W4I 16 - La larga banda(fissa e mobile) in Italia

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OSSERVATORI I nuovi scenari del mercato Mobile Content & Internet La corsa dell'innovazione tecnologica e la sperimentazione di nuovi business model: l'analisi del Politecnico di Milano FOCUS CIO Il satellite garantisce la consegna della posta Intervista a Massimo Bollati, CIO di TNT Post COVER STORY La larga banda (fissa e mobile) in Italia I progetti delle Telco per creare un'infrastruttura più capillare e moderna e i piani del Vice Ministro Romani giugno-luglio | 2010 www.wireless4innovation.it

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Wireless4Innovation n16

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OSSERVATORI

I nuovi scenari del mercatoMobile Content & InternetLa corsa dell'innovazione tecnologica e la sperimentazione di nuovi business model: l'analisi del Politecnico di Milano

FOCUS CIO

Il satellite garantisce la consegna della postaIntervista a Massimo Bollati, CIO di TNT Post

COVER STORY

La larga banda(fissa e mobile) in ItaliaI progetti delle Telco per creare un'infrastruttura più capillare e moderna e i piani del Vice Ministro Romani

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SOMMARIO

EDITORIALE05 INVESTIRE NELLE APPLICAZIONI

DI MOBILITY CONVIENE di Alessandro Perego

COVER STORY08 BANDA LARGA, QUALCOSA SI MUOVE

di Manuela Gianni

APPROFONDIMENTI30 OSSERVATORIO

I nuovi scenari del mercato Mobile Content & Internetdi Filippo Renga e Marta Valsecchi

36 FOCUS CIOIl satellite garantisce la consegna della postaIntervista a Massimo Bollati, CIO TNT Post Italia

di Manuela Gianni

40 RFIdL’innovazione viaggia sulla radiofrequenzadi Carlo Maria Medaglia, David Sepahi e Barbara Chicca - Sapienza Università di Roma

44 BUSINESS CASEGestione di opere d’arte con tecnologia Mobile & RFId

50 MOBILE PAYMENTIl Mobile Payment in arrivo su iPhonedi Valeria Portale

RUBRICHE06 Ricerche dal mondo12 Wireless Supply Chain15 RFId e NFC18 Mobile Content & Internet22 Mobile Marketing & Service26 Mobile Force e Mobile Workspace52 Eventi e formazione55 Who’s Who57 Cambio di poltrone

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Abbonamento annuale: 49 euro

Comitato ScientificoPresidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), FedericoBarilli (Assinform), Luigi Battezzati (Politecnicodi Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università LaSapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr),Carlo Alberto Carnevale Maffè (UniversitàBocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (GruppoComifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci(Politecnico di Torino), Andrea Rangone(Politecnico di Milano), Francesco Sacco(Università dell’Insubria-SDA Bocconi)

Hanno collaborato a questo numeroRomina Arata, Paola Capoferro Ronchetta,Laura Cavallaro, Barbara Chicca, Andrea Ferretti, Damiano Frosi, Carlo Maria Medaglia, Christian Mondini,Emanuela Pala, Marco Planzi, Filippo Renga,David Sepahi, Marta Valsecchi

DIRETTORE RESPONSABILEManuela [email protected]

Per inviare comunicati stampa: [email protected]

PUBBLICITÀ[email protected]

WIRELESS4INNOVATIONè una testata di ICT AND STRATEGY S.r.l.Via Schiaffino, 25 - 20158 MilanoRivista bimestrale distribuita in abbonamentoCopyright © 2000.Testi e disegni: riproduzione vietata.

Registrazione presso il Tribunale di Milano.

Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446

Grafica e impaginazioneADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI)StampaArti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI)

Immagini: copyright Thinkstock

Associato a

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Investire nelle applicazionidi Mobility conviene

L'indice di profittabilità dell'investimento è risul-tato sempre molto alto: in 19 casi è stato superio-re a 2 (cioè, il valore generato dal progetto è+100% rispetto a quello dell'investimento inizia-le) e in 11 casi superiore a 5 (il valore generato dalprogetto è pari a 5 volte l'investimento iniziale).In alcuni casi, inoltre, l'indice di profittabilità del-l'investimento ha raggiunto anche valori pari a20, 22 ma anche 54 e 76 (indicando un valore ge-nerato dal progetto pari a 76 volte il valore del-l'investimento iniziale).La maggior parte delle applicazioni esaminatepresenta inoltre rilevanti benefici in prestazionipiù difficilmente monetizzabili – quali il livello diservizio al cliente, la qualità del lavoro, la dispo-nibilità di dati per migliorare i processi. In tutti i progetti esaminati vi sono significativibenefici non monetizzabili, per i quali è difficileprocedere ad una misura oggettiva, ma che spes-so sono stati considerati come assolutamente de-cisivi dai promotori del progetto o dagli utentistessi. In alcuni dei casi analizzati, la volontà dicogliere questi benefici più intangibili è risultatadeterminante fin dall’inizio nella decisione di in-vestimento. In altri casi, la rilevanza dei beneficiintangibili è emersa nitidamente solo dopo averimplementato il progetto, ma è stata talmente si-gnificativa da aver reso l’adozione dell’applica-zione Mobile & Wireless come “imprescindibile”agli occhi degli utenti.

on l’obiettivo di convincere anche ipiù scettici della validità dell’investi-mento in tecnologie Mobile in diversiambiti della catena del valore, laSchool of Management delPolitecnico di Milano, in collabora-zione con Assinform, ha analizzato indettaglio l’impatto di 25 applicazioniMobile & Wireless nelle organizza-

zioni, mettendone in evidenza i molteplici van-taggi, tangibili e intangibili. Si tratta di aziende italiane che hanno sviluppa-to – o stanno sviluppando – applicazioni diMobility (naturalmente con successo, questo vasottolineato) appartenenti a tutti i principali am-biti applicativi – Sales Force Automation,Wireless Operations, Field Force Automation,Asset Management, Warehouse & StockManagement, Customer RelationshipManagement, Mobile & Wireless Office e FleetManagement – nei principali settori –Manufacturing, Retail e Servizi. Le applicazioni,inoltre, spaziano in vari ambiti tecnologici e condiversi dispositivi, quali smartphone, terminaliindustriali, netbook, tag RFId e via dicendo, Le aziende sono state sottoposte a un check upminuzioso dei processi coinvolti, dei costi, degliinvestimenti, dell’impegno organizzativo, ana-lizzando le differenze fra la situazione preceden-te e quella successiva all’introduzione dell’ap-plicazione.

Lo studio ha portato a evidenziare dati quanti-tativi che dimostrano senza possibilità di confu-tazione il valore di questi investimenti, con ri-sultati in alcuni casi eclatanti. Il tempo di rien-tro dell'investimento si dimostra, ad esempio,particolarmente breve: nella maggioranza deicasi analizzati (18 su 25), inferiore a due anni ein 12 casi addirittura inferiore a un solo anno.

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di ALESSANDRO PEREGO Presidente Comitato Scientifico

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EDITORIALE

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Ricerche dal mondow

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Il mercato del MobileGaming non sembrarallentare la sua corsa,

che lo porterà a superare,secondo le stime diGartner, i 5,6 miliardi didollari nel 2010, con untasso di crescita previstodel 19% rispetto ai 4,7 mi-liardi del 2009, e gli 11,4miliardi di dollari nel 2014.L’evoluzione dei Mobileapplication store ha apertoil mercato a nuovi player,sia sviluppatori sia editori,ampliando la competizio-ne nel settore. Attualmentesi stima che circa il 70%delle applicazioni Mobilescaricate dagli utenti sianogiochi, di cui circa il 65%gratuito. Secondo Gartner,la maggior parte dei mobi-le gamer continuerà a gra-vitare attorno ai titoli gra-tuiti e non si prevede quin-di uno sviluppo del model-lo sponsorizzato da an-nunci pubblicitari neiprossimi 3 anni. Allo stes-so tempo le società di tele-comunicazione stanno fa-cilitando la diffusione delfenomeno del Mobile

Gaming, principalmentefornendo la possibilità agliutenti di pagare i giochiacquistati direttamente at-traverso le bollette.Gli operatori mobili e gliapplication store hannoentrambi l’opportunità dicavalcare l’entusiasmocreatosi attorno al feno-

meno, espandendo ulte-riormente la propria offer-ta di Mobile Gaming.Anche gli sviluppatori po-tranno trarre beneficio daquesta situazione, che gliconsentirà di aumentare ilproprio potere negoziale eil numero di canali distri-butivi disponibili

Ricerca GartnerContinua il successo dei giochiper cellulare (+19% nel 2010)

Lunedì 7 giugno, durante il keynote diapertura dell’Apple WWDC (WorldWideDevelopers Conference), l’evento annualeriservato agli sviluppatori, Steve Jobs, CEOdella società di Cupertino, ha presentato ilnuovo iPhone 4, ultimo erede dellosmartphone touchscreen che harivoluzionato il mercato dei cellulari.Secondo i dati pubblicati da IDC, levendite di iPhone nel primo trimestre2010 hanno rappresentato il 16,1% delmercato, in aumento, rispetto allo stessoperiodo 2009, di oltre il 131%. Nielsenstima, per iPhone OS, una quota dimercato USA del 28%, dietro a BlackBerry(con il 35% di market share, in calo del2%) e davanti a Windows Mobile (19%) eAndroid (9%). A livello globale, però, nonsi deve dimenticare la presenza diSymbian OS, che domina incontrastato ilmercato dei sistemi operativi persmartphone con una share del 44%, e larecente alleanza strategica fra Nokia eYahoo!, che combina l'esperienza diYahoo! nei servizi mail e instantmessaging con quella in mappe e servizi dinavigazione propria del gruppo finlandese.Da un rapporto Nielsen, inoltre, emergecome gli utenti americani di iPhone sianoi più fedeli alla piattaforma scelta: nell'80

per cento dei casi dichiarano che il loroprossimo telefono sarà ancora unosmartphone Apple. Piuttosto soddisfatti,però, anche gli utenti di Android, chesette volte su dieci si dicono pronti ariacquistare uno smartphone basato sulsistema operativo sviluppato da Google.Tuttavia, nonostante il successo dellapiattaforma Android, il colosso diMountain View ha deciso di interromperele vendite online del suo primosmartphone, il Nexus One, che si ponevain diretta concorrenza con iPhone.Secondo le previsioni di Kaufman Bros.,società di investment banking, nel 2010verranno venduti 37 milioni di iPhone,che saliranno a 43 milioni nel 2011,consolidando la posizione di mercato dellapiattaforma Apple all’interno delcomparto mobile. L’alto numero di venditeè in parte giustificato dall’enorme bacinod’utenza internazionale: il nuovoterminale verrà infatti commercializzato il24 giugno in USA, UK, Francia, Germaniae Giappone, con l’obiettivo di coprire finoa 88 paesi entro la fine di settembre ealtri mercati in futuro. Non resta cheaspettare le prossime mosse degli altricompetitor, che non si faranno di certoattendere.

Sempre più accesa la battaglia nel mercato degli smartphone

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Google ha colto l'occasione del lancio del nuovodispositivo Droid X di Motorola - avvenuto il 26giugno - per fare il punto sul sistema operativo

Android e sul suo posizionamento sul mercato mondia-le, mostrando dati estremamente positivi. Ad oggi sonodisponibili 60 dispositivi Android sul mercato, maturatidalla collaborazione con 21 produttori e 59 carrier chedistribuiscono questa piattaforma in 49 paesi. Androidacquisisce 160.000 nuovi utenti ogni giorno, equivalen-te all'attivazione di circa due nuovi device al secondo, re-gistrando una crescita del 60% rispetto allo scorso mag-gio. Buoni anche i dati sul fronte applicazioni: ad oggisono infatti disponibili sull’Android Market circa 65.000apps, il 23% in più rispetto al mese precedente, e ben il54% in più rispetto al mese di marzo; una crescita espo-nenziale che conferma l’interesse della comunità deglisviluppatori verso questa piattaforma. Google ha inoltredichiarato di aver reso disponibile a tutti i produttoriAndroid nel mondo la versione 2.2 del sistema operati-vo, conosciuta come Froyo, che introduce importanticambiamenti per sviluppatori e utenti per quanto riguar-da la velocità di esecuzione, il supporto della tecnologiaJava e nuove funzionalità pensate per il mondo enterpri-se. In parallelo, Apple ha lanciato la nuova versione delsuo sistema operativo, la 4.0, introducendo circa un cen-tinaio di innovazioni. Tra le più rilevanti, il supporto peril multitasking anche per software di terze parti, che per-metterà, per esempio, alle applicazioni basate su VoIp diricevere chiamate anche quando il dispositivo è in mo-dalità standby. Tra le altre novità vi è la possibilità di ge-stire le applicazioni mediante cartelle, così da raggrup-parle ed evitare un sovraffollamento di icone sul desk-top, e l’introduzione delle mailbox unificate, che permet-terà di consultare la posta di più account in una solaschermata.Altra importante novità di questo periodo è rappresenta-ta dal debutto di MeeGo, un nuovo sistema operativo ba-sato su tecnologia Linux pensato principalmente per dis-positivi smartphone e netbook, nato dall’unione diMoblin e Maemo e dalla collaborazione di due colossi co-me Nokia e Intel.

Android avanza a passi da gigante

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COVER STORY

Romani propone alle

Telco impegnate nei

progetti di cablaggio in

fibra ottica un tavolo

di lavoro comune,

mentre il Presidente

dell’Agcom Calabrò

evidenzia, nella sua

relazione annuale,

il ritardo dell’Italia

rispetto all’Europa

Banda larga, qualcosa si muove

l tema della rete italianaa larga banda, infra-struttura universamentericonosciuta come ne-cessaria per lo svilppoeconomico di un Paese,e della sua inadeguatez-za di fronte a un futuroche punta dritto verso ildigitale, è tornato di re-

cente alla ribalta della cronaca. Ne ha parlato a giugno ilPresidente dell’Agcom Calabrò,nella sua relazione annuale, ri-cordando che l’Italia è sotto lamedia UE per diffusione dellabanda larga, per il numero di fa-miglie connesse a Internet oltreche per la diffusione degli ac-quisti on-line. Il Presidente ha

IPAOLO ROMANIVice Ministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni

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di MANUELA GIANNI

Il boom del Mobile InternetNel 2009, annus horribilis per l’economiaitaliana, i ricavi dei servizi di telecomunica-zione mobile delle Telco sono diminuiti del3%. La nuova frontiera è la connettivitàmobile a banda larga per cellulari e altri dis-positivi portatili (notebook, netbook, iPad,eBook): il Mobile Internet è cresciuto del17% e oggi i mobile surfer sono già oltre 10milioni, erano 6 milioni a inizio 2009. È il quadro che emerge dall'OsservatorioMobile Content & Internet della School ofManagement del Politecnico di Milano(www.osservatori.net) realizzato in colla-borazione con l'ICT Institute e il MEF -Mobile Entertainment Forum, che ha messoin evidenza come il nuovo paradigma delMobile Internet e degli Application store sistia rivelando un potente laboratorio di in-novazione digitale, in cui stanno avvenen-do alcune importanti sperimentazioni dinuovi modelli di business: il lancio delleapplicazioni a pagamento, le prime formepay di abbonamento all’utilizzo delle appli-cazioni, l’uso dell’in-app billing per fareacquistare contenuti o servizi aggiuntiviall’interno delle applicazioni, i primi mo-delli di offerta freemium su MobileInternet (basati sui sistemi di billing deglioperatori) e la vendita di pubblicità nelleapplicazioni.«Siamo convinti - afferma AndreaRangone, Responsabile Scientificodell’Osservatorio - che tutte queste inno-vazioni che stanno avvenendo in ambitoMobile, sia a livello di modelli di businessche di soluzioni tecnologiche, condizione-ranno pesantemente nei prossimi anni an-che il mondo dell’Internet “tradizionale”:basti pensare che, con il lancio dell’iPad, ilmodello degli Application store viene in-trodotto anche nel comparto dei notebooke dei netbook, con conseguenze rivoluzio-narie nei prossimi anni. Guardano con par-ticolare attenzione a queste innovazioni leaziende Media che, dopo aver “bruciato”nel 2009 oltre 2 miliardi di euro nei com-parti tradizionali, quali carta stampata eTvanalogica, sperano ora di trovare nei nuovicanali digitali nuove fonti di ricavo, siadalla vendita di contenuti premium che danuovi formati di pubblicità».

citato “L’Agenda digitale euro-pea”, un manifesto varatodall’Unione lo scorso maggio,che prevede che almeno il 50%delle famiglie europee utilizzi uncollegamento superiore ai 100Mbps entro il 2020. E ha suona-to un campanello di allarme: “larete attuale presenta ormai mol-teplici situazioni di saturazionesia per la rete fissa che per quel-la mobile”, ha affermatoCalabrò.Rete satura significa disserviziper gli utenti: in poche paroleconnessioni instabili e lente,molto più lente - quelle Mobilein particolare - di quanto pub-blicizzato dagli operatori, chesulle Internet card e sugli smart-phone hanno concentrato di re-cente i loro sforzi di Marketing. Sul fronte della rete fissa, pro-prio per far fronte a un’esigenzasempre più sentita nel Paese,questa primavera stati annun-

ciati due progetti che mirano aposare fibra ottica per raggiun-gere i numerosi palazzi che an-cora ne sono privi: uno è a livel-lo nazionale, per iniziativa diFastweb, Vodafone, Wind eTiscali mentre l’altro riguarda laRegione Lombardia. E ancheTelecom si sta naturalmentemuovendo, portando avanti - dasola - il suo piano di ammodar-mento della rete fissa. Cosa spinga queste iniziative èchiaro. Il traffico Internet cresce aritmi vorticosi e il doppino telefo-nico in rame, unica via che capil-larmente raggiunge tutte le abi-tazioni, supportando le connes-sioni ADSL, mostra la sua inade-guatezza di fronte al desideriodegli utenti di guardare i video inrete, utilizzare i social network edi scaricare file sempre più pe-santi. Soprattutto, le aziende perrestare competitive nello scena-rio internazionale hanno bisogno

ANDREA RANGONECoordinatore degli Osservatori ICT & Management

della School of Management del Politecnico di Milano

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di connessioni a larga banda, chein molte zone del Bel Paese nonarrivano. Per colmare questoDigital Divide serve dunque unarete di nuova generazione in fibraottica, che nell’economia digitaledel nostro tempo può essere mes-sa sullo stesso piano del-l’Autostrada del sole costruita inItalia negli Anni 60.

Nello scenario della connettivi-tà, inoltre, si fa sempre più in-gombrante il ruolo del Mobile,protagonista di un’accelerazio-ne rapidissima, con l’avventodella navigazione Web dasmartphone e chiavette (si vedail box della pagina precedente).Ecco che l’esigenza di ammo-dernare l’infrastruttura riguar-da anche la rete mobile, con glioperatori chiamati a program-mare ingenti investimenti perevitare che la crescita del nume-ro di connessioni, grazie a prez-zi sempre più accessibili, porti levelocità dei singoli utenti al lu-micino, cosa che in Italia in al-cuni contesti sta già accadendo,come accennato. Lo sviluppo del Paese passa an-che da qui e il ruolo del governopotrebbe essere decisivo, ma gliinterventi finora sono stati mini-mi. Nessun impegno economicodiretto negli investimenti per laNext Generation Network in fibra(erano stati stanziati 800mila eu-ro lo scorso anno ma sono statiall’ultimo momento “congelati” emai sbloccati) e nessuna decisio-ne a breve sul tema del dividendodigitale, ovvero le bande di fre-quenze dello spettro necessarieagli operatori mobili per realizza-re il passaggio alla tecnologiaLTE, il vero Mobile Broadband,oggi occupate dalla televisione.

Frequenze e bandalarga, la posizione del governoSu questi nodi è intervenuto ilVice Ministro Romani a giugnoin occasione convegno orga-nizzato dal Politecnico di

L’”Agenda digitale europea”, manifesto varato dall’Unione lo scorso maggio, prevede che almeno il 50% delle famiglie europee utilizzi un collegamentosuperiore ai 100 Mbps entro il 2020

In arrivo nuova fibra ottica per far correre l’ItaliaLontani da casi di eccellenza come Giappone, Corea e Finlandia, completamentecablati in fibra ottica di ultima generazione, in Italia si assiste al lancio di diversiprogetti che si pongono l’obiettivo di abbattere il digital divide che impedisce abuona parte della popolazione italiana di accedere ad Internet con una connessio-ne ad alta velocità. Secondo dati dell’Unione Europea, ad oggi infatti solo il 53%della famiglie è connesso a Internet rispetto ad una media EU27 di 65% (22^ po-sizione) mentre solo il 20,6% della popolazione accede alla larga banda, un datoinferiore alla media europea EU27 di 24,8% (17^ posizione) e che registra unaforte concentrazione nelle aree urbane a più alta densità abitativa.

Il primo dei due progetti è già una realtà e riguarda la regione Lombardia; si inte-gra nel piano del vice-ministro Romani ed è promosso dal neorieletto presidenteFormigoni che ha riunito a maggio i principali operatori telefonici per presentareil piano da 1,3 miliardi di euro con il quale intende cablare in fibra ottica la regio-ne entro il 2015, raggiungendo il 50% della popolazione.L’iniziativa prenderà il nome di “Lombardia Digitale” e l’ente che si occuperà delprogetto partirà con un finanziamento di 300 milioni di Finlombardia(la societàfinanziaria della regione Lombardia) per poi convergere verso un modello di tipopubblico-privato.Il secondo progetto è un’idea presentata sempre a maggio da Fastweb, Vodafone eWind e alla quali si è già aggiunta Tiscali: le aziende propongono la costituzionedi una joint-venture coordinata dal governo che si occupi della stesura di una retedi infrastruttura in fibra ottica in tutta Italia.Il progetto prevede due fasi, nella prima verranno cablate le principali 15 cittàitaliane raggiungendo circa 10 milioni di persone, l’investimento ammonta a 2,5miliardi di euro e si prevede di pareggiare nel giro di 9 anni. La seconda fase, più ambiziosa, prevede di coinvolgere gli oltre 500 comuni italia-ni che contano una popolazione di più di 20.000 persone, raggiungendo circa 30milioni di cittadini; l’investimento richiesto sarà di 8,5 miliardi e il pareggio fi-nanziario è previsto in 11 anni.

Gli investimenti sono sostanziosi e i promotori si rendono conto della necessità dicoinvolgere il maggior numero possibile di attori, pubblici e privati; la richiestanei confronti del governo è quella di assumere una posizione chiara fin da subito edi coordinare le attività degli investitori. Il convolgimento di Telecom Italia sareb-be senza ombra di dubbio auspicabile, ma l’azienda per il momento preferisce cor-rere da sola, portando avanti il piano di investimenti per la propria infrastruttura.La minaccia per l’incumbent è di perdere la posizione dominante sul mercato do-vuta al possesso della rete più estesa d’Italia.

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Milano sul tema Mobile Con-tent & Internet. Parlando del progetto di cabla-tura annunciato da Vodafone,Fastweb, Wind e Tiscali, Romaniha fatto sapere che il governointende invitarli a mettersi in-torno a un tavolo, insieme aTelecom, per discure la realizza-zione di una società delle infra-strutture di rete, con l'obiettivodi mettere d'accordo gli opera-tori di telefonia italiani sul pro-getto della banda larga.Inoltre, Romani ha ricordato chedi recente è stato approvato ilPiano nazionale di assegnazionedelle frequenze televisive (PNAF)per il digitale terrestre, che poneparticolare attenzione alla futurautilizzazione delle frequenze che,secondo gli indirizzi comunitari,sono destinate a servizi di teleco-municazioni (dividendo digitale

esterno) per servizi innovativiquali la banda larga mobile diquarta generazione. «Un parto complicato – ha affer-mato il Vice Ministro – perché inItalia abbiamo 21 emittenti na-zionali consolidate e 550 emit-tenti locali che hanno alle spalleuna storia di circa 30 anni: è dif-ficile per qualsiasi governo im-maginare di chiudere un’emit-tente». È stato dunque varato unpiano che, in sintesi, obbliga leemittenti locali a consorziarsiper utilizzare in modo ottimale lospettro. Una volta che le frequen-ze saranno libere, il governo po-trà metterle all’asta per consenti-re agli operatori di utilizzare latecnologia LTE. «Mi auguro che,una volta finito il passaggio aldigitale, nel 2012 si potrà fare l’a-sta come in molti Paesi europei»,ha confermato Romani.

Sul tema della banda larga, ilvice ministro ha affermato che“spesso ci dicono che siamo in-dietro rispetto all’Europa, manon è così. Se sommiamo adesempio il numero di famiglieche usano la banda larga fissa alnumero di famiglie che usano labanda larga mobile emerge unapenetrazione del 45%». Romanisi è detto convinto che il proble-ma in Italia nasce dal fatto chesono pochi i diplomati pochis-simi i laureati: metà del Paese,dunque, soffre di analfabetismodi ritorno e non è informatizza-to e questa metà del paese è piual sud che al nord. «Questi sonoi dati su cui dobbiamo lavorare- ha detto -. La cifra del 20% cheviene fuori prendendo il nume-ro di abitanti italiani e dividen-dolo per il numero di linee è unnumero fasullo».

La rivoluzione della Mobility chiede investimenti e nuove frequenze

Nel giro di 4 o 5 anni Internet Mobile a bandalarga supererà la telefonia fissa. La previsione è diMorgan Stanley e Maurizio Dècina, una dei mag-giori esperti italiani di telecomunicazioni, docen-te del Politecnico, la cita per confermare che ilmondo sta andando verso il Mobile. Dal punto divista dell’infrastruttura tecnologica, gli operatorisi preparano a una rapida evoluzione. Oggi abbia-mo a disposizione la tecnologia HSPA che forni-sce circa 20 Mbit/s in download, che in futurosaranno 40. Per supportare l’incremento di traffi-co è necessario però fare un ulteriore passo avan-ti con LTE, che promette fino a 1 gigabit/s.Ma per abilitare il futuro serviranno bande moltopiù ampie e grandi investimenti. Spiega Dècina:“A Milano abbiamo oggi circa 700 Base Stationper carrier, con LTE ce ne vorranno circa 4mila. Etutte le stazioni devono essere connettesse in fi-bra ottica. Per gli operatori è un dramma econo-mico: il traffico cresce più del flat fee e i carrierdevono sostenere una nuova rete con 5 volte lebase station per un traffico previsto in aumentodi 40 volte”. Per far questo, aumentare l’efficien-za delle celle e il backhauling non basta, serve piùspettro. “Per l’LTE in Italia servono 3 licenze da20 MHz, quello che è stato fatto in Germania. LaRecente delibera sul piano delle frequenze sullospettro prevede l’impiego del dividendo esternodello spettro digitale, assolutamente indispensa-bile per lanciare Internet Mobile a larga banda”.

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& Logistics - sui rischi le-gati al Supply ChainManagement mostra in-fatti che i Manager di tut-to il mondo concentrano ipropri sforzi proprio sullaprevenzione dei rischi,

piuttosto che sulle azionidi risposta. Ma non tutto sipuò prevedere: l’eruzionedel vulcano islandeseEyjafjallajokull testimo-nia che non è possibile an-ticipare tutti gli eventi av-versi. La survey online,condotta su un campionedi circa 1.400 Manager diaziende localizzate in 73paesi, ha mostrato che benil 65% dei Supply ChainRisk Manager preferiscedestinare il proprio bud-get in azioni volte a piani-ficare ed eseguire misuredi prevenzione del rischio,mentre solo il 35% bilan-cia il proprio budget coninvestimenti volti anche aidentificare le corretteazioni di risposta in casodi eventi di crisi. In lineacon questi risultati, la

maggior parte delle azien-de ha avviato programmidi prevenzione per racco-gliere dati sulla situazionefinanziaria dei fornitori,sui processi logistici, sullasicurezza ecc. Dalla sur-vey emerge che gli eventiavversi classificati come ipiù importanti sono spes-so i rischi di business co-me l’interruzione nellafornitura di materie pri-me. Al contrario, eventi digrande attualità come ter-remoti e tsunami noncompaiono nemmeno nel-la lista dei più importanti.MIT identifica due impor-tanti messaggi chiaveemersi dagli effetti dellerecenti catastrofi naturali.In primo luogo, i Managerdi Supply Chain devonotener conto nella propriastrategia di mitigazionedel rischio anche delleazioni di risposta poichétali piani sono particolar-mente indicati per glieventi avversi che acca-dono più frequentemente.In secondo luogo, è neces-sario tenere sempre bene amente il diagramma diflusso della Supply Chain,cercando di capire l’im-portanza di ciascun nodoe la sua vulnerabilità. Intal modo è possibile capi-re il potenziale impatto dieventi imprevedibili co-me, ad esempio, l’eruzionedi un vulcano islandese.

Prevenire è meglioche curare, anchenel mondo della lo-

gistica. Una survey inter-nazionale - condotta loscorso inverno dal MITCenter for Transportation

Il vulcano islandese richiama l’attenzionesulla gestione degli eventi imprevedibili

Meloni Walter è un’azienda di San Marinoche opera nel settore del commercio diprodotto per la pulizia domestica e perl’igiene personale. L’azienda ha introdottonel proprio magazzino una soluzione diVoice Picking basata su 15 terminaliindustriali Wireless, grazie allacollaborazione con Hi Pro Solutions, Alya eItWorks. L’adozione della tecnologia vocalenei magazzini permette di eliminare le listecartacee di prelievo e, attraverso latrasmissione dei dati attraverso la reteWireless di magazzino, rende possibilel’aggiornamento in tempo reale dellegiacenze. Ciò ha permesso a Meloni diridurre l’impatto delle attività a bassovalore aggiunto riducendo, ad esempio, iviaggi verso postazioni di magazzino vuote

e il tempo speso per controllare lacorrispondenza tra l’inventario e leeffettive giacenze. Il progetto hamigliorato le performance di prelievoriducendo del 35% gli errori eaumentando la produttività di circa il20%. Con oltre 8000 referenze, unmagazzino di 10.000 metri quadri in cuioperano 33 addetti, anche piccolevariazioni di questi indicatori hanno ungrande impatto sulla struttura di costodell’azienda. In termini di prodotti spediti,tali miglioramenti hanno significato unaumento del 5% delle spedizionieffettuate nell’orario lavorativo con unasignificativa riduzione dei costi ditrasporto grazie all’ottimizzazione deicarichi spediti.

Maggior produttività nei magazzini di Meloni Walter

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Sono 104 i progettiammessi al program-ma di finanziamento

Made in Italy previsto al-l’interno del pianoIndustria 2015 del Mi-nistero dello SviluppoEconomico. I fondi com-plessivamente a disposi-zione dei progetti selezio-nati sono stati di recenteaumentati da 190 a 280 mi-lioni di Euro. Nel decreto diammissione spiccano noveprogetti che riguardano so-luzioni software di logisti-ca di filiera, molti dei qualiproposti da PMI del settoredell’informatica che opera-no in collaborazione conaltre aziende e centri di ri-cerca. È il caso, ad esempio,del progetto Login(Logistica Integrata) pro-posto da Daisy-Net, centrodi competenza della pro-vincia di Bari che raggrup-pa cinque università localie circa 30 aziende informa-tiche pugliesi. Tra i noveprogetti ammessi spicca

anche il progetto Ariannache riunisce professionistidel settore ICT, ricercatoriuniversitari e aziende ope-ranti nel distretto del tessi-le di Prato. Il progetto coin-volge anche Telecom Italiae Aton e ha come obiettivola realizzazione di unanuova piattaforma tecno-logica in grado di garantireservizi innovativi a garan-zia dell’autenticità della fi-liera produttiva nel settoretessile, supportando letransazioni commerciali elogistiche tra imprese dellafiliera.

Industria 2015, nuove tecnologie per il Made in Italy

Coop Adriatica sostituirà in sei puntivendita il precedente sistema di selfscanning con Joya, il terminale di nuovagenerazione per fare la spesa ideato daDatalogic. Coop Adriatica ritiene che,grazie all’aggiornamento dell’hardwarepotrà garantire alla clientela dei puntivendita un'esperienza di spesa comoda,veloce e interattiva, con un impattopositivo sulla fidelizzazione. I consumatoriabilitati all’utilizzo del terminale potrannofare la spesa e riporre i prodottidirettamente nelle buste all'interno delcarrello, nel modo desiderato, senza lanecessità di far scorrere la merce sulnastro alla cassa con la conseguenteriduzione dei tempi di attesa in coda.Inoltre, il nuovo terminale visualizza in

tempo reale l'ammontare della spesa einforma costantemente sui prodotti inpromozione presenti in negozio. Per i sociCoop verranno attivate postazioni di selfcheckout, per velocizzare ulteriormente ilpagamento.

Coop Adriatica aggiorna la propria infrastruttura di Self Scanning

Telecom Italia Arianna 14,8Daisy-Net Logistica Integrata 13,8

Data management Sifol Sistema informativo 11,1

per l’ottimizzazione della logisticaIris Technologies Selpak

Sistema per la logistica, 9,0il packaging e il tracking

Centro Servizi Ortofrulog Cooperativo Piattaforma informatica per le

produzioni ortofrutticole nazionali 8,8destinate ai mercati interni ed esteri

Pride Mi Fido 8,2Ennedi Service Global Identification

of logistic in heart care packing 7,2Asti servizi pubblici Wine-Tech – Sistema informativo

per la filiera vitivinicola 6,8Blue Chip Demetra – Sistema informativo per

la tracciabilità nel settore alimentare 3,7

Azienda Nome del progetto Costo previstoin milioni di Euro

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La World Bank ha direcente finanziatoun progetto pilota in

Zambia che ha mostratocome interventi di miglio-ramento nella catena dis-tributiva di medicinalipossono avere un imme-diato impatto sulla morta-lità infantile. Grazie al progetto, le me-dicine pediatriche per lacura della malaria (checausa circa 15.000 decessiall’anno in Zambia neibambini con meno di 5 an-ni) sono disponibili tuttol’anno nell’88% degliospedali pubblici nelle 16regioni interessate, circa ildoppio rispetto alla situa-zione iniziale. Attraverso semplici inter-venti e la collaborazionedel governo locale, è statopossibile implementareuna catena distributivafocalizzata sulla soddisfa-zione della domanda e su-gli ordini di medicinali ef-fettuati dagli ospedali lo-cali. I miglioramenti prin-cipali hanno riguardatol’assunzione di Manager

distrettuali dedicati allaprevisione della domandadi medicinali antimalariae il disegno di un processodi gestione degli ordiniche incentiva sia il perso-nale nelle farmacie del ter-ritorio, sia il personale dimagazzino per evitare chegli ordini giacciano sulleloro scrivanie per giorni. La World Bank stima chegrazie ai miglioramentiintrodotti, verranno sal-vate circa 27.000 vite in 5anni. Il progetto verrà estesoanche ad altre categorie diantibiotici come, ad esem-pio, l’Amoxicillina per cu-rare le infezioni respirato-rie.

Nei magazzini Iper di Soresina, inprovincia di Cremona, è attivo da circaotto mesi un nuovo sistema di voicepicking per rifornire di prodotti "secchi"i punti vendita della catena Iper. Pressoil deposito vengono ora utilizzati circa55 terminali palmari equipaggiati dicuffie e sui quali è stato installato ilsoftware di riconoscimento vocale 3iVdi Zetes. Attraverso la connessionewireless di magazzino, i terminali siinterfacciano con il sistema gestionaleaziendale per lo scambio diinformazioni. Gli addetti di magazzino

sono ora in grado di operare con manilibere, senza dover più utilizzare lecomplesse liste di prelievo cartacee, cheerano, in precedenza, causa di frequentiimprecisioni. Grazie alla nuova soluzione degli erroridi prelievo di un terzo, si stima che ilpayback time dell’investimento siacompreso tra 12 e 24 mesi. Inoltre, saràin futuro possibile estendere l’utilizzodei terminali palmari anche in fasi avalle ed a monte dei processi logistici, abeneficio di una maggior fluidità deiprocessi aziendali.

Voice Picking nei magazziniIper di Soresina

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La Supply Chain che aiuta i bambini in Zambia

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RFId e NFC

de un’area di simulazionedell’intera filiera, dal finelinea di produzione alpunto vendita, è stato pos-sibile testare con mano lepotenzialità della tecnolo-gia RFId per la condivisio-ne delle informazioni. Come presentato daPierluigi Montanari, pro-ject manager dell’AreaRicerca e Sviluppo In-dicod-Ecr, durante l’inter-vento “Gli strumenti inte-grati GS1 per l’efficienzadi filiera”, le necessità dasoddisfare per il raggiun-gimento dell’efficienza difiliera e la riduzione delTime-to-Market possonoessere esemplificate inquattro punti: definire (adesempio tramite un’accu-rata anagrafica prodotto),identificare, fatturare econdividere. Ed è proprio asupporto di queste funzio-nalità che la tecnologiaRFId gioca un ruolo im-portante, facilitando l’i-dentificazione univocadegli oggetti e/o degli im-balli e la tracciabilità deiprodotti tramite l’acquisi-zione automatica dei datiche, unitamente all’utiliz-zo di uno standard comu-

Le tecnologie RFIdpossono svolgere unruolo determinante

per la protezione dei pro-dotti, la condivisione delleinformazioni e la traccia-bilità e in generale per l’ot-timizzazione della supplychain. Di questo si è parla-to lo scorso giugno nell’e-vento “Peso, protezione edefficienza: il contributotecnologico alla sicurezzaalimentare” organizzatoda Checkpoint Systems,azienda specializzata nellagestione delle differenzeinventariali, e Bizerba,operante nel campo dellapesatura ed etichettaturaalimentare, in collabora-zione con Indicod-Ecr.Sede dell’incontro è statol’EPC Lab, laboratorio disperimentazione della tec-nologia RFId/EPC, realiz-zato da Indicod-Ecr e dal-la School of Managementdel Politecnico di Milanocon l’obiettivo di eseguirestudi di fattibilità e testarel’implementazione dellatecnologia RFId/EPC nel-l’ambito dei processi ope-rativi della supply chain.Grazie alla struttura stessadel laboratorio, che inclu-

ne, permette di condivide-re agevolmente le infor-mazioni rilevanti lungo lasupply chain.L’acquisizione e la condi-visione delle informazionipermettono quindi di au-mentare il livello di sicu-rezza offerto ai clienti, so-prattutto in un ambito de-licato come quello ali-mentare. Sempre in temasicurezza un secondoaspetto trattato durantel’evento ha riguardato lacrescente necessità di pro-teggere i prodotti alla fon-te, tanto che ci si sta muo-vendo verso l’integrazio-ne di tecnologie “consoli-date” come l’RF-EAS perla protezione dei prodottipresso il punto vendita e letecnologie RFId, per per-mettere di cogliere en-trambi i benefici: prote-zione e tracciabilità in pri-mis. Oltrepassando i con-fini industriali, l’avere a

disposizione informazionistandard, affidabili e com-plete sulla vita del prodot-to permette di ragionaresull’estensione della tec-nologia RFId presso ilpunto vendita. Dall’inte-grazione dei quattro puntisopra citati è infatti possi-bile – ad esempio – rico-struire la storia del pro-dotto verificandone pro-prietà quali la genuinità ela “correttezza” del per-corso, ovvero la corri-spondenza tra la storia delprodotto (in termini dispostamenti e tempisti-che) e il percorso stabilito,in modo da poter intercet-tare prodotti contraffatti odel mercato parallelo econsentire agli utenti diassumere un ruolo attivonel processo di fruizionedel bene, verificando au-tonomamente le proprietàdi quanto stanno acqui-stando.

Le tecnologie RFId per la sicurezza alimentare

Un convegno ospitato a Milano dall’EPC Lab mette in evidenza il ruolo

chiave della radiofrequenza per laprotezione dei prodotti, la condivisionedelle informazioni, la tracciabilità e in

generale per l’ottimizzazione della Supply Chain

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Il 7 maggio scorso è stato presentatopresso la sala Giunta della Provincia diMilano il progetto MiBici Sicura che siinserisce all’interno del Piano dellaCiclabilità della Provincia di Milano“MiBici”, avviato nella primavera del 2005e approvato con deliberazione del ConsiglioProvinciale del 15 dicembre 2008 n.65,con lo scopo di diffondere l'utilizzo dellabicicletta quale mezzo di trasportoprimario. Il progetto, realizzato da VarRetail (Var Group Spa) in collaborazionecon la Provincia di Milano, Dir.Infrastrutture e Mobilità, prevede l’utilizzodella tecnologia RFId per l’identificazioneunivoca del mezzo, e la creazione di unRegistro Provinciale delle Biciclette diMilano in modo da contrastare ilfenomeno dei furti di biciclette. Per aderireè sufficiente recarsi presso un rivenditoreautorizzato e richiedere l’installazione deltag RFId, che sarà posto all’interno deltelaio della bicicletta (sia nuova sia già incircolazione): il proprietario del mezzo saràquindi dotato di una carta contactless. Ilrivenditore sarà quindi incaricato, una

volta posizionato il tag, di leggereentrambi i tag tramite terminale portatile,associandone gli identificativi poi registratisul database del registro provinciale,accessibile inoltre alla Provincia, alle Forzedell’ordine ed agli utenti iscritti, dove ilrivenditore potrà completare laregistrazione con i dati anagrafici delproprietario e le caratteristiche dellabicicletta (marca, colore, tipologia…). Incaso di furto del mezzo il cittadino potràscaricare il modulo della denuncia sulportale della provincia, recarsi presso leautorità competenti con il modulocompilato e con la card e sporgeredenuncia: potrà poi identificare comemezzo rubato la propria bici sul RegistroProvinciale e dimostrare facilmente laproprietà del mezzo in caso diritrovamento, grazie al documento diproprietà. Inoltre, grazie ad un accordo trala Provincia di Milano e le AssicurazioniGenerali è prevista la possibilità distipulare un’assicurazione che tutelerà icittadini dal furto e dalla responsabilitàcivile nel tragitto casa lavoro.

A Milano la radiofrequenza cura la piaga dei furti di biciclette

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Identificazione in camponella stagione del raccolto

Tra i diversi settori diapplicazione delle tec-nologie RFId l’agricol-

tura non spicca certo per va-rietà (e numerosità) di appli-cazioni: quelle esistenti ri-guardano infatti l’identifi-cazione di alberi, viti e pian-te in vivaio mentre poco sisa di sistemi a supporto del-le grandi coltivazioni indu-striali. Proprio in quest’ulti-mo ambito è stata presenta-ta un’applicazione per l’i-dentificazione univoca del-le balle di fieno: il sistema,denominato CropID, è stato

sviluppato da New HollandAgriculture e prevede l’ap-plicazione automatica di untag UHF a bandiera sul filodi nylon della balla all’attodella sua realizzazione. Iltag, inizializzato al momen-to, oltre all’identificativounivoco della balla contieneinformazioni quali il cam-po, l’ammontare di even-tuali conservanti applicati,la data e l’ora di creazione,l’umidità media e massima eil peso della balla. Sulla ba-se delle informazioni regi-strate è quindi possibile, tra-

mite terminale portatile otramite un’infrastruttura dilettura che permette di iden-tificare circa tre grandi bal-le quadrate alla volta, ese-guire controlli inventariali omovimentare e sistemare leballe secondo diversi criteri,come la tipologia di fieno odi conservante utilizzato, inbase alle necessità dei clien-ti. Questo, unito alla possi-bilità di verificare le caratte-ristiche della balla all’attodella consegna, permette dimigliorare il livello di servi-zio offerto.

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Sulle pendici diMauna Kea, vulcanohawaiano inattivo,

la tecnologia RFId vieneimpiegata a supporto del-la riforestazione di un’a-rea precedentemente de-forestata per far spazio,come spesso accade, al-l’allevamento bovino.Fautore dell’iniziativa èl’Hawaiian LegacyHardwoods (HLH), societàpromotrice di un progettodi silvicoltura sostenibileche riguarda in particola-re una specie endemicadelle isole Hawaii che cre-sce solamente nelle zonedi montagna, dal legno digrande valore per bellezzae qualità, l’Acacia Koa. Il sistema sviluppato pre-vede l’identificazione diogni pianta tramite tagRFId plastificati conformiallo standard EPC Gen 2,

che saranno posti dappri-ma nel vaso della pianta invivaio, successivamentenel terreno di fianco al-l’alberello piantato ed in-fine, quando le dimensio-ni dell’albero lo permette-ranno, direttamente sullacorteccia del tronco, ad al-tezza uomo. Il tag permet-terà di associare ad ognisingolo albero dati quali laproprietà, gli interventieffettuati (concimazione,potatura, etc.) e la piantamadre, informazione,quest’ultima, essenzialenel passaggio dal vivaio alcampo in quanto permettedi evitare di piantare albe-ri dalla stessa origine nel-la stessa zona, cosa che ri-durrebbe la diversità fore-stale compromettendo nelcontempo la salute deglialberi stessi. La scelta del-

la tecnologia RFId è statadettata proprio dalla ne-cessità di garantire la resi-stenza del supporto e la si-curezza dell’identificazio-ne nel tempo. L’appli-cazione RFId è integratacon un sistema GPS/GIS(Global Positioning Sy-stem / Geographic Infor-mation System) per lamappatura della pianta-gione: ogni albero vienecosì associato ad un esattoset di coordinate geografi-che permettendo ai pro-prietari di localizzare ilproprio albero sulla map-pa e su immagini satellita-ri. Il progetto, dall’oriz-zonte di circa 25 anni, l’e-tà in cui vengono media-mente abbattuti tali albe-ri, prevede la realizzazio-ne di profitti per gli inve-stitori tramite le operazio-

ni di diradamento ed ab-battimento di alberi a finevita. Attualmente vi sonocirca 200 lotti con alberi incoltivazione identificatitramite RFId, piantati adinizio anno, ma HLH pre-vede di raggiungere neiprossimi anni quota250.000 alberi. Inoltre, ilsistema verrà reso fruibileagli investitori in modo daoffrirgli piena visibilitàsullo stato delle piante ac-quistate e gli interventieseguiti.

La tecnologia RFId aiuta la riforestazionedelle isole Hawaii

La tracciabilità in ambito alimentare, pergarantire al cliente prodotti genuini e diqualità, è un tema caldo, la cui importanzaè testimoniata dalla normativa vigente edalla sempre maggiore attenzione postadai consumatori nei confronti di quel chesi consuma a tavola. Per soddisfare lanecessità di tracciare e certificare la filieraproduttiva e l’originalità di prodotto, daanni vengono utilizzati sistemi ad hocbasati su tecnologie più o meno complesse,tra cui figurano anche le tecnologie RFIdche, per loro caratteristiche, ben siprestano a supportare simili sistemi. Unesempio è dato dal sistema di tracciabilitàimplementato da Agnellini, aziendaspecializzata nella tostatura,confezionamento e commercializzazione di

frutta secca, sviluppato in collaborazionecon Novarex, gruppo RFId-Soluzioni. Ilsistema prevede l’identificazione dellematerie prime in entrata e la registrazionedei risultati dei controlli qualità effettuati,dopodiché, durante le successivelavorazioni, il lotto di produzione vienetrasferito sulla singola confezione. Aseconda della tipologia di prodotto sullaconfezione viene apposto sia un codicebidimensionale sia un tag RFId o solamenteil primo: il cliente presso il punto venditapuò quindi richiamare tramite smartphoneo totem RFId le informazioni contenute neltag, relative alla storia del prodotto, comela provenienza, ed i parametri di salubritàed idoneità del prodotto controllatidurante il processo.

Tracciabilità della filiera alimentareper la tutela del consumatore

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Innovazione incessante nei sistemi operativi per smartphone

Il panorama dei sistemioperativi per smartpho-ne registra importanti

novità nell’ultimo periodo.Apple ha lanciato una nuo-va versione del suo sistemaoperativo, la 4.0, MeeGo haannunciato il suo ingressosul mercato nel corso dellaIntel Developer Forum diAprile e Android ha resonota una ricerca sulla diffu-sione delle diverse versionidel suo sistema operativo.La nuova versione del sis-tema operativo di casaApple introdurrà circa uncentinaio di innovazioni.Tra le più rilevanti, il sup-porto per il multitaskinganche per software di terzeparti, che permetterà, peresempio, alle applicazionibasate su VoIp di riceverechiamate anche quando ildispositivo è in modalitàstandby.Tra le altre novità vi è lapossibilità di gestire le ap-

plicazioni mediante car-telle, così da raggrupparleed evitare un sovraffolla-mento di icone sul desktop,e l’introduzione delle mail-box unificate, che permet-terà di consultare la posta dipiù account in una solaschermata. Si segnala, inoltre, l’intro-duzione di nuove funzion-alità Enterprise, a partire damiglioramenti nella si-curezza, scalabilità e com-patibilità, oltre ad una com-pleta integrazione con lafutura piattaforma pubblic-itaria iAd. Apple ag-giungerà anche un suppor-to per le videochiamate, cuisi accompagnerà la presen-za di una fotocamerafrontale nelle nuove ver-sioni 4G dello smartphone.Il nuovo sistema operativopermetterà, infine, di ge-stire fotocamere fino a 5mega pixel di risoluzione edi registrare video in forma-to HD. MeeGo è invece un nuovosistema operativo basato sutecnologia Linux pensatoprincipalmente per disposi-tivi smartphone e netbook,nato dall’unione di Mobline Maemo e dalla collabo-razione di due colossi comeNokia e Intel. Il sistema è attualmentedisponibile su Nokia N900ma dichiarazioni di aziendecome Acer e Asus rivelanol’intenzione dei due produt-tori di utilizzarlo sui propridispositivi nel prossimo fu-turo: smartphone, netbooke anche desktop e televisoriinterattivi di nuova con-

cezione. La versione dedi-cata a smartphone e tabletdovrebbe fornire alcunistrumenti per la messaggis-tica istantanea e il socialnetworking, oltre a tools perla sincronizzazione dei datipresenti sul terminale attra-verso reti Cloud ed alcuneapplicazioni per la frui-zione di informazioni sullaborsa, sul meteo o altre no-tizie. Per quanto riguarda la nav-igazione su web, moltoprobabilmente ci si affideràal browser Firefox Mobile. Sul fronte Android, emergeche, sebbene la piattafor-ma sia spesso criticata peressere troppo frammentataa causa dell’elevato nu-mero di versioni rilasciate,in realtà le versioni mag-giormente utilizzate dalpubblico sono solo tre.

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Nokia e Yahoo! hanno recentemente annunciato un'alleanza strategica alivello mondiale che combina l'esperienza di Yahoo! nei servizi mail e instantmessaging con quella in mappe e servizi di navigazione propria del gruppofinlandese. Nokia, infatti, pur mantenendo una posizione di leader nellavendita di terminali, sembra pagare sempre più la mancanza di un sistemaoperativo efficace, di un’interfaccia applicativa (soprattutto in termini dicapacità di navigazione) adeguata e di una serie di servizi proprietari, fattoriche sono stati così determinanti per il successo dei suoi più acerrimiconcorrenti, Apple e RIM. In pochi anni l’azienda ha investito oltre 8 milionidi euro per sviluppare nuovi servizi Internet come il download di contenutimusicali e il servizio email, non ottenendo però un grande successo dipubblico. In cerca di un punto di svolta in questa direzione, Nokia e Yahoohanno ora stretto una partnership, grazie alla quale si scambieranno serviziper offrire ai loro clienti prodotti più completi e versatili, completandosi avicenda. Nokia fornirà a Yahoo! il proprio servizio di mappe Ovi Maps, mentreYahoo! offrirà a Nokia la propria esperienza sui servizi di posta elettronica,chat e Instant Messaging che andranno così a sostituirsi alle applicazioniproprietarie oggi presenti, poco sfruttate dagli utenti del gruppo finlandese.Le due società si sono anche impegnate ad unificare gli ID tra i rispettiviservizi, con l'obiettivo di facilitare gli utenti nell’accesso ai contenuti di lorointeresse. Il potenziale bacino di utilizzatori si va così ad allargare: i serviziYahoo contano 586 milioni di utenti, mentre Nokia, che nel 2009 ha vendutoun totale di 432 milioni di terminali tra cui 68 milioni di smartphone, conta9 milioni di utenti per i propri servizi Ovi Mail e Ovi Maps.

Nokia e Yahoo! alla rincorsa del mercato smartphone

Giochi e scommesse si fanno da cellulare

Sono diversi i tentativinel settore del Giocoonline di convogliare

il successo travolgente discommesse sportive ePoker anche su Mobile. Ilcellulare, infatti, può esse-re un ulteriore importantecanale di fruizione di que-sto tipo di servizi, anche sefinora ha giocato un ruolomarginale.Bwin, per esempio, ha re-centemente lanciato anchein Italia la versione mobiledel proprio sito che per-mette agli utenti registratidi scommettere sugli even-ti sportivi anche da cellula-re. Sullo schermo del tele-fonino è possibile visualiz-zare tutte le informazioni

relative agli eventi e allequotazioni per le scom-messe, si può quindi deci-dere di effettuare la gioca-ta e controllare in temporeale i risultati ricevendouna notifica non appenagli eventi sono conclusi.L’azienda ha, inoltre, svi-luppato l’applicazionePower Clock che supporta igiocatori nell’organizza-zione di un torneo di pokerlive e la web applicationGold of Yucatan periPhone, una slot machinevirtuale che presto dovreb-be essere resa disponibileanche agli utenti italiani.Anche Lottomatica per-mette ai propri utenti di fa-re scommesse online attra-

verso iPhone. È sufficientecollegarsi tramite cellulareal sito per accedere a tuttele informazioni relative ascommesse e quotazioni.Infine, anche aziende sto-ricamente nate su Mobilecome Dada, Buongiorno e

David2 hanno lanciato unapropria offerta di poker on-line, con tre brand nuovi(rispettivamente 4A ThePoker Suite, Winga e MaxiPoker): sarà interessanteosservare lo sviluppo dellaloro proposition.

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Dada.it, il sito italiano di Dada che ormai da due anni offre un servizio didownload e streaming di musica in formato Mp3 analogo al più famosoiTunes, si aggiorna ed abbraccia le esigenze dei possessori di smartphonepresentando Play.me: un servizio originale e innovativo che mira aconiugare l’esperienza tra Pc e mobile per quanto riguarda l’ascolto dimusica. Sposando la logica del “cloud computing” il servizio offre lapossibilità di sottoscrivere un servizio per accedere online all’ampiocatalogo di circa 4 milioni di canzoni, frutto degli accordi sottoscritti conle principali etichette discografiche mondiali. Il sito è accessibile da Pc eda mobile senza necessità di particolari configurazioni: è sufficiente

accedere al sito Web e un player integrato permette fin da subito di navigaretra la collezione di Mp3 ed ascoltarli in streaming, oltre che di scaricare in locale lecanzoni desiderate e di accedere ad un’ampia selezione di stazioni radio. Esistonodiverse tipologie di abbonamento: la prima (a 4,99 euro), che si chiama “Ascolta”,permette di accedere alla collezione e di ascoltare in streaming qualsiasi canzone,senza limiti di tempo e senza visualizzare messaggi pubblicitari solo da Pc, mentrela versione “Plus” (a 9,99 euro) permette di accedere al sito anche tramite leapplicazioni mobili dedicate disponibili finora per Android ed iPhone. Un’ulterioretipologia di abbonamento (a 9,99 euro), chiamata “Scarica e ascolta”, permette, inaggiunta ai servizi già inclusi nella versione base, di scaricare fino ad un massimodi 15 Mp3 al mese sul proprio terminale. Superato questo limite, e comunqueanche per i sottoscrittori della versione base, il sistema permette agli utenti diacquistare le canzoni ad un prezzo vantaggioso. Il servizio mira ad offrirecontinuità tra l’utilizzo a casa tramite Pc e quello in mobilità tramite smartphone:le impostazioni rimangono memorizzate in remoto, così come le playlist create, leradio preferite e la cronologia delle canzoni ascoltate.

Play.me, il nuovo servizioper la musica digitale targato Dada

Nasce AssoCSP, l’associazione dei Mobile Content & Service provider

Atestimonianza dellacrescente importan-za che il mercato dei

Mobile Content riveste a li-vello nazionale e del livellodi maturità raggiunto dalleaziende del settore, nasceAssoCSP, l’associazione deifornitori di contenuti e ser-vizi a valore aggiunto pertelefonia cellulare che riuni-sce i principali player delsettore: Buongiorno, Dada,Neo Network, Neomobile,Arvato Mobile, Zed eDavid2. Ciò che li accumu-

na è il tipo di servizi offertie la volontà di costituire unente regolatore che si pren-da carico di definire una se-rie di regole condivise aprotezione dei consumato-ri e delle stesse aziendeoperanti nel settore, oltreche di promuoverne lo svi-luppo e incentivare il rag-giungimento di un’intesa euna condivisione di obiet-tivi. In particolare, sul fron-te della tutela del consuma-tore AssoCSP provvederà adefinire delle norme che

garantiscano le necessarietutele soprattutto per quan-to riguarda l’ammontaredegli oneri e le modalità diattivazione e disattivazio-ne dei servizi. Infine, come sottolineaGianluca Fantinuoli ammi-nistratore delegato diDavid 2 e presidente del-l’associazione, AssoCSP in-tende contribuire anche al-la definizione di standardtecnici attraverso la colla-borazione con gli operatorifissi e mobili e con i costrut-

tori di apparati. Le attivitàdelle aziende coinvolte so-no concentrate su contenu-ti per la personalizzazionedei cellulari, come loghi,suonerie e sfondi; servizi dicomunicazione e commu-nity, come chat e servizi didating; giochi; servizi inte-rattivi come televoto, rac-colta fondi e sondaggi d’o-pinione; servizi informativicome meteo, informazionie oroscopi; contenuti mul-timediali come musica, vi-deo e Mobile tv.

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Contenuti per cellulare, una trasformazione epocale

In pochi anni il mercato Mobile si è profondamente trasformato, costringendo le aziende dell’offerta a cambiare pelle. L’esperienza di Buongiorno, playeritaliano che opera su scala globale

Il mercato dei contenutimobili è nel bel mezzodi una trasformazione

epocale. Da una genera-zione di telefoni cellulariusati per telefonate, Sms eringtones si sta passandorapidamente a una nuovagenerazione di smartpho-ne (o meglio "connecteddevice") che offrono a uncrescente numero di con-sumatori nuovi modi diutilizzo: sempre più il tem-po delle persone viene spe-so leggendo email, navi-gando in Internet, conver-sando sui social network,ascoltando musica o gio-cando su vere e proprie mi-ni-consolle.In questo contesto, granparte dell'offerta di conte-nuti mobili pensata per idevice di prima generazio-ne si è trovata progressiva-mente in difficoltà.I terminali di seconda ge-nerazione – iPhone,Android phone - non rap-presentano infatti unasemplice evoluzione mauna completa rivoluzione

per il consumatore che og-gi - accendendo un cellu-lare - si trova ad avere na-turale accesso a un’infini-tà di applicazioni non sololudiche, ma anche di utili-

tà, che possono cambiarele sue abitudini (basti pen-sare alle guide di qualsiasicosa – cinema, ristoranti...- integrate con la geoloca-lizzazione), alla possibilitàdi fruire di video con unabuona user experience, diacquistare non solo conte-nuti, ma anche beni e ser-vizi (di banking, di tra-ding... Buongiorno, azienda lea-der di mercato e con unaforte presenza globale, hadovuto reagire a questatrasformazione, come lealtre sue concorrenti.Spiega Matteo Montan,Head of New Business del-la società: «Avendo previ-sto per tempo questa evo-luzione abbiamo reagito indue direzioni: da una par-te rafforzando la presenza

nei Paesi in via di sviluppo- un immenso mercato incui i contenuti mobili "tra-dizionali" rappresentanoancora la maggior partedel fatturato - dall’altra

sviluppando competenze easset fondamentali percontinuare a crescere neimercati più maturi. Fraquesti, Application storeper operatori e produttoridi terminali, programmi diCRM digitale per massi-mizzare l’ARPU, aggrega-zione dei social media, ser-vizi e applicazioni per ter-minali con sistemi operati-vi ormai dominati comeiPhone/iPad e Android».All’interno di questa tra-sformazione si sono poiaggiunti altri fattori chiaveche stanno accelerando ilcambiamento: il successodel 3G, che ha superatol’inflection point e si ap-presta nei mercati maturi afare spazio al 4G; la pro-gressiva diffusione di pianitariffari “intelligenti” che

danno accesso Internet an-che a fasce di popolazionecon minore disponibilità dispesa, ragazzi soprattutto;l’ascesa all’interno dellamobile value chain di pla-

yer una volta definiti “in-dipendenti” (dagli opera-tori): Apple, Google,Facebook; la corrispon-dente perdita di centralitàdegli operatori; il cloudcomputing, che mette afattore comune tra tutti idevice della nostra vita di-gitale (cellulare, PC, tablet,e-reader, TV connesse,consolle, set-top-box) inostri contenuti preferiti.Riprende Montan: «Con ladiffusione del MobileInternet, aumenteranno ledimensioni del mercato ele opportunità per leaziende che sanno inno-vare: c’è fame di contenu-ti e servizi di qualità, di in-terfacce utenti sempre piùsofisticate, cioè facili dausare, di perfette integra-zioni tra piattaforme, si-stemi di pagamento, socialmedia e premium content.Per avere successo in que-sto mercato, occorre an-che sapere innovare neimodelli di business, a co-minciare dagli operatori,favorendo un aumento deivolumi e una riduzione deicosti garantendo al tempostesso qualità, affidabilitàe facilità d’uso: in unmondo sempre connesso ilbug di un’applicazionecommentato milioni divolte su Facebook oTwitter può fare dannienormi».

Con la crescita del Mobile Internet, aumenteranno le dimensionidel mercato e le opportunità per le aziende che sanno innovare:c’è fame di contenuti e servizi di qualità, di interfacce semprepiù facili da usare, di perfette integrazioni tra piattaforme

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Cresce l’interesse e la diffusionedei QR-Code in Italia. La logicasu cui si basa questa tecnologia

è semplice: si inquadra con la foto-camera di uno smartphone abilitato,ovvero su cui è stato installato unapposito programma di riconosci-mento del codice, il codice QR vieneletto e automaticamente si apre uncollegamento sul display dove com-paiono video, testi e pagine Internetper approfondire l’argomento a cui èlegato. Le aziende hanno finora ap-procciato questa tecnologia con duefinalità: da un lato apponendo il co-dice sui propri prodotti a fini infor-mativi circa le caratteristiche deglistessi, dall’altro utilizzandolo comevero e proprio strumento di marke-ting all’interno delle proprie campa-gne pubblicitarie. Numerosi gliesempi recenti. Ragno, azienda produttrice di abbi-gliamento intimo, ha inserito i QR-Code nella nuova linea: l’etichettaprende così vita e svela i materialicon cui è confezionato il capo e sug-gerimenti sul lavaggio. Il quadratinointelligente è arrivato anche nellacatena H&M che, oltre a porlo sugliabiti per fornire informazioni tecni-che, ha preparato una campagna diaffissioni con il QR-Code che per-mette, una volta effettuato l’accesso

alla landing page, di ricevere dei mo-bile coupon sul proprio telefonino,validi per godere di speciali scontinei punti vendita. Sulla stessa lineaanche altri noti brand dei prodotti digriffe come Gucci, Ralph Lauren,Louis Vuitton e Roberto Cavalli. In formato gigante i Qr della birraCeres e dell’automobile Mini sonocomparsi anche sui manifesti pubbli-citari che hanno tappezzato i muridelle città italiane.Costa Crociere li ha inseriti nei pro-pri cataloghi per permettere ai clien-ti di visualizzare video e contenutimultimediali relativi a località e na-vi; l’Unaprol, un consorzio olivico-lo, ha adottato i QR-code per dare lacarta d’identità elettronica all’olioextravergine d’oliva di qualità,mentre McDonald’s li metterà sullescatole degli hamburger per fornireinformazioni nutrizionali sui propriprodotti.I QR-code sono anche utilizzati perfornire un servizio di tipo informati-vo ai visitatori di eventi o musei, co-me si è notato nel corso dell’ultimoVinitaly, la più importante rassegnaenologica nazionale che si tiene aVerona. Le etichette con il QR-code, infatti,sono state protagoniste: i codici suitoscani Baffonero e Poggio alla

Guardia, per esempio, rimandano adalcuni video in cui l’enologo ne sve-la le caratteristiche. Allo stesso mo-do in occasione del recente Salonedel mobile di Milano il codice a pun-tini troneggiava su pezzi di design edi arredamento.Il Qr risolve anche il problema delleaudioguide nei musei: si inquadranoquelli posti accanto alle opere e si haaccesso alla descrizione e alla storiadell’artista: tra le prime a intuirne lepotenzialità c’è la collezione PeggyGuggenheim di Venezia.

Vestiti, vino, mobili e musei: è boom per i QR-Codea

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La soluzione Shop-Alert dell’aziendaamericana Placecast

si è aggiudicata un WebbyAward, riconoscimentoche ogni anno premia lemigliori attività relative almondo IT, per il migliorutilizzo della tecnologia dilocalizzazione GPS appli-cata al marketing. La piat-taforma proprietaria svi-luppata dall’azienda per-mette agli investitori pub-blicitari di targettizare iconsumatori in base allaloro posizione e al percor-so seguito, utilizzando latecnologia GPS integratanei telefoni cellulari di ul-tima generazione. Il tema èdi profondo interesse an-che per il mercato italiano,

che però non ha ancora vi-sto significativi sviluppi.L’azienda ha pubblicato uninteressante report suglieffetti sortiti sul consuma-tore registrati tramite tresurvey somministrate du-rante una campagna dimobile marketing geolo-calizzato, realizzata trami-te l’invio di SMS dopo unrilevamento della posizio-ne tramite GPS. La campa-gna è stata condotta nelmercato statunitense du-rante un periodo di tre me-si e ha coinvolto tre impor-tanti retailer: QSR, YoungFashion Apparel andOutdoor Equipment & Ap-parel. Un 80% dei rispon-denti ha espresso un votopositivo sull’esperienza, il75% ha dichiarato di averricevuto informazioniconsiderate utili ed un 73%sarebbe felice di continua-re a ricevere segnalazionipubblicitarie. Il 60% delcampione ha visualizzatoil messaggio SMS non ap-pena ricevuto sul propriocellulare, ma la decisionedi visitare il punto venditareclamizzato ha avuto luo-go dal momento stesso del-la ricezione fino ad unasettimana dopo. Il 65% de-gli intervistati ha effettua-to un acquisto come con-seguenza della comunica-zione della promozionetramite SMS, un 60% di-chiara di ritenere utile epiacevole il servizio e circail 50% riconosce il mobilecome il canale più adegua-to e diretto per comunicarecon l’utente, preferendoloall’email.

Il marketing geolocalizzato avanza negli Stati Uniti

Cresce l’interesse per il MobileAdvertising su applicazioni persmartphone. Le aziende, oltre allapossibilità di inserire banner pubblicitariall’interno delle applicazioni gratuiteutilizzate dagli utenti, sempre più spessorealizzano o commisionano applicazionibrandizzate per i propri clienti. Inquest’ottica, Beck’s, noto marchio di birra,ha rilasciato l’applicazione Gig Finder chedà informazioni dettagliate circa iconcerti e gli eventi che si tengono nellacittà dove si trova l’utente. Il programmapermette di ricercare informazioni sugliartisti e ascoltare brani tramite YouTube,oltre a fornire indicazioni sull’ubicazionee il tragitto per arrivarci appoggiandosi aGoogle Map e alla tecnologia GPS. Tra le

funzionalità, la possibilità di inviare invitiad amici tramite e-mail e di impostaredei reminder per le date di interesse. Manpower ha invece presentatoMobileJob, un’applicazione per iPhonepensata per permettere di cercare lavorotra gli annunci presenti sul sitodell’azienda. Accedendo all’applicazioneuna ricerca per parole chiave aiutal’utente a trovare l’impiego più adattoalle proprie esigenze; dopo aver letto lespecifiche della posizione professionalepuò quindi decidere di chiamare la filialeche la gestisce, visualizzare la sualocalizzazione su una mappaappoggiandosi a Google Maps o di farsiinviare alla propria casella di posta iltesto dell’inserzione.

Sempre più numerose le BrandedApplication per smartphone

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Apple sarebbe ormai sul punto di sfodera-re iAd, la nuova piattaforma di pubblici-tà Mobile che introdurrà messaggi pub-

blicitari nelle applicazioni per iPhone ed iPad dicui avevamo accennato nel numero scorso.Secondo indiscrezioni l’azienda potrebbe chie-dere un milione di dollari alle aziende interes-sate a far parte della ristretta cerchia di marchiche verranno pubblicizzati al debutto del nuo-vo sistema, ma la cifra potrebbe impennarsi fi-no a 10 milioni, una somma paragonabile aquanto richiesto per un’apparizione pubblicita-ria durante il SuperBowl americano.Ad oggi le applicazioni Web scaricate su iPhoneammontano a 4 miliardi, mentre per iPad, inneanche una settimana, si sono raggiunti i 3,5milioni i download di Web apps (600.000 gli e-book scaricati).Secondo le rosee previsioni di Apple il nuovo si-stema di advertising permetterebbe di raggiun-gere 1 miliardo di impression giornalieri suglischermi dei 100 milioni di dispositivi Apple incircolazione. Ogni sviluppatore sarà libero di scegliere se in-serire o meno la pubblicità nel proprio pro-gramma, nel caso decida di farlo il 60% dei ri-cavi saranno di suo diritto mentre il restante40% andrà ad Apple.

È in aumento il numero di aziende che decidono di pianificare le proprie campagne pubblicitarie anche su cellulare, appoggiandosi ai più importantiportali Mobile.Audi, per esempio, ha scelto Virgilio Mobile per cele-brare l’evento dei 30 anni della sua Audi Quattro. Ibanner permettono l’approdo alla landing page checonsente di scaricare alcune immagini realizzate perl’anniversario e un effetto sonoro che rappresenta ilcosiddetto “heartbeat” Audi.Vodafone ha invece scelto il portale del Corriere dellaSera per la sua campagna Mobile: cliccando il banner,l’utente viene condotto su una landing page che invita

gli utenti a recarsi presso un negozio Vodafone per sco-prire il mondo degli smartphone, le tariffe in offerta eil supporto per utilizzare al meglio il proprio device.Inserendo il proprio CAP in un apposito form, l’utentepuò inoltre ricercare i negozi Vodafone più vicini a sé.ll portale Mobile de “Il Sole 24 Ore” ospita invece lacampagna “Investi con BNL” della Banca Nazionale delLavoro. Cliccando il banner, l’utente viene condotto suuna landing page che presenta il prodotto e offre unlink che consente all’utente di chiamare il call center diBNL. Dalla landing page l’utente può inoltre accedereal canale BNL presente su YouTube e visualizzare i videodegli spot promozionali televisivi.

Le campagne pubblicitarie si appoggiano ai portali Mobile

Prende forma il progetto Appleper la pubblicità su iPhone e iPad

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MutuiOnline, il primo “broker” dimutui in Italia, oltre che punto diriferimento nel mercato dei mutui

alle famiglie, affida agli SMS la comunica-zione con i propri clienti. Dal 2009, infat-ti, MutuiOnline ha scelto come suo partnerMobyt, società ai vertici del mercato italia-no per l’offerta di servizi di mobile marke-ting e di messaggistica via internet, inte-grando l’invio di messaggi SMS nei flussiinformativi dedicati alla richiesta e succes-siva conferma di istruttoria mutuo. L’intero processo che porta un cliente diMutuiOnline a richiedere e a ottenere unmutuo, transita, infatti, tra Internet e il cel-lulare, semplificando notevolmente tuttigli step necessari a portare a termine l’ ope-razione e migliorandone l’efficacia comu-nicativa, oltre a ottimizzare notevolmentei tempi e ad abbassare i costi. Grazie allacollaborazione con Mobyt e all’utilizzo

dell’SMS, tutta la pratica viene gestita inun’ottica di Mobile Service, l’unica in gra-do di garantire immediatezza, discrezionee certezza nella trasmissione delle infor-mazioni.Questo sistema integrato ha generato otti-mi risultati: nel 2009, quasi 34.000 delle110.00 pratiche mutuo gestite complessi-vamente sono state originate dal canaleweb di MutuiOnline.

La strategia di MutuiOnline da Internet agli SMS

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Mobile Force e Mobile Workspace

Con diverse sedi dis-locate in territorioveneto e un nuovo

stabilimento in costruzio-ne a Borgoricco, Ortoromi- azienda del settore orto-frutticolo dal 1996 - neces-sita di servizi di telecomu-nicazione stabili e sicuri. Ifrequenti disservizi e ladifficoltà nell’ottenere unacopertura adeguata dalprecedente provider hannospinto l’azienda veneta adadottare un’infrastrutturadi telecomunicazione chefornisce connettività tra-mite ponte radio. Presso lanuova sede di Ortoromi, èstato installato un collega-mento punto-punto con larete a banda larga attraver-so antenne radio. Gli altristabilimenti veneti, a lorovolta, sono collegati viaradio con la nuova sedecentrale di Ortoromi. Taleinfrastruttura riesce a ga-rantire la larghezza di ban-da necessaria per servizi ditelecomunicazione su duecanali dedicati: uno per laconnessione dati e uno peril traffico voce. L’elevataaffidabilità della nuova re-te radio, ha consentito larealizzazione di un unicoCentro Elaborazione Dati(CED) che eroga servizi ICT

a tutti gli stabilimenti diOrtoromi. Grazie alla tec-nologia VoIP i circa 50 in-terni tra telefoni fissi eWireless disponibili inogni azienda consentonodi sfruttare le antenne perla trasmissione vocale, ef-fettuando chiamate gra-tuite tra una sede e l’altra. Itelefoni wireless vengonoutilizzati soprattutto daitecnici agronomi, che sitrovano spesso sui campi

agricoli nelle vicinanzedello stabilimento per mo-nitorare le coltivazioni, iterreni e i fitofarmaci uti-lizzati, a garanzia dellatracciabilità del prodotto.Gli interni telefonici ven-gono gestiti attraverso ilcentralino virtuale fornitoda Skytek. Grazie alla nuo-va infrastruttura, che inte-gra le connessioni dati e te-lefoniche, Ortoromi ha po-tuto adottare i servizi

Scan2Fax e Scan2Mail: idocumenti cartacei vengo-no scannerizzati e possonovenire inviati sia via faxsia via email. Le comunica-zioni tra le diverse sedi everso l’esterno grazie all’a-dozione della tecnologiaVoIP risultano più sempli-ci, non subiscono interru-zioni di servizio ed hannodato luogo ad una consi-stente riduzione dei costiper la telefonia.

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Diesel - life brand internazionale diabbigliamento - dalla sede centrale diMolvena in provincia di Vicenza gestisce18 sedi estere localizzate in Europa,America e Asia. In parallelo allacostruzione del complesso che ospita daaprile il nuovo quartier generaledell’azienda, Diesel ha realizzato, graziealla collaborazione con SAIV Group,partner Cisco, la progettazione della retee ha curato il progetto di adozione deinuovi servizi di comunicazione. Diesel haintrodotto un’unica rete in grado disupportare sia i servizi di comunicazionevocale, sia la connessione dati via cavoall’interno degli edifici e in modalitàWireless su tutta l’area della nuova sede,grazie al posizionamento di oltre 200Access Point. La soluzione prevede lacreazione di un’infrastruttura dicomunicazione aziendale presso le sedi diMolvena in Veneto, oltre a Francia,Spagna e Germania, composta dacentralino Call Manager e da telefoniVoIP sia fissi che cordless (in totale circamille telefoni IP). Tutti i dipendenti diDiesel hanno la possibilità di chiamarsisia utilizzando il proprio telefono siacliccando sul contatto memorizzato sul

proprio PC (servizio Click to call). E’possibile effettuare videochiamate edusufruire del servizio Voicemail, chepermette di ricevere nella casella di postaelettronica i messaggi vocali dellasegreteria telefonica. La nuovainfrastruttura di rete consentel’introduzione da parte di Diesel diulteriori servizi come, ad esempio, ilmonitoraggio e il telecontrollo degliimpianti installati presso la nuova sede. Èin fase di realizzazione un progetto per laproduzione e distribuzione di contenutiattraverso una piattaforma di IPTV basatasulla nuova infrastruttura di rete. ‘Inquesto modo i terminali televisiviinstallati nella nuova sedetrasmetteranno i contenuti prodotti daDiesel come, ad esempio, le immaginidelle ultime sfilate, allo scopo dicondividere maggiormente la culturaaziendale e informare i dipendenti suglieventi rilevanti che riguardano l’azienda’afferma Mauro Vettore, ResponsabileTechnology Communications. Il nuovosistema, oltre ad aver migliorato laqualità di lavoro dei dipendenti, consentedi ridurre il costo delle chiamate siainterne che in uscita.

Diesel migliora la collaboration tra le diverse sedi internazionali

Collegamenti in ponte radioe telefonia VoIP per Ortoromi

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Mercury, società cheopera nel settoredel commercio di

articoli da regalo, ha speri-mentato l’automatizzazio-ne della presa degli ordinidurante gli eventi fieristici,aumentando la soddisfa-zione dei clienti. L’aziendapartecipa durante l’annoad importanti fiere del set-tore e durante le manife-stazioni spesso si trovanella necessità di racco-gliere un notevole numerodi ordini (si parla anche di500-600 ordini in 4 gior-ni). Quindi era necessarioriuscire a trovare un siste-ma veloce e automaticoche consentisse di visua-lizzare in tempo reale lamerce presente nel magaz-zino informatizzato con larete Wi-Fi, l’arrivo dellemerci, la disponibilità a se-conda degli ordini clientiche ci sono in quel mo-mento in fiera, il listinoprezzi e tutte le informa-zioni necessarie per effet-tuare la vendita. A questeesigenze ha risposto unterminale in radiofrequen-za, di Datalogic, che con-sente di essere sempre ag-giornati con i server azien-dali e la cui introduzionenon ha richiesto una parti-colare formazione deglioperatori, grazie all’intui-tività e facilità di utilizzo.Dopo un primo periodo diprova, che ha previsto l’a-dozione di cinque termina-li, oggi i venditori ne han-no a disposizione venticin-que, per la presa degli ordi-ni in fiera e il loro trasferi-

mento immediato sui ser-ver aziendali. La soluzioneadottata ha quindi permes-so di migliorare la velocitànella presa in carico degliordini nonché avere unamaggiore esattezza e dis-ponibilità in tempo realedei dati che occorrono aivenditori per compiere lavendita. Secondo quantodichiarato da RobertoPonte, Direzione generale ecommerciale Mercury, in-fatti, con i terminali in ra-diofrequenza Mercury hacambiato in meglio il suomodo di lavorare, automa-tizzando una fase che inprecedenza “rubava” tem-po alle attività a valore ag-giunto.

Con i dispositivi in radiofrequenzaMercury semplifica la presa degli ordini degli articoli da regalo

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Mobile Workspace & Mobile Forcew

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Èai blocchi di parten-za il progetto UeKsera (Knowledge

service robots for aging)che consentirà agli anzia-ni di avere una casa “intel-ligente” grazie alla domo-tica, per migliorare la qua-lità della vita e consentireloro di mantenere quanto

piu' a lungo possibile laloro indipendenza. Il pro-getto, che avrà duratatriennale e che dispone diun bilancio complessivodi 4 milioni di euro, preve-de la sperimentazione diun nuovo robot intelli-gente in grado di muover-si all'interno di un’abita-

zione con tecnologie didomotica, che possa esse-re un “amico” per le perso-ne anziane aiutandole aprendere la decisione piùassennata. Nella sua faseiniziale il progetto si oc-cuperà di persone affetteda broncopneumopatiacronica ostruttiva, una

patologia che colpisceprincipalmente gli anzianie che, secondo le stimedell'Organizzazione mon-diale della sanità (Oms)entro il 2030 sarà la terzacausa di decesso a livellomondiale. Il progetto pre-vede che nel corso deiprossimi tre anni sarannoapprontate tre abitazionidimostrative al fine di evi-denziare le potenzialitàdella soluzione. In questiambienti sarà sistematoun robot in grado di aiuta-re i pazienti affetti dallabroncopneumopatia nellaloro vita quotidiana: il ro-bot seguirà, infatti, i pa-zienti negli spostamenti incasa, elaborerà consiglimirati, apprenderà le loroabitudini e, monitorando-li da vicino, informerà unmedico sul loro stato disalute.

Il progetto europeo Ksera, dedicato agli anziani, rende più facileil contatto con il medico grazie ad un piccolo robot in casa

Unico, il maggiore distributorefarmaceutico italiano interamente diproprietà dei farmacisti, nasce dallafusione di tre cooperative attive nelladistribuzione intermedia del farmaco:l’Unione Farmaceutica Novarese,Codifarma di Bologna e l’UnioneFarmacisti del Friuli e della VeneziaGiulia. La presenza territorialegeograficamente distribuita e la necessitàdi mantenere alti standard nel livello diservizio reso alle farmacie in termini dipuntualità e precisione delle consegnerendono l’efficienza dei centri logistici diUnico è di fondamentale importanza. Perquesto, è stato avviato un progetto per ilridisegno dei servizi di telecomunicazioneche garantiscono le fasi semi-automatiche e manuali giornaliere diprelievo dei farmaci da parte deglioperatori di magazzino: ciascunoperatore utilizza un terminaleindossabile, collegato via Wi-Fi alsistema gestionale di magazzino dalquale riceve le liste di prelievo preparatesulla base degli ordini effettuati dai

farmacisti. La copertura Wi-Fi è garantitada circa 150 Access Point Alcatel-Lucent(circa 15 per ciascun centro logistico),per i quali è necessaria unaconfigurazione particolare. L’architetturadi rete rispetta elevati standard disicurezza in modo omogeneo all’internodelle sedi distribuite sul territorio,offrendo servizi di accesso alla reteseparati e differentemente profilati per leattività di prelievo, i personal computerdel personale tecnico/logistico, quellidegli ospiti oltre a sensori Wireless ditemperatura/umidità. L’hardware presso ildata center di Unico integra tutte leconfigurazioni necessarie all’attivazione eal monitoraggio del funzionamento deisingoli Access Point distribuiti. La nuovainfrastruttura realizzata in collaborazionecon Intoit, system integrator partner diEDSlan, grazie agli strumenti di gestionecentralizzata, è in grado di gestire lapotenza utilizzata in tempo reale dagliAccess Point attraverso una specificatecnologia denominata Adaptive RadioManagement (ARM).

Unico: un terminale indossabile, collegato via Wi-Fi al sistema gestionale, supporta il prelievo dei farmaci e garantisce precisione nelle consegne

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Mobile Content & Internet

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OSSERVATORI

l 2009 è stato un an-no difficile per ilmondo delle Tele-comunicazioni e deiMedia. Le Telco Mo-bili hanno subito uncalo dei ricavi daservizi di quasi il3%; ancor peggio èandata ai Media che

hanno “bruciato” oltre 2 miliardidi euro nei comparti tradizionali(carta stampata, Tv analogica,ecc.), solo in piccola parte recupe-rati dai Media digitali (circa 500milioni di euro). Appare evidente, dunque, che inuovi paradigmi del MobileInternet e degli Application storerivestono, per questi attori, unaimportante opportunità di rilan-cio, visto che stanno dimostrandoche il Mobile è un potente conte-sto per l’erogazione/fruizione dicontenuti e servizi digitali diqualsiasi natura, in grado neiprossimi anni di generare nuoviricavi pay, di dare slancio al mer-cato dell’advertising digitale e dispingere notevolmente il fattura-to dei servizi di connettività abanda larga. Non si tratta, tuttavia, di una stra-da facile: il Mobile sta subendo,infatti, una fase di profonda tra-sformazione. Lo dimostrano i nu-meri pubblicati nel Rapporto 2010dell’Osservatorio Mobile Content& Internet della School ofManagement del Politecnico diMilano: nel 2009 il mercato Mo-bile Content, Internet e Ad-vertising ha subito una riduzionedell’8%, dovuta ad andamentimolto diversi dei tre comparti chelo compongono:• una notevole crescita dei ricavi

I nuovi scenari del mercatoMobile Content & Internet

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da Mobile Internet, pari al 17%(che porta questi servizi a sfio-rare quota 400 milioni di euro),appannaggio però dei soliOperatori di telefonia;

• una forte contrazione del mer-cato dei Mobile Content “tradi-zionali” (Sms Infotainment,contenuti di Personalizzazione,Giochi java, servizi di Comu-nicazione e community, Videoe Tv, ecc.), non compensata dal-la buona crescita dei ricavi payderivanti dal nuovo paradigmadegli Application store, chehanno, infatti, avuto un impat-to molto piccolo (di ben pochipunti percentuali) sui numericomplessivi del mercato;

• una sostanziale stabilità delMobile Advertising, che, con unvalore di circa 30 milioni di eu-ro, continua a svolgere un ruo-lo assolutamente marginale.

Mobile Internet, avanti tuttaCon un salto in avanti del 17%, ilmercato del Mobile Internet sfio-ra nel 2009 quota 400 milioni dieuro. Il peso del Mobile Internetpassa, quindi, dal 30 al 38% e, vi-sti i tassi di crescita fatti registra-re nel primo trimestre del 2010,potrebbe già quest’anno superareil giro di affari dei MobileContent. Tale dinamica evidenzia come sisia oramai innescato un circolovirtuoso, spinto da diversi fattori:l’introduzione da parte di tutte leTelco di interessanti piani tariffa-ri Flat; i notevoli investimenti incomunicazione verso il mercato;gli accordi tra le Telco e i princi-

pali brand del Web (social net-work, in particolare); la sempremaggiore diffusione di smartpho-ne con una buona capacità di na-vigazione (in un anno, tra l’altro,in cui le vendite di telefoni nelcomplesso hanno subito un calodel 5% secondo i dati di GfKMarketing Services). Questi fatto-ri spingono un numero crescentedi utenti verso il Mobile Internet(comScore parla già di 10 milionidi utenti unici al mese), inducen-do a loro volta un numero sempremaggiore di Content provider(Web Company, Media Company,ecc.) a sviluppare un’offerta dicontenuti ottimizzata per la frui-zione in mobilità.L’andamento positivo del Mobile

Internet, insieme alla crescita deiricavi da connettività Mobile perPc (Internet Key e Connect Card),sta spingendo le Telco a focaliz-zarsi sempre più sul mercato del-la connettività Mobile broad-band, piuttosto che sul presidiodiretto dell’offerta di contenuti edella gestione della pubblicità: ledinamiche di mercato degli ultimidue anni hanno, infatti, fatto lorocapire che sarà questa la via piùfacile e veloce per generare ricavinei prossimi anni.

Mobile Content tradizionali, un salto indietro Soffrono, invece, i Mobile Con-tent a pagamento tradizionali(suonerie, loghi...): i numeri del2009 (confermati da quelli relati-vi ai primi mesi del 2010) eviden-ziano come questo comparto diofferta, basato sui tipici canaliTelco-centrici (Numeri brevi eMobile portal in particolare), sistia contraendo, addirittura, atassi superiori rispetto a quelliprevedibili lo scorso anno. Per treragioni principali: • un minore interesse del mer-

Continue sperimentazioni e innovazioni, a livello di business model e soluzionitecnologiche, rendono il futuro imprevedibile,ma fanno intravedere grandi opportunità di rilancio per Telco Mobili e Media Company

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di FILIPPO RENGA e MARTA VALSECCHISchool of Management,

Politecnico di Milano

FIGURA 1 - Mobile Internet, Content e Advertising: la dinamica del mercato

20080

200

400

600

800

1.000

1.200Mln €

3%30%

67%

59%

38%

3%

Tot.1.110 Mln €

2009

Tot.1020 Mln € Mobile advertising

Mobile Contenta pagamento

Mobile Internet

334

744

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596

392

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-20%

+17%

-8%

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Fonte: rapporto Mobile Content & Internet 2010, School of Management del Politecnico di Milano

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OSSERVATORIw

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mancano però alcune criticità chepongono diversi punti interroga-tivi sulla sua evoluzione. Che im-patto potrà avere la proliferazio-ne incontrollata delle applicazio-ni sulla banda (comunque ancorarisorsa estremamente limitata epreziosa nel mondo Mobile) e sul-la usabilità degli Application sto-re? Quale sarà la reale replicabili-tà da parte di altri soggetti (pro-duttori di terminali, Operatori ditelefonia, ecc.) del modelloApplication store di Apple, consi-derando che quest’ultimo si basasu un ecosistema di businesscomplesso e unico (presidio verti-cale da parte di Apple del termi-nale, del sistema operativo, delbrowser, dei software core, del ca-nale distributivo, del contoiTunes, ecc.)? Relativamente alMobile Internet, saranno in gradoi Content provider (Media, Webcompany, ecc.) di valorizzare inmaniera adeguata l’offerta così daconvincere i consumatori a paga-re contenuti che nel mondo Pc-centrico sono disponibili in mo-dalità free? Quale sarà il ruolo re-ciproco dei nuovi canali di paga-mento (carta di credito, Paypal,ecc.) rispetto ai sistemi di billingdegli Operatori e quale sarà il con-tributo delle Telco nello sviluppodi un modello pay sul MobileInternet? Come conseguenza an-che delle domande precedenti,quali saranno i reali numeri ingioco di questi nuovi mercati equanto ci impiegheranno – attra-verso modelli pay e/o adverti-sing-based – prima di rigenerarequei ricavi che il mondo deiMobile Content tradizionale erariuscito a creare in passato e cheadesso si stanno perdendo?

Mobile Advertising,molta strada da fareLa terza componente di questomercato – il Mobile Advertising –ha, come detto, un ruolo ancoramarginale. Si tratta, infatti, di unmercato embrionale – e rimarràtale ancora nel 2010 – anche se, anostro avviso, è destinato ad as-

cato per alcune tipologie diservizi (come i loghi, le suone-rie, i giochi java, i servizi Smsdi Infotainment, ecc.);

• l’introduzione del nuovoPiano Nazionale di Nume-razione, che ha creato unaforte incertezza sul futuro e,quindi, ha ridotto gli investi-menti di molte imprese inquesto ambito;

• la minore attenzione posta suquesti servizi da molti playerdella filiera (Telco in primis),sempre più focalizzati sui nuo-vi paradigmi del MobileInternet e degli Applicationstore.

Questi fattori continuano a per-manere anche nel 2010 e , quin-di, verosimilmente, porterannoad un’ulteriore riduzione dei ri-cavi generati da questi servizi. Crollano, in particolare la Per-sonalizzazione (-37%) e i servizidi Infotainment, sia Video (-21%)che basati su Sms, Mms eBrowsing (-17%). Registrano, invece, un trend posi-tivo solo la Musica (+6%), checontinua però ad avere un ruolomarginale; i servizi di interazione(+23%), grazie ad un aumento delnumero di trasmissioni che inte-grano servizi di voting e giochivia Sms; i Giochi (+15%), grazie al

ruolo giocato dai Giochi scaricatitramite gli Application store.

Nuovi Mobile Content,grandi sperimentazioniLa contrazione dei servizi diMobile Content più tradizionali –pari in valore assoluto a oltre 160milioni di euro – non è stata mi-nimamente compensata dalla di-namica – estremamente contenu-ta in termini assoluti per quantopositiva – dei ricavi provenientidai Mobile Content più innovati-vi a pagamento, legati ai nuoviparadigmi del Mobile Internet edegli Application store. Ma al di là dei numeri in gioco, ilMobile si sta rivelando un poten-te laboratorio di innovazione di-gitale, in cui stanno avvenendoalcune importanti sperimentazio-ni di nuovi modelli di business: illancio delle applicazioni a paga-mento, le prime forme pay di ab-bonamento all’utilizzo delle ap-plicazioni, l’uso dell’in-app bil-ling per fare acquistare contenutio servizi aggiuntivi all’internodelle applicazioni, i primi model-li di offerta freemium su MobileInternet (basati sui sistemi di bil-ling delle Telco) e la vendita dipubblicità nelle Applicazioni. In questo nuovo comparto di of-ferta dei Mobile Content, non

FIGURA 2 - Mobile Content a pagamento: il peso delle diverse tipologie di contenuto

2008

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50%

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Tot. 744 Mln € Tot. 596 Mln €

2009

Mobile Tv e VideoInfotainment

Musica

Altro Infotainment

Personalizzazione

Giochi

Comunicazione e Community

Interazione con i Media

Altro

14% 14%

3%3%

35%

28%

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2%

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35%

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-37%

+15%

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+23%

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+6%

-17%

-20%

Fonte: rapporto Mobile Content & Internet 2010, School of Management del Politecnico di Milano

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I nuovi scenari del mercato Mobile Content & Internet

gorie di attori. Mentre, infatti, iricavi da Mobile Internet sonogià oggi estremamente interes-santi in valore assoluto e in for-te crescita, i ricavi dei Contentprovider derivanti dai nuoviparadigmi sono ancora estre-mamente contenuti (pari a benpoche decine di milioni di euro,tra vendita di Applicazioni epubblicità su Mobile site eApplicazioni);

• dall’altra, il circolo virtuoso checomunque questa situazione –per quanto asimmetrica – staattivando: più si diffonde ilMobile Internet, più chance cisono per i Content provider digenerare ricavi dalla vendita dicontenuti premium e dalla pub-blicità (sia a livello di Mobile si-te che di Mobile application).

Oltre a Telco e Content provider,un ruolo chiave è svolto da un’al-tra tipologia di player: i produtto-ri di terminali mobili e sistemioperativi. È nel comparto dei pro-duttori di smartphone e dei siste-mi operativi mobile, infatti, chestanno avvenendo le trasforma-zioni più rilevanti. Basti pensareal lancio dell’iPhone che ha datoinizio ai nuovi paradigmi delMobile Internet e degliApplication store e all’introdu-zione del sistema operativoAndroid che segna l’ingresso“prepotente” di Google nel mon-do Mobile. Trasformazioni chestanno creando non pochi proble-mi ai produttori tradizionali, ancheperché gli interrogativi aperti sonoancora tanti:• come evolverà la battaglia dei

sistemi operativi? Verso unconsolidamento delle posizionidi leadership intorno a uno o almassimo due player (come nel

mondo dei Pc) o verso unaframmentazione verticale conla coesistenza di molteplici am-bienti Mobile?

• come evolverà l’offerta dismartphone? Verso la prolife-razione di molteplici modelliper ciascun produttore (model-lo classico di Nokia) oppureverso una maggiore concentra-zione su uno (o pochi) modelliper ogni produttore (modelloApple e Rim)?

• come evolverà il paradigma de-gli Application store? Versouna proliferazione di piattafor-me verticali (facenti capo allediverse Telco o ai diversi pro-duttori di cellulari e/o sistemioperativi) o verso la creazionedi piattaforme trasversali agliattori in gioco (sia Telco cheproduttori di terminali e sistemioperativi)?

• quale sarà il ruolo dei nuovidispositivi “portatili” – net-book, iPad, eBook, ecc. – rispet-to agli smartphone nel soddi-sfare le esigenze di fruizione dicontenuti e applicazioni in mo-bilità da parte dei consumatori?

In questo contesto in forte evolu-zione, ma incerto, tutte le sperimen-tazioni e innovazioni che stannoavvenendo, sia a livello di modellidi business che tecnologiche, sonoestremamente importanti perchécontribuiscono a “disegnare” il fu-turo del mercato Mobile, e non so-lo: siamo, infatti, convinti che con-dizioneranno pesantemente ancheil mondo dell’Internet “tradiziona-le” (basti pensare che, con il lanciodell’iPad, il modello degli Ap-plication store viene introdotto an-che nel comparto dei notebook e deinetbook, con conseguenze rivolu-zionarie nei prossimi anni).

sumere un ruolo rilevante nel me-dio-lungo termine. Sono diversi ifattori che ne condizioneranno ilreale sviluppo: innanzitutto, lacapacità dell’intera filiera – inclu-si gli attori tradizionali (CentriMedia e Agenzie creative in pri-mis) – di far comprendere il realevalore di questo nuovo canale dicomunicazione agli investitoripubblicitari; in secondo luogo, ilruolo che riusciranno a svolgerele nuove tipologie di “concessio-narie” che stanno sviluppandosinel mondo del Mobile Internet edegli Application store (facciamoriferimento agli Ad Network e al-le concessionarie specializzate in-dipendenti ma anche alle conces-sionarie facenti capo ai grandieditori e ai gestori di Applicationstore); infine, la capacità di svi-luppare nuovi formati e meccani-che, coerenti con le peculiarità delmedia Mobile.

Gli scenari futuri I nuovi paradigmi del MobileInternet e degli Application storestanno, in un certo senso, sempli-ficando la relazione tra le Telco ei Content provider in senso lato,anche perché stanno separandosempre di più i loro destini. • Semplificando, perché si sta an-

dando verso un più “sano” rap-porto abilitatore-erogatore, ca-ratterizzato da ruoli distinti eben definiti: le Telco, quello diabilitatori, e i Content provider,quello di erogatori di contenuti.

• Separando i loro destini, perchéin questo momento le Telcostanno puntando soprattuttoad incrementare i loro ricavi daMobile Internet, mentre iContent provider stanno cer-cando di capire come riuscire agenerare ricavi interessantidalla vendita di contenuti pre-mium sui Mobile site e gliApplication Store e dal MobileAdvertising.

In questo scenario, due cose sonocerte:

• da una parte, l’asimmetria deiricavi in gioco tra le due cate-

I nuovi paradigmi stanno semplificando larelazione tra le Telco e i Content provider in sensolato, separando sempre di più i loro destini

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logistics Reply, fortedell’esperienza quin-dicinale nella pro-gettazione di sistemiinformativi per ilWarehouse Manage-ment e nelle soluzio-ni web-based, stu-diati e realizzati perun gran numero diclienti e applicati inun'ampia gamma di

settori industriali e distributivi, portaoggi il modello del Software a Servizio(SaaS) nel contesto dei sistemi per lagestione del magazzino. Questa proposta nasce dalla constata-zione che alcune realtà logistiche han-no esigenze che non sono oggi soddi-sfatte dalle soluzioni WMS tradizionalied è stata creata concentrandosi su al-cuni obiettivi fondamentali: ridurre inmodo significativo l’investimento perl’adozione di un WMS, garantire alCliente la massima flessibilità nell’ade-guare i costi ai volumi di business e ri-durre al massimo il rischio per chi ope-ra in presenza di scenari incerti.SideUp Reply™ è un sistema per la ge-stione del magazzino che è stato dise-gnato adottando questo innovativomodello di distribuzione del software,mantenendo grande attenzione agliobiettivi sopra indicati in modo da ga-rantire una gestione efficiente del ma-gazzino anche in quei contesti caratte-rizzati da una limitata disponibilità dibudget per investimenti in soluzioni IT,scenari operativi ad elevato rischio ovariabilità, come contratti logisticitemporanei, necessità di start-up mol-to rapidi e limitato supporto dalla strut-tura IT aziendale, ad esempio per filialilocali o estere.SideUp Reply™ risiede sul web ed è frui-bile direttamente via Internet, non ri-chiede investimenti iniziali e riduce inmodo significativo i costi di esercizio

eliminando la necessità di istallazione eil mantenimento dei server dedicati,poiché la gestione del sistema è total-mente a carico del fornitore. La soluzio-ne è immediatamente disponibile tra-mite la sottoscrizione di un canonemensile rapportato all’effettivo consu-mo: il costo può variare di mese in me-

se a seconda del numero di utenze, del-le funzionalità attivate e del livello diassistenza richiesto. I suoi tempi di attivazione, in un nuovomagazzino, sono estremamente rapidiin confronto a quelli dei WMS tradizio-nali grazie all’eliminazione delle attivi-tà di configurazione e installazione

La gestione del magazzino? Da oggi è on demand

@@ Qualità, efficienza, riduzione del rischio

ed alta flessibilità: ecco i sistemi di Warehouse

Management a servizio

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presso il data center del cliente. La frui-zione del servizio direttamente daInternet consente anche un nuovo piùfacile approccio alla soluzione poten-dola testare per un periodo di provagratuito durante il quale familiarizzarecon il prodotto e valutarne in anticipocaratteristiche e funzionalità. In questo modo si procede alla sotto-scrizione avendo una piena compren-sione del prodotto e riducendo signifi-cativamente i potenziali rischi insitinella modalità tradizionale di acquisto. Grazie alle sue innovative caratteristi-che, SideUp Reply™ è particolarmenteindicato per: le piccole e medie impre-se che non vogliono sostenere il rischiodi investimenti elevati o che non di-

spongono di un dipartimento IT e di undata center, gli operatori logistici pergestire contratti di piccola entità o dibreve durata, le grandi aziende per tut-te le attività o le filiali periferiche doveil presidio di persone e sistemi IT cen-trali è più costoso.

In un contesto come quello della logi-stica, dove la necessità di adattarsi ra-pidamente alle esigenze del business èfondamentale, SideUp Reply™ è la solu-zione per la gestione del magazzino chegarantisce qualità, efficienza ed un al-tissimo livello di flessibilità.

Geodis Wilson, società del GruppoGeodis e uno dei leader tra glioperatori a livello mondiale nellagestione del trasportointernazionale, ha recentementeadottato la soluzione SideUpReply™ per la gestione delmagazzino della propria filiale diAncona, un transit pointcaratterizzato da tematiche diimport/export e sdoganamentomerce.“La nostra necessità era quella diimplementare un sistema diWarehouse Management che ciconsentisse di gestire e tracciare lamerce in ingresso, identificandolain unità di carico e stoccandolapresso le diverse aree del magazzinosottoposte a differenti regimidoganali. Il tutto con un accuratotracciamento della movimentazionedei singoli bancali e del loroprocesso di sdoganamento. Questoci ha permesso di rispondere airequisiti imposti dall'Agenzia delleDogane per l'ottenimentodella certificazioneAEO (AuthorisedEconomic Operator)”spiega l’ing. MauroBaldoni, IT Manager diGeodis Wilson Italia,che si è occupato della softwareselection e della definizione deiprocessi operativi in accordo con ladirezione di filiale.“La nostra scelta è caduta suSideUp Reply™ per i suoi tempi dirilascio estremamente ridotti – ilsistema è stato reso operativo inappena una settimana – e laflessibilità nella gestione dei costi

operativi che una soluzione erogatacome servizio (SaaS) garantisce.Con SideUp Reply™ possiamoinfatti modulare il canone mensiledi utilizzo seguendo le diversenecessità del business, attivando odisattivando le funzionalità offertedal sistema in base all’apertura di

nuovi contratti o allacessazione degli stessi,riducendo diconseguenza il rischiocomplessivo. Unulteriore aspetto che

ha spinto la nostra scelta è stata lafruizione del sistema senza alcunainstallazione sui singoli client(basta infatti il solo browserinternet), e la possibilità dicondividere le informazioni viainternet con i nostri clienti che cimette così nelle condizioni dioffrire un innovativo servizio avalore aggiunto alla nostraclientela”.

La parola al Cliente: l’esperienza Geodis Wilson

MAURO BALDONIIT Manager Geodis Wilson Italia

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FOCUS CIOF

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el settore postale, l’a-dozione di tecnologieinnovative è una levadi fondamentale im-portanza per differen-ziare l’offerta e con-quistare i clienti. Uncredo che TNT, gruppoolandese presente inItalia dal 1998 con le

società TNT Post e TNT Express,ha fatto suo sin dall’inizio del-l’attività.

TNT Post, in particolare, nascein Italia da successive acquisi-zioni di agenzie private di reca-pito ed altre società di produ-zione e servizi del settore, tracui lo storico marchio milaneseRinaldi L’Espresso. Ha sede cen-trale a Milano, circa 2.000 di-pendenti, e opera attraversouna rete di 147 filiali dirette eindirette distribuite sul territo-rio. Con Massimo Bollati, da treanni responsabile dell’IT della

società, parliamo dell’approc-cio all’ICT e in particolare alletecnologie Mobile nella strate-gia dell’azienda.

Qual è il ruolo dell’innovazionetecnologica nella sfida di TNTPost per conquistare spazio nelmercato postale italiano? L’innovazione tecnologica èfondamentale nella progetta-zione e rollout dei servizi/pro-dotti di TNT Post per il mercatopostale. Ne sono un esempio letecnologie di track & trace, lacerificazione satellitare dell’av-venuta consegna della posta lagestione del ciclo di vita posta-le (stampa, produzione e deli-very), i portali dedicati aiClienti, la Posta ElettronicaCertificata, che hanno comeelemento comune l’approccioinnovativo sia informatico chetecnologico.

Su quali progetti di innovazioneICT siete impegnati in questomomento e con quali obiettivi?Molteplici progetti ICT sono giàstati realizzati nel 2010: la nuo-va fornitura di palmari per lacertificazione satellitare dellaposta ai nostri postini e partners(il servizio “Formula Certa”), illancio della PEC PostaElettronica Certificata, la rea-lizzazione di una piattaformamoderna per il mondo Tax &Notification, il progetto smista-trici nei nostri hub. Inoltre, particolare attenzione èstata posta ai progetti dell’HeadOffice, per dotarci di sistemi diCollaboration e per una miglio-re gestione del ciclo di vita del-lo sviluppo software.

NIl satellite garantiscela consegna della postaIl satellite garantiscela consegna della posta

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Qual è in particolare l’utilizzodelle tecnologie Mobile &Wireless in TNT Post? Le tecnologie Mobile sono par-te integrante del mondo TNTPost. Oltre a fare ampio uso distrumenti di lavoro ormai con-solidati come i Blackberry, l’e-lemento più rilevante è il “kit”del postino, ovvero la strumen-tazione per certificare via satel-lite la consegna della posta.L’uso intensivo di codici a bar-re, di scanner, di access pointsono oramai il tessuto tecnolo-gico di TNT Post. Sono stati an-che realizzati progetti pilota perl’applicazione della tecnologiaRFId, che riteniamo interessan-te e con buone prospettive.

Tracciabilità e visibilità sono ele-menti cruciali nei servizi di con-segna. Quali soluzioni specifichefornite ai clienti, a garanzia del-la qualità dei servizi?L’efficacia della comunicazionepostale può essere profonda-mente inficiata dall’inaffidabi-lità del player postale, che simanifesta con ritardi nella con-segna, mancanza di sincroniz-zazione con campagne paralle-le, recapiti approssimativi, omal gestiti, dispersione e spre-chi. Per ovviare ai problemi ri-

L’innovazione tecnologica è dicruciale importanza nella strategiadi TNT Post, operatore postaleprivato sbarcato in Italia nel 1998. Un terminale GPS in dotazioneai postini garantisce in modooggettivo luogo, data e ora di consegna. Ne parliamo conMassimo Bollati, CIO della società

MASSIMO BOLLATIICT, Facility &

Security Director,TNT Post Italia

L’architettura del sistema informativo diTNT Post Italia ha subito importanti tra-sformazioni negli ultimi anni. Si posso-no individuare tre passaggi verso unmodello “Adaptive EnterpriseArchitecture” corrispondenti a momentistorici dell’evoluzione IT in azienda. Il primo segmento di rebuilding consi-derato riguarda la parte infrastruttura-le, che ha visto l’introduzione di ele-menti di virtualizzazione con il dupliceobiettivo di aumentare la scalabilitàdelle architetture e la giusta allocazionedelle risorse computazionali in base aivolumi di business trattati sulle diversepiattaforme applicative a servizio deglioperatori postali. Il secondo segmentorappresenta l’embrione dell’approccioService Oriented Architecture (SOA),ovvero l’introduzione di tecnologie di

broking, messaging e web services atte agarantire la componentizzazione e unamigliore integrazione tra piattaformeapplicative che rappresentano il coredelle soluzioni di Track&Trace postale.Sempre più i diversi settori del mercatopostale richiedono soluzioni softwarefacilmente scalabili e adattabili ai pro-cessi entranti, facendo della componen-tizzazione una strada tecnologica otti-male. Il terzo segmento è rappresentato dal-l’evoluzione a medio termine dell’ap-proccio Enterprise 2.0 e consiste nell’in-troduzione di elementi di orchestrazionecon particolare riferimento alle tecno-logie EIA, inquadrando le piattaformeapplicative e l’infrastruttura in un pianocoerente di erogazione di Servizi IT aiclienti e alle società di TNT Post Italia.

L’evoluzione del sistema informativo TNT

di MANUELA GIANNI

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FOCUS CIO

scontrati nella fase di recapito,TNT Post ha lanciato “FormulaCerta”, il servizio che utilizzasistemi di controllo satellitareper fornire ai clienti garanziadi efficacia e affidabilità.Formula Certa permette la trac-ciabilità delle lettere e la certi-

ficazione di avvenuta conse-gna di ogni singolo invio. Lebuste sono identificate da unospeciale codice a barre, letto almomento del recapito dall’ap-posito scanner in dotazione ainostri postini. Grazie al satelli-te viene rilevato in modo og-

gettivo luogo, data e ora diconsegna.I dati di certificazione satellita-re sono successivamente con-sultabili dai nostri clienti sulsito www.tntpost.it, attraversoID e password. Nel 2009 il 97%degli invii sono stati recapitati

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TNT Express Italy è, accanto a TNTPost, l’azienda italiana di TNT N.V.,multinazionale olandese player glo-bale del trasporto espresso e postale.In Italia opera con 134 filiali, 16Hub, circa 1.500 TNT point, 5 custo-mer service, 3.000 furgoni per la dis-tribuzione, oltre 1.000 autotreni dilinea e 5 aerei. L’azienda serve più di100.000 clienti, dalle grandi aziendeai privati, gestendo oltre 180.000spedizioni al giorno.

Gli autisti di TNT Express Italy sonostati dotati di un Pda Motorola, undispositivo rugged, resistente a qual-siasi tipo di sollecitazione e caduta,collegati in real time con la sede cen-trale attraverso Rete Cellulare sullaquale sono trasmessi dati crittografa-ti. Le funzionalità dell’applicazionesono le seguenti: • supporto nella attività di inizio

giornata;• informazioni sui ritiri;• informazioni sulle consegne;• supporto cartografico;• gestione di pagamenti tramite car-

te elettroniche; • sincronizzazione con la sede cen-

trale; • supporto nelle operazioni di fine

turno; • acquisizione della firma digitale.Questa soluzione ha un grande im-patto su tutte le attività svolte. Inparticolare viene ridotto il tempo de-dicato dagli autisti alla comunicazio-ne con la filiale ed eliminate alcuneoperazioni che prima erano deman-date al back office (come, ad esem-pio, l’inserimento a sistema informa-tivo delle consegne effettuate).Inoltre, dal momento che la sincro-nizzazione dei dati tra i dispositivimobili e la sede centrale avviene in

tempo reale è stato ridotto anche ilcarico di lavoro per il call center.Infine, la nuova soluzione permetteagli autisti di raccogliere i pagamentianche tramite carte di credito e ban-comat, aumentando il livello di servi-zio offerto ai clienti.

L’applicazione è stata oggetto diun’analisi approfondita della Schoolof Manangement del Politecnico diMilano, con l’obiettivo di valutare ilROI dell’investimento. L’analisi ha evidenziato una riduzionedel costo relativo ai trasportatori paria 4 milioni di euro all’anno (-6%),ottenuta grazie all’ottimizzazionedella gestione dei giri di consegna/ri-tiro. Importante è anche il risparmiosul costo del call center, pari a circa2,2 milioni di euro all'anno (-24%),grazie alla disponibilità immediata ditutti i dati relativi alle consegne svol-te e programmate. Infine la sostituzione dei vecchi ap-parati veicolari con i più moderni Pdaha portato un notevole risparmio intermini di costi di manutenzione econnettività, che si sono ridotti dicirca 330.000 euro (-36%).

L’applicazione ha apportato ancheulteriori benefici a tutti i soggetticoinvolti nel processo di distribuzio-ne. L’autista è infatti supportato dauna cartografia aggiornata e ben vi-sibile su display da 9 pollici e puòscambiare messaggi con l’azienda inreal time. Il cliente può utilizzare an-che le carte di credito e Bancomatcome mezzo di pagamento e può ve-rificare le firme in consegna diretta-mente online. Infine, l’azienda cono-sce puntualmente, in tempo reale, lostato di tutti i furgoni e, di conse-guenza, di tutte le spedizioni.

L’investimento iniziale è relativo al-l’acquisto di 3.000 terminali, dellapiattaforma server (installata in sede),del software di gestione dei dispositivie dell’interfacciamento con il sistemagestionale, per un totale di circa 7,3milioni di euro; i costi annuali di ma-nutenzione e connessione sono statistimati nell’8% dell’investimento ini-ziale. L’investimento ha un valore at-tuale netto positivo (NPV) pari a circa17 milioni di euro e il tempo di ritornodell’investimento (Pay Back Time) èpari a circa 22 mesi.

Investire nel Mobile conviene: TNT Express rinnova i terminalidei trasportatori, migliorando la gestione e riducendo i costi

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Il satellite garantisce la consegna della posta

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rispettando i tempi di consegna.Grazie agli elevati standardqualitativi, TNT Post garantisceforme di rimborso in caso dimancato rispetto dei tempi stes-si. In soli tre anni dal lancio, nel2007, Formula Certa ha rag-giunto la soglia di oltre 4000clienti. Attraverso la stessa tec-nologia TNT Post gestisce anchele raccomandate, con l’identifi-cazione tramite codice a barre eil controllo online dello stato diconsegna, e Formula CertaDirect, un prodotto unico inItalia per il Direct Mailing chetraccia e certifica l’avvenutaconsegna di ogni singola comu-nicazione commerciale e l’uti-lizzo di report per avviare atti-vità di marketing parallele, nonrealizzabili senza certifica perproposte commerciali o abbo-namenti.

Qual è l’impegno sul fronte dellasicurezza, di cui lei è responsabile?La sicurezza informatica è unwork in progress e deve partire

da una seria analisi del rischio.Tale fattore di rischio è associa-to al “valore” del dato trattato,ed esistono approcci differentiquante sono le tipologie di datotrattato. È stato creato un dipar-timento di sicurezza, sia infor-matica sia fisica, che in ottem-peranza alle indicazioni di CasaMadre procedere all’applicazio-ne delle Policy TNT Post.

La Posta Elettronica Certificatain Italia sta muovendo i primipassi. Quali sono le vostre aspet-tative e quale ruolo intende gio-care TNT Post?TNT Post si è già mossa e a segui-

to dell’introduzione di questonuovo sistema ha ideato FormulaPec, la Posta elettronica certifica-ta formulata da TNT Post, che siavvale della collaborazione di unpartner di altissimo livello, INTE-SA., società al 100% di IBM chesviluppa ed eroga sistemi avan-zati ed innovativi, iscrittaall’Albo pubblico dei gestori diPosta elettronica certificata dal2006. Oltre a questo vantaggioTNT Post è riuscita ad aggiun-gere altri tre punti di distinzio-ne: massima semplicità d’uso,prezzo realmente competitivo eservizio “taylor-made” per leaziende.

Come approcciate il tema dell’e-commerce di TNT?Il gruppo TNT a livello corpora-te ha certamente individuatonel settore e-commerce unagrande opportunità di crescita.TNT è ben in grado di aggiunge-re valore in tutte le parti dellacatena di fornitura, sia nelleconsegne ed in altri servizi (ful-fillment e realizzazione, paga-menti on-line ecc.). TNT PostItalia è allineata col gruppo an-corchè ad oggi il suo core busi-ness sia rappresentato dallaproduzione e consegna.

Come vengono gestite, dal pun-to di vista degli investimenti ICT,le decisioni con la casa madre? La Casa Madre olandese parte-cipa attivamente alla valuta-zione degli investimenti propo-sti dalle singole country. Gli in-vestimenti al di sotto di un bendeterminato valore economicosono di diretta competenza del-le country, mentre investimentiparticolarmente rilevanti o plu-riennali vedono la valutazioneed approvazione della CasaMadre.

Le buste sono identificate da uno speciale codicea barre, letto al momento del recapitodall’apposito scanner in dotazione ai postini. I dati sono poi consultabili dai clienti sul sito

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RFId

a tecnologia RFId,lentamente ma ine-sorabilmente, statrovando semprepiù vasta applica-zione all’internodelle aziende, in-novando profon-damente i modellidi gestione e di pro-cesso.

Oltre alla fisiologica riduzionedei costi di produzione di tag elettori e, parallelamente, all’in-cremento di soluzioni concor-renti in termini di SytemIntegrator, il successo dei testpilota realizzati da alcune gran-di aziende ha convinto ormai ilmercato del valore di una ge-stione automatizzata delle ope-rations, attirando sempre di piùgli investimenti in questa tecno-logia.I vantaggi, riscontrabili in di-verse fasi della gestione delladistribuzione e della vendita,interessano sia l’efficienza per ilrivenditore che l’esperienza diconsumo degli acquirenti.Dal punto di vista della GDO, ibenefici consolidati riguardanodiversi aspetti della gestione lo-gistica dei processi; dal savingdelle tempistiche delle opera-tions, che si attesta intorno al64% nei casi di best practice,grazie all’automazione dei pro-cessi di ricevimento, registra-zione, e sistemazione della mer-ce in magazzino, al conteni-mento della dispersione dellemerci, che può variare dal 20%,nei casi in cui si è in presenza diun sistema pallet level, al 50%per i sistemi item level, all’au-mento dell’efficienza nella ge-

stione dei prodotti deperibili eobsolescenti, per una quota dicirca il 20%, grazie al monito-raggio in tempo reale delle gia-cenze, ma anche delle condizio-ni di conservazione nel caso diprodotti freschi o surgelati, almiglioramento della gestionedell’out-of-stock e del riforni-mento dei punti vendita, con-trastando le perdite da mancatavendita e aumentando la dispo-nibilità dei prodotti fino al 50%,fino all’aumento di efficienzanell’integrazione dei canali divendita. Una volta impiegato per i pro-cessi logistici, l’RFId può essereelemento abilitante per nuoveforme di marketing e customercare a livello retailer. Alcuni vantaggi sono stati indi-viduati anche rispetto all’espe-rienza di shopping e alla soddi-sfazione generale del cliente,come il miglioramento dei pro-cessi di raccolta di informazionisui prodotti, della localizzazio-ne all’interno del punto venditae delle fasi di acquisto, grazie al-le possibilità di acquisire infor-mazioni aggiuntive sui prodot-

MLL’innovazione viaggia sulla radiofrequenza

Dalla grande distribuzione ai prodottidi lusso, gli ambiti di applicazionedella tecnologia RFId nel retailsono molteplici, con casi di successo e qualche difficoltà ancora da superare. Il settore della modasembra oggi il più promettente

L’innovazione viaggia sulla radiofrequenza

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ti, di monitorare la loro colloca-zione e disponibilità in magaz-zino, e di automatizzare il pa-gamento, o la possibilità di re-gistrare informazioni sulle pro-prie preferenze individuali,permettendo in questo modo alretailer di offrire un’esperienzadi acquisto aderente alle esi-genze di ogni consumatore (co-me nel caso dei camerini smartintrodotti da Prada) e di perso-nalizzare alcuni prodotti, mi-gliorando il coinvolgimento delcliente e incentivando la fide-lizzazione.Non è superfluo sottolineareche la tecnologia impiegata peri processi logistici è quella RFIdUHF passiva. Ciò è dovuto nonsolo alle prestazioni (che effet-tivamente consentono maggio-ri distanze di lettura ma che ri-sentono molto della presenza dimateriali elettromagnetica-mente ostili quali metalli e li-quidi), ma anche all’ideazione erateizzazione di standard siatecnologici (gli ISO, in questo

caso 18000-6 b, c) che di servi-zi, (quelli dell’EPCGlobal Inc).Infatti, nella distinzione tra so-luzioni intra enterprise, miratea migliorare la qualità dei pro-cessi e la produttività delle atti-vità all’interno della singolaimpresa, e soluzioni inter enter-prise, finalizzate a creare le si-nergie tra i diversi attori dellaGDO in modo da integrare ilflusso di informazione su siste-mi distribuiti all’esterno del-l’impresa, è importante ricorda-re il ruolo rivestito per quest’ul-timo fine dallo standard EPC(Electronic Product Code),

un’architettura di servizi di reteper la condivisione delle infor-mazioni codificata da EPCGlobal Inc, l’organizzazioneno-profit sviluppata partendodal progetto di ricerca universi-tario degli Auto-ID Center, cheoggi ha lo scopo di stabilire epromuovere l’EPC come lo stan-dard de facto per l’immediata,automatica e accurata identifi-cazione di qualsiasi oggetto, inqualsiasi industria ovunque nelmondo.Solo grazie all’introduzione diuna codifica internazionale perla strutturazione delle informa-zioni e per la trasmissione diqueste da un sistema all’altro èstato possibile trarre il massimovantaggio per l’integrazione deiprocessi, task fondamentale perla cooperazione tra player indi-pendenti.Se è vero che l’EPC ha alimenta-to l’entusiasmo per questa tec-nologia, parallelamente, biso-gna notare che ad oggi sono an-cora limitati i casi in cui solu-

zioni RFId applicate alla grandedistribuzione hanno riscontratoun incremento di produttivitàsignificativo.Questo è dovuto a diversi fatto-ri, primo tra tutti l’inesperienzache spinge a replicare soluzionisperimentate dai grandi pionie-ri senza una valutazione d’effi-cacia specifica per il proprioambito di business. Ad esempio,il caso Wal Mart, una delle bestpractice più rinomate, rappre-senta sicuramente un impor-tante esempio di implementa-zione dell’RFId su larga scala,ma mette in luce anche alcune

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La tracciabilità dei singoli prodotti nel Fashion è un fattore di cruciale importanza, in quanto risulta essere uno dei metodi più efficaci di protezione del brand e di contrasto alla contraffazione

di CARLO MARIA MEDAGLIA vicedirettore e coordinatore scientifico,DAVID SEPAHI e BARBARA CHICCA

Cattid - Centro di Ricerca per l'ICT di "Sapienza" Università di Roma

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cato nero dei prodotti contraf-fatti). Un ruolo molto importan-te è rivestito dalle case di moda,le quali devono rappresentareuna guida per gli altri attori del-la supply chain per l’adozionedella tecnologia, l’unico veromodo per massimizzare i bene-fici lungo tutta la filiera. Anche le applicazioni rivolte al-l’interazione con il consumato-re stanno riscontrando molto

difficoltà che hanno provocatouna battuta d’arresto nelle pre-visioni del distributore america-no e, conseguentemente, uncambiamento di rotta a livellostrategico. Una prima grandedifficoltà è stata riscontrata neltracciamento del singolo pro-dotto, che di fronte a una gran-de varietà merceologica, comenel caso del colosso della distri-buzione, comporta un aumentodella complessità e dei costi taleda non giustificare il ritorno intermini di efficienza.Inoltre, i vantaggi economicinon sono riscontrabili dai forni-tori più piccoli, che hanno spes-so lamentato la mancata realiz-zazione del ROI rispetto all’in-vestimento imposto da WalMart ai suoi cento più importan-ti collaboratori. Per queste mo-tivazioni l’azienda ha deciso dibloccare l’automazione dei suoicentri distributivi per concen-trarsi al livello degli stores, va-lorizzando in questo modo ilruolo dei singoli fornitori, chia-mati a dotare di etichette intel-ligenti pallet e contenitori piut-tosto che gli item.

Un settore, invece, dove l’RFIdha trovato un perfetto ambito diapplicazione è quello della filie-ra della moda. Una serie di fat-tori ha indotto a intravedere nelfashion terreno fertile perl’RFId. I prodotti, infatti, si pre-stano naturalmente ad esserecontrassegnati con i tag di iden-tificazione, essendo realizzaticon materiali che non interferi-scono con la lettura e già dotatidi etichetta dalle case produttri-ci, rendendo in questo modomolto più facile e vantaggiosal’identificazione item level. La tracciabilità dei singoli pro-dotti in questo settore è un fat-tore di cruciale importanza, inquanto risulta essere uno deimetodi più efficaci di protezio-ne del brand e di contrasto allacontraffazione. Le tecnologieRFId intervengono in questo

senso identificando in modocerto e univoco il prodotto, atte-standone l’originalità, e trac-ciando la storia dell’articololungo tutta la supply chain, im-pedendo così la dispersione del-le merci e contrastandone lacollocazione su mercati di ven-dita non ufficiali (i mercati gri-gi, cioè i canali non ufficiali incui sono venduti prodotti uffi-ciali, creano più danni del mer-

Nelle fasi di inventario, l’adozione della tecnologiaRFId consente di abbattere anche del 75% il tempo necessario per l’operazione

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L’innovazione viaggia sulla radiofrequenza

prio aziende operanti nellagrande distribuzione tessile, co-me American Apparel, che hadimostrato di aver conseguitoun aumento del 14% sulle ven-dite in seguito all’introduzionedi soluzioni in-store, e Serge

Blanco, l’azienda francese spe-cializzata in abbigliamentosportivo di lusso che, dopo dueanni di sperimentazione, ha re-centemente annunciato di volerraggiungere la completa visibi-lità di ogni singolo articolo (cir-ca 1,5 milioni all’anno) nell’in-tera rete di vendita.In ambito nazionale, l’RFId Labdel CATTID, insieme ad un nu-trito gruppo di partner tecnolo-gici e commerciali, sta portandoavanti una sperimentazionedella tecnologia in ambitoTessile e Moda finalizzata allosviluppo di sistemi in grado direalizzare la gestione integratadella distribuzione e di agire atutela del marchio Made in Italytramite tecnologia RFId UHFpassiva Item Level. Scopo del progetto è l’ideazionedi alcuni strumenti “standard” e“plug and play” che possanoquindi spalancare la porta all’a-dozione dell’RFId a numerosiplayer, senza ulteriori costosiinvestimenti in termini di studie analisi di fattibilità. Il proget-to, denominato TRAMA(Tecnologia RFId A supporto

della Moda italiana e perl’Anticontraffazione), prevede ilcoinvolgimento dei rappresen-tanti di spicco del settore tessilee di aziende impegnate nellosviluppo di soluzioni RFId perindividuare un modello replica-bile e scalabile di tracciabilità eidentificazione dei prodotti adalto valore, corrispondente allespecificità del contesto italiano.L’applicazione prevede l’inter-vento in fase di produzione, conl’inserimento dei tag sui capi, ein fase di distribuzione, alle-stendo le infrastrutture adatteper l’automazione del passaggiodei prodotti dagli stabilimenti aipunti vendita.I test effettuati finora in ambitowharehouse hanno permesso diriscontrare la presenza di ampimargini di miglioramento neiparametri di produttività, non-ostante le sperimentazioni nonprevedessero lo stravolgimentodei processi logistici ma sempli-cemente l’applicazione dellatecnologia sul contesto “as is”,proprio per valutare l’efficaciadi soluzioni immediatamenteintroducibili.Per quanto riguarda, invece, l’a-nalisi portata avanti sulla retedei punti vendita, è stato evi-denziato quantitativamente co-me l’RFId trovi la sua applica-zione killer, oggi, nelle fasi diinventario, dove abbatte anchedel 75% il tempo necessario al-l’operazione. Questi risultati, sebbene ancoralimitati ai test, dimostrano chela tecnologia RFId può rappre-sentare un reale fattore di inno-vazione per le aziende operantinel Fashion e nel Made in Italy,e unitamente alle sperimenta-zioni condotte finora da alcuneimportanti aziende, tra cuiMarks & Spencer, LemmiFashion, Gucci e Belstaff, costi-tuiscono i segnali evidenti del-l’acquisita consapevolezza delmercato riguardo l’elevato va-lore strategico di questa pro-mettente tecnologia.

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successo, aggiungendo infor-mazioni preziose sul prodotto einnovando l’intero processo diacquisto.Rispetto ai costi dei tag, citatispesso come principale barrieraall’adozione, nel settore tessile ein particolare per i pro-dotti ad alto valore ag-giunto, questa difficol-tà viene superata, datoche nella maggior par-te dei casi il costo deicartellini è maggiorerispetto a quello deisingoli tag a perdere.Le ultime esperienze disuccesso dell’identifi-cazione automaticahanno riguardato pro-

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BUSINESS CASE

di VALERIA PORTALE

AXO, società operantenel settore Informationand CommunicationTechnologies (ICT), sirivolge a tutte le azien-de che hanno al propriointerno una grandequantità di beni che ne-cessitano di essere cen-siti, monitorati e trac-

ciati. E’ necessario poter acce-dere in tempo reale ai dati diogni asset ed avere un inventa-rio aggiornato.Le soluzioni Asset Managementsi rivolgono a tutte le aziendeche hanno la necessità di gesti-re i beni aziendali in modo daconoscerne in tempo reale il lo-ro stato sia all’interno che all’e-sterno dell’azienda.Gli asset possono essere merci,persone, oggetti, beni.L’applicativo, grazie all’identi-ficazione univoca di ogni asset,permette l’accesso ai dati relati-vi, grazie a palma-ri che identificanoil bene.La FondazioneCariPisa ha sceltoDAXO, per utilizza-re il modulo Assetdella PiattaformaMobile WorkerTM alfine di identificare ibeni all’interno del-la propria struttura(opere d’arte ed ele-

menti di arredo). Ad ogni beneviene applicato un tag RFIDUHF a forma di etichetta: ognietichetta viene applicata in mo-do che non sia visibile così danon deturpare il valore esteticodel bene. I tag sono già inizializ-zati al momento della produzio-ne: l’operatore associa il tag albene già registrato attraverso ildispositivo Mobile o la posta-zione fissa. L’introduzione di ta-le applicativo all’interno dellaFondazione CariPisa ha per-messo agli operatori di poteridentificare in modo veloce ogniasset all’interno della struttura,infatti attraverso la lettura deltag RFID associato è possible vi-sualizzare sul palmare le infor-mazioni relative ad ogni asset.

Grazie all’intro-duzione della tec-nologia RFID,l’inventario deibeni all’internodella struttura ri-sulta un’opera-zione veloce poi-chè l’uitilizzo didispositivi Mo-bile permetteagli utenti di ef-fettuare l’inven-

tario senza l’utilizzo di supporticartacei.Le principali funzionalità delsoftware installato presso LaFondazione CariPisa sono l’a-nagrafica degli utenti e deigruppi merceologici, l’anagrafi-ca degli asset e della loro ubica-zione, l’anagrafica della causa-le di movimentazione, l’inven-tario e i report statistici. Asset, attraverso il MiddlewareMW, si integra con i gestionalipiù diffusi (SAP, Oracle, IBM).Utilizza le tecnologie barcode eRFID, (sia passive che attive)con l’ausilio di terminali Mobiledevice e antenne fisse. La sua architettura modularepermette la completa persona-lizzazione ed estendibilità dellefunzioni secondo le proprie esi-genze. I vantaggi che la soluzio-ne offre sono molteplici e neces-sari per ottimizzare i processiaziendali: identificare e localiz-zare ogni bene, trasferire i datial sistema centrale, accedere aidati da palmare, avere una pie-na visibilità dello stato di ogniasset, provvedere alla manuten-zione ordinaria e straordinariadegli asset e tracciare e rintrac-ciare ogni bene aziendale.

MDLa Fondazione CariPisa

utilizza i tag per i identificare i beni all’interno

della propria struttura

Gestione di opere d’arte con tecnologia Mobile & RFId

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l periodo storico che la societàdell’informazione sta attraver-sando, tra le sue luci e le recentiombre legate ad una delle peg-giori – secondo alcuni analisti -crisi economiche mondiali degliultimi 200 anni, assume semprepiù le caratteristiche di una ne-cessaria transizione verso nuoviparadigmi culturali e sociali da

parte dei consumatori e approcci e model-li di business da parte delle aziende. L’introduzione e la pervasiva diffusione dimolteplici device di accesso alla rete (inparticolare Smartphone e Tablet), semprepiù accattivanti e performanti, stanno ac-celerando queste dinamiche.Il consumatore appare sempre più legatoeattratto da questi oggetti. Da un lato, l’u-tente è affascinato dalla possibilità di ave-re accesso sempre e ovunque - at-traverso la Rete e indipendente-mente dal device - alle proprie“informazioni”, al proprio mondorelazionale, a intrattenimento(pensiamo solo al boom del Giocoonline nel 2009) e all’opportunitàdi compiere azioni tipiche delmondo fisico (fare shopping, leg-gere un libro, ecc.). Dall’altro, puòeliminare asimmetrie informativetipiche del mondo fisico, cercareoccasioni di risparmio, disinterme-diare i punti vendita. Le aziende, invece, hanno semprepiù la necessità di farsi trovare inogni canale digitale, di intercettarebisogni latenti nella rete, di mettere incampo nuovi strumenti per acquisire leade clienti. Alcune recenti ricerche mostra-no efficacemente queste dinamiche. Unostudio dell’Osservatorio Multicanalità,

condotto da Nielsen, Nielsen Online,Connexia e la School of Management delPolitecnico di Milano, afferma che i con-sumatori multicanale in Italia aumentanonel 2009 e raggiungono quota 20,4 milio-ni (pari al 40% della popolazione italiana).Nel 2009, Internet in Italia è cresciuto intermini di numero di utenti unici attivi aquota 23,6 milioni, ma soprattutto in ter-mini di tempo speso per persona (+11%).Il canale online viene utilizzato sempre piùcome fonte di informazione prima di pro-cedere ad un acquisto. Secondo Nielsensarebbero 10 milioni gli italiani che usanoi comparatori di prezzo prima di procede-re ad un acquisto, mentre sono in fortecrescita le ricerche degli utenti italiani perfare shopping online sia su Web sia suMobile (+170% rispetto ad Aprile 2009). Afronte di questa maggiore propensione

degli utenti a ricer-care online prodot-ti e servizi da acqui-stare nel 2009 ilnumero di ordinifatti online è statodi 21 milioni increscita del 13%,

dato interessante in un mercato italianodell’ecommerce che rimane stabile nel2009 e pari a 5,8 miliardi di euro, ma chepresenta tutti i KPI e i margini per una cre-scita rilevante nei prossimi anni. In questocontesto, le aziende devono valorizzare almeglio la propria presenza online con me-todologie e applicativi in grado di coglierein pieno le dinamiche degli utenti multi-canale.

La Divisione di Ubiquity dedicata alla WebImplementation e al Web Marketing si po-ne l’obiettivo di offrire servizi che vannodallo sviluppo di siti e portali, servizi e-commerce, directory verticali per genera-re traffico e visibilità, all’implementazionedi tecniche di posizionamento nei motoridi ricerca quali Search EngineOptimization e Search Engine Marketing edi creazione di traffico aggiuntivo alleproperty del cliente attraverso compara-tori, directory, archivi e cataloghi. In que-sto ambito, ad esempio, Ubiquity si è oc-cupata delle integrazioni e-commerce delnuovo store online di Morellato e di realiz-zare il catalogo prodotti di Euronics chesta registrando notevoli risultati in termi-

ni di traffico aggiuntivo sul sito e dinuovi clienti acquisiti. Il fenomeno multicanalità trova unasua altra espressione nel MediaMobile, da tenere in considerazionedal punto di vista delle strategieaziendali.Secondo una recente ricerca del-l’Osservatorio Mobile Content &Internet, infatti, il mercato delMobile Internet in Italia nel 2009sfiora quota 400 milioni di euro increscita del 17%. I “Mobile sur-fer”, ovvero coloro che navigano

I clienti sono sempre più multicanale e le aziende, per conquistarli, devono saper

valorizzare al meglio la propria presenza online, su Web e Mobile

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Investire nei canali digitaliper rilanciare la crescita

Ubiquity ha supportato Kettydo

nello sviluppo dell'applicazione

gratuita iPhone di Barilla iPasta

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in Internet da Mobile, hanno già superatoi 10 milioni di utenti unici al mese.

Accanto al paradigma della navigazione,vi è poi il fenomeno Applicazioni.comScore ci fornisce alcuni dati che de-scrivono lo stato dell’arte di questo mon-do: in Aprile, sono 81,9 milioni gli utentiche hanno scaricato Applicazioni(+13,4% vs Aprile 2009) nei 5 principalimercati europei (UK, Francia, Italia,Spagna, Germania).In questo ambito, ad esempio, Ubiquity hasupportato Kettydo nello sviluppo del-l'applicazione gratuita iPhone di BarillaiPasta che risulta tra le Top App scaricatenegli ultimi mesi dagli utenti Apple oltread aver registrato giudizi entusiasti sia daparte degli addetti ai lavori che dagliutenti. L’applicazione consente di consul-tare le ricette consigliate da Barilla orga-nizzate per grado di difficoltà, tempo dicottura della pasta e di preparazione delpiatto e voto medio di gradimento otte-nuto dagli utenti. Inoltre, iPasta suggeri-sce anche la ricetta più adatta a secondadell’evento e della regione in cui l’utentesi trova (grazie alla geolocalizzazione),consente di creare la propria lista dellaspesa, dosare la quantità giusta di spa-ghetti per i propri piatti e altro ancora.La panoramica sui nuovi Device di acces-so alla rete e sulle tendenze comporta-mentali degli utenti nello scenario attua-le non può che chiudersi con i Tablet co-me iPad che stanno aprendo possibili nuo-vi scenari di utilizzo della rete. IDC li defi-nisce Media Tablet e ne disegna una pro-spettiva di mercato rosea: secondo unasua recente ricerca, infatti, nel 2010 sa-ranno 7,6 milioni i Tablet consegnati nelmondo, numero destinato a salire ad oltre46 milioni di pezzi nel 2014.Al di là dei numeri e delle previsioni, saràinteressante vedere nei prossimi mesi co-me si concretizzeranno le strategie digi-tali delle aziende italiane in settori qualiFinance, Editoria, Retailing online,Turismo e Pubblica Amministrazione. Il2010 rappresenta un anno cruciale per al-cuni di essi. Ubiquity è pronta a supporta-re le aziende che coglieranno la sfida del-la crescita sui canali digitali.

Riccardo BosioMarketing Manager Ubiquity

Ubiquity guida un gruppo di aziendeoperanti nell’area dei New MediaInteractive Services, servendo grandiclienti Corporate impegnati in strategiemulticanale. Il gruppo copre tutte le at-tività a valore aggiunto della catena delvalore, dal concept strategico del servi-zio, attraverso l’implementazione, finoalla gestione applicativa in outsourcing. Oltre ad Ubiquity, responsabile di pro-gettazione, sviluppo ed integrazionedelle soluzioni, operano la collegataKettydo, new media agency, e l’ultimanata iakké, specializzata in tecniche ditraffic building e SEO. A completare gliasset del Gruppo vi è Hermess, CentroStella di Ubiquity per il messaging e divi-sione specializzata nell’outsourcing disistemi e applicazioni Web.A partire da gennaio 2010, Ubiquity èOperatore di Rete (OLO) per la gestio-ne delle numerazioni Sms Premium as-segnate dal Ministero dello SviluppoEconomico, come Serving Provider di ri-ferimento per il mercato Finance e pertutti quei settori, tra cui l’editoria e i re-tailer di contenuti mobile, che hanno lanecessità di erogare servizi Premium diqualità al consumatore attraverso unapiattaforma tecnologica solida, affida-bile e un partner specializzato in serviziPremium di tipo “etico” come gli AlertSms delle Banche per conto delle qualiUbiquity gestisce oltre 150 milioni diSms all’anno.L’offerta di Ubiquity in ambito Mobilenon comprende solo la gestione delle nu-merazioni Sms Premium ma anche solu-zioni competitive in ambito Sms Bulk asupporto di iniziative di MobileMarketing & Service e una piattaformadi Mobile Payment che consente l’atti-

vazione di pagamenti singoli o in abbo-namento ricorsivo attraverso il telefonocellulare, a valere su strumenti di paga-mento bancari, di credito e di debito.PayMobile (www.paymobile.it) è il servi-zio rivolto ai consumatori che consentedi effettuare pagamenti dal proprio tele-fono cellulare, indipendentementedall’Operatore di Telefonia Mobile e dal-lo strumento di pagamento associato(carta di credito, carta di debito, contocorrente, ecc.). Il portafoglio prodotti è in costanteespansione e ad oggi comprende m-site.Mobi, Client (Java, ma ancheBlackBerry e iPhone per il qualeUbiquity è Apple Registered Developer) estrumenti ibridi, tutti operanti su un’uni-ca piattaforma applicativa. La completezza e la qualità del sistema diofferta proposto consente ad Ubiquity diporsi come interlocutore unico nella ge-stione del Canale Mobile dei propri clien-ti, flessibile e focalizzato nel far coglierein pieno tutte le opportunità che la tec-nologia offre. Coerentemente a questo obiettivo, l’a-zienda si propone di operare sempre nelrispetto del paradigma delle 3U, Utility –Usability – Ubiquity, ideando ed imple-mentando servizi utili, facili da utilizza-re, indipendentemente dalla rete e dallapiattaforma tecnologica di fruizione;portando cioè valore a tutti gli utilizza-tori, ovunque si trovino.Attualmente, i principali clienti del grup-po appartengono all’area Finance, nellaquale Ubiquity è leader di mercato perquanto riguarda l’alerting Sms su trans-azioni tramite carte di pagamento, ai ge-stori di telecomunicazioni oltreall’Editoria e all’e-commerce.

Ubiquity,professionisti dei New Media

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artaSi, società lea-der nel mercatodelle carte di credi-to, da sempre in-veste con continu-ità nell’innovazionetecnologica, arric-chendo sia la gam-ma dei servizi rivoltiagli esercenti , sia la

gamma dei servizi dedicati aiTitolari di carte di credito. Dauna parte, infatti, CartaSi hamesso a punto, per la sua retedi 425.000 esercenti, una se-rie di iniziative commerciali edi prodotti che si avvalgonodi tecnologia all’avan-guardia, basti pensare alservizio PosImage, al-l’evoluzione del servizioDCC, fino alla nuova offertacontactless freeTOUCH e alpos virtuale X-Pay.Dall’altra l’azienda offre aisuoi 7 milioni di Titolari un“mondo di possibilità”, facen-do leva su vantaggi comeflessibilità nei pagamenti,tranquillità nelle transazionie,appunto, tecnologia. È propriosu quest’ultima che vogliamoconcentrarci, essendo uno deipunti di forza della societàche, oltre a semplificare la vi-ta quotidiana di tutti i suoi cli-

enti, si configura sempre piùcome elemento fondamentalenella relazione tra titolari edesercenti a cui offre ciò chequesti chiedono: innovazione,comodità, sicurezza. Su questi

tre vantaggi, infatti, sonoconcentrati da sempre glisforzi tecnologici di CartaSi:sia in passato, basti ricordareil lancio di servizi contactlesscome Pagovelox, i servizi

SMS di acquisto e pagamen-to, o la carta Skipass, che in di-versi comprensori sciisticiconsente di acquistare qualsi-asi tipologia di Skipass (gior-naliero, mattutino, po-

Due le novità ad alto contenuto tecnologico: un servizio di pagamento online

basato su un conto virtuale e un sistema di localizzazione per i cellulari

che consente di visualizzare anche le offerte speciali del punto vendita

CartaSi innova i servizi di pagamento con Sipay e Zoom

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meridiano, plurigiornaliero,ecc..) con un semplice SMS edi accedere agli impianti nelgiro di pochi secondi, evitan-do la coda alle casse; sia nelpresente, e a tale propositovogliamo approfondire gli ul-timi due prodotti ad alto con-tenuto tecnologico lanciati daCartaSi: Sipay e Zoom.

La rete di pagamento SipaySipay è una rete di pagamen-to online, aperta a tutti, anchea chi non è titolare di una car-ta CartaSi, che permette di ef-fettuare e ricevere pagamentiin tempo reale in modo sem-plice, sicuro ed economico. Laregistrazione al servizio av-viene esclusivamente online,attraverso il portale www.car-tasi.it e il sito www.sipay.it, epermette di aprire il proprioaccount virtuale Sipay, a cui èabbinato il Codice di sicurezzaP2P. Attraverso il proprio con-to Sipay, che può essere “cari-cato” utilizzando la propriacarta di credito Visa o Master-Card o anche il proprio contocorrente bancario, l’utentepuò effettuare e richiederepagamenti o prelevare il da-naro disponibile trasferendolosul proprio conto bancario.Per effettuare o per richiederepagamenti è sufficiente cono-scere l’indirizzo e-mail del de-stinatario, e il proprio CodiceP2P, che viene fornito al mo-mento della registrazione. Sial’avviso di un pagamento ef-fettuato a suo favore sia la ri-chiesta di riceverne uno arri-vano al destinatario sul suoindirizzo di posta elettronica.Il destinatario dell’e-mail perconfermare il pagamento de-ve semplicemente accedere alsuo account virtuale attraver-so il portale CartaSi o il sitowww.sipay.it e, se non fossegià un utente Sipay, registrar-si al nuovo servizio di CartaSicreando il proprio account.

La nuova rete peer-to-peerCartaSi per i pagamenti onli-ne è attiva per il trasferimen-to di danaro tra privati, ma èprevista a breve l’estensionedel servizio anche ai merchantonline che potranno, quindi,scegliere questo nuovo stru-mento di pagamento targatoCartaSi tra quelli disponibiliper l’e-commerce.Se da una parte il lancio diSipay mira a consolidare laleadership di CartaSi nell’e-commerce, dall’altra ha l’o-biettivo di far entrare l’azien-da, in modo competitivo, inun segmento di mercato,quello dei pagamenti peer topeer, che nel nell’ultimo annoha registrato transazioni peroltre 900 milioni di euro.L’imminente apertura ai mer-chant online e la disponibili-tà del servizio sul canale mo-bile, pronta nell’imminentefuturo, saranno un’ulteriorevalore aggiunto per CartaSi,ma soprattutto per tutti i suoiclienti, siano essi titolari oesercenti.

Zoom, lo “shopping assistant”Zoom, lo “shopping assi-stant” E a titolari ed esercen-ti è indirizzato anche Zoom,uno dei primi esempi di vero“shopping assistant” dispo-nibile sul mercato. “Vero”perché, a differenza di altriservizi simili che si limitano alocalizzare i punti vendita,Zoom permette anche la ri-cerca di offerte speciali epromozioni messe a disposi-zione dai punti vendita ai

clienti finali. Un servizio in-novativo e dalle potenzialitàincredibili: sono infatti circa15 milioni le persone dotatedi telefoni evoluti (dei qualicirca 1 milione di iPhone) chepossono scaricare gratuita-mente il servizio e fruire dipromozioni e offerte specia-li, e sono oltre 300.000 gliesercenti che possono pro-muovere i propri prodotti sulservizio ed essere visibili sul-la vetrina mobile di ZOOM.Questo significa che Zoomnon è solo un servizio utileper il cliente finale, che puòsapere in tempo reale dovetrovare un prodotto di cui habisogno, verificarne il prezzo,accedere alla scheda, cono-scere eventuali promozioni, evisualizzare il percorso perraggiungere un esercente,ma anche per l’esercente.Questo, infatti, potrà sfrut-tare Zoom per veicolare le

proprie informazioni com-merciali, per comunicare inmodo diretto con i suoi clien-ti cui potrà far conoscere ipropri prodotti, la propria of-ferta, le promozioni in corso:il tutto in tempo reale, su uncanale innovativo e con lagaranzia di una grande visi-bilità. Sipay e Zoom, così co-me i servizi lanciati in prece-denza da CartaSi, dimostra-no la particolare attenzionedella società all’innovazionedi canale, sempre più centra-le nel business dei pagamen-ti. In tal senso, l’offerta diCartaSi è una concreta rispo-sta al mercato, che col tem-po è diventato sempre piùesigente in fatto di servizi adalto contenuto tecnologico. Servizi che, inoltre, non siesauriscono in ciò che offro-no, ma consentono a chi nefa uso di collegarli agli altriservizi CartaSi più tradizio-nali, come il programma ioSio i servizi SMS informativi.L’offerta tecnologica diCartaSi può essere conside-rata, quindi, completamenteintegrata nel pacchettod’offerta CartaSi, del qualesta diventando un fattoresempre più centrale.

A breve il servizio Sipay sarà estesoanche ai merchant online che potrannoutilizzarlo per l’e-commerce

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MOBILE PAYMENT

di VALERIA PORTALE

agare con il cellula-re sarà possibile an-che con l’iPhone. Il fenomeno dellaconvergenza di ser-vizi ed applicazioninon conosce sosta, èinfatti già da tempoche si parla di appli-cazioni di MobilePayment per lo

smartphone della casa diCupertino. Sul web da mesi sileggono indiscrezioni che pre-

vedono che la prossima edizio-ne dell’iPhone integrerà la tec-nologia contactless (o NFC,Near Field Communication) chepermetterà di effettuare paga-menti semplicemente avvici-nando il telefono ad un termi-nale POS. Esistono tuttavia soluzioni giàdisponibili sul mercato o in viadi sperimentazione. DeviceFidelity, un’azienda ame-ricana che fornisce tecnologieplug-and-play, ha annunciato ametà maggio di essere sul puntodi lanciare - in collaborazionecon Visa - una prima serie di testper l’attivazione di una particola-re custodia per iPhone che per-metterà di trasformare il cellula-re in una carta contactless contecnologia PayWave. Questocontenitore si rende necessariodal momento che il terminale diApple non dispone di uno slot perospitare le schede microSDIn2Pay con tecnologia NFC, chesono appunto ospitate nella cu-stodia di DeviceFidelity. Sono anche numerose le speri-mentazioni di applicazioni chehanno l’obiettivo di trasformarel’iPhone in un vero e proprio POSin grado di accettare carte di cre-dito. Soluzioni di questo tipo so-no pensate per artigiani e profes-

sionisti (si pensi ad idraulici, elet-tricisti, ambulanti o pony ex-press) che potrebbero così evitarepagamenti in contanti. Un esempio di questi servizi èSquare, un dispositivo simile adcubetto di plastica bianca inseri-to nell’uscita cuffie dell’iPhone,che consente di strisciare la cartadi credito ed effettuare la trans-azione. Numerose sono anche le appli-cazioni scaricabili dall’AppSto-re di Apple che consentono dieffettuare pagamenti tramiteun conto prepagato. Per esem-pio, è da poco partita una speri-mentazione presso Starbucks:scaricando un’apposita appli-cazione e caricando dei soldi sulproprio conto virtuale sarà pos-sibile pagare presso i punti ven-dita della catena con il proprioiPhone: il codice a barre che ap-pare sullo schermo verrà infattiletto dallo scanner di cassa cheprovvederà a scalare l’importodovuto. Infine, è da citare l’innovativaapplicazione rilasciata daPayPal, basata sulla tecnologiaBump, che permette di trasferi-re tra utenti somme di denarodai propri account PayPal sem-plicemente facendo scontrare idue dispositivi iPhone.

MPGià disponibili innovative soluzioni che trasformano lo smartphone di Apple in un POS che legge carte di credito o in un terminale NFCper i pagamenti contactless

Il Mobile Paymentin arrivo su iPhone

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Eventi e Formazionew

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Fervono i preparativiper la 47° edizione diSmau Milano che si

terrà dal 20 al 22 ottobre2010 presso il padiglione 3e 4 di Fieramilanocity.Nuove aree ed iniziative sa-ranno rivolte ad un pubbli-co atteso di oltre 50.000 vi-sitatori suddivisi tra im-prenditori, manager, fun-zionari della Pubblica am-ministrazione e operatoridel Canale ICT. Una tregiorni che sarà l’occasioneper un denso susseguirsi diappuntamenti ed eventi de-dicati ai singoli target.Smau Business - da un lato- proporrà agli oltre 25.000manager attesi un calenda-

rio di circa 200 workshopcon un format snello sulletematiche più attuali delsettore, curato in parte daimigliori docenti ed espertiin parte dai fornitori tecno-logici che testimoniano ibenefici delle moderne tec-nologie digitali per il busi-ness attraverso casi concre-ti di imprese e pubblicheamministrazioni utenti.Smau Trade - dall’altra -sarà vetrina per nuovi pro-dotti, soluzioni e servizi enel contempo un momentodi incontro e di generazio-ne di nuovi contatti coneventi e iniziative specialiriservate al mondo del ca-nale organizzati dai pri-mattori ICT. A fianco dell’ormai con-sueto Premio NazionaleInnovazione ICT dedicatoalle imprese e pubblicheamministrazioni, si terrà -mercoledi 20 ottobre - ilConvegno inaugurale chevedrà il confronto di auto-revoli rappresentanti delleistituzioni e delle associa-zioni industriali e del com-mercio sui temi legatiall’Innovazione Tecnologi-ca per lo sviluppo dellacompetitività nel Paese. Tra le novità del 2010, ilDistrict Day - giovedì 21 ot-tobre - riunirà le più inno-vative Province e Comuniitaliani sul tema della com-petitività dei Distretti inItalia mentre l’InnovationDay - venerdì 22 ottobre -vedrà a confronto le princi-pali Regioni con il PremioStart Up Business rivoltoalle migliori start up e spinoff. Per ulteriori informazioni:www.smau.it.

Torna a Milano ad ottobre la 47a edizione di Smau Business

Amsterdam ha ospitato il 16 e il 17giugno l’evento maggiormenteinformativo e specializzato dell’ambitoWiMAX. Giunto alla terza edizione, ilWiMAX Forum Global Congress è l’unicoforum mondiale che offre un’occasioned’incontro alla global community WiMax.Al forum erano presenti partecipantiprovenienti da più di 115 Paesi, compresala gran parte dei 100 maggiori operatoridel settore, riuniti per condividere iprogressi e gli sviluppi del WiMAX. Lamostra-evento ideata e realizzata perservire l’eco-sistema WiMax aveval’obiettivo di definire gli step di sviluppodel settore della banda larga per i prodottimobile. Oltre ad essere una grande vetrinadel settore, l’evento ha ospitato unconvegno ad altissimo livello, gruppi di

networking, workshop, e un programmacompleto di seminari di formazione. Ladomanda mondiale di servizi a banda largawireless 4G è in crescita esplosiva. Ifornitori e gli operatori di reti WiMaxhanno assoluto bisogno di reti più veloci eperformanti. La comunità del WiMax hasolo risposto alle esigenze – ha dichiaratoRon Resnick, Presidente del WiMax Forum.Il WiMax potrà soddisfare in tempiristretti le richieste e le necessità mondiali.Erano presenti alla manifestazione - tra glialtri - Intel, Samsung, Alvarion, Huawei,ZTE, Tellabs, Motorola, Ciena, MACH eSistemi Bridgewater: un’ opportunità dimescolarsi ed incontrare esperti del settoreWiMax.Per ulteriori informazioni:www.wimaxforumglobalevents.com

WiMax Forum Global CongressL’eco-sistema WiMaxprotagonista ad Amsterdam

PIERANTONIOMACOLA

AmministratoreDelegato di Smau

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Si è svolto il 7 giugno il Convegno di presentazione deirisultati della Ricerca 2010 dell’Osservatorio sui MobileContent & Internet promosso dalla School ofManagement del Politecnico di Milano incollaborazione con l'ICT Institute e il MEF - MobileEntertainment Forum. La Ricerca si è posta i seguentiobiettivi: fotografare le principali trasformazioni in attoe le opportunità di business introdotte dai nuoviparadigmi del Mobile Internet e degli Application store;valutare quantitativamente le dinamiche del mercatodei Mobile Content, del Mobile Internet e degliApplication store; comprendere il ruolo e le strategiedei diversi attori operanti nella filiera (Telco, Mediacompany, Web company, Mobile content & serviceprovider, Content provider, Produttori di terminali,ecc.); tratteggiare i principali trend in atto e i possibiliscenari evolutivi del mercato; analizzare ilcomportamento dei consumatori italiani nellanavigazione da cellulare. La presentazione dei risultati èstata seguita da un’autorevole Tavola Rotonda a cuihanno partecipato i principali player della filiera.L’Evento si è concluso con l’intervento dell’OnorevolePaolo Romani, Vice Ministro con Delega alleComunicazioni. Nel pomeriggio si è tenuta la Sessionedi Approfondimento “Mobile Content & Internet: qualiopportunità di business nel nuovo scenario tecnologico,normativo e di mercato?”.

Per ulteriori informazioni:www.osservatori.net

Successo per l’edizione2010 del Convegno Mobile Content & Internet: in gioconuovi business model

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Il 16 settembreal Politecnico di Milano si parla di Supply Chain

Si svolgerà il 16 settembre, presso il Politecnico diMilano, il Convegno Ripensare la Supply Chain: espe-rienze di successo “in tempo di crisi”. La profonda crisi,

in atto ormai da quasi due anni, sta avendo un impatto signi-ficativo sull’intera Supply Chain dall’allungamento del"cash-to-cash cycle", alla riduzione dei volumi produttivi/lo-gistici, alla maggiore incertezza nelle relazioni di filiera, allamaggiore volatilità dei mercati nonché alle maggiori difficol-tà previsionali. Il convegno promosso dalla School ofManagement del Politecnico di Milano - che si rivolge a ma-nager, executive e professional che si occupano di gestionedella Supply Chain, della Logistica e degli Acquisti - si pro-pone di offrire un’occasione di riflessione molto concreta: at-traverso l’intervento di Thorsten Blecker, professore allaTUHH Technische Universitat Hamburg - Harburg; attraver-so le esperienze raccontate da un panel di esperti di SupplyChain. L’obiettivo è quello di mettere a fuoco, anche sullabase di tali esperienze, nuovi criteri con cui riprogettare leSupply Chain e di mettere in grado le imprese di risponderealle esigenze poste da contesti esterni e assetti interni in con-tinua evoluzione. Per maggiori informazioni e registrazione:www.mip.polimi.it/supplychain

RFID ITALIA AWARD 2010ecco i quattro progetti vincitori

Il 24 giugno a Roma nelcorso dell’RFId ItaliaSummit 2010 sono stati

assegnati i premi Rfid ItaliaAward alle aziende che me-glio hanno saputo usare inItalia la tecnologia Rfid -Radio Frequency Identifica-tion. L’Rfid Italia Award si èsvolto nell’ambito dell’RfidItalia Summit 2010, giuntoormai alla terza edizione ericonosciuto come eventoitaliano di riferimento perchi si occupa di tecnologie aradiofrequenza e identifica-zione automatica. Fra le co-lonne della Sala del Tempiodi Adriano presso la Cameradi Commercio di Roma, ilComitato Scientifico costi-

tuito da otto laboratori di ri-cerca delle migliori univer-sità italiane (RFid SolutionCenter - Politecnico diMilano, RFID Lab -Università “Sapienza” diRoma, Laboratorio WISE -Università di Genova,Lab#ID Università CarloCattaneo di Castellanza,Wireless and RFID Labo-ratory - Università degliStudi di Messina, RFID Lab -Università degli Studi diParma, Laboratorio di Rico-noscimento di Forme eApplicazioni dell’Universitàdi Cagliari, LEML-Univer-sità del Salento), punta didiamante della sperimenta-zione nell'ambito dell'Rfid

in Italia, ha premiato 4 vin-citori scelti tra i 40 finalistiin lizza: lo specialista delmobile trevisano Newmanncon il progetto Setten-trionale Trasporti per la ca-tegoria Progetti AziendaliInterni; la torinese LuigiLavazza insieme all'Univer-sità degli Studi di Parma perun sistema di supporto allasupply chain incentratosull'Rfid per la categoriaProgetti di Filiera; la LegaItaliana Calcio Profes-

sionistico con la Tessera delTifoso per la categoriaProgetti di RilevanzaSociale e Ambientale; e lospecialista milanese St-Microelectronics che harealizzato il Tag monolitico,soluzione che riduce sensi-bilmente i costi di antenna,assemblaggio e testing perla categoria Idee.Maggiori informazioni sul-l’evento sono disponibili al-l’indirizzo: www.rfiditaliaa-ward.com

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Dopo il successo delBarcamp organiz-zato nella sede di

Cremona del Politecnico diMilano il 12 Dicembre2009, il progetto culturaleWhyMCA ha registratoun’ulteriore evoluzione. Ilmovimento organizzato daRiccardo Bosio, AlfredoMorresi, Andrea Piovani ePaolo Sinelli ha dato vitaalla prima Mobile Deve-loper Conference di naturatecnica in Italia rivolta atutti gli sviluppatori e ap-passionati del settoreMobile sul tema dello svi-luppo di Applicazioni. WhyMCA Spring 2010 si èsvolto venerdì 21 Maggiopresso il Campus Bovisa delPolitecnico di Milano, regi-strando la partecipazionedi oltre 350 developergiunti da ogni regioned’Italia per assistere a ben32 speech tecnici realizzatida esperti nazionali ed in-ternazionali del settore chehanno abbracciato tutte lepiattaforme di sviluppomobile e le tematiche piùcalde del momento.Il convegno è stato apertodagli interventi di alcuni trai più noti “Mobile Activist”del settore Mobile. FilippoRenga, Responsabile delleRicerche degli OsservatoriMobile Consumer (Schoolof Management - Poli-tecnico di Milano) edEdoardo Vannutelli De Poli,Ricercatore della Sede diCremona del Politecnico diMilano, hanno presentato lostato dell’arte del settoremobile in Italia, le opportu-nità derivanti dal paradig-ma applicativo, lanciandoin anteprima un progetto di

Laboratorio Mobile pressola sede di Cremona delPolitecnico di Milano.Lorenzo Barbieri, DeveloperEvangelist di Microsoft,Michel Ravasio, TechnicalAccount Manager di Re-search In Motion Italy eGiovanni Monopoli, Busi-ness Development Managerdi Vodafone hanno invecedescritto le ultime novità le-gate alle loro piattaforme,da Windows Phone a Bla-ckberry App World fino al-l’emergente Vodafone 360.Il resto della giornata è sta-to caratterizzato da speechdi altissima qualità e con-fronti tra i partecipanti inuna logica di condivisioneinformale che ormai rap-presenta un marchio di fab-brica di WhyMCA. Sonostate presentate in antepri-ma nazionale le caratteri-stiche tecniche del nuovotelefono di Microsoft,Windows Phone, oltre chegli strumenti a supporto deideveloper di Blackberry eun’introduzione alla pro-grammazione perVodafone 360, che ha por-tato tanta fortuna a quattrolaureandi in IngegneriaInformatica presso ilPolitecnico di Milano: giàvincitori del primo concor-so per developer organiz-zato da WhyMCA, i quattroragazzi si sono visti di re-cente assegnare la vittoriadel concorso App star diVodafone a livello italianocon la loro applicazioneCoolTravelling. Ma non so-lo: gli speaker, la cui pas-sione e competenza hannoveramente reso il WhyMCASpring 2010 un evento diformazione e cultura mobi-

le auto-generata di altissi-mo livello, hanno parlato diprogrammazione per An-droid e iPhone sia per prin-cipianti che per esperti, de-sign per iPad, sviluppo pereBook, augmented reality,HTML 5, QT, sviluppo inFlash ed Air, WURFL, HECLe altro ancora.Tutti i materiali presentati ei video della giornata sonodisponibili sul sitowww.whymca.org e sul sitoustream. I prossimi passi delmovimento degli sviluppa-tori mobile italiani sarannopresto comunicati sul sito ei canali ufficiali di Why-MCA (twitter e facebooksull’account whymca).Un movimento che rappre-senterà sicuramente un

grande valore per il futurodella community mobileitaliana così bisognosa dinuova linfa ed energie.La conferenza è stata patro-cinata dagli Osservatori ICT& Management dellaSchool of Management delPolitecnico di Milano esponsorizzata da Black-berry, Microsoft e Vo-dafone in qualità diPlatinum Sponsor, oltre cheda Nokia, Funambol, ad-mob, Mutado, Volagratis,apparound, dixero, DSGroup, Jusan Network eXia PROJECTS.ICT4Executive, Mobile Mon-day, ROCK communications,Turin in e Wireless4innova-tion sono stati Media Partnerdell’evento.

WhyMCA Spring 2010,la Mobile revolution continua

32 interventi di altissimo livello e la partecipazione di oltre 350 sviluppatorialla seconda edizione del barcamp dedicato alle applicazioni per smartphone

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Alberto Graziano èamministratore uni-co di Inova Spa,

start up nel campo ICT chesi occupa di soluzioni peraziende commerciali e retidi franchising, pubblicaamministrazione ed officeautomation.

Graziano si è laureato nel1994 alla Bocconi con unatesi in marketing interna-zionale sui prodotti chepossono essere internazio-nali e quindi usufruire diuna comunicazione unica emonolingua in tutti i paesidel mondo. Durante l’uni-versità nel 1991 Grazianoha frequentato la New YorkUniversity, per approfondi-re gli studi nell’ambito delmarketing and advertisingnella facoltà di Economiaper un periodo di circa 6mesi. Nel 1994 è diventatoDottore commercialista an-che se non ha mai di fattoesercitato la professione.Dal 1995 ad oggi, infatti, haavuto un ruolo determinan-te nella costituzione di oltre

10 società tutte operanti nelsettore dei servizi alle im-prese, editoria ed Internet,nelle quali ha sempre rico-perto il ruolo di amministra-tore o direttore generale. Nel 2003 nasce Key21 Italiaspa, società di distribuzionein franchising di servizi dipubblica utilità come tele-fonia, energia, televisione,in cui ha ricoperto il ruolo didirettore IT che poi è sfocia-to nel ruolo di amministra-tore unico di Inova, spin-offdi key21 Italia. Inova spa nasce con la mis-sione di portare innovazio-ne ai processi aziendali perprivati e pubblica ammini-strazione e dà vita dopo unanno di ricerca al prodottoWatson. Si tratta di un siste-

ma open source che permet-te di ottimizzare ed econo-mizzare tutti i processi rela-tivi alla comunicazione diun’azienda o Ente dalla te-lefonia alla messaggisticautilizzando come veicolo lamulticanalità. Oltre che per l’Italia sonogià in versione beta WatsonSpagna, Inghilterra eFrancia.

Alberto Graziano Amministratore Unico, Inova

Alexander Bufalino VP Global Marketing, Telit Communications PLC

Alexander Bufalino è entrato a farparte del team di Telit nel 2005. Lasua esperienza precedente risale a

diversi anni nella divisione M2M di SiemensAG, colosso tedesco della tecnologia, per poipassare ad uno spin off sempre di SiemensAG, con l’azienda Enocean. Presso SiemensAG Wireless Modules ha esercitato la profes-sione di Direttore Commerciale VenditeEuropa, venendo nominato per i numerosisuccessi ottenuti. Presso Enocean, ha man-tenuto la medesima carica di DirettoreCommerciale ma per le VenditeInternazionali, orientandosi molto all’atti-vità di marketing: infatti ha lanciato il gior-nale aziendale “perpetuum”, nominato perl’IF award per il design e domain corporatecommunication nel 2005.

La sua pluriennale esperienza nel campo siacommerciale che marketing ha trovatosbocco in Telit in diverse attività, che sonoin costante evoluzione. Anche qui, l’innova-zione portata da telit2market, giornale dis-tribuito a livello mondiale, porta un value-add di anno in anno all’immagine di Telit nelmondo, rafforzata dal lancio del nuovo sitoweb avvenuto nell’agosto del 2007, www.te-lit.com, che si presenta come una piattafor-ma all’avanguardia nell’arena M2M, grazieal continuo aggiornamento dei dati che se-guono di pari passo il mercato dei modulielettronici e la loro evoluzione. Inoltre, lasua volontà di avere una rete capillare di PR,dalle Americhe, all’Europa, all’Asia, permet-te a Telit di essere al centro del mercato M2Me relativi segmenti verticali.

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Simone Ferretti è damaggio Amministra-tore Delegato della

Daxo, assumendo la gestio-ne operativa completa del-la società, di cui èPresidente Darya Majidi,fondatrice dell’aziendaspecializzata nel settoredella Tecnologia Mobile &RFID. Ferretti, in modo par-ticolare, avrà il compito dispingere l’internalizzazio-ne dell’azienda e rafforzarela presenza della Daxo nel-l’area degli Emirati Arabi.Laureato in Ingegneria del-le Telecomunicazioni al-

l’Università degli Studi diPisa, si è specializzato inIngegneria Gestionale nel2002 ed ha conseguito ilMaster in Governance eStrategia Aziendale pressol’Università di Pisa. Manager d’azienda, ha ma-turato significative compe-tenze specialistiche e ma-nageriali nella Gestioned’Impresa con focalizza-zione su Logistica, Acquistie Produzione, sviluppandoparticolarmente temi di ri-strutturazione aziendale.Le ultime esperienze lo ve-dono coinvolto in Azimut

Benetti, specializzata a li-vello mondiale nella pro-duzione di mega Yachts,come Direttore Acquisti eDirettore Logistica.Per la Magnetek SpA ha ri-coperto il ruolo di Direttoredella Logistica e di stabili-mento in Ungheria e re-sponsabile Supply-ChainUSA in Cina. È anche do-cente in alcuni master postlaurea in Logistica eApprovvigionamenti.Fa parte del ConsiglioDirettivo di ConfindustriaLivorno (Giovani Impre-nditori).

Simone FerrettiAmministratore Delegato, Daxo

Partner, Reply Amministratore Delegato, Open Reply

Giuseppe Liguori dal gennaio 2008 èPartner di Reply s.p.a., società diConsulenza, System Integration e

Application Management, specializzatanella progettazione e nell'implementazionedi soluzioni basate sui nuovi canali di co-municazione ed i media digitali. È anche Amministratore Delegato di OpenReply s.r.l., società controllata da Reply checollabora con Telco operator, media companye aziende nell’ideazione, sviluppo e gestionedi progetti e soluzioni cross media avvalendo-si prevalentemente dell’utilizzo di tecnologie Open source. Da sempre appassionato di Internet, inizia la sua carrie-ra dedicata ai digital media in Young & Rubicam comeInteractive Account dove matura una significativa espe-

rienza in advertising collaborando con im-portanti brands nazionali ed internaziona-li. Nel 2000 partecipa allo start up diBuongiorno occupandosi in una prima fa-se del Business Development per l’areaMarketing Services in Italia, per poi trasfe-rirsi a Londra per seguire lo sviluppo inter-nazionale dell’offerta VAS su piattaformamobile e web. Dal gennaio 2005 entra in My-Tv dove as-sume il ruolo di Direttore commerciale oc-cupandosi dello sviluppo di progetti di co-

municazione digitale sia in ambito business che consu-mer. Sposato con una figlia, Liguori si è laureato inEconomia e Commercio alla Sapienza di Roma nel 1997con una tesi dal titolo: Il marketing nella e.Economy.

Giuseppe Liguori Giuseppe Liguori

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Rossella Destino èstata nominata amaggio Country

Manager della Divi-sione Computer Sy-stems di Toshiba. Inparticolare si occupa didefinire e coordinare lestrategie commerciali ele attività di marketingnel nostro Paese perrafforzare la posizionedi Toshiba come uno dei principali pla-yer di mercato. Riferisce direttamente aJavier Pascual, Vice President AreaMediterraneo di Toshiba Europe GmbH. In precedenza Rossella Destino è stataHead Sales & Marketing della DivisioneComputer Systems di Toshiba. In que-sta posizione era responsabile dellestrategie di vendita per le linee dei no-tebook, delle opzioni e dei videoproiet-tori. Inoltre, supervisionava le attivitàdi Marketing e Comunicazione e la di-visione che si occupa dell’AssistenzaClienti. Rossella Destino ha ricoperto la

carica di ResponsabileMarketing della Divi-sione Computer Sy-stems di Toshiba dal2003, definendo le stra-tegie di Marketing del-l’azienda e coordinan-do le attività diMarketing Communi-cation e il ProductMarketing. È entrata in Toshiba nel

2000 come Product Manager della di-visione notebook B2C, diventando, inseguito, Product Marketing Managerper la stessa fascia di prodotti. Prima diarrivare in Toshiba, ha svolto una bre-ve esperienza in Fujitsu SiemensComputers, in qualità di ProductManager della linea notebook. RossellaDestino è laureata in EconomiaAziendale e ha iniziato la sua carrieranel 1996, nel settore della distribuzio-ne, lavorando in Celo (oggi Esprinet)come Product Manager di alcuni mar-chi di notebook, tra cui Toshiba.

Rossella Destino Country Manager della divisione Computer Systems, Toshiba Italia

EMC, azienda specializzata nelle soluzionie tecnologie per la gestione dell’infra-struttura informativa, annuncia l’ingres-

so in azienda di Michele Mantovani in qualitàdi Regional Country Manager della divisioneIIG (Information Intelligence Group), uno deisettori più importanti e strategici per EMC Italia. Contestualmente, EMC annun-cia la nuova organizzazione e denominazione della divisione, finora nota comeContent Management ad Archiving (CMA). Michele Mantovani, 48 anni, vantaun bagaglio di esperienze professionali di tutto rispetto. Arriva in EMC daCapgemini, azienda nella quale ricopriva il ruolo di Vice President Italia per l’a-rea Enterprise Content Management. In precedenza ha avuto vari ruoli mana-geriali presso aziende internazionali di rilievo, quali IBM, Filenet e Think3, chegli hanno permesso di acquisire professionalità, competenze specifiche e unavisione d’insieme del mercato informatico nazionale ed internazionale.

Michele Mantovani Regional Country Managerdella divisione IIG, EMC Italia

Marco Boscaini èdiventato dagiugnoAmministratoreDelegato di AltecSpA, societàitalianaspecializzatanella fornitura diAssistenzaTecnica, soluzioniinformatiche e dinetworking per grandi, medie epiccole aziende, nonchéinterlocutore ideale per le piùavanzate esigenze di consulenza,fornitura, installazione e assistenzaper hardware e software. Con lasocietà Idea Progress SpA, Boscainiè diventato anche socio di AltecSpa, con una quota del 29%. Primadi approdare nel mondodell’informatica, Boscaini halavorato come promotorefinanziario presso la SIM Awd e poiall’interno della Società di LeasingStar Service International. Nel2001 entra a far parte del team diIdea Progress SpA, che dal 1999 sipropone sul mercatodell’Information Technology comeazienda in grado di sviluppareprodotti hardware e software permedie e piccole imprese. All’inizioassunto all’interno della DivisioneCommerciale, diventa in seguitoResponsabile Vendite e poi socio al50% di Idea Progress;l’acquisizione della totalità dellequote avviene nel 2003. Nel 2009inizia la collaborazione con GiorgioDe Cuppis, Presidente di Altec SpA,che si consolida nel giugno diquest’anno con la sua nomina adAmministratore Delegato delGruppo.

Marco Boscaini AmministratoreDelegato, Altec

Cambio di poltrone

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Riccardo Bosio è il nuovoMarketing Manager delGruppo Ubiquity a partire dal

giugno 2010 con responsabilità sul-le attività di Marketing Strategico eOperativo. Ubiquity guida un grup-po di aziende operanti nell’area deiNew Media Interactive Services, servendo grandi clientiCorporate impegnati in strategie multicanale. Oltre adUbiquity, responsabile di progettazione, sviluppo ed integra-zione delle soluzioni, operano la collegata Kettydo, high enddesign new media agency, Iakké, specializzata in tecniche ditraffic building e SEO, ed Hermess, Centro Stella di Ubiquityper il messaging e specializzata nell’outsourcing Web. Nato nel 1981, laureato in Ingegneria Gestionale alPolitecnico di Milano, Riccardo Bosio si è specializzato nel-l’analisi strategica dei settori Mobile Consumer (MobileContent & Internet, Mobile Marketing & Service, MobilePayment, ecc.) presso gli Osservatori ICT & Management del-la School of Management del Politecnico di Milano.All’interno di questo centro di ricerca e consulenza leader inambito Mobile, si è occupato di analizzare e quantificare mer-cati a livello italiano e internazionale, in particolare nei mer-cati emergenti quali Brasile, Turchia ed Est Europa. La suaesperienza è stata completata da un Master in GestioneAziendale e Sviluppo Organizzativo con specializzazioneMedia & Telco presso il MIP e la gestione di alcune iniziativeimprenditoriali tra cui il lancio della rivista Wireless4inno-vation e il progetto culturale Whymca, punto di aggregazio-ne della community degli sviluppatori mobile italiani.

Riccardo BosioMarketing Manager, Gruppo Ubiquity

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Alla guida della divisioneConsumer & Online, SilviaCandiani ha la responsabilità diconsolidare la posizione diMicrosoft come azienda diriferimento in Italia in ambitoconsumer, facendo leva supiattaforme tecnologiche eservizi innovativi pensati perrendere sempre più semplice edivertente la vita digitale dimilioni di italiani.

Prima di entrare nel management team di Microsoft,Silvia Candiani ha maturato un’esperienza di oltreundici anni in Vodafone, dove ha ricoperto il ruolo diMobile Consumer Marketing Director, occupandosidella definizione e dell’implementazione delle strategieper il mercato consumer, dello sviluppo e del lancio diprodotti e servizi relativi a tariffe, dati e multimedia edel client management end to end. Candiani ha iniziato la propria carriera come associato in McKinsey, all’interno dei settori TLC, Mediae banking, cui ha fatto seguito un’esperienza in SanPaolo IMI. Silvia Candiani ha conseguito una laurea in Economiaall’Università Bocconi di Milano e un Master inBusiness Administration presso l’INSEAD diFontainebleau, finanziato dal Rotary FoundationAmbassador, dove ha potuto seguire diversi progettinell’ambito dell’eco-sostenibilità. Coniugata, duebambini, nel tempo libero Silvia ama giocare con i suoifigli, sciare e andare in barca a vela.

Silvia CandianiGeneral Managerdella divisione Consumer& Online, Microsoft Italia

Citrix Systems ha nominato Massimiliano Grassi Marketing Manager Italia. Avrà ilcompito di gestire tutte le attività di marketing, affiancato da Morena Maestroni chemetterà a disposizione la sua esperienza e conoscenza dell’azienda con il ruolo di

Marketing Program & Communication Manager. La nuova struttura marketing avrà l’o-biettivo di consolidare la posizione di Citrix nel mercato di riferimento della virtualizza-zione e affermare le soluzioni della società in segmenti chiave come il networking e il cloudcomputing. Grassi proviene da EMC dove per 5 anni è stato Marketing Manager Italia e haun trascorso in BMC Software come Product Marketing Manager e, per cinque anni, comeMarketing Manager della filiale italiana. In precedenza ha lavorato in Informix Software eSybase Italia come Technical Engineer e System Consultant. Massimiliano si è laureato nel’92 in Scienze dell’Informazione collaborando successivamente con il C.N.R. di Milano.

Massimiliano GrassiMarketing Manager Italia,Citrix System Italia

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