Viva il tempo

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Maria Lacquaniti

Canzoni e drammatizzazione

T est; e musiche delle canzoni: Maria Lacquaniti

Testo teatrale: Daniela C%ggi

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INDICE

PRESENTAZIONE pago 3

rJella botte<6a di Mastro 'l"eMpo Copione pago 4

IL TEMPO: PROGETIO DIDATIICO pag.16

Spartiti delle canzoni

VIVA IL TEMPO pag.21

TIC TAC, TIC TAC pag.23

LA NOTIE E IL GIORNO pag.24

LA RUOTA DEI 7 GIORNI pag.25

LA DANZA DELLE 4 STAGIONI pag.27

IL TRENO DEI 12 FRATELLI pago 28

UN NUOVO ANNO pago 30

2 C FSP Roma 2013. Tutti i diritti riservati.

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CANTANDO E GIOCANDO COL TEMPO

Proposta educativa

Come parlare del tempo ai bambini? Come introdurfi alla conoscenza

della ripartizione del tempo in anni, stagioni, mesi, giorni, ore?

La percezione che hanno al riguardo è alquanto sommaria:

riescono a distinguere il prima dal dopo, ma non sempre termini

come "ieri" e "domani" sono nella giusta collocazione. Per non parlare

di ciò che che è strettamente parte di un'informazione culturale

e che viene trasmessa secondo le indicazioni dei programmi scolastici.

Questa proposta editoriale intende offrire piccoli suggerimenti

sull'argomento del tempo, come un primo approccio ad esso,

ma sul filo dell'attività Iudica, resa possibile dal canto e dal gioco teatrale.

Le canzoni offrono al bambino la possibilità di apprendere, attraverso

la memorizzazione del testo e l'espressione del canto, alcune nozioni

fondamentali e alcuni valori legati alla dimensione temporale dell'esistenza.

L'aspetto giocoso è particolarmente sviluppato dalla recita,

nella quale confluiscono i protagonisti del tempo, vale a dire le stagioni,

i mesi, i giorni, ecc. Mano a mano che sfilano, si presentano ed evidenziano le loro caratteristiche, mentre offrono i loro doni.

Sono inoltre riportate brevi informazioni sull'origine del nome dei mesi,

dei giorni, sulla durata delle stagioni e così via.

L'Autrice ha sperimentato con successo queste canzoncine

nell'ambito della scuola dove insegna;

le propone ora agli insegnanti della scuola dell'infanzia

e del primo biennio della primaria come progetto educativo che comprende

la comunicazione del valore del tempo e della necessità

di prepararsi ad essere i veri protagonisti della propria vita.

t!ifl ED!TOR!ALE AUD!OV!S!V! 3

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Copione: Daniela Cologgi

Personaggi; Mastro Tempo, alcuni Orologi, Sveglia, i Mesi, i Giorni della Settimana.

(Si apre il sipario sulla bottega di Mastro Tempo. La scenografia è costituita da tanti tipi di orologi, a cucu, a pendolo, alcuni veri e altri, disegnati dai bambini, sul fondale. In scena ci sono bambini vestiti da orologi - nella recita ne sono previsti quattro - e, immobile, nasco­sta da un lenzuolo, una bambina vestita da sveglia, con un gran fiocco rosa in testa. Inizia la canzone "Viva il tempo", gli orologi viventi mimano con le braccia le lancette e cantano il ritornello mentre, al momento di cantare la prima strofa, entra in scena Mastro Tempo, vesti­to con una tunica bianca di tipo classico, antico. Ha una lunga barh>a e i capelli bianchi).

CANZONE, VIVA IL TEMPO

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Viva, viva il tempo che viene e va, viva le sorprese che ci fa. Viva, viva il tempo che viene e va, ci porta doni in quantita.

Bella è la vita con i suoi colori e questo tem po con le sue ore. Bella è la vi ta con i suoi colori e questo tempo con le sue ore.

Viva, viva il tempo che viene e va, viva le sorprese che ci fa. Viva, viva il tempo che viene e va, ci porta doni in quantità.

La vita è tutta per me e io sono il suo re. Ore, giorni, mesi ed anni si inchinano avanti a me.

Viva, viva il tempo che viene e va, viva le sorprese che ci fa. Viva, viva il tempo che viene e va, ci porta doni in quantità

Viva, viva il tempo che viene e va, viva le sorprese che ci fa. Viva, viva il tempo che viene e va, ci porta doni, ci porta doni in quantita.

CI FSP Roma 2013. Tutti i diritti riservati.

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(Terminata la canzone, gli orologi continuano a m;mare, con le braccia, il movimento delle lancette, facendo anche "tic tac" con la voce. Ad un cenno di Mastro Tempo tutti fanno silenzio e smettono di muoversi).

Mastro Tempo: Miei cari figl ioli, oggi, come sapete, festeggiamo la nascita di un nuovo arri-vato che diventerà il regalo di compleanno di un bambino della Terra.

1° Orologio: Mast ro Tempo, mostraci il nostro fratellino!

2° Orologio : Sì, si, siamo curiosi.

3° Orologio : Su, sii buono!

Mastro Tempo: Ogni cosa a suo tempo. Controlliamo l'orario. (Osserva uno ad uno gli orolo­gi) Dunque: tu segni l'ora giusta. Tu pure, tu pure ... (Rivolto al quarto orolo­gio) E tu? Sempre un minuto indietro!

4° Orologio: Cosa ci posso fare?

Mastro Tempo: Fai un po' più attenzione. altriment i sarò costretto a portarti a riparare. Ma torniamo a noi: parlavamo della mia nuova creazione. Ebbene, vi presento ... (toglie il lenzuolo) .

1 ° Oro logio : Ma è una sorellina, una sveglia!

2° Orologio: Com'è piccola .

3° Orologio: Com'è ca rina.

4° Orolog io: Ma è una 'sorellina! Una sveglia!

1 ° Orologio : Questo l'avevo già detto. Arrivi sempre in ritardo, tu.

Mastro Tempo:{Rivolto alla sveglia) Benvenuta nella mia bottega. lo sono Mastro Tempo.

Sveglia: (Si stira e sbadiglia) Buongiorno a tutti . Beh, quando si mangia?

MastroTempo:Mangiare? Mia cara, devi avere le idee un po' confuse.

2° Orologio: Le sveglie non mangiano.

Sveglia : No? Che peccato.

3° Orologio: La funzione di noi orologi è quella di segnare il tempo.

Mastro Tempo: (Agli orologi) Quanti secondi ci sono in un minuto?

1 ° Orologio: (Alza la mano) Sessanta!

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Mastro Tempo: Bravo.

4° Oro logio : Che secchione.

Mastro Tempo: Quanti minuti ci sono in un 'ora?

2° Orologio: Sessanta.

Mastro Tempo: Molto bene. le lancette dell'orologio indicano il passare del tempo secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, ora dopo ora.

(Non appena Mastro Tempo ha finito di parlare, si sente il "tic tac" di una sveglia: la canzo­ne "Tic tac, tic tac" e iniziata e gli orologi viventi la cantano e fanno una coreografia imitan­do le lancette).

CANZONE, TIC TAC, TIC TAC

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Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac tic tac. Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac tic tac.

Tutto nasce e si rinnova, tutto cresce e si colora; tutto muore e poi vivrà, ed il tempo viene e va.

Tic tac, tic tac, passa il tempo e se ne va. Tic tac, tic tac, poi ritorna, tic e tac.

Tutto nasce e si rinnova, tutto cresce e si colora; tutto muore e poi vivrà, ed il tempo viene e va.

Tic tac, tic tac, passa il tempo e se ne va. Tic tac, tic tac, poi ritorna, tic e tac.

Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac tic tac.

o FSP Roma 2013. Tutti i d iri tti ri servati.

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Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac tic tac.

Tic tac, tic tac . ..

(Terminata /a canzone, i/4° Orologio si rivolge alla sveglia).

4° Orologio: Il compito di noi orologi è quello di segnare il tempo!

Sveglia: Questo l'avevo capito .

1 ° Orologio: Scusalo, è sempre un po' in ritardo.

Mastro Tempo: Eh sì, tutto passa e se ne va .

2° Orologio: Viene il giorno e poi la notte.

Mastro Tempo: Il sole e poi la luna ...

Sveglia: Sole, luna? E chi sono?

MastroTempo: Sono nostri carissimi amici che stanno nel cielo.

1 ° Orologio: Il sole è caldo e illumina e riscalda la terra durante il giomo.

2° Orologio: La luna è bianca e splende nel cielo durante la notte ...

3° Orologio: ... Portando un po' di chiarore in tutto quel buio.

4° Orologio: Il sole è caldo e illum ... (il 3° Orologio gli tappa la bocca).

MastroTempo:{Rivolgendosi a14° Orologio) È proprio ora di farti riparare. (Rivolto alla sve-glia] E tu, piccola sveglia, hai capito?

Sveglia: Il sole, la luna, il giorno, la notte ... ma quanto dura un giorno?

10 Orologio: Un giorno intero dura ventiquattro ore, divise in dodici ore di luce e dodici ore di buio.

2° Orologio: Bravo!

4° Orologio: Che secchione ...

(Inizia la musica della canzone "la notte e il giorno". AI momento opportuno entrano in scena il sole e la luna, messi in risalto il primo da un faro di luce gialla, la seconda da un faro di luce azzurra. I bambini-orologi partecipano all'esecuzione del brano).

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CANZONE: LA NOTTE E IL GIORNO

Ventiquattro sono le ore: dodici scure, dodici chiare. Ventiquattro sono le ore, se le dividono luna e sole.

Sono il sole, sto in cielo perché riscaldo il giorno e resto con te. Sono il sole, sto in cielo perché risca ldo il giorno e resto con te.

Ventiquattro sono le ore: dodici scure, dodici chiare. Ventiquattro sono le ore, se le dividono luna e sole.

Sono la luna, sto in cielo perché rischiaro la notte e resto con te. Sono la luna, sto in cielo perché rischiaro la notte e resto con te .

Ventiquattro sono le ore: dodici scure, dodici chiare. Ventiquattro sono le ore, se le dividono luna e sole.

(Terminata la canzone, il sole e la luna escono di scena).

3° Orologio: Sette giorni fanno ...

2° Orologio: Una settimana!

Sveglia: Una settimana?

1° Orologio: Sì, sette giorni. Te li posso presentare . (Volgendo lo sguardo fuori scena, comincia a chiamare) Lunedì, Martedì , Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica!

(I giorni entrano in scena e si dispongono sul proscenio, a semicerchio. Inizia la canzone "La ruota dei 7 giorni". Durante l'esecuzione della prima quartina, ogni giorno fa un saltello in avanti, al ritmo della musica. Poi, insieme, fanno un girotondo e continuano a cantare. Verso la fine della canzone ritornano a semicerchio. Terminata la canzone, escono).

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CANZONE, LA RUOTA DEI 7 GIORNI

Lunedì, Martedì e poi viene Mercoledì, Giovedì, Venerdì e Sabato e poi Domenica.

Lu-Ma-Me, Gi-Ve-$a, finalmente la Domenica. lu-Ma-Me, Gi-Ve-$a, finalmente la Domenica.

Come la ruota giriamo cosi: viene Domenica e poi Lunedì. Come la ruota giriamo così: viene Domenica e poi Lunedì.

Lu-Ma-Me, Gi-Ve-Sa, finalmente la Domenica. Lu-Ma-Me, Gi-Ve-Sa, finalmente la Domenica.

Lu-Ma-Me, Gi-Ve-Sa, finalmente la Domenica. Lu-Ma-Me, Gi-Ve-Sa, finalmente la Domenica.

Passano i giorni, in fretta così: viene Domenica e poi Lunedì. Passano'j giorni, in fretta così: viene Domenica e poi Lunedì.

Lu-Ma-Me, Gi-Ve-$a, finalmente la Domenica. Lu-Ma-Me, Gi-Ve-$a, finalmente la Domenica.

Finalmente la Domenica. Finalmente la Domenica. Finalmente la Domenica.

2" Oro logio: La Domenica è il giorno più allegro perché è festa ...

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Sveglia: E non si va a scuola.

3° Orologio: (Rivolto alla sveglia) Ti mancano tante nozioni fondamentali, ma questo lo sai bene.

Sveglia : Beh, presto sarò regalata a un bambino, quindi tutte le mattine dovrò sve-gliarlo io. Meno che la Domenica, naturalmente.

Mastro Tempo: Sei una sveglia birichina. Non sei ancora all'opera e già pensi alla vacanza!

Sveglia: Oh, le vacanze! Mi viene in mente il mare, l'ombrellone, la sabbia.

10 Orologio: (Rivolgendosi ai suoi compagni) Per essere una sveglia appena nata, è piutto­sto ... sveglia!

MastroTempo: Non è ancora tempo di vacanze. L'estate non è ancora arrivata.

Sveglia: E quando arriverà?

Mastro Tempo: Le stagioni caratterizzano certi periodi e si alternano sempre allo stesso modo. Dopo l' Inverno c'è la Primavera, poi viene l'Estate e poi l'Autunno.

2° Orologio: E ritorna l'[nverno, poi la Primavera ...

Sveglia: Sì, si, ho capito. Non facciamola tanto lunga .

(Inizia la musica della canzone "La danza delle 4 stagioni". Entrano in scena le stagioni: la Primavera indossa una maglietta verde e ha in mano un ramoscello fiorito; l'Estate, con una maglietta gialla, è in tenuta estiva e vacanziera; l'Autunno, con una maglietta sul rosso, porta un cestino pieno di frutta di stagione; l'Inverno, con maglietta bianca, sciarpa e berretto rosso; in mano ha un pacchetto regalo. Ogni stagione canta la sua parte di canzone).

CANZONE, LA DANZA DELLE 4 STAGIONI

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Le stagioni siamo noi e portiamo doni a voi. Le stagioni siamo noi e portiamo doni a voi.

Primavera, tutta colore, sono vestita con raggi di sole. Primavera, tutta colore, La la la la la la la!

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Calda Estate, stupenda e graziosa, per le vacanze sono molto preziosa. Calda Estate, stupenda e graziosa. La la la la la la la!

Dolce Autunno di caldi colori, porto frutti molto buoni . Dolce Autunno di caldi colori. La la la la la la la!

Freddo Inverno, vecchio e stanco, copro la terra tutta di bianco. Freddo Inverno, vecchio e stanco. La la la la la la la!

Poi ritornano i colori, g/j ucce/Jjni con i loro voli. Poi ritornano i colori, gli ucce/Jjni con i loro voli.

Primavera, bella e graziosa, calda Estate, molto preziosa, dolce Autunno, bianco Inverno: le stagioni siamo noi.

Le stagioni siamo no;. Le stagioni siamo noi. Le stagioni siamo noi.

(Finita la canzone /e stagioni offrono; loro doni a Mastro Tempo ed escono di scena).

3° Orologio: Ssshh, sento un rumore .

1 ° Orologio: Qualcosa si sta awidnando.

2° Orologio: È il treno.

4° Orologio: (Portando la mano all'orecchio) Ssshh: qualcosa si sta awidnando. (Tutti lo guardano severi) Forse è meglio che stia zitto.

MastroTempo: Sì, sta arrivando il treno dell'anno.

Sveglia: E cos'è un anno?

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Masb"o Tempo: Un periodo di tempo che comprende 365 giorni, ovvero dodi ci mesi.

Sveglia: Cosa sono i mesi?

1 0 Orologio: Uffa, quante domande.

Mastro Tempo: È presto detto. (Sul sottofondo si sente l'avvicinarsi del treno) Un treno, vec­chio di millenni, arriva puntuale all' inizio del nuovo anno. Porta dodici viaggia­tori, dodici fratelli, tutti vestiti all'ultima moda. Hanno una valigia carica di doni.

(Mentre Mastro Tempo parla entrano in scena, in fila indiana e al ritmo del "ciuff ciuff", dodi-ci bambini: vestono in jeans e maglietta bianca sulla quale hanno scritto il nome del mese che raffigurano. Ognuno nella mano sinistra tiene una cartella a mo' di "240re", la mano destra, invece, è appoggiata alla spalla del mese che ha davanti. Formano cosi una specie di treno. Mastro Tempo e gli orologi si mettono in disparte per far posto ai mesi che si dispongono a semicerchio e cantano).

CANZONE, IL TRENO DEI 12 FRATELLI

(Parlato) Un treno, vecchio di millenni, arriva puntuale all' inizio di ogni anno. Porta dodici viaggiatori: dodici fratelli, tutti vestiti all'ultima moda. Ognuno di loro ha una valigia carica di doni ...

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Ciuff ciuff ciuff ...

Gennaio, gennaio, eccomi qua, vi porto neve in quantità; sono il primo dei miei fratelli e guardate come sono belli.

Sono febbraio, corto corto, anche se freddo, passo di botto, sono allegro e molto gioviale: io vi porto il Carnevale.

Marzo , marzo, sono un artista, il cambio d i umore tenetelo in vista; niente paura, son matterello: esci col sole? Porta l'ombrello.

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Sono aprile, gentile pittore, dipingo colori a tutte le ore: apro le porte alla primavera ed è più chiara anche la sera.

Maggio maggio, canto i colori, riempio i giardini e i prati di fiori; tutto è più bello e profumato ed anche il bosco si è risvegliato.

Giugno, mi appresto a finire la scuola, chi non ha esami un po' si consola; preparatevi i monti a scalare e al mare in barca a remare .

luglio e agosto, siamo i più belli, tutti in vacanza, persino gli uccelli; ma attenti al 50lleone, riparatevi con l'ombrellone.

Mi chiamo settembre, sono arrivato, si ricomincia tutto da capo; ma sempre con tanta nostalgia per le vacanze volate via .

Ottobre e novembre, eccoci qua, vino e castagne la natura ci dà; accendiamo ogni giorno il camino e awertiamo che l'inverno è vicino .

Dicembre, ultimo fratello dell'anno, tutti quanti gran festa mi fanno: è in arrivo il bianco Natale e l'anno nuovo non può più aspettare.

Siamo tanto felici perche di tutto l'anno noi siamo i re. Siamo tanto felici perche di tutto "anno noi siamo i re.

Ciuff cìuH cìuff ...

(Terminata la canzone, ogni bambino-mese porta la sua valigetta-dono a Mastro Tempo e poi esce di scena).

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Mastro Tempo:(Rivolgendosi alla sveglia) Bene, mia cara piccola Sveglia. È arrivato il momen­to di separarci. Ora sai tutto quello che devi sapere. A noi non rimane che salutarci e a te arrivare a destinazione, ovvero nella casa di quel bambino per il quale tu sei il regalo di compleanno.

Svegli a: Oh, beh, grazie però ...

Mastro Tempo:C'è qualcosa che non va?

Sveglia: Visto che mi avete detto tante cose, vi dispiacerebbe. dirmi cos'è un comple­anno? È da un pezzo che me lo chiedo.

Mast ro Tempo: Ah, sì, che sbadato! Rimediamo subito. Il compleanno ...

1° Oro logio: È la ricorrenza del giorno della propria nascita .

2° Oro logi o: È un giorno di festa ...

3° Oro log io: Pieno d i allegria. (AI 4° Orologio) E tu non dici niente?

4° Orologio: È la ricorrenza del giorno della propria nascita.

3° Oro logio: (Ironico) Ecco, appunto.

1° O rologio: In questo giorno si ricevono tanti regali : dai genitori, dagli amici, dai parenti. Ma se vuoi, te lo diciamo meglio in canto.

(Inizia la musica e tutti cantano la canzone).

CANZONE, UN NUOVO ANNO

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Viene, viene il nuovo anno con tante novità. Viene viene ogni anno e festa si farà .

Allegria, allegria, tanti auguri, auguri a te! Allegria, allegria, tanti auguri a te!

Allegria, allegria, tanti auguri, auguri a te! Allegria, allegria, tanti auguri a te!

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Sveglia:

Viene viene il compleanno e tu hai un anno in più . Viene viene ogni anno e tu cresci un po' di più .

Allegria, allegria ...

Ora sono davvero pronta per andare .

(111 ° Orologio le porge una valigia e un cappello).

Sveglia: È vero che io sono un regalo, ma non posso andare da sola dal bambino. Che dite se prendo qualche dono che i mesi hanno lasciato?

2° Orologio: È vero, prendi pure quello che vuoi, vero Mastro Tempo?

(Mastro Tempo annuisce sorridendo).

10 Orologio: Hai dimenticato la sciarpa (Gliela porge). Sulla terra in certi periodi fa freddo.

Sve glia : D'Inverno.

2° Orologio: Brava, hai imparato bene.

3° O rologio: Ci mancherai molto, sai.

Sveglia: Anche voi mi mancherete.

4° Orologio: Hai d imenticato la sciarpa ... (Tutti lo guardano). Forse è meglio che stia zitto.

Sveglia: Allora addio, amici, vi ricorderò con tanto affetto.

Mastro Tempo:Anche noi, naturalmente. E ricorda sempre: minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni .. Il tempo passa, viene e va, e porta doni in quantità.

(Gli orologi ricantano "Viva il tempo", come all'inizio. Dopo il canto la sveglia cerca di pren­dere vari doni, poi, salutando, esce d i scena, e sui saluti di tutti si chiude il sipario).

FINE

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IL TEMPO: PROGETTO DIDATTICO

OBIETTIVO EDUCATIVO

Formare e sviluppare nei bambini il concetto di organizzazione logico-temporale. Presa di coscienza che il tempo è un insieme di azioni in movimento.

OBIETTIVO DIDATTICO

Promuovere nel bambino il graduale sviluppo delle intuizioni riferite ai concetti: PRIMA - ADESSO - POI - TANTO TEMPO FA - IERI - OGGI - DOMANI IL GIORNO - LA NOTTE - LA SETTIMANA - I MESI- LE STAGIONI - GLI ANNI. Promuovere nel bambino la capacità di porsi in senso storico di fronte alle esperienze di vita vissuta (storia di sé) e di fronte alle cose (storia delle cose).

METODOLOGIA

Utilizzo delle canzoni: - spiegazione dei testi delle canzoni - analisi dei contenuti - riorganizzazione dei ricordi - rielaborazione delle conoscenze - drammatizzazioni - (ielaborazioni grafiche personali e attività d i gruppo.

Canzone: V IVA Il TEMPO

Obiettivi: Capacità di trascrivere elementi secondo ordine di successione. Sequenze logiche e cronologiche. Ritmo algoritmo. Conoscenza degli strumenti di misurazione del tempo (calenda rio, orologio, clessidra).

Canzone: TIC TAC, TIC TAC

Obiettivi: Capacità di individuare gli elementi fondamentali di un'esperienza, di una narrazione.

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Capacità di riorganizzare in successione logica il ciclo vitale dell'uomo, delle piante, degli animali. Capacità di cogliere i rapporti causa-effetto. Capacità di ricostruire lo sviluppo di un fenomeno naturale.

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Canzone: LA NOTTE E IL GIORNO

Obiettivi: Capacità di ricostruire l'esperienza di una giornata: mattino, pomeriggio, sera, notte. Capacità di rielaborare le attività del giorno e della notte. Attività insiemistica, insiemi e sottoinsiemi. Capacità d i intuire il concetto di quantità.

Canzone: LA RUOTA DEI 7 GIORNI

Obiettivi: Conoscenza dei giorni della settimana. Capacità di intuire il susseguirsi dei giorni. Capacità di associare ad ogni giorno determinate attività .

Canzone: LA DANZA DELLE 4 STAGIONI

Obiettivi: Conoscenza delle stagioni. Considerazione sulle caratteristiche delle stagioni. Variazioni metereologiche. Come cambia la natura, i fiori, i frutti, gli albe ri. Cambiamenti nella vita degli animali. Cambiamenti nella vita dell'uomo (indumenti , attività). Raffigurazion i delle 4 stagioni. Simbolismo.

Canzone: IL TRENO DEI 12 FRATELLI

Obiettivi: Conoscenza e denominazione dei mesi. Caratteristiche proprie di ogni mese . Capacità di associare ogni mese ad una festività o ricorrenza. Capacità di associare il mese ad una data attività dell'uomo. Interpretazione simbolica dei mesi . Raffigurazione dei 12 mesi.

Canzone: UN NUOVO ANNO

Obiettivi: Presa di conoscenza di sé e della propria storia. Ricostruzione della propria storia: io com'ero, come sono, come sarò. Presa di coscienza delle trasformazioni fisiche, emotive, affettive, cognitive che avvengono nelle persone.

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TIC TAC. TIC TAC

/I "tic tac" dell'orologio segna il tempo che passa, indica i secondi, i minuti, le ore. E poi sommando le ore si hanno i giorni, e con la somma dei giorni le settimane e poi i mesi, gli anni, i secoli .. /I tempo non si ferma mai. 1/ tic tac che senti è sempre nuovo, sempre diverso, non si ripe­te mai. «UHa! È sempre Ofa di lavarsi}}, dici tu. «Dai, è Ofa di (are i compiti», dice la mamma. È tempo di svegliarsi, tempo di mangiare ... Per ogni cosa ci vuole un tempo. E l'orologio serve a dirti quando è tempo di giocare e quando è tempo di studiare, quando è tempo di guardare la TV e quando è tempo di anda­re a dormire. L'orologio è uno strumento amico: se lo guardi e lo ascolti, esso ti aiuta a organizzare bene la tua giornata. L'orologio è anche uno strumento importante nella vita degli uomini. Essi, quando ancora non esisteva questo oggetto, calcolavano il tempo guardando la posizione del sole, studian­do la luna e le stelle, osservando le maree, ascoltando la direzione dei venti. Fatti raccontare dalla tua maestra la storia degli antenati dell'orologio.

LA NOTIE E IL GIORNO Quando parliamo del giorno e della notte intendiamo molte cose, ma particolarmente due: di giorno c'è la luce e si fanno tante attività; di notte è buio e si va a riposare. Il giorno e la notte durano complessivamente 24 ore, e questo tempo corrisponde al giro completo della lancetta delle ore sul tuo orologio. Come se le dividono la luna e il sole queste 24 ore? A volte sono più lunghe quelle del gior­no, a volte sono più lunghe quelle della notte. Ci sono due date in un anno in cui le ore del giorno sono uguali a quelle della notte: sono il21 marzo, detto equinozio di primavera, e il21 settembre, detto equinozio d'autunno. 1/21 giugno, chiamato solstizio d'estate, è invece il giorno più lungo dell'anno e avrà la notte più corta. /I 21 dicembre, solstizio di Inverno è la notte più lunga dell'anno e avrà il giorno più corto.

LA RUOTA DEI 7 GIORNI

La settimana è un periodo di sette giorni. La sua origine risale ai Babilonesi che la collegarono alle fasi lunari, in modo da dividere il mese in periodi più brevi. Sai da dove hanno origine i nomi dei giorni? Dai pianeti; Lunedì è il giorno del/a Luna. Martedì, il giorno di Marte.

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Mercoledì, il giorno di Mercurio. Giovedì, jf giorno di Giove. Venerdì, il giorno di Venereo Sabato, il giorno di Saturno. Domenica, il giorno del sole. I cristiani hanno dedicato questo giorno al Signore. In latino, infatti, Signore si dice Dominus, da cui il nome domenica.

LA DANZA DELLE 4 STAGIONI

Le stagioni sono quattro periodi in cui è ripartito l'anno solare. Esse corrispondono comples­sivamente ad un intero giro di rotazione della Terra intorno al Sole.

La primavera è la prima stagione dell'anno, e forse la più bella, perché la natura si risveglia e si apre alla vita. È, infatti, la stagione più fiorita. Inizia i/21 marzo e termina i/20 giugno.

1/21 giugno inizia l'estate, la stagione più calda e insieme più desiderata, perché porta con sé le vacanze. L'estate termina i/20 settembre.

Il 21 settembre arriva l'autunno, conosciuta come la stagione dei frutti e del raccolto. L'Autunno termina i/20 dicembre.

Ultima stagione dell'anno è l'inverno, che inizia i/21 dicembre. È la stagione più fredda, ma non per questo la più triste: c'è la festa di Natale, di Capodanno, dell'Epifania e ... di Carnevale. L'inverno termina i/20 marzo.

IL TRENO DEI 12 FRATELLI

Gennaio, mese dedicato anticamente a Janus, la divinità solare che aveva due facce, una per invitare alla pace e'l'altra per incitare alla guerra.

Febbraio, mese che i Romani dedicavano a Nettuno, dio del mare, per le caratteristiche pio­vose e nevose di questo mese.

Marzo, prende il nome da Marte, dio della guerra. Era il primo mese nel calendario romano.

Aprile, il nome di Questo mese deriva dal verbo latino "aperire", che significa aprire. In apri­le, infatti, la natura si apre alla vita. Maggio, dal latino "Maius". Secondo una tradizione sarebbe stato Romolo a dare questo nome per rispetto ai senatori e nobili di Roma (Maiores). I Romani celebravano in maggio la festa della fertilità della terra in onore di Maja, madre di Mercurio, dea della terra che nutre g/i uomini.

Giugno, dal latino "/unius".1/ nome di questo mese fu dato in onore della gioventù di Roma, Juniores. Era consacrato alla dea Giunione.

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luglio, dal/atino "Iu/ius", in onore di Giulio Cesare, nato in tale mese.

Agosto, dal latino "Augustus", in onore dell'imperatore Augusto.

Settembre, dal latino "Septem", che significa sette. Nel calendario romano, infatti, settem­bre era il settimo mese.

Ottobre, nel calendario degli antichi Romani, era l'ottavo mese, da cui il suo nome. Era con­sacrato a Bacco, dio del vino.

Novembre, era per i Romani il nono mese. Prende il nome dal numero che occupava nel calendario romano.

Dicembre, era il decimo mese. Dai Romani era dedicato a Saturno.

Se vuoi ricordare quanti giorni hanno i mesi, impara a memoria questa piccola filastrocca:

Trenta giorni ha Novembre, con Apri/, Giugno e Settembre. Di ventotto ce n'è uno (Febbraio), tutti gli altri ne han trentuno.

I MESI DELL' ANNO

Gennaio porta il ghiaccio sul mantello. Febbraio è corto e porta freddo e neve. Marzo ha con se il tempo poco bello. Aprile vien coi fiori e l'aria lieve.

Maggio ha nel campo frutta saporita. Giugno fa biondeggiar le messi d 'oro. Luglio porta i bagni e lunghe gite. Agosto al contadin porta lavoro.

Settembre mette ii vino nelle botti. Ottobre getta il seme nella terra. Novembre porta pianto e lunghe notti. Dicembre abbraccia l'anno e lo sotterra.

(Mario Giusti)

20 C FSP Roma 2013. Tutti i diritti riservat i.

Page 22: Viva il tempo

VIVA IL TEMPO Musica e testo: Maria Lacquaniti

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Page 23: Viva il tempo

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22 C FSP Roma 2013. Tutti i diritti riservati .

Page 24: Viva il tempo

TIC TAC, TIC TAC Musica e testo: Maria Lacquaniti

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Page 25: Viva il tempo

LA NOTTE E IL GIORNO Musica e testo: Maria Lacquan iti

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24 CI FSP Roma 2013. Tutti i diritti riservati.

Page 26: Viva il tempo

LA RUOTA DEI 7 GIORNI Musica e testo: Maria Lacq uaniti

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Gi-Ve - Sa, fi- nal -men- tc la Do- rnc -ni-ca.

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Co - mc la mQ - la gi - ria -mo co - si: vie ne Do-mc ni-ca. c poi Lu- ne - dì.

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Page 27: Viva il tempo

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26 C FSP Roma 2013. Tutti i diritti riservati .

Page 28: Viva il tempo

LA DANZA DELLE 4 STAGIONI Musica e testo: Maria Lacquaniti

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gia - ni sia - ma noi

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ve - nl. lUI-la co lo

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re. so-no ve-SIi - la con rag-gi di

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ve - ra. tut-la co - lo - re. La la la la la la la!

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sIa - le. mal-IO prc - zio - sa. dol - cC, Au - tun - no. bia" - coJn - V'T - no: le sla -

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gia - ni sia -ma nOI .

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sia - ma noi.

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27

Page 29: Viva il tempo

Il TRENO DEI 12 FRATELLI Musica e testo: Maria Lacquaniti

Gcn-na-io. gcn-na - lO , ec-co-mi qua. vi por-to ne-vej n quan-t!

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là ; l' ,h J so- no) ! pri - mo dei miei fra - tel - li c guar - da-te co-mc so . no bel-li.

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SO -no Feb-bra io. eor - IO '"' - , .. an -che " '.d do pas-so di

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bot-IO, so-no.al - Ie- gro.c mol-to gio - via-le: io vi por-lo) 1 Car - ne - va -le.

I ,~· J J J J IF F R J IJJJJIJOJJ IJ O Sl~ S i ~ Mi ~ S i ~ SI

- gioo çan-toj co- Io-Ti, riem-pio) giar-di m C. l pra li di fio ori:

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lUI - to.è piu bol lo.c pro - fu - ma - IO ed an - che)1 bo

~1i M' ri - svc-glia-Io. l' ill!li J

Giu -gno, mi. ap -pre Slo. a ti -ni -re la seuo - la.

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m; "" p. ' s; ,., - s. la; p" - p' " te-vij

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sca- la - re , " ma -rein bar-ca , re- ma - ...

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28 Cl FSP Roma 2013. Tutti i diritti riservati.

Page 30: Viva il tempo

0' - IO - bre_c "O - ,em brc,

14 - I - I , J Il r r o F a cc - co - ci qua.

Inm J s, D. Mim F"a Do

vi-no.e ca -sla-gne la na - lu-r ... ci da:

143 J J J J n In DJ ac - ccn - d i3 - mo~o-gni gior-nojl ca· mi no

la a J J J lo u l' a D. s., D. " s., o.

e_av - ver- lia-mo che l'in - ver-no_e vi-cl-no. DI - ccm - brc, " ti-mo

143 JjJ JJ lnRJ I- I J Il a J J n I R •. m D. s., D.

fra - lei -lo dd-l'an - no, '"' -"

quan - ti gran fe -sta mi ,,, - no: èjn ar - ri - vo il

I " o. "

bian-co Na -la lo , l'an - " O "DO - vo non può piu_a-spcl • la - re.

D. R. n, D. s., D.

Sia - mo "" - 'o " - li - ci per-ché di tUI " t' an - no noi sia·ma re.

14 r r n In n J , IJ 3 a I n i U F 1 n -D. Mim " D. ' , m o. Sol D.

Sia - mo "" " " - ti - ci p" ,hO di IO' 'o 1'an 00 noi sia - mo) re.

14 a J J n Iu F r , j IJ 3 J J J IJ J J Il

D. ... s., D. R, m Do s., o.

lfIJ EDITORIALE AUDiOVISIVI 29

Page 31: Viva il tempo

UN NUOVO ANNO Musica e testo: Maria Lacquaniti

Vie - ne, vie - ncjl nuo- vo an - no con lan-Ie no-vi - la. Vie-ne vie- ne

I. Il'.,j ~ n J J IJ J J J_ J I J J J J I J I; ; ; ; Mi " Mi Mi

o-gni an-no e re-sta si fa - ni. Al - le - gTia. al - le - gria.

so c, so Mi c,

tan - tLall -gu n •. au - gu - ri.a te! AI - le -gria, al - h:-gria,

I ~ Il''; J J ; ; IJ J U I I - I IJ i%J I co· - - - - - ,= - = = . r u r • Mi .. , so Mi 1_,

lan - ti .au-gu - ri .a te!

1 ~II'q J J J ; IJ - Il -Mi " c, s; ~ I i

AI -Ie-gria. " - le - gria.

II ~II~ ' r al I Ir - I U r ,-, ". S t ~nI

tan - Ii.au - gu - ri ,.au - gu - ri.a tc! Al - le - gria. " - le - gria.

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I Uf Ir - I U r " $ 0)1 9 $ 017 " F.7 ". Sl~m

lan -li.au - gu- ri .a te! Vie-ne. vie- ncj ! com-ple-an-no c \li

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hai un ali -nojn pii!. Vie - ne, vie - ne o - gni an

I ~ ' J J J J IJ IJ J J J I; J3J • B IJ J I

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più. Al - !e-gria. al - !c-gria, tan - li.au - gu - ri •. au - gu - ri. a le!

1&' ;J Ir - I Ir - I Uf U r IJ j j j IJ J J J I ,-, ,-, Fa7 ". S l ~m " Sol9 Solm7 D.

30 C F$P Roma 2013. Tutti i diritti riservat i.

Page 32: Viva il tempo

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Al -le-gria, al - le-gria, tan -ti..au - gu-ri..a te!

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Tan-ti..au-gu-ri,...au · gu - ri...a te! TarHi.au - b'U ' rla lel

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lJjj EDITORIALE AUDIOVISIVI 31

Page 33: Viva il tempo

1GB - Industria Grafica Boccadoro

Page 34: Viva il tempo

CallZOn; e spettacolo pE.It sAMBIJ'lI DAI 4 AI 7 MJ'l1

Come parlare del tempo ai bambini? Come introdurli a lla conoscenza della sua ripartizione in ann i, stagioni, mesi, g iorni, o re?

Nella bottega di Mastro Tempo, l'arrivo di una piccola sveglia

è l'occasione per scoprire tutti questi segreti,

dalle lancette dell'orologio fino allo scorrere degli anni.

Una proposta teatrale e musicale semplice e giocosa

per un primo approccio dei bambini con il valore del tempo.

le canzoni VIVA IL TEMPO

TIC TAC, TIC TAC LA NOTIE E IL GIORNO

LA RUOTA DEI7 GIORNI LA DANZA DELLE 4 STAGIONI

IL TRENO DEI 12 FRATELLI UN NUOVO ANNO

Basi musicali delle canzoni

Progetto di copertina e grafica: Elaine Penrice • Erika Serafini