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ISSN 1974-7152 Agfa-Gevaert Ansa Askanews Atex Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Exelis Ferag Fujifilm GMDE Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass Kodak Lithosol Italia manroland Miles 33 Mima films Napp Systems Nela NTG Open QIPC RG Segbert Schuite & Schuite Sitma SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it Filo diretto Le aziende informano Numero 88 - marzo 2016 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Le Rubriche Filo diretto............................................................................................................... da pagina 21 Periodico mensile. Anno XXIII n. 88 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753 Social network e redazioni: i nuovi scenari I “social network” come strumento di distribuzione, ma an- che di acquisizione di informazioni e commenti, sono già da tempo all’attenzione dei media internazionali, e l’integrazio- ne dei “social” con le redazioni è una delle nuove frontiere alla quale guardano con attenzione anche i fornitori di piat- taforme per l’editoria multimediale. a pagina 12 La filiera dei quotidiani tra slogan e realtà WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’indu- stria editoriale e della stampa italiana, ritorna a Bari il 21 e 22 giugno prossimi. Il programma sarà dedicato alla valoriz- zazione dei contenuti editoriali, alle forme di pubblicità più efficaci ed alle reali possibilità per rinnovare il network di stampa nazionale. a pagina 18 E.TI.S. investe su lastre chemical free A quasi un anno dall’introduzione, le due nuove linee di for- matura con tecnologia chemical free installate al centro stampa di Catania hanno reso possibili risparmi sia per la eliminazione dei chimici che per la ridotta manutenzione de- gli impianti. A guadagnarci sono lo stampatore, il commit- tente e, naturalmente, l’ambiente. a pagina 16 Alla Gazzetta di Parma la pubblicità è on line Voglia di sperimentare, nuovi investimenti ed una posizione di prestigio sul mercato locale favoriscono le iniziative della Gazzetta di Parma nella raccolta di pubblicità on line. Tec- nologia e imprenditorialità sono le chiavi per avere successo in un territorio dove i concetti, le opportunità e i modelli di business sono in costante cambiamento. a pagina 3 È on line l’archivio storico de La Sicilia Dal 15 marzo scorso sono on line oltre un milione di pagine, tre milioni di fotografie e sei milioni di articoli, pubblicati nei primi settant’anni di vita del quotidiano. I contenuti, in alta risoluzione ed aggiornati quotidianamente, sono disponi- bili con formule di abbonamento che consentono di acquista- re anche quantità ridotte di “copie digitali”. a pagina 6 Più lettura, più comunicazione Detrazione fiscale delle spese per l’acquisto di libri e gior- nali e detassazione degli investimenti pubblicitari: sono le proposte avanzate il 16 marzo scorso a Roma dalla filiera della carta stampata per rivitalizzare un comparto che con- ta 31 miliardi di euro di fatturato annuo e rappresenta il 5% dell’occupazione manifatturiera italiana. a pagina 9

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WAN-IFRA Italia 2016

La filiera dei quotidiani fra slogan e realtàRicuperare efficienza e contenere i costi

in redazione, pubblicità, stampa e logistica

Bari, 21 - 22 giugno 2016

WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa quotidiana, ritorna a Bari, a sette anni dall’edizione 2009, con un programma dedicato alle novità in materia di gestione dei contenuti digitali, pubblicità multimediale, stampa e logistica del prodotto quotidiano.

La • prima sessione dei lavori è dedicata a “nuovo giornalismo e nuova pubblicità”. Occhi puntati sulle esperienze di successo per valorizzare, e vendere, i contenuti dei canali on line, e sulle soluzioni più efficienti per sviluppare e gestire campagne multimediali di successo per portare i lettori consumatori sui punti vendita. Un’attenzione speciale sarà dedicata all’efficacia ed all’organizzazione del lavoro redazionale.

La • seconda sessione dei lavori sarà, focalizzata sulla produzione e sulla gestione logistica del quotidiano stampato, dai nuovi centri stampa full digital alle soluzioni per una produzione sempre più conveniente sul piano dei risultati economici. Tecnologie, materiali di consumo e riorganizzazione industriale saranno completate da approfondimenti specifici per il mercato nazionale. L’Italia che stampa: si può cambiare? I dati della ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico saranno elaborati per proporre nuovi scenari industriali. La rassegna delle novità presentate alla DRUPA di Düsseldorf completerà i contenuti della sessione.

Informazioni logisticheLa XIX edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, si svolgerà a Bari nei giorni 21 e 22 giugno. I lavori saranno tradotti simultaneamente in italiano ed in inglese. La serata del 21 giugno sarà conclusa da una cena informale che si svolgerà presso la sala Zonno, sul lungomare di Bari, a pochi isolati dal centro storico.

I lavori della Conferenza si svolgeranno presso il Centro Congressi dell’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci. L’organizzazione ha riservato un lotto di camere, a prezzi convenzionati, presso i seguenti alberghi:

Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci• , via G. Capruzzi 326, Bari;Hotel Nicolaus• , Via C.A. Ciasca, 27, Bari

Gl aggiornamenti sul programma WAN-IFRA Italia 2016 e i moduli per l’iscrizione e la prenotazione alberghiera sono disponibili sui sitiu www.ediland.it e www.wan-ifra.org. Il programma completo sarà distribuito per posta e per email.

Per ogni ulteriore informazione potete contattare Asig:06 4883566

[email protected]

ISSN 1974-7152

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EidosMedia

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Goss International

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Lithosol Italia

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Mima films

Napp Systems

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NTG Open

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SMB SchwedeMaschinenbau

Sun Chemical Group

Technotrans

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Filo direttoLe aziende informano

Numero 88 - marzo 2016

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Le RubricheFilo diretto ............................................................................................................... da pagina 21

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Social network e redazioni: i nuovi scenariI “social network” come strumento di distribuzione, ma an-che di acquisizione di informazioni e commenti, sono già da tempo all’attenzione dei media internazionali, e l’integrazio-ne dei “social” con le redazioni è una delle nuove frontiere alla quale guardano con attenzione anche i fornitori di piat-taforme per l’editoria multimediale. a pagina 12

La filiera dei quotidiani tra slogan e realtàWAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’indu-stria editoriale e della stampa italiana, ritorna a Bari il 21 e 22 giugno prossimi. Il programma sarà dedicato alla valoriz-zazione dei contenuti editoriali, alle forme di pubblicità più efficaci ed alle reali possibilità per rinnovare il network di stampa nazionale. a pagina 18

E.TI.S. investe su lastre chemical freeA quasi un anno dall’introduzione, le due nuove linee di for-matura con tecnologia chemical free installate al centro stampa di Catania hanno reso possibili risparmi sia per la eliminazione dei chimici che per la ridotta manutenzione de-gli impianti. A guadagnarci sono lo stampatore, il commit-tente e, naturalmente, l’ambiente. a pagina 16

Alla Gazzetta di Parma la pubblicità è on lineVoglia di sperimentare, nuovi investimenti ed una posizione di prestigio sul mercato locale favoriscono le iniziative della Gazzetta di Parma nella raccolta di pubblicità on line. Tec-nologia e imprenditorialità sono le chiavi per avere successo in un territorio dove i concetti, le opportunità e i modelli di business sono in costante cambiamento. a pagina 3

È on line l’archivio storico de La SiciliaDal 15 marzo scorso sono on line oltre un milione di pagine, tre milioni di fotografie e sei milioni di articoli, pubblicati nei primi settant’anni di vita del quotidiano. I contenuti, in alta risoluzione ed aggiornati quotidianamente, sono disponi-bili con formule di abbonamento che consentono di acquista-re anche quantità ridotte di “copie digitali”. a pagina 6

Più lettura, più comunicazioneDetrazione fiscale delle spese per l’acquisto di libri e gior-nali e detassazione degli investimenti pubblicitari: sono le proposte avanzate il 16 marzo scorso a Roma dalla filiera della carta stampata per rivitalizzare un comparto che con-ta 31 miliardi di euro di fatturato annuo e rappresenta il 5% dell’occupazione manifatturiera italiana. a pagina 9

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La diffusione è locale, i numeri forse un po’ meno. La Gazzetta di Parma, oltre 30.000 copie di-stribuite al giorno, ha un terzo dei lettori che sono abbonati al prodotto stampato: una percentuale che in Italia sono pochissimi a poter vantare. Non solo: negli ultimi tre anni gli abbonati all’edizio-ne digitale sono raddoppiati, con un incremento simile della raccolta della pubblicità sui nuovi canali, ed una crescita del 30% delle pagine viste a partire dal 2014.

Poi c’è un altro “numero”, il numero 1 della prima edizione. “Ma quello è un primato conte-so” - precisa Matteo Montan, un tempo giornalista alla Gazzetta, oggi Amministratore delegato. Il “primato” di più antico giornale italiano, conteso con la Gazzetta di Mantova, che lo rivendica. I due giornali non sono così lontani sul territorio, ma la disputa temporale, che data dalla prima metà del XVIII secolo, è una di quelle destinate a durare, forse per sempre.

Molto meno è durata la discussione relativa allo sviluppo dell’editoria sui nuovi canali digita-li, una scelta obbligata per un giornale forte sul territorio come la Gazzetta. Se mai, il problema è relativo a “come procedere lungo la strada dello sviluppo dei nuovi prodotti digitali”, sia per quanto riguarda la distribuzione dei contenuti che per quanto riguarda la raccolta di pubblicità, la sfida forse più difficile che oggi devono affrontare gli editori.

Un editore multimedialeUn quotidiano, una televisione (TVParma), una

radio – RadioParma, la prima “radio libera” locale italiana – un sito web e canali di informazione per dispositivi mobili, tablet e smartphone: l’editore è già, da molti anni, “multimediale”.

Alla raccolta della pubblicità nazionale su carta provvede la concessionaria OPQ. Alla pubblicità locale su carta (la fetta di gran lunga maggiore del fatturato) , radiotv e web, provvede invece in proprio l’editore con la concessionaria Publiedi, che attraverso il suo Digital desk gestisce infine la pubblicità online nazionale sia sul sito Gazzetta che su quello di altri publishers locali.

Per quanto riguarda invece i contenuti a paga-mento, il “modello Gazzetta” prevede che i lettori possano acquistare il prodotto digitale premium (il giornale intero o una selezione degli articoli in esso pubblicati) con diverse modalità e prezzi: dalla mezzanotte si può accedere all’edizione digitale e sfogliabile del giornale (1500 abbonati, in crescita, 19,99 euro l’abbonamento mensile) ; dalle 5 del mattino invece - sottoscrivendo l’ab-bonamento a “Gweb+” (il “paywall” di Gazzetta, costo: 6 euro al mese) si possono leggere diretta-mente sul sito i principali articoli del quotidiano selezionati dalla redazione.

Sul web i tantissimi lettori che si collega-no ogni giorno a gazzettadiparma.it trovano le notizie marcate Gweb+ (tutte precedute da un breve sommario visibile anche ai non abbonati) e un aggiornamento costante sui fatti essenziali della giornata, soprattutto attraverso contenuti multimediali; il sito copre non solo argomenti di cronaca, ma anche temi più leggeri, e offre tante informazioni di servizio, in una logica di chiara differenziazione tra il prodotto gratuito online e il quotidiano a pagamento, sia esso cartaceo o digitale.

Gazzettadiparma.it è naturalmente il sito di riferimento della città e della provincia, con oltre 7milioni di pagine viste al mese e 650.000 browser unici, numeri importanti per un bacino

Raccogliere pubblicità on line:l’esperienza, e i primi risultati, della Gazzetta di Parma

Voglia di sperimentare, nuovi investimenti ed una posizione di grande prestigio sul mercato locale stanno favorendo le iniziative della Gazzetta di Parma nello sviluppo della raccolta di pubblicità on line. E’un territorio amplissimo, dove cambiano rapidamente i concetti, le opportunità e i modelli di business, e dove la tecnologia, e l’imprenditorialità, giocano ancora un ruolo fondamentale, come dimostrano i risultati finora ottenuti dall’editore del quotidiano locale.

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non enorme come quello di Parma; e questo pa-trimonio di fiducia viene valorizzato ogni giorno, sia attraverso la raccolta di pubblicità locale che attraverso l’offerta di contatti qualificati agli in-serzionisti nazionali.

Raccogliere pubblicità on lineE’ proprio sulla gestione in proprio della pub-

blicità sui canali digitali che l’editore in questi mesi ha concentrato sforzi ed investimenti. La concessionaria del Gruppo Gazzetta gestisce due aree di intervento: attraverso la rete vendita di agenti sul territorio si occupa della offerta di campagne on line ai clienti locali; con il Digital Desk , gestisce invece l’offerta di traffico quali-ficato a network, concessionarie ed inserzionisti nazionali.

“Entrambe le attività si basano sulla stessa architettura tecnica e sull’offerta di traffico qua-lificato all’interno del sito” - spiega Mario De Ste-fano, che come responsabile Digital Operations del Gruppo Gazzetta sovrintende al Digital Desk. “Ciò che diversifica la vendita diretta locale da quella indiretta nazionale gestita dal Digital Desk sono i flussi di lavoro”. Il Gruppo Gazzetta, nell’ambito di una strategia di crescita e sviluppo, negli ultimi mesi ha infatti integrato nel proprio sistema di adserver Mads”- soluzione proposta da GMDE, lo stesso fornitore del sistema editoriale della Gazzetta, il GN4 -“una decina di concessionarie e network nazionali che acquistano “traffico” per i loro clienti inserzionisti. In questo flusso di lavo-ro, l’editore (Gazzetta direttamente o i publisher

partner integrati in Publiedi Digital Desk) mette a disposizione delle concessionarie e dei loro clienti il pro-prio bacino di utenza locale, fornendo anche una segmentazione dei lettori sulla base delle sezioni e zone del sito consultate. L’attività di standardizzazione ef-fettuata in questi mesi da parte del Digital desk permette ora una integrazione, sia di nuovi network pubbli-citari che di nuovi pu-blisher, molto rapida, ed una ottimizzazione degli spazi disponibili e delle campagne sia su desktop che mobile che punta sempre a

premiare la remunerazione dell’editore. Oltre che su posizioni banner tradizionali, vi-

deo pre roll e nuovi formati soprattutto su mobile, Publiedi Digital Desk incrocia domanda ed offerta anche sui sempre più popolari widget di “con-tent recommendation”. “Si tratta di contenitori semantici che abbiamo iniziato ad utilizzare dal 2014” – spiega De Stefano. Il sistema suggerisce ai lettori che cosa “potrebbe anche interessarti” considerati i precedenti articoli letti sul sito.

Da gazzettadiparma.it si possono così facil-mente indirizzare gli utenti su contenuti proposti dagli inserzionisti, che possono essere altri me-dia o brand: tanto più questi contenuti saranno accattivanti e di qualità tanto più le performance saranno migliori.

L’attenzione è sempre volta a valutare quanto di meglio offre il mercato: in una strategia di medio/lungo termine è preferibile rinunciare alle forme pubblicitarie troppo invasive, che potrebbe-ro allontanare il lettore a fronte di un “guadagno” immediato.

Publiedi Digital desk, nato per sviluppare il bu-siness della raccolta nazionale su gazzettadiparma.it (in un anno passata dallo 0 al 25% del fatturato pubblicitario complessivo del sito) come detto si è recentemente aperto ad altri editori locali inte-ressati a valorizzare il loro traffico web in tempi rapidi e senza sforzi: per questi l’integrazione nel sistema del Gruppo Gazzetta rappresenta un evidente vantaggio in termini di investimenti, time to market, qualità e risultati.

La gestione dell’erogazione dei banner e dei

Matteo Montan, Amministratore delegato de La Gazzetta di Parma

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contenuti pubblicitari, sia per gli advertisers nazionali che locali, viene gestita attraverso l’Adserver di MADS, che con-sente di personalizzare i singoli spazi all’interno del sito con un dettaglio sezione/posizione.

Si può scegliere esattamente il numero di impressions in un giorno di uno specifico banner in una posizione del sito specifi-ca. Questo rappresenta un gros-so vantaggio per gli inserzionisti che sanno esattamente a quale pubblico riferirsi.

Il server gestisce tutta la movimentazione dei materiali e tutta la pianificazione spaziale e temporale della campagna, offrendo opportunità che pos-sono essere veramente tarate in funzione dei clienti, delle loro aspettative e dei loro budget per “catturare l’attenzione dei lettori on line”. Spesso e volentieri il parametro di riferimento che si utilizza per quantificare e valorizzare il proprio traffico è il CPM, ovvero il costo per impression. Inevitabilmente ciascun sito ha degli spazi più visti e interessanti che naturalmente hanno un costo maggiore. All’inserzionista viene sempre offerta una valutazione dei dati e dei risultati ottenuti sul sito fornendo dei consigli e raccomandazioni.

I "social"E i “social”? “Sono opportunità, ma se non

gestiti bene possono rappresentare anche un problema per gli editori”, spiegano a Parma.

I social network indirizzano gli utenti su contenuti specifici del sito, ovvero riequilibrano i contatti fra la home page e le sezioni interne. Questo da un lato può giocare a favore del rap-porto diretto fra inserzionista e cliente, perché il lettore va direttamente sui contenuti che sono stati selezionati per una certa campagna di pub-blicità. Dall’altro lato, però, l’indirizzamento può creare qualche difficoltà alla tipologia della campagna.

Il crescente aumento delle sessioni generate dai social e nello specifico da mobile rappresenta-no un tema molto caldo tra gli editori: sul piccolo schermo alcuni formati pubblicitari funzionano bene, altri decisamente meno. Quindi è sempre necessario un continuo scouting verso quei for-mati pubblicitari che soddisfino l’inserzionista attraverso una maggiore attenzione e interazione nei confronti del lettore.

C’è poi un secondo aspetto che può rappre-sentare un problema o un’opportunità a seconda di come viene affrontato: il contenuto agganciato attraverso social network diventa automati-camente la pagina di accesso al sito per quel lettore. Gazzetta di Parma, attraverso un’analisi approfondita e grazie anche alla efficace inte-grazione fra l’Adserver e il sistema editoriale, ha sviluppato una funzionalità che restituisce in automatico sotto il singolo articolo raggiunto dai social tutti i contenuti e le pubblicità della home page, trasformando quindi ogni singolo articolo interno in una home page.

L’editore, nell’ambito di un ampliamento dell’offerta, ha poi avviato anche attività di na-tive advertising. Sfruttando la pubblicazione in home page di notizie di vasto interesse e capaci di attrarre con titoli ben studiati moti clic (ad esempio, sull’emergenza furti in casa), la con-cessionaria può offrire al proprio cliente (per stare all’esempio un’azienda che offre sistemi di sicurezza) una efficace campagna native con la possibilità di sponsorizzare uno o più articoli interni caratterizzati da un elevato numero di lettori segmentati.

Vendere pubblicità on line, e guadagnare, si può? “Certamente” – conclude Matteo Montan. “Bisogna mantenere i piedi per terra, seguire giorno dopo giorno l’evoluzione del mercato e del-le tecnologie, educare i clienti ai nuovi mezzi ed avere voglia di innovare e inventare prodotti”. E comunque, i “ricavi digitali” non sono un’opzione, ma la strada obbligata per restare, da protagoni-sti, sul mercato dell’informazione locale.

Mario De Stefano, Responsabile digital

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Il 15 marzo, al compimento del settantesimo compleanno, il quotidiano La Sicilia ha presentato a Catania l’archivio digitale di tutti i contenuti (edicola.lasicilia.it/lasicilia/archive.jsp). Ci sono oltre un milione di pagine, tre milioni di fotografie e sei milioni di articoli. Fra questi le “firme” di Indro Montanelli, Giuseppe Fava, Candido Can-navò, Enrico Mattei, e i contributi di Benedetto Croce, Luigi Sturzo, Gesualdo Bufalino e Leonardo Sciascia.

È un patrimonio immenso che non appartiene solo alla Sicilia, visto che la Regione è stata uno degli snodi più importanti per la storia italiana e per il bacino del Mediterraneo, come ha ricordato il Presidente dell’ANSA Giulio Anselmi nel corso della presentazione. L’archivio è stato intitolato a Giuseppe Giarrizzo, figura di grande prestigio che, per trent’anni, è stato fra i collaboratori più autorevoli del giornale, i cui editoriali sono stati, come ha ricordato l’editore Mario Ciancio Sanfi-lippo, “espressione di libertà ed indipendenza. ”I contenuti dell’archivio, sviluppato su una moderna piattaforma tecnologica dalla società GMDE di Milano, saranno incrementati quotidianamente con le nuove edizioni del giornale, e saranno aperti alla consultazione del pubblico via web.

Carta e web: una sfida globaleL’idea di creare un archivio digitale, consulta-

bile all’esterno, di tutti i contenuti pubblicati dal quotidiano catanese fin dalla sua prima edizione, risale agli inizi del Duemila. All’epoca gli sviluppi dell’editoria digitale su web e su piattaforme mo-bili erano ancora lontani, ma già era stata intuita la potenzialità della rete come vettore universale

di contenuti multimediali.“Il primo passo concreto” - ricorda Domeni-

co Ciancio Sanfilippo – “risale al 2008, quando decidemmo di fare scansionare ad una società di Siracusa tutte le pagine stampate del giornale e tutti i microfilm che già contenevano i numeri più vecchi.” Un lavoro lungo, e delicato, ma indi-spensabile, visto che l’obiettivo finale era quello di restituire i contenuti nella loro interezza, ciò all’interno dell’impianto grafico nei quali erano stati presentati ai lettori. Non il solo articolo, né la sola fotografia, ma il pezzo giornalistico impa-ginato come era stato stampato.

Proprio per questo, l’editore ha lavorato a rendere l’archivio consultabile anche partendo da storie particolarmente importanti. “Abbiamo creato duecento eventi inziali dai quali poter partire” - racconta a TecnoMedia Virginio Di Carlo, che in qualità di Content Analyst ha seguito lo sviluppo del progetto archivio passo a passo. Duecento “grandi storie” – dal 1945 a oggi – che hanno focalizzato l’attenzione non solo della Sici-lia, ma spesso del mondo intero. In questi “eventi” si ritrovano le pagine della conquista della luna, della nascita dell’Euro, ma anche di avvenimenti economici e sociali, come la marcia dei 40.000 a Torino, o fatti tragici quali gli omicidi di esponenti politici e culturali regionali, e la lotta al crimine organizzato.

Da questi “eventi” si può partire per rico-struire quello che è successo con gli occhi dei giornalisti, e dei collaboratori, che hanno scritto sulle pagine del giornale. Ma nelle 21.000 edi-zioni finora archiviate le chiavi di ricerca sono molteplici. Si può accedere attraverso le sezioni

Valorizzare i contenuti digitali:è on line l’archivio storicode La Sicilia di CataniaOltre un milione di pagine, tre milioni di fotografie e sei milioni di articoli pubblicati nei primi settant’anni di vita del quotidiano la Sicilia di Catania sono a disposizione del pubblico a partire dal 15 marzo scorso. La nuova iniziativa digitale dell’editore siciliano restituisce contenuti digitali in alta risoluzione, e aggiornati in tempo reale ogni ventiquattr’ore, con un modello di business che prevede, con gli abbonamenti, anche la possibilità di acquistare quantità ridotte di “copie digitali”.

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del giornale – politica, storia, economia, società, cronaca, sport – oppure attraverso i decenni di ri-ferimento, collegando queste chiavi principali con le tradizionali parole chiave, grazie al lavoro di indicizzazione gestito dalla piattaforma proposta dalla società GMDE di Milano, che con la conso-ciata VirtualComm ha curato tutta l’installazione tecnologica del progetto.

L’archivio restituisce ai lettori le pagine dove si trovano le referenze richieste, e da qui è possibile, grazie alla gestione dei Pdf immagazzinati, avere gli ingrandimenti degli articoli che interessano, e le immagini di corredo pubblicate dal giorna-le. L’impatto è molto forte, con le prime pagine degli eventi che alternano immagini a colori ed in bianco e nero, e ricorda da vicino altri archivi già disponibili presso editori internazionali, come quello del National Geographic.

In linea teorica sarebbe già oggi possibile creare dei link multimediali ai materiali di ar-chivio della radio e della televisione collegate al quotidiano, “ma questo è uno dei possibili sviluppi futuri”. Per adesso, la decisione è stata quella di concentrarsi sui contenuti testuali e fotografici.

Il modello di businessIl materiale raccolto in archivio sarà offerto a

pagamento. “I contenuti sono un patrimonio che va valorizzato, e questo è il solo modo per garantire la sua conservazione e il suo sviluppo negli anni a venire”. Chi si collega, o direttamente o attraver-so la home page del quotidiano – lasicilia.it – ha la possibilità di ricercare ciò che gli serve per

un tempo limitato. Per la consultazio-ne vera e propria dei materiali, il sistema propone, a l momento , o l’accesso tramite abbonamento, o l’opzione di acqui-stare una “copia digitale” dell’edi-zione che inte-ressa, al costo di Euro 0,99. Cinque copie sono offerte a Euro 8.00, die-ci edizioni stori-che a Euro 14.00. Naturalmente ci sono pacchetti che contemplano l’ab-bonamento sia al quotidiano digita-le che all’archivio.

Il modello è un sistema che potrà aggiornarsi nel medio periodo, e che potrà prevedere sconti e facilitazioni per determinate categorie di utenti, anche in funzione di quelli che saranno i concreti riscontri da parte delle diverse categorie di utenti che utilizzeranno l’archivio.

Lo stesso discorso vale per il collegamento attraverso i social network: al momento si posso-no utilizzare Facebook e l’account di Google, ma è possibile che nel futuro questa gamma possa essere estesa.

La piattaforma tecnologica gestisce sia gli utenti che utilizzano il Pc sia quelli che si colle-gano attraverso smartphone o tablet. Il sistema tecnologico è multipiattaforma, e tutti i materiali sono stati caricati in alta risoluzione. L’interfac-cia del web browser, particolarmente intuitiva, facilita la navigazione fino al raggiungimento dei materiali di interesse.

L’archivio, presentato ufficialmente il 15 mar-zo, è dal quel giorno alimentato automaticamente con le edizioni quotidiane del giornale e dei vari supplementi collegati. Il sistema editoriale, GN4, installato dalla stessa GMDE, alimenta, fin dalle prime ore del mattino, l’archivio digitale con i Pdf in alta risoluzione che vengono acquisiti, scansionati ed indicizzati dal software del sistema In questo modo, chiunque si colleghi, ha notizie aggiornate fino alle ventiquattro ore precedenti.

“L’archivio è storico, ma guarda al futuro” conclude l’editore catanese, in attesa di conosce-re quale sarà l’accoglienza dei lettori alla nuova iniziativa digitale de La Sicilia.

Virginio Di Carlo, content analyst dell'archivio digitale de La Sicilia

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Solide radici e sguardo al futuro

Il nuovo archivio digitale de La Sicilia è stato presentato nelle sale del monastero benedettino di San Nicolò l'Arena, sulla collina di Montevergine, a Catania. Fondato a metà del XVI dai monaci del convento di Nicolosi, alle pendici dell'Etna, e quasi completamente ricostruito nel XVIII secolo dopo la grande eruzione del 1669 e il devastante terremoto del 1693 che lo avevano quasi completamente distrutto.Il complesso passò alle istituzioni cittadine nel 1867. Inserito nel 2002 nella World Heritage List dell'Unesco, il monastero è sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania.Qui è stato presentato il nuovo archivio digitale del giornale catanese: solide radici nel passato, e lo sguardo rivolto al futuro.

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Sgravi fiscali per la lettura e per gli investimenti pubblicitari sulla stampa: sono le proposte presen-tate dalle Associazioni della Filiera della Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione (Acimga, Aie, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg) nel corso dell’Incontro pubblico “Più lettura, più comunica-zione“ svoltosi il 16 marzo scorso a Roma, presso l'Hotel Nazionale di Piazza Monte Citorio.

I dati di settore: bene l'export, resta al palo la domanda internaL’illustrazione delle proposte è stata preceduta

da quella dei dati complessivi del settore da parte dei Direttori di Assocarta, Massimo Medugno, e Assografici, Claudio Covini, che ne hanno ribadito l’importanza strategica all’interno della economia italiana e il notevole impatto dal punto di vista an-che occupazionale. “Una Filiera unica e irripetibile - così Medugno nel suo intervento - che innerva tutta l’Italia e che dà voce e veste anche al Made in Italy: oggi già ricicla il 55% di quanto immette sul mercato e rappresenta il 5% dell’occupazione manifatturiera, circa 200.000 addetti, che arrivano a 680.000 con l’indotto”. Nel commentare i dati, Covini ha rilevato che “Anche nel 2015, dei circa 31 miliardi di fatturato complessivo, circa 9,5 sono stati realizzati con l’export con un saldo attivo di poco meno di 4. Il mercato interno rimane il vero tallone d’Achille del settore".

I risultati complessivi 2015 della Filiera evi-denziano infatti modesti miglioramenti sui valori 2014, addirittura peggiori del 2008-2009 (‘annus horribilis’): la domanda interna dei prodotti della Filiera nel 2015 ha presentato una modestissima ripresa rispetto ai depressi livelli dell’anno prima (+0,7% sul 2014); ancor più marginali i migliora-menti presentati dal fatturato complessivo delle im-prese (+0,2% sul 2014), legati essenzialmente alla sostanziale staticità delle vendite interne (+0,1%

sul 2014); contrariamente a quanto sperato, quindi, la Filiera non è ripartita nel 2015 e sono ingenti le perdite rispetto ai valori pre-crisi.

Una conferma della progressiva riduzione dei consumi interni dei prodotti della Filiera è fornita dalla dinamica decrescente del rapporto tra spesa per acquisti di libri e giornali e consumi totali delle famiglie: tale rapporto, che era dell'1,69% nel 1995 e ancora dell'1,32% nel 2008, nel 2015 si è stabi-lizzato sullo 0,94%: come dire che, su cento euro, ogni italiano ne spende meno di uno per l'acquisto di quotidiani, periodici, libri!

Detrazione per l'acquisto di libri, quotidiani e periodiciLa necessità di dare un nuovo impulso al con-

sumo dei prodotti culturali da parte delle famiglie è alla base della prima delle due misure condivise dalle sette organizzazioni: una detrazione dalle imposte sul reddito delle persone fisiche per gli acquisti di libri, quotidiani e periodici in formato cartaceo o digitale, pari al 19% dell’importo speso nel corso dell’anno. "I timidi segnali di migliora-mento del mercato libraio e degli indici di lettura da ultimo registrati – ha detto Alfieri Lorenzon, direttore dell'AIE – devono essere sostenuti con una misura strutturale: la detrazione delle spese di acquisto di libri, come di quotidiani e periodici, è utile per una promozione stabile della lettura e per sostenere lo stesso diritto allo studio e alla co-noscenza dal cui esercizio si sviluppa il sapere e il futuro sociale ed economico del nostro Paese".

Gli indici di lettura di libri in Italia sono fra i più bassi al mondo: i lettori di almeno un libro non scolastico all'anno nella popolazione con più di 6 anni sono calati dal 46,8% (2010) al 42,0% (2015), mentre i lettori abituali di quotidiani rappresentano oggi il 35,3% della popolazione (40,6 nel 2013) e per i periodici tale quota raggiungeva il 58,4% nel

Più lettura, più comunicazione: due proposte per il rilancio della filiera della cartaAttraverso l'utilizzo della leva fiscale sarebbe possibile, con un modesto impiego di risorse pubbliche, riattivare la domanda interna di libri, giornali, riviste, con effetti positivi non soltanto su un comparto che conta 31 miliardi di euro di fatturato annuo e il 5% dell'occupazione manifatturiera, ma anche su tutto il sistema Paese, attualmente agli ultimi posti in Europa nelle classifiche dei consumi culturali.

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2013, mentre oggi si attesta al 47,2%.L’istituzione di un’agevolazione per chi legge o

di un invito al “consumo” per chi non legge può efficacemente avvenire anche attraverso il ricono-scimento di una detrazione dai redditi delle persone fisiche delle spese in acquisto di libri, quotidiani e periodici, in qualsiasi forma siano essi veicolati, secondo un meccanismo in tutto corrispondente a quello previsto per altri tipi di spese giudicate rilevanti per la vita di ogni giorno (ad esempio per l’acquisto di farmaci e per spese di istruzione secondaria e universitaria).

Questa misura contribuirebbe in modo equili-brato, e in forma non distorsiva della concorrenza, a sostenere la lettura presso il pubblico, soddisfa-cendo le esigenze di intrattenimento, di studio, di informazione e di accrescimento culturale e pro-fessionale della popolazione, in tutte le sue fasce di età: anche i soggetti privi di reddito (bambini e ragazzi in età scolare) potrebbero godere del bene-ficio attraverso i propri genitori. Lo sviluppo cul-turale e sociale che ne deriverebbe contribuirebbe tra l’altro all’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti, come quello di eguaglianza e di libertà di espressione, e al diritto allo studio.

Quanto costerebbe tale misura? Il fatturato com-plessivo sviluppato verso privati consumatori per le vendite dei libri, quotidiani e periodici cartacei e digitali effettuate attraverso i consueti canali corrisponde a circa 1.850 milioni di euro.

Tale importo dovrebbe essere peraltro ridotto considerando gli acquisti effettuati da persone

fisiche esenti da imposte o con imposte comples-sive non capienti, gli acquisti effettuati da persone fisiche che non utilizzeranno del tutto o utiliz-zeranno solo in parte la detrazione e gli acquisti effettuati non da persone fisiche. Inoltre l’esigenza di copertura complessiva può essere ulteriormente ridimensionata individuando un tetto massimo della spesa per cui far valere la detrazione del 19% (per esempio 1.000 euro) e una franchigia di spesa complessiva oltre la quale scatta la facoltà di detrazione (per esempio 50 euro). Su tali basi, è ragionevole ritenere che il costo di questa age-volazione sarebbe inferiore a 200 milioni di euro, importo peraltro più basso di quello stanziato per il Bonus Giovani dalla recente legge di Stabilità e di gran lunga inferiore rispetto a quello in progetto per il sostegno al mondo del cinema.

Detassazione degli investimenti pubblicitariLa seconda misura proposta dalle Associazioni

della filiera consiste nella detassazione degli inve-stimenti pubblicitari sulla stampa.

I dati dell’andamento economico-produttivo dell’editoria giornalistica del nostro Paese evi-denziano la radicalità e la profondità della crisi del settore, soprattutto sul mercato della comuni-cazione pubblicitaria, che ha registrato una forte contrazione negli ultimi anni: dal 2007 al 2015 gli investimenti pubblicitari sono diminuiti del 32,4% (da 9,0 a 6,1 miliardi di euro).

In questo quadro, l’andamento degli investimen-ti pubblicitari sulla stampa (quotidiani e periodici)

Un momento della presentazione dei dati e delle proposte della filiera della carta. Da sinistra: Massimo Medugno di Assocarta, Claudio Covini di Assografici, Fabrizio Carotti di Fieg, Alfieri Lorenzon di AIE.

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risulta ancora più critico: tra il 2007 e il 2015, gli investimenti in comunicazione pubblicitaria su quotidiani e periodici sono calati del 61,5% (da 2,8 a 1,1 miliardi di euro), con la conseguenza di quasi dimezzare la loro incidenza sul totale, passata dal 31,0 al 17,6%.

Nello scorso anno (2015) si è registrata una sep-pur timida ripresa degli investimenti pubblicitari su alcuni mezzi (gli investimenti in tv sono cresciuti dello 0,7%) in un quadro complessivo di sostanziale stabilità (-0,5%) del mercato. È, invece, continuata la crisi della stampa: i quotidiani e i periodici hanno infatti confermato un dato di preoccupante flessio-ne (-6,6% i quotidiani e -3,9% i periodici).

In una fase nella quale si intravede una lieve ripresa economica, la comunicazione pubblicitaria costituisce un utile strumento di sostegno della domanda di beni e servizi, ma non va dimenticato che essa costituisce anche una preziosa fonte di finanziamento dei mezzi di informazione. La crisi della comunicazione pubblicitaria, in conclusione, non aiuta la ripresa dei consumi e riduce le risorse necessarie per la produzione di contenuti informa-tivi di qualità.

Nel presentare la proposta, il Direttore Genera-le della FIEG, Fabrizio Carotti, ha sottolineato come la misura proposta sia volta al conseguimento di un duplice effetto positivo: rilanciare gli investimenti pubblicitari, che nella crisi svolgono una eviden-te e riconosciuta funzione prociclica di spinta ai

consumi in un momento in cui i dati economici segnalano l’avvio della ripresa e, nel contempo, garantire risorse ai mezzi di informazione (quoti-diani e periodici) che svolgono una insostituibile funzione di veicolo di cultura e libertà.

Nel dettaglio, la proposta utilizzerebbe un mec-canismo che premierebbe le imprese che effettuano investimenti pubblicitari maggiori rispetto a quelli degli anni precedenti. Si propone infatti di esclude-re dall’imposizione del reddito di impresa e di la-voro autonomo una percentuale degli investimenti in campagne pubblicitarie effettuate nell’anno 2016 e nei tre anni successivi su quotidiani e periodi-ci, anche online. La percentuale di detassazione sarebbe superiore sulla parte di investimenti in eccedenza rispetto agli investimenti realizzati nel corso dell’anno precedente.

Per avere accesso all’incentivo sarebbe neces-sario realizzare nel corso dell’anno investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici almeno pari a quelli dell’anno precedente.

“La detassazione degli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici – ha concluso Carotti – è contenuta come criterio di delega del DDL sull’editoria che inizia in questi giorni il suo percorso parlamentare al Senato, dopo l’approva-zione da parte della Camera. Sarebbe auspicabile trasformare il criterio di delega in puntuale di-sposizione di legge. Perché è importante cogliere questa opportunità”.

Carlo Perrone nuovo presidente dell'Associazione Europea Editori Giornali

L'Assemblea Generale di ENPA, l'associazione europea degli editori di quotidiani, riunitasi il 12 aprile a Bruxelles, ha eletto come nuovo Presidente Carlo Perrone, Vice Presidente della Italiana Editrice S.p.A. (Itedi), che edita La Stampa e Il Secolo XIX, e Responsabile dei Rapporti Internazionali della FIEG. “È un grande onore per me essere alla guida di un'associazione che, fin dalla sua costituzione, nel 1961, difende e sostiene con forza la libertà di stampa e l'indipendenza editoriale al fine di garantire che i cittadini di tutta Europa partecipino al dibattito democratico. Questi valori devono rimanere al centro delle priorità europee e nazionali, soprattutto in un momento in cui l'Europa si trova ad affrontare molte sfide a livello economico, sociale e politico" ha dichiarato il neo Presidente, Carlo Perrone.Maurizio Costa, Presidente FIEG, ha dichiarato: "Mi congratulo e fac-cio i migliori auguri a Carlo Perrone per la sua nomina alla presidenza dell'ENPA, importante riconoscimento del ruolo e del lavoro della FIEG presso le istituzioni europee."Nel corso del 2016, tra i diversi temi al centro dell'agenda politica

europea, l'attività di ENPA si concentrerà prioritariamente sul riconoscimento di un "diritto connesso" in favore degli editori di giornali per rafforzare la tutela del diritto d'autore online e sulla riduzione delle aliquote IVA per le pubblicazioni digitali. Inoltre, la revisione della Direttiva sull'audiovisivo, le ipotesi di regolamentazione delle piattaforme online e dei c.d. Over the Top nell'ambiente digitale, nonché il ruolo svolto dalla media literacy per l'istruzione, sono ulteriori aspetti di fondamentale importanza per gli editori rappresentati da ENPA.ENPA (European Newspaper Publishers' Association) è un'organizzazione internazionale, senza scopo di lucro, che rappre-senta gli editori di giornali e dei mezzi di informazione su tutte le piattaforme e di cui fanno parte associazioni nazionali e regionali di 14 Paesi europei, tra cui Italia, Francia e Germania.

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Che un numero sempre maggiore di utenti si colleghi alla rete attraverso gli smartphone è noto, così come è noto che per gli acquisti on line gli utenti tendano a privilegiare il “distributore uni-versale” Amazon rispetto agli acquisti effettuati nei singoli “negozi digitali”. Un’interfaccia unica, un unico interlocutore ed una rete logistica capil-lare: è un “business model” che sta conquistando un sempre maggior numero di utenti. E se questo modello funzionasse anche per il “commercio di notizie”? Gli editori si trovano stretti fra lo stra-potere dei motori di ricerca, che consentono di ottenere in frazioni di secondo contenuti di qua-lità bypassando il collegamento diretto al sito, e la necessità di “vendere” autonomamente quegli stessi contenuti.

I complessi rapporti fra chi produce informa-zione – gli editori tradizionali – e chi ha la forza, tecnologica e logistica, di distribuirla in tutto il mondo in frazioni di secondo, sono alla ricerca di nuovi equilibri. In questo “cantiere digitale” hanno cominciato a muoversi i protagonisti mondiali del web e della connettività. Social Network, motori di ricerca e produttori di smartphone stanno sviluppando rapidamente nuove piattaforme per la distribuzione delle notizie. L’attività editoriale potrebbe, in poco tempo, tornare ad essere uno dei settori economici più promettente, se si troveranno modelli di business in grado di garantire vantaggi certi, e chiari, per tutti.

Cosa portare sulle nuove piattaforme di di-stribuzione, tutti i contenuti o solo una parte? Chi controllerà il traffico delle notizie? Quale percen-tuale del fatturato spetta all’editore e quale al distributore digitale? Come gestire i proventi della pubblicità? Il sito web dell’editore sarà un punto di

passaggio o tutto il traffico si svolgerà all’interno delle nuove piattaforme? La grafica dei contenuti sarà quella proposta dal brand editoriale o sarà meglio puntare su nuove soluzioni proposte dal “distributore digitale”? Non sarà facile decidere, ma la competizione è partita, e la parola d’ordi-ne, per tutti, è sperimentare, ovunque. Questi, in estrema sintesi, sono gli attori principali del nuovo mercato:

Facebook Instant ArticleGrazie all’accordo iniziale con oltre una decina

di partner editoriali internazionali, fra i quali New York Times, National Geographic e Huffington Post, FaceBook offre la soluzione Instant Article per portare il più rapidamente possibile all’in-terno del social network le notizie pubblicate sul web. Per il momento, l’azienda americana lascia all’editore il conteggio del traffico generato e la possibilità di gestire la pubblicità pubblicata nelle pagine. Fra gli editori che hanno deciso di avviare la sperimentazione, c’è il Washington Post, di pro-prietà di Jeff Bezos, fondatore proprio di Amazon. Il quaotidiano ha cominciato lo scorso mese di settembre a distribuire su Instant Articles (Face-book) i propri contenuti, con l’obiettivo di rendere la lettura degli articoli più veloce e più piacevole. Il risultato forse più significativo ottenuto finora è stato l’incremento reale dei lettori nell’arco della settimana rispetto a quello che avveniva utilizzan-do la vecchia versione proposta da Facebook. Ciò è – probabilmente – dovuto al fatto che il lettore sa che non dovrà aspettare tempi lunghi per il caricamento dei contenuti sul suo smartphone. Se poi Instant Articles creerà problemi alle visite del sito, riducendole in virtù del nuovo metodo

Distribuire, e vendere, i contenuti on line: e se anche per i media potesse funzionare il “modello Amazon”, una rete capillare per portare a destinazione quello che il lettore vuole avere, nel minor tempo possibile? I “social network” come strumento di distribuzione, ma anche di acquisizione di informazioni e commenti dei lettori, sono già da tempo all’attenzione dei media internazionali, e l’integrazione dei “social” con le redazioni è una delle nuove frontiere alla quale guardano con attenzione anche i fornitori di piattaforme per l’editoria multimediale.

Social network e redazioni:nuovi scenari per l’industria dei media

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di distribuzione degli articoli attraverso il social network, questo sarà valutato a par-te, ma il modello di business dell’editore prevede comunque un passaggio dal web per effettuare il pagamen-to dei contenuti.

Apple NewsE’ l’applicazione

per le notizie, svilup-pata da Apple sotto iOS 9. Per il momento è disponibile solo sul mercato americano, ma è attivabile, im-postando Stati Uniti come regione, anche in altre parti del mondo. L’inventore dell’iPhone propone una App per l’accesso immediato ai contenuti editoriali trami-te smartphone. Apple offre accordi precisi agli editori sulla divisione degli introiti pubblicitari

Samsung UpdayDopo l’annuncio dei servizi News di Apple e

Instant Article di FaceBook, anche Samsung, co-losso sudcoreano nella produzione di Smartphone, entra nel promettente mercato dell’informazione su dispositivi mobili con Upday, una nuova App, ed una partnership strategica con il gruppo editoriale Axel Springer. Upday, gratuita e preinstallata su tutti i dispositivi di nuova generazione di Samsung, permetterà agli utenti di accedere a due selezioni di articoli, una scelta dalla redazione, ed un’altra selezionata dai lettori, grazie ad un algoritmo specializzato, in funzione dei propri interessi personali. Per più di un osservatore, anche grazie all’alleanza con Axel Springer, questa soluzione potrebbe diventare l’alternativa “europea” allo strapotere nordamericano.

Google Amp - Accelerated mobile pagesGoogle ha da poco presentato la nuova applica-

zione Amp, che consente di caricare velocemente le pagine web, che contengono articoli, sugli smar-tphone. Anche in questo caso, il colosso del web si è alleato con una trentina di editori.

Twitter MomentsIl social propone, in estrema sintesi, una se-

lezione dei fatti del giorno sugli argomenti più disparati, in partnership con gruppi editoriali del

calibro del New York Times, Washington Post e Vogue. Tutti i contenuti raggruppati dal social – che com-prendono testi, imma-gini e clip audiovisive – sono disponibili ai lettori per un tempo limitato.

Snapchat DiscoverQuando i l Wal l

Street Journal ha si-glato l’accordo di col-laborazione per pub-blicare contenuti su SnapChat Discovery, è stato il 19esimo edi-tore ad avviare questa sperimentazione, pre-ceduto da brand come il National Geographic, Cosmopolitan e CNN.

La piattaforma, che ha già dato prova di notevole flessibilità come strumento di comunicazione, offre canali specializzati ai gruppi editoriali, con un aggiornamento ogni 24 ore. Con un semplice “tap” sull’icona della fonte, il lettore accede ai contenuti.

Anche i fornitori si muovonoLe nuove piattaforme “social” per la distribu-

zione delle notizie on line non lasciano indifferenti i fornitori. EidosMedia ha annunciato il pieno supporto del proprio sistema editoriale Métho-de ad Apple News, Facebook Instant Articles e Google AMP. Quando lo smartphone diventa la piattaforma di riferimento per il consumo di notizie online, i lettori devono sopportarne i problemi in termini di accesso ai contenuti: download lenti e formattazione non ottimale delle pagine. Tra le soluzioni proposte per migliorare l’esperienza dei lettori di news su dispositivi “mo-bile” ci sono i nuovi “canali privilegiati”, come Apple News App e Facebook Instant Articles. Sono già molti i gruppi editoriali internazionali che hanno cominciato la sperimentazione di queste due piattaforme social per la distribuzione delle notizie. “Occorrerà attendere ancora prima che sia chiaro quali benefici questi nuovi canali porteranno agli editori”, ha dichiarato Marco Cetola, EidosMedia Product Manager. “Nel frattempo, molti dei nostri clienti sono desiderosi di esplorarne il potenziale. Ecco perché abbiamo creato le interfacce di pub-blicazione per queste piattaforme e stiamo svi-luppando strumenti editoriali per consentire agli

Smartphone e Social Network alleati per distribuire i contenuti editoriali ovunque, e a qualsiasi ora, è uno dei nuovi scenari dell'industria dei media

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editori di ottenere il massimo beneficio possibile. “ Nell’ architettura di Méthode, orientata ai servizi, basta definire che tipo di contenuto viene inviato a Apple News e a Facebook Instant Articles, in quale formato e quando. Nel momento stesso in cui una storia è pubblicata sul Web, raggiunge automaticamente anche i nuovi canali social. L’approccio di Google è diverso rispetto a Face-book e Apple. La piattaforma proposta non è app-based. Funziona sul Web aperto con l’obiettivo di migliorare le prestazioni delle pagine di notizie all’interno dei browser Web in generale, e nei browser Web degli smartphones in particolare. La soluzione AMP - Accelerated Mobile Pages - è costituita da un insieme di strumenti e librerie che gli editori possono utilizzare per costruire pagine più leggere, ottimizzate per la consegna e la visualizzazione su dispositivi mobili. AMP funziona specificando un sottoinsieme di HTML, CSS ed elementi Javascript che permettono un caricamento della pagina ed uno scorrimento estremamente rapido. Google ha concesso AMP in dominio pubblico come una soluzione open-source, rilasciato sotto licenza Apache 2.0 v. Tutti gli elementi sono stati completamente integrati nella piattaforma Méthode: “L’approccio AMP funziona bene con il processo di generazione della pagina di Méthode,” – ha detto fra l’altro Massimo Barsotti, EidosMedia Chief Marketing Officer - e il supporto della piattaforma editoriale ad AMP “sarà sviluppato mano a mano che si sviluppe-ranno le specifiche” della proposta di Google. Il sistema GN4, rappresentato in Italia da GMDE, è perfattemte interfacciabile con i sistemi social network. La piattaforma consente di creare con-tenuti digitali indipendentemente dal canale di pubblicazione. Comporre un articolo e avviarlo per la distribuzione sui social non è un problema, ma una opzione che offre il sistema, parallelamente all’opportunità di pubblicarlo su canali digitali o stampati. La richiesta di queste opportunità è in crescita in tutto il mondo, ed anche i clienti di GN4 si muovo in questa direzione. La differenza, se mai, è fra i diversi mercati nazionali. In Italia gli editori preferiscono muoversi con maggiori cautele, sia per quanto riguarda la distribuzione che per quanto riguarda la eventuale pubblicazioni dei commenti on line dei lettori, rispetto a quanto avviene altrove.

Una delle ultime funzionalità introdotte da Atex nel nuovo prodotto di Digital Asset Management, “Digital Media Desk” (DM.Desk) si focalizza pro-prio sulla gestione dei social. DM.Desk è un pro-dotto per la gestione di tutti i tipi di asset digitali, costruito sul framework modulare di Atex “Digital Media Core” che permette di aggiungere allo stes-so ambiente diverse funzionalità, a seconda delle

necessità dell’editore. Gli asset gestiti central-mente possono essere utilizzati per pubblicazioni digitali e tradizionali su sistemi di terze parti o usando gli altri moduli che fanno parte della soluzione, con il vantaggio evidente che l’utilizzo di moduli Atex per la pubblicazione permette di gestire e pubblicare contenuti utilizzando una sin-gola base di dati. DM.Desk è quindi un “cruscotto” che permette al giornalista di accedere e gestire tutte le fonti di informazioni (agenzie, materiali di collaboratori, archivio, contenuti pubblicati) e tutti i tipi di contenuti multimediali (testi, immagini, video, pdf, documenti, etc). Con l’ultima versione di DM.Desk sono stati aggiunti due nuovi tipi di asset, i “Tweet” di Twitter e le immagini di Insta-gram che permettono ai redattori di gestire conte-nuti pubblicati su Twitter e su Instagram come se fossero agenzie, insieme ai contenuti provenienti per esempio da agenzie tradizionali o collaboratori. Il database di DM.Desk viene alimentato dai social network con tre modalità:

-Feed da account. Un account Twitter o Insta-gram alimenta Desk con il proprio flusso di notizie (tutte le notizie pubblicate dagli account seguiti). Utile per seguire un certo numero di account noti. Esempio di utilizzo: la redazione sport può avere un account dedicato che segue le principali squadre e gli atleti più in vista. I loro Tweet, ac-cessibili dall’interfaccia di DM.Desk, diventano sorgenti di informazione ancor più immediate dei lanci di agenzia

-Feed geografico. Con la ricerca geografica è possibile ricevere tutte le notizie relative ad una posizione geografica. Esempio di utilizzo: la redazione di un quotidiano locale può tenere sotto controllo tutto quello che viene pubblicato sui social media all’interno della propria zona di diffusione.

-Feed da hashtag. Con questa modalità tutti i post su Twitter/Instagram taggati con le keyword richieste alimentano la base dati di Desk. Esempio di utilizzo: seguire in tempo reale quanto viene postato dai partecipanti ad un evento del quale è stato pubblicizzato l’hashtag.

Tutti gli asset social che alimentano la base dati vengono indicizzati e taggati. Sono quindi ricerca-bili e utilizzabili, sia come contributo al giornalista che per la pubblicazione. Per esempio è possibile costruire galleries di elementi multimediali utiliz-zando immagini provenienti da collaboratori, da Instagram o Twitter e video e pubblicarle diretta-mente sul sito Web. Il vantaggio di questa gestione “uniforme” è che tutti i contenuti fanno adesso parte del flusso di lavoro redazionale, garantendo quindi il controllo di come le informazioni vengo-no trattate e pubblicate, con il rispetto di vincoli, policies e diritti di pubblicazione.

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WORLD NEWS MEDIA CONGRESSWORLD EDITORS FORUM · WORLD ADVERTISING FORUM

CARTAGENA DE INDIAS, COLOMBIA12 TO 14 JUNE 2016

UNITE WITH THE GLOBAL NEWS PUBLISHING COMMUNITY IN THE HEART OF THE CARIBBEAN UNESCO WORLD HERITAGE CITY

Photo: PROCOLOMBIA

WWW.WAN-IFRA.ORG/CARTAGENA2016

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Il centro stampa siciliano E.TI.S investe in tecnologie e materiali di consumo in linea con le norme per il rispetto dell’ambiente.

Una scelta che affonda le radici in esperien-ze positive realizzate in passato, come ricordano i responsabili dello stabilimento catanese. Alcu-ni anni orsono, la E.TI.S è stato il primo centro stampa siciliano ad ottenere la certificazione di qualità ambientale. Il PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification) la più grande organizzazione mondiale di certificazio-ne forestale, con sede a Ginevra, aveva all'epoca riconosciuto che il centro stampa utilizzava supporti cartacei prodotti, e gestiti lungo tutto il ciclo industriale, secondo le più rigide norme di tutela ambientale.

Una scelta che si dimostrò, all’epoca, molto importante sul piano della comunicazione. La Sicilia, il quotidiano locale, produceva con criteri eco-sostenibili, un messaggio molto apprezzato in una regione, la Sicilia, con una voce importante dell’economia legata storica-mente al turismo, ovvero alla valorizzazione dell’ambiente.

Da un punto di vista industriale, il rispetto per l'ambiente si dimostrò anche apprezzato dai clienti, specialmente quelli internazionale – soprattutto del Nord Europa – che richiede-vano, come valore aggiunto, anche questi tipo di certificazione”.

Line di produzione chemical – freeL'esperienza realizzata a quell'epoca è stata

utile anche successivamente. A partire dallo scorso anno, la E.TI.S ha introdotto lastre che non utilizzano più prodotti chimici in fase di sviluppo. Dallo stabilimento escono le copie de La Sicilia, Il Sole 24 Ore, la Repubblica, Avve-

nire, La Stampa, il Giornale di Sicilia, tutti con i relativi inserti, oltre ad a prodotti periodici e materiali commerciali di altre commesse. Una linea di produzione flexo, e due rotative manroland per la stampa offset – Regioman e Uniman 4/2 - con un consumo medio, queste ultime, attorno alle 500 lastre a notte.

Quando Agfa ha proposto la introduzione delle nuove lastre N94 VCF – senza utilizzo di chimici – “abbiamo verificato, assieme ai conti economici, anche la qualità del risultato finale” - racconta a TecnoMedia il responsabile tecnico del centro stampa, Alfio Taormina. Cominciati i test, i tecnici hanno riscontrato che non solo non c’erano perdite di qualità nel prodotto stampato finale, ma “in alcuni casi il risultato era anche migliore”. Le nuove lastre sono sviluppate da due unità Agfa VXCF 85N, che non utilizzano, come in passato, bagni di sviluppo con Ph forte-mente basico, ma una soluzione acquosa con Ph neutro. Con la tecnologia chemical free vengono quindi meno le fasi che utilizzavano prodotti maggiormente inquinanti, che poi andavano smaltiti con appositi cicli di trattamento. Il nuovo bagno, unico nel corso del processo, è a base acquosa con Ph neutro. Mano a mano che agisce sulle lastre, consente la rimozione del materiale dalla superficie, lasciando alla fine del trattamento dei residui molto più semplici da smaltire.

Da un punto di vista ambientale il vantaggio è evidente. Da un punto di vista economico, con le nuove lastre e nuove sviluppatrici si ri-sparmiano tutti i materiali di consumo chimici. A quasi un anno dall’introduzione della nuova tecnologia, ormai quasi l’80% delle circa 500 lastre offset è avviato all’interno della linea senza chimici.

Rispettare l’ambiente conviene:E.TI.S investe su lastre chem-freeL’adozione di lastre e sviluppatrici con tecnologia chemical free al centro stampa di Catania, a quasi dodici mesi dalla loro introduzione, si è dimostrata una scelta azzeccata sia sul piano della resa in termini di qualità sia per quanto riguarda la gestione economica. Quasi l’80% delle lastre che stampano in offset escono dalle due nuove linee eco-compatibili, che rendono possibili risparmi sia per la eliminazione dei chimici che per la ridotta manutenzione ordinaria degli impianti. A guadagnare è lo stampatore, il committente e, naturalmente, l’ambiente circostante.

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“Abbiamo riscontrato anche altri vantaggi” - sottolinea Taormina. Non ci sono problemi di macchinabilità, e si riducono sensibilmente gli interventi di manutenzione ordinaria. Il prodot-to acquoso con Ph neutro che interagisce con la superficie della lastra non intasa la sviluppa-trice, che può essere pulita periodicamente con una semplice pezza bagnata. Lo stesso discorso vale per la rotativa, dove sono stati drastica-

mente ridotti gli interventi di manutenzione. Le lastre low chem di Agfa sono utilizzate sia

per la produzione di quotidiani che per gli altri prodotti in offset con committenti esterni.

Per questi ultimi i vantaggi si risolvono in condizioni contrattuali di miglior favore, dal momento che il centro stampa ha ridotto i costi in fotoformatura. Difendere l’ambiente conviene a tutti.

A sin.:Alfio Taormina, responsabile tecnico di E.TI.S., a destra l'area di fotoformatura che utilizza lastre e sviluppatrici chem-free.

Tecnologia ed imprenditoria. Al femminile

Il 14 marzo è deceduta Rina Formentini, socio fondatore e consigliere di amministrazione LinkSERVICE dal 1994, consigliere di Amministrazione Exelis dal 2010. Di carattere schivo – non amava apparire in pubblico, ma era presente costantemente nella vita aziendale – è stata una personalità fondamentale per creare le condizioni che hanno permesso la nascita di aziende che hanno portato innovazione tec-nologica al settore dei media. In qualità di consigliere ne ha supportato lo sviluppo, anche in tempi non facili per questo settore industriale, sempre puntando ad una crescita sostenibile nel corso degli anni, senza lasciarsi incantare da effimeri risultati di breve pe-riodo. La sua ultima apparizione in pubblico, a fine 2014, in occasione della festa per i vent’anni di attività dell’azienda, guidata dal figlio Massimo, è stata l’occasione per trasmet-tere ai partecipanti i valori dell’impegno professionale, della

serietà e del rispet-to dei rap-port i nel mondo del lavoro. Q u a n t i l ’ h a n n o conosciu-ta ed ap-prezzata, l a r i co r -d e r a n n o anche per l’entusia-mo nel la-voro e il piacere ad approfondire sempre la conoscenza delle persone che la circondavano.

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WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, ritorna a Bari, dal 21 al 22 giugno prossimi, con un programma dal titolo quasi provocatorio: “La filiera dei quotidiani fra slogan e realtà – Ricu-perare efficienza e contenere i costi in redazione, pubblicità, stampa e logistica.

Sette anni sono passati dalla prima edizione nel capoluogo Pugliese, ma ne sembrano passati molti di più. Da allora l’industria dei media, ed in modo particolare quella della stampa quotidiani, ha su-bito accelerazioni incontrollabili, ed oggi in tutto il mondo i professionisti del settore si trovano a fare i conti con scenari macroeconomici dominati dall’assoluta incertezza riguardo al futuro.

L’industria dei media non sarà mai più quella del passato, ma nessuno sa come sarà quella del futuro. “La filiera dei quotidiani fra slogan e realtà” cercherà di portare all’attenzione dei partecipanti – che nelle ultime edizioni si sono ormai consolidati verso una quota media di 240 persone – le esperienze più interessanti per la valorizzazione dei contenuti, per lo sviluppo di attività pubblicitarie e promozionali innovative, e, per quanto riguarda l’area industriale, quella dedicata alla stampa, proverà a disegnare nuovi, possibili, contorni per il network di stampa nazio-nale, senza dimenticare quello che sta avvenendo in Europa, fra l’evoluzione e la riorganizzazione degli stabilimenti di produzione offset e le nuove realtà full digital.

Valorizzare i contenutiNella prima sessione dei lavori, dedicata a

“nuovo giornalismo e nuova pubblicità”, i riflettori saranno puntati sulle esperienze di successo per valorizzare, e vendere, i contenuti dei canali on

line, e sulle soluzioni più efficienti per sviluppare e gestire campagne multimediali di successo per portare i lettori consumatori sui punti vendita. Un’attenzione speciale sarà dedicata all’efficacia del lavoro redazionale ed all’organizzazione delle redazioni.

All'estero, così come in Italia, gli editori hanno avviato già da tempo una rivisitazione globale della pubblicità e delle strategie per rafforzarsi sul mercato della comunicazione multimediale. "Eventi" che colleghino il marchio del giornale ad attività sul territorio, azioni di e-commerce, nati-ve advertising, sono solo alcune delle possibilità di un settore alla ricerca di nuovi strumenti, e nuove strategie di business, per rafforzarsi nella pubblicità.

In parallelo, lo stesso processo di rivisitazione sta avvenendo sul fronte dei contenuti. Al modello di sviluppo basato sui soli fatturati della pubblicità quasi più nessuno crede. La sfida è come valoriz-zare, e quindi vendere, i nuovi contenuti digitali, e come organizzarsi per produlli con flussi di lavoro sempre più efficienti e meno costosi sul piano economico.

WAN-IFRA Italia proporrà esperiense di suc-cesso, riflessioni e scenari su questi argomenti, destinati a diventare una forza trainante nell'in-dustria dei media del XXI secolo.

Produzione: cambiare si può?La seconda sessione dei lavori sarà, come di

consueto, focalizzata sulla produzione e sulla ge-stione logistica del prodotto stampato, dai nuovi centri stampa full digital alle soluzioni per una stampa offset sempre più conveniente sul piano dei risultati economici.

Tecnologie, materiali di consumo e riorganiz-

La filiera dei quotidiani fra slogan e realtà:WAN-IFRA Italia torna a Bari

A sette anni dalla prima edizione nel capoluogo Pugliese, WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, ritorna a Bari il 21 e 22 giugno prossimi. Il programma sarà dedicato alla valorizzazione dei contenuti editoriali, alle forme di pubblicità più efficaci ed alle reali possibilità per rinnovare il network di stampa nazionale.

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zazione industriale saranno completate da appro-fondimenti specifici per il mercato nazionale.

L’Italia che stampa: si può cambiare? I dati della ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico saranno elaborati per proporre nuovi scenari industriali.

La rassegna delle novità presentate alla DRU-PA di Düsseldorf completerà i contenuti della sessione.

La XIX edizione di WAN-IFRA Italia, la Con-ferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, si svolgerà a Bari nei giorni 21 e 22 giugno. I lavori della manifestazione sa-ranno tradotti simultaneamente in italiano ed in inglese e, come nelle tradizioni della Conferenza, la serata del 21 giugno sarà conclusa da una cena informale sul lungomare di Bari, a pochi isolati dal centro storico.

Gli aggiornamenti di WAN-IFRA Italia 2016 saranno disponibili sul sito www.ediland.it e sul sito www.wan-ifra.org, le due organizzazioni che promuovono la Conferenza fin dalla sua prima edizione. Il programma completo sarà distribuito per posta e per email.

Al momento di chiudere la rivista, sono già stati distribuiti i primi moduli con una informazio-ne sintetica, e tutti i dettagli per partecipare alla

XIX edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza per i professionisti dell'industria editoriale e della stampa italiana.

TecnoMediaPeriodico della ASIG

Associazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sardegna 139, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Comitato Editoriale Paolo Polidori, Nedo Antonietti, Giulia Salvio,

Direttore responsabileLuca Michelli

ha collaborato a questo numeroSalvatore Curiale

Segreteria di RedazioneElga Mauro

Reg. Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 - ROC n. 4753© ASIG Service S.r.l. - 2015 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

Stampa digitaleCSQ - Via dell'Industria 52 - 25030 Erbusco (BS)

Questo numero è stato chiusoin redazione l'11 aprile 2016

TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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Atex annuncia che Johnston Press PLC, uno dei più grandi editori del Regno Unito (con 250 giornali e settimanali sia free che a pagamento, 13 quotidiani e 198 portali di news locali) ha ordinato la nuova soluzione DAM “Digital Media Desk” di Atex. Digital Media Desk si aggiunge ai compo-nenti Atex Digital Media Print e Digital Media Polopoly, già utilizzati dal gruppo per gestire i workflow digitali e stampa.

DM.Desk di Atex è aperto, veloce e scalabi-le, supportato da un database NoSQL. Diversi flussi editoriali possono essere riorganizzati con Desk:

L’implementazione di un’infrastruttura di ge-•stione di contenuti centralizzata che gestisca tutte le necessità dell’acquisizione e archivia-zione dei contenuti, l’utilizzo per la pubblica-zione e conseguente disseminazione sui canali digitali e tradizionali.Il consolidamento di diversi sistemi di gestione •degli asset: la gestione delle immagini, l’uti-lizzo delle agenzie, gli archivi testuali e delle edizioni carta.La creazione di una piattaforma di contenuti •aperta e integrabile.Il flusso di lavoro per redattori remoti, col-•laboratori, reporter o per l’integrazione del mondo social all’interno del modello di lavoro redazionale.

“A Johnston Press stiamo lavorando sul po-tenziare le nostre redazioni, in modo che siano in grado di lavorare per più titoli e piattaforme, con strumenti flessibili che permettano di gestire e amministrare grandi quantità di informazioni in entrata e organizzare la fornitura di contenuti ad hoc su canali multipli” – dichiara Mike Fisher, IT Director (core) di Johnston Press – “Stiamo già utilizzando i prodotti Atex per gestire la pro-duzione dei contenuti e il loro invio sui canali digitali e carta e questo è un naturale passo in avanti per completare la nostra infrastruttura con il nuovo modulo di Digital Asset Management. Con questa implementazione saremo in grado di semplificare la nostra infrastruttura, avendo un unico sistema ed un’unica interfaccia utente per gestire gli archivi, le agenzie, i collaboratori, e organizzare immagini e i video, oltre che per gestire la produzione e la fornitura dei contenuti su tutti i titoli di Johnston Press”.

Tom York, Atex Director of Services and Sup-port, inoltre commenta - “Nel 2015 abbiamo lavo-rato con Johnston Press per fornire alle redazioni ACT, uno strumento mobile e creativo per creare contenuti e pubblicarli naturalmente su canali, di-gitali e tradizionali. Con Desk stiamo procedendo verso la fase successiva del progetto, dove tutti i contenuti prodotti e acquisiti da Johnston Press saranno accessibili nello stesso ambiente, dando ai giornalisti e ai reporter una soluzione unica per gestire, creare e pubblicare tutti i contenuti per tutti i titoli e i canali”.

AtexAtex è un fornitore globale di sistemi e servizi

Atex è un fornitore globale di sistemi e servizi per l’editoria. Sviluppa sistemi editoriali, web content management systems e sistemi di gestione pub-blicità che garantiscono efficienza produttiva e l’implementazione di strategie di revenue multi canale. I sistemi Atex gestiscono le presenze digi-tali e la produzione delle edizioni tradizionali dei più conosciuti brand dell’editoria mondiale.

Gestione centralizzata degli Asset Digitali a Johnston Press con Atex Digital Media Desk

Atex Via Degli Artigianelli 10 - 20159 MilanoTel: +39 02 86 801 462 Fax: +39 02 86 801 555www.atex.com

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EidosMedia, azienda leader nello sviluppo di soluzioni di digital publishing avanzate per i media e il settore finanziario, ha annunciato l’apertura di una filiale in Cina per servire i clienti dei mercati asiatici. La filiale è una joint venture con la società di consulenza Smart Team Global (STG) in Cina e sarà diretta da Vivian Xu, ex amministratore STG.

EidosMedia è presente in Cina già da qualche anno. Il China Daily, l’unico titolo nazionale in lingua inglese del Paese, ha recentemente completato la realizzazione di una newsroom integrata basata sulla piattaforma di EidosMedia, Méthode, che copre ogni aspetto delle operazioni multi-canale e multi-edizione. Méthode è utilizzato anche dal governo cinese per gestire il portale ufficiale in lingua inglese english.gov.cn

“Il settore dell’informazione in Cina ha un

enorme potenziale di crescita,” ha detto Vivian Xu, General Manager di EidosMedia per la filiale di Shanghai. “Ma per cogliere tale opportunità, le testate giornalistiche devono combinare le capacità multi-canale e multi-device con l’elevata produttività. Le soluzioni digitali di EidosMedia sono la chiave per sbloccare questo potenziale.”

L’ingresso di EidosMedia nel mercato asiatico ha richiesto l’introduzione del supporto per alfabeti non latini. I caratteri cinesi, sia tradizionale che semplificato, sono ben supportati dalla piattaforma Méthode a tutti i livelli, dalla ricerca di notizie all’immissione di testo, al design della pagina e la gestione dei social media. L’utilizzo da parte di Méthode delle tecnologie standard consente l’interoperabilità con i migliori protocolli esistenti, come ad esempio il metodo Sogou Pinyin per l’inserimento dei caratteri cinesi con una tastiera standard.

“Siamo lieti di avere Vivian a guidare la nostra attività in Cina”, ha detto Gabriella Franzini, EidosMedia CEO. “Dopo un ottimo inizio con il China Daily, vogliamo portare i vantaggi della pubblicazione di contenuto digitale avanzato alle numerose testate giornalistiche e istituzioni finanziarie della Cina”.

Una variante del logo di EidosMedia è stata creata per il mercato cinese, incorporando i caratteri ‘italiano’, ‘picco’ e ‘tecnologia’ - 意巅科技 - che riflettono le origini e i valori della società.

EidosMedia inaugura la nuova sede in CinaCon l’apertura dei nuovi uffici a Shanghai, EidosMedia si avvicina sempre più agli attuali e futuri utenti della sua piattaforma di pubblicazione digitale in Asia.

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milanotel. 02-36732000 Fax: [email protected]

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WAN-IFRA Italia 2016

La filiera dei quotidiani fra slogan e realtàRicuperare efficienza e contenere i costi

in redazione, pubblicità, stampa e logistica

Bari, 21 - 22 giugno 2016

WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa quotidiana, ritorna a Bari, a sette anni dall’edizione 2009, con un programma dedicato alle novità in materia di gestione dei contenuti digitali, pubblicità multimediale, stampa e logistica del prodotto quotidiano.

La • prima sessione dei lavori è dedicata a “nuovo giornalismo e nuova pubblicità”. Occhi puntati sulle esperienze di successo per valorizzare, e vendere, i contenuti dei canali on line, e sulle soluzioni più efficienti per sviluppare e gestire campagne multimediali di successo per portare i lettori consumatori sui punti vendita. Un’attenzione speciale sarà dedicata all’efficacia ed all’organizzazione del lavoro redazionale.

La • seconda sessione dei lavori sarà, focalizzata sulla produzione e sulla gestione logistica del quotidiano stampato, dai nuovi centri stampa full digital alle soluzioni per una produzione sempre più conveniente sul piano dei risultati economici. Tecnologie, materiali di consumo e riorganizzazione industriale saranno completate da approfondimenti specifici per il mercato nazionale. L’Italia che stampa: si può cambiare? I dati della ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico saranno elaborati per proporre nuovi scenari industriali. La rassegna delle novità presentate alla DRUPA di Düsseldorf completerà i contenuti della sessione.

Informazioni logisticheLa XIX edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, si svolgerà a Bari nei giorni 21 e 22 giugno. I lavori saranno tradotti simultaneamente in italiano ed in inglese. La serata del 21 giugno sarà conclusa da una cena informale che si svolgerà presso la sala Zonno, sul lungomare di Bari, a pochi isolati dal centro storico.

I lavori della Conferenza si svolgeranno presso il Centro Congressi dell’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci. L’organizzazione ha riservato un lotto di camere, a prezzi convenzionati, presso i seguenti alberghi:

Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci• , via G. Capruzzi 326, Bari;Hotel Nicolaus• , Via C.A. Ciasca, 27, Bari

Gl aggiornamenti sul programma WAN-IFRA Italia 2016 e i moduli per l’iscrizione e la prenotazione alberghiera sono disponibili sui sitiu www.ediland.it e www.wan-ifra.org. Il programma completo sarà distribuito per posta e per email.

Per ogni ulteriore informazione potete contattare Asig:06 4883566

[email protected]

ISSN 1974-7152

Agfa-Gevaert

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Atex

Barenschee

Denex Systems Technology

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Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttoLe aziende informano

Numero 88 - marzo 2016

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Le RubricheFilo diretto ............................................................................................................... da pagina 21

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Social network e redazioni: i nuovi scenariI “social network” come strumento di distribuzione, ma an-che di acquisizione di informazioni e commenti, sono già da tempo all’attenzione dei media internazionali, e l’integrazio-ne dei “social” con le redazioni è una delle nuove frontiere alla quale guardano con attenzione anche i fornitori di piat-taforme per l’editoria multimediale. a pagina 12

La filiera dei quotidiani tra slogan e realtàWAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’indu-stria editoriale e della stampa italiana, ritorna a Bari il 21 e 22 giugno prossimi. Il programma sarà dedicato alla valoriz-zazione dei contenuti editoriali, alle forme di pubblicità più efficaci ed alle reali possibilità per rinnovare il network di stampa nazionale. a pagina 18

E.TI.S. investe su lastre chemical freeA quasi un anno dall’introduzione, le due nuove linee di for-matura con tecnologia chemical free installate al centro stampa di Catania hanno reso possibili risparmi sia per la eliminazione dei chimici che per la ridotta manutenzione de-gli impianti. A guadagnarci sono lo stampatore, il commit-tente e, naturalmente, l’ambiente. a pagina 16

Alla Gazzetta di Parma la pubblicità è on lineVoglia di sperimentare, nuovi investimenti ed una posizione di prestigio sul mercato locale favoriscono le iniziative della Gazzetta di Parma nella raccolta di pubblicità on line. Tec-nologia e imprenditorialità sono le chiavi per avere successo in un territorio dove i concetti, le opportunità e i modelli di business sono in costante cambiamento. a pagina 3

È on line l’archivio storico de La SiciliaDal 15 marzo scorso sono on line oltre un milione di pagine, tre milioni di fotografie e sei milioni di articoli, pubblicati nei primi settant’anni di vita del quotidiano. I contenuti, in alta risoluzione ed aggiornati quotidianamente, sono disponi-bili con formule di abbonamento che consentono di acquista-re anche quantità ridotte di “copie digitali”. a pagina 6

Più lettura, più comunicazioneDetrazione fiscale delle spese per l’acquisto di libri e gior-nali e detassazione degli investimenti pubblicitari: sono le proposte avanzate il 16 marzo scorso a Roma dalla filiera della carta stampata per rivitalizzare un comparto che con-ta 31 miliardi di euro di fatturato annuo e rappresenta il 5% dell’occupazione manifatturiera italiana. a pagina 9