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http://www.nyu.edu/lapietra/ Per prenotazioni e ulteriori informazioni Autobus ATAF n. 25 da piazza San Marco. Scendere alla fermata su via Bolognese “La Pietra1", situata a destra, dopo il cancello della villa. A piedi si può percorrere la strada panoramica di via di Montughi che passa dal Museo Stibbert e arriva direttamente davanti a Villa La Pietra. Per chi arriva con mezzo privato è possibile parcheggiare all'interno della proprietà. Villa La Pietra è aperta al pubblico su appuntamento. Le visite guidate alla collezione e al giardino si svolgono il venerdì pomeriggio. Le visite guidate al solo giardino si svolgono il martedì mattina. Durante le settimane che iniziano il terzo lunedì di aprile e di ottobre vengono effettuate visite guidate gratuite su appuntamento. Le prenotazioni si accettano a partire dal mese precedente. Come arrivare a Villa La Pietra Settimane gratuite Arno Via Bolognese Via Faentina Stazione S.M.N. Fortezza da Basso Duomo Piazza della Libertà Piazza Donatello Piazza Beccaria Piazzale Michelangelo Fiesole Museo Stibbert Careggi VILLA LA PIETRA FIRENZE Via di Montughi Via di S. Domenico Piazza San Marco Il giardino negli anni Trenta Villa La Pietra La Collezione Acton, il Giardino e New York University Harold Acton, Memorie di un esteta, 1948, ed. it. 1965. “Per me il bello è il principio vitale che pervade l'universo:che luccica nelle stelle, avvampa nei fiori, si sposta con le nuvole, fluisce con l'acqua, permea la natura e il genere umano. Contemplando questo principio vitale nella miriade delle sue manifestazioni ci espandiamo entro qualcosa che è più grande di ciò a cui nascemmo. L'arte è lo specchio che riflette quelle espansioni, a volte per un attimo, a volte in perpetuo.” Villa La Pietra Via Bolognese, 120 50139 Firenze, Italia Tel. + 39 055 5007 210 Fax + 39 055 5007 333 [email protected] ©New York University 2012 Informazioni per i visitatori

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http://www.nyu.edu/lapietra/Per prenotazioni e ulteriori informazioni

Autobus ATAF n. 25 da piazza San Marco. Scendere alla fermata su via Bolognese “La Pietra1", situata a destra, dopo il cancello della villa. A piedi si può percorrere la strada panoramica di via di Montughi che passa dal Museo Stibbert e arriva direttamente davanti a Villa La Pietra. Per chi arriva con mezzo privato è possibile parcheggiare all'interno della proprietà.

Villa La Pietra è aperta al pubblico su appuntamento. Le visite guidate alla collezione e al giardino si svolgono il venerdì pomeriggio. Le visite guidate al solo giardino si svolgono il martedì mattina.

Durante le settimane che iniziano il terzo lunedì di aprile e di ottobre vengono effettuate visite guidate gratuite su appuntamento. Le prenotazioni si accettano a partire dal mese precedente.

Come arrivare a Villa La Pietra

Settimane gratuite

Arno

Via Bolognese

Via Faentina

StazioneS.M.N.

Fortezzada Basso

Duomo

Piazza della Libertà

Piazza Donatello

Piazza Beccaria

Piazzale Michelangelo

Fiesole

Museo Stibbert

Careggi

VILLALA PIETRA

FIRENZE

Via diMontughi

Via di S. Domenico

Piazza San Marco

Il giardino negli anni Trenta

Villa La Pietra

La Collezione Acton, il Giardino e New York University

Harold Acton, Memorie di un esteta, 1948, ed. it. 1965.

“Per me il bello è il principio vitale che pervade

l'universo:che luccica nelle stelle,

avvampa nei fiori, si sposta con le nuvole,

fluisce con l'acqua, permea la natura e il genere umano.

Contemplando questo principio vitale nella miriade

delle sue manifestazioni ci espandiamo

entro qualcosa che è più grande di ciò a cui nascemmo.

L'arte è lo specchio che riflette quelle espansioni,

a volte per un attimo, a volte in perpetuo.”

Villa La Pietra Via Bolognese, 120

50139 Firenze, ItaliaTel. + 39 055 5007 210Fax + 39 055 5007 [email protected]

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La Storia La Collezione Il Giardino New York University a Villa La PietraIl nome “La Pietra” deriva da una pietra miliare collocata sulla via Bolognese, indicante la distanza di un miglio romano dalla Porta di San Gallo, l'attuale piazza della Libertà. Si tratta di una tenuta privata di 23 ettari e cinque ville storiche, di cui il cuore è Villa La Pietra. Per secoli celebri famiglie fiorentine abitarono nella villa: i Macinghi nel Trecento, i Sassetti dal 1460 al 1545 e i Capponi dal 1545 al 1877, quando La Pietra passò in eredità agli Incontri. Nel 1903 Hortense Mitchell Acton (1871-1962), figlia di un celebre banchiere di Chicago, e suo marito londinese Arthur Acton (1873-1953), pittore, antiquario e decoratore di interni, presero dimora a La Pietra, venendo a far parte di una vivace comunità di “appassionati” anglo-americani. Negli anni successivi arricchirono la villa con una collezione d’arte e progettarono un nuovo giardino in stile rinascimentale.La struttura di Villa La Pietra manifesta ancora oggi le sue origini rinascimentali: la pianta si sviluppa intorno a quella che era la corte centrale, con un'asse principale che dalla villa si estende verso il giardino sui quattro lati. Saloni austeri con soffitti a volte a crociera, tipici delle prime ville fiorentine, si alternano a sale settecentesche, con stucchi e affreschi del tempo dei Capponi. Nel 1881 la corte fu trasformata dagli

Incontri in uno spazio ellittico - la Rotonda - con un maestoso scalone che conduce al piano nobile. Qui gli Acton avevano le loro stanze private, una sala da ballo e una biblioteca. Nel 1907, dopo la nascita dei due figli, Harold (1904-1994) e William (1906-1945), Hortense acquistò La Pietra. Intorno alla famiglia si venne a creare un circolo intellettuale di artisti, collezionisti, scrittori, storici, uomini politici, attori e teste coronate che si incontravano regolarmente a La Pietra o vi soggiornavano quando giungevano a Firenze, fra i tanti: William Merrit Chase, Sarah Bernhardt e Leon Bakst, Mabel Dodge Luhan, Charles Loeser e i Berenson, Winston Churchill, Nancy Mitford, Graham Greene e William Somerset Maugham e i reali d'Inghilterra. Durante la seconda guerra mondiale, la villa fu occupata dalle truppe tedesche e la collezione fu sequestrata dal governo italiano, ma fortunatamente rimase intatta. Alla fine della guerra gli Acton poterono ritornare e dedicarono le loro ultime energie a restaurare e conservare la proprietà. Come scrisse Sir Harold Acton nelle sue Memorie del 1948 «la vera cultura è universale» e questo pensiero certamente veniva vissuto dalla famiglia ogni giorno nella magnifica casa. Per trasmettere questa eredità, gli Acton disposero che la proprietà venisse donata ad una università americana in grado di preservare e comunicare, con competenza e una visione globale, la ricchezza della vita intelletuale e artistica de La Pietra. Nel 1994, dopo la morte di Sir Harold, la New York University ha ricevuto il generoso lascito, impegnandosi a condividerlo con le future generazioni di studenti e studiosi e con tutta la comunità internazionale. Le opere d'arte, la villa e il giardino storico sono stati dichiarati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali beni culturali nazionali.

La collezione Acton di Villa La Pietra è costituita da oltre 5.500 opere d'arte, arredi, statue da giardino, arti decorative e oggetti personali che vanno dall'antichità classica all'Ottocento; troviamo inoltre un gruppo contenuto di opere d'arte del Novecento, fra cui alcuni ritratti di famiglia. Nella villa si conservano anche un'interessante biblioteca di circa 10.000 volumi, con diverse prime edizioni del Novecento e un archivio che raccoglie materiale fotografico, con oltre 17.000 immagini, e le carte di famiglia. La collezione fu creata e allestita durante i primi trent'anni del secolo nelle medesime stanze in cui la famiglia viveva: le opere provengono dal mercato antiquario, perfettamente in linea con il gusto cosmopolita di molti membri della comunità anglo-americana residente a Firenze tra Otto e Novecento e di celebri collezionisti stranieri e antiquari italiani.Oggi la casa museo preserva lo stile della dimora degli Acton, così come fu preservata da Sir Harold quando la donò alla New York University. Accanto a capolavori, tra cui la Madonna col Bambino di Bernardo Daddi, sculture delle botteghe di Ghiberti e Donatello, un arazzo su cartone di Giovanni Stradano e la Sacra Famiglia di Giorgio Vasari, la collezione si caratterizza per le tante opere decorative - come i tappeti anatolici, le statuette napoletane da presepio, le ceramiche italiane, gli argenti o i copricapo cinesi. Il criterio generale della scelta e della disposizione della collezione segue per lo più canoni estetici e tematici: nessuna opera viene valorizzata più delle altre; piuttosto si osservano gli usi e gli spazi delle stanze, le fonti naturali della luce e il rapporto con l'esterno, a sottolineare il legame con il giardino. Alcuni soggetti vengono richiamati

Il giardino di Villa La Pietra è fra i più celebri in Italia. Creato in stile rinascimentale, è uno dei migliori esempi nel suo genere. Fu progettato a partire dal 1908 e traeva ispirazione da giardini fiorentini come Boboli e quello di Villa Medici a Castello.Collocato a oriente sul retro della villa, il giardino principale si snoda in una serie di “stanze” a sé stanti a forma geometrica con fontane, statue e una bordura bassa di bosso. Punti strategici situati lungo tutta l'asse centrale consentono vedute attraverso archi di verzura o in pietra, sempre model lat i con cura per incorniciare una statua o una veduta o per indurre a ulteriori esplorazioni. Una delle particolarità più caratteristiche del giardino è rappresentata dal Teatrino, un teatro verde all'aperto il cui palcoscenico d'erba è racchiuso da quinte di sempreverdi, così come le luci della ribalta a forma di globo. Un gruppo di figure di genere dello scultore veneto Antonio Bonazza sembra sia appena uscito da una commedia di Goldoni, come non mancava di osservare Sir Harold Acton. La parte

Villa La Pietra è il cuore di NYU Florence, un importante centro universitario per studenti undergraduate e graduate. Il programma accademico undergraduate accoglie, ogni semestre, circa 350 studenti. Molti dipartimenti di NYU svolgono programmi estivi e brevi sessioni in inverno e organizzano attività culturali nel campus, beneficiando di questo meraviglioso contesto per svolgere workshop, eventi per ex allievi e spettacoli. Nell'ambito del programma post-laurea del Conservation Center dell'Institute of Fine Arts, studenti qualificati vengono a La Pietra ogni anno per lavorare su svariati progetti di restauro, arricchendo con questo scambio la loro esperienza pratica, oltre ad aiutare a preservare la collezione Acton. Altri programmi post-laurea, presenti a La Pietra, includono i dipartimenti di Italianistica e di Museologia.NYU organizza inoltre una serie di iniziative che hanno ampliato l'obiettivo del campus ed aiutato a sviluppare le relazioni con la città. Ogni estate viene presentata una rassegna di eventi culturali, che diventa non solo una vetrina per i talenti di NYU, ma un polo d'attrazione per la tutta comunità artistica locale. La Acton Miscellany, il Graduate Studies Seminar e il Megaphone, una serie di interventi, letture e rappresentazioni aperte al pubblico, si svolgono per tutto l'anno accademico. La Pietra Dialogues riunisce esperti internazionali per discutere sui più importanti aspetti della società contemporanea: dalla politica, alle relazioni internazionali, all'immigrazione, ai diritti umani e l'ambiente attraverso una serie di conferenze e dibattiti. Questi ospiti illustri possono godere della loro permanenza a Villa La Pietra, perpetuando così la tradizionale ospitalità

frequentemente, come quello delle Quattro Stagioni o quello Mediceo, quest'ultimo omaggio degli Acton a Francesco Sassetti, colto banchiere umanista amico di Lorenzo il Magnifico, anch'egli amante di libri. Ciò che affascinava Arthur e Hortense era infatti la possibilità di affermarsi in Europa e nella società fiorentina coltivando amicizie con il milieu intellettuale e tessendo un legame con la storia della loro villa rinascimentale. Testimonianza raffinata del gusto del collezionismo internazionale, la casa museo di Villa La Pietra, su cui si è depositata naturalmente la patina del tempo, preserva ancora oggi l'amore per il bello e il legame con la storia e la cultura italiana della famiglia anglo-americana degli Acton. Dal 1999 NYU ha istituito una proficua collaborazione fra un gruppo di restauratori americani e italiani e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per assicurare la preservazione di questa unica collezione. Le opere vengono così conservate considerando sempre il rapporto fra di esse e l'insieme della dimora, con lo scopo finale di trasmettere la singolare atmosfera creata dagli Acton. In generale dunque gli interventi vengono progettati con lo scopo di consolidare l'opera d'arte piuttosto che restaurarla totalmente. Si è inoltre istituito un programma di conservazione preventiva, che include il controllo microclimatico, il controllo degli agenti inquinanti e quello degli insetti e un regolare piano di spolveratura delle opere d'arte.

iniziata dalla famiglia Acton. Fra questi visitatori ricordiamo: il presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton, il principe Carlo d'Inghilterra, Edward Kennedy, Kofi Annan, Romano Prodi, Gordon Brown, Sandra Day O’Connor, già giudice della Corte Suprema, Judi Dench e Patty Smith. Grazie a un programma settimanale di visite guidate, la collezione d'arte ed il giardino sono aperti al pubblico.

più antica del giardino è il Pomario, orto murato decorato con elaborate decorazioni rocaille e mosaici di conchiglie e pietre, i cui colori si intrecciano con le sottostanti aiuole di giaggioli, viole e rose gialle. In inverno la Limonaia accoglie oltre cento piante di agrumi in grandi vasi di terracotta, alcuni risalenti al XVIII secolo. Un elemento insolito di questo giardino all’Italiana è l’inclusione di piante

di tasso, accuratamente potate secondo l’arte topiaria, rivisitata dall’Arts & Craft inglese.

Nel 1999 la New York University ha iniziato un progetto di restauro per riportare tutti i giardini e i terreni agricoli agli anni Trenta. Rifacendosi alla ricca documentazione fotografica conservata

negli archivi della villa, si è infatti potuto riscontrare che quella era l’epoca in cui la proprietà aveva raggiunto il suo massimo splendore. Nel 2011 il restauro del giardino storico intorno a Villa La

Pietra e dei terreni agricoli è stato completato. Il restauro degli altri giardini è ancora in corso. Tutto l’intervento di conservazione mira a conservare la flora originale dove è possibile, mentre gli elementi in pietra degradati vengono restaurati. Le fontane coperte dai muschi, i viottoli lastricati irregolarmente e i tronchi

maturi mostrano il passare degli anni, mentre le rinnovate siepi e le piante di bosso potate con cura infondono nuova vita all'anima del giardino.