Visto da l'Altraitalia

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l’altraitalia numero 21 - giugno 2010 Fr. 2.80 Euro 1.80

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La rivista mensile dedicata agli italiani all'estero

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Tra una festa e l'altra, una commemorazione e l'altra, una manifestazione el'altra ... mi convinco sempre più che la vera rivoluzione debba iniziare danoi cittadini italiani residenti all'estero. E per rivoluzione non intendo ladiscesa in campo con armi e cartucce o spade affilate ma, semplicemente,penso alla rivoluzione dei comportamenti e del pensiero.

Ammettiamolo: siamo tutti un po troppo fermi sulle nostre posizioni eun po' ... troppo critici spettatori di una fase storica di profondicambiamenti, immersi in che incoraggia allacritica, che porta ad alimentare solo le negatività, che impedisce di esserelungimiranti nel cercare le soluzioni per rendere migliore il contesto di vitache ci circonda, a non essere interessati al benessere del nostro prossimocosì come fosse il nostro!

Ammettiamolo: siamo tutti presi a voler difendere, senza che questoimplichi però troppi sforzi al di là di lunghi, ripetitivi ed inutili soliloqui,quei ruoli che abbiamo conquistati, occupati a pensare unicamente a noistessi dimenticandoci di quelli che sono i reali problemi, o meglio lenecessità, della collettività, a rivendicare diritti che hanno tutti i crismidell'essere al limite dell'obsoleto.

Continuiamo a lamentarci sempre, tanto, troppo, esageratamente!

Eppure ci sarebbero le potenzialità per aprirsi a attivandofinalmente quei processi di vera maturazione che potrebbero cambiaresignificativamente il nostro ; ma ... cisono troppi ma!

E così, iniziative che meriterebbero di essere guardate con un occhio diriguardo per il grande impegno e coraggio con cui si tenta di realizzarle, perl'utilità che queste potrebbero avere, per il prestigio che ne potrebbederivare, sono, invece, immediatamente oggetto di facili critiche, di presedi posizione incomprensibili circa le incompatibilità dei ruoli di coloro chesi sono resi disponibili a, finalmente, realizzare un progetto, investendomolto del loro tempo, senza chiedere niente a nessuno e, soprattutto, senza

, pur nella consapevolezza, fondata (e come!), di poterdivenire oggetto di polemiche e rimproveri.

Così è stato per il progetto Casa d Italia a Zurigo! Si contano sulle ditacoloro che hanno manifestato la propria solidarietà, che hanno garantito il

un acqua non più cheta

nuova vita

mondo di italiani residenti all'estero

piangersi addosso

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di Maria C. Bernasconi

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La rivoluzione

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loro appoggio, che si sono resi disponibili e collaborativi, che hanno fornito suggerimenti utili finalizzati allaconcretizzazione di un'idea, forse ambiziosa ma fattibile, che potrebbe essere un modello applicabile ad altrerealtà similari.

Questo strano, inspiegabile modo di vivere l'italianità rischia di renderci completamente miopi, di farci appariresempre meno credibili, di farci perdere, in maniera definitiva, quanto ancora sembra esserci di buono e, a questopunto, direi, molto prezioso.

Smettiamola di rimanere tutti saldamente aggrappati ai nostri ruoli del passato, a situazioni che hanno visto,negli anni, cambiamenti sostanziali e dimostriamo di essere capaci di grandi rinnovamenti, moderni erivoluzionari. Mettiamo in atto quella rivoluzione del comportamento e del pensiero per ritrovare i nostri valori,per dimostrare di essere capaci, noi che viviamo fuori dall'Italia, di saper fare meglio di una parte dei nostriconnazionali in Patria.

Si ha l`impressione di ritrovare Stockhausen tradotto e riadattato in parole, cercandoaffannosamente di sintetizzare alla sua maniera il detto e ridetto, peraltro talmente infarcitodi creme e cremine da fargli completamente perdere l essenza.

Mi riferisco alle svariate riunioni più o meno organizzate e più o meno improvvisate che sitengono con una certa regolarità e vengono chiamate in vita dai partiti. Lo sparuto pubblicopresente, spesso motivato a partecipare nella speranza che il tema all ordine del giorno vengatrattato con personalità, coerenza, critica costruttiva dai responsabili e che le soluzioniventilate a priori trovino spazio per dibattiti costruttivi, si trova spettatore suo malgrado ditelenovelas alla cinquecentesima puntata.

Lun onorevole dice quello che tutti hanno già letto nei giornali o ascoltato in televisione e poiscappa per un altro impellente impegno, l altro va fuori tematica non rinunciando nè ademagogia nè a teatralità ed i calibri meno importanti si dilungano negli arzigogoli barocchidi elucubrazioni pindariche - per i voli ci vogliono le ali - come gatti che si stiracchiano al sole.

Dopo le due ore di rito tutti a casa fino alla prossima tornata, ancora una volta convinti -ricordo che il Parini asseriva: - che alla prossima le cose cambieranno.Noi pauperi, noi tapini

di Gianni Lorenzo Lercari

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POLITICA

Nella sua icona storico-letteraria F ontamara loscrittore abruzzese Ignazio Silone ci presenta untoccante episodio di amara realtà sociale, nella quale isuoi cafoni, espressione lessicale di ordine metaforiconon dispregiativa in riferimento ai poveri contadinidella sua terra natia, che, perennemente, dovendosiconfrontare con un'aspra quotidianità di miseriaagricola, lottavano in una estenuante contesa per lapropria sopravvivenza e dei loro cari congiunti control'abuso e la prepotenza dittatoriale del locale potestà-impresario, il quale aveva arbitrariamente deviatol'amara acqua di un ruscello verso le terre di suaappartenenza, impossessandosi così della maggiorquantità di acqua a scapito dei miseri cafoni , chenon potevano più sufficientemente irrigare i lorocampi coltivati.

Il furbo sindaco del villaggio Don Circostanzaraggirando astutamente l'ingenuità dei miseri cafoni,caratterizzata da una profonda ignoranza dicomplessità giuridico-sociale, ha voluto mediare tra leparti contendenti spiegando ai miseri contadinisiloniani che bisognava cedere de jure al potestà

tre quarti dell'acqua e la quantità rimanente nellamisura di tre quarti spettava ai fontamaresi: in talmodo ambedue le parti, conformemente alragionamento opportunistico del sindaco, avrebberoottenuto un po' più della metà sulla base di unipotetico criterio di apparente uguaglianza.

In maniera affine il Berlusconi da oltre sedici annidella sua ascesa al potere politico, giocandosull'ingenuità di un'ingente porzione dell'elettorato,poco critico e quindi ignaro della gravità economica e

di Umberto Fantauzzo

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democratica del paese, per il tramite dei suoimessaggeri mediatici e adepti politici, vendendofumo, tenta di incantare costantemente gli italiani.Purtroppo la prevalente maggioranza dell'elettoratocredulonamente abbocca concedendogli la fiduciapolitica.

Dopo un biennio di crisi economica, dall'iniziodell'anno solare 2008, il Cavaliere, da abile illusionistacon il suo taumaturgico ottimismo, ha ipnotizzato gliitaliani ingannandoli sulla precaria situazionefinanziaria, fingendo di ignorare che il nostro paese, alivello mondiale posizionato al quarto posto di nazionipiù indebitate, si trovasse ad alto rischio dopo laGrecia, al pari della Spagna Portogallo ed Irlanda.

I m p r o v v i s a m e n t e , c o m e p e r i n c a n t o ! ! ! ,l'improcrastinabile esigenza una dura finanziaria, dinominalmente ventiquattro miliardi di Euro,realmente di ottanta. A tale provvedimento di

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risanamento a fortiori seguiranno prossimamentefinanziarie più cruente a detrimento di tutti i cittadiniitaliani, i quali, conformemente al ben noto detto delfamigerato comico partenopeo TOTÒdovranno ulteriolmente svuotare le loro tasche.

In quale ruolo di commedia carnascialesca sipresenterà il Premier al cospetto degli elettori italianiper leggittimare la necessità di un'inclementefinanziaria? Con la sua consueta parvenzaammaliatrice, da elegante bellimbusto dal doppiopetto ed il suo eterno smagliante sorriso Durbans ,con stile autocelebrativo, disegnando in un'intervistaun quadro catastrofico innescato da un attaccoimprovviso dichiara testualmente:

eproseguendo, con insistente enfasi autoreferenziale,rivendica il merito personale per

. Dunque unamanovra che

. (La Repubblica 29 Maggio 2010).Complimenti! agli elettori del PDL per avereintelligentemente indivuato ed elevato al poteresupremo dell'esecutivo italiano il più intelligente emiglior d'Europa, o forse anche del mondo?.

Però il superintelligente Premier ignora il particolaredella atipica peculiarità fenomenologica di esclusivamatrice italiana da descrivere come di seguito: il totaledelle (dicasi 624000)

AUTOBLU destinate alla privilegiata casta politica,sociale e militare italiana (la più previlegiata nelcontesto europeo e forse mondiale), che costano, alpubblico erario nazionale ovvero a tutti i cittadiniitaliani l'importo lunare di ventuno miliardi di Euroannualmente.

Se l'Italia, con maggiore modestia di rappresentanzaprotocollare, su questo versante, si fosse allineata allenazioni più industrializzate del mondo come StatiUniti settantaduemila auto blu, Inghilterracinquantaseimila, Germania cinquantacinquemila

ed io pago!!!!!

da parte delgoverno italiano non c'è stato neanche un attimo diesitazione, abbiamo rimesso la barca sulla giusta rotta esenza mettere le mani in tasca agli italiani

essere stato tra i primiPREMIER ad intuire la gravità della crisi e a reagiretempestivamente in maniera adeguata

inevitabile non ha fatto macelleriasociale

premier

seicentoventiquattromila

Francia cinquantaquattromila, la famigerata recentefinanziaria di lacrime e sangue per gli italianisarebbe stata superflua.

Felicitazioni cordiali a tutti gli elettori berlusconianinon solo per l'intelliggente tempestività del premierma essenzialmente per il suo elevato senso diopportunità protocollare in quanto costui in occasionedella presidenza di turno dell'Italia presso L'OCSE, ilgiorno 27 maggio in funzione di presidente dellamedesima istituzione, durante una conferenzastampa, dal suo elevato podio presidenziale, in unadelle sue consuete inveraconde gaffe, affermatestualmente

(La Repubblica 28/ 05 /2010), riferensosiprobabilmente ad un discorso mussoliniano.

Con una tale inopportuna (a)storica citazione inpresenza del presidente israeliano Netanjahu in primafila, Berlusconi rivela una totale assenza di empatiaumana unitamente ad una radicale ignoranza storica.In tale contesto, in virtù dell'affinità tra le dueideologie: fascismo mussoliniano e nazismohitleriano, sarebbe opportuno evidenziare perobiettività storico-comparativa in forma di breveinciso: - se ipoteticamente la cancelliera tedescaAngela Merkel o uno dei suoi ministri e deputatiparlamentari giammai osassero proferire un analogovergognoso riferimento con Hitler verrebberoautomaticamente estromess i dal la car icaparlamentare-governativa e immediatamente espulsidal loro partito di appartenenza con conseguentiprovvedimenti penali, in quanto la costituzionetedesca sotto forma di imperativo categorico nonconsente alcun tipo di apologia di regime hitleriano ocomunque alcun tipo di riferimento sul merito; tantomeno che un nipote del medesimo dittatore austriacoportatore di tale indegno nome divenisse membro delparlamento federale -. In Italia cosa accade sul merito?

È stato possibile aver una diretta discendenteparentale del duce: di cui possiamo essereenormemente fieri; ed inoltre il cavaliere, nella suapermanentemente sfacciata consapevolezza diimpunità si può permettere un tale grave ciarpameumano e culturale, esclusivamente all'uopo di destarescalpore ed efficacemente distrarre l'attenzione degliitaliani dalla gravità della situazione economica,politica e sociale della nazione.

In un ulteriore tentativo di palese manipolazione deicittadini il PREMIER insistentemente evidenzial'esigenza giuridica di procedere solertementeall'approvazione del ddl sulle intercettazioni nonché

con le seguenti frasi:

e prosegue controquesta impudica faccenda della intercettazioni.

Dicono che ho potere ma quello ce l'anno imiei gerarchi

LEGGE BAVAGLIOChiudiamo subito l'accordo, stiamo cadendo nel ridicolo

Sto conducendo una guerra Santa

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In questo senso il cavaliere mira ad una ulteriorerestrizione del diritto basilare di libertà di opinione edi espress ione: una conquis ta cul tura ledell'illumunismo e politica della rivoluzione francese;diritto inalienabile, inequivocabilmente recepito daipadri della costituzione italiana, i quali con enormeconsapevolezza democratica maturata dalla duraesperienza del regime fascista, da un'atroce guerramondiale e da una cruente resistenza alla dittatura,hanno saputo inserirla

che come di seguito recita:

Possibilmente il Cavaliere non avrà mai letto lacostituzione italiana e tanto meno l'articolo 21,nonostante ciò il medesimo, ben consapevole della suaesatta intenzione, sollecitando il ministro dellagiustizia Angelino Alfano suo emerito accolitopolitico, ad andare avanti con il ddl sulleintercettazioni, pretende di imbavagliare la stampalibera e democratica del paese, principalmente quellad'opposizione e di limitare gli spazi di azioneinquisitiva della indipendente magistratura ondegarantire per sé, i suoi familiari e la sua intera corte diparenti, amici, imprenditori e vassalli politici (come ilsottosegretario alla protezione civile Bertolaso e iltraffichino finanziario Anemone) un'assolutaimmunità e perpetuamente incontestabile impunità

nell'articolo 21 della costituzionedella Repubblica Italiana

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente ilproprio pensiero con la parola, lo scritto e ognialtro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta adautorizzazioni o censure.Si può procedere a sequestro soltanto per attomotivato dell'autorità giudiziaria nel caso didelitti, per i quali la legge sulla stampaespressamente lo autorizzi, o nel caso di violazionedelle norme che la legge stessa prescriva perl'indicazione dei responsabili.In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non siapossibile il tempestivo intervento dell'autoritàgiudiziaria, il sequestro della stampa periodicapuò essere eseguito da ufficiali di poliziagiudiziaria, che devono immediatamente, e nonmai oltre ventiquattro ore, fare denunziaall'autorità giudiziaria.Se questa non lo convalida nelle ventiquattro oresuccessive, il sequestro s';intende revocato e privodi ogni effetto.La legge può stabilire, con norme di caratteregenerale, che siano resi noti i mezzi difinanziamento della stampa periodica.Sono vietate le pubblicazioni a stampa, glispettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarieal buon costume.La legge stabilisce provvedimenti adeguati aprevenire e a reprimere le violazioni.

per il loro operato sia lecito che illecito, ed inoltre conla munificenza garantista elargisce un gradito regalo atutte le associazioni malavitose e criminali d'Italia.

Nel quadro delle celebrazioni del XVIII anniversariodella strage di Capaci (Palermo), doloroso evento incui il magistrato Falcone unitamente alla consorte ediversi uomini della scorta armata vennero trucidatiper vile mano della malavita mafiosa siciliana nellontano 22 maggio 1992, è stato organizzatosimbolicamente nell' Aula magna del famigeratopenitenziario palermitano l'Ucciardone un forum-dibattito con la partecipazione di diversi magistratiimpegnati sul fronte di lotta alla mafia con il giudiceGrasso, il procuratore capo di Palermo Messineo e lapresenza straordinaria dello Assistent AttornGeneral Lanny Antony Brauer, sottosegretario delDipartimento di Giustizia nel governo Obama. Ilmedesimo nel suo intervento di rito afferma

.

Messaggio preciso ed inequivocabile da parte di L .A.Breuer che certamente non costituirà una melodiamusicale all'insensibile orecchio berlusconiano.

nonvorrei che venisse impedito ai magistrati italiani di svolgereulteriormente il loro ottimo lavoro antimafia, leintercettazioni sono strumenti essenziali per le indagini. Lavostra legislazione come è stata fin'ora, risulta molto efficacenella lotta contro criminalità organizzata e non vogliamoche succeda qualcosa che impedisca ai magistrati dicontinuare l'ottimo lavoro svolto; perchè il rapporto dicooperazione tra Italia e USA è stato ottimo

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Anche l'ex presidente della FIAT Luca diMontezemolo promette solennemente di avere laferma intenzione di ricorrere alla Corte Europea diStrasburgo in caso di approvazione della a prioriincostituzionale .

Magistrati, giornalisti, diverse categorie professionalie potenziali vittime di questa strana modifica dinormativa costituzionale, implicante pesanti sanzionipenali e pesanti ammende pecuniarie per eventualitrasgressori, solidarizzano in un massiccio coro dicontestazione. A costoro si affiancherannopossibilmente i più disparati intellettuali e numerosici t tadini che dispongono di una cri t icaconsapevolezza civica e politica. L'Onorevole DiPietro IDV, dal canto suo promette strenua battagliacon il ricorso ad un Referendum.

Il Premier più intelligente d'Europa, per la suaprecipua virtù di abile visionario per aver profetizzatoanzitempo una galoppante calamità finanziaria nelvecchio continente e dunque con il suo fine e creativointuito recepito l'esigenza di una tale finanziariataglia-spese o per maggiore esattezza

per i cittadini, ingenuamente oscientemente, ignora che negli ultimi dieci anni(2000-2010) nel corso di due legislature gestite dalmagnate mediatico (pur considerando i tre breviperiodi esecutivi di centro sinistra D'Alema, Amatodue e Prodi per un lasso di tempo di tre anni e mezzo),il volume della spesa pubblica è aumentato del 45%,totalizzando un costo statale complessivo di oltreduecentoquarantaquattro miliardi di Euro, conun'incidenza sul PIL nazionale del 51% nell'annosolare 2009, essendo stato il CAVALIERE medesimounitamente ai suoi vassalli governativi, parlamentari e

LEGGE BAVAGLIO

SVUOTA-TASCHE

di partito il più generoso e capriccioso spendaccionenella storia della Repubblca Italiana per soddisfare leloro velleitarie esigenze di pomposa grandezza eprivilegi, come precedentemente menzionato con lamagnanimità di gestione delle .

In tale contesto sarebbe opportuno porre il quesito:con quale immorale sfacciataggine il Kaiser mediaticoe tutti i suoi cortigiani pretendono ingannevolmenteulteriori sacrifici dai lavoratori, dalle lavoratrici e daipensionati italiani?

L'incantatore populista Berlusconi, nel corso del suoitinerario imprenditoriale, nella creazione delle sueaziende, si è continuamente allenato ad esercitare ilpotere assoluto padronale da cui scaturisce lapeculiarità portante della sua personalità: l'indoleautoritaria ed assolutistica. Tali caratteristichestrutturali della sua patogena psiche lo inducono adesercitare il potere esecutivo, nel ruolo di responsabilesupremo dell'attuale governo, con atteggiamentodispotico, causando in costui una rovente brama disvuotamento democrat ico del la

con la vergognosa proposta di, attualmente nel suo

iter parlamentare per raggiungere la sua più ambitamira di esautorare la Magistratura subordinandolaalla sua autorità e sminuire il ruolo di organismidemocratici per ottenere la possibilità, da lui tantoagognata e poter così gestire l'Italia con stile padronalecome un'azienda di sua eslusiva appartenenza.

Forse la recente ricorrenza del sessantaquattresimoanniversario della Repubblica Italiana del due giugnoduemiladieci costituirebbe l'ultima celebrazionesvoltasi nella piena consapevolezza di libertàdemocratica; se malauguratamnete, il tentativod'introduzione della

ottenesse l'Imprimatur parlamentaretranquillamente potremmo dire

; critici cittadini Italiani ègiunto il momento di lasciare il Paese!!!.

624 000 AUTOBLU

CARTAFONDAMENTALE DELLA REPUBBLICAITALIANANORMATIVA BAVAGLIO

L A N A Z I O N E I TA L I A N A S I T R O VAA T T U A L M E N T E I N U N A I N S O L I TAEMERGENZA DEMOCRATICA

DEMOCRATICIDA LEGGEBAVAGLIO

DEMOCRAZIAITALIANA ADDIO

Foto © di Simona Aru

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di Paola CarcanoRITRATTI

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Clint Eastwood: 80 anni e non sentirli

Di smettere non ne ha proprio voglia, anzi, piùinvecchia più ci stupisce con i suoi capolavori.

il 31 maggio ha compito 80 anni, ma nonmostra segni di stanchezza né nessuna voglia diandare in pensione. Dopotutto ha detto recentemente:

.

Attore, regista, produttore (e perfino compositore),più di cinquant anni nel cinema, tante nomination e 4Oscar vinti, due con ed altri due con

. Lultimo film in ordine di uscitaè stato il toccante , sul Sudafrica e NelsonMandela (con Morgan Freeman e Matt Damon). Malui non solo sta già girando il suo prossimo film,

, un thriller soprannaturale ambientato traParigi, Londra, le Hawai e San Francisco, einterpretato da Matt Damon e Bryce Dallas Howard(la figlia di Ron Howard), ma sta già progettando il suoprossimo film: .

ClintEastwood

Guardo a Sidney Lumet, che ha più di 80 anni. E penso:sono un bambino. Ho ancora molto da fare

Gli spietatiMillion Dollar Baby

Invictus

Hereafter

Hoover

Die Sassi von Matera

Clint Eastwood si è sempre caratterizzato per la sua schiettezza ed ironia.

Questo sarà dedicato appunto a Edgar Hoover, ilprimo direttore dell FBI, dal 1935, quando l ufficio fucreato, fino alla sua morte, avvenuta nel 1972. Il filmsarà interpretato da Leonardo di Caprio e parlerà deldespota Hoover del quale si dice usasse conservare ifile dei personaggi politici per poterli ricattare, cheavesse legami con la mafia e che fosse un gay represso.

Insomma Eastwood non torva spazio per rilassarsi:

.

Insomma quest uomo dalla vita intensa (sette figli,avuti da cinque mogli diverse) e dalla carrierainarrestabile, sembra avere la chiave del suo successonella costante voglia di guardare al futuro. Infatticome dice lui stesso:

.

Resta il fatto che il background cinematografico diClint Eastwood è sorprendente. Pare che Sergio Leonedicesse di lui:

. Eppure è stato proprio lui a toglierlo dal girodelle comparsate e dei serial tv e a farne un divo. Infattidopo una trilogia di film western diretti da Leone,appunto, , ,

e (nella foto),diventa una delle icone del macho dello star systemgrazie al suo essere distaccato ed impenetrabile.

Ogni volta che faccio un film mi dico che poi prenderò unpo di vacanza. Invece mi capita sempre un nuovo progettointeressante. No, non ho intenzione di ritirarmi o forse nonlo so ancora. Magari sto solo aspettando che qualcuno mifaccia ritirare con la forza

Se fai tanti film quanti ne ho fatti iodevi smettere di guardarti indietro ed iniziare a proiettartisempre avanti. Se mi capita di guardare qualche miovecchio film le sensazioni sono strane

Ha soltanto due espressioni, con il sigaro esenza

Per un pugno di dollari Per qualche dollaroin più Il buono, il brutto e il cattivo

A proposito di Dove osano le aquile ha commentato: Abbiamoammazzato talmente tanti nazisti, in due ore, io e Richard Burton, chemi chiedo perché la guerra sia durata tanto .

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Oltre a Leone, a consacrarlo è stato un altro regista,l'americano Don Siegel, che ha immortalato la suasmorfia da duro e lo sguardo tagliente da cowboymetropolitano ne ,

,e .

Ormai lanciato, Eastwood ha continuato ainterpretare western e film d'azione come

di Michael Cimino, polizieschicome ,

, per poi intraprendereanche l'avventura della regia, dirigendo film in modoessenziale, semplice e istintivo, uno stile per cui è statolungamente criticato. Dai Novanta Clint Eastwooddecide di non essere diretto più da alcun regista,fuorché se stesso.

I primi, comunque, a scoprire e ad apprezzare la suafilmografia come regista sono gli europei che loconsacrano ufficialmente come uno dei piùformidabili registi americani. LAmerica ha così unbrusco sobbalzo e, dopo averlo criticato fino adisintegrarlo, passa a tesserne le lodi.

Palpitante e commovente nelle inquadrature, spiccasempre qualcosa di spiritualmente denso nei suoilungometraggi anche grazie alle sceneggiatureperfette e alla particolare importanza data alla musicache accompagna le immagini riprese semprenitidamente. Anche, e forse soprattutto da regista,

L'uomo dalla cravatta di cuoio Lanotte brava del soldato Jonathan Ispettore Callaghan: ilcaso Scorpio è tuo! Fuga da Alcatraz

Una calibro20 per lo specialista

Una 44 magnum per l'Ispettore Callaghan Cielodi piombo, ispettore Callaghan

dunque Eastwood, dimostra la capacità di catturarel attimo fuggente, quasi senza far capacitare lospettatore del fatto che è quasi sempre unainquadratura quella che si sta guardando. Non èinsomma nella pellicola che si registrano suoni edimmagini, ma è nel nostro cuore. Sono le nostreviscere che fuoriescono dopo uno sparo o dopo un ciakdell uomo dagli occhi di ghiaccio e dai lineamenti chesembrano scolpiti nella pietra.

La pietra dell arte.

E non si salva nemmeno il film romantico I ponti di Madison Countryinterpretato con la Streep: Durante le riprese, mi dicevo: <questabaracca romantica mi asfissia. Non vedo l ora di ricominciare a sparare ead uccidere> .

Infine di fronte agli innumerevoli complimenti per la sua ultima faticaInvictus , lui ha tagliato corto dicendo: Sono solo un tipo che fa film .

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ARTE

Come ogni anno, le Rappresentanze italiane all'esterofesteggiano la nascita dell'Italia repubblicana.

S. E. l'Ambasciatore Giuseppe Deodato e l'AddettoMilitare Colonnello Luciano Repetto

hanno ricevuto, nei giardinidell'Ambasciata d'Italia a Berna, più di 800 ospiti qualirappresentanti diplomatici di tanti paesi amici, alcuniparlamentari italiani eletti nella Circoscrizione estera,rappresentati militari, rappresentanze della comunitàitaliana, dell'imprenditoria, ecc

Un sontuoso ricevimento ha visto festeggiare l'Italiadeliziando il palato degli ospiti con le prelibatezzeculinarie della nostra terra.

A Ginevra, la Festa della Repubblica si è svolta il 3giugno nella Residenza dell'Ambasciatore pressol'ONU e le Organizzazioni Internazionali, S.E. LauraMirachian che, insieme all'Ambasciatore GiovanniManfredi, al Min. Pasquale D'Avino e al ConsoleGenerale d'Italia Alberto Colella, hanno accolto lecentinaia di invitati, tra i cui colleghi di altri paesi erappresentanti della collettività italiana del Cantone.

Partecipare alla Festa del 2 Giugno, specialmenteall'estero, si rivela sempre un momento d'orgoglio ed inostri rappresentanti diplomatici e consolari, anchein questa occasione, non sono venuti meno alla grandetradizione italiana della buona ospitalità,conservando integra l'immagine culturale egastronomica della nostra Italia all'estero.

Il 2 Giugno viene accompagnato dal discorso delnostro Presidente della Repubblica, GiorgioNapolitano. Vi proponiamo le frasi più toccanti:"

si legge nel messaggioNel celebrare il sessantaquattresimo anniversario della

Repubblica Italiana - - raccolto

(nella foto diCarmelo Vaccaro)

di Paola Zorzi

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dinanzi al mausoleo del Milite Ignoto, il mio primodeferente pensiero va ai militari di ogni arma, grado especialità che hanno perso la vita nell'adempimento deldovere al servizio della Patria. Il 2 giugno del 1946 haavuto inizio un periodo nuovo e straordinario nella storiadello stato nazionale unitario. Abbiamo vissuto anni nonsempre facili, anni di duro lavoro resi però fecondi dallaforza propulsiva dei valori della nostra CartaCostituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza,giustizia. Su quei valori fondanti abbiamo costruito l'Italiadi oggi, soggetto protagonista della comunità internazionalee di un'Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità".

Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il Referendumistituzionale, indetto a suffragio universale ed al qualepartecipavano per la prima volta le donne, con cui gliitaliani venivano chiamati alle urne per esprimersi suquale forma di governo, monarchia o repubblica, dareal Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85anni di regno, con 12.718.641 voti favorevoli, contro10.718.502, l'Italia diventava repubblica e i regnanti dicasa Savoia venivano esiliati.

Da tutto il mondo arrivano al Presidente dellaRepubblica italiana gli auguri degli altri capi di Stato especiali cerimonie ufficiali si tengono in Italia.

Nel 1977, a causa della congiuntura economicasfavorevole, la Festa della Repubblica venne spostataalla prima domenica di giugno. Solamente nel 2001, suimpulso dell'allora Presidente della Repubblica, CarloAzeglio Ciampi, con la Legge n. 336 del 20 novembre2000, riportò le celebrazioni al 2 giugno che divennenuovamente giorno festivo.

Perché si festeggia la Festa della Repubblica ?

Le festività del 2 Giugno sono sempre stimolo diorgoglio per le comunità italiane all'Estero

I festeggiamenti a Ginevra (foto di Carmelo Vaccaro)

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CULTURA

Lasciando da parte il plagio stricto sensu, cheovviamente nel romanzo che ho citato in apertura è altempo stesso un esagerazione paradossale e ladescrizione di una tappa della formazione di unaspirante letterato, il dibattito può ruotare piuttostoattorno a due assi: fino a che punto sia possibilescrivere oggi qualcosa di completamente nuovo e cheruolo abbiano nella letteratura contemporanea lecitazioni, i commentari, le parodie, le repliche, leparafrasi , ovvero, in una sola parola, lametaletteratura.

Che poi entrambe le cose a loro volta sono tutt altroche un esclusiva dei nostri giorni (una volta ancora,nihil sub sole novi). Le storie tornano sempre.

Menziono due esempi tra i più conosciuti. Il tema diUlisse, del viaggio, della sfida dell intelligenza, dellascoperta di nuovi mondi e nuove genti e del difficileritorno, ricorre ovviamente nell , modellooriginale, ma anche nell di Virgilio, neldi Marco Polo, nel Canto XXVI dell di Dante enelle sue molteplici parafrasi di Borges, nei viaggi diSimbad il Marinaio nelle , nei Viaggidi Gulliver di Swift, fino all di Joyce: anche seRicardo Piglia sostiene che

.

OdisseaEneide Milione

Inferno

Mille e una notteUlyssesnell Ulysses, l Odissea è un

riferimento importante per chi scrive il libro, più che per chilo legge 3

di Silvio Mignano

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Nihil sub sole novi

,

: sono parole di Robertoalias Marito, protagonista e voce narrante del romanzo

dello scrittore boliviano Edmundo PazSoldán: un ragazzo che frequenta l ultimo anno dellesuperiori e che si allena per essere un giorno unoscrittore, dedicandosi per il momento a produrreparafrasi di romanzi gialli scritti da altri, AgathaChristie, Arthur Conan Doyle o anche Jorge LuisBorges: Plagiando le storie di altri si arriverà daqualche parte, o almeno questo è quello che unospera .

Stavo rileggendo in questi giorni il romanzo di PazSoldán, che sto traducendo per la prima edizioneitaliana, e mi sono sorpreso a riflettere su questopeculiare aspetto. Sono almeno tremila anni chel umanità scrive sistematicamente, producendopoesia, narrativa, filosofia, storia e altri saggi (inun altra occasione sarebbe magari il caso disoffermarsi sui confini, o sull assenza di confini, tra lediverse categorie della letteratura e dell arte ingenerale).

È difficile pensare che in un periodo di tempo cosìlungo non siano già stati affrontati tutti i possibilianfratti dell animo umano, tutte le possibili modalitàdi declinarne le relazioni, dall amore all odio, dallaguerra al tradimento, dalle alleanze più complesse eintricate ai più profondi abissi della solitudine. Nihilsub sole novi, si leggeva già nel Qoelét, uno dei libripiù affascinanti del Vecchio Testamento.

, dice Ricardo Piglianel suo bellissimo Último lector:

.

È perciò inevitabile arrivare a discutere il temadell originalità nella letteratura di oggi - ed èaltrettanto ovvio che analoghe riflessioni varrebberoper tutti gli altri campi della creatività umana.

¿Cómo convencer a la gente que hasta para plagiar unonecesita ser original, no es cuestión de robar y listo? Ciertosplagios son más originales que muchas historias que seprecian de serlo Come convincere la gente che perfino perplagiare è necesario essere originali, che non è solo questionedi rubare e basta? Certi plagi sono più originali di tantestorie che si vantano di esserlo

Río Fugitivo

En este universo saturado de libros, donde todo está escrito,sólo se puede releer, leer de otro modo

In quest universosaturo di libri, dove tutto è già scritto, si può solo rileggere,leggere in un altro modo

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Raffigurazione dell Odissea di Ulisse

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Se poi guardiamo bene, lo stesso Pinocchio segue loschema narrativo dell Odissea: il burattino scappa dicasa, affronta un lungo viaggio, sfidando volontàsuperiori - che non sono già più quelle di Giove oGiunone, ma del padre, del Grillo Parlante e della FataTurchina -, incontra ciclopi come Mangiafuoco, sireneingannatrici come il Gatto e la Volpe, Lestrigonitravestiti da banditi e maghe Circi nei panni dicocchieri e mercanti di bambini trasformati in ciuchi.Poi Pinocchio naufraga in mare, viene inghiottito dalPescecane, nel cui ventre in fondo trova l accoglienteatmosfera di un isola di Calipso, e finalmente riesce atornare a casa, dopo aver superato tutte le prove che loseparavano dal definitivo ingresso nella famiglia.

hanno un antecedente in un testobizantino, di Senofonte di Efeso.

Poi, nel Canto V dell , quello fin troppo noto diPaolo e Francesca e dell amor, ch a null amato amarperdona. E storie simili alla futura tragedia diS h a k e s p e a r e s i r i t r o v a n o n e i r a c c o n t iquattrocenteschi del salernitano Masuccio, e i quellidi Matteo Bandello, che per primo, nel XVI secolo,riporta i nomi di Romeo e Giulietta: ma il modulonarrativo ricorre anche in certe novelle del

di Boccaccio o delle stesse ,fino ad atterrare secoli dopo sullo scenario del

di Leonard Bernstein.

Romeo e GiuliettaHabrócomes y Antía

Inferno

Decamerone Mille e una notteWest

Side Story

Romeo e Giulietta in un dipinto di Francesco Hayez

Insomma, abbiamo perseguito sempre alcuni scheminarrativi che inevitabilmente si ripetono nel tempo,senza che tuttavia la loro reiterazione togliesse valore aogni nuova opera costruita su un modellopreesistente.

E quanto alla metaletteratura - che nel Ventesimosecolo ha contato su esponenti imprescindibili comeJorge Luis Borges, Italo Calvino, Raymond Queneau,Vladimir Nabokov, Julio Cortázar, Lewis Carroll eanche in certo modo il James Joyce di -esempi più antichi si ritrovano già nella letteraturalatina: basti pensare a o l diApuleio, che è un complesso , un gioco aincastri che contiene citazioni e parafrasi di altreopere, dalla stessa alle di Ovidio oalla favola greca di , il tutto con uncontinuo cambio di tonalità, dall umorismo almoralismo, dal paradosso alla parodia. Secoli dopo,l di Ariosto, ildi Rabelais e il di Cervantes sono forsegli esempi più grandi e celebri di recupero di modelli estilemi classici -soprattutto del romanzo cavalleresco-con finzioni, inversioni, trasformazioni del materialeoriginario in qualcosa di completamente nuovo erivoluzionario.

Umberto Eco fa notare come in Cervantes e Borges siripetano le biblioteche quali metafore dell universo:quella dalla quale esce Don Chisciotte per cercare divivere le avventure che ha letto, e la Biblioteca diBabele borgesiana al cui interno si resta rinchiusi,perché è infinita, non ha inizio né conclusione. Inqueste opere si anticipa quello che oggi definiamo ilpostmoderno, che ha tra le sue caratteristichel ipertesualità, la metanarratività e la capacità di untesto di dialogare con se stesso: sempre secondo Eco,simili connotati esistevano già nell incipit del primogrande poema occidentale, l Iliade di Omero:"Cantami, o Diva, del Pelide Achille l ira funesta .Lautore dialoga con il suo testo, o è il testo che dialogacon l autore e con la divina ispiratrice. Il che si puòleggere anche con un altro significato: Omero scrivestorie che già si raccontavano e cantavano.

Uno degli aspetti più affascinanti dell Odissea è chementre Ulisse compie il suo periglioso viaggio di

Finnegan s Wake

Le metamorfosi Asino d Oropastiche

Odissea MetamorfosiAmore e Psiche

Orlando Furioso Gargantua e PantagrueleDon Chisciotte

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LOdissea in un dipinto di John W. Waterhouse (1891)

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di noi. Alla fin fine l di Joyce e , laseconda parte di di Cortázar, sono entrambi ilracconto di una giornata di un personaggio nella cittàdove vive, ma nessuno potrà mai confondere le dueopere, né possono avere lo stesso sapore lscritta da un poeta greco tremila anni fa e quellariproposta da Derek Walcott, sommo cantore delmeticciato caraibico contemporaneo.

Un annotazione finale sul ripetersi - sul carattere,direi, quasi inevitabile - di citazioni, riferimenti,parafrasi nella scrittura: si tratta anche delladimostrazione che certe storie, certi sentimenti, certipersonaggi sono patrimonio comune dell umanità. Sela trama dell Odissea si riproduce, con ovvie varianti,in paesi diversi e differenti epoche storiche, vuol direche stiamo parlando di istanze che non sono esclusivedi nessuno e di nessun luogo e che sorgono dalleprofondità dell essere umano. Giulietta e Romeocontinuano a cercarsi e a soffrire per il loro amore nellaVerona medievale e nei quartieri latini del West Sidedi New York.

Perciò, non temiamo di scrivere: sebbene possiamoincappare in storie che già qualcuno ha narrato secolifa o da pochi minuti all altro capo del mondo, vuol direche stiamo toccando le corde più autentichedell animo umano. E il modo in cui le raccontiamo, leparole che sceglieremo, saranno la nostra firmaoriginale.

Ulisse El lado de acáRayuela

Odissea

ritorno, da un lato affronta l ignoto e vive avventureche né lui, né gli altri personaggi, né i lettoridovrebbero sapere come andranno a finire, se l esitosarà benigno o malevolo, se e quanti suoi compagniperiranno e soprattutto se Ulisse stesso riuscirà atornare a Itaca: dall altro, man mano che l Eroe avanzain un Mediterraneo sconosciuto e frequentato altempo stesso, scopre che la sua storia, mentre ancora lasta vivendo, è già nota e cantata dagli aedi. Nel LibroVII Alcinoo si rivolge ai Feaci, suoi sudditi,invitandoli a onorare l ospite approdato presso i lorolidi e raccolto da Nausicaa:

Il re dei Feaci sa benissimo chi sia Ulisse, sa attraversoquali peripezie sia passato, sa che deve aiutarlo araggiungere finalmente Itaca perché possa affrontarvil ulteriore destino che le Parche hanno predispostoper lui.

Già all inizio della storia della letteratura europea,. Esiste dunque un criterio per

definire un opera originale oggi, quando sembra quasiimpossibile scrivere qualcosa di completamentenuovo? Secondo me, il fattore più affidabile è l onestàdell autore: questi deve rispettare il patto implicitocon i lettori: i lettori sanno che l autore non gli staproponendo una storia copiata facendo loro credereche sia originale (come fa invece con i suoi compagnidi classe Roby alias Marito in ). Alcontrario, l autore dichiara, o allude, strizza l occhio,semina sufficienti indizi per far capire che staparafrasando, riutilizzando, reinterpretando unastoria che è già stata raccontata da altri, del tutto o inparte. Esiste un eguale coscienza in chi legge e in chiscrive che la materia del nostro narrare non è mai deltutto inedita.

Senza contare che resta ancora un aspetto importanteda affrontare: come si scrivono le storie che altrihanno già raccontato. Perché, se è quasi impossibilecreare combinazioni inedite di personaggi, relazionitra gli stessi, situazioni o sentimenti, per fortunacontinuano ad essere quasi infinite le possibilità dimanipolazione del linguaggio, di sperimentazione,introduzione di nuove prospettive e punti di vista.Come si racconta è importante: la voce che usiamo, lesue tonalità, saranno uniche e immediatamentericonoscibili, insieme al bagaglio di esperienzepersonali, di cultura di origine o di altre culture chesono entrate nella mescola irripetibile che è ciascuno

Indi con qualescorta al suol patrio, per lontan che giaccia,

possa, non pur senza fatica o noia,ma lieto e rapidissimo condursi,

diviseremo. Esser dee nostra curache danno non l incolga, in sin ch ei tocconon abbia il suol natio. Colà poi giunto,

quel che soffrirà, che le severe Parchenel dì del suo natale a lui filâro .

nihil sub sole novi

Río Fuggitivo

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Don Chisciotte in un dipinto di Honoré Daumier

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RECENSIONI

È stato pubblicato poche settimane fa

Remo Fasani, nella nuova L ora d oro ,diretta da Andrea Paganini. Il libro risulta essere ilterzo di questa collana, come del resto lo fu nel 1945 laprima raccolta di questo autore, ,pubblicata appunto come terzo volume dell omonimacollana di Felice Menghini.Il testo presenta cinquanta poesie tradotte sia daltedesco, la lingua che Fasani, dopo il primo approccioall istituto magistrale di Coira, ha approfondito edarricchito soprattutto all Università di Zurigoseguendo le lezioni magistrali in un tedescostraordinario di Steiger, sia dal francese. Il maggiornumero di testi è comunque fornito da

(ben 20 su 50), mentre gli altri sono di(9), (7),

(6), (2), (2),(2), (1) e (1).

Le traduzioni sono in bilico, come nella precedenteraccolta di poesie , pubblicata nel 1990,

, tra fedeltà formale al testo originale edimpronta del tutto personale del traduttore. Resta ilfatto, comunque molto rilevante, che la scelta stilisticamessa in campo di volta in volta per ogni singolatrasposizione, viene ampiamente giustificata espiegata nelle dettagliatissime note in fondo al testo.Infatti, come dice giustamente Antonio Stäuble,nell esauriente prefazione allo stesso scritto, le notestampate in calce al volume non soltanto offronoinformazioni sulle circostanze in cui sono nate letraduzioni, ma vanno ben al di là di questi daticoncreti proponendo una specie di auto commento, incui il confronto con altri traduttori o con precedentistesure dello stesso Fasani permette di rivivere ildivenire di una poesia, di aprire uno spiragliosull officina di un poeta-traduttore (p.7).

Si deve tuttavia rilevare che, contrariamente a quantoavviene in molte poesie originali del volume, iltraduttore fa un utilizzo molto scarso della rima e lasostituisce molto spesso con altre procedure, comel enjambement o lo scambio tra verbo e sostantivo.

Certo l ampia cultura di Fasani che spazia dalla criticaletteraria alla personale opera poetica, gli permette,anche nelle traduzioni, di avvalersi di un notevole

Colloqui /Gespräche /Colloques. Poesie tradotte dal tedesco alfrancese

Senso dell esilio

Rainer MariaRilke EduardMörike Johann Wolfgang Goethe Elfriede Philipp

Charles Baudelaire Stéphane Mallarmé PaulEluard Clemens Brentano Hans Canossa

Da Goethe aNietzsche

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di Paola Carcano

Colloqui / Gespräche /Colloques:l’ultima fatica di Remo Fasani

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repertorio stilistico, linguistico e formale e diadattarlo ad ogni singolo componimento poetico.Contrariamente invece agli originali tedeschi efrancesi, le versioni in italiano si avvalgonomaggiormente dell uso della punteggiatura(soprattutto di virgole e due punti), come se si volessesupplire al benché minimo sfasamento ritmico, cheogni traduzione per sua stessa natura comporta, conun ben ragionato cadenzamento strutturale. Ilrisultato è insomma un piacevole e naturale fluiredella poesia anche versione italiana, così come avvienenell originale.Non resta dunque, come dice Stäublealla fine della sua prefazione, lasciare che il lettorepassi lui stesso alla fruizione del testo, scoprendo divolta in volta i vari gioielli delle pagine seguenti.

Fasani Remo poeta, saggista, critico ed artista dirilevante influenza per la Campo che ne apprezzava lastraordinaria cultura e ne condivideva gli interessi,come è documentabile dall epistolario intrattenutodalla stessa tra il 1951 ed il 1954. Sono stati unitiinizialmente dall esperienza comune della

fondata da GianfrancoDraghi e dalla Campo che affidò allo scrittore alcunidei suoi manoscritti.

È nato a Mesocco (Grigioni), nel 1922; dal 1962 al 1985è stato docente di lingua e di letteratura italianaall Università di Neuchâtel.

Cresce culturalmente alla scuola dei grandi toscani(Dante in primo luogo), quindi dei tedeschi(Holderlin in particolare), per poi dedicarsi allo studiodelle filosofie orientali.

Lopera poetica, dal 1943 fino ai primi anni sessanta,appare contrassegnata da una disposizione idilliacacon tendenza al mistico. La seconda fase segna unasvolta nettissima e rientra a pieno titolo in unatradizione di poesia saggistica modellata su esempiclassici, Parini in primo luogo, poi Leopardi,Manzoni, Dante e i lirici cinesi.

Remo Fasani ha scritto diversi saggi critici,soprattutto su Dante, ma anche sulla metrica, suiPromessi Sposi, su questioni linguistiche.

Attualmente vive in Svizzera ed è ancorastraordinariamente attivo. Conserva molte dellelettere inviategli dalla Campo.

PostaLetteraria del Corriere dell Adda

REMO FASANI

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CINEMA di Armando Rotondi

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La vittoria all'ultimo Festival di Cannes per, interprete del film di Daniele

Lucchetti, è arrivata inaspettata e meritata, seppurcondivisa con l'ormai mostro sacro del cinemainternazionale Javier Bardem, protagonista didi Alexandro González Iñáritu. Il premio per lamigliore interpretazione maschile consacra all'esterol'attore italiano come una delle principali risorserecitative della cinematografia italiana.

Nonostante l'età ancora ancora giovane, classe 1980,Germano ha già una sua filmografia notevole,composta da numerosi titoli, che mostranoun'evoluzione nel suo percorso dai film semplici diCastellano e Pipolo sino alle produzioni autoriali.

Egli inizia infatti la sua carriera in tenera età quando,appena dodicenne, è tra i protagonisti di

(1993) di Castellano e Pipolo, per l'appunto, cherealizzano, con la pellicola in questione, la loro ultimafatica. Segue a distanza di ben sei anni, in cui Germano

Elio

Germano La nostra vita

Biutiful

Ci ha rottopapà

Ritratto di Elio Germano,trionfatore a Cannes

si dedica al teatro, l'esperienza con Carlo Vanzina chelo dirige ne (1999): un film che sidiscosta, con il suo descrivere gli anni '60 con grandemalinconia, dalla normale produzione vanzinianastile cine-panettone.

Castellano, Pipolo e Carlo Vanzina non sono certo daconsiderarsi autori o registi intellettuali nel panoramacinematografico italiano e il rischio per Germano,dopo la collaborazione con Vanzina, è di ritrovarsicome interprete di commediole, molto spesso senzaspessore. È da questo momento, invece, che inizia lasua ascesa. Passa, infatti, da regista in regista,lavorando con i principali e i più quotati tra gliitaliani, prima in ruoli secondari, come ne caso diEttore Scola e del suo (2001),successivamente come protagonista. Si pensi ai suoilavori con Gabriele Salvatores ( e

), Emanuele Crialese ( ), GiovanniVeronesi ( ), Michele Placido( ) e Paolo Virzì ( ,

Il cielo in una stanza

Concorrenza sleale

Quo vadis, baby? ComeDio comanda Respiro

Che ne sarà di noiRomanzo criminale N - Io e Napoleone

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dove fiancheggia un grande Daniel Auteuil), maanche le collaborazioni internazionale con registi diculto quali Abel Ferrara, che lo dirige in (2005),o affermati e premiati, quali Rob Marshall con il suo

(2009).

Me è soprattutto con Daniele Lucchetti che Germanosi trova più a suo agio. Il primo lavoro insieme risale al2007 con , dal romanzo diAntonio Pennacchi il cui titolo è ispirato allaceleberrima canzone di Rino Gaetano. Ci troviamo aLatina negli anni '60 e seguiamo la storia di duefratelli, provenienti da una famiglia operaia: Accio(Elio Germano) e Manrico (Riccardo Scamarcio).

Il primo è un seminarista mancato, un ribelle, cheagisce volutamente da fascista per contrapporsi alsecondo, comunista bello, affascinante e ben voluto datutti. Germano e Scamarcio formano qui una coppiaattoriale perfetta sia per intesa che per singoli meriti(Germano vince il David come miglior attore) eLucchetti realizza uno dei suoi migliori lavori, che siinserisce perfettamente nella sua filmografia e nellasua poetica: un cinema che si occupa in egual misuradell'intimo dei suoi personaggi, ma anche dellapolitica e del contesto che sono loro attorno.

La collaborazione Germano-Lucchetti si rinnovaquest'anno con . Non siamo più nelpassato, negli anni '60, ma ai giorni nostri. Claudio

Mary

Nine

Mio fratello è figlio unico

La nostra vita

operaio edile che vive nella periferia romana, la suavita con i due bambini e la moglie Elena, incinta di unterzo. La sua vita, semplice, con difficoltà, eppurefelice, ha un brusco cambiamento per la morte delladonna, al momento di dare la luce al terzogenito.

Claudio si ritrova così solo e impreparato, con unsenso di colpa nei confronti dei suoi bambini, a cuidecide di dare materialmente tutto e in qualsiasimodo, come se si trattasse di un risarcimento.

Lucchetti descrive le nuove borgate romane, quelleche sarebbero state elemento di interesse per PierPaolo Pasolini, ma contemporaneamente ritrae lacondizione dell'Italia attuale, sia politica che sociale. Elo fa con grande rigore, freddezza e sguardo critico.Non si dimentica, però, dell'intimo dei personaggi cheritrae e, in tal modo, è anche una pellicolasull'elaborazione del lutto.

Germano, nella parte di Claudio, è perfetto nel darec o m p l e s s i t à a l p e r s o n a g g i o , r e g a l a n d oun'interpretazione di grande impatto realistico epsicologico che potrebbe correre il rischio di esseresopra le righe, rischio che Germano evita abilmente.

Dopo la consacrazione italiana, ormai arrivata doponumerosi titoli di alto livello, l'attore italianoraggiunge quella estera con la vittoria a Cannes. Ed èun premio davvero meritato.

La nostra vita

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Vittorio Veneto, nell'immaginario collettivoitaliano, è legata senza dubbio alle vicende dellaPrima Guerra Mondiale. La battaglia che qui ebbeluogo nel 1918, infatti, segnò la disfatta delle forzeaustro-ungariche e la fine del conflitto sul fronteitaliano.

Normale quindi che Vittorio Veneto si presti adessere location ideale per una pellicola che si svolgein piena Grande Guerra. Proprio nella cittadinaveneta è girato gran parte di (1996),grande produzione americana per la regia diRichard Attenborough, lo stesso di (1982), eChris O'Donnell e Sandra Bullock comeprotagonisti.

La pellicola, tratta dalle memorie di Henry S.Villard, segue le vicende di un giovane ErnestHemingway (O'Donnell) sul fronte italiano,volontario per la Croce Rossa durante la guerra,proprio nel fatidico 1918. Egli viene colpito da unproiettile alla gamba mentre cerca di mettere insalvo un soldato italiano ferito e portato in ospedalea Vittorio Veneto dove viene curato dallacrocerossina Agnes Von Kuorovsky (Bullock), piùanziana di lui di otto anni.

Nasce un amore passionale, che sarà per il futuroscrittore essenziale per la creazione di una delle sueopere più celebri (1929) e per ilpersonaggio di Catherine Barkley. Vittorio Venetosi presta benissimo come location per raccontareuna storia d'amore ai tempi della Grande Guerra siaper le scene urbane, molto accurate, che per quelledi battaglia che Attenborough filma prontamentenei dintorni della Marca trevigiana.

Amare per sempre

Gandhi

Addio alle armi

46° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema

Dal 20 al 28 giugno 2010 a Pesaro, sedi varie.

Fin dalle origini l’obiettivo del festival, tra i piùimportanti italiani, è stato quello di realizzare unarassegna non agonistica di ‘opere prime’, nel senso nonanagrafico della definizione ma in quello di nuove sceltee nuove strade capaci di avviare processi dirinnovamento, di crescita, di maturazione, di evoluzionedel cinema. Si è insomma inteso da sempre non soloregistrare ciò che di nuovo fanno soprattutto i giovaniregisti, ma contribuire a renderlo conoscibile e megliocomprensibile a tutti coloro che condividono patrimoniideali, esigenze culturali, tensione a rompere equilibricristallizzati dalla consuetudine, dal conformismo edall’interesse: una mostra, dunque, più ‘per’ che ‘del’nuovo cinema. Evento speciale la serata dedicata almaestro Carlo Lizzani.

Dal 14 giugno al 4 luglio 2010.Pescara. Mediamuseum, Cinema Massimo, TeatroD'Annunzio. -

Alla 37° edizione, appuntamento il 14 giugno alMediamuseum per la prima settimana del Flaiano FilmFestival e dal 21 giugno al 3 luglio al Cinema Massimo. Il4 luglio al Teatro d'Annunzio consegna dei prestigiosiPremi Flaiano ai vincitori per letteratura, cinema, teatro,televisione e radio.

Dal 2 al 10 luglio 2010 a Karlovy Vary (Rep. Ceca).

Nella bellissima cittadina di Karlovy Vary, celebre per lesue terme, si svolge ogni anno una delle principalimanifestazioni cinematografiche mondiali, ormai allasua 45° edizione. Ospite d'onore l'attore Jude Law chericeverà il premio speciale della giuria.

Dal 4 al 10 luglio 2010 a Ischia (NA). Castello Aragonese.

L’Ischia Film Festival, ideato e diretto da MichelangeloMessina, nasce con l’intento di conferire unriconoscimento artistico alle opere, ai registi, ai direttoridella fotografia ed agli scenografi che hanno valorizzato“location” italiane o straniere nelle opere audiovisive.All'interno del festival anche il convegno nazionale sulcineturismo il 9 luglio.

Dal 18 al 31 luglio 2010.Giffoni Valle Piana (Salerno). Cittadella del Cinema.

Alla sua 40° edizione, il Giffoni Film Festival siconferma la manifestazione più imporatnte al mondoper il cinema per ragazzi. Serata d'onore con Shrek 4 eospiti d'eccezione quali Susan Sarandon, Elijah Wood,Samuel L. Jackson, Giuseppe Tornatore e Pupi Avati. Ifilm in concorso sono giudicati da una giuria compostada duemila ragazzi provenienti da tutto il mondo.

www.pesarofilmfest.it

www.premiflaiano.it

www.kviff.com

www.ischiafilmfestival.it

www.giffoniff.it

Flaiano Film Festival

Karlovy Vary International Film Festival

Ischia Film Festival

Giffoni Film Festival

AGENDA

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Vittorio Veneto

La trincea austro-ungarica sul colle delle Perdonanze

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Vada a farsiFottere !!!!!!!

FRECCIATINE

Con tutta l'onestà della quale sono capace lo preferiscoin questa sua ultima edizione: almeno si sa come lapensa e si sa con chi si ha veramente a che fare; è stataanche un'occasione, per lui, come poi puntualmenteverificatasi, di fare ammenda, di chiedere scusa, difarsi per una volta umile, almeno nella forma, anche seoramai tragicamente tardiva, invece del solitocomportamento che comunque lui vuol far passare perstraordinario e che invece è fisiologicamente, in lui,perfettamente normale e che solo, come detto, framille difficoltà e conflitti interni, lui dolorosamentesempre reprime.

Quel suo sparare diretto sull'interlocutore con il suoscontato sarcasmo (o humor diavolesco), quel suo adogni incedere premettere che comunque non ha piùnessun incarico, che lui è fuori, che più nessuno loconvoca, che lui ora ha, con un gruppo elittario, creatoe presiede la Fondazione italianieuropei e che quindiniente più del mondo della semplice politichettaitalica lo tocca, viste le alte vette che ora è abituato aconquistare e sulle quali perennemente veleggia, chelo qualificano.

A lui comunque par di esser davvero il profeta: nessundubbio lo sfiora per mettere, per una volta,umilmente, quanto meno in dubbio questa, per lui,assoluta verità. Nessun ravvedimento negli anni,nemmeno la pazienza persa dai suoi vari compagni distrada nel Partito che recentemente lo hannoemarginato, anche perché le sue strategie e previsionioramai, più di una volta, si sono rivelate errate lohanno fatto riflettere!

È una storia triste, di un uomo solo, piccolo, grigio,appesantito dai ricordi del tempo che fu, dove perfinoBerlusconi gli aveva creduto ora anche i compagni loignorano e non hanno nemmeno più... paura di lui...Lo benedico e gli auguro nella sua stagione matura ditrovare, prendendone finalmente coscienza, la suareale dimensione e di viverla senza recitare un ruolo,senza interpretare un personaggio, del resto, mairiuscito appieno.

Dalla mia poca esperienza, se si convertirà, potrebbeancora riuscire a trovare, infine, la giusta tranquillitàspirituale, morale ed umana ...

Cosa fa il delirio d'onnipotenza, la stupidità, l'arroganza!

Si deve assolutamente sempre avere Fede! A te VergineMaria, nel tuo immenso Amore di Madre lo affidiamo!

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di Giovanni il Battista

Fumi danteschi

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Le spalle si alzano, gli occhiali scendono lungo il naso,l'indice della mano destra tenta di riportarli al lorocanonico posto, il capo oscilla leggermente, prima dadestra a sinistra, poi dal basso verso l'alto, la parolanon viene subito, chiede una pausa quasiimpercettibile di propulsione, gli occhi neri si fannograndi, le pupille si dilatano, le sopracciglia paglia efieno, di concerto, pure loro, si alzano: i baffi oramaigrigi hanno un movimento in verticale seguendonecessariamente il labbro superiore fine, come uncoltello da scout diligente, le rughe della fronte e allato degli occhi si scavano, le orecchie si muovonoall'unisono con la mascella che annaspa, un leggerosorriso, di solito nascente da un lato solo della bocca, lenarici si allargano, dalla bocca semi-aperta esce primaun sibilo e poi un rantolo ...

Questa volta la sua perenne impazienza, arroganza,violenza ha finalmente, per una volta, preso ilsopravvento sulla apparente, abitudinaria calma,maschera questa, frutto di un grande lavoro di self-control, da primo della classe, di allenata disciplinaper reprimere sistematicamente, volutamente, a tutti icosti, la primitiva impulsività fisiologica di sempre,mirata a scatenare l'inferno, a perforare il mondo chegli sta davanti con fulmini, strali, lingue di fuoco, fumidanteschi.

Malgrado lui sia convinto del contrario (e comepotrebbe essere altrimenti!), la sua attitudine e la suanatura luciferesca emerge evidente in tutte le suemanifestazioni, sopratutto pubbliche: i suoiinterlocutori in qualche modo tollerano questa suacongenita voglia di aggressività malcelata per poterdare un senso alla necessità di dialogo: segnodistintivo di questa imbarazzante, perenne situazioneè la schermatura che la sua natura intollerante da alsuo interloquire con battute acidulosamentesarcastiche, ripetute, bollenti, offensive.

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SOCIETÀ di Paola Zorzi

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Lavori in corso

Zone di frontiera

Dai finestrini del treno della linea Torino-Milano,man mano che ci si avvicina alla stazione centrale diMilano, da alcuni anni a questa parte è possibileassistere a molteplici attività. Da un lato cantieri espezzoni dell'alta velocità si alternano a stazioni dinuova generazione mentre a Rho i padiglioniavveniristici della nuova sede fieristica campeggianoin tutto il loro maestoso gigantismo.

È come se la ferrovia avesse tracciato una linea didemarcazione: da un lato la fiera, i cantieri, i depositidove si intravedono treni di nuova generazione daifinestrini di quelli di tutt'altro registro dei pendolari;dall'altro, tra la riva ferroviaria e una staccionata, tra ilmuro di un cimitero o di una fabbrica, le pieghe diun'altra società parallela che si ritaglia precari marginidi spazio esistenziale. Interspazi di sopravvivenza ametà tra un ritorno alla vita selvaggia e la merce checon i suoi involucri usa e getta arriva anche in questiinterstizi sociali ... come è possibile dedurre daicumuli di immondizia che periodicamente vengonorimossi dai servizi locali.

Luoghi provvisori, di transizione verso altri miglioriapprodi e tempi (almeno si spera). Luoghi percorsi eabitat i dal l ' emigrazione e contrassegnatidall'emarginazione di questi anni, soventeinterpretata da giovani persone piene di speranze econ tutta una vita di fronte. Rimozioni, quasi a volercancellare un problema vissuto come irrisolvibile ...

Migrazione – Alta velocità – Fabbriche occupate: il caso NovacetaSalone del mobile: Brera accoglie il design.

Paesaggi contemporanei

Ma allora, forse, meglio non fotografare se l'unicorisultato è quello di far naufragare anche la zattera sucui queste persone sono transitoriamenteabbarbicate? Quando le ragioni sanitarie - nonchéserie - appaiono essere quasi sempre, solo, le ragionidegli altri, non certo di chi vive quelle condizioni diprecaria transizione. Questo era uno degliinterrogativi che, con un'amica medico spessoincontrata in questa tratta, ci ponevamo.

Sempre sulla stessa sponda transitando lungo questalinea ferroviaria a Magenta un'altra situazione: già damesi era infatti possibile intravedere in lontananzapersone sui tetti di un grande complesso. Figureanimate che inaspettatamente si stagliavano nel cielo eche al confronto con i grandi volumi industrialiapparivano allo stesso tempo piccole e inserite in uncontesto straniante. Si trattava degli operai incassintegrazione della Novaceta, circa duecento, inlotta per il loro posto di lavoro contro la chiusura dellostabilimento.

Presidi e operai sui tetti di una fabbrica

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Oggi sul tetto due sedie vuote mentre una serie dibandiere mi invitano comunque a scendere allastazione di Magenta. Mi trovo quindi di fronte anumerosi striscioni e ad un presidio. Dagli operaipresenti apprendo che la prossima settimana sidovrebbe tenere un incontro decisivo per le sorti diquesta unità produttiva e naturalmente dei suoilavoratori. Il termine speculazione che campeggia invari striscioni, in realtà investe più sfaccettaturedell'attuale panorama economico. Inutile sottolinearecome tutta l'area limitrofa milanese abbia ormai datempo acquisito un valore immobiliare notevole.Sempre più persone infatti, inclusi molti stranieri,studenti, professionisti che lavorano o studiano aMilano, hanno trovato in queste zone a poche decinedi minuti di treno dal centro, una soluzionerelativamente economica (per ora) ad un problemaabitativo che, come in molte altre metropoli, anchequi è molto sentito. È in questa situazione che unulteriore tipo di speculazione prende piedeinvestendo aree industriali in odore di dismissione eche gli operai in agitazione, proprio durante i lunghimesi di occupazione, sono riusciti, almeno inun'occasione, a smascherare e scalzare.

Come accennato stiamo parlando della NovacetaS.p.A.: '' '' (!), fino a nonmolto tempo fa il principale produttore europeo di filocontinuo di acetato, nata dalla joint venture tral'inglese Courtaulds Filament Yarns e l'italiana SNIAampliatasi poi nel 1992 con l'acquisizione di ulterioriunità produttive.

Interessante rilevare come, anche in questo caso, iprogrammi industriali e le rassicurazioni in materia didelocalizzazione da parte delle aziende interessate aquesto fenomeno macroeconomico siano statidisattesi o almeno abbiano presentato tutte lecontraddizioni che da anni molti di noi accusano.L'economia infatti, accettati determinati assiomi eportate le azioni alle estreme conseguenze spesso sitrasforma in un ingranaggio infernale caratterizzato

La ditta infatti è occupata da dicembre!

Naturally Intelligent Acetates

Gli errori e le scelte del mercato

da automatismi che a quel punto appaiono, o talivengono rappresentati, come ingestibili. Unaingestibilità in parte pilotata che, guarda caso, finisceperò per favorire alcuni a svantaggio di altri. Questovale anche per le famose '' '' in Italia tantodecantate e per il significato che viene spesso loroattribuito. Una parola '' '' già di per sé ''d

'' che rimanda a prodotti d'élite o falsaélite, attraverso i quali ci dovremmo illudere diconquistare le cosiddette fette dimercato. Un'etichetta sotto la quale le realtà davveropiù avanzate si sentono spesso a disagio.

Questo avviene mentre una prospettiva moderna dieconomia, e soprattutto di socialità, vede nel rapportotra tecnologia, ecologia e una produzione-distribuzione legata alla sensibilità di necessitàdiffuse, il vero sbocco contemporaneo. Questo infattidovrebbe essere il vero trend attuale piuttosto chel'alimentazione di mitologie ormai decotte. Tanto perchiarire il concetto diciamo che, con tutte lesemplificazioni del caso, uno stile creativo efunzionale risulta spesso più adeguato ai gusti e allenecessità attuali piuttosto che una ulteriore, soventekitsch, esibizione di lusso.

Naturalmente questa nuova prospettiva economicapiù attenta all'ambiente non esclude nicchie dicreatività ed un sistema dal quale poter attingerenuove idee. Ma queste dovrebbero essere in grado dirispondere più adeguatamente alle necessità diffuse diuna società moderna piuttosto che alimentareulteriori discriminazioni, frustrazioni e superfluità.

A questo proposito mi sembra davvero interessanteriportare le parole esatte con le quali nel dépliantinformativo dell'azienda in questione si parlava didelocalizzazione in un periodo non sospetto edevidentemente ante-crisi : ''

.'' Lecose evidentemente sembrano però essere andate inaltro modo ... (''!?'').

eccellenze

eccellenze ibarocca memoria

grande attenzione èdedicata a nuovi potenziali mercati che si aprono in seguitoalla delocalizzazione del tessile in aree a più basso costo dimanodopera, fermo restando l'impegno di Novaceta afornire i paesi a tradizione tessile, più vicini, fili cosiddetti''speciali'' destinati ad una fascia di mercato più alta

''più avanzate'' (''!?'')

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Un prodotto ecologico

La chiusura dell'impresa è l'epilogo contro il quale glioperai si battono da mesi anche in considerazione didue fattori: che questa realtà produttiva altamentecompetitiva era in grado di sfornare ogni giorno 60tonnellate di filato equivalenti a ben il 50% del filo diacetato di cellulosa utilizzato in Europa. Secondo, cheil filato in acetato è una fibra tessile sana con altequalità igroscopiche, inquanto ricavata da un materiale naturale come lacellulosa. Inutile ripetere che questi, insieme alrispetto dei diritti dei lavoratori, dovrebbero essere i'' '' paramentri in grado di conferire ad un prodottol'attributo di '' '' !

Ed è proprio a partire da questa considerazione che miavvio nuovamente verso la stazione. Presto si saprà sesarà trovata una soluzione alternativa alla chiusura

biodegradabile al 100%

realifascia alta

definitiva dell'impianto che ponga dei limiti allatendenza speculativa di delocalizzazione selvaggia acui abbiamo assistito in questi anni.

A Brera nel frattempo, lo stesso giorno, in occasionedel Salone Internazionale del Mobile, la sensazione èquella di trovarsi di fronte ad un'utopia che sivorrebbe realizzata: una fantasia che se non si schieraapertamente contro il potere di sicuro se ne staritagliando alcuni spazi.

Si tratta del '' '', un '' '' forseun po' tra l'artificile e il folcloristico che però conshowrooms ed eventi interessa l'intero quartiere diBrera fin nei più riposti angoli e cortili permettendo diriscoprire, oltre al suo fascino e patrimonio storico, lesue innumerevoli attività. Un design che a Milanod'altronde è sempre stato avanguardia: intelligente,funzionale, sensibile ai problemi ambientali e allematerie prime, di forme e soluzioni originali edeconomiche. Per questo apprezzato in tutto il mondo.

Per l'occasione, al di là dell'enfatizzazionecommerciale, era possibile immergersi in una follainconsueta e internazionale che si snodava variopinta,allegra e curiosa tra le vie e i vari punti dislocati nelquartiere dove, come da materiale informativo, eradato trovare '' ''. Una giovane creativitàche sembra dunque doversi affermare tra le piùstridenti contraddizioni di questo momento,contraddistinto da una crisi e trasformazioni dairisvolti epocali.

Brera design district Fuorisalone

The best of design

Brera e il design

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Parliamone: le relazioni. Legittime o clandestine,perenni o di poche settimane, la storia della nostra vita ola più stupida delle avventure hanno una cosa incomune: è tutta una questione di azione e reazione, omeglio di aspettative. Ci aspettiamo che alle nostreazioni o anche solo ai nostri propositi o peggio al nostrocoinvolgimento corrisponda una reazione uguale econtraria, ma la reazione, certo contraria, non è maiuguale e il coinvolgimento non è mai tanto profondo edisperato come il nostro, almeno non lo sembra. E così,donnicciole e omuncoli, passiamo preziosi stralci di vitapotenzialmente produttiva a rimpiangere prospettiveche non ci sono mai state, rivivere bei momenti chel'altro/a nemmeno si ricorda, chiederci, inconsolabili,

perché sia andata così. Che le persone ci deludono e ci deludono tanto più quante più eranole speranze che ci avevamo riposto, è un assioma. Piccola rivincita il fatto che anche noideludiamo le persone, anche noi viviamo a volte l'ebbrezza del potere che solo unarelazione sbilanciata a nostro favore può dare, e ce la godiamo, finché non decidiamo didarci un taglio. Se siamo brave persone lo facciamo con tatto, comunque sfoderiamo tutti icliché da “la vita continua” che tante volte sono stati sfoderati con noi, e che nonfunzionano mai. Gli altri ci deludono e noi deludiamo gli altri, ma continuiamo a fidarci avicenda perché non c'è alternativa o perché ne abbiamo bisogno.

Perché aspettiamo la persona perfetta, che tutto un immaginario di fiabe prima ecommediole hollywoodiane poi ci hanno costruito. Se ne discuteva l'altra sera con ilpossibile uomo della mia vita che si autodefiniva principe azzurro. Ma due sono le ipotesi:o ai principi azzurri bisogna dar fiducia sotto forma di ranocchi o noi, papabili principesse,dobbiamo ritrovarci immerse in un lungo sonno aspettando il Lui (con la L maiuscola) checi risveglierà. In entrambi i casi la retorica da fiaba sbaglia e non di poco: la crocerossinache abbiamo dentro ci ha provato più volte a salvare da loro stessi ranocchi della peggiorspecie ottenendo, nel migliore dei casi, neanche un CRA di gratitudine, e sulla prospettiva,pur metaforica, che l'uomo perfetto bussi alla nostra porta senza che noi si debba fareniente e venga anche a salvarci da una vita di noia e faccende domestiche per i sette nani,beh non serve nemmeno che commento. Alla fine però, incredibilmente, in qualche modole cose capitano e arriva una persona che sembra non ti debba deludere e questa rubrica chefino allo scorso mese piangeva sulle ceneri di una storia tormentata e non concepivaneanche lontanamente il “dimentica e vai avanti” dei tanti buoni intenzionati, bene,questa rubrica, ok la sua tenutaria, ha dimenticato ed è andata avanti. E sarebbe bello direche l'ha fatto da sola perché si è resa conto che non valeva la pena stare male per chi non cimerita, o perché basta a se stessa, o anche solo per il più banale dei chissenefrega (ma poiesiste in amore il chissenefrega?). Sarebbe bello, ma non sarebbe vero.

In realtà, come dicevo, è solo che le cose capitano e forse la persona perfetta è arrivata, ilprincipe azzurro quando non lo stavo aspettando, quando nemmeno lo volevo. Se fossi unada colpo di fulmine e cuoricini sarebbe il momento adatto per una dichiarazione, come neitelegiornali americani quando il presentatore se ne esce all'improvviso con una proposta dimatrimonio in diretta, ma non sono una da colpo di fulmine e cuoricini e comunquel'uomo della mia vita ancora non sa di questa rubrica. A voi donnicciole e omuncoli (che loso, ce l'avete anche voi un cuore) in difficoltà, lascio un messaggio di speranza che mi faràodiare dai cuori spezzati e detestare dai perenni single non per loro scelta.Il principe azzurro prima o poi arriva, lo dicevano le favole e le commediole di Hollywood,non può non essere vero. E se invece non arriva o arriva e se ne va, pazienza, l'importante èprovarci e stare male dopo.Che tanto abbiamo tutti una teoria sull'amore e non ci serve a niente.

Chiaramente

...nodi Chiara Morassut

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CULTURA

Dovrà intendersi per filosofia o teosofia orientale unadottrina basata sulla presenza del filosofo all'apparizionemattutina delle Luci intellegibili, al loro effondersi auroralesulle anime, isolate dai corpi.

Rinascita degli dei

(1)

Così Corbin a proposito di Sorhawardi, un pò ilpersonaggio centrale, il simbolo della ricercacorbiniana. Riscattare l'Occidente dalle tenebre in cuiversa, rinnovare la spiritualità attingendo alle fonti dimodalità conoscitive perdute o dimenticate,ritualizzare il problema del divino, preparare la

... questo in fondo il visionario esuggestivo programma di Corbin.

Tramite l'immaginazione la via del mondoimmaginale potrebbe di nuovo essere percorsa ed essafinirebbe per condurre inevitabilmente ad unasituazione di rinascita spirituale.

Henry Corbin, cenni introduttivi sul pensiero e l’operaConclusione: L’Oriente della luce

di Marco Minoletti

I sentieri degli angeli

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In anni di paziente lavoro e sotto la guida dei suoiamati filosofi iraniani Corbin si è sforzato direstaurare, sia logicamente che gnoseologicamente,un mondo intermedio e mediatore, il mondoimmaginale, appunto. Questo mondo, definito daCorbin (in arabo: alam al-mithal),non deve e non può essere confuso col mondoimmaginario. Esso è indispensabile per localizzare levisioni dei profeti e dei mistici perché, come fa notarel'autore, "è lì che esse hanno luogo"

E in questo "luogo" rinascono non solo gli dei dellateogonia greca, ma anche quelli della teogonia celtica,la più vicina alla nostra coscienza insieme a quellagreca e iraniana. Questa speranza, che a volte è apertoauspicio della conclusione di un'epoca disecolarizzazione, è costantemente viva e operantenell'opera dell'autore. Anzi, ci pare che sia proprio essa

mundus imaginalis

.

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L'unico possibile antidoto al nichilismo - sembrasuggerirci il pensatore francese - sta proprio nellariscoperta di quest'altro principio di realtà ad essoradicalmente opposto, la polarità celeste dellapersona.

Aggiunge ancora Corbin, con venature di profondopessimismo:

Le manifestazioni dell'Absconditum erano diretteall'uomo. L'assoluto, manifestandosi, facendo nascereil primo Angelo - il Dio personale - provocava alcontempo la promozione dell'individuo al grado dipersona, rivelandosi ad esso come Dio personale.Sorge spontanea una domanda: ma è possibile oggipensare nei termini di

rifiutando l'eredità cartesiana?

Questo principio noi lo troveremo proprio a partire daldialogo che la doppia dimensione della persona integralepresuppone ed al tempo stesso istituisce tra il suo poloterrestre […] poiché è la rottura di questa bipolarità cherende possibile il ritorno in forza della nichilitudine delnihil, dobbiamo instaurare o restaurare un principio direaltà che renda impossibile questa inversione, inversionefatale, sia quando il Dio personale viene confuso conl'Assoluto Indeterminato, sia quando quest'ultimo vienesecolarizzato al livello di un'incarnazione sociale.

Si ha correlazione tra la nascita divina e lanascita dell'anima per la quale si produce questa nascita...siha correlazione tra la morte di Dio e la morte dell'uomo.

corpo spirituale, materiaspirituale,

(3)

(4)

a reggere le fila della serrata e passionale criticasviluppata da Corbin nei confronti della situazionespirituale e filosofica del mondo occidentale.

La polemica di Corbin, così ricorrente nelle suepagine, contro le scelte dei concili - attraverso cuivenne strutturandosi la chiesa come istituzione - lescelte teologiche fatte a partire dalla codificazione deidogmi riguardanti la natura del Cristo, la teologiadella croce - prodromi della - assume cosìil senso di una battaglia che non vuole essereanacronistica, ma attuale.

Corbin guarda all'oggi, alla possibilità non soltantonostalgica di riannodare il filo interrotto del ta ' wil.L'Occidente è stato la terra dell'esilio della divinità,potrebbe cessare di esserlo? Sì,... sembra volerrispondere il nostro, a patto però che la filosofia torni asvolgere la sua aurorale, dimenticata funzione. Ilfilosofo la illustra con un esempio di interpretazioneesoteica di un brano coranico: "Fra la mia tomba ed ilpulpito dal quale io predico si estende un giardino tra igiardini del paradiso.”

Per i commentatori esoterici il pulpito rappresenta lareligione positiva, l'aspetto letterale, con i suoiimperativi ed i suoi dogmi. La tomba, invece,rappresenta la filosofia

" Conclude Corbin: "

La filosofia quindi come strumento di distruzione deldogma, all'incrocio con angelologia e profetologia,sulla strada del vero sapere. Ma nel nostro Occidente,nichilista, laicizzato e teatro dei grandi sistemiideologici (che secondo alcuni interpreti non sonoaltro che sistemi teologici secolarizzati), adoperarsiper una tale filosofia vuol dire lottare perl'abbattimento di quello che per Corbin è il più grandedei nostri dogmi: la credenza nella sola realtà delnostro mondo, l'esclusione dei mondi altri. La realtàin senso forte è il mondo della corporeità, il regno delquantificabile, dell'oggettivo e del misurabile.

Le possibilità di "redenzione" dell'umanità passanoattraverso quella filosofia che trova la sua verità allivello "immaginale", nell'oltrepassamento del dogmarivelato quale che esso sia. Il dramma dell'uomocontemporaneo è, infatti, per Corbin, prima di tutto ildramma di una mutilazione.

Privato della propria sfera celeste, del propriocorrispettivo angelico, l'uomo vive angosciosamente ilsuo essere gettato nel mondo.

morte di Dio

[...] poiché è necessario che inquesta tomba l'aspetto essoterico della religione positiva e deisuoi dogmi passi attraverso la decomposizione e ladissoluzione della morte. Il giardino è la verità gnostica, ilcampo della Resurrezione. Questaconcezione fa della filosofia una fase iniziatica necessaria,[...] la filosofia si compie nella gnosi. (2)

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Per quanto possa sembrarci inattuale, la suggestioneche ci viene dai mistici e teosofi iranico-islamici èproprio questa. Secondo il loro punto di vista, ildisincantamento del mondo si combatte soloritrovando la piena forza dell'immaginazione,reincantando il mondo. Questo perché ilmaterialismo, stando a Corbin, non è l'essenzadell'Occidente, non ne rappresenta l'inesorabiledestino, ma è una colpa che

Questo tradimento può essere però riscattato. D'altraparte, soggiunge l'autore, anche termini come quelli diOriente e Occidente, oggi, di fronte allaplanetarizzazione di un tipo di civiltà e di visione delmondo, perdono ogni significato propriamentegeografico, diventano soltanto elementi diriferimento simbolico, cifra di essenziali alternativecui si trova di fronte lo spirito, che si sono poste econtinuano a porsi all'umanità. Corbin, al pari deifilosofi iranici, si riferisce più all'Oriente nel sensometafisico del termine.

Ritrovare l'Oriente assume quindi il significato diricercare, di ri-orientarsi verso questi orizzontispirituali smarriti. Per ricorrere alla simbolica delTempio, così cara a Corbin., se è vero che questa è laterra che è stata teatro della distruzione del Tempio,dell'abbattimento della porta che si affaccia sui mondialtri, è anche questo il mondo in cui l'uomo stesso èstato distrutto, in quanto esso stesso Tempio, siamoalla

La speranza corbiniana, in questa realtà desertificatadal punto di vista spirituale, prende allora la formadell' che è inestirpabile,profondamente radicata nell'uomo, sopravvive eriaffiora dopo la stessa distruzione del Tempio. Questa

è dunque imperitura. La nostalgia delpassato, che caratterizza l'opera di Corbin, si stemperaqui in fiducia nella possibilità di una riattualizzazionedel legame celeste dell'uomo.

Compito di coloro che, come il filosofo francese, sisono eretti a o perlomeno aconservatori della sua immagine è quindi quello digettare luce sulla vera scommessa del nostro tempo,che è appunto quella sulla possibilità di un ritorno alla"vera spiritualità", che esclude facili formule e ricettepreconfezionate. Il lavoro di chi perpetua l'

[...]non deriva dall'essenzadell'Occidente, bensì da un tradimento nei confronti di ciòche costituirebbe più propriamente la sua essenza.

Il loro Oriente è il mondospirituale, quel polo celeste da cui dipende come abbiamodetto l'integrità della persona umana. Coloro chesmarriscono questo polo sono i vagabondi di un "Occidente"agli antipodi dell' "Oriente" metafisico: poco importa chesiano geograficamente occidentali o orientali.

[...]desacralizzazione del mondo e del mondodell'uomo [...]il Tempio è distrutto. Non c'è più legame tracielo e terra.

Immagine del Tempio

Immagine

Guardiani del Tempio

Imago

(5)

(6)

(7)

templiSenso celato

archetipo

morte di Dio

contratto

Storia della filosofia islamica,

Sorhawardi e la filosofia dellaluce

Il paradosso del monoteismo

L'Immagine del Tempio,

è allora quello di mostrare vie di ricerca,suggerire possibili avvicinamenti al ,invitare ad "esiliarsi dall'esilio" per indirizzarsi versoil vero conoscere.

L'intera opera di Corbin ci sembra vada perciò letta inquesta chiave. Comparando correnti spiritualiapparentemente separate egli ha voluto mettere inluce i legami nascosti, gli echi di suggestioni eintuizioni comuni che avvicinano mondi e uominicosì lontani tra loro per cultura e tempi; come possonoesserlo un Sohrawardi, un Böhme o uno Swedemborg.L'ermeneutica delle religioni del libro rintracciacoraggiosamente uno schema comune, ricostruiscestrutture dell'esperienza spirituale che Corbinchiamerebbe , attraverso una polifonia di vocie di esperienze insegue un unico motivo di fondo.

In questo senso il programma con cui si erano apertinegli anni 30 i convegni asconesi di Eranos, quellocioè di far interagire diverse forme di spiritualità e disapere filosofico, quelle dell'Occidente e quelledell'Oriente, ha trovato nella ricerca corbiniana unmomento esemplare di sintesi e al tempo stesso disuperamento.

Oggi, ad alcuni lustri dalle analisi di Corbin, in unOccidente ormai privo di valori e virtù che non sianoquelli lla società spettacolare-mercantile, l'uomo sitrova a vivere una fase epocale di transizione, chesegna una cesura tra due visioni del mondo: quellaebraico-cristiana, che ci ha preceduti, e quella attualesegnata dalla . Tocca ora all'uomo, al di làdel le proiezioni fantasmagoriche e deifavoleggiamenti teologico-terapeutici, tracciare lelinee guida per un con il mondo reale moltopiù impegnativo di una semplice sottomissione alCielo.

(1) H. Corbin,Milano, 1973, p. 211. Per una esposizione piùdettagliata della vita e delle opere diSohrawardi cfr. la stessa storia della filosofiaislamica, cap. VII:

, pp. 207-223.

(2) H. Corbin, Ibidem, op. cit., p. 89.

(3) H. Corbin, , CasaleMonferrato, 1986, op. cit., p. 157.

(4) Ibidem, op.cit., p. 157.

(5) Ibidem, op. cit., p.160.

(6) Ibidem, op. cit., p. 161.

(7) H. Corbin, Torino,1983, p. 226.

NOTE

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di Mabel GiraldoARTE

Lei: i capelli rosso fuoco, passione e tenacia in unpercorso di ricerca accantonato, ma mai abbandonato.Lei ti rapisce quando ti racconta la sua arte, come seancora, lì in quell'istante, si stesse perdendo insieme ate tra i movimenti cromatici delle sue pennellate.Lei: occhi vivi, color grido di donna.

Lei è Mariangela De Maria e questo è il brivido che siassapora di fronte ai suoi lavori esposti nella mostrapersonale presso la galleria Scoglio di Quarto diMilano dal 20 Aprile al 7 Maggio 2010 (per ulterioriinformazioni: oppure

).www.arteprioritaria.it/demaria

www.galleriascogliodiquarto.com

l’altraitalia 26

Nelle sale a lei dedicate sembra ricrearsiquell'atmosfera impalpabile, ma allo stesso tempopercepibile perché è come se ti entrasse dentro ediventasse tua. Una densità leggera: leggera perchécolorata delle stesse tonalità dell'anima; densa perchécarica del bagaglio esperienziale di una donna che havissuto.

Come scrive Marco Goldin nel catalogo della mostra,«

».

Come se mediante un segno, che all'occhio nonappare, si rendesse visibile l'invisibile, ovvero quelsignificato ultimo, profondo e scavato che si celadietro ad ogni espressione artistica. Un senso cheMariangela De Maria lascia lì in sospeso, pronto peressere colto da un occhio attento. «

».

vi si sente la gioia della pittura, la sua pienezza, il timbrodi un suono e di più di un silenzio, l'argomento della luce, ilsuo navigare tra cuore e anima. […] tutto converge versol'identità tra pittura e una non-immagine che si tramutalargamente in assenza, risuono, rintocco

Il colore si distendecome un lampo a lungo trattenuto

Lei: grido di donna

Accordo chiaro no.1, tecnica mista - 150 x 100 - anno 2010

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Infatti, pensando a uno dei suoi lavori, non si può che essere colpiti dall'acuto di quel

grido. Tuttavia, questo è un grido di donna, di unadonna che tante volte avrebbe voluto urlare contro ilmondo, di una donna che ogni giorno si trova acombattere.

Ecco il rosso vivo emerge come uno squarcio in unadimensione eterea, quasi priva di genere, collocazionee forma, ma che, attraverso questo irromperecromatico, percepito proprio come un taglio, sicaratterizza. Come se finalmente quel grido di donna,a lungo soffocato, grazie alla pittura potesse animarsi.

L'arte di Mariangela De Maria è proprio questaepifania di sensazioni, moti interiori e celati momentidi vita. Il tutto è lasciato lì in uno spazio sospeso, maforse proprio perché sospeso, eterno. Un'eternità chenel suo dispiegarsi non usa il linguaggio della parola edel gesto, ma che mediante il colore e il suomovimento si fa parola e gesto.

L'arte come veicolo per il linguaggio universaledell'anima e, paradossalmente, delle sue ragioni.

Le tele della nostra artista appaiono come vortici dienergia, bolle cariche di emozioni che colpiscono chipartecipa a questa estasi di sentimenti e di vita.

DissonanzaRossa

Dissonanza rossa, tecnica mista - 100 x 80 - anno 2009

Concerto rosso, tecnica mista - 200 x 145 - anno 2010

Dettaglio di , tecnica mista - 100 x 80 - anno 2009Notturno in grigio

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ITALIANI NEL MONDO di Giovanna Chiarilli

Mangiare la moda? Si può fare

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Massimo Gammacurta

Fotografo e appassionato d’arte contemporanea, ama“esprimere un’emozione o un’idea con gli oggetti”.Come i lecca lecca di Chanel (sotto) e Gucci.

Tra i suoi ispiratori “l’artista, amico e maestro,”, ed i fotografi e

, il Futurismo, e . Ma sonostate le opere del padre, Bruno Gammacurta, artistamultimediale, insegnante di storia dell’arte a Roma, afar respirare a Massimo un’atmosfera di fantasia ecreatività; opere che lo hanno stimolato “

”.

Nato a Roma nel 1968, si è specializzato in fotografiapubblicitaria. Appassionato di arte contemporanea,trova in questa una delle sue fonti di ispirazione e diricerca in quanto “

”.

Massimo Gammacurta definisce la sua professione“

”. Sono proprio questi lecca lecca ad averassicurato a Massimo Gammacurta un’attenzionemondiale. “

CosimoCavallaro Francis Bacon Irving PennNick Knight Fellini Pasolini

sin da piccolovisualmente. La passione per la foto, quindi, è naturale

interessato alla costruzione diimmagini scandite dal tempo di bergsoniana memoria,incessante sperimentatore e indagatore delle più insolitematerie e texture e dei nuovi media. E nella luce trovo ilmezzo ideale per realizzare le mie immagini

Conceptual Still-life Photographer, che significaesprimere una emozione o un idea usando oggetti, peresempio per la mia Sweet Fashion storia ho creato dei verilecca lecca nella forma di loghi di moda, YSL, Chanel,Gucci, per mostrare l enfatuazione che abbiamo per la modae il cibo

Ho creato la possibilità di mangiare la moda

di metterla in circolo, nel nostro sangue, nel nostro corpo: èuna idea che affascina molto perché così facendo questistatus symbol diventano parte di noi. Almeno questa èl opinione della gente, io non parlo di cosa creo, creo e basta.Poi sta agli altri trarre le conclusioni, altrimenti sarei unoscrittore

il Colosseo dei nostri tempi, o uccidi o vieni ucciso, moltocompetitiva e speciale. Difficile da descrivere se non siconosce, c è una energia incredibile

Forbes SurfaceMagazine Style Montecarlo

”. Oltre al marchio, si può scegliere anche ilgusto: caramello, lampone, melone, ciliegia e persinomelograno.

Per esprimere al meglio la sua creatività, dopo Milanoe Londra, Massimo Gammacurta vive ora a New York“

”. E per uscirevincitori da questa arena, è fondamentale dareinnegabili prove di originalità e ricerca. Entrambenon mancano nella vita e nell’arte di Massimo.

Le sue foto sono state pubblicate su ,, , e noti marchi sono ricorsi a

lui per le campagne pubblicitarie.

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Inizia a collezionare premi dal 2006 aggiudicandosiprimo e secondo posto all’categoria Still life. Tra il 2007 e il 2008 vince la decimacompetizione annuale di Surface Magazine AvantGuardian con una mostra collettiva itinerante tra NewYork, Los Angeles, San Francisco e Miami.

Si aggiudica diversi premi e riconoscimenti neiprestigiosi (Public Choicee Menzioni d’onore nel 2007 e 2008), e Pix DigitalContest per la categoria Fashion/Beauty.All’International Photography Awards vince con dueserie di scatti Anorexia e Scary Movie Stories. “

”.

International Color Awards

PX3 Prix de la Photographie

Èproprio l IPA il riconoscimento al quale sono più legato,ottenuto con la mia storia sull anoressia, un tema moltodifficile da rappresentare con oggetti

Immortalato anche nel libro di Renato Miracco,Direttore dell’Istituto di Cultura di New York“Instant Book-Artisti Italiani a New York”, la suafama è arrivata anche in Italia, proprio grazie ai suoilecca lecca di moda. Ora spera “

”.

Nel frattempo Massimo Gammacurta sta realizzandoun libro suoi “suoi” lecca lecca ed una mostra a Parigi eNew York.

IL PUNTO

di poter lavorare nel miopaese, sarebbe interessante

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Il ritorno alla naturaIl mirtillo nero (Vaccinium myrtillus)

di Simona GuidicelliBENESSERE E SALUTE

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Il mirtillo nero è un arbusto alto fino a 4 dm. con fustosotterraneo allungato e corteccia rossastra; ha ramieretti più o meno contorti, verdi e angolosi.Le foglie, inserite alterne sui fusti, hanno un cortopicciolo, sono ovali o ellittiche con la base arrotondatae l'apice acuto; il margine è chiaramente seghettato;la superficie, completamente glabra, è verdesuperiormente e verde chiara sotto, dove sono benvisibili le sottili nervature.I fiori, inseriti con un corto picciolo all'ascella dellefoglie, sono penduli, normalmente solitari, il calice èdiviso in quattro o cinque lobi, la corolla tubulare èallargata in basso e si restringe alla fauce.Il frutto è una bacca carnosa blu-violacea tendente alnerastro con la superficie esterna ricoperta da unostrato pruinoso; la parte interna, più chiara, contienenumerosi semi bruni.

Allo stato selvatico è presente sia nelle Alpi che sugliAppennini, mentre piantagioni coltivate di mirtillo siritrovano anche in ambienti collinari e pianeggianti,purché caratterizzati da un clima ventilato e da terreniricchi di humus. I vaccineti si distinguono secondo lacollocazione in selvatici, di radura, e cacuminali. Iprimi si trovano in boschi di faggi, abeti, castagni ehanno una bassa produzione concentrata nelle pianteche godono di un buon irraggiamento. I secondihanno limitata estensione e sono caratterizzati daproduzioni alterne negli anni e quindi nonrappresentano un terreno di raccolta affidabile. Ivaccineti per eccellenza sono quelli cacuminali. Sitrovano in aree aperte e possono spingersi a quoteelevate. Molto uniformi dal punto di vista botanicorappresentano le formazioni produttive di maggiorpregio sia per l’aspetto qualitativo, sia per l’aspettoquantitativo.

Il mirtillo nero è quello maggiormente ricco diprincipi salutari. Infatti contiene zuccheri e moltiacidi, in particolare l’acido citrico (che protegge lecellule) ma anche l’acido ossalico, l’idrocinnamico e ilgamma-linolenico. L’acido ossalico è quello checonferisce il classico sapore asprigno del frutto;l’acido idrocinnamico è molto efficace perché è ingrado di neutralizzare le nitrosammine cancerogene(prodotte nell’apparato digerente in conseguenzadell’ingestione di nitrati); l’acido gamma-linolenicoinvece è molto utile al sistema nervoso perchépreviene la nefropatia diabetica.

Le proprietà del mirtillo nero

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AGENDA

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Ma non è tutto: il mirtillo nero è particolarmente riccodi acido folico (una vitamina molto importante per levarie numerose funzioni che svolge) e contienetannini e glucosidi antocianici, i quali oltre a dare alfrutto il suo caratteristico colore, riducono lapermeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura.Le antocianine infine, presenti in grandi quantità,rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi

Generalmente il mirtillo nero si raccoglie dalla metàdi luglio alla metà di settembre. I mirtilli si raccolgonocon il 'pettine' che viene utilizzato per staccare il fruttosenza danneggiare foglie e rami. In alcune zone peròl'uso del pettine è vietato e la raccolta può essere fattasoltanto a mano. Ci sono poi aree protette dove laraccolta è vietata.

Si utilizzano i frutti ma anche le foglie e le radici delmirtillo che hanno proprietà terapeutiche. Le primevanno raccolte in primavera, le seconde in autunno.

sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono.Riescono in tal modo a svolgere un’azioneantiemorragica nonché contro i radicali liberi. Tuttequesta sostanze poi favoriscono e aumentano lavelocità di rigenerazione della porpora retinica,migliorando la vista specialmente la sera, quando c’època luce.

QUANDO SI RACCOGLIE

COME SI UTILIZZA

Se volete prepararvi in casa un'ottimo succo a base dimirtillo ecco qui una ricetta molto semplice, utile incaso di diarrea e ottimo integratore sia di liquidi che disostanza nutrienti. Procuratevi 100 grammi di mirtillifreschi, mezzo limone e 1 cucchiaino di miele. Lavatebene i mirtilli e poi frullateli aggiungendo un po' diacqua se volete un succo più diluito. Infine spremete ilmezzo limone e versatene il succo nei mirtilli appenafrullati; dolcificate con il miele.

: mettere in una bottigliauna parte di mirtilli schiacciati e 5 parti d'acqua;lasciar macerare in luogo tiepido per 15 giorni, filtraree usare in queste dosi: 15 gocce al giorno per i bambini,40 gocce per gli adulti.

: decotto di foglie fresche osecche (bollirne 40 g, per 5 minuti, in 1 litro d'acqua elasciare in infusione per 10 minuti; berne 1 litro algiorno)

: far bollire in unquarto di l di acqua calda un cucchiaio di bacche per10'. Schiacciarle, aggiungervi 2 cucchiai di avenapolverizzata e mescolare. Stendere sul viso tenendoper 15'. Sciacquare con acqua tiepida.

: versare uncucchiaio di foglie in una tazza da te' di acqua calda.Coprire e filtrare dopo 15'. Fare ripetuti sciacquidurante l'arco della giornata.

: in un vasetto di yogurtaggiungere un cucchiaio di mirtilli e un cucchiaio difiocchi d'avena con poco miele.

Contro le "febbri" sulle labbra (herpes) e come

disinfettante intestinale

Contro diabete e cistite

Maschera contro la couperose

Contro l'infiammazione alla bocca

Una merenda per i bambini

Secondo la mitologia, il mirtillo è legato al nome diVenere, dea dell'amore, il Mirto compare infatti innumerose leggende. Alcuni ritengono che la dea,dopo il giudizio di Paride, si cinse di una coronafatta con questa pianta.

CURIOSITÀ

I CONSIGLI DELL’ERBORISTA

Ingredienti500 gr di farina - 250 g di burro - 250 g di zucchero3 uova - 1 limone non trattato1 bustina di lievito in polvere per dolcimirtilli neri 500 g - 300 g di gelatina di albicocche1 bicchiere di liquore secco - sale

Mettete la farina a fontana sulla spianatoia, ponete alcentro il burro a pezzetti, lo zucchero, il lievito, la scorzadi limone, un pizzico di sale, le uova e impastate queltanto che basta per unire gli ingredienti. Macerate imirtilli in un po' di liquore. Stendete la pasta in un discodel diametro di circa 24 cm e mettetelo in uno stampoper crostate imburrato. Cuocetela in forno caldo per unaventina di minuti circa. Sciogliete la gelatina abagnomaria sul fuoco e, usando un pennello, stendeteneun po' sui bordi della pasta frolla. Unite la rimanentegelatina ai mirtilli scolati dal liquore. Collocate al centrodel disco di pasta i mirtilli e spolverizzare la pastaintorno con un leggero strato di zucchero a velo.

Crostata di mirtilli

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dalla RedazioneTURISMO

vielen anderen Dingen verbunden: mit Kunst,Gastronomie, Traditionen, Gastfreundschaft,kulturellen Aktivitäten und einer herrlichenUmgebung.

Ein Aufenthalt in Matera bietet die Gelegenheit zumBesuch eines Ortes, um den uns viele beneiden undder von der zum erklärtworden ist. Eine verzauberte Welt, die man nichtmüde wird zu erforschen und die man dann auchnicht so schnell wieder vergisst.

Als wir in der Abenddämmerung in Matera ankamen,war mein erster Gedanke, dass ist ein Städtchen fürverliebte Pärchen. Einfach romantisch: dieverwinkelten Gässchen, die Häuser die wieBienwaben am Berg kleben. Langsam schalteten sichdie Lichter ein und es wurde wirklich nochromantischer. Es hörte einfach nicht auf, denn dasHotel wartete mit Zimmern auf, die komfortabel

UNESCO Weltkulturerbe

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Ein Muss für jeden Italienliebhaber

Das Erste, was einem bei der Ankunft in Materaüberrascht, sind die Farben sowie das Licht, und daswaren auch Eindrücke, die bereits in der Antike undden darauf folgenden Jahrtausenden die Besucherbegeistert haben. Diese Stadt ist ein Kreuzweg vonVölkern, von Spiritualität und Menschlichkeit.

Überall verspürt man eine besondere Atmosphäre, dieso ganz anders ist als an allen anderen Orten, dieebenso reich an Kunst und Geschichte sind und wofürItalien ja in der gesamten Welt berühmt ist.

Ob man einfach nur die Winkel der Stadt durchstreiftoder mit dem Fahrrad die wilde Natur und diewunderbaren Felsenkirchen entdeckt - Materabezaubert aufgrund seiner Ursprünglichkeit undUnverfälschtheit. Die so genannten Sassi sind eineseiner Hauptattraktionen, sind aber sicherlich nichtder einzige Grund, um dieser Stadt einen Besuchabzustatten, denn der Name “Matera ” ist auch mit

Die Sassi von Matera

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ausgebaute Höhlen waren. Der Abend konnte beieinem Besuch in einem örtlichen "Ristorante" mitleckeren und raffinierten Speisen sowie einem sehrguten Rotwein abgeschlossen werden.

Der Spaziergang in den "Sassi" war immer eine neueEntdeckung. Bis in die 50-iger Jahre des vergangenenJahrhunderts haben hier über 20.000 Menschen inärmlichen, bäuerlichen Verhältnissen gelebt. Sogehörte die Kuh oder der Esel mit zu den Bewohnernder Höhlenwohnungen (in einem Museum kann mandas sehr gut nachvollziehen, ).

Nachdem über einen Roman diese Verhältnissepublik wurde, beschloss der italienische Staat diesen“Schandfleck" von der Landkarte verschwinden zu

www.casagrotta.it

lassen. Tatsächlich wurden die Menschenumgesiedeltund Matera verfiel. Heute gehört Matera zumWeltkulturerbe der UNESCO und wird langsamwieder aufgebaut. Dabei wird den damalsvorhandenen Beziehungsstrukturen der EinwohnerMatreras eine hohe soziale Bedeutung beigemessen.

Die Hotels bieten modern eingerichtete Hotelzimmerin den ehemaligen Höhlen an, die man garnichtverlassen möchte, aber draußen warten verwinkelteGassen und Straßen, die beim Bummeln Zeit undRaum vergessen lassen. Wenn sich intensiv mit derGeschichte dieser Stadt beschäftigt, wird man sehrviel über die Geschichte Italiens erfahren. Deswegenunbedingt eine Führung machen.

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SOCIETÀ di Chiara Morassut

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Questa è la crisi greca “secondo me” che ci sono dentroe non me ne curo, ma per capire questa crisi servequalche accenno di economia e qualche accenno distoria. Poi seguirà forse qualche dettaglio sulla mialimitata esperienza, per chi da tempo mi chiede discrivere della crisi greca, o magari solo per me stessa,perché me ne sto andando.

Innanzitutto non ci vuole molto a capire che laminaccia del fallimento sta diventando un'ipotesisempre più concreta per un paese, il parente poverodella famiglia europea, che si è adagiato per anni, inpratica dalla sua entrata nella Comunità Europea nel1981, sui sostegni che piovevano copiosi, sotto formadi sovvenzioni, per far raggiungere a quel parentepovero lo status degli altri membri. E così fu, almenoapparentemente. Ma il tutto con patrimoni che nonsolo non riflettevano la reale ricchezza del paese, mache invece che negli investimenti ai quali eranopreposti venivano distribuiti nei diversi livelli di unascala gerarchica di potere ancora molto diffusa inGrecia, dove la politica di corruzione generale e ilsistema di favori diffusi ad ogni livello è consideratosocialmente accettabile, normale.

Nel frattempo il debito pubblico è salito (nel 2009 eraoltre il 13 % anche se la soglia massima prevista dalTrattato di Maastricht è del 3 %), i Governi non hannosaputo o non hanno voluto modificare una gestionedissennata che ha guidato una nazione al baratro, e larealtà si è fatta sentire, anche tragicamente.

Nelle scorse settimane il governo greco, guidato daYorgos Papandreou, ha imposto alla popolazione

La crisi grecamisure drastiche, come il taglio di parte dellatredicesima e della quattordicesima degli stipendi deidipendenti pubblici, l'aumento dell'iva sui prodotti incommercio, una sovrattassa su sigarette ed alcolici,nonché un considerevole aumento della benzina,passata in breve tempo dal costo di 1,10 euro al litro apunte di 1,50 euro.

Come conseguenza, la popolazione ha risposto e starispondendo con ondate di scioperi generali chehanno paralizzato il paese per diversi giorni nell'arcodell'ultimo mese e hanno avuto anche risvolti tragici(e un eco internazionale) con la morte di 3 personedurante gli scontri e la guerriglia che hannocaratterizzato la manifestazione dello scorso 5 maggio.

Reazioni di un popolo ingiustamente vessato che nonvuole pagare per le colpe di speculatori e governantisconsiderati o ultimo tentativo di aggrapparsi a unwelfare dorato e insostenibile fatto di bustarelle eregalie?

C'è chi, per dare una risposta, riconduce la crisi socialeed economica del paese al lontano passato, inparticolare ad una prassi nata durante l'ImperoBizantino e destinata a caratterizzare l'organizzazionesociale greca fino ai giorni nostri, ovvero la pratica del“meson ”, il “tramite”.

L'Impero Bizantino, centralista e burocratico,rendeva quasi impossibile agli abitanti delle provinceperiferiche far giungere a Costantinopoli le lororichieste e lamentele. Era quindi abitudine diffusa daparte dei sudditi delegare a una persona autorevoledella propria comunità il compito di recarsi nella

Gli scontri del 5 maggio

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capitale per farsi ascoltare a sua volta da personaggiinfluenti che avrebbero intercesso presso i consiglieridell'Imperatore.

Questo sistema di gerarchia è giunto simile fino aigiorni nostri, ed ha saputo adattarsi perfettamente aimeccanismi della democrazia rappresentativamoderna che è caratterizzata, nel caso della Grecia, daun contatto realmente diretto tra i parlamentari, elettidalle singole province per formare il parlamento diAtene, con i loro elettori. Capita quindi che nelperiodo pre-elettorale ogni greco entri in contatto conl'entourage del politico di turno intavolando trattativefatte di scambi di voti con favori di vario genere, epoiché la quasi totalità dei greci possiede almeno unconoscente che funge da meson, di alto o mediolivello, tutti sono coinvolti nelle vicende politiche delpaese in modo diretto.

Al termine delle elezioni i parlamentari eletti delpartito vincitore tengono fede alle promesse, si assistecosì, fra le altre cose, alla creazione di posti pubblicidal nulla: in questo modo il numero degli impiegatipubblici in Grecia ha raggiunto una cifra totalmenteslegata dalle reali necessità del paese.

Va da sé che in un simile sistema la corruzione sia lanorma, tanto da essere diventata prassi usuale edaccettata a tutti i livelli della società; pagare degli extraper ricevere servizi dalla pubblica amministrazione èritenuto normale, dagli sportelli del fisco fino allebustarelle ai medici degli ospedali pubblici.

La Grecia di oggi è quindi un paese praticamentesprovvisto di un settore industriale e che basa lapropria economia sull'agricoltura e sul turismo, e dovela maggioranza dei lavoratori è assunta in impieghiottenuti tramite raccomandazioni, lavori spesso senzaalcuna utilità creati appositamente per dare unaoccupazione alla popolazione. Non stupisce neanche,in questo senso, che l'attuale primo ministro

sia figlio di , fondatoredel partito socialista greco, a sua volta figlio di

, altro storico protagonista della politicagreca della prima metà del XX secolo, una sorta diaccettata ereditarietà del potere.

Storicamente si potrebbe ancora accennare alla crisidell'Impero Bizantino e alla conquista ottomana finoalla guerra d'indipendenza greca del 1821 e alsuccessivo formarsi di uno stato greco in cui lapopolazione, da sempre abitante di una nazionesostanzialmente povera, aveva sviluppato unapproccio alla vita fondato essenzialmente sul viverealla giornata e sul godere dei pochi averi nel presente,in una dimensione temporale che lasciava poco spazioal futuro remoto. Insomma i greci l'hanno sempre“ ” se mi si perdona la battuta.

Papandreou Andreas PapandreouYorgos

Papandreou

presa con filosofia

Questa, è vero, non è la crisi greca “secondo me” cheavevo promesso, ma devo dire che, forse perchéstraniera di passaggio, la crisi greca mi ha toccatomolto poco. Il giorno dopo la manifestazione del 5maggio io e miei colleghi del call center italianodelocalizzato ad Atene non abbiamo potuto ordinare ilcaffè nel bar di fronte perché qualche manifestanteaveva rotto le vetrine, e questo è quando su di mehanno influito le disavventure del paese.

Siamo tutti come piccole formiche, ho letto da qualcheparte, col nostro sguardo che copre una piccolaporzione del mondo che ci circonda, e cerchiamo diinterpretare l'insieme partendo dalla nostra limitataesperienza. Ecco, la mia di limitata esperienza ha vistoun paese dove il freddo espresso seduti al tavolino delbar è, più che un'idea di felicità, una sorta di stile divita; dove in qualsiasi ufficio pubblico quattropersone fanno il lavoro che potrebbe fare uno solo diloro; nel quale i servizi non funzionano e le regolepraticamente non esistono.

Un paese che mi ha accolto da straniera e nel qualestraniera sono rimasta, certamente anche per miascelta, dove mi sono adeguata anch'io inevitabilmentea quel “ ” (piano piano) che sembra coinvolgereun po' tutti gli aspetti della vita. Da straniera,insomma, che ha visto in questo paese amplificate lecontraddizioni e il malaffare di un'Italietta che primapensavo non potesse insegnare niente a nessuno, nonlo so se la Grecia uscirà dalla crisi.

Di certo le spiagge rimarranno da sogno, il ciborimarrà buonissimo, e la gente la gente rimarràsempre la stessa. Quindi uscirà la Grecia dalla crisi?

Dubito, o magari non mi interessa.

sigà sigà

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TURISMO di Rossana P. Seghezzi

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I ritmi frenetici della vita quotidiana e lo stress dellavoro inducono sempre più gente a concedersi unabreve vacanza all'insegna del benessere e della cura delcorpo e della mente. Abbiamo cercato per voi imigliori hotel all'avanguardia con questa nuovatendenza. I loro programmi vanno oltre il classicocentro spa: esercizi di yoga sulla spiaggia,alimentazione sana, programmi per il benesserespirituale, vinoterapia, ecc.

In una località naturale, fra vigneti, colline e parchiverdi, si trova l'Hotel Terme Salvarola. L'hotelaccoglie i suoi ospiti in un ambiente rilassante ed è illuogo ideale per fare il pieno di energie dopo unasettimana di lavoro. A pochi passi dall'hotel sorge ilcentro benessere "Balnea", aperto 7 giorni su 7.

Italia, Sassuolo, Hotel Terme Salvarola****

Nuove tendenze alla ricerca della cura del corpo e della menteDove la vacanza assume altre forme

Questa moderna struttura si estende su 2300 m² ed èuna vera e propria oasi del benessere psicofisico. Ilcentro dispone di piscine termali dotate diidromassaggi e getti e cascate d'acqua, sauna e bagnoturco con zona relax, quattro sale fitness, palestra per

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turco con zona relax, quattro sale fitness, palestra pertecniche orientali, zona yoga e centro estetico. Percoloro che desiderano mantenersi in forma è possibileseguire numerosi corsi di ginnastica sotto alla guida dipersonale specializzato, come ad esempio: Spin-bike,Step, circuito brucia grassi, Pilates e Box. Punto fortedel centro sono i sentieri della bellezza e del benessereche propongono trattamenti innovativi a base degliingredienti della tradizione gastronomica di Modena.In particolare, il centro Balnea è stato uno dei primi inItalia a proporre la vinoterapia, trattamento cheutilizza i benefici della vite, uva e mosto per prevenirel'invecchiamento cutaneo.

Il Theresia Gartenhotel ha un occhio di particolareriguardo al benessere sia fisico che spirituale deipropri clienti. L'hotel fa parte della "Schlank undschön in Österreich" ("Sani e snelli in Austria"),associazione dei migliori 53 hotel dell'Austriaspecializzati in relax ed equilibrio, alimentazionesana, movimento, fitness e cura del corpo.Oltre alla sala fitness e le classiche infrastrutture per ilbenessere (piscine, idromassaggi, sauna e massaggi)gli ospiti potranno approfittare dei consigli del mentaltrainer Erwin Doringer, specialista con oltre 20 annidi esperienza nel campo del benessere mentale. Il suoprogramma prevede sedute di ipnosi (perdisintossicazione da nicotina, nervosismo e stress,ansia da esami, mancanza di fiducia in se stessi eperfino incremento del rendimento professionale esportivo), esercizi per il benesserre psichico, trainingdella personalità, magnetoterapia, ecc.

Gli ospiti del Theresia Gartenhotel potranno ancheapprofittare di una gastronomia di alta qualitàimprontata su una dieta sana a base di prodottiesclusivamente biologici. L'hotel è in possesso di uncertificato di garanzia "bio" ed ha vinto il premio"Grüne Haube" (cappello verde), riconoscimento chepremia le migliori cucine biologiche.

Austria, Saalbach; Theresia Gartenhotel****

Messico, Tulum, Hotel Blue Tulum

Resort & Spa****

Svizzera, Adelboden, Parkhotel Bellevue****

Negli ultimi tempi Tulum sta diventando una metasempre più ambita da star del calibro internazionalecome Drew Barrymore, Anne Hathaway e SiennaMiller. Il motivo? Questa destinazione si trova sullemeravigliose coste incontaminate della Riviera Mayaed è il paradiso del relax e della "meditazione". Lespiaggie di Tulum, tra le più belle al mondo, sonoinfatti particolarmente rinomate per la pratica delloyoga all'aria aperta. All'Hotel Blue Tulum Resort &Spa, per esempio, vi ritroverete in un altro mondo,dove il benessere della persona si trova al centro diogni preoccupazione. L'hotel dispone di oltre 15.000m² di strutture termali, 10 stanze per trattamenti vari eun centro fitness climatizzato. Ogni giorno ci si puòrilassare facendo corsi di yoga a pochi passi dal mare:una combinazione di movimenti e tecniche direspirazione che rilasserà la vostra mente, corpo espirito e vi riempirà di energia. L'hotel Blue TulumResort & Spa è anche specializzato nellaorganizzazione di matrimoni ed è il luogo ideale dovepassare una romantica luna di miele.

Il Parkhotel Bellevue & Spa si trova nel cuore dellealpi Svizzere ad Adelboden, una splendida localitàturistica immersa nella natura. Oltre all'area spadotata di sauna, piscine riscaldate sia all'aperto che alcoperto, bagni termali, massaggi, trattamenti dibellezza, l'hotel dispone di moderne infrastrutture perla pratica sportiva. È infatti presente una sala fitness suuna superficie di 1300 m², dove quotidianamentepotrete partecipare ad un programma di eserciziofisico seguiti da un professionista. Il programmaprevede esercizi di pilates, ginnastica, Chi yoga, Chiball, acqua gym e body forming. Per coloro chedesiderano visitare la regione mantenendosi allostesso tempo in forma, l'hotel mette a disposizione unservizio di noleggio gratuito di mountain bike. IlParkhotel Bellevue offre ai propri ospiti unagastronomia di alta qualità basata su un'alimentazionesana. La cucina dell'hotel non prevede infatti un menùstandard, ma uno giornaliero preparato sul momentoa base di cibi freschi e prodotti di alta qualità.

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di Bernadette Costa-Prades e Vania CrippaPSICOLOGIA

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Superare la gelosia del passatoIl pensiero che il nostro partner sia stato felice conun’altra può rendere intrigante la relazione ma, allostesso tempo, creare un profondo disagio. Fino, avolte, a rovinare il rapporto. Come gestire la gelosia diun vecchio amore?

Come te nessuno mai. Non è solo il titolo di un famosofilm di Gabriele Muccino, ma anche il mito che ogninuova coppia di amanti insegue: l’idea che “prima dinoi” non ci sia stato nulla... All’inizio, ogni storiad’amore poggia infatti sulla volontà di fare tabula rasadelle relazioni precedenti, di (re)inventare l’amoresenza alcuna ombra del passato. “

”, spiegaFrancesca Santarelli, psicologa e psicoterapeuta aMilano. “

”. Cosasuccede quando, al risveglio che segue la passione,sopraggiunge la gelosia? Un sentimento basatosull’interesse eccessivo per la vita passata del partner,sulla caccia agli indizi, che si manifesta con ansia etristezza a ogni minimo aneddoto ...

...”, confidaSilvia, 35 anni, commessa a Mestre, fidanzata da otto.

Francesca Santarelli vede in questa curiositàinsaziabile un modo di ottenere rassicurazione:“

È il lato buono delperiodo passionale, in cui gli amanti, soli al mondo,vorrebbero riscoprirsi vergini di ogni avventura

Ma questo desiderio di adottare la politica delfare terra bruciata sui rispettivi vissuti non è destinato a

durare, aldilà dei primi momenti di infatuazione

Non riesco a trattenermi dal chiedere a Gianni della suavita prima di me, voglio sapere tutto, mi capita anche disvegliarlo la notte per chiarire dei dettagli

Vogliamo sapere tutto per potere fare paragoni ecomprendere quale posto occupiamo nella vita del nostrocompagno. L'amore, del resto, disorienta e, per tenere ilpasso, abbiamo bisogno di indicatori. Il passato gioca unruolo ideale. E, di solito, siamo noi a volerlo evocare,facendo domande, anche se sappiamo che suscitano

Il passato incombente

tormenti Se so come il mio partner havissuto, chi e come ha amato, so come vivrà e ameràdomani è soltanto un fantasmadi onnipotenza, perché non si scrive mai la stessa storia

Quando parlo dei 10 anni che ho trascorso in Canada alavorare, vedo mio marito scurirsi in volto, irritato perquesta parte di vita che non ho condiviso con lui

Molti pensano, inconsciamente, che nella vitaciascuno ha la sua dose di felicità: se la prima partedell esistenza è stata troppo serena, poi non resteranno che lebriciole. Ma è esattamente il contrario di quello che accadenella realtà, perché il desiderio genera desiderio

Si può ancora parlare di amore davanti a tanto desiderio dipossesso

Un simile atteggiamento èinnanzitutto il sintomo di insicurezza affettiva

Se la passione non vuole sapernedel passato, la maturità di coppia si basa sulla suaaccettazione e il suo rispetto

Non potrei amare un uomo che parla male delle sueesperienze amorose prima di me

A volte è difficile ascoltare mio marito cheracconta dei momenti felici vissuti senza di me, soprattuttodella complicità coi suoi figli, dato che non ne abbiamo dinostri

”. Pensiamo: “

”. Ma, precisa Santarelli, “”.

Una nuova relazione crea una diversa alchimia sullaquale non abbiamo alcun dominio e il passato spessonon dice nulla né del presente né del futuro.

”, rivelaIsa, 50 anni, manager a Monza, sposata da 13 anni conLuca.

In che modo questa esperienza ormai lontana puòinterferire nella relazione presente? CommentaSantarelli: “

...”. Questagelosia è un pensiero abbastanza frequente, che nonrisparmia quasi nessuno. Sarebbe meglio ammetterla,per riuscire a gestirla quando si presenta. Spesso sitratta dell’impossibilità di accettare che l’altro abbiaavuto delle esperienze piacevoli senza di noi, come seci appartenesse, come se il suo passato fosse il nostro:“

?”, si chiede Claudio Lorenzetti, psicologo epsicoterapeuta a Milano. “

”.

C’è un tempo con cui non è possibile scendere a patti.Cosa dire di quelle donne che non vogliono sentireparlare dei figli del loro nuovo compagno? Di quegliuomini che esigono che la loro partner tagli i ponti conla famiglia d’origine? “

”, precisa Lorenzetti.

“”, afferma Maria, 46 anni,

grafica a Siena. “

...”.

Serve una certa grandezza d’animo per vivere unastoria d’amore, e anche una buona dose di generosità...

Il passato troppo felice

Il passato rispettato

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di Christian TestoriENOGASTRONOMIA

Milano, capitale morale d'Italia. E capitale economica.Milano, forse l'unica città italiana sinceramenteglobalizzata e autenticamente allineata con le altremetropoli occidentali, nei confronti delle quali puòtuttavia vantare una peculiarità. Anzi, un interobagaglio di peculiarità, un portato di tipicità che nellagastronomia riesce ad esprimersi esemplarmente .

Milano e la sua cucina, spesso timida nel rivendicarsima concreta nella sua capacità di penetrare i gustidegli italiani. Anzi, sia detto senza timore di smentita:nessuna cucina locale ha un così alto indice didiffusione nazionale. Da dove può allora prendere lemosse un viaggio nei segreti della cucina meneghina?

Tutte le fonti concordano: dal burro, che viene usatopersino per friggere. E quindi dal latte, dalla panna,dai formaggi grassi e molli tipici della zona, come ilmascarpone e il gorgonzola, la robiola e la crescenza.Da una sostanziale assenza, anche. Da un vuoto chenon lascia indifferenti: l'olio di oliva, che arriva aMilano insieme agli immigrati meridionali e che solonegli ultimi decenni ha preso il largo per le notevalenze dietetiche e salutistiche ad esso associate.

La cucina milanese

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La seconda tappa è rappresentata necessariamentedalle carni, protagoniste della maggior parte dellericette tradizionali. L'abbondanza di legno e dicombustibili ha dato origine a pietanze dalla cotturalunga come gli stufati e gli stracotti. A recitare la partedel leone, come avviene in molte altre regioni padaneche come la Lombardia hanno retaggi celtici, è lacarne suina.

Insieme alla verza, il maiale è ad esempio l'elementocardine del piatto più celebre della cucina milanese: lacasoela. E, così come accade nelle altre regioni delNord Italia, guai a buttarne via qualcosa. Dal maiale siricava naturalmente il famoso salame Milano,

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ma anche i cotechini e quella salsiccia lunga e sottileche si chiama 'luganega'. Se la carne suina sfoggia unanetta supremazia, quella di vitello può, a giusto titolo,rivendicare un proprio ruolo peculiare nellacostruzione dei piatti tipici.

Ne è un chiaro esempio il midollo, ingredientebasilare nel celebre risotto 'giallo'. La vicinanza a terrefertili e rigogliose come la Lomellina non poteva nonlasciare un segno, non solo con la diffusione dell'oca,abbondante riserva di grasso utile anche per ricavarecondimenti, ma soprattutto per il riso, molto piùdiffuso della pasta.

Menzione speciale anche per la polenta, che rientranei pani e nei dolci, mentre decisamente comprimariappaiono i pesci, per lo più di lago ad eccezione delbaccalà e per lo più connessi ad esigenze legate aiprecetti religiosi.

Tra le verdure, oltre alle già citate verze, risultanodiffusi cardi e asparagi. L'elenco dei piatti tipici èdecisamente lungo e variegato, indice di una cucinaricca, o comunque molto più ricca di quella che non èdato riscontare in altre regioni pur vicine ma moltodiverse in quanto a territorio. È il caso della Liguria.

Oltre a rilevarne, come fatto, gli aspetti legati allatipicità, vale la pena sottolineare la capacità di moltipiatti milanesi di sfuggire ai tratti provinciali per

Ingredienti per 4 persone300 gr. di puntine di maiale, 200 gr di salsiccia'luganega', 100 gr. di cotenne fresche, qualche salaminoverzino, 800 gr. di verza, 200 gr. di sedano e carote tritatifini, 1 cipolla, 1 bicchiere di vino bianco secco, 50 gr. diburro, 1 mestolo di brodo, 1 cucchiaio di salsa dipomodoro, sale e pepe.

Scottare le cotenne dopo averle raschiate. Tagliare lacipolla, riporla in una casseruola (da cui il nome dellaricetta) e farla imbiondire in una noce di burro, quindiaggiungere le puntine di maiale, i salamini e la salsicciatagliata a pezzi di 15-20 centimetri circa. Versare il vinobianco, lasciarlo evaporare, poi togliere tutti gliingredienti, che saranno messi da parte. Nellamedesima casseruola versare le carote e il sedano tritati,la salsa di pomodoro diluita in poco brodo, il sale e ilpepe. Mescolare, abbassare il fuoco, coprire e lasciarcuocere mescolando di tanto in tanto. In una pentola aparte far appassire la verza, lavata a puntino. Toglierladalla pentola e metterla nella casseruola dove stannocuocendo le altre verdure Aggiungere la prima partedella ricetta e mescolare in modo che il tutto vengacoperto dal sugo di cottura.Cuocere per circa un'ora, asportando ma mano con laschiumarola il grasso che cola in superficie.

Vino rosso, fresco, giovane e di pronta beva che prendeil nome dall'omonimo vitigno, utilizzato in unapercentuale compresa tra l'85 e il 100 per cento. La suaproduzione è consentita nelle province di Alessandria eAsti. Di colore rosso rubino, più o meno intenso, ha unodore vinoso e un sapore asciutto o leggermenteabboccato, mediamente di corpo, talvolta vivace ofrizzante. Il titolo alcolometrico è di 11,5 gradi. Servirea 16-18 gradi centigradi in calici allungati.Qualora sia ottenuto da uve con gradazione alcoolicacomplessiva minima di 12,5 gradi e sottoposto ad unperiodo di invecchiamento non inferiore a 1 anno di cuialmeno 6 mesi in botti di rovere, può portare laqualificazione superiore.

La ricettaCasoela

Abbinatela con ...Barbera del Monferrato DOC

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Mostra Regionale della Toma di Lanzo

e dei formaggi d'Alpeggio XIV edizione

Concorso Formaggio Asiago prodotto in Malga

Barolo Night

Griglie Roventi -

dal 09 al 18 luglio 2010 a Usseglio (TO)Per maggiori informazioni:Un appuntamento ideato per conoscere da vicino tipicitàlocali come la Toma e i torcetti di Lanzo, i formaggid'Alpeggio, i salami di Turgia, i grissini, le confetture, il mielee il pane artigianale di montagna. Nell'area espositiva di 5.000mq di questo piccolo paese dell'alta Val di Viù, la grandeMostra-Mercato sarà arricchita dalla presenza di oltre 100espositori provenienti dal centro e nord Italia, dalla Svizzerae dalla vicina Francia. Tanti gli appuntamenti: incontri,degustazioni guidate, presentazioni di libri, laboratori delgusto, visite agli alpeggi, menu ad hoc nei ristoranti dellazona, spettacoli, giochi didattici per bambini e adulti.

Il: 10 luglio 2010 ad Asiago (VI)Il tradizionale appuntamento con il concorso per il "

" delConsorzio Tutela Formaggio Asiago. Sarà l'occasione perandare alla scoperta delle bellezze di una terra dove siproduce un formaggio di qualità straordinaria secondo unatradizione antichissima.

Il: 24 luglio 2010 a La Morra (CN)Per maggiori informazioni:Torna il 24 luglio l'evento enogastronomico di Langadell'anno. Barolo Night, appuntamento dedicato al re dei viniprodotto nel territorio di La Morra (CN), si terrà nel centrocittadino a partire dalle ore 19.30. Per voi, i migliori chef deiristoranti lamorresi presenteranno piatti esclusivi abbinati atre grandi annate di Barolo di La Morra. La cena itinerante,accompagnata da musica "live", si aprirà in Piazza Castelloper proseguire presso la Cantina Comunale, dove verràservito l'aperitivo. Si proseguirà presso lo storico cortile dellaCantina Mascarello per l'antipasto, a cui saranno abbinati iBarolo 2006. Si raggiungerà il settecentesco palazzo deiMarchesi Falletti, ora Cordero di Montezemolo, nelle cuicantine fu prodotto il primo Barolo di La Morra. Qui saràproposto il primo piatto, in abbinamento ai Barolo 2003.Presso la terrazza panoramica dell'azienda RoccheCostamagna, andrà in scena il secondo piatto, inabbinamento ai Barolo 1999. Gran finale in Piazza Castellocon una degustazione di formaggi stagionati e selezionati,con la completa selezione dei Barolo proposti nel corso dellaserata. La festa si concluderà proprio in piazza con unconcerto e con le dolci proposte del Laboratorio di ResistenzaDolciaria di Alba.

Il: 29 luglio 2010 a Caorle (VE)Per maggiori informazioni: www.È il passatempo dell'estate, una passione per tanti, una veravocazione per alcuni: il barbecue. Il migliore in quest'arteverrà decretato a Caorle (VE), dove il 29 luglio alle ore 21:00 siterrà come da tradizione "Griglie Roventi", il Campionato delMondo di Barbecue promosso dalla Regione del Veneto chelo scorso anno ha portato oltre 20.000 ad assistere alla gara sullungomare. La spiaggia si coprirà di una distesa di grigliedove 260 aspiranti re del barbecue si sfideranno per decretareil più forte. L'ingresso è aperto a chiunque si senta il re delbarbecue (purché non sia un cuoco professionista).

www.sagradellatoma.it

www.barolonight.com

5° Campionato del Mondo di Barbeque

griglieroventi.com

MigliorFormaggio Asiago Vecchio e Stravecchio prodotto in Malga

Agenda

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espandersi e contaminare altre regioni. Un trattomolto affine, questo, con la vocazione di una città aorientare mode e tendenze senza chiudersi in sé stessama incamerando elementi allogeni con una spiccatanaturalezza. La milanesità, nel costume così come incucina, è tale a partire dal suo carattere aperto eproteso verso l'esterno.

È questo l'humus socio-culturale che ha consentito ladiffusione su scala nazionale di piatti come gliarancini di riso, l'insalata di pollo, gli involtini diverze, i nervetti in insalata, il sanguinaccio, glignocchi al gorgonzola, il minestrone classico, riso elatte, il risotto giallo alla milanese, gli strangolapreti,il cotechino con le lenticchie, la cotoletta allamilanese, gli involtini di vitello in spiedino con lapancetta, gli ossibuchi, il petto di tacchino con funghi,il pollo con i peperoni e alla cacciatora, le scaloppine alvino bianco e alla pizzaiola, lo stinco di maiale alforno, gli asparagi alla milanese, il budino al cioccolato,le chiacchiere, il panettone, il tiramisù e la torta paradiso.

È tutto originariamente e incontrovertibilmentemilanese? Difficile pronunciarsi, difficile non pensareche in questi piatti Milano non subisca influenze di terrelimitrofe. Di certo ha fatto proprie queste ricette e le haincamerate in un sapere antico, popolare e diffuso,impossibile da dipanare. È per questo che in moltisostengono che Milano sia tra le città dove in assoluto simangi meglio. E dove, forse, si sente anche menonostalgia verso le osterie antiche e quegli antichi saporiche erano tutt'uno con la civiltà contadina che sorgeva aisuoi confini; una civiltà ora irrimediabilmente sostituitadalle colture intensive e da quella globalizzazione che quinon spiazza, non crea spaesamento, non angoscia.

Tutto, a Milano, sembra diventare milanese anche seproviene da altri universi e anche se tende a sostituireprepotentemente l'esistente. Perfino il fast food assumequel senso che altrove non può rintracciare, trova quelsignificato che ne giustifica l'esistenza ed entra a far partedi un mondo che inghiottisce le differenze senzadileguarle.

Come? Semplicemente facendole proprie.

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Ingredienti per 2 persone

Ingredienti

due manciate di aliciun mazzo di prezzemolouno spicchio d'aglio frescopangrattatoscorza di un limone bisale e pepeolio extra vergine d'oliva

Pulite le alici togliendo le lische e la testa, in un tegame mettete olio e prezzemolo tritato tutto moltoabbondante e anche l'aglio tritato finemente. Fate soffriggere avendo cura di toglierlo un attimo pima chel'aglio cambi colore disponete le alici con cura, coprite e togliete dal fuoco. Cuoceranno con il calore dell'olio.sempre in un piccolo tegame antiaderente fare rosolare il pangrattato , non deve scurire perchè diventaamaro, scuotele spesso il tegame, una volta essicato sentite con le dita la consistenza spegnete la fiamma eunite la scorza del limone. Cuocere la pasta condire prima con l'olio e metà della quantità di alici poi con ilpangrattatto, impiattare e versare su ogni piatto le alici tenute a parte.

Per l’impasto:220 g di semola rimacinata - 2 uovaPer il ripieno (ad occhio):patate lessericottaaglio tritatoprezzemoloun po’ di yogurt naturalesale, pepe, noce moscataPer il condimento:3 cucchiai di burro - piccolo mazzo di erbe aromatiche(salvia, basilico, prezzemolo ecc.)

Unire la farina setacciata e le uova. Lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo. Se ènecessario, aggiungere dell'acqua in quantità sufficiente ad ottenere una pasta elastica. Far riposare l’impastoper 30 minuti. Nel frattempo preparare il ripieno: schiacciare le patate bollite, aggiungere l’aglio, ilprezzemolo e lo yogurt. Insaporire con un pizzico di sale, pepe e noce moscata. Amalgamare bene. Stendere lapasta in due sfoglie sottili e uguali. Sulla prima sistemate dei mucchietti di ripieno a distanza regolare,coprite con la seconda sfoglia e premete con le dita intorno al ripieno. Tagliare i ravioli con la rotella. Cuocerliin acqua bollente salata e scolarli 2-3 minuti dopo essere venuti a galla. Mettere in un una padella il burro e leerbe tritate, cuocere a fiamma molto dolce per 2-3 minuti. Mettere dentro la padella i ravioli appena scolati,alzare la fiamma ed amalgamare tutto velocemente ma con delicatezza. Servire immediatamente.

Pasta con alici e pangrattato al limone

Mettiamoci a tavola

Ravioli con ricotta, patate ed erbette

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Ingredienti

800 gr di seppie o polipo1 kg di cozze300 gr di gamberetti1 barattolo di sott'oli circa 280Marinata:3 cucchiai di olio ex.1 spicchio d'agliosale e pepeprezzemoloper la bollitura:acqua sale (poco)1 carota1 costa di sedano1 spicchio d'aglio½ bicchiere di vino bianco

Pulire bene le seppie, togliere gli occhi e la pelle, (se si tratta del polipo: battete bene ilpolipo con un bastone in modo da snervarlo, spellatelo, pulitelo e lavatelo), in unacasseruola fate bollire dell'acqua con poco sale, 1 carota, 1 costa di sedano 1 spicchiod'aglio e 1/2 bicchiere di vino. A questo punto immergetevi la seppia e dal momentodell'ebollizione calcolate mezz'ora se si tratta del polipo 1 ora per la cottura.La forchetta dovrà entrare facilmente nella carne del mollusco.Gli ultimi 5 minuti di cottura aggiungere i gamberetti. Spegnete il fuoco, e lasciateloraffreddare nell'acqua finché non sarà diventata tiepida.Nel frattempo pulite bene le cozze levate il ciuffetto laterale e le "barbe"apritele sulfuoco con un coperchio, pulite i gamberetti. Tritare finemente la seppia e unire con glialtri frutti di mare. Preparare la marinata su una ciotola: sminuzzate finemente lospicchio d' aglio e mescolatelo con il prezzemolo tritato, il succo del limone e l' olio.Salate, pepate e condite l’insalata di mare.Tenere in frigo per circa due ore prima di servire, per far prendere maggior sapore!Decorate come meglio credete con limone a fettine, insalata, pomodorini o maionese.

200 gr. di zuccheroolio per friggere500 gr. di farina 001 bustina di lievito4 uova250 gr. di uva sultanina2 arance1 bicchierino di rum200 gr. di ricotta

In una ciotola mettete l'uvetta ricoperta con acqua tiepida. Grattugiate la buccia dellearance e spremetene il succo. Mescolate bene le uova con lo zucchero, il rum, la buccia eil succo d'arancia, la ricotta, la farina, il lievito e l'uvetta sgocciolata. Lasciate riposareper 1 ora. Con un cucchiaino formate delle frittelle che friggerete nell'olio e quandosaranno dorate toglietele dal fuoco. Asciugatele su carta da cucina e spolverate conzucchero a velo.

Ingredienti per 4 persone

Insalata di mare

Frittelle dolci di ricotta

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di Simona GuidicelliASTROLOGIA

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Questo è il segno della maternità, della tenacia, delsentimento profondo, della malinconia e dellairascibilità. Le persone di questo segno sono moltoemotive e munite di uno spiccato senso di protezioneverso il proprio nucleo familiare. Tuttavia quandodevono confrontarsi generalmente risultano schivi e sinascondono come il granchio sotto la roccia.

Hanno una memoria ferrea e collezionano ogni genere dicose degne di importanza. Essendo un segno d'acqua,necessita di movimento perché tende a ritenere i liquidi.È il segno della vita. È un segno difficile ed a voltemisterioso. Vive fra due mondi, quello esterno vistocome pericoloso e temuto, e quello interno, pieno dimemorie, di fantasia, di sentimenti. È in equilibriostabile tra questi due mondi: quando la realtà si fa tropposgradevole, si rifugia nel domani sperando che i suoisogni possano divenire realtà. Il domani è la suaprotezione.

Fortissimo, per questo individuo, il legame con la madre.La famiglia (soprattutto d'origine) ed i figli sarannosempre la sua realtà. Così se si sposa lo fa più che altro pergettare le basi di un nucleo familiare. La famiglia saràsempre più importante del partner, in particolare per ladonna del Cancro, sarà sempre più madre che compagna.Anche quando non si sposa, la donna tende ad assumereun comportamento materno anche nei confronti dellafamiglia d'origine. Queste persone, sotto un'apparenteflemma ed imperturbabilità, nascondono un caratteretaciturno ma inquieto, riflessivo. Queste personeadorano viaggiare, soprattutto per mare.

Il Cancro ha un grande amore per la sua casa, per il suoambiente, per le sue pantofole, la sua musica. La suasensibilità è estrema, teme sempre di essere messo inridicolo e può diventare molto, molto permaloso. La suatimidezza lo può indurre a sfoderare un'inconsuetaaggressività per difendersi. L'ambizione c'è ma è segreta,spesso raggiunge ciò cui aspira nella seconda metà della

vita. Caratteri distintivi del segno sono: una grandedolcezza, fedeltà (nei confronti degli amici per lo più),grandi doti intuitive, grande cultura ed eccezionalememoria. Il carattere mutevole è proverbiale, tipico perloro essere meteoropatici ed instabili come pochi altri.

È una delle donne più femminili dello Zodiaco,sensibilissima e dalla sensualità carezzevole eavvolgente. Romantica e sognatrice, imposta la suavita sulle realizzazioni affettive e anche se sceglie unacarriera che valorizzi le sue doti di intuizione e diumanità i sentimenti sono sempre al centro del suomondo. È portata a svolgere attività nell’ambitosociale e soprattutto a contatto con i bambini, poiché ilsuo senso materno le rende molto congenialel’educazione e la cura dei piccoli.La famiglia è il suo terreno naturale di espansione, alpunto da sacrificare, se necessario, le sue aspirazionipersonali. Non è particolarmente attratta dalla vitamondana, ma si costruisce una rete solidissima diamicizie nelle quali prodiga tutta la sua capacità didedizione e di sostegno affettivo e da cui si aspettatutta la protezione che le necessita.

Il tipo appartenente a questo segno d’Acqua è l’uomoconservatore, fondamentalmente tranquillo, amantedella casa e della famiglia, piuttosto diffidente adallargare la sua cerchia di conoscenze o il suo campo diesperienze. Ma esiste anche il cancro errabondo einquieto come la Luna, sua governatrice, che alimentale sue fantasie e lo spinge a inseguire traguardi spessoirraggiungibili, amori che gli sfuggono o successi chenon lo soddisfano mai pienamente.Tutti i cancerini però hanno in comune l’attaccamentoal passato, alle tradizioni di famiglia, agli amicid’infanzia e in qualsiasi frangente della vita trovanoun solido ancoraggio nei loro affetti.

Il segno del mese: CancroIl pianeta dominante è la

L'elemento è , la qualità è .Il Sole transita nel Cancro approssimativamente tra

il bianco, che esprime idealismo e spiritualità.Pietra Portafortuna:

l'argento che richiama il colore dei raggi lunari.

il Lunedì, giorno della Luna.

Luna.

l'acqua cardinale

il 22 Giugno e il 22 Luglio.

Colore da portare:

la perla.

Metallo:

Giorno favorevole:

La donna Cancro

L'uomo Cancro

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