VERSO IL VOTO/1 IL VICEPREMIER Salvini, prova di forza per ... · sindaco di Roma, segretario del...

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Sara Marcozzi candidata presidente dei 5 Stelle A sinistra la sala piena ieri sera in Val di Sangro ATESSA Il tema del lavoro è stato al centro dell’incontro di ieri se- ra in Val di Sangro in cui Sara Marcozzi, candidata presi- dente per il Movimento 5 Stelle, ha illustrato, davanti ad una sala gremita, i princi- pali punti del programma scritto per governare la Regio- ne Abruzzo. «Abbiamo ascoltato i citta- dini sin dall'inizio della no- stra vita politica. Abbiamo portato cinque anni fa le loro voci in Regione Abruzzo, dai banchi dell’opposizione, e non ci siamo mai fermati. Og- gi stiamo lottando affinché quelle voci diventino la forza che governa l’Abruzzo», ha af- fermato la candidata. Ad Atessa erano presenti, tra gli altri, anche il consiglie- re comunale Emilio Falcone che ha fatto gli onori di casa e l'europarlamentare Piernico- la Pedicini. A fine incontro tanti i cittadini che hanno uti- lizzato il donamat, una sorta di bancomat al contrario in cui i cittadini possono effet- tuare microdonazioni per so- stenere la campagna elettora- le. Mentre in serata Sara Mar- cozzi ha incontrato i cittadini di Bucchianico in una cena di autofinanziamento per la campagna elettorale del M5S che sostiene le sue attività at- traverso micro donazioni dei cittadini. Lo spirito che muo- ve il “donomat” e le cene di autofinanziamento è da sem- pre una caratteristica penta- stellata. «Chiedetevi sempre chi finanzia la campagna elet- torale dei politici», spiega Marcozzi. «Il Movimento 5 Stelle non accetta finanziamenti pubbli- ci, non è sostenuto dalle lob- by e non è al libro paga di grandi imprenditori o mana- ger oscuri. La nostra forza», continua la candidata, «arri- va dai cittadini abruzzesi che ci sostengono con micro do- nazioni che partono dai 20 euro ma che non possono su- perare i 1000 euro. Una scelta che il Movimento 5 Stelle fa in ogni campagna elettorale perché non vogliamo dire grazie a nessun altro che ai cittadini. In questo modo sa- pranno che nessuna lobby e nessun gigante finanziario muoverà i fili delle scelte che il Movimento farà una volta alla guida di questa Regione» conclude Sara Marcozzi che, sempre a proposito di lavoro, in mattinata ha partecipato anche all’incontro con gli im- prenditori e i commercianti abruzzesi, organizzato dalla Confcommercio a Pescara. È stato un confronto diret- to anche con gli altri candida- ti presidenti alla Regione Abruzzo. Sul tavolo le istanze dei commercianti abruzzesi che chiedono giuste respon- sabilità e progettualità, rispo- ste concrete e posizioni preci- se e realizzabili sui temi che li riguardano da vicino. «Le richieste di Confcom- mercio sono le stesse che noi facciamo da anni a chi finora ha governato senza alcuna programmazione e ha sem- pre chiesto fiducia sulle paro- le e non sui fatti», commenta Sara Marcozzi, «il nostro pro- gramma di governo è chiaro e attuabile. Atti concreti che faremo, da subito, alla guida della Regione: fiscalità di van- taggio per le aree interne, sito unico dedicato al turismo per la promozione sinergica di tutti i nostri prodotti e le nostre bellezze, marchio Abruzzo, agevolazioni per i commercianti e opposizione all'apertura di altri centri commerciali, che creano so- lo l’illusione dell’occupazio- ne ma non danno lavoro rea- le a nessuno». Oggi la candi- dato presidente del M5S in- contrerà rappresentanti di Confprofessioni, Confartigia- nato e degli Ordini degli ar- chitetti abruzzesi. E all’incontro con la Confcommercio a Pescara illustra le ricette per il commercio: stop all’illusione degli iper di Claudio Lattanzio SULMONA «Ancora quindici giorni e in Abruzzo si cambia. Gli ospeda- li e i tribunali che la sinistra ha chiuso noi li riapriremo. A pro- posito, ci siamo rivolti a “Chi l’ha visto?” per sapere che fine abbia fatto D’Alfonso. Dopo aver fatto solo danni si è di- messo, diventando senatore e non si è più visto né sentito». Ha parlato dell’Abruzzo e de- gli abruzzesi, di D’Alfonso e di Maduro, augurandosi che «quel regime comunista cada il prima possibile perché è un regime di fame». E poi degli sbarchi e dei porti che reste- ranno chiusi, dicendosi pron- to ad essere processato. «Se mi arrestano portatemi i confetti che qui sono buoni», ha escla- mato. «Dovrei essere processa- to perché ho difeso i confini del mio Paese? Sono pronto, non ho alcun problema, lo di- co per rispetto alla stragrande maggioranza dei magistrati». Il vice premier Matteo Salvini è intervenuto ieri sera a Sulmo- na, in una in piazza XX Settem- bre gremita di gente, a soste- gno della Lega e del candidato presidente, Marco Marsilio, di cui però non ha fatto il nome. Ha parlato per meno di mezz’ora, Salvini, intrattenen- dosi molto di più per i selfie. Marsilio ha comunque aperto il comizio: un bagno di folla, un’azione di forza della Lega, applausi a scena aperta ma an- che cenni di protesta come uno striscione apparso su un balcone che si affaccia in piaz- za con le parole del poeta Ovi- dio: «Empio è colui che non ac- coglie lo straniero”. Ed è al te- ma delicato dell’immigrazio- ne che Salvini ha dedicato gran parte del suo intervento. «La Lega vuole un’immigrazio- ne regolare, tranquilla e sotto controllo, con uomini e donne che lavorano e rispettano leggi e tradizioni del nostro paese», ha detto dopo aver incontrato un giovane del Niger. «Dalla sinistra», ha arringa- to Salvini, «continuano a insul- tarmi strumentalizzando an- che una giornata come quella di oggi dedicata alla memoria del massacro di milioni di ebrei e migliaia di italiani ad opera di un regime vero che ammazzava davvero. Hanno insultato la memoria di quei morti, paragonando il control- lo dell’immigrazione ai campi di sterminio». «Dovrebbero solo aver ver- gogna», ha proseguito, «para- gonare una fase di storia che grazie a Dio non tornerà mai più con quello che è il rispetto delle regole. È giusto onorare la memoria delle vittime della Shoah così come sarà giusto tra poche settimane onorare la memoria delle vittime delle foibe, massacrate dai comuni- sti». Poi è tornato a parlare dell’Abruzzo: «La sinistra ha chiuso gli ospedali ma sul dirit- to alla vita e alla salute non si possono fare risparmi. Risiste- meremo le strade, le ferrovie, le scuole senza promettere mi- racoli, ma piano piano, fare- mo tutto quello che c’è da fare. Non ho l’arroganza di venire a Sulmona dicendo votate Lega e ci saranno soldi per tutti, ca- se per tutti, posti di lavoro per tutti». E poi ha fatto una racco- mandazione a valorizzare il made in Italy e a sostenere i prodotti abruzzesi. «Anche fa- re la spesa è un atto politico», ha affermato. «Io ve lo chiedo con forza: comprate italiano perché mangiare italiano è un atto politico, sosteniamo la no- stra agricoltura, i nostri com- mercianti e i nostri piccoli im- prenditori che sono la forza di questa Italia e di questo Abruz- zo. Finalmente siamo andati in Europa, a difendere il made in Italy e i prodotti della terra italiana, perché ne avevamo piene le scatole dei pomodori tunisini, la carne di qua, l’olio di là, il grano canadese». Infine ai candidati della Le- ga ha raccomandato di «non E oggi da Roma arriva Alemanno Matteo Salvini mentre entra nel teatro dei Marsi ad Avezzano (foto Oddi) Salvini, prova di forza per far vincere la Lega in Abruzzo A Sulmona e Avezzano riempie piazza e teatro con Marsilio Il ministro: se mi arrestano portatemi i confetti, qui sono buoni Lavoro, Marcozzi in Val di Sangro La candidata dei 5 Stelle parla ad Atessa in una sala piena, poi va a Bucchianico Salvini accolto nella piazza a Sulmona Nel riquadro: lo striscione di protesta A sinistra sul palco con Marsilio e i candidati della Lega (foto Lattanzio) Dopo Francesco Storace oggi sarà a Pescara Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, segretario del Movimento nazionale per la Sovranità. Visiterà il centro cittadino – annuncia Roberto Pasquali, segretario regionale Mns – e i comitati elettorali di Angelita Palumbo, Vincenzo D’Incecco, Carla Ricci, Luca De Renzis, Nicoletta Verì, Ottavio De Marinis e Lino Galante. «Il Mns affianca la Lega nella costruzione del polo sovranista», spiega Pasquali. (c.s.) L’ex sindaco VERSO IL VOTO/1 » IL VICEPREMIER 2 Primo Piano IL CENTRO LUNEDÌ 28 GENNAIO 2019

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Sara Marcozzicandidatapresidentedei 5 StelleA sinistrala sala pienaieri serain Val di Sangro◗ ATESSA

Il tema del lavoro è stato al centro dell’incontro di ieri se-ra in Val di Sangro in cui Sara Marcozzi, candidata presi-dente per il Movimento 5 Stelle, ha illustrato, davanti ad una sala gremita, i princi-pali punti del programma scritto per governare la Regio-ne Abruzzo.

«Abbiamo ascoltato i citta-dini sin dall'inizio della no-stra vita politica. Abbiamo portato cinque anni fa le loro voci in Regione Abruzzo, dai banchi dell’opposizione, e non ci siamo mai fermati. Og-gi stiamo lottando affinché quelle voci diventino la forza che governa l’Abruzzo», ha af-fermato la candidata.

Ad Atessa erano presenti, tra gli altri, anche il consiglie-re comunale Emilio Falcone che ha fatto gli onori di casa e l'europarlamentare Piernico-la Pedicini. A fine incontro tanti i cittadini che hanno uti-lizzato il donamat, una sorta

di bancomat al contrario in cui i cittadini possono effet-tuare microdonazioni per so-stenere la campagna elettora-le. Mentre in serata Sara Mar-cozzi ha incontrato i cittadini di Bucchianico in una cena di autofinanziamento per la campagna elettorale del M5S che sostiene le sue attività at-traverso micro donazioni dei cittadini. Lo spirito che muo-ve il “donomat” e le cene di autofinanziamento è da sem-pre una caratteristica penta-

stellata. «Chiedetevi sempre chi finanzia la campagna elet-torale dei politici», spiega Marcozzi.

«Il Movimento 5 Stelle non accetta finanziamenti pubbli-ci, non è sostenuto dalle lob-by e non è al libro paga di grandi imprenditori o mana-ger oscuri. La nostra forza», continua la candidata, «arri-va dai cittadini abruzzesi che ci sostengono con micro do-nazioni che partono dai 20 euro ma che non possono su-

perare i 1000 euro. Una scelta che il Movimento 5 Stelle fa in ogni campagna elettorale perché non vogliamo dire grazie a nessun altro che ai cittadini. In questo modo sa-pranno che nessuna lobby e nessun gigante finanziario muoverà i fili delle scelte che il Movimento farà una volta alla guida di questa Regione» conclude Sara Marcozzi che, sempre a proposito di lavoro, in mattinata ha partecipato anche all’incontro con gli im-prenditori e i commercianti abruzzesi, organizzato dalla Confcommercio a Pescara.

È stato un confronto diret-

to anche con gli altri candida-ti presidenti alla Regione Abruzzo. Sul tavolo le istanze dei commercianti abruzzesi che chiedono giuste respon-sabilità e progettualità, rispo-ste concrete e posizioni preci-se e realizzabili sui temi che li riguardano da vicino.

«Le richieste di Confcom-mercio sono le stesse che noi facciamo da anni a chi finora ha governato senza alcuna programmazione e ha sem-pre chiesto fiducia sulle paro-le e non sui fatti», commenta Sara Marcozzi, «il nostro pro-gramma di governo è chiaro e attuabile. Atti concreti che

faremo, da subito, alla guida della Regione: fiscalità di van-taggio per le aree interne, sito unico dedicato al turismo per la promozione sinergica di tutti i nostri prodotti e le nostre bellezze, marchio Abruzzo, agevolazioni per i commercianti e opposizione all'apertura di altri centri commerciali, che creano so-lo l’illusione dell’occupazio-ne ma non danno lavoro rea-le a nessuno». Oggi la candi-dato presidente del M5S in-contrerà rappresentanti di Confprofessioni, Confartigia-nato e degli Ordini degli ar-chitetti abruzzesi.

E all’incontro conla Confcommercio

a Pescara illustra le ricette per il commercio:stop all’illusione degli iper

di Claudio Lattanzio◗ SULMONA

«Ancora quindici giorni e in Abruzzo si cambia. Gli ospeda-li e i tribunali che la sinistra ha chiuso noi li riapriremo. A pro-posito, ci siamo rivolti a “Chi l’ha visto?” per sapere che fine abbia fatto D’Alfonso. Dopo aver fatto solo danni si è di-messo, diventando senatore e non si è più visto né sentito». Ha parlato dell’Abruzzo e de-gli abruzzesi, di D’Alfonso e di Maduro, augurandosi che «quel regime comunista cada il prima possibile perché è un regime di fame». E poi degli sbarchi e dei porti che reste-ranno chiusi, dicendosi pron-to ad essere processato. «Se mi arrestano portatemi i confetti che qui sono buoni», ha escla-mato. «Dovrei essere processa-to perché ho difeso i confini del mio Paese? Sono pronto, non ho alcun problema, lo di-co per rispetto alla stragrande maggioranza dei magistrati». Il vice premier Matteo Salvini è intervenuto ieri sera a Sulmo-na, in una in piazza XX Settem-bre gremita di gente, a soste-gno della Lega e del candidato presidente, Marco Marsilio, di cui però non ha fatto il nome. Ha parlato per meno di mezz’ora, Salvini, intrattenen-dosi molto di più per i selfie. Marsilio ha comunque aperto il comizio: un bagno di folla, un’azione di forza della Lega, applausi a scena aperta ma an-che cenni di protesta come uno striscione apparso su un balcone che si affaccia in piaz-za con le parole del poeta Ovi-dio: «Empio è colui che non ac-coglie lo straniero”. Ed è al te-ma delicato dell’immigrazio-ne che Salvini ha dedicato gran parte del suo intervento. «La Lega vuole un’immigrazio-ne regolare, tranquilla e sotto controllo, con uomini e donne che lavorano e rispettano leggi e tradizioni del nostro paese», ha detto dopo aver incontrato un giovane del Niger.

«Dalla sinistra», ha arringa-to Salvini, «continuano a insul-

tarmi strumentalizzando an-che una giornata come quella di oggi dedicata alla memoria del massacro di milioni di ebrei e migliaia di italiani ad opera di un regime vero che ammazzava davvero. Hanno insultato la memoria di quei morti, paragonando il control-lo dell’immigrazione ai campi di sterminio».

«Dovrebbero solo aver ver-gogna», ha proseguito, «para-gonare una fase di storia che grazie a Dio non tornerà mai più con quello che è il rispetto delle regole. È giusto onorare la memoria delle vittime della Shoah così come sarà giusto tra poche settimane onorare la memoria delle vittime delle

foibe, massacrate dai comuni-sti». Poi è tornato a parlare dell’Abruzzo: «La sinistra ha chiuso gli ospedali ma sul dirit-to alla vita e alla salute non si possono fare risparmi. Risiste-meremo le strade, le ferrovie, le scuole senza promettere mi-racoli, ma piano piano, fare-mo tutto quello che c’è da fare. Non ho l’arroganza di venire a Sulmona dicendo votate Lega e ci saranno soldi per tutti, ca-se per tutti, posti di lavoro per tutti». E poi ha fatto una racco-mandazione a valorizzare il made in Italy e a sostenere i prodotti abruzzesi. «Anche fa-re la spesa è un atto politico», ha affermato. «Io ve lo chiedo con forza: comprate italiano

perché mangiare italiano è un atto politico, sosteniamo la no-stra agricoltura, i nostri com-mercianti e i nostri piccoli im-prenditori che sono la forza di

questa Italia e di questo Abruz-zo. Finalmente siamo andati in Europa, a difendere il made in Italy e i prodotti della terra italiana, perché ne avevamo

piene le scatole dei pomodori tunisini, la carne di qua, l’olio di là, il grano canadese».

Infine ai candidati della Le-ga ha raccomandato di «non

E oggi da Romaarriva Alemanno

Matteo Salvini mentre entra nel teatro dei Marsi ad Avezzano (foto Oddi)

Salvini, prova di forzaper far vincerela Lega in AbruzzoA Sulmona e Avezzano riempie piazza e teatro con MarsilioIl ministro: se mi arrestano portatemi i confetti, qui sono buoni

Lavoro, Marcozzi in Val di SangroLa candidata dei 5 Stelle parla ad Atessa in una sala piena, poi va a Bucchianico

Salvini accoltonella piazzaa SulmonaNel riquadro:lo striscionedi protestaA sinistrasul palcocon Marsilioe i candidatidella Lega(foto Lattanzio)

Dopo Francesco Storace oggi sarà a Pescara Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, segretario del Movimento nazionale per la Sovranità. Visiterà il centro cittadino – annuncia Roberto Pasquali, segretario regionale Mns – e i comitati elettorali di Angelita Palumbo, Vincenzo D’Incecco, Carla Ricci, Luca De Renzis, Nicoletta Verì, Ottavio De Marinis e Lino Galante. «Il Mns affianca la Lega nella costruzione del polo sovranista», spiega Pasquali. (c.s.)

L’ex sindaco

VERSO IL VOTO/1»IL VICEPREMIER

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