Vol4 Il Sistema Insediativo Storico

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Sistema insediativo e della pianificazione

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IL SISTEMA INSEDIATIVO STORICO E LA VALORIZZAZIONE DEI TESSUTI STORICO CULTURALI

coincidono con le pressioni che arrivano dall'ambiente circostante, anche se il rischio si spesso concretizzato nella perdita di alcuni elementi, in particolare di edilizia minore. Il Piano Strutturale in corso di studio attualmente e nello spirito di quanto previsto dalla L.R.

La sensibilit nei confronti dei beni storici e culturali in campo architettonico si molto modificata nel corso del tempo, da una concezione ottocentesca rivolta ai singoli manufatti e ai monumenti, da isolare come testimonianza di eccellenza artistica ed architettonica rispetto al tessuto circostante, si passati dagli anni '60 in poi alla tutela del tessuto e delle tipologie storiche, in questo senso Bologna ha fatto da avanguardia con il suo Piano di Recupero del Centro storico, impostando una metodologia che a tutt'oggi ancora valida ed efficace. Si trattato di una grande operazione innanzitutto culturale, sintesi di un dibattito nato come reazione ai piani di ricostruzione del dopoguerra che rischiavano di terminare l'opera del piccone demolitore di mussoliniana memoria, ma anche a un modo di intendere il recupero della citt antica culminato nella Carta di Gubbio del 1960 e che nel piano di Bologna trovava un fattivo riscontro; del resto erano anni in cui il dibattito artistico ed architettonico era particolarmente attivo, la Carta di Venezia del 1964, la Carta del Restauro del 1972. L'operazione effettuata allora acquisisce maggior valore se si considera che a tutt'oggi la legge nazionale ancora quella L. 1089/39, seppur confluita nel D. Lgs. 490/99, che focalizza puntualmente i singoli oggetti e l'intervento, subordinato al controllo delle Soprintendenze, senza per una metodologia esplicita al di fuori di quanto stabilito nella Carta del Restauro; il merito della classificazione introdotta nei Piani Regolatori fu quella, oltre ad allargare la tutela ai tessuti e all'edilizia "minore" di cui si approfondito anche l'aspetto tipologico, anche di differenziare ed esplicitare una metodologia di intervento graduata in funzione degli oggetti edilizi considerati, dando quindi maggiori strumenti e certezze a chi opera nel processo edilizio. In questo senso, senza voler entrare in competizione con le diverse amministrazioni che concorrono alla tutela dei Beni Culturali nei limiti previsti dalle leggi nazionali e regionali, bisogna riconoscere che gli sforzi e l'attenzione delle amministrazioni comunali, e fra queste Bologna, nei confronti del proprio patrimonio culturale stato fortemente innovativo e creativo. Il piano regolatore del 1985 ha cercato di estendere alla periferia storica lo stesso criterio di classificazione utilizzato per il centro storico tuttavia, probabilmente per un limite oggettivo nelle possibilit operative legate anche alla sensibilit del periodo, l'individuazione degli oggetti da sottoporre a tutela non stata esaustiva; i tempi per consentire operazioni innovative non sempre

20/2000, prevede di allargare a tutto il territorio comunale la tutela dei Beni Culturali, cercando nel contempo di avvicinare per quanto possibile a un passato sempre pi recente il processo di storicizzazione dei beni architettonici. Gli obiettivi - tutela, conservazione e valorizzazione - sono i medesimi che si ritrovano nella Legge Regionale e nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, e non potrebbe essere altrimenti, anche se includere negli obiettivi la valorizzazione ha un significato ben preciso: significa essere consapevoli che tutela e conservazione non sono sufficienti, ma sono necessarie azioni in positivo che sappiano rendere attuali e disponibili, utilizzati e dunque "mantenuti in vita" i beni oggetto della tutela. Una politica solo vincolistica rischia di ingessare il patrimonio storico con il rischio a volte di un deperimento a cui seguono ricostruzioni molto libere, mentre invece se tanta parte dei beni architettonici giunta nel tempo sino a noi, questo dovuto proprio alla capacit di reinterpretare alle nuove esigenze oggetti nati per rispondere ad altre domande; naturalmente ci non significa che si pu rendere ammissibile ogni intervento in nome di una astratta necessit di riuso del patrimonio storico, ma che l'obiettivo quello della ricerca di un punto di equilibrio tra le necessit di oggi e la conservazione di edifici e tessuti che hanno spesso un valore intrinseco eccezionale da un punto di vista artistico e architettonico, ma anche semplicemente testimoniale. Si deve considerare infatti che il termine "beni culturali" ha assunto una valenza molto pi vasta di un tempo, ricomprendendo anche i tessuti storici oltre ai singoli oggetti, e se per le eccellenze la valorizzazione necessariamente rigidamente subordinata alla tutela, e si sostanzia quasi sempre nel promuoverne la conoscenza, come prevede anche il nuovo Codice dei Beni Culturali, per quello che riguarda i tessuti e l'edilizia minore, la valorizzazione coincide anche con le possibilit di fruizione. Per evitare possibili fraintendimenti, sempre possibili su un tema tanto delicato, un esempio di questo tipo di approccio pu essere proprio quello che la L.R. 20/2000 prevede all'art. A-21 dell'allegato sui contenuti della pianificazione, dove dispone la possibilit per gli edifici agricoli anche di valore storico architettonico - di interventi di recupero verso funzioni residenziali non connesse con l'originaria attivit agricola, prendendo atto che a volte la tutela del bene pu passare anche per un cambio di uso, se non pi attuale o richiesto, cercando di prevenire gli episodi di degrado che in un primo momento portano alla rovina dei manutfatti e in un secondo

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tempo a recuperi privi di qualunque rispetto della tipologia e dell'aspetto originale, come spesso accaduto. 5.1 Ritornando alla tutela, il Comune di Bologna ha da tempo attivato una politica in questo senso, e come si vede dettagliatamente pi avanti, il bilancio senz'altro di tutto rispetto, in quanto circa i 2/3 degli edifici antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale sono in qualche modo tutelati da compromissioni, con un grado di tutela che varia in funzione del valore intrinseco, culturale e testimoniale dell'edificio stesso. L'aspetto conoscitivo, che rappresenta una parte importante dell'attivit in corso attualmente, non solo la base di partenza per la decisione di politiche e scelte, ma anche un obiettivo in se, come contributo che l'amministrazione comunale intende condividire con tutti gli attori, per dare la possibilit di una progettazione e di un intervento il pi possibile consapevole soprattutto su quella larga parte del patrimonio che di propriet di privati, ma anche nel caso di interventi pi complessi a scala urbana; tra l'altro il recupero della schedatura operata nel corso degli studi di precedenti strumenti di pianificazione permette una maggior tutela dei caratteri formali e tipologici nel caso di interventi sugli edifici attualmente in rovina. i centri storici, gli insediamenti e le infrastrutture storiche del territorio rurale i singoli edifici di valore storico IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ALCUNE RIFLESSIONI SULLA SPECIFICIT DI BOLOGNA

Il quadro normativo a cui riferirsi complesso, poich concorrono alla tutela dei Beni Culturali anche le leggi speciali in materia, primo fra tutti il D.Lgs. 490/99 a breve sostituito dal nuovo Codice dei Beni Culturali, tuttavia sinteticamente si possono individuare, a livello di pianificazione due fonti principali a cui fare riferimento: la L.R. 20/2000 e il P.T.C.P. in corso di approvazione, quale strumento di pianificazione sovraordinato. Il sistema insediativo storico, che viene disciplinato dal capo A-II della legge regionale, trasversale rispetto al sistema insediativo territoriale nel suo complesso, diviso in territorio urbano e rurale e successivamente articolato in ambiti spaziali in funzione delle specificit vocazionali o degli usi sedimentati sul territorio, la L.R. 20/2000 differenzia tre categorie nell'approccio ai tessuti storico-culturali:

questi livelli coprono tutto il territorio oggetto del piano: i centri ordinatori e l'esterno da cui emerge la rete quale connessione con gli insediamenti minori, e infine i singoli oggetti come lettura trasversale e puntuale. Tuttavia ci sembra che la complessit del territorio di Bologna fatichi a ricondursi a queste uniche categorie, sia per l'evoluzione storica che per la complessit e la rilevanza dei fenomeni che hanno portato la citt a oltrepassare la cerchia muraria, ma anche per la caratteristica geografica, del territorio comunale a cavallo tra pianura e collina. La proposta per il PSC di Bologna - in corso di esplorazione - quella di ulteriori ambiti in cui articolare il territoro comunale approfondendo il livello di attenzione, ci sembra infatti che la suddivisione del territorio in due soli ambiti - centro storico e rurale - esponga al rischio di trascurare determinate situazioni o oppure di definire e quindi applicare una normativa adeguata a un contesto ma eccessivamente limitante per un altro; l'obiettivo riconoscendo tali ambiti come specifici quello di definire norme di intervento unitarie, anche su opere di arredo urbano o piantumazione di essenze specifiche, che consentano la leggibilit dell'ambito medesimo

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emergere tuttavia alcune differenze rispetto a quanto individuato dal PTCP, ma probabilmente il1. 2. 3. 4. IL CENTRO STORICO LA PERIFERIA STORICA LA PERIFERIA STORICA PEDECOLLINARE I CENTRI E I BORGHI STORICI MINORI AMBITO URBANO

cambio di scala rende tale evento quasi inevitabile passando da un livello provinciale, per forza di cose pi sintetico, a quello comunale, necessariamente pi analitico e vicino alla propria realt. La legge 20/2000, nell'ambito del processo di pianificazione del territorio comunale, prevede

inoltre differenti livelli di approfondimento e affida ai diversi strumenti di pianificazione ruoli ed5. 6. 7. EDIFICI ISOLATI E MANUFATTI MINORI DI PIANURA EDIFICI ISOLATI E MANUFATTI MINORI DI COLLINA LA VIABILITA' STORICA TERRITORIO RURALE E LE INFRASTRUTTURE DEL Quadro Conoscitivo e Documento Preliminare A-7 Ambito urbano Ricognizione e approfondimento Perimetrazione dei centri storici (a seguito dell'individuazione del PTCP) Disciplina generale per le politiche di salvaguardia e riqualificazione Discipilina degli interventi diretti riqualificazione e sviluppo attivit economiche e sociali Tutela e valorizzazione del tessuto storico e del patrimonio edilizio A-8 Ricognizione e approfondimento Recepimento sistemi e immobili individuati dal PTCP Valorizzazione e conservazione degli insediamenti e delle infrastrutture A-9 Edifici di valore storico architettonico culturale testimoniale e Ricognizione e approfondimento Individua gli edifici di interesse storico architettonico, compresi quelli del D.Lgs. 490/99 art. 2 Definisce gli interventi ammissibili Disciplina generale Eventuali unit minime di intervento Ambito rurale PSC RUE POC AMBITO RURALE

obiettivi differenti:

Se appare chiaro che il punto 1 e 4 rientra a pieno titolo nella norma disciplinata dell'articolo A - 7, mentre i punti 5, 6 e 7 in quello dell'articolo A - 8, in corso di studio e viene indicato come necessario approfondimento come considerare i punti 2 e 3, fermo restando per tutti la validit di quanto definito all'articolo A - 9 della legge 20/2000. Oltre a quanto previsto dalla L.R. 20/2000 ci sembrato necessario procedere all'individuazione di temi specifici, che rappresentano approfondimenti trasversali alla collocazione territoriale relativi ad emergenze o particolarit 1. I BENI ARCHEOLOGICI 2. EDIFICI CONTEMPORANEI DI VALORE ARCHITETTONICO 3. EDIFICI MONUMENTALI Il PTCP, che si occupa di Beni Culturali nel titolo 8 delle norme, definisce come obiettivi la tutela e la valorizzazione del sistema insediativo storico, tale tutela non si esaurisce alle caratterstiche formali ma si estende anche alle "funzioni", in particolare alla loro conservazione e leggibilit. Il PSC intende condividere tale interpretazione e fare proprio l'obiettivo specificato nel PTCP, in particolare cercando di ottimizzare la tutela formale, secondo la linea di intervento che stata collaudata in tanti anni di gestione dei piani, tutelando per quanto possibile la conservazione delle funzioni, e salvaguardandone sempre la leggibilit. Come previsto dal comma 3 dell'articolo 8.1 delle Norme del PTCP in corso l'approfondimento dell'analisi del sistema insediativo storico del territorio del Comune di Bologna, sembrano

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GLI AMBITI TERRITORIALI

il recupero degli edifici privati i luoghi pubblici, gli spazi verdi i contenitori i corsi d'acqua sotterranei tuttavia appare necessario, in tappe di approfondimento successive, data la mole e la complessit del lavoro, operare oltre alla riflessione, anche una mappatura spaziale dei diversi temi per poter individuare linee di indirizzo operative che sfruttando le sinergie spaziali si concretizzino in interventi veri e propri, o anche in metodologie di intervento per aspetti non strettamente edilizi, quali l'arredo urbano, che coinvolgono comunque gli operatori privati.

Gli ambiti territoriali proposti sono i seguenti: IL CENTRO STORICO LA PERIFERIA STORICA LA PERIFERIA STORICA PEDECOLLINARE I CENTRI E I BORGHI STORICI MINORI EDIFICI ISOLATI E MANUFATTI MINORI DI PIANURA EDIFICI ISOLATI E MANUFATTI MINORI DI COLLINA LA VIABILITA' STORICA E LE INFRASTRUTTURE DEL TERRITORIO RURALE

5.2.1 Il centro storicoLa legge 20/2000 attribuisce al PSC il compito di delimitare la perimetrazione del centro storico, mentre lascia al PTPR e al PTCP il compito di individuare il sistema insediativo storico; nel PTCP in corso di approvazione vengono definiti come centri storici, oltre alla cerchia interclusa dalle mura del XIII secolo, anche gli agglomerati di Monte Donato, Borgo Panigale, Corticella, Croce di Biacco e Bertalia; tuttavia ci sono forti perplessit in merito, in quanto il potere attrattivo di Bologna, una citt che arrivata all'Ottocento con una popolazione sostanzialmente in equilibrio da secoli e che si attestava sui 60.000 abitanti era tale da impedire il sorgere a breve distanza di nuove centralit. L'equiparazione ai centri storici che la legge consente per gli agglomerati e i nuclei non urbani di rilevante interesse storico, anche in rapporto alla riconoscibilit, sembra meritevole di un supplemento istruttorio, anche per l'individuazione di altri borghi oltre a quelli individuati dalla pianificazione sovraordinata, dovendo tuttavia recepire quanto disciplinato dal PTCP si preferito una definizione pi blanda e rispondente al reale peso di tali agglomerati quali "Centri e borghi storici minori", che vengono trattati separatamente dal Centro Storico propriamente detto. L'ambito territoriale individuato per il centro storico quello all'interno della cerchia delle mura del XIII secolo che coincide con l'attuale tracciato dei viali di circonvallazione, da questa perimetrazione si dipartono il portico di S. Luca con l'appendice verso la Certosa e il Portico degli Alemanni con la diramazione del portico dei Mendicanti; seguendo la lettera della legge rimarrebbe esclusa la parte a nord di via Irnerio e di Piazza dei Martiri che fu realizzata solo col piano del 1889 e per alcune parti nel 1900, e dunque rientrerebbe nel comma 4 dell'art. A-7, tuttavia appare pi realistico circoscriverlo a ci che compreso all'interno dell'ultima cerchia muraria. Quanto pubblicato nel capitolo 4 del presente volume affronta diversi temi relativi al centro storico:

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Sistema Insediativo Storico Centro Storico

Edifici classificati dal PRG vigente 1a - Restauro scientifico 1b - Restauro conservativo 2a - Risanamento e ripristino conservativo 2b - Ristrutturazione con vincolo parziale 3a ambito Piano Particolareggiato cavedi verde 1a-1b verde 2a-2b viali

COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano Marzo 20040 100 200 300 400 500 m

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Edifici classificati dal PRG vigente 1a - Restauro scientifico 1b - Restauro conservativo 2a - Risanamento e ripristino conservativo 2b - Ristrutturazione con vincolo parziale 3a ambito Piano Particolareggiato cavedi verde 1a-1b verde 2a-2b viali

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Edifici classificati dal PRG vigente 1a - Restauro scientifico 1b - Restauro conservativo 2a - Risanamento e ripristino conservativo 2b - Ristrutturazione con vincolo parziale 3a ambito Piano Particolareggiato cavedi verde 1a-1b verde 2a-2b viali

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Pedonalizzazione e riduzione del traffico veicolareUna delle strade per tentare di valorizzazione il patrimonio del centro storico sicuramente quella della riduzione del traffico veicolare e di una progressiva pedonalizzazione, anche in considerazione del fatto che, a parte alcune arterie ottocentesche o del primo novecento, la maggior parte delle strade del centro storico sono nate per un traffico non motorizzato. Il referendum del 1984 sanciva la possibilit di procedere alla pedonalizzazione di tutto il centro storico, tuttavia la dimensione considerevole e il numero di abitanti residenti, nonch l'opposizione di alcune categorie produttive legate a una rete di trasporto pubblico tradizionale, hanno di fatto ostacolato le diverse amministrazioni che si sono avvicendate da allora nel procedere in questo senso. Il tema del traffico, pur essendo un aspetto fondamentale della pianificazione urbanistica, ha anche caratteristiche strettamente legate alla gestione della citt e a una disciplina normativa che trova espressione nel relativo piano di settore. A tutt'oggi comunque alcune aree, soprattutto quelle pi centrali (piazza Maggiore - Quadrilatero Ghetto Ebraico..), sono state pedonalizzate per un totale di circa 114.000 mq. L'introduzione della tecnologia dei fittoni mobili ha aperto tuttavia nuove possibilit che, pur garantendo l'inaccessibilit al traffico di passaggio consentono un limitato utilizzo ai residenti, ai mezzi di soccorso e di servizio. Attualmente ci sono circa 19.000 mq di aree stradali protette da fittoni mobili, e secondo i programmi del Settore Traffico dovrebbero diventare 37.000 alla fine del 2004. L'approfondimento da realizzare nella fase di studio del PSC potrebbe esplorare ambiti in cui estendere tali tecnologie, prioritariamente all'interno della cerchia del mille, anche per scongiurare una progressiva privatizzazione di spazi pubblici o ad uso pubblico come accaduto in qualche corte interna.

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Sistema Insediativo Storico Centro Storico - Aree Pedonali

Aree Pedonali - Protezione con Fittoni Mobiliattiva nessuna prevista

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Le Botteghe StoricheUn altro tentativo di valorizzazione del tessuto storico, che esula dall'aspetto strettamente "fisico" quello della tutela delle cosiddette "botteghe storiche", il Comune di Bologna ha avviato dal 1999, in applicazione del D.Lgs. 114/98 e della L.R. 14/99, una sperimentazione per la definizione dei criteri di individuazione, il censimento e la tutela delle botteghe storiche, creando anche un apposito "Comitato di coordinamento per la tutela delle botteghe storiche" (composto da Comune Soprintendenza Beni architettonici e al paesaggio - Confesercenti - ASCOM - CNA e Confartigianato). A seguito di alcune controversie giuridiche con le propriet degli immobili su cui insistono gli esercizi, stata operata nel 2000 una modifica alla precedente delibera dando valore formale al Comitato, istituendo un apposito Albo delle Botteghe Storiche che comporta l'apposizione di un vincolo, della durata di 5 anni (rinnovabile o modificabile) di carattere merceologico e sugli elementi di pregio negli arredi, ma anche a misure di agevolazione tributaria. I criteri per l'individuazione delle botteghe storiche sono stati definiti da una combinazione di: criteri temporali anzianit commerciale continuativa (50 anni) nello stesso luogo con la stessa merceologia

Il censimento avviato ha individuato almeno 600 esercizi commerciali che rispondono ai criteri temporali e circa 140 hanno anche elementi di pregio, di questi 37 sono stati iscritti nell'Albo; si stima inoltre che probabilmente ci siano altri 600 tra pubblici esercizi e botteghe artigiane ed attualmente in corso, da parte del Settore Economia e relazioni internazionali, un ulteriore censimento in questo senso. L'individuazione di ulteriori ambiti di tessuto storico, che stanno emergendo nel corso del Quadro Conoscitivo, potrebbe portare a un'estensione territoriale della tutela delle Botteghe Storiche, ad esempio nella periferia storica o nei borghi storici minori, quali elementi in grado di mantenere l'identit di questi luoghi.

presenza di elementi di pregio collocazione in edificio storico presenza di architettura d'autore presenza di elementi architettonici di pregio caratterizzazione delle vetrine, dei serramenti e dell'insegna arredi e suppellettili particolari presenza di tradizione familiare esercizi con attivit commerciale storica o tradizionale cittadina

secondo 2 modalit: - presenza di uno o pi criteri temporali e la presenza di almeno un criterio di pregio - in assenza di criteri temporali deve esserci la presenza di almeno 2 criteri di pregio

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Botteghe storiche

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DENOMINAZIONE Olimpia Srl Farmacia due Torri Compar Spa Farmacia S. Salvatore Ditta A. F. Tamburini Srl 14 Luglio Srl Girotti Alessandra Telemarket Spa Ditta Zinelli Di Luigi Zinelli E C. Snc Libreria Pirola Maggioli Bianconi Armando Rimondi Raffaele Srl Melloni Gianni Srl Le Solim Srl Grandi Paolo Priori Giorgio Di Menna Serena (Nadir) Polleria Mercato Di Mario Labanti Orlando Drogheria Mazzetti Snc Coltelli Lidia Bucchi William Macelleria Baratti Sas Di Baratti Ciabattoni Giuseppina Marzocchi Giorgio Parma Luigi Coniugi Schiavio Stoppani S.p.A. Ditta Giulio Schiavina Snc Andreoli Laura Studio Clavature Srl Nanni Giancarlo E C. Snc G.P. Snc Di Guidi Pierino Giuseppe E C. Lalla Bernardoni Sas Di Jolanda E C. Giove Srl Giove Srl Argenteria Stefani E C. Srl Gianni Quadretti E Figli Snc Giove Srl Oreficeria Della Vita Di Ghini Maria Baraldi Giorgio Farmacia S. Paolo Vincenzi Isabella Brunetti Orazio Manifatture all'Orologio Maricampo antichit** Craighero Marco Ditta Cav. Giulio Marchesini srl Velluto srl (Majani) Ottica Reggiani Snc Di Moscardini Ristorante La Buca di San Petronio***

INDIRIZZO P.zza Minghetti Piazza della Mercanzia Piazza della Mercanzia Portanova Via Caprarie Via Caprarie Via Caprarie Via Caprarie Via Caprarie Via Castiglione Via Castiglione Via Castiglione Via Castiglione Via Castiglione Via Castiglione Via Castiglione Via Castiglione Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Clavature Via Collegio di Spagna Via D'Azeglio Via D'Azeglio Via D'Azeglio Via D'Azeglio Via D'Azeglio Via De' Carbonesi Via De' Carbonesi Via De' Foscherari Via De' Musei

CIVICO 3 1 5 2 1 1 1 4 7 1 11 5 5 5 62 7 9 12 12 12 12 12 12 12 13 14 15 16 18 2 22 24 3 6 6 7 7 8 8 9 1 10 18 2 3 39 3 5 19 2

SUB e a a

MERCEOLOGIA Confezioni, calzature, pelletteria, valigeria farmacia Articoli di Vestiario Confezionati farmacia Alimentari, drogheria Articoli di Vestiario Confezionati Articoli decorativi di arredamento Confezioni, tessuti, merceria Libri, giornali periodici e articoli affini merceria Calzature, pelletteria valigeria Confezioni, biancheria intima, merceria Confezioni, biancheria intima, merceria macelleria Mobili, casalinghi, elettrici Articoli di Vestiario Confezionati, calzature Carni e frattagle Alimentari, drogheria, granaglie

INIZIO ATTIVITA O ULTIMA VOLTURA 1939 trasf. (1930 inizio) [1927] 1950 voltura 1932 voltura 1928 inizio 1944 inizio 1949 volture 1937 inizio 1940 inizio 1949 inizio 1922 inizio 1936 inizio 1949 inizio 1927 inizio o voltura 1933 trasf.(1930 inizio) 1930 inizio 1927 inizio 1949 inizio 1948 inizio 1948 inizio 1949 inizio 1948 inizio 1948 inizio 1933 voltura 1927 inizio o voltura 1937 inizio 1831 inizio 1929 inizio o voltura 1933 voltura 1927 inizio o voltura 1948 trasf.(1927 inizio) 1934 trasf.(1933 inizio) 1948 trasf.(1945 inizio) 1945 trasf.(1927 inizio) 1932 inizio 1945 trasf.(1936 iniizo) 1927 inizio 1927 inizio 1927 inizio 1927 inizio o voltura 1927 inizio o voltura 1946 voltura 1936 voltura 1939 voltura 1927 voltura 1934 voltura 1927 inizio o voltura 1942 inizio o voltura

b c d c

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A b c d f t v b a

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f a b c

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Carni equine e bovine fresce e congelate Drogheria, frutta, verdura, Confezioni, merceria Cartoleria, giocattoli Articoli di Vestiario Confezionati Mobili, casalinghi, elettrici Mobili, casalinghi, elettrici Articoli di Vestiario Confezionati, tessuti Pane e pasta, pasticceria Articoli di Vestiario Confezionati, tessuti Articoli di Vestiario Confezionati Articoli di Vestiario Confezionati Articoli di Vestiario Confezionati, tessuti Oggetti preziosi e art. da regalo Libri, cartoleria, cancelleria, giocattoli, orologi Articoli di Vestiario Confezionati, tessuti Orologeria, oggetti preziosi Carni equine e bovine fresche e congelate farmacia merceria casalinghi tessuti antiquariato aguzzeria tappezzeria dolciumi Ottica ristorante

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DENOMINAZIONE Cose di Ieri di Mul Vita Francesca**** Libreria Nanni Arnaldo E C. Srl Mainz Srl Mengoli Giancarlo Bianchedi Veronica Otello Srl La Stilografica Di Germano Ivo Monterumisi Enea Paglione Antonio Ditta Giuseppe Menzani Mazzanti Mauro Gunther Abbigliamento Di Betti Alberto Serrazanetti 7 Nani Srl Tingipel Di Luciano E Giorgio Serra Snc Bar Roberto Snc Di Paolo Ferrari E C. Commercio Articoli Moda Sacam Poli Luciana Cremona Giulio Valerio Pollini Spa Ginette Sas Di Oriana Orienti E C. Java Snc Di Gubellini Giancarla E C. Ditta A. Romano' Di Piana Marco E C. Sas Bernagozzi Pietro Drogheria Eliseo Di Gozzoli Visone Chiara Paolo Atti E Figli Srl Perani E Rubbini Snc Di Perani Diva Gelosi Srl Dama Sas Di Dario Ganahl E C. Farmacia Alberani Aemilia Ars Ronchi Giovanni Edizioni il Fenicottero (ex Cappelli) Gruppo La Perla Spa Libreria Galliera P.A.C.S. di Segafredo Eredi di Sarti (Drogheria della Pioggia) Raspadori Novella Antica Cappelleria Malaguti* Farmacia S. Domenico ZA.MO.OR srl Foto Ottica G. Macchiavelli Snc Nocciolina Snc Di Biavati Giorgio E C. Saglietti Carla Maria Ottica Garagnani Snc Ferramenta S. Martino A. Gamberini Incas Alimentari Di Montanini Giovanni Gieri Mauro

INDIRIZZO Via De' Musei Via De' Musei Via De' Toschi Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via Degli Orefici Via dell'Archiginnasio Via dell'Archiginnasio Via dell'Archiginnasio Via dell'Archiginnasio Via dell'Archiginnasio Via dell'Archiginnasio Via dell'Archiginnasio Via Drapperie Via Drapperie Via Drapperie Via Drapperie Via Farini Via Farini Via Farini Via Farini Via Farini Via Farini Via Farini Via Farini Via Galliera Via Galliera Via Galliera Via Galliera Via Galliera Via Garibaldi Via Garibaldi Via Irnerio Via Marchesana Via Marchesana Via Montegrappa Via Oberdan Via Oberdan Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie

CIVICO 4 8 2 1 11 13 2 21 23 3 4 4 5 5 5 9 2 2 2 2 2 2 4 12 5 6 6 10 10 14 19 3 31 6 8 15 18 25 32 32 1 5 20 4 6 3 11 19 10 10

SUB e b b a b b a b a e f a b c d e f e a a

d a a c b b d a b d c g 2 2

MERCEOLOGIA antiquariato Libri, giornali periodici e articoli affini Calzature, pelletteria, valigeria, confezioni Bigiotteria, orologeria, preziosi Alimentari, frutta e verdura Cartoleria, giocattoli Cartoleria, cancelleria Pane e pasta, pasticceria Drogheria, frutta e verdura, funghi Bigiotteria, orologeria, preziosi Tessuti, pellicceria Articoli di Vestiario Confezionati, tessuti Bigiotteria, orologeria, preziosi Articoli di Vestiario Confezionati Cuoi, pellami Pasticceria Calzature, pelletteria, valigeria, merceria Drogheria, art.complementari tab. Ottica, Art. foto-cine Calzature, pelletteria, valigeria, confezioni Calzature, pelletteria, valigeria, confezioni Articoli di Vestiario Confezionati Piante e fiori Mobili, casalinghi, elettrici, armi art. sportivi Alimentari, drogheria Fiori e piante Pane e pasta, pasticceria Articoli di Vestiario Confezionati Articoli di Vestiario Confezionati, pellicceria Articoli di Vestiario Confezionati farmacia tessuti e ricami complementi d'arredo libreria Prodotti per la persona libri usati e non drogheria drogheria merceria cappelleria farmacia bar pasticceria Ottica, Art. foto-cine Alimentari, drogheria Mobili, casalinghi, elettrici, cornici Ottica, Art. foto-cine ferramenta targhe, incisioni Alimentari, drogheria, frutta e verdura, latteria Carni equine e bovine fresche e congelate

INIZIO ATTIVITA O ULTIMA VOLTURA 1961 trasf. (1952 inizio) 1931 voltura 1927 trasf.(1927 inizio) 1937 inizio 1941 voltura 1937 voltura 1933 voltura 1938 voltura 1949 voltura 1927 inizio o voltura 1935 voltura 1919 inizio 1927 inizio o voltura 1937 inizio 1949 inizio 1947 trasf.(1944 inizio) 1927 inizio o voltura 1939 inizio 1906 inizio 1927 inizio 1940 inizio 1940 inizio 1931 inizio 1927 inizio 1927 inizio 1936 inizio 1885 iniizo 1939 inizio 1929 inizio o voltura 1927 inizio 1946 voltura 1929 inizio 1945 voltura 1939 inizio 1937 inizio 1945 voltura 1949 voltura 1943 voltura 1949 voltura 1949 voltura 1946 inizio o voltura 1948 voltura 1948 inizio 1969 trasf. (1927 inizio) 1950 voltura 1927 inizio o voltura 1948 inizio 1945 trasf.(1934in. o volt)

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Sistema insediativo e della pianificazione

101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140

DENOMINAZIONE Alimenti Surgelati Snc Ditta Franceschini Di Franceschini Rimondi Carlo Pescheria Del Pavaglione Sas La Baita Sas Di Santimaria E C. Ortofrutta Di Roncarati Mauro E C Snc Galeotti Massimo E Galeotti Tiziana De Maria Admeto Flandi Marco Toniolo Carla Fazzino Vincenzo F.lli Tibaldi Snc di Tibaldi Patrizia e Fabio Tripperia La Modenese Di Sirotti Amos Snc Sedda Pierino Ntogramatzidis Nikolaos Coltelli Raffaele Ceccarelli Amedeo Srl Cappelleria Zanasi Cappelleria Barbetti Gioielleria Fontana ex profumeria Goselli ** Cornia Sergio e Stefano s.n.c *** Bongiovanni Moda del Ricamo Schostal Ex Libreria Rizzoli** Tubertini Paolo V.C.V. di Dino, Francesca e Gabrielle Billi e C. s.n.c. (Bar Tiffany) *** Vogli Renzo Gallina Toschi Achille Deni e D (ex calzoleria Zoboli)** Farmacia del Corso Augusto Pezzoli F.lli Tregnago Boraggini Colliva Leano *** Ditta Longhi Carr Piero Nicoletti di Nicoletti Pietro Srl*** Ditta Zinelli di Luigi Zinelli e C. Snc Bigiami Giuliano Ditta Casagrande Tigrino Snc

INDIRIZZO Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Pescherie Vecchie Via Quattro Novembre Via Quattro Novembre Via Rizzoli Via Rizzoli Via Rizzoli Via Rizzoli Via Rizzoli Via Rizzoli Via Rizzoli Via Rizzoli Via S. Felice Via S. Felice Via S. Isaia Via S. Stefano Via S. Stefano Via S. Stefano Via S. Vitale Via Saragozza Via Solferino Via U. Bassi Via U. Bassi Vicolo Ranocchi Vicolo Ranocchi

CIVICO 14 2 3 3 3 3 3 5 5 5 5 5 6 7 7 7 8 14 4 1 28 28 5 7 8 9 28 48 89 18 38 7 53 50 44 27 1 4 1 6

SUB a b

a f g c d e f

a c

a e c c

MERCEOLOGIA Alimentari, drogheria Frutta e verdura, funghi Carni equine e bovine fresce e congelate Prodotti ittici Alimentari, latteria Frutta e verdura Drogheria, frutta e verdura Drogheria, frutta e verdura Drogheria, frutta e verdura Alimentari Alimentari, drogheria, frutta e verdura Frutta e verdura Carni e frattaglie di tutte le specie Carni equine e bovine fresce e congelate Frutta e verdura Drogheria, frutta e verdura Alimentari con vendita carne, latteria cappelleria cappelleria gioielli orologeria musica abbigliamento abbigliamento gioielleria bar B enoteca Farmacia abbigliamento farmacia articoli enologici enoteca orologeria, oggetti preziosi articoli funerari tabacchi e drogheria abbigliamento Articoli di Vestiario Confezionati, tessuti Carni e frattaglie di tutte le specie Orologeria, oggetti preziosi

INIZIO ATTIVITA O ULTIMA VOLTURA 1938 trasf. (1936 inizio) 1942 voltura 1948 inizio 1938 inizio 1936 voltura 1948 voltura 1934 voltura 1927 inizio o voltura 1938 voltura 1941 voltura 1934 voltura 1938 voltura 1939 voltura 1927 inizio o voltura 1927 inizio o voltura 1938 inizio o voltura 1954 voltura [1877] 1927 inizio o voltura [1923] 1946 trasf, (1912 inizio) 1930 inizio o voltura 1933 voltura (1925) 1935 voltura 1939 voltura (1923) 1927 inizio 1937 voltura 1950 inizio o voltura 1927 inizio o voltura 1919 voltura 1929 voltura 1937 inizio o voltura 1927 inizio 1927 inizio o voltura 1929 inizio o voltura 1949 voltura 1929 inizio 1929 inizio o voltura 1927 inizio o voltura

b h a a b a c

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Sistema insediativo e della pianificazione

I giardini del centro storicoIl quadro conoscitivo implementa un ulteriore studio svolto nellambito del PRG85; che ha preso in esame lintera area del centro storico, suddiviso in Aree Ambientali e Sub aree. Di ciascuna zona sono state rilevate e rappresentate gli schemi dei percorsi, i porticati, le fontane, le statue, le pavimentazioni e le differenti tipologie delle aree verdi, con una documentazione fotografica molto ricca che rappresenta un importante documentazione storica. Si riporta di seguito una Sub Area con la relativa legenda, a titolo di esempio:

Le schedeIl lavoro svolto dal Comune di Bologna per il PSC e in fase di completamento stato quello di recuperare e informatizzare questa grande quantit di schede, che sono state collegate in modo ipertestuale alla cartografia digitale del Comune, in modo da poter essere richiamate in modo semplice e immediato. La carta di insieme ha consentito inoltre di estrarre informazioni molto utili, come la mappatura di tutti i portici, che sono stati anchessi riportati nella cartografia digitale.

Figura 5.2 Figura 5.1

Fonte:Comune di Bologna Direzione Lavori Pubblici U.O. Studi interventi sul verde

Le schede sono oltre duecento, e fanno riferimento alle Sub Aree sopracitate. Esse contengono immagini pregevoli che descrivono gli elementi significativi del paesaggio per lo pi nascosto, quello delle corti interne; vengono rappresentate le facciate dei palazzi, le viste pi significative, particolari dei giardini, delle pavimentazioni, e di eventuali oggetti darte presenti.

Fonte: Comune di Bologna PRG 85

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Sistema insediativo e della pianificazione

5.2.2 La periferia storicaSi tratta di quella parte di citt al di fuori delle mura, la cui parte pi riconoscibile stata prevista nel piano del 1889, tuttavia si ipotizza l'allargamento ad altri tessuti antecedenti la Seconda Guerra Mondiale, che viene assunto come spartiacque rispetto ai fenomeni di rapido incremento della citt. Il presupposto conoscitivo l'individuazione degli edifici presenti al 1941, resa possibile dalla georeferenziazione di una carta topografica del Comune di Bologna, il cui livello di precisione e dettaglio permette il riconoscimento della sagoma esistente. Si tratta indubbiamente di un'area di confine, che stando alla lettera della L.R. 20/2000 dovrebbe far parte del tessuto consolidato disciplinato dall'art. A-10, ma che sembra meritare invece un'attenzione e una trattazione particolare. E' stata portata a termine l'acquisizione del materiale conoscitivo relativa alla schedatura degli edifici di particolare pregio effettuata nel corso del piano del 1985 e che ha allargato la classificazione al di fuori del centro storico, si tratta di 894 schede corredate di fotografie a colori e informazioni relative alla tipologia, alla categoria e all'intervento ammesso. La perimetrazione prevista e in corso di definizione prevede tre livelli: Tessuto e tracciato viario del piano del 1889 Tessuto successivo ma organizzato come espansione del piano Lottizzazioni sparse Il primo livello comprende il tessuto realizzato in ottemperanza al piano, tra cui merita particolare attenzione e tutala quella parte di viali, strade e spazi pubblici alberati, non solo per l'aspetto estetico ma anche come testimonianza di un nuovo modo di rapportarsi allo spazio verde, non pi legato allo spazio privato come nella citta storica, ma elemento di pregio e qualificazione degli spazi pubblici. Il secondo livello comprende quella parte di tessuto che oltrepassa i limiti del piano ma che ne mantiene la stessa filosofia ordinatrice, quasi una variante in termini morfologici Il terzo livello perimetra quella parte di tessuto, cresciuta a cavallo delle due guerre, non pianificata ma frutto di lottizzazioni o interventi diretti, dove la trama viaria pi casuale ed anche la qualit edilizia meno pregiata, come si evince dalla minor densit di edifici classificati

Figura 5.3

Fonte:Elaborazione Comune di Bologna - Ufficio Speciale di Piano

Figura 5.4

Fonte:Elaborazione Comune di Bologna - Ufficio Speciale di Piano

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Sistema insediativo e della pianificazione

L'individuazione sulla carta degli edifici Le schedeFigura 5.5

Civitatis, che gli statuti fissavano entro tre miglia dalle mura cittadine, i cui abitanti godevano di alcuni privilegi dei cittadini e ma anche di alcuni doveri come se fossero del contado. 1 Il PTCP individua tuttavia alcuni di questi come centri storici, e dunque il PSC ne recepisce l'individuazione, anche se alcune caratteristiche, quali la presenza di uno spazio pubblico - la piazza - o un chiaro confine con la campagna circostante, ci sembrano mancanti, anche consultando la cartografia antecedente all'ultima guerra mondiale. E' in corso un approfondimento sulla viabilit storica che come ricaduta ha anche l'individuazione di queste localit, si prevede quindi di operare le perimetrazioni previste dalla LR 20/2000 secondo quanto definito dal PTCP e i criteri di definizione relativamente agli elementi ancora presenti perch rientrino in tale categoria. L'ipotesi quella di tutelare la riconoscibilit, se ancora esiste, del centro storico o del borgo oltre ai singoli edifici che, una volta individuati, ricadono comunque nella tutela puntuale prevista dall'art. A-9; tuttavia, come anticipato in premessa, l'operazione di tutela che col PRG 85 si estesa al di fuori della cerchia delle mura, ha privilegiato il tessuto della periferia storica relativo al piano del 1889, e al di fuori di tale ambito sono stati tutelati solo quegli edifici di particolare pregio

Fonte:elaborazione Comune di Bologna - Ufficio Speciale di Piano

architettonico, questo ha in parte compromesso i tessuti di tali zone e la loro riconoscibilit, l'operazione da compiere col PSC quindi quella di completare il lavoro dei piani precedenti.

Il database informativo

CENTRI STORICI MINORI BERTALIA - PESCAROLA BORGO PANIGALE - SCALA CORTICELLA CROCE DEL BIACCO LAVINO DI MEZZO - SPIRITO SANTO MONTE DONATO BORGHI STORICI MINORI CASTELDEBOLE S. VIOLA PONTEVECCHIO SAN RUFFILLO

5.2.3 I centri e i borghi storici minoriSi tratta di polarit separate dalla crescita urbana storica e inglobate dalla citt solo nel secondo dopoguerra: il processo di organizzazione territoriale storico, in un territorio che e' passato sostanzialmente dal dominio dell'Esarcato di Ravenna allo Stato della Chiesa, sotto cui rimasto fino all'unit d'Italia - pur con le significative pause del libero Comune e della signoria dei Bentivoglio - ha ricalcato come tendenza l'organizzazione amministrativa dell'Impero Romano, dove al municipio corrispondeva la diocesi, ai pagi le pievi e ai vici le parrocchie; la fortissima attrazione di Bologna ha per impedito che nelle immediate vicinanze sorgessero poli di una certa rilevanza, si trattava di piccole comunit che venivano considerate facenti parte del suburbio, riferite spesso come territori di pertinenza a parrocchie del centro urbano: la cosiddetta Guardia

1

A. Pini in "Citt e controllo del territorio in et medievale" Lo stato di Bologna - Provincia di Bologna - 1991

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CARTA DEL 1941

BERTALIA-PESCAROLAClassificazione vigente degli edifici: 1a: restauro scientifico 1b: restauro conservativo 2a: risanamento e ripristino conservativo 2b: ristrutturazione con vincolo parziale 3a: demolizione con ricostruzione chiostri, cortili, cavedi e sagrati viali, parchi, giardini pubblici esterni, orti, cortili interni, giardini di pertinenza Edifici vincolati ai sensi del TU 490/99COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio di Piano Dicembre 20030 100 200 m

Sistema insediativo e della pianificazione

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CARTA DEL 1941

BORGO PANIGALEClassificazione vigente degli edifici: 1a: restauro scientifico 1b: restauro conservativo 2a: risanamento e ripristino conservativo 2b: ristrutturazione con vincolo parziale 3a: demolizione con ricostruzione chiostri, cortili, cavedi e sagrati viali, parchi, giardini pubblici esterni, orti, cortili interni, giardini di pertinenza Edifici vincolati ai sensi del TU 490/99COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio di Piano Dicembre 20030 100 200 m

Sistema insediativo e della pianificazione

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CARTA DEL 1941

CORTICELLAClassificazione vigente degli edifici: 1a: restauro scientifico 1b: restauro conservativo 2a: risanamento e ripristino conservativo 2b: ristrutturazione con vincolo parziale 3a: demolizione con ricostruzione chiostri, cortili, cavedi e sagrati viali, parchi, giardini pubblici esterni, orti, cortili interni, giardini di pertinenza Edifici vincolati ai sensi del TU 490/99COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio di Piano Dicembre 20030 100 200 m

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CARTA DEL 1941

5

CROCE DEL BIACCOClassificazione vigente degli edifici: 1a: restauro scientifico 1b: restauro conservativo 2a: risanamento e ripristino conservativo 2b: ristrutturazione con vincolo parziale 3a: demolizione con ricostruzione chiostri, cortili, cavedi e sagrati viali, parchi, giardini pubblici esterni, orti, cortili interni, giardini di pertinenza Edifici vincolati ai sensi del TU 490/99COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio di Piano Dicembre 20030 100 200 m

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LAVINO DI MEZZO-SPIRITO SANTO

Classificazione vigente degli edifici:1a: restauro scientifico 1b: restauro conservativo 2a: risanamento e ripristino conservativo 2b: ristrutturazione con vincolo parziale 3a: demolizione con ricostruzione chiostri, cortili, cavedi e sagrati viali, parchi, giardini pubblici esterni, orti, cortili interni, giardini di pertinenza Edifici vincolati ai sensi del TU 490/99COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio di Piano Dicembre 20030 100 200 m

Sistema insediativo e della pianificazione

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CARTA DEL 1941

MONTE DONATOClassificazione vigente degli edifici: 1a: restauro scientifico 1b: restauro conservativo 2a: risanamento e ripristino conservativo 2b: ristrutturazione con vincolo parziale 3a: demolizione con ricostruzione chiostri, cortili, cavedi e sagrati viali, parchi, giardini pubblici esterni, orti, cortili interni, giardini di pertinenza Edifici vincolati ai sensi del TU 490/99COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio di Piano Dicembre 20030 100 200 m

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Sistema insediativo e della pianificazione

5.2.4 Edifici isolati e manufatti minori di pianuraE in corso di acquisizione lanalisi compiuta negli anni 80 sulle aree pianificate come agricole dal PRG, si tratta di circa 400 schede che documentano tipologie e stato delledilizia storica di base presente. Il passo successivo quello di definire una scheda di indagine e verificare sul campo mediante sopraluoghi la classificazione operata.

Le schedeFigura 5.7

L' individuazione sulla carta degli edificiFigura 5.6

Fonte:elaborazione Comune di Bologna - Ufficio Speciale di Piano

5.2.5 Edifici isolati e manufatti minori di collinaE in corso di acquisizione lanalisi compiuta negli anni 70 sulle aree pianificate come agricole dalFonte: elaborazione Comune di Bologna - Ufficio Speciale di Piano

PRG, si tratta di circa 250 schede che documentano tipologie e stato delledilizia storica di base presente. Il passo successivo quello di definire una scheda di indagine e verificare sul campo mediante sopraluoghi la classificazione operata. Una prima analisi quantitativa mostra che nella fascia collinare vera e propria gli edifici che risalgono a prima del 1941 sono circa 800 su 1730, di cui solo 248 risultano classificati dal vigente PRG, una percentuale che appare esigua, a un primo esame e probabilmente necessita di un approfondimento.

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Sistema insediativo e della pianificazione

Le schedeFigura 5.8

5.2.6 La viabilit storica e le infrastrutture del territorio ruraleViene disciplinata dall'art. A-8 dell'allegato alla L.R. 20/2000 e ci sembra che la viabilit, come anche riconosciuto dal PTCP, emerga per importanza rispetto alle altre infrastrutture, sia per il carattere connettivo e di matrice del processo insediativo, oltrech che per la permanenza. Il PTCP all'art. 8.5 definisce una prima individuazione dei tracciati principali e la relativa disciplina di tutela, si recepiscono i tracciati proposti e, dopo una prima mappatura della viabilit presente al 1941, per identificare la viabilit minore in aggiunta a quella identificata dal PTCP in corso uno studio di approfondimento che ha come passo successivo l'identificazione dei Borghi storici minori

La viabilit storicaGerarchizzazione dei tracciati: viabilit romana, viabilit medievale viabilit moderna percorsi di penetrazione e viabilit minore percorsi sulle singolarit e sui luoghi testimoniali

Individuazione della viabilit ancora leggibile e tutela degli elementi di caratterizzazione Elementi puntuali testimoniali: immagini ed edicole votive Parallelamente allo sviluppo del Quadro Conoscitivo, la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demo-etno-antropologico di Bologna, Ferrara, Forl, Ravenna e Rimini ha in corso un aggiornamento della schedatura delle immagini esposte alla pubblica fede nel territorio di Bologna, la cui trasposizione cartografica, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, potrebbe essere un valido supporto per un lavoro pi accurato sulla viabilit storica, soprattutto per le immagini collocate al di fuori del centro storico.

Programma di lavoro Assetto amministrativo, viabilit e luoghi di interesse storico2Ambiti amministrativi e geomorfologici La ricerca riguarda larea compresa allinterno dei confini dellodierno comune di Bologna, anche se, in prospettiva storica, lo studio porter sicuramente ad individuare zone pi estese o pi ristrette di afferenza al centro urbano. Ci deve essere osservato preliminarmente perch oltre allaFonte: Comune di Bologna2

a cura di Giancarlo Benevolo

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Sistema insediativo e della pianificazione

assodata nozione di centro storico, contenuto allinterno della Circla, tracciata nei primi anni del Duecento (perimetro dei viali di circonvallazione), larea periurbana (suburbio - periferia) nel tempo modific la sua estensione (dal pagus suburbanus di et romana alla Guardia civitatis di et medievale) fino a stabilizzarsi nei suoi caratteri in prevalenza rurali a partire dal Quattrocento. Sul piano geomorfologico si ha invece un altro tipo di ripartizione: una citt addossata ai colli a sud, ma proiettata sullasse della via Emilia a est e a ovest e verso la pianura a nord.

motivi le fonti, documentarie e cartografiche, sono individuabili nelle seguenti tipologie: estimi, statuti, registri delle tassazioni, catasti preunitari, assunterie e campioni delle strade.

Le infrastrutture del territorio ruraleSi tratta di temi in corso di approfondimento parallelo nell'ambito delle rete ecologiche in quanto contraddistinti da un alto grado di valore naturalistico IL SISTEMA STORICO DELLE ACQUE DERIVATE E DELLE OPERE IDRAULICHE

Gli obiettivi Sebbene la toponomastica sia una scienza innanzitutto linguistica che si presta ad esplorazioni etimologiche (utile anche per la storia della lingua e dei dialetti), come noto lo studio e linterpretazione dei nomi dei luoghi rappresenta uno dei principali punti di partenza per indagini che attengono contemporaneamente alla scienza geografica e a quella storica. Pertanto, nella prospettiva del Piano necessario svolgere una valutazione degli ambiti amministrativi (parrocchie e comuni tra Medioevo ed et moderna) e geomorfologici (pianura e collina), nonch una ricerca che sia in grado di individuare e soprattutto di dare significato interconnettivo alle emergenze stradali, viarie e toponomastiche nella stratificazione del tessuto urbanistico storico a maglie larghe della zona periurbana: toponimi, aree verdi, agricole e edificate, rete delle acque storiche e manufatti edilizi connessi, emergenze architettoniche civili ed ecclesiastiche ed edilizia di base significativa, viabilit maggiore e minore, percorsi e passaggi storici. Il metodo In piena aderenza alla principale divisione amministrativa storica del centro urbano che proiett sulla zona periurbana (come anche nel contado) lorganizzazione territoriale interna basata sulla ripartizione dei quattro quartieri, il suburbio sar diviso in quattro settori di analisi: Settore nord occidentale, Settore nord orientale, Settore sud orientale, Settore sud occidentale. Per ciascuna delle porzioni di territorio periurbano i risultati della ricerca saranno presentati in apposite schede contenenti le verifiche sulla macrotoponomastica, la microtoponomastica e le emergenze edilizie e lassetto delle vie di comunicazione e dei corsi dacqua, tenendo come riferimento ordinatore lorganizzazione amministrativa originaria del suburbio, collegato alla citt tramite il sistema delle cappelle (parrocchie) aventi funzione civile come allinterno della citt (a differenza del contado). Le fonti documentarie La documentazione per larea suburbana inizia a farsi significativa a partire dalla fine del Medioevo. E infatti dal Trecento che il completamento delle cortine murarie della Circla sancirono una definitiva cesura nel paesaggio tra lurbano e il semiruruale della zona extramuraria fino allurbanizzazione degli inizi del Novecento impostata dal piano regolatore del 1889. Per questi

Sono stati preliminarmente individuati i seguenti corsi d'acqua La canaletta Ghisiliera Il torrente Ravone tra la citta' murata e il Reno Il canale di Reno Il canale Navile Il canale di Savena Il Savena abbandonato

LE UNITA' DI PAESAGGIO Relativamente a quanto previsto dal PTCP per le Unit di Paesaggio, la suddivisione stata articolata nei contesti ambientali di rilievo della collina e della pianura Sistema di Pianura UdP 5 - Pianura della conurbazione bolognese 1 - La campagna intorno a Lavino di Mezzo 2 - La campagna di Olmetola, Rigosa e Borgo Panigale 3 - La campagna di San Giovanni in Calamosco e San Nicol di Villola 4 - La campagna tra via San Vitale e gli Stradelli Guelfi Sistema collinare UdP 7 - La collina Bolognese 1 - Lembi collinari contigui al Parco Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi del'Abbadessa 2 - Gli antichi possedimenti camaldolesi 3 - La pedecollina di via Siepelunga 4 - La valletta del rio di Monte Griffone 5 - I gessi di Monte Donato e il parco di Forte Bandiera 6 - Da San Michele in Bosco a san Vittore e Villa Guastavillani 7 - La collina di Roncrio 8 - La pedecollina tra porta San Mamolo e villa Benni 9 - La collina intorno al parco di villa Ghigi

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Sistema insediativo e della pianificazione

10 - Il parco di Monte Paderno e le aree circostanti 11 - Il paesaggio rurale intorno alla chiesa di Paderno 12 - I calanchi di Paderno e di Monte Sabbiuno 13 - La media valle del Torrente Ravone 14 - La testata di valle del torrente Ravone 15 - IL crinale tra rio Meloncello e torrente Ravone 16 - Il colle della Guardia e il santuario della Madonna di San Luca 17 - Le aree collinari sulla destra del Reno 18 - I calanchi di Sabbiuno 19 - Altre zone soggette alla tutela del territorio collinare 5.3 EDIFICI DI VALORE STORICO-ARCHITETTONICO, CULTURALE E TESTIMONIALE

5.3.1 Tipologie degli edificiPer quanto riguarda le tipologie degli edifici, come operazione conoscitiva necessaria per provvedere a quanto stabilito dall'art. A-9 della L.R. 20/2000, si provveduto a fare una prima distinzione valutando anche quanto stato fatto col piano del Centro Storico e nel successivo PRG 85, sostanzialmente si confermato quanto previsto dal piano vigente per l'ambito urbano, mentre sono in corso di definizione tipologie differenziate per l'ambito rurale.

AMBITO URBANO

CENTRO STORICO PERIFERIA STORICA COLLINA URBANO IN

A - Casamenti B - Case a schiera AMBITO C - Case operaie e borghesi D - Ville e villini

CENTRI E BORGHI STORICI E - Palazzine d'affitto F - Edifici anomali MINORI G - Edifici specialistici Ci sono state nel PRG del 1985 specificazioni ulteriori nell'ambito dei tipi edilizi (Aa, Ab) in corso di approfondimento.

AMBITO RURALE

EDIFICI MANUFATTI PIANURA

ISOLATI MINORI ISOLATI MINORI

E Ar - Corti aperte (alla bolognese) DI Br Case a elementi giustapposti Cr - Ville padronali e villini E Dr - Case per braccianti DI Er - Edifici specialistici (mulini, fabbriche, chiese, oratori, )

EDIFICI MANUFATTI COLLINA

Attualmente sono classificati quasi 7000 edifici su circa 41500 del territorio comunale, dall'esame dell'insieme degli ambiti dovrebbero emergere ulteriori proposte di classificazione, anche in considerazione dell'individuazione degli edifici di interesse storico - architettonico di cui all'allegato 2 della relazione al PTCP e all'allegato F alle norme del PTCP.

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Sistema insediativo e della pianificazione

Oltre all'individuazione di nuovi edifici da classificare, per concludere in modo sistematico l'operazione di tutela allargandola a tutto il territorio comunale, sembra necessario rivedere anche la classificazione gi effettuata, in quanto alcuni episodi puntuali, alla luce di una maggiore sensibilit sopravvenuta, potrebbero avere una tutela pi adeguata al reale valore architettonico e formale, e non solo per l'aspetto testimoniale. Uno dei grossi limiti dell'azione di pianificazione, emersi dalla gestione del PRG attuale, quello della scarsa flessibilit di correzione, in pratica l' individuazione degli edifici da sottoporre al regime di classificazione viene effettuata in occasione della stesura del piano, e il rischio, concreto e verificatosi, che edifici meritevoli di classificazione sfuggiti al piano siano stati stravolti o addirittura demoliti, con il conseguente snaturamento dei tessuti. Sembra necessario quindi esplorare un'ipotesi di norma che preveda la revisione della classificazione operata in sede di pianificazione, su segnalazione da parte di cittadini, enti, associazioni e naturalmente d'ufficio, un percorso codificato ma rapido in grado di retroagire e correggere in corso d'opera quanto previsto dal piano.

CAT. 2A -

Fanno parte di questa categoria gli organismi edilizi semplici che presentano assetti storici della organizzazione fondiaria e delle tipologie connesse alla residenza di carattere minore e/o alla produzione artigianale. Appartengono a questa categoria anche le espressioni architettoniche e i nuclei insediativi e residenziali che hanno subito alterazioni del genere e non del tipo. Appartengono inoltre a questa categoria gli edifici recenti (xix e primi anni del xx secolo) che hanno generalit architettoniche contestuali allepoca di realizzazione, ormai acquisite al contesto urbano costruito. INTERVENTO: RISANAMENTO E RIPRISTINO CONSERVATIVO

CAT. 2B -

Fanno parte di questa categoria gli edifici che non presentano un assetto tipologico definito connesso alla residenza di carattere minore e/o alla produzione, determinati anche da interventi di sostituzione recente, parziale e/o totale, di non particolare valore architettonico. Appartengono a questa categoria gli edifici sorti allinterno di nuclei insediativi che hanno assunto caratteristiche edilizie acquisite al contesto fisico-urbanistico costruito, anche con valori di facciata, o che presentano permanenze di strutture storiche individuate. INTERVENTO: RISTRUTTURAZIONE CON VINCOLO PARZIALE

5.3.2 La metodologia di classificazione e interventoPer quanto riguarda la metodologia di intervento a un primo esame si propone di confermare la metodologia di classificazione e di intervento del PRG 85 attualmente in vigore. CAT. 1A Fanno parte di questa categoria gli organismi architettonici complessi che presentano un assetto originario storicamente definito, concretizzato da strutture tipologiche specialistiche e/o monumentali determinate. Appartengono a questa categoria le grandi espressioni architettoniche e i nuclei insediativi, identificabili strutturalmente in organismi tipologici originari unitari determinati. INTERVENTO: RESTAURO SCIENTIFICO CAT. 1B Fanno parte di questa categoria gli organismi architettonici che presentano un assetto storico e tipologico, anche composito, connesso in generale a strutture residenziali particolari determinate. Appartengono a questa categoria anche le espressioni architettoniche specialistiche trasformate e i nuclei insediativi riconducibili a organismi tipologici determinati. INTERVENTO: RESTAURO CONSERVATIVO

Una ricognizione quantitativa pi di dettaglio mostra un dato abbastanza interessante: gli edifici con classificazione di PRG che ne impedisce la demolizione e ne tutela in vario modo la conservazione sono circa 6900, se a questi aggiungiamo quelli sottoposti al vincolo D.Lgs. 490/99 art. 2 (tenendo conto che alcuni sono sia classificati che vincolati) otteniamo circa 7400 edifici in qualche modo tutelati rispetto a un totale di circa 12000 edifici presenti al 1941, si tratta di quasi i 2/3; chiaro che nel terzo mancante ci sono casi di edifici meritevoli di tutela, ed quindi necessario procedere a un' integrazione, tuttavia il dato di partenza molto confortante. Si segnala che ci sono 28 edifici classificati 3A (demolizione e ricostruzione) che hanno il vincolo della soprintendenza, pertanto sicuramente necessario procedere a una revisione di questa classificazione.

265

Sistema insediativo e della pianificazione

5.4Edifici classificati dal PRG di cui vincolati

I TEMI SPECIFICI

5.4.1 Le zone archeologicheIl PTCP nell'articolo 8.2 delle norme disciplina le zone archeologiche, che vengono individuate74 214 125 10 304 337 2400 3437

1A 1B 2A 2B Totale

378 551 2525 3447 6901

nella tav. 1 e recepite dal PSC Aree di interesse archeologicoN. PTCP 4 Cava Due Borgo Panigale 5 6 portico Maggiore in Strada art. 8.2 b art. 8.2 b resti di un tratto dell'antica via D.M. 03/08/1983 Emilia di epoca romana resti del teatro romano D.M. 03/08/1983 Localit Art. PTCP Portoni art. 8.2 b giacimento del Mesolitico descrizione Decreto di vincolo D.M. 25/05/1991 fg. mapp. fg. 96, map. 116 fg. mapp. 184/p, 186 7 8 via Schiavonia 4 via Testoni 6 art. 8.2 b art. 8.2 b resti di et romana resti di et romana D.M. 20/06/1994 D.M. 12/07/1994 fg. 187, map. 394 fg. 187, mapp. 422/p 9 Villa Cassarini, via Risorgimento 2 Cava Quarto, via del Frullo art. 8.2 b Simoni art. 8.2 b, c art. 8.2 b resti di epoca preistorica D.M. 03/09/1945 fg. 119 fg. map. 148/p fg. 14, 148, 15, 150 88, mapp. 7, 4, 5, 6, 8 291/p, 93, 183/p, 11/p,18/p, 19/p Identificazione catastale 30 10/p,

Edifici presenti al 1941 non tutelati Edifici vincolati D.Lgs. 490/99 art. 2 Edifici classificati 1A Edifici classificati 1B Edifici classificati 2A Edifici classificati 2B Totale

4570 948 304 337 2400 3437 11996

via Carbonesi 5,7

Figura 5.9 Edifici precedenti al 1941

p

10 1137%

insediamento preistorico area D.M. 10/07/79 b abitati e necropoli dell'et del D.M. 01/07/1993 bronzo recente, del ferro e dell'et romana

e Loc. S. Agnese29%

20% 3% 3% 8% Edifici presenti al 1941 non tutelati Edifici vincolati D.Lgs. 490/99 art. 2 Edifici classificati 1A Edifici classificati 1B Edifici classificati 2A Edifici classificati 2B

Aree ed elementi della centuriazione d1) zone di tutela della struttura centuriata Fascia di rispetto archeologico della via Emilia

Fonte: elaborazione Comune di Bologna Ufficio Speciale di Piano

266

32 # 101 # 9 #

30 #

30 #

26 # 28 #

Cava Simoni e loc. S. Agnese20 # 18 # 16 # 14 12 # #

24 #

22 #

5 # 10 # 10 #

97 #

19 #

17 # 95 # 95 # 42 #

50 #

7 # 7 7# #

7 #

9 # 11 # 13 #15 #

Cava Due Portoni - Borgo Panigale34 # 15 # 15 # 11 11# # 11 # 13 # 13 # 9 # 7 # 93 # 36 # 7 #

38 # 40 #

36 #

7 #

5 # 5 # 3 # 3 # 5 # 5 #

1 # 36 # 8 #

91 #

36 #

6 #

89 #

10 #

89 #

13 #

Sistema Insediativo Storico Zone archeologiche

12 # 14 # 16 #

1 #

4 # 3 # 2 # 2626 26 ## # #30 #26 30 # 28 #

34 #

1 #

89 #

7 # 9 # 20 # 20 # 11 # 20 20 # # 13 # 20 # 22 # 21 # 23 # 87 # 25 27 # # 29 # 31 # 89 # 30 # 30 # 67 # 69 # 67 # 33 # 35 37 39 # # # 41 43 # # 24 # 65 # 59 # 61 63 # # 57 # 55 # # 55 55 # 53 # 51 # 6 # 49 # 47 # 25 47 # 47 45 #27 23 # # # # 29 21 31# 19# # 9 # # 7# 33 15# 17 # # # 43 37 35 13 # # # 5 # 39 3 # 41 # 9 # 3 1 # # # 11 # 9 # 1 # 30 14 16 # # # 18 # 20

20 # 25 #

20 #

9 #

Zone archeologiche

24 #

20 20 # # 20 #

16 # 14 # 10 #

# 22 #24 # 26 #

7 # 30 # 26 # 30 # 28 #

20 #

20 20 # # 22 #

COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano Marzo 20040 50 100 150 200 250 m32 #

22 #

22 #

22 #

24 # 22 # 22 #

8 # 6 6 # #

18 # 18 # 18 18 #

18 #

18 #

18 18 # # 18 # 18 #

18 #

# 18 # 18 # 18 #

16 16 # 16 # 16 # 16 # 16 # # 16

# 16 16 # # 16 # 16 # 16 # 16 # 1616 # # 16 # 16 16 ##14 #

85 # 85 # 85 85 # # 85 #

4 #

2 #

12 #

12 #

14

85

Sistema insediativo e della pianificazione

268

4#

#

4#

4#

4#

4#

3#

2#

1#

3#

5#

2 1 3032# # # #

5#

2#

1#

2#

2#

2#

1#

1#

4#

18#

20#

22#

24 26# #

28#

30#

32#

1#

2#

34#

34#

36#

38#

40 42# #

1#

1#

3#

5#

36#

7#

38#

9#

11#

13#

6 5# #

7#

15#

17#

19#

21#

21#

4 5# #

1

2#

7#

9#

2#

3#

3#

1#

2#

2#

1#

6#

4#

2#

2#

3#

2#

1#

1#

3#

3#

6#

8#

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1#

2#

1#

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4#

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10#

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14# #

1#

6#

3#

5#

7#

3#

16 1#

6#

portico in Strada Maggiore

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5#

4#

11#

3#

2#

3#

8 10 2 16#

4#

3#

20#

1#

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8#

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3#

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26#

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18 20# #

5# #

15 Sistema Insediativo Storico 22#

2#

Zone archeologiche

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21#

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23#

28#

26#

1#

17 2 archeologiche Zone#

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5#

5#

30#

1#

32#

7#

14#

7#

5#

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14#

2#

25#

6#

3#

5#

COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano Marzo 2004

7#

6#

9#

2#

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10

20

30

40

50 m

11#

16#

5#

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4#

6#

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18

9#

20#

2#

9#

Sistema insediativo e della pianificazione

270

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14#

12#

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10#

9#

7#

14#

13#

8#

14#

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1#

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4#

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3#

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6#

3#

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22#

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2 5# #

11#

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7 9#

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46# #

10#

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2#

4#

24#

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4#

2#

9#

11#

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57# #

8#

8#

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26#

8#

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12#

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12 15 17 19# # # #

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13 14# #

12 10#

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8 10# #

6#

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30#

7#

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5#

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9#

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3#

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21#

via Carbonesi 5 e 7

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4#

1#

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9#

7#

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3#

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6#

2#

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3#

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10 8# #

6#

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2#

23#

1#

2#

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25#

2#

38#

3

11#

9#

7 7 Sistema Insediativo Storico 7 Zone archeologiche# # #

5#

2#

6#

27#

40#

1#

2#

29#

Zone archeologiche

8#

42#

3#

8#

COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano Marzo 20040 10 20 30 40 50 m

3#

2#

3#

10#

31#

1#

4#

4#

2#

5#

4#

4#

3#

12#

6

7#

44#

1#

1#

5#

33

2#

7

Sistema insediativo e della pianificazione

272

100#

2#

104#

106#

108110# #

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112#

114#

65#

118#

120 122# #

124#

63#

43#

15#

67#

25#

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31#

75#

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75#

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26

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8#

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7#

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8#

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2#

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34 32# #

2#

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27#

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5 5# #

3#

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via Schiavonia 4

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Sistema Insediativo Storico Zone archeologiche

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Zone archeologiche

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COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano 10 Marzo 2004#

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Sistema insediativo e della pianificazione

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4#

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7#

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Sistema Insediativo Storico 17 Zone archeologiche#

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COMUNE DI BOLOGNA Elaborazione: Ufficio Speciale di Piano 19 Marzo 2004 16# #

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Sistema insediativo e della pianificazione

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22 #

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10 #

66 #

#9 # 11 # 6 # 7 # 7 # 4 # # 2 19 # 23 5 # 29 #

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13 #

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22 # 5 7 # # 16 #

21 # 12 # 12 # 18

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15 # 19 # 35 # 21 # 35 # 35 # 35 # 23 # 27 29 # #

11 #

9 # 4 #

6 #

4 #

18 # 2 # 1 # 34 # 2 # 32 # 30

6 # 23 # 21

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5 #

3 # 3 # 1 # 29 # 31 # 27 #

20 # 3 # 21 # 16 # 19 # 14 # 5 #

3 # 6 # 8 # 17 # 12 #

8 #

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3 # 6 # 4 # 2 #

1 #

6 #

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7 # 8 #

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1 #

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34 #

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34 # 35 # 32 # 34 # 25 # #

19 # 21 # 50 # 52 # 47 # 43 # 49 # 6 # 5 # 8 # 16 # 18 # 20 # 22 10 # 12 # 14 # 5 # 5 5 # 5 # # # 5 5 # 5 # 5 5 # # 5 5 # # 5 # 5 # 7 # 5 # 5 # 5 # 63 # 51 # 51 # 55 43 # 48 # 43 #

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14 # 24 # 32 # 31 #

27 # 29 # 29 #

18 # 20 #

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70 # 20 #

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21 # 46 # 7 # 44 #

42 #

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3 #

35 ## 35 35

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6 # 11 # 15 # 16 # 13

11 # 6 # 6 # 7 # 8 # # 6 4 #

6 #

6 #

28

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62 # 20 # 22 # 1 #

64 #

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