Warmadge

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Hypertube Design Team Artini Chiara I [email protected] Conti Simona I [email protected] De Faveri Francesco I [email protected] Mengoni Guido I [email protected] Tocci Francesco I [email protected] Workshop 12 marzo 2009 Design di Ambienti per la Comunicazione Universitàdi Siena

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Warmadge design

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Hypertube Design TeamArtini Chiara I [email protected]

Conti Simona I [email protected] Faveri Francesco I [email protected] Guido I [email protected]

Tocci Francesco I [email protected]

Workshop 12 marzo 2009Design di Ambienti per la ComunicazioneUniversità di Siena

Qual é il problema?Spreco energetico nella gestione del riscaldamento all'interno dell’ambiente universitario.

12 Marzo 2009Aula A, San Niccolò, SienaVery cold

11 marzo 2009Aula E, San Niccolò, Siena. Very hot

Qual é il problema?

Qual é l’opportunità?

• Grosso risparmio energetico

• Ottimizzazione dei costi

• Aumento del comfort

Come il servizio/prodotto risolve il problema e a chi é rivolto?

• Studente/professore: Un RFID verrà inserito nel badge

universitario. L’utente potràinserire Ie proprie “preferenze climatiche” nel proprio profilo

utente

• Visitors: Ognuno verrà fornito di badge universitario con RFID impostato sulla temperatura

standard

Ogni aula presenterà vicino all’entrata un lettore RFID che rileverà la presenza delle persone e conseguentemente calcolerà la temperatura media frutto delle preferenze espresse dagli utenti.

Qual é il beneficio per queste persone?L’aula avrà la temperatura adatta alle esigenze dell’utenza e l’utenza sarà quindi maggiormente motivata a fare/seguire lezione

Qual é il beneficio per l’Università?L’Università in primis potrà ottenere un grande risparmio economico sprecando meno energia per il riscaldamento delle aule, ma può anche ricavare dal database l’affluenza e l’utilizzazione delle aule e quindi programmare una gestione maggiormente razionale degli spazi universitari

Quale beneficio potrebbe avere una start-up a lanciare un servizio del genere?

Essendo un servizio innovativo ancora non in uso potrebbe creare un database per la gestione oltre che dell’Università anche di molti altri enti pubblici e quindi ottenere contratti con province, regioni o stati per grandi forniture di materiali