Viollet le Duc

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Andrea Dantini2005

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Page 2: Viollet le Duc

•La vita

•La nascita del restauro architettonico moderno

•Viollet-le-Duc e John Ruskin

•Le opere

•Conclusione

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La vitaNato a Parigi nel 1814, Eugène Viollet-le-Duc iniziò i suoi studi di architettura negli ambienti parigini romantici ed antiaccademici.

Si trasferì in Italia dove potè studiare ed apprendere l’architettura Rinascimentale prima di tornare in Francia e concentrare il suo lavoro e la sua vita nell’ingegneria Gotica e nell’arte della decorazione.

Nel 1838 iniziò un’intensa attività dedicata al restauro interpretativo di complessi monumentali medievali.

Morì a Losanna nel 1879.

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La nascita del restauro

architettonico modernoLa cultura romantica fu un momento notevole per l’architettura anche perché affrontò per la prima volta il problema del restauro architettonico. Agli inizi dell’Ottocento, soprattutto in Francia, ci si pose il problema della conservazione di quell’immenso patrimonio d’arte rappresentato dagli edifici sorti nel medioevo, in particolare chiese e cattedrali. Edifici che in molti casi avevano subìto devastazioni o guasti, anche per le posizioni anticlericali espresse dalla Rivoluzione Francese.

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Il primo architetto che operò in maniera scientifica nel campo del restauro, fu il francese Viollet-le- Duc. La sua posizione fu quella definita del restauro «di ripristino».Egli, con i suoi interventi, cercava di riportare l’edificio a quella condizione iniziale che ne caratterizzava la nascita, cancellando tutti gli interventi posteriori e i loro segni.

In qualche caso, completava anche gli edifici di parti, che magari non erano mai storicamente esistite, ma che potevano rendere più compiuto l’organismo architettonico.

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Nel far ciò soprassedeva alla verità storica dell’edificio, per perseguire un fine estetico che riconosceva solo nella purezza dello stile.

Il suo metodo di lavoro era tuttavia rigoroso, e possibile solo grazie alla grande conoscenza che aveva acquisito dei principi architettonici medievali, così che i suoi interventi finivano per essere plausibili, anche quando erano dei falsi storici.

Il metodo di lavoro

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Viollet-le-Duc e John Ruskin

Con Viollet-le-Duc si perviene al cosiddetto restauro stilistico, in cui si invita il restauratore a penetrare nella mentalità dell'architetto originario e a realizzare quei progetti che forse il costruttore medievale non aveva neanche concepito.

Viollet-le-Duc sviluppa le sue idee nel 1858 nel suo Dictionnaire raisonnè d'architecture in cui si esprime dicendo che "Restaurare un edificio non è affatto mantenerlo, ripararlo o rifarlo, è il ristabilirlo in uno stato completo che può non essere mai esistito in nessun momento". Tali principi lo portarono spesso a delle operazioni di restauro del tutto arbitrarie ed alla falsificazione di numerose opere d'arte i cui elementi originali furono spesso sacrificati senza molti scrupoli.

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John Ruskin al contrario, testimone dello sviluppo dell'Inghilterra e delle trasformazioni avvenute in seguito alla Rivoluzione Industriale, ebbe forti pregiudizi ad accettare tali cambiamenti e nel campo dell'arte rifiutò qualsiasi innovazione che le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche potevano apportare.

Di contro a questa concezione del restauro, Ruskin sostenne invece la necessità di un restauro più attento alla storia che non all’estetica. Condannava l’intervento di ripristino operato da Viollet-le-Duc, proponendo solo la manutenzione degli edifici, evitando ogni intervento di tipo intensivo. Sosteneva, che era preferibile che gli edifici cadessero, se giungevano a tale limite, piuttosto che tenerli in piedi con interventi che cambiavano la sostanza e la materia dell’edificio.

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Le opereTra le sue opere si segnala:

•Restauro della Madeleine di Vézelay

•Restauro della Ste-Chapelle e di Notre-Dame a Parigi

•Restauro dei centri di Narbonne, Amiens, Chartres, Reims, Toulouse

•Restauro della cittadella di Carcassonne

•Restauro del Castello di Pierrefonds

•Restauro del Castello di Coucy

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 Ritratto di Eugène Viollet-le-Ducfotografato da Felix Nadar

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 Ricostruzione del castello e del barbacane,disegno E. Viollet-le-Duc 

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 Ricostruzione della difesa della torreSaint-Nazaire, disegno E. Viollet-le-Duc

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 Entrata della porta Narbonense, disegno diE. Viollet-le-Duc 

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Porta Narbonense, disegno E. Viollet-le-Duc 

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Madeleine di Vézelay

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Ste-Chapelle

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Notre-Dame

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Carcassonne

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Castello di Pierrefonds

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Dictionnaire raisonnè d'architecture (Dizionario ragionato dell'architettura francese)

In questo testo, scritto da Viollet-le-duc nel 1856,l’autore esprime tutte le sue teorie sul restauro e sull’architettura francese dei suoi tempi.Il suo pensiero si può sintetizzare nella celebre affermazione:

"Restaurare un edificio non è affatto mantenerlo, ripararlo o rifarlo, è il ristabilirlo in uno stato completo che può non essere mai esistito in nessun momento".

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Conclusione

Villet-le-Duc ebbe una grande influenza sull’architettura, il restauro, la storia dell’arte del XIX secolo.

Anche se i suoi criteri di recupero delle opere d’arte medievali sono stati abbandonati e sono oggi criticati per la loro arbitrarietà, occorre ricordare che si deve a lui la salvezza di numerosi capolavori architettonici altrimenti destinati al deterioramento ed alla rovina.

Cattedrali, castelli, intere città medievali sono state restaurate (in qualche caso completate o ricostruite) con una profonda conoscenza dell’architettura dell’epoca e soprattutto con uno stile unitario che conferisce loro un’atmosfera di grande suggestione.

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Presentazione di: Andrea Dantini

FINE