Vivere Lavagno dicembre 2011

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Vivere La vagno Periodico trimestrale - Anno 2 - Numero 3 - Dicembre 2011 - Direttore responsabile Alberto Menini - Editore Università Popolare di Lavagno Reg. Trib.VR n° 1871 - Redazione e progetto grafico Federico Zenari - Stampa Arti Grafiche Studio 83 Srl, Vago di Lavagno (VR) Happy Birthday, Jesus!

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Vivere Lavagno dicembre 2011

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Vivere LavagnoPeriodico trimestrale - Anno 2 - Numero 3 - Dicembre 2011 - Direttore responsabile Alberto Menini - Editore Università Popolare di Lavagno

Reg. Trib.VR n° 1871 - Redazione e progetto grafico Federico Zenari - Stampa Arti Grafiche Studio 83 Srl, Vago di Lavagno (VR)

Happy Birthday,Jesus!

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2 Attualità www.lavagnounipop.it Dicembre 2011 Vivere Lavagno

Vino, export in espansioneL'azienda agricola Villa Erbice conferma il trend nazionale

Come è andata la vendemmia 2011 in Italia? La produzione rispetto all'anno precedente è diminuita del 5%, ma la qualità delle uve è ottima. Si produr-ranno circa 44 milioni di ettolitri. Per il quinto anno consecutivo il Veneto si conferma come la regione più produtti-va d'Italia. Il netto calo quantitativo ha fatto aumentare i prezzi dell'uva e del vino, ma il trend sembra già destinato a cambiare; si prevede nel 2012 una fles-sione dei prezzi dell'1%. Da una ricerca dell'ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) risulta, inoltre, che la metà delle aziende abbia investito nel 2011 nella comunicazione, soprattutto nel web.E come è stata la vendemmia 2011 nella Valle di Mezzane? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Erbi-ce dell'azienda agricola Villa Erbice di Mezzane di Sotto. «La produzione di quest'anno è stata ot-tima a livello qualitativo - conferma il produttore - perchè le uve erano sane e presentavano un alto grado zuccherino. Purtroppo la minor produzione di uve ha causato un aumento del prezzo del vino sfuso, specialmente per l'Amarone e il Ripasso». Ci sarà un aumento dei prezzi delle bottiglie di vino?Non c'è la possibilità di aumentare il prezzo finale della bottiglia. In nessun mercato i clienti, causa la crisi econo-mica, accettano aumenti. Questo sarà un grosso problema per gli imbottiglia-tori che hanno acquistato vino sfuso.A quali mercati è rivolta la vostra produzione?

Vino e oltre Villa Erbice a Mezzane di Sotto, sede dell'omonima azienda agricola

L'editoriale

Con risorse economiche davvero mo-deste, grazie ad una loro oculata ge-stione, anche quest’anno promuoviamo numerosi eventi culturali di spessore. Gestiamo servizi scolastici come il do-poscuola delle scuole medie e la sor-veglianza agli attraversamenti stradali davanti alle scuole elementari. Propo-niamo attività di formazione dedicata a lavori manuali, utili in famiglia, ma ormai sconosciuti. Grazie all’auto for-mazione abbiamo affinato i nostri orga-ni di comunicazione, via internet, come il sito Web, costantemente aggiornato, accanto a questa rivista trimestrale, che da questo numero dedica spazio anche a notizie di Mezzane. Prestiamo attenzio-ne ai giovani, che nel nostro territorio godono di pochi luoghi di aggregazio-ne e di proposte formative coinvolgenti che li aiutino a crescere in modo sano. Tutto questo grazie al lavoro qualifica-to, costante e silenzioso di molti nostri concittadini. Ci unisce la convinzione che la cultura e l’informazione, senza la retorica che ormai nell’era di inter-net non convince più nessuno, siano la strada per uscire dall’ incertezza econo-mico-sociale che ci avvolge, come la nebbia d’inverno, in questo fine 2011. Maria Grazia BelliPresidente Università Popolare di Lavagno

Natale 2011 è arri-vato e approfitto di questo spazio per scambiarci i tradi-zionali auguri di Buone Feste.

Attualmente la nostra produzione in bottiglia è assorbita per il 75% dai mer-cati esteri, soprattutto USA e Svizzera.Cosa vi sarebbe utile per migliorare la vostra attività?Sicuramente meno burocrazia: vendere all'interno della comunità Europea è più complicato che negli Stati Uniti.Si potrebbe ripristinare l'Istituto per il commercio estero, che con le sue ini-ziative dava a noi piccoli produttori la possibilità di presentarci sui mercati internazionali con i nostri vini. Da soli non ce la possiamo fare. Federico Zenari

Mezzane Campi coltivati a vite di Villa Erbice.

Inaugurazione L'assessore alla cultura Maria Vittoria Chiaramonti in sala civica a Vago.

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Dicembre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Attualità 3

Vendemmia rovinata dalle alte temperatureAnche la grandine ha creato problemi. Il caso dell'azienda agricola Corte Sant'Alda

L’azienda agricola Corte Sant’Alda è orientata soprattutto verso il mercato estero, che assorbe il 70% della loro produzione, perché c’è più richiesta. Alla domanda su cosa servirebbe per migliorare l’attività di un’azienda agri-cola, Marinella Camerani risponde che «non è necessaria meno burocrazia ma ci dovrebbe essere una burocrazia più intelligente». Alice Turri

Nella nostra vallata la produzione di vino che deriva dalla vendemmia 2011 è stata diversa, a seconda se i vigneti sono stati colpiti dalla grandine oppu-re no. Nel primo caso la produzione è stata scarsa mentre nel secondo caso il quantitativo è stato nella norma anche se ciò che ne ha risentito è stata la qua-lità che, come dice Marinella Camerani proprietaria dell’Azienda Agricola Cor-te Sant’Alda di Mezzane, «è stata me-diocre a causa delle temperature altissi-me che si sono registrate, sia di giorno che di notte, negli ultimi dieci/quindici giorni di agosto». Il caldo eccessivo ha infatti innalzato la temperatura degli acini d’uva e ha “bi-scottato” le sostanze della buccia. Un altro fattore importante per la qualità del vino è stato la presenza o meno di acqua che ha inciso sull’acidità dell’u-va. L’uva è arrivata in cantina così calda che è stato necessario raffreddarla nei frighi. «Nonostante la mediocre quali-tà dell’uva non è questo che incide sul prezzo del vino, per fortuna, perchè il prezzo lo fa sempre il mercato» precisa Marinella Camerani.

In anteprima i dati del censimento agricolo I numeri provvisori confermano un calo delle aziende agricole e l'aumento dell'urbanizzazione

L'anno scorso in Italia si è svolto il 6° censimento dell'agricoltura. I dati defi-nitivi saranno pronti entro aprile 2012. Già da quelli provvisori è possibile fare alcune valutazioni.Nel Veneto la superficie agricola utiliz-zata diminuisce (-5,3%), come pure il numero delle aziende (-32,3%), le quali aumentano però in dimensione e spe-cializzazione. La coltivazione della vite si rafforza nei luoghi in cui già esiste. I seminativi sostituiscono prati e boschi e occupano i due terzi della superficie disponibile. Il numero degli allevamenti diminuisce, ma aumenta la consistenza delle mandrie. Calano anche le superfici destinate ai frutteti.

I piccoli coltivatori abbandonano i cam-pi, che in parte vengono acquistati dal-le grandi aziende, in parte rimangono incolti. La fuga dai terreni rimane, co-munque, inferiore a quella registrata nel decennio 1990 - 2000. L'urbanizzazio-ne continua a rappresentare il pericolo maggiore per le coltivazioni. Il feno-meno della "città diffusa" è un model-lo insediativo insostenibile. Non è più possibile continuare ad allargare i paesi a scapito del valore dei terreni agricoli, dell'efficacia dei traporti pubblici e del-la qualità della vita sociale. Per approfondimenti si legga l'indagine dell'Associazione Centro Studi Brenta. Federico ZenariCittà diffusa Mappa della valle di Mezzane.

Vendemmia L'azienda agricola Corte Sant'Alda si trova sulle colline di Mezzane di Sotto.

Vigneti La Valle di Mezzane coltivata a vite.

In questo numero:• alto gradimento per il doposcuola delle medie. Pag.6 • consulenza psicologica a prezzi convenienti. Il primo colloquio è gratuito. Pag.7• corsi di computer ECDL per la patente europea accessibili a tutti! Pag.9

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4 Report www.lavagnounipop.it Dicembre 2011 Vivere Lavagno

Fermo immagine a cura di Federico Zenari

Nel giugno 2010 la rotonda in località Barco a San Pietro era in costruzione e rappresentava un pericolo per la circo-lazione. Oggi i lavori sono stati conclu-si, ma i residenti lamentano un'illumi-nazione inefficace, un scarso rispetto da parte di camion e bus che tendono a scavallare la rotonda e una scarsa visua-le dell'incrocio per chi viene da Monte-lungo e da San Pietro.

A maggio 2010 via Casetta, che da San Briccio porta a Marcellise, viene chiusa alla circolazione a causa di una frana. Parte della carreggiata crolla. Nei mesi successivi la strada viene ricostruita e messa in sicurezza dal Comune. Forse un campanello d'allarme? Il no-stro territorio non è certo esente dal dis-sesto idrologico, causato dall'incuria e dall'eccessiva urbanizzazione.

Il dipinto a muro delle scuole medie viene deturpato da alcuni vandali. I re-sponsabili dell'atto vergognoso riman-gono sconosciuti. Il lavoro di restauro viene compiuto in-teramente dai collaboratori scolastici e degli insegnanti, utilizzando materiali e colori della scuola.

Ogni numero di "Vivere Lavagno" ha visto la presenza di un Fermo Immagine. Lo scopo era ed è quello di evidenziare disagi presenti nel nostro territorio. Dopo più di un anno vediamo se questi disagi sono ancora presenti oppure no.

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Dicembre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Mezzane 5

L'olio di oliva protagonista a MezzaneL'amministrazione e i produttori finalmente uniti tra convegni, gastronomia e musica

A fine novembre si è svolta a Mezza-ne di Sotto la 18° edizione della Festa dell’Olio per gustare l’olio novello, ricco di sapori, profumi e preziose pro-prietà nutriceutiche, che si produce sul-le colline della nostra valle. Durante la festa, oltre agli aspetti più leggeri (come ad esempio le serate musicali o la cucina di qualità, che per essere davvero ecolo-gica usava stoviglie di ceramica e vetro) è stato possibile conoscere da vicino le diverse aziende produttrici della valle di Mezzane, grazie alle degustazioni orga-nizzate presso l’oleoteca. In particolare l’attenzione è stata rivolta al cultivar lo-cale, il grignano, con interventi di Ales-sandro Papa, del Laboratorio del Gusto, che ne ha valorizzato gli aspetti culinari, e della dottoressa Chiara Anselmi, nu-trizionista, che ha illustrato da un punto di vista scientifico le caratteristiche che rendono il grignano un vero e proprio nutriceutico. Queste iniziative sono sta-te accompagnate da buffet ed aperitivi, mentre le degustazioni dei diversi tipi di olio, organizzate con la collabora-zione dell’AIPO (Associazione Italia-na Produttori Olio), sono state guidate da Enrico Favalezza, esperto di analisi sensoriale. Il momento più importante dell’evento è stato il convegno che si è svolto venerdì 18 novembre, in apertura di rassegna, che quest’anno aveva come tema: “Il grignano può essere una risor-sa strategica per il territorio di Mezza-ne?”. L’incontro, che si è tenuto nella Sala degli Affreschi di Villa Maffei, ha visto la partecipazione di quattro relato-ri. Il dottor Matteo Merlin, fiduciario di

Slow Food, ha aperto i lavori parlando del territorio come un elemento di svi-luppo, per garantire attraverso la pre-

senza umana il corretto assetto idroge-ologico ed evitare quindi il pericolo di disastri come invece troppo spesso ac-cade. A seguire il dottor Emanuele An-selmi, consulente e consigliere comuna-le a Badia Calavena, ha osservato come la tipicità possa essere una vera oppor-tunità economica, grazie all’interazione tra aziende, enti locali e fondazioni no profit. Più tecnica la relazione del dottor Bene-detto Ruperti, ricercatore presso l’Uni-versità di Padova, che ha spiegato come sia possibile definire il profilo sensoria-le del grignano attraverso alcuni esami che vanno ad analizzarne in profondità le caratteristiche. Infine è intervenuto il dottor Vincenzo Zappalà, giornalista e scrittore,che ha dimostrato come sia davvero difficile

Si è svolta domenica 27 novembre a Mezzane di Sotto, nell’ambito della Festa dell’Olio, la cerimonia di premia-zione degli autori che hanno vinto la quinta edizione del concorso letterario “Il gusto del racconto”. Quest’anno la giuria, presieduta dalla scrittice Ma-ria Pia Simonetti, ha premiato Roberto Brangian di Zevio, autore de “L’ulivo scomparso”, e Alessandro Marchetti di Aosta per “Verdina e Giuliva”. Nella stessa occasione è stato presen-tato il bando della sesta edizione del premio, che è possibile reperire presso la Biblioteca Comunale, scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. G.B.

dare affidabilità alla diverse guide del settore, che, per la natura di questi pro-dotti, non possono essere fondate su cri-teri oggettivi quanto piuttosto di gusto personale. Ognuno, quindi, può costru-ire la propria guida di vini, oli o altro, nella cui elaborazione sono coinvolti aspetti apparentemente estranei al pro-dotto, come il momento in cui si è gu-stato, l’ambiente, la compagnia, l’umo-re. L’organizzazione della rassegna ha visto in primo piano l’Amministrazione comunale, che, come dice lo stesso sin-daco Domenico Sella, «è orgogliosa dei risultati fin qui ottenuti da questa festa e dall’impegno dei nostri produttori che continuano a mietere riconoscimenti a livello internazionale e nazionale» e si è avvalsa del prezioso apporto dato dai volontari del Comitato Feste. Germano Burro

Musica e folklore La Bazzano Castle Pipe Band ha suonato nel cortile di Villa Maffei.

Concorso letterarioOlivi e olio La Valle di Mezzane si offre in tutta la sua bellezza durante la raccolta.

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6 Associazioni www.lavagnounipop.it Dicembre 2011 Vivere Lavagno

Partito il doposcuola delle medie L'Università Popolare fornisce questo irrinunciabile servizio in collaborazione col Comune

Nella sede dell’ex biblioteca di Vago il 21 settembre è partito il doposcuola del-le medie. Il martedì, il giovedì e il ve-nerdì alle 13 gli alunni escono da scuola a San Pietro, salgono sul pulmino del trasporto comunale e vengono condotti a Vago, presso la sede del doposcuola. Al termine delle lezioni alle 15,45 gli alunni vengono riportati a San Pietro davanti alla scuola media o davanti a casa propria. Obiettivo dell’iniziativa è aiutare i ra-gazzi a svolgere i compiti scritti dati per casa e studiare gli argomenti assegnati. Ogni alunno è guidato a costruirsi un ef-ficace e personale metodo di studio. Ci sono i computer, necessari per le ricer-che su internet con relativa connessione Adsl messa a disposizione dal Comune. L’attività didattica è svolta privilegian-do il rapporto individuale con i ragazzi per alcune materie e stimolando la col-laborazione di gruppo per altre. Le inse-gnanti sono laureate in psicologia.

Lo spazio dell’ex biblioteca è molto confortevole, luminoso, affacciato sul giardino della scuola elementare e con-finante con il vicino campo da calcio, arricchito da un bel percorso alberato, ideale per giocare un po’ dopo il pranzo prima di mettersi a fare i compiti.

Giovanissimi insieme Il doposcuola delle medie diventa anche momento di condivisione.

Ospite Il musicista Alioune Biaye

Gli alunni possono pranzare in mensa o portarsi il pranzo”al sacco” da casa. Viene servita dopo il pasto una bevanda calda a tutti. La gestione didattica e l’organizzazione è curata dall’Università Popolare di La-vagno in collaborazione con il Comune.i

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Dicembre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Associazioni 7

Il doposcuola delle elementari ?

Il doposcuola delle elementari di San Pietro di Lavagno, organizzato dall’as-sociazione Doposcuola don Giuseppe Albertini, è nato come supporto alle famiglie ed è operativo dal lunedì al venerdì. Attualmente accoglie 74 bam-bini seguiti da sei educatrici. L’organiz-zazione si articola in vari momenti: la mensa, un momento informale, ma pre-zioso, poiché ci consente di ascoltare le esigenze e di capire le criticità che ogni bambino porta con sé; lo svolgimento dei compiti, fulcro dell’attività didatti-ca, durante il quale si svolgono i compi-ti scritti (a cui viene data la priorità) ed orali assegnati dalle insegnanti del mat-tino. E infine l'attività di laboratorio,

Al lavoro Il doposcuola riempie i banchi.

che si svolge ogni venerdì pomeriggio, in cui i bambini seguono delle attivi-tà creative: ludico-motorie, manuali, espressive, lettura di libri e drammatiz-zazioni. Il percorso si articola in tappe, a partire da un’ambientazione (tema guida) che ispira la scelta delle storie, fino alle scenografie. Questa importante attività espressiva mira a sviluppare l’autonomia, aiutan-do i bambini a gestire con autonomia il tempo libero e quello dedicato allo studio; abitua il bambino a saper va-lutare le proprie capacità e le proprie esperienze attraverso l’interazione con l’ambiente e l’incontro con i coetanei ed altri adulti. L'attività promuove poi

Continuano le consulenze psicologiche a basso costo dell'Università PopolareIl progetto, nato a marzo di quest’anno, nasce dalla collaborazione tra la dottoressa Alice Turri, psicologa e psicoterapeuta in formazione, e l’Università Popolare di Lavagno per dare la possibilità a tutti coloro che ne sentissero il bisogno di usufruire di una terapia psicologica ad orientamento cognitivo-comportamentale, ad una tariffa contenuta e accessibile. Il primo colloquio è gratuito. Il servizio viene effettuato, previo appuntamento, a San Pietro di Lavagno presso la sede dell’U-niversità Popolare. Cellulare: 3404535377. E-mail: [email protected]. Sito internet: www.aliceturri.it

La sezione Avis di Vago promuove la “Rassegna Corale dell’Epifania”, giunta quest’anno alla 25° edizione. Presso la chiesa parrocchiale di Vago venerdì 6 gen-naio 2012 ci sarà grande festa con la Schola Cantorum don Roberto Lonardoni, il coro Giovani Vago, la banda “Carlo Montanari” ed altri ancora. Lo spettacolo si concluderà con il tradizionale rinfresco sotto la chiesa. La sezione Avis di Vago nasce nel 1986 grazie a Lino Padovani, don Roberto Lonardoni e Walter Facchini. Come riconoscimento alle donazioni dei soci negli anni c’è un ricco medagliere e l’onore di avere tre Soci Cavalieri: Lino Padovani,Tiziano Gaspari e Luperini Antonio. La presidente Rosalia Campara, che si può contattare allo 045 8980550, afferma che «attualmente la sezione conta 110 donatori attivi, tra cui molti giovani, presenti anche in Consiglio. Si comincia a donare il sangue a 18 anni e si termina più o meno a 65. La donazione di sangue è fondamentale per i trapianti di organi: per ognuno di essi servono dalle 40 alle 60 sacche di sangue».

L'Avis di Vago organizza la "Rassegna corale dell'Epifania"

Volontariato e impegno Rosalia Campara, presidente dell'Avis sezione di Vago.

L'associazione Le.Viss. offre aiuto e sostegno ai malati ematologici e alle loro famiglieIl 2 aprile 2011 è nata nel nostro Comune l'associazione Le.Viss. (Leucemia Vissuta), continuazione dell’attività iniziata con la pubblicazione del libro “Ha ragione Vincenzo”. Le.Viss. è nata perché, come dice la presidente Graziella Bazzoni, «ricevere una diagnosi di malattia ematologica vuol dire essere catapultati in una realtà sconosciuta e molto grave, privi di una bussola che ti possa aiutare a trovare l'uscita». L'associazione intende fornire questo aiuto, rispondendo concretamente alle esigenze dei malati e delle loro famiglie. Le.Viss è inoltre impegnata nel sostenere un importante progetto di Ricerca dell’Università di Verona per la cura delle malattie ematologiche. Al fine di sostenere questo progetto è stata organizzata una cena il 17 dicembre scorso presso la Sala Ricevimenti “Parco di Venere”, al ristorante Bacco D’oro, a Mezzane di Sotto.

il piacere dello stare insieme. L’obietti-vo è garantire alle famiglie la certezza di affidare i propri figli ad una struttu-ra sicura, con personale qualificato, e di avere un dialogo con gli educatori, sia mediante colloqui individuali, sia attraverso i momenti conviviali, condi-videndo così le scelte educative. Fausto Zenari

Il concorso dei presepi di San Briccio spegne otto candeline Al via anche quest' anno "Oro, Incenso e Mirra", ottava edizione della mostra - concorso dell'associazione Sbif. Occorre allestire un presepe che per le sue caratteristiche di originalità, ma a volte anche di semplicità, aderenza alla tradizione o modernità, verrà votato come il migliore di questo Natale 2011. A sceglierlo una commissione di cinque persone che dal 26 dicembre al 6 gennaio visiterà le case dei partecipanti per fotografare le opere e assegnare il punteggio. Al primo classificato il trofeo che passa di mano, da un vincitore all'altro, di anno in anno.

A San Pietro è una certezza

Ultimissime dalle associazioni a cura di Fausta Croce

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8 Corsi www.lavagnounipop.it Dicembre 2011 Vivere Lavagno

Musica etnica Dimostrazione di percussioni

Un corso sulla storia della musicaIncontri sulle tradizioni e sullo sviluppo tecnologico del settore

Dany ChiocchettaSegretaria ed organizzatrice dei corsi

(tel. 3296040157)

Let's rock & roll grazie al corso di chitarra elettrica

Qual'è la musica che ascoltiamo? Come l'ascoltiamo? Che canzoni cantavano i nostri nonni? Verranno analizzati due aspetti della musica ed in particolare la storia dell'industria discografica per ca-pire come il secolo scorso ha trasforma-to la musica in un prodotto che possia-mo comprare in un negozio o ascoltare alla radio. Prima parteIl legame ormai inscindibile tra musi-ca e tecnologia è l'elemento fondativo dello sviluppo dell'industria discografi-ca che si è sviluppata durante il secolo scorso e dove il prodotto musicale, che all'origine contiene una registrazione, si è via via evoluto da prodotti come il vinile fino ad approdare in internet. Per comprendere i nuovi ruoli che la mu-sica ha assunto nell'epoca della globa-lizzazione e capire con quali modalità nello scorso secolo la musica ha portato valori e ideali è interessante analizzare questo fenomeno anche in termini eco-nomici e tecnologici.Seconda parteQuale era il ruolo della musica in un epoca "preindustriale"? Per capirlo an-dremo a scoprire le musiche del mondo soffermandoci in particolare sulla mu-sica popolare italiana e su quella vero-nese. Attraverso le teorie e metodologie

di studio dell'Etnomusiologia potremo analizzare la musica ed il ruolo che svolge nelle diverse culture.

Relatore: Paolo Marocchio- 14 Febbraio 2012L'industria della musicaLa nascita dell'industria discografica- 29 Febbraio 2012Dal vinile ad internetI formati della musica- 14 Marzo 2012Le musiche dal mondoBreve introduzione all'etnomusicologia- 28 Marzo 2012La musica tradizionaleLa musica popolare italiana e veronese P.M.

L’obiettivo del corso è prima di tutto riuscire a far entrare nel cuore questo strumento con lezioni formative e pia-cevoli, stimolando la crescita personale e musicale. Montresor Renè proporrà un percorso didattico basato sulle ca-pacità e sulle attitudini degli allievi, permettendo così un apprendimento più rapido. Si partirà, per quanto riguarda il gruppo “principianti”, dalla conoscenza dell’anatomia dello strumento, fino ad arrivare all’applicazione, nell’improv-visazione su basi, di tutti i concetti te-orici base che verranno spiegati nelle lezioni. Per quanto riguarda il gruppo “avanzato”, nella prima parte si appro-fondiranno i concetti di cui già i compo-nenti sono in possesso e si rafforzeran-no i punti incerti, mentre nella seconda parte si avanzerà con la parte teorica e la relativa pratica. Qualche lezione sarà inoltre dedicata all’utilizzo di software, che permettono di comporre e arran-giare musica. Le lezioni si svolgono il mercoledi dalle 17 in poi, presso la sala prove dell’associazione culturale Offi-cina Fotonica in via Brolo Vecchio.Ciascun corso durerà 10 incontri. Con-tributo per ogni corso: € 65.Per info. 349 2314128

Sono un collezionista di francobolli e monete EURO e mi piacerebbe fare un club con altri collezionisti a Vago di Lavagno e dintorni. Questo club servirebbe per conoscerci e scambiarci opinioni, idee, francobolli, mo-nete e altro materiale, dal momento che le collezioni sono di diverso tipo, oltre quelle citate (capsule, sorpresine Kinder, schede telefoniche ecc...). Vi vorrei incontrare il primo giovedì di Gennaio 2012 alla sala civica di Vago, dove si svolgono gli incontri dell'Università Popolare, verso le ore 17.Pino Boldrin Tel. 045 8980817 - 393 4445807 - [email protected]

Scacciapensieri

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Dicembre 2011 Vivere Lavagno www.lavagnounipop.it Corsi 9

Corso di taglio e cucitoUna professionista insegnerà l'arte di creare e rammendare

Un'originale proposta formativa, diret-ta a tutte coloro che vorrebbero saper ta-gliare secondo le misure precise di una taglia, magari una taglia forte, un capo per un bambino, un abito di Jersey o di maglieria e saperlo poi confezionare a regola d’arte, con una macchina “taglia-cuci”, è quella proposta dall'Università Popolare. Spesso in casa non c’è nessu-no che prenda in mano ago e filo e ram-mendi, metta a posto in economia i capi di vestiario della famiglia o confezio-ni una gonna o una giacca da uomo in maglia. L’UniPop di Lavagno, che per-cepisce questa esigenza di formazione all’insostituibile lavoro del taglia e cuci domestico, promuove la disponibilità della signora Mara Montanari, che ha lavorato per circa quarant’anni nell’alta moda dei capi in maglieria. Mara mette a disposizione i suoi saperi durante un

corso ad hoc per apprendere la discipli-na. Questa professionista del taglio e cucito ha raccolto anche parecchi scam-poli di tessuto in maglia su cui lavora-re. Il laboratorio si svolge ogni lunedì dalle ore 15 alle ore 17, presso la sala civica di Vago, fino ad aprile 2012. Sarà richiesto un piccolo contributo peril materiale di facile consumo. Ogni partecipante potrà scegliere il tessuto per confezionarsi due indumenti in ma-glia gratuiti durante lo svolgimento del corso.Per assicurare il proficuo esito dell’in-segnamento, si darà vita ad un gruppo di 12 persone frequentanti, un gruppo ristretto per imparare a lavorare bene e con metodo.

Info: Mara Montanari 045 2475070 - 349 4978896.

Secondo gli studiosi della Teoria psico-logica dell’Attaccamento, gli indicatori dell’amore, che dovremmo utilizza-re per capire di chi siamo innamorati, sono racchiusi nella risposta a quattro domande apparentemente semplici. 1. Con chi mi piace trascorrere il mio tempo? 2. A chi mi rivolgo quando sono turbato, ho un problema o non mi sento bene? 3. Chi non sopporto che mi stia lontano o mi manca molto quando non c’è? 4. Su chi sento di poter contare sempre e so che farebbe tutto il possibile per me? La persona che indichiamo in risposta a queste domande è colui/colei con il quale/la quale abbiamo stretto un lega-me sentimentale. Banale?! Non proprio visto che, spesso, si indicano persone diverse per ciascun elemento. Provate a pensare a chi, tra i vostri affetti, soddisfa tutti questi aspetti contemporaneamente e forse riuscirete a fare un po’ di chiarezza se avete dei dubbi sentimentali. Alice Turri

Scacciapensieri

I corsi di Informatica seguono il programma (Syllabus 5.0) della Patente Euro-pea del computer ECDL ,che promuove un percorso di conoscenze informatiche per conseguire il livello ECDL Core Start.- Primo corsoUso del computer e navigazione in internet (modulo 1, 2 e 7)Il corso si realizzerà in 6 lezioni ed inizierà martedì 10/01/2012 per terminare martedì 07/02/2012 e si svolgerà dalle 16 alle 18 presso l'aula di Informatica del-la scuola media Don Milani di Lavagno. Sarà richiesto un contributo di 75 euro.- Secondo corsoProduzione di presentazioni ed elaborazione testi (modulo 3 e 6)Il corso si realizzerà in 6 lezioni ed inizierà martedì 06/03/2012 per terminare martedì 17/04/2012 e si svolgerà dalle 16 alle 18 presso l'aula di informatica della scuola media Don Milani di Lavagno. Sarà richiesto un contributo di € 75 per ogni corso.

Continuerà il servizio gratuito HELP, a disposizione dei corsisti, pronto a presta-re assistenza da remoto mediante Team Viewer, programma che permette di gestire dalla propria abitazione il computer della persona in difficoltà.Info: 345 9147814

Corsi di informatica

A supporto dei corsi di informatica si propongono nel 2012 i seguenti incontri a tema, che sono gratuiti e aperti a tutti:

• comunicare in rete, strumenti e vantaggi (martedì 17 aprile)• lagestionedeiproprifile:idocumenti,leimmagini,lamusicaeivideo

(martedì 24 aprile)• l'abuso di internet ed i rischi psicosociali (martedì 8 maggio)• il sito web dall'acquisto alla gestione (martedì 15 maggio)

Info: 3459147814Relatori: Ubaldo Pernigo e Federico ZenariSede: sala Civica di Vago con inizio alle ore 20.30

Incontri di informatica gratis

www.pinoboldrin.comAcrilico optical cm 100 x 100; 2011.

L'angolo di Boldrin

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10 Tradizioni www.lavagnounipop.it Dicembre 2011 Vivere Lavagno

Lo sviluppo agricolo nello scorso secoloIl ruolo della famiglia Santi e la nascita della gestione collettiva dei mezzi La famiglia Santi da Montecurto svolse nel secolo scorso un ruolo importante nell'organizzazione economica della no-stra valle, ruolo che si era già andato affermando durante l'Ottocento. Troviamo una prima testimonianza di questo nei registri ufficiali nel 1890, in cui si legge che la famiglia Santi è iscritta come azienda che presta lavoro in conto terzi. In-fatti oltre alla principale attività, che era quella agricola, nel corso del tempo avevano avuto l'idea di reinvestire i propri risparmi nell'acquisto di bestiame e di macchinari agricoli. Divennero rinomati in tutta la valle in quanto i piccoli pro-duttori della zona, non potendoseli permettere, si appoggia-vano alle aziende come quella dei Santi per affittare, quando necessario, buoi, cavalli, aratri o altri macchinari. La lavorazione in conto terzi consisteva proprio in questo: nel portare i propri mezzi per consentire a molti, che altri-menti non avrebbero potuto permetterselo, di utilizzare le moderne tecnologie della nascente agricoltura industriale come la grande trebbiatrice a vapore per il frumento immor-talata nella foto pubblicata nello scorso numero.Molto spesso il noleggio di questi macchinari non veniva ri-pagato in denaro, ma con una percentuale del prodotto rica-vato: frumento o granoturco. Fino al 1960 l'azienda di fami-glia seguì lo sviluppo del settore e arrivò ad acquistare un trattore Landini e una mietitrebbia per lavorare il frumento nei campi. Con l'arrivo dell'acqua per l'irrigazione e la ve-loce conversione delle colture della valle a favore della vite, la famiglia Santi mantenne inizialmente un ruolo importante partecipando alla creazione dei primi vigneti con il proprio mezzo cingolato e arando con questo la terra in profondità, per renderla più produttiva. La nascita di forme collettive per la gestione delle risorse e dei mezzi, come la formazione del consorzio per le acque da parte di persone importanti come il signor Gelmi e molti altri o la costituzione della cantina sociale di Colognola, crearono la situazione ottimale per lo sviluppo agrario della nostra vallata che fino a poco tempo prima era da sempre considerata una valle dal terreno ghia-ioso e poco produttivo. In questo momento di forte sviluppo del sistema economico locale e nazionale, le attività tradizionali si dimostrarono in poco tempo arretrate e non al passo con i tempi. E così in pochi anni, soprattutto a causa della conversione delle col-ture alla vite, il mezzo cingolato e la mietitrebbia non furono più necessari e vennero meno le basi del lavoro conto terzi che avevano fatto la fortuna della famiglia Santi. L'azienda si concentrò allora essa stessa sulla produzione agricola e successivamente sull'allevamento avicolo. Paolo Marocchio

Macchinari Angelo Santi posa vicino ad uno dei primi strumenti.

Campagna Agli inizi del Novecento i Santi affittavano macchine agricole

Ditta La famiglia Santi di Montecurto in posa negli anni Novanta.Gli inizi La piccola torneria dietro il Municipio a San Pietro.

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Corte Montecurto da sempre si propone come luogo di con-vivio e ristorazione. Le prime notizie dell’allora Osteria di Montecurto risalgono all’inizio del 1900. Allora era gestita dalla proprietaria Augusta Sgreva e offriva alla clientela vino sfuso locale e semplici cibi preparati in casa, ma soprattutto la possibilità di stare in compagnia, giocare a carte e fare quattro chiacchiere: d’inverno, nel salone interno riscaldato da un grande camino e d’estate, sotto un fresco pergolato nel patio esterno. In seguito l’osteria venne tramandata alla figlia Marcella Al-degheri, che continuò a gestirla e ad abitarla con la famiglia nei piani superiori. Corre l’anno 1937 quando Marcella morì prematuramente, lasciando le due giovanissime figlie, Irma e Pineta. Nello stesso anno Irma, sposata con un giovane di San Briccio, dà alla luce il suo primo figlio che chiamerà Marcello, in ricordo della nonna che mai avrebbe conosciu-to. Le giovani figlie si erano nel frattempo trasferite in città, dove maggiori opportunità di lavoro avevano attratto tanti giovani. Era l’inizio del lento, ma inesorabile, spopolamento delle campagne, e l’osteria venne data in gestione ad esterni. Durante la seconda guerra mondiale, la città di Verona è sot-to i bombardamenti tedeschi, Irma ritorna a Montecurto per rifugiarsi con il piccolo Marcello, mentre il marito combatte al fronte. Sono questi anni molto duri, il cibo scarseggia e ogni gior-no si combatte per la sopravvivenza, ma per fortuna a Mon-tecurto la natura riesce a sfamare i suoi abitanti. Finita la guerra, la famiglia di nuovo riunita tornò a vivere in città e l’osteria, che ora è di proprietà della figlia maggiore Irma, fu sempre gestita da altri. Inizia un periodo di rinascita e cre-scita economica in tutto il paese, anche l’osteria di Monte-curto nel suo piccolo cresce. Negli anni ’60 e’70 diventò una rinomata trattoria gestita dalla famiglia Santi, in particolare Rina, energica donna di Montecurto che con l’aiuto della nu-merosa famiglia prepara prelibati piatti tipici: lasagnette con sugo di lepre e selvaggina cacciata dal marito. Alla morte di Irma nel 1988, l’osteria, pur essendo ancora operativa, versava in condizioni fatiscenti. Marcello, profon-damente legato a Montecurto dai tempi dell’infanzia, diventò proprietario del rustico e decise di ristrutturarlo comple-tamente, mantenendo le sue caratteristiche di luogo rurale destinato alla ristorazione. I lavori di ristrutturazione ven-nero affidati alla figlia Chiara, giovane architetto agli inizi di carriera. Il sogno di Marcello di far rinascere la vecchia osteria rendendola confortevole ma in sintonia con il tradi-zionale ambiente agreste, si avvera. Dal 1997 al 2008 la trat-toria, nella sua nuova versione completamente restaurata, venne gestita con successo da operatori della ristorazione, offrendo cucina tipica in un ambiente rustico e rilassante. Dal 2010 Corte Montecurto tornò ad essere gestita dai nipoti della capostipite Augusta Sgreva e divenne operativa come location per eventi privati e aziendali. L’idea nacque dalla constatazione che nella valle di Mezzane mancava un locale dove trascorrere in compagnia il proprio tempo per festeg-giare momenti importanti della nostra vita. La clientela oggi chiede l’uso esclusivo di Corte Montecurto per festeggiare compleanni, battesimi, comunioni, lauree ed altre ricorrenze, in alcuni casi richiede un servizio di ristorazione personaliz-zato, in altri casi si organizza per conto proprio.

Rinasce Corte Montecurto

Mentre il padre continuava l'attività di famiglia che si era no-tevolmente ridotta, il giovane Carlo Santi, spinto dal deside-rio di crearsi una propria attività e mosso da intuito e fortuna, vide nell'attività di torneria una nuova possibilità.Sul finire degli anni '60 Carlo si dedicò a imparare il mestiere di tornitore presso alcuni laboratori come quello di Conforti e di Orlandi e poco tempo dopo prese in gestione una piccola attività di tornitura aperta qualche tempo prima da Giuseppe Corsi. Era una piccola bottega che aveva un vecchio macchi-nario concesso in uso da una ditta della Valpantena gestita dal signor Pozzer che, forte dell'invenzione di un meccani-smo oleodinamico da applicare all'aratro del trattore, aveva la necessità di allargare la propria attività. Il 13 maggio 1968 l'attività rimase in gestione solamente di Carlo diventando la “Torneria e Lavorazioni meccaniche Santi Carlo”, il cui laboratorio aveva sede a San Pietro di Lavagno, nei pressi del Municipio. L'attività principale era legata al rifacimento di ingranaggi da tornire. Dopo pochi mesi entrò in attività anche il fratello minore Angelo. Sul finire del 1973, con la necessità di ampliarsi, l'azienda venne trasferita in un piccolo capanno-ne di via Montecurto e vennero assunti i due primi dipenden-ti. Anche questa attività fu a tutti gli effetti una lavorazione in conto terzi: la clientela chiedeva la realizzazione di prodotti di minuteria meccanica tornita come bulloni e raccorderia speciali. I clienti erano principalmente del Nord Italia e l'80% erano note aziende di produzione di macchinari agricoli. Dal 1973 l'attività è sempre stata finalizzata alla soddisfazione di clienti via via più esigenti. Nel 1986 l'azienda assunse la de-nominazione SAVER snc di Santi Carlo e Angelo (abbrevia-zione di Santi e Verona), che cominciarono ad esportare verso la Germania e la Francia. Nel 2000 nell'azienda lavorano più di 15 operai, si trasforma in SAVER Srl ed entra a far parte della piccola industria. La qualità e la velocità di produzione diventano parametri più importanti della variabile prezzo per acquisire nuovi lavori e l'azienda riesce quindi a competere nel complicato scenario economico globale. Oggi la SAVER conta circa 20 operai ed il nuovo è rappresentato dai loro figli che hanno ruoli importanti nell'azienda di famiglia. Paolo Marocchio

Prime esperienze Un giovane Carlo Santi nella sua officina.

L'evoluzione della torneria a Montecurto

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