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V I A A Q U I L E I A Scala 1:40.000

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Costruiamo il Piano - secondo ciclo di incontri: via Aquileia

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VIA AQUILEIA

Scala 1:40.000

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VIA AQUILEIA

Via Aquileia è caratterizzata dalla presenza, a sud, degli archi e della torre di Porta Aquileia, che appartengono alla quinta

e ultima cerchia di mura della città, costruita tra il XIV ed il XV secolo per scopi difensivi: lo si vede in una pianta

prospettica, esposta nella Galleria del Castello e attribuita al Carlevarjis. Posta sulla strada che conduce ad Aquileia e a

Grado, Porta Aquileia era una delle tredici porte che consentivano di entrare in città: fu completata intorno al 1440.

Sul lato meridionale della torre sono collocati quattro stemmi lapidei: del Comune di Udine, del Patriarca di Aquileia, dei

nobili Savorgnan (incaricati della costruzione) e un quarto indecifrabile.

Nella torre ha sede il Consorzio per la Tutela dei Castelli Storici del Friuli-Venezia Giulia. Al pianterreno si trovano una

rassegna delle tipologie di fortificazioni che hanno caratterizzato il territorio friulano, e un excursus sulle strutture feudali e

sociali caratteristiche del basso Medioevo, fino alla conquista veneziana. Al primo piano si trova una biblioteca

specializzata sulle costruzioni fortificate.

Il tessuto urbano, quasi completamente conservato, è costituito da edifici su lotto gotico con bottega al piano terra e da

palazzi signorili, ad eccezione degli ambiti interessati dalle ristrutturazioni viarie della metà del ‘900 (via Giusti, via Zoletti;

la completa realizzazione di viale Ungheria) caratterizzati da una nuova edificazione intensiva.

Caratteristiche di via Aquileia, un po’ come per le altre zone centrali, sono le numerose viste prospettiche che si offrono.

Gli stretti percorsi che collegano via Aquileia a viale Ungheria, le numerose corti che si aprono sulla strada e che si

affacciano su cortili interni spesso di pregio, stimolano la percorrenza lenta e consentono una visione più privata.

L’area è caratterizzata dalla presenza di importanti attrezzature pubbliche di notevoli dimensioni: la sede principale della

Provincia di Udine in palazzo Belgrado e l’ambito della dismessa “Caserma Duodo”; l’Arcivescovado; il complesso del

Seminario Arcivescovile “Scrosoppi” che ospita l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, la biblioteca arcivescovile, nonché

spazi dell’Università degli Studi di Udine; la sede dell’ERDISU con la mensa e gli alloggi; il Circolo unificato dell’Esercito.

L’ambito parrocchiale di Madonna del Carmine ospita la chiesa di origine cinquecentesca e i locali dell’oratorio.

A questi servizi si aggiunge l’area verde del “Giardino Ricasoli”, situato di fronte al Palazzo Arcivescovile di piazza

Patriarcato. Il giardino è contornato dalla Roggia di Palma e si estende per quasi 9.000 metri quadrati: prima orto

annesso alle adiacenti case Colloredo, poi convento dei Filippini fino al 1810, divenne giardino pubblico nel 1866.

In via Aquileia prevale la funzione emporiale: è la strada degli acquisti, non quella dei grandi centri commerciali da

raggiungere in auto, ma quella dei piccoli negozi da visitare a piedi.

Per quanto riguarda la popolazione residente si rileva che gli isolati che si affacciano su via Aquileia ospitano 1.449

abitanti, con una presenza di stranieri pari al 18,1%, superiore alla media comunale (12,3%).

La distribuzione in classi di età riflette sostanzialmente la media comunale con un disallineamento per la popolazione di

età superiore a 65 anni, maggiormente presente (29,2% anziché 24,5%).

L’area non presenta particolari criticità, gli spazi sono vivibili, le numerose attività commerciali, artigianali e di servizio

rispondono alle esigenze dei cittadini, la fruibilità è molto alta per quanto riguarda ogni tipologia di utenti.

Sono presenti degli spazi aperti che potrebbero essere potenziati; su viale Ungheria si attestano alcune aree, sia verdi che

miste (verde e parcheggi) che, se riviste e ripensate nel loro insieme, potrebbero diventare elementi di interesse per i

residenti.

Un discorso analogo vale per la Piazzetta del Pozzo, nei pressi delle mura e della porta, oggi penalizzata dalla presenza di

spazi a parcheggio, che rendono poco fruibile lo spazio verde centrale, diminuendo anche in modo notevole l’aspetto

scenografico che potrebbe acquisire questo spazio aperto di matrice storica.

In fondo a via Carducci è presente uno spazio verde di proprietà comunale con annessa la chiesetta trecentesca di S.

Leonardo: il luogo, recintato e poco frequentato, potrebbe essere reso maggiormente godibile.

Una nota a parte meritano tre edifici, in parte dismessi, l’ex Cinema Odeon, l’ex Cinema Ariston e Palazzo Braida, il cui uso

potrebbe essere riconsiderato; bisogna inoltre sottolineare che, ad esclusione dell’Ariston, gli altri due fabbricati sono

sottoposti a tutela dei beni culturali.

“Gio Batta Coronali, uomo che incuteva soggezione, che conosceva (bene o benissimo) diverse lingue, ma che volentieri ostentava il friulano. E come faceva effetto sentir uno (e per di più «coltivato») parlar friulano.(…) Ma erano mosche bianche. Faceva fino parlare italiano o, almeno, il veneto friulanizzato e chi scrive ricorda ancora l’angoscia che lo colse il giorno in cui sua madre lo mandò ad acquistare un etto di «ardièl» da Emilio Plaino in via Aquileia e, giunto in negozio, non riusciva assolutamente a trovare l’indispensabile termine italiano corrispondente (…)” ( da Mario Quargnolo, Vecchia Udine)

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VIA AQUILEIA - ALTEZZE EDIFICATO

Scala 1:2.000

da 0 a 5,99 metri

da 6,00 a 8,99 metri

da 9,00 a 11,99 metri

da 12,00 a 15,99 metri

da 16,00 a 23,99 metri

da 24,00 a 29,99 metri

oltre 30,00 metri

Edificato per intervalli di altezza

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Via

Via

D' Annunzio

Viale

Piazzale

Ungheria

Via

Francesco

Giacomo

Via

Via

Via

Via

Zoletti

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Pozzo

Via

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Cappuccini

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VIA AQUILEIA - PROPRIETA' COMUNALI

Scala 1:2.000

Attrezzature pubbliche di proprietà comunale

Proprietà comunali di recente acquisizione, immobili non utilizzati o con usi misti, sedimi stradali

Immobili con alloggi di proprietà (gestiti da Ater e/o Comune)

Pertinenze immobili ad uso residenziale di proprietà comunale

Immobili di proprietà dati in concessione

Pertinenze fabbricati di proprietà dati in concessione

Altri immobili di proprietà (immobili locati, accatastamenti in corso)

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STRATEGIE

SISTEMA AMBIENTALESISTEMA AMBIENTALESISTEMA AMBIENTALESISTEMA AMBIENTALE

1.1.1.1. Tutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregioTutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregioTutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregioTutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregio

a. Tutelare la continuità degli spazi aperti ai fini ecologici e paesaggistici

b. Tutelare e valorizzare gli elementi lineari naturali (corsi d’acqua, filari, strade poderali,..) anche rendendoli fruibili con percorsi ciclo-pedonali

c. Tutelare le visuali di pregio

d. Rendere fruibili maggiori porzioni dei Parchi Cormor/Torre

e. Recuperare dal punto di vista ambientale le aree compromesse o degradate

f. Valorizzare il sistema delle attività e delle aziende agricole

g. Promuovere il recupero dei manufatti rurali favorendo l’insediamento di funzioni integrate (fattorie didattiche, eventi culturali..)

SISTEMA INSEDIATIVOSISTEMA INSEDIATIVOSISTEMA INSEDIATIVOSISTEMA INSEDIATIVO

2.2.2.2. Preservare i borghi storiciPreservare i borghi storiciPreservare i borghi storiciPreservare i borghi storici

a. Tutelare il rapporto tra spazi edificati ed aree libere

b. Regolamentare i nuovi interventi edilizi a contatto con i borghi storici e l’architettura di matrice rurale

3.3.3.3. RegolamentareRegolamentareRegolamentareRegolamentare gli insediamenti residenzialigli insediamenti residenzialigli insediamenti residenzialigli insediamenti residenziali

a. Tutelare il rapporto tra spazi edificati ed aree libere

b. Regolamentare i nuovi interventi edilizi in relazione al contesto urbano di riferimento, in termini di standard urbanistici, qualità architettonica e ambientale

c. Disincentivare le saldature lineari tra insediamenti urbani

d. Favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente tutelando il tessuto edilizio consolidato

4.4.4.4. Promuovere la multifunzionalità nel contesto residenzialePromuovere la multifunzionalità nel contesto residenzialePromuovere la multifunzionalità nel contesto residenzialePromuovere la multifunzionalità nel contesto residenziale

5.5.5.5. Aree da riqualificareAree da riqualificareAree da riqualificareAree da riqualificare SISTEMA PRODUTTIVO E COMMESISTEMA PRODUTTIVO E COMMESISTEMA PRODUTTIVO E COMMESISTEMA PRODUTTIVO E COMMERCIALERCIALERCIALERCIALE

6.6.6.6. Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)

7.7.7.7. Promuovere l’insediamento di funzioPromuovere l’insediamento di funzioPromuovere l’insediamento di funzioPromuovere l’insediamento di funzioni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto ni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto ni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto ni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e naturali) naturali) naturali) naturali)

8.8.8.8. Valorizzare e promuoverValorizzare e promuoverValorizzare e promuoverValorizzare e promuovere il sistema commerciale del Centro Cittàe il sistema commerciale del Centro Cittàe il sistema commerciale del Centro Cittàe il sistema commerciale del Centro Città

SISTEMA DEI SERVIZISISTEMA DEI SERVIZISISTEMA DEI SERVIZISISTEMA DEI SERVIZI

9.9.9.9. Valorizzare e potenziare spazi e servizi pubbliciValorizzare e potenziare spazi e servizi pubbliciValorizzare e potenziare spazi e servizi pubbliciValorizzare e potenziare spazi e servizi pubblici

a. Promuovere spazi urbani di socializzazione (piazze, aree pedonali…)

b. Riqualificare e valorizzare i servizi pubblici migliorando l’accessibilità

c. Realizzare nuove attrezzature pubbliche e favorire i servizi di interesse pubblico SISTEMA INFRASTRUTTURALESISTEMA INFRASTRUTTURALESISTEMA INFRASTRUTTURALESISTEMA INFRASTRUTTURALE

10.10.10.10. Riqualificare e integrare il sistema infrastrutturaleRiqualificare e integrare il sistema infrastrutturaleRiqualificare e integrare il sistema infrastrutturaleRiqualificare e integrare il sistema infrastrutturale

a. Integrare/riqualificare nodi e tracciati viari critici

b. Ridefinire gli accessi e potenziare la dotazione di spazi per la sosta

c. Caratterizzare i tratti di strada di borghi-quartieri come strade urbane

11.11.11.11. Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)

12.12.12.12. Integrare la rete ciclopedonaleIntegrare la rete ciclopedonaleIntegrare la rete ciclopedonaleIntegrare la rete ciclopedonale

13.13.13.13. Promuovere l’intermodalPromuovere l’intermodalPromuovere l’intermodalPromuovere l’intermodalitàitàitàità