Visto da l'Altraitalia

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La rivista mensile dedicata agli italiani all'estero

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A qualche giorno di distanza dal voto, mentre i rigattieridella politica sono a caccia degli ultimi voti, voglio fareun appello conclusivo a coloro che saranno i prossimi elet-ti perchè, nonostante tutto, credo ancora che il cambia-mento sia possibile, sperando di non sbatterci il muso an-che questa volta come nel passato non troppo remoto.Carissimi futuri parlamentari, l'Italia deve cambiare! E sa-rete voi, rappresentanti del popolo, a dover dare il buonesempio. Gli italiani saranno ciò che voi sarete! L'essenzadella politica va ben oltre l'utilizzo del vostro tesserinod'entrata allo stadio! Siate responsabili e attivi. Eliminatedal vostro vocabolario la parola “progetto” e sostituitelacon “compiuto”.Abbiamo progettato per anni: ora è il mo-mento di realizzarli questi benedetti “abbiamo in pro-gramma di...”. Potreste iniziare subito, senza guardare infaccia nessuno, a dimezzare il numero dei parlamentari:1000 non servono a niente! Di conseguenza potete elimi-nare anche molte delle auto blu in vostra dotazione. Fate inmodo che nessuno debba mai più ammonirci e condannar-ci per la nostra situazione carceraria facendoci sentire unpaese del terzo mondo: è davvero umiliante.

Accorciate il divario fra chi ha e chinon ha perchè negli ultimi anni è cresciuto a dismisura e

chi ne ha approfittato potrebbe anche essere un vostro col-lega. Supportate le cose che proponete e proclamate daun'analisi approfondita dei problemi e dalla conoscenzadei temi: ciò è determinante per tentare di salvare il nostroPaese. Siate umili: smettete di essere autoreferenziali,ascoltate il popolo, coloro che vi hanno dato la loro prefe-renza e che quindi voi rappresentate. Fate in modo cheogni cittadino si senta al centro di una seria politica. Siateleali e fateci appassionare a dibattiti civili, fondati, equili-brati e, comunque, pieni di idee e di possibili soluzioni.Siate coerenti, determinati, non accettate padroni e nonfatevi inghiottire, come spesso succede, dal sistema.Insomma, riportate la politica alla sua vera essenza: quelladi essere al servizio del popolo. Un appello speciale vogliofarlo agli eletti nelle circoscrizioni estere che non semprehanno saputo, negli anni passati, dar voce concretamenteai numerosi italiani che risiedono in ogni parte del mondoe ai loro problemi. Magari lavorate un po' meno, ma siateuniti e compatti: mai più l'uno contro l'altro. Uniti avretepiù forza e più possibilità di essere ascoltati. Ecco ... aveteuna montagna enorme da scalare e questa è l'ultima occa-sione per farlo e per ridare credibilità al nostro Paese.La profezia dei Maya prevedeva non la fine del mondocome in tanti hanno temuto, ma un sostanziale cambia-mento di rotta

.Ebbene, siate voi il compimento di tale profezia!Buon lavoro e in bocca al lupo! Sappiate che non vi per-derò di vista!

Eliminate dal Parlamento i condannati (anche in primogrado!): non possiamo più mantenerli, lo abbiamo fattoper troppo tempo! Non accumulate incarichi e compitiche potrebbero distogliervi dalla vostra attività politica.Fate in modo che l'articolo 1o della Costituzione Italiana

divenga realtà.“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavo-

ro”

“capace di produrre una significativa di-

scontinuità storica con il passato”

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L’INTRUSO

OPINIONI

Siri 3

Frecciatine 4

Quando l’uomo non chiede 8

Elezioni politiche 2013 12

Il giornalista scomodo 30

Là dove le acque si abbracciano 32

Tendenze 35

Giuseppe Tornatore 38

Melanzana 40

I carciofi 42

ATTUALITÀ

PSICOLOGIA

POLITICA

CULTURA

STORIA

ECOTURISMO

MODA

CINEMA

BENESSERE E SALUTE

ENOGASTRONOMIA

Sotto la lenteSpeciale elezioni

l’altraitalia SOMMARIO

Il sistema elettorale vigente in Italia 16

Le alleanze e gli schieramenti 17

Circoscrizione estero 19

Intervista a Laura Garavini 20

Intervista a Gianni Farina 22

Liste Candidati Estero 24

Intervista a Elio Carozza 25

Sinistra Ecologia Libertà 28

Lettera del Ministro Terzi 29

FEBBRAIO 2013

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Siri è davvero versatile perchè risponde a molte tue doman-de. Se le chiedi, ad esempio, che tempo farà domani ti rac-comanderà, nel caso in cui il tempo dovesse essere incerto,così come farebbe una mamma premurosa, di portarel'ombrello e l'impermeabile. Il software si trasformerà in unamico premuroso qualora ti sentissi solo dicendoti

. Se non è in grado didare una risposta alla tua domanda ti chiede se vuoi che cer-chi in internet e, se la tua risposta è affermativa, ti collegadirettamente ai siti internet che trattano l'argomento.Si può perfino interrogare sui massimi sistemi e gli si pos-sono fare domande a cui neppure noi sappiamo darci unarisposta. Ma la Apple si sa, amani vuote non ci lascia mai e i suoi piccoli, minuziosi ecostosi ingranaggi cominciano a girare fino ad elaborareuna risposta adeguatamente soddisfacente, una definizio-ne di vita piuttosto accademica e scientifica con un com-mento personale .Eh già, piccola Siri, sembra quasi tu faccia parte davverodel genere umano. Dunque, torniamo alle sue abilità da“quasi” essere umano.Siri sa esattamente cos’è l’amore. Volevo capire se poteva,un essere inanimato, ma che parla più di molti esseri, percosì dire, animati, spiegarmi cos'è l'amore. Se inizialmen-te alla mia domanda (forse un po’ troppo diretta) ha volutoprendermi in giro, rispondendomi , auna mia più specifica domanda:

, mi ha risposto così:

.Non c'è che essere soddisfatti da una simile risposta. Gliaggettivi che ha usato sono al tempo stesso perfetti e ma-linconici, e anche nostalgici oserei dire. Non è davvero co-sì l’amore, tanto decantato da poeti antichi e moderni?Non è un prendersi cura l’uno dell’altro sacrificando, sen-za soffrire, noi stessi? È buffo che sia proprio un derivatodella tecnologia, un pezzo di metallo e di microchip, fruttodel cervello di un uomo, e quindi della razionalità pura sen-za sentimento, a saperci dare una risposta così dolce e stra-ziante insieme. Ma ... mentre sull’amore e sulla vita di-spensa ottimi consigli, mentre può trasformarsi in modo

piuttosto versatile da mamma premurosa che ricordal’ombrello ad amica e spalla con cui piangere, preferiscerimanere neutrale sull’esistenza o meno di Dio.Magari, nel prossimo aggiornamento avremo la tanto atte-sa risposta o forse è ora di dire basta a alla tecnologia cheavanza sempre di più. Ma è davvero questo il futuro?

Sono davvero così cambiati i tempi? È davvero passatocosì tanto tempo da quando si tornava a casa dai giardi-netti quando tramontava il sole senza il bisogno di “esseresempre in contatto”? Come cresceranno i nostri nipotini,quelli che oggi, forse, vediamo ancora ai giardinetti men-tre armeggiano con il loro iphone, quelli che non sannopiù cosa vuol dire giocare a nascondino o a prendersi,quelli che interpellano Siri per sapere dov'è la loro mam-ma? Peccato, non avranno provato tantissime cose e cre-sceranno pensando che tutto questo sia normale.In conclusione, penso che la dolce voce della mamma cheti corre dietro imprecando perché non hai preso l’om-brello e pioveva e tu sai che lo sta facendo perché ti vuolebene, o le parole confortanti di un amico o semplicementeil suo silenzio mentre le lacrime ti rigano il viso o un ab-braccio di una persona che ami siano tra le poche cose chela tecnologia non potrà mai riprodurre in nessun modo.Sono queste le cose che ci dobbiamo tenere strette.

“stai

tranquillo, io ci sono sempre per te”

“Siri, che cos’è la vita?”.

“Forse sono compreso anche io”

“Love is in the air”

“E secondo te che

cos’è?” “Per quel che mi risulta,

“amore” si riferisce a un profondo, tenero, ineffabile sen-

timento di affetto e sollecitudine”

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OPINIONI

di Giovanni il Battista

Molti i suoi servitori, gli “yes men”, gli ossequiosi, i Berlu-sca-dipendenti, quelli da cui, la vita di Don Silvio dipende.Se facciamo un' istantanea dei Parlamentari del PdL e deigruppi vicini, non ci possono essere dubbi circa la posizio-ne dei predetti nei confronti del Capo!Vi è sempre una motivazione, un'origine, una storia più omeno conosciuta che ci fa dire che la loro relazione conBerlusconi ha un che di avvilente, triste, povera, fatta diopportunismo, d'obbligazione, di contegno riparatore oricattatorio. In tutti i casi, comunque, una convivenza do-vuta, ove l'ideale partitico, l'amicizia, l'amore, non trovanoassolutamente posto. È l'ultimo stadio di un decadimentomorale ed intellettuale irreversibile.Pensiamo solo alle promesse fatte ai due ex-delfini di pe-nultima stagione, e . Sicuramente imbambolatidalle litanie del Berlusca, loro, sicuramente di non grandelevatura , ma comunque menati per il naso con ripetute pro-messe mai mantenute.

Fini Casini

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A mio parere, mando queste due righe ai pri-

mi di gennaio del nuovo anno, non vi sono pa-

role adeguate per definire la sua personalità,

il suo essere. Come richiamato nelle mie ulti-

me riflessioni (vedi laltraitalia no. 46, del di-

cembre 2012, sotto il titolo “Il pifferaio magi-

co”), Berlusconi, da sempre, fu un imbonito-

re, un venditore di tappeti senza grande clas-

se. Con la sua ri-ri-ri-discesa in campo, e so-

prattutto nel modo in cui ha messo in atto il

suo progetto, mi sembra veramente, e di mol-

to, peggiorato in questa ultima annata.

Tanti servitoriper un padroneTanti servitori

per un padrone

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FRECCIATINE

Viviamo di questi giorni la grottesca comparsa di. Un personaggio della commedia dell'arte più remo-

ta, anch'egli ipnotizzato dalle lusinghe del Capo.Amio mo-do di vedereAlfano sapeva già perfettamente quale sarebbestato il suo assurdo destino, ma ha accettato di giocare quelruolo, di recitare quella orrenda parte. Utilizzato come unpupazzo di stoffa da sbattere di qua e di là dal Padrone.

sentenziava DonSilvio ed il servitore, con lo sguardo confuso come se gliavessero fatto un complimento, si presentava davanti almondo per la sua macabra recita.Uno schiavo, una persona calpestata, annientata dall'arro-ganza del Capo-bastone. Per non parlare delle Cenerentole“costi quel che costi”, come la e la : Gio-vanne d'Arco che per una causa berlusconiana persa an-drebbero al rogo, sempre e comunque, per il loro Pigma-lione. Qualche Biancaneve, carina e di buona fede, comela e la , che si battono con forza e ideali-smo nella convinzione molto naïve di potercela fare.E di contro, figure imbarazzanti come la che ha co-stretto il Capo ad essere magnanimo con lei o peggio ancora

che costringe Berlusconi a farsi candidare …altrimenti …Ancora una volta, una gran parte dei servitori parlamentarihanno colto l'opportunità: Berlusconi aveva bisogno didiscrete figure, senza comunque grande personalità e cari-sma, e li ha messi in lista. Solo pochi hanno un percorso“nomale” ( ? ? T ? ? …) e deiquattro, tre hanno già lasciato lo zio Silvio.Mi si dirà che anche gli altri schieramenti non hanno fattodi meglio! D'accordo. Ma Berlusconi ha governato per unaquindicina di anni solo per far approvare leggi spudorata-mente , per difendersi dai suoi guai giudi-ziari, per far accedere a posizioni di prestigio suoi servitori,per pavoneggiarsi della sua amicizia con (hai!), per ilbaciamano a (hai! hai!), per non essere stato

corretto nell' , per aver fatto da “protetto-re” a (hai! hai! hai!), per le notti folli di Arcore (hai!hai! hai! hai,!) per l' , per la compra-vendita“plastificata” di case di Dell'Utri, per trattare con il cellula-re importanti questioni di Stato su di un prato a Bruxellesove l'aspettavano i suoi pari grado europei, per aver fattobattute sgradevoli e/o pesanti sulle donne potenti d'Europa,

per essersi nascosto dietro adun palo, per fare “marameo”alla , per aver dato del“Kapò” all'attuale commissa-rio europeo , per avervantato le dodici prestazionisessuali giornaliere, per man-tenere delle giovani dai dubbicostumi … per … per … Pen-so alla dignità, alla morale,all'educazione, al senso dellamisura, al rispetto per i proprisimili e via di questo passo.Comunque non sarei un pre-dicatore incallito se non cri-ticassi tutte le persone chehanno avuto contatti conDon Silvio, quelle indicatepiù sopra ma anche quelliche ho dimenticato!Loro sono state e stanno al

gioco perverso di Berlusconi e si lasciano umiliare, mal-trattare. Mancano anche loro di dignità, di morale. Inve-ce di andarsene, di dire basta, restano nel teatrino per fa-re il loro personale gioco, imposto dal Padrone.Non è bello, non è giusto,è avvilente, è sporco, è annien-tante, con l'aggravante che tutte queste persone sono rap-presentanti del Popolo Italiano (almeno quello di centrodestra ) quindi dovrebbero rappresentare l'lélite del Paese.Invece, nessuna reazione; nessun “adesso basta!!!”È brutto da vedere , avvilente ... torbido ...

In questi momenti, LUI ha scelto, per ridiscendere in cam-po, la via e lo strumento a lui più congeniale: la televisione.Sta facendo (e facendo fare) indigestione di presenze, di

Angelino

Alfano

“Un segretario senza il necessario Quid!”

Gelmini Santanché

Meloni Lorenzin

Minetti

Dell'Utri

Frattini Gallan remonti Pisano

“ad Personam”

Putin

Gheddafi

affare Mondadori

Ruby

affare Tarantino

Merkel

Schulz

Don Silvio e Putin

Alfano

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OPINIONI

comparsate. Sempre solo lui contro nessuno o contro tutti.LUI sta diventando un formidabile sponsor per i suoi in-tervistatori che vedono il gradimento del pubblico salirevertiginosamente, visto che hanno “assorbito” il coraggiodell' arroganza del loro ospite: e se ne vedono delle belle(Gruber, Santoro, Giletti, persino Vespa con i suoi scim-miottamenti …). In qualche passaggio Don Silvio ha deisimil-mancamenti: brutto ed irreversibile segno!

Ed ora, Il Padrone sta facendo i soliti giochini con le spez-zettature del PdL in tre o quattro partitini, con il cagnolino

al seguito, con Dell'Utri,sapiente bibliotecario sMaroni

emprenell'ombra. Spara bordate semprepiù potenti ed esotiche: via l'IMU,via l'aumento dell'IVA, vial'aumento delle tasse, via le tasseagli imprenditori coraggiosi.Non che qualche idea di questenon sia percorribile ma rimane ladomanda della piccola nipote diun mio lontano parente:

? E lui a rispondere:

. Maancora la nipotina del mio lontanoparente a ripetere:

? E via di que-sto passo ...! Previsioni?Il PD vincerà bene le prossime elezioni con un bel risultato(tutto sommato l'asinello se lo merita: è un bravoed onesto uomo! E di questi tempi scusate se è poco !).

Il Pdl con tutte le sue aggregazioni arriverà secondo senzaperò scalfire la posizione dei compagni rossi. Terzo, co-munque, malgrado i recenti passaggi a vuoto, . Quar-to e buon ultimo, mi vien da dire, ed i suoi discepoli!Tutto a posto allora? E no, miei cari amici: il PD, malgradoil ma per l’effetto della perfezione bicamera-le non potrà sostanzialmente governare e quindi dovrà scen-dere a patti, pesanti, con gli avversari.

Direi, a naso, che sceglierà il pifferaiomagico Monti, provocando un'am-mucchiata “simil-Unione". Vi sarà unagran rivolta della base del PD con intesta, a questo punto, e si arriveràforse ad una scissione sanguinosa, conuna situazione di caos immaginabile. Eper finire, o si tenterà con tutti i lavoridi bricolage possibili di ugualmentegovernare, ma questo sarà comunqueper poco tempo, o si ritornerà sostan-zialmente subito a nuove elezioni! Equesta volta sarà la fine per il PD ed infondo per tutto l'assetto partitico tradi-zionale! Paradossalmente, quindi, ilpartito che di questi giorni si gongolatutto per gli scenari per loro positiviche offrono le società di sondaggi, pro-prio per aver affrontato il periodo

elettorale come un “vero” partito, perirà, senza speranza. Edalle ceneri, prima di nuove elezioni, si reincarnerà (si faper dire) il Bambin Gesù imbambolatore

come male minore, con i suoi apostoli, ancora come salva-tore della Patria, ancora come simil-tecnico, con la benedi-zione di e e della loro corte …

“ma per-

ché nonno Silvio non ha fatto que-

ste cose durante i suoi 20 anni

d'oro” “per-

ché il primo ministro in Italia è

quasi solo un passacarte e prigio-

niero del Parlamento. Non ha pote-

ri. Ci vuole la riforma costituzio-

nale per avere un sistema come

nelle altre Nazioni Europee”

“ma perché non-

no non hai fatto niente durante i

tuoi 20 anni dorati”

Bersani

Grillo

Monti

“porcellum”,

Renzi

Mario Monti,

Ang(h)ela François

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I cupcakes non sono semplici e gustosi pastic-

cini ma piccoli e squisiti capolavori che conqui-

stano prima l'occhio e poi il palato. Questi torti-

ni a forma di tazza sono nati originariamente in

Gran Bretagna, dove si chiamano "fairy cakes".

Sono così apprezzati perché permettono di

esercitare il proprio potenziale di creatività nel-

la decorazione in modo praticamente illimitato.

Una nuova e divertente iniziativa per tutta la fa-

miglia è il "cupcake party". Decorare e creare

nuove forme colorate, come si fa anche da pic-

coli giocando con la plastilina colorata, è un di-

vertimento adatto a tutte le età. Questi partys

sono totalmente ‘‘in’’. Per questo motivo, Dr.

Oetker, specialista in prodotti dolciari, vuole

invitare giovani e meno giovani a organizzare il

proprio cupcake party privato. Chi organizza un

cupcake party potrà iscriversi sul sito e riceve-

rà gratis un set per cupcake con miscele già

pronte, articoli di decorazione e ricette.

Page 10: Visto da l'Altraitalia

Quando si ama, si desidera rendere felice il proprio par-tner e sentirsi altresì felici, ma questo non può avvenire,senza una adeguata comunicazione dei propri bisogni, unadeguato ascolto di essi, un conseguente rispetto, scevrodi giudizi e pregiudizi ed un valevole appagamento deglistessi. Purtroppo, il guaio è che tanto gli uomini, quanto ledonne, tendono a non chiedere.Gli uomini perché crescono pensando che

, nè ciò di cui ha bisogno lui, né ciò dicui può aver bisogno la propria donna. Le donne, perchèsono naturalmente inclini a dare, a sacrificarsi, finendoquasi sempre col lamentarsi, per ciò che non ricevono,piuttosto che chiedere.La differenza fondamentale tra i due sessi e dunque tra ledue modalità di voler appagare i bisogni dell’altro, sta nel-la flessibilità mentale, ovvero nella capacità di aprire lamente, per salvare la propria vita amorosa …

La donna, contrariamente all’uomo, sa porsi in discussio-ne e cerca di capire, ciò che ignora. Quando la donna rie-sce a capire che ciò che lei fa è proprio ciò che può rendereinfelice un uomo, inizia a porre tante domande per capir-ne i bisogni. Gli uomini, generalmente, non chiedono ciòche desiderano, non rispondono, e talvolta si innervosi-scono di fronte a cotante domande. Allora, esse fanno delloro meglio, leggono, partecipano a seminari, si informa-no e si confrontano, danno ciò che hanno compreso siameglio dare e cercano di evitare ciò che può essere delete-rio, talvolta sacrificandosi e soprattutto non giudicando.Una donna, non si chiede se sia inutile, stupido o assurdoun bisogno dell’uomo, lo appagano, se possono, perchèsono empatiche e la felicità dell’uomo è anche la loro, per-chè saper rendere felice il proprio uomo fa loro pensare diessere più degne d’amore.Anche l’uomo si sente appagatoed abile se riesce a rendere felice la propria donna e questo,

“un uomo non

deve chiedere mai!”

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in vero, è il loro primo bisogno, più che per la donna, maegli non le chiede cosa possa renderla felice, non si infor-ma, non legge, non partecipa a seminari, non ascolta con-sigli, non si confronta …Forse perchè gli uomini si ritengono idonei a portare avan-ti la relazione e non amano porsi in discussione ed ancormeno chiedere consigli, se non ritengono di averne biso-gno; perché, come direbbe , ne

, gli uomini, “misteraggiusta tutto”, non si sprecano ad aggiustare qualcosache, per loro, non è affatto rotto!Ma la cosa peggiore è che non sanno che il paracadute na-sce difettoso e che ciò che loro non danno alle proprie don-ne è proprio ciò di cui esse hanno più bisogno e le porta adessere infelici, frustrate e così lamentose e pusillanimi.Non di meno, ogni uomo ha vissuto la frustrante sensazio-ne di non capire affatto la propria amata e perché ella sia

tanto infelice e lamentosa, ma non chiedono … Gli uomini,di rado hanno al loro fianco donne che chiedono e sappianochiedere, più probabilmente hanno al loro fianco donneesasperate, che si lamentano solo. Eppure, quantunque ab-biano la fortuna di sapere ciò che può rendere felice la pro-pria donna, perseverano nel dare loro, ciò che essi ritengo-no fornire, privandole, invece, di ciò cheessi ritengono e/o superfluo. Gli uomini, nonaprono la loro mente, non si aprono al dialogo edall’ascolto, per lo più, giudicano, minimizzano le forti emo-zioni femminili e ritengono sciocchi ed infantili i bisognidelle donne.

John Gray “Gli uomini ven-

gono da Marte e le donne da Venere”

“ragionevole”

“puerile”

PSICOLOGIA

Page 12: Visto da l'Altraitalia

10

Comunque il competente ufficio elettorale del Viminale,prima della sua decisione sull’ammissibilità dei simboli,ha dovuto operare una severa revisione per l'esclusionedei simboli civetta che hanno clonato quelli della lista

di Beppe Grillo”, di di Anto-nio Ingroia e della lista del premier

Il Viminale in data 15 gennaio 2013 ha ufficialmente resonoto che su un totale di 219 contrassegni di liste depositate169 sono stati ammessi alle elezioni politiche e 34 sonostati ricusati, ovvero i rispettivi responsabili di partitoavrebbero potuto modificarli o sostituirli entro 48 ore.I rimanenti 16 simboli, ivi compresi i civetta, non rispon-denti alle premesse di legge per poter partecipare alla con-tesa elettorale, sono stati respinti. Per eventuali ricorsi e

contenziosi giudicherà la Corte Suprema di Cassazione.Con la pubblicazione dei simboli, autorizzati a partecipa-re alla competizione elettorale da parte del Ministerodell’Interno, ha avuto uff

“5

stelle” “rivoluzione civile”

“scelta civica con

Monti per l’Italia in Europa”

icialmente inizio una veementecompagna elettorale per le elezioni politiche 2013. I par-titi hanno presentato le liste con le singole circoscrizioniper la Camera dei Deputati e per il Senato.

ha fatto depositare due contrassegni diversi peril suo partito: il primo per il territorio italiano con la dicitura

, una di-dascalia che ha fatto imbestialire e la sua interasetta leghista in quanto irrispettosa delle condizioni di ac-cordo tra i due maggiori responsabili di partito; la secondalista per le circoscrizioni estere un po’diversa recitante

; il volpino ca-valiere per ingannare l’elettorato italiano emigrato, con lasua coda di paglia per aver radicalmente ridotto i fondi de-stinati agli italiani nel mondo, furbescamente omette ilsuo nome.La mega - recisione dei mezzi finanziari per i cittadini italo-foni in lungo e in largo sul globo terrestre, memori dellosgarbo del biscione nei loro confronti, potrebbe costituire ilmotivo portante di una contestazione a posteriori dei con-nazionali espatriati i quali, in tal modo, con il loro voto ga-rantirebbero la nomina di almeno tre senatori su sei a favoredel PD, fattore che potrebbe essere determinante perl’incerta maggioranza di centro sinistra a palazzo Madama,sede del Senato dove occorrono almeno 158 esponenti su315 senatori per disporre di una qualificata autosufficiente,

Berlusconi

“Il popolo della Libertà - Berlusconi presidente”

Maroni

“il

popolo della libertà centrodestra italiano”

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POLITICA

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La campagna elettorale si trova nella sua più acerrima acu-ta fase della contesa tra i partiti; Berlusconi persevera acca-nitamente, in un aspro duello mediatico, ad inveire controil suo principale antagonista politico il professore

il quale definisce il biscione ;il cavaliere replicando contro Monti, nell’emittenza televi-siva La7, afferma:

Volendo commentare quest’ultimaaffermazione arrogantemente proferita dal cavaliere, qual-siasi critico cittadino, dotato di buon senso, si porrebbespontaneamente il quesito

Teoricamente dovrebbero essere elezioni politiche pulitenelle liste, monitorate da un coerente codice etico, finaliz-zate alla formazione di un Parlamento costituito da unacostellazione di deputati e senatori moralmente illibati,politicamente competenti e culturalmente idonei alla lorofunzione di rappresentanza degli elettori; all’inverso dellauscente configurazione parlamentare caratterizzata dacirca cento deputati e senatori condannati, imputati, inda-gati o prescritti, a prescindere dall’ingente moltitudine diciarlatani incompetenti, opportunisti, velleitari arrogantie orgogliosi di occupare una poltrona enormemente frutti-fera per la loro tasca.Quasi tutte le liste dei partiti tradizionali partecipanti allacontesa elettorale in corso sono adombrate da figure oscu-re di candidati di non trasparente etica, riciclati in virtùdella legge sulla , a maglie troppo lar-ghe, grazie alla forzata coartazione da parte del PDL, ilpartito di esclusiva proprietà del biscione, che diversa-mente ne avrebbe boicottato l’approvazione; normativavarata all’inizio del dicembre 2012 dal governo uscente.Il Presidente dimissionario Monti dopo le sue dimissioni,ha presentato il simbolo dal titolo

della sua lista di centro sostenuto dal parti-to di Fini e l’ di Casini.Il centro montiano programmaticamente s’incentra sullasua agenda elettorale, che a vasti tratti, presenta una pro-fonda analogia per obiettivi e contenuti con il programmapolitico sul lavoro redatto in linea di massima dal giusla-vorista del PD la cui pubblicazione sul suo sito risa-le al 29 settembre 2012, pertanto, da una critica analisicomparata delle due agende PD e scelta civica, la partedella politica sul lavoro sarebbe da considerare un unicodocumento; il cui autore, senatore Ichino, schierandosi,senza indugio, con Monti ha abbandonato il PD.

, vincitore delle primarie contro il teorico della rot-tamazione, il sindaco di Firenze con oltre il sessantaper cento di adesioni, gode attualmente di un primato disimpatia su tutti gli altri concorrenti per il premierato.L’eccellente esito delle primarie, ascrivendogli il merito

delle sue virtù di riformatore, ne confermano il successoin tale coraggiosa impresa, avendo saputo imprimere alsuo partito, sulla scia del suo grande maestro, lo storicouomo politico nella ricerca della terzavia del socialismo europeo, un’effigie di socialdemocra-zia tedesca. In tale opera di riforma del partito il candidatopremier è stato in grado di accattivarsi la fiducia di un lar-go elettorato da consentirgli nel più recente sondaggio ol-tre il 33% dei consensi.

Il segretario del PD, nel corso della campagna elettorale2013, nei suoi interventi si sta rivelando un abile comuni-catore che riesce a trasmettere concretezza, buona volontàe ottimismo; sfoderando profondi sorrisi esorta i suoi com-pagni e collaboratori di partito a procedere con ottimismolungo la strada della vittoria, mirando in un’acerrima con-tesa contro il suo viscerale antagonista il cavaliere, allaconquista del premierato per divenire il successore diMonti, ottenendo in tal modo la facoltà di operareun’inversione di rotta per realizzare un radicale rinnova-mento culturale della nazione per il tramite di una più ele-vata etica politica, la quale, durante il ventenniodell’oscurantismo dittatoriale del regime fondato sul bino-mio berlusconiano/bossiano, degenerava in un’infimaimmoralità a causa dell’ingente numero di corrotti crimi-nali della Lega e del PDL.Berlusconi, dopo tanti plateali tentennamenti sulla sua scesain politica, in data 6 dicembre, a seguito di una valutazionenegativa circa la partecipazione del cavaliere alle elezioni2013 da parte del ministro delle infrastrutture , ele-vando a valido pretesto tale affermazione, in quanto pro-fondamente leso nella sua fierezza megalomane, annunciala sua tanta attesa decisione di tornare sulla scena politicacon la patetica motivazione di non voler abbandonarel’Italia sull’orlo del baratro e di farlo per il bene degli ita-liani su insistente richiesta di un vasto elettorato; nel con-tempo il cavaliere emana, dalla sua sfarzosa dimora dipalazzo Grazioli, ai suoi subalterni parlamentari il “diktat”di far ballare l’esecutivo fino all’approvazione della leggedi stabilità. Sarebbe tragico per l’Italia e per i suoi cittadinidar credito a tutte le fandonie del biscione, frutto della suaperversa patologia di paranoica megalomania, che in ma-niera tangibile si manifesta nella raffica di cavolate, bugiee castronerie, che quotidianamente spara aggiornandola

Mario

Monti “un pifferaio magico”

“Forse è sotto choc per i sondaggi che

lo indicano come un leaderino del centro, è un bluff, una

protesi della sinistra ed è immorale che costui abbia deci-

so di divenire protagonista della politica approfittando del

suo incarico di senatore a vita, una funzione onoraria al di

sopra delle parti”.

“come osa cotesto eticamente

abietto individuo, un genio malefico di indefinibile immo-

ralità, disonestà e falsità, di voler impartire, con atteggia-

mento declamatorio, una lezione di etica politica?

“incandidabilità”

“Scelta Civica con Mon-

ti per l’Italia”

Futuro e Libertà UDC

Ichino

Bersani

Renzi

Luigi Berlinguer

Passera

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POLITICA

13

costantemente con nuove balordaggini del successivogiorno. Recentemente in una delle sue insolenti improvvi-sate afferma , orbene il biscionecon una tale affermazione rivela il suo congenito analfa-betismo della tradizione culturale europea, ignorando to-talmente la storia sociale del movimento operaio iniziato-si oltre centocinquanta anni addietro in Germania i cui pri-mi fautori, , e

, pionieri del movimento sindacale euro-peo, fondarono nel 1869 la socialdemocrazia tedesca; inItalia e fondatori del

partito socialista italiano nel 1891 unitamente aded per il movimento operaio e

all’inizio del XX secolo in Francia efurono i pionieri del pugnace movimento

Costoro, da prodi uomini nel loro impegno umano e civi-co animati da abnegazione, erano determinati a sacrifica-re la loro vita per la fede nell’ideale per i diritti sociali deilavoratori e la libertà di pensiero.Il cavaliere con la sua astuta insistenza, pendolante trablandizie e minacce, ha avuto successo nel piegare la Le-ga di Maroni alla sua volontà costringendola a sottoscri-vere un accordo elettorale a sua immagine e somiglianzache gli conferirà la facoltà di domarla nel corso della cam-pagna elettorale e di soggiogarla interamente, in caso divittoria elettorale, del duetto bipartitico PDL-LEGA; intal caso il partito dei “lumbard” si trasformerebbe da unaLega di lotta ad una Lega di latta, la quale da ubbidientemeretrice si lascerà manipolare dal biscione a suo com-pleto piacimento, ciò che rivela una profonda ingenuità e

basso quoziente d’intelligenza nei ranghi dei colonnellileghisti. Con la scritta che com-pare nel simbolo del PDL come possono i capoccioni deipirla leghisti con la loro volgare e villana mediocrità co-gnitiva riporre fiducia sulla parola di un inaffidabile mil-lantatore venditore di fumo, il biscione?Costui, malgrado accordi scritti, in caso di un suo malau-gurato trionfo elettorale per il nostro paese, in virtù dellasua astuzia volpina non indugerà minimamente a trasgre-dire il trattato e, nel suo ruolo di capo della coalizione,sfacciatamente come sempre, non esiterà a imporsi comeavente diritto al premierato col pretesto che gli elettoriitaliani abbiano democraticamente optato per lui.Nello spirito del trattato bilaterale il biscione concede laLombardia agli alleati leghisti, come se tale regione fossedi sua esclusiva proprietà, ottenendo in cambio la disponi-bilità dei mercenari dalla camice verdi, che, con la loro abi-lità pugnace, come i Lanzichenecchi, possono essere sca-tenati con la ben nota strategia di “tempesta e assalto”, stra-tegia che darà enorme beneficio al cavaliere per governareo, in caso di opposizione, impedire all’avversario di go-vernare. Tutti colori i quali hanno l’interesse di impegnar-si in politica dovrebbero essere ben consapevoli della re-sponsabilità etica che assumerebbero nello svolgimentodella nobile funzione al servizio della collettività al fine digarantire e migliorare il benessere materiale, sociale, e mo-rale dei cittadini conformemente all’imperativo categori-co dell’etica politica contemplata nella teoria di stato di

, filosofo greco vissuto nel V secolo a.C. nell’an-tica polis diAtene.Nell’ampia costellazione di reali e ipotetici candidati apremier nelle prossime elezioni politiche del 24 / 25 feb-braio al momento stiamo assistendo alla configurazionedi capilista come il procuratore di Palermo

, fondatore della lista Rivoluzione Civile, i cui can-didati, moralmente integri, sono stati appositamente sele-zionati perché vincolati ad un codice etico; il medesimomorigerato Monti ed il “piazzaiolo cabarettista” BeppeGrillo del movimento “5 stelle” e Bersani del PD i qualifino ad oggi risulterebbero incensurati. Noti criminali,malgrado siano stati condannati ed inquisiti, intendonocimentarsi nella prossima contesa elettorale del 24 / 25febbraio 2013 arrogandosi, con una faccia da fondoschie-na, il legittimo diritto di candidarsi ed essere eletti in virtùdella loro presunta predestinazione “metafisica” per in-tervenire, per amor patrio, in soccorso della agonizzanteItalia e poter ulteriormente fregare l’intera nazione, citta-dini compresi. Tale folta schiera di dubbia morale, peraver commesso illeciti con comportamenti incorretti, sal-gono in politica con una visione inquinata, considerando,da un’angolazione personalistica, l’attività politica comeil mondo degli affari in cui l’obiettivo prioritario consi-sterebbe nell’immediata realizzazione del legittimo pro-fitto individuale.Numerosi sarebbero i ciarlatani politici da annoverare intale categoria come , e nell’interminabilelista .

“la sinistra è criminale”

Augusto Bebel Ferdinand Lassalle Wih-

lhelm Liebknecht

Filippo Turati Giacomo Matteotti

Arturo

Labriola Enrico Leone

Georges Sorel Hu-

bert Lagardelle

“Berlusconi presidente”

Platone

Antonio

Ingroia

Dell’Utri Fiorito

“last, but the most famous, Cavaliere Berlusca”

sindacale francese.

Filippo Turati

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Ovviamente il “pluri inquisito” e condannato cavaliere,consapevole dei suoi molteplici misfatti, continua a delira-re per il potere e mutare la giustizia del paese in versione“suina”, cioè a suo comodo e piacimento, per poter, libera-mente continuare ad operare nella gestione della “res pu-blica” italiana, conformemente alla sua mentalità da“BUNGA BUNGA DI TIPO MIGNOTTOCRATICO” edin funzione dei suoi esclusivi interessi finanziari e mediati-ci. Il cavaliere, perenne commediante buffone, con i suoifrequenti mutamenti, piroette, giravolte, danze e tarantelle,assatanato dal potere, dal carattere bilioso che, in caso diopposizione, inducendolo al delirio, inveisce contro tuttidimenandosi in un vuoto e aggressivo verbalismo accusa-torio; costui rappresenta non un creatura per virtù della di-vina provvidenza, bensì uno strumento di satana predesti-nato a distruggere totalmente l’Italia.Per un’efficace comprensione della patologica strutturaumana dello (felice espressione coniata daGrillo) cavaliere, bisognerebbe operare una complessaconsiderazione psicoanalitica ricorrendo alla poetica tea-trale di in cui il soggetto “psiconano”reperirebbe la sua identità letteraria consistente diun’inscindibile pessima simbiosi di drammaticità e comi-cità illustrata nella viziosa e anomala figura letteraria di

, detto Gengè, lo strambo protagoni-sta del più ameno romanzo del drammaturgo siciliano daltitolo .

Il buffo Gengè, personaggio dall’ambiguo comportamen-to, per il suo strano esibizionismo eccelle su tutti in una pic-cola comunità siciliana; costui sofferente di un patogenocomplesso di megalomania, la cui ortodossa convinzionedi esclusiva grandezza lo induce alla rinuncia dellasua unica entità individuale con l’intenzionale acquisizio-ne di un’autoconsapevolezza di nullità umanae motivato dalla disperata velleità di ricerca di una nuovamega identità pluralistica, desidera immedesimarsi in unamolteplicità di personaggi, .Analogamente alla creatura letteraria pirandelliana, il ridi-colo “psiconano”, unico protagonista della buffa commediabiscioniana , nella sua perenne esibizione teatrale dipessimo gusto, celando la sua balorda autenticità originale

, mediaticamente, in un processo di autoaliena-

zione, si proietta in un personaggio di ordine extraterrestree potenziando la sua anelata grandezza sovrumana in uncrescendo esponenziale “narcisisticamente” si rispecchia inmilioni di adulatori, suoi potenziali elettori, .Il in data 15 gennaio, scomuni-cando politicamente Berlusconi ritenuto indegno di rap-presentare moralmente l’Italia nei consessi europei ed in-ternazionali, per il tramite del capogruppo del Parlamentoeuropeo , ha dichiarato che il candidatopreferito dalla medesima organizzazione politica interna-zionale sarebbe Mario Monti ritenuto competente ed eti-camente insigne per rappresentare con elevata dignitàl’Italia all’estero.Il biscione imbestialito, con reazione immediata, contrat-tacca aspramente la dichiarazione del PPE, ritenendolaun irresponsabile intrigo, la definisce non rappresentativadel PPE ma semplicemente una pessima e inopportunaopinione personale del dichiarante francese; nel frattem-po il medesimo continua la sua offensiva mediatica a tuttospiano contro il suo viscerale antagonista Mario Monticon la seguente affermazione lesiva:

e seguita a proferire quotidianamente, a ritmo di cascatedel Niagara, “kaiserate” cariche di volgarità, zotichezza,disprezzo e irriverenza, totalmente lesive, all’indirizzodei suoi avversari.Al momento, fedeli alla tradizione del malcostume politi-co di stile italiano, a causa della litigiosità tra i partiti esi-ste una caotica confusione in campo elettorale. Mancanonuove idee edificanti e contenuti programmatici per unacostruttiva alternanza politica; non esiste nella contesasincerità, onestà intellettuale, riverenza, coerenza e soli-darietà trai i numerosi partiti.Nell’arco dei possibili schieramenti si delineano all’oriz-zonte di un’ipotetica coalizione di sinistra incipienti di-screpanze come nelle più recenti dichiarazioni e interventidel capogruppo del SEL, non disposto ad alleanze conMonti e Beppe Grillo, in un violento e volgare interventocon toni da despota redarguisce aggressivamente i suoicollaboratori ed espelle i dissidenti cascando in tal modonella trappola del volpino Berlusca.Una riedizione del regime corrotto, volgare e incivile sa-rebbe culturalmente decadente, eticamente letale, econo-micamente da inabissamento totale, e finanziariamenteda obbligatorio fallimento per il nostro paese.Non vorrei fungere da indovino di pessimo auspicio, ma atratti ho la vaga sensazione che il cavaliere, in una situazio-ne come precedentemente illustrata, possa avere ancorauna volta la buona opportunità nella riconquista del pre-mierato per la quarta volta in quanto numerosi elettori ita-liani, per natura faciloni, superficiali e creduloni, sedottidall’abbagliante malefico figuro mistificatore, potrebberoconsentirgli la fiducia.Pertanto all’elevata quota degli astensionisti, al momentodi oltre il 40%, con la loro responsabile partecipazionealle prossime elezioni politiche molto determinante per ilnostro paese, l’ardua sentenza !!!!!!!.

“psiconano”

Luigi Pirandello

Vitangelo Moscarda

“Uno, Nessuno e Centomila”

“uno”

“nessuno”

“centomila”

“uno”

“nessuno”

“centomila”

Partito Popolare Europeo

Joseph Daul

“o gli italiani sono

matti, oppure questo matto è quello che si chiama Monti”

14

ATTUALITÀ

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16

CAMERA DEI DEPUTATI

SENATO

I seggi vengono attribuiti al 100% con il sistema propor-zionale e il riparto dei seggi avviene su base nazionale do-ve il territorio è suddiviso in 26 circoscrizioni elettoraliche corrispondono ad una o più province e in alcuni casiad una regione; l’accesso alla ripartizione dipende dal su-peramento di o , per-centuali di voti favorevoli che una lista deve ottenere perpoter partecipare alla ripartizione dei seggi.Accedono alla ripartizione:- Le coalizioni che hanno ottenuto il dei voti validi

di cui almeno una lista abbia ottenuto il 2%;- I partiti coalizzati che hanno raggiunto il dei voti

validi;- I partiti non coalizzati che raggiungono il dei voti

validi.

Tra le coalizioni e le singole liste sono ripartiti complessi-vamente (ad eccezione, dunque, dei 12 seggi dellacircoscrizione estero e del seggio della Valle D’Aosta at-tribuito con il sistema , sistema

, utilizzando la formula pro-porzionale con la (quota vo-ti/seggi)Se al termine di questa operazione nessuna delle coalizionio liste singole ha ottenuto almeno 340 seggi (corrispon-dente al 55% dei seggi disponibili alla Camera) il

o (340 seggi ap-punto) viene attribuita alla coalizione o alla lista singolache ha ottenuto il maggior numero di voti su scala naziona-le. In questo modo si assicura un Governo stabile.Pertanto il premio di maggioranza scatta soltanto se nes-suna coalizione o lista singola ha ottenuto i 340 seggi inseguito all’applicazione del metodo proporzionale. In se-guito si procede alla ripartizione dei restanti 277 seggi trale altre coalizioni o liste singole.

Per l’elezione del Senato, il riparto di 309 seggi (gli altri 6sono assegnati alla circoscrizione estera) si effettua esclu-sivamente su .Accedono alla ripartizione:- Le coalizioni che hanno ottenuto il dei voti validi

della regione di cui almeno una lista abbia ottenuto al-meno il 3%;

- I partiti coalizzati che hanno ottenuto il dei voti vali-di della regione;

- I partiti non coalizzati che hanno ottenuto l’ dei votivalidi della regione;

Tra le coalizioni o le singole liste ammesse si procede alriparto dei seggi senatoriali spettanti alla Regione, appli-cando la formula proporzionale con quota di Hare e i piùalti resti; qualora, con tale operazione, nessuna coalizioneo lista singola abbia ottenuto la quota di maggioranza cor-rispondente al 55% dei seggi disponibili della regione,tale cifra verrà automaticamente attribuita alla coalizioneo lista singola che ha ottenuto il maggior numero di voti.Il restante 45% dei seggi è ripartito tra le altre coalizioni eliste singole. In pratica, anche per il Senato esiste la possi-bilità di attribuire un premio di maggioranza ma, al contra-rio della Camera, esso viene calcolato su base regionale.

soglie formali soglie di sbarramento

Maggioritario

Uninominale a Turno Unico)

quota Hare e i più alti resti

scala regionale

10%

2%

4%

617

MUTU

20%

3%

8%

=

premio

di maggioranza quota di maggioranza

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3517

Le elezioni politiche 2013 si avvicinano e i partiti stannostringendo importanti alleanze e accordi anche suglischieramenti proprio in questi giorni in vista delle vota-zioni previste per il 24 e 25 febbraio. La politica, dopol’esperienza e parentesi annuale del Governo tecnico pre-sieduto da , tornerà nuovamente in mano aipolitici consegnando ai cittadini il potere di eleggere i pro-pri rappresentanti in Parlamento. Sono giorni frenetici eimportanti anche perché il countdown verso la XVII legi-slatura è appena cominciato e ci sono scadenze importantida rispettare per queste elezioni anticipate.Per le elezioni del Parlamento italiano sono in lizza diver-si schieramenti e proprio in queste ultime ore sono natenuove alleanze politiche che rispolverano per la verità ac-cordi stipulati già negli anni passati. Gli schieramenti incampo sono i seguenti: , , e

.Aquesti quattro si aggiungono altri due mo-vimenti che corrono per le elezioni 2013 senza aver finorastipulato nessuno accordo con altre forze politiche: il

e il movimento .

Lo schieramento di sinistra è guidato dal magistrato e gior-nalista pubblicista palermitano che loscorso 29 dicembre ha ufficializzato la sua candidatura apremier con la lista , che ha subito otte-nuto il parere favorevole di partiti politici e del movimentoarancione di . Infatti la candidatura delmagistrato antimafia è sostenuta dall’ di

, dai di , daldi e dal

di .

Il candidato premier del centrosinistra è stato scelto pocotempo fa mediante le primarie ed è l’attuale segretario na-zionale del Partito Democratico . Il suoschieramento è composto oltre dal PD anche da

di e da. Quest’ultimo partito è nato il 28 dicembre scorso ad

opera di , che è fuoriuscito dall’Italia deiValori, e .

Candidato premier dello schieramento di centro è il presi-dente del Consiglio dimissionario . Dopo di-versi tentennamenti il Professore ha sciolto la riserva alcu-ni giorni fa in seguito al forte pressing dei poteri forti, del

Vaticano, delle cancellerie europee, dall’associazionedi e di alcuni

partiti tradizionali. La sua candidatura è sostenuta oltreche dalla sua lista Scelta Civica anche dall’ di

e da di .La lista al Senato sarà unica e non avrà la scritta Scelta Ci-vica, ma solo quella . Discorsodiverso per la Camera dei Deputati dove le liste sarannotre e in coalizione fra loro.

Dopo tanti tira e molla di sulla sua ri-candidatura a premier che hanno tenuto banco nel dibatti-to politico degli ultimi mesi, il Cavaliere ha ufficializzatol’accordo con la raggiunto domenica 13 gen-naio ad Arcore precisando che non sarà lui il candidatopresidente del Consiglio. Il Carroccio era stato piuttostoirremovibile sulla ricandidatura di Berlusconi e alla fineha prevalso nella sua linea. Ora però c’è il nodo relativo alcandidato premier. Il Cavaliere preme per il segretario po-litico del , mentre,

vuole l’ex ministro dell’Economia. Lo schieramento di centrodestra è attual-

mente composto dal , , econ molta probabilità anche .

Il di correrà da so-lo alle elezioni politiche. Il leader del M5S ha prima rifiu-tato l’assist offerto dall’Italia dei Valori diAntonio Di Pie-tro per una possibile alleanza e poi quello di AntonioIngroia. I candidati al Parlamento italiano sono stati sele-zionati dai cittadini mediante lo strumento della Rete. Do-po gli strepitosi successi elettorali raggiunti alle elezioniamministrative, per il M5S si tratta del debutto assolutoalle politiche dove i candidati sono per lo più giovani, don-ne e laureati.

Correrà da solo anche delgiornalista torinese . Il movimento Fer-mare il declino è nato la scorsa estate ed è di ispirazioneliberale e il programma elettorale del candidato premierOscar Giannino verte su dieci punti programmatici ispi-rati al rinnovamento della classe politica e al risanamentoeconomico attraverso la riduzione simultanea di tasse espesa pubblica per uscire dal tunnel dell’attuale e dram-matica crisi economico-finanziaria.

Mario Monti

sinistra centrosinistra centro

centrodestra

Mo-

vimento 5 Stelle Fermare il declino

Antonio Ingroia

Rivoluzione Civile

Luigi De Magistris

Italia dei Valori

Antonio Di Pietro Verdi Angelo Bonelli Partito

della Rifondazione Comunista Paolo Ferrero Par-

tito dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto

Pierluigi Bersani

Sinistra

ecologia libertà Nichi Vendola Centro Democrati-

co

Massimo Donadi

Bruno Tabacci

Mario Monti

Ita-

lia Futura Luca Cordero di Montezemolo

Udc Pierfer-

dinando Casini Futuro e Libertà Gianfranco Fini

“Con Monti per l’Italia”

Silvio Berlusconi

Lega Nord

Popolo della Libertà Angelino Alfano

Roberto Maroni Giu-

lio Tremonti

PdL Lega Nord Fratelli d’Italia

La Destra

Movimento 5 stelle

Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo

Fare per Fermare il declino

Fare per Fermare il declino

Oscar Giannino

Sinistra

Centrosinistra

Centro

Centrodestra

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Consolato Generale d'ItaliaZurigo

Consolato Generale d'ItaliaZurigo

ELEZIONI DEL PARLAMENTO ITALIANO - FEBBRAIO 2013VOTO ALL'ESTERO PER CORRISPONDENZA

I cittadini italiani stabilmente residenti all'esteroPER CORRISPONDENZA

regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo

A ciascun elettore residente all'esteroentro il 6 febbraio PLICO

SENZA RITARDOentro - e non oltre - le ore 16.00 di giovedì 21 febbraio

alla data del 10febbraio potrà rivolgersi al Consolato Generale

VOTO ELETTORI TEMPORANEAMENTE ALL'ESTERO

dichiarazione entro domenica 20gennaio 2013

PER ULTERIORI CHIARIMENTI SCRIVERE a:Ufficio Elettorale tel. 044-2866.265 044-2866.266 fax 044-2866.201

domenica 10 febbraio - ore 10:00-14:00

lunedi' 11 febbraio - ore 10:00-14:00

domenica 17 febbraio - ore 10:00-14:00

lunedi' 18 febbraio - ore 10:00-14:00

, iscritti nelle liste elettorali della Circoscrizione Estero,possono partecipare alle elezioni votando . Essi votano per le liste di candidatipresentate nella rispettiva ripartizione della Circoscrizione Estero.

Si raccomanda di scrivendo a:( per informazioni visitare il sito )

, che non abbia optato per il voto in Italia entro il 3 gennaio, ilConsolato invia per posta, , un contenente: un foglio informativo sul voto, ilcertificato elettorale, la scheda elettorale (due per chi, avendo compiuto 25 anni, può votare anche per ilSenato), una busta completamente bianca in cui inserire le schede votate, una busta già affrancata recantel'indirizzo dell'Ufficio consolare stesso, le liste dei candidati della propria ripartizione.

L'elettore, utilizzando la busta già affrancata e seguendo attentamente le istruzioni contenute nel foglioinformativo, dovrà spedire le schede elettorali votate, in modo che arrivino al proprioConsolato .

L'elettore (residente nella circoscrizione del Consolato Generale d'Italia di Zurigo) chenon avesse ancora ricevuto il plico elettorale, per

verificare la propria posizione elettorale e chiedere eventualmente un duplicato.

Per poter esercitare il diritto di voto per corrispondenza i cittadini temporaneamente all'estero (che rientrinonelle tre categorie previste dalla Legge) devono presentare un'apposita

. Per informazioni e per scaricare il visitare il sito:

oppure rivolgersiall' del Consolato Generale:

Oltre alla normale apertura al pubblico, l'Ufficio Elettorale è aperto (limitatamente alle questioni elettorali)nei seguenti giorni:

-

-

- martedi' 12 febbraio - ore 09:00-13:00

- giovedi' 14 febbraio - ore 09:00-13:00

-

-

- martedi' 19 febbraio - ore 09:00-13:00

- giovedi' 21 febbraio - ore 09:00-13:00

[email protected] http://www.conszurigo.esteri.it

formulario http://www.conszurigo.esteri.it

[email protected]

Il voto è personale e segreto ed è fatto divieto di votare più volte e inoltrare schede per conto di altrepersone. Chiunque violi le disposizioni in materia elettorale sarà punito a norma di legge.

INFORMAZIONI DETTAGLIATE SONO INOLTRE DISPONIBILI SUL SITO www.esteri.it

Page 21: Visto da l'Altraitalia

Nell'ambito della circoscrizione Estero sono individuatele seguenti ripartizioni, comprendenti gli Stati e i territoriafferenti a:

a) Europa, compresi i territori asiatici della Federazio-ne russa e della Turchia,

b) America meridionalec) America settentrionale e centraled) Africa,Asia, Oceania eAntartide

In ciascuna di tali ripartizioni è eletto un senatore e un de-putato, mentre gli altri seggi (due per il Senato e otto perla Camera) sono distribuiti tra le stesse ripartizioni in pro-porzione al numero dei cittadini italiani che vi risiedono,secondo l'elenco aggiornato redatto dal Ministero dell'in-terno, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.L'assegnazione alle ripartizioni della circoscrizione Este-ro dei seggi spettanti per l'elezione dei dodici deputati ed isei senatori è effettuata con decreto del Presidente dellaRepubblica, su proposta del Ministro dell'interno, emana-to contemporaneamente al decreto di convocazione e deicomizi.

La legge 27 dicembre 2001, n. 459 che dispone

, ha dato attuazione all’art. 48, terzo com-ma, della Costituzione, stabilendo requisiti e modalità perl’esercizio del diritto di voto dei cittadini residentiall’estero ed istituendo la Circoscrizione Estero, cui sonoassegnati dodici seggi per la Camera dei deputati e sei seg-gi per il Senato della Repubblica detratti dal numero com-plessivo dei seggi costituzionalmente assegnati ai due ra-mi del Parlamento.La direzione centrale per i servizi elettorali ha curato unascheda informativa in cui vengono riepilogati, anche neldettaglio, le informazioni sulle procedure legate al votodegli italiani residenti all'estero per le elezioni politiche eper i referendum. In sintesi, vediamo qui di seguito , i prin-cipali punti regolati dalla normativa.La procedura ordinaria di voto è quella per corrisponden-za presso l’abitazione degli elettori residenti all’estero.La circoscrizione Estero è suddivisa in quattro ripartizioni(Europa, compresi i territori asiatici della Federazione rus-sa e della Turchia; America meridionale; America setten-trionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide) inciascuna delle quali è eletto almeno un senatore e un depu-tato, mentre gli altri due seggi per il Senato e gli altri ottoper la Camera sono distribuiti tra le stesse ripartizioni inproporzione al numero dei cittadini che vi risiedono.In particolare, gli Uffici consolari, spediscono al domici-lio di tutti gli elettori, non oltre diciotto giorni prima della

In particolare, gli Uffici consolari, spediscono al domici-lio di tutti gli elettori, non oltre diciotto giorni prima delladata stabilita per le votazioni in Italia, un plico contenente:

· il certificato elettorale;· la scheda (se elettore della sola Camera o se il voto si

esprime per un solo referendum) o le schede elettorali(se elettore della Camera e del Senato o se il voto siesprime per più referendum) e la relativa busta picco-la, nonché una busta affrancata recante l’indirizzodell’Ufficio consolare competente;

· le liste dei candidati nella ripartizione d’appar-tenenza;

· un foglio esplicativo delle modalità di voto.L’elettore:a) esprime il proprio voto sulla scheda o sulle schede elet-

torali: il voto si esprime tracciando un solo segno sulsimbolo della lista prescelta o comunque all’interno delrettangolo che lo contiene, mentre per il referendum ilvoto è espresso tracciando un segno sulla risposta pre-scelta dall’elettore e, comunque, nel rettangolo che lacontiene; l’elettore può, inoltre, per le elezioni politi-che, esprimere due voti di preferenza nelle ripartizionigeografiche alle quali sono assegnati due o più deputatio senatori e un voto di preferenza nelle altre ripartizio-ni;

b) deve introdurre la scheda o le schede nella relativa bu-sta piccola e chiuderla;

c) deve, inoltre, introdurre la busta piccola nella busta af-francata, unitamente al tagliando staccato dal certifica-to elettorale comprovante l’esercizio del diritto di voto;

d) deve, infine, spedire il tutto entro dieci giorni prima del-la data stabilita per le votazioni in Italia al Consolatocompetente. Saranno considerate valide le buste perve-nute al Consolato entro le ore 16, ora locale, del giove-dì antecedente la data stabilita per le votazioni in Italia(art. 12, comma 7, della legge n. 459 del 2001)

Gli elettori residenti all’estero che, entro quattordici gior-ni dalla data delle votazioni in Italia, non abbiano ricevu-to a casa il plico con tutta la documentazione elettorale,possono farne richiesta presentandosi di persona al pro-prio Consolato. Le schede votate dagli elettori all’estero,incluse nelle apposite buste pervenute per corrisponden-za agli Uffici consolari, vengono spedite in Italia attraver-so gli stessi Consolati mediante valigia diplomatica ac-compagnata. I plichi arrivati in Italia vengono presi in con-segna dall’Ufficio centrale per la circoscrizione Esteroche provvede al riepilogo dei risultati ufficiali delle sezio-ni, nonché al riparto e alla assegnazione dei seggi con si-stema proporzionale per ciascuna ripartizione e alle corri-spondenti proclamazioni.

“Norme

per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani resi-

denti all’estero”

Le procedure legate al voto

degli italiani residenti all'estero

3519

Page 22: Visto da l'Altraitalia

20

Quali sono i risultati che ha ottenuto nel corso della 16

legislatura?

E per quanto riguarda gli italiani in Europa?

a

La legislatura che si è appena conclusa ha rappresentatoun´importante fase di passaggio per l´Italia. Una fase moltocomplessa, che ha conosciuto prima la degenerazione dellafine del ventennio berlusconiano, con tutti gli effetti di unsistema che per due decenni ha pensato solo al bene degliamici e non al bene del Paese. E poi un anno di commissa-riamento tecnico, col Governo Monti, in cui abbiamo lette-ralmente salvato l´Italia dal baratro del fallimento. Il piùgrande successo politico, come Partito Democratico, è chesiamo riusciti a mandare a casa Berlusconi, dimostrando inParlamento, democraticamente, che non disponeva più del-la maggioranza per continuare a governare. Inoltre siamoriusciti, nel giro di sole poche settimane, a ridare prestigioall`Italia a livello internazionale, con una politica del polsotranquillo, in Parlamento, dopo anni in cui l´intero paeseera oggetto di scherno e di derisione a causa dei continuiscandali di Berlusconi. Siamo riusciti a porre fine ad uncapitolo buio della politica italiana, che ha fatto tanto maleall’Italia ma anche agli italiani nel mondo, e abbiamo evi-tato il default del Paese. Questo è un risultato di non pococonto, proprio uno dei motivi che mi avevano portato a can-didarmi, nel 2008. Ma a questi vanno aggiunti una serie diimportanti risultati, ottenuti nonostante le enormi difficol-tà politiche ed economiche del Paese: provvedimenti con-tro la corruzione, una legge sulla incandidabilità dei con-dannati, l´introduzione di norme più moderne in materia dicognomi dei figli, l´istituzione di un Ministero perl´integrazione. Tutti provvedimenti sui quali io stessa ave-vo presentato proposte di legge come prima firmataria. Inpiù siamo riusciti a strappare altre importanti conquistecon leggi di cui sono stata co-promotrice, ad esempio

pensionistico automatico per i parlamentari, già dalla XVIlegislatura. Un altro importante risultato, per il qualemi sono spesa in prima persona e che siamo riusciti a porta-re a casa, insieme ai colleghi Pd in Commissione Bilancio,è avere impedito che diventasse sistemico il taglio di 30milioni annui ai patronati, uno dei pochi enti sociali italianiche è rispettato per la qualità e per l’efficienza del propriolavoro, anche all´estero. Insomma, tutto sommato si trattadi un bilancio che presenta qualche voce positiva, e questononostante fossimo all´opposizione per quattro anni su cin-que e comunque mai forza di governo.

Il Governo Berlusconi sicuramente è stato il più ostile ver-so gli italiani all’estero. Su più capitoli di spesa ha tolto aiconnazionali il 70 per cento delle risorse. Un taglio di di-mensioni gigantesche. In questi anni la destra ha distruttogran parte del prezioso lavoro realizzato dagli italiani nelmondo nel corso di decenni. Soprattutto la rete dei corsi dilingua e cultura ha subito dei colpi durissimi. Ma anche ilGoverno Monti con gli italiani all´estero non è stato gene-roso. Tutt`altro.Al di là dei toni, nettamente più conciliantidi quelli del precedente governo Berlusconi, le politichemesse in atto in quest´ultimo anno sono state penalizzantiper le nostre comunità all´estero: fosse stato per il GovernoMonti, gli italiani all´estero avrebbero pagato in automati-co l´Imu come seconda casa, con un consistente aggraviodi spesa. Inoltre è stato diminuito ancora il contingente

l´introduzione di una quota rosa nei consigli di ammini-strazione delle grandi aziende e l´abolizione del vitalizio

de-gli insegnanti di lingua e cultura italiana nel mondo, met-tendo a rischio decine di corsi di lingua e creando enormidifficoltà nei confronti delle locali istituzioni scolastiche.È stato poi rinviato per la terza volta consecutiva il rinnovodegli organi di rappresentanza, Comites e Cgie. Per di piùsono state cancellate dal bilancio preventivo le risorse ne-cessarie per le elezioni, dando adito al sospetto che non sidebbano più tenere. Come Partito Democratico siamo riu-sciti a frenare il Governo in punti importanti e a creare labase per un’inversione di rotta delle politiche per gli italia-ni all’estero. Abbiamo bloccato ulteriori chiusure di con-solati e tagli agli enti gestori. Anche per quanto riguardal’Imu siamo riusciti ad arginare i danni per gli italiani

a

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SOTTO LA LENTE

all’estero. La nuova norma prevede che siano i Comuni adecidere se l`Imu va pagata come prima o come secondacasa, tanti italiani residenti in Europa usufruiscono di que-sta regola (so di connazionali che, con la legge da noi retti-ficata in mano, sono andati dai loro sindaci per chiedere,con successo, che venga applicata). E abbiamo ottenuto unminimo di risorse per enti gestori e organi di rappresentan-za. Non è ciò che avremmo voluto. Ma è la dimostrazionedi come il Pd sia l´unico partito a cui stanno a cuore gli ita-liani all´estero. Nella prossima legislatura mi auguro chepossiamo essere finalmente forza di governo, e che riuscia-mo ad avere più gioco di squadra fra gli eletti all’estero inmodo da dare una svolta davvero positiva alle politiche pergli italiani nel mondo.

Mi sarei augurata maggiore compattezza tra i parlamen-tari del Pd eletti in Europa. Le poche volte in cui abbiamoagito di concerto siamo riusciti ad ottenere dei risultati.Viceversa quando ci siamo mossi in ordine sparso siamousciti perdenti su tutti i fronti.

Il fatto di essere stati all´opposizione per la maggior partedel mandato non ci ha consentito di realizzare tutta una se-rie di progetti di riforma. La prossima legislatura da questopunto di vista potrà essere decisiva. Innanzi tutto bisognariformare l´insegnamento della lingua e cultura italianaall´estero. Dato che anche nei prossimi anni i soldi nonpioveranno dal cielo, dobbiamo creare le basi per una coope-razione migliore con le autorità locali, e dobbiamo prevederedelle strategie per potersi assicurare anche fondi europei efondi del paese ospitante. Il progetto di legge “Leonardo”, dame presentato negli ultimi mesi, va proprio in questa direzio-ne. Prevede fra l’altro un miglior controllo della qualitàdell’offerta di lingua e cultura e una cabina di regia, sul mo-dello dei Goethe Institut o del Cervantes. L´obiettivo è quel-lo di valorizzare l´insegnamento della lingua e della culturaitaliana nel mondo, creando delle sedi che offrano, oltreall´italiano per adulti anche quello per bambini, garantendoloro molta più autonomia e flessibilità, economica e scienti-fica. Dobbiamo fare sì che la cultura italiana, di cui la lin-gua è la parte fondamentale, sia un valore aggiunto perl’Italia, su cui puntare maggiormente. Lo stesso vale per ilbiculturalismo dei nostri figli residenti e cresciuti all’estero.Si tratta di una marcia in più, che va valorizzata e non tra-scurata. Inoltre bisogna far funzionare meglio gli sportelliconsolari. È sbagliato se hanno solo una funzione di alibi,per il Console di turno, per camuffare il peggioramento delservizio ai cittadini, a seguito dei tagli degli ultimi anni. Glisportelli consolari hanno un senso solo se hanno tutte lecompetenze e le carte necessarie per realizzare veramenteun servizio vicino al cittadino. Inoltre non ritengo un sacri-legio vendere grandi edifici rappresentativi (sono passati itempi in cui all´estero era prioritario “rappresentare”). Me-glio puntare su edifici funzionali idonei ad ospitare i servizi

che servono ai connazionali sul territorio. Sicuramentedobbiamo ancora mettere mano all’Imu. Abbiamo rag-giunto un primo risultato importante per gli italianiall’estero quest´anno, ma bisogna fare un nuovo tentativodopo le elezioni affinchè le case degli italiani all’estero inItalia vengano considerate in automatico prima casa, làdove non posseggano immobili all´estero. Dico molto sin-ceramente che questa non sarà una battaglia facile. Riu-sciremo a portare a casa un risultato solo se come elettiall’estero saremo più compatti di quanto non siamo statifinora. Personalmente sono fortemente determinata a ri-prendere questa battaglia.Altro obiettivo, non più procra-stinabile, è l´internazionalizzazione del sistema universi-tario e della ricerca italiana, attraverso l´introduzione dimeccanismi che promuovano il merito, sulla base di mo-delli già sperimentati da lungo tempo all´estero. Sull´ar-gomento mi impegno affinchè la proposta di legge“PRIME”, da me redatta a più mani, insieme a giovani ri-cercatori italiani operanti in Europa, possa trovare prontaattuazione. Ritengo inoltre che sia necessario mettere ma-no alla riforma del Consiglio Generale degli Italianiall´Estero, prevedendone uno snellimento e l´introdu-zione di meccanismi idonei a favorire una maggiore par-tecipazione di giovani e donne.

I connazionali all´estero possono contare sul proseguimen-to del mio massimo impegno a sostegno degli italiani nelmondo. Già nel corso degli ultimi cinque anni ho dimostra-to continuità nella presenza sui territori e nell´attività parla-mentare. Ho parlato più di 40 volte in Parlamento. Al mioattivo risultano 358 atti parlamentari, suddivisi tra propostedi legge, interrogazioni, emendamenti o mozioni presenta-te e discusse alla Camera dei Deputati dall´aprile del 2008.Nello stesso arco di tempo ho partecipato ad oltre 300 ini-ziative tra le comunità di connazionali in giro per l´Europa.E questo nonostante mi fosse stato assegnato dal Pdl´importante incarico di capogruppo in CommissioneAnti-mafia, un incarico che richiede molto tempo per la necessa-ria presenza nel corso di audizioni, per gli intensi preparati-vi che queste comportano, per tenere i contatti con le asso-ciazioni per la legalitá in Italia, ma anche per l´opportunitàdi una certa presenza sui territori interessati dai fenomenimafiosi. Ritengo che sia oltremodo importante, che gli elet-ti all´estero si occupino maggiormente di tematiche ineren-ti l´intero Paese e non solo d´emigrazione ,anche per potereacquisire maggiore peso politico nel gruppo parlamentare,e per poterlo poi spendere a favore degli italiani nel mondo.Ormai è tempo che gli italiani all´estero da “oggetto” di po-litiche assistenziali si trasformino in veri “soggetti”, propo-sitori di soluzioni per il Paese, a partire dall´introduzione inItalia di buone prassi, magari già sperimentate all´estero,nei luoghi di residenza. In questo gli eletti all´estero posso-no giocare un ruolo di innovazione e di sprovincializzazio-ne a mio parere strategico, per l´intero Paese.

Ci sono eventuali errori che ritiene siano stati commessi?

Quali progetti, rimasti in sospeso, vorrebbe si concretiz-

zassero nella prossima legislatura?

Infine quale sarà il suo impegno a favore dei connaziona-

li all'estero e quale pensa sia la soluzione migliore per

aver voce in parlamento?

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SPECIALE ELEZIONI

Quali sono le motivazioni che l'hanno spinta a rincandi-

darsi alle prossime elezioni politiche?

Una forte motivazione è dettata dalla mia precisa volontàdi continuare le battaglie parlamentari anche nella prossi-ma legislatura. Ho molti progetti, proposte e idee da por-tare avanti ed una maturata esperienza che mi permetteràdi agire proponendo soluzioni concrete, conscio di potermettere nel mio impegno la stessa energia, concretezza epassione con la quale ho operato fino ad oggi. È un grandeonore per me poter rappresentare gli italiani all'estero eseguire le tematiche a loro legate. Sono candidato nellalista del PD Europa nella posizione di Co-capolista. È unagrande soddisfazione concorrere per continuare ad occu-parmi dei problemi del Paese ma, fuori di ogni dubbio edin primo luogo, soprattutto delle tematiche degli italianiall’estero. La mia è stata un'esperienza parlamentare a duefacce. Due anni di ottimo lavoro tra il 2006 e il 2008.

Con il governo Prodi abbiamo difeso alla grande gli inte-ressi degli italiani all’estero: Corsi di lingua e cultura italia-na, sedi consolari, Ici equiparata agli italiani in patria conl’aliquota di prima abitazione ed esenzione per il 50 percento delle prime case, maggiori risorse per la promozionedel made in Italy. Insomma, in quei due anni è stata fattauna politica per gli italiani all’estero. Poi, con la caduta diProdi, le nuove elezioni e il governo Berlusconi III. Ed ec-co che è sopraggiunto il buio.Abbiamo assistito a una deva-stazione morale e territoriale. Pur di conservare il potere, ilcentrodestra è ricorso alla compravendita di parlamentariper resistere qualche mese in più, prima di cedere la guidadel Paese ai tecnici del governo Monti. Per non parlare del-le politiche negative attuate, prima dal governo Berlusconie poi da Monti, nei confronti degli Italiani nel mondo. Fi-nalmente, le prossime elezioni politiche possono chiuderedefinitivamente il lungo inverno berlusconiano ed aprireper l’Italia una fase nuova.

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SOTTO LA LENTE

Alla luce delle esperienze maturate, in quale modo po-

trebbero i rappresentanti degli italiani all'estero essere

più incisivi nel panorama politico italiano?

Ritiene necessario rivedere le politiche per gli italiani nel

mondo in considerazione del profondo cambiamento

dell'emigrazione negli ultimi anni?

È ovvio che occorre maggior compattezza tra gli elettiall'estero. Da soli non si fa nulla! Inoltre, non si possonoeleggere 18 parlamentari e abbandonarli al loro destino,come è successo nei cinque anni trascorsi. Da qui, da unaprofonda riflessione, ho tratto la convinzione di proporrel’istituzione di una Commissione parlamentare di indiriz-zo e controllo sull’emigrazione italiana nel mondo, conapposita proposta di legge, al fine di operare una svolta po-litica. Si tratta di uno strumento che permetterà a deputati esenatori eletti all’estero di battersi in Parlamento, ad esem-pio, per l’annullamento della vergognosa tassa dell’ICI,istituita dai precedenti governi per i nostri emigrati e con-fermata con l’IMU, unitamente alla tassa sui rifiuti. Leggida cambiare profondamente, come ha annunciato lo stessoBersani. In una lettera pubblica, ho criticato aspramente isindaci italiani per aver applicato l’aliquota di seconda abi-tazione: quella legge va cambiata perché permette ai sin-daci dei comuni italiani di fare cassa ingiustamente. Dopotante battaglie parlamentari condotte in questi cinque anni,ho maturato la convinzione del diritto all’insegnamentopubblico e gratuito della lingua italiana - come stabilitodalla costituzione repubblicana - e della difesa del corpodocenti e insegnanti all’estero. Nella fase transitoria hocontribuito a chiamare in causa i privati nella difesa delprezioso servizio dei corsi di lingua e cultura italianaall’estero, ma ora, è giunto il momento di assestarel’ordinamento con un intervento pubblico forte, capace di

ridare stabilità al settore, attraverso interventi diretti e indi-retti, anche da parte della Confederazione elvetica.

Oggi non bisogna avere gli occhi rivolti unicamente allastoria dell’emigrazione italiana nel mondo, ma guardarealla realtà e al futuro. Con il fenomeno delle nuove migra-zioni, caratterizzato da giovani italiani in cerca di occupa-zione all’estero, soprattutto in Europa, cresce il bisognodi una nuova politica per gli italiani nel mondo. Occorreintervenire nella macchina consolare, nella legislazioneche regola Comites e Cgie, il cui rinnovo ha subito conti-nui rinvii elettorali. Occorre intervenire sulla Rai per unaadeguata informazione bidirezionale: dall’Italia edall’Estero. È necessario rimodulare i finanziamenti perla stampa italiana all’estero. Come vedete c’è molto dafare per recuperare il ritardo accumulato in questi ultimicinque anni. Per realizzare tutto ciò, nel contesto di unanuova immagine e di una nuova proiezione dell’Italia nelmondo, questo è il momento di chiamare a raccolta tutticoloro che vogliono dare una mano al Partito democraticoper assicurare un futuro al nostro Paese.Da parte mia, in qualità di candidato alla Camera nella li-sta del PD Europa, assicuro tutto il mio impegno nel pro-cesso di rinnovamento che dovrà investire la politica ita-liana con il Pd alla guida del Paese. Tutti insieme possia-mo far ripartire un’Italia giusta con gli italiani in patria econ gli italiani all’estero.

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Pensando all'importante funzione che lei attualmente

svolge al Parlamento Europeo ed al suo incarico di se-

gretario del CGIE, quali sono le motivazioni che l'hanno

spinta ad accettare la candidatura al Senato?

Ritiene che diciotto parlamentari eletti all'estero possano

davvero essere incisivi nelle scelte del futuro Governo?

Nel chiarire le ragioni che mi hanno indotto ad accettareun impegno elettorale diretto alla responsabilità decenna-le di Segretario generale del Consiglio degli italianiall'estero, non posso che fare riferimento al mio passato diitaliano all'estero ed alla mia esperienza lavorativa e diassociazionismo nelle diverse forme presenti sul territo-rio in cui ho vissuto.Nello specifico, faccio riferimento da un lato al mio lavo-ro presso le istituzioni europee, e dall'altro alla vita asso-ciativa nelle sue diverse espressioni quali il COASCIT diBruxelles/Limburgo, il Comites di Bruxelles e il CGIE.Sia nella vita della comunità italiana in Belgio, sia nell'at-tivitá degli organismi di rappresentanza, non c'é problemasociale, culturale e generazionale degli italiani in Europa enel mondo che non abbia dovuto conoscere ed affrontare.Il volontariato e l'attivitá di rappresentanza, pur indispen-sabili, da soli non bastano senza una coerente e leale azio-ne politica e parlamentare.Per questo ho ritenuto doveroso accettare la candidaturaal Senato della Repubblica per completare e rendere piùincisivo il mio trentennale impegno anche di volontaria-to, nella convinzione che la politica debba essere vera-mente servizio e passione.Lo faccio nelle liste del Partito Democratico, anche in que-sto caso con un atto di coerenza, essendo questa la collo-cazione politica in cui mi riconosco da sempre; l'obiettivosarà quindi di valutare insieme le gravi necessità del pre-sente e ritrovare una strada costruttiva per il domani.

È del tutto illusorio pensare che 18 parlamentari, da soli, pos-sano incidere in maniera rilevante ed efficace nelle decisionidi un Governo. La rappresentanza, difatti, si rende efficaceesclusivamente nel momento in cui poggi le sue fondamentasu di un forte legame col territorio e sull'utilizzo di canali ter-ritoriali a più livelli, così da rendersi sintesi di istanze partico-lari su tematiche generali. Mi riferisco con più precisione allanecessità di un dialogo costante e produttivo tra le rappresen-tanze ed il territorio: questo, a livello mondiale, può avvenireesclusivamente attraverso una collaborazione tra gli organi ele istituzioni, previste dalla legge, volte alla tutela degli italia-ni all'estero. Proprio a questo fine, il legislatore ha previsto

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Una scelta esistenziale ed eticaElio Carozza

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SPECIALE ELEZIONI

in dagli anni '80 una tale rappresentanza a partire dalla re-te associativa - con un legame forte col territorio - di tutti icolori, fini ed in tutte le sue forme.Ha creato pertanto i Comites, come rappresentanza istitu-zionalizzata degli italiani all'estero inseriti in realtà terri-toriali specifiche e ben delimitate. Tali soggetti, in quantoorganismi riconosciuti istituzionalmente, hanno potutodare vita ad un dialogo ufficiale con le rappresentanzeconsolari e diplomatiche, al fine di migliorare l'integra-zione dei nostri connazionali all'estero e mantenere forteil legame con il Paese d'origine.Essendo i Comites espressione di interessi locali, si è resanecessaria nel tempo l'individuazione di un organismo disintesi quale il CGIE. La sintesi operata dal CGIE ha por-tato realtà particolari a livello Paese, creando quindi unsistema di canalizzazione di istanze a piramide che trovala sua massima formulazione globale nell'azione delCGIE stesso. In quanto massima espressione delle istanzedegli italiani all'estero, il CGIE diviene interlocutore di-retto delle istituzioni previste dalla Costituzione italiana aqualsiasi livello si ritenga necessario: nazionale, regiona-le e locale. Questa forma di istituzionalizzazione delle for-me rappresentative ed associative degli italiani all'esterosi completa con la presenza in Parlamento di una rappre-sentanza per 18 parlamentari.La rappresentanza degli italiani all'estero si configuracosí in un triangolo istituzionale formato da Comites,CGIE e rappresentanti parlamentari, ciascuno con le pro-prie caratteristiche, compiti e ruoli. Tale trittico diventaefficace ed efficiente esclusivamente se ciascuno degliattori che ne fa parte si impegna a raccogliere le istanzedal basso, coordinando la propria azione assieme a quelladegli altri organismi previsti.È dunque impensabile che 18 parlamentari eletti in rap-presentanza di un territorio vasto come l'intero globo pos-sano, da soli, avere la forza politica e sostanziale di farsiportavoce delle necessità di tutti gli italiani all'estero.

Tenendo presente l'interconnessione delle tre forme dirappresentanza degli italiani all'estero precedentementecitate (Comites, CGIE e rappresentanti parlamentari) ri-sulta evidente che un attacco diretto ad una delle tre inde-bolisca inevitabilmente tutta l'azione e l'efficacia del si-stema di rappresentanza degli italiani all'estero.Tale attacco è stato portato avanti dall'azione del Governodi centro destra presieduto da Silvio Berlusconi, che hatentato di indebolire il CGIE ed i Comites attraverso for-me di proposta di legge approvate in Senato e poi rigettatealla Camera. Il fallimento di tali proposte si deve all'azio-ne congiunta di CGIE e Comites che, supportati dalla reteassociativa degli italiani all'estero, sono riusciti ad affos-sare l'iniziativa legislativa bloccando definitivamente ilprogetto. L'intenzione che muoveva l'azione del governo,

nella figura del sottosegretario Mantica e nell'indifferenzatotale dell'allora Ministro degli Esteri Frattini - ricordo chetra gli incarichi del Ministro degli Esteri figura la presiden-za dei CGIE - era proprio quella di svuotare le rappresen-tanze di base dei Comites e del CGIE indebolendo ed iso-lando difatti i 18 eletti in seno al Parlamento, svuotando disignificato la loro azione e rendendone frustrante qualun-que tipo di iniziativa. Sembra quasi paradossale che, nelmomento in cui veniva prevista per la prima volta, per leg-ge, l'elezione diretta di rappresentanti parlamentari degliitaliani all'estero, si procedesse al contempo al tentativo dismantellamento di strutture nate e sviluppatesi a seguito dilotte e conquiste maturate in 40 anni.Nello stesso momento storico si inserisce la parentesi bien-nale del governo Prodi che ebbe invece il merito di ricono-scere e tentare di valorizzare il ruolo del Comites e delCGIE mettendo in piedi un nuovo cantiere con aspettativeed investimenti superiori al passato, soprattuttolegati a problematiche quali la diffusione della lingua e cul-tura italiana, l'assistenza diretta e indiretta ai connazionaliche vivevano in condizioni disagiate, nonché all'atten-zione data al ruolo degli operatori di patronato e sindacali.Sebbene un'analisi superficiale potrebbe far pensare chenon vi sia bisogno di politiche inerenti gli italiani all'esteroin quanto a lingua e cultura, assistenza e servizi consolari ein particolare la rappresentanza di base (CGIE - Comites),risulta invece necessario rafforzare il ruolo di tali organi-smi sul territorio.È difatti la sintesi tra reti orizzontali - singoli/territorio - ereti verticali - istituzioni/territorio - l'essenza stessa delprincipio democratico alla base della nostra Costituzione.È necessario quindi che tanto i Comites quanto il CGIEacquisiscano più forza al fine di guardare ai cambiamentisostanziali avvenuti alla comunità italiana nel mondo, edaumentare il legame tra i diversi livelli d'azione.È inevitabile che da soli 18 parlamentari non possano esse-re collettori e portatori di tutte le istanze che toccano lavita degli italiani all'estero. Tale ruolo può e deve esseresvolto in collaborazione stretta con i Comites e CGIE.

Il mio progetto si basa su di una solida attività trentennalefatta di vita associativa, volontariato, ed incarichi istitu-zionali. Durante le mie attività non ci sono stati problemisociali, culturali e generazionali che non abbia dovuto af-frontare. È da questo bagaglio di esperienze che muove ipassi il mio programma:

risanare con giustizia sociale,fare del lavoro, soprattutto dei giovani, il cuore di unanuova crescita;sostenere coloro che sono in difficoltà;ridare dignità all'immagine dell'Italia nel mondo, ren-derla dinamica e competitiva, più “uguale” rispetto aipartner europei;

Prima il rinvio del rinnovo dei Comites, poi la soppressio-

ne dei capitoli di spesa dalla spending review per il loro

rinnovo, così come quello del CGIE, non le fa pensare che

vi sia l'intenzione di eliminare le Circoscrizioni estere?

Quali sono gli obiettivi che vorrebbe raggiungere e le bat-

taglie che lei porterà avanti se dovesse essere confermato

al Senato?

per l'Italia:

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per gli italiani all'estero:

Rilanciare e valorizzare le comunità italiane all'esterocome una grande risorsa, soprattutto in questo momen-to di difficoltá del Paese;Promozione e valorizzazione della lingua e cultura ita-liana come scelta strategica per l'internazionaliz-zazione dell'Italia;Far “vivere” i diritti di cittadinanza europea e contribui-re alla crescita della coscienza europea;Aprire strade innovative per i giovani discendenti degliitaliani all'estero e per i nuovi" migranti" che lascianol'Italia per ragioni di lavoro.

Ritengo che sia poi necessario portare più Europa in Italiae più Italia in Europa. Sarà necessario costruire una nuovaimmagine del nostro Paese portando al governo un leaderaffidabile ed una classe dirigente seria collegata alle gran-di forze europee ed attiva in campo internazionale. Saràaltresì necessario ampliando l'orizzonte del dibattito poli-tico italiano alla luce delle migliori esperienze europeeportando le migliori politiche Italiane in Europa e le mi-gliori politiche Europee in Italia.Lo scambio delle “migliori pratiche” a livello europeouniformerebbe il raggio d'azione delle politiche messe inatto dai diversi Paesi che compongono l'Unione Europeacreando uno spazio legislativo coerente, omogeneo e piùefficiente. Grande attenzione sarà data ai giovani ed alledonne come centro di una nuova politica di occupazione ecrescita, volta anche alla previsione di incentivi ed oppor-tunità che favoriscano il rientro dei “cervelli in fuga”.Sarà di riflesso importante valorizzare il ruolo chiave de-gli anziani favorendone un ruolo sempre attivo nellasocietà attraverso formazione permanente e reti comuni-cative nel Paese di residenza.Sarà necessario quindi intervenire anche in merito allasemplificazione delle procedure per l'accertamenteo dellaesistenza in vita dei pensionati, all'efficienza ed accessibi-lità dei servizi consolari, alla parificazione alla prima casadell'abitazione in Italia, il sostegno del segretariato socialeassicurato dai patronati.Infine il mio impegno, in linea con la proposta del PD, sa-rà per il dimezzamento dei parlamentari, lo sfoltimentodegli enti territoriali, la certificazione delle spese dei par-titi, l'estrema sobrietà delle indennità degli eletti, a tutti ilivelli. Occorre abbattere i costi dell'inefficienza, delclientelismo, della corruzione e della pesante burocraziache allontanano il nostro Paese dagli altri Paesi europei.

Dopo aver fatto volontariato per molti anni - più di 30 -resto fermamente convinto che la politica debba esserecaratterizzata da servizio e passione, moralità ed etica.Noi Italiani in Europa abbiamo un serio e ricco bagagliodi esperienza che oggi, ancor di più, sono utili all'Italiaper rialzarsi e riprendere a testa alta il suo onorato cammi-no. Il rilancio, il rinnovamento e potenziamento degli or-ganismi di rappresentanza degli italiani all'estero, quali iComites e CGIE, é un punto cardine di ció che intendo per

effettiva partecipazione alla vita politica italiana, unicomotore per un vero cambiamento all'interno di un proget-to di lungo periodo. È altresì importante promuovere losviluppo ed il rafforzamento della coscienza europea alfine di creare una rete unica di diritti sociali, civili, cultu-rali e politici al fine di dare pienezza alla cittadinanza eu-ropea.Spero che in molti si riconoscano nelle esperienze che hovissuto tra gli Italiani all'estero e condividano le ragioni diuna scelta che é soprattutto di servizio a sostegno dellacomunità italiana in Europa e nel mondo.La mia speranza é che il consenso elettorale sia il segnaledi una rinnovata volontà di far valere i nostri diritti e diriprendere insieme un cammino di progresso.

Riaffermo in maniera molto chiara che il ruolo del CGIE edel Segretario Generale sia senza alcun dubbio importan-tissimo e determinante per la salvaguardia dei diritti degliitaliani all'estero. Sono dunque fiero ed orgoglioso delcammino percorso sino ad ora e delle iniziative portateavanti in quanto Segretario Generale del CGIE.Ritengo però che il ruolo di Segretario Generale e quellodi Senatore non siano alternativi nel principio ma che, alcontrario, siano complementari. Difatti, pur essendo duecariche istituzionali differenti, sono destinate a vivere erappresentare insieme gli interessi dei nostri connazionaliall'estero. Essendo stato partecipe di tutti i livelli associa-tivi e di rappresentanza diretta, conosco la necessità di farsintesi delle istanze che emergono dai vari territori affin-ché vengano ascoltate ed esaudite e non messe in secondopiano.I 10 anni di ruolo attivo nel CGIE - anche come Segretarionella forma più alta - hanno rafforzato in me la convinzio-ne dell'importanza che la rappresentanza abbia nel siste-ma istituzionale democratico italiano e perciò ritengo chetale patrimonio possa permettermi di svolgere un buonlavoro da Senatore.

Cosa le sta più a cuore?

Infine, pensa di poter essere più utile ai connazionali

all'estero nel ruolo di Senatore della Repubblica italiana

e non come Segretario del CGIE?

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Per l’elezione della Camera la nostra organizzazione in Eu-ropa ha fortemente sostenuto la scelta di una nostra lista,autonoma da quella del partito democratico: non certo perdividere l’elettorato progressista, quanto piuttosto per ren-dere più chiaro il profilo politico della coalizione di centro-sinistra. Presentando la lista con il simbolo di SEL e il no-me di noi ci assumiamo tre impegni fondamentali:

dare voce a quel vasto elettorato di italiani in Europa cherivendica un profondo cambiamento di politiche e di cul-tura che metta fine alle devastazioni del berlusconismo;

dare forza a quanti, soggetti sociali e politici, voglionomodificare radicalmente il corso del liberismo edell’austerità a senso unico imposta dal governo Monti;dare un segnale di forte innovazione nella rappresentan-za degli italiani all’estero dopo l’esperienza deludentedelle ultime due legislature.

Con la presentazione ufficiale della lista abbiamo posto lebasi per una campagna elettorale leale, ma autonoma e dichiarezza rispetto gli alleati del centrosinistra. Una cam-pagna, in cui cercheremo di far conoscere le nostre propo-ste sulla politica europea e nazionale, come pure sui varitemi che concernono le comunità italiane in Europa. Par-leremo della nostra idea di Europa:

, libera dai condizionamenti dei grandi po-tentati finanziari, capace di progettare politiche di svilup-po uscendo dalla logica asfittica dell’austerità. Parleremodel nostro impegno per

. Faremo conoscere alcuni punti concre-ti della nostra iniziativa politica: lo stop alle spese militari,

la tassazione delle transazioni finanziarie e dei grandi pa-trimoni mobiliari ed immobiliari, la ricostruzione di qua-dro di diritti a tutela del lavoro, una nuova stagione di dirit-ti civili ed individuali, la piena cittadinanza ai giovani ita-liani figli di migranti, la riduzione dei costi della politica.E infine spiegheremo le nostre proposte per

: una rete effi-ciente di servizi consolari e di tutela delle nostre comunità,contro la chiusura indiscriminata di sedi consolari e la pro-gressiva esternalizzazione dei servizi; una politica coordi-nata e moderna di promozione della lingua e cultura italia-na nell’ambito di un intervento pubblico forte da parte delMAE, contro la riduzione dei docenti e contro il taglio del-le risorse, per definire finalmente regole e forme certe difinanziamento dei vari soggetti accreditati a realizzare leiniziative scolastico-culturali. Denunceremo

per gli italiani all’estero e chiederemo che si ricono-scano anche ai nostri emigrati le agevolazioni per la primacasa. Ci sembrano a questo proposito poco credibili alcuneiniziative di parlamentari uscenti che, dopo aver votatosenza batter ciglio i provvedimenti sull’IMU , oggi ne sco-prono

Vendola

un’Europa sociale e

democratica

una svolta sociale, economica e

morale dell’Italia

un nuovo cor-

so delle politiche degli italiani all’estero

la beffa della

IMU

·

·

·

i profili di incostituzionalità.

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Erano gli anni della seconda guerra mondiale e gli StatiUniti stavano progettando lo sbarco in Sicilia, che sareb-be avvenuto a luglio di quell’anno. L’Italia nello stessoanno avrebbe chiesto l’armistizio, dando la stura alla tra-gedia dell’occupazione nazista, della guerra partigiana eai drammatici eventi conseguenti la nascita della Repub-blica di Salò. E nessuno, in quei mesi concitati, affrontò inmodo approfondito tutti i dubbi legati a un omicidio pas-sato quasi in sordina.Eppure era stato un uomo importante dellalotta civile per i diritti dei lavoratori e per il movimentoantifascista. Un uomo impegnato in prima linea fin daglianni Venti e inviso alle autorità americane per il suo impe-gno in favore dei lavoratori e contro i sindacati corrotti.Nato a Sulmona nel 1879, Carlo Tresca visse i primi annidella sua vita in una famiglia che come tante dell’epoca,combatteva quotidianamente per sopravvivere e come tan-ti, anche Carlo fu costretto a lasciare temporaneamente isuoi studi dopo il diploma. Venuto in contatto con alcuniferrovieri sindacalisti trasferiti a Sulmona per punizione,Tresca iniziò ad appassionarsi alla causa socialista e intra-prese una collaborazione con il periodico socialista

. Nel 1904 i suoi scritti fortemente polemici gli val-sero una condanna a un anno di carcere e a sei mesi di domi-cilio coatto. Per evitare la condanna il giovane abruzzesedecise di emigrare prima in Svizzera e poi negli Stati Uniti.

Carlo Tresca

“Il

Germe”

di Tino D’Amore

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A Filadelfia Carlo Tresca entrò subito in contatto con ilmondo operaio militante assumendo la direzione de

, organo della Federazione Socialista Italiana,fondato nel 1902 e battendosi per i diritti dei lavoratoriindustriali. Dimessosi nel 1906, Tresca passò prima a

e poi fondando egli stesso, a Pittsburgh,nel 1908, un proprio settimanale, .I suoi interventi e i suoi scritti attirarono inevitabilmentegli strali delle autorità religiose e statali e dopo la soppres-sione de “La Plebe” (avvenuta nel 1909), il giornalistaabruzzese si trasferì a New Kensington, per assumere ladirezione de .Gli scioperi di Lawrence e Mesata Iron Range organizzatidall’IWW lo videro protagonista pur non facendo maiparte di tale organizzazione sindacale. Durante tali mani-festazioni l’abruzzese conobbe anche Elisabeth GurleyFlynn, che divenne la sua compagna fino al 1925. Entratoin contrasto con l’IWW, Tresca se ne allontanò ma subìcomunque la repressione da parte delle autorità americaneche lo arrestarono a Chicago insieme ad altri 166 militantisindacalisti.

Prosciolto da qualsiasi accusa, l’abruzzese nel 1917 ac-quistò , trasformando un giornale politicoletterario e artistico in un quindicinale per l’ educazione el’elevamento intellettuale fra i lavoratori italiani (queste leparole usate per presentare la propria linea editoriale). IlMartello si avvalse della firma di e

, personaggi illustri dell’antifascismo italiano e sibatté in favore degli anarchici italo-americani accusati in-giustamente di alcuni omicidi di stampo politico.

Grazie all’azione del foglio diretto da Tresca furono assol-ti e nel 1927,

nel 1932 e nel 1933. In questi stessianni Carlo Tresca pubblicò

(l’ultima edizione venne pub-blicata da Alexandria nel 1987) e che nel 1926 divenneuna rappresentazione teatrale.

“Il

Proletario”

“La

voce del popolo”

“La Plebe”

“L’Avvenire”

“Il Martello”

Ezio Taddei Virgilio

Bozzoli

Donato Carillo Calogero Greco Clemente

Lista Athos Terzani

“L'attentato a Mussolini: ovve-

ro, Il segreto di Pulcinella”

(1)

(1) Gli Industrial Workers of the World (sigla: IWW) è un'as-sociazione militante “radicale” del movimento operaio statuniten-se nato quando ai lavoratori erano riconosciuti pochissimi diritti,specialmente se immigrati. Il sindacato fu ideato il 2 gennaio del1905 e fondato a Chicago nel giugno dello stesso anno, con la reda-zione dell'Industrial Union Manifesto. Il sindacato esiste ancora,anche se la sua vera storia si fermò alle soglie degli anni Venti.

STORIA

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Perché questo è uno di quegli angoli d’Italia che vannoscoperti senza clamori, penetrandovi con il piacere delpasso lento e con il ritmo del fiume che rallenta per farsiaccogliere in un abbraccio dal MareAdriatico. Sarà il mo-do migliore per trovare un altro degli infiniti tesori disse-minati nella terra italiana. Un punto di partenza per un per-corso che avrà come punto di riferimento il fiume Po e ilsuo delta, e come città di riferimento Rovigo.Abitato anticamente dai veneti (solo omonimi degli at-tuali corregionali) e in seguito dagli etruschi e infine dairomani, il Polesine è una terra letteralmente strappata alleacque, e spesso posta sotto il livello del Mare.Gli etruschi furono i primi a intraprendere le opere di boni-fica per modificarne l’orografia paludosa. Costruironocanali chiamati “fosse” che l’ingegno tecnico dei romani

ampliò: le fosseAugusta, Clodia, Filistina, Flavia, Messa-nicia e Neronia nel I secolo d.C. permettevano di navigareda Ravenna ad Aquileia rimanendo sempre all'interno dilagune percorrendo canali artificiali e tratti di fiumi.Appartenente al Regio X Venetia et Histria, il Polesine (ilnome deriva dal latino medievale “polìcinum” ossia terrapaludosa) subì una prima grande trasformazione dopo lacaduta dell’Impero Romano d’Occidente.A causa della scarsa manutenzione delle opere idraulicheil territorio ritornò paludoso, scarsamente appetito dai bi-zantini (cui vennero affidate le zone settentrionali) e dailongobardi (che vi fondarono il Ducatus Ferrariae).Il riemergere di alcune terre nell’alveo dell’Adigetto e lafondazione dei primi nuclei abitati di Badia Polesine, Len-dinara, Villanova del Ghebbo, Villadose e Rovigo, segna

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ECOTURISMO

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la nascita ufficiale della terra del Polesine. Le alterne vi-cende storiche lasciarono proprio a Venezia il compito didare inizio alla vasta opera di canalizzazione e bonifica delterreno, che negli anni seguenti avrebbero finalmente sta-bilizzato questo lembo d’Italia che degrada verso il deltadel Po. Entrato a far parte del Regno Lombardo/Veneto, ilPolesine fu annesso all’Italia nel 1866 con la terza guerrad’indipendenza ma videmolti dei suoi abitanti emi-grare verso il Brasile e l’Ar-gentina o verso altre cittàindustriali del Piemonte edella Lombardia, anche acausa delle periodiche e tra-giche alluvioni.Il 17 settembre 1882 l’Adi-ge inondò il territorio fino alCanalbianco costringendo63 000 persone ad abban-donare la terra e ad emigra-re in SudAmerica.Luogo di incontro del fiu-me con il mare, il Polesineoffre ai visitatori ancoratracce della centuriazionedel territorio operata dairomani. La strada che daRovigo porta adAdria è probabilmente l’antico decumanomassimo. Molti erano i castelli fortificati presenti nellazona a testimonianza delle lotte tra Estensi, Scaligeri e Pa-dovani: il castello di Ficarolo (1112) che venne sommersodalle acque del Po, i castelli di Bergantino e Melara furonodistrutti nell’800, il castello di Loreo f u teatro di sangui-nosi scontri durante la guerra tra la Serenissima e Genova.Tra Rovigo e Adria nacquero anche numerose istituzioniculturali, che nel 1300 produsse l’istituzione della scuolapubblica. La straordinaria opera di bonifica realizzatadall’uomo non ha cancellato il profilo ribelle di una terrain perenne lotta con le forze della Natura, regalandole stra-ordinarie potenzialità.

Il mare che bagna il Polesine rende la provincia di Rovigouna delle prime produttrici di pesce azzurro in Italia. Nel-le sue acque è possibile non solo pescare sardine, cefali edalici di ottima qualità, ma anche delle ottime anguille, cheiniziano il loro ciclo vitale nel lontano Mar dei Sargassi,per finire, dopo quattro anni ed un lungo viaggio, nel Deltadel Po. L'anguilla delle Valli del Delta rappresenta la vera

eccellenza dell’offerta gastronomica del Polesine e puòessere consumata fresca o marinata.Magari accompagnatadalle eccellenti varietà di riso arborio, carnarolo, vialonenano o baldo. Coltivato nelle aree dismesse della barba-bietola da zucchero, il riso rappresenta un’altra eccellenzadel territorio, come gli asparagi , il radicchio, il melone,l’aglio bianco del polesine (che ha ottenuto il marchioDOP), la polenta bianca di mais o il pane di Loreo.

Avvicinandosi al mare, e arrivando nelle laguna di Caleri enella Sacca di Scardovari bisogna però fermarsi per assag-giare le cozze e le vongole tipiche del territorio del Polesi-ne. Qui i mitili non vengono pescati ma “coltivati” comefossero prodotti di terra, raccolte a mano e ponendo a rota-zione i “terreni di coltura”. Tramandata di padre in figlioda generazione, la coltivazione della “Vongola del Polesi-ne” e della “Cozza di Scardovari”, rappresenta una

Adria

I canali del Delta del Po

Coltura di Radicchio

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CULTURA

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La porta di Mulazzo

delle tipicità del Veneto e nelle osterie tipiche del Deltavengono preparate con metodi semplici e tradizionali.

Capoluogo del Polesine, Rovigo deve molto alla cultura.È grazie al poeta Ludovico Ariosto che il suo nome latino“Rhodigium” viene associato alla parola greca “rhòdon”ossia rosa.

Rovigo viene denominata in un documento dell’834 co-me “Villa” vicino a Gavello nell’incrocio di vecchie stra-de con il ramo dell’Adige chiamato in periodo più tardoAdigetto, che si staccava da Badia verso sud. Nel 920 vie-ne fortificato dal vescovo di Adria, Paolo Cattaneo, perdifendere la sede vescovile dagli assalitori ungari. Finitasotto la giurisdizione degli Estensi, la cittadina nel 954passò ufficialmente nelle mani della potente famiglia conil Sacro Romano Imperatore Enrico VI.Aricordare la pre-senza degli estensi è il mastio del castello, conosciuto co-me “Torre di Donà”, una torre in muratura alta 66 metri esicuramente la più imponente opera muraria dell’epoca.Nel XV secolo Rovigo divenne territorio della Repubblicadi Venezia e tale rimase per tre secoli. Il segno veneziano èben visibile nella torre civica costruita in Piazza VittorioEmanuele II e nella colonna con il Leone di San Marco.

Su progetto di Francesco Zamberlan, Venezia costruì an-che il tempio della Beata Vergine del Soccorso (conosciu-to come Rotonda), il cui interno è ricco di decorazioni etele raffiguranti i podestà veneziani che vi governaronofino a metà del XVII secolo.Prima dell’inizio della dominazione francese, Rovigo vi-de l’ampliamento del Duomo e la realizzazione di Palaz-zo Roncale e Palazzo Angeli, due capolavori dell’ediliziaprivata. La rivoluzione francese cambiò ancora una voltale carte in tavola consegnando al Regno Austroungaricoprima e al Regno d’Italia poi (1866) una città che si arric-chì del Teatro Sociale e dell’Accademia dei Concordi.

“La terra, il cui produr di rose

Le dié piacevol nome in greche voci”

Inseriti nel poema dell’Orlando Furioso i versi di Ludovi-coAriosto hanno lasciato il segno nella municipalità rodi-gina che ha scelto proprio la rosa come uno dei simbolidella città, lasciando ai visitatori il gusto di scoprire le al-tre bellezze tipiche del territorio. E tra essi vi sono adesempio i canali. Adigetto, Ceresolo, Rezzinella, Valden-tro, Canalbianco, Pontecchio, Zucca ... ogni rodigino co-nosce bene i nomi dei tanti canali artificiali che solcano lagriglia cittadina, ricomponendo su scala minore quellache è la geografia tipica che a pochi chilometri verso Estdisegna il territorio della provincia: l’inizio del grandeDelta del Po. E ogni viaggiatore dovrebbe trovare il tem-po di soffermarsi tra le vie cittadine per assaporare questastrana Italia dal passato paludoso e dall’immensa ricchez-za fluviale. Storica, naturalistica e gastronomica.

Rovigo, Piazza Vittorio Emanuele

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TendenzeModa

primavera / estate 2013

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MODA

di Emily Johnston

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CULTURA

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MODA

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Si pensi a “ (1998)con Tim Roth, dal monologo” di AlessandroBaricco, al magniloquente “ (2009), film coralecon un cast enorme ed eccezionale, ritratto storico e senti-mentale del comune di Bagheria (in provincia di Palermo)dagli anni '30 agli '80 del XX secolo. Un “internazionali-smo” di Tornatore che ora si ritrova anche in altri registi diuna generazione successiva, come Paolo Sorrentino o, vi-sta la sua fortuna negli Stati Uniti, Gabriele Muccino.

La leggenda del pianista sull'oceano”

Novecento”

Baarìa”

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CINEMA

Questa mentalità internazionale e questa qualità superio-re rispetto alla media si ritrovano anche nell'ultima pelli-cola del regista siciliano: “ (2013).

Virgil Oldman (Rusch) è un sessantenne antiquario e bat-titore d'aste di rinomata fama. La sua vita è abbiente, masolitaria, rivolgendo la sua passione e la sua anima soloall'arte. Non ha mai avuto una donna con sé, ma un giornoconosce (telefonicamente) la giovane ereditiera Claire,che lo incarica di valutare gli oggetti preziosi che arreda-no la sua villa e di cui vuole liberarsi.

che mette continuamente in comunicazione finzione e

La migliore offerta”

Girato tra l'Italia (Bolzano, Trieste, Roma, Milano, Udine),Vienna e Praga, direttamente in lingua inglese, il film rap-presenta ancora una volta il Tornatore capace di farsi autoreadatto anche all'estero. Si può definirlo un thriller “artisti-co”, con un lato altamente freddo e romantico, servito daattori eccezionali, capeggiati da , in prima filacon , e .

La ragazza non si presenta mai agli appuntamenti con Vir-gil, esercitando così un forte fascino sull'uomo, che, du-rante le sue visite professionali, inizia a indagare sulladomma e a scoprire un antico “meccanismo” nei sotterra-nei della villa.Ne “ , Tornatore evita alcuni suoi puntideboli, presenti, ad esempio, nel precedente , comeun certo gusto per l'enfasi e la magniloquenza. Il concen-trarsi su un film scevro da qualsiasi obbligo di tenere contodella Storia lo porta a soffermarsi e a lavorare maggior-mente sulla storia, sul plot. Imbastendo un interessantegiallo artistico, che si muove in un contesto intricatissimo

verità. Un “meccanismo”, per dirla come nel film, che siaggira su due livelli: il chiarirsi della trama e del misterodi Claire, scoperto da Virgil, che va di pari passo al ricom-porsi dell'automa antico ritrovato dal banditore.Tornatore dimostra ancora una volta che in Italia si posso-no fare film di un certo spessore sia artistico che produtti-vo. Non solo filmetti e provincialismo.

Geoffry Rush

Jim Sturgess Sylvia Hoeks Donald Sutherland

La migliore offerta”

Baarìa

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Questo ortaggio viene coltivato soprattutto lungo le costedel Mediterraneo e nell'Europa meridionale, cioè in re-gioni a clima molto caldo o temperato/caldo.Pur essendo perenne, almeno nei paesi di origine, da noisi tratta come annuale, rinnovando la semina a fine inver-no per raccogliere i frutti nel corso dell'estate e nel primoautunno. Come in molte altre solanacee, anche nella me-lanzana, in particolare nelle foglie e nelle altre parti verdi,sono contenuti dei composti velenosi.I frutti, invece, sono commestibili e saporiti, se cotti e cu-cinati a dovere. Si coltivano numerose varietà, che diffe-riscono per la forma, la grossezza e il colore dei frutti; lepiù pregiate sono le melanzane tonde, ovali o lunghe abuccia nerastra o violacea.Meno comune è la melanzana bianca ovale, egualmentesaporita. Questa varietà non va però confusa con il Sola-num ovigerum, coltivato unicamente a scopo ornamentaleper i caratteristici frutti che, per forma, grandezza e colo-re, simigliano a un uovo di gallina (questa specie è cono-sciuta infatti come piane delle uova).

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CULTURA

di Simona Guidicelli

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BENESSERE E SALUTE

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Quando si raccoglie

Come si utilizza

Come si riconosce

Come si prepara per la conservazione

Per essiccare le melanzane

Un'insalata vitaminica

Contro il mal di denti

Un tonico contro il viso irritato

Contro le morsicature di serpenti

Ascopo terapeutico si colgono i frutti ben maturi, da cui sistacca la buccia con una parte della polpa.

La melanzana, apprezzata come ortaggio, non è ancorasufficientemente valorizzata per le notevoli proprietà tera-peutiche, analoghe a quelle del carciofo. Infatti, ha azionediuretica, colagoga e coloteria, disintossica l'organismo edè utile per diminuire il tenore del colesterolo nel sangue.

È una pianta erbacea annuale, assai vigorosa e alta fino ad1 metro, con fusto eretto e ben ramificato. Le foglie sonooblunghe, di colore verde e sfumature violacee, forte-mente pelose e talvolta con picciolo spinescente. I fruttisono delle bacche carnose, oblunghe, tondeggianti o an-che irregolari, violacee o nerastre.

Le foglie si fanno essiccare all'aria e si conservano in sac-chi di carta; il frutto viene consumato fresco o essiccato.

Tagliare a fettine e metterle sotto sale. Dopo 2 orescolarle, asciugarle e porle al sole, possibilmenteappese a un filo. Ritirare alla sera. Quando sarannoasciutte, far essiccare all'ombra.

Mescolare pomodori tagliati a fettine, cubetti di melanza-na, fettine di barbabietola, pochi capperi, prezzemolo tri-tato, olio e sale (se piace qualche goccia di aceto di mele).La melanzana contiene vitamina B e C ed è molto adattaanche ai convalescenti e a chi manca di tali vitamine.

Versare in un quarto di acqua calda 3 cucchiai di foglie dimelanzana e far cuocere lentamente per 15 minuti, sino afar assorbire interamente l'acqua. Stendere il cataplasmasu di una garza e applicarlo sulla guancia, togliendolo an-cora tiepido. Rinnovare le applicazioni due, tre volte algiorno.

Far bollire per pochi minuti in un quarto di acqua calda uncucchiaio di foglie. Filtrare e spremere bene. Aggiungereil succo di metto limone e usare al mattino e alla sera dopola normale pulizia della faccia.

Far cuocere una manciata di foglie con poca acqua sino afarla assorbire. Porre il cataplasma sulla parte colpita.

Ingredienti per 4 persone:

8 melanzane piccole o 4 grosse

6 acciughe

mollica di pane, 1 uovo

prezzemolo, aglio

pangrattato, olio

Per preparare questo saporito piatto, che fa

parte della cucina meridionale, e che può esse-

re servito oltre come contorno, anche come

antipasto, l'ideale è disporre di quelle piccole

melanzane che hanno forma allungata, pochi

semi e polpa soda e gustosa.

Dividete le melanzane a metà nel senso longi-

tudinale ed estraete un po’ della polpa e i se-

mi; rosolatele poi per pochi minuti nell'olio bol-

lente. Preparate il ripieno mescolando la mol-

lica di pane, ammorbidita in un po’ d'acqua e

strizzata, con un trito di prezzemolo, acciughe

ed uno spicchio d'aglio. Legate il composto

con un rosso d'uovo e farcite le melanzane, di-

sponendole quindi in una teglia unta d'olio; co-

spargetele con n po’ di pane grattugiato, irro-

ratele con olio d'oliva e informatele per 20 mi-

nuti a 200 gradi circa, facendole dorare.

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ENOGASTRONOMIA

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Molto diffuso nel Rinascimento, dove appare rappresen-tato in diverse opere pittoriche tra cuidi Vincenzo Campi, e di Giu-seppeArcimboldo, la tradizione vuole che giunga in Fran-cia grazie a , moglie di , par-ticolarmente ghiotta dei cuori di carciofo.

In Francia la sua diffusione in età moderna fu consistentealmeno quanto quella di funghi e asparagi, perni della nuo-va cucina post-rivoluzionaria. L'ultimo colpo d'ala alladiffusione del carciofo viene dato dall'avvento e dalla pro-pagazione dell'industria conserviera, che ne fa lievitare ladomanda. L'Italia, terra poco avvezza a record di questotipo, è ancora la patria elettiva di questo ortaggio, che ilBel Paese coltiva in una quantità pari a qualcosa come il40% della produzione mondiale.Un dato di questo tipo non può che essere accompagnatodalla forte connotazione che le cucine regionali traggonodall'utilizzo del carciofo. È il caso della Liguria, dove ilcarciofo, molto apprezzato a crudonel pinzimonio, viene

“La fruttivendola”

“L'estate” “Vertummus”

Caterina de Medici Enrico II

non di menoutilizzato a cotto nella celebre

, tipica dell'avventodella primavera, a base di pasta sfo-glia, bietole e uova.Specialità della cucina del Lazio so-no invece i ,ossia stufati in olio d'oliva, brodovegetale, prezzemolo, aglio e men-tuccia, e il ,il cui nome tradisce fortementel'origine ebraica: dopo aver monda-to i carciofi delle foglie esterne piùdure, i cuochi ebrei del ghetto ridu-cevano i gambi lasciandone 3 o 4centimetri. Con lo spelucchino gira-vano intorno ad ogni carciofo, ta-gliando le fogli e creando una spirale

intorno alla testa. Dopo averli passati col limone e messi abagno in acqua fredda e limone, ne aprivano le foglie conle mani e li salavano. I carciofi venivano quindi deposti inun tegame colmo di olio extra vergine con uno spicchiod'aglio e cotti insieme a una tazzina d'acqua per 15 minuti.Successivamente, si procedeva alla doratura dell'ortaggio

in un 'altra padella di olio caldo, pri-ma di servirli con una spolverata diprezzemolo e origano tritati.Altro modo di consumare i carciofialla romana è crudi, a lamelle, ininsalata. Per chi è ghiotto di primipiatti, le ricette a cui attingere a pie-ne mani sono numerose: si va dalceleberrimo risotto alle paste , incui i carciofi appaiono forse nellaloro versione più ghiotta: quella dicrema. Per la preparazione è suffi-ciente tagliare la parte superiore delcarciofo, togliere le foglie esterne,tagliarli a spicchi e deporli, insiemead aglio e sale, in un tegame con unvelo di olio extra vergile di oliva.Non appena i carciofi sono spappo-lati, devono essere passati e ridotti auna crema densa, che sarà riposta in

un vasetto su cui sarà versato un filo d'olio a crudo.I vasetti, per la conservazione, dovranno essere fatti bolli-re per 20 minuti. Il condimento della pasta, come avvieneper il pesto alla genovese, prevede che a fine cottura siamalgami il sugo con un mestolo d'acqua calda che neesalti la cremosità. Sulla pasta, preferibilmente sedani omaccheroni, si potrà grattugiare formaggio a piacere. Segradito, spolverare il piatto con del pepe nero macinato.Un accenno doveroso va infine fatto alle quattro tipologiedi carciofo italiano che si fregiano di un marchio di tipicità.Parliamo di tre IGP, appannaggio del Carciofo di Pae-stum, del carciofo brindisino e del carciofo romanesco

“Tor-

ta pasqualina”

“Carciofi alla Romana”

“Carciofo alla Giudia”

Cuori di carciofo

Carciofo alla Giudia

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del Lazio, e di una DOP, concessa al Carciofo Spinoso diSardegna. Questo peculiare frutto, coltivato in provinciadi Sassari, può essere consumato in pinzimonio, elimi-nando le foglie esterne più dure, vi si può fare un' ottimasalsa o può essere parte integrante di squisite torte salate.

Particolarmente tenero e poco astringente, è eccellente an-che in insalata o condito , alla sarda, con scaglie di bottargao bottarga grattugiata. I gastronomi sardi giurano che è de-lizioso se utilizzato come ripieno delle - la tortacon pasta a base di semola rimacinata e strutto - e indimen-ticabile con seppie e calamari, con la carne di agnello o inabbinamento con le patate.

panadas

CULTURA

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Carciofo Spinoso di Sardegna

AGENDA DI FEBBRAIO

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