Visto da l'Altraitalia

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La rivista mensile dedicata agli italiani all'estero

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Mi sono detta che per molte persone le vacanze, i viaggi, sono e rimarranno un sogno anche per quest'anno.Allora vorreisuggerire un'alternativa che, intendiamoci, può essere valida per tutti. E se pensassimo a stare in armonia con i nostri ca-ri, con la nostra famiglia, cercando all'interno di essa la serenità e la forza per continuare la nostra battaglia quotidianadella normalità? Niente stress, niente vita mondana, niente viaggi esotici, ma solo un viaggio dentro i nostri affetti.Avol-te basta guardare i bambini piccoli per trovare, come per incanto, la forza per andare avanti, per dimenticare le fatiche,per non farci condizionare dallo spread che sale, dalle tante notizie di economia, di mala politica, di malcostume ecc. conle quali i media ci bombardano. Ho fatto girare questa mia proposta tra i miei amici e voglio proporvi, di seguito, qualcheloro commento:

Io le ho già iniziate ... ho avuto i miei nipoti per una settimana e sono ancora sotto shock. E lo sono perché mi comportocome loro; corro, gioco, li faccio divertire, mi riducono casa che sembra un enorme zoo, luna park e campeggio nellostesso tempo. I bambini però sono affascinanti, con una fantasia sfrenata che quando viene incoraggiata non si sa in qua-le isola si va ad approdare. Per qualche giorno mi riposo ... aspetto la seconda ondataaaaa !!!! Ciao, buone vacanze.

Il viaggio alternativo che ci proponi è il miglior viaggio in assoluto che ognuno di noi dovrebbe fare. Ti auguro di tra-scorrere questi mesi come il tuo cuore desidera. Saluti affettuosi.

È vero, basta poco per far vacanza: bastano le persone che senti vicine ... ma che ci sono proprio, fisicamente! Siamotroppo programmati, imprigionati in orari, lavoro, scadenze, doveri familiari, tutto molto importante, ma perdiamo ilgusto di stare insieme per il semplice piacere di farlo. Non può essere vacanza rimandare le pulizie di casa per mangiareun gelato in compagnia? Buone vacanze qualsiasi esse siano.

Uno dei momenti più belli che ricordo è un pomeriggio durante le vacanze di Natale sul divano, sotto il plaid con miafiglia minore a guardare “La spada nella roccia”: sembra niente ma un’oasi di pace tutta per noi è impagabile. Cercheròdi ricordarlo e ripetere (sia pure senza plaid!). Comunque a volte vicino a noi ci sono posti incantati da riscoprire duran-te l’estate, senza mettersi in coda sotto il sole.

Ho cominciato la prima settimana di centro estivo con i piccoli della scuola. Un’esperienza che avevo accettato solo perrimettere in sesto le finanze, rimpiangendo la spiaggia e le passeggiate, invece l’allegria e l’entusiasmo di questi bim-betti sono contagiosi e mi stanno facendo trascorrere uno dei più bei momenti della mia vita.

Patty

Giovanna

Giorgio

Simona:

Sergio

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Mamma mia! Ma come è possibile che non si riesca adavere la cifra esatta di coloro che stanno vivendo, oramaida tempo, il dramma di non sapere con certezza se do-vranno andare a chiedere l'elemosina e a dormire sotto unponte dal momento che potrebbero rimanere senza lavoroe senza pensione? E mentre il , l'Inps, lapolitica e i sindacati giocano le loro partite i “soggetti”,gli “esodati” (non le persone, badate bene!), lavoratoriover 50 espulsi dal mercato del lavoro e non ancora am-messi in pensione in conseguenza di un innalzamentodell'età o dei requisiti per accedere al trattamento pensio-nistico, attendono i

Sulle soluzioni per risolvere il problema, il Ministro pun-tualizza:

.E se poi si scoprisse che i dati dell'Inps sono reali? Mini-stro, con tutto il rispetto, come si fa a crederle? Lo sa che imaligni potrebbero pensare che il suo pianto iniziale, quel-lo ai suoi esordi, tanto per intenderci, fosse da attribuire alfatto che i numeri li conosceva già e sapeva di dover menti-re agli italiani? Di tutto avremmo potuto aspettarci tranneche lei, specialista nella materia su cui dovrebbe esserecompetente, commettesse errori tanto gravi. Lei non do-vrebbe, , usare frasi quali: “

... perchè avrebbe dovuto ipotizzare, valu-tare, prevedere e studiare un piano .Avrebbe dovutoavere un quadro della situazione minuzioso, completo sinnei minimi dettagli, prima della riforma. Quando si fa unariforma di tale importanza non si dovrebbero avere dati pre-cisi, ineluttabili ed indiscutibili a priori? Va beh, oramai lafrittata è fatta! Questo, Ministro, è purtroppo uno dei tantiesempi di un Paese che non funziona, che non è nemmenoin grado di fornire quei dati che dovrebbero essere dovero-samente e rigorosamente registrati in appositi archivi. Equesto nonostante un governo di specialisti come Lei.Spero solo che lei, Ministro Fornero, possa vincere la par-tita finale e che davvero si possa trovare la giusta soluzio-ne per tutti quei connazionali che stanno vivendo unadrammatica, e umanamente insopportabile, situazione diincertezza.

Ministro Fornero

“Sono allo studio diverse ipotesi su cui il governovuole confrontarsi con le parti sociali e il Parlamento. Sipotrebbe pensare ad una norma per estendere il contributi-vo pieno anche agli uomini oltre che per le donne, comeopzione di scelta da domandare al lavoratore e all'azienda... Un'altra ipotesi potrebbe essere ‘una deroga alla nuovadisciplina pensionistica’. Saranno comunque privilegiaticoloro che sono interessati da accordi collettivi di uscitadall'impresa e coloro che maturano il diritto alla pensioneentro il 2014 o hanno superato una certa soglia di età. Peri più giovani, invece, il governo potrebbe estendere il trat-tamento di disoccupazione o pensare alla partecipazione alavori di pubblica utilità. Entro la fine dell'anno sarà isti-tuita una commissione per verificare le forme di gradualitànell'accesso al pensionamento: su questo ci sarà il massi-mo impegno nel corso dei prossimi mesi”

si potrebbe ipotizzare, sipotrebbe valutare, si potrebbe prevedere, potremmo stu-diare un piano”

mpazientemente, in totale confusioneed oramai in preda al panico, che si faccia un minimo dichiarezza. Il Ministro “ipotizza” un tavolo tecnico per ri-solvere la questione.

ora

prima

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L INTRUSOdalla Redazione

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OPINIONI

di Giovanni il Battista

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Demagogicamente capisco il facile esercizio, per esempiodei politici italici, di scaricare sull'Europa (leggi famige-rataAng(h)ela) i loro problemi e la mancanza della risolu-zione della crisi interna, ma se analizziamo in manieraasettica il passato e la gestione dei Paesi europei “a ri-schio” dobbiamo oggettivamente ammettere che le even-tuali colpe della delicatissima situazione é loro e solo loroe non della povera sederona-Merkel che non c'entra nien-te. La crisi epocale che stiamo vivendo viene da lontano.L'amministrazione della cosa pubblica messa in atto daigoverni via via andati al Potere può venire definita quan-tomeno scellerata. Da qui l'enorme debito pubblico, gliimpegni non rispettati, le insolvenze, le inadeguatezze ri-cadono su politici assurti, nei vari momenti, alle maggioricariche nazionali e non solo. La responsabilità ricade inprimis su di loro ma anche e direi, provocatoriamente (ma

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FRECCIATINE

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mica tanto ...), sul Popolo che li ha votati e sostenuti peranni, per decenni. Lui (il Popolo) é altrettanto responsabi-le sopratutto per avere coscientemente scelto “quei” lororappresentanti, pescando miratamente le persone che aloro potevano in qualche modo venire utili, persone damanovrare a loro piacimento per gestire da un punto divista formale, indirettamente, il Potere nel modo che cono-sciamo e che sistematicamente denunciamo: gli intrallaz-zi, le tangenti, il clientelismo, la raccomandazione, no al-la meritocrazia, l'usurpazione, le lottizzazioni, il non af-frontare i problemi assumendo persone per fare cassa (vo-ti), ma in effetti per non fare niente, non risolvendo colpe-volmente le problematiche del Paese, facendo salire il de-bito pubblico e aggiustando il tutto con una sistematicaattività svalutativa.Ma tant'è: questi addebiti nessuno sembra volerseli storica-mente ed oggettivamente accollare, come se loro non cifossero mai stati (con i loro predecessori), come se nessunodi loro abbia vissuto in Italia dagli anni '70 ad oggi! Comese nessuno di loro fu al Governo del Paese: “Io? Ma io nonc'ero! E tu ... ?” In quest'ottica, nessuno escluso: di destra,di centro, di sinistra.Siamo alle solite: non è colpa nostra ma dell'Europa, dellaculona teutonica. Comunque è colpa degli altri! Cosac'entra quindi la famigerataAng(h)ela?In Germania, quando le cose andavano bene, si è provve-duto a fare le riforme, a lasciare invariati gli stipendi, a ri-durre il costo della pubblica amministrazione, a mettere aposto gli importanti costi incontrati per la riunificazionedelle due Germanie! Ed ancora una volta sbaglia chi muo-ve dei rimproveri alla Germania dicendo che in quella fasegli altri Paesi Europei diedero loro grandi aiuti per usciredalle difficoltà. Qualche soldo è si stato dato da qualchealtro Paese, ma sono stati restituiti con gli interessi e loro (iteutonici) se la sono cavata da soli, brillantemente!

Anche alla fine degli anni '90 quando vi fu un'altra forte re-cessione la Germania perse 500.000 posti di lavoro.Gli“zucchini” reagirono subito: sfornarono in breve un pro-gramma pluriennale di riforme, la cosiddettaAgenda 2010,

ridussero la durata ed il livello di copertura dei sussidi di

ro temporaneo e chiedendo al lavoratore disoccupato diaccettare mansioni differenti da quelle per le quali era mag-giormente qualificato. Si disincentivarono le aziende dallicenziare il personale più anziano, meno facile da reimpie-gare, e si incentivò invece il trainig del personale aziendale.

Nel frattempo venivano bloccati i salari e aumentati i con-tributi per la sanità. Vi furono riduzioni dei salari nel2004: i lavoratori della Volkswagen accettarono il conte-nimento dei salari per circa due miliardi di Euro. Non vifurono forti frizioni con i sindacati, coscienti e collabora-tivi. Questi sindacati furono comunque tacciati dai lorocolleghi europei di “traditori” (perché non sempre “con-tro” i padroni, a prescindere). Molto altro si potrebbe diresui grandi progetti messi in atto e concretizzati dal “frontetedesco”.Cosa dice Ang(h)ela? Semplice:

. Cosadice di male la famigerataAng(h)ela? Non ha ragione?

Come risulta evidente, le cose che chiede la “germanicadalle abbondanti forme” è sostanzialmente quanto ognigovernatore di Paese (o buon padre di famiglia) avrebbedovuto fare già da anni “motu proprio”, senza attendere la

disoccupazione, trasformando gli uffici di disoccupazionein vere e proprie Agenzie del lavoro, liberalizzando il lavo-ro

“voi Paesi a rischio nonavete pensato nel passato a cosa vi poteva capitare condu-cendo una sfrenata “dolce vita”?. Ora siete in difficoltà?D'accordo: non ci sono problemi per un aiuto diretto (Ger-mania) o indiretto (con il nostro avvallo attraverso la BCE,il fondo salva-stati, gli Euro-Bonds). Piccola condizione:

prima mettete in atto le rifor-me strutturali conosciute (lecose che non funzionano, so-pratutto nel Pubblico, nellecaste, nella previdenza, neiprivilegi), fate delle leggiprecise e chiare alle qualidovrete attenervi (istituzio-nale, corruzione, giustizia,pubblica amministrazione),fate vedere che funzionano eche non siano le solite furba-te con i soliti fumosi procla-mi e poi si parte, tutti assie-me, per una uscita velocissi-ma fuori dalla crisi!”

Catena di montggio Volkswagen

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OPINIONI

bacchettata da parte della “maestrina dalla birra facile”. Ono ... ? La verità è che, per esempio per i miei amici italia-ni, è cosa durissima, se non impossibile, fare veramente ifamosi ”compiti a casa”. Perché ? Perché, come già preci-sato più su, si è sempre vissuto e governato all'acqua dirose, al volemose bene, a giocare a nascondere le mara-chelle (nevvero Dr. Prodi per l'aggiustamento dei contiper entrare nell'Euro, per esempio), alle furbatine, agliintrallazzi, e cosi via ...D'accordo che tutto si è scatenato nel 2008 con lo scanda-lo dei “subprime” americani ma questo modus operandifu adottato negli anni, solo fittiziamente prosperosi, an-che sopratutto dal resto del Mondo e questa tempesta siabbattè su sistemi già fatiscenti (sui paesi ridanciosi giàsull'orlo della bancarotta!). Cosa c'entra la famigerata eteutonicaAng(h)ela? Poverina, dovremmo anzi dedicarleun monumento!Invece, ancora oggi si beatifica chi (Giulio Andreotti, peresempio) al potere negli anni ruggenti proclamava invecedi imparare: “Amo cosi tanto la Germania che ne preferivodue!”. Dice Gian Enrico Rusconi, già docente all'Uni diTorino:

. Dice FrancoTatò Ex- Ceo di MannesmannKienzle e di Olivetti nel Mondo, della Mondadori e diEnel: “

Si legge sul Washington Post:

.Un recente studio ha pubblicato i salari orari in Euro di unlavoratore manifatturiero in Europa*:

Non c'è qualche cosa che non va nel “boom” dei salari neiPaesi furbetti ? Vogliamo parlare del debito pubblico?Della fiscalità? Del PIL ? Ahi ahi ahi! Cattiva la Culona?Amio modesto avviso, assolutamente no!

In Italia il percorso richiesto daAng(h)ela, contenuto nel-la famosa lettera della BCE del 2011, è il minimo per farele cose per bene, non per ossequiare la teutonica, ma per ilbene proprio, del Paese del Sole!Non farlo sarebbe come, per non darla vinta alla “Kruk-ka”, spararsi ... diciamo ... nei piedi.Di questi giorni, purtroppo, un'ulteriore conferma di quan-to detto sopra. Il Governo ha presentato una manovra da 80miliardi di Euro per la crescita! Eccezionale direte voi: co-sa vuoi di più dalla vita! Cosa c'è sotto? la solita furbatinaitalica:Questo piano per la crescita doveva forzamente venirepresentato al Mondo, visto che altrimenti la speculazionesi sarebbe accanita sull'Italia dopo o in contemporaneacon la Spagna, per la disastrosa situazione dei conti.I furbetti hanno pensato: “Ora facciamo il compitino per icitrulli europei cosi siamo a posto! Presentiamo il pianoalla fine di giugno alla riunione di Bruxelles e tutti ci di-ranno: ma che bravi !”.

Qual'è il piccolo problema? Degli 80 miliardi di Euro delpiano, 1 o 2 miliardi sono reperibili: gli altri 78 o 79 sonosolo virtuali ed hanno delle fonti (accennate dal Governo)dubbie o addirittura sconosciute!Capite dove sta l'arcano? Cattiva la Culona? Non mi sem-bra proprio. Mi fa tanta tristezza, e nel contempo granderabbia, vedere il doppiogiochismo dei vari Bersani , Casinied in minor misura Alfano, di proclamare all'esterno che lecose non vanno, ma di non prendere nessuna vera iniziativaper uscire dal tunnel, se non quella di recarsi in Parlamento(o nottetempo a Palazzo Chigi passando per i labirinti sot-terranei di via del Corso) per ossequiare i loro professorisalvatori! Com'è triste la vita.Amici italiani: che femo? La Culona è la vostra più gran-de amica! Tenetevela stretta ed ascoltatela qualche volta!

(Albert Einstein)

(Berthold Brecht)

Bis bald und auf wiedersehen !

“È riemersa una sub-cultura che utilizza stereoti-pi rilanciati con l'intento - riuscito - di offendere e di noninformare”

Con la giusta politica degli equilibri e dei sacrificiper i datori di lavoro, dello Stato e dei lavoratori in gene-rale, la Germania ha fatto si che, decenni di valuta forte (ilmarco) permettesse , per esempio, di abbassare il costodelle importazioni: dalla benzina alle banane. Tutto co-stava poco e finanziava uno stile di vita alto anche nellefamiglie a reddito medio-basso.”

“In un mondo strapieno diposti di lavoro mal pagati, ai Paesi ricchi conviene unaforza lavoro ben scolarizzata, continuamente formata eun'industria che si concentra su prodotti ad alto valoreaggiunto garantendo ai dipendenti la sicurezza del postodi lavoro e dei salari”

“Noi si che siamo i più bravi!”

“Se in un primo momento l'idea non è assurda non c'è nes-suna speranza che si realizzi”

“Esitare va benissimo, se poi però fai quello che devi fa-re”

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Ma perchè il Presidente americano ha fatto questa dichia-razione adesso e non prima? Alcuni pensano che sia unamossa politica, il tema dei diritti omosessuali sta molto acuore dei giovani votanti; con questo espediente Obamaavrebbe conquistato una parte di elettorato molto impor-tante per la sua candidatura alle Presidenziali 2012. Altriinvece pensano che abbia dovuto confermare l'appoggio

Ma questa piccola rivoluzione non è iniziata in Americacon le parole di Obama, bensì nella campagna elettoraledell'attuale Presidente francese, Francois Hollande, che inun intervista per “Tetu” (testata giornalistica lgbt) rispon-deva così alla domanda di quando saranno possibili i ma-trimoni tra persone dello stesso sesso.

della sua parte economica necessaria per la campagna elet-torale. I “bundlers” sono coloro che raccolgono per il can-didato fondi (mezzo milione di dollari) e nei bundlers diObama, uno su sei è gay.

Le affermazioni di Hollande hanno avuto l'apprezza-mento di tutta la comunità gay europea che ha sempre spe-rato in un centro sinistra che potesse assicurarle dei dirittisociali. E non dimentichiamo che la Francia ha già con-quistato i PACS (i Patti Civili di Solidarietà) ...E noi ancora niente.

“I primi mesi dei lavori parlamentari saranno essenzial-mente dedicati alla programmazione economica e, poichédesidero una buona discussione, meglio cominciare agliinizi del 2013 e terminare in primavera. E poi si sa che laprimavera è una buona stagione per sposarsi!”.

Francois Hollande

ATTUALITÀ

di Manuel Figliolinidi Manuel Figliolini

E Bersani torna dal 2006

Unioni civilidal mondo

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Ad un mese di distanza dalla campagna di Hollande, dalleaffermazioni di Obama, ci furono le affermazioni del lea-der del centro sinistra Bersani (forse ancora gasato dallavittoria alle comunali):

.

Di prima istanza sono parole che hanno ingrossato il cuorealla comunità LGBT italiana, pensando che finalmente idiritti sociali e civili si sarebbero estesi anche a loro. Manon dimentichiamo che le unioni civili erano già state unpunto della campagna elettorale dei DS nel 2006 che ven-nero eliminate in corso d'opera per far contenti i cattolici eRutelli. Il centro sinistra vinse le elezioni e di unioni civilinon se ne parlò più, finche nacquero i DICO, una serie didoveri, pochi diritti, che a prima vista potrebbero esseremeglio di niente, ma degli esseri viventi di una società nondevono accontentarsi di alcuni diritti, ma pretenderli edaverli tutti ... come tutti.Ma i DICO vengono ostacolati della Chiesa che fa fortipressioni su Prodi, dalla Binetti che è diventata parlamen-tare ... E la legge dei DICO viene ingoiata nelle fauci cat-toliche della Chiesa e nelle fauci dei cattolici di sinistra.Tornando ai giorni nostri e all'affermazione di Bersani, ilgiorno seguente la dichiarazione di Fioroni:

.Ed eccoci di nuovo nel 2006 con un centro sinistra noncompatto nel suo interno, che cerca di creare delle allean-ze con dei partiti che non hanno niente da spartire ... che

vincerà le elezioni nel 2013, che dimenticherà l'affer-mazione di Bersani o la modificherà per far piacere ai cat-tolici ... che scoppierà dopo poco e che ci rivedrà alle urneper assistere alla vittoria schiacciante del centro destra. Eintanto le unioni civili torneranno in fondo ai programmielettorali da usare in caso di campagna.

Ma i partiti non capiscono che i diritti per delle personeche si amano sono molto importanti indipendentementedalle diversità o meno sessuali. Precludere i diritti a per-sone che sono cittadine è pura discriminazione. Se poi sipensa che questa differenziazione è fatta solo per una que-stione di scelta sessuale diventa ancora più pesante comediscriminazione. La difesa di questi diritti è quello che cisi aspetta da un partito di centro sinistra, indipendente-mente dalle frange cattoliche. La memoria storica e la co-noscenza ideologica del partito una volta erano prerogati-va. Adesso l'ideologia non esiste ... o se esiste non è con-temporanea al momento attuale. Purtroppo l'ideologiache solidifica i partiti non c'è più, almeno nel centro sini-stra, a differenza del centro destra che ha molta solidità alsuo interno (devono fare gli interessi di Mister B. e i loro)... Poche idee ma comuni e facili da seguire.

E, tornando all'argomento di questo articolo, è molto dif-ficile portare avanti degli interessi di una comunità (gay,lesbo, trans) quando non si è nemmeno d'accordo su temid'interesse nazionale.

“Non è accettabile che in Italianon si sia ancora introdotta una legge che faccia usciredal far west le convivenze stabili tra omosessuali, confe-rendo loro dignità sociale e presidio giuridico”

“Niente cop-pie gay o mi candido alle primarie”

SOCIETÀ

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ATTUALITÀ

di Umberto Fantauzzo

Il corvo che presumibilmente abbia reso possibile la sot-trazione furtiva di carte riservate del pontefice, come dadenominazione in codice segreto per la condu-zione inquisitoria del caso da parte della magistratura pon-tificia, è stato identificato nella persona di ,maggiordomo del pontefice al quale erano accessibili tut-te le stanze private del papa, e immediatamente arrestatodalla gendarmeria pontificia.Le autorità vaticane, definendo il trafugamento dei docu-menti privati un , intendonoseriamente andare a fondo della questione in oggetto affi-dando il caso alla competente giustizia pontificia affinchéi responsabili del reato, imputati per ricettazione e divul-gazione di informazioni segrete indebitamente imposses-satisi, rispondano dei loro atti criminali.In tale contesto, considerando la delicatezza dell’evento ela grave complessità del caso, sorge il fondato sospetto cheil detenuto maggiordomo pontificio funga da capro espia-torio, astuta strategia per depistare l’indagine di reperibilitàdel reale responsabile che potrebbe intanto spaziare in am-biti gerarchici molto più elevati del semplice livello diservitù papalina.La repentina reazione da parte delle autorità ecclesiasti-che a tale scandalo è da ricondurre con certezza alla ina-movibile intenzione del giornalista , auto-re delle due ultime pubblicazioni dal titolo

“Maria”

Paolo Gabrieli

“grave reato criminoso”

Gianluigi Nuzzi“Sua Santità e

Vaticangate

L apparente armoniosa eticadella Santa Sede turbata dal Corvo

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SOCIETÀ

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i documenti segreti di Benedetto XVI” “Vaticano S.p.A.”

Ettore GottiTedeschi

“top secret”“gossipy story” “thriller”

“Santa Sede”

Papa Pacelli

Rolf Hochhut“der Stellvertreter. Ein christliches Trau-

erspiel”

IOR Istituto Opere ReligioseBanca Vaticana

e ,di voler obiettivamente rivelare ai suoi ipotetici lettori, invirtù della deontologia giornalistica e libertà di stampa, sul-la base di documenti inediti e corrispondenza segreta, contangibile evidenza tutte le incognite iniziative del Vaticano.I due saggi dispongono di un ampio ventaglio di scottantiinformazioni da cagionare un violento movimento sismicoche potrebbe scuotere radicalmente la reputazione eticadella cristianità cattolica sull’intero globo terrestre.L’infelice coincidenza cronologica dello strano eventodello scorso 24 maggio, data in cui il presidente della IOR(Istituto Opere Religiose ovvero Banca Vaticana fondatadal Papa Pio XII nell’anno 1941) professor

viene ingenerosamente sfiduciato dal consigliodi sovrintendenza per futili motivi, enfatizza enorme-mente la gravità del caso precedentemente menzionato,inoltre l’immediata divulgazione dei verbali della sedutadel Consiglio di Sovrintendenza, all’origine ,per il tramite dei media in rete, hanno ulteriormente ingi-gantito la curiosità dell’insolita circostanza.Il professor Tedeschi ha reagito con serenità a tale misterio-sa decisione e non intende fare ricorso per non ledere ulte-riormente l’immagine del papa che fedelmente rispetta.I salienti accadimenti di scandalo descritti nel corso dellacromatica narrativa giornalistica dell’autore dei due sag-gi evidenziano con sbalorditiva efficacia la gravità mora-le delle tragedie recitate dietro le recondite quinte del vati-cano costituendo nel contempo tangibile operato di crudarealtà empirica e non da surrealismo di scenata plateale.

Tra gli eventi nella fattispecie di maggior clamore, checon satirica metafora potrebbero essere considerate no-velle da di crudele letteratura ,si potrebbero annoverare con procedimento storiograficoalcuni salienti accadimenti attuatisi nellanel corso della sua evoluzione postbellica, in tal senso sa-rebbe opportuno prendere le mosse dalla consapevole in-sensibilità di (pontefice tra il 1939 al 1958)assunta verso la causa della Shoah (sterminio degli Ebreinei Lager nazisti); ovviamente un comportamento noncompatibile con la nobile etica cristiana predicata e prati-cata da Gesù come il drammaturgo tedescoautore del libro

( il Vicario. Una tragedia cristiana) ha inteso esaputo letterariamente dimostrare con successo.Papa Pacelli durante il suo pontificato coincidente con lacostruzione politica della Repubblica Italiana, ebbe l’im-pudenza di impartire la scomunica a tutti gli elettori italianisimpatizzanti della sinistra comunista, interferendo in talmodo negli affari di stato di una nazione straniera; inoltre ilmedesimo fondò la nel 1941,nonché che nel corso dei successivi de-cenni divenne teatro permanente di numerosi scandali.

Prof. Gotti Tedeschi

Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli. Papa Pio XII

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Nel saggio del giornalista Gianluigi Nuz-zi , nominato nel 1971presidente dello IOR, ricopre un ruolo di primo piano perl’esercizio della sua funzione di supremo responsabile dellabanca vaticana, che svolse con raffinati metodi di anomalatecnica contabile per aver presumibilmente compiuto nu-merosi illiceità in quanto nel corso dell’intero ventenniodal 1971 al 1989 del suo incarico bancario sembra esserestato coinvolto in alcune disavventure poco propizie econseguentemente : il 26 aprile 1973 inter-rogato dalla procura newyorkese per ipotesi di riciclaggiodi denaro e obbligazioni di appartenenza alla mafia locale;nel 1987 indagato dalla magistratura italiana in rapporto alcrack dell’Ambrosiano la cui gravità penale dell’eventoindusse l’autorità giudiziaria inquirente ad emettere unmandato di cattura nei suoi confronti, che dopo alcuni me-si, in virtù delle disposizione stabilite nei Patti Lateranensi,la Corte di Cassazione annullò.Il , segretario di stato e Camer-lengo, titolo di cardinale che rappresenta la Santa Sede nel-la vacanza della sede pontificia conseguente al decessodel Pontefice, costituisce una figura trainante nell’ultimosaggio del giornalista Nuzzi, attorno alla quale gravitanotutti gli affari dello stato vaticano sia sul versante della po-litica interna che estera.

Il nome del Camerlengo Bertone è divenuto molto ricor-rente nel recente giornalismo italiano ed internazionaleper i suoi incontri segreti con il Berlusconi, tra i più degnidi memoria l’incontro in occasione della cerimonia dei Pat-ti Lateranensi il 20 febbraio 2011, un appuntamento da de-finire vergognoso perché svoltosi all’insaputa del

, alcune ore prima del fissato arrivodi .In tale incontro molto riservato, da negoziato segreto perscambi simoniaci tra i due eminenti statisti Berlusconi eBertone, sulla base delle richieste inoltrate dal Segretariodi Stato, concernenti eutanasia, adozioni di single, soldiper le scuole cattoliche private ed il crocifisso nelle auledidattiche delle scuole pubbliche, è stato raggiunto un ac-cordo in cui il cavaliere assentiva a tutte le richieste ed ilsegretario di stato, in segno di gratitudine, impartiva lasua benedizione con della Santa Sede, la

“Vaticano S.p.A.”monsignor Paul Casimir Marcinkus

“plurinquisito”

cardinale Tarcisio Bertone

Presi-dente della Repubblica

Giorgio Napolitano

“l’imprimatur”quale riconosceva il Biscione come legittimo premierdell’esecutivo italiano.

Il Cardinale Bertone con ilPresidente della Repubblica

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ATTUALITÀ

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SOCIETÀ

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Recentemente, a seguito del consueto intervento da partedi nel corso della trasmissione televisiva

di Santoro, il medesimo giornalistariferiva di un ulteriore segreto incontro Bertoni-Berlusconi allo scopo di esonerare il Vaticano dal paga-mento dell’imposta IMU introdotta dal governo Monti.La clamorosa esclusività di enigmatici eventi esposti neidue saggi di Nuzzi potrebbe indurre l’interessato e attentolettore a costatare l’incoerenza morale della Cristianitànell’operato della Chiesa Cattolica e nel contempo rileva-re la mancanza di trasparenza nella elaborazione giuridica

di numerosi infausti eventi del passato, caratterizzanti ladrammaticità di comportamenti insoliti in Vaticano, cheprobabilmente per effetto di insabbiamento non sono statimai chiariti per poi facilmente transitare nell’oblio.

si può evincere come il machiavellismo, con riferimentoalla teoria politica di stato di nella suamaggior opera , nella quale il medesimonell’arguta massima eleva a su-premo precetto dell’arte del governare il consueto calcolo“egocratico di numerosi governanti assetati di potere, i qua-li anelando bramosamente l’effettuazione politica delle lo-ro personali ambizioni escogitano strategie immorali comenel caso del nostro esimio cavaliere biscione, il machiavel-lismo di cui sopra, sia servito da efficace insegnamento adalcuni eminenti prelati e funzionari dello stato pontificioper progettare e attuare dietro le invisibili quinte dei sacripalazzi del Vaticano azioni inconciliabili con lo spirito difratellanza metafisica, carità, giustizia, umiltà e amore, vir-tù essenziali dell’etica cristiana.

Marco Travaglio“Servizio Pubblico”

Nicolò Machiavelli“Il Principe”

“il fine giustifica i mezzi”

“In Va-ticano i giochi di potere machiavellici sono la regola”

International Herald Tribune

, daquesta testuale asserzione riportata in un articolodell’ , edizione 5 giugno 2012

Paolo Gabrieli,con il Pontifice

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Siamo in piena crisi e le notizie che vengono dalla Spagna(aiutata con 100 miliardi alle banche ma non al governo) edalla Grecia (ancora in piena confusione), fanno pensaread una malattia ancora esplosiva e che potrebbe investircitra i primi. Intanto il ministro per lo sviluppo economicoCorrado Passera è alla ricerca di 100 milioni (che forse tro-verà tassando le compagnie assicurative straniere), per lacopertura del suo decreto di sviluppo, assolutamente ur-gente perché, ha detto al congresso dei Giovani di Confin-dustria, senza la crescita

.- ha detto -

.

Sempre Passera ha affermato che il governo dovrà trovarerisorse dalla , che entrava nella sua setti-mana chiave, con una prima riunione prevista del Comitatosulla revisione della spesa e con la presenza del commissa-rio Enrico Bondi. Le indiscrezioni che già dicono che conogni probabilità si deciderà di allargare il campo di inter-vento inizialmente limitato al settore dell'acquisto di beni eservizi. Oltre al premier Monti siedevano attorno al tavolo iministri Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Vittorio Grillie il sottosegretarioAntonio Catricalà.Ascoltata la relazione del Commissario Enrico Biondi, acui il decreto di nomina assegna il compito di riuscire afare tagli per una spesa complessiva, ha spiegato il mini-stro Giarda, che si aggira sui 100 miliardi complessivi.Nell’immediato dovranno essere fatti risparmi per 4,2 mi-liardi, da destinare ad uno scopo preciso: evitare l'au-mento dell'Iva a ottobre.A Palazzo Madama è stato approvato un emendamentodel Pd al decreto che allarga il campo di intervento a tuttigli aspetti della macchina pubblica.Entro il 30 settembre il governo dovrà presentare un pro-gramma che riguarda per esempio l'accorpamento dellestrutture periferiche dell'amministrazione dello Stato, ola razionalizzazione dei Tribunali, ecc. e presentare subi-to dopo, insieme alla Finanziaria, i disegni di legge di at-tuazione del programma. Il decreto deve essere ancoraapprovato dalla Camera, ma il governo è intenzionato aprocedere già su questa strada, come ha rivelato il mini-stro Grilli al Convegno dei giovani di Confindustria, doveha parlato di una .La preoccupazione del Governo riguarda i comuni e le Re-gioni, ai quali la Costituzione, all'articolo 119, attribuisceautonomia e nei cui Bilanci Bondi non potrà mettere becco.

“non solo c'è un aumento del disa-gio sociale, ma anche la democrazia stessa è a rischio”“La situazione non è più emergenziale ma è si-curamente molto critica, si è accumulato un affaticamento,dieci anni di difficoltà e due recessioni che si sono infilatel'una sull'altra, ma non è molto diversa da come cel'aspettavamo”

spending review

“fase due” della spending review

ATTUALITÀ

di Carlo Di Stanislao

Gioie e dolori

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ECONOMIA

Ma per Monti, viste anche le spese per il Sisma, era im-portante presentarsi al Consiglio Europeo di fine giugnocon un programma che confermi l'affidabilità del risana-mento dei nostri conti, che continuano ad andare tutt’altroche bene. Ma altrettanto essenziale, per la sostenibilitàdel debito, era dare un segnale ai mercati che il Pil si muo-ve dal profondo rosso.Di qui il pressing di Passera a varare il decreto che diaqualche risorsa al sistema delle imprese. Visto che la Ra-gioneria generale non dà l'ok sulla copertura del capitoloInfrastrutture, in Consiglio dei ministri potrebbe intantoarrivare un decreto sugli incentivi all'industria e con alcu-ne misure sulla giustizia (diritto fallimentare, udienza fil-tro per l'appello nel processo civile) attese dal mondo del-le imprese. Infine, tornerà in Aula il ddl anticorruzione sucui la strada sembra tutta in salita.Il governo, dopo vari tentativi falliti di mediazione, valutadunque un maxi emendamento che contempli la parte pena-le del provvedimento. Il ministro Profumo, ospite a SkyTG24, ha assicurato che il governo non cadrà su questodisegno di legge, ma non mancano le preoccupazioni.In una lettera su Repubblica, Mario Monti risponde a uneditoriale di Eugenio Scalfari, in cui il fondatore del quo-tidiano aveva individuato a Palazzo

Chigi che “remano sistematicamente contro la sua politi-ca”. Scalfari fa tre nomi: il capo di Gabinetto VincenzoFortunato, il sottosegretario Antonio Catricalà e il ragio-niere generale del Tesoro Mario Canzio.Quando li ho scelti

, è la premessa diMonti. Ma

.Forse ha ragione Mentana che si schiera soprattutto con lanecessità di un tutto nuovo in politica in questo universoin cui il (neologismo nuovo di conio diIlvo Diamanti), rischia di replicare in tutto il già visto.

La Nazionale di Prandelli potrà far bene, agli Europei dicalcio, se punterà sul nuovo e sull’insieme. La stessa cosaavverrà, io credo, anche per il governo.

“alcuni poteri forti”

“non ero certo all'oscuro dei loro ri-spettivi percorsi di carriera, né di chi avesse avuto un ruo-lo decisivo nel valorizzarli in passato”

“si tratta di qualificati funzionari dello Stato enel decidere di avvalermi della loro collaborazione li hovalutati alla luce di quelle che, dopo attento esame, misono parse le loro caratteristiche di competenza, integri-tà, autorevolezza nell'esercitare le funzioni a esse attribu-ite, lealtà”

“grillomontismo”

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Dati IstatL’Istat ci dice poi che, negli ultimi dieci anni, mentre è salito il

reddito per i lavoratori autonomi a qualcosa di più del 15%, vi

è stato un calo del 3,5 per gli operai. E le brutte notizie non

sono finite. Sempre l’Istat avverte che ad aprile l'indice de-

stagionalizzato della produzione industriale è diminuito

dell'1,9% rispetto a marzo. Nella media del trimestre febbra-

io-aprile l'indice è diminuito del 2,5% rispetto al trimestre

immediatamente precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, in aprile l'indice è diminu-

ito in termini tendenziali del 9,2% (i giorni lavorativi sono stati

19 contro i 20 di aprile 2011). Nella media dei primi quattro

mesi dell'anno la produzione è diminuita del 6,6% rispetto allo

stesso periodo dell'anno precedente.

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, ad

aprile 2012, variazioni tendenziali negative in tutti i comparti.

La diminuzione più marcata riguarda il raggruppamento dei

beni intermedi (-12,8%) ma anche gli altri comparti presen-

tano cali significativi: del 7,9% i beni di consumo, del 6,2% i

beni strumentali e del 3,8% l'energia.

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Una kermesse sportiva da 2 miliardi di Euro, quella che ciapprestiamo a seguire nella capitale del Regno Unito.Una cifra da capogiro per una manifestazione che coin-volgerà, tra addetti ai lavori e volontari, più di 70000 per-sone, con un indotto economico e d’immagine, a detta delComitato organizzatore, ben all’altezza dei costi.Giochi Olimpici e di seguito quelli Paraolimpici utilizza-no una miscela di nuove sedi, di strutture già esistenti estoriche e strutture temporanee, alcune delle quali in luo-ghi molto noti come Hyde Park e Horse Guards Parade.Alcuni dei nuovi impianti saranno riutilizzati nella loro

forma olimpica mentre altri saranno ridimensionati o spo-stati. La maggior parte degli spazi si trovano in tre zoneall'interno di Greater London: la zona olimpica, la zonadel fiume e la zona centrale. In aggiunta a questi ci sono lesedi che, per necessità, sono al di fuori dei confini dellaGreater London, come il Weymouth and Portland Natio-nal Sailing Academy sulla Isle of Portland, nel Dorset,che ospiterà gli eventi di vela, circa 125 miglia (200 km) asud-ovest del Parco Olimpico. Il torneo di calcio si svol-gerà in diversi stadi di tutto il Regno Unito.

ATTUALITÀ

di Fabrizio Bernasconi

VersoLondra 2012

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Atleti provenienti da 147 nazioni si disputeranno le meda-glie (oro, argento e bronzo) nelle 39 discipline che rappre-sentano i 26 sport olimpici ammessi a questa edizione. Almomento della candidatura, Londra aveva proposto 28sport, in linea con le precedenti Olimpiadi di Pechino, mail CIO ha votato per eliminare il baseball e il softball daglisport olimpici.

L’atletica, considerata la disciplina “regina” con le sue 47gare, (24 maschili e 23 femminili), tra cui spiccano perspettacolarità le gare veloci, dai 100 ai 200 piani e le staf-fette, si disputerà nel maestoso Stadio Olimpico, sede an-che delle cerimonie di apertura e di chiusura dei Giochi.

Altre discipline di primo piano sono sicuramente il canot-taggio, con il Dorney Lake sede delle competizioni, il nuo-to all’Aquatics Centre, la ginnastica artistica alla NorthGreenwichArena sede anche del torneo di pallacanestro.

Il torneo di calcio, si svolgerà come detto, in vari stadi,con la curiosità, non da tutti apprezzata in Gran Bretagna,che la selezione di casa partecipa con il nome di RegnoUnito e non Inghilterra, con la convocazione di giocatoriprovenienti da tutte le federazioni nazionali britanniche.A quello maschile partecipano 16 squadre, suddivise in 4gironi, fra le non qualificate spiccano i nomi di Italia, Ger-mania, Argentina e Francia. Nel torneo femminile con intesta la favoritissima nazionale statunitense. Entrambe lefinali si disputeranno nel mitico stadio di Wembley.

Tante altre discipline sportive calamiteranno l’interessedei milioni di appassionati, dal ciclismo con le sue diversecategorie alla pallamano, dalla pallavolo all’ippica, dallascherma alla pallavolo con il suo sempre più seguito (spe-cialmente nella versione “al femminile”) alter ego beachvolley. Queste solo alcune delle affascinanti disciplineche popolano il mondo olimpico, ed elencarle tutte, anchese sarebbe giusto, ma per evidenti motivi di spazio

L’avventura olimpica azzurraha preso avvio il 22 giugno,

con la con-segna da parte del Presidentedella Repubblica della bandieraitaliana a Valentina Vezzali lacampionessa di scherma, allaquale spetterà l’onore quale“portabandiera” alla cerimonia

inaugurale ed a Oscar De Pellegrin che avrà lo stesso onoreper le Paraolimpiadi. La comitiva azzurra sarà composta da273 atleti, con alte crdenziali di successo.Bentornata Olimpiade e in bocca al lupo Londra 2012.

non ci èstato possibile. Resta comunque un grande augurio da fare a Londra 2012: che la grande festa, malgrado la sempre

crescente corsa alla globalizza-zione ed al profitto, resti neicanoni di una sana competizio-ne, e si distanzi in modo nettoda eventuali intrallazzi, giochidi potere e soprattutto nella be-cera spirale dell’odio e del raz-zismo

presso il Quirinale,

La comitiva italiana

Lo stadio olimpico

SPORT

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LE CITTA PiÙ ECOLOGICHE AL MONDO

Portland è situata nella parte settentrionale dell’Oregon,in quella che è la regione più popolata dello Stato, la Wil-lamette Valley. Il Willamette River attraversala città dividendo Portland in una zona orientale e una oc-cidentale, prima di congiungersi al Columbia River, chesepara lo stato di Washington dall’Oregon. La BurnsideStreet, invece, attraversa la città da sud a nord, formando

quattro quadranti in cui è suddivisa la città. Nella partesud della città si trova la zona di downtown, mentre Chi-natown, Old Town (il centro storico), 23rd Ave e il PearlDistrict sorgono a Northwest. Portland si trova su un’areavulcanica, conosciuta come la Boring Lava Field, forma-ta da 32 crateri; i più conosciuti Mount Tabor, MountHood e Mount Saint Helen, ancora attivo.

(foto sotto)

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PortlandLa Città delle Rose

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SOTTO LA LENTE

Balconata di Casa Vicens

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I maggiori luoghi d’interesse di Portland sono nella zona diDowntown e nelle aree di Chinatown e Old Town, mentre iparchi principali e le vedute più belle sono sulle West Hills.Una delle piazze più conosciute è

, .Pioneer Courthouse

Square “il salotto di Portland”

Qui vengono organizzati concerti, manifestazioni e raduni,ma è anche il luogo di incontro di giovani e impiegati degliuffici di Downtown. Il Portland Building, costruito nel1980, è considerata la più grande struttura postmoderna delmondo. Sopra l’entrata principale c’è la grande statua diPortlandia, raffigurante la dea del commercio.Luogo più significativo di Chi-natown è il

, il più grandegiardino urbano cinese fuoridalla Cina. Costruito in auten-tico stile Suzhou, con i suoigiardini, ponti, decorazioni èuna vera oasi di pace. Al suointerno ospita una sala da tènella

.Altro luogo da non perdere è il

, ilmercato artigianale all’apertopiù grande degli Stati Uniti,caratterizzato dalla presenzadi artisti di strada oltre che dibancarelle, che offrono cibipronti delle più diverse cultu-re. Dietro la zona di Dow-ntown si ergono le West Hills,una zona collinare vulcanicache divide il centro di Portlanddalla periferia occidentale.All’interno del WashingtonPark c’è il colorato e profumato

, che contiene oltre 500 varietà di rose, piantate re-golarmente dal 1971.Più in alto c’è il , curatissimo spazio instile zen, con ciliegi in fiore a primavera e giardini di mu-schio e pietra.

I musei più importanti da ricordare sono due: l’e il .

L’OMSI è un luogo dove la tecnologia e la scienza ti gui-dano in un mondo interattivo, interessante per bambini eadulti, mentre il secondo è la più grande collezione di artenella città.

Quest'ultimo ospita ogni anno esposizioni differenti, oltrealla sua permanente collezione di sculture in legno dei Nati-vi americani e alle opere di pittori europei del XIX sec. co-me Degas e Renoir. Degna di una visita per gli appassiona-ti di libri, ma non solo, , consideratala più grande libreria del mondo.

Portland ClassicalChinese Garden

Tower of Cosmic Reflec-tions

Portland Saturday Market

International Rose TestGarden

Japanese Garden

Oregon Mu-seum of Science and Industry Portland Art Museum

Powell’s City of Books

Luoghi d'interesse

Pioneer Courthouse Square

Portland Classical Chinese Garden

International Rose Test Garden

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LE CITTA PiÙ ECOLOGICHE AL MONDO

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MalmöIl risveglio di una città

Com’è lontana la Malmö di qualche anno fa, quel centrogrigio dominato dalle armerie in disuso, austero finis ter-rae della Svezia meridionale. Oggi lo sguardo si impigliain un agglomerato di costruzioni che si richiamano a oltrequaranta stili architettonici diversi.La rinascita di Malmö è datata 2001, quando il Governosvedese lanciò un programma di investimento ventenna-le per aiutare alcuni grossi centri in crisi - perché troppodipendenti dall’industria navale in declino - al fine di tra-sformarli in città eco compatibili di nuova generazione.E i risultati sono incoraggianti. Malmö ha vissuto una radi-cale trasformazione post-industriale, recuperando lo spi-rito di città cosmopolita con l’edificazione di nuovi quar-tieri dall’architettura moderna e interessante, attraversatida strade piene di vita. Un altro cambiamento epocale èstata la costruzione del grande ponte sull’ Øresund, inau-gurato nel 2000, che collega Malmö alla capitale daneseCopenaghen. In soli venti minuti si accede all’altro polodi una delle più ampie, singolari, eccitanti e vivaci areemetropolitane dell’Europa settentrionale.Ma se si vuole apprezzare l’autentico simbolo della rina-scita di Malmö bisogna cercare il profilo della gigantescagru dei vecchi cantieri navali e non stupirsi se al suo po-sto si staglia un prodigio dell’architettura contempora-nea, il Turning Torso. Con i suoi 190 metri è il grattacielopiù alto di Svezia dal design originale, ispiratoall’elasticità del corpo umano ed alla sua attitudine allatorsione, da cui appunto, “Torso”.

La Turning Tower

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SOTTO LA LENTE

Il ponte di Oresund

Turning Tower

Il centro storico

La

È la porta d'accesso più moderna e spettacolare, vienequindi naturale iniziare a presentare le attrazioni turistichee culturali di Malmö dal ponte di Oresund (Öresundsbronin svedese). Parliamo infatti della struttura che collega ledue nazioni madre della Scandinavia, la Svezia e la Dani-marca, un combinato ferroviario a doppio binario e pontestradale a quattro corsie che attraversa l'omonimo stretto.

Turning Tower, la torre ritorta, è il nuovo simbolo dellacittà. Disegnata dall’architetto valenciano Santiago Cala-trava, è il più alto edificio svedese. Esempio di design line-are, concettualmente innovativo, rappresenta la nuovavocazione di Malmö, ecologica, a misura d’uomo, co-smopolita e con un piede in Danimarca.

Consigliamo di girare Malmö in bicicletta, lungo il suo in-treccio di piste ciclabili, oppure utilizzare i bus verdiSkånetrafiken. Si tenga presente che Malmo con il suo cen-tro storico, detto Gamla Staden, è caratterizzato da tre piaz-ze principali: la Stortorget (grande piazza), la Lilla Torg(piazza piccola) e la GustavAdolf Torg. Le prime due sonocollegate tra loro, e ambedue si collegano con l'ultima at-traverso una via pedonale, meta ideale per lo shopping.

La GustavAdolf Torg è circondata su tre lati da edifici connegozi e locali di ristorazione.Al centro della piazza è pre-sente una piattaforma di autobus per i collegamenti urbani.Sul lato sud si può raggiungere il Slottsparken, il bellissi-mo parco che circonda Malmöhus.Al centro della Stortor-get si ammira la statua di re Carlo X Gustavo di Svezia,colui che ha “recuperato” la città dal dominio danese.

Cosa visitare

La Stortorget Il Gamla Staden

La Lilla Torg

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LE CITTA PiÙ ECOLOGICHE AL MONDO

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Ruscelli nel centro

Malmöhus

Il Palazzo del Municipio

Arte

Il castello di Malmo, il Malmöhus, ha una storia piuttostocomplessa e allo stesso tempo affascinante. Situato adovest del nucleo storico della città, fu costruito nel 1437 daErik di Pomerania, abitato dai re di Danimarca nel 1500. Ilcastello fu costruito secondo gli ideali stilistici del Rina-scimento e i suoi giorni di gloria furono proprio in quel pe-riodo, quando la famiglia reale lo usò come residenza.

Quando Malmö divenne svedese nel 1658, il castello venneusato come struttura difensiva in forza ai militari svedesi.La fortezza divenne obsoleta nel 18° secolo ed utilizzatacome carcere fino al 1914.

Il Municipio di Malmö (costruito nel 1546) si trova sul latoest della piazza della Stortorget, mentre nell'angolo nord-ovest troviamo la Kockska Huset, la casa di Jörgen Kock,un immigrato tedesco che divenne sindaco della città, rag-giungendo notorietà e ricchezza in modo semplice e one-sto. Visitate la piazza in inverno per provare l'ebbrezza delpattinaggio su ghiaccio! La piccola piazza, e cioè la LillaTorg, dal canto suo è il luogo prediletto dai cittadini e daivisitatori, per il pranzo e per l'aperitivo serale o anche soloper prendere il sole durante la pausa da lavoro.

L'area dispone di un pot-pourri diedifici bassi e colorati, in pietra o inmattoni. Fate una passeggiata traboutique di stilisti, ristoranti e galle-rie d'arte. L'area è delimitata da cana-li, edificati nel diciannovesimo seco-lo e l'atmo-sfera è propria dell'epocamedievale. La chiesa di Sankt PetriKyrka si staglia sulla Goran Olsga-tan con i suoi antichi mattoni rossi.Fu costruita nel quattordicesimo se-colo, all'epoca in cui Malmo facevaparte della Lega Anseatica e al mo-mento rimane il più antico edificiodella città. Lo stile architettonico ègotico e la struttura presenta una tor-re altra 105 metri.Sono veramente tante le attrazionituristiche di Malmo, impossibiledescriverle tutte in poche pagine.

Non possiamo tuttavia non menzionare due parti della città:la prima è il quartiere di Möllevången, il più colorato. Vitroviamo un vivace mercato, negozi e ristoranti multietnici.Möllevången è stato il primo progetto su larga scala di unquartiere per la classe operaia della città, il risultato dellacrescita industriale nel 19° secolo. Il secondo è la zona dinuova tendenza urbana: conosciuta come porto occidentaledella città, o “waterfront” che attira sempre più ondate digiovani cosmopoliti e alla moda.

E a proposito di arte, consigliamo di non perdere il FormDesign Center (sulla piazza Lilla Torg), siamo ritornati nelcentro storico, che si dedica a mostre di design, architetturae arte. Lo trovate situato all'interno di un grazioso cortilecinquecentesco.I Musei di Malmo sono generalmente riuniti nel grande com-plesso chiamato Malmö Museer. Alcuni di questi sono si-tuati all'interno dello Slott Malmöhus, sulla Malmö-husvägen.

O il Museo della Scienza e della Tecnologia Marina (Tek-niska och Sjöfartsmuseet). La più grande sezione del mu-seo è dedicato ai trasporti, in particolare all'avia-zione; imodelli di aerei, soprattutto la cabina di pilotaggio di unVickers Viscount. I visitatori possono anche camminareall'interno di un sottomarino del 1943, svedese del tipo U3.

Lo Slottsparken

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SOTTO LA LENTE

Copenhagen

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LE CITTA PiÙ ECOLOGICHE AL MONDO

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Cosa vedereCopenaghen è la capitale della Danimarca da 600 anni; èuna città invitante, quasi priva di grattacieli e composta ingran parte da edifici d'epoca di sei piani. Le guglie dellechiese caratterizzano il profilo della città, reso meno bellosolo da un paio di grandi alberghi moderni.Offre attrazioni turistiche e divertimenti per tut-ti i gusti: amanti dell'antico o del moderno, gayo eterosessuali; negozi eleganti e accoglienticaffè: si trova di tutto nel cuore di questa cittàcompatta, caratterizzata dal tipico fascino scan-dinavo. Quasi la metà delle persone va a scuolao al lavoro in bici, si possono raggiungere in 15minuti a piedi molti luoghi pubblici, e metà delcibo servito nelle pubbliche istituzioni è biolo-gico: va da sé che nel 2008 è stata eletta tra lecittà più vivibili al mondo. Qui anche molti av-venimenti sono ecologici, concerti e festivalutilizzano energia rinnovabile, come quella eoli-ca o addirittura prodotta da biciclette!Oggi, che è svanito “l'impero del nord”, e Copen-hagen è la capitale del solo regno di Danimarca,sul trono siede una regina gentile e discreta,

, che in gioventù, si dice, soffriva il com-plesso dei suoi 184 centimetri di statura, tantoche a corte era bandita l'espressione “Sua Altez-za”. Il suo imbarazzo è durò fino a quando nonincontrò un conte francese alto nove centimetripiù di lei, , diventatoin fretta suo marito e principe consorte. Col suoaiuto ha anche tradotto in danese romanzi di Si-mone de Beauvoir.La regina di Danimarca non fa sentire il suo pesosul Parlamento. Sono pura formalità i suoi incon-tri settimanali con i ministri. E se non fosse unobbligo di Stato ci rinuncerebbe volentieri. Al dilà dello stretto necessario, non è neanche moltointenta in vanesi rituali mondani. In compenso sioccupa di teatro, scenografia, arte e letteratura. Si dedica aldisegno e fa quanto può per favorire lo sviluppo delle arti.Anche grazie a lei, dunque, Copenhagen è stata eletta, nel1996, .

Una delle più belle attrazioni a Copenaghen, situata pro-prio al centro della città, è il celebre parco dei divertimentidei .

Fu realizzato nel 1843 per opera di Georg Cartensen conl’idea di creare uno spazio per lo svago ed il tempo libero.Troviamo al suo interno giostre di ogni tipo, giochi variquali il tiro a segno, recite, concerti, fontane e numerosi

caffè all’aperto che ogni giorno sono meta dimigliaia di visitatori.Proseguiamo la nostra visita con la piazza cen-trale della città, , situata di fronteal parco dei divertimenti.Altra zona da visitare èla vasta area espositiva della .

Tra i monumenti storici della città ricordiamo:, in stile rococò, residenza

della famiglia reale fino al 1794, in cui poter assi-stere al suggestivo cambio della guardia che sisvolge solo quando la regina vi risiede; la chiesa

, la cattedrale della città, con lesue famose statue del Cristo e dei discepoli; la

, chiesa in cui ammirare unaltare barocco e un organo a canne intagliato.

Mar-grethe II

Henri Le Borde de Montepaz

Capitale Europea della Cultura

Giardini di Tivoli

Radhuspladsen

Fiera

Amalienborg Palace

Vor Frue Kirke

Vor Frelsers Kirke

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SOTTO LA LENTE

Casa Milà

Un’altra caratteristica di Copenaghen è quella di posse-dere numerosi ed interessanti musei:il , museo nazionale in cui troviamo unavasta collezione di manufatti storici danesi; il

, (museo del teatro); il , dedi-cato al famoso artista neoclassico; il

ed il ; ile la , con una preziosa colle-

zione di arte e scultura greca, egiziana, etrusca e romana.

Assolutamente da non perdere sono inoltre:il , dedicato allapatrona della Danimarca; il , con isuoi famosi giardini ; l' , il mo-dernissimo teatro inaugurato nel 2005; il

, che unisce Copenaghen alla città svedese di Malmö.Per completare la nostra visita a Copenaghen è consiglia-bile fare una passeggiata a piedi o in battello e raggiunge-re la statua della Sirenetta che è il più famoso simbolo del-la città. L'opera è situata in riva al mare, a circa dieci minu-ti dal centro della città.

NationalmuseetTeater Mu-

seet Thorvaldsens MuseumMuseo della Musica

Museo della restistenza Danese Museo del tabac-co Ny Carlesberg Glyptotek

Santuario della Madonna di AasebakkenCastello di Rosenborg

Kongens Have Opera HausPonte sull'Ore-

sund

Radhuspladsen

I giardini Kongens Have

Castello di Rosenborg

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LE CITTA PiÙ ECOLOGICHE AL MONDO

Dinamica, creativa, bohèmienne ma anche naturalista, eco-logica e salutista. I quartieri del buongusto montrealese.Chi vive a Montréal non ha dubbi. Il termine più adatto perriassumere in poche parole la città è . Il cli-ma proibitivo dei lunghi inverni canadesi da queste partinon è affatto un problema e la primavera che regala non permolto temperature fino a 23 gradi, non lascia spazio alcunoper i tempi morti, e viene vissuta come una “resurrezione”totale. I quartieri della città sono un contenitore multisen-soriale di attrattive e loro, i quebecchesi che lavorano, ini-ziano a godersi il tempo libero da (dalle 17alle 19), orario per l’aperitivo nonché appellativo per indi-care più genericamente l’ora di punta per le attività ricreati-ve. Per orientarsi nella rete di strade e piazze in cui si dira-ma il centro più popoloso della provincia del Québec, bastaavere presenti i nuclei principali di Centre-Ville, Vieux-Montréal, Vieux-Port e Parc Jean-Drapeau.Il centro è contraddistinto dall’avanguardia delle arti edall’impronta cosmopolita del Quartier International(QIM) dove spicca, su place Jean-Paul-Riopelle, l’ultra-moderno e coloratissimo Palais des Congrès, dal Quartierdu Musée e dalla regina delle strade montrealesi, la Ste-Catherine ovvero 15 km per 1200 negozi, che, da sola, valealla città la nomea di mecca dello shopping (magasinage,per dirla con i quebecchesi). Un colpo d’occhio sui tetti del-la città si gode dal Mont-Royal, la montagna che ha dato ilnome alla città, naturalmente a un passo da ristoranti edeleganti boutique (le vie da tenere a mente in questo caso

“joie de vivre”

“cinq à sept”

MontrealGioia di vivere

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SOTTO LA LENTE

sono Avenue Laurier e rue Bernard). Da qui a Le PlateauMont-Royal il passo è breve per trovarsi nell’ombelico delmondo bohèmien montrealese: un quartiere di studenti, arti-sti, designer e trendsetter dove ci si confonde facilmente aljet set di passaggio specie sull’elegantissimo boulevardSaint-Laurent, chiamato anche “Main”, e sull’avenueMont-Royal. “The Main” - precisamente tra le vie Sher-brooke e Mont-Royal - è la quintessenza della Montréalmulti culturale, qualcosa da vivere immedesimandosicon la gente che la popola e a tavola, fermandosi anche acaso in uno dei tantissimi ristoranti, creativi anch’essi,che spuntano strada facendo. Perché la joie de vivre quinon ha davvero confini di sorta.

Vieux Montréal (La città vecchia) è senza alcun dubbio lazona più interessante di tutta la città nonché la più antica.Qui, al centro di Place d'Armes, sorge la bella

, che ha lo stesso nome di quella parigina an-che se le dimensioni sono più contenute. Realizzata nel1829 da un progetto di James O'Donnell, è un ottimo esem-pio di stile neo gotico, molto maestosa e colorataall'interno.

Sulla Rue Notre Dame, una delle vie più celebri di Montré-al, si trova il bellissimo , uno degli edifi-ci simbolo della città. Il castello oggi ospita un museo ed èstato il primo monumenti storico ad essere riconosciutonel Québec. Per gli amanti dei musei, da visitare sono il

e il .

Oltre ai monumenti, musei ed altro , non mancate di visitarel' “altra Montreal”: la città sotterranea cresciuta attorno allametropolitana, con negozi, centri commerciali, cinema, tea-tri e ristoranti. D'inverno, all'aperto, si toccano i -25°.

Sotto, è un'altra vita; 32 km di passaggi sotterranei, 1700negozi e 200 ristoranti, calda in inverno e fresca in estate.

Il 19 giugno, il , ha festeggiato 20 an-ni! Risultato notevole a tutti i livelli, il Biodome ha attiratocirca 17,3 milioni di visitatori dalla sua apertura nel 1992.Questa è l'attrazione turistica più frequentata della metropo-li, ma è soprattutto l'unica istituzione al mondo, che presen-ta sotto un unico tetto cinque ecosistemi del tutto diversi!Per realizzare questa impresa, il Biodome ha utilizzato tec-nologie molto complesse, ma è la più grande collezioni dianimali e piante varie e tipiche di ogni habitat, con un origi-nale programma di formazione e partecipazione per il pub-blico in generale e gruppi di studio. La coinvolgente espe-rienza vissuta dal visitatore è insuperabile, nel cuore dellanatura e della sua straordinaria bio diversità.

Basilica diNotre Dame

Chateau Ramezay

Museo delle belle arti Museo di Arte Contemporanea

Biodome di Montreal

La Basilica di Nôtre Dame

La Città sotterranea

Chateau Ramezay

Il Biodome Montreal

Cosa vedere

Lo Chateau Ramezay

La Basilica di Notre Dame

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LE CITTA PiÙ ECOLOGICHE AL MONDO

L’Olympic park

Isola di Notre Dame

Altre destinazioni

Disegnato per le Olimpiadi del 1976, è tuttora una strutturadall’aspetto moderno e affascinante. Oltre a tutti gli im-pianti, che ospitano importanti eventi sportivi e musicali,la maggiore attrazione del parco è la , dallacaratteristica forma inclinata, sulla quale si può salire pergodere di uno dei panorami più suggestivi sugli impiantisportivi e sulla città.

È un’isola artificiale dell’arcielago di Hochelaga. È statacreata in 10 mesi nel 1965 con i materiali provenienti dalloscavo della metropolitana sul F in occa-sione dell’ per sottolineare il centenario del Cana-da. Assieme all’Isola di Saint Hélène forma il

, ed è uno dei più grandi parchi della città.Quasi tutti i padiglioni dell’Expo sono stati demoliti nel‘75, per permettere la costruzione del bacino artificiale per-le gare di canottaggio dei i Giochi Olimpici estivi del ‘76.

Questo bacino rimane tutt’ora il più grande dell’Americadel Nord. I padiglioni di Francia e Quebec sono invecestati ammodernati in modo da costruire il Casinò.

Dal 1978, sull’isola si corre il Gran Premio del Canada diFormula uno e dal 2007 anche gare del Campionato Na-scar, sul circuito intitolato alla memoria di Jaques Ville-neuve l’indimenticato pilota canadese.

In città meritano inoltre una visita ilcon la possibilità di effettuare un

tour sotterraneo dislocato fra gliacquedotti e i reperti più antichidella città, e l’ , sededel municipio. Infine vale la penasalire al per unabella vista su città.

, per qual-cosa di un po’diverso, uno dei toura tema che ricrea alcuni dei criminipiù famosi della città.

è ambientato nei giorni colo-niali francesi e descrive alcuni deifantasmi più famosi dell’epoca.Altri tour includono la

e

.L’ è itua-to nella parte nord di Mont Royal,questa maestosa chiesa fu costrui-

ta in onore di San Giuseppe, il santo patrono del Canada.Ha uno stile rinascimentale italiano e assomiglia al Duo-mo di Firenze, con una grande cupola di color rame. 100gradini portano in cima fino al santuario, il punto più altodi Montreal ad 863 piedi di altezza.

Il vecchio porto commerciale di Montreal fu rinnovatonel 1992 ed oggi offre una passeggiata di un miglio conparchi e spazzi pubblici, che si estende da finoa . È un posto molto piacevole dove camminaree ci sono alcuni pontili con diversi negozi e ristoranti.Assistere ad una partita di hockey su ghiaccio al Bell Centre.La leggendaria , conosciuta anche comeHabs, è una delle squadre sportive più forti del Paese. Re-centemente non se la stanno passando bene, ma vale comun-que la pena vederla giocare.

Montreal Tower

iume Saint LaurentExpo68

Parco JeanDrapeau

Pointe-à-CalliereArcheological Museum

Hotel de Ville

Parc Mont-Royal

Old Montreal Ghost Trail

“La Cacciaal Fantasma della Nuova Fran-cia”

“Tradizio-nale Passeggiata del Fantasma”“La Caccia al Fantasma del Vec-chio Porto”

Oratorio di San Giuseppe s

Rue McGillRue Berri

Montreal Canadias

Olympic park

Il Casinò di Montreal

Parc Mont-Royal

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3531

Bogotà è la capitale della Colombia, si trova sulla Gran Sa-bana a2600 metri sopra il livello del mare, è l'altopiano piùalto delle Ande . Le piste ciclabili, creano unacorrente di aria pulita e anche la nascita di pensieri ecoso-stenibili. La percentuale della popolazione che si sposta inbicicletta in Bogotá è salita dallo zero al cinque per cento.Per restituire le strade cittadine agli abitanti è stata istituitala ciclovia della domenica, con le vie chiuse al traffico delleauto e aperte alle biciclette, ai pattini, agli skateboard, allepersone con i cani a passeggio. Vengono inoltre allestiti pal-chi nelle piazze e si può partecipare a lezioni di aerobica,stretching, ballo, movimento per bambini, inseriti inun’atmosfera di grande festa. A Bogotá, il TransMilenio, oBus Rapid Transit (BRT), sposta 1,5 milioni di persone algiorno. Il vantaggio di questo sistema di trasporto, diventa-to icona della città è che la sua infrastruttura è meno dispen-diosa di una metropolitana o di un’autostrada. Il TransMi-lenio viaggia in corsie preferenziali e protette, è dotato dipensiline e sovrappassi, attraversa gran parte del territoriourbano fungendo da “raccordo sociale e materiale” tra cen-tro e periferia.

La passione per la vita a Bogotá si riscontra nell’ap-prezzamento degli spazi per la convivialità: piazze, parchi,piste ciclabili e pedonali, la ciclovia di domenica, lezionidi stretching e ballo dal palco, creano luoghi di ricreazione,ma anche di condivisione e incontro. Bogotá è anche la cit-tà della mobilità sostenibile essendo all’avanguardia per ladestinazione di risorse in campo ecologico. Inoltre, pun-tando sulla valorizzazione delle risorse umane, ha investi-to in scuole, librerie e luoghi di cultura.

colombiane

Poco costoso da usare e mantenere, organiz-zato in modo intelligente, con emissioni CO2 bassissime.

SOTTO LA LENTE

BogotàBogotàE la mobilità sostenibileE la mobilità sostenibile

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Il museo dell'Oro

Il Planetario

Casa de la moneda

Il quartiere della Candelaria

Si trova di fronte alla memorabile Piazza di Santander.Offre ai turisti un'incredibile collezione di innumerevolioggetti risalenti all'epoca pre-colombiana.Attualmente sicontano al suo interno quasi 35 mila pezzi di oro e tumba-ga, quasi 30 mila oggetti in ceramica, pietra, conchiglia,osso e tessuti. Ospita anche molti articoli appartenenti adiverse culture indigene colombiane di regioni quali Cali-ma, Muisca, Nariño, Quimbayá, Sinú, Tairona, SanAgustín, Tierradentro e Tolima.

Contribuisce alla formazione, rafforzamento e appropria-zione delle conoscenze scientifiche da parte della popola-zione nei settori astronomia, astronautica e scienze affini.Il teatro delle stelle ospita proiezioni astronomiche, corsi econferenze, viaggi attraverso l'universo come se si fossenello spazio. Il Planetario punta a rafforzare i processi diformazione nelle scienze basiche degli studenti delle scuo-le elementari, medie e superiori, con un'offerta pedagogi-ca innovatrice.

Con lo sviluppo di programmi pedagogici rivolti a bambi-ni, giovani e adulti si cerca di promuovere la costruzionedi un pensiero critico, di un'attitudine scientifica nei con-fronti della vita e delle scienze dello spazio, così comel'esplorazione delle meraviglie dell'universo attraverso lastoria della società.

Fa parte del complesso culturale comprende anche il, il Museo del . Questo

piccolo museo didattico racconta la storia della moneta.Fondato nel 1620 dagli spagnoli, spostato poi nell’attualeedificio nel 1753, espone antichi , euna collezione di monete .

Si trova nel centro della città. È un posto pieno di storia esentimento. Dal lunedì al venerdì è un centro vibrante,pieno di venditori ambulanti, passanti e auto. Durante ilfine settimana, il quartiere si converte in centro culturale.

Mu-seo Botero “Banco de la República”

macchinari per il coniostraordinaria

Cosa visitare

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LE CITTA PiÙ ECOLOGICHE AL MONDO

Casa de la moneda

Museo Botero

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SOTTO LA LENTE

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Parco Cedro Golf

Cappella del Sagrario

Il Santuario di Monserrate

Cimitero "Jardines de Paz”

Questo piccolo parco rappresenta una“perla verde” nella zona nord della traffi-cata metropoli colombiana. Occupa inlarghezza circa una decina di viuzze. Unarigogliosa vegetazione semi tropicale di-pinge questa oasi naturale, la quale costi-tuisce uno spazio ricreativo per personedi tutte le età. Gli sport che vi si praticanosono il golf, la pallacanestro, il calcetto edil tennis. Si può visitare il parco fino alle18.00, poi chiude per motivi di sicurezza.

La Cappella del Sagrario, situata in PlazaBolívar, si trova proprio tra la Cattedralee l'Arcidiocesi. Costituisce un bellissimoesempio del barocco grenadino e fu co-struita tra il 1660 e il 1689 su iniziativa di Gabriel Gómezde Sandoval, il quale volle erigere una cappella in onoreal Santissimo Sacramento. La cappella fu restaurata tra il1953 e il 1964 e, nel 1981, venne aggiunta una porta in ve-tro per proteggere la porta in legno originale. La pianta è acroce latina, con traversa e cupola. All'interno vi sono letele di Vásquez Cevallos.

Il colle di Monserrate è visibile da qualsiasi punto dellacittà, a condizione che la nebbia non l'occulti, trovandosia 3.152 m d'altezza. Prima che chiudessero la strada si po-teva salire a piedi mentre ora si può accedere soltanto conuna la funivia, e la domenica - quando bisogna fare unacoda abbastanza lunga per poterci entrare - costa la metà.In cima al colle oltre al santuario si trova una Via Crucis,due ristoranti di lusso e numerosi negozi e ristoranti popo-lari, oltre a due belvedere, uno con vista sulla città, l’altro,quasi nascosto, sulle montagne circostanti.

Questo immenso cimitero si trova nella parte nord dellacapitale colombiana, quasi uscendo dalla zona metropoli-tana. Si tratta di un grandissimo giardino, molto curato edordinato nei dettagli e davvero elegante nel suo complesso.

Le pietre tombali sono di varie dimensioni e vanno da quel-le più sobrie, a quelle più elaborate ed appariscenti, conmulticolori composizioni floreali ed ornamenti curiosi ed

originali.All'interno dell'enorme cimi-tero, attira immediatamente l'atten-zione del visitatore il settore riservatoai caduti militari. Lapidi solenni e benordinate con accanto una piccola ban-diera dello Stato affiancata ad unadell'esercito ricoprono un vasto pratoverde. Di fronte spicca un'imponenteed elegante croce commemorativa dimarmo. Il Mausoleo della Polizia Na-zionale si trova in un apposito settore,moderno e lussuoso, all'interno delcimitero. Sull'entrata spicca lo stem-ma della Polizia; le lapidi, presentanoal centro una cavità a forma di crocecon le bandiere della Colombia e dellaPolizia Nazionale. Abbiamo termina-to con la visita meno gioiosa ma, que-sto per ricordarci che purtroppo dietroalle bellezze della città ...

Il Santuario di Monserrate

Parco Cedro Golf

Il Cimitero militare

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CULTURA

di Armando Rotondi

Dario Argento non fapaura, purtroppo

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CINEMA

C’erano molte aspettative per questo suo , bi-lanciate da un egual numero di pregiudizi da parte di criticae pubblico che sono stati per lo più confermati dalla visionedella pellicola. C’è da dire che andrebbe fatto un plauso apriori ad Argento per aver deciso di confrontarsi con il ro-manzo di e cercare di adattarlo “fedelmente”(e non ricrearlo), cosa che risulta quasi proibitiva dopo laversione “definitiva” che nell’ormai lontano 1992 ne ave-va dato il genio di con

nella parte del conte transilvano,in quelli di Van Helsing e un cast stellare che vedeva

anche , e .Una lode al coraggio di Argento, quindi, ma, alla resa deiconti, sono i risultati che contano. E i risultati non sono cer-to ottimali. Interpretato da (Dracu-la), (Lucy) e (Van Helsing),

vuole essere, nelle intenzioni del regista, unomaggio al conte vampiro e al vampiro in genere, descritto

Dracula 3D

Bram Stoker

Francis Ford Coppola GaryOldman Anthony Hop-kins

Keanu Reeves Wynona Ryder Tom Waits

Thomas KretschmannAsia Argento Rugter Hauer

Dracula 3D

come romantico ma allo stesso tempo pieno di grande fe-rocia, lontano dalle atmosfere recenti alla , similead un demone capace di trasformarsi in lupo e pipistrello,

ma anche in gufo e sciame di mosche. In una cornice “goti-ca”, è presente tutto il campionario di tipicodi Argento: copiose dose di sangue, teste mozzate, carnemaciullata e fatta a brandelli.Cosa non va nel film diArgento? È la resa tecnica che ren-de il film poco orrorifico, poco testo, e lo porta dalle partidel ridicolo involontario, strappando risate ciniche, piùche divertite, durante la speciale proiezione all’ultimoFestival di Cannes. Argento ha voluto rischiare e puntaresulla tecnica 3D, utilizzando macchine Sony3F, ritenen-do che la nuova dimensione e il 3D fossero necessari persvecchiare il mito del vampiro stokeriano.

Ma proprio questo espe-diente risulta tra le compo-nenti più deficitarie dellapellicola. A questi elementisi aggiunga una recitazionenon convincente pienamen-te.Argento, ripetiamo quan-to detto all’inizio, sembraaver perso lo smalto. Il suoprossimo progetto annun-ciato è un remake di

, di cui sta scrivendo lasceneggiatura. Speriamoche tornare a lavorare suuno dei suoi capolavori delperiodo d’oro, possa darenuova linfa di vita (o di mor-te) a quello che fu il maestroriconosciuto dell’horrorinternazionale.

Twilight

grand guignol

Suspi-ria

Sul set di “Dracula”

Dario Argento

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CULTURA

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Progettoamore

Musica e sport per la solidarietà

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EVENTI

di Simona Guidicelli

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CULTURA

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Grande evento di solidarietà sabato 9 giugno a Chiasso;gli oltre 15‘000 cuori che si sono uniti per il quarto even-to“Ragazzo aiuta ragazzo“, organizzato dall’associa-zione , hanno manifestato un grandeinteresse e grande partecipazione nonostante le pessimecondizioni meteo, sfidando il maltempo.Lo straordinario progetto di , in collabo-razione col Comune di Chiasso, ha riunito allo stadio co-munale, per il quarto appuntamento annuale, un pubblicoincredibile che con grande entusiasmo ha partecipato adogni momento del fittissimo programma offerto.210'000 franchi il ricavato della giornata. L'intera sommaraccolta sarà devoluta a varie associazioni presenti sul terri-torio ticinese, tra le quali la Fondazione della Svizzera Ita-liana per l’aiuto, il sostegno e la protezione dell’infanzia, laCasa anziani Giardino di Chiasso, Turrita Basket di Bellin-zona e Cadenazzo,Associazioni monitori e animatori Colo-nie di Mendrisio.Oltre allo spettacolo, una battuta all’asta da record: unaracchetta da tennis donata da Roger Federer. Gesto nobileche ha permesso agli organizzatori di raccogliere 6’100.--franchi in aggiunta al ricavato da devolvere agli enti dipubblica utilità.Da sottolineare che tali risultati, particolarmente lusinghie-ri, sono stati raggiunti anche grazie alle donazioni fatte dainumerosi fan che, noncuranti della pioggia che scendeva

Progettoamore.ch

Paolo Meneguzzi

Progetto amore 2012

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EVENTI

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Marco Masini e Simona Guidicelli

Paolo Meneguzzzi e Mattia Croci-Torti (FC Chiasso) Alessandro Casillo con Marco Masini

La nazionale italiana cantanti

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copiosa, sono accorsi per vedere i loro beniamini ed han-no aderito generosamente all'acquisto dei vari gadget pro-posti durante la manifestazione, senza dimenticare il lavo-ro di centinaia di volontari che hanno collaboratoall’allesti-mento delle strutture ospitanti i vari eventi.

Nel pomeriggio l’attesissima ha vistocontrapporsi la e la

. A dirigere l’incontro l’ex arbitro in-ternazionale , ora dirigente arbitraledella FIFA. La squadra ticinese era composta da persona-

lità politiche e dello spettacolo.All’interno della manifestazione si è svolto purel’ormai famoso concorso canoro vintodalla giovanissima , che ha con-sentito ai giovani della Svizzera italiana e del vici-no Nord Italia di esibirsi ed essere giudicati da unagiuria particolarmente qualificata.Finalmente, a coronare la giornata, presentato daun brillantissimo ed esaltante conla sua compagna di lavoro , è ini-ziato il concerto che ha raccolto un parterre di artistidella musica leggera italiana di altissimo livello,come raro è vederne riuniti, in una sola occasione,in Ticino. Tanto per citarne alcuni: ,

, V , .E per il gran finale gli attesissimi , i eil giovanissimo , fenomeno emer-gente del momento e vincitore dell'ultimo Festivaldi Sanremo nella categoria “giovani”.

ha allietato la serata duettando con vari artisti.È stata davvero una grande emozione assistere aquesto legame misterioso, ma reale, che ha saputounire così tante persone, di ogni categoria, in un uni-co grande obiettivo. Un evento davvero straordina-rio che gli organizzatori intendono ripetere anche ilprossimo anno.

“partita del cuore”Nazionale Italiana Cantanti “Proget-

toamore Swisstars”Massimo Busacca

TI-factor,Stefania Ancona

Fabrizio CasatiCarla Norgauer

Enzo IacchettiMarco Masini alerio Scanu Gatto Panceri

Studio 3 ModàAlessandro Casillo

Paolo Mene-guzzi

Dj MaxiB

Il popolare conduttore televisivo Matteo Pelli

CULTURA

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MODA

Il mondo del fashion è un mondo da cui sono sempre statiattratti. Condividendo le stesse passioni, hanno volutounire professionalità, creatività e passione mettendo incampo energie per stimolare il panorama della moda e delglamour in una cittadina che, a due passi dall'internazio-nale Milano, può fare da trait-d'union ed offrire innume-revoli sbocchi.Lo studio, che si avvale dei migliori collaboratori, propo-ne, oltre al classico trucco da giorno e sera personalizzato,quello per servizi fotografici, di moda, il trucco teatrale, ilbody painting per effetti speciali pubblicitari e l'elabo-razione ed il rinnovo dell'immagine personale.Proponeinoltre un servizio Personal Shopper e numerosi corsi. Illoro progetto è davvero di grande spessore ed ha riscossoapprezzamento non soltanto dalla cittadinanza ma anchedalla vicina Italia dove la , società fondataG2 Luxury SA

Specchiodelle mie brame

Specchiodelle mie brameQuando il MakeUp diventa arte

di Maria Bernasconi

Gregory a sinistra, Gabrielee la fidata collaboratrice

Sonja Bartolomeo

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CULTURA

da Gregory e Gabriele, è attiva con diverse importanti col-laborazioni, come quella con e

, che li vedrà impegnati nella cura dell'immaginee del trucco per lo spettacolo e per la sfilata di moda.

Carlo Sortino FiorellaMancini

Un paio di mesi fa, il Quartiere Maghetti, simpatica areacittadina di Lugano, ideale punto di ritrovo grazie ai nume-rosi caffè, bar, ristoranti, cinema e simpatici negozi, viveun evento esclusivo. Il 27 aprile, infatti, si inaugura ilMakeUp Studio

, che porta inpiazza una bellissima sfilatadi una designer emergente,

, titolaredella boutique “Differentedéjà vu”, seguito da un coc-ktail. Piazza Maghetti è gre-mitissima! L'evento è ecce-zionale.La sfilata parte dallo

, unlocale raffinato e al contem-po dall'aria fiabesca, tutto ar-redato di rosa, dove niente èlasciato al caso, dove regnaun'atmosfera ovattata, magi-ca, dove l'arte e la professio-nalità si mescolano; un luogoin cui scoprire tutti i segreti della bellezza e le nuove ten-denze del fascino. All'interno un grande sipario, anch'essorosa. Dietro il sipario, come per la commedia dell'arte, Gre-gory Boscaro prepara i suoi attori, utilizzando i prodot-

ti di bellezza di , sublima e perfezionai volti delle modelle preparandole all'uscita su Piazza Ma-ghetti trasformata, per l'occasione, in un grande palcosce-nico. Tutto è organizzato nei minimi dettagli, quei detta-gli che fanno la differenza.I riconoscimenti e gli apprezzamenti piovono da tutte le par-ti. Il successo è grande! Il Centro Maghetti si anima, rivive,con grande soddisfazione dei luganesi e dei commercianti

che in quel centro hanno le loro attività. Altri eventi sonoseguiti al primo e molti altri sono in preparazione.L'obiettivo di Gregory e Gabriele è quello di proporre allaplatea luganese, un appuntamento settimanale.

Specchiodelle mie brame

Duska Milosevic

StudioSpecchio delle mie brame

Diego Dalla Palma

Duska Milosevic

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MODA

Gregory Boscaro

Di origini italiane da parte del padre, ex modello, ha sfila-to per le grandi firme della moda italiana.I più famosi truccatori dicono che il trucco è un'arte ... eche conoscere quest'arte significa sapere svelare i lati più

persone “comuni”.

Ha studiato dapprima musica e canto lirico al conservatoriodi Milano ed in seguito archeologia all'università cattolicadi Milano. Ha lavorato come modello ed è poi passato allaformazione per grandi griffe come Prada, Gucci, Davidoffper poi assumere la carica di National Account Manager diGuerlain. Due grandi occhi azzurri che raccontano la suapassione per il progetto messo in cantiere assieme aGregory e per il quale si sta impegnando con tutte le sue for-ze. Colpisce la sua grande professionalità. Nonostante lasua attività sia costruita, inevitabilmente, intorno a trucchi,lustrini e paillettes, ha ben chiari i valori umani ed in parti-colare quelli della libertà e della fratellanza.

nascosti della personalità di un essere umano, mettere inluce i suoi pregi e mimetizzarne i difetti. In questo, indi-scutibilmente, Gregory Boscaro è un vero artista.

La sua grande capacità di interpretare le aspettative deisuoi clienti, il suo grande talento e l'innato pregio di saperentrare in empatia con le persone, gli permettono di truc-care sia famose modelle e personaggi dello spettacolo sia

Gregory e Gabriele si po-trebbero definire due gio-vani che in realtà hannotrovato l’autore del pro-prio futuro in sé stessi enella loro voglia di affer-marsi, ma dire questo èmolto riduttivo. Nessunapenna potrà mai descriver-vi le emozioni che, soloconoscendoli e vivendol'esperienza della loro crea-tività e talento, possonotrasmettervi.

Gabriele Valente

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CULTURA

di Simona Guidicelli

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L’avocado è una drupa; il suo colore può essere o verde oviolaceo, la polpa è giallo-verdastro. Ricco di grassi e bur-roso, l'avocado, ha un leggero sapore di nocciola ed al suointerno si trova un grosso nocciolo, di colore bianco o ro-sa, facile da asportare, ricoperto di un succo lattiginosoche a contatto con l’aria diventa rosso e può macchiare seviene contatto con i tessuti. Al contrario di quella dellamaggior parte di altri frutti, la buccia dell'avocado non ècommestibile.

Gli avocado crescono in tutti i paesi tropicali. In USAcre-scono più di 20 varietà di avocado, piuttosto differenti co-me forma, grandezza, colore e aspetto della buccia. I piùsaporiti e ricchi di grasso sono quelli piccoli, a forma dipera e con la buccia liscia e scura.

Varietà

L avocadoPersea americana

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BENESSERE E SALUTE

La proprietà principale dell'avocado ed i suoi conseguentibenefici sono da ricondursi prevalentemente alla presenzadi acido grasso linoleico e Omega 3, ovvero i cosiddettigrassi "benefici" in grado di stimolare la produzione di co-lesterolo buono (HDL) ed inibire invece il deposito delcolesterolo cattivo (LDL). Queste proprietà dell'avocado

sono quindi in grado di diminuire la presenza del coleste-rolo nel sangue e le varie patologie legate alla circolazionedel sangue ad alla salute del cuore. Un altro aspetto positi-vo derivante dall'assunzione dell'a-vocado sono i beneficilegati alla presenza di sostanze antiossidanti che sono ingrado di aiutare le cellule a liberarsi dalla presenza dei tan-to temuti radicali liberi e di rallentarne cosìl'invecchiamento. In particolare la vitamina A e la vitami-na E sono due potenti antiossidanti le cui proprietà aiutanola pelle a mantenere la sua elasticità e ne rallentanol'invecchiamento. L'avocado è un alimento utile anche nelcontrastare la depressione ed il morbo di Alzheimer ed hainoltre buone proprietà antinfiammatorie in grado di ap-portare benefici a diversi organi del corpo umano.

Gli avocado duri vanni fatti maturare per 3-6 giorni a tem-peratura ambiente. Per accelerare il processo si possonomettere in un sacchetto di carta insieme a un pomodoro.Non conservare il frutto in frigorifero poiché non mature-rà mai. Gli avocado maturi possono essere conservati unoo due giorni in frigorifero.

Per sbucciare un avocado maturo, prendere un coltelloaffilato e tagliare il frutto per tutta la lunghezza, come sefosse una mela. Occorre fare attenzione poiché il grossonocciolo non si taglia e quindi non è possibile affettarlo daparte a parte ma occorre girare con il coltello intorno alnocciolo. Afferrare le due metà e ruotarle dolcemente insenso opposto. Una volta tolto il nocciolo, estrarre la pol-pa con un cucchiaino o con un coltello, a seconda di quan-to è maturo il frutto.

Proprietà

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I tagli di carne bovina sono 22, a cui aggiungere coda, lin-gua e testina: tra questi, Sua Maestà il filetto è certamenteil più pregiato insieme al suo “parente stretto”: il sottofi-letto, meno tenero del primo ma ideale per una cottura aiferri, alla griglia, o nella celebre fattispecie della tagliata(con rucola, pomodirini e scaglie di grana padano). Il fi-letto, ottimo anche crudo, è un taglio tenerissimo.Prelevato dalla regione lombare del manzo, è un muscoloconico, quasi inutilizzato, parco di tessuto connettivo equindi estremamente magro. Trovare un filetto che abbiauna buona infiltrazione di grasso è complicato, come dettoil muscolo e sotto utilizzato, ma non impossibile.

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Il filettoIl filettoAnatomia di una leccorniaAnatomia di una leccornia

CULTURA

di Gian Maria Bavestrellodi Gian Maria Bavestrello

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ENOGASTRONOMIA

Lo , la parte più larga del filetto, vienetagliato con uno spessore consistente, almeno 5 o 6 centi-metri, e servito appena scottato in superficie e crudoall’interno. Qualora non ci sia grasso a sufficienza, si può“bardare” o “lardellare” il taglio.La prelibatezza del filetto risiede nella sua estrema mor-bidezza che lo rende uno degli alimenti più piacevoli alpalato. La sua delicatezza, se non “trattata”, può tuttaviatradursi in un'intensità di sapore modesta che ha indotto icuochi, fin dall'epoca moderna, a sperimentare e idearericette che ne esaltassero le qualità straordinarie, e soppe-rissero al contempo alla poca freschezza che potevacaratterizzare la carne prima dell'avvento delle odiernetecniche di conservazione. Alcune ricette di filetto, parti-colarmente entusiasmanti, sono legate a personaggi stori-ci realmente esistiti.È il caso del filetto alla , dedicato a

, il generale britannico che scon-fisse Napoleone a Waterloo e che la storia ricorda inveroper essere un uomo dai gusti modesti.Aveva un palato cosìpoco sensibile che diversi cuochi al suo servizio si sonolicenziati, esasperati dal fatto di non potere dimostrare le

Chateaubriand

Wellington Arthur Wel-lesley Duca di Wellington

loro qualità in cucina. Il piatto, che alcuni storici sostengo-no essere di origine francese, porta il suo nome per una buf-fa coincidenza: una volta cotto, si presenta come un lucidocilindro marrone simile agli stivali del Generale, chiamatiWellington's.

La base della ricetta è costituita da 1 pezzo di filetto dimanzo, che dovrà essere spennellato con senape forte, av-volto da uno strato di prosciutto crudo (o, nella ricetta ori-ginale, di frittata di timo o di cipolle), spalmato di cremaduxelles a base di funghi, ricoperto di pasta sfoglia e cottoal forno per 30-35 minuti, badando che la carne rimangaal sangue.Il piatto è ritornato a far tendenza anche in Italia grazie allasua presenza nei ricettari dello chef televisivo più famoso,

, che raccomanda l'uso di senape inglese,più piccante della tradizionale, e prescrive, per la riuscitadel piatto, di far tostare la crema in una padella anti aderen-te per eliminare l'acqua in eccesso e far esaltare l'aroma.Un altro filetto celeberrimo è quello intitolato all'eccen-trico , chirurgo russo naturalizzato franceseche negli anni venti del secolo scorso assunse agli onoridelle cronache per un originale metodo di ringiovanimentomaschile: l'innesto di testicoli di scimmia.

Gordon Ramsay

Serge Voronoff

Filetto alla Wellington

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Ricetta

Filetto alla Rossini

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CULTURA

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Questi esperimenti ebbero luogo a Ventimiglia, in provin-cia di Imperia, dove c'è chi ancora giura che nei boschidella zona può capitare di imbattersi in esseri umanidall'aspetto scimmiesco.Più facile, per ora, imbattersi nel , una lec-cornia alta due dita e ricoperta di una salsa fantasiosa chesi dice stimoli la verve amatoria (forse) invano inseguitadallo scienziato russo.

La preparazione è molto più agevole di quella del Wellin-gton: si insaporiscono a crudo le fette di filetto con sale epepe, spalmandole con un velo di senape. In una padella sifanno scaldare 25 grammi di burro e un rametto di rosmari-no, facendo schiumare a fiamma vivace fino a che il burronon avrà assunto un bel colore nocciola.Si adagia il filetto in padella, a fiamma alta, cuocendolodue minuti per lato e regolandola di sale e pepe. Si spruzza1/8 di bicchiere di sherry ed 1/8 di cognac in padella ridu-cendoli con una manciata di farina in modo che ne rimangaun cucchiaio all’incirca. Si aggiungono la buccia tritata dellimone, 50 ml di panna, si porta a bollore e si fà cuocere afuoco lento fino a quando la panna si è ben addensata.Quindi si aggiunge 1 cucchiaino di senape.

Nella scheda della pagina precedente, viene proposta unaltra ricetta di filetto, quella detta : un grandeclassico della cucina francese creato dallo chefdel ristorante parigino Café Anglais per il compositored’opera , che amava particolarmente itartufi e il foie gras.

filetto Voronoff

alla RossiniMoisson

Gioacchino Rossini

Filetto alla Voronoff

Filetto di vitello arrosto

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