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E’ con gioia che possiamo comunicarvi che al termine di questa settimana la nostra comunità potrà vantarsi del Vangelo del Suo Signore, infatti Colui che doveva venire verrà . Una famiglia Magrebina, con i segni di una storia faticosa alle spalle, busserà alla porta della misericordia dei nostri cuori e verrà alloggiata, almeno per il periodo in vernale, nella canonica di Coviolo. Il nostro parroco, insieme ai suoi collaboratori, ha sempre creduto nell’accoglienza dei più poveri, come segno per la nostra conversione dei cuori. Le mura e il tetto non possono essere indicatori sufficienti di accoglienza, come lo possono essere invece i cuori pulsanti , i sorrisi o un saluto con una stretta di mano, veri indicatori di umanità. Per ora inizieranno l’accoglienza il diacono Adler, sua moglie Luisa unitamente ad Elisa, consacrata laica al Signore. Essi rappresenteranno tutta la comunità , ma poi è necessario che tutti trovino il coraggio di uscire dalle proprie case per varcare la porta della misericordia , chi per condividere una necessità, chi per condividere una cena , chi per condividere un piccolo servizio che può essere far giocare i bambini o magari portarli a scuola. Si tratta di 2 adulti marito e moglie e tre bambini di 4,7,11 anni . Si dovrà provvedere al pasto serale ,dormire in canonica e approntare la colazione del mattino poi, dopo il periodo di queste vacanze, durante il giorno verranno educati a fare da soli. Si tratta di un progetto della Caritas diocesana che noi accogliamo, sperando che dopo anche altre famiglie possano offrire un turno residenziale, perché la canonica diventi la casa di tutti, come da 14 anni fanno a Casa Betania ad Albinea. L’accoglienza avrà inizio domenica 27 , festa della Sacra Famiglia, alle 15 presso la canonica, con una Benedizione del parroco. Siete tutti invitati per condividere un caffè e l’inizio di un cammino insieme. Ringraziamo le ragazze della casa di accoglienza Maria di Magdala, dietro alla canonica , che hanno collaborato per le pulizie e per rendere decoroso l’ambiente abitativo, come pure altri volontari e i membri della nostra Caritas. Mancano ancora lenzuola, trapunte o piumoni, un materasso o meglio due, una rete, un frigo da incasso e una lavastoviglie.

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E’ con gioia che possiamo comunicarvi che al termine di questa settimana la nostra comunità potrà vantarsi del Vangelo del Suo Signore, infatti Colui che doveva venire verrà . Una famiglia Magrebina, con i segni di una storia faticosa alle spalle, busserà alla porta della misericordia dei nostri cuori e verrà alloggiata, almeno per il periodo in vernale, nella canonica di Coviolo. Il nostro parroco, insieme ai suoi collaboratori, ha sempre creduto nell’accoglienza dei più poveri, come segno per la nostra conversione dei cuori.

Le mura e il tetto non possono essere indicatori sufficienti di accoglienza, come lo possono essere invece i cuori pulsanti , i sorrisi o un saluto con una stretta di mano, veri indicatori di umanità. Per ora inizieranno l’accoglienza il diacono Adler, sua moglie Luisa unitamente ad Elisa, consacrata laica al Signore. Essi rappresenteranno tutta la comunità , ma poi è necessario che tutti trovino il coraggio di uscire dalle proprie case per varcare la porta della misericordia , chi per condividere una necessità, chi per condividere una cena , chi per condividere un piccolo servizio che può essere far giocare i bambini o magari portarli a scuola. Si tratta di 2 adulti marito e moglie e tre bambini di 4,7,11 anni . Si dovrà provvedere al pasto serale ,dormire in canonica e approntare la colazione del mattino poi, dopo il periodo di queste vacanze, durante il giorno verranno educati a fare da soli. Si tratta di un progetto della Caritas diocesana che noi accogliamo, sperando che dopo anche altre famiglie possano offrire un turno residenziale, perché la canonica diventi la casa di tutti, come da 14 anni fanno a Casa Betania ad Albinea.

L’accoglienza avrà inizio domenica 27 , festa della Sacra Famiglia, alle 15 presso la canonica, con una Benedizione del parroco. Siete tutti invitati per condividere un caffè e l’inizio di un cammino insieme. Ringraziamo le ragazze della casa di accoglienza Maria di Magdala, dietro alla canonica , che hanno collaborato per le pulizie e per rendere decoroso l’ambiente abitativo, come pure altri volontari e i membri della nostra Caritas.

Mancano ancora lenzuola, trapunte o piumoni, un materasso o meglio due, una rete, un frigo da incasso e una lavastoviglie.