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VIA CRUCIS S. Francesco d'Assisi riceve le stimmate. Il Crocifisso, sotto forma di Serafino alato, avvolge S. Francesco immedesimandosi con lui in un'unica passione. Scultore: Nazareno Panzeri – Brescia PRESENTAZIONE La Via Crucis (dal latino, Via della Croce - anche detta Via Dolorosa) è un rito cristiano, della Chiesa cattolica e della Chiesa anglicana, con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storici riconosce l'inizio della specifica devozione a Francesco d'Assisi e alla tradizione francescana. Le immagini delle stazioni delle Via Crucis provengono dal Santuario della Madonna di Lourdes dei Frati minori OFM di Chiampo (VI). Qui si articola una Via Crucis, in un percorso a serpentina di circa 500 metri, costituita da gruppi statuari di bronzo in altezza naturale, opera di sette scultori. Il tutto è inserito in un parco botanico incantevole con oltre 350 specie di piante, punteggiato da macigni geologici e incorniciato dentro le colline circostanti. E’ ritenuta fra le più belle e suggestive Via Crucis del mondo per la espressività dei gruppi statuari, l’ambientazione boschiva, la tonalità francescana e il silenzio meditativo.

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VIA CRUCIS

S. Francesco d'Assisi riceve le stimmate. Il Crocifisso, sotto forma di Serafino alato, avvolge S. Francescoimmedesimandosi con lui in un'unica passione. Scultore: Nazareno Panzeri – Brescia

PRESENTAZIONELa Via Crucis (dal latino, Via della Croce - anche detta Via Dolorosa) è un rito cristiano, dellaChiesa cattolica e della Chiesa anglicana, con cui si ricostruisce e commemora il percorsodoloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso iluoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storici riconosce l'inizio dellaspecifica devozione a Francesco d'Assisi e alla tradizione francescana.Le immagini delle stazioni delle Via Crucis provengono dal Santuario della Madonna di Lourdesdei Frati minori OFM di Chiampo (VI). Qui si articola una Via Crucis, in un percorso aserpentina di circa 500 metri, costituita da gruppi statuari di bronzo in altezza naturale, opera disette scultori. Il tutto è inserito in un parco botanico incantevole con oltre 350 specie di piante,punteggiato da macigni geologici e incorniciato dentro le colline circostanti. E’ ritenuta fra le piùbelle e suggestive Via Crucis del mondo per la espressività dei gruppi statuari, l’ambientazioneboschiva, la tonalità francescana e il silenzio meditativo.

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I Stazione:Gesù è condannato a morte

Gesù innocente e sereno nel volto viene condotto al supplizio, mentre Pilato, che lo ha condannato, si lava le mani.Scultore: Pierluigi Sopelsa - Venezia

Pilato si alzò e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in luicolpa alcuna". Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilatodisse loro: "Ecco l'uomo!". Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo!Crocifiggilo!" … "Noi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fattoFiglio di Dio" … Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale… Pilato disse ai Giudei:"Ecco il vostro re!"... Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re che Cesare". Alloraegli lo consegnò loro perchè fosse crocifisso. (Gv 19, 4-16).

MEDITAZIONEGesù sa ciò che c'è nell'uomo. Ha creato l'uomo intelligente, capace di giudicare. Lo ha creatolibero, capace di amare ma anche di peccare. Ha visto indurirsi il cuore di Giuda, l'orgoglio e lagelosia dei farisei che cercavano un'occasione propizia per eliminarlo. Vede la codardia di Pilatodi fronte alle minacce. Capisce la frase terribile, l'ingiuria abominevole fatta a suo Padre, lanegazione di tutta la storia di Israele: "Non abbiamo l'altro re che Cesare". L'alleanza secolareripeteva: "Io sarò il vostro Dio, voi sarete il mio popolo". "Popolo mio, ti ho creato, rispondimi".Sapeva di andare verso l'ingiustizia suprema; ma ora il verdetto è fatto.

Nel corso dei secoli e delle generazioni, a cominciare dal tempo degli apostoli, non è forse GesùCristo stesso che è apparso mille volte a fianco degli uomini condannati a causa della verità, eche è andato alla morte con uomini condannati a causa della verità? (Giovanni Paolo II,Redemptor hominis, n. 12).

PREGHIERASignore Dio, giudicato dagli uomini, non permettere che noi ti giudichiamo nuovamentepeccando contro te, e fortifica tutti coloro che vengono giudicati ingiustamente a causa tua.

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II Stazione:Gesù è caricato della croce

Gesù si avvia verso il Calvario, scortato dal cinismo del soldato e dal bastone dello spietato aguzzino.Scultore: Pierluigi Sopelsa – Venezia

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraicoGòlgota. (Gv 19, 16-17)

"Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi logiudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe,schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le suepiaghe noi siamo stati guariti". (Is 53, 4-5)

Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la suacroce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà lapropria vita per causa mia, la salverà". (Lc 9, 23-24)

MEDITAZIONEO croce amata, così a lungo desiderata. Croce terribile, troppo pesante per il mio corpo esausto.Croce del supplizio che si avvicina. Da sempre io penso a te. Croce di salvezza del mondo intero.Sposo con te tutte le sofferenze del mondo. Mi dono a te. Ti do la mia carne e il mio sangue, ti dola mia divinità. Porterai a tutti il mio amore e la mia gioia. Abbà, Padre, tu che vuoi salvare ilmondo attraverso questo orrore, dà forza al tuo Figlio. Posso io non bere il calice che il Padre midà? Padre, vengo verso te.

PREGHIERAGrazie, Signore, di avere portato la croce delle nostre colpe, la croce delle colpe di tuttal'umanità.Dacci di accettare le croci che ci invii, e sostieni con la tua forza tutti coloro che soffrono nel lorocorpo o nella loro anima.

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III Stazione:Gesù cade per la prima volta

Gesù si accascia ai piedi dei soldati che imprecano e minacciano.Questo Cristo rappresenta l'umanità decaduta. Scultore: Tito Amodei – Roma

"In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; seinvece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vitain questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dovesono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’animamia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giuntoa quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome". (Gv 12, 24-28)

MEDITAZIONEGesù ha subìto la spaventosa flagellazione romana, a causa della quale molti morivano. Non hadormito in quella notte di oltraggi e di interrogatori. La corona di spine gli ha strappato la testae il cuore. Come misurare il dolore acuto che gli trafigge l’anima? L'ingratitudine ci fa ammalare.Gesù non sopporta soltanto la tristezza del tradimento di Giuda, la tristezza di vedere il suopopolo condannare il Messia, che pure era atteso; Egli porta il peso dei peccati del mondointero, di tutti gli uomini, da Adamo fino all'ultimo. Peso senza misura! Al di là delle nostreforze, c'è ancora posto per l’umiliazione. Forze fisiche impensate, che non obbediscono più allanostra volontà, vengono risvegliate dalla penetrazione dei colpi. Che altro aspettarsi da soldatiche lo hanno picchiato, hanno sputato su lui qualche ora prima. Questo annullamento riscatta lenostre colpe, quelle della nostra volontà, anche quelle che provengono dai disordini profondicausati dei peccati precedenti. Sotto il torchio della prova, è la totalità della nostra naturaumana che viene raggiunta. Attraverso questa immensa sofferenza, Gesù riscatta e vivifica lenostre fibre più segrete.

PREGHIERAPadre nostro che sei nei cieli, vieni in aiuto del Tuo Figlio esausto; dà oggi la luce a coloro chenon credono, il perdono ai peccatori, il pane agli affamati perché risorgano dalla loroprostrazione.

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IV Stazione:Gesù incontra sua madre

Gesù con il volto dolorante, tende la mano verso la Madre, che, in ginocchio, lo contempla:due volti e due mani uniti in un unico dolore. Scultore: Silvio Bottes - Trento

Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e larisurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spadatrafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori". (Lc 2, 34-35)

"Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore". (Lc 2, 51)

"Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, aldolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha afflitta nel giorno della sua ira ardente".(Lm 1, 12)

MEDITAZIONEMadre, o madre mia. Che bello che tu sia là! So bene che vedere il mio sangue ti trafigge l’anima.È per te, che sono là. Il Padre ha visto la mia sofferenza di oggi quando ha impastato la tuaanima immacolata. Che cosa splendida che tu sia pura e immacolata da sempre. Che cosasplendida che ci sia oggi sulla terra qualcuno che mi sta vicino, qualcuno che dà gioia al Padrecon me. Quale felicità che ci sia oggi con me qualcuno che non ha mai disubbidito al Padre, chenon lo ha mai disconosciuto, abbandonato. O madre, madre mia Maria! Il mio cuore non ti hamai abbandonato, ma ora che vado alla morte, tutto in me ritorna a te. Grazie di essere là, inquesto m omento in cui i pensieri segreti di ciascuno vengono alla luce, in quest’ora in cui i mieidiscepoli sono lontano. Madre, la mia ora è venuta, è anche la tua ora. Io riscatto una follaimmensa. Tu ne sei la regina, tu che la partorisci con me. Madre! Veglia con me. Coloro che ilPadre ama non hanno più vino, io do loro questa vita che mi viene da te. Come mi hai insegnatoquando ero piccolo, io obbedisco, obbedisco al Padre, a tutto ciò che mi dice.Non possiamo dimenticare che dall’alto della croce Gesù guardò sua madre e Giovanni ildiscepolo prediletto. Affidò il discepolo a sua madre: "Donna ecco tuo figlio!" Indicò poi Maria aldiscepolo: "Ecco tua madre". A questo uomo solo, il discepolo che Gesù amava, Gesù assegnòMaria come madre in rappresentanza di ogni uomo, le affidò tutti gli uomini. Obbedienti alleparole del testamento del Cristo, ci affidiamo a Maria come a nostra madre.

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PREGHIERAO Madre, la tua sofferenza è grande come il mare.Ottienici di riconoscerla.Il tuo cuore purissimo è il solo a poter realmente comprendere la sofferenza del tuo Figlio.Trattienici dal compiere il male e ottienici di entrare con te nel cuore di Gesù.

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V Stazione:Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la sua croce

Il Cireneo sostiene la croce di Gesù che, gravato dal peso, trova sollievo appoggiandosi al suo ginocchio. Scultore:Silvio Bottes – Trento

"Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, egli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù". (Lc 23, 26)

"Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo". (Ga 6, 2)

"Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, deipatimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa". (Col 1, 24)

"Perché, riguardo a Cristo, a voi è stata data la grazia non solo di credere in lui, ma anche disoffrire per lui". (Fil 1, 29)

MEDITAZIONENon temere Simone. So bene che non hai potuto dire di no ai soldati che ti hanno caricato dellamia croce. So tutto ciò che avviene nel tuo cuore. Grazie di aiutarmi poiché non ce la faccio più.Con te voglio portare la croce che il Padre mi ha dato. Ho bisogno di te. Potrò arrivare alla finesoltanto con te. Il Padre sapeva che tu saresti stato là, con me, vicino a me, ed anche in me. Seicon me, ma io sono con te. La mia grazia ti raggiungerà. Lenirà il tuo cuore contrariato, loaiuterà a portare questa croce che è mia. Io ti benedico Simone perché mi aiuti a fare ciò che nonvolevo fare da solo. Io ti benedico ora, ti benedico nei tuoi figli, Alessandro e Rufo, che sarannofieri un giorno di ciò che fai oggi. Io benedico in te tutti coloro che, lungo i secoli, tisomiglieranno, tutti coloro che saranno stati costretti a portare un peso e una croce che nonavranno scelto né voluto. Tutte le croci del mondo, tutte le sofferenze del mondo sarannobenedette dalla mia croce di oggi. Grazie Simone di aiutarmi. Grazie.

PREGHIERAO mio Dio, guarda quanto il sacerdote è oppresso nella nostra epoca.Dagli sostegno e sollievo.Mostra a tutti coloro che soffrono chi è Colui che soffre con loro.

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VI Stazione:Una pia donna pulisce il viso di Gesù

Gesù curvo sotto la croce, viene circondato di compassione dall'angelo e dalla Veronicache gli asciuga il volto. Scultore: Renato Ischia – Trento

"Come molti si stupirono di lui – tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto e diversala sua forma da quella dei figli dell’uomo –, così si meraviglieranno di lui molte nazioni; i redavanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato ecomprenderanno ciò che mai avevano udito … Non ha apparenza né bellezza per attirare inostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo deidolori che ben conosce il patire … Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si èaddossato i nostri dolori". (Is 52, 14-15 e 53, 2-4)

"Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l’amore dell’anima mia … Mi hanno incontrata leguardie che fanno la ronda in città: Avete visto l’amore dell’anima mia? Da poco le avevooltrepassate, quando trovai l’amore dell’anima mia". (Ct 3, 1-4)

MEDITAZIONEQuanto sei sfigurato Signore! I colpi hanno tumefatto il tuo bel viso. E tuttavia, anche così, con ilsangue e il sudore, pur non avendo più un aspetto umano, sei bello! La tremenda notte e glisputi non hanno potuto toccare la sublime maestà del tuo viso. Riesco a vedere che eri bello, chesei bello ancora e nonostante tutto. E in questo viso grande e bello, il tuo sguardo Signore! Leguardie tornate dai grandi sacerdoti dicevano: "Mai un uomo ha parlato come quest'uomo";nemmeno mai si è riscontrata una tale profondità, una tale dolcezza e bellezza dello sguardo.

Perché Signore il tuo viso, luminoso come il sole nel giorno della Trasfigurazione, è ora cosìmaltrattato? Io adempio ciò che è scritto in Isaia: "Folle spaventate alla mia vista, tanto sonosfigurato", ma tutto ciò non è nulla di fronte ai disastri causati dal peccato nelle anime, benchécreate a mia immagine. Identificato col peccato, imprimerò nei cuori la bellezza del mio viso. Piùchiaramente che su un panno, io imprimo il mio volto nell’anima e nel cuore di quelli che miamano, di quelli che vogliono asciugare le lacrime dai miei occhi, le lacrime anche di tutti questipiccoli che sono miei.

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PREGHIERASignore Gesù, mostra il tuo viso a tutti i bambini del mondo.Che gli oltraggi e gli sputi di luridi messaggi non impediscano loro di amarti.Signore, imprimi il tuo viso nel mio cuore!

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VII Stazione:Gesù cade per la seconda volta

Gesù, caduto, è oppresso dallo spasimo.La rabbia e l'impassibilità degli sgherri sovrastano il volto mite e dolorante del Signore.

Scultore: Franco Biasia – Vicenza

Gesù disse loro: "Tutti rimarrete scandalizzati, perché sta scritto: Percuoterò il pastore e lepecore saranno disperse. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea". Pietro gli disse:"Anche se tutti si scandalizzeranno, io no!". Gesù gli disse: "In verità io ti dico: proprio tu, oggi,questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai". Ma egli, con grandeinsistenza, diceva: "Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò". Lo stesso dicevanopure tutti gli altri. (Mc 14, 27-31)

MEDITAZIONEIo porto i peccati primordiali degli uomini, i peccati non previsti; porto anche tutti i difettiabituali, quelli che si era promesso non di commettere più. La prima caduta mi ha sorpreso.Quante volte ancora cadrò! Il peccato del mondo è senza limiti. Si ripete. Non si può contare.Padre! Le mie forze umane sono limitate, insufficienti a portare ciò che mi schiaccia. Come puòun Padre permettere una cosa simile? Come può Dio permettere un così gran male? Padre, tu seipiù grande del male. Hai talmente amato il mondo, da dargli il tuo figlio unico, da darglielosenza condizioni. Sì, Padre, io ho voluto con te quest'ora prima che il mondo fosse. Infatti ancheio ho voluto dare la mia vita per i miei amici. Grazie, Padre, di dire al mondo il tuo amoreinfinito con la mia debolezza umana e le mie cadute.

PREGHIERASignore Gesù, aiuta tutti coloro che soffrono nel loro cuore e nella loro carne.Donaci di riconoscerti in tutte le tue membra malate ed afflitte,e fa che ti seguiamo sul cammino della Croce.

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VIII Stazione:Gesù e le donne di Gerusalemme

Alla compassione delle donne che si lamentano e si battono il pettoGesù risponde esortandole alla conversione. Scultore: Pierluigi Sopelsa – Venezia

Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevanolamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: "Figlie di Gerusalemme, nonpiangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali sidirà: "Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato".Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadete su di noi!", e alle colline: "Copriteci!". Perché, sesi tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?". (Lc 23, 27-31)

MEDITAZIONE"Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te:quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voinon avete voluto!". (Lc 13, 34)"Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è statonascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, tiassedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e nonlasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata".(Lc 19, 42-44)

"Tutto il santo giorno, ho teso le mani verso un popolo miscredente e ribelle". Gerusalemme!Gerusalemme! Tu che mi acclamavi con ramoscelli e palme, tu ti batti il petto e mi conduci alsupplizio. Beati coloro che piangono, che piangono i loro peccati e quelli del mondo intero. Beaticoloro che piangono per aver rifiutato l'amore del Padre e per avergli disubbidito. Voi piangetedi vedermi soffrire e non piangete di ciò che mi fa soffrire. Non piangete su di me. Io soffro perla vostra salvezza. Ora il figlio dell'Uomo è glorificato.

PREGHIERASignore, compatiamo le tue sofferenze, ma dacci di piangere su noi stessi e sui nostri figli.Liberaci dalla nostra superficialità; mostraci i nostri difetti nascosti.Che la linfa di vita della vigna del tuo Figlio rinnovi il legno secco dei nostri cuori abitudinari.

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IX Stazione:Gesù cade per la terza volta

Gesù, stramazzato a terra, protende la mano in cerca di aiuto.L'umanità rompe il muro dell'indifferenza chinandosi verso di lui. Scultore: Renato Ischia – Trento

"Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma comevuoi tu!". Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: "Così, non siete staticapaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lospirito è pronto, ma la carne è debole". Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: "Padremio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà". Poivenne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, siallontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole". (Mt 26, 38-44)

MEDITAZIONECosa dire dinanzi a tanta sofferenza? Le parole non bastano più. Come seguirti fino a tal punto,Signore? Anche i santi che hanno desiderato tanto di partecipare alla tua passione ne sono statispaventati: "Non pensavo che fosse possibile soffrire tanto", diceva Teresa prima di morire.Il cuore dell'uomo è un abisso. Abisso di peccato che se la prende con l’essere stesso di Dio.Abisso della redenzione e della sofferenza del Redentore. "Sì – dice Gesù - sul cammino delcalvario sono stato oppresso al di là di ciò che i più grandi santi hanno immaginato, al di là di ciòdi cui si può parlare. Il profeta dice che sono schiacciato per colpa delle vostre perversità. Hocamminato davanti a voi perché voi possiate seguirmi".

"Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogosopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostravita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero". (Mt 11, 28-30)

Il mio giogo è leggero poiché ora lo porto con voi.

PREGHIERASignore, liberaci dai peccati che hai pagato a così caro prezzo.Liberaci soprattutto dal nostro ultimo peccato, quello che rischia di separarci eternamente da te.Quale che sia stata la nostra vita, a causa della tua ultima caduta, salvaci della disperazione.

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X Stazione:Gesù è spogliato dei suoi abiti

La figura mite e dolorante di Gesù contrasta con quelle dei manigoldi che gli strappano frenetici le vesti. Scultore:Franco Biasia – Vicenza

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – unaper ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzoda cima a fondo. Perciò dissero tra loro: "Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.Così si compiva la Scrittura, che dice: Si sono divisi tra loro le mie vestie sulla mia tunica hanno gettato la sorte". (Gv 19, 23-24)

"Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessunome la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo". (Gv10, 17-18)

MEDITAZIONEPadre, tutto mi sono aspettato da te e nulla mi è mai mancato. Non avevo neanche una pietraper posare il capo. Tu hai preparato per me l’asino per entrare a Gerusalemme e la stanza delcenacolo, tutto ciò che occorreva per la Pasqua. Non ho difficoltà a lasciarmi prendere i vestiti.

Ho dato loro la tua parola. Ho dato loro pane e pesce. Voglio ben dare ciò che mi tocca più davicino. Dono il mio sangue, dono la mia vita. La Scrittura si compie. Padre! Salva la mia tunicadallo strappo! Che tutti coloro che mi seguiranno siano perfettamente uniti perché il mondocreda che Tu mi hai mandato.

Essi godono nel rubarmi l’onore del corpo. I loro sguardi mi feriscono. Padre, non hai voluto nésacrificio, né oblazione; ma mi hai dato un corpo… Allora ho detto: ecco, vengo per fare, o Dio, latua volontà. Padre, hai trovato l'agnello per il sacrificio.

PREGHIERAO Dio, nostro Padre, a causa dell’umiliazione di Gesù, guarisci i nostri occhi.Salva tutti coloro che la malizia umana spoglia della loro dignità.Converti lo sguardo dei peccatori e conforta le vittime.

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XI Stazione:Gesù è inchiodato sulla croce

Il Carnefice, mentre sta inchiodando Gesù, osserva il suo spasimo.S. Francesco protende le mani cercando di fermare quello strazio.

Scultore: Nazzareno Panzeri – Brescia

… e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero … Erano lenove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: "Ilre dei Giudei". (Mc 15, 23-27)

Gesù diceva: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno"… Uno dei malfattoriappesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!". L’altro invece lorimproverava dicendo: "Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena?Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egliinvece non ha fatto nulla di male". E disse: "Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuoregno". Gli rispose: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso". (Lc 23, 34-43)

MEDITAZIONEPadre, salvami da questa ora! Ma è per questa ora che sono venuto. Dolore folgorante del chiodonella mano, dolore che cancella ogni idea dalla testa. Un solo chiodo non basta. Ne occorre unaltro e un altro ancora. Padre, non so più nulla. Tu mi hai identificato col male. Sono il serpenteinchiodato in cima al palo. Vedermi è una tortura per mia madre, per quelli che mi amano. Icrocifissi ai miei lati sono inchiodati nella stessa sofferenza. Io sono inchiodato alla sofferenzadel mondo intero. Ma salverò coloro che rivolgeranno a me il loro sguardo. Padre perdona tutti.Dona loro il tuo Spirito. Che tutti coloro che soffrono si voltino verso il tuo Regno. Io guariròcoloro che volgeranno lo sguardo a me, coloro che mi invocheranno. Apri il tuo paradiso al miogregge trafelato perché sia eternamente con me e anche io sia con te."Se qualcuno vuole servirmi, deve seguirmi, e dove sono io, sarà anche il mio servo".

PREGHIERAGesù, inchiodato alla croce, privato della libertà, ricordati di tutti i prigionieri: quelli delpeccato, quelli delle prigioni, quelli della malattia e dell'ultima agonia; falli entrare fin da oggi apartecipare della tua vita.

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XII Stazione:Gesù muore sulla croce

Accanto a Gesù in croce c'è Maria che con gli occhi e la mano è accomunata al figlio in un'unica passione. S.Francesco presenta a Cristo il lebbroso, cioè l'umanità sofferente.

Scultore: Nazzareno Panzeri – Brescia

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa eMaria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava,disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E daquell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto,affinché si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciòuna spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo averpreso l’aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito. (Gv 19, 25-30)

Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò indue, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono. (Mt 27, 50-51)

MEDITAZIONE"Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?". Che è avvenuto nell’anima del Signore Gesùquando ha gridato quest'inizio di Salmo? Egli é Dio, Egli è la risurrezione e la vita. È anche unuomo. Ha voluto conoscere l’abisso dello smarrimento in cui tutti i disperati della terrapotranno riconoscersi. Perché mi hai abbandonato? Dio è presente in noi al di là di ciò chepossiamo percepire. Per Gesù, la presenza del Padre ha qualcosa di unico. Anche nella nebbiadell'agonia rimane la verità di ciò che Egli diceva ai Giudei: "Nessuno può strappare qualcosadalla mano del Padre. Io e il Padre, siamo uno". "Nelle tue mani rimetto il mio Spirito".Gesù abbandonato dal Padre ci immette per sempre nel Padre. La sete di questo corpo esanimelo trasforma in sorgente che zampilla eternamente... Nel potente grido della morte, Dio ci dicetutto ciò che non si può esprimere in parole umane: l'amore eterno trascende ogni parola.

PREGHIERAO Madre del Cristo, tu che resti ferma ai piedi della croce del tuo Figlio, sei diventata nostramadre.Aiutaci a credere come il centurione, aiutaci a sperare nella risurrezione di cui tu non hai maidubitato.Insegnaci soprattutto ad amare come ha fatto il Figlio tuo col suo sacrificio.

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XIII Stazione:Gesù viene deposto dalla croce

Maria accoglie e accarezza il corpo esanime del suo Figlio.Accanto a lei S. Francesco partecipa a quella scena di pietà.

Scultore: Nazzareno Panzeri – Brescia

Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante ilsabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate lorole gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno eall’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era giàmorto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, esubito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera;egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse laScrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora:Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, cheera discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpodi Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. (Gv 19, 31-38).

MEDITAZIONEFiglio mio! Eccoti nuovamente tra le mie braccia. Eccoti battezzato in questo battesimo che haitanto desiderato. Quanto sei giovane ancora! La tua vita non era giunta al termine. So, mioGesù, che né Giuda, né Caifa, né Pilato, né i soldati, nemmeno la lancia avrebbero avuto ragionedella tua vita se non avessi voluto darla tu stesso per amore. Tu, il Signore del mondo. Tu seinato senza ferirmi, hai risuscitato il figlio della vedova di Naïm, hai guarito l'orecchio diMalchus. Mio Gesù, ho conservato nel mio cuore tutte le tue parole, tutte le parole che mi furonodette su di te sin dall'arrivo dell'angelo. So che il tuo regno non avrà fine.

Sapevo che una spada doveva trafiggermi. Mi ricordo di Simeone e della sua profezia, mi ricordodelle altre profezie: di tutto ciò che il Messia doveva patire per entrare nella sua gloria. Quantene hai sopportate, piccolo mio! La tua fronte forata, le tue mani inchiodate, il tuo cuore aperto.Vorrei nascondermi nelle tue ferite, nel tuo costato. Figlio mio, portami con te.

Le Tue parole abitano la mia anima. Non c'è altro che quelle in me: "Occorre che il figliodell'uomo soffra molto, che sia rifiutato dagli anziani, dai grandi sacerdoti e dagli scribi, che siamesso a morte"; realmente figlio mio, tu sapevi tutto in anticipo, "e che il terzo giorno

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risusciterà". E che il terzo giorno risusciterà! La tua promessa mi riempie l’anima e il cuore. Latua promessa risuona nel mio corpo. Sono in attesa, come un tempo sulla strada di Betlemme.

Piccolo mio, sono tua madre, e per sempre. Sono madre di quelli che sono tuoi. Me l'hai dettoquando eri appeso ai terribili chiodi. "Ecco tuo figlio". Sono ancora tua mamma anche se sonomadre del tuo discepolo, anche se sono madre di tutti i tuoi discepoli, di tutti quelli che tu ami.

Padre! Padre giusto! Giustizia per mio figlio!

PREGHIERAAve Maria, piena di grazia, il Signore è con voi.Tu sei benedetta tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, ora e nell'ora della nostra morte.

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XIV Stazione:Gesù è deposto nella tomba

II sepolcro, che richiama il Santo Sepolcro di Gerusalemme, accoglie il Cristo morto in attesa della Resurrezione.Sepolcro: realizzazione di Ferruccio Zecchin - Chiampo (VI)

Cristo morto: opera di Fra Claudio Granzotto

Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare iGiudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino enel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poichéera il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù. (Gv 19,40-42)

Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia,nel quale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parasceve e già splendevano leluci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esseosservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro eprepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come eraprescritto. (Lc 23, 53-56)

MEDITAZIONESignore dove vai? Dove vado io tu non puoi venire, mi seguirai più tardi. Scendo nel piùprofondo dalla morte, nel più profondo degli inferni. Sono riunito a miei antenati. Con loro sonoumiliato. Ma, o morte, io sarò la tua morte. Avete distrutto questo tempio, in tre giorni loricostruirò per la gloria di mio Padre. E la gloria di questo tempio sarà più grande della gloria ditutti i templi costruiti da mano d'uomo. In questo Sabato, mi riposo di tutta l'opera che hoappena compiuto. Il mio corpo riposa nella speranza. Padre glorifica tuo Figlio di quella gloriache avevo vicino a te prima che il mondo fosse. Padre, so che tu mi esaudisci sempre, so che ilmio grido sulla croce è giunto fino a te. So che mi risusciterai.

Quando spunterà il primo giorno della settimana, mostrerò che sono il Creatore. La miacreazione ferita, la mia creazione macchiata, la rifaccio più bella. Sono nato da una madrevergine, sempre vergine, entrando a Gerusalemme ho montato un asino che nessuno avevamontato, la mia tomba è una tomba nuova. Ecco: io farò nuova ogni cosa.

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PREGHIERAGrazie Signore, di essere morto per i nostri peccati.Fa morire in noi, seppellisci nella tua morte, ciò che resiste alla luce, ciò che resiste alla grazia,ciò che resiste alla vita, perché con te, nello Spirito Santo, rendiamo gloria al Padre.Amen.

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VIA LUCIS

Gesù è risorto. Alle donne che vanno al sepolcro appare l'angelo;stupite e impaurite ricevono l'annuncio: "E risorto, non è qui".

Scultore: Nazzareno Panzeri - Brescia

PRESENTAZIONELa Via Crucis di Gesù continua nella Via Lucis, il crocifisso nel risorto. Se ildramma di Gesù fosse terminato con la morte, il mondo sarebbe rimasto persempre avvolto nelle tenebre. Cristo risorto è la luce della vita, il Sole invito delgiorno senza tramonto, e nella sua luce infinita, - la luce della verità e dell'amore -gli uomini marciano verso l'eternità. Concedici, Padre Santo, di percorrere con iltuo Figlio glorioso il cammino della luce. Fa' che, contemplando la gloria e losplendore di tuo Figlio, egli possa infonderci parte del Suo splendore per vivere tragli uomini con l'espressione di chi è risorto. Te lo chiediamo, per lo stesso GesùCristo, Nostro Signore. Amen.

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I Stazione:Gesù è risorto

Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala el'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un granterremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e sipose a sedere su di essa... L'angelo disse alle donne: "Non abbiate paura voi! Soche cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto. Venite avedere il luogo dove era deposto" (Mt 28,1-6).

MEDITAZIONEGesù è risorto! L'ora della morte s'è compiuta. È giunta l'ora della risurrezione edella vita. La tomba custodiva gelosa il suo trofeo, ma un raggio di luce potentel'ha scoperchiata e lasciata vuota. Essa sarà per gli uomini, nei secoli, testimonemuto di un evento mai visto. Poiché la risurrezione è un evento dentro la storia e,al tempo stesso, un mistero che la supera e la ingigantisce. Il Padre ha risuscitatoGesù, lo ha sollevato dal sepolcro, lo ha esaltato alla gloria celeste. Il Padre non haabbandonato il Figlio né al Getsemani né sul monte Calvario. Il Padre si rallegraper sempre, nel cielo, dell'umanità gloriosa del Figlio, Verbo incarnato. GesùCristo è il primogenito dei risuscitati. Per Lui e con Lui siamo chiamati arisuscitare, e portare in noi il seme crescente di vita eterna. Nella sua risurrezionealberga la nostra e la sua luce gloriosa ci fa luminosi e raggianti nei sentieri dellavita. Cristo glorioso, faro di luce inesauribile, grazie per essere risuscitato, peressere luce perenne dell'uomo nelle sue tristezze e gioie. Grazie perché tuo Padre,risuscitandoti, benedisse la tua fedeltà sino alla morte, e alla morte sulla croce.Glorificami, Gesù, con la tua gloria, per essere figlio della Luce, e torcia che brillain mezzo al mondo.

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II Stazione:Gesù risorto si rivela a Maria

L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni michiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suonome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che letemono (Lc 1,46-50).

MEDITAZIONEMaria fu la prima graziata dalla risurrezione di suo figlio, all'alba del terzo giorno.Dove i vangeli tacciono, parla la certezza della fede e del cuore, parla l'amore filialedi Cristo risorto. La creatura più vicina a Cristo nella passione fu anche la prima agioire della sua visione gloriosa. La speranza indistruttibile di Maria ora è certezzaluminosa e felice. Maria gioisce davanti al figlio glorioso con felicità di madre e dicredente. Gioiscono Maria e Gesù, occhi negli occhi, dell'incontro felice e pieno dimistero. Con lo sguardo, Gesù rende partecipe Maria, sua madre, della felicitàinfinita della vita immortale, che, inondando la sua anima, perdura nel tempo e aldi là del tempo. La presenza di Gesù si è dissolta. Maria rimane assorta, come inestasi. Dalla sua intimità sale, fragrante, verso il cielo un canto di lode: la miaanima magnifica il Signore, vincitore della morte, e il mio spirito esulta di giubilonel mio figlio glorificato, salvatore dell'intera umanità. Col potere del suo spiritodivino ha fatto cose grandi in me. La sua misericordia si protrae, vittoriosa, digenerazione in generazione, per tutti quelli che l'accolgono e l'amano. Cosìdimostra agli uomini il potere della sua risurrezione. Signore Gesù, gloria diMaria, tua madre, ti supplichiamo di concederci di partecipare, come lei, della tualuce e della tua glorificazione. Fa' che contemplando il volto di tua Madre, vi sipossa vedere riflesso lo splendore della tua gloria, che ci attrae alla vita nuovadello Spirito.

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III Stazione:Gesù risorto è annunciato dagli angeli

Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba... etrovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma entrate, non trovarono il corpodel Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicinoa loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il voltoa terra, essi dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, èrisuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo chebisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fossecrocifisso e risuscitasse il terzo giorno" (Lc 24,1-7).

MEDITAZIONELe donne, di mattina presto, andarono al sepolcro, e trovarono spostata la pietradell'entrata. Timorose e trepidanti vi si addentrano. Due angeli risplendenti lecolmano di stupore. Il corpo di Gesù non è nella tomba! Il sepolcro vuoto non èsegno manifesto di risurrezione. Un evento reale, ma avvolto nel mistero, richiedeuna spiegazione di Dio stesso. Per mezzo di due suoi messaggeri annuncia alledonne intimorite il mistero inedito della risurrezione di suo Figlio. Dio hamanifestato il suo grande potere! Gesù è ormai l'eterno Vivente! Le donne fuggonodal sepolcro spaventate. L'esperienza sbalorditiva del mistero, per la quale nonsono pronte, le fa ammutolire. Preferiscono meditare, capire ciò che hanno visto eudito dall'angelo nell'oscurità del sepolcro. Più tardi, ormai riprese dallo spavento,saranno testimoni della risurrezione tra le prime comunità di cristiani. GesùCristo, eterno Vivente, vogliamo render grazie a tuo Padre per l'annuncio della tuarisurrezione. Anche a noi, come alle sante donne, sbalordisce e sconcerta questomistero, ma l'accogliamo, lieti nella speranza. Ci sorprende il mistero eammutoliamo. Ma la missione ci sollecita!... Rendici, Signore, testimoni della tuarisurrezione nel mondo in cui viviamo e dove tu ci hai inviato come apostoli perannunciare il trionfo della Vita.

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IV Stazione:Gesù risorto appare a Maria Maddalena

Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, sichinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti... Le dissero: "Donna,perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dovel'hanno posto". Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; manon sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: "Donna perché piangi? Chi cerchi?".Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'haiportato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo". Gesù le disse:"Maria!" Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbunì!" chesignifica: Maestro! (Gv 20,11-16).

MEDITAZIONEMaria di Magdala era ben lungi dal pensare alla risurrezione quando, con le altredonne, si diresse al sepolcro. Quando la tomba apparve ai suoi occhi aperta evuota, immaginò che il corpo di Gesù fosse stato rubato. Non c'è segno alcuno inMaria Maddalena di fantasia o allucinazione. Maria Maddalena amava Gesù, e sirecò al sepolcro per esprimergli il suo amore, ungendo il suo corpo inerte conprofumi e aromi. Davanti alla tomba vuota il suo amore si è infervorato, e si rifiutadi abbandonare il luogo. Cristo risorto le va incontro, ma lei lo scambia per ilcustode del giardino. Cieco è davvero l'amore! Anche se molto puro, è un amoreumano. Nell'incontro col risorto, l'amore di Maria sarà innalzato all'altezza dellafede. Gesù pronuncia il suo nome: Maria! La voce, il tono, l'accento sonoinconfondibili. Maria rivive esperienze indimenticabili, uniche. Solo Gesù Cristopuò pronunciare il suo nome in quella maniera! E il profumo del gaudio, pervasod'amore e di fede, inonda tutto il suo essere. È il gaudio nuovo di Cristo glorioso.Gesù Cristo, Maria Maddalena fu una donna che ti amò con cuore grato egeneroso, nella vita, nella morte, e nella risurrezione. Dacci la difficile scienzadell'amore, che ci conduca alle vette divine, colmi di fede, di gioia e gratitudine.

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V Stazione:Gesù risorto è annunciato da Maria Maddalena

Gesù disse a Maria Maddalena: "Non mi trattenere, perché non sono ancorasalito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: lo salgo al Padre mio e Padrevostro, Dio mio e Dio vostro". Maria di Magdala andò subito ad annunziare aidiscepoli: "Ho visto il Signore". E anche ciò che le aveva detto (Gv 20,17-18).

MEDITAZIONE"Va' e di' ai miei fratelli...". Per la costanza del suo amore, Gesù sceglie MariaMaddalena come testimone della sua risurrezione agli apostoli e discepoli. Grandeè la missione di questa donna, perché grande è il suo amore! Gesù, in un istante,scompare dalla vista di Maria davanti ai suoi occhi sgomenti, lacrimosi, intensi,emozionati. "Va' e di' ai miei fratelli... ". Maria Maddalena, con passo sicuro, confede certa e cuore allegro, torna al cenacolo per compiere la missione ricevuta dalSignore. Nel tragitto, l'immagine di Cristo risorto, impressa nei suoi occhi dalfuoco dell'amore, scivola fin nel fondo dell'anima, per restarvi annidata per il restodella vita. La fiamma dell'amore nobilitata dalla fede in Cristo risorto arderà conforza nella sua anima e illuminerà molte altre anime dei primi cristiani. È arrivataal cenacolo. Senza paura, con sommo gaudio, dice agli apostoli: "Ho visto ilSignore e mi ha detto così: Salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Diovostro". Annuncio inaudito per gli apostoli e per qualsiasi uomo! Annuncio più cheda indagare da credere, godere, comunicare, vivere. È ciò che fecero gli apostoli. Èciò che dobbiamo fare oggi noi cristiani. Tu ci hai chiamati, Cristo glorioso, aessere testimoni della tua risurrezione in un mondo soddisfatto di sé e delle sueconquiste, non poche volte dimentico dell'uomo nuovo, che Tu ci hai rivelato conla tua Pasqua. Facci testimoni consapevoli, veraci, come Maria Maddalena,davanti ai cristiani e ai non cristiani, della tua vita risorta ed eternamente gloriosa.

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VI Stazione:Gesù risorto appare ai discepoli di Emmaus

In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio … di nomeEmmaus … Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona siaccostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo...Quando furono vicini al villaggio …, egli fece come se dovesse andare piùlontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volgeal declino". Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, preseil pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gliocchi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista (Lc 24,13-15.28-31).

MEDITAZIONEDare certezza e speranza, infondere pace e consolazione, questa è la missione delrisorto nelle apparizioni ai seguaci. Quale sarebbe stata la sorte dei due discepolidi Emmaus, se Cristo non si fosse mostrato loro? Gesù conosce il cuore umano, sache quei due discepoli hanno bisogno di un incontro reale con Lui, risorto, e Gesùglielo concede con amore fraterno e con potere redentore. Da Gerusalemme aEmmaus! A due viandanti un po' malandati se ne affianca un terzo, unosconosciuto. L'ultimo arrivato mostra interesse per la conversazione. Parlavano diGesù di Nazaret. Non poteva essere altrimenti, visti gli eventi del venerdì nellaCittà Santa. Hanno seguito Gesù con sincerità e speranza, ma ora... Non è facileper loro accettare l'annuncio gaudioso delle donne, né riconoscere il nuovo mododi Gesù di essere presente tra gli uomini. Succede a tutti noi di fronte al misteropiù sublime e sbalorditivo della nostra fede! Lo straniero sembra non conoscere gliultimi eventi, ma conosce bene le Scritture, e comincia a interpretarle in sensomessianico. Dovette essere un'interpretazione meravigliosa, perché riattizzò ilfuoco nei due cuori, ormai quasi spenti. È sera quando arrivano a Emmaus. Loospitano nella loro casa. Accetta. Comincia la cena. Gesù spezza il pane... Al fuocodel cuore, si aggiunge ora la chiarezza e il fulgore degli occhi. È Gesù di Nazaret, ilcrocifisso, che è tornato alla vita, una vita senza fine! Gesù scompare dalla lorovista, ma l'esperienza dell'incontro non la dimenticheranno mai. Gesù Cristo, nonè vero che il cammino da Gerusalemme a Emmaus è anche il nostro cammino?Non è vero che a volte abbiamo indurito la mente e il cuore? Concedici, come aituoi due discepoli, il Pane della tua Parola. e soprattutto il Pane della tuaEucaristia, per camminare nella vita con fulgore negli occhi e fuoco nel cuore,nella manifestazione della nostra fede e nel nostro adempimento quotidiano delVangelo.

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VII Stazione:Gesù risorto appare agli apostoli nel cenacolo

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro edisse: "Pace a voi!". Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Maegli disse: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; unfantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho". Ma poiché per la grangioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosada mangiare?". Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lomangiò davanti a loro (Lc 24,36-39.41-43).

MEDITAZIONE"Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi". Il risorto è come un padre, come unamadre, per i discepoli turbati, perplessi. Il risorto compie la sua missione, diinfondere ai seguaci pace, gioia, consolazione, nello stesso luogo dove avevacelebrato con loro la Pasqua e aveva offerto loro il suo corpo e il suo sangueredentori. Come ne abbiamo bisogno anche noi degli effetti gloriosi dellarisurrezione! Lo stato di Cristo risorto è diverso dal nostro. Non lo si vede, bensìappare, si fa vedere. La sua umanità è la stessa e diversa, perché è stata glorificata.Improvvisamente, appare ai seguaci, e, improvvisamente, scompare senza lasciartraccia di fronte agli occhi attoniti, e il cuore palpita di amore e di emozione. Cristoinfonde ai discepoli certezza di risurrezione, sublimazione dell'anima, senso dimissione. Cristo risorto li cambia nell'intimo e dà loro il potere di cambiare ilmondo col suo Spirito. Cristo risorto è la forza di trasformazione che possediamonoi cristiani sulle labbra, nel cuore, nelle azioni. Il mondo è chiamato da Cristo a"risuscitare". Noi cristiani siamo i portatori di questo messaggio di speranza. OCristo glorioso, redentore del mondo, mostraci il tuo volto e la tua gloria nellacelebrazione dell'Eucaristia, nell'intimità della preghiera, nelle opere cristianedell'amore, nell'impegno quotidiano della missione salvifica. Ché siamo degni, perla tua grazia, di essere e di vivere come figli della risurrezione.

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VIII Stazione:Gesù risorto vince l'incredulità di Tommaso

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro ancheTommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace avoi!". Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi latua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente".Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". Gesù gli disse: "Perché mi haiveduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv20,26-29).

MEDITAZIONECristo risorto non è un fantasma. Lo ha potuto constatare Tommaso, il discepolonaturalista e incredulo, alla ricerca di certezze tangibili. Dobbiamo essere gratiall'apostolo Tommaso. Il suo naturalismo è un riflesso del nostro, come luivogliamo prove, certezze. Mediante la sua incredulità, Cristo ha redento la nostra.Cristo risorto è il buon pastore che raduna le sue pecorelle disperse a causa delloscandalo della sua passione e morte sulla croce. Con l'amore di chi conosceognuno per nome, cerca personalmente e con scrupolo Tommaso per renderlopartecipe della sua risurrezione. "Stendi la tua mano, e mettila nel mio costato, enon essere più incredulo ma credente". Il contatto col mistero del risorto haguarito gli occhi di Tommaso, ha sanato le sue mani tremanti, ha trasformato ilsuo duro cuore. Adesso è pronto al salto dall'incredulità alla fede: "Signore mio eDio mio!". La più meravigliosa e stupenda confessione di fede pronunciata dalabbra umane! Signore Gesù, Tu hai avuto compassione dell'incredulità diTommaso e l'hai curata con la tua presenza amorevole e viva. Inietta nei nostriocchi una goccia di fede nella tua risurrezione, nella tua presenza reale, misteriosa,salvifica nella nostra storia, per partecipare della tua gloria e manifestare almondo il gaudio della vita nuova in Cristo risorto.

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IX Stazione:Gesù risorto dona la sua pace agli apostoli

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse leporte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, sifermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Detto questo, mostrò loro le mani e ilcostato. I discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: "Pacea voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" (Gv 20,19-21).

MEDITAZIONENella passione e morte di Gesù gli apostoli rimasero costernati, non sopportaronoil peso della croce. Cristo risorto è la risposta alla loro prostrazione ecosternazione. Si mostra per infondergli pace, la sua pace!, l'unica che possaacquietare le loro anime sconvolte e afflitte. Si mostra per infondergli gioia, lagioia che scaturisce da una vita senza fine, e che, risorto, trasmette loro, suoidiscepoli. Si mostra per renderli partecipi della sua missione, la stessa che Egli haricevuto dal Padre, la stessa che dovranno realizzare loro e i loro successori finoalla fine dei tempi. Cristo risorto giunse come una brezza soave e come brezzaleggera scomparve dalla loro vista. Tramite la vista e l'udito degli apostoli, ilmistero del risorto arrivò dritto al cuore. Sono stati "toccati" e "rinnovati"nell'intimo, al contatto ineffabile con l'eterno Vivente. Stanno in pace. Sonogioiosi. Non vedono l'ora di intraprendere la missione. La storia è testimone delmondo nuovo, creato da questi uomini, grazie al potere di Cristo risorto. Oggitocca a noi sventolare il vessillo. Signore risorto, principe della gioia e della pace,alfiere della missione redentrice, colma le nostre anime della tua pace, del tuogaudio e della tua missione, per rendere attuale la tua salvezza nel mondo e nellasocietà in cui viviamo, con il coraggio e l'ardore di chi partecipa già dellaRisurrezione.

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X Stazione:Gesù risorto appare ai discepoli sul mare di Tiberiade

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. Esi manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo,Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loroSimon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te".Calando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si eranoaccorti che era Gesù. Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?".Gli risposero: "No". Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra dellabarca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la granquantità di pesci. Simon Pietro salì sulla barca e trasse a terra la rete piena dicentocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò (Gv21,1-6.12).

MEDITAZIONEDopo la festa della Pasqua gli apostoli sono tornati a casa per passare qualchegiorno con i propri cari. Nella casa di Pietro, a Cafarnao, si ritrovano alcuni di loro.Nell'oscurità della notte, alla luce di una lampada, ricordano momentiindimenticabili con Gesù, vicino al mare... Improvvisamente, Pietro si alza e dice:"Vado a pescare". Il resto del gruppo non esita: "Veniamo anche noi con te".Vivono soggiogati da un dolce mistero che li sovrasta: il Cristo risorto, e il futuroche li attende. Cercano di rinfrescarsi la mente con la brezza notturna. Salgonosulla barca. Remano verso il largo. Si affaticano... Quella notte non pescarononulla! All'alba, una figura si staglia sulla riva del lago. "Avete pescato qualcosa?",chiede loro. Un "no" secco è l'unica risposta. Di nuovo la voce: "Gettate la rete adestra...". Il miracolo! Centocinquantatré pesci... e la rete che non si rompe!Giovanni intuisce il mistero: "È il Signore". Da adesso in poi sarete pescatori diuomini nelle acque del mondo. Sulle rive del lago di Tiberiade, seduti intorno alSignore risorto, immaginano altri mari, altre barche, altre reti, altri pesci.Sognano!... E Gesù risorto gioisce, osservandoli mentre sognano di solcare mari,sulla barca di Pietro, e con la rete del Vangelo. Gesù Cristo, Signore del mare edegli abissi, vincitore del male e della morte, concedici di vivere giorno dopogiorno, di andare sul mare del mondo, di pescare uomini per il tuo Vangelo e per iltuo Regno. Rendi reali i nostri sogni di conquista del mondo per te con la rete deltuo messaggio di carità, della tua croce redentrice e della tua risurrezione gloriosa.

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XI Stazione:Gesù risorto affida a Pietro la cura delle sue pecorelle

Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone, figlio di Giovanni,mi ami più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene".Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo, per la seconda volta: "Simone,figlio di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti vogliobene". Gli disse: "Pascola le mie pecore". Gli disse per la terza volta: "Simone,figlio di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza voltagli domandasse: "Mi vuoi bene?", e gli disse: "Signore, tu conosci tutto; tu sai cheti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecore" (Gv 21,15-17).

MEDITAZIONEPietro, alla vista di Gesù risorto, è felice, ma non riesce a dimenticare il giovedì e ilvenerdì di passione. Il Signore lo prende in disparte per ribadirgli il suo perdono,per manifestargli amore, chiedergli amore, e affidargli il pascolo di tutto il suogregge. Il perdono e l'amore del Risorto scendono fin nell'intimo dell'anima diPietro e infondono certezza e fiducia rinnovate. È Pietro il predestinato dalSignore a fortificare la fede dei suoi fratelli! "Pietro, mi ami?". Non ti rattristare,Pietro, per la domanda. Vinca tre volte la confessione d'amore il timore che trevolte vinse la tua presunzione! "Sì, Signore, tu sai che ti amo". Pietro aveva amatoCristo appassionatamente nella sua vita mortale, ora confessa di amarlo nella suavita gloriosa. Con la risurrezione di Gesù, l'amore di Pietro è cresciuto, è cresciutaaltresì la sua umiltà. Pascola i miei agnelli! Pascola le mie pecore! Pietro harinnegato Gesù. Gesù non rinnega Pietro. Il risorto conferma Pietro come pastoresupremo delle sue pecore, come roccia salda della sua Chiesa. Morirà per le suepecore sopra una croce capovolta per guardare il cielo nel dolore del tormento, inattesa anelante dell'incontro con Cristo amico, maestro e Signore. Signore Gesù,pastore dei pastori, che perdonasti a Pietro l'infedeltà e lo confermasti nella suamissione di roccia e pastore. Volgi lo sguardo ai nostri bisogni, ingrossa nella tuaChiesa le fila di santi pastori, che vivano secondo il tuo cuore, che predichino agliuomini il Vangelo del perdono e dell'amore, il Vangelo della vita e dellarisurrezione.

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XII Stazione:Gesù risorto affida agli apostoli la missione universale

Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù,avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andatedunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, delFiglio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi hocomandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt28,16-20).

MEDITAZIONEGesù risorto è pronto per tornare al Padre. Ha dato la sua pace, ha distribuitoconsolazione e speranza, ha colmato di gioia il cuore dei discepoli. Primadell'ultimo addio: la missione universale! "Andate per il mondo, insegnate a tuttele genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". Ilcoraggio di Gesù non ha uguali! La fiducia e l'entusiasmo dei discepoli nemmeno!Andate! Insegnate! Battezzate! I discepoli ascoltano attoniti. Ma non hanno paura,solo zelo! Non conoscono la geografia dell'impero, e già si vedono suoiconquistatori per il Signore risorto. Non vedono le prove e le difficoltà, hannoocchi solo per il volto glorioso del Signore. Si metteranno in marcia per le stradedel mondo, abbracciando fatiche, pericoli, persecuzioni, e porteranno il dolcenome di Gesù in molte città e villaggi dell'impero. Parleranno di Cristo con amoree passione a colti e incolti, a poveri e ricchi, a schiavi e liberi, e battezzeranno nelnome della Trinità chiunque accetti liberamente la luce e la potenza del suoVangelo. Gesù Cristo, gloria e signore degli apostoli, oggi come ieri continua ariecheggiare la tua voce tra gli uomini: Andate! Insegnate! Battezzate! Tisupplichiamo, Signore Dio nostro, che siano molti a dare ascolto alla tua voce, simettano al servizio del tuo Vangelo, e percorrano il mondo col tuo nome sullelabbra a lode e gloria della Santissima Trinità. Amen.

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XIII Stazione:Gesù risorto ascende al cielo

"Voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto". Poi li condussefuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccòda loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono aGerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio (Lc24,49-52).

MEDITAZIONESulla cima del monte degli Ulivi da dove tante volte Gesù aveva contemplato ilsacro tempio, e la città santa di Gerusalemme, dal cui versante occidentale,osannato dalla moltitudine, era sceso al Cedron per entrare dalla porta dorata nelrecinto del tempio, come il re Messia... ora conversa per l'ultima volta coi suoidiscepoli prima di ritornare alla casa del Padre. Promette loro lo Spirito, il suoSpirito Santo! La forza che rinnova le anime battezzandole nel sangue di Cristo; ilVento che porta il messaggio fino ai confini del mondo. Lo Spirito della pace edella consolazione! Lo Spirito che eleva le anime dalla terra verso il cielo! Gesùrisorto se ne va, e rimane, nel nuovo tempio di coloro che ama, replicandosi inloro: nei loro piedi, nelle loro mani, nel loro spirito, nelle loro labbra. Come uncero di luce si perde il Signore tra le nubi, avendo ormai acceso il cero di tutti isuoi fratelli. Con le mani aperte li benedice, mentre loro, sospesi nell'estasi,restano immobili con lo sguardo fisso nel corpo ascendente di Gesù, loro Signore eloro Dio. Signore dei cieli e della terra, ignea freccia d'amore che al Padre torna,grazie per la tua ascensione. Grazie per la promessa del tuo Santo Spirito. Tisentiamo molto vicino, molto intimo. Ci hai dato il tuo "io" affinché lo ripetessimosulla terra, aspettando con gioia l'abbraccio nel cielo. Grazie, Signore, grazie.Grazie per sempre!

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XIV Stazione:Lo Spirito del Signore si posa sugli Apostoli riuniti intorno a

Maria

Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne econ Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui... Mentre il giorno di Pentecostestava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venneall'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, eriempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco chesi dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni diSpirito Santo (At 1,14;2,1-4).

MEDITAZIONEIl cenacolo colmo di attesa e di preghiera, di emozione palpitante di discepoli,intorno alla madre del Maestro, e madre loro, anche! Il cenacolo colmo delloSpirito, Vento celeste inviato da Cristo e dal Padre, Fuoco inestinguibile delladivina presenza tra gli uomini, sino alla fine della storia! Il cenacolo! Fiumed'amore e vita, che solca la geografia del mondo, facendo germogliarecontinuamente santità e virtù, amore e grazia. Il cenacolo! Casa di Dio per tutti ipopoli: ebrei e pagani, tempio dove lo Spirito divino offre al Padre eterno e a suoFiglio le attività quotidiane degli uomini. Dall'eternità, Cristo glorioso contempla il"mistico cenacolo", e mantiene saldo il timone della Chiesa che solca i mari verso ilporto della salvezza. Sulla barca pescano Pietro e gli apostoli, il Papa e i Vescovi,continuatori dell'unica missione. Gonfia le vele il soffio dello Spirito, ricevuto nellaPentecoste, forza motrice della Chiesa, nella drammatica e magnifica navigazionedella storia. E nel succedersi delle generazioni, la barca di Pietro giunge in portocon le reti traboccanti. Signore di Pentecoste e del cenacolo, che voli con noi sulleali dello Spirito negli spazi della storia, concedici di contemplare sempre la tuapresenza nelle vicende della vita, nelle piccole o grandi opere che realizziamo alservizio del Regno. Vogliamo chiederti che il tuo Spirito sia il nostro spirito, che iltuo Vangelo sia il nostro Vangelo, che tua Madre sia nostra madre, che la tuagloria sia la nostra gloria qui in terra come in cielo. Amen.

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Conclusione

Via Lucis! Gesù Cristo è il nostro cammino di luce. Lo è dalla sua incarnazione allamorte sul legno della croce. Lo è dalla sua risurrezione alla sua ascensione. Lo è,glorioso, dal cielo, irradiando luminosità ad ogni uomo, ad ogni generazione, adogni epoca della storia, col suo corpo, con la sua anima, con la sua divinità. LumenChristi! La luce di Cristo risorto penetra nel cuore dell'uomo con l'effusione delloSpirito il giorno di Pentecoste, penetra nella storia del mondo con la vittoria dellaPasqua. Lo Spirito è il pontefice della Luce, da Cristo fino al cuore del cristiano. Ilcristiano è luce, luce di Cristo! Torcia che brilla nell'oscurità. Il cristiano è luce peril mondo, luce che sconfigge le tenebre del male e le trasforma in luce diconversione, di grazia e santità. Camminando per la via della luce, che è Cristorisorto, viviamo nella luce della risurrezione, siamo fari di luce nel mare dellastoria, sconfiggiamo il male delle tenebre con il bene della Luce che irradia ilSignore risorto. Così sia.

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