BIO - ECO MENSILE INDIPENDENTE DICEMBRE 2015 Vivere ... · E ora sfogliate questo primo numero e...

20
COPIA OMAGGIO BIO - ECO MENSILE INDIPENDENTE 01 01 DICEMBRE 2015 Che bel “regalo di Natale” portare VIVERE SOSTENIBILE in Romagna! Un progetto divulgativo come questo, con l'ambizione di far comunicare le persone, gli enti, le as- sociazioni e le aziende e attivarle per creare un nuovo modello di vita più solidale, cooperativo, condiviso e di- vertente, sembra fatto apposta per la gente allegra di Romagna! Già 2 anni fa, quando iniziammo con la prima edizione, quella di Bologna, un occhio e un pez- zetto di cuore erano sempre rivolti verso est, dove sape- vamo che i temi legati alla decrescita e alla sostenibilità (ecologia, agricoltura naturale, alimentazione consape- vole, energie alternative, animali, riuso e riciclo, educa- zione ambientale, innovazione sociale, benessere corpo & mente, ecc), già da tempo erano patrimonio di questa terra e delle sue genti. VIVERE SOSTENIBILE nasce dall’idea, dalla volontà e dalla passione di un gruppo di persone che sono alla ri- cerca di un nuovo paradigma più consapevole e rispet- toso dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. Come in altre zone d’Italia, anche in tutta la Romagna il cam- biamento è in atto: il giornale ha l’ambizione di coinvol- gere sempre più la comunità, diventando una piattaforma d’incontro attraverso la quale divulgare i temi legati alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Anche in questa edizione, il giornale verrà distribuito in occasione di eventi e manifestazioni locali legate ai temi della sostenibilità, nei mercatini contadini, presso biblio- teche comunali, negozi e ristoranti biologici, centri oli- stici, associazioni culturali e di promozione sociale, nelle fiere e festival dedicati all'ecologia e al biologico, tramite i GAS e agriturismi che sostengono il progetto. VIVERE SOSTENIBILE è rivolto a una platea di lettori con- sapevoli, attenti e in costante aumento, che vogliono es- sere informati e vogliono estendere la propria conoscenza dei temi, delle iniziative e delle attività vir- tuose del proprio territorio. Mese dopo mese, promuove- remo le aziende che commercializzano prodotti e servizi che aumentino l’efficienza energetica, producano e di- stribuiscano cibo sano, equo e solidale, riducano il con- sumo di risorse ambientali. Il giornale è realizzato da una vera e propria “redazione allargata” composta da tante persone che per lavoro o per passione, condividono la missione e i valori del progetto. Le copie cartacee di VIVERE SOSTENIBILE, si possono riti- rare in omaggio nei diversi punti di distribuzione che pos- sono anche essere consultati su www.viveresostenibile.net. Ci si può anche iscrivere per riceverlo mensilmente, in for- mato PDF nella propria casella di posta elettronica. E ora sfogliate questo primo numero e gustatevi articoli e approfondimenti. Cercate le attività ecocompatibili e le tante iniziative proposte dalle associazioni del territorio nel calendario degli eventi sostenibili. Buon Natale e buona lettura di questo primo numero di VIVERE SOSTENIBILE in Romagna! ® ISCRIVITI ALLA newsletter [email protected] ® Dove puoi trovare il nostro giornale? L’elenco completo su www.romagna.viveresostenibile.net ® V.LE 2 GIUGNO 66 - FORLÌ - TEL 0543 553063 TI OFFRIAMO: • frutta e verdura biologica freschissima • pane (farro, kamut, segale ecc) cotto in forno a legna e a lievitazione a pasta madre PRODOTTI VEGAN • prodotti confezionati dolci e salati • cosmesi naturale • prodotti erboristici • cibo crudo/raw food Il tuo punto di riferimento per la tua spesa Biologica! L’imboccatura extra large, la silenziosità e l’estrema praticità di utilizzo fanno di estraggo pro un eccezionale estrattore di succhi vivi e ricchi di principi attivi. Vieni in negozio per vederlo all’opera!!! SONO ARRIVATI I P ANETTONI: • tradizionali • di farro • vegani E per i tuoi regali di Natale... ... vieni a trovarci! EDITORIALE di Silvano Ventura [email protected] Vivere Sostenibile in Romagna: il cambiamento passa (anche) da qui! Supplemento di Vivere Sostenibile - Dicembre 2015-n°23 TEMPO DI LETTURA: 4 min

Transcript of BIO - ECO MENSILE INDIPENDENTE DICEMBRE 2015 Vivere ... · E ora sfogliate questo primo numero e...

COPIA OMAGGIO

BIO - ECO MENSILE INDIPENDENTE 0101DICEMBRE 2015

Che bel “regalo di Natale” portare VIVERE SOSTENIBILEin Romagna! Un progetto divulgativo come questo, conl'ambizione di far comunicare le persone, gli enti, le as-sociazioni e le aziende e attivarle per creare un nuovomodello di vita più solidale, cooperativo, condiviso e di-vertente, sembra fatto apposta per la gente allegra diRomagna! Già 2 anni fa, quando iniziammo con laprima edizione, quella di Bologna, un occhio e un pez-zetto di cuore erano sempre rivolti verso est, dove sape-vamo che i temi legati alla decrescita e alla sostenibilità(ecologia, agricoltura naturale, alimentazione consape-vole, energie alternative, animali, riuso e riciclo, educa-zione ambientale, innovazione sociale, benessere corpo& mente, ecc), già da tempo erano patrimonio di questaterra e delle sue genti.

VIVERE SOSTENIBILE nasce dall’idea, dalla volontà edalla passione di un gruppo di persone che sono alla ri-cerca di un nuovo paradigma più consapevole e rispet-toso dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. Comein altre zone d’Italia, anche in tutta la Romagna il cam-biamento è in atto: il giornale ha l’ambizione di coinvol-

gere sempre più la comunità, diventando una piattaformad’incontro attraverso la quale divulgare i temi legati allasostenibilità ambientale, economica e sociale.

Anche in questa edizione, il giornale verrà distribuito inoccasione di eventi e manifestazioni locali legate ai temidella sostenibilità, nei mercatini contadini, presso biblio-teche comunali, negozi e ristoranti biologici, centri oli-stici, associazioni culturali e di promozione sociale, nellefiere e festival dedicati all'ecologia e al biologico, tramitei GAS e agriturismi che sostengono il progetto.

VIVERE SOSTENIBILE è rivolto a una platea di lettori con-sapevoli, attenti e in costante aumento, che vogliono es-sere informati e vogliono estendere la propriaconoscenza dei temi, delle iniziative e delle attività vir-tuose del proprio territorio. Mese dopo mese, promuove-remo le aziende che commercializzano prodotti e serviziche aumentino l’efficienza energetica, producano e di-stribuiscano cibo sano, equo e solidale, riducano il con-sumo di risorse ambientali. Il giornale è realizzato dauna vera e propria “redazione allargata” composta datante persone che per lavoro o per passione, condividonola missione e i valori del progetto.

Le copie cartacee di VIVERE SOSTENIBILE, si possono riti-rare in omaggio nei diversi punti di distribuzione che pos-sono anche essere consultati su www.viveresostenibile.net.Ci si può anche iscrivere per riceverlo mensilmente, in for-mato PDF nella propria casella di posta elettronica.

E ora sfogliate questo primo numero e gustatevi articoli eapprofondimenti. Cercate le attività ecocompatibili e letante iniziative proposte dalle associazioni del territorionel calendario degli eventi sostenibili.

Buon Natale e buona lettura di questo primo numero diVIVERE SOSTENIBILE in Romagna!

®ISCRIVITI ALLA newsletter

[email protected]

®

Dove puoi trovare il nostro giornale?

L’elenco completo suwww.romagna.viveresostenibile.net

®

V.LE 2 GIUGNO 66 - FORLÌ - TEL 0543 553063

TI OFFRIAMO: � • frutta e verdura biologica freschissima

• pane (farro, kamut, segale ecc)cotto in forno a legna e a lievitazione a pasta madre

PRODOTTI VEGAN• prodotti confezionati dolci e salati

• cosmesi naturale � • prodotti erboristici � • cibo crudo/raw food

Il tuo punto di riferimentoper la tua spesa Biologica!

L’imboccatura extralarge, la silenziositàe l’estrema praticitàdi utilizzo fanno diestraggo proun eccezionaleestrattore di succhivivi e ricchi di principi attivi.

Vieni in negozio per vederlo all’opera!!!

SONO ARRIVATI I PANETTONI:• tradizionali• di farro • vegani

E per i tuoi regali di Natale...... vieni a trovarci!

EDITORIALE

di Silvano Ventura [email protected]

Vivere Sostenibile in Romagna: il cambiamento passa (anche) da qui!

Supplemento di Vivere Sostenibile - Dicembre 2015-n°23

TEMPO DI LETTURA: 4 min

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 20152

®

che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell'ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali.

Perché aderire al club della coccinella(o di vivere sostenibile)

Aderendo al Club avrai questi benefici:• rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile,

sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita!• sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente

o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al Club;• comparirai agli occhi del cliente o socio come un'impresa o associa-

zione adatta alle sue esigenze e sensibilità;• rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altri

operatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campodella sostenibilità e del benessere;

• aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.

I vantaggi per chi aderisce1. Promuovere i tuoi eventi, corsi, offerte, nuovi prodotti e/o servizi,

iniziative ecc, con la pubblicazione di 4 articoli redazionali da con-sumarsi nell'arco di 12 mesi dalla sottoscrizione. Requisiti degli articoli: 2000 battute spazi inclusi, foto a colori, titolo,autore e contatti.

2. Pubblicare 4 annunci economici all'anno, nella pagina annuncidi Vivere Sostenibile. Per vendere/acquistare, collaborare, pro-porre , ecc.

3. Diventare punto di distribuzione di Vivere Sostenibile cartaceoper 1 anno (con un numero di copie mensili da definire), avere gra-tis il link diretto al proprio sito web, fidelizzando così i propri socie clienti e incrementando le visite al proprio negozio e/o sede edal proprio sito web.

4. Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e ma-teriale promo-commerciale in genere,nelle iniziative, feste, fiere organizzateo partecipate da Vivere Sostenibile edal club della Coccinella.

5. Prezzi convenzionati e particolarmentevantaggiosi per l'eventuale acquisto dispazi pubblicitari e degli altri servizi diVivere Sostenibile.

PROMUOVI LOW COSTle tue attività e iniziative

per associazioni e cooperative sociali

In PIùaderendo con la tua Associazione e/o Cooperativa entro il

31/03/2016 il prezzo di adesione annuale sarà ridotto a€ 197 + iva (invece di 260 + iva)

Per aderire, invia ORA una mail a [email protected]

con il tuo nome, il nome della tua associazione o cooperativa e il tuo recapito telefonico.

Ti richiameremo per definire la tua adesione.

Direttore ResponsabileSilvano Ventura

[email protected]

Direttore CommercialeMassimo Fortuzzi

[email protected]

Ufficio CommercialeArianna [email protected]

Capo RedazioneMaddalena Nardi

[email protected]

Copia per gli abbonati - Valore copia E 0,10 - CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 10/11/2015

Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO) Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111REDAZIONE:[email protected]

Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.lgs. 196/2003 sultrattamento dei dati personaliEDIBIT S.r.l. – Titolare del trattamento – ha estratto i Suoi dati per-sonali dall’archivio abbonati elenchi telefonici e da altre banche datiproprie e acquistate da terzi.I dati, di cui non è prevista la diffusione,sono trattati con procedure automatizzate e manuali solo dai dipen-denti incaricati del trattamento, per fini promozionali e commerciali.Tali dati possono essere comunicati, in Italia e all’estero, ad aziendeo professionisti che li richiedono a EDIBIT S.r.l. per le stesse finalità.Potrà rivolgersi a EDIBIT S.r.l. Via F. Santi, 4 – 40055 Castenaso – BOper avere piena informazione di quanto dichiarato, per esercitare idiritti dell’Art. 7 del D.lgs. 196/2003, e perciò consultare, modificaree cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo nonché per conoscerel’elenco dei Responsabili del trattamento.

Tutti i marchi sono registrati dai rispettivi proprietariVivere Sostenibileoffre esclusivamente un servizio, non ricevetangenti, non effettua commerci, non é responsabile della qua-lità , veridicità, provenienza delle inserzioni. La redazione si ri-serva, a suo insindacabile giudizio, di rifiutare un’inserzione.L’editore non risponde di perdite causate dalla non pubblica-zione dell’inserzione. Gli inserzionisti sono responsabili diquanto da essi dichiarato nelle inserzioni.Vivere Sostenibile si riserva il diritto di rimandare al-l’uscita successiva gli annunci per mancanza di spazi e de-clina ogni responsabilità sulla provenienza e la veridicitàdegli annunci stessi.

Stampa:Centro Stampa delle VenezieVia Austria,19Padova

Grafica e impaginazione:Nanni Morena - Budrio (BO) Redazione:Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO) Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111www.edibit.com - e mail: [email protected]

Edibit s.r.l. è inscritta al registro degli Operatori della Comunicazioneal n. 2289 del 28/09/2001. Ex RNS n. 4123 del 23/03/1993Registrazione Tribunale di Bologna n. 8314 del 15/10/2013.

Associato a: Federazione ItalianaMedia Ambiente

Tutti i nostri siti sono su

Cos'è “Vivere Sostenibile” Romagna?E' un progetto divulgativo sui temi della sostenibilità economica, ambientale, socialee culturale, che si sviluppa con un magazine mensile, un sito web, una newsletter agli

iscritti al portale e una APP.

A cosa serve “Vivere Sostenibile”Romagna?A fare incontrare domanda e offerta di prodotti e servizi eco-sostenibili. A informareun target attento e sensibile a questi temi su: novità, nuovi prodotti e servizi, eventi einiziative di aziende, Enti e associazioni. A fare aumentare la consapevolezza dei cit-

tadini sull'urgenza di un cambiamento del paradigma di sviluppo e ad orientarne ac-quisti e comportamenti quotidiani, verso un modello basato su efficienza, decrescita,

equità sociale ed economia collaborativa.

Come viene distribuito “Vivere Sostenibile” Romagna?Il magazine mensile stampato: nei negozi e ristoranti BIO, nelle cassette dei GAS,nelle sedi di associazioni, cooperative onlus, nei mercatini a km 0 e di agricoltoriBIO, nelle feste/festival, fiere di salute, benessere, ecologia, BIO, ecc, nelle biblio-

teche comunali e di provincia, negli URP comunali, in molte attività (idraulici,pannelli solari, edilizia BIO, infissi, ecc) eco-sostenibili.

COPIE medie mensili distribuite 8.000Il magazine on-line: inviato in formato PDF direttamente agli iscritti al portale e agli iscritti

alle associazioni aderenti all'iniziativa. Consultabile on-line, sul sito del portale e tramite FB.COPIE medie mensili consultate 20.000

Perché investire su “Vivere Sostenibile” Romagna?Per raggiungere ed informare un target di persone sensibili e attente ai temi della sosteni-bilità, che orientano sempre più i loro stili di vita in modo coerente, attento e responsabile!

Chi legge “Vivere Sostenibile” Romagna?Analisi dei lettori:

2% EsteroI

2% Est2% Est18% 2% EstItalia

oer2% Est

80% Be pro

80% Bologna ovincia

2% Estero

o22%

Under 20Under 20over 60 6%

Under 206%

Under 20

48%36-60

24%21-35

2% Estero

39%39%mprmpr

39%I enditenditmpr orendit i DisocDisocDisoc

3%Disoc

3%Disoccupatienditmpr

of

25%Dipenden

Imprmprof

orimprProfessionistiofmpr

ofessionistiof

DipendentiDipenden

essionisti

20%ensiona

13%13%

DisocDisoc

Pensionaensionati

tudenS13%

tuden

DisocDisoc

tudenti

Disoc

ti

Disoccupati

Pensionaensionaensionati

Per area geografica: Per età: Per attività svolta:

Riservato ad aziende, attività commerciali e produttive,

professionisti,che vogliono promuoversi utilizzando

“Vivere Sostenibile” Romagna

Se vuoi essere contattato senza impegno per avere un’offerta commerciale CHIAMA:

Tel. 335 718 7453PER INFORMAZIONI COMMERCIALI SU QUESTO SERVIZIOTEL 051.606 1070 - FAX 051.606 1111e-mail: [email protected] d’agenzia: la commissione riservata alle agenzie di pubblicità è del 15%

Alice BonoliAndrea BizzocchiAnnamaria BortolottiBarbara PozziClaudia Morra

Daniela LorizzoLisa BortolottiGiuseppe SatanassiMaddalena NardiMargherita Bruni

Marina GiustiPaola PesarePaolo PirasVeronica VenturaThomas Zerbini

Puoi ricevere ogni mese GRATUITAMENTE alla tua e-mail

“Vivere Sostenibile”in formato sfogliabile on line,

facendone richiesta a: [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

®

Sostenere il progetto Vivere Sostenibileindica la tua volontà

e passione ad impegnarti personalmente,ogni giorno, per realizzare

e condividere un nuovo modello di vita

più consapevole e rispettoso dell’uomo

e dell’ambiente che lo circonda.

�Sei un gruppo, un GAS,un’associazione, un circoloche promuove pratiche piùsostenibili?

�Condividi i valori promossida Vivere Sostenibile Romagnae pensi che vi siano delle affinitàcon il tuo progetto?

�Ti piace la sua connota-zione locale e vuoi rimanereaggiornato sulle pratiche eco-compatibili della tua zona?

�Hai due strade: puoi aderireal Club della Coccinella e usu-fruirai di numerosi vantaggi (vedibox a fianco). Altrimenti, se de-sideri semplicemente ricevere ediffondere, presso i tuoi asso-ciati, le copie cartacee di ogniuscita mensile, puoi sostenerciABBONANDOTI!

� Potrai, così, ritirare, ognimese, presso la sede o il ritrovodel tuo gruppo o associazione,le copie cartacee di Vivere So-stenibile Romagna. Inoltre, potraifruire di uno spazio, da utilizzarenell’arco dei 12 mesi, per descri-vere chi siete e cosa fate, e perdare visibilità ad iniziative edeventi da voi organizzati!

�Per maggiori informazionisulle modalità di adesione,manda una mail a: [email protected] o chiama il 335 718 7453.

chiama il n° 051. 606.10.70Per la tua pubblicità

Come recitava una pubblicità di alcuni anni fa,“il Natale quando arriva, arriva!”

Che siate tra gli adoratori o tra i detrattori, Na-tale è la festa più attesa dell'anno e inevitabil-mente, è anche diventata la festa dei consumi epurtroppo anche dello spreco. Allora eccoviqualche consiglio, utile per vivere la festa all’in-segna della sostenibilità e della solidarietà.

Buona lettura, ma soprattutto Buon Natale so-stenibile a tutti!Cominciamo dalla fine: imballi, pacchi, rifiuti,ecc.Tra Natale, Capodanno e l’Epifania, la produ-zione dei rifiuti, aumenta in modo esponenziale.Se ci tieni all'ambiente, prima di acquistare qual-siasi cosa, pensa al suo impatto ecologico dallaproduzione allo smaltimento. Vediamo cosa fareper riutilizzare, riciclare e recuperare, tuttoquello che possiamo!

1°) Compra regali con meno imballo possibile.

2°) Se scarti il regalo senza distruggere la cartache lo avvolge, potrai riutilizzarla per una fu-tura ricorrenza.

3°) Le bottiglie di spumante, possono essere riuti-lizzate tranquillamente per imbottigliare il vino.Se voi non lo fate, sicuramente tra i vostri amicitroverete chi ama imbottigliarsi il vino. Alla peg-gio, smaltitela negli appositi contenitori del vetro.

4°) Tappi di sughero. Ottimi, una volta sbricio-lati, come compost per orto e giardino. Sulweb si trovano molti consigli per un loro“riuso creativo”. Se proprio non riuscite afare altro, smaltiteli nell'organico.

5°) Piatti e Bicchieri. Mai più di plastica! Usatepiatti di ceramica e bicchieri di vetro. Tra l'al-tro cosa fa più “Capodanno alla Fantozzi”che brindare con bicchieri di plastica? Seproprio plastica deve essere, in commerciotrovate quella compostabile, da smaltire nel-l'umido.

6°) Televisori, computer, cellulari, frigoriferi,grandi e piccoli elettrodomestici (sono tuttiRAEE) sono diventati tra i regali più abitualie passato il Natale, i bidoni si riempono diquelli vecchi, gettati via. I RAEE, sono rifiutispeciali che contengono metalli preziosi emolto contaminanti per l'ambiente. Avetel'obbligo di conferire in discarica i RAEE, maprima di farlo, verificate se intorno a voi esi-ste qualche ONLUS che può dar loro nuovavita e magari donarli poi a scuole o altre as-sociazioni.

7°) Se regali un prodotto che necessita di bat-terie, includi nel regalo pile ricaricabili e ca-ricatore. Le pile usa e getta, sono moltoinquinanti e spesso vengono smaltitemale.Inoltre richiedono 50 volte più energiaper essere prodotte di quanta ne contengono.

8°) Non sprecare il cibo! In un pianeta dove oltre1 miliardo di persone soffre la fame, è davveroimmorale e irrazionale farlo. Servi porzioni piùpiccole, ricicla gli avanzi e composta nell'umidoquello che davvero non puoi recuperare. Donaciò che hai in più.

Acquisti, regali, alberi e cenoni.1°) Cibo. Acquista preferibilmente prodotti del ter-ritorio, stagionali, biologico e… non sprecarlo!Farai del bene a te, a chi ami e all'ambiente.Evitare prodotti che hanno viaggiato migliaia dichilometri per arrivare sulla tua tavola, è il piùbel regalo che puoi fare al Pianeta!

2°) Albero o Presepe? Se siete per l'albero, potre-ste autoprodurvene uno utilizzando materiali ri-ciclati di vario tipo. Sul web, si trovano molticonsigli per realizzarne uno con legno, cartone,rami secchi, bottiglie di plastica, ecc. Coinvol-gete i vostri bambini in questo gioco e le “feste”,inizieranno prima! Oppure se siete a zero conla manualità e la voglia, ripiegate su un alberodi platica, che vi durerà per molti anni. Per ilpresepe, scatenate la fantasia e cercate in can-tina e garage, dove in genere si nascondonoveri e propri tesori di presepi e giochi dismessida anni.

3°) Luci natalizie. In commercio esistono luci abasso consumo, contrassegnate con i simboliA+ oppure A+++. In alternativa scegliere luci

LED. Non lasciate accese le luci dell'alberoquando andate a letto. A meno che non cre-diate che servano a Babbo Natale per trovarecasa vostra e in questo caso, lasciatele accesesolo la notte del 24!

4°) Regali. Fai regali eco-compatibili o di mate-riali riciclati, con poco imballo e che abbianofatto meno strada possibile. Una buona ideapossono essere prodotti alimentari o per il be-nessere. Puoi anche regalare esperienze, corsi,massaggi ecc. Insomma qualcosa che ri-sponda a un’esigenza reale.

5°) Decorazioni. Autoprodurre è la regolaaurea. Se proprio devi acquistare, cerca dicomperare prodotti di qualità, magari fatti inItalia, che ti possono assicurare di essere riuti-lizzati per molti anni.

Per concludere, questo Natale compra meno, macompra meglio. Sarà un Natale migliore pertutti, ambiente compreso!

www.romagna.viveresostenibile.net3

ATTUALITÀ E BUON SENSOSITI per APPROFONDIRE:www.andreabizzocchi.it

DICEMBRE 2015

®

I consigli di Vivere Sostenibile per un Natale più ecologicoTEMPO DI LETTURA: 6 min

di Maddalena Nardi

Nel mondo in cui viviamo, il ritorno a stili divita più semplici e naturali, unitamente a formadi autosufficienza e condivisione, è la migliordifesa dalla realtà irreale che viviamo quoti-dianamente; una irrealtà che uccide e ci uccidesenza che ce ne accorgiamo neppure. Masempre più persone lo stanno capendo e in si-lenzio, senza grancasse, fanfare e clamoristanno intraprendendo questo cammino.Se noi riflettessimo sul funzionamento dellaVita sul pianeta senza artifici e sovrastrutture,semplicemente per quello che è, ci accorge-remmo che il vivere, nella sua straordinariavarietà e complessità, è qualcosa di estrema-mente semplice. Ciò che vale per la Vita vale ovviamente ancheper la vita umana: l’aria c’è, l’acqua anche, ilcibo ancor di più (se ne butta via, per purospreco o per ragioni di mercato, oltre il 40%della produzione mondiale) e soprattuttoavremmo tutto per soddisfare le nostre necessitàrelazionali, di socializzazione, di svago, senzabisogno di pagare alcunché; il mondo, al difuori delle mercificazioni di tutto e tutti, rimanequalcosa di unico, un grande parco giochidove vivere la Vita come una meravigliosa av-ventura (ma questo lo si capisce solo quandodalle mercificazioni ci si toglie almeno un po’.Finché si rimane dentro, no). Se è vero che per vivere bene avremmo biso-gno di poco, è purtroppo una triste realtà chequel poco ci manca sempre più e che dunquevivere bene è sempre più difficile. Questa cosaaccade un po’ ovunque nel pur vasto mondo,a parte in quei pochissimi luoghi dove lo svi-luppo, il mercato e i loro tanti sinonimi nonsono ancora arrivati a sfruttare e distruggere

tutto. Se pensiamo che nell’immaginario co-mune lo sviluppo e l’economia dovrebbero es-sere lì per farci vivere meglio, la cosa apparedel tutto paradossale. Ma non lo è. In realtà ciòche sta accadendo è perfettamente in linea conil significato più autentico di quello che chia-miamo sviluppo e di quella che chiamiamo eco-nomia. Da che sono venute alla ribalta infatti,lo sviluppo e l’economia non fanno altro chepromettere senza mantenere. Ci chiedono difare qualche sacrificio in più, di tirare la cin-ghia ancora un po’, di lavorare un po’ di più,di correre di più che le cose torneranno prestoa posto e il sole a splendere come da proclamaistituzionale. Ma le cose a posto non vanno maie ormai sono in molti ad averlo capito.Nel reale della nostra Vita quotidiana infattilo sviluppo e l’economia si manifestano perciò che sono effettivamente e cioè una formadi dominio, di controllo, di mercificazione ditutto e tutti, uno strumento di coloro chestanno in alto per dominare, controllare,mercificare, coloro che stanno in basso (e conloro il pianeta).Tale mercificazione, lo avrete notato, si mani-festa in una incessante, delirante, paranoica,trasformazione di ciò che è vivo in qualcosadi morto. Questo è ciò che fanno, inevitabil-mente, lo sviluppo e l’economia: trasformanociò che è vivo in qualcosa di tossico, contami-nato, morto.Lo sviluppo e l’economia, per prosperare (loroprosperano ma per tutto il resto è il contrario)si basano su una ovvia necessità di risorse. Ma,ancorché noi si faccia fatica a capirlo per unaquestione di schemi mentali e di condiziona-menti che abbiamo subito sin dalla nascita per

ventiquattro ore al giorno, c’è un problema difondo, e cioè che l’essere umano non è una ri-sorsa (tantomeno economica) ma semplice-mente un essere umano. Allo stesso modo non sono una risorsa (tan-tomeno economica) una mucca, un albero, leacque di un fiume che vengono deviate pergenerare energia o qualunque altra cosa. Se si accetta infatti l’idea che si può merci-ficare anche solo qualcosa si finisce inevita-bilmente con il mercificare tutto. Questo perdire che a monte di dove siamo oggi c’è an-zitutto una forma mentis, una visione, unmodo di intendere la Vita che ce la fa vederecosì piuttosto che cosà.Nello spazio tra quel così e quel cosà ci sonotutti i drammi che noi, e il pianeta con noi,stiamo vivendo oggi. Il problema non è quindilo stato attuale in cui ci troviamo ma il perchée il percome ci siamo arrivati. Insomma, senon cambiamo le premesse, cioè il nostro mododi pensare e di vedere la Vita, se non de-svi-luppiamo e de-mercifichiamo anzitutto il nostromodo di pensare, non risolveremo mai nulla ela situazione non potrà che peggiorare. Ricor-rere ad ancora più sviluppo, ancora più eco-nomia e ancora più ai loro tanti servitori(tecnologia, Stato, scienza, medicina, ecc.) nonfarà altro che accelerare il corto circuito fatale,la formidabile esplosione che ci attende allafine della strada dello sviluppo, dell’economia,delle mercificazioni di tutto e tutti. Non dovremmo essere troppo lontani.

Ritorno alla realtà (prima parte)TEMPO DI LETTURA: 6 min Andrea Bizzocchi - [email protected]

SOMMARIOAttualità e Buonsenso pag 3

Alimentazione Consapevole pag 4-5

Benessere Corpo e Mente pag 6-7

Economia Solidale pag 8

Transizione e Territorio pag 13

Mobilità Sostenibile pag 14

Eco Abitare pag 15

Amici Animali pag 16

Agri-Cultura pag 17

Eventi pag 18

Appuntamenti d’Inverno pag 19

Annunci pag 19

da pag 9 a 12

“Essere in contatto con il proprio corpo significa essere in contattocon la propria vita.”

A. Lowen

La canapa è una delle fonti ali-mentari più nutrienti del nostropianeta, è uno dei pochi semi checontengono clorofilla. É un’ot-tima fonte naturale di proteine egrassi di origine vegetale, oltreche una fonte eccezionale diacidi grassi essenziali (Omega 3e 6). Una volta sgusciata contieneil 35% di proteine, il 47% digrassi e il 12% di carboidrati. Contiene amminoacidi completiin una forma facilmente digeri-bile. Il 65% delle proteine dellacanapa è costituito da edestina,una proteina globulare vegetale,l’altro 35% da albumina (duedelle proteine più digeribili).Ha un elevato contenuto di Vita-mina E (3 volte più del lino). Isemi di canapa sono ottimianche per il cervello e per il fe-gato per via della lecitina.Contengono l’acido grasso es-senziale gamma-linolenico (GLA)che inibisce la formazione delleprostaglandine infiammatorie eriequilibra gli ormoni.La canapa è riequilibrante eadatta a tutte le costituzioni e in

tutti i casi sia di ipossidazione cheiperossidazione, con l’unica cau-tela che essendo un seme oleoso,potrebbe dare colite alle personesensibili. Per alleviare il rischio“gonfiori”, che l’elevato conte-nuto in fibra potrebbe inizial-mente apportare, converràmetterli a bagno prima di usarli.Nel supporto alimentare in pato-logie importanti (sclerosi multi-pla ad esempio) possono esseredi grande sollievo. Infatti la sceltavegan senza glutine, si consigliavivamente in tutte le malattie au-toimmuni. Deve essere ovvia-mente ben strutturata, escludere iprodotti pronti confezionati e uti-lizzare quotidianamente cibi adelevato potere antinfiammatorio:semi di canapa, curcuma, zen-zero, qualche noce, tante mucil-lagini, della malva, dei semi dilino, dei semi di chia, ma ancheun po’ di peperoncino, del cioc-colato crudo e frutti di bosco. Ri-cordando che vince sempre sututto, la varietà.Anche quando la parola d’or-dine è perdere peso, soprattuttoper non gravare sulle articola-

zioni, riducendo lo stato infiam-matorio del nervo ischiatico,l’uso regolare di semi di canapaalternati a olio di lino, noci, semidi zucca, e tanti estratti di verdureverdi, renderà tutto naturalmentesemplice. Meravigliosa anche come lattevegetale, per la sua ricchezza inacidi grassi omega 3 (contenutisempre anche nei semi di lino, dichia, nella portulaca).I suoi preziosi semi possono es-sere frullati per ottenere creme obevande, o consumati in insalata.Non hanno bisogno di cottura equindi sono più nutrienti.Il dosaggio è di circa 50g algiorno per adulti ma anche moltidi più per chi fa sport (circa 120gper gli atleti).

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 20154

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE SITI per APPROFONDIRE:www.pesaremeglio.com

www.marinagiusti.it

®

La Canapa, protagonista nella tavola della Salute

Una ricetta per riutilizzare pa-tate lessate da qualche giorno,verdure cotte di ogni tipo,senza perdere in sapidità. Gra-zie all’aiuto degli amici di Non-sprecare.it, vi proponiamoquesta vellutata “riciclona” e,allo stesso tempo, sana e gu-stosa che recupera le patate ele verdure che stanno per ap-

passire in frigo, oltre alle fettedi pane che si sono seccatesulla credenza…Potete utilizzare qualunque tipodi verdura in avanzo in frigo-rifero, dalla lattuga al radic-chio, dagli spinaci ai cavolfioriper preparare questa ricetta,basta rispettare le grammature.

Ingredienti• 2 porri medi• 200 gr di patate• 200 gr di zucca• 200 gr di verdure lesse• 500 ml di acqua o brodovegetale• 1 spicchio d’aglio• Sale e olio qb• Cubetti di pane raffermo

Procedimento• Lavare la verdura e ta-gliarla a tocchetti

• Soffriggere uno spicchiod’aglio in padella e ag-giungere i porri

• Fare imbiondire aglio eporri e unire le altre ver-dure

• Quando le verdure sa-

ranno appassiteaggiungere l’ac-qua o il brodo,mettere il coperchio e farbollire per 40 minuti circa

• Preparare i crostini con ilpane raffermo facendotostare in una padella lefette di pane e poi ta-gliando a cubetti

• Quando le verdure sonopronte passarle con il mi-nipimer fino a farle di-ventare una crema• Impiattare la vellutatacon un filo d’olio extra-vergine a crudo e i cro-stini di pane

TEMPO DI LETTURA: 3 min

Ricetta contro lo spreco: la vellutata con le verdure avanzatea cura della Redazione

di Marina Giusti, naturopata

Omega 3: sono grassi “buoni”perché hanno importantissimefunzioni per la formazionedelle membrane cellulari, per losviluppo e il funzionamentodella retina e del sistema ner-voso, per la produzione di so-stanze (gli eicosanoidi) cheregolano la pressione arte-riosa, l’aggregazione piastri-nica, la risposta immunitaria einfiammatoria, abbassando tri-gliceridi e colesterolo “cattivo”e sono stabilizzanti dell’umorenelle persone depresse.Questi importanti acidi grassipossono essere introdotti nelnostro organismo anche attra-verso l’alimentazione.La dr.ssa Ivana Stefanelli, nutri-zionista del Dipartimento di Sa-lute Pubblica dell’Ausl di Imolaspiega: “Un fattore importante èil rapporto fra gli omega-3 e gliomega-6, che idealmente do-vrebbe essere compreso tra l’1 a5 e l’1 a 10, ma che nella nostradieta normalmente è superioreall’1 a 15. Uno sbilanciamentoche fa sì che gli omega-6, con-tenuti negli oli vegetali, seppure

in sé favorevoli allasalute, favoriscanoinvece aterosclerosi,la trombosi e per-sino i tumori. Quindipiù omega-3 emeno omega-6”. Illivello di assunzioneideale cambia in re-lazione a vari fat-tori, principalmentelo stato di salute dibase.E’ noto da tempo che i pesci deimari freddi (salmone, aringa esgombro dell’Atlantico, ac-ciuga e sardina e tonno, megliose fresco, ma anche sottolio)sono tra gli alimenti più ricchidi omega 3. “Almeno 2 por-zioni da circa 150 gr (75 per iltonno) alla settimana - ag-giunge la nutrizionista - dacuocere a temperature nontroppo alte e per breve tempo,ci forniscono una dose ade-guata di queste preziose so-stanze.”Studi recenti hanno inoltre di-mostrato una correlazione traconsumo di frutta secca in gu-

scio e ridotto rischio di obesità,malattie cardiovascolari e dia-bete: nocciole, mandorle, pi-stacchi, ma soprattutto noci.“Noci e altri frutti con guscio,semi oleosi (soia e lino soprat-tutto), il germe di alcuni cereali(grano e avena) e alcuni vege-tali a foglia verde come broc-coli, cavolo e insalata verdesono ricchi di omega 3. Bastipensare che 2 cucchiai di semidi lino macinati forniscono 3,2grammi di Omega 3 e 30grammi di noci intere sgusciate1 gr, ed essi sono anche fonti difibra, vitamine, minerali e an-tiossidanti.”

Frutta secca oleosa in guscio e pesce: toccasana per la salute e ottimi sostitutivi dei costosi integratori alimentari di omega 3

TEMPO DI LETTURA: 3 min

a cura della dr.ssa Alice Bonoli, responsabile Staff Informazione e Comunicazione Direzione generale Ausl di Imola

TEMPO DI LETTURA: 2 min

L'intestino è fortemente influen-zato dalle condizioni di stress.Ci sono studi infatti, comequello del McMaster University,che hanno provato la strettacorrelazione tra cervello e inte-stino. Il cervello, durante i pe-riodi di stress, richiede infatti“in prestito” l’energia necessa-ria per risolvere i problemi pro-prio all'intestino, il qualeproduce meno muco e riduceirrorazione sanguigna. In que-sto momento nell’intestino si po-trebbe creare anche unacondizione di squilibrio dei mi-crorganismi che lo popolano.Questi microrganismi costitui-

scono il microbiota intestinale,che può anche pesare due chilie contiene centomila miliardi dibatteri, il cui equilibrio è impor-tante ai fini di un buono stato disalute. Negli ultimi anni la ri-cerca sta dimostrando che il so-vrappeso, le malattie nervose,gli stati depressivi e i problemidi digestione cronica hanno ache fare proprio con l’altera-zione dell’equilibrio di questibatteri intestinali. E allora comefare a mantenere una condi-zione di equilibrio del micro-biota intestinale o piùcomunemente detto “flora bat-terica”?

Inserendo in maniera ponde-rata nella nostra dieta alimentipre e probiotici. I probioticicioè organismi vivi che pro-muovono un ambiente intesti-nale sano e favoriscono la florabatterica intestinale sono conte-nuti in diversi cibi come yogurt,miso o tempeh.I prebiotici sono cibi non dige-ribili che stimolano lo sviluppoe le attività dei microrganismiintestinali, modulano il transitointestinale e l'attività fermenta-tiva, riducono la produzione diammoniaca e controllano i di-sturbi intestinali. Questi sono

rappresentati da alimenti con-tenenti inulina (cipolla, aglio,cicoria, asparagi, carciofi) e dacibi ricchi di fibre come i cerealinon raffinati (contenenti cellu-losa, emicellulosa, pectine,gomme, lignina).Infine per rendere il nostro inte-stino ancor più felice è beneaggiungere alla propria dietacibi che aiutano la funzionalitàintestinale come i cibi conte-nenti acidi grassi polinsaturi(oli vegetali di semi di lino, dizucca, di girasole, di oliva),acidi grassi omega 3 (pesce, olidi origine vegetale, noci e le-

gumi), flavonoidi (olive, cipolla,aglio, cavoli, lattuga, mirtillo,pomodori, mele, albicocche),isoflavonoli (soia e legumi-nose), antociani (frutti rossi,uva, arance rosse).

In conclusione se proprio non siriesce a vivere in maniera più ri-lassata almeno adottare qualchepiccola modifica sulle tue abitu-dini alimentari: non costa moltafatica e ci aiuta a vivere meglio.

TEMPO DI LETTURA: 3 min Come prendersi cura di un intestino “stressato”di Paola Pesare, nutrizionista

www.romagna.viveresostenibile.net5

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLESITI per APPROFONDIRE:www.animaegustobio.it

DICEMBRE 2015

®

Porro: è ricco d’acqua e contiene buone quantità di saliminerali che attivano le funzioni depurative dell’orga-nismo. Buona la presenza di vitamine, in particolaredella Vitamina A. Contiene fibre ed è ipocalorico. I po-lifenoli contenuti hanno potenti proprietà antiossidantiche apportano benefici contro i radicali liberi, responsa-bili delle malattie croniche e dell’invecchiamento.

Altre verdure del mese: bietole, carciofo, carote, cavoli, ceci, cicoria, fagioli, finocchio, lattuga,lenticchie, patate, piselli, radicchio, rape, sedano, zucca e zucchine.

Castagna: è priva di colesterolo, come tutti gli alimentidi origine vegetale, contiene fibre utili per l'attività in-testinale e ha un alto valore energetico: dal punto divista nutrizionale le castagne hanno una composizionesimile a quella dei cereali senza contenere glutine. E'una fonte importante di sali minerali - fosforo, calcio,ferro e potassio - e di acido folico, raccomandato inparticolar modo alle donne in gravidanza.

Altri frutti del mese: kaki, mandorle, mele, more, nespole, noci, nocciole, pere, uva.

Torniamo a gustare frutta e verdura di stagione: a dicembre…

TEMPO DI LETTURA: 4 min

Le zucche, che giacciono dallafine dell'estate fino a ottobreinoltrato nei nostri orti, esplo-dendo enormi dai lunghi tralci,sembrano il risultato di unamagia, quando spiccano per illoro colore sgargiante (aran-cione, ma non solo) e per le no-tevoli dimensioni. Certo devonoavere colpito la fantasia degliuomini fino dai tempi più antichie per questo, partendo dallesaghe e dai miti, le zucche sonoarrivate fino alle fiabe, in cuisono state immaginate come og-getti magici.La zucca è un ortaggio tipicodell'autunno dai mille effetti be-nefici e dalle importanti pro-prietà terapeutiche.Quella dalla polpa gialla è

molto ricca di betacarotene,che è indispensabile per la for-mazione della vitamina A, con-tiene carboidrati, ottimequantità di vitamine, potassio,fosforo, ferro e zinco. Quest'ul-timo minerale è presente so-prattutto nei semi, chebisognerebbe pulire e lasciareseccare. L’applicazione del-l’olio di semi di zucca favoriscela guarigione delle scottature;inoltre l’ortaggio presenta pro-prietà diuretiche e lassative nontrascurabili. Può essere consu-mata sia cruda che cotta, comemoltissime verdure e a ognipiatto conferisce gusto, oltre aun tocco di colore. Se vorreteconsumare la zucca cruda, po-trete tagliarla a fettine, alla ju-

lienne o a dadini: sarà comun-que croccante e saporita! Se lapreferirete cotta, la potretemangiare in purea, al forno,nel minestrone o in tante prepa-razioni più complesse. Stufatela insieme alle patate,con foglie di alloro e con l'ag-giunta (a crudo) di olive, aglioe olio e avrete un ottimo piatto,semplice, ma di grande valorenutritivo.Gnocchi di zuccaIngredienti per sei persone:• 1 kg di zucca• 1 kg di patate• 1 kg di farina

Per il sugo:• 250 gr. polpa di pomodoro• una cipolla• una carota• noce moscata grattugiata,sale e olio di oliva

ProcedimentoLavate la zucca, tagliatela apezzi, mondatela dai semi ecuocetene un chilo in forno percirca 25 o 30 minuti, cioè finchénon risulterà morbida. Intantolessate le patate in acqua,quindi, una volta cotte, privateledella buccia.

Unite le patate alla polpa dizucca cotta. Per amalgamare ilcomposto usate brevemente unfrullatore a immersione, cheavrete cura di accendere e spe-gnere più volte. Aggiungete unpo' di sale e amalgamate con lafarina, regolandone la quantitàa vostro piacere, ma ricordan-dovi che aggiungere troppa fa-rina renderà più duri i vostrignocchi.Infarinate una spianatoia e for-mate con l'impasto dei serpenti,che taglierete a pezzetti di circadue centimetri.Nel frattempo preparate un sugocon un soffritto di cipolla e ca-rota, cui aggiungerete la polpadi pomodoro e il sale. Fate cuo-cere per 10-15 minuti.Portate a ebollizione una pen-tola d'acqua, salatela e calatevidentro gli gnocchi, aiutandovicon una ramina. Appena ver-ranno a galla toglieteli con unaschiumarola e aggiungeteli alsugo. Fate saltare un minuto eservite subito gli gnocchi, spol-verizzati con noce moscata eabbondante parmigiano veg(cioè un trito di mandorle, ana-cardi salati e lievito alimentare inscaglie).

Ci piace l’idea di scrivere questapagina a quattro mani, cosìcome a quattro mani si realizzala nostra vita e il nostro lavoro,ogni giorno. Crediamo che laforza di ogni nostra idea, ogninuovo progetto sia infatti la con-divisione; CONDIVIDERE è ungrande atto di fiducia e amore.

E per noi è l’AMORE che muoveil mondo!BIO secondo noi è VITA, è ritor-nare all’origine e riscoprire ognicosa nella sua SEMPLICITA’.BIO è tornare indietro con lamemoria ai pomeriggi trascorsicon i nostri nonni a raccogliere

le fragole nel campo… quellepiccole, rosse e succose che sa-pevano tanto di fragole!BIO è saper aspettare che la na-tura ci regali i suoi frutti, è saperriconoscere i colori e gli odori diciò che ci circonda… è saperASCOLTARE.ANIMA e GUSTO BIO è il pro-getto a cui abbiamo dato vitadue anni fa in Via XXIV Mag-gio, 6 a Santarcangelo di Ro-magna: racchiude la nostrapassione per le cose buone (GUSTO) e il desiderio di co-gliere il senso profondo di ciòche ci rende vivi (ANIMA).Quello che però rende unicoquesto progetto, ogni giorno, èl’opportunità di condividerlo

con i nostri clienti. Ogni loroidea, ogni suggerimento, ognidomanda stimola la nostra vo-glia di crescere e accende la no-stra PASSIONE. Il nostrodesiderio è che ANIMA eGUSTO BIO sia un luogo“aperto” e “per tutti”: BIO non èuna moda e una possibilità perpochi, ma è consapevolezzadelle proprie scelte e ritorno allecose buone, sane e genuine.Questo è IL NOSTRO BIO.Così noi scegliamo di esserciogni giorno per poter fornire in-formazioni, strumenti e supportoa chi si approccia curioso aquesto mondo… e scopre infineche non c’è nulla di complicatoma è tutto davvero SEMPLICE eNATURALE!

La Zucca, un ortaggio da fiaba

Ecco come nasce il nostro BIO

di Lucia Boninsegna

Claudia Morri e Thomas ZerbiniTEMPO DI LETTURA: 2 min

TEMPO DI LETTURA: 2 min

Ingredienti per 4 persone200GR di ceci cotti, 200GR di fagioli cannellini,100GR di quinoa, 1 uovo, 1 carota, 1 porro, 1 limone, 1 spicchio d’aglio, farina di ceci, olio extra vergine d’oliva, sale e spezie (curry, cumino apiacere).Per la salsa:60GR di tahin (crema di se-samo), 1 spicchio d’aglio, il succo di un limone, olio extra vergine d’oliva,sale.

ProcedimentoIn una pentola versare unaquantità d’acqua salata pari alvolume della quinoa e portare abollore. Versare la quinoa met-tendo il coperchio e facendosobbollire per circa 12 minuti.Scolare l’eventuale acqua in ec-cesso e stendere la quinoa su unpiatto a raffreddare.Mettere carota, porro, prezze-molo e aglio nel mixer e tritareabbastanza fine. Aggiungere i

legumi, l’uovo, le spezie e il sale.Frullare il tutto per qualche se-condo, in modo da ottenere unaconsistenza mediamente omoge-nea (attenzione a non farlo di-ventare un frullato!). Se ilcomposto risulta troppo morbidoaggiungere un po’ di farina diceci. Avvolgere l’impasto nellapellicola e metterlo in frigo per10 minuti.Nel frattempo preparare lasalsa d’accompagnamento frul-lando il tahin con il succo del li-mone, l’aglio e 2 o 3 cucchiaidi olio extra vergine d’oliva,fino ad ottenere una salsafluida. Estrarre dal frigoriferol’impasto e formare delle pal-line medio-piccole appiatten-dole un po’.Scaldare dell’olio in una pa-della e cuocervi i falafel così ot-tenuti 2/3 minuti per lato.Servirli con sopra la salsa. Senza salsa, questi falafel sonoun ottimo finger food anche inun buffet di fine anno!Puoi trovare gli ingredienti diquesta ricetta da

a FORLI’, Viale 2 GIUGNO 66.

Falafel di quinoa e legumia cura di Terra d'Incanto

RIMINI

Dal 1992, nei pressi di Sarsina sul-l'appennino tosco-romagnolo, vive edopera un gruppo di persone chehanno intrapreso con fiducia, corag-gio e lungimiranza la realizzazionedi un sogno: coltivare, raccogliere etrasformare piante officinali per il be-nessere delle persone, lavorando inarmonia con le leggi della natura. Lu-cilla Satanassi e Hubert Bösch, i fon-datori e attuali guide del progetto,oltre ad avere mantenuto negli annil'identità tra un autentico stile di vitae quello che è per loro anche un me-stiere, continuano una densa attivitàdi ricerca, portando il regno vegetalea una sempre più profonda comu-nione con gli ambiti umani, da quellofisico a quello emotivo ed energeticoNutrendo e accudendo il giardino cheè riuscita a creare in una zona consi-derata svantaggiata dal punto di vistaagricolo, Remedia si occupa dellarealizzazione di manufatti erboristicibiologici di qualità, coltivando sucirca 20 ha oltre 300 specie dipiante. In più di venti anni oli essen-

ziali, gemmoderivati, tinture, oleoliti,rimedi floreali, cosmesi vegetale, ti-sane e spezie sono stati i tramiti diuna qualità ed efficacia sempre più ri-conosciute dalle persone che hannopotuto incontrare la natura attraversoi preparati di Remedia. Molte sono in-fatti le attenzioni e unicità chel'azienda cerca di esprimere nella suamissione di affermare i messaggi ve-getali rivolti al benessere:“Siamo una azienda biologica certi-ficata da Qcertificazioni e So.Cert.Qui tutto è fatto a mano, a misurad'uomo e di ambiente.Adottiamo pratiche e strumenti natu-rali per rendere la terra, le piante el’ambiente carichi di energie sottili po-sitive, sapendo quanto queste sianoimportanti per la vitalità ed efficaciadei preparati. Gli ingredienti utilizzati sono esclusi-vamente naturali e biologici ed auten-tico è l’amore con cui cerchiamo diportare avanti questo sogno divenutorealtà. Autoproduciamo i nostri ma-

nufatti in un podere appenninico in-contaminato ove pratichiamo unaagricoltura bioenergetica, oltre chebiologica. Utilizziamo acqua vitaliz-zata dalla coltivazione alla trasforma-zione, raccogliamo a mano nelmomento di massima forza vitaledella pianta, secondo gli orari plane-tari. Trasformiamo immediatamentesubito dopo la raccolta nel nostro pic-colo edificio di legno. Oltre il 70% diquel che realizziamo (erboristico ecosmetico) è floripotenziato, cioè ar-ricchito delle vibrazioni armonichedei fiori di Bach. Abbiamo potuto ri-scontrare una grande efficacia deinostri preparati erboristici anche abassi dosaggi mentre ci impegniamoa mantenere un rapporto rivoluziona-

rio tra la qualità e il prezzo.Garantiamo spedizioni veloci diretta-mente nelle case dei nostri fruitori, etanta è l'importanza che diamo alladivulgazione attraverso una densa at-tività di pubblicazioni, eventi, corsi,feste, seminari, visite in Azienda.I nostri esperti sono sempre a dispo-sizione per dare consigli adatti e per-sonalizzati sull’utilizzo delle piante edei rimedi naturali.Ma, soprattutto, la nostra esperienzaè ora testimonianza del fatto che unmodello di vita e di sviluppo in armo-nia con la natura, è possibile.”Vieni a scoprire Remedia suwww.remediaerbe.it

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 20156

SITI per APPROFONDIRE:www.olfattiva.it

www.artesquaeroshop.it

® BENESSERE CORPO E MENTE

di Lisa Dott.ssa Bortolotti, Consulente in aziende ein sistemi territoriali - [email protected]

Ayurveda e Yoga kundalini ad Alfonsine

Ad Alfonsine (RA) incontriamoKatia, operatrice ayurvedica chesvolge la sua attività in collabora-zione con un medico ayurvedicobolognese.Katia Vullo, è nata a Susa e si ètrasferita in Romagna per amore,insegna anche Yoga Kundalini se-guendo la tradizione e gli inse-gnamenti di Yogi Bhajan sia adAlfonsine che a Ravenna pressol'Associazione Mi-chi. Frutto diuna tradizione millenaria, lo YogaKundalini dona consapevolezza esensibilità per riscoprire la realtàinteriore e tutto il nostro potenzialecreativo.Ti accoglie nella sua casa, cheodora di incensi, e ti offre un tè ouna tisana; ha uno spazio attrez-zato e consono in cui effettua i suoi“massaggi” ayurvedici. Il massag-gio ayurvedico promuove il benes-sere del corpo, rilassa la mente epermette di entrare in contatto conla propria energia di guarigione.Katia ti osserva e ti ascolta primadi consigliarti il trattamento piùidoneo: massaggi costituzionali,pinda sweda (quei sacchettini dierbe che vengono passati sulcorpo usando olio caldo), shiro-dhara (colata di olio caldo sullafronte per rilassare il sistema ner-voso...): tutti trattamenti effettuaticon l'ausilio di olio naturale.Come vuole la tradizione ayurve-dica indiana, che Katia ha ap-preso direttamente in India in unaclinica ayurvedica, il lavoro che

viene svolto è sugli opposti. Se haimolto calore nel corpo e nellamente dovrai evitare cibi che scal-dano ma anche il sole caldo e larabbia, usando invece cibi rinfre-scanti, calma e temperature fre-sche. “L'Ayurveda - ti dice Katiacon gli occhi della passione - èl'antica medicina tradizionale in-diana ed è la medicina del buonsenso” che lavora sul riequilibriopsico-fisico ed emozionale dellepersone. Purtroppo nella nostracultura è difficile questa opera-zione di riequilibrio e di buonsenso, perché ci vengono impostiritmi innaturali. Una scelta sensatasarebbe quella di riavvicinarci allasaggezza contadina e alla suascansione del tempo più in lineacon giornate sane e rigeneranti,ritmiche e naturali.Il riequilibrio non è solo fisico maanche emozionale e mentale.Questi ultimi due aspetti sonomolto importanti e potrebbero va-nificare il lavoro effettuato solo sulcorpo: con l'Ayurveda è possibileintervenire contemporaneamentesu tutti e tre gli aspetti, potenziaregli effetti di ciascuno di essi e ren-derci più equilibrati anche nellenostre espressioni emotive o nellescelte di vita. Esattamente comesuccesse a Katia quando iniziò adavvicinarsi allo Yoga e in seguitoall'Ayurveda: dopo un intenso la-voro su di sé, inizialmente col per-corso yogico, comprese ledifficoltà emozionali, l'attacca-

mento al passato e ciò che la bloc-cava. Dalle difficoltà ha tratto l'op-portunità di un ascolto sinceroverso quello che realmente sentivaessere un dono naturale e ha se-guito una nuova strada che l'haguidata ad un atteggiamento rivo-luzionario verso la vita. Da lì il suolavoro è diventato l'insegnamentoe la condivisione verso un'identitàpriva di maschere, fatta di ascolto,sperimentazione e gratitudine.Il tè ormai è finito e ci ritroviamo aparlare delle differenze fra ilmondo occidentale e l'India nel-l'uso di questa antica saggezzamedica che è l'Ayurveda. In Indiaè considerata una vera e propriapratica quotidiana, esercitata damedici e terapisti con finalità pre-ventive e curative: infatti l'anticamedicina indiana trae la sua forzadalla prevenzione, attraverso laconoscenza di ciò che è più adattoad ognuno di noi con i nostri ca-ratteri individuali, l'ambiente, lastagione, l'età. Qui in Italia, e inoccidente in generale, non è con-siderata una pratica medica nétanto meno viene utilizzata ascopo preventivo: è un “di più”che qualcuno si regala in forma di“coccola” con tutti quei contorni dipiacevolezze che in India sonousati solo per i turisti. Infatti ab-

biamo bisogno di contatto percreare uno stacco netto con laquotidianità così frenetica e scon-nessa dai ritmi naturali ma ancheper ritrovare quel calore umanoche ci manca nelle relazioni connoi stessi e gli altri. La cosa più si-gnificativa è che quando l'Ayur-veda, in occidente, viene presa inconsiderazione come approcciointegrativo medico, si arriva sem-pre leggermente tardi, quando lemalattie sono diventate importantie lo squilibrio energetico è difficil-mente recuperabile o comunquenecessita di molto tempo.Katia mi esprime chiaramente ilsuo desiderio e impegno di tra-smettere con tutta la sua dedizioneregole importanti e basilari perammalarsi il meno possibile, apartire da cose semplici e vitali: larespirazione e il buon rapportocon il cibo, con lo stress e con lamente. Ecco perché Yoga e Ayur-veda sono una forza unica checonsidera la persona nella sua to-talità (anima, mente, sensi, corpo,coscienza) e racchiude la sag-gezza antica per mantenere o ri-trovare l'equilibrio del corpo, dellamente e dello spirito.E' impossibile salutare Katia e nonpensare “mi servirebbe proprio unbel massaggio!”

TEMPO DI LETTURA: 6 min

RAVENNA

CESENAPiccole abitudini pergrandi sorrisi: la casa Remedia: in Romagna, un progetto

per il futuro sostenibile

L’odore di una casa è un’improntaunica, che racconta moltissimo dichi ci vive e delle sue abitudini. Sce-gliere di profumarla utilizzando oliessenziali è un plusvalore alla quo-tidianità familiare, un’occasione perdetergere e igienizzare gli ambientiin modo naturale ed aiutare così ilsistema immunitario. La medicinaAyurvedica riconosce il naso comela porta del cervello e della co-scienza e utilizza da circa quattro-mila anni quella che oggi noichiamiamo aromaterapia sottile. Ilsupporto di un profumo naturalepuò aiutaci ad energizzarci, a rilas-sarci o a svolgere con lucidità econcentrazione i lavori quotidiani. Ecco qualche sinergia che Olfattivaha creato pensando agli ambientiche abitiamo:Aria Pulita: pino silvestre, ginepro,mirto, limone, eucalipto. A pol-moni aperti, col sorriso.

Dinamico Caldo: rosmarino epepe. Accresce la forza, risvegliai sensi.

Dinamico Fresco: rosmarino ementa. Un vero toccasana per laconcentrazione.

Frizzante: menta e litsea, è una es-senza che promuove il movi-mento, la velocità e la chiarezza,stimola la concentrazione, rendechiari i pensieri. Favorisce la di-gestione, aiuta nelle nevralgie,bronchiti, sinusiti, vertigini.

Fresco Limone: limone ed eucalipto.Per stare in alta quota, anche conil pensiero.

Golfo Aranci: la gioia dall'arancio,la freschezza dal finocchio, il be-nessere dalla salvia, la forza dalrosmarino, l'attenzione dall'euca-

lipto. In una sinergia che sa di Me-diterraneo.

Ginger Lemon: riscaldante, raffor-zante, afrodisiaco per l’uomo. Ri-pulisce gli ambienti e protegge,aiuta la capacità digestiva.

Magiche Erbe: il Lemograss è con-sigliato per eliminare tutte le ma-nifestazioni organiche dello stress,è indicato nei momenti di oppres-sione, quando ci si sente legati asituazioni sgradite e si avverte ilpeso delle avversità quotidiane sudi sé. La Menta risveglia la mente,dona chiarezza e favorisce laconcentrazione. E’ indicata per lecefalee di origine digestiva, per ladepressione mentale e fisica,funge da tonico per il sistema ner-voso ed è un espettorante

Ossigeno: Ravensare, Lavanda,Pino Silvestre. La purezza di unapasseggiata in montagna.

Studio: Limone, Mirto, Ver-bena. Favorisce la concentra-zione e il calcolo. Potenteantisettico, ci accompagna nelleore del lavoro o al risveglio.

Olfattiva ha creato delle sinergie inalcol vegetale pronte per esserespruzzate su lenzuola e tappeti, cu-scini e divani, nell’aria, nel vaporedi una doccia calda, sugli asciuga-mani, nella macchina e nei cassetti,sulla scrivania. Le nostre acque di profumo, cer-tificate vegan, acquistabili on linesul nostro sito, sono completa-mente fatte di natura e conservanointatte le proprietà della pianta, pos-sono essere usate anche nel deumi-dificatore o in un diffusore per oliessenziali, sui capelli e sulla pelle.

TEMPO DI LETTURA: 3 min

TEMPO DI LETTURA: 4 min di Giuseppe Satanassi

COGLIERE L'ESSENZA

www.olfattiva.itVendita on line di Profumi Naturali - tel. 0545.82966

Quando percepisci il profumo di un vero olio essenziale concediti cinque secondi e lascialo agire...

ABBANDONA OGNI ATTIVITA'

PREDISPONITI ALL'ASCOLTO

INSPIRA ATTENTO E RILASSATO

quando sentirai sorgere una sensazione di benessere avrai colto l'Essenza.

con più di25 € di spesa non paghi la spedizione

di Barbara Pozzi, Olfattiva

L’Associazione “Nuova Vita Asd”– Benessere Naturale e Olistico,con sede a Riccione in Via Buozzin. 26, Palazzo Gasperi, zonatranquilla (interno cortile con par-cheggio privato) è affiliata alloCSEN e aderente al Settore Oli-stico Benessere Csen del comitatoRoma.Il nostro progetto prevede la sen-sibilizzazione all'amore ed al ri-spetto della natura e di tutti gliesseri viventi. Lo scopo è quello difavorire la conoscenza e la divul-gazione delle discipline olistiche,delle filosofie e del benessere na-turale inteso a tutti i livelli. Orga-nizziamo giornate a tema,

laboratori creativi e promuoviamola conoscenza di modi naturali pervivere meglio. Operatori esperti equalificati (Operatori Olistici - Di-scipline Olistiche e Bio-naturali -Tecnici CSEN) effettuano tratta-menti e consulenze personaliz-zate. Si effettuano trattamentinaturali per animali da compa-gnia. Angolo relax e tisaneria.“Vetrina Scelte di Benessere”: peri vostri acquisti solidali. Il ricavatoverrà utilizzato a sostegno e auto-finanziamento dell’associazione.Le attività sono a numero chiuso enecessitano di prenotazione ecome ogni associazione si esigeun tesseramento. Perché tesse-

rarsi? Innanzitutto per avere unacopertura assicurativa in caso diinfortunio durante le diverse atti-vità che si svolgono durantel’anno. Per auto-finanziare un pro-getto di “Bene-essere Naturale a360° e un laboratorio di auto-pro-duzioni”. Il costo è di € 15,00 e lavalidità è annuale (365 g.). I tes-serati riceveranno in omaggio ri-viste e materiale sul benessere. Lasegreteria è aperta dal lunedì alvenerdì – dalle ore 10:00 alle12:00 e dalle 16:00 alle 18:00. Vi raccontiamo un po’ di noi…amanti della Natura e degli Ani-mali, siamo appassionati delle An-tiche Culture e delle Discipline

Olistiche e da anni siamo Opera-tori Olistici (Discipline Olistiche eBio-naturali - Tecnico CSEN). Do-tati di un forte intuito ed empatia,nel tempo abbiamo imparato di-verse tecniche olistiche e ad inte-ragire con le energie, tanto dasviluppare una particolare sensibi-lità e sensitività. Mettiamo a dispo-sizione le nostre capacità peraiutare a ritrovare se stessi, mi-

gliorare lo stato psico-fisico edenergetico. Attraversiamo insiemegli Itinerari dell'Anima, per sco-prire che spesso è possibile affron-

tare la quotidianità in maniera po-sitiva e diversa dal solito. Una pro-fonda unione ci ha portato neltempo a condividere numerosepassioni unite alle nostre capacità.Abbiamo costituito un'associa-zione di promozione sociale perpermettere la divulgazione dellenostre conoscenze, di favorire unosviluppo nel campo del Ben-essereNaturale e il miglioramento dellaqualità della vita di tutti gli esseriviventi. Siamo disponibili ad orga-nizzare piccoli laboratori espe-rienziali, seminari e incontri divario genere.Non vi resta che venirci a conoscere!

Passi anni a provare creme di tutti i tipiperché hai la pelle del viso davveropoco idratata… le tue amiche te ne re-galano di tutte le marche, tu ti fai con-sigliare, ma sei ancora in quella fasein cui non conosci davvero l’INCI (In-ternational Nomenclature of CosmeticIngredients: unico modo per identifi-care gli ingredienti presenti in un pro-dotto cosmetico), non sai quindi che la

paraffina presente in tantissime cremecommercializzate (e pubblicizzate, acominciare dalla notissima in barattoloblu) è petrolio che ti spalmi con dedi-zione sulla pelle… Ma un giorno ri-fletti, e capisci che la tua pelleassorbe, tutto quello che le propini,nel bene e nel male… tutto entra incircolo, allora cominci a cambiare ea scegliere la Bio Cosmesi e i pro-

dotti non testati su animali: se man-gio verdura e pasta Bio, perché nondevo far mangiare alla mia pelle in-gredienti altrettanto virtuosi, evi-tando schifezze chimiche?E poi incontri realtà piccole, mai sentitenei circuiti tradizionali, che stanno apochi Km da Bologna, hanno la certi-ficazione bio e un amore assoluto per

quello che realizzano; provi la lorocrema all’uva e rosa mosqueta e la tuapelle cambia in poche ore. Non è unmiracolo: è la realtà prodotta dalla co-

noscenza e dalle scelte consapevoli!Parlo di Artes Quaero, giovane realtàdi Gaggio Montano (BO), nata dall’in-

contro di due persone con backgroundmolto diversi, per dare vita a unanuova esperienza lavorativa e crea-tiva, con l’obiettivo di trasformare laloro innata sensibilità verso la “ricercadel bello”, in un modus operandi ca-pace di contrassegnare il valore delMade in Italy. Artes Quaero, infatti, si-gnifica “io ricerco e desidero le cosebelle”. La scelta del naming e' il fruttodi un'accurata indagine sul sensod’italianità legato alla maestria artigia-nale che in passato ha dato lustro alnostro Paese. Questo passato va risco-perto e coltivato: Artes Quaero lo facon cura ed attenzione, evitando lasperimentazione sugli animali.

www.romagna.viveresostenibile.net7

BENESSERE CORPO E MENTESITI per APPROFONDIRE:www.olfattiva.it

DICEMBRE 2015

®

di Maddalena Nardi

Artes Quaero: la cosmesi bio sulle nostre colline, fatta con amore e ingredienti naturali locali

TEMPO DI LETTURA: 3 min

REGALA o REGALATI un ABBONAMENTO a

Per sostenere la tua comunità e divulgare i valori della sostenibilitàperchè non abbonarti o abbonare qualcuno a “Vivere Sostenibile”?

1) Versa con bonifico bancario 60 euro sul CCIBAN: IT25R0847236760000000093411 - BANCA DICREDITO COOPERATIVO DI CASTENASO, intestato a Associazione Italiana Comunità Sostenibili. Causale del bonifico: “Abbonamentosostenitore + nome, cognome” del destinatario.

2) Invia un’email all’indirizzo [email protected] il tuo: nome, cognome, indirizzo di ricezione e Codice Fiscale (indispensabile per la corretta fatturazione).

Diventerai così anche socio dell’Associazione Italiana Comunità Sostenibili.Sostenere il progetto “Vivere Sostenibile” indica la tua volontà e passione di impegnarti personalmente, ogni giorno, perrealizzare e condividere un nuovo modello di vita più consapevole e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda.

COSA FARE:

Alla scoperta dell’Associazione Nuova Vita di Riccione

RIMINI

TEMPO DI LETTURA: 4 min

Associazione Nuova Vita Asd – Benessere Naturale e OlisticoPer info e prenotazioni: 347.6273683 - E-mail: [email protected]: nuovavita.laboratoliolistico

La natura, il tempo e la via del cuore...

Per nove mesi all’interno del ventre dinostra madre viviamo il tempo delsogno scandito dal ritmo e dal suonoprofondo del suo cuore. Questo suonoè stato per noi fonte di vita, nutrimentoe sostegno, ci ha continuamente rassi-curato e accompagnato nella costru-zione di noi stessi.

Siamo stati riempiti in profondità e inmoto totale da questo continuo Tamtam - più precisamente Dum dum oTum tum - un suono che ci ha accom-pagnato dirigendo magicamente la di-sposizione e la strutture delle nostrecellule dal momento in cui eravamo unsemplice embrione fino alla nostracompleta formazione. La nostra na-scita in questo mondo è stata regolatada questo ritmo ancestrale e armoni-camente connesso con il cuore dellaterra, del sole, del mondo intero! ll ta-glio del cordone ombelicale ci ha im-messi nel mondo e abbiamo fatto ilnostro primo respiro interrompendo lanostra connessione con la madre, spe-rimentando il dolore del distacco. Daqui è iniziato il nostro cammino e lanostra avventura nel mondo come es-seri consapevoli e coscienti. Per conti-nuare a vivere per noi è statofondamentale appoggiare la testa sulseno della madre e abbiamo così riu-dito il suo cuore.

Ora, da adulti, cosa può ridarci forzae vigore, cosa può darci speranza

nella vita se non il riappropriarsi e il ri-connettersi consapevolmente con que-sto suono unico, antico e primordiale?

La risposta è il suono del tamburo.Come si può vedere già nella parolastessa ritroviamo il suono onomato-peico TAM che è il suono del cuoreche può cambiare in tum, pum, gun.Il tamburo, se opportunamente com-preso, ci permette di ricreare questaconnessione con la nostra parte piùprofonda e ancestrale, ci permette direcuperare dalla nostra memoriacellulare quella musica cosmica cheabbiamo voluto dimenticare, che ètempo, ritmo, armonia e melodia.La via del tamburo Sciamanico è lavia del cuore. Lo Sciamano è coluiche ristabilisce la connessione con ilcuore: il suo e quello della terra, delsole, della via lattea, di tutti gli es-seri viventi...

L’albero è la materia con cui costruireil tamburo, che viene ricavato daltronco dove i cerchi concentrici semprepiù stretti indicano la via da percorrereper tornare al centro. L’albero rappre-senta l’asse del mondo, l’asse dellaterra il tamburo che deve essere co-struito di modo che esso sia armonica-mente accordato con le frequenzespaziali e temporali della terra con lesei direzioni dello spazio, e con il ritmoprocessionale della terra che scandisceil nostro tempo i nostri respiri e il nostrobattito cardiaco.

Il nostro cuore batte in media 72 volteal minuto e la terra perde un gradoprocessionale ogni 72 anni. L’uomorespira in media circa 18 volte al mi-nuto e 25.960 volte nell’arco delle 24ore e così la terra impiega circa25.960 anni per compiere un cicloprocessionale completo. Tutto ciò servea rendere evidente la connessione chec’è tra l’uomo e la madre terra che cinutre e ci sostiene. Le misure che deverispettare il tamburo devono essere ar-monizzate con la frequenza temporaledel 12 che dal centro della terra saleverso il cielo e la frequenza spiritualedel 13 che dal centro del cielo rag-giunge il centro della terra. Questecorrenti energetiche rappresentate daquesti due numeri sono fondamentalial fine di creare un rapporto armonicotra noi, la natura e il mondo. Essi rap-presentano l’unione del maschile conil femminile, del bene e del male, del-l’alto e del basso, del grande e del pic-colo...

Il tamburo sciamanico deve essere ri-coperto da una pelle di animale cuioccorre essere profondamente grati,perchè attraverso il suo sacrificio per-mette a noi di crescere. Attraversoquesto processo creativo il tamburo di-venta strumento creativo esso stessoentrando a far parte del processo evo-lutivo della vita, della coscienza e dellaconsapevolezza dell’uomo. Attraversodi esso egli si emancipa e si realizzaspiritualmente.

Il tamburo sciamanicoTEMPO DI LETTURA: 4 min di Francesco Palermo

Non sono molte le aziende che possono vantare quasi trent’anni di attivitàcontinuativa nel campo editoriale, lasciando inalterata nel corso del tempola propria mission e dimostrando una capacità di attraversare l’innovazionecome pochi.

Tra queste c’è senz’altro il Gruppo Macro: una delle realtà più conosciute inEmilia Romagna e in tutta Italia per la cultura della conoscenza e del benes-sere del corpo, della mente e dello spirito.

La storia del Gruppo Macro è quella della più classica azienda familiare –nata nel 1987 – che col passare del tempo e col duro lavoro si è trasformatain una realtà strutturata capace di affermarsi sul mercato editoriale, sia dalpunto di vista della produzione che nella commercializzazione. Oltre allanumerosa rete di punti vendita convenzionati sparsi lungo la Penisola, il sitoMacrolibrarsi.it è oggi uno degli e-shop più forniti e trafficati del mercatoeditoriale italiano.

Come amano definirsi, il Gruppo Macro è un «laboratorio di idee e quindiè una realtà dinamica che cerca di creare libri e soluzioni legate al benesseredell'uomo. Attenti a nuovi orizzonti commerciali, produttivi, culturali e dispo-nibili a collaborazioni e partnership capaci di produrre benefici per tutti».

Un’azienda certificata come Impresa etica che fa della sostenibilità e dell’in-

dipendenza le proprie caratteristiche principali. «Vigiliamo e proteggiamole nostre straordinarie caratteristiche, la nostra indipendenza, il patrimonioaccumulato con tanto impegno, i legami con i soci e collaboratori, le popo-lazioni e i territori in cui operiamo». Un’azienda che non si pone limiti e cheoltre al mercato editoriale si occupa a tutto tondo dei temi riguardanti il be-nessere e il naturale.

In un gruppo che fa dell’etica e della sostenibilità le parole chiave, non potevamancare al suo interno l’utilizzo di uno strumento come la moneta comple-mentare. Anche il Gruppo Macro è infatti una delle numerose aziende chein Emilia Romagna hanno scelto di aderire al Circuito Liberex, il circuito dicredito commerciale - nato sulla scia dell’esperienza sarda del Circuito Sar-dex - che consente a centinaia di imprese di scambiare tra loro beni e serviziutilizzando una moneta complementare all’euro.

«Abbiamo conosciuto Liberex a seguito della valutazione degli ottimi risultatiottenuti dal circuito Sardex in Sardegna e abbiamo compreso che le finalitàdi Liberex sono perfettamente allineate con la mission di Macro».

Ma perché un’azienda come il Gruppo Macro decide di adottare lo stru-mento del Liberex? «Partecipare al Circuito Liberex, in un mondo in cui gliscambi non avvengono solo in denaro ma anche in dare e ricevere ciò chesi sa meglio fare, è sicuramente il modo per svincolarsi da interessi finanziari

altrui e vedere un orizzonte imprenditoriale più sostenibile».

Indipendenza e sostenibilità: temi e azioni che vanno di pari passi con unadeterminata visione del mondo. «La sostenibilità che cerchiamo di comuni-care in ogni progetto che portiamo avanti, oltre a legarsi all'utilizzo rispettosodella natura, si traduce anche in consigli mirati ad offrire soluzioni concreteal benessere per tutte le fasce di età».

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 20158

SITI per APPROFONDIRE:www.circuitoliberex.net

www.danielalorizzo.it

®

TEMPO DI LETTURA: 4 min

La Società Cooperativa “Borgo Etico” vuole rappresentare un’importantepunto di riferimento applicando, promuovendo e installando, tecnologie, stru-menti e processi con l'obiettivo di declinare in maniera efficace quella cheviene comunemente indicata come “Green Economy”, con particolare rife-rimento al settore della produzione alimentare. La cooperativa opera perl’ideazione, la progettazione, l’organizzazione, la gestione e la promozionedei servizi/tecnologie accessorie e complementari alla vendita delle produ-zioni alimentari. La “mission” di Borgo Etico è infatti servire le imprese diogni dimensione ed i consorzi di filiera, interpretandone la domanda di in-novazione e la necessità di realizzare progetti di ricerca e sviluppo, alloscopo di aumentare l'accessibilità ai propri servizi e migliorare complessiva-mente le performance e la competitività dell'agro-industria nel breve e mediotermine.

Borgo Etico mette in connessione l'industria, la ricerca, le istituzioni, le uni-versità e tutte le risorse idonee del territorio che possono operare a supportodell'innovazione e della competitività dell’industria agro-alimentare, creandosinergie fra loro.

Le aziende del settore agro-alimentare che si avvalgono dei servizi diBorgo Etico:

1 - Vengono coinvolte in un percorso continuativo di sperimentazione di tec-nologie/servizi innovativi in cooperazione con le aziende fornitrici operantinel loro territorio, ispirandosi alla metodologia denominata "Kaizen" (mi-glioramento continuo).

2 - Possono contare su un progresso verificabile della qualità dei servizi edei processi, tramite l'adozione di certificazioni e sistemi di gestione am-bientale riconosciuti in ambito comunitario, ottenendo al contempo un ri-sparmio immediato sia in termini di efficienza economica che di riduzione

degli impatti ambientali (impiego della metodologia LCA di prodotto e diprocesso, riduzione misurabile delle emissioni di CO2, ecc.)

3 - Garantiranno maggiori possibilità di introiti economici e incrementerannola credibilità/reputazione delle aziende stesse.

La vision della strategia Kaizen è quella del rinnovamento a piccoli passi,da farsi giorno dopo giorno, con continuità, in radicale contrapposizionecon concetti quali innovazione, rivoluzione e conflittualità di matrice squisi-tamente occidentale. La base del rinnovamento è quella di incoraggiare ognipersona ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti il cui effetto comples-sivo diventa un processo di selezione e miglioramento dell’intera Organiz-zazione.

Il nome Borgo Etico dato al progetto si ispira proprio all’antica tradizionedei borghi nelle città, luoghi rispettosi delle persone, delle tradizioni e tecno-logie produttive. Per questo motivo, oltre alla creazione di un Laboratorio diInnovazione Agro-alimentare nel quale poter sperimentare tecnologie e pro-dotti alimentari, si offriranno anche servizi di comunicazione epromozione tali da collocare nel mercato globale, in una posizione di eccel-lenza, le aziende coinvolte attraverso campagne di “Green-Marketing” de-dicate e mirate. Intendiamo segnalare le pratiche più virtuose e diffondernel'utilizzo nel territorio.

I cibi tradizionali hanno già assunto nuove forme, non solo in termini di con-fezionamento e servizio, ma anche negli standard qualitativi, di sicurezza enelle proprietà nutrizionali; ma la sfida è far sì che i prodotti del futuro, in-sieme a cambiamenti significativi nella dieta e negli stili di vita, possano avereun impatto positivo sulla salute pubblica e sulla qualità generale della vita,facendo leva anche sugli aspetti immateriali del cibo, come la consapevo-lezza sui processi di produzione a basso impatto ambientale (biologico) e la

creazione di reti solidali fra produttori e consumatori, richiamando in questol'esperienza dei gruppi di acquisto solidale (GAS).

Attenzione particolare sarà rivolta all’ambiente e all’efficienza energeticadelle diverse filiere agroalimentari. In maniera sostanziale, la connotazionedelle innovazioni proposte nell’ambito del “Laboratorio di Innovazione Agro-alimentare” deve rispondere alle seguenti caratteristiche:

• Applicabilità ad ampio spettro, con impatto diretto sull’intera filiera, e piùsignificativamente sui prodotti finiti;

• Eco-sostenibilità delle tecnologie e metodiche proposte;

• Miglioramento salutistico (da prodotto alimentare ad alimento funzionale)e di durata dei prodotti finiti;

• Rispetto dell’etica produttiva anche in sistemi intensivi di produzione (coltureed allevamento);

• Attenzione agli aspetti concatenati: “qualità materia prima → salute con-sumatore finale” e così anche “benessere animale → benessere consuma-tore finale”;

• Tracciabilità, fortemente interconnessa con la percezione di sicurezza delprodotto alimentare.

Alla base del progetto imprenditoriale Borgo Etico c’è, infatti, una convin-zione: solo una ricerca orientata strategicamente sulla scienza della nutrizionee sulle tecnologie alimentari connesse potrà condurre all’applicabilità dinuove tecnologie a minor impatto ambientale e, quindi, ad un vantaggioeconomico e competitivo per la collettività e le nostre imprese nel mondo.

ECONOMIA SOLIDALE

TEMPO DI LETTURA: 6 min

Alla scoperta del Borgo Eticodi Veronica Ventura

Il Circuito Liberex e Gruppo Macrodi Paolo Piras

“Che brutto lavoro che fai” mi dice Stefania, io la guardo stupita, misembra di fare un bel lavoro: insegno alle persone a gestire meglio illoro rapporto con le banche e il denaro, cosa c’è di brutto?

“I soldi! Ti occupi di soldi e di banca, al solo pensiero mi viene la nau-sea…” mi risponde Stefania.

Conosco questa frase, l’ho sentita centinaia, migliaia di volte eppure an-cora mi stupisce, mi fa chiedere: come mai sono le persone che reputole migliori, che spesso si muovono con agilità nel mondo dello spirito,che mi rivolgono questa frase?

Sembra che chi ha deciso di muoversi nel mondo spirituale abbia con-temporaneamente deciso che del denaro e dintorni non se ne debba oc-cupare, come se fosse qualcosa di sporco e inopportuno.

Come se un vegano smettesse di usare i coltelli.

Il denaro non è ne’ buono ne’ cattivo… è solo energia. E’ come lo usiamo che ne fa la differenza!

Capisco l’origine di questa posizione: nel nome del denaro si compiono icrimini peggiori e quindi appare più semplice abbandonare il campo di-cendo “io non me ne occupo”. C’è chi si ritrae con disprezzo, c’è chi fingedi credere che il denaro non esista, c’è chi è convinto di non meritarlo.Ma gliatteggiamenti negativi nei suoi confronti rifuggono da una diretta responsa-bilità e così abbandonano a se stesse grandi forze materiali che potrebberoessere trasmutare in forze spirituali. E così facendo qualcun altro se ne oc-cupa... Ciò che spesso si dimentica è che le energie spirituali hanno comun-que bisogno di strumenti e forme materiali per manifestarsi e il denaro puòessere uno strumento straordinario per costruire “case illuminate”.

Non utilizzarlo è come privare chi lavora per la sua costruzione di unagrande fonte di energia, è come non dare da mangiare al muratore che lacasa la sta costruendo.

Vi segnalo che Domenica 13 Dicembre tratterò di “Bot – Bond – Fondidi investimento: quando la conoscenza fa la differenza!” presso il Cen-tro Olistico di Rimini (www.centrolisticorimini.it) Ore 15.30 – 18.30.

Per info e iscrizioni: 338/6414273.

TEMPO DI LETTURA: 3 min Ma il denaro è buono o cattivo?di Daniela Lorizzo, Banking Trainer e Consulente di Economia Consapevole - [email protected]

CESENA

Quest'estate Igor Sibaldi ha presentato il suo ultimo libro “I con-fini del mondo” chiacchierando a ruota libera su cosa in effettisiano questi confini ormai troppo stretti. Abbiamo affrontato unviaggio ideale in compagnia di Noè e del vero significato deltanto famoso Diluvio Universale (con qualche digressione suCappuccetto Rosso e Biancaneve, sul matrimonio e sui gatti).Noè significa “colui che va d'accordo con se stesso” è quindiuna persona che ha trovato il suo equilibrio e le risposte alle do-mande di esistenza e scopo.Ognuno di noi può essere un Noè, in grado di vivere il suodiluvio universale, che altro non è che un profondo cambia-mento di ciò che siamo e del mondo che ci circonda, che im-provvisamente diventa molto più ampio. Questo mondo, quellotroppo piccolino, per sua natura non può esserci d'aiuto a tro-vare un senso più ampio di noi stessi: abbiamo quindi solouna scelta, fra il rassegnarci a ciò che ci circonda oppure cam-biare noi stessi.Oggi molti di noi esprimono apertamente che “questo mondonon ci piace”, ma un tempo, storicamente, questa esternazionenon era possibile (pena la morte) perchè metteva in discussionelo status quo. Cesare, Gesù, San Francesco, Amleto, Don Chi-sciotte sono tutti esempi di personaggi che hanno espresso laloro non accettazione del mondo così come confezionato e nehanno subìto le ripercussioni. Noè fu il primo fra tutti noi a so-stenere che “questo mondo è troppo piccolo”.Noè costruisce la sua arca, che dal testo originale capiamo es-sere non una barca bensì un linguaggio, una lingua persona-lissima che dobbiamo costruirci interiormente. Sibaldi teorizzache Dio disse a Noè: “Se tu vuoi cambiare il mondo impara adaffrontare il cambiamento: costruisciti un linguaggio mentaleche sia solo tuo, che sia come il legno della vite, che si attaccaalle cose, attaccato fermamente alla realtà e a ciò che è reale,e non farti prendere in giro da chi dice parole che non dicononulla. Un linguaggio per parlare con te stesso e che possiedaparole concrete riconoscibili senza ombra di dubbio”.Scartando dal pensiero tutte le parole senza un senso com-piuto, astratte e che non hanno un significato reale, possiamoliberare almeno il 10% della nostra mente per lasciare spazioa cose molto più importanti, per conquistare più tempo a di-sposizione, per allargare i nostri confini. La mente sarà così ingrado di vedere cose che i contemporanei nemmeno riesconoad immaginare.Alcuni esempi di parole inutili? Sport, politica, democrazia, ilnome di battesimo (che non scegliamo noi, ma ci viene imposto),il cognome, matrimonio, spiritualità, anima, Dio… e in generetutte quelle parole che un bambino di tre anni difficilmente riescea inquadrare nel suo significato. Queste parole rendono questo

mondo ristretto e hanno a che fare con uno schema di DOMI-NIO. Sono parole che hanno la funzione di tenerti fermo esat-tamente dove sei, per non farti venire voglia di estendere i tuoiconfini, per fare in modo di adeguarti a questo piccolo mondoche in fondo, quando eri bambino, trovavi un po' strano.Il cambiamento non è qualcosa che dobbiamo attendere: la spe-ranza in un futuro migliore è inutile perchè è ORA che dob-biamo darci da fare, costruire la nostra arca e vivere il nostrodiluvio universale. “Fai le cose finchè c'è luce perchè quandovien buio non puoi più fare niente” significa che dobbiamo darcida fare ora, in questa vita, senza attendere tempi migliori.Nella storia biblica tutto ci viene proposto come insensato e ir-realizzabile appositamente per darci la percezione che noinon potremo mai farlo e che siamo costretti a rimanere qui, inquesto status quo. Ma la storia, anche quella degli animali, èben diversa … Dio spiegò a Noè che nel “linguaggio solo no-stro” dobbiamo fare entrare anche le bestie, ovvero le nostreparti animalesche, quelle istintuali e spontanee, le pulsioni chesono elementi innati e importanti di noi stessi. Che vanno ac-colte e salvate!Con un'arca di questo tipo, le persone attorno possono non ca-pire più questi Noè, così diversi da tutto il resto. Questo può es-sere un problema, farci sentire disadattati. E' accaduto in tuttele epoche: questi disadattati erano persone che avevano capitoche questo mondo ci è troppo stretto, va ingrandito e per farlodobbiamo cambiare noi stessi.Quando ci sentiamo disadattati, o ci indicano come tali, signi-fica che siamo arrivati al confine del mondo ed è il momento diquella che viene da sempre definita “l'iniziazione”, ovvero ilcambiamento che ci trasforma e allarga i nostri confini. E' unrituale in cui la nostra identità viene annientata ed è per questoche spesso viene rappresentato con una sorta di morte: l'Adam,Biancaneve, Cappuccetto Rosso, la Bella Addormentata, Polli-cino ne sono esempi (in particolare tutta la tradizione fiabescain cui la protagonista è una donna).Quindi, poiché non riesci a sopportare niente di quello che sop-portavi prima, decidi di cambiare: tutto questo è un bisognoprofondo dell'Uomo ed è costantemente a nostra disposizione.Questo è il vero diluvio, quell'acqua che inizia a piovere e in-vade tutto il mondo che conosci mentre tu, nella tua arca, gal-leggi e ti ergi in alto, in una posizione in cui vedi le cose da unnuovissimo punto di vista.Nessuno muore nel diluvio universalee tutti continuano a vivere la loro realtà ristretta fatta di linguaggiastratti che distraggono e imprigionano; tu sei altrove e veditutto questo da lontano, in posizione più alta; loro non capisconote e tu non comprendi loro perchè sono “sott'acqua”, hanno unlinguaggio differente.

Saremo soli? No! Incontreremo chi, come noi, avrà vissuto il suodiluvio universale.Quali sono le fasi dell'iniziazione? Sono quattro, sono le stesseper chiunque e si rifanno alla fase alchemica:1 - il grande mare nero in cui perdiamo ogni nostra certezza(come Gesù sul Calvario) e richiede che ci costruiamo l'Arca;

2 - VIRIDITAS, il grande mare verde. Verde dell'acqua del dilu-vio che ti porta in un oceano di infiniti e repentini cambia-menti. E' il momento della pietà e dell'affidarsi;

3 - ALBEDO, ovvero il momento dell'alba, in cui qualcosa dinuovo inizia a formarsi, un'identità diversa prende forma. Sitrovano qui i grandi amori che ci completano;

4 - RUBEDO, il grande mare rosso, in cui nuovo sangue rossofluisce nel nostro corpo e ci trasforma definitivamente in qual-cuno di nuovo.

Queste fasi hanno il potere trasformativo per tutte quelle personeche vogliono estendere i loro confini, accettando il cambiamentoe vivendo fino in fondo, con la propria Arca, le fasi dell'inizia-zione. Oggi incontriamo sempre più spesso altre persone checomprendono il nostro linguaggio e possono condividere questaesperienza. Questi cambiamenti e tutte queste persone stannoavviando una fase straordinaria che potremo definire unanuova speciazione dell'Essere Umano: sta nascendo una vitadiversa in un mondo molto più ampio in cui ci sarà convivenzaancora a lungo con tutti quelli che avranno deciso di rimaneredove sono, cioè sott'acqua, nel mondo piccolino.Ride Igor Sibaldi, ride con noi, perchè sa benissimo che in fondonon ci ha affatto raccontato il contenuto del libro, ma ci ha do-nato un viaggio speciale in compagnia di Noè a favore di tuttiquelli che, come i presenti, stanno cercando il loro personalis-simo diluvio universale. Buona pioggia a tutti!

BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

9

La Protezione Civile apre le porte al mondo vegano e lo fa nellacittà di Parma. Lo scorso 8 Novembre si è tenuto presso la sededel comitato di Parma della Protezione Civile di via del Taglio,il corso “Alimenti Vegani/Vegetariani” curato dal maestro LuigiD’Avino, vegetariano per scelta personale, nonché professorepresso la scuola alberghiera di Salsomaggiore Terme; RosarioIppoliti, cuoco referente cucina Comitato Provinciale della Pro-tezione Civile di Parma e Maurizio Lori, cuoco Comitato Pro-vinciale della Protezione Civile di Parma. “La Protezione Civile- ci spiega Ippoliti - è come una grande famiglia! E’ importante,soprattutto negli stati di calamità far sentire la gente a casa,farle trovare un luogo confortevole, ma soprattutto il cibo a cuisono abituati. Per questo abbiamo deciso di pensare, non soloa chi soffre di intolleranze alimentari, ma anche a chi, per mo-

tivi etici o salutistici ha scelto buone abitudini alimentari.” Si-monetta Rossi, vice presidente dell’Associazione Parma Eticama anche volontaria della Protezione Civile, si dice entusiastadi questa iniziativa: “La collaborazione tra la Protezione civilee la nostra associazione è nata nel 2014, sin dal primo annodel Parma Etica Festival. I loro volontari, capitanati dall’instan-cabile Rosaria Longo, sono arrivati al Festival come la cavalleriadei film: ci hanno aiutato durante i tre giorni della manifesta-zione regalandoci la loro preziosa esperienza. Dopo quei beimomenti di condivisione alcuni di loro sono diventati soci del-l’Associazione e alcuni di noi, hanno frequentato il corso perentrare nella protezione civile. E’ bello vedere come anche nelmondo del volontariato si aprano le porte alle differenze, acco-gliendole come una ricchezza, anziché con diffidenza.”

Igor Sibaldi e questo mondo troppo piccolo

La protezione civile apre le porte al mondo vegano di Anna Ganapini

TEMPO DI LETTURA: 9 min

TEMPO DI LETTURA: 2 min

Benessere corpo & mente

Buone pratiche

di Lisa Dott.ssa Bortolotti, Consulente in aziende e in sistemi. Vicepresidente SCEC EmR [email protected]

DICEMBRE 2015

A settembre è stato inaugurato l’asilo sostenibile progettato dal-l’architetto Mario Cucinella nel comune di Guastalla (RE) per so-stituire le scuole perse a causa del sisma del 2012 in Emilia, conmateriali naturali ed interdisciplinarità. I bambini lo chiamano“la balena”, vista la forma tondeggiante degli interni, pensatiper garantire la massima sicurezza e tutto il comfort possibile.“Per progettare un asilo nido e una scuola d’infanzia - ha rac-contato l’architetto - è necessario che si incontrino e dialo-ghino discipline diverse: l’architettura, la pedagogia, lapsicologia, l’antropologia. La qualità degli spazi dipende dacome questi saperi riescono a interagire tra loro. La costru-zione di ambienti per i più piccoli può essere uno spunto diriflessione sul ruolo dell’architettura, che non è solo materiada riviste patinate ma può diventare strumento educativo: lo spazio condiziona i comportamenti e bambini cresciuti inun ambiente confortevole, stimolante, adatto alle loro esi-genze saranno adulti più consapevoli.”Realizzato in collaborazione con Rubner l’edificio è interamentecostruito con materiali naturali privi di sostanze chimiche dan-nose mentre il legno lamellare della struttura ed il vetro delle pa-

reti permettono allo sguardo diattraversare le aule da un latoall’altro e stimolare l’intera-zione del bambino con lo spa-zio circostante. L’asilo sostenibile complessivamente è costato3,2 milioni di euro, 1,4 finanziati dal Comune di Guastalla,750.000 € dalla Regione, 250.000 dal concerto “Italia LovesEmilia” ed i restanti provenienti dalle offerte raccolte dalla Re-gione. I bambini sono passati dagli scomodi container tempo-ranei alla pancia della balena senza nessun timore, scoprendoi nuovi ambienti, i giochi e le piste da skate con stupore e cu-riosità (fonte Rinnovabili.it).“A nome della presidenza e del comitato scientifico del CETRI-TIRES - ha dichiarato Antonio Rancati, coordinatore nazionaleattività didattiche e strategie di formazione - abbiamo espressoi nostri vivi apprezzamenti a questa lungimirante pubblica am-ministrazione. Una scuola che farà il giro del mondo per il suodesign e la sua sostenibilità, in linea col futuro che desideriamodi green economy, terza rivoluzione industriale, con l’economiadella condivisione, i temi della tutela ambientale insegnati fin da

piccoli. Una buona notizia non solo per le famiglie di Guastalla,ma per tutto il Paese: progettare, costruire e vivere bene unedificio pubblico è possibile, non domani, il futuro è già qui.”Ma vediamolo più nel dettaglio questo asilo, che si apre nel“ventre della balena”, di ispirazione collodiana. Si nota subitol’occhio di riguardo che nell’architettura della struttura si èavuto per il verde, tutti i giochi nel giardino sono rigorosa-mente in legno, e un sentiero in sassi piccoli di colore marroneci conduce all’ingresso. E poi l’impatto zero della struttura con fotovoltaico, recuperoacqua piovana, raccolta differenziata e riscaldamento acqua sa-nitaria con l’ausilio del sole. Essendo una struttura per circa 130bambini da 0 a 3 anni, vi cresceranno sicuramente le future ge-nerazioni del paese imparando fin da subito che si può ben vi-vere in un mondo più sostenibile, attento alla natura quanto albenessere dell’uomo.

Scelte Ecosostenibili

BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

10

DICEMBRE 2015

Bambino naturale

di Emanuele Gadda – Delegato CETRI Educational

L’asilo sostenibile è possibile!TEMPO DI LETTURA: 4 min

Foto di Emanuele Gadda

Foto di Fausto Franzosi

Pensare globale, agire locale. Ora e sempre RESILIENZA!TEMPO DI LETTURA: 9 min

di Silvano Ventura

Perchè dovremmoarrenderci all'oli-garchia economicae tecnologica? Per-chè rassegnarci?Moltissimo pos-siamo ancora fare!Ancora oggi pos-siamo recuperaretutto ciò che è statoprezioso in pas-

sato, purchè manteniamo pura l'anima e ci facciamo coope-ratori della natura: chi se ne allontana verrà travolto. Si puòritrovare insieme la strada, si può recuperare l'integrità per-duta. Uniti lo protremo fare. Purché dimostriamo una forte ca-pacità di resilienza. La parola resilienza deriva dal latino'resilire', che significa “rimbalzare”. Il termine viene usato in-nanzitutto in tecnologia, dove indica la capacità dei materialidi resistere alle sollecitazioni a agli urti, poi, a partire da que-sto ambito, ha diverse applicazioni in altre scienze, assumendoin esse vari significati.All'interno della Transizione, per RESILIENZA s'intende la ca-pacità della comunità di resistere a shock esterni e soprattuttoalla carenza delle risorse sul nostro pianeta. A quali adatta-menti dei nostri stili di vita ci costringerà l'assenza o la scarsitàdi energia fossile (petrolio, gas naturale, carbone)? Oggi citroviamo a vivere e operare in un panorama globale comple-tamente diverso da quello di ogni periodo precedente, e que-sta trasformazione, si farà sempre più rapida e decisiva neiprossimi anni.Le crisi legate alla scomparsa del petrolio e di altre risorse mi-nerali, al fallimento nel nostro modello economico-finanziarioe al cambiamento climatico con le conseguenze ambientali esociali che esso comporterà, ci porranno davanti ad una sfidaaffascinante: quella di inventarci un nuovo modello di vitaprima che il pianeta, e noi con lui, collassiamo.Ecco che allora si fa urgente la necessità di un nostro cam-biamento che dovrà avvenire a livello locale, tenendo benpresenti i problemi nella loro globalità. Dobbiamo impararead adottare comportamenti concreti secondo uno stile di vitaorientato alla responsabilità dei singoli, delle comunità e poidell'intera società.

Viviamo tutti un costante stato di dipendenza da sistemi, pro-cessi e organizzazioni, dei quali nulla sappiamo e sui qualinon possiamo esercitare alcun controllo. Nelle nostre città, cosìcome nelle nostre aziende e nelle nostre campagne consu-miamo energia, gas, prodotti minerali e chimici in tutti i tipi.Nelle nostre cucine consumiamo quantità sproporzionate dicibo che percorrono migliaia di chilometri per raggiungerci,con catene di produzione e distribuzione estremamente lun-ghe, complesse e delicate, strettamente collegate alle disponi-bilità di petrolio e dei suoi derivati. Tutto questo è stato resopossibile, negli ultimi 70 anni, dell'abbondanza di combustibilifossili a basso prezzo, che ci ha messo a disposizione energiaovunque per produrre senza posa merci e spostarle da unaparte all'altra del pianeta.É facile scorgere l'estrema fragilità di questa struttura. Basteràl'aumento del costo dell'energia, unito alla sua scarsa dispo-nibilità a fare crollare questo modello di sviluppo e travolgeretutto e tutti. O forse saranno le guerre e gli sconvolgimenti so-ciali causati dall'infrangersi dell'illusione dell'abbondanza ine-sauribile – nella quale stiamo vivendo da oltre 70 anni – a farepresto collassare il sistema. Solo un piccolo assaggio sono lemigrazioni che interessano l'Europa,ma che diventeranno sem-pre più esodi di massa. É probabile infine che la crisi del no-stro modello di sviluppo sarà scandita da gravi cambiamenticlimatici ed eventi estremi di varia natura.Questa non è resilienza e neanche semplice buon senso!Pensare, progettare ed infine agire resiliente significa dotare lacomunità e il territorio di una propria energia, di creatività e di-namismo. In concreto significa attuare delle scelte differenziateper ottimizzare le risorse ed aprire la strada al cambiamentoinventivo. Trasformare un parcheggio in un orto comunitario;piantare alberi da frutto piuttosto che piante “decorative”: limi-tare l'importazione di bene primari (ma non solo) producibili inloco e riattivare così l'economia locale; ri-usare prima di rici-clare e riciclare piuttosto che smaltire; utilizzare i mezzi pubblicie organizzare “car-sharing”: favorire i gruppi di acquisto e lasolidarietà sociale; condividere utensili e competenze, attivarebanche del tempo, creare mercatini dove cittadini possano ba-rattare beni che non usano più, istituire una moneta locale emille altre esperienze ancora da inventare. Tutti questi sonoesempi di come favorire una resilienza locale e creare “sensodi appartenenza” alla comunità.

Non vi sentite ancora in grado di partire per questa avventura?Ma se la resilienza fosse una predisposizione individuale ecollettiva che si può anche imparare? Quali sono le caratteri-stiche di una persona e di una comunità che favoriranno l'ap-prendimento della resilienza?• Una persona resiliente è in grado di reagire con flessibilitàai cambiamenti e alle difficoltà esistenti e quindi, nel supe-rarle, sviluppa un equilibrio originale. Valutando la comples-sità di una situazione, è in grado di intuire quali sono leopportunità che sottendono ai vincoli del problema e, nelcaso, non vive la sconfitta come problema fallimento perso-nale, ma presto la metabolizza, traendo insegnamento daglierrori commessi. Una persona resiliente è disposta al cam-biamento ed al continuo apprendimento, è pronta a mettersiin gioco uscendo dalla propria “zona di comfort” fisica ementale, per mettere in dubbio dogmi e credenze, e per stu-diare nuove idee o sperimentare nuove soluzioni.

• Una comunità resiliente si distingue per la capacità di rea-gire nelle situazioni difficili con creatività. É orientata al benecomune ed è guidata da princìpi solidali; si adopera per at-tivare collaborazioni e iniziative di mutuo aiuto mediantecondivisione di beni e saperi. Insomma, una comunità resi-liente, cerca in tutti i modi di mantenere il benessere collet-tivo, in sintonia con il benessere dell'ambiente.

• Per concludere, posto che possiamo decidere se affrontareo semplicemente subire la crisi che il nostro modello di svi-luppo economico-sociale-ambientale attraversa, il cambia-mento di paradigma sarà il nostro punto di partenza: percambiare dovremo mettere in campo le migliori energie edavere la capacità, un po' visionaria, di intuire come trasfor-mare il mondo guidandone l'evoluzione nella direzione piùattraente ed efficace. Il futuro sarà il posto dove tutti andremoa vivere, allora operiamo per farlo proprio come noi lo vor-remmo! Inizia da te, ricordando che la buona volontà nonbasta, senza la conoscenza, la consapevolezza e la concre-tezza. Poi pensa globale e agisci locale.

BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

11

di Margherita Bruni

DICEMBRE 2015

Illimitatezza è la parola chiave di una modernità vissutaall'ombra della celebre “Favola delle Api” di Mander-ville (per intenderci: vizi privati, pubbliche virtù) e nel to-tale oblio di quel senso della misura tanto decantatonell'antichità classica (in media res stat virtus!), quandole Business School di tutto il mondo formano gli econo-misti di domani all'insegna del Greed is Good.Queste le tematiche affrontate nella suggestiva cornicedella Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, a Bolo-gna dal francese Serge Latouche, profeta della Decre-scita conviviale, strenuo oppositore dell'occidentalismoe dell'utilitarismo, nell'ambito del ciclo Pensiero e Pro-getto curato dal Corso di Laurea in Design del ProdottoIndustriale.Il suo discorso è stato un quadro conciso della società del-l'iperconsumo e delle scappatoie da essa.La proposta della decrescita contiene un lato obiettivo,che coincide con un cambiamento della società e con unnuovo ethos ed uno subiettivo, per il quale si configuracon arte di vivere.Decrescita sarà dunque rifiuto razionale di tutto ciò chenon è indispensabile: ecco perché Latouche propone dirilanciare il concetto di frugalità, rivalutandolo a livellodi etica e di estetica.L'espressione antinomica “abbondanza frugale” ci rinviaproprio a questo aspetto: nella società della decrescita laproduzione dev'essere organizzata intorno alla soddisfa-zione dei bisogni primari e indispensabili dell'uomo, edunque improntata ad un ragionevole utilizzo delle ri-sorse naturali; quando ci si sottrae alla logica produttivi-stica e consumistica, osserva Latouche, la frugalità divienela “condizione di qualsiasi forma di abbondanza”.

Il primo passo da com-piere è dunque la deco-l o n i z z a z i o n edell'immaginario, com-pletamente diverso da una rifondazione dell'etica. Que-st'ultima, riconosciuto il consumo come “droga”,avrebbe come reazione una sorta di integralismo asce-tico, con conseguente rischio di marginalizzazione so-ciale, generando dunque solo risposte sparute eparziali. Il cambiamento dell'immaginario, invece, puòfar sì che il cambiamento del sistema di valori e pratichesi traduca in comportamenti naturali, in una scelta ac-cessibile ai più.A livello individuale, la decrescita può prendere la formadi una scelta di sobrietà, che si esplichi in una riduzionedei consumi, o, secondo la logica del dono, la formadell'autoproduzione e del ricorso a forme di scambionon economiche.La nostra - prosegue Latouche - è una società di scar-sità artificiale che privatizza la naturale abbondanzadelle risorse.L'economia ha sciabordato oltre i margini della biosferae della sfera sociale, entro la quale va reincastrata.La sfida di questa umanità è quella di contrapporre l'au-tolimitazione alla hybris, la cooperazione alla concor-renza (che il nostro definisce scherzosamente come ilprincipio della “libera volpe in libero pollaio”), l'attivi-smo all'egoismo, il socialismo all'individualismo.La decrescita - conclude Latouche - è in questo contestonon un'alternativa, quando piuttosto una matrice di al-ternative, di volta in volta plasmabile ed adattabile allediverse sensibilità e culture.

Serge Latouche: Etica ed Estetica della Frugalità

Buon senso e buone praticheTEMPO DI LETTURA: 4 min TEMPO DI LETTURA: 3 min

Attuali edizioni di VIVeRe SOSTenIbIle

Edizioni di prossima pubblicazione

Zone di nostro maggiore interesse per future edizioni

Entra nel network di piccoli editori autonomi, dell’informazione sostenibile in Italia.

Vivere Sostenibile offre agli affiliati, qualità e serietànel settore dell’informazione giornalistica, mettendoa disposizione il proprio Know-how e assicurandoconsulenza e assistenze continue.

Un metodo di lavoro coinvolgente e appassionante,rivolto a chi ha fatto della sensibilità ambientalee sociale, la propria scelta di vita!

Un’opportunità di crescita personale e professionale.

Mandaci ora una mail a [email protected]

i 10 plus dell'affiliazione a VIVERE SOSTENIBILE

Vantaggi6) 1° e unico media-network, per il cambiamento,

la consapevolezza e la sostenibilità.

7) Sistema interno al network, di scambiocompetenze, beni e servizi.

8) Adesione a circuito di scambio merce multilaterale con migliaia di aziende italiane.

9) Proposta innovativa, con l'esperienza di un gruppo editoriale operante da 25 anni.

10) Bassissimo investimento iniziale e alta redditività fin dal 1° anno.

1) Diventare imprenditore e editore nel settore della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Settore in fortissima espansione, anche in questi anni di crisi.

2) Operare nel settore web ed editoria tradizionale.

3) Cogliere un'opportunità di crescita personale e professionale, coerente con i propri valori e passioni.

4) Entrare a fare parte di un network di eco-editori che operano in autonomia e in sinergia fra di loro.

5) Formazione e assistenza continua, nel rispetto dell'indipendenza dell'affiliato.

Per ogni info: [email protected]

Agri-Cultura

di Annalisa Amadori - LAV Bologna

Il Settore Educazione della LAV, in collaborazione conl’agenzia Civicamente, ha elaborato il progetto didatticoAlimentazione e Ambiente (http://www.educazionedigi-tale.it/lav/), diretto agli alunni della Scuola Primaria e Se-condaria di primo grado.

Il progetto intende offrire ai ragazzi un’occasione originalee utile per comprendere quanto le abitudini alimentari in-cidano sul Pianeta e quali siano le scelte più efficaci per di-minuire l’impatto negativo della produzione alimentaresull’ambiente, mostrandone i vari aspetti (etico, ambientale,sanitario), in un linguaggio dinamico e consono all’età, in-tegrato da una “intervista doppia”, giochi, test ed altro an-cora... Grazie ad un approccio pedagogico innovativo, ilprogetto mira ad ampliare le conoscenze, generare consa-pevolezza e indurre l’adozione di comportamenti quoti-diani consapevoli e responsabili.

Perché rispettino se stessi e l’ambiente in cui vivono, è ne-cessario che i ragazzi conoscano quali siano i cibi la cuiproduzione richiede un grande dispendio di risorse e au-mento delle emissioni di gas nocivi per l’ambiente, qualisiano gli alimenti da preferire per restare in salute ed esseremaggiormente sostenibili.

Gli insegnanti aderenti all’iniziativa hanno a disposizione:

• uno STRUMENTO MULTIMEDIALE (“Alimentazione & Am-biente”), in cui contenuti precisi e linguaggio animato,pensati appositamente per il target di riferimento, fun-gono da catalizzatore di attenzione, favorendo la com-prensione dell’argomento, la riflessione autonoma e ladiscussione di gruppo;

• una GUIDA DIDATTICA, ovvero un piccolo manuale re-datto per garantire ai docenti familiarità con i contenuti,

facilitare la comprensione della metodologia proposta eil pieno utilizzo delle sue potenzialità.

Il progetto è scaricabile gratuitamente, tramite lapiattaforma Civicamente, con la compilazione di unbreve modulo di iscrizione reperibile all’indirizzo:http://www.educazionedigitale.it/lav/

L’utilizzo successivo non richiede il collegamento a internet,ma semplicemente un computer o una lavagna multime-diale. E’ comunque anche possibile la fruizione on-line.Gli insegnanti possono svilupparlo in classe indipendente-mente o con l’affiancamento di volontari LAV, a disposizioneper qualunque richiesta (a titolo gratuito!).

Sito per approfondire: www.lav.it

Progetto didattico “Alimentazione e ambiente”

BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

12

DICEMBRE 2015

RECENSIONI

Che questo libro non siaun libro qualsiasi lo si ca-pisce già dalla copertina.E ogni pagina che si sfo-glia è una sfida inaspet-tata, a riflessioni, acuriosità ad azioni chetutti noi possiamo faregiocando e colorando lanostra città. La canadeseKeri Smith ci regala ricettedi graffiti da fare con ilmuschio, ma anche formedi stencil e di adesivi daritagliare e usare in giroper gli uffici o per lestrade… passando per lebombe di semi per vedereattorno a noi tesori ina-spettati, per ritornare unpo’ bambini nel fiumedella creatività, per farestare meglio tutti, con ilsorriso! Un libro che in-vita a essere protagonistiattivi del paesaggio urbano, a usaretutta la nostra vena creativa, ben nu-

trita all’autrice, per abbellirlo, modifi-carlo, alterarlo, portarlo a nuova vita.

Risveglia la città. Idee e progetti per lanciare il tuo messaggio al mondodi Keri SmithEditore: Terre di Mezzopagine: 144 - prezzo di copertina: 14 €★★★★★

Caro Francesco, che beldono che mi hai fattocon questo “Piccolo ma-nuale dei giochi di unavolta”. Ad ogni pagina,sfogliandolo, mi assaleun ricordo e mi coglieun po' di nostalgia etanta tenerezza per igiochi fatti in cortili as-solati e affollati di bam-bini chiassosi. Pieno diillustrazioni e con spie-gazioni che “passodopo passo” guidanoalla realizzazione diogni gioco proposto,può diventare una veraguida per chi si vuole di-lettare nell'auto produ-zione di qualchegiocattolo, magari da“mettere sotto l'albero”al posto del solito ba-nale gadget tecnologico di ultimagenerazione. Raccomandatissimoper genitori “illuminati” e “anticon-formisti” che, oltre a dedicarsi consoddisfazione al “fai da te”, vo-

gliano condividere con i figli qual-che momento di vero svago, con latesta, gli occhi e il cuore fuori dauno schermo!

Il piccolo manuale dei GIOCHI di una voltadi Francesco GucciniEditore: Mondadoripagine 163 - prezzo di copertina: 15 €★★★★★

TEMPO DI LETTURA DELLE SINGOLE RECENSIONI: 1 min

Questo interessante libro dà consigli pratici su comealimentarsi in maniera sana e allo stesso tempo gu-stosa ma soprattutto racconta come ognuno, con pic-coli accorgimenti e nozioni, può fare diventarepiacevole e divertente il momento della preparazionedei pasti. In particolare l'autrice, blogger e chef vegan,si orienta verso ricette vegan, crudiste e senza glutine

proponendo primi piatti, contorni, merende e dessertappetitosi, avendo cura che il livello di preparazionee le attrezzature utilizzate siano a portata di tutti. Lavarietà degli alimenti scelti, e i piatti che si possonocreare sono semplici, con alti valori nutritivi e dige-ribili facilmente. Un'attenzione particolare viene dataall'ambiente: i piatti sono suddivisi in stagioni, i pro-dotti sono integrali e di facile reperibilità e per ogniingrediente “esotico” viene fornita l’alternativa a km0 con prodotti originari del territorio. Oltre alle ri-cette il libro contiene anche un’introduzione teoricaper avvicinarsi ad un’alimentazione vegana tenden-zialmente crudista, tante curiosità e approfondimentisulle proprietà dei vari alimenti e su come integrarenelle ricette gli abbinamenti con le varie erbe aro-matiche terapeutiche.

Questo libro, prestatomida un caro amico, risultasorprendente nonostantele aspettative fossero giàalte: grazie al passapa-rola sui social network dipersonaggi famosi e allerecensioni sulle maggioritestate nazionali, il libro diAgassi è stato un vero eproprio fenomeno lettera-rio. E difatti questa auto-biografia (anche se la vitadi questo tennista la po-tremmo considerare unromanzo) è una rivela-zione: una carriera - unavita - contraddistinta dacontinui alti e bassi, para-bole ascendenti e discen-denti, cadute e riprese. Unpersonaggio perenne-mente insoddisfatto checerca il travestimento este-riore (ed interiore) per ap-parire ciò che non è, perchè non sa chiè. Tra vittorie e sconfitte, Agassi af-fronta un cammino di consapevolezzafino alla “redenzione finale”, pas-sando per le persone più influenti dellapropria vita: il padre-padrone che sin

da bambino lo “costringe” al tennis, laseconda moglie ed ex-tennista SteffiGraf, passando per il fisioterapista-mentore Gil, che forse più di tutti con-tribuirà al successo di questocampione più che mai controverso.

Open. La mia storiadi Andre AgassiEditore: Einaudipagine 502 - prezzo di copertina 20 €★★★★★

Emilio Rigatti è uno diquegli autori che vorreiconoscere; è insegnantee scrittore, ma soprattuttoè un cicloviaggiatore e inquesto libro godibilis-simo ci invita a zigza-gare nella zona delCollio/Brda, tra Italia eSlovenia, tra vini e uo-mini, panorami, curve echiese tutte da scoprire. Eallora è bello seguirlocon il suo modo scanzo-nato e un po’ burbero diavanzare nella storia diieri e di oggi, cogliendosfumature di colori, pro-fumi di una natura dav-vero speciale echiacchiere di paese ri-flettendo sui confini…immaginari o vissuti, tuttiaffrontati in sella alla suabici. Sempre curioso epuntale nel portarci con sé “sono unalchimista del pedale e so come me-scolare luci e ombre, salite e discese,sudori e rigori, orizzonti e sottobo-

schi, so prevedere i giri sottotono equelli gloriosi.” Tutto da imitare, inbici o a piedi, per scoprire luoghidavvero unici, da non dimenticare.

Gli alchimisti delle collinedi Emilio RigattiEditore: Ediciclopagine 170 – prezzo di copertina: 13,50 €★★★★★

Stefania mi piace da sem-pre perché arriva subitoal dunque. Ecco un ma-nuale di ricette e di accor-gimenti tanto giustiquanto “leggeri” per ap-procciarsi “senza perderetempo prezioso - dice lei– o sprecare denaro” allascelta vegan. L’autopro-duzione la fa da pa-drona: tanti tipi di lattevegetale da potersi fare incasa, ma anche formaggiveg a costo ridotto, bistec-che di melanzane e ledritte per lo svezzamentoo per cucinare dolci gu-stosi e gli snack da ufficio.Stefania è così: mammasempre più sprint, bloggeraffermata, concreta, so-lare e di certo vegana manon strana!

Vegano ma non stranodi Stefania RossiniEditore: L’Età dell’Acquariopagine: 135 - prezzo di copertina 12 €★★★★★

Immaginate di tornareper un istante bambini,ignari di tutte le vicissitu-dini del mondo, igno-randone i “perché”.Siete in un invernofreddo, all’interno dellavostra casa con un belcamino acceso. Vostropadre si avvicina conuna scacchiera e vidice: “Dai, ti insegno agiocare a scacchi!”Ecco che davanti a voinon ci sono dei piccolipezzi di legno ma degliesseri viventi in carne eossa che grazie allamagia si animano e in-cominciano a fronteg-giarsi.Si può dire che Il ca-stello degli scacchi siaun libro per bambini, secon questo vogliamodire che è stato scritto per personeche hanno bisogno di tanto amore,cura e fantasia. Il libro infonde ca-lore, sicurezza e tanta giovialità at-traverso gli scacchi e per gli scacchi,l’unico gioco in cui la guerra unisceanziché dividere. Si entra così in unmondo dove Re, Regine, Torri, Al-

fieri, Cavalli e pedoni si animano ediventano i protagonisti di giochi,magie e indovinelli che coinvolgonoe divertono, dando luogo ad appas-sionanti vicende. Un libro dove sicombinano la bellezza delle favoleal piacere di un gioco che accom-pagnerà i lettori per tutta la vita.

Il Castello degli Scacchi. Fiabe e leggende per imparare la battaglia più antica del mondo che non fa male a nessuno: Il Gioco degli Scacchidi Carlo Alberto CavazzoniEditore: Le Due Torripagine 112 - illustrato a colori prezzo di copertina: 18 €★★★★★

Libri & C.

VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE:OTTIMO ★★★★★ - SCARSO ★★★★★

Spaghetti vegetali. Dall'antipasto al dolcedi Francesca PiùEditore: Macro Edizionipagine 94 - prezzo di copertina: 9,80 €★★★★★

www.romagna.viveresostenibile.net13

SITI per APPROFONDIRE:www.ecodivento.comwww.marinacremonini.it

DICEMBRE 2015

®TRANSIZIONE E TERRITORIO

"Sostenibilità" e "sviluppo sostenibile" sono parole sempre più diffusenel nostro vivere quotidiano. Forse però non tutti conoscono il vero si-gnificato di questi concetti. Per poter comprendere appieno cosa si in-tende per “sviluppo sostenibile”, è bene partire dalle sue origini, ossiadal 1987 quando la Commissione Indipendente sull'Ambiente e lo Svi-luppo (World Commission on Environment and Development), presiedutada Gro Harlem Brundtland, dichiarò: “L’umanità ha la possibilità di ren-dere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni del-l’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazionifuture di rispondere ai loro”. L’elemento centrale di questa dichiarazionesta nella necessità di cercare una equità di tipo inter-generazionale: legenerazioni future hanno gli stessi diritti di quelle attuali. A questo se vogliamo si può aggiungere il concetto di equità intra-ge-nerazionale, cioè all’interno della stessa generazione tutte le persone didiverse realtà politiche, economiche, sociali e geografiche hanno glistessi diritti. Ma quali sono questi diritti? Lo sviluppo sostenibile mira a garantire per un lungo periodo e inmodo inscindibile la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, losviluppo economico, il benessere sociale e la buona governance sia alivello locale che globale.Dal 1987 ad oggi la strada compiuta è stata davvero tanta: summit econferenze internazionali, impegni istituzionali, programmi e strategiemondiali, europee e nazionali hanno focalizzato l’attenzione sulle prio-rità e le urgenze da affrontare, fornendo anche strumenti e soluzionipratiche per i governi, le imprese e la società civile. Ma le sfide che ciattendono sono ancora tante e il recente rapporto, emesso il 6 giugnoscorso dal Sustainable Development Solutions Network (SDSN) per Ban

Ki-Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, ne identifica almenodieci. Il documento intitolato “An action agenda for sustainable deve-lopment” rappresenta una vera e propria agenda di lavoro sullo svilupposostenibile globale. Scopo del report è identificare priorità che contri-buiscono alle realizzazione dello sviluppo sostenibile per il periodo2015-2030. Eliminare la povertà estrema, compresa la fame e sostenere i paesipiù bisognosi e vulnerabili. L’obiettivo di conseguire lo sviluppo entroi limiti del pianeta, assicurando modelli di produzione e di consumosostenibili e aiutando a stabilizzare la popolazione globale entro lametà del secolo. Assicurare l’istruzione e la formazione a tutti i bambini e ai giovani,al fine di essere preparati alle sfide della vita moderna e avere unafonte di sostentamento che consenta una vita dignitosa. Ridurre la povertà relativa e tutte le altre disuguaglianze che cau-sano l’esclusione sociale, con particolare attenzione a prevenire edeliminare la violenza e lo sfruttamento, specialmente nei confronti didonne e bambini. Raggiungere la salute e il benessere a tutte le età, assicurare che tuttele persone assicurando servizi sanitari di qualità senza eccessivi esborsifinanziari e promuovendo stili di vita sani riguardanti l’alimentazione,l’attività fisica e altre dimensioni, individuali o sociali, relative alla salute. Migliorare i sistemi agricoli, aumentando la prosperità delle aree rurali,l’accesso alle risorse per la produzione alimentare e al contempo ridurregli impatti ambientali, assicurando la capacità di resilienza al cambia-mento climatico.

Rendere le città inclusive, produttive e resilienti, sviluppando meccani-smi di governance responsabili ed efficaci, basati sulla partecipazione,al fine di supportare una trasformazione urbana rapida ed equa. Frenare il cambiamento climatico indotto dall’uomo e promuovendol’energia sostenibile per tutti. Preservare gli ecosistemi e la biodiversità assicurando una gestione ef-ficiente delle acque e delle altre risorse naturali.Trasformare la governance ai fini dello sviluppo sostenibile, garantendola trasparenza, la responsabilizzazione, l’accesso alle informazioni, lapartecipazione, la fine dei paradisi fiscali, e massimizzare gli sforzi pereliminare la corruzione. Le sfide del futuro che ci attende delineano un percorso in cui la sosteni-bilità è la destinazione. L’impegno a intraprendere questo percorsospetta ad ognuno di noi, nelle piccole azioni di ogni giorno e crescendonella consapevolezza di ciò che ogni azione può determinare. E’ importante che le azioni intraprese siano tra loro intrinsecamente in-tegrate, quindi lo sviluppo sostenibile ci chiama ad affrontare l’impegnoin modo congiunto, piuttosto che individualmente. Il mondo già da tempodispone di strategie e strumenti necessari per eliminare la povertàestrema in tutte le sue forme e per affrontare le sfide del futuro. Se tutti si mobiliteranno per lo sviluppo sostenibile con obiettivi ambiziosie in un orizzonte di tempo ben definito, allora si realizzerà un cambia-mento rapido, positivo e rilevante grazie a risultati crescenti e a progressisociali, tecnologici e scientifici senza precedenti.

Sviluppo sostenibile: un’agenda per il nostro futuroTEMPO DI LETTURA: 6 min di Francesca Cappellaro,

ricercatrice Ingegneria della Transizione

Solitamente parliamo di crescita della consapevolezza in ambito personaleed interiore, come mezzo per risolvere i nostri problemi e per raggiungereun maggiore benessere. La stessa cosa accade quando ampliamo la con-sapevolezza all'ambito sociale ed ambientale.Soprattutto in un periodo di crisi economica, ambientale, sociale, eticacome quello che stiamo vivendo, diventa estremamente importante fer-marci a riflettere individualmente e collettivamente su quali sono lecause dei nostri problemi attuali e su quali sono gli strumenti ed i metodipiù adeguati per risolverli.

Il primo passo che possiamo compiere è quello di informarci e approfon-dire. Non possiamo basarci soltanto su quello che ascoltiamo e vediamoin televisione o su quello che leggiamo sui giornali. Ora abbiamo Interneta disposizione per fare le nostre ricerche e trovare tante utili informazioni.E poi ci sono tantissimi libri che ci possono aiutare ad approfondire i temiche ci interessano.Ad esempio, per comprendere le cause della crisi economica che stiamovivendo è molto utile conoscere il funzionamento del nostro sistema finan-ziario e la connessione esistente tra l'emissione di nuova moneta e il debitopubblico.

Ma esistono dei temi come quello energetico ed ambientale che hanno edavranno implicazioni ancora più profonde sulla nostra vita. I cambiamenticlimatici in atto ed il picco di produzione del petrolio hanno ed avrannoun effetto sempre più grande sulla nostra economia e sul nostro stile di vita.Se abbiamo il coraggio di guardare con onestà e senza preconcetti questiproblemi ci rendiamo conto che non possiamo stare ad aspettare che glialtri li risolvano per noi. Possiamo e dobbiamo diventare protagonisti delcambiamento in modo da indirizzare l'inevitabile transizione verso unavisione positiva e di maggiore benessere per tutti.

Gli ingredienti della Transizione: 1) La crescita della consapevolezza TEMPO DI LETTURA: 2 min di Massimo Giorgini, Counselor e facilitatore di gruppi

Di recente si sente parlare spesso di Sharing Economy, il cui significatoitaliano è qualcosa di vicino a “Economia della Condivisione”. Cometanti termini anglo-derivati e importati nel nostro linguaggio d’uso co-mune, anche questa espressione rischia di generare confusione o nonpiena comprensione. Proviamo a definirla nei suoi aspetti cruciali.Al cuore della Sharing Economy ci sono le persone, cittadini impegnatiper rendersi parte attiva della propria comunità di riferimento e dellasocietà in senso più ampio. I partecipanti di una sharing economy sonoindividui, comunità, imprese, organizzazioni e associazioni, profonda-mente radicati in un sistema di condivisione altamente efficiente, a cuicontribuiscono e da cui beneficiano. Sono i creatori, i collaboratori, iproduttori, i co-produttori, distributori e ri-distributori.In una Sharing Economy, sono le persone a creare, collaborare, pro-durre e distribuire peer-to-peer, da persona a persona (P2P): gli individuisono i creatori, i collaboratori, i produttori, i co-produttori, distributori eri-distributori. Grande valore è riconosciuto alla micro-imprenditorialità, in cui le per-sone possono entrare in contratti vincolanti tra loro e scambiare da paria pari. Nella conduzione degli affari, gli individui, siano essi co-pro-prietari, impiegati o clienti, sono altamente valorizzati e le loro idee sonotenute in gran conto e vengono integrate a tutti i livelli della catena diapprovvigionamento, dell’organizzazione e dello sviluppo.Alla tradizionale dicotomia tra datore di lavoro e lavoratore, si sostituisceuna triangolazione tra piattaforma, provider e cliente, dove gli ultimidue possono essere intercambiabili.

La sharing economy è quindi un’economia ibrida, dove ci sono una va-rietà di forme di scambio, di incentivi e di creazione di valore. Quest’ul-timo è sentito non solo come valore finanziario, ma come valore ad untempo economico, ambientale e sociale. Pertanto, il sistema accoglie mo-nete alternative, banche del tempo, investimenti sociali e capitale so-ciale; questo perché la sharing economy si basa non solo su ricompensedi tipo materiale, ma anche di tipo immateriale o sociale. Ed è proprioquesto sistema ibrido di incentivi che abilita e motiva gli individui a ci-mentarsi nelle attività produttive. Inoltre, nel sistema valoriale propostodalla sharing economy, anche i rifiuti trovano posto, e sono visti comeuna risorsa nel posto sbagliato, risorsa che deve essere riallocata lad-dove può essere utile e valorizzata.Gli individui, organizzazioni e comunità che fanno parte della sharingeconomy producono o co-producono beni e servizi in maniera collettivae collaborativa; la produzione è aperta ed accessibile a chiunque vogliaprendervi parte.Il concetto di proprietà perde, all’interno di questo modello, quella sortadi aura sacrale che ha avuto da Locke sino ai giorni nostri e decade infavore di una modalità più flessibile e sostenibile di fruizione: l’accesso.In questo senso, un ruolo fondamentale è rivestito da Internet e dai socialnetwork, che hanno reso possibile sviluppare prodotti e servizi in ma-niera collettiva, trascendendo le barriere fisiche e geografiche. Accantoa questa produzione, per così dire deterritorializzata, è supportata e ce-lebrata la produzione locale che abbia il minimo impatto ambientale.La responsabilità sociale è molto sentita e i servizi pubblici sono co-pro-dotti, sviluppati e forniti da un’ampia gamma di attori che agiscono a

diversi livelli sociali: famiglie, comunità locali, enti benefici, imprese so-ciali e non, governi.Le risorse prodotte vengono distribuite e redistribuite attraverso un si-stema efficiente ed equo, su una scala sia locale che nazionale che glo-bale. La sharing economy promuove forme di proprietà condivisa, comecooperative, gruppi d’acquisto e consumo collaborativo, in vista di unaequa distribuzione delle risorse che sia vantaggiosa per la società nelsuo complesso; il raggiungimento di quest’ultima è subordinato ad un’ul-teriore condizione, ovvero l’edificazione di un sistema di partecipazionedemocratico che promuova e salvaguardi un’allocazione di risorse effi-ciente a tutti i livelli della società.Sempre in quest’ottica, le risorse inattive sono ri-assegnate o scambiatecon chi le desidera o ne ha bisogno, al fine di creare un efficiente, equo,sistema circolare o ad anello chiuso, avvalendosi di pratiche come il ri-ciclo o l’upcycling.Questo ci dà la misura di quanto la sharing economy sia un modello dieconomia che si dissocia fortemente dal paradigma neoclassico dellacrescita illimitata, in quanto promuove la creazione, produzione e distri-buzione di beni e servizi in sinergia ed armonia con gli ecosistemi e lerisorse in essi reperibili, mantenendo lo sviluppo all’interno dei limiti am-bientali, e non trascendendoli sistematicamente.La vera moneta di questa economia è la fiducia: solo attraverso di essasi instaurano quelle relazioni di scambio che non sono più soltanto me-ramente economiche, ma anche e soprattutto umane.

Cos’è la Sharing Economy?di Margherita Bruni TEMPO DI LETTURA: 6 min

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 201514

MOBILITÀ SOSTENIBILE SITI per APPROFONDIRE:www.ciclorimini.blogspot.it

®

In Italia, chi sceglie di guidare un veicolo elettriconon ha vita facilissima quando il suddetto ha biso-gno di essere ricaricato. Infatti, pur essendovi ben15 operatori di colonnine per la ricarica di autoelettriche, ciascuno deve erogare una specificacarta dotata di microchip. Questo significa che,anche per un breve viaggio, i guidatori sono obbli-gati a munirsi di tre o quattro carte diverse per poterricaricare la propria auto. Di fronte ad un trend in costante aumento (a lugliosi contavano oltre 7000 veicoli elettrici immatrico-lati), s’imponeva un qualche intervento di semplifi-cazione per allargare ancor di più il bacino di

utenza. Ancora una volta, la risposta è arrivata dalmondo delle start-up innovative: ci ha infatti pen-sato Route 220, azienda che fornisce servizi per lamobilità elettrica, e che ha ideato una rete di colon-nine di ricarica aperta, funzionante non più amezzo di tessere ma di una app cui accedere at-traverso il proprio smartphone.Route 220 è inglobata in un più ampio hub di greeneconomy, quello del Progetto Manifattura, a Rove-reto, luogo dove d’altra parte è sorta la prima co-lonnina che preveda questo tipo di accessosemplificato; essa intrattiene inoltre una partnershipcon la società tedesca Plugsurfing, in virtù della

quale chi fruisce dell’app ha al contempo libero ac-cesso a colonnine situate in Germania, Belgio,Olanda, Austria, Svizzera e Lussemburgo. Graziead interventi di questo tipo, sta prendendo piede nelnostro Paese la consapevolezza dell’importanzadell’elettrico non solo in vista di una mobilità mag-giormente sostenibile, ma anche ai fini di un rilanciodel turismo. Il “turismo elettrico” in arrivo dal-l’estero ha infatti ampi margini di crescita: standoai dati riportati da Route 220, sono 285.000 i vei-coli elettrici in Europa e il fenomeno vive una cre-scita del 75% annuo. Una buona occasionedunque da sfruttare per albergatori, ristoratori ed

altre figure del mercato del turismo, che possonoproporre convenzioni ai gestori delle colonnine cre-ando dei “pacchetti” attrattivi per i viaggiatori stra-nieri e non. La scelta del veicolo elettrico è inoltresintomatica di una vera e propria filosofia di viag-gio, in cui le quattro ruote smettono di essere sino-nimo di velocità, per lasciar spazio alla sicurezza,al godimento del paesaggio, all’”andamento lento”.Anche solo il fatto di dover lasciare l’auto in caricadiverse volte durante il tragitto può trasformarsi inun’ottima scusa per prendersela comoda e girareuna città a piedi!

Contro lo spreco e con tanta voglia di pedalare,ecco come e perché è nata la Ciclofficina_Rimini,laboratorio didattico sperimentale per imparareassieme l’arte della manutenzione della bicicletta.La Ciclofficina_Rimini, con sede nei locali dellaFondazione Enaip S. Zavatta, in viale Valturio 4,nasce dall'incontro di realtà diverse, prime tra tutteil Centro Giovani RM25, servizio gestito dall’As-sociazione Sergio Zavatta Onlus, e la CooperativaSociale Mani Tese di Rimini. E’ aperta il MARTEDI' dalle 15 alle 18 ed il SA-BATO dalle 10 alle 13. Un laboratorio accessibile alla cittadinanza dovele persone imparano l’arte della manutenzionedella bicicletta in una dimensione etica e di impe-gno civico che sottolinea l'importanza dell'utilizzodi mezzi di trasporto alternativi, della costruzionedi momenti di socialità in contesti urbani, e di unatteggiamento consapevole e responsabile versol'uso delle risorse che si hanno a disposizione. Ci-

clofficina_Rimini si pone come obiettivi l’inclusionesociale di giovani disoccupati, italiani e stranieri edi promuovere una cultura della sostenibilità am-bientale attraverso pratiche di riuso e favorendoattività di sensibilizzazione sulla mobilità lenta.Ciclofficina_Rimini diventa quindi:• Un Progetto Educativo Sperimentale• Uno spazio aperto due volte a settimana doveautoripararsi o farsi riparare la bicicletta.

• Un gruppo di ragazzi con alcune disabilità oproblematiche di emarginazione sociale che at-traverso corsi e la pratica stessa imparano unmestiere.

• Un centro dove viene promossa la mobilità so-stenibile e dove si promuovono pratiche di riusoe riutilizzo, raccogliendo biciclette vecchie e ri-mettendole a posto, dando così un nuovo ciclodi vita ad un oggetto che andrebbe smaltito.

• Un laboratorio “I CARE”, finanziato dalla pro-vincia di Rimini, dedicato all’inserimento dei ra-gazzi disabili nel mondo del lavoro eall’integrazione con la società.

A fianco all’attività “quotidiana” sono state atti-vate diverse e importanti collaborazioni con re-altà del territorio legate alla mobilità attiva eal mondo del sociale.

TEMPO DI LETTURA: 3 min

di Margherita Bruni

La spinta per la mobilità elettrica arriva dal mondo delle start-up

La Ciclofficina_RiminiRIMINI

di Annamaria Bortolotti

Nel nostro Paese l’Emilia Romagna si conferma re-gione “a due ruote” per eccellenza, con una rete dimobilità ciclopedonale che vede una percentuale dispostamenti doppia rispetto a quella nazionale: benil 10%, contro il 5% del dato italiano. In particolare,dal 2000 fino ad oggi si è registrato un significativoincremento, in termini di chilometri, di piste ciclabilirealizzate nelle aree urbane dei 13 comuni con po-polazione superiore ai 50.000 abitanti, passati dai400 chilometri del 2000 agli attuali 1.400. E’ statoinoltre rilevato come dal 1995 al 2013 ci siano statiben 525 interventi attinenti alla ciclabilità, per uninvestimento complessivo di 212 milioni di euro. Pa-rallelamente, l’utilizzo dell’auto è stato in qualchemodo contenuto e disincentivato grazie ad una seriedi interventi: l’estensione delle aree a traffico limi-tato (ZTL) e delle aree pedonali dei centri storici,nonché delle cosiddette “zone 30” (ovvero quellezone urbane in cui il limite di velocità è ridotto da50 a 30 km orari), è sensibilmente aumentata; inol-tre, tutti i comuni capoluogo si sono dotati di sistemidi controllo elettronico dei varchi di accesso allezone con limitazioni di accessibilità.

A continuazione dell’impegno dimostrato sinoranell’ambito della mobilità sostenibile, le principaliassociazioni territoriali ed ambientali dell’Emilia Ro-magna - Anci, Upi, Fiab, Legambiente, Uisp e Wwf- hanno di recente siglato un nuovo protocollo d'in-tesa con la Regione. Si tratta di un “patto” che im-pegna i firmatari a tutta una serie di azioni einterventi per il triennio 2015-2017, tra cui la crea-zione di un Tavolo permanente di confronto, la re-dazione di una legge regionale sulla mobilitàciclopedonale e l’impiego da parte della Regionedi oltre 8 milioni del Por Fesr 2014-2020 (Pro-gramma Operativo Regionale e Fondo Europeo perlo Sviluppo Regionale) per la promozione, lo svi-luppo e l’incentivazione degli spostamenti in bici, apiedi e per la moderazione del traffico. La volontàche anima i firmatari dell’intesa è quella di tutelareil più possibile la sicurezza e l’incolumità di ciclistie pedoni e al tempo stesso di promuovere forma-zione ed informazione sulle modalità d’uso dellabicicletta insieme con le possibili forme di intermo-dalità con il trasporto pubblico. A questo proposito,la bicicletta viene considerata come elemento com-plementare al trasporto pubblico locale per la con-

nessione con le stazioni: in questo contesto va con-siderato il sistema di bike sharing regionale “MiMuovo in Bici”, da rafforzare ed estendere gradual-mente con l’aumento del numero complessivo di bici(tradizionali ed a pedalata assistita) e dei punti diprelievo/rilascio.I firmatari si propongono inoltre di interpretare almeglio le esigenze di mobilità dei cittadini, incre-mentando ulteriormente i km di piste ciclabili, learee pedonali e garantendo tracciati sicuri, rico-noscibili e continui, specialmente per quanto ri-guarda gli spostamenti casa-scuole e casa-lavoro.Inoltre, in linea con le prescrizioni dell’Unione eu-ropea, tra gli obiettivi del protocollo figura il di-mezzamento, entro il 2020, del numero di vittimesu strada, con particolare attenzione alla cosid-

detta “utenza debole”. Ma il traguardo più ambi-zioso che ci si prefigge è senz’altro quello di rad-doppiare gli spostamenti su ruote, arrivando a farsì che essi costituiscano ben il 20% degli sposta-menti complessivi.Con obiettivi di questo genere, risulta chiaro comela mobilità ciclopedonale stia venendo sempre piùintesa non come forma di mobilità alternativa o se-condaria, ma come asse trasportistico portante efondamentale nella pianificazione urbanistica. As-sociazioni ed istituzioni della nostra regioneaprono dunque le porte ad una “cultura delle dueruote” che rivoluzioni il nostro modo di spostarcirendendolo più salutare, sicuro, economico e so-stenibile, tanto a livello personale quanto a quelloambientale.

a cura della Redazione

Rafforzare la 'cultura ciclabile'in Emilia-Romagna TEMPO DI LETTURA: 5 min

TEMPO DI LETTURA: 3 min

Quando ci vogliamo occupare della nostra salute e del nostrobenessere ci attiviamo intraprendendo indagini, approfondi-menti e verifiche che conducono ad operare delle scelte versopercorsi terapeutici a vari livelli o anche semplicemente inne-scando dei cambiamenti.Gli ambiti in cui solitamente apportiamo miglioramenti sonoquelli dell'alimentazione, dell'attività fisica, dello stile di vitain genere. Spesso chi è più sensibile ad una concezione olisticadel proprio equilibrio psicofisico, si avvicina anche a praticheafferenti la sfera psicologica, psichica, energetica e spiritualedell'uomo, rinnovando la consapevolezza che la nostra saluteo meglio, in senso lato la qualità della nostra vita, dipendonoda una complessità di fattori multidisciplinari. Progettare la casa in sintonia con gli equilibri della natura equindi in un’ottica di benessere armonico, è un approccio checonsidera e integra tutti i saperi antichi e moderni a carattereglobale sulla cultura ambientale. Inoltre recuperando antichetecnologie alla luce di nuove forme e modalità abitative, con-sente di amplificare comfort e ridurre a zero o quasi l’impattosul territorio e sull’ambiente.Le tecnologie con la terra cruda, la paglia, la calce riattivanoqueste modalità includendo benefici anche sociali per le par-ticolari modalità applicative di questi materiali. Come?L'architetto che lavora con questo metodo attiva tutte le cono-scenze sugli aspetti della realtà, applicate in modo da rispet-tare e armonizzare la vita dell'essere umano e della naturanell’ambito delle sue funzioni e dei suoi bisogni legati all’ “abi-tare”. In altre parole il lavoro del progettista diventa funzio-nale al profondo bisogno dell'uomo di essere in armonia conl'ambiente ed il luogo in cui vive.Si introducono a tal fine nuovi percorsi progettuali, realiz-zativi e partecipativi al processo edilizio che si affiancano,integrano e a volte sostituiscono l’iter classico “incarico-pro-getto-impresa-cantiere”. Un progetto di casa realmente ecologica comprende la sceltadi materiali, tecnologie, sistemi impiantistici ed energetici af-ferenti alla bioedilizia, alla bioclimatica e al risparmio ener-getico, si articola in modalità espressive e estetiche che

rivelano la naturalità dei componenti, ma se fin dall’inizio dellavoro si percorre il progetto insieme all’utente finale, si otten-gono risultati più efficaci e soddisfacenti! Il progetto parteci-pato e pienamente condiviso sotto tutti gli aspetti, integrato conautocostruzione assistita totale o parziale, creano un oggettoanimato fin dall’inizio dai suoi abitanti.Se è possibile interagire direttamente con la costruzione, anchesolamente per la realizzazione di una stanza, magari con unintonaco in terra e paglia con un progetto decorativo condi-viso, allora il luogo-casa corrisponderà felicemente all’abitanteche introdurrà una dimensione affettiva e di cura consapevolee molto gratificante. E’ in affinità con questi processi che l’utilizzo di tecnologie con

la terra cruda ha la sua massima resa. La terra ha in se le po-tenzialità del “fornire il cibo” ma con uguale forza quella di“fornire riparo” da sempre in tutte le epoche e in tutte le cul-ture. In particolare la terra cruda ha proprietà perfette perl’abitazione: regola l’umidità interna degli ambienti, assorbei cattivi odori, isola termicamente e acusticamente, isola daonde elettromagnetiche, è totalmente reversibile e riciclabile,non inquina, è a costo zero… E molto altro!Si articolano dunque varie tecniche oggi pienamente e facil-mente utilizzabili, alcuni esempi: la terrapaglia alleggerita perisolare o addirittura come murature di riempimento su strutturein legno, la tecnica degli intonaci in terra e paglia sia comestrato di sacrificio che come finiture decorative, la tecnica deltorchìs come utilizzo strutturale della terra unita a un graticcioportante, la realizzazione di arredi fissi e lampade in tecnichecomposite con la terra, e così via. Tutte queste declinazioni mo-strano, a differenza dei materiali “sintetici” una molteplicità eflessibilità di utilizzo sia estetico che costruttivo come nessunmateriale offre. Nei corsi si imparano le tecniche applicandolesu cantieri reali e ci si rende autonomi, con la guida di archi-tetti esperti, per la realizzazione in proprio.L'esperienza di “costruire” la casa con le proprie mani è unicaed irripetibile, conferisce all'abitazione un valore aggiunto chese condiviso con altri, produce ulteriori benefici e relazioni ar-moniose con le persone e gli ambienti.

www.romagna.viveresostenibile.net15

SITI per APPROFONDIRE:www.ecodivento.comwww.marinacremonini.it

DICEMBRE 2015

®ECO ABITARE

TEMPO DI LETTURA: 3 min

Il raggiungimento del benessere psicofisico è fondamentale perogni individuo, e deve essere uno degli elementi principalidella progettazione di edifici destinati all’uomo. Un aiuto è ilFengShui [Feng (acqua) Shui (vento)], antica arte cinese cheoffre preziose indicazioni sull’organizzazione e la corretta di-sposizione degli arredi nello spazio in cui viviamo.Secondo questa filosofia, anche la sistemazione delle stanze,il design, la geometria della nostra casa, i colori ed i materialiusati incidono sul nostro benessere.L’ingresso è uno spazio fondamentale, perché è il primo am-biente con il quale si viene a contatto entrando in una casa: laporta è la “bocca”, e per garantire il benessere in un’abita-zione è indispensabile che sia libera di ostacoli, per fare en-trare l’energia.Per dare un’identità e un vero e proprio carattere a ognistanza, gli arredi vanno disposti in modo da non ostacolareil flusso che vi scorre: vanno quindi evitati mobili appuntiti eingombranti, utilizzando materiali il più possibile naturali,come legno, pietra e metallo.

Il soggiorno: vi si impiegano colori che trasmettano tranquillitàe favoriscano la convivialità: ad esempio una tinta passionalecome il rosso, ma dai toni tenui di modo da favorire una sen-sazione di calma. È meglio però lasciare a questo colore solouna parete o usarlo per l’arredamento, perché è anche il co-lore della forza. In alternativa si può usare il lillà, che nelleversioni più chiare e tenui stimola la convivialità.La cucina: la porta non dovrebbe mai essere posizionata allespalle di chi cucina, in modo da favorire una sensazione ditranquillità mentre ci si trova ai fornelli. Il colore consigliato èil giallo, il colore della creatività, della natura e del sole chetrasmette subito energia e calore.La camera da letto: il letto non deve avere i piedi rivolti versola porta, la testiera dovrebbe appoggiare contro una solidaparete. E’ meglio evitare specchi perché, se il letto viene riflessoil riposo non è benefico. Il colore consigliato è il rosa, che nelleversioni più chiare e tenui dona rilassatezza e tranquillità.Il bagno: sono vietati tutti i colori caldi, che richiamano alfuoco, come il rosso, l’arancione e il giallo, mentre il blu, maanche il verde o il grigio, sono consigliatissimi.

Altri rimedi per riequilibrare le energie in casa sono: le piante,che simboleggiano prosperità e costituiscono ottimo rimedioper rafforzare la ricchezza; gli specchi; i campanelli eolici; iprismi di cristallo.

Vivere in spazi armonici al Feng Shuidi Riccardo Cazzaniga, Architetto

TEMPO DI LETTURA: 6 min ARCHITETTURA E NATURA: tecniche naturali per l'abitaredi Alessandra Campanini, Architetto per associazione BIOECOSERVIZI FORMAZIONE E CULTURA per l’ABITARE SOSTENIBILE - [email protected]

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 201516

® AMICI ANIMALI SITI per APPROFONDIRE:http://medicinaveterinariaintegrata.blogspot.it

L’alitosi nei cani non è affatto rara, ma non è una caratteri-stica naturale dei nostri pelosi. Quando lo percepiamo, so-prattutto in modo persistente e in soggetti giovani, allorasignifica che qualcosa nella loro bocca non va. Sono, infatti, ibatteri della placca a liberare grandi quantità di composti abase di zolfo che, oltre a provocare il cattivo odore, possonoalla lunga danneggiare direttamente le mucose.I cani adulti e di taglia piccola sono i più colpiti da disturbidella bocca quindi è importante essere particolarmente attentise notiamo alitosi e difficoltà a mangiare. In quest’ultimo casoandate immediatamente dal veterinario.Per quanto riguarda l’alitosi, un efficace rimedio naturale èil prezzemolo.Lo potete sminuzzare e metterlo a piccole dosi nella pappa op-pure potete acquistarlo in specifici negozi per animali sotto

forma di collutorio in pasticche. Garantisce un alito fresco edè del tutto naturale.In commercio vendono anche spazzolini e dentifrici percani che possono essere utili per mantenere una correttaigiene orale. Ma se il cane non viene abituato da piccoloo non è particolarmente docile, difficilmente si riuscirà alavargli i denti!I dentifrici umani sono vietati! Contengono sostanze (es.fluoro, xilitolo) che, una volta ingoiate, possono danneggiareil loro stomaco, o essere anche tossiche. Per questo, è impor-tante scegliere dentifrici appositamente formulati per cani.I giochi da mordere hanno la funzione di aiutare a mantenerela dentatura pulita. Anche la carota cruda data come snack,quello che chiamiamo CarotOsso, ha la stessa funzione.

In commercio troverete anche crocchette e ossi vegan che aiu-tano l’igiene orale.Comunque, (se il peloso non mostra problemi più gravi per iquali è indispensabile accudire al medico) come rimedio ca-salingo rapido ed economico provate con il prezzemolo e,così, non dovrete arricciare il naso durante un intenso mo-mento di leccotti sulla faccia!

Il vostro cane ha l'alito pesante?! Ecco come risolvere in modo naturaledi Alessandra Ferrandes e Ilaria Faedo, autrici di “RICETTE VEGANE PER CANI”

TEMPO DI LETTURA: 3 min

Non esistono due gatti uguali, ognuno ha la propria personalità.Il carattere, nei gatti, varia a seconda degli individui, ma le dif-ferenze possono dipendere anche dalle caratteristiche dellarazza e dall’ambiente in cui vivono. Tuttavia diversi comporta-menti sono riconoscibili in ogni gatto: sono atteggiamenti neiquali è possibile ritrovare un preciso significato.Capire il comportamento dei gatti e saper interpretare i loro gestiè importante, non solo per intuirne le intenzioni, ma anche perimpostare una buona convivenza.Perché il gatto ama strofinarsi contro le gambe delle persone?È il suo rituale di benvenuto, il suo modo di salutarci. Ma, nellostesso tempo, è un modo per sentire l’odore e per marchiarel’uomo con il suo: lo scambio di odori è molto importante per ilgatto e lo fa sentire più a suo agio con i padroni.Perché il gatto “impasta” con le zampe anteriori il grembo delpadrone? È un comportamento infantile che il gatto manterràper tutta la vita. Quando vede una persona seduta e con il ventrelibero, il micio riceve segnali simili al richiamo di mamma gattaper la poppata. Così ridiventa cucciolo, ed esegue sulla panciao sulle ginocchia tutti quei movimenti di impastatura (detta anche“danza del latte”), necessari a procurarsi il latte materno.Perché il gatto muove la coda in certe situazioni? Di solito sicrede che il gatto sia arrabbiato, ma in realtà l’animale dimostradi trovarsi in uno stato conflittuale: vorrebbe fare due cose nello

stesso momento, ma una esclude l’altra. Dunque, quando il gattoè attratto da due desideri opposti, la sua coda reagisce come seil corpo fosse prima spinto da una parte, e poi dall’altra.Perché il gatto soffia?Quando il micio si trova in una situazionepericolosa, emette un suono (soffio) molto simile a quello prodottoda un serpente arrabbiato nella stessa condizione: imitandolo, ilgatto vuole dare l’impressione al suo nemico di essere pericolosoe velenoso.Perché il gatto arcua la schiena e drizza il pelo? Solitamenteassume questo comportamento quando si sente minacciato daun cane o durante un combattimento tra gatti. Il gatto arcua laschiena, solleva il pelo e si mette di traverso rispetto al suo ne-mico, per ottenere un effetto di ingrossamento e spaventare l’av-versario.

Perché al gatto piace farsi le unghie sui divani o sulle poltrone?Il gatto non solo sfrutta i nostri mobili per affilarsi le unghie. Graf-fiare poltrone e divani è anche un ottimo allenamento e un eser-cizio di rafforzamento nello sfoderare e ritirare le unghie,movimento fondamentale per catturare le prede, per combattereo arrampicarsi. È anche un modo per lasciare il proprio odore emarchiare il territorio.Perché al gatto piace stare in alto? Non è solo un modo per te-nere sotto controllo il suo territorio, ma anche per tenere d’occhiouna preda, per riposare in tranquillità, per “parlare” con i pa-droni. Molto spesso, infatti, per salutare l’uomo e per ricevere coc-cole e attenzioni, i gatti cercano luoghi elevati (il tavolo, lacredenza, i mobili della cucina), grazie ai quali la comunicazioneè più diretta.

Il gatto questo sconosciuto TEMPO DI LETTURA: 4 min

di Maddalena Nardi

Parliamo anche noi di un Natale responsabile. Come ognianno verrà in mente a qualcuno di regalare per Natale un cuc-ciolo di cane o di gatto. Capita sempre più di rado, per for-tuna, ma capita ancora.Cominciamo dicendo che il cucciolo non andrebbe MAI re-galato a sorpresa. Né a Natale, né per un compleanno, néper sostituire un 4zampe che se n'è andato. Né a un adultoe né tanto meno a un bambino. Il bambino non è assoluta-mente in grado di capire cosa significa gestire un animale eil cucciolo è per lui l'equivalente di un peluche o di un gio-cattolo. L'adulto invece dovrebbe fare una scelta giusta perlui, ponderata e soprattutto personale. Adottare un animaleè sinonimo di responsabilità ma anche di rinunce e di speseche vanno ben valutate.Il cucciolo non può essere imposto da un'altra persona. Lascelta del singolo individuo è anche frutto di un sentimento

personale, di una specie di colpo di fulmineche per definizione non è uguale per tutti. Non è assolutamentevero che un cucciolo vale l'altro e che se vi piacciono i cani o

i gatti va bene uno qualsiasi. Il caneè un essere vivente con un carattereproprio, non è un oggetto che potetecambiare dopo le feste. E' giusto chesiate voi a scegliere chi condivideràla vostra vita per un bel po' di anni.Se una persona è single le si regalaforse un fidanzato? Non mi pare...e meno male!Piuttosto, se avete voglia di fare unasorpresa gradita a chi ama gli ani-mali, regalate un'adozione a di-stanza in un canile o gattile. Può

essere anche limitata a pochi mesi ma forse permetterà a chiriceve questo regalo di innamorarsi dell'animale giusto.Buone feste a tutti!

Niente cuccioli sotto l'albero!di Catherine Ratajczak Guidi

TEMPO DI LETTURA: 2 min

www.romagna.viveresostenibile.net17

DICEMBRE 2015

®AGRI-CULTURASITI per APPROFONDIRE:www.flora2000.it

Dall'alleanza tra agricoltura e bioedilizia, possono na-scere edifici, o possono essere riqualificati edifici esi-stenti, che garantiscano il rispetto per l'ambiente,un'elevata efficienza energetica e un comfort abitativodi alto livello.

Il patrimonio abitativo delle nostre periferie è in gran parte costi-tuito da immobili costruiti tra gli anni '60 e gli anni '90. Si calcolache circa l'80% di questi edifici, abbia una classe energetica “G”,cioè la più bassa possibile! Questo significa bassissima efficienzaenergetica, altissimi costi di gestione e conseguente inquinamentoe infine basso comfort abitativo. Inoltre si tratta di immobili co-struiti con materiali di alto impatto sull'ambiente, inquinanti espesso molto pericolosi; basti pensare all'amianto larghissima-mente usato nelle costruzioni artigianali e industriali di queglianni. Una vera e propria “bomba a orologeria” per la salute deicittadini, disseminata in tutte le nostre periferie.

Per secoli, l'uomo ha costruito le proprie abitazioni, utilizzandomateriali naturali e ancora succede così in molte parti del pianeta.Grazie alle nuove tecnologie e al rapporto tra agricoltura e bioarchitettura, i materiali naturali possono essere di nuovo prota-gonisti del nostro modo di abitare.Dalla filiera dell'agricoltura, infatti, vengono quei materiali, nonalimentari e naturali usati nella bioedilizia. Il legno, il sughero,la canapa, la paglia, la lana, il bambù per citarne solo alcuni,che non danneggiano l’ambiente e la salute umana e garanti-scono un elevato comfort abitativo e risparmio energetico. Questimateriali, possono avere un ruolo importantissimo nella riqualifi-cazione degli edifici esistenti, per aumentarne l'efficienza ener-getica, abbassarne i costi di riscaldamento e le emissioni diinquinanti e di CO2 ed elevarne il comfort abitativo. In Italia ilconsumo del suolo è un problema ormai riconosciuto da tutti. Ri-qualificare il patrimonio edilizio esistente, significa anche fermarela cementificazione selvaggia della quale ha sofferto il nostro ter-ritorio negli ultimi 50 anni. Si calcola che ad oggi, siano oltre 2

milioni gli alloggi inutilizzati. Nelle zone artigianali e industrialidelle periferie delle nostre città e paesi, sono ormai tantissimi icapannoni in disuso e ormai spesso fatiscenti. Dati questi presup-posti, non si può più pensare di continuare a cementificare suoloagricolo! La “politica” deve sempre più favorire con normativemirate, la riqualificazione e il riuso degli edifici e delle aree esi-stenti, incentivando l’uso di materiali di origine agroforestale. Inquesto modo, oltre a fermare il consumo di suolo, si favorisce lacreazione di un indotto verde per milioni di piccole imprese, ar-tigiani, aziende agricole, facendo così ripartire in modo “sano”e “sostenibile” il lavoro e la crescita economica.

Agricoltura e Bio Architettura alleate per l'ambienteTEMPO DI LETTURA: 4 min di Silvano Ventura

Radisa nasce nel 1988 dal-l'idea di due amici. La passioneper i cibi buoni e sani li spingea coltivare 1500 mq. di terrenoe ortaggi con metodo biolo-gico. Oggi gli ettari sono au-mentati e comprendono serre,un frutteto misto e un orto offi-cinale. Come molti "storici" delbiologico, hanno condiviso lastoria de "IL SALTO", il primoConsorzio di produttori Bio del-l'Emilia Romagna ed ora

hanno accettato questa nuovasfida di Poderi di Romagna."La nostra agricoltura – ci dicono- non è solo un metodo agrono-mico che evita l'uso di pesticidi,ma soprattutto un nuovo modo diconcepire la terra. Essa è il luogodi origine della vita e pertanto varispettata e custodita.” Propon-gono quindi ottima frutta e ver-dura di stagione, tutta bio(spaccio in azienda – in Via Am-monite a SANTERNO, aperto

dal lunedì al sabato, al mattino). Bello anche sapere che sono dei“salvatori di semi”! “Dopo tantis-simi anni nei quali la ricerca suivegetali è andata, sempre di più,verso le esigenze commercialidella grande distribuzione, te-nendo conto solamente del-l’aspetto visivo e di serbevolezzadei prodotti – ci dicono - ci ren-diamo conto solo ora che ab-biamo perso, o, stiamoperdendo un patrimonio enorme

di varietà e di tipologie di or-taggi numerosissimo e bellissimo.Alcuni nonni ricordano questipomodori, meloni, angurie, dalsapore diverso da oggi…Alcuninonni ricordano sapori che noiabbiamo perduto…Qualcosa, sitrova ancora all’estero; perchéquando emigravano i nostrinonni si portavano i beni piùpreziosi, e i semi erano fra que-sti, perché quel seme di anguriao di peperone, lo aveva coltivato

il padre e prima ancora il nonno.Così ora troviamo il cocomero diBagnacavallo coltivato a SantoDomingo, i pomodori a pera ocuori di bue coltivati in Argen-tina. Alla Radisa ci divertiamo a

ritrovare e coltivare queste va-rietà di ortaggi ormai scomparsedai luoghi nei quali sono statecostituite e coltivate nei secolipassati.” Bravi, virtuosi e buoni,questo ci piace!

TEMPO DI LETTURA: 3 min

RAVENNA

Radisa, dall’88 produzione bio di ortaggi e fruttadi Veronica Ventura

La signora Maria e i rigori dell’invernoIl gelo, la neve e le foglie rinsec-chite cadute dagli alberi, sono ingenere lo scenario del giardinodi questi giorni. Tranne che alsud, dove l’inverno è più mite elascia agli alberi e arbusti sem-preverdi la totalità della scena. Inquel contesto, la parte di prota-gonista la fanno gli agrumi, li-moni, aranci amari e mandarini,quanto di più significativo possaoffrire il giardino mediterraneoin questo momento. Molto spessoquesti straordinari frutti invernalinon vengono raccolti, a causadella produzione in eccesso, e fi-niscono per cadere a terra, cam-biando colore al prato o aisentieri. Questa è la bellezza delsud nel nostro Paese. In questigiardini a dicembre ci sono ar-busti che fanno ancora bella mo-stra delle loro fioriture, come laSalvia leucantha o le coloratis-

sime bacche arancio della Du-rantha elisia. Uno scenario dafar morire d’invidia la nostra si-gnora Maria, che vive al nordgelido e nebbioso, e che a di-cembre si trasforma da casa-linga a infermiera delle suesettantaquattro o giù di lì piantinee arbusti in vaso, non esitando aesibire il diploma di giardinag-gio rilasciato dal locale club dellamela verde o dal vivaista evoluto.Vasi, vasetti, pentole in disuso,secchi zincati rifatti, sono sparsiin tutto il suo terrazzo o distribuitilungo il sentiero del suo giardinoche porta al laghetto rigorosa-mente artificiale, ora ghiacciatocon le foglie delle ninfee e deifior di loto inesorabilmente pie-gate. Il non poter fare qualcosaper loro la irretisce ma per for-tuna sono tante altre le attività disoccorso invernale da praticarein questi giorni. La signora Mariapassa in rassegna oleandri, cal-listemoni, dature arboree, lan-

tane e tutte le sue creature biso-gnose di coperture invernali. Iltessuto geotessile è stata un’in-venzione straordinaria dell’indu-stria tessile. Una sorta dicappotto invernale o coperta im-bottita di marca, che protegge lepiante dai rigori dell’inverno.Naturalmente il maggior con-sumo avviene nel giardino o sulterrazzo, trasformati, con questicappucci bianchi, in una esposi-zione di profilattici che fa rabbri-vidire anche il più tollerante deipaesaggisti. La signora Mariaprepara un inventario dellepiante da proteggere e lo ripassacon attenzione, per non dimenti-carne qualcuna. Nell’elencodelle piante sotto protezione(altro che pentiti!) non può man-care quel magnifico esemplare diBuganvillea “Singapore White”,dono del marito da un viaggio dilavoro in Cina. Una minuziosatalea trafugata come nei migliorimanuali di furto botanico da un

giardino pubblico in quel paese.Avvolta diligentemente nellacarta igienica inumidita e, a suavolta in ulteriore carta di allumi-nio portata da casa apposita-mente. Tecnicismi amatoriali chehanno concesso alla talea di ar-rivare a casa in condizioni per-fette per l’attecchimento. QuellaBouganvillea è diventata grande,adulta, un’affascinante signoradalla conturbante bellezza asia-tica e, per la signora Maria, è unpatrimonio dell’Unesco da pro-teggere in assoluto!Un doveroso ringraziamentodelle piante alla tecnologia e achi la applica sulle piante, ev-viva. Dimenticavo, buon Natalepiante compagne silenziose dellanostra esistenza, a voi e a chi cilegge!La pianta vedette del meseLa vedette di questo mese nonpuò essere che una delle tante

specie di agrifoglio. Nello speci-fico ho scelto l’Ilex verticillata.Una pianta arbustiva con ramieretti ai quali a fine novembrecadono le foglie e come per in-canto i fusti eretti appaiono stra-colmi di bacche rosse propriocome quelle classiche dell’agrifo-glio. Una vera sorpresa per ilgiardino in inverno. Ama terrenimoderatamente fertili, umidi maben drenati, freschi e ricchi dihumus. Predilige esposizioni amezzombra. Raggiunge unmetro e mezzo di altezza ed al-

trettanto di larghezza. E’ di facileriproduzione: le talee si effet-tuano su legno maturo in settem-bre e la eventuale semina siesegue a marzo aprile. Unasplendida focalità invernale perincuriosire il giardino anche neimesi in cui lo si frequenta con ilcappotto.

TEMPO DI LETTURA: 5 min Un mese in giardino: DicembreCommenti e riflessioni del Maestro giardiniere

di Carlo Pagani, Maestro giardiniere - [email protected]

Carlo Pagani è in TV su canale Leonardo (222 del digitale terrestre) ogni mattina alle 9 con la rubrica Guida al Verde.

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 201518

EVENTI SITI per APPROFONDIRE:www.feelingsound.com

www.lapebianca.it

®

Vivere la musica, passare da un atteggia-mento passivo all’azione di accendersi conil suono é il principio attivo dei laboratoriproposti da Igor Ezendam, che con la com-pagna Arianna viaggia in Italia e Europaper promuovere la libertà vocale e il canto.Igor ci spiega come si é sviluppata la sua ri-cerca del suono liberato.“Ho trovato la musica dentro di me, unmondo di suoni, melodie e musiche chevengono liberamente, nel senso con lamente libera, e allora devo confessare chenon ascolto più tanto la musica in scatola.Cerco più il silenzio per riuscire a creare,o meglio ad ascoltare cosa vuole venire, dasolo, senza il mio controllo. Mollo il mu-scolo del mio cervello, dico alla mia mentedi prendere la sedia dietro, respiro easpetto. A un certo punto qualcosa escesempre, e sempre mi meraviglio della co-struzione sonora che si crea in questomodo. Anche se in quel momento sono da-vanti a un pubblico, ho imparato, pro-vando fiduciosamente tante tante volte, cheposso permettere al mio suono di usciresenza la mia premeditazione.Di fatto è un enorme sollievo per il mio cer-vello non dovermi ricordare le note; i neu-roni si liberano dal doversi preoccuparedelle cose da preparare, da proiettare, del

futuro, e io così posso essere sempre piùpresente. È un vero Canto Libero, ma il con-cetto va ben oltre la voce: con ogni stru-mento che tocco si apre la mia curiosità epenso “Cosa succederà adesso, che musicane verrà fuori?” E viene fuori un complessodi Suoni Liberi che descrive questo mo-mento, il mio stato d’animo, la mia conver-sazione con l’ambiente e con le persone chesono presenti.Il concetto del Suono Libero non vale soloper il mio mondo interiore, ma anche per gliimpulsi esterni.Ogni rumore ritmico, ogni porta che scric-chiola, ogni attrezzo con i suoi suoni può di-ventare ed è diventato ispirazione per nuovamusica alle mie orecchie. In questo momentosono nel treno in viaggio per Berna, e tral’italiano, il tedesco e il francese che sentoattorno di me, il suoni del treno, il riscalda-mento, il sacchetto di chips o la porta cheviene aperta... La musica è qui, adesso, nonrigurgitata ad infinitum. E mi ricollego agliinsegnamenti di due vecchi sufi dalla barbaimbiancata dalla saggezza del tempo, PirVilayat che ho avuto la fortuna di conosceree di suo padre Hazrat Inayat Khan, che di-ceva che gli adulti pensano di apprezzarela musica mentre un bambino É la musica!

La musica “moderna” secondo me ha persoun elemento essenziale: la vita! La musica ècome la verdura, va mangiata fresca, e ilcibo migliore è quello che cogli e mangi di-rettamente dall’albero, roba buona! La vitava cantata e graziata con la nostra pre-senza totale. Alla musica si va incontro, miapro e dal cuore irradio la mia presenzaconsapevole, mi espando giù nella Terra esu fino al Sole. Aprendomi apprendo. Tornoin me e condivido la mia migliore interpre-tazione del mio sentire. Musica Libera!Da questa ricerca di libertà, l’incontro con ilcanto armonico o canto difonico é naturale.Questo suono che si apre e forma una seriedi flautini sopra la nota principale fa partedel suono che emettiamo con ogni parola,ma nella fretta non ce ne rendiamo conto.Rallentare, ascoltare e sperimentare sono lachiave per scoprire la ricchezza di quello cheé già nostro. Aïvanhov (un altro maestrodalla barba bianca!) diceva che l’arte veraé quella prodotta da un artista che medita,che a modo suo “sale” a contattare le più

alte sfere celesti e riesce a riportare in terraalmeno in parte la meraviglia che ha sentito,aiutando il suo pubblico a elevarsi a suavolta...e non a caso il canto armonico éanche chiamato il canto degli angeli. È que-sto il cammino che ora mi risuona e chesento che riarmonizza al meglio.Questo é quello che porto con me quandocondivido gli insegnamenti sia durante unconcerto, che per me è sempre un’espe-rienza di scambio, che con i laboratori vo-cali che offriamo con Arianna in tante cittàitaliane.Vedere le persone uscire con un viso di-verso, luminoso e accompagnarle versol’estasi del suono libero é per me unagrandissima gioia, uno degli scopi dellamia vita.”Sarà speciale passare con Igor e Ariannaalcuni giorni presso le Terme di Bagno diRomagna (FC) dal 5 all’8 dicembre, rega-latelo anche tu!

Suono libero TEMPO DI LETTURA: 5 min

CESENA

di Maddalena Nardi

Tante piccole occasioni per incrementare ilnostro sapere pratico; autoproduzioni chesvelano i trucchi dei mestieri e accrescono ilnostro potenziale personale.

Sabato 5 dicembre ore 16Pasta madreDedicato a tutti coloro che vogliono cimen-tarsi nella produzione di pane, pizza, gris-sini utilizzando il lievito naturale. Verrannopresentate una ricetta di preparazione dellievito madre, una ricetta per fare il pane,una per fare i grissini e una per il pan brio-che, usando diverse tipologie di lievitomadre (legato, in palla, in forma pastosa).Ogni partecipante assaggerà i prodotti rea-lizzati e porterà a casa un pezzo di lievitodi pasta madre.

Con: Mary Valeriano, cuoca

Durata: 2 ore - Costo: 10€ materiali inclusi

Sabato 12 dicembre ore 16 Autoproduzione di detergenti per la casaScopriamo cosa si nasconde dentro i nostriflaconi e realizziamo in autonomia i pro-dotti per il bucato, le stoviglie e la pulizia ditutta la casa, a partire da ingredienti rispet-

tosi dell'ambiente e di facile reperibilità.Ogni partecipante porterà a casa ciò cherealizza durante il corso.

Con: Silvia Magnani e Simona CasalboniIn collaborazione con: Associazione Soffiditerra

Durata: 2 ore - Costo: 10€

Tutti i laboratori sono a numero chiuso (max15 partecipanti) e si svolgeranno pressoL’apebianca, Via Lami 2, Forlì.

Nella nuova sede L’apebianca proponei laboratori FARE E RIFARE TEMPO DI LETTURA: 2 min

FORLÌ

di Annamaria Bortolotti

Oggi raggiungere i tuoi potenziali Clienti è veramente molto semplice.Grazie alla nostra Banca Dati di persone consapevoli e sensibili ai temi

della sostenibilità, puoi inviare una tua comunicazione in modo Semplice ed Economico.

NEWS LETTER SPECIFICHE

Incrementare le vendite:attraverso la newsletter proponi i tuoi prodotti ad un pubblico ben selezionato e attento. Le possibilità di realizzare la vendita sono altissime.

Fidelizzare i clienti:l’invio regolare crea un dialogo continuativo epiacevole, è un elemento che crea un rapportocon la tua potenziale clientela.

Conferma la tua professionalità:nei contenuti si esprime anche la tua conoscenza del settore, il know how unico e specifico

della tua azienda. In ogni ambito professionale

questo fa la differenza: possedere qualcosa in più

della concorrenza.

I VANTAGGI OFFERTI DALLA NEWS LETTER

Contattaci per ricevere informazioni o preventivi

tel. 051 606 [email protected]

www.viveresostenibile.net

®

19SITI per APPROFONDIRE:www.associazionepachamama.org

DICEMBRE 2015

®

MERCATI CONTADINIALFONSINE

OGNI VENERDì dalle 3 alle 13

MERCATO CONTADINOVendita di prodotti del territorio diretta-mente dal produttore al consumatore:frutta, verdura e altri prodotti (formaggie latticini, salumi, marmellate e confet-ture, miele, uova) provenienti esclusiva-mente da aziende della provincia diRavenna, nel pieno rispetto della filoso-fia “slow” del “prodotto a Km 0”, biolo-gico e non. Ex mercato coperto, nelcentro cittadino - Alfonsine

CERVIAOGNI MARTEDì

dalle 18 alle 23FARMER MARKETMercato estivo a km zero nell’ambitodella rassegna “Lume di candela”.Corso Mazzini - angolo Piazza - Cervia

FAENZAOGNI LUNEDì

dalle 16.30 alle 20Bio MarchèVendita diretta di prodotti biologici certi-ficati - Centro Commerciale CappucciniVia Canal Grande, 44 - Faenza

OGNI VENERDì dalle ore 16 alle 19.30

FARMER MARKET "MERCATO DEL CONTADINO"Vendita diretta di frutta e verduraPiazzale Pancrazi lato Est - Faenza

FOGNANOOGNI DOMENICA

dalle 8 alle 13E MERChè Il Mercato del Contadino e dei Prodotti della Nostra Terra Al mercato è possibile acquistare diret-tamente dalle aziende produttrici nu-merosi prodotti agricoli, quali frutta,verdura, formaggi, salumi, miele, mar-mellata, ecc., provenienti esclusiva-mente dalle colline di Brisighella.Fognano

IMOLAOGNI MERCOLEDì

dalle 16.30 alle 19.30MERCOLBIO Produttori a KM0 Organizzato dal GAS di Imola.Centro sociale La stallaVia del Serraglio, 20 - Imola (BO)www.gasimola.ilbello.com

OGNI 1° e 3° VENERDì DEL MESEdalle 16 alle 19

MERCATO DELLA TERRAOrtaggi e frutta, pane e biscotti, latte eyogurt, uova e carne, formaggi e sa-lumi, vino e birra, miele e marmellate,fiori e pasta fresca. - Organizzato daSlow Food. - Mercato Ortofrutticolo diViale Rivalta, 12 - Imola (BO)www.mercatidellaterra.it

LIDO DI CLASSEOGNI VENERDì

dalle 18 alle 23MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A KM ZEROOffre prodotti provenienti dagli alleva-menti e dalle aziende agricole del ter-ritorio. Si tiene all'aperto e raggruppaproduttori del territorio provinciale chevendono orto-frutta, conserve vegetalie prodotti trasformati, miele.Viale Caboto - Lido di Classe

LUGOOGNI VENERDì

dalle 17.30 alle 20BIOMARChè LA NATURA IN PIAZZAMercatino dei prodotti biologici ed er-boristici. Logge del Pavaglione - Lugo

OGNI SABATO dalle 8.30 alle 13.30

MERCATO CONTADINO I produttori agricoli del Mercato delContadino offrono una ricca varietà diprodotti del nostro territorio, di altaqualità e a basso impatto ambientale.Piazza 1° Maggio - Lugo

RAVENNAOGNI LUNEDì eOGNI GIOVEDì

dalle 15 alle 18MERCATO CONTADINO Il mercato contadino ribadisce l'esigenzadi un'agricoltura costruita dal basso, nelrispetto della terra e della dignità di chici vive e lavora, e la necessità di creare unmercato senza mercanti, che abbiacome base un rapporto vero e imme-diato tra produttori e consumatori. -Piazza della Resistenza - Ravenna

OGNI MARTEDì pomeriggio

MERCATO CONTADINO Bancarelle con frutta, verdura di sta-gione e specialità del territorio, ven-dute direttamente dai produttori locali.Darsena - Ravenna

OGNI MARTEDì dalle 16.30 alle 20

MERCATO BIOMARChé DEI PRODUTTORI BIOLOGICI Mercato settimanale dei produttoribiologici del territorio. Prodotti di sta-gione certificati biologici secondo lenorme europee ed internazionali econtrollati dagli organismi riconosciutidal Ministero dell'Agricoltura.Piazza San Francesco – Ravenna

OGNI MARTEDì dalle 17 alle 20

MERCATINO DEL GRASDa più di sei anni a Ravenna esiste ilGRAS, Gruppo Ravennate d’AcquistoSolidale: un gruppo di persone che ac-quistano in gruppo direttamente daiproduttori. - Centro Sociale Spartaco,Via Chiavica Romea, 88 - Ravenna

OGNI 3° SABATO e3a DOMENICA DEL MESE

MOSTRA MERCATO DEL NATURALE E DEL BIOLOGICOPer fare la spesa in modo sostenibile e re-sponsabile, acquistando prodotti agricolidi stagione, selezionati con cura, semprefreschi e di origine garantita.Piazza Giovanni XXIII Castel S. P. T. (BO)www.campagnamica.it

RUSSIOGNI GIOVEDì

dalle 8.30 alle 13.30 IL MERCATO DEL CONTADINOOffre prodotti provenienti diretta-mente dalle aziende agricole del terri-torio di Russi e dintorni.Piazza Farini - Russi

APPUNTAMENTI D’INVERNO

Cedesi per motivi personali attività di e-commerce diabbigliamento vegan, fair-made in Italy. L’offerta in-clude capi e accessori già a magazzino, tessuti e merceriacon etichette personalizzate pronti per esserelavorati, sito online, logo, marchio registrato a livello na-zionale ed europeo, stand di allestimento per il magaz-zino e materiale di packaging per le spedizioni. Ilprogetto è pronto per decollare ad un prezzo molto in-teressante. Alice: 347.9573525

Sei rimasto indietro con la tesi? Hai poco tempo a dispo-sizione? Devi laurearti nella prossima sessione disponibilee pensi di non farcela a terminare l'elaborato? Affidati a Sot-totesi, attività di consulenza universitaria che si occupa di:progettazione della struttura dell'elaborato (a partire dal-l’indice); correzione e supporto durante la stesura; integra-zione contenuti; ricerca bibliografica e inserimento note;corretto utilizzo delle norme redazionali (impaginazione,carattere, margini, interlinea…); traduzioni di testi in linguainglese. Serietà, puntualità ed esperienza sono a tua dispo-sizione e la tua privacy sarà salvaguardata. Visita il sitowww.sottotesi.it o contattaci al 3337224558 e richiediil tuo preventivo gratuito in meno di 24H!

VENDO bellissima casa terratetto di 140 m2 libero sudue lati con giardino e panorama mozzafiato. La po-sizione è strategica: nel centro del paese di San Bene-detto Val di Sambro (BO), a pochi metri dal negozio dialimentari, bar, piazza, fermata dell'autobus, scuola ecampo sportivo. La casa si trova in fondo ad una via ca-ratteristica a fondo chiuso (quindi senza traffico). La sta-zione dei treni è a distanza di 4 km, mentre il caselloautostradale dista 3,5 km (Rioveggio). A 30 min dal cen-tro di Bologna. La casa è disposta su 3 livelli. Al pianter-reno: cucina abitabile (con piano in marmo edelettrodomestici a incasso, tutto fatto di recente), salacon stufa a legna e servizi. Al primo piano: bagno princi-pale, una camera da letto con guardaroba e un riposti-glio. Al piano secondo: altre due camere, uno studio e ilbalcone. Fuori c'è un ampio giardino privato, con ter-razzo di 30 m2, due ripostigli di 15 m2 cadauno e postoauto. Per il riscaldamento c'è un sistema centralizzato cheva sia a gas che a legna (termostufa). La casa è inoltre do-tata di un impianto fotovoltaico di 3KW di ultima gene-razione (montato quest'anno). tel. 334.3766536 [email protected]

A N N U N C Ioffro cerco

Per vendita spazi pubblicitari su Vi-vere Sostenibile e sulle altre testatecartacee e on line, la Edibit s.r.l. di Caste-naso (BO) ricerca per la Romagna conresidenza nella zona di Forlì o RavennaAGENTE di COMMERCIO PLURIMAN-DATARIO già iscritto all’ENASARCOcon esperienza nel settore editoriale epassione per il mondo del biologico edell’ecologia. Inviare cv a [email protected]

www.romagna.viveresostenibile.netLe date potrebbero subire variazioni

Fiere, convegni, incontri, mostre, mercatie molto altro per comunicare, parteciparee condividere stili di vita sostenibili.

Dicembre 2015Giovedì 3 dicembre - Ore 19.45

CENA-CONFERENZAEnergia vitale, compagna di vitaL'associazione Non solo energia e la chefSilvia all'interno del Progetto Alimenta-zione e Energia organizzano cene-confe-renze in cui si affronteranno i temi allaconsapevolezza e coscienza personale ecollettiva. La dottoressa Cecilia Pintori par-lerà dell'energia vitale. Prenotazioni allo0546 74263 o 339 1800810. Per informa-zioni [email protected] I Pini Natural Restaurant & Pizza, Via Firenze 18/c – Riolo Terme (RA)www.riolovegfest.it

Domenica 6 dicembre - Ore 8 - 18ESCURSIONE

Intorno a BrisighellaTrekking che parte da Brisighella e passae dà modo di immergersi nelle colline: se-lenite e argilla che contrastano il coloredei boschi. Durata 5 ore mezza, percorsodi media difficoltà, costo 6 € Ritrovo conauto proprie presso Entrata FS Est, ViaBarozzi 5 a Brisighella (RA). Informa-zioni e prenotazioni allo 051 222788 [email protected]

Giovedì 10 dicembre - Ore 19.45CENA-CONFERENZA

Distinguiamo la digestione dal nutrimentoAll'interno del percorso che si concluderàcon il Riolo VegFest, con la naturopata SaraBedeschi. Prenotazioni allo 0546 74263 o339 1800810. Per informazioni [email protected] - I Pini NaturalRestaurant & Pizza, Via Firenze 18/c –Riolo Terme (RA)www.riolovegfest.it

Venerdì 11 dicembre - Ore 21.15SPETTACOLO

Tanti lati - LatitantiAle e Franz portano in scena i tanti lati dellavita e degli uomini. Si esplora il mondodelle relazioni, sottolineando le cose inbase alle diverse angolazioni. Teatro dellaRegina, Piazza della Repubblica 28/29 –Cattolica (RN) - www.ater.emr.it

Da venerdì 11 dicembre a mercoledì 6 gennaio

MOSTRAOrigami/LucikamiMostra temporanea presso il Teatro VillaSan Clemente, Via Tavoleto 69, fra-zione di Sant'Andrea in Casale – SanClemente (RN)www.cittateatro.it/teatrovilla

Sabato 12 edomenica 13 dicembre

CORSOLa tecnica cranio sacraleCorso per diventare operatori cranio sacrali.La TCS è una disciplina naturale per il benes-sere olistico che deriva dall’osteopatia. Iprincipi guida della tecnica sono la cono-scenza dell’anatomia e della fisiologiaumana uniti alla sensibilità del tocco del-l’Operatore. Informazioni e iscrizioni al 3282850346 - Centro Samudra, Via Arno 57 -Bellaria (RN) - www.samudra.it

Lunedì 14 dicembre Ore 19.30 – 22.30

CORSOCucina Vegana: I DolciGuidati da Licia Calia si realizzeranno in-sieme dolci al forno, al taglio e al cuc-chiaio. A fine serata si degusteranno idessert realizzati - Info e prenotazioni allo0543 31718 o 327 5464427 CamBio Logico, Corso Diaz 17 - Forlìwww.verdevegano.info

Da domenica 27 a martedì 29 dicembre

FESTIVALPennabilli Django Festival V5° Edizione del Festival Internazionale diMusica Jazz Manouche di Pennabilli (RN)- Oltre a una vasta gamma di concerti pergli appassionati di chitarra nel pomeriggiopresso il Teatro Vittoria si terranno seminaricon Bebo Ferra, Gismo Graff e Sebastien Gi-niaux. Informazioni e prenotazioni al 0541928003 e [email protected] www.pennabillidjangofestival.com

Gennaio 2016Mercoledì 13 gennaio - Ore 17.30

SEMINARIOIl sale, rimedio bio-logicamente universale...Anche per ripulire gli organi. Incontro a in-gresso gratuito con il naturopata Pierre Pel-lizzari. - Macrolibrarsi Store, Via EmiliaPonente, 1693 – Cesena (FC) www.istitutomedicinanaturale.it

Martedì 19 gennaioRASSEGNA di DANZA

Endogenia di impronteRassegna di danza: movimento tra corpo,anima e azione. Ingresso a offerta libera. Quintoveda, Via Cavour 58 – Imola (BO)

Sabato 23 e domenica 24 gennaio - Ore 8ESCURSIONE

L'Acquacheta e l'Eremo dei ToschiTrek itinerante che raggiunge la cascataAcquacheta; si soggiorna all'Eremo dei To-schi, ora agriturismo, ritornato all'agricol-tura e all'allevamento. Percorsi di mediadifficoltà. Ritrovo presso l'atrio della sta-zione di Faenza per prendere il treno re-gionale per Marradi. Viaggio con treno ebus privato, quota da definire. Informa-zioni e prenotazioni allo 051 222788 o [email protected]

Febbraio 2016Venerdì 19 febbraioOre 17.30

SEMINARIOGli oli essenziali come rimedi di primo soccorsoIncontro con Wilmer Zanghirati Urbanaz, na-turopata, fitopreparatore e consulente di in-dustria farmaceutica. - Macrolibrarsi Store,Via Emilia Ponente, 1693 – Cesena (FC)www.istitutomedicinanaturale.it

Sabato 27 febbraio - Ore 17.30SEMINARIO

DentosofiaDall'armonia della bocca all'armonia dell'in-tero organismo. Incontro a ingresso gratuitocon Francesco Santi, medico odontoiatra. -Macrolibrarsi Store, Via Emilia Ponente,1693 – Cesena (FC)www.istitutomedicinanaturale.it

Pubblica gratuitamente il tuo annuncio

Scrivi a:

[email protected]

Vuoi pubblicare i tuoi “APPUNTAMENTI SOSTENIBILI”?Invia i tuoi comunicati a: [email protected] pubblicazione resta ad insindacabile giudizio dell’editore.

Vuoi distribuire le copie cartacee di questo free press?SCRIVI a:

[email protected]

"Non è importante fare dei passi che un giorno

ci condurranno al fine,

ognuno di questi passideve essere in se stesso una meta." Goethe

www.romagna.viveresostenibile.net DICEMBRE 201520

®