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Istituto Comprensivo Statale “Pier delle Vigne” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado Piazza S. Tommaso d’Aquino 81043 – CAPUA (CE) tel./fax 0823-962283 codice meccanografico : CEIC8A3005 sede associata: Via Baia - S.Angelo in Formis tel.0823-960526 plesso scuola primaria: Via Roma – Capua tel. 0823-961361 plesso scuola primaria: Via Brezza – Capua tel.0823-963025 plesso scuola dell’infanzia: Via Brezza – Capua tel. 0823-621964 plesso scuola dell’infanzia: Rione Carlo Santagata – Capua tel. 0823-621968 email [email protected] web:http://www.iacdellevigne.gov.it PEC: [email protected]

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Istituto Comprensivo Statale “Pier delle Vigne”

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° gradoPiazza S. Tommaso d’Aquino 81043 – CAPUA (CE) tel./fax 0823-962283

codice meccanografico : CEIC8A3005sede associata: Via Baia - S.Angelo in Formis tel.0823-960526plesso scuola primaria: Via Roma – Capua tel. 0823-961361plesso scuola primaria: Via Brezza – Capua tel.0823-963025

plesso scuola dell’infanzia: Via Brezza – Capua tel. 0823-621964plesso scuola dell’infanzia: Rione Carlo Santagata – Capua tel. 0823-621968

email [email protected] web:http://www.iacdellevigne.gov.it PEC: [email protected]

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Piano dell’Offerta FormativaP.O.F.

Anno Scolastico 2015/16

Delibere

Collegio Docenti Consiglio d’Istituto 26/10/2015 26/10/2015

1.PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

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MISSIONdell’ISTITUTO “PIER DELLE VIGNE”

NESSUNO RESTI INDIETROGUARDANDO AL FUTURO

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1.2 CENNI STORICI

L’edificio di via Roma, dove ha sede la scuola primaria, noto come convento dei PP Conventuali, insiste su un'area che era un tempo occupata da un convento francescano intitolato a S. Pietro a Monterone che si vuole edificato dallo stesso S. Francesco, cui sarebbe stato donato il suolo dal capitolo capuano. Anche una chiesa di S. Bernardo dello stesso titolo doveva sorgere sul posto. Certamente nel 1241 i Minori Osservanti vi trasferirono il convento che avevano fuori le mura del borgo di S. Scolastica, mentre nel 1266 intrapresero l'oblazione simbolica a favore del Capitolo. Del primitivo impianto non vi è traccia, tranne che nella cartografia urbana precedente al completamento delle opere di fortificazione settecentesche (1736-60). Infatti in quel periodo il convento fu tolto ai francescani, demolito per la costruzione del baluardo poi detto di S. Antonio e successivamente ricostruito (ultimato nel 1756-66) e concesso agli Antoniani. Il Granata riferisce i testi di numerose epigrafi che vi erano contenute. Dopo il 1806 l'edificio fu adattato ad ospedale succursale, mentre la chiesa, allora intitolata a S. Antonio di Padova, fu adibita a deposito. Essa occupava, come si desume da documenti militari, circa 320 mq dell'intero impianto. Il complesso fu poi destinato a scuola pubblica agli inizi del secolo e, dopo la seconda guerra mondiale, a liceo e infine a scuola elementare.

La Scuola Secondaria di I grado, fondata nel 1862, ebbe sede nell’ex convento degli Antoniani; successivamente, dopo essere stata soppressa, fu ripristinata il 1° ottobre come Scuola tecnica comunale intitolata a Pier delle Vigne, illustre uomo politico capuano, giurista, politico e poeta , nato nel 1190 e morto nel 1249, collaboratore dell’imperatore Federico II. Nel 1919-20 contava solo i corsi A e B. Con la riforma Gentile, da scuola tecnica fu trasformata, nel 1923, in Scuola complementare pareggiata con annessi corsi integrativi per gli esami di ammissione al corso superiore dell’istituto tecnico e scientifico. Negli anni successivi, dopo varie trasformazioni, divenne scuola secondaria di avviamento professionale, poi scuola media sperimentale ed infine Scuola media unica. Nel 1984-85 si arricchì dei corsi sperimentali di tempo prolungato e nel 1991-92 di due corsi di bilinguismo nella sede centrale e, qualche anno dopo , di altrettanti nella sezione staccata di S. Angelo, istituita ed aggregata alla sede centrale di Capua, in seguito all’istituzione della scuola media unica obbligatoria, di cui alla legge 31 dicembre 1962, n. 1859. La frequenza, incrementatasi nel corso degli anni fino a raggiungere la punta massima di 701 alunni nell’anno scolastico 1995/96, negli ultimi tempi, per motivi di capienza, si è ridimensionata.

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Dal primo settembre 2009, la scuola primaria di via Roma, la scuola secondaria di primo grado di piazza S. Tommaso, con la sede associata di S. Angelo in Formis sono state accorpate in un Istituto Comprensivo, diretto dalla Dirigente Prof.ssa Annamaria Orso.Dal primo settembre 2015 al nostro Istituto Comprensivo si è aggiunto il plesso dell’ infanzia “Carlo Santagata” e quello di via Brezza, comprendente scuola dell’infanzia e scuola primaria.La scuola dell’infanzia “ Carlo Santagata”, presente sul territorio dall’inizio degli anni ‘80, sorge in un quartiere periferico della città di Capua ed è frequentata prevalentemente da un’utenza di ceto socio-culturale medio-basso. Nel 2009 ha subito ristrutturazioni interne che le hanno dato i connotati di una scuola allineata ai moderni canoni di edilizia scolastica.E’ intitolata ad un giovane eroe della resistenza capuana. Il monumento che lo ricorda si trova sulla strada Nazionale ed è rappresentato da un albero a cui fu impiccato per mano dei tedeschi il 5 ottobre 1943.La scuola dell’Infanzia “Porta Roma” è situata in via Brezza, n°1 in un edificio composto del solo piano terra, costruito prima che entrasse in vigore la normativa antisismica.La scuola primaria “Porta Roma, anch’essa sita in via Brezza, è ubicata in un edificio composto da un piano terra e un primo piano ed è dotato di scala antincendio. Vi si accede mediante due ingressi, il primo, posto sulla strada principale, che è utilizzato dagli utenti; il secondo, posto lateralmente, è strutturato in modo tale da poter accogliere gli alunni disabili.

1.3 DATI GENERALI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO A.S. 2015/16

Classi Scuola infanzia “Carlo Santagata” n. 2Scuola infanzia Porta Roma n. 5Scuola primaria Porta Roma n. 8Scuola primaria via Roma n.16Secondaria 1° n.12; sede ass n.4

47

Alunni /Alunne Scuola infanzia “Carlo Santagata” n. 51Scuola infanzia Porta Roma n. 85Scuola primaria Porta Roma n. 135Scuola primaria via Roma n.310Secondaria 1° con sede ass. n.327

908

Portatori Handicap Scuola infanzia “Carlo Santagata” n. 1Scuola infanzia Porta Roma n. 1Scuola primaria Porta Roma n. 2Scuola primaria via Roma n.6

Secondaria 1° con sede ass. n.11

21

Personale della scuola Docenti Infanzia n°19

Primaria n.38

Secondaria n. 45

102

Dirigente Scolastico Prof.ssa Annamaria Orso

D.S.G.A. Rag. A. Marcone

Amministrativi Di Giacomo Filomena, Persechino Rosalba, Scirocco Carmela, Tessitore

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Giuseppina, Oliva Giuseppe5

Ausiliari PLESSO VIA ROMA SCUOLA PRIMARIADeFelice L.; Fiorillo A.;  Natale A.;

SCUOLA SECONDARIA  I° GRADOBalzo L., Grimaldi A., Ruotolo A., Verdone S.;

PLESSO VIA BREZZA  SCUOLA DELL’INFANZIAMirra A., Timpanelli O.;

PLESSO VIA BREZZA SCUOLA PRIMARIABizzoco G., Faenza A.;

PLESSO CARLO SANTAGATA  SCUOLA DELL’INFANZIASaulle R., Vitolo N.;

PLESSO DI  S.ANGELO IN FORMIS  SCUOLA SECONDARIA I° GRADOCarusone F..

14

Esperto esterno

Esperto interno

Responsabile sicurezza: Ing. Donato FiorilloResponsabile sicurezza: prof. Claudio Di Benedetto

TASSO DI DISPERSIONE SCOLASTICA Secondaria 1° ( nelle classi prime)

Anno scolastico

AIscritti

BRespinti

CAbbandoni

D

B+C

ETasso100×D/A

2000/01 543 10 2 12 2,22001/02 549 6 - 6 1,12002/03 601 6 - 6 1,12003/04 595 4 - 4 0,62004/05 530 4 - 4 0,72005/06 423 5 - 5 1,12006/07 362 7 1 8 2,22007/08 315 7 - 7 2,22008/09 356 3 - 3 0,82009/10 323 10 - 10 3,102010/11 321 7 - 7 2,182011/12 334 4 - 4 1,202012/13 347 1 - 1 0,72013/14 369 4 - 4 1,092014/15 342 9 - 9 2,64

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1.4 CONDIZIONI AMBIENTALIScuola dell’infanzia “Carlo Santagata”- Rione SantagataL’edificio scolastico, che sorge in un quartiere periferico della città, è sito al pian terreno con ampi spazi interni ed uno esterno, anch’esso molto ampio. Comprende:

2 aule sezione con sale igieniche 1 salone polivalente (angolo biblioteca, spazio psicomotricità, spazio giochi) 1 refettorio 1 laboratorio artistico-manipolativo

Attiguo all’edificio scolastico c’è il centro di cottura comunale.

LA SCUOLA è composta da due sezioni che accolgono 51 bambini dai 3 ai 5 anni.Sezioni 3 anni 4 anni 5 anni

A 15 6 4B 0 7 19

Scuola dell’infanzia “Porta Roma”- via Brezza, 1L’edificio è stato costruito prima che entrasse in vigore la normativa antisismica. Esso si compone di un piano terra, a cui si accede mediante un ingresso sito in via Brezza. È composto da:

servizi igienici; 1 cucina; 1 atrio; 5 aule; 1 laboratorio linguistico; 1refettorio; corridoio di percorrenza; spazio esterno.

Scuola primaria “Porta Roma”, via Brezza, 1L’edificio consta di un piano terra e di un primo piano ed è dotato di scala antincendio.Vi si accede mediante due ingressi. Il primo (ingresso principale) è sito sulla strada principale ed è utilizzato dagli utenti. Il secondo è sito lateralmente ed è strutturato in modo tale da poter accogliere gli alunni disabili. E’ composto, oltre che dal corridoio di percorrenza per accedere ai diversi ambienti, da:

appartamento del custode con accesso; n°4 aule; servizi igienici per alunne; servizi igienici per alunni; servizi igienici per docenti;

Primo pianoVi si accede mediante un’ampia scala formata da due rampe.Esso si compone, oltre che dal corridoio di percorrenza per accedere ai diversi ambienti, da:

n°7 aule; servizi igienici per alunne; servizi igienici per alunni; servizi igienici per docenti

Scuola primaria “Pier delle Vigne” – via Roma

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L’edificio scolastico è ubicato nel centro storico della città ed è in buono stato di conservazione nonostante la vetusta età. La scuola, intitolata a “Pier delle Vigna”, noto personaggio storico, è sita al numero 17 di Via Roma.Comprende :

17 aule per lo svolgimento delle attività didattiche (disposte su due piani); un’ aula adibita a laboratorio scientifico; un’ aula adibita a laboratorio per le attività di manipolazione; un’ aula attrezzata con televisore, videoregistratore e lettore cd; un’ aula per le attività musicali; 2 aule informatiche con 20 postazioni in rete - connessione Internet; LIM; un laboratorio per la psicomotricità ; una biblioteca scolastica; ufficio del Dirigente Scolastico; 1 locale vuoto dell’ex segreteria; un ascensore per trasporto disabili.

Scuola secondaria di primo grado

La Sede Centrale della scuola secondaria di primo grado è ubicata in un edificio costruito negli anni settanta. Essa dispone sia dei locali adibiti ad uffici (presidenza e segreteria), sia di aule per attività didattiche normali. Sono stati effettuati interventi di revisione all’impianto elettrico e di riscaldamento. Un laboratorio multimediale è fornito di undici postazioni collegate in rete insieme a quello dell’aula n. 44, ubicata al piano terra; un laboratorio informatico-linguistico, installato nelle aule 14 e 15,è dotato di LIM e di 13 postazioni di ultima generazione con connessione Internet. Tutte le aule sono munite di LIM. Anche la segreteria è informatizzata.La Sede Centrale è, inoltre, dotata di un’Aula Magna (capienza 100/120 posti a sedere ), di una biblioteca alunni collocata al piano terra e di una biblioteca docenti. La palestra, interamente ristrutturata, è agibile; essa è stata sempre oggetto di desiderio delle scuole di Capua e delle società sportive locali che la utilizzano in orario non coincidente con le attività di questa Scuola.Nella Sede non mancano i locali per servizi igienici, per archivio, per magazzini, la sala caldaia, la casa del custode (attualmente ancora abitata da un ausiliario della Scuola, ora in pensione) e spazi interni adibiti a parcheggio.Anche la sede associata di Sant’Angelo in Formis dispone di un proprio edificio scolastico (n.5 aule per attività didattiche normali e 2 per attività didattiche speciali di cui uno è un laboratorio multimediale, realizzato con Fondi Europei - PON ) con palestra, servizi igienici, spazi interni adibiti a parcheggio.

1.5 SCELTE ORGANIZZATIVE

 Struttura e risorse della Scuola

Sul piano organizzativo, la Scuola utilizza una commistione di modelli: quello segmentale, fondato sull’autonomia del singolo, e quello di cooperazione collegiale. Per ottenere una gestione partecipata dai diversi soggetti, il Collegio dei docenti e, in parte, il Consiglio d’Istituto si articolano in commissioni e gruppi di lavoro con propri referenti e/o coordinatori (comitato valutazione, commissione tecnica, turismo e spettacolo, GUFS). E’ prevista anche l’articolazione del Collegio dei docenti nei Consigli di classe e di interclasse, nei dipartimenti (area letteraria, matematico-tecnologica, artistico- espressiva e linguistica)

Tra i vari soggetti che operano nell’area dell’organizzazione, della gestione e della sicurezza, nonché del coordinamento dei lavori inerenti la didattica e il Dirigente Scolastico, esiste un rapporto di circolarità funzionalistica, come si evince dall’acclusa mappa dell’autonomia organizzativa. L’insieme di tali soggetti (con compiti di cui agli allegati) costituisce lo staff di direzione di questa Istituzione scolastica, così articolato:

1. Collaboratrice vicaria, Responsabile area amministrativa/gestionale.2. Vigilatore e coordinatore attività sede associata di Sant’Angelo in Formis.3. Vigilatore e coordinatore attività scuola infanzia ”Carlo Santagata”4. Vigilatore e coordinatore attività scuola infanzia Porta Roma

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5. Vigilatore e coordinatore attività scuola primaria Porta Roma6. Vigilatore e coordinatore attività scuola primaria via Roma7. Responsabile per la Sicurezza in relazione all’individuazione e predisposizione di idonee misure.8. DSGA, coordinatore e vigilatore attività amministrativa gestionale e dei servizi.9. Responsabile F.S. Area 1 Gestione POF (secondaria)10. “ “ Area 2 Sostegno ai docenti e tecnologia (primaria )11. “ “ Area 3 Sostegno agli alunni e continuità (primaria) 12. “ “ Area 4 Rapporti enti esterni, organizzazione didattica, continuità (primaria)

Oltre che per il personale docente, i responsabili di funzioni sono previsti anche per gli  A.T.A. Nell’ambito dei Consigli di classe, di interclasse e delle Commissioni sono previsti i Coordinatori e i verbalizzatori.

1.6 CRITERI, MODALITA’ E PROCEDURE OPERATIVE

A settembre lo staff di direzione è impegnato nella stesura e nella revisione degli atti amministrativi a valenza pubblica che vengono qui di seguito presentati :

a) Criteri per la formazione/composizione delle classi (vedi regolamento accluso in allegato) b) Criteri relativi all'assegnazione dei docenti alle classi (vedi regolamento)c) Criteri per la formulazione dell'orario del personale docente (vedi regolamento)d) Sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi (vedi regolamento) e) Criteri per l’organizzazione di visite e viaggi d’istruzione (vedi regolamento) f) Attività negoziale (vedi regolamento)g) Procedure e criteri per contratti di prestazione d’opera (artt. 33 e 40 D.I. 44/01) (vedi

regolamento)h) Criteri per la individuazione delle funzioni aggiuntive del personale A.T.A. (vedi

regolamento)

1.7 SERVIZI AMMINISTRATIVI, AUSILIARI E DELL’ORGANIZZAZIONE

La scuola offre i seguenti servizi caratterizzati da qualità ed efficienza :

a) Fattori di qualità

Informatizzazione dei servizi di segreteria; celerità delle procedure; trasparenza; minimo tempo di attesa per il ritiro di documenti e certificati; flessibilità degli orari dei collaboratori scolastici ed eventualmente degli assistenti

amministrativi.

b) Standard di qualità

distribuzione dei moduli d’iscrizione “a vista”; procedura d’iscrizione alle classi in 10 minuti al massimo; rapido rilascio dei certificati d’iscrizione e frequenza (generalmente in giornata); rilascio di attestati o di documenti sostitutivi del diploma entro 3 giorni; rilascio dei documenti di valutazione degli alunni da parte del Preside o suo incaricato

entro 3 giorni; disponibilità a soddisfare l’utenza dalle ore 11.00’ alle ore 13.00’

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l’ accesso agli atti amministrativi, previa formale istanza al Dirigente, che potrà concedere l’autorizzazione nei casi previsti dalla normativa vigente

L’Ufficio di presidenza riceve solo su appuntamento.

c)  Servizi e settori amministrativi

L’organizzazione amministrativa è articolata in settori e servizi. I settori sono:

Settore n.1Segreteria del Preside Tenuta e cura di atti e

documentazione riguardanti le riunioni dello staff di direzione

Collaborazione, insieme al responsabile amministrativo con il Dirigente.

Settore n. 2Contabilità ed inventario Bilancio preventivo e conto consuntivo Acquisti vari ( sussidi, facile consumo, materiale di pulizia ecc.) Stipendi (tabelle, INPS, IRAP,IRPEF, inquadramento del personale, CIF,

mod. disoccupazione, assegno nucleo familiare, allegato G al c/consuntivo, apertura partite di spesa fissa, documentazione di rito)

Inventario ( l, ll, lll categoria beni inventariali)

Settore n.3Alunni

Anagrafe alunni (iscrizioni, certificati, registri, schede personali, tenuta fascicoli, schedario

Assicurazioni Infortuni Libri di testo Alunni diversamente abili Elezioni organi collegiali Statistiche Attività sportive

Settore n.4Personale

Personale docente e A.T.A. Protocollo, trattamento delle informazioni

(corrispondenza, consulenza, ecc.), archivio

Assenze ( visite fiscali, decreti, tenuta registro)

Contratti T. D. Tenuta registro stato personale e cura

fascicoli Trasferimenti e collocamento a riposo Certificati di servizio

Settore n.5Biblioteca

Classificazione e cura materiale librario e sussidi multimediali ( videocassette, CD, materiale di facile consumo, ecc.)

Controllo giacenze, cura del materiale e tenuta registri prestiti

Il servizio da istituire è quello di informazione e relazioni esterne. Gli obiettivi del piano di attività, per la parte amministrativa, sono i seguenti:

1) Gestione degli standard previsti dalla Carta dei servizi per la parte relativa al servizio di segreteria;

2) Introduzione di procedure di valutazione e controllo dell’azione amministrativa e supporto alla valutazione dell’istituto.

3) Miglioramento continuo delle competenze in ambito informatico e nella gestione dei pacchetti applicativi

4) Integrazione massima del servizio di segreteria con gli obiettivi dell’azione didattica ed educativa (informazione, reperimento dati, ecc).

d) Servizi ausiliari Cartellini d’identificazione Vigilanza sull’accesso alla scuola di persone estranee Manutenzione e pulizia dei locali assegnati Dislocazione del personale all’entrata, presso gli uffici e presso i reparti Vigilanza sui movimenti degli alunni nella scuola Accompagnamento, in concorso,  degli alunni negli spostamenti esterni

e) Spazi per l’esposizione di: Quadri orari di lavoro dei docenti e del personale A.T.A. Organigramma degli uffici e degli OO. CC.

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Albo: regolamento d’Istituto, delibere di Consiglio d’Istituto, ecc. Organico del personale docente e A.T.A. Bacheche: sindacale, degli studenti/genitori.

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2.PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

(L.59/97 E D.P.R. 8/3/1999 n. 275)

Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità progettuale del nostro Istituto ed esplicita il progetto formativo che le nostre scuole adottano nell’ambito dell’Autonomia, anche tenendo conto delle indicazioni fornite dalle stesse famiglie attraverso le diverse modalità che la scuola adotta per consultarle.Il nostro Istituto ha elaborato un documento essenziale, il cui obiettivo è quello di illustrare la visione educativa che caratterizza sia l’intera istituzione, che ciascuna delle scuole che la compongono.Lo scopo ultimo del POF è di stabilire un rapporto diretto ed immediato con il territoriorendendo pubblici:

l’identità delle scuole dell’Istituto il progetto educativo e didattico gli elementi dell’organizzazione scolastica gli interventi e i percorsi formativi promossi dai progetti dell’autonomia

La condivisione di scelte educative, formative, culturali e la cooperazione fra Dirigente,docenti, operatori e genitori sono essenziali per garantire a tutti gli alunni:

il diritto all’apprendimento lo sviluppo delle potenzialità la valorizzazione delle diversità la maturazione personale

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INTRODUZIONE

La scuola opera in un centro di circa 19.000  abitanti, di antica tradizione, con beni culturali di un certo spessore e rilievo sia del periodo medievale che rinascimentale, articolato in cinque zone ivi inclusa la frazione di S. Angelo in Formis. Il modello di sviluppo si basa essenzialmente sul terziario e sulla piccola impresa, che non ha del tutto soppiantato l’economia agricola di alcune zone. Le risorse esterne sono costituite prevalentemente dalle famiglie degli alunni, nonché dai soggetti istituzionali. Le imprese artigianali e commerciali potrebbero costituire una potenziale forma di finanziamento. Altra collaborazione potrebbe venire da Associazioni religiose e laiche che operano nel sociale. L’atteggiamento delle famiglie verso la scuola è sufficientemente collaborativo, ottime sono le aspettative sul piano formativo e culturale. I bisogni espressi dal territorio e quelli inespressi, i saperi oggi ritenuti essenziali e il D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 sono alla base delle scelte culturali e pedagogico - educative di questa scuola.

2.1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia è un luogo di incontro in cui i bambini si conoscono, inventano, scoprono, giocano, ascoltano, comunicano, sognano, condividono con altri idee ed esperienze ed imparano il piacere di stare insieme; essa è composta da persone che accolgono persone, da progetti educativi, da spazi pensati ed iniziative speciali che pongono sempre al centro dell’azione il benessere e lo sviluppo dei bambini e delle bambine.La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento:

La RELAZIONE: si manifesta nella capacità delle insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino;La CURA: si traduce nell’attenzione all’ambiente, ai gesti e alle cose in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato; L’APPRENDIMENTO: avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le suetradizioni.Vi è pertanto una costante attenzione ai ritmi, ai tempi della giornata educativa del bambino e della bambina, alla loro alimentazione, alla strutturazione di ambienti dinamici, ludici e stimolanti, agli interventi educativi che sostengono la loro crescita personale e globale.La scuola dell’infanzia favorisce con atteggiamenti ed azioni concrete l’accoglienza dei bambini, delle bambine e dei loro genitori in un ambiente dove la disponibilità all’ascolto e l’apertura alla relazione sono valori fondamentali; si mira quindi a favorire una relazione di reciproca responsabilità tra genitori ed insegnanti fondata sulla condivisione di un progetto comune. La scuola dell’infanzia si impegna nella formazione completa della personalità delle bambine e dei bambini per farli crescere come soggetti liberi e responsabili, coinvolgendoli in processi di continua interazione con i coetanei, gli adulti, la cultura e l’ambiente che li circonda.Le finalità che la scuola si pone, si inquadrano nei cinque campi di esperienza prescritti dalle indicazioni ministeriali: il SE’ E L’ALTRO: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme; il CORPO IN MOVIMENTO: identità, autonomia, salute; LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE: gestualità, arte, musica, multimedialità; I DISCORSI E LE PAROLE: comunicazione, lingua, cultura; LA CONOSCENZA DEL MONDO: ordine, misura, spazio, tempo, natura.La scuola dell’infanzia ha come obiettivi guida:

IL RAGGIUNGIMENTO DI UNA PROGRESSIVA AUTONOMIA INTELLETTUALE E SOCIALE LA MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ PERSONALE LO SVILUPPO DEI SAPERI, DELLE CAPACITA’ E DELLE COMPETENZE.

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2.2 LA SCUOLA PRIMARIA

I bisogni formativi individuati nel percorso di apprendimento e di crescita di ogni individuo sono:a) esigenza di acquisire abiti comportamentali improntati al rispetto degli altri e dell’ambiente;b) richiesta sempre crescente di competenza culturale e tecnica;c) necessità di fissare dei punti di riferimento validi per le nuove generazioni.

La scuola primaria si adopera per:

Promuovere lo sviluppo della personalità in tutti i suoi aspetti (etico, religioso, sociale, intellettivo, operativo ...) e l’integrazione di tutti gli alunni nel tessuto scolastico e sociale.

Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno; la progressiva acquisizione di un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale; lo sviluppo della socialità intesa come partecipazione alla vita associata; la conquista della propria identità di fronte al contesto sociale al fine di operare scelte consapevoli nell'immediato e nel futuro; l'acquisizione di un livello culturale adeguato alle potenzialità di ognuno; la conquista di capacità logiche, scientifiche e operative.

Perseguire il raggiungimento di una solida preparazione di base per porre le premesse per un’ulteriore istruzione.

2.3 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Dall’analisi socio-ambientale e dai dati raccolti negli ultimi anni sulle caratteristiche dei ragazzi, si ricava la seguente duplice considerazione: a)La domanda formativa è abbastanza diversificata a seconda dell’ambiente di provenienza e delle attese maturate nei confronti della scuola; c’è infatti chi  desidera che, accanto ad una seria preparazione di base, si diano elementi integrativi del curricolo, tali da facilitare il prosieguo degli studi in indirizzi di un certo impegno (licei ed istituti tecnici); c’è chi ha l’esigenza primaria di avere integrata l’opera educativa di base; c’è, infine, chi ha bisogno di recuperare, consolidare e potenziare abilità e conoscenze, anche con attività extracurricolari. b) La domanda formativa tende a modificarsi nel tempo ed esige, perciò, oltre alla diversificazione dell’offerta, anche la capacità di cogliere i cambiamenti e di aderire ad essi nei contenuti e nei metodi. In base ai bisogni individuati, la scuola secondaria si adopera per conseguire alcuni degli obiettivi/finalità ritenuti di primaria importanza, quali:

stimolare la capacità di interagire in una società complessa; star bene con se stessi e con gli altri; fornire gli alfabeti tradizionali e nuovi; privilegiare l’istruzione formale metacognitiva più di quella «materiale».

La scuola offre le opportunità didattiche che possano consentire a ciascun allievo di sviluppare le proprie potenzialità, coltivare i propri interessi e realizzare le proprie aspettative. Ciò attraverso le programmazioni disciplinari e dei consigli di classe, articolate in unità didattiche, di cui alle tassonomie riportate nella griglia allegata al presente. Le unità didattiche sono caratterizzate da obiettivi generali e specifici adatti agli allievi e sono finalizzate a trasformare le capacità di ciascuno in reali e documentate competenze, relative alla complessità della persona. Gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze, pur presentati in maniera analitica per disciplina, obbediscono al principio della sintesi: gli uni rimandano agli altri, sono disciplinari ma anche inter e transdisciplinari e tutte le discipline, globalmente, si integrano nell’educazione al vivere civile e si rifanno ad una “visione personale unitaria” di sé, degli altri, della cultura e del mondo. La personalizzazione del processo formativo è garantita anche dall’attività del coordinatore che viene individuato all’interno del gruppo docente con funzioni di orientamento delle attività opzionali e facoltative, e di coordinamento didattico. P.O.F. 2015/2016 Pagina 13 di 59

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Nello svolgimento dei suoi compiti, egli utilizza l’apporto degli altri docenti e tutti insieme, secondo il criterio della contitolarità, esercitano un tutorato diffuso sugli allievi.

2.4 CRITERI, SOGGETTI, SCOPI DEL POFP.O.F. 2015/2016 Pagina 14 di 59

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CRITERI, SOGGETTI, SCOPI DEL P.O.F.

CRITERI

Flessibilità

Responsabilità

Integrazione

SOGGETTI ALUNNI

Consiglio d’Istituto

Dirigente scolasticoo

Collegio dei docenti

A.T.A.Genitori

SCOPI

Garantire agli alunni il successo formativo

Mirare allo sviluppo della persona umana

Migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e apprendimento

Nell’intento di:Concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali all’apprendimento e alla crescita educativa.Garantire azioni efficaci di recupero, di sostegno e di orientamento.

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2.5 AMBITI DI RIFERIMENTO

Flessibilità curricolare e dell’organizzazione didattica.

Organizzazione attività di recupero

Insegnamenti integrativi facoltativi: (progetti speciali e attività integrative)

Collaborazione soggetti esterni

Interventi per la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia: autovalutazione d’istituto, Invalsi e valutazione didattica.

Coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche

Criteri, modalità e procedure operative.

Servizi amministrativi, ausiliari e dell’organizzazione.

Scelte di supporto alla qualità dell’offerta formativa: formazione e aggiornamento ed autovalutazione d’istituto.

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3.ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

SCELTE CURRICOLARI  ED EXTRACURRICOLARI (criteri e indicazioni curricolari; temi e argomenti principali; progetti rilevanti; competenze.)

Gli artt. 4 e 8 del D.P.R. 275/99 affermano tra l’altro che, per dare sostanza all’identità culturale e progettuale, la scuola individua una propria offerta formativa, comprendente proposte curricolari ed extracurricolari, frutto della collaborazione del territorio e della famiglia con il personale docente della scuola; traduce gli obiettivi nazionali in percorsi formativi, funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere di tutti gli alunni e individua, entro certi limiti, i contenuti disciplinari e interdisciplinari più adeguati. Questo ISTITUTO COMPRENSIVO, per garantire l’esercizio del diritto/dovere allo studio, articola il monte ore secondo le tabelle sotto indicate:

3.1 SCUOLA DELL’INFANZIA

QUADRO ORARIO

Orario settimanale di funzionamento: dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 16:00;

Giornata tipoORARIO ATTIVITA’8.00-9.00 Ingresso e accoglienza

9.00-9.40 Circle-time(appello ,registrazione presenze e del tempo, canti ,filastrocche…)

9.40-10.00 Spuntino a base di frutta

10.00-11.30Attività legate alla programmazione didattica prima in grande gruppo poi in piccoli gruppi di livello

11.30-11.45 Riordino dei materiali usati , pulizia personale e preparazione al pranzo

11.45-12.00 Prima uscita12.00-13.00 Pranzo

13.00-14.00 Pulizia personale , gioco libero o guidato , attività motorie

14.00-15.30 Attività organizzate , laboratori15.30-15.45 Merenda15.45-16.00 Seconda uscita

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3.2 SCUOLA PRIMARIA “PIER DELLE VIGNE”

QUADRO ORARIO

Orario settimanale di funzionamento: dal lunedì al giovedì dalle ore 8:00 alle ore 13:30;il venerdì dalle ore 8:00 alle ore 13:00

CLASSI PRIME(orario settimanale: 27 h)

CLASSI SECONDEOrario settimanale: 27 h

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Docente prevalente di riferimento Docenti di completamentoItaliano 7 h Storia 2h

Tecnologia 1 h Geografia 2h

Att. espressiva 1 h Ed. al suono e musica 1h

Att. motoria 1h Lingua inglese 1h

Scienze 2 h Religione 2h

Matematica 7 h

Docente prevalente di riferimento Docenti di completamentoItaliano 7 h Storia 2h

Att. espressiva 1 h Geografia 2h

Att. motoria 1 h Ed. al suono e musica 1h

Scienze 2h Lingua inglese 2h

Matematica 7 h Religione 2h

TecnologiaTecnologia 1 h

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CLASSI TERZE, QUARTE e QUINTEOrario settimanale: 27 h

Docente prevalente di riferimento Docenti di completamentoItaliano 7 h Educazione al suono e alla

musicaVedi att. motoria

Attività espressiva 1 h Scienze 2h

Attività motoria 1h+1h:Progetto Sport di classe/ Ed. al suono e musica

Inglese 3h

Storia 2 h Religione 2h

Tecnologia informatica 1 h

Matematica 7 h

Geografia 2h

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3.3 SCUOLA PRIMARIA PORTA ROMA

QUADRO ORARIO

Orario settimanale di funzionamento: dal lunedì al giovedì dalle ore 8:00 alle ore 13:30;il venerdì dalle ore 8:00 alle ore 13:00

CLASSI PRIME(orario settimanale: 27 h)

CLASSI SECONDEOrario settimanale: 27 h

CLASSI TERZEP.O.F. 2015/2016 Pagina 20 di 59

Docente prevalente di riferimento Docenti di completamentoItaliano 7 h Storia 2h

Matematica 7 h Geografia 2h

Ed. Immagine 2 h Ed. al suono e musica 1h

Scienze 2h Lingua inglese 1h

Religione 2h

Ed Motoria 1h

Docenti prevalenti di riferimento Docenti di completamentoItaliano 7 h Storia 2h

Ed. al suono e musica 1h Geografia 2h

Ed. Immagine 2 h Scienze 2h

Ed Motoria 1h Religione 2h

Matematica 6h

Inglese 2h

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Orario settimanale: 27 h

CLASSI QUARTE Orario settimanale: 27 h

CLASSE QUINTAOrario settimanale: 27 h

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Docenti prevalenti di riferimento Docenti di completamentoItaliano 6 h Storia 2h

Ed. al suono e musica 1h Geografia 2h

Ed. Immagine 1 h Scienze 2h

Ed Motoria 1h Religione 2h

Matematica 7h

Inglese 3h

Docenti prevalenti di riferimento Docenti di completamentoItaliano 6 h Storia 3h

Ed. al suono e musica 1h Geografia 2h

Ed. Immagine 1 h Scienze 2h

Ed Motoria 1h Religione 2h

Matematica 6h

Inglese 3h

Docenti prevalenti di riferimento Docenti di completamentoItaliano 7 h Storia 2h

Ed. al suono e musica 1h Geografia 2h

Ed. Immagine 1 h Scienze 2h

Ed Motoria 1h Religione 2h

Matematica 6h

Inglese 3h

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3.4 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ORARIO ATTIVITA’ CURRICOLARI dalle 8,15 alle 13,15

Curricoli classi prime, seconde e terzeOrario settimanale: 30 h.

DISCIPLINE ORE

Italiano 6

Storia/Geografia 3

Matem./ Scienze 6

Tecnol. 2

Inglese 3

Francese 2

Arte e Immagine 2

Musica 2

Scienze Motorie 2

Religione 1

Appr Mat Lett (Cittadinanza e Costituzione) 1

Tot. 30

Per meglio connotare “vision” e “mission” della scuola, le attività formative, di cui alle schematizzazioni precedenti, si articolano in tre livelli:

1. Materie fondamentali, finalizzate a sviluppare nei preadolescenti le categorie per creare arti e scienze.

2. Libere attività, finalizzate all’espressione autonoma, personale, ricca di sentimenti, sensazioni, pensieri, modi di vedere la realtà e richiedenti modalità operative ed attività di ordine manuale e pratico.

3. Materie/attività orientanti, con il compito fondamentale di far intuire al ragazzo una serie di attitudini albeggianti, di interessi e doti naturali. A tal fine utili potranno essere visite guidate sul territorio.

Tali attività richiedono diverse modalità di insegnamento: lezioni frontali e metodologie più attive e coinvolgenti. Sono previste, perciò, anche attività laboratoriali come quelle artistico – espressive e motorie, quelle riguardanti la continuità e l’orientamento, i diritti umani e la legalità, il turismo scolastico, nonché l’attività domiciliare al bisogno.I laboratori, scelti dalle famiglie all’atto dell’iscrizione, assicurano la valorizzazione dei talenti e delle vocazioni, sono di ordine facoltativo ed opzionale e possono essere svolti in orario antimeridiano e/o pomeridiano, affidando lo svolgimento delle attività ai docenti della Scuola che abbiano dato la loro disponibilità e/o ad esperti esterni.Attraverso tale organizzazione, questa Scuola si pone l’obiettivo di assicurare a tutti gli allievi padronanze culturali, sia reperibili dall’alfabetizzazione primaria (istruzione materiale: quanto sapere), sia dall’alfabetizzazione secondaria ( istruzione formale: come sapere). La prima doterà gli allievi di efficaci strumenti nell’area logico – linguistica e ciò mediante l’acquisizione delle grammatiche di base (tradizionali: leggere, scrivere, contare; nuove: linguaggi tecnici e informatici). Dovranno essere P.O.F. 2015/2016 Pagina 22 di 59

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conosciuti tutti i linguaggi (verbale, scritto, musicale, ludico, etc.) ma senza egemonie o subalternità da parte di alcuni di essi. La seconda, invece, mirerà all’elaborazione di strategie cognitive per imparare autonomamente. A tal fine, il “sapere” si ridurrà all’essenziale e mirerà alla qualità (istruzione metacognitiva: come sapere) piuttosto che alla quantità. Dunque, gli alunni di questa Istituzione saranno forniti di un duplice livello di competenze:1) elaborazione/ricostruzione del sapere; 2) osservazione/scoperta della cultura. La pratica della ricerca assommerà quindi queste due competenze e riguarderà l’osservazione diretta della realtà, la progettazione dell’indagine/scoperta, la manipolazione/trasformazione della cultura (storica, scientifica, artistica) e la verifica dei risultati.

3.5 L’INDIRIZZO MUSICALE

Dal 15 settembre 2010, presso la scuola media è attiva una classe ad indirizzo musicale.I corsi, in aggiunta al normale curricolo antimeridiano, sono di 2 ore settimanali in orario pomeridiano per ciascuno dei seguenti strumenti:

PIANOFORTE OBOE VIOLINO VIOLONCELLO

La pratica della musica d'insieme (dal duo all’ orchestra) si pone come strumento metodologico privilegiato, che consente la partecipazione all'esperienza, a prescindere dal livello di competenze raggiunto. Durante l'anno scolastico gli studenti potranno partecipare a saggi di classe, concerti, gemellaggi e concorsi per la categoria specifica del loro strumento o per quella della musica d'insieme. All'orchestra della scuola possono partecipare anche gli ex-alunni dell'indirizzo musicale. Particolare importanza riveste l'OPEN DAY, giornata in cui la scuola è aperta ai genitori degli alunni di quinta della Scuola Primaria. I corsi sono tenuti da docenti diplomati al Conservatorio ed inseriti nelle graduatorie provinciali.Per ciascuno strumento possono essere ammessi a frequentare i corsi da un minimo di quattro ad un massimo di sei alunni.L’iscrizione al Corso ad Indirizzo Musicale dovrà essere presentata contestualmente all’iscrizione alla classe I. L'ammissione al corso consiste in una semplice prova orientativo -attitudinale, come da D.M.6 agosto 1999, n.201, che verrà effettuata nel mese di febbraio/marzo dopo la presentazione delle domande di iscrizione. Con la pubblicazione della graduatoria generale i candidati, in base al punteggio, avranno l’assegnazione dello strumento musicale. Gli alunni della classe ad Indirizzo Musicale saranno tenuti a frequentare obbligatoriamente il Corso, per i tre anni della Scuola Secondaria di Primo Grado. In sede di esame di licenza verrà verificata, nell'ambito del previsto colloquio pluridisciplinare la competenza musicale raggiunta. Alla fine del triennio gli allievi riceveranno un attestato di frequenza del corso, “spendibile” come credito formativo. Inoltre, negli anni successivi, gli studenti potranno continuare la collaborazione con l’orchestra della scuola.

CLASSE AD INDIRIZZO MUSICALE STRUMENTI ORE Violino 2 Violoncello 2 Oboe 2 Pianoforte 2

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4. IDENTITA’ PEDAGOGICO DIDATTICA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

4.1 PROGETTI CURRICOLARI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO (Curricolo locale)

Progetti comuni a tutto L’Istituto

Progetto accoglienza: La scuola dell’infanzia accoglie i nuovi iscritti, favorendo un inserimento graduale nel contesto scolastico. La scuola primaria e la secondaria aprono le porte agli alunni dell’ultimo anno della scuola del grado precedente, accogliendo per una giornata alunni ed insegnanti e svolgendo insieme a loro attività laboratoriali afferenti a diverse discipline.

Progetto “Open Day”La scuola aperta al pubblico è una occasione per far conoscere a tutti metodi, strumenti, contenuti del nostro lavoro scolastico. Al tempo stesso gli studenti e gli insegnanti, che preparano l’evento, hanno la possibilità di comprendere meglio e giudicare ciò che quotidianamente fanno per imparare, trovando nuove forme per comunicarlo agli altri.

“Libriamoci a scuola” progetto nazionale (infanzia, primaria e secondaria). Il progetto, rivolto a tutti gli ordini di scuola, è finalizzato ad avvicinare gli alunni al mondo dei libri e si articola in attività diversificate, scelte ad hoc dagli insegnanti, in base all’ordine di scuola: letture animate, visite a biblioteche e librerie del territorio, discussioni su tematiche estrapolate dai libri.

Progetti Scuola dell’Infanzia “Porta Roma”: Punto di forza della scuola dell’Infanzia sono i progetti; essi sono considerati come un viaggio, o meglio come un treno, attraverso il quale è possibile raggiungere tre stazioni: la stima di sé, l’autonomia e il senso critico di pensiero.

- Strada facendo….scopro l’ambiente- Amica LIM- Natale a scuola- Il teatro dei burattini

Progetti Scuola dell’Infanzia “Carlo Santagata”Tutta l’attività didattica è basata su laboratori e progetti, differenti a seconda delle fasce d’età:

3 anni : giochi motori , manipolazione , giochi di relazione. 4 anni . pratica psicomotoria , musica , ascolto e comprensione testi , logica, manipolazione . 5 anni : pratica psicomotoria , musica , inglese , linguistica , manipolazione, rime e filastrocche ,

approccio alla letto-scrittura .

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Progetti Scuola primaria “Pier delle Vigne”I progetti della nostra scuola mirano ad approfondire e ad integrare la normale attività didattica in diversi ambiti e discipline.

- Progetto “Oreste Salomone”- Caserta e i caduti della Grande Guerra: Per ricordare e celebrare illustri personaggi del passato, la scuola primaria realizzerà un laboratorio didattico sulla figura di Oreste Salomone, eroe capuano della Grande Guerra.

- “Il pensiero computazionale” : progetto di potenziamento di matematica.

- “Olimpiadi di Lingua inglese”: progetto di potenziamento in lingua inglese, finalizzato al conseguimento

- “La festa dell’albero”: progetto di educazione ambientale

- “Per me, per noi, per voi…Nessuno escluso”- progetto di inclusione rivolto agli alunni svantaggiati

Progetti Scuola primaria “Porta Roma”I progetti della nostra scuola rientrano nella programmazione didattica di varie discipline e mirano ad approfondire le seguenti tematiche:

- Educazione alimentare- Educazione ambientale- Progetto igiene e salute - Educazione stradale- Educazione alla legalità- Progetto multiculturalità- Inglese- Feste: Natale: mostra e preparazione canti; Carnevale, Pasqua.- Progetto completo di fine anno: teatro, musical, mostre.

Per la realizzazione di tali iniziative sono previsti tempi di lavoro di laboratorio ed attività comuni di intersezione. Saranno effettuate anche delle uscite o esperienze dirette per potenziare e disciplinare la curiosità, il gusto della scoperta, la spinta ad esplorare e a capire.

Progetti Scuola Secondaria “Pier delle Vigne” e S. Angelo in FormisI progetti della scuola secondaria presentano un carattere interdisciplinare ed afferiscono a vari ambiti:

- Pari Opportunità: Finalizzato alla rimozione di pregiudizi, discriminazioni e condizionamenti e all’ acquisizione della consapevolezza che la donna, al pari dell’uomo, contribuisce allo sviluppo di forme di vita affettiva, sociale e politica che realizzano i valori più alti dell’ esistenza e della convivenza umana e individuale.

- Educazione alla Legalita’: In una società malata di individualismo, egoismo, edonismo e di arrivismo, la scuola, quale agenzia educativa istituzionale, insieme alla famiglia, deve recuperare i valori fondamentali dell’uomo e del cittadino e ricercare le strade che conducano ad una società più giusta, cioè legale. La scuola primaria aderirà, quindi, anche per il prossimo anno alla Giornata della Legalità con varie iniziative (visione di film, incontri con esperti, dibattiti ecc.)

- Educazione alla Salute: L’odierna concezione di salute, divulgata dall’Oms non intesa più come mancanza di malattia, ma come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”, promuove con ogni cura l’educazione alla salute. La strategia educativa dovrà essere volta a inculcare e a sviluppare negli alunni un’idea positiva del proprio corpo e della propria mente, creando una condizione di equilibrio delle funzioni fisiche e psichiche in armonia con l’ambiente naturale e sociale.

- Educazione Ambientale: allo scopo di ricercare all’interno delle discipline scolastiche metodi e strumenti per approfondire affermazioni, slogan e luoghi comuni sulla tematica ambientale; per

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proporre e sperimentare comportamenti collettivi che rendano più vivibile l’ambiente scolastico; per partecipare ad iniziative interne o esterne alla scuola sul tema della salvaguardia ambientale.

- Obiettivo Scuola Sicura: L’educazione alla sicurezza, nel contesto scolastico, non si riduce alla semplice prescrizione di comportamenti da assumere in situazioni di emergenza. Essa, al contrario, si integra in un più vasto progetto di ecologia dello sviluppo umano, teso in primo luogo ad individuare le condizioni di un rapporto armonico tra il soggetto e i diversi contesti integrati. Il momento fondamentale di tale processo educativo è condurre l’alunno alla consapevolezza e al dominio dei propri comportamenti, al senso di responsabilità, nonché “alla solidarietà attiva”, principio fondamentale di una corretta convivenza democratica.

- Concorso MeravigliosaMenteMatematica: mira a suscitare e a consolidare nei giovani l’interesse e la motivazione allo studio della matematica e a valorizzare le eccellenze tra gli allievi della scuola secondaria di primo grado.

- Concorso “Oreste Salomone”- Caserta e i caduti della Grande Guerra: Per ricordare illustri personaggi del passato, la scuola secondaria partecipa al concorso indetto dall’Associazione nazionale dell’Amministrazione Militare, per celebrare la vita e le imprese del Magg. Amm. Oreste Salomone, eroe capuano della Grande Guerra. Gli alunni della scuola primaria parteciperanno attraverso la realizzazione di laboratori didattici e gli alunni della secondaria mediante la stesura di saggi finalizzati alla celebrazione della vita e delle imprese del Magg. Oreste Salomone.

- Progetto nazionale: “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”: il progetto è finalizzato alla formazione dei docenti per favorire negli studenti la fruizione consapevole e il senso di appartenenza al patrimonio culturale della nazione.

4.2 PROGETTI EXTRA-CURRICOLARI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

Per ampliare la propria offerta formativa, la scuola, attingendo ai finanziamenti del Fondo d’istituto, a finanziamenti esterni: regionali, europei, del MIUR e tutti quelli che possono derivare da qualsiasi soggetto esterno, propone attività da svolgere in orario extra curricolare, afferenti a vari ambiti:

- Musicale – teatrale – informatico – sportivo- Progetti finalizzati all’inclusione di alunni svantaggiati- Progetti di recupero e potenziamento delle competenze disciplinari, con particolare attenzione

all’italiano, matematica e lingue straniere

Inoltre, attingendo ai Fondi Strutturali Europei, la scuola ha la possibilità di implementare la propria dotazione tecnologica e informatica, realizzando nuovi ambienti digitali: Programma Operativo Nazionale(PON) “Ambienti per l’apprendimento” FESR 2014-2020 Obiettivo: Potenziare gli ambienti per l’autoformazione e la formazione degli insegnanti; Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazione tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica.

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4.3 CURRICOLO LOCALEIl collegio dei docenti delibera di destinare la quota locale ad attività di recupero delle abilità di base delle varie discipline. Ad esse sarà dedicata una settimana nel mese di gennaio (scuola primaria) ed una settimana nel mese di febbraio (scuola secondaria).

SCELTE DIDATTICHE   (criteri generali di conduzione delle attività didattiche)

4.3.1 Scuola dell’Infanzia

Nella scuola dell’Infanzia si lavora a sezioni aperte: l’intero corpo docente interagisce con tutti i bambini delle sezioni, poiché oltre alle attività di sezione si attivano laboratori specifici per età.

Connotati essenziali della nostra metodologia saranno la valorizzazione:del gioco: questa è una risorsa privilegiata di apprendimento che investe tutte le dimensioni della personalità infantile: cognitiva , sociale , affettiva , espressiva.della vita di relazione: all’interno della scuola i bambini potranno sperimentare diversi tipi di aggregazione (per età , genere ,interesse e numero di partecipanti). La vita di relazione è una componente essenziale per i processi di crescita del bambino sia sul piano affettivo che cognitivo e per lo sviluppo e l’acquisizione di un’adeguata maturità emotiva , di una buona consapevolezza di sé e del proprio modo di guardare il mondo.dell’esplorazione e della ricerca: evidenzia il valore delle esperienze dirette , il poter confrontare situazioni , ponendo problemi , costruendo e verificando ipotesi. Si cerca di dare ampio rilievo al “fare” stando a contatto con la natura , con le cose , con l’ambiente sociale e culturale , aiutando i bambini ad esprimere il loro potenziale e la loro creatività.dell’organizzazione didattica: il modo in cui sono strutturati gli spazi , i tempi e i materiali incidono in maniera significativa sulla qualità delle esperienze da intraprendere a scuola.

4.3.2 Scuola PrimariaTutta l'attività didattica, improntata al principio della massima trasparenza, tiene conto dei diversi tempi e ritmi di apprendimento dell’alunno e si basa su: l'osservazione - l'analisi - la formulazione delle ipotesi - le verifiche - la valutazione.

Obiettivi generali del processo formativo:

Valorizzare l’esperienza del bambino. I bambini che entrano nella scuola primaria hanno già maturato concettualizzazioni intuitive, parziali e generali, che impiegano per spiegare tutti i fenomeni che incontrano. Per questo, la scuola, si propone anzitutto, di apprezzare questo patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale, e di dedicare particolare attenzione alla sua considerazione, esplorazione e discussione comune.

La corporeità come valore. La scuola Primaria è consapevole che ogni dimensione simbolica che anima il fanciullo e le sue relazioni familiari e sociali è inscindibile dalla sua corporeità. Per questo l’importanza data dell’espressione corporea è allo stesso tempo condizione e risultato dell’importanza data a tutte le altre dimensioni della persona.

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Esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza. La scuola Primaria, coinvolgendo la famiglia e nel rispetto della coscienza morale e civile di ciascuno, mira, inoltre, a far esplicitare ai fanciulli l’implicito e lo scontato presente nel patrimonio di visioni, teorie e pratiche che ha accumulato.

Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali. La scuola Primaria accompagna i fanciulli a passare dal mondo e dalla vita ordinati, interpretati ed agiti solo alla luce delle categorie presenti nel loro patrimonio culturale, valoriale e comportamentale al mondo e alla vita ordinati ed interpretati anche alla luce delle categorie critiche, semantiche e sintattiche, presenti nelle discipline di studio.

Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale. La scuola Primaria si propone di arricchire sul piano analitico e sintetico la “visione del mondo e della vita” dei fanciulli, di integrare tale visione nella loro personalità e di stimolarne l’esercizio nel concreto della propria vita, in un continuo confronto interpersonale di natura logica, morale e sociale che sia anche affettivamente significativo.

La diversità delle persone e delle culture come ricchezza. La scuola Primaria utilizza situazioni reali e percorsi preordinati per far acquisire ai fanciulli non solo la consapevolezza delle varie forme, palesi o latenti, di disagio, diversità ed emarginazione esistenti nel loro ambiente prossimo e nel mondo che ci circonda, ma anche la competenza necessaria ad affrontarle e superarle con autonomia di giudizio, rispetto, impegno e generosità personale.

Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale. La scuola Primaria opera, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla realizzazione dei propri fini ed ideali, possano sperimentare l’importanza sia dell’impegno personale, sia del lavoro di gruppo attivo e solidale.

Le scelte metodologiche mirano:

a sollecitare interessi e motivazioni a sviluppare capacità e creatività ad ampliare contenuti a potenziare abilità possedute a fare acquisire un metodo di lavoro personale a rendere ognuno capace di affrontare situazioni nuove ad applicare le conoscenze apprese ad esprimere giudizi.

Per condurre ogni alunno ad un traguardo formativo commisurato alle sue reali esigenze e necessità, i docenti si avvalgono di un’attenta programmazione delle attività. Nell’ambito di tale programmazione, essi modulano il loro lavoro e ispirano i loro interventi metodologici ai seguenti criteri:

a) interdisciplinarietà – come processo di unità logica dei campi di esperienza e delle strutture delle discipline- utilizzando attività pluridisciplinari, attività integrative varie, uscite, visite didattiche, spettacoli teatrali, attività sportive ecc.

b) gradualità nel processo di insegnamento-apprendimento, con interventi individualizzati, attività di recupero e/o sviluppo;

c) alternanza di diverse attività: di gruppo, collettive, individuali, di laboratorio.

4.3.3 Scuola Secondaria

I Piani di studio sono organizzati per ogni disciplina secondo la griglia di programmazione estrapolata dal Regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione art. 1, comma 4 del DPR 20/3/09, n.89 e acclusa al presente POF. Tale griglia è articolata in obiettivi generali cognitivi e socio-affettivo-relazionali, che costituiscono i punti

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focali di ogni programmazione, i quali necessitano di essere declinati in obiettivi specifici (minimi e massimi) relativi a ciascuna unità didattica incentrata su contenuti di tipo formale (es. raccontare) o materiale (es. razzismo). Tale declinazione è operata da ciascun docente in relazione alla situazione della classe, tenendo conto sia del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 e sia dei mezzi e strumenti a disposizione. La griglia fa riferimento anche alla valutazione sommativa formulata alla conclusione di ogni quadrimestre, necessaria per discutere e deliberare, nei consigli di classe, ai fini dell’attribuzione delle valutazioni disciplinari. La griglia di programmazione presuppone che gli obiettivi specifici siano articolati in minimi e massimi; presuppone, cioè, la personalizzazione/individualizzazione dell’insegnamento, tradotto, nella pratica didattica, nell’attivazione di una pluralità di percorsi formativi con profili cognitivi diversi, ma, nello stesso tempo, di pari validità formativa. La pluralità dei percorsi presuppone anche l’utilizzo dei laboratori, atti a flessibilizzare le modalità didattiche, per raggiungere lo scopo della individualizzazione.

Per quanto attiene alle modalità di insegnamento i docenti, in presenza di verifiche totalmente o parzialmente negative, impronteranno le linee di fondo dei loro comportamenti didattici sui seguenti criteri:

mettere in discussione il proprio operato, affinché sia possibile ripercorrere l’iter didattico (accertamento dei prerequisiti, formulazione e stesura degli obiettivi, conduzione dell’intervento, etc.) per valutarne le eventuali carenze, imprecisioni, inadeguatezze, etc.;

superare il comportamento lezione/ informazione/ripetizione, per instaurare un rapporto di tipo problematico, basato sulla ricerca, atta a sviluppare negli alunni atteggiamenti produttivi e /o di tipo informale;

utilizzare le strategie della didattica laboratoriale e orientativa ai fini dell’aggregazione degli alunni sulla base dei diversi percorsi;

utilizzare il laboratorio multimediale come supporto al proprio lavoro, mediante l’utilizzo della rete didattica e dell’ausilio del videoproiettore, sia per reperire informazioni in rete per ricerche e sia per realizzare semplici ipertesti.

rapportarsi sistematicamente all’interno del Consiglio di classe . Uso della LIM in aula per attivare momenti operativi con lezioni interattive multimediali allo scopo di

confrontarsi e competere in divertenti e produttive attività .

Mentre a ciascun docente è comunque garantita la libertà di insegnamento, intesa come libera manifestazione del pensiero e come possibilità per lo stesso di essere protagonista di scelte didattiche, agli alunni è assicurata pari tutela, affinché il loro processo formativo si sviluppi nella massima libertà, senza condizionamenti di sorta che li possano impoverire o corrompere nel rispetto delle loro personalità, evitando - cioè - di strumentalizzare ad altri fini la funzione docente. Né la libertà di insegnamento può ritenersi lesa da forme marginali di integrazione, quali le attività di compresenza di più professori che tendono a realizzare i progetti didattici ed educativi elaborati dal Collegio dei docenti e dai Consigli di classe, i quali hanno potere deliberante, capaci di imporsi anche alla minoranza dissenziente. Né, infine, la libertà di insegnamento può ritenersi lesa dal limite del rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti scolastici stabiliti dalle leggi dello Stato, nonché da alcuni concetti di natura pedagogica. L’apprendimento, che può essere meccanico e significativo, avviene per ricezione (quando c’è comunicazione diretta) e per scoperta (quando mette l’accento sulla conquista autonoma del sapere da parte dell’alunno) attraverso l’enunciazione di un’ipotesi attendibile e l’effettiva verifica del suo valore di verità. La scelta dell’uno o dell’altro metodo dipende dalle condizioni del soggetto, dal tempo disponibile, dalle condizioni esterne all’ambiente scolastico, dal contenuto stesso dell’apprendimento e degli obiettivi educativi che si vogliono raggiungere attraverso l’esperienza dell’apprendimento. È significativo quando è interconnesso con la struttura cognitiva dell’alunno. Nelle scelte dei metodi  e strategie (lezioni frontali, scoperta, utilizzo laboratorio multimediale, discussione, tavola rotonda) si dovranno tener presenti le istanze di partecipazione attiva dell’alunno e il meccanismo conoscitivo proprio del preadolescente, in cui cominciano a coesistere processi di apprendimento legati al concreto e quelli sostenuti dalle prime capacità di astrazione. È’ necessario,

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inoltre, tener conto delle aspettative e dei bisogni dei ragazzi che vanno dal bisogno di protezione a quello di autonomia, dal bisogno di accettazione a quello di affermazione di sé. È risaputo che è positivo gratificare l’alunno di fronte ad un pur minimo successo, ma, nello stesso tempo, non bisogna ignorare del tutto errori ed insuccessi. Piuttosto le imperfezioni e le difficoltà incontrate si faranno notare con le opportune modalità affinché l’alunno ne tragga dei benefici. In tal modo il ragazzo si sentirà incoraggiato, accettato e potrà rimuovere eventuali frustrazioni derivanti da particolari situazioni familiari o sociali. L’insegnante, che saprà instaurare un rapporto affettivo positivo con gli alunni, diviene immediatamente un modello di comportamento e potrà trasmettere, senza mediazioni logiche, i comportamenti fondamentali della convivenza civile ed ottenere inoltre l’acquisizione dei valori morali, che sono a fondamento sul piano affettivo ancor prima che su quello razionale. Per alzare la produttività dell’azione docente, sarà opportuno tener presente la tecnologia educativa del Mastery learning, secondo cui un accettabile livello di apprendimento è raggiungibile dalla quasi totalità degli allievi, utilizzando procedure appropriate.

I contenuti dovranno essere formativi, idonei cioè ad attivare processi di sviluppo e rispondere alle esigenze dell’alunno e della società. Si farà molto riferimento ad esperienze personali degli alunni e ai problemi di attualità. Tuttavia le trattazioni inerenti le problematiche della realtà quotidiana non esuleranno dalle nozioni più prettamente scolastiche, dalle nozioni essenziali di ogni disciplina, poiché è ovvio che qualsiasi tipo di conoscenza ha bisogno di un substrato storico culturale. I contenuti, inoltre, dovranno essere sempre collegati a quanto già appreso dagli alunni, riferibili ai loro interessi spontanei, adeguati al loro livello di sviluppo psichico, congruenti a tutto il piano ed ordinati in unità di apprendimento/insegnamento da svolgere a livello interdisciplinare attraverso, cioè, la trattazione di argomenti con l’apporto di diverse competenze disciplinari oppure utilizzando strategie didattiche e termini uguali in ambiti diversi, mirando, sempre e comunque, all’acquisizione di un sapere unitario, per cui nell’ambito dei Consigli di classe si stabiliranno modalità di cooperazione tra le singole discipline per conseguire, anche se per strade diverse, l’apprendimento unitario complessivo. L’intervento interdisciplinare, relativo all’aspetto comportamentale dell’alunno, invece è da considerarsi la scolarizzazione dello stesso, che costituisce un obiettivo finale da privilegiarsi. Un discorso a parte va fatto per gli alunni svantaggiati e/o handicappati. Per ciascuno di loro è necessaria una programmazione specifica che preveda, sulla base della situazione individuale o in funzione dei singoli obiettivi predisposti, una serie di contenuti e di metodologie fortemente individualizzati.

La rilevazione degli apprendimenti avverrà con l’attribuzione di giudizi numerici. La formulazione dei giudizi per l’ammissione agli esami di licenza media verterà sull’aspetto cognitivo (contenuti, metodo di lavoro, linguaggi, operazioni complesse, utilizzazione di organizzatori mentali) e su quello non cognitivo in relazione al comportamento sociale e di lavoro dell’alunno (controllo sociale, integrazione, impegno, attenzione, pianificazione attività, richiesta spiegazioni, interessi, attitudini, conoscenza delle proprie capacità). La valutazione positiva terrà conto della soglia minima di frequenza ( i tre quarti della quota obbligatoria e facoltativa prescelta) e del raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti , ivi incluso il comportamento Le competenze in uscita alla fine del triennio, così come suggerito dalle “Nuove Indicazioni per il curricolo”, sono:

esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; interagire con l’ambiente circostante e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi, riflettere su se stesso e gestire la propria crescita; comprendere la complessità dei sistemi simbolici e culturali ; elaborare metodi e categorie utili per orientarsi; acquisire l’autonomia di pensiero; acquisire le chiavi per “apprendere ad apprendere; esprimere il senso della legalità e l’etica della responsabilità; costruire la mappa dei saperi e produrre strutture ed opere personali.

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4.4 IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

”Non c’è peggiore ingiustiziadel dare cose uguali

a persone che uguali non sono”.Don Lorenzo Milani

PREMESSA

L’I.A.C.” Pier delle Vigne” di Capua, rispondendo alle direttive Ministeriali, nonché alle effettive esigenze che nel corso della vita scolastica si sono presentate, ha messo a punto un Piano specifico di intervento e valutazione, servendosi di materiale strutturato e specifiche competenze e abilità del personale Docente, per individuare precocemente ed eventualmente sopperire a tutti quei casi che si presentano come DSA o BES, e che a vario titolo non favoriscono il regolare, sereno ed armonioso apprendimento del sapere, come veicolo di crescita e di sviluppo della persona.

Definizione dei D.S.A.“In ambito italiano si usa il termine Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) per indicare fragilità nei processi neuropsicologici sottesi a competenze basilari per l’apprendimento e per la vita quotidiana quali leggere, scrivere, far di conto. Tali disturbi possono interferire anche su competenze di livello superiore come l’organizzazione mentale e il ragionamento astratto.”… “In termini diagnostici, i DSA non vanno confusi con le difficoltà di apprendimento generate da cause diverse: handicap, ritardo mentale, disturbi emotivi, svantaggi socio-culturali, demotivazione.“La Classificazione internazionale ICD10 (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems 10th Revision, Version for 2007) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, registra i disturbi specifici di apprendimento nell’asse F81. Sito di pubblicazione: http://www.who.int/classifications/apps/icd/icd10online/ ICD-10F81 - Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolasticheDisordini in cui le normali modalità di acquisizione delle competenze sono disturbate fin dai primi stadi di sviluppo. Ciò non in diretta conseguenza di una mancata opportunità di apprendimento, non come risultato di un ritardo mentale e non in conseguenza di alcuna forma di trauma cerebrale o di deficitF81.0 – Disturbo specifico della letturaF81.1 – Disturbo specifico della compitazioneF81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmeticheF81.3 – Disturbi misti delle abilità scolasticheF81.8 – Altri disturbi evolutivi delle abilità scolasticheF81.9 – Disordine evolutivo di abilità scolastiche non meglio specificatoIn ambito italiano, nella classificazione generale di Disturbi Evolutivi Specifici di apprendimento si ricomprendono:Disturbo specifico di lettura (Dislessia)Disturbo specifico della scrittura (Disortografia, Disgrafia)Disturbo specifico del calcolo (Discalculia)Nell’accezione italiana viene posto l’accento sul termine evolutivo per sottolineare la grande variabilità del disturbo in relazione alle diverse età ed alle diverse fasi di acquisizione delle competenze. Si ribadisce cioè che si è di fronte ad un quadro estremamente mobile, variabile da persona a persona ma anche nella stessa persona in diverse condizioni ed in diverse età.” I DSA prevedono una Segnalazione Specialistica effettuata attraverso l’uso di strumenti diagnostici di esclusiva competenza di medici e psicologi. Da loro devono pervenire le informazioni in relazione al profilo neuro psicologico dell’alunno. Le informazioni fornite alla scuola devono essere precise e devono contenere anche indicazioni sulle compensazioni rese necessarie dallo specifico profilo dell’allievo.“La scuola, la famiglia, il servizio sanitario (o lo specialista privatamente scelto dalla famiglia), devono costruire rapporti di reciproca collaborazione, nel rispetto delle diverse competenze e dei ruoli, con lo scopo di giungere alla definizione e all’attuazione di un Piano Didattico Personalizzato, effettivamente tarato sulle specifiche condizioni di ciascun alunno, e a forme di valutazione dell’efficacia degli interventi

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che producano , ove necessario - rapide modifiche.”… “A fronte di una segnalazione specialistica di Disturbo Evolutivo Specifico di Apprendimento (che deve essere dettagliata con le informazioni di cui sopra si diceva), è dovere delle scuole e degli insegnanti redigere un Piano Didattico Personalizzato dell’allievo, che è la trasformazione in atto concreto del suo diritto a ricevere il tipo di istruzione adatto alle proprie specifiche condizioni. Le scuole devono in tal senso valersi delle indicazioni fornite unitamente alla segnalazione specialistica, che deve contenere le informazioni necessarie al lavoro scolastico.”

Definizione dei BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato, personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie. Gli alunni che mostrano di avere Bisogni Educativi Speciali sono quantificati intorno al 10-15% del totale, mentre quelli in possesso di una certificazione, individuati storicamente come diversamente abili, da una tradizione pedagogica che ci ha caratterizzato nel mondo, il 2-3%. L’insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.L’anno scolastico 2013-2014 va utilizzato per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche a carattere organizzativo.Un percorso individualizzato e personalizzato costituisce lo strumento privilegiato con cui le difficoltà di apprendimento connesse ai BES possono essere affrontate dalla scuola attraverso la messa a punto di un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Questo ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.I PDP è lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle attività individuali che collegiali.

STRUTTURA DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Come ogni programmazione educativa, il Piano Didattico Personalizzato per un allievo con DSA/BES deve contenere, essenzialmente, i seguenti punti:

ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNOL’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e dall’allievo stesso ed i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta edanche i suoi punti di forza.

LIVELLO DEGLI APPRENDIMENTINelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, con le modalità più adeguate a valorizzare le effettive competenze dell’allievo “oltrepassando” le sue specifiche difficoltà: la didattica consigliata per chi ha DSA è adatta afavorire e a facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni. Molta importanza assume ogni attività metacognitiva, verso cui occorre indirizzare l’intervento didattico, per potenziare i processi “altri”, legati all’anticipazione, alle rappresentazioni mentali e alle memotecniche visive.

OBIETTIVI E CONTENUTI DI APPRENDIMENTO PER L’ANNO SCOLASTICOPer ciascuna materia o ambito di apprendimento vanno individuati gli obiettivi essenziali ed i contenuti fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi, ma, al contempo, assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento (tenere conto che ciò che ad un altro “costa cinque”, ad esempio, ad un allievo con DSA “costa dieci”).

METODOLOGIEP.O.F. 2015/2016 Pagina 32 di 59

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Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (ad es. metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura).

AZIONE DIDATTICA• Deve adattare i compiti agli alunni• Deve alternare stimoli visivi, uditivi, cinestetici• Deve prevedere attività individuali, di coppia, di gruppo, di classe• Deve sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli studenti e assicurando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d’insegnamento• Deve rafforzare i punti di debolezza, adattando gli studenti ai compiti e promuovendo strategie di apprendimento

MISURE E STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVIPer ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. “L’obiettivo di tali misure e strumenti è quello di mettere l’alunno con DSA sullo stesso piano dei suoi compagni, senza violare l’imparzialità

VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE FINALEIn conformità a quanto indicato nelle precedenti parti del piano personalizzato, andranno specificate le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline oambiti di studio. Dovrà essere esplicitamente esclusa la valutazione degli aspetti che costituiscono la disabilità stessa, ad esempio della correttezza ortografica e sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici sia nella valutazione dell’italiano che delle altre discipline come dell’aritmetica, della storia, ecc.Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che consentano di appurare l’effettivo livello di apprendimento.

ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA E RAPPORTI CON LA FAMIGLIAGenitori, insegnanti e specialisti hanno ognuno un ruolo importantissimo, ma per avere probabilità di successo è necessario costruire una rete comprensiva anche dell’apporto dello studente stesso .

Occorre unire le competenze per individuare strategie comuni e avviare iniziative di formazione per giungere a condividere gli stessi obiettivi. Così i risultati verranno raggiunti con più efficacia, superando la frammentazione delle conoscenze.Nella programmazione personalizzata dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i vari docenti e con la famiglia in ordine all’assegnazione dei compiti a casa:• come vengono assegnati ( non con fotocopie, che per il dislessico non sono leggibili, ma con file ricavati dai libri in CD e trascritti su chiavetta USB; con nastri registrati, ...)• in quale quantità vengono assegnati (tenere conto che i ragazzi con DSA o BES sono lenti e fanno molta più fatica degli altri, quindi occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento)• con quali scadenze vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi• con quali modalità possono essere realizzati, se quelle consuete risultano impossibili o difficoltose.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Vedi allegato 1) P.O.F. 2015/2016 Pagina 33 di 59

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5.LA VALUTAZIONE

5.1 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA è parte integrante e regolativa dell'opera educativa. Essa consiste nel "rilevare sistematicamente lo sviluppo negli alunni dei quadri di conoscenza e delle fondamentali abilità prescritte dai programmi didattici, prestando attenzione alla qualità dei processi attivati e dei progressi riscontrabili nella formazione della personalità". (art. 1, comma 3 dell'O.M. n. 236). Sulla base delle acquisizioni della ricerca docimologica, alla valutazione si attribuisce, accanto alla funzione sommativa (o conclusiva), anche e soprattutto una funzione formativa: quest'ultima assume particolare rilevanza, in quanto segue, orienta e promuove, in itinere, i processi educativi, adeguando di volta in volta i percorsi didattici alle esigenze cognitive e socio-affettive degli alunni. Nell'attività di valutazione, che avverrà attraverso l’attribuzione di voti numerici, i docenti adottano precise modalità di rilevazione, atte a garantire un adeguato grado di oggettività e di verificabilità.

Essi in particolare procedono alla: raccolta sistematica e continua di informazioni sugli alunni; accertamento dei risultati in relazione alle competenze e ai contenuti dedotti dai programmi

ministeriali e definiti nella programmazione didattica; formulazione collegiale delle valutazioni periodiche complessive; comunicazione delle valutazioni ai soggetti interessati (alunni, famiglie, scuola media); certificazione degli esiti conseguiti dagli alunni.

Il Percorso della Valutazione Conoscenza degli alunni Apprendimenti conseguiti Valutazione complessiva

Compiti Dei Docenti

raccolta sistematica e continua di informazioni sugli alunni accertamento dei risultati formulazione collegiale delle valutazioni periodiche complessive comunicazioni delle valutazioni ai soggetti interessati certificazione degli esiti

Per l’esercizio della valutazione, i docenti dispongono di un complesso di strumenti, (dall’anno scolastico 2012/2013 solo in formato digitale e consultabili on line) tra loro correlati, così costituito:

1) il registro dell’equipe psico-pedagogica della Scuola Primaria;2) il giornale dell’insegnante;3) il registro di classe;4) il documento di valutazione;

5.2 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Al raggiungimento degli scopi dell’insegnare ad apprendere, dello sviluppo delle competenze cognitive degli studenti, del miglioramento degli schemi concettuali e della comprensione delle conoscenze devono concorrere anche atteggiamenti e pratiche valutative degli insegnanti.La valutazione deve essere considerata non come un’attività esterna e posteriore ai processi di apprendimento, ma come una delle risorse della mediazione didattica, strumento per individuare la presenza dei prerequisiti richiesti o eventuali aspetti da dover riprendere per meglio consolidare i saperi (verifiche d'ingresso, in itinere e sommative).Le pratiche valutative devono perciò:verificare che gli obiettivi siano stati conseguiti dagli allievi, potenziando in loro l’autovalutazione anche attraverso l’esplicitazione da parte dei docenti dei criteri di misurazione adottati;

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verificare gli stili cognitivi degli studenti, rilevare le risorse scarsamente sfruttate, utili al recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità individuali. Individuare le origini delle difficoltà, le ragioni della mancanza di motivazione, le carenze di abilità operative, di abilità di studio.Le pratiche sono dunque basate su prove a difficoltà graduata, poste al termine di ciascuna significativa unità didattica e sono coerenti con il lavoro svolto.

Come previsto dalla vigente riforma, sarà oggetto di valutazione anche il comportamento degli alunni, pertanto in ottemperanza alla Legge n° 169 30/10/08, art. 2 che recita:2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo.[…],

I Consigli di Classe, riuniti per gli scrutini, attribuiscono agli allievi il voto relativo al comportamento in base ai seguenti criteri:

frequenza e puntualità rispetto del Regolamento di Istituto rispetto per gli impegni scolastici partecipazione attiva alle lezioni collaborazione con compagni e docenti

Criteri di valutazione per lo scrutinio finale e l’ammissione all’esame conclusivo del primo cicloIl Collegio, nella seduta del 02/10/2015 con Delibera n. 37, ha approvato che la valutazione di ciascuna disciplina non può essere solo la risultante della media matematica dei voti riportati nelle singole prove, ma deve tenere conto di:

Raggiungimento degli obiettivi minimi Capacità di organizzare autonomamente lo studio Capacità e abilità di colmare eventuali lacune Impegno e partecipazione nel lavoro scolastico Progressione rispetto ai livelli di partenza Conseguimento di risultati di particolare rilievo in qualche disciplina e/o attività progettuali

deliberate dal Collegio Docenti Curriculum scolastico Assiduità della frequenza

Il Collegio, inoltre, delibera: criteri di ammissione degli allievi che abbiano fatto rilevare carenze in una o più discipline modalità di informazione delle famiglie sulle motivazioni dell’ammissione pur in presenza di

insufficienze, nel pieno rispetto della privacy deroghe definite per l’ammissione in caso di presenza inferiore ai ¾ dell’orario annuale a

condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. Tali circostanze devono essere preliminarmente accertate dal Consiglio di classe e debitamente verbalizzate.

I suddetti criteri sono da considerare validi anche per l’ammissione alle classi intermedie.

Criteri per la formulazione del giudizio di idoneitàIl Collegio dei Docenti delibera che il giudizio di idoneità viene espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado.Pertanto viene calcolata la media dei voti con cui l’alunno è ammesso all’esame nelle singole discipline e del voto di comportamento, senza dare peso all’andamento del triennio.

5.3 VALUTAZIONE ESTERNA

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E’ prevista, sulla base delle indicazioni ministeriali, la somministrazione delle prove INVALSI di italiano e di matematica, che sono svolte a livello nazionale e che coinvolgono, nel presente anno scolastico, le classi seconde e quinte, per la scuola primaria e le classi terze, per la scuola secondaria di I grado.

Il Collegio docenti fa propria la rilevazione degli apprendimenti, attraverso le prove INVALSI, come sistema di verifica della propria valutazione interna. In questo caso le prove Invalsi assumono la natura di “progetto della scuola inserito nel POF” e come tale diventa parte integrante delle attività dell’Istituto.

L’organizzazione prevede la nomina di un coordinatore con il compito di collaborare con il somministratore esterno, supportandolo nelle varie fasi della somministrazione nell’ambito della scuola.Consci della difficoltà della prova, i docenti ritengono opportuno provvedere a programmare esercitazioni mirate e simulazioni anche per le classi seconde.

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6.RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

6.1 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’(Art. 3 del DPR 235 del 21 novembre 2007)

Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi, per favorire il dialogo e il confronto suggerendo le strategie per la soluzione dei problemi. Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti, ATA) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione. Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative, mai antagoniste e costruiscano così un’importante alleanza formativa. Il Patto Educativo di Corresponsabilità vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.

Anno scolastico 2015/2016

I.A.C. “ PIER DELLE VIGNE” DI CAPUA(SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO )PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA“PER UNA EFFICACE ALLEANZA EDUCATIVA”(Art. 3 DPR 235/2007)

Le profonde trasformazioni che hanno caratterizzato nel recente passato e che caratterizzano oggi la società italiana ed europea rendono inderogabile un’attenta riflessione sulle caratteristiche delle principali agenzie educative, la famiglia e la scuola, senza peraltro perdere di vista il ruolo che altri soggetti operanti sul territorio svolgono e possono svolgere. Tutti possono concorrere ad aprire spazi aggregativi e ad organizzare numerose ed efficaci iniziative preventive, educative e di recupero. Si rende pertanto necessaria stipulare una stretta alleanza educativa tra scuola e famiglia, in considerazione delle numerose e profonde trasformazioni degli ultimi anni. Insegnare le regole del vivere e del convivere, compito ineludibile della scuola può essere espletato solo con la viva e fattiva collaborazione della famiglia. I rapporti non dovranno essere sporadici o attivati solo nei momenti critici ma costanti nel rispetto dei ruoli.La scuola e la famiglia dovranno supportarsi a vicenda per raggiungere comuni finalità educative e condividere quei valori che fanno sentire gli alunni membri di una comunità vera.La scuola affianca perciò al compito “ dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”; su tale versante la collaborazione della famiglia è assolutamente fondamentale.Patto educativo di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia

Visto il Regolamento di Istituto Visto il Contratto Formativo (Allegato n° 1 al presente documento) Valutate le proposte avanzate dal Collegio dei Docenti unitario in data 01/10/2014 delibera n.25 Vista la deliberazione adottata in data 01/10/2014 dal Consiglio di Istituto

viene stipulato con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il qualeLA SCUOLA SI IMPEGNA A : - Fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno

allievo;- Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità

in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento,

- Offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;

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- Favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;

- Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy.

IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A: - Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;- Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza;- Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;- Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico e al DSGA eventuali problemi rilevati;- Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti,

genitori, docenti);I DOCENTI SI IMPEGNANO A: - Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti

dalla scuola;- Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;- Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe, nell’intervallo e durante la mensa;- Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti;- Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;- Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;- Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;- Lavorare in modo collegiale con i colleghi;- Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile

personalizzate.IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL DSGA SI IMPEGNANO A: - Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non

docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;- Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;- Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;- Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte

adeguate.L’ALLIEVO SI IMPEGNA A: - Prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e

attrezzature;- Impegnarsi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;- Accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro

comportamenti.LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A :- Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e

didattiche condivise, oltre a un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;- Conoscere, rispettare e far rispettare ai propri figli il regolamento d’Istituto;- Rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando

attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;- Discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’istituzione scolastica;- Rispettare l’orario scolastico:

- Accompagnando gli allievi/e a scuola entro le ore 08.00 (PRIMARIA) e entro le ore 8,15 (SECONDARIA)

- Ritirando gli allievi/e al termine delle lezioni - Giustificare le assenze e/o gli eventuali ritardiIl genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto.

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(Allegato n° 1 al Patto educativo di corresponsabilità)

CONTRATTO FORMATIVO FINALITA' EDUCATIVE GENERALI- FORMAZIONE DELL'IDENTITA'- CONQUISTA DELL'AUTONOMIA- ACQUISIZIONE DI COMPETENZEOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICIGli obiettivi educativi e didattici sono stati definiti, nel POF di scuolaTutti i team educativi individueranno gli obiettivi didattici, in sede di progettazione e riferiranno in merito agli stessi in occasione delle Verifiche Bimestrali.UNITA' DIDATTICHE- I percorsi tematici saranno definiti in sede di progettazione ed individuati nel contesto socio- ambientale e culturale in cui sono inseriti gli allievi.- I tempi e le modalità delle UU.AA. saranno definiti dai consigli di classe, tenendo conto dei livelli di competenza, degli obiettivi specifici e delle attività programmate.METODO OPERATIVOLe modalità di intervento , le tecniche, le strategie saranno accompagnate da attività laboratorialiEsse saranno attivate attraverso: - la stimolazione della curiosità - l'osservazione - la sperimentazione - la produzioneVERIFICALe verifiche saranno realizzate attraverso conversazioni libere e guidate, osservazioni continue e sistematiche riferite alle varie fasi di ogni sequenza didattica. Ciò al fine di regolare, individualizzare e personalizzare le proposte formative e i percorsi di apprendimento.VALUTAZIONELa valutazione si concretizzerà nel rilevamento qualitativo e quantitativo, delle competenze di base rapportate all'età e all'ambiente extrascolastico.la Valutazione PREVENTIVA verrà svolta attraverso la rilevazione di una serie di indicatori relativi alle abilità di base:- autonomia – comportamento - memoria- percezione visiva, uditiva, tattile- orientamento spaziale e temporale- schema corporeo, abilità grosso – motoria e fine - motoria- pre- grafismo, abilità comunicative, logico – matematiche, grafico - pittoriche e plastiche.La Valutazione FORMATIVA e quella SOMMATIVA saranno effettuate attraverso la scheda di valutazione.L'OFFERTA FORMATIVA e l'impegno della Scuola, come sopra specificati, potranno realizzarsi compiutamente solo con la collaborazione costante dei GENITORI, i quali si impegnano a concordare con i DOCENTI le linee educative e comportamentali da adottare nei confronti di ciascun ALLIEVO.In particolare i Genitori si impegnano a guidare i propri Figli al rispetto delle regole della vita della SCUOLA, alla cui stesura possono e devono concorrere attraverso i Relativi Rappresentanti eletti nel Consiglio di Interclasse/di classe e nel Consiglio di Istituto.Essi, ove forniti di particolari specializzazioni e/o competenze ,documentabili, possono avanzare proposte di collaborazione didattica, purché tali proposte prevedano la gratuità e siano coerenti con il PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA.Ogni iniziativa dovrà essere autorizzata dal Dirigente, sentiti i Docenti interessati e i Competenti OO. CC.I Genitori si impegnano, infine, a sostenere l'azione che l'Amministrazione scolastica avvierà al fine di perseguire un graduale e costante miglioramento delle condizioni strutturali della Scuola.Per una più precisa e diretta conoscenza dei punti previsti dal presente CONTRATTO FORMATIVO e della proposta educativa dell'Istituzione Scolastica, i Genitori possono richiedere copia della CARTA DEI SERVIZI (da fotocopiare a proprie spese) presso la Segreteria della ScuolaLetto il presente documento, i Genitori lo condividono e, in particolare, aderiscono alle proposte del Contratto Formativo.È, altresì , facoltà dei Genitori richiedere, alle stesse condizioni, copia del presente "contratto".

(Allegato n° 2 al Patto educativo di corresponsabilità)

DAL REGOLAMENTO DI ISTITUTO

Regolamento di disciplina allieviPREMESSO che la Scuola adotta atteggiamenti di prevenzione, di comprensione, di guida e di amore, non appare superfluo fissare, come previsto dall'art.328, c.7,T.U.297/94, sanzioni disciplinari da irrogarsi solo dopo aver esperito ogni tentativo improntato alla saggezza educativa e tenuto conto del tipo di infrazione commessa. Le sanzioni applicabili sono le seguenti:1) AMMONIZIONE : Richiamo verbale irrogato dall'Insegnante;2) Prima CENSURA: Richiamo scritto annotato sul registro di classe e da comunicare ai Genitori, che devono darne riscontro.(Viene irrogato dall'Insegnante);3)Seconda CENSURA: Richiamo scritto da comunicare ai Genitori, che devono darne riscontro. (Viene irrogato dal Dirigente Scolastico su segnalazione scritta delle insegnanti di classe);4) SOSPENSIONE: fino a 15 giorni che viene decisa dalla Giunta esecutiva su proposta del Consiglio di classe (modulo) riunito con la sola componente docente;“Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, all'allievo è consentito iscriversi, anche in corso d’anno ad altra scuola” (dal D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, art. 4, comma 10). “Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni” (dal D.P.R. 24 giugno 1998, n.249, art. 4, comma 11). Ai fini delle sanzioni di cui sopra si applicano le seguenti tabelle A e B.

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TABELLA A – Infrazioni disciplinari non gravi, facilmente accertabili, individuabiliDOVERIart. 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti

COMPORTAMENTIChe si caratterizzano come infrazioni ai “doveri”

QUANDOScatta la sanzione?

SANZIONE

FREQUENZA REGOLAREComportamenti individuali che non compromettano il regolare svolgimento delle attività didattiche garantite dal curricolo

- elevato numero di assenze non obiettivamente motivate

- Dopo 5 assenze Saltuarie

Ammonizione

- Dopo 10 assenze saltuarie

Prima censura

- Dopo 30 assenze Seconda censura

RISPETTO DEGLI ALTRIComportamenti individuali che non danneggino la morale altrui, che garantiscano l’armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscano le relazioni sociali

-insulti, termini volgari e offensivi tra allievi-interventi inopportuni durante le attività-interruzioni continue del ritmo di lavoro- non rispetto del materiale proprio e altrui- atti o parole che consapevolmente tendono ad emarginare gli allievi

Al primo e al secondo Ammonizione

Al terzo e al quarto Prima censura

Al quinto Seconda censura

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZAComportamenti individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui

- lanci di oggetti non contundenti Al primo lancio e al secondo

Ammonizione

Al terzo lancio Prima censura

RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATUREComportamenti individuali che non danneggino le strutture e le attrezzature didattiche

Mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente- danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratori, ecc.scritte su muri, porte e banchi

Per tutti sanzione immediata

AmmonizioneSeguita, eventualmente, da una prima censura.

TABELLA B– Infrazioni disciplinari gravi, individuabiliDOVERIart. 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti

COMPORTAMENTIChe si caratterizzano come infrazioni ai “doveri”

QUANDOScatta la sanzione?

SANZIONE

RISPETTO DEGLI ALTRIComportamenti individuali che non danneggino la morale altrui, che garantiscano l’armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscano le relazioni sociali

- ricorso alla violenza all’interno di una discussione- atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui- utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità umana- furto- lancio di oggetti contundenti- violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati

Per tutti subito Ammonizione ed, eventualmente, prima censura

In caso di persistenza

Seconda censura e, a seconda dei casi, eventuale sospensione.

In casi estremi Sospensione fino a 15 giorni

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZAComportamenti individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui

- danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, ecc.) - infrazioni non gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate

Da subito Seconda censura e, a seconda dei casi, eventuale sospensione

Contro il provvedimento di allontanamento è possibile proporre reclamo all’Organo di Garanzia dell’ISA entro 15 giorni dalla sua emanazione. A seguito della decisione l’atto diventa definitivo ed è ammesso reclamo al TAR nel termine di 60 giorni

Norme di condotta FamiglieAlle famiglie è fatto divieto di accedere, con i mezzi di trasporto, all'interno delle aree scolastiche;Possono accedere alle aule solo nei casi previsti (colloqui urgenti autorizzati dal dirigente o da persona da ui delegata - emergenze - inviti ricevuti, ecc).Limitatamente al periodo che va fino al 30 Settembre, e per i soli allievi alla prima iscrizione della scuola primaria, viene consentito, a uno dei Genitori, di accompagnare i propri figli direttamente nelle aule. Ai restanti allievi della Scuola tale possibilità viene concessa solo per i primi due giorni di lezione.I Genitori, i cui figli presentino difficoltà psichiche, dietro richiesta scritta, possono ottenere dal Dirigente Scolastico autorizzazione scritta ad accompagnare gli allievi interessati direttamente nelle aule per tutto il periodo necessario al conseguimento, da parte degli stessi, di una prima forma di autonomia. L'autorizzazione va esibita ogni giorno al personale di sorveglianza;In caso di Genitori legalmente separati o divorziati, l'alunno non deve essere consegnato, in nessuna circostanza, al genitore non affidatario, salvo diversa autorizzazione scritta del coniuge affidatario. Analoghi comportamenti vanno adottati a fronte di separazioni di fatto. In questo ultimo caso la custodia viene riconosciuta al Genitore che ha iscritto e segue abitualmente l'alunno.

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E' fatto assoluto divieto, in occasione di particolari ricorrenze ( compleanni, onomastici, ecc.), alle scolaresche prodotti alimentari e bevande che non siano riconducibili ad un mercato legittimamente accreditato (attività commerciali regolarmente autorizzate, marchi affermati), curando sempre il controllo della relativa scadenza, nei casi previsti, /o genuinità.Analogamente è vietato introdurre bevande in lattine e/o contenitori di vetro.

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7.LA SICUREZZAIl problema della sicurezza sul lavoro si coniuga a quello della "vivibilità" degli ambienti in cui operano gli insegnanti e gli alunni.

Tale problematica è affrontata sia dal punto di vista educativo (con interventi di educazione alla sicurezza stradale e prove di evacuazione per un minimo di due esercitazioni), che dal punto di vista legislativo, con interventi che adempiano alle vigenti normative in materia di sicurezza (D.Lgs. 81/2008 e D.Lgs. 106/09).

In questa direzione, gli interventi concreti realizzati per ciascuno dei 3 edifici di pertinenza dell'Istituto sono i seguenti:

compilazione della lista di controllo (check list); redazione del documento di valutazione del rischio; richieste di intervento al Comune (Ente competente, in quanto proprietario degli immobili), al fine

dell'accertamento "delle condizioni statiche degli edifici" (Circolare 303/58). organizzazione dell'emergenza; definizione delle procedure di emergenza ed evacuazione; redazione ed apposizione delle cartografie; nomine delle squadre di evacuazione, primo soccorso e prevenzione incendi; redazione del documento relativo alla valutazione dello stress lavoro correlato.

Inoltre, tutto il personale dell'Istituto operante in ciascun edificio ha seguito corsi di formazione - informazione e addestramento.

La scuola, in quanto luogo di lavoro, è soggetta alla normativa D.Lgs 81/2008 che tutela la sicurezza e la salute nel luogo di lavoro.

Tutto il personale, gli studenti e i genitori sono tenuti a: conoscere la segnaletica, le vie di fuga e le uscite dall’edificio determinare il comportamento adeguato in caso di pericolo e nella pratica dievacuazione individuare soluzioni alternative più appropriate nel caso che la via di fugafosse preclusa prendere cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella dellealtre persone presenti nella scuola.Gli insegnanti si impegnano ad educare gli alunni ad un controllo quanto più razionale possibile delle reazioni emotive.Gli alunni verranno responsabilizzati con l’assegnazione di incarichi che rendano attiva la partecipazione alle prove e alle esercitazioni che saranno effettuate almeno due volte nell’arco dell’anno scolastico.La scuola terrà i contatti con le strutture preposte alla sicurezza presenti sul Territorio.

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8.PRIVACY

INFORMATIVAper il trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 dl. 196/03

Questo Ente è particolarmente attento agli aspetti riguardanti la tutela dei dati personali. Attraverso i documenti, di seguito allegati, intende descrivere le modalità di gestione dei dati personali con riferimento al loro trattamento improntato ai principi di correttezza, liceità, trasparenza e riservatezza.Si tratta di una informativa generale resa nel rispetto del Decreto Legislativo del 30 giugno 2003 n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” di seguito “Legge” a coloro che hanno conferito o conferiranno i propri dati personali a questo Ente.

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9.SCELTE FORMATIVE DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ

Per migliorare la qualità dell’offerta formativa sono previste attività di formazione e di aggiornamento ed attività di partecipazione esterna.

a) Formazione ed aggiornamento Per il personale dell’istituzione scolastica sono previste iniziative di aggiornamento secondo tre possibilità - la prima tipologia di corso si pone l’obiettivo di favorire l’unità pedagogica del Collegio dei docenti ed il confronto interno: i docenti, infatti, pur nella diversità e specificità degli apporti, sono chiamati a realizzare un piano educativo-didattico ed organizzativo unitario e ad affrontare tematiche che abbiano immediata ricaduta nel lavoro quotidiano di ciascuno; essa si pone anche il compito di diffondere in tutti, anche negli a.t.a., la cultura della prevenzione dei rischi e pericoli e di migliorare le capacità organizzative di tutto il personale della Scuola; la seconda , invece, tende all’aggiornamento di carattere esclusivamente metodologico e didattico, inerente, cioè le didattiche disciplinari e interdisciplinari, ciò ai fini di una ricaduta immediata sull’organizzazione e gestione della classe; questa tipologia è estensibile anche agli a.t.a. per quanto attiene le tematiche professionali da essi più sentite;- la terza, relativa alla partecipazione individuale a corsi esterni o, meglio, alle attività di studio e di autoaggiornamento individuale, soddisfa qualsiasi bisogno formativo e, perciò, costituisce una modalità che ha la possibilità di portare al cambiamento e al perfezionamento della competenza professionale.

b) PartecipazionePer quanto attiene alla promozione della partecipazione esterna, sono previste assemblee di genitori di alunni più o meno estese, ai fini di acquisire elementi per eventuali modifiche “in itinere” del presente P.O.F. , per incentivare il senso di appartenenza, per far conoscere meglio l’offerta formativa elaborata, per acquisire pareri e proposte, per richiedere eventuale collaborazione nello svolgimento e nella valutazione delle attività. Sono previsti altresì due incontri scuola-famiglia di 3h ciascuno, in occasione della valutazione quadrimestrale. Infine, ogni docente offre un’ora settimanale per eventuali ulteriori incontri.

c) Valutazione della Scuola Per la valutazione della qualità si terrà conto della soddisfazione dell’utenza e dell’autovalutazione da parte del personale della Scuola: a tal fine si fissano standard e si controllano gli esiti.Per valutare all’interno dell’Istituto la produttività dell’intervento formativo, gli elementi da sottoporre ad analisi saranno i seguenti:

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ALUNNI

PRODUTTIVITA’ DIDATTICA

INSEGNANTI

PRODUTTIVITA’ ORGANIZZATIVA

Immagine della Scuola

Clima della Scuolarisorse

O.O.C.C.

strutture

La produttività didatticaRiferita agli alunni riguarderà:

il livello di raggiungimento degli obiettivi riferiti a:area cognitiva- area psicomotoria- area relazionale;

riferita agli insegnanti riguarderà: competenze ( curricolari, didattiche, docimologiche) capacità relazionali funzione amministrativa e partecipazione

La produttività organizzativariguarderà:

a) il funzionamento di:1) organi collegiali

riunioni livello di partecipazione deliberazioni tempi di attuazione delle stesse capacità di assumere iniziative congruenti capacità di assumere impegni e responsabilità metodo di lavoro flessibilità

2) strutture segreteria (collaborativa, efficiente, informatizzata) laboratori (attrezzati/non) biblioteca(fornita/sfornita) palestra e spazi coperti edificio (vecchio/nuovo) parcheggi spazi attrezzati

b) l’utilizzo di risorse

economiche umane materiali

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STUDENTI INENTRATA

RISORSEEDATTIVITA’

c) il clima della scuola Preside-docenti Preside-organi collegiali Preside-personale amm.vo Docente-docente Docente-alunno Scuola-famiglia A.t.a. - a.t.a. A.t.a. – docente A.t.a. – famiglie A.t.a. – alunni A.t.a. – pubblico A.t.a. – responsabile amministrativo

d) l’immagine della scuola sul territorio: Organizzazione Impegno Trasparenza Qualità degli insegnamenti Preparazione degli operatori

La Scuola valuta in relazione a:

adottando le aree di qualità, i fattori e gli indicatori appresso indicati e così schematizzati:

1^area- Paideia: i fini

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI DI QUALITA’Conoscenza e coscienza delle finalità e degli scopi che vengono assegnati all’educazione

Organizzazione di risorse umaneDiscussioni all’interno del collegioDiscussioni /informazioni ai genitori, alunni,A.T.A.Aggiornamento

2^ Area – I bisogni

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI DI QUALITA’Individuazione dei bisogni e degli interessi

Indagine sulle aspettative dell’utenzaControllo della distanza tra i traguardi attesi e situazione reale nell’area cognitiva e non cognitiva

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PAIDEIA

STUDENTI IN

USCITA

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3^ Area – Accoglienza

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI DI QUALITA’Forme di accoglienza Elaborazione e diffusione del materiale informativo sulla scuola

Presentazione di spazi e struttureSocializzazione di normePresentazione di organismi e loro funzioni

4^ Area – Risorse umane

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI QUALITA’Approvvigionamento di risorse umane aggiuntive

Buona organizzazione di risorse umane

Gestione risorse finanziarie

Elaborazione di progetti specialiFigure intermedie con funzioni specificheArticolazione di compiti sulla base di esperienze e competenzeCollegialità: grado di diffusioneVerifica e valutazione dell’operatoEsplicitazione da parte degli organi collegiali delle priorità formativeRipartizione risorse con priorità indicateAttivazione collegiale delle procedure corrette d’acquistoControllo e valutazione della coerenza della gestione finanziaria

5^ Area – Risorse finanziarie

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI QUALITA’Approvvigionamento risorse finanziarie

Richiesta di risorse aggiuntive in rapporto alla prioritàEsplicitazione chiara e partecipata di scopi da raggiungereEsistenza di segnali e condotte versus senso di appartenenza

Reperimento risorse finanziarie a fronte di servizi offerti dalla scuola

Costituzione di commissioni, comitati, gruppi operativi, consiglio di direzioneAzioni svolte nei confronti degli enti locali per la funzionalità della struttura

Gestione risorse finanziarie Esplicitazione da parte degli Organi collegiali delle priorità formativeRipartizione risorse con priorità indicateAttivazione delle procedure corrette d’acquistoControllo o valutazione della coerenza della gestione finanziaria

6^ Area – Risorse materiali

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI QUALITA’Approvvigionamento risorse materiali

Gestione risorse materiali

Ricognizione delle risorse della scuolaCorrispondenza del materiale alle esigenze didattiche emergentiCreazione di competenze tecniche nel corpo docenteFruibilità del materialeManutenzione adeguata

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7^ Area – Gli insegnamenti

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI DI QUALITA’Partecipazione

Efficienza

Assegnazione dei docenti alle classi anche secondo il principio della compensazione professionale.Elaborazione orario lezioni secondo criteri

EfficaciaTrasparenza

Attivazione momenti di collegialitàPossibile utilizzo di diverse metodologie oltre a quella espositiva

Flessibilità Relazionalità positiva tra docentiRelazionalità positiva tra alunno-docenteRelazionalità positiva tra docente-discipline

8^ Area – Gli apprendimenti

FATTORI DI QUALITA’ INDICATORI DI QUALITA’Uniformità nello stabilire la “soglia minima”raggiungibile dagli alunni

Distribuzione degli alunni nelle classi secondo criteri

Evitare le dissonanze valutative tra sezioni di classi parallele

Distribuzione dei respinti tra le classi o sezioni

Analisi della distribuzione dei giudizi tra le diverse sezioni

Distribuzione degli stessi giudizi sintetici nelle classi terminaliConfronto tra i giudizi riportati al termine del 1° quadrimestre degli alunni delle 1^classi e il giudizio finale in uscita dal ciclo precedenteNumero prove scritte ed orali effettuateModalità di conduzione prova orale e criteri di valutazione prove scritteUtilizzo di comuni prove di verifica tra alcune classi parallele

Compiti collaboratori, responsabili funzioni e coordinatori

Collaboratore con funzioni vicarie.

- Sostituisce il Dirigente in caso di brevi assenze o di coincidenze d’impegni e, comunque, nei casi previsti dalla normativa vigente; - svolge le funzioni amministrative e gestionali in ordine alle sottoelencate materie: P.O.F. 2015/2016 Pagina 52 di 59

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1) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente della sede centrale; formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi (insieme ad altri) e predisposizione atti degli esami; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento.

2) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica, del POF, del Regolamento d’Istituto e dei relativi allegati

3) Attività relativa alla commissione visite e viaggi d’istruzione. 4) Attività relativa alla commissione tecnica 5) Verbalizzazione riunioni Collegio Docenti. 6) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testo. 7) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze.8) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti pubblici.

Addetto alla vigilanza della sede staccata di S.Angelo in Formis.

Svolge le funzioni amministrative in ordine alle sottoelencate materie:

1) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente ed ausiliario della sede associata: formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento.

2) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica. 3) Coordinamento commissione visite e viaggi d’istruzione. 4) Attività relativa alla commissione tecnica. 5) Verbalizzazione (insieme alla collaboratrice vicaria) riunioni Collegio Docenti. 6) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testo. 7) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze. 8) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti Pubblici.

Addetto alla vigilanza della scuola Primaria

Svolge le funzioni amministrative in ordine alle sotto elencate materie:

1) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente ed ausiliario della scuola primaria: formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento

2) Coordinamento commissione visite e viaggi d’istruzione. 3) Attività relativa alla commissione tecnica. 4) Verbalizzazione (insieme alla collaboratrice vicaria) riunioni Collegio Docenti.5) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testi. 6) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze. 7) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti Pubblici.8) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica.

Addetto alla vigilanza della scuola Infanzia

Svolge le funzioni amministrative in ordine alle sotto elencate materie:

9) Organizzazione e controllo dello svolgimento delle attività del personale docente ed ausiliario della scuola primaria: formulazione orario delle lezioni (con annesso calendario di recupero per completamento) e variazioni di esso in occasione di manifestazioni, uscite

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didattiche e visite di istruzione; sostituzioni docenti assenti; cura e compilazione del registro degli avvisi; monitoraggio delle attività aggiuntive e di quelle funzionali all’insegnamento

10) Coordinamento commissione visite e viaggi d’istruzione. 11) Attività relativa alla commissione tecnica. 12) Verbalizzazione (insieme alla collaboratrice vicaria) riunioni Collegio Docenti.13) Adempimenti previsti per l’adozione dei libri di testi. 14) Vigilanza alunni e giustifica ritardi e assenze. 15) Cura dei rapporti con famiglie ed Enti Pubblici.16) Cura e tenuta delle documentazioni di programmazione didattica.

Funzioni Strumentali Scuola Primaria e Secondaria

AREA N. 1 (Gestione POF e curricolo verticale)

a) Organizzazione della didattica e relativa continuità (Elaborazione e aggiornamento POF)b) Promozione della ricerca e sviluppoc) Organizzazione dei servizi di supporto all’apprendimentod) Storia e PONe) Controllo di gestione d’area

AREA N. 2 (Sostegno al lavoro dei docenti e tecnologia)

a) Coordinamento e valutazione dell’attività della scuola (INVALSI)b) Organizzazione dei servizi di supporto alla didatticac) Organizzazione delle relazioni esterne con reti di scuoled) Coordinamento commissione discarico dei beni e collaudo/acquistie) L2 – Gestione sito Webf) Coordinamento e organizzazione dei rapporti con Enti e Aziendeg) Controllo di gestione d’area

AREA N. 3 (Interventi e servizi per gli studenti compresa l’Integrazione scolastica)

a) Organizzazione della didattica e relativa continuità (G.L.H.I.)b) Organizzazione dei servizi di supporto alla didatticac) Legalità e Pari Opportunitàd) Coordinamento e valutazione dei progetti formativi d’Istituto e continuità con il territorioe) Controllo di gestione d’area

AREA N. 4 (Realizzazione dei servizi di supporto all’apprendimento)

a) Organizzazione dei servizi relativi a “Cultura-Spettacolo-Sport”.b) Coordinamento e valutazione dei progetti formativi d’Istituto e continuità con il territorioc) Ed. alla Salute, ivi compresa l’Ed. Ambientaled) La qualità del servizio scolasticoe) Controllo di gestione d’area.

Il capo dipartimento, indicato dal Collegio e nominato dal Dirigente deve:

o Convocare il gruppo nei momenti importanti della vita della scuola;o indicare di volta in volta, a rotazione un segretario di gruppo che verbalizza il contenutoo chiedere interventi di manutenzione per le aule e i locali in genere;

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o individuare i bisogni degli alunni- attraverso le delibere dei Consigli di classe e quelli dei docenti e di altro personale attraverso i verbali dei Collegi dei docenti e delle assemblee;

o dare suggerimenti su eventuali attività da inserire nelle programmazioni; da sottoporre all’attenzione del preside, del C.d.C. e/o del C.d.I, del C.d.D. per gli adempimenti di competenza;

o redigere e curare la presa visione di comunicati/ convocazioni/ richieste e sottoscriverle insieme al verbalizzatore;

o partecipare a conferenze di servizio indette dal C.S.A. e dagli enti locali e riferire al Preside, al Collegio dei docenti e/o al Consiglio d’istituto per gli adempimenti di competenza,

o curare i rapporti con l’interno;o proporre attività di aggiornamento e/o di autoaggiornamento;o proporre al Consiglio d’istituto eventuali acquisti necessari al miglioramento del servizio offerto

Il Coordinatore di classe, nominato dal Dirigente all’inizio dell’anno scolastico, in base a competenze ed esperienza, svolge i seguenti compiti:

Coordina le attività per il sostegno alla dinamica di apprendimento degli alunni e per l’elaborazione delle programmazioni;

coordina l’attività degli insegnanti del Consiglio di classe scegliendo un segretario verbalizzatore se non nominato dal Dirigente;

tiene i rapporti con studenti e genitori; presiede, con delega scritta del Dirigente che può essere anche annuale, i consigli di classe; raccoglie e coordina le programmazioni dei docenti della classe in relazione alla

programmazione del C.d c. e alle indicazioni del P.O.F; coordina le attività della classe curricolari ed extracurricolari; costituisce un punto di riferimento anche per i nuovi colleghi e/o supplenti temporanei controlla settimanalmente le assenze degli alunni e, in caso di assenze ripetute o “strategiche”,

prende contatto con le famiglie; riporta al Dirigente e ai suoi collaboratori i problemi della classe eventualmente non risolti; può essere ascoltato dal Dirigente e prima di qualsiasi provvedimento disciplinare nei confronti

degli alunni; orienta nella scelta delle attività.

I Coordinatori delle commissioni, i Referenti  hanno i seguenti compiti:

Convocare il gruppo nei momenti importanti della vita della scuola; indicare - di volta in volta a rotazione - un segretario di gruppo che verbalizza il contenuto delle

riunioni; curare che le scelte siano prese in modo collegiale e siano condivise; chiedere interventi di manutenzione per le aule e i locali in genere; individuare i bisogni degli alunni - attraverso le delibere dei Consigli di classe - e quelli dei

docenti e d’altro personale, attraverso i verbali dei Collegi dei docenti e delle Assemblee; dare suggerimenti su eventuali attività, da inserire nelle programmazioni, da sottoporre

all’attenzione del Dirigente, del Consiglio di classe e/o del Consiglio d’Istituto, del Collegio dei docenti per gli adempimenti di competenza;

redigere e curare la presa visione di comunicati/ convocazioni/richieste e sottoscriverle insieme al verbalizzatore;

partecipare (solo per i referenti e i responsabili) a conferenze di servizio indette dal C.S.A. e dagli Enti locali e riferire al Dirigente, al Collegio dei docenti e/o al Consiglio d’Istituto per gli adempimenti di competenza;

curare i rapporti con l’interno.

La Commissione visite e viaggi ha i seguenti compiti e mansioni:

Predisposizione del “ventaglio” dei programmi specifici e calendario di massima;P.O.F. 2015/2016 Pagina 55 di 59

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raccolta delle programmazioni dei c.d.c., comprensive dei docenti accompagnatori disponibili; indagine sul mercato degli operatori specializzati; predisposizione e formulazione autorizzazione genitori; acquisizione adesioni e quote; organizzazione svolgimento del viaggio (acquisto cappellini, predisposizione cartellonistica per

autobus, elenchi alunni distinti per autobus con accompagnatori, comunicazione numeri telefonici docenti e ditta, ecc.);

raccolta relazioni conclusive dei capocomitiva, registrazione di eventuali disfunzioni e comunicazione al Capo d’ Istituto.

ALLEGATO N.2 SCELTE ORGANIZZATIVE

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ A.S. 2015-2016

ALLEGATO N.3

CURRICOLI VERTICALI

ALLEGATO N.4

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

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Istituto Comprensivo Statale“Pier delle Vigne”- Capua

MAPPA DELL’AUTONOMIA ORGANIZZATIVAAnno scolastico 2015/2016

Art 21 L.59/57 – Art 25 DL 165/2001 _ art. 396 DL 59/98 in G.U. n. 71 del 26/03/98

Rapporto di circolarità tra le diverse aree dell’autonomiaFUNZIONAMENTO

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Coordinamento, organizzazione e gestione offerta formativa, vigilanza scuola primaria via Roma, commissione elettorale e commissione visite e viaggi

ResponsabileIns. Claudio Di Benedetto

Coordinamento, organizzazione e gestione offerta formativa, vigilanza sezione staccata, commissione elettorale e commissione visite e viaggi

ResponsabileProf.ssa Teresa Caruso

F.S. Area 1: Gestione POF

ResponsabileProf. ssa A.

Mercaldo (primaria e secondaria)

F.S. Area 2: Sostegno docenti.

ResponsabileIns. C. Rendina (primaria

e secondaria)

F.S.Area 3: Interventi e servizi per gli studentiResponsabile

Ins. M.Cantiello (primaria e secondaria)

Coordinamento,organizzazione e gestione offerta formativa, vigilanza scuola infanzia Porta Roma, commissione elettorale e commissione visite e viaggi Responsabile

Ins. Tiziana De MIzio

Servizio Prevenzione e Protezione

Coordinatore ResponsabileIng.Donato Fiorillo

F.S. Area 4 : Rapporti Enti Esterni

ResponsabileProf.ssa A. Ferrara (primaria

e secondaria)

Area dell’organizzazione, dell’amministrazione e

della gestioneResponsabile

Prof.ssa T.Paternostro

Collaboratore Vicario

Area dei servizi amministrativi e di ausilio

Responsabile DSGARag. A. Marcone

Vicario DSGAAss. Amm. F. Di Giacomo

Dipartimenti (secondaria)Letterario-linguistico

Prof.ssa L. VentrigliaTecnico-scientifico

Prof.ssa L. Del VecchioArtistico-espressivoProf.ssa L. Scala

DIRIGENTE SCOLASTICOProf.ssa ANNAMARIA

ORSOValorizza, coordina, dirige,

gestisce le risorse finanziarie e strumentali

STAFF DI PRESIDENZA(Responsabili e Collaboratori)sostiene l’attività del Dirigente

Scolastico

Coordinamento,organizzazione e gestione offerta formativa, vigilanza scuola infanzia C. Santagata, commissione elettorale e commissione visite e viaggiResponsabile

Ins. A. Cappabianca

Coordinamento, organizzazione e gestione offerta formativa, vigilanza scuola primaria Porta Roma, commissione elettorale e commissione visite e viaggi

ResponsabileIns. Giovanna Pascariello

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INDICE

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO 2

1.2 CENNI STORICI 31.3 DATI GENERALI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO A.S. 2015/16 41.4 CONDIZIONI AMBIENTALI 61.5 SCELTE ORGANIZZATIVE 71.6 CRITERI, MODALITA’ E PROCEDURE OPERATIVE 81.7 SERVIZI AMMINISTRATIVI, AUSILIARI E DELL’ORGANIZZAZIONE 8

2. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 11

2.1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA 122.2 LA SCUOLA PRIMARIA 132.3 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO, 132.4 CRITERI, SOGGETTI, SCOPI DEL POF 152.5 AMBITO DI RIFERIMENTO 16

3. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 17

3.1 SCUOLA DELL’INFANZIA 173.2 SCUOLA PRIMARIA “PIER DELLE VIGNE” 183.3 SCUOLA PRIMARIA PORTA ROMA 203.4 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 22 3.5 L' INDIRIZZO MUSICALE 23

4. IDENTITA’ PEDAGOGICO DIDATTICA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO 24

4.1 PROGETTI CURRICOLARI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO 244.2 PROGETTI EXTRA-CURRICOLARI 264.3 CURRICOLO LOCALE 274.4 IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 31

5. LA VALUTAZIONE 34

5.1 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA 345.2 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 345.3 VALUTAZIONE ESTERNA 36

6. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA 37

6.1 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ 37

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7. LA SICUREZZA 43 8. PRIVACY 45 9. SCELTE FORMATIVE DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ 48 ALLEGATI 58 INTEGRAZIONI AL POF_________ _________________________________________________________________

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