Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e...

17
Novembre 2015 www.bfeg.admin.ch Scheda informativa 17 Violenza contro i bambini e gli adolescenti

Transcript of Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e...

Page 1: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Novembre 2015 www.bfeg.admin.ch

Scheda informativa 17

Violenza contro i bambini e gli adolescenti

Page 2: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 2

La presente scheda informativa è dedicata alla violenza domestica nei confronti dei bambini e degli

adolescenti1. Nella prima parte fornisce una breve panoramica della violenza contro i minori in generale, per

poi approfondire, nella seconda parte, la problematica della loro esposizione alla violenza fra i genitori o tra

persone adulte di riferimento2 e illustrarne le conseguenze.

A. Forme di violenza nei confronti dei bambini e degli adolescenti

Si distinguono diverse forme di violenza nei confronti dei bambini e degli adolescenti3:

la violenza fisica, che comprende percosse e altri atti violenti come bruciare, strangolare o scuotere; in questa categoria rientrano anche le punizioni corporali come «misura educativa»;

la violenza psicologica, come minacciare, insultare, ridicolizzare, umiliare, disprezzare, sminuire, isolare o ignorare. Anche l‟assistere ad atti di violenza nel rapporto di coppia dei genitori o l‟essere strumentalizzati nelle fasi dei conflitti caratterizzate da escalation sono considerati una variante della violenza psicologica

4;

la violenza o l„abuso sessuale, ovvero qualsiasi atto sessuale con o senza contatto fisico commesso da una persona nei confronti di un‟altra, contro la sua volontà, sfruttando la propria posizione di potere. In questa categoria rientrano anche i matrimoni contratti con minorenni, lo sfruttamento sessuale di minori a fini commerciali attraverso la prostituzione minorile, il turismo sessuale con minori e la pornografia infantile;

la negligenza fisica e psichica, che implica il rifiuto o la sottrazione dell‟accudimento necessario (cibo, cure), della prevenzione (attenzioni, protezione dai pericoli) e degli stimoli (indispensabili per lo sviluppo motorio, psichico, emotivo e sociale);

il coinvolgimento nella violenza che caratterizza il rapporto di coppia dei genitori, che per i minori significa ritrovarsi nel locale in cui avvengono i maltrattamenti, sentire i rumori della violenza che provengono da una stanza attigua o vederne i segni (ferite o disperazione) sui loro corpi;

la violenza istituzionale, che contempla il maltrattamento dei minori in istituzioni (ad es. istituti, strutture psichiatriche, penitenziari) da parte delle persone che teoricamente dovrebbero garantire il loro bene;

la violenza strutturale, che scaturisce da determinate norme e strutture di una società e viene tramandata dalla stessa. Questa forma di violenza comprende le condizioni di vita ostili ai minori (ad es. traffico stradale, cantieri, assenza di possibilità di gioco, lavoro minorile), ma anche i fattori che si ripercuotono indirettamente su di loro, come le condizioni di lavoro dei genitori e le risorse economiche e sociali;

le pratiche che nuocciono alla salute e che violano i diritti umani, come le mutilazioni genitali di cui i minori sono vittime in misura superiore alla media;

la tratta di esseri umani;

lo sfruttamento sistematico dei minori per reati da parte di organizzazioni criminali;

1 Con il termine di «minori» s‟intendono i bambini e gli adolescenti fino al compimento dei 18 anni. Questo vale sia per il dir itto svizzero (art. 14

Codice civile; CC) sia per il diritto internazionale (art. 1 Convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo). Pertanto in questa scheda informativa si parlerà di «minori» includendo anche gli adolescenti fino al compimento dei 18 anni. 2 Nel contesto della presente scheda informativa per violenza nel rapporto di coppia dei genitori non s‟intende unicamente la violenza tra i genito-

ri biologici, ma anche tra patrigni e matrigne, nuove figure di riferimento o (nuovi/e) partner dell‟uno o dell‟altro genitore. In questo modo si do-vrebbe tenere conto di tutte le possibili relazioni genitori-figli, nelle quali i minori vedono o subiscono atti di violenza. 3 Cfr. tra gli altri il Rapporto del Consiglio federale 2012; Ufficio delle assicurazioni sociali 2005; Segretario generale dell‟ONU 2006.

4 Cfr. ad es. Commitee on the Rights of the Child (2011), pag. 9.

Page 3: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3

la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano, giustificano, banalizzano o negano le forme di violenza citate;

ma anche la violenza che i bambini rivolgono contro sé stessi come il suicidio, l‟automutilazione o i comportamenti a rischio.

1. Dimensione della violenza contro i minori

Nel 2006 l‟ONU ha pubblicato il primo studio5 completo sulla violenza contro i minori. Lo studio imprime una

svolta nella discussione attorno a questo genere di violenza, che molto spesso si nasconde ancora dietro al

pretesto delle tradizioni indiscutibili o apparentemente adeguate e delle misure educative legittimate (in parte

anche a livello giuridico).

Uno dei principali problemi nella lotta contro la violenza sui minori risiede nell‟«invisibilità» di queste pratiche.

Da un lato i minori hanno paura di parlare della violenza vissuta, non riescono a considerarla qualcosa di

ingiusto oppure non hanno parole per esprimere quello che hanno subito. Dall‟altro sono proprio le persone

che dovrebbero offrire loro sicurezza e stabilità a commettere i soprusi.

Secondo l‟OMS6 nel mondo i bambini più piccoli sono proporzionalmente più esposti ai maltrattamenti fisici,

mentre i ragazzi in età puberale e adolescenziale agli abusi sessuali. In un‟ottica di genere si può affermare

che i ragazzi subiscono più spesso percosse e punizioni fisiche, mentre le ragazze sono maggiormente

vittime di omicidio, violenza sessuale o negligenza.

2. Dimensioni della violenza contro i minori in Svizzera

Anche in Svizzera, quello della violenza contro i minori è un problema da non sottovalutare. Tuttavia non è

facile stimare la dimensione di questo fenomeno, perché si tratta ancora di un argomento tabù. Risulta poi

particolarmente difficile riconoscere e quantificare la violenza nella prima infanzia, per la scarsità dei contatti

extrafamiliari dei neonati e dei bambini molto piccoli.

I seguenti studi e rapporti forniscono un quadro delle dimensioni della violenza nei confronti dei minori in

Svizzera :

Abusi sui minori e negligenza in famiglia: Rapporto del Consiglio federale in adempimento del postulato Fehr (07.3725), “Violenza e negligenza in famiglia: quali misure di aiuto all'infanzia e alla gioventù e sanzioni statali?” Del 27 giugno 2012, pag. 16 segg. Online all‟indirizzo www.bsv.admin.ch, alle rubrica Temi, Questioni dell„infanzia e della gioventù.

Violenza sessuale contro i bambini e gli adolescenti: Averdijk Margit, Müller-Johnson Katrin, Eisner Manuel. 2011. Sexual victimization of children and adolescents in Switzerland. Final Report for the UBS Optimus Foundation. Online all‟indirizzo www.optimusstudy.org

Coinvolgimento dei minori nella violenza nel rapporto di coppia dei genitori: si veda il capitolo B.1

5 Segretario generale dell‟ONU 2006. Allo studio hanno partecipato governi, ONG, parlamentari, organismi dell‟ONU, organizzazioni per la difesa

dei diritti umani nonché gli stessi minori. Nell'ambito di incontri regionali è stato affrontato il tema e sono state formulate raccomandazioni per lo studio. 6 OMS (2002), pag. 21 segg.

Page 4: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 4

B. Violenza domestica nei confronti dei bambini degli adolescenti

All‟interno dell‟ambiente familiare, i minori sono esposti a diverse forme di violenza: maltrattamenti fisici,

psicologici e sessuali, negligenza e coinvolgimento nella violenza che caratterizza il rapporto di coppia dei

genitori.

Nelle considerazioni seguenti viene posto l‟accento sul coinvolgimento dei minori nella violenza che si

manifesta nel rapporto di coppia dei genitori7. Per molto tempo questo aspetto è stato sottovalutato o non

abbastanza considerato, specialmente dalle istituzioni statali ma anche dalla ricerca, che negli ultimi anni ha

iniziato a occuparsene e ad esaminare le conseguenze della violenza interparentale sui figli8. Anche la

sensibilità e le conseguenti reazioni dei servizi coinvolti sono aumentate9.

Per i minori, essere coinvolti nella violenza che caratterizza il rapporto di coppia dei genitori significa

ritrovarsi nel locale in cui avvengono i maltrattamenti, sentirne i rumori che provengono da una stanza

attigua o vederne i segni (ferite o disperazione) sui loro corpi. Assistendo alla violenza di coppia dei genitori i

minori non sono solo testimoni di scontri verbali ma anche di vie di fatto, pesanti minacce e gravi violenze

fisiche e sessuali.

La violenza a cui assistono non si consuma unicamente nel contesto di un rapporto di coppia esistente ma

anche durante le separazioni, con il rischio di essere strumentalizzati nelle fasi caratterizzate da escalation

della violenza, oppure al momento della consegna all‟uno o all‟altro genitore nell‟ambito del diritto di visita. 10

I minori che crescono in un simile contesto familiare sono confrontati con situazioni cariche di conflittualità

rispettivamente con un‟atmosfera di violenza cronica, con l‟imprevedibilità dei comportamenti umani e con la

distruttività dei maltrattamenti nei rapporti interpersonali. Considerate le gravi conseguenze che può

comportare, il coinvolgimento dei minori nella violenza di coppia viene riconosciuto dalla Convenzione sui

diritti del fanciullo come una forma di violenza psicologica e di negligenza emozionale11

.

Spesso i minori vittime di violenza assistita si sentono responsabili per i litigi dei propri genitori e non di rado

si trovano tra due fronti: desiderano aiutare il genitore vittima, in genere la madre, tentano di proteggerla e si

ritrovano confrontati con le conseguenze della violenza. Ad esempio aiutano la madre dopo che è stata

maltrattata, la consolano o scappano con lei – a seconda che dispongano o meno di una rete sociale – in

una casa-rifugio, da parenti o amici (POM, 2013:1; Steiner, 2012: 14 segg.).

Durante gli interventi della polizia capita spesso che i minori vengano «ignorati» e che non si tenga conto

delle loro esigenze nonostante quello che hanno vissuto. Ciò è dovuto alla carenza di risorse delle istituzioni

preposte, ma anche all‟insufficiente consapevolezza del fatto che i minori coinvolti negli scontri tra i loro

genitori sono a loro volta vittime di violenza.

7

In questa nozione rientra la violenza fisica, psichica e/o sessuale perpetrata nel rapporto di coppia attuale o sciolto dei genitori, di uno dei genitori o di una persona che detiene l‟autorità parentale o cui incombe l‟educazione dei minori (cfr. Rapporto del Consiglio federale 2012). 8 Cfr. Kavemann 2013; Seith 2006; Kindler 2013; Strasser 2013; Seith, Kavemann 2007; UNICEF 2006, Rapporto del Consiglio federale 2012.

Cfr. anche Meier 2011; Fondazione svizzera per la protezione dell‟infanzia 2009; IEFH 2010; BMFSFJ 2012. 9 Per esempi riguardanti la Svizzera si rimanda al capitolo B.5.

10 Cfr. Scheda informativa 6 «Violenza in situazione di separazione: caratteristiche e possibilità d‟intervento istituzionali» consultabile all‟indirizzo

www.bfeg.admin.ch, Violenza domestica. 11

Cfr. Convenzione sui diritti del fanciullo, art. 19; General comments Nr. 13/2011 (CRC/C/GC/13).

Page 5: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 5

Con la revisione delle disposizioni sull‟autorità parentale è stato stabilito esplicitamente che la violenza da

parte dei genitori ai danni dei minori mette in dubbio la loro capacità di esercitare debitamente l‟autorità

parentale12

.

I minori che assistono ad atti di violenza nel rapporto di coppia dei genitori sono maggiormente esposti al

rischio di diventare a loro volta vittime o autori di violenza di coppia nella vita adulta. Queste ripercussioni

sulla vita futura sono riconducibili soprattutto all‟essere cresciuti in un clima di violenza e di abusi. Tra le

mura domestiche questi ragazzi non hanno imparato a risolvere i conflitti con strategie pacifiche e non di

rado sviluppano una visione stereotipata dei ruoli di genere. Degli studi comprovano l‟esistenza di una

spirale di violenza intergenerazionale, ma sottolineano pure che l‟aver assistito a situazioni di violenza non

basta da solo a spingere una persona a diventare violenta in un contesto relazionale.

La violenza domestica può anche essere un fattore di rischio per la delinquenza giovanile; inoltre molti

minori vittime di violenza assistita intrafamiliare faticano a instaurare rapporti di amicizia costruttivi. In

generale si constata che anche il «semplice» fatto di assistere alla violenza tra i genitori ha un influsso sulla

percezione della capacità di relazionarsi.

1. Dimensione del coinvolgimento dei minori nella violenza tra i genitori

L‟ONU stima che nel mondo dai 133 ai 275 milioni di minori siano testimoni di violenze nel rapporto di coppia dei genitori.

I dati delle ricerche disponibili permettono di ritenere che tra il 10 e il 30 per cento di tutti i minori nel corso dell'infanzia siano stati testimoni di atti di violenza nel rapporto di coppia dei genitori.

Con l‟aumentare del grado di violenza tra i genitori cresce anche il pericolo per i figli di essere a loro volta vittime di abusi. In base alle conoscenze attuali si stima che il 30-60 per cento dei minori che crescono in un contesto di violenza nel rapporto di coppia dei genitori subiscano a loro volta maltrattamenti.

Secondo le stime, in Svizzera 27„000 minori sono coinvolti ogni anno in episodi di violenza domestica (UFU, 2013:80), di cui in maggioranza in età compresa tra 0 e 6 anni (Cantone di Basilea Città: 44%; JSB, 2012:11).

In molti casi di violenza nel rapporto di coppia dei genitori, i minori sono presenti all‟arrivo della

polizia. Una ricerca scientifica13

condotta in Germania e diverse statistiche cantonali dimostrano che

in più della metà dei casi all‟arrivo della polizia erano presenti bambini o adolescenti, prevalentemente sotto i 14 anni e nel 29 per cento dei casi vi erano anche bambini piccoli tra uno e tre anni.

2. Conseguenze del coinvolgimento nella violenza di coppia

Il fatto di assistere alla violenza nel rapporto di coppia dei genitori può avere impatti molto diversi sui minori a

seconda della loro età, del loro grado di sviluppo, delle loro risorse personali e della gravità dei

maltrattamenti.

Nel mondo sono state condotte finora più di 500 ricerche empiriche sulla compromissione dello sviluppo nei

minori che hanno dovuto assistere a scene di violenza di coppia dei genitori (Kindler, 2013: 28).

12

Cfr. art. 311 cpv. 1 n. 1 CC; FF 2011 8061. Cfr. anche Rapporto del Consiglio federale 2012, pag, 44. 13

Helfferich, Kavemann 2004. 14

Cfr. tra gli altri Meier 2011; Rapporto del Consiglio federale 2012; Fondazione svizzera per la protezione dell‟infanzia 2009 ; Helfferich, Kave-mann 2004.

Page 6: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 6

Tra il 20 e il 44 per cento di questi minori presenta sintomi clinici di un disturbo del comportamento che si manifestano sotto forma di prostrazione, depressioni o paure rivolte verso sé stessi oppure che vengono esteriorizzate sotto forma di nervosismo o aggressività (Wurdak/Tahn 2001 in Kindler, 2013: 30).

I minori coinvolti nella violenza di coppia dei genitori presentano un rischio da tre a sei volte superiore al gruppo di riferimento di sviluppare sintomi che richiedono un trattamento (id.: 32).

Secondo uno studio condotto tra i giovani, la violenza di coppia assistita si associa a disturbi posttraumatici da stress con una proporzione raddoppiata che aumenta fino a cinque volte se i minori in questione temono per la vita del genitore picchiato (Zinzow et al. 2009 in id.: 32).

Fino al 90 per cento di tutti i pazienti che presentano un disturbo della personalità borderline testimoniano di esperienze violente nel passato (Schmeck & Schmid, 2011: 7).

Il 40 per cento dei minori esaminati e coinvolti nella violenza di coppia dei genitori presentano seri ritardi dello sviluppo oppure notevoli difficoltà scolastiche (Kindler; 2013: 37).

I minori che assistono alla violenza di coppia dei genitori presentano problemi di regolazione (ad es. disturbi del sonno o dell‟alimentazione) oppure malesseri come mal di testa o mal di pancia con una frequenza superiore rispetto ai gruppi di riferimento. Queste problematiche sono considerate una possibile conseguenza dell‟attivazione o del sovraccarico cronici del sistema fisiologico di gestione dello stress nei giovani coinvolti.

Secondo vari studi longitudinali, i minori coinvolti nella violenza che caratterizza il rapporto di coppia dei loro genitori manifestano disturbi dello sviluppo sociale che sfociano nella difficoltà a instaurare relazioni con i coetanei, nella tendenza a tollerare o a esercitare a loro volta atti di violenza nell‟ambito del rapporto di coppia in età adulta (Kindler, 2013:37) oppure in comportamenti criminali più avanti negli anni (Fonagy 2004 in Schmeck & Schmid, 2011:12).

La violenza subita dalla madre o dal padre provoca uno stato di stress quasi costante nel minore, il quale la percepisce come una minaccia per il legame specifico d‟attaccamento (genitore-figlio) che compromette il sentimento di sicurezza interno.

Tuttavia non bisogna sottovalutare la resilienza15

dei minori, ovvero la loro capacità di superare questi traumi

e di proteggersi dalle loro conseguenze negative. Questa capacità può essere potenziata tenendo conto di

alcuni fattori che la favoriscono. Si tratta di fattori individuali come una notevole intelligenza, i successi

scolastici, un temperamento estroverso e un‟immagine di sé realistica e positiva, e di fattori sociali,

fondamentali nel tutelare il minore da danni permanenti, che comprendono un rapporto emotivo positivo nei

confronti di almeno una figura di riferimento stabile (ad es. insegnante), l‟appartenenza a una comunità e la

promozione sociale del bambino nell‟ambito di attività extrascolastiche.

Il fatto di crescere in un contesto di violenza fra i genitori dev‟essere comunque considerato una messa in

pericolo strutturale del bene del minore che può comportare problematiche psichiche specifiche e disturbi

dello sviluppo i quali, se non curati adeguatamente, possono degenerare in danni permanenti. Proprio per

questo le conseguenze del coinvolgimento dei minori nella violenza che caratterizza il rapporto di coppia dei

genitori devono essere considerate anche tenendo conto dell‟intera società e approntando le necessarie

offerte di sostegno.

15

Per maggiori informazioni cfr. Meier 2011; Rapporto del Consiglio federale 2012.

Page 7: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 7

3. Violenza domestica assistita e altri fattori di stress all’interno della famiglia

Una parte dei minori coinvolti nella violenza domestica subisce anche altri tipi di stress in seno alla famiglia.

Già nel 1997 è stato dimostrato che nei casi di ripetuta violenza di coppia, questi minori correvano un rischio

di essere a loro volta maltrattati di otto volte superiore rispetto ai minori che non erano esposti a simili

esperienze. Secondo numerose ricerche condotte presso minori ospitati in case delle donne, dal 30 al 60 per

cento di questi ragazzi avevano subito abusi da parte del (dell‟ex) partner della madre e risultavano più

esposti anche al rischio di essere vittime di violenza sessualizzata (Wetzels und Pfeiffer 1997 in Heynen,

2013: 230; Kindler, 2013: 38 e 42). Anche dalla valutazione dei progetti condotti nel Cantone di Zurigo sui

colloqui con i minori immediatamente dopo episodi di violenza domestica emerge che almeno il 40 per cento

di essi non è stato solo testimone di vessazioni ma ha subito a sua volta abusi fisici e psicologici in quel

frangente o in passato (MMI, 2012: 5).

Ma i minori vittime di violenza assistita intrafamiliare subiscono anche altri tipi di stress: devono affrontare

più spesso dei loro coetanei i problemi di dipendenza di uno o di entrambi i genitori (Dong et al. 2004 in

Kindler, 2013:38); se sono piccoli e i maltrattamenti tra genitori si ripetono sono più spesso trascurati (De

Young, Kenardy & Cobham, 2011 in Vilén Zürcher, 2014).

In termini pratici è importante rendersi conto che la stragrande maggioranza dei minori confrontati con due o

più fattori di stress di questo genere non potrà seguire uno sviluppo positivo senza un intervento esterno

efficace (Kindler, 2013: 38). Pertanto, considerata l‟elevata quota (30-60%) di minori che, oltre ad assistere

alla violenza di coppia dei genitori, sono a loro volta maltrattati, questo dato di fatto dovrebbe incidere in

maniera significativa e coerente nella valutazione del rischio che corrono questi giovani nell‟ambito della

violenza intrafamiliare. Di fatto, anche in assenza di altri fattori di rischio, l‟assistere alla violenza di coppia

dei genitori costituisce un fattore di stress, accompagnato da disturbi dello sviluppo nel minore che risultano

in media statisticamente significativi (id.: 40). Questo è riconducibile in parte al fatto che la percezione della

minaccia o del ferimento di una figura di riferimento amata provoca quasi sempre uno stato di stress

continuo: i maltrattamenti inflitti alla madre o al padre sono vissuti come una minaccia per il legame specifico

d‟attaccamento e compromettono il sentimento di sicurezza interno. La perdita del sentimento di sicurezza

interno determinata dall‟insorgere della violenza nel rapporto di coppia dei genitori spiega in parte le

problematiche dello sviluppo osservate nei minori confrontati con queste situazioni. Anche i pensieri e le

preoccupazioni correlati con la violenza contribuiscono a metterli sotto pressione (id: 46).

All‟uso della violenza consegue una significativa limitazione delle capacità educative del genitore

violento. È stato dimostrato che il genitore che maltratta il partner, oltre ad abusare dei minori con maggiore

frequenza, presenta una marcata autoreferenzialità, una scarsa costanza educativa o un‟immagine del

compito educativo eccessivamente autoritaria, ciò che ostacola notevolmente un buon approccio educativo e

la costruzione di legami positivi. Nel contempo la maggior parte dei padri violenti non riesce a percepire lo

stress causato ai figli dalla violenza intrafamiliare oppure si aspetta che a cambiare sia soprattutto la partner

(Salisbury et al. 2009 & Rothman et al. 2007 in Kindler, 2013: 42; Fonagy 2004 in Schmeck & Schmid, 2011:

11). Tuttavia, a volte la volontà di essere un buon padre spinge gli uomini a chiedere aiuto (Perel/Peled 2008

& Harne 2011 in Kindler, 2013:43). In termini pratici è fondamentale riconoscere il fatto che un

atteggiamento positivo e di accudimento da parte del padre tende a rafforzare le reazioni di stress da parte

dei minori anziché attutirle, a meno che tale atteggiamento sia accompagnato da una chiara eliminazione

della violenza (Skopp et al. 2007; Maliken/Katz, in Kindler, 2013: 42).

Riguardo alle capacità educative del genitore maltrattato, da oltre una ventina di studi risulta, da una

parte, che una quota sorprendentemente elevata di madri riesce a mantenere un comportamento educativo

Page 8: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 8

e di accudimento adeguato, dall‟altra, emergono elevate proporzioni di attaccamento di tipo insicuro o

disorganizzato riguardo ai pattern relazionali madre-figli.

Varie ricerche hanno dimostrato che lo stress da violenza genera problematiche nell‟accudimento e

nell‟educazione nonché reazioni come depressioni o disturbi postraumatici da stress (Kindler, 2013: 43). Per

esempio tra il 60 e l‟80 per cento delle donne ospitate in case-rifugio presentano sintomi di disturbi

posttraumatici di stress (Gomolla, 2009 in Schmeck & Schmid, 2011: 19). Parallelamente diversi studi

rivelano che i disturbi temporanei della capacità educativa scompaiono con l‟eliminazione della violenza

all‟interno della coppia. Il comportamento educativo e di accudimento della madre dopo un vissuto di

violenza di coppia ha quindi un influsso sia positivo che negativo sulla portata delle reazioni da stress e dei

problemi comportamentali dei minori. A questo riguardo, si è constatato che il sostegno della capacità di

accudimento della madre incide positivamente sullo sviluppo del bambino, anche se non si sono registrati

effetti tanto marcati da rendere sufficiente questo sostegno come unico approccio (Kindler, 2013: 43 segg.).

Una delle ragioni di questi effetti limitati può essere ricercata nel fatto che la violenza subita continua a

rimanere un tabù per il genitore vessato. Infatti due terzi delle donne vittime di violenza ospitate nelle case-

rifugio non parlano del vissuto con i loro figli ed evitano in ogni modo di affrontare l‟argomento (Gomolla,

2009 in Schmeck & Schmid, 2011: 6). Di conseguenza i minori vengono lasciati soli ad affrontare i loro

problemi di violenza anche da parte delle figure di riferimento più care.

Conoscere questi dati è fondamentale nella prassi perché dimostrano che non basta sostenere unicamente il

genitore vittima di violenza, ma che occorre offrire anche al minore un supporto tempestivo e adeguato alle

sue esigenze o per lo meno fornirgli le informazioni di base su cosa fare. Ma ci si rende conto soprattutto

che l‟importanza di fermare la violenza e di focalizzarsi sul genitore violento assume una priorità che finora

non è stata riconosciuta a sufficienza come un compito della protezione dei minori.

4. Sostegno

Riassumendo si può affermare che :

a) il coinvolgimento nella violenza di coppia dei genitori, cioè il fatto di assistere alle minacce o ai

maltrattamenti subiti dalla figura di riferimento più cara, mette in pericolo il bene del minore e richiede

pertanto un intervento adeguato e tempestivo da parte dello Stato;

b) per contenere l‟esposizione al pericolo del bene del minore devono essere considerati di principio tutti

gli attori coinvolti nella violenza domestica; ciò significa che lo Stato deve intervenire per proteggere e

sostenere il minore coinvolto e il genitore maltrattato nonché per sostenere e responsabilizzare il

genitore violento.

Prima di concentrarsi sul sostegno del minore coinvolto, bisogna soffermarsi brevemente sulla necessità di

proteggere e sostenere il genitore maltrattato e di responsabilizzare e sostenere quello violento, nell‟ottica di

proteggere il minore.

a. Approccio con il genitore violento nell’ottica della protezione del minore

Dai risultati delle ricerche emerge che interrompere le violenze e rafforzare le competenze educative del

genitore maltrattante sono aspetti prioritari nell‟ottica della riduzione dei rischi per il minore. Tuttavia, è

proprio nelle relazioni con i genitori violenti che le istituzioni preposte alla tutela dei minori incontrano le

maggiori difficoltà (Eisinger, 2012). Molti di loro si dimostrano poco o per nulla disposti a collaborare per

Page 9: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 9

mettere fine alla violenza e tendono a respingere le loro responsabilità (si veda al riguardo anche Schüler,

2013: 218).

I genitori violenti possono dimostrarsi invece molto intraprendenti quando sono in gioco i contatti con i loro

figli. Si osserva infatti che anche le istituzioni mettono in primo piano l‟organizzazione dei contatti con i figli,

relegando invece in secondo piano l‟aspetto prioritario, ovvero la necessità di accompagnare il genitore

violento attraverso misure adeguate, interrompere gli abusi e ridurre al minimo il rischio di compromettere il

bene dei minori.

Le misure previste dal diritto della protezione dei minori tese a interrompere la violenza e a rafforzare le

capacità educative del genitore violento sono giustificate non solo in considerazione del fatto che molte

famiglie continuano a vivere insieme anche dopo episodi di violenza domestica, ma sono molto importanti

per poter gestire i rapporti interpersonali con i figli anche dopo una separazione. Spesso si dimentica che, se

non affrontata adeguatamente, la violenza domestica si ripresenta nei rapporti di coppia successivi e viene

perpetrata ai danni di nuovi figli o dei figli dei nuovi compagni (per maggiori informazioni si veda Gloor/Meier,

2014).

In virtù dell‟articol0 307 cpv. 3 del Codice civile svizzero, le autorità di protezione degli adulti e dei minori

possono ordinare provvedimenti come consulenze per persone violente o la frequentazione di un

programma rieducativo; questo approccio è stato autorizzato anche nell‟ambito del disciplinamento del diritto

di visita e delle relazioni personali16

. Questa possibilità contemplata dal diritto della protezione dei minori

continua ad essere poco applicata, mentre dovrebbe essere esaminata e ordinata regolarmente in presenza

di violenza domestica. In futuro, occorrerebbe subordinare le visite o le relazioni personali tra il genitore

maltrattante e i figli coinvolti alla conclusione di una consulenza per persone violente o di un programma

rieducativo. Diversi Cantoni dispongono di consultori per le persone violente e di programmi rieducativi per

autori e autrici di violenza all‟interno della coppia (si veda www.apscv.ch e UFU 2008).

Nella misura in cui i richiami dell‟autorità si rivelino inefficaci nel contrastare la messa in pericolo del bene del

minore, occorre esaminare la possibilità di negare o revocare (in maniera provvisoria o duratura) il diritto alle

relazioni personali. In questo contesto va sottolineato il fatto che la dottrina giuridica più recente, basandosi

sui risultati di ricerche psichiatriche in tal senso, invita alla prudenza nel concedere il diritto di visita (in forma

accompagnata) nei casi comprovati di violenza domestica o di sospetto fondato di abusi sessuali: per non

traumatizzare nuovamente il minore, bisognerebbe evitare di autorizzare contatti regolari, finché sussiste un

pericolo concreto di nuovi soprusi a danni del genitore maltrattato o del minore. (Büchler, 2015:11f)

In conclusione si può affermare che le disposizioni del diritto civile per la protezione del minore con la

possibilità di indirizzare il genitore violento verso una consulenza specifica sono una via efficace per

responsabilizzare tempestivamente i genitori maltrattanti e per indurre una diminuzione della violenza, in

modo da alleggerire i minori. Si tratta di un‟opportunità che andrebbe sempre sfruttata nel limite del

possibile.

b. Protezione e sostegno del genitore vittima di violenza

Il sostegno della capacità educativa del genitore maltrattato, in genere la madre, è un approccio consolidato,

molto diversificato e più sovente utilizzato nell‟ambito della protezione del minore, per limitare i rischi a cui

quest‟ultimo è esposto. Nel sostenere il genitore maltrattato ai fini della protezione del minore, è

fondamentale tenere conto di due aspetti emersi dalle ultime ricerche e dalle recenti osservazioni pratiche. Il

primo aspetto riguarda la mole di lavoro che le vittime devono affrontare dopo un vissuto di violenza

16

TF, 5A_457/2009 in Büchler, 2011:537; cfr. anche la sentenza del Tribunale superiore di Zurigo, PQ140067 del 6 gennaio 2015.

Page 10: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 10

domestica. Non di rado infatti, la persona maltrattata, di solito la madre, principale responsabile

dell‟educazione dei figli, deve contattare più volte fino a una decina di istituzioni (Gloor/Meier 2014). Il

secondo aspetto concerne i conflitti che sorgono regolarmente tra gli assi d‟intervento delle diverse

istituzioni. Ad esempio se da una parte viene ordinata o confermata una misura di allontanamento del

genitore violento a tutela delle vittime, capita non di rado che, in assenza di traumi notevoli, sia revocato il

divieto di contatto con i figli coinvolti17

. Un simile approccio presuppone che la separazione dei genitori metta

fine alla violenza e che sia possibile disciplinare le visite e i contatti tra i figli e il genitore maltrattante (in

genere il padre) a prescindere dal rapporto violento tra i due genitori. Questa supposizione, oltre a ignorare

le summenzionate caratteristiche e conseguenze della violenza domestica, solleva notevoli difficoltà

pratiche, come concordare gli appuntamenti o consegnare i figli attraverso terze persone al di fuori dell‟area

inaccessibile al genitore violento. Questo approccio mette inoltre il genitore maltrattato nuovamente sotto

pressione in un momento nel quale dovrebbe poter ritrovare la serenità e ridare un senso alla propria vita.

Emerge quindi la necessità di migliorare il coordinamento tra i servizi implicati e di seguire un approccio

coerente18

. Un‟azione coordinata e coerente può contribuire notevolmente ad alleggerire il genitore cui

incombe principalmente l‟educazione dei figli e a rafforzarne o a ripristinarne la capacità educativa.

c. Sostegno dei minori coinvolti

Tutti gli studi realizzati finora, inclusi i risultati delle ricerche sulle conseguenze di assistere alla violenza di

coppia dei genitori riassunte nelle pagine precedenti, sottolineano l‟impellente necessità di accertare in modo

tempestivo e sistematico la situazione dei minori coinvolti in queste vicende e l‟importanza fondamentale

assunta dalle offerte di sostegno specifiche19

.

Infatti, pur essendo rassicurante in un primo tempo, la separazione dal genitore maltrattante non basta da

sola a risolvere le conseguenze del vissuto e a eliminare i danni subiti (Schüler, 2013: 215). Inoltre, dato che

per il genitore maltrattato la violenza vissuta è un argomento tabù, il minore rischia di ritrovarsi in balia di sé

stesso.

Far crescere i minori in un contesto di violenza nel rapporto di coppia dei genitori significa negare loro il

diritto a un clima familiare stabile e sicuro. Questi giovani hanno bisogno di adulti dei quali si possano fidare

e che diano loro la sicurezza e la stabilità di cui sono stati privati nella propria famiglia. Necessitano di un

sostegno personale, immediato e consono alle loro esigenze, per cui qualsiasi offerta terapeutica,

individuale o di gruppo, deve tenere conto della loro situazione di vita in quel momento, della loro sicurezza

personale, dei disagi che presentano e delle loro possibilità di elaborare il proprio vissuto. Altrettanto

importante è considerare i comportamenti protettivi e rassicuranti, ma anche quelli pericolosi e oppressivi dei

membri della famiglia e valutare anche le difficoltà scolastiche.

È fondamentale far capire ai minori che l‟uso della violenza è sbagliato e che esistono altre vie per risolvere i

conflitti, affinché imparino a conoscere altri modelli e possano affrontare il futuro con una visione positiva

della vita. I minori che sperimentano la violenza tra le mura domestiche devono sapere che le cose possono

cambiare, che è possibile porre fine ai soprusi e che non verranno lasciati soli, in balia di questa spirale.

17

Cfr. Scheda informativa 13 „Procedure civili e diritti delle persone coinvolte in atti di violenza domestica “, online all„indirizzo www.bfeg.admin.ch, Violenza domestica, capitolo D.3. Cfr. anche Büchler, 2015, capitolo 3.c. p.11f. 18

Marianne Hester approfondisce la particolare sfida della collaborazione tra due ambiti come quello della «protezione del minore» e quello della «lotta contro la violenza domestica» (http://bjsw.oxfordjournals.org/content/41/5/837.abstract). 19

Cfr. tra gli altri Seith, Kavemann 2007; AWO Kreisverband Schwerin 2006; Fondazione svizzera per la protezione dell‟infanzia 2009; Meier 2011; Rapporto del Consiglio federale 2012.

Page 11: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 11

Quanto più rapidamente si interviene con una terapia efficace e adeguata che consenta ai minori di parlare

del proprio vissuto, tanto migliori saranno le loro prospettive di riuscire a superare i traumi. Proprio per

questo è fondamentale dare loro visibilità nel processo d‟intervento.

Un intervento adeguato dello Stato presuppone prima di tutto una valutazione individuale e professionale

della messa in pericolo del bene del minore. Nell‟ambito di tale valutazione vanno rilevati, oltre alla prognosi

del rischio, anche le risorse personali e i fattori protettivi di ogni individuo (si veda p. es. POM, 2013a: 4

segg.). Pertanto, i risultati qui riportati non possono a priori essere generalizzati a minori che hanno vissuto

solo uno o pochissimi episodi di violenza senza ferite fisiche in assenza di segnali di abuso psicologico

(Schuler, 2013: 15).

L‟obiettivo dell‟anamnesi sociale dovrebbe essere quello di appurare se sussiste un divario di potere

all‟interno del rapporto di coppia che sfocia in un controllo eccessivo e nel ricorso alla violenza (Klopfstein,

2012: 1). Un sostegno concreto a questo riguardo lo forniscono guide e promemoria, come quelle elaborate

dal Cantone di Berna (POM, 2013), consultabili nel Toolbox Violenza domestica all‟indirizzo

http://www.ebg.admin.ch/dienstleistungen/00436/index.html?lang=it. Anche la perizia sull‟intensità della

violenza domestica contiene informazioni utili al riguardo (Gloor/Meier, 2012).

La sicurezza del genitore maltrattato è strettamente interconnessa con la sicurezza dei figli. Questo aspetto

dovrebbe essere considerato nella questione del diritto di visita. I giudici dovrebbero decidere basandosi

sulle conoscenze specifiche in materia di violenza nel contesto separatorio e dei rischi connessi. In nessun

caso, il diritto di visita dovrebbe prevalere sul diritto del minore alla sicurezza20

.

Il contesto di violenza tra i genitori dev‟essere considerato anche nella concessione dell‟autorità parentale.

Infatti, i genitori che si sono dimostrati violenti nell‟ambito di un rapporto di coppia non dovrebbero ottenere

l‟autorità parentale senza approfondimenti, anche se i maltrattamenti non sono stati rivolti direttamente

contro il minore. Questo aspetto dovrebbe essere integrato nella modifica della disposizione sull'autorità

parentale congiunta. Conformemente all‟articolo 311 capoverso 1 numero 1 CC, la violenza domestica mette

in dubbio la capacità dei genitori di esercitare l‟autorità parentale21. La violenza costituisce ora esplicitamente

un motivo per autorizzare o obbligare le autorità di tutela dei minori a sottrarre l'autorità parentale al genitore

violento, indipendentemente dal fatto che un minore abbia subito direttamente atti di violenza domestica o

sia stato indirettamente vittima di maltrattamenti perpetrati contro l‟altro genitore. L‟attuazione delle

disposizioni previste dimostrerà in che misura il nuovo disciplinamento sarà in grado di proteggere i minori

da ulteriori oltraggi22

.

5. Offerte per minori vittime della violenza tra genitori in Svizzera

a. Progetti e concetti di presa a carico

In Svizzera viene rivolta sempre maggiore attenzione al coinvolgimento dei minori nella violenza presente

nel rapporto di coppia dei genitori, come dimostrano d‟altronde i vari progetti (pilota) e concetti di presa a

carico in corso a sostegno dei minori vittime di violenza assistita.

Di seguito sono illustrati gli esempi di tre Cantoni:

20

Cfr. Scheda informativa 6 «Violenza in situazione di separazione: caratteristiche e possibilità d‟intervento istituzionali» consultabile all‟indirizzo www.bfeg.admin.ch, Violenza domestica. 21

Messaggio concernente una modifica del Codice civile svizzero (Autorità parentale), FF 2011 8025, 8060; online all‟indirizzo: http://www.admin.ch/ch/i/ff/2011/8025.pdf. 22

Cfr. Expertise de Andrea Büchler, 2015; Autorité parentale, droit de visite et violence domestique” (soltanto in tedesco e francese), online all‟indirizzo : www.bfeg.admin.ch, pubblicazioni sulla violenza.

Page 12: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 12

Cantone di Zurigo

Nel Cantone di Zurigo i progetti KidsCare dell‟Associazione Pinocchio Zürich23

e KidsPunkt della segreteria

per la gioventù di Winterthur offrono sostegno ai minori che hanno assistito a episodi di violenza tra i

genitori. Questi minori vengono contattati entro breve tempo da personale specializzato che offre loro spazi

e opportunità per esternare il vissuto attraverso un approccio ludico. L‟intervento ruota prevalentemente

attorno a una consulenza professionale e mirata che, oltre fornire ai giovani informazioni e spiegazioni,

propone loro strategie risolutive per affrontare il proprio disagio e i primi aiuti per elaborare il vissuto.

I risultati della valutazione dei due progetti, condotta nel 2012 dall‟Istituto Marie Meier, dimostrano l‟efficacia

di un sostegno proattivo, tempestivo, flessibile e mirato dei minori coinvolti nella violenza domestica. All‟inizio

dell‟intervento la maggioranza dei minori risultava psicologicamente sofferente (misurazione con la

procedura di screening: 59%). Quasi i tre quarti di essi presentavano inoltre vari sintomi e disturbi del

comportamento. Sono bastati pochi colloqui mirati per determinare nella maggior parte di loro (a seconda

dello strumento di misura 68% - 76%) una sensibile diminuzione dei disturbi e dei sintomi riscontrati

sistematicamente (MMI, 2012:6) e per riuscire a sostenere e rafforzare le madri/famiglie e i figli coinvolti

spesso affetti a loro volta da disagi multipli.24

La valutazione, oltre agli effetti diretti sui minori, evidenzia l‟importanza e la sfida di una cooperazione

intensiva con altri attori del settore attivi sul campo allo scopo di costituire una rete di sostegno per le

famiglie, la maggior parte delle quali presenta disagi multipli e una storia di violenza cronicizzata. In

particolare viene posto l‟accento sulla necessità di offrire un sostegno specializzato ai padri violenti in modo

da organizzare i contatti in sintonia con le esigenze dei figli e il bisogno di protezione delle famiglie (MMI,

2012: 7 segg.).

Cantone di Vaud

Nel Cantone di Vaud è stato messo a punto un modello di intervento pluridisciplinare per i casi di violenza25

.

Esso è costituito da una struttura di individuazione delle vittime (Unità di medicina delle violenze – UMV), da

una struttura di valutazione del minore sul piano somatico e psicologico (il CAN Team) e da una struttura

terapeutica (Unità Les Boréales).

Inaugurata nel 2006, l‟UMV offre consultazioni medico-legali agli adulti vittime di violenza interpersonale,

cioè violenza di coppia, familiare o sociale. Un terzo delle consultazioni riguarda atti di violenza domestica

tra coniugi o familiari, con una maggioranza di vittime donne. Nell‟ambito di queste consultazioni viene

valutata la pericolosità della situazione di violenza, con un‟attenzione particolare ai rischi di recidiva e di

vittimizzazione di altri protagonisti, segnatamente i minori.

Qualora i casi di violenza domestica trattati presso l‟UMV coinvolgano dei minori, essi sono indirizzati

automaticamente al CAN Team (Child Abuse Neglect Team). Creato nel 1994 presso il Centre hospitalier

universitaire vaudois (CHUV), il CAN Team si occupa sia di prevenzione sia di individuazione e presa a

carico dei minori maltrattati. Da quando collabora con l‟UMV, il CAN Team riceve un maggior numero di

23

(Co)finanziati nell‟ambito dell„«aiuto da parte di terzi» dal servizio cantonale zurighese di aiuto alle vittime.

24 È interessante notare che il gruppo d‟intervento dei progetti non si differenzia in maniera significativa dai

casi di violenza domestica rilavati nel 2011 dall‟autorità tutoria sulla scorta delle notifiche di polizia. Nei pro-

getti sono quindi state prese in considerazione famiglie con caratteristiche simili a quelle che non hanno

potuto essere seguite nell‟ambito del progetto (MMI, 2012:5). 25

Per maggiori informazioni, cfr. Cheseaux, Duc Marwood e Romain Glassey, 2013.

Page 13: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 13

minori esposti alla violenza che caratterizza il rapporto di coppia dei genitori. L‟obiettivo delle consultazioni è

di limitare le conseguenze negative della violenza assistita su questi giovani e di predisporre delle misure

volte a proteggerli.

Dato che a lungo termine l‟esposizione alla violenza che caratterizza il rapporto di coppia dei genitori può

avere gravi conseguenze sui minori, è necessario che tutta la famiglia segua una terapia specifica. Questo

aspetto è affidato all‟Unità Les Boréales, un centro cantonale di psicoterapia individuale e familiare, che

segue persone di qualsiasi età coinvolte in situazioni di violenza domestica.

Cantone di Berna

Alla fine del 2014 il Consiglio di Stato del Cantone di Berna ha approvato la realizzazione del piano sulla

protezione dei minori in caso di violenza domestica 2015-2017 (RRB 1393/2014) e ha incaricato il servizio

cantonale contro la violenza domestica di attuare quattro misure e cinque progetti. Tali misure si basano

sulle esperienze e sulla valutazione di un progetto pilota durato due anni26

.

Le misure mirano a:

intensificare e istituzionalizzare la cooperazione tra gli ambiti della protezione dei bambini e degli adolescenti e i servizi cantonali d‟intervento contro la violenza domestica, al fine di sostenere i minori coinvolti nel modo più consono alle loro esigenze;

garantire l‟informazione di tutte le regioni del Cantone di Berna sul tema della protezione dei minori nell‟ambito della violenza domestica;

esaminare con i consultori implicati la guida sulla conduzione dei colloqui di consulenza con minori e migliorarne la diffusione. Nel 2010 il Cantone di Berna ha adottato la guida sul comportamento da seguire con i minori coinvolti in episodi di violenza domestica, che dovrebbe servire da base a tutte le istituzioni e a tutti i servizi cantonali che si occupano di protezione dei minori e di violenza domestica per valutare la messa in pericolo del bene del minore secondo un approccio unitario. Essa definisce processi unitari all‟interno della catena d‟intervento a tutela dei minori ed elenca le offerte d‟aiuto esistenti e alle quali ricorrere in caso di necessità.

è inoltre prevista la redazione di una guida destinata all‟aiuto alle vittime, in modo da unificare le procedure in caso di messa in pericolo del bene del minore.

I progetti approvati contengono oltre ad offerte di specializzazione anche una proposta di psicoterapia di

gruppo, nell‟ambito della quale i minori hanno la possibilità di elaborare paure e timori e di esprimere le

proprie speranze con l‟ausilio di racconti e immagini.

b. Altri progetti e informazioni

Altri progetti e informazioni

Altri Cantoni, oltre a quello di Berna, Vaud e Zurigo, si occupano di questa tematica attraverso progetti pilota

incentrati sul dialogo tempestivo con i minori e sulle offerte di sostegno. Il centro di documentazione sui

minori e la violenza domestica, allestito dalla polizia cantonale turgoviese offre una buona panoramica dei

progetti in corso nella Svizzera tedesca, fornisce informazioni sulle manifestazioni, illustra gli interventi

parlamentari e la documentazione di base sull‟argomento e presenta un‟ampia bibliografia.

26

La valutazione e le altre informazioni si trovano sul sito del servizio del Cantone di Berna contro la violenza domestica (in tedesco e in franc e-se): http://www.pom.be.ch/pom/de/index/direktion/ueber-die-direktion/big/Kindesschutz.html.

Page 14: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 14

Centro di documentazione sui minori e la violenza domestica della Polizia cantonale di Turgovia

Per la Svizzera romanda: www.violencequefaire.ch

Una lettura destinata ai minori coinvolti

Bildungsstelle Häusliche Gewalt Luzern (ed.). 2011. Vom Glücksballon in meinem Bauch“. Kinder erleben

Häusliche Gewalt. Bilderbuch mit Begleitmaterial. Luzern (in tedesco).

Per ordinazioni: http://www.verlagmebesundnoack.de/Vom-Gluecksballon-in-meinem-Bauch

Indirizzi utili

Gli indirizzi dei consultori sono ottenibili presso i servizi cantonali di coordinamento e intervento contro la

violenza domestica elencati nella pagina Internet dell'ambito Violenza domestica dell‟UFU alla rubrica

Coordinamento e lavoro in rete.

c. Cosa può fare la scuola?

La scuola e gli insegnanti svolgono un ruolo molto importante nell‟individuare e nel sostenere i minori vittime

di violenza domestica. È quello che emerge dagli opuscoli pubblicati in alcuni Cantoni e contenenti

importanti informazioni sulla violenza domestica, sulle ripercussioni sui minori e sulle possibilità di sostegno

di cui la scuola dispone. Oltre a invitare gli insegnanti ad assumersi le proprie responsabilità ed ad apportare

il sostegno necessario ricorrendo a servizi di consulenza professionale, gli opuscoli forniscono loro spunti sul

comportamento da tenere qualora minori o genitori si rivolgano a loro per riferire di violenze in famiglia.

Cantone di Berna: Violenza domestica, cosa può fare la scuola? In tedesco e francese

Cantone di Zurigo: Violenza domestica, cosa fare a scuola? In tedesco

Cantone di Turgovia: Violenza domestica, cosa può e cosa deve fare la scuola? In tedesco

Altri progetti figurano nel Toolbox Violenza domestica dell'UFU alla voce «scuola».

6. Necessità d’intervento

Negli ultimi anni, la problematica del coinvolgimento dei bambini e degli adolescenti nella violenza presente

nel rapporto di coppia dei genitori ha suscitato l‟interesse di ricercatori e specialisti. A livello internazionale e

nazionale un numero crescente di istituzioni di occupa di questa problematica e tenta di sensibilizzare la

società sul coinvolgimento dei bambini e degli adolescenti e sulle loro esigenze27

. La consapevolezza che il

coinvolgimento dei minori nella violenza tra genitori è una forma di violenza psicologica e può causare loro

gravi danni anche se non solo loro l‟obiettivo primario cresce, risvegliando l‟attenzione nei confronti di questa

problematica.

Per migliorare la situazione dei minori vittime di violenza assistita si punta, oltre che sulla prevenzione,

anche sul sostegno. A questo riguarda si raccomanda di28

:

sensibilizzare le istituzioni coinvolte ma anche i genitori alla problematica;

27

Cfr. in particolare lo studio «Häusliche Gewalt aus Sicht von Kindern und Jugendlichen» di Corinna Seith nell‟ambito del PNR 52 consultabile all„indirizzo: http://www.nfp52.ch. 28

Cfr. tra gli altri Fondazione svizzera per la protezione dell‟infanzia 2009; Meier 2011; Rapporto del Consiglio federale 2012 .

Page 15: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 15

integrare la tematica in progetti scolastici finalizzati a prevenire la violenza;

riconoscere i minori coinvolti;29

creare offerte specifiche e mirate di sostegno e consulenza e facilitare l‟accesso dei minori a queste misure;

migliorare il coordinamento delle istituzioni coinvolte;

riconoscere i minori coinvolti come vittime ai sensi della legge federale concernente l‟aiuto alle vittime di reati (LAV),

responsabilizzare in modo sistematico i genitori violenti anche attraverso le misure previste dal diritto in materia di protezione dei minori.

C. Fonti

Averdijk Margit, Müller-Johnson Katrin, Eisner Manuel. 2011. Sexual victimization of children and adolescents in Switzerland. Final Report for the UBS Optimus Foundation. http://www.optimusstudy.org/fileadmin/user_upload/documents/Full_Report_Schweiz/Optimus_Studie_WissenschaftlicherSchlussbericht_2012_d.pdf

AWO Kreisverband Schwerin. 2006. Zwischenbericht zum Modellprojekt: Kinder- und Jugendberatung in Fällen häuslicher Gewalt. Schwerin.

Rapporto del Consiglio federale in adempimento al postulato Fehr (07.3725) «Violenza e negligenza in famiglia: quali misure di aiuto all‟infanzia e alla gioventù e sanzioni statali?» del 27 giugno 2012. http://www.news.admin.ch/message/index.html?lang=it&msg-id=45120.

Büchler Andrea. 2010. Zivilrechtliche Aspekte der Ausgestaltung der elterlichen Kontakte zu Kindern in Fällen von Trennung nach häuslicher Gewalt, Gutachten zuhanden des EBG. Zürich. http://www.ebg.admin.ch/dokumentation/00012/00196/index.html?lang=it

Büchler Andrea. 2015. Elterliche Sorge, Besuchsrecht und Häusliche Gewalt. Die Zuteilung der elterlichen Sorge und zivilrechtliche Aspekte der Ausgestaltung der elterlichen Kontakte zu Kindern bei Trennung nach häuslicher Gewalt. Gutachten zuhanden des EBG. Zürich. https://www.ebg.admin.ch/ebg/it/home/documentazione/pubblicazioni/pubblicazioni-sulla-violenza.html

Bundesamt für Sozialversicherung (Hrsg.). 2005. Gewalt gegen Kinder. Konzept für eine umfassende

Prävention. In: Familie und Gesellschaft, Sonderreihe des Bulletins Familienfragen, 5/2005. Bern.

https://www.bsv.admin.ch/dam/bsv/de/dokumente/kinder/studien/gewalt-gegen-

kinder_praevention.download/gewalt_gegen_kinderkonzeptfuereineumfassendepraevention.pdf

Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen und Jugend BMFSFJ. 2012. Gewalt gegen Frauen in Paarbeziehungen. Eine sekundäranalytische Auswertung zur Differenzierung von Schweregrade, Mustern, Risikofaktoren und Unterstützung nach erlebter Gewalt. Kurzfassung. 4. Auflage. Berlin. http://www.bmfsfj.de/RedaktionBMFSFJ/Broschuerenstelle/Pdf-Anlagen/gewalt-paarbeziehungen,property=pdf,bereich=bmfsfj,sprache=de,rwb=true.pdf

Bureau fédéral de l'égalité entre femmes et hommes BFEG, 2011. Violence dans les relations de couple – Rapport sur les besoins en matière de recherche, Berne. https://www.ebg.admin.ch/ebg/it/home/documentazione/pubblicazioni/pubblicazioni-sulla-violenza.html

29

A questo riguardo il Consiglio federale, partendo dal postulato 12.3206 (Yvonne Feri), redigerà un rapporto sullo stato dell‟attuazione della rilevazione precoce della violenza intrafamiliare sui bambini ad opera degli specialisti del settore sanitario. Per maggiori informazioni sul postula-to si rimanda all‟indirizzo: http://www.parlament.ch/.

Page 16: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 16

Cheseaux Jean-Jacques, Duc Marwood Alessandra, Romain Glassey Nathalie. 2013. Exposition de l‟enfant à des violences domestiques. Un modèle pluridisciplinaire de détection, d‟évaluation et de prise en charge. Revue Médicale Suisse, (9) 398-40. https://www.revmed.ch/RMS/2013/RMS-374/Exposition-de-l-enfant-a-des-violences-domestiques

EBG – Eidgenössisches Büro für die Gleichstellung von Frau und Mann. 2013. Kosten von Gewalt in Paarbeziehungen. Forschungsbericht. Bern: EBG.

Elsinger, H.P. 2012. Die neuen Kindes- und Erwachsenenschutzbehörden und häusliche Gewalt. Vortrag an Informationsveranstaltung zu „Kindesschutz bei häuslicher Gewalt“ vom 12.9.2012. Bern. http://www.pom.be.ch

Gloor Daniela, Meier Hanna. 2012. Beurteilung des Schweregrades häuslicher Gewalt. Sozialwissenschaftlicher Grundlagenbericht. Sozialwissenschaftliche Überlegungen zur Anforderung des Bundesgerichts, dass eheliche Gewalt «eine gewisse Intensität» aufweisen muss, um als wichtiger persönlicher Grund für den unabhängigen Aufenthalt in der Schweiz im Sinne von Art. 50 Abs. 2 des Ausländergesetzes AuG geltend gemacht werden zu können. Gutachten im Auftrag des EBG. Bern: EBG.

Gloor Daniela, Meier Hanna. (2014). «Der Polizist ist mein Engel gewesen.» Sicht gewaltbetroffener Frauen auf institutionelle Interventionen bei Gewalt in Ehe und Partnerschaft. Projekt NFP-60, Schlussbericht.

Helfferich Cornelia, Kavemann Barbara. 2004. Wissenschaftliche Untersuchung zur Situation von Frauen und zum Beratungsbedarf nach einem Platzverweis bei häuslicher Gewalt. Sozialministerium Baden-Württemberg (Hrsg.). Stuttgart.

JSB – Justiz- und Sicherheitsdepartement des Kantons Basel-Stadt. 2012. Monitoring Häusliche Gewalt im Kanton Basel-Stadt. Basel: JSB.

Kavemann Barbara. 2006. Zusammenhänge zwischen Gewalt gegen Frauen und Gewalt gegen Kinder – Der Blick der Forschung. In: Kavemann Barbara, Kreyssing Ulrike (Hrsg.). Handbuch Kinder und häusliche Gewalt. Wiesbaden.

Kindler Heinz. 2013. Partnergewalt und Beeinträchtigungen kindlicher Entwicklung: Ein aktualisierter Forschungsüberblick. In: Kavemann Barbara, Kreyssing Ulrike (Hrsg.). Handbuch Kinder und häusliche Gewalt. Wiesbaden. 3.a edizione.

Meier Katrin. 2011. Kinder als Mitbetroffenen von Partnerschaftsgewalt. Master Thesis. Bern.

MMI – Marie Meierhofer Institut für das Kind. 2012. Kurzbericht Evaluation der Projekte KidsCare und KidsPunkt im Kanton Zürich. April 2010 – September 2012. Zürich: MMI.

POM – Polizei- und Militärdirektion des Kantons Bern, Berner Interventionsstelle gegen Häusliche Gewalt. 2013. Kinder und häusliche Gewalt. Leitfaden zum Umgang mit Kindern bei häuslicher Gewalt. 2. Vollständig überarbeitete Version. Bern: POM.

Schmeck Klaus und Schmid Marc, Kinder- und Jugendpsychiatrische Klink Basel. 2011. Belastungsfaktor Häusliche Gewalt – transgenerationale Brutalisierung affektiver Beziehungen und Auswirkungen auf die kindliche Entwicklung. Vortrag an der Fachtagung von Halt-Gewalt. 24.8.2011. Basel: UPK.

Schüler, Begleiteter Umgang bei häuslicher Gewalt – Chance oder Verlegenheitslösung?, in: Kavmann/

Kreyssig (Hrsg.), Handbuch Kinder und häusliche Gewalt, 3. Aufl., Wiesbaden 2013, 208 ff.

Seith Corinna, Kavemann Barbara. 2007. „Es ist ganz wichtig, die Kinder da nicht alleine zu lassen“. Landesstiftung Baden-Württemberg (Hrsg.). Soziale Verantwortung & Kultur Nr. 3. Stuttgart.

Seith Corinna. 2006. Kinder und häusliche Gewalt – Herausforderungen für Behörden und Fachstellen. In: Soziale Sicherheit CHSS 5/2006, S. 249-254.

Page 17: Violenza contro i bambini e gli adolescenti · 17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 3 la violenza culturale, che comprende norme o valori che legittimano,

Violenza domestica – Scheda informativa

17 Violenza domestica nei confronti dei bambini e degli adolescenti 17

Steiner Melitta. 2012. Kleinkinder und häusliche Gewalt im Kontext der Kita. Impulsreferat vom 27.11.2012. http://www.pinocchio-zh.ch/upload_data/editor/files/Impulsreferat%20f%C3%BCr%20Kitas.pdf (eingesehen 5.10.2015)

Stiftung Kinderschutz Schweiz. 2009. Nationales Kinderschutzprogramm NKP 2010-2020. Endbericht Teil II. Bern.

Strasser Philomena. 2006. „In meinem Bauch zitterte alles.“ Traumatisierung von Kindern durch Gewalt gegen die Mutter. In: Kavemann Barbara, Kreyssing Ulrike (Hrsg.). Handbuch Kinder und häusliche Gewalt. Wiesbaden.

Vilén Zürcher Louise. 2014. Massnahmen im Bereich Kindesschutz bei häuslicher Gewalt. Referat im Rahmen der Konferenz “Bedrohungsmanagement konkret”. Olten, 9. September 2014.

Segretario generale dell„ONU. 2006. Report of the independent expert for the United Nations study on violence against children. A/61/299. http://www.unicef.org/media/files/BehindClosedDoors.pdf

UNICEF, The Body Shop. 2006. Behind Closed Doors – The Impact of Domestic Violence on Children. https://www.unicef.org/media/files/BehindClosedDoors.pdf

Il nostro sito Internet www.bfeg.admin.ch, alle rubrica Violenza domestica, contiene altre Schede informative

violenza domestica su vari aspetti della violenza domestica.

In Svizzera esiste un numero considerevole di materiale informativo e di lavoro per la prevenzione,

l'intervento e il post-intervento in caso di violenza domestica. Il Toolbox Violenza domestica consente di

accedere a questa ampia raccolta di materiale di provata utilità sul tema della violenza nei rapporti di coppia,

comprendente guide, opuscoli, checklist, promemoria, materiale didattico, lettere-tipo, moduli e altro ancora.