VI - LE FONTI DELLE INFORMAZIONI · delle interviste face to face , lunghe, ricche, impegnative”...

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1 Paolo Montesperelli 2016 - 2017 MRC / VI - Le fonti 1 VI - LE FONTI DELLE INFORMAZIONI Paolo Montesperelli 2016 - 2017 MRC / VI - Le fonti 2 DOVE RACCOGLIERE INFORMAZIONI: L’analisi primaria e quella secondaria Analisi primaria = il ricercatore rileva DIRETTAMENTE le informazioni Analisi secondaria = il ricercatore utilizza una 2 a volta e rielabora i dati raccolti originariamente da un’altra ricerca = rilevazione INDIRETTA Archivi amministr.vi INDIRETTA RILEVAZIONE Altre ricerche DIRETTA Osservaz Testi Interviste Etc.

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VI - LE FONTI DELLE

INFORMAZIONI

Paolo Montesperelli

2016 - 2017

MRC / VI - Le fonti 2

DOVE RACCOGLIERE INFORMAZIONI: L’analisi primaria e quella secondaria

Analisi primaria = il ricercatore rileva DIRETTAMENTE le informazioniAnalisi secondaria = il ricercatore utilizza una 2a volta e rielabora i dati raccolti originariamente da un’altra ricerca = rilevazione INDIRETTA

Archivi

amministr.vi

INDIRETTA

RILEVAZIONE Altre ricerche

DIRETTA

Osservaz Testi

Interviste Etc.

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Es. di rilevazione indiretta: tramite archivi amministrativi

•Rilevazione indiretta = impiego a fini statistici di informazioni contenute in archivi amministrativi (registri o altri documenti).

•Atti amministrativi con finalità burocratiche lasciano una “traccia”; se questa traccia viene opportunamente raccolta e organizzata � dati statistici

Es.

permessi di soggiorno rilasciati dalle questure � distribuzione territoriale degli immigrati regolari

iscrizione liste anagrafiche comunali � immigrati residenti o soggiornanti nel Comune

Attualmente il 70% delle rilevazioni ISTAT ha base amministrativa.

In futuro (sviluppo informatica � siti, collegamenti fra vari archivi amministrativi, banche-dati…) questa quota aumenterà.

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Un esempio: il SISTAN (sistema statistico nazionale)

• connette in un'unica rete tutte le

competenze disperse nelle varie

amministrazioni: regioni, province, comuni

ASL, Camere di commercio, soggetti privati di interesse pubblico, etc.

• Indirizzo e coordinamento: Istat

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Vantaggi:

• Bassi costi

• Ricchezza di informazioni, spesso:

- esaustive sulle variabili rilevate;

- dettagliate a livello territoriale;

- copertura diacronica rilevante.

• Non si “stressano” intervistati

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Limiti:

• Poiché questi dati sono stati raccolti per altri fini, possono rivelarsi inadeguati agli obiettivi cognitivi.

• Eccessiva rigidità nell’organizzazione dei dati, non coordinamento fra fonti diverse, procedure diverse di rilevazione ed elaborazione � difficoltà di integrazione fra fonti.

• Atteggiamenti di chiusura (“informazione è potere”);

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•Alcuni fenomeni sociali sfuggono a qualsiasi atto

amministrativo.

Es.: immigrazione clandestina, irregolare;

senza fissa dimora; reati non denunciati alla

autorità giudiziaria; valori, atteggiamenti….

Per rimediare, le fonti statistiche ufficiali (p.es. Istat) hanno promosso censimenti ed indagini campionarie su

opinioni, atteggiamenti, stili di vita, consumi, etc.

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Attenzione ai “meta-dati”!

‘metadati’ = informazioni sui dati e sulla loro “operazionalizzazione” (cioè sui processi che li hanno prodotti);

Proprio perché il ricercatore usa dati che sono prodotti da altri, raccolti ed elaborati per finalitàdiverse, il ricercatore deve esaminare la qualitàdei dati che usa e la loro funzionalità effettiva rispetto ai propri obiettivi cognitivi (Mingo in

Cannavò-Frudà 2007, 184, 199)

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Metadati utili:

• Definizioni concettuali: es. ‘disoccupato’, ‘nucleo familiare’, ‘forza-lavor0’ (NB le definizioni possono variare da fonte a fonte e anche all’interno della stessa fonte: p. es. Istat)

• Ambito spazio-temporale = popolazione e periodo di rilevazione;

• Modalità di rilevazione (archivi amministrativi / censimenti / ricerche campionarie;

• Se ricerche campionarie: caratteristiche del campione; “indicatori di qualità” = es. tassi di risposta;

• Eventuale questionario: testo, sequenza domande, modalità di conduzione dell’intervista

• etc.

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Un utile archivio di metadati:

http://www.istat.it/it/strumenti/definizioni-e-classificazioni

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LA RILEVAZIONE DIRETTA nella ricerca “primaria”

Unità di raccolta delle inf.

Natura delle proprietà

Numero delle proprietà

Standardizzazione degli stimoli e delle reazioni

Situazione di rilevazione

TEST

individuo

capacità o prestazioni

1 sola o un complesso di proprietà affini

prevista

artificiale

INTERVISTE

individuo

opinioni, valori, atteggiam.

un numero elevato

possibile, non necessaria

approssima una situazione naturale

OSSERVA- ZIONE

individuo e/o gruppo

idem, ma anche comportam.

un numero elevato

scarsa o nulla

naturale

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Le interviste

Qui considereremo soprattutto quelle “faccia a faccia”, perché:

- Sono molto diffuse

- Offrono tanti spunti utili anche per molte altre tecniche (interviste telefoniche, i. on line, postali…; “analisi del contenuto come inchiesta”, …

- “Profondità e affidabilità restano componenti importanti delle interviste face to face, lunghe, ricche, impegnative” (

Guala - Fisher, in Cannavò-Frudà 2007, 47)

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Tipologia delle interviste: 3 fundamenta divisionis

(Bichi in Cannavò-Frudà 2007, 227 ss.)

1) Grado di standardizzazione: proporre o meno le stesse

domande nella stessa forma e nello stesso ordine a tutti gli

intervistati;

2) Direttività: possibilità lasciata all’intervistatore di stabilire lui gli

argomenti dell’intervista;

3) Strutturazione: riguarda il grado di rigidità delle modalità di

domanda e di risposta

Due tipi opposti:

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GRADO DI CHIUSURA DELLE DOMANDE:

CHIUSA R (= colui che risponde) può solo scegliere fra un insieme di alternative pre-definite

In passato ha at tuato qualche strategia per costituire l'immagine della sua azienda ? (può dare più di

una risposta)

� No

Sì:

� qualità estetica del prodotto, del negozio

� calendari, gadgets, volantini, manifesti, cartellonistica

� stampa

� radio

� tv

� fiere, congressi

� internet

� sponsor

� altro

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Le illusioni della standardizzazione:

• Illusione di somministrare lo stesso strumento stessa domanda negli stessi termini a tutti gli R;

• Illusione che sia possibile formulare la “domanda perfetta” = pienamente comprensibile a tutti

MA:

1) lo stesso termine può designare concetti diversi in R diversi;

2) Spesso R chiede chiarimenti � riformulazioneda parte di I (se I non riformula ma ripete la domanda identica � R si irrita o capisce che deve dare una qualunque risposta, anche a vanvera)

(Pitrone in Cannavò-Frudà 2007, passim)

LEGENDA:

R = rispondente,

intervistato;

I = intervistatore

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Vantaggi delle domande chiuse:

• Comparabilità (apparente);

• Facilità di somministrazione e di codifica;

• Aiutano R a concentrarsi sugli aspetti rilevanti per il ricercatore;

• Efficacia, quando le alternative sono note;

• Attenuano il disagio di R su argomenti delicatiche, inclusi negli elenchi di risposte, vengono resi accettabili (p. es. comportamenti devianti,

livello di reddito…).

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Svantaggi delle domande chiuse

• Le categorie prestabilite suggeriscono una risposta (in realtà R potrebbe non avere alcuna opinione);

• Impediscono alle persone più addentro al tema di dare un contributo originale alla ricerca �oscurano le differenze qualificanti fra intervistati (Capecchi 1996);

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• Scarsa sensibilità (= poche classi) in caso di argomenti complessi;

• Se l’elenco è troppo lungo (più di 7 categorie di risposta), R non è in grado di distinguere/valutare;

• La posizione di una categoria all’interno di un elenco influenza la probabilità che sia scelta.

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APERTA Non viene presentato a R alcun piano di chiusura

PERCHE’ LA SITUAZIONE ECONOMICA DELL’ITALIA MIGLIORI, CHE COSA

DOVREBBE FARE GOVERNO?

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

SECONDO LEI, C’E’ QUALCOSA CHE IMPEDISCE IL MIGLIORAMENTO DELLA

SITUAZIONE ECONOMICA DELL’ITALIA?

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

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• Spontaneità della risposta

• Vanno bene fra le domande introduttive:

Es. “Secondo lei, qual è il problema più grave della città di Roma?”

• Vanno bene in fasi esplorative, quando il ricercatore non sa come “chiudere” le domande (successivamente il ricercatore può chiuderle)

• Difficoltà di somministrazione e di ricondurre molte risposte a poche classi

NB.

La necessità di ricondurle a poche classi comparare la frequenza (%) di ogni classe

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Riconduzione della risposta di R ad alcune classi.

• I registra la risposta di R;

• se necessario gli pone ulteriori domande di

approfondimento per essere sicuro di aver compreso bene la risposta di R

- I deve essere ben addestrato! Ha un ruolo cruciale, molto attivo e interattivo;

- La standardizzazione non deve essere rigida.

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Difficoltà di classificazione delle risposte a domande aperte

Es.: “Cosa è più importante apprendere per prepararsi alla vita?”

La difficoltà non sta nel numero della classi (= ‘sensibilità’) MA nel fundamentum divisionis che può essere diverso da R a R:

- Valori (assumersi responsabilità, obbedire, etc.)

- Aspetti strumentali (acquisire buona istruzione, coltivare capacità e competenze)

- Aspetti relazionali (frequentare molte persone, conoscere “le persone giuste”, etc.)

(Pitrone in Cannavò-Frudà 2007, 305)

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SEMI-CHIUSA R. può anche dare risposte non previste dal piano di chiusura o specificare l’alternativa scelta facendo commenti

FUORI DALL’AMBIENTE DI LAVORO, LE CAPITA DI USCIRE CON LA TUTA DA LAVORO? (una sola risposta) � sì, a volte mi capita di usarla anche quando esco con amici

� sì, per andare a fare delle piccole spese

� sì, solo per fare piccoli lavori in casa

� sì, altro (specificare…………………………………………………………………………...)

� no, preferisco non rovinarla

� no, non mi piace. Evito di usarla il più possibile

� no, altro (specificare…………………………………………………………………………..)

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STIMOLI ICONOGRAFICI

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Le vignette tematiche. Origini: il Thematic

Apperception Test (TAT) di H. A. Murray (1935)

• ‘Appercezione’ = disposizione a percepire in un modo che si basa sulle precedenti esperienze individuali;

• Il TAT intende rilevare i “temi”fondamentali che ricorrono nella produzione immaginativa del soggetto;

• 31 immagini su relazioni interpersonali;

• Scarsa strutturazione� varie interpretazioni.;

• R proietta se stesso nella scena � s’identifica con un personaggio, spiega la scena � manifesta i propri stress e conflitti nella vita reale

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Origini: Picture Frustration Reaction Test

(Rosenzweig 1944)

• 24 tavole con due personaggi: uno pronuncia alcune

parole che provocano frustrazione nel secondo;

• R deve riempire il fumetto bianco con una risposta

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Le vignette di posizione (Marradi 1988)

• Riprendono dal TAT il tentativo di trovare un giusto equilibrio tra ambiguità e strutturazione + di far identificare R nella scena presentata

• Riprendono da Rosenzweig l’uso del fumetto;

• Rispetto a questi 2 test, Marradi si propone di raccogliere informazioni non solo sugli atteggiamenti individuali ma anche sulla cultura d’appartenenza.

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Obiettivo cognitivo: opinioni di R sull’emancipazione femminile

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Obiettivo cognitivo: adesione ad atteggiamento “normativista”

Normativismo =

propensione ad

obbedire

incondizionata-

mente ad una

norma solo

perché è tale (v.

accettazione dello

Stato autoritario

da parte del

suddito)

(Marradi 2005, 63 ss.)

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Vignette di salienza = sono ancora meno

strutturate di quelle di posizione (Marradi 1988)

“Chi è la persona armata?” A seconda

della indicazione di R si può inferire la

salienza dei temi in ciascun R.

La persona armata può essere un

terrorista, un delinquente comune, un

agente che intima l’alt, etc.