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DISLESSIA: COME STUDIARE Essere dislessico, significa semplicemente avere un modo differente di processare le informazioni che si recepiscono, che si memorizzano, e che successivamente si riutilizzeranno. Ma questo non significa che un alunno non possa farcela a scuola, bisogna solo trovare la strada giusta per avere successo nello studio! Gli ostacoli sono molti: le parole sul libro appaiono confuse, prendere appunti spesso è una seria difficoltà, perché bisogna memorizzare definizioni e nozioni che sembrano inutili ed astratte? Ci si stanca moltissimo e alla fine si è portati a lasciar perdere. Con un po’ di buona volontà però si può riuscire nello studio e nella vita, con l’aiuto dei genitori e degli insegnanti è possibile superare le difficoltà poste dalla dislessia e aprirsi le porte per diventare in futuro chiunque si desideri proprio come hanno fatto questi grandi personaggi famosi, anch’essi dislessici:

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DISLESSIA: COME STUDIARE

Essere dislessico, significa semplicemente avere un modo differente di processare le informazioni che si recepiscono, che si memorizzano, e che successivamente si riutilizzeranno. Ma questo non significa che un alunno non possa farcela a scuola, bisogna solo trovare la strada giusta per avere successo nello studio!Gli ostacoli sono molti: le parole sul libro appaiono confuse, prendere appunti spesso è una seria difficoltà, perché bisogna memorizzare definizioni e nozioni che sembrano inutili ed astratte? Ci si stanca moltissimo e alla fine si è portati a lasciar perdere. Con un po’ di buona volontà però si può riuscire nello studio e nella vita, con l’aiuto dei genitori e degli insegnanti è possibile superare le difficoltà poste dalla dislessia e aprirsi le porte per diventare in futuro chiunque si desideri proprio come hanno fatto questi grandi personaggi famosi, anch’essi dislessici:

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E questi……

Sapete che…anche se la dislessia crea difficoltà in certe aree per i bambini, gli studenti e anche gli adulti, è frequente nei dislessici una coordinazione, un’empatia e uno spirito artistico sopra la media! Agata Christie della scrittura, sua bestia nera, fece la sua arte e fortuna! Einstein non aveva memoria a breve termine e imparò a leggere addirittura a nove anni eppure…Dagli scienziati agli attori come Henry Winkler, dai musicisti come Cher agli scrittori come Lewis Carroll, passando per le teste coronate e gli imprenditori (ne soffriva anche Steve Jobs), non mancano persone che hanno avuto successo nonostante questo disturbo dell’apprendimento che nella sua manifestazione ‘classica’ non permette di leggere velocemente e correttamente, e di elaborare e comprendere quello che si legge.Certamente non significa che tutte le persone dotate di grande fantasia sono dislessiche ma la fantasia e la creatività sembrano essere una caratteristica comune a molti dislessici.

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E ora parliamo di come impostare lo studio a scuola e a casa nel modo migliore.

DISLESSIA: CONSIGLI PER LO STUDIO A SCUOLADiciamoci la verità, nessuno si sveglia alle 7 di mattina e dice: “Che bello, ora mi preparo e vado a scuola!” Ma purtroppo è un dovere, dunque, prendiamo lo zaino, mettiamo tutto quello che ci occorre, e andiamo.

1. Cosa serve innanzitutto? È importante utilizzare il diario per segnare i compiti da svolgere a casa, le date dei compiti in classe e delle interrogazioni. Il diario serve a tutti, non siamo delle macchine, dunque è possibile che qualcosa possa sfuggire. Se non ti piace l’idea del diario, puoi sempre segnare tutto sullo smartphone: è più veloce, e sicuramente avrai più piacere ad utilizzarlo.

2. Attenzione e concentrazione. Tra compagni che ti distraggono e la dislessia, non è semplice mantenere l’attenzione per 4 o 5 ore. Però, ascoltare l’insegnante, anche se non riesci a memorizzare tutto, è molto importante, perché questo diminuisce il carico di lavoro a casa, anche se ricordi solamente un concetto. Mentre l’insegnante parla, prova ad associare le parole ad un’immagine: in questo modo avrai più possibilità di ricordare.

3. Appunti. Chi ha la dislessia difficilmente prende appunti, poiché la lettura e la scrittura sono difficoltose e si perde tempo. Che fare allora? Chiedi all’insegnante di poter registrare la lezione, ma nello stesso tempo segna sul quaderno le parole chiave. A casa potrai riascoltare la lezione con più calma, seguendo i concetti chiave che sei riuscito a scrivere.

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4. Strumenti compensativi. Per facilitare di più il lavoro, puoi portare a scuola il tuo pc e scrivere tutto lì, dagli appunti all’agenda. La scrittura su word è più semplice e chiara. Inoltre, spesso la difficoltà è legata alla lettura nero su bianco: prova allora a cambiare colore alla scrittura e allo sfondo, e cerca di capire qual è la soluzione migliore e più adatta a te. Aumenta gli spazi tra le lettere e le parole, ingrandisci i caratteri, metti in grassetto la punteggiatura. In questo modo riuscirai a leggere meglio e a dimezzare i tempi. Per i calcoli, utilizza la calcolatrice: avrai meno probabilità di sbagliare i risultati, e velocizzerai lo svolgimento degli esercizi.

A CASA…

I compiti a casa possono essere “l’incubo” giornaliero del bambino dislessico e della sua famiglia. Perciò riportiamo alcuni consigli per rendere i compiti utili all’apprendimento e non un motivo di scontro tra genitori e il figli.Per prima cosa ricordatevi che il fine dei compiti scolastici è praticare qualcosa che si è già appreso a scuola. Se il compito è troppo difficile parlatene con l’insegnante. Non è giusto che il bambino o il ragazzo si senta frustrato se i compiti sono troppo difficili o troppo lunghi per le sue forze. Spesso aiuta dargli compiti più semplici e diminuire notevolmente il carico.

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CONSIGLI UTILI PER GUIDARE I GENITORI:Stabilire una routineProgrammate una routine quotidiana nell’esecuzione dei compiti scolastici. Una programmazione scritta appesa ad un muro vicino al posto di studio, sarebbe la cosa più indicata. Lasciate lo spazio alle attività extra scolastiche. Il luogo dove si studia deve essere tranquillo, con ampio spazio di lavoro e tutto il materiale a disposizione (matite, carte geografiche etc.). Il tavolo da cucina va bene solo per brevi controlli di studio! Capite quale è l’ora migliore per vostro figlio per studiare. Ricordatevi che il ragazzo dislessico necessita di tempi supplementari di recupero dopo il rientro da scuola, egli ha dovuto investire più energie dei coetanei. La lettura quotidiana è importante per poter sviluppare le abilità e le strategie in tale campo. Quando il ragazzo è stanco e frustrato intervenite leggendogli ad alta voce i testi, ciò può aiutarlo ad apprezzare il testo. Ricordatevi che il testo può essere anche ascoltato con audiocassette. 

Eseguire i compitiDividete i compiti in parti eseguibili in tempi ragionevoli. Fate fare delle pause. Incoraggiate il ragazzo a produrre, con calma, compiti di buona qualità piuttosto che cercare di finire tutto male e in fretta. Il ragazzo dislessico spesso si scoraggia se la quantità di compiti è eccessiva. Controllate se il ragazzo capisce le consegne del compito, leggetegliele ad alta voce se sono di difficile comprensione. Se necessario, eseguite con lui i primi esercizi. Nei componimenti scritti, prima che inizi, aiutate il ragazzo, oralmente, a sviluppare le idee secondo un ordine logico; insegnategli il vocabolario specifico di cui ha bisogno. Se necessario, in forti disortografie, siate la sua scrittrice in modo che il suo pensiero possa svilupparsi indipendentemente dalla sua disabilità. 

Controllo dei compitiInsegnate a vostro figlio a rivedere i propri compiti, correggendoli e

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migliorandoli, ciò lo renderà indipendente da voi. Insegnategli ad usare un computer con il correttore ortografico, incoraggiatelo a velocizzare la digitalizzazione. Se il ragazzo è lento nell’esecuzione dei compiti, incoraggiatelo ad usare una sveglia, in modo che realizzi i tempi impiegati e impari a razionalizzarli. Quando il ragazzo completa in modo soddisfacente i compiti, lodatelo e sottolineate le cose fatte bene! 

Organizzazione (scuola secondaria)Aiutatelo ad organizzare una chiara pianificazione scritta dei compiti settimanali. Controllate con lui i tempi di esecuzione e i risultati ottenuti. Incoraggiate il ragazzo nel prendere appunti, raccogliendoli per materia, in modo da non perderli. Usate colori diversi per materia ciò lo aiuterà molto. Se il ragazzo non scrive in modo accurato i compiti assegnati, chiedete ad un compagno, alla fine delle ore scolastiche, di aiutarlo o chiedete all’insegnante di dargli indicazioni scritte. Contattate regolarmente gli insegnanti per sapere se il ragazzo segue il livello didattico della classe. Controllate che il ragazzo porti a scuola i libri e l’equipaggiamento corretto.

Abilità scolastiche (scuola secondaria)Abbiate la sicurezza che il ragazzo abbia le strategie per eseguire compiti scolastici quali: preparazione di componimenti scritti, preparazione alle interrogazioni e rielaborazione di appunti. Aiutatelo nel trovare strategie alternative nella soluzione dei problemi matematici o nei compiti in generale; pensate anche a persone differenti o compagni che possano aiutarlo. Revisionate il lavoro svolto prima delle verifiche. Incoraggiatelo a fare schemi, sottolineare i testi, fare figure, etc. tutto ciò che può aiutare la memoria. 

Uso della tecnologiaL’uso del computer nella presentazione dei compiti può fare una grossa differenza nella valutazione finale. Grande aiuto nelle abilità letterarie è dato dall’ascolto di libri in cassetta. 

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Non diventate l’insegnante di vostro figlioNon fatevi carico dei suoi compiti scolastici e non diventate l’insegnante di vostro figlio. Ricordatevi che il ragazzo ha molti insegnanti ma una sola madre. La relazione madre – figlio è troppo importante per essere rovinata da un vostro ruolo di insegnante. Sarebbe molto indicato avere un’insegnante o uno studente che vi sostituisca nell’esecuzione pomeridiana dei compiti, con vostro figlio. Pensate a lungo termine. Pianificate con anticipo e pensate a lungo termine. Con un figlio dislessico può essere necessario un lungo tempo per la scelta e la presentazione scolastica del ragazzo; prendete contatto con altri genitori che hanno fatto la vostra scelta prima di voi, potranno esservi di grande aiuto. 

Siete un genitore!Per concludere, divertitevi con vostro figlio e fategli capire che lo amate e amate la sua presenza. Ricordatevi: può sembrare un lavoro immenso crescere un figlio dislessico, ma vedrete che cresce in fretta! 

tratto dal sito: gianlucalopresti.net

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EHI RAGAZZI! VOI PROVATE A :

1. Studiare in compagnia. Con l’aiuto di qualcuno, un insegnante privato, un ragazzo universitario, o anche un compagno bravo, il lavoro potrebbe risultare meno faticoso. In questo modo puoi farti aiutare nella lettura, nella spiegazione di alcuni concetti, nell’elaborazione di schemi e mappe concettuali.2. Aiutarvi con esempi pratici. La difficoltà maggiore nella dislessia sta spesso nell’associazione concetto astratto-immagine: trova qualcuno che ti spieghi, con un esempio pratico, il concetto che stai studiando.3. Semplificazione dello studio. Cerca sempre, facendoti aiutare, di semplificare i concetti da studiare. Aiutati quindi con:• piccoli riassunti (scritti al computer)• schemi• mappe concettuali, complete di immagini da associare alle nozioni.Questi strumenti ti daranno un valido aiuto per organizzare le idee attraverso parole chiave ed immagini.4. Organizzare lo studio. Non ridurti all’ultimo secondo, inizia a studiare nel primo pomeriggio, e ad una certa ora smetti ed esci (vai a fare sport, una passeggiata, ecc …). Quando torni a casa, riguarda velocemente ciò che hai studiato, rileggi gli schemi e le mappe concettuali: riprendendo tutto a mente fresca, ricorderai meglio rispetto a prima. Inoltre, cosa importantissima, non iniziare a studiare il giorno prima dell’interrogazione o del compito in classe. Se per esempio devi studiare 4 pagine, inizia qualche giorno prima: un giorno studia due pagine, il giorno successivo le altre due, il terzo giorno ripassa tutto. In questo modo, con impegno e costanza, il lavoro diventerà meno faticoso, e i tuoi voti piano piano miglioreranno!MA SOPRATTUTTO AIUTATEVI CON LE MAPPE CONCETTUALI!

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(tratto dal sito: www.studentville.it/...)