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Istituto Professionale Statale per i Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Duca di Buonvicino” Via P. Raimondi, 19 – 80141 NapoliTel.: 081/2311919 – Fax: 081/7899025 Codice meccanografico: NARH150006 Codice fiscale: 96014970634 Sito web: www.ipssarducadibuonvicino.it e-mail: [email protected] prot. 8826/A00 Piano Offerta Formativa Anno Scolastico 2014/2015 P.O.F. anno 2014/15 Pag. 1

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Istituto Professionale Stataleper i Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità

Alberghiera“Duca di Buonvicino”

Via P. Raimondi, 19 – 80141 NapoliTel.: 081/2311919 – Fax: 081/7899025

Codice meccanografico: NARH150006Codice fiscale: 96014970634

Sito web: www.ipssarducadibuonvicino.ite-mail: [email protected]

prot. 8826/A00

Piano Offerta FormativaAnno Scolastico 2014/2015

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Sommario

PREMESSA 4

1 LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 5

1.1 Informazioni generali 5

1.2 I collegamenti 7

1.3 Breve storia della Scuola 8

1.4 Il patto educativo di corresponsabilità 9

2 I CORSI DI STUDIO 15

2.1 I corsi di qualifica (IeFP) 16

2.2 I corsi post-qualifica 16

2.3 I profili professionali e le materie di studio 17

2.4 L’area di professionalizzazione 18

3 L’ATTIVITA’ DIDATTICA 21

3.1 L’azione didattica 22

3.2 L’accoglienza 23

3.3 L’orientamento 23

3.4 Le attività di recupero 24

3.5 L’integrazione degli alunni diversamente abili e istruzione domiciliare 26

3.6 Le verifiche e la valutazione 33

3.7 I crediti formativi 35

3.8 Attività extracurricolari 36

4 L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

4.1 L’organigramma dell’Istituto 42

4.2 Le funzioni strumentali 48

4.3 Le risorse della Scuola 55

4.4 Il piano annuale delle attività 56

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5 LA GUIDA DELLO STUDENTE 63

5.1 Le modalità di iscrizione 63

5.2 L’accesso agli uffici e la privacy 63

5.3 Le modalità di comunicazione con le famiglie 64

Allegato: Regolamento di Istituto65

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PREMESSA

P.O.F. E PATTO FORMATIVO

Il presente documento contiene il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) dell’I.P.S.E.O.A.( Istituto Professionale Statale per L’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera) “Duca di Buonvicino” e pertanto rappresenta l’insieme delle finalità e degli obiettivi, nonchè l’iter progettuale e delle azioni, attraverso cui questo Istituto, con il coinvolgimento di tutte le sue componenti, intende perseguire e realizzare il successo formativo.

Il P.O.F., tuttavia, non si limita a illustrare un elenco di principi e di attività didattiche, ma deve essere considerato il patto formativo che la Scuola stringe con la sua utenza.

Pertanto esso impegna in modo sostanziale:

reciprocamente le componenti della Scuola (Dirigente Scolastico, personale docente e non docente, studenti e famiglie) al rispetto dei ruoli e dei compiti che ciascuna di esse è chiamata a svolgere per il fine comune;

le Istituzioni, a garantire di fatto le condizioni per l’effettiva realizzazione di quanto scritto nel P.O.F.

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1. LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

1.1 INFORMAZIONIGENERALI

Denominazione Istituto Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Duca di Buonvicino”

CodiceIstituto NARH150006

CodiceFiscale 96014970634

DistrettoScolastico N. 46

Sede Centrale

Sede succursale

Via Pietro Raimondi n° 19

(Calata Capodichino) - 80141 Napoli

Tel. 081/2311919 - Fax 081/7899025

Via Caprera 14 (Napoli)

e-mail [email protected]

Indirizzi • OspitalitàAlberghiera

• Enogastronomia

Qualifiche (triennio)Gli standard formativi e la regolamentazione dei percorsi degli IeFP sono stabiliti dalla Regione Campania (accordo i Conferenza Stato-Regioni del 27/07/2011)

• Operatore della Ristorazione - Preparazione Pasti• Operatore della Ristorazione – Servizi di Sala e Bar• Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza - Strutture ricettive

PercorsoFormativoQuinquennale

Primo Biennio, articolato in un area di istruzione generale e in un area di indirizzo.

Secondo Biennio, articolato in un area di istruzione generale e in un area di indirizzo prescelta tra la Enogastronomia, Sala e vendita e Accoglienza turistica.

Un Quinto anno, articolato in un area di istruzione generale e un area di indirizzo professionalizzante dell’area di indirizzo, con rilascio del diploma quinquennale.

Diplomi Diploma di istruzione professionale nei Servizi enogastronomici ed ospitalità alberghiera, nelle seguenti articolazioni:

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Tecnico dei servizi dell’Enogastronomia Tecnico dei Servizi di sala e vendita Tecnico Accoglienza turistica

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1.2 I COLLEGAMENTI

Trasportopubblico Autobus Linee R5, A3N, 184(per la sede centrale)Autobus Linee 183, 185 (per la succursale)

Trasportoprivato Sono disponibili servizi di trasporto da e per la sede con pulmini solo per studenti.

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1.3 BREVE STORIA DELLA SCUOLA

La storia del nostro Istituto comincia nel 1954, quando a Napoli, in via Giovenale, nasceva l’I.P.S.S.A.R. “Ippolito Cavalcanti”, prima scuola della città destinata specificatamente a formare personale da destinare alle attività turistiche e alberghiere.

Negli anni successivi sono state aperte numerose sedi coordinate e succursali, che via via si sono rese Istituzioni autonome.

In particolare, dalla sede dell’Istituto “Ippolito Cavalcanti” di San Giovanni a Teduccio, nel 2002 si distacca e si rende autonomo l’I.P.S.S.A.R. III, con sede in via Antiniana ad Agnano, conservando la professionalità e gli intenti formativi.

Nel 2006 l’Istituto trasferisce la sua sede e si articola in una sede centrale, a Calata Capodichino (Via Pietro Raimondi), e una sede succursale a Via Gorizia con la denominazione ufficiale I.P.S.S.A.R. “Duca di Buonvicino”.

Dall’anno scolastico 2009/10 la succursale di Via Gorizia diventa autonoma, per cui l’unica sede dell’Istituto Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Duca di Buonvicino” si trova in via Pietro Raimondi n.19.Dall’ anno scolastico 2012/13 è stata aperta una succursale in via Caprera 14, per soddisfare le numerose richieste di iscrizione.

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1.4 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Il Patto Educativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della Scuola.

Esso si stabilisce, in particolare, tra lo studente e il Consiglio di Classe, ma coinvolge direttamente anche la classe, i genitori, gli organi dell’Istituto, gli Enti preposti o interessati al servizio scolastico. Un contratto, infatti, per sua natura, coinvolge tutti gli operatori della Scuola, a qualsiasi livello.

Clausole di tale patto sono: riconoscere l’alunno nelle sue aspettative e nei suoi diritti; rendere esplicite le attività educative e didattiche; vincolare i soggetti al rispetto degli impegni.

L’Istituto, quindi, vuol generare un nuovo patto formativo fatto non di corsi ma di percorsi che uniscano studio e lavoro, rigorosamente legale.

Collegare la vita di ciascuno alla vita di tutti è difficile: bisogna aprire il futuro solo tramite la scuola e la cultura; la nuova scuola deve essere sempre più inserita nel territorio, perché esso è il primo nucleo democratico della città.

La scuola si impegna a trasmettere valori non come dovere d’ufficio, ma come soggetto attivo nell’educazione alla legalità. Lo sforzo collegiale è orientato al rispetto della dignità della persona umana come base fondante della cultura.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n° 235)

Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti.

I docenti si impegnano a:

•Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;

•Non usare mai in classe il cellulare;

•Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;

•Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;

•Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti;

•Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;

•Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.

•Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio;

•Effettuare il numero minimo di verifiche;

•Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva;

•Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

•Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;

•Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;

•Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei Docenti;

•Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate.

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Il personale non docente si impegna a:

•Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;

•Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza;

•Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;

•Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;

•Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti);

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

•Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

•Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

•Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

•Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.

Le studentesse e gli studenti si impegnano a:

•Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;

•Non usare mai in classe il cellulare e dispositivi elettronici non didattici;

•Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;

•Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;

•Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

•Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;

•Rispettare i compagni e il personale della scuola;

• le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;

•Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;

•Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;

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•Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;

•Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;

•Favorire la comunicazione scuola/famiglia;

•Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;

• Comportarsi in modo corretto durante le esercitazioni di sala, cucina, ricevimento e durante lo stage;

• Assumere comportamenti che non mettano a repentaglio la propria e l’altrui incolumità durante il cambio dell’ora, i trasferimenti in ambito scolastico, le visite e i viaggi di istruzione.

I genitori si impegnano a:

•Conoscere l’Offerta Formativa della scuola contenuta nel P.O.F.;

•Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;

•Controllare sul libretto le giustificazioni delle assenze del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti;

•Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;

• Partecipare al risarcimento dei danni provocati dall’alunna/o ai servizi della scuola, agli arredi, alle attrezzature e al materiale didattico;

• Controllare che l’alunna/o non faccia uso in classe di cellulari e di altri dispositivi elettronici e audiovisivi;

•Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola;

•Prendere atto del Regolamento di disciplina degli studenti e delle sanzioni disciplinari ivi contenute al fine di condividerne le implicazioni educative con i propri figli.

Al fine di comunicare le assenze degli alunni alle famiglie si invitano i genitori a fornire agli Uffici di segreteria tutte le variazioni di indirizzo e i numeri telefoniciai quali sarà possibile inviare le informazioni.

I genitori si assumono la responsabilità piena e totale sulla correttezza del numero telefonico indicato per inoltrare i messaggi e sul suo aggiornamento in caso di variazione.

Numero telefonicounico : ___________________________________

Firma del genitore per accettazione, per quanto riguarda il proprio ruolo:

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………………………………………………………………………………….

Firma dello studente/della studentessa, per quanto riguarda il proprio ruolo:

………………………………………………………………………………….

Firma del Dirigente scolastico, per quanto riguarda il ruolo della scuola e del suo personale:

…………………………………………………………………………………..

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2 I CORSI DI STUDIO

L’istruzione professionale è il settore della scuola secondaria che più di ogni altro è coinvolto nei profondi mutamenti della società perché i suoi corsi di studio sono finalizzati ad un rapido inserimento nel mondo del lavoro o alla frequenza di corsi universitari di profilo prettamente specialisticoai corsi di istruzione e formazione superiore (IFP)

Per raggiungere tali obiettiviessi devono operare una sintesi proficua tra la formazione tecnico pratica, quella scientifica e quella umanistica.

Dall’anno scolastico 2010-11 gli alunni iscritti alle classi prime seguono il nuovo percorso definito dalla riforma della scuola superiore (art.64, comma 3, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133).

Il curricolo si articola in:

Un biennio comune con valenza prevalentemente di istruzione generale e di orientamento; Un successivo biennio di istruzione generale e in un area di indirizzo, prescelta tra la

Enogastronomia, Sala e vendita e Accoglienza turistica; Un monoennio finale, volto a completare la preparazione culturale e professionale dell’allievo,

fornendogli un sapere più sistematico con un Diploma quinquennale.

Profili finali:

Diploma di istruzione professionale per:

Tecnico dei servizi di Enogastronomia Tecnico dei Servizi di Sala e Vendita Tecnico dell’ Accoglienza Turistica

“Enogastronomia”

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

Predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alle domande dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

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“Servizi di Sala e di Vendita

Svolgere, attività operative-funzionali-gestionali in relazione all’amministrazione, produzione,organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;

interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione ela vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando iprodotti tipici.

“Accoglienzaturistica”

Utilizzare le tecniche di produzione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera.

Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza in relazione ai mercati e alla clientela.

Promuovere e gestire i servizi di accoglienza per valorizzare le risorse ambientali, storico- artistiche, culturali ed enogastronomiche.

Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

Dallo scorso anno scolastico le classi seconde e terze hanno avuto una riduzione dell’orario settimanale e per le classi quarte e quinte è stata inserita l’alternanza scuola-lavoro (ASL).

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2.1 I CORSI DI QUALIFICA (IEFP)

A seguito degli interventi normativi operati dalla Regione Campania, il nostro Istituto ha attivato i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), che vanno ad affiancare la tipica offerta formativa dei percorsi degli Istituti professionali (IP) di durata quinquennale

Il percorsoIeFP è attuato “in regime di sussidiarietà integrativa”: si realizza cioè, non oltrepassando il monte orario previsto per gli studenti che scelgono il percorso quinquennale, ovvero 32 ore settimanali, né sono previsti tagli alle ore curricolari, ma si realizza attraverso il potenziamento di una parte di queste ultime in una “direzione professionalizzante” sulla base di una progettazione curricolare fra i docenti coinvolti e l’utilizzo di stage formativi.

Per quanto riguarda i contenuti ed i metodi di insegnamento-apprendimento, i percorsi di IeFP possiedono un carattere meno teorico di quelli scolastici ed una maggior aderenza agli aspetti lavorativi, senza, tuttavia, rinunciare ad una adeguata formazione culturale di base. Al termine del terzo anno, ottenuta l’ammissione,gli studenti sostengono l’esame per il conseguimento della “Qualifica Regionale” che nel nostro Istituto assumono la denominazione di :

Operatore della Ristorazione – Preparazione Pasti

Operatore della Ristorazione – Servizi di Sala e Bar

Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza – Strutture ricettive

Con la QualificaIeFP gli studenti possono:

accedere al mondo del lavoro;

iscriversi al IV anno del percorso di studi prescelto;

iscriversi al IV anno di qualsiasi scuola secondaria di II grado (con ilsuperamento di esami integrativi).

.

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2.2 I PROFILI PROFESSIONALI E LE MATERIE DI STUDIO

Biennio comune

Il biennio si propone di essere formativo ed orientativo, di costruire competenze sia cognitive che socio-comportamentali, di mettere in grado lo studente di agire consapevolmente e fare scelte scolastiche e professionali congrue con le proprie attitudini e capacità.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

I ANNO

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

II ANNO

Materie Ore

Materie Ore

Area di formazione Area di formazione

Italiano 4 Italiano 4

Storia 2 Storia 2

Diritto 2 Diritto 2

Lingua stranieraInglese 3 Lingua stranieraInglese 3

Geografia 1

Lingua straniera (II lingua a scelta) 2 Lingua straniera (II lingua a scelta)

2

Matematica e Informatica 4 Matematica e Informatica 4

Scienzedella Terra 2 Scienzedella Terra 2

Fisica 2 Chimica 2

Ed. Fisica 2 Ed. Fisica 2

Religione 1 Religione 1

Area di indirizzo Area di indirizzo

Scienzedell’alimentazione 2 Scienzedell’alimentazione 2

Laboratorio di servizi di Sala e Cucina 4 Laboratorio di servizi di Sala e Cucina

4

Laboratorio di servizi di accoglienza 2 Laboratorio di serviziaccoglienza 2

Totale ore settimanali 33 Totale ore settimanali 32

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PROFILI IN USCITA III ANNO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP)

Operatore della Ristorazione – Preparazione pasti

Possiede una buona conoscenza delle tecniche di base inerenti la realizzazione di singole portate;

prepara menu equilibrati ed armonici, nel rispetto dei valori dietetici che sono il fondamento della moderna ristorazione;

è capace di programmare gli acquisti e valutarne i costi; sa inserirsi in un gruppo di lavoro; conosce ed usa moderne attrezzature tecnologiche; utilizza ai fini specifici due lingue straniere.

Operatore della Ristorazione – Servizi di sala e bar

Possiede una buona padronanza delle tecniche relative ai tipi di servizi di sala e ai modi di servire;

conosce composizione e modalità di realizzazione delle singole portate; conosce le caratteristiche organolettiche dei vini e li sa abbinare ai vari piatti; sa utilizzare le attrezzature del servizio di bar; prepara i principali cocktail; sa accogliere e consigliare con professionalità il cliente; utilizza ai fini specifici due lingue straniere.

Operatore ai Servizi di promozione e accoglienza – Strutture ricettive

Sa accogliere il cliente con professionalità: sa gestire i servizi di economato e controllo; ha conoscenza dei reparti dell’albergo; svolge operazioni di rilevazione ed elaborazione dati utilizzando anche moderne tecnologie utilizza ai fini specifici due lingue straniere.

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SECONDOBIENNIO E QUINTO ANNO ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

III ANNO (2°BIENNIO)

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

IV ANNO (2°BIENNIO)

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

V ANNO

Materie Ore Materie Ore Materie Ore

Area di formazione Area di formazioneArea di

formazione

Italiano 4 Italiano 4 Italiano 4

Storia 2 Storia 2 Storia 2

Lingua Inglese 3 Lingua Inglese 3 Lingua Inglese 3

Matematica 3 Matematica 3 Matematica 3

Ed. Fisica 2 Ed. Fisica 2 Ed. Fisica 2

Religione 1 Religione 1 Religione 1

Area di indirizzo Area di indirizzo Area di indirizzo

Lingua straniera ( II lingua a scelta)

3 Lingua straniera ( II lingua a scelta)

3 Lingua straniera ( II lingua a scelta)

3

Scienza

dell’alimentazione

4* Scienzadell’alimentazione

3 Scienzadell’alimentazione

3

Diritto e TecnicaAmministrativa

4 Diritto e TecnicaAmministrativa

5 Diritto e TecnicaAmministrativa

5

Laboratorio di cucina 6* Laboratorio di cucina 4 Laboratorio di cucina

4

Laboratorio di sala Laboratorio di sala 2 Laboratorio di sala 2

Totale ore settimanali 32 Totale ore settimanali 32 Totale ore settimanali

32

*Due ore in compresenza con Laboratorio di cucina

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SECONDO BIENNIO E QUINTO ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E VENDITA

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

III ANNO (2° BIENNIO)

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

IV ANNO (2° BIENNIO)

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

V ANNO

Materie Ore Materie Ore Materie Ore

Area di formazione Area di formazione Area di formazione

Italiano 3 Italiano 4 Italiano 4

Storia 2 Storia 2 Storia 2

Lingua stranieraInglese 3 Lingua stranieraInglese

3 Lingua stranieraInglese

3

Matematica 2 Matematica 3 Matematica 3

Ed. Fisica 2 Ed. Fisica 2 Ed. Fisica 2

Religione 1 Religione 1 Religione 1

Area di indirizzo Area di indirizzo Area di indirizzo

Lingua straniera (II lingua a scelta)

3 Lingua straniera( II lingua a scelta)

3 Lingua straniera( II lingua a scelta)

3

Scienzadell’alimentazione

4* Scienzadell’alimentazione

3 Scienzadell’alimentazione

3

Diritto e TecnicaAmministrativa

4 Diritto e TecnicaAmministrativa

5 Diritto e TecnicaAmministrativa

5

Laboratorio di sala/bar 6* Laboratorio di sala/bar

4 Laboratorio di sala/bar 4

Laboratorio di cucina Laboratorio di cucina

2 Laboratorio di cucina 2

Totale ore settimanali 32 Totale ore settimanali

32 Totale ore settimanali 32

*Due ore in compresenza con Laboratorio di cucina

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SECONDO BIENNIO E QUINTO ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

III ANNO (2° BIENNIO)

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

IV ANNO (2° BIENNIO)

ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI

V ANNO

Materie Ore Materie Ore Materie Ore

Area di formazione Area di formazioneArea di

formazione

Italiano 4 Italiano 4 Italiano 4

Storia 2 Storia 2 Storia 2

Lingua Inglese 3 Lingua Inglese 3 Lingua Inglese 3

Matematica 3 Matematica 3 Matematica 3

Ed. Fisica 2 Ed. Fisica 2 Ed. Fisica 2

Religione 1 Religione 1 Religione 1

Area di indirizzo Area di indirizzo Area di indirizzo

Lingua straniera ( II lingua a scelta)

3 Lingua straniera ( II lingua a scelta)

3 Lingua straniera ( II lingua a scelta)

3

Scienzadell’alimentazione

4* Scienzadell’alimentazione

2 Scienzadell’alimentazione

2

Diritto e TecnicaAmministrativa

4 Diritto e TecnicaAmministrativa

6 Diritto e TecnicaAmministrativa

6

Laboratorio di ricevimento

6* Laboratorio di ricevimento

4 Laboratorio di ricevimento

4

Tecniche di comunicazione

Tecniche di comunicazione

2 Tecniche di comunicazione

2

Totale ore settimanali 32 Totale ore settimanali

32 Totale ore settimanali

32

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*Due ore in compresenza con Laboratorio di ricevimento.

3 L’ATTIVITA’ DIDATTICA

3.1 L’AZIONEDIDATTICA.

L’Istituto, ispirandosi ai più recenti orientamenti della psicologia e della didattica, pone l’alunno al centro dell’intero sistema educativo.

Ci si orienta, dunque, a rimuovere gli ostacoli all’apprendimento, ad affrontare problemi di rapporti interpersonali, a promuovere la socializzazione, a favorire la soddisfazione emotiva, ad organizzare il lavoro individuale, ad attivare il lavoro di gruppo, nonchè a stipulare accordi per la fruizione delle risorse del mondo esterno.

Gli obiettivi che si pone l’Istituto Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ( I.P.S.E.O.A.) “DUCA DI BUONVICINO” in merito all’apprendimento si possono individuare in tre livelli:

Una prima tipologia di obiettivi didattici è quella che presuppone l’acquisizione di nozioni. E’ un modello didattico centrato sulla figura del docente, in cui la didattica si configura come trasferimento di conoscenze che devono essere prima di tutto acquisite, non necessariamente rielaborate.

Una seconda tipologia di obiettivi didattici è quella che punta all’acquisizione di determinate abilità. Si presuppongono forme di insegnamento in cui l’attenzione principale è sul discente: l’acquisizione di abilità implica, infatti, la reinterpretazione e la rielaborazione delle conoscenze, non solo la memorizzazione.

Una terza tipologia di obiettivi didattici è quella in cui si cerca soprattutto di contribuire a modificare i modelli mentali e gli atteggiamenti del discente nei confronti del “sapere”, perché egli possa non solo generare autonomamente nuove conoscenze, ma sintetizzare le conoscenze acquisite ed elaborare nuove strategie conoscitive.

La centralità dello studente è il presupposto essenziale nella formazione del “cittadino globale”.

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3.2 L’ACCOGLIENZA

L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento di tutti gli alunni, in particolare delle prime classi, la cui finalità generale è quella di favorire la graduale integrazione degli alunni nel “sistema” scuola superiore, inteso come luoghi, strutture, servizi, ambiente, persone e ruoli.

Obiettivi:

Ridurre il disagio conseguente al passaggio scuola media-scuola superiore

Abbreviare e facilitare i tempi di socializzazione

Costruire un clima favorevoleall’apprendimento

Azioni:

Lettura del regolamento d’Istituto e relativa discussione e condivisione in classe.

Somministrazione di questionari socio/attitudinali e test d’ingresso disciplinari.

Spiegazione chiara ed esauriente agli alunni degli obiettivi del corso.

Illustrazione dei modi e dei tempi delle prove di verifica e dei parametri della valutazione.

Elaborazione di strategie di sostegno per gli alunni in difficoltà.

3.3 L’ORIENTAMENTO

Durante tutto l’anno scolastico è prevista un’attività di orientamento volta alla diffusione e alla promozione dell’offerta formativa del nostro Istituto. Essa si esplica attraverso tre tipi di iniziative:

Orientamento in entrata: contatti con alunni e docenti delle scuole medie del territorio, con distribuzione di materiale informativo. Oltre ai contatti frequenti con i colleghi delle SMS del territorio e l’assistenza alle famiglie che necessitano di chiarimenti e informazioni

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relative alle attività curriculari, extracurriculari, le figure professionali e gli sbocchi occupazionali, sarà organizzato nel mese di dicembre 2014 e gennaio 2015 l’OPEN DAY.

Orientamento in itinere: esso coincide con l’intera azione didattica e formativa dell’Istituto e si esplica attraverso strategie e scelte metodologiche precise, quali il protagonismo dello studente nell’iter progettuale dell’Istituto, la continuità didattico - educativa tra biennio e triennio, la varietà dell’offerta formativa extracurricolare. In particolare quest’anno l’istituto offrirà agli allievi delle classi seconde maggiori strumenti per la scelta del settore ristorativo o turistico, accompagnando la descrizione degli sbocchi professionali e delle possibilità offerte da entrambi i settori ad incontri con esperti esterni e figure professionali.

Orientamento in uscita:prevede attività di orientamento universitario e al lavoro e si articola rispettivamente attraverso incontri con docenti universitari, partecipazione agli incontri di orientamento promossi dalle varie facoltà e all’attività di Orientasud, incontri con i rappresentanti dell’imprenditoria locale nel settore alberghiero, alla Edizione annuale di Fareturismo e alle proposte delle varie agenzie di orientamento al lavoro.

Inoltre la Figura Strumentale dell’Area 2 allestisce e mette a disposizione dei docenti e degli studenti la bacheca dello studente, sulla quale vengono periodicamente pubblicati annunci, appuntamenti, incontri, proposte di lavoro, attivazione di corsi di recupero e informazioni di vario genere.

3.4 LE ATTIVITÀ DI RECUPERO

Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’Offerta Formativa. Esse appartengono integralmente al lavoro scolastico e si concentrano sulle discipline per le quali si registra un più elevato numero di valutazioni insufficienti.

Dall’anno scolastico 2008/09 non sono stati attuati i corsi di recupero alla fine del primo quadrimestre in quanto il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno, per l’alto numero di insufficienze della maggior parte degli alunni in molte discipline, sostituire il recupero con una pausa didattica di 15 giorni e con l’attivazione dello Sportello Help con i docenti disponibili.

Lo Sportello Help è stato rivolto a tutti gli allievi che ne abbiano fatto richiesta per il recupero delle lacune maturate nelle discipline per le quali è stato attivato lo sportello.

Allo scrutinio finale per gli alunni che riportano ancora insufficienze nei limiti stabiliti dal Collegio dei Docenti, il Consiglio di Classe dispone la possibilità di un ultimo appello, riportando nell’albo di istituto l’indicazione “sospensione del giudizio”.

3.5 COMPITI DOMESTICI E PROGETTI DI ISTRUZIONE DOMICILIARE

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L’Istituto, grazie all’apporto della Funzione Strumentale dell’Area 2 e della commissione annessa, ha promosso diverse iniziative a favore degli allievi affetti da lievi o gravi patologie ed impossibilitati, quindi alla presenza scolastica per brevi o lunghi periodi di tempo, al fine di garantire loro il diritto allo studio , favorire il senso di appartenenza al gruppo classe e alla Scuola, il contatto con i docenti dell’istituto e l’impatto del rientro.

Tali attività sono state sviluppate attraverso compiti domestici inviati via internet o consegnati ad allievi impossibilitati da lievi patologie alla frequenza scolastica per brevi periodi oppure attraverso due progetti di Istruzione domiciliare destinati a due allievi impossibilitati alla frequenza scolastica per gravi patologie.

Nell’ultimo caso, alcuni docenti dell’istituto hanno prestato la loro opera a domicilio, creando un ponte prezioso tra gli allievi, le loro famiglie e la Scuola.

PIANO DI INCLUSIONE PER GLI ALLIEVI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

L’Istituto Duca di Buonvicino riconosce la centralità della persona come sintesi inedita ed irripetibile di qualità, saperi, risorse e bisogni.Per questo promuove l’inserimento e la reale integrazione degli alunni diversabili e di tutti gli allievi con Bisogni Educativi Speciali attraverso l’attuazione di specifici modelli di intervento che, agendo a livello interistituzionale, istituzionale e professionale, favoriscano la piena realizzazione del progetto di vita, inteso come crescita armonica di ciascun discente, sviluppo integrale della sua personalità, maturazione della propria autostima, del senso di autoefficacia e della consapevolezza delle proprie potenzialità. Nel rispetto delle indicazioni legislative l’Istituto promuove una didattica realmente e strutturalmente inclusiva che accanto alla diversabilità certificata ai sensi della L. 104, sappia rispondere a tutte le situazioni in cui si manifestano difficoltà di apprendimento e funzionamento sociale, mediante strategie di individualizzazione e personalizzazione dei percorsi formativi.

Il Progetto Integrazione recepisce, infatti, tutte le indicazioni della normativa vigente in materia:

L. 104/1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”

C.M. 339/1992 sulla continuità educativa orizzontale e verticale D.M. 256/1992 “Criteri per la stipula degli Accordi di programma fra Amministrazione

scolastica, Enti Locali e Unità Sanitarie Locali, concernenti l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap”

D.P.R. 24/02/1994 “Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap”

C.M. 123/1994 “Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (GLIP) ex art. 15 della L. 104/1992”

O.M. 80/1995 “Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuola statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore”

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C.M. 139/2001 e C.M. 81/2002 prevedono e disciplinano finanziamenti per l’integrazione come integranti e organici al POF

L. 170/2010 sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) D.M. 12/07/2011 “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

Disturbi Specifici di Apprendimento” D.M. 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” C.M. 8/2013 “Indicazioni operative per l’attuazione della Direttiva Ministeriale del

27/12/2012” Nota prot. 1551 del 27/06/2013 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi

Speciali a.s. 2013/2014” Nota prot. 2563 del 21/11/2013 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi

Speciali a.s. 2013/2014. Chiarimenti” 20/02/2014 “Linee Guida per l’integrazione degli alunni stranieri” che costituisce

l’aggiornamento dell’analogo documento emanato con Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006

Il Progetto ha come finalità irrinunciabili: Formulare e favorire un progetto educativo-didattico globale che, valorizzando tutti gli

aspetti della personalità, cognitivo, affettivo, emotivo, biologico, socio-relazionale, sia volto ad armonizzare i saperi del pensare e i saperi del sentire

Promuovere la costruzione di orizzonti valoriali condivisi Favorire la partecipazione democratica consapevole, la cultura della legalità e l’esercizio del

diritto nel rispetto di ciascuno e di tutti

Tra i principali obiettivi educativi e formativi si sottolineano: Mediare/prevenire i disagi, i conflitti, le esclusioni, attraverso l'educazione all'ascolto etico e

partecipato Promuovere una didattica che sappia farsi ricerca-azione, che privilegi metodi e strategie

laboratoriali, con modalità di insegnamento-apprendimento relazionali, dialogiche, circolari Incoraggiare dinamiche di peer tutoring, peer counseling e scaffolding Valorizzare i saperi deboli, quelli non formalizzati e impliciti Valorizzare le esperienze, i vissuti personali, le emozioni, in vista dell'esercizio del pensiero

creativo

Pianificazione delle attivitàPer la realizzazione di tali finalità e obiettivi l’Istituto promuove l’interazione reciproca e circolare fra tutte le figure professionali che, ciascuna nelle sue specificità di ruolo e competenze, intervengono nel processo di integrazione degli allievi con bisogni educativi speciali, in un’ottica di corresponsabilità e coordinazione delle risorse: a livello interistituzionale attraverso accordi programmatici con gli operatori specialisti dell’A.S.L., gli Enti Locali, le agenzie formative presenti sul territorio, soggetti esterni alla scuola afferenti al mondo del lavoro, le scuola di provenienza e le Università; a livello istituzionale coordinando in sinergia singoli docenti, organi collegiali, collaboratori scolastici, rappresentanti dei genitori e degli allievi; a livello professionale

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promuovendo occasioni di formazione e aggiornamento professionale in tema di integrazione e momenti di raccordo e confronto con le altre istituzioni educative del Distretto.

Strumenti operativi dell’integrazione1) G.L.H.: è il Gruppo di ricerca e intervento composto dal Dirigente Scolastico, il Docente Coordinatore del Consiglio di classe, il docente di Sostegno, i Docenti curricolari, gli operatori dell’A.S.L., i rappresentanti dei genitori e degli studenti. Il Gruppo mette in campo azioni di analisi dei bisogni e del contesto, progettazione, programmazione e coordinamento degli interventi educativi, monitoraggio, verifica e rimodulazione del processo formativo. Il G.L.H. ha inoltre il delicato compito di elaborare il Profilo Dinamico Funzionale.

2) P.D.F.: il Profilo Dinamico Funzionale è un documento che descrive i punti di forza e di debolezza dello sviluppo potenziale dell’allievo diversabile ai sensi della L.104/92, sia a breve che a medio termine con riferimento agli assi cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico, senso-motorio, neuro-psicologico. Il PDF è soggetto a verifiche periodiche in particolare al secondo e al quarto anno della Scuola Superiore. Fonti per la sua redazione sono: il fascicolo personale dell’alunno, le informazioni della scuola precedente, della famiglia e le osservazioni sistematiche, la Diagnosi Funzionale.

3) D.F.: la Diagnosi Funzionale è il documento che certifica la diversabilità e rappresenta “la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno”. Viene redatta dall’Unità Multidisciplinare dell’A.S.L. sulla base della Diagnosi Clinica redatta dallo specialista (il neuropsichiatra) e contiene gli aspetti clinici e psicosociali, la valutazione delle varie aree di funzionamento e del grado di autonomia dell’allievo. Essa costituisce la premessa indispensabile per una coerente ed efficace definizione del Piano Educativo Individualizzato.

4) P.E.I.: è il documento che declina una chiara ed efficiente strategia didattica in relazione ai bisogni formativi dello studente con diversabilità certificata ai sensi della L. 104/92, nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione, all’integrazione scolastica e alla promozione sociale (D.P.R. 24/02/94, art. 5). Il P.E.I. viene elaborato da un gruppo di lavoro operativo (G.L.H.O.) costituito da: Insegnanti curricolari; Operatori designati dall’A.S.L.; docente di Sostegno; Genitori dell’alunno e/o Rappresentanti Legali che se ne occupano. Il documento viene redatto all’inizio di ciascun anno scolastico solo dopo un periodo di osservazione sistematica. Esso illustra nel dettaglio: gli interventi educativi nell’area socio-affettiva e psico-motoria; gli interventi didattici nell’area linguistico-comunicativa, logico-matematica, tecnico-pratica e le singole discipline. È soggetto a verifiche ordinarie, trimestrali o quadrimestrali, ed eventualmente straordinarie da parte del G.L.H.O.

5) P.D.P.: il Piano Didattico Personalizzato è un altro strumento di estensione dell’inclusione scolastica introdotto nell’ambito della Legge n. 170 dell’8/10/2010 la quale, riconoscendo la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento, apre un altro canale di tutela del diritto allo studio diverso da quello previsto dalla L. 104/1992. L’intervento per l’esercizio del diritto allo studio da parte degli allievi con D.S.A. previsto dalla

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Legge Quadro si focalizza sulla flessibilità della proposta didattica, da articolare in percorsi individualizzati e personalizzati e prevedendo l’uso di strumenti compensativi, misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione. Con la Direttiva del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 viene fatto un ulteriore passo avanti verso l’equità e l’inclusività: le tutele e i diritti alla personalizzazione e individualizzazione del percorso formativo vengono estesi anche ad altri allievi il cui funzionamento sociale, considerato attraverso un’antropologia bio-psico-sociale di ICF-CY (O.M.S., 2007), viene ritenuto problematico e di ostacolo nell’ottenere risposte soddisfacenti ai propri bisogni. La legge quindi allarga la macro-categoria dei Bisogni Educativi Speciali a comprendere, oltre la diversabilità e i D.S.A. certificati, tutti coloro che presentano situazioni “di svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana”, anche in assenza di certificazione clinica o diagnosi, ma su delibera del Consiglio di Classe sulla base di motivazioni opportunamente verbalizzate. Lo strumento privilegiato per la piena realizzazione del diritto alla personalizzazione è anche per questi allievi il Piano Didattico Personalizzato, una progettazione didattica-educativa che non solo adopera misure compensative e dispensative ma anche può declinare e calibrare gli apprendimenti sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Il P.D.P. è redatto dal Consiglio di Classe e firmato dal Dirigente Scolastico, dai Docenti e dalla famiglia.

6) Il Docente di Sostegno: Ai fini dell’integrazione scolastica, ai sensi dell’art.3 comma 1 della L. 104/92, gli allievi diversabili hanno diritto ad attività di Sostegno. La Legge 449/1997 riconosce al Docente di Sostegno l’effettiva titolarità alle operazioni di programmazione e valutazione didattica per tutti gli alunni della classe. La funzione del Docente di Sostegno è, infatti, rivolta non all’allievo ma alla classe in cui l’allievo è inserito in quanto la presa in carico dell’allievo con difficoltà è cura dell’intero Consiglio di Classe come comunità educante. A tal fine il docente contribuisce alla conoscenza dell’allievo coordinando le osservazioni sistematiche dei docenti curricolari, le informazioni provenienti dalla famiglia e dalle agenzie formative del territorio intervenute nella formazione del ragazzo e le partecipa in seno al Consiglio di Classe per decidere e programmare azioni educative condivise; per questo tiene un proprio registro dove annota osservazioni sistematiche, contenuti, tempi, metodi, verifiche, incontri periodici con familiari e figure sanitarie preposte.Il Docente specializzato propone al Consiglio un P.E.I. curricolare o semplificato, cioè una programmazione curricolare per obiettivi minimi e che conduce al rilascio del Diploma, oppure un P.E.I. differenziato, calibrato sulle risorse dell’allievo, che consiste in una programmazione didattica specifica non vincolata al curricolo, che conduce all’acquisizione dell’Attestato di frequenza. Il docente di sostegno è figura specializzata alla facilitazione degli apprendimenti e alla mediazione nella gestione e regolazione dei rapporti, nella gestione e nella prevenzione dei disagi, dei conflitti o delle crisi attraverso l’utilizzo della didattica speciale. Collabora a pieno titolo con i docenti curricolari mediante la complementarietà degli interventi formativi, l’interscambio, la cooperazione flessibile. È pertanto risorsa strategica per tutta la comunità educante.Collabora alla redazione e alla presentazione ai genitori di P.D.F. e P.E.I.; definisce programmazioni individualizzate sulla base dell’analisi dei bisogni condotta all’inizio dell’anno; programma per livelli e/o unità di apprendimento e concorda, col docente curricolare che affianca in

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aula, opportune prove di verifica. Per le altre discipline le prove di verifica, calibrate sulle risorse dell’allievo, sono predisposte dall’insegnante curricolare che le fornisce per tempo al docente di sostegno per permettergli un ulteriore adattamento al profilo cognitivo dell’allievo. Cura le relazioni con tutte le figure significative coinvolte nel processo formativo del ragazzo, partecipa al G.L.H.O. e cura la redazione di relazioni intermedie e finali di monitoraggio, verifica e valutazione dell’attività svolta.

7) Il Consiglio di Classe: L’intero team dei docenti curricolari sostiene il lavoro del docente di sostegno collaborando e cooperando con lui alla progettazione e programmazione dell’intervento educativo-didattico nonché alla valutazione dell’allievo diversabile. Approva il P.E.I., predispone prove equipollenti o semplificate o differenziate ove necessario, è parte integrante del G.L.H.O.Il Consiglio di classe, inoltre, ha cura di rispondere a tutti i Bisogni Educativi Speciali degli allievi con difficoltà di apprendimento per i quali predispone il P.D.P. e individua le misure dispensative e gli strumenti compensativi più adatti, incluse le forme di programmazione individualizzata e personalizzata, tempi, modi e forme della verifica e della valutazione espressamente calibrate sui bisogni e le risorse di ciascun allievo. La nuova e più estesa definizione della categoria dei B.E.S., infatti, introduce, accanto ad una maggiore equità nella lettura dei bisogni degli allievi, una maggiore responsabilità pedagogico-didattica rispetto a una delega esclusivamente biomedica, una maggiore corresponsabilizzazione degli insegnanti curricolari rispetto alla tendenza alla delega al docente di sostegno, una maggiore inclusività, adattabilità e flessibilità per accogliere e predisporre individualizzazioni e personalizzazioni, realizzando nel modo più pieno e alto la professionalità docente.

Metodologie e strategie di intervento educativo e didattico Didattica individualizzata: garantisce l’uguaglianza negli obiettivi da raggiungere e la

differenza nelle forme di apprendimento, negli stili di apprendimento, nei tempi di costruzione dei saperi, nei metodi di studio. Consiste, inoltre, nelle attività di recupero individuale, per potenziare determinate abilità o far acquisire specifiche competenze, anche attraverso strategie compensative, realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati.

Didattica personalizzata: anche sulla base di quanto indicato nella L.53/2003 e nel D. Lgs. 59/2004, la personalizzazione calibra gli apprendimenti, l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzato ciascun allievo, considerando e valorizzando le differenze individuali, al fine di favorire la piena espressività del punti di forza di ciascuno e lo sviluppo consapevole delle sue “preferenze” e del suo “talento”. La didattica personalizzata si sostanzia mediante l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo di ogni allievo attraverso l’uso di mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, organizzatori anticipati ecc.), l’attenzione agli stili di apprendimento, la modulazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti al fine di mediare un apprendimento realmente significativo.

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Didattica partecipativa: superando il modello tradizionale di didattica trasmissiva di saperi curricolari separati, settoriali, disarticolati, la didattica partecipata adopera una approccio globale alla relazione educativa, attraverso pratiche formative intersoggettive, interculturali, caratterizzate da metodi cooperativi, partecipativi, transattivi nella costruzione di saperi condivisi e significativi. La funzione docente si incarna nella mediazione e armonizzazione di tutti i saperi del soggetto, non soltanto i saperi razionali ma anche tutte le altre forme di conoscenza: sono i saperi che passano attraverso la comunicazione emotiva, i saperi di tipo fantastico che non seguono i canoni della razionalità costituita e che sono alla base della creatività, i saperi senso-motori e percettivi che passano attraverso i sensi e che per la loro immediatezza sono alla base dei saperi d’uso quotidiano. Si tratta di una didattica che non si fonda sul primato dei contenuti ma sul primato dei soggetti in apprendimento che pur alimentandosi dei contenuti disciplinari li riporta al vissuto mentale di che li studia e alla dimensione problematica del contesto così da promuovere un sapere complesso, consapevole e competente. Le strategie di mediazione e facilitazione didattica vanno dal tutoraggio tra pari, alle pratiche di problem solving, di ricerca-azione, di mastery learning, ai metodi attivi di apprendimento laboratoriale e per scoperta.

Prove equipollenti: sono prove di verifica e valutazione degli apprendimenti previste per gli allievi con disabilità certificata ai sensi della L. 104/92 che seguono P.E.I. curricolare. Consentono mezzi tecnici di supporto; prove diverse rispetto alla modalità di espressione-comunicazione, ad es. una prova scritta o grafica diventa orale e viceversa; prove diverse rispetto alla modalità di somministrazione, ad es. domande aperte diventano chiuse, a scelta multipla, ecc; prove diverse rispetto ai tempi di svolgimento, ad es. oltre all’assegnazione di un tempo maggiore si può variare anche la frequenza delle verifiche scritte o orali e definirne la programmazione; prove diverse rispetto alla quantità dei contenuti, ad es. riduzione del numero di esercizi, quesiti o selezione delle parti più significative; prove diverse rispetto ai contenuti, che devono rimanere idonei a valutare globalmente il raggiungimento degli obiettivi.

Strumenti compensativi: previsti per allievi con bisogni educativi speciali,sonostrumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti: la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all’alunno di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video-scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; software didattici specifici in grado di facilitare le prestazioni in determinate aree critiche; formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali, tabelle delle misure e delle formule geometriche che limitano l’uso precipuo di processi mnemonici. Si tratta di strumenti che sollevano l’alunno con difficoltà specifiche da prestazioni particolari senza, per altro, facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo e quindi adoperabili anche all’interno di programmazioni in tutto riconducibili ai programmi ministeriali.

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Misure dispensative: previsti per allievi con bisogni educativi speciali, sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del suo disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano o impediscono l’apprendimento. L’adozione delle misure dispensative, deve essere tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’allievo; possono prevedere: tempi più lunghi (una quota del 30% in più) per lo svolgimento di una prova, poter svolgere la stessa su un contenuto comunque disciplinarmente significativo ma ridotto; esenzione da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere (lettura ad alta voce, copia dalla lavagna ecc); riduzione del carico di lavoro da svolgere a casa; più prove valutative in tempi ravvicinati; programmazione complessivamente riconducibile al curricolo in uscita ma articolata per obiettivi minimi.

La valutazione degli alunni con diversabilità certificata ai sensi della L. 104/92Nelle Scuole Superiori la valutazione dello studente diversabile è regolata dalle seguenti fonti normative:

Legge 104/1992 art. 16 comma 1 e 3 D.P.R. 323/1998 art. 6 Linee guida agli esami di Stato 2001 O.M. 30/2008

Nei contenuti la valutazione dei docenti si esprime in ordine ai quattro profili definiti dall’art. 12 comma 3 della L.104/92:

crescita degli apprendimenti crescita della comunicazione crescita nella socializzazione crescita negli scambi relazionali

Tre i principi chiave per la valutazione degli alunni con diversabilità: La valutazione è un diritto La valutazione degli alunni con diversabilità è riferita al loro P.E.I. La valutazione è compito di tutti gli insegnanti

La Legge 104/92 sancisce il diritto all’educazione e all’Istruzione degli allievi diversabili nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado (art. 12/2) ed essendo la valutazione degli apprendimenti una componente indispensabile di qualsiasi attività di insegnamento intenzionale, ogni allievo, anche con disabilità grave, ha diritto a veder valutati i risultati dell’azione didattico-educativa svolta. Tale valutazione va riferita alle potenzialità dell’allievo, alla situazione di partenza, alla programmazione degli obiettivi definiti nei percorsi formativi individualizzati ed esplicitati nel P.E.I. La programmazione può essere curricolare, semplificata ma comunque globalmente riconducibile alla programmazione del corso di studi, o differenziata che, sebbene consenta la frequenza alla classe successiva, non dà accesso al Diploma ma ad un attestato delle competenze acquisite. Dunque nel secondo ciclo all’allievo diversabile è garantita la frequenza ma non il conseguimento del titolo di studio. La valutazione và sempre riferita al P.E.I., curricolare, per obiettivi minimi o differenziato; tale obbligo di riferimento, valido per ogni ordine di scuola, non vale solo nel caso in cui la famiglia dell’allievo rifiuta la programmazione differenziata propostagli dal Consiglio di Classe, nel qual caso la valutazione avviene sulla base degli obiettivi curricolari.

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Valutazione e Esame di StatoL’O.M. 80/1995 art. 13 chiarisce che per gli studenti con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede ad alcuna prova di valutazione differenziata mentre per gli studenti con disagio psichico la valutazione è finalizzata ad un’azione di stimolo e si deve conformare agli obiettivi previsti dal P.E.I.Per quanto riguarda l’Esame di Stato i Consigli di Classe presentano alle commissioni d’esame una relazione in cui, oltre a precisare il percorso del candidato, forniscono dettagli sul tipo di assistenza necessario e le modalità di svolgimento delle prove d’Esame equipollenti.

Sono possibili due percorsi: il primo P.E.I. curriculare o per obiettivi minimi Prove di valutazione comuni alla classe o equipollenti Rilascio di un regolare Diploma di Qualifica (III anno) Rilascio di un regolare Diploma di Esame di Stato con nessuna menzione del sostegno

ricevuto (V anno)e il secondo che prevede:

P.E.I. differenziato Prove di valutazione differenziate rispetto a quelle della classe Rilascio di un Certificato di Credito Formativo (III anno) Rilascio di un Attestato delle competenze acquisite (V anno)

Per i candidati con P.E.I. curricolare sono previsti ove necessario: Tempi maggiori per le prove scritte Strumenti tecnici di supporto (ad es. il computer, come usato durante l’anno) Assistente (l’insegnante di sostegno o altra figura professionale, secondo le indicazioni del

Consiglio di Classe) Prove equipollenti

Le prove equipollenti: possono prevedere l’uso di mezzi tecnici o modi diversi di espletamento, o ancora, nello

sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti devono consentire la verifica del raggiungimento di una preparazione culturale e

professionale coerente con i profili in uscita attesi e idonea la rilascio del diploma che attesta il superamento dell’esame

possono riguardare anche la prima e la seconda prova, cioè quelle inviate dal Ministero vengono predisposte dalla Commissione, eventualmente con l’aiuto di esperti e sulla base

degli esempi di prove sostenute durante il curricolo scolastico e allegate al Documento del 15 maggio

I candidati con P.E.I. differenziato sostengono prove predisposte appositamente per loro dalla Commissione, sulla scorta di quelle preparate e presentate dal Docente di Sostegno, delle quali un esempio è stato preventivamente allegato nel Documento del 15 maggio. Tali candidati, come già chiarito, non accedono al rilascio del Diploma ma al rilascio dell’Attestato delle Competenze. La Circolare n. 11186 del 20/07/2001 ha chiarito che tale attestato ha l’obiettivo di:

descrivere le competenze e le capacità acquisite dall’allievo anche in riferimento al contesto in cui tali competenze e capacità possono realizzarsi

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permettere al Servizio Informativo per il Lavoro, all’Ufficio di Collocamento o ai nuovi Uffici per l’Impiego di leggere tali competenze e capacità acquisite per offrire opportunità di impiego il più possibile rispondenti alle risorse e alle attese dell’allievo

fornire al datore di lavoro informazioni chiare e complete sulle capacità possedute dall’alunno e su come tali capacità possano trovare adeguata espressione

l’opportunità di fornire, anche per gli allievi con gravi deficit di funzionamento, informazioni per la scelta e l’inserimento in situazioni protette

Questo Attestato, pur non avendo valore legale di Diploma, non può, pertanto, essere considerato una mera dichiarazione di frequenza.

Assistenza durante gli Esami di StatoLa Nota del 19 giugno 2007, Prot. n. 6344, avente per oggetto “Candidati diversamente abili che sostengono l’Esame di Stato. Chiarimenti”, dispone che “in relazione ai candidati diversamente abili che sostengono l’Esame di Stato, la commissione d’esame deve avvalersi, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, dell’O.M. n. 26/2007, di personale esperto - quale il docente di sostegno - sia per la predisposizione delle prove di esame equipollenti che durante lo svolgimento delle prove medesime.” Pertanto, sia per le prove equipollenti che per quelle differenziate, è indispensabile il contributo attivo del docente di sostegno.

La valutazione degli alunni con Bisogni Educativi SpecialiPer alunni con Disturbi Specifici di Apprendimenti, Disturbi Evolutivi Specifici, ADHD e Bisogni Educativi Speciali, come disciplinato della Legge 170/2010 e C.M. n.8 del 6/3/2013, la valutazione avviene sulla base del Piano Didattico Personalizzato predisposto dal Consiglio di Classe. La Legge 170/2010 all’art. 5 prevede l’adozione di forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità di questi studenti, garantendo un percorso formativo adeguato allo scopo di favorire il successo scolastico, adottando una didattica individualizzata e personalizzata che preveda “tecniche compensative che possono comprendere anche l’uso delle tecnologie informatiche e degli strumenti di apprendimento alternativi.” In particolare il comma 4 dell’art. 5, stabilisce che devono essere comunque garantite “adeguate forme di verifica e di valutazione, anche tramite la possibilità di utilizzare strumenti in funzione di ausilio, ovvero l’assegnazione di tempi più lunghi di esecuzione”.Le prove di verifica periodiche e sommative, in tutti i momenti di valutazione, devono prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative, durante il ciclo di studi e nelle prove d’esame.

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3.6 LE VERIFICHE E LA VALUTAZIONE

Le verifiche e la valutazione sono passaggi insostituibili dell’azione didattica che rispondono a tre finalità:

servono allo studente e alle famiglie per conoscere in ogni momento la posizione dell’alunno rispetto alle mete formative da raggiungere;

servono alla scuola per adeguare la propria programmazione e migliorare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento;

servono alla società che deve essere garantita sul reale valore dei titoli di studio conseguiti.

Proprio per raggiungere questo scopo, gli alunni del secondo anno avranno insieme al certificato di ammissione all’anno successivo, la certificazione delle competenze uniformato a livello europeo.

Le prove di verifica (orali, scritte, pratiche, strutturate, o non strutturate) rappresentano l’obiettiva documentazione del processo di acquisizione di conoscenze e competenze, pertanto gli studenti sono tenuti a sottoporsi a tutte le prove di verifiche programmate per consentire ai docenti di disporre un congruo numero di elementi di giudizio.

L’assegnazione dei voti, periodici, intermedi e finali, risponde a criteri di trasparenza e collegialità, e si basa su parametri oggettivi e condivisi:

il singolo docente e il Consiglio di Classe si impegnano a rendere noti, attraverso griglie di valutazione, i criteri di attribuzione del punteggio/voto, sia nelle singole prove che in sede di scrutini

sia gli obiettivi che i criteri sono fissati, in termini generali, dal Collegio dei Docenti ed esplicitati nel P.O.F.; essi sono poi applicati alle singole discipline attraverso i Dipartimenti, per essere infine assunti all’interno della programmazione de Classe e individuale.

Alla fine dell’anno scolastico lo studente può essere:

Promosso per merito:

lo studente ha riportato una valutazione almeno sufficiente in tutte le discipline.

Promosso con debitoformativo:

In attuazione della normativa sul recupero dei debiti scolastici, gli studenti che riportano alla fine del secondo quadrimestre insufficienze in un numero massimo di tre discipline,

Come approvato dall’ultimo Collegio dei Docenti il limite massimo delle insufficienze è tre di cui:

Tre 5 nelle discipline con valutazione anche scritta;

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Due 5 e un 4, di cui al massimo due discipline con valutazione anche scritta;

Tre 4, di cui al massimo due discipline con valutazione anche scritta;

Tre insufficienze, tra cui un 3 in una disciplina con valutazione solo orale;

Un solo 2 e tutte sufficienze.

vedranno esposta all’Albo la dicitura “sospensione del giudizio”. Saranno tenuti alla frequenza dei corsi di recupero organizzati dall’Istituto. Al termine di tali corsi ci sarà una verifica finale dopo la quale il Consiglio di Classe stabilirà definitivamente l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.

Non promosso:

Lo studente presenta insufficienze gravi e/o diffuse che non consentono il recupero delle carenze accumulate e pregiudicano la proficua frequenza dell’anno scolastico successivo.

3.7 ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI

Credito scolastico

Il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico. Il punteggio esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Nel presente a.s. 2014/15, esso è attribuito agli studenti frequentanti l’ ultimo, il penultimo ed il terzultimo anno sulla base della sottostante tabella.

(tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007 e dal D.M. 99/09)

MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO (PUNTI)I ANNO II ANNO III ANNO

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 – 56<M<7 4 – 5 4 – 5 5 – 67<M<8 5 - 6 5 - 6 6 – 78<M<9 6 - 7 6 - 7 7 – 89<M<10 7 – 8 7 – 8 8 – 9

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Criteri di attribuzione del credito scolastico:

Si attribuisce, a giudizio del Consiglio di Classe, il punteggio massimo della fascia secondo i seguenti criteri:

a. 0,50 < Media ≤ 0,74 (ad es. 6,50-6,74; 7,50-7,74, etc.)solo con crediti formativi certificati, se l’alunno si comunque distinto per assiduità nella frequenza, partecipazione al dialogo didattico educativo, interesse e impegno costanti.

b. 0,75 < Media ≤ 0,99 (ad es. 6,75-6,99; 7,75-7,99, etc.)anche senza crediti formativi certificati, se l’alunno si è comunque distinto per assiduità nella frequenza, partecipazione al dialogo didattico educativo, interesse e impegno costanti.

3.8L’attività extracurricolare è articolata in diverse tipologie di progetti:

Progetti PON

Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale, finanziato con fondi europei tramite il Ministero della Pubblica Istruzione, l’Istituto “Duca di Buonvicino” ha attivato i progetti elencati nell’allegati al presente P.O.F.

Obiettivo Azione CodiceProgettoNazionale TitoloProgetto ORE PAESE DI DESTINAZIONE

DOCENTI

C – Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.

C 1 – Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (comunicazione nelle lingue straniere europee. Percorso formativo realizzato direttamente in uno dei paesi europei.

C – Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani per lo sviluppo delle competenze chiave

C. 5- Tirocinie stage (in Italia e nei Paesi Eurpei)

C-1-FSE-04 POR 2013-234

DEUTSCH, DIE SPRACHE VON

HEUTE UND VON MORGEN

80 GERMANIA 2

C-1-FSE-2013-1475 ENGLISH FOR OUR PROFESSIONAL

FUTURE80 GRAN BRETAGNA 2

C-5 FSE04 POR CAMPANIA 2013-211

CRUISE STAFF 160 ESTERO 2

C-5 FSE04 POR CAMPANIA 2013-211

CRUISE STAFF II 160 ITALIA 2

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Quotidiano in classe

L’Istituto partecipa anche quest’anno all’iniziativa del quotidiano “Corriere della Sera”, “Il Sole 24 ore e della rivista scientifica “Focus” per poter portare l’informazione in classe, avvicinare i ragazzi alla lettura e renderli maggiormente consapevoli della realtà in cui vivono. Inoltre è disponibile la connessione al sito de “la Repubblica” per visionare on line la testata.

ProgettiFondod’Istituto

Il “Duca di Buonvicino” attiverà in questo anno scolastico 2014/2015 i seguenti progetti finanziati dal Fondo d’Istituto e svolti in orario post scolastico :

1. Viaggio nei balli e canti folkloristici del sud: prof. Caracciolo, D’Anna e Pugliese.

2. Impresa star-up: prof. Frigenti e Ussorio.

3. Al cinema…per imparare: prof. Renis Giuseppe Antonio e D’Anna.

4. Archeocucina sperimentale: prof. Cordella.

5. La cucina Kosher: prof. Scuotto e Baiano.

6. Saper essere e apparire…è una questione di stile: prof. Cordella.

7. Viaggio nel mondo commerciale: prof. Esposito Salvatore.

I progetti di cui ai punti 4) e 5) saranno svolti con modalità interdisciplinare e la loro realizzazione troverà attuazione in due eventi conclusivi che vedranno coinvolti l’Istituto e i referenti culturali e politici presenti sul territorio.

Eventi e manifestazioni

Con l’istituzione della Funzione Strumentale addetta all’organizzazione di eventi e

manifestazioni l’Istituto ha realizzato quest’anno le seguenti manifestazioni:

1. Convegno sulla sicurezza del 6 e 7 settembre 2014

2. Cooking Congress del 13-14-15 settembre 2014

3. Convegno al Conservatorio Musicale a San Pietro a Maiella del 28 ottobre 2014.

4. Inaugurazione plesso scolastico Capasso Bovio-Coletta del 30 ottobre 2014.

5. Giuramento del 227° Corso della Scuola Militare “Nunziatella” del 15 novembre 2014 .

Iniziative di Educazione ambientale

La scuola ha aderito con i docenti di scienze nelle classi del biennio ai progetti Ecolandia Progetto di educazione alla salute e all’ambientepromossi dall’ASL di Napoli.

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Iniziative di Educazionealla salute

L’istituto ha aderito al progetto Quadrifoglio, promosso dall’ASL di Napoli per l’educazione alimentare e a un protocollo d’intesa promosso dal CSA di Napoli: “Educare alla salute e crescere felix”.

Iniziative di Educazioneallalegalità

La scuola si è impegnata a coinvolgere l’utenza scolastica tramite la visione di spettacoli teatrali e cinematografici, visite a luoghi istituzionali, la partecipazione a concorsi e la compilazioni di test in contatto con molti enti sul territorio nonché la distribuzione di materiale informativo allo scopo di sensibilizzare gli alunni e partecipare alle iniziative e ai concorsi banditi.

Alta formazione professionale per le figure di enogastronomia e ospitalità alberghiera

Saranno attivati corsi di “Alta formazione professionale per le figure di enogastronomia e ospitalità alberghiera” con il supporto di esperti esterni che garantiranno agli iscritti anche l’ottenimento di crediti formativi.

Progetto CIC

Nell’ambito delle funzioni delle figure strumentali, l’area 1 si occupa anche del CIC (Centro Informazione Consulenza).

Dall’anno scolastico 2007/08, alcuni docenti, formati presso il consultorio di zona, hanno attivato uno sportello di ascolto per gli alunni con problematiche adolescenziali e situazioni a rischio psico-sociale con l’obiettivo di sostenere l’autostima e la socializzazione di questi ragazzi.

Anche quest’anno sono stati a disposizione degli alunni alcuni docenti scelti in base ai titoli e alle competenze, dal momento che si ritiene che questa attività sia fondamentale per evitare la dispersione scolastica.

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PROGETTO

CIC

Centro

Informazione

Consulenza

Sportello

di ascolto

Consulenza

psico-pedagogica

Promuovere il benessere

psico-fisicoSostenere e indirizzare

gli alunni con:- problematiche adolescenziali- situazioni a rischio psico-

socialeATTRAVERSO

- Interventiinformativi epreventivisu:

educazionesessuale

dipendenzeda fumo,alcool,droghe,…

Attività disostegno peraccrescere:

la consapevo-lezza di sé e l’autostima

la capacità di relazionarsi con gli adulti e i

- l’ascolto

- iniziative ed esperienze disupporto all’autostima e

allasocializzazione

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PARI

OPPORTUNITÀ

PERPER

Imparare a distinguere

giudizio e pregiudizio per

orientarsi

consapevolmente nella

vita

Considerare la diversità

come una ricchezza

Educare gli alunni

al rispetto delle

diversità: fisiche,

sessuali, religiose,

etniche,…

Percorsi

interdisciplinari per la

realizzazione di

progetti ed iniziative

scolastiche.

Partecipazione a:

manifestazioni,

progetti, dibattiti.

Spettacoli

teatrali

e cinematografici

sull’argomento

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Aggiornamento

e formazione

deidocenti

PERPER

Affrontare in

modo

più adeguato le

problematiche

giovanili.

Imparare a

strutturare

percorsi

interdisciplinari.

Aprirsialleinnovazio

ni.

Affinare la

propria

professionalità,

arricchire

le competenze.

La promozione di

incontri a scuola

con esperti previa

approvazione del

D.S.

L’adesione ad attività

di aggiornamento proposte

dai vari Enti ed Associazioni

da sottoporre all’approvazione

del D.S.

e cinematografici

sull’argomento

La partecipazione

al corso di

formazione

promosso per il

corrente anno

scolastico dal

Consultorio di

zona.

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4 L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

4.1 L’ORGANIGRAMMADELL’ISTITUTO

42

Giunta esecutiva

Vicario

I Collaboratore

II Collaboratore

III Collaboratore

IV Collaboratore

Consiglio d’Istituto

Dirigente Scolastico

Direttore Amministrativo

Funzioni Strumentali

Responsabile Sito Web

Collegio dei Docenti

Responsabili di Dipartimento

Consigli di Classe

Coordinatori e segretari C.d.C.

Assistenti amministrativi

Tecnici di laboratorio

Collaboratori scolastici

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DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Maria Antonella CAGGIANO

VICARIO: Prof.ssa Daniela Iacente

COLLABORATORE: Prof. Giuseppe Antonio Renis

N. Cognome Nome Cl. conc.

1 ALIPERTI ANTONIO C510 R.O (TRASF)

2 ALTERIO ANGELO C500 R.O

3 ARRIGHI M.ROSARIA A546 R.O

4 BAIANO ANTONIO C510 R.O

5 BELLO MONICA AD01 30/06/15

6 BRUNI CONSIGLIA AD02 SOST.

7 BUCCI ELVIRA A047 R.O.

8 CAPUANO ASSUNTA A019 R.O.

9 CARACCIOLO AUTILIA REL. R.O.

10 CARDIELLO GIUSEPPE AD01 30/06/15

11 CARUSO IMMACOLATA A049 R.O (TRASF)

12 CASABURO SALVATORE A029 R.O

13 CAVALIERE MARIA A057 R.O.

14 CIARDI MANUELA AD02 SOST.

15 COLUSSI ROBERTA A019 ASS. PROVV.

16 CODA GEMMA A050 R.O. trasf.

17 CORDELLA LAURA A050 R.O. Trasf.

18 CUBELLIS MASSIMO A050 R.O

19 D'ANNA SALVATORE IRC I. A.

20 DE CECILIA IDA AD03 SOST

21 DE LORENZO FRANCESCO A017 R.O..

22 DEL CANTO NICOLETTA A048 ASS. PROVV.

23 D'ELIA MARIA A047 R.O

24 DESIDERIO ANGELA A050 R.O.

25 DESIDERY CARMELA AD02 SOST.

43

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26 DI MARTINO SILVANA AD01 30/06/15

27 DI GENNARO LUIGI altrascuola

28 DUCCILLO LOREDANA A047 Trasf.

29 ELEFANTE PIETRO C510 R.O

30 ESPOSITO SALVATORE C500 R.O

31 FABBROCINI MICHELA A019 R.O.

32 FEDERICO LOREDANA A050 R.O. trasf.

33 FENDERICO MARIA A050 R.O

34 FERRAGINA DONATELLA A246 R.O.

35 FERRAUTO CHIARA A019 R.O.

36 FERRETTI PIERO C520 R.O

37 FIORILLO LUIGI C500 R.O

38 FIORILLO GIOVANNI C500 R.O

39 FLOCCO MARIA ROSARIA AD01 SOST.

40 FOGLIA ANTONIO A038 Trasf.

41 FRANZESE FELICE C500 R.O

42 FRIGENTI ETTORE A017 R.O. trasf.

43 GAGLIANO LILIANA A019 R.O. trasf.

44 GAMBARDELLA LARA A047 R.O.

45 GALASSI MARIA A047 Trasf.

46 GARGANO ROSSELLA A048 altrascuola

47 GARGIULO DANIELA AD02 30/06/15

48 GATTA GIUSY A050 30/06/15

49 GENOVESE MARCO A346 R.O.

50 GILARDI ASSUNTA A050 Trasf.

51 GNERRE PAOLA A050 R.O

52 GRASSI VINCENZA A346 R.O

53 GUACCIO MARIANNA AD02- 30/6/15

54 GUIDOTTI UGO C520 R.O

55 GUZZO ARTURO C510 R.O

56 IACENTE DANIELA A346 R.O

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57 IAVARONE ANNALISA A546 ASS.

58 ILARDO CLARA C520 R.O

59 INFANTINO ANNA MARIA AD02 30/06/15

60 INGROSSO CLAUDIA A050 altrascuola

61 IONI CARMELA A546 R.O.

62 IROLLO DANIELA AD03 SOST

63 LABRIOLA IMMACOLATA AD03 30/06/15

64 LIGUORI ANTONIA A017 R.O

65 LOMBARDO ANTONELLA A050 R.O (TRASF)

66 LONGO FELICE A050 R.O (TRASF)

67 LUZZI MARIA ROSARIA A060 R.O. (TRASF)

68 MARESCA MARIA A017 altrascuola

MARI ANTONIO A029 R.O.

69 MARSICO IMMACOLATA AD02 30/06/15

70 MASSA ATTILIO A039 R.O (TRASF)

71 MAZZELLA ELVIRA M. GRAZIA

A346 altrascuola

72 MESSURI ODINA AD02 SOST.

73 MINERVINO ANIELLO A346 R.O. trasf.

74 MINNITI RAFFAELE C500 R.O

75 MISSO ISABELLA AD02 SOST.

76 MONTEFORTE SILVIA A013 Trasf. - P.T.

77 NAPPI EMANUELE AD03 30/06/15

78 NASTI CLAUDIO AD04 SOST.

79 NUGNES LOREDANA A029 R.O.

80 ORTOLANI PATRIZIA A246 Trasf.

81 PAGANO MARIAROSARIA A057 neo-imm.

82 PALADINO MARIA A346 Trasf.

83 PANE FRANCESCA TRASF.

84 PAPARO filomarino

VALENTINA A050 R.O

85 PASQUALETTI PAOLA C510 R.O

86 PATRIZIO VINCENZA AD03 30/06/15

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87 PAUDICE MARIA GABRIELLA

A346 R.O.

88 PELLEGRINO RITA C520 R.O

89 PENSA MARCELLA A057 30/06/15

90 PERGOLA FABRIZIA A057 R.O.

91 PETROCCIONE MARIAROSARIA AD02 SOST.

92 PITI' GIOVANNA A057 R.O

93 POLISTINA DANIELA A050 R.O.

94 POLLIO MARIA A346 R.O

95 PRISCO COSTANTINO C510 R.O

96 PROZZILLO ANNUNZIATA AD02

97 PUGLIESE INES A057 R.O

98 REGGIO SERENA A029 R.O.

99 RENIS ANTONIO Giuseppe REL.annuale

RICCIO GAETANO C500 R.O

101 RITELLA MAURIZIO C500 R.O.

102 ROSSI BERNARDO A050 R.O

103 SANTILLO GENNARO AD03 SOST

104 SANTORO MARINA A060 R.O

105 SCACCHETTI VERONICA A546 R.O

106 SCUOTTO GIUSEPPE C500 R.O.

107 SETTESOLDI MARINA AD02 30/06/15

108 SIMEONE ADRIANA AD03 30/06/15

109 SOLIMENO ATTILIO A057 Trasf.

110 STARACE MARIA A246 R.O

11 SCALDAFERRI ORNELLA A049 30/06/15

112 SUBRIZI PAOLA AD04 SOST.

113 TAMBURRINO MARIA A246 R.O.

114 UGOLINI FIORE C510 R.O (TRASF)

115 USSORIO FRANCESCO A017 R.O..

116 VASTARELLA STEFANIA A047

117 VIRNO ORESTE AD01 30/06/15 ORE 9

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118 ZARONE BIANCA A050 R.O.

4.2 LE FUNZIONISTRUMENTALI

47

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La normativa scolastica ha istituito per ogni scuola le funzioni strumentali con le quali ogni scuola

ha la possibilità di articolare e rafforzare la propria struttura organizzativa.

Tale finalità va ovviamente riferita alla particolare istituzione scolastica ed alla situazione specifica

che di anno in anno la singola istituzione scolastica si trova a dover affrontare.

In tal senso si individuano le funzioni strumentali e le attività che esse devono perseguire nonché le

relazioni che intercorrono tra di esse nel corrente anno scolastico (2014-2015)

Funzione Strumentale n.1: Coordinamento e realizzazione attività relative al POF

Cura l’aggiornamento del P.O.F. integrandolo, di volta in volta, in relazione alle

sopraggiunte normative ed esigenze, sulla base delle delibere degli organi collegiali e dei

documenti prodotti dalle altre funzioni strumentali, delle esigenze espresse dalle famiglie e

dal territorio.

Coordina le attività di recupero.

Concorre alla realizzazione di attività e progetti.

Coordinamento sportello CIC.

Monitora l’efficacia dei provvedimenti disciplinari adottati per i casi di particolare gravità.

Cura l’accoglienza dei genitori in occasione degli incontri scuola-famiglia.

Monitora il Piano dell’offerta formativa in itinere e a conclusione dell’anno scolastico.

Cura la gestione dei permessi di entrata degli studenti per una volta alla settimana.

Effettua il controllo del divieto di fumo.

Partecipa alle riunioni di staff e sostituzione dei collaboratori del DS in caso di assenza o di

impedimento.

Funzione Strumentale n.2 : Coordinamento e realizzazione attività di orientamento in entrata e in uscita –dispersione scolastica e supporto agli studenti

Cura l'orientamento degli studenti in ingresso e in uscita e quindi i rapporti con le scuole

secondarie di primo grado, con le università e con gli enti pubblici e privati del territorio.

Cura la produzione di materiale informativo sull'istituto e pianifica gli incontri con l'utenza

della scuola secondaria inferiore, progettando e realizzando attività di accoglienza

finalizzate a fornire agli alunni informazioni su una corretta fruizione delle risorse della

scuola (spazi e servizi).

48

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Cura la realizzazione di incontri con le università e gli enti pubblici e privati del territorio

Cura le attività extracurriculari.

Individua gli studenti a rischio abbandono scolastico e ne cura i rapporti con le famiglie.

Collabora con i Consigli di classe nell’elaborazione di strategie di prevenzione della

dispersione scolastica.

Cura la gestione dei permessi di entrata degli studenti per una volta alla settimana.

Effettua il controllo del divieto di fumo.

Partecipa alle riunioni di staff e sostituzione dei collaboratori del DS in caso di assenza o di

impedimento.

Funzione Strumentale n.3 : Coordinamento e realizzazione di attività di supporto ai docenti

Cura l’accoglienza dei nuovi docent.

Cura i rapporti con i dipartimenti ed i consigli di classe.

Cura la predisposizione e la raccolta della documentazione didattico-educativo (piani di

lavoro, schemi di verbali, certificazione delle competenze etc.).

Organizza le procedure relative alle prove INVALSI.

Cura la predisposizione del format del Documento del 15 Maggio, ne coordina la raccolta

a seguito della compilazione da parte dei coordinatori di classe e cura l’attribuzione dei

crediti formativi.

Cura la predisposizione della documentazione inerente gli esami di qualifica.

Cura tutto ciò che attiene la valutazione.

Cura la gestione dei permessi di entrata degli studenti per una volta alla settimana.

Effettua il controllo del divieto di fumo.

Partecipa alle riunioni di staff e sostituzione dei collaboratori del DS in caso di assenza o di

impedimento.

Funzione Strumentale n.4 : Coordinamento e realizzazione di attività riguardanti gli allievi in situazione di handicap

Cura  l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali, dei nuovi insegnanti

di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza.49

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Cura la gestione dell’orario degli insegnanti di sostegno.

Coordina i rapporti con le famiglie degli alunni, gli operatori socio-sanitari, la scuola di

provenienza e gli insegnanti curriculari.

Prepara gli atti utili per rendere efficaci gli incontri del GLH.

Definisce le linee guida per la realizzazione del PEI, del PDP e delle relazioni finali.

Comunicaprogetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali.

Cura la progettazione, in collaborazione con la FS di riferimento, di percorsi specifici per alunni BES.

Cura la gestione dei permessi di entrata degli studenti per una volta alla settimana.

Effettua il controllo del divieto di fumo.

Partecipa alle riunioni di staff e sostituzione dei collaboratori del DS in caso di assenza o di

impedimento.

Funzione Strumentale n.5 : Coordinamento e realizzazione attività relative ad eventi e manifestazioni e rapporti con Enti

Cura i contatti con Istituzioni ed Enti del territorio per realizzare manifestazioni ed eventi.

Cura i contatti con le associazioni di categoria e le organizzazioni professionali.

Coordina i rapporti con enti pubblici e aziende anche per la realizzazione di stage

formativi.

Organizza attività presso aziende di settore.

Realizza alleanze formative (convenzioni, protocolli d’intesa etc.).

Cura la gestione dei permessi di entrata degli studenti per una volta alla settimana.

Effettua il controllo del divieto di fumo.

Partecipa alle riunioni di staff e sostituzione dei collaboratori del DS in caso di assenza o di impedimento.  

Funzione Strumentale n.6 : Coordinamento e realizzazione attività relative al Magazzino

Coordina l’organizzazione e la gestione del magazzino.

Supervisiona l’approvvigionamento di beni alimentari e bevande.

Cura l’efficienza tecnico-logistica del magazzino.

Predispone le merci necessarie alle lezioni di laboratorio e alla realizzazione di eventi,

manifestazioni ed attività con enti e aziende.

50

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Cura la gestione dei permessi di entrata degli studenti per una volta alla settimana.

Effettua il controllo del divieto di fumo.

Partecipa alle riunioni di staff e sostituzione dei collaboratori del DS in caso di assenza o di impedimento.  

Delibera Collegio Docenti n.2 del 25/09/2014 :

AREA ATTIVITA’ DOCENTE REFERENTE E 51

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COMMISSIONE

1

Coordinamento e realizzazione attività relative al POF

Cura l’aggiornamento del P.O,F. integrandolo, di volta in volta, in relazione alle sopraggiunte normative ed esigenze, sulla base delle delibere degli organi collegiali e dei documenti prodotti dalle altre funzioni strumentali, delle esigenze espresse dalle famiglie e dal territorio.

Coordina le attività di ricupero. Concorre alla realizzazione di attività e progetti. Coordina lo sportello CIC.

Monitora l’efficacia dei provvedimenti disciplinari adottati per i casi di particolare gravità.

Cura l’accoglienza dei genitori in occasione degli incontri scuola-famiglia.

Monitora il Piano dell’offerta formativa in itinere e a conclusione dell’anno scolastico.

Cura la gestione dei permessi di entrata degli allievi per una volta alla settimana ed effettua il controllo del divieto di fumo.

Partecipa alle riunioni di staff e sostituisce i collaboratori del DS in caso di assenza o di impedimento.

D’ANNA SALVATORE

2

Coordinamento e realizzazione attività di orientamento in entrata e uscita. Dispersione scolastica e supporto agli studenti.

Cura l’orientamento degli studenti in ingresso e in uscita e quindi i rapporti con le scuole secondarie di primo grado, con le università e con gli enti pubblici e privati del territorio.

Cura la produzione di materiale informativo sull’istituto e pianifica gli incontri con l’utenza della scuola secondaria inferiore, progettando e realizzando attività di accoglienza finalizzate a fornire agli alunni informazioni su una

52

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corretta fruizione delle risorse della scuola.

Cura la realizzazione di incontri con le università e gli enti pubblici e privati del territorio. Cura le attività extracurriculari.

Individua gli studenti a rischio abbandono scolastico e ne cura i rapporti con le famiglie. Collabora con i Consigli di classe nell’elaborazione di strategie di prevenzione della dispersione scolastica.

ILARDO CLARA

LOMBARDO ANTONELLA

3

Coordinamento e realizzazione di attività di supporto ai docenti.

Cura l’accoglienza dei nuovi docenti. Cura i rapporti con i dipartimenti e i consigli di classe.

Cura la predisposizione e la raccolta della documentazione didattico- educativo.

Organizza le procedure relative alle prove INVALSI.

Cura la predisposizione del format del Documento del 15 maggio, ne coordina la raccolta e cura l’attribuzione dei crediti formativi.

Cura la predisposizione della documentazione inerente gli esami di qualifica e cura tutto ciò che attiene alla valutazione.

CUBELLIS MASSIMO

4

Coordinamento e realizzazione di attività riguardanti gli allievi in situazione di handicap

Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali, dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza.

Cura la gestione dell’orario degli insegnanti di sostegno. Coordina i rapporti con le famiglie degli alunni, gli operatori socio-sanitari, la scuola di provenienza e gli insegnanti curriculari.

Prepara gli atti per rendere efficaci gli incontri

53

Page 54:  · Web viewIl percorsoIeFP è attuato “in regime di sussidiarietà integrativa”: si realizza cioè, non oltrepassando il monte orario previsto per gli studenti che scelgono il

del GLH. Definisce le linee guida per la realizzazione del PEI, del PDP e delle relazioni finali.

Comunica progetti ed iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali. Cura la progettazione, in collaborazione con la FS di riferimento, di percorsi specifici per alunni BES.

BRUNI CONSIGLIA

MARSICO IMMACOLATA

5

Coordinamento e realizzazione attività relative ad eventi e manifestazioni e rapporti con Enti

Cura i contatti con Istituzioni ed enti del territorio per realizzare manifestazioni ed eventi.

Cura i contatti con le associazioni di categoria e le organizzazioni professionali. Coordina i rapporti con enti pubblici e aziende per la realizzazione di stage formativi.

Realizza alleanze formative.

CORDELLA LAURA

6

Coordinamento e realizzazione attività relative al magazzino

Coordina l’organizzazione e la gestione del magazzino.

Supervisiona l’approvvigionamento di beni alimentari e bevande.

Cura l’efficacia tecnico-logistica del magazzino.

Predispone le merci necessarie alle lezioni di laboratorio e alla realizzazione di eventi, manifestazioni ed attività con enti e aziende.

SCUOTTO GIUSEPPE

4.3 LE RISORSEDELLASCUOLA

La popolazionescolastica

L’Istituto accoglie circa 1187 studenti. Gli alunni sono distribuiti su 48 classi.

54

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Classi Prime 12

ClassiSeconde 10

ClassiTerze 9

ClassiQuarte 9

ClassiQuinte 8

Le risorseumane

L’organico docente è così costituito:

- Il DirigenteScolastico- 133Docenti

Le risorsematerialiL’Istituto è dotato di:

- n. 33 Aule; - n. 3 Laboratori Informatici (di cui uno multimediale – linguistico);- n. 1 Laboratori di Front Office; - n. 4 Laboratori di Cucina; - n. 4 Laboratori di Sala - Bar;- n. 1 Laboratorio Flair e caffetteria;- n.1 Laboratorio American Bar;- n. 1 Palestra coperta con spogliatoio;- n. 2 Magazzini;- n. 2 Uffici di Segreteria (Amministrativa, Didattica e del Personale);- n. 1 Presidenza;- n. 1 Vice-presidenza;- n. 1 SalaProfessori.

55

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4.4 IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ

SETTEMBRE 2014

01 SETTEMBRE 2014 (Lunedì)

Inizio Anno Scolastico ad ogni effetto giuridico

Collegio dei Docenti ore 9.30

(Durata prevista n. 3 ore)

O.d.g.:

Designazione dei collaboratori da parte del DS; presentazione disponibilità incarichi funzionali all’insegnamento; proposte progetti Piano dell’Offerta Formativa e modalità di presentazione; individuazione delle aree e delle competenze delle Figure Strumentali; candidature comitato di valutazione; proposta del piano delle attività personale docente; iscrizione per la terza volta alunni; delibera sull’articolazione dell’anno scolastico in quadrimestri; Pianificazione orario scolastico; calendario festività; varie ed eventuali.

03 SETTEMBRE 2014 (Mercoledì)

Riunioni di Dipartimento ore 09.30

(Durata prevista n. 2 ore)

O.d.g:

Elezioni del Coordinatore di Dipartimento; Definizione della Programmazione didattico – educativa comune per singolo anno di corso e per i percorsi IeFP con l’individuazione delle finalità, obiettivi, requisiti minimi, modalità e numero delle prove intermedie e finali; Attività integrative e culturali a supporto della programmazione didattica – educativa; varie ed eventuali.

08 e 09 SETTEMBRE 2014

(Lunedì e Martedì)

AssegnazioniCattedre ore 09.30

dal 10 SETTEMBRE 2014 EsamiIntegrativi

56

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(Mercoledì)

15 SETTEMBRE 2014(Lunedì) Inizioattivitàdidattica

19 SETTEMBRE 2014 (Venerdì) Festa del Santo Patrono S. Gennaro

25 SETTEMBRE 2014 (Giovedì) Collegio docenti ore 13.00

(durata prevista n. 03 ore)

O.d.g.:

Lettura ed approvazione verbale Collegio docenti n.1; Approvazione ed attivazione dei Progetti POF;

assegnazione Figure Strumentali; elezione comitato di valutazione; nomina tutor neo immessi in ruolo; visite e

viaggi d’istruzione; giochi sportivi studenteschi; linee guida del Piano dell’offerta formativa; criteri e modalità per i

corsi di recupero, sportello help e attività di potenziamento; iscrizioni terza volta alunni; varie ed eventuali

OTTOBRE 2014

OTTOBRE 2014

Assemblea dei genitori e degli alunni per le elezioni dei rappresentanti di classe

(C.M. n. 73 del 2 Agosto 2012)

ore 8.00 Assemblea di classe componenti allievi

ore 10.30 – 12.00 Votazioni componenti allievi

ore 15.00 – 17.00 Assemblea di classe componenti genitori

ore 17.00 – 19.00 Votazioni componente genitori

31 OTTOBRE 2014 (Venerdì) SospensioneAttivitàdidattica

NOVEMBRE 2014

01 NOVEMBRE 2014 (Sabato) Festa di tutti i Santi

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dal 03 NOVEMBRE 2014 (Lunedì)

Consigli di Classe

(Durata prevista n. 1 ora)

O.d.g:

Insediamento dei nuovi Consigli di classe; Andamento didattico – disciplinare. Verifiche; proposte in ordine all’azione educativa e didattica, programmazione educativa e didattica curriculare ed attività extra curriculari (viaggi, visite e progetti, ect..) Convocazionedeirappresentantigenitoriedalunni.

DICEMBRE 2014

1 e 2 DICEMBRE 2014

(Lunedì e Martedì)

Incontro Scuola – Famiglia

Consegna Valutazione Interquadrimestrale

(Durata prevista n. 3 ore per incontro)

8 DICEMBRE 2014

(Lunedì)

Festadell’ImmacolataConcezione

dal 9 al 20 DICEMBRE 2014

Eventuali Viaggi d’istruzione*

* Se inseriti nelle programmazioni e se l’andamento scolastico non risente delle agitazioni studentesche.

dal 22 DICEMBRE 2014 al 06 GENNAIO 2015

FestivitàNatalizie

GENNAIO 2015

31 GENNAIO 2015 (Sabato) Termine Primo Quadrimestre

58

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FEBBRAIO 2015

dal 02 FEBBRAIO 2015

(Lunedì)

Consigli di Classe

(Durata prevista n. 1 ora)

O.d.g:

Valutazioni 1° Quadrimestre; per le classi d’esame designazione dei commissari; Indicazioni per la predisposizione del Documento del 15 Maggio.

17 FEBBRAIO 2015

(Martedì)

Ultimo giorno di Carnevale

18 e 19 FEBBRAIO 2015

(Mercoledì e Giovedì)

Incontro Scuola – Famiglia

Consegna Valutazioni Primo Quadrimestre

(Durata prevista n. 3 ore per incontro)

dal 20 FBBRAIO al 6 MARZO 2015

Pausa Didattica per attività di recupero

(Sportello Help)

MARZO 2015

18 MARZO (Mercoledì)

Collegio docenti

(durata prevista n. 03 ore)

O.d.g.:

Verifica del P.O.F. ( stato di attuazione dei Progetti);

Delibera terze prove Esami di Stato classi quinte; strutturazione esami di qualifica IeFP

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APRILE 2015

dal 2 al 7 APRILE 2015 FestivitàPasquali

dal 16 APRILE 2015

(Giovedì)

Consigli di Classe

(Durata prevista n. 1 ora)

O.d.g:

Valutazioni Interquadrimestrale; varie ed eventuali.

25 APRILE 2015 (Sabato) AnniversariodellaLiberazione

28e 29Aprile 2015

(Martedì e Mercoledì )

Incontro Scuola – Famiglia

Consegna Valutazione Interquadrimestrale

(Durata prevista n. 3 ore per incontro)

MAGGIO 2015

01 MAGGIO 2015 (Venerdì) Festa del Lavoro

04 MAGGIO (Lunedì) Riunione di Dipartimento

per adozioni libri di testo a.s . 2015/2016

06 MAGGIO (Mercoledì) Consigli di Classe

(Durata prevista n. 1 ora)

O.d.g:

Adozioni libri di testo; predisposizione documento del 15 Maggio;

Varieedeventuali

14 MAGGIO 2015 (Giovedì)

Collegio dei Docenti ore 13.30

(Durata prevista n. 3 ore)

O.d.g.:

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Lettura ed approvazione verbale Collegio docenti; Adozioni Libri di Testo a.s 2015/2016; approvazione documento del 15 Maggio; varie ed eventuali.

Dopoil 15 MAGGIO Eventuali esami preliminari candidati privatisti classe V

GIUGNO 2015

01GIUGNO 2015 ( Lunedì) Sospensioneattivitàdidattica

02 GIUGNO 2015 ( Martedì) FestadellaRepubblica

10 GIUGNO 2015 (Mercoledì) TerminedelleLezioni

dal 11 GIUGNO 2015 (Giovedì) Consigli di classe

(Durata prevista n. 1 ora)

18 GIUGNO 2015 (Giovedì)

Collegio dei Docenti ore 09.30

(Durata prevista n. 3 ore)

O.d.g:

Ratifica risultati scrutini finali; relazione Figure Strumentali;

Varieedeventuali.

22 GIUGNO 2015 (Lunedì) Incontro scuola – famiglia

Consegna debiti formativi

GIUGNO 2015 Esami di qualificaIeFP

GIUGNO 2015

Esami di Stato

L'art. 11 dell'OM. n. 41 dell'11 maggio 2012 prescrive: “Ilpersonale utilizzabile per le sostituzioni, con esclusione del personale con rapporto di lavoro di supplenza breve e saltuaria, deve rimanere a disposizione della scuola di servizio fino al 30 giugno, assicurando, comunque, la presenza in servizio nei giorni delle prove scritte..”

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GIUGNO 2015 Iniziocorsi di recupero

LUGLIO 2015

dal 01 LUGLIO 2015 Attività deliberate dal Collegio dei Docenti

AGOSTO 2015

31 AGOSTO 2015 (Lunedì) Termine Anno Scolastico 2014/2015

SETTEMBRE 2015

01 SETTEMBRE 2015 (Martedì) Inizio Anno Scolastico 2015/2016

Si precisa che tale calendario, deliberato dal Collegio dei Docenti n. 1 del 01/09/2014, in base ad eventuali esigenze didattiche potrebbe subire modifiche e/o integrazioni.

62

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LA GUIDA DELLO STUDENTE

4.5 LE MODALITÀ DI ISCRIZIONE

Gli studenti che terminano la scuola media e desiderano iscriversi al primo anno possono farlo presentando una Domanda di Iscrizione tramite la Scuola Media, che la invierà alla Segreteria Didattica; devono inoltre effettuare i versamenti entro il 7 Luglio. Nelle iscrizioni viene data la precedenza agli studenti residenti nei distretti più vicini alla scuola.

Gli studenti che si iscrivono agli anni successivi sono tenuti a presentare in Segreteria Didattica i modelli distribuiti a cura della scuola e le ricevute di versamento entro il 31Gennaio.

Gli importi delle Tasse Scolastiche vanno versati sul c/c n° 39923883 intestato a: I.P.S.E.O.A. “Duca di Buonvicino”, quelli delle Tasse Governative sul c/c n° 1016 intestato a: Ufficio Registro Tasse - Pescara.

I versamenti per l’a.s. 2013/14 sono dovuti secondo la seguente tabella:CLASSE TASSA SCOLASTICA TASSA

GOVERNATIVATASSA DI ESAME TOTALE

I Euro 120,00 Euro 120,00

I ripetente

Euro 180,00 Euro 180,00

II Euro 180,00 Euro 180,00

III Euro 200,00 Euro 200,00

IV Euro 180,00 Euro (6,04+15,13) Euro 201,17

V Euro 180,00 Euro 15,13 Euro (15,49+12,09) Euro 222,71

Gli alunni sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche qualora il reddito familiare rientri nei limiti stabiliti dalla Legge Finanziaria approvata al termine di ogni anno solare.

4.6 L’ACCESSO AGLI UFFICI E LA PRIVACY

La Segreteria Didattica è aperta al Pubblico nei seguenti giorni ed orari:

Lunedì-Mercoledì-Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00.

Le informazioni personali relative agli studenti sono fornite a terzi solo dietro consenso espresso per iscritto dai diretti interessati.Al termine degli scrutini finali la scuola comunica alle famiglie, prima dell’affissione all’Albo dei risultati, gli eventuali esiti negativi (studenti non ammessi alla classe successiva); la sospensione del giudizio sarà affissa direttamente all’Albo. Le famiglie sono tenute a ritirare le schede

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riepilogative della valutazione del primo quadrimestre e finale, nonché a comunicare per iscritto l’intenzione di non avvalersi, per il proprio figlio, dei corsi di recupero organizzati dall’Istituto.

4.7 LE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE

Gli incontri settimanali con i docenti

Tutti i docenti sono a disposizione settimanalmente per incontrare i genitori che desiderino essere informati in maniera più dettagliata dell’andamento didattico-disciplinare dei propri figli.

Tale disponibilità non rientra nell’Orario di Servizio dei docenti ma nell’ambito della Funzione Docente, per cui le famiglie devono comunicare la loro intenzione di avere un colloquio con il docente con almeno un giorno di anticipo.

Gli incontri periodici scuola-famiglia

Nei mesi di Dicembre e Marzo sono previsti gli incontri scuola-famiglia: in queste occasioni è distribuito il pagellino informativo. Il Consiglio di Classe informa i genitori sull’andamento didattico e disciplinare dell’alunno ed affronta problematiche di interesse generale.

Gli incontri straordinari con i Consigli di Classe

In particolari circostanze è possibile, su richiesta dei docenti o dei genitori, convocare un Consiglio di Classe Straordinario, per discutere specifiche questioni o per mettere in atto specifiche strategie di intervento.

Il dialogo con il Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico, compatibilmente con i suoi impegni, è sempre disponibile ad ascoltare le esigenze degli alunni e delle famiglie, e a ricercare soluzioni ai problemi che emergono sui vari fronti della comunità scolastica, coltivando un dialogo diretto e al di sopra delle parti.

64

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Il Regolamento di disciplina

(Approvato dal Collegio docenti del 27/11/2013)

Le norme di questo regolamento si ispirano ai principi dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” D. P. R. n.249 del 24 giugno 1998, D.P.R. n.235 del 21 novembre 2007 ed alla Nota esplicativa del MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Maria Antonella CAGGIANO

I INGRESSO DEGLI STUDENTI E SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

1) La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le attività svolte nel contesto del lavoro scolastico

2) E’ fatto divieto agli alunni di invitare estranei e intrattenersi con loro nella Scuola

3) Durante lo svolgimento delle lezioni gli alunni possono uscire dall’aula, solo per effettive necessità, non prima della seconda ora e non dopo l’inizio dell’ultima ora di lezione solo se in possesso del cartellino identificativo del docente che ha autorizzato l’uscita.

65

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4) Durante il cambio dell'ora agli studenti è vietato uscire dall’aula.

5) Dopo il suono della campana di uscita, tutti gli alunni, in ordine, devono uscire servendosi esclusivamente dei corridoi principali; è vietato l’uso delle scale di emergenza.

6) Gli studenti devono avere la massima cura dell’aula e lasciarla pulita e ordinata; l’Istituto non assume nessuna responsabilità per eventuali danneggiamenti o furti di beni ed effetti personali lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule e negli altri locali scolastici. Gli studenti hanno a disposizione armadietti personali negli spogliatoi, nei quali sono tenuti a custodire i propri beni. I lucchetti per la chiusura degli armadietti devono essere di proprietà degli alunni. La scuola non risponde di furti e danneggiamenti di tutto ciò che non viene custodito negli armadietti.

7) Durante le ore di laboratorio gli allievi dovranno indossare la divisa adatta. Se sprovvisti, non potranno svolgere le esercitazioni pratiche e saranno accorpati a classi in cui si svolgono lezioni teoriche per l’intera giornata. Durante le ore di lezione teorica gli allievi sono tenuti ad essere forniti del materiale necessario allo svolgimento della lezione e allo studio della disciplina.

8) Per garantire il tempestivo e ordinato avvio delle lezioni, gli alunni sono tenuti a trovarsi in aula o a rientrarvi celermente dopo le attività di palestra, di laboratorio e di bilinguismo.

9) Al di fuori di bibite e merendine fornite dagli appositi distributori, è fatto divieto alla vendita di qualsiasi genere nell’Istituto.

10) Tutti sono tenuti a rispettare il divieto di fumare in qualunque locale scolastico.

11) E’ vietato masticare il chewingum durante le ore di lezione.

12) Agli alunni non è permesso il possesso e l’uso di cellulari, walkman, lettori MP3, riproduttori audio-video e assimilabili e di tutto ciò che possa essere di disturbo e pericolo per sé e per gli altri in tutti i locali della scuola compresi i bagni e i corridoi, come dettato dalla Direttiva n.104 del 30 novembre 2007. Nei casi di comprovata necessità è consentito agli studenti contattare le famiglie tramite i telefoni della Scuola. Oltre al richiamo scritto sul registro di classe, il docente disporrà l’allontanamento dell’allievo con invio al Dirigente Scolastico, tramite collaboratore scolastico e sequestro dell’apparecchio che, per i minorenni, sarà restituito ai genitori.

13) È richiesto agli allievi un abbigliamento idoneo alla vita scolastica. Sono quindi da evitare abiti troppo succinti o strappati e l’uso del

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cappello e degli occhiali da sole all’interno dell’Istituto.

14) L’accesso e il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati di pertinenza della Scuola sono riservati agli insegnanti e al personale ATA. Moto e motorini degli alunni devono essere sistemati, senza arrecare disturbo a persone e auto, in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate alla sosta di tali mezzi. Nell’area della Scuola i mezzi di trasporto devono essere condotti con la massima prudenza, riducendo la velocità a passo d’uomo. E’ consentito l’accesso con la macchina nel cortile della scuola esclusivamente ai genitori o chi ne fa le veci degli alunni portatori di handicap. L’Istituto non risponde di eventuali danni ai mezzi di trasporto o furti degli stessi.

II ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI / ENTRATE/USCITE FUORI ORARIO / MODIFICA DELL’ORARIO DELLE LEZIONI / AMMISSIONE DEI RITARDI

15) Il libretto delle giustifiche degli alunni deve essere ritirato personalmente da uno o entrambi i genitori o da chi ne fa legalmente le veci, depositando la propria firma sul libretto stesso. Tali firme saranno le uniche ritenute valide. Al compimento del diciottesimo anno di età, gli alunni possono firmare personalmente le proprie giustificazioni dopo aver depositato in segreteria la propria firma su apposito modulo.

In caso di esaurimento del libretto delle giustifiche, dopo averne dato comunicazione in segreteria, in attesa del rilascio del nuovo libretto, lo studente, se minorenne, potrà giustificare, con dichiarazione scritta a firma del genitore o di chi ne fa legalmente le veci, già depositario di firma, accludendo il relativo documento di identità; se maggiorenne, giustificherà personalmente con dichiarazione scritta. Gli alunni che sono stati assenti devono giustificare le assenze effettuate al docente della prima ora, la mattina del rientro a scuola. L’assenza va giustificata sull’apposito libretto, firmata dal genitore a da chi ne fa le veci, per gli alunni minorenni, o da loro stessi per gli alunni maggiorenni. Gli alunni che dopo un periodo di assenza si ripresentano a scuola senza giustificazione, sono ugualmente riammessi, ma sono tenuti a giustificare il giorno successivo; se l’alunno non giustifica l’assenza entro tre giorni scolastici successivi dal suo rientro (escluso), non potrà essere ammesso in classe se l’assenza non sarà giustificata direttamente dal genitore. In caso di manifestazioni studentesche, scioperi dei mezzi di trasporto e astensioni collettive in genere, gli studenti devono giustificare

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l’assenza sull’apposito libretto e consegnare al docente della prima ora un’autocertificazione, corredata da fotocopia del documento di riconoscimento, in cui il genitore o l’affidatario dichiara le ragioni dell’assenza e si assume la responsabilità del rientro a scuola dell’alunno. Se ci sono almeno due studenti presenti le lezioni si svolgeranno regolarmente.

16) Non è consentita l’uscita anticipata rispetto all’orario scolastico delle lezioni. Casi eccezionali saranno valutati di volta in volta dal Dirigente Scolastico o dal docente delegato, sempre e soltanto su motivata e documentata richiesta inoltrata personalmente da un genitore, a meno che l’alunno non sia maggiorenne; in ogni caso, l’alunno dovrà presentare un valido documento attestante la motivazione dell’uscita anticipata (prenotazione visita specialistica, ecc.). In mancanza l’uscita anticipata non sarà concessa.

17) Eventuali uscite anticipate dovute ad assemblee sindacali del personale docente, assemblee degli studenti o impossibilità di garantire il servizio, verranno comunicate alla classe e annotate sul registro. La Presidenza può disporre l’uscita anticipata di una classe o l’ingresso posticipato della stessa, anche se impossibilitata a comunicarlo preventivamente alle famiglie con 24 ore di anticipo. Gli studenti non possono girovagare nei locali dell’Istituto se la loro presenza non è attestata dal Registro di classe.

18) Nell’ultimo mese sono vietati gli ingressi posticipati e le uscite anticipate degli alunni, anche se accompagnati o prelevati dai genitori e anche se maggiorenni.

19) Gli alunni in ritardo possono essere ammessi in classe, con l’autorizzazione dell’insegnante della prima ora di lezione. L’entrata alla seconda ora è consentita a ogni studente, per non più di cinque volte a quadrimestre; al sesto ritardo l’alunno non potrà essere ammesso alle lezioni e pertanto risulterà assente e dovrà giustificare; l’allievo dovrà essere prelevato dai genitori, in mancanza sarà trattenuto a scuola, ma non ammesso in classe.

20) La scuola informerà le famiglie nei casi in cui il prolungarsi o la tipologia delle assenze sia di pregiudizio al rendimento scolastico. Secondo le direttive ministeriali, per l’ammissione allo scrutinio finale, l’alunno non deve aver superato il limite massimo di 264 ore di assenza per le classi prime, seconde e terze e 248 ore per le classi quarte e quinte.

Per casi eccezionali, certi e documentati, è prevista la deroga entro il limite massimo del 5 per cento al suddetto limite in caso di assenze dovute a:

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Gravi motivi di salute adeguatamente documentati; (non faranno fede i certificati di riammissione ma solo i certificati rilasciati da medici specialisti)

Terapie e/o cure programmate;

Donazioni di sangue;

Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;

Adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo.

Tutte le assenze contribuiranno al raggiungimento del monte ore comprese quelle conseguenti ad agitazioni e manifestazioni studentesche.

21) III 22) RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA

23) I genitori hanno il dovere di:

partecipare con regolarità alle riunioni degli Organi Collegiali a cui sono chiamati;

favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla Scuola e corredarli degli strumenti necessari;

osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;

sostenere gli insegnanti nell’esecuzione dei compiti a casa;

educare ad un comportamento corretto durante le lezioni di laboratorio.

24) I genitori degli alunni possono conferire con il Dirigente Scolastico, previo appuntamento.

25) Gli incontri pomeridiani degli insegnanti della Scuola con i genitori avranno lo scopo di informare le famiglie dell’andamento didattico e disciplinare dei figli, di comunicare le valutazioni quadrimestrali e di metà quadrimestre e di segnalare gli interventi di sostegno e di recupero che l’alunno dovrà sostenere, nonché l’esito di tali interventi. Non sono consentiti colloqui dei docenti con i genitori nell’ultimo mese dell’anno scolastico.

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26) I genitori degli alunni possono conferire con il personale amministrativo, nei giorni: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

IV

27) CODICE DISCIPLINARE

28) Le sanzioni disciplinari sono ispirate ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

29) Per quanto possibile, le sanzioni sono ispirate al principio della riparazione del danno. La riparazione non estingue la mancanza.

30) La responsabilità disciplinare è personale; la sanzione può essere resa pubblica.

31) La tipologia e l'entità delle sanzioni sono determinate in relazione ai seguenti criteri:

a) intenzionalità dei comportamento, grado di negligenza, imprudenza;

b) rilevanza dei doveri violati;

c) grado del danno o del pericolo causato;

d) sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti, con particolare riguardo al comportamento dello studente, ai precedenti disciplinari nel corso dell’anno scolastico nel quale è stata compiuta l'infrazione;

e) concorso nella mancanza di più studenti in accordo tra di loro.

32) In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e che non leda l'altrui personalità.

33) Nessuna sanzione può influire sulla valutazione del profitto, ma solo sul voto di condotta.

La votazione in decimi della condotta è attribuita dal Consiglio di Classe e concorre alla valutazione complessiva dello studente. Se inferiore a sei decimi il voto in condotta determina la non ammissione all’anno successivo o all’esame finale. Lo Statuto degli studenti consente di escludere gli alunni dallo scrutinio finale o dagli esami solo quando siano stati commessi reati che violano la dignità della persona, atti di violenza grave, tali da generare un elevato allarme sociale, o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. La

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valutazione del comportamento “concorre alla valutazione complessiva dello studente”, cioè fa media.

34) In caso di atti o comportamenti che violano le norme del codice penale, il Dirigente della scuola ha l'obbligo di provvedere tempestivamente alla denuncia, di cui informa la famiglia.

35) Ai fini della recidiva, si tiene conto solo delle sanzioni disciplinari dell’anno scolastico corrente. Per recidiva s'intende la reiterazione generica della violazione dei doveri.

36) Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di Classe. È data facoltà al docente coordinatore di convocare in seduta straordinaria il Consiglio di Classe per l’esame di casi particolarmente gravi e urgenti. I provvedimenti disciplinari decisi dal Consiglio di Classe saranno comunicati agli alunni interessati attraverso il “verbale di disciplina”, sottoscritto dal docente coordinatore di classe e dal docente collaboratore del Dirigente Scolastico.

Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore ai quindici giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto. I provvedimenti disciplinari emessi dal Consiglio di Istituto, saranno comunicati agli alunni interessati attraverso il “verbale di disciplina”, sottoscritto dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal segretario dello stesso.

37) Ogni tre volte che compare un ammonimento scritto sul registro di classe per un singolo alunno da parte di qualunque docente della Scuola sarà riunito il Consiglio di Classe Straordinario per prendere provvedimenti adeguati alla gravità dei casi comprendenti la sospensione dell’alunno da uno a quindici giorni oppure collaborazioni ai servizi interni alla scuola, attività di volontariato o altre attività concordate con il Dirigente Scolastico (es. Associazione Onlus presso la Scuola Elementare “Ilaria Alpi” di Scampia, Mensa dei Poveri, etc.).

38) Tutti gli alunni che, durante il corrente anno scolastico, sono stati sanzionati con l’allontanamento dalle attività didattiche, anche solo per un giorno, non possono partecipare alle visite e ai viaggi di istruzione.

39) Gli alunni che hanno avuto durante l’anno scolastico sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica maggiore a quindici giorni complessivi possono essere valutati con il voto di condotta inferiore a sei decimi.

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40) Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui ai commi precedenti, l'organo competente dovrà erogare provvedimenti disciplinari previsti nella TABELLA A seguente, in corrispondenza delle relative infrazioni:

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TABELLA A

41)

42) Motivo Sanzione

Organo

Competente

Art.1 Per mancanze ai doveri scolastici, per negligenza abituale:

mancanza di materiale scolastico;

ritardo nel rientro in classe;

condotta non conforme ai principi di correttezza e buona educazione;

scorrettezze non gravi verso i compagni, gli insegnanti, il personale.

Richiamo verbale Docente

Ammonizione in classe con descrizione sul registro del comportamento censurato1

Docente

Allontanamento dalla lezione con descrizione sul registro del comportamento censurato e invito a recarsi dal Dirigente Scolastico Docente

Art.2 Per violazione del Regolamento di istituto:

per assenza ingiustificata, per ritardo nel giustificare superiore a tre giorni dal giorno di rientro (escluso);

per fatti che turbano la regolare attività della scuola;

per la recidiva dei casi previsti nell’articolo precedente;

disturbo durante le lezioni;

mancanze ai doveri di diligenza e puntualità;

abbigliamento poco decoroso;

scarsa pulizia personale.

Ammonizione scritta Docente

Ammonizione scritta, non ammissione dell’alunno in classe e convocazione dei genitori o comunicazione scritta alla famiglia

Docente e coordinatore di classe

Art.3 Per fatti che impediscono o turbano la regolare attività della scuola:

per la recidiva dei casi previsti

Allontanamento dalla comunità scolastica, studio individuale a scuola oppure collaborazione ai servizi interni alla scuola, attività di volontariato o

Consiglio

di classe

1L’Ammonizione scritta sul registro da parte del Docente deve essere portata a conoscenza del Dirigente scolastico

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nell’articolo precedente;

per offesa al decoro personale, alla morale, alla religione, alle situazioni e per oltraggio al personale scolastico;

per cumulo di 5 giorni di assenza ingiustificata;

gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti, il personale;

disturbo continuato durante le lezioni;

mancanze gravi ai doveri di diligenza e puntualità;

violazioni non gravi alle norme di sicurezza;

assenza ingiustificata ed arbitraria;

turpiloquio;

ingiurie ed offese ai compagni, agli insegnanti, al personale;

danneggiamento volontario o sottrazione di oggetti di non grande valore di proprietà della scuola o di altri;

molestie continuate nei confronti di altri.

altre attività concordate con il Dirigente Scolastico per un giorno

Allontanamento dalla comunità scolastica, studio individuale a scuola o collaborazione ai servizi interni alla scuola, attività di volontariato o altre attività concordate con il Dirigente Scolastico da due a quindici giorni

Consiglio

di classe

Art.4

Permanenza illecita nella scuola;

utilizzo non autorizzato di aule assegnate alle classi o spazi comuni;

allontanamento dalle attività in corso senza permesso dei docenti;

interruzione delle lezioni provocate da manifestazioni studentesche o da atti vandalici;

inosservanza delle norme di

Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo commisurato alla gravità del comportamento ovvero del reato anche superiore ai quindici giorni.

Consiglio di Istituto

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sicurezza;

danni agli ambienti, alle cose o agli animali;

Per reati penali o per l’esistenza di pericolo per l’incolumità delle persone:

offese gravi alla dignità della persona;

uso o spaccio di sostanze psicotrope;

atti e molestie anche di carattere sessuale.

Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni ma commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo

Nell’attribuzione del voto di condotta si terrà conto di tutte le sanzioni disciplinari.

Quelle relative agli ultimi due articoli ne comporteranno l’automatico abbassamento.

Per gli studenti ai quali viene attribuito il cinque in condotta, in caso di mancata ammissione alla classe successiva, l’Istituzione si riserva di valutare la possibilità di accettare l’iscrizione nel caso siano minori; di non accettare l’iscrizione se maggiorenni.

38) L'organo competente a irrogare le sanzioni, tenuto conto delle condizioni economiche della famiglia dello studente, può integrare le sanzioni di cui TABELLA A precedente, con l'obbligo del versamento di un contributo in denaro, proporzionato alla gravità della mancanza, determinato dallo stesso organo, sentito il Coordinatore della classe interessata. La somma sarà versata nel bilancio della scuola ed è destinata esclusivamente al finanziamento di attività integrative per gli studenti, nonché all’acquisto di materiale didattico.

39) Fermo restando il contributo di cui al comma precedente, l'organo competente offrirà allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni del presente articolo, ad eccezione di quella prevista per reati penali, con altri provvedimenti comprendenti la collaborazione ai servizi interni alla scuola, attività di volontariato o altra attività concordata con il Dirigente scolastico (es. Associazione Onlus presso la Scuola Elementare “Ilaria Alpi” di Scampia, Mensa dei Poveri, etc.).

40) L’alunno che è incorso nella sanzione superiore a quella prevista nell’art. 1 della TABELLA A precedente, viene escluso dalle iniziative programmate per gli studenti meritevoli.

41) L'alunno che è incorso nella sanzione superiore a quella prevista nell’art.2 della TABELLA A precedente o ad altra sanzione corrispondente non può, a giudizio del Dirigente scolastico, partecipare, nei dodici mesi successivi alla sanzione, alle visite di istruzione o ad altre attività integrative o ricreative individuate dal Consiglio di classe. Durante il periodo previsto per le visite o le attività, lo studente frequenterà le lezioni in altra classe dello stesso livello e se non possibile, in

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classe di altro livello.

42) L'alunno che è incorso nella sanzione dell'allontanamento dalla scuola superiore a cinque giorni o ad altra sanzione corrispondente perde il diritto ai contributi, per l'anno scolastico successivo a quello in cui è avvenuta la mancanza, per l’acquisto dei libri di testo in misura pari a quanto stabilito dall’organo competente.

43) Il trasferimento dalla scuola, anche in corso d'anno, per fatti gravissimi, per condanna penale ovvero per ragioni cautelari, viene deliberato dal Consiglio di classe in accordo con la famiglia, dopo aver sentito il parere dell'autorità giudiziaria e i servizi sociali competenti.

44) Di ogni sanzione superiore a quella prevista dall’articolo 3 della TABELLA A precedente viene data comunicazione scritta alla famiglia e all’alunno interessato.

45) Al termine dell'anno scolastico, in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe può comunicare alla famiglia, per iscritto, un giudizio sul comportamento dell'alunno.

V

GLI ORGANI COLLEGIALI

46) Il Dirigente scolastico è competente per l’irrogazione di tutte le sanzioni che non prevedono l'allontanamento dalla scuola, su proposta o previa consultazione del Coordinatore della classe frequentata dallo studente. Il Dirigente scolastico può, comunque, proporre agli organi competenti tutte le altre sanzioni. Casi improvvisi e gravi che imporranno un tempestivo intervento potranno essere gestiti direttamente dal Dirigente Scolastico.

47) 43) Il Consiglio di classe decide sulle sanzioni che prevedono l'allontanamento dalla scuola, su proposta del Dirigente scolastico e/o del Coordinatore della classe di appartenenza dello studente.

48) 44) Il Consiglio di classe, su proposta del Dirigente e/o del Coordinatore, decide sulle sanzioni che prevedono il trasferimento ad altra classe dello stesso livello, dopo aver acquisito il consenso dei Docenti della classe di destinazione, non vincolante.

49) 45) Il Consiglio di classe e il Dirigente scolastico decidono solo dopo aver preventivamente sentito a propria discolpa, lo studente interessato.

50) Contro le decisioni del Consiglio di classe, che prevedono l'allontanamento dalla Scuola è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione, al Provveditore agli studi.

51) 46) Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame, compresi quelli di qualifica, sono decise dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

52) Le procedure relative all'irrogazione della sanzione disciplinare, debbono concludersi entro 30 giorni dall'avvenuta contestazione. Superato tale limite temporale il procedimento è estinto.

53) Il voto relativo alla decisioni disciplinari del Consiglio di classe è segreto. Non è consentita l'astensione.

IL CONSIGLIO DI GARANZIA

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VI

54) Il Dirigente scolastico nomina un Consiglio di garanzia composto da due Docenti, designati dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante eletto dai genitori e da un rappresentante eletto dagli studenti. Il Consiglio di Garanzia si riserva la possibilità di nominare membri supplenti in caso di incompatibilità o di dovere di astensione. Il Consiglio di garanzia è sempre presieduto dal Dirigente Scolastico e delibera a maggioranza dei suoi membri; a parità di voti prevale il voto del Presidente. Non è mai necessario, per la validità delle deliberazioni, che alle convocazioni siano presenti tutti i membri.

55) Il Dirigente scolastico nomina un Consiglio di garanzia composto da due Docenti, designati dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante eletto dai genitori e da un rappresentante eletto dagli studenti. Il Consiglio di Garanzia si riserva la possibilità di nominare membri supplenti in caso di incompatibilità o di dovere di astensione. Il Consiglio di garanzia è sempre presieduto dal Dirigente Scolastico e delibera a maggioranza dei suoi membri; a parità di voti prevale il voto del Presidente. Non è mai necessario, per la validità delle deliberazioni, che alle convocazioni siano presenti tutti i membri.

56) Il Consiglio, che dura in carica tre anni, può deliberare un proprio regolamento. La funzione di Segretario verbalizzante viene svolta da un membro del Consiglio, scelto dal Presidente.

57) Al Consiglio di garanzia sono rivolti i ricorsi contro le decisioni del Dirigente scolastico, dei Docenti e del Consiglio di classe, che non prevedono l'allontanamento dalla scuola. I ricorsi sono presentati dai genitori degli alunni interessati e debbono essere inviati al consiglio entro quindici giorni dalla comunicazione della sanzione. Il Consiglio delibera entro i quindici giorni successivi al ricorso.

58) Il Consiglio di garanzia decide, su richiesta di chiunque ne abbia interesse, sui conflitti che insorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del DPR 24 giugno 1998, n.249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.

59) Il voto relativo ai ricorsi sottoposti al Consiglio di garanzia è segreto. Non è consentita l'astensione.

VII NORME FINALI

60) Le presenti norme fanno parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa della Scuola. Eventuali modificazioni sono deliberate a maggioranza assoluta dal Consiglio di istituto, sentito il parere dei Docenti singolarmente o riuniti in Collegio.

61) Dei contenuti del presente Regolamento i genitori sono informati all'atto dell'iscrizione, nelle forme ritenute più opportune dal Dirigente scolastico, sulla base delle disponibilità strutturali ed economiche della scuola.

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