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Stazione di Ballò: treni sovraffollati per la presenza di studenti in gita a Venezia L’arte interessa ancora i giovani? L’uscita didattica Sabato 6 Aprile, gli studenti delle classi 1°D, 1°E e 1°F della scuola media di Cazzago, si sono ritrovati insieme ad alcuni insegnanti presso la stazione di Ballò. Il ritrovo era previsto per le 7.50; i ragazzi erano tutti eccitati, anche perché era la loro prima uscita con la scuola; ognuno aveva il proprio zainetto con il pranzo al sacco, la macchina fotografica, carta e penna. Lo scopo della gita era quello di visitare i capolavori dell’arte moderna esposti al museo Guggenheim. L’iniziativa era partita dalla professoressa di arte che aveva affrontato in classe l’arte della pittura ad occhi chiusi. La collezione La collezione Guggenheim è composta dalle opere dei più grandi artisti del tempo: da Picasso a De Chirico a Kandinsky. Sono visibili opere appartenenti alle diverse correnti che hanno influenzato l’arte della prima metà del XX secolo, come Cubismo e Futurismo. Il futurismo Quest’ultimo è stato un movimento artistico e culturale italiano del XX secolo che nasce sull’onda di trasformazioni sociali, grandi cambiamenti politici e grandi scoperte. L’arte diventa espressione di tutto ciò, l’energia diventa materia e la forma originale dell’oggetto a poco a poco si annulla. Il materiale che gli artisti della corrente futurista usano sono la tempera, il cartoncino ed il collage in cartone. Ricordiamo di seguito alcuni dei protagonisti. GIACOMO BALLA, Mercurio transita davanti al sole (1914) L’eclissi occupa la parte centrale del dipinto dove un piccolo cerchio che rappresenta Mercurio si inserisce su un grande cerchio che rappresenta il sole; le pennellate di bianco raffigurano i raggi abbaglianti del sole. CARLO CARRA’, Inseguimento (1915) Questo collage indica un ufficiale di cavalleria al galoppo, con stivali, pantaloni rossi ed elmetto; l’artista utilizza ritagli di giornali e lettere. Lo spazio in cui si muove il cavallo è ingombrante, i colori sono tristi. UMBERTO BOCCIONI, Dinamismo di un ciclista (1913)

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Stazione di Ballò: treni sovraffollati per la presenza di studenti in gita a Venezia

L’arte interessa ancora i giovani?

L’uscita didattica

Sabato 6 Aprile, gli studenti delle classi 1°D, 1°E e 1°F della scuola media di Cazzago, si sono ritrovati insieme ad alcuni insegnanti presso la stazione di Ballò.

Il ritrovo era previsto per le 7.50; i ragazzi erano tutti eccitati, anche perché era la loro prima uscita con la scuola; ognuno aveva il proprio zainetto con il pranzo al sacco, la macchina fotografica, carta e penna.

Lo scopo della gita era quello di visitare i capolavori dell’arte moderna esposti al museo Guggenheim.

L’iniziativa era partita dalla professoressa di arte che aveva affrontato in classe l’arte della pittura ad occhi chiusi.

La collezione

La collezione Guggenheim è composta dalle opere dei più grandi artisti del tempo: da Picasso a De Chirico a Kandinsky. Sono visibili opere appartenenti alle diverse correnti che hanno influenzato l’arte della prima metà del XX secolo, come Cubismo e Futurismo.

Il futurismo

Quest’ultimo è stato un movimento artistico e culturale italiano del XX secolo che nasce sull’onda di trasformazioni sociali, grandi cambiamenti politici e grandi scoperte.

L’arte diventa espressione di tutto ciò, l’energia diventa materia e la forma originale dell’oggetto a poco a poco si annulla.

Il materiale che gli artisti della corrente futurista usano sono la tempera, il cartoncino ed il collage in cartone.

Ricordiamo di seguito alcuni dei protagonisti.

GIACOMO BALLA, Mercurio transita davanti al sole (1914)

L’eclissi occupa la parte centrale del dipinto dove un piccolo cerchio che rappresenta Mercurio si inserisce su un grande cerchio che rappresenta il sole; le pennellate di bianco raffigurano i raggi abbaglianti del sole.

CARLO CARRA’, Inseguimento (1915)

Questo collage indica un ufficiale di cavalleria al galoppo, con stivali, pantaloni rossi ed elmetto; l’artista utilizza ritagli di giornali e lettere. Lo spazio in cui si muove il cavallo è ingombrante, i colori sono tristi.

UMBERTO BOCCIONI, Dinamismo di un ciclista (1913)

Protagonista è la bicicletta con il suo telaio, il movimento della catena ed i copertoni pneumatici. Il quadro rappresenta il dinamismo puro, il movimento in sintesi; l’uomo ed il mezzo sembrano fondersi e diventare irriconoscibili agli occhi di chi guarda.

Ogni quadro esposto è un’esplosione di colori e non basta una sola giornata per apprendere ed ammirare.

Serve del tempo per identificare il soggetto, lo sguardo deve restare immobile….

È stata una gita molto istruttiva e divertente adatta per grandi e piccoli.

Sarebbe bello ritornarci con le nostre famiglie e mostrare loro cosa abbiamo imparato sull’arte.

(Samuele, Sara C., Sara E.)