Vesuvio. Il terremoto del 9 ottobre 1999 chiuse un ciclo?
description
Transcript of Vesuvio. Il terremoto del 9 ottobre 1999 chiuse un ciclo?
12/9/2015 Rischio Vesuvio - Risk Vesuvius : Vesuvio: il terremoto del 9 ottobre 1999 chiuse un ciclo?
data:text/html;charset=utf-8,%3Ch2%20class%3D%22date-header%22%20style%3D%22margin%3A%200px%3B%20position%3A%20relative%3B%20font-s… 1/4
d o m e n i c a 1 9 l u g l i o 2 0 1 5
Vesuvio: il terremoto del 9 ottobre 1999 chiuse un ciclo?
“Rischio Vesuvio: nel 1999 si fu vicini al panico…” di MalKo
Il 9 ottobre 1999 una scossa di terremoto con una magnitudo 3,6(Md) localizzata nell’area craterica del Vesuvio a 3,8 chilometri diprofondità dal livello medio mare, fu nettamente avvertita dallapopolazione vesuviana che rimase sgomenta, non solo per la suaevidente percettibilità, ma soprattutto perché l’energia proveniva dalventre del temuto monte vulcanico. L'11 ottobre alle 4.35 una replicasismica da M 2.9 della scala Richter...Il Comune di Portici, con cui eravamo in collegamento in ragione diuna stretta collaborazione in tema di rischio vulcanico, ci riferì che lasituazione era di ansia crescente tra i cittadini che chiamavanopreoccupati al numero verde (H24) dell’ufficio comunale diprotezione civile. Un servizio permanente che avevamo instauratoqualche anno prima perché le emergenze in genere, ma anche quellesismiche e vulcaniche, hanno la caratteristica di potersi presentarecon una certa rapidità, in qualsiasi giorno e a qualsiasi ora…Le richieste telefoniche dell’utenza allarmata riguardavanoprevalentemente un'unica e angosciosa e fondamentale domanda:dobbiamo scappare? La risposta sulle prime non era semplice escontata, perché si trattava del terremoto più energetico dal 1944…ovvero dall'ultima eruzione del Vesuvio. Rispondemmo ai tanti appellitelefonici che al momento non c’erano presupposti di allarme e chebisognava attendere un po’ di giorni per capire se quella scossa avevaun significato importante. Ci rendemmo conto ben presto che ancheall’Osservatorio Vesuviano erano dubbiosi e preoccupati e solo colpassare delle ore e dei giorni o forse dei mesi si sarebbe potuto dareun significato alla spallata sismica che diede l’inaspettata sveglia aivesuviani.
Nel frattempo conoscendo la localizzazione di qualche pozzoprofondo in località Boscotrecase, cercammo di renderci utilipartecipando a sondaggi sulle temperature dell’acqua insieme apersonale dell’Osservatorio Vesuviano. Il comune di Portici aveva trale attrezzature una sonda immergibile idonea a questo scopo. Neidue pozzi monitorati la temperatura dell’acqua a 125 metri diprofondità superava di poco i 30° C. Trattandosi di siti non censiti inprecedenza, il valore non risultò particolarmente indicativo per la
Il Cono centrale del Vesuvio e l'orlo calderico del Monte Somma
12/9/2015 Rischio Vesuvio - Risk Vesuvius : Vesuvio: il terremoto del 9 ottobre 1999 chiuse un ciclo?
data:text/html;charset=utf-8,%3Ch2%20class%3D%22date-header%22%20style%3D%22margin%3A%200px%3B%20position%3A%20relative%3B%20font-s… 2/4
precedenza, il valore non risultò particolarmente indicativo per lamancanza di riferimenti passati. Passammo allora ad analizzare latemperatura nel pozzo campione di Torre del Greco. In questo casoscendemmo da una botola ubicata sul livello stradale e per alcunimetri nel sottosuolo. Da qui c’era l’accesso alla canna di pozzo. Latemperatura che rilevammo dabbasso non si discostava dai valoribase di riferimento. Il dato che ci allarmò molto invece, ci fu dato dalsensore elettrochimico collegato a un apparecchio portatile cheavevamo per sicurezza aggrappato alla cintura: dopo pochi secondiincominciò ad emettere un cicalio assordante, intermittente e nontacitabile, perché l'apparecchio aveva rilevato il superamento dellasoglia limite di sopravvivenza all’anidride carbonica (CO2). Il localeera letteralmente invaso dal gas asfissiante proveniente dal pozzosaturo, fatta eccezione per la parte alta del locale areato appenadalla botola aperta…A distanza di qualche giorno l’ex direttore dell'OsservatorioVesuviano, Prof. Giuseppe Luongo, iniziò una querelle contro laDott.Lucia Civetta, allora direttrice in carica, perché a suo dire conquel terremoto bisognava passare a un livello di attenzione vulcanica.Lo stesso livello di allerta che caratterizza oggi i Campi Flegrei…
Dall’Osservatorio invitarono alla calma e soprattutto evidenziaronoche il dato anomalo riguardava un solo parametro e non gli altri.Risposta un po’ vera e un po’ governativa… Per affrontare questadiatriba che aggiunse ansia ai cittadini, pubblicammo in tutta frettaun numero speciale dell’informa comune, un giornale locale edito dalcomune porticese e distribuito nelle piazze, in cui cercammo dispiegare come stavano i fatti aggiungendo elementi di tranquillitàvertenti tutti sulla gran mole di lavoro e sugli importanti risultatiraggiunti nel campo della prevenzione e dell’operatività a livellocomunale. In quel periodo al governo della città c’era ilsindacoLeopoldo Spedaliere, personaggio forse anche controverso,ma dal punto di vista della protezione dei cittadini dal pericolovulcanico, si distinse per ruolo e competenza.
Gli attuali livelli di allerta vulcanica
12/9/2015 Rischio Vesuvio - Risk Vesuvius : Vesuvio: il terremoto del 9 ottobre 1999 chiuse un ciclo?
data:text/html;charset=utf-8,%3Ch2%20class%3D%22date-header%22%20style%3D%22margin%3A%200px%3B%20position%3A%20relative%3B%20font-s… 3/4
Della diatriba scientifica possiamo aggiungere che in realtà Luongoaveva ragione, perché il livello di attenzione implica semplicementeuna maggiore attività di sorveglianza geochimica e geofisica deiparametri del vulcano: non altro, ed era esattamente quello cheoccorreva fare in quel momento. Con una spallata sismica di quel tiponon bisognava aspettare il cambiamento di altri parametriperdrizzare le orecchie, soprattutto se questi valori non venivanoacquisiti in tempo reale grazie a stazioni automatiche. D’altra parteperò, possiamo garantire che in quel contesto fatto di ignoranzageneralizzata anche da parte dei comuni a proposito dei livelli diallerta vulcanica e delle fasi operative corrispondenti, dichiarare lostato di attenzione equivaleva ad accendere forse la miccia delpanico, ma più ancora del ridicolo perché si sarebbe messo in risaltola colpevole assenza dei piani di evacuazione.Più di qualcuno nel bailamme delle notizie cambiò aria… La veritàsull'intera faccenda fu che si passò nei fatti a uno stato di attenzionevulcanica senza per questo dichiararlo. Una soluzione veramentesalomonica...
Oggi seguiamo con interesse le dissertazioni e gli argomenti chepropone l’avvocato Giuseppe D’Aniello da un apposito sito web, aproposito di un sistema di monitoraggio vulcanico (Vesuvio) chepresenta falle su molti lati, soprattutto sull’acquisizione in temporeale dei dati riguardanti la chimica delle fumarole e i segnali sismiciparticolarmente disturbati dal passaggio dei bus turistici all’internodella Riserva naturale statale Tirone Alto Vesuvio. Un andrivienimeccanico tra l'altro in contrasto con le necessità dichiarate diequilibrio ambientale dell'oasi...Dagli scritti dell’avvocato ci sembra di capire che il presidentedell’INGV, Stefano Gresta, sia seccato da questo puntiglioso interessescientifico di D’Aniello che segnala discrasie nel sistema disorveglianza. Interesse centrato soprattutto sugli aspetti cheriguardano il monitoraggio dei parametri fisici e chimici del Vesuvio.Riteniamo che la semplice appartenenza alla zona rossa Vesuvio,quale area geografica dove non è garantito l’imprescindibile dirittoalla sicurezza, dia titolo per pretendere di sapere cosa accade
L'edizione straordinaria dell'informa comune ‐ Portici ‐ .
12/9/2015 Rischio Vesuvio - Risk Vesuvius : Vesuvio: il terremoto del 9 ottobre 1999 chiuse un ciclo?
data:text/html;charset=utf-8,%3Ch2%20class%3D%22date-header%22%20style%3D%22margin%3A%200px%3B%20position%3A%20relative%3B%20font-s… 4/4
quale area geografica dove non è garantito l’imprescindibile dirittoalla sicurezza, dia titolo per pretendere di sapere cosa accadeall'interno delle strutture statali di monitoraggio, visto che laprevisione dell’evento eruttivo rimane non già l’arma, ma l’unicasperanza per non essere investiti improvvisamente da una colatapiroclastica incandescente. Ne consegue che l’INGV deve risponderenel concreto agli interrogativi e alle segnalazioni dei cittadini aprescindere, perché solo dall'efficienza e dall'efficacia della pratica dimonitoraggio in tempi reali dei parametri vulcanici, si possonocogliere sul nascere i salvifici prodromi pre eruttivi.La parte istituzionale amministrativa (Dipartimento Protezione Civilee Comuni) hanno dalla loro il secondo elemento della sicurezza.Infatti, se anche l’Osservatorio Vesuviano riuscirà a cogliere sulnascere i sintomi di un possibile risveglio del Vesuvio, sarà necessariorendere operativo un piano di evacuazione che oggi non c'è! C’èl’obbligo si stilarli però, a cura dei Comuni vesuviani e flegrei entro il31dicembre del 2015, pena la perdita dei finanziamenti europei stanziatiad hoc. Staremo a vedere…
Se il vulcano avrà la bontà di mantenere la sua pace geologica almenofino a questa data e l’Osservatorio Vesuviano metterà in secondopiano il geotermico e le trivellazioni concentrandosi sullasorveglianza vulcanica con tutta l'efficacia possibile, probabilmenteincominceremo a mettere insieme i tasselli giusti della sicurezzaareale dei tre distretti vulcanici napoletani, a tutto vantaggio delgiuridico e superiore interesse pubblico. Il presidente dell'INGV si rimbocchi le maniche e aguzzi l'ingegnoorganizzativo e operativo della struttura che dirige, in modo che sitenga alto il concetto che uno dei ruoli fondamentali della scienzaconsiste nell'evitare che un evento naturale come un'eruzione, possatrasformarsi in una immane catastrofe...