Viaggio federalberghi 2009

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Grazie a Federalberghi ed tutti coloro che hanno partecipato. Paolo Guidi www.guidipaolo.it Viaggio Federalberghi 2009 Siria e Giordania 7-11 novembre 2009 Viaggio Federalberghi 2009

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Le foto del viaggio in siria e giordania

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Grazie a Federalberghi ed tutti coloro che hanno partecipato.

Paolo Guidi

www.guidipaolo.it

Viaggio Federalberghi 2009Siria e Giordania 7-11 novembre 2009

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Grazie a Federalberghi ed tutti coloro che hanno partecipato.

Paolo Guidi

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Viaggio Federalberghi 2009Siria e Giordania 7-11 novembre 2009

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Alla ricerca della cecina perduta

Tutte le migliori foto del viaggio

sociale Federalberghi svoltosi dal

7 al 18 novembre 2009

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San Simeone

Il celebre santuario del grande asceta S. Simeone che, durante il IV secolo d.c. trascorse in penitenza moltissimi anni in cima ad una colonna intorno alla quale fu poi costruita la chiesa.

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La cittadella di Aleppo è il monumento più conosciuto

della città, situato su una collina alta una cinquantina di

metri è dotata di una pianta ellittica con 300-400 metri

di diametro.

Il nucleo principale della cittadella attuale è una

fortezza arabo-islamica medievale costruita ad uso

militare ma in grado di ospitare oltre 10.000 persone

durante gli assedi.

Durante il dominio macedone (le terre conquistate da

Alessandro Magno) fu costruita l'acropoli e nel 945 la

residenza del governatore fu trasformata in un

palazzo dalla dinastia degli Hamdanidi.

Cittadella di Aleppo

La cittadella di Aleppo

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Aleppo è dedita ai commerci sin dai tempi dei

romani e conserva ancora quell'atmosfera di

città indaffarata che la caratterizza da

secoli. La voce delle strade segue il ritmo di

tanti suoni e odori diversi, tipici del suq (il

più vivace e meno turistico di tutto il medio

oriente), con bancarelle cariche di spezie,

saponi e kebab.

macelleria ?

Aleppo ed il suq

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Sulla cima di una collina, dominante la valle del fiume Oronte, Seleuco I Nicatore fece costruire verso il 300 a.C. l'acropoli

della nuova città, a cui diede il nome della moglie persiana. Apamea divenne in brevissimo tempo uno dei maggiori centri del

regno seleucide, sede anche della cavalleria reale. Meravigliosa la via colonnata da noi percorsa per tutti i 1800 metri

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Il regno di Palmira, con capitale Palmira (l'attuale Tadmor in Siria), fu uno dei territori periferici dell'Impero romano che giunse a costituirsi come un vero e proprio stato secessionista, in seguito alle rivolte militari che caratterizzarono la crisi del III secolo.La città di Palmira, oasi lungo la via carovaniera che metteva in contatto l'oriente con i porti del Mediterraneo, aveva sviluppato la propria fortuna commerciale sulla neutralità tra i due imperi, spesso in lotta tra loro. Dopo la sconfitta e la prigionia dell'imperatore Valeriano nel 260 nella battaglia di Edessa per opera dei Persiani di Sapore I, il dinasta locale, Settimio Odenato, appartenente ad una famiglia che aveva ottenuto la cittadinanza romana sotto Settimio Severo si era tuttavia schierato a fianco dei Romani e dell'imperatore Gallieno, ricevendone il titolo di corrector totius Orientis, con giurisdizione sulle province romane orientali.La ribellione contro l'autorità imperiale fu condotta da Zenobia, reggente al posto del figlio Vaballato dopo la morte del marito Odenato nel 267.Attuando una politica espansionistica molto aggressiva, nel 269-270 Zenobia riuscì ad estendere il proprio potere fino alla Bitinia e all'Egitto.Nel 270 divenne imperatore Aureliano che nel suo breve regno (solo cinque anni fino al 275) riuscì a tamponare tutte le falle del sistema difensivo romano, restaurando l'integrità dello stato sui vecchi confini. Il regno di Palmira fu sottomesso già nel 272 e l'anno dopo fu sconfitto anche il cosiddetto Impero delle Gallie.Ritornando a Roma dopo la conquista palmirena, Aureliano aveva portato con sé come prigioniera la stessa Zenobia, che fece sfilare legata con delle catene d'oro. Poi, però, consentì che si ritirasse a vita privata in una villa di Tivoli lasciandola libera di partecipare alla vita mondana.

Palmira

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L’arco di Palmira

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Situata a circa 140 km da Damasco nei pressi della frontiera giordana, fu nel passato un importante punto strategico all'incrocio delle vie carovaniere tra Mar Mediterraneo e Golfo persico e tra l'Anatolia ed il Mar Rosso.Nel I secolo a.C. divenne capitale dei Nabatei. Dopo la sconfitta dei Nabatei da parte di Cornelio Palma, un generale dell'imperatore Traiano, nel 106 divenne capitale della Provincia Arabica. Già nel II secolo divenne sede episcopale; e tale resterà fino al 634 quando verrà conquistata da Khalid ibn al-Walid. Da questa data rimase sotto il dominio arabo. In era ottomana, poi, non trovandosi più al centro di vie di scambio, Bosra perse gradatamente importanza.

BOSRA

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Secondo il capitolo conclusivo del Deuteronomio, il Monte Nebo è quello sul quale il profeta ebraico Mosè ebbe la visione della Terra Promessa che Dio aveva destinato al Suo Popolo Eletto.Il 9 marzo 2000, Papa Giovanni Paolo II visitò il sito durante il suo pellegrinaggio in Terrasanta (il Monte Nebo è uno dei più importanti siti cristiani in Giordania). Durante la sua visita egli ha piantato un albero di ulivo a fianco della cappella bizantina come simbolo di pace.

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Gerasa, attualmente Jerash è la

seconda attrazione turistica

Giordana dopo Petra. Ebbe il suo

più grande splendore ai tempi di

Adriano, nel 130, quando era

abitata da circa 20 mila abitanti

Il teatro e l’acustica

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Sosta con bagno e fanghi nel Mar Morto

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Petra (da π!"#$, roccia in greco) è una città trogloditica posta a circa 250 km a Sud di Amman.

Fu nell'antichità una città edomita, e poi divenne capitale dei Nabatei. Verso l'VIII secolo fu abbandonata dagli abitanti in seguito

alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali, e dimenticata fino all'epoca moderna. Il sito fu rivelato al mondo occidentale

dall'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1812. Nel 2007, inoltre, Petra è stata dichiarata una delle cosiddette sette

meraviglie del mondo moderno. Il periodo in cui i Nabatei, popolazione nomade araba, presero il controllo di Petra, risale

probabilmente al VI secolo a.C.: quando gli Edomiti l'abbandonarono per installarsi nella regione di Hebron, abbandonando il sito,

i Nabatei vi si stanziarono stabilmente, e le loro rotte commerciali fecero della città un centro importante.

Il periodo nabateo è documentato meglio delle altre epoche dell'antichità, ma la maggior parte dei documenti originali (scritti su

papiro e altri supporti deperibili) è andata distrutta e le fonti dell'epoca sono rare: ciò che ci resta per cercar di comprendere la storia

di quest'epoca sono date di eventi incise nell'arenaria delle mura della città e le tappe di costruzione dei monumenti.

La città si sviluppò soprattutto grazie al commercio sulla via dell'incenso. Attorno a Petra sorse una decapoli (confederazione di

dieci città-stato) che Roma non riuscì a conquistare fino al 106 quando, il regno fu annesso all'impero da Cornelio Palma,

governatore di Siria, per ordine di Traiano. Questi porrà a Bosra, divenuta in fretta la seconda città nabatea e rinominata Nova

Traiana Bostra, la capitale della nuova provincia di Arabia, che ebbe appunto il nome di Arabia Petraea, mentre Petra ricevette il

titolo onorifico di metropoli. Qualche anno dopo, nel 114, Petra divenne una delle basi per gli attacchi dei Romani contro i Parti, ad

est. Il fatto che i romani prendessero possesso delle vie commerciali diede un colpo fatale a Petra e ai Nabatei, in quanto le vie

commerciali non passavano più per la città. Dopo l'occupazione romana ci furono ancora carovane che sostavano a Petra, ma

divennero sempre più rare, malgrado la costruzione di una strada di 400 chilometri che collegava Bosra, Petra e il Golfo di Aqaba.

L'imperatore Adriano visitò Petra nel 131, e la città fu rinominata, in suo onore, Petra Hadriana.

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la scalinata per il monastero

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Il Wadi Rum è il più maestoso e vasto deserto della Giordania, anche se non l’unico, famoso per le narrazioni di T.E. Lawrence. Offre l’immagine classica del deserto, fatta di distese di sabbia rossastra con jabal (colline) d’arenaria che s’innalzano improvvise dal fondo valle. Ma offre anche attrazioni suggestive come Jebel Khazali, le sorgenti di Lawrence d’Arabia e la montagna delle sette colonne della saggezza. In questo ambiente sconfinato si trovano anche canyon e montagne altissime con vette di puro granito fino a 1750 metri, scalate impegntive per i più avventurosi e alpinisti esperti. Qui si trova la seconda montagna più alta della Giordania, Jabal Rum.

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LA CECINA Lo hummus - in arabo hummus, è una salsa a base di pasta di ceci e pasta di semi di sesamo aromatizzata con olio di oliva, aglio, succo di limone e paprika, semi di cumino in polvere e prezzemolo finemente tritato. È molto diffuso in tutti i paesi arabi e la sua origine si perde nell'antichità.

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