Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

144
8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 1/144   Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per  Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia  1 1 Ecco, Io faccio nuove tutte le cose» (Gv, Rivelazione 21, 1-5) VI° libro Nella Santa Casa di Nazareth Pietro Romano LA PASSIONE DELLA CHIESA I veli dell’Iniquo sopra la Verità e nella Rivelazione    Arca della Bellezza

Transcript of Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

Page 1: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 1/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

11Ecco, Io faccio nuove tutte le cose» (Gv, Rivelazione 21, 1-5)

VI° libro – Nella Santa Casa di Nazareth

Pietro Romano

LA PASSIONE DELLA CHIESAI veli dell’Iniquo sopra la Verità e nella Rivelazione 

 

Arca della Bellezza

Page 2: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 2/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

2In copertina

Le Nozze di Cana

icona

Monte Athos XIII secolo 

Page 3: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 3/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

33 Note dell’Editore per gli amici di buona volontà

 «La Passione della Chiesa» è un progetto innovativo e interattivo di inventario per riuscire agilmentea sintonizzarci con lo Spirito Santo, secondo il precetto paolino di « prendere in esame tutto ». Unasorta di nuova Enciclopedia Cattolica, narrata agli Ultimi, per gli Ultimi Tempi, e per riconoscere letraversie dei nostri tempi in una prospettiva cristiana forte, consapevole e antitetica alle varie

eresie e posizioni dominanti. Il proposito è quello di smuovere le coscienze, indagare sull‟inganno -cheper sua natura resta nascosto- ma anche mettere in mostra tutta la meraviglia delle novità promesse diGesù, in chiave escatologica e pratica; divulgare informazioni che concernono una missione, quelladegli Arcieri o dei membri che aderiscono liberamente al proposito dell‘Arca della Bellezza. Ossiac‘è da intendersi da subito: c‘è una dura battaglia morale da combattere per la conservazione dellaFede, per divulgare l‘Annuncio, difendere la Verità e andare incontro al Signore. Lo facciamo contutte le energie e la passione che servono per la Restaurazione e l‟Instaurazione del Regno. La nostraforma è la gratuità e la preghiera, con cui ci rendiamo disponibili ad aiutare tutti, nessuno escluso.

Ciononostante, non ci nascondiamo dietro proclami. Abbiamo bisogno del tuo aiuto. In che modo?I Libri che troverai nel sito internet www.parusia.info sono scaricabili gratis. Chiunque può farlo,

con preghiera anche di diffonderli. Seguiranno presto anche altri Libri, già in preparazione, oltre aidee, iniziative, attività. Varrà sempre la stessa formula: la gratuità. Lo scopo del progetto è « fare »ed informare rimanendo sintonizzati tutti in un unico Spirito, quello Santo, in attesa della Parusìa.

Nel sito www.parusia.info  è anche possibile fare comunità e movimento, mantenersi aggiornaticon le continue e sempre più frequenti notizie su ciò che avviene nel mondo, su ciò che facciamo. Evolendo, potete partecipare attivamente al forum come redattori, e ai convegni come relatori. Ilnostro scopo, pur tuttavia, resta l‘incontro, l‘esortazione alle opere di misericordia e di carità, e laorganizzazione e fondazione dei Borghi di Xenobia, alternativa alla «tossicità» del vivere moderno.

Qualcuno, inoltre, ci chiede se i Libri possono essere acquistati su supporto carteceo. Qui, la nostrarisposta è che puoi darci una mano a recapitarlo agli amici e realizzare una rete robusta, penetrantenel territorio e altrove, quindi diffusa e strutturata. Una rete che possiamo realizzare, quanto primaanche grazie al tuo aiuto e a quello di altri Amici di Gesù, di Xenobia e Nomadelfia, pronti amettersi a disposizione in forma generosa e altruistica. In che maniera?

I modi, per esserci tutti di aiuto, e armonizzare le fatiche e gli sforzi, sono cinque:- Uno: avvicinare un fotocopista amico o che conosci bene, che abbia l‘intenzione di collaborare connoi pubblicando e stampando copie dei Libri LA PASSIONE DELLA CHIESA a chi ne facesse richiesta.L‘artigiano verrà liberato da diritti di royaltes; e alle persone interessate resterebbero solo i costidelle fotocopie, e la scelta dei Libri, nel formato che loro aggrada, compresa la copia elettronica.- Due: aderire alle nostre iniziative/eventi, perchè ognuno si senta coinvolto, secondo il propriostato, le proprie possibilità e i propri mezzi, a unirsi a noi nelle battaglia di fede, avviando succursalidell‘Arca della Bellezza, ovunque si trovi, attraverso la messa a disposizione di strutture e CAERP,come indicato nel Libro VI. Ciò, senza costi, o con l‘opportunità di sentirsi utile alla causa.- Tre: chiedere di entrare in contatto con i Fondatori, le componenti di base, con l‘amministrazioneinternet, attraverso il sito internet/forum www.parusia.info , per conoscerci, scaricare il depliant,essere riconosciuti come membri, e quindi ricevere la certificazione Arca di nuove strutture (cheresteranno autonome e libere, ma potranno usufruire dei marchi di riconoscimento di affiliazione).- Quattro: attivare donazioni liberali e fondi su carta Postepay (coordinate a richiesta 3331982156).Ma noi, consapevoli della funzione de-responsabilizzante e de-formante del denaro, preferiamo lapartecipazione diretta dei cristiani, con Opere di Carità nella Vigna del Signore, secondo lo Spirito del

Vangelo e secondo le indicazioni del magistero della Chiesa Cattolica e del Santo Padre.- Cinque: costituire Gruppi di Amici di Gesù e Cappellette per l‘Adorazione Eucaristica e Rosario.

Un caro saluto, buona lettura e buone opere. Facciamoci tutti Carità 

Page 4: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 4/144

Page 5: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 5/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

55 La Verità è la verità. Solo Gesù è Via, Verità e Vita« nessuno viene al Padre se non per mezzo mio »

E’ lo stesso Gesù che ci insegna che ogni volta che avremo amato e donato noi stessi alprossimo, è come averlo fatto a Lui.

Se vogliamo prendere questa frase e trasferirla sul piano più laico (sempre se esisteun piano laico dopo aver sentito le parole di Gesù), ascoltiamo queste parole di BertoldBrecht, trascritte nel 1932

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

Prima di tutto vennero a prendere gli zingarie fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.Poi vennero a prendere gli omosessuali,e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,e non c'era rimasto nessuno a protestare

E‟ possibile che cominciamo ad interessarci di un problema solo quando questoarriva a toccare noi personalmente?

Gesù ci ha avvertiti tutti. E ci ha insegnato di occuparci degli altri, a prescindere!Ecco l‟unicità di Gesù. Ecco chi è Dio. Ecco perchè lui solo è Verità. E da lui

discendono tutte le altre. Perchè al mondo, diceva San Giovanni Bosco, « si combatteuna unica battaglia : quella pro e contro Cristo »

IL DESIDERIO DEL NOSTRO DIO. Questi è l‘elemento fondamentale che ci permette diriporre la nostra fiducia in maniera totale, in ciò che consideriamo assolutamente vero.Una tale fiducia però, dipenderà esclusivamente dalla natura o dalla fonte da cui deriva―la verità‖ nella quale dobbiamo credere

1Timoteo 2:4-6 "… Dio, nostro Salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvati, e che venganoalla conoscenza della verità. Vi è, infatti, un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gliuomini: Cristo Gesù uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti". 

Dalla Domenica delle Palme alla Parusìa senza Palme

L‘altro giorno, un amico dell‘Arca mi dice una cosa curiosa : « Lo sai che il botanico cheho fatto venire per curare la palma che ho nel giardino a Fregene, mi ha detto che entro il2012 non vi saranno più palme, da nessuna parte? Perché ‗sto maledetto insetto asiatico sele sta divorando tutte, dall‘interno, nell‘anima, nel cuore. E non ci sono cure definitive,

riescono soltanto ad allungargli un pò la vita, alle palme ». Forse per il riferimento al 2012fatto in un modo puramente oggettivo e alieno da ogni riferimento alla Fine dei Tempi,questa frase mi e ci ha colpito come un maglio.

Page 6: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 6/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

6E quella sera stessa, ho fatto un sogno: ho sognato di affacciarmi a Piazza San Pietro, e

di essere un redivivo Paolo VI. Sì, proprio lui. E di volgere lo sguardo ad una moltitudineche si attendeva da me un‘indicazione concreta su cosa fare e dove andare. 

E io, avrei voluto gridare a viva voce: prendete le palme e accogliete il Signore, Egli statornando. Ma il grido mi si strozzava in gola… di palme non ve n‘erano più. Il mondo cheavevamo creato, e alla cui creazione io, Giovan Battista Montini, avevo dato un decisivocontributo: era un mondo senza più « palme ». Gesù stava tornando e non trovava, comeduemila anni prima, il popolo festante ad accoglierlo con rami di palma, quella domenica.

Mi sveglio, tormentato, da quel sogno: e capisco immediatamente che il Signore vuoleche approfondisca questo tema della palma, con l‘aiuto degli amici dell‘Arca. 

Ci mettiamo subito al lavoro, cercando su internet tutto il possibile sulla Palma, e la primacoincidenza che scopriamo è circa il nome dell‟entomologo che ha scoperto e classificato l‟insetto (il

 punteruolo rosso della palma, nome scientifico: Rhynchophorus  ferrugineus) che duecentoventi annidopo l‟avrebbe assassinata, indovinate come si chiamava? Guillaume-Antoine Olivier . Segnoesterno che rimarca l‟indissolubile legame tra palma e olivo, che si manifesta nella Domenicadelle Palme, dove utilizziamo perlopiù rami di olivo. Certo, qualcuno dirà che laspiegazione è puramente materiale: ossia che ciò accade perché l‘olivo è più diffuso,nell‘Europa meridionale, rispetto alla palma; tanto è vero che in quella settentrionale nonsi usa né l‘uno né l‘altro e ci si arrangia con rami e fiori intrecciati. Ma, accanto a questa, vene è un‘altra, che l‘intuito spirituale suggerisce più conforme al vero : che gli olivi sianostati utilizzati in tutte le domeniche delle palme degli ultimi duemila anni, in attesa dipoter utilizzare, a pieno titolo, le palme stesse. E quale titolo è più pieno del ritorno diColui che entrò duemila anni fa a Gerusalemme tra due ali festanti di folla?

L'antica simbologia della palma del martirio e, in generale, la palma intesa comesimbolo del cristianesimo, si collega all'Oriente, cioè alla terra dove maggiormente si trovaquesto albero slanciato e vigoroso con possenti pennacchi di foglie disposti a raggio comequelli del sole. Il legame con il martirio è dovuto al fatto che nell'iconografia cristiana, aimartiri, la palma era spesso associata. Il suo significato è quello della vittoria, dell'ascesa,della rinascita e dell'immortalità. Si collega anche alla fenice e ha la funzione di albero dellavita. Questa simbologia, presente fin dall'epoca paleocristiana è legata a un passo deiSalmi, dove si dice che come fiorirà la palma così farà il giusto : la palma infatti produceun'infiorescenza quando sembra ormai morta, così come i martiri hanno la loro aurea ericompensa in paradiso. Nella domenica detta appunto delle Palme la simbologia rimandaall'entrata trionfale di Gesù Cristo in Gerusalemme (Vangeli, Giovanni 12,13) prefigurandoin anticipo la Resurrezione dopo la morte. Ugualmente, la palma ha lo stesso valore disimbolo della resurrezione dei martiri (Apocalisse 7, 9). Nell'antica arte cristiana la palmaè raffigurata con la stessa frequenza dell'àncora e della colomba. E‘ simbolo nuziale, conl‘utilizzo della espression « impalmare ».

La palma del martirio si incontra su epigrafi sepolcrali, sarcofagi, affreschi, lastre estemmi (vedi palma araldica), spesso unita al monogramma di Cristo.

I mosaici raffigurano di preferenza persone che portano in mano i rami: sono i cristianiche hanno riportato la vittoria, morendo fiduciosi per la loro fede . Si riferiscono anche al Salmo ilgiusto fiorirà come palma (91, 13) e al Tempio di Re Salomone che era ornato di ricchimotivi di palma (cfr. 1 Re 6,29-32.35; 7, 36; 2 Cr 3,5). La pianta è anche immagine di Maria,madre di Gesù con riferimento al brano del Cantico dei Cantici: « La tua statura rassomigliaa una palma e i tuoi seni a grappoli . » La Legenda Aurea scritta da Jacopo da Varagine presedal vangelo apocrifo di Matteo l'episodio, caro all'arte cristiana, della palma che, durantela fuga in Egitto, si inchinò perché Maria e Giuseppe cogliessero i suoi datteri e fece

Page 7: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 7/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

77sgorgare tra le radici una sorgente di acqua fresca. La scena è un modello del paradisoritrovato e la sorgente, ai piedi dell'albero, simboleggia nella religione cristiana la fontedella vita. La leggenda del ramo di palma alla morte di Maria non è raffigurata difrequente: per Gerd Heinz-Mohr l'arcangelo Michele, o l'Arcangelo Gabriele secondo altristudiosi, reca dal paradiso un ramo di palma alla madre di Dio come segno della suamorte imminente. Maria lo porge a Giovanni Evangelista che a sua volta lo porta davantialla bara il giorno della sua sepoltura. Il ramo a volte è raffigurato con sette punte,simbologia che si evolverà nelle Sette spade dei dolori di Maria.

Cerchiamo ora di comprendere le ragioni di questa sua scomparsa così repentina.

Abacuc (profeta del X secolo a. C.): ―il giusto vivrà per la sua fede‖ (2,4). E se le palmequantizzassero i giusti? Questa potente frase mette in scena una terribile epifania divinavolta a sconvolgere l'universo. Il Signore irrompe nella scena scavalcando monti e seminando

  panico, preceduto da una terrificante avanguardia, la Peste personificata, e seguito da una

retroguardia alquanto paurosa, la Febbre ardente.Nulla si può opporre al divino Arciere

 intento a scagliare lampi come frecce. Su questo devastato orizzonte spunta però un'auroradi speranza e di gioia: ―il Signore Dio è la mia forza, egli rende i miei piedi come quellidelle cerve e sulle alture mi fa camminare‖ (3,19).Il personaggio Abacuc ricompare perònell'Antico Testamento in un racconto miracolistico e leggendario del libro di Daniele (14,31-42). Avendo preparato un giorno una minestra e portandola in campagna ai mietitori, unangelo ―lo afferrò per i capelli e con la velocità del vento lo trasferì in Babilonia e lo posòsull'orlo della fossa dei leoni‖ ove era confinato Daniele. ―Gridò Abacuc: Daniele,Daniele, prendi il cibo che Dio ti ha mandato!‖. Daniele si sfamò, ―mentre l'angelo di Dioriportava subito Abacuc‖ in Giudea, sempre miracolosamente per via aerea.

 Passiamo per i contenuti del libro del Profeta GioeleGioele è profeta del VII secolo a.C. –prima dell‘esilio di Babilonia-, e dal nome che

significa: "YHWH è Dio". Il suo libro si divide in due parti. La prima ha il genere letterariodi un lamento, con toni liturgici, sullo sfondo delle celebrazioni nel tempio di Gerusalemme ; laseconda è piuttosto un oracolo di salvezza, che contiene la promessa del dono dello spirito delSignore. In essa il ristabilimento d'Israele è associato alla condanna delle nazioni, che loavevano sconfitto e disperso. Lo schema del libro è pertanto il seguente:

 Lamento per una catastrofe, penitenza e risposta del Signore (1,1-2,27) Il giorno del Signore e la restaurazione d'Israele (3,1-4,21).Il tema centrale del libro è il " giorno del Signore", Quello che seguirà alla Parusìa Intermedia.

Il profeta ne presenta i molteplici aspetti.  È il giorno in cui Dio visita il popolo e ne constatale colpe ; per questo è il momento del castigo. Proprio a causa del peccato dell'uomo (considerato siain prospettiva individuale, sia nelle sue ripercussioni sulla società e sul creato) il giorno del Signoreè giorno di grandi sconvolgimenti per Israele e per tutto il cosmo; il castigo, però, ha di mira laconversione. Il giorno del Signore è anche il momento del dono dello spirito del Signore, che rinnoval'uomo e il cosmo, operando una nuova creazione. Diventa, quindi, il giorno della salvezza.

In ogni caso, sembra abbastanza chiaro lo sfondo cultuale delle sue parole: esse sono legate allecelebrazioni religiose del tempio di Gerusalemme. I destinatari vanno quindi cercati tra coloro che

 frequentavano il tempio: sacerdoti e popolo, riuniti per la preghiera e i sacrifici.

Capitolo 1LAMENTO PER UNA CATASTROFE, PENITENZA E RISPOSTA DEL SIGNORE (1,1-2,27)

Page 8: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 8/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

8Udite questo, anziani,porgete l'orecchio, voi tutti abitanti della regione.Accadde mai cosa simile ai giorni vostrio ai giorni dei vostri padri?3Raccontatelo ai vostri figli,e i vostri figli ai loro figli,e i loro figli alla generazione seguente.4Quello che ha lasciato la cavalletta l'ha divorato la locusta;quello che ha lasciato la locusta l'ha divorato il bruco;quello che ha lasciato il bruco l'ha divorato il grillo.5Svegliatevi, ubriachi, e piangete,voi tutti che bevete vino, urlateper il vino nuovo che vi è tolto di bocca.6Poiché è venuta contro il mio paeseuna nazione potente e innumerevole,che ha denti di leone, mascelle di leonessa.7Ha fatto delle mie viti una desolazionee tronconi delle piante di fico;ha tutto scortecciato e abbandonato,i loro rami appaiono bianchi.8Laméntati come una vergineche si è cinta di sacco per il luttoe piange per lo sposo della sua giovinezza.9Sono scomparse offerta e libagionedalla casa del Signore;fanno lutto i sacerdoti, ministri del Signore.10Devastata è la campagna,è in lutto la terra,perché il grano è devastato,è venuto a mancare il vino nuovo,è esaurito l'olio.11Restate confusi, contadini,alzate lamenti, vignaioli,per il grano e per l'orzo,perché il raccolto dei campi è perduto.12La vite è diventata secca,il fico inaridito,il melograno, la palma, il melo,tutti gli alberi dei campi sono secchi,è venuta a mancare la gioia tra i figli dell'uomo.13

1,13-20 Penitenza, lamento e supplica 

Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,urlate, ministri dell'altare,venite, vegliate vestiti di sacco,ministri del mio Dio,perché priva d'offerta e libagioneè la casa del vostro Dio.

Page 9: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 9/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

9914Proclamate un solenne digiuno,convocate una riunione sacra,radunate gli anzianie tutti gli abitanti della regionenella casa del Signore, vostro Dio,e gridate al Signore:15

1,15 il  giorno del Signore: nel linguaggio dei profeti è il momento in cui Dio viene a giudicare.

"Ahimè, quel giorno!È infatti vicino il giorno del Signoree viene come una devastazione dall'Onnipotente.16Non è forse scomparso il cibodavanti ai nostri occhie la letizia e la gioiadalla casa del nostro Dio?".17Sono marciti i semisotto le loro zolle,i granai sono vuoti,distrutti i magazzini,perché è venuto a mancare il grano.18Come geme il bestiame!Vanno errando le mandrie dei buoi,perché non hanno più pascoli;anche le greggi di pecore vanno in rovina.19A te, Signore, io grido,

perché il fuoco ha divoratoi pascoli della steppae la fiamma ha bruciatotutti gli alberi della campagna.20Anche gli animali selvaticisospirano a te,perché sono secchi i corsi d'acquae il fuoco ha divorato i pascoli della steppa.

Ritrovo anche un discorso dello stesso Paolo VI, tenuto in occasione della Domenica

della Palme del 1976, che dimostra tutta la sua trepidazione per gli errori commessi :

Fratelli e Figli carissimi!Che cosa vi ricorda il ramo d‟olivo, o la palma che portate in mano? Tutti lo sappiamo: ricorda un

 fatto singolare del Vangelo, quello dell‟entrata di Gesù a Gerusalemme, cinque giorni prima ch‟Egli fosse condannato a morte e crocifisso. Un‟entrata insolita, perché distinta da un segno, abbastanzamodesto, ma intenzionalmente celebrativo, reso solenne dall‟enorme folla, presente e festante, che necircondò lo svolgimento. Siamo a Bethania, a pochi chilometri da Gerusalemme, un villaggio sulversante orientale del monte degli ulivi, dov‟era la dimora ospitale delle sorelle Marta e Maria, e delloro fratello Lazzaro, da poco risuscitato da Gesù, e dove la gente curiosa si addensava stupita ed

eccitata: vi erano gli amici, i discepoli con quelli che ammiravano Lazzaro redivivo per la popolaritàche Gesù andava acquistando, e decisi a sopprimere tanto Gesù, quanto Lazzaro, per mettere fine alsuccesso crescente del Maestro (Io. 12, 10). In quest‟atmosfera, carica di entusiasmo esplosivo da

Page 10: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 10/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

10una parte e di odio radicale e segreto dall‟altra, partendo da Bethania si formò un corteo, e con

 grande gioia dei seguaci di Gesù si accolse dai discepoli il suo ordine insolito, quello di procurargliuna cavalcatura per proseguire festosamente verso Gerusalemme. A Bethfage infatti, su l‟ordine diGesù, fu preso a prestito un asinello, non mai prima d‟allora cavalcato da alcuno, e vi fu fatto sedereil Maestro stesso; e immediatamente la scena si trasformò in una manifestazione popolare, resasolenne nella sua povera semplicità da due circostanze: la ressa di popolo accampata intorno a

Gerusalemme per la Pasqua ebraica, e proveniente dalla città rigurgitante di popolo e di forestieri, eaccorsa tutta verso la comitiva in arrivo; e, seconda circostanza, le acclamazioni spontanee e

 gaudiose di tutta quella gente che applaudiva con grida assai significative, e per i nemici di Gesùassai fastidiose: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore».

Che cosa significava questa accoglienza, così gioiosa e così clamorosa?Questo è importante notare. Il momento si fa drammatico, e acquista il suo significato, decisivo

 per la storia e per la comprensione del Vangelo; il significato consiste nel riconoscimento e nella proclamazione del carattere messianico di Gesù. Egli è Colui che doveva venire. Egli è qui, dopol‟attesa di secoli, passata nella coscienza delle generazioni; Egli è il figlio di David! Egli è il Cristo!Gesù è il Cristo, il mandato da Dio, il Salvatore, il Messia, è il centro della storia, è il Re dei Giudei

(ricordate la tavoletta della sentenza di morte, scritta da Pilato e affissa sopra la Croce di Gesù?Gesù Nazareno Re dei Giudei»). «Questo è il punto ove s‟incontrarono…. il messianismo delle plebie quello di Gesù» (G. RICCIOTTI, Vita di Gesù Cristo, 505). Non era quello soltanto un momentoeccezionale; era un destino, che riassumeva la vita privilegiata e travagliata del Popolo eletto, checoncentrava in sé il compimento delle profezie e che apriva gli orizzonti del tempo futuro ,che celebrava un avvenimento d‟inesauribile salvezza, la Redenzione, e che impegnava tuttal‟umanità ad una scelta suprema, quella nuova alleanza tra il mondo e Dio, quella del cristianesim osì, o no. Si comprese dopo il compimento degli eventi, a cui quel fatto dava principio, quale sorte

 fosse giocata intorno a quel nome, Gesù; intorno a quel Maestro, Gesù; intorno a quel Messia, Gesù;intorno a quell‟Agnello di Dio, a quella vittima per la salvezza del genere umano, Gesù. Egli

  proprio in quell‟occasione, nel suo linguaggio rivelatore e misterioso, ebbe a preannunciare: «Io,quando sarò elevato da terra (in croce, cioè), attirerò tutti a me» (Io. 12, 32). Lo spettacolo allora,allo sguardo dello Spirito, si fa grande come il mondo. Il dramma si fa straripante fino a distendersisu tutta l‟umanità. E il racconto, a ben pensarci, si fa estremamente interessante  , tanto da nonlasciare alcuno indifferente; esso ci riguarda personalmente; ciascuno di noi vi è partecipe.

Fratelli, giovani specialmente, pensate bene a quanto vi diciamo: questa celebrazione, cheriguarda la proclamazione di Gesù Messia, di Gesù il Cristo, di Gesù, nostro Salvatore,riguarda altresì il nostro destino, la nostra scelta primaria. Ripensate all‟episodio decisivo,che stiamo celebrando: Gesù riconosciuto dal Popolo, e nello stesso tempo, Gesù osteggiatoe poi fatto uccidere dai capi del Popolo stesso, che non vollero accoglierlo e prestargli

 fede, neppure dopo la risurrezione di Lazzaro , neppure dopo il suo ingresso trionfale ed umilequale Messia in Gerusalemme. Vi ricordate le parole profetiche pronunciate dal pio e vecchioSimeone, quando Gesù bambino, fu presentato al tempio: Egli sarà «segno di contraddizione»?(Lc 2,34) Sì, segno di contraddizione: intorno a lui vi sarà una lotta  ; gli uomini sarannodivisi ed opposti fra loro. Questa lotta si perpetuerà nei secoli. Oh! Questo è uno dei misteri piùdifficili e più dolorosi della storia umana: l‟unità d‟intorno al Cristo  , centro, polo, salvatoredell‟umanità, non sarà né spontanea, né facile; egli sarà un bersaglio di fiera e duraopposizione da una parte; Egli sarà tuttavia punto di fedelissima convergenza dall’altra.

Ora osservate: chi in quel giorno fatidico ebbe l‟intuizione che Gesù di Nazareth, il Maestroestremamente saggio, miracoloso e misericordioso, pellegrinante e predicante nella Palestina, eraLui il Messia, era Lui il figlio di David, era Lui il Salvatore atteso e promesso? Fu il Popolo, e fra il

Popolo più entusiasti ed attivi furono i Giovani. Essi furono gli araldi del Messia. Essiindovinarono. Essi si esposero, con segni di audacia, di felicità e di letizia. Essi capironoche quella era l’ora di Dio, l’ora sospirata e benedetta dell’arrivo del Messia; e  fu allora,

Page 11: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 11/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

1111che agitando rami degli alberi, rami d’olivo e di palme , noi crediamo, decretarono a Gesù, il

 Maestro, il Messia, il Cristo, il Principe della Pace (Cfr. Is. Is 9,6), il suo primo trionfo, popolare edincontenibile (Cfr. Luc. Lc 19,39-40). Gesù fu visto piangere in quel momento, che presagiva a Luila passione e la croce, e alla città renitente alla sua suprema chiamata messianica una futura rovina.

 Ma una tonante voce del cielo annunciò un epilogo di gloria (Io. 12, 28), e le grida dei fanciulliacclamanti prevalsero sul frastuono della folla e sull‟ira dei gerarchi, e accompagnarono Gesù fino al

Tempio, sempre osannando il nuovo figlio di David (Mt 21,15).Ora osservate bene: la scena si ripete, la scena nella Liturgia della Chiesa si perpetua e si

rinnova. Attraverso i secoli, ogni anno, quando viene la Pasqua, questa cerimonia, che noi stiamocelebrando,   proclama Gesù come Cristo, come Messia, come l’arbitro dei destinidell’umanità, il vero Salvatore del mondo. Quali sono le voci più qualificate per l‟annuncio diquesto beato messaggio al mondo? Sono quelle del Popolo di Dio, sono le vostre, giovani convenuti aquesto rito meraviglioso e misterioso. Tocca a voi oggi, figli di questa generazione storica, fare ecoalle acclamazioni di Gesù, riconosciuto come Cristo, come Salvatore e Signore. Per una fortunata esegreta maturazione dei tempi sono oggi i Giovani, gruppi privilegiati di Giovani, a intuire, acomprendere che quel Gesù del Vangelo è Lui che inaugura e apre a buon diritto il Regno della

salvezza. È Lui, il Cristo, che ponendosi sulla via torrenziale della civiltà la divarica in due diverse espesso opposte correnti: da una parte, la sua, quella di Gesù Cristo, la corrente della pace e della  fratellanza universale fra gli uomini suoi seguaci; dall‟altra la corrente della violenza, delladivisione e della lotta, e alla fine della guerra; da una parte la corrente dei «poveri nello spirito», deicercatori del regno di Dio, dei credenti nella vita eterna, dall‟altra la corrente degli egoisti e deicercatori del regno della terra, degli uomini che solo nel tempo hanno la loro fiducia; da una parte lacorrente che fa dell‟amore a Dio e al prossimo la legge suprema della vita individuale e sociale;dall‟altra la corrente che fa della forza e della rivoluzione aggressiva e sopraffattrice la ragione ciecadei destini dei popoli; da una parte la corrente della fede e della verità e perciò della libertà (Cfr. Io.8, 32); dall‟altra la corrente delle mille e sfrenate opinioni, che violando i diritti del le coscienze

esteriormente s‟impone… . Due concezioni del mondo, della verità, della vita: quale scegliete?Oh,beati voi, Figli carissimi, che avete già scelto, e scelto secondo sapienza e secondo fortuna, fin dal  giorno del vostro battesimo, impegnando la vostra vita a questa professione globale e felice: noisaremo cristiani! saremo di Cristo, saremo con Cristo, in questa vita e in quella futura!  Ed oggi,agitando le vostre palme, con rinnovata coscienza, con più forte energia, confermate lavostra scelta, la vostra promessa: sì, noi saremo cristiani! Due sentimenti riempiano allora ivostri cuori: il coraggio e la gioia!

Con la nostra Apostolica Benedizione

Leggendo questo discorso, arrivo a capire il travaglio interiore che si manifestavaanche esteriormente sotto forma di indecisione sistematica. Da una parte il vicesegretariodi Stato che favorì la fuga dei nazisti e apriì la Chiesa al Mondo. Dall‘altra l‘uomo di fede,il Cefa. Egli si rendeva conto, da un certo punto in poi, di aver tradito il senso più altodella missione di un Papa, del katèchon, che è di confermare la fede dei fratelli nel rispettodel Pensiero Divino. Forse lo stesso Concilio Vaticano II gli cominciava ad andare storto.

Laddove egli aveva fatto sistematicamente ricorso, durante gli anni precedenti alla suaelezione papale, al Pensiero Umano, nella convinzione che per confermare e salvaguardarela fede sia lecito e giusto ricorrere ai patti ed ai compromessi con i signori di questomondo. Signori che sono però sempre più furbi del nostro pensiero umano, quando esso èsconneso da quello divino; e penso che, da un certo punto in poi, Giovan Battista Montinise ne fosse accorto. Da qui, il suo tentennare e la sua perenne indecisione durante gli annidel pontificato, che stridono così fortemente con la « brillantezza » di quando era vicesegretario di stato e, in quanto tale, decisore e manovratore delle strategie di accordo più

Page 12: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 12/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

12spregiudicate possibili (il « Pensiero Umano ») con le Forze che si credeva essere ilpericolo più grande, per la Fede e per le anime : quello comunista. Laddove, connettendosial Pensiero Divino, sarebbe stato invece evidente che il Mandante/Padrone sia della forzacomunista sia di quella anti-comunista che vi si opponeva, era precisamente lo stesso. Lostesso di sempre. L‘Avversario di sempre. Pagò questa titubanza con la morte di Moro. 

Che coloro che si son fatti arruolare dall‘Avversario (i servizi segreti di tutto il mondo,nei loro vertici ed in moltissimi dei loro operativi sul campo : anche se poi, tra gli operativisul campo vi sono anche moltissimi non assoldati, ed alcuni che probabilmente un giornoverranno riconosciuti come veri e propri martiri cristiani. E penso in questo momento aNicolò Calipari); che costoro, dicevo, che abbiamo imparato a conoscere nei capitoli XXXX,siano a conoscenza del significato capitale della Palma, è testimoniato da tante coincidenzesignificative :

-  l'abergo di Palermo alle Palme dove agenti segreti OSS del cosiddetto "circolo dellamafia" risiedevano;

-  Michael Stern (durante una visita ufficiale negli Stati Uniti, l‘allora vicepremierGianfranco Fini così presentò Stern ai banchieri italiani presenti: «Ecco l‘uomo cheha fatto Portella della Ginestra!», come dire che l‘intero sistema politico italiano èperfettamente consapevole di cosa tale evento ha rappresentato nella storia) morì a99 anni a Palm Beach;

-  ecc..

Solo alla fine di questa carrellata sulla Palma ci accorgiamo, con gli amici dell‘Arca, cheessa aveva già unito me a loro : vi ho parlato del mio avo Zenobio, che si rifiutò di farsparare i suoi zuavi sui bersaglieri che entravano a Porta Pia, nel 1870.E sapete già (ma lo vedrete nel dettaglio nel seguito di questo ultimo libro, in cui verràspiegato la missione, il carisma ed il criterio di funzionamento dell‘Arca della Bellezza),che questo nome si innesta con quello di Xenobia, il nome dei Borghi in cui si vuole, conSpirito Giusto e Santo sostanziare la restaurazione di Tutto in Cristo; sul modello dellaNomadelfia fondata da don Zeno (che costituisce il terzo lato di questa triade : Zenobio-Borghi di Xenobia- Nomadelfia di don Zeno). I Borghi di Xenobia, in quanto riserva per ilPiccolo Resto, saranno pertanto anche riserva di Palme. E che ogni Borgo avrà la suapalma. E che il Piccolo Resto si farà trovare con una palma in mano, al momento delritorno di Gesù. Per sé e per tutta l'umanità.

Ma di quale città era regina, la famosa Zenobia, se non Palmyra? Su Palmyra e Zenobia,avevamo fatto riferimento nel capitolo « Perché Xenobia , scritto temporalmente prima discoprire la valenza della Palma. E, a questo punto, mi si riempie il cuore di gioia e gli occhidi lacrime, nel constatare la Voce di Dio, che si fa sentire in maniera ugualmente potenteche se squarciasse i cieli. E mi e ci conferma nella giustezza del nostro progetto, a Luidedicato.

"Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui cominciamo a tecere sulle coseveramente importanti" ( Martin Luter king ) 

Sul nostro volerci porre, da cristiani, come protettori e servi del katèchon

Il Papa, certo che sa TUTTO. Figuriamoci se ha bisogno di gente come noi, fra l‘altrogente che ha deciso di porsi fra gli « ultimi » della terra.

Page 13: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 13/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

1313Ma è bene ricordare che il Papa è stato messo lì da Gesù per controllare che nessuno

abusi del potere fino a distruggere il Creato e le Anime. Diceva San Giovanni Bosco : « ditesempre che amate il Papa. Non importa quale sia il suo nome ». E‘ lo stesso santo che fecela profezia delle due colonne : la Santissima Eucaristia e Maria Corredentrice che tengonola nave in tempesta.

Il Papa, volendo, ha persino una fortezza, il Vaticano, con Mura PER DIFENDERSIdagli attacchi militiari (gliele ha regalate Carlo Magno nel Natale dell‘800, quando è statoincoronato Imperatore del Sacro Romano Impero); oltre ad avere -e poter esercitare- unincredibile e ineludibile PRESSIONE sugli uomini attraverso la gestione conto terzi(Trinità) della morale e dell‘esercizio spirituale. 

Senza parlare dell'Archivio, più grande e più segreto del mondo; e dello stuolo diconsacrati, prelati e suore pronti a servirlo (si dice) fino alla morte.

Ha un esercito di ordini religiosi, uno diverso dall‘altro, per carisma, organizzazione,livello di penetrazione territoriale, rapporto con la gente, predicazione, approfondimentoteologico. Ha pure strutture sul territorio : le parrocchie, più numerose delle stazioni deiCarabinieri, più uniquitarie di Echelon e Facebook. Si avvale di Vescovi e delle diocesi.

Ma egli deve usare tutto questo con giudizio, perchè da lui possono dipendere anchele sorti di milioni di esseri umani. E l‘avversario non lo sta ad ammirare, come fanno molti« papisti ». Ne studia di tutti i colori per « ingannarlo », iniziando dalla corruzione di chigli sta accando. Sappiamo bene il piano messo su da Mazzini : in primis mai più martiri, illoro sangue moltiplica la schiera dei santi; quindi l‘introduzione di idee moderniste neiseminari ed i facili costumi, così da distrarli. E indebolirli.

In parte lo capisco il Papa, quando evita di sparare ad "alzo zero" contro le strutturegovernative di tutto il mondo; contro i pedofili, corrotti ed i banditi vestiti da preti, vescovie cardinali. Dall'altra lo biasimo, perchè in materia di Fede, non dire tutta la Verità, a volte,significa passare dalla parte del torto o come minimo sembrare complici.

Quale Verità dovrebbe denunciare? Sulle Verità di Fede, basterebbe attenersi al Vangelo eagli insegnamenti di Gesù. Ma ci sono anche piccole Verità che da essa derivano, come si evincedalla Dottrina e dalle interpretazioni edotte dai padri e dottori della Chiesa, sul pensiero. Ma anchequella celata dietro i fatti quotidiani e da cui scaturiscono: i 4 Cavalieri dell‘Apocalisse. Forse,questo, risulterebbe essere un linguaggio ancora più comprensibile per la gente, edaprirebbe i loro cuori, la loro anima e la loro mente allo Spirito Santo. La gente vuolecapire se il katèchon è anche colui che difende le loro famiglie, le terre dei loro padri, i lororisparmi di una vita, il loro diritto al lavoro, il senso di giustizia, la bellezza, tutti i buonigovernanti, denunciando tutto ciò che è contro i beni comuni. Cosa ha il Papa da perdere adire queste cose? Perchè nella Enciclica «Veritas in Caritate» non ha parlato del Signoraggio,dopo aver ascoltato per 5 ore il fervente cattolico Giacinto Auriti? (Colui che ennunciò: «laGloria a Dio ed il Denaro al Popolo»). Perchè non ha fatto come fece Pio XI con l‘enciclica«Quadragesimo Anno»?. Il Papa dovrebbe aprire in Vaticano un ufficio denunce e incaricare

 padre Lombardi di dire al mondo cattolico che siamo sotto attacco e di «svegliarci», di darci tuttiuna mossa ad aiutare il prossimo che cade in disgrazia per amore di Dio. Il sermone dellamontagna dovrebbe essere prodotto in copie e distribuito all‘ingresso di ogni parrocchia. 

Essere Papa non è mai stato facile, né ieri né tantomeno oggi. Ed è la ragione per cuimolti hanno accettato con ritrosia l‘arduo compito. Non è tutto oro quel che luccica. Fare ilPapa vuol dire essere pronti a morire, perchè l' « avversario » ti ama se lo lasci operare inpace, altrimenti, non ti perdona nulla. Ed il Papa è il rompiscatole per antonomasia. Guaial Papa che vuole piacere al mondo. Sarebbe la rovina sua e del genere umano. Il mondo è« vittima », come la Chiesa, perchè esiste la brama del potere e della superbia. Gesù si è

Page 14: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 14/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

14caricato di tutti questi Mali, ma serve anche la nostra cooperazione. Il Papa dovrebbericordare a tutti i suoi prelati, ogni volta che li vede, che la « massoneria » e chi ha soldi ed i mezzi per esercitare questo potere malefico, lo fa senza guardare in faccia nessuno.

La povera gente, quella che pur non essendo cristiana, fa comunque parte dellaChiesa, vorrebbe sentir dire questo dalla massima autorità morale del mondo. Vorrebbeveder prendere posizioni attaccando il Male, non solo alle radici (e su questo abbiamo seridubbi che possa essere ancora fatto, dopo aver messo in soffitta San Pio X e il suo operato)ma proprio dai fatti quotidiani e dalle ingiustizie così evidenti agli occhi di tutti.

Questo modo di agire del Papa, -quello corretto-, secondo gli insegnamenti di Gesù, sichiama katechon. E va esercitato fino alla Visita-Ritorno di Gesù, e fino la conversionetotale di tutti gli Ebrei, a partire dagli Apostoli e le prime comunità di Palestina e di Roma,i primi a convertirsi per arrivare a quelli dei tempi di oggi, più restii a causa del Talmudfarisaico che si è introdotto fino ai vertici del Vaticano.

Dice Gesù : « quando tornerò, troverò ancora la fede? »

In « Così parlò Santaruina », video ricavato dalla trsmissione Rai Utile del 15 giugno

2007, Carlo Brevi, ortodosso, racconta cosa è la Massoneria e come questa si consideri unavera e propria religione. Le sue basi sono l‘« esoterismo », ossia la conoscenza segreta, di cui siritiene custode, contrapponendola alla conoscenza visibile e accessibile a tutti, che si chiamainvece «essoterica» o exoterica. La  Massoneria esoterica, da sempre, adotta la « riservatezza »per non consentire che talune informazioni giungano a chi non ne fosse « degno ».

Ora, emerge che uno dei maggiori contrasto tra Massoneria e Chiesa Cattolica è sulconcetto di « fratellanza ». Grazie alla genealogia divina, per il cristianesimo siamo tutti

fratelli, mentre per la Massoneria, i fratelli, sono solo quelli che stanno dentro le loroorganizzazioni, disseminate in varie forme sul pianeta. Ma le divergenze possono essereestese anche ad una vera e propria « guerra di religione », sempre che la massoneria riescaa portare la Chiesa Cattolica sul piano delle religione, ovviamente (altrimenti leriuscirebbe assai difficile ingaggiare uno scontro, fosse anche dialettico, qualora persistesseil katechon). La dialettica diventa possibile solo quando la Massoneria riesce adinterrogare i dottori della Chiesa ed i suoi presbiteri sul rapporto che esiste tra Dio e le SueCreature e quindi con la conoscenza che dona loro. Punto cruciale, per esempio èl‘interpretazione che viene data su Adamo ed Eva e sul serpente (che diventa centrale). Peril cristianesimo infatti, il serpente è il « tentatore » che allontana l‘essere umano dalla

Grazia di Dio, conducendoli alla ribellione. Dall‘altro punto di vista, invece, viene fattopassare come un atto di bene, spingendo l‘uomo verso la conoscenza. Questa tesi, perlungo periodo ha attraversato anche il cristianesimo, determinando le varie eresie. Vi èpertanto un ribaltamento, sia del Dio Padrone e sia del Serpente. Quindi è la Massoneriache fa apparire Dio come un « oppressore » ed il serpente come un « liberatore ». Tuttoquesto ha modificato la posizione dell‘angelo della luce, facendo d iventare Luciferoportatore della conoscenza.

Il dissidio tra Massoneria e Cristianesimo sussiste con il mondo Cattolico e GrecoOrtodosso, mentre non esiste con il mondo Protestante, che ha preso un‘altra stradarispetto alla radice comune, proprio perchè c‘è stata una rottura sui punti cardine, talvolta

sponsorizzata appieno dagli Illuminati. La stessa Massoneria, ruppe, in accordo con ilLuteranismo Calvinista, la sua tradizione filo cristiana, per mettersi in contrasto aperto conil Cattolicesimo ed il mondo ortodosso. Ecco perchè alcuni cristiani hanno pensato poi che

Page 15: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 15/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

1515per riunire i cristiani delle diverse confessioni fosse necessario ristabilire dei punti diincontro con la Massoneria avvicinandosi ad idee Protestanti e quindi Illuministe.

Gesù è l'unico che parlando di "pecore" poi dice: ma non preoccupatevi, che a

sacrificarmi per voi sarò io, così vi salvo! Ma Gesù da chi avrebbe dovuto salvarci? Eperchè parla del Suo Regno, di cieli nuovi e terra nuova, di spirito nuovo e cuori nuovi,se non perchè è l'Unico in grado di instaurare in vero bene?

E' su questo postulario che si basa la fede di un cristiano ed è questo a cui credo.Dall'altra parte ci sono tutti coloro che ci vogliono ridurci a pecore docili e

obbedienti, per mandarci al massacro, fino a mantenerne 500 milioni e dominaretranquillamente su di essi attraverso il loro numero, quello della bestia, il 666 (numerodi Israele) senza il quale nulla sarà possibile comprare o vendere.

Per chi ancora pensasse che la Massoneria è un ente filantropico e benemerito

MARCELLO PERA E LA FILOSOFIA DELLA MASSONERIAda SISINONO, Anno XXXV n. 6, del 31 Marzo 2009 – apprendiamo il link al sito

internet di Don Curzio Nitoglia: ―Nel 1987, il professor GIULIANO DI BERNARDO pubblicò con la Marsilio di Venezia

un libro molto istruttivo, intitolato Filosofia della Massoneria. In esso il cattedratico,nonché allora gran maestro della massoneria italiana, spiegava quali sono i principifilosofici essoterici (cioè non segreti) della massoneria.

1°) La massoneria è una concezione dell'uomo non necessariamente religiosa, nel sensoche non considera forzatamente l'uomo creato da un Dio personale e trascendente (Ibidem,p. 3). Ma neppure essa è necessariamente a-religiosa, ossia il singolo massone può, sevuole, credere soggettivamente che per lui Dio è creatore dell'uomo, purché non pretendache questa sia una verità oggettiva e reale.

2°) La massoneria è laica nel senso che "la natura dell'uomo viene definita aprescindere da tale rapporto col divino" (Ivi) cioè senza escluderlo o negarlo per principio.

3°) Il formale della filosofia massonica in sé considerata, e anche del singolo massone, èil non-esclusivismo, ossia il pluralismo o soggettivismo liberale (p. 4). Infatti, se lamassoneria in quanto tale è laica e non religiosa (anche se non esclusivamente) il singolomassone può essere religioso, ma non deve essere "esclusivista" ossia non deve ritenereche Dio, la religione, l'aldilà siano realtà oggettive e necessarie.

I concetti pubblici fondamentali della filosofia esoterica massonica sono i seguenti:a) La tolleranza, che significa "respingere, in linea di principio, un modo di pensare

ritenuto erroneo, [anche se in pratica] lo si lascia sussistere per un motivo di rispetto versola libertà degli altri" (p. 27). Quindi, massonicamente, tolleranza non è indifferenza omancanza di opinioni proprie, anzi la massoneria ha la sua propria filosofia; tuttavia"riconosce che vi sono modi di pensare diversi dal proprio" e "assume nei loro riguardi unatteggiamento di rispetto [.]. La massoneria non è tutto e il contrario di tutto" (ivi). Il DiBernardo continua: "il principio di tolleranza è per definizione la negazione di ogni formadi integralismo" (p. 94).

b) La fratellanza: "quando io ammetto che altri uomini possano professare ideedifferenti dalle mie [...], nel far ciò li considero fratelli" (p. 29). 

c) Quanto al problema della Trascendenza, Di Bernardo spiega che può essere intesa: in senso reale, se la Causa prima supera e trascende infinitamente il mondo e l'uomo

Page 16: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 16/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

16realmente e oggettivamente; oppure in senso regolativo, se io non riconosco al Diotrascendente un'esistenza reale e oggettiva, ma Lo riconosco solo come esistente nel miointelletto o volontà (proprio come Kant e Pera). Tale idea è detta "regolativa", poiché ciaiuta a vivere meglio e a perfezionarci eticamente (ivi). Tuttavia "la massoneria non ritieneDio come ideale puramente [o esclusivamente] regolativo […] affermare ciò [...] verrebbead escludere che il concetto di ideale regolativo possa essere integrato con qualcheaccezione più forte della divinità" (p. 91). Onde Di Bernardo parla di regolativismo nonesclusivo (p. 92), vale a dire che non esclude che il singolo massone possa credere(soggettivamente) in un Dio reale e oggettivamente trascendente.

d) Per quanto riguarda il rapporto tra immanenza e Trascendenza, Di Bernardo scrive:"La trascendenza regola l'immanente mentre l' immanente tende verso la trascendenza: èquesto un continuo processo in cui l'immanente non fagocita il trascendente, ma realizzain sé il massimo della trascendenza" (p. 37). Tale principio corrisponde perfettamente a ciòche aveva scritto Giovanni Paolo II nell'enciclica "Dives in misericordia" (1981): "Quantopiù la missione della Chiesa [conciliare] è antropocentrica, tanto più essa deve realizzarsiteocentricamente [.]. E questo è uno dei principi fondamentali, e forse il più importantedell'ultimo concilio" (n.° 1).

Non deve, dunque, meravigliarci se (Papa nda) Benedetto XVI ha approvato il libro diPera ―Perché dobbiamo dirci cristiani/Il liberalismo, l'Europa, l' etica‖, di cui in sì sì no no15 marzo 2009. Il panteismo, ossia la identificazione degli opposti (trascendenza eimmanenza), è il cuore del Vaticano II e del post-concilio. L'ossimoro e l'ircocervo, benprima di Pera-Ratzinger, sono stati realizzati dal Vaticano II e da Giovanni Paolo II.

Il libro di Di Bernardo ci aiuta a capire meglio quello di Pera, accreditato da Ratzinger,cioè come possiamo e "dobbiamo dirci cristiani per cultura" anche se non crediamo perFede in Gesù Cristo. Sembra una contraddizione nei termini, e oggettivamente lo è. Ma inun'ottica kantiana e soggettivista, non-esclusivista, liberale ed essotericamente massonicatutto si concilia nella perpetua evoluzione all 'infinito. Come si vede liberalismo, kantismoe massonismo formano un tutt'uno con le "novità" del Vaticano II, il quale, come ilmodernismo dei suoi ispiratori, appare "la cloaca e il collettore di tutte le eresie" (san PioX, Pascendi, 1907).

Quando monsignor Lefebvre diceva che in «Vaticano» si era insediato l‟Anticristo 

Monsignor Marcel Lefebvre (1905-1991) diventa sacerdote missionario in Africa, poivescovo, delegato apostolico per l‘Africa francofona e arcivescovo di Dakar nel 1955. Nel

1962 è trasferito all‘episcopato di Tulle, in Francia, ma rimane superiore generale di unacongregazione missionaria, i Padri dello Spirito Santo, fino al 1968. Lascia questa caricanon condividendo l‘―aggiornamento‖ della congregazione ispirato al Concilio EcumenicoVaticano II, per conto del quale era stato attivo opponendosi su molti punti alle decisionidella maggioranza. Nel 1970 apre nelle vicinanze di Friburgo, in Svizzera, un seminarioper giovani alla ricerca di una formazione ―tradizionale‖, che dopo pochi mesi sitrasferisce a Ecône, nel Vallese, con l‘approvazione del vescovo di Sion. 

Nel 1970 è eretta canonicamente nella Diocesi di Losanna-Ginevra-Friburgo laFraternità Sacerdotale San Pio X. Nel 1974, con una visita canonica, matura una reazionedella gerarchia cattolica nei confronti del seminario di Ecône e della sua formazione ―pre-

conciliare‖; e nel 1975 una commissione cardinalizia ingiunge a monsignor Lefebvre dinon procedere a ulteriori ordinazioni sacerdotali. Nonostante gli ammonimenti romani, ilvescovo francese ordina tredici sacerdoti, il 29 giugno 1976, e il successivo 22 luglio è

Page 17: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 17/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

1717sospeso a divinis. Con questo gesto la Fraternità Sacerdotale San Pio X entra in stato di―disubbidienza‖, ma non ancora di scisma: fra alti e bassi, un dialogo discreto è mantenutocon le autorità romane, e – se continua a ordinare sacerdoti – monsignor Lefebvre siastiene dal consacrare vescovi. Il 5 maggio 1988 sottoscrive a Roma un accordo, chedovrebbe porre fine alle controversie consentendo ai membri della Fraternità di continuarea celebrare la messa secondo il rito detto ―di san Pio V‖ con l‘approvazione di Roma, e diessere retti da un vescovo membro della Fraternità. L‘approvazione dell‘accordo incontraperò difficoltà, e le trattative con Roma si interrompono il 19 giugno 1988.

Il 30   giugno monsignor Lefebvre consuma lo scisma consacrando, senza l‟approvazione diRoma, quattro vescovi (Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard N. Williamsone Alfonso de Galarreta) e incorrendo così nella scomunica insieme con il vescovo brasiliano

 Antonio de Castro Mayer (1904-1991) che partecipa – come co-consacrante – alla cerimonia. Il 2luglio 1988, con la lettera apostolica Ecclesia Dei, il pontefice Giovanni Paolo II (1920-2005)constata la nascita di un vero e proprio scisma, e insieme detta provvidenze perché il maggior numero di sacerdoti e fedeli interessati alla problematica sollevata da monsignor Lefebvre possanorimanere o rientrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica . In seguito a queste misure laFraternità Sacerdotale San Pio X patisce defezioni di sacerdoti e fedeli che tornano nella comunionecon Roma, ma mantiene – anche dopo la morte di monsignor Lefebvre – seminari e distrettiorganizzati, con celebrazione di Messe secondo il rito detto “di san Pio V”, in numerosi paesi.

All‘interno o accanto alla Fraternità sono sorti vari ordini religiosi femminili sia attivisia contemplativi, anch‘essi – evidentemente – non riconosciuti. Può essere utile citare alcunidati sulla diffusione internazionale della Fraternità – presente in 63 Stati (31 Paesi con sacerdotiresidenti e 32 Paesi con sacerdoti in missione; per un raffronto statistico, nel 2000 vi era una

  presenza in 45 Stati, dei quali 26 con sacerdoti residenti e 19 con sacerdoti in missione) – ,aggiornati a novembre 2009: 1.130 membri affiliati o apparentati, dei quali 507 sacerdoti – erano 30nel 1976, 180 nel 1986, 354 nel 1996 – , 195 seminaristi, 38 pre-seminaristi, 117 fratelli (oltre a 8

 postulanti e 7 novizi), 176 suore “apparentate” (di cui 152 professe, 11 novizie e 13 postulanti), 82oblate, 6 seminari (Ecône, Flavigny, Goulburn, La Reja, Winona, Zaitzkofen), 14 distretti, 3 caseautonome, 161 priorati (dei quali 36 in Francia), 725 chiese, cappelle e centri di Messa, 2 istitutiuniversitari, 90 scuole, 7 case di riposo. A quesi dati, vanno aggiunti i circa 40 sacerdoti eseminaristi della Fraternità San Giosafat di rito greco-cattolico di Lviv, in Ucraina – fondata nel2000 da padre Vasyl Kovpak e postasi sotto la guida della Fraternità Sacerdotale San Pio X, contacirca 25.000 fedeli; il 16 dicembre 2007 il Tribunale della Congregazione della Dottrina della Fedeha confermato un precedente verdetto del Tribunale dell‟arcieparchia cattolica-orientale di Lvivriguardo padre Vasyl Kovpak, confermando la sua scomunica – e 27 “comunità amiche”, delle quali18 femminili e 9 maschili. In Italia la Fraternità Sacerdotale San Pio X  – retta internazionalmente

dal 1994 da mons. Bernard Fellay, uno dei quattro vescovi consacrati da monsignor Lefebvre nel1988, riconfermato nella carica di superiore generale nel 2006 – è presente con i priorati di AlbanoLaziale, Spadarolo di Rimini e Montalenghe (Torino); messe sono regolarmente celebrate, inoltre,nei centri di Agrigento, Chiaravalle (Ancona), Albino (Bergamo), Bologna, Spinga (Bolzano),Ferrara, Firenze, Lucca, Seregno (Milano), Napoli, Parma, Pavia, Pescara, Roma, Torino, Trento,Lanzago di Silea (Treviso), Trieste, Verona. Il superiore del Distretto Italia – da cui dipende unamissione in Albania, e al quale sono legati gli istituti di suore Consolatrici del Sacro Cuore, a Vignedi Narni (Terni), e le Discepole del Cenacolo, a Velletri (Roma) – è don Davide Pagliarani,affiancato da una decina di sacerdoti.

Rispetto a quanto precede, l‟opinione pubblica ritiene spesso che il nodo centrale che spiega la

separazione della Fraternità Sacerdotale San Pio X da Roma sia il rifiuto della riforma liturgicasuccessiva al Concilio Vaticano II, e il desiderio di conservare la liturgia detta “di san Pio V” (che per i meno informati diventa semplicemente “la Messa in latino”, mentre il mondo lefebvriano ha

Page 18: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 18/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

18sempre fatto questione di testi più che di lingua, pure attribuendo importanza anche al secondoaspetto).  È vero che la cosiddetta ―Messa antica‖ rimane una bandiera della FraternitàSacerdotale San Pio X e una ragione di adesione e di attaccamento per molti seguaci delloscisma. I problemi, tuttavia, sono più complessi e più profondi, tanto che la disponibilitàdella Santa Sede a concedere alla Fraternità l‘uso della liturgia preferita (naturalmente inlingua latina e secondo le rubriche pre-conciliari) non ha evitato lo scisma.

Il disagio nei confronti del Concilio Vaticano II, nell‟ambiente “lefebvriano”, ha il suo centronella nozione di libertà religiosa. Secondo la Fraternità Sacerdotale San Pio X, dopo il ConcilioEcumenico Vaticano II la Chiesa cattolica predicherebbe, attraverso l‟idea di “libertà religiosa”, latesi secondo cui tutte le religioni sono più o meno uguali, con un progressivo scivolamento verso ilrelativismo che porta fuori dalla fede cattolica e dalla stessa nozione naturale di verità.  L‘ecumenismo e il dialogo interreligioso sono interpretati come ulteriori manifestazioni direlativismo. In questa stessa chiave sono criticati: il codice di diritto canonico del 1983, chenon riconoscerebbe più la Chiesa cattolica come l‘unica vera Chiesa; la riforma liturgica, inquanto avrebbe lo scopo di sfumare le differenze con il mondo protestante; la politicaconcordataria della Santa Sede, che non rivendicherebbe più per i cattolici i diritti che

spettano ai seguaci dell‘unica religione vera. Queste obiezioni di fondo al modello direlazioni fra la Chiesa cattolica, la società contemporanea, le altre comunità religiose e imoderni Stati laici trascendono, evidentemente, le semplici controversie liturgiche.

Nel marzo 2001 la Santa Sede ha confermato che sono stati avviati ―contatti formali‖ invista di una auspicata riconciliazione, i quali peraltro risultano allo stato attuale ancorafermi a una fase preliminare, anche se il motu proprio pontificio Summorum Pontificum del 7luglio 2007, che ha liberalizzato l‟uso della Liturgia secondo il rito di San Pio V e in lingua latina,e il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede Risposte a quesiti riguardantialcuni aspetti circa la dottrina sulla Chiesa del 29 giugno 2007, dove è ribadita la dottrinatradizionale secondo cui l‟unica “Chiesa di Gesù Cristo su questa terra‖ è la Chiesa Cattolica,

rappresentano certamente da parte della Santa Sede – secondo l‟auspicio espresso dallo stessoBenedetto XVI nella lettera che accompagna il citato motu proprio – concreti ―sforzi, affinchéa tutti quelli che hanno veramente il desiderio dell‘unità, sia reso possibile di restare inquest‘unità o di ritrovarla nuovamente‖. Il risultato più consistente nel menzionato cammino di“completa riconciliazione” e “piena comunione” ha preso corpo con il Decreto della Congregazione

 per i Vescovi del 21 gennaio 2009, nel quale il prefetto card. Giovanni Battista Re – facendo seguitoa una missiva del 15 dicembre 2008 del superiore generale della Fraternità Sacerdotale San PioX, mons. Bernard Fellay, nella quale il presule sollecitava la rimozione della scomunica, anche anome degli altri tre vescovi consacrati il 30 giugno 1988 –  , in base alle facoltà concessegli daBenedetto XVI, ha rimesso la censura di scomunica che gravava sui quattro vescovi, con tale atto

desiderando “consolidare le reciproche relazioni di fiducia e intensificare e dare stabilità ai rapportidella Fraternità San Pio X con questa Sede Apostolica”. A tale gesto ha fatto seguito lapubblicazione di una Lettera di Sua Santità Benedetto XVI ai Vescovi della Chiesa Cattolicariguardo alla remissione della scomunica dei quattro Vescovi consacrati dall‟Arcivescovo Lefebvre,del 10 marzo 2009, che ha fra l‟altro dato il via a una ripresa dei colloqui dottrinali fra la Santa Sedee la Fraternità Sacerdotale San Pio X, i quali hanno avuto inizio il 26 ottobre dello stesso anno.

Naturalmente, non mancano ―irriducibili‖ che non vedono con favore i contatti tra laFraternità San Pio X e la Santa Sede.   Alcuni di questi lasciano la Fraternità per i gruppisedevacantisti o sedeprivazionisti: oltre al caso dell‟Istituto Mater Boni Consilii, è il caso – solo atitolo di esempio fra una moltitudine di episodi – della Fraternità San Pio V, sorta nel 1983

in seguito alla fuoriuscita dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X di nove sacerdoti del distrettostatunitense, circostanza che darà peraltro vita a un lungo contenzioso giuridico (di talisacerdoti, tre sono stati consacrati, validamente ma illecitamente, vescovi: don Clarence

Page 19: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 19/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

1919Kelly, attuale superiore della Fraternità San Pio V, ordinato nel 1993 dall‘ex vescovo diArecibo, in Porto Rico, mons. Alfredo Méndez-Gonzalez C.S.C. [1907-1995]; e altri duesacerdoti che si sono distaccati in seguito sia da Clarence Kelly sia dalla Fraternità San PioV, ovvero don Donald J. Sanborn –già rettore del seminario statunitense della FraternitàSacerdotale San Pio X, oggi direttore del Most Holy Trinity Seminary e consacrato vescovonel 2002 da Robert McKenna, di cui parleremo oltre– e Daniel L. Dolan, oggi alla guidadella parrocchia St. Gertrude the Great ed elevato all‘episcopato nel 1993 da Mark A.Pivarunas, attuale superiore della Congregazione di Maria Immacolata Regina, realtàsedevacantista fondata nel 1967 dalla controversa figura di Francis Schuckhardt [1937-2006]). Altri – come nel caso del sacerdote italiano don Giulio Maria Tam – danno invecevita a piccole realtà autonome che affermano di preservare lo ―spirito‖ di monsignorMarcel Lefebvre contro la ―lettera‖ rappresentata dal comportamento degli attualisuperiori della Fraternità. Tuttavia si deve anche notare che il movimento va nei due sensi,e vi sono anche casi di sacerdoti sedevacantisti o sedeprivazionisti che entrano (orientrano, giacché ne avevano fatto parte in passato) nella Fraternità San Pio X, mentrealtri ancora la lasciano per rientrare nella piena comunione con la Chiesa di Roma.

B.: Bernard Tissier de Mallerais (uno dei quattro sacerdoti ai quali mons. Lefebvre haconferito la consacrazione episcopale nel 1988) è autore della più accurata biografia disponibiledel vescovo francese: Mons. Marcel Lefebvre. Una vita, trad. it., Tabula fati, Chieti 2005. Fra idiversi libri di monsignor Marcel Lefebvre, alcuni sono stati tradotti in lingua italiana; fraquesti: Un vescovo parla, Rusconi, Milano 1975; Il colpo da maestro di Satana, Società EditriceIl Falco, Milano 1978;  Accuso il Concilio, Il Borghese, Roma 1977; Lettera aperta ai cattolici

 perplessi, Fraternità San Pio X - Priorato Madonna di Loreto, Spadarolo (Rimini) 1987; e Unvescovo cattolico, Edizioni San Francesco di Sales, Montalenghe (Torino) 1989. Una raccoltadi documenti in  Mons. Lefebvre e il Sant‟Uffizio, Giovanni Volpe Editore, Roma 1980; sulleconsacrazioni episcopali del 1988 e il conseguente scisma, una raccolta di documenti inFideliter , numero fuori serie, 29-30 giugno 1988. Cfr. inoltre – in chiave giornalistica eapologetica – Alessandro Gnocchi - Mario Palmaro, Rapporto sulla Tradizione. A colloquiocon il successore di monsignor Lefebvre, Cantagalli, Siena 2007; e Iidem, Tradizione. Il verovolto. Chi sono e cosa pensano gli eredi di Lefebvre. Intervista a monsignor Bernard Fellay,Sugarco, Milano 2009. La rivista ufficiale della Fraternità Sacerdotale San Pio X in Italia – oltre alla lettera mensile di informazioni Roma felix (dal 1999) – è La Tradizione Cattolica.

 LETTERA DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI AI VESCOVI DELLA CHIESACATTOLICA RIGUARDO ALLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA DEI QUATTRO VESCOVI CONSACRATI DALL’ARCIVESCOVO LEFEBVRE  12.03 09

Riporto di seguito, nell‟originale il testo della Lettera di Sua Santità Benedetto XVI ai Vescovi dellaChiesa Cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei quattro Vescovi consacratidall‟Arcivescovo Lefebvre: 

Cari Confratelli nel ministero episcopale!La remissione della scomunica ai quattro Vescovi, consacrati nell‘anno 1988dall‘Arcivescovo Lefebvre senza mandato della Santa Sede, per molteplici ragioni hasuscitato all‘interno e fuori della Chiesa Cattolica una discussione di una tale veemenzaquale da molto tempo non si era più sperimentata.

Molti Vescovi si sono sentiti perplessi davanti a un avvenimento verificatosiinaspettatamente e difficile da inquadrare positivamente nelle questioni e nei compiti dellaChiesa di oggi. Anche se molti Vescovi e fedeli in linea di principio erano disposti a

Page 20: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 20/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

20valutare in modo positivo la disposizione del Papa alla riconciliazione, a ciò tuttavia sicontrapponeva la questione circa la convenienza di un simile gesto a fronte delle vereurgenze di una vita di fede nel nostro tempo.

 Alcuni gruppi, invece, accusavano apertamente il Papa di voler tornare indietro, a primadel Concilio: si scatenava così una valanga di proteste, la cui amarezza rivelava feriterisalenti al di là del momento.

 Mi sento perciò spinto a rivolgere a voi, cari Confratelli, una parola chiarificatrice, che deve aiutarea comprendere le intenzioni che in questo passo hanno guidato me e gli organi competenti dellaSanta Sede. Spero di contribuire in questo modo alla pace nella Chiesa.Una disavventura per me imprevedibile è stata il fatto che il caso Williamson si èsovrapposto alla remissione della scomunica. Il gesto discreto di misericordia versoquattro Vescovi, ordinati validamente ma non legittimamente, è apparso all‘improvvisocome una cosa totalmente diversa: come la smentita della riconciliazione tra cristiani edebrei, e quindi come la revoca di ciò che in questa materia il Concilio aveva chiarito per ilcammino della Chiesa.Un invito alla riconciliazione con un gruppo ecclesiale implicato in un processo di

separazione si trasformò così nel suo contrario: un apparente ritorno indietro rispetto atutti i passi di riconciliazione tra cristiani ed ebrei fatti a partire dal Concilio – passi lacui condivisione e promozione fin dall’inizio era stato un obiettivo del mio personalelavoro teologico.Che questo sovrapporsi di due processi contrapposti sia successo e per un momento abbiadisturbato la pace tra cristiani ed ebrei come pure la pace all‘interno della Chiesa, è cosache posso soltanto deplorare profondamente.

 Mi è stato detto che seguire con attenzione le notizie raggiungibili mediante l‟internet avrebbe datola possibilità di venir tempestivamente a conoscenza del problema. Ne traggo la lezione che in

 futuro nella Santa Sede dovremo prestar più attenzione a quella fonte di notizie.

Sono rimasto rattristato dal fatto che anche cattolici, che in fondo avrebbero potutosapere meglio come stanno le cose, abbiano pensato di dovermi colpire con un’ostilità

 pronta all’attacco.Proprio per questo ringrazio tanto più gli amici ebrei che hanno aiutato a togliere dimezzo prontamente il malinteso e a ristabilire l‘atmosfera di amicizia e di fiducia, che – come nel tempo di Papa Giovanni Paolo II – anche durante tutto il periodo del miopontificato è esistita e, grazie a Dio, continua ad esistere.Un altro sbaglio, per il quale mi rammarico sinceramente, consiste nel fatto che la portata ei limiti del provvedimento del 21 gennaio 2009 non sono stati illustrati in modosufficientemente chiaro al momento della sua pubblicazione. La scomunica colpisce

persone, non istituzioni.Un‟Ordinazione episcopale senza il mandato pontificio significa il pericolo di uno scisma, perché mette in questione l‟unità del collegio episcopale con il Papa. Perciò la Chiesa deve reagire con la

 punizione più dura, la scomunica, al fine di richiamare le persone punite in questo modo al pentimento e al ritorno all‟unità.A vent‘anni dalle Ordinazioni, questo obiettivo purtroppo non è stato ancora raggiunto. Laremissione della scomunica mira allo stesso scopo a cui serve la punizione: invitare i quattroVescovi ancora una volta al ritorno. Questo gesto era possibile dopo che gli interessati avevanoespresso il loro riconoscimento in linea di principio del Papa e della sua potestà di Pastore, anche secon delle riserve in materia di obbedienza alla sua autorità dottrinale e a quella del Concilio. Con

ciò ritorno alla distinzione tra persona ed istituzione. La remissione della scomunica eraun provvedimento nell’ambito della disciplina ecclesiastica: le persone venivano liberatedal peso di coscienza costituito dalla punizione ecclesiastica più grave. Occorre

Page 21: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 21/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

2121distinguere questo livello disciplinare dall’ambito dottrinale.Il fatto che la Fraternità San Pio X non possieda una posizione canonica nella Chiesa, non si basa in

 fin dei conti su ragioni disciplinari ma dottrinali. Finché la Fraternità non ha una posizionecanonica nella Chiesa, anche i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa.Bisogna quindi distinguere tra il livello disciplinare, che concerne le persone come tali, e il livellodottrinale in cui sono in questione il ministero e l‟istituzione. Per precisarlo ancora una volta:

 finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno statocanonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa. Alla luce di questa situazione è mia intenzione di collegare in futuro la PontificiaCommissione "Ecclesia Dei" – istituzione dal 1988 competente per quelle comunità epersone che, provenendo dalla Fraternità San Pio X o da simili raggruppamenti, voglionotornare nella piena comunione col Papa – con la Congregazione per la Dottrina della Fede.Con ciò viene chiarito che i problemi che devono ora essere trattati sono di naturaessenzialmente dottrinale e riguardano soprattutto l’accettazione del Concilio Vaticano

 II e del magistero post-conciliare dei Papi.

Gli organismi collegiali con i quali la Congregazione studia le questioni che si presentano(specialmente la consueta adunanza dei Cardinali al mercoledì e la Plenaria annuale obiennale) garantiscono il coinvolgimento dei Prefetti di varie Congregazioni romane e deirappresentanti dell‘Episcopato mondiale nelle decisioni da prendere.Non si può congelare l‟autorità magisteriale della Chiesa all‟anno 1962 – ciò deve essereben chiaro alla Fraternità. Ma ad alcuni di coloro che si segnalano come grandi difensoridel Concilio deve essere pure richiamato alla memoria che il Vaticano II porta in sél‟intera storia dottrinale della Chiesa.Chi vuole essere obbediente al Concilio, deve accettare la fede professata nel corso deisecoli e non può tagliare le radici di cui l’albero vive. 

Spero, cari Confratelli, che con ciò sia chiarito il significato positivo come anche il limitedel provvedimento del 21 gennaio 2009.Ora però rimane la questione: Era tale provvedimento necessario? Costituiva veramente una

 priorità? Non ci sono forse cose molto più importanti? Certamente ci sono delle cose più importantie più urgenti. Penso di aver evidenziato le priorità del mio Pontificato nei discorsi da me

 pronunciati al suo inizio. Ciò che ho detto allora rimane in modo inalterato la mia linea direttiva. La prima priorità per il Successore di Pietro è stata fissata dal Signore nel Cenacolo inmodo inequivocabile: "Tu … conferma i tuoi fratelli" (Lc 22, 32). Pietro stesso ha formulatoin modo nuovo questa priorità nella sua prima Lettera: "Siate sempre pronti a rispondere achiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1 Pt 3, 15).

Nel nostro tempo in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiammache non trova più nutrimento, la priorità che sta al di sopra di tutte è di rendere Dio presente inquesto mondo e di aprire agli uomini l‟accesso a Dio. Non ad un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha

 parlato sul Sinai; a quel Dio il cui volto riconosciamo nell‟amore spinto sino alla fine (cfr Gv 13, 1)– in Gesù Cristo crocifisso e risorto. Il vero problema in questo nostro momento della storia è cheDio sparisce dall‟orizzonte degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Diol‟umanità viene colta dalla mancanza di orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestanosempre di più.Condurre gli uomini verso Dio, verso il Dio che parla nella Bibbia: questa è lapriorità suprema e fondamentale della Chiesa e del Successore di Pietro in questo tempo.

 Da qui deriva come logica conseguenza che dobbiamo avere a cuore l’unità dei credenti.

 La loro discordia, infatti, la loro contrapposizione interna mette in dubbio la credibilitàdel loro parlare di Dio.Per questo lo sforzo per la comune testimonianza di fede dei cristiani – per l‘ecumenismo

Page 22: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 22/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

22– è incluso nella priorità suprema. A ciò si aggiunge la necessità che tutti coloro checredono in Dio cerchino insieme la pace, tentino di avvicinarsi gli uni agli altri, per andareinsieme, pur nella diversità delle loro immagini di Dio, verso la fonte della Luce – è questoil dialogo interreligioso. Chi annuncia Dio come Amore "sino alla fine" deve dare latestimonianza dell‘amore: dedicarsi con amore ai sofferenti, respingere l‘odio e l‘inimiciziaè la dimensione sociale della fede cristiana, di cui ho parlato nell‘Enciclica Deus caritas est. Se dunque l‘impegno faticoso per la fede, per la speranza e per l‘amore nel mondocostituisce in questo momento (e, in forme diverse, sempre) la vera priorità per la Chiesa,allora ne fanno parte anche le riconciliazioni piccole e medie.Che il sommesso gesto di una mano tesa abbia dato origine ad un grande chiasso,trasformandosi proprio così nel contrario di una riconciliazione, è un fatto di cuidobbiamo prendere atto. Ma ora domando: Era ed è veramente sbagliato andare anche inquesto caso incontro al fratello che "ha qualche cosa contro di te" (cfr Mt 5, 23s) e cercarela riconciliazione? Non deve forse anche la società civile tentare di prevenire leradicalizzazioni e di reintegrare i loro eventuali aderenti –per quanto possibile– nellegrandi forze che plasmano la vita sociale, per evitarne la segregazione con tutte le sueconseguenze? Può essere totalmente errato l‟impegnarsi per lo scioglimento di irrigidimenti e direstringimenti, così da far spazio a ciò che vi è di positivo e di ricuperabile per l‟insieme? Io stessoho visto, negli anni dopo il 1988, come mediante il ritorno di comunità prima separate da Roma siacambiato il loro clima interno; come il ritorno nella grande ed ampia Chiesa comune abbia fattosuperare posizioni unilaterali e sciolto irrigidimenti così che poi ne sono emerse forze positive per l‟insieme. Può lasciarci totalmente indifferenti una comunità nella quale si trovano 491sacerdoti, 215 seminaristi, 6 seminari, 88 scuole, 2 Istituti universitari, 117 frati, 164suore e migliaia di fedeli? Dobbiamo davvero tranquillamente lasciarli andare alladeriva lontani dalla Chiesa? Penso ad esempio ai 491 sacerdoti. Non possiamo conoscerel‟intreccio delle loro motivazioni. Penso tuttavia che non si sarebbero decisi per il

sacerdozio se, accanto a diversi elementi distorti e malati, non ci fosse stato l‟amore perCristo e la volontà di annunciare Lui e con Lui il Dio vivente. 

 Possiamo noi semplicemente escluderli, come rappresentanti di un gruppo marginaleradicale, dalla ricerca della riconciliazione e dell’unità? Che ne sarà poi? Certamente, da molto tempo e poi di nuovo in quest‘occasione concreta abbiamo sentitoda rappresentanti di quella comunità molte cose stonate – superbia e saccenteria,fissazione su unilateralismi ecc. Per amore della verità devo aggiungere che ho ricevutoanche una serie di testimonianze commoventi di gratitudine, nelle quali si rendevapercepibile un‘apertura dei cuori. Ma non dovrebbe la grande Chiesa permettersi di essereanche generosa nella consapevolezza del lungo respiro che possiede; nella consapevolezza

della promessa che le è stata data? Non dovremmo come buoni educatori essere capacianche di non badare a diverse cose non buone e premurarci di condurre fuori dallestrettezze? E non dobbiamo forse ammettere che anche nell‘ambiente ecclesiale è emersaqualche (solo qualche? nda) stonatura?

 A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, alquale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi conodio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il dirittoalla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo. Cari Confratelli, nei giorni in cui mi è venuto in mente di scrivere questa lettera, è capitato per casoche nel Seminario Romano ho dovuto interpretare e commentare il brano di Gal 5, 13 – 15. 

Ho notato con sorpresa l‘immediatezza con cui queste frasi ci parlano del momentoattuale: "Che la libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la caritàsiate a servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto:

Page 23: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 23/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

2323amerai il prossimo tuo come te stesso. Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno dinon distruggervi del tutto gli uni gli altri!"Sono stato sempre incline a considerare questa frase come una delle esagerazioni retoricheche a volte si trovano in san Paolo (?? Nda). Sotto certi aspetti può essere anche così.

 Ma purtroppo questo "mordere e divorare" esiste anche oggi nella Chiesa come espressione di unalibertà mal interpretata. È forse motivo di sorpresa che anche noi non siamo migliori dei Galati?

Che almeno siamo minacciati dalle stesse tentazioni? Che dobbiamo imparare sempre di nuovo l‟uso giusto della libertà? E che sempre di nuovo dobbiamo imparare la priorità suprema: l‟amore? Nelgiorno in cui ho parlato di ciò nel Seminario maggiore, a Roma si celebrava la festa dellaMadonna della Fiducia. Di fatto: Maria ci insegna la fiducia. Ella ci conduce al Figlio, di cui noitutti possiamo fidarci. Egli ci guiderà – anche in tempi turbolenti. Vorrei così ringraziare di cuoretutti quei numerosi Vescovi, che in questo tempo mi hanno donato segni commoventi di fiducia e diaffetto e soprattutto mi hanno assicurato la loro preghiera. Questo ringraziamento vale ancheper tutti i fedeli che in questo tempo mi hanno dato testimonianza della loro fedeltàimmutata verso il Successore di San Pietro. Il Signore protegga tutti noi e ci conduca sullavia della pace. È un augurio che mi sgorga spontaneo dal cuore in questo inizio di

Quaresima, che è tempo liturgico particolarmente favorevole alla purificazione interiore eche tutti ci invita a guardare con speranza rinnovata al traguardo luminoso della Pasqua.Con una speciale Benedizione Apostolica mi confermo. Vostro nel SignoreBENEDICTUS PP. XVI Dal Vaticano, 10 Marzo 2009

Ombre minacciose continuano ad addensarsi all‟orizzonte della umanità 

La Chiesa si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova usciràuna Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato,

dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti comequalcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda, come una risposta che hannosempre segretamente cercato. (Card. Ratzinger ora Benedetto XVI). 

«Cantate al Signore un cantico nuovo, la sua lode risuoni nell'adunanza dei santi » 

Siamo stati ammoniti di cantare al Signore un cantico nuovo. L'uomo nuovo sa qual è ilcantico nuovo. Il cantare è espressione di gioia, e, se pensiamo a ciò con un po‟ più di attenzione, èespressione di amore. Perciò colui che sa amare la nuova vita, conosce anche un cantico nuovo.

Dobbiamo dunque sapere cosa sia questa vita nuova, a causa del cantico nuovo. Infatti tuttoappartiene ad un Unico Regno, l'uomo nuovo, il cantico nuovo, il testamento nuovo.Perciò l'uomo nuovo canterà il cantico nuovo e farà parte del testamento nuovo. Non c'ènessuno che non ami, ma bisogna vedere che cosa ama.

Dunque non veniamo ammoniti a non amare, ma a scegliere l'oggetto del nostro amore. Ma checosa scegliamo, se prima non veniamo scelti? Perché non siamo in grado di amare, se prima nonsiamo amati. Ascoltate l'apostolo Giovanni: Amiamo anche noi, perché egli per primo ci amò . Tucerchi per l'uomo il motivo per il quale debba amare Dio, e non troverai affatto, se non perché Dio

 per primo lo ha amato. Colui che noi abbiamo amato ha dato sé stesso, ha dato affinché noi potessimoamarlo.  Che cosa egli abbia dato affinché noi lo amassimo, ascoltatelo in modo più chiaro

dall'apostolo Paolo: L' amore di Dio, dice, è stato riversato nei nostri cuori. Da dove? Forse da noi?No. Da chi dunque? Dallo Spirito Santo elargitoci. Avendo dunque tanta fiducia, amiamo Dio daDio. Ascoltate più chiaramente lo stesso Giovanni: Dio è amore , e chi dimora nell' amore , dimora

Page 24: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 24/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

24in Dio, e Dio dimora in lui. Non è sufficiente dire: L'amore è da Dio. Chi di noi oserebbe dire ciòche è stato detto: Dio è amore?. Lo disse colui che sapeva ciò che aveva. Dio, a farla breve, si offre anoi. Ci dice: Amatemi e mi avrete, perché non potete neppure amarmi, se non mi avrete.

O fratelli, o figli, o stirpe cattolica, o seme santo e supremo, o rigenerati e nati in modosoprannaturale in Cristo, ascoltate me, anzi per mezzo mio: Cantate al Signore un cantico nuovo.… Cantate con la voce, cantate con la bocca, cantate con i cuori, cantate con un com portamento

retto: Cantate al Signore un cantico nuovo…. » Dai «Discorsi» di Sant'Agostino vescovo (Serm. 34, 1-3.5-6; CCL 41, 424-426)

In un esorcismo riportato da Domenico Mondrone nel suo libro “  A tu per tu col Maligno”, Satana testualmente afferma: 

―Io copro di rovine il mondo, lo inondo di sangue e di lacrime; io deformo ciò che è bello, rendosordido ciò che è puro, abbatto ciò che è grande; faccio tutto il male che posso e vorrei poterloaumentare fino all‟infinito. Io sono tutto odio, niente altro che odio. Se conosceste la profondità,l‟altezza e la larghezza di questo odio, avreste una intelligenza più vasta di tutte le intelligenze chevi furono fin dal principio del mondo, anche se queste intelligenze fossero riunite in una sola. E

quanto più odio, tanto più soffro, ma il mio odio e le mie sofferenze sono immortali come me, perché io non posso più odiare, come non posso che vivere sempre. Ciò che accresce in me questa sofferenza,ciò che moltiplica questo odio è il pensare che io sono stato vinto, che odio quindi inutilmente e che

 faccio tanto male per nulla. Ma che dico per nulla? No, una gioia la ho, se posso chiamarlatale; è l‘unica gioia che io abbia; quella di uccidere le anime per le quali Egli ha versato ilSuo sangue, per le quali è morto, risorto e salito in cielo. Ah, si! Io rendo vana per molti la Suaincarnazione, la Sua morte; le rendo vane queste cose per le anime che uccido. Capite? Uccidereun‟anima! Egli l‟ha creata a Sua immagine e somiglianza, l‟ha amata di un amore infinito, per lei fucrocifisso. Ma io quest‟anima gliela prendo, gliela rubo, la uccido e la perdo con me. Io quest‟animanon la amo, ma la odio solamente; eppure essa mi ha preferito a Lui. Come mai io dico queste cose?

Vi potreste convertire anche voi! Potreste scappare da me! Eppure debbo dirle queste cose, perché Egli mi costringe. Volete sapere quanto io soffro e quanto odio? Io sono capace di odio e di dolorenella stessa misura in cui ero capace di amore e di felicità. Io, Lucifero, sono Satana, l‘avversario.In questo momento io ho tutta la terra nel mio pensiero, tutti i popoli, tutti i governi, tutte le leggi.Ebbene io tengo la direzione di tutto il male che si prepara. E, dopo tutto, quale vantaggio me neviene? Io sono stato vinto già prima! Tuttavia qualche vantaggio l‟ho ricavato; io Gli uccido delleanime, delle anime immortali, delle anime che Egli ha pagato sul Calvario‖.

Le tentazioni cui viene sottoposto Gesù sono legate al "tempo". Satana è disposto a fare un passo indietro, per facilitare il Suo intervento nella storia e impedire la carneficina di anime. MaGesù sapeva di non poter abbreviare i tempi della Instaurazione del Regno, per non contravvenire

alla volontà del Padre, che vuole le creature co-protagoniste con-sapevoli. Nell‟Orto dei Getsemanidirà «Passi per me questo calice» «Sia fatta la Tua volontà, Padre, e non la mia».

Mt 4,1-11; Mc 1,12-13; Lc 4,1-13.   Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatoreallora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio , dì che questi sassi diventino pane». Ma eglirispose: «Sta scritto:  Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca diDio». Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e

  gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuoriguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo

 piede». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:  Non tentare il Signore Dio tuo». Di nuovo il diavololo condusse con sé  sopra  un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro

 gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». Ma Gesù gli rispose:«Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto». 

Page 25: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 25/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

2525 “GUAI A VOI, SCRIBI, FARISEI [MODERNISTI] , IPOCRITI!

Di Don Curzio Nitoglia 23 febbraio 2009 (http://www.doncurzionitoglia.com/guaiavoi.htm).

Propongo un passaggio della Santa Scrittura, per mostrare ai fedeli come la nuova dottrinasui rapporti tra cristianesimo e giudaismo sia contraria alla Fede del Vangelo (non alla

dottrina della ―razza pura‖), all‘interpretazione comune datane dai Padri e, quindi, allaFede cattolica. Questo è un esempio lampante di neomodernismo esegetico che hastravolto il significato (o lo ―spirito‖ del Vangelo) per restare solo alla ―lettera‖, propriocome l‘esegesi farisaica deformava il  significato dell‘Antico Testamento. Ora ―lo spiritovivifica, mentre la lettera uccide‖, insegna san Paolo. Il lettore potrà giudicare da sé, poichél‘opposizione di contraddizione tra l‘interpretazione tradizionale (e infallibile) dei Padriecclesiastici e quella degli esegeti ―conciliari‖ è evidente, la si mostra e non la si dimostra.

Il Vangelo (“Verbum Domini manet in aeternum”) Nel Vangelo secondo Matteo al capitolo 23, Gesù scaglia sette ―Guai a voi‖ contro

scribi e farisei (vv. 1-39).Sarà utile studiarli e capirne il significato, per vedere quale è il vero spirito e la Fede

cristiana (i quali nulla hanno a che spartire con l‘odio razziale) nei confronti delGiudaismo farisaico e post-biblico.

«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi ed i farisei. Fate tutto ciò che vi dicono, ma non  fate ciò che fanno, poiché dicono ma non fanno. Legano carichi insopportabili e pesanti e liimpongono sulle spalle degli uomini, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. fannotutte le loro opere per essere ammirati dagli uomini (...).

«Guai a voi , scribi e farisei ipocriti, perché chiudete in faccia agli uomini la porta del Regno deicieli. Voi, infatti, non vi entrate e non permettete che vi entrino coloro che vorrebbero entrarvi.

«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché girate per mare e per terra per fare anche un solo proselito e, fatto che sia, ne fate un figlio della geenna, due volte più di voi.

«Guai a voi , guide cieche, che dite: “se uno giura per il Tempio, non vale; ma se uno giura  per l‟oro del Tempio resta obbligato”. Stolti e ciechi! Cosa vale di più: l‟oro, o il Tempio che rende sacrol‟oro? ... Chi giura per il Tempio giura per Esso e per Colui che lo abita... 

«Guai a voi , scribi e farisei ipocriti, perché pagate le decime della menta e poi tralasciate le cose più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia, la fedeltà. Bisognava fare queste ultime cose enon omettere le prime. Guide cieche, che col filtro togliete il moscerino e poi ingoiate il cammello!

«Guai a voi  , scribi e farisei ipocriti, che purificate l‟esterno del bicchiere e del piatto, mentrel‟interno è pieno di rapina e d‟intemperanza. Fariseo cieco, purifica prima l‟interno del bicchiere,

affinché anche l‟esterno diventi puro.«Guai a voi , scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, i quali dall‟esternoappaiono belli, ma dentro son pieni di ossa di morti e di ogni immondezza. Allo stesso modo anchevoi all‟esterno sembrate giusti agli uomini, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di in iquità.

«Guai a voi , scribi e farisei ipocriti, che edificate i sepolcri ai Profeti e dite:“Se fossimo vissutiai tempi dei nostri padri, non saremmo stati i loro complici nel versare il sangue dei Profeti”. In talmodo testimoniate contro voi stessi che siete figli di coloro che uccisero i Profeti e allo stesso tempocolmate la misura dei vostri padri.

«Serpenti, razza di vipere , come potete sfuggire alla condanna della geenna? Per questo, ecco,io vi mando i Profeti e voi ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, ne flagellerete altri nelle vostre

sinagoghe e li perseguiterete di città in città. Sicché ricadrà su di voi tutto il sangue innocenteversato sulla terra, a cominciare dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, che voiuccideste tra il santuario e l‟altare. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i Profeti e lapidi coloro

Page 26: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 26/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

26che ti sono stati inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figlioli, allo stesso modo con cuiuna gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ai, ma voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi saràlasciata deserta. Vi dico, infatti, che non mi vedrete più finché non direte: “Benedetto Colui c heviene nel nome del Signore”». 

La Tradizione (“ Nihil immutetur quod traditum est ”) 

Il commento fatto dai Padri, dai Dottori e dagli esegeti approvati, ci fa capire ilsignificato di queste righe, e soprattutto lo spirito anti vetero-testamentario e innovatoredei farisei, simile a quello dei modernisti e neo-modernisti, i quali parlano di ― Antica 

  Alleanza mai revocata‖,  ―ebrei [post-biblici] Fratelli maggiori e prediletti nella Fede‖. Io milimiterò a riportare i commenti che evidenziano tale ―eresia gnostico-farisaica‖ e neo-modernista, e lascio al lettore il compito di approfondire il significato spirituale delle settemaledizioni lanciate da Gesù contro il fariseismo e implicitamente contro il modernismo.San Paolo ci ha ammonito:―Se anche io dovessi insegnarvi un Vangelo diverso, siaanatema‖. Il significato del Vangelo è quello che ci hanno trasmesso i Padri della Chiesa enon quelli ―conciliari‖ e ―post-conciliari‖.

Errore del fariseismoGli autori ci spiegano che Gesù indirizza alle folle e ai suoi discepoli, una tremenda

invettiva contro la falsa dottrina e il malcostume dei farisei : ―al buono annuncia benedizioni -scrive ORIGENE - e al cattivo guai o minacce, affinché invochi misericordia‖. Essi avevanocominciato a corrompere il significato dell‘A.T. in senso millenarista materiale e gnosticogià a partire da 175 anni circa prima dell‘avvento di Gesù.

Gli scribi avevano il compito di studiare, insegnare e interpretare la legge;I farisei erano la setta politico-religiosa più importante a partire dal 175 a.C. , che ha

informato del suo spirito talmudico e gnostico il Giudaismo post-biblico e anti mosaico-

cristiano, ossia il Giudaismo moderno che rigetta JHWH, la Legge, i Profeti e Cristo, per ilculto del popolo di Israele vero Signore e padrone del mondo , che oggi è presentato de facto daBenedetto XVI come ―redentore immanente‖ grazie alla shoah, cfr. il ―caso Williamson‖.

«Gesù condanna spesso le loro [degli scribi e farisei, nda] interpretazioni personali errate e soprattutto i loro costumi, che erano quasi sempre in contraddizione con ciò che andavano

 predicando». Nostro Signore distingue l‘insegnamento dei farisei, conforme alla Leggemosaica, e dice di osservare le cose insegnate da essi, se seguono Mosè; però ove se nedistacchino non vanno seguiti; soprattutto non bisogna imitare la loro vita pratica, che èsempre in contrasto con l‘insegnamento delle Scritture.

Il farisaismo si staccherà sempre più dal mosaismo a partire dal Venerdì Santo (33 d.C.)

e dalla caduta di Gerusalemme (70 d.C.), sino a diventare una contro-chiesa gnostica antivetero-testamentaria, la ―Sinagoga di Sàtana‖ di cui parla l‘Apocalisse di S. Giovanni (II, 9);perciò Gesù nel 30 d.C. li considera in parte, in teoria, come seguaci, , di Mosè; ma giammai in pratica, data la loro ipocrisia. Per cui consiglia alle folle di seguirli quando parlano come―assisi sulla cattedra di Mosè‖ secondo lo spirito dell‘Antico Testamento e non quandoparlano come dottori privati, innovatori millenaristi-gnostici, che rinnegano Abramo,Mosè e quindi Gesù Cristo stesso. Infatti essi «caricano la coscienza degli ebrei... anche diinnumerevoli precetti fondati su tradizioni [càbale, nda] puramente umane [spurie, nda]».

Nel Vangelo di Luca (XI, 52) Gesù lancia un‘altra accusa ai farisei:«Guai a voi  , dottori della Legge, perché vi siete impossessati della Chiave della scienza: non

siete entrati voi e impediste coloro che vogliono entrare!».S. AMBROGIO commenta: «Usurpando il compito di far conoscere Dio, in realtà sono di

ostacolo agli altri ed essi stessi non riconoscono ciò che professano».

Page 27: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 27/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

2727La ―chiave della scienza‖ è ―la Legge - commenta S.  CIRILLO  DA GERUSALEMME - : la

Legge è figura di Cristo, i farisei avrebbero dovuto, grazie alla Legge e ai Profeti, aprire aifedeli le porte della conoscenza di Cristo‖. 

La scienza sacra o la Legge mosaica era totalmente ordinata alla fede nel Cristo. I fariseisi sono appropriati della Legge e ne hanno cambiato il significato (da spirituale in materiale etemporale, da universale in nazionale, da divino in razzista, da cristiano in giudaico-farisaico) e l‘hanno stravolta dal suo fine, Cristo, per dirigerla verso la gnosi talmudico-cabalistica; ―Non sono entrati ed impediscono ai fedeli di entrare‖. Dove non sono entrati,pur possedendo la chiave della Legge? Certamente non nella conoscenza del mosaismo,che possedevano per averlo stravolto; ma nella Verità stessa sussistente, ossia in Cristo,nella Nuova ed Eterna Alleanza, nel Regno dei Cieli; essi da falsari del significato o spiritodella Scrittura non vi possono entrare, son condannati alla geenna, e cercano di impedire anche al

  popolo dei semplici fedeli di entrarvi, proponendo loro le favole cabalistico-talmudiche al postodell‟Antico e Nuovo Testamento. Il popolo è meno responsabile e colpevole dei capi, ma siccomeCristo ha fatto segni, miracoli ed ha insegnato la vera interpretazione della Legge mosaica,poteva discernere il vero insegnamento del Vangelo cristiano da quello falso dei farisei;tuttavia vi era l‘ostacolo che può diminuire la colpa dei semplici, ossia il fatto che i loroCapi religiosi insegnassero che Gesù era l‘eretico contro la Legge e i Profeti (mentre eratutto il contrario); il semplice fedele -oggettivamente- se ha seguìto i farisei ha errato in sé,ma soggettivamente o nel suo cuore, solo Dio sa se vi sia stata ignoranza invincibile che scusada ogni colpa, oppure parzialmente vincibile che rende la colpa veniale, o addirittura totalmentevincibile che renderebbe la colpa mortale. Comunemente si insegna che il peccato dei capi fuoggettivamente e soggettivamente grave (la loro “ignoranza” era affettata o voluta, il cheaggrava la colpa); mentre quello del popolo fu oggettivamente o in sé grave, ma soggettivamente, onella coscienza di ogni fedele, veniale, a causa della circostanza scusante dell‟autorità degli scribi e

 farisei assisi - apparentemente e non realmente - sulla cattedra di Mosè.

Gnosi farisaicaI farisei si compiacciono di essere chiamati ―maestri‖, i modernisti ―gran -maestri‖,

mentre Gesù ricorda che uno solo è il Maestro per essenza, Dio, mentre gli altri sonomaestri per partecipazione; inoltre vi sono maestri veri, che insegnano la verità e maestrifalsi, che insegnano l‘errore, come gli gnostici che pretendono di avere le loro tradizioni ocàbale e di insegnarle ai loro adepti o discepoli, proprio come i farisei.

«  Ma il vizio che Gesù fùstiga forse più duramente in essi, con sette apostrofi, è l‟ipocrisia,tanto che il termine ―fariseo‖ è diventato in tutte le lingue sinonimo di ipocrita». 

I farisei sostenevano - contrariamente a Mosè - che «giurare per il Tempio... nonobbligava, mentre obbligava giurare per l‘oro del Tempio... infondendo nel popolo unsacro rispetto per le ricchezze... Gesù controbatte energicamente la loro dottrina». Il cultodell‘oro, del ―vitello d‘oro‖, contro cui si era battuto 1300 anni avanti Cristo Mosè,ritornava, ai tempi di Gesù, insegnato e non solo praticato dai farisei. Perciò non è esattoasserire che Gesù invita sic et simpliciter  a credere all‘insegnamento dei farisei ma a nonvivere come loro; Egli invece distingue il fariseismo quando parla ―dalla cattedra di Mosè‖(Magistero autentico dell‘A.T., ossia mosaico), cioè quando insegna ciò che Dio rivelò aMosè e che ci è pervenuto tramite i Profeti dell‘A.T., gli Apostoli del N.T. (Magisteroautentico del N.T., vale a dire petrino), e l‘insegnamento modernizzante ed innovativo oanti-mosaico dei farisei, che insegnavano la ―Càbala spuria‖, la gnosi e il talmudismoincipiente. Così è lecito seguire i Pontefici ―conciliari‖ quando insegnano ciò che la Chiesaha sempre insegnato e non ascoltarli quando innovano modernisticamente.

Page 28: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 28/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

28Essi chiudono la porta del Regno dei Cieli, non vi entrano e non vi fanno entrare

neppure gli altri. S.  GIOVANNI CRISOSTOMO commenta: «Non solo si sottraggono ai lorocompiti, ma corrompono anche gli altri. Uomini di questo genere sono una peste, perché inrealtà hanno come unico scopo la perdizione degli uomini, vedi S. Paolo 1ª Tess. II, 15».

Mentalità sanguinaria farisaica: “odium iramque Judaeorum”  Per quanto riguarda i Profeti uccisi, «la storia del popolo ebreo insegna che esso fu

assai spesso ribelle ai Profeti inviatigli da Dio.... gli ebrei contemporanei di Gesù,ornavano, restauravano, erigevano di nuovo e veneravano i loro sepolcri, vantandosi diessere immuni dalle colpe di cui si erano macchiati i loro antenati nei confronti dei Profeti.Gesù non rimprovera il loro rispetto verso gli antichi Profeti, ma sottolinea che il loroatteggiamento verso di Lui, il Messia, è identico a quello tenuto dai loro padri verso i Profeti,

 perché, nonostante i suoi miracoli e la sua dottrina, tramano contro di Lui e altrettanto faranno inseguito con gli Apostoli. Non importa che a parole condannino la condotta dei loroprogenitori, ciò che conta è solo il fatto che nel loro intimo essi mantengono una disposizioned‟animo uguale ed anche peggiore di quella dei loro avi... ciò che i loro antenati non giunsero a fare,mettere a morte il Messia, il Figlio di Dio, essi lo faranno, colmando così la misura della colleradivina, che ricadrà su loro e su tutto il popolo d‟Israele». I neo-modernisti, con la teoria della―ermeneutica della continuità‖, sono peggiori dei farisei, poiché mentre i secondiinnalzano monumenti ai Profeti uccisi dai loro padri e non da loro stessi, i primicostruiscono - nel post-concilio - monumenti alla Tradizione che loro stessi hanno cercatodi uccidere durante il concilio Vaticano II.

S. AMBROGIO commenta: «I giudei, edificando tombe ai Profeti, condannavano gli attidei loro padri, ma, imitando nel contempo i crimini dei loro progenitori, ritorcevano su disé la condanna. Infatti, edificando tombe per i Profeti, condannavano il delitto di coloroche li avevano messi a morte; ma imitandone le scellerate azioni, si dichiaravano essi stessieredi delle iniquità paterne... E non potranno essere assolti dalla loro iniquità ereditariaquelli che, crocifiggendo il Figlio di Dio, colmarono i crimini dei loro padri».

Gesù li chiama ―serpenti, razza di vipere‖ e S. GIOVANNI CRISOSTOMO commenta: «Egliintende dire: Voi siete figli malvagi di padri malvagi, peggiori anche dei vostri antenati»,mentre S.  GIROLAMO  osserva: ―Siccome da vipera nasce vipera, così da genitori malvagi esanguinari nascono figli malvagi e sanguinari‖. S. TOMMASO D‘AQUINO commenta: ―Serpenti,razza di vipere, il serpente è un animale velenoso ed uccide col suo veleno: così i fariseison chiamati serpenti, poiché hanno ucciso i Profeti. Per quanto riguarda la vipera si diceche partorendo muore, poiché il feto corrode le viscere della madre: così i farisei, essendomalvagi, vituperavano i loro padri‖. Ancora il CRISOSTOMO spiega: «Il loro istinto omicidae la loro sete di sangue li hanno spinti a compiere tante violenze... sono uomini sanguinari».

Inoltre Gesù «mette in luce lo spirito criminale che animava i farisei, profetizzando iltrattamento iniquo che essi in seguito riserveranno ai predicatori del Vangelo».

“Synagogae Judaeorum fontes persecutionum” (TERTULLIANO)Gli atti degli Apostoli e i più antichi scrittori cristiani, sono concordi nell‘affermare che

«le prime persecuzioni contro i cristiani furono progettate nelle sinagoghe degli ebrei».Gesù considera - spiega S. GREGORIO DA NISSA - responsabile il popolo d‘Israele di tutti i

crimini commessi dall‘assassinio di Abele (Gen. IV, 8-10) sino a quello di Zaccaria l‘antico,figlio di Giòjada; altri lo interpretano come il padre di S. Giovanni Battista ―ucciso perchédifensore della purezza della Madonna‖. 

«È chiaro che Gesù considera il popolo ebraico come un‘unità morale dall‘inizio dellasua esistenza sino al presente. Le uccisioni dei Profeti sono presentate, di conseguenza,

Page 29: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 29/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

2929come crimini nazionali. L‘uccisione di Gesù fece traboccare la misura della sopportazionedivina. Il castigo provocato dal deicidio colpì, per la ragione suddetta, tutta la nazione...Gerusalemme fu distrutta, e con essa anche il Tempio, e gli ebrei furono cancellati dalnovero delle nazioni», onde vi è una responsabilità collettiva del giudaismo post-bibliconel deicidio, conclude S. GIOVANNI CRISOSTOMO. 

Questa pagina del Vangelo ci fa capire come lo spirito che animava i farisei cheuccisero Gesù sia lo stesso che anima i neo-modernisti che cercano di distruggere laChiesa. Ma come Gesù, vero Dio e vero uomo, risorse glorioso e trionfante, così la ChiesaCorpo Mistico di Cristo, che ha un elemento umano e uno divino, può essere insozzataquanto alla componente umana, resta però ―senza ruga né macchia‖ quanto a quellodivino e ―le porte dell‘inferno non prevarranno contro Essa‖. 

«I giudei (che) hanno ucciso il Signore Gesù, non piacciono a Dio. Vogliono impedircidi predicare il Vangelo di modo che i pagani non si salvino” (1 Tess., II, 14)

L‘amore, sì l‟amore, questo sconosciuto. Come sconosciuto è lo Spirito Santo, Colui che

suggerisce l‟azione , l‟azionista. Appurati i Guai, è il momento di guardarsi da tutti gli attacchi. NeI cuori non dobbiamo più portare odio e nemmeno risentimento. Conoscerete esaprete quello che dobbiamo fare. E di conseguenza, comportiamoci secondo il Vangelo.Studiare la conversione di Sant‟Agostino significa studiare il lungo, tortuoso, dolorosocammino di un grande pensatore che fa e disfà i suoi pensieri finché non ha trovato ciò che cercava.

Le forze che sospingono i santi, sono tre: il coraggio della verità, della giustizia edell‘amore, l’amore per la verità amata e cercata con tutta l’anima‖ (Il Maestro Interiore,pag. 17).  Non si può dire la Verità senza Amore, senza farla apparire arida e inconsistente.

L‘ Amore è l’essenza della Verità. Deus Caritas Est. E la Verità la si indica mostrandola.

Ecco nuovi Guai…Dalla Legge mosaica alle Beatitudini. Ciò che ci proviene dall‟interno Nel Vangelo di Luca le beatitudini, che sono quattro, anche qui sono accostate ai "guai".Quattro Guai. Queste beatitudini hanno un carattere assai attuale e sono meno note:

«Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio.Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.Beati voi che ora piangete, perché riderete.Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e

respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quelgiorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli.  Allo stesso modoinfatti facevano i loro padri con i profeti. » (Luca 6,20-23)

« Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi». 

 Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. » (Luca 6,24-26)Ma cosa succede? Perchè Gesù passa dai GUAI dei Farisei, ben riportato da Don Curzio

Nitoglia, ai GUAI dei Ricchi e dei Gaudenti, che solo il medico Luca, l‘«intervistatore di Maria»riporta nei vangeli, con un discorso capace di suscitare un forte discernimento in ciascuno di noi?

Dio ci ha creati per essere felici, ma questa felicità può essere vissuta nella pienezza soloquando l‘umanità intera sarà «redenta». Nel sermone della montagna a cui segue l‟incontro conil Giovane Ricco, Gesù ci apre gli occhi e ci ammonisce: ―Beati  voi poveri… ma guai a voi

Page 30: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 30/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

30ricchi‖. Gesù parla di chi ha maggiori possibilità di aprirsi a Lui e al Suo Regno felice, perchè loinvocano, perchè hanno bisogno del Suo aiuto: i Beati. Chi ha tutto, è chiuso nel suo presente enei suoi averi. Eppure il Guai è uno stare attenti, che c‘è un Giudizio che prima o poi passa.

Nel contempo tramite Luca Gesù ci mette in guardia da coloro che, per brama di potere ericchezza impoverisce il genere umano, rimpiazzando i Suoi frutti con quelli iniqui, artificiali,propagandati anche tramite i Falsi Profeti. Questa è la nuova religione e i loro i sacerdoti.

In questi tempi, a volte di siccità e di aridità spirituale, Signore, concedi alla Tua Chiesa la forzadi stendere le sue radici verso la Tua fonte, per produrre frutti di bontà, di amore e di accoglienza.Dona ai governanti e ai potenti della terra la volontà e la forza di impegnarsi per il bene comune,affinchè tutte le forme di miseria e di povertà vengano combattute, in nome della giustizia edell‟uguaglianza di ogni uomo. Ravviva in noi la fede nella Tua Resurrezione, perchè sia il

 fondamento ed il principio della speranza per una vita aperta a Dio e ai fratelli in necessità. Tu checi hai invitati a consumare la Tua Eucaristia, fa che la Comunione alla Tua stessa Vita rinnovi lanostra esistenza e la introduca nell‟amore evangelico che non conosce confini. 

Ora è bene sapere che le matrici o strutture di peccato, elaborate dai sionisti, da coloroche lottano contro Dio attravero la cultura della morte, oggi convergono nel Codex Alimentarius, lasintesi di tutti i mali sociali. Del processo fanno parte i sacerdoti dell‘ingegneria genetica oOGM, che offrono al governo stegocratico di perseverare nel proposito di sterminio e guadagno, conl‟iniquo camuffamento di un piano di sviluppo ecosostenibile, che è invece involuzione biologica edistruzione dei codici immunitari del genere umano. L‘intento è influire sulla perfezionespirituale delle creature divine; sulla consapevolezza di essere dotati di anima e spirito ; edirettamente sulle proprietà intrinseche del terzo occhio fotoricettivo e spirituale, che coincide con la

 ghiandola pineale o epifisi. Questa è di fatto un laboratorio di droghe «illegali». Dopo 72 ore di buio,di digiuno (solo acqua), di meditazione, si riattiva e incomincia a produrre pinolina, conosciuta

come l‟ormone quantico. Ciò avviene per mezzo dell‘interazione tra mela-tonina e triptofano.Il prof. Luigi Di Bella è stato contrastato dai sionisti a causa delle sue cure, per la potenzialitàdata a questa ghiandola. E non la conoscono solo loro, ma anche la Chiesa. Dove sarebbe,infatti, la centralina di questo ricetrasmettitore quantico, se non in un organismo in grado disecernere tutte quelle sostanze capaci di attivare un campo magnetico o allucinogeno? La Luce diCristo si manifesterà, infatti, nella potenza dello Spirito Santo, nel giudizio in piccolo, o meglionella nostra coscienza cristiana, di cui abbiamo già conoscenza attraverso il deposito della Fede.

I nemici di Dio pensano di aver capito PROPRIAMENTE come funziona la vita, e da dovequesta prende origine. Pensano di aver capito la "formula" di Dio. Anche perché, a differenzadella maggior parte di noi cristiani, sanno che il Peccato Originale consistette, concretamente, in

una ibridazione. E, si dicono: «oggi non faremmo gli errori del Capostipite: oggi sappiamo checi vuole un gamete maschile ed uno femminile. E, utilizzando anche noi uteri in affitto (nonnecessariamente umani o vedi il caso della clonazione della pecora Dolly del "mammo" dell'Oregon,Thomas Beatie, il transessuale nato donna e diventato uomo, che il 13 febbraio 2010 annuncio diessere di nuovo incinto per la terza volta) possiamo essere "come" Dio. E questa volta ci andràbene». Contemporaneamente, vogliono impedire anche così l'azione redentiva di Gesù Cristo a livello biologico. Perché ci vedono come ancestri. Magari, sanno di avere il DNA più"puro" della maggior parte dell'umanità. E sarà che la stessa ricerca o progetto del GENOMAumano, finanziata da Bill Clinton, che ha fornito elementi, mantenuti segreti alla comunitàscientifica e con cui è possibile stabilizzare gli interventi di ingegneria molecolare.

L‘uomo contaminato e assoggettato a Satana, persevera nell‘opera dia-bolica iniziale dimanipolazione e separazione dell‘anima dal corpo. 

Page 31: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 31/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

3131Per il resto, Satana, agisce, sulla parte ancestre di noi: denaro, sesso, potere, produzione

di energia in sostituzione della forza fisica e della fatica dell‘uomo, medicina e farmaco peralleviarci dalle pene e dal dolore, ed il cibo, reso dipendente dalle multizionali.

Lucifero, invece, interviene sempre sulla forma umana più originale fra le creature: il liberoarbitrio. Ed ora più che mai, dopo che Satana ha predisposto la natura perchè accogliessepienamente il messaggio Illuminista di Lucifero, ecco che la superbia, l‟odio, l‟orgoglio, arrivanoa far sembrare gli esseri decaduti, simili a Dio. Spetta agli uomini di Chiesa ricordare sempre,con il rito del Memoriale della Morte e Resurrezione di Gesù, che noi siamo stati giàliberati da questo Male, ma che ad ognuno spetta il compito individuale di « scegliere ».

La melatonina è un ormone prodotto da una ghiandola posta alla base del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi), che agisce sull'ipotalamo ed ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. E'una molecola intelligente dalle molteplici funzioni. Opera in modo selettivo e agisce cioè soloquando e dove è necessario. La melatonina migliore è di origine vegetale e la si estrae dal cacao . E‟ connessa al cervello ed al sistema neuroendocrino-ormonale e nervoso tramite una complessa rete dicollegamenti. E‟ la chiave per la comprensione dell‟invecchiamento  , semplicemente perché essa

controlla dalla nascita alla morte la quotidiana variabilità degli ormoni (ciclo circadiano)che regolano tutte le funzioni del nostro organismo. E‟ assolutamente provato che la melatoninamigliori l’efficienza del nostro sistema immunitario aumentando le nostre difese naturali 

 preservarvandoci dalle malattie in genere (influenze, raffreddori ecc.). La melatonina fu scopertae isolata nel 1956 da Aaron Lerner. I primi impieghi a scopo terapeutico risalgono al 1969 con lesperimentazioni Di Bella che ne intuì un potenziale terapeutico. Questa viene sintetizzata osecreta di notte dalla ghiandola pineale;   poco dopo la comparsa dell‟oscurità le sueconcentrazioni nel sangue aumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le 4 di notte

 per poi ridursi gradualmente all‟approssimarsi del mattino (per questo si consiglia di dormire).L‟esposizione alla luce inibisce la  produzione della melatonina in misura dose-dipendente. Dal

1992 furono avviate ricerche per dimostrare l‘effetto sulla riduzione dei radicali liberi.Date le proprietà della melatonina di essere sia idrosolubile che liposolubile (proprietàrara in natura), la molecola è in grado di diffondersi in ogni parte dell'organismo , superandopersino la barriera ematoencefalica del cervello e quella placentare,  proteggendo dunque qualsiasi cellula del corpo. Ciò la rende di gran lunga versatile ed è la più potente rispettoagli antiossidanti conosciuti. Arriva dappertutto.

Inoltre, la melatonina è presente in concentrazioni relativamente elevate nel nucleo cellulare ,associandosi strettamente alla molecola di DNA: pur non conoscendo la modalità diquesto legame, si è scoperto che la melatonina possiede una capacità senza pari di proteggere eriparare le molecole di DNA dai radicali liberi. Risulta dunque essere un fattore chiave nella

 prevenzione del cancro. La melatonina non è registrata come farmaco in nessuno stato membrodella Comunità Europea. A questo fatto contribuisce molto la legislazione sui brevetti di varistati europei (fra i quali l'Italia), in cui vige il principio per il quale le sostanze naturali nonsono brevettabili. La mancata registrazione nel prontuario farmaceutico per il principiodella libertà di cura non ne vieta la prescrizione medica, ma ne rende assente il mercato econcretamente difficile il reperimento. Con il Codex Alimentarius, che vuole codificare glialimenti «leciti», la vogliono mettere formalmente fuori legge. La «loro» legge.

La Melatonina protegge il DNA. E se fosse lei, la molecola necessaria, perché venga esplicatonella sua interezza l'effetto benefico del DNA del Figlio dell'Uomo, che assumiamo in noi quando

  prendiamo l'Eucarestia? L'effetto che consiste in una riattivazione ed una sintonizzazione

piena, come era ai tempi del Capostipite Adamo, della "pigna", al Pensiero Divino?

Page 32: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 32/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

32Intimo Sposa 

Purtroppo, di fronte a tanto sapere, all‘interno della Chiesa, in attesa di nuovi ordini edisposizioni, regna l‘appalto del pettegolezzo sul "sanctasanctorum" del Vaticano. Allora,nei tempi in cui gravitavo in quelle prebende, era detenuto, a suo dire, in esclusiva, da unNapoleonide, Monsignor Luigi del Gallo di Roccagiovine, unus ex septem qui adstant anteDominum, cameriere segreto di Sua Santità, che era perciò addentro alle segrete cose. Direcente la sua intimità pluriennale con una sequela di Papi ha colmato la misura, e gli haprocurato la defenestrazione e la conseguente carica di Vescovo.

Gigi del Gallo era stato uno dei nostri. Anzi lo lo ricordo giovanissimo, prima ancorache ci facessimo gesuiti, quando giocavamo insieme al Brasiliano sull'Aurelia, con la LegaMissionaria Studenti del Padre Haeck e del Padre Pellegrino, due gesuiti eccezionali per

entusiasmo missionario, per intelligenza e finezza di umorismo. Il secondo morirà acinquant'anni ragionando con me di Paradiso, mentre io ammirerò il suo coraggio e la suaumiltà nel chiedermi nozioni teologiche sulla vita ultraterrena. Io ne so proprio poco. Mipare che la corsa nel sacco al Brasiliano la vincesse Del Gallo, ed era naturale, data la suanotevole altezza. Ma la gara di lentezza in bicicletta su di un percorso di dieci metri lavinsi io.

Gigi dovette uscire dalla Compagnia e "tornare nel secolo" per una malattiadiagnosticata, ma che in seguito, grazie a Dio, si dimostrò inesistente. Studiò senzasgobbare troppo - come sacerdote secolare. La sua figura imponente, il suo perfettofrancese, i suoi modi finissimi e la nobiltà dei natali lo portarono inevitabilmente ad essere

cameriere segreto di Pio XII, accanto alla cui figura ieratica Gigi non creava stonature.Controllate pure le foto ufficiali. Col Pontificato seguente, che sfigurava era GiovanniXXIII. "Monsignore, la prego, vada un po' più piano,- gli diceva il Papa, "non vede che hoil pancione?".

Papa Roncalli, al contrario di Pacelli, che era inappuntabile, era molto trasandato.Spesso si sporcava l'abito e occorreva cambiarglielo. L'occhio vigile di Gigi notò subito chele bretelle da prete del Papa trasparivano dalla sottana bianca. Il solerte cameriere dovetteallora percorrere l'intera via Nazionale, prima di trovare un negoziante fornito di candidistraccali, il quale si commosse nell'intimo e fu ripieno d'orgoglio sentendo dire cheurgevano al Papa. Ma il vero merito dell'impresa è di Monsignor del Gallo.

Papa Giovanni non aveva sufficiente autonomia per le lunghe cerimonie in San Pietro.Fu creata allora per lui un'apposita liturgia. In mezzo a due chierici con candela accesa,girava l'angolo dell'altare e scompariva misteriosamente per un po', per ricomparireinaspettatamente dall'altra parte, sempre tra due candele.

Quel Pontefice buontempone non voleva mai mangiare da solo, come aveva fattoinvece Pio duodecimo, che sembrava vivere di Spirito Santo. Giovanni amava la buonatavola e il buon vino. Usci dal Vaticano di nascosto cento e una volta "per prendere aria",vestito di nero e in macchina modesta, all'insaputa delle autorità italiane. Gigi trepidavaper un eventuale incidente o per un controllo di polizia, il Papa invece se ne infischiavaaltamente. Lavorava poco (al contrario di Pio XII, che era infaticabile), ma in compenso

faceva lavorare i collaboratori, che sapeva scegliere bene. Alla domanda su quantilavorassero in Vaticano, rispose: "La metà.

Page 33: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 33/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

3333All'ottimismo sorridente di Papa Giovanni si oppose la tormentata indole di Papa

Paolo VI, detto da noi Paolo mesto. La Provvidenza ha voluto che io caporale mi fossi datotanto battuto per un Comandante che non aveva nessuna intenzione di far seguire i fatti alsuoi propositi. "Un passo avanti e due indietro" sembrava essere il suo programmad'azione. Leggerete come rispose, dopo la mia rovina per la sua causa, ad una mia letterafiduciosa. Ma lo ero Pietro Micco, non Micca, il quale, per il suo sacrificio, meritò almeno,dal Duca di Savoia, una pagnotta e un fiasco di vino quotidiani per la sua famiglia.

Papa di grandissima statura intellettuale e morale è stato Luciani, Giovanni Paolo I. Hagovernato la Chiesa per neanche cinque settimane. Era troppo grande per durare?Comunque sia, è ben strano che lo stesso Collegio Cardinalizio che lo ha eletto, quasi in unimpeto di innovazione, abbia poi ripiegato di cent'ottanta gradi su una sceltaconservatrice, qual è stata quella di Karol Woltyla, Cardinale polacco ben lontanodall'audacia di Wyszynski.

Leggo su "L'Espresso‖ (no 14 del 1989) che il Padre Paul Valadier, definito gesuitascomodo, è stato rimosso dalla direzione di "Etudes", la rivista dei Gesuiti di Francia, acausa della sue critiche alla linea del pontificato di Papa Woityla, il quale- a suo parere harafforzato i tratti di una Chiesa "intollerante, arrogante, inumana, che parla dei dirittidell'uomo all'esterno, ma non li rispetta all'interno‖. Sostanzialmente è così, anche a mioavviso.

Hanno detto al telegiornale che Giovanni Paolo II non cessa di stupirci, perché si è fattofotografare in calzoni mentre stava in vacanza sulle Dolomiti. In realtà questo Papa è tra ipiù retrogradi e chiusi. Non accetta dialogo: si ritiene infallibile anche nel suoinsegnamento quotidiano, occasionale; ha celebrato il decennale della morte del suopredecessore, ma non ha fatto nulla per chiarire il mistero di quella morte, anzi non ne faparola; delle urgentissime riforme che stava per operare Papa Luciani non ne ha operatanessuna; ha avallato lo "Stato estero- e le magagne dello IOR; ha sbarrato il passo alladonna nella Chiesa, pur dicendone bene; non accetta mutazioni alla legge irrazionale eingiusta del celibato, non concede dispensa a ben seimila preti, almeno; imponedogmaticamente la fede senza dimostrarci perché dobbiamo credere, anzi ci parla perprima cosa del demonio, realtà tra le più difficili da accettare per un uomo moderno; hasopportato Cody, ricevuto Waldheim perché ne ha incassato soldi -lo ha detto - per laPolonia; onora i dittatori, non difende gli oppressi esortando l'agnello a dialogare collupo,- si ritiene personalmente eletto da Cristo; va in Africa con la televisione e i registi aprovocare morti e guai, convinto di dare necessaria testimonianza di fede, come se imissionari che per secoli, nel nascondimento, hanno dato sudore e sangue non l'abbianogià fatto.. Che differenza c'è tra Dio e il Papa? Che Dio sta dovunque, e il Papa c'è già stato.E dal suoi viaggi, sempre a spese del paese ospitante, ricava cospicue elemosine. Nessunonega che Giovanni Paolo II sia un ottimo economo, ma non sarebbe meglio che l'economiadella Chiesa passasse nelle mani dei cristiani e si lasciasse il Papa libero di pensare allospirituale? Invece la Chiesa vende francobolli, biglietti per il Museo, compra e vendedanaro, e si attira critiche da parte di molti. Senza fondamento?

Certo sciare e nuotare in piscina è una modernità per un Papa, come pure mettersicappelli esotici e non appoggiarsi allo schienale del trono. Ma tutto qui? Perché GiovanniPaolo II non risponde a chi gli scrive di problemi gravissimi da risolvere, visto cherisponde a chi lo interroga sulla musica moderna? Perché non provvede ai guasti della suadiocesi? Egli è innanzitutto il Vescovo di Roma.

Qualcuno mi prende per un radicale, nemico dell'integralismo cattolico. Certo io nonmi riconosco in Comunione (e ... Ristorazione?), e neppure nell'Opus Dei; cerco solo di

Page 34: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 34/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

34essere fedele all'integrità del Vangelo, e per questo ho ritenuto di dover mettere a nudo idifetti della Sposa. Quanto al partito radicale, giudico utile che la Chiesa vi si confrontisenza paura, come con la più spregiudicata espressione del pensiero cosiddetto laico. Se laChiesa ha il monopolio della fede, non ha perciò stesso il monopolio della ragione. Forse ipiù lontani possono direi che la colpa della distanza è proprio nostra, almeno in granparte. E speriamo che la Sposa si tinga di salutare rossore.

Giudico il partito radicale da filosofo, prima ancora che da cristiano. Esso ha senz'altrodei meriti, quale quello di aver denunciato i mali della partitocrazia e del Palazzo (che nonsaranno mai sanati, a mio avviso, se non si arriverà all'equilibrio dei tre poteri del Locke,con una autonoma vitalità dell'esecutivo), quello di aver osteggiato il finanziamentopubblico dei partiti, quello di aver coraggiosamente combattuto contro lo sterminio perfame nel mondo, quello di essere contro ogni forma di razzismo e per la dignità di ogniuomo. Ma ha anche dei demeriti gravi. Posso lodare le finalità che si propone, ma i mezzinon sono sempre da lodare. Non si può fare del male per conseguire il bene. Perciò, perottenere il fine della tutela della vita della donna che è in pericolo coi cucchiai d'oro e lemammane, non posso ammettere che lo Stato approvi l'aborto. Il medico ha il compito ditutelare la vita, non di spegnerla. Non per niente già Ippocrate ne faceva solennegiuramento, che ogni sanitario onesto si onora di ripetere. Tanto più che si tratta della vitadi un innocente che non può difendersi. Non si può parlare di ipocrisia pensando chetanto l'aborto avviene lo stesso. E' come dire: depenalizziamo l'omicidio, tanto gli omicidiavvengono lo stesso, anzi facciamo in modo che le persone che debbono essere ammazzatepossano optare per una morte dolce e nobile, alla Petronio, con l'assistenza dello Stato.Cosi bisogna dire del divorzio. Esso è contro la stabilità della famiglia. Inutile dire: tanto lafamiglia si sfascia lo stesso, se si deve sfasciare. Per l'appunto non si deve sfasciare, e noi losfascio lo legalizziamo addirittura?

Quanto alla droga il discorso è diverso, e possiamo anche trattarne coi radicali. Ladroga non è un male in sé: noi ci droghiamo per sopportare un'operazione chirurgica, eperfino per farci passare il mal di testa, o per dormire. Il male sta nell'abuso della droga,come del resto sta nell'abuso dell'alcool o del tabacco. Inoltre la grande pericolosità di essarisiede nel tagli con sostanze nocive. Se la droga fosse in se stessa un male, non potremmodarla neppure in dosi scalate al fine di disassuefare i tossidipendenti. Quando il PadreGesuita Messori Roncaglia fu raccolto... col cucchiaino, tanto era in pezzi, dopo unincidente stradale, per sei mesi assunse droga per lenire i terribili dolori, ed anche guaritodovette continuare a prenderla a lungo, sia pure in misura sempre più ridotta, a causadell'assuefazione. Ora, come è illecito ubriacarsi, così è illecito drogarsi, senza proporzionatomotivo. E la società deve fare del tutto per dissuadere dall'assunzione abituale della droga.Ma non è con la punizione, e neanche con la proibizione che si risolve il problema. Anzi habuon gioco perfino l'attrattiva del proibito. Intanto gli spacciatori, i veri colpevoli,ingrassano e uccidono. E riescono a corrompere chi deve combatterli. Il drogato arrivaperfino a compiere delitti per reperire i soldi necessari,o diventa sua volta spacciatore. Amio avviso la proposta di togliere il regime di proibizionismo, affidandoci alle strutturesanitarie e all'informazione, per una graduale disassuefazione, al fine di battere glispacciatori e di impedire morti per tagli criminali e ulteriori delitti, deve dipendere nellasua attuazione legale da un solo criterio, cioè se possa giovare alla società. Pannella dice disi, Muccioli dice di no. lo non dico né sì né no, ma che si potrebbe provare, perché ivantaggi sono sicuri, mentre i pericoli sono dubbi. Quanti mai vorranno provare adrogarsi in economia? A lungo andare la droga danneggia la vita. E come tantissimi rifuggono

Page 35: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 35/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

3535dall'abuso del fumo e dell'alcool, così tantissimi -si spera- rifuggiranno dall'abuso didroga. Purché l'azione sia su scala mondiale, per non creare solo zone franche.

Pannella, nel famoso discorso in Parlamento sullo sterminio per fame nel mondo, replicatoda Radio Radicale in data 15 agosto 1988, ha affermato che lui sta volentieri con la Chiesaquelle poche volte che essa non agisce nell'ottica del potere e del denaro, ma in quelladella carità cristiana. Questo significa che la Chiesa, nella concezione di un uomo politicoradicale, guadagnerebbe moltissimo di stima se rinunciasse del tutto al potere e al denaro.

E mi sembra che, grazie a Dio, qualcosa si stia muovendo in questo senso. Il Papa hadetto: "Abbiamo deciso di essere poveri", e ha detto ancora: "Date l'oro delle Chiese". Conla prima frase ha evidentemente riconosciuto che la povertà non è la prima virtù dellaChiesa ufficiale. Con la seconda ha lanciato un appello perché ci si spogli delle ricchezzeper darle ai poveri. Giustissimo, ma, un momento: chi è che deve dare quest'oro? I preti,sembrerebbe. Questo non è giusto. E' forse dei preti l'oro che la pietà cristiana ha depostoal piedi delle immagini della Madonna o dei Santi? Dei Santi certo non è, perché nonsanno che farsene. Resta dunque della Chiesa, ma la Chiesa - abbiamo detto non sono soloi preti, è la comunità intera dei cristiani. Sono dunque i cristiani tutti che devono decidere,nelle singole comunità ecclesiali, che cosa fare di quest'oro. Ecco uno dei casi in cui népreti, né Vescovi possono pretendere di fare tutto da sé.

Ho saputo di recente che, in un paesino del sud-Italia, il Vescovo si è presentatosegretamente ad un Santuario per prendere gli ex voto ivi deposti. La gente l'ha appresofortunosamente dallo "scemo" del paese, la cui unica presenza non ha preoccupato ilPrelato, ma che evidentemente tanto scemo non è, anzi supera di gran lunga le maestreoche che salvarono il Campidoglio. Dato questi uno stentato allarme, tutto il paese si èriversato in piazza a fermare la macchina del Vescovo, e lo ha trovato in possesso dell'oroe dei gioielli donati dal medesimi paesani alla Madonna. Sembra che il Presule sia uscitomalconcio dall'avventura. Non ci piango sopra. Si tratta di eccesso di zelo nell'eseguire ilcomando del Papa. Almeno.

Anni orsono, in un paese d'Abruzzo, una ricca signora, morendo, aveva lasciato tutti isuoi beni alla parrocchia più povera d'Italia. Il Parroco del luogo "dimostrò" che laparrocchia più povera era la sua, e si prese tutto. Ma io stesso, che sono disinteressatoperché non sono mai stato parroco, vi posso garantire che c'erano parrocchie assai piùpovere di quella. Chi è dunque che avalla questi intrallazzi? Non solo, ma a me sembrache in una retta concezione ecclesiale "donare alla parrocchia" non significhi affatto donareal parroco. Ecco ancora una volta dimostrato con validi esempi che Vescovi e preti siconsiderano la Chiesa in esclusiva, mentre la Chiesa siamo tutti.

E' assai ridicolo che la Chiesa dei potenti, non paga di fare quattrini quale SacraBottega, bussi in ogni guisa a denari presso noi laici (rilasciando ricevute per sgravi ditasse), e per giunta ci tiri gli orecchi perché non dimostriamo abbastanza carità verso gliimmigrati clandestini e i nomadi. Visto che Vaticano, Vescovati e Generalati dispongonodi ampi spazi (sempre più liberi per scarsezza di adepti) e di pingui elemosine, perché iPrelati non cominciano a prendersi quei miseri sotto i loro tetti e nel loro giardini? E' facileaccollare a noi pesi insostenibili, che loro non toccano neppure con un dito.

Il Papa ha invitato tutti i giovani al Santuario della Madonna Nera in Polonia. Perchéproprio li? E' appurato che fin dal tempo di Bonifacio VIII tutti i pellegrinaggi indetti dallaSanta Sede si sono tradotti in enormi affari finanziari per la medesima. Questa volta labeneficiarla dovrebbe essere la Polonia. Ma dà fastidio che il Sommo Pontefice dimostriancora una volta una preferenza per il suo paese. Ha giustificato la sua decisione col fatto

Page 36: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 36/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

36che la Madonna Nera ha seicento anni. Ma ce ne sono di ben più antiche. Oltretutto laVergine di anni ne ha più di duemila, che porta benissimo in ogni suo Santuario.

La Chiesa ha in Pietro la garanzia della infallibilità in materia di fede, ma solo nel casoche il Supremo Pastore intenda definire solennemente quale Maestro universale unadeterminata verità, e quella soltanto. Per esempio sembrerebbe che la Bolla Unam Sanctamdi Bonifacio VIII sia una vera e voluta definizione solenne, proprio dalla forma che il Papaha usato. Eppure quella Bolla è basata su di una grossa fallacia, da prendersi con le molle.Abbiamo detto infatti che chi comanda sullo spirituale non può per ciò stesso pretenderedi comandare sul temporale. Orbene, a mio avviso, la Bolla afferma chiaramente che ilpotere dei re debba sottostare al potere del Papa, nella supposizione che ogni re siacredente, e quindi, come tale, sia soggetto al supremo pastore "ratione peccati", cioènell'agire morale. Ma quando un re non sia cristiano, può mai il Papa pretendere che eglimetta la sua spada al suo servizio? E dichiarare illegittimo il suo potere? E il potere che sigenerasse da una democrazia potrebbe mai essere soggetto al potere papale? E'ovvio chetutto questo veniva detto nel contesto del tempo, in cui tutta l'Europa poteva dirsi cristiana. Mauna definizione papale vale per ogni tempo e per ogni luogo. Secondo me il suo ambito varistretto all'ultima frase: "Dichiariamo, diciamo, definiamo e pronunciamo che sia assolutamentenecessario alla salvezza che ogni creatura umana sia soggetta al romano pontefice‖. A questopunto qualcuno potrebbe opporsi dicendo di non appartenere alla Chiesa. Ma non abbiamodetto che, per grazia di Dio, chiunque agisca secondo coscienza fa parte del popolo di Lui,della sua Chiesa mistica, anche se formalmente non la riconosca? Certo un estraneopotrebbe provare ripugnanza a sottomettersi a un papa re, ma è proprio qui che il Papasbaglia. Il suo potere è unicamente spirituale, e per il bene delle anime, non per togliereloro la libertà dei figli di Dio. Né il Pontefice può pretendere di essere infallibile anchenelle sue encicliche e nel suoi discorsi. Dunque io credo fermamente nella infallibilità del Papa,alle condizioni su espresse, e invito tutti a riconoscerla, in virtù della promessa di Cristo a Pietro:"Tu sei Pietro e su questa pietra lo edificherò la mia Chiesa, e le potenze dell'inferno non

 prevarranno contro di essa. Io ti darò le chiavi del Regno dei Cieli, e tutto ciò che legheraisulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nel cieli".

Ciò significa che tutte le scomuniche colgano nel segno? Dante ci parla di misericordiainfinita e di infinita giustizia, di contro alla grettezza dei pastori. Il caso Lefebvre nonsarebbe mai stato o si sarebbe risolto in una bolla di sapone semplicemente con un pizzicodi tolleranza e di umorismo. Invece la Chiesa di Roma ha finito per rendersi lei ridicola,perché dopo aver osteggiato per tanto tempo la Messa in latino, ha concluso col concederlasolenne in Notre Dame, per salvare almeno il gregge, visto che non si poteva salvare ilpastore. Ma perché attendere che il gregge fosse uscito dall'ovile? C'è un'altra cosa che nonriesco a capire. La Chiesa cattolica orientale non segue il codice di diritto canonico, che èproprio della Chiesa latina, ma non è affatto scismatica. Ora, perché la Chiesa latina (leggiVaticano) è tanto attaccata all'elezione dei vescovi propri, mentre l'elezione dei Vescovi,vuoi nell'antichità, vuoi nel presente nella Chiesa orientale è fatto interno della singoleChiese? Non mi risulta che Paolo, per ordinare dei Vescovi, abbia chiesto il permesso aPietro. Paolo aveva detto e scritto che chi desidera l'episcopato desidera un buon lavoro, eil vescovo non deve essere affatto un magnate per ricchezza e potenza politica. Ma daquando la Chiesa è divenuta una potenza temporale, l'ascesa all'episcopato è oggetto diambizione, un colpo di fortuna.

 Matrimoni e vescovatison dal cielo destinati

Page 37: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 37/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

3737dicevano i nostri nonni. La lotta per le investiture fu dovuta a questo. Non ci sarebbe

stata lotta se il Vescovo avesse avuto un incarico solo spirituale: le potenze terrene non sisarebbero mosse per una cattedra povera e indifesa. Ancora nella Francia di Luigi XVI iVescovi dovevano essere scelti nelle famiglie nobili. E dopo la rivoluzione dovevano, perConcordato, essere eletti dallo stato in cambio del mantenimento, da parte di questo, ditutto il clero. Che patto vergognoso per la Chiesa di Dio! Se essa fosse stata gelosaunicamente delle proprie prerogative spirituali, le singole chiese avrebbero espresso inpiena libertà il loro vescovo, con il consenso dei fedeli, e al massimo il Papa avrebbepotuto esercitare il diritto - dovere di veto nel caso di un indegno, caso piuttosto teorico.Gli indegni chi li conosce meglio, il Papa o i locali? Il Papa stesso è innanzitutto il Vescovodi Roma, e dai Romani veniva eletto, non dai Cardinali, che sono una istituzione legataall'accentramento della Chiesa latina. Il papato derivava dal privilegio della sede di Pietro,quindi è naturale che il futuro papa dovesse essere conosciuto e stimato dal clero e dalpopolo di Roma, come Sant'Ambrogio era conosciuto e stimato dal clero e dal popolo diMilano. Viceversa abbiamo avuto elezioni di vescovi e di papi indegni, impostidall'esterno, per interessi temporali.

Né si dica che Lefebvre è nettamente fuori della Chiesa per le sue dichiarazioni dirigetto della Chiesa di Roma e del Concilio Vaticano II. Per me sono sparate a salve. Si eraaddivenuti ad una conciliazione, e il Vaticano non concilia se la sostanza non è in regola.La vera opposizione è nata dal timore ―infondato?‖ del Vescovo tradizionalista chevescovi non espressi dalla sua comunità avrebbero finito per snaturarne lo spirito. Si puòdiscutere quanto si vuole sul tradizionalismo (a me per esempio appare una esagerazione),ma se qualcuno vuole rimanere all'antica per quel che riguarda l'esteriore, che dirittoabbiamo di impedirglielo? In fondo si tratta di riti, che per secoli sono andati bene pertutti.

Ben pochi di noi accetterebbero i riti orientali, che per i greci vanno benissimo.Non dimentichiamo che per la stupida questione dei riti malabarici si fece un gran

danno alle anime.Il Cardinal Ratzinger e lo stesso Santo Padre ci hanno fatto la predica per richiamarci

alla moralità e all'amor di Dio.L'accettiamo, ma perché la Chiesa ufficiale non ci dà il buon esempio? Non è forse in

gran parte colpa dei preti e del Vaticano se i nostri giovani si sono allontanati e siallontanano dalla Chiesa, e di conseguenza dall'amor di Dio e dalla moralità? Non èsempre facile farli distinguere tra Cristo e i preti, credete a me che da tanti anni sono inprima linea in mezzo alla gente, e non in poltrona di ufficio episcopale. E la tirata d'orecchiai nostri governanti non dovrebbe farci esclamare "Medice cura te ipsum", dal momentoche quel governanti, arricchiti dalla politica e saldamente attaccati alle loro poltrone, lihanno voluti proprio loro, fino alle recenti esortazioni elettorali?

Quando ero ragazzo, si tenevano al Gesù, oltre agli splendidi quaresimali del PadreVenturini, anche i dialoghi tra il dotto e l'ignorante. Mia nonna mi ci portava prendendo"un legno‖ dal Colosseo a "piazza di Venezia". Il popolo col naso in aria parteggiava perl'ignorante che esprimeva a meraviglia tutte le sue obiezioni al misteri della fede, esoprattutto le opposizioni alle carognate dei preti. Ma il dotto riusciva sempre a cavarselabenissimo e a persuadere l'ignorante (che era anch'esso un padre gesuita) e il popolo conlui. Vorrei sapere che cosa succederebbe oggi se si rispolverasse quella pia iniziativa, e sidesse ai laici, non più tanto ignoranti, la facoltà di interrogare senza Intermediari. Vorreisoprattutto che si chiamassero i giovani studenti, impietosi critici della Chiesa attuale, alfine di far sapere quanto sia poco furba oggi l'eterna prassi vaticana di sopire ogni voce di

Page 38: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 38/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

38scandalo. Il dolore per la stupida perdita di tanta gioventù non mi farà tacere finché nonavremo una Chiesa decente, più urgente assai della docente.

Un segno qualsiasi. Giorni fa un ragazzo che ha appena iniziato le Superiori mi haproposto questa osservazione. Lo Stato più grande del mondo era uno stato dimangiapreti, il più piccolo è uno stato di preti che mangiano. Perché la Russia ha smessodi mangiare, ma il Vaticano no.

Ma si dirà che di questo Stato Vaticano moltissimi desidererebbero essere cittadini. Nesono certo. Non c'è servizio militare, non si paga una lira di tasse; le automobili, labenzina, le pellicce, i generi di lusso, l'abbigliamento, gli elettrodomestici, le sigarette, glialcoolici, i viveri sono a prezzi stracciati... Basta accettare di essere uno tra i mille muti chegarantiscono la sopravvivenza dell'ultima monarchia assoluta. La Chiesa di oggi è unostranissimo e male assortito miscuglio di vecchio e nuovo. Il Papa attuale è stato definito"Medioevo con la TV". Qualche tempo fa sono entrato con mio figlio nella Chiesa delRosario, per assistere alla Messa. Trovato posto in una panca vicino alla porta, una donnaalla mia sinistra, con la corona in mano mi dice: "Vada via". "Ehi?" faccio io, meravigliato."Vada via, ho detto". "Scusi, perché?" domando. "Perché non sono mai stata seduta accantoa un uomo". "Ma la Chiesa è di tutti, Signora". "Signorina, prego, e non intendo avere unmaschio accanto". "Ma dove vado, se non ci sono altri posti?". "Mi metta accanto labambina". La bambina era mio figlio che portava i capelli lunghi e sedeva alla mia destra.Gli detti di gomito e lui stette al gioco. Era venuto a Messa malvolentieri perché le solitebarbose cerimonie lo annoiano a morte. Come variazione c'era il pianto discorde deineonati portati al battesimo da amministrare durante la Messa, come routine c'era la solitasignora che strascinava voluttuosamente le note dei canti dal presbiterio (il canto fermogregoriano aveva una sua ragion d'essere). Mio figlio tra me e la donna potè risolvereanche lo spinoso problema dello scambio del segno della pace, come un soldato cuscinettodell'ONU, ma quando lei, guardandolo meglio, si accorse che era un maschio, la pace fuirrimediabilmente compromessa. La vergine intemerata allibì, divenne furiosa, salì sullapanca con le ginocchia, apri le braccia contro il muro e cominciò a biascicare preghiere nelchiaro intento di rimediare all'impuro contatto. Intanto il sacerdote dall'altare, avvalendosidelle libertà conciliari, dopo aver dissertato di quello che si doveva fare in settimana neilocali della parrocchia da zelatori e zelatrici, concludeva: "la Messa è finita, e buonappetito". Credo che quel testone di Lefebvre non abbia tutti i torti. Sia pure per ragionipratiche, i nostri giovani accettavano più volentieri la messa in latino che non passava lamezz'ora. Ricordo che a San Clemente c'era un Monsignore dal capelli bianchi che dicevala Messa in venti minuti. La Chiesa era zeppa di gente. Ora che la Messa, tra annessi econnessi, raggiunge l'ora, quando non la superi, di giovani se ne vedono pochi. D'accordo,non sarà necessariamente solo per questo, ma perché complicare le cose?. Anchel'abolizione delle confessioni durante la celebrazione non giova alle anime, se pure giovaalla liturgia. Al diavolo poi la liturgia bigotta, alla baron Scarpia, che unisce cerimonialinuovi a vecchi vizi. Una ragazza era in lacrime con tutta la sua famiglia, perché sedotta e"bidonata" da un uomo che - non ci voleva molto a capirlo - si voleva solo divertire. Ma lagiovane non si dava pace: continuava a sperare e a farsi prendere in giro. D'accordo coipoveri genitori, anzi perfino con la ragazza, decisi di affrontare l'uomo. Immaginate checosa dissi al vedermi davanti un noto esponente dell'Azione Cattolica, pio accolito dellenuove liturgie.

Le buone azioni nella Chiesa sono episodiche - ha ragione Pannella - e spesso intrise diintenzioni meno rette e di odioso burocratismo. Una volta io presentai una richiesta disoccorso urgente per una signora che moriva letteralmente di fame. Dal Vaticano il

Page 39: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 39/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

3939soccorso venne, ma per rispettosa e lenta via gerarchica. Un'altra volta firmai una richiestadi viveri a prezzo ridotto per i poveri, diretta al Cardinal Guerri, l'opulento Prelatodell'Economato: mi fu respinta perché non avevo usato la formula "Chinato al bacio dellaSacra Porpora". Se provate voi a chiedere aiuto, nessuno vi darà niente. Se non forse unabenedizione. Ma per quelle ufficiali si transita per l'ufficio cassa.

Mi si consenta di esprimermi con una figurazione. Quasi ogni giorno io passo perPiazza di Spagna, ed alzo gli occhi alla Madonna Immacolata che se ne sta sola sola incima alla colonna, con una corona di fiori secchi infilata nel braccio destro. Ecco che cosasiamo capaci di fare noi. Mandare un pompiere una volta l'anno, che, alla presenza delPapa e dell'autorità civile, butti via i fiori secchi e rimetta i freschi. E lasciare per tuttol'anno la Madonna dimenticata, mentre i fiori le si imputridiscono e si seccano in braccio.Ma mi è caro pensare che a questo omaggio annuale possa presto seguire l'intervento diun operatore ecologico che liberi l'Immacolata da tanta immondizia. A bene sperar m'ècagione l'accurato restauro che si sta eseguendo del monumento. La Madonna è pulita, lacolonna quasi. Quello che importa tanto è curare il basamento corroso. Come nella Chiesa. 

Pensando alla bellezza che anima la Chiesa, non posso fare a meno di pensare alle

parole del Beato Enrico Medi, di cui ho fatto cenno nel primo Libro di questa nuovaserie di La Passione della Chiesa: «Per arrivare all'esistenza di Dio non sono necessari imiliardi di stelle che popolano gli abissi del cielo, non è necessaria la perfezione del volo di unarondine, la complessità di funzionamento delle cellule in un cervello umano. Basterebbe la

 presenza di un unico protone al quale si pone la domanda: «Tu esisti; quindi o tu hai l'essere osei l'essere». Se hai l'essere devo risalire a qualcuno che questo essere ti ha dato e, questoqualcuno subirà la stessa domanda, fino a che non arrivo a Colui che è l'Essere, che è Dio. «Se il

 protone fosse l'essere, avrebbe in sé l'assoluta pienezza e l'essenza dell'essere totale, infinita; non  potrebbe esistere alcun altro protone eguale a lui; in lui sarebbe ogni intelligenza, potenza esapienza fuori dello spazio e del tempo». Ma questo non è. Quando salgo diritto a Colui che hacreato anche un solo piccolo essere, e innanzitutto che ha creato me, perché io sono e io non sonoDio, quindi Dio c'è, mi inginocchio in adorazione ed amore innanzi a Colui che mi ha creato» (cfr. MEDI ENRICO, I giovani come li penso io, Studium Christi, Roma 1976).

E ancora:«Oh voi misteriose galassie, voi mandate luce ma luce non intendete; voi mandate bagliori di

bellezza ma bellezza non possedete; voi avete immensità di grandezza ma grandezza noncalcolate. Io vi vedo, vi calcolo, vi intendo, vi studio e vi scopro, vi penetro e vi raccolgo. Da voiio prendo la luce e ne faccio scienza, prendo il moto e ne fo sapienza, prendo lo sfavillio dei colorie ne fo poesia; io prendo voi oh stelle nelle mie mani e tremando nell'umiltà dell'essere mio vialzo al di sopra di voi stesse e in preghiera vi porgo a quel Creatore che solo per mio mezzo voistelle potete adorare. L'uomo è più grande delle stelle. Ecco la nostra immensa dignità, immensa

 grandezza dell'uomo, della vita umana. Giovani, godete di questo dono che a voi è stato dato eche a noi fu dato. Non perdete un'ora sola di giovinezza, perché un'ora di giovinezza perdutanon ritorna più. Non la perdete in vani clamori, in vane angoscie, in vani timori, in folli pazzie,ma nella saggezza e nell'amore, nella gioia e nella festa, nel prepararvi con entusiasmo e consperanza. Da una cosa Iddio vi protegga: dallo scetticismo, dal criticismo e dal cinismo; il

 giovane sprezzante di tutte le cose è un vecchio che è risorto dalla tomba. Guai se la giovinezza perde il canto dell'entusiasmo» (Dalla conferenza su Gli uomini e il cielo).

Page 40: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 40/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

40Morire in seno alla Chiesa

Una cosa che il Vaticano non doveva assolutamente fare è stata, a mio giudizio, ilmettere il coperchio sulla morte di Papa Luciani. Il mondo intero chiedeva spiegazioni, einvece non si è voluta fare autopsia, né si è svolta alcuna indagine. Perché? E' vano direche al papi non si fa autopsia. Perché non si fa? Dove sta scritto? L'autopsia non si fa incaso di morte naturale, ma era quella una morte naturale? Da tempo in Vaticano gira lachiacchiera che Luciani era in pessima salute. E voi con la vostra lungimiranza avete fattoPapa un moribondo? Non era stato eletto come Papa di transizione. Il conclave non è unoscherzo per una transizione di un mese soltanto. Il medico curante aveva dichiarato che lasalute del Papa era buona. Si sono dette molte bugie circa l'ora e le circostanze della morte.Si sono cancellate tracce, perfino ad opera del Cardinale Segretario di Stato, Villot, uno che

doveva essere rimosso dal suo incarico. Ma forse i Signori del Vaticano pensano che siamotutti imbecilli? Il medievo è finito da un pezzo, e anche la creduloneria. Se non c'era nullada nascondere, perché non cercare la verità? Viceversa ambiguità, le pezze, i tappi hannofinito per avvalorare i sospetti, tramutandoli in certezze per David Yallop. Egli sostieneche l'unica cosa che non si sa è chi sia stato, ma si sa bene che diversi personaggi avevanointeresse a togliere di mezzo quell'uomo santo che intendeva seriamente avviare ilprocesso di ritorno della Chiesa alla semplicità e alla povertà evangeliche.

Qualcuno potrebbe dire: "Ma il Vaticano è Stato estero e non ammette intromissioni". E'proprio questo il punto. Noi cristiani siamo estranei alle cose della Chiesa? Allora laChiesa non è altro che il Vaticano. A David Yallop che ha osato indagare il Vaticano ha

risposto: "Siamo qui da duemila anni. Non ci sloggerà lui". E Yallop: "Ne sono certo". Ioinvece non ne sono affatto certo, perché l'indefettibilità è stata data alla Chiesa dal cielo,ma non in quanto Stato, che tra l'altro esiste da molto meno di duemila anni, e già nel 1870ha avuto grossa dimostrazione di essere tutt'altro che indefettibile. Anzi tutti i Ponteficihanno avuto modo di sperimentare che la perdita di quasi tutto il potere temporale non haportato che giovamento allo spirituale. I grossissimi danni che sta arrecando all'immaginedella Chiesa il residuo potere, quello politico-finanziario, non persuaderà i Ponteficiseguenti a spogliarsene del tutto?

Di recente, Spadolini ha indicato in Roma il centro del duplice potere, quello dellaChiesa e quello dello Stato. L'uno e l'altro per me sono anacronistici. Lo Stato e la Chiesa

siamo noi. E' vero che l'uno e l'altra hanno un Capo, e che non si può eguagliare lefunzione del Capo dello Stato a quella del Capo della Chiesa, ma in nessun caso si puòammettere che della Chiesa Pietro sia il padrone. Di conseguenza non si può piùammettere che, come due potenze pericolose l'una all'altra, Chiesa e Stato cerchino dicontrollarsi e di contenersi a vicenda con dei concordati. Non sono infatti sullo stessopiano, come non sono sullo stesso piano le mie esigenze terrene e quelle eterne.

Mi diceva un vecchio architetto che l'improvvisa apparizione della Basilica di SanPietro in tutta la sua maestosa mole, all'uscita di Borgo, riempiva l'animo di ammirazione.Dopo il pateracchio con Mussolini, si arrivò alla distruzione della "spina"del quartiere (ealla deportazione degli abitanti), per darci quella via della Conciliazione che ha reso San

Pietro un granellino alla vista. Tal è l'immagine che dà della Chiesa l'andare a braccetto colpotere politico ed economico. Papa Luciani l'aveva capito, e per questo è morto. Non siainutile il suo sacrificio.

Page 41: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 41/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

4141Anche la Compagnia di Gesù ha i suoi incomodi scheletri nell'armadio. Fedele allo

statuto dell'Associazione degli Esploratori Cattolici, io volevo che anche gli "scouts" delMassimo che mi erano stati affidati direttamente, godessero di una certa autonomia.Difatti l'Assistente ecclesiastico ha un peso preponderante per quel che riguarda l'aspettopropriamente religioso, ma, per quanto riguarda il metodo educativo, l'organizzazione, leuscite,ecc., egli è alla pari con i Capi, con i quali discute e decide.

Al Massimo invece questa autonomia dei capi non garbava. I Superiori gesuiti sisentivano investiti di poteri assoluti sull'ASCI, in quanto i Capi erano niente più che dei"ragazzotti , appena maggiorenni. E poi era ai Padri che le famiglie affidavano i loro figli,mentre lo lasciavo che i Capi decidessero là dove vedevo che erano giudiziosi e prudenti.Così gli scouts del Massimo mi vennero tolti e affidati al Padre Zannoni. Non ne feci unatragedia, dato che avevo già tanto da fare. Accadde però un fatto molto grave al Ripartodel Massimo. Durante un campeggio un ragazzo precipitò da un albero, sul quale si eraarrampicato da solo, dall'altezza di undici metri. Morto sul colpo. In quel momento ilPadre Zannoni stava leggendo un giornaletto in tenda. Il Padre Rettore Sabino Maffeo miinformò che non ci sarebbero state conseguenze spiacevoli per i Gesuiti, in quanto le sueconoscenze tra gli ex alunni gli avevano permesso di mettere tutto a tacere. Polizia emagistratura non avevano più nulla da obiettare all'Istituto. La famiglia del ragazzo, poi,molto devota al Padri, non avrebbe dato nessuna seccatura, in quanto nell'ASCI ilsacerdote non ha particolari responsabilità, e poi perché il ragazzo (un handicappato)aveva la mania di arrampicarsi sugli alberi. "Ragioni di più per tenerlo sott'occhio‖; dissilo "e come mai proprio adesso i Padri scaricano le responsabilità sui "ragazzotti?". Il doloree lo sdegno per questo modo di procedere veramente "gesuitico‖ mi fecero ribollire ilsangue nelle vene. Ma le rimostranze e gli appelli che chiunque di voi avrebbe mossoservirono solo a convincere i miei superiori che lo ero un ribelle e un rompiscatole.

Accrebbi la mia nomea di improntitudine con il caso Masaro.Ermenegildo Masaro era un fratello coadiutore veneto, intelligente e buono. Fedele alla

regola, teneva normalmente gli occhi bassi davanti al Superiore, ma se gli si dava un po' diconfidenza li alzava vivacissimi e ridenti. La sua vita era appesa a un filo. Non sciorineròqui la sua cartella clinica: basti dire che, quando mi nominarono Ministro del "Gesù", dopoil sacerdozio, il Rettore Padre Luigi Pesce mi raccomandò di tenerlo "nell'ovatta", perfinoal riparo dalle correnti. Una volta, confesso, l'osservanza più scrupolosa della regola"tactus" da parte mia avrebbe salvato lui dall'imbarazzo e me da una gaffe. Gli posai ladestra sulla spalla. Era di sughero. Lui si ritrasse istintivamente.

L'unico lavoro che si poteva dare a Masaro era quello di sarto, perché sedentario etranquillo. Il Fratello dirigeva il laboratorio, avendo un altro religioso e un secolare allesue dipendenze. Gradiva che lo andassi a trovarlo e a parlare con lui mentre lavorava diforbici e d'ago. Si interessava di tutto, ed amava essere tenuto al corrente degliavvenimenti interni ed esterni, sentire il mio parere ed esprimere il proprio.

Quando il Padre Giulio Cesare Federici, ormai predicatore di grido, buon divulgatoredelle dottrine altrui (tra l'altro ha ridotto in piacevole italiano l'apologetica razionale delPadre Sebastiano Tromp, un ponderoso tomo latino che dovevamo digerire al primo annodell'Università Gregoriana), cessò, con sollievo di tutti, di fare il Provinciale, pensò bene discegliere la casa di Galloro come suo rifugio contro gli arrabbiati della Provincia.Naturalmente come Superiore ("salta chi può - disse la ranocchia al grillo" dicono a Roma).Come Superiore aveva il potere, dato che non aveva avuto il coraggio di prendersi lapatente, di assumersi un autista, e come ex Provinciale sapeva che il Fratel Masaro ne eraprovvisto. Ma per il medesimo ufficio non poteva ignorare le precarie condizioni di salute

Page 42: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 42/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

42di quel suo sottoposto. Non potendo reggere alle correnti d'aria, il lavoro di autista eraproprio controindicato per Masaro. Ed anche quello di sacrestano. Poteva quell'uomofragile suonare le grosse campane del Santuario? Eppure il grande Giulio Cesare gliappioppò anche quel lavoro,cosi non si sarebbe potuto dire che l'aveva chiamato a sé soloper proprio comodo. Fratello Gildo venne da me a supplicarmi di fare qualcosa per farrecedere da quel proposito Provinciale entrante e Provinciale uscente. Il mio primoimpulso fu quello di affrontarli entrambi, ma poi, riflettendo che il mio interventopersonale sarebbe stato controproducente dato che io ero già inviso ai superiori, mi decisiad agire attraverso gli altri Fratelli coadiutori, i quali non si fecero pregare per correre inaiuto del poveretto. Ma non ci fu niente da fare. I Superiori si seccarono di questeintercessioni, e richiamarono tutti al dovere di ubbidienza.

Masaro venne a salutarmi: "Padre Pietro, io vado a morire". Figuratevi me. Mossi marie monti, ricorsi al Superiori Maggiori. Non ci fu verso. Dovete peraltro sapere che iSuperiori Maggiori sono correttissimi: chiedono ai Minori come stanno le cose, e poi timandano una bellissima lettera per dirti che sei male informato. Masaro dovette partire, enel giro di pochi giorni era morto.

Il Padre Superiore suo, Giulio Cesare Federici, annunciò un magnifico funerale al Gesù,e molti concorsero ad udirlo. Parlò a dovere di quel suo sottoposto sconosciuto, con quelsuo forbito eloquio che mandava in visibilio le signore bene. Io non partecipai, per ilfondato timore di non saper controllare la mia lingua, molto meno forbita. Non mi è statoinsegnato di fuggire le occasioni? E quella sarebbe stata una grande occasione di peccatocontro la santa ubbidienza, peccato pubblico. Peccai allora in privato, rinfacciando alresponsabili la loro colpa, certo più grossa della mia. Fui perduto. "Tu sei un pazzo" mirispose Maffeo. "Fatemi visitare, allora". "La tua pazzia è troppo sottile: nessun medico sene accorgerebbe‖. "Invece Lei, che non è un medico, se ne accorge benissimo". 

Un giorno Federici, vedendomi traslocare nella stanza ove era spirato un Padre, miaveva domandato: "Ma non hai paura, a dormire là dove è morto qualcuno?-. Lo guardaifisso: "Non ho paura dei morti, ma dei vivi". E c'era davvero da aver paura di lui. Ma oralo dormo sonni tranquilli; lui invece lo spaventano i morti.

Non basta l'armadio a contenere gli scheletri che l'ingerenza gesultica ha collezionatoin America, sconvolta dalle rivoluzioni latine. Ma di questo ha già scritto un altro ex,Martin. Debbo dare onore alla Chiesa, quella genuina, che provvede alle necessità delleanime anche attraverso il sacerdote ridotto allo stato laicale, quando incomba pericolo dimorte. Non essendo mai stato parroco, di rado mi sono incontrato direttamente con quellatriste evenienza, che pure è la porta obbligata per la vita eterna. I parroci ci fannol'abitudine, al punto che uno dì loro dovette, per onestà, dire a sé stesso: "Ricordati che perte è il millesimo, ma per questa famiglia è il primo".

La prima volta che incontrai la morte fu con la zia Renata, ma allora non ero ancorasacerdote, ragion per cui dovetti chiamare il mio carissimo Padre Gerardi.

La zia era ancora molto bella, nonostante fosse più vicina ai sessanta che ai cinquanta(da giovane aveva ricevuto un mazzo di rose da Monsignor Montini con un biglietto:"Omaggio alla bellezza"). Era anche buona ed onesta, troppo, al punto di aver esitato difronte alla necessità di una visita ginecologica. Il ritardo le fu fatale: un cancro ovarico le sidiffuse e la divorò. Il medico, dopo l'ultima visita, mi chiamò da parte e mi sussurrò:"Provveda. Non arriverà a domani". Era lucidissima. Mi disse che sentiva dolori per via diun formaggio che aveva preso il giorno innanzi. Quando le dissi la verità, come sempreaveva voluto, emise un urlo inumano. Poi si placò, mi guardò negli occhi, mi strinse lamano, e disse: "Grazie, Pietro. Ora chiamami un sacerdote".

Page 43: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 43/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

4343La seconda volta fu con mia madre, e non potei che baciare la sua fronte gelida. Mentre

la nonna mi domandava: "Perché a lei, e non a me?Da sacerdote mi capitarono pochi casi, in ospedale. Per una madre di famiglia ricordo

di essermi particolarmente battuto, perché sembrava che con una speciale medicina,difficile a trovarsi, potesse essere salvata. Non fu così. Ma lasciando questo mondo quellasignora era piena di coraggio e di fiducia in Dio per i suoi figli. Ed ebbe perfino ladelicatezza di consolare me, che ero rimasto abbattuto. Sono un uomo, e neanche santo.

Dopo la riduzione allo stato laicale, detti l'assoluzione a un bambino decenne che erastato travolto da un camion mentre correva a comperare un gelato. Gli presi la maninaancora calda e gli dissi: "Io ti assolvo dal tuoi peccati". Ma che poteva aver fatto di male? Igenitori impietriti credevano che lo fossi un medico.

A mio padre, che mi morì tra le braccia, in piedi, da soldato, detti l'assoluzione primadi deporlo a terra. Non c'era tempo. I suoi occhi azzurri fui lo a chiuderli, come lui avevasempre desiderato. Assolsi mia suocera, che spirò improvvisamente mentre la figliafarmacista correva a prendere una medicina. Altre volte ho dato l'assoluzione a feriti graviin incidenti stradali. Ma c'era stato un giorno in cui, pur sacerdote, non avevo potuto farnulla, se non subire tutto lo strazio del mio cuore. Ero ancora in Compagnia, quandovenne a cercarmi al Gesù una ragazza di ventun anni, per chiedermi di unirla inmatrimonio. Voleva me, perché ero stato suo assistente ecclesiastico fin da quando era girlscout. Ma il giorno fissato per la sua gioia, a San Saba, fu quello del suo funerale. Non ebbila forza di celebrarlo - ci pensò Luigi Parisi, Parroco- e restai a fissare straziato la baracoperta di fiori bianchi, balbettando preghiere. Impassibile, tra i banchi, c'era il fidanzatoscampato all'incidente d'auto, nella quale la ragazza sedeva, al posto della morte.

 La ”scelta nuziale” quale complemento Eucaristico della Creazione

Il caso di questa cara ragazza, mi fece riflettere sulla Pia Unio, o meglio l‟unione deloinizio con la fine del disegno nuziale di Dio e della Santa Alleanza è raccolto nella coniugio (com-unione). E‘ una sposorialità re/sponsabile dell‘uomo e della donna. La creazione di maschio/ uomo, femmina/donna è, fin dall‘inizio della loro creazione, partecipazione a Dio. Dio li hapensati a partire da sé , nell‘intenzione di comunicare loro qualcosa di sé e di farli entrare inrelazione e comunione con sé . Per questo l‟uomo è immerso nella Sua bellezza . I figli, infatti,non sostituiscono e non esauriscono, non appagano e non chiudono la nuzialità. Anzi, ifigli della  pro/creazione rilanciano e richiedono, da parte dei coniugi/ genitori e della interacomunità, una nuzialità ancora più decisa e profonda, perché solo l‘amore sinfonico coniugale 

educa e fa crescere il figlio nato da loro e loro donato da Dio . Questo perchè desti/nato anche luialla pienezza del suo destino, che è quello escatologico nuziale. Ogni figlio che nasce è destinato allenozze con Dio. Per questo è un loro diritto nascere. Il sacramento nuziale coincide con laprogettualità creazionale e salvifica di Dio in Gesù nella potenza amante dello SpiritoSanto. Dio ha pensato il mistero nuziale per la Creazione e per l‟Umanità fin dall‟inizio eterno,dall‘inizio energetico e produttivo e dall‘inizio storico. Il dato della sua progettazione edeffettuazione si configura nella Cena eucaristica, che in sé la ricapitola, illuminando a suavolta l‟intenzione iniziale di Dio verso l‟Umanità. L‟immagine di Dio è Gesù. La somiglianza è lacomposizione nuziale della Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo – Maria Assunta comearchetipo della Chiesa e Corredentrice. 

Page 44: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 44/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

44L‘auspicio 

Il giorno dell‘affrancamento della Sposa da ogni remora temporale verrà. Ma iosupplico il dolce Cristo in terra di voler affrettare l'ora dell'ultima e sublime purificazionedella sua Chiesa. Caterina la liberò dalla cattività avignonese, i bersaglieri la esoneraronodal potere temporale territoriale, ora si tratta di liberarla dalla servitù dei radicatipregiudizi e dalle sovrastrutture medioevali che Cristo non ha voluto e che la fannovecchia e rugosa.

Già Dante e Manzoni, due cristiani fedelissimi, condannarono il potere politico efinanziario della Chiesa. Se Cristo ha raccomandato la povertà, a chi se non alla sua Sposaufficiale conviene prlrna degli altri la sua imitazione?

Non stiamo a recriminare sul passato. Esso ha avuto un suo perché storico, forse una

sua funzione. Comunque sia, pur dal male può ricavarsi il bene. Soprattutto pensiamo cheanche la Chiesa, durante la sua peregrinazione terrena, ha modo di interrogarsi, diesaminarsi, di criticarsi, di migliorarsi. E' giunto però il momento di passare ai fatticonclusivi. Molto si è fatto in questi anni, anche grazie al Concilio, sulla strada delperfezionamento, ma molto ancora resta da fare.

Innanzi tutto l'intero popolo di Dio deve prendere coscienza del suo necessariocoinvolgimento nel cammino della Chiesa. Quella del gregge condotto dal pastore non èche una figura, un paragone, che non può essere preso alla lettera, quasi che un cristianonon possa muovere un passo senza il tocco del pastorale. A Pietro, al Pastori e ai Sacerdotispetta il compito di vegliare sulla fede e sulla morale, di predicare la parola di Dio, e di

amministrare i Sacramenti, le fonti della Grazia, ai laici quello di operare libere scelte allaluce dei principi cristiani, nella politica e nel sociale, dalla comunità mondiale fino a quellafamigliare. Si è fatto grande abuso della parola laico. Laico è termine cristiano, chedistingue il semplice fedele da chi è insignito dell'ordine sacro, quindi non spetta a chiespressamente intende di non aver a che fare con la religione. Costui si chiami alloraagnostico o indifferente. Il laico fa parte di quel sacerdozio universale di cui parlaespressamente la Sacra Scrittura, che ci fa tutti "popolo di sacerdoti".

Riconosciamo al Papa il pieno diritto di ammonire i cristiani che fanno danno a sestessi e agli altri in scelte che contrastino con il cristianesimo. Ma perché Egli possa farquesto senza correre il rischio di essere accusato di assolutismo e di ingiusta ingerenza di

Capo di Stato estero, è necessario che si trovi il modo di liberarlo di quest'ultimo vestigiodi esclusività e di sovranità politica, che purtroppo non è una semplice formalità, comeabbiamo ben visto. Papa Luciani stava per ordinare alla nave della Chiesa un mutamentodi rotta in tal senso.

Ma è morto, molto probabilmente proprio per quel motivo. Il Papa attuale, assumendolo stesso nome, ha inteso certamente riprendere alcuni degli intendimenti del suopredecessore, ma lo fa veleggiando di traverso, e con comprensibile prudenza, in mezzoagli scogli che Luciani forse sottovalutava. Per esempio ha liberato la Compagnia di Gesùdal flagello Arrupe, ma lo ha fatto solo in occasione della malattia di lui, e con moltacircospezione: troppo tardi per me e per tanti altri come me, che avevamo combattuto per

una Compagnia meno arretrata e più genuina. E poi per noi nessuna risposta. A mioavviso poi il nostro Papa, che da buon polacco ha la fede nel sangue, ha bisogno disuggerimenti pratici nel campo pastorale romano. Qui siamo in gran parte scristianizzati, e

Page 45: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 45/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

4545perciò bisogna cominciare non dalla dottrina sul demonio, come fa Lui, muovendo al risochi non crede, ma dalla teologia razionale. I suoi preti siano fondati nella vera filosofia,altrimenti costruiranno sulla sabbia.

Il Papa ha operato si delle riforme in Vaticano, ma la struttura giuridica della Chiesaresta quella di un regno assoluto dove i poteri so no nelle mani del Monarca, i cui ministridevono rispondere solo a Lui, mentre Lui non risponde a nessuno. In questo modo accadeche Egli, troppo piccolo per conoscere tutto e per intervenire su tutto, è prigioniero del suostesso regno, soffocato dalla sua grandezza.

Quanto al celibato, ormai siamo quasi tutti convinti che è ora di abolirlo e di farlovolontario. Non ha più senso, anzi è dannoso. Tra poco non avremo più preti, e noicontinuiamo a fare dell'accademia, vuota di senso.

Volendo rifarci al primo Capo della Chiesa possiamo fare queste considerazioni:Pietro non aveva potere temporale o politico, tanto che fu arrestato più di una volta, e,

non essendo nemmeno cittadino romano, fu condannato, come il Maestro, al supplizioinfamante della croce; Pietro non aveva potere finanziario: "Non ho né oro, ne argento".

Pietro aveva moglie.Tale fu il primo Papa, colui col quale, come «pietra», Cristo ha fondato la sua Chiesa o

« roccia », ponendolo come primo «sasso». Per adempiere al suo ufficio, egli non ebbebisogno né di regno, né di ricchezza, né di celibato, E neanche di diritto di asilo (tantomeno a Panama dei misteri).

Personalmente sono convinto che se il Papa abbandonasse immediatamente la coronadi Sovrano e si spogliasse di ogni bene, la Provvidenza sosterrebbe la Chiesa in tutte le suenecessità, e il popolo cristiano si sentirebbe spinto a collaborare al suo sostentamento e aquello delle sue opere, che non devono essere più opere del solo clero, ma di tutto ilpopolo di Dio. La Chiesa non perderebbe la sua indipendenza, perché è la Chiesa di tutti, eil Papa troverebbe l'approvazione incondizionata degli onesti.

Siccome però la debolezza umana non fida sempre nella Provvidenza, e i saltiimprovvisi sono spesso traumatici, io direi "Provare per credere‖ , cioè si potrebbeformulare e concretizzare un piano di abbandono graduale del potere politico e di quellofinanziario. Occorrerebbe liquidare la Banca, e nel contempo avviare un processo didemocratizzazione del Vaticano. Invece di esserne il Sovrano assoluto, il Papa potrebbedecidere di esserne solo il Presidente. E in seguito potrebbe anche rinunciare a questaprerogativa. "Ma allora chi lo rispetterebbe più?" dice qualcuno. Al contrario, lorispetterebbero a maggior ragione. "Ma sarebbe un qualsiasi cittadino italiano, epotrebbero imporgli ... il servizio militare". Ripeto che anche San Pietro era un uomoqualsiasi, e la Chiesa non è crollata per questo, anzi... ! Ma se proprio si volesse preservareil Papa dalle prepotenze, il Vaticano potrebbe mantenere la sua caratteristica di Statoindipendente, ed elaborare una costituzione che garantisse protezione al Pontefice, nonpiù Sovrano, ma -che so? - primo cittadino, col diritto di veto contro eventuali decisioniche Egli giudicasse contrarie al bene della Chiesa universale. Da quella rocca, pensate, ilPapa potrebbe dire al popoli e al governanti qualsiasi cosa. Nessuno potrebbe accusarlo diingerenza negli affari interni degli Stati sovrani, perché Egli non sarebbe più un Sovrano,ma solo il Vicario di Cristo. "Ma di fatto- si dirà "è già così". Sia pure, ma non di diritto, edecco perché sorgono tante contestazioni, alle quali invece occorre togliere motivo di essere.Finché il Papa detiene la pienezza del potere legislativo, esecutivo e giudiziario, Egli puòaddirittura, da solo, condannare a morte un suo suddito. Non lo farà, d'accordo, ma lo hafatto, anzi ha fatto di peggio: ricordiamo gli eccidi, le stragi nei territori pontifici. Questapienezza di poteri umani non convince né il popolo di Dio, né i suoi nemici, suoi

Page 46: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 46/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

46potenziali amici e probabili figli suoi, una volta caduta questa condizione di privilegio, perloro odiosa. Che avrebbero più da dire gli anglicani, i protestanti, i Massoni contro questasocietà di uomini liberi? Potrebbero risentirsi del dogma. Ma il dogma non è più tale - loabbiamo dimostrato - se le sue radici sono totalmente naturali, perché razionali. Chi lorifiutasse, una volta sviscerato oggettivamente e soggettivamente il suo perché, sarebbesolo un sordo che non ci vuol sentire. Ma a questo punto (proprio a questo punto, perchémancherebbe la buona fede), Cristo ha ragione di dire: "Chi non crederà sarà condannato".

Come segno del clima provvidenzialmente mutato, facciamo notare che in data 4agosto 1988 la conferenza Anglicana di Lambeth ha approvato a larghissima maggioranzaun documento, con il quale si chiede alla esistente commissione mista cattolico-anglicanadi "esplorare i fondamenti nelle Scritture e nella Tradizione del concetto di un primatouniversale, in congiunzione con la collegialità, come strumento di unità, e il carattere diquesta supremazia nella pratica". Di fronte a così buone disposizioni, non sarebbe il casodi spianare il cammino agli anglicani in specie, e in genere a tutti i dissidenti e lontani, inordine a un formale ingresso nella Chiesa, eliminando questa anticaglia del residuo poteretemporale? lo sono romano, ma penso che dev'essere ben pesante, per chi non è neancheitaliano, sottomettersi a un sovrano straniero per salvarsi l'anima.

A me sembra che se la Chiesa di Roma si limitasse a ribadire che il Papa è il garantedella fede e dell'unità della Chiesa, ma anche delle autonomie delle singole Chiese, cosicome era in principio, gli anglicani e gli ortodossi per primi non avrebbero serie difficoltàa riunirsi a noi.

Quanto alla proposta di dare il sacerdozio alle donne, essa è tutta da studiare, ma misembra che la decisione autonoma degli, anglicani non suoni affatto offesa al Vaticano, chenon porta poi argomenti apodittici in contrario.

Quello che importa sommamente è partire con coraggio per un rinnovamento concretodella Chiesa, dal laicato fino al vertici. Il Concilio Tridentino percorse il cammino inverso,dal vertici alla base: la Controriforma fu "incapite et in membris", almeno nell'intenzione,ma essa, anche se produsse degli effetti seriz'altro positivi, è risultata in gran parteinefficace nel tempo. E' rimasto il potere, l'autoritarismo che ha avvelenato gran parte dellescelte della Chiesa ufficiale e che impedisce ogni tentativo di ringiovanimento. Unesempio. Fu il Padre Riccardo Lombardi, il "microfono di Dio", a promuovere, sotto PioXII, un grandioso ringiovanimento di Roma, che partisse dalla base. Chiamò a raccolta―nell'ambito del programma "Per un mondo migliore" - tutte le forze laiche di Roma,perché fossero di spinta a un concreto rinnovamento universale. Tutti i romani di buonavolontà dettero il loro nome alle varie liste di attività religioso-sociali in programma.L'entusiasmo era grandissimo, incandescente. Si affidò il coordinamento dell'azione a unnon curiale, il Padre Tanzi, un sant'uomo molto intelligente e preparato. Ma ricordo beneche il Padre Castellani mi disse: "Vedrai che non se ne farà nulla. Vaticano e Vicariatomanderanno tutto in fumo. E' imperdonabile peccato turbare i sonni della Roma eterna". logli risposi irritato come a cornacchia del malaugurio, ma l'immediato domani diederagione alla noiosa Cassandra. Non sì fece nulla di nulla. La storia insegna. Nel casol'errore fu appunto quello di aver chiesto la benedizione e l'appoggio dei curiali, i qualinon sopportarono di doversi scomodare dalle loro abitudini e dal loro orari, al di là dellostipendio. Temettero perfino di venir scavalcati dal laici.

Allora dobbiamo cominciare da soli, alla San Francesco, il quale la benedizione dellaChiesa di Roma la chiese dopo di aver abbondantemente arricchito il mondo con la suainiziativa di povertà. E stavolta dobbiamo partire da una base di lavoro più ampia, e nonristretta alla sola Roma.

Page 47: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 47/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

4747Dobbiamo anche dare spazio a chi - di qualsiasi religione - voglia avere o fornire

cultura, non solo a chi si rimbocchi le maniche per le altre opere di misericordia, o abbiaurgenza di riceverne. Si faccia dunque avanti, presso il nostro Editore, chiunque vogliadare qualcosa di se stesso'in qualche ramo specifico, e chiunque abbia bisogno di aiuto, inogni campo, dallo spirituale al materiale. Si riconoscerà che siamo figli di Dio se ciameremo l'un l'altro, come Lui ci ha amati.

Per quel che riguarda il lavoro retribuito, ognuno si sforzi prima di tutto di far bene ilproprio dovere in servizio degli altri, e solo dopo miri al compenso adeguato. Non cimettiamo in testa di trarre dal lavoro il mezzo di soddisfare ogni capriccio. E' uomo liberonon chi fa quello che vuole, ma chi vuole quello che fa.

E i sacerdoti sposati? Quanti di loro sarebbero felicissimi di tornare a esercitare il loroministero! Perché mandare perdute tante energie ora che la penuria di sacerdoti si fatragicamente sentire? Non lo dico solo lo. Ho letto che il Vescovo ausiliare di Parigi hapresentato la proposta di ripristinare il sacerdozio dei preti sposati. Monsignor CarloCaviglione, di Genova, ha fatto sua questa proposta, dal pulpito, dopo aver affermato cheoggi "sono in molti a ritenere che sia necessario ripensare il celibato dei sacerdoti". Quantoal loro sostentamento, nessuna paura. Come già San Paolo, essi si manterrebbero da soli,con edificazione di tutti. Sarebbe molto incisivo un sacerdozio di persone già affermatenelle varie professioni ed esperte nel problemi di famiglia. Ma si dirà che essi non sarannoa tempo pieno... Perché, i preti che si occupano di scienze, di scuola, di arte, di problemisociali, di beghe curiali o di quattrini benedetti sono sacerdoti a tempo pieno? E poi checosa è meglio, aver preti a part-time o non averne per niente? E sarebbe cosa da poco unsacerdozio non più isolato, sacrale, di casta, ma al contrario calato come semplicemansione in mezzo al popolo di Dio?

Quanto alla Compagnia di Gesù non sono lo ad averla tradita, sono i suoi Superiori, iquali invano hanno fatto protesta, peraltro tardiva, di ubbidienza. La Compagnia l'hoamata come amo la Chiesa, perché essa era alla Chiesa dedicata con fedeltà, e sono fiero diessere stato gesuita. Nello spirito e nelle azioni lo sono tuttora. E, se si vuole dare unqualche valore al segni, noto che sono stato sciolto da ogni obbligo proprio il 31 di luglio(1972), festa di Sant'Ignazio di Loyola. Il Santo ha voluto darmi un calcio dietro, o havoluto dirmi: "Ora che ti ho tolto il bavaglio, va', parla, scrivi, denuncia come hannoridotto la mia creatura: dì che un basco l'ha fondata con intelletto ed amore, un altro bascol'ha affondata per ottuso filomarxismo; grida che un esercito agguerrito di combattenti nelsegno della Croce, quella vera, è diventato un'armata brancaleone di litigiosi politicanti,dimentichi del soprannaturale per dedicarsi al sociale? Io la intendo così. Se altri vuoleintenderla in quell'altro modo, è padronissimo.

Al bel tempi il Superiore Bachelet giustamente diceva: "Non si fa danno allaCompagnia dicendo cose false sul suo conto. Lo si farebbe dicendo la verità". Ma quellierano appunto i bel tempi, quando le cose sostanzialmente andavano, e la verità da direriguardava, in fondo, piccoli difetti dei gesuiti. Io denuncio invece i tempi in cui le cosesono andate molto male, ma non lo faccio per arrecare danno, bensì perché (per usare, aproposito, le parole che usò, a sproposito, Papa Siricio -ricordate?- per costringere i preti alcelibato) bisogna incidere col ferro le piaghe imputridite che non reagiscono alle cure.Forse troppo altezzosamente i gesuiti si gloriavano di essere l'unico Ordine a non aver maiavuto bisogno di riforma. Ora "l'un l'altro si rode di quel che un muro ed una fossa serra".

Ed io sono troppo orgoglioso se dico che è la Compagnia di Gesù che deve riabilitarsi,non lo che debbo implorare di essere riabilitato, lo che ho voluto "far parte per me stesso?‖Ho dato la mia sincera e sofferta testimonianza di fede, ho rinunciato al mio massimo

Page 48: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 48/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

48bene, l'esercizio del sacerdozio, per non tradire la mia coscienza, ed adempiere al miodovere di dissociazione e di denuncia. A questo punto non mi basta una medaglia, o unmonumento, neanche equestre: voglio che le mie braccia, ancora vigorose, tornino adessere adibite al remo della barca di Pietro, e non più al conteggio di profitti e perdite.Monsignor Marcinkus ha dichiarato che la Chiesa ha bisogno della Banca, perché non puòandare avanti con le Ave Marie, Maria gli ha dimostrato che la Chiesa non può andareavanti con la Banca. Io sto dalla parte di Maria: ragioniere è il mio uomo vecchio, quellonuovo è sacerdote, e in eterno. E come tale mi sono spesso fiduciosamente rivolto anche aPapa Giovanni Paolo II, per questioni unicamente spirituali e di bene comune nella Chiesa.Non mi ha mai risposto. Può anche essere che non mi abbia neppure letto, ma questosignificherebbe che il Papa è nelle mani di cortigiani. Inaccettabile.

Che i tempi stiano cambiando è segno certo il risultato del recente convegno deiVescovi italiani a Collevalenza. Quando mai i Presuli avrebbero permesso ai laici dimettere il naso nei bilanci della Chiesa, e, più ancora, di parteciparne alla gestione?Benedetta la necessità economica che li ha portati a concludere che "la primariaresponsabilità per il sostegno economico alla vita e all'azione pastorale della Chiesa spettaal fedeli e alla comunità cristiana". Si garantisce che d'ora in avanti tutti i beni della Chiesa,e le somme che i fedeli faranno pervenire ad essa, saranno gestiti "con correttezza etrasparenza", e che i laici offerenti avranno il diritto di partecipare alla gestione dellesomme raccolte. Anche se ciò non avviene, specie in Vaticano, è stato detto, finalmente.Avevo dunque ragione: la Chiesa è di tutti. Seguendo l'esempio di San Francesco, tutti gliecclesiastici italiani sono invitati a fare testamento a favore della Chiesa e a non permettereche la loro eredità vada a favore dei parenti. Tutto questo però serve a garantire allaChiesa la soluzione dei suoi problemi economici: è una soluzione pratica. Quello cheimporta è che si prenda sul serio l'impegno ad educare tutti i sacerdoti italiani adabbandonare "le ansietà sfiduciate e la ricerca di sicurezze per vie che non sonoevangeliche" -pensiamo alle attività dello IOR-, anche perché l'esperienza storica dimostrache nelle mani di preti distaccati dal denaro e generosi nel donare "non cessa di passare ilflusso della carità dei fedeli, che basta per loro e giova a tanti altri, mentre nelle mani dipreti sfiduciati, preoccupati della sicurezza, e perciò attaccati al denaro, quel flussoinesorabilmente si inaridisce". Ed lo aggiungo che tutto questo avviene non solo pernaturale conseguenza, ma anche per esplicito volere della Provvidenza:

―Pensate prima al Regno di Dio e alla sua giustizia, e tutto il resto vi verrà dato insovrappiù".

Altro segno del cambiamento dei tempi è l'invito rivolto al laici da parte di moltiVescovi a parlare e a scrivere per esprimere le proprie idee sulla Chiesa, senza attenderecome una volta un permesso difficile (l'Imprimatur). 1 sacerdoti in servizio ne hannoancora bisogno. Per grazia di Dio, io no. E in libertà ho parlato con assoluta franchezza.Che lo non sia uscito dal giusto e dalla misura lo garantiscono le parole pronunciate comeprofeticamente dal Cardinal Martini, Arcivescovo di Milano, già gesuita come me -nonimporta se poi lui salito alle stelle, io finito alle stalle e come Giobbe "iacens in sterquilinio"."Una cosa sola non deve cambiare nella Chiesa: il Regno di Dio e il suo amore".

Se la nostra vita si ispirerà a tale criterio, il Paradiso di ciascuno di noi avrà, inizio finda questa terra, perché ci sentiremo davvero liberi e figli di Dio, augurio ardente cheindirizzo a tutti gli uomini miei fratelli.

Ora è tutto da ricostruire.E ricomincio da Nostra Signora Maria Corredentrice e dalla Liturgia

Page 49: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 49/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

4949 Maria Corredentrice

Maria, mediatrice di grazie. Il dogma necessario e mancante, tradito durante ilavori preparatori del Vaticano II. Anche noi ci uniamo alla richiesta formale e allesottoscrizioni che giungono in questi tempi al Santo Padre Benedetto XVI.

 PREGHIERA ALLA VERGINE, DI SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE Ricordati, o vergine Maria, che non si è mai udito

che alcuno, ricorrendo al tuo patrocinio, implorando il tuo aiuto e la tua protezione,sia stato da te abbandonato.

 Animato da tale confidenza,a te ricorro, o vergine delle vergini e madre mia,

a te io vengo e davanti a te me ne sto, povero peccatore gemente.Non disprezzare le nostre suppliche, ma ascoltaci, propizia, ed esaudiscici. Amen

Assieme a Chiesa Viva l‘Arca della Bellezza si è portata nell‘alveo dei devoti di MariaMediatrice di tutte le Grazie, per iniziare un suo richiamo alla devozione del SantoRosario. Pio XII, nella sua enciclica ―Ingruentium malorum‖ del 25 settembre 1951,esortava i cattolici a fare del Rosario la preghiera della famiglia cristiana per difendersidalle insidie della vita moderna. Ed è recitando questa sua preghiera preferita che ilCristiano, nella lotta per mantenere fede alle promesse battesimali, ha bisogno di meditarei dolcissimi ―misteri‖ della nostra santa Fede!

―Chiesa viva‖, quindi, si accorda perfettamente nel ritenere la recita del Rosario, l‘omaggioper eccellenza alla Vergine Maria.La Vergine, richiedendo il Rosario in tutte le sue autentiche apparizioni, ratifica

l‘insegnamento della Chiesa, censore ufficiale e infallibile delle devozioni cattoliche.Si sa che da una antichissima tradizione, sanzionata da Pontefici, in primis Leone XIII,

la recita del Santo Rosario risalirebbe a San Domenico, istituita per ispirazione dellaVergine Santissima, e predicata e diffusa da lui stesso alla fine del secolo XII e agli inizi delsecolo XIII. Nel secolo XV, San Pio V pubblicò cinque Costituzioni apostoliche sul SantoRosario.

Dopo la vittoria di Lepanto sui musulmani, nell‘ottobre del 1571, San Pio V istituì, per

il 7 ottobre d‘ogni anno, in riconoscenza alla Beata Vergine Maria ―del Rosario‖, la Festa di―Nostra Signora della Vittoria‖. Il suo successore, Gregorio XIII, trasferì quella festa allaprima domenica di ottobre, sotto il titolo di ―Festa del Santissimo Rosario‖. Ecco ifondamenti cattolici del Rosario!Ora, quando il Capo è Gesù e a guidarci a Lui è Maria, noi osiamo avere la certezza cheanche il nostro avvenire è nelle nostre mani e che la civiltà della Carità cristiana è giàavviata, nonostante la bufera che sta attraversando la Chiesa cattolica, nelle situazioni diintolleranza e di violenza morale che documentano una visione di corto respiro, come fapure l‘attuale banalizzazione d‘ogni verità e della vita umana coi suoi valori inalienabili. 

Che senso ha, per esempio, parlare di speranza quando i diritti umani fondamentali

sono calpestati, la pace è minacciata e gli stessi interessi di parte hanno il sopravvento sulbene comune?

Page 50: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 50/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

50Alla scuola di Maria Vergine Madre Mediatrice e dispensatrice di Grazie e di Misericordia,con la recita del Santo Rosario noi apprendiamo, invece, che la vittoria finale sarà nostra!E fu così sempre attraverso i secoli, dopo la crociata vittoriosa contro gli Albigesi, la recitadel Santo Rosario divenne sempre più popolare, soprattutto in Francia, nella Spagna e inItalia.Anche recentemente, i fatti straordinari di Lourdes e di Fatima hanno confermato, con imiracoli, quello che la Chiesa aveva compreso per l‘illuminazione della Fede. 

Perciò, lo scopo che anche noi, con ―Chiesa viva‖ si propone, con questo invito a tutti isuoi lettori e benefattori, non è solo di raccomandare la devozione del Santo Rosario, maanche di renderlo più luminoso perché, storicamente considerato, il Rosario non è solo unabella devozione privata, ma è un‘arma potente e infallibile, perché porta l‘improntavigorosa di una grande Crociata spirituale contro i nemici di Cristo e della sua Chiesa.

Il Rosario, infatti, nacque guerriero su campo di battaglia. Fu organizzato come unmuro di difesa attorno alla città di Dio per difenderla dall‘invasione delle eresie, mediantel‘invocazione alla Vergine Immacolata, la Donna coronata da dodici stelle, il cui piedeverginale schiaccia il dragone infernale.

Regina della Chiesa, la Madonna è forte come un esercito schierato in battaglia controlegioni di eretici e di senza Dio.

Sì, il titolo ufficiale di Maria, infatti, fu di ―Regina Vittoriosa contro le eresie‖!Quindi, quanto sia opportuna e urgente anche ai nostri tempi questa Crociata, comescrisse Pio XII nella sua enciclica ―Ingravescientibus Malis‖ del 29 settembre 1937:«… Come al tempo delle Crociate, si eleva in tutta Europa, da tutti i popoli, una sola voce,un‘unica supplica. Anche oggi, nel mondo intero… tutti cercano, con richieste ostinate, diottenere dalla potente Madre di Dio che siano vinti i distruttori della Civiltà Cristiana edumana, e che anche sull‘umanità stanca e inquieta risplenda la pace vera»! 

È vero: al posto degli Albigesi e dei Turchi, oggi, abbiamo altri eretici che si sono sedutisulle poltrone e che hanno iniziato e continuano un‘offensiva satanica, iniziata dall‘iniquoErode e che finirà solo con l‘avvento glorioso di Gesù Re e Salvatore.

Sarà bene e opportuno richiamare, qui, i principali flagelli moderni: le ―eresie‖:

1. il ―Materialismo distruttore‖ che ha avvelenato e scristianizzato gran parte del popolo. Èun vero diluvio, rosso di sangue e di odio sociale;2. il ―laicismo‖ e il ―paganesimo sociale‖ che arrivò alla gioventù attraverso la scuola laica,e minando la Famiglia, con il divorzio e le profanazioni sacrileghe del matrimonio-sacramento;3. la ―modernità‖ che è, oggi, libertinaggio e sensualità. Bere, ballare, drogarsi, divertirsi,darsi ad ogni illecito piacere senza più alcuna preoccupazione delle verità: morte, giudizio,eternità. Il modernismo è un‘autentica palude! 4. le ―società segrete‖ che nei sottosuoli tenebrosi complottano per mettere la Chiesa instato fallimentare, opponendo alle sue leggi la loro legislazione laicale, come le leggi deldivorzio, dell‘aborto, della scuola neutra, dello Stato laico e l‘ostracismo di Dio e del suoCristo. Per questo, Leone XIII scrisse le sue mirabili Encicliche sul Rosario, ordinando letre ―Ave Maria‖ e la preghiera a San Michele Arcangelo da dire dopo la Messa, proprioavendo presente le diaboliche Logge Massoniche e la loro opera nefasta.

Ecco perché anche noi, come ―Chiesa viva‖ ha presente, con la Crociata del Rosario,abbiamo presente la lotta che dobbiamo affrontare contro Satana e i suoi satelliti, ma lodobbiamo fare per la conversione delle pecore smarrite ottenendo, con l‘aiuto di MariaSantissima ―Rifugio dei peccatori‖ la loro conversione.

Page 51: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 51/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

5151«Noi raccomandiamo – scriveva Sua Santità Pio XI al Ministro generale dei

Domenicani, il 6 marzo 1934 – di reintegrare e conservare religiosamente questo uso, unavolta praticato dalle famiglie cristiane: la recita quotidiana del Santo Rosario».

Ricordiamo la bella preghiera attribuita a San Bernardo:«Ricordatevi, o pietosissimaVergine, che non si è mai inteso che alcuno ricorrendo al vostro aiuto sia stato da Voiabbandonato…». Però, dobbiamo avere il cuore puro, come la piccola Bernardetta, gigliodei Pirenei. Poi, fare ―penitenza‖, ossia crocifiggere la nostra carne e mortificare i nostriistinti per ottenere perdono e grazia. E, infine, dobbiamo avere un ferventissimo amore perNostro Signore nel Santissimo Sacramento, ricordando che Maria deve essere sempre lavia regale che conduce a Gesù.

«Andate a Maria» ci esorta la Chiesa. ―Oremus‖ e preghiamo assieme: «Regina eMadre, tendici le tue braccia, sollevaci fino al tuo Cuore Immacolato e doloroso.

Permettici di posarvi il nostro capo e divenire, così, santi e apostoli!Regina del Santo Rosario donaci la forza di combattere i tuoi nemici!».In questo momento angoscioso di anti-cristianesimo, il nostro Rosario sia spada

folgorante di fuoco per arrestare il fiotto del ―Mar rosso‖ e affretti la vittoria di Cristo Re edella sua Chiesa. Amen!

Modernismo: un pozzo di eresie Fu l‘8 settembre 1907 che San Pio X pubblicò la sua enciclica “Pascendi Domini

Gregis” in cui denuncia il gravissimo errore del Modernismo, “la sintesi di tutte leeresie”, che vuole aggiornare la religione cattolica mettendola al passo delle idee e modidei tempi moderni, ossia in una trasformazione sostanziale delle “Verità” insegnate dallaChiesa, perché non sarebbero più immutabili bensì in continua evoluzione.

Ricordiamo gli incontri ecumenici tra cristiani, già condannati da Pio XI, ma indetti dal Papa Giovanni Paolo II, e poi allargati alle religioni non cristiane. Ricordiamo l’uso d el tavoloe l’introduzione delle lingue volgari, benchè fossero, prima, severamente vietati da Pio XII con la sua enclica “Mediator Dei”, ma poi introdotti per volontà di Paolo VI.

E così, il Modernismo si sviluppò nel Corpo Mistico, grazie, soprattutto a tanti Vescovideboli e superficiali nel governo delle loro Diocesi, specie nella vigilanza contro gli erroriprofessati già nel loro clero. E così, a poco a poco, al Modernismo seduse l‘episcopatocattolico che poi porterà alla rivoluzione del Vaticano II.

Queste gravi posizioni dell‘Episcopato vanificarono la “Pascendi Domini Gregis” diSan Pio X, soprattutto col non allontanare dai Seminari i professori fautori delModernismo, facendolo, così, penetrare all‘interno della Chiesa fino a penetrare e imporsicol Vaticano II, trascinando nell‘apostasia interi Stati. 

Ora, il punto di riferimento è la grande santa figura di San Pio X, di cui dobbiamoseguire l‘esempio e l‘insegnamento. 

Mentre si avvicina il centenario della “Pascendi Domini Gregis”, dobbiamo mettercisulle orme dei fedeli servi della Chiesa, quali i membri del “Sodalitium Pianum”, animatidallo stesso spirito e del medesimo zelo per la “buona battaglia” del Cattolicesimointegrale, anti-modernista e anti-liberale. “Cristiani” autentici, e non “vatican-conciliaristi”, che, pur usando le stesse parole Tradizione, Ortodossia, infallibilità, ecc,attribuendovi, però, dei significati diversi, realizzavano lo stato di eresia e di scisma, peraprirsi a una chiesa ecumenica dove tutti possono rivendicare un proprio particolarismodottrinale. Questo basta per farci restare fedeli alla nostra Fede cattolica!

Page 52: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 52/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

52Trattato di LisbonaL‟Unione Europea non è altro che il passo successivo della scristianizzazione in atto

incardinato sul piano sionistico, lo stesso che ha creato gli Stati Uniti d‘America e lo Statodi Israele e fondato sul potere plutocratico delle Banche. Una piramide massonica chepreme verso l‘ateismo e impone agli stati aderenti, come condizioni di aggregazione,legislazioni opposte ai Comandamenti di Dio (aborto, divorzio, omosessualità, pedofilia,eutanasia, ecc.). È una struttura estremamente autoritaria, egemonica, che non ammetteobiezioni: è illuminante, in proposito, il caso Buttiglione, estromesso dal Parlamentoeuropeo per non aver aderito a una legge contraria ai Comandamenti.

È l‘odierna Torre di Babele puntata contro il Cielo e già segnata dalla confusione dellelingue nel suo relativismo che dissolve in radice ogni tentativo di unione. Però in politica,nonostante le contraddizioni, non cade foglia che ebreo non voglia!

L‘ebraismo prosegue la sua marcia incontrastata verso il globalismo massonico.L‘Europa Unita non è che una tappa del traguardo. Nonostante le sue contraddizioni,mediante il suo ecumenismo aperto a tutte le religioni, la massoneria punta a imporre ilsuo programma a tutto il mondo per sottometterlo a Satana. L‟Unione Europea potevanascere nel rispetto delle culture storiche dei popoli, ma, invece, impone la suaonnipotente egemonia anticristiana come condizione di adesione comunitaria.

Chi ha portato l‘Italia ad aderire all‘Unione Europea accettandone il programma? Siamo passati attraverso una penosa sonnolenza della stessa Chiesa in modo che le

infiltrazioni massoniche ne intaccano profondamente l‘anima, mediante il modernismo,nei seminari, negli Istituti religiosi, il luteranesimo neo-catecumenale, l‘indole anglicanadel Rinnovamento nello Spirito, le spensieratezze liturgiche, le celebrazioni sacrileghesolenni in templi dichiaratamente massonici (San Giovanni Rotondo, Fatima, Brescia, ecc.). 

Il modernismo etico ha portato a un enorme sfascio dei princìpi del comportamentomorale: è immaginabile un Pio XII che partecipi agli incontri di Assisi, che entri in unamoschea, o che dichiari lecito l‘uso di contraccettivi per limitare l‘AIDS nei paesisottosviluppati, o che dia la Comunione nella mano?

Finalmente il Vaticano ha deciso di staccarsi dalla legislazione italiana, che ammette ildivorzio, ecc., per attenersi a una legislazione sua propria.

I partiti attingono legittimità dal consenso massonico dello Stato, quindi nasconoalmeno potenzialmente massonici. Soggetti alla massoneria sono i loro capi attuali.

I partiti non hanno mai fatto opposizione seria all‘Unione Europea, non hannoprovveduto a difendere la Civiltà cristiana. Inoltre, ci tengono ad avere rappresentanti a

Bruxelles ecc. Non vedo eccezioni.Al Parlamento Europeo vanno cristiani di spicco, pur conoscendo l‘impossibilità dicontrastare il vasto programma di immoralità delle leggi da esso emanate: è moralmentelecito, anche se prestigioso esserne eletti?

I partiti, che hanno pensato solo ai propri interessi di parte, sono ormai ridotti atentacoli della piovra massonica, lasciamoli colare a picco nella propria inutilità!

Questi compromessi di fondo pongono il problema: è lecito dare il consenso elettoralea tali Partiti? C‘è qualche Partito esente dal compromesso massonico? Non ne vedo lapossibilità. Quindi, mi asterrò dalle votazioni, non vedendo in essi vie di scampo dalcompromesso con la Babele massonica. C‘è l‘alternativa della scheda bianca. 

All‘obiezione: se non si vota, si fa il gioco delle sinistre. Rispondo: Non sunt faciendamala ut veniant bona.Tutti discordi tra loro, salvo piegare il capo all‘ebraismo massonico. 

Page 53: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 53/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

5353Satana, che dirige questo assalto contro a Dio e la sua Chiesa, porterà le sue legioni a

distruggersi a vicenda finché venga il promesso Liberatore.La nostra arma è la Corona del Rosario: “in hoc signo vinces”! 

PRINCÌPI DI MORALEFonte del Diritto è il Dovere: l‘uomo ha il dovere di adorare Dio, quindi ha il diritto ai

mezzi di sussistenza; un padre ha il dovere di mantenere la famiglia, quindi ha il diritto allavoro compensato.

Il modernismo etico ha dissolto il retto ordine morale e si manifesta, oggi, nellaconfusione in cui sono posti i princìpi del retto ordine stabilito da Dio nei Comandamentie Precetti. Ne risultano errori, quali la morale di situazione, che giustificherebbel‘adattamento del comportamento morale alle situazioni che si presentano (ad esempio laliceità di contraccettivi in caso di AIDS, la liceità di prostrarsi in una moschea perconvenienza politica, e vari compromessi del genere).

C‘è chi ha proposto la morale degli atti esteriori trascurando l‘interiorità: l‘atto umanoassume senso dall‘intenzione, ecc. Occhio della morale è il fine.

I fini sono subordinati: fine ultimo è Dio Creatore:conoscerlo, adorarlo amarlo... fini subordinati: vivo per Dio, mangio per vivere, lavoro

per mantenermi, ecc. Invertendo l‘ordine dei fini si invertono le morali: se il fine fosse ilpiacere, il matrimonio sarebbe inutile costrizione e sarebbero leciti la prostituzione, lamasturbazione, gli atti prematrimoniali, l‘omosessualità, la sodomìa... 

Non esistono fini a pari livello, come il piacere sessuale e la procreazione:il piacere è subordinato alla procreazione, che è il fine del matrimonio.Principio del duplice effetto: se un‘azione produce un effetto buono e un effetto

cattivo, è lecita compierla a queste condizioni:– che si voglia l‘effetto e il fine buono non attraverso l‘effetto cattivo;– che vi sia proporzione tra i due effetti: posso sparare per salvarmi la vita, ma non mi

è lecito per una offesa qualsiasi.La situazione politica attuale comporta coinvolgimenti di gravità diverse:– il Parlamento persegue, in modo egemonico, fini contrari a Dio, ai suoi

Comandamenti, alla Chiesa: è gravemente illecito aderirvi e sostenerlo.– gli Stati che vi aderiscono sono costretti ad aderire alle leggi dell‘UE: non è lecito

accettarne le leggi immorali.- i Partiti italiani sono soggetti alle condizioni dello Stato e hanno capi massoni: sono

potenzialmente massonici. I partiti italiani perseguono anche fini onesti secondo la lorostruttura, ma la soggezione all‘UE li rende tentacoli dell‘UE e lavorano, almenoindirettamente, per il programma dell‘UE. La liceità di aderire a un Partito è condizionata.Gesù non vuole compromessi: “Il vostro dire sia sì si, no no”. 

I colori e le stelle della bandiera Europea scimmiottano quelli della corona mariana,ma sono nel contempo i simboli massonici. Non tragga questo in inganno.

La Madonna, Madre di Dio, Madre nostra, Corredentrice e Madre della Chiesa, nelcorso degli ultimi secoli, ci ha dato ammonimenti sulla crisi tremenda che la Chiesaavrebbe sofferto dalla metà del secolo XX e oltre.

Le parole che Ella usa sono precise e inequivocabili, anche se drammatiche e terribilinei suoi contenuti.

Nella sua apparizione de La Salette, la Madonna si rammarica per il comportamentodei Ministri di Dio per la loro “vita cattiva”, per il loro “amore degli onori e dei piaceri”, 

ma soprattutto per la loro “irriverenza ed empietà nel celebrare i santi Misteri”. 

Page 54: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 54/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

54Ella già conosce la realtà del tradimento di tanti Ministri di Dio che, essendosi gettatinelle braccia della sètta infame della Massoneria, non adorano più il vero Dio, ma

adorano solo se stessi: «Guai a voi che fate professione di adorare Gesù Cristo e cheinteriormente adorate solo voi stessi...».E sa anche che questo tradimento annienterà la Fede a Roma e nella Chiesa: «Roma

perderà la Fede e diventerà la sede dell‟Anticristo!.. La Chiesa sarà eclissata!». E non ignora il fatto che è la Bestia e i suoi sudditi che, proclamandosi salvatori del

mondo, inganneranno molti e tenteranno d‘innalzarsi fino al cielo, fino a quando essisaranno gettati per sempre, negli abissi dell‘inferno! 

Nelle sue apparizioni di Fatima, la Madonna conferma quanto aveva detto a LaSalette, sia sul castigo che cadrà sull‘intero genere umano nella seconda metà del secoloXX, sia sulla crisi devastante della Chiesa cattolica.

Ella dice che Satana regnerà sui più alti posti e che riuscirà persino a introdursi finoalla sommità della Chiesa! Ci fa sapere che Satana marcerà tra file di Cardinali e Vescovi eche a Roma vi saranno grandi cambiamenti.  Ma ci predice anche che il putridume che neseguirà cadrà e non si rialzerà più!   Ma, nel frattempo, la Chiesa sarà offuscata e il mondo

sconvolto dal terrore, trascinatovi dagli errori commessi dai partigiani di Satana che, per poco,riuscirà a regnare sul mondo, fino a quando Iddio verrà ancora proclamato e servito come un tempo.

Vi sono, però, delle Apparizioni (a Madre Mariana a Quito, dal 1582-1634) in cui laMadonna, invocata col nome di Nostra Signora del Buon Successo, condannaesplicitamente la Massoneria usando termini come: “la sètta maledetta dellaMassoneria”, “Satana regnerà completamente tramite le sètte Massoniche”, “le terribiliorde della sètta massonica”... che non lasciano alcun dubbio sulla causa principale dellacrisi orrenda in cui versa la Chiesa, oggi, e sul suo nuovo corso... massonico!

Per questa ragione ai misteri gaudiosi, dolorosi, gloriosi e luminosi noi aggiungiamoquelli spirituali. Sì, stiamo parlando dei Misteri dello Spirito da meditare nella recita delRosario, assieme alla purificazione dell‘anima e del corpo e alla contemplazione di comeessere operosi ed efficienti nella Grazia nei tempi ultimi, quelli che richiederanno le sceltepiù difficili e più coraggiose.

I Misteri dello Spirito sono 5, come si conviene per tutti i misteri contemplati nellarecita del Rosario e si recitano il sabato. Questi sono:

1) Preparazione dell‟Avvento e Visita dei Re Magi; 2) Gesù davanti al Tempio contro i cambiavalute;3) Il Sermone della Montagna ed il Giovane Ricco;

4) Ritorno del Figliol Prodigo nella Vigna del Signore;5) Le Nozze del Figlio e l‟Instaurazione del Regno. 

A Maria Corredentrice dedichiamo tutti noi stessi, anche attraverso una alimentazionesana e la disposizione del nostro tempo nella logica dell‘Arca della Bellezza dei Tre Bauli.Uno in cui mettiamo i nostri abiti per la missione; uno per la comunità; uno per lafamiglia. Nel senso che ognuno di noi avrà l‘animo sempre dedito al fine ultimo  , matemporalmente e fisicamente sarà particolarmente concentrato nell‟osservanza responsabile dei

 propri impegni nella fase di accompagnamento del prossimo in un percorso di fede autentica   fattadi opere di misericordia corporale e spirituale, di dedizione di impegno nelle mansioni all‟interno

dell gruppo e quindi di generosa disponibilità nella famiglia, nel periodo di serenità e riposo.L‘Arca della Bellezza, che a Maria Santissima è interamente dedicata, con il patrocinio

del‘Arcangelo Michele e di San Paolo, è l‘organizzazione diaconale Cattolica e Apostolica

Page 55: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 55/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

5555degli ―Ultimi‖, composta da Arcieri, Missionari, Dottori del Popolo e Amici di Gesù, cheoperano per la Ricostruzione e la Parusìa, nella Luce, professando il Santo Sacrificio,fondamento dell‘Oblazione, anche attraverso la costituzione di CAERP (Cappellette perl‘Adorazione Eucaristica e per il Rosario Perpetuo). Opera sul territorio attraverso sistemie strutture di rete coadiuvando persone, famiglie indigenti, enti ecclesiastici, movimentireligiosi, associazioni di interesse collettivo, per instaurare in Cristo ―beni comuni,bellezza e buon governo‖ prodromi del Regno e del desiderio ―santificatore‖. E‘ costituitafra sacerdoti e consacrati, diseredati ed indigenti, professionisti tecnici ed artigiani, gruppidi famiglie ed educatori, managers e contadini, artisti e giovani talenti che si fanno servidei servi. Lo scopo è rievangelizzare la cultura vivendo integralmente missione e fedecome fondamento di vita, affidandosi totalmente allo Spirito santo, dono che illumina etrasforma mente e cuore e che proietta all‘azione. I nostri pilastri sono la Santa Eucari stiaVerità di Fede e Mistero di Salvezza; la Santissima Trinità Strumento di Formazione per ilRegno; Maria Corredentrice e Mediatrice di Tutte le Grazie; la Chiesa Una Santa CattolicaApostolica Romana e Missionaria ed il Pontefice Romano; la Liturgia intesa come Coro diAngeli nella Parusìa Anticipata; le ricchezze delle Bio-Diversità e Bellezza, prodotto dellaCreazione Divina a supporto anche della nostra crescita spirituale. Tutto questo noitrasferiamo nelle opere di ―Carità‖ lì dove riti, saperi, sapori sono in armonia con bellezzenaturali e artistiche, dimore, mestieri e tradizioni, che andiamo a recuperare per megliorendere un servizio a tutte le anime pie disperse, abbandonate e maltrattate dal mondo edal suo nuovo ordine. Noi vogliamo farci tutti carità, sintonizzandoci con lo Spirito ed ilCorpo di Gesù, incarnato e risorto, che ci ha insegnato a vedere nel prossimo e nellapovertà lo strumento di salvezza e lo spessore della nostra fede, invitandoci alla ricerca edivulgazione della verità, all‘equa distribuzione dei beni e alla pratica, secondo il propriostato di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità. Convergere in Cristo, significa, per noi:qualificare ―Fede‖ e ―Territorio‖; armonizzare nella Chiesa la Sinfonia del Creato, come fuper le Nozze di Cana; e quindi pregare in attesa della ―visita -ritorno‖ di Gesù, nostroredentore e salvatore, che amiamo al di sopra di ogni cosa.

Noi Arcieri siamo consapevoli che i governanti di tutto il mondo, non subordinati alloSpirito del Dio Creatore e alla Luce di Cristo, hanno dismesso il senso di servizio all‘unicovero Dio e quindi agli uomini da Lui benedetti, trasformando sé stessi in strumenti di―iniquità‖, mercimonio geo-consumistico e relativismo etico, alienando ―beni‖, ―culture‖ e―talenti‖. Così siamo anche consapevoli che bellezze naturali e antropomorfe, paesaggirurali e storici, le opere stesse degli uomini che hanno suscitato nel passato meraviglia,nonché senso di comunione, ospitalità e accoglienza vengono quotidianamente consumati,depauperati e distrutti a discapito di Popoli e generazioni future. Lo Spirito Santo, invece,―instaura tutto in Cristo‖ e trasforma un‘Opera collettiva in cosa giusta, bella e buona,convertita già nelle sue radici, verso un‘identità cristiana.

Recitiamo insieme il Sabato, i Misteri dello Spirito, contemplando il Santo Rosario

Perchè aggiungere, oltre ai Gloriosi, Dolorosi, Gaudiosi, della Luce, i misteri delloSpirito? Questi Misteri riconducono anche al progetto dell‘Arca della Bellezza ed hanno ilproposito di essere come un Guardiano preposto ad annunciare la Visita-Ritorno di Gesùnella Potenza dello Spirito Santo e come una Vestale che tiene accesa la Luce perché occhi

e orecchi intendano l‘importanza di una conversione continua, costante e focalizzata anchein un‘opera armoniosa di instaurazione del Regno di Dio così in Cielo come in Terra.

Page 56: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 56/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

561)Preparazione dell‘Avvento; 2) Gesù contro gli usurpatori del Tempio; 3) Il Sermone dellaMontagna per la Santità; 4) Il Figliol Prodigo che torna nella Vigna del Signore; 5)L‘Instaurazione del Regno e le Nozze dell‘Agnello 

PER ANDARE INCONTRO ALLA CONVERSIONE NELLO SPIRITOLeggiamo San Luca 11, 34-36: «La lucerna del tuo corpo è l‘occhio. Se il tuo occhio è sano,anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre.Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. Se il tuo corpo è tutto luminoso senzaavere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illuminacon il suo bagliore».

1-  Preparazione Avvento. Ossia, il precursore Giovanni Battista -ultimo dei Profeti-la Visita dei Magi e conversione nell'Unico Dio. Va intesa come convergenzasull‘Unico Dio dell‘intero genere umano. L‘ultimo dei Profeti, Giovanni il Battista,

 Annuncia l‘arrivo di Colui che ―battezzerà in Spirito Santo e non più di solo acqua‖.Dopo una lunga, difficile e sperata attesa, mostra la totale esplosione di sentimentidi gioia viva nella intensa  Adorazione che i Re Magi portano al loro Signore. Lapresenza dei Re come degli Angeli e dei semplici verso lo Spirito Redentore di GesùBambino, rappresenta l‘intera Creazione (visibile ed invisibile) di Popoli lontani edell‘intero Universo inchinati di fronte al Vero ed Unico Dio. E‘ il modo miglioreper comprendere che la Vera Ecumene e la Pace nel Mondo non può avveniresenza di Lui, il Signore, che è stato Concepito e Pensato dal Dio Creatore, con loSpirito Santo che si è Incarnato nel ventre della Vergine, anch‘Ella Concepita primadi tutti i tempi, e attraverso la quale e con il cui Figlio l‘intera umanità e la natura èRedenta. Dio non sceglie di dimorare nel Tempio fatto costruire da Salomone, manel corpo di una donna, figlia di Uomo. A causa dell‘inatteso passaggio dei Magi,Erode, che rappresenta il potere temporale e luciferino di ogni tempo e di ogniluogo sulla Terra, si insospettisce e teme possa essergli usurpato il Trono. Ma essigrazie all‘avviso di un angelo, non gli resero soddisfazione, procurando così,indirettamente, la tragica strage degli Innocenti. Sorprende che gli Ortodossi Fariseicustodi dei Tempi della Rivelazione avessero saltato il passo in cui il Profeta Micheaannunciava la nascita del Messia Davidico a Betlemme per quei tempi e che essiriscoprono solo con il passaggio dei Magi che vennero a salutare il Re diGerusalemme, con il quale, probabilmente, pensavano di recarsi da Gesù. E saràErode, l‘apostata per eccellenza, che indicherà il luogo, salvo poi, i Re, affidarsi allestelle, perché oramai era passato più di un anno, e si può immaginarecomprensibilmente che Gesù non stesse più nella grotta/capanna presepina. Essicomunque, prudentemente ma con enorme gioia, si presentano a Gesù dopo aversaputo leggere gli astri, in contemporanea, senza alcun accordo. Portano ognuno undono: Oro, Incenso e Mirra. La loro Arca, con le reliquie sono a Colonia dopo cheFederico II li trafugò da Milano;

2-  Gesù contro gli usurpatori del Tempio. I Cambiavalute, il Signoraggio e il Ciecodi Gerico. Prima di tutto cerchiamo di capire cosa facessero esattamente queimercanti che Gesù scaccia dal Tempio. Il Tempio di Gerusalemme era un luogoenorme, imponente, che raccoglieva spiritualmente tutto l'Ebraismo. Gli ebrei che sirecavano al Tempio dovevano obbligatoriamente lasciare offerte o sacrifici (adesempio dei piccioni). Per quanto riguarda l'offerta in denaro, la gente lasciavaquello che poteva: non sistevano delle tariffe. Tuttavia la legge mosaica e la

Page 57: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 57/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

5757tradizione prevedeva che le monete che venivano offerte al Tempio non potevanoavere raffigurazioni umane ( per via del divieto religioso ebraico di riprodurre volti umani

 per via del problema della idolatria etc...). Poiché le monete del tempo rappresentavanosempre effigi di imperatori (per giunta pagani), gli ebrei consideravano blasfemo einaccettabile che all'interno del Tempio e per il Tempio venissero usate monete"dissacratorie" e "vietate". Quindi la gente quando arrivava a Gerusalemme, per ovviare aquesto problema, andava dai cambiavalute: ossia persone che con le loro bancarelle intorno alTempio cambiavano in monete senza effigie (coniate appositamente per questo scopo)quelle "cattive" ma di maggior valore "con effige". Ora se il controvalore delle monete(rappresentato dal corrispettivo peso in metallo prezioso: oro o argento) fosse statolo stesso (o quasi) fra le monete scambiate non ci sarebbe stata speculazione, einfondo la cosa non sarebbe stata criticata da Gesù, perché sarebbe stato rispettosodella legge. Il problema era invece che intorno a questo affare si nascondevanomolte speculazioni: il valore effettivo delle monete senza effige era molto più bassodi quello con effige: i cambiavalute speculavano enormemente su questa differenza. Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo lastrada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero:―Passa Gesù il Nazareno!‖. Allora incominciò a gridare: ―Gesù, figlio di Davide,abbi pietà di me!‖. Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse;ma lui continuava ancora più forte: ―Figlio di Davide, abbi pietà di me!‖. Gesùallora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:―Che vuoi che io faccia per te?‖. Egli rispose: ―Signore, che io riabbia la vista‖. EGesù gli disse: ―Abbi di nuovo lavista! La tua fede ti ha salvato‖. Subito ci vide dinuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diedelode a Dio. Uno dei segni dell'avvento del Regno di Dio è l'acquisto da parte dei―ciechi‖ della vista attraverso la potenza di Dio operante nel Messia. Ciò cheavviene con il cieco di Gerico. Gesù è in viaggio verso Gerusalemme. È l'ultimoviaggio che gli sarà fatale. Già durante il cammino ha predetto l'imminente suamorte proprio nella città santa. L'evangelista riferisce le predizioni con alcuniparticolari della sua morte per farci capire la volontarietà della passione da parte diGesù. Egli non viene colto alla sprovvista dagli eventi, ma è lui che li guida. Il ciecodi cui si parla è un uomo che ha perduto la vista e quindi un tempo aveva godutodella luce e di tutte le meraviglie del creato. Ora si trova nelle tenebre più profondee rimpiange la bellezza della Luce. Ora implora la Luce (Gesù) che era Venuta nelMondo, e lo fa con il giusto Spirito, implorando e ringraziando, non come feceroaltri prima di lui che poi non tornarono indietro per rendere lode al Signore. LaLuce che egli voleva accogliere dopo questa  Riparazione, passata dal buio piùtotale che lo aveva fatto riflettere sulla vita, e prodotta da Preghiere e  Meditazione indotto probabilmente dal Sermone della Montagna, aveva aperto pienamente loSpirito in Gesù. Egli infatti lo aveva riconosciuto e non se lo sarebbe fatto sfuggireper nulla al mondo, al contrario del Giovane Ricco. Ecco la Sua Fede: aver speratofino all‘ultimo. Ha fatto per lungo tempo l'esperienza delle tenebre, nemiche dellaluce; ora vuole con tutto il cuore rivedere la Luce. Non è quindi da annoverare traquelli che hanno preferito le tenebre alla luce, secondo il Vangelo di Giovanni. ―Latua fede ti ha salvato‖. Il cieco riacquista la vista nel senso pieno del termine perchési trova davanti la Luce Vera. Pochi giorni prima alcuni discepoli di Gesù sul Taborhanno potuto contemplare la Luce Divina del suo volto, essendosi il SignoreTrasfigurato dinnanzi a loro prima della sua passione, perché quando lo avessero

Page 58: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 58/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

58visto crocifisso, come dice la liturgia, avrebbero dovuto capire che la sua passioneera volontaria. Ma essi non capirono subito e di ciò li rincuorò Gesù stesso,rimandando a nuove generazioni la comprensione del potere della Luce e delladiscesa dello Spirito Santo nella Storia. Riacquistare la Luce, la vista, desta nel―beato‖ e miracolato e nel popolo testimone dell'evento, la lode a Dio. La storia del Cieco di Gerico ci porta a pensare a tutti i ciechi e alla guarigione delcieco nato, che ci riguarda da vicino, perché, in un certo senso, siamo tutti dei...ciechi nati. Il mondo stesso è nato cieco. Stando a quello che ci dice oggi la scienza,per milioni di anni c‘era la vita sulla terra, ma era una vita allo stato cieco, nonesisteva ancora l‘occhio per vedere, non esisteva il vedere stesso. L‘occhio, nella suacomplessità e perfezione, è una delle funzioni che si sono formate più lentamente.Questa situazione si riproduce in parte nella vita di ogni singolo uomo. Il bambinonasce se non proprio cieco, almeno incapace ancora di distinguere i contorni dellecose. È solo dopo qualche settimana che comincia a mettere a fuoco le cose. Se ilbambino fosse in grado di esprimere quello che prova quando comincia a vederechiaramente il volto della mamma, le persone, le cose, i colori, che ―oh!‖ dimeraviglia si ascolterebbe! Che inno alla luce e alla vista! Il vedere è un miracolo.Solo che non ci facciamo caso perché ci siamo abituati e lo diamo per scontato. Eccoallora che Dio a volte opera la stessa cosa in modo repentino, straordinario, così dascuoterci dal nostro torpore e renderci attenti. È quello che fece con la guarigionedel cieco nato e di altri ciechi nel Vangelo. E‘ quello che succederà a Paolo che solodopo la caduta da cavallo e tre notti di cecità comincia a vedere quello che sinoral‘occhio spirituale non aveva visto. Quindi non è solo per questo che Gesù guarisce iciechi ed il cieco nato? C‘è un altro senso in cui noi siamo nati ciechi. C‘è un altroocchio che deve ancora aprirsi nel mondo, oltre quello materiale: l‘occhio della fede,l‘occhio che ci porta in sintonia con lo Spirito Santo! Esso permette di scorgere unaltro mondo al di là di quello che vediamo con gli occhi del corpo: il mondo di Dio,della vita eterna, il Regno dei Cieli, la Vigna, il mondo del Vangelo, il mondo chenon finisce neppure con la...fine dei tempi. Questo ha voluto ricordarci Gesù con laguarigione del cieco nato. Anzitutto, Egli invia il giovane cieco alla piscina di Siloe. Conciò Gesù voleva significare che questo occhio diverso, della fede, comincia ad aprirsi nelbattesimo, quando riceviamo appunto il dono della fede nello Spirito Santo. Per questonell‟antichità il battesimo si chiamava anche “illuminazione” e essere battezzati si diceva“essere illuminati”. Ma Gesù non battezza più in acqua, bensì in Spirito. Nel caso nostro non si tratta di credere genericamente in Dio, ma di credere inCristo. L‘episodio serve all‘evangelista per mostrarci come si arriva a una fedepiena e matura nel Figlio di Dio. Il recupero della vista da parte del cieco procedeinfatti di pari passo con la sua scoperta di chi è Gesù. All‘inizio, per il cieco Gesúnon è che un uomo: ―Quell‘uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango...‖. Più tardialla domanda: ―Che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?‖, ed eglirisponde: ―È un profeta!‖. Ha fatto un passo avanti; ha capito che Gesù è un inviatoda Dio, che parla e opera in nome di lui. Infine, incontrando di nuovo Gesú, gligrida: ―Io credo, Signore!‖ e si prostra dinanzi a lui per adorarlo, riconoscendolocosì apertamente come suo Signore e suo Dio. Descrivendoci così dettagliatamentetutto ciò, è come se l‘evangelista Giovanni ci invitasse molto discretamente a porcila domanda: ―E io, a che punto sono di questo cammino? Chi è Gesù di Nazarethhper me?‖. Che Gesù sia un uomo nessuno lo nega. Che sia stato un profeta, uninviato da Dio, anche questo è ammesso quasi universalmente. Molti si fermano

Page 59: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 59/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

5959qui. Ma non basta. Anche un musulmano, se è coerente con quello che trova scrittonel Corano, riconosce che Gesù è un profeta. Ma non per questo si considera uncristiano. Il salto mediante il quale si diventa cristiani in senso proprio è quando siproclama, come il cieco nato, Gesù ―Signore‖ e lo si adora come Dio. La fedecristiana non è primariamente credere qualcosa (che Dio esiste, che c‘è un al dilà…), ma un credere in qualcuno e  Performarsi a Lui. Gesù nel Vangelo non ci dauna lista di cose da credere; dice: ―Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me‖ (Gv14,1). Per i cristiani credere è credere in Gesù Cristo.

3-  Il Sermone della Montagna e la Santità. Beatitudini, Sale, Luce, come Pregare edil Giovane Ricco. Vicino a Cafarnao a nord del Lago di Galilea, su un colle, Gesùtenne un lungo discorso chiamato Sermone della Montagna, in cui sintetizzavatutto il Suo Catechismo per cogliere appieno lo Spirito del Suo insegnamento. Gesù,infatti, non ha abolito la Legge del Sinai, ma l'ha portata a compimento conl‘esempio d‘Amore ―vi lascio un Comandamento Nuovo: amatevi l‘un l‘altro comeio ho amato voi‖, con una tale perfezione da rivelarne il senso ultimo e dariscattarne le trasgressioni. La Legge Nuova è la   grazia dello Spirito Santo data aifedeli in virtù della fede in Cristo. Essa opera mediante la carità, e si serve deldiscorso del Signore sulla montagna per insegnarci ciò che si deve fare, e deisacramenti per comunicarci la grazia di farlo. Le Beatitudini sono la parte piùconosciuta di tutto il discorso. Ma in quella occasione Egli parlò anche de: il Saledella Terra e Luce del mondo; il Compimento della Legge, appunto; la Nuovagiustizia, ingiuria, offerta, perdono; la Concupiscenza, ripudio, adulterio; leIstruzioni sul giuramento; l‘Amare i propri nemici; il Fare l'elemosina in segreto; ilPregare in segreto; il Padre Nostro; il Digiunare in segreto; il vero tesoro, la VitaEterna a chi collabora nella costruzione del Regno; l‘Abbandonarsi allaProvvidenza; il Non giudicare; il Non profanare le Cose Sante; l‘Efficacia dellapreghiera; i Guai dei falsi profeti e discernimento dei veri discepoli. E quali furonoa loro volta le Beatitudini? «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno deicieli; Beati gli afflitti, perché saranno consolati; Beati i miti, perché erediteranno laterra; Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati; Beatii misericordiosi, perché troveranno misericordia; Beati i puri di cuore, perchévedranno Dio; Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio; Beatii perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli; Beati voiquando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di malecontro di voi per causa mia; Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostraricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. Dunquecosì risplenda la vostra Luce, che è nello Spirito Santo, davanti agli uomini, perchévedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. Intesocome lo strumento attraverso cui Gesù ci insegna come sia possibile con la

  Meditazione e la Preghiera cogliere il senso delle Beatitudini dello Spirito, tuttoculmina nella preghiera che Gesù stesso ci ha insegnata del Padre Nostro comeinstradamento verso lo Spirito Santo che qualifica Gesù quale VIA, VERITA‟,VITA moltiplicatore di Bene e Bellezza, per la Salvezza della nostra anima e laRedenzione del mondo intero; il Giovane Ricco, aveva ascoltato il Sermone,conosceva alcuni Apostoli e osservava i Precetti ed i Comandamenti da sempre, sindalla sua giovane età. Aveva saputo riconoscere Gesù come il ―Buono‖ ma noncome Dio. Per questo non capisce che la salvezza, al punto in cui si trovava lui nonpoteva che passare dalla Performazione a Gesù. Infatti, Egli ci chiama e poi ci indica

Page 60: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 60/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

60la missione e la strada e se Lo amiamo, per forza di cose Lo seguiamo per vederci ancorameglio. Il giovane, a causa della sua cecità, data dalla ricchezza e dal benessere cheaveva ereditato, che conservava per tramandarlo ai figli, resta però incompleto nellaFede perché non sa cogliere lo Spirito dei Comandamenti di Mosè e il nuovoComandamento che Gesù ci impartisce aprendoci gli occhi sul prossimo e nelloSpirito che è Santo, che aiuta a distinguere, nella libertà e nella verità, Dio daMammona: egli non comprende il significato fondamentale di quel comando―vendi tutto e donalo ai poveri‖ che è il Vero Spirito con cui ci avviciniamo a Dio inlibertà e con cui ci facciamo Carità, in attesa di essere poi giudicati dopo la Secondavenuta. Cosa abbiamo di meglio da fare che aprire la porta a Gesù che è lì e bussa?Quest‟uomo sembrava avere tutto. Egli era ricco e, in più, obbediva ai comandamenti divini.Si è rivolto a Gesù perché voleva anche la vita eterna, che desiderava fosse come unaassicurazione a lunga scadenza, come quella che si ottiene da una grande ricchezza. Gesùaveva già annunciato che per salvare la propria vita bisognava essere disposti a perderla, cioèche per seguirlo occorreva rinnegare se stessi e portare la propria croce (Mc 8,34-35).L‟uomo era sincero e si guadagnò uno sguardo pieno d‟amore da parte di Gesù: “Una sola

cosa ti manca, decisiva per te. Rinuncia a possedere, investi nel tesoro del cielo, e il tuo cuoresarà libero e potrà seguirmi”. Ma né lo sguardo né le parole di Gesù ebbero effetto.Quest‟uomo, rattristato, certo, ha tuttavia preferito ritornare alla sicurezza che gli

 procurava la propria ricchezza. Non ha potuto o voluto capire che gli veniva offerto un beneincomparabilmente più prezioso e duraturo: l‟amore di Cristo che comunica la pienezza diDio (Ef 3,18-19). Paolo lo aveva capito bene quando scrisse: “Tutto ormai io reputospazzatura, al fine di guadagnare Cristo... si tratta di conoscerlo e di provare la potenzadella sua risurrezione...” (Fil 3,8-10). Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoidiscepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è

difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un vomere passi per la cruna di un ago,che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi puòessere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non aDio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciatotutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c‟è nessuno che abbialasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa delVangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorellee madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».  Riconosciamo in queste parole la nostra mancanza di slancio nella collaborazione enella costruzione del Regno con generosità e la nostra reale difficoltà ad essere vicini sulla

via della Croce, divisi tra Mammona e Vigna del Signore;4-  Il Figliol Prodigo che torna nella Vigna del Signore. Quando i Battezzatifinalmente si sintonizzano con lo Spirito Santo è “festa”. Quando Gesù parladello Spirito, siccome sa Egli stesso che è difficile comprenderLo perché altrimentisarebbe stato tutto facile dall‘inizio, dal tempo di Adamo, spesse volte ce lo indicasotto forma di Parabola che sono prospettate come un percorso di Purificazione checi aiuta così a elaborare Frutti sempre vivi, facendoci rinascere a nuova vita. NellaParabola del Figliol Prodigo Gesù mostra l‘uomo nudo e crudo che non riesce avedere tutto il bene di cui è circondato: amore, familiarità, stima, mestieri, terra,acqua, beni naturali, bellezza, doni spirituali, grazie, provvidenza a non finire. Gesù

è severo con la Parabola dei Talenti. Il Figliol Prodigo è un buon talento. Finoall‘ultimo Dio spera nei Suoi Talenti e quando non c‘è più nulla da fare, quando lapianta si secca e non ha più vita (perché finchè c‘è vita c‘è speranza) basti pensare al

Page 61: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 61/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

6161Fico, Egli maledice ciò che non produce più Frutti perché è senza Spirito: ―DàiFrutti li riconoscerete‖. Questa Parabola va intesa come un figlio che ritornaindossando su di sé lo Spirito del Padre, Timorato di non averlo Amato abbastanza,riconoscendo di aver peccato prima di tutto contro di Lui. Il Figliol Prodigo dovrebbeaiutarci a non seguire lo Spirito del Mondo che è ―senza amore‖. E‘ la Parabola delPadre Misericordioso. Lo stesso Padre che pur di salvare tutto il Suo gregge èpronto a Sacrificare il Figlio Prediletto sulla Croce, a Concepire la Madre senzaPeccato per schiacciare la testa a Lucifero, e magari anche prevedere una ParusìaIntermedia tanto invocata con il Maranatha per offrirci una seconda opportunitàprima del Giudizio Universale. E‘ la Parabola che riguarda tutto il genere umanoche prima o poi, si allontana dalla Vigna del Signore e che poi, illuminato dalloSpirito Santo, vi rientra nelle varie forme e secondo diverse grazie e sacramenti,quali quello della Riconciliazione, della Penitenza e della Confessione. QuestaParabola non sottovaluta l‟atteggiamento del fratello maggiore, il fedelissimo, che invidia laGrazia altrui, il perdono del Padre, come gli operai della prima ora che invidiano quellidell‟ultima. A tal riguardo è Gesù a dirlo: “… e le prostitute ed i pubblicani vi passerannoavanti”. Dio ama in maniera sconsiderata i figli ritrovati e i figli che sanno accogliere l‟altro.Non vuole che ci siano né primi né ultimi, né poveri né ricchi;

5-  L‟Instaurazione del Regno e le Nozze dell‟Agnello. Le Nozze del Figlio e l‟Eletta .Dopo tutto, l‟abito con cui andiamo alla Festa è più importante di qualunque titolo edesperienza in nostro possesso. E‘ quello che riassume il nostro modo di stare con ilSignore e la  forma che diamo, con   Purificazione, Preghiera, Adorazione,

 Meditazione, Riparazione, Performazione a Cristo, alle nostre opere, al nostro corpo, alnostro animo, al nostro intelletto, al nostro concetto di carità e che fanno comprendere ilPadre che ci invita alle Nozze del Figlio, per una festa inattesa, non immaginata, nonaspettata, non sperata, che la nostra decisione è libera, che l‟invito è stato accettato perché 

desiderato; confermando così l‟invito battesimale; ricordando così cosa è stato essenzialenella nostra vita e come tutto abbia avuto inizio. Andiamo pertanto incontro al Signore conil Giusto Spirito, mendicanti della Gioia Celeste. La Festa cui Gesù ci invita è l‘incontro,il ritorno, la Sua Parusìa, l‘instaurazione del Regno e del millennio felice; e la nostraadesione deve essere nello Spirito con cui Gesù si rivolge alla Madre: ―Ecco, Iofaccio nuove tutte le cose‖. Noi siamo al servizio perché queste cose nuove siano latrasformazione del nostro operato. Ma prima di tutto è una esortazione a cambiarenoi stessi per farci come Lui, Carità; perchè cambiando prima di tutto noi stessi, tutto

  possa cambiare in bene. Riempiamo la Giara del nostro Giorno. Facciamolo con loSpirito Giusto. Gesù ci invita ad un lavoro proficuo. Destiamoci per essere Umili e

Semplici Operai nella Vigna del Signore. L‘invito è entrare a far parte del SuoRegno che è per forza di cose bello, buono e giusto. Purifichiamoci nello Spirito peressere pronti al giorno delle Nozze, come lo era Maria all‘Annuncio dell‘Angelo ecome lo era anche alle Nozze di Cana. 

«Chi è contro la Verità è contro sé stesso» ( Sant‟Ambrogio  ). «La Verità arriva all‟essenziale e cirende uomini veri, non cani al guinzaglio di qualcuno.  Perchè La Verità è una persona, GesùCristo, Figlio di Dio. Tardi ti amai, bellezza tanto antica quanto nuova». «Sia sempre in voi laradice dell‟amor e. Amate e fate quel che volete» ( Sant‟Agostino  ). Non abbiate paura. Il mondocambierà per «trasformazione» e non per annientamento. «La vittoria dell‟amore sull‟odio, la

vittoria dell‟amore sulla morte è la fissione nucleare portata nel più intimo dell‟essere. Soltantoquesta intima esplosione del bene che vince il male può suscitare poi la catena di trasformazioni che

 poco a poco cambieranno il mondo». «Chi ci ha fatti senza di noi, non può salvarci senza di noi». 

Page 62: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 62/144

Page 63: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 63/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

6363 La costituzione degli ArcieriGli Apostoli degli Ultimi Tempi hanno una missione fondamentale: far riscoprire lo SpiritoSanto e la Luce con cui Dio si è manifestato nel mondo. Come farlo? Portando latestimonianza delle Opere, che sono la Carità vivificante e trasformante, la Verità di Fede.Il proseguo delle Opere Divine.

Per questo non si può continuare a delegare ad altri la pratica della Carità, pensandoche il mondo possa cambiare senza il nostro contributo, senza la consapevolezza che leazioni sono determinate dallo Spirito Santo che è, con Gesù, Via Verità e Vita e che dalPadre procede con la Provvidenza.

La verità di fede ci è stata rivelata interamente, attraverso Gesù e completata attraversoi dottori della Chiesa. Ora, imparata la lezione, occorre indossare l‘‖umile saio‖ dellaVerità che è parte costitutiva dello Spirito Santo, quella stessa Verità che costituisce ilcorredo divino della Parola, della Incarnazione e della Attesa; che costituisce i tre pilastritemporali della Creazione, della Redenzione e della Seconda Venuta; che ci permette dievangelizzare il mondo secondo il nuovo comandamento di amore che è il fondamentodell‘insegnamento di Gesù: e così, ―vendete tutto ed il ricavato datelo ai poveri‖. ―Ecco,farò nuove tutte le cose‖. Ora non ci è più consentito nasconderci dietro sotterfugiteologici, conservatorismi veterotestamentari, integralismi di comodo, o aperture verso ilmondo, quello stesso mondo che non ha compreso lo Spirito e che lo ignora volutamente.

E‘ il momento in cui le conoscenze sui tempi futuri ci rimettono in gioco pertestimoniare al mondo intero la Verità e quindi lo Spirito Santo di Dio; per ricordare cheGesù è venuto e che ritornerà per giudicarci anche in merito al nostro operato che simisura nel nostro autentico comportamento nei confronti del ―prossimo‖, con lacosiddetta ―fede matura‖. Gesù ci domanderà: ―Sotto l‘insegna del Mio Santo Sacrificio,

avete dato da bere agli assetati? avete reso giustizia ai malcapitati? avete dato da mangiarea chi non aveva nemmeno il pane quotidiano? Avete assistito chi è perseguitato a causadella loro fede? Avete dato ospitalità ai mendicanti che mi amano? Avete sostenuto chi hadedicato tutto se stesso alla comune causa, spogliandosi di tutto? Avete vestito gli ignudi?Avete reso visita a malati e carcerati? Avete consolato gli afflitti? Avete dato risposta difede agli increduli, combattuto contro la bestemmia? Avete condiviso le vostre fortune e ivostri beni coi diseredati? Avete portato un vostro contributo alla bellezza perché venissestabilita armonia tra le cose create? Avete operato il bene e distribuito ciò che Dio ha resodisponibile a tutti?‖ ―Chi avete scelto di servire nella vita, alla fine dei conti, Me oMammona?‖ Ecco, questo è lo Spirito con cui stiamo al mondo. Dobbiamo portare come

testimonianza di fede il nostro modo di comportarci e relazionarci. Lo Spirito è Personadella Trinità, ed in quanto tale aiuta, conduce, dona, muove il nostro animo, alimenta ilnostro corpo e le nostre virtù, offre energia alla nostra mente e sostiene il nostro cuore. LoSpirito Santo è il polmone che dà ossigeno al mondo, che ci trasmette il pensiero con cuiDio ha concepito tutte le cose, e che le orienta alla sua definizione ultima che è la―salvezza‖ e che ci introduce a pieno titolo nel Regno di Dio. Questo, se siamo stati umili efedeli servitori nella Vigna del Signore.

Dunque ―vegliate sulla continuità del Sacramento‖; ―siate svegli che non sapetequando il Signore verrà‖; ―venite e vedete‖; ―il Signore maledice il fico che non producefrutti e così ci giudicherà‖; ―ecco farà nuove tutte le cose‖; ―vendete tutto, rinunciate alle

vostre comodità per condividerle con gli altri in gioia e festa‖; ―il vostro parlare sia sì -si-no-no‖; ―fatevi carità e testimoni di vera fede‖; ―performatevi al Signore‖; ―il Signorerenderà 100 volte quello che avrete lasciato per fare questo‖; ―unitevi nella Sua gloria per

Page 64: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 64/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

64mettervi in sintonia con il Creato‖; ―formate con lo Spirito Santo una unica energiavivificante e trasformante‖; ―siate Chiesa, ovunque e sempre‖; ―che tutti siano carità‖. 

Che risposta dare dunque a chi volesse unirsi sotto questo Spirito, che è ancorasconosciuto? Noi proponiamo l‘Arca della Bellezza per ispirazione dello stesso Signore cheè Luce, che ci dice ―UT UNUM SINT‖ ed ―INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO‖. E‘ unachiamata di Conversione e Adesione totale al Cristo degli  Amici, a cui si aderisceliberamente e per volontà secondo speciali doni sovrannaturali. E‘ lo Spirito Santotrasformante che ci chiama a dare una risposta concreta alla nostra vita. Per questo chiaderisce a Gesù e quindi accetta di portare la ―Luce nel Mondo‖ si fa  Arciere, Amico diGesù, Missionario della Luce di Cristo, Apostolo della Bellezza. Le Opere sono immessenell‘Unica Giara del settimo giorno che, come alle Nozze di Cana, Dio trasforma in Vino.

Agostino, padre, dottore, santo, « Doctor Gratiae » della Chiesa Una Santa Cattolica e

Apostolica e Romana ha scritto nel  La Città di Dio che ci sono due amori che sono alla

base di due città (che necessariamente convivono).Scrive: ―Due amori hanno dunque fondato due città: l‘amore di sé fino al disprezzo diDio ha generato la città terrena, l‘amore di Dio fino al disprezzo di sé ha generato la cittàceleste... Due amori... uno sociale e l‘altro privato, uno sollecito nel servire all‘utilitàcomune in vista della città superna, e l‘altro pronto a subordinare anche il bene comune alproprio potere in vista di un‘arrogante dominazione... uno che vuole al prossimo ciò chevuole a sé stesso, e l‘altro che vuole sottomettere il prossimo a sé stesso, uno che governa ilprossimo per l‘utilità del prossimo e l‘altro che governa per la propria utilità...‖.

Due amori e due forme di mentalità e di comportamento che sperimentiamo ognigiorno in noi stessi e attorno a noi. E gran parte del male che si verifica nelle nostre società

è prodotto dalla preponderanza di questo amore privato che vuole schiacciare tutto ilresto. Esaltazione del proprio io a scapito di Dio e della sua legge che ci dice di rispettare(e amare) il prossimo almeno come noi stessi.

È questa, penso, la lezione sempre attuale che Sant‘Agostino lascia all‘uomo moderno opost moderno, troppo ripiegato su sé stesso, super esperto e pronto a difendere i propriinteressi e i diritti (dimenticando i doveri verso sé stesso e gli altri).

Ecco il messaggio attualissimo: ―Ciascuno è tale quale l‘amore che ha. Ami la terra?Sarai terra‖. Essere ―terra‖ significa coltivare l‘amore egoistico di sé  stessi. L‘invito diSant‘Agostino è di amare Dio, perché così si ameranno anche gli altri e si costruirà la Cittàdi Dio, dove tutti sono amati e rispettati.

L‟ordine naturale delle cose prevede un continuo rimodellare la propria vita in funzione dellacoesione sociale cristiana. Solo se si cade dell‟individualismo si preferiscono le città ai borghi.

Purificazione, Preghiera, Adorazione, Riparazione, Meditazione, Performazione a Gesù―Io vi battezzo in acqua, ma arriverà Qualcuno che vi Battezzerà in Spirito Santo‖. 

L‘Arca della Bellezza è Istituto Secolare, Diaconale, Questuante e Missionario di volontariCattolici costituito con la collaborazione del Centro Studi Luce di Cristo , per la Trasformazionedel nostro Esistere secondo lo Spirito Santo e nello Spirito Trinitario, attraverso l‘invocazione diGrazie, Virtù, Doni, Provvidenza, della Misericordia Divina, della Salvezza, del nostro

giusto senso di Carità e di Perdono, della giusta e lodevole applicazione quotidiana degliInsegnamenti di Gesù; per Orientare i Talenti Sacramentali e personali e le singole OpereCorporali, Spirituali, Vocazionali e Professionali in armonia con il progetto vivificante e

Page 65: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 65/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

6565partecipante del Bel Regno di Dio, dell‘equa e sussidiaria distribuzione di Beni Comuni edelle forme giuste di Buon Governo. Così incentrando la Conversione Spirituale e le Operein sinfonia con i pilastri temporali della Creazione, Redenzione, e Parusìa; che, con laLiturgia Tradizionale, la Santa Eucaristia (Parusìa anticipata), costituiscono l‘irrompere del― già‖ nel nostro ―non ancora‖. San Giovanni Evangelista ha rappresentato ciò nel raccontodelle Nozze di Cana: l‘Ora del Signore non è ancora giunta, non tutto quello che deveavvenire è già adempiuto, ma Egli ci dà già adesso il nuovo Vino, ci dona già in anticipo ilFrutto della Sua Ora. L‘Arca della Bellezza, fondata e coordinata dai 7 Cavalieri della Luce,servi dei servi -grazie a Speciali Voti e alla loro Particolare Mistica di mostrare la Luce (Via),la Verità e la Vita- rivolge interamente la sua missione nella performazione, sottoformaanche di accoglienza, conoscenza, coltivazione di campi e ricostruzioni come misuradell‘agire Cristiano nella Parola del Padre, nella Persona Christi, nell‘Amore per lo SpiritoSanto, impegnando tutti in forma incessante, itinerante, apostolica per la nuovarievangelizzazione attraverso l‟Opera di Purificazione, Preghiera, Adorazione, Riparazione,

 Meditazione, Performazione a Gesù di Corpo, Anima, Intelletto e Spirito.L‘Arca della Bellezza opera e esplica questa Missione attraverso la formazione ed il

sostegno degli Annunciatori della Parusia, i Missionari della Luce di Cristo e degli Apostolidella Bellezza  che si muovono in ogni dove, nel mondo, a portare testimonianza, nello SpiritoSanto, per rispondere alle Sfide del Nuovo Secolo, alla Grande Apostasia, per sottrarci dalle“grinfie” di Mammona (iniquità, perdizione, menzogna ) e prepararci all‟Attesa del Signore cheRitorna nella Sua Parusìa. E siccome questa attesa non deve essere ASSOLUTAMENTEpassiva, i nuovi Apostoli forniscono tutti gli strumenti utili per Operare nella Gioia preparando laFesta, che rallegra la vita e rende la quotidianità memorabile, piena di significato e di comunione,secondo il precetto dell‟ “INSTAURARE OMNIA IN CHRISTI” e della Domenica delle Palme. 

L‘Arca della Bellezza, aderendo pienamente e in Fede allo Spirito Santo, è parte dellaChiesa Una Santa Cattolica Apostolica Romana e Missionaria; è consacrata alla Sacra Sindone,

SS. Case di Loreto e Efeso, a S. Michele Arcangelo, al Santo Sepolcro, ai Re Magi, a N. S. diFatima, di Loreto, del Carmelo; è Comunità itinerante dello Spirito Santo, Servi di Dio eMisteri della Luce. E in questo medesimo modo si fa Popolo con Compagnie degli Amici diGesù  che aderiscono al progetto Nomadelfia; operano come ―defensor civitate‖ con iBorghi di Xenobia. Lì si recita ―La Fratellanza, nello Spirito Santo, è Legge‖ e ―La Bellezza,come Splendore del Vero, Salverà il Mondo‖. 

L‘Arca della Bellezza, con questi propositi, accoglie tutti coloro che aderiscono alloSpirito Santo vivificante, consolatore e trasformante, deposito di Fede, custodito nellaChiesa Cattolica; accoglie tutti: laici, mistici, uomini e donne di buona volontà desiderosidi Conversione piena, bisognosi di consolazione e capaci di slanci caritatevoli; sacerdoti,

sorelle, frati, esorcisti, consacrati e religiose; donne, sedotte e abbandonate, personeingannate tradite deluse dalla vita, rattristati nell‘animo, che sperano nello Spirito;indigenti, diseredati, senza tetto e poveri che sanno restare giovani e onesti in Spirito;talenti, scienziati, artisti orientati e ispirati in Spirito dal Signore; insegnanti ed educatori,imprenditori, manager, contadini, pastori, artigiani, allevatori che investono nella causadel Signore cooperando alla preparazione del Suo Regno; parroci, amministratori, politiciche professano la vera Fede facendola passare, filtrare, consolidare e maturare nelleCAERP (Cappellette di Adorazione Eucaristica e del Rosario Perpetuo). Intorno alle quali,ovunque ci siano Borghi di Xerobia (tra le 250 e le 420 persone che aderiscono al progettodell‘Arca della Bellezza), si favorisce la raccolta del Popolo di Dio nel periodo dellaGrande Tribolazione, quando Satana sferrerà il colpo non decisivo, ma grave contro la SantaChiesa e contro il Signore Iddio attraverso la desolazioneil controllo biologico e l‘abominio.

Page 66: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 66/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

66PERCHE’ XENOBIA? Sul nome Xenobia potremmo dire tante cose. Il mio bisnonno si chiamava Zenobio.

Un‘altra volta che ho sentito questo nome (Zenobia) risale alle Città Invisibili di ItaloCalvino dove poneva il rapporto tra Desideri che cancellano o danno la forma e Desideri

che possono essere cancellati. Poi abbiamo scoperto che Zenobia era una antica cittàfondata da Salomone assieme ad Armegiddon come avamposto a difesa di Gerusalemme,dove si dice che qui si parlasse ancora per lungo tempo la lingua di Daniele. Ma Zenobia èanche la Regina di Palmyra, la città (quella appunto di Calvino in rovina), che posta nelLimes dell'Impero Romano per arginare i rischi di invasione dalla Siria e dalla Persia, poivenne distrutta dallo stesso imperatore Aureliano. Abbiamo scoperto che Zeno-Bia ha ilnome di Zeno Saltini, fondatore di Nomadelfia e anche di un luogo a noi caro che è quellodi Zeno. Ma a noi piaceva ancora di più, se ciò non bastasse, associare il nome Xeno(straniero, diverso) a Bio (vita, naturale), in una sorta di BioDiversità, il luogo dove lediversità si incontrano per dare vita a qualcosa d'altro. Per dirlo in un concetto a me caro:

"La perfezione è la somma delle imperfezioni e delle diversità". San Zeno fu un vescovo diorigine Mauritania, africana, quindi straniero. Preoccupazione primaria di Zeno, moro epescatore, fu quella di confermare e rinforzare clero e popolo nella vita della fede,soprattutto con l'esempio della sua carità, dell'umiltà, della povertà e della generositàverso i bisognosi. Verona, grazie a san Zeno, alle sue fatiche e alle sue predicazione, fucondotta al battesimo di Cristo. I temi dei ‗Sermoni‘ sono quelli affrontati nellapredicazione: la genuinità della dottrina trinitaria, la mariologia, l‘iniziazionesacramentale (l‘Eucaristia e il Battesimo, con cui egli ammetteva i pagani solo dopoun‘adeguata preparazione e un severo esame), la liturgia pasquale, le virtù cristiane dellapovertà, umiltà, carità e l‘aiuto ai poveri e sofferenti. Le sue prediche erano affollate da

neoconvertiti ma anche da pagani, attratti dalla sua abile oratoria. Lo Xeno è anche la lucebianco/celeste. Fa pensare alla Luce di Cristo, come anche alle apparizioni Mariane.Potrebbe derivare da Zeus ma anche da zen (giapponese) = "vivere". Zeno apre anche unaquestione di "coscienza" se pensiamo a Italo Svevo. Il nome Zeno stesso può essere letto inlatino, ma essendo di etimologia greca vuol dire "Xeno" = straniero a se stesso, ovveroinvita ad un processo di conoscenza di se stesso: una conversione. Per concludere Xenobiavuol dire: compiere un percorso interiore per "cambiare se stessi", ―amare Gesù, prenderela Croce e seguirLo‖, "portare la luce e la bellezza", "sintonizzarsi nella sinfonia dellacreazione", "farci tutti Carità"; vuol dire anche ―Vita di Zeus‖, ―Vita di Dio‖, ―Dio è Vita‖,―la Vita in Dio‖, ―la Vita per Dio‖, ―la Vita con Dio‖, ―la Vita è Legge‖, ―Parola e Vita‖, in

una armonia, simpatia, sintonia e sinfonia con il Creato tra ―Luce e Vita‖, tra ―Ora etLabora‖. Insomma un nome che è anche un programma di Fede, di Speranza e di Carità,stile di vita ed un‘apertura al ―tutto‖, in una sorta di comunità Cattolica itinerante in attesadella Parusìa.

“E‟ inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tr a le città felici o tra quelle infelici.Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle checontinuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle incui i desideri o riescono a cancellar e la città o ne sono cancellati” Italo Calvino – Le CittàInvisibili

Palmyra fu in tempi antichi un'importante città della Siria, posta in una oasi di 215 km

a nord-est di Damasco e 120 km a sud-ovest del fiume Eufrate. È stato per lungo tempo unvitale centro carovaniero per i viaggiatori ed i mercanti che attraversavano il desertosiriaco, tanto da essere soprannominata la Sposa del deserto. Già, la Sposa. Quindi nel

Page 67: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 67/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

6767periodo della Grande Tribolazione e dell‘Apostasìa, la Chiesa Invisibile dove si riunirà nelnon nel deserto, o nei Borghi di Xenobia che stanno fuori dalle grandi città?

Il nome greco della città, Palmyra  (Παλμυρα), è la fedele traduzione dall'originalearamaico, Tadmor, che significa 'palma'. Tadmor (anche Tadmur; in arabo) è l'attualenome della cittadina sorta in prossimità delle rovine. Questa di trova su un territorio in cuiogni luogo richiama momenti di storia di popoli e di religioni. Per noi, in particolareDamasco, la capitale, si coniuga con San Paolo, perché come egli stesso racconta negli Attidegli Apostoli: ―Mentre ero in viaggio verso Damasco, verso mezzogiorno, all‘improvvisouna gran luce del cielo rifulse su me…‖ e da lì iniziò la sua conversione e la sua missionedi Apostolo delle genti. Tadmor era importante già prima che al potere arrivasse la reginaZenobia. Flavio Giuseppe racconta che l'aveva fondata Salomone. Altri raccontano chePalmyra era una babele di lingue. Aramaici, egiziani, ebrei, arabi, greci, romani. Tuttipassavano e si fermavano a Palmyra per la ricchezza della sua oasi e per i suoi vini, i suoibroccati, i suoi vasi fenici e le sue spezie. Zenobia governa la città nel III secolo, conquistaAnkara, Antiochia, apre la città ai cristiani e ne nomina vescovo, guarda caso un tal Paolo,che poi diventerà San Paolo di Zenobia. Così facendo minaccia il potere di Roma che purel'ha fatta regina…chiede troppo, osa troppo. I tempi di Bisanzio non sono ancora maturi.

E' Aureliano che la sconfigge e pare che per ritorsione Zenobia abbia dato ordine di bruciare lacittà. La fine definitiva di Palmira la dobbiamo a Tamerlano che la mette a ferro e fuoco nel 1401.

ARCIERI, APOSTOLI DELLA BELLEZZA E MISSIONARI DELLA LUCE DI CRISTOMissione degli Annunciatori della Parusìa. Il sostegno dell‟Arca della Bellezza 

1) L'Umanità, come chiunque può constatare oggi con i propri occhi, è incamminata suuna brutta strada morale e materiale al cui termine non è difficile immaginare chetroverà la rovina. Questo perché non siamo in sintonia con lo Spirito Santo di Dio.

2) La Chiesa cristiana, che avrebbe dovuto essere Sasso fondato sulla Roccia di Cristo ebaluardo contro il Peccato e ricevere le Grazie per combattere con lo Spirito divino e di Gesù controchi la attacca, si sta disgregando con la perdita delle vocazioni sacerdotali e l'esplosionedell'Apostasia, vale a dire la perdita delle fede autentica, da parte di molti sacerdoti.

3) Nell'Apocalisse -Libro profetico di visioni- l'Evangelista Giovanni, sondando conl'occhio spirituale il futuro della Chiesa e dell'Umanità  , 'vedeva' un Dragone, che con la suacoda trascinava a terra un terzo delle stelle del cielo. Le stelle rappresentano simbolicamente moltisacerdoti della nostra epoca che -persa la fede e seguendo teorie eretiche e moderniste- dannoscandalo e trascinano nella loro caduta anche molti fedeli.

4) Nell'emergenza costituita dall'Apostasia e dalla disfatta della Fede, Dio chiamaallora a raccolta i 'laici' di buoba volontà per aiutare la parte sana della Chiesa, percollaborare a cementare con il loro aiuto le fondamenta della Chiesa non più costituita dasolide pietre ma apparentemente da mattoni friabili.

5) I laici ed i consacrati che aderiscono volontariamente all‘Arca della Bellezza,dovranno operare sotto la direzione della Chiesa gerarchica sana  , ossia rispondere al Papa, ognuno secondo la propria vocazione o carisma, portando esempi tangibili di Carità.

6) Per puntellare le mura della Chiesa, nonché le sue fondamenta, bisogneràabbracciare lo Spirito Santo fondante i principi della Chiesa, ritrovando lo spiritofrancescano del Medioevo e lo Spirito trasformante autenticamente missionario.

7) I laici dovranno dunque trasformarsi in  nuovi missionari di carità, operandoall'interno della società, per una Nuova Evangelizzazione nell‘Attesa, rivestendospiritualmente se non anche materialmente il 'saio' dell'umiltà, e andando a bussare dicasa in casa, di persona in persona, di campo in campo, di convento in convento, di

Page 68: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 68/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

68parrocchia in parrocchia, di scuola in scuola, di borgo in borgo , riproponendol'originario messaggio evangelico di Gesù Cristo.

8) L‟Arca della Bellezza in questa prospettiva è quindi la comunità degli ultimi dovetutti si fanno carità.

L‟invito che faccio è di rivisitare la storia dei Santi della Chiesa Cattolica e Romana.

Noi non abbiamo la pretesa di considerarci un modello, ma di sicuro sappiamo che visono delle persone squisite che hanno amato Dio con tutto il loro cuore, con tutta la loromente e con tutto lo spirito e che sono stati inalzati agli onori degli altari. Sfido chiunque atrovare fra i santi qualcuno che non possa essere considerato tale anche da altreconfessioni religiose o persino dai nemici della Chiesa.

Gesù disse ai suoi discepoli che « chi non è con me, è contro di me. E chi non raccogliecon me, disperde ». I santi sono pertanto coloro che si sono uniti a Gesù per nondisperdere e per rendere più fecondo il raccolto, nel segno dell‘amore e della verità. 

Fra questi ne annoveriamo due, pilastri della Chiesa: San Paolo e Sant‘Agostino.Entrambi scrivevano le loro opere abbracciando tutto il sapere ideologico, dagli studi

filosofici a quelli apologetici, dalle dogmatiche alle morali e pastorali, dalle bibliche allepolemiche. Queste ultime riflettono l‘intensa e ardente battaglia che Paolo e Agostinointrapresero contro gli ostacoli e le eresie che funestavano l‘unità della Chiesa nei lorotempi. Entrambe scrivono un Inno alla Carità e all‘Amore. Entambe furono maestriindiscussi nel confutare gli errori ed i vari movimenti che ad essi si rifacevano; ed i lorointerventi non solo illuminarono i pastori di anime dell‘epoca, ma determinarono ancheper il futuro, l‘orientamento della teologia cattolica in questo campo. Il loro pensiero dasempre è oggetto di studio per la formazione cristiana, ed entrambe hanno percepito latragica impressione della prossima fine del mondo causate da scelte sbagliate dei governi.

Entrambi hanno chiesto al Popolo di Dio di lavorare per la Parusìa del Signore.

 PREGHIERA E GIURAMENTO DI UN AMICO DI GESU' DEGLI ULTIMI TEMPI 

Come Amico di Gesù, in tre parti divido la mia vita. Tutte parti integrate fra loro nelnome della Tua Santa Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica e Romana: o Signoreaccetta questo spirito e apostolato, questa missione e questa condotta.Nel primo caso o Signore sarà sempre pronto un baule per annunciare nella Potenza dello SpiritoSanto e nella Gloria la Tua Parusia Intermedia prodroma del Giudizio Universale. Dedicherò unterzo del mio tempo alla organizzazione e unificazione del "piccolo resto" attraverso la realizzazionede "I Borghi di Xenobia" attraverso l'ordine apostolico Arca della Bellezza – movimento degli

“ultimi” e comunità dello Spirito Santo, dei Servi di Dio e dei Misteri della Luce. Lì, in quel baule,vi sarà deposto il saio ed il mantello, che come Amico di Gesù e Cavaliere del Real Ordine di San

 Michele Arcangelo indosserò quando girando per ogni dove porterò nel Tuo Nome la Forza dellaFede, la Bellezza nella Verità, il Bene nella Carità, il Katechon nella Speranza, mettendomi anima,corpo, mente e spirito al servizio del Papa, preparando il Tuo Popolo ai momenti più difficili in cuiil "maligno" tenterà l'assalto definitivo e non conclusivo. Qui i Santi Paolo ed Agostino, con ilProfeta Daniele e l‟Apostolo Giovanni mi daranno particolare protezione assieme all'Arcangelo

 Michele, il Papa Santo Pio X, Caterina Hemmerick e Massimiliano Kolbe per intercessione diNostra Signora di Fatima e Madonna di Loreto. Sarò tuo “soldato speciale” per il recupero delleanime catturate da Mammona ed in preda ad ideologie balzane ed eretiche. Mi avvarrò dell‟ausilio

del comitato di redazione dell‟Arca per costruire un Fronte Komune.Nel secondo caso sarà sempre pronto un baule per partire nell'altro terzo dell'anno, sotto la Luce diCristo e le strutture territoriali dell‟Arca della Bellezza, in aiuto di popolazioni disagiate e per 

Page 69: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 69/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

6969offrire, nella sussidiarietà e nella solidarietà, il senso della bellezza creatrice, una proficuadistribuzione di beni comuni e tecniche di buon governo. Lo farò come Amico di Gesù ma anchecome pedagogo, biologo, agronomo, coltivatore, allevatore, divulgatore di contenuti e di valori,rievangelizzatore della cultura, bioarchitetto, specialista militare e antropologo culturale cristiano (eoltre a queste caratteristiche, ognuno dovrebbe inserire le proprie specificità umane e competenzelavorative), sottraendo me e gli altri al perverso sistema di Mammona e così facendomi libero

interprete di antiche e sempre eterne matrici morali, culturali, sociali e naturali, mettendomi sottola protezione della Tua SS Madre Maria e Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, dei SantiBenedetto, Francesco e Antonio, Ignazio e Filippo, Giorgio la Pira, della Beata Madre Teresa diCalcutta, e di tutti i santi che ci furono vicini nella carità eleviamo lo Spirito Creazionale,Redenzionale e Parusiaco delle nostre missioni e nel nostro lavoro presso i Piccoli Centri, i Borghied i Villaggi del mondo. Un pensiero sarà sempre rivolto ai Re Carlo Magno e Carlo V e alla MagnaCharta e all‟Ora et Labora su cui è stata edificata l'Euro pa Cristiana.Nel terzo caso, avrò nel baule tutti gli strumenti per il sano discernimento del vero, del bene,dell‟utile, del giusto e del funzionale; eleverò il Tuo Nome a comunione fraterna, a stato diPurificazione e Performazione, e con i Novissimi darò nuovo impulso a chi ignora l‟Escatologia fra i

miei familiari e le persone a me vicine e care; eleverò il Tuo Tabernacolo, Santissimo Sacrificio eResurrezione a Via, Verità e Vita; offrirò Cappellette di Adorazione Eucaristica per il RosarioPerpetuo ovunque avrò modo di adunare gente, e, nella mia Casa, costruirò un Convitto di amiciziacondivisa, nello Spirito delle Nozze di Cana e delle virtù diaconali ed ecclesiali di Emmaus eBetania, a cui parteciperanno tutte le nostre famiglie in un sereno e cordiale clima di festa e vacanzadal mondo. Come Amico di Gesù, ospiterò con accoglienza fraterna nella mia dimora, o certosa obaluardo di bellezza chiunque desideri vivere la gioia sponsale nel Tuo Nome; per educare, formareed informare; per giocare, gioire e godere; per fruire, pianificare ed ideare; per una nuova e consonari-evangelizzazione della cultura composta di catechismo itinerante e artistico, scuole dimisericordia, recupero delle bellezze territoriali e diffusione dell'amore gratuito; per godere,

assaggiare e conoscere i frutti della terra, le tipicità locali frutto di lavoro sapiente, genuino e onestodi tanta gente che opera nel Tuo Santo Nome e che ha ricevuto da Te in Grazie e Provvidenza.Dedicherò questa attività a Lazzaro, Maria, Marta, nonché a Giuseppe D‟Arimatea , Tuoi amici eTuoi sostenitori.Questo è il modo con cui dedicherò tutto il mio essere; che in virtù del Tuo Amore partecipa alsettimo giorno della Creazione, quello su cui hai piantato la tua Vigna. E lo farò con il sussidio delloSpirito Santo che vede, provvede, ordina ed indirizza, trasforma ed informa attraverso il Testamentoe le forze intrinseche e manifeste della nostra natura; che in virtù del Tuo Sacrificio partecipa aldono della visione della Tua Rivelazione e alla promessa del Tuo Regno nell'ottavo giorno pre-annunciatoci nei Misteri di Luce e Spirito manifestazione della Tua Parusia; che nella potenzadello Spirito Santo ci porrà in salvezza con la Resurrezione dei corpi per il quale Ti sei offerto inOlocausto. Così, o Signore, eleverò con tutti gli Amici ed i Santi il Tuo Inno, come volle Tuo PadreIddio con la Santissima Trinità, manifestandocelo nell‟Annuncio della Tua prima venuta nella Casadi Nazareth, ora a Loreto, nella Visita dei Magi, nel Tuo Battesimo sul Giordano, nel miracolo delleNozze a Cana, nella presentazione del Regno, nella Trasfigurazione sul monte Tabor, nellaIstituzione della Santa Eucarestia, nella lotta contro il Signoraggio dei cambia valute, nel Sermonedella Montagna, nella Parusìa e lasciandoci il Tuo Spirito perché dimorasse nella Chiesa Romana.Signore, accetta da questo tuo umile figlio, il sacrificio della sua vita, perché sfidando la morte, la

 paura della sconfitta, il mondo delle insidie e dell'inganno, e quindi l'ignoto ha deciso di rimetteretutto nelle Tue piissime mani. Fai di me tutto quello che credi, sebbene stanco e deluso da questomondo che ignora lo Splendore della Tua Fede, avrei bisogno di riposare in Te in eterno. Ma siccome

so che Ti sei dato pena per me beatificandomi con i doni del Tuo Spirito Santo ho in cuore solo chesia fatta la Vostra Volontà e non la mia.

Page 70: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 70/144

Page 71: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 71/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

7171continuare a far parte del fedele piccolo resto dovete rimaner vicini a mia Madre, come fece il mio

 fedele discepolo Giovanni sul Calvario”. Gesù a Françoise: 3 ottobre 1997. «Presto tuoneranno le mie folgori, e il fuoco scenderà su quelli

che mi feriscono, mi crocifiggono all‟interno della mia Chiesa. Una grande parte di coloro chebestemmiano contro di Me sarà incenerita dal fuoco. Gli altri, che sono fedeli, mi rimarranno vicinied Io li proteggerò. Prima che ciò arrivi dovrai avanzare ancora un po‟ per la tua strada. In modo da

 poter riportarmi le pecorelle smarrite. N emmeno una dovrà poter dire: “Non sapevo”. »Gesù a Françoise: 4 ottobre 1997. «Come ho cacciato i mercanti del Tempio, così ora ritorno, con

la frusta in mano, per cacciare coloro che non mi appartengono. Sono pronto a penetrare in seno allamia Chiesa per denunciare gli impostori. Non insulteranno più la mia gloria. Non lo sopporto. Lirovescerò dai loro troni, e mai più vi saliranno. Ritorno con un’armata di piccoli per rifare dellamia Chiesa un Corpo santo e puro. Restaurerò la mia Chiesa. L‟ho deciso. »

Gesù a Françoise: 6 ottobre 1997. «Il male rode attorno a te e in te, o Chiesa, Figlia mia. Ecco perché mando i miei piccoli  , a rivelarti il tuo errore. ... All‟interno di te ospiti delle vipere che timorderanno e ti distruggeranno, se non fai attenzione. Ospiti dei malfattori che usurperanno il mioTrono, se non faccio giustizia. Allora ascolta ... rovescerò gli invasori, e li rimpiazzerò con il mio

 gregge sano e fedele. Nei tuoi membri malsani tu sarai gettata fuori, lontano da Me. »Gesù a Françoise: 8 ottobre 1997. «Fra poco gli angeli verranno a fare la separazione fra coloroche vogliono servirmi e coloro che mi disonorano. Costoro saranno cacciati perché Dio, Padre mio,

 più non li sopporta. Va dunque, piccola anima, ad adunare gli uni e gli altri affinché questo piccolointervallo serva a convertire gli uni, e ad allontanare gli altri, quelli che non sono miei, e che non lovogliono essere». Gesù a Françoise: 9 ottobre 1997. «La rapidità improvvisa con la quale agirò nelascerà alcuni sbalorditi, alcuni altri morti, talmente li spazzerò col fuoco della mia Gloria. »

Gesù a Françoise: 13 ottobre 1997. «I miei angeli sono al lavoro per unire e santificare i miei,coloro che mi devono appartenere per l‟eternità. Satana, lui, sta facendo cadere il p iù gran numero

 possibile di anime, per segnarle col suo marchio diabolico. Si tratta di un vero combattimento tra la

luce e le tenebre. Presto apparirà Maria, e con il suo sguardo spazzerà il male rimasto sulla terra.Satana dovrà obbedirle, e sarà cacciato. Sulla terra rimarranno i piccoli, quelli che hanno semprecercato il bene, la giustizia, l‟equità, ed hanno dato a Dio il primo posto. » 

Lo “Scandalo della Croce”: la versione del tempo presente.Oggi, come duemila anni fa, si rinnova lo scandalo della Croce, col Mistero d’Iniquità,

ma al posto di Cristo c’è il suo Corpo mistico, la Chiesa.Nei suoi “Quaderni”, Maria Valtorta ci fa apprendere che nel momento della crocifissione della

Chiesa ognuno di noi finirà per partecipare al nuovo Sacrificio d‟immolazione secondo i sentimentiche si sarà abituato a coltivare in fondo alla propria anima. Questo condurrebbe alla formazione ditre categorie di persone:

1) quella dei veri amici di Cristo,2) quella dei veri nemici di Cristo,3) quella degli indifferenti a Cristo.

I sentimenti che ognuno si sarà abituato a coltivare in fondo al proprio cuore, anche se nascostilo spingeranno a far parte di uno di questi gruppi, e il quadro finale avrà le stesse caratteristiche diquello che duemila anni fa si formò alla morte di Cristo. Ma noi sappiamo che in quell‟ora unapostolo su dodici, uno solo, ha avuto il coraggio di seguire Gesù lungo il Calvario: Giovanni. Unosu dodici ha scelto di tradire, per poi suicidarsi: Giuda Iscariota. Dieci su dodici sono spariti dallascena, dandosi chi più e chi meno alla fuga.

Se Maria Valtorta dice il vero, c‟è da aspettarsi che nell‟ora fatale, che è prossima, non tutti i

vescovi sapranno imitare l‟apostolo Giovanni, e non tutti i laici sapranno imitare il Cireneo, laVeronica, Mar ia Maddalena, le pie Donne. Un consacrato su dodici seguirà l‟esempio di Giuda, iltraditore. Uno su dodici farà come l‟apostolo Giovanni, che ha seguito il Condannato sulla strada

Page 72: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 72/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

72del Calvario, ed è rimasto davanti alla Croce fino alla fine del grande Sacrificio. Dieci su dodici,

 presi da timore, cercheranno riparo lontano dagli sguardi feroci delle masse. Ciò che eventualmenteci sarà dato di vedere nell‟ora della “morte” della santa Chiesa di Dio è questo: un Corpo misticoodiato, tradito, torturato, beffeggiato, oppure un Corpo mistico amato, sostenuto, difeso, e pianto,come avvenne con Cristo due mila anni fa. Con ogni probabilità questo è quanto si riprodurrà alla“morte” della santa Chiesa di Dio.

  A quei dieci Consacrati che si nasconderanno, o che per paura si daranno alla fuga, saràcomunque concessa, ma più tardi, una possibilità di ripresa: la grazia del martirio, la stessa che fuconcessa pure agli Apostoli, che al termine della loro missione terrena accettarono di morire per Cristo. L‟apostolo Giovanni è l‟unico cui Dio non chiese il martirio cruento, visto che lo aveva giàvissuto in modo incruento ai piedi della Croce. (Giovanni visse il martirio in modo spirituale).

La Madonna a don Gobbi: – «Il 666 indicato tre volte, cioè per 3, esprime l‟anno 1998. In questo  periodo storico, la massoneria, aiutata da quella ecclesiastica, riuscirà nel suo grande intento acostruire un idolo da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa. Un falso Cristo e una falsaChiesa. Pertanto, la statua costruita in onore della prima bestia, per essere adorata da tutti gliabitanti della terra, e che segnerà del suo marchio tutti coloro che vorranno comprare o vendere, è

quella dell‟anti-Cristo. Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande tribolazione edell‟apostasia. L‟apostasia sarà ormai generalizzata perché quasi tutti seguiranno il falso Cristo e la falsa Chiesa. Allora sarà aperta la porta per la comparsa dell‟uomo o della persona stessa dell‟anti-Cristo! Ecco, figli prediletti, perché ho voluto illuminare le pagine dell‟Apocalisse che si riferisconoai tempi che vivete. » (17 giugno, 1989).

La Madonna a don Gobbi: «La Bestia nera simile a una PANTERA indica la Massoneria. LaBestia con due corna, simile a un AGNELLO, indica la Massoneria inf iltrata all‟interno dellaChiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica che si è diffusa soprattutto fra i membri della gerarchia.Questa infiltrazione massonica all‟interno della Chiesa vi è già stata da Me predetta in Fatima,quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa. Se il compito

della Massoneria è di condurre le anime alla perdizione portandole al culto di false divinità, lo scopodella Massoneria ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo unnuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa. » (13 giugno, 1989).

La Madonna a don Gobbi: «Questi sono i tempi in cui i seguaci di colui che si oppone a Cristovengono segnati con il suo marchio sulla fronte e sulla mano. Il marchio sulla fronte e sulla mano èespressione di una totale dipendenza da chi viene significato da questo segno. (...) Il marchio èimpresso sulla fronte e sulla mano. La fronte indica l‟intelligenza perché le mente è sede dellaragione umana. La mano esprime l‟attività umana, perché è con le sue mani che l‟uomo opera elavora. Pertanto è la persona che viene segnata con il marchio dell‟Anti-Cristo nella sua intelligenzae nella sua volontà. Ovviamente, per ovviare a chi sfugge, si impone anche la « microchipattura ».

Chi si lascia segnare dal marchio sulla fronte viene condotto ad accogliere la dottrina dellanegazione di Dio, del rifiuto della sua legge, dell‟ateismo che in questi tempi viene sempre piùdiffuso e propagandato. Così è sospinto a seguire le ideologie oggi di moda, ed a farsi propagatore ditutti gli errori. Chi si lascia segnare dal marchio sulla mano viene obbligato ad agire in manieraautonoma e indipendente da Dio, ordinando la propria attività alla ricerca di un bene solo materialee terreno. Così sottrae la sua azione al disegno del Padre, che vuole illuminarla e sostenerla con lasua divina Provvidenza; all‟amore del Figlio che rende la fatica umana un mezzo prezioso per la suastessa redenzione e santificazione; al potere dello Spirito che agisce ovunque per rinnovareinteriormente ogni creatura.

Chi è segnato dal marchio sulla mano lavora solo per sé stesso, per accumulare beni materiali.Fa del denaro il suo dio, e diviene vittima del materialismo. Chi è segnato dal marchio sulla mano

opera solo per l‟appagamento dei propri sensi, per cercare il benessere ed il piacere, per dare pienasoddisfazione a tutte le sue passioni, specialmente a quella dell‟impurità, e diviene vittimadell‟edonismo. Chi è segnato dal marchio sulla mano fa del proprio io il centro di tutto il suo

Page 73: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 73/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

7373operare, guarda gli altri come oggetti da usare e da sfruttare per il proprio tornaconto, e diventavittima dell‟egoismo sfrenato e della mancanza di amore. Se il mio avversario segna, con il suomarchio, tutti i suoi se guaci, è giunto il tempo che anch‟io, vostra celeste Condottiera, segni con ilmio materno sigillo tutti coloro che si sono consacrati al mio Cuore Immacolato, e fanno parte dellamia schiera. Imprimo sulla vostra fronte il mio sigillo con il segno santissimo della Croce di mio

 figlio Gesù. Così apro l‟intelligenza umana ad accogliere la sua divina Parola, ad amarla, a viverla.

Vi conduco ad affidarvi completamente a Gesù che ve l‟ha rivelata, e vi rendo oggi coraggiositestimoni di fede. Ai segnati sulla fronte con il marchio blasfemo, Io contrappongo i miei figlisegnati con la Croce di Gesù Cristo. Poi ordino tutta la vostra attività alla perfetta glorificazionedella Santissima Trinità. Per questo imprimo sulla vostra mano il mio sigillo, che è il segno delPadre, del Figlio e dello Spirito Santo. » (8 settembre, 1989).

“Morte” e risurrezione della Chiesa. Fatima, La Salette, e molti Profeti cristiani contemporaneiannunciano la “morte” prossima della Chiesa di Cristo, la Chiesa cattolica, provocando reaz ioniviolente in numerose persone. Il vangelo dice infatti che “le porte dell‟inferno non prevarrannocontro di Essa (Chiesa)”, e questa frase non è intesa da tutti allo stesso modo. I nostri vescovi e inostri sacerdoti, quasi tutti, reagiscono come reagirono gli Apostoli due mila anni fa, quando Gesù

li avvertì dell‟atroce morte che lo attendeva: sordità e rifiuto.Su tale soggetto esiste un messaggio che Mgr Ottavio Michelini ha ricevuto da Gesù nel 1975,l‟otto di ottobre. Il messaggio dice: Gesù a Michelini: «Neppure gli Apostoli vollero mai accettarel‟idea della mia Passione e Morte. Non vollero credere alle mie parole. La presunzione impedì loro diveder chiaro, e cioè li privò del dono di Sapienza. Ora, per molti si ripete la stessa cosa... »

Che significa l‟espressione “non prevarranno”? Che la Chiesa di Cristo non può morire? Chi lo pensa dimentica che la morte fisica non è vera morte, ma passaggio a livello superiore. Per questosarebbe più esatto dire che l‟espressione: “Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”significa che la Chiesa di Cristo non può morire in senso assoluto, cioè di morte spirituale, o eterna(morte spirituale = morte eterna, assoluta).  Da venti secoli il cristiano vede nella morte di

Cristo la base della sua salvezza. Che senso avrebbe impedirgli oggi di interpretare lamorte della Chiesa allo stesso modo? Se è vero che Cristo è morto, morto per davvero, chemeraviglia c’è se anche la sua Chiesa – che è il suo Corpo mistico – fosse destinata avivere la stessa esperienza? Il 3 aprile 1969, Gesù ha dettato le parole seguenti a una religiosa diclausura che ha chiesto di rimanere anonima.

Gesù a una religiosa: “Lascerò che la Barca di Pietro vada a fondo, e poi la tirerò in salvo”. La Barca di Pietro è la Chiesa cattolica, e secondo questa profezia detta Barca farà naufragio, ma

non rimarrà a lungo in fondo al mare. Gesù la rimetterà a galla, lavata e purificata.Qualche anno fa il cardinale Ottaviani, dopo aver letto il segreto di Fatima disse che la versione

diplomatica redatta da Paolo VI non era che un pallido riflesso del vero segreto. E avrebbe aggiuntoalla fine: “soprattutto per quanto riguarda la Chiesa cattolica”. Questo ci permette di supporre cheil terzo Segreto di Fatima non si limiti a parlare della grande Apostasia ma annunci pure ciò chemolti prelati rifiutano di ammettere: una “morte” eventuale della Chiesa di Cristo. 

 Magdalena Porsat scrive: «Ascoltate ciò che Maria, nostra Madre, mi ha incaricata di dirvi.Vedo la Fine dei Tempi. Vedo la fine del male e l‟inizio del bene. Non si tratta di un avvenimentoqualunque, ma di una grande epoca che deve cominciare: la terza. All‟inizio il Padre ci ha creati, equesto per permetterci di conoscerlo, amarlo, e servirlo. In un secondo tempo il Figlio ci ha redenti.

 Adesso, per nostra consolazione, il Padre e il Figlio ci mandano lo Spirito Santo trionfatore, con Maria sua sposa. Questo è un grande miracolo.

La Madonna a don Gobbi: «La seconda venuta di Gesù, il suo ritorno nella gloria, sarà primadella sua ultima venuta per il Giudizio finale, la cui ora è invece ancora nascosta nei segreti del

Padre. Essa assomiglierà alla sua prima venuta, la notte di Natale, [nel senso che] il mondo sitroverà tutto avvolto nella tenebra della negazione di Dio, del suo ostinato rifiuto, della ribellionealla sua legge d‟amore. Il gelo dell‟odio avrà ancora reso deserte le strade del mondo. Quasi nessuno

Page 74: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 74/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

74sarà pronto ad accoglierlo. Di Lui i grandi neppure si ricorderanno, i ricchi gli chiuderanno le porte,mentre i Suoi sar anno molto occupati a cercare e ad affermare se stessi. ... “Quando il Figliodell‟uomo verrà, troverà egli ancora la fede sulla terra?”. Verrà all‟improvviso, e il mondo non sarà

 pronto alla sua venuta. Verrà per un giudizio che troverà l‟uomo impreparato. Verrà per instaurarenel mondo il suo Regno, dopo aver sconfitto ed annientato i suoi nemici. Anche in questa secondasua venuta, il Figlio verrà a voi attraverso sua Madre. » (24 dicembre 1978).

Secondo i messaggi ricevuti da don Stefano Gobbi nel 1989, la prima Bestia dell‟Apocalisse è la Massoneria (anglosionista americopuritana), e la seconda è la Massoneria ecclesiastica (collusa conil talmud pseudogiudaico. Colui che Gesù identifica come il “Pastore-idolo”, e che nell‟Apocalissericeve il titolo di “falso Profeta”, sarà probabilmente l‟usurpatore del Trono pontificio, un individuoche si vestirà da Papa. Durante il suo regno, la sua persona seduta sul Trono pontificio offriràl‟illusione di una presenza papale, ma la Cattedra di San Pietro sarà vacante a causa dell‟illegalitàdi tale presenza. Per capire questo concetto è necessario distinguere ciò che è Trono pontificio[seggio materiale], e ciò che è Cattedra di San Pietro [seggio spirituale].

1. Ultimo precursore dell‟anti-Cristo.

2. Tregua provvisoria e precaria (il tempo presente).3. Inizio del potere dell‟anti-Cristo. Falso Papa. Abolizione del Sacrificio perpetuo (la Messa).Nuove Catacombe (nelle case private). Realizzazione dei segni profetizzati a Dozulé, Medjugorje,Garabandal. (Grande Avvertimento. Grande Miracolo. Grande Castigo)

4. Interventi celesti. Evangelizzazione della Terra. Riunificazione delle Chiese nella Chiesa.Conversione degli Ebrei.

5. Scatenamento finale dell‟anti-Cristo6. Rapimento della Chiesa nelle nubi. Sconfitta del l‟anti-Cristo. Parusia intermedia. Inizio della

Nuova Era.7. Nuova Era = Millennio felice = Paradiso terrestre finale.

8. Fine del Millennio felice. Scatenamento di Satana in persona. (Periodo tre volte peggiore diquello dell‟anti-Cristo). Apocalisse finale. Fine del Mondo.9. Parusia di Cristo (la terza, l‟ultima). Risurrezione della carne. Giudizio Universale. 

FACCIAMOCI, DUNQUE, TUTTI CARITA‟!All‘Annunciatore della Parusìa, al Missionario della Luce di Cristo, all‘Apostolo della

Bellezza, agli Amici di Gesù domanderanno: da dove devo cominciare per Convertirmi,dissociandomi da Mammona e dal disordine interiore cui sono stato indotto? Questo,quello che dirà l‘Arciere secondo il carisma dell‘Arca della Bellezza: 

1) La Continuità del Santo Sacrificio attraverso l'Istituzione Eucaristica è l'elemento diriferimento per comprendere il grado di Santità della Chiesa. Senza questo nulla esisterebbe più e sunulla si "reggerebbe" né la tua Salvezza, né tanto meno lo stato delle cose che sta andando incontroad una Grande Apostasia e Tribolazione. Quindi è lecito Sperare finchè c'è Cristo Re che ciregge e tiene in piedi questo stato di cose (prima o poi però potrebbe deciderediversamente per il nostro bene). Ora, quando sembrerà tutto perduto a cosa viaggrapperete ancora, se non al Suo Ritorno e alla Parusìa, che spererete vivamente eardentemente sia anticipata in una fase Intermedia per dare tempo ad una Nuova e piùsincera Conversione dei cosiddetti Cuori Tiepidi come ci viene spiegato in Laodicea?

2) Oh, se capissimo quale tesoro é la Santa Messa! Le chiese sarebbero sempre zeppe.Benedetto chi ascolta la Santa Messa ogni giorno! La S. Messa é la rinnovazione perennedel Sacrificio della Croce: trattiene la giustizia divina, regge la Chiesa, salva il mondo. E'importante che i Sacerdoti mantengano il loro stato per esercitare degnamente il SantoMagistero che gli fu affidato. Nella Santa Messa, Gesù Cristo, Uomo-Dio, é Nostro

Page 75: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 75/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

7575Intercessore, Nostro Sacerdote e Nostra Vittima. La Liturgia è Parusìa Anticipata.L‘irrompere del ―già‖ nel nostro ―non ancora‖. Pertanto è Sacra. Vigilate con attenzioneche tutto questo Mistero di Tradizioni non si interrompa e non si corrompa.

3) Gesù ci ha lasciato lo Spirito Santo che ci accompagnerà fino alla Fine dei Tempi,finchè Lui stesso tornerà nella Parusìa. Dio è onnipotente e Misericordioso per cui potrebbeaccelerare i tempi di sofferenza e l'attraversata nel deserto della Sua Santa Chiesa. LoSpirito Santo è nostra salvezza perchè è Via, Verità e Vita e ci tiene costantemente vicino alNostro Unico Signore Gesù Cristo e ci illumina nelle apparizioni e con le Profezie. Ciincoraggia con Doni e Grazie e ci illumina con la Luce di Cristo a vivere cristianamenteogni momento chiave della nostra vita, come ogni attimo.

4) Fin quando veniamo illuminati dalla Luce di Cristo e accettiamo che sia il Cristo aReggere tutte le cose create attraverso la Continuità dell'Eucaristia tutto resiste. (Non devesorprendere che solo in questa epoca l‘Istituzione dell'Eucarestia sia stata introdotta nelRosario con i Misteri della Luce -Battesimo nel Giordano, le Nozze di Cana, l‘Annunciodel Regno, la Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo). Ma Daniele ci ha avvisatoche ci sarà un Sacrilegio contro l'Oblazione e che allora l'Umanità patirà moltissimo.Giovanni conferma ciò che Nostra Signora ha detto a Fatima;

5) Dobbiamo comunque imparare tutti a farci Carità e Chiesa. Se non andiamo incontroal Prossimo per amarlo, per assetarlo, per incoraggiarlo, per consigliarlo, per dargli untetto, per dargli da mangiare, per consolarlo, per avvicinarlo ai Santi Sacramenti, per farglicomprendere il significato della Santa Messa e del Santo Sacrificio, allora potranno dircigiustamente che non abbiamo imparato nulla da Gesù e che il nostro Spirito non ècristiano, non è apostolico e nemmeno Santo. Avremmo la certezza di aver cominciato afare qualcosa di serio nel mondo quando chi era bisognoso diventerà lui stesso Carità eriuscirà a mostrare in sé il Cristo vivente.

6) Il nostro vivere sia nel prossimo, nella terra, nelle necessità vere; sia di aiuto neilavori nei campi e nelle ricostruzioni, nell‘assistenza domestica, nelle carestie, nelledifficoltà, fra le persone sole e malate, bisognose di misericordia corporale, spiritualesostegno materiale; sia rievangelizzare con le opere la cultura avvicinando le famiglie, igiovani, i talenti ad una missione concreta e vivificante; la nostra presenza sia essenzialenella festa come nelle calamità, nella gioia come nel dolore.

7) Performiamoci al Signore con esercizi di purificazione, preghiera, adorazione,riparazione, meditazione. Scegliamo Gesù a Mammona. Ci verrà restituito 100 volte di piùrispetto a quanto ci lasciamo alle spalle. Viviamo con Spirito Nuovo, che è Santo, lamissione di cristiani per accogliere Gesù che ritorna a visitarci ancora. Confessiamocispesso chiedendoci come stiamo operando e in che direzione stiamo dirigendo il nostroimpegno; prendiamo la Comunione per stare con Gesù; partecipiamo alla Santa Messachiedendo al Signore di donarci le Grazie e la Provvidenza dello Spirito Santo. Nonlasciamoci indurre in tentazione dal Demonio che prefigura solo astrattezze.

Che senso ha la confessione?

Tu, medico della mia vita interiore, mostrami quali frutti possano derivare da questo mio lavoro.La confessione delle mie colpe passate, che tu hai già perdonato e coperto trasformando

la mia anima mediante la fede e il sacramento e così facendomi felice in te, spinge chi legge

e ascolta a non abbandonarsi alla disperazione e a non dire: io non posso; risveglia in luil‘amore per la tua misericordia e per la tua grazia la quale è la forza di tutti i deboli, inquanto li rende consapevoli della propria debolezza.

Page 76: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 76/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

76La confessione, inoltre, procura ai buoni il piacere di sentire le colpe passate di chi

ormai ne è libero: il piacere non è per le colpe in se stesse, ma perché c‘erano e non ci sonopiù. Ogni giorno la mia coscienza, Signore, si confessa a te, tranquilla più per la tuamisericordia che per la propria innocenza: qual è dunque, il frutto di questa confessionefatta anche agli uomini e riguardante non già il mio passato, ma quello che sono ora?

 Agostino d‟Ippona, Le Confessioni 10,3 

RIPETO! COMINCIAMO A CAMBIARE PARTENDO DA NOI STESSICambiamo noi stessi. "Cominciamo a cambiare da noi stessi". Questa frase di Don

Zeno Saltini, fondatore del Popolo dei Nomadelfi, l‘abbiamo voluta adottare come motivoaggregante, start up per la nuova collaborazione con il Signore. Allorchè protestavamoper come vanno le cose del mondo, ci siamo detti: se il Signore venisse raggiunto dallenostre lamentele, come potrebbe, invero, non adirarsi? Lui è Venuto per essere Crocefisso,per farci capire che potevamo fidarci e che l‘intero Genere Umano poteva essere salvato.Ebbene, Lui, il Nostro Salvatore, il risolutore dei problemi, ancora attende che il SuoPopolo, i suoi eletti, i fedeli, i credenti, uomini e donne di buona volontà, tutti coloro chesi professano cristiani cambino nel proprio animo e secondo il Suo Spirito Santo. Infatti,per entrare nel Suo Regno, quello perfetto, puro, giusto e Santo, è necessario prima ditutto "cambiare noi stessi", farci Carità, essere allineati in un unico comune intento diservirLo nella Sua grande Vigna per creare un mondo migliore, ma soprattutto perSalvarci attraverso le Opere. "Dai frutti li riconoscerete"; "Ecco, farò nuove tutte le cose".

Ma tutto questo non avviene ed in maggior parte per colpa nostra. Perché nonsappiamo essere né esempio, né buoni figli. Il Sacrificio di Gesù non è stato compresoproprio da noi che diciamo o crediamo di amarLo. Pensiamo che basti dirsi Cattolici,andare a Messa, rispettare i Comandamenti, seguire i Precetti, e che poi tutto debbaessere sopportato; che ognuno debba caricarsi la sua Croce senza però reagire, senza farenulla che abbia davvero un senso perché tutto si metta nel giusto ordine naturale efunzioni secondo la divina logica. Gesù si è caricato sulle Sue spalle tutte le nostre croci, idispiaceri, le sofferenze. Ci chiede quindi di prendere le forze da Lui, di porci davanti alCrocifisso, pregare, assumere la Comunione, adorarlo, purificarci, meditare e partire, percambiare il mondo, per dare fuoco di vita al mondo, tutti insieme. Ci chiede di reclutaretutti per la stessa causa, passando dal Suo Crocifisso. Noi dobbiamo solo lavorare per ilSuo Regno, partecipare alla Creazione, essere caritatevoli con il Prossimo, predisporre glialtri a mettersi in cammino per migliorare lo stato delle cose, in nome della Verità. Cichiede di servire Lui invece di Mammona. La Verità è davanti ai nostri occhi e passa daun mondo migliore e più giusto. Se non lavoriamo per ripristinare la Verità e renderegiustizia alla Verità, per cosa stiamo lavorando? Solo la Verità ci rende veramente Liberidi scegliere, Giusti e Operatori di Pace di fronte al mondo. Quindi, cominciamo.Cambiamo noi stessi. Non stiamo lì, fermi, a lamentarci, a parlare di dottrina, a farci lepulci sulle singole parole usate, mentre il Male, che è voluto da Satana e Lucifero, lavora,eccome se lavora, e compie le Opere di distruzione, annientamento, morte. Ed il suofrutto è un Creato che cade a pezzi. Noi stiamo lì a guardare e a lamentarci, senza farenulla: lasciamo la terra alle industrie; lasciamo la politica ai nostri avversari; lasciamol‘economia ai finanzieri. Il bello sta scomparendo non solo dai paesaggi, ma anchedall'immaginario collettivo. Avvertiamo tutti un senso di disagio. Solo ora riusciamo acapire il Signore. Per questo ci siamo stretti nell'Arca della Bellezza. Siamo pronti. AFatima la Madonna aveva detto che se non si fosse compiuta la Consacrazione dellaRussia al Cuore Immacolato di Gesù, sarebbe scoppiata la seconda guerra mondiale. E

Page 77: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 77/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

7777poi, e poi e poi. Nulla è stato compiuto "Allora,‖ disse ― lascerò libera la mano di mio Figlio".La sospensione dell‟Oblazione è vicina. Prepariamoci nella gioia e con il lavoro.  Noi comunquesiamo pronti ora e sempre, per la Grande Tribolazione, la Ricostruzione, la Seconda Venuta.

Alla fine solo il Signore potrà trasformare Acqua in Vino, come a Cana. E la Bellezza osalverà il mondo con la sua Forza o sarà essa stessa trasformata dallo Spirito Santo.

ARCA DELLA BELLEZZA ED I MISSIONARI DELLE CITTA‟ Soriano nel Cimino, con la presenza dei Missionari della Luce di Cristo, è il centro di

  propulsione di iniziative spirituali, anche se poi ad organizzare fattivamente tutto a livellouniversale è l'Arca della Bellezza. L'Arca della Bellezza, a sua volta è emanazione dell'AssociazioneNon Profit e di Volontariato Luce di Cristo che risiede a Parma e che è posta sotto la protezione deiCarmelitani, dove è una copia della Santa Casa di Loreto a cui siamo devoti anche come Arca dellaBellezza. Lo statuto trentennale dei Missionari di Soriano è riconosciuto dalla Chiesa, comequello della Luce di Cristo, più recente, ne riceve l‘appoggio, e può svolgere attività diaconalee di volontariato. La struttura operativa e, di sintesi, del progetto è comunque l'Arca dellaBellezza, che è al servizio sia degli Annunciatori, che dei Missionari e degli Apostoli della

Bellezza, come anche degli Amici di Gesù, e degli Amici dei Borghi di Xenobia. In primis,l'Arca della Bellezza, stabilisce per conto della « Luce di Cristo » reti, strutture, strumenti e sistemidi collegamento fra presìdi, luoghi santi, case per l'accoglienza, borghi, opere, eventi, itinerariculturali e luoghi dello spirito, CAERP e persone. Quindi coordina le attività della Compagnia deiGruppi degli Amici di Gesù (Cappellette di Adorazione Eucaristica del Rosario Perpetuo),l'Associazione Amici dei Borghi di Xenobia, il Gruppo d'Eccellenza - "AdmirabilemScholam", Identità in Movimento per il Buon Governo, perché da queste possano derivarei work in progress da mettere a disposizione dei cosiddetti ―Ultimi‖ e del ―Piccolo Resto‖,che verranno raccolti e avvicinati dai Missionari della Pace di Cristo e dalle nostre ―Reti‖internet e di circoli Escogitur, come in una incubatrice di ―Reti‖ territoriali, costituite da:

domus, scholae, areopaghi, xenodochium, negotium, campus, diakoniae, priorati, ritiri spirituali,laboratori, catechesi, loci agricolae, dimorae, ecclesiae, ateliers, guide, itinerari, viaggi, escursioni,mercatini, oratori, attività, forum, presidio, eventi, apostolati, centri operativi, redazioni locali.

L‘Arca della Bellezza, come Cabina di Regia e Centro Studi Luce di Cristo, ha anche lamissione di aggiornare la tabella di marcia ed i programmi prefissando scadenze. Quelladi Soriano nel Cimino era tappa essenziale per dar corso al progetto di rilancio dellacultura e della identità cristiana, senza la quale non sarebbe potuto partire il resto. Oraabbiamo perciò a tutti gli effetti un sacerdote e un vescovo. Diventa fondamentale ilmetodo di lavoro e la spartizione di compiti. Alla base di tutto c‘è la missione dirievangelizzare la cultura, facendoci promotori di iniziative e dibattiti. Nel depliant

dell'Arca della Bellezza sono tracciati gli ASSET, i servizi e non solo. Si parla di TV,format, strumenti di lavoro, ma anche di redazioni locali e sportelli di potenziamento.Tutto quello che sta lì scritto è competenza dell'Arca. Dove c'è scritto Annunciatori dellaParusìa, possiamo leggere Missionari della Pace di Cristo. L‘Arca della Bellezza si presentacome programma. La vera abilità è quella di attirare a noi, tramite la benedizione diSoriano, della Chiesa, del Santo Padre e dei Santi Protettori (a cui sarà dedicata prestotutta una serie di percorsi dentro la pinetina di Soriano), tutto ciò che sembra cadutonell‘oblio: case religiose semi dismesse, borghi e fabbriche abbandonate, sacerdoti, suore,esorcisti, gente disperata o indigente (gli ultimi), donne sole, terreni improduttivi, buonevolontà (tutti coloro che in proprio hanno tentato di fare qualcosa che non è mai decollato

perchè tenuti ai margini della società), giovani talenti (e ce ne sono molti fra l'altro anchegeniali), case di cura (ce ne abbiamo già una a Ravenna), piccoli comuni e amministratoriinteressati ad eventi, recupero urbano, pianini sviluppo ecosostenibile e ricostruzioni, o

Page 78: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 78/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

78riutilizzi. Insomma tutto è più semplice di quello che sembra. Non dobbiamo inventarcinulla. La maggior parte delle cose si possono fare con una semplice stretta di mano ed unapacca sulle spalle. Dobbiamo solo lavorare sulle persone e portargli nel cuore il carisma dicarità cristiana e questo è il compito dei Missionari della Luce di Cristo, e degli Apostolidella Bellezza. Entrambe possono lavorare per creare i Gruppi degli Amici di Gesù ecostituire le CAERP. A Soriano non sarà possibile realizzarne una (perchè per dedicarglianche un'ora al giorno servirebbero 24 persone), mentre sarà più facile in tutti quei luoghiavviati dagli Apostoli della Bellezza, dove 250/300 persone potranno effigiarsi delmarchio di Borgo di Xenobia. E potranno essere anche rioni, contrade, gruppi di famiglia.Qui metteranno a simbolo dell‘Arca una « giara » a simboleggiare le Nozze di Cana ed una« Palma » a simboleggiare la Parusìa domenicale.

E‟ nato prima l‟uovo o la gallina? Ossia : primo uomo, l‟uovo di colombo , i borghi

Domanda semiseria rivolta da sempre ad ogni generazione di bambini. Don GuidoBortoluzzi –aiutato a comprendere gradualmente la soluzione attraverso una serie di eventi

  primordiali a cui gli è dato di assistere– risponderebbe subito: l'uovo. Infatti abbiamo lafortuna di avere –a differenza della maggioranza di cellule di dimensioni microscopiche– alcunecellule che invece sono ben visibili ed esaminabili ad occhio nudo. Pensiamo alle innumerevolivarietà di uova con le quali si riproducono uccelli, rettili, tartarughe. E poi c‟è l'uovo di gallina. 

Quando è fecondato infatti, ci permette ditenere in mano un'unica cellula gigante in cui, con grande evidenza e immutabile meraviglia, cisono tutte le istruzioni e il materiale per fare un

  pulcino completo e finito, che appena uscito sireggerà in piedi e inizierà a beccare il mangime. Adifferenza degli ovipari, la cellula uovo umana èinvece, come in molte specie di mammiferi, didimensioni microscopiche. 

Per una breve (non facile) recensione dell'opera di Don Guido Bortoluzzi che trattadella Genesi Biblica, è necessaria almeno qualche premessa di ordine biologico. Secondoquanto ha compreso Don Guido, il modo normale con cui Dio ha dato origine alla vita e anuove specie, sarebe consistito inizialmente ed essenzialmente nel creare una cellulacompleta. Poi organismi pluricellulari più complessi e così via. Ciò ci servirebbe anche perla descrizione dei borghi, che sono conseguenza di un processo umano etnoantropologico.

Prima di arrivare alla cellula (compreso quella base delle società umane) si possonoipotizzare altri interventi creativi (natura non facit saltus). Ma il passaggio fondamentale -unelemento base in grado di avere vita autonoma e riprodursi- è costituito dalla cellula.

Sulle modalità concrete del peccato originale la Chiesa non si pronuncia perché non sacome sono andate le cose e lo ammette al paragrafo 390 del CCC: "Il racconto della cadutautilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che èaccaduto all'inizio della storia dell'uomo. La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storiaumana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori."

Pertanto tutte le obiezioni che si rifanno alla lettera del racconto biblico non reggono, in quanto poggiano su simbolismi che nascondono eventi antichissimi rimasti sempre celati. Così infatti siesprime il CCC al paragrafo 404: "In che modo il peccato di Adamo è diventato il peccato di tuttii suoi discendenti? Tutto il genere umano è in Adamo sicut unum corpus unius hominis - comeun unico corpo di un unico uomo. Per questa unità del genere umano tutti gli uomini sonocoinvolti nel peccato di Adamo, così come tutti sono coinvolti nella giustizia di Cristo.  Tuttavia, la

Page 79: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 79/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

7979trasmissione del peccato originale è un mistero che non possiamo comprendere appieno." "Il peccatodi Adamo", è detto: infatti dalla rivelazione data a Don Guido di capisce che la vera "Eva", la"Donna", era innocente! Interessante anche il fatto (provvidenziale?) che nei documenti del

 Magistero, già a partire dal Concilio di Trento, si parla prevalentemente del "peccato di Adamo",contro la versione Farisaica che, in seguito anche alla posizione assunta dal Re Salomoneper causa della Regina d saba, modificò la Bibbia e attribuì la colpa alla Donna.  Adamo,dunque, non è stato creato adulto. Per l'uomo, Dio, ha usato la "creazione mediata". Hacreato cioè una cellula completa di tutto il corredo cromosomico (46), in grado di formare Adamoe l'ha ospitata nell'utero di una femmina primate di una specie preesistente. Un "utero in prestito"dunque. Così come faremo noi con i Borghi. Borghi già esistenti, abbandonati o da rivalorizzare eda rivitalizzare.  La tecnica dell‘utero in prestito lo conosciamo perfino noi nella modernazootecnia con l'allevamento dei bovini. La stessa cosa si è sempre fatta con il riutilizzo distrutture andate in disuso o in stato di degrado. In tal modo, la scimmia antropomorfa, di unaspecie estinta, ha fornito solo il nutrimento ma non è passato nessun carattere della sua specie.  

Adamo cresce allevato da questa nutrice (che è un animale, non dobbiamo dimenticarlo, partecipa solo passivamente) e si ritrova in un paesaggio naturale accogliente, circondato davari altri animali dei quali si nota la socievolezza e la mansuetudine. Questa nutrice è ineffetti la vera "Eva", nome simbolico, di cui è detto che fu "la madre di tutti i viventi", la‖incubatrice‖. Vediamo come Adamo è da subito intelligente, creativo, si forma degli utensili e unarustica abitazione. "Eva" ancestre, che lo ha allattato, vive naturalmente assieme lui. Mentre sisviluppa,   Adamo apprende molto dagli animali che lo circondano, vede le loro usanze, i loroaccoppiamenti e come in tal modo ottengono la prole secondo la loro specie. Il progetto di Dio vaavanti e dopo la creazione della cellula (completa) di Adamo, crea nell'utero di Eva ancestre unacellula questa volta incompleta (un gamete femminile, dunque solo 23 cromosomi, metà delcorredo necessario) col progetto di unirlo con un gamete (gli altri 23) maschile prelevatoda Adamo per far nascere la prima vera Donna.

"Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò." InGen 2, 21 troviamo questo racconto, e la visione avuta da Don Guido corrisponde: quandoAdamo si sviluppa sessualmente, inizia a manifestarsi in lui, come in tutti gli adolescenti,il fenomeno naturale della erezione e polluzione notturna. "Eva" ancestre, che vive con lui,in una di queste occasioni nota il fatto e, trovandosi nel periodo estrale, lo copre con moltaistintività (è un animale!). Adamo si sveglia di soprassalto e più o meno capisce cosa èsuccesso. Infatti vediamo in seguito che scaccerà via la femmina quando si troverà ancorain calore. Verrebbe anche conservata la metafora biblica tradizionale secondo la quale Dioprelevò una "costa" da Adamo, "nel sonno", per formare la prima Donna. Il termine biblico"costa" era stato già prima di Don Guido, da altri esegeti, ipotizzato come riferibileall'organo sessuale maschile. La prima vera Donna dunque, si sviluppa anch'essa nell'utero (inprestito) di "Eva ancestre", ma quando nasce non ha niente della specie ancestre ma è unabellissima bambina della quale il giovane Adamo è visibilmente soddisfatto (nota ginecologica:dalla placenta non passano caratteri genetici, solo gli elementi nutritivi). Quando Adamovuole portarsi via la bambina, si mostra subito immaturo ed antipatico, e anche in altre occasionisuccessive appare indisponente e scostante.Preludio alla superbia che lo ingannerà. 

Il progetto di Dio era di unire in seguito Adamo con la prima Donna (quando si fossesviluppata) per trarne quella progenie pura con cui voleva popolare il pianeta. L'unionefra consanguinei era in quella fase evidentemente necessaria e buona, il concetto di incesto èculturalmente molto posteriore e il suo divieto dettato anche per evitare le malformazioni, molto

 frequenti fra consanguinei ibridi portatori di tare recessive. Ma Adamo anticipa il piano di Dio. Quando la prima Donna ha circa 3 anni, un giorno si affaccia all'ingresso dell'abitazione lafemmina ancestre. Adamo, che normalmente la mandava via se era in calore, questa volta

Page 80: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 80/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

80invece la incoraggia ad entrare e, stando supino, la fa venire sopra di lui e accetta loaccoppiamento. Potrebbe accadere a noi se decidessimo di passare ai Borghi senza un ―ok‖. 

Non lo fa per attrazione sessuale, era infatti abbastanza brutta e repellente, ma perchéha concepito un micidiale pensiero: "Se questa femmina ancestre ha partorito me, uomo perfetto,e questa bellissima bambina, vuol dire che è una buona fattrice, le faccio fare altri figli e faccio dasolo". Vuole "mettersi in proprio"! (il famoso "serpente" del racconto biblico non si vede, maSatana non ha bisogno di mostrarsi, suggerisce e preme ordinariamente sulla nostrafantasia ―biometrica‖). Ma questa volta non vi era stato alcun previo intervento creativo di Dio,

 per cui quello che nasce è un brutto essere metà scimmia pelosa e metà uomo. Un ibrido. Caino! Adamo ne rimane scosso, deluso, ma non sembra reagire, appare chiudersi sempre di più in sé 

stesso; si intuisce che respinge il rapporto di amicizia con Dio . Si manifesta sempre più chiaramentela sua insofferenza ed egoismo. Non uccide Caino, nemmeno quando questi farà morire Abele(bambino dalle fattezze umane, nato in seguito dal rapporto fra Adamo e la “ prima Donna”) ma loscaccia. Caino vaga e ritrova Eva ancestre con cui si accoppia e genera esseri ibridi (ominidi!) .Adamo verosimilmente ha altri figli con la prima Donna. La progenie geneticamente pura

  pertanto procede a fianco con la progenie ibrida finché (i tempi sono incerti  ) si realizza il  fenomeno descritto in Gen 6, 1-2 quando "gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra enacquero loro figlie, i figli di Dio videro che [alcune delle] figlie degli uomini erano belle e ne presero

 per mogli quante ne vollero." Vi è cioè un mescolamento delle due linee fino a che, nei millenni, la progenie pura scompare del tutto, a seguito del Peccato Originale, quello compiuto, per primo,da Adamo. Siamo pertanto, ahimè, tutti ibridi! Un tale danno cromosomico è di enorme

  portata, irreversibile, irreparabile. Il racconto spiegherebbe bene le malattie, le tare ereditarie, leambiguità sessuali, gli infiniti difetti fisici degli esseri umani e, soprattutto, la inclinazione al malee ai vizi con una istintività animalesca solo faticosamente controllabile.

Nota accessoria: le scimmie hanno 48 cromosomi, l'uomo 46, i mongoloidi, portatori diuna delle tare più appariscenti, ne hanno 47. Infine confermerebbe la enorme portata della

redenzione operata da Cristo, venuto a risanare soprattutto gli spiriti ma anche la nostramisera condizione fisica. Non c'è nel libro ma si può ritenere una deduzione accettabile: laChiesa insegna che la Vergine è stata concepita immacolata, libera dal peccato originale. Questo

  fatto fa pensare da sempre alla Grazia, ma è verosimile e conveniente che Dio l'abbia preservataanche dall'errore genetico dovuto alla ibridazione, per cui non solo il suo spirito, mente, anima, maanche il suo patrimonio genetico era puro.

Conseguenze del peccato originale. Dal racconto si vede chiaramente che il peccatooriginale non fu un episodio isolato ma in seguito un indurimento e chiusura del cuore protratte

 fino alla fine. Le due conseguenze del peccato sono riferibili alle proporzioni tipiche dell'iceberg: la parte più superficiale e vistosa è la irreparabile perdita della purezza cromosomica. La parte meno

visibile, ma la più importante, è la perdita di quella amicizia con Dio, tradizionalmente chiamataGrazia, che avrebbe permesso a Dio di riparare i danni, se Adamo si fosse pentito. Il racconto, pertanto non propone un compromesso fra evoluzionismo e creazionismo,

ma illustra il loro superamento attraverso un nuovo concetto, 'la creazione mediata'. Trattadi una rivelazione data ad un umile sacerdote della Chiesa Cattolica e destinata a porreinterrogativi su alcuni postulati scientifici. La qualità maggiore di questo libro è quella didare risposte esaurienti in molti campi. E‘ illuminante per una comprensione più profondadi molti passi biblici, sia del Vecchio che del Nuovo Testamento.

Sconvolgente in realtà è il peccato originale che ha gettato per milioni di anni l'umanitàin una miserabile condizione. Questo comportò la corruzione della sua natura fisica e

psichica e la perdita della sua dimensione spirituale, e l'uomo rimase menomato in tutti etre i piani dell'essere: corpo, mente e anima.

Page 81: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 81/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

8181Verità contro tutte le tossicità? E‟ essere pleonastici di fronte al Codex AlimentariusIl Codex Alimentarius è entrato in vigore il 31 dicembre del 2009 e potrebbe essere il più grande

disastro per la salute umana: determinerà gli standard di sicurezza alimentare e le regole in più di160 paesi del mondo, cioè per il 97% della popolazione mondiale. La Commissione di CommercioCodex Alimentarius (che nel 1994 dichiarò le tossine come nutrienti) è attualmente finanziata econdotta dall‟OMS (che appartiene all‟ONU) e dalla FAO. Un insieme di standard internazionali

aventi come scopo la protezione della “salute” dei consumatori, attraverso pratiche nel c ommercio per preparati alimentari, semipreparati, crudi, igiene degli alimenti, additivi, pesticidi, etichettatura fattori di contaminazione, metodi di analisi. Lo scopo recondito è di mettere fuori legge ogni metodoalternativo nel campo della salute, come terapie naturiste, uso di integratori alimentari, vitamine etutto ciò che potrebbe essere un potenziale concorrente per l‟industria chimico-farmaceutica.

La lobby della chimica farmaceutica è quella condotta da Rockefeller e IG Farben della Germanianazista. Sappiamo che l‟IG Farben fin dal 1932 fornì ad Hitler un finanziamento di 400.000 marchisenza il quale il secondo conflitto mondiale non avrebbe potuto avere luogo e nel 1941 costruì ad

 Auschwitz la più grande industria chimica del mondo approfittando della mano d‟opera dei campidi concentramento. Nel processo di Noriberga i responsabili di IG Farben furono dichiarati colpevoli

di genocidio, di schiavitù ed altri crimini. Un anno dopo la condanna, nel 1952, tutti i responsabili furono liberati con l‟aiuto di Nelsen Rockfeller (che a quei tempi era ministro degli affari esteri inUSA) e s‟infiltrarono nell‟economia tedesca. 

Fino dagli anni 70 il consiglio direttivo della società BASF, BAYER e HOECHST era costituitoda membri del partito nazista che, a partire dal 1959, finanziavano il giovane Helmut Kohl. In

  pratica l‟organizzazione nazista associata a Rockefeller ha costituito il mercato farmaceutico del pianeta. L'alleanza della IG Farben si è poi tramandata sotto il nome: “Associazione per l‟industr iachimica” che nel 1955 è stata raggruppata nel CODEX ALIMENTARIUS il cui « spirito » è lasoppressione delle innovazioni scientifiche indipendenti degli ultimi 50 anni usando ogni mezzo per mantenere il suo posto sul mercato in riferimento a cancro, AIDS, malattie cardiovascolari, ecc..

Un gran numero di partiti politici europei, di sinistra e di destra, sono stati finanziati da questaindustria per assicurarsi una legislazione favorevole all‟industria farmaceutica. Per influenzare ilegislatori, condizionare gli organismi di controllo, manipolare le ricerche in campo medico ededucativo, solo nel 1961 le industrie farmaceutiche hanno fatto donazioni alle grandi universitàUSA di 8 milioni di dollari ad Harvard, 8 milioni di dollari a Yale, 10 milioni di dollari a JonhHopkins, 1 milione di dollari a Standford, 1,7 milioni di dollari a Columbia di New York. Lainformazione dei medici è interamente finanziata dalle compagnie, che nascondono con attenzioneun gran numero di effetti secondari pericolosi e perfino mortali dei farmaci. Vale la pena ricordareche ogni anno solo nel Nord America muoiono 800.000 persone a causa delle medicine allopatiche.Il 13 marzo 2002 gli europarlamentari adottarono leggi a favore dell‟industria farmaceutica secondole disposizioni fissate del Codex Alimentarius, finalizzate ad elaborare una documentazionecoercitiva per tutte le terapie naturiste e gli integratori alimentari. Ma nonostante 438 milioni di

 petizioni inviate al Parlamento Europeo le direttive del Codex sono state adottate.Il dr. Rath Matthias, specialista tedesco per l‟uso di trattamenti naturisti, ha consegnato nel

2003 alla Corte Internazionale di Giustizia l‟atto di accusa per crimini contro l‟umanità. Matthiasafferma: “V ero scopo dell‟industria farmaceutica mondiale è di guadagnare soldi grazie alle malattiecroniche e di non preoccuparsi di prevenire o sradicare queste malattie. L‟industria farmaceutica hainteressi finanziari finalizzati alla diffusione di queste malattie, per assicurarsi l‟aumento dei prezzidei medicinali. Per questo motivo i farmaci sono fatti per eliminare i sintomi e non per trattare levere cause delle malattie… le compagnie farmaceutiche sono responsabili di un genocidio

 permanente e diffuso, in quanto uccidono in questo modo milioni di persone”. 

Serve o no, secondo te una contro-offensiva d‘emergenza? Rientra o no, ciò, nel pianosatanico di distruzione di massa, in una guerra ambientale contro il genere umano? L‘Arcadella Bellezza è pronta a reagire.  A partire dalla dieta, il modo di metterci subito alla prova.

Page 82: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 82/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

82LA DIETA DELL‟ARCIERE – prendi le tue misure. Conosci te stesso e la tua anima

Si tratta di un metodo di dimagramento per persone sane, che non abbiano malattie odisturbi in corso. Deve essere seguita per  massimo 14 giorni (due settimane), seguita ecoadiuvata nel calore domestico e familiare, dal concorso vivo del gruppo di amicizia, per poi passaread una dieta di mantenimento fatta di condivisione di momenti di gioia, preghiera e lavoro. Quandosi acquisiscono 2 kg in più rispetto al peso forma, vuol dire che il nostro termometro fisico ci sta

dicendo che siamo entrati in un periodo di rilassatezza e che è ora di rimettersi in azione assiemeall‟impegno di riiniziare la dieta; in questo caso una settimana dovrebbe bastare.

  Agli Arcieri è consigliata una preparazione spirituale, prima di cimentarsi nella impresa, dialmeno dieci giorni, che cominciano con l‟osservanza non occasionale di momenti di digiuno (siconsiglia il martedì ed il venerdì) e di confidenza e ricercatezza di cibi naturali, presi dai campi,dagli orti o dai pollai. Infatti l‟abbondanza di frutta e verdura, con legumi, olio extravergine,

 pomodori e uova e l‟eliminazione di grassi, con riduzione progressiva di pane, pasta, cereali, sali,alcolici, contribuiscono sul piano della sazietà, a tutti gli effetti, a ridurre le dimensionivolumetriche dello stomaco e dell‟appetito. Praticamente cominceremo ad abituarci a portare ilnostro pensare in sintonia anche con lo stomaco e con le altri parti del corpo (dovuto allo

alleggerimento progressivo delle nostre articolazioni e dei nostri movimenti), al punto chenon sarà più il nostro corpo a reclamare il cibo, ma saremo noi a dargli tutto ciò che impedirà diaccumulare grassi e zuccheri in eccesso e che invece li reintegrerà in dosi concrete di sostanza ocarni bianche. Verranno apprezzate meglio le specificità locali tipiche del Mediterraneo.

Tale consiglio alimentare può diventare una disposizione interna durante i ritiri spiritualisecondo gli esercizi di Sant‟Ignazio e dell‟Arca della Bellezza e possono essere adottati come lineabase durante i corsi formativi e di addestramento, con integrazione di calorie e prodotti tipici locali.  Ai giovani, alle persone eccessivamente magre e alle donne in stato interessante èsconsigliata tale dieta. Salvo eccezioni. Per il resto vale quanto sopra.

Così, come l‟Arciere ha il controllo di se stesso, perché tutto subordinato alla vita e al lavoro per 

il Signore, lo stesso tornerà utile, anche in forme complementari, a coloro che vengono in contattocon un Arciere, o con le loro comunità e le loro imprese, e che attraverso tali simili ed umilistrumenti di conservazione del proprio stato cosciente e corporeo sono pienamente degni di

  partecipare con il Creato a glorificare, adorare Gesù Adveniente e Maria Corredentrice,accompagnati in una fase di conversione vera, comprendendo il senso ed il significato di combattereuna buona battaglia, nel proposito serio di essere parte attiva nell‟instaurazione di tutto in Cristo,cominciando nel cambiare da noi stessi e facendoci utili strumenti di carità e amore. Intendendo conciò essere contestualmente al servizio di Dio e degli altri, di propria spontanea volontà, mettendo i

  propri “talenti” sinora sopiti, nella missione dell‟Arca della Bellezza. Con ciò trovando il lororiscontro visibile nella dimensione psico-fisica e armoniosa con il proprio corpo, gli altri ed

il Creato, non più alla mercè del bieco consumo e delle mode, ma in un progetto condiviso.E ciò cominciando nel ristabilimento del proprio ruolo “sacrificale” in una attività di impegnocostante e prolifico verso gli altri, verso la bellezza creazionale e vivificante, come generoso slanciodi sé in una dimensione sacerdotale verso i beni comuni, la sensibilizzazione di tutto se stesso versol‟economia ed equa distribuzione delle cose create, come modello, nella propria lotta e testimonianza,a difesa della fede e del buon governo di tutto quanto ci circonda e contro le tentazioni del demonio  (che diparte operando un graduale deterioramento del nostro fisico, e quindi della nostrapsiche per poi divorarsi la nostra anima) e quindi delle strutture di peccato che la società -asservita sempre più al maligno- ci propina nella quotidiana normalità.

Durante questa dieta, si consigliano buone passeggiate, magari anche culturali fra le rovine o

nei luoghi dello Spirito con il rosario in nano, compiendo anche opere di misericordia corporali espirituali, la contemplazione dei misteri della fede, incrociando le meditazioni anche con i misteridello Spirito. Ecco, dunque, le regole fondamentali della Dieta dell‘Arciere:

Page 83: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 83/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

8383  Mangiare esattamente quello che è stato qui stabilito. Un solo sgarro può inficiare il

lavoro di un giorno  Niente alcol, per nessuna ragione ed in nessuna occasione, nel momento in cui si sta

a regime di dieta  Spuntini, se necessari, solo a base di carote, finocchi e sedano (soltanto!!)  Condire insalata e verdura con limone o aceto (niente olio!! Almeno per le prime

due settimane)  La carne deve essere molto magra e preparata senza burro, margarina, olio o altri

grassi; togliere tutto il grasso (e la pelle per il pollo e il tacchino)  Quando ci si sente sazi, smettere di mangiare! (eventualità peraltro rara, ma possibile...) 

PRIMA COLAZIONE (tutti i giorni)1/2 pompelmo una fetta di pane integrale caffè o the senza zucchero e senza latte

LUNEDI'

PRANZO: carni fredde assortite a vostra scelta, niente carni grasse; pomodori affettati, alla

griglia, in umido; caffè o the. CENA pesce magro o crostacei, di qualunque genere,preparati senza burro o olio; insalata mista, 1 fetta di pane alle proteine o integrale tostata;frutta di stagione; caffè o the

MARTEDI'PRANZO: macedonia di frutta a volontà caffè o the. CENA hamburger magro alla griglia,abbondante pomodori, peperone, lattuga, sedano, olive, zucchine o cetrioli; caffè o the

MERCOLEDI'PRANZO: insalata di tonno (anche a vapore), condita con limone o aceto; pompelmo omelone o frutta di stagione; caffè o the. CENA agnello arrosto affettato, a cui va tolto tutto

il grasso; insalata di lattuga, pomodoro, cetriolo, sedano, senza olio; caffè o theGIOVEDI'

PRANZO: due uova, cucinate senza usare grassi, formaggio magro zucchine o cavolini diBruxelles o pomodori affettati; 1 fetta di pane alle proteine o integrale tostata; caffè othe. CENA pollo arrosto o alla griglia (togliere la pelle o il grasso); spinaci, peperoni,fagiolini, pomodori; caffè o the

VENERDI'PRANZO: formaggio magro; spinaci; 1 fetta di pane alle proteine o integrale tostata caffè othe. CENA pesce magro, congelato o fresco, o crostacei insalata mista nella quantità

desiderata, comprese verdure fredde o cotte; 1 fetta di pane alle proteine o integraletostata; caffè o theSABATO

PRANZO: macedonia di frutta caffè o the. CENA pollo o tacchino arrosto insalata dipomodori e lattuga pompelmo o frutta di stagione; caffè o the

DOMENICAPRANZO: tacchino o pollo; pomodori, carote, cavolo cotto, broccoli o cavolfiorepompelmo o frutta di stagione; caffè o the. CENA vitello arrosto magro; insalata di lattuga,cetrioli, sedano, pomodoro, zucchine; caffè o the

La misura della buona riuscita della dieta è il non utilizzo dell‘acqua, che dovrebbestare nei cibi. Anche questa è la prova che i cibi normalmente sul mercato sono ipocalorici .

Page 84: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 84/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

84Cavalieri della Luce

- Costituzione Comitato Ristretto di Fondatori dell‟Arca della Bellezza -

FONDARE UN VIVENTE POPOLO NUOVO NELLE ―VISCERE DELL‘UMANITA‘, LACUI LEGGE POSITIVA SIA LA FRATERNITA‘ CRISTIANA SECONDO LA MORALE ELA DOTTRINA DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA, IN TUTTE LE SUE RADICALI

CONSEGUENZE LOGICHE E IMPEGNATIVE, CHE DETERMINANO UN MODO DIESSERE INDIVIDUALE, FAMILIARE, SOCIALE E POLITICO CARATTERISTICO ESOLAMENTE PROPRIO DEI ―LIBERI FIGLI DI DIO‖. NOMADELFIA E‘ UNA NUOVACIVILTA‘. BISOGNA ANCORA CREARE DEI CITTADINI. 

 ________________________ Dopo 25 anni di studi e preghiera, il dì 29 marzo 2009 a Vergato (BO) è stato tenuto il

primo incontro per verificare se sussistessero le condizioni per istituire1.  il Comitato Ristretto di Fondatori del Movimento e Comunità Diaconale Arca

della Bellezza, ossia,2.    Associazione Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio, composto da laici e

chierici (cfr. can. 298 ess. C.I.C.)che vivono in forma gemellata, e ―solo‖ subordinata alle decisioni statutarie del Fondatoredon Zeno Saltini, alla Popolazione dei Nomadelfi (che significa: ―La Fraternità è Legge), ineroica applicazione della Fede in solidale fraternità cristiana. E col proposito di affidarsiipso facto alla costituzione degli stessi, propone la pre-definizione e pre-organizzazione di:

a.  l‟Associazione degli Amici di Nomadelfia e dei Borghi di Xenobia; b.  la Compagnia dei Gruppi degli Amici di Gesù;c.  il Sindacato Identità in Movimento per il Buon Governo;d.  la Rete “Universale” di CAERP (Cappellette per l‟Adorazione Eucaristica ed il Rosario

Perpetuo);

e.  il Centro Studi Progetto EcoTUr; f.  EcoTUr Free Energy; g.  Progetto Monetario a Credito EcoTUr;h.  EcoTUr Canapa Life;i.  Istituto e Ente Certificatore EcoTUr Italia per Vivere il Territorio & Moduli Abitativi;

 j.  il Gruppo d‟Eccellenza – “Admirabilem Scholam”;k.  il Comitato Lauretano per la Parusìa;l.  il Comitato Etico per l‟Eccellenza;m.  il Comitato di Redazione Diario Latino „Ciao-Roma. Qui Resto del Mondo‟;n.  lo Sportello di Potenziamento Ciao-Roma Educational;

o.  il Centro di Sperimentazione Permanente ubicato in un centro d‟eccellenza;  p.  Progetto Qualità-Strumenti di Interazione Srl, advisor al servizio di un Popolo.q.   Missionari della Luce di Cristo,r.   Milizia della Carità,s.   Apostoli della Bellezza,t.   Annunciatori della Parusia;u.  Servi delle Opere della Celeste Provvidenza;Tutto ciò pure allo scopo di esportare nel mondo il progetto di Nomadelfia, inteso

come ―modello sociale realizzato‖ di comunità cristiana universale. A Fregene, il 16-17-18 ottobre 2009 è stato tenuto il secondo incontro per ratificare,

anche dopo la costituzione di―Escogitur – Network Kattolico per un FronteKomune‖, 

Page 85: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 85/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

8585il ‗documento definitivo‘, da presentare e discutere tutti insieme all‟Assemblea di Nomadelfia perdiventare un unico corpo.

In questa nuova assemblea è posto a Leadership di1-  Struttura,2-  Rete3-  Battaglie, il Comitato Ristretto di Fondatori dell‘Arca della Bellezza, attribuendo a tutti gli ―amici

convenuti‖ e pre-selezionati in discernimento e preghiera,

- il titolo di ―Arciere Diacono‖. 

Ciò anche come consuntivo di incontri, precedenti confronti, collaborazioni suEscogitur e scambi epistolari. I predetti Diaconi, -nello spirito di squadra, coesione,amicizia, servizio e sacrificio; col proposito di

a-  adottare la Costituzione della Popolazione di Nomadelfia;b-  nella volontà comune di costituirsi corporazione a protezione del Pontefice Romano, negli

ultimi tempi, performandosi al Signore;c-  ed in qualità di “servi dei servi”, di formare “Cuori Caldi”, “Speciali Ultimi”, Testimoni &

“Consubin dell‟Anima”, o  Piccolo Resto  ,- sono pertanto nominati ipso facto Garanti oCommissari di Lunga Nomina dell‟intero “Sistema di Reti” Arca della Bellezza,

così concentrandosi in nome di1. Gesù Adveniente2. e Maria Bella e Corredentrice,

in Opere di Carità, Ricostruzione e InFormAzionee ponendosi in diretto confronto cona.  attività,

b.  eventic.  iniziativesvolte secondo lo spirito di Nomadelfia.In codesta prospettiva, il Comitato Ristretto dei Fondatori dell‘Arca della Bellezza sarà

l‘organo consultivo primario abilitato ad interfacciarsi con il Successore del Fondatore diNomadelfia, con il Presidente ed il Consiglio di Presidenza di Nomadelfia.

A sua volta vengono ―concertati‖ anche i rispettivi ―Organismi‖ della Arca, coordinatidai Cavalieri della Luce, e qui di seguito nominati ―Titolari‖.

In primis, ognuno, si obbliga a portare a suggello del ―Patto‖ l‘impegno di presidiare laNuova ed Eterna Arca prodoma della Parusìa Intermedia che nell‘Opera di Misericordia

del Padre Celeste è la Santa Casa di Nazareth. Che con Miracolose Traslazioni la “conservò” per la fine dei tempi, a futura memoria dei posteri, che in essa avrebbero trovato rifugio.

E su questo presupposto di fondare Borghi di Xenobia o nuove Borgate di Nomadelfia,secondo la vocazione ad una missione eroica, rinunciando a possedere beni a qualsiasi titoloe di qualsiasi natura, e accettando di essere poveri nel senso di avere solo il necessario aduna vita dignitosa, e quindi a prestare la sua attività senza alcun compenso, nelle iniziativedel Popolo.

La Costituzione dei ―Cavalieri‖ e  dei corrispondenti ―Titoli‖ avviene tramite questodocumento, da considerarsi

“scrittura privata”,

che impegna nella “morale”,I sottoscriventi. Ivi, si regolamentano1.  missione,

Page 86: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 86/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

862.  spiritualità,3.  scopi sociali,4.  ruoli,5.  attività,6.  il regime organizzativo e funzionale,7.  lo stile di vita relativamente ai Tre Bauli, l‟unica regola di tutti i partecipanti al “progetto”,

di oggi e domani. Tale Regola, infatti, sancisce i tempia.  della Missione,b.  della Collaborazionec.  e del Tempo in Famiglia.

L‘eventuale trasformazione del Movimento Arca della Bellezza in Comunità religiosa siincardinerà sul carisma di San Celestino V e sulla Regola di San Bernardo, co-fondatoredell‘Ordine Templare. 

Sono chiamatiA - “Cavalieri della Luce” solo 7 (sette) fra i presenti.B - Seguono 2 (due) Ausiliari,

C - 1 (uno) Arciere Diacono.Partecipano ‗tutti‘ alla stipula della stessa professandosi1.  “testimoni” della Trinità, nelle Persone del Padre, Figlio e Spirito Santo,2.  nonché: “strenui difensori” del Sacrificio Continuo -Fondamento dell‟Oblazione- Liturgia,

che è Parusìa Anticipata, l‟irrompere del già nel nostro „non ancora‟;3.  “custodi” della Civiltà di Cristo ;4.  “operai” della Vigna del Signore ;5.   presìdio del Katèchon ;6.  “oranti, predicatori, curatori, cultori, ricercatori” della V erità;7.  “purificatori” di Signoraggi, Strutture di Peccato, Matrici di Mammona;

8.  “servi” nella Carità;9.  “missionari” per la Rievangelizzazione della Cultura , come “viventi” della Chiesa UnaSanta Cattolica Apostolica Romana.

I 7 Cavalieri + i 2 Cavalieri Ausiliari + l‘Arciere Diacono dichiarano,a.  col Giuramento AntiModernista, fedeltà al Papa Romano e si organizzano e

coordinano su scala1.  universale,2.   provinciale3.  e locale

con ―Reti‖ per la Pesca delle Anime,

 A. 

nel web con Circoli Escogitur NK-FK eB.  sul TerritorioI nostri punti di riferimento territoriale, che saranno preceduti dal simbolo della

Stella Maris posta su una Giara, e dalla parola Arca:

1. diakoniae; 2. caerp; 3. sistemi eco riproducibili; 4. commanderie; 5. ritiri spirituali, dimeditazione, di purificazione e di preghiera; 6. areopaghi; 7. xenodochium; 8. negotium; 9. priorati;10. loci agricolae e serre; 11. cubicula hospitalia; 12. hostariae; 13. mulini e segherie; 14. filiere;15.oratori; 16. confessionali; 17. open office; 18 dimorae; 19. villae; 20. cucinae & mensae; 21.vivai& giardini; 22. allevamenti; 23 ostelli; 24. information point; 25. camping; 26. locandae; 27. rifugi;

28. caseifici; 29. loci olivetani; 30. spiagge; 31. laboratori; 32. condottae; 33. quartieri dei 100campanili; 34. domus ecclesiae; 35. stazioni rosari; 36. curazia e pievi; 37. librerie extradidattiche;38. centri d‟eccellenza; 39. località nazaretiane; 40. centri betania & emmaus; 41. pic nic attrezzati;

Page 87: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 87/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

878742. itinerari turistici; 43. guide e training; 44. parchi attrezzati della civiltà cristiana; 45. mercatinie horrea; 46. presìdi apostolici; 47. agenzie di assistenza; 48. scholae caritatis; 49. aule didattiche;50. unità modulari; 51. passeggiate attrezzate; 52. campus; 53. spazi attrezzati; 54. horti scolastici;55. vocatio loci; 56. forum e blog; 57. istituti formativi; 58. centri operativi; 59. strutture per iltempo libero; 60. redazioni locali; 61. circoli culturali; 62. seminari religiosi; 63. dipartimentiscientifici; 64. attività & eventi; 65. economia “a credito”; 66.  progetti per l‟accoglienza; 67. resort

& ospitalità; 68. albergo diffuso; 69. bed & breakfast; 70. agri & pesci turismi; 71. ristoro e cantine;72. missioni e incursioni cittadine per offrire, a tutti, il messaggio evangelico che è di ”Via, Veritàe Vita”. E questo sarà possibile, coadiuvati dagli Amici di Gesù e dagli Amici di Xenobia.

Le sopracitate strutture sono tutte ricavate in apparati esistenti, anche di proprietàprivata, messe a disposizione di Amici che aderiscono al progetto, volontariamente esemplicemente trasformate, per desiderio degli stessi e degli abitanti in luoghi di incontrodell‘Arca. Ciò avviene attravero un « comodato d‘uso » senza trasferimento di proprietà, lequali possono essere recuperate a piacimento e senza resistenza alcuna da parte degliusufruttuari. Ciò verrà concordato con un apposito accordo scritto.

Ogni Cavalieri e l‘Arciere Diacono, al presente atto, assumono contestualmente anche il

Titolo di:a.  Testimone e Amico di Gesù,b.   Amico dei Borghi di Xenobia,c.   Annunciatore della Parusia,d.   Apostolo della Bellezza.

E possono, pertanto, interagire autonomamente con entità che abbiano fini analoghi e chesiano allineati nello Spirito Santo, in Profezia, Evangeli e Chiesa Cattolica. Sarà cura deglistessi farsi

promotori e custodi dei ―Presìdi Primari‖ dell‘Arca, che sono:1. la Santa Casa di Loreto e le Strade Mariane; 2. le Lettere ed i Viaggi di San Paolo; 3. la città

Santa di Roma; 4.il Santo Sepolcro; 5. Efeso; 6. Monte Carmelo; 7. Palmyra; 8. ArMegiddon; 9. laVia Francigena e Romea; 10. Istambul; 11. Fatima; 12. L‟Aquila  ; 13. Parma; 14. Gerusalemme;15. il monastero di Santa Caterina sul Monte Horeb; 16. Yerevan capitale dell‟Armenia sottol‟Ararat  ; 17. Monte Athos (in Grecia); 18. sede di Soriano; 19. il fiume Giordano; 20. il Nilo e lePiramidi; 21. la via Sancta Longobardorum; 22. Città di Sutri; 23. le Strade Consolari dell‟ImperoRomano; 24. la via della Seta; 25. il Deserto dei Gobbi; 26. Monte Tabor e tutti i luoghi di visita eresidenza di Gesù, Giuseppe D‟Arimatea, Lazzaro e San Paolo; 27. le Città dei Santi ed i luoghidelle loro testimonianze; 28. la Casa di San Pio X a Riese; 29. Canicattini Bagni; 30. Compostela,LaSalette, Lourdes; 31. i Borghi di Xenobia e con essi le campagne, i villaggi, i distretti agricoli; 32.tutte le CAERP; nonché, 33. Nomadelfia.

Più precisamente saranno in seguito definiti Arcieri tutti i nuovi associati al ―Progetto‖dell‘Arca della Bellezza, che collaborerannoa.  a pro-muovere „il modello della Popolazione dei Nomadelfi, risorse e talenti, nuove forme

 pedagogiche di ri-evangelizzazione, catechesi itineranti, format educational, prassi cristianenel segno della tradizione, saperi e sapori, condotte e campi, opere, servizi, mestieri, fonti dienergia gratuita, beni comuni, bellezza e ricchezze, attività dove sia assecondato il riciclodella natura‟;

b.  a ri-muovere le „matrici inique di perdizione‟c.  e a riparare agli “abusi sacrilegi”.Saranno chiamati, Arcieri Diaconi ―tutti coloro che‖, nel seno del Sistema Arca si

dedicheranno a:1.  costituire “Gruppi” CAERP;

Page 88: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 88/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

882.   gestire rapporti tra l‟Arca Found e Dispense di Carità e/o Opere del “Dacci oggi il Nostro

Pane Quotidiano”;3.   fondare Borghi di Xenobia,4.  in armonia con i 7 Cavalieri, a loro subordinandosi.Ciò detto, si definiscono Titoli e Cariche: all‘atto1.  il Cavaliere della Luce e Ministro dell‟Ordine del Tempio Petrus Romanus è Titolato Priore

e ipso facto PatriArca dell’Arca ; Altri fondatori2.  il Cavaliere della Luce Titolato Reggente, Governatore del Marchesato di Xenobia,

“ Instauratore di Tutto in Cristo”, ProtoDiacono dei Borghi di don Zeno (Xenobia) e dei Missionari della Luce di Cristo, Amministratore Content Manager ed Editor del NetworkEscogitur, Preposito Generale   Apostolico dell‟Arca della Bellezza - Movimento per laRicostruzione e la Parusìa, Gestore dei “Presìdi Complementari”, Coordinatore delComitato Etico per l‟Eccellenza o Cabina di Regia, del Centro Studi Progetto EcoTUr,Presidente del Centro di Sperimentazione Permanente e Learnimg Organizzation diNomadelfia e Rettore dell‟ASSET;

3.  il Cavaliere della Luce Titolato SubDiacono, Presidente dell‟Advisor e General Contractor Progetto Qualità – Strumenti di Interazione Srl, delle Aree di Progetto EcoTUr e dell‟ArcaFound–Cassa Depositi e Prestiti, del Welfare del Sistema Arca, SubComandante dei“Cavalieri RISMA” (Real Irmandade de Sao Miguel da Ala) in ruolo all‟Arca dellaBellezza;

4.  il Cavaliere della Luce Titolato ArciDiacono, Coordinatore Generale dei “Presìdi Primari”della Luce di Cristo, Responsabile del Comitato di Redazione Diario Latino, Coordinatoredel Network Kattolico e dei Circoli Escogitur per un FronteKomune, Prefetto dellaCompagnia Sodalite di Gruppi Amici di Gesù;

5.  il Cavaliere della Luce Diacono, Titolato Responsabile dei Coordinamenti Locali di Diario

Latino e Redazioni “Ciao-Roma. Qui Resto del Mondo” e degli Sportelli di Potenziamento“Ciao-Roma Educational”;6.  il Cavaliere della Luce Diacono, Titolato Presidente del Sindacato “Identità in Movimento

  per il Buon Governo”, della Magistratura del Territorio e Coordinatore del ProgettoEcoTUr;

7.  il Cavaliere della Luce Diacono, Titolato Presidente del Club Amici „Borghi di Xenobia‟, delComitato delle Arti & dei Mestieri, nonché responsabile di “struttura” e referente delleCAERP;

8.  il Cavaliere Ausiliario Diacono, Titolato Magister del Gruppo d‟Eccellenza – “AdmirabilemScholam”;

9.  il Cavaliere Diacono, Titolato SuperVisore di Eventi e Sponsorizzazioni, delle AttivitàCommerciali, della Trasformazione dei Prodotti, della „libera circolazione‟ di Valute, Idee e

 Merci, del Trasferimento di Ricchezze e Proprietà;10. l‟Arciere Diacono Titolata superDiacono, Vestale della Luce e Capo Presìdio di Loreto,

nonché Responsabile del Comitato Lauretano per la Parusìa, Sentinella dei Servi delleOpere della Celeste Provvidenza, delle Dispense di Carità, delle Opere di Misericordia,dell‟Opera degli Ultimi “il Nostro Pane Quotidiano”, Coordinatrice della sezione “DameRISMA” dell‟Arca della Bellezza – Comunità dello Spirito Santo, dei Servi di Dio e dei

 Misteri della Luce, Ausiliatrice di Diakonie.Il ―Coordinamento‖ delle attività di Cavalieri e Arcieri fa capo al Comitato Etico per

l‘Eccellenza. 

Tutti i Cavalieri della Luce fanno un ― primo investimento‖ su se stessi a.  con la scelta di trasformarsi secondo i « desideranda » dello Spirito,b.  con preghiere, meditazioni, purificazioni

Page 89: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 89/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

8989c.   per formarsi un “Cuore Nuovo e uno Spirito Nuovo”.

In questa maniera Cavalieri della Luce, Cavaliere Ausiliario e Arcieri Diaconi si fanno“strumenti” essi stessi della Carità, coinvolgendo e contagiando gli Amici e convertendo gli astanti.

Fra i Sette Cavalieri, in questa seduta, sono nominati:1.  Reggente il ProtoDiacono Marco Turi Daniele L‘attività di ognuno è svolta prevalentemente nell‘Ente di indirizzo al momento del

Titolo, assistiti da altri componenti e Diaconi. Tali incarichi sono a tempo indeterminatofatto salvo, revoche, ritiri e decessi o lo scioglimento anticipato.

Seguirà la formula ad Acta e riconoscimento da parte del Vescovo o EnteInternazionale di Fedeli di Diritto Pontificio.

Cavalieri e Arcieri prestano i loro servizi gratuitamente fatti salvi i compensi ―adpersonam‖ che deriveranno dall‘avviamento di attività in seno alle Organizzazioni Profit.

Nelle forme ritenute più appropriate, tutti gli Arcieri, acquisiranno titolo di „soci‟, attraversosocietà controllate dal Comitato Etico per l‟Eccellenza e dal Centro Studi Progetto EcoTur .

Il Comitato Etico per l‘Eccellenza –che ha per Responsabile Coordinatore il PrepositoGenerale-, avrà Sede a Roma, in via Magna Grecia 84 e sarà controllore del Centro Studi

Progetto EcoTUr, abilitato, di concerto con gli uffici di Nomadelfia di Grosseto e Roma,all‘assemblamento, gestione, coordinamento di Formateducational, cinetelevisivi, cartacei, radiofonici, redazionali, formativi, video, per 

l‟intrattenimento, nonché per eventi, organizzazioni di viaggi, campus, tg, assistenza alleorganizzazioni, al sito internet, all‟editing, advertising e pubblishing, e quindi i modelli dei Borghi. 

Il Centro Studi Progetto EcoTUr, a sua volta potrà acquisire le quote di maggioranza dellaSocietà rl Progetto Qualità – Strumenti di Interazione intesa come General Contractor,

alla quale potranno partecipare con quote non superiori al 40% persone, società giuridichee di capitali affini allo spirito dell‘Arca, promotrici e sostenitrici di progetti, e attraverso la

quale sarà possibile istituire società di controllo, di partecipazione e di servizi derivantidagli ―imput‖ del

Progetto Monetario EcoTUr,per finanziare e sostenere Progetti d‘Area in collaborazione con partners locali (da cui

Aree di Progetto: EcoTUr System, EcoTUr Financing, EcoTUr Time Share, EcoTUr Consulting,EcoTUr Location Film, EcoTUr Management, EcoTUr Advertising, EcoTUr Factory, ecc.)

le cui quote di maggioranza saranno detenute dalla Progetto Qualità che stabilirà intesecon partners di primo livello. Ciò col mero fine di:

a.   generare risorse,b.  acquisire macchinari per costruzioni,

c.   per la lavorazione e trasformazione dei prodotti della terra,d.   per scorte alimentari,e.   per movimentare capitale umano

 f.  e sostenere la valorizzazione, la riqualificazione, recuperi, riusi, g.  e l‟occupazione nei Borghi di Xenobia.Eventuali Capitali saranno sempre reimpiegati in loco da parte dei Cavalieri finchè non

si costituirà una vera e propriaFinanziaria per il “microcredito” denominata Servi delle Opere della Celeste Provvidenza Il Progetto è orientato e destinato:agli “Ultimi”, e, pure, ai residenti di Borghi di Xenobia, ai contadini, agli artigiani, ai pastori,

ai pescatori, agli allevatori, ai raccoglitori, ai coltivatori, ai produttori, agli educatori, aglioperai, agli artisti, ai questuanti e non soloQuesto progetto è posto sotto l‘egida dell‘Arca Found

Page 90: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 90/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

90e ha lo scopo di sostenere iniziative capaci di soddisfare- le esigenze ed i valori “irrinunciabili” della persona- e le opere di misericordia corporale e spirituale.L‘intero Sistema sarà organizzato per Reti Territoriali come prospettato dal depliant e

opererà come Difensor Civitate, cercando di coinvolgeresacerdoti, persone disagiate, emarginati, giovani talenti, famiglie, consacrati,

e, attraverso le ―azioni dello Spirito nel trasferimento di ricchezze‖,divulgatori scientifici, operatori economici, fornitori di energia, piccoli proprietari, finanziatori,

investitori, sponsors, risparmiatori, benefattori, industriali, commercianti, liberi professionisti,nella logica tutta orientata alla rievangelizzazione della cultura. Che concernea. Fede vivab. e Opere di responsabilità dei beni comuni,

1. solidarietà,2. sussidiarietà,3. ecosostenibilità,4. buon governo,

5. giustizia,6. buona educazione.

Parte ‗sostanziale‘ delle risorse servirà per sostenerea.  il Popolo di Nomadelfia,b.   Missionari della Luce di Cristo,c.   Apostoli della Bellezza,d.   Annunciatori della Parusia,e.    gli Amici che sono „sul fronte‟, per evangelizzare, agganciare “ultimi”, “diseredati”,

“bisognosi” f.  e parteciparli nei Borghi di Xenobia.

La stipula dell‘atto sarà ratificata a Roma,1.  il 25 Gennaio per porlo sotto la “tutela” di San Paolo alla Regola (con benedizione del Movimento di Vita Cristiana);

2.  il 2 Febbraio per porre l‟intero progetto sotto la « protezione » della Luce di Cristo;3.  il 21 Marzo, per chiedere il patronato di San Benedetto, il Comitato Ristretto dei Fondatori,

si recherà a Nomadelfia di Grosseto con il fine di sancire il gemellaggio ed il coordinamento esottoscrivere lo Statuto redatto da Don Zeno con cui istituisce la Popolazione dei Nomadelfi,della quale entriamo a tutti gli effetti a far parte, coi Borghi di Xenobia e dei Nomadelfi;

4.  a Roma, il 21 aprile nel Battistero di San Giovanni, perchè tutti si rinasca nella Carità e conSpirito Nuovo;

5. 

a Loreto il 25 aprile, dove verrà istituita l‟Arca della Bellezza – Comunità Itinerante delloSpirito Santo, dei Servi di Dio, dei Misteri della Luce e del Popolo dei Nomadelfi, econsacrata ai piedi di Nostra Signora, con l‟egida dello Spirito Santo, tra le Sante Muradella Casa di Maria, Vergine Bella –  Madre di Dio, Corredentrice, dove avvenne l‟Annunciodella prima Parusìa, e dove Gesù crebbe. Luogo di Maria, Arca della Stella Maris.

6.  Il 29 settembre, l‟Arca della Bellezza, sottoposta alla direzione dell‟Arcangelo Michele, sarà  presentata a Sua Altezza Reale Pio Duarte de Braganza nel monastero Benedettino di Alcobaca prospettandoci come Popolo e ricevendo la consacrazione come Cavalieri, Dame e Arcieri della Real Irmandade de Sao Miguel da Ale-RISMA.

Norme transitorieQualunque Arciere, dopo un periodo di ―sperimentazione‖ a Nomadelfia può

diventare membro della Popolazione fondata da don Zeno. In questa nuova condizione,come Nomadelfo è tenuto a dare la sua opera eroicamente all‘Arca della Bellezza, sua

Page 91: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 91/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

9191emanazione e comunità itinerante, con lo zelo proprio del cristiano, e con quella generositàche è l‘espressione tangibile delle sue promesse e dell‘intima aspirazione che ha dichiaratodi possedere nel farsi Arciere e quindi Nomadelfo.

Le caratteristiche della personalità del Nomadelfo sono fissate nella lettera di don Zeno ai figlidel 30.7.1961 e che l‘Arca della Bellezza sottoscrive. In particolare l‘Arciere si impegna: 

- ad ubbidire all‟autorità costituita nel seno del Comitato Ristretto dei Fondatori dell‟Arcadella Bellezza, e riconosciuta dal Consiglio di Presidenza di Nomadelfia;

-  a prestare la sua attività senza pretese personali e senza alcun compenso economico, nelleiniziative della Popolazione, sia che concerni Nomadelfia che i Borghi di Xenobia;

-  a non lavorare alle dipendenze di terze persone fisiche o morali, sottraendo tempo e talentialla Popolazione e non speculare sui lavori altrui, né direttamente e né indirettamente;

-  a versare al fondo comune della Popolazione gestita dall‟Arca Found, tutti i beni ricevuti aqualsiasi titolo, dal momento in cui si è diventati Arcieri di Nomadelfia, salvo aver affidato i

 propri beni ed eventuali compensi extra alla famiglia “in itinere” o ai parenti fino al secondo grado, che non abbiano compiuto la medesima scelta di farsi Arciere e Popolo;

-  a strutturarsi in famiglie, gruppi familiari e borgate, secondo le disposizioni di don Zeno.

I Sacerdoti ed i Diaconi della Popolazione dei Nomadelfi, immersi corpo e anima nellavita dei gruppi familiari, nel vivo nascere ed esplicarsi del lavoro, alla pari di tutti; formatialla plasticità delle sane ed elevanti ricreazioni di tutti i fratelli; approfonditi negli studidella parola di Dio e dell‘insegnamento della Chiesa; permeati di intima confidenza filialee fraterna con Cristo Eterno sacerdote e Salvatore; dediti in tutta la traiettoria della loroesistenza a capire, fin anche nelle più delicate sfumature, la volontà di Dio e se stessi e neifratelli; vinti dal fascino di donare Cristo nel mondo, anche attraverso il loro olocaustoquotidiano, sono l‘anima sacerdotale di Nomadelfia per cui devono rendersi degni e sicuridi offrire, in tutte le loro espressioni, la certezza ai fratelli che essi sono il loro riposo, laloro luce, il loro pulpito divino, ―Alter Christus‖; amabili, imitabili, sempre porta aperta

alla ―Resurrezione di quanti, avendo errato, vogliono ritornare alla Vita‖. 

INNO E PREGHERA DELL‟ARCA DELLA BELLEZZA PER LA PARUSìA

"Ecco farò nuove tutte le cose". Facciamoci Tutti Carità 

 Noi Arcieri e Cavalieri, con te Spirito Santo, che sei LUCEe puoi trasformare ogni uomo in Carità,così come fu dai tempi della Creazione,e della Rivelazione, attendiamo con trepidazione

la Seconda Venuta che è anche gioia nel cuore;attendiamo di far Festa per celebrare, dopo tutto,il ritorno dell’amato Nostro Signore Redentore. 

Noi Ultimi, Amici di Gesù nell'"Arca della Bellezza",con te Vergine Maria, Corredentrice del genere umanoe Immacolata Concezione, attendiamo la Parusia del Signore;con te, che all‟Annuncio nella Santa Arca rispondesti Sì, e che ti replicasti, con dolce fermezza, alle Nozze di Cana,riconciliando l‟Umanità Intera con tuo Figlio ed il Padre ;

con te che a Fatima confermasti un‟Era di "Grande Tribolazione", con le Rivelazioni di Patmos, prima della Riconciliazione.

Page 92: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 92/144

Page 93: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 93/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

9393Che Luce, Amore, Spirito Santo ristabiliscano il Sovrannaturale,

 fino a ridistribuire ricchezza dai piani alti a quelli bassi.

 A noi che Ti invochiamo con questo canto di Gloria,concedi Signore, Misericordia del Padre, Grazie, Doni e essere Salecome ci immergesti nel Tuo Amore lasciandoci lo Spirito Pentecostale.

Perché sebbene Lucifero e Satanaele “non prevarranno”, gli uomini corromperanno il ministero continuo con Te,sospenderanno l'oblazione del Sacrificio e della Transustanziazione;sostituendo il fondamento del Santuario, che è nella Santa Chiesa.Tu che con il Padre e lo Spirito sei Dio Re Onnipotente,

assisti in questa attesa,con la tua Provvidenza,con la tua Benevolenzacon la Madre di Dio ed i Santi

con i tuoi Arcangeli ed i Tronitutte le anime care che transitano dal Purgatoriole anime disorientate nella Grande Tribolazione,l‟attraversata nel deserto della Tua Amata Sposa.Sia gioia nel nostro cuore,sia festa e sale il nostro agire,sia luce e vitalità sulle tenebre,sia chiarezza nel dire e scrivere,sia fuga dall‟errore e da mammona, sia liberazione da ogni male che tutto avvolge.

sia Purificazione, Meditazione, Riparazione e Adorazione il nostro Vivere, e scelta diPerformazione in Te, Gesù, nello Spirito, come chiedesti alla Chiesa d‟oggi di Laodicea. 

E‘ ancora Agostino che ci ammonisce « Estendi la tua carità in tutto il mondo se vuoiamare Gesù, perché le Sue membra si estendono in tutto il mondo (ibid.). E, se amate

 Dio... trascinate quanti potete, esortando, sopportando, pregando, dialogando, spiegando,con mansuetudine, con amabilità trascinateli all’amore » (Esposizione sui Salmi, 33).

Tardi ti ho amato (Agostino d‟Ippona, Le Confessioni 10,27) Tardi ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova; tardi ti ho amato! Tu eri dentro di me, e

io stavo fuori, ti cercavo qui, gettandomi, deforme, sulle belle forme delle tue creature. Tu eri conme, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le creature che, pure, se non esistessero in te,non esisterebbero per niente. Tu mi hai chiamato e il tuo grido ha vinto la mia sordità; hai brillato, ela tua luce ha vinto la mia cecità; hai diffuso il tuo profumo, e io l‟ho respirato, e ora anelo a te; ti ho

 gustato, e ora ho fame e sete di te; mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace. 

L‟industria del male, non pone  l‘odio sionista nella parte più alta della piramide, ma lo

rende funzionali alla conquista del potere terreno, con capitale Gerusalemme, per conto diSatana e del suo Duca, l‘AntiCristo. Ma più in alto ancora di loro ci sono i Luciferiani . Nel

primo caso il culto avviene attraverso il satanismo e le messe nere, mentre nel secondo avvienein una maniera molto più raffinata, che è quella della Ragione spinta fino alla sostituzione totaledella Fede in Dio. Lucifero in questa maniera, trasformando la Rivelazione in una religione

Page 94: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 94/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

94Immanente, si sostituisce al Dio Trascendente e Rivelato. Per arrivare a ciò è necessario cheSatana completi la sua opera. Lucifero non vedrà mai attuarsi la sua opera, perchè Gesù simanifesterà nella Sua Parusìa. Gesù facendosi Eucaristia ci rimette in sintonia con lo Spirito econ il Creato restituendoci anche alla dimensione biologica per operare in maniera armonicanella instaurazione del Regno, così in Cielo come in Terra. Con Gesù usciamo definitivamente daquella situazione di impasse, che aveva portato l‟uomo con il Peccato Originale, lontano da Dio. 

Lucifero può continuare ad aggredirci attraverso le strutture di peccato della nostra mente, il

luogo dove la ragione mente, pensa, rimugina contro, ferma l'azione dello Spirito. Infatti, se laragione non passa per la Luce di Cristo e per la Carità, non potrà mai raggiungere il contatto con laVerità, soprattutto se non si apre a tutto e non agisce sulle resistenze «efficientiste e regressive dellaconcezione umana circa la perfezione» che sono molte e diverse tra loro. La „riflessione‟ è la partesana della ragione, l‟azione intellettuale che ci fa «riflettere», allineare e sintonizzare allo SpiritoSanto. San Paolo ci parla di specchio, di «vedersi come in uno specchio». E dice questo proprionell'Inno alla Carità. E‟ Gesù che ci insegna «ama il prossimo tuo come te stesso». Amore, specchio

e misura di tutte le cose! Dio ci invita ad amarci l'un l'altro come Lui ha amato noi, senzapregiudizi. Quindi dobbiamo fare da specchio a Lui, che si rivela sempre e sta lì alla porta e bussa.

Il nostro occhio rivelatore e spirituale, ci rivela la Luce di Cristo e ci sintonizza con lo SpiritoSanto. « Lasciate che io vada perchè possa discendere lo Spirito (riflettore del Bene), il Paraclito.

Papa Benedetto XVI ci ricorda che il potere, il capitale, la fame di beni materiali, l‟ambizionesono tentazioni di Satana, contro cui ogni uomo è chiamato a lottare, per smascherarlo come faGesù. Il Papa parla di "agonismo spirituale" contro il demonio. Ecco "la Quaresima come un lungoritiro", durante il quale rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio. Ora, il problema centrale per la matrice capitalista è come creare profitto, non come sviluppare il potenziale umano. Volete sapereun segreto? Una mente umana sana è incompatibile con il capitalismo. Lasciatemi spiegare.

La scienza ci dice che la mente non può essere ridotta ad una semplice attività del cervello. Lamente viene creata e sostenuta da una complessa danza tra gli esseri umani. Tagliata fuori dallerelazioni sociali la mente perde la sua capacità di funzionare. La prova di ciò viene dai bambinisottratti alle relazioni sociali e dagli adulti mantenuti in isolamento o soggetti a privazionesensoriale. Per più del 95% della storia umana la gente ha vissuto in piccole e cooperative società. Inqueste ultime migliaia di anni la nostra specie ha subito una stupefacente evoluzione culturale. I nostri cervelli non sono cambiati biologicamente ma è cambiato il modo in cui li usiamo. Mentre la

 gente raggruppava le proprie esperienze e accumulava il sapere da una generazione all'altra le loromenti evolvevano. Con l'evoluzione delle loro menti essi crearono nuovi accordi sociali chevenissero incontro ai loro mutati bisogni. Il capitalismo blocca questo processo creativo. Mentre il

sapere continua ad accumularsi esso non viene condiviso. E mentre alcune persone evolvono moltealtre vengono ricacciate indietro. Il problema centrale per il capitalismo è come creare profitto, noncome sviluppare il potenziale umano. Per massimizzare il profitto il capitalismo deve distruggere lerelazioni umane e soffocare il potenziale umano.

Più veniamo divisi e isolati e maggiore è la ricchezza che può essere generata per coloro che sonoal vertice. Qualunque forma di collettivismo è una minaccia al sistema, dall'organizzazione deisindacati alle richieste di servizi sociali finanziati dal governo.

Benedetto XVI: “come dopo il Concilio di Trento, servono sacerdoti ben formati »

CITTA‘ DEL VATICANO, 23 agosto 2009 - I sacerdoti devono essere formati "nel cuore enell'anima": lo ha sottolineato Benedetto XVI tracciando un parallelo tra l'epoca attuale e ilperiodo successivo al Concilio di Trento (1545-1563). "Il Concilio di Trento aveva emanato

Page 95: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 95/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

9595norme per l'erezione dei seminari e la formazione dei sacerdoti, perché la crisi era anchecondizionata dall'insufficiente formazione del sacerdote, che spesso non era intellettualmente espiritualmente pronto, non era preparato nel cuore e nell'anima.   Ma poiché l'applicazione dellenorme tardava, San Giovanni Eudes -ha detto il Papa in riferimento al sacerdote del Seicento- havisto l'inadeguatezza di gran parte del clero e ha formato un seminario. Anche oggi -ha poi detto ilPontefice citando l'anno sacerdotale in corso- si avverte la necessità che i sacerdoti testimonino la

misericordia di Dio con una vita tutta conquistata da Cristo". San Giovanni Eudes è il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori

di Gesú e di Maria. Nel 1641 fonda due Congregazioni religiose, una maschile e unafemminile, dedicate ai Sacri Cuori. Per lui, quindi, il culto del Sacro Cuore di Gesú è ilculto della persona, in quanto esso è l'origine e la fonte della dignità e della santità dellapersona. Fonda poi rifugi per togliere le ragazze dalla strada e una Congregazione diReligiose per assisterle, l'ordine di «Nostra Signora della Carità del Rifugio». Scrivenumerose opere, fra cui la più conosciuta e la più considerevole è «Il cuore ammirabiledella Madre di Dio». Costituisce le “missioni al popolo”, che sono cicli di soggiorno,incontri e predicazione, da un paese all‟altro. 

 Molti non sanno più in cosa credere; la tradizionale pratica religiosa cattolica, già messa incrisi nel secolo precedente dalle guerre di religione, ora è anche attaccata dal movimentogiansenista: i suoi ispiratori e maestri, noti per austerità di vita, cultura e schietti convincimenti,sono tuttavia portatori di una religiosità che a molti fedeli ispira reverenza e timore verso Dio,

 piuttosto che amore fiducioso e speranza. Ma il peggio non viene da fuori: sta dentro la Chiesadi Francia. Sta nel suo clero scadente e apatico, nell’ignoranza di troppi preti. GiovanniEudes si convince che la prima necessità, urgentissima, è rifare il clero: e vorrebbe che fosse la―sua‖ Congregazione dell‘oratorio a promuovere da Parigi questo sforzo grandioso. (Ilconcilio di Trento aveva decretato l‘istituzione dei seminari già nel 1563, ma in Francia ildecreto è rimasto largamente inapplicato). Da Parigi arriva però una risposta negativa, e

allora lui fonda nel 1643 la Congregazione di Gesù e Maria, formata da sacerdoti legati dalvoto di obbedienza (e chiamati poi Eudisti) con lo scopo di tenere anche le “missioni al popolo”,ma soprattutto di aprire e dirigere seminari, che diano ai futuri sacerdoti l‟indispensabile

  formazione spirituale. Per trasformarli da opachi funzionari del culto (come troppi di loro sisentono) in diffusori dell‟amore incessante di Dio, simboleggiato nelle immagini del cuore di Gesù edel cuore di Maria. Nello stesso 1643, fonda il primo seminario di Normandia (poi quelli diCoutances, Lisieux, Rouen, Evreux e Rennes). Crea l‘Ordine femminile di Nostra Signoradella Carità, votato alla riabilitazione delle donne vittime di sfruttatori. La sua vita siconclude a Caen. Beatificato da Pio X nel1909, è stato proclamato santo da Pio XI nel 1925.Le sue spoglie riposano in Colombia, dove si trova la casa generalizia dei Padri Missionari Eudisti.

Una curiosa sincronicità: San Giovanni Eudes è stato il padre spirituale di Maria desVallees, a cui Nostro Signore nel 1646 aveva rivelato tre promesse alla Sua Chiesa, l'ultimadelle quali era: "  La conoscenza delle Scritture, e di un senso che essa non ha ancoraconosciuto". Ed il pensiero mi porta immediatamente a don Guido Bortoluzzi ed alla sua"Genesi Biblica", ma anche a Fernand Crombette (ed alla sua lettura dell'ebraico biblicoattraverso il più antico copto), a Maria Valtorta, a Luisa Picarreta, alla Emmerick e non solo.

Non posso non pensare alle Arche di Dio: quella del Diluvio, della Legge e di Maria.E‘ come se all‘improvviso tutto diventasse chiaro, chiarissimo.Uno alla volta mi si sfilano tutti i veli e mi rimbomba la frase : « e si squarciarono tutti i

veli del Tempio ». Ciò non sarebbe potuto accadere senza la morte, sepoltura e resurrezione di Gesù e senza passare dal Suo Sacrificio sulla Croce, senza la Sua Passione.

Page 96: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 96/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

96Nell‘Arca di Maria 

Esiste un libro che racconta una delle più grandi rivelazioni degli ultimi tempi, quella

ricevuta da don Guido Bortoluzzi, intitolato la Genesi Biblica in cui la dottoressa RenzaGiacobbi riceve il testimone per tentare una quadratura del cerchio. E non è un caso che siastata data agli uomini in questi tempi prossimi all'Omega, la conoscenza del nostro Alfa... Tuttavia non è un libro di facile lettura perchè presuppone una certa apertura del cuore aDio. Inoltre lo stile di don Guido non è dei più scorrevoli. Ma ne vale veramente la pena.Il criterio di fondo è la questione della Creazione mediata: bisogna uscire dagli schemiclassici e antagonisti dei creazionisti e degli evoluzionisti.

La creazione mediata significa molto sinteticamente che Dio pur essendo creatore e capace dicreare dal nulla, per generare nuove creazioni ama servirsi di ciò che ha creato in precedenza. Comedire "non si butta via niente!". Per semplificare viene in mente un grande Chef, che inventa

(crea) le sue grandi ricette utilizzando 'materia preesistente' (gli ingredienti).Così Dio, pensando a Maria e quindi a Suo Figlio che da lei sarà generato, crea dal nulla la

 prima particella ma si serve di essa per creare le successive e così con esse l'intero Universo, e via fino al termine della Creazione materiale che è l'Uomo, ma questo termine non va inteso in sensotemporale ma in senso qualitativo. Meglio parlare di apice. Tuttavia anche per creare questoApice si serve di "mezzi" preesistenti: gli ancestri, una specie animale più 'evoluta' rispettoai classici primati, ma pur sempre una specie animale, priva di vita spirituale.

Dio crea dal nulla il primo Ovulo, fecondato, con tutti i cromosomi perfetti dell'Uomo Perfetto,e lo pone nella creatura inferiore perchè lo porti a pieno sviluppo e lo faccia nascere, lo accudiscanelle prime fasi eppoi Dio prenderà direttamente cura della nuova creatura. Il Campione perfetto, il

 primo Adamo. Tuttavia, spiega don Guido, ogni passaggio ad una nuova creatura richiedeuna creatura 'ponte' cioè una creatura intermedia... l'albero della Vita... della Vita umanama pur sempre ancora soltanto 'albero'.

Questa era la particolarissima ancestre dotata di un numero di cromosomi intermedio fra quellodella specie degli Ancestri e quello di Adamo.  L'unica quindi con la quale sarebbe stata possibile la

 generazione sia da altri ancestri maschi, sia dal seme di Adamo. Essa è la creatura ponte, ovverointermedia. E proprio del seme di Adamo, nel sonno, Dio si serve per generare dalla stessaAncestre quella che poi si chiamerà Donna, la prima vera donna perfetta.

Dunque, come anche in alcune antiche tradizioni ebraiche riferentesi alla Lilith secondamoglie di Adamo, le femmine sono due: una è Donna chiamata così da Adamo perchè carne

della sua carne, e l'altra è quella che chiamiamo Eva, ovvero la femmina ancestre , l'alberodella Vita nell'allegoria della Genesi ma pur sempre albero , ovvero creatura inferiore.  Adamonon avrebbe dovuto cogliere altri frutti di quell'albero... perchè sarebbero stati solo frutto della suavolontà (Caino, l'ibrido Uomo-ancestre da cui tutti discendiamo ), ma non vi poteva più esserel'intervento creativo come era stato per Donna.  Adamo e la Donna poi genereranno altri figli dellastirpe perfetta (i Figli di Dio  ). Caino invece continuerà ad accoppiarsi con femmine ancestri e 

 genererà i 'figli degli uomini'. Le due stirpi perdureranno fino a un certo punto... Fino al Diluvio.

 La presentazione di Maria santissima al Tempio al suo terzo anno di età

Da ―La Mistica Città di Dio‖, pera della Venerabile Suor Maria di Gesù di Agreda(Abbadessa del Monastero dell‘Immacolata di Agreda dell‘Ordine dell‘ImmacolataConcezione), Libro 2°, CAPITOLO 1

Page 97: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 97/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

9797412. Tra le ombre che furono figura di Maria santissima, nessuna fu più espressiva dell'arca

dell'alleanza, per la materia di cui era fabbricata, per ciò che conteneva dentro di sé, per l'uso a cuiserviva nel popolo di Dio e per quello che mediante la stessa, con essa e per essa, il Signore operava.Tutto ciò non era che un abbozzo di questa Signora e di ciò che per mezzo di lei e con lei lo stessoSignore avrebbe operato nella Chiesa. La materia, ossia il cedro incorruttibile di cui, non a caso ma

 per divina disposizione, fu fabbricata, significa Maria nostra mistica arca, libera dalla corruzionedella colpa personale come dalla tignola occulta del peccato originale con il suo inseparabile fomitedelle passioni. L'oro finissimo e puro di cui l'arca era rivestita dentro e fuori, indica la sublime per-

 fezione della grazia e dei doni di cui Maria risplendeva nei pensieri, nelle facoltà, nelle virtù, nelleopere e nei costumi; non si poteva infatti trovare parte, né tempo, né momento, in cui quest'Arcanon fosse tutta piena e vestita di grazia di squisito valore, tanto all'interno che all'esterno.

413. Le tavole di pietra su cui era scritta la legge, l'urna piena di manna e la verga dei prodigi,contenute e custodite nell'antica arca, non potevano meglio significare il Verbo che si sarebbeincarnato in Maria santissima, arca viva. Egli è la pietra viva, il fondamento dell'edificio dellaChiesa. Egli è la pietra angolare che si staccò dal monte dell'eterna generazione per unire due popoli,

 giudei e gentili, prima tanto divisi. Egli è la pietra su cui fu scritta, dal dito di Dio, la nuova leggedi grazia e che fu depositata nell'arca verginale di Maria, per far intendere che questa grande regina

era depositaria di tutto ciò che Dio era ed operava con le creature. L'arca racchiudeva anche la man-na della divinità e della grazia, nonché il potere, ossia la verga dei prodigi e dei miracoli. Dio volleche solamente in quest'Arca mistica e divina trovassimo la sorgente delle grazie, che è Dio stesso, eche da lei queste traboccassero sugli altri uomini; perciò volle che in lei e per lei si operassero imiracoli e i prodigi del suo braccio, perché riconoscessimo che tutto quello che il Signore vuole, è edopera, si trova racchiuso e depositato in Maria.

414. Da tutto ciò conseguiva che l'arca dell'antico testamento - non per la figura e l'ombra, ma  per la verità che significava - servisse da piedistallo e base al propiziatorio, sede del Signore etribunale delle sue misericordie, dove udire il suo popolo, rispondere e dare corso alle domande e ai

 favori che voleva loro fare. Per il fatto che Dio rese solamente Maria santissima suo trono di grazia e

non rinunciò a sovrapporre il propiziatorio a questa mistica e vera arca, avendola fabbricata per racchiudersi in essa, il tribunale della giustizia rimase in Dio solo, quello della misericordia fu postoin Maria. A lei, come a trono di grazia, noi possiamo andare a presentare con sicura confidenza ledomande che, fuori di questo propiziatorio, non sarebbero ascoltate; a chiedere cioè i benefici, le

 grazie e le misericordie a favore del genere umano che, altrove, non avrebbero corso.

415. Un'Arca così misteriosa e sacra, fabbricata dalla mano dello stesso Signore per essere suaabitazione e propiziatorio per il popolo, non stava bene fuori del tempio, dove fu custodita l'arcamateriale che era solo figura di questa, vera e spirituale, del nuovo testamento. Perciò l'Autore diquesta meraviglia ordinò che Maria santissima fosse collocata nella sua casa, nel tempio, compiutitre anni dalla sua nascita. È‟ vero che con grande stupore trovò una differenza assai notevole in ciòche avvenne alle due arche. Quando il re Davide trasferì l'arca in diversi luoghi e, in seguito, suo

  figlio Salomone la collocò nel tempio come sede sua propria - quantunque quell'arca non avessealtra grandezza se non quella di significare Maria purissima e i suoi misteri - le sue traslazioni

  furono celebrate con grande festa e giubilo da parte di quell'antico popolo. Questo provano lesolenni processioni che Davide fece dalla casa di Abinadàb a quella di Obed-Èdom, nonché da questaal tabernacolo di Sion, città di Davide, e quando da Sion Salomone la traslò al nuovo tempio, che

 per ordine del Signore aveva edificato come casa di Dio e casa di preghiera.

416. In tutte queste traslazioni l'arca dell'antica alleanza fu portata con pubblica venerazione,con culto solenne di musiche, danze, sacrifici, con il giubilo dei re e di tutto il popolo d'Israele, comeriferiscono i libri dei Re, di Samuele e delle Cronache. Invece la nostra arca mistica e vera, Mariasantissima, benché fosse la più ricca, stimabile e degna di venerazione tra le creature, non fu portata

al tempio con tanto solenne apparato, né con si pubblica ostentazione. In questa misteriosatraslazione non intervennero né sacrifici di animali, né pompa reale, né maestà di regina; futrasportata dalla casa di suo padre Gioacchino sulle umili braccia di sua madre Anna, la quale,

Page 98: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 98/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

98sebbene non fosse molto povera, tuttavia in quella occasione portò la sua diletta figlia al tempio, per 

 presentarla e depositarla, con umili vesti, povera e sola. Dio volle che tutta la gloria e la maestà diquesta processione fosse invisibile e divina, poiché i misteri di Maria santissima furono così sublimie nascosti che ancora oggi molti di essi continuano ad essere tali secondo gli imperscrutabili giudizidel Signore, il quale ha stabilito il tempo opportuno per ogni cosa.

417. Poiché mi meravigliavo di ciò alla presenza dell'Altissimo lodando i suoi giudizi, sua Maestà si degnò di rispondermi in questo modo: «Ascolta, o anima: io volli che fosse venerata l'arcadell‟antica alleanza con tanto festeg  giamento ed apparato, perché era figura di colei che dovevaessere Madre del Verbo incarnato. Quell'arca era irrazionale e materiale e senza difficoltà si potevausare una tale solennità; ma con l'Arca vera e viva, non lo permisi, finché visse su questa terra, per insegnare, con tale esempio, ciò che tu e gli altri dovete osservare finché siete viatori. Per i mieieletti, che da sempre sono scritti nella mia mente, non voglio che l'onore e il plauso pubblico e smo-dato degli uomini sia, già nella vita mortale, premio per ciò che operano per servirmi e rendermi

 gloria. Né è conveniente per loro trovarsi nel pericolo di dividere l'amore tra colui che li giustifica eli fa santi e coloro che già li celebrano per tali. Uno è il Creatore che li fece e li sostenta, li difende eillumina ed uno deve essere l'amore, una la loro attenzione, che non si deve dividere in parti, anchese fosse per ricambiare e gradire gli onori che si fanno ai giusti con pio zelo. L'amore divino è

delicato, la volontà umana fragilissima e limitata; dividendola, ciò che fa diviene assai poco e moltoimperfetto, e facilmente ne perde tutto il merito. Fu per dare al mondo questo insegnamento e per lasciare un esempio vivo in colei che era santissima - né poteva peccare data la mia protezione - cheio volli non fosse conosciuta, né onorata durante la sua vita, né portata al tempio con visibileostentazione ed onore».

418. «Inoltre, io inviai dal cielo il mio Unigenito e creai colei che doveva essere sua Madre, perché togliessero il mondo dal suo errore e disingannassero gli uomini, mostrando loro l'iniquitàdella legge stabilita dal peccato, per cui il povero è disprezzato e il ricco stimato, l'umile è abbassatoe il superbo innalzato, il virtuoso vituperato e il peccatore onorato, il timorato è ritenuto insensato el'arrogante valoroso; la povertà è fuggita dagli uomini stolti e carnali come cosa ignominiosa e

sgraziata e sono invece ricercate come cose stimabili la ricchezza, il fasto, l'ostentazione, gli onori e i piaceri transitori. Tutto ciò il Verbo incarnato e sua Madre vennero a riprovare e condannare comecose ingannevoli, affinché i mortali conoscessero il terribile pericolo in cui vivono amandole eabbandonandosi ciecamente in braccio al fallace inganno di quanto è sensibile e dilettevole. Per questo insano amore essi fuggono la santa umiltà, la mansuetudine, la povertà ed allontanano da sé tutto ciò che è virtù vera, penitenza, negazione delle loro passioni. Eppure è questo che obbliga lamia giustizia e che è gradito ai miei occhi, perché soltanto questo è cosa santa, onesta, giusta e degnadi essere premiata d'eterna gloria, come il contrario merita di venir punito con pena eterna».

419. «Tale verità non vedono gli occhi di coloro che non vogliono orientarsi verso la luce che gliela insegnerebbe, ma tu, o anima, ascoltala e scrivila nel tuo cuore mediante l'esempio del Verboincarnato e di colei che fu sua Madre e lo imitò in tutto; fu santa e, dopo Cristo, fu la prima nel mio

 giudizio e gradimento, per cui si meritava ogni venerazione ed onore da parte degli uomini, benché non potessero dargliene quanta ne meritava. Tuttavia io disposi e volli che allora non fosse onoratané conosciuta, per mettere in lei quanto c'è di più santo, perfetto, stimabile e sicuro, affinché i mieieletti potessero imitarlo imparando dalla Maestra della verità: l'umiltà, il silenzio, ilnascondimento, il disprezzo della vanità mondana, fallace e da temersi sommamente, l'amore allesofferenze, alle tribolazioni, alle ingiurie e alle afflizioni da parte delle creature. Ora, siccome tuttoquesto non può stare insieme con il plauso, gli onori e la stima degli uomini del mondo, stabilii che

  Maria purissima non avesse tali cose, né voglio che i miei amici le ricevano e le accettino. E sequalche volta io, per la mia gloria, li faccio conoscere al mondo, non è perché essi lo desiderano o locercano, ma perché nell'umiltà, senza uscire dai loro limiti, si conformino alla mia volontà; inrealtà, essi desiderano soltanto quanto il mondo disprezza e quanto operarono e insegnarono il

Verbo incarnato e la sua santissima Madre». Fu questa la risposta del Signore alla mia riflessione emeraviglia e ciò mi lasciò soddisfatta e ammaestrata intorno a quello che debbo e desidero praticare.

Page 99: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 99/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

9999420. Compiuti i tre anni stabiliti dal Signore, Gioacchino ed Anna partirono da Nazareth,

accompagnati da alcuni congiunti; sulle braccia di sua madre portarono l'arca vera e viva, Mariasantissima, per depositarla nel tempio santo di Gerusalemme. La bella bambina correva con i suoi

 fervorosi affetti dietro la fragranza degli unguenti del suo Diletto, per trovare nel tempio colui che già portava nel cuore. Questo piccolo e umile seguito di creature terrene procedeva senza alcunaostentazione visibile, ma accompagnato da numerosi angeli discesi dal cielo a celebrare questa festa,oltre ai custodi della Regina bambina. Cantando con armonia celestiale nuovi inni di gloria e di lodeall'Altissimo, proseguivano il loro viaggio da Nazareth a Gerusalemme. La Principessa dei cieli, cheudiva e vedeva tutto, camminava a grandi passi alla vista del supremo e vero Salomone e i suoi

 fortunati genitori sentivano grande consolazione e giubilo nel loro spirito.

421. Arrivati al tempio, sant'Anna, felice di entrarvi con la sua figlia e Signora, la prese per mano, mentre san Gioacchino assisteva entrambe; entrati, tutti e tre fecero fervorosa e devotaorazione al Signore: i genitori donandogli la figlia e lei offrendo se stessa con profonda umiltà,adorazione e riverenza. Soltanto Maria conobbe come l'Altissimo la accettava e riceveva; nellosplendore divino che riempì il tempio, udì una voce che diceva: «Vieni, mia sposa, mia eletta, vienial mio tempio, dove voglio che tu mi renda lode e mi benedica». Fatta la loro orazione si alzarono e sirecarono dal sacerdote; i genitori gli consegnarono la loro bambina Maria e il sacerdote la benedì.

Quindi tutti insieme la portarono all'abitazione dove si trovava il collegio delle fanciulle, chevenivano solitamente educate nel raccoglimento e nei costumi, fino al raggiungimento dell'età delmatrimonio; in particolare si ritiravano là le primogenite della tribù reale di Giuda e di quellasacerdotale di Levi.

La chiamata di Soriano e di Padre Michele Ragusa, il Guardiano del « Cuscino »

Orbene, un ―cuscino‖ attende l‘ultima ―miracolosa traslazione‖ della Santa Casa diNazarethh ora a Loreto. Questo è il luogo degli Arcieri per l‘Etimasìa, ossia per la

"preparazione del trono" per il giudizio, QUELLO FINALE: su un cuscino è posto ilmantello del Giudice, un Libro chiuso, la Croce e gli strumenti della passione. Lo hachiesto Maria Santissima, apparsa in visione a padre Michele Ragusa 33 anni fa, perché loconfezionasse per il Figlio e per la Sua Parusìa. Da allora l‘ex giornalista, e in precedenzasteward di una nota compagnia aerea, lasciò tutto, venne ordinato sacerdote e fondò iMissionari della Pace di Cristo e la Comunità dei 12 Apostoli degli ultimi tempi.

Il sacerdote, con umiltà, si mise a ―guardiano‖ del cuscino. Ma per la sua intemperanzaDio non ha voluto che gli si rivelasse pienamente il progetto, perché doveva espiare, cometutti noi, in fondo, la mancanza di abnegazione totale nel Suo Progetto. E così, come Mosè,gli fece attraversare molti deserti e chissà mai se assisterà all‘evento, almeno che non

decida altrimenti, all‘improvviso di lasciare ad Aronne e a Giosuè di traghettare il Popolofino alla Terra Promessa e assistere all‘Evento dalle steppe di Moab sul monte Nebo.Quando però apprese della Santa Casa, si commosse. Sono molti, infatti, vaticanisti,

frati e sedicenti esperti che, con una sicumera incredibile, negano una verità avvalorata datutti i Papi sulla MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA (e in modoparticolarmente solenne - lungo i secoli - da Paolo II, Giulio II, Leone X, Clemente VIII, SanPio V, Sisto V, il Beato Pio IX, Leone XIII, Benedetto XV), spacciando per verità storica lafavoletta inventata decenni fa che gli Angeli che hanno trasportato la CASA non erano iCelesti puri spiriti ma dei Crociati che avevano il cognome "Angeli" e che avrebberotrasportato l'immobile via mare. A mitigare la nostra reazione c'è la reazione e spiegazione

pacata del prof. Giorgio Nicolini, che, molto giustamente, faceva osservare che, se la SanteMura fossero state posizionate a Loreto dagli uomini, questi non l'avrebbero collocata

Page 100: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 100/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

100sulla pubblica via. Tante altre cose si potrebbero aggiungere: il cespuglio schiacciato sottole mura dalla Casa, lo sbalzo di un angolo della costruzione, sul vuoto di un fossato, ecc.

La tradizione del trasporto angelico, scartata con gran faciloneria da giornalisti e pretipoco avveduti, afferma invece che la Santa Casa ha avuto, dal 1291 al 1296, almeno cinque

 Miracolose Traslazioni. La prima a Tersatto in Dalmazia, e successivamente ad Ancona e in almenoaltre due località vicine, fino a posarsi su quella pubblica strada dove ancora oggi si trova,sormontata successivamente dal Santuario e circondata dalla cittadina di Loreto che è sorta attornoa lei e che prende il nome dal terreno della signora Laureta dove furono dagli angeli posate le mura

  prima di essere portata nella collocazione attuale sulle colline recanatesi. In omaggio a taleavvenimento la Chiesa ha istituito la celebrazione liturgica della  TRASLAZIONE MIRACOLOSADELLA SANTA CASA DI NAZARETHH A LORETO, che si effettua in data 10 dicembre.

Sembra che molti cattolici, ecclesiastici e non, facciano di tutto per screditare e quindidemeritare queste meravigliose benemerenze celesti. Un magistrale sunto dei fatti, commenti eprove in argomento sulla Casa Nazarethana sono illustrati in un articolo che allego.

Se non lo aveste capito, stiamo parlando della Casa di Nazareth, dove l‘ArcangeloGabriele portò l‘annuncio a Maria, e dove Maria rispose con il suo magnifico, dolce e

soave ―Sì‖. E che per quel gesto di grazia, stava per diventare Madre di Dio.Dietro la Miracolosa e Vera Traslazione della Santa Casa di Loreto si nasconde il Mistero della

Luce che ci mostra tutta la Parusìa di Gesù. La Santa Casa è un cuore pulsante nella “Storiadell'Umanità e del Creato”; è la vera Arca della Bellezza, il Santuario di Maria Santissima dovedimora lo Spirito Santo fino alla Fine dei Tempi. E' lo Scrigno all'interno del quale è conservato loSpirito immutabile della Nuova ed Eterna Alleanza tra Dio ed il genere umano, e dove Maria ricevela pienezza delle Grazie. Dio ha protetto la Casa dagli empi e dai musulmani prima e dalle guerrebalcaniche e jugoslave dopo, portandola nell'antica terra dorica e anconetana. Perchè questadecisione? Al di là delle storie e delle leggende che si sono intersecate nei secoli, -come quellasecondo cui furono i crociati a smontarla pezzo su pezzo per trasportarla su una imbarcazione e che

  fu la famiglia degli Angeli a commissionarne la traslazione-, c'è un fatto che non può esseretrascurato: questa è stata la vera Casa di Maria. La Casa dove ricevette l'Annuncio; forseaddirittura la Casa (Mt 2,11) dove vennero i Magi a visitare Gesù, prima che Erode ordinasse diuccidere tutti i bambini al di sotto dei 2 anni nati in terra Giudea. Lì Giuseppe e Maria avrebberoanche ricevuto l'ordine dall'Arcangelo Gabriele di fuggire in Egitto; parliamo della casa dove Gesù

 fu svezzato, ma anche della prima Chiesa Domestica, dove san Pietro celebrò la prima Messa con gialtri apostoli, subito dopo la Pentecoste. Prima ancora quella fu la Casa in cui vi abitò Anna e dovecrebbe la stessa Maria. Quindi, perchè non pensare che furono realmente gli Angeli di Dio asollevare di peso la Santa Casa, così come era, per portarla nei diversi luoghi prima dellacollocazione attuale a Loreto? Si tenga poi conto che la Teca in cui è posta a protezione la Santa

Casa, nel Santuario, è stata ricostruita in più esemplari sull'originale del 1500, ed una delle piùimportanti venne realizzata a Parma nel 1700 ed oggi nella Chiesa della Congregazione dellaSantissima Trinità officiata dai Padri Carmelitani. Un'altra piacevole sorpresa, visto che iCarmelitani discendono dal profeta Elia e possono dirsi l‟ordine più antico nella Chiesa.Continuiamo pertanto il nostro cammino verso la Parusìa fondando e rinnovando le nostre certezzedi Fede nell'acqua santificata e purificata dallo Spirito Santo che ci rende Figli di Dio con ilBattesimo e che ci affida alla Madre Corredentrice, Nostra Signora di Loreto, di Lourdes, delCarmelo, di Pompei, di Lasalette e di Fatima.

Di sicuro i Re Magi sono arrivati quasi un anno dopo. La mistica Maria Valtorta ciracconta che per circa due anni Giuseppe trovò dei lavori a Betlemme e presero, ivi, casa,grazie all‘aiuto di alcuni parenti. Gesù fece i primi passi a Betlemme perchè lì erano andatiper il censimento in una delle terre di Re Davide di cui Giuseppe era discendente. Lagrotta poi altri non era che uno dei palazzi diroccati di Davide. Ma Gesù, evidentemente i

Page 101: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 101/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

101101primi anni li ha vissuti a Nazareth. Forse, per questo lo stesso Erode non lo trovava,sebbene Michea avesse predetto che sarebbe nato a Betlemme Efrata di Giudea.

E ricordiamoci anche che Gesù era nipote di Gioacchino, l'uomo più ricco della Galilea.Ciononostante Gesù, quando cominciò la Sua vita pubblica, donò tutto ai bisognosi. E abbandonòla Santa Casa. Gesù fu grande ed unico anche in questo. Un esempio che sarebbe bene chela Chiesa ricordasse. Ma è meglio dire che era povero e che era nato in una grotta e non nelpalazzo di famiglia di Giuseppe che era diroccato, e stava nei pressi di una grotta. Se avesse

  pensato ad una discendenza avrebbe conservato il Suo tesoro, che dici? Avrebbe rimesso su ilpalazzo reale che era stato di Davide, invece di appoggiarsi agli amici di famiglia comeGiuseppe d'Arimatea e Lazzaro di Betania. Per questo amo Gesù ancora più fortemente.

Se esistesse la possibilità di compiere un capolavoro di sintesi su un tema cosìcontrastato e difficile come la Creazione, che mischia Spirito Santo, Spiriti Puri e Uomini,dire che tutto questo sta dentro la Santa Casa di Loreto ex Casa di Nazareth. Io per fede celo vedo, nella perfezione Celeste. Quindi alla fine dei tempi cosa ci riserverà il Signore, perla Seconda Venuta? Io resto vicino all'Arca della Bellezza, che è la Casa di Nazareth,perchè non esiste un posto più Santo sulla terra.

Chi volesse ulteriori documentazioni sulla verità della MIRACOLOSA TRASLAZIONEDALLA SANTA CASA potrebbe avvalersi anche degli studi del Prof. Giorgio Nicolini, unuomo che dopo un lungo periodo di studi per diventare certosino, dovette rinunciarvi perdecreto da parte di Paolo VI che modificò la disposizione di insistere sulla formazione diun gruppo ristretto di francescani dediti alla preghiera e alla meditazione. Quest‟uomo, per sua stessa ammissione, se non fosse stato messo da parte, non si sarebbe mai avvicinato agli studidella Sante Mura che professa come un culto, come strenuo difensore, e trasmette quotidianamenteattraverso internet ed una tv con tutte le spiegazioni storiche, archeologiche e scientifiche delleTRASLAZIONI MIRACOLOSE sui LUOGHI STESSI ove esse avvennero.

Da oltre settecento anni è luogo comune credere che, ― per manus angelorum‖, sia avvenuto il

trasferimento della Santa Casa da Nazareth a Loreto, presso Ancona . Trasferimento attribuito agliangeli, si, proprio a quegli alati esseri soprannaturali. Secondo la tradizione, la notte del 12maggio 1291 gli angeli, per salvare la Santa Casa della B.V. Maria, a Nazareth, dall‘ ormaiincombente distruzione saracena, l‘avrebbero portata in Illiria, nel Quarnaro, nei pressi delCastello di Fiume (l‘attuale Rijeka): il luogo sarà poi localizzato come Rauniza, fra Tersattoe Fiume. Ma il 2 Dicembre 1294, la Casa,   per sottrarla ai barbari abitanti del posto, vienetrasferita nei pressi di Recanati, nella proprietà di una nobildonna del luogo, certa Laureta; poi,non reputando sufficientemente sicura questa sistemazione, viene nuovamente spostata pocodistante, nelle proprietà dei fratelli Antici i quali cominciano a litigare per il suo possesso.Da lì la 4^ ed ultima traslazione, avvenuta il 12 Dicembre 1294, nel luogo dov‟è tutt‟ora collocata.

Un‘altra versione dice che dall‘Illiria, la Casa sarebbe stata portata non molto discosto,a Montrice nel piceno, sulle vestigia di un antico tempio pagano dedicato alla dea neraCupra (identificabile con l‘egizia Iside o la celtica Suprema Madre, entrambe raffiguratecol bambino in grembo) ossia una di quelle che il Concilio di Efeso (431) volle cristianizzarecome le ―Vergini Nere‖. E la Santa Patrona degli aviatori è una Vergine Nera.

Nel ferrarese, probabilmente, una di queste, prima dell‘avvento del Cristianesimo,aveva come proprio luogo di culto l‘attuale Santuario del Poggetto presso S. Egidio. Maecco i fatti « inventati » riguardanti la Santa Casa di Loreto: agli inizi del 1291, di ciò cheerano il Regno di Gerusalemme e i Principati cristiani di Terrasanta non restavano chepoche e precarie fortezze dei tre Ordini militari crociati (Templare, Ospitaliero e Teutonico),

Page 102: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 102/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

102fra queste le templari Chateau Pèlerin, presso Athlit, e Tortosa (che sarebbero cadute perultime nell‘agosto seguente) e la città di Acri. 

In tempo utile Elena Angeli, della famiglia imperiale bizantina dei grandi Comneni, duchessa di Atene, madre di Guy de la Roche e sua reggente, donna molto pia, avrebbe incaricato i CavalieriTemplari di mettere in salvo ad Atene, salpando dal porto di Athlit e facendo scalo a Cipro, la sacrareliquia. Ma per tutta una serie di avverse circostanze ( furiosa tempesta, flotta musulmana che

ne incrociava la rotta, ecc.), la nave templare sarebeb stata costretta a deviare in Adriatico erifugiarsi sulle coste dalmate, pare a Spalato, poi a Zara, ecc. e soltanto dopo tre anni diperipezie (quelle già enumerate) le sacre pietre poterono finalmente trovare pace e dareadito alla ricostruzione che ben conosciamo e veneriamo.  A controprova di questa tesi sonocitare: alcune croci rosse templari in panno; due monete bizantine con l‘effige di Guy de laRoche (collocate per datare l‟impresa e la sua paternità, com‟era d‟uso in passato); la presenza dispore di vegetali tipici del Medio Oriente; il tutto rinvenuto durante una recente ricognizione fraquelle pietre; i mattoni risultano tagliati di sbieco e risistemati a spina di pesce, secondo la tecnicacostruttiva nabatea; le varie antiche testimonianze di pellegrini cristiani che, passati per Nazarethdopo il 1291, dichiaravano: ―Sanctas Petras ex domo Dominae Virgini Deiparae ablatas‖ ovvero:―le Sante Pietre della casa della Signora Vergine che aveva partorito Dio erano state portate via ‖ e ,al loro posto restava soltanto la grotta che formava la parete di fondo, alla quale erano state murate,senza fondamenta, le due pareti laterali, appunto, secondo la tecnica edilizia nabatea. 

  Ma, dopo quel fatale 1312, viene ripristinata l‟identità dei  suoi “trasportatori”,   perchè nulla  può, o deve, mettere in discussione la sacralità della Reliquia che non deve essere minimamenteintaccata. E per concludere vorrei citare un curioso episodio che lega la città di Ferrara alSantuario di Loreto: nell‟inclemente gennaio del 1511, la cruenta guerra fra lo Stato Pontificio e ilDucato Estense, o meglio la guerra personale fra Papa Giulio II e Alfonso I d‟Este, duca di Ferrara,

 Modena e Reggio, era al culmine. Il Pontefice, notoriamente combattivo e collerico, era impegnato di persona all‟assedio di Mirandola. Qualcuno, vedendolo correre in mezzo alla neve alta, intorno agli

spalti, con la barba lunga e ispida, coperto di una pelliccia di montone indossata sopra lacorazza, infervorato a dare ordini e noncurante dei proiettili della micidiale artiglieriaestense che gli cadevano tutto intorno, lo consigliò di togliersi da quel pericolo.

Ma lui, inferocito, rispose che ‖prima aspetaria un‘artileria su la testa, che tirarseindietro de un passo‖ (Marin Sanudo). Il che risuonò, dopo qualche giorno, come unpresagio: una cannonata estense andò a colpire il tetto della casa dove dormiva ilpontefice, sfondò il tetto e piombò nella stanza uccidendo due servitori, ma lasciandoindenne il terribile Giulio II che prese il proiettile e lo fece portare, quale ex voto, alSantuario di Loreto (al quale era molto legato), dov‘è tuttora. 

Preghiera al Dio, Uno e Trino« Signore nostro Dio, crediamo in te, Padre e Figlio e Spirito Santo. Perché la Verità non

avrebbe detto: Andate, battezzate tutte le genti nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo(Mt 28,19), se tu non fossi Trinità. Né avresti ordinato, Signore Dio, che fossimo battezzati nelnome di chi non fosse Signore Dio. E una voce divina non avrebbe detto: Ascolta Israele: il SignoreDio tuo è un Dio unico (Dt 6,4), se tu non fossi Trinità in tal modo da essere un solo Signore e Dio.E se tu non fossi Dio Padre e non fossi pure il Figlio tuo Verbo, Gesù Cristo, e il vostro dono loSpirito Santo, non leggeremmo nelle Scritture: Dio ha mandato il Figlio suo (Gal 4,4; Gv 3,17), né tu, o unigenito, diresti dello Spirito Santo: Colui che il Padre manderà in mio nome (Gv 14,26) e:Colui che io manderò da presso il Padre (Gv 15,26). Dirigendo la mia attenzione verso questa regola

di fede, per quanto ho potuto, per quanto tu mi hai concesso di potere, ti ho cercato e ho desiderato divedere con l‟intelligenza ciò che ho creduto, e ho molto disputato e molto faticato. Signore mio Dio,mia unica speranza, esaudiscimi e fa‟ sì che non cessi di cercarti per stanchezza, ma cerchi sempre il

Page 103: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 103/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

103103tuo volto con ardore. Dammi tu la forza di cercare, tu che hai fatto sì di essere trovato e mi hai datola speranza di trovarti con una conoscenza sempre più perfetta. Davanti a te sta la mia forza e lamia debolezza: conserva quella, guarisci questa. Davanti a te sta la mia scienza e la mia ignoranza;dove mi hai aperto ricevimi quando entro; dove mi hai chiuso, aprimi quando busso. Fa‟ che miricordi di te, che comprenda te, che ami te. Aumenta in me questi doni, fino a quando tu mi abbiariformato interamente. So che sta scritto: Quando si parla molto, non manca il peccato (Pr 10,19),

ma potessi parlare soltanto per predicare la tua parola e dire le tue lodi! Non soltanto eviterei allorail  peccato, ma acquisterei meriti preziosi, pur parlando molto. Perché quell‟uomo di cui tu fosti la

 felicità non avrebbe comandato di peccare al suo vero figlio nella fede, quando gli scrisse: Predica la parola, insisti a tempo e fuori tempo (2Tm 4,2). Non si dovrà dire che ha molto parlato colui che nontaceva la tua parola, Signore, non solo a tempo, ma anche fuori tempo? Ma non c‟erano molte

 parole, perché c‟era solo il necessario. Liberami, o mio Dio, dalla verbosità di cui soffro nell‟internodella mia anima misera alla tua presenza e che si rifugia nella tua misericordia. Infatti non tace il

  pensiero, anche quando tace la mia bocca. Se almeno non pensassi se non ciò che ti è grato,certamente non ti pregherei di liberarmi dalla verbosità. Ma molti sono i miei pensieri, tali quali tusai che sono i pensieri degli uomini, cioè vani… . Parlando di te, un sapiente nel suo libro, che si

chiama Ecclesiastico, ha detto: Molto potremmo dire senza giungere alla meta, la somma di tutte le parole è: lui è tutto (Sir 43,29). Quando dunque arriveremo alla tua presenza, cesseranno queste«molte parole che diciamo senza giungere a te»; tu resterai, solo, tutto in tutti (1Cor 15,28), e senza

 fine diremo una sola parola, lodandoti in un solo slancio e divenuti anche noi una sola cosa con te.… Amen." Sant‟Agostino, La Trinità, 15,51 

La Piramide è un simbolo su cui dobbiamo riflettere. Nel Crizia Platone racconta di

un sacerdote egizio che conservava nelle piramidi il Segreto della Genesi e del Diluvio. Ilsimbolo nazisionista per eccellenza è la Piramide (vedi quella sul Dollaro ed il marchio

dell'Israele sionista, a 6 punte date da due Piramidi contrapposte, che generano 6 triangolied un esagono = 666). Quindi vi è la negazione (versus) della Piramide come custode dellagenesi biblica e del Diluvio. Ma la Piramide egizia, a cosa si rifà, a sua volta se non allaforma triangolare dell'Ararat? Dunque Ararat = Piramide? Ecco cosa volevano raccontarcile prime generazioni degli uomoni post-diluviani, con queste architetture e con la Sfinge.

Quindi il nazisionismo combatte e si contrappone al Dio del Diluvio, Colui che vollecastigare l'ibridazione satanica dell'essere umano che urlava vendetta al cospetto di Dio. Elo fa attraverso lo sterminio dei discendenti della stirpe di Noè e quindi di Adamo.

Con questo si chiude il cerchio e si capisce come mai sul Diluvio Universale e sulla Genesidell'Uomo così come la troviamo descritta nella Bibbia ed esplicitata nella rivelazione a don Guido

Bortoluzzi  , tutta la cosiddetta "scienza" moderna abbia steso un velo impenetrabile e come mail‟empio tenti celare la verità. Salvo voler riprodurre negli odierni laboratori di genetica, ilpeccato originale di Adamo di sostituirsi a Dio, nella creazione della vita. Con la differenzache Adamo era il Primo e prima di lui non vi era storia umana. Questi qui, invece:- dopo il Diluvio;- dopo la Rivelazione dell'Antico Testamento attraverso i Profeti di Dio;- dopo l'Incarnazione di Dio-Figlio nel nuovo Tempio e nella nuova Arca, Maria Santissima eCorredentrice, che aveva anche Lei Dio come padre e come madre, esattamente come Adamo;- dopo l'instaurazione della Sposa di Cristo, la Sua Chiesa, fondata su di Lui, la Roccia, e affidata al

  primo Suo Vicario, Pietro, il Sasso che sarebbe rotolato, suo malgrado, fin là dove Cristo aveva

scelto e voluto che fosse fondata la Sua Chiesa, Roma; il cui nome, letto al contrario, è Amor ;- dopo duemila anni in cui la Sua Chiesa ha plasmato la società umana ed il Suo Vicario è sempreriuscito, fino a cinquant'anni fa, a fare da Kathecon ed a circondarsi di kathecon temporali;

Page 104: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 104/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

104- dopo i segni sempre più chiari che questi sono i Tempi Ultimi profetizzati da Gesù sia inVita (nel capitolo 24 di S. Matteo) che in Vita Gloriosa dopo la Risurrezione (la Rivelazioneda Lui rivelata a S. Giovanni, il discepolo amatissimo, l'unico che gli fosse rimasto fedele,su 12, durante la Passione; a cui aveva affidato Sua Madre, la nuova Arca ed il nuovo Tempio , laDonna Perfetta che aveva riscattato ancora prima del Figlio, il peccato compiuto dal PrimoUomo; l'apostolo a cui fu risparmiato il martirio, a differenza degli altri 10, perché l'avevagià subito ai piedi della Croce; infine, l'evangelista che, a differenza degli altri tre, riuscì adelevarsi alle verità più alte e sublimi proprio perché godeva della piena comunione, cheper lui coincise anche con gli anni trascorsi assieme ad Efeso, con Colei che detiene le Chiavidella Stanza del Divino Amore. Tutto questo ci dice quanto dobbiamo noi, cristiani di oggi,rivolgerci a Maria, come Via più facile, breve, perfetta, sicura, per arrivare - e, soprattutto,RESTARE - alla Persona di Suo Figlio.) – «Chi ha Maria come Madre, ha Gesù come fratello»;- dopo i continui richiami che Dio-Trinità ci sta facendo giungere attraverso le voci dei suoi profetidi oggi e della Pia Madre di Dio, che negli ultimi 150 anni si è manifestata chiaramente e sul cuimessaggio più importante, quello di Fatima, alcuni uomini di Chiesa hanno scelto di calare un velo.

Dopo tutto ciò, dopo questa successione lunga 6mila anni (dal Diluvio ad oggi) dimanifestazioni della Volontà Divina; costoro, i nuovi Adamo, si ostinano a ripercorrerne leorme ed a mettere le loro mani (che non sono neanche più immacolate, come quelle delPrimo Uomo) sui segreti che Dio ha voluto tenere per Sé.

E, contemporaneamente impediscono, loro che fanno della Conoscenza la cifra costantedella loro vita, che si venga a conoscenza della verità del Diluvio Universale (la cuitestimonianza fisica è lì, sull'Ararat), della verità sul Peccato Originale, della verità sullastoria narrata, con immagini velate, nella Genesi.

E a noi ci sarà chiesto conto del perché gliel'abbiamo lasciato fare, nella nostra Fede Tiepida,senza alzarci, senza arrampicarci sui tetti e proclamare a gran voce la verità. le verità. La Verità.

Quando ci verrà chiesto conto di perché non l'abbiamo fatto, cosa diremo? Che eravamo

occupati a lavorare e ad accumulare i contributi per la futura pensione?

Anche il termine Apocalisse deve essere completamente rivisitato, perchè per i Santivuol dire Rivelazione, mentre per i millenaristi e per la gente comune vuol dire soloannientamento, catastrofi, tragedia, guerre atomiche e decimazione della popolazioneterrestre. E ciò perchè sanno, ciò, dipendere solo dai potentati del mondo che prendono ledecisioni, senza per questo poter vincere il Dio della Vita, della Genesi, del Diluvio, delGiudizio e della Resurrezione. Ma tanto gli basta per dimostrare, con il loro Anticristo chea loro è stato lasciato il potere di portarsi avanti con il lavoro.

Il libro della Rivelazione si compone di 22 capitoli e ci dice di come Gesù, quale Re

vittorioso contro la morte, il male ed il nemico di Dio e dell'umanità, Satana porterà allafine tutto ciò che è degenerato dal Peccato Originale. Scritto dall'Apostolo Giovanni nel 95è il libro della Bibbia che completa le informazioni profetiche rispetto al piano di Dio . Descrive inmodo molto dettagliato gli eventi futuri dell‟umanità. 

Sebbene oggi possano sembrare pazzia all'uomo comune, bisogna dire che secondol'ottica dell'uomo comune anche la creazione dell'universo da parte di Dio, la suaincarnazione in Gesù Cristo, attraverso il concepimento da parte dello Spirito Santo diMaria, la resurrezione di Cristo, la stessa Bibbia come Parola di Dio ed infine la presenzadello Spirito Santo nei credenti che hanno accettato Cristo come salvatore, sono pazzia. Ilproblema per l'uomo comune è che non può capire le cose che riguardano Dio finchè Dio

non gliele rivela e non decide di accettarle per fede. Dio, oggi, non rivelerà le cose che loriguardano, con visioni spettacolari, con miracoli fenomenali. Userà coloro che hanno ilSuo Spirito ed userà le Scritture, ovvero userà l'evangelizzazione.

Page 105: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 105/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

105105 Le Chiavi del Regno

La divisa del Gloria Olivae designa il 268° Papa di Roma ovvero il 110 dell‘elenco diSan Malachia, vescovo irlandese (1094-1148). La traduzione italiana della profezia é, nelsenso letterale, questa: "Sulla gloria dell‘ulivo" o "La gloria dell‘ulivo", ma così postal‘espressione risulta non solo oscura ma "insignificante" cioè priva di un significato palese.Com‘è possibile dunque interpretarne il senso?

Diciamo anzitutto che se l‘ultima profezia sui Papi di S. Malachia corrisponde ad unPapa storico cosa che non è affatto sicura, essa potrebbe riferirsi ad un Pontefice che, dopoun periodo di torbidi e di guerre generalizzate o di una grave guerra locale, riprenderà inmano le redini sconvolte della superstite cristianità, ripristinando la pace e con essa lalegalità (simboleggiata dall‘ulivo) e ricevendone molto merito e onore (gloria).

La sua investitura potrebbe avvenire anche dopo un periodo di interregno e dopo untempo più o meno lungo di vacanza del trono papale dovuto a gravi fatti che dovesserointervenire, per esempio, dopo la morte dell‘attuale Papa.

L‘espressione latina di Malachia potrebbe designare altresì un Pontefice che rechi sullostemma gentilizio della famiglia un ramo di ulivo o un‘oliva attaccata al ramo, come già èavvenuto in casi precedenti. Potrebbe anche riferirsi al monastero o al luogo diprovenienza come pure all‘ordine. In tal caso si potrebbe pensare ai monaci benedettini diMonte Uliveto Maggiore (Siena) o ad uno dei loro monasteri derivati.

Questo Papa con la sua personalità e spiritualità darebbe lustro all‘ordine benedettino(gloria) per cui la libera traduzione della divisa di S. Malachia potrebbe essere: "La gloria

del Monte dell‘olivo" con la parola Montis sottintesa. Tuttavia queste ipotesi, anche seformulabili, non convincono pienamente perché da un esame globale della Profezia diMalachia mai la parola GLORIA viene riferita alla persona di un Papa "anche illustre" o alcasato gentilizio o all‘ordine religioso di provenienza.

Solo in un caso, cioè per Papa Alessandro VIII° (1689-91) S. Malachia usa 1‘aggettivolatino "gloriosus", ma esso non é riferito alla persona del Papa ma al concetto di penitenza.Questo Pontefice è designato infatti con i termini latini "Poenitentia gloriosa" quasicertamente per il fatto che egli fondò e diffuse 1‘Ordine dei Penitenti. Questo Papa inoltre,al secolo Pietro Ottoboni di Venezia, fu eletto il 5 ottobre 1689 festa di S. Brunone, che fu ilfondatore dei monaci certosini e grande penitente.

L‘aggettivo "gloriosa" riferito al termine "poenitentia" ne sottolinea il potere diintercessione presso Dio e la sua efficacia per l‘anima perché essa produce frutti capaci diassicurare a chi la pratica la gloria della eterna salvezza. Per questo la penitenza è definitagloriosa. Se dunque per nessuno dei 110 Papi da lui designati e, neppure per S. Pio X(Papa Giuseppe Sarto) definito "Ignis ardens", fuoco ardente di fede e amore – S. Malachiausa il termine "gloria" o "gloriosus" c‘é da pensare che il termine di riferimento della suaultima profezia latina non sia un essere umano mortale, anche se meritevole e santo, mavada ben oltre.

Non si dimentichi inoltre che per la spiritualità medioevale, ma anche per la modernaliturgia, il termine "Gloria" e l‘appellativo "glorioso" spettano solo a Dio. L‘aggettivopotrebbe dunque ricollegarsi e riferirsi alla PARUSIA di GESÙ, cioè al Ritorno Glorioso diCristo alla fine dei tempi (secondo Avvento) di cui parlano sia le Sacre Scritture in moltiluoghi sia vari veggenti e carismatici contemporanei.

Page 106: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 106/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

106In tal senso, siccome Gesù è il Re della Pace e la Pace di Cristo è gloriosa, la

designazione di S. Malachia indicherebbe un periodo nuovo di vita dell‘umanità in cuiuna pace giusta si stabilirà permanentemente fra gli uomini dando inizio alla terza "ERADELLA CHIESA o ERA DELLO SPIRITO SANTO" o persino della SANTIFICAZIONE.

In effetti in molti passi delle S. Scritture, quando si affronta l‘argomento escatologicodel Ritorno di Cristo, compare il termine "gloria". Si legga per esempio il Vangelo secondoMatteo (al cap. 24, vv. 30-31): "Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell‘uomo eallora si batteranno il petto tutte le tribù della terra e vedranno il Figlio dell‘uomo veniresopra le nubi del cielo con potenza e GLORIA. Egli manderà i suoi angeli con una grandetromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all‘altro dei cieli".Anche il profeta Isaia (al cap. 59, vv. 18-19), annuncia: "Il Retributore ripagherà le azionicome si deve, con sdegno ai suoi avversari, con vergogna ai suoi nemici.

In occidente vedranno il nome del Signore e in oriente la sua GLORIA perché Egliviene come un fiume irruente...". Questa interpretazione dell‘ultima profezia latina di S.Malachia trova dunque conforto nelle S. Scritture per quanto concerne il termine diriferimento del sostantivo "gloria".

D‘altra parte, come si è detto, S. Malachia non attribuisce mai questa parola ad alcunodei 109 Papi precedenti per cui non resta che pensare che egli si riferisca o alla Parusia diGesù o alla successiva età dello Spirito Santo di cui parlano specialmente i profetiEzechiele e Gioele. Se questo è vero, come a noi sembra, non resta che concludere che PapaBenedetto XVI, sia appunto 1‘ultimo dei papi storici e che dopo di lui inizi un periodograve e burrascoso per il popolo di Dio seguito però da un‘età nuova e strabiliante.

A parziale conforto di questa nostra ipotesi non molto peregrina, c‘é anche la profeziadi don Bosco che si riferisce alla città di Roma. Il Santo (1815-88) rivela che Roma saràvisitata e colpita per quattro volte a causa della sua empietà e corruzione e che al regno delS. Padre subentrerà un‘età di desolazione e di spavento e ingiunge che i guai peggiorigiungeranno quando la lettera K sarà scritta e presente fra le sue mura.

Questa profezia che é stata di volta in volta interpretata in rapporto all‘avvento diNikita Kruschev a capo dell‘URSS é, più genericamente, messa in relazione aKommunismus potrebbe invece riferirsi al nome Katèchon che verrà esercitato dall‘attualePapa Ratzinger, e allora indicherebbe che gli eventi più drammatici del secolo inizierannosotto questo Papa o subito dopo la sua morte.

A queste stesse conclusioni ci porta anche la profezia dei tre Papi che fu data dallaVergine del Carmelo di Garabandal il 20 dicembre 1962 ad una delle veggenti,precisamente a Conchita Gonzales. La ragazzina confido il suo "segreto" alla madre il 3giugno 1963 in occasione della morte di Papa Giovanni XXIII. In quella occasione "lecampane dell‘umile chiesa di San Sebastian de Garabandal suonarono a morto per lui... Fuallora che, apertamente, Conchita disse a sua madre e lo ripete poi ad altre persone: "Orarestano solo tre Papi"; Ma come fai a saperlo! "Me l‘ha detto la Madonna".

 Allora sta per venire la fine del mondo, "La Madonna non ha parlato di "fine del mondo"ma di "fine dei tempi" E che differenza c‟é! "Questo non lo so. So solo che mi ha detto chedopo questo Papa ce ne saranno solo altri tre; poi giungerà la fine dei tempi".

Dunque anche questa profezia o rivelazione privata, la cui autorità è certo limitataessendo le apparizioni di Garabandal, conduce diritto all‘attuale Papa che è indicato comel‘ultimo della serie storica dei pontefici. A questo Papa, stando dunque all‘interpretazioneche abbiamo dato delle profezie di S. Malachia e stando anche ad altre rivelazioni privatesarebbe da riferire una responsabilità eccezionale perché Egli sarebbe un terminus a quo.

Page 107: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 107/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

107107Tuttavia non é dato di sapere in che misura il Papa ne sia cosciente. C‘é da dire però

che la Santa Sede è depositaria di profezie e di messaggi autorevoli rimasti finora segreti,ma che tali non sono per il Papa dal terzo segreto di Fatima, nel suo testo originale, alsegreto di Lourdes dato dalla Vergine a S. Bernardette lunedì 1 marzo 1858, ai segreti diMedjugorje e di Schio, ai messaggi riservati di numerosi altri veggenti e carismatici.

Poiché il contenuto di questi messaggi è per lo più apocalittico o tale da suscitarepaura, si comprende la eccessiva riservatezza del Vaticano ed il suo timore di rivelarneanzitempo il contenuto. Tuttavia dall‘altra parte ci sono i doveri di informazione verso ilpopolo di Dio che derivano dalla comunione nello Spirito Santo fra Pastori (guide) emembri della comunità.

Questo in un corretto rapporto ecclesiale in cui la componente laicale non sia fagocitatao ingannata ed esposta a disorientamento e rovina da parte della componenteistituzionale. Pertanto su questo Papa e sul Collegio dei Cardinali pesa una graveresponsabilità qualora non interceda con preghiere speciali, digiuni, avvertimenti ed inogni altro modo utile nell‘imminenza di gravi eventi. Ci auguriamo pertanto se il presentestudio è corretto ed i suoi argomenti accettabili che nel giro di non molti mesi vengano dalVaticano rese note le rivelazioni profetiche che interessano il popolo di Dio e che sonoessenziali per la sua sopravvivenza e, prima ancora, per la sua salvezza.

Santa Caterina Emmerich ha scritto:"Vidi un nuovo Papa che sarà molto rigoroso. Egli si alienerà i vescovi freddi e tiepidi.

Non è un romano, ma è italiano. Proviene da un luogo che non è lontano da Roma, e credoche venga da una famiglia devota e di sangue reale. Ma per qualche tempo dovrannoesserci ancora molte lotte e agitazioni". (27 gennaio 1822)

Lettera alla Chiesa di Laodicea (Ap. Rivelazione) dove Dio i tiepidi li vomiterà. "Ecco iosono alla porta e busso". Aggiungerà Giovanni Paolo II : "Non abbiate paura".

Quindi questo Papa, trattando la Emmerick della Grande Tribolazione e riferendosi adun particolare momento della Chiesa, l'ultimo, potrebbe essere, effettivamente Romano.Allora ci starebbe bene il Petrus (Papa) Romanus.

Però mi sovviene un dubbio. Potrebbero Gloria Olivae e Petrus Romanus coincidere oessere contemporanei e collaboranti? Il Papa della ultima Chiesa, quella conciliare, che pernon offendere il ―Mondo‖, non adotta il Messaggio di Fatima (cosa che forse avrebbeimpedito a Giovanni XXIII di indire il Concilio Vaticano II) con quello della Sposa prontaad accogliere lo Spirito Santo? Dalla Santa Sposa sedotta, macchiata e abbandonata, unDeserto, la Passione della Chiesa, fino alla Resurrezione della Chiesa nella Gloria dellaPace che va incontro a Nostro Signore nelle Nozze preparate dal Padre e perl‘Instaurazione del Regno.

Ma ciò non elude la presenza dell‘ultimo Papa, Benedetto XVI, nel caso, che invece,grazie proprio alla sua apertura allo Spirito e all‘Arca di Maria Corredentrice, ―ritrova lastrada che era smarrita‖. Ciò significherebbe vedere lo stesso Papa che assumerebbe su disè il doppio appello di Papa dell'Attesa e Papa della Gloria con il mandato di ripristinarenello Spirito Santo e atraverso a Sante Mura, la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica eRomana?

Azzardo ancora. E se il Papa il quel periodo si trovasse a Castel Gandolfo, magariconvalescente o lì in grave stato di pericolo?

Poi per Olivae si può supporre anche Israele come suppongono alcuni, e non c‘ènessuna ragione per scartare l'ipotesi a priori, considerando che Gesù ritornerà nellapotenza dello Spirito Santo, solo dopo che si saranno compiute tutte le cose in questoordine: attacco a Re di Persia (sesta tromba), Anticristo, Apostasìa e Parusìa. Ora, siccome

Page 108: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 108/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

108l'Apostasìa coincide anche con la costruzione del Tempio a Gerusalemme da parte dei―sionisti sinarchici e sincretici‖, mi sembra ci possa stare anche questo. E‘ il momento incui l‘Anticristo si porrà al cospetto di Dio e del Papa della Chiesa Romana con tutta la suasuperbia luciferina.

E' il Gloria che può addirsi e riferirsi solo al Cristo Trionfante. Quindi può essere Gesùche, pur salvando la Terra di Palestina (attuale Israele) perchè ha stretto un patto sindall'Antico Testamento, su di essa Trionferà. Quindi il Trionfo di Gesù sulla Terra degliUlivi. Il Trionfo sul Sionismo con la Gloria Celeste "Cieli Nuovi e Terra Nuova". Dove CieliNuovi è la Gerusalemme Celeste. Anzi si può dire di più: (Isaia 4,3) "Chi sarà rimasto inSion e sopravviverà a Gerusalemme sarà chiamato santo". In Israele inoltre c'è il MonteTabor dove Gesù si mostrò a Pietro e Giovanni e Giacomo Trasfigurato con la presenza diMosè ed Elia che simboleggiano la legge e i profeti che hanno annunciato sia la venuta delMessia che la sua passione e glorificazione. La nube si riferisce a teofanie già documentatenell'Antico Testamento.

La festa della Trasfigurazione veniva celebrata già nel IV secolo presso gli Armeni inun modo particolarmente solenne: essi si preparavano con un digiuno di sei giorni e lafesta durava tre giorni. Come altre feste cristiane, la Trasfigurazione sembra aver preso ilposto di una ―festa della natura‖, e il rito di benedizione dei nuovi frutti. ―Ecco farò nuovetutte le cose‖ ―Dai frutti li riconoscerete‖. 

Sul Monte Tabor i Crociati costruirono un monastero fortificato, poi distrutto.Non vedo quindi perchè scartare a priori gli Olivetani, visto che in Israele c'era l'Orto degliUlivi, l'aeropago di Gesù e degli Apostoli, e visto che comunque il Papa ha scelto proprioil nome di Benedetto (da Norcia), riferendosi a Benedetto XV detto il Papa della Pace.Insomma c'è tutto e di più. Di sicuro, per me è il Papa della Parusìa, perchè la Parusìasintetizza tutto questo, essendo la fine di un'Era e l'inizio di un'altra.

Ricordiamoci sempre di leggere questo trionfo nella doppia maniera: da una parte cisono i sionisti che credono o vogliono far credere che quello è il loro trionfo, o meglio iltrionfo di Satana, il loro Padrone, su Dio; dall'altra la Chiesa che attraverso lo Spirito Santoregge la barca in tempesta per il Trionfo della Santa Sposa e quindi di Gesù. E' come unacorsa che è partita assai da lontano dove Gerusalemme è la meta finale. Ma ci arriva unosolo. Satana ha sfidato Dio. Gesù gli ha concesso potenza e tempo (come nella profezia diPapa Leone XIII che introdusse a fine messa la preghiera a San Michele Arcangelo). Il fattoè che questa storia l'ha scritta Dio che fa concludere a San Giovanni l'Apocalisse con il"non prevalebunt". "Cieli Nuovi e Terra Nuova". Dove Cieli Nuovi è la GerusalemmeCeleste. "Chi sarà rimasto in Sion e sopravviverà a Gerusalemme sarà chiamato santo".(Isaia 4,3). Questo sta tutto nella Parusìa.

A questo punto seguirà la Restaurazione di Benedetto XVI.Il Messaggio di Fatima allora non c‘entra più niente? Antonio Socci ha scritto un libro

assai esplicativo: il Quarto Segreto di Fatima. I Papi sanno che il contenuto autentico delmessaggio è ...se non faranno questo (i Papi),.... se non faranno quest'altro (i Papi), se nonaccadrà quest'altro (noi tutti), allora sarò costretta a lasciare libera la mano di mio Figlio...E perché non si parla più del Portogallo, che è l‘incipit con cui parte il Terzo Segreto?

Ebbene il messaggio riguarda la Chiesa ed il rischio dell'Apostasìa, come è scritto dasempre sin dall'Antico Testamento. Infatti, quando il profeta Daniele parla dellasoppressione del Fondamento dell'Oblazione, l'Arcangelo Gabriele lo riprende e chiede dichiarire, a chi dovrà comprendere la profezia, che quello non avrebbe riguardato il ritualedel Tempio di Gerusalemme, ma gli Ultimi Tempi, e quindi la Chiesa.

Page 109: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 109/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

109109Non c'è nulla di nuovo. Ed i Papi lo sanno benissimo, Benedetto XVI in particolare.

Ecco perchè lui chiede preghiere affinché non arretri di fronte ai lupi. Sa benissimo che cisarà un attacco frontale all'interno della stessa Chiesa e che dovrà scongiurare unascissione. Se egli resisterà come dovrebbe essere, dalla sua parte sarà schierato solo ilPiccolo Resto.

Dall'altra parte, se i tempi sono quello che sono, Benedetto XVI contestualmente dovràessere anche il Papa della Parusìa, il che significa che dovrà vedere Gesù nella Sua Gloria enelle Pace. Ma non mi dilungo per lasciare spazio anche allo Spirito Santo che stalavorando su tutti coloro che vogliono sapere. Attenzione però a non essere duri di cuore,perché lì non alberga lo Spirito. Ciò non aiuta a liberarvi nella speranza che alla fine "nonprevalebunt" come si addice ad un vero cristiano.

« Così conoscerete la verità, e la Verità vi renderà liberi »

L‘informazione da terzo mondo della civiltà occidentale non permette lo sviluppo e lacrescita delle persone… per quetso non siamo liberi… anzi, finiamo col dare il nostroconsenso e la nostra fiducia ai « falsi profeti » e a quei poteri che ci sfruttano permantenere lo « status quo ante »…

Se ora, con questo piccolo contributo, ti senti di aver compreso che nel mondo esisteuna solo battaglia : quella per il bene, come ci ha insegnato Gesù (che è morto sulla Croceper dircelo) e quella contro il bene di tutti (dove chi spare certe idiozie manda gli altri acombattere per difenderle); se hai compreso meglio che nessuna verità può prescinderedalla Verità primaria, contro la quale si combattono tutte le forze sataniche, malefiche equindi nefaste e corrosive del mondo; che conoscendo la verità, sei più liberi di decideredella vostra vita e dei percorsi di salvezza; e se ritieni di poter coinvolgere i tuoi cari in

questo percorso, non più intuitivo ma davvero «rivoluzionario», è il caso che cominci aparlare di « conversione » nell‘unico Signore, che è Via, verità e Vita. Se poi la tua Fede supera la necessità di conoscere, allora dovresti puntare alla santità,

perchè non esiste il cristiano « sciocco » e disimpegnato. Ecco perchè spesso non èsufficiente dire di avere Fede se poi non si specifica se la tua fede è legata a Gesù o aMammona. Perchè se non sai che Mammona non è un mostro, ma una attitudine, tuarischi di servire due padroni. E a Gesù ciò non piace.

La vera Fede è quella che passa da un discernimento importante.Potrei consigliarti un buon Esercizio Spirituale, secondo il metodo di Sant‘Ignazio. Ma

andrei anche oltre, suggerendoti di unirti all‘Arca della Bellezza nel suo percorso di Fede,

fatto di vita spirituale e pratica di valorizzazione del territorio.Ma per prima cosa, performati al progetto Trinitario, che culminerà il processo terrenonella Parusìa di Nostro Signore.

Spero di esserti stato di aiuto.Ora potrai tenerti aggiornato contattando i nostri annunciatori nelle sedi competenti.

Diventa un Arciere. Affidati a Nostro Signore Adveniente e a Maria Corredentrice, inquesti tempi, che sono già sotto processo.

Il Giudizio di Dio verrà, prima o poi. Fatti trovare pronto. « Estote Parati! ».

Ho già descritto in un‟altra occasione circa l‟importanza che la Chiave mantenga tutte le

dentellature originali per aprire le porte del Regno, e di come sia grave precludere l‟accesso alloSpirito, che continuamente rigenera le sue matrici divine, per opera dei santi e dei mistici. In questoPaolo parla chiaro ed il concetto verrà ribadito anche da Giovanni Paolo II.

Page 110: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 110/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

110«Ama e fa' ciò che vuoi»

Dalle parole di Sant‟Agostino: «In questo si è manifestato l‘amore di Dio in noi, che egli ha mandato in questo mondo il Suo Figlio Unigenito, affinché potessimo vivere per mezzosuo» (lGv 4,9). Il Signore stesso ha detto: «Nessuno può avere maggior amore di chi dà lasua vita per i suoi amici», e l‘amore di Cristo verso di noi si dimostra nel fatto che egli èmorto per noi. Quale è invece la prova dell‘amore del Padre verso di noi? Che Egli hamandato il Suo Unico Figlio a morire per noi. [...].

Ecco, il Padre consegnò Cristo e anche Giuda lo consegnò; forse che il fatto non apparesimile? Giuda è traditore — dunque anche il Padre è traditore? Non sia mai, tu dici.[ ...] IlPadre lo diede e Cristo stesso si diede. [...] Se il Padre diede il Figlio ed il Figlio sé stesso,

Giuda che cosa fece? Una consegna è stata fatta dal Padre, una dal Figlio, una da Giuda: sitratta di una identica cosa: ma come si distinguono il Padre che dà il Figlio, e il Figlio chedà sé stesso e Giuda, il discepolo, che dà il suo maestro?

Il Padre ed il Figlio fecero ciò nella carità; compì la stessa azione anche Giuda, ma neltradimento. Vedete che non bisogna considerare che cosa fa l‘uomo ma con quale animo econ quale volontà lo faccia. Troviamo Dio Padre nella stessa azione in cui troviamo ancheGiuda: benediciamo il Padre, detestiamo Giuda. Perché benediciamo il Padre e detestiamoGiuda? Benediciamo la carità, detestiamo l‘iniquità. 

Quanto vantaggio infatti venne al genere umano dal fatto che Cristo fu tradito? Forseche Giuda ebbe in mente questo vantaggio nel tradire? Dio ebbe in mente la nostra

salvezza per la quale siamo stati redenti; Giuda ebbe in mente il prezzo che prese pervendere il Signore. Il Figlio ebbe in mente il prezzo che diede per noi, Giuda pensò alprezzo che ricevette per venderlo. Una diversa intenzione dunque, rese i fatti diversi. Semisuriamo questo identico fatto dalle diverse Intenzioni, una di esse deve essere amata,l‘altra condannata; una deve essere glorificata, l‘altra detestata. Tanto vale la carità! Vedeteche essa sola soppesa e distingue i fatti degli uomini. Dicemmo questo in riferimento afatti simili. In riferimento a fatti diversi troviamo un uomo che infierisce per motivo dicarità ed uno gentile per motivo di iniquità. Un padre percuote il figlio e un mercante dischiavi invece tratta con riguardo. Se ti metti davanti queste due cose, le percosse e lecarezze, chi non preferisce le carezze e fugge le percosse? Se poni mente alle persone, la

carità a volte colpisce, l‘iniquità spesso blandisce. Considerate bene quanto quiinsegniamo, che cioè i fatti degli uomini non si differenziano se non partendo dalla radicedella carità. Molte cose infatti possono avvenire che hanno una apparenza buona ma nonprocedono dalla radice della carità: anche le spine hanno i fiori; alcune cose sembranoaspre e dure; ma si fanno, per instaurare una disciplina, sotto il comando della carità.

L'amore divino e umano deve essere sempre al centro del cuore della nostra vita edel nostro apostolato: Operando per amore opereremo sempre bene. Una volta per tuttedunque – ci ammonisce S. Agostino - ti viene dato un breve precetto ama e fa ciò che vuoi: Se taci, taci per amore./ Se parli, parla per amore./ Se correggi, correggi per amore./ Se perdoni,

 perdona per amore./ Metti in fondo al cuore la radice dell‟amore./ Da questa radice non può che

maturare il bene.  (Commento alla prima lettera di S.Giov.,7,8) La misura dell'amore è amaresenza misura.

Page 111: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 111/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

111111 I principi non negoziabili del katechon Benedetto XVI

L'espressione "principî non negoziabili" viene ripresa con maggior forza in un documento del Magistero del Pontefice, per la precisione nell'Esortazione apostolica postsinodale SacramentumCaritatis (incentrata sull'Eucarestia): "Il culto gradito a Dio, infatti non è mai atto meramenteprivato, senza conseguenze sulle nostre relazioni sociali: esso richiede la pubblicatestimonianza della propria fede. Ciò vale ovviamente per tutti i battezzati, ma si imponecon particolare urgenza nei confronti di coloro che, per la posizione sociale o politica cheoccupano, devono prendere decisioni a proposito di valori fondamentali, come il rispetto ela difesa della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale, la famiglia fondatasul matrimonio tra uomo e donna, la libertà di educazione dei figli e la promozione delbene comune in tutte le sue forme.(230) Tali valori non sono negoziabili" (SC 83).

Sullo stesso argomento Benedetto XVI è tornato il 24 marzo 2007, ricevendo in Vaticano, nellaSala Clementina, i cardinali, i vescovi, gli uomini politici che stavano prendendo parte al convegnoindetto a Roma in quei giorni dalla Commissione degli Episcopati della Comunità Europea,COMECE, dedicato proprio a "Valori e prospettive per l'Europa di domani".

Riportiamo di seguito alcuni estratti testuali del discorso di Sua Santità (i grassetti sono ancoranostri) :"Se il compromesso può costituire un legittimo bilanciamento di interessiparticolari diversi, si trasforma in male comune ogniqualvolta comporti accordi lesivi dellanatura dell‘uomo. Una comunità che si costruisce senza rispettare l‘autentica dignitàdell‘essere umano, dimenticando che ogni persona è creata ad immagine di Dio, finisceper non fare il bene di nessuno. Ecco perché appare sempre più indispensabile chel’Europa si guardi da quell’atteggiamento pragmatico, o  ggi largamente diffuso, che

  giustifica sistematicamente il compromesso  (che qualche "cattolico adulto" chiama"mediazione", nda) sui valori umani essenziali, come se fosse l‟inevitabile accettazione diun presunto male minore. Tale pragmatismo, presentato come equilibrato e realista, in

fondo tale non è, proprio perché nega quella dimensione valoriale ed ideale, che è inerentealla natura umana.

Quando, poi, su un tale pragmatismo si innestano tendenze e correnti laicistiche erelativistiche, si finisce per negare ai cristiani il diritto stesso d‘intervenire come tali neldibattito pubblico o, per lo meno, se ne squalifica il contributo con l‘accusa di volertutelare ingiustificati privilegi. Nell‘attuale momento storico e di fronte alle molte sfide chelo segnano, l‘Unione Europea per essere valida garante dello stato di diritto ed efficacepromotrice di valori universali, non può non riconoscere con chiarezza l‘esistenza certa diuna natura umana stabile e permanente, fonte di diritti comuni a tutti gli individui,compresi coloro stessi che li negano. In tale contesto, va salvaguardato il dirittoall‘obiezione di coscienza, ogniqualvolta i diritti umani fondamentali fossero violati." 

P.S.: Invocare "principî non negoziabili" è un modo per imporre il proprio punto di vista, unostacolo al pluralismo, un attacco alla laicità? Se comprendiamo che tali principî corrispondono aidiritti umani fondamentali, capiamo che non c'è nessuna lesione del pluralismo. Per un'analisi piùapprofondita, vedi i nostri articoli su laicità, relativismo, diritto naturale. Il Papa parla a tutti gliuomini di buona volontà. 

Un caro saluto in Gesù Adveniente e Maria Corredentrice. Petrus Romanus 

Page 112: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 112/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

112PREGHIERA DI AFFIDAMENTO A MARIA

PRONUNZIATA DA GIOVANNI PAOLO II DAVANTI ALLA EFFIGE DELLAMADONNA DI FATIMA IN PIAZZA SAN PIETRO 

1. “ Donna, ecco il tuo figlio!” (Gv 19,26) Mentre volge al termine questo Anno Giubilare, in cuiTu, o Madre, ci hai nuovamente offerto Gesù, il frutto benedetto del tuo grembo purissimo, il Verbo

 fatto carne, il Redentore del mondo , risuona particolarmente dolce per noi questa Sua Parola chea Te ci rinvia, facendoti nostra Madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Affidando a Te l‟apostoloGiovanni, e con lui i figli della Chiesa, anzi gli uomini tutti, Cristo non attenuava, ma piuttostoribadiva, il Suo ruolo esclusivo di Salvatore del mondo. Tu sei splendore che nulla togliealla luce di Cristo , perché esisti in Lui e per Lui. Tutto in Te è“  FIAT ”: Tu sei l‟immacolata, seitrasparenza e pienezza di grazia. Ecco, dunque, i tuoi figli, raccolti intorno a Te, all’alba delnuovo Millennio.  La Chiesa oggi con la voce del Successore di Pietro, a cui s’unisce quelladi tanti Pastori qui convenuti da ogni parte del mondo, cerca rifugio sotto la tua

 protezione materna ed implora con fiducia la tua intercessione di fronte alle sfide che il futuro nasconde.

2. Tanti in questo anno di grazia hanno vissuto, e stanno vivendo, la gioia sovrabbondante della Misericordia che il Padre ci ha donato in Cristo. Nelle Chiese particolari sparse nel mondo, e ancor  più in questo centro della cristianità, le più svariate categorie di persone hanno accolto questo dono.Qui ha vibrato l‟entusiasmo dei giovani, qui si è levata l‟implorazione degli ammalati. Qui sono

 passati sacerdoti e religiosi, artisti e giornalisti, uomini del lavoro e della scienza, bambini e adulti, etutti, nel tuo Figlio diletto, hanno riconosciuto il Verbo di Dio, fatto carne nel tuo seno. Ottienici, o

 Madre, con la tua intercessione, che i frutti di quest‟Anno non vadano dispersi, e i semi di graziasi sviluppino fino alla piena misura della santità, a cui tutti siamo chiamati.3. Vogliamo oggi affidarti il futuro che ci attende, chiedendoti d’accompagnarci nel nostrocammino. Siamo uomini e donne di un’epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca di

contraddizioni. L’umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza: può fare di questomondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie. Ha acquistato straordinarie capacitàd‟intervento sulle sorgenti stesse della vita: può usarne per il bene, dentro l’alveo della leggemorale, o può cedere all’orgoglio miope di una scienza che non accetta confini, fino acalpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano. Oggi come mai nel passato, l’umanitàè a un bivio. E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel tuo figlioGesù.4. Per questo, Madre, come l’Apostolo Giovanni, noi vogliamo prenderti nella nostra casa (cfr. Gv 19,27), per imparare da Te a conformarci al tuo Figlio.“Donna, ecco i tuoi figli!”.Siamo qui, davanti a Te, per affidare alla tua premura maternanoi stessi, la Chiesa, il mondo intero. Implora per noi il Figlio tuo diletto, perché ci doniin abbondanza lo Spirito Santo, lo Spirito di Verità che è sorgente di vita. Accoglilo per noi e con noi, come nella prima comunità di Gerusalemme, stretta intorno a Te nel giornodi Pentecoste (cfr. At 1,14). Lo Spirito apra i cuori alla giustizia e all’amore , induca le

 persone e le nazioni alla reciproca comprensione e ad una ferma volontà di Pace. Ti affidiamo tutti gli uomini, a cominciare dai più deboli: i bimbi non ancora venuti alla luce e quelli nati incondizioni di povertà e di sofferenza, i giovani alla ricerca di senso, le persone prive di lavoro equelle provate dalla fame e dalla malattia. Ti affidiamo le famiglie dissestate, gli anziani privi diassistenza e quanti sono soli di sperati.5. O Madre, che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del mondo, assisti i tuoi figli nellequotidiane prove che la vita riserva a ciascuno e fà che, grazie all‟impegno di tutti, le tenebre non

 prevalgano sulla luce. A Te, Aurora della Salvezza, consegniamo il nostro cammino nel nuovo Millennio, perché sotto la tua guida tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo ed unicoSalvatore, che regna col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

Page 113: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 113/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

113113 Documenti del supplizio di Petrus Romanus 

 A  Papa Giovanni Paolo II nel 40° anniversario della dichiarazione dei diritti umani

In occasione di questo fausto anniversario, desidero rivolgermi al Vescovo di Roma,rappresentante di Cristo tra i fratelli e Presidente del Collegio dei Vescovi, perché sono

uno di loro e sento le mie responsabilità nella missione di Cristo poiché non ho rinunciatoallo Spirito, né alla Grazia che mi fu donata con l'imposizione delle mani. La miapreoccupazione si riferisce a due argomenti:

1) La Chiesa Cattolica è in colpa davanti al mondo. Nonostante quanto dichiarato nel ConcilioVaticano II, continua a essere dominatrice della Comunità degli uomini e non al suo servizio.   IlPapa non ha cessato di esortare il mondo e di denunciare la violazione dei Diritti Umani ovunque.  E' indubbiamente merito della Chiesa e adempimento della sua missione terrena. Ma non èmeno certo che la Chiesa, sia la Gerarchia che il Popolo di Dio, non è intenta alla promozioneeffettiva di tali Diritti. Non di rado l'Istituzione Ecclesiastica convive pacificamente con regimi cheli disconoscono sistematicamente e tollera situazioni in cui sono orribilmente calpestati, in

  particolare in Nazioni e regimi che si dicono cattolici o cristiani. In questi casi il silenzio ol'assenza di una protesta significativa si trasformano in complicità. L'opinione pubblica sipersuade allora che alla Gerarchia interessa più la salvaguardia dei suoi privilegi nellasocietà che l'ingiustizia che soffre Cristo nel membri del suo Corpo Mistico. Sembra che laChiesa tema di più la persecuzione contro di se stessa e il perdere i suoi privilegi, piuttosto che lanuova crocifissione di Cristo nell'uomo, che appartenga o meno al suo gregge. 

2) Ritengo inoltre che la Chiesa sia in colpa perché essa stessa, molto frequentemente,non riconosce i diritti umani e non li rispetta nella sua stessa struttura. Saranno sufficientialcuni esempi. Nella pratica, la Chiesa discrimina chierici e laici. Pone questi ultimi in condizionedi inferiorità - specialmente le donne - come si trattasse di qualità inferiore o di cristiani dicondizione subalterna.  Non è raro che il costume o particolari decisioni ecclesiastiche collochinol'onore e il buon nome della istituzione al di sopra della verità e della dignità delle persone. Questeultime vengono spesso obbligate a mantenere un silenzio obbrobrioso e ad occultare laverità. Il sistema dell'occultamento e del silenzio è un vecchio costume ecclesiastico che ilmondo moderno non accetta. In definitiva si privilegiano la legge e la struttura giuridicarispetto a valori e decisioni personali, in tal modo si fa violenza alle coscienze e le sisottomettono ad un giogo che non si adatta alla libertà del Vangelo e ai Decreti Conciliari.Un esempio concreto della supremazia della legge sulla coscienza è la norma del Celibatoobbligatorio dei chierici. Essa annulla un Diritto Umano fondamentale e pone spessosacerdoti di buona volontà in uno stato di tortura morale. Per quante promesse ilcandidato abbia firmato, tale obbligo non si sostiene in se stesso se non si posseggono, o seesso va contro, le condizioni morali o psicologiche per assumerlo. In tali circostanze cessal'obbligo della legge, come sostiene unanimemente la dottrina morale cattolica.

In particolare, si deve affermare che l'obbligo della legge del Celibato dei Chierici cessa quando èd'impedimento ad un bene maggiore, quale una migliore realizzazione o una maggiore pienezzaumana, come quelle che possono dare l'amore coniugale e la famiglia. I sacerdoti che sollecitano ladispensa ecclesiastica, nonostante si sottomettano al giogo canonico, sono trattati in modovessatorio, come se fossero rei. Si tarda a dar loro una risposta -e anche questa è una ingiustizia- equando finalmente la si concede loro, rimangono "segnati" davanti alla comunità e emarginati dalla

 pienezza della vita ecclesiale.Autori sicuri hanno anche fatto notare l'ingiustizia che si commette contro la Comunità

cattolica con il privarla dei Pastori necessari per il suo benessere, per colpa di questa legge.Segnalo, solo, senza insistervi, questo aspetto, in quanto si tratta di una ingiustizia intraecclesiale, e non di una ingiustizia di ordine specificatamente umano.

Page 114: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 114/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

114Saluto il Papa Giovanni Paolo II, con rispetto filiale e fraterno Jeronimo José Podestà -

Vescovo emerito di Avellaneda. Testo tratto da "Sulla Strada" del 1 marzo 1989

Segreteria di Stato di Sua Santitàdal Vaticano: 15 novembre 1965Reverendo Padre Pietro S.J.

ho il piacere di comunicarle che il Santo Padre Si è degnato di nominarLa ViceAssistente Ecclesiastico Centrale dell'A.S.C.I. per il triennio 1965-68.Nel formulare fervidi voti di fruttuoso lavoro in un campo tanto importante, profitto

dell'occasione per confermarmi con sensi di religioso ossequio.Di Vostra Paternità Rev.dadev.mo nel Signore A.G. Card. Cicognani

Dalla Residenza del Gesù:

Roma 14 luglio 1969MR. Padre nostro Generale,ho avuto già la consolazione di parlare con Lei in Curia per quasi mezz'ora a

proposito del P. Federici Provinciale e di Mons. Cunial Vicegerente. Mi ci volle undiscreto coraggio, ma Lei mi aprì il cuore, anche se mi fece capire che era megliosopportare e cedere (questione degli Esploratori Cattolici Italiani). Ma allora si trattavaprevalentemente di affari miei personali e di una mia nomina da parte della S. Sede.Stavolta il coraggio non mi difetta davvero, perché è tutta la Provincia Romana che habisogno di aiuto. So d'altronde che Ella approva che Le si parli con tutta franchezza,anche se ha tutto il diritto di fare di quello che Le si dice il conto che crede. Io sonopronto a subire tutte le conseguenze di quello che affermo. Per il P. Maffeo io sono giàinfermo di mente, ma non ho avuto modo di ottenere da lui uno psichiatra, "perchè la tuamalattia - a suo dire - non è percepibile dai medici".

Padre, la nostra Provincia Romana ha bisogno di un minimo di ordine. Il P.Provinciale Maffeo è dolce, è buono (con chi non strilla troppo ed è disposto a farsi

mettere sotto i piedi di tutti; con chi strilla moltissimo, oltre misura, e vuole mettersi tuttisotto i piedi), ma non con chi cerca di ragionare e desidera sinceramente un pochino dienergia e di giustizia. Questi è una persona che ―pianta grane ai Superiori e perciò non èun buon Religioso".

Faccio notare che ancora, quando il P. Maffeo era Rettore del Massimo egli eradefinito "un debole" in Curia Generalizia. E lo abbiamo avuto Provinciale! Abbiamol'impressione che tanti uomini capacissimi della Provincia Romana siano stati mesi daparte volutamente. Lo stesso P. Maffeo mi ha detto che non esistono in Provincia uominicapaci e che gli uomini sono peggio delle "mele guaste", di cui si può buttar via unaparte, cosa che non si può fare con un essere umano, che è indivisibile.

Ora io intendo parlare a nome di tutte le "mele guaste" della Provincia. In CuriaGeneralizia si ha la stessa convinzione? Se è così, intendo fare ogni sforzo perchè sia

corretta. Posso indicare degli uomini di valore.Non che sia una fatalità inevitabile, ma è un fatto che ogni prepotente ha in Provinciadiritto di vita e di morte. Son pronto a fare nomi e cognomi e a raccontare fatti di cui sonotestimone oculare. Sarebbe troppo lungo scriverli tutti: mi limito qui a quelli macroscopici.

Si è mai domandato, Padre, come sia morto il P. Gildo Masaro? Io lo so: per laprepotenza del P. Federici e per la debolezza del P. Maffeo. Quel povero Fratello era unostraccio di salute: con un polmone solo, una spalla di sughero, aveva bisogno di esseretenuto nell'ovatta. Svolgeva mansioni di sarto, vita dunque molto regolata e sedentaria.Ma aveva la patente, cosa utilissima per il P. Federici trasferito a Galloro, e semprebisognoso di un vistoso entourage ai suoi ordini. Il Fratello cominciò a far notare che lasua salute era precaria, che la sua vita era legata a un filo... Fu trattato da disubbidiente,da persona amante dei comodi. Andò a Galloro, ma ci disse che andava a morire. Tra

l'altro lo fecero sacrestano. Io che ero stato suo Ministro dieci anni fa sapevo che nonbisognava toccarlo; il P. Ma o, Consultore di Provincia per 6 anni e diventato Provinciale,mi ha risposto che lui non sapeva niente. Padre Generale, quel Fratello è morto inpochissimi giorni a Galloro a causa del freddo, dopo di che in casa è stato messo il

Page 115: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 115/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

115115riscaldamento. Questo fatto, messo fuori, avrebbe provocato uno scandalo e una inchiestadella magistratura. Io lo dico a Lei che è nostro Padre, perchè nessuno ne parla più.

Il P. Maffeo credette opportuno allontanarmi dal Massimo (dove avevo assunto tantilavori per compiacerlo) perchè "avevo troppo da fare" (sic!) e mi fece sostituire presso isuoi esploratori dal P. Zannoni. lo che ero anche Assistente Nazionale degli Scouts gli fecinotare che non ero contento della scelta, perchè quel Padre giocava volentieri con iragazzi, ma non era adatto come Assistente. Non ci fu verso, perchè P. Zannoni era

protetto dal potentissimo Padre Ambrosetti, prepotentissimo Economo del Massimo, checomandava il Rettore con le urla (e che sanava e sana le finanze aumentando le rette finoalle stelle). Ebbene: mentre il P. Zannoni, la scorsa estate, era occupato in altre faccende,senza pensare che i ragazzi erano totalmente sotto la stia responsabilità ( dato che il suo

 giovanissimo capo era a Roma a far gli esami), un suo ragazzino è precipitato da un albero dalla  altezza di undici metri ed è morto. E il P. Maffeo mi viene a dire che si spera di potercelacavare senza danni presso la giustizia. Io, al solito, ho taciuto, ma non taccio con Lei. Io souna cosa sola: quando ero con i ragazzi del Massimo sapevo di essere l'unico vero responsabile

 presso i genitori, che affidavano i loro figli ai Padri e non agli "sbarbatelli Capi". Una volta-d'autorità- feci gettar via venti chili di carne che aveva cominciato a guastarsi (aveva ivermi), nonostante le rimostranze dei Capi che l'avevano pagata un capitale...

Ripeto che ho altro da dire e che mi metto a disposizione. Per ora vorrei aggiungere

che ho sentito dire che si vuole fare Rettore di Anagni un Padre, che, sotto l'apparenzabonaria, è un prepotente di prim'ordine. Basti dire che il P. Velletrani, dopo unmaltrattamento da bestia e non da uomo, fece cacciar via dal Gesù un santo e mitesacrestano, il F. Marcilli, il quale ubbidì e non fece parola. Ma parlo io per la causa deideboli e degli indifesi.

Non parliamo poi delle idee. Ognuno può sbandierare la propria, purchè sia conenergia e convinzione. Ci sono da noi fautori del divorzio, del comunismo, della moglieai preti, e della fine dello stato religioso. Nessuno dice niente, nessuno scrive niente. E iben pensanti parlano del problema delle vocazioni: in quale bolgia vogliamo farpiombare i poveri giovani?

Con tanta fiducia nella Sua comprensionePetrus.

Curia Praepositi GeneralisSocietatis lesusRoma, 18 agosto 1969Reverendo e caro in Xto. Padre,Ho ricevuto la Sua lettera del 14 luglio u.s. e La ringrazio per la filiale confidenza e

fiducia con cui mi apre il Suo animo addolorato, e per le notizie che in essa mi comunica.Tutto quanto arriva quà viene tenuto nel debito conto... solo che non tutti danno la

stessa interpretazione a fatti e persone, e quindi non si può sempre agire secondo leindicazioni avute, in un determinato senso.

Vorrei però, d'altra parte, che anche Lei, sia pure con la debita delicatezza, facciasentire la sua voce agli altri Superiori, come ha fatto con me, portando fatti concreti e

considerazioni oggettive. Di qui deve nascere quel vero dialogo con tutti, dal qualedevono provenire vantaggi a tutti.

In unione di ss. SS. SonoSuo affezionatissimonel SignorePietro Arrupe, S.J.Preposito Generale.

Alla Congregazione Provinciale di Roma:Mosso dagli interrogativi di diversi Padri e Fratelli, domando alla Congregazione di

voler accertare eventuali responsabilità nella morte del P. Gildo Masaro, chiamato acompiere una ubbidienza impossibile dato il suo disastroso stato di salute, che nonpoteva essere ignorato dal Superiori. Prego di non voler considerare questa richiesta

come particolare, essendo necessario rendere a molti la fiducia nella giustizia, senza laquale è vano parlare di carità e di rinnovamento della nostra Compagnia.

Petrus

Page 116: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 116/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

116Attesto che il Masaro mi confidò di aver fatto serie difficoltà al suo allontanamento

dal sedentario lavoro di sartoria, ma di aver dovuto cedere per non essere ulteriormentetacciato di disubbidienza. A un Fratello (di cui posso fare il nome) E Masaro disse cheandava a morire. Unica opzione possibile per lui: Anagni (portineria) o Galloro(sacrestano), case una più fredda dell'altra, lavori che soltanto uno che non sapesse nulladi lui poteva affidargli. All'inizio si parlò di Firenze, città tra le più fredde.

Roma, 3 febbraio 1970

Petrus

Al Santo Padre: Paolo VIRoma 12 marzo 1970Beatissimo Padre,ben comprendendo quanto il Suo cuore debba essere addolorato in questi giorni in

cui alcuni miei confratelli manifestano opinioni meno consone alla dottrina, e soprattuttoali azione pratica della Chiesa in questo delicato momento, confermo tutto il mioattaccamento alle direttive della S. Sede, assicurando che la stragrande maggioranza deiPadri Gesuiti è sempre al servizio incondizionato del Romano Pontefice. Io posso parlarecon più sicura cognizione di causa della Assistenza d'Italia, le cui* opinioni mi simanifestano attraverso la corrispondenza che mi giunge quale redattore delle "Notizie"

dei Gesuiti italiani. Tutti o quasi sentiamo il bisogno di contarci, di stringerci spalla aspalla per fare argine all'azione di altri che, pur essendo in pochi, fanno molto fragore eguastano quel bene che con pazienza e silenziosa dedizione si va facendo tra le anime.Ma non siamo concordi nell'azione: c'è chi vorrebbe far sentire la sua voce, c'è chi teme diaumentare la confusione e le polemiche. E' certo però che i nostri giovani, religiosi o laici,restano disorientati, scandalizzati forse, perchè non sanno certamente ridurre i fenomeniche li sconcertano alle loro giuste proporzioni.

Comandi il S. Padre e noi obbediremo. Ci dica se è opportuna una fioritura diiniziative in contrario alle imprudenti iniziative di pochi, o se invece è più saggioignorare quanto si va scrivendo sui giornali o sussurrando per le strade. Ma io vedo chela macchia d'olio si allarga, che i buoni non sanno più giudicare rettamente, che i ragazziapprofittano del dissenso tra i preti per foggiarsi una coscienza a modo loro, passando da

questioni ancora in parte discutibili a questioni che toccano l'intera vita cristiana. Spessonoi non sappiamo cosa pensare della delicatezza con la quale i nostri Superiori religiosicercano di trattare chi sbaglia. Forse l'intervento dovrebbe essere più energico perincoraggiare chi è ancora nella verità, anche se approviamo le industrie della carità. Certonon è venuta meno in noi l'energia per operare grandi cose, ma ci sentiamo un po'comedegli sbandati: abbiamo bisogno di direttive sicure da chi immediatamente ci sovrasta. Ioagisco isolatamente, combatto come posso con tutto il coraggio, ma non ho Superioridecisi come me, mi sembra anzi di non averne affatto. Essi esortano alla prudenza chiagisce bene e non dicono nulla a chi agisce male. Personalmente ritengo che in questomomento bisognerebbe chiamare a raccolta i benpensanti in una Lega dell'equilibrio: lagran massa dei cristiani è stufa delle intemperanze sia di destra che di sinistra, ma habisogno di capitani, di organizzatori. Le strutture attuali scivolano a sinistra: occorre

scrivere, propagandare in senso più giusto.Il S. Padre ci dica una parola autorevole.Della Santità Sua dev.mo servo.Petrus

Segreteria di Statodal Vaticano, 7 maggio 1970Reverendo Padre,Il Sommo Pontefice ha preso visione della lettera del 12 marzo scorso, con la quale la

Paternità Vostra Reverenda manifestava profondo rincrescimento per alcune prese diposizione di qualche suo confratello.

Il Santo Padre desidera farLe giungere, per mio tramite, l'espressione del Suo grato

compiacimento per i propositi di sincera devozione alle Sue direttive, mentre auspicasulla sua attività sacerdotale in mezzo al giovani copiosi doni celesti.

Page 117: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 117/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

117117Come segno della Sua benevolenza Sua Santità le imparte di cuore la propiziatrice

Apostolica Benedizione, che estende altresì a tutte le persone care.Profitto della circostanza per professarmi con sensi di religioso ossequio.della Paternità Vostra Reverendissimadev.mo nel Signore(G. Benelli, Sost.).

Al P. Delegato per gli studentati d'Italia (P. Castelli)Roma 15 marzo 1970Rev.do Padre,immagino abbia saputo che allo scolasticato stavano raccogliendo adesioni ad una

lettera, ispirata da P. Tafuri, da inviare al "Messaggero" (tema: libertà religiosa contro lapolitica Vaticana). Ottenute 30 firme - tra biennisti e scolastici - cercavano anche la mia.

Io ho cercato di farli ragionare, ma senza successo, ragion per cui sono stato costrettoad avvisare i Superiori. La lettera è stata fermata. Tutto questo tra l‘altra sera e ierimattina.

Ora io penso che l'aver bloccato una lettera del genere sia ben poca cosa: alloscolasticato c'è una polveriera in procinto di saltare. E non hanno paura di nessuno: "Nonci possono far niente: siamo in troppi".

Da tempo lo andavo dicendo che bisognava fare qualcosa. Per me è stato un grossosbaglio quello di permettere prima la riunione dei Padri con meno di dieci anni disacerdozio, poi . quella degli scolastici, che hanno invitato solo quei Padri che non liavrebbero "ostacolati". E'aumentata di molto la frattura tra i giovani egli anziani. Questiormai non hanno più voce in capitolo e i giovani sono baldanzosi.

Io fui rimproverato a suo tempo dal P. Provinciale per aver inviato il mioincoraggiamento ad ―Apertura". L'ho fatto per aprire un dialogo, per stabilire unaqualche mediazione. E il mio atteggiamento è servito' anche se adesso qualcuno puòaccusarmi di spionaggio o di tradimento. Gli altri invece stanno zitti nel loro splendidoisolamento. Così non può durare. Le idee più azzardate hanno libera circolazione, mentrei moderati debbono tacere per ordine superiore. Quelli più giovani e meno formatiscrivono quello che vogliono, i Padri maturi sono soggetti alla censura e sono pregati- di

evitare la polemica. Tutto questo non è saggio e indica debolezza.Secondo me possiamo e dobbiamo fare qualcosa. Va bene -che "Notizie‖ deve avere

carattere di Ufficialità, ma noi abbiamo bisogno di poter esprimere quello che pensiamo.Non sul Messaggero o sul Tempo, ma su quella carta che resti tra noi. Tanti di noi sonod'accordo che ci sono delle cose che devono cambiare, ma sono anche d'accordo che nondobbiamo fare una rivoluzione, perchè il passato ha ancora qualcosa da insegnarci. Laformazione intellettuale dei nostri giovani ci lascia dei dubbi. Li abbiamo sentiti deriderela "metafisica del P. Dezza", il "giuridismo della Chiesa" -, la "politica Vaticana", etc., manon abbiamo sentito proporci qualche alternativa sostanziosa. "Pluralismo", "libertàreligiosa", "carismi‖, "voce dello Spirito" sono paroloni che galleggiano in un caosmentale che fa paura. La povertà" dei nostri giovani è assai più costosa della nostra, i loroprogetti comunitari rischiano di spaccare la Compagnia in due.

Ora io sono del parere che dobbiamo essere molto giudiziosi e calmi nell'esprimerci,ma qualcosa dobbiamo pur dire. I Superiori tacciono, lascino almeno parlare e Scriverenoi. Ci occorre assolutamente un organo di stampa sul quale accogliere la voce delbuonsenso, che è ancora abbondante in Italia. Nessuno dovrebbe risentirsi se noiescludiamo esplicitamente le opinioni degli estremisti, di destra o di sinistra.

Petrus

Al Padre Ganzi, Assistente d'Italia:Rev.do Padre,Come Dio ha voluto, la lettera che i biennisti e gli scolastici stavano per inviare al

Messaggero è stata fermata. Ma non è stato fermato il loro spirito progressista, (mi hannodetto: "Occorrono mezzi forti, tanto non ci possono fare niente: siamo in troppi!") che

sembra ritenere tutto sbagliato ciò che ha fatto la Compagnia fino ad oggi ed accusaperfino la Chiesa di essere impelagata nella politica e legata alla plutocrazia. Che cosa siintenda sostituire ai "vecchi sistemi‖ non si capisce bene: comunità spontanee,

Page 118: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 118/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

118testimonianze di povertà... Che faranno dei vecchi e dei malati, degli antipatici e di quelli chenon la pensano come noi? La loro povertà risulta poi assai più costosa della nostra (affitti, spese

 più frazionate), il lo, o modo di vivere "come tutti gli altri" non porta che alla constatazione cheessi vogliono la massima libertà d'azione, senza dipendere da nessuno. e ottiene tutt'al più qualchelamentela del vicinato per rumori molesti, come è avvenuto a via Donati. Io, badi bene, sonod'accordo che diverse cose devono cambiare, ma non è possibile accettare tutta questarivoluzione in un momento: è necessario graduare, frenare, imparare ad apprezzare i

tesori che ci vengono dal passato... A mio avviso è stato un grande sbaglio dei Superioripermettere prima un convegno dei Padri con non più di dieci anni di Sacerdozio, e poi ilconvegno degli scolastici, che hanno invitato solo i Padri che non li avrebbero"ostacolati", Tutto questo è servito ad allargare la frattura tra la Compagnia antica e lanuova. Lei dovrebbe sentire: parliamo ormai due linguaggi diversi. Io che ho tentato digettare un ponte con i più giovani mandando una cartolina ad "Apertura" (il giornalinodi Gallarate) mi sono sentito dire dal P. Provinciale che ho aiutato i socialisti: ma questogesto mi è servito per colloquiare con loro e fare una certa opera di mediazione. Certo senon lo avessi fatto non sarei venuto a sapere del loro piano di mandare la lettera al Messaggero. Ora io che li ho frequentati posso dire che questi scolastici non hanno più la formazionedi una volta. Ridono della ―metafisica del P. Dezza", meditano sugli scritti d'oltralpe,disprezzano il "giuridismo" e così via. Difettano di logica, portano argomenti emozionali,

disprezzano l'antico per partito preso. Il pluralismo, la problematica, la libertà religiosa,la carità, il terzo mondo, la pace, l'indipendenza accademica, etc. sono paroloni chegalleggiano nel caos della loro mente, non mai abituata al vaglio e alla classificazionedelle idee. Sono buoni, ma della bontà del selvaggio. Secondo me è stato concesso lorotroppo. E mi si deve credere, perchè io non sono stato certo un pedissequo adoratore deimiei maestri, perchè anch'io ho contestato e perchè non sono poi tanto più anziano diloro. Tutto questo mifa paura: che sarà la Compagnia di domani? E guardi che proprio aipiù pazzi di loro i Superiori concedono la facoltà di organizzare e indottrinare gli altri.Ma non capiscono il danno che fanno? Forse hanno timore di essere presi per retrogradi.Intanto noi continuiamo ad accettare i loro rimproveri per minuzie formali. Ma puòcontinuare così? Occorre costituire un centro benpensante in Compagnia, per equilibraregli eccessi della destre e della sinistra. Bisogna uscire dal silenzio, almeno tra noi, bisogna

scrivere, toglierci dall'isolamento e andare incontro a questi giovani (che trattano solo tradi loro, senza operare una sutura con il passato), se non vogliamo perdere tutto.

Essi scrivono senza censura, noi scriviamo solo notizie "ufficiali". Troviamo il mododi far sentire efficacemente la nostra voce e al più presto.

La saluto devotamente.Petrus

Di seguito la sua rispostaCuria Praepositi GeneralisSocietatis Iesu

Roma, 20 marzo 1970Carissimo Padre

La Sua del 15 corr. mi offre anzitutto la opportunità di poterla vivamente ringraziareancora una volta per il suo prudente intervento che ha permesso di evitare un altrogrosso guaio.

Molte delle sue considerazioni mi trovano pienamente consenziente. Non è peròsempre così facile il trovare in concreto delle misure opportune che, senza estinguere laparte positiva, Impediscano al nuovi esperimenti di "degenerare". Ed è questo il tormentodi tutti i Superiori di oggi.

Tanto più che, per fortuna, non tutti e non dappertutto "i giovani" sono così; parecchisanno servirsi bene delle "nuove libertà".

Comunque sarà certo sempre gradito qualunque pratico suggerimento che possaaiutare a superare il difficile momento che la Provvidenza ci fa vivere.

Sono lieto di questa occasione per poterLe anticipare anche i più cordiali fraterni

auguri di Buone Feste Pasquali.Suo in Xto aff.moIgino M. Ganzi, S.I.

Page 119: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 119/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

119119 Roma, 21 gennaio 1971Al Rev.ndo Padre Generale, Pedro Arrupe S.I.Lettera d'ufficio del consultore Petrus, Ministro della Casa.Rev.do in C.to Padre, P.C.Le significo quanto ho potuto notare dall'inizio del mio incarico (15 sett. '70).C'è vera carità fraterna tra tutti. Il P. Rettore ne dà l'esempio con la sua signorile delicatezza.

E' un piacere collaborare con lui e vederlo contento, almeno sul piano pratico.Si nota una spiritualità comunitaria incentrata nel Sacrificio della Messa, che si

celebra ad ore diverse per gruppi distinti. Non si accetta però dai "teologi" una preghieraquotidiana che raccolga insieme tutta la comunità: viene giudicata una forma dicostrizione. La benedizione eucaristica non piace. Sembra manchi il concetto diadorazione eucaristica. Le visite al SS.mo sono rarissime.

La facoltà di uscire fino a mezzanotte et ultra comporta abusi di frequenza. Di conseguenzaalcuni si abituano ad alzarsi assai tardi e a trascurare la preghiera e la scuola.

Si ha più il senso dell'albergo o dell'ostello per la gioventù che della casa religiosa. Sichiacchiera e si fuma dovunque e in ogni tempo, in abiti eleganti o in trasandatissimiabbigliamenti: c'è un incremento nella vegetazione di barbe, di 'favoriti", etc. Le spese peril vestiario, il tabacco, il cinema sono notevoli. Al tempo stesso i "teologi" parlano molto

di povertà e contestano le iniziative atte a rendere la permanenza in casa piùdesiderabile. Alcuni si ergono a protettori dei domestici, i quali ne approfittano per nonlavorare e creare i . mbarazzi al Rettore o al Ministro. Un caso tipico: la testimonianza diun domestico, di due donne e di due Nostri, nonchè le bugie al Rettore e al Ministro, nonsono valse a convincere la Consulta della necessità di licenziare un portiere, reo di atti di'libidine con una donna i . n una saletta per ricevere (al che il sottoscritto ha assunto versoil colpevole un atteggiamento significativo che lo ha indotto a licenziarsi).

Ma quello che maggiormente preoccupa sono le idee. E' evidente una formazionefilosofica molto insufficiente, specialmente tra gli italiani (che parlano di più). Manca lametafisica e allora si resta nel vago, nel relativo. Si vede che si leggono più i giornali che ilibri. Si deride la legge naturale, il diritto (―giuridismo insulso‖), ci si appella alla moraledella situazione e alla dinamica dell'essere e dell'amore per spazzare una "norma

oggettiva nata dal positivismo", si afferma che la morale ecclesiastica è destinata acambiare, come è stata cambiata dopo il Concilio. Non so quanti siano a pensare così: ione ho uditi parecchi, troppi. E so benissimo che molta colpa di ciò va attribuita aiProfessori della Gregoriana. Un giorno affrontai il P. Fuchs e gli dissi che ai nostri tempiinsegnava in modo diverso. Mi rispose che poteva aver cambiato idea. Replicai che alloradimostrava la verità di quanto asseriva, ora non più. Non seppe rispondermi. Io sonomolto angosciato perchè alcuni di quelli che parlano così sono già sacerdoti e asserisconodi insegnare ai fedeli a rimettersi alla loro coscienza privata, distruggendo le encicliche ela morale coniugale, svuotano il matrimonio e infangano le relazioni tra i fidanzati... E'spaventoso poi notare -attraverso il ministero le conseguenze di questo modo di pensare.Prima mi illudevo che queste affermazioni restassero sulle tavole rotonde dei teologi, orasento - a scuola e nel confessionale, nelle case e per la strada - che questi preti non

tacciono e vanno rovinando le anime. Conosco dei giovani ed anche dei non giovani chesono rimasti scandalizzati e rovinati da queste idee e non vogliono darmi più retta,convinti che un prete valga l'altro. Credo che sia passato il momento della contestazioneviolenta, ma ora siamo in una fase molto più grave: il fuoco cova sotto la cenere e sidiffonde orizzontalmente. Dico francamente che non so quale speranza di fraternità oquale altro valore da acquisire possa compensare la rovina attuale o imminente di tanteanime. Occorre una netta distinzione tra la verità e l'errore, quando la verità sia garantitadall'insegnamento perenne della Chiesa. Un nostro teologo ha contestato in CappellaDomestica il Dogma della Immacolata Concezione, affermando - nell'omelia partecipata -che ora di relegarlo tra i miti. Quello che è tragico è che ben pochi ne siano rimastiaddolorati. Il teologo celebrante si è rammaricato che di una cosa di così scarsaimportanza fosse stato informato il Rettore. E nella Consulta si è scaricata ogni

responsabilità sul Provinciale Belga che vorrebbe invece basarsi su di noi perl'Ordinazione. Si deve, o non si deve dire un netto no in questi casi?

Page 120: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 120/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

120In conclusione io sento una viva ripugnanza della mia coscienza a collaborare in qualche

modo ad una formazione che non è formazione alla vita sacerdotale e religiosa, ma ne è spesso lacontraffazione. Vedo benissimo che si segue una moda, non la ragione o la fede.

 Avverto benissimo che nella stessa liturgia si sono seguiti addirittura degli entusiasmi effimeri, già contraddetti. Tutto questo mette in ridicolo noi che concediamo ai capricci dei bambini.Io cerco di non interrompere il dialogo con gli scolastici, perchè in definitiva sonointelligenti e buoni, e non li reputo formalmente colpevoli, ma comprendo che la

soluzione deve essere più in alto, ed assolutamente urgente.In campo politico l'orientamento è a sinistra. Si afferma che il comunismo può essere unottimo alleato per battere il sistema borghese. Qualcuno dice perfino che il suo avventonon farebbe paura. Diversi parlano di pacifismo ad oltranza e condannano la ―legittimadifesa‖. Quanto allo Stato, laicismo assoluto e potere sul matrimonio.  

In definitiva non sono cambiate le idee che l'anno scorso io impedii che fosseropubblicate dagli scolastici in una lettera al "Messaggero".

Dev.mo Petrus

Da buon religioso, io Vice Rettore del Collegio internazionale, sottoposiall'approvazione del mio Rettore, Padre Francis Fúrlong, la bozza di lettera seguente,diretta al Cardinal Angelo Dell'Acqua, Vicario di Roma. Il Rettore, paventando una

ispezione che poteva farlo saltare, mi fece cancellare le due righe che riguardano le nostre"macchie". Esse dicevano, come si può intravedere dall'originale:

"Non esito a dire che i nostri stessi studenti di teologia sono in parte contaminati daqueste e da altre idee errate".

Ma il Padre Furlong, che pure era Professore di Morale alla Università Gregoriana,invece di provvedere ai casi nostri, finì col licenziare e far allontanare il vice rettore chevedeva troppo, e che non dava il suo benestare alla Sacra Ordinazione di studentichiaramente eretici.

Alla Chiesa è lecito vedere i peccati degli altri, ma doveroso nascondere i propri.Quando i Papi -con la debita prudenza, e occultando le responsabilità dei SuperioriReligiosi Maggiori- si decideranno ad intervenire, sarà troppo tardi per i gesuiti e per leanime loro affidate. L'unico disposto a fare qualcosa sarà il Cardinal Dell'Acqua, da me

avvisato, ma morirà troppo presto. Mistero della Provvidenza, che permetterà la morteperfino di Papa Luciani.

Collegio Internazionale del "Gesù"Roma 10 aprile 1971Eminenza Reverendissima,con molto dolore debbo avvisarLa che diversi giovani e ragazze hanno sentito da

confessori di Roma che la Chiesa ha aggiornato la sua morale nel campo del VIComandamento, che il matrimonio aggiunge un semplice Sí a un amore già esistente econ tutti i diritti di manifestarsi integralmente, che bisogna seguire la propria coscienza eandare a fare la Comunione senza tanti scrupoli.

Se sifosse trattato di un caso isolato avrei esortato alla denuncia. Allargandosi

iljenomeno, ritengo che l'Autorità Ecclesiastica debba intervenire con una azione a vastoraggio, perché la nostra gioventù - già duramente messa alla prova da tante seduzioniinterne ed esterne - non debba essere rovinata da falsi pastori autentici corruttori dicoscienze.

Non sarà certamente nascosto all'Eminenza Vostra che i Sacerdoti egli studentileggono facilmente ipotesi azzardate su rivistole pseudo-teologicke che circolano tra noi eci informano degli ultimi elucubrati dei pensatori nostrani e d'oltralpe. A questesciocchezze una notevole fantasia appoggiata a una paurosa impreparazione teologicaaggiunge deduzioni assolutamente gratuite.

E' chiaro che il nostro schierarsi all'opposizione non è sufficiente, se non si provvedepiù in alto.

Sempre a Stia disposizione per una azione concreta, La saluto devotametne e Le

auguro Buona Pasqua.Petrus S.I.Ministro del Collegio.

Page 121: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 121/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

121121Vicariato di Roma

Roma, 30 aprile 1971Reverendo Padre,ho letto attentamente il Suo foglio del 10 aprile u.s. e non Le nascondo l'amarezza

provata.La ringrazio, Rev.mo Padre, di aver voluto mettermene al corrente: tengo ad

assicurarLa che farò oggetto di attento esame la sua segnalazione.

Con sensi di religiosa stima, mi creda.Angelo dell'Acqua.

Il Cardinale Angelo Dell'Acquaporge distinti saluti al Reverendo Petrus S.J. e, nell'apprezzare assai le sue cordiali

espressioni di fervida adesione al recente intervento del sottoscritto al Sinodo deiVescovi, desidera fargli giungere il suo commosso ringraziamento, associandosi alle suedevote preghiere al Signore per la sempre crescente spiritualità dei suoi sacerdoti.

Benedicendo e beneaugurando, si confermaAngelo dell'AcquaRoma, 16.10.1971

Roma, 27 gennaio 1972Al Rev. Padre Generale Pedro Arrupe S.I.Lettera d'ufficio del consultore Petrus Ministro della CasaRev.do in Xto Padre, PXRispondo dapprima ai quesiti posti nella lettera del 15 nov. u.s.:

1) Obiettivi e priorità apostoliche. Trattandosi di casa di formazione, questi obbiettivisono piuttosto nei desideri e nelle riflessioni comunitarie che nell'azione.2) Vita Comunitaria. La comunità si sente unita in modo particolare nella celebrazioneeucaristica, che purtroppo è veramente comune soltanto una volta alla settimana. Neglialtrigiorni la comunità è frazionata in tre celebrazioni diverse, quando non sono di più.La domenica si fa la benedizione eucaristica, ma non mai una riunione che si ritenga

obbligatoria. Ritengo poi che gli scolastici non abbiano una idea esatta della vitacomunitaria: per loro un teologo che passi lungo tempo in camera a studiare, a riflettere,a pregare, e partecipi meno alle assemblee, alle feste, alle uscite, ai divertimenti, non favita comunitaria. I nostri consultori studenti hanno ritenuto di dover sottoporre a visitapsicologica un loro confratello così ritirato.

Non c'è poi alcun orario, se non per il pranzo. I campanelli suonano, per volontà delRettore, ma per sua stessa volontà hanno valore solo "indicativo", non precettivo. Leuscite di notte non hanno, in pratica, limite di tempo, perckè tutti hanno la chiave. Ingenere non ci sono abusi oltre la mezzanotte, ma in particolare sí. Ma come controllare?Bisogna pur dormire. D'altra parte abbiamo tra i teologi ed i due filosofi dei giovanissimie non so sefaccia bene a tutti questa libertà. Ora cifarebbe sorridere il "mea maximapoenitentia vita communis".- ognuno fa quello che vuole e non esiste altro peso che

quello degli esami e del lavare i piatti. Sono dovuto intervenire per proteggere i piùstudiosi dal chiasso degli altri, i quali non avevano alcuna norma circa il silenzio,neppure di notte.

Pur essendo contrario agli antichi sistemi, reputo la nostra vita comunitariainsufficiente, troppo comoda ed egoistica. Tra le esagerazioni di ieri e quelle di oggioccorre trovare una via mediana. I giovani sono ottimi, ma temo che siamo noi asciuparli.3) Esercizi Spirituali. Questo punto mi pare ben curato. Tutti fanno gli Esercizi e bene.Nessuno lamenta carenze.

Altre questioni che mi sembrano importanti:I) Non sono molto sicuro della fede di tutti. Diversi hanno una problematica su tanti

punti, non delle certezze. Ritengo che questo si debba a difetto di studi filosofici. Nonpossono costruire una teologia senza una sicura filosofia. D'altra parte alla Gregoriana lafilosofa la suppongono, ma a torto. Propongo che prima di iniziare la teologia, la

Page 122: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 122/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

122Gregoriana premetta almeno un breve "ripasso " delle questioni di filosofiaassolutamente necessarie. Meglio rinunciare a qualche corso super erogatorio chedifettare di basi razionali. C'è tra noi chi non sa dimostrare l'esistenza di Dio, ma l'accettasolo per fede, c'è chi non accetta il concetto di "natura" e perciò arriva al relativismomorale... io già manifestai al P. Rettore queste m ie preoccupazioni, ma lui non si allarmòmolto. Ora però anche lui ha cominciato ad accorgersi che c'è un pericolo per la fede.II) I nostri consultori di casa sono troppo giovani. E' giusto sentire cosa pensano i

giovani, ma quando sono in schiacciante maggioranza in una consulta è un disastro. Mipare poi assurdo che debbano trattare degli ordinandi proprio quelli che debbono essereordinati. In definitiva sono in formazione e come possiamo pretendere che abbiano ilgiudizio dei Padri e dei Fratelli formati?

In fede dev.moPetrus S.J.

Pro-memoria consegnato a Monsignor Giovanni Benelli in Segreteria di Stato delVaticano (maggio 1972)

Dopo due lettere informative al R.P. Generale, rimaste senza esito, colloqui conl'Assistente d'Italia, che depreca la situazione, ma non può fare nulla, ho atteso la visita

del P. Delegato per le case internazionali, P. Snoeck. Conclusione.- « Lei non si trova asuo agio in questa casa. Gli studenti sono tutti contenti, mentre Lei solo (con i Fratelli) silamenta. Tutto va bene. Non esiste nessuna crisi. Andiamo verso un periodo in cui nonci saranno più regole, ma solo la voce dello Spirito. L'autorità ecclesiastica deve pensarebene prima di dare un ordine, per rendersi credibile, altrimenti è giusto che le sidisubbidisca ». Queste le affermazioni di un Superiore maggiore, noto in altri momentiper la sua severità.

Io sono entrato nella Compagnia di Gesù nel 1945. Ho accettato le sue Costituzioni eregole, che in seguito ho giudicato bisognose di ritocchi e aggiornamenti, ma non avreimai pensato che si potesse giungere - in un Ordine religioso - al disordine attuale.

Abbiamo tra noi degli autentici rivoluzionari (Comunisti, del "Manifesto",guerriglieri), e il P. Rettore ritiene che si tratti di ―libere scelte politiche". Ma s e non si è

con loro si è « fascistí ».Meno di due anni fa, quando ancora non ero Ministro, riusci' a bloccare una lettera al

Messaggero, firmata dal P. Fabrizio Valletti e da trenta studenti, piena di veleno contro ilVaticano, in appoggio ai Tre Padri della Gregoriana che si erano pronunciati contro ilConcordato aproposito del divorzio (Pin, Diez, Alegria ... ). Ebbi noie dai suddetti, manessuno di loro le ebbe dai Superiori, alcuni dei quali simpatizzano per loro.

P. Valletti è il medesimo che si è trovato allo "Stensen" di Firenze al momento della"tre giornl"dei guerriglieri internazionali (lui che sostiene la necessità dell'invio deiparacadutisti in Vaticano per la fine del potere temporale, che ha aderito al movimento '7nov. '71 " per la riforma delle strutture della Chiesa, etc. Egli è amico della famigliaBerlinguer, e sostiene la necessità di "romperla col sistema capitalistico".

I nostri teologi mancano di basi filosofiche sane. Gli italiani sono indottrinati da due

professori -laici- marxisti, i quali sono, per giunta, persone "rispettabili‖. I Superioriritengono che la cosa serva a "sdrammatizzare" il marxismo. Ma ilfilosofato di Gallarateprepara gente che viene a contestare la teologia. 'Uesistenza di Dio non si può dimostrarecon la ragione; la natura umana è dinamica, non statica, e perciò anche la morale è inmovimento; etc. etc. "

Io non ho il coraggio di mandare i nostri giovani Padri a confessare, perch, è non socosa siano capaci di fare. Due di loro, appena ordinati, hanno detto in una omeliapartecipata che hanno "il buio metafisico in testa", e che non sanno cosa insegnare allagente. Un aiuto-prefetto degli Studi, venuto da Lovanio, sostiene che la teologia non deveessere dommatica, che le uniche verità certe sono che Cristo è morto e risorto per lanostra salvezza, ma non si sa cosa sia la resurrezione e in che consista la salvezza.Tecifiera opposizione alla Ordinazione di un belga che aveva negato, dopo una pubblica

omelia, il dogma della Immacolata con queste precise parole: ―E ' ora difinirla conquestefavole"; ma costui è ancora nell'Ordine. E quello che è grave: nessuno si èmeravigliato, ed io solo ho dovuto sostenerne le ire per la mancata ordinazione.

Page 123: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 123/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

123123Il P. Rettore dice che 'forse scherzano". Poi ammette che c'è un pericolo per la fede.

Poi ancora che lui non c'entra perchè deve fidarsi dei Superiori maggiori.Le ordinazioni sono decise in Consulta di casa, composta dal Rettore, da me e da sei

studenti, gli ordinandi medesimi! E' un assurdo. Un altro è inquieto con me, un italianostavolta, percbè ho espresso le mie riserve su di lui. Abbiamo poi una Assemblea distudenti, che pretende legiferare su tutto. Il Superiore è ridotto a una pura ombra.

Non esiste più alcun orario, né azione comune d'obbligo. Tutti hanno la chiave ed

escono di giorno e di notte senza avvisare e con grande scandalo delle famiglie che licercano al telefono la sera.

Nessuno usa più la veste religiosa o il clergyman. Fumano e spendono a più nonposso in bei vestiti, in lunghi viaggi e comforts. Non c'è nessuna forma di mortificazione.Ma al tempo stesso si critica nella preghiera deifedeli "il lusso della Chiesa, sfruttatricedei poveri". La nostra casa religiosa è peggio di una pensione o di un albergo, perchèognuno vi può fare il comodo suo, è spesato di tutto e può criticare perfino il bilancio.Non si vede che formazione possa dare un simile regime. E' vero che la gran parte deinostri studenti sono buoni, ma noifiniamo per sprecare le loro possibilità. Inoltre essirisentono ancora qualche effetto della passata formazione, ma cosa sarà per quelli cheverranno dopo? Bisogna poi tenere presente che, entrati giovanissimi, essi, come religiosi,sono piuttosto immaturi rispetto ai loro coetanei di fuori, e perciò non possiamo lasciarli

liberi di decidere tutto, senza neppure un consiglio, con la scusa che dobbiamo rispettarela loro personalità. Ora è chiaro che essi sono contenti, ma questo non è un argomentoper dire che tutto va bene. Noi abbiamo delle grosse responsabilità nei loro riguardi.

Una volta che io dovetti avvisare il Card. Vicario di certe idee assolutamenteinammissibili, perchè corruttrici, nei confessori della mia scuola efuori, il P. Rettore nonvolle che io facessi il minimo accenno alle idee nei Nostri, perchè aveva paura di unVisitatore.

Faccio presente che la disciplina si è allentata fin dal tempo del Gentiloni, orasposato, Rettore assai liberale e disponibile. E' vero che il Collegio è passato nelle manidel Generale, ma egli ne è assolutamente entusiasta e ne vuole un modello per gli altri. Etutti guardano a noi, anche quelli di altri Ordini. La cosa è seria.

Voglio sperare che soltanto alcuni si trovino fuori strada nel nostro Collegio, ma è

certo che bisogna intervenire per prevenire mali peggiori e per ristabilire una certadisciplina. Niente è troppo poco per dei religiosi.

Intanto abbiamo già il triste effetto che i nostri studenti, nella quasi totalità,rifuggono dai lavori apostolici.

Petrus

A Monsignor Giovanni BenelliRoma, 12 maggio 1972Eccellenza Reverendissima,Le mando qualche altra notizia a seguito della benevola udienza concessami.

E'quanto mi comunicano testimoni oculari.Gli studenti di teologia di Napoli (Teologato nazionale S.I.), formati tutti a Gallarate

dai due professori marxisti, hanno svolto propaganda comunista, prima delle elezioni,presso gli esterni, e i Superiori lo hanno permesso. Il P. Generale era stato già avvertitodei cattivi effetti dell'insegnamento marxista e, in genere, della insufficiente formazionefilosofica di Gallarate, ma ha risposto di fidarsi del P. Mario Castelli, Delegato per le casedi formazione italiane, il quale permette qualsiasi cosa. Perfino i nostri novizi (aCiampino) godono della più ampia libertà e simpatizzano per l'estrema sinistra. Si hal'impressione che futuri Gesuiti non saranno preparati a predicare il cristianesimo, mapiuttosto alla lotta di classe, come i loro confratelli del Cile, sconfessati di recentedall'autorità ecclesiastica locale come "traditori "della loro missione. Da noi occorre conurgenza riformare Gallarate e Ciampino.

Il P. Perez Garcia, ordinato Sacerdote lo scorso anno dopo gli studi in questoCollegio, ha lasciato la Compagnia. Era tra i leaders di questa casa, come qualcun altro

che, dopo aver dettato legge, ci ha lasciato nella confusione. Io sono convinto che questoavverrà anche a qualcuno dei prossimi ordinati, più sociologi che religiosi, piùindipendenti che ubbidienti. Per questo sarebbe meglio prevenire.

Page 124: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 124/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

124La Superiora delle Orsoline di Via Livorno, mi ha avvertito stamane delle stramberie

di P. Lombardi- Vallauri, divenuto, dopo scarsi studi, grande interpretatore dellacinematografia più scapestrata. E il P. Dall'Olio lo protegge. E il Provinciale non simuove.

Il P. Brugnoli della Gregoriana, dopo la clamorosa adesione al Movim. "7 nov. '71" èrimasto al suo posto e gli è stato dato incarico di indottrinare i nostri buoni fratelli.

Ci aiuti! Petrus

A Monsignor Giovanni BenelliRoma, 28 giugno 1972Eccellenza Reverendissima,Il Padre Provinciale adduce pretesti presso il mio Rettore, per allontanarmi

dall'ufficio e da Roma.Di recente lo avevo avvertito delle sue responsabilità nei riguardi dei nostri studenti,

impreparati nel campo filosofico ad affrontare la teologia, e perciò caduti in autenticheeresie.

Farò, come mio dovere, ogni opposizione ad eventuali disposizioni disciplinariingiuste e perciò contrarie alle nostre Costituzioni, di cui purtroppo oggi nessuno vuolepiù tenere conto.

Mi raccomandi al Signore. Offro le mie pene per la salute della Chiesa.Dev.moPetrus S.J.Ministro

P.S.Dovrei avvertirLa di tante altre cose che non vanno tra noi. Lo farò in un momento piùopportuno. Come vorrei essere veramente utile alla Compagnia e alla Chiesa!

Al Rev.mo Padre GeneraleAll'Assistente d'ItaliaAi PP. Delegati e Provinciali

Roma, 30 giugno 1972Reputo mio dovere segnalare che dalle conversazioni mie con i nostri Scolastici

(specialmente italiani), di questo e di altri Collegi, emergono in loro gravi difetti diformazione filosofica, per i quali risulta vana la successiva formazione teologica. Peramor di chiarezza elenco qui alcuni errori correnti:- L'esistenza di Dio non si dimostra con la ragione, ma si attinge solo per fede o percontatto emozionale;- La natura umana non va concepita come una essenza fissa, non è statica, ma dinamica equindi anche le leggi morali mutano col suo mutare;- Ognuno è libero di professare e di difendere qualsiasi credo politico, anche, esoprattutto, il marxismo ateo;- Il matrimonio aggiunge solo un sì formalistico e giuridico a un amore già esistente ed

operante con pienezza di diritti;- L'uomo è riproduttore cosciente di stesso e non ha leggi che gli vietino mezzianticoncezionali;- Prima dei dodici anni non si è in grado di commettere una colpa grave. I criminali sonosempre dei malati, da curare, non da punire,- Il filosofo deve essere lasciato libero di criticare il "dogmatismo " teologico. La teologianon sopporta gli impacci del magistero;- La verità è solo il risultato di una valutazione comunitaria non, "ádaequatio intellectuset rei".

Come Ministro e Vice Rettore, dovrei preoccuparmi di questioni disciplinari, ancheesse bisognosissime di attenzione da parte dei Superiori maggiori, ma mi sembra

necessario insistere ancora una volta sui pericoli della fede.Da redattore di `Notizie dei Gesuiti" pubblicai il programma filosofico italiano, ma

fui rimproverato dal mio Provinciale, perchè il programma era deficiente, quasi ne fossi

Page 125: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 125/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

125125responsabile io, che piuttosto lo informavo del difetto (e così fu per altre notizie, onde fuistituita... la censura). Ora scongiuro, -in sede privata, mentre altri di diversa opinione,mandano lettere ai giornali (che talvolta sono riuscito a fermare)- i responsabili, di volerconsiderare il pericolo di rendersi corruttori della gioventù. Noi stiamo seguendo lamoda, e neanche l'ultima, ma la penultima, data la lentezza della formazione dei nostri.In altri ambienti si sta riscoprendo S. Tommaso.

Petrus

Segreteria di Statodal Vaticano, il luglio 1972 Rev.do Padre,Ho ricevuto la sua pregiata lettera del 28 giugno scorso che ho ritenuto opportuno

portare a conoscenza di Su a Santità.Mentre La ringrazio della cortese comunicazione, auguro vivamente che la fedeltà

alla Chiesa e alle direttive dei Sommi Pontefici, nel vero spirito della Compagnia, guidicostantemente le sue attività e sempre onori il suo sacerdozio.

Sicuro che Ella vorrà continuare a tener presenti nelle sue preghiere le paterneintenzioni del Vicario di nostro Signore, mi è gradito parteciparLe, a suo spiritualeconforto e incoraggiamento, la propiziatrice Benedizione Apostolica.

Mi valgo della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio.

G. Benelli Sost.Roma, 5 luglio 1972

Al Cardinale Angelo Dell'AcquaVicario di RomaEminenza Reverendissima,mi dispiace di dover accrescere le Sue attuali preoccupazioni parlandole del grave

disagio di noi Gesuiti delle case internazionali romane.Il nuovo P. Delegato per queste case è il P. Andrea Snoeck, della Curia Generalizia.

Professa delle idee assolutamente inammissibili e perniciose. Alle mie osservazioni circala dissoluzione della disciplina domestica e in particolare circa il malcostume dei nostristudenti di andarsene nei cinema pubblici fino a notte tarda senza usare il minimo segno

di vestito religioso, (cose tutte deprecate da Vostra Eminenza e scandalosissime per lagente che ci conosce), risponde che non bisogna ubbidire all'autorità ecclesiastica inqueste sciocchezze, anzi dice che l'autorità ecclesiastica non è più credibile in tante cose.Né accetta il minimo discorso sui gravissimi pericoli per la fede che corrono i nostri stessistudenti per colpa dei loro professori di filosofia e teologia. E' arrivato al punto di direche se non mi trovo a mio agio t . n questa casa, me ne posso anche andare.

Qui si insulta anche l'autorità del S. Padre, si prega "per la Chiesa che succhia ilsangue dei poveri", e nessuno interviene. Io non mando più a confessare i nostri giovaniSacerdoti percbè diversi di loro mi rovinerebbero la gioventù romana. La prego di farmichiamare perché bisognafare con urgenza qualcosa, altrimenti noi gesuiti saremoall'avanguardia dello scandalo. Il P. Generale non mi vuole sentire. Per lui tutto va bene.

Ho già parlato con Mons. Benelli, il quale mi ha raccomandato di tenerlo al corrente

di quanto avviene. E' preoccupatissimo perchè pensa che molti guarderanno ai nostriesempi.

La saluto devotamente in CristoPetrus S.J.Ministro e Vicerettore

il Cardinale Angelo Dell'Acquaossequia il Rev. Pietro S.J., Ministro del Collegio Internazionale del "Gesù‖, in Roma,

e, nel ringraziarlo per avergli voluto segnalare quella grave e delicata situazione, tiene adassicurarlo che se ne è occupato immediatamente.

Nella fiducia che gli sforzi e le preghiere di quanti hanno a cuore l'onore di Dio edella Chiesa, e il vero bene delle anime, varranno ad opporre un'energica diga a tanta

rilassatezza, si conferma con religiosa stimaDev.moAngelo Dell'Acqua. Roma, 11.7.1972

Page 126: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 126/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

126Curia Praepositi GeneralisSocietatis lesu

1l luglio 1972Reverendo in Cristo Padre,Ho ricevuto la Sua lettera del 30 giugno, e La ringrazio molto per quanto mi

comunica, anche se non mi può non addolorare.Le Sue osservazioni saranno tenute presenti e rese note a chi di dovere.

In unione dei Suoi ss. SS.Pietro Arrupe S.J.

Roma, 12 luglio 1972Rev.do Padre Generale,mi confermo nella fiducia in Lei riposta, dato che è stato l'unico Superiore a

rispondere con preoccupazione alla mia lettera.Sappia che per quelle mie affermazioni il P. Snoeck vuole esonerarmi dall'incarico di

Ministro. Infatti non diverso era stato il mio rendiconto a lui, ed egli ha concluso ffin dalmese di aprile) che io non mi trovo a mio agio in questa casa. Conclusione gravissima,non per me che sono poca cosa, ma per la Compagnia che vieneferita nella persona che èchiamata a vigilare sulla disciplina (ed altro) e a riferire ai Superiori. Se avessi avuto di

vista il mio privato interesse, avrei taciuto senz'altro, avendo avuto contezza che il P.Snoeck non gradiva questi discorsi.  Ma ho parlato nel supremo interesse della Chiesa, per laquale esistiamo. Per questo è assurdo che io lasci il mio posto. Tanto pià che il P. Snoeck hamandato una lettera a tutti i Provinciali (almeno d'Italia), nella quale mi dipinge come ilprimo tra i problemi "assillanti" della Delegazione, per cui si rende urgente la miasostituzione con uno "che sia in casa con sufficiente regolarità e abbia le doti, oltre che diEconomo, anche umane e religiose che ispirino confidenza agli scolastici, epossa aiutarlinelle loro difficoltà‖. Io ho sempre goduto della confidenza degli scolastici, prova ne siaquanto sono ri . usci . to a sapere del loro pensiero, che a tutti gli altri sfugge. Sonosempre stato in casa, fuori del tempo dedicato alla scuola, voluta dal P. Rettore, e aidoveri di Economo che ho curato con successo. Del resto il Ministro si vede alleggerito dimolte mansioni, per cui deve soprattutto distribuire soldi per i piaceri degli scolastici.

I quali -sia ben chiaro- non chiedono maggiore libertà, ma una guida sicura esicurezza di dottrina. Quanti di loro si sentono sbandati! Io li capisco benissimo e sapreicome aiutarli davvero, con amore.

Nelle concelebrazioni ho sentito proferire dagli scolastici delle enormi sciocchezze,ma nessuno se ne è mai preoccupato. Ho fatto opposizione in consulta all'ordinazione didue, per eresie, e questi sono venuti a saperlo e ad urlare contro di me. Altro motivo pernon potermi esonerare. Non si cede sulla fede, né si molla chi la difende.

Ora, alle idee del P. Snoeck. Egli ha fatto le seguenti affermazioni a me medesimo, edio per esserne sicuro gliele ho fatte ripetere.

1) Non esiste attualmente nella Chiesa nessuna crisi. E neppure in questa casa. Solo Lei (ei Fratelli) lamenta qualcosa;

2) Andiamo verso un periodo in cui non ci saranno più Regole, ma solo la voce dellospirito (affermazione contraria agli ultimi documenti della Chiesa sulla vita religiosa);3) L'Autorità Ecclesiastica non è credibile in alcuni suoi ordini e quindi non va ubbidita;4) A Dio non interessa affatto quali conclusioni noi trarremo dalle nostre riunionicomunitarie.- per Lui l'una o l'altra è indifferente.

Io sono rimasto allibito (a parte le contraddizioni contenute in queste affermazioni).Quanto a me stesso, io posso avere tutti i difetti del mondo, ma ne devo essere

avvisato. E non può succedere che, all'improvviso, uno che è stato fino all'ultimoringraziato e lodato debba trovarsi colpevole al punto di essere nocivo al Collegio. Cisono ben altre cose che nuocciono a questa casa e sono la nostra indecisione e la nostramancanza di coraggio di vedere in faccia la realtà delle cose. Noi non prepariamo dei

Sacerdoti sicuri per la Chiesa, sia per la disciplina, sia per la fede. In tanto ben pochi degliscolastici desiderano fare apostolato, in questi anni di formazione.

Page 127: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 127/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

127127Padre Generale, la Chiesa si aspetta da noi buon esempio. Tutti gli altri guardano a

noi. Che Dio ci aiuti.Dev.mo in X.toPetrus

Istituto Storico della Compagnia di Gesù Via Penitenzieri 20

Roma, 13 luglio 1972Caro Padre,PXho letto sul "Gesuiti" il Suo intervento. Benissimo: d'accordo su tutto, e più ancora -se

possibile- colla enumerazione finale. Sì, anch'io ero giunto alla conclusione che il puntoerrato è stato aprire al pensiero moderno: e allora le acque entrano senza freno: occorrevainvece continuare a lasciar passare, come finora, severamente filtrato, si che il limacciosorestasse fuori. Disancorati dalla filosofia vera, si è in balia dei flutti e dei venti: ogni 30anni in cerca di una "nuova teologia" secondo la corrente allora preponderante, e, fatta -bene o male - la simbiosi, a prezzo di errori e approssimazioni (v. odierna "cristologia"), ègià ora di cambiarla per non esser "sorpassati". Viva 1'"aggiornamento" perpetuo!("aggiornamento" purchessia, sano o malsano non conta: tutto ciò che è d'oggi è buono,

ipso facto). Ma non è eresia dire che non si può dimostrare razionalmente l'esistenza diDio?...

In DominoM. Colpo Sj.

Il Preposito ProvincialeVia O. Stradella 10Milano, 16.7.1972La ringrazio, caro Padre, della Sua lettera in data 30 giugno. Penso che la nostra crisi

di oggi sia senza dubbio anche crisi di pensiero. Forse non sarà sempre facile trovare unaccordo nel modo di affrontarla. Soprattutto in questo periodo staremo molto attenti aquanto il Padre Generale ci suggerirà in materia, tenendo presente quello che, insieme a

lei, altri avranno scritto.CordialmenteP. Sergio Rendina S.J.

Provincia Torinesedella Congregazione di Gesù 

Torino, 17.7.1972Caro Padre P.C.ho ricevuto la Sua lettera del 30 giugno. La ringrazio, e La prego di chiedere, per noi

che senza volerlo siamo stati chiamati a più gravi responsabilità, al Signore che ci dia lucee fortezza per affrontare questi tempi difficili. Con molta cordialità in Cristo P. Carlo M.Vergnano Provinciale.

A S.E. Rev.ma Mons. Giovanni BenelliRoma, 17 luglio 1972Eccellenza Reverendissima,confortato dalla Benedizione Apostolica e dalle di Lei parole, continuo la mia buona

battaglia. Sono ormai più che convinto dell'importanza di questo caposaldo: da essodipendono gli altri Collegi, non solo di Roma, ma del mondo, perchè il P. Generale se neinteressa di persona o a mezzo del suo Delegato. E il Generale finalmente, è rimastoimpressionato e addolorato (così mi scrive) dell'elenco dettagliato (*) degli erroridottrinali che circolano tra i suoi studenti. Credo che sia rimasto impressionato anchedalle idee del suo Delegato, P. Andrea Snoeck, che io gli ho riportato nella successivalettera e che ho potuto cogliere con esattezza dalle labbra di chi le proferiva, avendogliele

fatte ripetere per non sbagliarmi. Il p. Snoeck, di Lovanio, nella sua visita del lo aprile midisse:

Page 128: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 128/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

1281) Non esiste nessuna crisi, né in casa né nella Chiesa universale;2) Andiamo verso un periodo in cui non ci saranno più Regole per gli Ordini religiosi, masolo la voce dello Spirito (affermaz. contraria agli ultimi documenti della Chiesa sulla vitareligiosa);3) L'Autorità ecclesiastica non è più credibile in alcuni suoi ordini (tipo quelli dell'abitoecclesiastico o clergyman. sul cinema, etc.) e quindi non va ubbidita;4) A Dio non interessa affatto quali conclusioni noi trarremo dalle nostre riunioni

comunitarie. sono affari nostri e Lui non c'entra;5) Lei non si trova bene in questa casa. Qui non ci sono eresie.

E nel suo Memoriale elogiativo il P. Snoeck non ha fatto nessuna parola dei difettidella disciplina che io avevo doverosamente esposto.

Ora al P. Rettore, Francis Furlong, americano. Mi ha chiamato tre giorni fa per dirmiche io me ne debbo andare perchè non sono d'accordo con lui sulla conduzione di questoCollegio. Io gli ho fatto notare che gli ho sempre ubbidito, pur rammentandogligarbatamente e rispettosamente i nostri doveri verso la superiore autorità ecclesiasticache si era già sufficientemente espressa... Ma lui sostiene che io non mi trovo bene inquesta casa, prova ne sia che partecipo poco alle concelebrazioni. Ho risposto che alleconcelebrazioni ho sentito deridere il dogma della Immacolata Concezione, insultare la

Chiesa istituzionale e tante altre sciocchezze, alle quali lui non ha mai badato: per questopreferivo celebrare da solo o in presenza di estranei.

Cosa importante: il P. Furlong ammette che io ho ragione a insistere sulla fede e sulladisciplina, ma ritiene che sia troppo tardi e non si possa tornare indi * 'tro, dato che lui hadato la massima fiducia agli studenti. Io ho cercato di confortarlo, dicendogli che si puòsempre trovare il modo delicato di risolvere tali gravissimi problemi. Per esempiobisognerebbe far leva sui migliori -che mi confidano il loro stesso imbarazzo in questoambiente- perchè prendano coraggio e diano il buon esempio; si potrebbero promuoveredelle sane conversazioni -non se ne fanno- sui problemi pratici della disciplina, intesanon come una oppressi . one, ma come una regola di convivenza civile e religiosa... IlRettore dovrebbe promuovere dei circoli di studio per neutralizzare le eresie checircolano tra noi... Niente da fare: il P. Rettore non ha il minimo coraggio di prendere

iniziative. Eppure una volta era un Superiore molto severo. Quiforse è la spiegazione.Dice di averfatto delle dure esperienze. Ma è chiara la mancanza di equilibrio nel suocomportamento. Cosa avverrà l anno prossimo, con la venuta di un gran numero diAmericani? Perchè sono questi soprattutto che inficiano l'ambiente, che dovrebbe esseredi intonazione romana. Altrimenti a che pro si viene?

Cosa dolorosa: i Superiori tirano fuori delle ingiuste accuse contro di me pernascondere la vera ragione, che il P. Furlong ha finalmente e chiaramente affermato. Maio mi difenderò, convinto che qui non si lotta per la mia persona, ma per unaimpostazione di principio.

Il Signore aiuti la Sua Chiesa e la piccola Compagnia.La saluto con fiducia e, mi permetta, con affetto.Petrus S.J.

(*) di cui le accludo copia.

Curia Praepositi GeneralisSocietatis Iesu

19 luglio 1972Caro Padre PietroLa ringrazio della Sua lettera del 12 luglio e della fiducia che Lei ripone in me.Comprendo il Suo impegno nel supremo interesse della Chiesa e per il vero bene dei

giovani membri della Comunità del Gesù e La ringrazio di cuore per quanto Lei ha fattoper collaborare con i Superiori nel suo incarico di Ministro.

Mi risulta non poco difficile riuscire a concordare le Sue affermazioni sul P. Delegato

con quanto su di lui mi dicono e riferiscono tanti altri, che lodano non solol'atteggiamento mentale, ma anche l'azione direttiva e spirituale, di questo Superiore.

Page 129: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 129/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

129129Per quanto spetta un nuovo suo eventuale lavoro, sono sicuro che Lei lascerà ai

proprí Superiori la piena disponibilità di se stesso, nella certezza che il Signore vorràmanifestarLe, per mezzo di essi, la volontà divina.

Mi raccomando alle Sue preghiere.Dev.mo nel Signore,Pietro Arrupe S.J.

Rev.do Padre Generale,Roma, 20 luglio 1972le mie affermazioni sul P. Delegato Snoeck non sono mie, ma sue, perchè ho riportato

fedelmente le sue stesse parole. Se esse non concordano con quelle dette ad altri o con lesue azioni altrove, io non so. E' certo però che la sua azione direttiva in questo Collegionon è approvata dalla suprema autorità ecclesiastica, la quale non accetta un agiredifforme dalle disposizioni del Vicariato, come mi ha significato. Io ho fatto voto diubbidienza alla Chiesa. Da che parte sta dunque la volontà di Dio? Rev.do PadreGenerale, essendo la questione molto grave, chiedo di essere giudicato nel mio agire, inmodo formale, prima di lasciare il mio posto, dove sono certo di aver compiuto non altroche il mio dovere.

Petrus

Curia Praeposti GeneralisSocietatis lesu

28 luglio 1972Caro Padre Pietro,Lei termina il suo breve biglietto del 20 chiedendo di essere giudicato in modo

formale, prima di lasciare un posto dove è certo di aver compiuto il suo dovere.Vorrei farle notare che la decisione di cambiare un responsabile non comporta di

natura sua un giudizio negativo sulla persona e non costituisce né esplicitamente néimplicitamente una affermazione che egli non ha fatto il suo dovere. Tale decisione puònascere da un complesso giudizio di opportunità, a formare il quale influisconomolteplici considerazioni su diversi piani, ben diverse dalla disistima o da una condanna:

come appunto mi consta essere il suo caso. E come del resto avviene nelle migliaia d'tdestinazioni che in questo periodo occorrono in tutto il nostro ordine.

D'altra parte il governo della Compagnia si attua non "congiudizi formali", ma suuna linea di semplicità e di disponibilità religiosa; in conformità con la quale ognispiegazione schietta, fraterna e umile col competente Superiore è sempre possibile edauspicabile.

Perciò Lei voglia mettersi in questa disposizione di semplice disponibilità al suoiSuperiori immediati.

Ho voluto rispondere al suo biglietto in segno di sincero interessamento al suo caso.Ma è chiaro che esso è di pertinenza dei suoi Superiori immediati, alla cui competenza iointendo lasciarlo.

Assicurandole un particolare ricordo nelle mie preghiere,

Pietro Arrupe S.J.Roma, 25 agosto 1972

Al Cardinale Angelo Dell'AcquaEminenza Reverendissima,Le sono già noto per i miei interventi a favore del rispetto dovuto alle leggi di Dio e

della Chiesa (in particolare delle disposizioni del Vicariato disprezzate in questo Collegiocon grave responsabilità dei Superiori). Purtroppo la mia azione persuasiva non hasortito tra i nostri l'effetto desiderato. I Superiori non hanno nessuna intenzione diritornare indietro dalla eccessiva licenza concessa ai nostri studenti; io sono considerato edichiarato apertamente un elemento scomodo, e perciò mi è stato intimato diabbandonare il mio ufficio e di andarmene lontano da Roma. Il P. Generale, al quale mi

sono appellato, non per conservare ilposto, ma perfrenare questo andazzo che mietedanni soprattutto nel campo della fede, mi ha risposto che non riesce a credere alle mieaccuse contro il suo Delegato che io gli ho dipinto come assertore della indipendenza

Page 130: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 130/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

130dalla Autorità Ecclesiastica, la quale non gli riesce "credibile" Ma non vedo come il P.Generalepossa dubitare delle mie parole, quando ifatti evidenti e lampanti glidimostrano che quel che ho detto è vero. Perciò la sua conferma della mia rimozionedall'ufficio è un grave atto di irriverenza contro l'Autorità del Vicariato e della stessaSanta Sede che aveva lodato le mie iniziative a vantaggio della vera Compagnia e miaveva raccomandato di tenere informata la Segreteria di Stato.

A questo punto io non posso più -in coscienza- rimanere in questa Compagnia che

tradisce in continuazione il suo ideale di servizio della Chiesa: non posso più vivere inquesto dramma interiore, e ho deciso di passare allo stato di Sacerdote secolare, pervivere in pace la mia consacrazione. Tutti i Superiori mi sarebbero ormai avversi e con lapessima formazione dei nostri studenti non si prevede una rapida ripresa dellaCompagnia di Gesù. Mi affiora però alla mente una difficoltà. La Diocesi di Roma, nellaquale sono nato e dove ho svolto la gran parte del mio apostolato, non accoglie di regolagli ex religiosi. Potrebbe l'Eminenza Vostra, in considerazione di quanto io ho cercatodifare per la difesa della Sua autorità, operare una eccezione a mio riguardo? Iocontinuerei a insegnare Religione e Filosofia nelle scuole e collaborerei volentieri con ilclero Parrocchiale, non interrompendo i miei amati studi. Quanto all'abitazione, potreivivere nella mia casa paterna in via dei SS. Quattro n. 35.

Attendo fiducioso una Sua risposta in merito, che sarà tenuta segretissima, nel mio

stesso interesse, durante le pratiche per il mio passaggio, che prevedo sarà ostacolato daiNostri, che non vogliono perdermi, anche se i Superiori mi desiderano lontano dai loroaffari.

Devotamente La saluto e La ringrazio.Petrus S.I.Vicerettore (fino al 15 sett. 1972).

Da "Il Tempo" del 10.10.1973Fermo monito del Papa alla Compagnia di Gesù

il Santo Padre ha inviato una lettera a Padre Arrupe richiamando ad una più attentaconsiderazione alcuni esponenti dell'Ordine che mostrano una eccessiva indipendenza.

In una lettera al Padre Pedro Arrupe, Preposito generale dei gesuiti, il Pontefice ha

richiamato l'Ordine di Sant'Ignazio da Loyola alla disciplina - all'austerità di vita -all'osservanza dei vot4 soprattutto quello dell'ubbidienza. E'doveroso chiarire chel'ammonimento severo non va a tutta la Compagnia di Gesù, ma a quegli strati di essaappariscenti e rumorosi, che si dedicano alla vita mondana o a pettegolezzi, e manovre inseno alla Chiesa, tentando di scalzarne l'autorità in contrasto con le regole del loroFondatore.

Nella sua missiva al Padre Arrupe, Paolo VI scrivefra l'altro: "Il Concilio non havoluto esperimenti pericolosi che conducono all'abbandono dei valori primari della vitaconsacrata a Dio, la quale implica la rinuncia al mondo e prescrive che il religioso vivasolo per Dio e per l'edificazione della Chiesa". Dopo questo accenno chiarissimo aglielementi sovvertitori nei ranghi dei gesuiti, il Papa ha ribadito che compito primo di unmembro della Compagnia di Gesù deve essere quello di confrontare ad ogni passo il

proprio modo di vivere con il Vangelo.Per quello che riguarda le strutture dell'Ordine, il Pontefice ha, si può dire, proibito

che venga adottata una modifica delle regole dell'Ordine - patrocinata da gesuitiprogressisti - secondo la quale il generale dei gesuiti non deterrebbe più la sua carica avita, come prescrisse Sant'Ignazio - ma per un periodo di tempo che alcuni vorrebberolimitato al compimento del 75 anno di età, altri invece a dodici anni, ed altri ancora a solisei anni.

Senza mezzi termini, il Papa dice nella sua lettera al Preposito generale: ―Incertisettori della Compagnia di Gesù sono apparse in questi anni alcune tendenze di ordinedisciplinare che - sefavorite -porterebbero a cambiamenti molto gravi e forse irrimediabilinella struttura stessa dell'Ordine. Noi vi manifestiamo il nostro desiderio - anzi vogliamodire la nostra volontà - che la Compagnia nell'adattare la sua vita e il suo apostolato alle

condizioni e ai bisogni del nostro tempo. lo faccia in modo che confermi chiaramente ilcarattere religioso, apostolico, sacerdotale, in unione con il Ponteftce e la Santa Sede,unione che deve essere la caratteristica dell'Ordine".

Page 131: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 131/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

131131Paolo VI - a scanso di equivoci - chiarisce poi che questa fedeltà al Papa deve essere

estesa in tutti i campi, anche a quello delle pubblicazioni che Possono avere largo ascoltoo grande diffusione, e dalle quali deve sempre apparire senza equi . voci, la fedeltà diogni gesuita e della collettività dell'Ordine al Capo Superiore della Chiesa.

G.R.

Da "Il Tempo" del 26.2.74

in un discorso tenuto al Clero RomanoIl Papa contro la contestazioneFermo richiamo all'ubbidienza e al primato spirituale in contrapposizione alle

deformazioni strumentali e libertarie emerse al recente convegno diocesano il Papa harivolto ieri al Clero romano un severo monito nel quale ha richiamato i sacerdoti allafermezza nei principii e alla coerenza nell'impegno pastorale, contro le deformazioni"sociali" e contestatrici che tuttavia corrono nella Chiesa di Roma, e che avevano trovatoun momento di eccezionale risonanza nel recente Convegno diocesano sulle attese deicristiani. I sacerdoti in cura d'anime nella diocesi, di cui il Papa è vescovo, si eranoraccolti, guidati dal Card. Poletti, nella Cappella Sistina per la tradizionale udienza allavigilia del periodo quaresimale.

Il Papa ha sollecitato vescovi, parroci, sacerdoti e religiosi a due preminenti virtù:

l'unione e l'azione. Per l'unione ha detto che "questo caposaldo della vita ecclesiale esigeuna virtù che non è oggi da tutti apprezzata quanto si dovrebbe: l'obbedienza, alla cuipratica tutti umilmente efedelmente dovremmo ritornare. Per l'azione il Papa si è riferitoesplicitamente al recente convegno diocesano sulle attese dei cristiani il quale - ha detto -"ha messo in evidenza la necessità che il ministero pastorale integri l'attività religiosa eculturale con nuoveforme di assistenza caritativa e sociale. Ne vediamo l'urgenza, neapprezziamo gli sforzi. La carità dev'essere premurosa e inventiva, la giustizia coraggiosae conclusiva. I bisogni ancora sono molti, e noi, che vogliamo vedere nel prossimosofferente il Cristo, che attende da noi d'essere riconosciuto e servito. dobbiamomoltiplicare la nostra dedizione e la nostra abilità per non fallire all'istanza moderna delnostro generoso ed efficace interessamento".

Ma, detto questo, il Papa ha avvertito i sacerdoti che l'impegno nel sociale e nel

temporale non è la loro precipua missione. E ha fatto due "osservazioni", checonsideriamo importanti ed attuali. Prima osservazione: che il nostro interessamentocaritativo e sociale non sia a scapito della nostra attività propriamente religiosa, tantonella nostra vita personale, che in quella comunitaria. L'annuncio della Parola di Dio e ilministero della Grazia abbiano sempre la prevalenza, sia per la realtà dei loro valorireligiosi, e sia per evitare il pericolo che la loro mancanza inaridisca l'ispirazione vera.

Seconda osservazione: Questo "primato dello spirituale" è necessario per noi percontenerci nei limiti della nostra competenza religiosa (ricordate: date a Dio, date aCesare), per rispetto all'ordine temporale costituito, al quale dobbiamo appoggio ecollaborazione, ma non dobbiamo pretendere di sostituirlo, quando il bisogno delprossimo non reclamasse il nostro samaritano intervento. Né dobbiamo consentire chel'attività religiosa sia strumentalizzata a fini temporali, o a scopi utilitari".

L'accenno alle deformazioni e alle strumentalizzazioni di parte innestatesi sulConvegno diocesano è stato esplicito. Così come esplicito è stato il rifiutodell'opportunismo e della contestazione.

―Sappiate - ha detto PaoloVI - essere davvero distaccati dal denaro e dai vantaggieconomici, risultanti per abili e indebite manovre, dall'attività religiosa a vostro profitto;e sappiate essere con voi stessi severi per mantenere trasparente la purità del vostrocostume, sia interiore che esteriore, non cedendo nel vostro comportamento allaincoerente e forse fatale permissività, di cui oggi purtroppo tanto si parla.

E la contestazione, che tanta voce ha avuto a Roma e che tantissima ne ha avuta alConvegno diocesano: "Lo spirito di contestazione è diventato quasi . una formaepidemica, antiecclesiale, di critica acida e spesso preconcetta, ormai convenzionale, chefavorisce un opportunismo demolitore, non rivolto né alla verità, né alla carità. Come

può svilupparsi un'azione positiva, concorde, cristiana da un pluralismo ideologico chesa di libero esame, e perciò disgregatore della coesione della comunione di fede, diamore, di servizio, di unità evangelica? Non disperdiamo le forze della Chiesa, non

Page 132: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 132/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

132facciamo modello di rinnovato cristianesimo i principi pseudo liberatori, che hannotentato di lacerare 1'"inconsutile veste di Cristo", e che un difficile ecumenismo tenta diricomporre. "La verità vi farà liberi" dice il Signore: la verità, quale la Chiesa custodisceed insegna, non le "profanae vocum novitates", le opinioni correnti, spesso diprovenienza ostile, punto liberatrice, alle quali alcuni, piuttosto che alla fede genuina,prestano servile ossequio".

Paolo VI ha quindi auspicato che "venga superata questa situazione psicologica e

morale che rattrista la Chiesa‖ e che l'Anno Santo porti al rinnovamento e allariconciliazione anche al riguardo "di questo fenomeno tanto doloroso".

Per quanto riguarda i problemi precipui del clero della città di Roma, il Papa haavuto parole di plauso per il Collegio dei parroci e le Prefetture, per il Consigliopresbiteriale e l'Ufficio pastorale.

Paolo IV ha elogiato anche le "altre istituzioni per l'assistenza organizzata tutterivolte al perfezionamento della comunione unitaria della Chiesa romana. Tra questeesiste tuttora quell'Azione Cattolica - tanto raccomandata e promossa dai venerati esapienti Predecessori - alla quale fu affidata la missione - oggi più attuale che mai - dichiamare il laicato cattolico, uomini e donne, d'ogni età e condizione, alla cooperazionediretta e responsabile con la missione pastorale propria della Gerarchia. Noi speriamo -ha concluso il Papa che questa qualificata ma libera forma di apostolato possa riprendere

il suo sviluppo organizzativo e il suo vigore operativo".

A Sua Santità Papa Paolo VIRoma, 2 giugno 1974Beatissimo Padre,sono quel Sacerdote Professo della Compagnia di Gesù, Vice Rettore del Teologato

Internazionale, romano, che per avvisare il suo Vescovo e Pastore universale dei graviabusi nel campo della disciplina religiosa, degli studi filosofici e teologici e della stessaFede cristiana, avallati da Superiori religiosi d'oltralpe e d'oltremare, a danno di coloroche si rivolgeranno ai Sacerdoti Gesuiti (dei quali un assaggio è già pronto), è incorsonelle ire dei medesimi Superiori, è stato ingiustamente accusato, e si è visto precluso ilpassaggio al clero secolare, e, per una sequela di circostanze avverse, si è dovuto far

ridurre allo stato laicale.Santo Padre, io sono sempre il medesimo, all'unisono con la dottrina della Chiesa e

con la parola della Paternità Vostra. Quanto al sacerdozio, di cui ho inteso difendere lasantità e l'integrità, ne ho perduto l'esercizio, ma mi inchino alle disposizioni di Dio: sivede che non ero degno di così alta missione. Ma come cristiano mi sento in obbligo dicontinuare a lottare per la verità. Grazie al Cielo ho ancora in mano delle buone armi: lacu1tura e la formazione della Compagnia di Gesù, acquistate al tempo della sua coerenzae' del suo splendore. Con quelle armi lottai a suo tempo contro il divorzio, contro ilcomunismo e l'eresia, anche sulla stampa, e -triste a dirsi- in seno allo stesso Ordine.

Ritengo che l'abbandono della Filosofia di S.Tommaso sia stato deleterio e determinante. Nefeci una relazione -dopo due lettere annuali, d'ufficio- al P. Generale Arrupe, ma dovetticoncludere che la sua mentalità non è molto sensibile a certi avvertimenti. Basti dire che

le riserve della Chiesa sul nostri Autori e Insegnanti non lo hanno sempre trovatoconsenziente, anzi non lo hanno fatto desistere da aperte lodi. E purtroppo i suoicollaboratori - anche se non sono delle sue idee - si adeguano alla sua "Larghezza divedute". Il suo Delegato per le Case Internazionali, P. Andrea Snoeck fu laprima causadella mia rovi . na, ed è la causa della rovina - certo peggiore - del Collegio Internazionaledel Gesù: mi proibì apertamente difar ubbidire gli studenti alle disposizioni della Chiesa,perchè essa non sarebbe credibile, perchè non esiste nessun problema e nessuna crisinella Cristianità, e andiamo verso un periodo in cui non ci' saranno pi . ú regole religiose,ma solo la voce dello Spirito. Gli enormi errori in campo filosofico e teologico sostenutidagli studenti e dal loro Prefetto degli studi, spagnolo venuto da Lovanio, non locommossero minimamente.

Difronte a questifatti, anche la morte di un nostro povero Fratello, Gildo Masaro,

causata dalla prepotenza di un Superiore che, per suo comodo privato, lo volle togliereda un ambiente che solo gli permetteva di sopravvivere, dato il suo disastroso stato disalute, passa in seconda linea. Ma io che tentai tutti i mezzi per salvare quel poveretto e

Page 133: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 133/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

133133che affrontai a viso aperto il Provinciale entrante P. Sabino Maffeo (ora Direttore tecnicodella Radio Vaticana), responsabile di aver consentito alla prepotenza dell'uscente, P.Giulio Cesare Federici, dovetti sentirmi dire che ero un pazzo.

Padre Santo, io sono un nulla, ma nessuno mi leva dalla testa che la Compagnia è trai principali responsabili del divorzio in Italia, del disprezzo per la dottrina della Chiesasulla limitazione delle nascite, etc. Il P. Giampietro che definiva Vostra Santità "Il Papafarmacista" - per lafaccenda della pillola -fu nominato Rettore del Massimo, proprio dopo

che io avevo avvertito il Provinciale Maffeo degli errori che professava, la difesa deldivorzio e tante altre cose; i Professori di Teologia e di Filosofia in nome della libertàrovinavano la nostra gioventù; da qualche cattedra della Gregoriana si attaccava la"Curia Romana"... Che meraviglia se il popolo italiano si è trovato sbandato, quando isuoi pastori hanno perso la testa?

Io debbo fare qualcosa. Lavoro tra gli umili per guadagnarmi un tozzo di pane e litrovo quasi tutti lontani da Cristo. Faccio qualche ora di Filosofia la notte a studentianziani, e li trovo affamati di quella dottrina che i Gesuiti disprezzano ormai in granparte. Ali sono rivolto in alto per avere giustizia per la Chiesa e per me, ma ho visto chenessuno ha il coraggio che ho avuto io, nessuno vuole compromettersi, tanto "ormai si vaa sinistra ...

Non so se il Papa, che ha esaltato la fedeltà del Card. Danielou, voglia inviare anche a

me reietto una parola di benedizione. Io non sono più un Gesuita, nel senso che non sonopiù uno di quelli ai quali il P. Generale ha raccomandato di non dir male-del Papa (chevergogna per l'Ordine!), ma sono sempre ai cenni del Vicario di Cristo.

Ringrazio la Paternità Vostra per il dono che mi mandò lo scorso anno come "segnotangibile della Sua benevolenza", e non mi vergogno difarLe sapere che ho tuttora grandebisogno di aiuto, perchè non so ancora come cercare una sistemazione. Se il S. Padrepensasse di utilizzare le mie energie, io ne sarei ben lieto...

Sono un uomo di pensiero, ma anche d'azione. Non posso arrendermi all'idea diveder così straziato il Corpo di Cristo. Padre Santo, dobbiamo fare qualcosa. Non bastapiù parlare, occorre prendere delle decisioni, organizzare, chiamare a raccolta le forzesane, trovare un modo per educare i giovani alla vera vita cristiana; non è possibiliedover continuamente dire: "quel prete non è cristiano" ovvero "il Papa non è quello che

voi dite". Ma se siamo arrivato a questo assurdo, che un prete che ci crede se ne deveandare, e quelli che non credono sifanno ordinare preti per poter predicare meglio ilmarxismo, senza che le autorità ecclesiastiche dicano una sola parola in contrario requesta la diretta esperienza che lo ho fatto), cosa possiamo sperare di buono dallapermissività alla quale si stanno adeguando tutti? Altro che affidarci alla voce delloSpirito!

Che questo illumini sempre la Paternità Vostra, della quale chiedo la benedizione.Petrus

Segreteria di Stato dal Vaticano, 11 luglio 1974Preg.mo Signore,

E' regolarmente pervenuta al Santo Padre la sua lettera del 2 giugno u.s.Il Sommo Pontefice ha gradito le espressioni di fedeltà e devozione che Ella ha voluto

índirizzarGli e Si compiace in particolare nel costatare che il suo animo, pur nellecontrarietà ed afflizioni, rimane fedele ai suoi sentimenti di fede e di amore al Signore.

Sua Santità La esorta a trarre proprio da questi sentimenti non solo il motivo diinteriore conforto, ma anche lo stimolo a cercare, con i mezzi di intelligenza che il SignoreLe ha dato, e con l'aiuto di persone che Le sono tuttora vicine con la loro fraternaamicizia, una più decorosa e serena sistemazione per la sua vita.

Assicurandole il Suo paterno ricordo nella preghiera, il Santo Padre Le invia la Suapropiziatrice Benedizione Apostolica.

Con sensi di distinta stima mi confermo.della Signoria Vostra

Dev.moG. Benelli Sost.

Page 134: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 134/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

134A Sua Ecc.za Rev.maMons. Agostino MayerSegretario della Congregazione dei Religiosi

Roma, 22 febbraio 1977Ecc.za Rev.ma,fin dall'estate 1972, quando ero tuttora responsabile come Vice Rettore

dell'andamento del Collegio Internazionale della Compagnia di Gesù, io trattai con

codesto Sacro Dicastero di intollerabili abusi e degli studenti e, soprattutto, dei mieiSuperiori. Costnetto ad uscire dalla Compagnia, tentai di passare al Clero secolare, ne fuiimpedito, dovetti chiedere la riduzione allo stato laicale, ma non cessai di battermiperchè fossero almeno salvate le reclute della Compagnia, rivolgendomi sia allaSegnatura Apostolica, sia -per indicazione di questa- alla Congregazione dei Religiosi.Come mio ultimo atto inviai un promemoria (in data 28 aprile 1975) a Mons. Lobina. Daiconseguenti interventi di codesto Sacro Dicastero ho avuto la sensazione che si è volutodare esclusivo rilievo alla parte economica (in merito alla quale il Provinciale si èdecisamente rifiutato), mentre non è stato dato alcun rilievo ai motivi sostanziali per iquali io mi sono rivolto a codesto Sacro Dicastero. Gradirei pertanto che si facesse lucesui casi da me segnalati nell'interesse stesso della Chiesa a cui mi sento di appartenere ecome cristiano e come sacerdote, essendomi visto costretto a chiedere la dispensa proprio

a causa delle mie ripetute segnalazioni, ai miei Superiori, di abusi gravissimi.Prescindendo quindi da qualsiasi rivendicazione di carattere economico, chiedo incoscienza che sifaccia luce sui casi da me segnalati, o mi si dica a quale competenteDicastero della S. Sede io debba rivolgermi per ottenere quanto chiedo formalmente.

Petrus

Da "Il Messaggero" del 7/9/1977Per un saggio sugli omosessuali"Placet" dei gesuiti ma "veto" dell'ex S.'Offizio

A. John Me Neill, gesuita "psichicamente" omosessuale ma rispettoso dei voti dicastità l'ex S. Offizio ha imposto il silenzio. Padre Mé Neill è autore del saggio 'La Chiesae gli omosessuali- che ha avuto tirature da best-seller. Il volume dimostra come molti

errori siano contenuti nella dottrina cattolica sul problema e come certe interpretazionidella Bibbia siano discutibili.

Il cinquantenne gesuita si era preoccupato di chiedere "Imprimi potest" ai Superioridel proprio ordine, che aveva ottenuto dopo due anni di verifiche.

Ma adesso il cardinale prefetto del dicastero vaticano Franjo Seper ba inviato unalettera al provinciale dei gesuiti americani Taylor per chiedergli di ritirare l'approvazioneecclesiastica a "La Chiesa e gli omosessuaú" e di invitare Padre Mc Neill a non intervenirea pubblici dibattiti. Alla richiesta di Roma, pubblicata in questi giorni dai quotidianistatunitensi, Padre Mc Neill ha risposto positivamente senza esitazioni. Ma il pubblicoamericano sa che i maggiori esperti della Compagnia di Gesù sono coinvolti nel '~lacet"ad un'opera che ora sono costretti dall'alto a disapprovare.

Da un quotidiano del 22/9/1979Li ha richiamati alla disciplinaSevero Rimprovero del Papa ai Gesuiti

Città del Vaticano - il Papa è "personalmente" preoccupato per la "crisi"dellaCompagnia di Gesù e chiede ai Superiori dei gesuiti di porre rimedio alle "deficienze" chesi riscontrano nella vita della più grandefamiglia religiosa della Chiesa cattolica. Il severorichiamo è stato letto da Papa Wojtyla a trenta Superiori di ogni parte del mondo, ricevut;ieri mattina con il loro 'Preposito generale", Pedro Arrupe.

Dopo un elogio per "il gran bene che operano tanti religiosi gesuiti con la loro vitaesemplare", il Papa ha detto: "Certamente non ignoro che la crisi, la quale in questi ultimitempi ha travagliato e travaglia la vita religiosa, non ha risparmiato la vostra Compagnia,causando disorientamento nel popolo cristiano e preoccupazioni alla Chiesa e alla

gerarchia e anche personalmente al Papa che vi parla". Ha chiesto quindi al vertice dellaCompagnia (―So di rivolgere la parola a chi ha le principali responsabilità dell'ordine"),―di procurare con la dovuta fermezza , rimedio alle deplorate deficienze".  

Page 135: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 135/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

135135Data la qualifica degli uomini cui si rivolgeva e l'esplicito richiamo alla 'fermezza" è

evidente che il Papa chiede una correzione di linea nel governo dell'ordine, e inparticolare un maggior uso dell'autorità per riportare all'obbedienza membri contestatori,e comunità che hanno imboccato la via della "sperimentazione", andando spesso oltre ilimiti previsti nelle direttive ufficiali.

Queste le raccomandazioni particolari di Papa Wojtyla: "Siate fedeli alle leggi delvostro Istituto... specialmente per quanto riguarda l'austerità della vita religiosa e

comunitaria, senza cedere a tendenze secolarizzatrici; un senso profondo di disciplinainteriore ed esteriore: l'ortodossia della dottrina... e l'esercizio dell'apostolato, proprio diun ordine di presbiteri, solleciti del carattere sacerdotale della loro attività, anche nellepiù varie e difficili imprese apostoliche".

La correzione di linea deve dunque riguardare sia la dottrina che la disciplina e laprassi. Il Papa non ha specificato meglio le "deficienze" e i "rimedi", ma è facileimmaginare che si riferisse a quegli autori gesuiti che sostengono tesi nuove, di segno"progressista "per esempio in materia sessuale e sociale; ai membri della Compagnia chevestono in borghese, che svolgono attività politiche (specie nei paesi del terzo mondo),che "civettano" con il marxismo.

Un analogo richiamo ai gesuiti era stato preparato da Papa Luciani, che però morìprima di poterlo pronunciare. Papa Wojtyla lo fece suo e ne consegnò il testo ad Arrupe il

dicembre scorso. Ora è tornato sull'argomento: vuol dire che non è ancora soddisfattodella situazione della Compagnia e che non è disposto a lasciar correre finchè l'ordinenon sarà ristabilito nella famiglia di Sant'Ignazio, ad esempio per tutti gli altri religiosidella Chiesa cattolica.

Roma, 18 nov. 1979

A Sua Ecc.za Rev.maSegr. d. S. Congr. dei Religiosi

Ecc.za Rev.ma,mi riferisco alla Sua in data 27 ott. (prot. 2756/72), nella quale Ella si dichiara pronto

a prendere in esame quanto io voglia aggiungere.Come Sacerdote mi appello alle Sue conoscenze di Teologia morale. Ella non Può fare

questioni dt opportunita o meno circa i passi da compiere, quando ci sono ingiustizie edanni da riparare. E questi non riguardano me solo, se Ella rilegge il mio antico esposto...

Pensi l'Ecc.za Sua che una questione grossa come questa - delle cui conseguenze ilpapa - come leggiamo - afferma ancora di essere gravemente preoccupato - andavarisolta a tempo debito, ed io ve ne avevo dato davvero l'opportunità. Voi avevate ilpotere, io da solo - non potevo che essere distrutto, e dovevate comprenderlo. Andaicontro i Superiori gesuiti inforza del mio voto di ubbidienza alla Chiesa, nei cui riguardiessi erano disubbidienti; ubbidii a loro con semplicità quando essi - e a voce Le dirò chi -mi dichiararono solennemente che io dovevo andarmene dalla Compagnia. La cosaormai riguardava me solo: non insegnano forse le Regole dei Gesuiti -approvate dallaChiesa- che bisogna ubbidire ―perinde ac cadaver" perfino al desideri dei Superiori? Ma èinaudito! E appunto per questo ci siete voi. Perchè non siete intervenuti quando io vi

supplicavo? Vede dunque che la questione no può essere liquidata semplicemente. Ionon sono stato mai ascoltato e si pretende di aver fatto tutto; ho dichiarato necessario unconfronto e nessuno mi ha preso in considerazione. Volete forse fare giustizia tra 300anni, come a Galilei, e poi chiedermi scusa... ?

Rendetevi conto che anche voi siete fallibili e chiamatemi, chiamatemi. Che cosa visto chiedendo di strano? Avete forse paura di me? E' ben curioso un Dicastero che nonsollecita informazioni, anzi le sfugge.

Dev.mo Petrus

Da 'Il Messaggero" del 9/5/1980Nove morti per il Papa 

Dopo la tragedia di Kinshasa, qualche domanda si impone ed io mi rivolgerei allo

stesso Santo Padre, se una mia lettera potesse giungergli.E' proprio necessario che il Sommo Pontefice si metta personalmente in giro per il

mondo? I suoi missionari, che tutto hanno sacrificato per il Vangelo, non hanno dato

Page 136: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 136/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

136abbastanza "testimonianza di fede" parlando alle coscienze senza cerimonie grandiose esenza spettacoli televisivi? Dopo aver visto il Santo Padre, la gente diventa veramentepiù buona o i costumi restano ugualmente corrotti?

A me pare che il compito del Santo Padre sia su un piano più alto. Convergono aRoma - centro della Cristianità - problemi gravissimi che solo Lui deve risolvere e cherichiedono presenza e impegno diuturni.

Io sono cattolico e mi sforzo di fare il mio dovere. Ma non vado volentieri in piazza S.

Pietro a urlare "Viva il Papa" e a battergli le mani. Lo stimo e lo amo, ma non vogliocontribuire a dargli l'illusione che la gente sia cristiana. "Il Regno di Dio è dentro di voi"diceva Gesù. Con questo non dico che non ci voglia il culto esterno... Ma per questo cisono le chiese, non occorrono le "adunate oceaniche" che accrescono il culto dellapersonalità nelle folle facili al fanatismo.

Romano Giobbe - Roma

Roma, 29 luglio 1980Al Cardinale Agostino Casaroli

Caro "Padre Agostino",nonostante la Sua buona volontà, vedo benissimo che Lei non ha il tempo di

ricevermi. Don Celata mi telefonò per dirmi se potevo rimandare, in seguito mi disse di

sperare, in ultimo di scrivere di nuovo. Capirà dall'11 ottobre.Le ricordo che sono quel Suo... collega di confessioni al Gabelli, costretto ad uscire

dalla Compagnia di Gesù -ironia della sorte- per aver voluto combattere contro ledisubbidienze alla Chisa, gli errori didattici e filosofici e le autentiche eresie del mioOrdine, il tutto avallato, in nome della ―più larga sperimentazione", dai Superiori dellamedesima Compagnia, in primis dal P. Arrupe Generale, da me più volte avvisato a vocee per iscritto (come appare da quanto allego, come minimo saggio). Ho vissuto per interola tragedia della Compagnia di Gesù, con l'unica consolazione -grande in verità- di averubbidito a Cristo e alla Sua Chiesa, ma, siccome non ero nessuno, sono stato schiacciatodal Superiori, quando i loro ordini non erano più manifestamente contro la miacoscienza, ma unicamente contro la mta persona, alla quale avevano il diritto dicomandare.

Nessun uomo di Chiesa mi appoggiò fattivam ente nella mia opera di difesa dellaChiesa, tranne il Card. Dell'Acqua, il quale però morí improvvisamente. Ed lo fuiperduto.

Ora che Lei è al meritato vertice, Le chiedo fiduciosamente giustizia, prima di tuttoper la Chiesa, e poi anche per me, che sono ancora per molti un reprobo, perché rni sonofinora astenuto da qualsiasi pubblicazione di quanto è avvenuto, il che sarebbe stato unmodo per garantire il mio onore. Ma voglio sperare che Lei, Padre Agostino, troverà unavia concreta per dimostrare a tutti che io godo tuttora della fiducia della Chiesa. Io nonfaccio che difenderla nel mio insegnamento perchè nel carattere sono sempre ilmedesimo.

Affettuosamente in CristoProf. Petrus

Da "Il Tempo" dei 2 agosto 1980Da Superiore Generale dei Gesuiti Padre Arrupe si dimette

Per la prima volta nella storia della Compagnia di Gesù un generale annuncial'intenzione di lasciare l'incarico che è a vita - L'ipotesi prevista nella regole dell'Ordinedietro pressione dello stesso sacerdote al momento della sua elezione.

Padre Pedro Arrupe Superiore generale della Compagnia di Gesù, intende dimettersidalla sua carica per motivi di età.

Padre Arrupe che ha 73 anni ha già manifestato la sua decisione a Giovanni Paolo II,che lo ha invitato a "sospendere provvisoriamente" le sue dimissioni.

Il fatto è stato reso noto oggi da un breve comunicato dell'Ufficio Stampa dellaCompagnia di Gesù. Il reverendo padre Arrupe - così annuncia il comunicato -, Superiore

generale della Compagnia di Gesù, ha fatto i primi passi per dimettersi dal suo ufficio amotivi di età. Il Santo Padre gli ha tuttavia chiesto di soprassedere all'esecuzione dellastia decisione-.

Page 137: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 137/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

137137"In conformità con procedure prevtste nella Compagnia di Gesù - si legge ancora nel

comunicato - il reverendo padre Arrupe alcuni mesi fa ha iniziato i primi passi in vistadella sua rinuncia al suo ufficio di Superiore generale, a causa dell'avanzarsi dell'età conle sue conseguenze. Sua Santità Giovanni Paolo II, tuttavia, l'ha ancora pregato disospendere provvisoriamente, per il bene della Chiesa e della Compagnia, i passicontinciati. Il reverendo padre Arrupe - conclude il comunicato - ha accolto con cuoredisponibile e filiale questa decisione del Santo Padre".

E' la prima volta nella storia dell'ordine dei Gesuiti che un superiore generale - caricaelettiva a vita - intende dimettersi per motivi di età. Un precedente può esser visto nelcaso del Superiore generale Wlodmir Ledochowski che fu sostituito da un suo vicario permotivi di salute.

La Compagnia di Gesù, nel suoi 439 anni di storia, è diventata il più numeroso e ilpiù diffuso ordine religioso della Chiesa. Proverbiale la preparazione che caratterizza isuoi membri, che raggiungono oggi la cifra di 27.169, suddivisi in 19.0902 sacerdoti, 3.266scolastici e 4.001 fratelli.

La distribuzione geograftca vede 10. 608 gesuiti in Europa, 4.476 in Asia, 2.796 nell'America Occidentale, 7.748 nell'America Settentrionale e Centrale, 1.185 in Africa e 356 inOceania.

Per quanto riguarda i Paesi europei la presenza dei gesuiti è di 2.698 in Spagna, 1.840

in Italia, 1.185 in Francia, 859 in Belgio, 805 in Germania Occidentale, 591 in Polonia e 491in Gran Bretagna.

L'eventualità delle dimissioni di Padre Pedro Arrupe da Superiore generale diGesuiti, oltre a costituire un assoluto precedente storico, costituiscono una novità nelleregole della Compagnia di Gesù. L'ipotesi di dimissioni per una carica che è sempre stataa vita, (Wlodmir Ledoschowski, Superiore dal 1915 al 1942, colpito da malattia non sidimise ma venne coadiuvato da un vicario generale) è stata prevista per la prtma voltanel corso della congregazione generale del 22 maggio 1965 che elesse Padre Arrupe.

L'introduzione della nuova regola - si disse allora - sarebbe avvenuta anche per ilparticolare favore dello stesso Arrupe. La convocazione della prossima congregazionegenerale era prevista pr il nuovo anno, ma ora lo svolgimento del calendario statutariosubisce una sospensione in attesa della definizione della posizione di Padre Arrupe che

potrà venire soltanto dal Papa. Nel caso del mantenimento delle dimissioni sarà laprossima Congregazione generale che dovrà prenderne atto.

L'elezione del Superiore generale avviene durante la congregazione generale allaquale partecipano i Superiori provinciali e i membri eletti - in genere due - di ogniprovincia. La regola prevede che ad elezione avvenuta, questa sia comunicata al Papa perla sua definitiva approvazione.

Nel caso per il Pontefice respingesse la nomina, la regola prevede una nuovaconvocazione della Congregazione generale per procedere ad una seconda elezione. C'è,infine. da notare che la volontà di dimissioni manifestata 'alcuni mesi fa " al Papa, è statafatta coincidre con il giorno successivo al 31 luglio dedicato dal calendario liturgico aSant'Ignazio di Loyola, fondatore e primo Superiore generale della Compagnia di Gesù.

Padre Pedro Arrupe, 27° successore di SantIgnazio di Loyola, fondatore e primo

Superiore generale della Compagnia di Gesù dal 1541 al 1556, è nato 73 anni fa a Bilbaoin Spagna il 14 novembre del 1907.

Compiuti gli studi secondari a Bilbao e iscrittosi al corso di laurea in medicina pressol'Università di Madrid, Pedro Arrupe è entrato nella Compagnia di Gesù il 15 gennaio1927. Iniziati, come seminarista, gli studi di lettere, filosofia e teologia, li dovetteinterrompere nel 1932 a causa della guerra civile esplosa in Spagna e della conseguenteespulsione dei Gesuiti dal Paese. Arrupe completò il primo ciclo di studi in Belgic, e poiin Olanda e venne ordinato sacerdote il 30 giugno 1936.

Gli anni che seguono vedono Padre Arrupe in Austria e Stati Uniti dove hacompletato la preparazione teologica e gli studi in medicina e psichiatria.

Arrivato a Tokio nell'ottobre del 1938, Padre Arrupe è rimasto in Giappone per 27anni: nel marzo del 1954 venne nominato Superiore provinciale.

Il 22 maggio del 1965 la 31^ Congregazione generale dei Gesuiti lo elesse Superioregenerale della Compagnia. La medesima congregazione generale che lo ha eletto previde

Page 138: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 138/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

138anche una forma di dimissioni del preposito generale, carica questa elettiva e che duraper tutta la vita.

In qualità di Superiore generale, Padre Arrupe partecipò alla quarta sessione delConcilio Vaticano II e ai cinque Sinodi generali di vescovi che si sono succeduti dal 1967al 1977. In quest'ultimo Sinodo ottenne grande notorietà il discorso con il quale PadreArrupe indicava l'opportunità di un'opera evangelizzatrice all'interno del processo diinculturazione marxista.

Padre Arrupe, che in qualità di Superiore generale risiede abitualmente a Roma,dalla sua elezione ha compiuto numerosi viaggi nei Paesi di tutto il mondo per stabilirecontatti diretti con le varie provincte della Compagnia e per incoraggiare la loro attivitàdi apostolato.

Come apparirà dai successivi documenti, la motivazione per salute è solo lo schermodi cause ben più gravi. I grandi della Chiesa vanno tutelati, sempre.

Al Supremo Tribunale dellaSegnatura Apostolica Roma, 31 gennaio 1981Mi riferisco al Vs/prot. n, 5395/74 Var. e in particolare all'ultima Vsl lettera del

nostro carteggio, in data 2 sett. 1974.Ho fatto come indicava il Rev.mo ed Ecc.mo Mons. Aurelio Sabattani Segretario,

rivolgendomi alla Sacra Congregazione dei Religiosi.Sono stato costretto ad insistere più volte, prima che ivi si prendesse in

considerazione il mio esposto in data il sett. 1974. Finalmente Mons, Lobina miassicurava che la cosa era seria e che si sarebbero presi provvedimenti; accettava diconvocare a confronto i miei ex Superiori con me, poi non se nefece nulla (perchè loro"non volevamo"); poi mi diceva che la Sacra Congregazione si era riunita e mi aveva datoragione: poi che dovevo continuare a telefonargli, di settimana in settimana, di mese inmese, sempre dicendomi che dovevo insistere, perchè "sbugiarderemo i SuperioriGesuiti", poi più nulla. Ricominciava poi col dirmi che mi avrebbe dato risposta scritta einvece niente... Così sono passati degli anni prezziosi e i responsabili di tanti crimini

saranno pure morti. Mi si è risposto alla fine che "io sono uscito di mia spontaneavolontà". Inutile commentare, mi rivolgo perciò a questo Supremo Tribunale perchèprenda saldamente in mano la questione e proceda secondo giustizia, non solo ―contropresunti danni da me subiti" ma per il bene della Chiesa che tutti lo sanno - corre ancorapericoli dai Gesuiti, tantè vero che il S. Padre non vuole che si riunisca la loroCongregazione Generale.

Io ero entrato a vent'anni dai Gesuiti per amore della Chiesa, sono stato costretto adandarmene per colpa di criminali, rimasti impuniti. Vi prego di procedere, e dicominciare col chiamarmi cosa che i "Religiosi"non hanno voluto fare. Avevano pauradelle prove Che possiedo?

Dev.mo in CristoProf. Petrus

A S. Ecc.za Rev.maMons. Aurelio SabattaniSegretario della Segnatura Apostolica

Roma, 3 marzo 1981Ecc.za Rev.ma,con riferimento alla Sua preg.ma del 10 febbraio U.s., La ' nvito a considerare se le

lettere che allego possano considerarsi una valida conclusione di una I istanza. In casoaffermativo, La prego di voler riprendere in mano la pratica sotto il n. di Prot. 5395/74:sono certo che la Segnatura Apostolica non procederà in base a semplici formalità. Iodichiaro che se ho chiesto di essere ridotto allo stato laicale è stato perché costretto aduscire da una insuperabile barriera frapposta dal colpevole comportamento dei Superiori

Gesuiti che io avevo denunciato in Vaticano. Non sono quindi uscito liberamente, anzisono uscito per lo stesso motivo per cui sono entrato in un Ordine: perchè era diventato

Page 139: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 139/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

139139un disordine, e anche di questo chiedo giustizia alla Chiesa, giustizia tanto piùinflessibile quanto più è stata tardiva. E so di non dire cose inaudite.

Ribadisco che mai potrò considerare serio un Tribunale che di fronte a una ennesimarichiesta di essere convocato, si rifiuti di farlo non rispondendo più dal 19 nov. 1979.

Qualcuno potrebbe anche ipotizzare un preciso intento dilatorio, se non addiritturauna complicità.

Rivolgo quindi fiduciosamente a Lei la domanda di convocazione a viso aperto.

Dev.mo in CtoPetrus

Roma, 28 ott. 1981Rev.do Padre Dezza,

sono certo che ora nella Compagnia trionferà la ragione a servizio della retta fede.Rallegramenti, di cuore. Peccato che io non ci sia più. Troppo tardi....

Se ricorda, io venni da Lei nel '72 per denunciare l'insostenibile condizione delCollegio del Gesù dove una filosofia sbagliata, la propaganda marxista e l'acquiescenzadei Superiori stavano perdendo quei giovani. Allora io ero Ministro. Le coseprecipitarono ed io pagai con la testa la mia audacia di trattare col Vaticano. Ero troppopiccolo per non essere travolto. La mancanza di segretezza diedefacile gioco ai Superiori

che avevo accusato. Penso ora che siano persino arrivati ad accusare me, da notizie cheho avuto tardivamente. E questa deve essere stata la causa per cui nessuno mi ha aiutatoa passare temporaneamente -finché non fosse passata la bufera - al clero secolare. Hosofferto pene indicibili. Nessuno è riuscito a capirmi. Ero entrato in Compagnia a 20 anni,sapendo quello chefacevo, sono stato costretto ad uscirne perché la Compagnia non erapiù quella. Mi è di conforto il pensiero di aver fatto il mio dovere e di essermi addossatouna infamia per amore di Gesù.

Ma ora La prego, trovi iI modo di ricevermi, ed ascolti me prima di tutti. E' terribilesentirsi guardato perfino dai propri famigliari come un traditore, perdere gli amici,essere beffato senza potersi difendere. Agli inizi ho fatto perfino lavori manuali epericolosi... Non Le chiedo denaro, Le chiedo di credermi almeno Lei e di darmi la Suastima. In nome di quel Gesù che amiamo insieme, di quel Dio di cui Lei parlava con tanto

affetto, e che faceva sentire vivo nel nostro cuore nelle Sue lezioni di metafisica, Leassicuro che io ho sempre agito secondo coscienza e per il bene della Compagnia.Attendo.

PetrusNessuna risposta

Da "Il Messaggero" del 23.II.1982ChiesaTra i Gesuiti e il Papa c'è la crisi: vertice a Grottaferrata

di Marco PolitiComincia oggi in una villa di Grottaferrata, vicino Roma, il summit internazionale

della Compagnia di Gesù. Oltre cento dirigenti gesuiti - gli 86 superiori Provinciali, gliassistenti e consiglieri generali, gli assistenti regionali - si riuniranno per una confirenzastraordinaria che durerà fino al 3 marzo.

E' Ia consultazione più ampia fra i superiori della Compagnia dopo la 32a congregazione del74-75. A differenza di una congregazione ordinaria, che è composta di delegati eletti eche ha il compito di eleggere il Generale dell'ordine o di discutere su un ordine delgiorno stabilito dal Generale, la riunione di oggi non ha nessun ruolo statutarlo. Servesolamente, come precisa un comunicato ufficiale, per "comunicare alla Compagnia diGesù per il tramite dei superiori Provinciali i desideri del Papa che la riguardano e distudiare la maniera con cui la Compagnia dovrà rispondere a tali desideri ".

Dietro il linguaggio notarile del cornunicato si cela la crisi più grave che l'ordine staattraversando negli ultimi decenni: la crisi difiducia tra il Papa e quelli che dovrebbero

essere i suoi ―fedelissimi" per eccellenza.A partire dagli anni Settanta i pontefici sono diventati sempre più inquieti nei

confronti della Compagnia considerata troppo aperta nei confronti della ricerca teologica

Page 140: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 140/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

140e delle attività socio-politica di molti dei suoi membri. In maniera prima larvata, poisempre più diretta è stato messo sotto accusa il Generale Pedro Arrupe, responsabilesecondo la Curia vaticana di non richiamare sufficientemente all'ordine i gesuiti colpevolidi "deviazioni".

Paolo IV prima, quindi papa Luciani ed infine Giovanni Paolo II hanno rivolto allaCompagnia un erescendo di critiche tese a riportarla su una linea più moderata: cioèmeno di frontiera e più di esecuzione dei dettati del magistero papale.

Consapevole di non poter resistere ulteriormente alla pressione, che tendeva arovesciare la sua linea di apertura post conciliare, padre Arrupe decise nell'estate dell'80di offrire le sue dimissioni a papa Wojtyla e di mettere in moto il meccanismo perconvocare la congregazione, che doveva eleggere il suo successore. Giovanni Paolo IIbloccò tuttavia il procedimento, invitando Arrupe a restare.

Il motivo di questa decisione si è capito l'anno scorso, quando essendo stato Arrupecolpito da una trombosi, Giovanni Paolo II esautorò il vicario generale della Compagnia padreO'Keefe, e nominò un suo "rappresentante personale" nella persona di padre Dezza.

Era un atto non previsto da nessuna norma statutaria e che rispondeva unicamentealla volontà del Papa di avere un suo uomo alla guida della Compagnia, in modo damutarne l'indirizzo prima che si procedesse alla nomina dei delegati, che costituiranno la33a congregazione incaricata di scegliere il futuro Generale.

Il gesto di papa Wojtyla ha provocato reazioni di protestafra i gesuiti canadest,francesi e tedeschi, ma ancor di più delle prese di posizione pubbliche è diffuso ilmugugno di una "base" che intuisce l'avvicinarsi di una stretta di freno rivolta a bloccareuna certa libertà di ricerca e di sperimentazione di cui i gesuiti hanno goduto in tanticampi negli ultimi anni.

Non a caso padre Dezza, iniziando la sua missione il 31 ottobre scorso, ha sottolineato che la“fedeltà alle direttive del Papa può naturalmente importare rinunce e sacrifici”. 

La riunione di Grottaferrata è naturalmente riservata. Sabato, però, Giovanni Paolo IIrivolgerà ai superiori un discorso che sarà reso pubblico.

Frascati. Il discorso ai Padri Provinciali riuniti da martedi a Villa CavallettiIl Papa fa la predica ai gesuiti

Giovanni Paolo II ha detto ieri ai provinciali della Compagnia di Gesù quanto datempo aveva in animo di dire a tutti i 26 mila figli di Sant‘Ignazio: i gesuiti devonoaccettare "come un sol uomo" la missione che è loro affidata.

Il Papa ha parlato per oltre un'ora ai responsabili dell'ordine, riuniti da martedìscorso a Villa Cavalletti, vicino Frascati. Il suo discorso di seimila parole offrirà lorosufficienti motivi di riflessione per i prossimi mest, prima della convocazione dellacongregazione generale per l'elezione del nuovo Preposito, che il Pontefice ha auspicatoper quest'anno.

Ha ringraziato i gesuiti per l'obbedienza dimostrata, accettando l'imposizioned'autorità di un delegato provvisorio, il Padre Paolo Dezza, incaricato di assicurarel'interim fino alla scelta del prossimo "papa nero".

Alle proteste serpeggiate in alcune provincie, il Pontefice non ha dato evidentemente

peso eccessivo.Giovanni Paolo II ha poi con/ermato la sua volontà di riportare l'ordine ignaziano

sui binari della moderazione e di un maggior impegno sacerdotale, pur continuando adoperare per la promozione della giustizia. Ha infatti confermato il ruolo dei gesuiti allavanguardia dell'azione di rinnovamento della Chiesa, secondo le indicazioni delConcilio. Ma li ha messi in guardia dal seguire le "strade del progressismo o ―quelledell'integrismo", E nell'interpretazione del Vaticano Il ogni "criterio personale ed ogni"teoriapsico-sociologica" vanno escluse. La promozione della giustizia rimane unobiettivo prioritario per la Chiesa. I Gesuiti in particolare però -non devono dimenticareche la necessaria preoccupazione per la giustizia deve esercitarsi in conformità -con laloro vocazione di religiosi- e sacerdoti".

Niente gesuiti impegnati nella politica come, secondo alcune accuse, avviene in certi

Paesi latino-americani. "Il ruolo dei preti e dei religiosi è diverso da quello dei laici" - hafatto presente il Papa. Non devono quindi prendere il posto dei laici ed ancor menotrascurare il loro specifico impegno.

Page 141: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 141/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

141141Questa la missione che Giovanni Paolo II ha affidato alla Compagnia ―ricostruita"e  

riportata alla perfetta ubbidienza: "La Chiesa vi chiede in prirno luogo che adattiate lediverse forme di apostolato tradizionale che conservano ancora oggi tutto il loro valore,lavorando per rinnovare la vita spirituale dei fedeli, l'educazione della gioventù, laformazione del clero, dei religiosi e delle religiose, l'attività missionaria. La Chiesadesidera inoltre vedere la Compagnia interessarsi sempre più all'ecumenismo,all'approfondimento delle relazioni con le religioni non cristiane, gli studi e le iniziative

riguardanti il preoccupante fenomeno dell'ateismo".Il Papa non ha precisato in quali regioni geografiche raccomanda ai gesuiti di

concentrare la loro azione. L'unica citazione l'ha riservata alla Cina, ―che è stata e vuoletornare ad essere un campo privilegiato dell'apostolato della Compagnia".

Oltre al Padre Dezza, al suo "numero due" Padre Giuseppe Pittau ed ai provinciali,ha partecipato all'udienza anche Padre Arrupe un cui messaggio è stato letto inprecedenza, nel corso di una Messa celebrata nella Cappella della Curia. Il Prepositodimissionario, rimasto in silenzio fino a ieri, invita tutti i gesuiti "a conformare la lorovolontà alla volontà divina in una rinnovata sottomissione al servizio e alla missionericevuti da Cristo, tramite il Papa".

Da "Il Tempo" del 2 sett. 1983

Con un atteso messaggio nella Curia Generaliziali Papa dà il via stamane al "conclave" dei gesuiti

La 33 Congregazione generale chiamata a nominare il successore di Arrupe e a"ricomporre le fila‖ della Compagnia dopo le recenti polemiche. Anche domenicani eagostiniani eleggeranno oggi i loro nuovi Superiori.

Questa mattina verso le ore 8, Giovanni Paolo II si recherà nella Curia Generaliziadella Compagnia di Gesù a Borgo Pio, a due passi dal Vaticano, dove da ieri sera sonoriuniti i 216 padri gesuiti partecipanti alla 33a Congregazione generale dell'Ordine. Non èla prima volta che un papa (compreso l'attuale) fa visita alla Curia; è la prima volta nellastoria, però, che vi si reca per l'inizio dei lavori di una Congregazione. Il fatto di per sédice dell'irnportanza dei lavori stessi, del molto che Giovanni Paolo II si attende da essi, eanche del ―particolare amore" - come egli stesso ebbe a dire - che nutre per il ―grande

Ordine" dei gesuiti. Subito dopo il suo arrivo, Giovanni Paolo II presiederà laconcelebrazione della Messa e rivolgerà un atteso messaggio ai padri congregati.

L'importanza della XXXIII Congregazione è determinata essenzialmente, da duefattori: l'elezione del successore di Pedro Arrupe, la disamina che i padrifaranno dellasituazione della Compagnia. Due componenti naturali di una congregazione generale,ma che nella circostanza acquistano una particolare rilevanza perchè stavolta arrivano acoronamento e conclusione di una stagione, quella post-conciliare, che ha visto laCompagnia di Gesù oggetto di critiche spesso anche troppo vivaci.

La successione di P. Arrupe. Non sarà una successione facile. Per l'uomo e ilsacerdote Arrupe, innanzitutto. Infatti se è vero, come ha anche affermato il P. Dezzanella conferenza stampa di mercoledì scorso, che "anchegli come del resto tutti quelli chemolto operano può aver commesso degli errori" è altrettanto vero che il P. Pedro Arrupe,

per personalità, ricchezza spirituale, disponibilità e capacità di dialogo, chiarezza divedute è stato ed èpersonaggio al di fuori del comune. Non è a caso che egli, se sieccettua ovviamente ilfondatore Sant'Ignazio, è il ―papa nero" che ha goduto più di ognialtro predecessore di prestigio e autorità anchefuori della Compagnia di Gesù.

Una carica scomoda, quindi, quella che egli lascia vacante per le sue qualità, maanche per il lavoro che il successore troverà davanti a sé. Gli anni della direzione di PPedro Arrupe, infatti, sono stati gli anni del post-Concilio, del rinnovamento dellaChiesa. Come tutti i momenti di crescita e di cambiamento anch'essi sono staticontrassegnati da fughe in avanti, da eccessi che, per quanto riguarda la Compagnia diGesù, sono stati stigmatizzat' in più occasioni da tutti e tre gli ultimi ponte/ici (Paolo VI,Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II). I richiami dei tre Papi sono stati spesso motivati dasegnalazioni e lamentazioni di nunzi e vescovi sparsi un po'in tutto il mondo. A volte si

trattava di uomini che mal si adattavano alla nuova realtà disegnata dal Concilio e cheperciò mal digerivano certe "intraprendenze", anche legittime, dei gesuiti; ma èpur veroche specialmente in alcune loro provincie (Olanda, Stati Uniti, America Latina, Filippine

Page 142: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 142/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

142soprattutto) e in alcune scuole da loro dirette (non ultima la più prestigiosa cioèl'Università Gregoriana) alcuni Ifigli di Sant'Ignazio " hanno dato motivo a notevoliperplessità. Non per nulla tutti e tre i tre Papi bannofatto ricorso nei loro interventi aespressioniforti quali "triste influenza" "confusione" e "disorientamento" tra i fedeli e glialtri ordini religiosi.

Una eredità difficile per il nuovo "papa nero" il quale, perciò, dovrà essere moltoaiutato dai padri congregati. La disamina dello stato della Compagnia altro punto

all'o.d.g. dei lavori della XXXIII Congregazione generale, dovrà essere cioè la piùcompleta e chiaritrice Possibile; dovrà tener conto dei rilievi e delle preoccupazioniespresse a più riprese dal Papi; non potrà ignorare l'intervento - unico nella storia dellaCompagnia - di Giovanni Paolo II che il 6 ottobre 1981 nominò il P. Paolo Dezza suo"delegato personale" mettendolo alla testa della Compagnia al posto del malato Arrupe ein luogo dell assistente generale O'Keefe sul quale, per regolamento e per designazionedel Preposito generale doveva ricadere, sia pure provvisoriamente, quell'onere...

Roma, 8 gennaio 1983Santità,

sono sgomento per la mancata risposta alle mie lettere inviate tramite la Segreteria diStato. Che io debba scrivere con questo accorgimento ? (*)

Se questa è la soluzione, La supplico di farmelo sapere. Quello di cui Le parlo non ècosa da poco.

Mi benedicaPetrus

PetrusVia Germanico 17200192 ROMA

(*) cioè in duplice copia. Ma fu vano ugualmente.

Segreteria di Stato

dal Vaticano 10 Aprile 1986Preg.mo Signore,e pervenuta al Santo Padre la lettera, con la quale Ella ha chiesto di essere da Lui

ricevuta in Udienza privata.Sono in dovere di significarle che, purtroppo, i continui impegni pastorali non

consentono a Sua Santità di accogliere la domanda. Tuttavia, Ella potrà partecipare aduna Udienza generale del mercoledì, presentandone richiesta alla Prefettura della CasaPontificía (00120 Città del Vaticano).

Qualora Ella avesse questioni particolari da portare a conoscenza del SommoPontefice, è pregata di esporle per iscritto.

Con sensi di distinta stima, mi confermodev.mo nel Signore

Mons. G.B. Re, Assessore

Page 143: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 143/144

 

 Leggi Manifesto „Arca della Bellezza‟ per Arcieri Resilienti e Amici dei Borghi di Xenobia 

143143 Indice

5. La Verità è la verità. Solo Gesù è Via, Verità e Vita5. Dalla Domenica delle Palme alla Parusìa senza Palme

12. Sul nostro volerci porre, da cristiani, come protettori e servi del katèchon

15. 

Per chi ancora pensasse che la Massoneria è un ente filantropico e benemerito15. MARCELLO PERA E LA FILOSOFIA DELLA MASSONERIA16. Quando monsignor Lefebvre diceva che in «Vaticano» si era insediato l‘Anticristo 

19. LETTERA DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI AI VESCOVI DELLA CHIESA23. Ombre minacciose continuano ad addensarsi all‘orizzonte della umanità 23. «Cantate al Signore un cantico nuovo, la sua lode risuoni nell'adunanza dei santi »24. Satana testualmente afferma

25. ―GUAI A VOI, SCRIBI, FARISEI [MODERNISTI], IPOCRITI! 29. Ecco nuovi Guai…Dalla Legge mosaica alle Beatitudini. 

32. Intimo Sposa

40. Morire in seno alla Chiesa43. La ‖scelta nuziale‖ quale complemento Eucaristico della Creazione 

44. L‟auspicio

49. Maria Corredentrice51. Modernismo: un pozzo di eresie 

52.

Trattato di Lisbona53. PRINCÌPI DI MORALE55. Recitiamo insieme il Sabato, i Misteri dello Spirito, contemplando il Santo Rosario

56. PER ANDARE INCONTRO ALLA CONVERSIONE NELLO SPIRITO

62. Chiamata alle “armi” 62. INNO ALLA CARITA'

63. La costituzione degli Arcieri64. La Città di Dio64. L‘Arca della Bellezza

66. PERCHE‘ XENOBIA? 67. ARCIERI, APOSTOLI DELLA BELLEZZA, MISSIONARI DELLA LUCE68. PREGHIERA E GIURAMENTO DI UN AMICO DI GESU' DEGLI ULTIMI TEMPI 70. MANIFESTO DEL ―PICCOLO RESTO‖ 74. FACCIAMOCI, DUNQUE, TUTTI CARITA‘! 

75. Che senso ha la confessione?76. RIPETO! COMINCIAMO A CAMBIARE PARTENDO DA NOI STESSI77. ARCA DELLA BELLEZZA ED I MISSIONARI DELLE CITTA‘ 

78. E‘ nato prima l‘uovo o la gallina? Ossia : primo uomo, l‘uovo di colombo, i borghi 82. LA DIETA DELL‘ARCIERE – prendi le tue misure. Conosci te stesso e la tua anima

84. Costituzione Comitato Ristretto di Fondatori dell‘Arca della Bellezza 92. INNO E PREGHERA DELL‘ARCA DELLA BELLEZZA PER LA PARUSìA

95. Benedetto XVI: ―come dopo il Concilio di Trento, servono sacerdoti ben formati »

Page 144: Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

8/6/2019 Vi Libro - La Passione Della Chiesa x

http://slidepdf.com/reader/full/vi-libro-la-passione-della-chiesa-x 144/144

 

144

97. Nell‟Arca di Maria 98. La presentazione di Maria santissima al Tempio al suo terzo anno di età

100. La chiamata di Soriano e di Padre Michele Ragusa, il Guardiano del « Cuscino »

104. La Piramide è un simbolo su cui dobbiamo riflettere

105. Le Chiavi del Regno109. « Così conoscerete la verità, e la Verità vi renderà liberi »

110. «Ama e fa' ciò che vuoi»111. I principi non negoziabili del katechon Benedetto XVI

112. PREGHIERA DI AFFIDAMENTO A MARIA

113. Documenti del suplizio di Petrus Romanus

Cerca gli altri libri e le novità su www.parusia.info

ANNOTAZIONI