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Spirito

Vivere

itinerari e percorsi tra natura, storia, enogastronomia e cultura

LA SILA GRANDE

Acqua

SpiritoCLEMENTI EDITORE

Terra

Legno

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VIVERE

LA SILA GRANDELa Sila Grande costituisce il cuore del Parco Nazionale della Sila, la parte centrale e più

estesa dell’altopiano con le sue fitte foreste di conifere e i laghi cristallini. Una terra chesin dall’antichità ha ispirato poeti e scrittori e che incantò i grandi viaggiatori stranieri che lapercorsero già dalla fine del 1800. La bellezza del paesaggio e l'ambiente naturale incontaminato, la biodiversità, i boschi seco-lari, così come la qualità e l'unicità dei prodotti e piatti tipici, rappresentano eccezionali risor-se che meritano di essere valorizzate e rese accessibili agli appassionati di turismo rurale e dioutdoor. Il turismo nelle zone rurali, con particolare riguardo a quello imperniato sulla valorizzazionedei percorsi enogastronomici ed agrituristici, può essere oggi considerato una delle piùimportanti forme di "turismo emergente", di grande potenzialità per il territorio Silano, e fat-tore-chiave per lo sviluppo, in quanto capace di integrarsi in modo efficace con un’offertaturistica già consolidata nei tradizionali segmenti del turismo sportivo e montano.In tale contesto, il Gruppo di azione locale della Sila sta realizzando un progetto strategico cheha come obiettivo quello di promuovere e qualificare un’offerta turistica diversificata e inte-grata, in grado di soddisfare i bisogni di un consumatore/viaggiatore alla continua ricerca diautenticità, di informazioni e garanzie su prodotti, servizi e qualità della ricettività. Il marchio Silautentica - Ospitali per natura rappresenta l’icona di un prodotto turistico ter-ritoriale competitivo ed attrattivo, che gli operatori della Sila Grande andranno a realizzarein un’ottica di sistema turistico integrato e sostenibile.La realizzazione di questa innovativa guida turistica è parte di questa strategia ed attraverso iquattro percorsi tematici proposti esalta le eccellenze ambientali e storico-culturali del terri-torio in sinergia con le attività delle imprese turistiche, agroalimentari e artigianali che sino-ra hanno aderito al progetto. Ne emerge un quadro di insieme di assoluta ricchezza capacedi proiettare la Sila Grande tra le destinazioni più ambite e qualificate nel mercato turisticonazionale ed internazionale. Un’esperienza da vivere in ogni periodo dell’anno attraverso un’interazione autentica conl’identità del territorio e la proverbiale ospitalità delle popolazioni Silane.

Avv. Francesco De VuonoDirettore Gal della Sila

APPUNTI DI VIAGGIO

Via Guido Rossa, 24 – 87050Spezzano Piccolo (CS)Tel. / Fax [email protected]

COME ARRIVAREIn auto. I comuni della SilaGrande sono raggiungibili daovest tramite la A3 Salerno-Reggio Calabria, uscitaCosenza, e proseguendo sul-la SS107 e la SP256 indirezione Lorica, oppure sul-la SP217 in direzione Apri-gliano e Pietrafitta e laSS178 fino a Lorica. Da est: casello di Crotone,segue SS107 fino a SanGiovanni in Fiore. Da nord: casello di Sibari,segue SS534 e SS106 finoa Mirto. Seguono SS531,SS177 ed SP255 in direzio-ne La Fossiata/Bocchigliero. In alternativa, da RossanoSS660 fino ad Acri.In aereo. Aeroporti di Lame-zia-Sant’Eufemia e di Croto-ne-Sant’Anna.In treno. Stazioni FF.SS. diCosenza da ovest, CrotoneSant’Anna da sudest, Ros-sano da nord.

PARCO NAZIONALE DELLA SILAVia Nazionale snc 87055 Lorica Comune di San Giovanni in Fiore (CS)Tel. 0984.537109 (Sede)Fax 0984.537888 (Sede)Tel. 0984.579757 (Centro Visite Cupone)Tel. 0984.76760 (Ammini-strazione Corpo Forestale diCosenza)www.parcosila.it [email protected]@parcosila.it

Centro Visite di CuponeLoc. Cupone - 87052 Spez-zano della Sila (CS)

Comunità Montana SilanaVia G.Rossa, 24 - 87050Spezzano Piccolo Tel. 0984.431807www.comunitamontanasilana.it

◗ ACRIMunicipioVia Roma, 16 - 87041 Tel. 0984.914204www.comune.acri.cs.itPro Loco AcriVia Baffi snc87041 Acri (CS)Tel. 0984.954106Museo del Beato AngeloPiazza Beato Angelo d’Acri, 587041 Acri (CS)Tel. [email protected] – Museo di Arte Con-temporanea di AcriPalazzo Sanseverino FalconePiazza Falcone, 187041 Acri (CS)Tel. 0984.953309 Cell. [email protected] di apertura invernali. 09:00 - 13:00 / 16:00 -20:00 da martedì a sabato10:00 - 13:00 / 16:15 -20:15 domenicaOrari di apertura estivi.9:00 - 13:00 / 15:00 -19:00 tutti i giorni◗ CASOLE BRUZIOMunicipioVia Antonio Proviero, 987050Tel. 0984.432000Fax 0984.432033www.comunecasolebruzio.itPro Loco Casole BruzioVia P. Magliari, 287050 Casole Bruzio (CS)Tel. 0984.432679◗ CELICOMunicipioPiazza Gustavo Valente, 587053Tel. 0984.435004 /431820 / 435242Fax 0984.434414www.comunedicelico.it◗ LAPPANOMunicipioVia Roma, 25 - 87050 Tel. 0984.651003Fax 0984.651218 www.comune.lappano.cs.itPro Loco LappanoPiazza S. Gemma, 1 87050 Lappano (CS)◗ PEDACEMunicipioPiazza Municipio, 1 - 87050Tel. 0984.436065

Fax 0984.436034www.comunepedace.it◗ PIETRAFITTAMunicipioVia Bonaventura Zumbini, 15487050 Tel. 0984.424021Fax 0984.424900www.comune.pietrafitta.cs.itPro Loco Pietrafittawww.prolocopietrafitta.it◗ ROVITOMunicipioVia Giacomo Leopardi 187050 Tel. / Fax 0984.433003www.comune.rovito.cs.itPro Loco RovitoPiazza del Popolo 87051 Rovito (CS)◗ SAN GIOVANNI IN FIOREMunicipioPiazza Municipio - 87055 Tel. 0984.977111Fax 0984.991317www.comune.sangiovanniinfiore.cs.itPro Loco San Giovanni in FioreVia Kennedy, 10 87055 San Giovanni in Fiore(CS)Tel. 0984.971079www.prolocosangiovanniinfiore.itPro Loco LoricaVia Nazionale 87050Lorica (San Giovanni in Fio-re) Tel. [email protected] Internazionale di Stu-di Gioachimiti Abbazia Florense87055 San Giovanni in Fiore(CS)Tel. 0984.991825Fax 0984.975888www.centrostudigioachimiti.itinfo@centrostudigioachimiti.it◗ SAN PIETRO IN GUARANOMunicipioLargo Municipio 1 - 87047 Tel. 0984.472511

Fax 0984.472147www.comune.sanpietroinguarano.cs.itPro Loco San Pietro in Gua-ranoVia Mazzini, 1 87047 San Pietro in Guara-no (CS)Tel. 0984.47100◗ SERRA PEDACEMunicipioVia Roma - 87050 Tel. / Fax 0984.436093www.serrapedace.infoPro Loco Serra Pedace & Sil-vana MansioVia Papa Giovanni XXIII 87050 Serra Pedace (CS)Tel. 0984.436502 /436093◗ SPEZZANO DELLA SILAMunicipio Via Fausto Gullo, 1 - 87058 Tel. 0984.435021spezzanodellasila.asmenet.itDelegazione MunicipaleCamigliatelloTel. 0984.578031spezzanodellasila.asmenet.iturpspezzanosila@libero.itPro Loco Camigliatello SilanoTel. 0984.578159www.camigliatellosilano.euImpianti sciistici di Tasso -Monte Curcio CamigliatelloSilano Tel. 0984.579400Stazione sciistica La PagliaraTel. 0984.578401Nave della SilaParco Old Calabria87052 Camigliatello Silano (CS)Tel. 0984.578200Fax [email protected] Napoli Novanta-nove (per prenotare la visita)Tel. 081.667599◗ SPEZZANO PICCOLOMunicipioVia Annunciata 1 - 87050 Tel. 0984.435035Fax 0984.435040www.comune.spezzanopiccolo.cs.itPro Loco Spezzano PiccoloVia Petroncello, 6 -87050Spezzano Piccolo (CS)Tel. 0984.435040◗ TRENTAMunicipioCorso Umberto 5987050 Tel. 0984.432003Fax 0984.438049www.comune.trenta.cs.it

I COMUNI DEL GAL

NUMERI UTILI

GRUPPO DI AZIONE LOCALEDELLA SILA

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VIVERE LA SILA GRANDEitinerari e percorsi tra natura, storia, enogastronomia e cultura

Direttore Responsabile: Italo ClementiCuratore: Serafino Ripamonti Caporedattore: Enrico Bottino Art Director: Stefano Roffo, Francesca Massa

Testi di: Francesco Bevilacqua, Elisa Canepa, Italo Clementi, Sara Dalessio Clementi, Milena Lombardo, Alfonso Lucifredi, Giorgio Meroni, Elisa Patrone, Carlo Rocca, Marco Tagliabue, Michele Vaccari.

Referenze fotografiche: Gabriele Palmato, Francesco Bevilacqua, Enrico Bottino, Massimo Piacentino, Sergio Scrivano, Cartine: Daniela Blandino.

Clementi Editore S.r.l.: Corso Torino, 24/3 - 16129 Genova - � 010.5701042 - Fax 010.5304378 www.trekking.it e-mail: [email protected]

Associato Unione Stampa Periodica Italiana

SOMMARIO

6 Sila Grande a 360 gradi

8 ACQUA

10 In viaggio sulla via dell’acqua12 1a tappa - Dal Lago Arvo al Monte Botte Donato17 2a tappa - Dal Lago Arvo al Lago Ariamacina23 3a tappa - Dal Lago Ariamacina al Lago Cecita

28 LEGNO

30 In viaggio sulle tracce del legno32 1a tappa - Il Centro Visite Cupone sul Lago Cecita38 2a tappa - Dal Lago Cecita a Camigliatello Silano46 3a tappa - Da Torre Camigliati ai Giganti della Sila50 4a tappa - Da Camigliatello Silano a Lorica

56 TERRA

58 In viaggio per scoprire la terra60 1a tappa - Da San Giovanni in Fiore a Camigliatello Silano69 2a tappa - Da Camigliatello Silano a Acri77 3a tappa - Da Camigliatello Silano ai Paesi della Presila

80 SPIRITO

82 In viaggio seguendo lo spirito84 1a tappa - San Giovanni in Fiore89 2a tappa - Da San Giovanni in Fiore a Pietrafitta94 3a tappa - Da Pietrafitta a Celico108 4a tappa - Da Celico a Acri

122 La Sila si veste di bianco

128 Sila Grande in festaL’area interessata dalla GUIDA coinvolge i seguenti comuni:

Acri, Casole Bruzio, Celico, Lappano, Pedace, Pietrafitta, Rovito, San Giovanni in Fiore, San Pietro in Guarano, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Trenta.

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Gli itinerari outdoor1 Collegamento Lago Arvo – Lago Ampollino Mountain bike pag 16

2 Sentiero della Fiumarella Trekking e ciaspole pag 55

3 Anello dei Colli Perilli Trekking pag 93

4 Anello del Lago Arvo Cicloturismo pag 54

5 Sentiero dell’Abate Trekking pag 106

6 Sentiero dell’AltareTrekking pag 27

7 Serra CarlomagnoMountain bike pag 67

8 Sentiero dell’AriamacinaTrekking e ciaspole pag 22

9 Sentiero nella Riserva del Fallistro Trekking pag 48

10 Area dei Giganti della Sila Mountain bike pag 49

11 Strada delle VetteMountain bike, ciaspole, sci di fondo pag 107

12 Sentiero della PresilaTrekking e ciaspole pag 79

13 Sentiero della Foresta del Tasso Trekking e ciaspole pag 121

14 Anello del Lago Cecita Mountain bike pag 76

15 Sentiero del CuponeTrekking e ciaspole pag 37

16 Sentiero del Fiume CecitaTrekking pag 68

17 Tour Cupone – Fossiata Mountain bike pag 45

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Sila Grande a 360 gradi

Boschi, fiumi e montagne rendono la Sila un’idealepalestra naturale per le attività all’aria aperta, daltrekking alle passeggiate a cavallo, dallo sci alpi-

no alle ciaspole. Ma anche l’enogastronomia rappre-senta un fiore all’occhiello nell’offerta turistica di que-sto territorio, grazie a sapori custoditi e tramandati dagenerazioni. In netto contrasto con una globalizzazio-ne delle abitudini alimentari, che comporta l’abban-dono dei metodi naturali per cibi pronti e ricette pocosalutari, la vocazione rurale della Sila Grande si faoggi portatrice di valori da non dimenticare. I prodot-ti tipici sono destinati ad un mercato ampio ed etero-geneo, e chiunque può ritrovare nell’alimentazionetradizionale le radici del proprio territorio o scoprire

la ricchezza di un luogo che non conosce: in quest’ot-tica la Sila Grande con i suoi sapori genuini ed i suoiprodotti autentici, come la patata o il caciocavallo,parte con una marcia in più. Insieme all’enogastrono-mia in Sila Grande emergono usanze e costumi chedevono essere valorizzati, a partire dall’eredità spiri-tuale dell’abate Gioacchino da Fiore e dall’artigiana-to di qualità.

Quattro itinerari tematici Nell’ottica di sviluppo del turismo rurale, inteso comeri-scoperta dell'ambiente naturale storicamente inse-diato, il territorio silano si presta ad essere vissutoattraverso quattro percorsi legati ad altrettanti temi.

La prima impressione che si ha quando siraggiunge la Sila Grande è – a ragione –quella di trovarsi nel cuore di unambiente naturale che non si riscontra in nessun’altra zona della nostra penisola.Un territorio che permette di godere diun clima rilassante e di muoversi per orerestando sempre a contatto con la natura.Fondamentale in questo angolo di Calabria è l’armonia tra uomo e paesaggio, in un’area che non è solo wilderness ma anche un raro e magistraleesempio di corretta gestione di un ecosistema, dove la natura selvaggia si integra con una armonica presenza umana.

Gli itinerari sono incentrati su quelli che sono gli ele-menti più caratteristici del territorio: Acqua, Legno, Ter-ra e Spirito. Quattro elementi naturali, quattro peculia-rità, quattro presenze costanti che rendono unica einconfondibile la Sila Grande. L’idea è quella di con-durre il viaggiatore lungo percorsi fuori dalla logicadei tradizionali itinerari turistici, sulla scia di un filo ros-so che connette i vari punti di interesse coinvolgendo ilterritorio nella sua interezza. Lo schema mette insiemein modo naturale le diverse ricchezze custodite nellaSila Grande, e gli itinerari si trasformano da semplicitracce in una cartina a vere e proprie guide turistiche,per essere percorsi o solo letti, per offrire degli spuntio divenire un prezioso bacino di informazioni.

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Acqua Legno Terra SpiritoLago Arvo

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I laghi della Sila, insieme alle zone umide e ai numerosi fiumi che attraversano l’altopiano, sono la traccia ideale per la scoperta del territorio. Diverse appaiono le attività legate all’acqua: ammirare i paesaggi nordici dalle sponde dei bacinilacustri o dalle alture, camminare nelle valli ascoltandola voce dei ruscelli, negli stessi luoghi che furono teatrodelle azioni epiche dei briganti, esplorare i laghi a bordo di una canoa o semplicemente concedersi unasosta all’ombra dei pini larici che scendono fino a lambire le rive degli specchi d’acqua.

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1 • Collegamento Lago Arvo –Lago Ampollino Mountain bike

2 • Sentiero della FiumarellaTrekking

3 • Anello dei Colli PerilliTrekking

4 • Anello del Lago ArvoCicloturismo

5 • Sentiero dell’Abate Trekking

6 • Sentiero dell’AltareTrekking

8 • Sentiero dell’Ariamacina Trekking

14 • Anello del Lago CecitaMountain bike

15 • Sentiero del CuponeTrekking

16 • Sentiero del Fiume Cecita Trekking

17 • Tour Cupone – FossiataMountain bike

Gli itinerari outdoor

Oltre 200.000 metri cubi di acque purissime. Iltumulto delle sorgive della Sila che corrono versovalle è un canto perfetto che accompagna il visita-tore nelle sue escursioni. I tre principali invasi arti-ficiali dell’altopiano (Cecita, Arvo e Ampolli-no) ricevono le acque filtrate dalle rocce graniti-che, che rilasciano elementi minerali tali da rende-re di altissima qualità l’acqua che scorre in questoterritorio. I più importanti fiumi calabresi - Neto,Savuto, Trionto, Crati e Tacina - trovano lapropria genesi in questi luoghi, dove tutto segueancora il ritmo e le regole delle stagioni dettatidalla natura. Ma l’elemento di maggior interessedella Sila Grande restano i laghi: nati per lo sfrut-tamento idroelettrico dei corsi d’acqua dell’area,con il tempo sono diventati un’importante attratti-va naturalistica, in perfetta armonia con l’ambien-te circostante.

ACQUAL’ITINERARIO

Località di partenzaLorica Località di arrivoCuponeLocalità intermedie Silvana MansioLago AriamacinaCuponeChilometraggio totale25 km

Come arrivareA3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Cosenza, prose-guire sulla SS107 e la SP256 in direzione Lorica,oppure la SP217 in direzione Aprigliano e Pietrafit-ta e la SS178 fino a Lorica. Da Crotone seguire laSS107 fino a San Giovanni in Fiore e proseguire sul-la SS108bis fino a Lorica. Dalla Sila Greca seguire laSS106, a Mirto SS531 fino a Cropalati, poi SS177.

1 Le Delizie di Marianna (Produzione Agroalimentare) – Pag. 132 Albergo Ristorante Al Cavaliere (Hotel, Ristorante) – Pag. 14 3 Rifugio Lo Scoiattolo (Rifugio, Ristorante) – Pag. 514 Il Brillo Parlante (Griglieria, Pub, Birreria) – Pag. 905 Hotel Park 108 (Hotel, Ristorante) – Pag. 156 Bar Ristorante La Locomotiva (Ristorante, Paninoteca) – Pag. 207 Fattoria Sila (Produzione Agroalimentare) – Pag. 638 Il Villaggetto di Biagio Pingitore (Agriturismo, Ristorante, Produzione Agroalimentare) – Pag. 259 La Corte dei Pini (Ristorante, Produzione Agroalimentare, Agriturismo e Fattoria Didattica) – Pag. 26 10 Agriturismo Lago Ariamacina(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 2111 Rifugio dei Peccatori di Gola (Ristorante) – Pag. 3512 San Lorenzo si alberga - La Tavernetta di Pietro Lecce(Hotel, Ristorante, Enoteca) – Pag. 3613 Ristorante La Pignanella (Ristorante) – Pag. 2314 Circolo Ippico Sila (Centro Ippico) – Pag. 4315 Azienda Agricola Gangale (Produzione Agroalimentare) – Pag. 44 16 Azienda Agricola Sirianni Nicola(Produzione Agroalimentare) – Pag. 3217 Agriturismo Zagaria - Azienda Agricola Francesco Sirianni(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 3318 Agriturismo Simao(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 34 19 La Silana da Camillo (Ristorante) – Pag. 24

Le Aziende dell’itinerario

In viaggio sulla via dell’acqua1a Tappa 2a Tappa 3a Tappa

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ne in una posizione interna e defilata rispettoalle grandi vie di comunicazione stradale, equesto in realtà l'ha preservata dal turismo dimassa e dall'assalto edilizio, conservandonel'ambiente ancora oggi integro, capace dipaesaggi incantevoli. La nascita del lagoArvo così come oggi lo vediamo risale aglianni compresi fra il 1927 e il 1931, quandovenne eretta la diga, costituita da un terrapie-no con un nucleo centrale in argilla. L’operarappresentò il primo esempio in Italia, ed unodei primissimi in Europa, di invaso realizzatocon questa tecnica. La diga oggi è un cam-minamento con una lunghezza di circa 280metri, che si può percorrere godendo di sug-gestivi panorami sul bacino lacustre e sull’abi-tato di Lorica che vi si affaccia. Il modomigliore per andare alla scoperta di questoangolo di territorio silano è sicuramente quel-lo di concedersi qualche ora dedicata alleattività all’aria aperta. La canoa, il win-dsurf o anche un semplice pedalò sono letipologie d’imbarcazione che possono esserenoleggiate in zona, con le quali è possibile“avventurarsi” in affascinanti esplorazioni dellago. A breve è previsto il completamento delCentro Olimpico di Canottaggio e dal 5 ago-sto 2012, inoltre, ha preso il via un vero eproprio servizio di navigabilità sull’Arvo,organizzato dalla Provincia di Cosenza,un’opportunità del tutto inedita e straordina-ria per conoscere ed ammirare ancorameglio il contesto naturalistico e paesaggisti-co di questa area della Sila. Il battello in que-stione è un’imbarcazione da diciotto posti dinuovissima concezione tecnologica, conmotore alimentato elettricamente, e segue unpercorso itinerante sulla superficie dello spec-chio lacustre della durata media di 33 minu-ti. Facilmente accessibile l’area d’imbarco,posizionata sul lungolago di Lorica.Chi inve-ce preferisce rimanere sulla terraferma puòtranquillamente noleggiare una bicicletta e

Dal Lago Arvo al Monte Botte Donato

Si parte da Lorica sul lago Arvo, frazionedi Pedace e San Giovanni in Fiore .

Lorica è un importante villaggio sorto intor-no al lago Arvo, incastonato fra le duemontagne più elevate dell’Altopiano: il mon-te Botte Donato e il Montenero. La loca-lità nasce come centro agricolo e si sviluppa

come perla del turismo locale a partire daglianni ‘60. Nell’abitato la sede amministrativadel Parco Nazionale della Sila è unimportante punto di riferimento per trovaremateriale informativo sul territorio. Il lago sucui si affaccia Lorica è il punto di partenzaideale per scoprire le radici più antiche dellaSila. Lorica si trova a 1.315 metri di altitudi-

12 13

1atappa

IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

L’acqua è una delle glorie della Sila: ovunque sgorga in freschi ruscelletti fra i ciottoli e scorre giù per le pendici per unirsi ai grandi torrenti che vanno versole terre costiere, malsane e desolate della Magna Grecia… I nomi stessi di questifiumi - Neto, Arvo, Lese, Ampollino - profumano di vita pastorale.

Norman Douglas, 1915

Località di partenza Lago Arvo – Lorica | Località di arrivo Monte Botte Donato

Chilometraggio 2,50 km

Le delizie di MariannaContrada Baracchella - Lorica (Pedace)Tel. e fax 0984.537196Cell. 349.5336638 (Marianna Costanzo)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare,Fattoria didattica.Produzione di frutti di bosco, ortaggi, frutta, mar-mellate, conserve, miele, dolci, funghi, rosa canina.Animali da cortile. Fattoria didattica, visite guidateagli orti, degustazione produzione aziendale, vendi-ta diretta. Bungalow con 4 posti, possibilità di primacolazione. Fa parte della Associazione Fattore Crea-tivo ONLUS. A disposizione per mostrare le tecni-che di produzione.Un amore che nasce da bambina, quello di Marian-na per i sapori del bosco. Piccoli, di nicchia, quasimai in primo piano nella storia della cucina, i frutti dibosco riserbano dolcissime sorprese per chiunquesappia apprezzarli. Un tempo erano un cibo facil-mente reperibile e consumato dalla gente di monta-gna e collina, ma disdegnati dai più ricchi. L’aziendaagricola, con il supporto della fattoria didattica e lavendita diretta delle “delizie”, desidera trasmettere lapassione verso questi tesori boschivi dai mille usi:come ci insegna Marianna, sono ottimi dessert sot-to forma di macedonie o crostate, diventano moltodissetanti come sciroppi o succhi di frutta, masoprattutto ideali per gustosissime marmellate.

Tipo di produzione: agricoltura, allevamento.Prodotti: ortaggi, frutti di bosco (ribes, lamponi,mirtilli siberiani), cuccumilus, amarene, sambuco,rosa canina; conigli, pollame.Vendita diretta al pubblicoFattoria didattica: sìAccesso per diversamente abiliSi parla: inglese, franceseCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

Lago Arvo

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Hotel Park 108 Via Nazionale 86 – 87055 Lorica Tel. 0984.537077 – Fax [email protected] www.hotelpark108.it

➜ Tipologia attività: HotelRistorazione e ricettività alberghieraL’Hotel Park 108 si trova a Lorica, una delle più bellelocalità montane della Calabria, denominata “la perladella Sila”, nel cuore del Parco Nazionale, adagiatasulle splendide rive del lago Arvo, a ridosso di unalussureggiante sempreverde foresta di pino laricioed offre la possibilità di soggiorni incantevoli e diver-si tra paesaggi idilliaci in una natura incontaminata eselvaggia. Ci sono diverse opportunità di divertimen-to, a seconda della stagione, quali la caccia, la pesca,lo sci alpino e di fondo, l’equitazione, il tennis, il cal-cetto, il canottaggio, il windsurf, escursioni sul lagocon battello, pista bob, parco avventura e percorsi ditrekking e mountain bike. Un soggiorno di sicuro ecompleto relax, grazie anche all’attrezzato centrobenessere dell’hotel, dotato di sauna, bagno turco,docce aromatiche, zona relax, solarium e palestra. Il ristorante “Virgilio”, panoramico, propone unacucina particolarmente curata, tendente a valorizzarele tradizionali specialità calabresi.

Categoria:★★★★

Accesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, sala convegni, sala TV, lavan-deria e stireria, connessione internet, Wi-Fi, terraz-zo e giardino; possibilità di praticare escursioniguidate, escursioni a cavallo, calcio, mountainbike, tennis, ping-pong, bocce. Attività per bambi-ni e anziani.Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 24 (12 doppie; 5 triple; 7 quadruple); tutte con bagno.Posti letto: 67Camere con: riscaldamento, servizio pulizie, cambio biancheria, telefono, TV.Periodo di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 200Caratteristiche della cucina: tradizionaleSpecialità a tavola: antipasti di salumi e sottolicaserecci, delizie ai funghi porcini, trota in crosta dipatate.

Lago Arvo

compiere, in circa 2 ore, il periplo completodelle sponde del bacino lungo un itinerariocicloturistico adatto a tutti e che, lungostrade asfaltate ma poco battute dal trafficoautomobilistico, svela paesaggi di rara bel-lezza e scorci di natura incontaminata.Gli amanti della storia e delle tradizioni nonpossono perdersi la visita alla frazioneCavaliere, situata a brevissima distanzadal centro di Lorica. La si raggiunge percor-rendo la strada che conduce alla stazione dipartenza dell’impianto di risalita del monteBotte Donato. Proprio ai bordi della via, siammira un esempio delle costruzioni piùcaratteristiche e interessanti del territorio sila-no: le turri. Queste case-fortezza sono testi-monianza di antiche vicende e del ripresen-tarsi, anche nella bucolica quiete dell’alto-piano silano, di una guerra la cui origine siperde nella notte dei tempi: la contrapposi-zione tra umili e prepotenti, tra gente onestae approfittatori. A partire dal Settecento, finoa metà dell’Ottocento, la Sila è stata infattiterra di briganti: si trattava sovente di exergastolani, ma anche di ex ufficiali del-l’esercito. Il re borbone Federico II li assoldònella speranza che potessero rivelarsi utiliper sconfiggere l’esercito italiano, e già anniprima, nel 1799, il governatore borbonicose ne era servito per combattere i patriotigiacobini della Repubblica Partenopea. Perun lungo periodo i briganti furono visti qualicoraggiosi difensori della popolazione, macon il passare del tempo questa popolaritàandò scemando, l’immagine dei protettori

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ACQUA 1a TAPPA IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

Albergo Ristorante Al Cavaliere Via Nazionale – 87055 Lorica (Pedace)Tel. 0984.577222Cell. 329.4326657 (Aquino Giorgio)Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: Hotel, RistoranteCucina casareccia con forno a legna.Creata nel 1964 dal leggendario signor Rocchi-no che, con la moglie, ha iniziato l’attività a con-duzione familiare, questa struttura divenne pre-sto un punto di riferimento nella località Cavalie-re e venne presa in gestione poi dai figli, prontia mantenere lo stesso spirito di genuinità eautenticità iimpostato dai genitori. Negli anniquesto albergo si è creato una clientela fedele edaffezionata, grazie a tutti i comfort della catego-ria e di qualche marcia in più: dalla cucina rigo-rosamente calabrese che caratterizza il ristoran-te alla possibilità per tutti i visitatori di praticaresplendide escursioni accompagnati da guidepreparate e desiderose di far conoscere le mol-teplici bellezze del territorio silano.

Categoria: ★★

Accesso per diversamente abili: solo il primopianoServizi: terrazzo, sala TV, connessione internet,noleggio bici, deposito bagagli e/o attrezzaturesportive. Possibilità di accogliere animali domestici.Si parla: ingleseCarte di credito: sìNumero camere: 20 (4 singole), tutte conbagno.Posti letto: 45Camere con: riscaldamento, cambio bianche-ria, servizio pulizie, zona soggiorno, TV.Giorno di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 180Ristorazione all’aperto: 30 postiSpecialità a tavola: primi piatti a base di fun-ghi, secondi di selvaggina e trote, vini, liquori edolci calabresi. Cucina tradizionale e casalinga.Degustazione di prodotti tipici, menu per spor-tivi e menu per celiaci.

dei più deboli lasciò il posto a quella degliastuti ladruncoli. È in questo momento storicoche si inserisce la vicenda delle turri, costrui-te dai silani come rifugio per i pastori. Laposizione sopraelevata permetteva una com-pleta visuale sulla vallata sottostante e lespesse pareti in pietra le rendevano inacces-sibili. L’unico ingresso alla struttura era postoa più di 5 metri dal suolo e per raggiunger-lo occorreva percorrere una ripida scala inpietra e un ponte levatoio.Una volta raggiunta la frazione Cavaliere,nulla vieta di concedersi una gita in alta quo-ta salendo con impianto a fune sino allapanoramica vetta del monte Botte Donato,vero e proprio balcone naturale sull’interaLorica, sul suo lago e su buona parte del-l’altopiano silano.

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Rappresenta uno degli itinerari su due ruote più appagan-ti della Sila Grande: un suggestivo alternarsi di prati ver-di, lussureggianti foreste e laghi dove si riflette il cielo.

Descrizione: dalla frazione Pino Collito di Aprigliano, piccoloborgo rurale immerso nel verde, il sentiero risale gradual-mente verso il Passaturo del Melillo, una sella che costituiscel’unico collegamento tra la valle dell’Arvo e quella dell’Am-pollino. La prima parte del percorso segue la strada principa-le in un avvicendarsi di pinete e radure soleggiate, per poipedalare piacevolmente nella frescura di una splendida e fit-ta faggeta. Superata una recinzione e usciti dal bosco la vistasi apre sulle vette circostanti, dove si distingue il monte Bot-te Donato.

Una serie di bivi e tornanti (tenere il percorso principale indiscesa), seguiti da una larga zona disboscata, conduconoalla strada asfaltata che porta da Tassitano a Caporosa, attra-versando le caratteristiche frazioni di Aprigliano, uno deicomuni più estesi della Sila. Il paesaggio che accompagna il ciclista all’interno della facilepedalata in saliscendi del tratto centrale dell’itinerario è quel-lo tipico rurale della Sila: si è avvolti dalla realtà agraria rac-chiusa tra le cime ricoperte di foreste. Si incontra il villaggio Caporosa dopo aver superato Tassita-no, Cappello di Paglia, Abete dell’Aglio e il bivio per l’iniziodel Sentiero Italia nr 17 che dovremo imboccare di ritornodall’Ampollino. Ora si intravede in tutta la sua bellezza ilbacino artificiale che bagna tre diverse province: Cosenza,Crotone e Catanzaro.Ricorrenti punti panoramici tolgono il fiato proseguendo nel-l’avvicinamento al lago: prossimi alle rive dell’Ampollino unastradina chiusa da un cancello apribile scende direttamenteverso le sponde (è sconsigliato avvicinarsi troppo perché ilterreno circostante è paludoso). Per il rientro al punto di partenza si imbocca il Sentiero Italianr 17 (o Sentiero della Fiumarella), incontrato in preceden-za. La via sterrata presenta immediatamente uno spiazzo incui è possibile parcheggiare, prima di iniziare la lunga e fati-cosa ascesa. Si guadano i ruscelli, si pedala tra ontani e pioppi, si costeg-gia un antico ricovero per pastori (Turri) dopo aver superatoun paio di cancelli apribili, accompagnati sulla sinistra da unfiumiciattolo. Al bivio seguente si lascia la strada principaleper guadagnare quota a destra, nel bosco, dove l’ascesa si faimpegnativa: il gorgoglio dell’acqua, unito allo stormire del-le foglie, lasciano il posto al silenzio della pineta. Una serie dibivi sempre ben segnalati porta al punto più alto del percor-so, per poi intraprendere la divertente discesa tra bivi e tor-nanti ottimamente segnalati, fino alla strada asfaltata che asinistra chiude l’itinerario ad anello.

itinerarioMountain bike

Località di partenza e arrivo Aprigliano, fraz. di Pino CollitoLungo il percorsoPino Collito, Aprigliano, Tassitano, Cappellodi Paglia, Abete dell’Aglio, CaporosaDifficoltàMedioDislivello+ 731 metri– 731 metriTempo di percorrenza4 oreFondo stradale53% sterrato47% asfalto5,7 km sterrato – 10,9 km asfalto – 8,5 kmsterrato – 1,5 km asfaltoQuota massima raggiunta1560 metri slm, Aprigliano, lungo il S.I. nr 17Lunghezza del percorso26,6 chilometriSegnaleticaSegnavia Sentiero Italia nr 17Come arrivareDa Lorica prendere la SS108bis in direzio-ne Aprigliano, girare a sinistra all’altezzadella frazione Quaresima lasciando la sta-tale e procedere sulla strada per Pino Collito per 5,5 chilometri. Prendere la strada sterrata prima del ponticello sulla sinistra e parcheggiare nellospiazzo immediatamenteseguente.

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Dal Lago Arvo al Lago Ariamacina

Da Lorica sul lago Ariamacinalungo la SP211

Una volta terminata l’esplorazione turistica delterritorio di Lorica, l’itinerario dell’Acquaimbocca la strada provinciale 211, che ser-peggia dolcemente tra boschi di pini lariciimponenti e prati che degradano verso illago Arvo: dopo alcune curve è d’obbligouna sosta per ammirare lo specchio d’acquache spunta, quasi all’improvviso, tra le frondedegli alberi. Sulla sponda opposta, la valleFiumarella costituisce un autentico paradisosoprattutto per gli amanti dell’outdoor. Nelpassaggio di collegamento superficiale tral’Arvo e l’Ampollino si incontra infatti il sugge-

stivo Sentiero della Fiumarella, facenteparte del Sentiero Italia, che promettesplendide escursioni panoramiche a piedi oin mountain bike. Proseguendo l’itinerario inauto, la strada sembra condurci idealmente inun tipico paesaggio da grandi laghi.Lasciate le sponde dell’Arvo, la SP211 prose-gue in direzione nord e, dopo un lungo rettili-neo, giunge nei pressi delle segnalazioni perla Pietra dell’Altare, “Stonehenge dellaSila”. Anche qui vale la pena fermare l’auto-mobile ed incamminarsi per una tranquillaescursione nella pineta. Usciti dal bosco in unassolato pianoro, è possibile imbattersi ingrosse pietre, molte disposte in fila per circa200 metri, altre sparse nella bassa vegetazio-

2atappa

IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

Località di partenza Lago Arvo – Lorica | Località di arrivo Lago Ariamacina Chilometraggio 30 km

Collegamento Lago Arvo – Lago Ampollino

outdoor

Lago Arvo

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ché dell’allineamento perfetto di un buonnumero di massi, che non sembra essere affat-to una disposizione casuale.Dopo l’immersione nel silenzio particolare del-la Pietra dell’Altare, il viaggio lungo la provin-ciale 211 riprende sino al bivio che, sulla sini-stra, conduce a Silvana Mansio. Questobizzarro villaggio residenziale merita una visi-ta, non fosse altro che per toccare con manol’impresa compiuta dall’ingegnere varesottoAlessandro Vanotti, che negli anni ‘30 delNovecento ne progettò la costruzione: inna-moratosi del panorama e dell’inusuale atmo-sfera silana, l’uomo pensò che non ci sarebbe-ro state abitazioni migliori per il luogo dellecasette tipiche dei paesaggi nordamericani.Villette rosse, azzurre e rosa, con tanto di por-ticato in stile coloniale, si alternano a baite inpietra con pozzo e prato perfettamente taglia-to all’inglese. A completare l’opera, è presen-te in loco persino uno “Sheriff’s Office” chetanto riporta alle atmosfere da Far West chepervadono parchi come lo Yellowstone. Ritornando sulla strada principale, si proseguein direzione di San Nicola. Le curve lascianoil posto ad una pianura apparentemente sen-za confini, ma dopo un breve tratto ai prati sisostituiscono lievi protuberanze cespuglioseche sembrano colline in miniatura. Tra gliarbusti che crescono spontanei non è raroavvistare alcuni dei protagonisti della faunalocale: martore, scoiattoli neri, gatti selvati-ci, ghiri e faine. Al termine della provinciale,la strada si apre in tre direzioni: prendendo adestra, verso San Giovanni in Fiore, si rag-giunge la stazione di San Nicola, testimo-

ne, tutte o quasi della stessa dimensione, benlevigate e di forma arrotondata. Stando alleleggende locali, la denominazione “Pietradell’Altare” deriva da una messa celebrata sulsito da una spedizione di cavalieri, di ritornodalle Crociate, che improvvisarono un altaresu una grossa pietra. Altre storie affondanoancor di più nell’antichità e sostengono che ilcelebre rito fosse avvenuto alla presenza diCarlo Magno in persona. Certo, non esistonofonti storiche che attestino la presenza del recarolingio sull’altopiano silano, ma l’idea cheun così illustre “turista” possa aver fatto tappafra le foreste dell’antica selva bruzia è sicura-mente suggestiva. Inoltre, forse per caso, for-se no, la Pietra dell’Altare si trova nell’areache sulle carte geografiche porta proprio ilnome di Serra di Carlomagno, denomina-zione che compare addirittura in un mano-scritto attestante l’avvenuta donazione ad unmonastero, compiuta dalla madre di FedericoII nel 1198. Naturalmente è grande l’alone dimistero e magnetismo che queste curiose pie-tre non mancano di esercitare: non sonopochi i passanti che, al cospetto dei massi,riferiscono di aver percepito sensazioni stra-ne, particolari vibrazioni… Forse all’originedi tante leggende c’è solo la fantasia umana,quello che resta difficile da spiegare è il per-

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Hotel BiaforaBivio Garga, 9 - 87055 San Giovanni in FioreTel. 0984.970078 - Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: Hotel, Ristorante.Cucina tradizionale di prodotti locali, ricettivitàalberghiera. Disponibilità di bici, convenzioni conimpianti sportivi della zona.La collocazione di questa elegante struttura ricetti-va all’interno del sempreverde polmone del ParcoNazionale della Sila, a pochi chilometri dalle princi-pali località turistiche del territorio, dona ai visitato-ri l’occasione di avere tutti i vantaggi offerti dallaflora e fauna locali, a partire dall’immersione inun’atmosfera di assoluto relax a pieno contatto conla natura. I punti di forza dell’attività sono più diuno: la cucina, rinomata nell’intera zona per l’anticasapienza della genuinità silana, che la inserisce frale più affermate nel settore, poi il verde campo dagolf affiancato alla struttura e l’ampia offerta rivoltaal benessere autentico, che spazia dalle numeroseescursioni possibili nei dintorni alle sale dedicate alfitness e alla cura del corpo. A fare da cornice a tut-to questo, delicatezza e attenzione da parte deicomponenti del personale, che sorprendono e san-no rendere davvero indimenticabile il soggiorno.

Categoria:★★★

Accesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, sala convegni, lavanderia e sti-reria, noleggio bici, deposito bagagli e/o attrezzaturesportive, connessione internet gratuita, terrazzo,giardino, parco giochi, punto ristoro, parcheggio,convenzioni con altre strutture, escursioni guidate,corsi di degustazione e cucina locale.Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 25 (2 singole)Posti letto: 60Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,servizio pulizie, telefono, TV, linea wireless. Giorno di chiusura: lunedì (ristorante)Ristorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 250Ristorazione all’aperto: 40 postiSpecialità a tavola: salumi, formaggi locali, zuppe,pasta fresca, pesci di fiume, dolci al cucchiaio. Cuci-na tradizionale rivisitata, degustazione prodotti tipici.Menu per sportivi e menu per celiaci e allergici.

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ACQUA 2a TAPPA IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

Tenuta di Torre GargaOrti dei Monti Soc. Coop.Contrada Garga - 87055 San Giovanni in FioreTel. 0984.992879 - Fax 0984.653116Cell. 366.3269303 (Luisa Intrieri)Cell. 328.9084558 (Andrea Ambrosio)[email protected] - [email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo, Fattoria didattica, Produzione Agroalimentare.Coltivazione della patata della Sila IGP; visita agli ortiaziendali, degustazione prodotti, area pic-nic, ristora-zione tipica, alloggi. Mtb, tiro con l’arco, trekking,pesca sportiva. Associazione Fattore CreativoONLUS.Meta ideale per chiunque voglia immergersi nella ver-de campagna della Sila, la struttura si trova in prossi-mità del fiume Garga e offre servizi e alloggi adatti atutti, soprattutto agli appassionati della natura e del-l’outdoor. La Tenuta si distingue anche per la produ-zione e vendita di ortaggi, orzo, grano e frutta: la col-tivazione segue i più rigorosi metodi naturali utilizzan-do acqua pura di sorgente. La produzione più rilevan-te è legata alle patate che hanno permesso di farconoscere il marchio ORTI dei MONTI. Da non perde-re l’occasione per degustare i tanti piatti tipici dellatradizione silana.

Categoria: Agriturismo e Azienda AgricolaAccesso per diversamente abili:in preparazione per il solo punto ristoroServizi: ristorazione, pernottamento, escursioni,visite aziendali guidate, vendita prodotti.Si parla: inglese, spagnolo, tedesco.Carte di credito: sìNumero camere: 7 (2 doppie; 2 triple; 3 quadruple); tutte con bagno. Posti letto: 21Giorno di chiusura: lunedìPeriodo di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 60Ristorazione all’aperto: 60 coperti e area picnic.Caratteristiche della cucina: cucina tipica con soloprodotti aziendali o locali tra cui spiccano ortaggi, for-maggi, carni di montagna, insaccati e vini locali. Tipo di produzione: patate, ortaggi, animali di corte.Prodotti: insaccati, sottoli, patate, ortaggi.Biologico certificato: a lotta integrataVendita diretta al pubblico

In prossimità dell’itinerario, a soli 8,5 km da Rovale e 8 km da S. Nicola In prossim

ità dell’itinerario, a soli 8,5 km da R

ovale e 8 km da S

. Nicola

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Sila), viene alimentato dal fiume Neto chescorre dalle pendici del monte Botte Donatoattraverso la valle dell’Inferno e continua ilsuo corso fino a raggiungere l’Arvo e ad unir-si agli altri affluenti diretti al Mar Jonio. Cometutti i bacini opera dell’uomo che si trovano inSila, anche questo lago si è adattato all’am-biente circostante, tanto da sembrare un inva-so naturale. Posto alle falde occidentali delmonte Volpintesta, è un luogo incantato,circondato da fitte foreste di faggio, abetee pino laricio e da ampie praterie d’al-ta quota. Diverse sono le specie migratorieche ogni anno sostano o nidificano tra le bel-lezze naturali della zona; lo svasso maggio-re, noto per la curiosa danza di corteggia-mento a pelo dell’acqua, possiede proprioqui uno dei rari siti di nidificazione presenti inItalia. Gli amanti dell’escursionismo potrannogodere di queste suggestioni grazie ad unsentiero che, partendo dalla stazione di SanNicola, giunge proprio fino alle sponde dellago, ripercorrendo una piccola parte dell’an-tica via della transumanza che permette-va agli armenti dei pascoli montani di trasfe-rirsi, alla fine dell’estate, alla “marina”, ossianelle zone di pianura del crotonese.

Agriturismo Lago AriamacinaContrada Casolesi – 87052 Spezzano Piccolo Cell. 368.695006 (Teresa Cava)[email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo e ProduzioneAgroalimentarePatate, ortaggi, ortofrutticoli. Fiore all’occhiello unvecchio silos ristrutturato e adibito ad appartamenti.Un’atmosfera intima e familiare e un’attenzione peri dettagli particolarmente curata rendono il soggior-no presso l’agriturismo Ariamacina un vero e pro-prio tuffo nel passato, una riscoperta di atmosfere,sensazioni e gusti ormai perduti. Se lo si desiderasi può assaggiare la deliziosa cucina, rigorosamen-te casalinga, di “Mamma Rosina”. Sapori di unavolta come i profumati “pennoni con polpettine” ole genuine braciole di maiale, la sardella o rosama-rina nota come “il caviale dei poveri”, le novelle ver-dure dell’orto, la frutta di stagione e i dolci silanifatti in casa. La posizione geografica nei pressi dellago da cui l’azienda prende nome, in un luogo pie-no di fascino e suggestione, dove la natura è anco-ra incontaminata, è l’ideale per il riposo, ma ancheper lunghe passeggiate ed escursioni a piedi e inmountain bike, supportate dal servizio di guidespecializzate.

Servizio di ristorazione e pernottamentoServizi: terrazzo, giardino, terreno agricolo, bici adisposizione. Escursioni con guida esterna, inmountain bike; attività per bambini, ragazzi e anziani;partecipazione attività aziendali; accoglienza animalidomestici di piccola taglia. Area LIPU nelle vicinanze.Carte di credito: noNumero miniappartamenti: 4 (2 monolocaligrandi, 2 bilocali)Posti letto: 10 (12 con aggiunta lettini)Miniappartamenti con: cambio biancheria (ogni 3 gg).Apertura: da luglio a settembreRistorante aperto anche a chi non soggiorna (prenotazione 24 ore prima)Degustazione e vendita prodotti tipici edi produzione propria (solo per ospiti).Numero coperti: 10Specialità a tavola: antipasti fatti in casa, pastafresca e sughi fatti in casa, melanzane ripiene,dolci della casa e vini locali. Cucina tradizionalee casalinga.

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nianza dell’antica ferrovia che univa Cosenzaa Catanzaro. I vagoni della linea sono anco-ra presenti in loco e attualmente ospitano unaffascinante punto di ristoro, il ristorante LaLocomotiva.Tornando all’incrocio con la provinciale 211,l’itinerario prosegue sulla ex statale 107. Daalcuni anni, questa strada ha perso la sua fun-zione di principale arteria della viabilità (sosti-tuita in questo dalla superstrada a cui correparallela in diversi tratti) ed è ormai a comple-ta disposizione di chiunque voglia addentrar-si con tutta calma nell’atmosfera silana. Qual-che casupola spunta tra i prati, mentre dopoalcuni splendidi saliscendi i pini diradano finoa lasciare spazio ad un panorama più antro-pizzato. Poco oltre la frazione Righio, siincontra sulla destra il bivio che, superato ilponticello e il binario morto dell’antica ferro-via della Sila, immette sulla provinciale 207.Si prosegue dunque nella prateria tra dolcideclivi appena accennati. Quasi senza render-sene conto, si sale di qualche metro d’altitudi-ne, raggiungendo la frazione Casolesi.Qui, proprio nel mezzo di una curva caratte-rizzata dalla presenza di un vecchio silos chericorda un tipico mulino andaluso (e che oggiospita le camere dell’agriturismo Ariamaci-na), si lascia la provinciale per immettersi nel-la stradina che si stacca sulla destra. Questavia può sembrare un improbabile cambio dirotta ma la Sila è proprio così: dove c’è l’ina-spettato, l’impensabile, ecco lo scorcio magi-co. Dopo pochi metri, a dimostrazione di ciò,si rimane sbalorditi dalla vista emozionantedel lago Ariamacina. I pini larici ordinatisullo sfondo, i prati e le vallette che si susse-guono morbide: un paesaggio da cartolinache strappa un pezzetto di cuore. Il piccolo invaso artificiale venne costruito perscopi idroelettrici intorno agli anni ‘50; ada-giato ad un’altitudine di 1321 metri (è geo-graficamente il più alto di tutti i laghi della

ACQUA 2a TAPPA IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

Bar Ristorante La Locomotiva di Angela CaligiuriContrada San Nicola Silano (ex stazione FC)Serra PedaceTel. e fax 0984.579803Cell. 338.4109325 (Angela Caligiuri)[email protected]

➜ Tipologia attività: Ristorante, bar,paninoteca, punto ristoroUn locale particolarissimo, che ispira simpatia giàdal nome, e che strappa irresistibilmente un sorri-so appena appare all’orizzonte. Sì, perché l’edificioè nientemeno che l’interno di quattro veri rimorchidelle vecchie Ferrovie della Calabria, presso la sta-zione di San Nicola-Silvana Mansio, la più alta d'Eu-ropa a scartamento ridotto (m 1406). Le solide fon-damenta del successo ottenuto in questi anni daLa Locomotiva rispondono al nome di qualità eoriginalità, che si riscontrano nelle deliziose bru-schette e nei panini sfiziosi della paninoteca cosìcome nei piatti del ristorante, che di anno in annopropongono intriganti combinazioni tra tipicitàsilane e vini selezionatissimi. L’arredamento sem-plice e insieme elegante è solo l’ultimo di numero-si sigilli di qualità.

Servizi: telefono, fax, accesso ad un sentiero CAIin prossimità.Si parla: franceseCarte di credito: sìGiorno di chiusura: mercoledìNumero coperti: 55 (carrozze ristorante); 32 (paninoteca)Ristorazione all’aperto: 60 postiSpecialità a tavola: salumi e formaggi locali, ver-dure sottolio, pasta fresca, zuppa di fagioli con coti-ca di maiale, salsiccia e crostini, dolci della casa,vini e amari regionali. Cucina casalinga con prodot-ti locali, pasta fresca fatta in casa.

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Posto alle falde occidentali del monte Volpintesta, il lago Aria-macina è un luogo incantato, circondato dalle fitte foreste difaggio, abete e pino laricio e dalle ampie praterie d’alta quo-

ta. Sulle sponde della zona lacustre si entra in contatto con le bel-lezze naturalistiche e paesaggistiche, dove spiccano gli uccellimigratori e le mandrie che attraversano l’area nel periodo ditransumanza. Sulle sponde del lago si può ammirare uno deipanorami “da cartolina” più belli di tutto il territorio della Sila.Descrizione: si parte dal parcheggio de “La Locomotiva”, a fiancodella stazione di S. Nicola, per poi proseguire sulla ex-107 affian-cati dalla nuova statale da una parte e dai binari ferroviari dal-l’altra, come una staffetta tra vecchio e nuovo che avanza all’in-terno del panorama degli spostamenti silani. Si incontra subito ilcavalcavia per superare la nuova SS107 e si gira a sinistra imboc-cando la strada che si infila nella pineta; si perde quota avvolti daipini silani per sbucare nel contesto collinare che anticipa la magni-fica vista del lago Ariamacina, modesto bacino artificiale realizza-to per scopi idroelettrici negli anni 1953 – 1955. Il sentiero pro-cede nel contesto collinare fino a superare una caratteristica roc-cia che fa angolo con la svolta che dà all’escursionista il panora-ma che aspettava dall’inizio del sentiero; qui si è coinvolti in unapasseggiata panoramica sulle sponde del lago, circondati dall’ac-qua da una parte e dai pini dall’altra. Si giunge fino ad un can-cello alla fine del lungolago, punto terminale del sentiero. Si rien-tra percorrendo il sentiero dell’andata.

itinerarioTrekking

Località di partenza e arrivo Serra Pedace, fraz. San Nicola Silano, parcheggio del bar/paninoteca La LocomotivaLungo il percorsoSan Nicola Silano, territorio di Serra PedaceDifficoltàT (itinerario escursionistico privo di difficoltà)Dislivello+ 53 metri– 128 metriTempo di percorrenza0,45 ore, solo andataFondo stradale19% asfalto81% sterrato560 m asfalto – 2,44 km sterratoQuota massima raggiunta1416 metri slm, all’entrata della pinetadopo il cavalcaviaLunghezza del percorso3 chilometriSegnaleticaSegnavia nr 412Come arrivareDa Camigliatello prendere laSS107 e uscire per Lorica eimboccare la EX-107 fino alparcheggio poco più avanti della stazione e del bar.

Sentiero dell’Ariamacina Dal Lago Ariamacina al Lago Cecita

Dal lago Ariamacinaal lago Cecita

Una volta terminata la visita al lago del-l’Ariamacina si può ripercorrere la strada del-l’andata, fin quasi a ricongiungersi con la exSS107. Poco prima di arrivare alla statale,una stradina asfaltata si stacca sulla destra.Alla prima curva, la ginestra italica invade ilpanorama, il silenzio diventa una delle com-

ponenti di questo paesaggio agreste e monta-no dove può capitare di bloccarsi in coda…con mucche e pecore, che specie in periododi transumanza, trovano qui l’habitat idealeper il pascolo. Si prosegue lungo l’esiguonastro d’asfalto avendo come guida le indica-zioni turistiche per gli agriturismi Il Villaggettoe La Corte dei Pini, situati in cima alla collinet-ta di Colle Lungo. Lasciando alla destra lestrutture ricettive, si procede in discesa tra i fag-

3atappa

IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

Le immense foreste che la ricoprono quasi per intero, e che costituiscono dall’antichità uno degli ornamenti più belli dell’Italia meridionale, ombreggiano le sorgenti di numerosi fiumi che discendono verso il Mar Jonio, conservando acquedi una certa abbondanza fin nelle siccità dell’estate…

Francois Lernormant 1881 - 1883

Località di partenza Lago Ariamacina | Località di arrivo Lago Cecita - Cupone Chilometraggio 30 km

outdoor

Ristorante La PignanellaContrada Molarotta – 87052 CamigliatelloSilano (Spezzano della Sila) Tel. e fax 0984.578443Cell. 328.4407456 (Pantusa Giovanni)[email protected]

➜ Tipologia attività: RistoranteCucina tipica locale, prodotti a km 0 e vini esclusi-vamente calabresi, cucina senza glutine autorizzatadalla AIC.Ubicata nel cuore pulsante della Sila più accoglien-te, la tradizione ventennale e l’attenzione nella sceltadelle materie prime fanno della Pignanella un mustper i visitatori di Camigliatello, desiderosi di venire acontatto con la migliore gastronomia silana e cala-brese. La cucina del ristorante è seguita con attenzione eprofessionalità da un personale competente, e laqualità nella scelta dei prodotti tipici rende i pranzi ele cene un’esperienza difficile da dimenticare. Unaparticolare attenzione è dedicata ai celiaci, grazie ad

un menu interamente privo di glutine, e alla sosteni-bilità: tante materie prime utilizzate sono a km 0.

Accesso per diversamente abiliServizi: telefono, fax, connessione internetSi parla: ingleseCarte di credito: sìGiorno di chiusura: giovedì, tranne il periodo estivosempre apertoServizi: degustazione prodotti tipici della zona.Numero coperti: 120Ristorazione all’aperto: solo su prenotazioneSpecialità a tavola: salumi e formaggi tipici, pastafresca fatta in casa, selvaggina e suino nero, dolci aifrutti di bosco, vini regionali. Cucina tradizionale; pro-dotti km 0. Menu per sportivi. Menu senza glutineautorizzati AIC.

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Il Villaggetto di Biagio Pingitore Contrada Colle Lungo – Spezzano della SilaTel. 0984.019432Cell. 388.1686214 (Biagio Pingitore)[email protected]➜ Tipologia attività: Agriturismo, Ristorante eProduzione AgroalimentarePatate, ortaggi, grano, suini nero. Visita alle stalle eagli orti aziendali, pernottamento, ristorazione tipica,trekking. Associazione Fattore Creativo ONLUSUn borgo rurale situato a pochi chilometri da Cami-gliatello Silano, quasi interamente ricoperto daboschi, fa da culla a questo luogo di pace, tranquillitàe bellezza. Il Villaggetto è punto di partenza ideale perle escursioni nel Parco Nazionale e sui laghi Cecita eArvo. Numerose le specialità gastronomiche servitenell’accogliente sala ristorante incastonata nell’am-biente in cui sorgeva la vecchia casa colonica, cosìcome vasta è l’offerta di attività sportive e ricreative,ma è l’insieme di pochi semplici ingredienti a rende-re davvero speciale questo agriturismo: l’accoglienza,l’aria fresca e pulita che accarezza la pelle al primorisveglio, il profumo particolare e persistente che per-vade ogni angolo, la calma trasmessa dal respiro del-la terra e dai colori caldi della foresta.Servizio di ristorazione e pernottamentoAccesso per diversamente abili: nel ristorante(no in camera)Servizi: giardino, terreno agricolo, parco giochi,sala lettura, sala TV, connessione internet, depositobagagli e/o attrezzature sportive. Possibilità acco-glienza animali domestici. Tiro con l’arco, escursio-ni a cavallo, in mtb, escursioni guidate, osservazio-ne animali. Partecipazione alle attività aziendali,corsi di cucina locale. Carte di credito: sìNumero camere: 7 doppie (con possibilitàaggiunta letto), tutte con bagnoPosti letto: 16Camere con: riscaldamento, TV, servizio pulizie,cambio biancheria.Giorno di chiusura:martedìRistorante aperto anche a chi non soggiornaDegustazione prodotti tipici e di produzione pro-pria. Menu per sportivi e menu per celiaci.Numero coperti: 60Specialità a tavola: verdure grigliate o ripiene,lasagne ai funghi porcini, maiale nero al forno,crostata, vini locali. Cucina casalinga.

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in direzione della frazione Cupone. Sul fondo-valle il lago Cecita rimette in pace con il mon-do e la solitudine finora provata si scopre esse-re una prova cui la Natura sottopone i suoiospiti per prepararli al meglio per l’incontrocon una delle sue manifestazioni più sensazio-nali: l’appagamento visivo cresce con l’avvici-narsi alla meta. Bastano ancora pochi chilome-tri per godere completamente dell’incanto dellago: l’ambiente richiama alla mente l’armoniadelle isolette scozzesi, con i pini larici che cre-scono fino alle sponde, e qualche casetta di vil-leggiatura che definisce il paesaggio abbellen-do, con la sua architettura armonica, i pratiche circondano il bacino.Il lago Cecita è il più vasto e capiente dell’areasilana e rappresenta l’ultima tappa del percor-so dell’Acqua. Recenti studi archeologici e geologici dimostra-

gi e le conifere. Tra le foglie, s’intravede già lospettacolo della natura: distesa in fondo allosguardo, ecco spuntare la piana che conducein località Cupone. L’azzurro del cielo potreb-be essere l’azzurro dell’acqua. Per chiunque sifosse ormai abituato alla presenza costantedel pino laricio e avesse deciso di eleggerlo acompagno ideale per l’esperienza in corso, ilpaesaggio non è disponibile a dare sicurezze,né ad annoiare: la foresta cede il passo allacampagna. Una campagna che solo le pellicole d’oltreo-ceano, fino ad ora, hanno saputo raccontarecon l’epica giusta: si potrebbe pensare di esse-re stati catapultati in Kansas o in Michigan.Dopo alcune curve che digradano alla pianae alcuni bivi presso i quali si tiene sempre lastrada principale più ampia e asfaltata, ci sitrova immersi in una distesa color crema dicampi coltivati. Mandrie numerose ruminanoplacide ai bordi della strada, qualche fattoriain lontananza tiene aggrappati alla civiltà.Arrivati ad un bivio ai piedi di una collinetta siprende sulla destra, verso ovest, per poi segui-re la strada sulla sinistra che porta all’incrociocon la statale 177, che si imbocca sulla destra

ACQUA 3a TAPPA IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

La Silana da CamilloLa Silana ad Acri - C.da Varrise, 81 Tel. 0984.578189Cell. 333.4874793 (Algieri Camillo)La Silana ad Acri – Via Amendola 1 – 87041Tel. 0984.953459Cell. 333.4874793

➜ Tipologia attività: RistoranteCucina tipica silana e prodotti a chilometro zeroA pochi chilometri dal centro di Acri, città ricca distoria e cultura, La Silana da Camillo si integraperfettamente con lo spirito del centro abitato,offrendo una riscoperta del passato in chiavegastronomica, grazie ad un menu variegato e ric-co di fantasia e creatività che, oltre a offrire “igrandi classici” della cucina silana, li presentaanche in veste nuova, con rivisitazioni e invenzio-ni originali e gustose, adatte anche ai palati dei piùtradizionalisti. Oltre all’attività di ristorante viene offerto unservizio di catering a domicilio per feste edeventi, raffinato e di altissima qualità, che per-mette di assaporare “a casa” le prelibatezzeacresi e silane tipiche.

Servizi: degustazione e vendita di prodotti tipici.Carte di credito: sìGiorno di chiusura: mercoledì (in estate sempre aperto)Numero coperti: 250Specialità a tavola: pasta al ragù di capriolo,agnolotti con porcini e tartufo nero, pasta frescacon straccetti di cinghiale, tagliata di podolica,panna cotta, dolce di castagne, mousse di torro-ne, frutti di bosco, lista vini nazionale. Menu persportivi e menu per celiaci, vegetariani e vegani.Il giusto connubio tra una cucina tradizionale ericercata.

Centro Cupone

Lago Cecita

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no che l’invaso artificiale nasce su un preesi-stente lago naturale; sulle sue sponde diversisono i reperti archeologici rinvenuti che testimo-niano la presenza di agricoltori e cacciatori nel-l’età preistorica. La diga del Cecita conta cir-ca 55 metri di altezza ed è stata ultimata nel1951. L’opera colossale costruita dalla S.M.E.(Società Meridionale Elettrica) alimenta duegrosse centrali, una delle quali si colloca nelcomune di Acri (l’altra è a Bisignano). La notapurezza delle acque e dell’ambiente circostan-te è dimostrata dalla presenza della lontra:benché a forte rischio di estinzione, dato che inItalia sono ormai rari i luoghi di diffusione diquesto mammifero, le sponde del lago Cecitavantano un habitat ideale per l’acquatico pre-datore. Avvicinandosi alla conclusione dell’iti-nerario, la strada comincia a costeggiare illago. Il pino laricio è di nuovo signore del luo-go ed un cartello che ricorda che “il lupo è cat-tivo solo nelle favole” preannuncia l’arrivo alCentro di Osservazione Naturalisticadel Cupone. Ad est del lago si estende lasplendida foresta della Fossiata con i suoiinfiniti corsi d’acqua. L’ampio e ben organizza-to parcheggio sulla sinistra permette di fare unabreve passeggiata tra i mastodontici pini fino araggiungere l’entrata del Centro.

Si narra che presso la “Pietra dell’Altare” sia stata celebratauna messa dai crociati di ritorno dalla Terra Santa, addirit-tura al cospetto di Carlo Magno, ma non esistono fonti sto-

riche che attestino la presenza del re carolingio sull’altopianosilano. Sicuramente lungo questa passeggiata semplice e adattaa tutti si incontrano grosse pietre di forma rotonda e ben leviga-te, alcune disposte in fila per circa 200 metri, altre in ordinesparso tra la bassa vegetazione, nell’area che sulle carte geogra-fiche porta il nome di Serra di Carlomagno (denominazione checompare addirittura in un manoscritto del 1198). Descrizione: dal parcheggio sterrato si prosegue lungo la pistaben segnalata e utilizzata per il trasporto del legname. Si entrain un bosco, si supera uno spiazzo, attraverso diramazioni sem-pre ben segnalate. Al bivio tra i sentieri nr 416 e nr 416b si puòprocedere in entrambe le direzioni: imboccato il 416 a sinistra siincontrano alcuni massi attorno al sentiero, che successivamentesi divide portando l’escursionista a lasciare la strada principaletenendo la destra e seguendo i segnavia. Altri bivi ben segnalatiportano l’escursionista ad ammirare la Pietra dell’Altare, che alsecondo bivio successivo deve nuovamente abbandonare la stra-da principale tenendo la destra. La bella escursione prosegue inuno spazio aperto su prato in cui è possibile ammirare il conte-sto silano circostante, che, attraversato, porta ad un segnavia suroccia ed a un cancello spinato da superare senza problemi.Dopo aver attraversato nuovamente un ampio prato si giungead un pino laricio che sorregge tutte le indicazioni utili perl’escursionista: si svolta a destra per il sentiero nr 416a e siseguono i segnavia lungo il percorso. Qui si rientra sotto il bosco,per godere di un po’ di ombra dopo aver percorso un trattosoleggiato. La parte finale della passeggiata è un continuo alter-narsi tra spiazzi e zone d’ombra, dove sono protagonisti i pinilarici (Pinus laricio calabrica), la specie arborea che più di ognialtra caratterizza le foreste silane. Si superano alcune recinzioniaperte e un fiumiciattolo, oltre che un vecchio casolare, per giun-gere nuovamente all’incrocio con il sentiero nr 416 che riporte-rà al parcheggio ritornando sui propri passi. In sintesi una bellapasseggiata per tutta la famiglia, ottimamente segnalata, chealterna spazi aperti al sole a zone ombrose sotto i pini.

itinerarioTrekking

Località di partenza e arrivo Pedace, SP211, poco oltre il bivio per il rifugioCarlomagno provenendo da CamigliatelloLungo il percorsoTerritorio di San Giovanni in Fiore DifficoltàT (itinerario escursionistico - turistico)Dislivello+ 175 metri– 175 metriTempo di percorrenza1 oraFondo stradale100% sterrato5,42 km sterratoQuota massima raggiunta1712 metri slm, Pedace, lungo il sentiero416, in prossimità di un grande spiazzoLunghezza del percorso5,42 chilometriSegnaleticaSegnavia nr 416, 416aCome arrivareDa Camigliatello prendere la SS107, uscireper Lorica e imboccare la SP211.Si prosegue sulla provinciale oltrepassandoSilvana Mansio e il bivio per ilrifugio Carlomagno (a sinistra)fino ad imboccare un’evidentesterrata in salita sulla destra,dove si può parcheggiare.

Sentiero dell’Altare

outdoor

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ACQUA 3a TAPPA IN VIAGGIO SULLA VIA DELL’ACQUA

La Corte dei Pini Contrada Collelungo87052 Camigliatello Silano (Spezzano della Sila)Tel. e fax 0984.1906192 www.agriturismolacortedeipini.com

➜ Tipologia attività: Ristorante e ProduzioneAgroalimentare. Agriturismo e Fattoria Didatticain previsione.Allevamento di suini e bovini e trasformazione.Produzione e vendita diretta di patate, ortaggi eforaggi. Agriturismo e ristorazione.Recarsi in vacanza in Sila può riservare grandi sor-prese. Come per esempio ritrovarsi, quasi per caso,trasportati nell’atmosfera suggestiva ed ebbra di sto-ria di una tipica casa colonica inserita nel verde di unambiente rurale di notevole pregio naturalistico.Conoscere usi e costumi ormai dimenticati, scoprireun angolo di Calabria dalle tradizioni millenarie everamente affascinanti. E assaggiare ricette dai sapo-ri di una volta, piatti preparati con passione e senzaalcuna fretta, rispettando i giusti tempi di cottura: dal-la pasta fatta in casa con ragù di vitello all’agnello alforno con patate; l’unica regola è assaporare lenta-mente ogni porzione, chiudere gli occhi e lasciarsiguidare dalla voglia di entrare a contatto con la sem-plicità di ingredienti veramente naturali. Un incontroa tu per tu con il passato più dolce e con la bontà:questa la garanzia dell’agriturismo La Corte dei Pini.

RistorazioneCarte di credito: siGiorno di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaDegustazione prodotti tipici aziendali. Menu persportivi e menu per celiaci. Cucina casalinga.Numero coperti: 50Specialità a tavola: salumi e formaggi tipici,pasta fresca e ragù fatti in casa, secondi di car-ne, dolci della casa e vini locali.Agriturismo con pernottamento in progetto Servizi: connessione internet, giardino, piazzo-le per campeggio. Attività per bambini, ragazzie anziani; partecipazione attività aziendali e cor-si cucina locale.Numero camere: 6 (5 doppie; 1 matrimonialecon lettino), tutte con bagno.Posti letto: 13Camere con: riscaldamento, cambio biancheria, servizio pulizie, TV.

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Abeti bianchi e pini larici imponenti, suggestive faggete,boschi “solenni e silenziosi ”: legno dell’ambiente naturale e legno per le attività dell’uomo. La Sila è la grande foresta della Calabria, gli alberimonumentali che la ricoprono costituivano un tempo lapreziosa materia prima utilizzata per costruire le naviche solcavano il vicino mare. Un patto non scritto tramondo della flora e mondo dell’uomo rimane la leggefondamentale per chiunque decida di addentrarsi nellaselva e andare incontro a un angolo della propria anima finora inesplorato. L’itinerario del Legno ha iniziodal Centro del Cupone: un’imperdibile mostra raccontala storia degli alberi, delle foreste e dell’utilizzo da parte dell’uomo di questo prezioso elemento in Sila.Una ricchezza di natura che, ricoprendo l’80% dellasuperficie, è tutelata dal Parco Nazionale della Sila.

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1 • Collegamento Lago Arvo e Lago Ampollino Mountain bike2 • Sentiero della FiumarellaTrekking

3 • Anello dei Colli PerilliTrekking

4 • Anello del Lago ArvoCicloturismo

5 • Sentiero dell’Abate Trekking9 • Sentiero della Riserva del Fallistro Trekking10 • Area dei Giganti della Sila Mountain bike

11 • Strada delle VetteMountain bike

13 • Sentiero della Foresta del Tasso Trekking

14 • Anello del Lago CecitaMountain bike

15 • Sentiero del CuponeTrekking

16 • Sentiero del Fiume Cecita Trekking

17 • Tour Cupone – FossiataMountain bike

Gli itinerari outdoor

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In viaggio sulle tracce del legnoDai Romani fino ai Borboni, la Sila Grande è stata la fale-gnameria a cielo aperto della nostra penisola, il luogo incui rigogliosa prosperava la vegetazione arborea, unarisorsa giustamente invidiata dalle corti e dagli eserciti ditutta Europa, che guardavano all’eventuale discesa in Ita-lia ben consapevoli di questo patrimonio prezioso. Erad’obbligo, quindi, dedicare un percorso al signore indiscus-so di questi luoghi, un sovrano capace, con la sua impo-nenza, di essere nel contempo maestoso e protettivo: l’al-bero. Qui, come nel rinomato Sequoia National Park del-la California, famoso per le sue piante secolari, il legno, inparticolare il pino laricio diventa attrattore di un turismonuovo, che vive l’albero come mondo parallelo, da esplo-rare e conoscere, come luogo della memoria e museovivente in cui sentire, trasportati da una fantastica macchi-na del tempo, le atmosfere, i suoni, i profumi degli eroi edei guerrieri che da questi boschi partirono per fare lastoria.

LEGNOL’ITINERARIO

Località di partenzaCuponeLocalità di arrivoLoricaLocalità intermedie Torre Camigliati, Parco Old CalabriaRiserva dei Giganti del FallistroRiserva del Tasso Località Fago del SoldatoChilometraggio totale55 km

Come arrivareA3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Cosenza, prosegui-re sulla SS107 e la SS177 in direzione Cupone. DaCrotone seguire la SS107 fino a San Giovanni in Fio-re e proseguire sulla SS117. Dalla Sila Greca seguirela SS106, a Mirto SS531 fino a Cropalati, poi SS177in direzione Longobucco e Centro Cupone.

1 La Silana da Camillo (Ristorante) – Pag. 242 Agriturismo Simao(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 343 Agriturismo Zagaria – Azienda Agricola Francesco Sirianni (Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 334 Azienda Agricola Sirianni Nicola (Produzione Agroalimentare) – Pag. 325 Azienda Agricola Gangale (Produzione agroalimentare) – Pag. 446 San Lorenzo si alberga - La Tavernetta di Pietro Lecce(Hotel, Ristorante, Enoteca) – Pag. 367 Rifugio dei Peccatori di Gola (Ristorante) – Pag. 358 Ristorante La Pignanella (Ristorante) – Pag. 239 Circolo Ippico Sila (Centro Ippico) – Pag. 4310 Azienda Camigliati Srl (Torre Camigliati)(Affittacamere, B&B) – Pag. 6111 Hotel La Fenice (Hotel Ristorante) – Pag 3812 Villa Guido (B&B) – Pag. 5213 Barrese Srl (Produzione Agroalimentare, Commerciante) – Pag. 7214 Hotel Cristallo (Hotel) – Pag. 4115 Hotel Cozza (Hotel, Ristorante) – Pag. 3916 Hotel Aquila e Edelweiss (Hotel, Ristorante) – Pag. 4017 Hotel Tasso (Hotel, Ristorante) – Pag. 4218 Altipiani Eventi e Turismo (Servizi, Commerciante) – Pag. 125 19 Sila Funghi (Commerciante) – Pag. 5320 Centro Carni Srl (Commerciante) – Pag. 6621 La Corte dei Pini (Ristorante, Produzione Agroalimentare, Agriturismo) – Pag. 2622 Il Villaggetto di Biagio Pingitore (Agriturismo, Ristorante, Produzione Agroalimentare) – Pag. 2523 La Cascina del Fiume (Produzione Agroalimentare, Agriturismo,Ristorante, Allevamento) – Pag. 4724 Rifugio Casello Margherita - Società Cooperativa Il SentieroPag. 95 Rifugio25 Il Brillo Parlante (Griglieria, Pub, Birreria) – Pag. 9026 Hotel Park 108 (Hotel, Ristorante) – Pag. 1527 Rifugio Lo Scoiattolo (Rifugio, Ristorante) – Pag. 5128 Albergo Ristorante Al Cavaliere (Hotel, Ristorante) – Pag. 1429 Le Delizie di Marianna (Produzione Agroalimentare) – Pag. 13

Le Aziende dell’itinerario

Giganti della Sila

1a Tappa 2a Tappa 3a Tappa 4a Tappa

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Agriturismo ZagariaAz. Agr. Sirianni Francesco Contrada Zagaria – Spezzano della SilaTel. e fax 0984.579742Cell. 349.8700586 (Francesco Sirianni)[email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo e ProduzioneAgroalimentare. Fattoria Didattica in previsionedal 2013Produzione di formaggi, salumi, carne e verdura,visite guidate alle stalle, lavorazione e degustazionedei prodotti caseari, ristorazione tipica e venditadiretta. Associazione Fattorie Creativo ONLUSL’azienda agricola si rivolge a chi sa apprezzare i pae-saggi rurali e il valore delle antiche tradizioni contadi-ne. L’idea è offrire ospitalità in strutture rurali cheappartengono all’azienda, recuperate e adattate alloscopo. L’agriturismo Zagaria offre prodotti tipici cherispecchiano le tradizioni gastronomiche locali, con lapossibilità di partecipare alle attività aziendali, dallaraccolta di ortaggi e frutta alla vendemmia, contribui-re ad accudire il bestiame, perfino con la mungitura.I laghi e i pini secolari del Parco Nazionale e i boschiche circondano l’azienda assicurano una vacanzaall’insegna del benessere e del relax.

Pernottamento e ristorazione. Accesso per diversamente abili: solo il ristoranteServizi: sala TV, lavanderia e stireria, depositobagagli e/o attrezzature, noleggio bici, chiavettainternet. Escursioni in mountain bike. Accoglienzaanimali domestici di piccola taglia.Si parla: ingleseCarte di credito: sìNumero camere: 2 (1 doppia; 1 quadrupla), tuttecon bagno.Posti letto: 6Camere con: riscaldamento, servizio pulizie, cambio biancheria, TV, recintino per animali.Numero miniappartamenti: 1Posti letto: 5 (2 letti matrimoniali, 1 lettino)Periodo di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 60 (fino a 180 per grandi eventi)Specialità a tavola: salumi e formaggi (ricotta fre-sca e affumicata), verdure sottolio, tagliatelle ai fun-ghi, carne alla brace, torte di ricotta, vini regionali.Degustazione e vendita prodotti tipici di produzionepropria. Cucina casalinga. Menu per sportivi.

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alpino, l’impressione d’insieme è sconvol-gente: il Mediterraneo e i suoi elementipeculiari sembrano distanti migliaia di chi-lometri. Il Centro del Cupone accoglie il turistacon il suo prato tagliato alla perfezione eduna struttura architettonicamente all’avan-guardia, integrata perfettamente nel pae-saggio di cui fa parte. L’impatto risulta sor-prendente, conferendo all’insieme unaspetto estremamente british e regalandouna sensazione di benessere e di equilibriointeriore che ben predispone alla visita. Nei locali del Parco, il Museo dell’Albe-ro, attraverso immagini, suoni, narrazionie oggetti dell’uomo, racconta il delicatorapporto tra sfruttamento delle risorse natu-rali e lavoro umano. Imponenti sezionidegli alberi sussurrano la propria storia ele caratteristiche botaniche. Sempre nelMuseo Naturalistico è allestito anche unospazio dedicato al lupo, abitante silenzio-so delle immense foreste silane. Il temutocarnivoro, da sempre considerato un nemi-co per gli attacchi al bestiame, oggi è con-trollato attraverso un programma di intro-duzione di caprioli e cervi per ristabilire gliequilibri della catena alimentare e far sìche questo splendido animale non rappre-senti più una minaccia per l’uomo. Un tem-po, inoltre, il Cupone era proprio il centrodove il legno silano veniva lavorato per iclienti che ne facevano richiesta da tutto ilmondo. L’antica segheria, specializzatanell’estrazione della colofonia e dell’essen-za di trementina utile alla produzione di

Il Centro Visite Cupone sul Lago Cecita

Si parte dal Centro Cupone sul lago Cecita, comune di Spezzano della Sila

Il modo migliore per vivere la Storia è pas-sare dall’entrata principale. Si consiglia,quindi, di iniziare la propria esplorazionedel manto forestale silano dalla localitàCupone. Qui, l’Ente Parco ha lavorato di

impegno per offrire un’immagine idilliacadella Sila, dando a questo angolo di Cala-bria una nuova occasione di turismo alter-nativo. Per il visitatore giunto d’improvvisodalla costa, con il lago Cecita sullo sfon-do, il paesaggio montano che abbracciaidealmente le case sparse, come disegnateda mano esperta e amante del paesaggio

1atappa

IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

Regna il pino silano, albero libero… Esso forma cattedrali arboree dai tronchiregolari e fitti, che si prolungano talvolta per qualche chilometro, avviluppandoanche le cime, e riempiendo perciò la Sila di luoghi segreti. Si direbbe che il Mezzogiorno, costretto nelle forme di un paesaggio nordico, simanifesti sotto il travestimento, con un soprappiù di linfa. La Sila è una fantasiadel Nord eseguita con il rigoglio meridionale.

Guido Piovene, 1957

Località di partenza Centro Visite Cupone | Località di arrivo Centro Visite Cupone Chilometraggio 3 km (parte dei sentieri del Centro Visite)

Az. Agr. Sirianni Nicola Contrada Zagaria – Spezzano della SilaTel. e fax 0984.579740Cell. 328.9224640 (Nicola Sirianni)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare(caseificio)Produzione di formaggi, salumi, carne e verdura.Lavorazione e degustazione dei prodotti caseari evendita diretta. Visite guidate alle stalle, fattoria elaboratori didattici, caccia fotografica a daini ecaprioli. Associazione Fattore Creativo ONLUSPartendo dai mestieri del casaro e del contadino,patrimonio di famiglia e bagaglio culturale tantoprezioso quanto affascinante, il signor Sirianniha scelto per la propria azienda agricola una del-le zone più belle del Parco Nazionale, tra le mon-tagne e le sponde del lago Cecita. È qui che ibovini trovano l’habitat ideale: la peculiarità diavere pascoli biologici quasi tutto l’anno favori-sce una produzione di latte di altissima qualità.

L’agriturismo tenta di trasmettere alle nuovegenerazioni la tradizione contadina e a preserva-re dalla corsa del tempo questo scrigno disapienza e conoscenza.

Tipo di produzione: alimentare, caseariaProdotti: bovini; latticini (in particolare caciocavallo e mozzarella)Vendita diretta al pubblicoFattoria didattica: si, Fattorie Aperte; FattoreCreativoA disposizione per aprire l’azienda al pubblicoper mostrare le tecniche di produzioneAccesso per diversamente abiliCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

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possibilità di avvistare il lupo, il muflo-ne, il cervo, il daino, il capriolo o ilgufo reale. Lungo il sentiero, infine, unazona umida rappresenta l’habitat prevalen-te dei laghi, mentre la vegetazione arboreadescrive all’escursionista l’altopiano aseconda dell’esposizione solare: a sud ilpino laricio, a nord il faggio e l’abete bian-co. Partendo dal Centro, un breve circuitodidattico di circa 3 chilometri (SentieroDidattico-Naturalistico nr 1) si inoltranel vicino bosco diretto alla scoperta dellafauna silana e di una vecchia carbonaia.La regola è incamminarsi lasciandosi tra-sportare dall’immaginazione: l’atmosferainvita a farlo. Chiudere gli occhi e respira-re l’aria, con tranquillità: è la stessa aria diallora. L’aria del legno e degli alberi, il soleche filtra tra i rami o la pioggia che ne per-mea i frutti spinosi, il fumo della carbonaiaa colorare il cielo in lontananza. Ora, se siè concentrati, si può porgere l’orecchio aciò che fino a pochi minuti prima nonsarebbe stato lecito neanche pensare disentire: un rumore di zoccoli... Sono cavalli in avvicinamento, cavalli chescalpitano. Ecco, d’improvviso, che qualco-sa disturba i suoni della natura: sono vocie parole di due lingue ai più forse scono-sciute, un francese d’antan (“di una volta”),ormai fuori moda, e un dialetto locale,

Rifugio dei Peccatori di GolaContrada Campo San Lorenzo – CamigliatelloSilano (Spezzano della Sila)Tel. e fax 0984.578377Cell. 346.7307208 (Luigi Primo Granata)[email protected]

➜ Tipologia attività: RistorantePiatti legati alla tradizione della cucina calabrese, a 3chilometri da Camigliatello e a 2,5 chilometri dal LagoCecita.Situato in località Campo San Lorenzo a Cami-gliatello Silano, immerso nella pace dei verdiboschi silani, il Rifugio dei Peccatori di Golaoffre ai suoi visitatori un’incredibile varietà dipiatti legati alla tradizione della cucina calabre-se, dove un posto di rilievo lo ricoprono i funghiporcini, principi indiscussi delle foreste dellaSila, insieme ai primi, alla carne alla brace, alleverdure, agli insaccati, tutti prodotti locali,genuini e di alta qualità. Il Rifugio dispone inoltre di una zona campeggioattrezzata, per accogliere anche i visitatori dota-ti di tenda o camper, che vogliono associare allebellezze naturalistiche delle escursioni anche lebontà rustiche e veraci della cucina silana.

Si parla: inglese, francese, tedesco, rumenoCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre apertoServizi: degustazione e vendita di prodotti tipici e di produzione propria.Numero coperti: 150Ristorazione all’aperto: 50 postiSpecialità a tavola: primi a base di funghi,secondi di selvaggina e carne podolica, dolcifatti in casa, vini della zona. Cucina casalinga. Menu per sportivi e menuper celiaci.

pece greca, ha conservato il suo valoreintrinseco e rappresenta, un esempio diarcheologia industriale, guardiano dellamemoria silana. Oggi il Centro Visite Cupone è come ungenerale orgoglioso che, al termine di unavita spesa sul campo, si fa narratore delleproprie imprese per chiunque sia disponi-bile a farsi affascinare, a lasciarsi conqui-stare rievocando epiche battaglie, faticosimestieri e infinite fughe, in particolare quel-le compiute dal primo dei personaggi che,fino all’inizio del secolo scorso, veniva irri-mediabilmente associato all’idea di Silacome foresta: il brigante. Persino Alexan-dre Dumas, in visita di piacere come moltisuoi coetanei protagonisti dei Grand Tourche resero rinomata l’Italia di fine Settecen-to per l’Europa che contava, rimase talmen-te stupito da questo connubio, che, per ilsuo racconto, che vedeva protagonista unRobin Hood molto vicino a quello della leg-genda, prese ispirazione proprio da que-ste foreste e dai suoi difensori più illustri emaggiormente maledetti dalle polizie dimezza Italia e non solo. Sull’area esternadel Centro, brevi percorsi all’apertocompletano la visita alla conoscenza natu-ralistica della Sila. Un Orto Botanico e un Parco Geolo-gico espongono la flora essenziale autoc-tona del territorio e i massi erratici di gra-nito che rivelano come l’altopiano dellaSila sia un’“appendice” dell’arco alpino. I punti tappa del percorso, attrezzati conrecinti faunistici, offrono l’emozionante

LEGNO 1a TAPPA IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

Agriturismo Simao Contrada Zagaria – Spezzano della SilaTel. e fax 0984.579752Cell. 320.0682338www.agrisimao.it

➜ Tipologia attività: Agriturismo e ProduzioneAgroalimentareAllevamento bovini da carne. Parco animali (cer-vi, daini, mufloni, lama, cigni, ecc), passeggiate acavallo, ristorazione tipica, area pic-nic. Associa-zione Fattore Creativo ONLUSIl primo agriturismo ad aprire i cancelli sulle ridenticolline della zona dell’altopiano silano si estende per69 ettari all’interno del Parco Nazionale della Sila.Una posizione privilegiata che permette agli ospiti dipraticare ogni genere di escursione, dall’equitazioneal trekking, ed entrare a stretto contatto con i nume-rosi animali che vivono questa oasi in completa liber-tà. L’azienda moderna ma sempre attenta alle tradi-zioni, con strutture degli anni ’80 del secolo scorso,è della famiglia Costabile che ha deciso di intrapren-dere l’attività agricola che ancora oggi esercita con lastessa costante voglia di fare. Ed è proprio questoforte desiderio di condividere i numerosi frutti che laterra se curata con amore e attenzione è semprepronta ad offrire, ad aver spinto i proprietari a dedi-carsi all’ospitalità gestendo in modo impeccabilel’agriturismo e far sentire i proprio ospiti come acasa propria, servendo cene tipiche calabresi a basedi verdura, frutta, uova e carni rigorosamente di pro-duzione aziendale.

Servizio di ristorazione e pernottamentoServizi: giardino, terreno agricolo, area picnic.Osservazione animali, attività per bambini, ragaz-zi e anziani. Possibilità di ospitare animali dome-stici. Area comune per gli ospiti. Possibilità orga-nizzazione eventi.Carte di credito: sìNumero camere: 10 (doppie); 1 con bagno; 9 con bagno in comunePosti letto: 20Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,servizio pulizie.Giorno di chiusura: martedìRistorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 60Specialità a tavola: verdure sottolio, salumi, ragùfatto in casa, grigliate di carne, dolci e liquori del-la casa. Cucina rustica.

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Museo Naturalistico (Centro Cupone)

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Nelle vicinanze di Camigliatello, in prossimità del lago Ceci-ta, il Centro Visite del Parco Nazionale della Sila offresvariate opportunità di contatto con la natura. Il nome

della località, Cupone, deriva probabilmente da un anticoalbero “cupo”, per la base scura e concava perché scavata daipastori che incidevano la corteccia al fine di ricavare resinaper le fiaccole. Un albero trattato in questo modo veniva det-to “slupato”. L’itinerario descritto è semplice, attrezzato, idea-le per le famiglie con bambini che desiderano avere una visio-ne d’insieme della flora, della fauna e degli aspetti storico-cul-turali del Parco Nazionale.Descrizione: prima ancora di iniziare la passeggiata è impor-tante prendere visione delle emergenze culturali e naturalisti-che dell’altopiano della Sila visitando il Museo Naturalistico, ilParco Geologico, l’antica segheria e l’Orto Botanico accessibi-le anche ai non vedenti e diversamente abili. All’ingresso delCentro Visite si viene indirizzati all’inizio dei sentieri tematici

nr 1 e 2, lungo la strada che sale nel bosco. È un percorso gui-dato grazie alla presenza di esaustivi cartelli didattici cheriportano tutte le informazioni relative alle specie arboree ebotaniche che si incontrano lungo il sentiero. La prima partedel percorso illustra le emergenze vegetali, così il visitatorepercepisce chiaramente l’alto livello di biodiversità del Parco:ginestre, rose, specie di pini e abeti e altre varietà arboree earbustive. Abbandonato il sentiero nr 2, i pannelli didatticisono legati soprattutto agli animali del bosco. Lungo la secon-da parte del tracciato si sbuca in uno spiazzo dove è presenteuna carbonaia: i carbonai originari per lo più di Serra Pedace,risalivano in quota a fine estate, accompagnati da tutta lafamiglia, per ottenere carbone vegetale dal legno di faggio,quercia e cerro. Un cartello informativo racconta la storia diqueste persone e come veniva strutturata la carbonaia. Presala strada in discesa che segue il piazzale si incontrano nuova-mente pannelli didattici fino a incontrare il sentiero nr 7, daimboccare tenendo la destra per sbucare in prossimità deirecinti faunistici per ammirare dentro ad apposite cabine diosservazione cervi, caprioli e lupi. Superato questo punto,dopo una sosta obbligatoria per poter visionare con calma tut-te le specie presenti, si prosegue sul sentiero ben indirizzatidai segnavia e dai cartelli fino all’uscita, che riporterà al pun-to di partenza.

itinerarioTrekking

Località di partenza e arrivo Spezzano della Sila, fraz. Cupone, Centro Visite Località toccateCuponeDifficoltàT (itinerario escursionistico - turistico)Dislivello+ 184 metri– 184 metriTempo di percorrenza1 oraFondo stradale12,5% lastricato87,5% sterrato230 m lastricato – 3,5 km sterrato – 230 mlastricatoQuota massima raggiunta1301 metri slm, Spezzano della Sila, in prossimità del bivio tra nr 1 e nr 2Lunghezza del percorso4 chilometriSegnaleticaSentiero nr 1, 2, 7Come arrivareDa Camigliatello Silano prendere la SS177 in direzioneCupone, parcheggiare nell’area riservata ai visitatoridel Centro.

Sentiero del Cupone

outdoor

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duro, di difficile comprensione, una linguafatta di consonanti concitate e vissute, lettereche raccontano di una forza e di una fierez-za ormai scomparse. È la lingua della Sila, ela voce che la urla, sporcandola di impreca-zioni, viene da una barba fitta tipica di inizioOttocento, una maschera folta che è la foto-grafia di una terra intera. Un insieme scuro eimpenetrabile che riempie il viso e rivela sto-rie di lunghi inverni e di una sopravvivenzaai limiti del possibile, nascondendo il restodel viso e soprattutto gli occhi, pieni di rab-bia e voglia di rivalsa. Il fuggitivo si blocca,fermato dai soldati stranieri che, dopo mesi,hanno avuto ragione di questo eroe, per loroun semplice delinquente. Lo costringono ascendere da cavallo. Lui lo sa: questo è il suocapolinea. Quello che si para davanti al turi-sta, infatti, è uno dei briganti più noti dellastoria silana: Pietro Monaco. Una voltatornati al tempo in cui viviamo, con un po’ difortuna (o meglio, sfortuna) lo si potrebbeincontrare: la sua testa, racconta la leggen-da, venne decapitata e lasciata nel cavo diun castagno, da qualche parte fra i boschidell’altopiano... Per chi ha paura, è consi-gliabile restare guardinghi: come nella tradi-zione di Sleepy Hollow, si racconta che a tut-t’oggi il brigante cerchi ancora la sua testa enon avrà pace finché non l’avrà trovata. Ria-perti gli occhi e ritornati ai giorni nostri,dopo aver controllato che il proprio caposia ben saldo sul collo, si può procedere lun-go il sentiero facendo attenzione ai puntitappa del percorso, attrezzati con appositirecinti faunistici.

LEGNO 1a TAPPA IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

San Lorenzo si albergaLa Tavernetta di Pietro LecceContrada Campo San Lorenzo 1487052 Camigliatello Silano (Spezzano della Sila)Tel. 0984.579026 Fax [email protected] [email protected] www.latavernetta.info➜ Tipologia attività: Hotel, Ristorante ed enotecaRistorazione rinomata a livello nazionale ed interna-zionale, cucina di territorio: funghi, verdure, carni divitello podolico, di suino nero e di capretto, casta-gne, noci, mele, pere, prugne ed erbe spontanee.Il “San Lorenzo si alberga” è una struttura gestita conprofessionalità e passione. Le camere sono studiateper regalare all’ospite il massimo benessere, sonocomode, silenziose, caratterizzate da un accattivantedesign minimale dai colori allegri. Il ristorante “Latavernetta”, locale accogliente, arredato con la sem-plicità propria dell’assoluto buon gusto, fa da conte-sto a una cucina che, pur rifacendosi alla tradizione,viene magistralmente curata, reinterpretata e portatacon sapienza all’oggi. Categoria:★★★★

Accesso per diversamente abiliServizi: TV, sala convegni, lavanderia e stireria surichiesta, deposito bagagli e/o attrezzature sportive,telefono, fax, connessione internet, terrazzo sulla salacolazioni, giardino, parcheggio aperto, accoglienzaanimali domestici. Escursioni a piedi e in mountainbike, escursioni guidate, pesca sportiva, escursioni acavallo presso centro ippico; Corsi di cucina di territo-rio con lo chef Pietro Lecce. Esperto di vini e di funghi.Si parla: inglese, francese Carte di credito: sì Numero camere: 20 (1 sing; 12 matrim; 4 triple;1 quadrupla; 2 suite), tutte con bagno. Posti letto: 48 Camere con: riscaldamento, servizio pulizie, cambiobiancheria, TV, zona soggiorno, telefono, frigobarGiorno di chiusura: Il ristorante chiude di Lunedì,l’albergo rimane sempre apertoPeriodo di chiusura: Il ristorante 10 gg a Marzo e10 gg in NovembreRistorante: La Tavernetta ristorante a la carte con-venzionato con il San Lorenzo si albergaNumero coperti: 80Specialità a tavola: I piatti creati dallo Chef PietroLecce che reinterpreta la tradizione con le materie delterritorio: Malfatti di grano saraceno con porcini e semi-ni d’anice silano, filetto di suino nero steccato con laradice di liquirizia, gelato di fichi secchi con miele di fichi.36

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Hotel Cozza Via Roma 77 – 87052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Tel. [email protected]

➜ Tipologia attività: Hotel, RistoranteL’hotel dispone di 40 camere dotate di ognicomfort. Il ristorante offre specialità silane ecalabresi in genere oltre a piatti internazionalirivisitati dallo chef.Camigliatello Silano significa natura, sport egastronomia. Escursioni a piedi, in bicicletta o acavallo, campi da sci che si avvalgono di moder-nissimi impianti di risalita, campi gioco, laghi,boschi, fiumi e fauna silana. Tutto questo sembra un sogno, ma diventa real-tà se si sceglie come dimora del proprio sog-giorno l’Hotel della famiglia Cozza, che dal 1957rappresenta il paradiso per chi ama l’alta quotae tutto ciò che solo la montagna è in grado ditrasmettere. Le numerose sale interne adibite alrelax e alla voglia di stare insieme si incastranoperfettamente con la disponibilità e la caldaaccoglienza che guidano ogni componente delpersonale nella ricerca di esaudire ogni richiestadel cliente, dalla prelibatezza dei piatti del risto-rante, alle tante attività dedicate anche ai piùpiccini, in particolare nel periodo invernale.

Categoria:★★★

Servizi: sala lettura, sala TV, deposito bagaglie/o attrezzature sportive, connessione internet,terrazzo, parcheggio, convenzione per noleggiobici. Possibilità di ospitare animali domestici.Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 38, tutte con bagno.Posti letto: 80Camere con: riscaldamento, cambio biancheriae servizio pulizie, telefono, TV.Giorno di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 100Specialità a tavola: latticini tipici, tagliatelle aifunghi porcini, secondi di carne, contorni a basedi patate e funghi, vini locali. Cucina tradizionale e degustazione prodotti tipi-ci. Menu per sportivi e menu per celiaci.

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“mannesi” (dalla scure che adoperava-no, simile alla mannaia) addetti alla squa-dratura dei pini, all’abbattimento dei pinilarici e alla lavorazione dei tronchi dicastagno silani d’altri tempi che erano par-te del paesaggio ed elementi essenzialialla salvaguardia dell’ecosistema. Il lorocorredo, al momento di recarsi al lavoro,consisteva in una grande sega a doppiaimpugnatura, in una scure, in una lima peraffilare i denti della sega, in una cote peraffilare la scure e in un certo quantitativodi petrolio per lubrificare la sega, l’unicoolio in grado di scivolare sulla resistentepece greca, ricercata fin dall’antichità pro-prio per questa sua caratteristica viscosità.I mannesi erano il simbolo di un mondoperduto, fatto di fatica vera e di collabora-zione di gruppo per il bene collettivo:ognuno guardava le spalle all’altro, e laSila con i suoi alberi assicurava il benesse-re economico dei boscaioli. Il segno delloro lavoro oggi pare distante secoli, ma lagrandezza di alcuni alberi e la bellezzadella foresta raccontano di un equilibriotra uomo e natura difficile da trovare altro-ve, dove la deforestazione è diventata sel-vaggia e non è quasi mai, come qui, figliadella sottomissione alle leggi sacre dell’am-biente, in Sila sempre al primo posto.Poco prima di raggiungere il cento abitatodi Camigliatello Silano, sempre seguendola SS177, una promenade naturale guidaalla scoperta di una delle perle culturalidella Calabria, che si raggiunge deviandopoco prima di Forgitelle, oltrepassando un

Dal Lago Cecita a Camigliatello Silano

Da Cupone, proseguendo per la SS117 in direzione Camigliatello Silano, si raggiunge Casino Torre Camigliati

Dal Centro del Cupone, attraversando icampi lavorati dalla mano sapiente del-l’uomo che da queste terre è riuscita a trar-re tesori unici come la patata della SilaIGP, si prosegue lungo la SS177. Il sugge-rimento è andare piano e gustarsi ogni

centimetro di questo territorio, immergersinella quiete dei boschi silani. Immaginar-sela quando era totale, quando il paesag-gio ricordava le atmosfere de Il segreto delbosco vecchio di Dino Buzzati: il cantodegli uccelli cadenzato dai colpi di scureche abbattevano i pini e dal fragore deglistessi quando si schiantavano al suolo. Agovernare le asce, uomini che parevanodello stesso legno che abbattevano, i

2atappa

IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

…ha un clima mite nell’estate, e aria pura, e un paesaggio riposante, e soprattuttouna pace che invano si cercherebbe nei luoghi più noti di villeggiatura. I suoi boschi sono solenni e silenziosi, vi si sente soltanto il canto degli uccelli e il rumore del vento che passa tra gli aghi dei pini.

Giuseppe Berto, 1948

Località di partenza Centro Visite Cupone | Località di arrivo Camigliatello Silano

Chilometraggio 10 km

Hotel La Fenice Via Forgitelle 80 – 87052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Tel. 0984.570578 - Fax 0984.570810Cell. [email protected] www.hotel-lafenice.it

➜ Tipologia attività: Hotel, RistoranteRistorazione con prodotti principalmente locali.Immerso nell'atmosfera accogliente di una pineta,l’hotel accoglie il visitatore in una posizione incante-vole a quota 1250, in una struttura che fonde tradizio-ne e modernità: sorge nell'edificio recentementeristrutturato di Villa Bernaudo, costruita nel 1926, dicui è stata lasciata inalterata la struttura originaria.Fiore all’occhiello è una cucina legata alla tradizionegastronomica silana. Un luogo affascinante e riserva-to, che permette di godere delle bellezze della Sila eche sa concedere spazio al silenzio e all'anima.

Categoria:★★★★

Accesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, TV, sala convegni, lavande-

ria e stireria, wi-fi gratuito, giardino, piazzole percampeggio, parco giochi, tennis, calcetto, bocce,pattinaggio. Accoglienza animali domestici. Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 38 (18 doppie, 2 singole, 14triple, 4 quadruple) tutte con bagnoNumero miniappartamenti: 6Posti letto: 120Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,telefono, servizio pulizie, TV, frigobar, cassaforte.Giorno di chiusura: sempre aperto Ristorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 250Specialità a tavola: antipasti con funghi, formag-gi e salumi locali, selvaggina. Menu per sportivi.

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investito l’Italia di inizio Ventesimo secolo,nazionalizzando un processo sociale senti-to sempre, dal Piemonte alla Sicilia, comeun fenomeno familiare o locale. Questoluogo nasce invece per essere la casa delricordo di ognuno di noi, lo schermo suinostri antenati, le loro angosce, le speran-ze, le nostalgie, i drammi pubblici e priva-ti dei nostri avi che, per sfuggire alla famee alla miseria, espatriarono verso un mon-do sconosciuto. Le loro avventure divenne-ro nel tempo il simbolo di un’intraprenden-za italiana, una capacità di rimettere indiscussione la propria vita e di costruire“ponti” dal proprio Paese a nuove, impor-tanti realtà sociali ed economiche. Attra-verso gigantografie, canti popolari tradi-zionali e una voce che guida il visitatore,si ripercorre con emozione la storia degliuomini della Sila e, inevitabilmente, di tut-ta l’Italia. Legno come ornamento e legnoper viaggiare, dunque. I locali dell’ex vac-cheria si sono trasformati in ponte di piro-scafo, con tanto di cabine per i viaggiato-ri. Le diverse sezioni del museo illustrano

ponticello. Siamo a Torre Camigliati, a1250 metri di altitudine, un monumento diinteresse nazionale del XVIII secolo cherappresenta un tipico esempio delle resi-denze baronali calabresi in Sila. Al suointerno, opera dell’architetto Barracco, daun’idea del giornalista Gian Antonio Stellagià autore del bestseller La Casta, insiste lacosiddetta Nave della Sila, un museo-monumento narrante dedicato alla storiadell’emigrazione calabra e facente partedel più ampio progetto denominato ParcoOld Calabria. Un viaggio letterario chesegue la scia della storia, della società edegli artisti che con la presenza, nei seco-li, resero rinomata la regione a livello inter-nazionale.La Nave della Sila è realmente ciò chesembra: un’opera d’arte che riproduce intutto e per tutto le imbarcazioni che a ini-zio Novecento traghettarono a migliaia gliemigranti calabresi nelle Americhe in cer-ca di fortuna, un tentativo di narrazioneper il mantenimento della memoria storicae civile legata all’esodo migratorio che ha

LEGNO 2a TAPPA IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

Hotel Aquila e Edelweiss Via Stazione 13 -1587052 Camigliatello Silano (Spezzano della Sila)Tel. e fax 0984.578044Cell. 389.1575616 (D’Amico Rodolfo)[email protected]

➜ Tipologia attività: Hotel, RistoranteRistorazione con utilizzo di prodotti principalmen-te locali. Posizione centrale nella Sila con facilepossibilità di fare escursioni.Fiore all’occhiello di questo incantevole albergosituato al centro del territorio di Camigliatello Sila-no, nel cuore della Sila Grande, è sicuramente lacucina, particolarmente curata e caratterizzata dasapori tradizionalmente calabresi rivisitati, e daprodotti locali che permettono di entrare a direttocontatto con il territorio silano. Un ristorante che non a caso appartiene alla fami-glia D’Amico dal 1948 e che si affianca alla strut-tura alberghiera dal 1960, in un connubio che daanni racchiude la sintesi della passione e del-l’amore dei proprietari verso il proprio lavoro e lapropria terra, sentimenti che si collocano alla basedi un’autentica e disarmante ospitalità verso tutti iclienti.

Categoria:★★★★

Servizi: sala lettura, sala polifunzionale da 50posti, sala TV, lavanderia e stireria, depositobagagli e/o attrezzature sportive, wi-fi nella salacomune, giardino, corsi di degustazione. Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 40 doppie, tutte con bagnoPosti letto: 80Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,telefono, servizio pulizie, TV, balcone.Giorno di chiusura: martedì (ristorante, eccetto periodi di forte affluenza)Periodo di chiusura: dal 20/03 al 20/04 (esclusione Pasqua) e dal 15/11 al 20/12Ristorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 90Specialità a tavola: cartoccio di pecorino e pri-mo sale, mezzelune al brasato e funghi, trippaalla cosentina, contorni di verdura, pastiera,crostate, vini calabresi. Cucina ricercata. Menuper sportivi e menu per celiaci.

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Nave della Sila

Hotel Cristallo Via Roma – Camigliatello Silano (Spezzano della Sila)Tel. 0984.578013 - Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: HotelLa cucina del ristorante è particolarmente gradevole,accanto alle pietanze di uso internazionale offre lemigliori specialità calabresi.Ospitalità con la O maiuscola: questo l’impegnopreso dall’Hotel Cristallo, situato nel pieno centro diCamigliatello Silano, con una ricettività che conta42 camere con bagno e 5 incantevoli appartamentipensati apposta per i nuclei familiari. Motivo diorgoglio dell’intera struttura è la saporita cucina delristorante, che accosta magistralmente saporiinternazionali ai gusti decisi delle specialità calabre-si. Dalla celebre pitta con sarde salate, ai deliziosiformaggi locali che spaziano dalla ricotta al cacio-cavallo, per non parlare dei “cuozzi nivuri”, i funghiporcini conosciuti in tutto il mondo, sempre ampiaè l’offerta di prelibatezze cucinate dallo chef, sem-pre estremamente disponibile verso tutti i clienti.Esperienza e professionalità costituiscono le manigentili che aprono le porte ai turisti in visita e che liaccompagnano fino alla speranza dell’arrivedercidell’ultimo giorno di vacanza, per un soggiorno chesorprende e non delude.

Categoria:★★★

Servizi: sala lettura, sala TV, sala convegni, depo-sito bagagli/attrezzatura, connessione internet,terrazzo, salottino di piano, discoteca.Carte di credito: sìNumero camere: 42, tutte con bagno.Posti letto: 94Camere con: riscaldamento, cambio biancheria(camera 3 gg, bagno quotidianamente), serviziopulizie, zona soggiorno, TV, cassaforte (in alcune).Numero miniappartamenti: 5 (4/5 posti)Posti letto: 20/25Periodo di chiusura: sempre apertoRistorante aperto solo a chi soggiornaNumero coperti: 120Specialità a tavola: salumi e formaggi, secondidi carne, funghi porcini, dolci fatti in casa, vinicalabresi. Cucina tradizionale calabrese. Degu-stazione prodotti tipici della zona. Menu persportivi e menu per celiaci.

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SilAvventura presso il Lago Arvo

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Regno di Napoli. A tutt’oggi, rappresentanoil più tangibile ricordo della potenza delledinastie aristocratiche che un tempo veniva-no a rinfrancarsi dalla frenesia cittadina inquesta oasi di silenzio, che appariva ai loroocchi come una terra esotica, la più partico-lare e inconsueta tra tutte quelle del Sud Ita-lia. Specie a Normanni e Borboni, la Siladoveva ricordare la terra d’origine, i selvag-gi boschi della primordiale foresta che carat-terizzava gran parte del Nord Europa finoalla metà dell’Ottocento. Dimore di Re, prin-cipi e soldati che, spesso in lotta con i conta-dini che da sempre con fatica assicuravanoloro ricchezza e agiatezza, dimostrarono lapropria forza e supremazia attraverso lacostruzione di queste residenze estive: TorreCamigliati fu uno dei primi esempi italiani incui la foresta dovette venire a patti con l’esi-genza edilizia di una classe sociale chevedeva nella “collezione” di fabbricati, ville

Circolo Ippico SilaContrada Molarotta87052 Camigliatello Silano (Spezzano della Sila)Tel. e fax 0984.431947Cell. 335.1776811 (Franco Via) [email protected]

➜ Tipologia attività: Centro IppicoAssociazione, Circolo Ippico, Maneggio, Scuola diEquitazione.È senza alcun dubbio una delle scelte miglioriper attraversare le bellezze dell’altopiano silano,per stupirsi delle sue meraviglie, rimanere affa-scinati dai suoi colori percorrendo sentieri chesi ramificano per tutto il territorio, costeggiandositi di interesse naturalistico, storico e culturale.Tutto in sella all’animale più bello che c’è! Nesono convinti i ragazzi del Circolo Ippico Sila,che, nei pressi del Centro Cupone del ParcoNazionale della Sila, offre tutto l’anno possibili-tà di escursioni di monta all’inglese, corsi perpatente equestre, pensioni per cavalli e una sta-zione di monta.

Tipo di servizi: maneggio, escursioni a cavallo,scuola di equitazione.Attività: escursioni guidate, attività per bambi-ni, ragazzi e anziani. Dodici cavalli a domainglese.Accesso anche per diversamente abiliSi parla: inglese, polaccoCarte di credito: noPeriodo di chiusura: in inverno e primaveraapre solo su prenotazione.

con tecniche interattive argomenti come lamigrazione, il rapporto con i cari lasciatinel borgo d’origine, il nuovo mondo. È for-te il contrasto tra la struttura dell’esposizionee la struttura che la ospita: la casa nobiliare,con la simbolica Nave della Sila al suo inter-no, è capace in un attimo di spiegare al visi-tatore le contraddizioni e le peculiarità dellastoria italiana e dei suoi protagonisti, daifeudatari ai proletari. Incredibilmente, le duecostruzioni si rivelano armoniche a livellovisivo, e l’occasione della visita alla Navedella Sila diventa un’opportunità per scopri-re Torre Camigliati e la storia dei “casini”silani. Il “casino” in questo caso è un maestoso edi-ficio a tre piani, che, dopo un periodo diabbandono successivo alla riforma agraria,è stato recentemente restaurato. I “casini” silani furono le residenze estivedelle potenti e nobili famiglie calabresi del

LEGNO 2a TAPPA IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

Hotel Tasso Via Tasso – 87052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Tel. 0984.578113 [email protected] - www.hoteltasso.it

➜ Tipologia attività: Hotel, RistoranteCucina tradizionale di prodotti locali, ricettivitàalberghiera.Immerso nella Riserva Naturale Tasso di Camigliatel-lo Silano, l’hotel si trova vicino ad una pineta secola-re nel centro del paese. Le camere sono arredate instile classico ed il balcone si affaccia, nella maggiorparte dei casi, sulla sagoma maestosa e rassicuran-te del monte Curcio. A 1300 metri sul livello delmare, siamo distanti appena 700 metri dalle pistesciistiche di Camigliatello, mentre lo splendido lagoCecita è raggiungibile in auto in 10 minuti. I momen-ti di relax nella terrazza panoramica si alternano allemille opportunità di tenersi in forma; tennis, escur-sioni, equitazione, ma anche arte e cultura circonda-no questo angolo di montagna silana.

Categoria:★★★

Servizio di ristorazione e pernottamentoAccesso per diversamente abiliServizi: sala TV, sala convegni, connessioneinternet.Si parla: inglese, spagnolo.Carte di credito: sì.Numero camere: 78 (8 singole; 40 doppie;20 triple; 10 quadruple), tutte con bagno.Posti letto: 188Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,servizio pulizie, TV e wi-fi.Periodo di chiusura:maggio - giugno - novembre.Ristorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 180Specialità a tavola: antipasti tipici silani, tagliatel-le ai funghi, caciocavallo alla piastra. Cucina tradi-zionale.

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II Centro Visite Cupone offre svariate opportunità di contatto conla natura: sentieri didattici, visite guidate, recinti faunistici, i loca-li dell’antica segheria, l’Orto Botanico accessibile anche ai non

vedenti e persone con disabilità motoria, il Parco Geologico, unMuseo Naturalistico dotato di laboratori didattici, sala multimedia-le e sala convegni. Dal cuore operativo del Parco Nazionale dellaSila, dove particolare attenzione è dedicata al legno, patrimoniovivo del territorio, inizia un itinerario ciclabile interessante sia perle famiglie sia per i bikers più esperti. Descrizione: dal parcheggiodel Centro Visite Cupone si imbocca la SS177 e si svolta a sinistraper la salita regolare che conduce al ponte sul lago Cecita, doveammirare il bacino artificiale in tutta la sua interezza. Rimanendosulla strada principale in direzione Cava di Melis, appena entratinella frazione si giunge al bivio dove imboccare il Sentiero del Bri-gante (nr 8), che sale in forte pendenza verso il comando di sta-zione forestale (qui è presente l’unica fontanella di tutto il tragit-to). Dopo la caserma, la salita ben segnalata riprende tra i pini percirca 2 chilometri, per poi perdere quota tra le ginestre e fiancheg-giare la recinzione dei lupi; dopo una serie di bivi ben segnalati sisbuca sulla SS282. Si prende a sinistra la salita in direzione Fossia-ta, sempre sull’asfalto, fino all’ingresso dell’Arboreto “Sbanditi”,che dopo il ponte sul fiume Cecita accompagna il bikers all’iniziodei sentieri nr 2 e nr 3: si svolta a destra verso quest’ultimo cheprosegue in piano (prestare attenzione agli smottamenti e apertu-re nel terreno). Lungo la pista si incontrano alberi coricati a terrache rendono il percorso piacevolmente avventuroso e conferendoun senso di inesplorato. In sella alla mountain bike si segue il trat-to di sentiero nr 3 per tre chilometri fino a raggiungere il bivio incui si imbocca il sentiero nr 6: dopo aver superato una serie di albe-ri caduti si sbuca su un pianoro dove è presente un capanno dilegno. Si svolta a sinistra per guadagnare rapidamente quota egiungere al bivio con il nr 2 (Sentiero del Corvo) che porta al Coz-zo del Principe (a sinistra): noi proseguiamo a destra per affronta-re un lungo saliscendi. Superato un rio, a un nuovo incrocio si puòrientrare al Centro Visite Cupone seguendo il sentiero nr 2 (consi-gliabile per le famiglie); oppure in sella alla mountain bike conti-nuare sul nr 6 fino a raggiungere il punto più alto del tragitto.Dopo l’impegnativa salita si affronta la ripida discesa: gli ultimi 2-3 chilometri, tra alberi caduti e bivi ben segnalati, scendono alponte che precede i magnifici recinti faunistici del Cupone. Dopoaverli superati si seguono le chiare indicazioni che portanoall’uscita del Centro Visite. Le due deviazioni scelte imboccano ilsentiero nr 1 e il sentiero nr 2: entrambi facili e didattici, il pri-mo illustra meglio la parte arborea del Parco, il secondo appro-fondisce quella legata alla presenza degli animali selvatici. Sia ilsentiero nr 1 che il sentiero nr 2 hanno il comune il passaggiocon il nr 6 dai recinti faunistici.

itinerarioMountain bike

Località di partenza e arrivo Spezzano della Sila, fraz. Cupone, parcheggio del Centro VisiteLungo il percorsoCupone, Longobucco, Cava di Melis, Fossiata,Spezzano della SilaDifficoltàDifficileDislivello+ 863 metri– 859 metriTempo di percorrenza4 oreFondo stradale25% asfalto74% sterrato1% lastricato4,88 km asfalto – 5,8 km sterrato – 1,07 kmasfalto – 12,1 km sterrato – 250 m lastricatoQuota massima raggiunta1439 metri slm, Spezzano della Sila, nel tratto di sentiero nr 6 dopo aver abbandonato il nr 2Lunghezza del percorso24,1 chilometri il giro principale 20,5 chilometri con deviazione per nr 120,7 chilometri con deviazione per nr 2SegnaleticaSentieri Parco Nazionale nr 8, nr 3, nr 6, nr 2, nr 7, nr 1 Come arrivarePrendere da Camigliatello Silano la SS177 in direzioneLago Cecita, entrare nel parcheggio riservato ai visitatoridel Centro Visite Cupone.

Tour Cupone - Fossiata

outdoor

e fattorie fortificate l’esplicitazione di uno sta-tus. Fu quindi la Sila la patria del “turismovip” italiano, che negli anni a venire caratte-rizzò esperienze come quella delle isole sici-liane o della Costa Smeralda, luoghi da sem-pre isolati, perle nascoste che nel tempodivennero paradisi privati per le famiglie piùagiate che cercavano la pace e un climariposante. Nel caso specifico, a fungere dairresistibile richiamo turistico furono l’ariasalubre della montagna e la bontà dei pro-dotti autoctoni, che qui in Sila trovava massi-ma espressione specie in ambito culinario,quando la materia prima, lavorata con lasapienza di abili contadini, si trasformava inprelibatezza gastronomica ineguagliabileper il gusto quanto per la vista.Torre Camigliati è circondato da un parconaturale di 60 ettari e custodisce alcuni esem-plari di alberi secolari. Tra prati e ruscellicurati, nel giardino della casa si trova unasequoia della California, alta 25 metri,di 9 metri di circonferenza, messa a dimoranel 1940 dalla signora Gabriella BarraccoNicolis di Robilant: legno del Nuovo Mondoche ricorda gli antichi splendori del podere.Il casino si colloca alle spalle di Camiglia-tello Silano, località di punta della ricettivi-tà turistica silana, specie invernale, apprez-zato dagli escursionisti e dagli sportivi, ma,soprattutto, luogo di partenza ideale per sco-prire il cuore della Sila: le sue faggete, lesue pinete, e, soprattutto, i suoi Giganti.

e fattorie fortificate l’esplicitazione di uno sta-tus. Fu quindi la Sila la patria del “turismovip” italiano, che negli anni a venire caratte-rizzò esperienze come quella delle isole sici-liane o della Costa Smeralda, luoghi da sem-pre isolati, perle nascoste che nel tempodivennero paradisi privati per le famiglie piùagiate che cercavano la pace e un climariposante. Nel caso specifico, a fungere dairresistibile richiamo turistico furono l’ariasalubre della montagna e la bontà dei pro-dotti autoctoni, che qui in Sila trovava massi-ma espressione specie in ambito culinario,quando la materia prima, lavorata con lasapienza di abili contadini, si trasformava inprelibatezza gastronomica ineguagliabileper il gusto quanto per la vista.Torre Camigliati è circondato da un parconaturale di 60 ettari e custodisce alcuni esem-plari di alberi secolari. Tra prati e ruscellicurati, nel giardino della casa si trova unasequoia della California, alta 25 metri,di 9 metri di circonferenza, messa a dimoranel 1940 dalla signora Gabriella BarraccoNicolis di Robilant: legno del Nuovo Mondoche ricorda gli antichi splendori del podere.Il casino si colloca alle spalle di Camiglia-tello Silano, località di punta della ricettivi-tà turistica silana, specie invernale, apprez-zato dagli escursionisti e dagli sportivi, ma,soprattutto, luogo di partenza ideale per sco-prire il cuore della Sila: le sue faggete, lesue pinete, e, soprattutto, i suoi Giganti.

Azienda Agricola GangaleContrada Campo San LorenzoVia Roma 200/A87058 Spezzano della SilaTel. 0984.431601Cell. 338.8107441 (Giovanni Cinnante)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare.Agriturismo dal 2013Coltivazione di patate e frutti di bosco con metodo bio-logico nel terreno di proprietà, presso Campo SanLorenzo, a due passi dal lago Cecita.Da secoli le attività agro-silvo-pastorali, insiemealle attività legate alla filiera del bosco, occupanoun posto di primo piano nell’economia dell’altopia-no silano.Il terreno si presta in particolare alla coltivazionedella patata. Non a caso proprio la patata, insiemeai funghi, è l’elemento che più contraddistingue inItalia e nel mondo la gastronomia della Sila. L’am-pio uso che si fa dei frutti di bosco, ribes, lampo-ni, uva spina e fragoline, soprattutto nelle conser-ve, ha portato l’azienda Gangale a prediligere pro-prio queste due coltivazioni, e visti i risultati, è sta-ta la scelta giusta.

Tipo di produzione: agricolturaProdotti: patate, frutti di bosco (stagione raccolto2013)Vendita diretta al pubblicoCarte di credito: noPeriodo di chiusura: dicembre/gennaio

LEGNO 2a TAPPA IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

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Az. Agricola e AgrituristicaLa Cascina del Fiume C.da Neto Ferraro – 87050 Spezzano PiccoloTel. e fax 0984.579927Cell. 328.3865915 (Antonio Prospero)[email protected] [email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo, ProduzioneAgroalimentare, Allevamento Servizio di pernottamento e ristorazione. Noleggiosci da discesa e da fondo, ciaspole e motoslitte.Escursioni a piedi, in bicicletta, in quad e a cavallo.Vendita diretta di ortaggi, conserve, sottoli. Coltiva-zione di patate, ortaggi, grano e allevamento di sui-ni, conigli e pollame.Nel cuore del Parco Nazionale, in località Croce diMagara, l’accogliente agriturismo La Cascina delFiume, circondato da un’incantevole cornice fatta dialberi da frutto, offre un ricco menu di piatti tipici ela scelta tra un gran numero di attività all’aria aper-ta, anche nella stagione invernale (siamo vicinissimiai Giganti della Sila). Antonio Prospero è orgogliosodi aver trasformato quasi per gioco, grazie all’aiutodi parenti e amici, un edificio rurale in una strutturabella e accogliente che promette di essere uno deipunti di riferimento dell’ospitalità in Sila.Accesso per diversamente abili.Servizi: giardino, parco giochi, area barbecue.Noleggio attrezzature sportive. Maneggio. Accoglienza animali domestici.Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 6 (1 per disabili); tutte con bagno.Posti letto: 20Camere con: riscaldamento, TV, cambio biancheria ogni 2 gg.Periodo di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaPossibilità di degustare prodotti tipici e di produzione propriaNumero coperti: 60Ristorazione all’aperto: sìCaratteristiche della cucina: tradizionale, alla riscoperta di antiche ricette. Specialità a tavola: zuppa di fagioli, guanciale epatate.A disposizione per aprire l’azienda e mostrare letecniche di produzioneVendita diretta al pubblico

importante da costituire la Riserva centraledella Sila, la Riserva Naturale del Fal-listro. Ci si addentra dunque nel giardinoesclusivo della Sila. Ci si trova ad un’altitu-dine di 1420 metri, in un lembo di pinetadove gli alberi raggiungono i 450 annid’età, dando con la loro presenza unatestimonianza unica dell’antica selva sila-na. I Giganti possono innalzarsi fino a 45metri di altezza e avere un diametro allabase di circa 2 metri, tanto da essere spes-so paragonati per dimensioni alle sequoienordamericane. I pini presenti nella riservasono esattamente 56; oltre al pino lari-cio, sono presenti meli selvatici, faggi,castagni, pioppi tremuli e aceri monta-ni. Questi mostri di bellezza dalla dimen-sione eccezionale dominano il paesaggioe rendono unica l’esperienza in Sila siaper l’escursionista più esperto che perl’amante dei boschi alle prime armi. L’areaprotetta dal 1987 è gestita dal Corpo Fore-stale dello Stato, l’accesso alla riserva èconsentito solo a piedi, nei mesi da giugnoa ottobre, lungo un percorso attrezzatocon passerelle e tracciati recintati.

Da Torre Camigliati ai Giganti della Sila

Dal Casino Torre Camigliati alla localitàCroce di Magara e alla Riserva dei Giganti del Fallistro, percorrendo laSS177 fino a Camigliatello e deviandosulla ex SS107 in direzione di San Giovanni in Fiore

Dal casino Camigliati l’itinerario riprendela direzione di Camigliatello, sino adarrivare nel centro del paese. Qui siseguono le indicazioni per San Giovanni

in Fiore, ma, trascurando volutamente ilpercorso “direttissimo” della nuovaSS107, ci si immette nel tragitto della vec-chia statale che in breve conduce a Crocedi Magara, storico punto di sosta per chidecidesse di vivere appieno l’esperienzasilvestre: sul territorio sono presenti alcunestrutture ricettive perfettamente in grado disoddisfare la voglia di riposo assoluto atotale contatto con la natura.Dopo Croce di Magara, si percorre percirca un chilometro la strada secondariache si trova al bivio sulla destra per poiimmettersi in una sterrata che conduce inuno dei luoghi più noti e raccontati daiviaggiatori europei del Grand Tour: è laterra dove, come in un racconto di memo-ria mitologica, vivono ancora quei Gigan-ti capaci, con la loro mole, di essere pergli abitanti del luogo i guardiani ideali delterritorio e i massimi rappresentanti di unacultura ecologica ante litteram che, dasempre, caratterizza e rende speciale lazona. I Giganti in questione sono glialberi secolari presenti in numero talmente

3atappa

IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

Crescono ivi in gran numero altissimi abeti e pioppi, ampi faggi, frassini ed ognisorta d’alberi. Sono essi fecondati da acque dalle acque che vi scorrono e fanno sulle montagne con i rami continua ombra. Gli alberi prossimi al mare ed ai fiumi,tagliati dal ceppo e portati ai vicini porti, forniscono materiali a tutta l’Italia pernavi e case: quelli che ne sono lontani, ridotti in pezzi e portati sulle spalle dagliuomini, producono remi, pertiche, domestici utensili e mezzi d’ogni arme; ed infine, la più gran parte che è la più folta viene destinata a dare la resina chiamata Brettia ch’è la cosa più odorosa di quanto io conosca.

Dionigi di Alicarnasso (I sec. a.c.)

Località di partenza Casino Torre Camigliati | Località di arrivo Riserva Naturale del Fallistro

Chilometraggio 8 km

La via delle Vette

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Il paesaggio forestale dell’altopiano silano è caratterizzato dal-la presenza di grandi boschi di pino laricio e la Riserva Natura-le del Fallistro custodisce, appunto, una tra le più antiche for-

mazioni arboree della leggendaria Selva Bruzia, già conosciuta aitempi dei Romani. L’area è facilmente accessibile perché situatanelle vicinanze della superstrada “Paola-Crotone” e fa parte delParco Nazionale della Sila che dal 2002 ha inglobato la riserva etutti i territori già ricadenti nello storico Parco Nazionale dellaCalabria. La zona è in parte compresa nel S.I.C. (Sito di InteresseComunitario) “Bosco di Fallistro”, inoltre fa parte della Z.P.S.(Zona di Protezione Speciale) “Sila Grande”. Segnaliamo in par-ticolare alcune piante di “pino laricio Poiret” che per la loro età,imponenza e bellezza sono state tutelate nel 1987 con l’istituzio-

ne della Riserva Naturale Guidata Biogenetica denominata“Giganti della Sila”. Il pino laricio, sempre contraddistinto da unfusto dritto e slanciato e dalla corteccia a grandi scaglie piatte,raggiunge dimensioni imponenti: fino a 45 metri di altezza e 2metri di diametro del tronco alla base. Molti pini silani presenta-no antiche incisioni a spina di pesce sulla corteccia, utilizzate inpassato per l’estrazione della resina.L’attuale riserva è gestita dal Corpo Forestale dello Stato in con-venzione con il Parco Nazionale della Sila. All’interno della riser-va non vi sono fabbricati demaniali ma solo un capanno in legnoadibito a biglietteria e locale di ricovero.Descrizione: la visita della riserva si effettua lungo un percorsoobbligato che permette di ammirare la maestosità dei 58 alberi dipino laricio, di cui quattro a terra. Il percorso nella riserva, candi-data a diventare sito dell’UNESCO, Patrimonio dell’Umanità, pro-cede ben indirizzato da una staccionata e permette di osservaretutti i Giganti nella loro maestosità e imponenza. Sono caratteri-stici alcuni alberi caduti, ora superati da un ponticello costruitoappositamente, mentre quelli intatti, sempre ben segnalati da car-telli e targhette che ne descrivono numero, altezza e diametro,offrono al visitatore la possibilità di ammirare la bellezza dellanatura manifestata in questi stupendi esemplari di pini larici.

itinerarioTrekking

Località di partenza e arrivoSpezzano della Sila, fraz. Croce di MagaraLungo il percorsoSpezzano della Sila, fraz. Croce di MagaraDifficoltàT (itinerario escursionistico - turistico)Dislivello+ 65,5 metri– 44,6 metriTempo di percorrenza0.30 oreFondo stradale15% asfalto37% sterrato48% terra120 m asfalto – 320 m sterrato – 780 m terra– 320 m sterrato – 120 m asfaltoQuota massima raggiunta1450 metri slm, zona di sostaLunghezza del percorso1,66 chilometriSegnaleticaPercorso obbligato e attrezzatoCome arrivarePrendere da Camigliatello Silano la SS107(E846), uscire a Croce di Magara e seguire le chiare indicazioni per la riserva, oppureall’imbocco della superstrada proseguire per la strada (ex-107) che si inoltra nella zona boschiva finoa che si giunge alle indicazioniper la riserva al primo bivioincontrato, in cui è presenteuna fontanella.

Sentiero nella Riserva del Fallistro

outdoor

Un percorso all-mountain per chi ama questo tipo di trac-ciati, divertente perché si affrontano diversi tipi di fondo,pendenze e particolarità. Volendo è possibile evitare il pri-

mo tratto di salita, che costituisce la parte più difficile del per-corso, utilizzando l’ovovia attrezzata con agganci per le biciclet-te per raggiungere la cima di monte Curcio. L’itinerario iniziapresso la Riserva Naturale del Fallistro, celebre per custodire 58esemplari monumentali di Pinus nigra laricio, alberi ecceziona-li di oltre 500 anni di età che evidenziano la strategica peren-nità del bosco.

Descrizione: dopo aver imboccato il sentiero che porta ai Gigan-ti della Sila, proseguiamo oltre l’ingresso della Riserva perimboccare la strada su fondo sterrato che guadagna quota (pre-stare attenzione alle numerose pigne presenti sulla pista). Laforesta di pino laricio ospita esemplari rari, fuggevoli, in peren-ne lotta per la sopravvivenza nei freddi mesi invernali, come ilcapriolo, il gatto selvatico, lo scoiattolo dalla colorazione scuratipica dell’area meridionale e il lupo, che in Sila rappresenta unodei nuclei più consistenti d’Italia, circa una sessantina di esempla-ri, seppure non si abbia un’esatta stima numerica. Il percorsoprosegue in salita con una serie di bivi all’interno della pineta. Inquesto tratto non ci sono indicazioni, ma è semplice seguire l’iti-nerario, proseguendo lungo la traccia principale e ignorando lediramazioni. Al quinto bivio è però necessario svoltare a sinistra,lasciando il tracciato principale. La difficoltà è alta a causa dellagrande quantità di pigne e rami spezzati a terra che condiziona-no la salita. Segue un lungo tratto in forte pendenza, su fondoroccioso, dove i bikers meno esperti riterranno più opportunoscendere dalla bici e proseguire a piedi (anche per affrontare conmaggiore sicurezza il rio che scende sul tracciato). Dopo un rude-re, la pista strappa ulteriormente, sempre su percorso roccioso,prima di un cambio di fondo in sterrato, sempre all’interno del-la zona boschiva. Una discesa conduce al prato che precede l’in-crocio con la magnifica Strada delle Vette: questa è una via asfal-tata che conduce al monte Botte Donato, eccezionale puntopanoramico sul lago Arvo e Lorica. Imboccata la strada, girandoa sinistra parte la lunga e impegnativa salita per le vette, sugge-stiva ma carente di fonti d’acqua (una sola fontanella fino albivio che ci ricondurrà sullo sterrato). Il percorso dispone dinumerose aree di sosta e di una zona picnic. Si percorre un buontratto di strada asfaltata, lunga circa 9,5 chilometri, per poiriprendere lo sterrato (bivio ben segnalato) e procedere in disce-sa fino a un punto panoramico sulla vallata. Il sentiero prendenuovamente a salire, poi una discesa regolare con bivi bensegnalati è seguita da un punto panoramico appena fuori dalbosco; si continua a scendere tra spiazzi e pinete con fondosconnesso, fino a un tratto di percorso attraversato da un corsod’acqua. L’ultima parte di questo sterrato, magnificamentevario, culmina con il guado del fiume Neto, oltre il quale unabreve salita su sassi precede l’incrocio con la strada provenien-te da Magara che conduce alla Riserva dei Giganti di Fallistro,punto di partenza dell’itinerario.

itinerarioMountain bike

Località di partenza e arrivo Spezzano della Sila, fraz. Croce di Magara, di fronte alla stradina che conduce alla riserva dei Giganti di FallistroLungo il percorsoCroce di Magara, Spezzano della Sila, Serra Pedace, Spezzano PiccoloDifficoltàDifficileDislivello+ 715 metri– 715 metriTempo di percorrenza4 oreFondo stradale29% asfalto71% sterrato130 m asfalto – 5,7 km sterrato – 5,3 kmasfalto – 9,2 km sterrato - 530 m asfaltoQuota massima raggiunta1876 metri slm, Serra Pedace, circa 1,3 kmdopo aver imboccato la strada sterrata pertornare a Croce di MagaraLunghezza del percorso20,86 chilometriSegnaleticaSegnavia MTB3, CAI 422Come arrivarePrendere da Camigliatello Silano la SS107(E846), uscire a Croce di Magara e seguire le chiare indicazioni per la riserva, oppureall’imbocco della superstrada proseguire perla strada (ex-107) che si inoltra nella zona boschiva fino a che si giunge alle indicazioniper la riserva al primo bivioincontrato, in cui è presenteuna fontanella.

outdoor

Area dei Giganti della Sila

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le Biogenetica del Tasso, l’antico“silos” per il legname da costruzione dellenavi, 223 ettari di foresta incontaminata,con il pino laricio a svettare per numero edimensione degli esemplari. Protetta oggicome allora, la Riserva Naturale del Tassoè la casa del lupo silano, il vero e indi-scusso re della Sila. L’area è di interessezoologico anche per la presenza di un sim-patico roditore chiamato driomio, una spe-cie rara della famiglia dei ghiri, che in Silaha trovato un rifugio sicuro. Anche se nonsi è amanti del genere, è d’obbligo prova-re a godere dell’emozione di un tuffo nelbirdwatching: sparvieri, assioli, picchi,lucarini e crociere faranno la gioia di gran-di e piccini. Una volta raggiunta la frazione Mocco-ne, se si capita nel fine settimana, ci si può

Da Camigliatello Silano a Lorica

L’itinerario tocca la Riserva Biogeneticadel Tasso e la località Fago del Soldato, raggiungendo Lorica attraverso la Stradadelle Vette

Si ritorna verso Camigliatello Silano per-correndo la strada seguita all’andata. Arri-vati in paese, si prosegue sulla provinciale

648 verso la frazione Moccone. La sensa-zione generale è quella di essere da sem-pre parte di questi luoghi. In Sila troviamol’ambiente montano unito all’ospitalità tipi-ca del Sud Italia, un matrimonio inusualeche è una festa per l’esperienza del viag-giatore. Prima di arrivare a Moccone, sitransita nei pressi della Riserva Natura-

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IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

Qualunque sia il punto d’ingresso all’altopiano, prima impressione di novità e di un particolare carattere del paesaggio geografico ed estetico insieme è quella cheviene dalla vegetazione. Agli ulivi, alle querce, ai castagni, ai faggi cedui del fiancopercorso sottentra, dapprima in piante isolate, poi in più o meno grandi masseboschive, il pino, una sottospecie del pino nero comune in Austria che ha nomePinus laricia e che si imparenta con il pino della Corsica, terra di singolare analogia naturale con la Calabria.

Giuseppe Isnardi, 1963

Località di partenza Camigliatello Silano – Riserva Biogenetica del Tasso

Località di arrivo Lorica | Chilometraggio 41 km

50Riserva del Tasso

Rifugio Lo Scoiattolo Contrada Comuniello87055 Comuniello (Pedace)Cell. 327.6996977 / 329.4326657 (AquinoGiorgio)Fax 0984.537921www.rifugioscoiattolo.it

➜ Tipologia attività: Rifugio, RistoranteBaita caratteristica in legno, ristorazione e postilettoSituato a Comuniello, a pochi chilometri da Lori-ca e in prossimità delle sponde del lago Arvo, ilRifugio Lo Scoiattolo, recentemente restauratoe inserito in un contesto paesaggistico incante-vole, offre ai visitatori una lunghissima lista diofferte dedicate sia agli amanti dell’outdoor –con la possibilità di escursioni guidate, a caval-lo, mountain bike, pesca sportiva – sia agliamanti della buona cucina, con un servizio diristorazione strettamente legato ai più tradizio-nali piatti della cucina silana, raffinato e rusticoal tempo stesso. Da non perdere inoltre i corsidi degustazione che vengono spesso organizza-ti per i visitatori più curiosi di conoscere a fon-do le bontà della tradizione culinaria della zona.

Di prossima apertura la parte ricettiva con posti lettoAccesso per diversamente abiliServizi: terrazzo, parco giochi, area barbecue,terreno a disposizione ospiti, deposito bagaglie/o attrezzature, telefono. Degustazione prodotti della zona. Possibilitàescursioni guidate, a cavallo, mountain bike,pesca sportiva, osservazione fauna, gioco dellebocce, calcio, calcetto. Attività per bambini, ragazzi, anziani, personediversamente abili. Corsi degustazione, cucinalocale.Si parla: ingleseCarte di credito: noPeriodo di chiusura: stagionaleNumero coperti: 70Ristorazione all’aperto: 60 postiSpecialità a tavola: piatti locali, specialmente a base di carne e pesce. Cucina tradizionale. Menu per sportivi.

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dei monti attraversati. Oltrepassato il Mon-te Botte Donato si discende a Lorica. Findal nome, il borgo tradisce la sua naturaantichissima. Con questo termine, infatti, si identificaval’armatura usata dai potenti Romani cheabitarono queste zone al tempo delle guer-re puniche e che proprio dal legno dellaSila estraevano la pece per le loro navi daguerra. La fortuna turistica di Lorica oggi èlegata soprattutto alla vicinanza al lagoArvo, ma anche qui non mancano gli ele-menti di interesse riferiti al legno, elementoguida del nostro itinerario: ci sono le mera-vigliose pinete che scendono fino allesponde del bacino, mentre nel folto deglialberi si trova il Parco attrezzatoSilAvventura, che accompagna grandi epiccini, in completa sicurezza, in un per-corso acrobatico ed aereo tra le abetaiedella Sila, tra ponti sospesi, scalette edesperienze equilibristiche.Prima di lasciare l’itinerario del Legno, ilconsiglio è di imitare proprio gli antichiRomani, che sicuramente una volta rag-giunta questa riserva verde oziavano perqualche ora, lasciandosi cullare dalla quie-te del lago. L’ideale è una gita in canoa: provare adaccarezzare, mentre lentamente il mondointorno svanisce, l’imbarcazione su cui ci sitrova, seguire le linee della chiglia, elasciare che le dita scendano fino abagnarsi, raggiungendo una pace interio-re che non ha paragone. Si entrerà così in

contatto con “l’oro bruno”della Sila.

Sila Funghidi Campanaro RobertoVia Roma 38 – 87052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Cell. 328.3682402 (Roberto Campanaro)[email protected]

➜ Tipologia attività: Commerciante (prodottitipici agroalimentari)Vendita al dettaglio di prodotti tipici agroalimentari,specialità funghi porcini freschi, secchi e sottolio,approvvigionamento prevalentemente da aziendeagricole attive sul territorio.Il signor Campanaro esercita l’attività di vendita aldettaglio di prodotti tipici calabresi con la possi-bilità di far conoscere ed assaggiare le prelibatez-ze della migliore gastronomia calabrese graziealla passione per la ricerca dei prodotti naturali.Essendo l’attività svolta nella località turisticaCamigliatello Silano, meta di turismo interregio-nale, ha consentito al titolare di rafforzare la suaposizione nel settore agro-alimentare sottoscri-vendo dei protocolli d’intesa con alcune aziendeagricole attive sul territorio operanti in regimebiologico per meglio soddisfare le esigenze delconsumatore finale e con l’intento di creare unavetrina nel cuore del Parco Nazionale sempreaperta sul mondo dei prodotti tipici calabresi.

Tipo produzione: agroalimentare, prodotti tipicicalabresi.Produzione artigianale: prodotti provenientida aziende agricole attive sul territorio silano.Specialità: funghi secchi, conserve, sottoli,prodotti tipici regionali.Vendita direttaAccesso per diversamente abiliCarte di credito: sìPeriodo di chiusura: sempre aperto

fermare a curiosare tra le bancarelle cheartigiani e produttori gastronomici localiallestiscono per offrire le loro specialità.Dopo la sosta, si continua a sinistra sullaSP648 e si arriva a Fago del Soldato,battezzato così perché la leggenda vuoleche in questo luogo i briganti impiccaronoad un faggio un soldato che probabilmen-te era sulle loro tracce. Il nome ancora oggiracconta dell’eterna lotta tra il potere costi-tuito e il potere reale che imperava in Sila. Da Fago del Soldato si gira ancora a sini-stra. Lungo la strada si incontra la seggio-via della stazione sciistica dellaPagliara: per gli appassionati dellediscese sulla neve, qui durante l’inverno sipossono tracciare le curve anche in pienanotte, grazie all’impianto di illuminazioneartificiale della pista. Per proseguire in questo viaggio nellalibertà assoluta, ci si avventura al valicodi Monte Scuro, una delle cime piùimportanti della Sila e della Calabria: daqui comincia la Strada delle Vette, chenella stagione invernale si trasforma in unabellissima pista per lo sci di fondo. Passan-do nelle vicinanze di Monte TimponeBruno (m 1742) e della vetta del MonteCurcio (m 1768), si raggiunge MonteBotte Donato, che offre straordinaripanorami sui laghi e sulle immense foresteche lo circondano. I belvedere si alterna-no, dal valico sul Monte Scuro domina illago Cecita e sul Monte Botte Donato illago Arvo. Parallelo allastrada asfaltata correanche un tragitto escur-sionistico che rag-giunge le cime

LEGNO 4a TAPPA IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEL LEGNO

Villa GuidoVia Napoli 1987052 Spezzano della SilaTel. [email protected] www.villaguido.it

➜ Tipologia attività: B&BBed&Breakfast, utilizzo di prodotti locali e assisten-za agli ospiti per attività sul territorio.Un Bed&Breakfast di prima categoria, quellodella famiglia Guido, che sorge nel cuore delParco Nazionale della Sila, in una splendida vil-la recentemente ristrutturata rispettando l’ele-ganza rustica del tipico stile di montagna, ericorrendo ad innovativi prodotti e materiali eco-compatibili. La struttura dispone di ampiecamere dotate di ogni comfort, mentre un’acco-gliente sala comune, i profumi e colori del par-co attrezzato e l’interessante formula del Coun-try Club, che include un giardino attrezzato, lamountain bike, degustazioni di prodotti tipici edescursioni alla caccia di funghi e frutti di bosco,sono a completa disposizione degli ospiti dodi-ci mesi all’anno.

Servizi: sala lettura, sala TV, deposito bagagli/attrezzature sportive, terrazzo, giardino, area barbe-cue, parcheggio. Degustazione prodotti tipici.Noleggio bici e possibilità di escursioni guidate.Accoglienza animali domestici. Si parla: ingleseCarte di credito: noNumero camere: 5 (2 doppie; 1 tripla; 2 quadruple), tutte con bagno.Posti letto: 15Camere con: servizio pulizie, cambio bianche-ria, riscaldamento, frigobar, asciugacapelli, TV.Giorno di chiusura: dal lunedì al venerdì.

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Il bacino artificiale dell’Arvo, inserito in modo armonico nel-l’ambiente montano della Sila, offre una serie di paesaggiincantevoli con foreste, piccoli spiazzi e ampie aree attrez-

zate lungo le sponde. Il giro cicloturistico è descritto in sensoorario per avere il lago e i punti panoramici alla propriadestra. Descrizione: l’anello inizia dalla sede legale e ammini-strativa dell’Ente Parco Nazionale della Sila, di fronte all’iniziodel sentiero CAI 440.Prima di salire sul sellino si può scendere lungo la stradina chetermina sulla sponda del lago, creato negli anni 1926-32 perscopi idroelettrici a seguito della realizzazione di uno sbarramen-to in terra compatta e argilla, caso unico in tutta la regione. Nella sede del Parco è possibile vedere splendide foto del territo-rio di Lorica e del lago Arvo. Un breve tratto in discesa conduceal bivio con la strada che porta a monte Botte Donato, puntofinale della Strada delle Vette: questa deviazione è consigliata aiciclisti esperti perché prevede una lunga ed impegnativa salita(10 chilometri per 500 metri di dislivello), disseminata di sugge-

stivi punti panoramici. La fatica è premiata dall’eccezionale vistasui laghi Arvo e Cecita; nei giorni di massima visibilità, dalla roc-cia dietro la struttura della cabinovia di Botte Donato si può scor-gere l’Etna. Per i ciclisti meno allenati si consiglia di proseguirecon l’altrettanto magnifico giro panoramico del lago Arvo, chepoco dopo il bivio sopraccitato supera Rovale, regalando un’am-pia visuale sull’imponente diga di Nocelle (o del lago Arvo), cheal tempo della costruzione rappresentava lo sbarramento in ter-ra compatta e argilla più lungo e grande d’Italia. Il giro prose-gue in continuo saliscendi, ricco di punti panoramici, sempre trapini larici e faggi, superando Pino Collito. Un cambio di scenario,da bosco a paesaggio agricolo, precede uno dei due belvederedotati di area di sosta, da dove apprezzare il lago e le vette chelo abbracciano. Superata la frazione di Quaresima e il torrenteomonimo, si incontra un pannello informativo riguardante Apri-gliano e la sua storia. I punti panoramici si susseguono, dopo lafrazione di Ceci una serie di bivi porta ai ponti sui torrenti Fiegoe Coppo, fino a giungere al Parco SilAvventura: coraggio, dina-micità, emozione e gioco sono i segreti per passare da un albe-ro all’altro attraversando ponti tibetani, corde a mezz’aria ealtalene oscillanti. Lungo i percorsi sospesi tra gli alberi i granditornano bambini e i bambini fanno cose da grandi. Superato ilparco si prosegue entrando nella frazione Cavaliere, la cui stra-da per raggiungere le piste sciistiche è vicino a una fontanella;si supera il ponticello sul torrente Cavaliere e si prosegue in leg-gera salita incontrando la partenza di uno dei tanti sentieri checaratterizzano la zona. In questo primo tratto si susseguonopunti panoramici notevoli. Dopo aver superato Cavaliere si puòoptare per una deviazione per il lungolago (consigliata decisa-mente, altrimenti si procede attraverso il paese sulla SS108bisincrociando la partenza dei sentieri CAI 440b, 440c, 440a),dove panchine e punti panoramici invitano l’escursionista allasosta per apprezzare la superficie del lago che si estende per8 chilometri quadrati. Superata una piccola area giochi, concampo di pallavolo, ci si ricongiunge alla SS108bis e si incon-tra l’inizio di una nuova passeggiata panoramica che precedeil cartello di benvenuto a Lorica, che riporta al punto inizialedell’anello.

itinerarioCicloturismo

Località di partenza e arrivo Pedace, fraz. Lorica, di fronte alla sede legalee amministrativa del Parco NazionaleLungo il percorsoCavaliere, Lorichella, Lorica, Rovale, Pino Collito, Quaresima, Ceci, Baracchella, MellaroDifficoltàFacileDislivello+ 641 metri– 641 metriTempo di percorrenza2.30 ore5 ore con deviazione a monte Botte DonatoFondo stradale100% asfaltoQuota massima raggiunta1379 metri slm, Pedace, località BaracchellaLunghezza del percorso27,9 chilometriSegnaleticaAssenteCome arrivareDa Lorica prendere la SS108bis in direzioneS. Giovanni in Fiore: lasciare l’auto nel parcheggio della sedelegale e amministrativa del Parco Nazionale della Sila.

outdoor

Anello del Lago Arvo

Le acque del lago Ampollino e del lago Arvo alimentano due cen-trali idroelettriche, Orichella e Timpa Grande, poste 800metri più a valle. Il Sentiero della Fiumarella, che segue il

Sentiero Italia, permette agli escursionisti di giungere sulle rivedei due bacini artificiali lungo percorsi panoramici fruibili a piedio in mountain bike. Descrizione: si parte dal lungolago dell’Arvo,si imbocca la stradina che lambisce una baracca riportante la scrit-ta “La Locanda”, per poi salire lungo un tratto assolato che portal’escursionista ad incontrare due zone disboscate. Si trascura unaserie di incroci privi di indicazioni, tenendo sempre la strada prin-cipale, fino a giungere al bivio dove ha inizio il tratto in terra bat-tuta (segnato dal passaggio di camion), che sale verso sinistra. Ilpercorso coinvolge l’escursionista all’interno del contesto silano,avvolgendolo nella penombra del bosco. Risaliti alcuni tornanti siguadagna il culmine dell’itinerario, sopra quota 1550: dopo unasosta meritata per riprendere fiato inizia la discesa ben segnala-ta. Il passo procede sicuro, sebbene su terreno non sempre otti-male, lungo la via principale che attraversa il bosco fino a rag-giungere una vecchia “turri” silana, nel bel mezzo di un grandespiazzo tra due cancelli che si possono aprire (con l’accortezza dirichiuderli per le mucche), sempre accompagnati nel percorso dal-lo scorrere dell’acqua. Lasciandosi alle spalle l’antico ricovero peri pastori si rientra nel bosco tra filari di ontani e pioppi, si guada-no dei ruscelli e al termine della discesa uno spiazzo anticipa lafine del Sentiero Italia nr 17. Giunti sulla strada si prende a sini-stra, verso località Caporosa che dista pochi chilometri. Proceden-do lungo la carrabile asfaltata si inizia a scorgere l’Ampollino, ilprimo degli invasi artificiali creati nel Novecento per scopi idroe-lettrici e che si rivela in tutta la sua bellezza non appena si giun-ge sul lungolago. Si può raggiungere la riva del lago tramite unaviuzza chiusa da un cancello apribile, non conviene però avvici-narsi troppo perché il terreno circostante è paludoso. Da qui ènecessario un servizio navetta per tornare al punto di partenza.

itinerarioTrekking

Località di partenzaSan Giovanni in Fiore, poco più avanti la diga di NocelleLocalità di arrivoCaporosa, lungolagoLungo il percorsoTerritorio di S. Giovanni in Fiore, territorio di Aprigliano, CaporosaDifficoltàE (itinerario escursionistico privo di difficoltàtecniche)Dislivello+ 441 metri– 459 metriTempo di percorrenza4.30 ore Fondo stradale80 % sterrato20 % asfalto10,7 km sterrato – 2,7 km asfaltoQuota massima raggiunta1559 metri slm, Aprigliano, lungo il S.I. 17Lunghezza del percorso13,4 chilometriSegnaleticaSentiero Italia 17, 401aCome arrivareDa Lorica prendere la SS108bisin direzione San Giovanni inFiore, quindi prendere la svoltaper Pino Collito, superare ladiga di Nocelle e parcheggiare.

Sentiero della Fiumarella

outdoor

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Foreste, acqua, fauna selvatica e habitat incontaminati:il cuore della Sila è il luogo ideale per coltivare, portare al pascolo le mandrie e sperimentare cibi dellatradizione. Sulle fertili terre dell’altopiano varie sono lericchezze che si trovano nelle aziende agrituristiche, nei ristoranti e nelle botteghe che onorano la generositàdi questo territorio.

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In viaggio per scoprire la terraUn “itinerario diffuso” con direttrice di marcia laSS107 che attraversa l’altopiano e avvicina la Silaalle coste del Cosentino e di Crotone. Seminati peri variegati terreni, gli incontri per sperimentare ledeclinazioni enogastronomiche non mancano. LaSila Grande è rinomata per i funghi, le castagne ei deliziosi frutti di bosco che ricoprono generosi lesue ampie foreste. La tradizione, testimoniata dal-la transumanza stagionale, regala anche squisitiformaggi come il caciocavallo silano DOP. Imperdi-bili sono anche i salumi da suino nero calabrese,allevato rigorosamente allo stato brado. Nell’areadel lago Cecita si coltiva la patata della Sila IGPdall’inconfondibile sapore. L’ospitalità silana con-sente ai turisti di entrare in contatto con le attivitàtipiche delle aziende agricole e di allevamento.

TERRAL’ITINERARIO

Località di partenzaSan Giovanni in FioreLocalità di arrivoAcriChilometraggio totale90 km

Come arrivareA3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Cosenza, prose-guire sulla SS107 e la SP256 in direzione Lorica,oppure la SP217 in direzione Aprigliano e Pietrafit-ta e la SS178 fino a Lorica. Da Crotone seguire laSS107 fino a San Giovanni in Fiore.NoteQuesto è un itinerario diffuso, la direttrice dipercorrenza è la Strada Statale 107 che unisceCosenza a Crotone; il chilometraggio è indicati-vo e si riferisce alle principali località toccate, acui va aggiunto il tratto di percorrenza per rag-giungere le aziende che sono dislocate intornoalle tappe di riferimento.

7 • Serra Carlomagno Mountain bike

8 • Sentiero dell’Ariamacina Trekking

9 • Sentiero della Riserva del Fallistro Trekking

12 • Sentiero della Presila Trekking

13 • Sentiero della Foresta del Tasso Trekking

14 • Anello del Lago CecitaMountain bike

16 • Sentiero del Fiume Cecita Trekking

1 La Fattoria dei Ricordi (Agriturismo, B&B, Camping scout,Produzione Agroalimentare) – Pag. 652 Scuola Tappeti Caruso(Artigianato locale, Produzione, Vendita) – Pag. 863 Giovambattista Spadafora(Artigianato locale, Produzione, Vendita) – Pag. 854 Fratelli Mancina (Produzione, Vendita, Tavola calda, Rosticceria,Commerciante) – Pag. 885 Macchia di Tuono Barberio Rosa(Produzione Agroalimentare) – Pag. 64 6 Tenuta di Torre Garga Orti dei Monti (Agriturismo) – Pag. 187 Hotel Biafora (Hotel, Ristorante) – Pag. 198 Caseificio Vallefiore(Ristorante, Produzione Agroalimentare) – Pag. 879 Bar Ristorante La Locomotiva (Ristorante, Paninoteca) – Pag. 2010 Agriturismo Lago Ariamacina(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 2111 Fattoria Sila (Produzione Agroalimentare) – Pag. 6312 La Cascina del Fiume (Produzione Agroalimentare, Agriturismo,Ristorante, Allevamento) – Pag. 4713 Il Villaggetto di Biagio Pingitore (Agriturismo, Ristorante,Produzione Agroalimentare) – Pag. 2514 La Corte dei Pini (Ristorante, Produzione Agroalimentare,Agriturismo di prossima apertura) – Pag. 2615 Centro Carni Srl (Commerciante) - Pag. 6616 Sila Funghi (Commerciante) – Pag. 5317 Altipiani Eventi e Turismo (Servizi, Commerciante) – Pag. 12518 Hotel Tasso (Hotel, Ristorante) – Pag. 4219 Hotel Aquila Edelweiss (Hotel, Ristorante) – Pag. 4020 Hotel Cozza (Hotel, Ristorante) – Pag. 3921 Hotel Cristallo (Hotel) – Pag. 4122 Azienda Camigliati Srl (Torre Camigliati) (Affittacamere, B&B) – Pag. 6123 Hotel La Fenice (Hotel, Ristorante) – Pag. 3824 Villa Guido (B&B) – Pag. 5225 Zoosilana Paese Soc. Coop. (Caseificio, ProduzioneAgroalimentare) – Pag. 7526 Associazione Fattore Creativo(Servizi e Fattorie Aperte) – Pag. 6227 Barrese Srl(Produzione Agroalimentare, Commerciante) – Pag. 7228 Azienda Agricola Paese Fiorella (Agriturismo, Ristorante,Produzione Agroalimentare) – Pag. 7029 Hotel La Fattoria (Hotel, Camping, Ristorante) – Pag. 11530 Fattoria Biò Grillo(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 7331 Fattoria del Lago(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 7132 Azienda Agrituristica 4 stelle Società Agricola Sas(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 7433 Azienda Agricola Serravalle Annunziata(Produzione Agroalimentare) – Pag. 6934 Azienda Verde Sila di Pingitore Lorenzino(Produzione Agroalimentare) – Pag. 7535 Azienda Agricola Eredi Filicetti Francesco Attilio(Produzione Agroalimentare) – Pag. 11636 Azienda Agricola Branca Antonella (Produzione Agroalimentare,Agriturismo di prossima apertura) – Pag. 11437 Bio Sila di Salvatore Abbruzzese (Agriturismo, ProduzioneAgroalimentare, Commerciante, Ristorante) – Pag. 11338 Azienda Agrituristica Val Calamo (Agriturismo, Campeggio,Ristorante, Produzione Agroalimentare) – Pag. 11839 Nero di Calabria (Produzione Agroalimentare) – Pag. 10940 Azienda Agrituristica Santa Maria di Macchia (Agriturismo,Produzione Agroalimentare) – Pag. 11241 Ristorante del Cacciatore (Ristorante) – Pag. 11942 Azienda Agricola Fratelli Coregrande(Produzione Agroalimentare) – Pag. 11043 Azienda Agricola Adimari (Produzione Agroalimentare,Agriturismo di prossima apertura) – Pag. 11144 Ristorante la Veranda - Hotel 660 (B&B, Ristorante, Hotel) – Pag. 117

Le Aziende dell’itinerario

Gli itinerari outdoor

1a Tappa 2a Tappa 3a Tappa

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Azienda Camigliati Srl(Torre Camigliati) Via Camigliati (Parco Old Calabria)Camigliatello Silano (Spezzano della Sila)Tel. 0984.578200 - Fax 0984.570776Cell. 338.756018 (Roberto Bisignano)[email protected] - www.oldcalabria.it

➜ Tipologia attività: Affittacamere, B&BBed&Breakfast, centro visitatori del Parco OldCalabria per lo sviluppo e la promozione del terri-torio sulle orme dei viaggiatori del Grand Tour.Tangibili testimonianze delle dinastie aristocratiche diuna volta sono le residenze estive delle potenti e nobi-li famiglie calabresi del Regno di Napoli. Immerse inun contesto paesaggistico di incomparabile bellezza,rappresentano la memoria storica di un’epoca passa-ta. Una storia tormentata e affascinante, quella di que-sto monumento di interesse nazionale del XVIII seco-lo, abitato fino all’inizio del secolo scorso dai baroniBarracco e circondato da splendidi alberi secolari,ruscelli e prati multicolori che invitano ad un soggior-no ideale per riposo, turismo, incontri di lavoro. Lariforma agraria del 1950 che decretò la fine del lati-fondo la condannò ad anni di abbandono e decaden-za, ma, dopo un attento restauro strutturale e conser-vativo, sottolineato dall’elegante semplicità degli arre-di in armonia con le più moderne tecnologie di comu-nicazione, dal 2001 Torre Camigliati è tornata a vive-re, questa volta come centro culturale ideato per lavalorizzazione del territorio.

Accesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, sala TV, sala convegni, lavande-ria e stireria, magazzino, connessione internet.Noleggio bici con convenzione ditta esterna. Orga-nizzazione eventi (convegni e matrimoni) con colla-borazione catering esterno. Accoglienza cani di pic-cola taglia.Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 12 (1 singola; 2 doppie;6 matrimoniali; 2 quadruple), tutte con bagno.Posti letto: 25Camere con: riscaldamento, servizio pulizie, cam-bio biancheria, telefono, TV, zona soggiorno, wi-fi.Numero miniappartamenti: 6Posti letto: 16Periodo di chiusura: sempre aperto

geografica, infatti, questo dolce nuziale - tipi-co di San Giovanni fin dall’inizio del Settecen-to - è una summa dei sapori, degli odori, del-le tradizioni e dei valori della Sila e dei suoiabitanti, capace da sola di raccontare secolidi radicamento dei calabresi in Sila: granoduro, zucchero, frutta, noci, uva sultanina, fio-ri d’arancio. Tutti questi ingredienti sono rac-chiusi nella pitta, dall’arabo “schiacciata”,una sorta di torta rotonda che viene costruitae chiusa a spirale, come se il pasticcere che lainventò volesse fare una riproduzione gastro-nomica della topografia del paese che le hadato i natali, anch’esso “arrotolato” a spiralesui rilievi presilani.

Da San Giovanni in Fiore la direzione daseguire è quella di Camigliatello Silano.

Basta uscire di pochi chilometri da San Gio-vanni in Fiore e salire verso l’altopiano per-ché il paesaggio urbano diventi un lontanoricordo. Le abitazioni si fanno sporadiche edominatore torna ad essere l’albero, che inSila, più che faggio o betulla, è soprattuttopino laricio. Ci si inoltra nella pineta silanacon lo sguardo dell’esploratore più curioso. Lechiome si protendono in avanti formando tun-nel silvestri dall’architettura magica. Si intrec-ciano e accolgono, abbracciano e saggianoil visitatore, quasi cercando un contatto conlui, che ai loro “occhi” deve parere un estra-neo: sembrano osservare con attenzione,devono scoprire se sia un turista responsabiledi cui potersi fidare. Lo sfiorano per verificarese sia pronto. Sono loro i protettori dell’ingres-

Da San Giovanni in Fiore a Camigliatello

Si parte da San Giovanni in Fiore,“Capitale della Sila”.

Il percorso Terra è un’esperienza di apnea inun paradiso perduto. Salendo da San Gio-vanni in Fiore per Via della Repubblica si

entra sulla SS107 sulla sinistra in direzioneCamigliatello Silano-Cosenza. Prima dilasciare questa cittadina costruita a vortice sul-la roccia, è consigliabile portarsi dietro unaguida, o, perlomeno, una metafora di essa: lapitta ‘mpigliata. Più di qualsiasi mappa

1atappa

IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Salgono allora da Cosenza, da Pietrafitta, da Spezzano, dai tanti paeselli, ammucchiati nelle falde, ove l’inverno è clemente… Gli altipiani e le vallate sipopolano di buoi, di vacche, di pecore, di giovenche… ferve la vita ove pocanziincombeva la solitudine echeggiano voci, belati e muggiti ove per due terzi dell’anno regnò profondo silenzio; e tutto un popolo di lavoratori si affaccenda su pei monti, giù nelle valli penetra nei boschi, scoperchia neviere, manipola i formaggi nelle rozze cascine, scavi i ponti di terra.

Nicola Misasi 1883

Località di partenza San Giovanni in Fiore | Località di arrivo Camigliatello

Silano Chilometraggio 38 km

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Coltivi dell’altopiano Silano

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sce rigogliosa e il clima non è afoso come sul-la costa ionica. La sua pregiata carne ha otte-nuto il riconoscimento di presidio Slow Food.Il rito della transumanza si ripete ancora oggi,come da millenni, e il sapore del latte con cuisi ricava il caciocavallo silano DOP ne èla controprova: un formaggio a pasta filatacelebre ed apprezzato per le sue proprietàorganolettiche e il suo sapore deciso e delica-to nel contempo. I più antichi documenti chene attestano la produzione, rimasta legata persecoli al latifondo calabrese e destinatasoprattutto all’esportazione, risalgono al Cin-quecento. Latte crudo, caglio, calore e pasco-lo rustico: per ottenere il caciocavallo silanonon serve altro.È questo il luogo giusto, quindi, per fermarsi agustare quella che gli abitanti del posto chia-mano “una colazione”: pane rustico, prosciut-to di suino calabrese e caciocavallo. Ognimorso racconta la storia di questo mondorurale, che sembra uno degli ultimi esempi del-l’Italia più autentica. Qui il contatto con laterra non è uno slogan per attirare turisti:uno dei fili conduttori dell’esperienzasilana è l’acqua pura, che sgorga tra igraniti e che, salto dopo salto, si arric-chisce di preziose particelle mineralicapaci di donare anche al pane unsapore ed una genuinità che non èartefatta. Autenticità reale, selvag-gia, che incombe chilometro dopochilometro e diventa un assioma a

cui il visitatore si abitua con piacere maanche con una certa difficoltà, avvezzocom’è a un turismo sempre più costruito.

Fattoria SilaContrada Sculca87050 Spezzano Piccolo Tel. 0984.570840Cell. 339.4149029 (Vivacqua Claudio)Fax 0984.579905info@fattoriasila.itwww.fattoriasila.itwww.aperigusto.com

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare(trasformazione conserve)Trasformazione di frutta, funghi e ortaggi in conser-ve, vendita al dettaglio di specialità gastronomichecalabresi.Quello silano è un paesaggio suggestivo e spiri-tuale, ma accanto a panorami che invitano allameditazione, la Sila regala prodotti di gusto.“Fattoria” e “Sila” sono due termini che storica-mente vanno da sempre insieme, a tradire leradici agresti del territorio, legato a doppio filoalla pastorizia e ai prodotti della terra molto pri-ma che al turismo. Fattoria Sila, a Spezzano Pic-colo, è specializzata da anni nel trasformarequesti frutti della terra in pregiate salse piccan-ti, paté, ortaggi ripieni, confetture, spezie, risul-tato di un’antica tradizione alimentare legata alterritorio e di una accurata lavorazione nel mas-simo rispetto dei disciplinari produttivi. L’azien-da di Contrada Sculca è presente alle più impor-tanti fiere mondiali del settore food: una sceltaimportante per confrontarsi con altre realtà,promuovendo e diffondendo costantemente lapropria mission aziendale. Il Sistema Qualità e il Sistema di GestioneAmbientale di Fattoria Sila sono garantiti dallecertificazioni UNI EN ISO 9001: 2000.Tipo di produzione: conserve alimentariProduzione artigianaleSpecialità: conserve, verdure sottolio, sughipronti.Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliSi parla: inglese, franceseCarte di credito: noGiorno di chiusura: sabato pomeriggio e domenica

so al Parco Nazionale della Sila. È una sorta di rito di passaggio, di purificazio-ne, partire da San Giovanni, località per anto-nomasia del misticismo silano, e dirigersi ver-so il centro del Parco. L’atmosfera generale daGrande Nord è straniante: il pino laricio cre-sce fitto e ben disposto alla destra e alla sini-stra del turista. Procedendo sulla piana biso-gna aspettare di giungere in località Monta-gnagrande per ritrovare uno scorcio di pae-saggio tipicamente italiano: tra le curve sago-mate sulle naturali tortuosità del territorio,alberi di ciliegio dalle chiome immacolate sulfinire della primavera lasciano intravederespiazzi verdi di prato ad andamento irregola-re. Non è strano avvistare esemplari della fau-na selvatica o greggi di pecore e mucche:l’animale si sente a casa, qui. Gli “intrusi”sono gli umani, ed è loro compito, infatti, ritro-vare l’armonia con la Natura: la Sila è un’ot-tima palestra per ricostruire questo rapportodimenticato e primordiale.Proseguendo nel viaggio,i pini restano sullo sfon-do a cingere con unadisposizione da qua-dro il paesaggioben curato del-la campagnain cui ci si tro-va immersi.Perché adessoè la campa-gna, la prateriacon i suoi allevamenti, adessere al centro dell’attenzione. Ci si sta avvi-cinando all’area del lago artificiale del-l’Ariamacina, poco distante dalla zonadenominata Piana di Carlomagno.D’estate è facile incontrare le mandrie dimucche podoliche, riconoscibili per le lun-ghe e caratteristiche corna, che, dalle bassevalli, salgono in questi luoghi dove l’erba cre-

TERRA 1a TAPPA IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Associazione Fattore Creativo Rapp. Legale Mario GrilloContrada S. Maria Lagarò (c/o famiglia Grillo) 87052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Cell. 368.7629105 - Nr. Verde 800.135412Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: Fattorie aperte in Sila; retedi aziende agricole e agrituristicheProduzione di prodotti tipici di qualità (formaggi,salumi, carne, verdure) e valorizzazione attraversospacci aziendali e agriturismo delle fattorie ade-renti, dettaglianti, alberghi e ristoranti.L’associazione Fattore Creativo Onlus propone unarete integrata di aziende agricole e di strutture ricetti-ve che cooperano insieme nel comune obiettivo dioffrire ai turisti prodotti tipici di qualità, dal salume alformaggio, e di valorizzare la conoscenza delle tecni-che contadine di una volta attraverso i progetti di fat-toria didattica a cui aderiscono molte delle strutture.Fattorie Aperte in Sila, dopo ben sei edizioni, si pro-pone come un’iniziativa ormai consolidata, che si rin-nova ogni anno nella voglia di mostrare ai visitatori losvolgersi della vita in fattoria, protagonisti gli anima-li e i prodotti di montagna.

Tipo di servizi: rete di aziende agricole e agrituri-stiche.Attività: produzione e valorizzazione prodotti

tipici.Aderenti: Az. Agrituristica4 stelle, Az. Agr. FattoriaBiò, Az. Agr. Le Delizie diMarianna, Caseificio Val-lefiore, Agriturismo Tenu-ta di Torre Garga, Fattoriadei Ricordi, AgriturismoIl Villaggetto, AgriturismoSimao, Az. Agr. SirianniFrancesco, Az. Agr.Sirianni Nicola, Az. Agr.Biosila, Antica ResidenzaGBG, Caseificio Paese(Azienda Zoo Silana), Az.Agr. Barberio Rosa.

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no principalmente dediti, ed è facile intuireche la Sila, con i suoi boschi infiniti, fosse ter-ra d’albero. Ma con la coltivazione dellapatata le cose cambiarono. Si attesta fin dal1811, in un atto del Regno di Napoli, dell’esi-stenza di una coltivazione propria in Sila. Daallora, fino all’IGP (Indicazione GeograficaProtetta) di pochi anni fa, la Patata dellaSila IGP è cresciuta fino a diventare un sim-bolo di questa terra, un’icona della fatica edella dedizione al lavoro di un popolo che,grazie alla sola forza di volontà, è riuscito aottenere un prodotto unico, caratterizzato daun’elevata presenza di amido che rende il suogusto persistente e particolare.Superata Croce di Magara, e lasciatosialle spalle la Riserva dei Giganti del Fal-listro, inoltrandosi per la statale che prose-gue fino a Camigliatello Silano si intuiscesempre più facilmente come in queste zone illegame uomo-Natura sia un matrimonio incui gli interessi e i bisogni della modernitàsanno mettersi da parte e la sostenibilitàdiventa chiave di lettura per una vita condivi-sa. I dogmi della Madre Terra sono i coman-damenti cui i due mondi, all’apparenza cosìdistanti, si attengono, consapevoli che l’equi-

All’altezza di San Nicola Silano, l’altopia-no si apre in tutta la sua bellezza: pur essen-do in totale pianura, l’ambiente è quello mon-tano. D’inverno basta il bianco placido dellaneve che ricopre pini, terra e faggi a fardimenticare dove ci si trova, mentre in estatesono i valloni scoscesi e poi dolci e poi appa-rentemente infiniti verso l’orizzonte a regalareattimi di spaesamento. La ginestra quasi ine-bria con il suo intenso profumo. Sembraarduo pensare che qui abiti l’uomo, ma inlocalità Sculca ci si deve ricredere. Perchéricredersi è d’obbligo in Sila. Il paesaggioimpone questa ferrea regola: l’altopianodiventa prato, il prato prateria, la prateria siinnalza per farsi collina, la collina, verde elucente, si fa spoglia e diventa scoscesa roc-cia, la roccia si trasforma in borgo, paeseabbarbicato, che a sua volta lascia il posto adistese floreali, quindi a campi coltivati, ligialle ferree regole agricole. Tra le conifere, trai cespugli e le architetture selvatiche più anti-che spunta l’ambiente rurale: la fattoria nelsenso classico diventa protagonista del pano-rama, con le aziende del settore primario chesi susseguono, l’urbano che si moltiplica. Quando i francesi imposero in tutta Europa,per volontà di Antoine Parmentier, il notoagronomo e nutrizionista francese, la coltiva-zione della patata, la Calabria, in quantopossedimento d’oltralpe, divenne uno dei luo-ghi ideali in cui far crescere il tubero. Fattoche comportò disboscamenti e la fine di unmondo: storicamente, infatti, i calabresi si divi-devano in “popoli da albero” e “popoli dagrano”, a seconda delle coltivazioni cui era-

La Fattoria dei RicordiLocalità Marinella dell’Arvo San Giovanni in FioreTel. e fax 0984.992724Cell. 338.5672437 (Biagio Caruso)Cell. 328.4577671 (Mimmo Caruso)[email protected]

➜ Tipologia attività: B&B, Agriturismo, Fattoriadidattica, Produzione Agroalimentare. Camping.Salumi, formaggi, marmellate, vendita diretta deiprodotti. Ristorazione. Servizi per equiturismo, ciclo-turismo ed escursionismo. Fattoria didattica e visiteguidate per le scolaresche. Circuito Fattorie del Pan-da (WWF). Associazione Fattore Creativo ONLUSUn nome che parla da sé: la Fattoria dei Ricordi, cheoffre uno sguardo sul passato, è un esempio d’inse-diamento rurale tipico dell’architettura silana. Prodot-ti sani preparati secondo antiche ricette tramandateda generazioni e sostenibilità del territorio sono gliobiettivi della famiglia Caruso, attraverso un costanteimpegno rivolto alla terra, agli animali e alla genuinitàdei prodotti. In una zona ideale per promuovere atti-vità didattiche, l’azienda ha attenzione per i più picci-ni, accompagnati alla scoperta degli infiniti segretiche si celano dietro il vero lavoro di un fattore.

Ristorazione e pernottamento.Servizi: giardino, area barbecue, deposito bagagli e/oattrezzature sportive. Escursioni a piedi, in mtb, acavallo, speleologiche, tiro con l’arco, pesca al fiume,osservazione fauna e avifauna, percorso della transu-manza. Attività per bambini, ragazzi, anziani e perso-ne diversamente abili. Partecipazione attività azienda-li, corsi di degustazione, di cucina e artigianato loca-le, degustazione olio, osservazione stelle. Accoglien-za animali domestici.Accesso per diversamente abili: spazi esterni esala ristorante (no camere)Si parla: inglese, franceseCarte di credito: sìNumero camere: 3 (1 doppia; 1 tripla; 1 quadrupla),tutte con bagno.Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,servizio pulizie.Periodo di chiusura: sempre apertoRistorante aperto anche a chi non soggiornaDegustazione di prodotti tipici aziendali e vendita diretta. Il menu segue i prodotti di stagione. Menuper sportivi, menu vegetariano e vegano.Numero coperti: 32Ristorazione all’aperto: 70 posti

TERRA 1a TAPPA IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Macchia di Tuono Az. Agr. Barberio RosaContrada Macchia di Tuono87055 San Giovanni in FioreTel. e fax 0984.992276Cell. 333.4274026 (Giovanni Tripodi)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare.Agriturismo, Ristorante e Fattoria Didattica in previsione.Ortaggi biologici, frutta, foraggi, patate della Sila,mele, allevamento bovini, macelleria, pollame biolo-gico, vendita diretta. Pesca sportiva, raccolta funghicon guida, fattoria didattica, guide in Braille per nonvedenti. Associazione Fattore Creativo ONLUSL’eccellenza della struttura è costituita dalla presen-za della razza bovina Blond d’Aquitaine. La qualitàdella sua carne è molto pregiata e ricercata. Da gen-naio 2013, con l’aggiunta della ricettività agrituristi-ca, possibilità di partecipare alle attività aziendali,passeggiare nel bosco, assaggiare le numerosevarietà coltivate nel meleto “antico” di famiglia, edimenticare per un attimo la fretta quotidiana.

Si parla: inglese, tedescoCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre apertoAgriturismo per ristorazione e pernottamentoin progetto.Accesso per diversamente abiliServizi: aula didattica, sala convegni, lavande-ria/stireria, deposito bagagli/attrezzatura, internet,giardino, terrazzo, terreno agricolo. Noleggio bici,escursioni guidate, pesca sportiva, mtb, Attivitàper bambini, ragazzi, anziani e persone diversa-mente abili. Possibilità di partecipare alle attivitàaziendali. Accoglienza animali domestici. Numero appartamenti: 2 (con bagno)Posti letto: 8 (4 per appartamento)Appartamenti con: riscaldamento, TV, serviziopulizie, cambio biancheria, accesso privatoorto/frutteto.Ristorante aperto anche a chi non soggiornaDegustazione e vendita prodotti tipici aziendali.Menu per sportivi e menu per celiaci.Numero coperti: 35Ristorazione all’aperto: 15 postiSpecialità a tavola: cucina tradizionale con presentazione moderna.

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librio di questo ecosistema è dato dal lavoropuntuale e costante di entrambi, e che alleesigenze dell’uomo deve corrispondere sem-pre la volontà della Natura, con le sue leggi,le sue necessità, i suoi ritmi fuori dal tempo euna logica dello spazio e del suo sfruttamen-to, distante millenni da quella che domina lacontemporaneità globale. Ad icona di questostile di vita, il mercato domenicale delMoccone: proseguendo da CamigliatelloSilano, poco prima del bivio che da una par-te conduce al Fago del Soldato e a destraporta ad Acri, in un grande piazzale nelbosco i produttori locali allestiscono banchet-ti dove poter vendere le loro prelibatezze:dalle specialità tipiche conservate sott’olioalle cosce di prosciutto di suino nero calabre-se, dalle pitte ‘mpigliate alle forme di cacio-cavallo. I tavoli traboccano leccornie e colo-ri: la tentazione è troppo forte. Una volta ter-minata la sosta, se non si è ancora abbastan-za sazi, sempre da Camigliatello è possibileintraprendere un altro percorso del gusto chericalca in parte l’itinerario tematico delLegno, inoltrandosi nel cuore della culturacontadina più autentica di questo territorio.Percorrendo il tracciato della SS177, ad ulte-riore dimostrazione del forte legame che legaa questa terra chi di essa da generazioni vivee cresce i propri figli, ecco svelarsi numerosele aziende agricole: il turista goloso, osemplicemente curioso di toccare con manola fase primaria delle svariate produzioni diqualità che la Sila è in grado di offrire, avràsemplicemente l’imbarazzo della scelta.

Il nome Serra Carlomagno, riportato addirittura in uno scrittodel 1198, secondo alcuni studiosi potrebbe essere associato aduna visita dello stesso Imperatore nelle terre silane. Non esi-

stono testimonianze storiche a sostegno di questa ipotesi, ma disicuro questa teoria aggiunge un ulteriore motivo di interesseall’area. Descrizione: si parte dal parcheggio del ristorante “LaLocomotiva”, presso la stazione di S. Nicola, per poi proseguiresulla ex-107, affiancati dalla nuova statale da una parte e daibinari ferroviari dall’altra. Si prosegue per la strada asfaltataprincipale incrociando prima un rudere e poi una nuova abitazio-ne con cappelletta. Il percorso soleggiato prosegue incrociandopiù volte la SS107, con cavalcavia e sottoponti, fino al bivio inprossimità dell’hotel Villa Teresa, dove bisogna attraversare ibinari e procedere lungo la stradina che attraversa una breve

zona ombrosa tra le villette di Case San Bernardo. Segue un trat-to di saliscendi di circa 1-2 chilometri, tralasciando le deviazioniai bivi incontrati e superando alcuni ponticelli: in particolare,dopo il secondo la vista si apre sulla magnifica Valle di S. Bernar-do. Procedendo sulla direttrice principale per alcuni bivi si giun-ge all’area pic-nic vicino alla Fontanella di Padre Pio, la cuiimmagine svetta sopra l’acqua che sgorga. Oltrepassati alcuniponticelli sui torrenti affluenti del fiume Garga che attraversanotutta la zona di Carlomagno, si sale accompagnati da un sugge-stivo panorama sulla destra, per poi perdere quota fino ad unincrocio: si prosegue dritto per la via sterrata che si inoltra nelpieno della pineta, un ambiente bucolico dove respirare a pienipolmoni lungo piacevoli saliscendi. Dopo un guado si esce dalbosco, si incontra un secondo bivio, si supera uno spiazzo aper-to e beneficiando nuovamente della penombra del bosco si lasciala strada principale per prendere a sinistra un sentiero in salitache tra bivi e saliscendi conduce il ciclista fuori dalla pineta finoad una pista sterrata sopraelevata, in cui la sosta è d’obbligo perl’ampio panorama che si apre a sinistra sulla meravigliosa valla-ta creata dal prosciugamento del lago Votturino e sui monti cheospitano il rifugio Carlomagno. Ripresa la pedalata si rincontral’asfalto, girando per il piccolo tornante sulla destra, proseguen-do ancora in saliscendi, superando alcuni ponti fino a riattraver-sare di nuovo i binari e ritornare al punto di partenza.

itinerarioMountain bike

Località di partenza e arrivo Serra Pedace, fraz. San Nicola Silano, parcheggio del bar/paninoteca La LocomotivaLungo il percorsoSan Nicola Silano, Case San Bernardo, territorio di S. Giovanni in Fiore, territorio di Serra PedaceDifficoltàFacileDislivello+ 349 metri– 349 metriTempo di percorrenza1.30 oreFondo stradale81% asfalto19% sterrato8,33 km asfalto – 2,62 km sterrato – 2,76km asfaltoQuota massima raggiunta1453 metri slm, Serra Pedace, 500 m primadi uscire sulla strada panoramica fuori dal boscoLunghezza del percorso13,71 chilometriSegnaleticaAssenteCome arrivareDa Camigliatello prendere laSS107 e uscire per Lorica eimboccare la EX-107 fino alparcheggio poco più avanti della stazione e del bar.

Serra Carlomagno

outdoor

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TERRA 1a TAPPA IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Centro Carni SrlVia Forgitelle 62 - 87052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Località Iacoi, San Giovanni in Fiore - zona PIPTel. 0984.579211 - Fax 0984.578645 Cell. 339.7668444 / 320.1482074 (Antonio Falcone)[email protected] - www.silaesila.it

➜ Tipologia attività: Azienda Agroalimentare,CommercianteProduzione di salumi di Calabria DOP e suino nero. Vendita diretta.Tra i tanti sapori della Sila non si possono assoluta-mente dimenticare i salumi, che ricoprono un’impor-tanza fondamentale non solo nella cucina locale, maanche a livello regionale, con il marchio DOP a rimar-care l’importanza degli standard qualitativi necessaria produrre insaccati in Calabria. E a livello di qualitàe prestigio pochi produttori possono vantare un cur-riculum del livello dell’azienda dei fratelli Falcone, cheormai da quattro generazioni produce ‘nduja, spiana-ta, soppressata, prosciutto e tanti altri salumi tipici dialtissima qualità. L’azienda della famiglia Falconesorge nel cuore verde e lussureggiante della Sila,dove il microclima presente in questa zona di mon-tagna, sia per la latitudine che per la vegetazione chela circonda, ne fa un posto particolarmente adatto,anzi unico, per la stagionatura e lo sviluppo dell’aro-ma e del sapore caratteristico dei salumi e prosciut-ti dei fratelli Falcone. Naturalmente il rispetto dellenorme igieniche è assoluto grazie anche a struttured’alto livello, e impianti e macchine dalla modernatecnologia. L’Azienda Centro Carni Sila è socio fon-datore del Consorzio di Tutela dei salumi di CalabriaDOP e produce nel totale rispetto del disciplinare del-la denominazione di origine protetta.

Tipo di produzione: alimentare, salumificioSpecialità: salumi di suino Nero di Calabria allevatonel Parco della Sila (linea “Gran riserva 1846”); salu-mi di Calabria DOP (salsiccia, soppressata, capocol-lo, pancetta), linea salumi “Sila e Sila”, salumimacelleria tipica Falcone linea “Natura”, fiorentina diPodolico (presidio Slow Food della carne podolica).Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzione: sìAccesso per diversamente abiliSi parla: inglese e franceseCarte di credito: sìGiorno di chiusura: sempre apertoPeriodo di chiusura: sempre aperto

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Da Camigliatello ad Acri

Dopo la pausa gastronomica, al turista siimpone un’ardua scelta: proseguire la visita alcuore agricolo dell’altopiano, percorrendo laprovinciale 247 e le stradine di campagnache portano verso Lagarò Lupinacci e da quiad Acri, oppure imboccare i tortuosi tornantidella vecchia Strada del Cannavino, cheporta giù verso i paesini della Presila,

dove l’ambiente ed il paesaggio sono tantodiversi, ma sempre autentici e rappresentatividi questo angolo di Calabria.Nessuno può aiutare a risolvere il dilemma:lungo l’itinerario della Terra le decisioni vannoprese “di pancia”, ascoltando le intuizioni egli umori del momento. Se si decidesse di pro-seguire verso Lagarò, presto ci si troverebbeimmersi nella campagna coltivata e punteg-giata dalle costruzioni delle aziende agricole

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Ubicato nella zona Cupone-Fossiata, questo itinerario ci per-mette di entrare in contatto con l’ambiente dei piccoli tor-renti di acqua cristallina che solcano le foreste e disegnano

il paesaggio silano. Argomento di dibattito presso gli zoologi èl’eventuale presenza della lontra, importante indicatore di qua-lità ambientale; infatti l’affascinante mustelide è estremamenteschivo, evita le zone antropizzate e vive solo in acque del tuttoprive di inquinamento e perfettamente ossigenate. Descrizione:si parte da località Fossiata, all’ingresso dell’arboreto “Sbanditi”seguito immediatamente dal ponte sul fiume Cecita che portaall’inizio dei sentieri nr 2 e nr 3. Si svolta a destra verso il nr 3che prosegue pianeggiante all’interno della fitta foresta. Il per-corso è semplice e accessibile a tutti, anche se occorre fare atten-zione alle zone di frana che a volte si incontrano accanto alla

traccia, a causa della presenza del fiume. Immersi nella penom-bra del bosco si percorre il sentiero accompagnati sulla destra dalmormorio del Cecita che muove verso il lago. Un lungo trattoporta a un bivio che accompagna il bikers sul sentiero nr 6 chemarca ancora di più quel senso di inesplorato già percepito peda-lando lungo il sentiero nr 3: siamo infatti completamente immer-si nella imponente foresta della Fossiata, una delle più antiche eselvagge del territorio silano.Dopo aver superato una serie di alberi caduti a terra, si sbuca suuno spiazzo dove è presente una capanna in legno; dopo aversvoltato a sinistra il percorso si inerpica verso il bivio con il sen-tiero nr 2 (Sentiero del Corvo) che porta al Cozzo del Principe (asinistra), mentre la nostra direttrice prosegue a destra imboccan-do il tratto in comune dei sentieri nr 6 e nr 2. Un lungo saliscen-di porta a un fiumicello e a un nuovo bivio: ora si segue solo ilsegnavia nr 2 che ritorna a Cupone, per poi sbucare al bivio dovesi incontra il sentiero nr 1. Qui si possono prendere entrambe ledirezioni, perché i sentieri conducono comunque al Centro VisiteCupone, punto finale dell’itinerario. Si sceglie di prendere la stra-da sulla sinistra, in cui si iniziano ad incontrare pannelli sulle spe-cie animali che popolano il Parco, quali donnole, lupi, tassi, lepri,caprioli; in questo tratto si sbuca anche su uno spiazzo in cui èpresente un’antica carbonaia con tanto di cartello informativo.Presa la strada in discesa che segue il piazzale, in cui bisognafare attenzione alle radici che attraversano il percorso, si incon-trano nuovamente pannelli didattici fino al sentiero nr 7, daimboccare tenendo la destra per sbucare in prossimità dei recin-ti faunistici, dove cervi, caprioli e lupi sono in stato di semiliber-tà e osservabili all’interno di apposite cabine, per incontrare davicino alcune tra le tante affascinanti specie che popolano le fore-ste silane. Superato questo punto, dopo una sosta obbligatoriaper visionare con calma tutte le specie presenti, si prosegue sulsentiero, ben indirizzati dai segnavia e dai cartelli fino all’uscitache riporterà al punto di partenza.

itinerarioTrekking

Località di partenza Longobucco, fraz. FossiataLocalità di arrivoSpezzano della Sila, loc. Cupone, Centro VisiteLungo il percorsoNocella, territorio di San Giovanni in FioreDifficoltàT (itinerario escursionistico - turistico)Dislivello+ 343 metri– 484 metriTempo di percorrenza2 oreFondo stradale97% lastricato3% sterrato8,77 km sterrato – 250 m lastricatoQuota massima raggiunta1342 metri slm, Spezzano della Sila, sul sentiero nr 6 in prossimità dell’incrocio con il nr 2Lunghezza del percorso9,02 chilometriSegnaleticaSentieri Parco Nazionale nr 3, nr 6, nr 2, nr 7Come arrivareDa Camigliatello Silano prendere la SS177 in direzione Cupone, quindisvoltare dopo il ponte sul lagoCecita per Fossiata, parcheggiarenella zona picnic adiacenteall’inizio del sentiero nr 3.

Sentiero del Fiume Cecita

outdoor

Da Camigliatello Silano a Acri

2atappa

IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Qui si possono trovare ancora pastori leggendari: giovinetti ricciuti, sdraiati subtegmine fagi, nel migliore stile di Teocrito e occupati a deliziare le loro greggi asuon di flauto. Di solito salgono ai monti per l’estate dalla pianura jonica (…)

Norman Douglas, 1915

Località di partenza Camigliatello Silano | Località di arrivo Acri

Chilometraggio 37 km

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Azienda Agricola Serravalle AnnunziataVia Colamauci 1 - 87053 CelicoTel. 0984.901558 - Fax 0984.1711104Cell. 328.7268984 (Vittorio Pingitore)[email protected]@aziendaserravalle.comwww.aziendaserravalle.com

➜ Tipologia attività: Produzione AgroalimentareProduzione ortofrutticola, prodotti caseari epatata, vendita diretta online.La filosofia che muove questa azienda dell'altopianosilano, si intreccia con la cultura contadina del terri-torio, la cui storia è custodita nel microclima presen-te e nelle antiche tecniche di coltivazione e lavorazio-ne dei prodotti locali, vero e proprio fulcro di unagenuinità ormai rara. Dietro la scelta di ognuno deinostri prodotti, c'è un percorso culturale: un itinera-rio del gusto e del sapere fra tante terre racchiuse inuna sola regione. Azienda Serravalle, forte del cre-

scente interesse del mercato nazionale e internazio-nale, ha puntato negli ultimi anni, sui prodotti tipicidel territorio silano: “la patata e i prodotti caseari”,tipicità locali che racchiudono in sé tutte le peculia-rità di una terra baciata dal sole, bagnata dal marecristallino e caratterizzata dal verde delle campagne,vere oasi di pace. Il risultato di questa scelta è unaqualità eccelsa di sapori unici, introvabili e inimma-ginabili… provare per credere.

Tipo di produzione: agricolturaProdotti: ortofrutta, patate, frutti di bosco,prodotti caseari.Vendita diretta al pubblicoSi parla: inglese, francese.Carte di credito: sìPeriodo di chiusura: sempre aperto

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tie e ai climi avversi lo rendono ideale per l’al-levamento allo stato brado e semi-brado neiluoghi come la Sila, dove certo non mancanoi grandi spazi aperti. Il paesaggio che si attra-versa è fatto di caseifici, agriturismi e aziendeagricole, che si susseguono e tentano il viag-giatore con cartelli lungo la strada che invitanoa fermarsi. Non è sempre stato così. In passa-to, invece delle vaste aziende agroalimentariubicate anche molto distanti l’una dall’altra, sisarebbe osservata la presenza omogenea dipiccolissime proprietà terriere. Questo era loscenario intorno alla metà del secolo scorso,quando, in seguito alle lotte dei contadini pro-vocate dalla fame causata dalla fine dellaguerra, fu promulgata, nel maggio del 1950,la legge della Riforma Agraria. Migliaia diettari di terreno vennero distribuiti gratuitamen-te ai braccianti agricoli, che finalmente, dopo

locali. Quelli che circondano sono i campidove si coltiva la patata della Sila IGP e dovespesso scorrazzano liberi i pasciuti esemplaridi uno dei più noti protagonisti (suo malgrado)della gastronomia locale: il suino nero diCalabria. Oggi l’allevamento di questa spe-cie è tornato in auge, ma negli anni ’70 la raz-za ha addirittura rischiato di scomparire. Se siguarda solo alla quantità, infatti, il nero diCalabria non può competere con i suoi “cugi-ni rosa”: le figliate sono meno numerose, i cuc-cioli più piccoli alla nascita, i tempi di accresci-mento più lunghi e la stazza media raggiuntadagli adulti ben inferiore. Ma, come spessoaccade, la quantità corre in direzione oppostaalla qualità e, per quanto riguarda quest’ulti-ma il suino nero non ha rivali: le sue carni sonoperfette per produrre salumi dal gusto deciso eindimenticabile e la sua resistenza alle malat-

TERRA 2a TAPPA IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Az. Ag. Paese Fiorella Contrada Guzzolini – 87058 CamigliatelloSilano (Spezzano della Sila)Tel. 0984.579217 Cell. 328.7639058 (Paese Fiorella)[email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo, Ristorante eProduzione Agroalimentare.Insaccati, sottoli, sottaceti e ortaggi. Ambientetranquillo, immerso nel verde, rilassante, in posi-zione panoramica e circondato da verdi prati dovesi può passeggiare a piedi o a cavallo.Un paradiso per gli amanti degli sport invernali, comeper chi predilige il trekking o l’escursione a cavallo,ma anche la location ideale per il turismo culturale enaturalistico. Il Parco Nazionale e il lago Cecita sonometa di diversi concerti all’aperto nei periodi estivi,mentre durante il giorno è possibile assistere allalavorazione dell’autentico caciocavallo silano presso ilcaseificio Paese, raccogliere funghi nel mese di set-tembre e gustare i deliziosi piatti di prodotti locali.

Servizio di ristorazione e pernottamento Accesso per diversamente abiliServizi: giardino, terreno agricolo, area barbecue,lavanderia e stireria, deposito bagagli e/o attrezza-ture sportive, telefono, connessione internet. Pos-sibilità di praticare calcio/calcetto, escursioni gui-date, escursioni a cavallo, pesca sportiva, osserva-zione fauna, partecipazione alle attività aziendali,corsi di cucina locale, possibilità di ospitare anima-li domestici.Si parla: ingleseCarte di credito: noNumero miniappartamenti: 2Posti letto: 11Miniappartamenti con: riscaldamento, TV, ser-vizio pulizie, cambio biancheria, wi-fi in corso diinstallazione.Periodo di chiusura: in inverno solo su preno-tazioneRistorante aperto anche a chi non soggiornaDegustazione e vendita di prodotti dell’azienda.Menu per sportivi e menu per celiaci.Numero coperti: 50Ristorazione all’aperto: sì (20 posti)Specialità a tavola: crêpes ai funghi, arrosto dimaiale, dolci tipici e liquori di produzione arti-gianale. Cucina tradizionale.

Fattoria del Lagodi Scrivano KatiaContrada Pizzirillo – CelicoTel. 0984.432044Cell. [email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimen-tare; Agriturismo e Fattoria didattica in previ-sione Produzione ortofrutticola e patata dellaSila IGP. Fattoria didattica con percorsi educativi sui ciclibiologici degli animali.Privilegiata dalla posizione, che la rende l’unicaazienda situata sulle rive del lago Cecita, il ven-taglio di possibilità che si apre al turista allaFattoria del Lago risulta davvero ampio. Gliappassionati di birdwatching non resterannodelusi poiché sulle sulle rive del lago è possibi-le osservare diverse specie di uccelli che sirecano in questo splendido specchio d’acquaper nidificare.

Si parla: ingleseCarte di credito: sìPeriodo di chiusura: sempre apertoAgriturismo per ristorazione e pernottamento in progettoAccesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, sala TV, depositobagagli/attrezzature, internet, terrazzo, giardino,parco giochi, area barbecue. Noleggio bici,quad, escursioni a cavallo, escursioni guidate,pesca sportiva, mtb, osservazione animali. Atti-vità per bambini, ragazzi e persone diversamen-te abili; corsi degustazione e cucina locale, par-tecipazione alle attività aziendali. Accoglienzaanimali domestici.Numero camere: 3 (in costruzione), tutte conbagno.Posti letto: 15Camere con: riscaldamento, cambio bianche-ria, servizio pulizie, TV, telefono.Numero miniappartamenti: 2Ristorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 60 (120 per grandi eventi)Specialità a tavola: ricercata ma con prodottitradizionali. Degustazione e vendita prodotti tipi-ci e di produzione propria. Menu per sportivi.

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Riprendiamo il nostro viaggio lungo l’itinerariodella Terra visitando le aziende agricole e itesori del sottobosco silano; miele, olio, con-serve, patate, salumi, castagne e funghi,che qui in Sila sono una religione: oltre tremilaspecie, un vero e proprio “pantheon” micologi-co, dove ogni divinità ha il suo nome e la pro-pria peculiarità: dai porcini neri ai rositi, pas-sando per i vavusi, le mazze di tamburo e igallinacci. Punto di svolta per il viaggio nellaSila agricola è il Museo delle TradizioniRurali dell’Altopiano Silano, allestito inContrada Colamauci a Lagarò: un’esposizio-ne piccola ma ben organizzata e ricca di testi-monianze della cultura contadina locale (lavisita al museo si effettua solo su prenotazione,

Fattoria Biò Grillo Contrada S. Maria Fraz. Lagarò87052 Camigliatello SilanoCell. 335.6726576 (Grillo Saverio)Nr. Verde 800.135412 Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo, Fattoria didat-tica e Produzione AgroalimentareOrtaggi, salumi, carne; formaggi biologici, lavorazio-ne e degustazione prodotti caseari. Vendita diretta.Visita guidata alle stalle e fattoria didattica. Cucinatipica. Associazione Fattore Creativo ONLUSUna fattoria didattica, motivo d’orgoglio dellafamiglia, che nasce dalla forte convinzione chesolo facendo con le proprie mani si possa impa-rare: e da qui i laboratori, che insegnano ai bam-bini a diventare grandi, a riconoscere il valoredel lavoro e a saper aspettare, andare al passocon il ciclo della natura. Un nome, Fattoria Biò, che esprime perfetta-mente la sintesi della filosofia di Tommaso Gril-lo, allevatore per passione e punto di riferimen-to della pastorizia calabrese, che affermava che“il segreto di tutto è la terra, che chiede solo diessere rispettata”.

Servizio di ristorazioneAccesso per diversamente abiliServizi: giardini, terreno agricolo, area barbe-cue, parco giochi. Attività per bambini, ragazzi,anziani e persone diversamente abili. Possibilitàdi partecipare alle attività aziendali. Corsi dicucina locale, corsi degustazione. Noleggio bici,escursioni guidate, pesca sportiva, mountainbike e osservazione animali.Si parla: inglese, spagnoloCarte di credito: sìPeriodo di chiusura: sempre apertoRistorante Numero coperti: 60Specialità a tavola: formaggi e salumi tipici, pastafatta in casa, secondi di carne, dolci della casa,liquori e vini calabresi. Degustazione e vendita diprodotti di produzione propria e tipici. Menu persportivi e menu per celiaci. Cucina tradizionale ericercata.

anni di subordinazione ai ricchi proprietari ter-rieri, gli unici in grado di possedere e sfruttarei vasti latifondi, ebbero la possibilità di occu-parsi di un proprio podere. Se oggi la Sila pre-senta una produttività agricola di altissima qua-lità è proprio grazie alla Riforma Agraria, che,se da una parte ha provocato l’esodo di molti(date le ridotte dimensioni dei terreni, che nonsempre riuscivano a sostenere un’intera fami-glia), dall’altra ha permesso, con le sue “fatto-rie modello”, l’evoluzione di coltivazioniimprontate sempre più alla professionalità e aspecificità di alto livello, garantendo la forma-zione di quella cultura contadina profondamen-te radicata al territorio che attualmente fa sì chela Sila Grande sia conosciuta in tutto il mondo.

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Barrese SrlVia Bachalet, 20 - 87052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Tel. e fax 0984.578681Cell. 328.9443119 (Francesco Barrese)[email protected] - www.barrese1929.it

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare,CommercianteLaboratorio artigianale di conserve di prodotti tipici,prodotti del sottobosco e vendita diretta di salumi.Percorsi didattici.Prima ancora della comparsa delle strutture turisti-che, nel 1929, a Camigliatello Silano, località immer-sa nelle bellezze naturali della Sila, la famiglia Barre-se con nonno Alfonso iniziò a commercializzarealcuni prodotti – salumi, formaggi, funghi freschi esecchi, conserve – noti, fin dai primi anni d’attività,per la rigorosa scelta delle materie prime, i saporiautentici e l’alta qualità. A distanza di anni, con papàGiovanni vennero inaugurati i primi esercizi com-merciali, avviando anche la produzione degli inimita-bili sottoli: funghi, peperoncini, ortaggi, patè. L’im-pegno dell’azienda non conosce sosta e Barresecontinua la propria attività ininterrottamente, fino adaprire un piccolo laboratorio artigianale, senza maiperdere di vista il forte legame con la tradizione,facendo di passione e professionalità un propriomarchio di fabbrica. Ecco perché è impossibile resi-stere alle prelibatezze Barrese, che oggi come alloranascono dall’immenso amore per la terra.

Tipo di produzione: alimentare, salumeria, conserve.Produzione artigianaleSpecialità: conserve di funghi e ortaggi.Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneSi parla: ingleseCarte di credito: sìGiorno di chiusura:martedì (solo spaccio aziendale)Periodo di chiusura: gennaio e febbraio (solo azienda)

Caciocavallo silano DOP: presso molte aziendesi può assistere alla sua lavorazione.

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Azienda Verde Sila di Pingitore LorenzinoContrada Lagarò – 87052 CelicoVia Corso Umberto 38 Casole Bruzio (Spaccio) Tel. e fax 0984.578692Cell. 331.9347550 (Lorenzino Pingitore)[email protected] (in costruzione)

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimen-tare, Fattoria didattica dal 2013Coltivazione di ortaggi, produzione di formaggicon vendita diretta, laboratorio didattico in fasedi realizzazione con lo scopo di far conoscere letecniche tradizionali di lavorazione e trasforma-zione dei prodotti caseari dell'azienda (cacioca-vallo, ricotta...).Nata nel 1927 in un piccolo paese nel cuore dellaSila, dall'insediamento del fondatore Pingitore Fer-dinando, è straordinario pensare che questa azien-da inizialmente era un semplice cascinale circon-dato da 4 ettari di terreno. La naturale crescitavede maggiormente incrementata la vocazioneortofrutticola, con coltivazione a rotazione annualein quelli che nel frattempo diventano ben 29 ettari.Oggi l’attività ha mantenuto questa dedizione, matrovano posto anche l’allevamento e il commerciodi carni bovine, suine, ovi-caprine e prodotticaseari. L’intenzione è quella di espandersi ancorae di coinvolgere anche i più giovani, tramite l’alle-stimento di un laboratorio didattico, nella divulga-zione di un tesoro di sapienza che non deve asso-lutamente andare perduto.

Tipo di produzione: allevamento, agricoltura,produzione casearia.Prodotti: bovini, caprini, ortaggi.Vendita diretta al pubblicoFattoria didattica: dal 2013Carte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

Caseificio artigianalePaese (Zoo Silana PaeseSoc. Coop.)Via dell’Agricoltura 7387052 Camigliatello Silano(Spezzano della Sila)Tel. 0984.579930Fax 0984.570796Cell. 392.5406108 (Antonio Paese)[email protected]

➜ Tipologia attività: Caseificio e ProduzioneAgroalimentare.Caseificio artigianale con vendita diretta di cacioca-vallo silano Dop, ricotta, formaggio di capra. Alleva-mento di bovini e caprini. Fattoria didattica. Dispo-nibilità per mostrare al pubblico le tecniche di pro-duzione. Associazione Fattore Creativo ONLUS.È uno dei caseifici di eccellenza sull’altopiano sila-no. L’origine si deve all’omonimo allevamento cheda tre generazioni lavora e produce latte di sicuraqualità, grazie agli ambienti eco-naturali, idoneiper una sana vita di pascolo, in cui sono curati emantenuti gli animali. I pilastri su cui si fondal’azienda sono pochi ma di sostanza: il desideriodi mantenere viva la tradizione di famiglia, il forteattaccamento ad un territorio straordinario, ilrispetto dell’ambiente e la volontà di continuaread offrire ai consumatori formaggi genuini. Loscopo è trasmettere attraverso ogni singola por-zione la percezione concreta di aromi e sapori cheevochino l’ambiente puro della Sila montana,mentre la fattoria didattica racconta in modosemplice e divertente anche ai bambini la “catenadi montaggio” che si nasconde dietro tanta eccel-lenza.

Tipo di produzione: allevamento e produzionecasearia.Prodotti: bovini, equini, suini, caprini, pollame econigli; produzione di formaggi (soprattutto ricotta ecaciocavallo).Vendita diretta al pubblicoFattoria didattica: sìAccesso anche per diversamente abiliSi parla: inglese, spagnoloCarte di credito: noGiorno di chiusura: lunedì

Azienda Agrituristica 4 StelleSocietà Agricola Sasdi Greco Antonella - Contrada Lagarò Lupinacci 113 – 87053 CelicoTel. e fax 0984.579841Cell. 329.1771869 (Antonella Greco)[email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo e ProduzioneAgroalimentareProduzione di carne suina, bovina e salumi, ricotta,caciocavallo, ortaggi. Visita guidata alle stalle, risto-razione tipica, vendita diretta. Associazione FattoreCreativo ONLUSUna storia tutta da scoprire, quella dell’azienda del-la famiglia Greco, nata tra gli anni ’20 e ’30 del seco-lo scorso, sorta inizialmente come attività agricola ezootecnica. Sicuri della qualità e genuinità dei pro-dotti, dopo i primi anni è stato realizzato un puntoristoro, ricavato dal grembo di una vecchia stalla edoggi ribattezzato appunto la “stalla del buongusta-io”: all’interno si respira un’aria intima, e con un po’di attenzione si possono osservare ancora oggi pic-coli angoli che riportano alla luce l’antica tradizionecontadina e le tecniche di allevamento di una volta.

Servizio di ristorazione e pernottamentoAccesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, telefono, fax, giardino, par-co giochi, terreno agricolo, piazzole per cam-peggio. Escursioni guidate, pesca sportiva,osservazione animali; attività per bambini,ragazzi, anziani e persone diversamente abili,partecipazione alle attività aziendali, corsi degu-stazione e di cucina. Si parla: inglese, francese.Carte di credito: sìNumero camere: 8 (2 triple; 6 quadruple), tuttecon bagnoPosti letto: 30Camere con: riscaldamento, TV, servizio pulizie,cambio biancheria.Giorno di chiusura: lunedìRistorante aperto anche a chi non soggiornaDegustazione e vendita prodotti tipici aziendali.Menu per sportivi e menu per celiaci. Numero coperti: 60Specialità a tavola: salumi e formaggi tipici, fusillicon salsiccia, spezzatino di vitello, crostate e canno-li dolci, vini e liquori locali. Cucina casalinga.

tel. 0984. 435385). Da qui si prosegue sullaSP206 in direzione nord-ovest, attraversandole frazioni disseminate lungo la strada perAcri: Piano d’Arnice, Contrada Pastamolla,Contrada Ferrante e altre ancora. Le strade sifanno strette e il viaggio avventuroso. I campicedono il passo alle asperità della collina brul-la, ai contrafforti modellati dal vento e daisecoli che trasformano in cattedrali naturali lerocce che all’improvviso cingono il passaggio,restituendo al turista la caratteristica orografiacalabrese in tutta la sua potenza e solidità gra-nitica. La vallata diventa corridoio: la Naturarichiama all’ordine e chiede di abbandonareogni eccesso. È il momento della sobrietà,entrare nello spirito vero di questa terra richie-de una strada difficile, che sappia introdurre alluogo magico che ci si appresta ad incontrarecon la giusta predisposizione interiore. Saràl’ultima ascesa propiziatoria nel ventre dellaSila prima di giungere ai tre colli dove sorgo-no le case di Acri.

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Da Camigliatello ai Paesi della Presila

Da Camigliatello ai paesi della Presila

Facendo un passo a ritroso nel tempo e nel-lo spazio, ci si ritrova al Moccone, il luogoin cui l’itinerario della Terra si biforca. Inve-ce di scegliere la campagna, il viaggio frai sapori silani può prendere anche un’altra

direzione: si può decidere di oltrepassare ilvalico di Monte Scuro e scendere dal-l’altopiano lungo il tracciato tortuoso epanoramico della storica Strada delCannavino. In breve si perde quota e i paesaggi muta-no notevolmente. Lungo questi costoni,esposti come un balcone naturale sulla val-

3atappa

IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Protetti dall’eccessivo calore del sole, si possono ammirare i bei prati nelle valliincantevoli bagnati da tanti ruscelli di montagna e si possono vedere le mandriepascolare sulle alture dei monti. Questo distretto deve la sua fertilità all’umiditàdel terreno che risplende non solo per la ricchezza dei suoi prati ma anche per i beicampi di grano, per l’altezza, la varietà e l’abbondanza di frutta degli alberi.

Johann Heinrich Bartels, 1785 - 1786

Località di partenza Camigliatello | Località di arrivo Spezzano della Sila

Chilometraggio 23 km

Terminato nei primi anni ’50 del Novecento grazie allo sbarra-mento del fiume Mucone, il lago Cecita alimenta due centraliidroelettriche e parte delle sue acque vengono utilizzate per l’ir-

rigazione dei campi, dedicati soprattutto alla coltivazione della cele-bre patata della Sila IGP. L’itinerario in mountain bike che ne seguele sponde si presta a infinite varianti, nell’ambiente incontaminatodel Parco Nazionale. Descrizione: il giro del lago parte dal centro diCamigliatello Silano, precisamente da piazza Misasi (fontanella).Bisogna rimanere sulla strada principale affiancata sulla destra daibinari ferroviari che verranno attraversati più avanti quando siincontrano le prime abitazioni della frazione Moccone (area pic-nic). Attraversati i binari dopo alcuni edifici si perde quota traboschi di pini larici tipici della zona (punti panoramici sulla valla-ta). La strada prosegue incontrando una serie di bivi, dove bisogna

sempre seguire in direzione Lagarò-Lupinacci, procedendo in sali-scendi per alcuni chilometri, ammirando i paesaggi rurali silani e iprimi scorci del lago; si incrocia anche il crossodromo Santa Maria.In seguito si giunge ad un bivio in salita: prestare particolare atten-zione poiché si incrocia la SS206 dove bisogna girare a destra. Pro-seguendo si arriva ad un ottimo punto panoramico per ammirareuna delle lingue del lago dove pascolano e si rinfrescano le muc-che podoliche. Nel tratto successivo si pedala nel bosco dove è pos-sibile dissetarsi grazie alle fontanelle che s’incontrano lungo il per-corso. Una lunga discesa piena di tornanti precede una impegna-tiva salita, inerpicandosi lungo alcuni chilometri che terminano inprossimità dell’ingresso della centrale idroelettrica. La carrozzabi-le prosegue ancora in saliscendi fino a incontrare la SS177, partedel tracciato dell’itinerario Tour Cupone-Fossiata. Una serie di pun-ti panoramici precedono il bivio in cui bisogna procedere in dire-zione Camigliatello e il ponte sul lago Cecita, da cui si può ammi-rare finalmente il bacino in tutta la sua magnifica interezza; supe-rato il ponte si entra nel Parco Nazionale e si incrocia il Centro Visi-te Cupone. Un lungo viale in leggero saliscendi circondato da pinilarici conduce ad uno spazio aperto tra campi coltivati e pascoli,dove sono situati alcuni degli ultimi punti panoramici del percorso.È presente una zona di sosta in cui è possibile parcheggiare, prov-vista di un utile cartellone informativo. Dal successivo punto pano-ramico è visibile la zona del lago adibita alla pesca. Il paesaggiorurale circostante continua anche oltre l’ultimo ponte incontratolungo il percorso, proseguendo fino ad una possibile deviazione delpercorso: girando a destra per percorrere il sentiero sterrato sigiunge davanti alla Chiesetta di San Lorenzo. Ritornando sulla stra-da il percorso passa poi di fronte alle due entrate del Centro Spe-rimentale Dimostrativo di Malarotta, che opera nel settore delleproduzioni vegetali, zootecniche e di acquacoltura. L’ultima partedel percorso attraversa ancora zone rurali alternate ad areeboschive, prima di incrociare le prime abitazioni di Camigliatello;senza mai abbandonare la SS177 si giunge nel pieno della frazio-ne, si supera andando dritto la rotonda costruita attorno ad unpino laricio gigante, dove è presente anche una fontanella, imboc-cando la via principale di Camigliatello in leggera salita che condu-ce al punto iniziale e finale del percorso. Questo itinerario è prati-cabile sia in senso antiorario che orario: è preferibile però quest’ul-timo in quanto si tiene alla propria destra il lago Cecita e quindi tut-ti i punti panoramici, evitando quindi di doversi fermare e attra-versare la strada per goderne la vista.

itinerarioMountain bike

Località di partenza e arrivo Spezzano della Sila, fraz. Camigliatello Silano, Piazza MisasiLungo il percorsoCamigliatello Silano, Moccone, Celico Salerno,Lagarò Lupanacci, Cava di Melis, Cupone,Cuponello, Campo San Lorenzo, Molarotta,Camigliatello SilanoDifficoltàFacile tranne alcuni tratti in forte salitaDislivello+ 624 metri– 624 metriTempo di percorrenza3 ore circaFondo stradaleasfalto 100%Quota massima raggiunta1328 metri slm, subito dopo il punto di partenza a piazza MisasiLunghezza del percorso35,1 chilometriSegnaleticaAssenteCome arrivareIn auto. Si giunge a Camigliatello Silanoimboccando la SS107 dalla A3. Si parte dalcentro del paese, da piazza Misasi, vicinoall’anfiteatro all’aperto. In corriera. Sostitutivo alla lineaferroviaria fuori servizio, si puòraggiungere Camigliatello conautolinea da Cosenza.

Anello del lago Cecita

outdoor

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Azienda Agricola eAgrituristica Carricato EmiliaContrada TerratelleContrada Cozzo del Cuoco San Pietro in Guarano (punto ristoro)Cell. 328.1216931 (Francesco Capalbo)[email protected]

➜ Tipologia attività: Ristorante, ProduzioneAgroalimentare e vendita diretta. Fattoria Didattica dal 2013Coltivazione patate e ortaggi, allevamento ovi-capri-no, trasformazione e vendita dei prodotti. Ristorazio-ne, cucina tradizionale, prodotti locali, tiro al piattello.L’azienda della signora Emilia si distingue per l’ottimacucina offerta nel ristorante, dove si respira un’atmo-sfera distesa e familiare. Tutte le pietanze sono diesclusiva produzione dell’azienda, all’interno dellaquale è possibile acquistare patate e ortaggi. Il localeappare molto curato, con un parcheggio riservato aiclienti, un ampio ingresso con veranda e una salaall’aperto che ospita una postazione dj per l’organizza-zione di serate dedicate ai giovani ma non solo.

RistorazioneServizi: terrazzo, terreno agricolo, punto fuoco pergrigliate. Tiro con l’arco e tiro al piattello.Si parla: ingleseCarte di credito: noGiorno di chiusura: lunedìPeriodo di chiusura: novembreSpecialità a tavola: degustazione prodotti di produ-zione propria (carne di capra); preparazione e confe-zionamento menu per sportivi.Numero coperti: 70Ristorazione all’aperto: 30 postiSpecialità a tavola: cipolle in agrodolce, fusilli allaboscaiola, carne di capra/capretto, dolci fatti in casa.Cucina casalinga.

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le del Crati e su Cosenza, l’aria della Silasi mescola con sentori mediterranei. Non siè tanto distanti dalle foreste di pino laricio,ma il clima e già più mite e consente dicogliere un ultimo gioiello del patrimonioenogastronomico locale: il vino prodottodal vitigno Magliocco, antichissimavarietà calabrese che proprio a Spezzanodella Sila vanta uno dei suoi presidi. Pochiettari coltivati alle porte del paese, dai qua-li sorge un vino rosso che al palato delviaggiatore stanco e assetato regalerà unagrande soddisfazione, rievocando ad ognisorso profumi, colori e ricordi della terrasilana appena attraversata.

TERRA 3a TAPPA IN VIAGGIO PER SCOPRIRE LA TERRA

Azienda Agricola Verrina GiannaAzienda Via Acqua Coperta87050 Spezzano Piccolo Tel. 0984.431711Cell. 347.5454373 (Verrina Gianna)

➜ Tipologia attività: ProduzioneAgroalimentare, Agriturismo con ristorazioneda dicembre 2012.Vendita diretta di ortaggi e piccoli frutti (fragole, lam-poni, more e ribes) coltivati con metodo biologico.Situata all’interno del comune di Spezzano Piccolo,l’azienda si trova proprio sulla vecchia strada cheportava in Sila da Spezzano e che è ancora oggi mol-to frequentata dai ciclisti. Suddivisa in due settori,una parte della struttura è riservata alla ricezioneagrituristica (che sarà ultimata entro dicembre2012), mentre la seconda ospita il laboratorio di pro-duzione di ortaggi e frutti di bosco che vengonoofferti al cliente, con possibilità di vendita diretta. Sulterreno esterno della struttura trovano spazio anchecaprini suini e pollame, allevati dalla signora Verrinacon le giuste dosi di attenzione e scrupolosità.

Servizio di ristorazione: (da dicembre 2012).Carte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

L’itinerario ad anello inizia presso Spezzano Piccolo (m 743),borgo presilano situato su una fascia collinare tra le valli deitorrenti Caricchio e Cardone, nato da un gruppo di cosentini

in fuga dalle incursioni saracene del X secolo, come avvenne permolti altri borghi dell’area alle pendici del grande altopiano. Descri-zione: dal parcheggio di fronte all’Hotel Petit Etoile, in vicinanzadel salumificio San Vincenzo, si imbocca una strada asfaltata chescende sulla destra. La via diventa presto sterrata, inoltrandosinella penombra della faggeta: a destra la vista si apre sulla val-lata. Alberi cavi caratteristici accompagnano i nostri passi fino alfiume Cardone – affluente del Crati – che si attraversa grazie aun ponte. Allontanandoci dal conciliante mormorio dell’acqua edelle cascatelle si giunge ad un’area picnic dove al bivio si pren-de a destra la via che guadagna quota. La salita in ambienteaperto diventa leggermente più dolce entrando nella bella fagge-

ta: due punti panoramici mostrano Serra Pedace e la statale 107,attraversata in precedenza per giungere all’inizio dell’itinerario.La vista si apre anche su un altro sentiero della zona, diretto alleprese dell’acqua del Cardone, che alimenta la centrale idroelettri-ca. Una serie di bivi non segnalati caratterizza la via in salita finoa Casa Barca e ad un’area boschiva utilizzata per il taglio dellalegna. Lasciato il pianoro si imbocca la via in forte discesa sulladestra che, lambendo alberi di faggio e castagni dalla forme par-ticolari, offre vari punti panoramici sulla vallata. Ad un bivio rea-lizzato attorno ad un grande faggio si prende la strada di fronte,che, attraversato il bosco, si ricongiunge a quella precedentemen-te percorsa, con il vantaggio di affrontare una pendenza più lie-ve e meno disagevole. La discesa termina presso un ponticello eun’area di ristoro da dove si iniziano a scorgere le prime case diSerra Pedace, posto sulle colline sovrastanti il paese di Pedace, inluogo nascosto e sicuro dalle incursioni saracene. Lungo la stradaasfaltata si raggiunge il centro storico, si attraversa l’incantevolepiazzetta principale, le caratteristiche stradine e gli stretti passag-gi di Serra Pedace, fino a tornare a Spezzano Piccolo, ridentepaesino alle porte della Sila dove morì Fausto Gullo, politico ita-liano protagonista della riforma agraria che in Sila assegnò le ter-re ai contadini.

itinerarioTrekking

Località di partenza e arrivo Spezzano Piccolo, parcheggio di fronte all’Hotel Petit EtoileLungo il percorsoSpezzano Piccolo, Serra PedaceDifficoltàE (itinerario escursionistico privo di difficoltàtecniche)Dislivello+ 870 metri– 870 metriTempo di percorrenza3 oreFondo stradaleAsfalto: 35 %Sterrato: 65 %100 m asfalto – 9,6 km sterrato – 5,13 kmasfaltoQuota massima raggiunta1065 metri slm, Serra Pedace, al culmine della salitaLunghezza del percorso14,83 chilometriSegnaleticaAssenteCome arrivareDa Camigliatello Silano imboccare la SS107in direzione Cosenza, uscire a Spezzano della Sila/SpezzanoPiccolo, prendere la prima viasulla sinistra in salita in direzioneHotel Petit Etoile.

Sentiero della Presila

outdoor

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Santi protettori, uomini illuminati, briganti e contadiniin lotta per la terra e la libertà.Crocevia di uomini e idee, la Sila ha dato i natali oha ospitato personaggi storici che ne hanno disegnatol’identità. Gioacchino da Fiore, San Francescoda Paola, il Beato Angelo da Acri, i fratelli Bandiera,solo per citare i più noti. L’epopea dello spirito silanoperò non si esaurisce in queste figure: ogni angolodel territorio racconta un’infinità di vicende cheprendono spesso forma nel patrimonio storico e artisticooppure nelle botteghe artigiane dove ancora oggisi tramandano tradizioni e conoscenze antiche.

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In viaggio seguendo lo spirito

SPIRITOL’ITINERARIO

Località di partenzaSan Giovanni in FioreLocalità di arrivoAcriChilometraggio totale134 km

1 La Fattoria dei Ricordi (Agriturismo, B&B, Camping scout, Produzione Agroalimentare) – Pag. 652 Scuola Tappeti Caruso(Artigianato locale, Produzione, Vendita) – Pag. 863 Giovambattista Spadafora(Artigianato locale, Produzione, Vendita) – Pag. 854 Fratelli Mancina(Produzione, Vendita, Rosticceria, Commerciante) – Pag. 885 Macchia di Tuono Barberio Rosa(Produzione Agroalimentare) – Pag. 646 Tenuta di Torre Garga Orti dei Monti (Agriturismo) – Pag. 187 Hotel Biafora (Hotel, Ristorante) – Pag. 198 Caseificio Vallefiore(Ristorante, Produzione Agroalimentare) – Pag. 879 Rifugio Lo Scoiattolo (Rifugio, Ristorante) – Pag. 5110 Hotel Park 108 (Hotel, Ristorante) – Pag. 1511 Il Brillo Parlante (Griglieria, Pub, Birreria) – Pag. 9012 Albergo Ristorante Al Cavaliere (Hotel, Ristorante) – Pag. 1413 Le Delizie di Marianna (Produzione Agroalimentare) – Pag. 1314 Azienda Agricola Giuliano Talarico(Produzione Agroalimentare, Vendita diretta) – Pag. 9115 Emporio Dolce Salato Red.Cam (Produzione Agroalimentare, Commerciante) – Pag. 10216 Hotel Petite Etoile (Hotel, Ristorante) – Pag. 9817 Ristorante L'Oste Matto (Ristorante) – Pag. 9918 Bisciglia Snc (Produzione Artigianale) – Pag. 9619 B&B Le Stagioni (B&B) – Pag. 10120 B&B Antica Residenza GBG (Azienda Agricola Paola Granata)(B&B, Antica Residenza) – Pag. 9721 Fratelli Barbarello(Produzione Agroalimentare, Commerciante) – Pag. 10022 Azienda Agricola Verrina Gianna (Produzione Agroalimentare, Agriturismo di prossima apertura) – Pag. 7823 Il Golosone (Produzione, Vendita) – Pag. 10324 Gli Antichi Ricami (Produzione, Vendita, Artigianato) – Pag. 10425 Magna Graecia (Produzione Agroalimentare, Vendita) – Pag. 10526 Azienda Agricola Agrituristica Carricato Emilia (Ristorante, Produzione, Vendita diretta) – Pag. 77 27 Rifugio Casello Margherita - Società Cooperativa Il Sentiero(Rifugio, Servizi) – Pag. 9528 Barrese Srl (Produzione Agroalimentare, Commerciante) – Pag. 7229 Zoosilana Paese Soc. Coop.(Caseificio, Produzione Agroalimentare) – Pag. 7530 Villa Guido (B&B) - Pag. 5231 Hotel Cristallo (Hotel) – Pag. 4132 Hotel Cozza (Hotel, Ristorante) – Pag. 3933 Hotel Aquila e Edelweiss (Hotel, Ristorante) – Pag. 4034 Associazione Fattore Creativo (Servizi e Fattorie Aperte) – Pag. 6235 Hotel Tasso (Hotel, Ristorante) – Pag. 4236 Altipiani Eventi e Turismo (Commerciante e Servizi) – Pag. 12537 Sila Funghi (Commerciante) – Pag. 5338 Centro Carni Srl (Commerciante) – Pag. 6639 Hotel La Fattoria (Hotel) – Pag. 11540 Azienda Agricola Paese Fiorella (Agriturismo, Ristorante,Produzione Agroalimentare) – Pag. 7041 Fattoria Biò Grillo(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 7342 Azienda Agricola Eredi Filicetti Francesco Attilio(Produzione Agroalimentare) – Pag. 11643 Azienda Agrituristica Val Calamo (Agriturismo, Campeggio, Ristorante, Produzione Agroalimentare) - Pag. 11844 Nero di Calabria Soc. Coop. (Produzione Agroalimentare) – Pag. 10945 Azienda Agrituristica Santa Maria di Macchia(Agriturismo, Produzione Agroalimentare) – Pag. 11246 Ristorante del Cacciatore (Ristorante) – Pag. 11947 Azienda Agricola Fratelli Coregrande(Produzione Agroalimentare) – Pag. 11048 Azienda Agricola Adimari (Produzione Agroalimentare, Agriturismo di prossima apertura) – Pag. 11149 Ristorante La Veranda - Hotel 660 – (B&B, Ristorante, Hotel) – Pag. 117

Le Aziende dell’itinerario L’itinerario tematico attraversa le principali localitàdella Sila Grande che con le numerose testimonian-ze religiose e artistiche svelano l’identità storico-cul-turale di questa area verde nel cuore della Calabria.Personaggi come Gioacchino da Fiore hannolasciato le loro tracce e la loro influenza, che anco-ra oggi è possibile ammirare. Eredità religiose cheinsieme alla tradizione artigiana e alle ricchezzedei piccoli borghi sono gli elementi culturali di unastoria ricca e variegata. Il percorso si snoda sulleorme dell’Abate, prosegue attraverso i conventifondati da San Francesco da Paola, passandoper le numerose testimonianze di devozione popo-lare, e termina infine ad Acri, paese alle porte set-tentrionali del Parco. Un viaggio dello “Spirito” chesi è espresso in attività umane, in patrimoni artisti-ci e valori storici.

Come arrivareA3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Cosenza, proseguiresulla SS107 e la SP256 in direzione Lorica, oppure laSP217 in direzione Aprigliano e Pietrafitta e la SS178fino a Lorica. Da Crotone seguire la SS107 fino a SanGiovanni in Fiore. Dalla Sila Greca seguire la SS106, aMirto SS531 fino a Cropalati, poi SS177.

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1 • Collegamento Lago Arvo – Lago Ampollino Mountain bike

2 • Sentiero della FiumarellaTrekking

3 • Anello dei Colli PerilliTrekking

4 • Anello del Lago ArvoCicloturismo

5 • Sentiero dell’AbateTrekking

11 • Strada delle VetteMountain bike

12 • Sentiero della Presila Trekking

13 • Sentiero della Forestadel Tasso Trekking

Gli itinerari outdoor

1a Tappa 2a Tappa 3a Tappa 4a Tappa

Page 44: Vivere LA SILA GRANDE - Silautentica · Pro Loco San Pietro in Gua - rano Via Mazzini, 1 87047 San Pietro in Guara - no (CS) Tel 098 471 SERRA PEDACE Municipio Via Roma - 87050 Tel.

Giovambattista SpadaforaVia Roma, 3 - 87055 San Giovanni in FioreTel. 0984.993968 - Fax 0984.975067Cell. 392.1366368 (Monica Spadafora)[email protected]@gmail.comwww.spadaforagioielli.it

➜ Tipologia attività: Produzione e venditaartigianato locale (Oreficeria)Produzione e lavorazione orafa, gioielli che richiama-no la terra silana.Difficile stabilire con esattezza quando nasce l’arteorafa di questa famiglia, ma si sa che l’iniziatore, il pri-mo Francesco Spadafora, sia vissuto nella primametà del XVIII secolo. Filosofia ispiratrice, fin dal prin-cipio, il rispetto della tradizione, delle tecniche, deglistrumenti, delle forme che hanno subìto le più svaria-te influenze dai popoli approdati nei secoli nella mera-vigliosa terra di Calabria. La tradizione è arrivata finoa Giambattista e ai suoi figli, che insieme hanno fattoqualcosa di più rispetto ai predecessori, per farapprezzare il proprio prodotto a livello internazionale:creando modelli attuali, gioielli che hanno raggiungolivelli di considerazione unici al mondo (attirando unaclientela di prestigio quali i rappresentanti della SantaSede), ma che escono sempre fuori da piccolissimeincudini, stampi in ossi di seppia, crogiuoli riscaldatia mantice, che nessuno osa sostituire.

Tipo di produzione: oreficeria, gioielleriaProdotti: gioielli e argenti da casaLavorazione a manoVendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliSi parla: inglese, franceseCarte di credito: siGiorno di chiusura: domenica

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storica non lo è del tutto. I locali ombreggiati,i negozietti di prodotti tipici e di artigiana-to locale, dalla lavorazione dei tappeti aquella del legno, passando per la creazionedelle ceramiche e delle tipicità gastronomicheche si affacciano sulla Badia meritano unasosta tutt’altro che breve. In particolar modosono da segnalare alcune botteghe artigianeche si incontrano prima di entrare nella piaz-zetta, con le insegne scolpite in legno: la pri-ma è la Scuola Tappeti Caruso, dove èpossibile ammirare gli ozaturi a pizzulune e letipiche coperte trappigne o la n’cullerata.Oltre a lavorare sul tradizionale, l’attività hala particolarità di utilizzare fibre naturali comela ginestra, la lana, il lino e il cotone e di pro-gettare grandi arazzi a tema spirituale: è ilcaso del rifacimento in tappeto del Liber Figu-rarum proprio di Gioacchino da Fiore, la piùconosciuta opera di teologia figurativa delMedioevo. Di particolare rilievo il tessuto rea-

San Giovanni in Fiore

Si parte da San Giovanni in Fiore,“Capitale delle Sila”.

Spirito, perché per vivere appieno l’esperien-za silana ci vuole predisposizione d’animo.Da San Giovanni in Fiore ad Acri, ritornandosui luoghi di meditazione e pellegrinaggio del-l’Abate Gioacchino. L’itinerario può iniziaredalla pittoresca piazzetta circolare antistantel’entrata dell’Abbazia Florense, il più impor-tante edificio religioso della provincia di Cosen-za e uno dei più rinomati di tutto il Sud Italia,nata sulla falsariga della Jure Vetere fondataalcuni anni prima proprio dal grande AbateGioacchino da Fiore e dai suoi monaci.

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IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

E lucemi da lato il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato…Dante Alighieri, Paradiso Canto XII

Località di partenza San Giovanni in Fiore | Località di arrivo San Giovanni in FioreChilometraggio 0 km

L’abbazia venne costruita nel 1215 su uncostone roccioso affacciato sul fiume Neto; ilmonastero, ancora in buono stato, è di matri-ce romanica e visse fino alla fine del Settecen-to un periodo di grande splendore, rivestendoun ruolo chiave nella diffusione degli idealigioachimiti e trasformando questo piccolo cen-tro della Sila in un punto di riferimento per ilmisticismo e il cristianesimo panteista delMedioevo. Proprio sul finire del Settecento, ilconvento fu protagonista di un episodio traleggenda e realtà: i monaci ospitarono un gio-vane confratello di Gaeta, tale Michele Pezza.Fattosi amico un frate del luogo, GennaroRivelli, il Pezza elaborò un piano che si rivelòdiabolico: impadronirsi del monastero conuna sorta di colpo di stato conventuale. Giàsulla strada di un accordo con il feudatariolocale per la spartizione dei beni ecclesiasticie l’aiuto in armi utile alla sommossa in cambiodella promessa di portare a termine al megliola rivolta, Pezza e Rivelli vennero scoperti.Avvertiti, i due frati decisero di vendicarsi peril complotto non riuscito tagliando le corde del-le campane della chiesa, così che nessunopotesse dare l’allarme. Quindi diedero fuocoall’intero edificio e scapparono. Il rogo provo-cò la morte di 34 persone e fece nascere unaleggenda maledetta, secondo la quale Miche-le Pezza, da quel giorno, divenne noto in tuttoil mondo come il Fra’ Diavolo. La sua storia,ancora oggi, caratterizza l’Abbazia Florense,concedendo spazio ad una verità che forse

Abbazia Florense

Arco normanno, San Giovanni in Fiore

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Scuola Tappeti CarusoVia A. Gramsci 19587055 San Giovanni in FioreTel. 0984.992724Cell. 328.4577671 (Domenico Caruso)[email protected]

➜ Tipologia attività: Artigianato locale. Tessituraartistica, arazzi e tappeti. Produzione e vendita.Bottega d’arte specializzata nella tessitura edannodatura di arazzi, tappeti e tessuti d’arreda-mento, realizzati con fibre naturali su telai amano ed artistici.“Ozaturi a pizzulune”; le tipiche coperte “trappi-gne”; la “n’cùllerata” (sfilato tipico); intramonta-bili arazzi, servizi da tavola e gli asciugamani cherievocano la Magna Grecia; scialli, stuoie, tendee tessuti d’arredamento. Artisti ed architetti sanno ormai che da ScuolaTappeti potranno vedere i propri disegni fedel-mente riprodotti su telaio. Gli arazzi della Scuo-la Tappeti Caruso sono presenti in musei e col-lezioni private di tutto il mondo; tra questi,l’arazzo consegnato alla Real Casa Normannad’Altavilla.

Tipo di produzione: tessituraProdotti: tappeti, arazzi, tessiture artistiche, tessiliper interni.Lavorazione a manoVendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abili Si parla: ingleseCarte di credito: sìGiorno di chiusura: domenica (ma apre su richiestaper rivenditori ecc.)

ne fanno un materiale resistentissimo alla com-pressione e alle intemperie. Proprio a San Gio-vanni in Fiore, storicamente, operò una vera epropria scuola di scalpellini; punta e mazzuo-lo alla mano, gli artisti aspettavano l’estate perritrovarsi nella valle del Garga per lavorare laroccia: minuti di fronte all’imponenza deimastodontici massi di granito, era come seaffrontassero i giganti in pietra con la consape-volezza che dentro a quei titani già ci fosseroartistici capitelli, superbi portali, mole per maci-nare il grano, e bastasse solo il loro duro lavo-ro per liberare i soggetti. Quando sopraggiun-geva l’inverno, si ritornava a lavorare nellapiazzetta antistante l’Abbazia. Le opere piùbelle ed interessanti sono i portali che si tro-vano a San Giovanni in Fiore: quello delmonastero, con incorniciatura ad arco di trion-fo di inizio Rinascimento, il portale della Chie-sa di S. Maria delle Grazie, con due cop-pie di leoni che reggono il suo peso, e infinequello di Palazzo Lopez, dove furono messiin prigionia i fratelli Bandiera.San Giovanni in Fiore vanta una tradizionepressoché unica nell’artigianato dell’oro, nel-l’intera Europa, vivendo una realtà senza solu-zioni di continuità tra passato e presente.La bottega orafadella famiglia Spadafora,fin dal Settecento tramanda di padre in figlio latradizione del gioiello. Ancora oggi gli Spada-fora lavorano su stampi ricavati da ossi di sep-pia, modellando i preziosi col mantice alla luce

Caseificio VallefioreContrada Garga SS107 - San Giovanni in FioreTel. e fax 0984.970889Cell. 335.1550815 (Giovanni Biafora)[email protected] in costruzione

➜ Tipologia attività: Ristorante e ProduzioneAgroalimentareVisita del caseificio, lavorazione, degustazione evendita diretta dei prodotti caseari, ortaggi, carne egriglieria. Associazione Fattore Creativo ONLUSIl segreto è il profondo legame con un territorio lacui storia è legata alla vita e alle opere dell’abateGioacchino da Fiore. A suggellare la forte identitàstorico-culturale del caseificio è l’ubicazione a soli 3chilometri da Iure Vetere, dove l’Abate fece sorgereil primo cenobio. La tradizione gioachimita si riflette in ogni elemen-to del marchio: dalla scelta del nome, all’immagineriprodotta, il fiore che riprende un particolare delLiber Figurarum di Gioacchino. Le condizioni sin-golari del territorio, in una sorprendente armoniatra maestosità della montagna e clima mite delMediterraneo, rendono il latte di qualità superiore eunica la produzione, come si riscontra al ristorante,dove oltre a deliziosi formaggi è possibile degusta-re ottime grigliate di carne e specialità silane.

Accesso per diversamente abiliSi parla: inglese, francese, tedesco, spagnoloCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre apertitranne CapodannoNumero coperti: 200Ristorazione all’aperto: 50 postiSpecialità a tavola: formaggi (caciocavallo), lasa-gne ai funghi, carne alla griglia, contorni di verdura,crostate. Vini calabresi. Cucina ricercata ma con pro-dotti tipici. Menu per sportivi e menu per celiaci.

lizzato nel 1999 da Domenico Caruso, por-tando a termine un’impresa che non ha egua-li in tutta Italia: si tratta di un ordito di fibremetalliche nobili (oro o argento), lavorate utiliz-zando un telaio particolare, frutto dell’ingegnodel maestro e del padre Salvatore. Il telaio daloro creato permette di superare la difficoltàprincipale derivante dalla mancata elasticitàdelle fibre metalliche. L’innovativo tessuto fattoa San Giovanni in Fiore è stato poi utilizzatoper forgiare borse tempestate di pietre prezio-se esportate fino in Medio Oriente, culla dellatessitura mondiale.Dall’artista dell’annodamento Salvatore Caru-so al maestro Domenico Madia: dalla naturaall’arte, come recita il motto della sua aziendaspecializzata in lavorazione artigianaledella pietra e del granito silano. Un patri-monio culturale enorme concentrato nel lavorodi poche, tenaci persone, il sapere antico chesi tramanda e diventa tesoro condiviso: dasemplice scalpellino a imprenditore dell’arredourbano, edilizio, funerario. E materiali a chilo-metri zero, visto che il granito silano è la pie-tra regina della Sila. Gli abitanti dell’altopianoda sempre si interessano a questa attività, pro-prio a causa dell’abbondanza di materia pri-ma presente sul territorio, i massi erratici disse-minati nella zona da tempo immemore. Carat-terizzata da una grana ruvida, con puntini nerie bianchi, la composizione principale del gra-nito è costituita da mica e quarzo, elementi che

SPIRITO 1a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

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Fratelli MancinaVia Panoramica, 8387055 San Giovanni in FioreTel. 0984.992318Cell. 331.4037167 (Pietro Mancina)Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione e vendita,Tavola calda e rosticceria, Commerciante.Biscottificio e panificio con utilizzo del forno a legna,dolci tipici. Tavola calda, rosticceria e pasticceria.Sebbene ubicato nel pieno centro di San Giovanni inFiore, il panificio dei Fratelli Mancina riesce a offrireuno spazio fresco e accogliente, grazie a un giardinocon posti a sedere, dove degustare un pezzo di pizzao un dolce tipico in tutta tranquillità. L’attività, iniziatadai genitori del sig. Pietro Mancina, è ormai attiva daoltre cinquant’anni, ed è da sempre legata alla realiz-zazione di prodotti da forno e dolci che segue gli anti-chi gesti di una volta. Un progetto a lungo termineprevede anche dei corsi specialistici per i giovani, alfine di non perdere le tradizionali produzioni sia delpane che dei dolci, veri tesori della cultura silana dapreservare e tramandare ai posteri. Punto venditaanche a Camigliatello Silano con commercio di pro-dotti tipici e piatti tradizionali silani.

Tipo di produzione: panificio, biscottificio,gastronomia.Produzione artigianaleSpecialità: pane casereccio, dolci tipici (“turdillo”),Pitta ‘mpigliata.Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliSi parla: inglese, francese, tedescoCarte di credito: noGiorno di chiusura: domenicaPeriodo di chiusura: settimane centrali di luglio

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SPIRITO 1a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Da San Giovanni in Fiore a Pietrafitta

Da San Giovanni in Fiore al Lago Arvolungo la ex SS107 e la SS108bis.

Il contatto con il trascendente caratterizza ilpercorso che da San Giovanni in Fiore sidipana in direzione del Lago Arvo: la vec-chia SS107 sale dolce e tortuosa come lavocazione di un uomo di Chiesa: è questa,non a caso, la strada antica che l’Abate Gio-acchino percorse per testimoniare la propriadevozione e portare conforto ai fedeli dellaSila.Gioacchino è assurto a figura internazionaleintegerrima del cristianesimo medioevale, aseguito in particolare della posizione che

Dante gli riservò nel girone dei Beati delParadiso nella Divina Commedia. Teologo,scrittore, ma soprattutto testimone della paro-la di Dio, un monaco errante che - come rac-conta una delle tante leggende sorte attornoalla sua figura - tornò da una peregrinazio-ne in Terra Santa con il Sacro Graal, che daquel giorno illuminò il suo percorso, guidan-dolo nella creazione della congregazioneflorense di cui fu ispiratore e guida religiosaindiscussa. Una confraternita che portòavanti le sue originali interpretazioni delleSacre Scritture e permise alle sue idee inno-vative, specie in materia di rapporto tra Anti-co e Nuovo Testamento, di rappresentare

2atappa

IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

O no, no non fate del Gran Bosco d’Italia una locanda o un ospedale: resti, anzitorni ripopolato di pini e di abeti, qual fu nei secoli la Sila aspra e gagliarda,albergo un tempo di numi, e siano i numi dell’oggi il lavoro fecondo, il sentimentoforte e sano della natura donde scaturiscono le vere grandi virtù umane.

Nicola Misasi 1883

Località di partenza San Giovanni in Fiore | Località di arrivo PietrafittaChilometraggio 55 km

Lago Arvo

Abbazia Florense

delle lampade ad olio. In particolar modo, ilcapofamiglia odierno Giovambattista Spadafo-ra ha trasformato la sua storia in un marchioriconosciuto e apprezzato a livello mondiale e ilsuo laboratorio è diventato, a partire dagli anni‘50 del Novecento, un punto di riferimento perpersonalità di tutto il mondo. Sophia Loren, Giu-lio Andreotti, Roberto Benigni, Giancarlo Gian-nini, i reali del Belgio, fino alla Santa RomanaChiesa che, oltre ad avergli ordinato gioielli perpapa Wojtyla e l’attuale pontefice BenedettoXVI, ha permesso all’artista di conseguire unrisultato quasi unico nel suo genere: con oltre150 corone per statue di Vergini realizzate intutta la sua carriera, Giovambattista ha raggiun-to un primato inimitabile che gli è valso il titolodi “Orafo delle Madonne”.Dopo la visita alle aziende di riferimento, è ine-vitabile perdersi per le vie che salgono da que-sto grazioso centro della campagna silana.Dall’anfiteatro urbano partono infatti alcunivicoli che si dirigono verso la montagna su cuiSan Giovanni in Fiore è aggrappata quasi condevozione religiosa.

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ancora ai giorni nostri può trovarsi a contat-to con luoghi e sentieri inalterati nei secoli,con un Parco Naturale che offre la possibili-tà di vivere appieno l’esperienza mistica delBeato Gioacchino e dei suoi seguaci.Un esempio di questa potenza si ritrova nelpanorama circostante la ex SS107, che siconsiglia di intraprendere per visitare alcuniluoghi focali per la spiritualità silana. Lungola strada il paesaggio agreste lasciaimmediatamente il posto ai due re assoluti diquesto tratto di Sila: la montagna, impo-

Azienda AgricolaTalarico GiulianoLoc. San Mauro – 87050 PietrafittaCell. 338.2928223 (Giuliano Talarico)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare,Allevamento, Agriturismo in previsione. Venditadiretta dei prodotti.Produzione ortaggi, olive, uva; allevamento di bovini;vendita diretta dei prodotti. Tra le aziende agricole che segnano il paesaggio acavallo tra i borghi arroccati della Presila e l’altipia-no della Sila alcune realtà rappresentano appieno lacontinua evoluzione di questo piccolo mondo: unesempio luminoso è dato dall’azienda di GiulianoTalarico, che, tra cibi naturali e genuini nati dalleproduzioni agroalimentari e dell’allevamento e ven-duti direttamente al pubblico, ha trovato il tempoper programmare la conversione ad agriturismo,pianificata per fine 2013, per permettere ai visitato-ri di godere appieno di questo territorio suggestivoe incontaminato.

Tipo di produzione: agricoltura, allevamento.Prodotti: ortaggi, olive, uva; bovini.Vendita diretta al pubblicoA disposizione per aprire l’azienda al pubblicoe mostrare le tecniche di produzione:solo a fine lavori agriturismo (fine 2013)Si parla: inglese, spagnolo, rumeno.Carte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

per la Cristianità la via per una nuova eracosiddetta “dello Spirito Santo”, un’epocasegnata dall’avvento di un papato illuminato,vicino alle idee moderne dei gioachimiti,capace di spazzare con una ventata di veri-tà la corruzione e l’edonismo che fino a quelmomento avevano caratterizzato la Chiesa. L’abate Gioacchino fece delle sue peregrina-zioni, dei suoi viaggi, delle sue missioni inSila un esempio tale che, se da una partemolti lo temerono e lo ostacolarono, la San-ta Sede lo volle abate a tutti i costi, anchecontro il suo stesso volere. Era forse in questiboschi, più che nei conventi e nelle abbazie,che Gioacchino trovava il contatto con il Divi-no, essendo la foresta e la natura al suo sta-to brado la manifestazione più evidente del-l’esistenza dell’Onnipotente. La Sila eral’Eden e Gioacchino il suo vate. Ancoraoggi, egli rappresenta il mito più forte e per-sistente tra i credenti della Sila, per un “pan-teismo cristiano” così vicino alla visione fran-cescana da essere un patrimonio universaleanche per il turista solo di passaggio, che

SPIRITO 2a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Il Brillo ParlanteVia Lungo Lago - LoricaTel. 0984.537282Cell 339.8626913 (Alfredo Martire)[email protected]

➜ Tipologia attività: Griglieria, Pub, BirreriaChi è già stato al Brillo Parlante e desidera pubbli-cizzarlo agli amici, si trova sempre un po’ in difficol-tà. Nel voler parlare di questo ristorante ci si rendeconto, infatti, di non sapere con esattezza quale sial’elemento, all’interno come all’esterno del locale,che sia stato maggiormente apprezzato. La posizio-ne splendida in cui si colloca la struttura, letteral-mente sulla riva del lago Arvo, lascia molti incanta-ti; altri si innamorano immediatamente del solare egentilissimo personale, dove i camerieri come icuochi sembrano sempre felicissimi di risponderead ogni richiesta dell’ospite; altri ancora tornerannosicuramente perché conquistati dai piatti strepitosi,dagli antipasti alla carne alla griglia, dai secondi diverdura alle sfogliatine dolci. Non resta che prova-re per credere!

Accesso per diversamente abiliServizi: telefono, connessione internet.Si parla: inglese, francese, spagnoloCarte di credito: sìGiorno di chiusura: sempre apertoNumero coperti: 120Ristorazione all’aperto: 50 postiSpecialità a tavola: salumi, formaggi, carne alla gri-glia, verdure grigliate, sfogliatine dolci, amari regio-nali. Cucina casalinga, prodotti locali. Degustazione di prodotti tipici (carne podolica, pata-te della Sila, formaggi). Menu per sportivi e menu perceliaci.

Convento di S. Antonio, Pietrafitta

Mucche podoliche al pascolo

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Si parte dalla località di Nocelle (m 1321), imboccando lavia in salita dove ci accoglie il cartello indicante l’inizio delsentiero 420; dopo la breve salita si giunge al punto di

incontro tra i due sentieri che formano l’anello dell’itinerario, il

438 e il 420, in prossimità di una grande cascina. Qui si puòdecidere in che senso percorrere l’anello, in base ai gusti: la par-te a sinistra del 420 è prevalentemente all’interno del bosco esi inerpica tra stretti tornanti, mentre a destra il 438 si alternatra tratti al sole e ombra ma ha una salita più regolare. Si gira a destra per il 438 e si inizia la salita lunga circa 5 chi-lometri che porta fino alla Croce dei Laghi (m 1749); lungo tut-ta la salita si tiene sempre la strada principale, e il terreno èdapprima sterrato, ma nel seguito a tratti muta in sabbioso, roc-cioso e dissestato, a cui l’escursionista deve quindi fare attenzio-ne nel cammino. Sempre ben indirizzato dai segnavia si sale inmaniera regolare, e si iniziano già a poter ammirare scorci sul-la sinistra delle vette e i loro versanti, preludio a quello che sipotrà ammirare più avanti. Giunti alla sommità della salita, nelpunto di congiunzione dei due sentieri, si sale ulteriormente perun breve tratto fino alla Croce dei Laghi, visibile sulla destra.Qui si è ripagati di tutto lo sforzo appena fatto: dal punto in cuiè situata la croce si dominano le intere vallate di lago Arvo eAmpollino e si scorgono monte Botte Donato e monte Coppo, eMontenero dall’altra parte. Siamo molto in alto, su una delleprincipali vette della vasta dorsale del Montenero e dell’interoaltopiano della Sila. Dopo aver fatto una sosta obbligatoria, siaper ammirare a fondo il panorama, sia per rifiatare giustamen-te, ci si inoltra ritornando sui propri passi e poi si gira a destranella discesa del 420 che riporterà al punto di partenza; qui unaserie di stretti tornanti in cui si tiene sempre la strada principa-le su terreno a tratti dissestato, a cui prestare attenzione, por-tano l’escursionista, sempre attraverso il bosco, a poter ammi-rare anche ultimi scorci tra i rari spazi tra gli alberi. Superato unponticello si giunge dopo altri due tornanti fuori dalla zonaboschiva; presa la strada a destra si tiene poi la sinistra piùavanti, dopo circa 100 metri, al bivio davanti a un rudere,imboccando la strada che riporta all’abitazione vista ad inizioitinerario; quindi prende la stradina in discesa per ritornare alpunto di partenza.L’itinerario è fruibile anche in mountain bike, ma solo peresperti poiché è impegnativo nel tratto che prende quota,soprattutto a causa della conformazione del terreno che richie-de una buona capacità tecnica e atletica.

itinerarioTrekking

Località di partenza e arrivoSan Giovanni in Fiore, loc. NocelleLungo il percorsoCroce dei Laghi, Colli PerilliDifficoltàTrekking: E (itinerario escursionistico privo didifficoltà tecniche)Mountain bike: DifficileDislivello+ 579 metri- 579 metriTempo di percorrenzaTrekking: 4.30 oreMountain bike: 3 ore Fondo stradale3% asfalto – 97% sterrato400 m asfalto – 10,5 km sterratoQuota massima raggiunta1749 metri slm, Croce dei LaghiLunghezza del percorso10,9 chilometriSegnaleticanr 438, nr 420Come arrivareDa Lorica SS108bis in direzione San Giovanni in Fiore, girarea destra alla svolta per PinoCollito, fino a località Nocelle.

Anello dei Colli Perilli

outdoor

nente e granitica, con i suoi orridi e i fianchispezzati, feriti e cicatrizzati dal tempo e dal-le intemperie, e la vegetazione. Una vegeta-zione che prevede, a sua volta, due sovraniindiscussi: il pino laricio e la ginestra.Nelle curve che separano da Rovale è faci-le attraversare corridoi d’ombra creati dallefronde selvagge dei pini e, dopo alcuni chi-lometri di tenebra, rimanere accecati dallecascate di ginestra italica che sul finire dellaprimavera esplodono in tutta la loro intensitàcromatica omaggiando il turista con attimi dipura euforia. Dai terrapieni cascano comerampicanti, nelle praterie all’apparenza infi-nite che ogni tanto si aprono a bordo strada,si moltiplicano in cespugli gonfi e vivi, infon-dendo nel visitatore un sentimento di armo-nia e di equilibrio naturale difficile da prova-re altrove: sono le fioriture di questa piantaprofumata e portatrice di gioia, rigogliosa esimbolo di rinascita per la Sila dopo i lunghie scuri inverni ghiacciati.Inebriati dal panorama, è quasi automaticorimanere sorpresi dalla visione in lontananzadel Lago Arvo che spunta tra i tronchi seco-lari degli alberi silani. La flora ritorna monta-na e il paesaggio è quello tipico della fore-sta. Placido, il lago Arvo sembra attenderci. Doverosa è la visita al ridente villaggio turi-stico di Lorica, sorto proprio sulle spondedel lago. Anche in questo luogo di serenità espensieratezza è possibile ritrovare il filodiscreto di quella spiritualità francescana chealeggia su tutto il nostro percorso. Proprioalle spalle dell’abitato di Lorica partono infat-ti diversi sentieri che si inoltrano nel silenziodei boschi. Tutti sono consigliabili agli aman-ti delle escursioni, ma uno di questi si addiceparticolarmente al nostro itinerario dello Spi-rito: è il Sentiero dell’Abate, che ripercor-re probabilmente lo stesso percorso su cuitante volte si incamminò Gioacchino nei suoiviaggi verso i paesi della Presila.

Una volta terminata la visita a Lorica, si con-siglia di non proseguire sulla sponda norddel lago, ma di tornare verso Rovale e da lìprendere la strada secondaria che costeggiatutto il versante sud dell’Arvo, offrendo splen-dide vedute del grande bacino idrico edangoli suggestivi che invitano alla sosta e agodersi attimi preziosi di relax all’ombra deipini e degli abeti. Superata la frazione diPino Collito, un grande tornante ci conducea Quaresima, località di confine dellaSila: da qui, infatti, si può discendere sullaSP178 verso Aprigliano. Proseguendo sullastessa strada, discendendo tra panoramimozzafiato e vedute della valle cosentina inlontananza, si intravedono i centri storici deicomuni che hanno la loro competenza terri-toriale su tutta la Sila.Il primo che si incontra è Pietrafitta, balco-ni scenografici sulla vallata sottostante per-mettono di avere in un attimo un breveaccenno della realtà dei paesi della Presila:dominanti sulle creste dei colli su cui sonostati edificati, i centri storici dei borghi pre-silani si stagliano nell’infinito del cieloergendosi a guardiani del territorio, senti-nelle silenziose che con la loro presenzasembrano segnare l’entrata di un regnoepico, l’ultimo baluardo di una realtà qua-si mitologica: la Sila.

SPIRITO 2a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

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roglianesi. All’interno l’impianto si presentacostituito da tre navate, divise da una serie dipilastri a pianta quadrangolare in pietra tufa-cea a vista in stile romanico, su cui si imposta-no archi a tutto sesto, anch’essi in pietra fine-mente lavorata a mano. Di altrettanto interesse è la cinquecentescachiesa di Santa Maria di Monte Olive-to, costruita dai frati del luogo; nella facciataprincipale si apre il portone ad arco in pietrasormontato da una monofora, mentre l’inter-no, ad un’unica navata, custodisce il politticosu tela firmato Hippolitus Burghesius e datato1612. Infine merita una visita il convento diSan Francesco di Paola costruito nel1617 sui resti del cenobio della confraternitadi Santa Maria della Pietra. Ristrutturato direcente, presenta nella facciata principale conpietra a vista il portale d’ingresso ad arco.All’interno sulla parte destra si nota subito unastanza con caminetto e cinque celle conmonofore quadrate dotate di supporto in tufo,risalente all’originaria edificazione. Si arriva quindi a Serra Pedace, con la suaLoggia appena ristrutturata, la chiesa del-l’Immacolata, i Palazzi Gentilizi e ilMuseo Ambientale. Per godere totalmen-te della bellezza di questo antico villaggio diorigine preromana si consiglia di salire fino alcampo sportivo e seguire la strada che proce-de in costa. Svoltando sulla prima a destra sidiscende per Via Giovanni XXIII e, dopo unacappella votiva, ci si può fermare a gustareuna delle acque più buone della terra silana,che sgorga libera da tre fontane affacciate su

Da Pietrafitta a Celico

In viaggio attraverso i paesi della Presila.

A Pietrafitta, l’abate Gioacchino trovò la mor-te; a Celico incontrò la vita. È qui, infatti, chenacque da una famiglia agiata, e da questoluogo iniziò il suo percorso di sacrificio e tota-le devozione al messaggio cristiano. Celico,però, è l’ultimo dei borghi da visitare: inizian-do da Pietrafitta, rimanendo in linea con il mes-saggio di predicazione francescano che poi fugioachimita, è consigliabile la visita del con-vento di Sant’Antonio, fondato nel 1612da Padre Pietro da Cassano. Tra i primi religio-si che l’onorarono della loro presenza si erge,figura celestiale, Sant’Umile da Bisignano.Dopo la soppressione del 1866, il convento furiscattato dal demanio nel 1890 e divennecasa di probandato prima e di noviziato poi.Nel 1902 vi fu aperto il Collegio Serafico edivenne così una casa di formazione per gliaspiranti all’Ordine dei Frati Minori. Lasciata Pietrafitta, s’incontra Pedace. Il pae-se ha dato i natali a Michele de Marco, inarte “Ciardullo”, poeta e drammaturgo dialet-tale. Un tempo veniva chiamata la “Toledo del-la Calabria”, per il grande numero di attivitàdi fabbri e arrotini di lame e coltelli. Una bre-

3atappa

IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

L’impressione che rimane, profonda e originale, è una sensazione di eterno silenzio, di isolamento assoluto… si è in presenza della natura come essa è uscita dalle mani del Creatore e come essa resterà senza modifiche, senza sozzure. (…). Hanno senza dubbiol’animo contemplativo i baroni calabresi, o per lo meno essi amano venire a riposarsi dall’agiato rione delle città in quelle solitudini infinite, perché i più ricchi tra essi hannoscelto questa zona della Sila Grande, che è vicina al corso del Neto, la più silenziosa, la più selvaggia del paese per fissarvi i loro luoghi di villeggiatura.

Louis e Charles de Fonchier, 1911

Località di partenza Pietrafitta | Località di arrivo Celico | Chilometraggio 15 km

ve visita permette di conoscere la chiesaParrocchiale dei SS. App. Pietro e Pao-lo che costituisce un notevole organismo archi-tettonico del sedicesimo secolo, importante peri suoi riferimenti stilistici. All’esterno la facciataprincipale, di notevole interesse, è scandita dalesene verticali in muratura su cui si imposta untimpano triangolare decorato da una serie dicornici in pietra scolpita: interessante è il roso-ne centrale con colonnine a raggiera e duepiccoli rosoni in pietra ubicati sopra le entratesecondarie.Pregevoli i portali di ingresso della navatella disinistra, sul prospetto laterale, con decorazio-ne litica della rinascenza, opera di intagliatori

Rifugio Casello Margherita -Società Cooperativa Il Sentiero di Eduardo e Simonetta SantoroSP256 km 10 - 87053 Celico (CS)Cell. 349.1078789 (Eduardo Santoro)Cell. 340.3411987 (Simonetta De Rose Santoro)[email protected]

➜ Tipologia attività: Rifugio Montano, Serviziodi Guida Turistica ed Escursionistica.Primo rifugio montano in Sila, vicino alla pista difondo di Montescuro e punto di partenza per escur-sioni sulle montagne vicine.È una ex casa cantoniera dei primi del Novecentoristrutturata secondo i principi della bioedilizia,immerso in un ambiente incantevole, tra boschi dipini larici, faggi, castagni e abeti bianchi. Offre la pos-sibilità di fare piacevoli passeggiate con le racchetteda neve e di praticare lo sci di fondo sulla vicina epanoramica Strada delle Vette. Il rifugio è gestito eabitato tutto l’anno da Eduardo e Simonetta. Il primoda 14 anni fa la guida escursionistica in Sila (guidaAIGAE e guida ufficiale del parco). Simonetta è cana-dese, insegna inglese presso l’Università della Cala-bria e ogni mattina scende “a valle” dai suoi studenti,anche con mezzo metro di neve. Il rifugio offre ospi-talità familiare e una cucina a base di piatti semplici,tradizionali e non, con prodotti locali e biologici.

Accesso per diversamente abilistanza e bagno dedicatiServizi: sala da pranzo con caminetto, zona sog-giorno, lavanderia e stireria ospiti. Escursioni gui-date a piedi, in mountain bike, con ciaspole e sci difondo, osservazione animali. Corsi di cucina localee di lingua inglese. Possibilità di accoglienza anima-li domestici.Si parla: ingleseCarte di credito: noNumero camere: 4 (1 doppia; 1 tripla; 2 quadruple).Posti letto: 13Camere con: bagno, riscaldamento, cambio bian-cheria.Periodo di chiusura: sempre aperto su prenotazione.Ristorante aperto solo a chi soggiornaNumero coperti: 13Caratteristiche della cucina: tradizionale, con pro-dotti genuini e dove possibile a km 0.

Pedace

Page 50: Vivere LA SILA GRANDE - Silautentica · Pro Loco San Pietro in Gua - rano Via Mazzini, 1 87047 San Pietro in Guara - no (CS) Tel 098 471 SERRA PEDACE Municipio Via Roma - 87050 Tel.

B&B Antica Residenza G.B.G.della famiglia GranataVia B. Croce 21 Spezzano della Sila Tel. e fax 0984.464000Cell 339.2034648 (Paola Granata)[email protected]

➜ Tipologia attività: Azienda Agricola, B&B eAntica Residenza.Quasi interamente sviluppata sull’altopiano sila-no, l’attività gestita da Paola Granata prometteun soggiorno indimenticabile. Il territorio in cui si colloca la struttura è carat-terizzato da fiumi, fiumare e torrenti ed è coper-to da immense foreste di conifere e di faggi, cuisi alternano colline e pianori ricchi di prati epascoli. La felice esposizione offre al visitatoreun’immagine superba del lago Cecita, circonda-to dalle creste delle montagne. Una volta arriva-ti all’azienda, si entra in un mondo fiabesco dovei vari personaggi che in qualche modo hannointriso questi luoghi della loro presenza, comelupi, briganti, carbonai, pastori, riportano lamemoria all’età dell’adolescenza. L’accoglienza squisita e le produzioni dell’azien-da agricola, dove un valore particolare assumo-no la coltivazione di patata silana e il ripristino divitigni da vino, completano alla perfezione un’of-ferta ricettiva di grande interesse.

L’Azienda agricola Tipologia attività: Azienda agricola, ProduzioneAgroalimentare e Fattoria Didattica (in progetto)Coltivazione della patata, frumento, cereali, foraggi,olio, vigne, alberi pregiati (ciliegio, quercia). Asso-ciazione Fattore Creativo ONLUS.Biologico certificato: sì (patate)Carte di credito: noPeriodo di chiusura: dicembre - maggio

B&B Antica ResidenzaServizi: studio e biblioteca, giardino. Ditta esterna per servizio lavanderia e stireria. Accoglienza animali domestici.Carte di credito: noNumero camere: 2 (doppie), bagno in comune.Posti letto: 4Camere con: riscaldamento, zona soggiorno,TV, cambio biancheria, servizio pulizie.Periodo di chiusura: da ottobre a maggio(aperta in altri periodi su prenotazione)

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a mezzogiorno e a sera per richiamare ilpopolo alla preghiera e invocare l’aiuto dellaVergine in ricordo dell’avvenimento. In questianni sorgono diverse chiese e congreghe inti-tolate alla Vergine Santissima, ed è interessan-te scoprire che anche a Celico, a pochi chilo-metri da Casole, nel 1571 sorga un’altra chie-sa dedicata all’Annunziata, come ringrazia-mento per la vittoria riportata a Lepanto. Cer-tamente anche i fedeli di Casole iniziarono lacostruzione dell’edificio religioso subito dopoquesti avvenimenti, istituendo una congregache s’interessasse delle opere di carità e di soc-corso per le persone più bisognose, oltre cheper diffondere il culto della Vergine Maria. La chiesa dell’Annunziata è costituita daun’unica navata, l’altare maggiore è di una raf-finatezza particolare perché custodisce unapala in legno scolpito di scuola roglianese.All’origine certamente racchiudeva una tela,come si può ancora notare dalla cornice rima-sta; in seguito al posto della tela fu fatta costrui-re una nicchia, che attualmente ospita la statuadella Madonna e dell’Arcangelo Gabriele.Nella navata è situato l’altare della VergineAddolorata, in stucco decorato in oro zecchi-no di finissima fattura.Proseguendo lungo l’itinerario dello Spirito, sipassa per Spezzano Piccolo, luogo dovevisse e morì Fausto Gullo, più volte deputa-to e Ministro della Repubblica, denominato ilMinistro dei contadini per i suoi decreti sullaterra che portano il suo nome: “I Decreti Gul-lo”, i quali ruppero il latifondo e diedero l'av-vio alla riforma agraria. Nel borgo medie-

un piccolo piazzale decorato con mattonibianchi e neri di origine recente. Rimanendo incosta, e svoltando per Casole Bruzio, siammira l’intera Cosenza da questo paese, cheè un balcone naturale e che offre scorci impa-reggiabili tra le case. Da qui è possibile fareuna deviazione per visitare anche il caratteristi-co paesino di Trenta con le sue numerosechiese che ne fanno un gioiello del patrimoniostorico artistico della provincia di Cosenza. ACasole Bruzio,la cui Patrona è Santa Marina,si può far visita alla chiesa madre intitolata aSanta Maria Vergine eretta nel Seicento, ea un edificio che onora la memoria di un even-to storico di portata nazionale: la chiesa del-l’Annunziata. Situata nel centro del paese,in piazza Arcivescovo Basile, tra gli antichipalazzi nobiliari, presenta una facciata concampanile a vela ed un imponente portale inpietra tufacea con inciso il probabile anno dicostruzione dell’edificio, 1575. Una data sim-bolica, che con dovuta attenzione ci raccontamolto della devozione degli abitanti di CasoleBruzio alla Madonna: il 7 ottobre 1571 la flot-ta cristiana sconfigge a Lepanto, nel golfo diPatrasso, la flotta dei Turchi Saraceni, evitandoil pericolo della conquista musulmana su tuttal’Europa. Papa San Pio V attribuisce la vittoriaall’intercessione della Vergine Maria e decretail 7 ottobre la festa della Regina delle Vittorie,ordinando che le campane suonino al mattino,

SPIRITO 3a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Bisciglia SncVia Case Sparse 33 - 87050 Casole BruzioTel. e fax 0984.432355Cell. 328.4030341 (Andrea Bisciglia)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione ArtigianaleLavorazione artigianale, produzione e vendita diferro battuto e acciaio inox.Il viso si bagna di sudore, inevitabilmente, davantialla forgia, mentre la massa ferrosa incandescenteviene plasmata. La passione per produrre artigianatodi qualità, una cura e una dedizione uniche e un’espe-rienza di quasi quarant’anni nel settore del ferro bat-tuto che nessuna università potrebbe insegnare, vin-cono giorno dopo giorno l’immensa fatica compor-tata dal duro lavoro. L’eccellente risultato è una bot-tega a carattere familiare che, partendo dalla formi-dabile tenacia di Valentino Bisciglia, divenuto bravis-simo dopo un periodo di importante apprendistatopresso famosi artigiani italiani e francesi, fonde l’ar-te della progettazione con la consolidata conoscen-za del metallo. Proprio questo è il valore di questipezzi unici curati nei minimi particolari, dal “ribatti-no” alla rifinitura della verniciatura, la quale si con-clude con la realizzazione di patinatura in quattroeleganti opzioni disponibili.

Tipo di produzione: ferro e acciaio inoxProdotti: mobili, scale, cancelli, parapetti e ringhie-re, letti, gazebo, verande, lampade e lampadari,tavoli di ogni genere e forma.Lavorazione a mano (anche macchinari)Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliSi parla: franceseCarte di credito: noGiorno di chiusura: domenicaPeriodo di chiusura: dall’01/08 al 15/08

Convento di San Francesco di Paola,Spezzano Sila

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sabato, inizia il novenario con un ciclo di pre-dicazioni tenute da grandi predicatori dellaregione. I festeggiamenti civili durano quattrogiorni, da venerdi a lunedì con i giochi popo-lari..Scendendo verso Cosenza, è consigliabileoptare per una sosta a Rovito e Lappano. Il primo paese è rimasto tra le pagine della sto-ria che segnano l’Unità d’Italia, a causa del-l’oramai famoso “Vallone di Rovito”, dovetrovarono la morte nel 1844 i fratelli Bandiera,i noti patrioti italiani di ideali mazziniani.Attualmente, è un solare borgo ordinato ecaratterizzato da terrazze e giardini fioriti. Lanatura stupisce ancora: il clima si fa mediterra-neo e il paesaggio nordico della Sila sembraun lontano ricordo. Gli ulivi e i fichi sono i pro-tagonisti assoluti della macchia, rincorrendositra le curve e le case. Questo lembo di Presilasembra strappato dalla campagna senese, percura dei dettagli, delle strade e delle abitazio-ni. Si coglie una volontà di aprirsi e di farsiguardare difficile da ritrovare nell’architetturasilana, così votata alla funzionalità obbligato-ria richiesta dalle rigide temperature dell’alto-piano e, per ciò che concerne fattori e azien-de agroalimentari, un’essenzialità rurale cheancora resiste alla modernità e alla nuovavocazione turistica che negli ultimi anni stannoavendo questi luoghi. Da qualsiasi angolo lapanoramica sulla valle sottostante leva il fiato.Summa di tale esperienza è la visita alla chie-sa di Santa Barbara, che come un faro

Ristorante Oste MattoVia del Mulino - 87050 Casole BruzioTel. 0984.1901696 - Fax 0984.424324Cell. 329.4326657 (Aquino Giorgio)

➜ Tipologia attività: RistoranteCucina casareccia calabrese e silana.Per gli amanti della cucina tradizionale e casarecciainserita in un contesto familiare e alla mano, il Risto-rante Oste Matto, con il suo menu che unisce ricet-te tipiche calabresi e silane con un ambiente acco-gliente spesso arricchito da eventi e musica dal vivo,è l’ideale. Serate a tema e piatti del giorno rendonola visita all’Oste Matto un’esperienza sempre nuovaed inedita, grazie anche alla simpatia e ospitalità deigestori, che fanno sempre sentire il visitatore a casa.È pertanto d’obbligo ritornare, la serata sarà semprediversa!

Accesso per diversamente abiliCarte di credito: noGiorno di chiusura: sempre apertoNumero coperti: 90Ristorazione all’aperto: 30 postiSpecialità a tavola: carne, pesce e selvaggina, dolcie vini calabresi. Cucina tradizionale.

vale di Macchia è ubicata la sua casa dove èpresente una biblioteca in cui sono custoditinumerosi volumi dell'Ottocento.Dopo Spezzano Piccolo s’incontra il borgoprincipale della fascia presilana, SpezzanoSila, con le sue viuzze scoscese e caratteristi-che, la piazzetta centrale e la terrazza che ladelimita offrendo uno scorcio panoramicoinsuperabile. Qui è possibile ristorarsi beven-do la fresca acqua che sgorga da secoli dai"canali".Prima di proseguire nella visita dei restanticomuni della Presila, è consigliabile una sostaallo splendido convento di San France-sco da Paola del XV secolo; nascosto tra lefronde dei faggi, si raggiunge tramite una ripi-da salita che ricostruisce alla perfezione l’an-tico sentiero medievale. Il convento di Spezzano è cronologica-mente la terza delle chiese costruite dal San-to, dopo quelle presso la sua città natale Pao-la e Paterno, città del fidato collaboratore FraPaolo, ma è il primo al mondo nell’ordinefrancescano della Charitas.Quella di S. Francesco è la festa di Spez-zano per antonomasia e da anni immemori ifesteggiamenti sono sempre straordinari. Si dàinizio alla festa al nono giorno antecedentealla terza domenica di settembre, con il chias-soso rullio dei tamburi che suonatori espertifanno risuonare per le vie del paese, precedu-ti e seguiti da frotte di ragazzini, affascinati dalloro ritmo. Al rullio dei tamburi si uniscono i rin-tocchi del campanone del convento e quellodei potenti botti prodotti dai “colpi scuri”. L’ec-cezionalità dell’avvenimento era ed è tuttorarappresentata dal fatto che per mettere in fun-zione l’oramai pluricentenario campanoneoccorra la forza di circa una decina di perso-ne. La sera dello stesso giorno avviene “l’aper-tura”: con il medesimo rituale i fedeli accorro-no a salutare il santo nella sua chiesa addob-bata sfarzosamente. Il giorno successivo,

SPIRITO 3a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Hotel Petite EtoileContrada Acquacoperta, 1187058 Spezzano PiccoloTel. 0984.435182 - Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: Hotel, Ristorante.“I cibi della salute sono i cibi della tradizione”: questasplendida verità era il motto del mitico papà Umber-to, buongustaio dei vecchi tempi che, insieme al cuc-chiaio di mamma Gemma, ha reso il ristorante la veraforza del Petite Etoile. I gusti forti della tradizione siesprimono nei numerosi piatti fatti in casa, dai fusillialla pecorara, “il piatto del buon ricordo”, alla selvag-gina e ai buonissimi dolci. Gestione a carattere fami-liare e numerosi servizi offerti dall’ampio spazio in cuisi colloca la struttura, dal verde del parco e del giardi-no alle sale giochi per bambini, dal relax della sala riu-nioni alla varietà dell’offerta outdoor.

Categoria:★★★

Accesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, sala TV, sala convegni, lavande-ria e stireria ospiti, deposito bagagli e/o attrezzaturesportive, telefono, fax, connessione internet, giardi-no, terrazzo, parcheggio per ospiti. Possibilità diospitare animali domestici.Si parla: ingleseCarte di credito: sìNumero camere: 15 doppie, tutte con bagnoPosti letto: 24Camere con: riscaldamento, cambio biancheria, tele-fono, servizio pulizie, TV su richiesta.Giorno di chiusura: lunedìRistorante aperto anche a chi non soggiornaNumero coperti: 160Specialità a tavola: fusilli alla pecorara, carne, dolcie vini tipici. Cucina tradizionale. Degustazione pro-dotti tipici, menu per sportivi e menu per celiaci.

Chiesa di Santa Barbara, Rovito

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Fratelli BarbarelloCorso Umberto 67/6987058 Spezzano della SilaTel. 0984.431901Cell. 340.6613404 (Rocco Barbarello)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare,Commerciante.Panificio e biscottificio con produzione di pane, fre-se, taralli, biscotti secchi e prodotti da forno e dapasticceria, con i metodi di lavorazione tradizionali evendita diretta.

Il panificio si trova in Corso Umberto a Spezzano del-la Sila, nel cuore del centro storico del paese.All’esterno una caratteristica insegna di legno indical’ingresso dell’attività, dove si possono gustare nonsolo una svariata quantità di pani, focacce e pizze, maanche un’infinità di dolci caratteristici. I gesti della tra-dizione silana rivivono anche nelle scelte della prepa-razione dei prodotti: le macchine vengono usateesclusivamente per la cottura dei pani e biscotti, chesono prodotti a mano, seguendo gli antichi metodi dilavorazione, per far sì che ogni morso a un tarallo, auna fresa o a un biscotto tipico faccia rivivere le stes-se sensazioni che provavano i nostri nonni.

Tipo di produzione: panificio, biscottificioProduzione artigianaleSpecialità: biscotti alle mandorle, fiocchetti alle pepite di cioccolato, ciambelle, salati rustici, pizzette.Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliCarte di credito: noGiorno di chiusura: domenica

San Francesco di Paola

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paese. In stile neoclassico e dalle linee sobriema eleganti, sembra dominare dalla sua posi-zione tutto il borgo antico: impressione, que-sta, sottolineata dallo sviluppo verticale dellacostruzione, cui si accede attraverso tre larghescalinate. La facciata è suddivisa in due livelli,caratterizzati da lesene classicheggianti equattro nicchie vuote. Alla sinistra dell’osserva-tore si erge maestosa la torre campanaria conorologio, anche se lo sguardo sarà probabil-mente attratto dall’imponente portale ad arcoa tutto sesto che incornicia un massiccio porto-ne d’ingresso di forma quadrangolare sormon-tato da un dipinto del 2001 raffigurante laMadonna di Gerusalemme con il Bambino.All’interno della chiesa l’attenzione potrà esse-re attratta da vari elementi, tutti molto interes-santi: se si leva lo sguardo verso l’alto si potràammirare il bel soffitto a cassettoni, opera dimaestranze paesane, così come le lastre divetro decorate con dipinti di pregevole fatturae le colonne dai capitelli corinzi. In fondo allachiesa fa bella mostra di sé l’altare maggiorein marmo bianco, con ornamenti tipicamentebarocchi; è stato portato qui nel 1900 dal Duo-mo di Cosenza, insieme alla balaustra, all’or-gano e al cancello in bronzo. Diversi anche idipinti conservati, in gran parte copie di cele-bri opere eseguite dal sacerdote Pietro Napo-li, molto ben realizzati. Tra le statue ricordiamoquella lignea raffigurante Gesù Bambino,facente parte di un’opera più grande che com-prendeva anche Maria, andata però distruttanel corso del terribile incendio che colpì SanPietro in Guarano nel 1806: il fatto che il Bam-binello sia rimasto praticamente intatto ha fattopensare ad un intervento miracoloso e la sta-tua è pertanto oggetto di particolare venera-zione. Il secondo motivo per fermarsi a San Pietro inGuarano è la visita alla chiesa di SantaMaria della Consolazione, l’edificio reli-gioso più antico del paese. Le sue origini risal-

domina dall’alto l’abitato e sembra quasi pro-tendersi idealmente verso il Tirreno, a ricorda-re il ruolo che la fede riveste per le popolazio-ni della Sila.Scendendo lungo le strade di Rovito, seguen-do le indicazioni sulla destra per San Pietro inGuarano si raggiunge Lappano. Il paesag-gio è più spoglio, adesso sembra di trovarsinella campagna di qualche isola sperduta nelMediterraneo, le curve si dipanano dolci eaccompagnano su una strada pianeggiantealla prossima meta: il borgo è un agglomera-to che sorge intorno all’antico centro storicooggi in parte abbandonato ma comunqueancora affascinante, con una bella chiesa delXV secolo intitolata al patrono San Giovan-ni Battista. L’ottimale esposizione fa sì cheLappano sia sempre ben illuminato dai raggidel sole, mentre il panorama è semplicementeentusiasmante: affacciarsi da un balcone diLappano significa ammirare tutto l’altopianosilano da un lato e poi man mano scorrerequasi tutta la provincia di Cosenza, con unavista completa della zona urbana del capoluo-go di provincia fino ad arrivare al monteCucuzzo e all’altopiano del Pollino.Da Lappano si può proseguire fino a SanPietro in Guarano, paesino sopraelevato amo’ di terrazzo su Cosenza, degno di notaper almeno tre peculiarità. La prima è la chie-sa di Santa Maria di Gerusalemme,uno degli edifici religiosi più importanti del

SPIRITO 3a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

B&B Le StagioniVia A. Guarasci, 70 A87058 Spezzano della SilaTel. 0984.434568 (gestore Arch.Teresa Guido)Cell. 334.8663182 Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: B&BBed&Breakfast, noleggio gratuito di bici.Il B&B si contraddistingue per la posizione stra-tegica, perché in poco tempo si può raggiunge-re sia la montagna che le spiagge del Tirreno edello Jonio. Particolare cura è stata riservataall’arredamento ed al comfort delle stanze, inol-tre ogni camera ripropone le tonalità delle sta-gioni. L’inverno è una camera con due letti allafrancese, le cui tinteggiature vanno dal biancoall’azzurro della neve di sera; la primavera è lacamera matrimoniale, dalle nuance pastello ver-de mela, lilla e pervinca; l’autunno dispone di unletto matrimoniale e di uno singolo, dalle sfuma-ture verde bosco e arancio ocra; l’estate è lastanza destinata all’angolo della colazione, con itoni caldi del rosso, arancio e giallo.

Accesso per diversamente abiliServizi: deposito bagagli e/o attrezzature sportive,noleggio bici, fax, terrazzo.Si parla: ingleseCarte di credito: noNumero camere: 3 (1 doppia, 1 matrimonialecon aggiunta lettino, 1 tripla); 2 con bagno,1 con bagno non in camera ma riservato.Posti letto: 8Camere con: riscaldamento, servizio pulizia,cambio biancheria, TV, zona soggiorno,asciugacapelli, frigo bar.Periodo di chiusura: da gennaio a marzo

Page 53: Vivere LA SILA GRANDE - Silautentica · Pro Loco San Pietro in Gua - rano Via Mazzini, 1 87047 San Pietro in Guara - no (CS) Tel 098 471 SERRA PEDACE Municipio Via Roma - 87050 Tel.

contro i soprusi che venivano perpetrati ancheattraverso lo ius primae noctis (letteralmente“diritto della prima notte”: indicava il diritto delsignore feudale, al matrimonio di un proprioservo della gleba, di trascorrere la prima nottedi nozze con la sposa). L’abbinamento conla festa di San Rocco potrebbe esseresoltanto casuale e la semplice ripetizio-ne, nel corso degli anni, averne conso-lidato la tradizione. Ma non deve sfug-gire che il pupazzo, nella credenzapopolare, ha spesso rappresentato lapersonificazione del male nel senso piùgenerico e San Rocco è considerato guari-tore e protettore degli appestati. La spagnola, durante il periodo della PrimaGuerra Mondiale, fece moltissime vittime inEuropa, e anche a San Pietro perirono novepersone. La distruzione finale del fantoccio,bruciato in piazza, può rappresentare la volon-tà di debellare il male stesso e la purificazionecontro ogni possibile contaminazione. Con ilpassare del tempo, l’esibizione della masche-ra ha assunto un carattere essenzialmentefestoso, con uno sfondo di gradevole e sottilesatira, indirizzata a personaggi locali, a voltefacilmente individuabili, o ad avvenimenti epersonalità generiche. In molte manifestazionidel passato hanno sfilato più maschere con-temporaneamente, che rappresentavano per-sonaggi fantastici della tradizione sampietrese,come ‘A Pantasima o E Guvitèddre, ma in alcu-ne occasioni non sono mancate le allusioni apersonaggi fiabeschi (Pinocchio e la Fatina) ead eventi di rilievo nazionale (Tangentopoli,compromessi politici). Oggi, l’esibizione dell’UDirròccu rappresenta un grande raduno popo-lare, ed ogni anno la sera del 16 agosto, gior-no di S. Rocco, la sfilata è accompagnata dauna folla immensa di partecipanti come nonavviene in nessun’altra occasione. La masche-ra viene portata in giro per le vie del paesecon fiaccole, fontanelle e girandole luminose,

Il GolosoneCorso Europa 89 - 87058 Spezzano della SilaTel. 0984.435694

Cell. 339.1226897 (Architetto Rizzo)[email protected]

➜ Tipologia attività:Produzione e venditaBiscottificio e panificio:produzione artigianale didolci e salati della tradizio-ne spezzanese e presilana.A brevissima distanza dal

Convento di San Francesco daPaola, l’attività della famiglia Riz-

zo rappresenta un’autentica istituzio-ne a Spezzano, nota a tutti per la bontà dei dolci pro-dotti, al punto da aver ricevuto anche premi e rico-noscimenti. Ci sono il titolare Luciano e suo figlioRoberto, e con un po’ di fortuna si può anche incon-trare la signora Gioconda, intenta, nel laboratorioartigianale, a dar vita a piccoli gioielli di arte enoga-stronomica silana come i “Ginetti”. È presenteanche una veranda laterale presso cui piccoli grup-pi possono sostare per godersi un rinfresco a basedi dolci tipici, e un bancone del bar, dove prendereanche un caffè.

Tipo di produzione: panificio, biscottificio.Produzione artigianaleSpecialità: dolci tradizionali e rustici salati (Ginetti,Pitta ‘mpigliata, Castagnaccio, Pitta con sarde)Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzione(su prenotazione)Accesso per diversamente abiliSi parla: inglese, francese, spagnoloCarte di credito: noGiorno di chiusura:mercoledì (in inverno)

gono al XIV secolo, allorché i monaci agosti-niani si insediarono nella zona ed edificaronoquesto santuario dedicandolo alla loro protet-trice, la Beata Vergine della Consolazione. La costruzione è piuttosto semplice, con unaclassica pianta a croce latina, una torre cam-panaria a base quadrata ed una suddivisionedello spazio in tre navate. All’interno, diverseopere di grande valore spirituale ed artistico:nella navata di sinistra si può ammirare il cro-cifisso originario, posto qui dagli agostinianinel Trecento, in quella centrale un bell’altaremarmoreo con decorazioni barocche di recen-te restauro, mentre in quella di destra si trova-no dipinti raffiguranti soggetti sacri. Guardan-do con maggior attenzione queste tele, è pos-sibile notare dei fori dovuti ai proiettili che letruppe napoleoniche spararono anche in que-sta chiesa nel 1806, data in cui venne decisala repressione nel sangue di una rivolta anti-francese: questi danneggiamenti non sono sta-ti riparati, ma lasciati quali segni dell’eroicadifesa da parte dei sampietresi della propriaeredità culturale e religiosa. Ultima tappa della visita a San Pietro in Gua-rano è trovare qualche locale disposto amostrare al turista U’ Diroccu, la maschera tra-dizionale sampietrese, costruita in cartapestacon lo scheletro in canne. Può raggiungere i 3metri di altezza ed è cavo all’interno per farposto alla persona che deve animare le esibi-zioni. La sua origine non è certa ma sembrache il nome derivi da “Don Rocco” (DominusRoccus), un prepotente e ricco proprietario ter-riero locale, poco amato dalla gente e vissutoa cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Lapopolazione, non potendo agire direttamenteperché soggiogata dal bisogno, come valvoladi sfogo costruì un fantoccio a caricatura delsignorotto contro il quale inveire in forma sati-rica. La manifestazione culminava con l’incen-dio del pupazzo nella piazza del paese, uni-co modo possibile e indiretto per manifestare

SPIRITO 3a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

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Emporio Dolce SalatoAzienda Red Cam S.n.c.Via Roma 184 - 87050 Spezzano Piccolo Tel. 0984.434638Cell. 320.2164671 (Giuliana Reda)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentaree Commerciante.Pasticceria e biscottificio con produzione artigiana-le e vendita di dolci, salati, pasta fresca e pizze rusti-che. Tra i viottoli e gli antichi scorci tipici della Presila diSpezzano Piccolo, quel senso di tradizione, di pic-coli segreti tramandati di generazione in generazio-ne e di ambiente familiare ed accogliente sono ilpunto di forza dell’Emporio Dolce Salato, dedicatoa tutti gli amanti dei gusti tipici, dei dolci e delle pro-duzioni da forno tradizionali. Da non perdere le tan-te varietà di pasta fresca, le scalille e i turdilli (dolcitipici natalizi), e la tradizionalissima coccìa, piattotipico locale con grano bollito, carne di maiale e dicapra successivamente infornata.

Tipo di produzione: pasticceria, biscottificio.Produzione artigianaleSpecialità: numerose varietà di dolci e salati artigia-nali, pizze rustiche, la tradizionale pizza con sardellae la coccìa.Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliGiorno di chiusura: lunedì

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Magna GraeciaVia Guarasci – 87058 Spezzano della SilaStore: Corso Europa 167 – 87058 Spezzanodella SilaLocale storico di famiglia Aperitivi - Degustazio-ni - Presentazioni nuove collezioni e vendita viniPiazza Vittorio Veneto87058 Spezzano della SilaVisite vigna: Località U’GavuruTel. e fax 0984.434446 Cell. 347.1927214 (Vincenzo Granata)[email protected] (in costruzione)

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare(vini), con vendita diretta.Produzione vitivinicola, visite guidate nei locali del-l’azienda, cantina di trasformazione, cantina di affi-namento e percorsi in vigna (località U’ Gavuru).Il nome di un marchio o di un prodotto contiene in séla storia della terra dove nasce. Nella Magna Graeciavennero sviluppate tecniche di viticultura divenuteparte integrante delle culture di tutta Europa. Da que-sto passaggio storico scaturisce l’entusiasmo dellafamiglia Granata, da ben quattro generazioni impe-gnata nella produzione del “nettare d’uva”, che pren-de il nome della zona più bassa del territorio. Con allespalle una lunghissima tradizione fatta di dedizione edi sacrifici, ma anche di gratificazione, ancora oggi sicura minuziosamente l’intera filiera, rafforzando l’in-dissolubile legame con il territorio calabrese.

Tipo di produzione: vinicolaProdotti: viniVendita diretta al pubblicoAccesso per diversamente abili (nello spaccio)Si parla: ingleseCarte di credito: sìGiorno di chiusura: lunedì mattina

locali, doveva essere certamente riservato aiconfratelli. Sul soffitto è dipinta la Gloria dellaMadonna, per devozione di Nicola Lauro nel1845, ed un’Assunzione a devozione diMichele Ripoli. Alle pareti sono presenti alcunetele provenienti dall’allora diroccante conventodi S. Domenico, raffiguranti S. Pietro, S. Anto-nio, S. Domenico con S. Giacinto e la Penteco-ste. Ai lati del ricco altare maggiore sonoanche i busti dei Santi realizzati in stucco,anch’essi provenienti dal convento di S. Dome-nico. Una bella acquasantiera in marmo bian-co è ora conservata nel corridoio della sagre-stia posta nel lato interno, verso la campagna,che secondo la tradizione è la camera in cuiGioacchino aprì gli occhi alla luce e dovesono custoditi un notevole crocefisso ligneo eduna bella sedia ad intagli. Ed è qui che fino algiorno della loro dispersione erano custodite lereliquie del grande Abate, che il Padre Minimofra’ Giacomo da Celico aveva ottenuto daiPadri del Monastero di San Giovanni in Fiore,i quali gliene avevano fatto consegna perchévenissero custodite nella chiesa dell’Assunta,dove sono state poi meta di pellegrinaggi e divisite da parte di persone anche di lontana pro-venienza. E non è azzardato pensare che mol-ti, se non addirittura tutti quei visitatori, nonmancassero di spingersi fino alla vicina Fon-tana Fetida, un tempo compresa negli orti diproprietà della famiglia, per andare a sederesu quella stessa pietra dove è tradizione cheGioacchino sostasse in meditazione all’ombranascosta dell’anfratto e degli alberi e al mor-morio dello scorrere lento della poca acqua.Usciti dalla chiesa, per avere una visione d’in-sieme è meglio ritornare sulla superstrada e daqui ammirare la spettacolare disposizioneurbanistica di Celico. Il borgo si sviluppa inarmonia con la cresta del monte, a rappresen-tare il rispetto dei silani per l’orografia natura-le del territorio, l’intenzione di convivere conessa evitando il più possibile di stravolgerla.

fra balli, musiche e grida festose. Per conclude-re al meglio il tour dei paesi della Presila è pre-feribile intraprendere la spettacolare Stradadel Cannavino, un’arteria ricca di storia eimportanza: fino al 1829, infatti, quando ven-ne costruita la SS107, essa costituiva la princi-pale rete di collegamento tra Cosenza e lafascia presilana. Salendo sulla costa est del Cannavino, si scor-ge una serie pressoché infinita di agglomeratirurali che raccontano meglio di mille parole ilrapporto ancora molto forte che i silani hannocon il mondo contadino primigenio. Ammalia-ti dal paesaggio, si può deviare per Celico,paese natale dell’Abate Gioacchino, la cuiabitazione si pensa corrisponda all’attualechiesa dell’Assunta. Edificata certamente molto prima del 1421 sulperimetro della casa natale dell’Abate, al cuinome battesimale di Giovanni venne dappri-ma intitolata, ebbe vita e prosperità come ter-za chiesa di Celico, e forse non soltanto per lasua importanza, ma proprio in conseguenzadella sua origine che la lega al nome del piùgrande celichese, alla cui protezione si attribui-sce il miracolo di essere uscita indenne dal ter-remoto del 1638 quando tutt’attorno era solorovina. Costituitasi la congrega intitolata all’As-sunta, la chiesa ne divenne cappella, e cometale ebbe vita e nome, e subì adattamenti. Ilsemplice coro ligneo posto ai lati dell’ingresso,che richiama lo stipo della sagrestia della chie-sa di S. Antonio, entrambi opera di artigiani

SPIRITO 3a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Gli antichi ricamidi Frontera MariaCorso Umberto, 80 - Spezzano della SilaTel. e fax [email protected]. 348.4888680 (Maria Frontera)

➜ Tipologia attività: Produzione e vendita,Artigianato Locale (Ricamificio)Lavorazione artigianale, produzione e vendita dibiancheria per la casa e per strutture alberghiere conpossibilità di personalizzazione con ricami a mano ea macchina, anche su indumenti da lavoroLe sue origini si perdono nella notte dei tempi, illavoro diventa arte nel momento in cui l’apprendi-sta comincia a “creare”: sotto l’ago, guidato damani raffinate e delicatissime, ogni disegno, pun-to croce, linea sembra prendere lentamente vitada sé sul prezioso tessuto. Altissima concentrazione, tanta pazienza, lungheore di applicazione che sembrano non finire mai:queste le basi per offrire capolavori artigianali diqualità. Una passione che oggi si potrebbe triste-mente dichiarare scomparsa, se non fosse perchi, come Maria Frontera e le sue collaboratrici,sente ancora forte il desiderio di tramandare unasapienza antichissima, dai contorni quasi magici.

Tipo di produzione: ricamiProdotti: ricami su biancheria; personalizzazioneindumenti da lavoro.Lavorazione a mano e a macchinaVendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliSi parla: ingleseCarte di credito: noGiorno di chiusura: sabatoPeriodo di chiusura: agosto

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Il valico di monte Scuro coincide con la partenza della Via del-le Vette, celebre strada panoramica che conduce a Lorica toc-cando le più importanti cime dell’altopiano, compresi il mon-

te Scuro, il monte Curcio e il monte Botte Donato. Questo itine-rario mostra agli escursionisti una lunga serie di paesaggi indi-menticabili, associati ad un percorso ciclistico di rara bellezza. Ipanorami si alternano: dal valico di monte Scuro si domina illago Cecita, dal monte Botte Donato (m 1928), la vetta più altadella Sila, la vista si apre su Lorica, rinomata località turisticaaffacciata sul bacino artificiale dell’Arvo.Descrizione: al Valico di Montescuro (m 1630), dominato dauna Croce con Cristo, si trova un cippo dedicato allo scrittorecosentino Nicola Misasi che più volte ha celebrato la Sila nellesue opere. La pedalata inizia dalla sella, a sinistra per non fini-re nella zona militare aeronautica, lungo la strada che all’om-bra della faggeta segue il crinale. La salita è abbastanza rego-lare e prima di raggiungere la stazione di arrivo della cabino-via di monte Curcio si incontrano diverse aree di sosta e unafontana per rinfrescarsi e approvvigionarsi d’acqua. Il percorsodiventa più ripido e faticoso dopo l’incrocio con il sentiero MTB3proveniente da Croce di Magara, duro fino al nuovo bivio conlo stesso sentiero che riconduce a Magara (si incontra una solafontanella).Da qui, a 1750 m, la salita diventa di nuovo regolare e conminore pendenza, ma sempre dura, superando monte Coppofino al punto più alto del percorso, il piazzale della cabinovia dimonte Botte Donato. Risalendo nella zona retrostante la strut-tura, il panorama si allarga a 360 gradi: nelle giornate terse losguardo a sud si spinge fino al mar Tirreno e l’Etna. Sotto di noii boschi che abbracciano il lago Arvo e verso nord il lago Cecitae gli impianti di risalita di Botte Donato.I ciclisti meno allenati possono evitare la prima parte del per-corso, impegnativa per via del dislivello da coprire, usufruendodell’impianto di risalita grazie alle cabinovie attrezzate con gliagganci per le biciclette. La Via delle Vette è apprezzata anchedagli escursionisti che amano la stagione fredda perché d’inver-no viene battuta la pista per lo sci di fondo.

itinerarioMountain bike

Località di partenza e arrivoValico di Montescuro (m 1618)Località di arrivoCabinovia di monte Botte Donato (m 1869)Lungo il percorsoValico di Montescuro (Spezzano della Sila),Monte Curcio (Spezzano della Sila), SpezzanoPiccolo, Monte Coppo (Pedace), Monte BotteDonato (Serra Pedace)DifficoltàMediaDislivello+ 613 metri– 317 metriTempo di percorrenza2 oreFondo stradale100% asfaltoQuota massima raggiuntaMonte Botte Donato, 1878 metri slmLunghezza del percorso14,9 chilometriSegnaleticaAssenteCome arrivareDa Camigliatello si prende la SS107in direzione Cosenza uscendo a Fagodel Soldato; da qui si prendela strada statale 648in direzione Spezzano della Sila.Si parcheggia a Valico di MonteScuro.

Strada delle Vette

outdooritinerarioTrekking

Località di partenza e arrivoPedace, fraz. Cavaliere, dalla fontanellaaffianco all’albergo Il RuscelloLungo il percorsoCavaliere, territorio di PedaceDifficoltàT (itinerario escursionistico - turistico)Dislivello+ 489 metri– 489 metriTempo di percorrenza4 oreFondo stradale26% asfalto74% sterrato500 m asfalto – 9,52 km sterrato – 2,75 kmasfaltoQuota massima raggiunta1572 metri, Pedace, lungo il sentiero nr 423bpoco dopo esser rientrati nel boscoLunghezza del percorso12,77 chilometriSegnaleticaSegnavia nr 440d, nr 440c, nr 437, nr 423bCome arrivareDa Lorica prendere la SS108bis in direzioneCatanzaro, fermarsi entratinella frazione Cavaliere alparcheggio dell’albergoIl Ruscello sulla destra.

Sentiero dell’Abate

outdoor

Lungo un cammino amato da Gioacchino da Fiore, che daSan Giovanni in Fiore conduceva ai paesi della Presila, èpossibile ripercorrere le tracce della grande figura religiosa

lungo un percorso carico di misticismo, immersi nel silenzio del-le foreste. L’itinerario è una passeggia-ta facile adatta a tutta la famiglia, chesi inoltra nel pieno della pineta dellazona di Lorica e dove si possono vede-re magnifici esemplari giganti di pinilarici, alcuni dei quali paragonabili a quelli dellariserva dei Giganti della Sila (località Fallistro).Descrizione: il percorso parte su asfalto in salita, dopoaver fatto rifornimento d’acqua alla fontanella presentenelle immediate vicinanze dell’imbocco del sentiero 440d;superate le ultime casupole e con il fiume che sulla destraaccompagna il cammino si cambia il fondo in sterrato perinoltrarci all’interno del bosco. Superato un cancello spinato

ci si immerge nella fantastica pineta, dove ci sono da superarefacilmente una serie di torrentelli e una successione di bivi otti-mamente segnalati, in cui bisogna tenere la strada principale,che fanno terminare il sentiero 440d nel 440c. Sbucati su unprato si gira per la strada in salita a sinistra, imboccando il sen-tiero 437 e al bivio seguente si tiene la sinistra lasciando la stra-da principale. Dopo aver guadato facilmente due torrentelli,azione che si ripeterà spesso durante questo itinerario, si inizia-no ad incrociare i primi Giganti della zona: a causa dell’opera didisboscamento e delle forti nevicate invernali, è probabileincontrare lungo il tracciato alberi caduti a terra. Dopo aversuperato alcuni bivi tenendo la strada principale, si sbuca fuoridal bosco per godere della vista mozzafiato sul lago Arvo. Lapasseggiata prosegue guadando altri rii, sempre senza difficol-tà, fino ad entrare nella parte difficile del percorso, poiché acausa della massiccia caduta degli alberi trovare la giusta rottadi viaggio può risultare complicato. La strada procede su un sen-tiero ben tracciato in direzione della cabinovia, il cui spiazzo trai pini si va a incrociare più avanti. Rientrati nel bosco si procedeseguendo i segnavia fino ad attraversare anche lo spiazzo deicavi elettrici e, successivamente, dopo aver superato un’ulterio-re pineta, si raggiunge l’incrocio con il sentiero 423b. Attraver-sato un prato con felci e asfodeli, con vista sull’altopiano, una

serie di segnavia su roccia e alberi ci indiriz-zano di nuovo dentro al bosco. Dopo alcuni

bivi nei quali bisogna tenere la strada principa-le si arriva ad uno spiazzo da cui si può ammira-re una curva della pista di bob vicina; successiva-

mente si attraversa il ponticello sul fiume che ci fa sbuca-re sulla strada che porta al punto di partenza dell’impian-

to di risalita che porta gli sciatori fino alla cima di monte Bot-te Donato. Un ultimo tratto in discesa su asfalto ci riporta alpunto di partenza, facendo tappa obbligata alla magnificaTorre Cavaliere, una struttura fortificata seicentesca che ciriporta con le sensazioni alle antiche tradizioni silane.

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guardia di questo prezioso ecosistema.Giunti in località Moccone, è importante farvisita al luogo ove sorse la Colonia Silanadi Federici, centro propulsore di umanità,medicina e assistenza realizzato dopo il tragi-co sisma del 1908 e la successiva malaria.Nato per volere di un gruppo di note perso-nalità mosse dalle parole di Antonio Fogazza-ro, e animato da medici locali quali Domeni-co Migliori cui è intitolata una targa all’ingres-so della Colonia, essa fu sostenuta da forzenazionali e da eccellenti personaggi tra cui,soprattutto, donne.Il cuore pulsante dell’iniziativa fu Giuseppinale Maire, di origine piemontese; nel 1910 laColonia funzionava già concretamente e furitenuta la prima opera sociale in CalabriaProseguendo si consiglia la provinciale 247per raggiungere Acri. La strada, da enormee diritta fino all’orizzonte, d’improvviso sirestringe e aumenta la pendenza. Il paesag-gio dei prati e delle mandrie viene sostituitodalla faggeta, che circonda i visitatori per-

Da Celico a Acri

Dalla Presila ad Acri lungo la SP256.

Per proseguire questo “cammino spirituale” inmaniera completa, la scelta più logica e pano-ramica è risalire in Sila, sulla strada che con-duce alla vetta di Monte Scuro, lungo la exstrada statale 648, attuale SP256. L’inizio del-l’arteria si colloca nei pressi di Spezzano del-la Sila, vicino allo svincolo della SS107 e sidirige ad Acri, vera capitale spirituale dellaSila. Lo sguardo si perde sui paesini della Pre-sila sottostanti. Curva dopo curva, la Silairrompe con la sua potenza silvestre: è il pinolaricio a tornare protagonista. Le fiumarellenaturali lungo la strada ci restituiscono un rap-porto ancora puro con la terra. Si può crede-re davvero di ritrovarsi sulla versione asfaltatadi uno dei tanti sentieri che percorse l’abateGioacchino nell’alto Medioevo nel tentativo dievangelizzazione di queste terre allora anco-ra più selvagge. La parola di Dio, probabil-mente, fu in quegli anni parola di civiltà. Èsalendo verso la cima che l’aria diventa sem-pre più salubre e il contatto con il Celeste sem-pre più reale: da quassù si domina il confine,tra moderno e antico, tra anima e corpo. Il luo-go si presta a picnic e passeggiate nell’incon-

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IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Di colpo, come per un fantastico cambiamento di scena, tutta una immensa novitàdi terre e di vegetazione si spiega dinanzi agli occhi estasiati del viaggiatore:è, finalmente, la Sila! (…) Ma qualcosa soprattutto colpisce l’animo e lo tienecome preso e incantato: è il silenzio, al quale di immensa solitudine dà comela consistenza di una viva e solenne presenza. Pare di sentirsi lontani e isolati,chiusi, pur nella vastità dell’orizzonte, entro lo spazio di mondo in cui tuttoè nuovo e diverso da ciò di cui prima era fatta la nostra vita.

Giuseppe Isnardi, 1927

Località di partenza Celico | Località di arrivo Acri | Chilometraggio 63 km

taminato. Proseguendo, superata la vetta delMonte Scuro, si scende per la strada principa-le tra boschi sempre più fitti e silenziosi verso ilFago del Soldato. L’acqua sgorga rigoglio-sa e limpida tra le frasche ricordandoci qualeimportanza rivesta l’istituzione del ParcoNazionale della Sila per la salute e la salva-

Nero di Calabria AcriSoc. Coop.Via Marullo 121 - AcriTel. e fax 0984.953124Cell. 368.7305991 (Gencarelli Antonio)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione AgroalimentareAllevamento suino e produzione di salumi tipici bio-logici ottenuti dal Nero di Calabria e vendita diretta.Razza prelibata e autoctona calabrese, riscattatada un destino incerto grazie all’attento lavoro direcupero di alcuni allevatori esperti di Acri: eccocome il celebre nero di Calabria, un suino dalmanto scuro e dalle carni particolarmente adat-te a produrre insaccati di alto livello, è giuntofino a noi.L’azienda Nero di Calabria segue conattenzione e cura le varie fasi della produzione elavorazione dei salumi di questo animale, tra lemassime prelibatezze gastronomiche dellaregione. L’allevamento all’aperto prevede un sistema incui i suini sono alloggiati prevalentemente all’in-terno di strutture fisse in muratura, ma allevati acielo aperto su superfici agrarie e forestali deli-mitate da idonei sistemi di recinzione. La socie-tà cooperativa di Acri, con la sua produzione diinsaccati di suino nero è testimonial dell’unicitàche sa offrire la Calabria sia dal punto di vistarurale che artigianale.Tipo di produzione: salumificioSpecialità: salumi di suino nero, “vuorjia”.Vendita direttaA disposizione per mostrare la produzioneAccesso per diversamente abiliSi parla: inglese, francese, spagnoloCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

Chiesa dell’Annunziata, Acri

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strada, l’agglomerato glorioso di Acri, chesovrasta il contrafforte di roccia e lo domina.La visione d’insieme è da ripresa cinematogra-fica: la cittadina, che si sviluppa a 700 metrid’altitudine su tre colli ben distinti, da cui il suostemma araldico “Acrae, Tri Vertex, Montis Fer-tilis”, si staglia sulla valle con la forza dei20.000 ettari di cui è costituita. Il borgo anticoè Padìa, con la torre civica detta Rocca deiBruzi; le altre due sommità sono rappresenta-te dal quartiere greco di Picitti e da Odi-vella. Scendendo dalla SP247, ogni angolodella cittadina è gioia per gli occhi e la mente:il primo monumento che si incontra è la chie-sa del Beato Angelo, la posa della prima

Azienda AgricolaAdimariContrada Vagno 9787041 AcriCell. 368.3424425info@aziendaagricolaadimari.itwww.aziendaagricolaadimari.it

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare;Agriturismo e Fattoria Didattica in previsione.Produzione e vendita diretta di frutta, verdura evino sfuso e imbottigliato; allevamento di diver-se specie animali.“L’acqua divide gli uomini, il vino li unisce”. La celebre frase del poeta giornalista LiberoBovio viene fatta propria dall’azienda Adimari. Un’attività che fin dalla sua nascita ha posto inprimo piano la coltivazione espressamente bio-logica dei suoi 2 ettari di vigna, così come degliuliveti, sicura che sia questa l’unica garanzia perla riuscita di un prodotto sano e genuino. Appartenente al Consorzio dei Vini della CalabriaCitra, la struttura si colloca inoltre in una posi-zione altamente panoramica e suggestiva, con lavista che spazia dalla valle del Crati alle monta-gne del Pollino. Al suo interno trovano spazioanche allevamenti di piccoli animali quali pecoree capre, che non appena l’agriturismo previstosarà pronto ad accogliere gli ospiti, diventeran-no una piacevole compagnia per tutti, dai gran-di ai piccini.

Si parla: inglese, spagnoloCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre apertoAgriturismo in progettoSolo pernottamento (ristorante convenzionato)Servizi: terrazzo, giardino, area barbecue, terreno agricolo. Escursioni a piedi, a cavallo ein mountain bike, per osservazione animali.Attività per bambini, ragazzi, anziani e personediversamente abili. Corsi di degustazione e par-tecipazione attività aziendali.Accoglienza animali domesticiNumero miniappartamenti: 2 (1 bilocale, 1 trilocale) con bagnoPosti letto: 8Miniappartamenti con: soggiorno, TV, riscal-damento, servizio pulizie

mettendo di intravedere le aziende agrico-le che ancora abitano questi luoghi, prima deltratto mozzafiato per cui vale la pena intra-prendere questo percorso, nonostante la suarudezza: dopo un continuo saliscendi tra bor-ghi di case che si affastellano per poi scompa-rire per alcuni chilometri, ecco, dall’altro ver-sante, a picco sul fondovalle come la stessa

SPIRITO 4a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Azienda Agricola FratelliCoregrande S.n.c.Contrada San Benedetto 4087041 AcriTel. e fax 0984.950720Cell. 349.8376920 (Coregrande Michele)[email protected]

➜ Tipologia attività: Produzione AgroalimentareAllevamento avicolo, coltivazione di ortaggi e frutta,produzione di olio e vino. Prodotti eco-sostenibilisenza utilizzo di agenti chimici o fertilizzanti.L’attività avicola iniziata negli anni ’60 ad operadi Eugenio e Antonia Coregrande, è portataavanti con la stessa attenzione e passione daifigli Michele, Renato e Piero. Dalla selezione delle materie prime all’alleva-mento, dalla trasformazione alla distribuzione,tutta la filiera produttiva dell’azienda garantisceun prodotto finale naturale, sano, genuino e dialta qualità. Coregrande rappresenta una delle realtà avicolerurali più importanti del Sud Italia, affonda lesue radici nella tradizione e al tempo stesso spo-sa metodi innovativi che contribuiscono allabuona qualità del risultato finale. In un sistemaagricolo moderno, in un contesto economicoche si sta sempre più “industrializzando”,l’obiettivo è quello di effettuare una produzioneagricola eco-sostenibile, cercando di salvaguar-dare l’inestimabile patrimonio ambientale.

Tipo di produzione: allevamento. Settore avicolo eproduzione di carne, pollame, equini, conigli e suini. Disponibili ad aprire l’azienda al pubblico per mostra-re le tecniche di produzione.Accesso per diversamente abiliPeriodo di chiusura: sempre aperto

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balcone in pietra rosa caratterizzato da unavetrata su cui è dipinta la Madonna assisa sultrono. Entrando si contano dodici cappellegentilizie, disposte su due file, in quella centra-le è disposta l’urna interamente di bronzo evetro a tenuta stagna, dove è riposto il corporicomposto del Beato. Di particolare pregio, ilmeraviglioso mosaico creato nell’urna del Bea-to da Padre Ugolino da Belluno. Procedendoverso il centro si comincia a godere della vistadella cupola, alta ben 32 metri con due torricampanarie della stessa altezza, con campa-ne bronzee a movimento elettrico, entramberivestite di rame; l’interno della basilica è inte-ramente affrescato con scene che raffigurano i

Bio Siladi Salvatore AbbruzzeseContrada Filiciuzzi - 87041 AcriTel. e Fax 0984.952541Cell. 340.2840314 (Vincenzo Abbruzzese)[email protected] www.biosila.it

pietra avvenne l’11 maggio 1893 su progettodell’architetto Guido Quercioli da Roma, consolenne celebrazione eucaristica, e l’inaugura-zione avvenne il 17 luglio del 1898. La basili-ca con tutta la sua imponenza racconta ladevozione degli abitanti di Acri per il france-scano Lucantonio Falcone, noto a cavallo traSeicento e Settecento per i suoi miracoli che glivalsero l’elevazione da parte di papa LeoneXII nel 1825 al titolo di Beato.Il portale in bronzo pesa 54 quintali. La faccia-ta è realizzata in porfido rosa e presenta sva-riate decorazioni: nelle quattro nicchie dispo-ste uniformemente su due livelli ed ornate dacornici e lesene sono collocate le statue in mar-mo di San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio daPadova, del Beato Angelo e della MadonnaAddolorata. Sopra il portale si può notare un

SPIRITO 4a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Azienda AgrituristicaSanta Maria di MacchiaLocalità Macchia di Baffi, 66 – 87041 AcriTel. 0984.946165 - Fax [email protected]

➜ Tipologia attività: Agriturismo e ProduzioneAgroalimentareVino, olio, frutta, verdura, allevamento, produzionecasearia, liquori, marmellate. Trekking a piedi, escur-sioni a cavallo e torrentismo, campo polifunzionaleDalla lezione di equitazione alla gara di endurance, daltorrentismo al tiro con l’arco, dal turismo culturalepresso pittoreschi borghi albanesi alle infinite attivitàofferte ai più piccoli, l’agriturismo, parte integrantedell’azienda agricola, grazie alla passione intramonta-bile del titolare verso il proprio lavoro si colloca ai pri-mi posti di un’offerta ricettiva che non delude nean-che le aspettative dei turisti più attivi ed esigenti.

Servizio ristorazione e pernottamentoAccesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, sala TV, sala convegni, lavande-ria e stireria, deposito bagagli e/o attrezzature spor-tive, internet, terrazzo, giardino, piscina, area barbe-cue, parco giochi, terreno agricolo, piazzola percampeggio. Escursioni a piedi, a cavallo, scuola diequitazione, pesca sportiva, calcio, bocce. Attivitàper bambini, ragazzi, anziani e persone diversamen-te abili. Partecipazione alle attività aziendali, corsi didegustazione e di cucina locale, lavorazione del lattee possibilità di stage. Possibilità accoglienza anima-li domestici.Si parla: inglese, franceseCarte di credito: solo bancomatNumero camere: 19 (1 con bagno interno)Posti letto: 25Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,servizio pulizie, zona soggiorno, TV.Numero miniappartamenti: 3Posti letto: 25Periodo di chiusura: dal 07/01 al 31/03Ristorante aperto anche a chi non soggiornaDegustazione prodotti tipici e vendita diretta dei pro-dotti riservata ai clienti. Menu per sportivi e celiaci. Numero coperti: 60 (180 per grandi eventi)Ristorazione all’aperto: 60 postiSpecialità a tavola: tagliatelle ai funghi porcini,maiale, agnello al forno, crostate con marmellatefatte in casa, liquori tipici.

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➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare,Commerciante. Fattoria Didattica, Ristorante eAgriturismo in previsione.Produzione di formaggi, carne, patate, ortaggi convendita diretta, laghetto per pesca sportiva, areasemiattrezzata. Disponibilità per mostrare al pubbli-co le tecniche di produzione. Associazione FattoreCreativo ONLUS.La famiglia Abbruzzese può vantare un’esperienzanel campo delle produzioni zootecniche lunga benquattro generazioni, con un nome che sa di bontà:Bio come Biologico. La domanda sempre più attentae sensibile dei consumatori rappresenta un volanoper la diffusione di un modello, che poteva dirsi elita-rio in passato, ma che oggi è adottato da numerosiproduttori come strategia per competere in un mer-cato sempre più globalizzato, oltre che per rispettarel’ambiente, la salute di lavoratori e compratori ed ilbenessere degli animali. È anche per questo chel’azienda promuove ogni mese attività didattiche dasvolgere in collaborazione con le scuole, perché nonsi è mai troppo piccoli per capire valori quali il rispet-to del corso della natura ed il pregio della semplicità.

Tipo di produzione: allevamento, caseificio, macelleria.Prodotti: bovini, ovini, caprini, suino nero di Calabria.Biologico certificato: sì(produzione lattiero-casearia e di macelleria)Vendita diretta al pubblicoFattoria didattica: sìAccesso per diversamente abiliSi parla: ingleseCarte di credito: sìPeriodo di chiusura: sempre aperto

Chiesa del Beato Angelo, Acri

Convento Padri Cappuccini, Acri

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trapezoidale con tre torri poste nella parte piùalta, e la quarta inserita nel livello più bassodelle mura difensive a controllo del ponte leva-toio o della porta a caditoia. Le mura di cintadel castello hanno un diametro di circa 2 metrinella parte più alta del perimetro, mentre lemura del livello inferiore avevano un diametrodi circa 4 metri. Visibile fino ai primi del Nove-cento, la cisterna per l’approvvigionamentodell’acqua in caso di assedio era posta a norddella torre esistente: era alta circa due piani (6metri di altezza) e larga venti. Nel 1999 furo-no rinvenute all’interno delle mura del castelloparecchie monete di origine greca, tra cui alcu-ne di Sibari, altre di Thurii, ed una sola di Cro-tone, ora in possesso della SoprintendenzaArcheologica della Sibaritide.Nel Medioevo le mura difensive cingevano ilquartiere Padìa formando una cittadella checomprendeva anche la chiesa di SantaMaria Maggiore, altro importante monu-mento religioso di Acri. Elencata nella plateaduecentesca del vescovo Ruffino da Bisignanodel 1269, vi si ammira sia lo stile romanicoche barocco; la volta, un tempo dipinta, pervia di un incendio del 1780 è andata perduta.All’interno della chiesa sono state rinvenute nel2004 e nel 2007 tracce di un tempio paleocri-

Hotel La FattoriaContrada Labonia - 87053 CelicoTel. 0984.578364 - Fax [email protected] - www.hotelfattoria.it

miracoli del Beato Angelo d’Acri.La città di Acri, che gli diede i natali, e la chie-sa che si erge maestosa nel paese hanno inte-so rendere omaggio alla figura del BeatoAngelo e soprattutto veicolare quanto più pos-sibile la sua grande opera di predicazione edi spirito cristiano, istituendo un piccolo masuggestivo Museo nei locali dell’ex chiesetta alui nominata, annessa a quella attuale. In essosono esposte reliquie del Beato che si aggiun-gono alle spoglie e al saio originale conserva-ti nella chiesa, oltre a oggetti della sua vitaquotidiana e dei frati dell’Ordine dei Cappuc-cini, ma anche dipinti, statue e testi antichi. Apochi passi dalla struttura si trova la cella delBeato Angelo, quella cella di isolamento delconvento nella quale egli soleva ritirarsi. IlMuseo del Beato Angelo è di grandeimportanza sia da un punto di vista storico ereligioso (vi accorrono infatti numerosi pellegri-ni), sia prettamente artistico e museale.Scendendo appena un tornante si incontranole indicazioni per la seconda meraviglia dellacittadina delle acque e dei colli: il Castello diAcri. Già primitivo fortilizio in epoca bruziaprima e romana in seguito, descritto in originecome “Castel Vetere” (ossia molto antico), erasorto a controllo della valle dei fiumi Muconee Calamo. La forma del castello in origine era

SPIRITO 4a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Azienda AgricolaBranca AntonellaContrada Velaci - 87041 AcriTel. [email protected]. 388.3631645 (Antonella Branca)

➜ Tipologia attività: Produzione Agroalimentare;Agriturismo in previsione.Produzione di ortaggi, patate, grano tenero biologi-co, ciliegeto da legno e allevamento suino nero.Da sempre, la tradizione agricola della Sila Gran-de ha seguito i ritmi lenti, evitando la meccaniz-zazione eccessiva e la filosofia del tutto e subito,preferendole un autentico connubio con la Natu-ra, in cui le risorse vengono utilizzate, non sfrut-tate. In quest’ottica l’azienda di Antonella Bran-ca e le sue produzioni silane tipiche (patate,ortaggi, grano tenero, legno di ciliegio) rispec-chiano perfettamente lo spirito con cui nei seco-li l’altopiano si è popolato di tante realtà oneste,sincere, legate alla terra e ai suoi doni, qui par-ticolarmente pregiati come il Suino Nero, o rariperché generati da un ambiente unico, come lapatata della Sila.

Tipo di produzione: agricoltura; allevamentoProdotti: grano, patate, suino neroBiologico certificato: sì (patate, grano)A disposizione per aprire l’azienda al pubblicomostrare le tecniche di produzioneAccesso per diversamente abiliCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

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➜ Tipologia attività: Hotel, Ristorante, Camping.Ristorazione, albergo, campeggio, strutture sportive(campo da calcio, calcetto, tennis, bocce, minigolf,tavolo da biliardo e pista da bowling).La Fattoria, completamente immersa nel verde e asoli 3 chilometri da Camigliatello Silano, si rivolge inparticolar modo al turismo di tipo familiare; un’atten-zione assoluta e sincera viene riservata ai bambini,che possono usufruire di ampi spazi all’aperto. Agrandi e piccini sono dedicati molteplici serviziricreativi, dal minigolf al tennis, insieme alla possibi-lità di toccare con mano la bellezza antica dei luoghidella Sila, dove specchi d’acqua circondati da abeti,pini e faggi che a volte quasi si tuffano nell’acquacreano suggestivi contrasti. A questo si aggiungeuna cucina tipica e genuina che trova il suo cavallo dibattaglia nelle specialità di funghi porcini, preparatein particolare durante la Sagra del Fungo (ottobre).

Categoria:★★★

Accesso per diversamente abiliServizi: sala lettura, sala TV, sala convegni, noleggiobici, connessione internet, terrazzo, parco giochi,giardino, area barbecue e piazzole per il campeggio,possibilità di praticare vari sport, degustazioni.Si parla: inglese, francese, tedescoCarte di credito: sìNumero camere: 51 (7 suites), tutte con bagnoPosti letto: 104Camere con: riscaldamento, cambio biancheria,servizio pulizie, telefono, TV, zona soggiorno, asciugacapelli.

Torre Rocca dei Bruzzi

Museo del Beato Angelo

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regalo che la Regina Giovanna d’Angiò fecea Simone Cofone conte di Acri e di Padìa; einfine la chiesa della Madonna del Rin-fresco. A quest’ultima è legata la leggendasecondo la quale venne edificata dal parrocoDe Piris nel 1521 in seguito all’apparizionedella Madonna ad un’anziana signora del luo-go che, andando a lavare il bucato al fiume estanca per il lavoro, si fermò per dissetarsi einvocò la Vergine, che comparve all’improvvi-so chiedendole di far costruire un pozzo forni-

Ristorante La VerandaHotel 660di Tenuta SncVia Cocozzello 83-87 - 87041 AcriTel. e fax 0984.949201Cell. 380.3685861 (Tenuta Antonio)[email protected]@libero.itwww.ristorantelaveranda1985.com

➜ Tipologia attività: Ristorante, B&B, HotelCucina tradizionale di ricette calabresi e nazionali.Ospitalità in B&B e Hotel.Il ristorante La Veranda, in perfetta sintonia conl’ambiente, offre ogni giorno, grazie alla competen-za del suo staff, una personale interpretazione del-la tradizione, non solo calabrese ma anche tipica-mente acrese. Nei piatti si trova l’essenza del terri-torio, lo spirito della gente di un tempo, suggestio-ni figlie del vissuto dei proprietari. Il leit motiv è“riscoprire, riportare alla luce i sapori perduti dellatradizione e rinnovarli”, in un contesto moderno einnovativo, lo stesso in cui si inserisce il nuovissi-mo Hotel 660, un contesto che si mantienecomunque rispettoso della storia dell’uomo, in Silada sempre in armonia col territorio.

Accesso per diversamente abiliSi parla: ingleseCarte di credito: sì

RistoranteServizi: degustazione prodotti tipici e di produzionepropria.Giorno di chiusura:mercoledìNumero coperti: 100Ristorazione all’aperto: 40 postiSpecialità a tavola: frittelle tipiche, verdure sottolio,ragù di capra, trippa, dolci e crostate della casa, vinie liquori tipici. Cucina tipica. Menu per sportivi.

HotelCategoria:★★★

Servizi: sala lettura, sala convegni, sala TV, connessione internet, deposito bagagli/attrezzature. Terrazzo, piazzale, terreno a disposizione ospiti.Numero camere: 18 (9 singole, 9 doppie)Posti letto: da 36 a 40Camere con: riscaldamento, aria condizionata, cambio biancheria, servizio pulizie, TV, telefono.Giorno di chiusura:mercoledì

stiano. Scendendo ancora si incontrano final-mente l’agglomerato urbano principale e glialtri monumenti religiosi della città: la chie-sa dell’Annunziata, in cui sono di partico-lare rilievo il campanile su tre piani in pietrabianca, gli affreschi di Raffaele d’Alvisio el’antichissimo affresco di stile bizantino-goticorecentemente scoperto nella chiesa antica,ora trasformata in sacrestia; la chiesa econvento dei Padri Cappuccini del1590 che conserva vicino all’altare la statuadella Madonna dei Bisogni, consegnata alpopolo di Acri dal Beato Angelo; la chiesadi Santa Caterina, dove si ritrovano unatela di Cristoforo Santanna, una tela del trion-fo della Croce di artista ignoto del XII secolo,un olio su tela del XVI secolo ed una tela diSanta Caterina del XVII secolo; la chiesa diSan Nicola da Belvedere, nell’anticoquartiere Casalicchio, di cui si racconta perla prima volta nel 1070, in occasione del

SPIRITO 4a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Azienda AgricolaEredi Filicetti Francesco AttilioLocalità Iona - SP 247 - km 33 (Ex SS279)87053 CelicoTel. e fax 0984.579035Cell 347.4981021 (dott.ssa Maria Filicetti)[email protected]

➜ Tipologia attività: Agricola e zootecnica.Allevamento di bovini da carne e da latte, coltiva-zione “Patata della Sila IGP”, produzione latte“Alta Qualità” per “Caciocavallo Silano DOP”,degustazione prodotti tipici. Passeggiate edescursioni per le strade poderali ed i sentieri nelbosco. In allestimento Agriturismo con FattoriaDidattica e Punto Ristoro.L’azienda si caratterizza per una consolidataesperienza e tradizione che si tramanda da piùgenerazioni, in quanto la famiglia Filicetti è dasempre dedita all’agricoltura in questa zona sug-gestiva dell’Altopiano Silano. Siamo nella partealta del torrente Lagarò-Rosario, ai limiti dell’an-tica foresta “Serra della Guardia”: è qui che Fran-cesco Attilio Filicetti, a partire dalla prima metàdel secolo scorso, ha realizzato una delle aziendeagricole più esemplari del comprensorio. Oggi, ifamiliari del fondatore continuano l’attività concompetenza e dedizione, mantenendo integre lecaratteristiche e le tradizioni tipicamente monta-ne delle produzioni praticate, valorizzandoun’area rurale che regala uno scenario quasibucolico. L’azienda si estende su circa 170 ettaridi proprietà, sui quali l’attività agricola esercitatagarantisce le esigenze di qualità e genuinità,strettamente collegate all’uso delle risorse natu-rali. L’azienda è inserita nei sistemi di controlloper la produzione della “Patata della Sila IGP” edel “Caciocavallo Silano DOP”.

Tipo di produzione: agricoltura e allevamento.Prodotti: foraggi, orticole; bovini da latte e da car-ne, Patata della Sila IGP, latte “Alta Qualità”.Vendita diretta al pubblicoAccesso per diversamente abiliSi parla: ingleseCarte di credito: noPeriodo di chiusura: sempre aperto

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Chiostro Conventodei Cappuccini, Acri

Palazzo Padula, Acri

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to dell’acqua di una fonte sacra che lei avreb-be provveduto a creare nel luogo in cui siincontrarono, per benedire in tal modo quellaterra già bagnata da troppo sangue umano(cento anni prima, infatti, nel 1462, Acri ave-va vissuto il peggiore assedio della sua storiaad opera dell’esercito aragonese proprio inquel luogo, lo stesso in cui esisteva la Giudei-ca, l’antico quartiere ebraico). Sempre secon-do la leggenda locale, inizialmente la donnaraccontò la storia dell’apparizione al parroco,che dopo qualche titubanza iniziò i lavori, e apoco più di un metro dal luogo prescelto sgor-

gò presto un’acqua freschissima, limpida eabbondante; il pozzo divenne luogo di culto edi pellegrinaggio, dal momento che l’acquaera naturalmente ritenuta miracolosa, e i primia bere erano sempre i bambini portati in pro-cessione. Successivamente si eresse alla finedel 1540 la chiesetta, ma dell’originario splen-dore non rimane nulla a causa dell’incendioavvenuto a metà dell’Ottocento. La chiesa furicostruita ed ogni anno viene ancora oggiripetuta una solenne celebrazione, con l’usan-za di portare una bottiglia d’acqua ai propri

Ristorante del CacciatoreContrada Gammarossa 40 - 87041 AcriTel. 0984.947227Cell. 339.7828882 (Michele Angelo Cozzolino)info@ristorantepizzeriadelcacciatore.comwww.ristorantepizzeriadelcacciatore.com

➜ Tipologia attività: RistoranteCucina di qualità e dai sapori antichi, specialità cac-ciagione.Il Ristorante del Cacciatore offre ai suoi clienti i piat-ti della tradizione calabrese reinterpretati in gustosevarianti che propongono sapori e profumi spessodimenticati. Un menu curato nei minimi dettegli,vario e fantasioso, conduce i visitatori alla scopertadi antipasti, carni e pesci, secondi e ottimi dolci fat-ti in casa, in un tripudio di aromi e gusti che sannodi rustico. Una cantina particolarmente fornita, oltrealla competenza del personale, troveranno sempreil vino giusto da accostare a ogni piatto. Accanto almenu tradizionale, il ristorante prepara anche otti-me pizze cotte rigorosamente nel forno a legna econdite con ingredienti genuini e verdure di stagio-ne. L’ambiente familiare, le sale climatizzate e l’at-mosfera rilassata rendono la cena un momentoideale per famiglie e comitive.

Accesso per diversamente abiliServizi: telefono, fax. Degustazione piatti tipicie salumi acresi.Carte di credito: sìPeriodo di chiusura:mercoledì(pranzo periodo estivo)Numero coperti: 80Ristorazione all’aperto: 80 postiSpecialità a tavola: pane ripieno, primi piatti ai fun-ghi porcini, agnello e carne alla brace, dolcetti di mie-le e mandorle. Cucina tradizionale, rustica.

SPIRITO 4a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

Azienda AgrituristicaVal CalamoVia San Zaccheria - 87041 AcriTel. e fax 0984.941287Cell. 329.7235573 (Michele Curto)[email protected] - www.valcalamo.it

➜ Tipologia attività: Agriturismo, Campeggio,Ristorante, Produzione Agroalimentare e Fattoria didattica. Ortaggi, frutta, verdura e vino. Ricettività agrituristi-ca, punto ristoro, piatti tipici con prodotti di quasiesclusiva provenienza aziendale e metodi naturali.Attività di educazione ambientale ed equitazione.Su una splendida collina che sovrasta l’intera valledel fiume da cui l’agriturismo Val Calamo prendenome, è possibile toccare con mano la vita di fatto-ria, assaporare la vera frutta di stagione, le uova o gliortaggi appena raccolti, apprendere metodi di colti-vazione quasi dimenticati, inventarsi contadini e par-tecipare alla produzione dei latticini, del miele e deivini. Anche il bosco e il sottobosco riservano delizio-se sorprese, come erbe spontanee o piccoli frutti sel-vatici. Occasione da non perdere per ritrovare gliantichi piaceri di una volta, accompagnati da un’of-ferta ricreativa e outdoor che trova il punto di forzanel Club Trekking Val Calamo.

Servizio ristorazione e pernottamentoAccesso anche per diversamente abiliServizi: sala lettura e TV, lavanderia e stireria, depo-sito bagagli, connessione internet, terrazzo, giardino,area barbecue. Noleggio bici, escursioni a cavallo,escursioni guidate, bocce, pesca sportiva, mtb,osservazione animali. Attività per bambini, ragazzi,anziani e per persone diversamente abili. Partecipa-zione attività aziendali, corsi degustazione, corsicucina locale. Accoglienza animali domestici.Carte di credito: noNumero camere: 3Camere con: riscaldamento, servizio pulizie, cambiobiancheria, zona soggiorno.Numero miniappartamenti: 1 monolocalePosti letto totali: 15Periodo di chiusura: settembre/ marzoRistorante aperto anche a chi non soggiorna(solo su prenotazione) Degustazione e vendita pro-dotti tipici aziendali. Menu per sportivi.Numero coperti: 50Specialità a tavola: frittelle ai fiori d’acacia, pastafatta in casa, arrosti, crostate, liquori della casa.

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Museo Civico d’Arte ContemporaneaSilvio Vigliaturo

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SPIRITO 4a TAPPA IN VIAGGIO SEGUENDO LO SPIRITO

maestro della vetrofusione. La sua opera èoggi diventata oggetto di una mostra perma-nente all’interno del MACA, il Museo Civicod’Arte Contemporanea Silvio Vigliatu-ro di Acri. Questo è il luogo ideale da cui par-tire per una scoperta della Sila spirituale, attra-verso l’anima delle 237 opere donate dall’ar-tista al Museo, che ha aperto la strada a incon-tri didattici, convegni, esposizioni di artistiinternazionali e ha permesso ad artigiani loca-li come Alessandro Aiello, creatore della Vetre-ria Artistica Vetrò, di poter avviare e veder cre-scere la propria attività, portando innovazionee originalità e condividendo con l’agreste e laperfezione della Natura silana un valore cheaccomuna tutti i luoghi di questo itinerario del-lo Spirito: la purezza. Nel campo della musica, sono infine dasegnalare le chitarre a battente, un parti-colare tipo di strumento a dieci o dodici cordetipico del Mezzogiorno.

cari o di berne un bicchiere chiedendo soccor-so alla Madonna.Non è un caso che l’acqua sia al centro delladevozione degli abitanti di Acri. Fin dall’anti-chità, era nota la presenza di fonti d’acqua sulterritorio: Acri era infatti chiamata dai RomaniIdrusia, “la città delle acque”. Ancora oggipossiamo vedere alcune splendide fontane neicurati giardini centrali della cittadina. Le piùantiche fontane della città sono la Fonte delRinfresco, ubicata, si dice, fin dall’anno Mil-le nell’antico borgo della Giudeica, e la Fon-te di Pompio, le cui acque lustrali eranosacre a Hermes Psicopompo. Prima di lasciare Acri, è consigliata anche unavisita dei suoi palazzi nobiliari: PalazzoSan Severino-Falcone, Palazzo Julia, PalazzoDe Simone-Julia (un esempio delle cosiddette“case impalazzate”, edifici caratterizzati dauna costruzione architettonica unica esterna-mente ma suddivisa internamente in tre pianisovrapposti), Palazzo Spezzano della famigliaomonima e Palazzo Padula (dal nome delpoeta Vincenzo Padula che ne fu proprietarioe sul cui portone ancora oggi si può notare ilsuo stemma raffigurante un calamaio con duepenne), Palazzo Astorino Giannone (con lasua biblioteca e i suoi mobili settecenteschi), ePalazzo Civitate, legato al rapimento e all’uc-cisione, da parte di tre noti capibanda di bri-ganti, dei tre figli maschi della nobile famigliae della strenua caccia che diede loro la madreRosanna La Pera, rimasta vedova del maritoGiuseppe, morto dal dolore per la perdita del-la prole. Sotto il muro di gronda sono ancoraoggi visibili le tre “caggiarole”, ovvero le gab-bie che avrebbero accolto le teste recise dei treassassini dei Civitate.Ma Acri custodisce gelosamente anche impor-tanti tradizioni artigiane che spesso sono sfo-ciate in una vera e propria forma artistica, spe-cialmente grazie al genio creativo di perso-naggi come Silvio Vigliaturo, il grande

Sala del MACA

L’itinerario inizia alla stazione di Moccone delle Ferroviedella Calabria, che vedeva decenni fa sostare le locomoti-ve a vapore, simbolo assoluto della meccanizzazione del

mondo e dell’accorciarsi delle distanze tra gli uomini, insiemealle carrozze realizzate nel secondo e terzo decennio del Nove-cento, dismesse nei primi anni Settanta.

Descrizione: dalla stazione ferroviaria si attraversa la strada eoltrepassata l’area picnic si giunge di fronte al pannello informa-tivo dell’itinerario. Superato il bel ponticello su un rio si sale peril tracciato all’ombra dei pini larici caratteristici della zona. Il per-corso, sempre opportunamente indicato da segnavia, proseguerelativamente piano nella fitta pineta fino a incontrare un’areagioco e picnic, oltre ad alcune fontane. Sbucati sulla SS177 siraggiunge il piazzale antistante la cabinovia di monte Curcio e lapista da sci utilizzabile anche nel periodo estivo per la specialitàdi mountain bike downhill. L’impianto sciistico di CamigliatelloSilano, inaugurato nel 2002, è caratterizzato da un sistema dirisalita ad alta tecnologia, dotato di un’ovovia con cabine chiusea gancio automatico, con portata oraria di 1800 persone e unalunghezza di quasi 2 chilometri. Si prosegue in discesa tra i pinie dopo circa 200 metri un cartello sulla sinistra fa abbandonarel’asfalto e riprendere la sterrata; dopo aver superato un bel pon-ticello sul torrente si raggiunge la Fontana del Pecoraro. Prose-guendo si incontrano nuovamente un ponticello e la Fontana delTasso, il sentiero procede in salita su un caratteristico fondo lastri-cato. Raggiunto un pianoro sterrato si incontra un bivio con l’in-crocio del sentiero nr 421a, dove bisogna tenere la sinistra indirezione Monte Scuro. Dopo una breve discesa inizia la salitaper raggiungere la vetta del monte Tasso, segnalata da puntoIGM, immerso nel pieno del magnifico contesto silano e posto alculmine del profilo altimetrico del sentiero (la traccia è indicatada cartelli e segnavia, ma può essere evitata tagliando versodestra lungo il sentiero nr 421a, rinunciando però alla vetta delmonte Tasso). Una serie di bivi non sempre ben segnalati porta-no ad uscire dal bosco per incontrare le prime case di Mocconedove è presente una fontana; da qui per strada asfaltata comu-nale si raggiunge via Torquato Tasso (che da Camigliatello Sila-no si dirige verso gli impianti di risalita), e svoltando a destradopo la salita si ritorna alla stazione di Moccone. Da non perde-re Torre Federici (visita guidata, prenotare), che si può raggiun-gere nello spostamento tra Camigliatello Silano e Moccone, par-ticolare per i laghetti generati da risorgive.

itinerarioTrekking

Località di partenza e arrivoSpezzano della Sila, fraz. Moccone, di frontealla stazione ferroviaria (in disuso)Lungo il percorsoMoccone, Sciovia del Tasso, Manca di ZolfoDifficoltàT (itinerario escursionistico - turistico)Dislivello+ 216 metri– 216 metriTempo di percorrenza2 oreFondo stradale74% sterrato23% asfalto3% lastricato1,08 km sterrato – 610 m asfalto – 620 msterrato – 130 m lastricato – 1,68 km sterrato– 420 m asfaltoQuota massima raggiunta1451 metri slm, vetta di monte TassoLunghezza del percorso4,54 kmSegnaleticaSegnaletica CAI 421a e Parco Nazionale dellaSila nr 14Come arrivareDa Camigliatello si prende la strada comunaleper la frazione Moccone; arrivatialla frazione si puòparcheggiare di fronte allastazione ferroviaria in disuso.

outdoor

Sentiero della Foresta del Tasso

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La Sila si vestedi bianco

Neve per molti significa sci alpino, emozioniin alta quota presso impianti sportivi semprepiù all’avanguardia e naturalmente dotati di

ogni comfort; per altri la stagione invernale è sino-nimo di passeggiata con le racchette da neve, nelsilenzio dei boschi, magari seguendo le traccelasciate dagli animali selvatici sul manto candidoche ricopre il sentiero. Altri preferiscono invece icosiddetti “sci stretti” per affrontare gli itinerari nelcuore della natura più selvaggia e ancestrale.

Il bosco addormentatoNei boschi in Sila la presenza della neve si avver-te in ogni dove. A terra come in alto, tra gli ultimirami che sfiorano il cielo. Un abbraccio fatto disilenzi ovattati e di scenari insoliti, regalo dell’in-verno che ama stupire. La neve si appropria deipaesaggi che incontra, lentamente, nevicatadopo nevicata, copre con il suo manto biancouna natura pronta ad accoglierla, proprio quan-do, ormai esausta per aver portato a termine unaltro lungo ciclo, ha preparato alberi, prati earbusti ad affrontare la stagione più fredda del-l’anno.Grandi fiocchi che scendono in batuffoli bianchi,fitte tempeste o solitarie spruzzate che danzanonell’aria dal monte Botte Donato verso il basso: laneve si adegua alla superficie delle cose, soffer-mandosi sui profili delle staccionate, ridisegnan-do i tetti delle aziende agricole, sostando ostina-ta sul più sottile dei rami, in precario equilibrio

sulle piccole bacche tonde o, ancora, aggrappa-ta alle fessure verticali tra la corteccia dei granditronchi del pino laricio. Il bosco, nelle sue infinitesfaccettature, è forse l’ambiente che meglio di tut-ti riesce a farsi interprete delle suggestive atmosfe-re invernali della Sila Grande. E in questa Silache deriva lo stesso nome dalla “silva” latina cheidentificava proprio una fitta selva boscosa, inuna dimensione in cui tutto appare sospeso, ritrat-to nell’istante esatto in cui il tempo sembra esser-si fermato per conservare, sotto la neve, il sonnodella natura fino a primavera, tra altissimi faggi,abeti e pini larici ci muoviamo con le ciaspolecontemplando paesaggi da fiaba. Un buon livello di innevamento crea un microcli-ma favorevole alla vita, grazie a temperatureaccettabili sia per la fauna che per la vegetazio-ne, evitando le “bruciature” da freddo riscontra-bili in assenza di neve. Il bosco quindi, con le suemeraviglie e le sue creature, è davvero lontanoda sprofondare in un sonno profondo e, anched’inverno, custodisce per chi sa “ascoltare” e perchi sa “vedere” innumerevoli sorprese, da scopri-re lasciandosi catturare dalla magia degli alberi.Sono tante le sensazioni e le emozioni che si pos-sono provare al ritmo lento del camminare, nelgrande polmone del Mediterraneo. Nella SilaGrande, nel “Gran bosco d’Italia”, gli amanti del-l’outdoor possono ammirare paesaggi innevatimozzafiato, che suscitano profonde emozioniquando regna il silenzio ovattato dalla neve.

La Sila è un paradosso paesaggisticoche ci riporta a certe composizioni surreali,che ottengono il loro fascino accostando traloro oggetti eterogenei e disambientati (…).

Sembra a tratti di essere caduti in un angolodella Scandinavia, con i pini silani più alti

e più snelli degli abeti nordici.Guido Piovene

Il Grande Nord del profondo Sud“È ‘na Sila!” si dice nel cosentino, intendendo conquesto che la Sila è un posto freddissimo. Effettiva-mente il freddo invernale, pungente e lungo, carat-terizza il clima silano: questo perché nella Cala-bria settentrionale si hanno variazioni idrogeologi-che notevoli dovute alla conformazione geograficaparticolare: un’esile striscia pianeggiante lungo lacosta tirrenica, seguita dalla rapida elevazionedella Catena Costiera, da un nuovo abbassamen-to nella Valle del Crati, dall’elevazione della Presi-la e della Sila stessa, e infine dalla discesa collina-re del Crotonese e delle steppe joniche. L’aria finee profumata è la più pulita d’Europa, almeno stan-do ai recenti studi di due esperti mondiali di nano-patologie. Secondo le analisi, infatti, l’aria dellaSila contiene addirittura meno polveri di quelladelle isole Svalbard, vicino al Polo Nord, che sonoquasi disabitate e senza strade.La parte più interna ed alta della regione calabre-se può davvero apparire, agli occhi di un visitato-re che venga qui per la prima volta, come una sor-ta di “Grande Nord del Sud”. Una tale impressio-ne non è affatto azzardata se si pensa che tra ilSettecento e i primi del Novecento, colti viaggiato-ri stranieri, scesi in questa terra di confine conside-rata una vera e propria frontiera del Grand Tour,una volta al cospetto delle montagne della Cala-bria si appuntarono sui loro diari comparazionigeografiche davvero curiose. Questo perché, inanni in cui la cultura europea misconosceva laCalabria, era difficile dar conto di una realtàambientale tanto inattesa per viaggiatori che ave-vano visto mezzo continente, se non ricorrendo aparagoni con luoghi più noti all’opinione pubbli-ca. Il risultato di una vacanza in Sila, in qualsiasiperiodo dell’anno ma forse specialmente nella sta-gione fredda, è un’emozione che nessuna macchi-na fotografica di ultima generazione è in grado ditrasmettere adeguatamente, e che a chiunque, nes-suno escluso, resta per sempre stampata nellamemoria e nel cuore.

Muoversi sulla neve con le ciaspoleUna tranquilla passeggiata sulla neve consenteosservazioni di grande interesse: le racchette daneve consentono di muoversi in paesaggi intatti, diriappropriarsi di ambienti selvaggi e valli inconta-minate, di entrare in piena sintonia con la natura.Con le ciaspole ai piedi il trekker può percorrere

lunghe distanze con poco dispendio di energia,calpestando la migliore alleata per la scoperta del-le tracce lasciate dagli animali. Per le persone cheappartengono al corpo forestale, o sono ricercato-ri, l’individuazione delle impronte e dei segnilasciati sulle cortecce, peli, carcasse di animali pre-dati e giacigli, sono la chiave di lettura per stabili-re quali e quanti esemplari sono presenti sul territo-rio. Gli escursionisti che amano muoversi nellaneve con le ciaspole e con gli sci da fondo trova-no in Sila gli ambienti ideali, talvolta già innevatiprima ancora delle ben più famose località alpinee appenniniche del Nord, e che regalano silenzi eterse atmosfere invernali alle quali nessuno dovreb-be sottrarsi. Nonostante la quota limitata e la vici-nanza al mar Jonio e al Tirreno, l’inverno trasformaquesta terra in un invito irresistibile per gli amantidegli sport invernali, un ambiente, anzi, non anco-ra conosciuto quanto meriterebbe dagli appassio-nati di queste attività che trovano qui una palestranaturale decisamente sicura e fruibile da adulti ebambini, grazie alla conformazione tipica dell’alto-piano, che sviluppandosi a quote superiori ai 500metri, ma lungo distese pianeggianti, non prevederispetto, alle vette alpine e alle stesse pendici delPollino, alcun ripido pendio e di conseguenza nes-sun pericolo di slavine o valanghe.Da nord a sud, in linea d’aria l’altopiano silano siestende per più di 40 chilometri, almeno 30 da estad ovest. Le grandi distese arboree che lo ricopro-no sono interrotte da catene parallele di monti chearrivano a sfiorare i 2000 metri di quota, e il climaparticolarmente rigido e la quota relativamentealta consentono alla neve di sostare addirittura dadicembre ad aprile, un regalo a tutti gli amanti del-le innumerevoli attività invernali. Sono numerosi i sentieri che, apprezzati nella bel-la stagione da escursionisti e amanti della biciclet-ta, si prestano splendidamente anche ad esserepercorsi con le racchette da neve, complici le inten-se nevicate che solitamente imbiancano la Sila; unesempio su tutti la Via delle Vette.

L’arte degli sci strettiSono tracce sulla neve, bianco su bianco quasi aconfondersi. Sono sci delicati e sottili, affascinanteinterpretazione dell’outdoor invernale. Lungoimmensi pianori dove lo sguardo si perde, nasce la

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Altipiani Eventi e Turismo Punto vendita “La Bottega della Montagna” Via Roma 10187052 Camigliatello (Spezzano della Sila)Tel. 0984.578766Cell. 339.2642365 (Ivan Franco Vigna)[email protected]

➜ Tipologia attività: Servizi, CommercianteGuida Ufficiale del Parco Nazionale della Sila, GuidaAmbientale Escursionistica, turismo scolastico,turismo sociale, turismo eco-sostenibile. Servizionavetta, noleggio attrezzature sportive, abbiglia-mento e attrezzature tecniche da montagna, editoriasulla montagna e carte e guide dei sentieri.Un impegno eccezionale, quello che i ragazzi diAltipiani stanno mettendo ormai da qualche annonella valorizzazione turistica della Calabria, conriferimento particolare all’area silana, attraverso lapromozione di iniziative compatibili con le peculia-rità del territorio. Ambiente e tradizione, tempolibero e intrattenimento sono i principali ambiti diintervento, con un’offerta articolata di servizi rea-lizzati con le migliori attrezzature e avvalendosi dipersonale altamente qualificato per soddisfareogni particolare esigenza, sia di gruppi organizzatiche di singoli visitatori.

Tipo di servizi: turisticiAttività: escursioni guidate, mountain bike, osser-vazione animali, sci di fondo escursionistico, escur-sioni con racchette da neve, orienteering.Ulteriori servizi: accompagnamento non vedenti.Attività per bambini, ragazzi, anziani e personediversamente abili. Visite al centro storico, parteci-pazione alle attività aziendali, corsi di degustazione. Si parla: ingleseCarte di credito: sìGiorno di chiusura: martedì (da giugno ad ottobre sempre aperto)

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950. La quota di partenza è di 1.665, quellad’arrivo (a Codecola di Coppa) è di 1.877 metri.Il dislivello è quindi 212 metri, la lunghezza è773 metri. La velocità d’esercizio è di 2,8 m/s. (ARSSA -impresa funivia - Tel. 0984.537093 / 537300.Rifugio Botte Donato - Tel 0984.537301). Restando nell’ambito delle piste tracciate per losci, gli amanti del fondo possono usufruire di 3anelli da 3, 5 e 7 chilometri, situati a quota supe-riore a 1500 metri, dell’impianto Centro FondoCarlomagno, che si colloca tra le località Silva-na Mansio e Lorica. Il complesso sciistico per losci da fondo ubicato sull’altopiano della Sila, èquello posto più a sud di tutta Europa. Il comples-so sportivo dispone di un moderno rifugio monta-no gestito da una cooperativa che offre ristoro enella quale si possono noleggiare gli sci. Il Cen-tro è posto in una posizione dominante e soleg-giata, immerso in uno straordinario scenarionaturale incontaminato, che non a caso ormai daqualche anno è stato scelto per ospitare i campio-ni dello sci di fondo “Sci Club Montenero” di SanGiovanni In Fiore e quelli dello Sleddog, che pro-prio su queste piste praticano gli allenamenti e legare (Centro Fondo Carlo Magno - Tel. 0984.99319).

Sleddog: “Dogs on the snow”In Sila la neve richiama alla mente anche unevento particolare: l’emozione di filare leggerisulla neve soffice, in un suggestivo scenario, trai-nati dai meravigliosi cani husky con gli occhi gri-gio-azzurri, su slitte apparentemente fragili, main realtà straordinariamente resistenti. Le condi-zioni necessarie per praticare lo Sleddog sonol’amore per gli animali e per la natura, oltre natu-ralmente ad una grande passione per le sfide consé stessi e con l’ambiente che ci circonda. Que-sta particolare attività invernale con il tempo si ètrasformata in un vero e proprio sport con gareinternazionali di differenti lunghezze: l’incantevo-le scenario dei Parchi Nazionali del Pollino e del-la Sila, dal 2007 ospitano nel mese di febbraio“Dogs on the snow”, la traversata con i canida slitta che porta ogni anno sull’altopiano cam-pioni internazionali della disciplina. Da Carloma-gno al Cupone, da Croce di Magara a Lorica, lacorsa non competitiva tocca alcune delle localitàpiù belle della Sila Grande; nelle varie pause trauna tappa e l’altra, grazie alla generosa disponi-bilità degli atleti e dei loro bellissimi cani, glispettatori possono vivere l’emozione di esseremusher per un giorno. Un’esperienza decisamen-te diversa dall’idea di fruizione turistica dellamontagna tradizionale, unica nel suo genere eche permette di coniugare il mondo animale conla passione per la natura e lo sport.

sintonia tra il fondista e la natura. Tracce candide,lisce e perfette corrono lontano, ma gli sci si muo-vono grazie ad una combinazione leggera edelegante di spinte, senza le quali diventa impossi-bile scivolare sulla superficie compatta. E poi ilnastro bianco, preparato con cura dai gatti batti-pista, si arrampica in salita, chiede al fondista diseguirlo senza aiuti, solo con la forza di bracciae gambe, per conquistare altri paesaggi, altriorizzonti. Il silenzio e il respiro si confondono, glispazi immacolati si lasciano violare dagli sci sot-tili e leggerissimi, come se uomo e natura avesse-ro siglato un patto di rispetto reciproco. Un’altramotivazione da non dimenticare è l’accessibilitàdel fondo, che offre davvero a tutti l’opportunitàdi provare a scivolare sulla neve in sicurezza, acontatto con l’ambiente naturale in pieno inver-no. Anche se è la prima volta e non avete maimesso gli sci prima. Anche se non avete equili-brio, se non siete allenati e se il vostro primo pen-siero è una fetta di torta in rifugio. Sceglierequando partire, dove fermarsi e quando tornaresono elementi fondamentali perché non è impor-tante il numero di chilometri percorsi ma il piace-re di muoversi sulla neve, senza ritmi o traguardiimposti, solo con il desiderio di scegliere un’atti-vità salutare per conoscere ed esplorare il voltopiù affascinante di ambiente naturali intatti e dal-l’incredibile fascino. In Sila Grande le zone sicuramente più ricche disentieri percorribili con gli sci stretti si sviluppanoin particolare su tre aeree: sul fondovalle del Cen-

tro Fondo Carlo Magno, nei pressi di Lorica,dove alcuni anelli di diversa lunghezza si inoltra-no nel silenzio più cristallino permettendo la cono-scenza del volto più affascinante di ambienti natu-rali intatti e dall’incredibile fascino; nel primo trat-to della Strada delle Vette, molto frequentatadai trekkers come dai bikers durante la bella sta-gione, e che collega il Valico di Monte Scuro alpanoramicissimo monte Botte Donato; nella zonadi Silvana Mansio, dove ogni inverno, in parti-colare da dicembre a febbraio, vengono regolar-mente battute alcune piste per tutti gli appassiona-ti di questo sport faticoso quanto appagante.

Impianti per tutti i gustiIl fiore all’occhiello della ricettività turistica perl’inverno dei più sportivi che vanno in vacanza inSila è probabilmente il Centro Sportivo diTasso Monte Curcio: a quota superiore ai1800 metri, l’impianto è dotato di una nuovissi-ma ovovia con 52 cabine chiuse da 8 posti cia-scuna a sgancio automatico, per una portata ora-ria di 1800 persone. Quota di partenza 1368metri, quota d’arrivo 1765 metri, per un dislivel-lo di 379 metri e una lunghezza di 1809 metri.Gli impianti di risaliti sono ad alta tecnologia epermettono anche a turisti con disabilità motoriedi non perdersi la magia irripetibile dell’alta quo-ta calabrese. Sul piazzale è possibile noleggiaresci, abbigliamento sportivo e smorzare i morsidella fame con un delizioso panino nella vicinapaninoteca. Ben due rifugi accolgono il turista,uno presso la località di partenza, Tasso, unoall’arrivo Monte Curcio, entrambi predisposti consala bar e servizi. Le piste del complesso sono due: la pista rossa,lunga 2050 metri, e la pista blu, che arriva a2220 metri. L’impianto è aperto tutto l’anno dal-le ore 9:00 alle ore 16:00. (Tasso - Monte Cur-cio Camigliatello Silano - Tel. 0984.579400).Meta di moltissimi sciatori è anche il Comples-so Sportivo di Cavaliere - Monte BotteDonato, che si colloca a due passi dal lagoArvo, nella splendida Lorica. È dotato di funzio-nali impianti di risalita, che vengono gestiti dal-l’ARSSA. Le piste sicuramente più suggestivesono quelle alte della bella e fredda Valle dell’In-ferno: Inferno I è lunga 810 metri, Inferno II è

IDEE PER CAMMINARE SULLA NEVE

• Il Sentiero della Fiumarella segue il SentieroItalia e permette agli escursionisti di giungere sullerive dei bacini artificiali di Arvo e Ampollino lungopercorsi panoramici. Il primissimo tratto, dal lungo-lago dell’Arvo, è quasi sempre poco innevato, quin-di consigliabile farlo con gli scarponi, il restante80% del percorso è su strada sterrata e assoluta-mente ideale per le ciaspole.• Vari sentieri che si sviluppano presso il lago Ceci-ta, in particolare quello che dal Centro VisiteCupone raggiunge il villaggio Zarella, molto sugge-stivo per i paesaggi attraversati e adattissimo ancheallo sci escursionismo. • Il Trekking dell’Ariamacina, che è da percor-rere esclusivamente da dicembre a febbraio poichél’esposizione è a sud e si sviluppa intorno al luogoincantato del lago, circondato dalle fitte foreste difaggio e pino laricio e da ampie praterie.• Gli itinerari della Riserva Naturale del Tasso,in particolare il nr. 3, il più affascinante e fruibile dadicembre a marzo inoltrato; presenta un’esposizionea nord e in alcune giornate già alle due del pomerig-gio inizia a fare buio, a causa della vicinanza dellemontagne.

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Dal Villaggio Zarella a Serra RipollataLocalità di partenzaVillaggio Zarella (m 1334), Spezzano della SilaLocalità di arrivo Serra Ripollata (m 1668)Difficoltà EDislivello + 350 metri circaTempo di percorrenza 3.30 orePeriodo consigliato da gennaio a marzo

Da Cosenza si imbocca la SS107 per San Gio-vanni in Fiore e superato Camigliatello Silano siesce allo svincolo Croce di Magara-Germano. Siprosegue per Germano. Circa 8 chilometri dopoil bivio, passato il Lago di Ariamacina e un agri-turismo, si devia a sinistra per Villaggio Zarel-la. Si lascia l’auto dove c’è il cartello indicanteil villaggio o poco più avanti, prima delle casedove la stradina si biforca.Descrizione: ci si incammina sulla stradina asinistra e, poco dopo, facendo attenzione sulladestra, si devia in questa direzione oltrepassan-do una sbarra e proseguendo oltre lungo lastradina nel bosco. Al successivo bivio girare adestra, tralasciando la via che continua dritta,salendo in un magnifico bosco di pini larici, trai più monumentali della Sila. Si passa a montedi Villaggio Zarella. Al bivio andare a sinistra.Si prosegue sempre lungo la larga stradinaprincipale superando varie radure e salendogradualmente ma costantemente. Superatauna sbarra si accede all’area sommitale, a unvalico che immette al trivio sotto la larga gob-ba che sale verso la cima di Serra Ripollata, conampi e panoramici pianori. Sotto di essa diallarga la magnifica conca di Macchialonga.

Da Caporosa ai Colli PerilliLocalità di partenzaCaporosa (1290 m), ApriglianoLocalità di arrivo Colli Perilli (1776 m)Difficoltà E

2° itinerario / ciaspole o sci da fondo

1° itinerario / ciaspole o sci di fondo

Dislivello + 480 metri circaTempo di percorrenza 2.30 orePeriodo consigliato da gennaio a marzo

Dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria si esceallo svincolo di Altilia Grimaldi, in direzioneColosimi e da qui si prosegue per la Sila; albivio di Bocca di Piazza si gira a sinistra e,superato il villaggio di Poverella, si prende adestra verso Caporosa. Con l’auto si sale alla chiesetta con uno spiazzo e dei fabbricati postapoco più in alto delle case di Caporosa. Descrizione: parcheggiato il mezzo motorizzatosi imbocca la stradina alle spalle del caseggiatoche sale verso il bosco. Al bivio, posto poco al disotto di un casotto in muratura (sulla sinistra),si prende a destra e si procede a mezza costasulla pendice della valle, lungo una larga stra-dina a fondo naturale immersa nel bosco di pinie faggi. Si guada un ruscello. Subito dopo, albivio, s’imbocca la deviazione a destra in sali-ta, dove c’è una sbarra. La cantoniera prende quota con alcuni tornan-ti, nella penombra di un giovane bosco di pini.Ad un successivo bivio si prende a destra e sipassa sopra un ruscello che è intubato sotto lastradina. La foresta diviene più matura, consplendidi esemplari di pini e faggi. Si raggiun-ge così, dopo circa un’ora, il crinale contrasse-gnato da una recinzione in filo spinato. La stra-dina piega a sinistra e costeggia la recinzione.A questo punto occorre abbandonare la carra-bile e scavalcare la recinzione prendendo il lar-go crinale che si segue verso destra. Facendo un po’ d’attenzione, si può rinvenireun sentiero nel bosco (vi sono dei segnali invernice bianca e rossa di tanto in tanto mariguardano le particelle demaniali). Quando ilsentiero si dirama, si gira a destra immetten-dosi su una serie di radure che si alternano agruppi d’alberi. Una breve erta, sgombra divegetazione arborea, porta all’inconfondibile

cima conica dei Colli Perilli, eccezionalmentepanoramica, con una base di muratura.

Da Camigliatello a Croce di MagaraLocalità di partenzaCamigliatello Silano (m 1300)Località di arrivoCroce di Magara (m 1375)Difficoltà EDislivello + – 100 metriLunghezza del percorso 5 chilometriTempo di percorrenza 2 orePeriodo consigliato da dicembre a marzo

A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita CosenzaNord, segue SS107 per San Giovanni in Fiore,uscita Camigliatello Est. L’itinerario segue la ex SS107 direzione Crocedi Magara, che nella stagione invernale nonviene pulita. Si superano alcune curve e sulla destra si tro-va la fontana di Jordanello. Dopo alcuni chilo-metri, deviando al secondo bivio a destra, siarriva a Croce di Magara. Da qui, proseguendo sul rettilineo, dopo alcu-ne centinaia di metri si raggiunge, sulladestra, la stradella sterrata che porta allariserva del Fallistro, chiusa d’inverno. La Riserva, che ospita i Giganti della Sila,esemplari secolari di pini laricio e che è gesti-ta dal Corpo Forestale dello Stato, nella sta-gione invernale non apre al pubblico, ma par-tendo dalle ultime case dell’abitato, all’escur-sionista si offre uno splendido scenario di cir-ca 2 chilometri fino all’ingresso della riserva,ideale per le ciaspole, ma anche, dal momen-to che la pista non viene battuta (per via deldelicato equilibrio dell’area protetta, che nonpermette ai grossi automezzi di avvicinarsi)per lo sci escursionismo.

3° itinerario / ciaspole

Strada delle VetteLocalità di partenzaCabinovia di monte Botte Donato (m 1869)Località di arrivoValico di Monte Scuro (m 1618)Difficoltà EDislivello – 613 metri + 317 metriTempo di percorrenza 6 oreLunghezza del percorso 14,9 chilometri

Partendo da Rovale e percorrendo la SS108bisverso Lorica, dopo pochi minuti si incontra ilbivio per il rifugio del Monte Botte Donato. Lacima è raggiungibile in cabinovia dagli impiantidi risalita della stazione Cavaliere a Lorica quan-do la suddetta strada è sbarrata dalla neve. Ilpunto d’arrivo della ciaspolata, il Valico di Mon-te Scuro, coincide con la partenza della Via delleVette, celebre strada panoramica che conduce aLorica toccando le più importanti cime dell’alto-piano, compresi il monte Scuro, il Monte Curcio eil Monte Botte Donato. Questo itinerario mostraagli escursionisti una lunga serie di paesaggiindimenticabili, associati nel periodo estivo ad unpercorso ciclistico di rara bellezza. Descrizione: siparte dal punto più alto del percorso, il piazzaledella cabinovia di Monte Botte Donato. La zonaretrostante la struttura offre un panorama che siallarga a 360 gradi: nelle giornate terse losguardo a sud si spinge fino al mar Tirreno eall’Etna. Sotto di noi i boschi che abbracciano illago Arvo e verso nord il lago Cecita e gli impian-ti di risalita di M. Curcio. Dal piazzale, superatomonte Coppo, si inizia a scendere con regolaritàe poca pendenza, ma prestando attenzione, finoa raggiungere quota 1750 presso un primo biviocon il sentiero MTB3 che conduce a Magara (siincontra una fontanella). Il sentiero si fa più ripi-do e faticoso fino ad un nuovo incrocio con lostesso sentiero che proviene appunto da Croce diMagara. Si supera un pianoro molto ampio(Macchia Sacra), poi uno più piccolo (Macchio-ne), passando alle spalle della cabinovia di Mon-te Curcio. Si prosegue su una discesa abbastanzaregolare lungo la quale si incontrano una fonta-na per rinfrescarsi e approvvigionarsi d’acqua ediverse aree di sosta. La ciaspolata prosegue sul-la sella, lungo la strada che all’ombra della fag-geta segue il crinale, fino a raggiungere il nostropunto d’arrivo (m 1630). Qui, dominato da unaCroce con Cristo, si trova un cippo dedicato alloscrittore cosentino Nicola Misasi che più volte hacelebrato la Sila nelle sue opere.

5° itinerario / ciaspole

Gli itinerari

Da Cagno a MonteneroLocalità di partenza Cagno (m 1366)Località di arrivo Montenero (m 1880)Difficoltà E Dislivello + 514 metriTempo di percorrenza 4 orePeriodo consigliato da dicembre a marzo

A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Altilia-Gri-maldi, segue superstrada per Colosimi. Da quiproseguire per il Lago Ampollino, costeggiarloe girare a sinistra superando la diga. Continua-re e al bivio girare a destra per San Giovanni inFiore, fino al successivo bivio, dove si gira asinistra fino al borgo di Cagno. Si attraversauna delle zone più solitarie e suggestive dellaSila. Dal borgo di Cagno, poco oltre, dopo unacurva a sinistra, si imbocca la stradella a sini-stra che con una serie di tornanti risale sullependici di questo versante del Montenero.Descrizione: dopo un lungo tratto, si sbuca suun ampio pianoro con un fabbricato in muratu-ra sulla sinistra. Da questo punto è preferibilelasciare il sentiero e risalire liberamente la val-letta posta dietro alla casa fino alla recinzione.Oltrepassatala, al primo bivio si continua adestra (tralasciando la deviazione a sinistra),mentre al successivo si prende a sinistra. Si risa-le diagonalmente nel bosco fino a un piccoloculmine oltre il quale si può scendere. In questopunto si lascia la stradella e si risale a destraliberamente. Si passa alternativamente nelbosco e su piccole radure a prateria fino ad unavalletta aperta che occorre attraversare intera-mente sempre nella stessa direzione fino al

4° itinerario / ciaspolebosco. Lo si attraversa per un breve tratto e sisbuca su un pianoro costellato di massi sparsi,ricoperti in parte dalla neve. Lo si attraversaancora, risalendo lungo il sentiero o tagliandoulteriormente. Si raggiunge così il pianoro-pas-so posto poco sotto la cima di Montenero, perraggiungere la quale occorrerà deviare libera-mente a sinistra per un breve tratto. La cima èinvasa da giovani faggi.

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Sila Grandein festa

Autunno per tutti i “gusti”Ogni comune si distingue per la “propria” sagra, il“proprio” piatto, ma il consiglio, per chi capitasse inSila in autunno, è cercare di non perdersi un soloevento: ciascuna giornata di festa, infatti, si caratteriz-za per un amore tanto forte verso ciò che si offre alturista e al compaesano, che l’emozione di assisteremerita di essere rivissuta più volte. Il mese di settem-bre si apre con la Sagra del Vino e dell’Uva aSan Benedetto, frazione di San Pietro in Guarano,richiamando ogni anno frotte di buongustai. Imperdi-bile è la visita al centro storico di Spezzano della Silanell’ultima settimana del mese, quando un elogio allaCucina Spezzanese invita a conoscere la produ-

zione che rende unico questo borgo. A Camigliatel-lo Silano l’intero mese di ottobre vede privilegiato ilprodotto più conosciuto di questa terra, con laSagra del Fungo, che si accompagna all’AutunnoSilano, una kermesse di volti noti e meno noti davve-ro irresistibile, per la quale si possono incontrarestand enogastronomici, percorsi del gusto, costumitipici e naturalmente funghi in tutte le salse che fannoda leitmotiv all’intero evento. A Serra Pedace la finedi ottobre vede un’altra protagonista dei boschi sila-ni splendere in tutta la sua bellezza e bontà sulle tavo-le della Sagra in suo onore: si parla ovviamente del-la castagna, che nello stesso periodo colora anchei banchetti della Sagra che si svolge a Flavetto, pic-cola frazione di Rovito. A mano a mano che ci siavvicina all’inverno e le prime nevicate trasformanola Sila in un paesaggio da Nord America, iniziano aspuntare qua e là gli elementi della gioia del Natale,dal presepio vivente di Cribari, frazione di Tren-ta, alle processioni lungo le vie dei comuni dellaSila Grande, con i loro abitanti che si fanno portato-ri di valori troppo spesso dimenticati.

Cultura d’estateLe festività silane non si limitano ad accontentare ilpalato. Specialmente in piena estate sono numerosigli eventi che si rivolgono a grandi e piccini, agliamanti della risata, della musica, ma anche delle tra-dizioni. Si parte da Rovito, con Rumori di Fondo,l’ormai rinomato festival di fine luglio che guarda alle

Da millenni le festività in Calabria rappresentano

un’occasione per conoscere l’affascinantestoria di questa terra, accompagnati

da musica, spettacoli e soprattuttoabbondanti assaggi di deliziose

tipicità locali. In Sila Grande, dove ancoraresiste una cultura enogastronomica

profondamente radicata al buono dellatradizione, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

realtà più seducenti del panorama musicale naziona-le ed internazionale. A Spezzano Piccolo, tra luglio eagosto la Sagra della Cucuzza (uno zucchinomolto lungo tipico del Meridione) presenta un menuinteramente a base di zucca, zucchini e fiori di zuc-ca all’insegna della genuinità, ma anche musica etno-folcloristica e la bravura di poeti e comici locali conil contorno di una fiera dell’artigianato e di mostre diantichità. Nello stesso periodo Acri propone Acrinscena, unadelle più importanti rassegne estive di spettacoli dellaprovincia di Cosenza, nello scenario suggestivo del-l’anfiteatro comunale.Ad agosto San Giovanni in Fiore propone la riscoper-ta dei gusti e delle saggezze antiche dell’altopianosilano attraverso Sapori e Saperi, in cui si posso-no degustare le prelibatezze locali e ammirare lemaestranze cittadine impegnate nella lavorazionedei loro prodotti. Molto curioso e interessante è ilFestival dell’Effimero che nella seconda metà diagosto attira moltissimi turisti a Celico, grazie a ungruppo di giovani determinati e invogliati da un inte-resse comune: riscoprire il “modus vivendi” ed “ope-randi” dei propri antenati. Sempre Celico viene scel-ta come location, ancora ad agosto, per il MeetingInternazionale di Pattinaggio Artistico, altroappuntamento unico nel suo genere che ospita spor-

tivi ed artisti di fama nazionale ed internazionale. Il16 del mese, per la Festa di San Rocco, è d’ob-bligo passare invece da San Pietro in Guarano, dovesi verrà catapultati nel magico mondo alla rovesciadella sfilata ‘U Diroccu, la maschera tradizionale incartapesta con lo scheletro in canne. Le sorprese con-tinuano con la Sagra degli Arnedos che animada quindici anni le caratteristiche viuzze di Motta, fra-zione di Rovito, con suoni, iniziative culturali e artigia-nato di qualità. A chiudere in bellezza la stagionecalda il Transumanze Sila Festival, che la Pro-vincia di Cosenza organizza dalla seconda metà diagosto ai primi di settembre. Degustazioni, cultura,musica, escursioni e sport animano l’altopiano silanotra Camigliatello e Lorica: un’iniziativa nata per dif-fondere la conoscenza delle bellezze ambientali acontatto ravvicinato con la natura, per evidenziare lerisorse tipiche, le attività produttive e sportive del com-prensorio, e che prevede inoltre approfondimenti consessioni scientifiche.

Appunti d

i viaggio

ACriSagra dellasalsiccia e dellepolpettesaporifebbraioAcrinscenamusica e spettacololuglio-agostoSagra dellacastagna e mostramicologicasaporiottobreInfo: 0984.914205CASOLE BrUZiOFesta di SantaMarinareligione17 luglio(Frazione Scalzati)Sagra dello GnoccosaporiottobreCELiCOFestivaldell’Effimeromusica e culturaseconda metà diagostoInfo: 0984.435004 /0984.431820MeetingInternazionale diPattinaggioArtistico

sport e culturaagostoInfo: 0984.435004 /0984.431820Festa diSan Nicolareligione29 settembreInfo: 0984.435004 /0984.431820LAppAnOFesta di SanGiovanni Battistareligione24 giugnoInfo: 0984.651003Festa di SantaMaria delle Graziereligione8 settembreInfo: 0984.651003Sagra del Turdillosapori26 dicembreInfo: 0984.651003pEDACESagra del Fagiolosaporiinizio settembreFesta dellaPecorellareligionequarta domenica disettembreInfo: 0984.436065

piEtrAFittASagra del fungoporcinosaporisettembreInfo: 0984.424021Festa di San Roccoreligioneprima domenicadi settembreInfo: 0984.424021rOvitORumori di Fondofestival musicalefine luglio(Frazione Motta)Info: 0984.433003Sagra degliArneidossaporifine agosto(Frazione Flavetto)Info: 0984.433003Sagra dellaCastagnasaporiottobreInfo: 0984.433003SAn GiOvAnniin FiOrEFesta di SanGiovanni Battistareligione24 giugnoSapori e Saperisapori e artigianato

primi di agosto(Frazione Lorica)Info: 0984.977111Transumanze SilaFestivalsapori, folclore eculturaseconda metà diagosto / iniziosettembreInfo: 0984.977111SAn piEtrOin GUArAnOFesta di San Roccoe sfilata “U Diroccu”folclore16 agostoInfo: 0984.472511Sagra dellaCastagnasaporiottobre(Fraz. San Benedetto)Info: 0984.472511Sagra del Vino edell’UvasaporisettembreInfo: 0984.472511SErrA pEDACEFesta patronale diSan Donatoreligioneseconda domenicadi agostoInfo: 0984.436093

Sagra dellaCastagnasaporifine ottobre(Fraz. Silvana Mansio) Info: 0984.436093Festa diSant’Alessandroreligione e folclore26 agostoInfo: 0984.436093SpEZZAnODELLA SiLAFesta della Musicamusicaprimi di settembreFesta di SanFrancesco di Paolareligioneterza settimana disettembreSagra della CucinaSpezzanesesaporifine settembre(Fraz.CamigliatelloSilano)Info: 0984.435021Sagra del FungosaporiottobreInfo: 0984.578159Autunno Silanosapori e culturaottobreInfo: 0984.578159

Transumanze SilaFestivalsapori, folclore eculturaseconda metà diagosto / iniziosettembreInfo: 0984.434746SpEZZAnOpiCCOLOSagra dellaCucuzzasaporiluglio/agostoInfo: 0984.4350350984.434388Festa dellaMadonnadell’Assuntareligionemetà agostoInfo: 0984.4350350984.434388trEntAPresepio viventefestività nataliziedicembre(Frazione Cribari)Info: 0984.432003

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