del territorio.Nel complesso sono state attivate 10 sedi di Cft, costituite dall’insieme delle sedi e delle strutture messe a disposizione dalle agenzie formative costituite in associazione temporanea di imprese (ati), dove, in collaborazione e raccordo con i centri per l’impiego, i cittadini possono recarsi per studiare il percorso di formazione più adatto a loro e alla loro storia personale, consultare il catalogo che contiene 370 corsi e presentare la domanda di finanziamento, trasmessa mensilmente agli uffici della Provincia per la relativa valutazione e approvazione.

I corsi professionalizzanti attivati nei Cft hanno riguardato le discipline più diverse e si sono caratterizzati in ciascuna area geografica con differenti percorsi formativi. Quindi, nel Mugello la formazione si è riferita ai settori dell’agricoltura, dell’ambiente e del sociale; nella Montagna fiorentina i corsi hanno riguardato i settori dell’agricoltura, dell’ambiente, della moda e della pelletteria; nell’Area metropolitana nord-ovest i settori interessati sono stati il manifatturiero e il commercio; nell’Area metropolitana sud-ovest, quelli della moda, della pelletteria, dei servizi e dell’editoria; nel Chianti-Val di Pesa ci si è concentrati sull’agricoltura, l’ambiente e il turismo; nel Valdarno sui settori del commercio, chimico, sociale e meccanico. Infine, nell’Area fiorentina nord i corsi attivati hanno riguardato discipline utili ai settori della meccanica, dell’energia/acqua/gas e dei servizi; in quella di Firenze centro i settori interessati sono stati il turismo, la cultura, l’artigianato artistico e il commercio; nell’Area fiorentina sud i servizi e l’ambiente.

La campagna di informazione e pubblicitàL’iniziativa è nata soprattutto per far conoscere l’offerta formativa fruibile con i voucher Fse a coloro

che non vi accedevano perché impossibilitati o non informati soprattutto nel territorio provinciale, dato che la partecipazione ai precedenti avvisi Fse si è concentrata nella città di Firenze. Per questo è stata programmata e realizzata un’importante campagna informativa che ha adottato un logo ben visibile, in modo da essere facilmente riconoscibile. La campagna di comunicazione si è strutturata in tre fasi: • realizzazione del logo Cft: è stata ideata un’immagine coordinata declinata sui vari materiali informativi e utilizzata nella brandizzazione delle agenzie sparse sul territorio;

• promozione esterna del servizio, i materiali informativi (vetrofanie, targhe esterne, totem, brochure, locandine e cartoline) sono stati collocati presso le agenzie Cft del territorio;

• diffusione sul territorio: maxiaffisioni di manifesti, manifesti per affissioni nei Comuni, poster/prisma illuminati, inserzioni sulla stampa e prodotti audiovisivi trasmessi da emittenti locali, spot radiofonico, banner pubblicitari su differenti siti web.

Inoltre, sul sito della Provincia è presente un link che rimanda a tutte le offerte, suddivise per territorio; ogni utente può individuare il corso più idoneo, fare

richiesta di voucher e ricevere una risposta entro un mese al massimo dalla domanda.

I dati e gli elementi di successoL’iniziativa ha permesso, rispetto ad esperienze precedenti di erogazione voucher a catalogo, di rafforzare la qualità didattica, attraverso l’applicazione del nuovo sistema delle competenze che obbliga le agenzie a progettare secondo schemi standardizzati e approvati dalla Regione Toscana; di diminuire la dispersione dell’offerta formativa, evitando la presenza di corsi “doppioni” presenti in cataloghi non strutturati, di disporre di sedi formative vicine alla residenza degli utenti, di aumentare i punti di informazione e orientamento per i cittadini che vogliono partecipare ai corsi (sono stati aperti 10 sportelli). Nel periodo 2010-2011 sono stati erogati complessivamente 3.400 voucher individuali, attivando 268 corsi per un impegno finanziario i oltre 4 milioni di euro.

Milvia Degli Innocenti – Direzione Formazione, Provincia di Firenze