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Verso il Bilancio Integrato

A CURA DELLA COMMISSIONE BILANCIO INTEGRATO

● Nicola Mavellia, Delegato del Consiglio

● Francesco Randazzo, Presidente della Commissione

● Elena Baroni

● Loredana Caprioli

● Giuseppe Chiacchio

● Raffaella Dall’Anese

● Andrea Federico Galimberti

● Lorenza Guglielmi

● Antonio Navassa

● Paola Spoldi

● Eros A. Tavernar

BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO

L’ODCEC DI MILANO

LINEE STRATEGICHE

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALECon la supervisione e la collaborazione del Dott. Andrea Casadei ed il supporto della Dott.ssa Cristina Gianfelici

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LETTERA DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE

La realizzazione del Bilancio Integrato ha rappresentato per il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano un’impresa innovativa: è stato necessario impostarne le basi ed esaminare in dettaglio ogni aspetto della struttura, infi ne mettere nero su bianco qualcosa di noi. Noi come Colleghi, come Professione, noi come Ordine. Non è facile parlare di se stessi, tantomeno per un’Istituzione, tanto meno per un Ente Pubblico. Ci si confronta con la rigidità degli schemi e la volontà di rinnovarli, trovando all’interno della legge lo spazio per stare al passo con i tempi e forse anche di anticiparli, rifuggendo alla tentazione di seguirli pedissequamente, acriticamente e senza il desiderio di imprimere comunque il segno della propria azione e della propria missione.

Rileggendo il lavoro svolto, ritengo sia stato utile, soprattutto per prendere coscienza di quegli aspetti quotidiani che, proprio perché si trovano tutti i giorni sotto i nostri occhi, spesso vengono vissuti senza consapevolezza. Aspetti positivi e aspetti negativi, che rappresentano la nostra impronta nella società e che ci rendono protagonisti nel rapporto tra cittadini, imprese, mercato e Stato.

Il Bilancio Integrato, dunque, illustra l’Ordine, dal punto di vista della collettività, degli iscritti e dei dipendenti. È uno strumento utile per misurare se stessi e tenere traccia dei propri progressi ed anche degli errori, per evitare di farne di simili o, peggio, di identici.

Dalla lettura del Bilancio Integrato emerge un Ordine Professionale che si impegna, oltre che alla tenuta dell’Albo, dell’Elenco Speciale e del Registro dei Tirocinanti e a vigilare sull’osservanza della legge professionale:

● A MOBILITARE LE MIGLIORI ENERGIE DEGLI ISCRITTI, PER RAFFORZARE IL RUOLO DELLA NOSTRA PROFESSIONE NEL TERRITORIO;

● A PROMUOVERE LA CULTURA DELLA NOSTRA PROFESSIONE, ATTRAVERSO PROGETTI, ATTIVITÀ, STUDI E SCAMBI DI ESPERIENZE;

● A ESSERE UN FORTE PUNTO DI RIFERIMENTO ISTITUZIONALE, GARANTE DEI VALORI DELLA SOCIETÀ CIVILE.

In questo periodo di gravissima crisi economica che non lascia certo immuni i professionisti, è particolarmente importante che alle intenzioni seguano le azioni. Molte ne sono state fatte, molte di più se ne potranno fare. Il primo passo “verso il Bilancio Integrato” ci consente di capire e di misurare le une e le altre.

Naturalmente l’elenco di quanto fatto e di quanto in programma non esaurisce, complice il fatto che è necessario adeguare quasi quotidianamente ciò che si richiede a noi professionisti con quelle che sono le nostre necessità e le nostre aspirazioni.

Anche a nome di tutto il Consiglio e del Collegio dei Revisori, desidero ringraziare la Commissione Bilancio Integrato dell’Ordine, il Centro Studi Bilanciarsi, il Dott. Andrea Casadei e la Dott.ssa Cristina Gianfelici per il pregevole lavoro svolto, nonché la struttura e tutti i dipendenti per la collaborazione fornita.

Mi auguro che questa prima edizione rappresenti quello che è nelle intenzioni del Consiglio: un punto di partenza per valutare sempre più attentamente la strada che abbiamo percorso e riuscire a individuare quella migliore per proseguire il viaggio.

IL PRESIDENTE Alessandro Solidoro

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Allo stesso tempo, questa scelta pone l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano all’avanguardia rispetto a un nuovo modello di reporting che in alcuni Paesi, come ad esempio in Sudafrica, è già affermato e imposto per legge e che nei prossimi anni si diffonderà anche in Europa, grazie all’opera dell’International Integrated Reporting Council (IIRC), l’organizzazione che appunto si occupa dello sviluppo e della divulgazione delle pratiche di rendicontazione integrata.

Per l’ODCEC di Milano si tratta dunque di un primo tentativo di andare verso il Bilancio Integrato, che potrebbe essere defi nito “anno 0”. Non avendo una storia passata con cui confrontarsi, questo report espone una rielaborazione sintetica di tutte le principali informazioni disponibili, alla data di redazione, sulla vita e sull’attività dell’Ordine, quale punto di partenza per migliorare i processi interni di produzione, raccolta ed elaborazione dei dati. Una signifi cativa revisione di tali processi, che l’Ordine si propone di realizzare in tempo utile per la prossima edizione, è infatti indispensabile per giungere alla redazione di un vero e proprio Report Integrato.

Per favorirne la fruibilità, questo documento è stato redatto privilegiando la sintesi e la semplicità dell’informazione e omettendo, salvo in pochi casi, i riferimenti e le trascrizioni normative, che avrebbero appesantito il testo. La sua struttura si articola in sei parti:

IL BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO, CHE ILLUSTRA I PRINCIPALI CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ PROFESSIONALE E LO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN CUI SI INSERISCE, NELLO SPECIFICO, L’ATTIVITÀ DELL’ODCEC DI MILANO;

L’ODCEC DI MILANO, CHE APPROFONDISCE L’IDENTITÀ DELL’ORDINE TERRITORIALE, LA SUA MISSIONE E I VALORI CHE NE ISPIRANO L’OPERATO, OLTRE AL SUO ASSETTO ORGANIZZATIVO E AL PROFILO DEI SUOI PRINCIPALI STAKEHOLDER;

LE LINEE STRATEGICHE, CHE FOCALIZZA GLI OBIETTIVI DELL’ODCEC DI MILANO NEL BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE, NONCHÉ LE POLITICHE E LE ATTIVITÀ PREPOSTE AL LORO CONSEGUIMENTO;

LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, CHE SI CONCENTRA SULLA GESTIONE REDDITUALE, FINANZIARIA E PATRIMONIALE DELL’ENTE E SUI RELATIVI RISULTATI;

LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE, CHE FOCALIZZA LA TIPOLOGIA E LA QUALITÀ DELLE RELAZIONI CHE L’ODCEC DI MILANO INTRATTIENE CON I PROPRI ISCRITTI, IL PERSONALE, LE ISTITUZIONI E LA SOCIETÀ CIVILE;

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, CONCERNENTE LE POLITICHE DELL’0RDINE IN MATERIA DI RISPARMIO ENERGETICO, TUTELA DELL’AMBIENTE, VALUTAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI.

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L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano presenta il Report 2011, che costituisce la prima tappa miliare verso la redazione del Bilancio Integrato.Attraverso questo documento, frutto della rielaborazione e dell’integrazione dei suoi dati uffi ciali, contabili ed extracontabili, l’ODCEC di Milano si propone di fornire una rappresentazione chiara e precisa della propria attitudine a creare valore: un valore sostenibile nel tempo e rilevante non solo in senso economico, ma anche sotto il profi lo sociale. La scelta di adottare un nuovo modello di rendicontazione è giustifi cata dal desiderio di integrare in maniera sinergica i dati del Bilancio di Esercizio con le informazioni contenute nel Bilancio Sociale, per fornire a tutti gli stakeholder una visione olistica della propria attività.

NOTA METODOLOGICA

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BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO● Le Funzioni del Dottore Commercialista e dell’Esperto Contabile nel Contesto Sociale ed Economico

● La Presenza degli Ordini in Italia

● La Regione Lombardia

● Milano e la sua Area Metropolitana

Ai sensi del D.Lgs. 139/2005, art. 1, comma 3, infatti, al Dottore Commercialista competono, oltre alle funzioni spettanti anche all’Esperto Contabile, altre funzioni specifi che ed esclusive, quali ad esempio:

● LA REVISIONE E LA FORMULAZIONE DI GIUDIZI O ATTESTAZIONI IN MERITO AI BILANCI DI IMPRESE E ENTI, PUBBLICI E PRIVATI, NON SOGGETTI AL CONTROLLO LEGALE DEI CONTI;

● LE VALUTAZIONI DI AZIENDA;

● L’ASSISTENZA E LA RAPPRESENTANZA DAVANTI AGLI ORGANI DELLA GIURISDIZIONE TRIBUTARIA;

● GLI INCARICHI DI CURATORE, COMMISSARIO GIUDIZIALE E COMMISSARIO LIQUIDATORE NELLE PROCEDURE CONCORSUALI, GIUDIZIARIE E AMMINISTRATIVE E NELLE PROCEDURE DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA, NONCHÉ GLI INCARICHI DI AUSILIARIO DEL GIUDICE, DI AMMINISTRATORE E DI LIQUIDATORE NELLE PROCEDURE GIUDIZIALI;

● LE FUNZIONI DI SINDACO E DI COMPONENTE DI ALTRI ORGANI DI CONTROLLO O DI SORVEGLIANZA IN SOCIETÀ O ENTI, NONCHÉ DI AMMINISTRATORE, QUALORA IL REQUISITO RICHIESTO SIA L’INDIPENDENZA E L’ISCRIZIONE IN ALBI PROFESSIONALI.

LE FUNZIONI DEL DOTTORE COMMERCIALISTA E DELL’ESPERTO CONTABILE NEL CONTESTO SOCIALE ED ECONOMICO

L’attività professionale del Dottore Commercialista e dell’Esperto Contabile si rivolge a un’ampia platea: le imprese, i privati cittadini, gli enti pubblici e le altre istituzioni, incluse le organizzazioni non profi t. Le competenze delle due fi gure professionali, però, sono differenziate. In particolare, le competenze dei Dottori Commercialisti, iscritti alla sezione A dell’Albo, sono più ampie rispetto a quelle degli Esperti Contabili, iscritti alla Sezione B dell’Albo.

BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO

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Verso il Bilancio Integrato

● FATTIBILITÀ DI UN PROGETTO IMPRENDITORIALE

● AREA DIRITTO SOCIETARIO

● AREA ECONOMICO FINANZIARIA

● AREA FISCALE

● AREA ORGANIZZATIVO CONTABILE

● AREA REVISIONE CONTABILE

●AREA CESSAZIONE DELL’AZIENDA

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Fra le principali funzioni comuni sia all’Esperto contabile, sia al Dottore Commercialista, invece, si annoverano (D.Lgs. 139/2005, art. 1, comma 4):

● LA TENUTA A LA REDAZIONE DEI LIBRI CONTABILI, FISCALI E DEL LAVORO, IL CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE CONTABILE, NONCHÉ LA REVISIONE E LA CERTIFICAZIONE CONTABILE DI ASSOCIAZIONI, PERSONE FISICHE O GIURIDICHE DIVERSE DALLE SOCIETÀ DI CAPITALI;

● L’ELABORAZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DELLE DICHIARAZIONI TRIBUTARIE E LA CURA DEGLI ULTERIORI ADEMPIMENTI TRIBUTARI;

● IL RILASCIO DEI VISTI DI CONFORMITÀ, ASSEVERAZIONE AI FINI DEGLI STUDI DI SETTORE E CERTIFICAZIONE TRIBUTARIA, NONCHÉ L’ESECUZIONE DI OGNI ALTRA ATTIVITÀ DI ATTESTAZIONE PREVISTA DA LEGGI FISCALI;

● LA FUNZIONE DI REVISIONE O DI COMPONENTE DI ALTRI ORGANI DI CONTROLLO CONTABILE, PURCHÉ SUSSISTANO GLI ALTRI REQUISITI PREVISTI DALLA LEGGE.

L’attività a supporto delle imprese

Il Dottore Commercialista e l’Esperto Contabile sono referenti fondamentali per le imprese, che seguono durante tutto il loro percorso: dalla nascita, defi nendo un progetto imprenditoriale e le relative valutazioni economiche, fi nanziarie e fi scali, allo sviluppo, con i correlati interventi di natura giuridica, fi nanziaria, organizzativo-contabile, fi no alla eventuale cessazione, con conseguente liquidazione del patrimonio.Il Commercialista e l’Esperto Contabile intervengono anche nelle operazioni di gestione straordinaria delle imprese (conferimenti, cessioni d’impresa, fusioni, scissioni, ecc.) e forniscono regolare assistenza in materia contrattuale, nelle transazioni e negli arbitrati, ovvero nell’attuazione dei piani di risanamento delle aziende in crisi e delle procedure concorsuali. A seguito della riforma del diritto societario intervenuta nel 2003, i Commercialisti e gli Esperti Contabili, in qualità di consulenti, sono oggi chiamati anche a collaborare per la defi nizione del modello di governance delle imprese.

BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO

TAV. 1 > DOTTORE COMMERCIALISTA - ESPERTO CONTABILE PER LE IMPRESE

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Verso il Bilancio Integrato BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO

L’attività a supporto dei privati cittadini

La consulenza del Dottore Commercialista e dell’Esperto Contabile nei confronti del privato cittadino riguarda:

● L’AREA CONTRATTUALE, CON ASSISTENZA NELLE OPERAZIONI DI COMPRAVENDITA E NELLA PREDISPOSIZIONE DI ALTRI CONTRATTI;

● L’AREA TRIBUTARIA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA CONSULENZA FISCALE, NONCHÉ ALL’ASSISTENZA E AL PATROCINIO INNANZI ALLE COMMISSIONI TRIBUTARIE;

● L’AREA ECONOMICO-FINANZIARIA, CHE INCLUDE LA CONSULENZA FINANZIARIA PERSONALIZZATA, L’AMMINISTRAZIONE DI EREDITÀ E PATRIMONI, LA GESTIONE DI PARTECIPAZIONI SOCIETARIE;

● L’AREA GIURIDICO-COMMERCIALE, CHE CONCERNE LE CONSULENZE TECNICHE DI PARTE NEI GIUDIZI CIVILI, NEGLI ARBITRATI E NEI PROCEDIMENTI PENALI.

TAV. 2 > L’ATTIVITÀ DEL DOTTORE COMMERCIALISTA - ESPERTO CONTABILE

PER I PRIVATI CITTADINI

(Fonte: nostra rielaborazione dalla Scheda di Sintesi, ODCEC di Milano -http://www.odcec.mi.it/Libraries/PDF_Homepage/Scheda_di_sintesi.pdf)

AREA GIURIDICO - COMMERCIALE

DOTTORE COMMERCIALISTA - ESPERTO CONTABILE

L’attività a supporto degli enti pubblici ed altre istituzioni

Il Dottore Commercialista e l’Esperto Contabile rappresentano referenti indispensabili anche per la gestione economica delle strutture pubbliche: Stato, Regioni, Province, Comuni, enti pubblici economici ed enti non profi t, aziende autonome e municipalizzate, società a partecipazione statale, ASL. La consulenza investe le seguenti, principali aree di intervento:

● AREA PROGETTUALE, CHE INCLUDE SIA LA PIANIFICAZIONE DELLE STRATEGIE DI INVESTIMENTO, SIA LA DEFINIZIONE DI ALTRI PROGETTI STRATEGICI E OPERATIVI, NONCHÉ LA VALUTAZIONE DELLA LORO FATTIBILITÀ E LA PUNTUALIZZAZIONE DEI RELATIVI STRUMENTI ATTUATIVI;

● AREA AMMINISTRATIVA, CHE RIGUARDA IL REGOLARE ESPLETAMENTO DELLE PROCEDURE CONTABILI, AMMINISTRATIVE E FINANZIARIE, NONCHÉ LA CORRETTA TENUTA DELLA CONTABILITÀ FINANZIARIA, PATRIMONIALE ED ECONOMICA;

● AREA DEL CONTROLLO, RELATIVA A TUTTI GLI ASPETTI DI REDAZIONE DEL BUDGET, MONITORAGGIO DEI CENTRI DI COSTO, CONTROLLO OPERATIVO (DI EFFICIENZA E DI EFFICACIA) DELLA GESTIONE, ANALISI COSTI-BENEFICI DI POSSIBILI PROGETTI O SOLUZIONI OPERATIVE, ECC.;

● AREA DELLA REVISIONE, ATTINENTE ALLO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI SINDACO E REVISORE DEI CONTI;

● AREA FISCALE, INERENTE ALLE ATTIVITÀ DI CONSULENZA FISCALE, NONCHÉ DI ASSISTENZA PRESSO GLI UFFICI FINANZIARI E IN CASO DI CONTENZIOSO TRIBUTARIO.

TAV. 3 > L’ATTIVITÀ DEL COMMERCIALISTA - ESPERTO CONTABILE PER GLI ENTI PUBBLICI

E LE ALTRE ISTITUZIONI

(Fonte: nostra rielaborazione dalla Scheda di Sintesi, ODCEC di Milano -http://www.odcec.mi.it/Libraries/PDF_Homepage/Scheda_di_sintesi.pdf)

● AREA PROGETTUALE

● AREA AMMINISTRATIVA

● AREA CONTROLLO

● AREA REVISIONE

● AREA FISCALE

AREA CONTRATTUALE AREA TRIBUTARIA AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

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Verso il Bilancio Integrato

L’attività a tutela dell’interesse pubblico

L’ordinamento giuridico vigente investe il Dottore Commercialista e l’Esperto Contabile anche dell’onere di fornire dati e servizi alle Amministrazioni Pubbliche, soprattutto a quelle fi scali e giudiziarie; pertanto, loro è richiesto di agire nell’interesse pubblico e di garantire la “fede pubblica in materia di conti”. La loro fi gura assume quindi una centralità strategica tra Stato, imprese e cittadino. Quali garanti degli interessi generali, essi diventano interpreti per l’applicazione delle norme nel rispetto della legge, tutelando e conciliando i diversi interessi e divenendo sempre più promotori di una nuova cultura fi scale, economica e sociale.

TAV. 4 > IL RUOLO DEL COMMERCIALISTA E DELL’ESPERTO CONTABILE

NELLA TUTELA DELL’INTERESSE PUBBLICO

(Fonte: nostra rielaborazione dalla Scheda di Sintesi, ODCEC di Milano -http://www.odcec.mi.it/Libraries/PDF_Homepage/Scheda_di_sintesi.pdf)

LA PRESENZA DEGLI ORDINI IN ITALIA L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è l’istituzione di autogoverno della professione di dottore commercialista ed esperto contabile, riconosciuta dalla legge, avente il fi ne di garantire la qualità delle attività svolte dai professionisti.I Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili sono attualmente riuniti in 144 Ordini locali (per un totale di 107.000 iscritti), coordinati da un Consiglio Nazionale. Ogni Ordine locale è un ente pubblico non economico, dotato di una propria personalità giuridica e sottoposto alla vigilanza del Ministero della Giustizia, le cui principali funzioni istituzionali consistono nel tenere aggiornati l’Albo ed il Codice Deontologico e tutelare la professionalità della categoria. 247 PRODOTTO INTERNO LORDO

BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO

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Dati Istat - Principali aggregati dei conti economici regionali, Anno 2009.

In particolare, nell’esercizio della sua attività istituzionale, l’Ordine realizza una duplice tutela:

● LA TUTELA DEI CITTADINI, AI QUALI GARANTISCE CHE GLI ESERCENTI LA PROFESSIONE SIANO IN POSSESSO DEI REQUISITI PREVISTI DALLA LEGGE;

● LA TUTELA DEGLI ISCRITTI NEI CONFRONTI DI COMPORTAMENTI SLEALI DA PARTE DEI COLLEGHI E DI TERZI.

L’Ordine è un Ente:

● NECESSARIO, PERCHÉ SVOLGE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA NELL’AMBITO DI UNA POTESTÀ CONFERITA DALLA LEGGE;

● LOCALE, PERCHÉ HA SFERA DI COMPETENZA NELLA GIURISDIZIONE TERRITORIALE DEL TRIBUNALE;

● OBBLIGATORIO, IN QUANTO LA MANCATA ISCRIZIONE SI CONFIGURA COME ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE;

● AUTONOMO, PERCHÉ AUTOREGOLAMENTATO;

● ASSOCIATIVO, IN QUANTO FORMATO DALL’INSIEME DEGLI ISCRITTI, CHE PROVVEDONO CON L’AUTOFINANZIAMENTO ALLA SUA CONDUZIONE;

● DEMOCRATICO, IN QUANTO PREVEDE LA COSTITUZIONE DEGLI ORGANI MEDIANTE LIBERE ELEZIONI, A CUI PARTECIPANO TUTTI GLI ISCRITTI.

In seno alla Regione Lombardia sono presenti 15 Ordini locali, dislocati presso le città capoluogo di Provincia e presso altri grandi centri urbani, sedi di Tribunale.

LA REGIONE LOMBARDIASituata nel Nord dell’Italia, cuore dell’Europa economicamente più avanzata, la Lombardia occupa una posizione strategica, resa ancor più rilevante dall’essere geografi camente collocata in una posizione centrale fra Europa orientale e occidentale. Si tratta di una realtà dinamica e competitiva, che si propone come interlocutore privilegiato nell’ambito del mercato economico internazionale. Una serie di indicatori testimonia la vitalità del sistema economico lombardo. Il prodotto interno lordo (PIL) ammonta a 247 miliardi di euro e rappresenta il 20% di quello nazionale; il PIL pro-capite supera del 29% la media nazionale e del 37% la media europea1. La posizione geografi ca privilegiata e l’intraprendenza della sua popolazione hanno permesso alla Lombardia di proporsi sullo scenario nazionale e internazionale come una realtà estremamente dinamica dal punto di vista economico, diventando una delle aree più industrializzate d’Europa.

MILIARDIDI EURO

AUSILIARIO DI GIUSTIZIA

ALTRI INCARICHI NELLE PROCEDURE GIUDIZIARIE

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Verso il Bilancio Integrato

MILANO E LA SUA AREA METROPOLITANAIl territorio metropolitano milanese si è profondamente evoluto negli ultimi anni, dando vita ad un’unica area urbana sempre più estesa ed integrata, a seguito delle dinamiche demografi che e produttive che a partire dagli anni ‘70 ne hanno ridisegnato la mappa sociale ed economica. I suoi quattro milioni circa di abitanti (comprendendo anche Monza e la Brianza) rendono l’Area Metropolitana Milanese una delle zone più popolose a livello europeo.

Con le sue 284.846 imprese attive nel 2011, costituenti più del 34% delle imprese lombarde e più del 5% delle imprese italiane, l’area metropolitana milanese è anche uno tra i territori più ricchi ed economicamente sviluppati d’Italia2. Sotto quest’ultimo profi lo, in tale area, in virtù di una notevole integrazione delle funzioni e della notevole intensità dei rapporti, si possono comprendere anche le Provincie di Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Varese, la piemontese Provincia di Novara3 e l’emiliana Provincia di Piacenza.

TAV. 5 > TIPOLOGIA DI IMPRESE PRESENTI NELL’AREA MILANESE

(Fonte: Camera di Commercio di Milano, Milano Produttiva 2011)

Dopo avere trainato le attività manifatturiere e guidato l’industrializzazione dell’Italia, dalla metà del secolo scorso Milano ha anche anticipato il processo di terziarizzazione dell’economia nazionale, puntando sul prevalere sempre più marcato di un terziario avanzato in diverse direzioni, dalle tradizionali alle innovative: fi nanza, commercio nazionale e internazionale, direzione aziendale, editoria, design industriale, pubblicità, intrattenimento, informatica, attività universitarie, società di marketing e media televisivi.

TAV. 6 > IMPRESE CREATIVE E RELATIVO NUMERO DI ADDETTI NELL’AREA MILANESE

(Fonte: elaborazione della CCIAA di Milano sui dati del Registro delle Imprese al secondo trimestre 2010)

Milano è il principale centro fi nanziario del Paese, sede della Borsa Valori e dell’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, nonché del maggiore polo fi eristico europeo.Nel 2010, l’andamento dell’attività economica si è trasmessa con intensità differenziata ai settori del sistema economico locale: all’andamento positivo del valore aggiunto prodotto in Provincia hanno contribuito principalmente il settore manifatturiero (+7,7%) e i servizi (+1,7%), mentre è ancora negativo l’apporto delle costruzioni (-2,1%) 4.Il quadro macroeconomico dell’area milanese per il 2010 registra una crescita dell’attività di interscambio estero del 12,9% rispetto al 2009 (i tassi di crescita di esportazioni - +12,8% - e importazioni - +13% - sono sostanzialmente equivalenti). Tali dati risultano leggermente inferiori alla media lombarda (+14,1% l’export e +19,5% l’import) e a quella dell’Italia settentrionale (+14,7% l’import e +20,3% l’export) e nazionale (+15,7% l’export e +22,6% l’import). La minore crescita rispetto alle altre parti del Paese prese in esame è da considerare in un contesto che vede Milano rappresentare ben il 12% delle esportazioni nazionali e il 20% delle importazioni e si spiega con il fatto che nel 2009 l’economia milanese, pur riscontrando un drastico calo degli scambi commerciali, è riuscita a limitare i danni e a mantenere importanti quote di mercato5.

TAV. 7 > INTERSCAMBIO COMMERCIALE PER L’AREA MILANESE, LOMBARDA E ITALIANA

(Fonte: Elaborazione Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Istat)

SETTORE IMPRESE MILANESI NUMERO DI ADDETTI

Sistema Moda 12,88% 9,17%

Attività Editoriali 5,57% 5,32%

Manifatturiero avanzato 15,94% 32,92%

Fabbricazione di mobili 2,73% 1,21%

Altri 2,79% 0,81%

Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse 13,28% 13,14%

Ricerca e Sviluppo 1,23% 1,31%

Consulenza 16,44% 6,85%

Telecomunicazioni 2,36% 19,44%

Studi di architettura, ingegneria, design 10,30% 3,11%

Agenzie pubbliche 6,30% 2,13%

Cinema, radio, tv, spettacolo, cultura 10,19% 4,59%

PESI SUL TOTALE DELLE IMPRESE ITALIANE 9,77% 8,30%

VALORI ASSOLUTI 2009 VALORI ASSOLUTI 2010 VARIAZIONI% 2010/2009

Import Export Import Export Import Export

Milano 63.037.761.546 36.788.593.531 71.232.154.676 41.480.921.106 13,0 12,8

Lombardia 97.030.915.648 82.268.974.327 115.969.058.617 93.902.971.016 19,5 14,1

Italia 297.608.663.094 291.733.117.417 364.949.622.515 337.583.778.679 22,6 15,7

● 72,71% TERZIARIO

● 0,12% ALTRO

● 1,34% AGRICOLTURA

● 14,17% COSTRUZIONI

BACKGROUND SOCIO-ECONOMICO

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Fonte: Movimprese, I semestre 2011.

3

Fonte: OECD http://www.oecd.org/regional/regionaldevelopment/45511614.pdf

4

Fonte: ISTAT 2009 - Unioncamere, Istituto Tagliacarne 2009.

5

Fonte: Provincia di Milano, sezione “Il sistema economico”. Per approfondimenti si veda http://tinyurl.com/9f2w4xr

● 11,66% INDUSTRIA

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Verso il Bilancio Integrato

IDENTITÀ

L’Ordine professionale è un ente pubblico non economico a carattere associativo, dotato di organizzazione propria e di autonomia patrimoniale e fi nanziaria, sottoposto esclusivamente alla vigilanza del Ministero della Giustizia.Fin dagli inizi del Novecento, le libere professioni di Ragioniere e di Dottore Commercialista si sono affermate in Italia in modo unico, non trovando alcuna fi gura professionale perfettamente corrispondente nello scenario internazionale. L’iter normativo conosce tre tappe fondamentali:

NEL 1906, L’INTRODUZIONE DEL REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI RAGIONIERE;

NEL 1953, L’ISTITUZIONE DELL’ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORI COMMERCIALISTI E RAGIONIERI;

LA RIFORMA DI CUI AL D.LGS. 28 GIUGNO 2005 N. 139, CHE CON DECORRENZA 1° GENNAIO 2008 HA PORTATO ALL’UNIFICAZIONE, SOTTO LO STESSO ORDINE, DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. IL “NUOVO” ORDINE ACCOGLIE IL “DOTTORE COMMERCIALISTA”, IL “RAGIONIERE COMMERCIALISTA E L’“ESPERTO CONTABILE”, TUTELANDONE IL TITOLO E GARANTENDONE LA PROFESSIONALITÀ.

Il particolare contesto di riferimento, assolutamente all’avanguardia sotto il profi lo economico-produttivo e trainante non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa, esige dai Dottori Commercialisti e dagli Esperti Contabili di Milano l’erogazione di prestazioni di alto livello, corrisposte con competenza, professionalità ed aggiornamento continuo. Non va dimenticato, peraltro, che a Milano si forma la giurisprudenza societaria, che si trasferisce poi a tutto il territorio nazionale, dopo avere permeato e preso linfa dal tessuto milanese. La scommessa dell’Ordine, pertanto, è quella di supportare gli iscritti nella loro crescita professionale e, attraverso essa, aiutare lo sviluppo della società ambrosiana.

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L’ODCEC DI MILANO● Identità

● Missione e Valori

● Governance e Assetto Organizzativo

● Gli Stakeholder

L’ODCEC DI MILANO

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Verso il Bilancio Integrato

MISSIONE E VALORILa missione dell’Ordine consiste principalmente nello svolgimento delle pubbliche funzioni che l’ordinamento giuridico gli assegna, ovvero:

Alla realizzazione della missione istituzionale contribuisce anche il Codice deontologico della Professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile, che stabilisce regole e principi etici che l’Ordine deve fare rispettare e ogni iscritto deve osservare nell’esercizio della professione.

Le attività della Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano, invece, si articolano su due principali fi loni:

● ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, RIVOLTA SIA AL MONDO DELLE PROFESSIONI, DELL’IMPRENDITORIA E DELLA FINANZA, ATTRAVERSO LE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE, SIA AI TIROCINANTI, ATTRAVERSO LA SCUOLA PER LA PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO;

● ATTIVITÀ DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI TRA SOGGETTI ECONOMICI, ATTRAVERSO UNA SPECIFICA ORGANIZZAZIONE ATTIVATA PRESSO LA PROPRIA SEDE: LA CAMERA ARBITRALE E DI CONCILIAZIONE.

XV-XVI SECOLOLa parola “commercialista” deriva dal francese “compter”, che a sua volta discende dal latino “computare”. Nel tempo la parola venne pronunciata senza la “p” e poi, per graduale modifi ca della pronuncia e dell’ortografi a, acquisì la struttura del termine moderno, oggi noto.In realtà, vi sono tracce di libri e di dati contabili che risalgono a 7000 anni fa, nell’antica Mesopotamia, e ancora prima di libri indiani scritti in sanscrito. Bisogna però arrivare alla fi ne del 1400 per trovare il primo trattato sulla contabilità, considerato il precursore della moderna prassi contabile. Fu Luca Bartolomeo de’ Pacioli - frate cappuccino e matematico italiano, collaboratore di Leonardo da Vinci nella Milano di Ludovico il Moro - a pubblicare nel 1494, a Venezia, in lingua volgare, una vera e propria enciclopedia matematica dal titolo «Summa de aritmetica, geometria, proporzioni et proporzionalità»: in un capitolo dell’opera, intitolato «Tractatus de computis et scripturis» (Trattato di calcolo e registrazione), fu presentato per la prima volta il concetto di partita doppia, che si diffuse in tutta Europa col nome di “metodo veneziano”, perché adottato dai mercanti di Venezia.

1906Viene approvato il Regolamento per l’esecuzione della Legge sull’esercizio della professione di Ragioniere.

1953Viene adottato l’Ordinamento della Professione di Dottori Commercialisti e Ragionieri.

2005Con il D.Lgs. 18 giugno 2005 n. 139 nasce la professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile. È la conclusione di un percorso iniziato oltre cinquant’anni prima, che prevedeva per i Dottori Commercialisti e per i Ragionieri, a fronte di percorsi formativi diversi, l’esercizio di attività molto simili. Alla luce della riforma dei cicli universitari, che prescrive percorsi formativi analoghi, era inevitabile che venisse prevista un’unica professione.

L’IDENTITÀ DELL’ORDINE: CENNI STORICI

L’Albo, alla cui iscrizione è subordinato l’esercizio della professione, è organizzato in due sezioni:

● LA SEZIONE A, RISERVATA AI TITOLARI DI LAUREA SPECIALISTICA E NELLA QUALE SONO CONFLUITI ANCHE TUTTI COLORO CHE, NEL 2005, ERANO ISCRITTI (O POSSEDEVANO I REQUISITI PER ESSERE ISCRITTI) AGLI ALBI DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEI RAGIONIERI;

● LA SEZIONE B, RISERVATA AI TITOLARI DI LAUREA TRIENNALE.

Agli iscritti nella sezione A spetta il titolo di Dottore Commercialista, mentre agli iscritti nella sezione B spetta il titolo di Esperto Contabile. In entrambi i casi, l’accesso alla professione è subordinato a un periodo di tirocinio e al superamento di un apposito esame di abilitazione. Come già illustrato nella Sezione “Backgruound Socio-Economico - Le Funzioni del Commercialista e dell’Esperto Contabile nel Contesto Sociale ed Economico”, gli iscritti alla sezione A hanno competenze che presentano profi li di interesse pubblico più ampie rispetto agli iscritti alla sezione B.

Accanto all’Ordine, ma come soggetto totalmente autonomo rispetto ad esso, nel 1993 è stata istituita anche la Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano. La sua fi nalità consiste nel sostenere il prestigio della professione di Dottore Commercialista e sottolinearne il ruolo di guida al fi anco dei clienti nel rispetto delle norme giuridiche e delle regole etiche e sociali vigenti nella comunità di riferimento, diffondendo la conoscenza dell’economia, del diritto, delle norme contabili e in generale di tutti i saperi che concorrono allo sviluppo delle imprese e della società civile.

L’ODCEC DI MILANO

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA DEGLI ISCRITTI

LA RAPPRESENTANZA DEGLI ISCRITTI

LA VIGILANZA SULL’OSSERVANZA DELLA LEGGE PROFESSIONALE

LA TUTELA DELLA PROFESSIONE

LA TENUTA DELL’ALBO, DELL’ELENCO SPECIALE E DEL REGISTRO DEI TIROCINANTI

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Verso il Bilancio Integrato

GOVERNANCE E ASSETTO ORGANIZZATIVO

L’ODCEC di Milano raccoglie circa 8.000 iscritti ed ha competenze nel territorio della giurisdizione del Tribunale di Milano. Secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 139 del 28 giugno 2005, che regola il nuovo ordinamento professionale, sono organi dell’Ordine territoriale:

● L’ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI;

● IL CONSIGLIO;

● IL PRESIDENTE;

● IL COLLEGIO DEI REVISORI.

L’Assemblea include tutti i soggetti iscritti all’Albo professionale e viene convocata ogni anno nel mese di novembre, per approvare il conto preventivo dell’anno successivo, e nel mese di aprile, per approvare il conto consuntivo dell’anno precedente.

Il Consiglio è l’organo deliberativo dell’Ordine, a cui spettano tutte le competenze istituzionali, dalla rappresentanza degli iscritti alla vigilanza sul rispetto della legge professionale, dalla tutela della professione alla tenuta dell’Albo e del Registro dei Tirocinanti, dalla formazione professionale alla gestione dell’ente. È eletto dall’Assemblea degli iscritti, con la sola esclusione di coloro che sono sospesi dall’esercizio della professione o che, non potendo esercitarla per ragioni di incompatibilità con altre attività e funzioni 6, sono iscritti all’Elenco Speciale di cui al D. Lgs. 139/2005, art. 34, comma 8.

Il Consiglio resta in carica 4 anni ed è composto da 15 membri, tra cui:

● IL PRESIDENTE, CHE HA LA RAPPRESENTANZA DELL’ORDINE E CONVOCA/PRESIEDE IL CONSIGLIO;

● IL VICE PRESIDENTE, CHE SOSTITUISCE IL PRESIDENTE IN CASO DI ASSENZA O IMPEDIMENTO;

● IL SEGRETARIO, CHE REDIGE IL VERBALE DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO ED ATTESTA LA LEGITTIMITÀ DELLA DOCUMENTAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI IN ENTRATA E IN USCITA;

● IL TESORIERE, CHE GESTISCE I MOVIMENTI FINANZIARI DELL’ORDINE.

Con la nascita, nel 2005, dell’Albo Unico dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, si è aperto un periodo transitorio, tutt’ora in corso, durante il quale, in occasione delle elezioni degli organi degli Ordini, la Presidenza viene attribuita ai Dottori Commercialisti e la Vice-Presidenza viene assegnata ai Ragionieri.

Il Collegio di Revisori è costituito da un Presidente, due revisori effettivi e due revisori supplenti. Resta in carica quattro anni e il suo compito consiste nel vigilare sull’osservanza della legge e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione da parte dell’Ordine, sull’adeguatezza del suo assetto organizzativo, amministrativo e contabile, sulla tenuta dei conti e sulla correttezza dei bilanci.

Infi ne, fanno parte della governance dell’Ordine anche i Presidenti e i componenti delle Commissioni istituzionali, che svolgono attività di competenza del Consiglio, come pure i Presidenti e gli esperti delle Commissioni consultive, che organizzano, anche come relatori, convegni, seminari e corsi di aggiornamento professionale, realizzando la maggior parte della formazione continua.

Tutte le cariche di Consigliere dell’Ordine, Revisore, Presidente e componente delle Commissioni istituzionali e di studio sono gratuite.

L’ODCEC DI MILANO

1.582.VALORE ECONOMICO CREATO

7.833N. ISCRITTI ALL’ALBO AL 31/12

N. ORE DI FORMAZIONE EROGATE DURANTE L’ANNO

TAV. 8 > LE PERFORMANCE DELL’ODCEC DI MILANO NEL 2011: HIGHLIGHTS

N. CREDITI FORMATIVI GARANTITI PER ISCRITTO

76O

52

334.106

EURO2.157.680

EUROCAPITALE INVESTITO AL 31/12

6

In particolare, l’esercizio della professione di Dottore Commercialista

ed Esperto Contabile è incompatibile con l’esercizio, anche non prevalente

né abituale: 1) della professione di notaio; 2) dell’attività di giornalista

professionista; 3) dell’attività d’impresa; 4) dell’attività di

concessionario della riscossione di tributi; 5) dell’attività di promotore

fi nanziario.

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Verso il Bilancio Integrato

Il coinvolgimento degli stakeholder

Di seguito si esplicitano i principali canali di dialogo con i quali L’Ordine coinvolge i propri portatori di interesse e le tematiche oggetto del coinvolgimento.

TAV. 10 > LE MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER

AREA ODCEC COINVOLTA

TIPOLOGIA DI STAKEHOLDER

CANALITEMATICHE DI COINVOLGIMENTO

AREA ISTITUZIONALE

INTERNIDottori Commercialisti Esperti ContabiliTirocinanti

ESTERNIEnti e IstituzioniCollettività

- Vigilanza sull’osservanza della legge professionale;

- Rappresentanza degli iscritti all’Albo;

- Tenuta del registro dei tirocinanti;

- Tutela della professione;

- Irrogazione delle sanzioni disciplinari;

- Liquidazione degli onorari;

- Formazione professionale degli iscritti;

- Composizione dei confl itti fra gli iscritti e i loro clienti;

- Designazione di rappresentanti negli enti e nelle associazioni locali.

AREA RAPPORTI CON LO STATO

INTERNI Dottori Commercialisti Esperti Contabili

ESTERNICollettività

- Attività di collegamento istituzionale dell’Ordine con i vertici del Tribunale di Milano, con le Procure della Repubblica, con le Sezioni Civili e Penali, con le Sezioni Fallimentari e con la Volontaria Giurisdizione.

AREA RAPPORTI CON IL TERRITORIO

ESTERNI Enti ed Istituzioni

- Interazione e promozione di collaborazioni reciproche con gli enti e le organizzazioni professionali, economiche e giuridiche del territorio.

AREA RAPPORTI SOCIALI

INTERNIDottori Commercialisti Esperti Contabili

ESTERNICollettività

- Consulenza gratuita al Terzo Settore attraverso lo Sportello Non Profi t;

- Sostegno all’avvio di nuove attività da parte di giovani imprenditori, attraverso consulenze mirate e gratuite;

- Realizzazione di iniziative di solidarietà a favore di Fondazioni che leniscono la sofferenza.

AREA COMUNICAZIONE

INTERNI Dottori Commercialisti Esperti Contabili

- Intrattenimento dei rapporti con gli iscritti sia verbalmente, sia tramite mezzi cartacei e informatici;

- Coinvolgimento degli iscritti nelle iniziative istituzionali;

- Promozione e potenziamento della comunicazione esterna, per valorizzare l’immagine del commercialista ed il suo ruolo nella professione e nella società.

AREA GESTIONE

INTERNIDipendentiDottori Commercialisti Esperti Contabili

- Formazione continua e di qualità delle risorse umane;

- Accreditamento della buona immagine dei dipendenti dell’Ordine, dei Commercialisti e degli Esperti Contabili.

AREA FORNITORI

ESTERNI Fornitori

- Attuazione di una politica di fi delizzazione, che inizia attraverso procedure di selezioni trasparenti e fondate sul criterio della qualità ed economicità dei prodotti/servizi.

L’ODCEC DI MILANO

GLI STAKEHOLDER

La Mappatura degli Stakeholder

Per l’Ordine dei Dottori Commercialisti, gli stakeholder costituiscono i principali destinatari del processo di rendicontazione. Si tratta di soggetti (individui, gruppi, organizzazioni) che hanno con l’Ordine relazioni signifi cative e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nella sua attività, che infl uenzano e/o da cui sono infl uenzati.

In questo senso, gli stakeholder sono “coprotagonisti” dell’attività dell’Ordine: per questo, è importante il costante sforzo dell’Ordine proteso a maturare strategie adeguate alle loro esigenze, nella prospettiva di fornire servizi “di valore”, in termini economico-sociali, laddove il valore deve essere quanto più possibile rilevante, concretamente apprezzabile e largamente condiviso.

In relazione alle attività dell’Ordine, è possibile individuare due tipologie di stakeholder:

● STAKEHOLDER INTERNI, PORTATORI DI INTERESSI CHE CONTRIBUISCONO CON LE LORO ENERGIE, RISORSE ED IMPEGNO A RENDERE FATTIVA E CONCRETA L’AZIONE QUOTIDIANA DELL’ORDINE: PRINCIPALMENTE, I DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI, I TIROCINANTI, GLI ORGANI DI GOVERNO, GLI ORGANI DI CONTROLLO E I DIPENDENTI;

● STAKEHOLDER ESTERNI, PORTATORI DI INTERESSI CON CUI L’ORDINE INTRATTIENE RAPPORTI E RELAZIONI DI DIVERSA NATURA E GRADO DI INTENSITÀ: IMPRESE E PRIVATI (IN VIA INDIRETTA), FORNITORI, COMUNITÀ, ENTI ED ISTITUZIONI (UNIVERSITÀ, AGENZIA DELLE ENTRATE, CAMERA DI COMMERCIO, REGISTRO DELLE IMPRESE, GUARDIA DI FINANZA, TRIBUNALE, CORTE DEI CONTI, ASSOLOMBARDA, ABI), MINISTERO DELLA GIUSTIZIA.

La Tavola 9 offre una mappatura degli stakeholder dell’Ordine.

TAV. 9 > I PRINCIPALI STAKEHOLDER

● DIPENDENTI

● TIROCINANTI

● ORGANI DI CONTROLLO

● ORGANI DI GOVERNO

● DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI

● IMPRESE

● PRIVATI

● FORNITORI

● COMUNITÀ

● MINISTERO DELLO GIUSTIZIA

● ENTI ED ISTITUZIONI

Università, Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, Registro delle Imprese,

Guardia di Finanza, Tribunale, Corte dei Conti, Assolombarda, ABI

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LINEE STRATEGICHE

LINEE STRATEGICHE

Fatte queste doverose premesse, il principale obiettivo strategico dell’ODCEC di Milano per l’immediato futuro collegato a quelli realizzati nel passato prossimo si identifi ca nel favorire un sempre maggiore riconoscimento dell’importanza del ruolo del Dottore Commercialista ed Esperto Contabile nella società. Per realizzare questo obiettivo, l’Ordine persegue specifi che politiche a breve, medio e lungo termine, volte al costante sviluppo delle competenze professionali degli iscritti e ad una loro crescente interazione con il mondo delle imprese, delle persone fi siche e delle istituzioni.

Tali politiche includono:

● UNA FORMAZIONE PROFESSIONALE PERMANENTE DI ECCELLENZA, CHE GENERA ANCHE PUBBLICAZIONI DI NICCHIA E DI ALTO LIVELLO SCIENTIFICO;

● UNA SEMPRE MAGGIORE VICINANZA AGLI ISCRITTI, CON LA MESSA IN FUNZIONE DI UFFICI DECENTRATI E SPORTELLI DEDICATI AI TEMI E AGLI ADEMPIMENTI PRINCIPALI DELLA PROFESSIONE E L’IMPIEGO DI PERSONALE VIA VIA PIÙ FORMATO E QUALIFICATO;

● UN CRESCENTE SOSTEGNO ALLA SOCIETÀ CIVILE, CON L’ASSISTENZA E LA CONSULENZA GRATUITA A FAVORE DELLE CATEGORIE PIÙ DEBOLI E DEI GIOVANI IMPRENDITORI IN START-UP.

Nel contesto di continue riforme a cui sono stati recentemente sottoposti gli Ordini Professionali, partendo dal D.L. 138/2011 per arrivare al D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137, è diffi cile posizionare adeguatamente gli obiettivi strategici. Non si dimentichi poi che lo stesso “contenuto” della professione è sottoposto a continue rimodulazioni, spesso in peggio. Si pensi alla riforma del Collegio Sindacale nelle società a responsabilità limitata intervenuta con la modifi ca degli articoli 2397 e 2477 Cod. Civ. Da ultimo, il Consiglio dell’Ordine è in fase di rinnovo, scadendo l’attuale mandato il 31 dicembre 2012.

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Verso il Bilancio Integrato

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Con particolare riguardo agli obiettivi per l’esercizio 2012, la cui realizzazione verrà misurata in concomitanza alla redazione del prossimo Report Integrato, è possibile individuare sia un orizzonte di medio-lungo termine, sia un orizzonte di breve termine.

Il più rilevante obiettivo di medio-lungo termine rimane la difesa e la valorizzazione della professione, che include anche la promozione di una maggiore cooperazione fra i professionisti e le istituzioni di riferimento. Gli obiettivi di breve termine, invece, si sostanziano:

● IN UN POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, SIA SOTTO IL PROFILO DELL’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO, SIA CON SPECIFICO RIGUARDO AI CONTENUTI DELLA PROFESSIONE;

● IN UN SEMPRE MAGGIORE SUPPORTO AI COLLEGHI NELL’ASSOLVIMENTO DEI NUMEROSI ADEMPIMENTI BUROCRATICI;

● IN UN CRESCENTE SOSTEGNO ALLA SOCIETÀ CIVILE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE SUE COMPONENTI PIÙ BISOGNOSE.

La formazione professionale continua consiste in un’attività di aggiornamento, approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle competenze tecniche sulle materie oggetto della professione a cui sono obbligati tutti gli iscritti agli Albi tenuti dagli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Tale attività costituisce uno dei presupposti affi nché i commercialisti, nell’interesse dei clienti e dell’intera sociale civile, possano erogare prestazioni di qualità, secondo le correnti prassi e tecniche professionali e le vigenti disposizioni normative.

La formazione professionale continua è disciplinata da due riferimenti normativi:

● il Regolamento per la formazione professionale continua approvato dal Consiglio Nazionale;● il Regolamento per la formazione professionale continua approvato dall’Ordine territoriale di Milano.

Secondo tali regolamenti, i Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili devono acquisire un minimo di 90 crediti formativi nell’arco di un triennio. Ogni anno sono richiesti un minimo di 20 crediti, di cui almeno 3 maturati in materie obbligatorie (ordinamento, deontologia, tariffe, organizzazione dello studio professionale).

Per favorire il costante aggiornamento dei propri iscritti, l’ODCEC di Milano eroga un’ampia e variegata offerta formativa, sia direttamente, attraverso la Scuola di Alta Formazione istituita nel 2006, sia accreditando eventi promossi da enti terzi. Alla formazione tradizionale, svolta in aula, si affi ancano le video lezioni in e-learning, pensate per andare incontro alle esigenze di chi ha maggiori diffi coltà nel conciliare i tempi del lavoro e della famiglia con quelli del necessario aggiornamento professionale.

Le attività valide ai fi ni dell’attribuzione dei crediti formativi sono esclusivamente quelle derivanti dalle iniziative inserite nei programmi formativi predisposti dagli Ordini territoriali e approvati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili; all’Ordine territoriale spetta poi il controllo dell’effettiva partecipazione degli iscritti.

LA SAF - SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE

La Scuola di Alta Formazione Luigi Martino (SAF) è stata istituita nel 2006 dall’ODCEC di Milano in collaborazione con le principali istituzioni del territorio (le tre Università di Milano, la Direzione Regionale delle Entrate, la Guardia di Finanza, la Corte dei Conti, Assolombarda e il Tribunale di Milano) ed è oggi considerata un centro d’eccellenza della formazione professionale, che viene coniugata con specifi ci percorsi accademici di innovazione e sviluppo e costantemente plasmata secondo le esigenze dell’economia e del mercato.

L’operato della SAF è indirizzato da un apposito Comitato Istituzionale, al quale partecipano i vertici di tutti gli enti costitutivi. Sono altresì presenti un Comitato Scientifi co, che sovrintende alla programmazione didattica, e un Comitato Editoriale, di cui fanno parte i Presidenti delle passate Commissioni di Studio dell’ODCEC di Milano e altri importanti referenti istituzionali.

Il Comitato Editoriale ha ideato e realizzato la collana dei Quaderni della SAF che, nel valorizzare i materiali di studio prodotti dalle Commissioni dell’Ordine, ha l’obiettivo di qualifi care, stimolare e diffondere le capacità professionali e le conoscenze tecnico-scientifi che degli iscritti. I Quaderni sono distribuiti gratuitamente a tutti gli iscritti e ai principali interlocutori istituzionali e della società civile. La collana dei Quaderni SAF e la Rivista dei Dottori Commercialisti - rivista bimestrale a cura dell’Ordine di Milano, edita dal 1949 - rappresentano due eccellenze uniche, che non trovano alcuna esperienza analoga nell’intero panorama degli Ordini Professionali italiani.

I momenti formativi all’interno della Scuola prevedono anche:

● i Forum;● la presentazione di Case History.

I Forum SAF sono eventi formativi dedicati a temi di particolare interesse e ampio respiro, su cui vengono chiamati a dibattere relatori di particolare esperienza e prestigio. Tali momenti formativi sono organizzati dalla Commissione dell’ODCEC di Milano aggiudicataria del “Call for themes”, lanciato con cadenza semestrale dal Comitato Scientifi co della Scuola di Alta Formazione. Almeno una volta all’anno, tali Forum affrontano argomenti di carattere internazionale.

“Case history SAF - le aziende si raccontano” consiste invece in un ciclo di iniziative promosse dalla Scuola di Alta Formazione per rafforzare il patrimonio di conoscenze dei commercialisti con la preziosa esperienza di quanti vivono le responsabilità proprie della gestione delle imprese. Nell’ambito di specifi ci incontri, imprenditori, responsabili fi nanziari e amministrativi portano la loro testimonianza e condividono con i professionisti i casi concreti di cui sono o sono stati protagonisti.

LA FORMAZIONE

LINEE STRATEGICHE

CENTRO D’ECCELLENZA

innovazione

sviluppo

FORMAZIONEPROFESSIONALE

le aziende si raccontano

formazione

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SOSTENIBILITÀ ECONOMICA ● Introduzione

● La Gestione Reddituale

● La Gestione Finanziaria e Patrimoniale

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

INTRODUZIONE

L’ODCEC di Milano è un ente pubblico non economico. Per sua stessa natura, pertanto, non si pone l’obiettivo di conseguire profi tti, ma di svolgere al meglio le pubbliche funzioni che per legge gli sono assegnate, nell’interesse degli iscritti e della società (imprese, privati cittadini, enti pubblici, istituzioni). Il suo bilancio deve essere analizzato in questa prospettiva.

L’equilibrio economico è soddisfatto quando i proventi riescono a coprire i costi. In questo modo, tutti i fattori produttivi sono adeguatamente remunerati; le riserve patrimoniali e i fondi vincolati dell’Ordine, oltre agli eventuali avanzi di gestione, sono indispensabili per garantire la continuità e l’adeguatezza dell’attività istituzionale e, pertanto, evidenziano la sicurezza nel raggiungimento degli obiettivi.

L’equilibrio fi nanziario è soddisfatto quando l’Ordine risulta in grado di regolare i propri debiti alle scadenze prestabilite e con mezzi normali di pagamento (ovvero, senza disinvestire). In ogni istante, le entrate non possono essere inferiori alle uscite. In una prospettiva di medio-lungo periodo, questa condizione è garantita da un’armoniosa correlazione fra la struttura degli investimenti e delle fonti di fi nanziamento: gli investimenti a carattere pluriennale devono trovare copertura nel capitale proprio e nei fi nanziamenti con scadenza a medio-lungo termine; le attività correnti, invece, devono essere sostenute, oltre che (eventualmente) dai mezzi propri, dai fi nanziamenti a breve termine.

La solidità patrimoniale è il presupposto indispensabile affi nché l’Ordine possa nel tempo conservare e potenziare le risorse necessarie per l’assolvimento delle sue funzioni istituzionali. È naturale conseguenza della realizzazione degli equilibri fi nanziario ed economico; l’equilibrio patrimoniale, infatti, trova fondamento in un’adeguata proporzione fra capitale proprio e indebitamento, in un rapporto equilibrato fra investimenti e fonti di fi nanziamento, in una gestione reddituale non portatrice di disavanzi.

Segue una sintesi dei principali aspetti e risultati riguardanti la gestione reddituale, fi nanziaria e patrimoniale. Per un maggiore approfondimento delle singole voci di stato patrimoniale e conto economico si rinvia al Bilancio 2011, con particolare riferimento alle pagine 6-21.

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Verso il Bilancio Integrato

LA GESTIONE REDDITUALEL’analisi del conto economico (cfr. Tavola 11) evidenzia in primo luogo l’avanzo consistente conseguito nell’esercizio 2011 (e, in misura ancora maggiore, nell’esercizio 2010), indice della capacità della gestione reddituale non solo di coprire i costi di competenza, ma anche di accantonare risorse per le attività istituzionali degli esercizi successivi nel rispetto dei programmi e delle attività impostate. Le riserve e i fondi accantonati al termine di ogni esercizio, infatti, vengono destinati alle attività dell’esercizio successivo.

TAV. 11 > CONTO ECONOMICO SINTETICO

(importi in unità di euro)

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

I proventi scaturiscono per oltre l’80% dalle quote annuali versate dagli iscritti. Non particolarmente rilevanti, e in leggera fl essione rispetto al 2010, sono i proventi per prestazioni di servizi (es. diritti di segreteria, diritti da terzi per corsi di formazione professionale continua, ecc.) e i proventi diversi (es. proventi da sponsorizzazioni, recupero di costi per utilizzo sale, ecc.). L’utilizzo delle riserve e dei fondi vincolati esistenti al termine di ogni esercizio sottolinea gli importi che nel corso di ogni anno sono stati utilizzati per le attività istituzionali e di funzionamento. Il fatto che tali riserve e fondi vengano utilizzati in misura non coincidente, ma sempre minore, rispetto all’accantonato esistente alla fi ne di ogni esercizio evidenzia come taluni progetti, per le tempistiche organizzative e anche per i mutati scenari che si presentano nel corso dell’anno, possano subire modifi che o variazioni che ne allungano i tempi.

I costi per il funzionamento della struttura e i costi per lo svolgimento delle attività istituzionali compongono la struttura globale dei costi, rispettivamente, per il 55,43% e il 44,57%. Sul primo fronte, la voce preponderante è rappresentata dai costi per il personale, che includono non solo tutti gli oneri ascrivibili alla remunerazione periodica e differita, ma anche i costi per le attività di formazione dei dipendenti. Sul secondo fronte, invece, gli oneri più consistenti sono imputabili alle attività sostenute per la formazione professionale continua, di cui gli iscritti benefi ciano a titolo gratuito. Si può notare, però, come, a consuntivo i costi effettivi 2011 siano leggermente inferiori rispetto a quelli defi niti a preventivo (-5,03%), grazie a tre circostanze favorevoli: a) la rinuncia al compenso da parte di alcuni colleghi relatori; b) le economie di scala scaturenti da una migliore gestione della comunicazione e delle aule di formazione; c) il potenziamento delle attività di formazione a distanza, meno onerose e maggiormente fruibili dagli iscritti.

In calce al Conto Economico, ovvero non inclusa né tra i proventi, né tra gli oneri, è evidenziata la quota-parte della tassa di iscrizione annuale che l’Ordine di Milano versa al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti. Nel 2011, questa quota ha subito un incremento pari al 6,35% rispetto all’anno precedente, con uno scarto positivo sul preventivo pari all’1,11%.

L’analisi fi n qui sviluppata, e basata esclusivamente sulle informazioni riportate nel Conto Economico redatto secondo la normativa e i regolamenti vigenti e destinato a pubblicazione (cfr. Tavola 11), presenta però un limite importante: non fa emergere il valore economico che viene creato attraverso numerose attività svolte a titolo gratuito. In particolare, è opportuno evidenziare:

1) LA FORMAZIONE GRATUITA OFFERTA DAGLI ESPERTI IN OCCASIONE DI CONVEGNI E SEMINARI;

2) LE PRESTAZIONI RELATIVE ALL’ATTIVITÀ DI CONSIGLIERE DELL’ORDINE;

3) L’ATTIVITÀ DI DIREZIONE DEI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI ISTITUZIONALI

E CONSULTIVE.

ONERI Preventivo 2011

Consuntivo 2011

Comp. % sul totale

Scostamento % Prev.-Cons.

2011

Consuntivo 2010

Variazione % Cons. 2011 /

Cons. 2010

1) Costi per il personale 755.000 783.768 29,48% 3,81% 700.607 11,87%

2) Costi per servizi 357.000 341.289 12,83% -4,40% 306.083 11,50%

3) Spese bancarie, interessi e commissioni 10.000 13.612 0,51% 36,12% 13.176 3,31%

4) Costi per uffi cio e rinnovo sede 150.000 152.462 5,73% 1,64% 107.751 41,49%

5) Costi informatici e per rinnovo sist. informatico 145.000 105.565 3,97% -27,20% 129.890 -18,73%

6) Ammortamenti cespiti e software 65.000 77.333 2,91% 18,97% 72.670 6,42%

7) Acc.to f.do vincolato rinnovo sist. informatico 150.000 0 0,00% -100,00% 0 0,00%

8) TOTALE COSTI DI FUNZIONAMENTO (1+2+3+4+5+6+7)

1.632.000 1.474.029 55,43% -9,68% 1.330.177 10,81%

9) Assemblee iscritti 35.000 31.457 1,18% -10,12% 54.007 -41,75%

10) Costi per attività istituzionali 280.000 349.419 13,14% 24,79% 292.981 19,26%

11) Costi per attività di formazione 600.000 569.823 21,43% -5,03% 477.597 19,31%

12) Costi per Rivista Dott. Comm. e pubblicazioni 60.000 42.842 3,62% -28,60% 93.258 -54,06%

13) Costi per stampa e spedizioni 70.000 166.820 6,27% 138,31% 98.134 69,99%

14) Oneri straordinari 0 24.689 0,93% 4.250 480,93%

15) Accantonamenti 650.000 0 0,00% -100,00% 0 0,00%

16) TOTALE COSTI ISTITUZIONALI (9+10+11+12+13+14+15)

1.695.000 1.185.050 44,57% -30,09% 1.020.228 16,16%

17) TOTALE COSTI (8+16) 3.327.000 2.659.078 100,00% -20,08% 2.350.405 13,13%

18) AVANZO DI ESERCIZIO 0 278.759 801.356 -65,21%

19) TOTALE A PAREGGIO 3.327.000 2.937.837 -11,70% 3.151.761

PROVENTI Preventivo 2011

Consuntivo 2011

Comp. % sul totale

Scostamento % Prev.-Cons.

2011

Consuntivo 2010

Variazione % Cons. 2011 /

Cons. 2010

20) Quote di iscrizione 2.383.900 2.380.911 81,04% -0,13% 2.359.651 0,90%

21) Proventi per prestazioni di servizi 100.000 146.520 4,99% 46,52% 154.290 -5,04%

22) Proventi diversi 43.100 106.609 3,63% 147,35% 113.438 -6,02%

23) Utilizzo fondi e riserve 800.000 303.797 10,34% -62,03% 524.383 -42,07%

24) TOTALE PROVENTI (20+21+22+23) 3.327.000 2.937.837 100,00% -11,70% 3.151.761 -6,79%

25) TOTALE A PAREGGIO 3.327.000 2.937.837 524.383

Partite di giro - Tassa annuale Albo ed Elenco Speciale: contributo Consiglio Nazionale

1.430.460 1.446.300 1,11% 1.359.900 6,35%

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34

Verso il Bilancio Integrato

35

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

Il valore di queste attività può essere stimato come segue:

TAV. 12 > COSTI FIGURATIVI DELLE ATTIVITÀ ESPLETATE GRATUITAMENTE NEL 2011

(importi in unità di euro)

In mancanza di dati disaggregati, per il calcolo dell’onere fi gurativo degli eventi formativi si è proceduto nel modo seguente. Dai costi di formazione continua 2011, pari a €555.075,55 1, sono stati detratti i ricavi scaturenti dalle attività di formazione a favore di terzi, pari a €83.975,50, giungendo così a defi nire il costo relativo alle attività di formazione gratuita, pari a €471.100,05.Dividendo tale costo per il numero di convegni gratuiti (471.100,05 / 238 convegni), il costo per convegno risulta pari a €1.979,41. Assumendo, per difetto, un costo di mercato per ogni convegno pari a €3.000,00, la differenza, pari a €1.020,59, rappresenta il valore stimato delle prestazioni gratuite per ogni convegno. Valorizzando tale risultato per 238 convegni, l’onere fi gurativo degli eventi formativi che emerge è pari a €242.900,00.

Si tratta, evidentemente, di valutazioni approssimate ampiamente per difetto poiché, se le attività menzionate fossero state affi date a “fornitori” esterni (ipotesi anche verosimile per l’organizzazione degli eventi formativi, ma certamente non per quanto concerne le funzioni espletate dagli organi istituzionali), il loro costo si sarebbe certamente rivelato assai più consistente.

Integrando le informazioni contenute nel Conto Economico con le stime riguardanti le attivi-tà espletate a titolo gratuito, è pertanto possibile affermare che il valore economico generato dall’ODCEC di Milano nell’esercizio 2011 è almeno pari a:

TAV. 13 > STIMA DEL VALORE ECONOMICO CREATO DALLE ATTIVITÀ

DELL’ODCEC DI MILANO NEL 2011

(importi in unità di euro)

Avanzo di esercizio 278.759

Oneri non monetari (ammortamenti e accantonamenti) 77.333

Costi per il personale 783.768

Onere fi gurativo delle attività svolte gratuitamente 442.900

VALORE ECONOMICO GLOBALE 1.582.760

N. 1 Presidente x Onere fi gurativo €10.000,00 10.000

N. 14 Consiglieri x Onere fi gurativo unitario €5.000,00 70.000

N. 30 Presidenti di Commissioni x Onere fi gurativo unitario €4.000,00 120.000

Onere fi gurativo degli eventi formativi 242.900

TOTALE ONERI FIGURATIVI 442.900

1

Questo importo scaturisce dai costi di formazione riportati nel Consuntivo 2011, pari a €569.822,63, al netto di alcune risorse scaturenti dagli esercizi precedenti, pari a €14.747,08, utilizzate per attività collaterali. Per maggiori approfondimenti, si rinvia al Conto Consuntivo 2011 dell’Ordine, pag. 10.

Nelle modalità di formazione di tale valore sono peraltro implicite anche le relative modalità di distribuzione:

TAV. 14 > DISTRIBUZIONE DEL VALORE ECONOMICO GENERATO DALL’ODCEC DI MILANO NEL 2011

(importi in unità di euro)

1.582.76O VALORE ECONOMICO CREATO

442.9OOA ISCRITTI ALL’ALBO

356.O92AUTOFINANZIAMENTO DELL’ORDINE

783.768PERSONALE DIPENDENTE

=

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Verso il Bilancio Integrato

● EQUILIBRIO FINANZIARIO ● DI MEDIO-LUNGO TERMINE

● VALORE ECONOMICO

● LIQUIDITÀ IMMEDIATA

● SOLIDITÀ PATRIMONIALE

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

Anche la gestione fi nanziaria e patrimoniale evidenzia risultati positivi.

Gli indici di liquidità, entrambi superiori a 1, dimostrano la solida certezza di far fronte economi-camente e tempestivamente agli impegni fi nanziari di breve periodo. Del resto, la struttura del capitale investito è molto elastica: le attività correnti rappresentano quasi il 71% degli impieghi e le sole liquidità immediate quasi il 63%.

Di rifl esso, anche l’assetto fi nanziario di medio-lungo termine è equilibrato. Come suggeriscono anche gli indici di struttura, il cui valore è ben al di sopra dell’unità, la composizione delle fonti di fi nanziamento è assolutamente coerente con la tipologia degli impieghi. Si tratta, del resto, di una struttura che, nel rispetto della propria mission e del principio di prudenza economica, ritiene il patrimonio un elemento al servizio delle attività istituzionali dell’esercizio in corso e degli esercizi successivi, conformemente alle iniziative programmate. Il capitale proprio rappresenta quasi la metà delle fonti di fi nanziamento. Non vi sono impegni a medio/lungo termine, fatta eccezione per il TFR dei dipendenti, a copertura del quale sussistono investimenti specifi ci più che capienti.

I beni in patrimonio sono in buona parte ammortizzati, ma conservano ancora utilità residua e comunque, grazie alle disponibilità esistenti, potrebbero essere agevolmente sostituiti, qualora dovesse essere necessario, attraverso nuovi investimenti.

Come per il Conto Economico, anche per lo Stato Patrimoniale redatto in conformità alla normativa civilistica, ai principi contabili e ai regolamenti vigenti occorre però rilevare che l’informazione non è completa, perché non tiene conto del patrimonio intellettuale e degli intangibili dell’ODCEC di Milano. Fra i componenti più rilevanti di tale patrimonio, il cui valore è assai diffi cile da quantifi care, si annoverano:

● IL KNOW-HOW DEI TANTI PROFESSIONISTI CHE OGNI ANNO METTONO A DISPOSIZIONE LA LORO ATTIVITÀ VOLONTARIA A SERVIZIO DELL’ORDINE;

● LA RIVISTA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI, CHE È ISCRITTA NELLA CONTABILITÀ DELL’ENTE AL SOLO VALORE SIMBOLICO DI UN CENTESIMO DI EURO;

● I QUADERNI SAF, CHE VENGONO PERIODICAMENTE PUBBLICATI ANCHE CON IL CONTRIBUTO GRATUITO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DELL’ORDINE DI MILANO.

TAV. 16 > INDICI DI LIQUIDITÀ E INDICI DI STRUTTURA

INDICI DI LIQUIDITÀ 31/12/2011

Rapporto corrente = Attivo corrente / Passivo corrente 1,69

Indice secco di liquidità = (Liquidità Immediate + Liquidità Differite) / Passivo Corrente 1,67

INDICI DI STRUTTURA 31/12/2011

Indice del margine di struttura = Capitale Netto / Attivo Immobilizzato 1,55

Indice del margine di struttura allargato = (Capitale Netto + Passivo Consolidato) / Attivo Immobilizzato 1,99

ATTIVO 31/12/2011 % SUL TOTALE

1) Immobilizzazioni materiali 94.044 4,36%

2) Immobilizzazioni immateriali 111.116 5,15%

3) Immobilizzazioni fi nanziarie 423.516 19,63%

4) Totale Attivo Immobilizzato (1+2+3) 628.675 29,14%

5) Disponibilità 12.903 0,60%

6) Liquidità differite 164.868 7,64%

7) Liquidità immediate 1.351.234 62,62%

8) Totale Attivo Corrente (5+6+7) 1.529.005 70,86%

TOTALE ATTIVO (4+8) 2.157.680 100,00%

PASSIVO 31/12/2011 % SUL TOTALE

A) Capitale Netto 971.389 45,02%

B) Passivo Consolidato 280.066 12,98%

C) Passivo Corrente 906.225 42,00%

TOTALE PASSIVO E NETTO (A+B+C) 2.157.680 100,00%

LA GESTIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE

TAV. 15 > STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO SECONDO IL CRITERIO FINANZIARIO

(importi in unità di euro)

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SOSTENIBILITÀ SOCIALE ● Introduzione

● L’Ordine e gli Iscritti

● L’Ordine e il Personale

● L’Ordine, le Istituzioni e la Società Civile

INTRODUZIONE

Negli ultimi decenni, la liberalizzazione dei mercati, la concorrenza internazionale e la forte terzia-rizzazione dell’economia hanno conferito nuove forme ai rapporti economici e alle relazioni azien-dali. Parallelamente, la professione si è costantemente evoluta nelle funzioni, con un progressivo ampliamento delle competenze e delle forme di consulenza.

Nell’ambito delle sue funzioni istituzionali, le attività dell’Ordine di Milano sono in primo luogo orientate agli iscritti. Inoltre, l’Ordine interagisce con il territorio, intrattenendo costanti rapporti con le principali istituzioni e la società civile: il Tribunale di Milano, le Procure della Repubblica e tutte le Sezioni Civili, le Sezioni Fallimentari e la Volontaria Giurisdizione, la Camera di Commercio, la Direzione Generale delle Entrate della Lombardia, il mondo accademico, gli altri Ordini e organiz-zazioni professionali, i rappresentanti delle amministrazioni fi nanziarie, gli enti locali, i sindacati e le rappresentanze dei consumatori.

L’ORDINE E GLI ISCRITTI

Fra i principali stakeholder dell’ODCEC di Milano si annoverano indubbiamente gli iscritti. Nell’ambito delle sue attività istituzionali, l’Ordine:

● PROVVEDE ALLA TENUTA DELL’ALBO PROFESSIONALE, VERIFICANDO CHE GLI ISCRITTI ABBIANO I NECESSARI REQUISITI E NON VI SIANO CAUSE DI INCOMPATIBILITÀ;

● SVOLGE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEI COLLEGHI CHE DISATTENDONO LE NORME DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE E DI LEGGE;

● INTERVIENE NELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO E LIQUIDAZIONE DELLE PARCELLE, RILASCIANDO PARERI TECNICI IN MERITO AL CALCOLO DEI COMPENSI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI DICHIARATE DALL’ISCRITTO;

● SI OCCUPA DELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI DI FORMAZIONE GRATUITI, SECONDO LE NORME APPROVATE DAL CONSIGLIO NAZIONALE.

Inoltre, il coordinamento dell’attività degli iscritti e la funzione disciplinare esercitata dall’Ordine garantiscono la correttezza e la professionalità degli iscritti all’Albo.

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

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Verso il Bilancio Integrato

41

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

Albo dei Professionisti, Elenco Speciale e Registro dei Tirocinanti

Al 31 dicembre 2011, gli iscritti all’Albo (sezioni A e B) sono 7.833, di cui 5.590 uomini e 2.243 donne (cfr. Tavola 17). Nel quadriennio 2008-2011, il numero degli iscritti è aumentato complessivamente del 7,20%: in particolare, si registra un incremento del 10,55% per le donne e del 5,91% per gli uomini. Gli iscritti all’Elenco Speciale erano 102 nel 2008, mentre si sono stabilmente assestati sulle 97 unità negli anni successivi, nonostante una leggera oscillazione nella composizione uomini-donne (rispettivamente, 75, 74 e 72 uomini e 22, 23 e 25 donne negli anni 2009, 2010 e 2011).

TAV. 17 > ISCRITTI ALL’ALBO (SEZIONI A E B) AL 31/12: EVOLUZIONE 2008-2011

9000

8000

7000

6000

5000

4000

3000

2000

1000

0

2008 2009 2010 2011

| 7.307 | 7.458 | 7.669 | 7.833

| 5.278 | 5.376 | 5.488 | 5.590

| 2.029 | 2.082 | 2.181 | 2.243 | Totale iscritti

| Uomini

| Donne

N. ISCRITTI

Nel 2011, la maggior parte delle iscrizioni (cfr. Tavola 18), pari all’80%, ha riguardato professionisti iscritti all’Albo per la prima volta. Le cancellazioni (cfr. Tavola 18), invece, sono principalmente imputabili a dimissioni (54%) o decesso (25%).

TAV. 18 > ALBO, SEZIONI A E B: ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI NEL 2011

● 17% TRASFERIMENTO DA ALTRI ORDINI (N. 53)

● 2% REISCRIZIONE (N. 6)

● 80% PRIMA ISCRIZIONE (N. 254)

● 54% DIMISSIONI (N. 81)

● 25% DECESSO (N. 38)

● 4% PASSAGGIO A ELENCO SPECIALE (N. 6)

● 16% TRASFERIMENTO AD ALTRI ORDINI (N. 25)

● 1% PASSAGGIO DA ELENCO SPECIALE (N. 2)

ISCRIZIONI ALL’ALBO (ANNO 2011)

CANCELLAZIONI DALL’ALBO (ANNO 2011)

● 1% RADIAZIONE (N. 1)5.59O UOMINI

2.243 DONNE

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Verso il Bilancio Integrato

La suddivisione per fasce d’età (cfr. Tavola 19) evidenzia una netta prevalenza dei professionisti di età compresa fra 40 e 49 anni (al 31/12/2011, pari al 38,54% del totale), seguiti dai professionisti fra 30 e 39 anni (21,51%), 50 e 59 anni (18,05%), 60 e 69 anni (11,76%), 70 e 79 anni (7,32%). Decisamente residuale è il numero degli iscritti fi no a 29 anni (1,38%) e oltre 80 anni (1,44%). È opportuno evidenziare, però, come nel quadriennio 2008-2011 si sia assistito a un importante incremento degli iscritti di età compresa fra 50 e 59 anni (+33,65%), fra 70 e 79 anni (+31,12%) e con più di 80 anni (+28,41%).

TAV. 19 > ALBO, SEZIONI A E B: ISCRITTI AL 31/12 SUDDIVISI PER FASCE D’ETÀ

| Fino ai 29 anni

| 30-39 anni

| 40-49 anni

| 50-59 anni

| 60-69 anni

| 70-79 anni

| Oltre 80 anni

Per quanto concerne l’anzianità di iscrizione (cfr. Tavola 20), decisamente prevalente è il numero di professionisti che sono iscritti all’Albo da un periodo compreso fra 16 e 25 anni e fra 6 e 15 anni. In particolare, fra il 2009 e il 2010 si è assistito a un netto incremento degli iscritti da 16-25 anni (+50,20%), a fronte di un importante decremento degli iscritti da 6 -15 anni (-38,10%). Viceversa, fra il 2010 e il 2011 si è assistito al fenomeno opposto: una riduzione degli iscritti da 16-25 anni (-14,03%) e un incremento degli iscritti da 6-15 anni (+33,42%). In costante ascesa è il numero dei professionisti con un’anzianità d’iscrizione superiore a 50 anni (dal 2008 al 2011, +47,44%).

TAV. 20 > ALBO, SEZIONI A E B: ISCRITTI AL 31/12 SUDDIVISI PER ANZIANITÀ D’ISCRIZIONE

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

0

2008 2009 2010 2011

Nel quadriennio 2008-2011, il numero di iscritti al Registro dei tirocinanti (cfr. Tavola 21) è complessivamente aumentato del 9,38% (+9,79% per le donne, +9,14% per gli uomini). In realtà, però, l’incremento del numero dei tirocinanti è principalmente avvenuto nell’anno 2011 (e per le donne, anche nell’anno 2010), mentre negli anni precedenti si era assistito a una leggera fl essione.

TAV. 21 > REGISTRO DEI TIROCINANTI

1.400

1.200

1.000

800

600

400

200

0

2008 2009 2010 2011

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

3.100

3.000

2.900

2.800

2.700

2.600

2.500

2.400

2.300

2.200

2.100

2.000

1.900

1.800

1.700

1.600

1.500

1.400

1.300

1.200

1.100

1.000

900

800

700

600

500

400

300

200

100

0

| 2.809

| 2.939 | 3.001 | 3.019

| 1.821

| 1.726| 1.720

| 1.685

| 1.058 | 1.116

| 1.232

| 1.414

| 980 | 980 | 962 | 921

| 437 | 469 | 512 | 573

| 114 | 132 | 110

| 88 | 96| 132 | 108

N. ISCRITTI

| 113

N. ISCRITTI

| 2.712

| 2.538

| 1.571

| 2.096

| 1.784

| 3.043

| 2.616

| 2.026

| 857 | 879 | 873 | 977

| 548 | 584| 658 | 640

| 78 | 82 | 96| 115

| Meno di 5 anni

| 6-15 anni

| 16-25 anni

| 26-35 anni

| 35-50 anni

| Oltre 50 anni

N. ISCRITTI

| 1.173| 1.153 | 1.170

| 1.283

| 744 | 733| 712 | 812

| 429 | 420 | 458 | 471 | N. iscritti al 31/12

| Uomini

| Donne

2008 2009 2010 2011

| 1.328 | 1.349 | 1.389

| 1.428

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Verso il Bilancio Integrato SOSTENIBILITÀ SOCIALE

Le attività istituzionali

Come già anticipato nella Sezione “L’ODCEC di Milano - Missione e Valori”, nell’ambito delle sue funzioni istituzionali, l’Ordine di Milano, oltre a provvedere alla tenuta dell’Albo professionale:

1) SVOLGE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEI PROFESSIONISTI CHE SI RENDONO RESPONSABILI DI VIOLAZIONI DELLE NORME DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE E DI LEGGE;

2) INTERVIENE NELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO E LIQUIDAZIONE DELLE PARCELLE;

3) SI OCCUPA DELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI DI FORMAZIONE GRATUITI;

4) SVOLGE ALTRE ATTIVITÀ A SUPPORTO DEGLI ISCRITTI E DELLA LORO ATTIVITÀ

PROFESSIONALE.

TAV. 22 > RIUNIONI ISTITUZIONALI

RIUNIONI ISTITUZIONALI 2008 2009 2010 2011

Assemblee 3 2 3 2

Consigli 34 39 25 43

- per disciplina 11 16 10 20

- per attività istituzionale 23 23 15 23

Riunioni Coordinamento Ordini della Lombardia 3 4 3 4

1) Pratiche disciplinari

L’azione disciplinare è esercitata dal Consiglio dell’Ordine nel cui Albo il professionista è iscritto. Il procedimento ha inizio d’uffi cio o su richiesta del Pubblico Ministero presso il Tribunale nel cui circondario ha sede il Consiglio, ovvero su richiesta degli interessati.

La responsabilità disciplinare è accertata ove siano provate l’inosservanza dei doveri professionali e l’intenzionalità della condotta, anche se omissiva. La responsabilità sussiste anche allorquando il fatto sia commesso per imprudenza, negligenza o imperizia, o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline.Il professionista è sottoposto a procedimenti disciplinari anche per fatti non riguardanti l’attività professionale, qualora si rifl ettano sulla reputazione professionale o compromettano l’immagine e la dignità della categoria.

Al termine del procedimento disciplinare, il Consiglio dell’Ordine competente può irrogare le seguenti sanzioni:

1) LA CENSURA, CHE CONSISTE IN UNA DICHIARAZIONE FORMALE DI BIASIMO;

2) LA SOSPENSIONE DALL’ESERCIZIO PROFESSIONALE PER UN PERIODO DI TEMPO NON SUPERIORE AI DUE ANNI;

3) LA RADIAZIONE DALL’ALBO.

La sospensione cautelare può esser disposta, in relazione alla gravità del fatto, per un periodo non superiore a cinque anni. Essa è comunque disposta in caso di applicazione di misura cautelare o interdittiva, nonché di sentenza defi nitiva con cui si è applicata l’interdizione dalla professione o dai pubblici uffi ci.

Il Consiglio dell’Ordine può pronunciare la sospensione degli iscritti che non adempiano, nel termine stabilito dal Consiglio stesso, al versamento dei contributi annuali.Avverso le decisioni assunte dal Consiglio dell’Ordine territoriale può esser proposto ricorso al Consiglio nazionale da parte dell’interessato o del Pubblico Ministero entro trenta giorni dalla notifi cazione.Il professionista radiato dall’Albo può esser riammesso, purché siano trascorsi almeno sei anni dal provvedimento di radiazione.

Nel caso dell’ODCEC di Milano, l’apertura di nuove pratiche disciplinari (cfr. Tavola 23) ha subito un netto incremento nel 2011: +760% rispetto al 2008, +424% rispetto al 2010. La motivazione risiede nel fatto che l’Ordine, attribuendo grande importanza alla formazione dei propri iscritti, proprio nel 2011 ha avviato numerose procedure disciplinari, ben 566, per sanzionare i professionisti che non hanno compiutamente adempiuto agli obblighi di aggiornamento, ovvero non hanno maturato il numero minimo di crediti formativi, pari a 90 in un triennnio, richiesto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.Al 31/12/2011, 784 pratiche sono ancora aperte. Nella maggior parte dei casi, le archiviazioni 2011 sono state accompagnate dalla verifi ca di “non luogo a procedere” (59,68%) o dalla sanzione della sospensione (32,38%); del resto, queste sono le due principali cause di archiviazione in tutto il quadriennio 2008-2011.

TAV. 23 > PRATICHE DISCIPLINARI 7

PRATICHE DISCIPLINARI 2008 2009 2010 2011

Pratiche aperte nell’anno 98 216 161 866*

Archiviazioni avvenute nell’anno 88 97 143 315

Con lettera di richiamo 1 4 0 4

Per non luogo a procedere 47 53 98 167

Con la sanzione della sospensione 28 32 40 113

Con la sanzione della censura 0 3 1 7

Con la sanzione della radiazione 1 1 0 4

- Per altre cause 11 4 4 10

- Per ritiro dell’esposto 0 1 0 3

- Per prescrizione 4 2 0 0

- Per decesso dell’esponente 0 1 0 0

- Per cancellazione/irreperibilità del professionista 0 0 4 7

- Per composizione amichevole 2 0 0 0

- Per competenza di altro ordine 5 0 0 0

Pratiche in istruttoria al 31/12 100 222 230 784

7

Talvolta, le pratiche in istruttoria al 31/12 di ogni anno non coincidono con la somma algebrica fra le pratiche in istruttoria al 31/12 dell’anno precedente, le pratiche aperte e le pratiche chiuse nell’anno; la differenza è rappresentata dalle pratiche disciplinari temporaneamente “in sospeso”, in attesa dell’esito di procedure giudiziarie in corso sul loro medesimo oggetto.

*di cui nr 555 per pratiche relative all’inosservanza dell’obbligo formativo Triennio 2008-2010.

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Verso il Bilancio Integrato SOSTENIBILITÀ SOCIALE

2) Controllo e liquidazione delle parcelle

Il numero di parcelle soggette ad attività di controllo e liquidazione da parte dell’ODCEC di Milano (cfr. Tavola 24) ha registrato un netto incremento nel 2009 (+ 68,78% rispetto al 2008), per poi subire una leggera fl essione negli anni successivi (-17,24% nel 2010 rispetto al 2009; - 15,15% nel 2011 rispetto al 2010). In tutti gli anni esaminati, l’esame delle parcelle si è concluso, nella maggior parte dei casi (91,01% nel 2008; 93,10% nel 2009; 80,68% nel 2010; 83,48% nel 2011) con la loro liquidazione.

TAV. 24 > CONTROLLO E LIQUIDAZIONE PARCELLE

ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE LIQUIDAZIONE PARCELLE 2008 2009 2010 2011

TOT. PARCELLE ESAMINATE 189 319 264 224

- Parcelle liquidate 172 297 213 187

- Parcelle in istruttoria al 31/12 0 3 40 20

- Parcelle archiviate per transazione 0 3 1 2

- Parcelle archiviate d’uffi cio 7 10 3 10

- Parcelle ritirate 3 2 2 3

- Parcelle archiviate su richiesta 7 4 5 2

3) Formazione professionale continua

Nell’ambito della formazione professionale continua, la principale attività dell’Ordine di Milano è riconducibile all’organizzazione degli eventi formativi in Aula, ai quali gli iscritti possono accedere gratuitamente (cfr. Tavola 25).Altre iniziative formative riguardano:

● NEL NUOVO SITO DELL’ORDINE DI MILANO, L’INSERIMENTO DELLA SEZIONE “L’INFORMAZIONE”, REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON IL SOLE 24 ORE. IN QUESTA SEZIONE, GLI ISCRITTI ALL’ORDINE POSSONO TROVARE VARIE INFORMAZIONI DI INTERESSE PROFESSIONALE:

(1) una selezione quotidiana di notizie, scelte dalla redazione de “Il Sole 24 Ore” e ordinate per materia; (2) il videogiornale del cosiddetto “Sistema Frizzera”, con News e Videointerviste; (3) uno scadenzario fi scale, aggiornato quotidianamente; (4) uno spazio dedicato agli approfondimenti (es. documenti e quaderni ODCEC, dossier, videoregistrazioni dei Convegni di maggiore importanza organizzati dall’Ordine, ecc.);

● LA PUBBLICAZIONE IN FORMATO E-BOOK, SEMPRE SUL SITO DELL’ORDINE, DEI QUADERNI SAF (SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE), VOLTI A VALORIZZARE I MATERIALI DI STUDIO PRODOTTI DAI PROFESSIONISTI CHE PARTECIPANO ALL’ATTIVITÀ DELLE COMMISSIONI DELL’ORDINE E ALLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE.

TAV. 25 > FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA8

EVENTI FORMATIVI GRATUITI IN AULA ANNO 2011

N. eventi gratuiti SAF 238

- Ore formative 193.936

N. eventi gratuiti Enti Terzi 142

- Ore formative 140.170

Totale ore formative (in aula) 334.106

Numero crediti formativi offerti per iscritto 52

Numero crediti formativi richiesti dal CNDCEC 30

Differenza positiva + 22

Nel 2011, l’attività di formazione professionale - inclusiva di tutti i Convegni, della formazione in modalità e-learning e della pubblicazione di 6 Quaderni - è costata all’ordine di Milano €569.823, pari a €72,75 per ogni iscritto all’Albo, a fronte di 52 crediti formativi pro-capite garantiti.

8

Il numero complessivo di ore formative scaturisce da: n. eventi formativi x n. ore di ciascun evento formativo x n. partecipanti a ciascun evento formativo.83%

PARCELLE LIQUIDATE RISPETTO A QUELLE ESAMINATE

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Verso il Bilancio Integrato

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SOSTENIBILITÀ SOCIALE

4) Altre attività a supporto degli iscritti

Fra le altre iniziative dell’Ordine di Milano a supporto degli iscritti si annovera, in primo luogo, una riduzione delle quote di iscrizione per il 2012. Nel 2011 la quota di iscrizione era di €300,00 per gli iscritti ordinari, €200,00 per gli iscritti fi no a 35 anni di età, €0 per gli iscritti con almeno 50 anni di anzianità e €200,00 per gli iscritti all’elenco speciale; nel 2012, invece, la quota è stata ridotta a €270,00 per gli iscritti ordinari e a €160,00 per gli iscritti fi no a 35 anni, ferme restando l’esenzione per gli iscritti con almeno 50 anni di anzianità e la quota di €200,00 per gli iscritti all’elenco speciale.

Inoltre, sempre a favore degli iscritti, si evidenziano l’apertura di sportelli decentrati e di sportelli specialistici e, in generale, un’ampia attività di comunicazione e informazione.

Gli sportelli decentrati sono dei temporary offi ce, aperti con cadenze precise nei Comuni di Legnano, Magenta, Cernusco sul Naviglio e Garbagnate; gli iscritti all’Ordine possono recarvisi per espletare le diverse pratiche, evitando così scomode trasferte a Milano.

Gli sportelli specialistici, invece, sono aperti a Milano, presso la sede dell’Ordine, da parte delle principali Istituzioni di riferimento per i Professionisti. I Professionisti possono rivolgersi a questi sportelli, nei giorni e orari prestabili, per sottoporre quesiti o evadere pratiche specifi che. Gli sportelli specialistici attivi al 31/12/2011 sono:

● LO SPORTELLO DELLA DIREZIONE REGIONALE DELLE ENTRATE;

● LO SPORTELLO DI EQUITALIA;

● LO SPORTELLO INPS;

● IL SERVIZIO DI CONSULENZA E ASSISTENZA IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO;

● LO SPORTELLO DI CONSULENZA PER LA CASSA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI - CASSA DI PREVIDENZA RAGIONIERI E LO SPAZIO PER IL CONFRONTO TRIBUTARIO, ENTRAMBI GESTITI DA ALCUNI ISCRITTI ALLO STESSO ORDINE DI MILANO.

INIZIATIVA CONTENUTO

ODCEC NEWS Sistema di comunicazione audiovisivo realizzato dalla Commissione “Aggiornamento Attualità Professionale”, avente ad oggetto le principali tematiche di attualità rilevanti per la professione.

COMUNICAZIONI ONLINE Comunicazioni riguardanti l’attività professionale e provenienti da Enti quali l’Unione Europea, il Consiglio Nazionale dell’Ordine, la Cassa Nazionale di Previdenza, il Ministero delle Finanze, la Camera di Commercio, l’Agenzia delle Entrate, il Tribunale di Milano, le Commissioni Tributarie.

L’ORDINE INFORMA Documento informativo accessibile on-line, o recapitato via e-mail a tutti gli iscritti con cadenza quindicinale, contenente notizie relative alla vita dell’Ordine e alle varie manifestazioni che possono interessare gli iscritti.

SEZIONE BANDI E CONCORSI Aggiornamento degli iscritti in merito alle opportunità di incarichi professionali offerte dai Comuni e da altri enti pubblici.

SEZIONE BACHECA DEGLI ISCRITTI Lo spazio è suddiviso in due aree, “Collaborazioni professionali” e “Condivisione uffi ci”, a loro volta articolate nelle sezioni “Cerco” e “Offro”.

SISTEMA INFORMATICO INTEGRATO Il Sistema Unico di Servizi consente agli iscritti all’Ordine di prenotare/disdire la partecipazione a Convegni on-line, di visualizzare i crediti formativi maturati, di usufruire del servizio di posta elettronica certifi cata, ecc.

L’attività di comunicazione e informazione a favore degli iscritti può contare, infi ne, su numerosi altri strumenti, in gran parte accessibili attraverso il sito web dell’Ordine (www.odcec.mi.it), anche in modalità riservata, e sinteticamente illustrati nella Tavola 26.A completamento dei servizi già attivi, è allo studio anche un progetto di “archiviazione digitale”, che in un prossimo futuro permetterà all’Ordine di acquisire e archiviare tutti i documenti in modalità informatica e, pertanto, all’occorrenza, di recuperarli in modo più rapido e meno oneroso.

TAV. 26 > IL SITO WEB DELL’ORDINE: PRINCIPALI SEZIONI DEDICATE AGLI ISCRITTI

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Verso il Bilancio Integrato

2010 2011

N. dipendenti al 31/12 e N. medio dipendenti nell’anno 15 15

N. contratti a tempo indeterminato 15 15

Categorie contrattuali (per gli enti pubblici non economici sono A, B, C, dirigenziale di I e II fascia)

- Categoria A 2 2

- Categoria B (di cui uno part-time 88,88%) 7 7

- Categoria C 5 5

- Dirigente di II fascia 1 1

N. passaggi di categoria (es. da quadro a dirigente) 0 0

Politiche di genere

- Categoria A 1 uomo, 1 donna (50%) 1 uomo, 1 donna (50%)

- Categoria B 2 uomini (40%) 2 uomini (40%)5 donne (60%) 5 donne (60%)

- Categoria C 5 donne (100%) 5 donne (100%)

- Dirigente di II fascia 1 donna (100%) 1 donna (100%)

Personale con disabilità

- Iniziative Rispetto obblighi di legge Rispetto obblighi di legge

- N. dipendenti disabili 0 0

Età dei dipendenti

- Valore medio totale 43,53 44,53

- Valore minimo 30 31

- Valore massimo 53 54

- Categoria A (valore medio) 44 45

- Categoria B (valore medio) 44,86 45,86

- Categoria C (valore medio) 41,8 42,8

- Dirigente di II fascia (valore medio) 42 43

L’Ordine, inoltre, cerca di andare costantemente incontro alle esigenze dei propri dipendenti anche per quanto riguarda la conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro. A tal fi ne sono previsti:

● L’ADOZIONE DI CONTRATTI PART-TIME;

● UNA DISCRETA ELASTICITÀ DI ORARIO IN ENTRATA E IN USCITA;

● L’IMPLEMENTAZIONE DELLA BANCA DELLE ORE, CHE CONSENTE AI DIPENDENTI DI RECUPERARE SOTTO FORMA DI PERMESSI LE ORE DI LAVORO STRAORDINARIO EFFETTUATE.

Gli straordinari, peraltro, non sono imposti, ma concordati in modo da armonizzare al meglio le necessità di regolare funzionamento dell’Ordine con le necessità personali dei dipendenti.

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

Anzianità di servizio (anni)

- Valore medio totale 11,6 12,6

- Valore minimo 3 4

- Valore massimo 31 32

- Categoria A (valore medio) 3 4

- Categoria B (valore medio) 14,43 15,53

- Categoria C (valore medio) 12,8 13,8

- Dirigente di II fascia (valore medio) 3 4

Titolo di studio

- Medie 3 3

- Superiori 7 7

- Università 5 5

Regione di provenienza Lombardia Lombardia

Rapporto fra retribuzioni minime contrattuali e retribuzioni aziendali (differenza %)

- Categoria A 8 12,28

- Categoria B 18,17 17,74

- Categoria C 17,77 13,66

- Dirigente di II fascia 0 0

N. ore di lavoro

- Ordinario 38.880 36.372

- Straordinario 387,15 343,75

Tot. ore di assenza in un anno (ferie escluse) 1.608,10 2.429,18

- Categoria A (media procapite, comprensiva di infortunio in itinere) 198,37 122,44

- Categoria B (media procapite) 44,22 22,37

- Categoria C (media procapite, comprensiva di maternità) 176,66 402,12

- Dirigente di II fascia (media procapite) 21,45 14,30

Buoni pasto (importo giornaliero in €) 5,20 8,50

L’ORDINE E IL PERSONALE

Le risorse umane

La gestione delle risorse umane è ispirata ai principi di centralità della persona, partecipazione e motivazione del personale. In particolare, l’Ordine si propone di impostare una struttura del lavoro che sia non solo rispettosa dei diritti delle persone, ma anche capace di creare un clima favorevole, in cui ciascuno possa esprimere al meglio le proprie capacità e contribuire così allo sviluppo dell’organizzazione.

L’ODCEC di Milano considera come risorse umane non solo i dipendenti (cfr. Tavola 27), ma anche gli stagisti ed i collaboratori esterni che cooperano al perseguimento della sua missione.

TAV. 27 > I DIPENDENTI DELL’ODCEC DI MILANO

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Verso il Bilancio Integrato

Nel biennio 2010-2011, del resto, si è registrato un solo infortunio, peraltro non sul luogo di lavoro, ma in itinere, mentre il dipendente vi si stava recando. Inoltre, delle assenze per malattia registrate negli ultimi due anni, nessuna è imputabile a una malattia professionale.Ai fi ni della sicurezza, nel 2011 il personale dell’ODCEC di Milano ha partecipato a un corso di formazione specifi co sul tema “Rischio stress nelle attività lavorative”. Lo scopo è stato quello di aiutare i dipendenti a riconoscere e valutare le condizioni lavorative che possono essere all’origine del rischio di stress, affi nché siano segnalate ai superiori e superate attraverso l’adozione delle necessarie misure di prevenzione e contrasto.

Le relazioni industriali

Per quanto concerne le relazioni industriali (cfr. Tavola 29), l’86,67% dei dipendenti è iscritto al Sindacato. Tutti i dipendenti sono coperti da contratti collettivi nazionali: in particolare, si fa riferimento al Contratto Nazionale degli Enti pubblici non Economici (EPNE) per il personale non dirigente e al Contratto Nazionale degli Enti pubblici economici per il personale dirigente. Inoltre, è stato siglato il contratto decentrato per 14 dipendenti; invece, è attualmente in fase di defi nizione il contratto decentrato del dirigente.

TAV. 29 > LE RELAZIONI INDUSTRIALI

RELAZIONI INDUSTRIALI 2010 2011

N. dipendenti iscritti al sindacato 13 13

N. ore di sciopero procapite nell’anno 0 3

N. dipendenti coperti da contratti nazionali 15 15

N. accordi integrativi aziendali siglati 1 1

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEL PERSONALE 2010 2011

Ore impiegati 578 976

Ore dirigente 0 68

Costo complessivo €5.300,00 €22.600,00

% dei dipendenti coinvolti in almeno un corso di formazione 100,00% 100,00%

N. ore medie di formazione pro-capite 41 70

Costo medio pro-capite dell’attività formativa €378,57 €1.506,67

I vari percorsi formativi mirano a coinvolgere tutto il personale dipendente, incentrando i principali contenuti sulla positività delle sinergie di un buon lavoro di gruppo. I dipendenti dell’Ordine, infatti, sono impiegati in modo stabile e, pertanto, l’attività di formazione diventa per la stessa organizzazione un importante punto di forza, che consente di valorizzare al meglio le risorse umane disponibili e, al contempo, di creare un clima di lavoro ottimale.In questa direzione, si sottolinea l’importanza del progetto di Team Building e di Team Performance Management: un’iniziativa formativa che nel 2011 ha coinvolto tutti i dipendenti, allo scopo di affi nare la struttura organizzativa dell’Ordine, attraverso una migliore defi nizione dei ruoli, delle competenze e delle mansioni e, per ciascuna posizione, l’introduzione di specifi ci indicatori di performance. Sempre nel 2011, inoltre, si è tenuto anche un altro corso di formazione, strutturato in quattro moduli, che ha impegnato tutto il personale:

● IL PRIMO MODULO, “SELF ASSESSMENT”, HA CONSENTITO AI DIPENDENTI DI COMPRENDERE A FONDO LE PROPRIE ATTITUDINI, I PROPRI PUNTI DI FORZA E I POSSIBILI PROFILI DI MIGLIORAMENTO, QUALE PRIMO STEP PER CREARE UN PERCORSO DI CRESCITA PERSONALIZZATO;

● IL SECONDO MODULO, “EXPERIENTAL LEARNING AND DEBRIEF”, SI È FOCALIZZATO SUL TEMA DELLE MODALITÀ DI INTERAZIONE FRA LE PERSONE;

● IL TERZO MODULO, “SELF APPLICATION”, HA CONSENTITO A CIASCUN DIPENDENTE DI RIFLETTERE SU COME APPLICARE CONCRETAMENTE QUANTO IMPARATO ATTRAVERSO I MODULI PRECEDENTI NELLA PROPRIA VITA PROFESSIONALE;

● IL QUARTO MODULO, “PERSONAL GOAL PLANNING”, HA INFINE PERMESSO AI DIPENDENTI DI CREARE UN PIANO DI OBIETTIVI DI CRESCITA PERSONALE MOTIVANTE, MISURABILE CON RIGUARDO AI MIGLIORAMENTI CHE SI VANNO A CONSEGUIRE NEL TEMPO E DI EFFETTIVO SUPPORTO ALLE POLITICHE D’INCENTIVAZIONE DELLE RISORSE UMANE PERSEGUITE DALL’ORDINE.

In materia di sicurezza sul lavoro, l’Ordine di Milano rispetta gli obblighi di legge. In particolare, al fi ne di garantire ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro e salubre, che non ne danneggi in alcun modo la salute ma anzi ne favorisca il benessere psico-fi sico, l’Ordine ha sviluppato uno specifi co Sistema di Prevenzione e Protezione dei rischi. Tuttavia, pare opportuno sottolineare come il tipo di attività svolta comporti comunque un rischio molto basso, sia per gli infortuni, sia per le malattie professionali.

Formazione, salute e sicurezza

Anche per i dipendenti, l’Ordine organizza specifi che attività di formazione (cfr. Tavola 28). Nel 2011, rispetto al 2010, il numero medio di ore formative pro-capite è sensibilmente aumentato (+70,73%), così come il costo medio per ciascun dipendente sostenuto dall’Ordine (+297,99%).

TAV. 28 > ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

La comunicazione interna

La Comunicazione interna (cfr. Tavola 30) si basa principalmente sull’utilizzo di Intranet e sulla divulgazione a tutto il personale della Rivista e della Newsletter dell’Ordine. Gli incontri con il personale e le verifi che sul livello di motivazione avvengono in modo informale, anche se dal 2011 è stato avviato un progetto per garantire una maggiore formalizzazione e sistematicità degli incontri.

TAV. 30 > LA COMUNICAZIONE INTERNA

COMUNICAZIONE INTERNA 2010 2011

Incontri con i dipendenti Non strutturati Avviato un progetto di formalizzazione degli incontri

Utilizzo di Intranet Tutti i dipendenti interagiscono in rete

Tutti i dipendenti interagiscono in rete

Rivista/Newsletter dell’Ordine Tutti i dipendenti ne ricevono copia

Tutti i dipendenti ne ricevono copia

Verifi ca del livello di motivazione del personale Indagini informali Indagini informali

Azioni di coinvolgimento del personale L’attività degli uffi ci è improntata ai principi di collaborazione e coordinamento

L’attività degli uffi ci è improntata ai principi di collaborazione e coordinamento

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Verso il Bilancio Integrato

L’ORDINE, LE ISTITUZIONI E LA SOCIETÀ CIVILE

I rapporti con le Istituzioni

Come già anticipato nella Sezione “Sostenibilità Sociale - Introduzione”, l’ODCEC di Milano intrattiene regolari rapporti istituzionali con i vertici del Tribunale di Milano, con le Procure della Repubblica e tutte le Sezioni Civili e Penali e, in particolar modo, con le Sezioni Fallimentari, la Volontaria Giurisdizione e gli organi del contenzioso tributario. Anche la Camera di Commercio è un interlocutore abituale: l’Ordine, in particolare, interagisce con il Registro delle Imprese e partecipa all’attività degli Osservatori.

Altrettanto signifi cativi e frequenti sono i rapporti con l’Amministrazione Finanziaria (e, in par-ticolar modo, con la Direzione Generale delle Entrate della Lombardia), con la rappresentanza dell’Associazione Bancaria Italiana a Milano, con il mondo accademico e con le altre organizzazioni professionali economico-giuridiche.

OGGETTO CONTENUTO ISTITUZIONE-PARTNER

Nomina dei rappresentanti del Comune negli organismi partecipati

Presentata una proposta di regolamento sugli indirizzi e sulle procedure per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni e Società partecipate.

- Comune di Milano Commissione Affari Istituzionali

Bilancio degli organismi partecipati

Stipulata una convenzione per la realizzazione del bilancio unico degli organismi partecipati.

- Comune di Milano- Università Bocconi

DIAP on-line Sottoscritto con il Comune il Protocollo d’Intesa per la realizzazione del processo di innovazione digitale “DIAP on-line”, concernente la Dichiarazione di Inizio (o modifi ca) Attività Produttiva.

- Comune di Milano

Tirocinio in convenzione Sottoscritti gli accordi per il Tirocinio in convenzione.

- Università Cattolica- Università Bocconi- Università Milano-Bicocca

DDL sugli accertamenti esecutivi

Il Disegno di legge sugli accertamenti esecutivi accoglie una proposta dell’ODC di Milano.

- Parlamento

Studi e ricerche Diversi studi elaborati dalla Commissione Controllo Societario dell’ODC di Milano sono stati utili alla stesura defi nitiva dei documenti del Consiglio Nazionale.

- CNDCEC

TAV. 31 > L’ORDINE E LE ISTITUZIONI: PRINCIPALI PROGETTI AVVIATI/REALIZZATI NEL 2011

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

I rapporti con la Società Civile

Nell’ottica di un costante ampliamento, miglioramento e consolidamento dei rapporti con le varie anime della Società Civile, nell’anno 2011 l’ODCEC di Milano ha avviato/sviluppato diverse, specifi che iniziative. Le più importanti sono sinteticamente illustrate nella Tavola 32.

TAV. 32 > L’ORDINE E LA SOCIETÀ CIVILE: PRINCIPALI INIZIATIVE 2011

OGGETTO CONTENUTO PRINCIPALI DESTINATARI

Nuovo Sito internet Il sito dell’Ordine http://odcec.mi.it è stato completamente rinnovato e arricchito di nuovi, numerosi servizi. In breve tempo, è stata raggiunta una media di 50.000 contatti mensili.

Tutti gli stakeholder

Sportello Non profi t permanente

Si tratta di un uffi cio gestito da iscritti all’Ordine, che offre assistenza gratuita al Terzo settore.

Terzo Settore

Consulenza gratuita a favore del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano

Si tratta di un servizio di assistenza gratuita e personalizzata a favore di studenti, docenti e musicisti del Conservatorio con riguardo a tematiche fi scali, diritto d’autore, SIAE, contenzioso tributario. Il servizio viene erogato nel mese di novembre, a cura di alcuni iscritti all’Ordine.

Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano

Dall’Idea all’Impresa Si tratta di un premio riconosciuto a giovani imprenditori in procinto di avviare attività professionali dai contenuti particolarmente innovativi. Ai vincitori vengono garantiti, gratuitamente, i servizi di tenuta della contabilità per il primo esercizio sociale e di redazione del primo bilancio di esercizio (unitamente alle dichiarazioni fi scali connesse).

Nuove imprese

Fondazione Francesca Rava Onlus

L’Ordine collabora con la Fondazione Francesca Rava per la ricostruzione post-terremoto dell’isola di Haiti, sia invitando gli iscritti a effettuare donazioni individuali, sia raccogliendo fondi in occasione di manifestazioni/incontri.

Fondazione Francesca Rava Onlus

Rapporti con i media L’Ordine promuove una specifi ca attività di comunicazione istituzionale e di relazione con i media volta a dare visibilità a tutte le iniziative e agli eventi di maggiore rilevanza.

Media

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Verso il Bilancio Integrato SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE● Risparmio Energetico e Ambiente

● Scheda di Valutazione dei Rischi

RISPARMIO ENERGETICO E AMBIENTE

Negli ultimi anni, l’ODCEC di Milano ha intrapreso una concreta opera di risparmio energetico e di salvaguardia dell’ambiente. Tutti i dispositivi informatici installati rispettano gli standard previsti per la riduzione del consumo energetico (Energy Star), quelli sulle restrizioni all’uso di sostanze pericolose nella costruzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (ROHS) e quelli sulle apparecchiature ecologicamente superiori secondo la certifi cazione tedesca (Blue Angel).Infi ne, tutte le apparecchiature garantiscono una riduzione del tempo di riscaldamento, che per le “multifunzione” arriva all’84%, un consumo energetico durante la fase di standby ridotto a 1/1,5 W e una rumorosità ridotta dell’11%.

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Verso il Bilancio Integrato

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

In ossequio al disposto del D.Lgs. n. 81/2008, come modifi cato dal D.Lgs n. 106/09, l’ODCEC di Milano si è dotato del documento programmatico “scheda di valutazione dei rischi”, a seguito appunto di apposita valutazione effettuata da parte di una società esterna esperta in ecologia e risorse ambientali e certifi cata ISO 9001. L’elaborazione del documento è avvenuta attraverso le seguenti fasi:

● INDIVIDUAZIONE DEI POTENZIALI PERICOLI RAPPRESENTATI DALLE STRUTTURE, ATTREZZATURE ED ATTIVITÀ DELL’ORDINE, NONCHÉ DAL CONTESTO ORGANIZZATIVO;

● IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI DI OGNI ATTIVITÀ LAVORATIVA SVOLTA NELL’ORDINE E DI QUELLI TRASVERSALI, TRA CUI I RISCHI DI TIPO ORGANIZZATIVO (RISCHI PSICOSOCIALI), CHE POSSONO ESSERE FONTE DI STRESS;

● INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NECESSARIE PER ANNULLARE O MINIMIZZARE I RISCHI COLLEGATI ALLE MANSIONI SPECIFICHE DEL PERSONALE DELL’ORDINE;

● DEFINIZIONE DI APPOSITI PIANI E MISURE DI ANTINCENDIO, PRONTO SOCCORSO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED IMMEDIATO.

Al personale è stata erogata idonea e adeguata formazione e sono state individuate n. 3 unità addette ai servizi “Antincendio e Pronto soccorso”.

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DESIGN:Graphicamente - Milano

STAMPA:3LB s.r.l. - Osnago (LC)

FOTO: Shutterstock.com

Adriano CastelliPcruciatti

Finito di stampare novembre 2012

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Corso Europa, 1120122 - Milano (Mi)

Tel. +39 02 7773111Fax. +39 02 77731155

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