Utilizzare la larga banda: crescere e ridurre i costi

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www.confindustriaixi.it IMPRESE X INNOVAZIONE Utilizzare la larga banda: crescere e ridurre i costi INNOVAZIONE DIGITALE Questa guida è stata realizzata grazie al contributo di Between Spa. Le guide di questa collana sono supervisionate da un gruppo di esperti di imprese e associazioni del sistema Confindustria, partner del Progetto IxI: Eds Italia, Federcomin, Gruppo Spee, Hewlett Packard Italiana, Ibm Italia, Idc Italia, Microsoft, Telecom Italia. Suggerimenti per migliorare l’utilità di queste guide e per indicare altri argomenti da approfondire sono più che benvenuti: [email protected] INNOVAZIONE DIGITALE

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IMPRESE X INNOVAZIONE

Utilizzare la larga banda:crescere e ridurre i costi

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Questa guida è stata realizzata grazie al contributo di Between Spa.

Le guide di questa collana sono supervisionate da un gruppo di esperti di imprese e associazioni del sistema Confindustria, partner del Progetto IxI: Eds Italia, Federcomin, Gruppo Spee, Hewlett Packard Italiana, Ibm Italia, Idc Italia, Microsoft, Telecom Italia.

Suggerimenti per migliorare l’utilità di queste guide e per indicare altri argomenti da approfondire sono più che benvenuti:[email protected]

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LA LARGA BANDA

Per le aziende in tutto il mondo, l’afferma-zione di Internet è stato l’inizio di un perio-do di nuove opportunità per quanto riguardala pubblicità dei propri prodotti o servizi,l’accesso alle informazioni e l’utilizzo dinuove modalità di comunicazione sia inter-namente alla propria azienda sia come pun-to di contatto verso clienti e fornitori.L’evoluzione delle reti di telecomunicazioniverso capacità di comunicazione sempremaggiori rimane condizione necessaria per losviluppo e la diffusione di servizi innovativi,con crescenti livelli di integrazione, multime-dialità e interattività. Con lo sviluppo delle tecnologie sono diven-tati disponibili servizi di accesso a larga ban-da (o broadband), ovvero accessi in grado diraggiungere velocità di trasmissione elevate ri-spetto a quelle consentite dalla normale retetelefonica. Tali soluzioni possono essere uti-

lizzate sia per accedere ad Internet, sia perrealizzare collegamenti tra diverse sedi di unastessa azienda, sia per realizzare collegamentitra un’azienda e altri soggetti, ad esempioclienti, fornitori, partner, interessati a comuni-care con l’azienda stessa.Il cambiamento abilitato dalle tecnologie a lar-ga banda non dipende solo dalla maggiore ve-locità di accesso, ma anche da altre caratteri-stiche comuni a tutte le tecnologie: la dispo-nibilità di collegamenti sempre attivi (serviziAlways On), i costi contenuti, la capacità diintegrare diversi servizi su una singola piatta-forma di trasporto.Grazie a questi servizi, le reti di telecomuni-cazioni a larga banda diventano l’infrastruttu-ra di base per consentire lo scambio di infor-mazioni e contenuti tra tutti i soggetti coinvol-ti in un modello di business, con l’opportuni-tà di rendere più veloci e più efficienti i colle-gamenti interni all’azienda e quelli con part-ner, clienti, fornitori. Allo stesso modo è pos-

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LE AZIENDE E LA LARGA BANDA

Da un’analisi effettuata dall’OsservatorioBanda Larga-Between, la banda larga risul-ta ormai una componente chiave della do-tazione ICT delle imprese.

Il 37% del totale delle oltre 4 milioni diaziende italiane utilizza oggi la banda lar-ga, ma tale valore sale al 61% se ci si limi-ta al primo milione di aziende (con tre opiù addetti), anche se prevale l’utilizzo disoluzioni entry level senza banda garanti-

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sibile anche utilizzare la larga banda per ac-cedere ai servizi resi disponibili dalle pubbli-che amministrazioni per ridurre i tempi lun-ghi necessari per gli adempimenti burocratici.La capacità di scambiare informazioni ed in-teragire con rapidità diventa quindi assoluta-mente essenziale per garantire la propria com-petitività, l’evoluzione del tessuto produttivoe quindi per lo sviluppo dell’intero sistemapaese.È evidente che il solo accesso alla rete non èin sé sufficiente ad assicurare vantaggi agli uti-lizzatori. In realtà per l’utilizzatore è impor-tante la presenza di un ambiente integrato co-stituito da applicazioni, contenuti, servizi edinfrastrutture. Lo sviluppo di accessi è peròuna condizione indispensabile per l’utilizzodei servizi e stimola, in un circolo virtuoso, losviluppo di servizi interni ed esterni. Come ve-dremo più avanti, lo sviluppo degli accessipresso aziende e cittadini è già abbastanzaavanzato da aver attivato il processo e i servi-zi che si stanno sviluppando.La realizzazione di accessi a larga banda è ilprimo passo per lo sviluppo di una connetti-vità pervasiva che influenzi non solo le co-municazioni tradizionali (ad esempio, tra te-lefoni o tra PC), ma anche internamente aprocessi tradizionalmente meno toccati dal-le TLC (acquisti, gestione di flotte, gestionedi magazzini ed inventari, formazione, ecc.).Introducendo dei cambiamenti nel “modo difare le cose” tradizionale, la larga banda puòinnescare sostanziali risparmi sugli altri costiaziendali sia espliciti (minori spese in telefo-nate, minori spese in trasferte), sia impliciti

(minori tempi improduttivi degli impiegati).Inoltre la larga banda fornisce alle aziende unaduplice opportunità in termini sia di innova-zione di processo, sia di prodotto. Da un lato,le infrastrutture avanzate consentono una mi-gliore interazione tra le diverse strutture azien-dali (a maggior ragione se distribuite territo-rialmente) e tra queste e l’ambiente esterno(clienti, fornitori, partners), con ripercussionidirette sull’efficacia e l’efficienza dei processiaziendali. La disponibilità di un nuovo canaledistributivo “immateriale” (le reti di telecomu-nicazioni) consente, inoltre, di ampliare ilmercato territoriale di riferimento, creandonuove opportunità di sviluppo. D’altra parte,attraverso le nuove reti di telecomunicazioniè possibile creare nuovi prodotti/servizi, chepossono rappresentare per le aziende un im-portante fattore di differenziazione e diversifi-cazione della propria attività, intervenendo,quindi, direttamente sull’innovazione di pro-dotto.

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LO SVILUPPO DELLA LARGA BANDA IN ITALIA

Lo sviluppo della banda larga è un caso unico per larapidità di diffusione, sia nel tessuto produttivo, sianell’ambiente domestico e nella Pubblica Amministrazione.In Italia, il numero di accessi a banda larga è passato daicirca 300.000 del 2001 agli oltre 6,8 milioni a fine 2005,facendo registrare una delle crescite più rilevanti inEuropa (Figura 1).

La crescita degli accessi a larga banda è stato il frutto di uninsieme di fattori che hanno interagito positivamente. Da unlato, gli operatori di telecomunicazione e gli Internet ServiceProvider hanno sviluppato un’offerta sempre più ricca edinnovativa, non solo in termini di prestazioni, ma anche di

nuovi contenuti e modalità tariffarie. Dall’altro, la PubblicaAmministrazione ha sia sostenuto lo sviluppo di piattaformee servizi di e-government, stimolando quindi l’utilizzo deiservizi a larga banda, sia favorito la realizzazione di nuoveinfrastrutture sul territorio, promuovendo forme innovativedi collaborazione con i soggetti privati, al fine di estenderel’accessibilità dei servizi a banda larga nelle aree più

disagiate del Paese. L’aumento della copertura ADSL, infine,passata da poco più del 40% della popolazione nel 2001all’87% del 2005 ha creato le condizioni affinché ledinamiche di mercato potessero esplicare appieno i lorobenefici effetti.

FIGURA 1 - GLI ACCESSI A LARGA BANDA IN ITALIA

Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between (2006)

TCMA 2001-2005

MILIO

NI D

I ACC

ESSI

0,3

1,1

2,5

4,7

6,8

2001 2002 2003 2004 2005

+224%

+127%

+88%

+45% +112%

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La crescita degli accessi a larga banda neivari contesti (Figura 3) rivela che dal 2002al 2005 c’è stato un forte recupero di tuttele aziende italiane, anche se la penetrazio-ne rimane ridotta nelle aziende con un’e-stensione dell’attività solo comunale. La larga banda ha favorito lo sviluppo del-la presenza in rete delle imprese italiane eoggi oltre il 60% delle aziende con tre o

più addetti dispone di un proprio sito (lapercentuale sale al 72% se ci si limita alleimprese broadband) e il 10% di queste ven-de on-line (13% per le imprese broadband).La differenza tra broadband e narrow-band risulta particolarmente elevata sesi considerano le aziende che compra-no on line: il 14% delle aziende narrow-band utilizzano la rete per fare acquisti,

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ta (Figura 2). Circa la metà degli addetti uti-lizza un PC, il 40% è già collegato a Inter-net e il 34% dispone di un indirizzo e-mail.

Le imprese con tre o più addetti che di -spongono di collegamenti a 2 o più Mb/ssono meno del 25% delle imprese a lar-ga banda, ma la richiesta di banda è an-cora strettamente legata al miglioramen-to delle prestazioni dell’accesso Internetpiuttosto che all’utilizzo di servizi inno-vativi in rete. Sopra i dieci addetti il livello di diffusio-ne della banda larga è pari circa al 70%così come nel settore dei servizi e neicomparti industriali più avanzati. Allostesso tempo, nelle imprese multisede econ un bacino di attività nazionale o in-ternazionale l’utilizzo della banda larga

è molto elevato, anche come modalità diaccesso innovativo alle nuove reti dati(IP-based).

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FIGURA 2 - DISTRIBUZIONE ACCESSI INTERNET IN AZIENDE CON TRE O PIÙ ADDETTI

Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between (2006)

FIGURA 3 - DISTRIBUZIONE PENETRAZIONE DELLA LARGA BANDA DAL 2002 AL 2005

195

480

946

Dic. 2002 Dic. 2003 Dic. 2004 Giu. 2005

Dic. ’02 Dic. ’03 Giu. ’05

362

377

946

543

273

946

576

267

946

76%

3-9 add.50-249

10-49250 e più add.

83% 94%85%65%59%

MIGL

IAIA

DI I

MPRE

SE

% IM

PRES

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se: 9

46.0

00)

Broadband Narrowband

DIMENSIONE

37%

17%34%

9%

62%

50%

Nord OvestCentro

Nord EstSud e Isole

68%62%59%56%

ZONA GEOGRAFICA

23%22%21%18%13%

ComunaleNazionale

ProvincialeITZ

ESTENSIONE DELL’ATTIVITÀ

Regionale

Industria ServiziCommercio

66%59%58%

SETTORE ECONOMICO

13%9%

43%

37%34%

45%

68%66%63%53%37%

41%38%33%

21% 13%

40%39%38%35%

12%8%

Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between (2005)

Dic. ’02 Dic. ’03 Giu. ’05

Dic. ’02 Dic. ’03 Giu. ’05 Dic. ’02 Dic. ’03 Giu. ’05

% IM

PRES

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se: 9

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PRES

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se: 9

46.0

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PRES

E (ba

se: 9

46.0

00)

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Infine è interessante notare che la propen-sione all’utilizzo dei servizi non è legatafortemente alla possibilità o meno dell’a-zienda di accedere ai servizi in larga ban-da, e che le aziende situate in aree di “di-vario digitale” hanno percentuali di interes-se paragonabili a quelle delle aziende rag-giunte, come indica la figura 6.

Per riassumere i risultati sull’adozione dellalarga banda da parte delle aziende, abbiamovisto che il cambiamento in atto è stato rece-pito rapidamente almeno a livello base, e chetra le aziende con più di tre dipendenti, quel-le ancora non dotate di larga banda sono giàuna minoranza. È però rilevante osservare chespesso lo sviluppo della larga banda è rima-sto legato ai servizi internet tradizionali (e-mail, web) piuttosto che a sviluppare nuovi

modi di lavorare (di acquistare, di vendere,di collaborare, ecc.) che consentirebbero diutilizzare la larga banda come leva per mi-gliorare i propri costi. Gli assi intorno ai quali si possono individua-re le tendenze fondamentali di cambiamentonel medio periodo sono tre: la digitalizzazio-ne delle informazioni, la convergenza ed il

passaggio dall’integrazione verticale ad unaspecializzazione orizzontale. Il trasporto di bit trasforma completamente lafiliera di qualunque business che si fondi sul-l’informazione. Le telefonate, per esempio,diventano una delle tante applicazioni dellarete Internet e nel tempo non verranno per-cepite come un costo più di quanto non siaoggi percepito come un costo un messaggiodi posta elettronica. Per le compagnie telefo-

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contro il 27% delle aziende che utiliz-zano accessi broadband (Figura 4).È rilevante notare (Figura 5) che, anche se

l’interesse per i servizi in rete apparelegato a funzionalità strettamente rife-rite al miglioramento dei processi co-municazionali, mentre permangonoforti rigidità all’utilizzo di soluzioniASP o altre soluzioni con forti impli-cazioni organizzative, la curva dell’in-teresse dimostra chiaramente che le

aziende dotate di servizi broadband dimo-strano una più forte attenzione rispetto allealtre per l’utilizzo di servizi innovativi.

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FIGURA 4 - ACQUISTI ON LINE DELLE AZIENDE ITALIANE

Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between (2006)

FIGURA 5 - INTERESSE DICHIARATO PER I SERVIZI

Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between (2005)

FIGURA 6 - INTERESSE DICHIARATO PER I SERVIZI DALLE AZIENDE RAGGIUNTE (ROSSO) E NON RAGGIUNTE (BLU) DA SERVIZI IN BROADBAND

14%

84%

2%27%

70%

Effettua acquisti on line

Prevede di effettuareacquisti on line

Non effettua acquisti on line

3%

Comunicazione

integrata VolP

Videocomunicazione

Videostreaming

Accesso RemotoE-Learning ASP

62%

23%16%

12% 15% 12%17%

42%37% 37%

22%

Broadband

COMUNICAZIONE

Banda Stretta Banda Larga

REMOTIZZAZIONE SICUREZZA

No InternetNarrowband

% IM

PRES

EBA

SE: I

MPRE

SE C

ON 3

E PI

Ù AD

DETT

I(9

46.0

00)

% IM

PRES

E

55%

Com. IntegrataSicurezza

Back Up VolP

VideosorveglianzaVideocom. ASP

E-Learning

Videostreaming

54%

32% 32% 30%26%

19% 18% 19%22%

15% 16% 14% 13%10% 9% 10% 11%

Servizi PABack-up

Gestione on-line

sicurezza

Videosorveglianza

Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between (2005)

Copertura ADSL

Assenza di copertura ADSL

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niche questo si traduce in una riduzione delfatturato, per la perdita della voce tradiziona-le e nel bisogno consequenziale di sviluppa-re nuovi servizi e nuovi modelli di business,entrando nella distribuzione televisiva, nellagestione dei sistemi di pagamento, nell’ero-gazione di servizi informatici. Tutto questo,ovviamente, si può tradurre in nuove formedi competizione-collaborazione con aziendeprovenienti da settori completamente diversi,come i media, le banche, i servizi informati-ci. La ridefinizione dei settori di business po-trebbe essere una conseguenza fondamenta-le del processo. Con l’avvento e la diffusione della banda lar-ga, la scomparsa della voce tradizionale saràcompleta entro cinque-dieci anni. Per allora,i giganti delle telecomunicazioni avrannoconquistato i loro nuovi spazi, con la colla-borazione o in competizione con le altre im-prese interessate alle stesse aree di servizi.Con la sua forza di attrazione, il protocolloInternet sembra destinato a diventare la piat-taforma delle piattaforme. Le reti che restanoancora separate, come quelle di telefonia fis-sa, telefonia mobile, televisione digitale terre-stre, tenderanno a convergere su Internet. Lepiattaforme allora si trasformeranno in infra-strutture di servizi a disposizione di una quan-tità di business e consumatori. Si occuperan-no di attività trasversali, dal billing alla sicu-rezza dei dati, dal digital rights managemental customer relationship management, dal-l’accesso alle risorse informatiche di base al-la gestione logistica.Il modello di business fondamentale di molti

settori cambierà in conseguenza di tutto que-sto. È probabile che si assista ad una trasfor-mazione di quelle aziende che si sono stori-camente occupate di controllare una interafiliera, attraverso un modello di integrazioneverticale del business. Molte aziende vertical-mente integrate troveranno conveniente pas-sare a forme di specializzazione orizzontale,più adatte a valorizzare al massimo le nuovepiattaforme di servizi che la convergenza avrànel frattempo sviluppato. Sicché, dalla strate-gia di presidio di una filiera si dovrà necessa-riamente passare ad una strategia di sviluppodei settori di business, concepiti come unasorta di ecosistema. Una conseguenza potrà essere anche il ritor-no a una maggiore fisicità di molte attivitàeconomiche. Il laboratorio di questa tendenzasembra essere il business della musica. La di-gitalizzazione ha messo in crisi il modello dibusiness fondato sulla vendita di cd registrati.E gli artisti più attenti e capaci hanno iniziatoa privilegiare soprattutto i concerti e la distri-buzione del merchandising. Simili trasforma-zioni potrebbero avvenire anche in altri set-tori.

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IL DIGITAL DIVIDE

Con il termine “divario digitale” (digital divide) si fanormalmente riferimento al divario informativo tra chiha accesso al computer – e ad Internet – e chi non cel’ha e, più in generale, tra chi ha accesso alle nuovetecnologie e chi non ha questa possibilità. In altritermini, il digital divide comprende al suo internodiversi divari: fra chi sa utilizzare e non sa utilizzareun computer, tra chi lo possiede e non lo possiede, trachi può permettersi un collegamento ad alta velocitàad Internet e chi non se lo può permettere, tra chiabita in zone dove sono disponibili infrastrutture e

servizi avanzati e chi abita invece in aree remote ovetali infrastrutture e servizi non sono disponibili. Nelseguito, si farà riferimento al digital divide di tipo“infrastrutturale”, che è strettamente legato alladifficoltà di realizzare infrastrutture a banda larga inmodo omogeneo in tutte le aree del Paese.In Italia l’infrastruttura per l’accesso ad Internet haavuto nell’ultimo triennio uno sviluppo significativo sia

in termini qualitativi che quantitativi. Secondo i datidell’Osservatorio Banda Larga, a fine 2005, l’accessoad Internet a banda larga è disponibile per l’87% dellapopolazione, rispetto a poco più del 40% del dicembre2001. Il 13% della popolazione italiana è localizzatain zone di digital divide, ossia in zone in cui lacentrale telefonica non è abilitata a fornire servizi diaccesso a banda larga. La disponibilità dei servizi di connettività a bandalarga in Italia mostra (Figura 7) una situazione amacchia di leopardo ed il territorio nazionale risultasuddiviso in tre zone di copertura dei servizi. Le tre

zone si differenziano per lanumerosità delle tecnologiedisponibili e le prestazioni ad esseassociate, nonché per il livello dicompetizione (tra tecnologie, ma difatto anche in termini di operatoripresenti):• la prima (zona verde – 43% della

popolazione), nella quale sonopresenti diverse offertetecnologiche in un contestoaltamente competitivo;

• la seconda (zona gialla – 44%della popolazione), è costituitadalle aree dove di fatto non sonoancora presenti offerte ADSLalternative a quelle dell’operatore

Telecom Italia (e degli operatori che utilizzano le modalità wholesale), oltre alla copertura satellitare;

• la terza (zona rossa – 13% della popolazione), sicontraddistingue per una copertura del territorio chesi limita alle tecnologie satellitari e per un livello dicompetizione relativamente limitato.

La figura 7 illustra l’evoluzione del digital divide inItalia dal 2002 al 2005.

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APPLICAZIONI PER LE IMPRESE E POSSIBILI RISPARMI

Le conseguenze delle novità che derivanodalla larga banda sono ampie e profonde permolti settori di attività. Nel seguito sono de-scritti gli scenari che influenzeranno mag-giormente i cambiamenti ed alcune possibiliapplicazioni che possono andare a toccarein maniera più o meno diretta tutte le azien-de e che possono risultare in aumenti di effi-cienza (con la riduzione dei costi interni) edi efficacia.Le imprese possono utilizzare accessi a largabanda sia per migliorare il loro accesso ai ser-vizi tradizionalmente utilizzati su Internet, co-me posta elettronica e navigazione web, maanche utilizzare una serie di nuovi servizi checonsentono di migliorare la propria produtti-vità. È importante considerare che i ridotti co-sti di connessione che vengono garantiti dagliaccessi a larga banda e la possibilità di unaconnettività “pervasiva” possono abilitare unaserie di miglioramenti ai modelli di businessche ogni azienda deve realizzare per proprioconto o con l’aiuto dei propri partner. Nel se-guito descriveremo, per fornire una visuale

delle possibili applicazioni, alcuni tra i princi-pali servizi trasversali che si stanno veloce-mente diffondendo grazie alla larga banda,cercando anche di descrivere qualitativamen-te i possibili vantaggi in termini di costi. Peruna descrizione più dettagliata dei singoli ser-vizi e dei possibili adattamenti, rimandiamoalla lettura dei toolkit specifici, dove sarannoanche approfonditi i risparmi ottenibili.

Accesso ad InternetLa prima famiglia di servizi disponibili sullalarga banda, facilmente accessibile ad ogniutente connesso, è quella dell’accesso ad In-

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Nel periodo 2002-2005, in termini di popolazione coperta,l’estensione della zona rossa ha subito una rilevantevariazione, passando dal 37% dell’ottobre 2002 al 13% deldicembre 2005. Nello stesso periodo di tempo, sempre intermini di popolazione coperta, l’estensione della zona verde èaumentata di 30 punti percentuali, passando dal 13%dell’ottobre 2002 al 43% del dicembre 2005. Nella macroareaSud e Isole, si rilevano ancora significativi ritardinell’affermazione di un contesto competitivo multitecnologico.Infatti, a dicembre 2005, la zona verde include soltanto il31% della popolazione, registrando un divario di 12 puntipercentuali rispetto al dato nazionale. La diffusione delle nuove tecnologie nella vita quotidiana nongarantisce che l’accesso ad esse sia effettivamente condivisodalla società nel suo insieme. Esistono, infatti, barrieretecnologiche e culturali che creano forti disparità nella fruizionedei nuovi servizi, determinando appunto il digital divide. I problemi da risolvere, per garantire a tutti parità di accesso aiservizi a larga banda, sono essenzialmente di due tipi:• culturali, legati alla capacità di utilizzo delle tecnologie

dell’informazione e all’interesse per esse;

• di infrastrutture, dovuti alla diseguale disponibilità dibanda larga sul territorio nazionale, per cui non tuttipossono godere del medesimo livello di accessibilità.

Se, da un lato, la banda larga rappresenta un’occasione per losviluppo di nuovi servizi ed applicazioni, dall’altro vasottolineato che la realizzazione di infrastrutture avviene,contrariamente al passato, non in regime di monopolio, ma inun contesto di competizione guidata da logiche di mercato. Èinevitabile, quindi, che si venga a creare una disparità trazone che già dispongono della larga banda, zone che nedisporranno progressivamente nel prossimo futuro, realtàterritoriali che ne potranno disporre nel medio periodo ed,infine, zone alle quali la logica economica negherà questaopportunità. Appaiono evidenti, quindi, le motivazioni chehanno conferito sempre maggior rilievo politico al problemadel digital divide e che hanno condotto all’avvio, sia a livellonazionale, sia locale, di interventi tesi a ridurre il divarioesistente tra le diverse aree del paese.Un’azienda che si trovi oggi in una zona di digital divide hapoche possibilità di superare la situazione. Può solo cercare unservizio alternativo, in generale più costoso a parità di

performance, come ad esempio un accesso via satellite,oppure può attendere che l’area venga coperta da qualcheservizio tradizionale (ad esempio xDSL) o attraverso qualchetipo di copertura radio. Dato che sono in atto molte iniziativeper la riduzione del divario digitale coordinate dai comuni edalle regioni, può essere utile informarsi in queste sedi peravere informazioni sull’eventuale sviluppo di questo tipo diservizi nella zona.

FIGURA 7 - IL DIGITAL DIVIDE IN ITALIA

Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between (2005)

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ZONA VERDE· Multitecnologia· Competizione· Altissima velocità

SAT ZONA GIALLA· Dualismo

tecnologico· Competizionewholesale· Alta velocità

ZONA ROSSA· Monotecnologia· Competizione

limitata· Bassa velocità

SAT + ADSLSAT + ADSL+ULL

37%

50%

2002 2003 2004 2005

+3% +4%-13%

-4%-5%

+12% +1% +17%

-15%

100%-

75%-

50%-

25%-

0%-

13%

22%

53%

25%

17%

57%

26%

13%

44%

43%

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pendenti nel momento in cui essi ne hannobisogno;

• migliore comunicazione e diffusione delleinformazioni in azienda.

GroupwarePer ottimizzare lo svolgimento di processi o illavoro cooperativo tra gruppi sparsi sul territo-rio esistono diversi software specializzati checonsentono la gestione in rete sia di attività nonformalizzate (gestione agende riunioni, gestio-ne pubblica di appuntamenti, gestione condi-visa della produzione di documenti, ecc.) siadi attività formalizzate (gestione di processi diautorizzazione di pagamenti, richiesta rimbor-si, gestione ferie e trasferte, sviluppo di softwa-re, gestione dell’avanzamento progetti, gestio-ne risorse umane). Questi software permetto-no di gestire rapidamente le attività di produ-zione, revisione, modifica, trasmissione ed ap-provazione/autorizzazione, permettendo di ve-locizzare lo scambio di informazioni, mante-nendo la visibilità e la capacità di analisi di tut-te le fasi di un processo (ad esempio, per rile-vare colli di bottiglia o fasi critiche).Per un’azienda con più sedi, o per aziende checollaborano spesso con altre aziende, i rispar-mi connessi con l’utilizzo di queste tecnolo-gie possono riguardare sia una diminuzionedei costi vivi (tempi e costi dei trasferimentidelle risorse tra sedi, trasferte prolungate, ecc.).Anche per aziende in cui il personale non sisposta spesso tra sedi, è possibile ottenere co-munque una maggiore efficienza dei processidi collaborazione (riduzione dei tempi per ilpassaggio e la diffusione di documenti o mo-

duli) e una maggiore efficienza dell’utilizzodel tempo del personale.

Ip telephonyCon l’utilizzo di accessi a larga banda, è pos-sibile utilizzare la propria Intranet, o la rete In-ternet, per realizzare collegamenti vocali (ovoce e video), affiancando o sostituendo ilnormale collegamento telefonico. La voce viaIP (VoIP – Voice over Internet Protocol) non èsoltanto un’applicazione che consente di ri-sparmiare sul costo delle chiamate. Se per gliutenti residenziali questo aspetto può appari-re prioritario, per le imprese probabilmentecontano di più i servizi connessi alla telefoniavia Internet. Non per nulla, nel mercato busi-ness la VoIP ha già trovato molti clienti e le

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ternet. Grazie alla alta velocità ed al buon rap-porto tra il prezzo e le prestazioni di questotipo di accessi, è possibile raggiungere tutti iservizi disponibili su Internet. Ad esempio èpossibile accedere a tutte le informazioni di -sponibili sul web e inviare o ricevere postaelettronica. Sebbene questi servizi siano frui-bili anche da accessi a banda stretta, un loroutilizzo abituale attraverso accessi a banda lar-ga comporta, già in presenza di un numero ri-dotto di PC collegati in LAN, prestazioni so-stanzialmente migliori e un risparmio consi-stente. Per aziende che utilizzano già Internet,il passaggio da un accesso a banda stretta aduno a banda larga si traduce in un aumentodi prestazioni ed una diminuzione dei costi.Per aziende che non utilizzano ancora Internet

l’introduzione della banda larga abiliterà di-versi vantaggi sia per un più agevole reperi-mento di informazioni, sia per il miglioramen-to delle comunicazioni interne, con i clienti econ i fornitori.

IntranetL’utilizzo di accessi a larga banda, intrinseca-mente sempre connessi (always on) fornisceanche, alle aziende che hanno più di una se-de, la possibilità di collegare efficacemente leLAN delle varie sedi. In questo modo diventapossibile condividere facilmente risorse azien-dali, come, ad esempio, file o stampanti o da-ti contenuti nei database aziendali. Gruppi di lavoro che collaborano, pur essendodistribuiti su più sedi, possono trovare velocimodalità di interazione sia con mezzi piùsemplici (condivisione e scambio di file), siacon sistemi più sofisticati di groupware. Inquesto modo è anche possibile che gruppi di -stribuiti su più sedi possano lavorare in colla-borazione sugli stessi testi, o anche adottaresistemi appositi per il lavoro collaborativo(groupware).In generale, i vantaggi di utilizzare una Intranetpossono essere classificati in:• maggiore produttività del personale. Una

Intranet rende possibile reperire più veloce-mente le informazioni e i servizi necessari asvolgere il proprio lavoro, attraverso l’utiliz-zo di strumenti semplici come, ad esempio,un web browser;

• migliore gestione del tempo. L’utilizzo diIntranet permette alle organizzazioni di ren-dere le informazioni accessibili ai propri di-

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Knowledge Management/Content Management SystemLa gestione di informazioni ed il tempo im-piegato per raccogliere, classificare, elaboraree rendere disponibili all’interno o all’esternoinformazioni possono essere un costo rilevan-te per quanto riguarda almeno alcune funzio-ni aziendali. Il veloce mutamento attuale deicontesti operativi rende infatti questo tipo diattività critiche per il successo dell’azienda.I sistemi di Knowledge Management permet-tono di rendere più efficiente un processo digestione della conoscenza, permettendo di fa-cilitare, sia a livello distribuito, sia a livellocentralizzato, le attività richieste per la gestio-ne dell’informazione. Questi sistemi permet-tono l’immagazzinamento, la ricerca, la clas-sificazione, la gestione delle autorizzazioni al-l’accesso. I Content Management System (o CMS) sonoinvece sistemi, generalmente basati su web,che permettono la gestione di una serie dicontenuti di un sito. In generale, i CMS gesti-scono le procedure editoriali (acquisizionecontenuti, approvazione, modifica, pubblica-zione, ritiro) per un sito web gestito da più col-laboratori, distinguendone i ruoli (ad esempio,editor, publisher, manager, ecc.). Questo tipodi sistemi può essere utilizzato per gestire ca-taloghi di prodotti, siti di news interni o ester-ni all’azienda, siti di informazioni ai clienti opubblicazione all’esterno di richieste di offer-ta/bandi di gara.

E-LearningLa possibilità di inviare agli utenti aziendali

contenuti multimediali può anche essere uti-lizzata per permettere ai dipendenti di acce-dere a contenuti formativi realizzati all’inter-no dell’azienda o all’esterno. La possibilità difruire corsi da una postazione attrezzata all’in-terno dell’azienda permette di ridurre i costiaffrontati per la formazione del personale, purmantenendo le attività di formazione, fonda-mentali per l’operatività dell’azienda. La riduzione dei costi rispetto alla formazio-ne tradizionale può riguardare sia i costi vivi,con una diminuzione dei costi per l’infrastrut-tura di formazione e delle docenze, ma puòportare anche ad un miglioramento nell’uti-

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imprese scelgono questa strada non solo perrisparmiare, ma soprattutto per migliorare l’or-ganizzazione interna.La telefonia via Internet, infatti, è anche la con-vergenza tra le applicazioni informatiche del-l’azienda e le varie forme di connessione e te-lefonia. L’utilizzo del VoIP consente di abilita-re una quantità di servizi che vanno da servi-zi di presenza (è possibile vedere via computerse l’utente con cui si vuole parlare è presenteo momentaneamente assente, o disponibile suun’altra scrivania od in un’altra sede) a servizidi messaggistica sofisticata che consentano,sia lo scambio istantaneo di messaggi con al-

tri utenti collegati, sia la ricezione unificata ditutti i messaggi, sia mail, sia di segreteria tele-fonica, ogni volta che ci si collega con la pro-pria rete aziendale.In generale, l’evoluzione dei servizi tradizio-nali di telefonia, grazie alla larga banda, lasciala possibilità agli utenti aziendali di comuni-care utilizzando il mezzo più adatto (messag-gio istantaneo, messaggio di posta, messaggiovocale, telefonata, conferenza, videochiama-ta, ecc.) a seconda della propria postazione edi quella dove si trova l’utente che si intendecontattare. Questo tipo di servizi sono utilissi-mi, grazie all’integrazione delle reti, anche alivello internazionale, consentendo, ad esem-pio, di ricevere chiamate su un numero localedi un Paese e trasferirle via rete IP e a costicontenuti ad un call center in un altro Paese,magari delocalizzato tra varie sedi.Come si è detto, uno dei maggiori fattori diadozione può essere visto in una riduzionedei costi per la comunicazione interna edesterna all’azienda (particolarmente per le co-municazioni internazionali ed intercontinen-tali) ed una riduzione dei costi di gestione del-l’infrastruttura di comunicazione. Anche l’in-serimento in azienda di nuovi servizi aggiun-tivi (come la capacità di inviare messaggi, odi realizzare comunicazioni video) può esse-re un fattore di maggiore efficienza delle risor-se o anche di generazione di minori costi vivi(ad esempio, con una diminuzione del nume-ro di chiamate inutili per i servizi di telepre-senza o messaggistica, o con la diminuzionedelle trasferte consentita dalla videocomuni-cazione).

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valore della produzione materiale.A questo livello la banda larga abilita formedi teleconferenza intelligente, con scambio econdivisione di documenti oltre che con vi-deochiamate tra più postazioni, che in partepotrebbero sostituire i viaggi di lavoro e le ri-unioni di routine tra gruppi di lavoro affiatati.Nulla da interpretare in maniera fondamenta-listica: gli incontri fisici resteranno determi-nanti, ma potranno essere supportati e inte-grati da questi incontri in digitale, meno vali-di sul piano della costruzione dei team ma piùoperativamente efficaci.

SecurityLe applicazioni per la sicurezza delle sedi dilavoro sono sempre più numerose. La video-sorveglianza sta diventando un fenomenoeconomico e persino di costume. I londinesi

non cessano di far notare che l’immagine diuna persona che attraversi da una parte all’al-tra la capitale britannica sarà catturata e regi-strata in media una cinquantina di volte. La larga banda, con i nuovi software emergen-ti, può ridefinire il tema dal punto di vista or-ganizzativo. Si possono per esempio control-lare decine di filiali di una stessa azienda conuna sola centrale di governo delle telecamerededicate alla videosorveglianza, nella qualemagari lavorano due sole persone. Il segretosta nella connessione in banda larga di tuttele telecamere e in un software che selezionaautomaticamente le immagini da controllare:riesce infatti a individuare i movimenti sospet-ti, le persone che si fermano davanti alle por-te o negli uffici in modo anomalo, gli oggettiabbandonati che potrebbero rischiare di risul-tare borse contenenti materiale pericoloso.A fronte delle preoccupazioni per la privacyche questo genere di soluzioni può indurrenel pubblico, si devono sviluppare servizi ag-giuntivi che ne facilitino l’accettazione. Nellebanche, per esempio, dove il bancomat è unamacchina del tutto priva di attenzione neiconfronti del pubblico, tanto che se per sba-glio emette una banconota falsa o commetteun errore non è previsto alcun genere di pro-cedura di controllo a favore dell’utente, le te-lecamere possono costituire l’unica prova afavore del cliente. Nei supermercati le teleca-mere possono essere utilizzate sia come stru-menti di controllo contro i furti, sia come si-stemi per valutare il tempo che essi passanodavanti agli scaffali alla ricerca dei prodottiche vogliono acquistare o per decidere tra le

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lizzo del tempo del personale che fruisce deicorsi (minori necessità di abbandonare il luo-go di lavoro, minori tempi di spostamento,ecc.). Un ulteriore vantaggio è fornito dallapossibilità per il personale di fruire dei corsiin maniera personalizzata ed asincrona ri-spetto agli altri, ottimizzando ulteriormentel’utilizzo dei tempi.

TelelavoroSe n’è parlato diverse volte. Forse con troppoanticipo sui tempi. L’organizzazione delleaziende non si è dimostrata facilmente adat-tabile al lavoro a distanza. E le stesse abitudi-ni dei lavoratori non si sono adeguate all’op-portunità di ridurre il pendolarismo al prezzodi restare fuori dall’ufficio e dal flusso delle re-lazioni fisiche quotidiane. La comunicazioneinformale, quella che si svolge davanti allamacchinetta del caffè, non è mai stata sosti-tuita da nessun software per scambiarsi mes-saggi.Le diverse funzioni aziendali ne traggono van-taggi specifici. In generale, l’esempio più spes-so citato è quello che riguarda la riorganizza-zione che la telefonia via Internet abilitata dal-la banda larga consente nei collegamenti del-la forza vendite. I venditori sono infatti costan-temente in movimento tra un cliente e l’altro,ma hanno sempre bisogno di collegarsi all’uf-ficio e al database dei listini e delle disponibi-lità. La telefonia via Internet consente loro diconnettersi alla rete aziendale con il cellulare,con il palmare o con il PC, per consultare laintranet o per chiamare dall’esterno i numeriinterni dei colleghi e delle varie funzioni

aziendali, o ancora per ricevere le chiamatedestinate a loro ed eventualmente passate dalcall center. Probabilmente, il telelavoro si realizzerà nonattraverso il decentramento dei lavoratori di-pendenti tradizionali in sedi distaccate o ad-dirittura a casa (anche se questo può essereil caso forse di qualche attività di call cen-ter). Avverrà invece come trasformazionedella filiera del valore: nel contesto delle no-vità introdotte dall’eBusiness e dalle tecnolo-gie digitali, molte grandi aziende potrebberodiventare delle strutture logistico-organizzativeche smistano il lavoro professionale di piccoligruppi di specialisti connessi con molti clientiattraverso la Rete. È una visione possibile, danon sopravvalutare, ma della quale molti segnisono già palpabili nei settori nei quali è pre-valente il valore della conoscenza rispetto al

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nuovi comportamenti emergenti attorno allenovità proposte dalla banda larga e in partecitate precedentemente in questo paper. Un“big spender” come Procter & Gamble ha al-locato il 75 per cento del budget per la suaultima campagna pubblicitaria su media di-versi dalla tv. E si tratta di un’azienda che dasempre coltiva e mantiene una significativaleadership nel marketing dei prodotti di lar-go consumo.Da questo punto di vista la larga banda e il si-stema di esperienze crossmediali che abilita,diventa, contemporaneamente, una nuova op-portunità e una nuova sfida per i dipartimentimarketing delle aziende. Offrendo però an-che strumenti innovativi importanti: dalle pub-blicità personalizzate alla sempre più specifi-ca relazione tra pubblicità e vendita on line.

SCELTE TECNOLOGICHE

Quali sono le possibili scelte tecnologiche perun accesso a larga banda?

In una larga parte del Paese (come vedremoin maggiore dettaglio nel punto successivo),le possibilità sono sostanzialmente limitate adun accesso xDSL. Questi accessi vengono rea-lizzati sugli stessi cavi che trasportano il se-gnale telefonico e sono sostanzialmente di duetipi:

• gli accessi asimmetrici, che consentono al-l’utente una velocità in ricezione maggioredella velocità in trasmissione;

• gli accessi simmetrici, in cui invece le duevelocità sono uguali.

Gli accessi asimmetrici sono particolarmenteconvenienti per sedi di dimensioni contenuteo per sedi che utilizzano la rete in maniera so-litamente asimmetrica (ad esempio, nei casiin cui l’utilizzo più frequente è la navigazionesul web per reperire informazioni). Questi ac-cessi presentano velocità di ricezione che van-no da 600 Kb/s fino a 20 Mb/s. Le velocità ditrasmissione sono invece più limitate e vannoda 256 Kb/s a 512 Kb/s.Gli accessi simmetrici invece permettono ve-locità fino a 2 Mb/s per accesso (in ognunadelle due direzioni). È anche possibile combi-nare più di un accesso simmetrico per arriva-re fino a velocità multiple di 2 Mb/s (solita-mente fino a 8 Mb/s con 4 accessi). No -nostante gli evidenti vantaggi prestazionali, gli

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varie alternative: alla fine queste analisi pos-sono risultare in una migliore qualità del ser-vizio.Servizi innovativi, in questo settore, potrannoessere sviluppati da aziende specializzate nel-la sicurezza anche in favore dei consumatorie delle loro abitazioni private o dei loro vei-coli, sostituendo i sistemi di allarme tradizio-nali.Ma non ci sono solo le telecamere. Quello deisensori è un tema in pieno sviluppo. Piccolichip collegati a misuratori di umidità, tempe-ratura o altro, connessi in via telematica conapposite centrali di controllo possono servirea migliorare la sicurezza di ambienti, coltiva-zioni, celle frigorifere e molto altro.I risparmi dovuti all’impiego di queste tecno-logie sono difficilmente quantificabili, inquanto generano solitamente cambiamenti ra-dicali dei processi con cui l’azienda sorvegliai propri beni, o lo svolgimento di questi pro-cessi. Tuttavia, le soluzioni tradizionali impie-gano spesso personale il cui costo potrebbe ingenerale essere destinato ad altri tipi di attivi-tà maggiormente produttive.

Marketing e pubblicitàGià oggi, nella pubblicità, Internet risulta ilmedium in crescita più sostenuta. La quota dibudget pubblicitario mondiale che si riversasulla Rete aumenta sempre di più, mentrequella dei giornali di carta si sta restringendo.Mentre i nuovi media digitali conquistanoterreno, con la diffusione della banda larga edei telefonini più veloci e versatili, rispon-dendo a esigenze sempre più personalizza-

te, il marketing cerca nuove idee per rivol-gersi efficacemente a nicchie di mercatosempre più segmentate. I grandi siti e motoridi ricerca, da Google a Yahoo!, sembrano fat-ti apposta per rispondere a queste esigenze:le inserzioni sui motori di ricerca, infatti, ap-paiono sulle pagine Web non in modo ca-suale ma in funzione delle curiosità digitatedagli utenti; e sono pagate dagli inserzionistisolo nel momento in cui attirano tanto l’at-tenzione dei visitatori che ci cliccano sopra.Google ha generato 3 miliardi di dollari difatturato pubblicitario nel 2004, più o menolo stesso del New York Times.Ma questo è solo l’inizio di uno spostamen-to di risorse dalla pubblicità tradizionale aun sistema crossmediale che tiene conto dei

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grado di valutare precisamente le proprie ne-cessità di banda. È invece importante fornirealcune linee guida per le aziende che pianifi-cano di dotarsi di una rete a larga banda, perstabilire quale può essere la velocità ideale diaccesso per ciascuna delle proprie sedi, conla precisazione che, come si è detto, non tut-te le tecnologie o le velocità di accesso sonodisponibili su tutto il territorio nazionale.I parametri importanti per la decisione sonocomunque facilmente individuabili. L’utilizzodell’accesso per ogni sede, dipende dal nu-mero di utenti che accedono contemporanea-mente alla rete, che può essere stimato a par-tire dal numero di PC collegatI in LAN all’in-terno della sede. Un secondo parametro rilevante è rappre-sentato dall’utilizzo del collegamento fattomediamente dagli utenti. Per semplificare,sono stati assunti due possibili profili di uti-lizzo.• Il Profilo A, prevede un utilizzo base del

collegamento, soprattutto per l’accessoad Internet, limitato alla navigazione sulweb e all’interazione via posta elettroni-ca. L’utilizzo del collegamento per acce-dere ad altre reti aziendali non è presen-te o è utilizzato saltuariamente. La retenon viene utilizzata per realizzare chia-mate di fonia, o almeno viene destinataa tale scopo in maniera limitata.

• Il Profilo B è invece caratteristico di unutilizzo della rete più spinto, per sedi cheutilizzano l’accesso non solo per la navi-gazione su Internet, ma che devono an-che scambiare file di dimensioni elevate

con altre sedi, sia tramite Internet, sia al-l’interno di una Intranet. Sedi che dispon-gono di server aziendali che devono es-sere consultati dall’esterno (da altre sedi,o da casa, o dai clienti), o che utilizzanonormalmente sistemi VoIP per collega-menti vocali. Nel caso in cui la sede con-tenga anche server che devono essere

utilizzati da un numero elevato di perso-ne (ad esempio, server di e-commercemolto frequentati) anche il profilo B puòessere inadeguato. Tuttavia, questo tipodi applicazioni pone problematiche tec-niche troppo specifiche per essere affron-tate in via generale ed esemplificativa.

La figura 8 definisce, sulla base dei dueprofili di utilizzo e del numero di PC in re-

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accessi simmetrici costano più degli asimme-trici e sono, quindi, convenienti solo se la ban-da viene effettivamente utilizzata in entrambele direzioni (ad esempio, per lo scambio di da-ti tra sedi o per effettuare diverse telefonateVoIP contemporaneamente).Nella gran parte del territorio questo servizioviene fornito attraverso la rete di Telecom Ita-

lia, eventualmente acquistato e rivenduto daaltri fornitori. Solo nelle zone aperte all’Un-bundling del Local Loop (ULL), gli altri opera-tori acquistano direttamente il diritto all’utiliz-zo dei cavi in rame e forniscono il servizio at-traverso i propri apparati.

Infine, in alcune specifiche città sono disponi-bili accessi realizzati direttamente in fibra otti-

ca, che consentono una velocità di accesso(simmetrica) di almeno 10 Mb/s. Con la stes-sa infrastruttura possono anche essere offertiaccessi fino ad 1 Gb/s ed oltre. Il costo di que-sti accessi sale molto all’aumentare della ban-da ed un accesso a velocità di 1 o più Gb/spuò essere realmente conveniente solo per igrandi CED.In alcune zone del territorio sono anche di -sponibili accessi realizzati via radio, checonsentono agli utenti accessi a larga bandadi velocità comparabile con quella xDSL eanche fino alle decine di megabit. Tuttaviaquesto tipo di accessi Wireless sono ancorapoco diffusi. Si prevede che, in futuro, lenuove tecnologie Wireless (in particolareWIMAX) possano rendere questo tipo di ac-cesso più diffuso e meno costoso, contri-buendo, quindi, alla copertura delle zonepiù difficili da raggiungere attraverso le tec-nologie xDSL.Al di fuori delle aree di copertura, l’unica so-luzione ad oggi possibile è quella satellitare,che consente velocità anche elevate, ma aprezzi sostanzialmente più alti rispetto agli ac-cessi xDSL.

GUIDA ALLA SCELTADate le possibili configurazioni aziendali perquanto riguarda la larga banda, non è ovvia-mente facile definire delle linee guida per lascelta corretta del tipo di accesso da adottaree, conseguentemente, della migliore tecnolo-gia. Le aziende che utilizzano già Internet oposseggono una Intranet sono solitamente in

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il traffico sviluppato dagli altri utenti dellarete, le caratteristiche fisiche del collega-mento, la disponibilità di banda all’altroestremo del collegamento, ecc.. Tale carat-teristica è quindi rilevante soprattutto suicollegamenti entry level, mentre può nonessere significativa per i contratti più rile-vanti.

• Banda garantita. È la banda che il clientepuò utilizzare qualsiasi sia il traffico presen-te in rete. Soprattutto per l’utilizzo intensivodi applicazioni di business può essere unfattore anche più rilevante della banda diaccesso. Nei casi più critici sono possibiliofferte dove il rispetto della grandezza è ga-rantito da una penale, ma nella maggioran-

za dei casi è solo un valore dichiarato. Da-to che il rispetto di tale grandezza dipendedalla bontà dei dimensionamenti interni del-la rete del fornitore, la capacità o meno dirispettare tale parametro è un buon indicedella serietà dell’offerta del fornitore, specieverso il mercato business. È quindi uno deiparametri che un cliente può misurare pe-riodicamente per valutare la qualità del ser-vizio ricevuto.

• Parametri di affidabilità. Sono i parametriche riguardano la possibilità di fruire del ser-vizio, come la disponibilità dell’accesso(calcolata in minuti o in percentuale), i tem-pi di intervento e di ripristino in caso di gua-sto e, più in generale, la qualità dei servizidi assistenza. Anche questi parametri pos-sono essere garantiti con penali, ma in ge-nerale sono semplicemente caratteristichedel contratto. Sono comunque una caratte-ristica dell’offerta molto importante nel mo-mento in cui i servizi broadband diventanoun servizio fondamentale di comunicazio-ne per l’azienda. Sono forse il parametro sucui è più naturale valutare la serietà del for-nitore, ma spesso sono trascurati in fase divalutazione delle offerte.

• Caratteristiche prestazionali. Sono i para-metri caratteristici del collegamento, come itempi di ritardo, il tasso di perdita dei pac-chetti, ecc. Sono tradizionalmente conside-rati rilevanti solo per i servizi più critici, madiventeranno in breve importanti (ad esem-pio per i servizi di fonia). È quindi impor-tante controllare in fase di valutazione di of-ferta, almeno i valori di targa (cioè dichiara-

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te all’interno di una sede, il tipo di accessoconsigliato.Nella descrizione delle caratteristiche tecnichedell’accesso si evidenzia sia la velocità “fisi-ca” dell’accesso, ovvero la velocità massimaraggiungibile, sia la quantità di banda “garan-tita” da configurare, ovvero la velocità che l’o-peratore si impegna ad assicurare in ogni mo-mento.Oltre ad una valutazione specifica delle ne-cessità di comunicazione aziendale, è impor-tante una valutazione attenta delle caratteristi-che specifiche dell’offerta. Spesso, specie perle offerte di fascia bassa, le offerte danno gran-de rilevanza alla velocità massima disponibi-le, anche se spesso la tecnologia non assicura

mai all’utente di poterla raggiungere, e dannomolta meno rilevanza ai valori di banda ga-rantita, o al tipo di garanzie effettivamente for-nite sul contratto.Anche a rischio di ripetere informazioni giànote, è utile riassumere brevemente le carat-teristiche più rilevanti che possono differen-ziare le offerte a larga banda. • La banda o velocità di accesso. Solitamente

la caratteristica più pubblicizzata è la ban-da massima che l’utente può trasmettere sulcollegamento di accesso. La possibilità rea-le di inviare o ricevere dati alla velocità in-dicata per periodi prolungati dipende peròda diversi altri fattori quali il dimensiona-mento della rete di trasporto oltre l’accesso,

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FIGURA 8 - GUIDA PER LA SCELTA DEL TIPO DI ACCESSO E DI TECNOLOGIA

Tipo di utilizzo Postazioni in rete per sede Tipo di accesso Banda di accesso Banda garantita TecnologieProfilo A

Meno di 3 Asimm. 640/256 Kb/s - - ADSL

3-5 Asimm. 1280/256 Kb/s - ADSL

5-10 Asimm. 2000/256 Kb/s 50 kb/s ADSL

10-25 Asimm. 4000/512 Kb/s 100 Kb/s ADSL

25-50 Simm. 2 Mb/s 256 kb/s HDSL o SHDSL

Più di 50 Simm. 4 Mb/s 512 Kb/s HDSL o SHDSL

Profilo B

Meno di 3 Asimm. 1280/256 Kb/s 128 Kb/s ADSL

3-5 Asimm. 2000/512 Kb/s 256 Kb/s ADSL

5-10 Asimm. 4000/512 Kb/s 512 Kb/s ADSL

10-25 Simm. 2 Mb/s 1024 kb/s HDSL o SHDSL

25-50 Simm. 4 Mb/s 2048 Kb/s HDSL o SHDSL

Più di 50 Simm. 8-10 Mb/s 5 Mb/s HDSL/Fibra ottica

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ti, anche senza un impegno formale a ga-rantirli costantemente) della rete dei fornito-ri. Per applicazioni più critiche è anche inquesto caso possibile garantirli tramite con-tratto.

• Servizi addizionali. È spesso trascurata nellavalutazione la possibilità del fornitore di rea-lizzare servizi collegati all’accesso (ad esem-pio, servizi integrati di sicurezza o di foniasu IP). Anche se tali servizi non vengono uti-lizzati immediatamente, informarsi e valutarequanto offerto dai diversi fornitori può per-mettere un miglioramento nel futuro.

• Apparati di accesso. Quasi sempre, il servi-zio di accesso include gli apparati necessariper collegare reti ed apparati del cliente al-la rete del fornitore, ma non sempre gli ap-parati utilizzati sono equivalenti sia comeprestazioni che come caratteristiche. Anchese una valutazione specifica dell’apparatonon rappresenta il fattore di scelta più im-portante, una valutazione di quanto fornitopuò rappresentare un altro parametro su cuivalutare l’offerta globale.

L’analisi delle offerte deve ovviamente an-che essere basata su una valutazione com-plessiva della correttezza e serietà del forni-tore (basandosi sulla professionalità delle at-tività di prevendita, sui rapporti pregressi ed

anche su informazioni ricavate da altreaziende che lo utilizzano) e della capacitàdel fornitore di comprendere le esigenzedell’azienda.Una valutazione complessiva dell’offerta nonè spesso facile dato che tutte le caratteristicheelencate hanno pesi diversi a seconda delcliente e dell’utilizzo che intende fare del ser-vizio. Si tenga anche presente che la variazio-ne dei parametri richiesti può avere impattimolto diversi per i vari fornitori che, ad esem-pio, possono considerare più o meno seria-mente i valori dichiarati per i parametri pre-stazionali o di affidabilità, o anche di bandagarantita. È quindi importante che un’azienda valuti at-tentamente le proprie esigenze, anche nell’ ot-tica della propria evoluzione a breve termine,ed il valore che attribuisce ad ognuno deiparametri rilevanti elencati più sopra, in mo-do da permettere un’analisi critica delle offer-te disponibili. È comunque importante notareche, a differenza delle telecomunicazioni tra-dizionali, generalmente presi per scontati, lalarga banda rappresenta una leva per l’otti-mizzazione dei costi e per il miglioramentodel business solo se è seguita con l’attenzionedovuta. È quindi importante, per ottenere imassimi risultati, che l’intera struttura dell’a-zienda ne consideri i possibili sviluppi e gliimpatti sulla propria realtà. Questa attività di“lettura interna” potrà infatti abilitare tutti ivantaggi ed i cambiamenti possibili, consen-tendo all’azienda una maggiore competitivitàsia per quanto riguarda i costi sia per lo svi-luppo del business.

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