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intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus” Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA) Opera SANTO LONGO - Onlus Centro di Accoglienza per Disabili Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 GIUGLIANO (NA) - Tel. 081.509.11.85 Web: www.operasantolongo.org - E-mail: [email protected] - Cod. Fisc. 05664890638 NUMERO UNICO DICEMBRE 2015 La comunità di “Villa delle Rose” Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802 intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus” Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA) 8 Villa delle Rose Dicembre 2015 Amici e benefattori carissimi, Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802 Per le vostre offerte: c.c.p. n. 18608802 intestato a “Villa delle Rose Opera Santo Longo – Onlus” Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 GIUGLIANO (NA) OFFERTE DEDUCIBILI DALLE TASSE In riferimento al Decreto Legge 460/97 – art. 13, sono previste agevolazioni fiscali in favore di coloro che erogano contributi alle ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale). Per l'applicazione di tali agevolazioni chiedete al vostro commercialista di fiducia. P.S. Ricordiamo che la “Villa delle Rose” “Opera Santo Longo” è una Onlus regolarmente registrata e riconosciuta. Non sappiamo se tutti l'avete notato, ma ogni anno che passa, la preparazione delle luci e degli addobbi natalizi inizia prima, subito dopo la ricorrenza dei morti; anche le aziende lanciano le loro pubblicità con largo anticipo e il risultato è che in questo modo il Natale rischia di diventare una festa pagana, un periodo di vacanza, una grande abbuffata, stare con gli amici, avere tanti soldi da spendere, fare e ricevere regali. Purtroppo bisogna anche considerare che oggi viviamo in un contesto dove il consumismo più sfrenato rischia di travolgere il senso più vero e più autentico del Natale Cristiano. Per molti il Natale significa tristezza, sofferenza, dolore. E per altri ci sono Natali di povertà, di guerra, di miseria; Natali dove c'è sempre un Erode di turno che insidia la venuta di un bambino che nasce. Ma tutto questo non può diventare un alibi. Assolutamente no! Natale è e deve essere la festa della nostra fede, la festa dei semplici e degli umili, la festa di chi sa inginocchiarsi davanti ad un presepe e commuoversi. Natale è il messaggio di un Dio che si fa uomo, che viene a offrire speranza ad una umanità più che mai bisognosa di speranza. Proprio la S. Messa natalizia ci ricorda che siamo tutti fratelli. Il Natale senza bontà, senza generosità, senza l'entusiasmo del bene, non è più un Natale né cristiano né umano. Deve crescere in ognuno di noi la consapevolezza che la celebrazione del Natale è anche impegno di non dimenticare mai quelle persone per le quali questo periodo non è un momento di festa, ma una sofferenza maggiore per le privazioni che un mondo distratto può riservare a chi spera in una umanità più giusta e fraterna. Riscoprire il Natale è anche assumersi la responsabilità verso chi, ancora oggi, continua a nascere e vivere nella povertà della grotta di Betlemme, verso chi non trova posto o è stato escluso dalla nostra società. Ed è con questo messaggio di speranza che vogliamo dirvi BUON NATALE e augurarvi un FELICE e SERENO ANNO NUOVO, con tutto l'amore del mondo. Carissimi amici e benefattori, ci permettiamo di rivolgerci ancora a voi per segnalarvi un evento che consideriamo molto importante; come voi già saprete, anche quest'anno c'è la possibilità per ogni cittadino contribuente di destinare il 5 per Mille delle proprie imposte sul reddito a favore delle Associazioni Onlus. E' un'importante iniziativa perché coinvolge direttamente la società civile in uno degli impegni primari del Paese, quello del volontariato, sostenendo i bisogni e i progetti di chi lavora con serietà e impegno nel sociale per il bene dell'uomo. Non è facile presentare in maniera veramente realistica ed efficace la nostra piccola, ma “grande” struttura ed i nostri sforzi quotidiani per portarla avanti con efficienza ed amore. Siamo una casa, una vera casa di accoglienza per disabili adulti che non hanno più una famiglia e che pertanto sono abbandonati; al momento i nostri ospiti sono una ventina, ma molti di più, ogni giorno, ne gravitano dentro e fuori la struttura. Ognuno di loro ha la sua personalissima storia, sia fisica che psicologica, racchiusa in un bagaglio di esperienze dolorose e spesso anche di emarginazione. Il lavoro certosino ed affettuoso di noi volontari per loro è costante e variegato; qui non si dà ai più sfortunati solo un tetto ed un piatto caldo, ma si cerca, e sempre con la concretezza della semplicità, di dar loro un senso alla propria vita, alla propria esperienza di uomo. Ed è per questo che vi chiediamo, oggi più che mai, di ricordarvi di noi anche in considerazione del fatto che la nostra struttura non gode di nessun tipo di finanziamento pubblico e che abbiamo urgente bisogno di realizzare alcuni progetti di vitale importanza. Nel ringraziarvi fin da ora, anche da parte degli ospiti, per tutto quello che farete e per la pubblicità che darete all'iniziativa, promettiamo preghiere per voi e i vostri cari, affinché il Buon Dio protegga e benedica tutte le vostre intenzioni di bene. Con gratitudine ed affetto. IL PRESIDENTE ( Santo Pasquale) Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus Villa delle Rose Villa delle Rose

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intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)

Opera SANTO LONGO - OnlusCentro di Accoglienza per Disabili

Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 GIUGLIANO (NA) - Tel. 081.509.11.85Web: www.operasantolongo.org - E-mail: [email protected] - Cod. Fisc. 05664890638

NUMERO UNICO DICEMBRE 2015

La comunità di “Villa delle Rose”

Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”

Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)8

Villa delle Rose Dicembre 2015

Amici e benefattori carissimi,

Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802

Per le vostre offerte:

c.c.p. n. 18608802 intestato a

“Villa delle Rose Opera Santo Longo – Onlus”

Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 GIUGLIANO (NA)

OFFERTE DEDUCIBILI DALLE TASSEIn riferimento al Decreto Legge 460/97 – art. 13, sono previste agevolazioni fiscali in favore di

coloro che erogano contributi alle ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale).Per l'applicazione di tali agevolazioni chiedete al vostro commercialista di fiducia.

P.S. Ricordiamo che la “Villa delle Rose”“Opera Santo Longo” è una Onlus regolarmente registrata e riconosciuta.

Non sappiamo se tutti l'avete notato, ma ogni anno che passa, la preparazione delle luci e degli addobbi

natalizi inizia prima, subito dopo la ricorrenza dei morti; anche le aziende lanciano le loro pubblicità con largo

anticipo e il risultato è che in questo modo il Natale rischia di diventare una festa pagana, un periodo di vacanza,

una grande abbuffata, stare con gli amici, avere tanti soldi da spendere, fare e ricevere regali.

Purtroppo bisogna anche considerare che oggi viviamo in un contesto dove il consumismo più sfrenato

rischia di travolgere il senso più vero e più autentico del Natale Cristiano.

Per molti il Natale significa tristezza, sofferenza, dolore. E per altri ci sono Natali di povertà, di guerra, di

miseria; Natali dove c'è sempre un Erode di turno che insidia la venuta di un bambino che nasce.

Ma tutto questo non può diventare un alibi. Assolutamente no! Natale è e deve essere la festa della nostra

fede, la festa dei semplici e degli umili, la festa di chi sa inginocchiarsi davanti ad un presepe e commuoversi.

Natale è il messaggio di un Dio che si fa uomo, che viene a offrire speranza ad una umanità più che mai bisognosa

di speranza.

Proprio la S. Messa natalizia ci ricorda che siamo tutti fratelli.

Il Natale senza bontà, senza generosità, senza l'entusiasmo del bene,

non è più un Natale né cristiano né umano. Deve crescere in ognuno

di noi la consapevolezza che la celebrazione del Natale è anche

impegno di non dimenticare mai quelle persone per le quali questo

periodo non è un momento di festa, ma una sofferenza maggiore per

le privazioni che un mondo distratto può riservare a chi spera in una

umanità più giusta e fraterna.

Riscoprire il Natale è anche assumersi la responsabilità verso

chi, ancora oggi, continua a nascere e vivere nella povertà della

grotta di Betlemme, verso chi non trova posto o è stato escluso dalla

nostra società. Ed è con questo messaggio di speranza che vogliamo

dirvi BUON NATALE e augurarvi un FELICE e SERENO ANNO

NUOVO, con tutto l'amore del mondo.

Carissimi amici e benefattori,

ci permettiamo di rivolgerci ancora a voi per segnalarvi un evento che consideriamo molto importante; come voi già saprete,

anche quest'anno c'è la possibilità per ogni cittadino contribuente di destinare il 5 per Mille delle proprie imposte sul reddito a favore

delle Associazioni Onlus.

E' un'importante iniziativa perché coinvolge direttamente la società civile in uno degli impegni primari del Paese, quello del

volontariato, sostenendo i bisogni e i progetti di chi lavora con serietà e impegno nel sociale per il bene dell'uomo.

Non è facile presentare in maniera veramente realistica ed efficace la nostra piccola, ma “grande” struttura ed i nostri sforzi

quotidiani per portarla avanti con efficienza ed amore.

Siamo una casa, una vera casa di accoglienza per disabili adulti che non hanno più una famiglia e che pertanto sono abbandonati;

al momento i nostri ospiti sono una ventina, ma molti di più, ogni giorno, ne gravitano dentro e fuori la struttura. Ognuno di loro ha la

sua personalissima storia, sia fisica che psicologica, racchiusa in un bagaglio di esperienze dolorose e spesso anche di emarginazione.

Il lavoro certosino ed affettuoso di noi volontari per loro è costante e variegato; qui non si dà ai più sfortunati solo un tetto ed un

piatto caldo, ma si cerca, e sempre con la concretezza della semplicità, di dar loro un senso alla propria vita, alla propria esperienza di

uomo.

Ed è per questo che vi chiediamo, oggi più che mai, di ricordarvi di noi anche in considerazione del fatto che la nostra struttura non

gode di nessun tipo di finanziamento pubblico e che abbiamo urgente bisogno di realizzare alcuni progetti di vitale importanza.

Nel ringraziarvi fin da ora, anche da parte degli ospiti, per tutto quello che farete e per la pubblicità che darete all'iniziativa,

promettiamo preghiere per voi e i vostri cari, affinché il Buon Dio protegga e benedica tutte le vostre intenzioni di bene.

Con gratitudine ed affetto.

IL PRESIDENTE ( Santo Pasquale)

Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus

Villa delle RoseVilla delle Rose

La festa del 2 giugno a Villa delle Rose: una parata di amici."Una delle malattie che vedo più diffuse oggi in Europa è

la solitudine, propria di chi è privo di legami. La si vede

particolarmente negli anziani, spesso abbandonati al loro

destino, come pure nei giovani, privi di punti di

riferimento e di opportunità per il futuro; la si vede nei

numerosi poveri che popolano le nostre città; la si vede

negli occhi smarriti dei migranti che sono venuti qui in

cerca di un futuro migliore". Parole di Papa Francesco

pronunciate dinanzi ai membri del Parlamento europeo

(fonte Avvenire.it). A ricordarne il senso è stato Giuseppe

Dardo, uno dei responsabili della Comunità di Sant'Egidio

di Napoli e amico di lunga data dell'Opera Santo Longo,

da tutti conosciuta come Villa delle Rose. Approfittando

della sua esperienza nel settore dei senza fissa dimora,

abbiamo discusso del problema più grande che affligge la

società, la solitudine appunto. Una chiacchierata

amichevole la nostra, non una vera intervista.

Quale modo migliore di vincere la solitudine se non lo

stare insieme? Amici vecchi e nuovi, persone da conoscere ed in cui potersi riconoscere: questo lo spirito della festa annuale

volta a rinnovare il gemellaggio tra Villa delle Rose e la Comunità di Sant'Egidio. Il 2 giugno scorso, anche ricorrenza della Festa

della Repubblica, eravamo in più di cento ad essere riuniti nella visione di Santo Longo: “alla mensa dei poveri cantano gli

angeli”. Un'ottima opportunità per abbattere le distanze che ci separano dall'altro da noi, in altre parole.

Già, ma chi è l'altro? Amico o nemico, simile o diverso, fedele o infedele, straniero o connazionale: distinzioni che nascono dal

modo in cui siamo in grado di percepire la realtà che ci circonda. Ovvero, sulla base di giudizi di valore. Nulla che valga davvero,

a pensarci bene. Perché l'altro rimane altro sino a quando non si giunge alla consapevolezza che tutti insieme siamo pagine di

un'unica, grande storia. “Io nel vedere quest'uomo che muore, madre io provo dolore / Nella pietà che non cede al rancore,

madre ho imparato l'amore”, cantava Fabrizio De André ne Il testamento di Tito. Almeno una citazione del celebre cantautore

era d'obbligo, essendo il preferito dell'amico Antonio Altavilla, che tutti chiamiamo il ragioniere. Intendiamoci, ragioniere lo è

per davvero. Ma, dal 1978 ad oggi, i conti li fa soprattutto con la provvidenza. È che l'altro fa paura. Specchiarsi nei suoi occhi

significa capire chi siamo realmente, a prescindere dal modo in cui vorremmo apparire. “Qui siamo tutti claudicanti”, mi ha

detto con ironia Mario Sistini, ospite di lunga data della casa.

L'ironia, il sorriso, il divertimento: questi gli antidoti migliori alla paura. Perché una festa, un momento di gioia abbiamo vissuto

il 2 giugno: bambini sulle giostre, signore che si scambiavano pareri su cosa comprare al mercatino dell'usato, giovani ed

instancabili volontari e il via vai delle cuoche. Dalle canzoni degli anni '60 al karaoke, dai balli di gruppo alla tarantella: neppure

la musica è mancata, anche per merito del Dj Beppe. Note che non stonavano con i canti sacri intonati in precedenza nella

cappella, troppo piccola per ospitare tutti. Tra i momenti più belli, l'intervento di Monsignor Ermenegildo De Michele, padre

spirituale dell'Opera Santo Longo ed erede del fondatore. Per tutti semplicemente Gildo. I suoi 92 anni non gli hanno permesso

di officiare la Santa Messa, celebrata da padre Claudio Gasbarro, ma era felice. “Ho svolto la mia missione a Roma, città in cui ho

vissuto per circa 50 anni, a stretto contatto con le forze armate. Ho partecipato a tante parate del 2 giugno e quest'anno,

seppure da lontano, grazie alla televisione, ho visto sfilare anche gli atleti paraolimpici. Tutto ciò offre un modo nuovo di

pensare al concetto di eccellenza ed efficienza”, ha raccontato.

Tantissime le testimonianze che si potrebbero riportare, ma è giusto concludere con una riflessione di Riccardo Muscherà,

responsabile del movimento degli “Amici'” della sede napoletana della Comunità di Sant'Egidio. Seduti ad una delle tante

tavolate, sorridendo, mi ha parlato di disabilità come una risorsa. Di quanto il modo di sentire ed esprimere le emozioni dei

nostri amici fragili abbia un valore terapeutico per tutti noi. C'è da credergli, sia per la lunghissima esperienza nel terzo settore

sia perché è un medico. E per rimanere in tema di cura

ed attenzioni, un grazie ad i tanti altri ospiti della

Comunità di Sant'Egidio che hanno contribuito alla

riuscita della festa: Giovanna Dias (responsabile

movimento degli “amici” di San Giovanni a Teduccio),

Matilde Azzolini (responsabile movimento degli “amici”

di Scampia), Ciro Micera, Flavia Marciello, Gaetano

Romano, Adriana Bussetta, Donato Imperato, Raffaella

Troise, Pina Pappagallo, Enzo Aiello e Anna Esposito.

Non meno prezioso il contributo della Protezione Civile

di Trentola Ducenta, con a capo Castrese Rennella.

Massimiliano Cerreto

intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)7Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802

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STORIA DEL VOLONTARIATO

La storia del volontariato ha profonde radici che affondano negli ordini religiosi medioevali o in strutture laiche, come ad esempio la Misericordia, costituita a Firenze nel 1240. Già una partecipazione di volontari si ebbe dopo il terremoto di Messina, ma l'evento più grande e famoso fu quello dell'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 quando gli “ angeli del fango “ contribuirono al salvataggio di capolavori, libri e manoscritti.

Il volontariato esiste da quando esiste l'uomo, ma da fenomeno nascosto e realtà di pochi gruppi, oggi si presenta come un'esperienza consolidata, capillarmente diffusa sul territorio nazionale, riconosciuta dalle Istituzioni.

Per definizione si può dire che “Il volontariato, come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, presta la sua attività in modo personale, spontaneo e gratuito..” Il suo compito è di sollecitare e promuovere un'attenzione particolare verso le persone povere ed emarginate. E' chiamato ad individuare forme di partecipazione alla vita comunitaria che tenga conto dei suoi soggetti deboli e incapaci di stare al passo.

In breve il volontariato s'ispira a valori cristiani nei quali la solidarietà, la gratuità, il coraggio, la lealtà, la pace, che, pur se nati dal Vangelo, sono diventati valori civili. La società li ha assunti come propri per una convivenza serena, mentre il dono di sé, del proprio tempo, il sacrificio, la preghiera, la croce per amore dell'altro, l'accoglienza del povero, restano valori evangelici. Questa esperienza diventa contagio e il sussurro dei poveri diventa grido. L'identità del volontario si differenzia da questo modo di essere e di operare. Il volontario è volontario sempre, non solo quando è di turno; è il suo stile di vita, è volontario con i volontari. Al termine della giornata, quando chiude la porta dietro di sé, tutto quello che ha vissuto, sentito, condiviso, diventa preghiera; preghiera di offerta, di intercessione, di lode e di benedizione.

Tutte le inserzioni pubblicitarie di questo numero sono riferite

a ditte e società che beneficiano VILLA DELLE ROSE

con contributi o con l'offerta gratuita dei loro prodotti

Villa delle Rose Dicembre 2015 Villa delle Rose Dicembre 2015

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Via Madonna del Pantano, 3 - 80014 Giugliano (NA)3Per le VOSTRE OFFERTE C.C.P. 18608802intestato a “Villa delle Rose - Opera Santo Longo - Onlus”

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Anche noi, famiglia di Villa delle

Rose, abbiamo una zia in America,

una zia speciale, unica, amorevole,

affettuosa, cara e sempre presente:

Maria Luisa, ma che per noi è la zia

Mitzi.

L'abbiamo conosciuta la

prima volta nel 2003 attraverso la

piccola nipote Donatella che qui

veniva con le amiche della scuola

americana di Bagnoli per fare delle

attività di volontariato.

Da allora è nato un sodalizio

che resiste nel tempo e che vede la zia Mitzi ogni mese protagonista di una

donazione tanto utile e necessaria per la nostra Casa.

Siccome non lo facciamo mai abbastanza, cogliamo l'occasione

dell'uscita di questo giornalino per fare una sorpresa a zia Mitzi e

ringraziarla dal profondo del cuore per tutto l'amore che ci dona e per

l'affetto sincero con il quale segue la nostra Opera.

A lei, alla sua cara famiglia e ai nipoti italiani dedichiamo parole di

vera gratitudine con la speranza che il Buon Dio li benedica e li protegga

durante tutto il percorso della loro vita.

Mitzi: la zia americana.Giovanni Guerra: l'uomo, il missionario e l'amico. L'amicizia con Giovanni risale agli inizi degli anni '70, proprio quando la

nostra comunità, proveniente da Palma Campania, approdò qui nell'attuale

sede di Lago Patria, quando ancora c'era poco e molto bisognava fare per

impiantare una vera struttura per l'accoglienza di disabili.

E fu allora che la provvidenza ci fece il dono di questo amico, grande

comunicatore e soprattutto organizzatore di eventi; fu sua la prima idea di

coinvolgere gruppi di amici e conoscenti organizzando serate ludiche con cene,

musica e tombolate di beneficenza allo scopo di raccogliere fondi da destinare

alla ristrutturazione e all'ampliamento dei locali. E proprio grazie a questi

eventi negli anni si sono sviluppati e realizzati molti importanti progetti

strutturali (ascensore, finimenti al piano rialzato, muro di cinta con barriera in

ferro, patio, termo camino, fino ai giorni nostri con lavori di ripristino e

manutenzione di tutto il compendio.

Ma l'opera instancabile di quest'uomo non si è fermata solo ai nostri

bisogni, ma ha anche sostenuto una missione dei Padri Comboniani nel Sud del

Sudan dove ha fatto arrivare consistenti contributi, sempre grazie

all'organizzazione di lotterie e tombolate.

E Giovanni non era solo questo; grazie ad un suo naturale talento riusciva a

radunare intorno alla sua figura tante personalità di ogni ceto e professione che

poi metteva a disposizione di chi ne poteva avere bisogno. Quante volte capitava

che una pratica si arenava nel pantano melmoso della burocrazia e quante volte

l'amico Giovanni è intervenuto per un esito veloce.

Però abbiamo anche conosciuto un Giovanni triste, deluso e qualche volta

visto anche piangere perché si sentiva tradito dall'indifferenza di chi poteva fare

molto; ecco perché spesso sosteneva che anche fare del bene è difficile. Era in

queste occasioni che si rifugiava anche per un giorno intero nella nostra

comunità, accompagnato sempre dalla sua dolce Caterina; la nostra amicizia e

comprensione, diceva, gli bastavano per ritrovare energie e nuove motivazioni.

E poi lo abbiamo visto malato, molto malato, affetto da una di quelle brutte

malattie che qui nella “terra dei fuochi” sono all'ordine del giorno; e nonostante

la malattia, nel letto del suo supplizio, ricevere ancora persone bisognose di

aiuti materiali, consigli e conforti di ogni genere.

Se n'è andato il cinque luglio, di domenica.

Di lui ci rimane il ricordo e l'esempio del

grande valore dell'amicizia e della

missione vissuta come testimonianza di

Fede e di Amore verso il prossimo

bisognoso.

Joey Fatigati, un artista, un amico e un benefattore che non c'è più.

Joey era un artista di valore, come ricordava il critico d'arte Paolo Rossi,

dotato di un'attenta cultura pittorica e di profonda conoscenza della

tecnica grafica.

Di lui ci rimangono alcune opere pittoriche che gentilmente ci sono state

donate dalla dolce compagna Marika e il ricordo di una persona discreta,

affettuosa e generosa, amante della natura e di tutto ciò che è

riconducibile al bello.

I MENDICANTI

Tu mendichi pane,

io….. pace!

Prendi il mio pane

dammi la tua pace!

Tu….. vivrai sazio

io….. morrò felice!

Joey Fatigati Ritratto di Papa Giovanni Paolo II in abito montanaro.

Villa delle Rose Dicembre 2015 Villa delle Rose Dicembre 2015

Quando si è fatta la scelta dei poveri si è due volte sicuri di aver fatto una buona scelta. Abbiamo scelto come Gesù. E abbiamo scelto Gesù. (Henri de Lubac)

Chi ti dà il giorno, ti dà anche il necessario per il giorno. (San Gregorio di Nissa)

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Ditte che hanno fatto donazioni nel corso dell’anno 2015:

Sede e ufficiVia San Marco 9380013 Casalnuovo di Napolitel. 0818429655 fax [email protected] TECNICA:tel. 0818444089 fax [email protected]

Monsignor Gildo De Michele:

un dono di Dio e della Provvidenza.

Subito dopo la morte del Fondatore Santo Longo, la nostra Casa ebbe

un naturale sbandamento in quanto c'era da raccogliere un'eredità

scomoda composta da una comunità di disabili senza nessuna

garanzia economica, da una struttura che richiedeva urgenti lavori di

manutenzione e da un conto bancario il cui saldo era quasi vicino allo

zero.

Ma siccome il nostro Santo Longo ci aveva educato alla fede nella

Provvidenza, ed essendo anche noi stati, a nostra volta, testimoni dei

miracoli che questa Grazia può fare, abbiamo resistito alla tentazione

di chiudere e per la verità siamo stati premiati con l'arrivo nella nostra

Casa di Monsignor Gildo De Michele: un prelato con un passato

importante, Capo dell'Ordinariato Militare d'Italia nonché Canonico del

Pantheon di Roma e della Cattedrale di Aversa. Ha conosciuto

personalmente i pontefici Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni

Paolo II. Di quest'ultimo conserva un ricordo indelebile, grazie anche

ad una fotografia che lo ritrae sottobraccio al Papa Polacco.

In virtù di un'antica amicizia tra la famiglia De Michele e la nostra

istituzione, Monsignore già da tempo aveva maturato la scelta di

dedicare il tempo di pensionato ad una buona causa come quella della

cura spirituale di disabili, anziani e gente sola.

Ma come d'altronde era prevedibile, Monsignore non ha solo offerto

assistenza spirituale ma si è adoperato materialmente affinchè la sua

presenza potesse anche rappresentare un sostegno economico per chi

si fosse trovato in difficoltà. Molte associazioni, e anche privati, hanno

potuto godere del benessere che Monsignore ha dispensato lì dove i

bisogni erano palesi. Con noi, poi, è stato particolarmente generoso

come nell'ultimo grande regalo che ci ha fatto: un Fiat Doblò con

tettuccio rialzato allestito di tutto punto per il

trasporto di persone disabili in carrozzina (Vedi

foto). Un regalo veramente importante che ha

richiesto anche un grosso impegno economico ma

che ha fatto felici soprattutto gli ospiti disabili più

disagiati.

Non ci sono estranei, non ci sono sconosciuti, esistono

solo amici che non abbiamo ancora incontrato.

(William Butler Yeats)

In questo momento Monsignore è

ancora sofferente per gli esiti di una

caduta subita a fine estate, ma dal

letto della sua casa chiede e si

informa di noi che ricambiamo

questo affetto con preghiere al Buon

Dio per riaverlo presto in mezzo a

noi.

Villa delle Rose Dicembre 2015 Villa delle Rose Dicembre 2015

FOTO: MONSIGNORE DE MICHELE

Quando l'uomo chiede è sempreper ricevere;quando Dio chiede è sempreper donare. Anonimo